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Adozioni/Progetti "Adottare a distanza per sentirli vicini" rapporto 2013 Sulle strade del mondo con l'esempio più che con le parole il Missionario FRANCESCAN O n° 9-10 settembre/ottobre 2013 Anno LXXX - N.9-10 Settembre-Ottobre 2013 - Poste Italiane S.p.a.- Sped. in Abb. Postale DL 353/2003 (Conv. in L. 27.02.2004 n.46) - Art.1 Comma 2 - DCB Roma Rivista di formazione e informazione missionaria dei frati minori conventuali In Missione con fede viva e luminosa all'interno Calendario 2014

n° 9-10 settembre/ottobre 2013 il Missionario · “Sulle strade del mondo”, tema della Rivista/ Calendario 2014 è stato lo slogan della Gior-nata Missiona-ria Mondiale 2013,

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Adozioni/Progetti"Adottare a distanza

per sentirli vicini"rapporto 2013

Sulle strade del mondocon l'esempio più che con le parole

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Rivista di formazione e informazione missionaria dei frati minori conventuali

In Missione con fede

viva e luminosa

all'internoCalendario

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Direzione, redazione amministrazione:P.le Ss Pietro e Paolo 8, 00144 RomaTel e Fax: 06.9575214 - E-mail: [email protected]

Direttore editoriale: P.G.Battista BuonamanoDirettore responsabile: P. Ernesto PiacentiniRedazione: Centro Missionario Francescano

Adozioni/Progetti"Adottare a distanza

per sentirli vicini"rapporto 2013

Sulle strade del mondocon l'esempio più che con le parole

il MissionarioFRANCESCANO

n° 9-10 settembre/ottobre 2013

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Rivista di formazione e informazione missionaria dei frati minori conventuali

In Missione con fede

viva e luminosa

all'internoCalendario

2014

Finito di stampare nel mese di settembre 2013

contributo volontario 2014:ordinaria Euro 12,d’amicizia Euro 16,sostenitore Euro 26.

Conto Corrente Postalen° 580001 intestato a:Il Missionario FrancescanoP.za Ss.pietro e Paolo, 8 00144 Roma

Bonifico Bancario intestato a:Centro Nazionale Missionario FrancescanoIT 44 R 02008 05132 000029474697

Storia di copertina Missione della Colombia. Bambini tenuti per mano

da un frate e una volontaria

www.missionariofrancescano.org centro nazionale missionario francescano

Il Missionario Francescano n° LXXX 9/10 sett - ott 2013

SommarioEditoriale di P. Gbattista BuonamanoSulle strade del mondo con l'esempio più che con le parole

Voce della Chiesa-Lumen fideiIn missione con una fede viva e luminosa

Calendario missionario 2014

Progetti/adozione 2013Adottare a distanza per sentirli vicini

America Latina Progetti/Adozioni sostenuti

AsiaProgetti/Adozioni sostenuti

Africa Progetti/Adozioni sostenuti

Est EuropaProgetti/Adozioni sostenuti

Adottare/sostenere i seminaristi francescani

Condividere la missione. Avremmo voluto fare di più

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Reg. Trib. di Tivoli n. 17/2005 del 15.11.2005 - Sped. in abb. post. DL 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) - Art. 1, comma 2 - DCB Roma. In ottemperanza al D.lgs 196/2003 sulla tutela dei dati per-sonali, comunichiamo che presso la nstra amministrazione sono custoditi i suoi dati anagrafici, esclusivamente allo scopo di poter-le aggiornare sulle iniziative del "Missionario francescano". Tutta-via potrà scriverci in ogni momento chiedendo l'aggiornamento, la verifica o la cancellazione dei suoi dati.

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P. Gbattista Buonamanodirettore"SuLLE STRADE DEL MONDO"

con l'esempio più che con le parole

Carissimi, "Il Signore vi dia pace"!

Come ogni anno vi offriamo la Rivista/Calen-dario con il panorama delle Adozioni/Progetti sostenuti nell'anno trascorso. Attraverso le pagine ricche di foto e notizie, del sorriso di tanti bambini e famiglie, giova-ni frati in formazione abbiamo testimonianza di missione vissuta frutto anche della nostra solidarietà e condivisione che dona speranza.“Sulle strade del mondo”, tema della Rivista/Calendario 2014 è stato lo slogan della Gior-

nata Missiona-ria Mondiale 2013, che in linea con l’Anno del-la Fede, esprime l’esigenza di co-niugare lo Spi-rito missiona-rio con la vita di tutti i giorni, in un mondo biso-gnoso di reden-zione, segnato da profonde trasfor-mazioni sociali, politiche, econo-miche e culturali. Ecco che allora, l’atto di fede, da parte di ogni sin-golo battezzato, si deve concretiz-zare nella meta-

fora del “cammino”, uscendo dalle nostre co-munità, per incontrare uomini e donne che hanno fame e sete di Dio. Dunque, un “anda-re” sulle strade del mondo, insieme, comuni-tariamente, fino agli estremi confini. La testimonianza di fede di tanti nostri mis-sionari – religiosi, religiose, fidei donum e lai-ci - disseminati nei cinque continenti - resta il segno tangibile di un impegno costante della

Chiesa, per la causa del Regno.Rileggendo la vita e l'esperienza di Francesco d'Assisi, possiamo sintetizzare l'ideale missio-nario che lo ha contraddistinto, un suo desi-derio divenuto realtà, attraverso queste sue parole: “Fratelli carissimi, consideriamo la no-stra vocazione. Dio, nella sua misericordia, ci ha chiamati non solo per la nostra salvezza, ma anche per quella di molti altri. Andiamo dunque per il mondo, esortando tutti, con l’esempio più che con le parole, a fare peni-tenza dei loro peccati e a ricordare i comanda-menti di Dio”(3Comp. 36). Di Francesco ci colpisce lo stile di vita e il vo-lere annunciare il Vangelo in ogni occasione con le parole ma soprattutto con la vita, l'e-sempio, la testimonianza.Implicito in queste parole è il concetto che spesso le prediche e gli annunci più efficaci non sono pronunciati, ma è la vita vissuta.E' cosi che noi credenti dobbiamo irradiare la luce del Vangelo, attraverso la testimonianza della vita più che con mille parole, passando dall'assere credenti a cristiani credibili.Dobbiamo considerare insostituibile la di-mensione missionaria, come comunicazione di fede rivolta a un mondo lacerato da guerre e sopraffazioni, dove spesso l’egoismo sembra prendere il sopravvento. La forza del cristianesimo sta nella capacità di molti credenti di passare dalle buone intenzio-ni alla testimonianza fattiva che si fa impegno per i poveri, per la giustizia, per la solidarietà, per la salvaguardia del creato, attenzione dove la vita è tradita e vilipesa. Pertanto, oggi, più che mai, la Parola deve uscire dalle comunità per entrare, a pieno ti-tolo, nelle vicende umane a trecentosessanta gradi.Colgo l'occasione per dire grazie a tutti voi lettori della Rivista, amici e benefattori della missione e augurare

Buon 2014

editoriale

Predica il Vangelo in ogni momento e, se necessario, usa le parole... ma soprattutto con la vita, l'esempio...Gli annunci più efficaci sono la vita vissuta...

Metterci in “cammino”, uscendo dalle nostre comunità, per incontrare uomini e donne che hanno fame e sete di Dio.

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La prima enciclica firmata da Papa Francesco è Lumen fidei “La luce della fede” che suddivisa in quattro capitoli, più un’introduzione e una con-clusione, spiega lo stesso Pontefice, si aggiunge alle encicliche di Benedetto XVI sulla carità e sul-la speranza e assume il “prezioso lavoro” compiu-to dal Papa emerito, che aveva già quasi comple-tato l’enciclica sulla fede. un'enciclica "a quattro mani", come l'ha scherzosamente definita lo stes-so Bergoglio in un colloquio informale con la Se-greteria del Sinodo dei vescovi, lo scorso 13 giu-gno, annunciandone la pubblicazione.

La fede illumina l'esistenzaL’introduzione illustra le motivazioni poste alla base del documento. Innanzitutto, recuperare il carattere di luce proprio della fede, capace d’il-luminare tutta l’esistenza dell’uomo, di aiutarlo a distinguere il bene dal male, in particolare in un’epoca – come quella moderna – in cui il cre-dere si oppone al cercare e la fede è vista come un’illusione, un “sal-to nel vuoto” che impedisce la li-bertà dell’uomo. In secondo luo-go, l’enciclica vuole rinvigorire la percezione dell’ampiezza degli orizzonti che la fede apre per con-fessarla in unità e integrità. “Chi crede, vede”, scrive il Papa.

Gesù, fondamento della fedeNel primo capitolo il Pontefice si sofferma sulla fi-gura di Gesù, Mediatore che ci apre a una verità più grande di noi, manifestazione di quell’amore di Dio che è il fondamento della fede. In quan-to risorto, inoltre, Cristo è “testimone affidabile”, “degno di fede”. Ma c’è un “aspetto decisivo” della fede in Gesù: “La partecipazione al suo modo di

vedere”. usando un’analogia, il Papa spiega che, come nella vita quotidiana ci affidiamo a “perso-ne che conoscono le cose meglio di noi” – l’archi-tetto, il farmacista, l’avvocato -, così per la fede necessitiamo di qualcuno che sia affidabile ed esperto “nelle cose di Dio” e Gesù è “colui che ci spiega Dio”. La fede, poi, “non è un fatto privato”, ma è destinata a diventare annuncio.

La fede non è intransigente, il credente non è arrogante Nel secondo capitolo il Papa scrive: “La fede sen-za verità non salva. Resta una bella fiaba, la proie-zione dei nostri desideri di felicità”. Ed oggi, data “la crisi di verità in cui viviamo”, è più che mai necessario richiamare questo lega-me, perché la cultura contemporanea tende ad accettare solo la verità della tecnologia, ciò che l’uomo riesce a costruire e misurare con la scien-za e che è “vero perché funziona”, oppure le veri-

tà del singolo valide solo per l’in-dividuo e non a servizio del bene comune. Ciò comporta però il “grande oblio del mondo contempora-neo” che – a vantaggio del rela-tivismo e temendo il fanatismo – dimentica la domanda sulla verità, sull’origine di tutto, la do-manda su Dio. La Lumen fidei

sottolinea, poi, il legame tra fede e amore, inte-so come il grande amore di Dio che ci trasforma interiormente e ci dona occhi nuovi per vedere la realtà. A questo punto, il Papa apre un’ampia riflessione sul “dialogo tra fede e ragione”. La fede non è intransigente, il credente non è ar-rogante. Al contrario, la verità rende umili e por-

La luce della fede: è il grande dono portato

da Gesù che così si presenta: « Io sono venuto

nel mondo come luce, perché chiunque crede

in me non rimanga nelle tenebre » (Gv 12,46)

In Missione,con fede viva e luminosaUna felice meditazione sulla luce che illumina la vita è l’enciclica Lumen fidei. E' necessario recuperare «il significato illuminate della fede». E' un dono gratuito che chiede l’umiltà e il coraggio di fidarsi e affidarsi, per vedere il luminoso cammino dell’incontro tra Dio e gli uomini, la storia della salvezza.

La Redazione

Voce della Chiesa - Lumen fidei

ta alla convivenza e al rispetto dell’altro. Ne deriva che la fede porta al dialogo in tutti i campi.

Evangelizzazione: vi trasmetto quello che ho ricevutoIl terzo capitolo, è incentrato sull’importanza dell’evangelizzazione: chi si è aperto all’amore di Dio, non può tenere questo dono per sé, scrive il Papa, ricordando la catena ininterrotta dei testi-moni della fede. Ciò comporta il legame tra fede e memoria perché l’amore di Dio mantiene uniti tut-ti i tempi e ci rende contemporanei a Gesù. Inol-tre, diventa “impossibile credere da soli”, perché la fede apre l’io al “noi” e avviene sempre “all’interno della comunione della Chiesa”. Per questo, “chi cre-de non è mai solo”. C’è “un mezzo speciale” con cui la fede può trasmettersi: i sacramenti.

Fede, giustizia, diritto, paceIl quarto capitolo, Dio prepara per loro una città, spiega il legame tra la fede e il bene comune. La fede, infatti, rende saldi i vincoli fra gli uomini e si pone al servizio concreto della giustizia, del di-ritto e della pace. Ecco perché essa non allontana dal mondo e non è estranea all’impegno concreto dell’uomo contem-poraneo. L’enciclica si sofferma, poi, sugli ambiti illumina-ti dalla fede: la famiglia fondata sul matrimonio, i giovani, i rapporti sociali, la natura, la sofferenza e la morte. All’uomo che soffre, Dio offre la Sua pre-senza che accompagna, che apre un varco di luce nelle tenebre. In questo senso, la fede è congiunta alla speranza.

Il matrimonio uomo-donnagenera la fedeuna fede, poi, che deve maturare dalla famiglia. E in questo c'è un richiamo al matrimonio, che nasca "dal riconoscimento e dall'accettazione della bon-tà della differenza sessuale" e che trovi la forza di

essere una promessa "per sempre" nell'ottica di un disegno più grande dei propri progetti, "che ci so-stiene e ci permette di donare l'intero futuro alla persona amata". Fondati su quest'amore, sottoli-nea il Papa, "uomo e donna possono promettersi l'amore mutuo con un gesto che coinvolge tutta la vita e che ricorda tanti tratti della fede".

Giovani "non facciamoci rubare la speranza" uno spazio Bergoglio lo dedica anche ai giovani e al loro modo di vivere la fede con gioia, come manifestato nelle Giornate mondiali della gioven-tù. Di contro, però, citando l'esempio di san Fran-cesco e madre Teresa di Calcutta come testimoni della carità, Bergoglio ricorda che Dio parla anche "all'uomo che soffre": non dona loro un ragiona-mento che spieghi tutto, ma "offre la sua risposta nella forma di una presenza che accompagna, di una storia di bene che si unisce ad ogni storia di sofferenza per aprire in essa un varco di luce". E' il preludio di un passaggio che cristallizza nel do-cumento un'espressione molto ricorrente in papa Francesco: "Non facciamoci rubare la speranza, non permettiamo che sia vanificata con soluzioni e pro-poste immediate che ci bloccano nel cammino".

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Aiuta, o Madre, la nostra fede!Alla fine della Lumen fidei, il Papa invita a guar-dare e invocare Maria, “icona perfetta” della fede.

Aiuta, o Madre, la nostra fede! Apri il nostro ascolto alla Parola, perché riconosciamo la voce di Dio e la Sua chiamata.Sveglia in noi il desiderio di seguire i Suoi passi, uscendo dalla nostra terra e accogliendo la sua promessa.Aiutaci a lasciarci toccare dal suo amore, perché possiamo toccarlo con la fede.Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui, a credere nel Suo amore, soprattutto nei momenti di tribolazione e di croce, quando la nostra fede è chiamata a maturare.Semina nella nostra fede la gioia del Risorto.Ricordaci che chi crede non è mai solo.Insegnaci a guardare con gli occhi di Gesù, affinché Egli sia luce sul nostro cammino.E che questa luce della fede cresca sempre in noi, finché arrivi quel giorno senza tramonto, che è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro Signore!

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S.G

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io m

artir

e

24G

iove

dìS.

Fede

le

25Ve

nerd

ìS.

Mar

co E

vang

elis

ta

26Sa

bato

S.M

arce

llino

mar

tire

27D

omen

ica

in A

lbis

- Div

ina

Mis

eric

ord

ia

28Lu

nedì

S.Va

leria

29M

arte

dìS.

Cat

erin

a da

Sie

na

30M

erco

ledì

S.Pi

o V

Papa

Inte

nzio

ne M

issio

naria

Mar

zo P

erch

é nu

mer

osi g

iova

ni a

ccol

gano

l'in

vito

del

Sig

nore

a c

onsa

crar

e la

loro

vita

all'

annu

ncio

del

Van

gelo

.

April

e P

erch

é il

Sign

ore

Riso

rto

colm

i di s

pera

nza

il cu

ore

di q

uant

i son

o pr

ovat

i dal

dol

ore

e da

lla

mal

attia

.

Il M

issio

na

rio

Fra

nc

esc

an

o

1G

iove

dìS.

Giu

sepp

e La

vora

tore

2Ve

nerd

ìS.

Ces

are

3Sa

bato

SS.F

ilipp

o e

Gia

com

o A

p.

4D

omen

ica

S.Si

lvan

o

5Lu

nedì

S.Pe

llegr

ino

mar

tire

6M

arte

dìS.

Giu

ditt

a m

artir

e

7M

erco

ledì

S.Fl

avia

8G

iove

dìS.

Des

ider

ato

9Ve

nerd

ìS.

Gre

gorio

v.

10Sa

bato

S.A

nton

ino

11D

omen

ica

S.Fa

bio

mar

tire

12Lu

nedì

S.Ro

ssan

a

13M

arte

dìN

ostr

a Si

gnor

a di

Fat

ima

14M

erco

ledì

S.M

attia

Apo

stol

o

15G

iove

dìS.

Isid

oro

16Ve

nerd

ìS.

Uba

ldo

vesc

ovo

1D

omen

ica

Asc

ensi

one

del S

igno

re

2Lu

nedì

Fest

a de

lla R

epub

blic

a

3M

arte

S.Car

lo Lw

anga

e C.

-B.G

iova

nni X

XIII

4M

erco

ledì

S.Fr

ance

sco

Car

acci

olo

5G

iove

dìS.

Boni

faci

o ve

scov

o

6Ve

nerd

ìS.

Cuo

re d

i Ges

ù

7Sa

bato

Cuo

re Im

mac

olat

o di

Mar

ia

8D

omen

ica

Pent

ecos

te

9Lu

nedì

S.Pr

imo

10M

arte

dìS.

Dia

na

11M

erco

ledì

S.Ba

rnab

a A

post

olo

12G

iove

dìS.

Gas

pare

Ber

toni

13Ve

nerd

ìS.

Ant

onio

di P

adov

a

14Sa

bato

SS.R

ufino

e V

aler

io

15D

omen

ica

SS.T

rinità

16Lu

nedì

S.A

urel

iano

Sopr

a e

sott

o, C

olom

bia,

la s

olid

arie

tà è

tene

rsi p

er m

ano.

Tutti

dov

rebb

ero

pote

r spe

rimen

tare

la gi

oia

di se

ntirs

i am

a-ti

da D

io, l

a gi

oia

della

salv

ezza

! Ed

è un

dono

che n

on si

può

te

nere

solo

per

se st

essi,

ma

che v

a co

ndiv

iso. S

e noi

vogli

amo

tene

rlo so

ltant

o pe

r no

i ste

ssi, d

iven

tere

mo

crist

iani

isol

ati,

steril

i e a

mm

alat

i.

(Pa

pa F

ranc

esco

)

Am

eri

ca L

ati

na

20

14

Mag

gio

Giu

gno

17Sa

bato

S.Pa

squa

le B

aylo

n.

18D

omen

ica

S.G

iova

nni I

Pap

a

19Lu

nedì

S.Pi

etro

di M

.

20M

arte

dìS.

Bern

ardi

no d

a Si

ena

21M

erco

ledì

S.Vi

ttor

io m

artir

e

22G

iove

dìS.

Rita

da

Cas

cia

23Ve

nerd

ìS.

Des

ider

io v

esco

vo

24Sa

bato

B.V.

Mar

ia A

usili

atric

e

25D

omen

ica

S.U

rban

o

26Lu

nedì

S.Fi

lippo

Ner

i

27M

arte

dìS.

Ago

stin

o di

Can

terb

ury

28M

erco

ledì

S.Em

ilio

mar

tire

29G

iove

dìS.

Mas

sim

ino

vesc

ovo

30Ve

nerd

ìS.

Felic

e I P

apa

31Sa

bato

Vist

azio

ne B

. Mar

ia V

.

17M

arte

S.G

rego

rio B

.

18M

erco

ledì

S.M

arin

a

19G

iove

dìS.

Rom

uald

o

20Ve

nerd

ìS.

Silv

erio

Pap

a

21Sa

bato

S.Lu

igi G

onza

ga

22D

omen

ica

Corp

us D

omin

i

23Lu

nedì

S.

Lanf

ranc

o

24M

arte

S.G

iova

nni B

attis

ta

25M

erco

ledì

S.G

uglie

lmo

abat

e

26G

iove

dìS.

Vigi

lio v

esco

vo

27Ve

nerd

ìS.

Ciri

llio

d'A

less

andr

ia

28Sa

bato

S.Ire

neo

29D

omen

ica

SS.P

ietr

o e

Paol

o

30Lu

nedì

SS

.Prim

i Mar

tiri

Inte

nzio

ne M

issio

naria

Mag

gio

Perc

hé M

aria

, Ste

lla d

ell'E

vang

eliz

zazi

one,

gu

idi l

a m

issio

ne d

ella

Chi

esa

nell'

annu

ncio

di C

risto

a

tutt

e le

gen

ti.

Giu

gno

Perc

hé l'

Euro

pa ri

trov

i le

sue

radi

ci c

ristia

ne

attr

aver

so la

test

imon

ianz

a di

fede

dei

cre

dent

i.

Il M

issio

na

rio

Fra

nc

esc

an

o

1M

arte

dìS.

Teob

aldo

ere

m.

2M

erco

ledì

S.U

rban

o

3G

iove

dìS.

Tom

mas

o A

post

olo

4Ve

nerd

ìS.

Elis

abet

ta d

i Por

toga

llo

5Sa

bato

S.A

nton

io M

.Zac

caria

6D

omen

ica

S.M

aria

Gor

etti

7Lu

nedì

S.C

laud

io

8M

arte

dìS.

Adr

iano

S.P

risci

lla

9M

erco

ledì

S.Le

tizia

10G

iove

dìS.

Felic

ita

11Ve

nerd

ìS.

Bene

dett

o Pa

tron

o d'

Euro

pa

12Sa

bato

S.Fo

rtun

ato

mar

tire

13D

omen

ica

S.En

rico

imp.

14Lu

nedì

S.C

amill

o de

Lel

lis

15M

arte

dìS.

Bona

vent

ura

16M

erco

ledì

N.S

igno

ra d

el C

arm

elo

1Ve

nerd

ìS.

Alfo

nso

M. d

e Li

guor

i

2Sa

bato

S.Eu

sebi

o

3D

omen

ica

S.Li

dia

4Lu

nedì

S.G

iova

nni M

. V.

5M

arte

dìS.

Osv

aldo

6M

erco

ledì

Tras

figur

azio

ne N

.Sig

nore

7G

iove

dìS.

Gae

tano

S.L

icin

io m

.

8Ve

nerd

ìS.

Dom

enic

o co

nf.

9Sa

bato

S.Ro

man

o

10D

omen

ica

S.Lo

renz

o m

artir

e

11Lu

nedì

S.C

hiar

a

12M

arte

dìS.

Giu

liano

13M

erco

ledì

S.Ip

polit

o

14G

iove

dìS.

Mas

sim

ilian

o Ko

lbe

15Ve

nerd

ìA

ssun

zion

e V.

Mar

ia

16Sa

bato

S.Ro

cco

Rom

aia:

i ba

mbi

ni d

ella

Fon

dazi

one

Pace

a.O

gni c

omun

ità è

“adu

lta” q

uand

o pr

ofes

sa la

fede

, la

celeb

ra

con

gioi

a ne

lla li

turg

ia, v

ive l

a ca

rità

e ann

uncia

senz

a so

sta

la P

arol

a di

Dio

, usc

endo

dal

pro

prio

rec

into

per

por

tarla

an

che n

elle “

perif

erie”

, sop

rattu

tto a

chi n

on h

a an

cora

avut

o l’o

ppor

tuni

tà d

i con

osce

re C

risto

.(P

apa

Fran

cesc

o)

Est E

urop

a

Agos

toLu

glio

2

01

4

17G

iove

dìS.

Ale

ssio

con

f.

18Ve

nerd

ìS.

Cal

oger

o

19Sa

bato

S.G

iust

a

20D

omen

ica

S.El

ia p

rof.

21Lu

nedì

S.Lo

renz

o da

B.

22M

arte

dìS.

Mar

ia M

adda

lena

23M

erco

ledì

S.Br

igid

a di

Sve

zia

24G

iove

dìS.

Cris

tina

25Ve

nerd

ìS.

Gia

com

o A

post

olo

26Sa

bato

SS.A

nna

e G

ioac

chin

o

27D

omen

ica

S.Li

liana

28Lu

nedì

S.N

azar

io

29M

arte

dìS.

Mar

ta

30M

erco

ledì

S.Pi

etro

Cris

olog

o

31G

iove

dìS.

Igna

zio

di L

oyol

a

17D

omen

ica

S.G

iaci

nto

conf

.

18Lu

nedì

S.El

ena

imp.

19M

arte

dìS.

Ludo

vico

20M

erco

ledì

S.Be

rnar

do a

bate

21G

iove

dìS.

Pio

X Pa

pa

22Ve

nerd

ìS.

Mar

ia R

egin

a

23Sa

bato

S.Ro

sa d

a Li

ma

24D

omen

ica

S.Ba

rtol

omeo

apo

stol

o

25Lu

nedì

S.Lu

dovi

co

26M

arte

dìS.

Ale

ssan

dro

mar

tire

27M

erco

ledì

S.M

onic

a

28G

iove

dìS.

Ago

stin

o

29Ve

nerd

ìM

artir

io S

.Gio

vann

i Bat

t.

30Sa

bato

S.Fa

ustin

a S.

Tecl

a

31D

omen

ica

S.Ar

istid

e m

artir

e

Inte

nzio

ne M

issio

naria

Lugl

io P

Perc

hé lo

Spi

rito

Sant

o so

sten

ga l'

oper

a de

i la

ici

che

annu

nzia

no il

Van

gelo

nei

Pae

si pi

ù po

veri.

Agos

to P

erch

é i c

ristia

ni in

Oce

ania

ann

unci

no c

on

gioi

a la

fede

a tu

tte

le p

opol

azio

ni d

el C

ontin

ente

.

Il M

issio

na

rio

Fra

nc

esc

an

o

1Lu

nedì

S.Eg

idio

aba

te

2M

arte

dìS.

Elp

idio

ves

covo

3M

erco

ledì

S. G

rego

rio M

agno

4G

iove

dìS.

Ros

alia

5Ve

nerd

ìB.

Tere

sa d

i Cal

cutt

a

6Sa

bato

S. P

etro

nio

7D

omen

ica

S.Re

gina

8Lu

nedì

Nat

ività

B.V

.Mar

ia

9M

arte

dìS.

Ser

gio

Papa

10M

erco

ledì

S. N

icol

a da

Tol

entin

o

11G

iove

dìS.

Dio

med

e m

artir

e

12Ve

nerd

ìSs

. Nom

e di

Mar

ia

13Sa

bato

S. G

iova

nni C

risos

tom

o

14D

omen

ica

Esal

tazi

one

S.Cr

oce

15Lu

nedì

B.V.

Add

olor

ata

16M

arte

dìS.

Cor

nelio

e C

ipria

no

1M

erco

ledì

S.Te

resa

di G

esù

Bam

bino

2G

iove

dìSS

. Ang

eli C

usto

di

3Ve

nerd

ìS.

Ger

ardo

aba

te

4Sa

bato

S. F

ranc

esco

d'A

ssis

i

5D

omen

ica

S. F

aust

ina

Kow

alsk

a

6Lu

nedì

S.Br

uno

ab.

7M

arte

dìN

. Sig

nora

del

Ros

ario

8M

erco

ledì

S. P

elag

ia

9G

iove

dìS.

Dio

nigi

10Ve

nerd

ìS.

Dan

iele

Com

boni

11Sa

bato

S. F

irmin

o ve

scov

o

12D

omen

ica

N.Si

gnor

a di

Apa

recid

a S.

Sera

fino

13Lu

nedì

S.Ed

oard

o re

14M

arte

dìS.

Cal

listo

I Pa

pa

15M

erco

ledì

S. T

eres

a d'

'Avi

la

16G

iove

dìS.

Mar

gher

ita A

laco

que

Form

azion

e

La F

orm

azio

ne a

lla M

issi

one

ogni

per

sona

e g

rupp

o re

spon

sabi

le ne

lla C

hies

a a

dare

ri-

lievo

alla

dim

ensio

ne m

issio

naria

nei

pro

gram

mi p

asto

rali

e fo

rmat

ivi,

sent

endo

che

il pr

oprio

impe

gno

apos

tolic

o no

n è

com

plet

o se n

on co

ntien

e il p

ropo

sito d

i “re

nder

e tes

timon

ian-

za a

Cris

to d

i fro

nte a

lle n

azio

ni”,

di fr

onte

a tu

tti i p

opol

i. La

m

issio

narie

tà n

on è

sola

men

te u

na d

imen

sione

pro

gram

ma-

tica

nella

vita

crist

iana

, ma

anch

e una

dim

ensio

ne p

arad

ig-

mat

ica ch

e rig

uard

a tu

tti gl

i asp

etti

della

vita

crist

iana

.(P

apa

Fran

cesc

o)

20

14

Ott

obre

Se

ttem

bre

17M

erco

ledì

S. R

ober

to B

ella

rmin

o

18G

iove

dìS.

Sofia

m.

19Ve

nerd

ìS.

Gen

naro

ves

covo

20Sa

bato

S. E

usta

chio

21D

omen

ica

S.M

atte

o ap

osto

lo

22Lu

nedì

S.M

auriz

io m

artir

e

23M

arte

dìS.

Pio

da P

ietr

elci

na

24M

erco

ledì

B.M

.Ver

gine

del

la M

erce

de

25G

iove

dìS.

Aur

elia

26Ve

nerd

ìSS

. Cos

ma

e D

amia

no

27Sa

bato

S. V

ince

nzo

de P

aoli

28D

omen

ica

S.Ve

nces

lao

mar

tire

29Lu

nedì

SS.M

iche

le, G

abrie

le e

Raff

aele

30M

arte

dìS.

Giro

lam

o do

ttor

e

Inte

nzio

ne M

issio

naria

Sett

embr

e Pe

rché

i cr

istia

ni, i

spira

ti da

lla P

arol

a di

Dio

, si

impe

gnin

o ne

l ser

vizi

o ai

pov

eri e

ai s

offe

rent

i.

Ott

obre

Per

ché

la G

iorn

ata

Miss

iona

ria M

ondi

ale

risve

gli i

n og

ni fe

dele

la p

assio

ne e

lo z

elo

di p

orta

re a

tu

tto

i l m

ondo

il V

ange

lo.

Il M

issio

na

rio

Fra

nc

esc

an

o

Rom

a, S

erap

hicu

m, f

orm

azio

ne d

ei fr

ati d

eleg

ati p

er l'

anim

a-zi

one

mis

sion

aria

17Ve

nerd

ìS.

Igna

zio

d'A

ntio

chia

18Sa

bato

S. L

uca

Evan

gelis

ta

19D

omen

ica

S. P

aolo

del

la C

roce

20Lu

nedì

S.Ire

ne

21M

arte

dìS.

Ors

ola

22M

erco

ledì

B.Ti

mot

eo G

iacc

ardo

23G

iove

dìS.

Gio

vann

i da

Cape

stra

no

24Ve

nerd

ìS.

Ant

onio

M.C

lare

t

25Sa

bato

S. C

rispi

no

26D

omen

ica

S. E

varis

to P

apa

27Lu

nedì

S.Fi

oren

zo v

esco

vo

28M

arte

dìSS

.Sim

one

e G

iuda

Ap.

29M

erco

ledì

S. E

rmel

inda

30G

iove

dìS.

Ger

man

o ve

scov

o

31Ve

nerd

ìS.

Qui

ntin

o S.

Luci

lla

1Lu

nedì

S. A

nsan

o

2M

arte

dìS.

Bib

iana

S.S

avin

o

3M

erco

ledì

S.Fr

ance

sco

Save

rio

4G

iove

dìS.

Bar

bara

5Ve

nerd

ìS.

Giu

lio m

.

6Sa

bato

S. N

icol

a ve

scov

o

7D

omen

ica

II d

'Avv

ento

8Lu

nedì

Imm

acol

ata

Con

cezi

one

9M

arte

dìS.

Siro

10M

erco

ledì

N.S

igno

ra d

i Lor

eto

11G

iove

dìS.

Dam

aso

I Pap

a

12Ve

nerd

ìB.

V.M

aria

di G

uada

lupe

13Sa

bato

S. L

ucia

ver

gine

, mar

tire

14D

omen

ica

III d

'Avv

ento

15Lu

nedì

S.

Val

eria

no

16M

arte

dìS.

Alb

ina

1Sa

bato

Tutt

i i S

anti

2D

omen

ica

Com

mem

oraz

. Def

unti

3Lu

nedì

S.M

artin

o S.

Silv

ia

4M

arte

dìS.

Car

lo B

orro

meo

5M

erco

ledì

S. G

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Panorama dei Progetti/Adozione

Adottare a distanzaper sentirli vicini

L’Adozione/Sostegno a distanza è una forma di “gemellaggio” tra due comunità. Ci è stata suggerita dagli stessi missionari dei diversi luoghi con cui siamo in contatto da anni. Essa consiste nel sostegno di un progetto; scuola, mensa, ambulatori, sostegno seminaristi… Il sostegno a distanza è una forma di solidarietà che consente di sostenere non solo un bambino, uno studente, ma un gruppo, una comunità educativa, una famiglia, nella formazione, nel lavoro e nelle necessità di base nel proprio contesto culturale e di vita. Il vostro contributo è utilizzato per fornire un sostegno alimentare, acquistare vestiario e sostenere le spese mediche di base, istruzione.Il vostro farvi vicino vuole guardare alla crescita totale delle nuove generazioni e restituire loro ragioni di vita, coscienza di dignità e valori di speranza.Annunciare il Vangelo e promuovere i diritti umani, educare e tutelare le persone sono gli obiettivi delle attività delle missioni, orientate a favorire la crescita umana, intellettuale e spirituale dell’individuo perché possa sviluppare i doni personali fino a diventare persona matura, creativa, impegnata, responsabile: libero cittadino nella propria comunità e nel mondo.L’aiuto che diamo fa sentire più comunità e Chiesa, ci fa crescere nella responsabilità e nella condivisione materiale e spirituale di ciò che ci è stato donato in abbondanza. Il nostro donare diventa conoscenza della reale situazione dell’uomo e della Chiesa in altri continenti, ci appassiona alla loro storia, ricevendo noi il dono della loro testimonianza e ricchezza di umanità, di cultura differente e di fede; uno “scambio di doni” che si realizza, nella consapevolezza che “dando si riceve” .Dio vi benedica per quanto fate per le missioni donando speranza per un futuro più dignitoso.

Di fronte a tante forme nuove e antiche di povertà vogliamo sforzarci, a ideare e sostenere con creatività opere e progetti che mostrino l’amore di Dio per ogni uomo...

sostenuti nel 2013

Nel 2013, il Centro Missionario si è offerto come spazio dinamico di promozione della vita e della condivisione.

Cosa abbiamo fattoIndividuato, animato, coordinato e sostenuto le attività di animazione missionarie, facendo conoscere i progetti di solidarietà. Promosso gesti concreti di solidarietà e condivisone.Offerto sostegno a progetti missionari in diverse paesi del mondo dove i missionari francescani operano impegnandosi per la giustizia, la dignità e il rispetto di ogni persona, di ogni cultura.

ProtagonistiI missionari, il Centro missionario e benefattori, animatori missionari religiosi e laici, destinatari dei progetti nella reciprocità di informazioni delle attività.

Mezzi Adozioni a distanza

Aree di intervento Le pagine che seguono presentano i luoghi e in sintesi i progetti sostenuti. Ci siamo posti accanto ai missionari che annunciano il Vangelo del Regno, nello stile francescano, della fraternità e condivisione.

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BOLIVIAMontero, Orfanotrofio femminile Hogar Sagrado Corazónil centro “Padre Peregrino” ha accolto più di 100 bambini offrendo loro formazione educativa e sa-nitaria, attività ludiche e d’in-trattenimento, con il coin-v o l g i m e n t o attivo dei loro genitori. G u a b i r à , Centro Me-dico Opera a favore dei bambini con servizio sanitario, sco-lastico, cate-chesi. Infanzia Missionaria.

St. Cruz e San Benito A St.Cruz il gruppo “Niños de María Asunta”, del-la Parrocchia Maria Assunta è composto da circa 12 bambini maschi e fem-mine. Tarenda: sostegno alle famiglie indigene. A Cochabamba, durante l’anno scorso, ha continua-to il progetto di formazione integrale dei bambini per mezzo del gruppo “NIFRA”, sempre aperto ad accogliere le diverse necessità de ragazzini.

Sucre, Casa S.Antonio mensa e centro acco-glienza.

BRASILEA S. Paolo, la “Città dei bambini Maria Immacolata” è una istituzione assistenziale,

educativa e di promo-zione sociale, che acco-glie bambini e ragazzi bisognosi in un conte-sto di accoglienza diur-na.

Maranhaoattività socialiL’attività missiona-ria si rivolge princi-palmente ai poveri, ai giovani, ponendo par-ticolare attenzione alle disuguaglianze socia-li, adoperandosi per la giustizia e la pace.

MESSICOI“Comedores della carità”La testimonianza della “Caritas” viene realizza-ta principalmente nelle parrocchie della perife-ria di Città di Messico,

con tre mense “Comedores de la Caridad”, dando da mangiare ogni giorno a 800 bambini.

P. Gbattista Spoto

CUBADopo la prima presenza a Matanzas, i frati hanno

Bolivia, S.Benito

America LatinaPer raggiungere la Nuova Evangelizza-zione e trasmettere la fede alle nuove

generazioni, la Chiesa deve farsi in tutta onestà un esame di coscienza sul modo

di vivere la fede. Allo stesso tempo si inserisce in realtà socioculturali concrete e in trasformazioni che costituiscono per la Chiesa una nuova sfida nella sua mis-

sione di edificazione del Regno di Dio. Da qui, la necessità, nella fedeltà allo

Spirito Santo che la guida

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la seconda casa nella Capitale. Il nuovo convento è casa di formazione e La Habana offre possibilità di studio per i giovani in cammino vocazionale. Pres-so la nostra Chiesa di San Francesco sta per nascere un “Cen-tro di Spiritualità francescana” come frutto di questa col-laborazione.

I frati di Cuba

CILEIl problema più ur-gente è l’istruzione: aiutare le persone a formarsi una co-scienza capace di pensare e agire per il bene comune. In questo l’annuncio del Vangelo ha un ruolo chiave, perché consente alla gente di scopri-re la dignità dell’essere figli di Dio. I frati del Cile

PARAGUAY Fondazione "Opera del-la Divina Misericordia" Centro di assistenza e spir-itualità per l’accoglienza e l’accompagnamento dei bambini e le loro famiglie con attenzione scolastica e sanitaria. ultima opera nata è la Cappella del Pre-ziosissimo Sangue di Gesù. Così, le attività di accom-pagnamento spirituale che

prima si svolgevano all’aperto, oggi trovano spa-zio in un luogo idoneo e consacrato.

La Fattoria didat-tica Questo pro-getto è stato svi-luppato dai frati e la produzione giornaliera di lat-te, formaggio e carne è destinata al consumo del Centro. Fr. Marcos Duda

PERU'Pariacoto, "Centro Pas-toral Social S.Antonio de Padua"

Per il 2013 l’obiettivo è stato realizzare il «Centro pastoral social san Antonio de Padua in Pariaco-

to», un centro di riferimento per tutti i bambini e i giovani più poveri della zona. Tre piccoli edifici di due piani ciascuno.Così i bambini che vivono distanti da Pariacoto potranno avere un’educazio-ne di qualità e uscire dalla spirale dell’i-gnoranza. Il nostro impegno è quello di sostenere il Progetto Adozione dei tanti bambini che tuttora sono seguiti dai missionari. Questo Centro diventerà un punto di ri-ferimento per tutti gli abitanti della mis-sione, che comprende 5 parrocchie, con 72 piccole comunità per un'estensione di mille chilometri.

I frati del Perù

Messico

Brasile

Cile

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FILIPPINENovaliches Clinica S. AntonioNella Clinica di S. Antonio di Padova, oltre a un primo intervento si curano soprattutto malattie legate a problemi respiratori, tosse, tubercolosi. Tra la popolazione, adulti e bambini, il 40% è am-malato di tubercolosi. Occorrono almeno sei mesi per la cura, mentre per i casi più lievi due.

Fr Mariel Santos

VIETNAMA Thai Binh presso Hanoi, nel settembre 2012, c’è stata l’inaugu-razione dell’ospedale per i malati di lebbra. In questo lebbrosario ci sono circa 400 lebbrosi, oltre a 200 parenti, in 15 ettari di terreno. L’ospedale è specializzato in dermatologia. Inoltre si sta attuando un progetto per curare i bambini del lebbrosario e anche esterni. Dopo la benedizione, è stata offerta una cena dallo staff del lebbro-sario (oltre 40 persone) e 6 suore che fanno servizio in lebbrosario.

Fr. Benedict Seung Joe Back

INDIAAndra Pradesh Siamo presenti in Dondapudy e Chri-stianpet, tra i più poveri. Stiamo insistendo sulla formazione

della fede attraverso il lavoro pastorale e la for-mazione delle nuove generazioni mediante l’edu-cazione. Per questo abbiamo iniziato il Greyfriars Junior College e un piccolo ostello per i bambini poveri.

Tamilnadu Centro per ammalati di AIDS Aiutiamo la gente più oppressa del nostro tempo, come ammalati di AIDS, per garantire loro digni-tà e qualità di vita. Quattro nostri frati lavorano in questo centro con gli ammalati e molti altri sono

AsiaE' un continente che sta vivendo le spe-ranze e le gioie di una costante rinasci-ta nello Spirito. Si tratta di un giovane

continente in cui la maggioranza della popolazione è giovane. Perciò, per molti aspetti, l’Asia occupa un posto centrale

nel futuro dell’evangelizzazione. L’India e la Cina, dove vive il 37% della popolazione mondiale, stanno emer-gendo quali protagonisti della scena

internazionale in molti settori.

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coinvolti direttamente o indirettamente nel condurre programmi di studio e co-scientizzazione.

KeralaCentro di Coibatur, per la cura dei malati di HIV/AIDS; Adozione a distanza e mensa per bambini; la Clinica Assisi Snehalaya per la prevenzione e il Lebbrosario.

I frati dell'India

INDONESIAL'asilo Mary's Children è stato appena inau-gurato in un villaggio di poveri contadini, Namo Rambe.

Bandar Baru, collegio e orfanotrofioSede del complesso scolastico, con scuo-le primarie e secondarie, collegio e orfa-notrofio. Quest’ultimo accoglie circa un centinaio di bambini. Si pensa di costruire un nuo-vo edificio, in quanto quello attuale risul-ta insufficiente.

Kefa, isola di Timor, scuola per 600 studenti Opera sociale per circa 600 studenti tra asilo, scuole primarie, secondarie e supe-riori; 300 sono quelli in collegio. Nella co-munità alcuni frati insegnano religione

e matematica. Il 95% dei liceali si iscrive all’università.

Siantar, centro per bambini disabiliTanti i bambini con malformazio-ni che vengono operati durante l’anno, grazie a tanti benefattori Europei e ai medici olandesi Tiga Dolok, a circa venti Km da Siantar. La chiesa, essendo troppo piccola, sta per essere duplicata. Inoltre è stato edificato il piano terra della scuola primaria, ma rimane anco-ra da costruire il primo piano: ser-ve qualche aiuto.

fr Valerio Folli.

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KENYA Limuru St. Anthony Children's HomeI bambini sono in buona salute e vi inviano saluti. Sono molto impegnati nei loro studi e noi li inco-raggiamo ad impegnarsi ancora di più.I bambini sono stati coinvolti anche in altre attivi-tà fuori della scuola.Sr. Alice Wambui Ndungu.

Meru - Assisten-za famiglieNella città di Meru, stiamo aprendo le porte della nostra casa di preghiera per i non cattolici.Siamo impegnati in diversi progetti e at-tività, con l’obiettivo di migliorare la cre-scita fisica, intellet-tuale e spirituale di bambini e adulti che a noi si rivolgano. Cir-ca 12 mila fedeli con-ta la Parrocchia, che comprende 16 Case di Preghiera, una chiesa e una sala parrocchiale.Con l'attività del dispensario, costruito tra il 1988/90, gestito delle Suore Francescane Missio-narie di Assisi, provenienti dallo Zambia, si sono potute aiutare molte persone della zona circo-stante, circa 2.800 casi l'anno, in particolare di ma-lattie infettive, come malaria e tifo. La Casa di Ri-tiro accoglie ogni anno circa 1000 persone, tra religiosi/e e laici, offrendo un accompagnamento spirituale. I frati della Comunità

MALAWIScuole per bambiniNella nostra Parrocchia, delle 38 scuole, si occupa Fr. Abraham. Il sistema scolastico in Malawi è il seguente: dalla 1 alla 8 classe è la scuola primaria e poi ci sono 4 anni della secondaria.

Non tutti possono proseguire per la scuola secondaria: sono poche e di solito sono pri-vate, quindi cos-tano troppo per le tasche della gente. In Mzimba c’è solt-anto una scuola secondaria del gov-erno (costa poco) quindi i giovani che finiscono le 50 scuole secondarie della zona, devono veramente lottare per poter essere accettati in quella secondaria. Come risultato, maggior

parte di loro non viene accettata. Questi sono quindi esposti a tutti i possibili pericoli della “crescente società”: dro-ga, prostituzione, matrimoni prematuri, singole madri … P. Linus

GHANA Accra-Scuola per adulti PaceLa chiamano “Sodoma e Gomorra” perché dicono che anche Dio si sia rassegnato al suo destino di

AfricaL’evangelizzazione nel continente afri-cano è avvenuta sin dai primordi della

Chiesa. Prova ne è l’incontro tra l’eunuco etiope e il diacono Filippo (cfr. At 8, 26-39).Tuttavia, in gran parte dell’Africa sub-sa-hariana l’opera di evangelizzazione è più

recente, sicché è molto difficile distinguere tra Vecchia e Nuova Evangelizzazione.

Parrebbe però opportuno parlare di Nuova Evangelizzazione dell’Africa.

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corruzione e violenza. Ma in questa grande barac-copoli di Accra, dove vivono oltre 60 mila persone, da qualche anno la speranza è tornata: Arcadio Si-cher ha creato una scuola in questa terra devasta-ta dal fuoco e dalla miseria, dove non vi è neppure un’organizzazione non governativa internaziona-le. L'idea è stata suggerita a P. Sicher da Monica, una giovane ghanese che da sempre vive a “Sodo-ma e Gomorra”. Alle 20 di ogni sera circa un’ottan-tina di ragazzi si presentano alla PAS (Peace Adult School) per seguire le lezioni.

I frati della missione

ZAMBIAL'istruzione in ZambiaObiettivo dei vari progetti è quello di promuovere e gestire programmi di sviluppo sanitario ed edu-cativo. Gli scolari cominciano a frequentare la pri-ma classe dopo aver compiuto i 7 anni. Le scuole elementari sono composte da 7 classi (grades, in inglese). Le scuole superiori sono composte da 5

classi; a loro volta suddivise in: junior (grades 8 e 9), e higher (grades 10 – 12). Al momento la scuo-la dell’obbligo nel paese arriva al grade 9. Scuole e attività da noi sostenutei con attenzione a fami-glie e bambini orfani sono a: Chawama, Ikelenge, Chifubu, Kapiri Mposhi, Kitwe, Ibenga e Luanshya Little Daniel SchoolQuesti progetti hanno come destinatari bambini e ragazzi poveri. I frati di Zambia

BURKINA FASOOspedale S. Massimiliano KolbeDal 2010 la casa di accoglienza per i volontari ospita soprattutto medici e infermieri, che dall’e-stero vengono per un certo periodo a offrire il loro servizio. Lo scorso anno le Suore hanno introdotto l’orto l’alimentazione dei malnutriti che si rivolgo-no al Centro Medico.

Il progetto “un pozzo per ogni villaggio”, Prosegue il progetto “un pozzo per ogni villaggio”, per permettere alla popolazione locale di attinge-re acqua potabile senza più percorrere chilometri alla ricerca di bacini d’acqua, col pericolo di incor-rere in malattie.

I frati del Burkina Faso

TANZANIA Centro per l'istruzione S. Massimiliano Dal 2008 nella missione opera il Centro France-scano di Educazione, un complesso scolastico per bambini africani. Ha lo scopo di fornire un'ade-guata formazionem che aggiunge valore alla vita di tanti ragazzi, che desiderano studiare, ma spes-so non hanno le risorse disponibili per farlo.

I frati della missione

ROMANIA

Progetto romi: "Guardami così come sono"I bambini rom, sono inclusi in un programa di edu-cazione e integrazione sociale tramite due progetti.

1. Scuola materna e scuola di alfabetizzazioneProgetto che adesso compie 5 anni. Abbiamo alfa-betizzato piu di 100 bambini rom. Siamo felici di essere riusciti a portare alla fine del progetto 7 ragazzi, che hanno finito tutto il ciclo scolastico di "seconda possibilità", cioè 10 classi di scuola concluse con il diploma e il mestiere di meccanico per auto. Gli altri compiono solo il ciclo di 8 classi di studio e pochi di loro hanno fatto solo 4 classi di studio, 5 hanno abbandonato e 3 sono stati bocciati. In un anno di scuola si fanno due corsi normali, per questo in 5 anni si fanno 10 classi di studio e chi è sveglio può finire tutto il ciclo. E’ stato difficile far loro capire che la scuola offre un futuro e che sapendo leggere e scrivere si tro-veranno meglio nella società.

2. "VIP" Vivere in positivoIl Progetto è in colaborazione con i clown VIP Ita-lia. Esso esiste già da 3 anni ed è stato un succes-so dall’inizio. Ogni estate prendiamo due gruppi di 10 adolescenti rumeni e 10 adolescenti zingari. Senza conoscersi tra di loro, sopratutto i rom sono discriminati e visti male. Dopo una settimana, quanto dura il progetto, loro diventano amici e quello che è straordinario, di-ventano un gruppo, e nessuno pensa che l’altro è zingaro, sono tutti uguali. La settimana finisce con una rappresentazione clown fatta da loro. Cosi riusciamo con i gruppi di adolescenti supera-re le barriere del razzismo e dei pregiudizi. Dovete sapere che in Romania la discriminazione dei rom purtroppo si impara in casa. Noi deside-riamo solo far loro capire che tutti siamo uguali. Il motto del progetto è: "Guardami cosi come sono". Progetto/adozioni a distanzaSeguiamo e aiutiamo più di 200 bambini, adole-scenti e anche giovani perché non abbandonino la scuola, tutti provenienti da famiglie povere.Il nostro farci vicini consiste in alimenti, materia-le scolastico, borse studio, medicine un supporto spirituale e psicologico. Due assistenti sociali ogni

mese visitano le loro famiglie per essere loro vi-cini in tutto.Tanti di questi bambini da noi aiutiamo sono bambini rimasti a casa con i nonni o parenti, perche i genitori sono emigrati per lavoro. La mancanza della madre o del papa sono la cau-sa di tanti e grossi problemi: abbandono scola-stico, aggresioni, deviazioni di comportamento, depressioni, qualche caso di suicidio.La nostra associazione, tramite questo progetti porta un raggio di speranza in queste ed altre difficili situazioni.

Pace e Bene. Fr Emilian Antal

Est EuropaL’Europa dev’essere evangelizzata.

Ne ha bisogno. La prima dopo la caduta del muro di

Berlino. in un clima di entusiasmo. La seconda nel 1999, all’alba del

Grande Giubileo. Nel frattempo sono passati quasi 13 anni. Si sono com-

piute le speranze? Si sono risolti o, al contrario, aggravati i problemi?

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Accompagnamento Vocazionale

I presbiteri e i religiosi, sono chiamati a donarsi in modo incondizionato al Popolo di Dio, in un servizio di amore al Vangelo e alla Chiesa, un servizio a quella salda speranza che solo l’apertura all’orizzonte di Dio può donare.

Desideri in particolare accompagnare il cammino vocazionale di giovani africani, asiatici, latinoamericani fino alla loro ordinazione sacerdotale? Puoi farlo, accogliendoli nella fede attraverso l’adozione missionaria. Ti chiediamo di accompagnarli con la preghiera e con un piccolo contributo economico destinato al mantenimento dei seminaristi delle missioni dei frati minori conventuali.

Adottare/sostenerei seminaristi francescani

Africa

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Vietnam

Venezuela

Sostegno delle Vocazioni alla vita religiosa e sacerdotale nei Seminari francescani di:

Brasilia, Messico, Venezuela, Indonesia, India-Kerala, Filippine, Vietnam, Russia, Romania, Africa

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Africa

Est Europa

“Fratelli carissimi, consideriamo la nostra vocazione. Dio, nella sua misericordia, ci ha chiamati non solo per la nostra salvezza, ma anche per quella di molti altri.Andiamo dunque per il mondo, esortando tutti, con l’ sempio più che con le parole, a fare penitenza dei loro peccati e a ricordare i comandamenti di Dio”(3Comp. 36).

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Condividere la missioneAvremmo voluto fare di più

Per offrire al mondo un “annuncio forte e gioio-so”, la formazione cri-stiana deve avere sempre portata missionaria.La missione aiuta a scoprire in pienezza la propria vocazione bat-tesimale, difende dalla tentazione di un ripiega-mento egoista su di sé, protegge dal pericolo di considerare il movimen-to di appartenenza come una specie di rifugio, in un clima di calda ami-cizia, per difendersi dai problemi del mondo.E' invece impegno e speciale attenzione per i sofferenti, i poveri, gli emarginati.Di fronte a tante forme nuove e antiche di po-vertà vogliamo sforzarci, a ideare e sostenere con creatività opere e progetti che mostrino l’amore di Dio per ogni uomo che soffre e aprire cammini alla potenza trasforma-trice della carità di fronte alle grandi sfide di mag-giore giustizia, solidarie-tà, pace e unità.

Come tutti gli anni vi abbiamo of-ferto una breve sintesi dei progetti sostenuti. Sono realtà che vogliono dare un segno della presenza ecclesiale e francescana in America Latina, in Asia, in Africa nell'Est Europa.Avremmo voluto fare di più, ma abbiamo anche compreso che ciò soprattutto è donare con amoreIn questi anni di servizio presso il Centro Missionario, tutti voi caris-simi benefattori mi avite comuni-cato proprio questo atteggiamento fondamentale. Grazie!Avremmo voluto fare di più, ma diversi motivi ci hanno impedito.La causa principale è che non ave-vamo fondi per finanziare tutti i progetti per i quali ci è stato chie-sto aiuto. La mancanza di fondi per sovveni-re alle tante richieste è conseguen-za della crisi economica che ha col-pito anche noi.La solidarietà però non è venuta meno e anche nel 2013 è stato pos-sibili sostenere tanti progetti pic-coli e grandi allo stesso tempo:un pozzo d’acqua, scuole, mense, centri medici e nutrizionali e altro ancora.

Nella nostra attenzione missiona-ria non vogliamo scindere tra ne-cessità spirituali e necessità sociali dell’uomo. Come ci ricordava l'Enciclica ”Deus Caritas est”: tante volte la più grande sofferenza dell’uomo è l’assenza di Dio. E noi tutto questo l’abbiamo mol-to a cuore, per cui tutti i Progetti/Adozioni hanno sempre questo aspetto e attenzione pastorale, spi-rituale e sociale.

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Romania

Chiamato ad annunciareChiamato ad annunciare la tua Parola,aiutami Signore, a vivere di Te,e a essere strumento della tua pace.Toccami il cuore e rendimi trasparente la vita,perché le parole, quando veicolano la tua,non suonino false sulle mie labbra.Esercita su di me un fascino così potente,che io abbia a pensare come Te,ad amare la gente come Te,a giudicare la storia come Te.Concedimi il gaudio di lavorare in comunioneed inondami di tristezza ogni qualvolta che,isolandomi dagli altri,pretendo di fare la mia corsa da solo.Infondi in me una grande passione per la Verità,e impediscimi di parlare in tuo nome se prima non ti ho consultato con lo studioe non ho tribolato nella ricerca.Salvami dalla presunzione di sapere tutto.Dall’arroganza di chi non ammette dubbi.Dalla durezza di chi non tollera ritardi.Dal rigore di chi non perdona debolezze.Dall’ipocrisia di chi salva i principi e uccide le persone.Trasportami, dal Tabor della contemplazione,alla pianura dell’impegno quotidiano.E se l’azione inaridirà la mia vita,riconducimi sulla montagna del silenzio.Dalle alture scoprirò i segreti della “contemplatività”,e il mio sguardo missionario arriverà più facilmente agli estremi confini della terra.

Tonino Bello

A nome di tutti i missionari

Il Centro Nazionale Missionario Francescano

ringrazia di cuore per l'amore, la generosità

e la preghiera

Collabora con le missioniabbonati a “IL MISSIONARIO FRANCESCANO”Mensile di formazione e informazione, che apre una finestra sul mondo della missionarietà e racconta storie di evangelizzazione

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Puoi essere solidale con ... ADOZIONI/SOSTEGNO A DISTANZA BAMBINICon una piccola donazione periodica puoi offrire a bambini e le loro famiglie un sostegno alimentare, sociale e sanitario, dare loro la possibilità di studiare.

ADOZIONI/SOSTEGNO VOCAZIONICon il vostro contributo potete consentire ad un giovane frate di seguire la sua vocazione religiosa/sacerdotale e ricevere adeguata formazione, dall'ingresso nell’Ordine e in tutte le tappe formative fino al sacerdozio.

INTENZIONI SS MESSESi può offrire un contributo per la celebrazione delle SS. Messe in terra di missione.

ISCRIZIONE ALLE SS MESSE PERPETUEConsiste nella iscrizione alla Pia Opera delle Sante Messe Perpetue.rizione è sia per i vivi che per i defunti.