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ROUND 8/9/10/11/12 ottobre 2011 POWERED BY INTERVIEWS: Roberto Rolfo Walter Sciacca ROCKFASHION: Dangerous! ROCKPEOPLE: Jamiroquai ON THE ROAD Magny Cours Imola Trentino

Motology N°5 (2011)

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Motology N°5 (2011)

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POWERED BY

INTERVIEWS:Roberto RolfoWalter Sciacca

ROCKFASHION:Dangerous!

ROCKPEOPLE: Jamiroquai

ON THE ROADMagny Cours

ImolaTrentino

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Sommario

sommariosommariosommario

5 EDITORIALE

6-7 THINGS

8-9 FASHIONIST

10-11 BEAUTY

12-19 ROCK FASHIONDangerous!

20-21 ROCK PEOPLE Jamiroquai

22-23 ciak

25-41 RACING sbk:

40-43 interview: Roberto Rolfo

sommariosommariosommario

25-4125-41 RACING sbk: RACING sbk:

interview: interview:

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Sommario

sommariosommariosommariosommario

46-49 most wanted: APRILIA RSV4 R APRC

50-53 MOTO TRAVEL: Magny Cours

54-57 MOTO TRAVEL: Imola

58-61 MOTO TRAVEL: Trentino

62-64 AGENDA

NoveNoveSei edizioNi

via Ciro MeNottti, 22 - 20129 MilaNo

editore/PUBliSHerleo zolea [email protected]

direttore reSPoNSaBile/editor leo zolea

CaPoredattore/editor iN CHieFdaNiela BeNazzi [email protected]

iMPagiNazioNe, graFiCa, PoSt-ProdUzioNeFaBio SalaMida

[email protected]

redazioNe/editorial oFFiCeredazioNe CeNtralevia arCHiMede, 80 - 20129 MilaNo. tel. +39 02/45479776 Fax +39 02/93664441 www.Motology.it [email protected]

CollaBoratori/ CoNtriBUtorS valeria gHilardi, FiliPPo Perlavera, aNdrea della FraNCeSCa, taNia FUrlaN, lUCa de PalMa, MarCo MarCello BiNa, FederiCo Porrozzi giorgio BarBier, aleSSaNdro gatti.

FotograFie/PHotoS arCHivio NoveNoveSei, leo zolea/MilaNgeleS, FaBrizio Porrozzi/zaC

diStriBUzioNe e StaMPa/PriNt

ProMoCard®via iMPeria 25 20142 MilaNo

ProPrietà letteraria ed artiStiCa riServata/CoPyrigHt NoveNoveSei

Motology è UN SUPPleMeNto a Fly//MagaziNe, regiStrazioNe triBUNale di MilaNo N° 560 del 06/09/2004

iSCrizioNe regiStro oPeratori della CoMUNiCazioNe N° 12177iSSN 1970-3066

CoNCeSSioNaria eSClUSiva PUBBliCità

Media Fly Srl - via Ciro MeNotti, 22 - 20129 MilaNo. tel. +39 02/45479776 Fax +39 02/93664441 [email protected]

54-57 MOTO TRAVEL:

sommariosommario62-64sommariosommarioAGENDAsommario

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5 EDITORIALIEDITORIALI

E’ un 2011 al cardiopalma quello che ci sta regalando la Superbike!Batticuore che viene non solo per le gare da spettacolo che domenica dopo do-menica guardiamo con curiosità e interesse, ma anche per i tanti annunci che, inaspettati o meno, finiscono quasi sempre per sorprenderci.

“Yamaha lascia il Mondiale” è stato il primo “colpo” di stagione, seguito dai tito-li allarmistici di alcuni colleghi “Dorna compra SBK” per finire con quello che, mentre scriviamo, ci giunge in redazione: “James Toseland a causa dell’impossi-bilità di recuperare l’infortunio al polso, si ritira dall’attività agonistica”!.Ma se è stato più volte spiegato dagli stessi protagonisti che Dorna e Infront Mo-torsports continueranno a mantenere identità e gestione separate malgrado la confluenza nello stesso fondo, se per Yamaha sembra già essere sul tavolo delle trattative un importante team satellite che rileverà l’intera baracca grazie ad un super sponsor, la notizia di Toseland ha, purtroppo, dell’irrimediabile.

Un abbandono prematuro dovuto ad infortunio per un due volte Campione del Mondo come è stato lui, non è affar che ben si digerisce! Conoscendo la sensibi-lità d’animo di questo ragazzo, immaginiamo non sia stato semplice prendere (e accettare) una simile decisione.Perché se James, Giacomino, Toseland è un ragazzo dall’umanità e dalla cordia-lità spiccate, in pista combatte con le unghie e con i denti.A lui va il nostro più sentito ringraziamento in quanto appassionati di moto, ma anche un pezzettino del nostro cuore perché è stato proprio James ad inaugura-re la nostra attività nel mondo della SBK.

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EDITORIALE

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THINGSDivenuto ormai un cult fra sportivi e

trenDsetter, il champion Di carrera è realizzato in optyl, uno speciale

materiale plastico Dalle elevate qualità, e si presenta con la classica

forma a goccia.forma a goccia.

gli occhiali più visti sulle griglie Di partenza Delle Due ruote: gli oakley qui in versione black con lenti polarizzate e montatura in o matter®, materiale leggero, resistente e inDeformabile.

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THINGSil black magic Di briko è un occhiale Dalla linea fashion con trattamento antigraffio e anti-impact stuDiato per la massima resistenza.

proteggono Dalle raDiazioni solari nocive, Dal freDDo e Dal vento gli

speciali occhiali Della linea italia targati salice

THINGSintramontabili e ultra leggeri per essere per essere portati

comoDamente sotto il casco gli

occhiali aviator Di ray ban sono

ormai un must.

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theFASHIONISTAlexander McQueen: femminilità very strong!

Ci piace: Gli stivali strinGati sono il pezzo cult della collezione: belli sotto una Gonna, ma anche abbinati a skinny pants. ci piacciono in tutte e tre le versioni presentate: nero, bianco e GriGio….. da vere seduttrici.merita un plauso il copricapo che rimanda alle cromature delle amatis-sime moto.

Non ci piace: meno visionaria e spettacolare

rispetto alle collezioni create da mcQueen, Quelle di sarah burton sono comunQue creazioni difficil-mente portabili nel Quotidiano a meno che non ci si chiami lady GaGa!

Sarà l’effetto Kate Middle-ton, fatto sta che dopo il re-gale matrimonio in cui la

principessina indossa-va un abito da sposa disegnato da Sarah Burton per Alexander McQueen, per il mar-chio inglese si sono ri-aperte le porte dopo la prematura scomparsa dello stilista.E così la Burton, nuova direttrice cre-ativa della Maison, si è data da fare e per questo autunno-in-verno 2011/2012 ha proposto una colle-

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FASHIONISTAlexander McQueen: femminilità very strong!

zione di prim’ ordine con trend im-possibili da sottovalutare.La donna disegnata dall’ ex brac-cio destro di Alexander McQueen è assolutamente provocante e rock con quelle tonalità scure che si esal-tano negli stivali stringati, nei cap-potti borchiati e negli accessori dal tocco fetish. Non per forza aggres-siva la donna proposta dalla Bur-ton si diverte a giocare in bianco con gonne voluminose e balze, fino a tra-sformarsi in una sorta di guerriera di un lilla appena accennato che sfida il

freddo. Freddo che la stilista “scon-figge” a suon di pelliccia presente un pò ovunque su colli, cappucci e ma-niche. Dopo la prima collezione pri-mavera-estate 2011 il nuovo diretto-re creativo della maison non delude con questa seconda collezione dove, con grande maestria, continua il filo stilistico iniziato da McQueen, senza stravolgere il suo stile, ma aggiungen-do, anzi, un tocco personale ad abiti, gonne, giacche e stivali che fasciano il corpo per una moda estremamen-te femminile e accattivante.

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zione di prim’ ordine con trend im- freddo. Freddo che la stilista “scon

FASHIONIST

zione di prim’ ordine con trend imzione di prim’ ordine con trend im freddo. Freddo che la stilista “scon-freddo. Freddo che la stilista “scon

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S

beautySe è vero che le informa-zioni maggiori ci vengo-no dalla vista, sarà facile intuire quanto sia im-portante vederci bene quando si sceglie di gui-dare una moto.Avere le giuste cognizio-ni nella guida di tutti i giorni può aiutare molto a diminuire i rischi lega-ti all’uso della moto su strada. E, se la prima regola è sempre quella di rimane-re concentrati per avere una panoramica com-pleta sulle situazioni che possono venirci incon-tro in qualsiasi momen-to, è anche vero che biso-gnerebbe seguire alcuni piccoli suggerimenti per evitare che i nostri occhi incorrano nel cosiddetto “stress visivo”.Lo stress è, infatti, la ri-

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Non solo da vista, ma anche con lenti fotocromatiche o semplicemente da sole: gli occhiali sono un vero e proprio strumento di sicurezza per chi va in moto by Valeria Ghilardi

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VEDIAMOCI BENE!

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beautysposta dell’organismo ad uno stimolo negativo che si manifesta sotto forma di disagio. L’apparato vi-sivo umano si è sviluppa-to nel corso dei millenni per adempiere a funzio-ni legate alla vita all’aria aperta, mentre le nuove abilità visive richie-ste dalla vita moderna vanno in direzione op-posta. L’ uso dei compu-ter, o dei moderni smar-tphone, così come la lettura attenta e la guida in moto o in macchina, sono tutti fattori di po-tenziale stress che con-tribuisce ad affaticare il sistema visivo.Ma come individuarlo? Se siete soggetti ad uno di questi sintomi: bru-ciore, lacrimazione, sec-chezza oculare, senso di corpo estraneo, fasti-dio alla luce, dolore ocu-lare associato a mal di testa, visione annebbia-ta o sdoppiata, frequen-te chiusura delle pal-

pebre e stanchezza alla lettura, mettetevi il cuore in pace: il vostro appara-to visivo è in chiaro so-vraccarico.Che fare dunque per ov-viare a questo inconve-niente? Innanzitutto è bene ricordare che sotto il casco è sempre con-sigliabile indossare un paio di occhiali (soprat-tutto in autostrada, dove persino un micro sasso-lino sollevato dal camion che vi precede, potrebbe trasformarsi in una una scheggia), mentre per ridurre lo stress visivo causato, per esempio, da giornate di forte lumi-nosità sarebbe oppor-tuno utilizzare occhiali con filtri o lenti colorate, la cui assorbenza non su-peri, però, il 94%.In questo senso le lenti fotocromatiche potreb-bero essere un’ ottima soluzione, dal momento che le stesse si scurisco-no con l’aumentare della

luminosità, per poi ritor-nare al loro colore natu-rale quando la luce dimi-nuisce.Per chi dovesse affronta-re viaggi notturni o cu-munque con poca luce sono in commercio, poi, delle apposite lenti con trattamento antiriflesso e di colore giallo chiaro che consentono di mi-gliorare concretamente il contrasto luminoso in caso, appunto, di guida notturna.E se, quando si va in moto, è fondamenta-le essere efficienti a livel-lo visivo è anche oppor-tuno ricordare che avere le giuste cognizioni nella guida di tutti i giorni può aiutare molto a diminuire i rischi legati all’uso della moto su strada. Occhi sempre ben aperti, visie-ra del casco ben pulita e almeno un dito appog-giato sulla leva del freno anteriore, per eventuali e improvvise frenate.

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VEDIAMOCI BENE!

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DANGEROUS!

Occhiali Christian DiorabitO Miu Miu Scarpe Fratelli rossetticaScO hello Kitty

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DANGEROUS!Quando un semplice aperitivo in moto prende pieghe pericolose …..

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abitO GeMyScarpe stuart WeitzMan

MOtO yaMaha yzF r1 aKrapoviC

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Canotta DirK BiKKeMBerGscOllettOre leo vinCe

Guarda il videO daNGerOuS!

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MaScheriNa saliCetreNch BurBerryStivaletti CalzuroMOtO yaMaha XJ6 “rosa italia” liMiteD eDition

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cappellO teaM honDa Castrol sBKcaMicia Johnny laMBs

GONNa polo ralph laurencOMe ciNtura StOla FaBiana Filippi

calze CalzeDoniaScarpe FenDi

MaScheriNa saliCetreNch BurBerryStivaletti CalzuroMOtO yaMaha XJ6 “rosa italia” liMiteD eDition

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pelliccia vintaGeciNtura MaDe For lovinGScarpe praDaGuaNti Dainese

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la Uno.A Monza, in collabo-razione con Live Na-tion, sono stati invitati sul palco a suonare i Ja-miroquai, gruppo bri-tannico attivo dal 1991 guidato dall’eclettico front-man Jason “Jay” Kay, famoso per la sua voce, ma anche per i particolarissimi copri-capo che non manca mai di indossare.Il set d’apertura del concerto brianzo-lo è affidato ai Planet

Funk, una delle band di musica dance-elet-tronica più importanti degli ultimi dieci anni, che il 20 settembre presenterà, tra l’altro, il nuovo album “The Great Shake”.

Mentre scriviamo mancano poche ore all’inizio del concerto allo Stadio Brianteo di Monza dove il piccolo, grande Jason guiderà il suo gruppo sulle note soul, funk e jazz che

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Welcome back to the “Space cowboys”

Motori spinti al massi-mo e sonorità alle stel-le che fanno il pari con l’innalzamento dei giri del contachilometri …. Formula 1, Moto-Gp e Superbike sono rock per natura tanto che, in occasione del Gran Premio d’Italia, è stato organizzato uno dei tanti F1 Rocks ov-vero uno degli spetta-colari eventi di musica dal vivo, tenuto nelle città in cui si svolgo-no le gare di Formu-

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Dopo cinque anni di silenzio tornano i Jamiroquai con un nuovo album e nuovi concerti in Italia. By Daniela Benazzi

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tutti conosciamo se è vero che il gruppo ha al suo attivo venticinque milioni di album ven-duti, 159 settimane di presenza nella classifi-ca inglese dei singoli, 5 MTV Awards, e un Grammy.I concerti italiani che, la scorsa primavera, hanno avuto i Jami-roquai come protago-nisti ci hanno regala-to l’emozione di un Jay Kay più maturo e meno snodato, forse, di quel-lo che si vedeva nel video di Virtual Insa-nity, ma assolutamen-te carismatico e, come sempre, vero e proprio “animale” da palcosce-nico. A marzo la band ha suonato a Milano deliziando il pubblico con giochi stilistici ap-plicati ai pezzi più co-nosciuti… lo spettaco-lo non è mancato e non mancherà questa sera.

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Welcome back to the “Space cowboys”

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IL DISCONel frattempo, per chi aNcora NoN lo avesse fra le maNi, vi preseNtiamo “rock Dust light star”, settimo album Dei Jamiroquai e ritorNo alle origiNi coN taNta voglia Di riappropriarsi Di uN souND più live e meNo iNflueNzato Da uNa proDuzioNe troppo patiNata.

iNtaNto la baND abbaNDoNa la soNy per la uNiversal ma, a parte questo cambiameNto, sembra uN ritorNo al passato malgraDo l’altissima qualità Di tutti i pezzi proposti.sebbeNe il titolo Del Disco strizzi l’occhio aD uN moNDo uN pò più rock, le soNorità soNo sempre molto fuNky e molto Jay k, coN quella sua straorDiNaria capacità Di scrivere e arraNgiare le caNzoNi. molto cariNa “hurtiN’ Dove la chitarra ricorDa uN pò quella Degli ac/Dc, così come il giro Di basso iN “all gooD iN the hooD” rimaNDa a quello Dei queeN iN “aNother oNe bites the Dust”, meNtre la bella “White kNucle riDe”, è uNa vera e propria caNzoNe iN stile fuNk psicheDelico che potrebbe quasi segNare il ritorNo ai giorNi space coWboy!“rock Dust light star” è uN graN bel Disco malgraDo NoN aggiuNga Nulla Di Nuovo a quaNto già fatto coN i preceDeNti lavori. forse NoN bisserà il successo Di “emergeNcy oN plaNet earth” , ma la miscela Di fuNky-rock-DaNce è quella giusta per Dire che i re Del fuNky soNo torNati e lo haNNo fatto alla graNDe!

“ROCk DuSt LIght StaR”

tracklist: “rock Dust light star”, “White kNuckle riDe” ,“amoke aND mirrors” ,“all gooD iN the hooD”, “hurtiN’”, “blue skies”, “lifeliNe”, “she’s a fast persuaDer”, “tWo completely DiffereNt thiNgs”, “gooDbye to my DaNcer”, “Never goNNa be aNother”, “hey floyD”

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ciak matrix / DUCATI 996

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Trinity ruba una moto color scarabeo da una bisarca in corsa su un’autostrada. Effettua un breve burn-out per scaldare la gomma posteriore. Nessuno può credere a quello che starà per fare, ma lo fa…Parte a tutto gas e si lancia, con la moto in mezzo al traffico con un salto in stile motocross. L’eroina deve proteggere il “Fabbricante di chiavi” e per questo non può che scegliere, nel mondo di Matrix, una bicilindrica agile e potente come la Ducati 996. Dopo una serie di sorpassi a destra e sinistra, che avrebbero fatto perdere la patente a chiunque in meno di 7 secondi, decide di compiere una inversione a U e ricominciare lo slalom tra le auto, ma questa volta, in senso contrario. In poco meno di 3 minuti di scene estrappolate dal film Matrix Reloaded, la moto di Borgo Panigale riesce a imprimersi nella retina degli spettatori e a farli sognare come solo gli animali indomiti sanno fare. Seppur nella finzione cinematografica abbia mostrato grandi doti di agilità e potenza, la 996, anche nel mondo reale, ha confermato le stesse doti “regalando” 2 titoli WSBK a Fogarty e Bayliss e conquistando ben 3 titoli costruttori tra il 1999 e il 2002. E’ stata decisamente una Purosangue divoratrice di asfalto!Nata nel 1999 come evoluzione della 916 mantiene le stesse linee estetiche, mentre a cambiare sono il motore, che cresce di cilindrata, passando da 916 a 996 cc e la ciclistica diviene più raffinata. Piccoli cambiamenti che rendono una moto già competitiva in un’icona venerata da tutti i motociclisti e i tifosi di questo pianeta. Un gioiello meccanico racchiuso in un guscio carenato raffinatissimo. Seppur il prezzo fosse alto, perchè la qualità si paga, molti motociclisti di fine anni ‘90 ne acquistarono una e tutt’ora è possibile scorgerne qualcuna con il suo inconfondibile rombo nelle giornate di sole. Sì, perchè un gioiello del genere va preservato sia dagli agenti di Matrix che dagli agenti atmosferici! Vero Trinity?

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ciak matrix / DUCATI 996

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Troy BaylissNasce a Taree, in Australia, il 30 marzo 1969 e all’ età di 10 anni inizia i suoi primi passi nel motocicli-smo con gare di motocross e dirt track, ma pre-sto abbandona perchè non riesce ad emerge-re e per mancanza di fondi. Di conseguenza inizia a lavorare presso una carrozzeria spe-cializzandosi come verniciatore spray. Nel 1992, a 23 anni, riesce finalmente a tor-nare nel mondo delle competizioni iscri-vendosi nel campionato 250SP australia-no e passa, l’anno successivo, nella classe 600. Nel 1997 partecipa come wild-card, in sella a una Suzuki, nel Mon-diale Superbike a Phillip Island, clas-sificandosi 5° in entrambe le gare. Le sue prestazioni attirano l’attenzione del team GSE Ducati, che gli offre la possibilità di corre-re nel BSB britannico. Troy decide di la-sciare l’Australia per intraprendere il suo sogno: diventare un pilota professioni-sta. Nel 1999, con una stagione da do-minatore, diventa Campione Britan-nico Superbike e l’anno successivo, dopo il terribile incidente di Fogar-ty, viene chiamato dalla squadra uf-ficiale Ducati per sostituire il pilota inglese. Dopo un esordio anonimo a Sugo, si riscatta, pur non vincen-

Nel 2000 si trova proiettato nel grande Circus Mondiale per sostituire un certo Carl Fogarty e non lo fa rimpiangere, anzi!

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do a Monza, e lascia il segno grazie ad uno fra i più bei sorpassi della storia del motociclismo. Supera 4 “Dei” della Su-perbike alla prima variante di Monza: Edwards, Chili, Yanagawa e Haga. Il pubblico sugli spalti impazzisce! Fini-rà entrambe le manche in 4° posizio-

ne e al termine della stagione si posi-zionerà sesto in classifica generale,

seppur abbia saltato 6 rounds del mondiale. Nel 2001, in sella

alla 996 R del team Ducati Infostrada, conquista il suo primo titolo mon-diale Superbike evi-denziando uno stile di

guida particolare...alla “Bayliss”. Una

guida con linee aggressi-ve e con una posizione in

sella “avvitata” sulla moto lo caratterizzerà per tutta la car-

riera. Nel 2002, dopo una sta-gione travagliata, perde il ti-tolo all’ultima gara al termine di una sfida epica a Imola con Colin Edwards. Seppur scon-fitto, non trova scuse e ammet-

te la superiorità dell’americano conquistando, con la sua lealtà, il

cuore dei tifosi.Nel 2006, dopo 2 stagioni in Moto-

gp, torna in Sbk in sella alla Ducati 999

e diventa immediatamente Campio-ne del Mondo per la seconda volta. Lo stesso anno vince anche l’ultima gara della Motogp a Valencia sostituendo un infortunato Sete Gibernau: l’uomo diventa Leggenda. Nel 2008 arriva la terza laurea mondiale in sella alla Du-cati 1098R e dopo aver vinto 3 mondia-li Superbike con tre generazioni di Du-cati, soddisfatto del suo palmares, Troy decide di ritirarsi dal motociclismo la-sciando migliaia di tifosi disperati.

Troy Bayliss

DATI ANAGRAFICINascita: taree, 30 marzo 1969 NazioNalità: australiaNasopraNNomi: BaylissticNumeri utilizzati: 1, 21

CARRIERAesordio: ‘97 come Wild card a sugostagioNi: 6 (dal 2000 al 2008)scuderie: ducatititoli: 3 (2001, 2006, 2008)gp disputati: 152gp ViNti: 52podi: 94pole positioNs: 26giri Veloci: 35ritiro: 2008

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la vignetta

l’ ombra di marco

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la vignetta

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CARLOS CHECA: SCALATA AL SUCCESSO?

Mentre voci di corridoio parlano di Team che non parteciperanno - uffi-cialmente - al Mondiale 2012 (Yama-ha sembra fuori dai giochi) e dell’ac-quisizione di Infront Sports&Media da parte di una società britannica chiamata Bridgepoint (già proprieta-ria della Dorna) che metterebbe Su-perbike e MotoGP nelle stesse mani, a noi piace parlare della Superbike fatta di sorpassi e “sportellate” e dei prota-gonisti che a ogni gara, a ogni curva, ci regalano adrenalina ed emozioni a non finire.Questa Superbike parla della cavalcata del quasi trentanovenne pilota Carlos

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Mancano ancora tre round al termine e la matematica dice che Carlos Checa, dopo i risultati delle ultime gare, potrebbe laurearsi Campione del Mondo già ad Imola. Facciamo il punto By FaBio Sicari

SCALATA AL SUCCESSO?

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CARLOS CHECA: SCALATA AL SUCCESSO?

Checa che in una sola stagione ha vinto più gare (11 a oggi) di quante non ne avesse vinte finora in tutta la sua carrie-ra; parla dei cuori e del coraggio degli indomiti inseguitori che rispondono ai nomi di Max Biaggi e Marco Melan-dri che a 3 doppi confronti dalla fine del mondiale lottano contro la mate-matica e contro lo strapotere del Team Ducati Althea; parla di fortune alter-ne che vedono piloti come Michel Fa-brizio dover scivolare dalla quinta alla

sedicesima posizione per un contatto a inizio gara o

come l’indomito Noriyuki Haga che domina una gara resa impossibile dalla pioggia ma che a un giro dall’agogna-ta bandiera rossa, cade e cede lo scettro a un incredulo Sykes che regala così la prima vittoria alla verde moto del Ka-wasaki Racing Team Superbike e di tanto altro ancora.

BRNOMa andando con ordine, il nostro rie-pilogo parte dalle 2 gare di Brno, stori-camente terra di conquista per il “Cor-saro” dell’Aprilia.

Come ci si aspettava da lui in-fatti, Gara1 lo ha visto costan-temente davanti a lottare con Melandri, sotto il controllo rav-vicinato di un prudente (si fa per

dire) Checa, e provare a prendere margine

di sicurezza dal pilota ravenna-te, senza riuscir-ci, fino a dovergli cedere il gradino

più alto del podio a causa di un errore a 2

giri dalla fine della gara.

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SUCCESSO?

ne che vedono piloti come Michel Fabrizio dover scivolare dalla quinta alla

sedicesima posizione per un contatto a inizio gara o

pilogo parte dalle 2 gare di Brno,camente terra di conquista per il “Corsaro” dell’Aprilia.

Come ci si aspettava da lui infatti, Gara1 lo ha visto costanfatti, Gara1 lo ha visto costantemente davanti a lottare con temente davanti a lottare con Melandri, sotto il controllo ravvicinato di un prudente (si fa per

dire) Checa, e provare a prendere margine

di sicurezza dal pilota ravennate, senza riuscirci, fino a dovergli cedere il gradino

più alto del podio a causa di un errore a 2

giri dalla fine della gara.

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La classifica di Gara1 vede Melan-dri davanti a Biaggi e Checa, seguiti da un ottimo Michel Fa-brizio su Suzuki, dal combattivo Laverty e da un sorprenden-te Badovini su BMW del Team BMW Mo-torrad Italia.Per la lotta alla vit-toria, gara2 ripropo-ne lo stesso copione di gara1: Max e Macho se le danno di santa ragio-ne per fortuna nostra e di tutti gli ap-passionati di motociclismo!Sorpassi e controsorpassi degni dei 2 campio-ni protagonisti del duello che qualche tempo fa il grande Giovanni Di Pillo avrebbe definito “AL CARDIOPAL-MA”.Questa volta però la gara finisce a po-sizioni invertite e Max restituisce a Macho il secondo gradino del podio che in gara1 gli aveva lasciato l’amaro in bocca.Dietro di loro, il costante Carlos Checa, si “accontenta” di due terzi posti che a Brno, terra ostile per la Rossa di Borgo

Panigale, valgono oro ai fini della classifica del Mondiale.In quarta posizione, il ritrovato Michel Fabri-zio su Suzuki del Team Alstare e, a seguire, La-verty e Badovini ripe-tono esattamente la prestazione di gara1, ripetendo esatta-mente i piazzamen-ti di gara1.

SILVERSTONEA Silverstone Checa tira fuori gli

artigli e piazza una doppia zampata vincente iniziando a ipotecare seria-mente il titolo di Campione del Mondo SBK 2011.Gara1 sfortunata per Max Biaggi al quale, a causa di un contatto, prima si piega e successivamente si spezza, la leva della frizione non permettendo-gli di lottare per la vittoria e relegan-dolo a una posizione di rincalzo (fi-nirà undicesimo a oltre 30 secondi da Checa).Ne approfittano quindi sia Checa che, come già detto, vince, che Melandri che con il terzo posto recupera punti

te Badovini su BMW -

Per la lotta alla vit-toria, gara2 ripropo-ne lo stesso copione di gara1: Max e Macho se le danno di santa ragio-

Panigale, valgono oro ai fini della classifica del Mondiale.In quarta posizione, il ritrovato Michel Fabrizio su Suzuki del Team Alstare e, a seguire, LaAlstare e, a seguire, Laverty e Badovini ripetono esattamente la prestazione di gara1, ripetendo esattamenteti

SILVERSTONEA Silverstone Checa tira fuori gli

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pilota irlandese (e per gli altri insegui-tori) e festeggia con la doppia vittoria, la sua centesima presenza in Superbi-ke. Terzo gradino del podio conqui-stato da Melandri dopo una serrata lotta con un Biaggi voglioso di riscat-to per la sfortuna avuta in gara1 e con Hopkins voglioso di ben figurare da-vanti al pubblico del Mondiale.Come già detto, podio copia di gara1: Checa, Laverty, Melandri, con Biaggi quarto, Camier quinto e a seguire Guintoli, e Hopkins.

NURBURGRINGArrivando ai giorni nostri, il Nurbur-gring consegna quasi matematica-mente il titolo allo spagnolo del Team Althea visto che la sfortuna colpisce ancora Max Biaggi (più specificamen-te, il suo piede sinistro) sotto forma di carena rimasta in pista dopo un inci-dente, procurandogli la frattura del metatarso.L’infortunio, occorso durante le prove, blocca Max per tutto il fine settimana e gli impedisce di partecipare a entram-be le gare.In gara1 la lotta per la prima posizione è tra Haga, finora il pilota più vittorio-so al Nurburgring con 3 primi posti, e Checa, seguiti dalle due Yamaha di Melandri e Laverty.

Haga, forse per il deterioramen-to delle gomme, cede però alla

costanza e al ritmo di gara del pilota spagnolo che, come

blocca Max per tutto il fine settimana e gli impedisce di partecipare a entrambe le gare.In gara1 la lotta per la prima posizione è tra Haga, finora il pilota più vittorioso al Nurburgring con 3 primi posti,Checa, seguiti dalle due Yamaha di Melandri e Laverty.

Haga, forse per il deterioramento delle gomme, cede però alla

costanza e al ritmo di gara del pilota spagnolo che, come

sul campione romano dell’Aprilia.Gara1 sfortunata anche per il compa-gno di Max, Leon Camier che, nel mo-mento in cui occupa la terza posizio-ne, deve cedere il passo agli avversari a causa di un problema al ride by wire che lo costringe a rallentare.Ottima prestazione anche della wild card, vecchia conoscenza della Moto-GP, John Hopkins su Suzuki del Sam-sung Crescent Racing Team, attual-mente terzo nel campionato Superbike Inglese (BSB) a soli 11 punti dal leader (Tommy Hill su Yamaha), che con-clude quinto dopo un’ottima parten-za e dopo un bellissimo duello sia con Biaggi che con Melandri.Quarta piaz-za per l’inglese di casa BMW Leon Ha-slam.All’arrivo: Checa, Laverty, Melan-dri, Haslam, Hopkins, Guintoli.Podio invariato anche in gara2 con Checa che dopo aver lottato con Laver-ty, imposta un ritmo insostenibile per il

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da copione ormai consolidato, va via in solitaria fino a fine gara.Melandri supera Haga portandosi in seconda posizione ma, un dritto per-mette al giapponese di riagguantare il secondo posto.Podio soltanto temporaneo perchè un prodigioso recupero di Melandri e un fantastico sorpasso all’esterno, con-sentono al ravennate di conquistare la piazza d’argento, lasciando a Nitro Nori un onorevole terzo posto.Michel Fabrizio, partito dodicesimo dopo una Superpole sottotono, rea-lizza una rimonta che lo vede arrivare fino alla quinta piazza con una grinta e una semplicità (apparente) disarman-te; la rimonta però non si concretizza a causa dei dolori al braccio del pilota Alstare causati da un contatto a inizio gara. Michel Fabrizio conclude la gara

soltanto sedicesimo.Buone notizie per Jonathan Rea, piut-tosto in ombra in gara1 ma fresco di rinnovo di contratto con la Honda del Team Castrol Honda.Discorso a sé merita gara2.Le nuvole cariche di pioggia per tutto il giorno, decidono di riversare tutta la loro ira sul circuito del Nurburgring fino a renderlo una piscina a cielo aperto.Le grate poste a margine di tutto il cir-cuito, inizialmente drenano adeguata-mente l’acqua che cade copiosa ma a lungo andare nulla possono contro i ri-voli che si formano a ogni curva e che, rapidamente, formano pozze d’acqua che rendono la pista impraticabile.Di tutto ciò e dei numerosi piloti che ca-dono o si ritirano, sembra non accor-gersi la direzione gara che, a costo di far

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percorrere ai piloti i 3/4 dei giri previsti, mette a repentaglio la loro incolumità.Laverty per primo e successivamente altri piloti chiedono la sospensione e Haga solo sa se non avrebbe voluto che gli avessero dato ascolto!Proprio il pi-lota giapponese infatti, in testa dall’ini-zio della gara e, quasi insensibile ai cen-timetri d’acqua che si accumulavano a ogni tratto di pista, vede svanire il suo ritorno alla vittoria a causa di una sci-volata occorsagli proprio durante l’otta-vo giro; cioè quello precedente all’espo-sizione della bandiera rossa!!! (Tutti i miei - pochi - averi in cambio dei pen-sieri del povero Nitro Nori!!!)Sykes su Kawasaki, che fino ad allora aveva lottato con Guintoli per la secon-da posizione, avendo la meglio sul pi-lota francese, si ritrova così quasi in-credulo a vincere gara2 e a regalare al

Kawasaki Racing Team la sua prima vittoria nel mondiale Superbike!Il tutto dopo lo scampato “strike” che l’incolpevole Camier cadendo a fine rettilineo avrebbe potuto cau-sare, falciando i due piloti come bi-rilli (per fortuna né Camier né altri piloti hanno subito conseguen-ze).Guintoli, e il suo compagno di squadra Smrz, regalano invece al Team Effenbert-Liberty due dei tre gradini del podio.Al termine di gara2: Sykes, Guinto-li, Smrz, Rea, Laverty, Melandri, Badovini.Checa si accontenta di un prudente ottavo posto e lascia il Nurburgring con 74 punti di vantaggio (376 contro 302) sul suo diretto inseguitore che è ora diventato Marco Melandri.Nella classifica mondiale, dietro di loro, Biaggi a 281 punti.Nota di merito al Team Manager Al-thea, Genesio Bevilacqua che com-menta dispiaciuto, l’infortunio di Max Biaggi.La matematica ancora rende possibile qualsiasi possibilità visto che a fronte di 74 punti di vantaggio sul secondo, e di 95 sul terzo e di 150 punti anco-ra a disposizione, non è detta l’ulti-ma, però questo sembra proprio l’an-no di Checa e del suo Team al quale va l’in bocca al lupo insieme a quelli per i suoi avversari ai quali chiediamo di continuare a regalarci le emozioni che solo la Superbike sa dare!

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D

COOMING SOON… ROUND 11: Imola

Deve essere nel DNA di Imola la vo-glia di corse se è vero che fin dall’80 A.C., all’epoca dell’antica civiltà ro-mana, in città si correva con le bighe all’interno di un anfiteatro! Lasciate le bighe, torniamo ai nostri giorni e parliamo di altrettanti ca-

valli impazziti, questa volta appar-teneti, però, alle rombati moto del Mondiale Superbike. Per il terzulti-mo round del Mondiale si torna in Italia e ci si sposta propria ad Imola, patria di quel’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, testimone da anni di

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CirCuito Enzo E Dino FErrariLunghezza tracciato : 4.959 KmLarghezza pista: da un massimo di 15 mt a un minimo di 10 mtcurve a destra 6 - curve a sinistra 10poLe position: sinistrarettiLineo finaLe: 358 mtWinner 2010 gara 1: carLos checaWinner 2010 gara 2: carLos checa

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COOMING SOON… ROUND 11: Imola

gare che hanno contribuito a scri-vere la storia negli annali dell’auto-mobilismo e del motociclismo.Il circuito e le strutture annesse sono state oggetto di un piano di riqualificazione e di ammoderna-mento, iniziato nel novembre 2006 e conclusosi nel settembre 2007, curato dal noto architetto tede-sco Hermann Tilke, specializzato nella realizzazione di circuiti auto-mobilistici. Successivamente sono state apportate altre migliorie che nell’estate del 2009 sono state spe-rimentate in anteprima dai Cam-pioni della Superbike in occasione dei Test ufficiali effettuati prima del

round del Campionato del Mondo Superbike che Imola ha ospitato dal 25 al 27 settembre 2009.L’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari è riconosciuto a livel-lo internazionale come un tracciato molto tecnico, difficile da interpre-tare, con curve e staccate piuttosto complesse, percorribile ad un ritmo elevato che richiede un elevato pro-filo professionale.Qui l’anno scorso si festeggiò in an-teprima la conquista del Mondia-le appannaggio di Max Biaggi seb-bene la gara fosse andata a Carlos Checa…. chissà che quest’anno non si invertano i ruoli!

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ComE arrivarELa città è servita daLL’autostrada adriatica a14 (BoLogna-taranto) con uscita dedicata. iL circuito si trova a circa 8 Km daLL’uscita autostradaLe ed è faciLmente raggiungiBiLe seguendo i carteLLi che conducono in centro città. da Lì troverete numerose segnaLazioni che vi condurranno con faciLità aLLa zona deLL’autodromo.

per chi arriva da nord iL caseLLo aLternativo è casteL s. pietro, mentre per Le provenienze da sud si può uscire a faenza. consigLiamo queste aLternative per iL giorno deLLa gara, quando si prevede un massiccio affLusso di visitatori.

per chi arriva in treno La stazione di imoLa si trova non distante daL centro, a circa 30 minuti di tragitto a piedi daLL’autodromo. gLi aereoporti più vicini, infine, sono queLLo di BoLogna (g. marconi) e queLLo di forLì (L. ridoLfi).

inFo CirCuitoautodromo internazionaLe enzo e dino ferrari

via frateLLi rosseLLi, 2 4002 imoLa (Bo) teL. +39 0542 65511 - fax +39 0542 30420 e-maiL: [email protected] -WeB site: WWW.autodromoimoLa.it

Event Schedule Imola SBKvenerdì 23-09-2011free practice - 12:45/60’quaLifYing practice - 15:45/60’

saBato 24-09-2011quaLifYing practice - 10:45/45’free practice - 13:50/45’superpoLe (1) - 15:00/14’superpoLe (2) - 15:21/12’superpoLe (3) - 15:40/10’

domenica 25-09-2011Warm up - 09:20/20’race 1 - 12:00race 2 - 15.30

INTERVISTA AWALTER SCIACCAPalermitano, classe 1973, Walter Sciacca è alla direzione dell’Autodro-mo Internazionale Enzo e Dino Fer-rari di Imola dal 2009 quando assun-se anche la carica di Amministratore Delegato della struttura.Da sempre nel mondo dei motori e delle due ruote, Sciacca ha organizza-to con la sua società, la Sciacca Group Srl, più di 1.000 eventi in pista in vari circuiti nostrani ed internazionali.

Lo abbiamo incontrato poco prima del Round Imolese della Superbike per una chiacchierata.Direttore del Circuito di Imola dal 2009 ci racconti cosa vuol dire, in ter-mini organizzativi, occuparsi della gestione di una pista.Oltre a quella di Direttore dell’Au-todromo, rivesto anche l’incarico di Amministratore Delegato e questo doppio ruolo comporta avere una vi-

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sione a 360° di tutti gli aspetti, da quel-li amministrativi a quelli organizzati-vi e logistici. Gestire una struttura così importante come l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola prevede un impegno notevole ma decisamente stimolante, e i risul-tati ottenuti fino ad ora stanno ripa-gando questi sforzi. Tenga presente, tanto per fare un esempio, che per al-cuni eventi raggiungiamo i 1200 col-laboratori e c’è bisogno di una struttu-ra organizzativa efficiente perché tutto funzioni bene, cosa che si è verificata in questi due anni della mia gestione.Lei è stato uno dei fautori del rientro del Mondiale SBK ad Imola, ci parli di questa avventura.La SBK è la manifestazione motocicli-stica più importante del nostro calen-dario: una splendida vetrina per l’ Au-todromo, che ha le moto nel suo Dna fin dalla nascita. E’ un’avventura che ha dato grandi soddisfazioni in termi-ni di presenze e di indotto economico generato, e che ha regalato ai tantissi-mi appassionati sfide sportive davvero epiche: proprio lo scorso anno abbia-mo avuto il piacere di veder celebrato nel nostro Autodromo il primo titolo iridato conquistato da un pilota italia-no in sella ad una moto italiana, Max Biaggi con l’Aprilia.Fra i tanti eventi organizzati nel mondo delle due ruote, c’è ancora qualcosa che le manca e che vorreb-be fare?

Più che un sogno lo voglio definire un progetto: organizzare una gara con i piloti della MotoGP e della SBK insie-me. Una sfida a parità di condizioni tecniche, magari con la stessa marca di moto, con la possibilità di interve-nire solo per quel che riguarda la ci-clistica. Con questo “regolamento”, chi vince potrebbe dire di essere veramen-te il migliore.E, per finire, facciamo un fanta-SBK….. l’anno scorso ad Imola Car-los Checa vinse entrambe le gare e Max Biaggi si laureò Campione del Mondo…. quest’anno come andrà secondo lei? Si invertiranno i ruoli?Purtroppo Biaggi difficilmente sarà al 100%, a causa dell’incidente patito al Nurburgring, ma sono convinto che darà comunque il massimo perché si corre in Italia, dove ha sempre tantis-simi tifosi. Carlos Checa, da parte sua, sta vivendo un momento straordina-rio della sua carriera, è l’uomo da bat-tere e la pista di Imola ne esalta le doti, come dimostra la doppietta dello scor-so anno. Questi due piloti, insieme a Marco Melandri, che corre pratica-mente in casa e vorrà tenere aperta il più possibile la lotta per il titolo, sono convinto che sapranno regalarci uno spettacolo indimenticabile.

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FCOOMING SOON…

ROUND 12: MAGNY COURS

Forte del titolo di “evento di Super-bike meglio organizzato” vinto nel 2009, il circuito di Magny Cours è di certo uno dei più prestigiosi in calendario.Costruito nel 1960 da Jean Berni-gaud come sede di una scuola di pilotaggio, da cui sarebbero usciti tra gli altri François Cevert e Jac-ques Laffite e famoso negli anni per le gare di Formula Uno, il cir-cuito ospita il Mondiale di Super-bike dal 2003. L’impegnativo percorso da 4,4 chi-lometri è sempre stato rinomato per le sue difficoltà nel sorpasso e presenta una varietà di sezioni ad alta velocità e curve impegnative, la maggior parte delle quali deno-minata con il nome di altri circuiti, come la veloce curva Estoril o il tor-nantino Adelaide. Tali curve ripro-

ducono, solitamente, l’andamento di tornanti presenti in tali circuiti.Magny Cours è un tipico traccia-to da Formula1con forti frenate, ac-celerazioni violente, chicane strette. Per le moto è fondamentale trovare i giusti rapporti del cambio e avere una ciclistica che offra stabilità in staccata e nello stesso tempo sia agile in mezzo alle curve.Il Mondiale SBK terminò qui la sua stagione 2010 con una splen-

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Magny CoursLunghezza: 4180 mRettiLineo più Lungo: 450 mLaRghezza: 13 mCuRve a sinistRa: 4CuRve a destRa: 9poLe position: sinistRaWinneR gaRa 1: C. CRutChLoWWinneR gaRa 2: m. Biaggi

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COOMING SOON…ROUND 12: MAGNY COURS

dida tripletta per l’Aprilia Alitalia Racing Team: titolo piloti a Max Biaggi, titolo costruttori e classifi-ca squadre.Ricordiamo con affetto, inoltre, le lacrime di Michel Fabrizio, terzo sul podio di gara 2, a salutare la sua Ducati n° 84.

Info CIrCuIto:CiRCuit de neveRs magny-CouRs,teChnopoLe 58470 magny-CouRsteL: (33) 86218000 Fax: (33) 86218080

CoMe arrIvare:gLi aeRopoRti più utiLizzati peR ReCaRsi a magny-CouRs sono queLLi di paRigi, CLeRmont-FeRRand e Lione.

da paRigi: (distanza: 250 km a sud) è suFFiCiente imBoCCaRe La a6 in diRezione Lione e, in seguito, La a77 veRso neveRs, Fino aLL’usCita magny-CouRs.

da CLeRmont-FeRRand: imBoCCaRe L’autostRada a71 in diRezione BouRges, e usCiRe a saint-amand. in seguito, entRaRe suLLa stataLe d951 e peRCoRReRLa Fino a sanCoins, dove si imBoCCheRà La n76 Fino a st pieRRe-Le-moutieR. da qui, seguiRe La diRezione neveRs Fino a magny-CouRs.

da Lione: imBoCCaRe L’autostRada a6 in diRezione paRigi. usCiRe a maCon sud, e seguiRe La n79 Fino a mouLins. da qui inseRiRsi neLLa n7 in diRezione paRigi/neveRs Fino a magny-CouRs.

Event Schedule Magny CoursveneRdì 30-09-2011FRee pRaCtiCe - 12:45/60’quaLiFying pRaCtiCe - 15:45/60’

saBato 01-10-2011quaLiFying pRaCtiCe - 10:45/45’FRee pRaCtiCe - 13:50/45’supeRpoLe (1) - 15:00/14’supeRpoLe (2) - 15:21/12’supeRpoLe (3) - 15:40/10’

domeniCa 02-10-2011WaRm up - 09:20/20’RaCe 1 - 12:00RaCe 2 - 15:30

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ROBERTO ROLFO:Guardando oltre la visiera…

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T

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Trovarsi di fronte a un pilota che ha gareggiato ad ottimi livelli in 250, in MotoGp, Moto2 e in SBK lottando contro i piloti più forti di questo pia-neta non è occasione di tutti i giorni. In più se questo pilota ti dà l’impres-sione di essere mosso dal fuoco della passione per i motori…beh la misce-la esplosiva è innescata! Ho incontra-to un gentilissimo Roberto Rolfo, pi-lota Team Pedercini, e chiacchierando come amici di vecchia data è emerso un uomo, uomo vero, mosso da pas-sioni e da desideri.

Quali differenze hai trovato guidan-do prototipi e le derivate di serie?Le 250 e le MotoGp, seppur siano moto diverse, sono costruite essen-zialmente per correre in pista. Sono moto molto rigide e con un infinità di regolazioni e quindi più comples-se nella messa a punto per sfruttare a pieno il loro potenziale. Le deriva-te dalla serie, invece, sono comunque moto da gara, ma essendo concepite anche per la strada, hanno un telaio meno rigido e di conseguenza si muo-vono di più durante la guida al limite.

Amo entrambi i mondi, anche se con i prototipi ho avuto la sensazione di po-termi “cucire” la moto addosso, esatta-mente come un vestito, ed è una sen-sazione fantastica!Che approccio adotti generalmente quando scendi in pista?Cerco di entrare in pista concentran-domi al 100% sulla mia guida per avere una base solida di riferimen-to. Che sia una gara, una prova libe-ra o altro, rimango focalizzato su ciò che sto facendo per sviluppare il mio ritmo. Certo, non è facilissimo, perché basta un errore di un pilota davanti per farmi perdere parte della concentra-zione, ma questo è ciò che cerco di fare ogni volta che abbasso la visiera.Come ti tieni in forma?Ho diversi metodi. Corsa, biciclet-ta, un poco di palestra e nuoto sono i miei principali “attrezzi” per tenermi in forma, anche se, soprattutto d’inver-no, mi piace fare enduro. Mi aiuta fisi-camente, ma soprattutto mi aumenta la sensibilità di guida.Com’è il tuo rapporto con i fans?Il rapporto è decisamente buono, ho un fan club di un centinaio di perso-

By Marco Marcello Bina

ROBERTO ROLFO:Guardando oltre la visiera…

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ne. Più che fans sono amici, c’e’ un ot-timo affiatamento con loro! Spesso mi seguono ed è sempre bellissimo incontrarli!Al di fuori delle gare come ti rilassi?Quando riesco a trascorre del tempo a casa dei miei a Torino, mi piace aiutare mio padre tagliando, con lui, la legna nei boschi e mi piace molto lavorare la terra in un piccolo campo. Sono at-tività che mi sfogano, mi “puliscono” la mente dalla pressione e mi mettono in contatto con la natura. Poi mi rilas-sa molto cucinare, non sono uno chef, però qualcosa di buono ogni tanto mi riesce! (ride). Che musica ascolti?Amo tutta la musica brasiliana! So-prattutto Samba e Forrò. Ho degli amici in Brasile e di conseguenza sono stato letteralmente “contagiato” dalla loro cultura musicale votata al diver-timento e al sorriso. Colore o colori preferiti?Giallo e verde…..e giuro che è un caso siano anche i colori brasiliani! (ride)La moto che ti è rimasta di più nel cuore?Decisamente la moto di mio padre che

guidai per la prima volta a 12 anni. La mitica Honda Rc30. Era una belva! Mi divertivo da morire con lei! La tenia-mo ancora in box e non la vendere-mo mai, ha troppo valore emotivo per entrambi.Sei legato molto a tuo padre e se non sbaglio è stato proprio lui a infon-derti l’amore per le moto…Si, essendo stato pilota in pista e per-sino campione italiano di gare di salita nell’anno della mia nascita, mi ha inse-gnato molto e, cosa più importante di tutte, ha acceso in me la passione per il mondo delle moto. Una passione forte che mi muove ancora oggi.Un consiglio per tutti quei ragazzi che si avvicinano alla pista per se-guire i tuoi passi o anche solo per hobby?Ragazzi, vi consiglio di imparare senza fretta. Fate tutto con calma, perché solo con la calma potrete assimilare e migliorarvi costantemente. Guidare sempre oltre il vostro limi-te non vi permette di imparare, anzi spesso porta anche svantaggi crono-metrici. Guidate sciolti e rilassati, il tempo verrà fuori da solo!

sa molto cucinare, non sono uno chef, sa molto cucinare, non sono uno chef, però qualcosa di buono ogni tanto mi però qualcosa di buono ogni tanto mi

Amo tutta la musica brasiliana! SoAmo tutta la musica brasiliana! So-prattutto Samba e Forrò. Ho degli prattutto Samba e Forrò. Ho degli amici in Brasile e di conseguenza sono amici in Brasile e di conseguenza sono stato letteralmente “contagiato” dalla stato letteralmente “contagiato” dalla loro cultura musicale votata al diverloro cultura musicale votata al diver-

Giallo e verde…..e giuro che è un caso Giallo e verde…..e giuro che è un caso siano anche i colori brasiliani! (ride)La moto che ti è rimasta di più nel

Si, essendo stato pilota in pista e per-sino campione italiano di gare di salita nell’anno della mia nascita, mi ha inse-gnato molto e, cosa più importante di tutte, ha acceso in me la passione per il mondo delle moto. Una passione forte che mi muove ancora oggi.Un consiglio per tutti quei ragazzi che si avvicinano alla pista per se-guire i tuoi passi o anche solo per hobby?Ragazzi, vi consiglio di imparare senza fretta. Fate tutto con calma, perché solo con la calma potrete assimilare e migliorarvi costantemente. Guidare sempre oltre il vostro limi-te non vi permette di imparare, anzi spesso porta anche svantaggi crono-metrici. Guidate sciolti e rilassati, il tempo verrà fuori da solo!

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FIM WORLD CHAMPIONSHIP

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Gli appassionati di Superbike già la conoscono e come non potreb-bero dal mo-mento che l’Aprilia RSV4 ha domina-to il Mondia-le dello scor-so anno e, con Max Biaggi, sta regalando tante emozioni anche in questo

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APRILIA RSV4 R APRC: LA Numero 1 !

Nata per essere la migliore in pista, la RSV4 di Aprilia si distingue anche nella versione stradale

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librarsi in base al diverso tipo di pneumatici, oltre che dal controllo dell’impennata, l’asservimento alla partenza e il cambio elettronico.Il pacchetto APRC, un sistema co-perto da più brevetti, mette a dispo-sizione dell’utente finale una piatta-forma di controlli dinamici derivati direttamente dalla RSV4 Factory SBK iridata di Max Biaggi.Ma la tecnologia di Aprilia RSV4 R APRC non si limita alla gestione

elettronica: il V4 65° miglio-ra, infatti, la lubrifica-

zione e rice-ve rapporti

più ravvici-nati che otti-

mizzano l’accele-razione. Il nuovo scarico più legge-ro e con un avan-zato sistema di ge-stione della valvola

parzializzatrice, in accordo con le map-

pature del Ride By Wire, migliora la respirazione e

l’efficienza a tutti i regimi. E,

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2011. Nata, dunque, con l’obiettivo di essere la migliore in pista, fin dal suo arrivo Aprilia RSV4 ha stupi-to il mondo per le linee, la tecnolo-gia e le prestazioni che regala anche su strada. Con un motore 4 cilin-dri V di 65° mai visto prima su una sportiva di serie, un telaio degno di una 250 GP, Ride By Wire e si-stema multimappa di gestione del motore, la RSV4 raggiunge tutti i traguardi possibili unendo ad un’ar-chitettura e a caratteristiche tecni-che, direi uniche, una guidabilità portata a livelli del tutto eccezionali. Per guidare una di queste Aprilia non è necessario, infatti, esse-re dei fuoriclasse perché la versione stradale dota-

ta di APRC (Aprilia Per-formance Ride Con-

trol) consente un esemplare equili-brio dinamico dato dal controllo di trazio-ne regolabile su otto li-velli e in grado di auto-ca-

APRILIA RSV4 R APRC: LA Numero 1 !

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finamenti figli delle esperienze fatte con la moto ufficiale nel mondiale superbike che lo perfezionano ul-teriormente. Il nuovo scarico e le nuove mappature ne ottimizzano l’erogazione. Migliora la lubrifica-zione nei punti critici, il contralbe-ro ora ruota su cuscinetti a sfera an-ziché su bronzine ed è stato rivisto il circuito di raffreddamento delle teste, ottimizzando le temperature di esercizio e l’affidabilità nel lungo termine. Derivato dalle competi-zioni anche il serbatoio che è con-formato in modo tale che gran parte del carburante sia alloggiato sotto la sella, ottimizzando quindi il bilan-ciamento della moto e annullando le differenze di guida tra serbatoio pieno e vuoto. il serbatoio è confor-mato in modo tale che gran parte del carburante sia alloggiato sotto

la sella, ottimiz-zando quindi il bilanciamen-

to della moto e annullando le differenze di

guida tra serbatoio pieno e vuoto. Dopo que-

sta breve presen-tazione è ovvio

pensare che la RSV4 R APRC

rappresenti il nuovo riferi-mento per il segmento delle superbike di grande serie.

per finire, le ruote a tre razze sdop-piate sono sensibilmente più leg-gere rispetto a quelle montate sulla versione precedente.In Aprilia non si sono certo rispar-miati sulla componentistica che si attesta ai massimi livelli: la forcel-la Upside Down e l’ammortizzato-re Sachs, entrambi pluriregolabili, sono realizzati su specifiche Apri-lia, assicurano il massimo delle pre-stazioni e trasferiscono un perfetto feedback al pilota che ha sotto con-trollo ogni situazione. I freni sono Brembo con pinze radiali mono-blocco, i cerchi in lega ultraleggeri hanno un nuovo design, l’ammor-tizzatore di sterzo garantisce una sicurezza ottimale in ogni condi-zione di guida. Quanto al moto-re, un 1000 di cilindrata, La nuova RSV4 R APRC riceve numerosi af-

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Caratteristiche Tecniche

Motore: ApriliA 4 cilindri A V longitudinAle di 65°, 4 tempi, rAffreddAmento A liquido, distribuzione biAlbero A cAmme (doHc), quAttro VAlVole per cilindro. Carburante: benzinA senzA piombo alesaggio Corsa: 78 x 52.3 mm Cilindrata: 999.6 cc rapporto CoMpressione: 13:1 potenza MassiMa all’albero: 180 cV (132,4 kW) A 12.250 rpm Coppia MassiMa all’albero: 115 nm A 10.000 rpm aliMentazione: Airbox con prese d’AriA dinAmicHe frontAli. cornetti di AspirAzione Ad AltezzA VAriAbile controllAti dA centrAlinA controllo motore. 4 corpi fArfAllAti Weber-mArelli dA 48 mm con 8 iniettori e gestione ride-by-Wire di ultimA generAzione. multimAppA selezionAbile dAl pilotA in mArciA: t (trAck), s (sport), r (roAd). aCCensione: elettronicA digitAle mAgneti mArelli integrAtA nel sistemA di gestione motore, con unA cAndelA per cilindro, bobine tipo “stick-coil”. avviaMento: elettrico sCariCo: scHemA 4 in 2 in 1, unA sondA lAmbdA, mono silenziAtore lAterAle con VAlVolA pArziAlizzAtrice comAndAtA dAllA centrAlinA gestione motore e cAtAlizzAtore triVAlente integrAto (euro 3). generatore: VolAno con mAgneti Alle terre rAre dA 420 W lubrifiCazione: A cArter umido con rAdiAtore olio/AriA, doppiA pompA olio (lubrificAzione e rAffreddAmento). CaMbio: estrAibile A 6 rApporti 1°: 38/16 (2.375) 2°: 35/18 (1,944) 3°: 28/17 (1.647) 4°: 32/22 (1.455) 5°: 34/26 (1.308) 6°: 33/27 (1.222) comAndo cAmbio con sistemA elettronico ApriliA quick sHift (Aqs) frizione: multidisco in bAgno d’olio con sistemA AntisAltellAmento meccAnico. trasMissione priMaria: A ingrAnAggi A denti dritti e pArAstrAppi integrAto, rApporto di trAsmissione: 73/44 (1.659). trasMissione seCondaria: A cAtenA: rAppor-to di trAsmissione: 42/16 (2.625). telaio: regolAbile in Alluminio A doppiA trAVe con elementi fusi e stAmpAti in lAmierA. regolAzioni preViste: • posizione e Angolo

cAnnotto di sterzo • AltezzA motore • AltezzA perno forcellone AmmortizzAtore di sterzo ÖHlins regolAbile sospensione anteriore: forcellA ÖHlins rAcing upside-doWn, steli Æ 43 mm (con trAttAmento superficiAle tin). piedini forgiAti in Alluminio ribAssAti per fissAggio pinze rAdiAli. completAmente regolAbile in precArico molle, estensione e compressione idrAulicA. escursione ruotA 120 mm. sospensione posteriore: forcellone A doppiA cApriAtA in Alluminio; tecnologiA mistA di fusione A bAsso spessore e lAmierA. mono-AmmortizzAtore ÖHlins rAcing con piggy-bAck completAmente regolAbile in: precArico mollA, lungHezzA interAsse, idrAulicA in compressione ed estensione. biellismo progressiVo Aps. escursione ruotA 130 mm. freni: ant: doppio disco diAmetro 320 mm flottAnte con pistA frenAnte in AcciAio inox Al-leggerito e flAngiA in Alluminio con 6 nottolini. pinze brembo monoblocco A fissAggio rAdiAle A 4 pistoncini Æ 34 mm contrApposti. pAstiglie sinterizzAte. pompA rAdiAle e tubo freno in trec-ciA metAllicA. post: disco diAmetro 220mm; pinzA brembo flottAnte A 2 pistoncini isolAti Æ 32 mm. pAstiglie sinterizzAte. pompA con serbAtoio integrAto e tubo in trecciA metAllicA. CerChi: ApriliA forgiAti in legA d’Alluminio, completAmente lAVorAti, A 5 rAzze sdoppiAte. Ant.:3.5”x17” post: 6”x17” pneuMatiCi: rAdiAli tubeless. Ant: 120/70 zr 17 post: 200/55 zr 17 (in AlternAtiVA 190/50 zr 17; 190/55 zr 17) diMensioni: lungHezzA mAx: 2040 mm lAr-gHezzA mAx: 735 mm (Al mAnubrio) AltezzA mAx: 1120 mm AltezzA min dA terrA: 130 mm AltezzA sellA: 845 mm interAsse: 1420 mm AVAncorsA: 105 mm Angolo di sterzo: 24.5° peso seCCo: 179 kg * serbatoio: 17 litri (4 di riserVA). altro: *peso dicHiArAto A secco, senzA bAtteriA e senzA liquidi.

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iIl round n.12 è ormai alle porte e il grande Circus della Wsbk è pronto a sbarcare in Francia, precisamente a Magny-Cours, un piccolo paesino della Borgogna. La pista, sulla quale i piloti si apprestano a correre, è famosa per essere stata il palcoscenico di rimonte clamorose e lacrime di gioia per titoli conquistati.Un tracciato caratterizzano da rettilinei veloci e da curve che spezzano letteralmente il ritmo. Tra i 4411m del tracciato, troviamo una tra le curve più

lente di tutto il mondiale: il tornantino Adelaide percorso, dalle attuali Sbk, in prima marcia. Da ricordare i sorpassi “impossibili” di Bayliss, nel 2006, ai danni di Troy Corser e James Toseland che gli consegneranno la vittoria in gara2 tra gli applausi del pubblico. Ok, le gare sono l’ambrosia del nostro mondo, ma cosa si cela al di fuori del circuito?La Borgogna deve il suo nome all’antica popolazione germanica dei Burgundi che nel V secolo

i

MAGNY COURSE LA BORGOGNA

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fondarono un reame nella Gallia romana centro meridionale. La regione, divisa tra pianure verdeggianti e dolci colline, è ben conosciuta tra gli amanti del vino essendo uno dei luoghi più importanti al mondo per la sua produzione. Una degustazione, al termine di una giornata all’insegna della Sbk, è decisamente d’obbligo!

NEVERSPoco distante dal circuito di Magny Cours si incontra la

cittadina di Nevers, molto frequentata dai pellegrini di tutto il mondo che qui vengono a rendere omaggio alla salma di Santa Bernadetta, la pastorella di Lourdes che dopo le apparizioni della Santa Vergine visse ed operò a Nevers presso il convento delle Suore della Carità come suora infermiera e sagrestana.Per chi volesse visitare il centro storico cittadino consigliamo di dare un’occhiata ai numerosi edifici e palazzi risalenti al periodo compreso tra il 14° e il

Una pausa tra i vigneti

della regione è d’obbligo dopo

una giornata in pista con

un occhio anche alla

scaramanzia!

MAGNY COURSE LA BORGOGNA

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17° secolo, prima di giungere alla Cattedrale intitolata a Saint Cyr-Sainte Julitte. Altro edifico religioso da visitare è la chiesa di Saint Etienne, che è un esemplare architettonico di stile romanico di Auvergne, con una caratteristica disposizione dell’abside a tre cappelle radiali.Da vedere anche l’imponente Palazzo Ducale, oggi palazzo amministrativo e sede del museo della ceramica, in quanto uno dei migliori esempi di architettura feudale della Francia centrale.La visita può proseguire verso la Porte du Croux che, risalente alla fine del 14 ° secolo, rappresenta una delle testimonianze delle

antiche fortificazioni di Nevers, e contiene al suo interno una collezione di sculture e antichità romane. La passeggiata nel centro storico si può concludere con una visita all’ arco di trionfo del diciottesimo secolo, e un’occhiata all’Hotel de Ville (Municipio), edificio moderno contenente una fornita biblioteca.

DIJONPer chi, invece, volesse vivere una serata più mondana consigliamo una gita a Dijon (Digione) dove farsi contagiare dalle atmosfere medioeval-universitarie di una cittadina a dimensione di studente. Un antico “castrum”

17° secolo, prima di giungere antiche fortificazioni di Nevers,

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romano, poi divenuto cittadella medioevale, che misteriosamente svela i suoi segreti ai suoi visitatori solo durante la notte. Molti turisti tornano, ogni anno, per accarezzare una civetta scolpita su un contrafforte della cappella di Notre Dame in quanto , secondo una tradizione medioevale, avrebbe il potere di esaudire i desideri più reconditi. Ricordatevi però di accarezzarla con la mano sinistra, la mano più vicina al cuore. Alcuni cittadini giurano di aver visto dei piloti nelle vicinanze della scultura durante il week end di gara…La civetta avrà donato la vittoria a qualcuno tra loro!?

COME ARRIVAREDall’aeroporto parigi-roissy anDare in Direzione suD-est sulla route De FlanDres. proseguire imboccanDo la a6 Direzione lyon. girare a Destra per la a77. prenDere l’uscita 37 verso bourges/la guerche-sur-l’aubois/challuy/sermoise-sur-loire e continuare sulla route De sermoise/D13. imboccare la granDe rue/D133. proseguite Fino a raggiungere il circuito circuit Di nevers magny cours.

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useful info

romano, poi divenuto cittadella

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PParli di Imola e la prima cosa che ti viene in mente sono i rombi dei motori, la velocità e l’adrenalina che qui, sulla pista dell’Autodrono Enzo e Dino Ferrari, sono di casa.Ma Imola non è solo e soltanto questo... qui troverete, infatti, natura, arte, eventi di ogni tipo così come importanti realtà produttive che ripongono le basi sia nel nuovo che in solide ed antiche tradizioni agricole.Insomma Imola è una città viva, dove non disdegnare il piacere di sedersi a gustare un’ ottima cucina piuttosto che godersi la quiete di una terrazza sulle verdeggianti colline o, ancora, brindare con gli amici in uno dei tanti locali che di certo non mancano. Il modo migliore per conoscere la città è una lunga passeggiata che vi consigliamo di iniziare proprio dal suo suggestivo centro storico. Qui incontrerete la Rocca che si erge maestosamente a testimonianza di un passato bellicoso. Fondata

nel XIII secolo, conserva al suo interno una collezione di ceramiche medievali e rinascimentali oltre che armi risalenti al periodo compreso tra il XIV e il XIX secolo.Lasciandosi alle spalle la Rocca proseguite lungo la centralissima via Emilia adornata da palazzi signorili da ammirare per i bei cortili colonnati, gli scaloni scenografici o gli eleganti soffitti affrescati. Giunti all’incrocio con via Verdi vi appariranno: prima il Teatro Comunale e, più oltre, la Biblioteca Comunale. Entrambi gli

Parli di Imola e la prima cosa che ti viene in mente sono i rombi dei motori, la velocità e l’adrenalina che qui, sulla pista dell’Autodrono Enzo e Dino

Ma Imola non è solo e soltanto questo... qui troverete, infatti, natura, arte, eventi di ogni tipo così come importanti realtà produttive che ripongono le basi sia nel nuovo che in solide ed antiche tradizioni

Insomma Imola è una città viva, nel XIII secolo, conserva al suo

imolaa tutto tondo

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edifici sono stati ricavati all’interno del complesso dell’ ex convento di San Francesco, uno dei luoghi storici più

importanti della città. Sempre sulla via Emilia, al numero 69, impossibile non distinguere la massiccia mole del cinquecentesco Palazzo Sassatelli Monsignanisi e, proseguendo fino al n. 95, come non ammirare la settecentesca Farmacia dell’Ospedale. L’edificio, datato 1794, è rimasto in gran parte intatto nelle suppellettili e nelle decorazioni, restituendo al visitatore l’immagine affascinante di una farmacia settecentesca, con eccezione della facciata rifatta nel 1928.Proprio di fronte all’ingresso della

farmacia si trova, poi, Palazzo della Volpe, edificio terminato nel 1484 su volontà di Girolamo Riario che, volendovi alloggiare ospiti illustri, lo dotò di appartamenti,

granaio e scuderie. Seguendo via Orsini, all’angolo con via Quarto, date un’occhiata anche al portale gotico della Chiesa di San Domenico che, opera di Jacopo da Cereto (1340), conserva al suo interno un martirio di S. Orsola eseguito da Ludovico Carracci.Costeggiando l’edificio, passerete un gradevole giardino che vi condurrà al complesso conventuale dei santi Niccolò e Domenico, sede del Museo di San Domenico che ospita al suo interno il Museo Scarabelli, il Museo archeologico e la Pinacoteca civica.Ritornando verso il centro della città, arriverete alla Piazzetta Caduti per la Libertà che, insieme alle altre due centralissime Matteotti e Gramsci, forma storicamente il cuore commerciale della città così

Una terra dove i motori la fanno da padroni circondati dalle bellezze

artistiche e territoriali il tutto a suon di buon cibo e ottimo vino.

edifici sono stati ricavati all’interno del complesso dell’ ex convento di San Francesco, uno dei luoghi storici più

importanti della città.

imolaa tutto tondo

edifici sono stati

farmacia si trova, poi, Palazzo della Volpe, edificio terminato nel 1484 su volontà di Girolamo Riario che, volendovi alloggiare ospiti illustri, lo dotò di appartamenti,

granaio e scuderie. Seguendo via Orsini, all’angolo con via edifici sono stati

a tutto tondoa tutto tondoa tutto tondo

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come lo ridisegnò Girolamo Riario tra il 1474 e il 1484. Di fronte a voi potrete ammirare il Palazzo Comunale che si presenta ancora oggi costituito da due edifici collegati fra di loro da un voltone sulla via Emilia come nel Medioevo. In piazza Matteotti ornata su due lati da tipici portici, date un’occhiata all’elegante facciata del quattrocentesco Palazzo Sersanti, uno degli esempi maggiormente rappresentativi dell’architettura rinascimentale in città, oltre che uno fra i più bei palazzi della Regione.In via Garibaldi, l’antica via della Fortezza che conduceva alla Rocca, troverete, invece, quello che

sicuramente è il più particolare e affascinante tra i Musei imolesi: Palazzo Tozzoni, raro esempio di dimora nobiliare in Romagna tra Sette e Ottocento che si presenta al visitatore nel suo aspetto integro, conservando ancora intatti gli ambienti originali con arredi,

mobili e suppellettili d’epoca.All’uscita dal palazzo

proseguite lungo via Garibaldi fino ad incontare il Duomo dedicato a San Cassiano, fondato tra il 1187 e il 1271 ma riedificato nel Settecento e, dall’altro lato della piazza, il

Palazzo Vescovile che ospita il Museo Diocesano dove sono esposte preziose miniature, una importante quadreria e arredi sacri. Inutile, poi, soffermarsi

su uno degli Autodromi che ha fatto la storia dei motori in Italia e nel mondo: quell’Enzo e Dino Ferrari tanto amato

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Rocca, troverete, invece, quello che una importante quadreria e arredi sacri. Inutile, poi, soffermarsi

su uno degli Autodromi che ha fatto la storia dei motori in Italia e nel mondo: quell’Enzo e Dino Ferrari tanto amato

sicuramente è il più particolare e

come lo ridisegnò Girolamo Riario come lo ridisegnò Girolamo Riario

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dagli appassionati di Formula1 e oggi portato in auge dalle competizioni a due ruote come la Superbike o dai numerosi eventi motoristici che periodicamente vengono organizzati.Infine, come non citare il Baccanale, ovvero l’evento di gran lunga più importante del panorama enogastronomico imolese.Ogni anno a novembre, per due settimane, il culto del mangiare e del bere si coniuga alla cultura e all’arte. Tutta la città è chiamata a partecipare all’evento: i ristoranti preparano menù legati al tema a cui si ispira l’edizione dell’anno, i negozi del centro storico addobbano le loro vetrine ispirandosi al Baccanale e mostre, spettacoli teatrali, concerti, convegni, mercati dei sapori, degustazioni guidate animano la città declinandone la passione per l’arte e per il gusto.Insomma quale miglior cornice di una città in fermento come Imola per le sempre agguerrite e spettacolari gare del Mondiale Superbike!

HOTELDonatello **** - via Rossini 25 - tel. 0542.680800Molino Rosso **** - via PRov.le selice 49 - tel. 0542.63111oliMPia Best WesteRn **** - via Pisacane 69 - tel. 0542.28460euRo Hotel *** - via ugo la Malfa 7 - tel. 0542.643950il castello *** - via BeRgullo 55 - tel. 0542.657018il Maglio *** - via PRov. selice 26/a - tel. 0542.642299la canDela *** - via san vitale 175 - località osteRiola - tel. 0542.677140la PeRla *** - via MalsicuRa 15 - tel. 0542.600023MoDeRno *** - via XX setteMBRe 22 - tel. 0542.23122Motel villaggio *** - via Riccione 12 - tel. 0542.641889Ziò *** - via naRDoZZi 14 - tel. 0542.35274RivaZZa ** - via Dei colli 39 - tel. 0542.26052

INFORMAZIONI TURISTICHEiat - infoRMaZione accoglienZa tuRistica galleRia Del centRo cittaDinovia eMilia, 135 - 40026 iMola (Bo)tel. +39 0542 602207faX +39 0542 [email protected]

useful infodagli appassionati di Formula1 useful info

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NNN

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Non conosco molti modi per evadere dalla città. Certo, l’immaginazione può portarti ovunque, ma poter fuggire dalla metropoli in sella a una moto....beh è decisamente ciò di cui ho bisogno! Avete mai avuto la sensazione di essere ospiti di una città che non vi appartiene più? Criminalità, crisi economica e telegiornali hanno reso gli occhi della gente sempre più tristi. Ormai le persone che incontro si dirigono al lavoro a testa bassa immaginando le stesse catastrofi che leggeranno, a breve, sui loro giornali preferiti. Ok, la situazione

mondiale non è delle migliori, ma provate a passare attraverso un parco giochi o per un passo di montagna e scoprirete che i bambini e i motociclisti hanno degli occhi diversi. Entrambi riescono ancora a conservare una scintilla di una luce che la città non conosce. Una luce che nasce da chi si sente vivo...dentro. Mi siedo in sella, accendo la moto e la mia mente si svuota istantaneamente da qualsiasi pensiero. Oggi la mia destinazione sarà sentirmi vivo e incontrare persone vive su uno dei miei passi preferiti: il Passo di Lavazè. Esco velocemente dalla

By Marco Marcello Bina

Scintille di Libertà

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metropoli e mi dirigo in direzione del lago di Garda per raggiungere la città di Arco. Borgo affascinante con il suo castello medioevale,ultimo baluardo del mondo urbanizzato di fronte al “selvaggio” Trentino. Per questo motivo il mio itinerario partirà da qui. Esco dalla urbe e un sorriso si disegna sul mio volto mentre la natura inizia già ad abbracciami con i suoi alberi e con i suoi profumi. La moto si inerpica dolcemente su un colle e raggiungendo il paesino di Cavedine ammiro il lago omonimo, di un color turchese intenso, nella vallata alla mia sinistra. Dopo qualche

minuto riprendo il mio viaggio discendendo l’altura e dopo qualche goccia di pioggia mi ritrovo a Vezzano. Il profumo di terra bagnata si fa sempre più

metropoli e mi dirigo in metropoli e mi dirigo in

Scintille di Libertà

metropoli e mi dirigo in direzione del lago di Garda per raggiungere la città di Arco. Borgo affascinante con il suo castello medioevale,ultimo baluardo del mondo urbanizzato di fronte al “selvaggio” Trentino. Per questo motivo il mio itinerario partirà da il mio itinerario partirà da

moto si inerpica dolcemente

metropoli e mi dirigo in

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insistente nel mio naso finchè ad un tratto scompare. Per un attimo non capisco cosa sia successo, ma percorro una curva e scopro di star entrando in Trento. Qualche sguardo triste incrocia il mio raggiante, ma purtroppo non scorgo nemmeno la minima scintilla di vitalità nei loro occhi. Un po’ rassegnato proseguo imboccando la SS12 in direzione di Lavis, ma la situazione non cambia, anzi, sarà la pioggia scrosciante, ma qui tutti sembrano decisamente arrabbiati. Persone che si riparano sotto le tettoie con facce truci, mai un sorriso divertito, nemmeno una smorfia ironica, nulla! Sperando fosse solo un momento sfortunanto oriento la mia ruota anteriore verso Faver e il tempo, quasi delicatamente, migliora mostrando, in parte, dei timidi

raggi di sole. L’ asfalto si riscalda e inizio a notare sulle strade i primi motociclisti. Qualche saluto in sella per sentirsi ancora più parte di un’ elite e arrivato nei pressi di Segonzano, ecco le piramidi che fanno capolino tra le nuvole! Per chi non le conoscesse, sono un capolavoro geologico della natura di origine glaciale. Le Piramidi di terra di Segonzano sono creste rocciose conoidali di circa 20m di altezza che sembrano posizionate ad arte per incantare i visitatori. La strada prosegue sinuosa e danzante come non mai finchè il paese di Capriana mi accoglie nella Val di Fiemme. Ed ecco tornare quel profumo di natura! Un profumo forte, inebriante e carico di vita. Guarda caso, attraversando i piccoli centri urbani della zona, inizio a notare i primi sorrisi tra la gente... Raggiunto e superato

insistente nel mio naso finchè insistente nel mio naso finchè raggi di sole. L’ asfalto si riscalda e raggi di sole. L’ asfalto si riscalda e

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Cavalese, la mia convizione di essere nel posto giusto si fa sempre più prevalente. Sarà intuito o altro, ma la voglia di raggiungere il Passo di Lavazè cresce sempre più dentro di me. Tra un’ infinità di curve simil-paraboliche serpeggianti tra i boschi centenari, la mia mente inizia a spaziare finchè, ormai convinto di essere

parte della natura stessa, incontro un cartello: Passo di Lavazè.Scendo dalla moto ancora entusiasta per il percorso e, per la prima volta dalla mia partenza, scorgo dei bambini giocare a pallone in un prato. Il paesaggio è affascinante. Uno, massimo due rifugi con ristorante annesso, una distesa verde e un laghetto, al centro, con qualche mucca che pascola pacifica.Il Paradiso? Forse sì. Faccio appena in tempo a togliere il casco e sento una voce alle mie spalle “Signore? Siamo dispari, giochi con noi?”. “Tolgo gli stivali e arrivo! Ma vi avviso, sono forte a calcio!” rispondo appoggiando la moto alla stampella laterale. Motociclisti e bambini....forse possiedono soltanto gli stessi occhi, ma per me condividono anche lo stesso cuore.Un cuore colmo di libertà...

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doVE MaNGIaRE E doRMIREAlbeRgO dOlOmiti PASSO di lAvAze’ (tn) tel. 0462 341103l’HOtel, POSiziOnAtO StRAtegiCAmente Sul PASSO di lAvAzè, è lA metA PRedilettA di mOlti bikeRS nei week end eStivi, in quAntO lA tRAnquillità del PASSO e l’ACCOglienzA dei geStORi PeRmette Ai Clienti di SentiRSi letteRAlmente A CASA. inOltRe A diSPOSiziOne degli OSPiti: SAlA tv, SOggiORnO, teRRAzzA SOlARium, RiStORAnte, PARCHeggiO PRivAtO e d’inveRnO lOCAle AttRezzAtO PeR lA SCiOlinAtuRA di SCi e SnOwbOARdS. dA nOn PeRdeRe le PRelibAtezze del RiStORAnte, OvviAmente CuCinA tiROleSe!

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AGENDA

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AGENDA

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FIERE

EICMA 2011L’appuntamento tradizionale per gli amanti delle due ruote si tiene in Fiera Milano Rho con tante

novità e new entry per la 69° edizione in programma.

Eventi e novità che noi di Motology condivideremo con i nostri lettori e con tutti gli appassiona-

ti presso lo stand SBK.

Vi aspettiamo numerosi!

quando: 8-13 Novembre 2011

dove: Fiera Milano Rho

info: www.eicma.it

VIAGGI

Rimettiti in motoUn anello inconsueto Mare/Monti da annoverare nei propri “diari della motocicletta” è quel-

lo proposto dall’Hotel Ilio di Capo S. Andrea all’ Isola d’Elba.

Un itinerario studiato nei minimi particolari per tutti i biker che, in sella alla loro moto, sco-

priranno le bellezze dell’isola partendo dalle alture di Capo Sant’Andrea per giungere fino

a Marina di Campo per poi risalire sin su al Monte Perone.

Per l’occasione l’Hotel offre ai suoi ospiti 5 notti al prezzo di 4 e un aperitivo da veri cen-

tauri: un’ Hi Beer, l’ultima novità del marchio HI che prosegue la storia distintiva di Hi

Restaurant, Hi Bar e Hi Wine.

quando: dal 19 settembre

al 15 ottobre 2011

dove: Isola d'Elba - Hotel Ilio

info: : http://www.hotelilio.com/it/

fly_magazine_100X150_DT.indd 1 11/03/11 10.11

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FIERE

EICMA 2011L’appuntamento tradizionale per gli amanti delle due ruote si tiene in Fiera Milano Rho con tante

novità e new entry per la 69° edizione in programma.

Eventi e novità che noi di Motology condivideremo con i nostri lettori e con tutti gli appassiona-

ti presso lo stand SBK.

Vi aspettiamo numerosi!

quando: 8-13 Novembre 2011

dove: Fiera Milano Rho

info: www.eicma.it

VIAGGI

Rimettiti in motoUn anello inconsueto Mare/Monti da annoverare nei propri “diari della motocicletta” è quel-

lo proposto dall’Hotel Ilio di Capo S. Andrea all’ Isola d’Elba.

Un itinerario studiato nei minimi particolari per tutti i biker che, in sella alla loro moto, sco-

priranno le bellezze dell’isola partendo dalle alture di Capo Sant’Andrea per giungere fino

a Marina di Campo per poi risalire sin su al Monte Perone.

Per l’occasione l’Hotel offre ai suoi ospiti 5 notti al prezzo di 4 e un aperitivo da veri cen-

tauri: un’ Hi Beer, l’ultima novità del marchio HI che prosegue la storia distintiva di Hi

Restaurant, Hi Bar e Hi Wine.

quando: dal 19 settembre

al 15 ottobre 2011

dove: Isola d'Elba - Hotel Ilio

info: : http://www.hotelilio.com/it/

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CONCERTIDream TheaterFreschi freschi del nuovo album appena pubblicato i Dream Theater, la più grande e

storica formazione del panorama prog-metal, torna in Italia con una serie di concer-

ti che toccherà 3 città italiane: Pordenone, Milano e Perugia. Il gruppo promette gran-

de spettacolo con un set molto particolare che riproporrà i vecchi successi e i pezzi del

nuovo album. I biglietti per i nuovi concerti saranno in vendita dalle ore 10:00 del 10

settembre nei punti vendita autorizzati Azalea Promotion, Box Office e sul circuito on-

line www.ticketone.it quando&dove: 20 febbraio Pordenone, Palasport Forum

21 febbraio Assago (MI), Mediolanum Forum

22 febbraio, Perugia, PalaEvangelistibiglietti e info: www.ticketone.it

CINEMAL'alba del pianeta delle scimmieDella serie il “Pianeta delle scimmie” torna un film nel quale l’arro-

ganza dell’uomo provoca una catena di eventi che è la causa dell’in-

telligenza delle scimmie e di un cambiamento nel nostro ruolo di

specie dominante del pianeta.Assisteremo alle azioni di Caesar, la prima scimmia intelligente, che,

tradita dagli uomini , si ribella per condurre la propria spettacolare

razza alla libertà e alla resa dei conti con l’Uomo.GENERE: Drammatico, FantascienzaDURATA: 105 MinUSCITA CINEMA: 23/09/2011

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