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Adozioni/Progetti"Adottare a distanza
per sentirli vicini"rapporto 2013
Sulle strade del mondocon l'esempio più che con le parole
il MissionarioFRANCESCANO
n° 9-10 settembre/ottobre 2013A
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Rivista di formazione e informazione missionaria dei frati minori conventuali
In Missione con fede
viva e luminosa
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Direzione, redazione amministrazione:P.le Ss Pietro e Paolo 8, 00144 RomaTel e Fax: 06.9575214 - E-mail: [email protected]
Direttore editoriale: P.G.Battista BuonamanoDirettore responsabile: P. Ernesto PiacentiniRedazione: Centro Missionario Francescano
Adozioni/Progetti"Adottare a distanza
per sentirli vicini"rapporto 2013
Sulle strade del mondocon l'esempio più che con le parole
il MissionarioFRANCESCANO
n° 9-10 settembre/ottobre 2013
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Rivista di formazione e informazione missionaria dei frati minori conventuali
In Missione con fede
viva e luminosa
all'internoCalendario
2014
Finito di stampare nel mese di settembre 2013
contributo volontario 2014:ordinaria Euro 12,d’amicizia Euro 16,sostenitore Euro 26.
Conto Corrente Postalen° 580001 intestato a:Il Missionario FrancescanoP.za Ss.pietro e Paolo, 8 00144 Roma
Bonifico Bancario intestato a:Centro Nazionale Missionario FrancescanoIT 44 R 02008 05132 000029474697
Storia di copertina Missione della Colombia. Bambini tenuti per mano
da un frate e una volontaria
www.missionariofrancescano.org centro nazionale missionario francescano
Il Missionario Francescano n° LXXX 9/10 sett - ott 2013
SommarioEditoriale di P. Gbattista BuonamanoSulle strade del mondo con l'esempio più che con le parole
Voce della Chiesa-Lumen fideiIn missione con una fede viva e luminosa
Calendario missionario 2014
Progetti/adozione 2013Adottare a distanza per sentirli vicini
America Latina Progetti/Adozioni sostenuti
AsiaProgetti/Adozioni sostenuti
Africa Progetti/Adozioni sostenuti
Est EuropaProgetti/Adozioni sostenuti
Adottare/sostenere i seminaristi francescani
Condividere la missione. Avremmo voluto fare di più
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Reg. Trib. di Tivoli n. 17/2005 del 15.11.2005 - Sped. in abb. post. DL 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) - Art. 1, comma 2 - DCB Roma. In ottemperanza al D.lgs 196/2003 sulla tutela dei dati per-sonali, comunichiamo che presso la nstra amministrazione sono custoditi i suoi dati anagrafici, esclusivamente allo scopo di poter-le aggiornare sulle iniziative del "Missionario francescano". Tutta-via potrà scriverci in ogni momento chiedendo l'aggiornamento, la verifica o la cancellazione dei suoi dati.
3
P. Gbattista Buonamanodirettore"SuLLE STRADE DEL MONDO"
con l'esempio più che con le parole
Carissimi, "Il Signore vi dia pace"!
Come ogni anno vi offriamo la Rivista/Calen-dario con il panorama delle Adozioni/Progetti sostenuti nell'anno trascorso. Attraverso le pagine ricche di foto e notizie, del sorriso di tanti bambini e famiglie, giova-ni frati in formazione abbiamo testimonianza di missione vissuta frutto anche della nostra solidarietà e condivisione che dona speranza.“Sulle strade del mondo”, tema della Rivista/Calendario 2014 è stato lo slogan della Gior-
nata Missiona-ria Mondiale 2013, che in linea con l’Anno del-la Fede, esprime l’esigenza di co-niugare lo Spi-rito missiona-rio con la vita di tutti i giorni, in un mondo biso-gnoso di reden-zione, segnato da profonde trasfor-mazioni sociali, politiche, econo-miche e culturali. Ecco che allora, l’atto di fede, da parte di ogni sin-golo battezzato, si deve concretiz-zare nella meta-
fora del “cammino”, uscendo dalle nostre co-munità, per incontrare uomini e donne che hanno fame e sete di Dio. Dunque, un “anda-re” sulle strade del mondo, insieme, comuni-tariamente, fino agli estremi confini. La testimonianza di fede di tanti nostri mis-sionari – religiosi, religiose, fidei donum e lai-ci - disseminati nei cinque continenti - resta il segno tangibile di un impegno costante della
Chiesa, per la causa del Regno.Rileggendo la vita e l'esperienza di Francesco d'Assisi, possiamo sintetizzare l'ideale missio-nario che lo ha contraddistinto, un suo desi-derio divenuto realtà, attraverso queste sue parole: “Fratelli carissimi, consideriamo la no-stra vocazione. Dio, nella sua misericordia, ci ha chiamati non solo per la nostra salvezza, ma anche per quella di molti altri. Andiamo dunque per il mondo, esortando tutti, con l’esempio più che con le parole, a fare peni-tenza dei loro peccati e a ricordare i comanda-menti di Dio”(3Comp. 36). Di Francesco ci colpisce lo stile di vita e il vo-lere annunciare il Vangelo in ogni occasione con le parole ma soprattutto con la vita, l'e-sempio, la testimonianza.Implicito in queste parole è il concetto che spesso le prediche e gli annunci più efficaci non sono pronunciati, ma è la vita vissuta.E' cosi che noi credenti dobbiamo irradiare la luce del Vangelo, attraverso la testimonianza della vita più che con mille parole, passando dall'assere credenti a cristiani credibili.Dobbiamo considerare insostituibile la di-mensione missionaria, come comunicazione di fede rivolta a un mondo lacerato da guerre e sopraffazioni, dove spesso l’egoismo sembra prendere il sopravvento. La forza del cristianesimo sta nella capacità di molti credenti di passare dalle buone intenzio-ni alla testimonianza fattiva che si fa impegno per i poveri, per la giustizia, per la solidarietà, per la salvaguardia del creato, attenzione dove la vita è tradita e vilipesa. Pertanto, oggi, più che mai, la Parola deve uscire dalle comunità per entrare, a pieno ti-tolo, nelle vicende umane a trecentosessanta gradi.Colgo l'occasione per dire grazie a tutti voi lettori della Rivista, amici e benefattori della missione e augurare
Buon 2014
editoriale
Predica il Vangelo in ogni momento e, se necessario, usa le parole... ma soprattutto con la vita, l'esempio...Gli annunci più efficaci sono la vita vissuta...
Metterci in “cammino”, uscendo dalle nostre comunità, per incontrare uomini e donne che hanno fame e sete di Dio.
4
La prima enciclica firmata da Papa Francesco è Lumen fidei “La luce della fede” che suddivisa in quattro capitoli, più un’introduzione e una con-clusione, spiega lo stesso Pontefice, si aggiunge alle encicliche di Benedetto XVI sulla carità e sul-la speranza e assume il “prezioso lavoro” compiu-to dal Papa emerito, che aveva già quasi comple-tato l’enciclica sulla fede. un'enciclica "a quattro mani", come l'ha scherzosamente definita lo stes-so Bergoglio in un colloquio informale con la Se-greteria del Sinodo dei vescovi, lo scorso 13 giu-gno, annunciandone la pubblicazione.
La fede illumina l'esistenzaL’introduzione illustra le motivazioni poste alla base del documento. Innanzitutto, recuperare il carattere di luce proprio della fede, capace d’il-luminare tutta l’esistenza dell’uomo, di aiutarlo a distinguere il bene dal male, in particolare in un’epoca – come quella moderna – in cui il cre-dere si oppone al cercare e la fede è vista come un’illusione, un “sal-to nel vuoto” che impedisce la li-bertà dell’uomo. In secondo luo-go, l’enciclica vuole rinvigorire la percezione dell’ampiezza degli orizzonti che la fede apre per con-fessarla in unità e integrità. “Chi crede, vede”, scrive il Papa.
Gesù, fondamento della fedeNel primo capitolo il Pontefice si sofferma sulla fi-gura di Gesù, Mediatore che ci apre a una verità più grande di noi, manifestazione di quell’amore di Dio che è il fondamento della fede. In quan-to risorto, inoltre, Cristo è “testimone affidabile”, “degno di fede”. Ma c’è un “aspetto decisivo” della fede in Gesù: “La partecipazione al suo modo di
vedere”. usando un’analogia, il Papa spiega che, come nella vita quotidiana ci affidiamo a “perso-ne che conoscono le cose meglio di noi” – l’archi-tetto, il farmacista, l’avvocato -, così per la fede necessitiamo di qualcuno che sia affidabile ed esperto “nelle cose di Dio” e Gesù è “colui che ci spiega Dio”. La fede, poi, “non è un fatto privato”, ma è destinata a diventare annuncio.
La fede non è intransigente, il credente non è arrogante Nel secondo capitolo il Papa scrive: “La fede sen-za verità non salva. Resta una bella fiaba, la proie-zione dei nostri desideri di felicità”. Ed oggi, data “la crisi di verità in cui viviamo”, è più che mai necessario richiamare questo lega-me, perché la cultura contemporanea tende ad accettare solo la verità della tecnologia, ciò che l’uomo riesce a costruire e misurare con la scien-za e che è “vero perché funziona”, oppure le veri-
tà del singolo valide solo per l’in-dividuo e non a servizio del bene comune. Ciò comporta però il “grande oblio del mondo contempora-neo” che – a vantaggio del rela-tivismo e temendo il fanatismo – dimentica la domanda sulla verità, sull’origine di tutto, la do-manda su Dio. La Lumen fidei
sottolinea, poi, il legame tra fede e amore, inte-so come il grande amore di Dio che ci trasforma interiormente e ci dona occhi nuovi per vedere la realtà. A questo punto, il Papa apre un’ampia riflessione sul “dialogo tra fede e ragione”. La fede non è intransigente, il credente non è ar-rogante. Al contrario, la verità rende umili e por-
La luce della fede: è il grande dono portato
da Gesù che così si presenta: « Io sono venuto
nel mondo come luce, perché chiunque crede
in me non rimanga nelle tenebre » (Gv 12,46)
In Missione,con fede viva e luminosaUna felice meditazione sulla luce che illumina la vita è l’enciclica Lumen fidei. E' necessario recuperare «il significato illuminate della fede». E' un dono gratuito che chiede l’umiltà e il coraggio di fidarsi e affidarsi, per vedere il luminoso cammino dell’incontro tra Dio e gli uomini, la storia della salvezza.
La Redazione
Voce della Chiesa - Lumen fidei
ta alla convivenza e al rispetto dell’altro. Ne deriva che la fede porta al dialogo in tutti i campi.
Evangelizzazione: vi trasmetto quello che ho ricevutoIl terzo capitolo, è incentrato sull’importanza dell’evangelizzazione: chi si è aperto all’amore di Dio, non può tenere questo dono per sé, scrive il Papa, ricordando la catena ininterrotta dei testi-moni della fede. Ciò comporta il legame tra fede e memoria perché l’amore di Dio mantiene uniti tut-ti i tempi e ci rende contemporanei a Gesù. Inol-tre, diventa “impossibile credere da soli”, perché la fede apre l’io al “noi” e avviene sempre “all’interno della comunione della Chiesa”. Per questo, “chi cre-de non è mai solo”. C’è “un mezzo speciale” con cui la fede può trasmettersi: i sacramenti.
Fede, giustizia, diritto, paceIl quarto capitolo, Dio prepara per loro una città, spiega il legame tra la fede e il bene comune. La fede, infatti, rende saldi i vincoli fra gli uomini e si pone al servizio concreto della giustizia, del di-ritto e della pace. Ecco perché essa non allontana dal mondo e non è estranea all’impegno concreto dell’uomo contem-poraneo. L’enciclica si sofferma, poi, sugli ambiti illumina-ti dalla fede: la famiglia fondata sul matrimonio, i giovani, i rapporti sociali, la natura, la sofferenza e la morte. All’uomo che soffre, Dio offre la Sua pre-senza che accompagna, che apre un varco di luce nelle tenebre. In questo senso, la fede è congiunta alla speranza.
Il matrimonio uomo-donnagenera la fedeuna fede, poi, che deve maturare dalla famiglia. E in questo c'è un richiamo al matrimonio, che nasca "dal riconoscimento e dall'accettazione della bon-tà della differenza sessuale" e che trovi la forza di
essere una promessa "per sempre" nell'ottica di un disegno più grande dei propri progetti, "che ci so-stiene e ci permette di donare l'intero futuro alla persona amata". Fondati su quest'amore, sottoli-nea il Papa, "uomo e donna possono promettersi l'amore mutuo con un gesto che coinvolge tutta la vita e che ricorda tanti tratti della fede".
Giovani "non facciamoci rubare la speranza" uno spazio Bergoglio lo dedica anche ai giovani e al loro modo di vivere la fede con gioia, come manifestato nelle Giornate mondiali della gioven-tù. Di contro, però, citando l'esempio di san Fran-cesco e madre Teresa di Calcutta come testimoni della carità, Bergoglio ricorda che Dio parla anche "all'uomo che soffre": non dona loro un ragiona-mento che spieghi tutto, ma "offre la sua risposta nella forma di una presenza che accompagna, di una storia di bene che si unisce ad ogni storia di sofferenza per aprire in essa un varco di luce". E' il preludio di un passaggio che cristallizza nel do-cumento un'espressione molto ricorrente in papa Francesco: "Non facciamoci rubare la speranza, non permettiamo che sia vanificata con soluzioni e pro-poste immediate che ci bloccano nel cammino".
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Aiuta, o Madre, la nostra fede!Alla fine della Lumen fidei, il Papa invita a guar-dare e invocare Maria, “icona perfetta” della fede.
Aiuta, o Madre, la nostra fede! Apri il nostro ascolto alla Parola, perché riconosciamo la voce di Dio e la Sua chiamata.Sveglia in noi il desiderio di seguire i Suoi passi, uscendo dalla nostra terra e accogliendo la sua promessa.Aiutaci a lasciarci toccare dal suo amore, perché possiamo toccarlo con la fede.Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui, a credere nel Suo amore, soprattutto nei momenti di tribolazione e di croce, quando la nostra fede è chiamata a maturare.Semina nella nostra fede la gioia del Risorto.Ricordaci che chi crede non è mai solo.Insegnaci a guardare con gli occhi di Gesù, affinché Egli sia luce sul nostro cammino.E che questa luce della fede cresca sempre in noi, finché arrivi quel giorno senza tramonto, che è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro Signore!
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Panorama dei Progetti/Adozione
Adottare a distanzaper sentirli vicini
L’Adozione/Sostegno a distanza è una forma di “gemellaggio” tra due comunità. Ci è stata suggerita dagli stessi missionari dei diversi luoghi con cui siamo in contatto da anni. Essa consiste nel sostegno di un progetto; scuola, mensa, ambulatori, sostegno seminaristi… Il sostegno a distanza è una forma di solidarietà che consente di sostenere non solo un bambino, uno studente, ma un gruppo, una comunità educativa, una famiglia, nella formazione, nel lavoro e nelle necessità di base nel proprio contesto culturale e di vita. Il vostro contributo è utilizzato per fornire un sostegno alimentare, acquistare vestiario e sostenere le spese mediche di base, istruzione.Il vostro farvi vicino vuole guardare alla crescita totale delle nuove generazioni e restituire loro ragioni di vita, coscienza di dignità e valori di speranza.Annunciare il Vangelo e promuovere i diritti umani, educare e tutelare le persone sono gli obiettivi delle attività delle missioni, orientate a favorire la crescita umana, intellettuale e spirituale dell’individuo perché possa sviluppare i doni personali fino a diventare persona matura, creativa, impegnata, responsabile: libero cittadino nella propria comunità e nel mondo.L’aiuto che diamo fa sentire più comunità e Chiesa, ci fa crescere nella responsabilità e nella condivisione materiale e spirituale di ciò che ci è stato donato in abbondanza. Il nostro donare diventa conoscenza della reale situazione dell’uomo e della Chiesa in altri continenti, ci appassiona alla loro storia, ricevendo noi il dono della loro testimonianza e ricchezza di umanità, di cultura differente e di fede; uno “scambio di doni” che si realizza, nella consapevolezza che “dando si riceve” .Dio vi benedica per quanto fate per le missioni donando speranza per un futuro più dignitoso.
Di fronte a tante forme nuove e antiche di povertà vogliamo sforzarci, a ideare e sostenere con creatività opere e progetti che mostrino l’amore di Dio per ogni uomo...
sostenuti nel 2013
Nel 2013, il Centro Missionario si è offerto come spazio dinamico di promozione della vita e della condivisione.
Cosa abbiamo fattoIndividuato, animato, coordinato e sostenuto le attività di animazione missionarie, facendo conoscere i progetti di solidarietà. Promosso gesti concreti di solidarietà e condivisone.Offerto sostegno a progetti missionari in diverse paesi del mondo dove i missionari francescani operano impegnandosi per la giustizia, la dignità e il rispetto di ogni persona, di ogni cultura.
ProtagonistiI missionari, il Centro missionario e benefattori, animatori missionari religiosi e laici, destinatari dei progetti nella reciprocità di informazioni delle attività.
Mezzi Adozioni a distanza
Aree di intervento Le pagine che seguono presentano i luoghi e in sintesi i progetti sostenuti. Ci siamo posti accanto ai missionari che annunciano il Vangelo del Regno, nello stile francescano, della fraternità e condivisione.
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BOLIVIAMontero, Orfanotrofio femminile Hogar Sagrado Corazónil centro “Padre Peregrino” ha accolto più di 100 bambini offrendo loro formazione educativa e sa-nitaria, attività ludiche e d’in-trattenimento, con il coin-v o l g i m e n t o attivo dei loro genitori. G u a b i r à , Centro Me-dico Opera a favore dei bambini con servizio sanitario, sco-lastico, cate-chesi. Infanzia Missionaria.
St. Cruz e San Benito A St.Cruz il gruppo “Niños de María Asunta”, del-la Parrocchia Maria Assunta è composto da circa 12 bambini maschi e fem-mine. Tarenda: sostegno alle famiglie indigene. A Cochabamba, durante l’anno scorso, ha continua-to il progetto di formazione integrale dei bambini per mezzo del gruppo “NIFRA”, sempre aperto ad accogliere le diverse necessità de ragazzini.
Sucre, Casa S.Antonio mensa e centro acco-glienza.
BRASILEA S. Paolo, la “Città dei bambini Maria Immacolata” è una istituzione assistenziale,
educativa e di promo-zione sociale, che acco-glie bambini e ragazzi bisognosi in un conte-sto di accoglienza diur-na.
Maranhaoattività socialiL’attività missiona-ria si rivolge princi-palmente ai poveri, ai giovani, ponendo par-ticolare attenzione alle disuguaglianze socia-li, adoperandosi per la giustizia e la pace.
MESSICOI“Comedores della carità”La testimonianza della “Caritas” viene realizza-ta principalmente nelle parrocchie della perife-ria di Città di Messico,
con tre mense “Comedores de la Caridad”, dando da mangiare ogni giorno a 800 bambini.
P. Gbattista Spoto
CUBADopo la prima presenza a Matanzas, i frati hanno
Bolivia, S.Benito
America LatinaPer raggiungere la Nuova Evangelizza-zione e trasmettere la fede alle nuove
generazioni, la Chiesa deve farsi in tutta onestà un esame di coscienza sul modo
di vivere la fede. Allo stesso tempo si inserisce in realtà socioculturali concrete e in trasformazioni che costituiscono per la Chiesa una nuova sfida nella sua mis-
sione di edificazione del Regno di Dio. Da qui, la necessità, nella fedeltà allo
Spirito Santo che la guida
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la seconda casa nella Capitale. Il nuovo convento è casa di formazione e La Habana offre possibilità di studio per i giovani in cammino vocazionale. Pres-so la nostra Chiesa di San Francesco sta per nascere un “Cen-tro di Spiritualità francescana” come frutto di questa col-laborazione.
I frati di Cuba
CILEIl problema più ur-gente è l’istruzione: aiutare le persone a formarsi una co-scienza capace di pensare e agire per il bene comune. In questo l’annuncio del Vangelo ha un ruolo chiave, perché consente alla gente di scopri-re la dignità dell’essere figli di Dio. I frati del Cile
PARAGUAY Fondazione "Opera del-la Divina Misericordia" Centro di assistenza e spir-itualità per l’accoglienza e l’accompagnamento dei bambini e le loro famiglie con attenzione scolastica e sanitaria. ultima opera nata è la Cappella del Pre-ziosissimo Sangue di Gesù. Così, le attività di accom-pagnamento spirituale che
prima si svolgevano all’aperto, oggi trovano spa-zio in un luogo idoneo e consacrato.
La Fattoria didat-tica Questo pro-getto è stato svi-luppato dai frati e la produzione giornaliera di lat-te, formaggio e carne è destinata al consumo del Centro. Fr. Marcos Duda
PERU'Pariacoto, "Centro Pas-toral Social S.Antonio de Padua"
Per il 2013 l’obiettivo è stato realizzare il «Centro pastoral social san Antonio de Padua in Pariaco-
to», un centro di riferimento per tutti i bambini e i giovani più poveri della zona. Tre piccoli edifici di due piani ciascuno.Così i bambini che vivono distanti da Pariacoto potranno avere un’educazio-ne di qualità e uscire dalla spirale dell’i-gnoranza. Il nostro impegno è quello di sostenere il Progetto Adozione dei tanti bambini che tuttora sono seguiti dai missionari. Questo Centro diventerà un punto di ri-ferimento per tutti gli abitanti della mis-sione, che comprende 5 parrocchie, con 72 piccole comunità per un'estensione di mille chilometri.
I frati del Perù
Messico
Brasile
Cile
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FILIPPINENovaliches Clinica S. AntonioNella Clinica di S. Antonio di Padova, oltre a un primo intervento si curano soprattutto malattie legate a problemi respiratori, tosse, tubercolosi. Tra la popolazione, adulti e bambini, il 40% è am-malato di tubercolosi. Occorrono almeno sei mesi per la cura, mentre per i casi più lievi due.
Fr Mariel Santos
VIETNAMA Thai Binh presso Hanoi, nel settembre 2012, c’è stata l’inaugu-razione dell’ospedale per i malati di lebbra. In questo lebbrosario ci sono circa 400 lebbrosi, oltre a 200 parenti, in 15 ettari di terreno. L’ospedale è specializzato in dermatologia. Inoltre si sta attuando un progetto per curare i bambini del lebbrosario e anche esterni. Dopo la benedizione, è stata offerta una cena dallo staff del lebbro-sario (oltre 40 persone) e 6 suore che fanno servizio in lebbrosario.
Fr. Benedict Seung Joe Back
INDIAAndra Pradesh Siamo presenti in Dondapudy e Chri-stianpet, tra i più poveri. Stiamo insistendo sulla formazione
della fede attraverso il lavoro pastorale e la for-mazione delle nuove generazioni mediante l’edu-cazione. Per questo abbiamo iniziato il Greyfriars Junior College e un piccolo ostello per i bambini poveri.
Tamilnadu Centro per ammalati di AIDS Aiutiamo la gente più oppressa del nostro tempo, come ammalati di AIDS, per garantire loro digni-tà e qualità di vita. Quattro nostri frati lavorano in questo centro con gli ammalati e molti altri sono
AsiaE' un continente che sta vivendo le spe-ranze e le gioie di una costante rinasci-ta nello Spirito. Si tratta di un giovane
continente in cui la maggioranza della popolazione è giovane. Perciò, per molti aspetti, l’Asia occupa un posto centrale
nel futuro dell’evangelizzazione. L’India e la Cina, dove vive il 37% della popolazione mondiale, stanno emer-gendo quali protagonisti della scena
internazionale in molti settori.
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coinvolti direttamente o indirettamente nel condurre programmi di studio e co-scientizzazione.
KeralaCentro di Coibatur, per la cura dei malati di HIV/AIDS; Adozione a distanza e mensa per bambini; la Clinica Assisi Snehalaya per la prevenzione e il Lebbrosario.
I frati dell'India
INDONESIAL'asilo Mary's Children è stato appena inau-gurato in un villaggio di poveri contadini, Namo Rambe.
Bandar Baru, collegio e orfanotrofioSede del complesso scolastico, con scuo-le primarie e secondarie, collegio e orfa-notrofio. Quest’ultimo accoglie circa un centinaio di bambini. Si pensa di costruire un nuo-vo edificio, in quanto quello attuale risul-ta insufficiente.
Kefa, isola di Timor, scuola per 600 studenti Opera sociale per circa 600 studenti tra asilo, scuole primarie, secondarie e supe-riori; 300 sono quelli in collegio. Nella co-munità alcuni frati insegnano religione
e matematica. Il 95% dei liceali si iscrive all’università.
Siantar, centro per bambini disabiliTanti i bambini con malformazio-ni che vengono operati durante l’anno, grazie a tanti benefattori Europei e ai medici olandesi Tiga Dolok, a circa venti Km da Siantar. La chiesa, essendo troppo piccola, sta per essere duplicata. Inoltre è stato edificato il piano terra della scuola primaria, ma rimane anco-ra da costruire il primo piano: ser-ve qualche aiuto.
fr Valerio Folli.
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KENYA Limuru St. Anthony Children's HomeI bambini sono in buona salute e vi inviano saluti. Sono molto impegnati nei loro studi e noi li inco-raggiamo ad impegnarsi ancora di più.I bambini sono stati coinvolti anche in altre attivi-tà fuori della scuola.Sr. Alice Wambui Ndungu.
Meru - Assisten-za famiglieNella città di Meru, stiamo aprendo le porte della nostra casa di preghiera per i non cattolici.Siamo impegnati in diversi progetti e at-tività, con l’obiettivo di migliorare la cre-scita fisica, intellet-tuale e spirituale di bambini e adulti che a noi si rivolgano. Cir-ca 12 mila fedeli con-ta la Parrocchia, che comprende 16 Case di Preghiera, una chiesa e una sala parrocchiale.Con l'attività del dispensario, costruito tra il 1988/90, gestito delle Suore Francescane Missio-narie di Assisi, provenienti dallo Zambia, si sono potute aiutare molte persone della zona circo-stante, circa 2.800 casi l'anno, in particolare di ma-lattie infettive, come malaria e tifo. La Casa di Ri-tiro accoglie ogni anno circa 1000 persone, tra religiosi/e e laici, offrendo un accompagnamento spirituale. I frati della Comunità
MALAWIScuole per bambiniNella nostra Parrocchia, delle 38 scuole, si occupa Fr. Abraham. Il sistema scolastico in Malawi è il seguente: dalla 1 alla 8 classe è la scuola primaria e poi ci sono 4 anni della secondaria.
Non tutti possono proseguire per la scuola secondaria: sono poche e di solito sono pri-vate, quindi cos-tano troppo per le tasche della gente. In Mzimba c’è solt-anto una scuola secondaria del gov-erno (costa poco) quindi i giovani che finiscono le 50 scuole secondarie della zona, devono veramente lottare per poter essere accettati in quella secondaria. Come risultato, maggior
parte di loro non viene accettata. Questi sono quindi esposti a tutti i possibili pericoli della “crescente società”: dro-ga, prostituzione, matrimoni prematuri, singole madri … P. Linus
GHANA Accra-Scuola per adulti PaceLa chiamano “Sodoma e Gomorra” perché dicono che anche Dio si sia rassegnato al suo destino di
AfricaL’evangelizzazione nel continente afri-cano è avvenuta sin dai primordi della
Chiesa. Prova ne è l’incontro tra l’eunuco etiope e il diacono Filippo (cfr. At 8, 26-39).Tuttavia, in gran parte dell’Africa sub-sa-hariana l’opera di evangelizzazione è più
recente, sicché è molto difficile distinguere tra Vecchia e Nuova Evangelizzazione.
Parrebbe però opportuno parlare di Nuova Evangelizzazione dell’Africa.
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corruzione e violenza. Ma in questa grande barac-copoli di Accra, dove vivono oltre 60 mila persone, da qualche anno la speranza è tornata: Arcadio Si-cher ha creato una scuola in questa terra devasta-ta dal fuoco e dalla miseria, dove non vi è neppure un’organizzazione non governativa internaziona-le. L'idea è stata suggerita a P. Sicher da Monica, una giovane ghanese che da sempre vive a “Sodo-ma e Gomorra”. Alle 20 di ogni sera circa un’ottan-tina di ragazzi si presentano alla PAS (Peace Adult School) per seguire le lezioni.
I frati della missione
ZAMBIAL'istruzione in ZambiaObiettivo dei vari progetti è quello di promuovere e gestire programmi di sviluppo sanitario ed edu-cativo. Gli scolari cominciano a frequentare la pri-ma classe dopo aver compiuto i 7 anni. Le scuole elementari sono composte da 7 classi (grades, in inglese). Le scuole superiori sono composte da 5
classi; a loro volta suddivise in: junior (grades 8 e 9), e higher (grades 10 – 12). Al momento la scuo-la dell’obbligo nel paese arriva al grade 9. Scuole e attività da noi sostenutei con attenzione a fami-glie e bambini orfani sono a: Chawama, Ikelenge, Chifubu, Kapiri Mposhi, Kitwe, Ibenga e Luanshya Little Daniel SchoolQuesti progetti hanno come destinatari bambini e ragazzi poveri. I frati di Zambia
BURKINA FASOOspedale S. Massimiliano KolbeDal 2010 la casa di accoglienza per i volontari ospita soprattutto medici e infermieri, che dall’e-stero vengono per un certo periodo a offrire il loro servizio. Lo scorso anno le Suore hanno introdotto l’orto l’alimentazione dei malnutriti che si rivolgo-no al Centro Medico.
Il progetto “un pozzo per ogni villaggio”, Prosegue il progetto “un pozzo per ogni villaggio”, per permettere alla popolazione locale di attinge-re acqua potabile senza più percorrere chilometri alla ricerca di bacini d’acqua, col pericolo di incor-rere in malattie.
I frati del Burkina Faso
TANZANIA Centro per l'istruzione S. Massimiliano Dal 2008 nella missione opera il Centro France-scano di Educazione, un complesso scolastico per bambini africani. Ha lo scopo di fornire un'ade-guata formazionem che aggiunge valore alla vita di tanti ragazzi, che desiderano studiare, ma spes-so non hanno le risorse disponibili per farlo.
I frati della missione
ROMANIA
Progetto romi: "Guardami così come sono"I bambini rom, sono inclusi in un programa di edu-cazione e integrazione sociale tramite due progetti.
1. Scuola materna e scuola di alfabetizzazioneProgetto che adesso compie 5 anni. Abbiamo alfa-betizzato piu di 100 bambini rom. Siamo felici di essere riusciti a portare alla fine del progetto 7 ragazzi, che hanno finito tutto il ciclo scolastico di "seconda possibilità", cioè 10 classi di scuola concluse con il diploma e il mestiere di meccanico per auto. Gli altri compiono solo il ciclo di 8 classi di studio e pochi di loro hanno fatto solo 4 classi di studio, 5 hanno abbandonato e 3 sono stati bocciati. In un anno di scuola si fanno due corsi normali, per questo in 5 anni si fanno 10 classi di studio e chi è sveglio può finire tutto il ciclo. E’ stato difficile far loro capire che la scuola offre un futuro e che sapendo leggere e scrivere si tro-veranno meglio nella società.
2. "VIP" Vivere in positivoIl Progetto è in colaborazione con i clown VIP Ita-lia. Esso esiste già da 3 anni ed è stato un succes-so dall’inizio. Ogni estate prendiamo due gruppi di 10 adolescenti rumeni e 10 adolescenti zingari. Senza conoscersi tra di loro, sopratutto i rom sono discriminati e visti male. Dopo una settimana, quanto dura il progetto, loro diventano amici e quello che è straordinario, di-ventano un gruppo, e nessuno pensa che l’altro è zingaro, sono tutti uguali. La settimana finisce con una rappresentazione clown fatta da loro. Cosi riusciamo con i gruppi di adolescenti supera-re le barriere del razzismo e dei pregiudizi. Dovete sapere che in Romania la discriminazione dei rom purtroppo si impara in casa. Noi deside-riamo solo far loro capire che tutti siamo uguali. Il motto del progetto è: "Guardami cosi come sono". Progetto/adozioni a distanzaSeguiamo e aiutiamo più di 200 bambini, adole-scenti e anche giovani perché non abbandonino la scuola, tutti provenienti da famiglie povere.Il nostro farci vicini consiste in alimenti, materia-le scolastico, borse studio, medicine un supporto spirituale e psicologico. Due assistenti sociali ogni
mese visitano le loro famiglie per essere loro vi-cini in tutto.Tanti di questi bambini da noi aiutiamo sono bambini rimasti a casa con i nonni o parenti, perche i genitori sono emigrati per lavoro. La mancanza della madre o del papa sono la cau-sa di tanti e grossi problemi: abbandono scola-stico, aggresioni, deviazioni di comportamento, depressioni, qualche caso di suicidio.La nostra associazione, tramite questo progetti porta un raggio di speranza in queste ed altre difficili situazioni.
Pace e Bene. Fr Emilian Antal
Est EuropaL’Europa dev’essere evangelizzata.
Ne ha bisogno. La prima dopo la caduta del muro di
Berlino. in un clima di entusiasmo. La seconda nel 1999, all’alba del
Grande Giubileo. Nel frattempo sono passati quasi 13 anni. Si sono com-
piute le speranze? Si sono risolti o, al contrario, aggravati i problemi?
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Accompagnamento Vocazionale
I presbiteri e i religiosi, sono chiamati a donarsi in modo incondizionato al Popolo di Dio, in un servizio di amore al Vangelo e alla Chiesa, un servizio a quella salda speranza che solo l’apertura all’orizzonte di Dio può donare.
Desideri in particolare accompagnare il cammino vocazionale di giovani africani, asiatici, latinoamericani fino alla loro ordinazione sacerdotale? Puoi farlo, accogliendoli nella fede attraverso l’adozione missionaria. Ti chiediamo di accompagnarli con la preghiera e con un piccolo contributo economico destinato al mantenimento dei seminaristi delle missioni dei frati minori conventuali.
Adottare/sostenerei seminaristi francescani
Africa
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Vietnam
Venezuela
Sostegno delle Vocazioni alla vita religiosa e sacerdotale nei Seminari francescani di:
Brasilia, Messico, Venezuela, Indonesia, India-Kerala, Filippine, Vietnam, Russia, Romania, Africa
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Africa
Est Europa
“Fratelli carissimi, consideriamo la nostra vocazione. Dio, nella sua misericordia, ci ha chiamati non solo per la nostra salvezza, ma anche per quella di molti altri.Andiamo dunque per il mondo, esortando tutti, con l’ sempio più che con le parole, a fare penitenza dei loro peccati e a ricordare i comandamenti di Dio”(3Comp. 36).
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Condividere la missioneAvremmo voluto fare di più
Per offrire al mondo un “annuncio forte e gioio-so”, la formazione cri-stiana deve avere sempre portata missionaria.La missione aiuta a scoprire in pienezza la propria vocazione bat-tesimale, difende dalla tentazione di un ripiega-mento egoista su di sé, protegge dal pericolo di considerare il movimen-to di appartenenza come una specie di rifugio, in un clima di calda ami-cizia, per difendersi dai problemi del mondo.E' invece impegno e speciale attenzione per i sofferenti, i poveri, gli emarginati.Di fronte a tante forme nuove e antiche di po-vertà vogliamo sforzarci, a ideare e sostenere con creatività opere e progetti che mostrino l’amore di Dio per ogni uomo che soffre e aprire cammini alla potenza trasforma-trice della carità di fronte alle grandi sfide di mag-giore giustizia, solidarie-tà, pace e unità.
Come tutti gli anni vi abbiamo of-ferto una breve sintesi dei progetti sostenuti. Sono realtà che vogliono dare un segno della presenza ecclesiale e francescana in America Latina, in Asia, in Africa nell'Est Europa.Avremmo voluto fare di più, ma abbiamo anche compreso che ciò soprattutto è donare con amoreIn questi anni di servizio presso il Centro Missionario, tutti voi caris-simi benefattori mi avite comuni-cato proprio questo atteggiamento fondamentale. Grazie!Avremmo voluto fare di più, ma diversi motivi ci hanno impedito.La causa principale è che non ave-vamo fondi per finanziare tutti i progetti per i quali ci è stato chie-sto aiuto. La mancanza di fondi per sovveni-re alle tante richieste è conseguen-za della crisi economica che ha col-pito anche noi.La solidarietà però non è venuta meno e anche nel 2013 è stato pos-sibili sostenere tanti progetti pic-coli e grandi allo stesso tempo:un pozzo d’acqua, scuole, mense, centri medici e nutrizionali e altro ancora.
Nella nostra attenzione missiona-ria non vogliamo scindere tra ne-cessità spirituali e necessità sociali dell’uomo. Come ci ricordava l'Enciclica ”Deus Caritas est”: tante volte la più grande sofferenza dell’uomo è l’assenza di Dio. E noi tutto questo l’abbiamo mol-to a cuore, per cui tutti i Progetti/Adozioni hanno sempre questo aspetto e attenzione pastorale, spi-rituale e sociale.
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Romania
Chiamato ad annunciareChiamato ad annunciare la tua Parola,aiutami Signore, a vivere di Te,e a essere strumento della tua pace.Toccami il cuore e rendimi trasparente la vita,perché le parole, quando veicolano la tua,non suonino false sulle mie labbra.Esercita su di me un fascino così potente,che io abbia a pensare come Te,ad amare la gente come Te,a giudicare la storia come Te.Concedimi il gaudio di lavorare in comunioneed inondami di tristezza ogni qualvolta che,isolandomi dagli altri,pretendo di fare la mia corsa da solo.Infondi in me una grande passione per la Verità,e impediscimi di parlare in tuo nome se prima non ti ho consultato con lo studioe non ho tribolato nella ricerca.Salvami dalla presunzione di sapere tutto.Dall’arroganza di chi non ammette dubbi.Dalla durezza di chi non tollera ritardi.Dal rigore di chi non perdona debolezze.Dall’ipocrisia di chi salva i principi e uccide le persone.Trasportami, dal Tabor della contemplazione,alla pianura dell’impegno quotidiano.E se l’azione inaridirà la mia vita,riconducimi sulla montagna del silenzio.Dalle alture scoprirò i segreti della “contemplatività”,e il mio sguardo missionario arriverà più facilmente agli estremi confini della terra.
Tonino Bello
A nome di tutti i missionari
Il Centro Nazionale Missionario Francescano
ringrazia di cuore per l'amore, la generosità
e la preghiera
Collabora con le missioniabbonati a “IL MISSIONARIO FRANCESCANO”Mensile di formazione e informazione, che apre una finestra sul mondo della missionarietà e racconta storie di evangelizzazione
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ADOZIONI/SOSTEGNO VOCAZIONICon il vostro contributo potete consentire ad un giovane frate di seguire la sua vocazione religiosa/sacerdotale e ricevere adeguata formazione, dall'ingresso nell’Ordine e in tutte le tappe formative fino al sacerdozio.
INTENZIONI SS MESSESi può offrire un contributo per la celebrazione delle SS. Messe in terra di missione.
ISCRIZIONE ALLE SS MESSE PERPETUEConsiste nella iscrizione alla Pia Opera delle Sante Messe Perpetue.rizione è sia per i vivi che per i defunti.