Rivalutazione del modello espansivo del Capoluogo comu-nale e
delle frazioni in relazione
trasportistiche del territorio di Molinella, eliminando gli
ambiti di espansione oltre il naturale li-mite della ferrovia per
potenziare lespansione in continuit con laggregato urbano
esistente;
Revisione del modello di realiz-zazione della nuova tangenziale
di Molinella pendendo atto che la crisi economica che ci investe
rende inattuabile tale infrastrut-tura a mezzo del contributo di
sostenibilit a carico dei privati, nellambito di unespansione
edi-lizia sempre pi lenta; ricercando sinergie con Citt
Metropolitana, Regione o Stato capaci di essere
diverse scale;
Revisione dei modelli di conven-zione urbanistica dei P.U.A.,
ap-provati prima dellattuale P.S.C., che contengono quale elemento
cardine la realizzazione della nuova tangenziale, convogliando gli
impegni economici dei privati al primario interesse pubblico di
crescita dei servizi ai cittadini; il tutto quale condizione
necessaria e propedeutica alla variante al P.S.C.;
Revisione del modello di verde privato con lo sviluppo di ville
nel perimetro urbano cercando di dare la preminenza al verde
pubblico con annessi percorsi ciclabili;
-rative allattuale mobilit strada-le e ciclo-pedonale in
relazione ad una pi realistica ipotesi di sviluppo insediativo
rispetto a possibili scenari di evoluzione economica
Previsione del potenziamento di aree con funzioni collettive nel
Capoluogo, dando la preminen-za alle aree per funzioni sportive e
scolastiche a livello comunale sovra comunale;
Potenziamento del polo strate-gico della stazione ferroviaria
studiando una revisone della sistemazione dei parcheggi e
dellaccessibilit,
Potenziamento della viabilit ciclo-pedonale nellottica della
valorizzazione del territorio co-munale collegando il Capoluogo
alle frazioni ed ai poli di attrazio-ne sovra comunale
Studiare un percorso di rigenera-zione urbana delle attuali Aree
da
mettendo in atto un innovativo risanamento dellambiente
ur-bano.
Provvedere al potenziamento del
pubblici a garanzia e a tutela dei diritti dei cittadini;
Razionalizzare il verde pubbli-co attraverso la promozione di
esperienze innovative che vedano lapporto dei privati e/o sponsor
restituendo allarea verde la sua funzione principale che quella di
aggregazione;
Il ruolo del territorio rurale determinante nel contesto
loca-le: sulla sua qualit che si pu
medio-lungo termine. Esso da tempo non pi solo agricolo, la
sostituzione degli antichi legami funzionali legati al mondo
agri-colo con relazioni pi complesse, in cui convivono attivit
integra-tive del reddito (agriturismo), attivit economiche
compatibili,
da recuperare.
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ecommercializzazione di vernicie prodotti complementari.Nel corso
degli anni, lo sviluppo stato costantee le competenze acquisite
cihanno permesso di realizzare importanti risultati.La nostra losoa
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particolare alla tematica eco-bio, e nellaformazione del personale,
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coprendo molteplici settorimerceologici: ledilizia (pittura per
esterni e interni, materiali ditermofonoassorbenza e coibentazione,
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soddisfandole esigenze di qualsiasi tipo di clientela.
Dopo 37 anni di lavoro nella Pubblica Amministrazione, il
Vi-cesindaco e Assessore allEdilizia Pubblica, Viabilit, Ambiente,
Agricoltura, Protezione Civile Gianni Righetti ha apportato grande
ottimizzazione intorno
In questa intervista ci racconta le
messe in campo dallinizio del suo mandato.
Gianni, da quando si inse-diata, per questa amministra-
molto importante. Come va-
centrale. Abbiamo trovato una situazione molto negati-
-renziata molto basse, quando da anni sia a livello nazionale
che regionale si sta spingendo molto per aumentare la raccolta
-ciali che toccano quasi l80%. Il nostro obiettivo era arrivare
nel breve periodo ad avere al 50%
-
Noi abbiamo fortemente dimi-nuito il numero dei contenitori
-mo introdotto quelli marrone dellorganico, implementando ed
ottimizzando le isole di base sul territorio, ma purtroppo ad oggi
una crescita di una deci-na di punti percentuali (cha ci ha portato
sopra il 40%, par-tendo dal 30%) non ci basta e soprattutto non ci
baster in futuro.
A cosa dovuta questa bassa percentuale?
in parte una questione cul-turale, e in parte lantico pro-blema
del chi me lo fa fare, o scarso senso civico. Manca una
-renziata, perch si radicata la-
senza separarli per le varie tipo-logie di materiale.
Inizialmente la nostra strategia si concentra-ta sul sistema delle
isole di base complete, razionalizzate per nu-mero di abitanti,
dimezzando i
potenziando i cassonetti della
dato ai molinellesi tutti gli stru--
renziata. Siamo cresciuti, ma si deve fare di pi.
Tante persone si lamentano per
porta via troppo tempo.Non assolutamente vero. Io a casa mia
faccio bene la rac-
per deformazione professiona-
nel cassonetto ogni 15 giorni, considerato che sul 100% dei
-presa tra il 7% ed il 10%. Il vero problema che manca la
con-sapevolezza di una verit molto semplice: a fare la spesa ci va
il singolo cittadino, non ci va il Comune.
cui acquisto un prodotto al su-
al momento in cui tocca il fon-do del cassonetto. In quel
mo-mento esatto diventa di tutti, e smaltirlo una spesa che viene
divisa per tutta la comunit. Inoltre, quando decidiamo di li-
non servano pi a nessuno. In realt non cos: l80% dei ma-teriali
buttati servono per pro-durne di nuovi, che ritroveremo
A tante persone viene da chie-dersi perch dovrei fare la
rac-
. Oltre ai motivi ambientali, estrema-mente importanti, bisogna
farla perch tutti vogliamo spendere di meno di tassa.
spendere di meno tutti.
In che modo, cos facendo, spenderemmo di meno?
-
varia in base alla quantit di ri-
molto di pi rispetto a quello
Per spiegarla in cifre, smaltire -
ziata costa 129 euro; smal-
organici costa 45 euro; carta, plastica, alluminio e vetro
co-stano circa 16/18 euro a ton-nellata.
In pi, per lo smaltimento di questi ultimi, si recupera poco
meno della met dei soldi da
C.O.N.A.I.. Va da s che ab--
renziata che conferiamo tutti al cassonetto grigio, abbattiamo i
costi di smaltimento, e quindi abbattiamo la parte variabile della
tassa. Sarebbe molto bello se il comportamento virtuoso
di ognuno portasse alla diminu-zione delle tasse per tutti.
Ci tengo a dire che anche gli amministratori pagano le tasse per
intero. Non abbiamo dei bonus, e quindi non godiamo ad aumentare i
costi di ge-stione di un servizio che per il Comune solo una
partita di giro. Non va infatti dimenti-cato che la T.A.R.I. (Tassa
sui
costo del servizio di raccolta Nel
dati dellanno precedente, viene preventivato questo costo, che
va coperto attraverso la tassa. Niente di pi, niente di meno. Se
abbattiamo il costo del servi-zio, al netto degli investimenti,
abbattiamo la tassa.
Un vantaggio per tutti, quin-di. Quanto stiamo facendo allora
non basta?
No, anche perch c di pi. La recente Legge Regionale numero 16
del 5 ottobre 2015 obbliga i Comuni a raggiungere due obiettivi
entro il 2020: la diminuzione globale del mon-
obbligato del 70% di raccolta
pro capite che si al massimo di 150 kg allanno, calcolato
sulla
Questo perch si va verso una
principio dellUnione Europea del chi inquina paga. Ad oggi, come
detto, siamo al 40% di
drammatica, a 241 kg di monte -
nellese. E si tratta di dati raccol-ti a settembre.
Cosa fare quindi? Perch non ricorrere al famoso porta a
porta?
No, il porta a porta un servi-zio molto costoso, e poco
sim-patico, che vorremmo evitare. Inoltre sono sempre di pi i casi,
nei paesi in cui questo si-stema applicato da anni, dove si
evidenziano due problema-tiche gigantesche: il fenomeno
dellinabilit che molti opera-
tori del settore sviluppano nel praticare questo metodo. Oltre
al costo sociale, chi ha una visio-ne progressista non si pu non
porre il tema delle condizione e della salute degli operatori.
-renziata, esiste un altro metodo, che in Comuni come Minerbio,
Malalbergo e Castenaso, sta dando risultati estremamen-te positivi:
lintroduzione sui contenitori grigi delle calotte. Verranno, nei
prossimi mesi, installati sul territorio dei cas-
si aprono solamente attraverso
una calotta, di dimensione tale che vi si possono inserire
sola-mente sacchi da 20 litri. Per aprire questa calotta
necessa-rio strisciare una tessera magne-tica fornita dal Comune.
Come per una carta di credito, pi volte striscio, pi pago.
Quindi,
puntuale, di cui ho parlato pri-ma, questo sistema di
raccol-
consentir di calcolare, sulla parte variabile della T.A.R.I., la
quota che andremmo a pa-gare. , appunto.
socialmente utile per ridurre il -
so. un sistema che si sta incen-tivando molto, e in altre realt
dove esiste gi, come Bologna, sta dimostrando di funzionare.
Lobiettivo, portato avanti an-che dalla Regione, ridurre sia
coinvolgimento delle asso-ciazioni di volontariato, che
raccolgono materiali che fun-zionano ancora - dagli
elettro-domestici, ai divani, agli oggetti di mobilio - e li
distribuiscono a persone che vivono situazioni pi disagiate e che
possono cos utilizzarli. Un sistema virtuoso
vista sociale, che abbiamo in-tenzione di adottare.
Concetto sicuramente giusto, ma come evitare che ci si sba-
-sonetto, senza dover strisciare e quindi pagare?
Abbiamo due regolamenti a tal riguardo. In primis, il
regola-mento di Polizia urbana e ru-rale, che prevede una sanzione
di 500 euro per labbandono
,
i controlli da parte della Polizia Municipale. C poi il
regola-mento che determina il confe-
-tenitori, che prevede sanzioni per lerrato conferimento degli
stessi. Cos, viene sanzionato chi magari conferisce qualsiasi
destinato solamente, per esem-pio, alla carta. Per massimizzare
i controlli, stiamo pensando di introdurre un sistema di
vide-osorveglianza mobile, per con-trollare i cassonetti attraverso
luso delle telecamere. Su tutti questi temi quando sar al mo-mento
ci sar massima informa-zione sul territorio: dopo per, ci sar una
tolleranza ridot-tissima. Chi sbaglia, pagher. Quindi, la parola
dordine, per spendere meno tutti, abbatte-
D: Quindi, la parola dordi-ne, per spendere meno tutti,
abbattere il conferimento di
-
R: Esattamente. Voglio ribadir-lo di nuovo perch ci tengo:
ri-ciclare un impegno che richie-de poco tempo e poca fatica,
ma
lintera comunit, sia dal punto di vista economico che da quel-lo
ambientale. Impegniamoci tutti. Per il bene di tutti.
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di Stefano Mantovani
Chi ha un po di capelli bianchi sulle tempie si ricorder
certa-mente la miriade di formazioni extraparlamentari che
costella-vano il mondo alla sinistra del
-to quello che da queste forma-zioni ha poi avuto seguito.
Lidentikit sempre lo stesso: formazioni molto identitarie,
sempre a ruota della stagione dellesponente politico di tur-no, che
dallalto del proprio strapuntino (che molte volte non vale pi del
2%), voglio-no insegnare al resto del creato come si fa a stare al
mondo.
Benedetta democrazia. E chiaro che il governo della cosa
pubblica non pu essere
da fenomeni quantitativi e di consenso. Per non pu esserne
neanche totalmente svincolato.
C sempre stato un fenomeno legato al purismo di turno, che
ammonisce e appella come de-strorso tutto quello che non sta dentro
il recinto della sinistra vera e integerrima: tutte
carat-teristiche che invece i puristi, almeno a parole,
rappresentano in maniera specchiata e incon-testabile.
-pre un per - tutti queste for-mazioni sempre abbozzate e
appello allo scoramento gene-
con una serie di parole dordi-ne tutte scritte con la maiusco-la
(la Verit! LOnest! Il Lavo-ro!con la tanta amata democrazia e
rimangono proverbialmente molto deluse.
S, perch quella massa di riser-visti della sinistra, che a
parere
loro non vanno a votare schifati -
vrebbe in teoria accorrere alle
dellestemporanea formazione della sinistra radicale di turno.Non
succede mai.
Perch s, vero, non bisogna sottovalutare lo scoramento degli
elettori verso una classe politica talvolta inadeguata: ma queste
proposte settarie
-camente nascono a sinistra del PD, sono un plastico esempio di
quello che non funziona, e non come pochi vorrebbero pretendere,
del contrario. Finiscono per essere votate da poche persone e per
rappre-sentarne ancor meno.
Ultimo esempio? I referendum contro le riforme del Governo
Renzi: nelle pretese dovevano misurare la grande impopola-rit del
governo. In realt le formazioni promotrici non sono riuscite a
raccogliere ne-
arrivarci, ai Referendum. Au-toconsegnandosi allirrilevanza.
E allora: a cosa serve avere le varie Sinistra e Libert,
Possi-bile, Rifondazioni Comuniste e Comunisti Italiani, Partiti
Co-munisti dei Lavoratoriarrivare a piccoli cespugli di
nostalgia leninista se non trot-szkista? A cosa serve mettere
insieme le varie sinistre arcoba-leno e altre cose varie ed
even-tuali? A raccogliere complessi-vamente quel 5% dei voti. Che
legittimamente c sempre sta-
to e sempre ci sar, per carit. Ma almeno queste formazioni che
si accontentassero degli strapuntini (che sottobanco sono
bravissime a trattare), e la smettessero di fare la predi-ca
alluniverso mondo, quando non riescono neanche a metter-si daccordo
tra di loro. Tanti piccoli Ernesto, di Wil-diana memoria. Tutti
irrilevan-ti.
