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Mensile cattolico d'informazione fondato nel 1921 Poste Italiane sped. in abb. post. DL 353/2003 (conv. in Legge 27/2/2004 n° 46) Art. 1, comma 1, S1/BR - Aut. Trib. BR n. 38 del 21.7.1956 - Iscriz. R O C n° 5673 Dir. Resp.: Ferdinando Sallustio - LO SCUDO: C.so G. Garibaldi, 129 - Ostuni - Tel 0831 331448 - [email protected] - Tip.: Nuova GA srl - Ostuni Agosto Settembre 2013 N° 8/9 € 2,00 una copia IL PAPA PARLA AL CUORE DEI GIOVANI DI FERDINANDO SALLUSTIO Continua la galleria delle grandi opere d'arte alle quali si ispira il nostro Enzo Farina pr le sue vignette: questa volta il generale Gianfranco Coppola, consigliere comunale e possibile candidato sindaco, è raffigurato nella posa in cui Jacques-Louis David (1748- 1825) aveva raffigurato Napoleone Bonaparte. Nell'originale il ca- vallo è orientato a sinistra; in questo caso, ovviamente, a (centro) destra. P er quelli che ricordano gli anni 70, il nome di Peppino Orlando è in- dissolubilmente legato al turismo, al lancio promozionale di Ostuni come centro di particolare interesse artistico e paesaggistico sulla scena nazionale e internazionale. Pioniere del turismo, mecenate della cultura, bandiera del- l’ostunesità: sono solo alcune defini- zioni che meglio sintetizzano le quali- tà e le capacità di questo sfortunato personaggio, al quale è stata dedica- ta una manifestazione svoltasi sabato 13 luglio nel chiostro San Francesco. Condotta con eleganza e con emozio- ne da Francesco Roma, “iniziato” al- l’intrattenimento televisivo proprio da Peppino Orlando, la serata ha preso l’avvio con un video, realizzato dallo stesso Roma, nel quale sono state ripro- poste le tappe più significative di una breve ma intensa carriera, interrottasi bruscamente all’età di 52 anni, spesa per la valorizzazione della nostra città. Per far conoscere Ostuni in un periodo in cui le scelte del jet set (all’epoca ci si esprimeva in questi termini) internazionale si orientava- no sulla Sardegna, su Capri e su Taormina, Peppino ideò un premio l’Ulivo d’argento, un evento culturale che non aveva pari nel Sud dell’Italia, riformulato come format so- lo molti decenni dopo in altre realtà del meridione. Fece così convergere in questo angolo della Puglia, all’epoca sconosciuto e difficilmente raggiungibile, personaggi che popolavano gli schermi televisivi e cinematografici o le co- pertine patinate delle riviste alla moda. Giunsero poi nel 1976 i Campionati Mondiali di Ciclismo, nella realizzazio- ne dei quali Peppino ebbe come collaboratore un altro il- lustre ostunese, l’avvocato Vincenzo Palma, all’epoca as- sessore regionale al Turismo, potendo anche contare sul sostegno dell’amministrazione comunale guidata all’epo- ca dal prof. Vittorio Ciraci. Le bellezze del centro storico, l’amenità delle spiagge, la monumentalità degli olivi, le suggestioni del paese antico furono osservati per la prima volta a livello planetario e contribuirono in maniera sostan- ziale a far convergere nella nostra città un flusso di visita- tori in progressivo aumento nel corso degli anni. Fu poi la volta del Consorzio Interprovinciale dei Trulli e delle Grot- te, un’agile struttura che superava i vincoli dei localisti co- munali e nel nome di un’identità culturale individuata ap- punto in quegli elementi caratterizzanti del paesaggio del- la Valle d’Itria, si proponeva in un circuito virtuoso di foca- lizzare l’attenzione anche sui centri prossimi a Ostuni, co- me Cisternino, Ceglie Messapica, Martina Franca. Anche lì un premio assegnato a figure emergenti dell’arte, della cultura e dello spettacolo, doveva fungere da cassa di risonanza. Fu anche promotore di un genere di spetta- colo che oggi è presente in tutte le reti televisive: un pro- gramma d’intrattenimento della durata di svariate ore nel quale alle interviste a figure importanti del mondo televisi- vo si alternavano discussioni su problemi di interesse co- mune con politici e con esperti. Una serata per ricordare Peppino Orlando di Enza Aurisicchio (segue a pag. 4) P apa Francesco ha sorpreso ancora una volta i cuori di tutti, salendo sull’aereo che lo conduceva alla Giornata mondiale della Gioventù di Rio de Ja- neiro portando personalmente la sua borsa: “Nella valigia non c’era la chiave della bomba atomica-ha detto-ma dobbiamo abituarci ad essere normali”. Nella conferenza stampa sul volo di ritorno il Papa ha preannunciato aperture sulla pastorale matrimoniale riguardo ai di- vorziati: “Questo è il tempo della misericordia” e ha detto anche: “Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi so- no io per giudicarla?”. E’stato molto bello l’invito fatto ai giovani ar- gentini che sono andati ad ascoltarlo in Brasile: “Haber lio!” che signi- fica “fare chiasso” ma anche “fare casino” ed è stato eccezionale il di- scorso pronunciato durante la veglia di preghiera sulla spiaggia di Co- pacabana di sabato 27 luglio, della quale riportiamo un ampio stralcio, ricordando che tutti i discorsi del Santo Padre si trovano integralmen- te sul sito www .vatican.va : “Io so che voi volete essere terreno buono, cristiani veramente, non cristiani part-time; non cristiani “inamidati”, con la puzza al naso, così da sembrare cristiani e, sotto sotto, non fa- re nulla; non cristiani di facciata, questi cristiani che sono “puro aspetto”, ma cristiani autentici. So che voi non volete vivere nell’illusione di una libertà inconsi- stente che si lascia trascinare dalle mode e dalle convenienze del momento. So che voi puntate in al- to, a scelte definitive che diano senso pieno. E così o mi sbaglio? E’ cosi? Bene, se è così facciamo una cosa: tutti in silenzio, guardiamo al cuore e ognuno dica a Gesù che vuole ricevere la semente. Dite a Gesù: guarda, Gesù, le pietre che ci sono, guarda le spine, guarda le erbacce, ma guarda questo piccolo pezzo di terra che ti offro perché entri la semente. In silenzio, lascia- mo entrare la semente di Gesù. Ricordatevi di questo momento, ognuno sa il nome della semente che è entrata. Lasciatela crescere, e Dio ne avrà cura. San Paolo descrivendo i cristiani ci dice: «Ogni atleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona che appassisce; noi invece una che dura per sempre» (1 Cor 9,25). Gesù ci offre qualcosa di superiore della Coppa del Mondo! Attraverso l’amore fraterno, il saper ascoltare, il comprendere, il perdonare, l’ac- cogliere, l’aiutare gli altri, ogni persona, senza escludere, senza emar- ginare. Cari giovani, siate veri “atleti di Cristo”!Siamo parte della Chie- sa, anzi, diventiamo costruttori della Chiesa e protagonisti della storia. Ragazzi e ragazze, per favore: non mettetevi nella “coda” della storia. Siate protagonisti. Giocate in attacco! Calciate in avanti, costruite un mondo migliore, un mondo di fratelli, un mondo di giustizia, di amore, di pace, di fraternità, di solidarietà. Giocate in attacco sempre!Attra- verso di voi entra il futuro nel mondo. A voi chiedo anche di essere protagonisti di questo cambiamento. Continuate a superare l’apatia, offrendo una risposta cristiana alle inquietudini sociali e politiche, che si stanno presentando in varie parti del mondo. Vi chiedo di essere co- struttori del mondo, di mettervi al lavoro per un mondo migliore. Cari giovani, per favore, non “guardate dal balcone” la vita, mettetevi in es- sa, Gesù non è rimasto nel balcone, si è immerso, non “guardate dal balcone” la vita, immergetevi in essa come ha fatto Gesù.Anche io og- gi le rubo la parola a Madre Teresa e ti dico: iniziamo? Da dove? Da te e da me!”. RIFLESSIONI SEMISERIE Ostuni: un’estate da star Q uest’anno ad Ostuni l’estate “alla frutta”, nel senso molto buono, perché è senz’altro da apprezzare l’idea della famiglia Laveneziana “Cicinedda”, che festeggia cinquant’anni di presenza con le sue famose angurie a Viale Pola, di aprire anche un “fruit bistrot” con vari piatti di frutta all’imbocco di C.so V. Emanuele, che affaccia anche alle spalle della scalinata. E’ un estate di star a sorpresa perché sono stati ospiti del nostro territorio l’attore idolo delle ragazze italiane, Riccardo Scamarcio, qui fotografato con Nico Cirasola, infaticabile regista organizzatore della “Masseria del cinema” nella sua tenuta sulla Ostuni-Villanova (1-4 ago- sto) e l’inossidabile Peppino Di Capri, che a 74 anni è più spensierato e travolgente che mai. Peppino è stato ospite al “Giugrà” di Pascarosa, domenica 4 agosto, per una serata in ono- re di Salvatore De Pasquale, grande autore di can- zoni e di programmi TV noto come “Depsa”, che con lui scrisse “Champagne”, quarant’anni fa. La canzo- ne ha fatto il giro del mondo ed è rimasta nella me- moria collettiva, ora l’ha incisa Bocelli nel suo album “Passione”. Nella foto in basso vediamo Depsa, or- mai ostunese di adozione, Di Capri e la nostra Pa- trizia Semiramide Giannotte, che ha cantato con lui durante la serata. Al Giugrà c’è uno spettacolo di- verso ogni sera, con i più vari generi musicali. Altra star ospite sarà, il 23 agosto, la brava Fiordaliso, scoperta proprio da Depsa, che al Giugrà espone anche una collezione dei suoi pregevoli disegni. Colpiscono, tra gli altri, due avvenimenti estivi: il riu- scitissimo “Mercatino delle eccellenze alimentari” organizzato da Slow Food nella Villa Comunale, nell’ultimo week-end di luglio, e la presentazione del libro “I segreti della sapienza” di don Sebastia- no Pinto, che ha visto il Chiostro pieno di gente, an- che in piedi, per ascoltare le letture e i commenti bi- blici (4 agosto). Imperversano sul web anche le classifiche di “Trip Advisor” su locali e strutture ostunesi: il sito leader internazionale sulle recensioni dei viaggi pone al primo posto tra gli alberghi “Masseria Montalbano”; per mangiare, al primo posto “Cremeria La Scala”; primo tra i Bed and breakfast è il “Bienbì” e figura- no anche le recensioni di 142 case, in gran parte gestite da cittadini britannici. F.S.

N° 8/9 - diocesibrindisiostuni.it · sto) e l’inossidabile Peppino Di Capri, che a 74 anni è più spensierato e travolgente che mai. Peppino è stato ospite al “Giugrà” di

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Mensile cattolico d'informazione fondato nel 1921Poste Italiane sped. in abb. post. DL 353/2003 (conv. in Legge 27/2/2004 n° 46) Art. 1, comma 1, S1/BR - Aut. Trib. BR n. 38 del 21.7.1956 - Iscriz. R O C n° 5673

Dir. Resp.: Ferdinando Sallustio - LO SCUDO: C.so G. Garibaldi, 129 - Ostuni - Tel 0831 331448 - [email protected] - Tip.: Nuova GA srl - Ostuni

AgostoSettembre

2013N° 8/9€ 2,00

una copia

IL PAPA PARLA AL CUORE DEI GIOVANIDI FERDINANDO SALLUSTIO

Continua la galleria delle grandi opere d'arte alle quali si ispira ilnostro Enzo Farina pr le sue vignette: questa volta il generaleGianfranco Coppola, consigliere comunale e possibile candidatosindaco, è raffigurato nella posa in cui Jacques-Louis David (1748-1825) aveva raffigurato Napoleone Bonaparte. Nell'originale il ca-vallo è orientato a sinistra; in questo caso, ovviamente, a (centro)destra.

Per quelli che ricordano gli anni 70,il nome di Peppino Orlando è in-

dissolubilmente legato al turismo, allancio promozionale di Ostuni comecentro di particolare interesse artisticoe paesaggistico sulla scena nazionalee internazionale. Pioniere del turismo,mecenate della cultura, bandiera del-l’ostunesità: sono solo alcune defini-zioni che meglio sintetizzano le quali-tà e le capacità di questo sfortunatopersonaggio, al quale è stata dedica-ta una manifestazione svoltasi sabato13 luglio nel chiostro San Francesco.Condotta con eleganza e con emozio-ne da Francesco Roma, “iniziato” al-l’intrattenimento televisivo proprio daPeppino Orlando, la serata ha preso l’avvio con un video,realizzato dallo stesso Roma, nel quale sono state ripro-poste le tappe più significative di una breve ma intensacarriera, interrottasi bruscamente all’età di 52 anni, spesaper la valorizzazione della nostra città. Per far conoscereOstuni in un periodo in cui le scelte del jet set (all’epoca cisi esprimeva in questi termini) internazionale si orientava-no sulla Sardegna, su Capri e su Taormina, Peppino ideòun premio l’Ulivo d’argento, un evento culturale che nonaveva pari nel Sud dell’Italia, riformulato come format so-lo molti decenni dopo in altre realtà del meridione. Fececosì convergere in questo angolo della Puglia, all’epocasconosciuto e difficilmente raggiungibile, personaggi chepopolavano gli schermi televisivi e cinematografici o le co-pertine patinate delle riviste alla moda. Giunsero poi nel1976 i Campionati Mondiali di Ciclismo, nella realizzazio-ne dei quali Peppino ebbe come collaboratore un altro il-lustre ostunese, l’avvocato Vincenzo Palma, all’epoca as-sessore regionale al Turismo, potendo anche contare sulsostegno dell’amministrazione comunale guidata all’epo-ca dal prof. Vittorio Ciraci. Le bellezze del centro storico,

l’amenità delle spiagge, la monumentalità degli olivi, lesuggestioni del paese antico furono osservati per la primavolta a livello planetario e contribuirono in maniera sostan-ziale a far convergere nella nostra città un flusso di visita-tori in progressivo aumento nel corso degli anni. Fu poi lavolta del Consorzio Interprovinciale dei Trulli e delle Grot-te, un’agile struttura che superava i vincoli dei localisti co-munali e nel nome di un’identità culturale individuata ap-punto in quegli elementi caratterizzanti del paesaggio del-la Valle d’Itria, si proponeva in un circuito virtuoso di foca-lizzare l’attenzione anche sui centri prossimi a Ostuni, co-me Cisternino, Ceglie Messapica, Martina Franca. Anche lì un premio assegnato a figure emergenti dell’arte,della cultura e dello spettacolo, doveva fungere da cassadi risonanza. Fu anche promotore di un genere di spetta-colo che oggi è presente in tutte le reti televisive: un pro-gramma d’intrattenimento della durata di svariate ore nelquale alle interviste a figure importanti del mondo televisi-vo si alternavano discussioni su problemi di interesse co-mune con politici e con esperti.

Una serata per ricordare Peppino Orlando

di Enza Aurisicchio

(segue a pag. 4)

Papa Francesco ha sorpreso ancora una volta icuori di tutti, salendo sull’aereo che lo conduceva

alla Giornata mondiale della Gioventù di Rio de Ja-neiro portando personalmente la sua borsa: “Nellavaligia non c’era la chiave della bomba atomica-hadetto-ma dobbiamo abituarci ad essere normali”.Nella conferenza stampa sul volo di ritorno il Papaha preannunciato aperture sulla pastorale matrimoniale riguardo ai di-vorziati: “Questo è il tempo della misericordia” e ha detto anche: “Seuna persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi so-no io per giudicarla?”. E’stato molto bello l’invito fatto ai giovani ar-gentini che sono andati ad ascoltarlo in Brasile: “Haber lio!” che signi-fica “fare chiasso” ma anche “fare casino” ed è stato eccezionale il di-scorso pronunciato durante la veglia di preghiera sulla spiaggia di Co-pacabana di sabato 27 luglio, della quale riportiamo un ampio stralcio,ricordando che tutti i discorsi del Santo Padre si trovano integralmen-te sul sito www.vatican.va: “Io so che voi volete essere terreno buono,cristiani veramente, non cristiani part-time; non cristiani “inamidati”,con la puzza al naso, così da sembrare cristiani e, sotto sotto, non fa-

re nulla; non cristiani di facciata, questi cristiani chesono “puro aspetto”, ma cristiani autentici. So che voinon volete vivere nell’illusione di una libertà inconsi-stente che si lascia trascinare dalle mode e dalleconvenienze del momento. So che voi puntate in al-to, a scelte definitive che diano senso pieno. E cosìo mi sbaglio? E’ cosi? Bene, se è così facciamo una

cosa: tutti in silenzio, guardiamo al cuore e ognuno dica a Gesù chevuole ricevere la semente. Dite a Gesù: guarda, Gesù, le pietre che cisono, guarda le spine, guarda le erbacce, ma guarda questo piccolopezzo di terra che ti offro perché entri la semente. In silenzio, lascia-mo entrare la semente di Gesù. Ricordatevi di questo momento,ognuno sa il nome della semente che è entrata. Lasciatela crescere,e Dio ne avrà cura. San Paolo descrivendo i cristiani ci dice: «Ogniatleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona cheappassisce; noi invece una che dura per sempre» (1 Cor 9,25). Gesùci offre qualcosa di superiore della Coppa del Mondo! Attraversol’amore fraterno, il saper ascoltare, il comprendere, il perdonare, l’ac-cogliere, l’aiutare gli altri, ogni persona, senza escludere, senza emar-ginare. Cari giovani, siate veri “atleti di Cristo”!Siamo parte della Chie-sa, anzi, diventiamo costruttori della Chiesa e protagonisti della storia.Ragazzi e ragazze, per favore: non mettetevi nella “coda” della storia.Siate protagonisti. Giocate in attacco! Calciate in avanti, costruite unmondo migliore, un mondo di fratelli, un mondo di giustizia, di amore,di pace, di fraternità, di solidarietà. Giocate in attacco sempre!Attra-verso di voi entra il futuro nel mondo. A voi chiedo anche di essereprotagonisti di questo cambiamento. Continuate a superare l’apatia,offrendo una risposta cristiana alle inquietudini sociali e politiche, chesi stanno presentando in varie parti del mondo. Vi chiedo di essere co-struttori del mondo, di mettervi al lavoro per un mondo migliore. Carigiovani, per favore, non “guardate dal balcone” la vita, mettetevi in es-sa, Gesù non è rimasto nel balcone, si è immerso, non “guardate dalbalcone” la vita, immergetevi in essa come ha fatto Gesù.Anche io og-gi le rubo la parola a Madre Teresa e ti dico: iniziamo? Da dove? Date e da me!”.

RIFLESSIONI SEMISERIE

Ostuni: un’estate da starQuest’anno ad Ostuni l’estate “alla frutta”, nel senso molto buono, perché è senz’altro da

apprezzare l’idea della famiglia Laveneziana “Cicinedda”, che festeggia cinquant’anni dipresenza con le sue famose angurie a Viale Pola, di aprire anche un “fruit bistrot” con varipiatti di frutta all’imbocco di C.so V. Emanuele, che affaccia anche alle spalle della scalinata.E’ un estate di star a sorpresa perché sono stati ospiti del nostro territorio l’attore idolo delleragazze italiane, Riccardo Scamarcio, qui fotografato con Nico Cirasola, infaticabile registaorganizzatore della “Masseria del cinema” nella sua tenuta sulla Ostuni-Villanova (1-4 ago-sto) e l’inossidabile Peppino Di Capri, che a 74 anni è più spensierato e travolgente che mai.Peppino è stato ospite al “Giugrà” di Pascarosa, domenica 4 agosto, per una serata in ono-re di Salvatore De Pasquale, grande autore di can-zoni e di programmi TV noto come “Depsa”, che conlui scrisse “Champagne”, quarant’anni fa. La canzo-ne ha fatto il giro del mondo ed è rimasta nella me-moria collettiva, ora l’ha incisa Bocelli nel suo album“Passione”. Nella foto in basso vediamo Depsa, or-mai ostunese di adozione, Di Capri e la nostra Pa-trizia Semiramide Giannotte, che ha cantato con luidurante la serata. Al Giugrà c’è uno spettacolo di-verso ogni sera, con i più vari generi musicali. Altrastar ospite sarà, il 23 agosto, la brava Fiordaliso,scoperta proprio da Depsa, che al Giugrà esponeanche una collezione dei suoi pregevoli disegni.Colpiscono, tra gli altri, due avvenimenti estivi: il riu-scitissimo “Mercatino delle eccellenze alimentari”organizzato da Slow Food nella Villa Comunale,nell’ultimo week-end di luglio, e la presentazionedel libro “I segreti della sapienza” di don Sebastia-no Pinto, che ha visto il Chiostro pieno di gente, an-che in piedi, per ascoltare le letture e i commenti bi-blici (4 agosto). Imperversano sul web anche le classifiche di “TripAdvisor” su locali e strutture ostunesi: il sito leaderinternazionale sulle recensioni dei viaggi pone alprimo posto tra gli alberghi “Masseria Montalbano”;per mangiare, al primo posto “Cremeria La Scala”;primo tra i Bed and breakfast è il “Bienbì” e figura-no anche le recensioni di 142 case, in gran partegestite da cittadini britannici.

F.S.

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NOTIZIE DALL’OSPEDALEIlpiano di riordino ospedaliero voluto dall’ex presidente della Regione Puglia Raffaele Fitto nel 2002, de-

terminò per l’ospedale di Ostuni in senso negativo, la chiusura delle U.O. di Urologia e Gastroentero-logia: di quest’ultima ancora non vi è traccia nella ASL BR e chi ha bisogno deve recarsi presso struttu-re di altre ASL contribuendo, in tale maniera, all’aumento della mobilità passiva. D’altro canto e, questavolta in senso positivo, determinò l’accorpamento dei reparti chirurgici ad Ostuni, in quanto gli indici di uti-lizzo delle sale operatorie risultavano più alti rispetto a quelli di Fasano, mentre in quest’ultimo nosoco-mio avrebbero dovuto concentrarsi i reparti medici. La U.O.C. di Ortopedia, attraverso la lungimirante guida del dottor Franceso Loconte, vide la unificazio-ne di tutte le sue forze presso l’Ospedale Civile di Ostuni, lasciando a Fasano solo l’ambulatorio ortope-dico. I risultati positivi di questa condotta virtuosa non si fecero attendere e, al giorno d’oggi, sono sottogli occhi di tutti. I numeri parlano chiaro: nel 2012 presso la U.O.C. di Ortopedia di Ostuni vi sono stati ben 1502 ricove-ri, con circa 1300 interventi e 7211 visite ambulatoriali esterne. Gli eventi avversi ed i contenziosi medi-co-legali sono stati pochissimi. Gli interventi chirurgici che vengono effettuati, oltre a quelli di routine, ri-guardano la protesizzazione e riprotesizzazione totale di anca e ginocchio, chirurgia della mano e del pie-de, traumatologia complessa, chirurgia artoscopica particolarmente del ginocchio, chirurgia della colon-na, altrove espletata in ambiente neurochirurgico.L’organico è composto dal direttore, 6 dirigenti medici, 1 capo sala, 13 infermieri professionali, 3 gessistie 3 operatori socio sanitari: tutti insieme contribuiscono al buon andamento del reparto che ha un pesonotevole di Drg (Raggruppamenti omogenei di diagnosi), e costituisce polo di attrazione dai centri vicinio-ri e non solo.Attualmente il dottor Loconte dirige anche la U.O.C. di Ortopedia dello S.O. di Francavilla Fontana e, inattesa della nomina di un direttore presso quest’ultima, limita, suo malgrado, la presenza ad Ostuni.In qualità di operatore sanitario, conoscitore della vita ospedaliera, mi è sembrato doveroso evidenziaresul nostro giornale un reparto che funziona: la U.O.C. di Ortopedia di Ostuni.

ROSARIO SANTORO

POLITICA AD OSTUNISi è avviato tra le varie forze politiche in Ostuni il percorso che porterà all'appuntamento elettorale dellaprimavera del 2014. "Lo Scudo" sarà lieto di ospitare tutti gli interventi di qualsiasi formazione politica cheperverranno alla redazione e che contribuiranno ad un dibattito costruttivo nell'esclusivo interesse della co-munità degli ostunesi. Questo mese riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Movimento "Ostuni CittàNuova".

Prosegue l’attività costituti-va ed organizzativa del

movimento “Ostuni CittàNuova”. Nella serata di mar-tedì 30 luglio si è riunito, inzona Villanova-Camerini diOstuni, il Consiglio Direttivoprovvisorio, costituito da 21componenti, nelle personedei signori: Mariangela An-driola, Angelinda Buongiorno,Pasquale Capriglia, RobertaCisternino, Angelo Clarizia,Francesco Colizzi, MarioCoppola, Giuditta De Feo,Luigi Francioso, Cosimo Mar-seglia, Giuseppe Montanaro,Paolo Moro, Marisa Notaro,Carlo Pais, Giuseppe Rapa-nà, Giovanni Russo, GiulioSaponaro, Leonardo Seme-raro, Antonio Sofia, Paolo Ungaro, Giorgia Vincenti.Sono state lungamente discusse, nel corso delle treore di riunione, le prime scelte organizzative e le ini-ziative da assumere nel breve periodo. Il Consigliodirettivo si è strutturato in tre gruppi di lavoro, relati-vi alla comunicazione interna e pubblica, all’orga-nizzazione di iniziative pubbliche e all’avvio di unpercorso di partecipazione alle elezioni amministra-tive del 2014. E’ stata confermata la decisione disvolgere l’Assemblea fondativa a settembre, conl’approvazione definitiva dello Statuto e l’elezionedel Presidente e del Consiglio Direttivo, che dure-ranno in carica per quattro anni. Si è anche decisodi organizzare due seminari tematici pubblici nelleprossime settimane (il primo il 30 agosto) per riflet-tere sulle politiche di tutela ed uso del territorio, at-traverso l’esame dei relativi piani urbanistici, e sullepolitiche culturali come strumento di crescita socia-le (per i loro rapporti con la scuola e la formazione)ed economica (per i loro rapporti con le attività pro-

duttive, turistiche in particolare) della città. La riunio-ne ha preso spunto dal fatto di svolgersi in una lo-calità marina per sottolineare alcune necessità difondo della costa ostunese: 1) Realizzare un Pianodella costa attento alle diverse problematiche (daquelle di tutela a quelle produttive, dagli stabilimen-ti balneari ai parcheggi alle aree abusive); 2) Perse-guire il completamento della rete idrica e fognantesu tutta la costa; 3) Migliorare e adeguare la raccol-ta differenziata dei rifiuti, in particolare in rapportoalle molteplici esigenze estive; 4) Darsi l’obiettivo diun rilancio e di una giusta valorizzazione dell’area diVillanova-Camerini e del suo porto, per qualificarlacome centro servizi per l’intera costa.Nei prossimi giorni si riuniranno i tre gruppi di lavo-ro del direttivo e le loro azioni e scelte operativeconfluiranno nella seconda riunione plenaria, giàconvocata per il 21 agosto prossimo, di cui daremoopportuna informazione pubblica.

Giovedì 18 luglio è stata celebrata l’ultima udien-za nella sede distaccata del Tribunale di Brindi-

si ospitata ad Ostuni nella strada intitolata a Gaeta-no Filangieri, giurista e filosofo napoletano 1753-1788, autore de La Scienza della Legislazione, ope-ra di alto ed innovativo valore europeo.La svolta epocale si deve al decreto legislativo 7settembre 2012, n. 155 (Nuova organizzazione deitribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero,a norma dell’articolo 1, comma 2, della legge 14 set-tembre 2011, n. 148, in Gazz. Uff. 12 settembre2012, n. 213, Suppl. ord. n. 185), con il quale è sta-ta disposta la soppressione di 282 Tribunali ordina-ri, Sezioni Distaccate e Procure della Repubblica,per riorganizzare gli uffici e – soprattutto – ridurre lespese della Giustizia. Nella nostra provincia sonocoinvolte le Sezioni di Fasano, Francavilla Fontana,Mesagne e Ostuni.L’entrata in vigore della riforma è prevista per il 13settembre p.v. ma il CSM, con delibera del 13 di-cembre 2012, n. P25041/2012, ha invitato i dirigen-ti dei tribunali ad avviare “l’accentramento dellecompetenze attribuite alle Sezioni Distaccate conmodalità progressive”. Conseguentemente, il Presi-dente del Tribunale di Brindisi, Dott. FrancescoGiardino, “rispondendo alla necessità di evitaretraumatici passaggi di consegne”, con decreto del22 marzo 2013, n. 225, ha disposto l’accentramen-to anticipato degli affari giudiziari dalle sezioni di-staccate alla sede centrale, suscitando un nuovo

vespaio di polemiche tra gli avvocati del Foro diBrindisi ad oggi non ancora sopite.L’ultima udienza penale ostunese, celebrata innan-zi al giudice Dott. Genantonio Chiarelli ha rappre-sentato, così, l’occasione per una cerimonia infor-male di commiato grazie al contributo degli avvoca-ti Vito Melpignano, componente dell’Organismo diControllo dell’Unione delle Camere Penali, AugustoConte, già presidente dell’Ordine degli Avvocati diBrindisi e Aldo Guagliani, decano del Foro, e di tut-ti i colleghi presenti in aula. Particolarmente significativo è stato l’intervento del-l’Avv. Conte, che ha illustrato brevemente la storiadegli uffici giudiziari di Ostuni e Ceglie Messapicaed ha ricordato alcuni magistrati conosciuti nel cor-so della lunga carriera nelle varie sedi che hannoospitato la Pretura (di cui ci occuperemo diffusa-mente in uno dei prossimi numeri).“Si chiude così una pagina della vita di molti avvoca-ti ostunesi”, come ha ricordato con malinconia l’Avv.Guagliani. Si chiude un capitolo della storia di Ostu-ni, per aprirne un altro migliore o peggiore, chissà.Lo storico Palazzo di Giustizia continuerà ad ospita-re gli uffici del Giudice di Pace e forse i locali sgom-bri accoglieranno anche il Comando di Polizia Mu-nicipale ma i processi di competenza del Tribunale,d’ora in poi, saranno celebrati unicamente a Brindi-si, con i pro e i contro che tale scelta comporta.

GIANMICHELE PAVONE

Roberto Napoletano, grandegiornalista, attuale diretto-

re del notissimo quotidianoeconomico finanziario “Il Sole24 Ore” è stato ospite il 12 lu-glio scorso di “Un’emozionechiamata libro” con il suo “Pro-memoria italiano” della BUR.Al termine dell’incontro lo ab-biamo intervistato, chiedendo-gli di spiegare la sua ambizio-sa valutazione, un po’ utopisti-ca, che consentirebbe di supe-rare l’attuale gravissima crisieconomica e politica. “Abbia-mo bisogno degli Stati Unitid’Europa - ha risposto Napole-tano - non si può dire che que-sta crisi ha le dimensioni di un nuovo 1929 e poitornare a casa in salotto e far finta di nulla, soprat-tutto dato che siamo uno dei Paesi che sta pagan-do di più la crisi. Il Governo italiano, qualunque sia,deve trovare il coraggio di cominciare a fare tuttoquello che non si è fatto fino ad oggi, smettendo difare piccoli interventini ed aggiustamenti. Ci vuoleun Capo del Governo che vada in televisione eparli alle famiglie ed alle coscienze, dicendo che sientra nel corpo vivo dello Stato, riducendo i prelie-vi fiscali, semplificando l’amministrazione, digitaliz-zando il più possibile, facendo finalmente sentire loStato come un amico; e noi cittadini dovremmocambiare in profondità e dare il nostro contributo;per evitare di tornare a constatare che la corruzio-ne si è ampliata e uscire stabilmente dalla sua lun-ga crisi civile, l’Italia dovrà ritrovare lo spirito del Do-poguerra, con “uomini del fare”: ciascuno fece ilsuo, tutti insieme rifecero l’Italia. Avremo bisogno diuomini della tempra di un De Gasperi o di un Vano-ni, di un Costa o di un Mattioli e di uno o più eredi

del pragmatismo contadino di Di Vittorio. Avremobisogno di ritrovare i valori cattolici e laici di un tem-po custoditi in piccole storie familiari, cose sempliciche si tramandano di generazione in generazione,e costituiscono l’anima più profonda di un popolo.Soprattutto, avremo bisogno degli italiani. Che do-vranno credere in se stessi, recuperare l’orgoglio, ilgusto della fatica, il senso dello Stato, l’entusiasmoe la determinazione che consentirono, in pochi an-ni, di trasformare un’economia agricola in una dellepiù grandi economie industrializzate del mondo.Uomini e fatti di ieri e di oggi ci dicono che l’Italia hatanti vizi ma è un grande Paese e può farcela. Di-pende solo da noi”.“Il nostro giornale - ha poi concluso Napoletano -offre rigore nell’informazione, spiegazione dei fattie accessibilità; è uno strumento di lavoro per pro-fessionisti e imprese, ma anche di divulgazioneper chi vuole capire che cosa viviamo oggi e cosaci attendiamo per domani”.

F.S.

INTERVISTA A ROBERTO NAPOLETANO

L’ULTIMA UDIENZA

ATTIVITÀ DEL ROTARY DI OSTUNIE’ incominciata anche quest’anno l’at-tività del Rotary Club Ostuni-Valled’Itria-Rosa Marina, fondato nel 1989.Il presidente per il 2013-2014 è il dott.Antonio Muscogiuri, che fu presidentegià nel 2007-2008.Muscogiuri ha ricevuto il distintivo diPresidente il 28 giugno scorso dal pre-sidente uscente, architetto Dino Seba-stiani, alla presenza del prof. SilvanoMarseglia, assistente del Governatoredel distretto Rotary 2120 (Puglia e Ba-silicata) prof. Renato Cervini, e dell’as-sistente uscente, dott.ssa MariannaCalò.Il prof. Duccio Anglani ha ceduto l’inca-rico di Segretario del Club all’avv.Gianmichele Pavone, mentre il Teso-riere è il dott. Ferdinando Sallustio edil Prefetto è la dott.ssa Monica Micelli.Il Presidente onorario è l’architetto Ni-cola Laghezza, mentre il Presidente designato per il 2014-2015 è l’avv. Nicola Pepe.Primo appuntamento pubblico per il Club è stata il 21 luglio nel Chiostro del Comune, la conferenza spet-tacolo “Un diritto... messo di traverso” nella quale il Sostituto Procuratore di Locri, Salvatore Cosentino, ori-ginario di Lecce, ha raccontato il modo in cui gli argomenti giuridici sono stati affrontati dalla letteratura, dalcinema, dalla televisione, dalla musica e dall’arte. Ospite della serata la brava pianista Carla Petrachi.Cosentino ha fatto vedere spezzoni di film con Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Gianma-ria Volontè e ha cantato personalmente brani come “Signor giudice” di Roberto Vecchioni. Il numeroso pub-blico ha apprezzato molto sia le riflessioni approfondite che talune esilaranti battute tratte da frasi effetti-vamente pronunciate come “le spese legali gravitano sulla controparte”, “la pena è stata erogata” ed an-che “in Italia il muro di Berlino non sarebbe mai caduto: l’avrebbero sicuramente condonato”.

Nella foto lo scambio delle consegne tra il presidente entranteAntonio Muscogiuri (a sin.) e quello uscente Dino Sebastiani,Seduti gli assistenti del Governatore, Silvano Marseglia e Ma-rianna Calò con Duccio Anglani

IL TENORE JOE FALLISI TRA I CONSULENTI CULTURALI DEL COMUNE

Iltenore milanese Giuseppe "Joe" Fallisi, chevive da anni in Ostuni, ha ottenuto dall'Am-

ministrazione comunale un incarico di consu-lenza per le attività culturali del Comune incampo musicale. Fallisi, voce di fama interna-zionale, è noto anche per il suo impegno in di-fesa dei diritti umani, specialmente delle popo-lazioni palestinesi. Quest'anno organizzeràcon la consueta maestria e professionalità ilpremio "Tito Schipa" (14 agosto), giunto allaterza edizione, e il concerto della brava MariaDragoni, eccellente soprano, che si terrà nelChiostro il 16 agosto. Nel prossimo numero in-tervisteremo Joe Fallisi, che ci esporrà le suenumerosissime idee, frutto di decenni di espe-rienza in ogni angolo del mondo.

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22001133TTeerrzzaa PPaaggiinnaa

Caro Don Elioamico mio, da quando ti ho conosciuto ti ho avutosempre come punto di riferimento, per me sei statosempre il faro dal quale attingere luce, e ancheadesso che sei lassù, non è cambiato niente, cosafaresti tu adesso, come ti comporteresti in questasituazione.Con Filomena, Paolo e Fabio abbiamo avuto il pri-vilegio di averti vicino come amico, lo sai sei pre-sente nel nostro presepe che riproduce uno scorciodi Ostuni, e in un angolo di questo presepe Paoloha costruito una piazzetta con relativa targa: Piaz-za Don Elio Antelmi.Sai Don Elio, adesso saresti stato più a tuo agio conPapa Francesco, ha lo stesso amore per la Chie-sa, per i suoi pastori e per i più poveri come te. Letue omelie in chiesa per chi ha avuto la fortuna diascoltarle sempre pregnate di beatitudini ti entrava-no dritte al cuore perché la parola di Dio era media-ta nelle storie delle vite delle persone che tu incon-travi, che ascoltavi, e delle quali ti facevi carico spi-ritualmente e materialmente. I crocefissi della storiadicevi.I viaggi in Albania con te erano sempre faticosi, siviaggiava sui traghetti per Valona molto sporchi e

malsicuri, ma erano viaggi belli perché con la tuaschiettezza e senso dell’humor, li rendevi memora-bili. Tu e Rocco scherzavate sull’igiene del cosid-detto ristorante della nave, dove comunque noi nonentravamo, mangiavamo i memorabili panini cheMaria Antonietta ci preparava per il viaggioQuanti rapporti instaurati con le Autorità civili e reli-giose, sempre da uomo libero, umile ma mai servi-le, atteggiamenti, che abbiamo sempre avuto e chehanno tenuta sempre la nostra Caritas lontana daqualsiasi compromesso con le autorità civili, quan-do i soggetti degli accordi erano i poveri, quando sitrattava di difendere dignità e diritti dei meno fortu-nati di noi. Il 29 giugno era l’anniversario della tua ordinazionesacerdotale, quante polpette e involtini, preparati datua sorella Mimina nella casa di campagna, quantiamici ogni anno, e era l’occasione per te per rac-contarci in puro dialetto ostunese le storielle che al-tro non erano che veri episodi di vita vissuta, di gen-te semplice di persone non importanti, ai margini,….quelli che come Gesù tu amavi più di tutti ……..i crocefissi della storia.

Ciao Don Elio Ti vogliamo tanto beneBRUNO MITRUGNO

Quando sono stato inviato alla chiesa della Stel-la, d. Elio era già andato via da oltre cinque an-

ni. Ciò nonostante le persone, soprattutto quandovenivano a confessarsi, mi chiamavano con il suonome. Non appena se ne accorgevano, mi chiede-vano scusa. Non me la sono mai presa. Alle perso-ne rispondevo che ero contento perché quelloscambio istintivo di nome diceva che quel sacerdo-te era passato tra quella gente lasciando un segno.A dieci anni dalla morte e dell’inizio della sua vitacon Dio, proverò a tracciare alcuni tratti della sua fi-gura: sono ricordi belli di tanta parte di vita condivi-sa.D. Elio è stato prima di tutto un credente con una fe-de semplice, confidente, coraggiosa. E’ cresciuta inlui grazie al lavoro formativo del seminario, ma so-prattutto grazie alla presenza di un parroco-maestrodi pastorale e di vita: d. Peppe Aleo. La vita, da su-bito difficile, ha fatto il resto: lo ha plasmato nella ri-cerca di un Dio cui affidare tutta la propria vita. Do-narsi per il Signore e per i fratelli è stato l’esito ulti-mo della sua fede. Mi ha confidato, come se fosseun fioretto di S. Francesco, un episodio capitatogliquando era parroco: la sera, prima di chiudere lachiesa, l’ultima sosta era davanti al Santissimo.Una delle tante volte, più stanco di altre sere, si èaddormentato e ha vissuto questo fatto come farecompagnia al suo Signore. Dicevo prima che la vita è stata subito in salita perd. Elio. La sofferenza, fisica o morale, è divenutasua compagna abituale di viaggio. Mai fatta pesare,mai esibita. Vissuta sempre con coraggio e lucidità,senza farsi ostacolare nel suo ministero e nella suadonazione. Da una espressione del suo testamen-to, sembra egli l’abbia vissuta come l’attesa dell’in-contro con il suo Signore. Una manifestazione bella della sua grande fede èstata l’obbedienza pronta e generosa, nonostante iltimore iniziale, a volte confidato, di non farcela o dinon essere all’altezza dei compiti affidatigli. Le tap-pe del suo ministero: il primo anno in seminario, poila parrocchia, contemporaneamente il Mendicico-mio, l’Azione cattolica, Vicario episcopale per la ca-rità e Direttore della Caritas diocesana, il lavoro im-mane della visita pastorale vicariale e parrocchiale,vicario generale. Nonostante la diversità di impegnie di responsabilità, i tratti caratteristici, che si ritro-vano sempre, sono stati: l’attenzione alle personefino a immedesimarsi con loro e la disponibilità al-l’ascolto. Nella relazioni con tutti d. Elio ha messo in giocouna umanità ricca e bella, oggi si direbbe solare.Quasi sempre il suo viso era illuminato da un sorri-so semplice e contagioso. Nelle situazioni difficili fa-ceva sempre il tentativo di sdrammatizzare con unabattuta o con le immancabili barzellette. Sono statipochi i momenti in cui sembrava rabbuiato. Quandoraramente perdeva le staffe, cosa possibile a tutti,emergevano gli spigoli della sua umanità, ordinaria-mente tenuti sotto controllo.Se era aperto con tutti, d. Elio aveva un debole per

i poveri. Da subito, quando era cappellano del Men-dicicomio, oltre al servizio religioso reso con pun-tualità, prese a cuore la condizione umana di quel-le persone, spesso sole e abbandonate, quasi sem-pre fuori di testa, in strutture allora disumane e conservizi approssimativi. E chiedeva aiuto: ai giovanidella FUCI per il servizio domenicale alla mensa, alGruppo Folk “La Stella” (da lui fondato insieme al vi-gile Alvaro Ramundo) e alle Associazioni Vincenzia-ne per i momenti di intrat-tenimento, alla Confrater-nita della Stella per un fu-nerale e una sepoltura di-gnitosa.Certamente è nella memo-ria grata della nostra Chie-sa il servizio reso da d.Elio durante il primo esododegli Albanesi nel marzodel 1991: chiedeva a tutti,anche al di fuori della dio-cesi, la disponibilità ad ac-cogliere e ad aiutare; maaveva il polso fermo e de-ciso con quanti pensavanofalsamente di essere giun-ti nel paese di Bengodi. Il giorno del funerale,quando la salma è giuntain chiesa, un uomo poverosi è avvicinato e mi ha det-to: “Ho perso mio padre…”. Mi sono ricordato diuna confidenza, fattamianni prima da d. Elio. Pri-ma di diventare vicario ge-nerale, egli aveva l’incari-co di canonico penitenzie-re. Puntualmente ogni set-timana si recava in catte-drale dove incontrava isuoi “clienti”. Così bonaria-mente chiamava le perso-ne, tante, che lo richiede-vano come confessore eguida spirituale. A quell’ap-puntamento settimanale accorrevano anche i pove-ri che gli chiedevano un’altra misericordia, non me-no importante e necessaria di quella spirituale.E’un altro capitolo non scritto dell’umanità di d. Elio,noto solo a Dio e a quanti gli hanno teso la mano egli hanno aperto il cuore.Ci sono memorie che sono perle preziose che fan-no bene al cuore e alla vita. Ricordare d. Elio a die-ci anni dalla morte è un modo semplice per conti-nuare a dirgli grazie perché è stato tra noi fratello eguida. Egli continua a dirci che è normale e sconta-to essere uomini e credenti così, feriali, senza tirar-ci le pose, condividendo il cammino di tutti con lamano e il cuore sempre aperti.

DON ANGELO CICCARESE

Carissimo don Elio,tu che sei nella gioia piena, nel tempo senza fine,nell’oggi perenne di Dio certamente avrai modo dileggere questa lettera che io desidero inviarti.Voglio raccontarti di noi, di questi dieci anni in cuiabbiamo vissuto la tua assenza fisica, ma abbiamopercepito continuamente la tua presenza di “Ange-lo“ accanto a quanti hai incontrato ed hai arricchitocon il dono della Parola di Dio, con l’esercizio dellasua Misericordia, ma soprattutto ne hai fatto speri-mentare la paternità con la tua amorevolezza, con iltuo sorris, con la serenità che eri capace di infonde-re e con la dignità che eri in grado di restituire a cia-scuno.Carissimo come ben sai nella nostra Chiesa dioce-sana e locale in questi anni sono cambiate moltecose, si sono avvicendati due Pastori e diversi Par-roci, pertanto i tratti della Chiesa che noi percepia-mo sono cambiati o si vanno ridefinendo. È cambia-ta la percezione della Chiesa da parte del popolo diDio, contestualmente è cambiato il modo di porsidella Chiesa tra la gente. Si ha la percezione, di unaChiesa che fatica a tenere il passo con le tante po-vertà emergenti nonostante gli sforzi fatti, di unaChiesa che fatica ad animare (a dare anima) il ter-ritorio in cui è collocata. Guardare oggi alla nostraChiesa è ritrovarla che ancora non riesce a liberar-si di quell’individualismo che ammorba il contestosocio-culturale in cui è inserita e che stenta a pro-porre modelli condivisi.Del tuo essere Pastore tra il Popolo della nostraChiesa vogliamo trarre le coordinate per il cammi-no. Vogliamo fare tesoro del tuo percorso di vita sa-

cerdotale vissuto a servizio di tutti senza risparmiar-ti mai, anche quando la tua salute era divenuta pre-caria, ma tu sacerdote dono di Dio per gli altri con-tinuavi a servirla, come Vicario Generale e fondato-re animatore della Caritas Diocesana.Il tratto più bello che mi piace ricordare di te era latua “popolarità”, cioè la capacità di stare tra la gen-te e con tutta la gente, di accoglierla, di educarla, dicustodirne i tratti della cultura e di accompagnarlacon discrezione e simpatia. Accanto a questo l’altroaspetto che mi piace sottolineare e che ci hai dona-to è stato quello della promozione e dell’accompa-gnamento laicale. Il tuo essere sacerdote formatosinel tempo del Concilio ti ha permesso di esprimerein pienezza l’ Ecclesialità conciliare, che vede unaChiesa comunione di ministeri diversi e comple-mentari.Hai camminato con noi rendendoci corresponsabi-li di progetti di vita e di futuro per la Chiesa e la Cit-tà.La tua eredità è grande caro don Elio e spetta a tut-ti noi custodirla e farla camminare con la speditez-za con cui lo facevi tu e con la certezza che solol’Amore genera l’Amore, che solo la simpatia, il sof-frire con e il gioire insieme costituiscono quel trattodel Samaritano che tu hai testimoniato.Ciao carissimo don Elio guardaci dal cielo e sorridi-ci sempre con quel sorriso che accompagnava latua vita di vero Padre e vero Pastore.Con affetto grande e tanta gratitudine da tutti queilaici che hai aiutato ad essere se stessi e ad ama-re e servire la Chiesa e la Città.

LUCIA MARSEGLIA

Sono in Albania per il campo missionario organiz-zato dal Centro Diocesano Missionario della no-

stra Diocesi, presso la missione di Suç, nel nord,dove risiedono le Suore Dorotee, tra loro c'è SuorAnnassunta, che per più di venti anni ha vissutonella nostra diocesi. Con lei, seduto sulla verandadella sobria casa di comunità, mi sono ritrovato aparlare di don Elio, ricordando il 10° anniversariodella sua morte e tratteggiando i lineamenti che iltempo non ha sbiadito ma ha reso più chiari. DonElio ha amato l’Albania proprio negli anni in cui, Di-rettore della Caritas, dovette affrontare l’emergenza

della grande immigrazio-ne attraverso il mare. Poivenne in questa terra sup-portando il gemellaggiocon una cittadina a norddi Valona, Kanina.Una lieve brezza rendefrizzante l’aria e più piace-vole il nostro raccontarci,sono passati quasi diecianni dalla sua scomparsae il cuore sente il bisognodi esprimere e tornare anarrare ciò che non puòdimenticare. Nel nostrochiacchierare i ricordi af-fiorano in maniera sponta-nea, è inevitabile fare rife-rimento ai tratti caratteri-stici di don Elio, uomo mi-te e umile: alla sua tene-rezza carica di umanitàsincera e cortesia cordia-le; al suo sorriso capacedi dischiudere il cuore diciascuno a confidenze in-confessate; al suo amorediscreto e generoso per ipoveri; alla capacità diravvivare i tanti momentidi convivialità con le suefrequenti battute carichedi sano umorismo. Mentre i ricordi si dipana-no e il cuore si riempie dicommozione, si fa sera eil sole tramonta dietro le

colline. Suor Annassunta è presa e non riesce atrattenere le tante parole che le escono nel tentati-vo di descrivere lo sguardo di don Elio, uno sguar-do luminoso e attento che parlava di essenzialità.

Don Elio è stato un uomo ed un sacerdote dal cuo-re libero, incapace di giudicare ma sempre protesoa valorizzare tutto. Egli sapeva cogliere, nelle pie-ghe dell'anima, ogni situazione volutamente nasco-sta e col suo sguardo dal sapore di cielo, rendevala persona libera e disponibile al confronto. Ormai è sera e la luna fa capolino dietro le nuvolespecchiandosi nel fiume che scorre a poca distan-za. D’improvviso mi sovviene un’immagine: donElio seduto accanto a me nella veranda della suacasetta in campagna ad Ostuni, in serena contem-plazione del paesaggio campestre e delle sue me-raviglie discrete, stupito delle bellezze ricche disemplicità che il panorama offriva: gli occhi comequelli di un bambino estasiato e la bocca, in sinto-nia col cuore, protesa alla lode del buon Dio. Chis-sà cosa avrebbe detto ora? Come avrebbe com-mentato lo scenario delle colline e delle montagnealbanesi? Certamente lo stupore avrebbe inondatoil suo viso trasfigurando di gioia i suoi eventualiospiti.Don Elio è stato un padre amorevole, un fratello ge-neroso e solidale, un credente ardente di lode per ilsuo Signore, quel Signore della vita che da lui in-contrato sulle strade della storia attraverso le tantefatiche affrontate, i numerosi volti di persone che af-follavano il suo cuore sacerdotale, le diverse situa-zioni di vita pastorale da lui vissute sempre nella di-mensione del servizio.I pensieri corrono nel silenzio della sera e suor An-nassunta mi riporta al racconto, al momenti del suofunerale: quanta gente, che silenzio orante. Tutti,raccolti e commossi eravamo lì per salutarlo, orfanidel suo abbraccio benedicente. Mentre il feretrostava per allontanarsi ecco il grido di un povero,uno dei tanti aiutati da don Elio con discreta gene-rosità: “Ho perso mio padre!”. A lui fece subito se-guito l’esplosione spontanea della folla che in unapplauso prolungato sigillava la verità depositatanel cuore di ciascuno: tutti avevamo perso un pa-dre. Le lacrime solcano il viso senza chiedere il permes-so, il ricordo è vivo e il cuore non trattiene la com-mozione. E’ vero, con don Elio anche noi due abbia-mo perso un padre anche se, animati dalla fede,sappiamo di aver guadagnato un intercessore. Ormai è notte e terminiamo il nostro raccontarci inun silenzio denso e profondo, guardando il cielo co-stellato di stelle. Suor Annassunta me ne additauna, è più brillante delle altre, . . .forse è don Elioche da lassù, sorridendo, ci sta strizzando l’occhio.

DON GIUSEPPE SATRIANOSUOR ANNASSUNTA GUERINI

Don Elio AntelmiDieci anni fa, il 17 agosto 2003, tra lo sgomento generale raggiungeva la "gloria del cielo"

il Vicario Generale dell'Arcidiocesi Brindisi-Ostuni Mons. Don Elio ANTELMI. LO SCUDO, insieme alla sorella Mimina ed al cognato Peppino e con la collaborazione dell'attuale Vicario Generale Mons. don Giuseppe Satriano, del Delegato

dell'Arcivescovo Mons. Angelo Ciccarese, del Dott. Bruno Mitrugno e della prof.ssa Lucia Marseglia, hanno voluto ricordare il decennale della morte.

CARO DON ELIO

UNA STELLA IN CIELODon Elio: un fratello da ricordare e raccontare

Don Elio: il sorriso e la misericordia di Dio

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22001133 CCIITTTTàà

100 DI QUESTIESAMI

Sono 32 gli studenti che hanno ottenuto 100 ocon 100 e lode dagli esami di maturità delle

scuole ostunesi; molti di loro hanno collaboratocon articoli, interventi e poesie al nostro giornale,e di questo siamo onorati ed orgogliosi. Sonousciti con 100 e lode dal Classico Dario Romano,Martina Carpani, Giulia Siciliano, Martino Zito, Mi-rella Moro e Giuseppe Prete; con 100 si sono di-plomati Vita D’Amico, Tommaso Nisi, Angelo Su-ma, Federica Casula, Donato Marzullo, GiovanniClemente Monna, Giuseppe Legrottaglie, SaraRubino, Marco Zurlo, Mara Francioso, AngeloMarrazzo; allo Scientifico diploma con lode a Da-vide Sampietro ed a Marta Tomaselli, con 100 a aFederico Roma, Giuseppe Menga, Giulio Tanza-rella, Angelo Milone, Francesco Camposeo, Lu-crezia Uggenti; Al Geometra 100 e lode per Mari-ka Grassi, 100 per Francesco Carrone e NicoRuggiero; 100 a Marco Urso (Perito turismo) e, alCommerciale, per Milena Iaia e Maria MarikaPunzi; infine, all’Agrario, 100 e lode per Fabio Pe-pe. A tutti questi giovani meritevoli i migliori augu-ri per un grande futuro dal nostro giornale.

LLLLaaaa uuuurrrr eeeeaaaaIl 17 luglio 2013, nell’Università Cattolica delSacro Cuore di Roma, ha conseguito la laurea inMedicina e Chirurgia con 110/110 e lode,

NICOLA LEUZZIdiscutendo la tesi in Oncologia oculare: «Carat-teristiche ecografiche nel Yollow-up di pazientisottoposti a brachiterapia per melanoma uvea-le».Relatrice: Chiar.ma Prof.ssa M.A. BlasiI genitori Vito e Marisa, i fratelli Miriam e An-drea, i nonni Decimo e Palma, Giuseppe e Anna,gli zii e i cugini partecipano il lieto evento a pa-renti e amici ed augurano al neo-dottore un bril-lante avvenire.

Si chiamava Caffettando e fu trasmesso dall’emit-tente ostunese Tele Radio Città Bianca.Oggi la fondazione che porta il nome Ulivo d’Argen-to in memoria del premio, con la collaborazione del-l’amministrazione comunale e degli Amici della Bi-blioteca Diocesana “R. Ferrigno” e della Banca diCredito Cooperativo, ha voluto ricordare l’impegnoprofuso da questo illustre cittadino per la propria cit-tà, organizzando una riedizione di quella straordina-ria manifestazione. Ad essere insigniti del premionon più personalità dello spettacolo, dell’economia,dello sport e della cultura, come nelle due edizionidegli anni ’70. Un’inversione di rotta ha individuato ivincitori del premio in quelle personalità locali, cheattraverso il proprio lavoro e le proprie scoperte por-tano il nome della nostra città nel mondo, facendo-lo conoscere e comunicando la cultura dell’amoreper la propria terra con la bellezza ieratica dei suoiolivi, la cultura dell’apertura al mondo con i nostrivalori, con la nostra capacità di accoglienza e dicondivisione come si è espressa Teresa Legrotta-glie, presidente dell’associazione Amici della Biblio-teca Diocesa in un intervento di apertura. Altri con-tributi giunti dal sindaco avv. Tanzarella, da ToninoSaponaro legato da una profonda e sincera amici-zia a Peppino e dal dott. Fulvio Fornaro, hanno de-lineato con sfumature diverse un ritratto completo diqueso personaggio. Il sindaco ha ricordato comel’intitolazione del tratto stradale successivo a viaFrancesco Vitale alla memoria di Peppino Orlandonel 2008 ha rappresentato la testimonianza profon-da, di un legame indelebile fissato dalla città e rinvi-gorito quotidianamente da questo segno. Ha poisottolineato la passione e il sentimento che distin-guevano le iniziative proposte da Peppino, elemen-ti che imprimevano il carattere della stabilità e delladurata pur nella precarietà delle risorse finanziare afronte dell’effimero e dell’aleatorietà legate allescelte dettate dalla visibilità del momento. Sonoproprio le persone come Peppino che fanno la for-tuna di una comunità ha soggiunto il sindaco … pro-ponendo idee innovatrici e anticipatorie…ha reso atutti noi…un grande dono e il nostro compito per ri-spettarne la memoria deve consistere nella conser-vazione di quello che ci è stato tramandato, tutelan-do le bellezze, il nostro ambiente, i nostri beni cul-turali… Noi così onoriamo la memoria di Peppino

Orlando e serviamo insieme a lui il bene di questacittà. Un altro video curato da Tonino Saponaro, di-rettore della storica emittente locale Tele Radio Cit-tà Bianca, al quale va il merito di aver registrato laserata con il suo staff televisivo, ha offerto un altroprofilo di questo straordinario personaggio che haamato e sofferto per la sua terra. Ha ricordato il de-siderio di Peppino di rinnovare e svecchiare i tradi-zionali apparati della comunicazione, escogitandoqualcosa che non è stato capito a fondo e quindi so-stenuto come avrebbe meritato. Come protagonistadi Caffettando, Tonino Saponaro ha rievocato lagrande capacità affabulatoria di Peppino, il pregio dimantenere sempre alto il livello di attenzione duran-te quelle maratone televisive, l’indubbia versatilitànel mutare registro linguistico, mettendo i diversiospiti a proprio agio nella discussione, facendolisentire tutti importanti. Il dott. Fulvio Fornaro, amicopersonale di Peppino Orlando ha rievocato gli annieroici dei premi del Consorzio interprovinciale conl’ultima edizione del 1990 nello splendido scenariodi Villa Cenci a Cisternino. Peppino era amico di tut-ti aveva l’incredibile dono di suscitare una simpatiasincera e spontanea nelle persone che conosceva,conquistando la loro fiducia e amicizia di giorno siintratteneva con il sarto e la sera con la grande at-trice. Aveva intuito anche come talent scout e tra isuoi invitati a Villa Cenci figuravano personaggi al-l’epoca sconosciuti ma oggi volti noti al grandepubblico come Tata (Antonio Stornaiolo) e Toti (Emi-lio Solfrizzi), Gianni Ippolito e altri. Un omaggio aPeppino, campione dell’ostunesità è stato anche re-so da indiscussi autori e interpreti musicali della no-stra città, Piero Rapanà e Rosario Bruno che hannointonato celebri canzoni ostunesi e da Antonella Ca-vallo al piano che con il violoncellista Vito Amatulli econ la cantante Angela Garzia ha scandito i mo-menti più significativi della serata. Momento clou della manifestazione la consegna delpremio, un ramoscello d’olivo in argento. Le prof.Baccaro, D'Amore e Melpignani hanno letto duepoesie di Peppino Orlando e le motivazioni del pre-mio. I riconoscimenti sono andati a: Maria Rendina,epatologa componente dell’Associazione Italianaper lo studio del fegato, dirigente medico del Policli-nico di Bari per essersi imposta nel campo dellescienze con una ricerca di risonanza mondiale pre-sentando a Boston lo studio con cui ha individuatouna cura per l’epatita C che riduce in modo signifi-cativo la mortalità nei trapiantati di fegato; don Nino

Minetti sacerdote, Superiore Generale Emerito perl’opera Don Guanella, oggi Superiore della Provin-cia romana San Giuseppe, partito dalla nostra cittàsi è aperto con cuore missionario al mondo interooffrendo ai giovani di ogni condizioni servizi educa-tivi di altissimo livello ha affrontato con notevole im-pegno problemi di dialogo interculturale in Ghana,Nuovo Congo, India, Columbia, Messico, Guatema-la; Francesco Zurlo, professore associato di dise-gno industriale, responsabile dell’area ricerca deldipartimento di design del Politecnico di Milano, di-rettore di master internazionale in design. Con il suolavoro in molteplici settori presso Università e centridi ricerca e di didattica in Sud America, in Europa,in Giappone e in Cina tende a innovare prodotti eservizi di design proponendo una crescita sostenibi-le; Donato Coppola, docente di Paletnologia del-l’Università Aldo Moro di Bari e della sede di Taran-to Nel 1991 dopo anni di ricerca ha portato a termi-ne una scoperta di eccezionale rilevanza mondialeNella grotta di Santa Maria di Agnano alle falde delmonte di Ostuni ha ritrovato lo scheletro intatto del-la donna di Ostuni morta venticinquemila anni fa edel bimbo che portava in grembo. Studia i primi lin-guaggi grafici simbolici europei del Paleolitico; infi-ne, Antonella Cavallo impegnata in tournèe inRussia, Turchia, Grecia, Cina, primo violino delquartetto d’archi Art Sing Quartet ha scoperto e ap-profondito lo studio sul maestro Marco Falgheri mu-sicista e compositore ostunese di fine 800. Titolaredi Arteorema progetta e orgnizza eventi musicali eculturali Direttore artistico dell’Art festival ostuneseNel 2012 ha fondato l’orchestra sinfonica di archicittà di Ostuni di cui è direttore stabile. Si dedica at-tualmente alla musica delle piante. Sono stati chia-mati a consegnare i premi il sindaco avv. DomenicoTanzarella, il prof. Francesco Moro, in sostituzionedel dott. Francesco Zaccaria, presidente della Ban-ca di Credito Cooperativo e i fratelli di Peppino: Ni-cola, Paolo e Lia, ricevendoli dalle mani di Pierluigie di Roberta, figli di Nicola e di Vittoria e di Maria-paola figlie di Paolo Orlando. Brevi parole di ringra-ziamento da parte dei vincitori hanno concluso unamemorabile serata.L'associazione organizzatrice ringrazia il fotografoSalvatore Valente e gli sponsor Banca di CreditoCooperativo, Ottica Nacci, Cityper, Fratelli Fiorini,Benetton, Sisley, Gioielleria Pasquale Pignatelli,Premier Immobiliare, Sud Imaging.

ENZA AURISICCHIO

(segue da pag. 1)Una serata per ricordare Peppino Orlando

Ilrapporto annuale di Legambiente sulle c.d.ecomafie delinea una situazione di particola-

re gravità: 34.120 reati accertati, 28.132 personedenunciate, 8.286 sequestri effettuati, per un gi-ro di affari di 16,7 miliardi di euro gestito da 302clan. Il 45,7% dei reati accertati è concentratonelle quattro regioni storicamente caratterizzateda una presenza “mafiosa”: Campania, Sicilia,Calabria e Puglia. Che posto occupa la nostraregione nelle statistiche del’ille-galità ambientale?Nella classifica generale illustratanel rapporto Ecomafia 2012, laPuglia rimane stabile al quarto po-sto tra le regioni italiane, con3.331 infrazioni accertate, 3.251persone denunciate, 28 arrestatee 1.303 sequestri effettuati. Perquanto riguarda, in particolare, ilciclo illegale dei rifiuti, la Pugliaoccupa stabilmente la terza posi-zione, con un significativo aumen-to degli illeciti (+24%), mentre con riferimento al c.d.racket degli animali ci troviamo, addirittura, al se-condo posto sul podio dell’illegalità nazionale, con938 infrazioni accertate, 907 persone denunciatee 411 sequestri effettuati. Nella classifica provincia-le dell’ecomafia, invece, troviamo ben due provincepugliesi: Bari al 5° posto e Foggia all’8° posto, ri-spettivamente con 1.037 e 826 infrazioni accertate.Negli ultimi anni la trasformazione del fenome-no della criminalità organizzata in fenomeno im-prenditoriale ha determinato il passaggio dauna fase di mera violenza e di accumulazionedel capitale ad una di gestione più razionale deiproventi illeciti, con un conseguente sposta-mento degli interessi verso nuovi settori del-l’economia. Il traffico internazionale di rifiuti, inquest’ottica, rappresenta una delle attività piùlucrose per le organizzazioni criminali e la glo-balizzazione ha contribuito a favorire rapporticommerciali transnazionali illeciti. Che ruolo hala nostra regione in questo scenario?La Puglia rappresenta un’importante base logisticaper questo tipo di traffici. Particolarmente interessa-ti dal fenomeno sono gli scali portuali di Bari e Ta-ranto, in cui approdano rifiuti spediti nel Sud Est

asiatico, costituiti principalmente da cascami digomma e pneumatici fuori uso, materiale tessile,materiale plastico di scarto, carta da macero, rotta-mi ferrosi e rifiuti elettrici ed elettronici. L’attività di indagine, in questo settore è partico-larmente complessa. Quali sono state inchiestepiù importanti negli ultimi anni?Dal 2002 ad oggi nel tewrritorio della regione sonostate condotte ben 42 inchieste riguardanti le attivi-

tà organizzate per il trafficoillecito dei rifiuti, vale a direil 19,4% circa del totale na-zionale. Per quanto riguar-da la nostra provincia, nelmese di ottobre dello scorsoanno i carabinieri del Nu-cleo Operativo Ecologico(N.O.E.), coordinati dalla Di-rezione Distrettuale Antima-fia di Lecce, nel corso del-l’operazione Cenerentola,hanno fatto emergere un

presunto traffico illecito di ceneri industriali, classifi-cate come rifiuti speciali, illecitamente smaltite indue cave, in assenza delle prescritte autorizzazionidi legge. Ricordo anche l’operazione Alba Verdeche ha portato al sequestro, in provincia di Bari, dicinque aree adibite a discariche abusive (per unasuperficie totale di 80.000 metri quadrati) nelle qua-li sarebbero state scaricate circa 190.000 tonnella-te di rifiuti. Negli ultimi anni in Puglia sono state condottealcune importanti indagini anche nel campo del-le energie rinnovabili (con particolare riferimen-to al settore del fotovoltaico) per reprimere le in-filtrazioni mafiose e le frequenti truffe miliona-rie. Potremo mai parlare di energia “pulita” nelnostro territorio? Non credo, l’obiettivo comunitario assegna all’Italiail compito di raggiungere una copertura del 17% deiconsumi finali con energia da fonti rinnovabili entroil 2020. E questo significa tanti soldi.Lo sviluppo dell’eolico e del fotovoltaico procede inquesta direzione grazie anche al sistema degli in-centivi (in Italia sono nettamente superiori alla me-dia europea) costituiti dai certificati verdi e dalla ta-riffa onnicomprensiva. La produzione da fonte eoli-

ca ha raggiunto i 6 terawattora (TWh) nel 2008 con-centrandosi quasi esclusivamente nelle regioni me-ridionali, che contribuiscono alla produzione nazio-nale con più del 98%. Il 27% del contributo vienedalla Puglia.L’appetibilità economica del settore è dimostratadalla presenza di grandi operatori del mercato, co-me multinazionali, fondi di investimento italiani estranieri e miriadi di società costituite ad hoc. Il pe-ricolo è costituito dall’insorgere di pratiche finanzia-rie opache e controverse e dalle infiltrazioni di unacriminalità organizzata capace di sfruttare sia l’in-credibile confusione normativa rispetto all’iter bur-cratico di approvazione dei progetti sia la generalemancanza di controlli.Fino al 2008 le mire della criminalità organizzataerano indirizzate all’energia eolica ma da qualcheanno a questa parte è quella fotovoltaica ad attirar-le. Le mafie sono attratte non solo dagli incentivi maanche dalla compravendita dei terreni, dal riciclag-gio di denaro sporco negli impianti, dalla manodo-pera illegale da utilizzare nei campi e perfino dalsuccessivo smaltimento. Un caso emblematico èquello della Puglia, regione invasa da impreseesterne, con soci e capitali spesso nascosti in ano-nime finanziarie straniere e per questo piccole so-cietà grazie all’attività di solerti intermediari, gli or-mai noti sviluppatori, lavorano al fine di ottenere leautorizzazioni necessarie alla costruzione dell’im-pianto per poi vendere il tutto al miglior acquirente.Nelle acquisizioni risaltaun altro aspetto impor-tante, dei 137 progettipresentati, 126 autoriz-zazioni sono state ri-chieste in DIA (Dichiara-zione d’Inizio Attività)per progetti di piccoledimensioni (meno di unmegawatt) quindi coniter di autorizzazione piùrapido. Il meccanismoche spinge le imprese afare richiesta in DIA civiene suggerito daquanto avvenuto a SanDonaci (provincia di

Brindisi) dove sono finiti sotto sequestro cinque pro-getti. Le ditte avevano presentato richiesta di auto-rizzazione per l’istallazione di cinque impianti foto-voltaici contigui da un megawatt l’uno, ma in realtàavevano realizzato un unico mega-impianto senzasoluzione di continuità, secondo la Procura della Re-pubblica “completamente abusivo”. Possiamo affermare che i casi di infiltrazione crimi-nale, sia nell’eolico che nel fotovoltaico, hanno di-versi punti in comune. Il sistema cambia a secondadella struttura dell’organizzazione criminale e delsuo radicamento nel territorio ma si ripetono le dina-miche di corruzione e clientelismo al fine di pilotarel’iter burocratico e i finanziamenti dei progetti. Inol-tre, è ricorrente la presenza di una figura che mano-vra i meccanismi del sistema sconfinando nell’ille-galità.

ECOMAFIA 2013Intervista al presidente del circolo Legambiente “Elaia”, Arch. Carmine Specchia

a cura di Gianmichele Pavone

MMMMaaaatttt rrrr iiiimmmmoooonnnniiii ooooRosario ed Isa Santoro, Salvatore e RosariaGrassi annunciano il matrimonio dei loro figli

VINCENZO SANTORO eAZZURRA GRASSI

che sarà celebrato nella Chiesa del Sacro Cuoredi Gesù di Santa Cesarea Terme alle 17 di saba-to 17 agosto. Agli sposi ed ai loro genitori i piùsinceri auguri anche dalla nostra Redazione.

NNNNOOOOZZZZZZZZEEEE DDDD’’’’OOOORRRROOOOIl giorno 12 agosto 2013 nella parroc-chia Santa Maria degli Angeli, il par-roco Don Domenico Melpignano cele-brerà la cerimonia per il 50° anno dimatrimonio dei coniugi

MIMINA LORUSSO e TONINO LA CENTRATestimomi le figlie Vittoria e Isabellacon i rispettivi mariti Michele e Rosa-rio ed i nipoti Giovanni, Francesco eGiulia Maria. Gli amici della Redazione formulano all’amico e collaboratore Tonino e a sua mogliei migliori auguri per una ancora più lunga vita insieme.

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22001133Speciale

Lamarina denominazione storica indicante quel-la porzione del territorio ostunese che dalle

pendici collinari si estende fino al litorale adriatico,contempla numerose contrade designate con agio-nimi riferiti a cappelle e siti legati a devozioni dellequali attualmente rimangono poche testimonianze. Iniziamo da oriente dove lungo il confine con il terri-torio di Carovigno s’incontra la contrada Sant’An-drea. Prende il nome da un’antica cappella dettaSant’Andrea de Conculo (A.S.B., Scritture dei feudie delle Università, Serie I, istrumenti e liti, B.6, fasc.8, c. 51 e c. 89) a cui era associato un beneficio fon-dato dalla famiglia Cacchioli nella chiesa dell’An-nunziata, successivamente trasferito in Cattedrale.In sostituzione di questa chiesa fu eretto, probabil-mente nel XVII, un nuovo edificio di culto oggi pros-simo l’omonima masseria, come si è già riferito nelnumero di novembre del 2007 di questo periodico.Sebbene l’onomastica ufficiale delle contrade ostu-nesi contempli solo Santa Lucia lungo la provincia-le per Martina Franca, nel linguaggio corrente si èsoliti indicare con il medesimo toponimo anche unanota località balnerare, designata anticamente conil più generico Lamasantula, attestato già nel 1308( L. ROMA, Le pergamenae…p.98). La devozioneper la santa siracusana era praticata in una grottascavata nella lama sfociante nella spiaggia di CostaMerlata, con tracce ancora evidenti di una raffigura-zione bizantineggiante del XIII secolo.A poche centinaia di metri da Lamasanta si svilup-pa la contrada Santa Maria della Strada. Nulla è ri-masto della chiesa medievale che sorgeva in pros-simità della via Traiana, nobilitata da un’epigrafe inlatino con memoria del vescovo Giovanni Mammun-ni (1140-1160) così come riporta Ludovico Pepe(Memorie storico-diplomatiche…op. cit. p. 12).Qualche chilometro oltre Santa Maria della Stradala contrada Santa Toce si riconosce nei terreni do-ve sorge una masseria ottocentesca affiancata dauna torre cinquecentesca. Difficile risalire al termineprimitivo di questa contrada, probabilmente diverso,dal momento che nel santorale romano non si evin-cono corrispondenze onomastiche riguardanti unsanto o una santa Toce. Future indagini potranno ri-velare la vera natura di questo toponimo che com-pare negli atti ufficiali dal 1737 (A.S.B., Catasto an-tico, vol. II, p.1484). Più agevole l’interpretazione diSan Crisimale conferita alla contrada compresa traAlbero Dolce e Abbadia. La crasi tra i due nomi Co-simo e Damiano ha generato il primitivo toponimoSan Cusmano, così come si riscontra nella docu-mentazione storica sin dal 1337 (P.F. PALUMBO, Idocumenti…p. 174) forse derivante dal culto per isanti medici praticato in una grotta, successivamen-te trasformata in un trappeto. Nelle vicinanze dellanota cappellina eretta in corrispondenza dell’in-crocio tra la via Traiana e la provinciale per Villano-va, inizia il percorso lama Mangiamuso anticamen-te detta lama di San Vito probabilmente per la pre-senza di un luogo di culto dedicato a questo santoda individuarsi in una delle grotte della lama, deco-rata da una teoria di santi affrescati nel XIII secolo,dei quali attualmente è riconoscibile solo San Nico-la.Risalendo dal citato quadrivio verso la città biancasul lato destro dopo poche centinaia di metri siestende la contrada Santa Varva. Nessuna attinen-za con la barba, come si potrebbe pensare per l’al-ternanza delle labiali v e b. A questo fenomeno fo-netico si è aggiunta la caduta dell’ultima sillaba percui si è generato dal nome Barbara inizialmenteVarvara, da cui è scaturito Varva. I terreni rientra-vano tra i beni appartenenti al patrimonio fondiario

del beneficio di Santa Barbara, annesso ad unacappella medioevale localizzata nel centro storicotra le vie Pergola e Agrippino Rossetti. La zona delcimitero è tradizionalmente nota come Sande La-riènze in virtù della chiesa dedicata al santo martirecristiano ricostruita alla fine del XVI secolo sui restidi una precedente cappella medioevale. Le vicendestoriche di questo luogo di culto al quale era legata,sin dal 1463 una fiera estiva che si protraeva perdieci giorni a partire dal 10 agosto, spostata succes-sivamente alla fine del mese in relazione ai festeg-giamenti per Sant’Oronzo, sono state pubblicate nelnumero di novembre dello Scudo del 2005. Ci trasferiamo ora dalla zona del cimitero verso lependici del Monte Urselli. Qui l’indicatore stradaledel 1979 edito da Schena (p. 75) riporta Santafara(cava Zaccaria), lemma mancante dalla compilazio-ne del 2000 realizzata dal dott. E. Clemente sullabase delle mappe catastali e delle carte IGM. Comesi è detto per Santa Toce spiegazioni più coerentiscaturiranno da future ricerche storiche. Insistevainvece in quest’area sin dal 1308 (L.ROMA, Le per-gamene…p. 98) la località Santa Candida elemen-to significativo del paesaggio agrario ancora nel ca-tasto del 1608 (A.S.B., Catasto antico, c. 506). Ilcompianto don Luigi Roma così scrive prende la de-nominazione da un’antichissima chiesa-cripta dedi-cata alla santa. Questa grotta ha dato numerosi ma-teriali paleocristiani in ceramica del III secolo dopoCristo (IDEM, p. 100). Agnano, contrada contermi-ne viene spesso preceduta nei documenti storicidall’agionimo Santa Maria di Agnano con riferimen-to alla grotta dove è stato rinvenuto lo scheletro diOstuni 1, la madre di Ostuni. A qualche chilometrodi distanza si estende la contrada Sant’Alpino notaanche nelle varianti Sant’Arpino, San Alpino. Quasicertamente deriva da un antroponimo, ovvero dal-

l’assimilazione nella toponomastica locale del co-gnome Arpino proprio di un proprietario o di un con-duttore. La verifica di tale ipotesi deriverà dall’ap-profondimento delle indagini documentarie. La con-trada si forma, probabilmente nel XIX secolo, in se-guito allo smembramento del grande latifondo dellamasseria Montalbano.

Oltrepassando la statale 16, in direzione della di-smessa stazione ferroviaria di Fontevecchia, oggiCasa del Parco delle Dune Costiere, si incontra lacontrada Santuri. Tale toponimo sostituisce nel cor-so del XVI secolo il medioevale macchia delle can-ne attestato in alcuni documenti concernenti renditedel vescovo (L. ROMA, Le pergamene… p. 87 e p.129). L’etimologia di questo nome potrebbe ricer-carsi nel titolo di un’antica chiesa dedicata a SanSalvatore citata in una donazione di terreni nel 1275da parte del sacerdote Lupone. L’atto trascritto dadon Luigi Roma riporta: item medietas unius tarpetimei siti in eodem loco…item terre que sunt in eo-dem loco, iuxta terras ecclesie Sancti Salvatoris exuna parte, ex alia juxta pratrum theotonicorum equi-tum. Item tota pars terrarum mearum sistentium inloco maclarum de cannis…(dono metà di un miotrappeto sito nello stesso luogo – precedentementeè menzionata Lamavuglia - …ancora terre che so-no nello stesso luogo, vicino le terre della chiesa diSan Salvatore da una parte e dall’altra vicino il pra-to dei Cavalieri Teutonici. Ancora tutta la mia partedi terra esistente in località macchia delle canne).Questa cappella dedicata a San Salvatore ubicataalla marina va distinta dall’omonimo edificio eccle-siastico della selva che si accresce dell’informazio-ne aggiuntiva de Pecorara per non generare confu-sioni. La chiesa di San Salvatore de Pecorara, an-nessa ad un monastero benedettino che sorgeva inValle d’Itria, contrassegnava una delle terre difesalidella città di Ostuni unitamente a Figazzano e

Chiobbica. I vasti latifondi della fondazione mona-stica erano tutti localizzati in un ampio circuito con-finante con il territorio di Cisternino (M.A. MORO,Le tre difese feudali di Ostuni, in Riflessioni Umane-simo della Pietra, 1995, pp.80-81). I toponimi ricor-dati nel documento del 1275 si riferiscono, al con-trario, a terreni prossimi al litorale: Lamavuglia oggi

nota come Lama Torre Bianca, il prato dei Cavalie-ri Teutonici ovvero i terreni retrodunali di Fiume Mo-relli, antico possesso dell’ordine cavalleresco di S.Maria dei Teutonici (si legga Fiume Morelli nel nu-mero di aprile del 2012 di questo periodico) e mac-chia delle canne vale a dire l’odierna Santuri. La ci-tazione di un frantoio, inoltre, conferma l’apparte-nenza del toponimo ad un’area della pianura olive-tata ostunese. Dal genitivo latino Sancti Salvatorisper crasi verificatasi tra le sillabe terminali e le pri-me due iniziali può essersi prodotto Sancturi. Si po-trebbe anche pensare ad un diminutivo di Salvatoreche nel dialetto ostunese contempla le varianti Tori-no e Totore, così come nel siciliano si ha ha la for-ma Turi. Di questo luogo di culto, allo stato attualedegli studi sul territorio di Ostuni, non si hanno noti-zie né elementi utili per tentare una possibile loca-lizzazione. Rimane l’agionimo che si è imposto nellinguaggio popolare surclassando il medioevale fito-nimo macchia delle canne indicativo di una zonapaludosa con canneti. I beni dei Cavalieri Teutonici,ricordati nella donazione di Lupone, sono indicatinella documentazione storica successiva con l’agio-nimo San Leonardo in relazione all’abbazia madredi San Leonardo della Matina presso Siponto, cosìcome si è riferito nel paragrafo sui toponimi relativia termini agrari, pubblicati nell’ottobre del 2012 suquesto giornale. L’agionimo San Leonardo contras-segna attualmente la torre costiera che si erge ac-canto alla spiaggia del Pilone.

ORIGINI DELLE CONTRADE DI OSTUNI XI parte

GLI AGIONIMI DELLA MARINA di Enza Aurisicchio

Masseria Lamavuglia oggi Torre Bianca

Torre cinquecentesca di contrada Santa Toce

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AGOSTO11 ago ore 10.00 - FITNESS E MUSICA ON THEBEACH - Torre Pozzelle - marina di Ostuni11 ago ore 10.00 - RCBEACH 2013 - Musica inspiaggia, Diana Marina - Marina di Ostuni11 ago ore 17.00 - MERCATINO - Camerini - Mari-na di Ostuni11 ago ore 21.00 - UN’EMOZIONE CHIAMATA LI-BRO - XVII edizione 2013 - AnnaMaria Mori incontra Luca Bianchiniautore del libro:”Io che amo solo te -Chiostro San Francesco 11 ago ore 21.00 - APERITIVO INMUSICA - 3^ edizione, live music -Piazzetta Cattedrale 11 ago ore 21.00 - MALIKA AYANEin concerto - Foro boario11 ago - ZACAREDDE mercatinodell’antiquariato - Villa Comunale 12 ago ore 21.00 - MUSICA con gio-vani talenti - P.zza Beato GiovanniPaolo II12 ago ore 21.00 - MAMMA MIA -musical - Foro boario12 ago ore 22.00 - TAMBURELLISTI DI TORREPA-DULI in concerto - P.zza Libertà12 ago ore 21.00 - ANIME IN RASSEGNA - Ed.scolastico “Vitale” - Lab. Teatrale “L’Officina del so-le” Liceo Classico Ostuni13 ago ore 21.00 - TRIBUTO A FRANCO CALIFA-NO canzoni dell’artista interpretate da Franco Cosapresso il Circolo Tennis Ostuni13 ago ore 21.00 - SERATA PREMIO “PAGINE DIVITA” 4^ edizione, rassegna di ostunesi emeriti al“plurale femminile” a cura di Giampiera Quartulli eMasietta Palmisano - Chiostro San Francesco13 ago ore 21.30 - CINEMA IN LARGO STELLA14 ago ore 21.00 - PIZZICA E TARANTELLA Spet-tacolo con il gruppo folk “Lu Barcarulu” - CentroStorico 14 ago ore 21.00 - VIVI LA CONTRADA - seratedanzanti nelle contrade - C.da Grotte di Figazzano,St. prov.le Ostuni-Martina Franca14 ago ore 21.00 - PREMIO INTERNAZIONALE“TITO SCHIPA” 3^ edizione - Chiostro San France-sco 14 e 15 ago ore 18.00 - 1° SLALOM CITTA’ BIAN-CA manifestazione sportiva automobilistica - Areamercatale15 ago ore 18.00 - OPEN DAYS visita guidata e de-gustazione in Masseria Morrone - C.da Morrone,SS. 16 - Km.87515 ago ore 19.00 - “SAGRA VECCHI TEMPI OSTU-NI ANIMATA” 37ª edizione - V.le O. Quaranta 16 ago ore 17.00 - SCOPRI LA CITTÀ CON MAM-MA E PAPÀ visita guidata gratuita: prenotazionitel.328.101556816 ago ore 21.00 - VIVI LA CONTRADA - seratedanzanti nelle contrade C.da Specchiaruzzo, St.prov.le Ostuni-Martina Franca16 ago ore 21.00 - CONCERTO DI MUSICA LIRI-CA con il Soprano Maria Dragoni - Chiostro SanFrancesco 17 ago ore 19.30 - I SAPORI DEL FOLKLORE - 3^edizione Villa Comunale - Gruppo folk “Città diOstuni” e Ass.to Attività Produttive17 ago ore 21.00 - RIDENDO, RIDENDO PER TREspettacolo con orchestra dedicato a Totò, Trilussa eRenato Fucini - Chiostro San Francesco18 ago - ZACAREDDE mercatino dell’antiquariato -Villa Comunale18 ago ore 10.00 - RCBEACH 2013 Musica inspiaggia, Santa Lucia - Marina di Ostuni18 ago ore 17.00 - MERCATINO Camerini - Marinadi Ostuni18 ago ore 21.00 - FILM: “LA SECONDA NATURA”di M. Sannino - Chiostro San Francesco - LiceoClassico “A.Calamo” e Ist. It: Studi Filosofici di Na-poli

18 ago ore 21.00 - VIVI LA CONTRADA - seratedanzanti nelle contrade C.da San Salvatore, St.prov.le Ostuni-Martina Franca19 ago ore 18.00 - VIA CRUCIS PER IL SANTUA-RIO DI S. ORONZO Raduno presso la Parrocchiadi San Luigi19 ago ore 21.00 - CONCERTINO ROMANTICO inconcerto - Villanova

19 ago ore 21.00 - OMAGGIO AGLIANNI ‘80 concerto con i “VEGA 80” -Villa Comunale19 ago ore 21.30 - VENTO DI MAE-STRALE G. Albanese e Orchestra inconcerto - P.zza Libertà 20 ago ore 17.00 - I SANTUARI,LUOGHI DA SCOPRIRE visita gui-data, prenotazioni tel.328.1015568Edificio scolastico “Vitale” 20 ago ore 21.00 - OMAGGIO A RE-NATO ZERO concerto dellaband:”Non sono Zero” - ChiostroSan Francesco con Giovanni Gian-notti20 ago ore 21.30 - CINEMA IN LAR-

GO STELLA21 ago ore 21.00 - ANNALISA MINETTI in concertoingresso gratuito - Foro boario 21 ago ore 21.00 - PIZZICA E TARANTELLA Spet-tacolo con il gruppo folk “Città di Ostuni” - Centrostorico21 ago ore 21.00 - UN RACCONTO SCRITTO PERCASO spettacolo teatrale - Chiostro San Francesco21 ago ore 21.00 - VIVI IL CENTRO STORICO DINOTTE Visita guidata al centro storico (partecipa-zione gratuita) - Partenza da P.zza Libertà 21 ago ore 22.00 - MUSICA E PAROLE 2^ rasse-gna extrateatrale, con Caterina Costantini - L.goSpennati presso pub Gipas11122 ago ore 17.00 - SCOPRI LA CITTÀ CON MAM-MA E PAPÀ visita guidata gratuita: prenotazionitel.328.101556822 ago ore 18.00 - OPEN DAYS visita guidata e de-gustazione in Masseria Morrone - C.da Morrone,SS. 16 - Km.87522 ago ore 20.00 - LA QUADRIGLIA SVENTURATAC.da Pascarosa (strada Ostuni-Martina Franca)22 ago ore 21.00 - VIVI LA CONTRADA - seratedanzanti nelle contrade - C.da Galante, St. prov.leOstuni-Martina Franca Black e White - Ass.to al Tu-rismo22 ago ore 21.00 - GIOVEDI D’ESTATE - P.tta Cat-tedrale 22 ago ore 21.00 - VIAGGIO TRA LE PIU’ BELLEMELODIE DEL PASSATO concerto lirico - ChiostroSan Francesco 23 ago ore 16.00 - IN BICI PER MASSERIE ciclopasseggiata - visita guidata gratuita ai frantoi ipo-gei: info:3387679019 Partenza: Villa Comunale23 ago ore 20.00 - LITURGIA PENITENZIALE PERLA CITTÀ E IN PARTICOLARE PER I CAVALIERIDELLA CAVALCATA DI S. ORONZO - ParrocchiaMadonna del Pozzo 23 ago ore 21.00 - APERITIVO APERIPALACE2013 - Hotel OSTUNI PALACE e Ristorante SANFILIPPO - Corso Vittorio Emanuele II23 ago ore 21.30 - ARTSFESTIVAL 5^ edizione: “Lamusica italiana del novecento fino ad oggi” - MUSI-CA ITALIANA DA FILM con l’Orchestra Città diOstuni - P.zza Libertà 24 ago ore 20.00 - FESTE PATRONALI GRANCONCERTO BANDISTICO Città di Bisceglie - Piaz-za Libertà 25 ago - ZACAREDDE mercatino dell’antiquariato -Villa Comunale Ass.ne Zagaredde25 ago ore 10.00 - RCBEACH 2013 Musica inspiaggia, Pilone 25 ago ore 17.00 - MERCATINO Camerini - Marinadi Ostuni25 ago ore 20.00 - FESTE PATRONALI GRAN

CONCERTO LIRICO SINFONICO Città di Fraga-gnano - Piazza Libertà26 ago ore 10.00 - CONCELEBRAZIONE EUCARI-STICA PRESIEDUTA DALL’ARCIVESCOVOMONS. DOMENICO CALIANDRO - Basilica Mino-re-Concattedrale 26 ago ore 19.00 - FESTE PATRONALI Processio-ne e Cavalcata di Sant’Oronzo (percorso cittadino)partenza dalla Basilica Minore Concattedrale26 ago ore 20.00 - FESTE PATRONALI - CONCER-TO LIRICO SINFONICO Città di Lizzano - PiazzaLibertà 26 ago ore 24.00 - FESTE PATRONALI Fuochi pi-rotecnici - Foro boario 26 ago - ZACAREDDE mercatino dell’antiquariato -Villa Comunale27 ago ore 17.00 - I SANTUARI, LUOGHI DA SCO-PRIRE visita guidata: prenotazioni tel.328.1015568Edificio scolastico “Vitale”27 ago ore 19.00 - FESTE PATRONALI premiazio-ne dei cavalieri della “Cavalcata” -P.zza Italia27 ago ore 20.00 - FESTE PA-TRONALI - CONCERTO LIRICOSINFONICO ASSOCIAZIONEMUSICALE, Grecìa Salentina -Piazza Libertà27 ago ore 21.00 - FESTE PA-TRONALIMarcello Cirillo e DEMO MOR-SELLI Big Band in concerto, in-gresso gratuito - Foro boario 27 ago - ZACAREDDE mercatinodell’antiquariato - Villa Comunale 28 ago ore 20.00 - FESTE PA-TRONALI - GRANDE ORCHESTRA LIRICO SIN-FONICA Filarmonica Pugliese - Città di Spinazzola- Piazza Libertà 28 ago ore 22.00 - MUSICA E PAROLE 2^ rasse-gna extrateatrale, con A. Epifani - Scalinata G.T. Vi-tale, presso Riccardo Caffè29 ago ore 18.00 - OPEN DAYS visita guidata e de-gustazione in Masseria Morrone - C.da Morrone,SS. 16 –Km.87529 ago ore 21.00 - PIZZICA E TARANTELLA Spet-tacolo con il gruppo folk “La Stella” - Centro storico29 ago ore 21.00 - VIVI IL CENTRO STORICO DINOTTE Visita guidata al centro storico (partecipa-zione gratuita) - Partenza da P.zza Libertà (ChiesaS. Francesco)30 ago ore 21.00 - CONCERTINO ROMANTICO inconcerto - Villa Comunale 30 ago ore 21.00 - GIOVEDI D’ESTATE - Villanova 31 ago ore 21.00 - OSTUNI E IL SUO DIALETTO:SERATA D’ONORE 2^ edizione - Chiostro SanFrancesco - Lo Scudo, mensile cattolico di informa-zione

SETTEMBREDal 1 set ore 19.00 - PERSONALE DI PITTURA:DE RINALDIS-VALLETTA - Confraternita del Pur-gatorio - Orizzonti Arte1 set ore 10.00 - RCBEACH 2013 Musica in spiag-gia, Camerini 1 set ore 21.00 - ARTSFESTIVAL 5^ edizione: “Lamusica italiana del Novecento fino ad oggi” ARTSTRING QUARTET CON LA CLASSICA ITALIANAChiostro San Francesco - Arteorema e Ass.to al Tu-rismoDal 2 al 8 set - XXIX TROFEO CITTA’ DI OSTUNI -CIRCUITO VALLE D’ITRIA - 6° MEMORIAL AndreaFRANCESCHINI - torneo di tennis Open maschilee femminile presso il Circolo Tennis Ostuni

3 set ore 21.30 - CINEMA IN LARGO STELLA4 set ore 21.00 - PIZZICA E TARANTELLA Spetta-colo con il gruppo folk “Lu Barcarulu” - Centro Sto-rico 4 set ore 22.00 - MUSICA E PAROLE 2^ rassegnaextrateatrale con l’Ass.ne “Sipario Ostunese” - P.ttaCattedrale presso gelateria Borgo Antico4 set ore 21.00 - VIVI IL CENTRO STORICO DINOTTE Visita guidata al centro storico (partecipa-zione gratuita) - Partenza da P.zza Libertà (ChiesaS. Francesco) 5 set ore 18.00 - OPEN DAYS visita guidata e de-gustazione in Masseria Morrone - C.da Morrone,SS. 16 - Km.875Dal 6 all’ 8 set - “ATTRAVERSAMENTI” - Il festivaldelle terre al di la del mare: arte, incontri, cinema,food, musica - Piazza Libertà e centro storico -Ass.ne culturale Presentecontinuo e Ass.to al Turi-smo8 set - ZACAREDDE mercatino dell’antiquariato -Villa Comunale

11 set ore 22.00 - MUSICA E PAROLE 2^rassegna extrateatrale, con A. De FilippisPresso Contro Corrente - C.so Vitt. Ema-nueleDal 13 al 15 set - XXI° FESTIVAL INTER-NAZIONALE DEGLI ARTISTI DI STRADAPiazza Libertà e Centro storico Dal 14 set ore 19.00 - COLLETTIVA DIPITTURA: “FRATTURA SCOMPOSTA” -Confraternita del Purgatorio15 set ore 20.00 - 10ª Edizione ATTAC-CHI D’EPOCA - Corteo per le vie cittadine21 set ore 21.00 - “…SONO SOLO CAN-

ZONETTE”classici gospel e pop internazionali - Chiostro SanFrancesco - Ass.ne Corale Polifonica Valle d’Itria eAss.to al Turismo26 set ore 19.00 - FESTA DEI SS. MEDICI S. Mes-sa, spettacolo musicale e fuochi pirotecnici.

CINEMA SOTTO LE STELLEArena Cinema Roma - agosto - ore 20,15 e 22,15

10-11 - BENVENUTO PRESIDENTE! di RiccardoMilani con C. Bisio, K. Smutniak, B. Fiorello12 - TURBO Animazione (anteprima nazionale)13 - MONSTERS UNIVERSITY - Animazione (ante-prima nazionale)14 - LA MIGLIORE OFFERTA di Giuseppe Tornato-re con G. Rush, S. Hoeks, D. Sutherland16 - LA CUOCA DEL PRESIDENTE di ChristianVincent con C. Frot, J. D’Ormesson, H. Girardot17-18 - IL PRINCIPE ABUSIVO di e con A. Siani,C. De Sica, S. Felberbaum, S. Autieri19-20 - IL LATO POSITIVO di David O. Russell conB. Cooper, J. Lawrence, R. De Niro21-22 - UNA FAMIGLIA PERFETTA di Paolo Geno-vese con S. Castellitto, C. Gerini, M. Giallini, C.Crescentini23 - VIVA LA LIBERTÀ di Roberto Andò con T. Ser-villo, V. Mastandrea, V. B. Tedeschi24-25 - FAST & FURIOUS 6 di Justin Lin con V.Diesel, P. Walker, M. Rodriguez26-27 - MIELE di Valeria Golino con J. Trinca, C.Cecchi, L. De Rienzo, V. Marchioni28 - STOKER di Park Chan-wook con N. Kidman,M. Wasikowska, M. GoodeDal 29 - UNA NOTTE DA LEONI 3 di Todd Phillips con B.Cooper, E. Helms, Z. Galifianakis

L'esistenziale delle forme espressivePeppino Carella ha fatto dell'arte un gioco o

più spontaneamente ha giocato con l’arte econ le varie forme espressive che questa offre.Pittura, fotografia e scultura sono un unicumnel suo percorso di ricerca, volto tutto allasmaterializzazione del reale, alla frammenta-zione del naturale che culmina in una schema-tizzazione infantile e fortemente evocativa.L'uso di un colore acceso, brillante, talorasmaltato, unitamente alla semplificazione for-male, sembrano voler trasmettere ali'osserva-tore un senso di positività e di voglia di crearenuovi spazi esistenziali.Genuinità e sincerità sono il leit motiv di que-ste opere facilmente accessibili a chiunque perla propensione all'espressione chiara che si basa sulla freschezza e sulla vivacità di una prorompentecreatività.Un punto di forza della sua produzione pittorica è l’amore per la sua terra: Ostuni. Il suo candore, il suoapparente disordine architettonico e la sua aura di storicità permeano le sue visioni restituite sulla telacon l'immediatezza di un'istantanea, quasi fosse un viaggiatore che coglie in un attimo questo magicopaesaggio a cui l'artista è visceralmente legato.Un amore che si trasmette anche nei materiali impiegati, perché spesso di riciclo in una singolare formadi eco-arte che è un ennesimo gesto d'amore nei confronti del territorio. Le composizioni che ne scatu-riscono sono un originale forma tridimensionale che partendo da una schematizzazione di forme antro-pomorfe culminano in astratti assemblage metallici di forte impatto.Tra colore e forma, tra forma e materia, egli plasma le sue idee per comunicare una poliedricità di inte-ressi, che si fonda su una vita personale caratterizzata da molteplici esperienze in diversi settori artisti-co-culturali.La mostra dell’amico Peppino Carella prosegue fino al 31 agosto nei locali di corso Mazzini, 61.

PAOLO GOLIA

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22001133Attualità

Informa

UN BANCOMAT PER VILLANOVALaBanca di Credito Cooperativo di Ostuni ha un ruolo fonda-

mentale per il sostegno e la salvaguardia del nostro territorio.Presso la Sede di Ostuni in Largo Mons. I. Pignatelli, è disponibilegià da molto tempo l’Bancomat-Area Self (ATM multifunzione) in cuiè possibile, gratuitamente, 24h su 24h e 7 giorni su 7, non solo ese-guire le ordinarie operazioni di prelievo bancomat ma anche effet-tuare versamenti di assegni e denaro contante sul proprio contocorrente.Dal 4 luglio, inoltre, è stato attivato un nuovo bancomat-ATM pres-so la frazione di Villanova-Porto di Ostuni, che ne era rimasta privanegli ultimi due anni.Quest’anno l’Istituto bancario, raccogliendo l’appello dell’Ammini-strazione counale e di numerosi cittadini, ha deciso di investire nuo-vamente le proprie risorse sul territorio, fornendo un servizio indi-spensabile per la comunità di villeggianti e turisti, che potranno usu-fruire dell’impianto per tutta l’estate.

Venerdì 26 luglio il Foro Boario diOstuni ha ospitato l’evento di so-

lidarietà “La Puglia canta Ligabue”durante il quale si sono esibite lequattro tribute band ufficiali pugliesidel noto cantautore emiliano (Liberanos a malo, Condotto7, Liga 2.0 eSopravvissuti e Sopravviventi). L’evento è stato organizzato dallaneonata Associazione Culturale Mu-sicale “La Puglia canta Ligabue” conlo scopo di devolvere i fondi ricavatialla Fondazione Onlus “Tiziana Se-merano – Il cerchio della vita”, chepersegue esclusivamente fini di soli-darietà sociale nel settore dell’assi-stenza sociale e sociosanitaria.Nell’iniziativa, che si è svolta con ilpatrocinio della Regione Puglia, delComune di Ostuni, dei Giovani Im-prenditori Confindustria di Brindisi edella Casa della Musica di Ostuni, è stata coinvoltaanche l’Avis che ha regalato, come premio per i do-natori, il biglietto d’ingresso allo spettacolo.Ospite d’eccezione Marco Ligabue, fratello del cele-bre Luciano, che ha di recente intrapreso la carrieradi solista e si è esibito con uno dei suoi ultimi brani,“La differenza”. Allo stesso Marco, portavoce per l’occasione delfratello Luciano, ho rivolto alcune domande.Com’è noto, tuo fratello Luciano non è nuovo aquesti eventi di solidarietà. Con che spirito haaccolto questa iniziativa che adesso ha ancheuna eco nazionale in quanto presente su Liga-Channel e barMario, ossia sui siti internet trami-te i quali Luciano interagisce con i suoi fan?“Ovviamente Luciano è molto contento quando sicantano le sue canzoni e soprattutto quando le suecanzoni permettono di incassare qualche soldo infavore della solidarietà.”Quindi Luciano ha intenzione di proseguire lasua collaborazione con l’Associazione “La Pu-glia canta Ligabue”? Ha già in mente di realizza-re un nuovo progetto?“Questa è stata una prima iniziativa nata a livello lo-cale, ma accolta comunque molto bene da Luciano,anche se non è partita da lui. Naturalmente circauna collaborazione futura, dipenderà molto dalla vo-lontà dagli organizzatori locali.”Anche tu, come tuo fratello, vorrai dedicarti adiniziative di tal genere? Hai qualche progettopersonale?“Io sono già molto impegnato nel sociale! Ad esem-pio, nel video de “La differenza” si vede la magliettadella Croce Rossa per porre l’attenzione sul proble-ma del conflitto in Siria. Inoltre, ho realizzato un vi-

deo con il linguaggio dei segni per far arrivare allepersone non udenti l’emozione che dà un pezzomusicale. Ancora, parte del ricavato del mio discoandrà sempre alla Croce Rossa. Le iniziative socia-li e solidali sono al centro del mio interesse. Infatti ri-tengo che la musica sia una delle poche cose belleche riesce anche a catalizzare e a trasportare l’at-tenzione su temi sociali che altrimenti fanno fatica amettersi in luce e ad attirare l’attenzione della gen-te.”Tu sei un giovane. Ai giovani cosa dici per fa sìche si avvicinino maggiormente alla solidarietàsociale e siano più partecipativi? “Dare un consiglio ai giovani non è facile! Ciò che miviene da dire è che ognuno deve credere nelle pro-prie passioni. Io ho una filosofia di vita molto netta:vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. Il viaggio del-la vita è uno solo e se tutti lo riusciamo a vivere conpiù gentilezza, educazione, positività e voglia di stu-diare e credere in tutte lo cose che si fanno, si cre-sce e si vive in un contesto migliore.” Nella stessa occasione ho avuto modo di apprende-re dal consigliere Maurizio Flore (che assieme aMarco Esposito, membro dei Liga 2.0 e presidentede “La Puglia canta Ligabue”, ha organizzato l’even-to) che questa è stata solo la prima di tante altretappe. Infatti il consigliere ha dichiarato che “ci so-no ottime possibilità che questo evento, il cui cuoreè la beneficenza, diventi itinerante e già si sono in-dividuate alcune probabili location.”

“La Puglia canta Ligabue”per la solidarietà

Intervista a Marco Ligabue a cura di Giacomo Mindelli

Giorni addietro, verso la fine di luglio, ricevo latelefonata di un caro amico che non vedo da

almeno un anno. Si trasferì ancora adolescente, nelnord Italia con tutta la famiglia. “Motivi di lavoro”,disse all’epoca, trattenendo a stento le lacrime. È lavita (soprattutto per chi è nato al Sud…)! Comespesso accade, all’inizio ci si scrisse con una fre-quenza quasi giornaliera, che andò inevitabilmentecalando col trascorrere dei mesi, poi degli anni, finoa ridursi a qualche telefonata sporadica, così comesempre più rari divennero i ‘ritorni’ a Ostuni. Quasimai, però, è mancato alla festa in onore di san-t’Oronzo. Emigrare, lasciare il proprio paese d’origi-ne per lavoro o per altri motivi, comunque per mol-to tempo, comporta una serie di cambiamenti dovu-ti al distacco dalle persone care, dai luoghi, dalleabitudini che avevano contribuito a formare la pro-pria identità. Le ‘coordinate’, affettive e geografiche,cambiano costringendoci a ricostruire ex novo i rap-porti con le persone e i luoghi. Mai, come soprattut-to all’inizio, ci si sente così vulnerabili e fuori posto.Mai, come in quei momenti, ci si lascia prenderedalla nostalgia che, pur logorante, sembra esserel’unico modo per sopportare il distacco. Mai è comece l’aveva descritto il parente o l’amico che già ri-siedeva lì. Mai è come ce lo siamo ‘voluto’ immagi-nare. Luoghi e persone cari sono svaniti e ci sem-bra si sia dissolta con essi, anche una parte impor-tantissima di noi stessi: le nostre radici. Il timore diessere dimenticati (ma anche di dimenticare), raf-forza ancor più la sofferenza che, di solito, inizia adallentare la sua morsa dopo diversi mesi. Intanto,quando possibile, si torna: ci sono i genitori, i non-

ni, i parenti e gli amici, da cui ci si è dovuto separa-re. Il ’rito’ della riunificazione si ripete e la sensazio-ne è quella di essere tornati a un passato che, pa-radossalmente, sembra rinnovarsi a ogni ritorno.Sono giorni pieni, da vivere intensamente perchérappresentano una ‘ricarica’ delle risorse psichiche,una sorta di ‘disintossicazione’ intensiva dallostress, non paragonabile a una vacanza trascorsaaltrove. Il cibo è sicuramente più buono e genuino,anche se preparato con gli stessi ingredienti che sipossono trovare ovunque, ma si digerisce meglio esi dorme benissimo. Dopo qualche giorno si ripete-rà il triste momento del distacco, ma è d’obbligo as-sistere alla Cavalcata di sant’Oronzo, che non è so-lo un atto di devozione. Per i più grandi significa ri-vivere momenti indimenticabili della propria infan-zia. Il corteo di cavalli e cavalieri bardati a festa, isuono del piffero e del tamburo che lo precede, lafiera, le noccioline, le luminarie, la banda, i fuochid’artificio, tutto contribuisce a risvegliare quella par-te di noi che, fortunatamente, non diventa mai adul-ta. Una giusta dose di ‘sana fanciullezza’, che nonva confusa con l’infantilismo, è molto importanteper il nostro equilibrio psicologico: ci consente dinon prenderci sempre e troppo sul serio, aiutando-ci ad affrontare gli avvenimenti della vita con un’in-dispensabile dose di autoironia e di tranquilla spen-sieratezza. I ‘ritorni’ facilitano questa magia: ci ras-sicurano facendoci sentire ancora parte della ‘ter-ra’, delle nostre primitive origini. Bentornati.Per inviare domande: dott. Franco Sponziello [email protected] oppure direttamente al-la redazione de “Lo Scudo”.

A CAVALLO DEI RICORDIdel dott. Franco Sponziello

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Marco Ligabue e Giacomo Mindelli

Diverse sono le iniziative a tutela e salvaguardiadel bianco, colore che notoriamente contaddi-

stingue il nostro centro storico.Fra queste vi è “Adotta un vicolo o una piazza delcentro storico della tua città” promossa dal Comunedi Ostuni, cui ha aderito la sezione “Luca Palmisa-no” dell’Associazione Na-zionale della Polizia diStato. La suddetta asso-ciazione ha adottato il VicoPergola che, sabato 20 lu-glio, è stato completamentepulito e imbiancato grazieall’impegno dei soci Tom-maso Parisi, Angelo Scati-gna, Francesco D’Errico,Cosimo Denigris e PietroDenigris.“Così - dice il presidente dell’associazione, dott.Giuseppe Tommasi - il bianco di vico Pergola è tor-nato a risplendere come ai vecchi tempi”.

Altra iniziativa è quella promossa dall’Associazio-ne “Salviamo il Bianco” che ha realizzato anchedei braccialetti con la collaborazione di Luciana Del-le Donne, fondatrice di Officina Creativa (cooperati-va non a scopo di lucro per la quale lavorano le don-ne detenute nelle carceri di Trani e Lecce). Gli og-getti sono infatti “Made in carcere” e servono a dif-fondere la filosofia della “seconda opportunità” perle detenute e della “doppia vita” per i tessuti.La presentazione del materiale “Salviamo il bianco”avviene in un momento particolarmente importante:si è quasi conclusa la tinteggiatura della cinta mura-ria della città, grazie all’impegno di tutti coloro i qua-li hanno preso a cuore la questione nonchè al con-tributo dei proprietari delle abitazioni, oltre al contri-buto isituzionale del Comune (già stanziati 22milaeuro).Il ricavato del materiale distribuito servirà ad incre-mantare un fondo per la tutela e la difesa del bian-co .

Bianco ad Ostuni

Particolare di vicoPergola

Marco Ligabue è tornato nel Foro Boario di Ostu-ni, sabato 3 agosto, con un concerto gratuito perpromuovere il suo album d’esordio “Mare dentro”,in uscita il prossimo 10 settembre.

LIBRI, CHIAVI, SERRATURE E...Ilsuccesso di pubblico registrato nello scorso aprile dalla Mostra del Libro Antico, organizzata dagli Ami-

ci della Biblioteca Diocesana diretta dalla prof. Teresa Legrottaglie, ha convinto il gruppo a riproporrel’iniziativa nel mese di agosto arricchendola di contenuti e di materiale. Libri, chiavi, serrature e... sarà in-titolata l’esposizione che verrà inaugurata sabato 10 agosto alle h. 20 nella prestigiosa sede del salonedel Palazzo Vescovile sito in piazza Giovanni Paolo II (piazza Cattedrale), gentilmente messo a disposi-zione dall’Arcivescovo mons. Domenico Caliandro. Ai preziosi volumi già esibiti si uniranno un nuovo te-sto restaurato, cartoline d’epoca di una collezionista privata e chiavi e serrature antiche, meticolosamen-te sottratte all’oblio da Enrico Ciola. La mostra che sarà visitabile dal 10 al 18 agosto dalle ore 19 alle 23,sarà coronata da altre manifestazioni: la serata di lunedì 12 si esibiranno in piazza Cattedrale i giovanitalenti musicali della nostra città, mentre venerdì 17 agosto il prof. Emanuele Pace, docente di astrofisi-ca presso l’Università di Firenze, noto agli ostunesi per aver organizzato importanti eventi scientifici du-rante le trascorse estati, si intratterà con i presenti con una conversazione di carattere scientifico.

E.A.

“I sapori del Folklore” Festival di Canti, balli e prodotti tipici

Il17 Agosto 2013 alle ore 21.00, nella Villa Comunale di Ostu-ni, il Gruppo Folk “Città di Ostuni” con il patrocinio del Comu-

ne di Ostuni - Assessorato alle Attività Produttive, presenta laterza edizione de “I sapori del Folklore”, evento volto a promuo-vere le eccellenze agroalimentari tipiche del nostro territorio,ricco di storia e cultura, associando musica e gastronomia, ele-menti tradizionali che ben si sposano tra loro.Ricordando luoghi e tempi passati, le strade della Città Biancasi animeranno di magnifici esemplari di cavalli, di carrozze e ditraini d’epoca, che partiranno alle ore 20.00 da Piazza Falcone(alle spalle della Biblioteca Comunale), assieme ai gruppi fol-klorici. Il corteo si concluderà nella Villa Comunale dove si esi-biranno a turno, oltre al Gruppo Folk “Città di Ostuni”, il GruppoSbandieratori e Musici “I Carvinati” di Carovigno, i Gruppi Fol-clorici “La Morgia” (Pietracatella, Molise), “I Matesini” (Campo-chiaro, Molise), “La Voce dell’Etna” (Catania, Sicilia).Nell’occasione si potranno degustare i piatti della nostra tradi-

zione gastronomica: orecchiette, frise, pettole e puccetedde.

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22001133Chiesa

BENEDIZIONE DELLA FORNACE FATTA NELLA FORNACE

PRIMA DELLA BENEDIZIONE DEL FUOCO DAL LIBRO DEL PROFETA DANIELE (3, 46-90)

"E l'Angelo del Signore scese nella fornace con Da-niele (Dio Giudica), Azaria (Dio aiuta) e Misaele (chiè ciò che Dio è) e spinse fuori le fiamme dalla for-nace e fece soffiare nel mezzo della fornace quasiun vento di rugiada e la fiamma elevandosi nellafornace sino a 49 cubiti (25 metri), bruciò i ministridel Re Caldeo (Nabucodonosor), che si trovavanovicino ai giovani e alimentavano la fornace. Il fuoconon li toccò nemmeno, non fece loro del male, néprocuro tormenti; allora i tre quasi ad una sola vocelodavano, glorificavano, benedicevano Dio nella for-nace, dicendo: Benedetto sei tu Signore Dio dei no-stri padri e lodabile e glorioso nei secoli e benedet-to il nome della tua gloria, che è santo e degno di lo-de e glorioso nei secoli. Benedetto sei tu nel Tem-pio santo della tua gloria e lodabile e glorioso neisecoli. Benedetto sei tu sul trono del santo tuo re-gno e lodabile e glorioso nei secoli. Benedetto sei tucon lo scettro della tua divinità e lodabile e glorio-so nei secoli. Benedetto sei tu che sedendo sopra iCherubini guardi gli inferi e lodabile e glorioso neisecoli. Benedetto sei tu, checammini sulle ali dei venti e so-pra le onde del mare e lodabi-le e glorioso nei secoli. Bene-dicano te tutti gli Angeli, e iSanti tuoi e lodino e glorifichi-no te nei secoli. Benedicano tei Cieli, la Terra, il Mare, e tuttele cose che sono in essi e lodi-no e glorifichino te nei secoli.PreghiamoOnnipotente Eterno Dio, che altuo servo Mosé, apparisti nelroveto ardente (Es. 3,1-6) e ra-pisti in cielo EIia (2Re 2,10-14)di giorno in una colonna di nu-be e di notte in una colonna difuoco, per essere loro guida incammino da un luogo all'altro,accogli favorevolmente le no-stre invocazioni, affinché dal-l'alto della tua veniente grazia,ti degni di purificare, benediree santificare con immensa be-nedizione questa fornace tra-mite il servizio della nostra po-vertà; affinché emanata la tuabenedizione concessa, venga quanto più incontroalle nostre necessità, anche a gloria ed onore tuo.PreghiamoOnnipotente Eterno Dio, che per il tuo Figlio, man-dasti ai fedeli il fuoco del tuo splendore santificaquesto fuoco a vantaggio delle nostre necessità econcedi a noi che lo benediciamo in tuo nome e delSanto tuo Figlio e dello Spirito Santo, di essere in-fiammati di desiderio e sostenuti della tua grazia ce-leste; a perpetua gloria della tua grazia celeste, ten-diamo con le menti a proiettarci.PreghiamoOnnipotente sempre eterno Dio, che rinomato per latua estrema compassione consentisti di usare il linoe lavorare la lana e avesti cura per l'umano generedi abitare le case; ti chiediamo proteggi questa for-nace accesa e infondi sopra di essa la tua benedi-zione e fa in modo che queste pietre si trasforminoin ottima calce, per le tante persone che possanofelicemente servirsene.Dio ottimo e santissimo, che volesti che si erigesse-ro le pietre e che fossero rese lisce con la calce, eche in essa si conservassero tutti i precetti della tualegge; concedi a noi servi tuoi, che questa calce af-francata da ogni impedimento o avversità, abbia insorte quella perfezione, che noi imploriamo per latua gloria e per la nostra utilità.Benedici Dio questa fornace, in modo che nessunopossa resistere al suo fine e potere; Tu che coman-di al vento e al mare e ti obbediscono. Tu Signore,che volesti che fossimo legati a te per l'eccellentis-simo amore di tutte le virtù; concedici anche, chenon ci sia altro esito per questa fornace, che nonabbia fine, ma che funzioni in modo da poter esse-re utilizzata per qualunque costruzione desiderata.Si incensi la fornace con acqua benedetta in tutte lesue parti".Per secoli la lavorazione delle pietre cotte di calcenella fornace (carcara), resa possibile grazie allaperizia artigianale del fornaciaio, mestiere comples-so e pericoloso, ha costituito una voce importantedella nostra economia. La grande quantità di calceprodotta, era venduta per le strade di Ostuni sui car-retti dai carciaroli e trasportata su grossi traini sinoai paesi limitrofi.

BENEDIZIONE DELLA CASASi accenda prima la candela benedetta e si pongainnanzi la Croce."Onnipotente e sempre eterno Dio, che tra tutti haidato tanto potere ai tuoi Sacerdoti, che qualunquecosa nel Tuo nome degnamente e perfettamente sifaccia, si ritiene come fatta da te; invochiamo la tuaimmensa clemenza, affinché nel modo con cui ciapprestiamo a visitare, tu visiti; quello che benedi-ciamo, tu benedici; e sulle cose che stiamo per fa-re, stendi la destra della tua potenza e che all'in-gresso ed entrata della nostra umiltà, avvenga la fu-ga dei Demoni e l'avvento dell'Angelo della pace.PreghiamoO Signore Santo Padre per i meriti di Sant’UbaldoVescovo, benedici questa casa. Benedici la nostraentrata. Benedici l'ingresso dei nostri piedi, così co-me ti sei degnato benedire la casa dei nostri PadriAbramo, Isacco e Giacobbe. O Signore Gesù Cri-sto, che hai detto ai tuoi discepoli, in qualunque ca-sa entrerete, salutate dicendo: pace a questa ca-sa1: ti preghiamo che venga quella pace su questacasa e su tutti i servi e le tue serve; e degnati o Si-gnore di strapparli e liberarli da ogni infermità e ri-colmali di abbondanti frutti (centesimo fructu) di Vi-

no, Olio, di Frumento e nel-l'avvenire concedi loro eternagloria.Benedici o Signore questacasa, questo luogo con i suoiedifici, perché vi dimori sal-vezza, santità, virtù, gloria,umiltà, bontà, mitezza, graziae la pienezza della legge el'obbedienza a Dio Padre e alFiglio e allo Spirito Santo.Questa benedizione sia sopraquesta casa, su questo luogoe su tutti gli abitanti in essa.I Santi Angeli di Dio discenda-no su questa casa e la difen-dano e la proteggano da tutti idemoni e fatture, sempre perla bontà di Dio. Così sia.Conserva, o Signore, questacasa purificata in eterno, da-gli Spiriti immondi flagellanti,che ora mondo, purgo, bene-dico, santifico. Estendi l’es-senza della tua dimora suquesta casa; irrigala con latua misericordia e dì all'Ange-

lo che la tua mano bussi a questa casa; si manife-sti la tua Maestà. Santifichi questa abitazione San-ta Maria Vergine, invoco il tuo nome santo su que-sta casa e luogo, benedicilo, perché tu sei Madredella Misericordia e Consolatrice degli Afflitti. OSanto Padre Ubaldo sorgi e per la Passione di Ge-sù Cristo benedici e Santifica questa casa e questoluogo; affinché i Demoni e i loro malefici possanonascondersi e non dimorare in questa casa e luogo:e benedico e Santifico questa casa e luogo; perchéi Demoni e le fatture non possano stare, né nascon-dersi; ma tutte le cose siano distrutte e annullate.Così sia.Supplico o Signore, la tua bontà, affinché questacasa e luogo sia benedetto dalla tua Santa destra,perché sia fuoco ardente per i Demoni, che semprefuggano confusi, né in altro modo possano stare, néessere nascosti, o di giorno, o di notte. Affinché datutte queste cose gli abitanti siano sicuri e riposinoin pace, senza turbamenti o strepito e senza alcundanno diabolico. Ma la tua benedizione sia su que-sta casa e questo luogo e su tutti gli abitanti in es-so. Così sia.La Pace e la benedizione della Santissima Trinità edi Sant’Ubaldo discendano su questa casa; perchégli abitanti in essa possano devotamente pregare,quietamente dormire, bere e fare le altre cose natu-rali e liberamente agire".

1 Lc 10,5; Mt 10,11; Mc 6,8-11La benedizione delle case in tempo Pasquale, è tradizionesorta dopo il concilio di Trento (1545-1563) per consolida-re la comunità attorno al proprio parroco e preservarla dainfluenze ereticali. Il Benedizionale odierno non la presen-ta più come benedizione della casa, ma della famiglia. Labenedizione annuale delle famiglie specie in tempo Pa-squale, con cui si auspicavano benessere fisico, salutespirituale, riguardo relazionale e spirito di legalità, è occa-sione per recare l'annuncio della pace di Cristo, che racco-mandò ai discepoli "in qualunque casa entriate, prima ditepace a questa casa".Benedizione delle case, pulizia interna, tinteggiatura ester-na, vestito nuovo, risveglio primaverile della natura, tuttoun tempo concorreva a simboleggiare il rinnovamento per-sonale e comunitario, a memoria e perpetuazione della vit-toria sulla morte ottenuta con la resurrezione Pasquale.

Il rituale delle benedizioni e la religiosità popolare (8ª parte)

di Dino Ciccarese

Sguardi sul percorsodei miei 90 anni (IX) di Sandro Massari

CINQUANTASETTE ANNI INSIEME

Hoscritto in un’altra oc-casione di ritenere il

1956 l'anno più fortunato epiù bello della mia vita politi-ca e della mia stessa esi-stenza. Il 21 giugno di quel-l'anno si realizzò il sogno,mio e di Tina, di vivere insie-me per tutta la vita. Le no-stre nozze furono celebratenella chiesa matrice di S. Vi-to da mons. Orazio Semera-ro con l’assistenza dell'Arci-prete mons. Passante; testi-moni, per lo sposo, il prof.Mario Castiglioni, appenaeletto sindaco di Ostuni, e laconsorte Teresa, e, per lasposa, il dr. Alessandro Ro-siello e la consorte, sorelladel dott. Antonio Perrino.Non pensavamo allora che ilnostro sogno sarebbe duratotanto e che sarebbe stato in-terrotto con la fine terrenatanto sofferta di Tina.Lo scorso 21 giugno, a solo due mesi dall’interven-to chirurgico del prof. Prete, che aveva fatto pienaluce sul male oscuro e irreparabile che l'affliggeva,le sue condizioni di salute erano allo stremo. Amo-revolmente assistita dai quattro figli che notte egiorno si alternavano accanto a lei, con tanta me-nomazione fisica, Tina ha conservato fino alla mor-te la sua forza intellettiva e l’humour che è dote pro-pria di soggetti integri e liberi, come lei è semprestata.Quando, col passare dei giorni venivano meno lenostre assicurazioni che tutto si sarebbe risolto,una mattina che ero accanto a lei, ebbe a dirmi:“Sandro, dimmi la verità”. Io dovetti risponderle che“purtroppo la verità è nella realtà della tua sofferen-za”.La battuta ironica più forte Tina l'ebbe per me pro-prio il giorno del 57° anniversario delle nostre noz-ze. Io, solitamente distratto per le ricorrenze, fui av-vertito dai figli, che sapevano quanto la mamma citeneva. Provvidi così a offrirle due rametti di orchi-dee, fiori che lei particolarmente gradiva. Eccol'amara sua battuta: "Mi hai portato i fiori, ma io an-cora non sono morta ". Una battuta, che divenne tri-ste realtà quando, una ventina di giorni dopo, io fe-ci deporre quei due rametti di orchidee sulle sue gi-nocchia. Io e Tina siamo stati diversi per carattere, formazio-ne e vocazione. E' una diversità che ci ha fatto in-namorare e che in tanti anni insieme abbiamo potu-to conservare, sia pure con sacrificio e reciprocosostegno.Ed è grazie a questa integrazione da lei sofferta,che ha potuto trovare respiro, in questi 57 anni, ilmio pensare e operare per la Polis.Tina aveva ereditato dal padre l'attaccamento al la-

voro, eseguito a dovere per il bene comune.Papà Aldo di Bologna era venuto in Puglia, regionecarsica e arida di acqua, per scavare pozzi artesia-ni e vi era rimasto dopo aver conosciuto ed essersiinnamorato di mamma Antonietta, che allora convi-veva con una sua zia a San Pietro Vernotico. Al suoconsiglio e al suo lavoro era ricorso Padre Pio,quando si trattò di scavare un pozzo che assicuras-se l'adduzione dell’acqua necessaria per il co-struendo grande Ospedale di San Giovanni Roton-do. Questo patrimonio paterno, incentrato sulla no-biltà del lavoro condotto con competenza e dedizio-ne, Tina ha coltivato quotidianamente nella scuola,in famiglia, nelle sue relazioni con gli altri. In occa-sione della sua morte un grande conforto ci è venu-to dalle attestazioni di grande stima che per lei han-no avuto i suoi colleghi e i tanti suoi alunni, di cia-scuno dei quali lei ha sempre conservato viva e ca-ra memoria.L'esperienza tratta dalla sofferta fine terrena di Tinami suggerisce di porre, a conclusione di questo suoricordo, le seguenti essenziali considerazioni. La morte, come la vita, rimane un mistero per tutti,credenti e non credenti. Ma la morte di una perso-na cara, alla quale si è stati legati da una lunga vi-ta trascorsa insieme, porta ad un pensiero radicale,che, particolarmente per i credenti, non può essereeluso o esaurirsi nelle emozioni di nostalgici ricordio nelle celebrazioni di riti. Dopo la sua morte ho avvertito che la vera Tina nonera in quel corpicino o in quella testina ancora cal-da di madido sudore che avevo baciato subito do-po che ebbe emesso il suo ultimo respiro. La veraTina, che tutti noi avvertiamo presente a nostraconsolazione, gode già dell'eterna beatitudine cele-ste.

La redazione del giornale formula le più sincere condoglianze al proprio “storico” collaboratore-prof. Sandro Massari, per la scomparsa della amatissima consorte, l'insegnante Tina Poluzzi, par-tecipando al dolore dei cari figli Adriana, Marcella, Fabio e Marco, delle brave ed carissime nipotiMarta e Loren e dei fratelli Maria e Cesare. Come in tutte le unioni riuscite, la presenza di un co-niuge nella vita dell’altro consente ad entrambi di raggiungere i migliori e più significativi risultatianche nell'attività pubblica, e come è avvenuto per il prof. Massari, anche nell’impegno politico,mentre la signora Tina è stata per quarant'anni maestra di scuola e di vita per varie generazioni.

SACRO CUORE: ULTIMA MESSAUltima Messa, il 4 agosto, per il Convento del Sacro

Cuore: la chiusura del Convento, con sede nel quar-tiere Sant’Antonio di Ostuni, ha provocato una protestapopolare tant’è che è in atto una raccolta di firme, pro-mossa dall'avvocato Antonio Buttiglione, fra tutti gli abi-tanti della zona ma anche dell'intera città, perché vengafatto riaprire e vengano fatti ritornare i frati.La chiusura odierna è dovuta al problema degli alti co-sti di gestione che si dovevano affrontare per luce, gase riscaldamento in una struttura che ospitava solo trefrati e una ventina di senza casa (sia italiani che stranie-ri) e, di conseguenza, per la mancanza di introiti ma an-che per la scarsezza di vocazioni, lasciti, donazioni e difondi per il sostentamento.In base alle disposizione del nuovo Padre provincialefrancescano, due dei tre frati presenti sono stati spostati al convento di Martina Franca, mentre un altronel Salento. La chiusura del convento. punto di riferimento per molti giovani, essendo la sede dell’asso-ciazione Egherte, ma anche di tanti residenti che si recavano presso la Chiesa per le varie funzioni reli-giose, ha lasciato un vuoto nella zona ma, soprattutto, per tutti quegli ospiti senza una dimora, personesenza casa e senza famiglia che trovavano sistemazione nelle celle della zona nuova del convento, unposto dove stare insieme ad altri, avere un pasto caldo e trascorrere la vita.Ora sono proprio quest’ultimi i più penalizzati.

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22001133RICORDI

Il 18 giugno 2012 è deceduta inOstuni la signora

IMMACOLATA(Tina)

SARTOREed il mari-to, FrancoVa len t e ,non di-m e n t i c ache neglianni tra-scorsi in-sieme, esono statitanti, har i cevu totanta felicità perché era la donnadella sua vita. Ora il destino cru-dele ha distrutto tutto e più i gior-ni passano più si sente legato a“TE AMORE MIO” e assicurache non la dimenticherà mai.Come ogni mese, anche in questo vuole dedicare un breve componimentocon questa dedica: “Alla mia cara Tina che ho amato con tutto il cuore”.

Il tuo compleanno“Agosto in questo mese era la tua festa,vengo sula tua tomba al Cimitero;depongo questo fiore passeggero…ed è solo questo!In questo giorno, soave e bello:di te Tina non mi sono scordato;ed eccomi qui sulla tua tomba…ti porto i fiori e piango desolato!Vorrei parlarti e farti gli auguri,come quando eri attiva e pien di vita:ti commuovevi, facevi gli occhi scuri…e mi dimostravi di essere sempre ardita!Tu ora riposi nel Regno di Pace;la vita per me è tenebre e spavento…il tuo corpo, ora riposa e giace…la mia esistenza è tutta un tormento!Io ti penso in “Paradiso” e viviCome tutti senza alcun tormento;per me la vita è dura tra i vivi…la vita ora per me è uno spavento!

Franco

13 marzo 1940 3 luglio 2013Stroncata da un male incura-bile, è venuta a mancare

MARIALOTESORIERE

Donna e madre esemplare, lapiangono i figli Annalisa conGianni e Pierpaolo, la sorellaChiara e il fratello Miminoche, insieme ai cognati, ai ni-poti e a quanti le hanno voluto bene la ricordano con in-finito amore a parenti ed amici.

20 febbraio 1935 29 luglio 2013ITALO ROLLI

Caro Italo, è difficile pensare che non ci sei più… Sei stato il punto di riferimento e non solo per la tuafamiglia…, hai sempre avuto per tutti un consiglio,una parola, un sorriso. Il Tuo acume e la Tua intelligenza erano pari allaTua disponibilità.È complicato scrivere anche solo poche righe quan-do non si è pronti per simili eventi. Nessuno lo era e passerà del tempo pri-ma di realizzare a pieno l’entità della perdita.Certo rimarranno i ricordi, gli eventi, le foto che in qualche modo segnale-ranno la Tua presenza ma oggi è ancora il tempo delle lacrime.

Marcello, Luigina e famiglie

12 maggio 1937 28 luglio 2013Dopo una breve ma crudele malattia è deceduto

TORINO SOZZIex gommista

Uomo dal carattere mite, buono ed amabile; nel suo vivere non esiste-va l’ira: non conosceva parole che gli permettessero di arrabbiarsi, erasempre conciliabile con tutti e per tutto.Marito fedele e benevolo, padre dolce e comprensivo, cristiano devotodella Madre di Dio verso la quale ha offerto molte energie e sacrifici. Profondamente buono verso il prossimo: socio fondatore dell’AVIS esocio assiduo e bonario dei Vincenziani, era felice quando contribuiva a risolvere i gravi proble-mi dei poveri. I Soci della Conferenza di San Vincenzo di Ostuni, sentitamente commossi, porgono sincere con-doglianze alla cara moglie Antonietta, ai figli Francesco, Donato e Maria, agli amati e dilettinipoti ed a tutti i parenti.

DDDDEEEEFFFFUUUUNNNNTTTT IIII

AAAANNNN NNNNIIIIVVVVEEEERRRRSSSSAAAARRRRIIII4.9.2004 4.9.2013

Ricorre l’anniversario dellascomparsa di

VERA SUMAvedova Aprile

Cara mamma, ti sei allonta-nata fisicamente, ma i tuoigesti, i tuoi insegnamenti,le tue parole, continuano adecheggiare nel mio cuore. Insieme a papà e a Peppi-no siete i miei angeli custodi, le mie guide nel mon-do. Rimanetemi accanto come avete sempre fatto.

Com immenso affetto Natalia

Il 13 agosto 2013 ricorre il terzo an-niversario della scomparsa del

Gen. GIUSEPPE LEGROTTAGLIE

È stato facile volerti bene, ma èsempre più difficile cancellare dallamente e dal cuore la tua amabile fi-gura.Nel tuo incondizionato amore allafamiglia e nella tua costante disponibilità verso gli altri, si na-sconde il segreto del tuo intramontabile ricordo.Continueremo a sentirti in mezzo a noi confortati dalla certez-za che il tuo sguardo amoroso non ci farà sentire mai soli.

Con l’affetto di sempreLa moglie, i figli, i parenti tutti

2007 16 settembre 2013«Il tuo cuore ci ha tanto amati, il tuo animo da lassù

ci aiuti a restare sempre uniti nel tuo ricordo»Ing. PIETRO MINETTI

Pietro, sei anni fa, in un tragico incidente automobilistico sulla Strada Fasano-Ostuni, haperso la vita: la causa non è stata mai accertata definitivamente; il fatto è che la strada èstata da sempre e continua ad essere di una pericolosità eccezionale, tanto che definirla“strada della morte” non sembra esagerato. Ultimamente si è iniziato a sistemare dei“guard-rail” che comunque non servono a scongiurare i ripetuti incidenti. Il papà di Pie-tro, con il cuore affranto, si rivolge alle Autorità interessate perché pongano in essere tutte le opere necessarie peradeguare la strada al Codice della strada, ed in particolare, chiede la eliminazione delle due file di alberi, allarga-re la sede stradale e mettere in sicurezza i vari attraversamenti. Chiede molto?Pietro lo ricordano amorevolmente la figlia Roberta e la moglie Sandra; i genitori Ciccio e Maria; i fratelli Mi-na, Angelo, Enza Anna; Tea e Saverio e tutti i famigliari. Lunedì 16 settembre 2013, alle ore 19,00 verrà celebra-ta una Santa messa di Suffragio nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria delle Grazie.

10.9.2004 10.9.2013«Una lacrima per i defunti evapora.Un fiore sulla loro tomba appassisce.

Una preghiera per la loro anima la raccoglie Iddio». (Sant’Agostino)

Nel nono anniversario la moglie Vita ricor-da con amore il

PROF. IPPOLITO IACOVAZZI

“Egli non è partito che per precederci,Egli non è assente, lontano: è vicino a noi,

ci ama, ci protegge dal cielo.Io sono la resurrezione e la vita,

chi crede in me anche se muore vivrà”(San Giovanni).

Per MARISTELLA CAVALLO

25.3.1965 + 9.8.2012È ormai da unanno che Tu nonsei più con noi,ma i tanti ricordie le indelebiliimpronte, da Telasciati, conti-nuano ad esserepresenti in ogniangolo della no-stra casa e nell’animo di noi tutti.Un pensiero grato ed evocativo anche allamemoria, mai sopita, dei tuoi nonni Stellae Matteo, Sisina e Domenico, di zia Luc-cia con Attilio, di zio Armando e degli al-tri Parenti che con Te riposano tutti in pa-ce nella stessa sacra ed ultima dimora.

I tuoi cariI genitori Pietro e Stefania, i fratelli Mat-teo e Domenico con Maria e Milena, lasorella Rosaria, la zia Mimina, i nipoti, icugini e gli altri parenti tutti.

Ricorre il terzo anniversariodella morte del

Prof. LUIGIBLONDA

Noi ricordiamo con immensanostalgia e gratitudine la suastraordinaria figura di padreresponsabile, fratello sinceroe disponibile, nonno affettuo-so, valido docente, amicoadorabile. I suoi valori ,sempre presenti nell'intera vitafamiliare, sociale e professionale sono per noi sprone eguida sicura che ci fanno affrontare la vita terrena concoraggio e serenità. Ti ringraziamo perciò, Signore peravercelo donato: l'amatissima sorella Maria, i figli, ni-poti, ed ex alunni, tutti Lo ricordiamo nella preghiera,perchè possa contemplare il Tuo volto e godere dellaTua luce.

5.10.2012 5.10.2013 «Non è né spento né lontano,

ma vicino a noi, felice e trasformato,senza aver perduto la bontà e

la delicatezza del suo Santo Cuore» (GT)

ROSA SAPONAROvedova Romanelli

A distanza di un anno le figlie Lisa eMadia con Raffaele, i nipoti Evelina,Rossella e Giuseppe e i parenti ricordano NONNA ROSA, con lacertezza che la sua tenerezza e il suo amorevole sguardo attentoresteranno per sempre vicini al cuore di chi l’ha amata.Il 5 ottobre 2013, alle ore 18,00, sarà celebrata una Messa in suf-fragio presso la Parrocchia di San Luigi Gonzaga.

Ricorre l’anniversario della morte di

MICHELE COPPOLA

Per tutti resta sempre indimenticabile lasua figura.

Ti vogliamo sempre bene.I tuoi cari

LIBERA NOS DOMINEPICCOLE IMPLORAZIONI

DI MEZZA ESTATELiberaci, o Signore, da chi finora ha amministrato la nostra Città facendoci agogna-

re il ritorno dei Borboni, dagli inetti prestati alla politica, che della loro incompeten-za fanno virtù, dagli “addetti” ai lavori che pretendono di fare cultura e che ci tedianocon noiosissimi eventi, presieduti da lautamente retribuiti signori nessuno; che preten-dono inoltre di fare intrattenimento popolare, assordandoci con decibel urlanti conl’unico scopo di far scappare turisti indignati e cittadini dai luoghi di incontro sulla pub-blica Piazza. Liberaci dai geometri e simili dei cosiddetti uffici tecnici, che non hannosaputo progettare né strade né quartieri a misura d’uomo, né spazi di verde pubblicoindispensabili per la buona qualità di vita di noi tutti. Liberaci dagli operatori ecologiciche, pur girando tutto il giorno per la città nelle loro tute coloratissime su mezzi altret-tanto variopinti, spesso vengono meno al loro dovere cioè pulire le strade e raccoglie-re spazzatura e liberaci anche da chi, ormai è quasi un anno, ha promosso una cam-pagna di raccolta differenziata dei rifiuti con risultati che nelle contrade sono sconso-latamente fallimentari. Liberaci dai lavoratori addetti alla manutenzione delle stradeche asfaltano una buca su tre, e non parliamo poi della manutenzione dei pochi e fa-tiscenti giardinetti pubblici. E cosa dire della lussureggiante sterpaglia e relativa im-mondizia sui marciapiedi e ai bordi delle strade medesime? Liberaci anche dai custo-di dei rari e obsoleti bagni pubblici che non puliscono mai i suddetti con grande disa-gio di noi poveri fruitori. Liberaci da chi ha speso risorse pubbliche per realizzare latanto pubblicizzata pista ciclabile, da nessuno o quasi utilizzata, perché nel suo utiliz-zo risulta fangosa nel periodo delle piogge e polverosa d’estate. Liberaci assoluta-mente da chi pensa che i bambini di Ostuni non abbiano diritto a luoghi attrezzati peril loro svago, come è normale in una comunità più attenta ai loro bisogni. Liberaci dachi fa sporcare dal proprio cane il poco verde a disposizione, ma liberaci soprattuttoda chi dovrebbe vigilare su questo e su altri abusi commessi nei luoghi pubblici manon interviene e non sanziona. Liberaci dalla colpevole ignavia di chi ancora nulla hafatto per demolire un piccolo garage costruito, in tempi ormai remoti, sulla scalinataseicentesca della chiesa di San Vito martire, ora sede di museo, situata sulla centra-lissima via per la Cattedrale, esempio di sottocultura e in dispregio di tutto ciò chenon porta un immediato ritorno in soldoni. Liberaci , infine, o Signore dai bottegai ar-ricchiti, dai commercianti disonesti, dagli spacciatori di falsa cultura, dai saltimbanchidella politica, alcuni dei quali purtroppo reggono le sorti di questa Città, che hanno tra-sformata nel Paese del Bengodi con tanti, troppi citrulli che aspettano di veder cre-scere l’ albero degli zecchini d’oro, e che hanno dimenticato il significato della parola“dignità” vocabolo ormai da cercare nel dizionario “Delle buone cose perdute”.

IL PASSATOR CORTESE

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Ostuni e il suo dialetto:serata d’onore

Come i nostri lettori sanno, il dialetto è il nostro diletto: Lo Scudopubblica poesie in vernacolo fin dal suo primissimo numero, in cui

figurava “La calandredda” di Don Arcangelo Lotesoriere. Con la linguadel popolo, usata dalle persone di cultura, "Lo Scudo" ha accompagna-to i mutamenti di costume e le vicende ostunesi per novant'anni. Da ri-cordare una poesia satirica di autore anonimo che ironizzava sul Fa-scismo già al potere ma non ancora dittatura (“La camisa gnora” 1923)e tutta una serie di gustosi componimenti sui vari aspetti della nostravita pubblica.Dopo la grande partecipazione di pubblico alla serata dell'agosto 2012con i maestri della poesia (Domenico Colucci, Silvio Carrino, Silvio Iur-leo, Nello Ciraci e la partecipazione di Tonino Zurlo), il giornale orga-nizza per il 31 agosto prossimo alle ore 21,00 nel Chiostro di PalazzoSan Francesco, una nuova serata d’onore nella quale verrà conferitoun premio di poesia dialettale riservato ad autori che non abbiano maipubblicato libri di poesie in vernacolo. Le poesie vincitrici saranno pubblicate sul numero del giornale succes-sivo alla premiazione.

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CRONACABREVE

Riservato agli abbonatiInformativa ai sensi dell’art. 13 D.Lgs.196/2003 e dell’art. 10 Legge31.12.1996, n. 675.Informiamo gli abbonati che i dati ana-grafici, a noi conferiti per la gestionedel rapporto contrattuale d’abbonamen-to al nostro periodico, non saranno og-getto di diffusione a terzi, senza il con-senso degli interessati.

Omnibus: è questo il nome di una vasta operazionecondotta dal Commissariato di Ostuni diretto dal Vi-

cequestore, dott. Francesco Angiuli, con l’ausilio dellaSquadra Mobile di Brindisi. Dodici gli arresti eseguiti: 8con detenzione in carcere e 4 ai domiciliari. I provvedi-menti sono scattati nei confronti di un’associazione perdelinquere responsabile dei reati di rapina, furti, estor-sioni, spaccio di banconote false, commercio di capi diabbigliamento contraffati, spaccio di stupefacenti. Il so-dalizio operava nei comuni di Ostuni, Pomigliano d’Arcoe in provincia di Napoli. L’indagine è stata diretta dal PMDaniela Iolanda Chimienti, mentre le ordinanze di custo-dia cautelare sono state emesse dal GIP Valerio Fracas-si. Particolarmente odiosi i reati contestati, quali l'usuracon tassi del 30% al mese nei confronti di pensionati indifficoltà e varie intimidazioni nei confronti di soggetti in-debitatisi al gioco. Fondamentale il ruolo di alcune don-ne. Tra gli arrestati anche un insospettabile tabaccaio, ilcui negozio è ritenuto una base del giro di usura.

* * *

Anche la città bianca, finalmente, avrà un sistema divideosorveglianza nel centro urbano. L’opera, realiz-

zata dall’impresa «Dab Sistemi Integrati Srl» di Roma, èinteramente finanziata con decreto del 16 marzo 2012dell’Autorità di gestione del PON “Sicurezza per lo Svi-luppo - obiettivo convergenza 2007/2013” del Ministero

dell’Interno. Il progetto prevede la realizzazione di un si-stema di videosorveglianza con Centro di Controllopresso la Polizia Municipale; l’installazione di 40 teleca-mere sul territorio e la predisposizione di una rete in fi-bra ottica e wireless per il collegamento con il centro dicontrollo. Le aree interessate sono: P.zza della Libertà,piazzetta S. Oronzo, scalinata Antelmi, c.so Mazzini e V.Emanuele II, v.le O. Quaranta, via G. Pinto e parte dellazona ottocentesca e medievale; l’area commerciale div.le Pola-piazza Italia, via Rossetti, via Giovanni XXIII evia T. Nobile; l’area verde della Villa c.le, campus (desti-nata ad attività di jogging), Stadio e Palazzetto delloSport. Saranno complessivamente coperti 10 km2 peruna densità di 1400 abitanti per km2.

* * *

Undestino quanto mai beffardo, atroce, ha infranto isogni e l’esistenza di Margherita Bellanova, una

sfortunata 19enne di San Marzano di San Giuseppe(Ta): l’ennesima giovane vita terminata a causa di un in-cidente stradale. Teatro della tragedia è stata la provin-ciale Ostuni-Ceglie M.ca. Nella notte tra sabato 3 e do-menica 4 cinque ragazzi a bordo di una Mercedes E220, hanno impattato contro uno dei tanti muretti a sec-co che costeggia l’arteria, facendo ribaltare l'auto: i gio-vani erano riusciti ad uscire dalla vettura. Il conducentedella prima auto sopraggiunta ha provato a dare un pri-mo soccorso, ma la ragazza è stata travolta da un terzoveicolo, che nell’oscurità della notte non è riuscito adevitare l’impatto. L’arrivo del 118 e l’immediato trasportoal “Perrino” di Brindisi non hanno impedito al cuore diMargherita di cessare di battere.

* * *

Lavoglia di un bagno in mare è stata fatale a Fran-cesco Moriconi, geometra 41enne di Perugia in

vacanza in Puglia. Il grave episodio è avvenuto al Pilo-ne, tra gli sguardi attoniti di tanti bagnanti e la dispera-zione della compagna dello sfortunato turista umbro. Va-ni i tentativi di rianimare Moriconi da parte del 118.

* * *

Riconoscimento di assoluto valore per una squadradel distaccamento dei Vigili del Fuoco di Ostuni,

composta da Cosimo Camarda (Caposquadra), PietroCanzio, Angelo Macchitella, Pasquale Marzio e MarioSantoro. Il gruppo ha ricevuto il premio nazionale al me-rito “Vigile del fuoco Carlo La Catena” per l’attività svol-ta nel 2012. Unico riconoscimento attribuito ad un di-staccamento dell’Italia centro-meridionale. Nella men-zione si legge: «La squadra del distaccamento di Ostu-ni interveniva tempestivamente per lo spegnimento delfuoco che aveva completamente avvolto il portone di le-gno ma nonostante la tempestività, le fiamme raggiun-gevano parte delle suppellettili provocando fumo inten-so ed aria irrespirabile. Ciò non ha impedito ai VV.F. ilsalvataggio dei ragazzi di 5, 7 e 14 anni che, in assen-za dei genitori, dormivano in casa, ignari di quello chestava accadendo. L’incendio risultava poi di natura dolo-sa ma i vigili, intervenendo con grande determinazionee tempestività, hanno dato prova di altissimo senso deldovere, elevata capacità professionale ed elette virtù ci-viche». Il riferimento è ad un intervento effettuato daicinque Vigili del Fuco di Ostuni lo scorso 7 ottobre inun’abitazione di Carovigno.

Notizie flash di Danilo Santoro

Mensile Cattolico d'InformazioneAnno XCII - Numero 8/9 - AGOSTO/SETTEMBRE 2013

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Direttore Responsabile: Ferdinando SallustioRedazione

Enza Aurisicchio - Gianfranco Ciola - Domenico ColucciPaola Lisimberti - Giacomo Mindelli

Gianmichele Pavone - Alfredo Tanzarella jr.

Hanno collaborato a questo numero:don Angelo Ciccarese - Dino Ciccarese

Maria Colacicco - Michele ConennaPaolo Golia - suor Annassunta Guerini

Lucia Marseglia - Sandro Massari Bruno Mitrugno - Domenico Moro Danilo Santoro - Rosario Santoro

don Giuseppe Satriano - Franco Sponziello

Direttore Amministrativo: Armando Saponaro

Foto della testata:Fotolandia di Giuseppe Cisaria - Ostuni

Impaginazione: Roberta Iaia

Realizzazione e Stampa: Nuova GA srlVia Stazione, 82/84 (z.i.) - Ostuni

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CCCCUUUU LLLLLLLLAAAACon immensa gioia le piccole Stella e Agata D’Aversa an-nunciano a parenti ed amici la nascita della sorellina

SERENAavvenuta nell’Ospedale “Perrino” di Brindisi, martedì 9 lu-glio 2013, terzogenita di Leonardo e Anna Maria Moro.I nonni Antonio e Stella, Adolfo e Agata e lo zio Francescomentre esprimono le più vive felicitazioni a mamma e pa-pà, augurano alla neonata un futuro radioso ricco di gioiee di serenità.

TTTT RRRRAAAAGGGGUUUU AAAARRRRDDDDIIIIIl 18 luglio 2013 consegue la Laurea in Giu-risprudenza, presso l’Università degli Studi“Tor Vergata” di Roma, con votazione110/110 e lode, il

TEN. GIOVANNI RUBINOdiscutendo, presso la Scuola Ufficiali Cara-binieri di Roma, la tesi dal titolo «Misure diprevenzione antimafia – Evoluzione norma-tiva dal 1956 al Codice del 2011».Relatore: Chiar.mo Prof. Claudio FRAN-CHINI.A luglio la sorella

Sara RUBINOconsegue la Maturità Classica, presso il Li-ceo Classico “A. Calamo” di Ostuni, convotazione 100/100.I genitori Gemma e Michele RUBINO sicongratulano con i propri figli e auguranoloro le cose più belle della vita.

Tanto tuonò che piovve, e così, dopo 31 anni distoria nel mondo della palla a spicchi anche

l’Assi Basket Ostuni cade sotto i colpi della crisi cheha colpito l’Italia ed il mondo dello sport in genera-le, scomparendo purtroppo dal panorama cestisticonazionale. Tante le società sportive italiane che inquesti ultimi anni stanno pagando dazio scompa-rendo dalle scene sportive per i debiti accumulati edimpossibilitate a rimanere a galla, e tra queste lasocietà della Città bianca.Naturalmente nella mente degli sportivi ostunesi unsolo pensiero attanaglia gli appassionati di pallaca-nestro: quale sarà ora il futuro del basket in Ostuni?Certamente la scomparsa dalla ribalta nazionale èstata una brutta batosta in una città che nell’ultimodecennio, tramite il basket ,aveva conosciuto trion-fi e traguardi che forse in pochi avrebbero pronosti-cato, un’ascesa entusiasmante dei colori gialloblusulle scene e sui palcoscenici della pallacanestroitaliana.Grazie al nuovo palasport, che dopo anni di intermi-nabili lavori fu inaugurato nel 2004, la società ostu-nese poté raggiungere il traguardo della serie B/2,che dopo anni di serie C era un traguardo ambizio-so; successivamente questo campionato sembravaandar stretto alla dirigenza ostunese, che affidandoall’ostunese Giovanni Putignano una formazioneguidata da Mimmo Morena e Donato Avenia, cono-sceva la soddisfazione di una eccezionale cavalca-ta nella stagione 2007-08 conclusa trionfalmente infinale travolgendo il Molfetta che aveva guidato laregular season da capolista ma che contro lo stra-potere gialloblu fu costretta ad alzare bandierabianca, permettendo così alla formazione del presi-dente Tonio Tanzarella di raggiungere l’ex B/1.La città di Ostuni continuava a vivere di pane e ba-sket e le soddisfazioni continuavano a fioccare nelPala Gentile; Salvatore Tomaselli sostituiva TonioTanzarella alla guida della società ed i gialloblu ar-rivavano a giocarsi nella stagione 2010-11 la pro-mozione in Lega Due con il Trapani. La formazioneostunese guidata sempre da Coach Putignano die-de spettacolo per tutto l’arco della stagione con un

roster da far tremare i polsi agli addetti ai lavori,composto da Morena, i fratelli Gigena, Circosta,Tommasini, Basei, Fin, Ruggiero, Bona e Fall, ma infinale purtroppo la corazzata ostunese venne stop-pata dal Trapani che sul campo ottenne la promo-zione nei professionisti, ma fu successivamenteesclusa per problemi societari dando la possibilitàall’Assi di essere ripescata e coronare un sogno eduna lunga rincorsa. Giovanni Putignano lasciò dopotanti anni di panchina Ostuni accasandosi a Bariper trovare e provare nuovi stimoli, e la societàostunese pescava il jolly affidando la squadra aFranco Marcelletti, l’ex tecnico del Caserta dei Mi-racoli con cui aveva conquistato dello scudetto; sepur fra tante difficoltà, l’Assi metteva su un rosterche diventò la mina vagante del campionato, con-cludendo con la disputa dei play off al suo primo an-no di professionismo. Per un disguido burocratico lascorsa stagione l’Assi venne esclusa dalla LegaDue e disputò il campionato di DnB disputando unastagione abbastanza tribolata dopo un inizio che sipreannunciava ricco di proclami per un pronto ritor-no in Lega Due.Purtroppo la società ostunese getta definitivamentela spugna non potendo far fronte ai tanti debiti ac-cumulati scomparendo dalla scena nazionale delbasket giocato; ora quale futuro per la palla a spic-chi nella Città bianca? La scorsa stagione è statacreata la Cestistica Ostuni che ha disputato la Se-rie D sfiorando la promozione nella serie C/2 guida-ta da coach Beppe Vozza, pronta naturalmente araccogliere il testimone di società guida del basketin Ostuni, sperando di riportare entusiasmo in unatifoseria che ultimamente aveva abbandonato il Pa-la Gentile evitando di assistere alle gesta di More-na e compagni. Si attende di capire da quale cam-pionato la Cestistica ripartirà nella prossima stagio-ne, con le tante società che stanno abbandonandoil campo per la crisi che attanaglia ormai lo sport ita-liano, ma rimane comunque la storia sportiva del-l’Assi Basket Ostuni per le emozioni che la città havissuto in 31 anni di storia e che nessuno potrà maidimenticare.

ADDIO ASSI BASKET OSTUNIdi Domenico Moro La pubblicazione dell'articolo della prof. Maria Menna Colacicco, "Ostuni: bianca vestale" sullo scorso nu-

mero del giornale, con una nuova ipotesi sull'etimologia stessa del nome di Ostuni, dal greco "Asturon", pic-cola città, è stat molto gradita dai nostri lettori. In questo numero ospitiamo una seconda poesia, ideale con-tinuazione della poesia che accompagnava l'articolo.

* * *A volte mi chiedo come sarebbe Ostuni senza la bianca collina, senza le sue case strette in un abbraccio te-nace e fidente intorno al tempio divino,le une e l'altro quasi in ascesa mistica e devota verso il cielo. Il miopensiero va ai tempi che furono, alle fatiche dei nostri avi, alle cose belle e buone per le quali lottarono, al-la loro fede nel divino, nella terra bagnata dal sudore, nella famiglia e, ogni volta, persa nella magia delsuo incanto, raccolgo l'alito d'amore dei nostri antenati che nella bianca collina palpita ancora.

Ostuni, creatura divinaLontano dai templi di Estiasui lidi messapi approdastisospinta dal vento,creatura del mare.Allor che dal sonno ridestati arrise la terra incorrottadi pace fremesti,creatura solare.Nell'aria, fulgente ed aprìca,dai taciti campi accogliestil'invito a restare,creatura divina.Dal colle mutato in altare al cielo mandasti gli incensid' un fervido priego,mia bianca vestale.

A Ghea, tua madre divina,chiedesti una stirpe fecondadi eroi senza nomeper questa collina.E venne la stirpe e rivolsele piote, caparbia, ostinata,bagnò di sudore le zolle assetate.Dai campi saliva nel cielosiccome devota preghiera,fidente ed onesta,l'umana fatica.E l'arida terra divenneun lembo ridente di cielo,diadema regaleper te, sua regina.

A sera stendevi sul descola bianca tovaglia dei padri,fragrante di pane,di spighe assolate.Di notte sul colle vegliavie accesa tenevi la fiammadel pio focolare,o bianca vestale.Tu vegli ancor oggi maternadall'alto di questa collina,austera e regale siccome regina.E persa nel magico incantola stirpe operosa sospira:io t'amo, sì, t'amo,creatura divina.

MARIA COLACICCO

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Siamo orgogliosi di presentarvi il nostro primo lavoro di-scografico, prodotto dal Gruppo Folk “LU BARCARULU”,il cd dal titolo: “Ballate tutte o filu amate”. Un lavoro di cir-ca un anno, che esce in un’estate che ci vede al centro inuna serie di eventi.E’ un ennesimo traguardo - spiega Natalia Cisternino (pre-sidente del gruppo folkloristico) - presentare a tutti gli ami-ci di Ostuni, ma anche chi ci segue da fuori, anche dal-l’estero, ilnuovo CD de“Lu Barcaru-lu” che in do-dici canzoniritrae le no-stre tradizioni,la nostra sto-

ria, le nostre emozioni. A ritmo di pizzica, a suon di serena-ta potrete gustarvi questo CD, ed immergervi in un climamagico, fatto di semplicità, ma con estrema competenzaprofessionale. Un plauso di cuore va, a chi ha lavorato ve-ramente, con ore ed ore di prove: i nostri musicisti, cantan-ti e collaboratori, tutti uniti sotto un’unico sogno e in spiritodi unione.

MICHELE CONENNA