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Anno II°- N. 2 - luglio 2013periodico quadrimestraleAut. Trib. N.° 8273 del 6.11.2012edito e di proprietàADLER srl - MolinellaDirettore responsabile:Raffaella BernardiRedazione :Poliambulatorio Il Girasole - Via Provinciale Superiore, 19/cMolinella (BO)

Stampa - LitografiaF.lli Cava srl - Castel S. Pietro Terme (BO)Consulenza e progettazione grafica GIO’ Consulting - Molinella

periodico quadrimestrale d’informazione del poliambulatorio Il Girasole - Molinella (BO)

La saggezza degli anziani è figlia dell’esperienza. Ripensavo a questo concetto ampiamente condiviso, quando parecchio tempo fa ascoltavo, non senza un po’ di meraviglia, il racconto di un’anziana signora che praticava, per i propri dolori reu-matici, una economica ed insolita cura casalinga non priva di una certa efficacia. La brava signora quando il mal di schiena la tormentava, era solita prendere ,un mattone che scaldava al fuoco del caminetto e lo adagiava sul materasso: il riposo notturno era probabilmente non tanto agevole, d’altra parte anche S. Francesco era solito riposare sulla nuda terra, ma il calore emanato dalla pietra apportava sicuramente un certo beneficio. Ecco una forma di fisioterapia, magari non molto evoluta, che sfrutta l’effetto benefico del calore per il tratta-mento di alcuni reumatismi.Il progresso enorme della tecnologia in campo medico ha con-sentito, anche nell’ambito dei trattamenti fisiochinesiterapici, l’introduzione di apparecchiature molto più evolute rispetto a quelle utilizzate dalle generazioni che ci hanno preceduto e che rappresentano un valido aiuto alle tecniche manuali e ri-abilitative.Sfogliando questo numero leggerete, fra l’altro, diversi articoli che illustrano, in modo semplice, alcuni particolari trattamen-ti riabilitativi che si possono effettuare presso il Poliambulato-rio Il Girasole: si tratta di tecniche particolari e non sempre co-nosciute che trovano indicazione per il trattamento di disturbi molto fastidiosi e più diffusi di quanto si immagini!Cari amici, sperando di aver stimolato la vostra curiosità, vi auguro buona lettura. Alla prossima!

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La Riabilitazione VestibolareIl Vestibolo (o Labirinto), posto nel cra-nio dietro l’orecchio interno, è l’organo dell’equilibrio. La riabilitazione vesti-bolare è una terapia fisica finalizzata a recuperare una completa efficienza del sistema dell’equilibrio in persone con un difetto persistente della funzione di questo importante organo.Una corretta riabilitazione consente di ridare una vita migliore a pazienti che soffrono di una condizione molto invalidante a causa della mancanza di equilibrio.I candidati alla riabilitazione sono tutti quei pazienti affetti da vertigine croni-ca a causa di uno scompenso, parziale o totale, del labirinto (labirintiti), che può interessare un solo lato o anche entrambi i lati, per malattie del sistema nervoso centrale o periferico.

La strategia riabilitativa è finalizzata a riprogrammare l’apparato dell’equili-brio per far sì che il cervello possa uti-lizzare non il sistema vestibolare mal funzionante, ma altri sistemi sensoriali ancora funzionanti, come l’apparato visivo e propriocettivo. L’apparato pro-priocettivo è quello che serve a percepi-re e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contra-zione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista. Quindi il cervello, imparando ad utilizzare informazio-ni provenienti da altri apparati, oltre a quello dell’equilibrio, può nuovamente elaborare una corretta postura e garan-tire un equilibrio soddisfacente.

OBIETTIVI DELLA RIABILITAZIONE VESTIBOLARE- migliorare l’equilibrio, la deambulazio ne e il movimento- migliorare le condizioni fisiche generali- ridurre l’isolamento sociale- ridurre l’handicap e la disabilità correlate alla mancanza di equilibrio- migliorare la qualità della vita- migliorare l’abilità nelle attività quotidiane

Davide NotarnicolaTerapista della Riabilitazione

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newsMetodo McKenzieChi non ha mai sofferto di mal di schiena o di collo almeno una volta nella vita?Le statistiche dicono che l’80% della po-polazione adulta ne soffre almeno una volta nel corso della vita e di queste il 90% avrà una ricaduta. Tutto ciò com-porta innumerevoli disagi quali: dolore, immobilismo, assenza dal lavoro, visite mediche, esami diagnostici, assunzione di farmaci, terapie fisiche e ginnastica.Molto spesso la causa del mal di schiena è di difficile identificazione in quanto non riconducibile ad un evento scatenante ben preciso.Il fisioterapista neozelandese Robin McKenzie, ideatore della tecnica qui de-scritta, ha individuato, come causa della maggior parte delle lombalgie e cervical-gie, due fattori predisponenti principali che riguardano la nostra quotidianità: la postura seduta scorretta , tenuta spesso per molte ore nell’arco della giornata e la frequenza della flessione, che compro-mette la capacità di piegarsi all’indietro. Questi due fattori, ripetuti nel tempo, portano ad una deformazione MECCANI-CA dei tessuti molli della colonna tale da attivare i meccanismi di produzione del dolore.Dopo questa importante scoperta e dopo anni di studi, Mckenzie ha messo a punto un metodo che fa diagnosi e tratta lom-balgie e cervicalgie di origine meccanica, cioè legate ai due fattori esposti sopra.In pratica il fisioterapista esperto di que-

sta tecnica, dopo un’accurata valuta-zione clinica, stabilirà, se il dolore è di origine meccanica, di trattarlo tramite posture, cioè posizioni, da mantenere ed esercizi specifici da ripetere più volte al giorno. Tali esercizi sono messi a punto per ogni singolo paziente poiché i pro-blemi meccanici alla base del mal di schiena variano da individuo a indi-viduo.Gli esercizi, se eseguiti correttamente e con la frequenza consigliata, porte-ranno ad una graduale diminuzione del dolore fino alla scomparsa.Il trattamento secondo McKenzie inoltre punta al coinvolgimento e par-tecipazione attiva del paziente per ri-solvere l’episodio in corso ma soprat-tutto per fornire al paziente, tramite un programma di auto trattamento tarato sul suo stile di vita, i mezzi per prevenire le ricadute.In conclusione il Metodo McKenzie propone un programma di esercizi, dapprima terapeutici per risolvere il dolore, poi di mantenimento per pre-venire nuovi episodi.

Nicoletta Riccardi Terapista della Riabilitazione

mal di schiena? No grazie !

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Medicina dello Sportin pillole

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La seconda area d’intervento è la va-lutazione funzionale, che consiste nel-la possibilità di fare svolgere all’atleta tutta una serie di test utili per capire il livello di allenamento, le potenzialità rispetto all’attività svolta e gli eventua-li problemi correlati al lavoro fatto, in modo da fornire, a lui stesso e ai tecnici che lo seguono, informazioni per pro-seguire l’attività.A ponte tra queste due aree si inseri-sce la nutrizione applicata all’attività sportiva, in quanto è importante che chi fa sport, a qualunque livello, impari ad alimentarsi correttamente, sia per ottenere la migliore prestazione possi-bile, sia soprattutto per ridurre i rischi che una dieta sbagliata comporta in termini di salute generale.Infine l’area traumatologica, che si occupa degli infortuni e delle proble-matiche fisiche correlate all’attività sportiva, sia in termini di risoluzione dei problemi acuti (impostazione di un programma di fisioterapia e riabili-tazione), sia in termini di prevenzione per evitare incidenti futuri.In definitiva la Medicina dello Sport è una disciplina che consente agli atleti di qualunque livello, di praticare atti-vità sportiva in condizioni di sicurezza.

Dott. Tommaso Cuzzani Spec. in Medicina dello Sport

Si possono individuare tre aree prin-cipali di competenza: la certificazione per l’idoneità sportiva agonistica, la va-lutazione funzionale, la traumatologia.La prima, forse la più nota, consente di valutare in modo scrupoloso le condi-zioni di chi vuole avvicinarsi all’attività sportiva competitiva. La visita medico-sportiva comprende un’accurata valutazione clinica gene-rale con particolare riguardo: all’ap-parato muscolo-scheletrico, alla fun-zione cardiaca (anche con esecuzione dell’ECG prima e dopo sforzo) e alla funzionalità respiratoria (mediante esecuzione della Spirometria). Per alcune attività sportive o per si-tuazioni cliniche particolari, il medico potrà richiedere altri approfondimenti specialistici.L’attenzione è rivolta principalmente ai ragazzi, in quanto per molti di loro la “visita sportiva” è la prima occasio-ne in cui vengono sottoposti ad esami accurati. L’appuntamento annuale di-venta così l’occasione per un controllo periodico e quindi una sana abitudine soprattutto con il passare del tempo.Non è raro infatti che costoro, anche una volta abbandonata l’attività agoni-stica, continuino ad effettuare la visita medico-sportiva periodica, soprattutto se fanno attività fisica per loro interes-se personale.

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Incontinenza, prolasso e disturbi uro-genitalinon devono condizionare la tua vitasi possono curare mediante semplici terapie fisiche riabilitative

Le riabilitazioni Uroginecologica e Uroproctologica sono il settore della Riabilitazione dedicato alla prevenzione ed alla cura delle disfunzioni del pavimento pelvico.

Ma che cos’è il pavimento pelvico o piano perineale?Il pavimento pelvico rappresenta la chiusura inferio-re del bacino e corrisponde proprio a quella zona che appoggia sulla sella della bicicletta. Il muscolo del pavi-mento pelvico più importante è l’elevatore dell’ano ed è proprio questo che viene rinforzato con il programma riabilitativo.

Nella DONNA il parto, la menopausa, l’obesità, la stiti-chezza e altre condizioni possono portare conseguenze fisiche spiacevoli come:- rilassamento dei muscoli del piano perineale- prolasso vaginale, dell’utero, della vescica- incontinenza urinaria e fecale- dolori durante i rapporti sessualiLa Riabilitazione Uroginecologica è una valida alterna-tiva all’intervento chirurgico o a prolungate terapie far-macologiche.

INCONTINENZA URINARIAL’Incontinenza Urinaria è l’incapacità di controllare e trattenere la perdita di urina attraverso l’uretra.Fughe di urina, anche piccole, possono costituire un pro-blema di disagio sociale, oltre che di igiene.Le donne sono maggiormente colpite rispetto agli uomi-ni, perché l’anatomia degli organi femminili predispone a problemi dei meccanismi di tenuta.Si stima che una donna su tre soffra di questo disturbo.Il parto e la menopausa sono le principali cause che pos-sono portare all’incontinenza, ma altre possono aggiun-gersi e, talora, sovrapporsi:- traumi perineali- chirurgia pelvica- ridotta attività fisica- obesità- stitichezza - diabete- infezioni urinarie ricorrentiDurante la gravidanza e dopo il parto, è importante la valutazione da parte del medico di questi fattori di ri-schio. La rieducazione uroginecologica, dopo il parto, ha lo scopo di garantire sia la continenza urinaria ed anale, sia il recupero del tono muscolare della zona pelvico-perineale.

OBIETTIVI IN SINTESIGinecologico: prevenzione e terapia del rilassamento

dei muscoli pelviciUroginecologico: prevenzione e terapia dell’incontinen-za urinaria e del prolasso urogenitaleSessuologico: aumento della sensibilità vaginale

TECNICHE RIABILITATIVEGinnastica Perineale: si tratta di tecniche manuali volte al rinforzo dei muscoli del pavimento pelvico. Bio-Feedback: è un sistema elettronico, usato dalla tera-pista, in grado di valutare la contrazione muscolare del pavimento pelvico, aiutando così il paziente ad averne più controllo.Stimolazione Elettrica Funzionale: è un’elettrostimola-zione che serve ad eccitare il complesso neuromuscola-re perineale al fine di stimolare la contrazione, miglio-rarne il controllo e rinforzarlo. Ha inoltre effetto antidolorifico.

L’INCONTINENZA URINARIA NELL’UOMOAnche se l’incontinenza urinaria colpisce più frequente-mente il sesso femminile, si calcola che una percentua-le variabile tra il 2 e il 10% della popolazione maschile presenti delle perdite di urina.Nell’uomo le cause di incontinenza urinaria sono un malfunzionamento dell’uretra o della vescica spesso conseguenti ad interventi chirurgici di prostatectomia radicale o, talora, parziale.Nell’uomo la rieducazione funzionale assume un ruolo conservativo uguale a quello eseguito per la donna, ma nel trattamento ci si limita al Bio-feedback ed alla elet-trostimolazione per il rinforzo del muscolo elevatore dell’ano.

UN PO’ DI STATISTICA……In base alla mia esperienza di terapista, dopo anni di pratica posso affermare che:- Il recupero della forza muscolare avviene sempre, naturalmente in proporzione all’età del paziente.- La Riabilitazione, quando il prolasso urogenitale si pre-senta di 1°/2° grado e l’incontinenza urinaria da sforzo non è troppo elevata, assicura un miglioramento genera-le dello status dell’individuo ed è spesso risolutiva.

IL PANNOLINO NON È UNA TERAPIA

Eva Marangoni Terapista della Riabilitazione

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Riflessologia Plantare:il benessere del corpo attraverso il massaggio del piedeLa Riflessologia Plantare assume un ruolo sempre più importante nel campo della medicina non conven-zionale. La Riflessologia è una terapia “olistica”, un termine derivante dal greco ‘holos’, che significa “in-tero”; considera quindi l’ individuo nella sua interezza e cioè:

- CORPO- MENTE - SPIRITO

Pertanto, secondo questo concetto, non si isola la ma-lattia per tentare di eliminare i sintomi, né si agisce in modo specifico su di un organo od un apparato che presentano dei disturbi, ma piuttosto si opera sulla persona nella sua interezza, allo scopo di farle rag-giungere uno stato di equilibrio ed armonia.La Riflessologia Plantare è una tecnica basata sulla pressione di specifici punti del piede chiamati rifles-sogeni, perché corrispondono alle varie parti del cor-po.Lo scopo della riflessologia è di far scattare i meccani-smi che portano ad uno stato di equilibrio ed armonia, in modo da ridurre la tensione e indurre il rilassamen-to. Il massaggio sui punti riflessogeni aiuta ad individua-re i problemi sino dal manifestarsi dei primi sintomi e di conseguenza a rallentare, e se possibile bloccare, il processo che porta alla malattia. La Riflessologia Plan-tare favorisce il processo di disintossicazione, stimola il sistema circolatorio ed il sistema linfatico. Si posso-no quindi così riassumere i principali effetti benefici di questo trattamento: - miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica - eliminazione di scorie, tossine e residui metabolici

- miglioramento del nutrimento e dell’ossigenazione di organi e tessuti- riduzione dello stress- rafforzamento del sistema immunitario

La Riflessologia Plantare è perciò indicata per:- cistite- colite- disturbi digestivi- disturbi del ciclo mestruale e della menopausa- insonnia- mal di testa- mal di schiena- pesantezza alle gambe e ai piedi- stressInoltre, essendo il massaggio innanzi tutto rilassante, è anche particolarmente indicato per chi soffre di dolore ai piedi. L’organismo dell’uomo è un entità meravigliosa e com-plessa: l’effetto nocivo di emozioni ed atteggiamenti ne-gativi (stress, stile di vita ed alimentazione errati ecc.) può diminuirne l’efficienza. Se una sola parte del cor-po funziona male, tutto l’organismo ne risente, dando luogo a una moltitudine di disturbi minori che possono rappresentare il segnale dell’insorgere di malattie più gravi. La Riflessologia Plantare induce così un profon-do rilassamento e riequilibra i propri sistemi biologici. Persone di qualsiasi età possono ottenere notevoli be-nefici dal trattamento della Riflessologia Plantare.

Petra KleinMassofisioterapista

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DOCTOR QUIZ newsridiamoci su..!

Utilizzando tutte le sillabe sopra elencate scrivi orizzontalmente le definizioni date di seguito.

Nelle colonne evidenziate in azzurro risulterà “Un utile consiglio per la tua salute”.

1. Gravi disgrazie2. Seguace del Dalai Lama3. L’infiammazione di un’arteria4. Copia opere d’arte5. Attrezzi, strumenti6. Può essere alata o schiacciante7. Sono buoni quelli di Bruxelles8. Pesce d’acqua salata

Diagnosi e referti di pronto soccorso :- E’ stato colpito a calci e pugni agli organi genitali anche posteriori

-Trauma contusivo in sede glutea da cornata di animale non beneidentificato per la repenti-na fuga del paziente ( forse capra )

- Prescrizioni:- Evitare di mangiare cibi acidi, sigarette e bevande alcoliche

- Pornostar. Due al dì mattino e sera ( N.d.A. Pramistar )

Cartelle cliniche e anamnesi :- Il paziente trascorre tutta la vita tra cavalli, taverne, fumo, carte edonne

- Padre vivente. Madre deceduta all’età di 37 anni a colpi di mortaio.

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aut. com. n. 167 del 20/01/99 - Dir. San. Dott.ssa G. Ghiselli spec. in fisioterapia