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Moduli I/O digitali ControlLogix Numeri di catalogo 1756-IA8D, 1756-IA16, 1756-IA16I, 1756-IA32, 1756-IB16, 1756-IB16D, 1756-IB16I, 1756-IB16IF, 1756-IB32, 1756-IC16, 1756-IG16, 1756-IH16I, 1756-IM16I, 1756-IN16, 1756-IV16, 1756-IV32, 1756-OA8, 1756-OA8D, 1756-OA8E, 1756-OA16, 1756-OA16I, 1756-OB8, 1756-OB8EI, 1756-OB8I, 1756-OB16D, 1756-OB16E, 1756-OB16I, 1756-OB16IEF, 1756-OB16IEFS, 1756-OB16IS, 1756-OB32, 1756-OC8, 1756-OG16, 1756-OH8I, 1756-ON8, 1756-OV16E, 1756-OV32E, 1756-OW16I, 1756-OX81 Manuale dell’utente

Moduli I/O digitali ControlLogix Manuale dell’utente · Attività quali l’installazione, la regolazione, la messa in opera, l’uso, l’assemblaggio, lo smontaggio e la manutenzione

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Moduli I/O digitali ControlLogixNumeri di catalogo 1756-IA8D, 1756-IA16, 1756-IA16I, 1756-IA32, 1756-IB16, 1756-IB16D, 1756-IB16I, 1756-IB16IF, 1756-IB32, 1756-IC16, 1756-IG16, 1756-IH16I, 1756-IM16I, 1756-IN16, 1756-IV16, 1756-IV32, 1756-OA8, 1756-OA8D, 1756-OA8E, 1756-OA16, 1756-OA16I, 1756-OB8, 1756-OB8EI, 1756-OB8I, 1756-OB16D, 1756-OB16E, 1756-OB16I, 1756-OB16IEF, 1756-OB16IEFS, 1756-OB16IS, 1756-OB32, 1756-OC8, 1756-OG16, 1756-OH8I, 1756-ON8, 1756-OV16E, 1756-OV32E, 1756-OW16I, 1756-OX81

Manuale dell’utente

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Importanti informazioni per l’utente

Prima di installare, configurare, utilizzare o effettuare la manutenzione di questo prodotto, leggere questo documento e i documenti elencati nella sezione delle risorse aggiuntive riguardanti l’installazione, la configurazione e il funzionamento di questa macchina. Gli utenti devono conoscere bene le istruzioni di installazione e cablaggio oltre che i requisiti di codici, leggi e norme applicabili nel loro complesso.

Attività quali l’installazione, la regolazione, la messa in opera, l’uso, l’assemblaggio, lo smontaggio e la manutenzione devono essere effettuate da personale opportunamente formato secondo quanto previsto dai codici professionali vigenti.

Se l’apparecchiatura viene utilizzata per uso diverso da quello specificato dal produttore, i sistemi di protezione dell’apparecchiatura potrebbero essere compromessi.

In nessun caso Rockwell Automation, Inc. sarà responsabile per i danni diretti o indiretti derivanti dall’uso o dall’applicazione di questa apparecchiatura.

Gli esempi e gli schemi riportati in questo manuale sono a solo scopo illustrativo, Data la grande quantità di variabili e requisiti associati a ciascuna installazione, Rockwell Automation, Inc. non può assumersi la responsabilità per l’uso effettivo dell’apparecchiatura basato su esempi e schemi del manuale.

Rockwell Automation, Inc. non si assume alcuna responsabilità di brevetto per quanto riguarda l’utilizzo di informazioni, circuiti elettrici, apparecchiature o software descritti nel presente manuale.

È vietata la riproduzione integrale o parziale dei contenuti del presente manuale senza permesso scritto di Rockwell Automation, Inc.

All'interno del presente manuale, quando necessario, sono inserite note destinate a richiamare l'attenzione dell'utente su argomenti riguardanti la sicurezza.

Delle etichette con precauzioni specifiche potrebbero trovarsi anche all’esterno o all’interno dell’apparecchiatura.

Allen-Bradley, Rockwell Software e Rockwell Automation, ControlLogix, Logix5000, Studio 5000, Studio 5000 Logix Designer, Studio 5000 Automation Engineering & Design Environment, Integrated Architecture, Data Highway Plus e DH+ sono marchi commerciali di Rockwell Automation, Inc.

I marchi commerciali non posseduti da Rockwell Automation sono proprietà dei rispettivi possessori.

AVVERTENZA: Identifica informazioni sulle pratiche o le circostanze che possono causare un’esplosione in un ambiente pericoloso e provocare lesioni, anche letali, al personale, danni alle cose o perdite economiche.

ATTENZIONE: Identifica informazioni su modalità d’impiego o circostanze che possono provocare infortuni alle persone o morte, danni alle cose o perdita economica. I simboli Attenzione consentono di identificare o evitare un pericolo e di riconoscerne le conseguenze.

IMPORTANTE Identifica informazioni fondamentali per un’applicazione ed un funzionamento corretti del prodotto.

PERICOLO DI FOLGORAZIONE: È possibile che sopra o all’interno dell’apparecchiatura, ad esempio un servoazionamento o un motore, siano presenti etichette che avvertono gli utenti della presenza di tensioni pericolose.

PERICOLO DI USTIONI: Le etichette possono trovarsi sopra o all’interno dell’apparecchiatura, ad esempio un servoazionamento o motore, per avvertire gli utenti che le superfici possono raggiungere temperature pericolose.

PERICOLO DI ARCO ELETTRICO: Queste etichette possono trovarsi all’esterno o all’interno dell’apparecchiatura, ad esempio su un motor control center per avvisare gli utenti di un potenziale rischio di arco elettrico. L’arco elettrico può provocare lesioni gravi o letali. Indossare adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI). Rispettare TUTTI i requisiti normativi sulle pratiche di lavoro sicure e sui dispositivi di protezione individuale (DPI).

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Sommario delle modifiche

Questo manuale contiene informazioni nuove ed aggiornate.

Argomento Pagina

Aggiornamento della sezione Codifica elettronica. 40

Aggiornamento del testo che richiama l'attenzione sulla funzione di rimozione e inserimento sotto tensione (RIUP) nella sezione Installazione del modulo.

107

Aggiornamento del nome del tag MainTask in Creazione di un nuovo tag. 204

Aggiornamento delle informazioni sull'utilizzo del pulsante Browse nella sezione Scheda Communication.

211

Aggiornamento della tabella Numero di avviatori motore da utilizzare. 226

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 3

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Sommario delle modifiche

Note:

4 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Sommario

Prefazione Ambiente Studio 5000 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11Ulteriori informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

Capitolo 1Presentazione dei moduli I/O digitali ControlLogix

Funzioni disponibili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Moduli I/O nel sistema ControlLogix . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14Identificazione dei moduli e informazioni di stato. . . . . . . . . . . . . . . . 17

Capitolo 2Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix

Proprietà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20Utilizzo dei software RSNetWorx e RSLogix 5000 . . . . . . . . . . . . . . . 20Funzionamento interno dei moduli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

Moduli di ingresso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21moduli d’uscita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

Connessioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23Connessioni dirette. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24Connessioni ottimizzate per rack . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24Suggerimenti per le connessioni ottimizzate per rack . . . . . . . . . 26

Funzionamento dei moduli di ingresso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26Moduli di ingresso in uno chassis locale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

RPI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27COS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27Attivazione dei task evento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

Moduli di ingresso in uno chassis remoto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28Moduli di ingresso remoti connessi tramite la rete ControlNet . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29Moduli di ingresso remoti collegati tramite la rete EtherNet/IP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

Funzionamento dei moduli di uscita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31Moduli di uscita in uno chassis locale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31Moduli di uscita in uno chassis remoto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

Moduli di uscita remoti connessi tramite la rete ControlNet . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32Moduli di uscita remoti connessi tramite la rete EtherNet/IP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

Modalità di solo ascolto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34Controllori proprietari multipli di moduli di ingresso . . . . . . . . . . . . 34Modifiche della configurazione di un modulo di ingresso con proprietari multipli. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

Capitolo 3Caratteristiche comuni dei moduli Compatibilità dei moduli di ingresso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

Compatibilità dei moduli di uscita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38Caratteristiche comuni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39

Rimozione e inserimento sotto tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39Segnalazione degli errori dei moduli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39Configurazione tramite software. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40Codifica elettronica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 5

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Sommario

Disabilitazione del modulo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41Utilizzo dell'orologio di sistema per la registrazione cronologica degli ingressi e per la pianificazione delle uscite . . . . . . . . . . . . . . . 42Comunicazione produttore/consumatore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46Informazioni degli indicatori di stato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

Caratteristiche comuni specifiche dei moduli di ingresso . . . . . . . . . . 46Trasmissione dati al cambiamento di stato o ciclicamente . . . . . 47Impostazione dell'RPI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47Abilitazione del cambiamento di stato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48Tempi di filtro configurabili tramite software . . . . . . . . . . . . . . . . 49Moduli di ingresso isolati e non isolati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49Densità a più punti di ingresso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50

Caratteristiche comuni specifiche dei moduli di uscita . . . . . . . . . . . . 50Stati di uscita configurabili a livello di punto . . . . . . . . . . . . . . . . . 51Eco dei dati di uscita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52Moduli di uscita isolati e non isolati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52Densità a più punti di uscita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53Fusibili elettronici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53Rilevamento della perdita dell'alimentazione di campo . . . . . . . . 56Mantenimento dell'errore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57Controllo delle uscite pianificate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

Segnalazione di errori e stato tra moduli di ingresso e controllori . . . . 60Segnalazione di errori e stato tra moduli di uscita e controllori . . . . . 61

Capitolo 4Caratteristiche dei moduli diagnostici

Compatibilità dei moduli di ingresso diagnostici . . . . . . . . . . . . . . . . . 63Compatibilità dei moduli di uscita diagnostici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64Caratteristiche di diagnostica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

Mantenimento dell'errore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64Registrazione cronologica diagnostica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65CA a 8 punti/CC a 16 punti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66Segnalazione di errori a livello di punto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

Caratteristiche specifiche dei moduli di ingresso diagnostici . . . . . . . 67Cambiamento di stato nella diagnostica per i moduli di ingresso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67Rilevamento di collegamento interrotto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69Rilevamento della perdita dell'alimentazione di campo . . . . . . . . 70

Caratteristiche specifiche dei moduli di uscita diagnostici . . . . . . . . . 71Opzioni di cablaggio di campo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71Rilevamento dell'assenza di carico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71Verifica delle uscite lato campo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72Prova di tensione a impulsi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74Cambiamento di stato nella diagnostica per i moduli di uscita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

Segnalazione di errori e stato tra moduli di ingresso e controllori . . . . 75Segnalazione di errori e stato tra moduli di uscita e controllori . . . . . 77

6 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Sommario

Capitolo 5Caratteristiche dei moduli rapidi Compatibilità dei moduli di ingresso rapidi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79

Compatibilità dei moduli di uscita rapidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80Caratteristiche dei moduli rapidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80

Tempo di risposta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81Caratteristiche specifiche dei moduli di ingresso rapidi . . . . . . . . . . . 81

Acquisizione di impulsi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82Registrazione cronologica per punto e cambiamento di stato. . . . 82Tempi di filtro configurabili tramite software . . . . . . . . . . . . . . . . 86Connessione dedicata per task evento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89

Caratteristiche specifiche dei moduli di uscita rapidi . . . . . . . . . . . . . 91Ritardi dello stato di errore programmabili . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91Modulazione di larghezza degli impulsi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

Segnalazione di errori e stato tra moduli di ingresso e controllori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102Segnalazione di errori e stato tra moduli di uscita e controllori . . . 103

Capitolo 6Installazione dei moduli I/OControlLogix

Installazione del modulo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107Codifica della morsettiera rimovibile. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109Collegamento dei cavi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110

Tipi di morsettiere rimovibili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112Raccomandazioni per il cablaggio della morsettiera rimovibile. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114

Assemblaggio della morsettiera rimovibile e della custodia . . . . . . . 115Scelta della custodia profonda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116

Considerazioni sulla dimensione dell’armadio elettrico con la custodia profonda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117

Installazione della morsettiera rimovibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118Rimozione della morsettiera rimovibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119Rimozione del modulo dallo chassis. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121

Capitolo 7Configurazione dei moduli I/O digitali ControlLogix

Panoramica della procedura di configurazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124Creazione di un nuovo modulo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125

Formati di comunicazione o connessione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127Modifica della configurazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130Proprietà di connessione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131Visualizzazione e modifica dei tag del modulo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132

Capitolo 8Schemi di cablaggio 1756-IA8D . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135

1756-IA16. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1351756-IA16I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1361756-IA32. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1361756-IB16 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1371756-IB16D . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 7

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Sommario

1756-IB16I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1391756-IB16IF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1401756-IB32 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1411756-IC16 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1411756-IG16 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1421756-IH16I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1431756-IM16I. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1431756-IN16 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1441756-IV16 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1441756-IV32 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1451756-OA8 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1451756-OA8D . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1461756-OA8E . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1461756-OA16 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1471756-OA16I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1481756-OB8 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1491756-OB8EI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1501756-OB8I. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1511756-OB16D . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1521756-OB16E . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1521756-OB16I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1551756-OB16IEF. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1561756-OB16IEFS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1571756-OB16IS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1581756-OB32 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1581756-OC8 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1591756-OG16 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1601756-OH8I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1611756-ON8 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1621756-OV16E. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1631756-OV32E. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1641756-OW16I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1641756-OX8I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165

Appendice ARicerca guasti del modulo Indicatori di stato dei moduli di ingresso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167

Indicatori di stato dei moduli di uscita. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168Utilizzo del software RSLogix 5000 per la ricerca guasti . . . . . . . . . 170

Determinazione del tipo di errore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171

Appendice BDefinizioni dei tag Tag dei moduli di ingresso standard e diagnostici . . . . . . . . . . . . . . . 173

Tag dei moduli di uscita standard e diagnostici . . . . . . . . . . . . . . . . . 176Tag dei moduli di ingresso rapidi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179Tag dei moduli di uscita rapidi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184

Modulo 1756-OB16IEF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184Modulo 1756-OB16IEFS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192

Strutture di dati array . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 200

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Sommario

Appendice CUtilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime

Utilizzo delle istruzioni di messaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 203Esecuzione del controllo in tempo reale e dei servizi di modulo . . . 204Esecuzione di un unico servizio per istruzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204Creazione di un nuovo tag . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204

Immissione della configurazione del messaggio . . . . . . . . . . . . . . 207Scheda Configuration. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 208Scheda Communication . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 211Utilizzo di ingressi con registrazione cronologica e uscite pianificate per i moduli I/O standard e diagnostici . . . . . . . . . . 212Utilizzo di ingressi con registrazione cronologica e uscite pianificate per i moduli I/O rapidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 214Ripristino di un fusibile, esecuzione della prova di tensione a impulsi e ripristino del mantenimento dell'errore . . . . . . . . . . 217Esecuzione di un servizio WHO per estrarre l'identificazione e lo stato del modulo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218Utilizzo dei tag nella logica ladder. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 221

Appendice D

Scelta dell'alimentatore

Appendice EAvviatori motore per moduli I/O digitali

Determinazione del numero massimo di avviatori motore. . . . 226

Appendice FAggiornamenti della versione principale

Se si utilizza una configurazione I/O Compatible o Disabled Keying . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 228Se si utilizza una configurazione di codifica Exact Match. . . . . . . . . 228

Appendice GIFM 1492 per moduli I/O digitali Panoramica dei cavi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 229

Appendice HSommario delle modifiche 1756-UM058G-IT-P, novembre 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 239

1756-UM058F-IT-P, aprile 2012. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2391756-UM058E-IT-P, agosto 2010. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 240

Glossario

Indice analitico

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Sommario

Note:

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Prefazione

Questo manuale descrive come installare, configurare ed eseguire la ricerca guasti dei moduli I/O digitali ControlLogix®. Contiene, inoltre, un elenco completo dei moduli digitali di ingresso e uscita, con le specifiche e gli schemi elettrici. Per poter utilizzare in modo efficiente il modulo digitale I/O, è necessario saper programmare e utilizzare il controllore ControlLogix.

Ambiente Studio 5000 Studio 5000 Automation Engineering & Design Environment™ combina elementi di sviluppo e progettazione in un ambiente comune. Il primo elemento è l'applicazione Studio 5000 Logix Designer™. L’applicazione Logix Designer è il rebranding del software RSLogix™ 5000 e continuerà ad essere il prodotto che consente di programmare i controllori Logix5000™ per le soluzioni discrete, di processo, batch, motion, di sicurezza e basate su servoazionamenti.

L'ambiente Studio 5000® rappresenta la base delle funzionalità e degli strumenti futuri di progettazione e sviluppo di Rockwell Automation®. L'ambiente Studio 5000 è l’unico strumento di lavoro che consente ai progettisti di sviluppare tutti gli elementi del loro sistema di controllo.

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Prefazione

Ulteriori informazioni Questi documenti contengono informazioni aggiuntive sui prodotti Rockwell Automation.

Le pubblicazioni possono essere visualizzate o scaricate all'indirizzo http://www.rockwellautomation.com/literature/. Per ordinare copie cartacee della documentazione tecnica, rivolgersi al distributore Allen-Bradley o al rappresentate commerciale Rockwell Automation di zona.

Riferimento Descrizione

1756 ControlLogix I/O Modules Specifications Technical Data, pubblicazione 1756-TD002

Fornisce le specifiche per i moduli I/O ControlLogix.

Modulo contatore ad alta velocità ControlLogix - Manuale dell'utente, pubblicazione 1756-UM007C

Descrive come installare, configurare ed eseguire la ricerca guasti del modulo contatore 1756-HSC.

ControlLogix Low-speed Counter Module User Manual, pubblicazione 1756-UM536

Descrive come installare, configurare ed eseguire la ricerca guasti del modulo contatore 1756-LSC8XIB8I.

ControlLogix Peer I/O Control Application Technique, pubblicazione 1756-AT016

Descrive le applicazioni di controllo peer tipiche e contiene informazioni dettagliate su come configurare i moduli I/O per l’operazione di controllo peer.

Position-based Output Control with the MAOC Instruction, pubblicazione 1756-AT017

Descrive le applicazioni tipiche per l’utilizzo di moduli con uscite pianificate con l’istruzione Motion Axis Output Cam (MAOC).

Integrated Architecture and CIP Sync Configuration Application Technique, pubblicazione IA-AT003

Spiega come configurare CIP Sync con prodotti ed applicazioni Integrated Architecture™.

Chassis e alimentatori ControlLogix - Istruzioni per l'installazione, pubblicazione 1756-IN005D

Descrive come installare ed eseguire la ricerca guasti delle versioni standard e ControlLogix-XT dello chassis 1756 e degli alimentatori, compresi gli alimentatori ridondanti.

Moduli I/O analogici ControlLogix - Manuale dell'utente, pubblicazione 1756-UM009C

Descrive come installare, configurare ed eseguire la ricerca guasti dei moduli I/O analogici ControlLogix.

ControlLogix Data Highway Plus-Remote I/O Communication Interface Module User Manual, pubblicazione 1756-UM514

Descrive come configurare e utilizzare il modulo I/O DH+™ / remoto ControlLogix.

Modulo di interfaccia ControlLogix-XT Data Highway Plus – I/O remoto - Istruzioni per l'installazione, pubblicazione 1756-IN638A

Descrive come installare, configurare ed eseguire la ricerca guasti del modulo di interfaccia ControlLogix-XT Data Highway Plus™- I/O remoto.

Sistema ControlLogix - Manuale dell'utente, pubblicazione 1756-UM001O

Descrive come installare, configurare, programmare e utilizzare un sistema CompactLogix.

Criteri per il cablaggio e la messa a terra in automazione industriale, pubblicazione 1770-4.1

Fornisce regole generali per l’installazione di un sistema industriale Rockwell Automation.

Sito Web delle certificazioni dei prodotti, http://www.ab.com

Fornisce dichiarazione di conformità, certificati ed altri dettagli sulle certificazioni.

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Capitolo 1

Presentazione dei moduli I/O digitali ControlLogix

I moduli I/O digitali ControlLogix® sono moduli di ingresso e uscita con capacità di rilevamento e commutazione ON/OFF. Utilizzando il modello di rete produttore/consumatore, i moduli I/O digitali possono produrre informazioni quando necessario e fornire, al tempo stesso, funzioni del sistema aggiuntive.

Funzioni disponibili Nella tabella riportata di seguito sono elencate le funzioni disponibili sui moduli I/O digitali ControlLogix.

Argomento Pagina

Funzioni disponibili 13

Moduli I/O nel sistema ControlLogix 14

Identificazione dei moduli e informazioni di stato 17

Funzione Descrizione

Rimozione e inserimento sotto tensione (RIUP)

Questa funzione consente di rimuovere e inserire i moduli e la morsettiera rimovibile (RTB) in tensione.

Comunicazione produttore/consumatore Questo metodo di comunicazione consente uno scambio dati intelligente tra i moduli e gli altri dispositivi del sistema in cui ciascun modulo produce dati senza essere stato precedentemente interrogato.

Registrazione cronologica dei dati del sistema

Un orologio di sistema a 64 bit esegue la registrazione cronologica del trasferimento di dati tra il modulo e il relativo controllore proprietario.

Segnalazione di guasti a livello dei moduli e rilevamento diagnostico lato campo

Capacità di rilevamento diagnostico e dei guasti per utilizzare il modulo ed eseguire la ricerca guasti dell’applicazione in modo efficiente ed efficace.

Certificazione Certificazione Classe 1, Divisione 2 per qualsiasi applicazione che richiede l’approvazione.

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Capitolo 1 Presentazione dei moduli I/O digitali ControlLogix

Moduli I/O nel sistema ControlLogix

I moduli ControlLogix si montano in uno chassis ControlLogix e richiedono una morsettiera rimovibile (RTB) o un modulo interfaccia cablaggio (IFM)(1) serie 1492 per il collegamento di tutto il cablaggio lato campo.

Prima di installare e utilizzare il modulo, attenersi a quanto segue.• Installare e collegare a terra uno chassis 1756 e un alimentatore.

Per installare questi prodotti, consultare le pubblicazioni elencate nella sezione Ulteriori informazioni a pagina 12.

• Ordinare e ricevere una morsettiera rimovibile o un modulo IFM e i relativi componenti necessari all'applicazione.

(1) Il sistema ControlLogix è stato certificato con il solo utilizzo delle morsettiere rimovibili ControlLogix con numeri di catalogo 1756-TBCH, 1756-TBNH, 1756-TBSH e 1756-TBS6H. È possibile che per determinate applicazioni che richiedono una certificazione per il sistema ControlLogix con altri metodi di terminazione di cablaggio sia necessaria un'approvazione specifica da parte dell'ente di certificazione.

IMPORTANTE Le morsettiere RTB e i moduli IFM non sono inclusi nell’acquisto del modulo. Consultare pagina 112 per le morsettiere rimovibili e pagina 229 per i moduli IFM.

Tabella 1 - Moduli I/O digitali ControlLogix

N. di Cat. Descrizione Pagina

1756-IA8D Modulo di ingresso diagnostico 8 punti 79-132 V CA 135

1756-IA16 Modulo di ingresso 16 punti 74-132 V CA 135

1756-IA16I Modulo di ingresso isolato 16 punti 79-132 V CA 136

1756-IA32 Modulo di ingresso 32 punti 74-132 V CA 136

1756-IB16 Modulo di ingresso 16 punti 10-31,2 V CC 137

1756-IB16D Modulo di ingresso diagnostico 10-30 V CC 138

1756-IB16I Modulo di ingresso isolato, 16 punti 10-30 V CC 139

1756-IB16IF Modulo di ingresso controllo peer rapido, isolato, 16 punti, 10-30 V CC 140

1756-IB32 Modulo di ingresso 32 punti 10-31,2 V CC 141

1756-IC16 Modulo di ingresso 16 punti 30-60 V CC 141

1756-IG16 Modulo di ingresso logica TTL 142

1756-IH16I Modulo di ingresso isolato 16 punti 90-146 V CC 143

1756-IM16I Modulo di ingresso isolato 16 punti 159-265 V CA 143

1756-IN16 Modulo di ingresso 16 punti 10-30 V CA 144

1756-IV16 Modulo di ingresso corrente sourcing 16 punti 10-30 V CC 144

1756-IV32 Modulo di ingresso source di corrente 32 punti 10-30 V CC 145

1756-OA8 Modulo di uscita 8 punti 74-265 V CA 145

1756-OA8D Modulo di uscita diagnostico 8 punti 74-132 V CA 146

1756-OA8E Modulo di uscita con fusibili elettronici 8 punti 74-132 V CA 146

1756-OA16 Modulo di uscita 16 punti 74-265 V CA 147

1756-OA16I Modulo di uscita isolato 16 punti 74-265 V CA 148

1756-OB8 Modulo di uscita 8 punti 10-30 V CC 149

1756-OB8EI Modulo di uscita isolato, con fusibili elettronici 8 punti 10-30 V CC 150

1756-OB8I Modulo di uscita isolato 8 punti 10-30 V CC 151

1756-OB16D Modulo di uscita diagnostico 16 punti 19,2-30 V CC 152

1756-OB16E Modulo di uscita con fusibili elettronici 16 punti 10-31,2 V CC 152

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Presentazione dei moduli I/O digitali ControlLogix Capitolo 1

1756-OB16I Modulo di uscita isolato 16 punti 10-30 V CC 155

1756-OB16IEF Modulo di uscita controllo peer rapido, isolato, 16 punti, 10-30 V CC 156

1756-OB16IEFS Modulo di uscita isolato, rapido, pianificato per punto, 16 punti 10-30 V CC 157

1756-OB16IS Modulo di uscita pianificato, isolato 10-30 V CC 158

1756-OB32 Modulo di uscita 32 punti 10-31,2 V CC 158

1756-OC8 Modulo di uscita 8 punti 30-60 V CC 159

1756-OG16 Modulo di uscita logica TTL 160

1756-OH81 Modulo di uscita isolato 8 punti 90-146 V CC 161

1756-ON8 Modulo di uscita 8 punti 10-30 V CA 162

1756-OV16E Modulo di uscita corrente di sink, con fusibili elettronici 16 punti 10-30 V CC 163

1756-OV32E Modulo di uscita corrente di sink, con fusibili elettronici 32 punti 10-30 V CC 164

1756-OW16I Modulo contatti isolati 16 punti 10-265 V, 5-150 V CC 164

1756-OX8I Modulo contatti isolati 8 punti 10-265 V, 5-150 V CC 165

Tabella 1 - Moduli I/O digitali ControlLogix (continua)

N. di Cat. Descrizione Pagina

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Capitolo 1 Presentazione dei moduli I/O digitali ControlLogix

Figura 1 - Identificazione dei componenti

40200-M

USCITA CC

ST O

K0 1 2 3 4 5 6 73 5

Morsettiera rimovibile

6

421

Elemento Descrizione

1 Connettore backplane: l'interfaccia del sistema ControlLogix che connette il modulo al backplane.

2 Guide superiore e inferiore: le guide facilitano il corretto inserimento della morsettiera rimovibile o dell'interfaccia IFM nel modulo.

3 Indicatori di stato: visualizzano lo stato delle comunicazioni, lo stato generale del modulo e dei dispositivi di ingresso/uscita. Gli indicatori semplificano la ricerca guasti.

4 Pin del connettore: le connessioni di ingresso/uscita, di alimentazione e di messa a terra del modulo vengono eseguite tramite questi pin con l'uso di una morsettiera rimovibile o di un modulo IFM.

5 Linguetta di bloccaggio: la linguetta di bloccaggio fissa la morsettiera rimovibile o l'interfaccia IFM al modulo, assicurando il collegamento dei cavi.

6 Slot per la codifica: codifica meccanicamente la morsettiera rimovibile in modo da impedire collegamenti di cavi errati al modulo.

16 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Presentazione dei moduli I/O digitali ControlLogix Capitolo 1

Identificazione dei moduli e informazioni di stato

Ogni modulo I/O ControlLogix presenta dati di identificazione specifici che lo distinguono da tutti gli altri moduli. Tali informazioni facilitano l’identificazione di tutti i componenti del sistema.

Ad esempio, è possibile tenere traccia delle informazioni di identificazione dei moduli per sapere quali moduli si trovano in uno chassis ControlLogix in un determinato momento. Individuando l’identità del modulo, se ne può richiamare anche lo stato.

Elemento Descrizione

Tipo di prodotto Tipo di prodotto, ad esempio I/O digitale o I/O analogico

Codice prodotto Numero di catalogo del modulo

Versione principale Numero di versione principale del modulo

Versione secondaria Numero di versione secondaria del modulo

Stato Stato del modulo, inclusi:• Proprietà del controllore• Se il modulo è stato configurato• Stato specifico del dispositivo, ad esempio:

– Autotest– Aggiornamento in corso– Errore di comunicazione– Senza proprietario (uscite in modalità Programmazione)– Errore interno (aggiornamento richiesto)– Modalità di esecuzione– Modalità di programmazione (solo uscite)

• Errore non grave reversibile• Errore non grave irreversibile• Errore grave reversibile• Errore grave irreversibile

Fornitore Produttore del modulo, ovvero Allen-Bradley

Numero di serie Numero di serie del modulo

Lunghezza della stringa di testo ASCII

Numero di caratteri delle stringhe di testo del modulo

Stringa di testo ASCII Descrizione della stringa di testo ASCII del modulo

IMPORTANTE Per recuperare queste informazioni, è necessario eseguire un servizio WHO. Per ulteriori informazioni, vedere pagina 218.

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Capitolo 1 Presentazione dei moduli I/O digitali ControlLogix

Note:

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Capitolo 2

Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix

I moduli I/O rappresentano l’interfaccia tra i controllori e i dispositivi di campo in un sistema ControlLogix. I moduli I/O digitali trasferiscono i dati ai dispositivi che richiedono la rappresentazione con un solo bit (0 o 1). Ad esempio, un interruttore è aperto o chiuso, oppure una luce è accesa o spenta.

Argomento Pagina

Proprietà 20

Utilizzo dei software RSNetWorx e RSLogix 5000 20

Funzionamento interno dei moduli 21

Connessioni 23

Funzionamento dei moduli di ingresso 26

Moduli di ingresso in uno chassis locale 27

Moduli di ingresso in uno chassis remoto 28

Funzionamento dei moduli di uscita 31

Moduli di uscita in uno chassis locale 31

Moduli di uscita in uno chassis remoto 32

Modalità di solo ascolto 34

Controllori proprietari multipli di moduli di ingresso 34

Modifiche della configurazione di un modulo di ingresso con proprietari multipli 35

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Capitolo 2 Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix

Proprietà I moduli I/O in un sistema ControlLogix possono essere proprietà di un controllore RSLogix™ 5000. Un controllore proprietario esegue le funzioni elencate di seguito:

• memorizza i dati di configurazione per ciascun modulo di cui è proprietario• invia i dati di configurazione dei moduli I/O per definire il comportamento

dei moduli e avviare il funzionamento con il sistema di controllo• risiede in uno chassis locale o remoto rispetto alla posizione del

modulo I/O.

Per poter funzionare normalmente, ciascun modulo I/O ControlLogix deve mantenere una comunicazione costante con il suo controllore proprietario.

Di norma, ciascun modulo nel sistema presenta un solo controllore proprietario. I moduli di ingresso possono avere più controllori proprietari. I moduli di uscita, invece, possono avere un solo controllore proprietario.

Per ulteriori informazioni sull'utilizzo di più controllori proprietari, consultare la sezione Modifiche della configurazione di un modulo di ingresso con proprietari multipli a pagina 35.

Utilizzo dei software RSNetWorx e RSLogix 5000

La configurazione degli I/O nel software RSLogix 5000 genera i dati di configurazione per ciascun modulo I/O nel sistema di controllo, inclusi i moduli di uno chassis remoto. Uno chassis remoto contiene il modulo I/O ma non il controllore proprietario del modulo. Uno chassis remoto può essere connesso al controllore tramite una rete EtherNet/IP o una connessione pianificata sulla rete ControlNet.

I dati di configurazione dal software RSLogix 5000 vengono trasferiti al controllore durante il download del programma e, successivamente, ai moduli I/O. I moduli I/O presenti nello chassis locale o remoto sono pronti per il funzionamento non appena vengono scaricati i dati di configurazione. Tuttavia, per abilitare le connessioni pianificate ai moduli I/O sulla rete ControlNet, è necessario programmare la rete utilizzando RSNetWorx™ per il software ControlNet.

Il software RSNetWorx trasferisce i dati di configurazione ai moduli I/O su una rete pianificata ControlNet e stabilisce un tempo di aggiornamento della rete (NUT) per la rete ControlNet compatibile con le opzioni di comunicazione specificate per ciascun modulo durante la configurazione.

Ogni volta che un controllore fa riferimento ad una connessione pianificata con i moduli I/O in una rete ControlNet pianificata, è necessario eseguire il software RSNetWorx per configurare la rete ControlNet.

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Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix Capitolo 2

Quando si configurano i moduli I/O, attenersi alle seguenti norme generali.

1. Configurare tutti i moduli I/O per un determinato controllore utilizzando il software RSLogix 5000 e scaricare tali informazioni sul controllore.

2. Se i dati di configurazione degli I/O fanno riferimento ad una connessione pianificata con un modulo situato in uno chassis remoto connesso tramite la rete ControlNet, eseguire il software RSNetWorx for ControlNet per schedulare la rete.

3. Dopo aver eseguito RSNetWorx, effettuare un salvataggio online del progetto RSLogix 5000 per accertarsi che i dati di configurazione che il software RSNetWorx invia al controllore non vadano perduti.

Funzionamento interno dei moduli

Quando si opera con i moduli I/O ControlLogix, è necessario tenere in considerazione i ritardi di propagazione dei segnali. Alcuni di questi ritardi sono configurabili dall’utente mentre altri sono intrinseci all’hardware del modulo.

Ad esempio, esiste un piccolo ritardo (in genere inferiore a 1 ms) tra il momento in cui un segnale viene applicato alla morsettiera rimovibile di un modulo di ingresso ControlLogix e il momento in cui un segnale viene inviato al sistema tramite il backplane. Questo intervallo riflette il tempo di filtro di 0 ms per un ingresso in CC.

In questa sezione è riportata una spiegazione dei limiti di tempo dei moduli I/O ControlLogix.

Moduli di ingresso

Come mostrato nella figura sotto, i moduli di ingresso ControlLogix ricevono un segnale sulla morsettiera rimovibile e lo elaborano internamente tramite hardware, filtri e una scansione ASIC prima di inviarlo al backplane mediante l’intervallo di pacchetto richiesto (RPI) o quando si verifica un cambiamento di stato (COS). L’RPI è un intervallo configurato che determina il momento in cui i dati del modulo verranno inviati al controllore.

IMPORTANTE Il software RSNetWorx for ControlNet deve essere eseguito ogni volta che si aggiunge un nuovo modulo I/O ad uno chassis ControlNet pianificato. Quando un modulo viene definitivamente rimosso da uno chassis remoto, si consiglia di eseguire il software RSNetworx for ControlNet per ripianificare la rete e ottimizzare l’assegnazione della larghezza di banda della rete.

42701

Ritardo hardware Ritardo filtro Ritardo ASIC

Segnale applicato alla morsettiera rimovibile

Segnale inviato al backplane

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Capitolo 2 Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix

In questa tabella sono riportati alcuni dei fattori di ritardo che influenzano la propagazione del segnale su un modulo I/O.

moduli d’uscita

I moduli di uscita ControlLogix ricevono un segnale dal controllore e lo elaborano internamente tramite hardware e una scansione ASIC prima di inviarlo al dispositivo di uscita tramite la morsettiera rimovibile.

Ritardo Descrizione

Hardware Il metodo di configurazione del modulo e i diversi tipi di modulo influiscono sulla modalità di elaborazione del segnale.

Filtro La configurazione dell’utente varia da un modulo all’altro influenzando la propagazione del segnale.

ASIC Scansione ASIC = 200 μs.

ESEMPIO Nonostante la presenza di diversi fattori, è possibile determinare un tempo di ritardo tipico. Ad esempio, se si accende un modulo 1756-IB16 a 24 V CC a 25°C, il ritardo di propagazione del segnale è influenzato da questi fattori:• ritardo hardware per eccitare l'ingresso (in genere 290 μs sul

modulo 1756-IB16)• tempo di filtro configurabile dall’utente di 0, 1 o 2 ms• scansione ASIC di 200 μsNell’ipotesi peggiore con un tempo di filtro di 0 ms, il modulo 1756-IB16 presenta un ritardo di propagazione del segnale di 490 μs.Questi valori non sono garantiti. Per i tempi di ritardo nominali e massimi per ciascun modulo, consultare 1756 ControlLogix I/O Modules Specifications Technical Data, pubblicazione 1756-TD002.

Ritardo hardwareRitardo ASIC

42702

Segnale inviato da un punto di uscita della morsettiera rimovibile

Segnale ricevuto dal controllore

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Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix Capitolo 2

In questa tabella sono riportati alcuni dei fattori di ritardo che influenzano la propagazione del segnale su un modulo I/O.

Connessioni Con i moduli I/O ControlLogix, una connessione è un collegamento di trasferimento dei dati tra un controllore e un modulo I/O. Una connessione può essere:

• Diretta• Ottimizzata per rack

In questa tabella sono riportati i vantaggi e gli svantaggi di ciascun tipo di connessione.

Ritardo Descrizione

Hardware Il metodo di configurazione del modulo e i diversi tipi di modulo influiscono sulla modalità di elaborazione del segnale.

ASIC Scansione ASIC = 200 μs.

ESEMPIO Nonostante la presenza di diversi fattori, è possibile determinare un tempo di ritardo tipico. Ad esempio, se si accende un modulo 1756-OB16E a 24 V CC a 25°C, il ritardo di propagazione del segnale è influenzato da questi fattori:• ritardo hardware per eccitare l'ingresso (in genere 70 μs sul

modulo 1756-OB16E)• scansione ASIC di 200 μsNell’ipotesi peggiore con un tempo di filtro di 0 ms, il modulo 1756-OB16E presenta un ritardo di propagazione del segnale di 270 μs.Questi valori non sono garantiti. Per i tempi di ritardo nominali e massimi per ciascun modulo, consultare il Capitolo 8.

Tipo di collegamento

Vantaggi Svantaggi

Diretta Tutte le informazioni di ingresso e l’eco dei dati vengono trasferiti, comprese le informazioni diagnostiche e i dati sui fusibili.

Con una quantità maggiore di dati trasferiti in rete, il sistema non funziona in modo efficiente come nel caso delle connessioni rack.

Ottimizzata per rack L’uso delle connessioni viene ottimizzato. Il controllore proprietario presenta un unico valore RPI per ciascuna connessione.

Le informazioni degli ingressi e l’eco dei dati sono limitate ai dati e agli errori di carattere generale.

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Capitolo 2 Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix

Connessioni dirette

Per connessione diretta si intende un collegamento per la trasmissione dati in tempo reale tra il controllore e il dispositivo che occupa lo slot a cui fanno riferimento i dati di configurazione. Quando i dati di configurazione del modulo vengono scaricati su un controllore proprietario, il controllore tenta di stabilire una connessione diretta con ciascuno dei moduli cui i dati fanno riferimento.

Se un controllore ha dei dati di configurazione che fanno riferimento ad uno slot del sistema di controllo, il controllore verifica periodicamente la presenza di un dispositivo in quello slot. Se viene rilevata la presenza di un dispositivo, il controllore invia automaticamente i dati di configurazione.

Se i dati sono appropriati per il modulo rilevato nello slot, viene stabilita una connessione ed il sistema inizia a funzionare. Se i dati di configurazione non sono appropriati, vengono rifiutati e viene visualizzato un messaggio di errore nel software. In tal caso, i dati di configurazione possono essere non appropriati per svariati motivi. Ad esempio, i dati di configurazione di un modulo potrebbero essere appropriati, ma una mancata corrispondenza nella codifica elettronica impedisce il normale funzionamento.

Il controllore mantiene e monitora la propria connessione con un modulo. Qualunque interruzione della connessione fa in modo che il controllore imposti i bit dello stato di errore nell’area dati associata al modulo. Le interruzioni di connessione possono essere provocate da un errore del modulo o dalla rimozione del modulo dallo chassis mentre è sotto tensione. Il software RSLogix 5000 controlla i bit dello stato di errore per comunicare gli errori del modulo.

Connessioni ottimizzate per rack

Quando un modulo I/O digitale è situato in uno chassis remoto (rispetto al controllore proprietario), durante la configurazione del modulo è possibile scegliere Rack Optimization o Listen-only Rack Optimization. La scelta dell’opzione dipende dalla configurazione del modulo di comunicazione. Se il modulo di comunicazione utilizza Listen-only Rack Optimization, allora anche il modulo I/O deve utilizzare l’opzione Listen-only Rack Optimization.

Una connessione ottimizzata per rack ottimizza la larghezza di banda tra i controllori proprietari e i moduli I/O digitali nello chassis remoto. Anziché avere varie connessioni dirette con singoli valori RPI, il controllore proprietario presenta un’unica connessione rack con un singolo valore RPI. Quel valore RPI è valido per tutti i moduli I/O digitali nello chassis remoto.

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Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix Capitolo 2

Le informazioni degli ingressi, o l’eco dei dati, sono limitate ai dati e agli errori di carattere generale. Non è disponibile nessuno stato ulteriore (ad esempio, di diagnostica).

La figura che segue mostra come una connessione ottimizzata per rack elimini la necessità di tre connessioni separate. Il controllore proprietario nello chassis locale comunica con tutti i moduli I/O nello chassis remoto ma utilizza una sola connessione. Il modulo di comunicazione ControlNet invia simultaneamente i dati dai moduli all'intervallo RPI.

Figura 2 - Connessione ottimizzata per rack

IMPORTANTE Poiché le connessioni ottimizzate per rack sono utilizzabili solamente in applicazioni che utilizzano uno chassis remoto, è necessario configurare il formato di comunicazione, come descritto nel Capitolo 7, sia per il modulo I/O remoto che per il modulo 1756-CNB remoto o il modulo EtherNet/IP.Accertarsi di configurare entrambi i moduli sull’ottimizzazione per rack. Se si seleziona un formato di comunicazione diverso per ciascun modulo, il controllore crea due connessioni con lo stesso chassis (una per ogni formato) e gli stessi dati vengono trasmessi sulla rete ControlNet.Se si utilizza l’ottimizzazione per rack per entrambi i moduli, si risparmia larghezza di banda e si configura il sistema in modo più efficiente.

IMPORTANTE Ogni controllore può stabilire connessioni, in qualsiasi combinazione, dirette o ottimizzate per rack. In altre parole, è possibile utilizzare una connessione ottimizzata per rack tra un controllore proprietario e più moduli I/O remoti ed utilizzare contemporaneamente una connessione diretta tra quello stesso controllore e qualsiasi altro modulo I/O nello stesso chassis remoto.

Chassis locale Chassis remoto

Rete ControlNet41021

Unica connessione per tutti gli I/O remoti

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Capitolo 2 Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix

Suggerimenti per le connessioni ottimizzate per rack

È consigliabile utilizzare una connessione ottimizzata per rack per le applicazioni elencate di seguito.

• Moduli I/O digitali standard• Moduli di uscita digitali senza fusibili• Controllori proprietari che supportano poche connessioni

Funzionamento dei moduli di ingresso

Nei sistemi I/O tradizionali, il controllore interroga i moduli di ingresso per ottenere il loro stato di ingresso. Nel sistema ControlLogix, i moduli di ingresso digitali non vengono interrogati da un controllore. I moduli, invece, inviano in multicast i loro dati quando si verifica un cambiamento di stato (COS) oppure all’intervallo di pacchetto richiesto (RPI). La frequenza dipende dalle opzioni scelte durante la configurazione e dal tipo del modulo di ingresso (locale o remoto). Questo metodo di comunicazione sfrutta il modello produttore/consumatore. Il modulo di ingresso è il produttore dei dati di ingresso e il controllore è il consumatore dei dati.

Tutti gli ingressi ControlLogix vengono aggiornati in modo asincrono rispetto all’esecuzione delle attività del controllore. In altre parole, un ingresso può essere aggiornato nel controllore in qualsiasi momento durante l’esecuzione delle attività per cui il controllore è configurato. Il dispositivo di ingresso determina quando viene inviato l’ingresso in base alla sua configurazione.

La modalità di funzionamento di un modulo di ingresso varia anche a seconda che operi nello chassis locale o in uno chassis remoto. Le sezioni successive illustrano in dettaglio le differenze delle modalità di trasferimento dati tra queste due installazioni (locale e remota).

IMPORTANTE Le connessioni ottimizzate per rack sono disponibili unicamente per i moduli I/O digitali. Tuttavia, non utilizzare una connessione ottimizzata per rack per moduli I/O diagnostici o moduli di uscita con fusibili. I dati dei moduli diagnostici e di uscita con fusibili non vengono trasferiti su una connessione ottimizzata per rack. Vanifica lo scopo di utilizzo di questi moduli.

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Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix Capitolo 2

Moduli di ingresso in uno chassis locale

Quando un modulo risiede nello stesso chassis del controllore proprietario, i due parametri di configurazione seguenti determinano come e quando un modulo di ingresso invia in multicast i dati:

• Intervallo di pacchetto richiesto (RPI)• Cambiamento di stato (COS)

RPI

L’RPI definisce la frequenza minima alla quale un modulo invia in multicast i propri dati al controllore proprietario. L’intervallo varia da 200 μs a 750 ms e viene inviato al modulo insieme a tutti gli altri parametri di configurazione. Quando il tempo specificato scade, il modulo invia i dati in multicast. Questa funzione viene chiamata anche aggiornamento ciclico.

COS

La funzione COS richiede al modulo di trasferire i dati ogni volta che uno specifico punto di ingresso passa da On a Off o da Off a On. Questa transizione viene definita cambiamento di stato.

La configurazione della funzione COS avviene per punto, ma tutti i dati del modulo vengono inviati in multicast quando un qualsiasi punto abilitato per la funzione COS cambia stato. L'opzione COS è più efficiente dell’RPI in quanto invia i dati in multicast solo quando si verifica un cambiamento.

Ad esempio, se un ingresso cambia regolarmente stato ogni 2 secondi e l'RPI è impostato su 750 ms, la trasmissione dati avviene secondo lo schema riportato di seguito.

IMPORTANTE L'impostazione predefinita per la funzione COS è Enabled (abilitata) per entrambe le transizioni da On a Off e da Off a On.

IMPORTANTE È necessario specificare un RPI indipendentemente dal fatto che il COS sia abilitato o meno. Se non si verifica un cambiamento durante l'RPI, il modulo invia comunque i dati in multicast alla frequenza specificata dall'RPI.

41381

= Multicast COS

= Multicast RPI

250 500 750

1 secondo

1250 1500 1750

2 secondi 3 secondi

2250 2500 2750 3250

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Capitolo 2 Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix

Poiché le funzioni RPI e COS sono asincrone rispetto alla scansione del programma, è possibile che un ingresso cambi stato durante l’esecuzione della scansione del programma. Per evitare ciò, il punto deve essere memorizzato nel buffer. Per memorizzare il punto nel buffer, copiare i dati di ingresso dai tag di ingresso in un’altra struttura ed utilizzare i dati da questo punto.

Attivazione dei task evento

Se configurati, i moduli di ingresso digitali ControlLogix possono attivare un task evento. Il task evento consente di eseguire una sezione di logica in modo immediato quando si verifica un evento o la ricezione di nuovi dati.

Il modulo I/O digitale ControlLogix può attivare task evento ogni volta che i dati di ingresso del modulo cambiano stato. Quando si utilizza un modulo di ingresso digitale per attivare un task evento, tenere in considerazione quanto indicato di seguito.

• Solo un modulo d’ingresso può attivare un task evento specifico.• I moduli di ingresso attivano il task evento in base alla configurazione

della funzione COS del modulo. La configurazione COS definisce quali punti richiedono al modulo di produrre dati se si attivano o disattivano. Questa produzione di dati attiva il task evento.

• Generalmente, abilitare l’opzione COS solo per un punto del modulo. Se si abilita l'opzione COS per più punti, si può verificare una sovrapposizione del task evento.

Per ulteriori informazioni sui task evento, consultare Logix5000 Controllers Tasks, Programs, and Routines Programming Manual, pubblicazione 1756-PM005.

Moduli di ingresso in uno chassis remoto

Se un modulo di ingresso risiede fisicamente in uno chassis diverso da quello in cui risiede il controllore proprietario, il ruolo dell'RPI e la funzionalità COS del modulo cambiano leggermente per quanto riguarda la ricezione dei dati da parte del controllore proprietario.

Le funzionalità RPI e COS continuano a determinare il momento in cui il modulo invia dati in multicast all'interno del proprio chassis, come descritto nella sezione precedente. Tuttavia, solo il valore dell'RPI determina il momento in cui il controllore proprietario riceve i dati attraverso la rete.

SUGGERIMENTO Per ridurre il traffico al minimo e risparmiare larghezza di banda, utilizzare un valore RPI più alto nel caso in cui l'opzione COS sia abilitata e il modulo si trovi nello stesso chassis del controllore proprietario.

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Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix Capitolo 2

Moduli di ingresso remoti connessi tramite la rete ControlNet

Quando si specifica un valore RPI per un modulo di ingresso di uno chassis remoto connesso tramite una rete ControlNet pianificata, oltre ad indicare al modulo di inviare i dati in multicast all’interno del proprio chassis, l’RPI “riserva” anche una parte nel flusso dei dati trasmessi sulla rete ControlNet.

La temporizzazione di questa parte “riservata” può coincidere o meno con il valore esatto dell’RPI, tuttavia il sistema di controllo garantisce che il controllore proprietario riceva i dati almeno con la stessa frequenza dell’RPI.

Come mostrato nello schema riportato di seguito, i dati di ingresso all'interno dello chassis remoto vengono inviati in multicast all'RPI configurato. Il modulo di comunicazione ControlNet invia nuovamente i dati di ingresso al controllore proprietario almeno con la stessa frequenza dell'RPI.

Figura 3 - Moduli di ingresso remoti in una rete ControlNet

L’RPI del modulo e la parte riservata nella rete sono reciprocamente asincroni. Ciò significa che esistono due scenari possibili, uno ottimale e uno critico, in relazione a quando il controllore proprietario riceve i dati aggiornati dal modulo in uno chassis remoto.

Scenario ottimale multicast RPI

Nello scenario ottimale, il modulo esegue un invio multicast RPI con i dati dei canali aggiornati subito prima che venga resa disponibile la parte di rete riservata. In questo caso, il proprietario remoto riceve i dati pressoché immediatamente.

40947

Rete ControlNet

Chassis locale Chassis remoto

Dati multicast

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Capitolo 2 Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix

Scenario critico multicast RPI

Nello scenario critico, il modulo esegue un invio in multicast RPI subito dopo lo slot di rete riservato disponibile. In questo caso, il controllore proprietario non riceve i dati fino al successivo slot di rete disponibile.

Quando si selezionano i valori RPI dei moduli remoti, il throughput del sistema è ottimizzato per gli scenari in cui il valore RPI equivale a una potenza di due moltiplicata per il valore NUT corrente sulla rete ControlNet.

Ad esempio, la tabella riportata di seguito mostra i valori RPI consigliati per un sistema che utilizza un NUT di 5 ms.

Moduli di ingresso remoti collegati tramite la rete EtherNet/IP

Quando i moduli di ingresso digitali remoti sono collegati al controllore proprietario tramite una rete EtherNet/IP, i dati vengono trasferiti al controllore proprietario in base a quanto indicato di seguito:

• all’RPI, il modulo produce dati all’interno del proprio chassis.

• al COS (se abilitato), il modulo di comunicazione 1756 EtherNet/IP nello chassis remoto invia immediatamente i dati del modulo sulla rete al controllore proprietario purché non abbia inviato i dati entro un intervallo di tempo pari a un quarto del valore dell'RPI del modulo di ingresso digitale. In questo modo si evita di sovraccaricare la rete di dati.

Ad esempio, se un modulo di ingresso digitale utilizza un RPI = 100 ms, il modulo EtherNet/IP invia i dati del modulo subito dopo averli ricevuti se non ha inviato un altro pacchetto dati nell’arco degli ultimi 25 ms.

Per ulteriori informazioni su come specificare una frequenza dell'RPI, consultare Logix5000 Controllers Design Considerations Reference Manual, pubblicazione 1756-RM094.

IMPORTANTE L'abilitazione della funzione COS su un modulo di ingresso in uno chassis remoto consente al modulo di inviare dati in multicast alla frequenza dell'RPI e con il cambiamento di stato dell'ingresso. Ciò contribuisce a ridurre il tempo del caso critico.

Tabella 2 - Valori RPI consigliati per un sistema che utilizza un NUT di 5 ms

NUT = 5 ms x20 x21 x22 x23 x24 x25 x26 x27

Valori RPI ottimali (ms)

5 ms 10 ms 20 ms 40 ms 80 ms 160 ms 320 ms 640 ms

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Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix Capitolo 2

Funzionamento dei moduli di uscita

Un controllore proprietario invia dati di uscita a un modulo di uscita quando si verifica uno dei seguenti casi:

• alla fine di ogni attività (solo chassis locale)• alla frequenza specificata nell’RPI del modulo

Se un modulo di uscita risiede fisicamente in uno chassis remoto (rispetto al controllore proprietario), il controllore proprietario invia i dati al modulo di uscita soltanto alla frequenza RPI specificata per il modulo. Non vengono eseguiti aggiornamenti al termine dell’esecuzione delle attività del controllore proprietario.

Ogni volta che il modulo riceve i dati dal controllore, invia immediatamente in multicast al resto del sistema i comandi di uscita ricevuti. I dati di uscita effettivi vengono inviati (eco) dal modulo di uscita come dati di ingresso e rinviati in multicast sulla rete. Tale procedura è denominata eco dei dati di uscita.

Moduli di uscita in uno chassis locale

Il controllore proprietario aggiorna i moduli di uscita digitali ControlLogix nello chassis locale al termine di ogni attività e all’RPI.

Quando si specifica un valore RPI di un modulo di uscita digitale, si indica al controllore proprietario quando inviare i dati di uscita al modulo. Se il modulo risiede nello stesso chassis del controllore proprietario, come mostrato nella figura riportata di seguito, il modulo riceve i dati quasi immediatamente dopo che il controllore proprietario li ha inviati. I tempi di trasferimento del backplane sono minimi.

Figura 4 - Moduli di uscita locali

A seconda del valore dell’RPI, e in base alla lunghezza della scansione del programma, il modulo di uscita può ricevere e trasmette un'eco dei dati più volte nel corso di una singola scansione del programma.

IMPORTANTE In questo modello produttore/consumatore, il modulo di uscita è il consumatore dei dati di uscita del controllore e il produttore dell'eco dei dati.

40949

I dati vengono inviati al termine di ogni attività e all’RPI.

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Capitolo 2 Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix

Moduli di uscita in uno chassis remoto

Se un modulo di uscita risiede fisicamente in uno chassis diverso da quello del controllore proprietario, quest'ultimo in genere invia i dati al modulo di uscita alla frequenza RPI specificata. Non vengono eseguiti aggiornamenti al termine dell’esecuzione delle attività del controllore.

Inoltre, il ruolo dell’RPI per un modulo di uscita remoto cambia leggermente per quanto riguarda la ricezione dei dati da parte del controllore proprietario.

Moduli di uscita remoti connessi tramite la rete ControlNet

Quando si specifica un valore RPI di un modulo di uscita in uno chassis remoto collegato al controllore proprietario tramite una rete ControlNet pianificata, oltre a richiedere al controllore proprietario di inviare i dati di uscita in multicast all’interno del proprio chassis, l’RPI riserva anche una parte nel flusso dei dati che attraversa la rete ControlNet.

La temporizzazione di questa parte riservata può coincidere o meno con l'esatto valore dell'RPI, ma il sistema di controllo garantisce che il modulo di uscita riceva i dati almeno con la stessa frequenza dell'RPI specificato, come mostrato nello schema riportato di seguito.

Figura 5 - Moduli di uscita remoti sulla rete ControlNet

La parte riservata nella rete e i dati di uscita inviati dal controllore sono reciprocamente asincroni. Ciò significa che esistono due scenari possibili, uno ottimale e uno critico, in relazione a quando il controllore proprietario riceve i dati aggiornati dal modulo in uno chassis remoto.

Scenario ottimale multicast RPI

Nello scenario ottimale, il controllore proprietario invia i dati di uscita subito prima che venga reso disponibile lo slot di rete riservato. In questo caso, il modulo di uscita remoto riceve i dati pressoché immediatamente.

42675

Rete ControlNet

Chassis locale Chassis remoto

I dati vengono inviati dal controllore proprietario.

Frequenza dati di uscita almeno uguale all’RPI.

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Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix Capitolo 2

Scenario critico multicast RPI

Nello scenario critico, il controllore proprietario invia i dati di uscita subito dopo lo slot di rete riservato disponibile. In questo caso, il modulo di uscita non riceverà i dati fino al successivo slot di rete disponibile.

Moduli di uscita remoti connessi tramite la rete EtherNet/IP

Quando i moduli di uscita digitali remoti sono collegati al controllore proprietario tramite una rete EtherNet/IP, il controllore invia i dati di uscita in base a quanto indicato di seguito.

• Quando il temporizzatore dell’RPI scade

• Quando viene eseguita un’istruzione Immediate Output (IOT), se programmata

Un’istruzione IOT invia immediatamente i dati ed azzera il temporizzatore dell’RPI.

• Quando viene creata una nuova pianificazione per un modulo 1756-OB16IEFS dal motion planner per una camma attivata da un’istruzione MAOC

Poiché il modulo 1756-OB16IEFS è l'unico modulo 1756 che può essere utilizzato in uno chassis remoto con l'istruzione MAOC, è anche l'unico che riceve i dati di uscita in questo scenario.

IMPORTANTE Lo scenario ottimale e lo scenario critico indicano il tempo richiesto per il trasferimento dei dati di uscita dal controllore proprietario al modulo dopo che il controllore proprietario li ha prodotti. Essi non tengono conto del tempo del programma utente nel controllore proprietario.La ricezione di nuovi dati è una funzione della lunghezza del programma utente e della sua relazione asincrona con l’RPI.Il controllore proprietario aggiorna i moduli di uscita remoti al termine di ciascuna attività e all’RPI (come descritto precedentemente nella presente sezione) se l’applicazione utilizza i seguenti componenti:• moduli 1756-CNB/D o 1756-CNBR/D• software RSLogix 5000, versione 8.02.00 o successiva

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Capitolo 2 Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix

Modalità di solo ascolto Qualsiasi controllore del sistema può “ascoltare” i dati provenienti da un qualsiasi modulo I/O (ad esempio dati di ingresso, eco dei dati di uscita o eco delle informazioni diagnostiche). Anche se il controllore non è proprietario del modulo o non include i dati di configurazione del modulo, può tuttavia “ascoltare” il modulo.

Durante il processo di configurazione dei moduli è possibile specificare uno tra i diversi modi “di ascolto”. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Formati di comunicazione o connessione a pagina 127.

Scegliendo una modalità di ascolto, il controllore e il modulo stabiliscono la comunicazione senza necessità che il controllore invii dati di configurazione. In questo caso, un altro controllore è il proprietario del modulo che si sta ascoltando.

Controllori proprietari multipli di moduli di ingresso

Se si perde una connessione tra un controllore proprietario e un modulo, viene perduta anche la connessione tra i controllori che ascoltano quel modulo. Di conseguenza, il sistema ControlLogix consente di definire più controllori proprietari per i moduli di ingresso.

Nella figura riportata di seguito, il controllore A e il controllore B sono stati entrambi configurati come proprietari dello stesso modulo di ingresso.

Figura 6 - Configurazioni identiche dei controllori proprietari per il modulo di ingresso

IMPORTANTE In modalità di solo ascolto, i controllori continuano a ricevere dati in multicast dal modulo I/O fino a quando viene mantenuta la connessione tra il controllore proprietario e il modulo I/O.Se la connessione tra il controllore proprietario e il modulo viene interrotta, il modulo cessa di inviare dati in multicast e vengono interrotte anche le connessioni con tutti i controllori in ascolto.

IMPORTANTE Solo i moduli di ingresso possono avere più controllori proprietari. Se più controllori proprietari sono collegati allo stesso modulo di ingresso, essi devono mantenere una configurazione identica per quel modulo.

Dati di configurazione del modulo di ingressoXxxxxXxxxxXxxxx

Dati di configurazione del modulo di ingressoXxxxxXxxxxXxxxx

41056

Configurazione iniziale Configurazione inizialeA BIngresso

A B

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Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix Capitolo 2

Non appena riceve il programma utente, un controllore tenta di stabilire una connessione con il modulo di ingresso. La connessione avviene con il controllore i cui dati di configurazione arrivano per primi. Quando riceve i dati di configurazione del secondo controllore, il modulo li confronta con i dati di configurazione correnti, ovvero quelli ricevuti e accettati dal primo controllore.

Se i dati di configurazione inviati dal secondo controllore corrispondono a quelli inviati dal primo controllore, viene accettata anche questa connessione. Se un qualsiasi parametro dei dati di configurazione del secondo controllore differisce dal primo, il modulo rifiuta la connessione e l’utente ne viene informato mediante la visualizzazione di un messaggio di errore nel software oppure attraverso la logica di programmazione.

Il vantaggio di avere più proprietari su una connessione di solo ascolto consiste nel fatto che se anche uno dei controllori interrompe la connessione al modulo, quest'ultimo continua a funzionare e a inviare dati in multicast al sistema, in quanto la connessione viene mantenuta attiva dall'altro controllore.

Modifiche della configurazione di un modulo di ingresso con proprietari multipli

Occorre fare attenzione quando si modificano i dati di configurazione di un modulo di ingresso in uno scenario con più proprietari. Se i dati di configurazione del proprietario A vengono modificati e inviati al modulo, tali dati vengono accettati come la nuova configurazione di quel modulo. Il proprietario B continua a restare in ascolto senza sapere delle modifiche apportate alla funzionalità del modulo, come mostrato nello schema riportato di seguito.

Figura 7 - Modifiche della configurazione del modulo con proprietari multipli

41057

Dati di configurazione del modulo di ingressoXxxxxZzzzzXxxxx

Dati di configurazione del modulo di ingressoXxxxxXxxxxXxxxx

Configurazione iniziale Configurazione iniziale A BIngresso

A B

IMPORTANTE Un messaggio visualizzato nel software RSLogix 5000 avverte della possibilità di una situazione con più controllori proprietari e consente di disattivare la connessione prima di modificare la configurazione del modulo. Quando si modifica la configurazione per un modulo con più proprietari, si raccomanda di disattivare la connessione.

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Capitolo 2 Funzionamento degli I/O digitali nel sistema ControlLogix

Per impedire che altri controllori proprietari ricevano dati errati, effettuare i passaggi riportati di seguito quando si modifica la configurazione di un modulo in uno scenario con più proprietari in modalità online.

1. Per ciascun controllore proprietario, disattivare la connessione al modulo nel software sulla scheda Connection o tramite la finestra di dialogo di messaggio che avverte della condizione di proprietari multipli.

2. Apportare le modifiche appropriate ai dati di configurazione nel software. Per ulteriori informazioni sull'utilizzo del software RSLogix 5000 per modificare la configurazione, consultare il Capitolo 7.

3. Ripetere il passo 1 e il passo 2 per tutti i controllori proprietari, apportando in ciascuno le stesse modifiche.

4. Deselezionare la casella di controllo Inhibit durante la configurazione di ciascun controllore proprietario.

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Capitolo 3

Caratteristiche comuni dei moduli

Compatibilità dei moduli di ingresso

I moduli di ingresso digitali ControlLogix si interfacciano a dispositivi di rilevamento e verificano se tali dispositivi sono attivi (On) o inattivi (Off ).

I moduli di ingresso ControlLogix convertono i segnali On/Off in CA o in CC provenienti da dispositivi dell’utente ad un livello logico idoneo per l’utilizzo nel processore. Dispositivi di ingresso tipici sono i seguenti:

• interruttori di prossimità• interruttori di finecorsa• selettori• interruttori a galleggiante• interruttori a pulsante

Quando si progetta un sistema con moduli di ingresso ControlLogix, è necessario considerare i fattori elencati di seguito.

• Tensione necessaria per l’applicazione• Dispersione di corrente• Necessità o meno di un dispositivo allo stato solido• Utilizzo nell'applicazione di un cablaggio sinking o sourcing.

Argomento Pagina

Compatibilità dei moduli di ingresso 37

Compatibilità dei moduli di uscita 38

Caratteristiche comuni 39

Caratteristiche comuni specifiche dei moduli di ingresso 46

Caratteristiche comuni specifiche dei moduli di uscita 50

Segnalazione di errori e stato tra moduli di ingresso e controllori 60

Segnalazione di errori e stato tra moduli di uscita e controllori 61

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Capitolo 3 Caratteristiche comuni dei moduli

Compatibilità dei moduli di uscita

È possibile utilizzare i moduli di uscita ControlLogix per azionare diversi dispositivi di uscita. I dispositivi di uscita tipici compatibili con le uscite ControlLogix sono i seguenti:

• avviatori motore• solenoidi• indicatori

Durante la progettazione di un sistema, attenersi alle regole generali riportate di seguito.

• Accertarsi che le uscite ControlLogix possano fornire la corrente di picco e la corrente continua necessarie per un funzionamento corretto.

• Accertarsi di non superare i limiti della corrente di picco e della corrente continua. In caso contrario il modulo potrebbe danneggiarsi.

Quando si dimensionano i carichi delle uscite, controllare la documentazione fornita con il dispositivo di uscita per stabilire la corrente di picco e la corrente continua necessarie al funzionamento del dispositivo.

Le uscite digitali standard ControlLogix sono in grado di azionare direttamente gli ingressi digitali standard ControlLogix. Fanno eccezione i moduli di ingresso diagnostici CA e CC. Quando viene utilizzata la diagnostica, è necessaria una resistenza shunt per la corrente di dispersione.

Per ulteriori informazioni sulla compatibilità degli avviatori motore con i moduli di uscita ControlLogix, consultare l'Appendice E.

38 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche comuni dei moduli Capitolo 3

Caratteristiche comuni Nella tabella riportata di seguito sono elencate le caratteristiche comuni a tutti i moduli I/O digitali ControlLogix.

Rimozione e inserimento sotto tensione

Tutti i moduli I/O ControlLogix possono essere inseriti e rimossi dagli chassis sotto tensione. Questa funzione garantisce una maggiore disponibilità del sistema di controllo generale. L’inserimento o la rimozione del modulo non ha impatto sulle parti restanti del processo di controllo. Si elimina così la necessità di fermare l’intera linea di produzione.

Segnalazione degli errori dei moduli

Quando si verifica un errore di un modulo, i moduli I/O digitali ControlLogix forniscono un’indicazione sia hardware che software. Ciascun indicatore di stato di errore del modulo e il software RSLogix 5000 visualizzano graficamente l'errore e mostrano un messaggio che ne descrive il tipo.

Questa funzione consente di determinare gli effetti dell'errore sul modulo e l'azione da eseguire per ripristinare il normale funzionamento.

Il modulo 1756-OB16IEF amplia questa funzione consentendo all’utente di definire l’intervallo di tempo per il passaggio del modulo a On o Off dopo che si è verificato l’errore. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Ritardi dello stato di errore programmabili a pagina 91.

Argomento Pagina

Rimozione e inserimento sotto tensione 39

Segnalazione degli errori dei moduli 39

Configurazione tramite software 40

Codifica elettronica 40

Disabilitazione del modulo 41

Utilizzo dell'orologio di sistema per la registrazione cronologica degli ingressi e per la pianificazione delle uscite

42

Comunicazione produttore/consumatore 46

Informazioni degli indicatori di stato 46

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Capitolo 3 Caratteristiche comuni dei moduli

Configurazione tramite software

Il software RSLogix 5000 utilizza un’interfaccia per la configurazione di ogni modulo. Tutte le caratteristiche del modulo possono essere abilitate o disabilitate attraverso la configurazione I/O del software.

È possibile utilizzare il software anche per recuperare i dati elencati di seguito da un qualsiasi modulo del sistema.

• Numero di serie• Dati sulla versione firmware• Codice prodotto• Fornitore• Informazioni su errori e guasti• Contatori diagnostici

Eliminando attività quali l’impostazione di interruttori e ponticelli hardware, il software rende la configurazione del modulo più semplice e più affidabile.

Codifica elettronica

La codifica elettronica riduce le possibilità di utilizzare un dispositivo errato in un sistema di controllo. La codifica confronta il dispositivo specificato nel progetto con il dispositivo installato. Se la codifica non riesce, viene generato un errore. Vengono confrontati i seguenti attributi.

Attributo Descrizione

Vendor Il fabbricante del dispositivo.

Device Type Il tipo di prodotto in generale: ad esempio, modulo I/O digitale.

Product Code Il tipo di prodotto specifico. Il Product Code fa riferimento ad un numero di catalogo.

Major Revision È un numero che rappresenta le capacità funzionali del dispositivo.

Minor Revision È un numero che rappresenta le modifiche comportamentali del dispositivo.

40 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche comuni dei moduli Capitolo 3

Sono disponibili le seguenti opzioni di codifica elettronica.

Nel selezionare un’opzione di codifica, prendere attentamente in considerazione le implicazioni di tutte le opzioni.

Ulteriori informazioni

Per informazioni più dettagliate sulla codifica elettronica, consultare Electronic Keying in Logix5000 Control Systems Application Technique, pubblicazione LOGIX-AT001.

Disabilitazione del modulo

La funzione di disabilitazione consente di sospendere indefinitamente una connessione tra un controllore proprietario e un modulo I/O digitale senza dover rimuovere il modulo dalla configurazione. Con questo processo è possibile disabilitare in modo temporaneo la comunicazione con un modulo, ad esempio per effettuare la manutenzione. È possibile utilizzare la disabilitazione dei moduli nei modi descritti di seguito.

• Scrivere la configurazione di un modulo I/O ma impedire al modulo di comunicare con il controllore proprietario. In questo caso, il proprietario non stabilisce una connessione e la configurazione non viene inviata al modulo fino a quando la connessione non torna ad essere abilitata.

Codifica elettronica

descrizione

Compatible Module

Permette al dispositivo installato di accettare la codifica del dispositivo definito nel progetto qualora il dispositivo installato sia in grado di emulare il dispositivo definito. Tramite l’opzione Compatible Module, è possibile solitamente sostituire un dispositivo con un altro dotato delle seguenti caratteristiche: • Stesso numero di catalogo• Stesso numero di versione o superiore• Per la versione secondaria valgono i seguenti criteri:

– Se il numero di versione principale è lo stesso, il numero di versione secondaria deve essere lo stesso o superiore.

– Se il numero di versione principale è superiore, il numero di versione secondaria può essere qualsiasi valore.

Disable Keying Indica che gli attributi di codifica non vengono considerati quando si tenta di comunicare con un dispositivo. Con Disable Keying, la comunicazione può avvenire con un dispositivo diverso dal tipo specificato nel progetto.ATTENZIONE: prestare estrema attenzione quando si decide di usare Disable Keying. Se utilizzata erroneamente, questa opzione può creare situazioni in cui sussiste il rischio di lesioni personali, anche letali, danni alle cose o perdite economiche. Si consiglia vivamente di non utilizzare Disable Keying. Se si utilizza Disable Keying, è responsabilità dell'utente accertare se il dispositivo utilizzato può soddisfare i requisiti funzionali dell'applicazione.

Exact match Indica che, per stabilire la comunicazione, tutti gli attributi di codifica devono corrispondere. Se anche un solo attributo non corrisponde precisamente, la comunicazione con il dispositivo non viene stabilita.

IMPORTANTE Se si modificano i parametri di codifica elettronica online vengono interrotti i collegamenti online al dispositivo e a tutti i dispositivi collegati tramite esso. Inoltre, potrebbero venire interrotti anche i collegamenti agli altri controllori.

Se il collegamento I/O a un dispositivo viene interrotto, si potrebbe verificare una perdita di dati.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 41

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Capitolo 3 Caratteristiche comuni dei moduli

• Nell’applicazione, un controllore è già proprietario di un modulo, ha scaricato la configurazione nel modulo e sta attualmente scambiando dati tramite la connessione tra i dispositivi. In questo caso, è possibile inibire il modulo e il controllore proprietario si comporta come se la connessione al modulo non esistesse.

È possibile che sia necessario utilizzare la disabilitazione dei moduli nei casi seguenti.

• Più controllori possiedono lo stesso modulo di ingresso digitale. È richiesta una modifica nella configurazione del modulo. La modifica, tuttavia, deve essere apportata al programma in tutti i controllori. In questo caso, effettuare i passaggi elencati di seguito.

a. Disattivare il modulob. modificare la configurazione in tutti i controllori;c. riattivare il modulo.

• Si desidera aggiornare un modulo I/O digitale. Si raccomanda di effettuare la procedura riportata di seguito.

a. Disattivare il modulob. eseguire l’aggiornamento;c. riattivare il modulo.

• Si sta utilizzando un programma che include un modulo non ancora presente e non si desidera che il controllore cerchi di continuo un modulo che effettivamente non esiste. In questo caso, è possibile inibire il modulo nel programma finché non risiede fisicamente nello slot appropriato.

Utilizzo dell'orologio di sistema per la registrazione cronologica degli ingressi e per la pianificazione delle uscite

In questa sezione è descritta la procedura per utilizzare le registrazioni cronologiche CST in moduli I/O standard e diagnostici e le registrazioni cronologiche CIP Sync in moduli I/O rapidi.

Utilizzo del tempo di sistema coordinato con moduli I/O standard e diagnostici

I time master generano un tempo di sistema coordinato (CST) a 64 bit per i relativi chassis. Il tempo CST, specifico degli chassis, non è sincronizzato, né in alcun modo collegato, al tempo generato nella rete ControlNet per stabilire un tempo di aggiornamento della rete (NUT). Per ulteriori informazioni sul tempo NUT, consultare la sezione Utilizzo dei software RSNetWorx e RSLogix 5000 a pagina 20.

IMPORTANTE Ogni volta che un modulo di uscita viene inibito, questo entra in modalità programmazione e tutte le uscite passano allo stato configurato per tale modalità. Ad esempio, se un modulo di uscita viene configurato in modo che lo stato delle uscite si azzeri durante la modalità programmazione, ogni volta che quel modulo viene inibito le uscite si azzerano.

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Caratteristiche comuni dei moduli Capitolo 3

È possibile configurare i moduli di ingresso digitali per accedere ai dati di ingresso con CST e registrazione cronologica con un riferimento temporale relativo al momento in cui lo stato dei dati di ingresso cambia.

Nella tabella riportata di seguito viene spiegato come utilizzare le registrazioni cronologiche CST.

IMPORTANTE Poiché al controllore viene restituito un solo valore CST quando uno dei punti di ingresso cambia stato, si consiglia di eseguire la registrazione cronologica di un solo punto di ingresso per modulo.

Argomento descrizione

Registrazione cronologica di una sequenza di eventi

È possibile utilizzare il tempo CST per stabilire una sequenza di eventi che si verificano in un particolare punto del modulo di ingresso eseguendo la registrazione cronologica dei dati di ingresso. Per stabilire una sequenza di eventi, è necessario effettuare i passaggi riportati di seguito.• Impostare il formato di comunicazione del modulo di ingresso su CST Timestamped

Input Data.• Abilitare la funzione COS per il punto di ingresso in cui si verifica una sequenza e

disabilitarla per tutti gli altri punti del modulo.

SUGGERIMENTO Se si desidera configurare più punti di ingresso per la funzione COS, il modulo genera un tempo CST univoco ogni volta che qualcuno di questi punti di ingresso cambia stato, purché i cambiamenti non si verifichino entro 500 μs l'uno dall'altro.Se più punti di ingresso configurati per la funzione COS cambiano stato entro 500 μs l'uno dall'altro, viene generato un unico valore CST uguale per tutti, come se i punti avessero cambiato stato nello stesso momento.

Registrazione cronologica associata alle uscite pianificate

È possibile utilizzare la registrazione cronologica insieme alla funzione di pianificazione delle uscite in modo tale che quando i dati di ingresso cambiano stato e si verifica una registrazione cronologica venga attivato un punto di uscita in un momento prestabilito.È possibile pianificare le uscite fino a 16 secondi. Quando si utilizza la registrazione cronologica degli ingressi e delle uscite pianificate, è necessario effettuare le operazioni descritte di seguito.• Scegliere un formato di connessione o comunicazione per ciascun modulo di

ingresso e di uscita che abiliti la registrazione cronologica. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Formati di comunicazione o connessione a pagina 127.

• Un time master deve essere presente nello stesso chassis di entrambi i moduli I/O.• Disabilitare la funzione COS per tutti i punti di ingresso del modulo di ingresso

eccetto il punto di registrazione cronologica.

SUGGERIMENTO Per una maggiore efficienza delle uscite pianificate, ricordare quanto segue.• Nella pianificazione della transizione delle uscite

pianificate è necessario tener conto dei ritardi del controllore, del backplane e della rete.

• I moduli I/O devono risiedere nello stesso rack del time master.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 43

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Capitolo 3 Caratteristiche comuni dei moduli

Utilizzo del tempo CIP Sync con moduli I/O rapidi

I moduli 1756-IB16IF, 1756-OB16IEF e 1756-OB16IEFS utilizzano il CIP Sync sia per le registrazioni cronologiche che per la pianificazione.

Il CIP Sync è un’implementazione CIP del protocollo IEEE 1588 PTP (Precision Time Protocol). CIP Sync permette la precisa sincronizzazione in tempo reale (Real-World Time) o in tempo coordinato universale (UTC) dei controllori e dei dispositivi collegati sulle reti CIP. Questa tecnologia supporta applicazioni a elevata distribuzione che richiedono registrazione cronologica, registrazione della sequenza di eventi, controllo motion distribuito e miglior coordinamento del controllo.

I moduli 1756-IB16IF, 1756-OB16IEF e 1756-OB16IEFS sono dispositivi CIP Sync solo slave. Sulla rete deve essere presente un altro modulo che funga da orologio master. Per ulteriori informazioni su come utilizzare la tecnologia CIP Sync, consultare Integrated Architecture and CIP Sync Configuration Application Technique, pubblicazione IA-AT003.

I moduli I/O rapidi possono essere utilizzati per acquisire registrazioni cronologiche e uscite pianificate come moduli basati su CST con i vantaggi elencati di seguito.

• I moduli I/O rapidi sono estremamente più precisi rispetto ai moduli basati su CST.

• La registrazione cronologica degli ingressi avviene per punto in modo da consentire la configurazione COS di più ingressi senza rischiare di perdere ora e data.

• CIP Sync opera a livello di sistema, per cui i valori di pianificazione e registrazione cronologica risultano uniformi in tutti i moduli del sistema. Ad esempio, l’uso di registrazioni cronologiche degli ingressi 1756-IB16IF per pianificare le uscite su un modulo 1756-OB16IEF implica che il controllore, il modulo di ingresso e il modulo di uscita non siano limitati allo stesso chassis come nel caso di I/O basati su CST.

• I moduli di uscita utilizzano tutti i 64 bit della registrazione cronologica per la pianificazione, per cui non esistono limiti sugli intervalli di pianificazione.

44 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche comuni dei moduli Capitolo 3

Combinazione di moduli CST e CIP Sync in un sistema ControlLogix

CST viene abilitato automaticamente per ciascuno chassis che è stato configurato per utilizzare CIP Sync. È possibile, pertanto, includere moduli che utilizzano il tempo CST per la loro base tempi in sistemi che sono stati configurati per l’uso di CIP Sync. Esiste, inoltre, una correlazione diretta tra il tempo del sistema CIP Sync e il tempo CST dello chassis locale.

Il tempo del sistema CIP Sync e il tempo CST dello chassis locale sono correlati dalla seguente equazione:

Tempo sistema CIP Sync = tempo CST + offset

L’offset nell’equazione riportata sopra è un valore univoco per ciascuno chassis e si ottiene utilizzando uno dei metodi descritti di seguito.

• CSTOffset dall’oggetto Wall Clock Time (WCT) di un controllore nello chassis

• SystemOffset dall’oggetto Time Synchronize di un controllore nello chassis

• LocalClockOffset restituito in una connessione I/O da un modulo CIP Sync compatibile nello chassis

Il rapporto descritto sopra consente l’interazione tra gli I/O basati su CST e CIP Sync purché l’offset nello chassis contenente il modulo basato su CST sia accessibile.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 45

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Capitolo 3 Caratteristiche comuni dei moduli

Comunicazione produttore/consumatore

Utilizzando la comunicazione produttore/consumatore, i moduli I/O ControlLogix sono in grado di produrre dati senza essere stati precedentemente interrogati da un controllore. I moduli producono i dati e ogni altro controllore proprietario può decidere di utilizzarli (consumarli).

Ad esempio, un modulo di ingresso produce i dati e più processori (in qualsiasi numero) possono utilizzarli contemporaneamente. In tal modo non è necessario che un processore invii i dati ad un altro processore. Per ulteriori informazioni su questo processo, consultare la sezione Funzionamento dei moduli di ingresso a pagina 26.

Informazioni degli indicatori di stato

Ciascun modulo I/O digitale ControlLogix presenta sulla parte anteriore del modulo un indicatore di stato che consente di controllare lo stato generale e di funzionamento di un modulo. Gli indicatori di stato sono diversi per ciascun modulo.

Per esempi di indicatori di stato sui moduli I/O digitali ControlLogix, consultare l'Appendice A.

Caratteristiche comuni specifiche dei moduli di ingresso

Nella tabella riportata di seguito sono elencate le caratteristiche specifiche dei moduli di ingresso digitali ControlLogix.

Stato Descrizione

I/O statusST

Questo indicatore giallo indica lo stato On/Off del dispositivo di campo.IMPORTANTE: per i moduli 1756-OA8D e 1756-OA8E, l'indicatore di stato I/O non si accende se l'alimentazione di campo non è applicata.

Module statusOK

Questo indicatore verde indica lo stato di comunicazione del modulo.

Fault statusFLT

Questo indicatore è presente solo su alcuni moduli e indica la presenza o l’assenza di vari errori.

Fuse statusFuse

Questo indicatore è presente solo su moduli con fusibili elettronici e indica lo stato dei fusibili del modulo.

Argomento Pagina

Trasmissione dati al cambiamento di stato o ciclicamente 47

Impostazione dell'RPI 47

Abilitazione del cambiamento di stato 48

Tempi di filtro configurabili tramite software 49

Moduli di ingresso isolati e non isolati 49

Densità a più punti di ingresso 50

46 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche comuni dei moduli Capitolo 3

Trasmissione dati al cambiamento di stato o ciclicamente

I moduli di ingresso digitali inviano sempre dati all’RPI, ma inviano dati a un cambiamento di stato solo se è abilitata la funzione COS. L'opzione COS è più efficiente dell’RPI in quanto invia i dati in multicast solo quando si verifica un cambiamento.

Nella tabella riportata di seguito sono descritti i due modi con cui un modulo invia dati al controllore proprietario.

Impostazione dell'RPI

La scheda Connection della finestra di dialogo Module Properties consente di immettere un RPI. L'RPI definisce la frequenza minima alla quale vengono inviati dati in multicast.

La velocità effettiva di trasmissione dati del modulo può essere più rapida dell’impostazione dell’RPI. L’RPI, tuttavia, mette a disposizione un periodo di tempo massimo definito entro il quale i dati vengono trasmessi al controllore proprietario.

Per impostare un valore dell’RPI, procedere come segue.

1. Fare clic sulla scheda Connection nella finestra di dialogo Module Properties.

2. Nel campo Requested Packet Interval (RPI), inserire un valore dell’RPI.

3. Fare clic su OK.

Metodo Descrizione

RPI Frequenza definita dall’utente con la quale il modulo aggiorna le informazioni inviate al controllore proprietario. Questa modalità è detta anche trasferimento ciclico dei dati.

COS Funzione configurabile che, se abilitata, richiede al modulo di aggiornare il controllore proprietario con nuovi dati ogni volta che uno specifico punto di ingresso passa da On a Off e da Off a On. I dati vengono inviati alla frequenza RPI quando non avviene alcun cambiamento di stato. Per impostazione predefinita, nei moduli di ingresso questa funzione è sempre abilitata.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 47

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Capitolo 3 Caratteristiche comuni dei moduli

Abilitazione del cambiamento di stato

La colonna Point nella parte sinistra della scheda Configuration consente di scegliere se attivare la funzione COS quando un dispositivo di campo passa da Off a On o da On a Off.

Per abilitare o disabilitare la funzione COS, effettuare le operazioni descritte di seguito.

1. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda Configuration.

2. Nelle colonne Enable Change of State, effettuare una delle operazioni descritte di seguito.• Per abilitare la funzione COS per un punto, selezionare la casella di

controllo corrispondente Off to On o On to Off.• Per disabilitare la funzione COS per un punto, deselezionare la

casella di controllo corrispondente Off to On o On to Off.

3. Fare clic su OK.

48 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche comuni dei moduli Capitolo 3

Tempi di filtro configurabili tramite software

I tempi di filtro da On a Off e da Off a On possono essere regolati mediante il software RSLogix 5000 per tutti i moduli di ingresso ControlLogix. Questi filtri aumentano l’immunità ai disturbi presenti in un segnale. Un valore di filtro elevato incide sulla durata dei tempi di ritardo per i segnali provenienti da questi moduli.

Per configurare il tempo del filtro di ingresso, procedere come segue.

1. Sul lato destro della scheda Configuration, scegliere i tempi del filtro di ingresso dai menu a discesa Off → On e On → Off.

2. Fare clic su OK.

Moduli di ingresso isolati e non isolati

I moduli di ingresso ControlLogix forniscono opzioni di cablaggio isolato e non isolato. Alcune applicazioni richiedono che le fonti di alimentazione per i circuiti I/O siano separate e isolate. Poiché queste condizioni richiedono comuni separati per ciascun canale, alcuni moduli di ingresso utilizzano un isolamento individuale o un isolamento punto a punto in modo che se un punto restituisce un errore, l’altro continua a funzionare.

Altri tipi di isolamento disponibili con i moduli di ingresso ControlLogix sono l’isolamento da canale a canale o nessun isolamento. L’applicazione determina il tipo di isolamento necessario e il modulo di ingresso da utilizzare.

IMPORTANTE I filtri di ingresso sul modulo 1756-IB16IF funzionano in modo diverso rispetto a quelli di altri moduli I/O digitali. Per informazioni sui filtri di ingresso sul modulo 1756-IB16IF, vedere pagina 86.

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Capitolo 3 Caratteristiche comuni dei moduli

Densità a più punti di ingresso

I moduli di ingresso ControlLogix utilizzano densità a 8, 16 o 32 punti per garantire una maggiore flessibilità nell’applicazione. Un punto è la terminazione in corrispondenza della quale un cavo si collega al modulo di ingresso da un dispositivo di campo. Il modulo riceve informazioni dal dispositivo in questo punto designato, segnalando il momento in cui avviene l'attività.

Caratteristiche comuni specifiche dei moduli di uscita

Nella tabella riportata di seguito sono elencate le caratteristiche specifiche dei moduli di uscita digitali ControlLogix.

IMPORTANTE Alcune caratteristiche non sono disponibili su tutti i moduli di uscita. Nella tabella sono indicati i moduli e le caratteristiche che supportano.

Argomento Pagina Moduli disponibili

Stati di uscita configurabili a livello di punto 51 Tutti i moduli

Eco dei dati di uscita 52 Tutti i moduli

Moduli di uscita isolati e non isolati 52 Tutti i moduli

Densità a più punti di uscita 53 Tutti i moduli

Fusibili elettronici 53 1756-OA8D 1756-OA8E 1756-OB16D 1756-OB16E 1756-OB8EI 1756-OB16IEF 1756-OB16IEFS1756-OV16E 1756-OV32E

Rilevamento della perdita dell'alimentazione di campo 56 1756-OA8E

Mantenimento dell'errore 57 1756-OA8E 1756-OB16IEF 1756-OB16IEFS

Controllo delle uscite pianificate 59 1756-OB16IS 1756-OB16IEFS

50 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche comuni dei moduli Capitolo 3

Stati di uscita configurabili a livello di punto

Le singole uscite possono essere configurate con stati di uscita univoci se il modulo si trova in modalità Programmazione o Errore.

Per configurare uno stato di uscita, procedere come segue.

1. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda Configuration.

2. Dal menu a tendina Program Mode, scegliere se lo stato di uscita del modulo è On o Off durante la modalità programmazione:• On• Off• Hold (mantiene lo stato di uscita corrente)

3. Dal menu a tendina Fault Mode, scegliere se lo stato di uscita del modulo durante la modalità errore è:• On• Off• Hold (mantiene lo stato di uscita corrente)

4. Fare clic su OK.

IMPORTANTE Ogni volta che un modulo di uscita viene inibito, questo entra in modalità programmazione e tutte le uscite passano allo stato configurato per tale modalità. Ad esempio, se un modulo di uscita viene configurato in modo che lo stato delle uscite sia Off durante la modalità programmazione, ogni volta che quel modulo viene inibito le uscite si disattivano.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 51

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Capitolo 3 Caratteristiche comuni dei moduli

Eco dei dati di uscita

Durante il normale funzionamento, quando un controllore invia un comando di uscita al sistema ControlLogix, il modulo di uscita cui è destinato il comando restituisce lo stato comandato dell’uscita al sistema. Questo processo verifica che il modulo abbia ricevuto il comando e abbia tentato di eseguirlo.

Altri dispositivi possono usare questo segnale di trasmissione, tramite una connessione di solo ascolto, per determinare lo stato desiderato dell’uscita senza dovere interrogare il controllore proprietario.

Monitoraggio dei bit di errore

L’eco dei dati di uscita corrisponde allo stato comandato delle uscite solo se il modulo funziona in condizioni normali. Nel caso di un problema al modulo, lo stato del comando e l’eco dei dati di uscita potrebbero non corrispondere.

È possibile monitorare i bit di errore per rilevare eventuali condizioni di errore dei punti di uscita. Se si verifica un errore, il bit di errore viene impostato e il programma segnala questa condizione. In questo caso, l’eco dei dati di uscita può non corrispondere con lo stato comandato delle uscite.

In caso di mancata corrispondenza tra lo stato comandato delle uscite e l’eco dei dati di uscita, verificare le condizioni descritte di seguito nel modulo d’uscita:

• errore di comunicazione• connessione impossibile• fusibile bruciato: il modulo non attiverà un'uscita se viene rilevato un

sovraccarico o un cortocircuito• perdita dell'alimentazione di campo (solo 1756-OA8D e 1756-OA8E):

il modulo non attiverà un'uscita se non viene rilevata l'alimentazione in CA

Moduli di uscita isolati e non isolati

Analogamente ai moduli di ingresso, i moduli di uscita ControlLogix forniscono opzioni di cablaggio isolato e non isolato. I moduli I/O forniscono l’isolamento del cablaggio punto a punto, gruppo a gruppo e canale a canale. La specifica applicazione in uso determina il tipo di isolamento necessario e il modulo di uscita da utilizzare.

IMPORTANTE Sebbene alcuni moduli I/O ControlLogix forniscano opzioni di cablaggio non isolato sul lato campo, ogni modulo I/O offre un isolamento elettrico interno tra il lato sistema e il lato campo.

52 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche comuni dei moduli Capitolo 3

Densità a più punti di uscita

I moduli di uscita ControlLogix utilizzano densità a 8, 16 o 32 punti per garantire una maggiore flessibilità nell’applicazione. Un punto è la terminazione in corrispondenza della quale un cavo si collega al modulo I/O da un dispositivo. Il modulo I/O riceve informazioni dal dispositivo in questo punto designato, segnalando il momento in cui avviene l’attività.

Fusibili elettronici

Alcune uscite digitali sono dotate di fusibili elettronici o meccanici interni che impediscono un passaggio di corrente eccessivo all'interno del modulo. Questo sistema protegge il modulo da danni elettrici. Altri moduli richiedono fusibili esterni.

I moduli che utilizzano fusibili elettronici vengono protetti da fusibili per punto o per gruppo, per proteggere i punti di uscita da un picco di corrente. Se una quantità eccessiva di corrente inizia a passare attraverso un punto, il fusibile interviene e viene segnalato un errore a livello di punto al controllore. In caso di errore, può essere esaminato un tag corrispondente. Per ulteriori informazioni sui tag di errore, consultare l'Appendice B.

I moduli riportati di seguito utilizzano fusibili elettronici:• 1756-OA8E • 1756-OB8EI • 1756-OA8D • 1756-OB16D • 1756-OB16E • 1756-OV16E • 1756-OV32E • 1756-OB16IEF • 1756-OB16IEFS

Per stabilire il tipo di fusibile da utilizzare nell'applicazione, consultare la Tabella 3. Se il modulo non supporta fusibili, è possibile proteggere le uscite con un modulo IFM con fusibili. Consultare la pubblicazione 1492-TD008.

Tabella 3 - Fusibili raccomandati

Tipo di circuito N. di Cat. Fusibili sul modulo Fusibile raccomandato Fornitore fusibili

CA 1756-OA8(1) Nessuno: per proteggere le uscite è possibile utilizzare un modulo IFM con fusibili(9)

5x20 mm6,3 A Ritardo medio

SAN-O Industry Corp.(SOC) cod. art.MT 4-6.3A

1756-OA8D(2) (3) Sì: con fusibili per punto Protetto da fusibile elettronico

1756-OA8E(2) (3)

1756-OA16(1) (4) (5) Sì: con fusibili per gruppo 5x20 mm3,15 A Ad azione ritardata1.500 A Potere di interruzione

Littelfuse cod. art.H2153.15

1756-OA16I(1) Nessuno: per proteggere le uscite è possibile utilizzare un modulo IFM con fusibili(9)

5x20 mm6,3 A Ritardo medio

SOC cod. art.MT 4-6.3A1756-ON8

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 53

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Capitolo 3 Caratteristiche comuni dei moduli

DC 1756-OB8(6) Nessuno: per proteggere le uscite è possibile utilizzare un modulo IFM con fusibili(9)

5x20 mm4 A Ad azione rapida

SOC cod. art.MQ2-4A1756-OB81(6)

1756-OB8EI(2) (3) (6) Sì: con fusibili per punto Protetto da fusibile elettronico

1756-OB16D(2) (3) (7)

1756-OB16E(2) (3) (6) Sì: con fusibili per gruppo

1756-OB16I(6) (8) Nessuno: per proteggere le uscite è possibile utilizzare un modulo IFM con fusibili(9)

5x20 mm4 A Ad azione rapida

SOC cod. art.MQ2-4A

1756-OB16IEF(2) (3) (6) Sì: con fusibili per punto Protetto da fusibile elettronico

1756-OB16IEFS(2) (3) (6)

1756-OB16IS(6) (8) Nessuno: per proteggere le uscite è possibile utilizzare un modulo IFM con fusibili(9)

5x20 mm4 A Ad azione rapida

SOC cod. art.MQ2-4A

1756-OB32(6) (8) 5x20 mm800 mA

Littelfuse cod. art.SP001.1003 oSchurter cod. art.216.800

1756-OC8(6) 5x20 mm4 A Ad azione rapida

SOC cod. art.MQ2-4A1756-OG16(6)

1756-OH8I(6) (8)

1756-OV16E(2) (3) (6) Sì: con fusibili per gruppo Protetto da fusibile elettronico

1756-OV32E(2) (3) (6)

Relè 1756-OW16I(8) Nessuno: per proteggere le uscite è possibile utilizzare un modulo IFM con fusibili(9)

5x20 mm6,3 A Ritardo medio

SOC cod. art.MT 4-6.3A1756-OX8I(8)

(1) Per tensioni superiori a 132 V CA, i moduli di interfaccia (IFM) non sono mezzi adatti a fornire una protezione con fusibili esterni. È necessario utilizzare una morsettiera appropriata per la specifica applicazione.

(2) La protezione elettronica non ha la funzione di sostituire fusibili, interruttori automatici o altri dispositivi di protezione richiesti dalle normative.(3) La protezione elettronica di questo modulo è stata progettata per proteggere il modulo da condizioni di cortocircuito. La protezione si basa su un principio di protezione termica. Nel caso di una

condizione di cortocircuito su un canale di uscita, tale canale limita la corrente nel giro di pochi millisecondi dopo che è stata raggiunta la relativa temperatura di protezione termica. Tutti gli altri canali con un tempo NUT di quel gruppo continuano a funzionare secondo le direttive del master del modulo (CPU, bridge e così via).

(4) È presente un fusibile su ciascun comune di questo modulo, per un totale di due fusibili. I fusibili sono progettati per proteggere il modulo da condizioni di cortocircuito. Il fusibile non fornisce protezione da sovraccarico. Nel caso di un sovraccarico su un canale di uscita, è probabile che il fusibile non intervenga e che il dispositivo di uscita associato a tale canale venga danneggiato. Per garantire una protezione da sovraccarico all'applicazione, è necessario installare esternamente fusibili forniti dall'utente.

(5) In caso di cortocircuito su uno dei canali all’interno di questo gruppo del modulo, viene spento l’intero gruppo.(6) Il modulo non fornisce protezione da inversione di polarità o cablaggi a fonti di alimentazione in CA.(7) La protezione elettronica di questo modulo è stata progettata per proteggere il modulo da condizioni di cortocircuito. La protezione si basa su un principio di protezione termica. Nel caso di una

condizione di cortocircuito su un canale di uscita, tale canale limita la corrente nel giro di pochi millisecondi dopo che è stata raggiunta la relativa temperatura di protezione termica. Altri canali potrebbero produrre un falso errore nel segnale di errore di verifica delle uscite a causa della caduta dell'alimentazione al di sotto del livello di rilevamento minimo di 19,2 V CC. I canali di uscita interessati da questi fenomeni continuano a funzionare secondo le direttive del master del modulo (CPU, bridge e così via). Ciò significa che in caso di cortocircuito su uno dei canali, i segnali di errore di verifica delle uscite degli altri canali devono essere controllati e azzerati.

(8) Il fusibile consigliato per questo modulo è stato dimensionato in modo da fornire una protezione esclusivamente per i cortocircuiti dei cablaggi a carichi esterni. Nel caso di un cortocircuito su un canale di uscita, è probabile che il transistore o il relè associato a quel canale venga danneggiato e che il modulo debba essere sostituito oppure che debba essere utilizzato un canale di uscita di riserva per il carico. Il fusibile non fornisce protezione da sovraccarico. Nel caso di un sovraccarico su un canale di uscita, è probabile che il fusibile non intervenga e che il transistore o il relè associato a tale canale venga danneggiato. Per garantire una protezione da sovraccarico all'applicazione, è possibile installare esternamente un fusibile fornito dall'utente opportunamente dimensionato in funzione delle specifiche caratteristiche del carico.

(9) Il sistema ControlLogix è stato certificato con il solo utilizzo delle morsettiere rimovibili ControlLogix (1756-TBCH, 1756-TBNH, 1756-TBSH e 1756-TBS6H). Se le applicazioni specifiche richiedono una certificazione del sistema ControlLogix con altri metodi di terminazione dei cablaggi, può essere necessaria un’approvazione specifica da parte dell’ente certificatore.

Tabella 3 - Fusibili raccomandati (continua)

Tipo di circuito N. di Cat. Fusibili sul modulo Fusibile raccomandato Fornitore fusibili

54 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche comuni dei moduli Capitolo 3

È possibile ripristinare un fusibile elettronico mediante il software RSLogix 5000 durante il monitoraggio online o eseguendo la logica di programmazione su un controllore. Se il modulo utilizza fusibili a livello di punto, è possibile ripristinare un fusibile con un'istruzione CIP Generic Message come descritto a pagina 217.

Effettuare le operazioni descritte di seguito per ripristinare un fusibile elettronico mediante il software RSLogix5000 durante il monitoraggio online.

1. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda Diagnostics.

I campi nella scheda Diagnostic variano in base al supporto dei fusibili per punto o per gruppo da parte del modulo.

2. Fare clic su Reset per i punti di uscita per cui ripristinare un fusibile.

3. Fare clic su OK.

Fusibili per gruppo

Fusibili per punto

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 55

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Capitolo 3 Caratteristiche comuni dei moduli

Rilevamento della perdita dell'alimentazione di campo

Per i moduli di uscita digitali standard, la funzione di rilevamento della perdita dell'alimentazione di campo è disponibile solo nel modulo 1756-OA8E. Quando l’alimentazione di campo del modulo si interrompe o è impossibile rilevare un attraversamento dello zero, il controllore riceve un errore a livello di punto per identificare l’esatto punto in cui si è verificato l’errore.

Questa funzione ha un tag associato che, in caso di errore, può essere esaminato nel programma utente. Per informazioni su questi tag, consultare il Appendice A.

Per abilitare o disabilitare la diagnostica per la perdita dell'alimentazione di campo, effettuare i passaggi descritti di seguito.

1. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda Configuration.

2. Nella colonna Enable Diagnostics for Field Power Loss:• Per abilitare il rilevamento di perdita alimentazione di campo per

un punto specifico, selezionare la casella di controllo corrispondente.

• Per disabilitare il rilevamento di perdita dell'alimentazione di campo per un punto specifico, deselezionare la casella di controllo corrispondente.

3. Fare clic su OK.

IMPORTANTE Abilitare il rilevamento della perdita dell'alimentazione di campo solo per i punti utilizzati. Se questa funzione viene abilitata per i punti non utilizzati, durante il funzionamento del sistema questi punti restituiscono un messaggio di errore.

56 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche comuni dei moduli Capitolo 3

Mantenimento dell'errore

La funzione di mantenimento dell'errore è disponibile solo per i moduli 1756-OA8E. La funzione di mantenimento dell'errore consente a questo modulo di mantenere un guasto nella posizione impostata dopo che si è attivato, anche se la condizione di errore che lo ha provocato scompare.

Per abilitare la funzione di mantenimento dell'errore, effettuare i passaggi riportati di seguito.

1. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda Configuration.

2. Nella colonna Enable Diag. Latching, effettuare una delle seguenti operazioni:• per abilitare la funzione di mantenimento dell'errore per un punto

specifico, selezionare la casella di controllo corrispondente.• per disabilitare la funzione di mantenimento dell'errore per un punto

specifico, deselezionare la casella di controllo corrispondente.

3. Fare clic su OK.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 57

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Capitolo 3 Caratteristiche comuni dei moduli

La funzione di mantenimento dell'errore può essere azzerata con questi metodi:• Reset del servizio di mantenimento dell'errore• Reset software durante il monitoraggio online• Spegnimento e riaccensione del modulo

Seguire i passaggi riportati di seguito per azzerare un errore memorizzato mediante il software RSLogix 5000 durante il monitoraggio online.

1. Nella schermata Module Properties, fare clic sulla scheda Diagnostics.

2. Nella colonna Reset Latched Diagnostics, fare clic su Reset accanto al punto di uscita per cui azzerare un errore memorizzato.

3. Fare clic su OK.

58 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche comuni dei moduli Capitolo 3

Controllo delle uscite pianificate

Il controllo delle uscite pianificate è disponibile per i seguenti moduli:

• 1756-OB16IS: fornisce un controllo delle uscite pianificate nel tempo CST per le uscite 0…7. Consente pianificazioni con intervallo minimo di 100 μs.

• 1756-OB16IEFS: fornisce un controllo delle uscite pianificate nel tempo CIP Sync per le uscite 0…15. Consente pianificazioni con intervallo minimo di 5 μs.

Utilizzando la funzione di controllo delle uscite pianificate, il modulo può attivare o disattivare le uscite secondo quanto pianificato. È possibile impostare quando l'uscita deve attivarsi o disattivarsi nella logica di programmazione. I moduli gestiscono il tempo a livello locale, in modo che l’uscita si attivi o disattivi a un tempo specificato.

Istruzioni MAOC con controllo delle uscite pianificate

L’istruzione Motion Axis Output Cam (MAOC) fornisce un controllo delle uscite basato sulla posizione utilizzando i dati di posizione e velocità di qualsiasi asse. Quando viene specificato il modulo 1756-OB16IS o 1756-OB16IEFS come destinazione di uscita per l’istruzione MAOC, l’istruzione MAOC gestisce in modo automatico la pianificazione per le uscite. Utilizzando la pianificazione delle uscite in questo modo la risoluzione del controllo delle uscite migliora passando da una frequenza di aggiornamento approssimativa motion (in genere, 1…32 ms) a 100 μs per le uscite 0…7 sul modulo 1756OB16IS e a 10 μs per le uscite 0…15 sul modulo 1756-OB16IEFS.

È possibile anche utilizzare le uscite 8-15 sul modulo 1756-OB16IS con l’istruzione MAOC. Tuttavia, soltanto le uscite 0-7 hanno una risoluzione di 100 μs. Le uscite 8-15 vengono aggiornate alla frequenza di aggiornamento approssimativa motion.

Per ulteriori informazioni sull'utilizzo dell'istruzione MAOC con i moduli con uscite pianificate, consultare Position-based Output Control with the MAOC Instruction Application Technique, pubblicazione 1756-AT017.

Considerazioni sulla versione principale del modulo con la registrazione cronologica

Quando si utilizza la registrazione cronologica per gli ingressi o la diagnostica dei moduli I/O, possono presentarsi le condizioni seguenti in funzione della versione principale del modulo:

• Se il modulo presenta una versione principale = 1, restituisce sempre un valore di registrazione cronologica positivo.

• Se il modulo presenta una versione principale > 2, restituisce un valore di registrazione cronologica negativo fino a quando il modulo non è sincronizzato con il controllore proprietario e non si verifica il primo cambiamento di stato.

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Capitolo 3 Caratteristiche comuni dei moduli

Utilizzare la finestra di dialogo Module Properties nel software RSLogix 5000 per determinare se il modulo è stato sincronizzato con il controllore proprietario e se il controllore è sincronizzato con il tempo CST. Per ulteriori informazioni sulla sincronizzazione di controllori proprietari e moduli con il tempo CST, consultare il manuale dell'utente Sistema ControlLogix, pubblicazione 1756-UM001.

Segnalazione di errori e stato tra moduli di ingresso e controllori

I moduli di ingresso digitali ControlLogix inviano in multicast i dati di errore/stato a ogni controllore proprietario o controllore in ascolto. Tutti i moduli di ingresso gestiscono una parola di errori modulo, il livello più alto di segnalazione sui guasti.

La tabella contiene la parola degli errori e il tag associato che può essere esaminato nella logica di programmazione per indicare quando si è verificato un errore per un modulo di ingresso standard.

Tutte le parole sono a 32 bit, sebbene venga utilizzato solo il numero di bit appropriati alla densità di ciascun modulo. Ad esempio, il modulo 1756-IA16I ha una parola di errori del modulo di 32 bit. Tuttavia, poiché si tratta di un modulo a 16 punti, vengono utilizzati solo 16 bit (da 0 a 15) nella parola degli errori del modulo.

Il seguente schema fornisce una panoramica del processo di segnalazione degli errori sui moduli di ingresso digitali standard ControlLogix.

Tabella 4 - Parola degli errori sui moduli di ingresso

Parola Nome del tag Descrizione

Errore del modulo Fault Fornisce un riepilogo degli errori. Disponibile su tutti i moduli di ingresso digitali.

Tabella 5 - Impostazione dei bit nella parola degli errori del modulo

Condizione Impostazione dei bit

Errore di comunicazione Tutti i 32 bit vengono impostati a 1, indipendentemente dalla densità del modulo.

Parola di errore del moduloTutti i moduli

42676

Bit 31 Bit 0

Un errore di comunicazione imposta tutti i bit della parola di errore del modulo.

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Caratteristiche comuni dei moduli Capitolo 3

Segnalazione di errori e stato tra moduli di uscita e controllori

I moduli di uscita digitali ControlLogix inviano in multicast i dati di errore/stato a ogni controllore proprietario o controllore in ascolto. Come i moduli di ingresso, i moduli di uscita gestiscono una parola degli errori del modulo, il livello più alto di segnalazione sui guasti. Alcuni moduli di uscita, tuttavia, utilizzano altre parole per indicare condizioni di errore.

La tabella contiene le parole degli errori e i tag associati che possono essere esaminati nella logica di programmazione per indicare quando si è verificato un errore per un modulo di uscita standard.

Tutte le parole sono a 32 bit, sebbene venga utilizzato solo il numero di bit appropriati alla densità di ciascun modulo. Ad esempio, il modulo 1756-OB8 ha una parola di errori del modulo di 32 bit. Tuttavia, poiché si tratta di un modulo a 8 punti, vengono utilizzati solo i primi 8 bit (da 0 a 7) nella parola degli errori del modulo.

I bit di errore della parola per il fusibile bruciato e la perdita dell'alimentazione di campo sono logicamente inseriti nella parola degli errori del modulo. A seconda del tipo di modulo, un bit impostato nella parola degli errori del modulo può avere più significati, come indicato nella tabella riportata di seguito.

Tabella 6 - Parole degli errori sui moduli di uscita

Parola Nome del tag Descrizione

Errore del modulo Fault Fornisce un riepilogo degli errori. Disponibile su tutti i moduli di uscita digitali.

Fusibile bruciato FuseBlown Indica un fusibile bruciato in un punto/gruppo del modulo. Disponibile solo sui moduli 1756-OA16, 1756-OA8D, 1756-OA8E, 1756-OB16D, 1756-OB16E, 1756-OB16EIF, 1756-OB8EI, 1756-OV16E e 1756-OV32E. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Fusibili elettronici a pagina 53.

Perdita dell'alimentazione di campo

FieldPwrLoss Indica una perdita dell'alimentazione di campo in un punto del modulo. Disponibile solo sul modulo 1756-OA8E. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Rilevamento della perdita dell'alimentazione di campo a pagina 56.

Tabella 7 - Impostazione dei bit nella parola degli errori del modulo

Condizione Impostazione dei bit

Errore di comunicazione Tutti i 32 bit vengono impostati a 1, indipendentemente dalla densità del modulo.

Fusibile bruciatoSolo il bit interessato viene impostato a 1.Perdita dell'alimentazione

di campo

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Capitolo 3 Caratteristiche comuni dei moduli

Il seguente schema fornisce una panoramica del processo di segnalazione degli errori sui moduli di uscita digitali ControlLogix.

Parola di errore del moduloTutti i moduli

Parola di fusibile bruciatoLivello di punto Livello di gruppo 1756-OA8D 1756-OA161756-OA8E 1756-OB16E1756-OB8EI 1756-OV16E1756-OB16D 1756-OV32E1756-OB16IEF

Parola di perditadell'alimentazione di campo

Solo 1756-OA8E41457

Bit 31 Bit 0

Un fusibile bruciato per qualsiasi punto/gruppo imposta il bit per quel punto/gruppo nella parola di fusibile bruciato e imposta i bit appropriati nella parola degli errori del modulo.

Un errore di comunicazione imposta tutti i bit della parola di errore del modulo. Una condizione di fusibile bruciato o di perdita dell'alimentazione di campo imposta i bit appropriati nella parola degli errori del modulo.

Una perdita dell'alimentazione di campo da qualsiasi gruppo imposta il bit per quel punto nella parola di perdita dell'alimentazione di campo e imposta inoltre i bit appropriati nella parola degli errori del modulo.

Gruppo 0

Gruppo 0Gruppo 1

1

1

Gruppo 1

1

1

62 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Capitolo 4

Caratteristiche dei moduli diagnostici

I moduli diagnostici forniscono al controllore informazioni di segnalazione aggiuntive, quali la registrazione cronologica dell’ora in cui si è verificato o è stato cancellato un errore di un modulo, il rilevamento di assenza di carico e le prove a impulsi. Nella tabella riportata qui sotto sono elencati i moduli I/O digitali diagnostici.

Compatibilità dei moduli di ingresso diagnostici

Quando si progetta un sistema con moduli di ingresso diagnostici ControlLogix, è necessario considerare i fattori elencati di seguito.

• Tensione necessaria per l’applicazione• Dispersione di corrente• Necessità o meno di un dispositivo allo stato solido• Utilizzo nell'applicazione di un cablaggio sinking o sourcing

Argomento Pagina

Compatibilità dei moduli di ingresso diagnostici 63

Compatibilità dei moduli di uscita diagnostici 64

Caratteristiche di diagnostica 64

Caratteristiche specifiche dei moduli di ingresso diagnostici 67

Caratteristiche specifiche dei moduli di uscita diagnostici 71

Segnalazione di errori e stato tra moduli di ingresso e controllori 75

Segnalazione di errori e stato tra moduli di uscita e controllori 77

N. di Cat. Descrizione

1756-IA8D Modulo di ingresso diagnostico 8 punti 79-132 V CA

1756-IB16D Modulo di ingresso diagnostico 10-30 V CC

1756-OA8D Modulo di uscita diagnostico 8 punti 74-132 V CA

1756-OB16D Modulo di uscita diagnostico 16 punti 19,2-30 V CC

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 63

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Capitolo 4 Caratteristiche dei moduli diagnostici

Compatibilità dei moduli di uscita diagnostici

I moduli di uscita diagnostici ControlLogix sono in grado di pilotare direttamente gli ingressi digitali diagnostici ControlLogix. Quando viene utilizzata la diagnostica, è necessaria una resistenza shunt per la corrente di dispersione.

Per ulteriori informazioni sulla compatibilità degli avviatori con i moduli di uscita ControlLogix, consultare l'Appendice E.

Caratteristiche di diagnostica

Nella tabella riportata di seguito sono elencate le caratteristiche comuni a tutti i moduli I/O digitali diagnostici ControlLogix. Le caratteristiche comuni dei moduli I/O diagnostici sono descritte anche nel Capitolo 3.

Mantenimento dell'errore

La funzione di mantenimento dell'errore consente ai moduli I/O diagnostici di mantenere un guasto nella posizione impostata dopo che si è attivato, anche se la condizione di errore che lo ha provocato scompare.

La colonna Point nella parte sinistra della scheda Configuration consente di impostare la funzione di mantenimento dell'errore per un punto specifico dove il dispositivo di campo viene collegato al modulo I/O.

Per abilitare o disabilitare la funzione di mantenimento dell'errore, attenersi ai passaggi descritti di seguito.

1. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda Configuration.

Argomento Pagina

Mantenimento dell'errore 64

Registrazione cronologica diagnostica 65

CA a 8 punti/CC a 16 punti 66

Segnalazione di errori a livello di punto 66

64 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli diagnostici Capitolo 4

2. Nella colonna Enable Diag. Latching: effettuare una delle seguenti operazioni:• per abilitare la funzione di mantenimento dell'errore per un punto

specifico, selezionare la casella di controllo corrispondente• per disabilitare la funzione di mantenimento dell'errore per un punto

specifico, deselezionare la casella di controllo corrispondente.

3. Fare clic su OK.

La funzione di mantenimento dell'errore può essere azzerata con questi metodi:• Reset del servizio di mantenimento dell'errore• Reset del software durante il monitoraggio online• Spegnimento e riaccensione del modulo

Seguire i passaggi riportati di seguito per azzerare un errore memorizzato mediante il software RSLogix5000 durante il monitoraggio online.

1. Nella schermata Module Properties, fare clic sulla scheda Diagnostics.

2. Fare clic su Reset accanto al punto per cui azzerare un errore memorizzato.

3. Fare clic su OK.

Registrazione cronologica diagnostica

I moduli I/O diagnostici possono eseguire la registrazione cronologica del momento in cui si è verificato un errore o è stato azzerato. Questa funzione fornisce una maggiore precisione e flessibilità nell’esecuzione delle applicazioni. Per generare registrazioni cronologiche, i moduli utilizzano l’orologio di sistema ControlLogix di un controllore locale.

Per utilizzare la registrazione cronologica della diagnostica, è necessario selezionare nella configurazione iniziale l’appropriato formato di comunicazione. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Per configurare le caratteristiche specifiche dei moduli rapidi, consultare il Capitolo 5. a pagina 130.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 65

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Capitolo 4 Caratteristiche dei moduli diagnostici

CA a 8 punti/CC a 16 punti

I moduli I/O diagnostici forniscono vari raggruppamenti di punti su moduli diversi. I moduli in CA a 8 punti e i moduli in CC a 16 punti garantiscono una flessibilità ancora maggiore nella progettazione delle applicazioni dei moduli. Un numero superiore di punti consente il collegamento di più dispositivi di campo ai moduli I/O per migliorare l'efficienza.

Segnalazione di errori a livello di punto

I moduli I/O diagnostici impostano i bit per indicare quando si è verificato un errore punto per punto. Le seguenti condizioni di errore generano bit di errore univoci.

L'utilizzo di questi bit abbinati all'eco dei dati e l'esecuzione manuale di una prova di tensione a impulsi consentono di individuare più precisamente l'errore. Nella Tabella 9 sono elencati i possibili errori diagnostici sul modulo 1756-OA8D.

Tabella 8 - Bit di errore univoci per punti I/O

Punti di ingresso Punti di uscita

Queste condizioni possono impostare un bit di errore per un punto di ingresso:• Cavo interrotto• Perdita dell'alimentazione di campo (solo 1756-IA8D)

Queste condizioni possono impostare un bit di errore per un punto di uscita:• Fusibile bruciato• Assenza di carico• Verifica delle uscite• Perdita dell'alimentazione di campo (solo 1756-IA8D)

Tabella 9 - Scenari di errore a livello di punto 1756-OA8D

La logica ladder comanda l'attivazione dell'uscita La logica ladder comanda la disattivazione dell’uscita

Possibile causa dell’errore

1. L'eco dei dati di uscita restituisce lo stato dell'uscita come Off.

2. Il bit di fusibile bruciato è impostato.

1. L'eco dei dati di uscita restituisce lo stato dell'uscita come Off.(4)

2. Prova a impulsi non riuscita

Uscita in corto su L2.

1. L'eco dei dati di uscita restituisce lo stato dell'uscita come On.

2. Prova a impulsi non riuscita.(1)

1. L'eco dei dati di uscita restituisce lo stato dell'uscita come Off.

2. Il bit di assenza di carico è off.

Assenza di carico o uscita in corto su L1.

1. L'eco dei dati di uscita restituisce lo stato dell'uscita come Off.

2. Assenza di carico restituisce un errore.3. Perdita di alimentazione di campo restituisce un errore.4. Prova a impulsi non riuscita

1. L'eco dei dati di uscita restituisce lo stato dell'uscita come Off.

2. Il bit di assenza di carico è impostato.3. Perdita di alimentazione di campo è impostata.4. Prova a impulsi non riuscita

L1 o L2 sono scollegate o al di fuori dell’intervallo di frequenza di 47-63 Hz.

1. L'eco dei dati di uscita restituisce lo stato dell'uscita come On.(2)

2. Il bit di verifica delle uscite è impostato.(3)

1. L’eco dei dati restituisce lo stato dell’uscita come Off.2. Prova a impulsi non riuscita

Guasto hardware del punto.(5)

(1) Quando si esegue la prova a impulsi, il display del modulo visualizza un impulso temporaneo. Si tratta di un normale funzionamento.(2) L’uscita non può essere attivata a causa del guasto hardware nel punto.(3) A seconda delle caratteristiche del corto circuito verificatosi, potrebbe essere impostato un errore di verifica delle uscite fino a quando il cortocircuito non viene rilevato dal modulo e l’uscita non

venga disattivata.(4) Non è possibile creare un errore di fusibile bruciato in stato Off. Se si verifica un cortocircuito, il punto dell’uscita passa ad Off e l’errore appare nello stato Off fino a quando il punto non viene ripristinato.(5) In condizioni di normale funzionamento non si verifica alcun guasto hardware. Un'uscita in corto su L2 potrebbe causare un temporaneo guasto hardware del punto. Controllare l’uscita in corto su

L2 come possibile causa.

66 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli diagnostici Capitolo 4

Nella tabella riportata di seguito sono elencati i possibili errori diagnostici sul modulo 1756-OB16D.

Caratteristiche specifiche dei moduli di ingresso diagnostici

Nella tabella riportata di seguito sono elencate le caratteristiche specifiche dei moduli di ingresso digitali diagnostici ControlLogix.

Cambiamento di stato nella diagnostica per i moduli di ingresso

Se la funzione di cambiamento di stato nella diagnostica è abilitato, un modulo di ingresso diagnostico invia nuovi dati al controllore proprietario quando si verifica uno degli eventi descritti nella tabella.

Tabella 10 - Scenari di errore a livello di punto 1756-OB16D

La logica ladder comanda l'attivazione dell'uscita La logica ladder comanda la disattivazione dell’uscita

Possibile causa dell’errore

1. L'eco dei dati di uscita restituisce lo stato dell'uscita come Off.

2. Il bit di fusibile bruciato è impostato.(1)

1. L'eco dei dati di uscita restituisce lo stato dell'uscita come Off.(4)

2. Prova a impulsi non riuscita.(5)

Uscita in corto su GND.

1. L'eco dei dati di uscita restituisce lo stato dell'uscita come On.

2. Prova di tensione a impulsi non riuscita.

1. L'eco dei dati di uscita restituisce lo stato dell'uscita come Off.

2. Il bit di assenza di carico è impostato.3. Prova a impulsi riuscita.

La causa può essere una delle seguenti.

1. Assenza di carico2. Uscita in corto su CC+.3. Il modulo non è alimentato.

1. L'eco dei dati di uscita restituisce lo stato dell'uscita come On.(2)

2. La verifica delle uscite imposta un bit.(3)

1. L'eco dei dati di uscita restituisce lo stato dell'uscita come Off.

2. Prova di tensione a impulsi non riuscita.

Guasto hardware del punto.(6)

(1) La protezione elettronica di questo modulo è stata progettata per proteggere il modulo da condizioni di cortocircuito. La protezione si basa su un principio di protezione termica. Nel caso di una condizione di cortocircuito su un canale di uscita, tale canale limiterà la corrente nel giro di pochi millisecondi dopo che è stata raggiunta la relativa temperatura di protezione termica. Altri canali potrebbero produrre un falso errore nel segnale di errore di verifica delle uscite a causa della caduta dell'alimentazione al di sotto del livello di rilevamento minimo di 19,2 V CC. I canali di uscita interessati da questi fenomeni continuano a funzionare secondo le direttive del master del modulo (CPU, bridge e così via). Ciò significa che in caso di cortocircuito su uno dei canali, i segnali di errore di verifica delle uscite degli altri canali devono essere controllati e azzerati.

(2) L’uscita non può essere attivata a causa del guasto hardware nel punto.(3) A seconda delle caratteristiche del corto circuito verificatosi, potrebbe essere impostato un errore di verifica delle uscite fino a quando il cortocircuito non viene rilevato dal modulo e l’uscita non

venga disattivata.(4) Non è possibile creare un errore di fusibile bruciato in stato Off. Se si verifica un cortocircuito, il punto passa ad Off e l’errore appare nello stato Off fino a quando quel punto non viene ripristinato.(5) Quando si esegue la prova a impulsi, il display del modulo visualizza un impulso momentaneo. Si tratta di un normale funzionamento.(6) In condizioni di normale funzionamento non si verifica alcun guasto hardware. Un'uscita in corto su GND potrebbe causare un temporaneo guasto hardware del punto. Controllare l’uscita in corto

su GND come possibile causa.

Argomento Pagina

Cambiamento di stato nella diagnostica per i moduli di ingresso 67

Rilevamento di collegamento interrotto 69

Rilevamento della perdita dell'alimentazione di campo 70

EVENT descrizione

RPI Frequenza definita dall’utente con la quale il modulo aggiorna le informazioni inviate al controllore proprietario. Questa modalità è detta anche trasferimento ciclico dei dati.

Cambiamento di stato Funzione configurabile che, se abilitata, richiede al modulo di aggiornare il controllore proprietario con nuovi dati ogni volta che uno specifico punto di ingresso passa da On a Off o da Off a On. I dati vengono inviati alla frequenza RPI quando non avviene alcun cambiamento di stato. Per impostazione predefinita, nei moduli di ingresso questa funzione è sempre abilitata.

Cambiamento di stato nella diagnostica

Aggiornamenti delle informazioni quando si verifica un qualsiasi cambiamento nella diagnostica per un modulo di ingresso.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 67

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Capitolo 4 Caratteristiche dei moduli diagnostici

Sebbene l'RPI sia ricorrente, la funzione COS permette di decidere se le modifiche nel rilevamento diagnostico di un modulo devono far sì che il modulo invii i dati in tempo reale al controllore proprietario.

1. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda Configuration.

2. Nella colonna Enable Change of State:• Per permettere al modulo di ingresso di inviare nuovi dati al

controllore proprietario nell'RPI, al cambiamento di stato (COS) degli ingressi, se abilitato, e al verificarsi di un errore diagnostico, selezionare la casella di controllo corrispondente Off → On oppure On → Off per un punto.

• Per disabilitare la funzione, deselezionare la casella di controllo corrispondente per un punto.

I dati in tempo reale non sono inviati quando si verifica un errore diagnostico ma continuano a essere inviati all’RPI specificata o al cambiamento di stato (COS) degli ingressi se è abilitato.

3. Fare clic su OK.

68 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli diagnostici Capitolo 4

Rilevamento di collegamento interrotto

Il rilevamento del Cavo interrotto viene utilizzato per verificare che il cablaggio di campo sia collegato al modulo. Per funzionare correttamente, il dispositivo di campo deve fornire un minimo di corrente di dispersione.

È necessario collegare una resistenza di dispersione tra i contatti di un dispositivo di ingresso. La corrente risultante deve essere presente quando l’ingresso è aperto. Per ulteriori informazioni, consultare le specifiche di ciascun modulo nel Capitolo 8.

Quando viene rilevata una condizione di cavo interrotto, viene inviato un errore a livello di punto al controllore per identificare l’esatto errore del punto. Questa funzione ha un tag associato che, in caso di errore, può essere esaminato nel programma utente.

Per configurare il rilevamento cavo interrotto, procedere come segue.

1. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda Configuration.

2. Nella colonna Open Wire (centrale):• per abilitare il rilevamento del cavo interrotto per un punto

specifico, selezionare la casella di controllo corrispondente• per disabilitare il rilevamento del cavo interrotto per un punto

specifico, deselezionare la casella di controllo corrispondente.

3. Fare clic su OK.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 69

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Capitolo 4 Caratteristiche dei moduli diagnostici

Rilevamento della perdita dell'alimentazione di campo

Per i moduli di uscita digitali standard, la funzione di rilevamento della perdita dell'alimentazione di campo è disponibile solo nel modulo 1756-IA8D. Quando l’alimentazione di campo del modulo si interrompe o è impossibile rilevare un attraversamento dello zero, il controllore riceve un errore a livello di punto per identificare l’esatto punto in cui si è verificato l’errore.

Questa funzione ha un tag associato che, in caso di errore, può essere esaminato nel programma utente. Per informazioni su questi tag, consultare Appendice A.

Per abilitare o disabilitare la diagnostica per perdita di alimentazione di campo, effettuare i passaggi descritti di seguito.

1. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda Configuration.

2. Nella colonna Enable Diagnostics for Field Power Loss:• per abilitare il rilevamento di perdita dell'alimentazione di campo per

un punto specifico, selezionare la casella di controllo corrispondente• per disabilitare il rilevamento di perdita dell'alimentazione di

campo per un punto specifico, deselezionare la casella di controllo corrispondente.

3. Fare clic su OK.

IMPORTANTE Abilitare il rilevamento della perdita dell'alimentazione di campo solo per i punti utilizzati. Se questa funzione viene abilitata per i punti non utilizzati, durante il funzionamento del sistema questi punti restituiscono un messaggio di errore.

70 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli diagnostici Capitolo 4

Caratteristiche specifiche dei moduli di uscita diagnostici

Nella tabella riportata di seguito sono elencate le caratteristiche specifiche dei moduli di uscita digitali diagnostici ControlLogix.

Opzioni di cablaggio di campo

Analogamente ai moduli di ingresso diagnostici, i moduli di uscita diagnostici ControlLogix forniscono opzioni di cablaggio isolato e non isolato. I moduli I/O forniscono l’isolamento del cablaggio punto a punto, gruppo a gruppo e canale a canale.

La specifica applicazione in uso determina il tipo di isolamento necessario e il modulo di uscita da utilizzare.

Rilevamento dell'assenza di carico

Per ogni punto di uscita, il rilevamento dell'assenza di carico rileva l’assenza del cablaggio di campo o un carico mancante da ciascun punto di uscita solo nello stato Off.

Il circuito di uscita di un modulo di uscita diagnostico è dotato di un optoisolatore di rilevamento corrente utilizzato in parallelo al transistor di uscita. La corrente attraversa questo circuito di rilevamento solo quando l’uscita è Off, come illustrato nel seguente schema semplificato.

Argomento Pagina

Opzioni di cablaggio di campo 71

Rilevamento dell'assenza di carico 71

Verifica delle uscite lato campo 72

Prova di tensione a impulsi 74

Cambiamento di stato nella diagnostica per i moduli di uscita 75

IMPORTANTE Sebbene alcuni moduli I/O diagnostici ControlLogix forniscano opzioni di cablaggio non isolato sul lato campo, ogni modulo I/O è dotato di isolamento elettrico interno tra il lato sistema e il lato campo.

Rilevamento di corrente

Carico

V+

41681

Transistor di uscita

Flusso corrente con uscita Off

Flusso correntecon uscita On

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 71

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Capitolo 4 Caratteristiche dei moduli diagnostici

I moduli di uscita diagnostici richiedono una specifica di corrente di carico minima (1756-OA8D = 10 mA e 1756-OB16D = 3 mA). Nello stato On, il modulo deve essere collegato a un carico che assorbe un livello di corrente minimo pari a questi valori.

Se un carico collegato è dimensionato in funzione alla specifica di corrente di carico minima, i moduli di uscita diagnostici sono in grado di rilevare la corrente attraverso l’optoisolatore e il carico stesso quando il punto di uscita è Off.

Per abilitare il rilevamento dell'assenza di carico, effettuare i passaggi descritti di seguito.

1. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda Configuration.

2. Nella colonna No Load:• per abilitare la funzione per un punto specifico, selezionare la

casella di controllo corrispondente• per disabilitare la funzione per un punto specifico, deselezionare

la casella di controllo corrispondente.

3. Fare clic su OK.

Questa funzione ha un tag associato che, in caso di errore, può essere esaminato nel programma utente. Per ulteriori informazioni su questi tag, consultare l'Appendice B.

Verifica delle uscite lato campo

La verifica delle uscite lato campo segnala all’utente che le istruzioni lato logica che il modulo utilizza (consuma) sono rappresentate con precisione sul lato alimentazione di un dispositivo a commutazione. Per ciascun punto di uscita, questa funzione conferma che l’uscita è attiva quando riceve tale comando.

Il modulo di uscita diagnostico può comunicare a un controllore di avere ricevuto un comando e se il dispositivo lato campo collegato al modulo ha eseguito o meno il comando stesso. Ad esempio, in applicazioni in cui è necessario verificare se il modulo ha seguito accuratamente le istruzioni del processore, il modulo esegue un campionamento dello stato lato campo e lo confronta con lo stato lato sistema.

72 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli diagnostici Capitolo 4

Questa funzione ha un tag associato che, in caso di errore, può essere esaminato nel programma utente. Per ulteriori informazioni su questi tag, consultare l'Appendice B.

Se è impossibile verificare un’uscita, viene inviato al controllore un errore a livello di punto.

Per abilitare la verifica delle uscite sul lato campo, effettuare i passaggi descritti di seguito.

1. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda Configuration.

2. Nella colonna Output Verify:• per abilitare la funzione per un punto specifico, selezionare la

casella di controllo corrispondente• per disabilitare la funzione per un punto specifico, deselezionare

la casella di controllo corrispondente.

3. Fare clic su OK.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 73

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Capitolo 4 Caratteristiche dei moduli diagnostici

Prova di tensione a impulsi

La prova a impulsi è una funzione presente nei moduli di uscita diagnostici in grado di verificare la funzionalità dei circuiti di uscita senza modificare lo stato del dispositivo di carico di uscita. Viene inviato un breve impulso al circuito di uscita di destinazione. Il circuito risponde come nel caso di un vero comando di cambiamento di stato, ma il dispositivo di carico non commuta.

Per istruzioni sulla prova di tensione a impulsi con un'istruzione CIP Generic Message, vedere pagina 217 nell'Appendice C.

Nella tabella riportata di seguito viene spiegato come utilizzare una prova a impulsi per eseguire una diagnosi preventiva di possibili condizioni future del modulo.

SUGGERIMENTO Quando si esegue la prova di tensione a impulsi, considerare quanto segue:• Utilizzare la prova solo quando lo stato delle uscite non commuta

per molto tempo. Se le uscite commutano regolarmente, la normale diagnostica rileverà degli errori.

• La prima volta che si esegue la prova di tensione a impulsi, verificare che il carico non commuti. Durante la prova il carico deve essere quello effettivo.

Obiettivo Descrizione della prova a impulsi

Rilevare una potenziale condizione di fusibile bruciato

La diagnostica di fusibile bruciato può essere utilizzata solo quando il modulo di uscita è nello stato On. È possibile, tuttavia, utilizzare una prova a impulsi quando un modulo di uscita si trova nello stato Off per determinare se le condizioni operative possono causare la bruciatura di un fusibile.Se si effettua una prova a impulsi mentre un modulo è nello stato Off, il punto di uscita riceve il comando di attivarsi brevemente. Sebbene nessun bit diagnostico sia impostato nell’eco dei dati in uscita, la prova a impulsi riporterà un errore se le condizioni esistenti, quando il punto è attivato, indicano che potrebbe verificarsi una condizione di fusibile bruciato. Consultare la sezione Segnalazione di errori a livello di punto a pagina 66.

IMPORTANTE La prova di tensione a impulsi non garantisce che un fusibile si brucerà quando il punto di uscita viene attivato. Indica semplicemente che questa condizione è possibile.

Rilevare una condizione di assenza del carico con un’uscita attivata

Il rilevamento dell'assenza di carico consente di rilevare un errore solo quando un punto di uscita è nello stato Off. È possibile, tuttavia, utilizzare una prova a impulsi quando un modulo di uscita si trova nello stato On per determinare se le condizioni operative per un punto possono causare una condizione di assenza di carico.Se si effettua una prova a impulsi su un punto di uscita in stato On, questo riceve il comando di disattivarsi brevemente. La prova di tensione a impulsi indicherà un errore perché le condizioni, quando il punto è disattivato, indicano la possibile assenza di un dispositivo di campo. In questo caso tuttavia il bit di assenza di carico non è impostato. Consultare la sezione Segnalazione di errori a livello di punto a pagina 66.

IMPORTANTE La prova a impulsi non garantisce l’assenza del carico. Indica semplicemente che questa condizione è possibile.

74 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli diagnostici Capitolo 4

Cambiamento di stato nella diagnostica per i moduli di uscita

Se la funzione di cambiamento di stato della diagnostica è abilitata, un modulo di uscita diagnostico invia nuovi dati al controllore proprietario quando si verifica uno degli eventi descritti nella tabella.

A differenza dei moduli di ingresso diagnostici, questa funzione non può essere disabilitata per i moduli di uscita diagnostici. Nella scheda Configuration non è presente una casella di controllo Enable Change of State for Diagnostic Transitions da selezionare o deselezionare per i moduli di uscita diagnostici.

Segnalazione di errori e stato tra moduli di ingresso e controllori

I moduli di ingresso digitali diagnostici ControlLogix inviano in multicast i dati di errore/stato a ogni controllore proprietario o controllore in ascolto. Tutti i moduli di ingresso diagnostici gestiscono una parola degli errori del modulo, il livello più alto di segnalazione sui guasti. Alcuni moduli utilizzano altre parole per indicare condizioni di errore.

La tabella riportata di seguito contiene le parole di errori e i tag associati che possono essere esaminati nella logica di programmazione per indicare quando si è verificato un errore per un modulo di ingresso diagnostico.

Tutte le parole sono a 32 bit, sebbene venga utilizzato solo il numero di bit appropriati alla densità di ciascun modulo. Ad esempio, il modulo 1756-IA16I ha una parola di errori del modulo di 32 bit. Tuttavia, poiché si tratta di un modulo a 16 punti, vengono utilizzati solo i primi 16 bit (da 0 a 15) nella parola degli errori del modulo.

Tabella 11 - Eventi per il cambio di stato della diagnostica

EVENT Descrizione

Ricezione dei dati di uscita Il modulo di uscita invia i dati quando li rinvia in eco al controllore proprietario.

Cambiamento di stato della diagnostica

Il modulo di uscita invia dati quando si verifica qualsiasi cambiamento nel punto di uscita diagnostico.

Tabella 12 - Parole degli errori nei moduli di ingresso diagnostici

Parola Nome del tag Descrizione

Errore del modulo Fault Fornisce un riepilogo degli errori. Disponibile su tutti i moduli di ingresso digitali.

Perdita dell'alimentazione di campo

FieldPwrLoss Indica una perdita dell'alimentazione di campo in un gruppo del modulo. Disponibile solo sul modulo 1756-IA8D.Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Rilevamento della perdita dell'alimentazione di campo a pagina 70.

Cavo interrotto OpenWire Indica l'interruzione di un cavo da un punto del modulo. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Rilevamento di collegamento interrotto a pagina 69.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 75

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Capitolo 4 Caratteristiche dei moduli diagnostici

I bit di errore nella parola di perdita dell'alimentazione di campo e di cavo interrotto sono logicamente inseriti nella parola degli errori del modulo. A seconda del tipo di modulo, un bit impostato nella parola di errori modulo può avere più significati, come indicato nella tabella.

Il seguente schema fornisce una panoramica del processo di segnalazione errori sui moduli di ingresso digitali.

Tabella 13 - Impostazione dei bit nella parola degli errori del modulo

Condizione Impostazione dei bit

Errore di comunicazione Tutti i 32 bit vengono impostati a 1, indipendentemente dalla densità del modulo.

Perdita dell'alimentazione di campo Solo il bit interessato viene impostato a 1.Cavo interrotto

Parola di errore del moduloTutti i moduli

Parola di perditadell'alimentazione di campo

Solo 1756-IA8D

Parola di collegamentointerrotto

Bit 31 Bit 0

Una condizione di cavo interrotto su qualsiasi punto imposta il bit per quel punto nella parola di cavo interrotto e imposta inoltre il bit appropriato nella parola degli errori del modulo.

Una perdita dell'alimentazione di campo imposta il bit per quel gruppo nella parola della perdita dell'alimentazione di campo e imposta inoltre il bit appropriato nella parola degli errori del modulo.

Un errore di comunicazione imposta tutti i bit nella parola di errore del modulo. Una condizione di collegamento interrotto o di perdita dell'alimentazione di campo imposta il bit appropriato nella parola di errore del modulo.

1

1

1

1

Gruppo 0Gruppo 1

41456

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Caratteristiche dei moduli diagnostici Capitolo 4

Segnalazione di errori e stato tra moduli di uscita e controllori

I moduli di uscita digitali diagnostici ControlLogix inviano in multicast i dati di errore/stato a ogni controllore proprietario o controllore in ascolto. Come i moduli di ingresso, i moduli di uscita gestiscono una parola degli errori del modulo, il livello più alto di segnalazione sui guasti. Alcuni moduli di uscita, tuttavia, utilizzano altre parole per indicare condizioni di errore.

La tabella contiene le parole di errore e i tag associati che possono essere esaminati nella logica di programmazione per indicare quando si è verificato un errore per un modulo di uscita diagnostico.

Tutte le parole sono a 32 bit, sebbene venga utilizzato solo il numero di bit appropriati alla densità di ciascun modulo. Ad esempio, il modulo 1756-OB8 ha una parola di errori del modulo di 32 bit. Tuttavia, poiché si tratta di un modulo a 8 punti, vengono utilizzati solo i primi 8 bit (da 0 a 7) nella parola degli errori del modulo.

I bit di errore nelle parole di fusibile bruciato, perdita dell'alimentazione di campo, assenza di carico e verifica delle uscite sono logicamente inseriti nella parola degli errori del modulo. A seconda del tipo di modulo, un bit impostato nella parola di errori modulo può avere più significati, come indicato nella tabella.

Tabella 14 - Parole di errore sui moduli di uscita diagnostici

Parola Nome del tag Descrizione

Errore del modulo Fault Fornisce un riepilogo degli errori. Disponibile su tutti i moduli di uscita digitali.

Fusibile bruciato FuseBlown Indica un fusibile bruciato per un punto del modulo. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Fusibili elettronici a pagina 53.

Assenza di carico NoLoad Indica la perdita di un carico da un punto del modulo. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Rilevamento dell'assenza di carico a pagina 71.

Verifica delle uscite OutputVerify Segnala quando un’uscita non esegue il comando del controllore proprietario. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Verifica delle uscite lato campo a pagina 72.

Tabella 15 - Impostazione dei bit nella parola degli errori del modulo

Condizione Impostazione dei bit

Errore di comunicazione Tutti i 32 bit vengono impostati a 1, indipendentemente dalla densità del modulo.

Fusibile bruciato

Solo il bit interessato viene impostato a 1.Perdita dell'alimentazione di campo

Assenza di carico

Verifica delle uscite

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 77

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Capitolo 4 Caratteristiche dei moduli diagnostici

Il seguente schema fornisce una panoramica del processo di segnalazione degli errori per i moduli di uscita digitali.

Parola di errore del modulo

Parola di fusibile bruciato

Parola di perditadell'alimentazione di campo

Solo 1756-OA8D

Bit 31Bit 0

Una condizione di assenza di carico per qualsiasi punto imposta il bit per quel punto nella parola di assenza di carico e imposta inoltre il bit appropriato nella parola degli errori del modulo.

Un fusibile bruciato per qualsiasi punto imposta il bit per quel punto nella parola di fusibile bruciato e imposta i bit appropriati nella parola degli errori del modulo.

Un errore di comunicazione imposta tutti i bit nella parola di errore del modulo. Una condizione di fusibile bruciato, perdita dell'alimentazione di campo, assenza di carico o verifica delle uscite imposta il bit appropriato nella parola di errore del modulo.

Parola di assenza di carico

Parola di verifica delle uscite

Una perdita dell'alimentazione di campo da qualsiasi gruppo imposta il bit per quel punto nella parola di perdita dell'alimentazione di campo e imposta inoltre i bit appropriati nella parola degli errori del modulo.

Una condizione di verifica delle uscite per qualsiasi punto imposta il bit per quel punto nella parola di verifica delle uscite e imposta inoltre il bit appropriato nella parola degli errori del modulo.

1

Gruppo 0

1

1

1

1

1

Gruppo 1

1

1

41457

78 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Capitolo 5

Caratteristiche dei moduli rapidi

I moduli I/O digitali rapidi garantiscono un tempo rapido di risposta per le applicazioni di controllo ad alta velocità. Nella tabella riportata qui sotto sono elencati i moduli I/O digitali rapidi disponibili.

Compatibilità dei moduli di ingresso rapidi

Quando si progettano sistemi con moduli di ingresso rapidi ControlLogix, è necessario considerare i fattori elencati di seguito.

• Tensione necessaria per l’applicazione• Prestazioni del sensore e specifiche• Utilizzo nell'applicazione di un cablaggio sinking o sourcing.

Argomento Pagina

Compatibilità dei moduli di ingresso rapidi 79

Compatibilità dei moduli di uscita rapidi 80

Caratteristiche dei moduli rapidi 80

Caratteristiche specifiche dei moduli di ingresso rapidi 81

Caratteristiche specifiche dei moduli di uscita rapidi 91

Segnalazione di errori e stato tra moduli di ingresso e controllori 102

Segnalazione di errori e stato tra moduli di uscita e controllori 103

N. di Cat. descrizione

1756-IB16IF Modulo di ingresso controllo peer rapido, isolato, 16 punti, 10-30 V CC

1756-OB16IEF Modulo di uscita controllo peer rapido, isolato, 16 punti, 10-30 V CC

1756-OB16IEFS Modulo di uscita isolato, rapido, pianificato per punto, 16 punti 10-30 V CC

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 79

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Capitolo 5 Caratteristiche dei moduli rapidi

Compatibilità dei moduli di uscita rapidi

È possibile utilizzare i moduli di uscita rapidi ControlLogix per azionare diversi dispositivi di uscita. I dispositivi di uscita tipici compatibili con le uscite ControlLogix sono i seguenti:

• Solenoidi• Indicatori

Durante la progettazione di un sistema, attenersi alle regole generali riportate di seguito.

• Accertarsi che le uscite ControlLogix possano fornire la corrente di picco e la corrente continua necessarie per un funzionamento corretto.

• Accertarsi di non superare i limiti della corrente di picco e della corrente continua. In caso contrario il modulo potrebbe danneggiarsi.

Quando si dimensionano i carichi delle uscite, controllare la documentazione fornita con il dispositivo di uscita per stabilire la corrente di picco e la corrente continua necessarie al funzionamento del dispositivo.

Le uscite su moduli di uscita rapidi possono essere cablate direttamente a ingressi su moduli di ingresso rapidi.

Caratteristiche dei moduli rapidi

I moduli presentano tutte le caratteristiche comuni descritte nel Capitolo 3, nonché le capacità estese descritte nel presente capitolo.

Per un controllo più rapido, il modulo di uscita 1756-OB16IEF può essere configurato in modo da ricevere lo stato di ingresso sul backplane direttamente dal modulo di ingresso 1756-IB16IF o dal modulo contatore 1756-LSC8XIB8I senza l'elaborazione del controllore. Questa funzione, nota come proprietà peer, è descritta in ControlLogix Peer Ownership Application Technique, pubblicazione 1756-AT016.

IMPORTANTE Per configurare i moduli, sono necessari i seguenti requisiti.• Il modulo 1756-OB16IEF richiede il software RSLogix 5000, versione

18.02.00 o successiva, oppure l’ambiente Studio 5000, versione 21.00.00 o successiva.

• Il modulo 1756-OB16IEFS richiede l’ambiente Studio 5000, versione 21.00.00 o successiva.

• Add-on Profile (AOP) per ciascun modulo disponibile per il download all'indirizzo http://support.rockwellautomation.com/controlflash/LogixProfiler.asp.

80 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli rapidi Capitolo 5

Tempo di risposta

Nelle tabelle riportate di seguito è indicato il tempo di risposta dei moduli rapidi di ingresso e di uscita (avvitati al backplane).

Caratteristiche specifiche dei moduli di ingresso rapidi

Nella tabella riportata di seguito sono elencate le caratteristiche specifiche dei moduli di ingresso digitali rapidi ControlLogix.

Tabella 16 - Tempo di risposta di ingresso

Ritardo Tempo di risposta

Ritardo On/Off totale (backplane) 14 μs nom/23 μs max + tempo di filtro configurabile dall'utente

Ritardo hardware < 1 μs nom, 2 μs max

Ritardo firmware 13 μs nom, 21 μs max

Tempo di filtro configurabile dall’utente 0…30.000 μs

Tabella 17 - Tempo di risposta di uscita

Ritardo Tempo di risposta

Ritardo On/Off totale (backplane) 14 μs nom/23 μs max

Ritardo hardware < 1 μs nom, 2 μs max

Ritardo firmware 13 μs nom, 21 μs max

Argomento Pagina

Acquisizione di impulsi 82

Registrazione cronologica per punto e cambiamento di stato 82

Tempi di filtro configurabili tramite software 86

Connessione dedicata per task evento 89

IMPORTANTE Nel software RSLogix 5000, versione 18.02.00 e 19.01.00, le informazioni sui tag di uscita vengono inviate al modulo 1756-IB16IF solo alla frequenza RPI definita durante la configurazione. Per prestazioni ottimali, utilizzare l’istruzione Immediate Output (IOT).Ad esempio, il ramo riportato di seguito contiene un'istruzione IOT per un modulo di ingresso rapido nello slot 3. Aggiungere un ramo simile all'ultima routine all'interno di MainTask per simulare la normale elaborazione del tag di uscita.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 81

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Capitolo 5 Caratteristiche dei moduli rapidi

Acquisizione di impulsi

Il modulo di ingresso rapido 1756-IB16IF può essere utilizzato per rilevare o acquisire impulsi di breve durata. Il modulo può rilevare impulsi in ingresso con una breve durata pari a 10 μs se la frequenza è inferiore a 4 kHz (periodo di 250 μs).

Quando il modulo rileva un impulso di breve durata a un punto di ingresso, imposta il bit corrispondente per il tag di ingresso Pt[x].NewDataOffOn o Pt[x].NewDataOnOff. Questo bit rimane impostato finché non viene confermato. Di conseguenza, è possibile utilizzare questo bit per rilevare una transizione che è troppo rapida per essere rilevata dalla scansione del programma. È inoltre possibile determinare la rapidità della transizione configurando il modulo in modo da acquisire le registrazioni cronologiche per il punto, come descritto nella sezione Registrazione cronologica per punto e cambiamento di stato a pagina 82.

Per confermare l'ultimo impulso acquisito e ripristinare l'acquisizione degli impulsi, impostare il fronte di salita del bit corrispondente nei seguenti tag di uscita.

• Pt[x].NewDataOffOnAck: conferma che il punto di ingresso è passato a uno stato On e ripristina l'acquisizione degli impulsi.

• Pt[x].NewDataOnOffAck: conferma che il punto di ingresso è passato a uno stato Off e ripristina l'acquisizione degli impulsi.

È possibile cambiare i valori dei tag di uscita nella logica di programmazione con il modulo normalmente in funzione oppure attraverso il tag editor di RSLogix 5000. Per ulteriori informazioni sui tag del modulo, consultare l'Appendice B.

Dopo il ripristino dell'acquisizione degli impulsi per un punto di ingresso, l’impulso successivo a quel punto imposta il bit corrispondente nei tag di ingresso Pt[x].NewDataOffOn o Pt[x].NewDataOnOff.

Registrazione cronologica per punto e cambiamento di stato

Con la registrazione cronologica per punto, ciascun punto di ingresso sul modulo effettua le registrazioni cronologiche nel formato CIP Sync a queste velocità:

• ± 4 μs per ingressi < 4 kHz• ± 13 μs per ingressi > 4 kHz

IMPORTANTE La registrazione cronologica funziona solo in un sistema CIP Sync. Se si utilizza il cambiamento di stato (COS) in un sistema che impiega il tempo di sistema coordinato (CST), tutti i valori di registrazione cronologica e il tag di ingresso GrandMasterClockID sono azzerati.Per configurare la sincronizzazione temporale CIP Sync sul controllore locale, utilizzare la scheda Date/Time nelle proprietà del controllore. Per ulteriori informazioni sulla configurazione di CIP Sync, vedere Integrated Architecture and CIP Sync Configuration Application Technique, pubblicazione IA-AT003.

82 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli rapidi Capitolo 5

È possibile configurare un punto di ingresso per effettuare una registrazione cronologica quando il punto passa da On a Off, da Off a On o in entrambe le direzioni. Per impostazione predefinita, tutti i punti vengono configurati per effettuare una registrazione cronologica in entrambe le direzioni.

È inoltre possibile configurare il modulo in modo da acquisire le registrazioni cronologiche per l’ultima transizione di un punto di ingresso. Quando l'acquisizione è abilitata per un punto specifico, il punto effettua una registrazione cronologica nei tag di ingresso Pt[x].Timestamp.OffOn o Pt[x].Timestamp.OnOff. La registrazione cronologica viene mantenuta e non vengono effettuate nuove registrazioni cronologiche per il punto di ingresso finché la registrazione cronologica non viene confermata e ripristinata. Di conseguenza, è possibile utilizzare la registrazione cronologica per determinare la velocità di una transizione troppo rapida per essere rilevata dalla scansione del programma.

Per confermare una transizione e ripristinare un'acquisizione delle registrazioni cronologiche, impostare il bit corrispondente in questi tag di uscita:

• Pt[x].NewDataOffOnAck: conferma che il punto di ingresso è passato a uno stato On e ripristina il mantenimento della registrazione cronologica.

• Pt[x].NewDataOnOffAck: conferma che il punto di ingresso è passato a uno stato Off e ripristina il mantenimento della registrazione cronologica.

Il tag di ingresso Pt[x].TimestampDropped indica se non è stata effettuata una nuova registrazione cronologica perché veniva mantenuta o non era confermata una registrazione cronologica precedente.

Dopo il ripristino del mantenimento di una registrazione cronologica per un punto di ingresso, è possibile effettuare una nuova registrazione cronologica nei tag di ingresso Pt[x].Timestamp.OffOn o Pt[x].Timestamp.OnOff alla transizione successiva.

Sono disponibili tre metodi di configurazione della registrazione cronologica per punto:

• Registrazione cronologica attivata senza acquisizione (configurazione predefinita)

• Registrazione cronologica attivata con acquisizione• Registrazione cronologica disabilitata

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 83

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Capitolo 5 Caratteristiche dei moduli rapidi

Per configurare la registrazione cronologica per punto e abilitare la funzione COS, procedere come segue.

1. Nella finestra di dialogo New Module, fare clic su Change per aprire la finestra di dialogo Module Definition.

2. Utilizzare la tabella riportata di seguito per scegliere un formato di connessione e un tipo di dati di ingresso dai menu a tendina a Connection e Input Data.

IMPORTANTE Per abilitare la registrazione cronologica, scegliere Timestamp Data come tipo di dati di ingresso.

Formato connessione

Dati di ingresso Dati restituiti

Dati Dati registrazione cronologica

Il modulo restituisce dati di ingresso con registrazioni cronologiche COS nel tempo di sistema CIP Sync.

Dati Il modulo restituisce dati di ingresso senza registrazioni cronologiche COS. Questo formato è utile quando è richiesto il massimo throughput possibile e non sono necessarie registrazioni cronologiche.

Data with Event Dati registrazione cronologica

Due connessioni di ingresso:• connessione per restituire dati di ingresso con registrazioni

cronologiche COS nel tempo di sistema CIP Sync.• connessione per avviare i task evento. Vedere pagina 89.

Solo ascolto Timestamp Data Questi formati hanno la stessa definizione di quelli riportati sopra tranne per il fatto che presentano connessioni di solo ascolto.

Dati

Listen Only with Event Dati registrazione cronologica

SUGGERIMENTO È possibile modificare il formato di connessione in qualsiasi momento dopo aver creato un nuovo modulo tranne quando si è online. Il profilo AOP applica tutti i dati di configurazione e crea i tag richiesti per il nuovo formato di connessione.

Si apre la finestra di dialogo Module Definition.

84 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli rapidi Capitolo 5

3. Nella finestra di dialogo New Module o Module Properties, fare clic sulla scheda Configuration.

I campi Timestamp vengono visualizzati nella scheda Configuration soltanto quando si sceglie Timestamp Data dal menu a tendina Input Data nella finestra di dialogo Module Definition.

4. Compilare i campi come descritto nella tabella riportata qui sotto e fare clic su OK.

5. Se è stata selezionata la casella di controllo Latch Timestamps, utilizzare la logica di programmazione o il tag editor RSLogix 5000 per confermare le transizioni ed eliminare le registrazioni cronologiche mantenute tramite i tag di uscita Pt[x].NewDataOffOnAck e Pt[x].NewDataOnOffAck. Per ulteriori informazioni sui tag del modulo, consultare l'Appendice B.

Campo Descrizione Tag di configurazione

Enable COS/TimestampsOff → On

Per abilitare la funzione COS e la registrazione cronologica per una transizione da Off a On per un punto, selezionare la casella di controllo corrispondente. Per disabilitare la funzione COS e la registrazione cronologica per una transizione da Off a On per un punto, deselezionare la casella di controllo corrispondente.

Pt[x].COSOffOnEn

Enable COS/TimestampsOn → Off

Per abilitare la funzione COS e la registrazione cronologica per una transizione da On a Off per un punto, selezionare la casella di controllo corrispondente. Per disabilitare la funzione COS e la registrazione cronologica per una transizione da On a Off per un punto, deselezionare la casella di controllo corrispondente.

Pt[x].COSOnOffEn

Latch Timestamps Selezionare la casella di controllo per acquisire una registrazione cronologica CIP Sync per una transizione COS:• Quando una registrazione cronologica iniziale è acquisita, le

registrazioni cronologiche per le transizioni COS successive vengono eliminate.

• Dopo la conferma di una registrazione cronologica acquisita tramite il bit corrispondente nel tag Pt[x].NewDataOffOnAck o Pt[x].NewDataOnOffAck, la registrazione cronologica viene sostituita alla transizione COS successiva.

IMPORTANTE: le registrazioni cronologiche vengono mantenute solo per i punti abilitati per la funzione COS e la registrazione cronologica.

LatchTimestamps

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 85

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Capitolo 5 Caratteristiche dei moduli rapidi

Tempi di filtro configurabili tramite software

Per tenere conto del rimbalzo dei contatti elettromeccanici, è possibile configurare tempi di filtro di ingresso Off-On e On-Off di 0…30.000 μs nel software RSLogix 5000. Questi filtri definiscono l'intervallo di tempo in cui una transizione di ingresso deve rimanere nel nuovo stato prima che il modulo consideri valida la transizione.

Quando si verifica una transizione di ingresso, il modulo effettua registrazioni cronologiche della transizione sul fronte della transizione e ne memorizza ora e data. A questo punto, il modulo monitora l’ingresso per la durata del tempo di filtro per verificare che l’ingresso rimanga nel nuovo stato:

• Se l’ingresso rimane nel nuovo stato per un periodo di tempo uguale al tempo di filtro, l’ingresso viene confermato e registrato. Il modulo invia al controllore ora e data della transizione e lo stato On/Off dell’ingresso.

• Se l'ingresso cambia nuovamente stato prima che sia trascorso il tempo di filtro, il modulo continua la scansione di quell'ingresso per una durata pari a 10 volte il tempo di filtro. Durante questo periodo di scansione continua, si verifica uno degli eventi riportati di seguito.

– Nel periodo di tempo pari a 10 volte il tempo di filtro, l’ingresso torna allo stato dopo transizione per la durata del tempo di filtro. In questo caso, il modulo invia al controllore ora e data della transizione iniziale.

– Nel periodo di tempo pari a 10 volte il tempo di filtro, l’ingresso non rimane mai nello stato dopo transizione per la durata del tempo di filtro. In questo caso, l’ingresso viene riconosciuto, ma il modulo non considera valida la transizione originale ed elimina la registrazione cronologica.

ESEMPIO Un modulo 1756-IB16IF è configurato per un tempo di filtro di 2 ms per transizioni da Off a On. In questo esempio, dopo una transizione di ingresso da Off a On possono risultare tre scenari.• Scenario 1: l'ingresso si attiva e rimane attivo per tutto il tempo

di filtro di 2 ms. Il modulo considera valida la transizione e invia al controllore i dati registrati alla transizione (Figura 8 a pagina 87).

• Scenario 2: l'ingresso si attiva ma si disattiva prima che trascorra il tempo di filtro di 2 ms. Il modulo continua a monitorare l’ingresso per una durata pari a 10 volte il tempo di filtro. Entro il periodo di tempo, l'ingresso si riattiva e rimane attivo per almeno 2 ms. Il modulo considera valida la transizione e invia al controllore la registrazione cronologica dei dati della transizione originale (Figura 9 a pagina 87).

• Scenario 3: l'ingresso si attiva, ma si disattiva prima che trascorra il tempo di filtro di 2 ms. Il modulo continua a monitorare l’ingresso per una durata pari a 10 volte il tempo di filtro. Entro il periodo di tempo, l'ingresso non rimane mai attivo per almeno 2 ms. Il modulo considera non valida la transizione ed elimina la registrazione cronologica dei dati della transizione originale (Figura 10 a pagina 87).

86 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli rapidi Capitolo 5

Figura 8 - Transizione valida senza rimbalzo

Figura 9 - Transizione valida con rimbalzo

Figura 10 - Transizione non valida

0 1 2 3 4 5 6 7 8

L’ingresso si attiva e viene effettuatauna registrazione cronologica.

Tempo in millisecondi

L'ingresso rimane attivo per almeno 2 ms. La transizione viene considerata valida e la registrazione cronologica viene inviata al controllore.

0 1 2 3 4 5 6 7 8

Tempo in millisecondi

L'ingresso si attiva e rimane attivo per almeno 2 ms nel periodo di tempo di 20 ms che è pari a 10 volte il tempo del filtro di ingresso. Il modulo invia al controllore la registrazione cronologica effettuata al punto della transizione originale (tempo 0).

L'ingresso si disattiva prima che trascorrano 2 ms.

L’ingresso si attiva e viene effettuatauna registrazione cronologica.

0 1 2 3 4 17 18 19 20

Tempo in millisecondi

L'ingresso si disattiva prima che trascorrano 2 ms.

L'ingresso non rimane mai attivo per almeno 2 ms.

Dopo il periodo di tempo di 20 ms pari a 10 volte il tempo del filtro di ingresso, il modulo elimina i dati registrati temporalmente alla transizione originale. Se durante questo intervallo di tempo si verifica un RPI, il modulo invia al controllore i dati di ingresso validi correnti. I dati che vengono inviati non includono i dati dalla transizione in quanto la transizione di ingresso non ha azzerato il filtro e non è stato riconosciuto come ingresso valido.

L’ingresso si attivae viene effettuata una

registrazione cronologica.

Alla successiva attivazione dell'ingresso, il modulo registra la transizione come registrazione cronologica 21,6 una volta che l'ingresso supera il tempo di filtro.

… 21 22

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 87

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Capitolo 5 Caratteristiche dei moduli rapidi

Per configurare i tempi del filtro di ingresso, procedere come segue.

1. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda Configuration.

2. Nella colonna Input Filter Time, inserire i tempi del filtro di ingresso Off to On e On to Off da 0 a 30.000 μs e fare clic su OK.

3. Compilare i campi come descritto nella tabella riportata qui sotto e fare clic su OK.

Campo Descrizione Tag di configurazione

Enable Filter Per abilitare il filtro per un punto, selezionare la casella di controllo corrispondente. Per disabilitare il filtro per un punto, deselezionare la casella di controllo corrispondente.

Pt[x].FilterEn

Tempo del filtro di ingressoOff → On

Inserire un tempo del filtro di ingresso Off to On da 0 a 30.000 μs. FilterOffOn

Tempo del filtro di ingressoOn → Off

Inserire un tempo del filtro di ingresso On to Off da 0 a 30.000 μs. FilterOnOff

88 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli rapidi Capitolo 5

Connessione dedicata per task evento

Il modulo di ingresso 1756-IB16IF può avviare un task evento tramite una seconda connessione dedicata in risposta ai quattro schemi di ingresso definiti dall’utente. È possibile definire questi schemi in tempo reale durante un processo di controllo utilizzando i seguenti tag di uscita:

• Event[x].Mask: definisce i punti di ingresso che attivano il task evento.

• Event[x].Value: stabilisce se i punti di ingresso mascherati devono trovarsi nello stato On o Off prima che venga attivato il task evento.

Ciascuno schema può utilizzare uno qualsiasi dei 16 punti di ingresso del modulo, come mostrato negli esempi riportati di seguito.

Nello schema di esempio 1, il modulo di ingresso attiva il task evento quando i punti di ingresso 0-7 si trovano nello stato On.

Nello schema di esempio 2, il modulo di ingresso attiva il task evento quando i punti di ingresso 0-7 si trovano nello stato Off.

Nello schema di esempio 3, il modulo di ingresso attiva il task evento quando i punti di ingresso 4, 6, 8 e 10 si trovano nello stato On.

Tabella 18 - Schema di esempio 1

Tag di uscita Posizione bit

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Event[x].Mask 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0

Event[x].Value 1 1 1 1 1 1 1 1 X X X X X X X X

Tabella 19 - Schema di esempio 2

Tag di uscita Posizione bit

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Event[x].Mask 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0

Event[x].Value 0 0 0 0 0 0 0 0 X X X X X X X X

Tabella 20 - Schema di esempio 3

Tag di uscita Posizione bit

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Event[x].Mask 0 0 0 0 1 0 1 0 1 0 1 0 0 0 0 0

Event[x].Value X X X X 1 X 1 X 1 X 1 X X X X X

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 89

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Capitolo 5 Caratteristiche dei moduli rapidi

Nello schema di esempio 4, il modulo di ingresso attiva il task evento quando i punti di ingresso 0-3 si trovano nello stato On e i punti di ingresso 12-15 si trovano nello stato Off.

Una volta che si definisce uno schema, è possibile disabilitare l'attivazione di un evento senza eliminare i relativi dati di uscita utilizzando il tag di uscita Event[x].Disarm.

È possibile cambiare i valori dei tag di uscita nella logica di programmazione con il modulo normalmente in funzione oppure attraverso il tag editor di RSLogix 5000. Per ulteriori informazioni sui tag del modulo, consultare l'Appendice B.

Per utilizzare una connessione dedicata e attivare task evento, è necessario impostare il formato di connessione del modulo su Data with Event, come mostrato nella Figura 11. Per ulteriori informazioni sui formati di connessione, consultare la sezione Formati di comunicazione o connessione a pagina 127.

Figura 11 - Formato di connessione evento

Quando si sceglie il formato di connessione Data with Event, avviene quanto indicato di seguito.

• Una seconda connessione dedicata unicamente ai dati evento viene stabilita con il modulo. Questa connessione dedicata ai dati evento riduce l’overhead del controllore quando si usano ingressi o schemi di ingressi per attivare task evento nel controllore.

• Viene creata una nuova serie di tag evento, come descritto nella Tabella 46 a pagina 183.

Tabella 21 - Schema di esempio 4

Tag di uscita Posizione bit

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Event[x].Mask 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1

Event[x].Value 1 1 1 1 X X X X X X X X 0 0 0 0

IMPORTANTE Tutte le maschere degli eventi e i valori degli eventi devono essere definiti nei tag di uscita dei moduli.

SUGGERIMENTO È possibile modificare il formato di connessione in qualsiasi momento dopo aver creato un nuovo modulo tranne quando si è online. Il profilo AOP applica tutti i dati di configurazione richiesti per il nuovo formato di connessione.

Scegliere Data with Event dalmenu a tendina Connection.

90 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli rapidi Capitolo 5

Caratteristiche specifiche dei moduli di uscita rapidi

Nella tabella riportata di seguito sono elencate le caratteristiche specifiche dei moduli di uscita digitali rapidi ControlLogix.

Ritardi dello stato di errore programmabili

È possibile definire gli stati descritti di seguito per un punto di uscita che si trova in modalità errore a causa di un errore di comunicazione:

• Duration—definisce l’intervallo di tempo in cui l’uscita rimane nello stato di modalità errore prima di passare a uno stato finale di On o Off. Per impostazione predefinita, l’uscita rimane nello stato di modalità errore purché la condizione di errore persista.

• Final state—stabilisce se l’uscita passa allo stato On o Off una volta trascorsa la durata dello stato di modalità errore. Per impostazione predefinita, l’uscita passa allo stato Off.

Per ulteriori informazioni sulla definizione di uno stato di modalità Errore, consultare la sezione Stati di uscita configurabili a livello di punto a pagina 51.

Argomento Pagina

Ritardi dello stato di errore programmabili 91

Modulazione di larghezza degli impulsi 93

Controllo I/O peer (solo 1756-OB16IEF) Consultare Peer I/O Control Application Technique, pubblicazione 1756-AT016

IMPORTANTE Nel software RSLogix 5000, versione 18.02.00 e 19.01.00, le informazioni sui tag di uscita vengono inviate al modulo 1756-OB16IEF solo alla frequenza RPI definita durante la configurazione. Per prestazioni ottimali, utilizzare l’istruzione Immediate Output (IOT).Ad esempio, il ramo riportato qui di seguito contiene un'istruzione IOT per un modulo di uscita rapido nello slot 3. Aggiungere un ramo simile all'ultima routine all'interno di MainTask per simulare la normale elaborazione del tag di uscita.

ESEMPIO L’utente definisce una durata di 1 secondo e uno stato finale di On per un punto di uscita. Se a quel punto si verifica un errore, l’uscita rimane nel suo stato di modalità errore (Off, On o Hold) per 1 secondo prima di passare allo stato On.

IMPORTANTE Se una connessione viene ristabilita dopo che un punto di uscita passa in modalità errore ma prima che trascorra il tempo di durata, le impostazioni che si specificano per la durata e lo stato finale non vengono più applicate. Ad esempio, se si specifica una durata di 10 secondi e uno stato finale di Off, e l’errore termina in 3 secondi, il punto di uscita non passa mai allo stato finale di Off.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 91

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Capitolo 5 Caratteristiche dei moduli rapidi

Per configurare un ritardo dello stato di errore, procedere come segue.

1. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda Output State.

2. Compilare i campi come descritto nella tabella riportata qui sotto e fare clic su OK.

Campo Descrizione Tag di configurazione 1756-OB16IEF

1756-OB16IEFSTag di configurazione

Fault Mode Output StateDuration

Scegliere l’intervallo di tempo desiderato in cui l’uscita rimane nello stato di modalità errore prima di passare allo stato finale.• 1 secondo• 2 secondi• 5 secondi• 10 secondi• Forever (predefinito)IMPORTANTE: se si sceglie Forever (sempre), l'uscita rimane nello stato di modalità Errore finché non viene ristabilita una connessione. Ad esempio, se la modalità errore è Hold e si specifica una durata uguale a Forever, l’uscita mantiene il suo stato Hold e non passa allo stato finale se si verifica un errore.

Pt[x].FaultValueStateDuration FaultValueStateDuration

Fault Mode Output StateFinal State

Scegliere se si desidera che il modulo passi a uno stato On o Off al termine della durata della modalità errore.Lo stato finale predefinito è Off. Se si sceglie Forever, non è possibile scegliere uno stato finale. Il modulo mantiene lo stato di modalità Errore corrente.

Pt[x].FaultFinalState FaultFinalState

92 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli rapidi Capitolo 5

Modulazione di larghezza degli impulsi

La modulazione di larghezza degli impulsi (PWM) fornisce un controllo integrato preciso di un treno di impulsi dell'uscita senza variazioni del programma. Per configurare un segnale PWM, l’utente deve definire due valori in tempo reale per il treno di impulsi nei tag dell’uscita del modulo:

• Durata del ciclo: durata di un ciclo di impulsi in secondi da 1 ms a 1 ora.

• Durata di attivazione: ampiezza dell'impulso o intervallo di tempo in cui un impulso rimane attivo entro un ciclo da 200 μs fino a 1 ora. È possibile definire la durata di attivazione in secondi o come percentuale da 0 a 100 della durata del ciclo. È possibile utilizzare una durata di attivazione statica, ad esempio per le applicazioni di incollaggio, o una durata di attivazione dinamica definita dalla logica di programmazione.

Se la durata del ciclo o la durata di attivazione non rientra nella gamma valida per un’uscita, il bit corrispondente nel tag di ingresso di errore viene impostato e il modulo risponde come descritto di seguito.

Se la durata del ciclo o il valore della durata di attivazione cambia mentre l’uscita genera un segnale PWM, le modifiche non vengono applicate fino al ciclo successivo dell’uscita PWM. Ad esempio, se la durata del ciclo è impostata in modo errato su 1 ora, una nuova durata di ciclo non viene resa effettiva finché non viene completato l'ultimo ciclo dell'ora. Per fare in modo che l’uscita PWM si riavvii immediatamente con una nuova durata del ciclo o una durata di attivazione, disattivare l’uscita e riattivarla.

Condizione Risultato

PWMCycleTime < minimo di 1 ms PWMCycleTime = 1 ms

PWMCycleTime > massimo di 1 ora PWMCycleTime = 1 ora

PWMCycleTime ≤ PWMOnTime L’uscita è sempre attiva

PWMOnTime < minimo di 200 μs L’uscita è sempre disattiva

PWMOnTime > massimo di 1 ora PWMOnTime = 1 ora

ESEMPIO Se PWMOnTime è pari a 0,1 secondi, PWMCycleTime è pari a 1,0 secondi e PWMCycleTime è cambiato in 0,5 secondi subito dopo l'attivazione dell'uscita, l'uscita rimane attiva per 0,1 secondi e si disattiva per 0,9 secondi per completare il ciclo prima che cominci quello nuovo da 0,5 secondi.

IMPORTANTE Perché la modulazione PWM funzioni, è necessario abilitarla durante la configurazione e definirne la durata del ciclo e la durata di attivazione nei tag di uscita PWMCycleTime e PWMOnTime.Se la modulazione PWM è abilitata (PWMEnable = 1) e si comanda l’attivazione dell’uscita (Data = 1), l’uscita genera un segnale PWM.

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Capitolo 5 Caratteristiche dei moduli rapidi

La Figura 12 confronta due applicazioni in cui si richiede l'attivazione dell'uscita per 4,5 secondi.

• Nell’applicazione senza PWM, viene generato un singolo impulso. L'impulso rimane attivo per la stessa durata di tempo in cui il tag di uscita Data è attivo (4,5 secondi).

• Nell’applicazione con modulazione PWM, viene generata una serie di impulsi. Ciascun impulso è attivo per una durata di attivazione configurata di 0,5 secondi o il 50% della durata del ciclo di 1 secondo. Il tag di uscita Data è attivo per 4,5 secondi.

Figura 12 - PWM

Per impostazione predefinita, la modulazione PWM è configurata in modo da continuare il treno di impulsi di uscita finché la logica di uscita non si disattiva. Quando la logica di uscita si disattiva, il treno di impulsi di uscita si arresta immediatamente.

Figura 13 - PWM con impulso troncato

Logica di uscita

Stato di uscita

La logica di uscita è attiva per 4,5 secondi.

L’uscita è attiva per 4,5 secondi.

Logica di uscita

Stato di uscita

La logica di uscita è attiva per 4,5 secondi.

Ciascun impulso è attivo per 0,5 secondi (durata di attivazione).

Applicazione senza PWM Applicazione con PWM

1 secondoDurata ciclo

ESEMPIO Nella Figura 13, la logica di uscita rimane attiva per 4,25 secondi per poi disattivarsi a metà dell'ultimo impulso. Anche se la durata di attivazione della modulazione PWM è configurata per 0,5 secondi, l’ultimo impulso rimane attivo solo per 0,25 secondi perché viene troncato alla disattivazione della logica di uscita.

Logica di uscita

Stato di uscita

La logica di uscita è attiva per 4,25 secondi.

L’ultimo impulso viene troncato quando la logica di uscita si disattiva.

94 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli rapidi Capitolo 5

È possibile modificare la configurazione PWM predefinita per ciascuna delle 16 uscite del modulo per un ulteriore controllo di un treno di impulsi di un'uscita, come descritto nella sezione Configurazione PWM a pagina 99. Le opzioni di configurazione comprendono:

• Cycle Limit e Execute All Cycles, come descritto di seguito• Minimum On Time, Extend Cycle e Stagger Output, come descritto

a pagina 96

Cycle Limit e Execute All Cycles

È possibile limitare il numero di cicli di impulsi che si verificano quando un’uscita è attiva. Questa funzione è utile se si desidera applicare uno specifico controllo dell'uscita quando viene interrotto un processo. Ad esempio, in un’applicazione di incollaggio, potrebbe essere necessario applicare 4 gocce di colla a un prodotto quando il prodotto si trova all’interno di una finestra fissa su un nastro trasportatore. Configurando un limite di cicli pari a 4, si garantisce che verranno applicate non più di 4 gocce di colla anche se il nastro trasportatore si arresta con il prodotto nella finestra. Controllando il processo con la funzione Cycle Limit si elimina la necessità di scrivere una logica complessa per rilevare un nastro trasportatore fermo.

La Figura 14 mostra un treno di impulsi PWM configurato con un limite di cicli pari a 2. Il tag di ingresso PWMCycleLimitDone indica quando è stato raggiunto il limite di cicli PWM. Il bit corrispondente viene resettato al fronte di salita successivo dell’uscita che riavvia la modulazione PWM.

IMPORTANTE Gli stati di modalità programmazione ed errore configurati per il modulo sostituiscono lo stato di uscita PWM a meno che il punto non sia configurato in modo da conservare l’ultimo stato mentre si trova nella modalità programmazione o errore. Se un punto è configurato in modo da conservare l'ultimo stato e l'uscita è attualmente attiva, l'uscita continua a utilizzare la modulazione PWM fino al raggiungimento del limite di cicli PWM, il modulo esce dalla modalità Programmazione o Errore oppure uno stato di errore finale viene reso effettivo. Per ulteriori informazioni, consultare le seguenti sezioni:• Stati di uscita configurabili a livello di punto a pagina 51• Ritardi dello stato di errore programmabili a pagina 91• Cycle Limit e Execute All Cycles a pagina 95

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 95

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Capitolo 5 Caratteristiche dei moduli rapidi

Figura 14 - Limite di cicli PWM

Se la logica di uscita si disattiva prima che venga raggiunto il limite di cicli, è possibile configurare i cicli di impulso in modo che proseguano fino al raggiungimento del limite abilitando l'opzione Execute All Cycles. La Figura 15 mostra un limite di cicli pari a 2 con l'opzione Execute All Cycles abilitata.

Figura 15 - Limite di cicli PWM con l'opzione Execute All Cycles

Minimum On Time, Extend Cycle e Stagger Output

Le opzioni di configurazione Minimum On Time, Extend Cycle e Stagger Output sono utili nelle applicazioni di controllo proporzionale, come il controllo della temperatura. In queste applicazioni, i calcoli PID confrontano la temperatura effettiva con il setpoint desiderato e variano la durata di attivazione PWM per un elemento riscaldante in tempo reale per regolare la temperatura quando si avvicina al setpoint, come mostrato nella Figura 16.

Logica di uscita

Vengono eseguiti solo 2 cicli anche se la logica di uscita rimane attiva.

Stato di uscita

Il limite di cicli si riavvia quando l’uscita inizia a generare degli impulsi sul fronte di salita successivo della logica di uscita.

Logica di uscita

Entrambi i cicli vengono eseguiti anche se la logica di uscita si è disattivata prima che il limite di cicli sia stato raggiunto.

Stato di uscita

96 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli rapidi Capitolo 5

Figura 16 - PWM per controllo proporzionale

In questo tipo di applicazione, le opzioni di configurazione Minimum On Time, Extend Cycle e Stagger Output offrono i vantaggi indicati di seguito.

• Minimum On Time e Extend Cycle: garantiscono che i dispositivi di uscita che richiedono un tempo minimo per attivarsi o che non possono reagire a un ciclo breve di impulsi possano reagire con qualsiasi calcolo della durata di attivazione PWM anziché non attivarsi.

Per garantire che il dispositivo di uscita si attivi quando la durata di attivazione calcolata è inferiore alla durata di attivazione minima, è necessario abilitare l’opzione Extend Cycle. Se Extend Cycle è abilitato, la durata del ciclo viene estesa in modo proporzionale fino a 10 volte la durata di attivazione calcolata prendendo in considerazione la durata di attivazione minima.

Se l'opzione Extend Cycle non è abilitata e la durata di attivazione calcolata è inferiore alla durata di attivazione minima, l'uscita del modulo non viene eccitata.

ESEMPIO Un solenoide richiede almeno 40 ms per attivarsi. Durante la configurazione, abilitare l’uscita per PWM, specificare una durata di attivazione minima di 40 ms e abilitare l’opzione Extend Cycle. Se la durata di attivazione calcolata nel tag di uscita PWMOnTime scende al di sotto della durata di attivazione minima di 40 ms, il modulo estende automaticamente la durata di attivazione fino a 40 ms ed estende in modo proporzionale la durata del ciclo nel tag di uscita PWMCycleTime. Se la durata di attivazione scende sotto i 4 ms, l'uscita si disattiva perché il ciclo non può estendere per più di 10 volte la durata di attivazione di 40 ms.

Serbatoio riscaldato

Durata di attivazione variabile PWM dal calcolo PID

Feedback della temperatura all’ingresso analogico

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Capitolo 5 Caratteristiche dei moduli rapidi

• Stagger Output: attenua il sovraccarico dalle uscite che azionano carichi a potenza elevata impedendo alle uscite di attivarsi simultaneamente. Abilitando l'opzione Stagger Output per più punti di uscita si evitano i picchi sfalsando il fronte di salita di queste uscite (Figura 17). Quando la funzione Stagger Output non è abilitata, i punti di uscita si attivano immediatamente all'inizio del ciclo (Figura 18).

Lo sfalsamento per un’uscita viene calcolato quando l’uscita si attiva. Se la durata di attivazione e le durate dei cicli vengono modificate notevolmente mentre l’uscita è attiva, gli sfalsamenti possono iniziare a sovrapporsi.

Se la durata di attivazione cumulativa delle uscite sfalsate è inferiore al ciclo, ogni nuova attivazione viene sfalsata per iniziare 50 μs dopo che l'uscita precedente si disattiva.

Figura 17 - Uscite con sfalsamento

Figura 18 - Uscite senza sfalsamento

Uscita 1

Uscita 2

Uscita 3

Uscita 1

Uscita 2

Uscita 3

98 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli rapidi Capitolo 5

Configurazione PWM

Per configurare la modulazione PMW, procedere come segue.

1. Utilizzare la logica di programmazione o il tag editor di RSLogix 5000 per definire la durata del ciclo e la durata di attivazione per un punto di uscita tramite i tag di uscita PWMCycleTime e PWMOnTime.

Per ulteriori informazioni sui tag del modulo, consultare l'Appendice B.

2. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda PWM Configuration.

3. Nella sezione Points, fare clic su un pulsante numerato per configurare il punto di uscita corrispondente.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 99

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Capitolo 5 Caratteristiche dei moduli rapidi

4. Nella sezione Pulse Width Modulation, compilare i campi come descritto nella tabella riportata qui sotto.

Campo Descrizione Nome tag 1756-OB16IEF Nome tag 1756-OB16IEFS

Enable Pulse Width Modulation (PWM)

Selezionare la casella di controllo per abilitare la modulazione PWM. Se questa casella di controllo è deselezionata, tutti gli altri campi PWM non sono disponibili e la durata di attivazione PWM e del ciclo per il punto vengono ignorate.Per impostazione predefinita, la modulazione PWM è disabilitata.

C:Pt[x].PWMEnable C:PWM.Enable

PWM On Time (solo visualizzazione)

Visualizza il periodo di tempo durante il quale un impulso rimane attivo, come definito nel tag di uscita PWMOnTime.Per impostazione predefinita, questo valore è espresso in secondi con un intervallo di 0,0002…3600,0. È possibile, tuttavia, definire il valore come una percentuale da 0 a 100 della durata del ciclo facendo clic su On Time in Percent.IMPORTANTE: perché la modulazione PWM funzioni, è necessario abilitarla durante la configurazione e definirne la durata del ciclo e la durata di attivazione nei tag di uscita PWMCycleTime e PWMOnTime.Se la modulazione PWM è abilitata (C:PWMEnable = 1) e si comanda l’attivazione dell’uscita (O:Data = 1), l’uscita genera un segnale PWM.

O:Pt[x].PWMOnTime O:PWM.OnTime

PWM Cycle Time (solo visualizzazione)

Visualizza la durata di ciascun ciclo di impulsi, come definito nel tag di uscita PWMCycleTime. Questo valore è sempre visualizzato in secondi con un intervallo di 0,001…3600,0 secondi.IMPORTANTE: perché la modulazione PWM funzioni, è necessario abilitarla durante la configurazione e definirne la durata del ciclo e la durata di attivazione nei tag di uscita PWMCycleTime e PWMOnTime.Se la modulazione PWM è abilitata (C:PWMEnable = 1) e si comanda l’attivazione dell’uscita (O:Data = 1), l’uscita genera un segnale PWM.

O:Pt[x].PWM CycleTime O:PWM.CycleTime

Minimum On time Digitare il tempo minimo richiesto per l’attivazione dell’uscita. Questo valore deve essere definito in secondi. Ad esempio, se una bobina di riscaldamento richiede almeno 2 secondi per riscaldarsi e in questo campo è stato inserito un valore di 2,000, l’impulso più breve consentito non sarà mai inferiore a 2,000 secondi.Il valore predefinito di zero disabilita la funzione.

C:Pt[x].PWMMinimumOnTime C:PWM.MinimumOnTime

Extend Cycle to Accommodate Minimum On Time

Selezionare o deselezionare questa casella di controllo per determinare il comportamento dell'uscita quando la durata di attivazione è inferiore alla durata di attivazione minima. • Selezionare la casella di controllo per aumentare la durata del ciclo di

impulsi e mantenere il rapporto tra durata di attivazione e durata del ciclo prendendo in considerazione la durata di attivazione minima.Nota: l'estensione della durata del ciclo risulta di norma utile solo quando la durata di attivazione è il risultato di un calcolo.

• Deselezionare la casella di controllo se non si desidera aumentare la durata del ciclo di impulsi. In questo caso, l'uscita non si attiva se la durata di attivazione è inferiore alla durata di attivazione minima.

Per default, la casella di controllo è deselezionata e i cicli non vengono estesi.

C:Pt[x].PWMExtendCycle C:PWM.ExtendCycle

Stagger Output to Adjust Cycle Phase to Minimize Simultaneous Outputs

Selezionare la casella di controllo per ridurre al minimo il carico sul sistema di alimentazione sfalsando le transizioni di uscita Vedere la Figura 17 a pagina 98.Per impostazione predefinita, questa casella di controllo è deselezionata e lo sfalsamento è disabilitato. Quando lo sfalsamento è disabilitato per un punto di uscita, l’uscita si attiva sempre all’inizio di un ciclo di impulsi.

C:Pt[x].PWMStaggerOutput C:PWM.StaggerOutput

On Time in SecondsoppureOn Time in Percent

Per definire la durata di attivazione PWM in secondi, fare clic su On Time in Seconds.Per definire la durata di attivazione PWM come percentuale della durata del ciclo, fare clic su On Time in Percent.Per impostazione predefinita, la durata di attivazione è espressa in secondi.

C:Pt[x].PWMOnTimeInPercent C:PWM.OnTimeInPercent

100 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Caratteristiche dei moduli rapidi Capitolo 5

5. Per copiare la configurazione corrente in uno o più punti di uscita rimanenti, in modo che più uscite condividano lo stesso comportamento PWM, effettuare i passaggi riportati di seguito.a. Fare clic su Copy PWM Configuration.b. Nella finestra di dialogo On the Copy PWM Configuration,

selezionare i punti a cui applicare la configurazione corrente e fare clic su OK.Per impostazione predefinita sono selezionati tutti i punti.

6. Nella scheda PWM Configuration, fare clic su OK per salvare la configurazione per ciascun punto di uscita specificato.

Enable Cycle Limit Selezionare la casella di controllo per consentire l'esecuzione di un solo numero prestabilito di cicli di impulsi. Vedere la Figura 14 a pagina 96.Per impostazione predefinita, la casella di controllo Enable Cycle Limit è deselezionata e i cicli di impulsi continuano a verificarsi fino alla disattivazione dell’uscita.

C:Pt[x].PWMCycleLimitEnable C:PWM.CycleLimitEnable

Cycle Limit Inserire il numero massimo di cicli di impulsi che devono verificarsi su ciascuna transizione logica di uscita quando Enable Cycle Limit è selezionato:• Se si seleziona la casella di controllo Execute All Cycles sotto, il numero

specificato di cicli si verifica anche se il tag di uscita Data si disattiva prima del completamento del numero specificato di cicli.

• Se si deseleziona la casella di controllo Execute All Cycles sotto, il numero specificato di cicli si verifica solo se il tag di uscita Data rimane attivo per un periodo di tempo sufficiente per il numero specificato di cicli. Ad esempio, se si specifica un limite di cicli di 4 e l'uscita si disattiva dopo 3 cicli, il 4° ciclo non si verifica.

Questo campo è disponibile solo quando la casella di controllo Enable Cycle Limit è selezionata. Per impostazione predefinita, il limite di cicli è 10. Valori validi sono compresi tra 1 e 27.

C:Pt[x].PWMCycleLimit C:PWM.CycleLimit

Execute All Cycles Selezionare la casella di controllo per eseguire sempre il numero di cicli specificato nel campo Cycle Limit anche se il tag di uscita Data si disattiva. Ad esempio, se si specifica un limite di cicli di 2 e l'uscita si disattiva dopo il 1° ciclo, il 2° ciclo si verifica ugualmente nonostante la disattivazione dell'uscita. Vedere la Figura 15 a pagina 96.Se la logica di uscita esegue più volte la transizione prima che sia raggiunto il limite di cicli, tutte le transizioni successive vengono ignorate fino al raggiungimento di tale limite. Una volta raggiunto il limite di cicli, inizia una nuova sequenza di cicli.Questo campo è disponibile solo quando la casella di controllo Enable Cycle Limit è selezionata. Per impostazione predefinita, la casella di controllo Execute All Cycles è deselezionata.

C:Pt[x].PWMExecuteAllCycles C:PWM.ExecuteAllCycles

Campo Descrizione Nome tag 1756-OB16IEF Nome tag 1756-OB16IEFS

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Capitolo 5 Caratteristiche dei moduli rapidi

Segnalazione di errori e stato tra moduli di ingresso e controllori

I moduli di ingresso rapidi ControlLogix inviano in multicast i dati di errore/stato a ogni controllore proprietario o controllore in ascolto. Tutti i moduli di ingresso gestiscono una parola di errori modulo, il livello più alto di segnalazione sui guasti. I moduli configurati per utilizzare il formato di connessione Data with Event gestiscono anche una parola di errori evento per segnalare lo stato di una connessione evento.

La Tabella 22 contiene le parole di errore e i tag associati che possono essere esaminati nella logica di programmazione per indicare quando si è verificato un errore o un evento per un modulo di ingresso rapido.

Tutte le parole sono a 32 bit, sebbene venga utilizzato solo il numero di bit appropriati alla densità di ciascun modulo. Ad esempio, il modulo 1756-IB16IF ha una parola di errori del modulo di 32 bit.

Il seguente schema fornisce una panoramica del processo di segnalazione degli errori sui moduli di ingresso digitali rapidi ControlLogix.

Tabella 22 - Parole di errore nei moduli di ingresso rapidi

Parola Nome tag di ingresso Descrizione

Errore del modulo I:Fault Fornisce un riepilogo degli errori. Disponibile su tutti i moduli di ingresso digitali.

Event Fault E:Fault Fornisce un riepilogo degli errori. Disponibile su tutti i moduli di ingresso digitali che utilizzano il formato di connessione Data with Event o Listen Only with Event.

Tabella 23 - Impostazione dei bit nella parola degli errori del modulo

Condizione Impostazione dei bit

Errore di comunicazione Tutti i 32 bit vengono impostati a 1, indipendentemente dalla densità del modulo.

Parola di errore del moduloTutti i moduli

Bit 31 Bit 0

Un errore di comunicazione imposta tutti i 32 bit nella parola degli errori del modulo.

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Caratteristiche dei moduli rapidi Capitolo 5

Segnalazione di errori e stato tra moduli di uscita e controllori

I moduli di uscita digitali rapidi ControlLogix inviano in multicast i dati di errore/stato a ogni controllore proprietario o controllore in ascolto. Come i moduli di ingresso, i moduli di uscita gestiscono una parola degli errori del modulo, il livello più alto di segnalazione sui guasti. I moduli di uscita, tuttavia, utilizzano una parola ulteriore per indicare una condizione di errore.

La Tabella 24 contiene la parola di errore e il tag associato che è possibile esaminare nella logica di programmazione per indicare quando si è verificato un errore per un modulo di uscita rapido.

Tutte le parole sono a 32 bit, sebbene venga utilizzato solo il numero di bit appropriati alla densità di ciascun modulo. Ad esempio, il modulo 1756-OB16IEF ha una parola degli errori del modulo di 32 bit. Tuttavia, poiché si tratta di un modulo a 16 punti, vengono utilizzati solo i primi 16 bit (da 0 a 15) della parola degli errori del modulo.

I bit impostati nel tag FuseBlown sono logicamente inseriti nella parola degli errori del modulo. A seconda del tipo di modulo, un bit impostato nella parola di errori modulo può avere più significati, come indicato nella tabella.

Il seguente schema fornisce una panoramica del processo di segnalazione degli errori per i moduli di uscita digitali.

I bit impostati per il tag di ingresso Fault indicano che i dati I/O possono essere errati a causa di un errore dovuto a una di queste condizioni:

• FuseBlown = 1• PWMCycleTime fuori dell’intervallo valido di 0,001-3600,0 secondi• PWMOnTime fuori dell'intervallo valido di 0,0002-3.600,0 secondi o

0…100%• PWMCycleTime ≤ PWMOnTime

Tabella 24 - Parole di errore sui moduli di uscita rapidi

Parola Nome tag di ingresso Descrizione

Module Fault I:Fault Fornisce un riepilogo degli errori. Disponibile su tutti i moduli di uscita digitali.

Tabella 25 - Impostazione dei bit nella parola degli errori del modulo

Condizione Impostazione dei bit

Errore di comunicazione Tutti i 32 bit vengono impostati a 1, indipendentemente dalla densità del modulo.

Fusibile bruciato Solo il bit interessato viene impostato a 1.

Parola di errore del modulo

Tag fusibile bruciato

Bit 31 Bit 0

Un fusibile bruciato per qualsiasi punto imposta il bit per quel punto nel tag FuseBlown e imposta anche i bit appropriati nella parola degli errori del modulo. Nell’esempio riportato sopra, il bit per il tag FuseBlown è impostato indicando un fusibile bruciato al punto 9.

Un errore di comunicazione imposta tutti i bit nella parola di errore del modulo. Una condizione di fusibile bruciato imposta il bit appropriato nella parola di errore del modulo.

1

1

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Capitolo 5 Caratteristiche dei moduli rapidi

Note:

104 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Capitolo 6

Installazione dei moduli I/O ControlLogix

Argomento Pagina

Installazione del modulo 107

Codifica della morsettiera rimovibile 109

Collegamento dei cavi 110

Assemblaggio della morsettiera rimovibile e della custodia 115

Scelta della custodia profonda 116

Installazione della morsettiera rimovibile 118

Rimozione della morsettiera rimovibile 119

Rimozione del modulo dallo chassis 121

ATTENZIONE: Ambiente e custodiaQuesta apparecchiatura è destinata all’uso in ambienti industriali con grado di inquinamento 2, in applicazioni con categoria sovratensione II (come definita nella norma IEC 60664-1), ad altitudini fino a 2000 m, senza declassamento.Questa apparecchiatura non è destinata all’uso in ambienti residenziali e, in tali ambienti, può non garantire un’adeguata protezione ai servizi di comunicazione radio.L’apparecchiatura viene fornita come apparecchiatura di tipo aperto. Deve essere montata all'interno di una custodia adatta alle specifiche condizioni ambientali d'uso e progettata specificatamente per evitare lesioni alle persone derivanti dall'accesso a parti in tensione. La custodia deve presentare opportune caratteristiche ignifughe in modo da prevenire o ridurre al minimo la propagazione delle fiamme, deve essere conforme a un indice di propagazione fiamma pari a 5 VA o deve essere approvata per l’applicazione se non metallica. La custodia deve essere accessibile solo per mezzo di uno strumento. Le successive sezioni di questa pubblicazione possono contenere ulteriori informazioni relative agli specifici tipi di custodie richiesti per la conformità alle certificazioni di sicurezza di alcuni prodotti.Oltre alla presente pubblicazione, consultare i seguenti documenti:• Criteri per il cablaggio e la messa a terra in automazione industriale, pubblicazione 1770-4.1, per ulteriori requisiti

di installazione• NEMA 250 e IEC 60529, come applicabile, per spiegazioni sui gradi di protezione forniti dalle custodie.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 105

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Capitolo 6 Installazione dei moduli I/O ControlLogix

Approvazione nordamericana per aree pericolose

Le seguenti informazioni si riferiscono al caso in cui questa apparecchiatura operi in un’area pericolosa.

Informations sur l’utilisation de cet équipement en environnements dangereux.

I prodotti contrassegnati con “CL I, DIV 2, GP A, B, C, D” sono adatti all’utilizzo solo in aree pericolose di Classe I Divisione 2 Gruppi A, B, C, D, o in aree non pericolose. Ogni prodotto è fornito di una targhetta dati indicante il codice temperatura dell’area pericolosa. Quando si utilizzano prodotti diversi all’interno di un sistema, per determinare il codice temperatura generale del sistema, è necessario usare il codice temperatura più conservativo (il numero T più basso). Le combinazioni di apparecchiature nel sistema sono soggette a controlli da parte dell’autorità locale competente al momento dell’installazione.

Les produits marqués “CL I, DIV 2, GP A, B, C, D” ne conviennent qu’à une utilisation en environnements de Classe I Division 2 Groupes A, B, C, D dangereux et non dangereux. Chaque produit est livré avec des marquages sur sa plaque d’identification qui indiquent le code de température pour les environnements dangereux. Lorsque plusieurs produits sont combinés dans un système, le code de température le plus défavorable (code de température le plus faible) peut être utilisé pour déterminer le code de température global du système. Les combinaisons d’équipements dans le système sont sujettes à inspection par les autorités locales qualifiées au moment de l’installation.

AVVERTENZA: RISCHIO DI ESPLOSIONE • Non scollegare l’apparecchiatura senza prima

aver rimosso l’alimentazione elettrica o prima di essersi accertati che l’area non sia pericolosa.

• Non scollegare le connessioni a questa apparecchiatura senza prima aver rimosso l’alimentazione elettrica o prima di essersi accertati che l’area non sia pericolosa. Fissare le connessioni esterne a questa apparecchiatura mediante viti, ganci scorrevoli, connettori filettati o qualsiasi altro mezzo fornito con questo prodotto.

• La sostituzione dei componenti può compromettere l’idoneità per gli ambienti della Classe I, Divisione 2.

• Se il prodotto contiene delle batterie, queste vanno cambiate esclusivamente in aree non pericolose.

AVVERTENZA: RISQUE D’EXPLOSION• Couper le courant ou s’assurer que

l’environnement est classé non dangereux avant de débrancher l’équipement.

• Couper le courant ou s’assurer que l’environnement est classé non dangereux avant de débrancher les connecteurs. Fixer tous les connecteurs externes reliés à cet équipement à l’aide de vis, loquets coulissants, connecteurs filetés ou autres moyens fournis avec ce produit.

• La substitution de composants peut rendre cet équipement inadapté à une utilisation en environnement de Classe I, Division 2.

• S’assurer que l’environnement est classé non dangereux avant de changer les piles.

Approvazione europea per aree pericolose

Quando il prodotto è contrassegnato dalla marcatura Ex, valgono le seguenti disposizioni.

Questa apparecchiatura è destinata all’uso in atmosfere potenzialmente esplosive, come definite dalla Direttiva 94/9/CE dell’Unione Europea, ed è risultata conforme ai requisiti essenziali di sicurezza e salute riguardanti la progettazione e la costruzione di apparecchiature di Categoria 3 destinate all’uso in atmosfere potenzialmente esplosive di Zona 2, riportate nell’Allegato II di questa direttiva.La conformità ai requisiti essenziali di sicurezza e salute è assicurata dalla conformità alle norme EN 60079-15 ed EN 60079-0.

ATTENZIONE: Questa apparecchiatura non è resistente alla luce del sole e ad altre fonti di radiazioni ultraviolette.

AVVERTENZA: • Questa apparecchiatura deve essere installata in una custodia che fornisca almeno una protezione IP54 quando

utilizzata in ambienti dell’Area 2.• Questa apparecchiatura deve essere usata entro i valori nominali specificati da Rockwell Automation.• Prendere le dovute precauzioni per evitare che la tensione nominale venga superata di oltre il 40% da disturbi

transitori quando si utilizza l’apparecchiatura in ambienti della Zona 2.• Questa apparecchiatura deve essere usata solo con backplane Rockwell Automation certificati ATEX.• Fissare tutti i collegamenti esterni all’apparecchiatura mediante viti, fermi, connettori filettati o altri elementi di

fissaggio forniti in dotazione con il prodotto.• Non scollegare l’apparecchiatura senza prima aver rimosso l’alimentazione elettrica o prima di essersi accertati che

l’area non sia pericolosa.

106 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Installazione dei moduli I/O ControlLogix Capitolo 6

Installazione del modulo È possibile installare o rimuovere un modulo I/O ControlLogix con lo chassis alimentato. La funzione di rimozione e inserimento sotto tensione (RIUP) offre il vantaggio della gestione dei moduli senza dover interrompere la produzione.

AVVERTENZA: Se si inserisce o si rimuove il modulo con l’alimentazione backplane inserita, potrebbe verificarsi un arco elettrico Ciò potrebbe provocare un’esplosione in caso di installazioni in aree pericolose.Assicurarsi di togliere l’alimentazione o accertarsi che l’area sia non pericolosa prima di procedere. Il ripetersi di archi elettrici provoca un’eccessiva usura dei contatti sia sul modulo che sul connettore di collegamento. Contatti usurati possono tradursi in una resistenza elettrica che potrebbe compromettere le prestazioni del sistema.

ATTENZIONE: Nonostante il modulo supporti la rimozione e l'inserimento sotto tensione (RIUP), quando si rimuove o si inserisce un modulo o una morsettiera rimovibile con alimentazione lato campo applicata, può verificarsi un movimento imprevisto della macchina o una perdita del controllo del processo. Prestare la massima attenzione quando si utilizza questa funzione.

ATTENZIONE: Prevenzione delle scariche elettrostaticheQuesta apparecchiatura è sensibile alle scariche elettrostatiche. Queste possono provocare danni interni ed influenzarne il funzionamento. Quando si maneggia l’apparecchiatura, osservare le seguenti regole generali:• Toccare un oggetto messo a terra per scaricare il potenziale elettrostatico• Indossare un braccialetto di messa a terra omologato.• Non toccare i connettori o i pin delle schede dei componenti.• Non toccare i componenti dei circuiti all’interno dell’apparecchiatura• Se disponibile, utilizzare una stazione di lavoro antistatica.• Quando non viene utilizzata, conservare l’apparecchiatura in un

imballaggio antistatico.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 107

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Capitolo 6 Installazione dei moduli I/O ControlLogix

Per inserire il modulo nello chassis, effettuare le operazioni riportate di seguito.

1. Allineare il circuito con le guide superiori e inferiori dello chassis.

2. Fare scorrere il modulo nello chassis fino a far scattare le linguette di bloccaggio.

L’installazione del modulo è completa.

Scheda a circuito stampato

20861-M

20862-M

108 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Installazione dei moduli I/O ControlLogix Capitolo 6

Codifica della morsettiera rimovibile

Codificare la morsettiera rimovibile (RTB) per evitare un collegamento errato nel modulo. Le chiavette dritte e a U si inseriscono manualmente nella morsettiera rimovibile e nel modulo. Questo processo impedisce che una morsettiera rimovibile cablata venga inserita accidentalmente in un modulo che non corrisponde al posizionamento delle rispettive linguette.

Codificare le posizioni sul modulo che corrispondono alle posizioni non codificate nella morsettiera rimovibile. Ad esempio, se si posiziona una chiavetta di codifica a U nello slot 4 sul modulo, non inserire una linguetta dritta nello slot 4 della morsettiera rimovibile, altrimenti non sarà possibile montarla sul modulo. Si raccomanda di utilizzare un modello di codifica univoco per ciascuno slot dello chassis.

Per codificare la morsettiera rimovibile, procedere come segue.

1. Per codificare il modulo, inserire la chiavetta di codifica a U con il lato più lungo accanto ai morsetti.

2. Spingere la chiavetta sul modulo finché non scatta in posizione.

3. Per codificare la morsettiera rimovibile nelle posizioni corrispondenti alle posizioni del modulo non codificate, inserire la linguetta dritta sulla morsettiera rimovibile con il lato arrotondato per primo.

20850-M

1 20

34 5 6 7

Lato modulo della morsettiera rimovibile

20851-M

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 109

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Capitolo 6 Installazione dei moduli I/O ControlLogix

4. Spingere la linguetta sulla morsettiera rimovibile finché non scatta in posizione.

5. Ripetere la procedura dal passo 1 al passo 4 utilizzando altre linguette a U e diritte finché il modulo e la morsettiera rimovibile non si incastrano correttamente tra loro.

Collegamento dei cavi Per collegare i cavi al modulo è possibile utilizzare una morsettiera rimovibile o un modulo interfaccia (IFM)(1) precablato serie 1492. Se si utilizza una morsettiera rimovibile, procedere nel modo riportato di seguito per il collegamento dei cavi alla morsettiera rimovibile. I moduli IFM vengono precablati prima della spedizione.

Per l'elenco dei moduli IFM disponibili per l'uso con i moduli I/O analogici ControlLogix, consultare l'Appendice G.

Nel capitolo sono riportate le linee guida principali per il cablaggio dei moduli I/O digitali, compresi la messa a terra dei cavi e il collegamento dei fili a ciascun tipo di morsettiera rimovibile.

(1) Il sistema ControlLogix è stato certificato con il solo utilizzo delle morsettiere rimovibili ControlLogix (1756-TBCH, 1756-TBNH, 1756-TBSH e 1756-TBS6H). Se le applicazioni specifiche richiedono una certificazione del sistema ControlLogix con altri metodi di terminazione dei cablaggi, può essere necessaria un’approvazione specifica da parte dell’ente certificatore.

AVVERTENZA: Se si collega o si scollega il cablaggio mentre l’alimentazione lato campo è inserita, può verificarsi un arco elettrico che, a sua volta, può causare esplosioni in installazioni che si trovano in aree pericolose. Prima di procedere, assicurarsi di aver interrotto l’alimentazione o che l’area non sia pericolosa.

ATTENZIONE: Se si utilizzano più sorgenti di alimentazione, non superare la tensione di isolamento indicata.

ATTENZIONE: Quando si utilizza la morsettiera 1756-TBCH, non collegare più di due conduttori da 0,33-1,3 mm2 (22 - 16 AWG) su un unico morsetto. Utilizzare esclusivamente cavi della stessa dimensione senza combinare i tipi di cavi unifilare e a treccia.Quando si utilizza il modulo 1756-TBS6H, non collegare più di 1 conduttore su un unico morsetto.Quando si utilizza la morsettiera 1756-TBNH, non collegare più di due conduttori da 0,33-2,1 mm2 (22 - 14 AWG) su un unico morsetto. Utilizzare esclusivamente cavi della stessa dimensione senza combinare i tipi di cavi unifilare e a treccia.Quando si utilizza il modulo 1756-TBSH, non collegare più di 1 conduttore su un unico morsetto.

110 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Installazione dei moduli I/O ControlLogix Capitolo 6

La tabella riportata di seguito contiene il numero di catalogo di ciascun modulo e la pagina corrispondente con lo schema di cablaggio.

N. di Cat. Pagina N. di Cat. Pagina

1756-IA8D 135 1756-OA16I 148

1756-IA16 135 1756-OB8 149

1756-IA16I 136 1756-OB8EI 150

1756-IA32 136 1756-OB8I 151

1756-IB16 137 1756-OB16D 152

1756-IB16D 138 1756-OB16E 152

1756-IB16I 139 1756-OB16I 155

1756-IB16IF 140 1756-OB16IEF 156

1756-IB32 141 1756-OB16IEFS 157

1756-IC16 141 1756-OB16IS 158

1756-IG16 142 1756-OB32 158

1756-IH16I 143 1756-OC8 159

1756-IM16I 143 1756-OG16 160

1756-IN16 144 1756-OH81 161

1756-IV16 144 1756-ON8 162

1756-IV32 145 1756-OV16E 163

1756-OA8 145 1756-OV32E 164

1756-OA8D 146 1756-OW16I 164

1756-OA8E 146 1756-OX8I 165

1756-OA16 147

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 111

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Capitolo 6 Installazione dei moduli I/O ControlLogix

Tipi di morsettiere rimovibili

Sono disponibili tre tipi di morsettiere rimovibili:• Morsetto a vite - numero di catalogo 1756-TBCH• Morsetto NEMA - numero di catalogo 1756-TBNH• Morsetto a molla - numero di catalogo 1756-TBSH o TBS6H

Ciascuna morsettiera rimovibile viene consegnata con la custodia. Collegare i fili della morsettiera rimovibile con un cacciavite di dimensione massima 3,2 mm (1/8 pollici) prima di installare la morsettiera nel modulo.

Morsetto a vite

Per cablare un morsetto a vite, procedere come segue.

1. Spellare una lunghezza di filo massima di 9,5 mm (3,8 pollici).

2. Inserire il filo nel morsetto aperto su un lato.

3. Girare la vite in senso orario per stringere il morsetto sul filo.

La sezione aperta sul fondo della morsettiera rimovibile è denominata area passacavi. I cavi dai collegamenti possono essere raggruppati con una fascetta di plastica.

20859-MArea passacavi

112 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Installazione dei moduli I/O ControlLogix Capitolo 6

Morsetto NEMA

Per cablare un morsetto NEMA, procedere come segue.

1. Spelare una lunghezza di filo massima di 8 mm (5/16 pollici).

2. Ruotare la vite del morsetto in senso antiorario.

3. Inserire l’estremità spellata del filo sotto la piastra del morsetto.

4. Ruotare la vite del morsetto in senso orario finché il filo non è fissato.

La sezione aperta sul fondo della morsettiera rimovibile è denominata area passacavi. I cavi dai collegamenti possono essere raggruppati con una fascetta di plastica.

Morsetto a molla

Per cablare un morsetto a molla, procedere come segue.

1. Spellare una lunghezza di filo massima di 11 mm (7/16 pollici).

2. Inserire il cacciavite nel foro più esterno della morsettiera rimovibile per premere il morsetto a molla.

3. Inserire il filo nel morsetto aperto e togliere il cacciavite.

La sezione aperta sul fondo della morsettiera rimovibile è denominata area passacavi. I cavi dai collegamenti possono essere raggruppati con una fascetta di plastica.

IMPORTANTE Per evitare di danneggiare il modulo, accertarsi che nel morsetto aperto sia inserito il filo e non il cacciavite.

Area passacavi40201-M

20860-MArea passacavi

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 113

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Capitolo 6 Installazione dei moduli I/O ControlLogix

Raccomandazioni per il cablaggio della morsettiera rimovibile

Durante il cablaggio della morsettiera rimovibile, tenere presente le linee guida elencate di seguito.

• Iniziare il cablaggio della morsettiera rimovibile partendo dai morsetti inferiori per poi salire.

• Utilizzare una fascetta per fissare i cavi nell’area passacavi della morsettiera rimovibile.

• Con determinati moduli I/O, è fornito un pettine di collegamento per facilitare l’installazione. Per un esempio di utilizzo del pettine di collegamento, consultare lo schema di cablaggio di 1756-IA16I.

Altri pettini di collegamento sono acquistabili ordinando il numero di catalogo 1756-JMPR.

• Per applicazioni che richiedono un cablaggio con cavi di sezione maggiore, ordinare e utilizzare una custodia più profonda, numero di catalogo 1756-TBE. Per ulteriori informazioni, vedere pagina 116.

114 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Installazione dei moduli I/O ControlLogix Capitolo 6

Assemblaggio della morsettiera rimovibile e della custodia

La morsettiera rimovibile cablata è racchiusa in una custodia rimovibile, che consente di proteggere i cavi quando la morsettiera è alloggiata nel modulo. I componenti del numero di catalogo 1756-TBCH RTB (esempio qui sotto) sono identificati nella tabella.

Per fissare la morsettiera rimovibile alla custodia, procedere come segue.

1. Allineare le scanalature inferiori su ciascun lato della custodia ai bordi laterali della morsettiera RTB.

2. Fare scorrere la morsettiera rimovibile nella custodia finché non scatta in posizione.

1

4

2

2

3

3

5

20858-M

Elemento Descrizione

1 Copertura della custodia

2 Scanalatura

3 Bordo laterale della morsettiera rimovibile

4 Morsettiera rimovibile

5 Area passacavi

IMPORTANTE Se l’applicazione richiede ulteriore spazio per il passaggio dei cavi, utilizzare la custodia profonda, numero di catalogo 1756-TBE.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 115

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Capitolo 6 Installazione dei moduli I/O ControlLogix

Scelta della custodia profonda

Durante il cablaggio del modulo I/O digitale ControlLogix è possibile scegliere tra due tipi di custodia: standard o profonda.

Quando si ordina una morsettiera rimovibile per il modulo I/O, si riceve anche una custodia standard. Se l’applicazione utilizza un cablaggio con fili di sezione maggiore, è possibile ordinare una custodia profonda. La custodia profonda non viene fornita di serie con la morsettiera rimovibile.

IMPORTANTE Le custodie illustrate si riferiscono a una morsettiera rimovibile con morsetti a molla, ma la capacità di ciascuna custodia resta immutata indipendentemente dal tipo di morsettiera rimovibile.

N. di Cat. Tipo morsettiera rimovibile Capacità filo Numero di fili

1756-TBNH Morsetto NEMA Standard336 mm2 (0,52 pollici2)

Fili 36 - 18 AWGFili 23 - 14 AWG 1756-TBSH Morsetto a molla (20 posizioni)

1756-TBCH Morsetto a vite

1756-TBS6H Morsetto a molla (36 posizioni)

1756-TBE Qualsiasi morsettiera rimovibile che utilizza un cablaggio con fili di sezione maggiore

Profonda628 mm2 (0,97 pollici2)

Fili 40 - 14 AWG

Custodia standard Custodia profonda

30484-M

116 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Installazione dei moduli I/O ControlLogix Capitolo 6

Considerazioni sulla dimensione dell’armadio elettrico con la custodia profonda

Quando si utilizza una custodia profonda, numero di catalogo 1756-TBE, la profondità del modulo I/O aumenta. Lo schema riportato di seguito mostra la differenza, in termini di profondità, tra un modulo I/O con custodia standard e uno con custodia profonda.

Custodia standard

Custodia profonda

144,73 (5,698)

Superficie posteriore de lo chassis ControlLogix

131,75 (5,187)3,18 (0,125)

12,7 (0,5)

Le dimensioni sono in mm (pollici)

41682

IMPORTANTE La profondità dalla parte anteriore del modulo al retro dello chassis è la seguente:• Custodia standard = 147,91 mm (5,823 pollici)• Custodia profonda = 157,43 mm (6,198 pollici)

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 117

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Capitolo 6 Installazione dei moduli I/O ControlLogix

Installazione della morsettiera rimovibile

Questa sezione spiega come installare la morsettiera rimovibile nel modulo per effettuare il cablaggio.

Prima di installare la morsettiera rimovibile, accertarsi che:

• il cablaggio lato campo della morsettiera RTB sia completato;• la custodia della morsettiera rimovibile sia inserita sulla morsettiera

rimovibile;• lo sportellino della custodia della morsettiera rimovibile sia chiuso;• la linguetta di bloccaggio nella parte superiore del modulo non

sia bloccata.

1. Allineare le guide superiore, inferiore e del lato sinistro della morsettiera rimovibile con quelle del modulo.

AVVERTENZA: Quando si collega o si scollega la morsettiera rimovibile (RTB) con l’alimentazione lato campo attiva, è possibile che si generi un arco elettrico. che, a sua volta, può causare esplosioni in installazioni che si trovano in aree pericolose.Prima di procedere, assicurarsi di aver interrotto l’alimentazione o che l’area non sia pericolosa.

ATTENZIONE: Pericolo di folgorazione. Se la morsettiera rimovibile viene installata sul modulo mentre è applicata l'alimentazione lato campo, la morsettiera rimovibile si trova in tensione. Non toccare i morsetti della morsettiera rimovibile. La mancata osservanza di questa precauzione può causare infortuni alle persone.La morsettiera rimovibile è progettata per supportare la rimozione e l'inserimento sotto tensione (RIUP). Tuttavia, quando si rimuove o inserisce una morsettiera rimovibile con alimentazione lato campo applicata si può verificare un movimento imprevisto della macchina o una perdita di controllo del processo. Prestare molta attenzione se si utilizza questa funzione. Prima di installare la morsettiera rimovibile sul modulo si consiglia di togliere l’alimentazione lato campo.

Guida superiore

Guida inferiore

20853-M

118 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Installazione dei moduli I/O ControlLogix Capitolo 6

2. Premere rapidamente e uniformemente per inserire la morsettiera RTB sul modulo finché gli agganci non scattano in posizione.

3. Fare scorrere la linguetta di bloccaggio verso il basso per bloccare la morsettiera rimovibile sul modulo.

Rimozione della morsettiera rimovibile

Per rimuovere il modulo dallo chassis, è necessario prima rimuovere la morsettiera rimovibile dal modulo.

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ATTENZIONE: Pericolo di folgorazione. Se la morsettiera rimovibile viene rimossa dal modulo mentre è applicata l'alimentazione lato campo, il modulo si trova in tensione. Non toccare i morsetti della morsettiera rimovibile. La mancata osservanza di questa precauzione può causare infortuni alle persone. La morsettiera rimovibile è progettata per supportare la rimozione e l'inserimento sotto tensione (RIUP). Tuttavia, quando si rimuove o inserisce una morsettiera rimovibile con alimentazione lato campo applicata, è possibile che si verifichino movimenti imprevisti della macchina o perdita di controllo del processo. Prestare molta attenzione se si utilizza questa funzione. Prima di rimuovere il modulo si consiglia di disattivare l’alimentazione lato campo.

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Capitolo 6 Installazione dei moduli I/O ControlLogix

Per rimuovere la morsettiera rimovibile dal modulo, effettuare i passaggi riportati di seguito.

1. Sbloccare la linguetta di bloccaggio posta sulla parte superiore del modulo.

2. Aprire lo sportellino della morsettiera rimovibile utilizzando la linguetta inferiore.

3. Afferrare la parte con la scritta PULL HERE ed estrarre la morsettiera rimovibile dal modulo.

IMPORTANTE Non afferrare l’intero sportello con la mano. Pericolo di folgorazione.

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Installazione dei moduli I/O ControlLogix Capitolo 6

Rimozione del modulo dallo chassis

Per rimuovere un modulo dallo chassis, attenersi alla seguente procedura.

1. Premere le linguette di bloccaggio superiore e inferiore.

2. Estrarre il modulo dallo chassis.

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Capitolo 6 Installazione dei moduli I/O ControlLogix

Note:

122 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Capitolo 7

Configurazione dei moduli I/O digitali ControlLogix

Una volta installato il modulo, è necessario configurarlo. Il modulo non funziona fino a quando non è stato configurato. Nella maggior parte dei casi, si utilizza il software RSLogix 5000 per completare la configurazione. Il software utilizza configurazioni predefinite, quali RPI e tempi di filtro, per consentire al modulo I/O dell’utente di comunicare con il suo controllore proprietario. È possibile modificare la configurazione predefinita in base alle esigenze dalla finestra di dialogo Module Properties.

Argomento Pagina

Panoramica della procedura di configurazione 124

Creazione di un nuovo modulo 125

Modifica della configurazione 130

Proprietà di connessione 131

Visualizzazione e modifica dei tag del modulo 132

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Capitolo 7 Configurazione dei moduli I/O digitali ControlLogix

Panoramica della procedura di configurazione

Per configurare un modulo I/O digitale ControlLogix con il software RSLogix 5000, procedere come segue.

1. Creare un nuovo modulo.

2. Accettare o personalizzare la configurazione predefinita del modulo.

3. Modificare la configurazione quando sono necessari dei cambiamenti.

Figura 19 - Schema della procedura di configurazione completa

1. Scegliere un modulodall'elenco.

2. Scegliere unaversione principale.

nomenumero slotformato comunicazione/connessioneVersione secondariascelta della codifica

Serie di schermate specifiche per ciascuna applicazione

Fare clic su una scheda per personalizzare la configurazione.

Fare clic su OK per utilizzare la configurazione predefinita.

41058

Nuovo modulo

Schermata Naming

Schede Pulsante OK

Configurazione completata

Modificare la configurazione

Una serie di schede nel software RSLogix 5000 consente di modificare la configurazione di un modulo.

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Configurazione dei moduli I/O digitali ControlLogix Capitolo 7

Creazione di un nuovo modulo Prima di creare un nuovo modulo, accertarsi di completare le procedure indicate di seguito nel software RSLogix 5000:

• Creare un progetto di controllore.

• Se si intende aggiungere il modulo I/O a uno chassis remoto, aggiungere i moduli di comunicazione ControlNet o EtherNet/IP sia allo chassis remoto che a quello locale nella struttura ad albero I/O Configuration.

– Per ulteriori informazioni sui moduli ControlNet ControlLogix, consultare ControlNet Modules in Logix5000 Control Systems, pubblicazione CNET-UM001.

– Per ulteriori informazioni sui moduli EtherNet/IP ControlLogix, consultare la sezione relativa ai moduli EtherNet/IP in Configurazione della rete EtherNet/IP - Manuale dell'utente, pubblicazione ENET-UM001.

Per aggiungere un modulo I/O locale o remoto, procedere come segue.

1. Per aggiungere un modulo I/O a uno chassis locale, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla cartella I/O Configuration e scegliere New Module.

Oppure

Per aggiungere un modulo I/O a uno chassis remoto, fare clic con il pulsante destro del mouse sul modulo di comunicazione remoto e scegliere New Module.

2. Nella finestra di dialogo Select Module Type, selezionare il modulo digitale da creare, quindi fare clic su Create.

IMPORTANTE L’aggiunta di moduli I/O online è consentita nel software RSLogix 5000, versione 15.02.00 o successiva, oppure nell’ambiente Studio 5000, versione 21.00.00 o successiva. Quando si utilizza una versione precedente, è necessario essere offline per creare un nuovo modulo.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 125

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Capitolo 7 Configurazione dei moduli I/O digitali ControlLogix

3. Nella finestra di dialogo Select Major Revision, fare clic su OK per accettare la versione principale predefinita.

4. Nella finestra di dialogo New Module, compilare i campi e fare clic su OK.• Per informazioni sulla scelta di un metodo di codifica elettronica,

vedere pagina 40.• Per informazioni sulla scelta di un formato di comunicazione o di

un tipo di connessione, vedere pagina 130.

I campi nella finestra di dialogo New Module variano in base al numero di catalogo del modulo I/O in uso.

Fare clic su Change per aprire la finestra di dialogo Module Definition, quindi scegliere le proprietà aggiuntive, ad esempio il metodo di codifica elettronica e il formato connessione.

Per modificare la configurazione del modulo, accertarsi che la casella di controllo Open Module Properties sia selezionata.

126 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Configurazione dei moduli I/O digitali ControlLogix Capitolo 7

Formati di comunicazione o connessione

La configurazione iniziale di un modulo richiede la scelta di un formato di comunicazione o connessione. Il criterio utilizzato dipende dal profilo AOP del modulo in uso. Gli AOP precedenti usano formati di comunicazione, mentre quelli più recenti impiegano formati di connessione.

Un formato di comunicazione o connessione determina quanto indicato di seguito.

• Opzioni di configurazione disponibili• Tipo di dati trasferiti tra modulo e relativo controllore proprietario• Tipo di tag generati quando la configurazione è completa

Il formato di comunicazione o connessione definisce anche il collegamento tra il controllore che scrive la configurazione e il modulo. Il numero e il tipo di scelte variano a seconda del modulo in uso e se questo si trova in uno chassis locale o remoto.

IMPORTANTE I formati di comunicazione non possono essere cambiati, in modalità online o offline, dopo che un programma è stato scaricato nel controllore. I formati di connessione, tuttavia, possono essere cambiati in modalità offline dopo che un programma è stato scaricato nel controllore.

SUGGERIMENTO Se si seleziona un formato Listen Only, quando si visualizzano le proprietà di un modulo nel software RSLogix 5000, sono disponibili solo le schede General e Connection.I controllori che desiderano ascoltare un modulo ma non ne sono proprietari utilizzano un formato di solo ascolto.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 127

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Capitolo 7 Configurazione dei moduli I/O digitali ControlLogix

Nelle tabelle riportate di seguito sono descritti i formati di comunicazione e connessione disponibili per i moduli di ingresso.

Tabella 26 - Formati di comunicazione per moduli di ingresso

Formato di comunicazione Dati restituiti Modulo

Input Data Il modulo restituisce solo i dati generali di errore e di ingresso. 1756-IA16, 1756-IA16I, 1756-IA32, 1756-IB16I, 1756-IB16, 1756-IB32, 1756-IC16, 1756-IG16, 1756-IH16I, 1756-IM16I, 1756-IN16, 1756-IV16, 1756-IV32

CST Timestamped Input Data Il modulo restituisce i dati di ingresso con il valore dell’orologio di sistema dal relativo chassis locale del momento in cui i dati di ingresso cambiano.

Rack Optimization Il modulo 1756-CNB riceve tutte le parole di ingresso digitali dello chassis remoto e le invia al controllore come immagine di un unico rack. Questo tipo di connessione limita le informazioni sulla diagnostica e sullo stato disponibili.

Listen Only—Input Data Questi formati presentano la stessa definizione delle opzioni con simile denominazione riportati sopra tranne per il fatto che si tratta di connessioni di solo ascolto.Listen Only—CST Timestamped Input Data

Listen Only—Rack Optimization

Full Diagnostic Input Data Il modulo restituisce i dati di ingresso, il valore dell’orologio di sistema dal relativo chassis locale del momento in cui i dati di ingresso cambiano e i dati diagnostici.

1756-IA8D, 1756-IB16D

Listen Only—Full Diagnostic Input Data Questo formato presenta la stessa definizione di Full diagnostic input data tranne per il fatto che si tratta di una connessione di solo ascolto.

1756-IA8D, 1756-IB16D

Tabella 27 - Formati di connessione dei moduli di ingresso

Formato connessione Dati di ingresso Dati restituiti Modulo

Data Timestamp Data Il modulo restituisce dati di ingresso con registrazioni cronologiche COS nel tempo di sistema CIP Sync. Per configurare la registrazione cronologica per punto, vedere pagina 82.

1756-IB16IF

Dati Il modulo restituisce dati di ingresso senza registrazioni cronologiche COS. Questo formato è utile quando è richiesto il massimo throughput possibile.

Data with Event Timestamp Data Due connessioni di ingresso:• connessione per restituire dati di ingresso con registrazioni

cronologiche COS nel tempo di sistema CIP Sync.• connessione per avviare i task evento. Vedere pagina 89.

Listen Only Timestamp Data Questi formati hanno la stessa definizione di quelli riportati sopra tranne per il fatto che presentano connessioni di solo ascolto.

Dati

Listen Only with Event Timestamp Data

128 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Configurazione dei moduli I/O digitali ControlLogix Capitolo 7

Nella tabella riportata di seguito sono descritti i formati di comunicazione e connessione disponibili per i moduli di uscita.

Tabella 28 - Formati di comunicazione per moduli di uscita

Formato di comunicazione Dati restituiti Modulo

Output Data Il controllore proprietario invia al modulo solo i dati di uscita. 1756-OA8, 1756-OA16I, 1756-OB8, 1756-OB8I, 1756-OB16I, 1756-OB16IS(1), 1756-OB32, 1756-OC8, 1756-OG16, 1756-OH8I, 1756-ON8, 1756-OW16I, 1756-OX8I

Scheduled Output Data Il controllore proprietario invia al modulo i dati di uscita e la registrazione cronologica CST.

Rack Optimization Il controllore proprietario invia tutte le parole di uscita digitali allo chassis remoto come immagine di un unico rack.

Listen Only—Output Data Questi formati hanno la stessa definizione di quelli riportati sopra tranne per il fatto che presentano connessioni di solo ascolto.

Listen Only—Rack Optimization

CST Timestamped Fuse Data - Output Data Il controllore proprietario invia al modulo solo i dati di uscita. Il modulo restituisce lo stato di fusibile bruciato con il valore dell’orologio di sistema (dal suo chassis locale) del momento in cui il fusibile si è bruciato o è stato ripristinato.

1756-OA16, 1756-OA8E, 1756-OB16E, 1756-OB8EI, 1756-OV16E, 1756-OV32E

CST Timestamped Fuse Data—Scheduled Output Data Il controllore proprietario invia al modulo i dati di uscita e la registrazione cronologica CST Il modulo restituisce lo stato di fusibile bruciato con il valore dell’orologio di sistema (dal suo chassis locale) del momento in cui il fusibile si è bruciato o è stato ripristinato.

Listen Only - CST Timestamped Fuse Data—Output Data Questa scelta presenta la stessa definizione di CST timestamped fuse data - output data tranne per il fatto che si tratta di una connessione di solo ascolto.

Full Diagnostics—Output Data Il controllore proprietario invia al modulo solo i dati di uscita. Il modulo restituisce i dati diagnostici e la registrazione cronologica della diagnostica.

1756-OA8D, 1756-OB16D

Full Diagnostics—Scheduled Output Data Il controllore proprietario invia al modulo i dati di uscita e la registrazione cronologica CST Il modulo restituisce i dati diagnostici e la registrazione cronologica della diagnostica.

Listen Only—Full Diagnostics—Output Data Questo formato presenta la stessa definizione di Full diagnostics - output data tranne per il fatto che si tratta di una connessione di solo ascolto.

Scheduled Output Data per Point Il controllore proprietario invia al modulo i dati di uscita e la registrazione cronologica CST.

Solo 1756-OB16IS

(1) Il modulo 1756-OB16IS non supporta i formati di comunicazione Rack optimization, Listen only—rack optimization e Scheduled output data.

Tabella 29 - Formati di connessione dei moduli di uscita

Formato connessione Dati di uscita Dati restituiti Modulo

Data Dati Il controllore proprietario invia al modulo solo i dati di uscita. 1756-OB16IEF, 1756-OB16IEFS

Scheduled Per Module Il controllore proprietario invia al modulo i dati di uscita e la registrazione cronologica del CIP Sync.

1756-OB16IEF

Scheduled Per Point Il controllore proprietario invia i dati di uscita e la registrazione cronologica del CIP Sync ai punti configurati per la pianificazione.

1756-OB16IEFS

Solo ascolto Nessuna. Stabilisce una connessione Listen-only senza dati. 1756-OB16IEF, 1756-OB16IEFS

Peer Input with Data Data with Peer Stabilisce una connessione Listen-only con i moduli peer di ingresso. Consultare Peer Ownership Application Technique, pubblicazione 1756-AT016.

1756-OB16IEF

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 129

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Capitolo 7 Configurazione dei moduli I/O digitali ControlLogix

Modifica della configurazione

Una volta aggiunto un modulo alla configurazione I/O nel software RSLogix 5000, è possibile controllare e modificare la configurazione. È anche possibile scaricare i dati nel controllore mentre si è in linea. Questa procedura è denominata riconfigurazione dinamica.

Per modificare la configurazione di un modulo, attenersi alla seguente procedura.

1. Nell’organizer del controllore, fare clic con il pulsante destro del mouse su un modulo I/O e scegliere Properties.

2. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda corrispondente alla funzione da modificare, quindi scegliere OK.• Per configurare le proprietà della connessione tra il modulo e il

controllore, vedere pagina 131.• Per configurare le caratteristiche comuni a tutti i moduli, consultare

il Capitolo 3.• Per configurare le caratteristiche specifiche dei moduli diagnostici,

consultare il Capitolo 4.• Per configurare le caratteristiche specifiche dei moduli rapidi,

consultare il Capitolo 5.

130 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Configurazione dei moduli I/O digitali ControlLogix Capitolo 7

Proprietà di connessione Le proprietà di connessione definiscono il comportamento controllore-modulo. Quando si definiscono le proprietà di connessione, è possibile effettuare le operazioni elencate di seguito.

• Selezionare un intervallo di pacchetto richiesto (RPI) per impostare l'intervallo massimo di trasmissione dei dati al controllore proprietario.

• Scegliere di inibire il modulo.• Configurare il controllore in modo che una perdita di connessione con

questo modulo provochi un errore grave.• Visualizzare le informazioni sulla condizione della connessione tra il

modulo e il controllore.

Per configurare le proprietà di connessione, procedere come segue.

1. Nella finestra di dialogo Module Properties, fare clic sulla scheda Connection.

2. Compilare i campi come descritto nella tabella riportata qui sotto e fare clic su OK.

Campo Descrizione

Intervallo di pacchetto richiesto (RPI)

Immettere un valore RPI o usare l’impostazione predefinita.Per ulteriori informazioni, consultare la sezione RPI nel Capitolo 2.

Inhibit module Selezionare la casella per impedire la comunicazione tra il controllore proprietario ed il modulo. Questa opzione consente di eseguire interventi di manutenzione sul modulo senza che vengano segnalati errori al controllore.Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Disabilitazione del modulo nel Capitolo 3.

Major Fault On Controller If Connection Fails While in Run Mode

Selezionare la casella affinché venga segnalato un errore grave in caso di errore di connessione con il modulo in modalità Esecuzione.Per informazioni importanti su questa casella di controllo, consultare Logix5000 Controllers Information and Status Programming Manual, pubblicazione 1756-PM015.

Module Fault La casella Fault è vuota se si è offline. Se si verifica un errore, il tipo di errore di connessione viene visualizzato nella casella di testo quando il modulo è online.

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Capitolo 7 Configurazione dei moduli I/O digitali ControlLogix

Visualizzazione e modifica dei tag del modulo

Quando si crea un modulo, il sistema ControlLogix crea una serie di tag che possono essere visualizzati nel Tag Editor di RSLogix 5000. Ogni funzione configurabile del modulo ha un tag univoco che può essere utilizzato nella logica di programmazione del controllore.

Per accedere ai tag del modulo, procedere come segue.

1. Nel Controller Organizer, espandere la cartella Controller, fare clic con il pulsante destro del mouse su Controller Tags e scegliere Monitor Tags.

Viene visualizzata la finestra di dialogo Controller Tags con i dati.

2. Espandere il numero di slot del modulo per cui si desidera visualizzare le informazioni.

Per informazioni dettagliate sulla visualizzazione e la modifica dei tag di configurazione di un modulo, consultare l'Appendice B.

132 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Capitolo 8

Schemi di cablaggio

In questo capitolo sono riportati schemi di cablaggio per tutti i moduli digitali ControlLogix. Nella tabella sono descritti i vari tipi di moduli I/O digitali.

N. di Cat. Pagina N. di Cat. Pagina

1756-IA8D 135 1756-OA16I 148

1756-IA16 135 1756-OB8 149

1756-IA16I 136 1756-OB8EI 150

1756-IA32 136 1756-OB8I 151

1756-IB16 137 1756-OB16D 152

1756-IB16D 138 1756-OB16E 152

1756-IB16I 139 1756-OB16I 155

1756-IB16IF 140 1756-OB16IEF 156

1756-IB32 141 1756-OB16IEFS 157

1756-IC16 141 1756-OB16IS 158

1756-IG16 142 1756-OB32 158

1756-IH16I 143 1756-OC8 159

1756-IM16I 143 1756-OG16 160

1756-IN16 144 1756-OH81 161

1756-IV16 144 1756-ON8 162

1756-IV32 145 1756-OV16E 163

1756-OA8 145 1756-OV32E 164

1756-OA8D 146 1756-OW16I 164

1756-OA8E 146 1756-OX8I 165

1756-OA16 147

Tipo modulo I/O digitale Descrizione

Diagnostico Questi moduli sono dotati di funzioni diagnostiche a livello di punto. Presentano una lettera D alla fine del numero di catalogo.

Fusibili elettronici Questi moduli sono dotati di fusibili elettronici interni che impediscono un passaggio di corrente eccessivo all’interno del modulo. Presentano una lettera E alla fine del numero di catalogo.

Isolamento individuale Questi moduli presentano ingressi o uscite isolati individualmente. Presentano una lettera I alla fine del numero di catalogo.

Rapido Questi moduli forniscono tempi di riposta rapidi. Presentano una lettera F alla fine del numero di catalogo.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 133

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

I moduli I/O digitali 1756 supportano queste caratteristiche.Tabella 30 - Caratteristiche del modulo I/O 1756

Tipo di modulo Funzioni

Moduli di ingresso CA digitali 1756 • Cambiamento di stato: configurabile tramite software• Registrazione cronologica degli ingressi: ±200 μs• Codifica del modulo: elettronica, configurabile tramite software• Codifica della morsettiera rimovibile: meccanica, definita dall'utente

Moduli di uscita CA digitali 1756 • Uscite pianificate: sincronizzazione entro e non oltre 16,7 secondi; fare riferimento al tempo di sistema coordinato• Stati di errore per punto: mantenimento dell'ultimo stato, On oppure Off (Off è il valore predefinito)• Stati in modalità Programmazione per punto: mantenimento dell'ultimo stato, On oppure Off (Off è il

valore predefinito)• Fusibili:

– 1756-OA8D, 1756-OA8E: protetti da fusibili elettronici per punto– 1756-OA16: protetto da fusibili meccanici/gruppo, 3,15 A a 250 V CA ritardato, potere di interruzione 1.500 A,

Littelfuse cod. art. H2153.15– Tutti gli altri moduli non protetti. Per proteggere le uscite, si consiglia di utilizzare un modulo IFM protetto

da fusibili (consultare la pubblicazione 1492-TD008)• Codifica del modulo: elettronica, configurabile tramite software• Codifica della morsettiera rimovibile: meccanica, definita dall'utente

Moduli di ingresso digitali CC 1756 • Protezione dall'inversione di polarità: tutti i moduli eccetto il modulo 1756-IG16• Cambiamento di stato: configurabile tramite software• Registrazione cronologica degli ingressi:

– ±100 μs per moduli a sequenza di eventi(1)

– ±200 μs per tutti gli altri moduli• Codifica del modulo: elettronica, configurabile tramite software• Codifica della morsettiera rimovibile: meccanica, definita dall'utente

Moduli di uscita digitali CC 1756 • Uscite pianificate: sincronizzazione entro e non oltre 16,7 secondi; fare riferimento al tempo di sistema coordinato• Stati di errore per punto: mantenimento dell'ultimo stato, On oppure Off (Off è il valore predefinito)• Stati in modalità Programmazione per punto: mantenimento dell'ultimo stato, On oppure Off (Off è il

valore predefinito)• Fusibili:

– 1756-OB8EI, 1756-OB16D, 1756-OB16E, 1756-OB16IEF, 1756-OB16IEFS, 1756-OV16E, 1756-OV32E: protetti da fusibili elettronici per punto

– Tutti gli altri moduli non protetti. Per proteggere le uscite, si raccomanda un modulo IFM protetto da fusibili. Consultare la pubblicazione 1492-TD008.

• Codifica del modulo: elettronica, configurabile tramite software• Codifica della morsettiera rimovibile: meccanica, definita dall'utente

Moduli contatti digitali 1756 • Uscite pianificate: sincronizzazione entro e non oltre 16,7 secondi; fare riferimento al tempo di sistema coordinato• Stati di errore configurabili per punto: mantenimento dell'ultimo stato, On oppure Off (Off è il valore predefinito)• Stati configurabili in modalità Programmazione per punto: mantenimento dell'ultimo stato, On oppure Off (Off

è il valore predefinito)• Fusibili: non protetti. Per proteggere le uscite, si raccomanda un modulo IFM con fusibili (consultare la

pubblicazione 1492-TD008)• Codifica del modulo: elettronica, configurabile tramite software• Codifica della morsettiera rimovibile: meccanica, definita dall'utente

(1) Per informazioni dettagliate, consultare ControlLogix Sequence of Events Module Installation Instructions, pubblicazione1756-IN592 e ControlLogix Sequence of Events Module User Manual, pubblicazione 1756-UM528.

IMPORTANTE Per le specifiche dei moduli I/O più recenti, consultare 1756 ControlLogix I/O Modules Technical Specifications, pubblicazione 1756-TD002.

134 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-IA8D

Modulo di ingresso diagnostico ControlLogix CA (79-132 V)

1756-IA16

Modulo di ingresso ControlLogix CA (74-132 V)

+ 5 V

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

47 kΩ, 1/2 W, 5% Resistor

47 kΩ, 1/2 W5% Resistor

Not Used

L2-0

L2-0

L2-0

L2-0

L2-1

L2-1

L2-1

L2-1

L2-1

L1-0 Loss of Field Power

IN-0

IN-1

IN-2

IN-3

IN-4

IN-5

IN-6

IN-7

L1-1 Loss of Field Power

Daisy Chain to Other RTBs

Group 0

Group 0

Group 1Group 1

L2

L1

1756-IA8D

Interfaccia backplane ControlLogix

Interfaccia backplane ControlLogix

Display

Schema semplificato

Ingresso

DisplayCavo interrotto

GND

GND

+ 5 V

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

L2 L1

Daisy Chain to OtherRTBs

1756-IA16

Group 0

Group 0

Group 1Group 1

IN-1

IN-3

IN-5

IN-7

L2-0

IN-9

IN-11

IN-13

IN-15

L2-1

IN-0

IN-2

IN-4

IN-6

L2-0

IN-8

IN-10

IN-12

IN-14

L2-1

Schema semplificato

Interfaccia backplane ControlLogix

Display

+ 5 V

L2-0

IN-O

GND

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 135

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

1756-IA16I

Modulo di ingresso isolato ControlLogix CA (79-132 V)

1756-IA32

Modulo di ingresso ControlLogix CA (74-132 V)

Nonisolated Wiring

IsolatedWiring

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

Daisy Chain to Other RTBs

L2-0

1756-IA16I

L2-0L2-1

L2-2

L2-3

L2-8

L2-4

L2-5

L2-6

L2-7

Not used

L2-9

L2-10

L2-11

L2-12

L2-13L2-14

L2-15

L2-15

IN-0IN-1

IN-2

IN-3

IN-8

IN-4

IN-5

IN-6

IN-7

Not Used

IN-9

IN-10

IN-11

IN-12

IN-13IN-14

IN-15

Not Used

L2-2

L2-4

L2

L1

L1-0

L1-2

L1-4

Jumper Bar (Cut to Length)

Interfaccia backplane ControlLogix

Display

Schema semplificato

+ 5 V

L2-0

IN-O

GND

È possibile acquistare pettini dicollegamento aggiuntivi utilizzando il

numero di catalogo 1756-JMPR.

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

IN-0IN-2IN-4IN-6IN-8IN-10IN-12IN-14

IN-16IN-18IN-20IN-22IN-24IN-26IN-28IN-30L2-1

L2-0

IN-1IN-3IN-5IN-7IN-9

IN-11IN-13IN-15L2-0

IN-17IN-19IN-21IN-23IN-25IN-27IN-29IN-31L2-1

L1

L2

Daisy Chain to Other RTBs

1 puorG1 puorG

0 puorG0 puorG

1756-IA32Schema semplificato

Interfaccia backplane ControlLogix

Display

+ 5 V

L2-0

IN-O

GND

136 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-IB16

Modulo di ingresso ControlLogix CC (10-31,2 V)

1756-IB16

IN-9

IN-11

IN-13

IN-15

GND-1

IN-1

IN-3

IN-5

IN-7

GND-0

IN-8

IN-10

IN-12

IN14

GND-1

IN-0

IN-2

IN-4

IN-6

GND-0

?

??

??

??

?

?

??

??

??

??

Daisy Chain to Other RTBs

Group 0

Group 0

Group 1Group 1

DC COM

- +

Interfaccia backplane ControlLogix

Schema semplificato

Display

GND

GND-0

IN-0+ 5 V

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 137

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

1756-IB16D

Modulo di ingresso diagnostico ControlLogix CC (10-30 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

+–

Leakage Resistor

Leakage Resistor

Daisy Chain to Other RTBs

Group 0

Group 1

1756-IB16D

Group 2

Group 3

Group 0

Group 1

Group 2

Group 3

IN-0IN-1IN-2

IN-3

IN-8

IN-4IN-5

IN-6

IN-7

Not Used

IN-9IN-10

IN-11IN-12

IN-13

IN-14IN-15Not Used

GND-0GND-0GND-0

GND-0

GND-2

GND-1GND-1

GND-1

GND-1

Not Used

GND-2GND-2

GND-2GND-3

GND-3

GND-3GND-3GND-3

DC COM

Interfaccia backplane ControlLogix

Schema semplificato

Display

GND

Cavo interrotto

GND-0

IN-0Ingresso + 5 V

Resistenza di dispersione raccomandata 1/4 W, 5% Tensione d’alimentazione

3,9K 10 V CC

5,6K 12 V CC

15K 24 V CC

20K 30 V CC

138 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-IB16I

Modulo di ingresso isolato ControlLogix CC (10-30 V)

1

3

5

7

01 9

21 11

41 31

61 51

81 71

02 91

22 12

42 32

62 52

82 72

03 92

23 13

43 33

63 53

(+)(+)

+–

+–

NonisolatedWiring

IsolatedWiring

Daisy Chain to Other RTBs

1756-IB16I

GND-0GND-1

GND-2

GND-3

GND-8

GND-4

GND-5

GND-6

GND-7

Not Used

GND-9

GND-10

GND-11

GND-12

GND-13GND-14

GND-15

GND-15

IN-0

IN-1

IN-2

IN-3

IN-8

IN-4

IN-5

IN-6

IN-7

Not Used

IN-9

IN-10

IN-11

IN-12

IN-13

IN-14

IN-15

Not Used

DC-5 (-)

DC (-)

Jumper Bar (Cut to Length)

DC-6 (-)DC-5 (+)DC-6 (+)

DC (+)

DC-0 (+)

DC-1 (+)

DC-0 (-)

DC-1 (-)

Source Input Wiring

Sink Input Wiring

2

4

6

8

È possibile acquistare pettini dicollegamento aggiuntivi utilizzando il

numero di catalogo 1756-JMPR.

Interfaccia backplane ControlLogix

Display

GND-0

IN-0+ 5 V

GND

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 139

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

1756-IB16IF

Modulo di ingresso rapido, isolato, sinking o sourcing, ControlLogix CC (10-30 V)

1

3

5

7

01 9

21 11

41 31

61 51

81 71

02 91

22 12

42 32

62 52

82 72

03 92

23 13

43 33

63 53

(+)(+)

GND-0GND-1

GND-2

GND-3

GND-4

GND-5

GND-6

GND-7

Not Used

IN-0

IN-1

IN-2

IN-3

IN-4

IN-5

IN-6

IN-7

Not UsedNot Used

DC-5 (-)

DC (-)

DC-6 (-)DC-5 (+)DC-6 (+)

DC (+)

DC-1 (+)

DC-2 (+)

DC-1 (-)

DC-2 (-)

2

4

6

8

GND-8

GND-9

GND-10

GND-11

GND-12

GND-13GND-14

GND-15

GND-15

IN-8

IN-9

IN-10

IN-11

IN-12

IN-13

IN-14

IN-15

Schema semplificato

Interfaccia backplane ControlLogix

Display

GND-x

IN-x

1756-IB16IF

Limitatore di corrente

Collegamento a margherita alle altre morsettiere rimovibili

Cablaggio ingresso sorgente modulo

Pettine di collegamento, tagliare su misura

Cablaggio non isolato

Cablaggio isolato

Cablaggio ingresso sink modulo

È possibile acquistare pettini di collegamento aggiuntiviutilizzando il numero di catalogo 1756-JMPR.

Isolatore ottico

140 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-IB32

Modulo di ingresso ControlLogix CC (10-31,2 V)

1756-IC16

Modulo di ingresso ControlLogix CC (30-60 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

+–

Daisy Chain to Other RTBs

DC COM

0 puorG0 puorG

1 puorG1 puorG

1756-IB32

IN-1IN-3IN-5IN-7

GND-0

IN-9IN-11IN-13IN-15

GND-1

IN-17IN-19

IN-21IN-23IN-25IN-27IN-29IN-31

IN-0IN-2IN-4IN-6

GND-0

IN-8IN-10IN-12IN-14

GND-1

IN-16IN-18IN-20IN-22IN-24IN-26IN-28IN-30

Interfaccia backplane ControlLogix

Schema semplificato

Display

GND-0

GND

IN-0+ 5 V

Limitatore di corrente

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

+–Daisy Chain to Other RTBs

1756-IC16

Group 0Group 0

Group 1Group 1

IN-1

IN-3

IN-5

IN-7

GND-0

IN-9

IN-11

IN-13

IN-15

GND-1

IN-0

IN-2

IN-4

IN-6

GND-0

IN-8

IN-10

IN-11

IN-14

GND-1

DC COM

Schema semplificato

GND-0

IN-0

Interfaccia backplane ControlLogix

Display

GND

+ 5 V

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 141

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

1756-IG16

Modulo di ingresso TTL ControlLogix

1

3

5

7

9

19

17

15

13

11

2

4

6

8

10

20

18

16

14

12

IN-1

IN-3

IN-5

IN-7

DC-0(+)

IN-0

IN-2

IN-4

IN-6

DC COM 0

IN-9

IN-11

IN-13

IN-15

DC-1(+)

IN-8

IN-10

IN-12

IN-14

DC COM 1

5V DC

+ DC

– DC

1756-IG16

1

3

5

7

9

19

17

15

13

11

2

4

6

8

10

20

18

16

14

12

IN-1

IN-3

IN-5

IN-7

DC-0(+)

IN-0

IN-2

IN-4

IN-6

DC COM 0

IN-9

IN-11

IN-13

IN-15

DC-1(+)

IN-8

IN-10

IN-12

IN-14

DC COM 1

Capacitor0.01 μF Typical (See notes below.)

5V DC Power

DC Power Wire

I/O Wire

+

I/O Wire

TTL Input Device

+

1756-IG16

+5 DC

IN

1.5 K

1 K 74HCT14

1.5 K

1 K

560

74HCT14560

DC COM

IN

Cablaggio standard Cablaggio conforme CE

Schema semplificato

142 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-IH16I

Modulo di ingresso isolato ControlLogix CC (90-146 V)

1756-IM16I

Modulo di ingresso ControlLogix CA (159-265 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

Nonisolated Wiring

IsolatedWiring

Daisy Chain to Other RTBs

1756-IH16I

DC (-)

Jumper Bar (Cut to Length)

)+( 7-CD)-( 7-CD

DC (+)

DC-0 (+)

DC-3 (+)

DC-0 (-)

DC-3 (-)

IN-0

IN-1IN-2

IN-3

IN-8

IN-4IN-5IN-6

IN-7

Not Ysed

IN-9IN-10IN-11

IN-12IN-13IN-14IN-15

Not Used

GND-0

GND-1GND-2

GND-3

GND-8

GND-4GND-5GND-6

GND-7

Not Used

GND-9GND-10GND-11GND-12GND-13GND-14GND-15

GND-15

Interfaccia backplane ControlLogix

Schema semplificato

Display

GND-0

IN-0

GND

+ 5 V

È possibile acquistare pettini di collegamento aggiuntiviutilizzando il numero di catalogo 1756-JMPR.

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

Nonisolated Wiring

Isolated Wiring

Daisy Chain to Other RTBs

L2-0

1756-IM16I

L2-0L2-1

L2-2

L2-3

L2-8

L2-4

L2-5

L2-6

L2-7

Not Used

L2-9

L2-10

L2-11

L2-12

L2-13L2-14

L2-15

L2-15

IN-0IN-1

IN-2

IN-3

IN-8

IN-4

IN-5

IN-6

IN-7

Not Used

IN-9

IN-10

IN-11

IN-12

IN-13IN-14

IN-15

Not Used

L2-2

L2-4

L2

L1

L1-0

L1-2

L1-4

Jumper Bar (Cut to Length)

Interfaccia backplane ControlLogix

Schema semplificato

Display

+ 5 V

L2-0

IN-O

GND

È possibile acquistare pettini di collegamento aggiuntiviutilizzando il numero di catalogo 1756-JMPR.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 143

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

1756-IN16

Modulo di ingresso ControlLogix CA (10-30 V)

1756-IV16

Modulo di ingresso sourcing ControlLogix CC (10-30 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

Daisy Chain to Other RTBs

1756-IN16

Group 0Group 0

Group 1Group 1

IN-1

IN-3

IN-5

IN-7

L2-0

IN-9

IN-11

IN-13

IN-15

L2-1

IN-0

IN-2

IN-4

IN-6

L2-0

IN-8

IN-10

IN-12

IN-14

L2-1

L2

L1

Interfaccia backplane ControlLogix

Schema semplificato

Display

+ 5 V

L2-0

IN-O

GND

1756-IV16

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

–+

Daisy Chain to Other RTBs

Group 0Group 0

Group 1Group 1

DC COM

IN-0

IN-2

IN-4

IN-6

DC-0 +

IN-8

IN-10

IN-12

IN-14

DC-1 +

IN-1

IN-3

IN-5

IN-7

DC-0 +

IN-9

IN-11

IN-13

IN-15

DC-1 +

Interfaccia backplane ControlLogix

Schema semplificato

Display

GND

IN-0

DC-0+ 5 V

144 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-IV32

Modulo di ingresso sourcing ControlLogix CC (10-30 V)

1756-OA8

Modulo di uscita ControlLogix CA (74-265 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

+ –

Daisy Chain to Other RTBs

DC COM

0 puorG0 puorG

1 puorG1 puorG

1756-IV32

IN-1

IN-3

IN-5

IN-7

DC-0 (+)

IN-9

IN-11

IN-13

IN-15

DC-1 (+)

IN-17IN-19

IN-21

IN-23

IN-25

IN-27

IN-29

IN-31

IN-0

IN-2

IN-4

IN-6

DC-0 (+)

IN-8

IN-10

IN-12

IN-14

DC-1 (+)

IN-16

IN-18

IN-20

IN-22

IN-24

IN-26

IN-28

IN-30

Jumper Wire

Interfaccia backplane ControlLogix

Schema semplificato

Display

IN-0GND

DC-0+ 5 V

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

Daisy Chain to Other RTBs

Group 0Group 0

Group 1Group 1

L2

1756-OA8

L1-0

L1-0

L1-0

L1-0

L1-1

L1-1

L1-1

L1-1

L1-0

L1-1

OUT-0

OUT-1

OUT-2

OUT-3

OUT-4

OUT-5

OUT-6

OUT-7

Not used

Not Used

L1

Interfaccia backplane ControlLogix

Grafico corrente di picco

Corre

nte

Display

Schema semplificato

OUT-0

Tempo

Picco

+ 5 V L1-0

20 A

2 A

0 43 ms

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 145

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

1756-OA8D

Modulo di uscita diagnostica ControlLogix CA (74-132 V)

1756-OA8E

Modulo di uscita con fusibili elettronici ControlLogix CA (74-132 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

Daisy Chain to Other RTBs

Daisy Chain to Other RTBs

Group 0Group 0

Group 1Group 1

L2

1756-OA8D

Not Used

L1-0

L1-0

L1-0

L1-1

L1-1

L1-1

L1-1

L1-0

L1-1

L2-0

OUT-0

OUT-1

OUT-2

OUT-4

OUT-5

OUT-6

OUT-7

OUT-3

L2-1

L1

Interfaccia backplane ControlLogix

Blocco di controllo diagnostico con isolamento ottico e trasformatore di isolamento

Grafico corrente di picco

Continua a 30 °C (86 °F)Corre

nte

Display

Schema semplificato

OUT

L1

Continua a 60 °C (140 °F)

Tempo

Picco a 30 °C (86 °F)

Picco a 60°C (140°F)

Perdita di alimentazione di campo

CortocircuitoVerifica/ Assenza carico

V CA

GATE

L2

500 mA

0 43 ms

1 A

5 A

8 A

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

Daisy Chain to Other RTBs

Group 0Group 0

Group 1Group 1

L2

1756-OA8E

Not Used

L1-0

L1-0

L1-0

L1-1

L1-1

L1-1

L1-1

L1-0

L1-1

L2-0

OUT-0

OUT-1

OUT-2

OUT-4

OUT-5

OUT-6

OUT-7

OUT-3

L2-1

Daisy Chain to Other RTBs

L1

Interfaccia backplane ControlLogix

Isolamento ottico e trasformatore di isolamento

Grafico corrente di picco

Display

Schema semplificato

OUT

L1

Tempo

Picco

Perdita di alimentazione di campo

Cortocir-cuito

V CA

GATE

0 43 ms

Corre

nte

20 A

2 A

L2

146 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-OA16

Modulo di uscita ControlLogix CA (74-265 V)

L1

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

L1 L2

Daisy Chain to Other RTBs

1756-OA16

Group 0

Group 0

Group 1 Group 1

OUT-1

OUT-3

OUT-5

OUT-7

OUT-9

OUT-11

OUT-13

OUT-15

L1-0

L1-1

OUT-0

OUT-2

OUT-4

OUT-6

OUT-8

OUT-10

OUT-12

OUT-14

L2-0

L2-1

Interfaccia backplane ControlLogix

Interfaccia backplane ControlLogix

(Con fusibili per gruppo)

Schema semplificato

Per gruppo

Grafico corrente di picco

Per gruppo

Picco

Display

L1-0

OUT-0

Corre

nte

Tempo

500 mA0 43 ms

2 A5 A

20 A

+ 5 V

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 147

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

1756-OA16I

Modulo di uscita isolato CA ControlLogix (74-265 V)

1 2

3 4

5 6

7 8

01 9

21 11

41 31

61 51

81 71

02 91

22 12

42 32

62 52

82 72

03 92

23 13

43 33

63 53

Nonisolated Wiring

Isolated Wiring

Daisy Chain to Other RTBs

L1-0

1756-OA16I

L1-0

L1-1

L1-2

L1-3

L1-8

L1-4

L1-5

L1-6

L1-7

Not Used

L1-9

L1-10

L1-11

L1-12

L1-13L1-14

L1-15

L1-15

OUT-0

OUT-1

OUT-2

OUT-3

OUT-8

OUT-4

OUT-5

OUT-6

OUT-7

Not Used

OUT-9

OUT-10

OUT-11

OUT-12

OUT-13OUT-14

OUT-15

Not Used

L1-2

L1-4

L1

L2

L2-0

L2-2

L2-4

Jumper Bar (Cut to Length)

Interfaccia backplane ControlLogix

Grafico corrente di picco

Continua a 30 °C (86 °F)

Display

Schema semplificato

OUT-0

L1-0

Continua a 60 °C (140 °F)

Corre

nte

Tempo

1 A

0 43 ms

2 A

20 A

+ 5 V

È possibile acquistare pettini di collegamento aggiuntivi utilizzando il numero di catalogo 1756-JMPR.

148 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-OB8

Modulo di uscita ControlLogix CC (10-30 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

+ –

Group 0Group 0

Group 1Group 1

Daisy Chain to Other RTBs

Daisy Chain to Other RTBs

DC COM

1756-OB8

DC-0 (+)

DC-0 (+)

DC-0 (+)

DC-0 (+)

DC-1 (+)

DC-1 (+)

DC-1 (+)

DC-1 (+)

RTN OUT-0

RTN OUT-1

OUT-0

OUT-1

OUT-2

OUT-3

OUT-4

OUT-5

OUT-6

OUT-7

RTN OUT-0

RTN OUT-1

RTNOUT-0

OUT-0

DC-0(+)

Interfaccia backplane ControlLogix

Display

Continua a 60 °C (140 °F)

Grafico corrente di picco

Schema semplificato

Picco

+ 5 V

Corre

nte

Tempo0 10 ms

2 A

4 A

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 149

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

1756-OB8EI

Modulo di uscita isolato, con fusibili elettronici ControlLogix CC (10-30 V)

1 2

3 4

5 6

7 8

01 9

21 11

41 31

61 51

81 71

02 91

22 12

42 32

62 52

82 72

03 92

23 13

43 33

63 53

+

+

-

-

+ –

DC-0 (+)

RTN OUT-0

DC-1 (+)

RTN OUT-1

DC-4 (+)

DC-2 (+)

RTN OUT-2

DC-3 (+)

RTN OUT-3

Not Used

RTN OUT-4DC-5 (+)

RTN OUT-5

DC-6 (+)

RTN OUT-6

DC-7 (+)

RTN OUT-7

Not Used

OUT-0

OUT-0

OUT-1

OUT-1

OUT-4

OUT-2

OUT-2

OUT-3

OUT-3

Not Used

OUT-4OUT-5

OUT-5

OUT-6

OUT-6

OUT-7

OUT-7

Not Used

DC COM

Isolated Wiring

1756-OB8EI

Daisy Chain toOther RTBs

Nonisolated Wiring

Daisy Chain toOther RTBs

Continua a 60 °C (140 °F)

Interfaccia backplane ControlLogixDisplay Dispositivo

di uscita

OUT-0

RTNOUT-0

DC-0(+)

OUT-0

Grafico corrente di picco

Schema semplificato

Picco

+ 5 V

Corre

nte

Tempo0 10 ms

2 A

4 A

150 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-OB8I

Modulo di uscita isolato ControlLogix CC (10-30 V)

DC-0 (+) RTN OUT-0 DC-1 (+) RTN OUT-1 DC-2 (+) RTN OUT-2 DC-3 (+) RTN OUT-3 DC-4 (+) RTN OUT-4 DC-5 (+) RTN OUT-5 DC-6 (+) RTN OUT-6 DC-7 (+) RTN OUT-7 Not Used Not Used

OUT-0 OUT-0 OUT-1 OUT-1 OUT-2 OUT-2 OUT-3 OUT-3 OUT-4 OUT-4 OUT-5 OUT-5 OUT-6 OUT-6 OUT-7 OUT-7 Not Used Not Used

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

22

24

26

28

30

32

34

36

1

3

5

7

9

11

13

15

17

19

21

23

25

27

29

31

33

35Daisy Chain to Other RTBs

Daisy Chain to Other RTBs

1756-OBI

Isolated Wiring

Nonisolated Wiring

Continua a 60 °C (140 °F)

Interfaccia backplane ControlLogixDisplay Dispositivo

di uscita

OUT-0

RTNOUT-0

DC-0(+)

OUT-0

Grafico corrente di picco

Schema semplificato

Picco

+ 5 V

Corre

nte

Tempo0 10 ms

2 A

4 A

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 151

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

1756-OB16D

Modulo di uscita diagnostico ControlLogix CC (19,2-30 V)

1756-OB16E

Modulo di uscita con fusibili elettronici ControlLogix CC (10-31,2 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

+ –

Daisy Chain to Other RTBs

DC COM

0 puorG0 puorG

1 puorG1 puorG

1756-OB16D

+DC-0

+DC-0

+DC-0

+DC-0

+DC-1

+DC-0

+DC-0

+DC-0

GND-0

Not Used

+DC-1+DC-1

+DC-1

+DC-1

+DC-1

+DC-1

GND-1

GND-1

OUT-0

OUT-1

OUT-2

OUT-3

OUT-8

OUT-4

OUT-5

OUT-6

OUT-7

Not Used

OUT-9

OUT-10

OUT-11

OUT-12

OUT-13

OUT-14

OUT-15

Not Used

Daisy Chain to Other RTBs

Interfaccia backplane ControlLogix Display

+ 5 VOptoisolamento rilevamento cortocircuito

+ 5 V

+ DC

OUT

RTNVerifica delle uscite/Assenza di carico

Grafico corrente di picco

Continua a 30 °C (86 °F)

Schema semplificato

Continua a 60 °C (140 °F)

Picco

+ 5 V

Corre

nte

Tempo0 10 ms

2 A

4 A

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

+ –

Daisy Chain to Other RTBs

Group 0Group 0

Group 1Group 1

DC COM

OUT-1

OUT-3

OUT-5

OUT-7

OUT-9

OUT-11

OUT-13

OUT-15

DC-0(+)

DC-1(+)

OUT-0

OUT-2

OUT-4

OUT-6

OUT-8

OUT-10

OUT-12

OUT-14

RTN OUT-0

RTN OUT-1

1756-OB16E

Interfaccia backplane ControlLogix

Circuiti fusibili elettronici

Display Optoisolamento

RTNOUT-0

OUT-0

DC-0(+)

Schema semplificato

152 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

Grafici di corrente di picco tipici

Nota: con correnti maggiori di 4 ampere, il tempo di intervento può raggiungere 20 uS.

Figura 20 - Corrente e tempo di intervento quando si utilizza un alimentatore a 10 V CC

Figura 21 - Corrente e tempo di intervento quando si utilizza un alimentatore a 12 V CC

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 153

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

Figura 22 - Corrente e tempo di intervento quando si utilizza un alimentatore a 16 V CC

Figura 23 - Corrente e tempo di intervento quando si utilizza un alimentatore a 24 V CC

Figura 24 - Corrente e tempo di intervento quando si utilizza un alimentatore a 31,2 V CC

154 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-OB16I

Modulo di uscita isolato ControlLogix CC (10-30 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

+ –

Nonisolated Wiring

Isolated Wiring

Daisy Chain to Other RTBs

1756-OB16I

DC-0 (+)DC-1 (+)

DC-2 (+)

DC-3 (+)

DC-8 (+)

DC-4 (+)

DC-5 (+)

DC-6 (+)

DC-7 (+)

Not Used

DC-9 (+)

DC-10 (+)

DC-11 (+)

DC-12 (+)

DC-13 (+)DC-14 (+)

DC-15 (+)

DC-15 (+)

OUT-0OUT-1

OUT-2

OUT-3

OUT-8

OUT-4

OUT-5

OUT-6

OUT-7

Not Used

OUT-9

OUT-10

OUT-11

OUT-12

OUT-13OUT-14

OUT-15

Not Used

DC-0 (+)

DC(+)

Jumper Bar (Cut to Length)

DC-2 (+)

DC-6 (+)

Sinking Output Wiring

Nonisolated Sourcing

Output Wiring

Isolated Sourcing Output Wiring

DC-0 (-)

DC-2 (-)

DC-6 (-)

DC(-)

Interfaccia backplane ControlLogix

Continua a 60 °C (140 °F)

Display

Grafico corrente di picco

Schema semplificato

Picco

Continua a 30 °C (86 °F)

OUT-0

DC-0(+)

Corre

nte

Tempo0 10 ms

2 A

4 A

+ 5 V

È possibile acquistare pettini di collegamento aggiuntivi utilizzando il numero di catalogo 1756-JMPR.

1 A

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 155

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

1756-OB16IEF

Modulo di uscita rapido, isolato, sinking o sourcing, protetto elettronicamente ControlLogix CC (10-30 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

+ –

Nonisolated Wiring

Isolated Wiring

Daisy Chain to Other RTBs

DC-0 (+)DC-1 (+)

DC-2 (+)

DC-3 (+)

DC-8 (+)

DC-4 (+)

DC-5 (+)

DC-6 (+)

DC-7 (+)

Not Used

DC-9 (+)

DC-10 (+)

DC-11 (+)

DC-12 (+)

DC-13 (+)DC-14 (+)

DC-15 (+)

DC-15 (+)

OUT-0OUT-1

OUT-2

OUT-3

OUT-8

OUT-4

OUT-5

OUT-6

OUT-7

Not Used

OUT-9

OUT-10

OUT-11

OUT-12

OUT-13OUT-14

OUT-15

Not Used

DC-0 (+)

DC(+)

Jumper Bar (Cut to Length)

DC-2 (+)

DC-6 (+)

Sinking Output Wiring

Nonisolated Sourcing

Output Wiring

Isolated Sourcing Output Wiring

DC-0 (-)

DC-2 (-)

DC-6 (-)

DC(-)

Interfaccia backplane ControlLogix

Continua 1 A a 60°C (140°F)

Display

Grafico corrente di picco

Schema semplificato

Picco

Continua 2 A a 45 °C (113°F)

OUT-0

DC-0(+)

Corre

nte

Tempo0 10 ms

2 A

4 A

È possibile acquistare pettini di collegamento aggiuntivi utilizzando il numero di catalogo 1756-JMPR.

Isolatore

Errore

1756-OB16IEF

1 A

156 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-OB16IEFS

Modulo di uscita rapido, isolato, sinking o sourcing, protetto elettronicamente, pianificato ControlLogix CC (10-30 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

+ –

Nonisolated Wiring

Isolated Wiring

Daisy Chain to Other RTBs

DC-0 (+)DC-1 (+)

DC-2 (+)

DC-3 (+)

DC-8 (+)

DC-4 (+)

DC-5 (+)

DC-6 (+)

DC-7 (+)

Not Used

DC-9 (+)

DC-10 (+)

DC-11 (+)

DC-12 (+)

DC-13 (+)DC-14 (+)

DC-15 (+)

DC-15 (+)

OUT-0OUT-1

OUT-2

OUT-3

OUT-8

OUT-4

OUT-5

OUT-6

OUT-7

Not Used

OUT-9

OUT-10

OUT-11

OUT-12

OUT-13OUT-14

OUT-15

Not Used

DC-0 (+)

DC(+)

Jumper Bar (Cut to Length)

DC-2 (+)

DC-6 (+)

Sinking Output Wiring

Nonisolated Sourcing

Output Wiring

Isolated Sourcing Output Wiring

DC-0 (-)

DC-2 (-)

DC-6 (-)

DC(-)

Interfaccia backplane ControlLogix

Continua 1 A a 60°C (140°F)

Display

Grafico corrente di picco

Schema semplificato

Picco

Continua 2 A a 45 °C (113 °F)

OUT-0

DC-0(+)

Corre

nte

Tempo0 10 ms

2 A

4 A

È possibile acquistare pettini di collegamento aggiuntivi utilizzando il numero di catalogo 1756-JMPR.

Isolatore

Errore

1756-OB16IEFS

1 A

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 157

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

1756-OB16IS

Modulo di uscita isolato, pianificato ControlLogix CC (10-30 V)

1756-OB32

Modulo di uscita ControlLogix CC (10-31,2 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

+ –

Nonisolated Wiring

Isolated Wiring

Daisy Chain to Other RTBs

1756-OB16IS

DC-0 (+)DC-1 (+)DC-2 (+)DC-3 (+)

DC-8 (+)

DC-4 (+)DC-5 (+)DC-6 (+)DC-7 (+)

Not Used

DC-9 (+)DC-10 (+)DC-11 (+)DC-12 (+)DC-13 (+)DC-14 (+)DC-15 (+)DC-15 (+)

OUT-0OUT-1OUT-2OUT-3

OUT-8

OUT-4OUT-5OUT-6OUT-7

Not Used

OUT-9OUT-10OUT-11OUT-12OUT-13OUT-14OUT-15Not Used

DC-0 (+)

DC(+)

Jumper Bar (Cut to Length)

DC-2 (+)

DC-6 (+)

Sinking Output Wiring

NonisolatedSourcing

Output Wiring

Isolated Sourcing Output Wiring

DC-0 (-)

DC-2 (-)

DC-6 (-)

DC(-)

Interfaccia backplane ControlLogix

Continua a 60 °C (140 °F)

Display

Grafico corrente di picco

Schema semplificato

Picco

Continua a 30 °C (86 °F)

OUT-0

DC-0(+)

Corre

nte

Tempo0 10 ms

2 A

4 A

+ 5 V

È possibile acquistare pettini di collegamento aggiuntivi utilizzando il numero di catalogo 1756-JMPR.

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

+ _

Daisy Chain to Other RTBs

Group 0

Group 1

Group 0

Group 1

DC COM

OUT-1OUT-3OUT-5OUT-7OUT-9OUT-11

OUT-13OUT-15DC-0(+)

DC-1(+)

OUT-0OUT-2OUT-4OUT-6OUT-8OUT-10

OUT-12OUT-14RTN OUT-0

RTN OUT-1

OUT-17OUT-19OUT-21OUT-23OUT-25OUT-27

OUT-29OUT-31

OUT-16OUT-18OUT-20OUT-22OUT-24OUT-26

OUT-28OUT-30

1756-OB32

Continua a 60 °C (140 °F)

+ 5 V

RTN OUT-0

OUT-0

DC-0(+)

Interfaccia backplane ControlLogix

Display

Grafico corrente di picco

Schema semplificato

Picco

Corre

nte

Tempo0 10 ms

0,5 A

1 A

158 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-OC8

Modulo di uscita ControlLogix CC (30-60 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

+ –

Group 0

Group 1

Daisy Chain to Other RTBs

Daisy Chain to Other RTBs

1756-OC8

Group 0

Group 1

DC-0 (+)

DC-0 (+)

DC-0 (+)

DC-0 (+)

DC-1(+)

DC-1(+)

DC-1(+)

DC-1(+)

RTN OUT-0

RTN OUT-1

OUT-0

OUT-1

OUT-2

OUT-3

OUT-4

OUT-5

OUT-6

OUT-7

RTN OUT-0

RTN OUT-1

DC COM

Continua a 60 °C (140 °F)

+ 5 V

RTN OUT-0

OUT-0

DC-0(+)

Interfaccia backplane ControlLogix

Display

Grafico corrente di picco

Schema semplificato

Picco

Corre

nte

Tempo0 10 ms

2 A

4 A

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 159

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

1756-OG16

Modulo di uscita TTL ControlLogix

1

3

5

7

9

19

17

15

13

11

2

4

6

8

10

20

18

16

14

12

OUT-1

OUT-3

OUT-5

OUT-7

DC-0(+)

OUT-0

OUT-2

OUT-4

OUT-6

DC COM 0

OUT-9

OUT-11

OUT-13

OUT-15

DC-1(+)

OUT-8

OUT-10

OUT-12

OUT-14

DC COM 1

– DC

+ DC

+5 V DC

1756-OG16

1

3

5

7

9

19

17

15

13

11

2

4

6

8

10

20

18

16

14

12

OUT-1

OUT-3

OUT-5

OUT-7

DC-0(+)

OUT-0

OUT-2

OUT-4

OUT-6

DC COM 0

OUT-9

OUT-11

OUT-13

OUT-15

DC-1(+)

OUT-8

OUT-10

OUT-12

OUT-14

DC COM 1

Capacitor0.01 μF Typical (See notes below.)

DC Power Wire

I/O Wire

5V DC Power

+

+

–TTL Output Device

1756-OG16

DC COM

OUT

74AC14

OUT

+5 DC

74AC14

Cablaggio standard Cablaggio conforme CE

Schema semplificato

160 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-OH8I

Modulo di uscita isolato ControlLogix CC (90-146 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

+

+

-

-

+ –

DC-0 (+)

RTN OUT-0

DC-1 (+)

RTN OUT-1

DC-4 (+)

DC-2 (+)

RTN OUT-2

DC-3 (+)

RTN OUT-3

Not used

RTN OUT-4

DC-5 (+)

RTN OUT-5

DC-6 (+)

RTN OUT-6

DC-7 (+)

RTN OUT-7

Not used

OUT-0

OUT-0

OUT-1

OUT-1

OUT-4

OUT-2

OUT-2

OUT-3

OUT-3

Not used

OUT-4

OUT-5

OUT-5

OUT-6

OUT-6

OUT-7

OUT-7

Not used

DC COM

Isolated Wiring

Daisy chain to other RTBs

Non-Isolated Wiring

1756-OH8I

Daisy chain to other RTBs

Interfaccia backplane ControlLogix

RTNOUT-0

DC-0

Display

Grafico corrente di picco

Schema semplificato

Picco

+ 5 V

Corre

nte

Tempo0 10 ms

2 A

4 A

OUT-0

Continua a 60 °C (140 °F)

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 161

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

1756-ON8

Modulo di uscita ControlLogix CA (10-30 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

Daisy Chain to Other RTBs

Group 0Group 0

Group 1Group 1

1756-ON8

L1-0

L1-0

L1-0

L1-0

L1-1

L1-1

L1-1

L1-1

L1-0

L1-1

OUT-0

OUT-1

OUT-2

OUT-3

OUT-4

OUT-5

OUT-6

OUT-7

Not Used

Not Used

L1

L2

Interfaccia backplane ControlLogix

OUT-0

L1-0

Display

Grafico corrente di picco

Schema semplificato

Picco

+ 5 V

Corre

nte

Tempo0 43 ms

2 A

20 A

162 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-OV16E

Modulo di uscita sinking con fusibili elettronici ControlLogix CC (10-30 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

+ –

Group 0Group 0

Group 1Group 1

DC COM

1756-OV16E

OUT-1

OUT-3

OUT-5

OUT-7

OUT-9

OUT-11

OUT-13

OUT-15

DC-0(+)

DC-1(+)

OUT-0

OUT-2

OUT-4

OUT-6

OUT-8

OUT-10

OUT-12

OUT-14

RTN OUT-0

RTN OUT-1

Daisy Chain to Other RTBs Daisy Chain to Other RTBs

Interfaccia backplane ControlLogix

Circuiti fusibili elettronici

Continua a 60 °C (140 °C)

Display Optoisolamento

RTNOUT-0

OUT-0

DC-0(+)

Grafico corrente di picco

Schema semplificato

Picco

Corre

nte

Tempo0 10 ms

1 A

2 A

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 163

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

1756-OV32E

Modulo di uscita sinking con fusibili elettronici ControlLogix CC (10-30 V)

1756-OW16I

Modulo contatti isolati ControlLogix CA (10-240 V) CC (5-125 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

+ _

Daisy Chain to Other RTBs

Daisy Chain to Other RTBs

Group 0

Group 1

Group 0

Group 1

DC COM

OUT-1OUT-3OUT-5OUT-7OUT-9OUT-11

OUT-13OUT-15DC-0(+)

DC-1(+)

OUT-0OUT-2OUT-4OUT-6OUT-8OUT-10

OUT-12OUT-14RTN OUT-0

RTN OUT-1

OUT-17OUT-19OUT-21OUT-23OUT-25OUT-27

OUT-29OUT-31

OUT-16OUT-18OUT-20OUT-22OUT-24OUT-26

OUT-28OUT-30

1756-OV32E

Interfaccia backplane ControlLogix

Circuiti fusibili elettronici

Continua a 60 °C (140 °F)

Display Optoisolamento

RTN OUT-0

OUT-0

DC-0(+)

Grafico corrente di picco

Schema semplificato

Picco

Corre

nte

Tempo0 10 ms

1 A

2 A

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

Nonisolated Wiring

Isolated Wiring

Daisy Chain to Other RTBs

1756-OW16I

L1-0L1-1L1-2L1-3

L1-8

L1-4L1-5L1-6L1-7

L1-9L1-10L1-11L1-12L1-13L1-14L1-15

Not Used

OUT-0 OUT-1 N.O.OUT-2 N.O.OUT-3 N.O.

OUT-8 N.O.

OUT-4 N.O.OUT-5 N.O.OUT-6 N.O.OUT-7 N.O.

Not Used

OUT-9 N.O.OUT-10 N.O.OUT-11 N.O.OUT-12 N.O.OUT-13 N.O.OUT-14 N.O.OUT-15 N.ONot UsedL1

Jumper Bar (Cut to Length)

DC-4 (-)

L2

L1-15

L2-0

DC-4 (+)

L1-0

L1-2 L2-2

Interfaccia backplane ControlLogix

Display

OUT

L1

+24 V

Schema semplificato

È possibile acquistare pettini di collegamento aggiuntiviutilizzando il numero di catalogo 1756-JMPR.

164 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Schemi di cablaggio Capitolo 8

1756-OX8I

Modulo contatti isolati ControlLogix CA (10-240 V) CC (5-125 V)

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

3536

Nonisolated Wiring

Isolated Wiring

Daisy Chain to Other RTBs

1756-OX8I

L1-0L1-0L1-1L1-1

L1-4

L1-2L1-2L1-3L1-3

L1-4L1-5L1-5L1-6L1-6L1-7L1-7

Not Used

OUT-0 N.C.OUT-0 N.O.OUT-1 N.C.OUT-1 N.O.

OUT-4 N.C.

OUT-2 N.C.OUT-2 N.O.OUT-3 N.C.OUT-3 N.O.

Not Used

OUT-4 N.O.OUT-5 N.C.OUT-5 N.O.OUT-6 N.C.OUT-6 N.O.OUT-7 N.C.OUT-7 N.ONot UsedL1

Jumper Bar (Cut to Length)(Part number 97739201)

DC-2 (-)

L2

L1-7

L2-0

DC-2 (+)

L1-0

Interfaccia backplane ControlLogix

+24 V

Display

L1-0

OUT-0 N.C.

OUT-0 N.O.

Schema semplificato

È possibile acquistare pettini di collegamento aggiuntiviutilizzando il numero di catalogo 1756-JMPR.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 165

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Capitolo 8 Schemi di cablaggio

Note:

166 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Appendice A

Ricerca guasti del modulo

Questa appendice descrive gli indicatori di stato nei moduli digitali ControlLogix e come utilizzarli per effettuare la ricerca guasti del modulo. Gli indicatori di stato di ciascun modulo I/O si trovano nella parte anteriore del modulo stesso.

Indicatori di stato dei moduli di ingresso

I moduli di ingresso ControlLogix dispongono degli indicatori di stato descritti nella Tabella 31 qui sotto. Gli indicatori di stato disponibili variano in base al numero di catalogo del modulo, come mostrato nella Figura 25 a pagina 168.

Argomento Pagina

Indicatori di stato dei moduli di ingresso 167

Indicatori di stato dei moduli di uscita 168

Utilizzo del software RSLogix 5000 per la ricerca guasti 170

Tabella 31 - Indicatori di stato dei moduli di ingresso

Indicatore Stato Descrizione

Stato OK Verde fisso Gli ingressi vengono inviati in multicast e funzionano normalmente.

Verde lampeggiante Il modulo ha superato la diagnostica interna, ma non sta inviando in multicast gli ingressi oppure è disattivato.Riabilitare la connessione o stabilire una connessione per attivare la comunicazione con il modulo.

Rosso fisso Il modulo deve essere sostituito.

Rosso lampeggiante La comunicazione stabilita in precedenza è in timeout.Verificare la comunicazione tra controllore e chassis.

Stato I/O Giallo L’ingresso è attivo.

Stato di errore Rosso L’ingresso è in errore.Controllare il punto di ingresso del controllore.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 167

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Appendice A Ricerca guasti del modulo

Figura 25 - Indicatori di stato dei moduli di ingresso per numero di catalogo

Indicatori di stato dei moduli di uscita

I moduli di uscita ControlLogix dispongono degli indicatori di stato descritti nella Tabella 32 qui sotto. Gli indicatori di stato disponibili variano in base al numero di catalogo del modulo, come mostrato nella Figura 26 a pagina 169.

INGRESSO CA

1756-IA8D, 1756-IA16

INGRESSO CA

1756-IB16, 1756-IB16I, 1756-IC16, 1756-IG16, 1756-IH16I, 1756-IV16

INGRESSO CC

ST 0 1 2 3 4 5 6 7

FLT 0 1 2 3 4 5 6 7

DIAGNOSTICA

OK

Indicatore di stato OK

Indicatore distato I/O

Indicatoredi stato errore

OK

20945

ST 0 1 2 3 4 5 6 7

FLT 0 1 2 3 4 5 6 7

ST 8 9 10 11 12 13 14 15

FLT 8 9 10 11 12 13 14 15

DIAGNOSTICA

OK

INGRESSO CC

1756-IB16D

INGRESSO CC

1756-IA32, 1756-IV32

ST 0 1 2 3 4 5 6 7

ST 8 9 1 1 1 1 1 10 1 2 3 4 5

ST 1 1 1 1 2 2 2 2

ST 6 7 8 9 0 1 2 3ST 2 2 2 2 2 2 3 3

ST 4 5 6 7 8 9 0 1

OK

INGRESSO CA

1756-IA8D, 1756-IA16I, 1756-IM16I, 1756-IN16

OK

1756-IB16IF

INGRESSO CC

DISPOSITIVO PEER

OK

0 1 2 3 4 5 6 7

8 9 10 11 12 13 14 15

ST

ST

0 1 2 3 4 5 6 7

8 9 10 11 12 13 14 15

ST

ST

0 1 2 3 4 5 6 7

8 9 10 11 12 13 14 15

ST

ST

Tabella 32 - Indicatori di stato dei moduli di uscita

Indicatore Stato Descrizione

Stato OK Verde fisso Le uscite sono controllate attivamente da un processore di sistema.

Verde lampeggiante Il modulo ha superato la diagnostica interna, ma non è controllato attivamente oppure è disattivato o il controllore è in modalità programmazione.Riattivare la connessione, impostare la connessione o impostare il controllore sulla modalità esecuzione per consentire la comunicazione con il modulo.

Rosso fisso Il modulo deve essere sostituito.

Rosso lampeggiante La comunicazione stabilita in precedenza è in timeout.Verificare la comunicazione tra controllore e chassis.

Stato I/O Giallo Uscita ON.

Stato fusibili Rosso Si è verificato un errore di sovraccarico breve in un punto di questo gruppo.Controllate i cavi per un sovraccarico breve. Controllare anche la finestra di dialogo Module Properties del software RSLogix 5000 e ripristinare il fusibile.

Stato di errore Rosso L’uscita è in errore.Controllare il punto di uscita del controllore.

Stato diagnostico

Rosso fisso L’uscita è in errore.Controllare il punto di uscita del controllore.

Rosso lampeggiante L’uscita è in ascolto di ingressi peer e usa gli ingressi per stabilire lo stato del punto di uscita.

168 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Ricerca guasti del modulo Appendice A

Figura 26 - Indicatori di stato dei moduli di uscita per numero di catalogo

1756-OA16I

USCITA CA

1756-OA8, 1756-ON8

USCITA CA

OK

0 1 2 3 4 5 6 7 OK

ST 0 1 2 3 4 5 6 7

FLT 0 1 2 3 4 5 6 7

DIAGNOSTICA

OK

USCITA CA

1756-OA8D

USCITA CA

1756-OA8E

ST 0 1 2 3 4 5 6 7 OK

USCITA CC

1756-OB16D

OK

ST 8 9 10 11 12 13 14 15

FLT 8 9 10 11 12 13 14 15

ST 0 1 2 3 4 5 6 7

FLT 0 1 2 3 4 5 6 7

DIAGNOSTICA

FUSE 0 1 2 3 4 5 6 7

CON FUSIBILI ELETTRONICI

1756-OA16

USCITA CA

ST 0 1 2 3 4 5 6 7

FUSE •ST 8 9 10 11 12 13 14 15

OK

FUSE •

Indicatore di statofusibile

USCITA CC USCITA CC

USCITA CC USCITA CC

USCITA CC USCITA RELÈ USCITA RELÈ

ST 0 1 2 3 4 5 6 7 OK

OK

ST 0 1 2 3 4 5 6 7

ST 8 9 10 11 12 13 14 15

CON FUSIBILI ELETTRONICI

ST 0 1 2 3 4 5 6 7

FUSE 0 1 2 3 4 5 6 7O

K

1756-OX8I1756-OW16I1756-OB8EI

1756-OB8I, 1756-OB8I, 1756-OC8, 1756-OH8I

ST 0 1 2 3 4 5 6 7 O

K

1756-OB16E, 1756-OV16E

ST 0 1 2 3 4 5 6 7

FUSE •ST 8 9 10 11 12 13 14 15

FUSE •CON FUSIBILI ELETTRONICI

1756-OB16I, 1756-OB16IS, 1756-OG16

ST 0 1 2 3 4 5 6 7

ST 8 9 10 11 12 13 14 15OK

OK

1756-OB32, 1756-OV32E

ST 0 1 2 3 4 5 6 7

OKST 8 9 1 1 1 1 1 1

0 1 2 3 4 5

ST 1 1 1 1 2 2 2 2

ST 6 7 8 9 0 1 2 3ST 2 2 2 2 2 2 3 3

ST 4 5 6 7 8 9 0 1

Indicatore di stato OK

Indicatore di stato I/O

Indicatore di stato errore

1756-OB16IEF

USCITA CC

DISPOSITIVO PEER

OK

0 1 2 3 4 5 6 70 1 2 3 4 5 6 7

8 9 10 11 12 13 14 158 9 10 11 12 13 14 15

Indicatoredi stato

diagnostica

0 1 2 3 4 5 6 7

8 9 10 11 12 13 14 15

ST

STST

ST

DIAG

DIAG

ST

1756-OB16IEF

USCITA CC

OK

0 1 2 3 4 5 6 70 1 2 3 4 5 6 7

8 9 10 11 12 13 14 158 9 10 11 12 13 14 15

ST

DIAG

DIAG

ST

1756-OB16IEFS

USCITA CC

OK

0 1 2 3 4 5 6 7

8 9 10 11 12 13 14 15

ST

FLT

FLT

ST

USCITA CC

OK

PIANIFICATA

0 1 2 3 4 5 6 7

8 9 10 11 12 13 14 15

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 169

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Appendice A Ricerca guasti del modulo

Utilizzo del software RSLogix 5000 per la ricerca guasti

In caso di condizioni di errore, oltre agli indicatori di stato viene emessa anche una segnalazione da parte del software RSLogix 5000.

Le condizioni di errore vengono segnalate in questi modi:

• Segnale d’avvertimento nella schermata principale accanto al modulo: viene emesso in caso di interruzione della connessione con il modulo.

• Messaggio nella riga di stato di una schermata.

• Notifica in Tag Editor: gli errori generali del modulo sono segnalati anche in Tag Editor. Gli errori diagnostici sono segnalati solo in Tag Editor.

• Stato sulla scheda Module Info.

Di seguito sono riportate alcune finestre di RSLogix 5000 con notifiche di errore.

Come mostrato nella Figura 27, quando si verifica un errore di

comunicazione viene visualizzata un'icona di avvertimento all'interno della struttura ad albero I/O Configuration.

Figura 27 - Segnale di avvertimento nella schermata principale

170 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Ricerca guasti del modulo Appendice A

Come mostrato nella Figura 28, gli errori gravi e non gravi sono elencati nella scheda Module Info della sezione Status.

Figura 28 - Messaggio di errore nella riga di stato

Come mostrato nella Figura 29, nel campo Value è riportato 65535 per indicare che la connessione del modulo si è interrotta.

Figura 29 - Notifiche in Tag Editor

Determinazione del tipo di errore

Quando si monitorano le proprietà di configurazione di un modulo nel software RSLogix 5000 e si riceve un messaggio di errore di comunicazione, la scheda Connection elenca il tipo di errore in Module Fault.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 171

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Appendice A Ricerca guasti del modulo

Note:

172 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Appendice B

Definizioni dei tag

Questa appendice descrive i tag che vengono utilizzati per i moduli di ingresso e uscita standard, diagnostici e rapidi.

Quando si inizializza un modulo, vengono creati tag e tipi di dati definiti dal modulo. La serie di tag associata a qualsiasi modulo dipende dal tipo di modulo e dal formato di connessione o comunicazione scelto durante la configurazione.

Tag dei moduli di ingresso standard e diagnostici

I moduli di ingresso standard e diagnostici ControlLogix presentano due tipi di tag:

• Configurazione: struttura di dati inviati dal controllore al modulo I/O all'accensione.

• Ingresso: struttura di dati inviati in modo continuo dal modulo I/O al controllore contenente lo stato operativo corrente del modulo.

Argomento Pagina

Tag dei moduli di ingresso standard e diagnostici 173

Tag dei moduli di uscita standard e diagnostici 176

Tag dei moduli di ingresso rapidi 179

Tag dei moduli di uscita rapidi 184

Strutture di dati array 199

IMPORTANTE La tabella che segue riporta tutti i possibili tag dei moduli di ingresso standard e diagnostici. La serie di tag, tuttavia, varia in ciascuna applicazione a seconda del modo in cui è configurato il modulo.

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Appendice B Definizioni dei tag

Tabella 33 - Tag di configurazione per moduli di ingresso standard

Nome Tipo di dati Definizione

COSOnOffEn(1 bit per punto)

DINT Cambiamento di stato da On a Off: comporta l'invio di dati aggiornati al controllore subito dopo il passaggio da On a Off dei punti di ingresso mascherati. Viene aggiornata anche la registrazione cronologica del CST. Può essere usato per attivare un task evento nel controllore.0 = Disabilitato1 = Abilitato

COSOffOnEn(1 bit per punto)

DINT Cambiamento di stato da Off a On: comporta l'invio di dati aggiornati al controllore subito dopo il passaggio da Off a On dei punti di ingresso mascherati. Viene aggiornata anche la registrazione cronologica del CST. Può essere usato per attivare un task evento nel controllore.0 = Disabilitato1 = Abilitato

FilterOnOff_0_7…(1 byte per gruppo)

SINT Tempi di filtro da On a Off: il tempo di filtro digitale dei moduli di ingresso digitali per il passaggio da On a Off. Funziona su gruppi di 8 punti.Tempi di filtro CC validi = 0, 1, 2, 9, 18 msTempi di filtro CA validi = 1, 2 ms

FilterOffOn_0_7…(1 byte per gruppo)

SINT Tempi di filtro da Off a On: il tempo di filtro digitale dei moduli di ingresso digitali per il passaggio da Off a On. Funziona su gruppi di 8 punti.Tempi di filtro CC validi = 0, 1, 2 msTempi di filtro CA validi = 1, 2 ms

Tabella 34 - Tag di dati per moduli di ingresso standard

Nome Tipo di dati Definizione

CSTTimestamp(8 byte)

DINT[2] Registrazione cronologica del tempo di sistema coordinato: la registrazione cronologica può essere configurata per indicare il momento della variazione dei dati (vedere COSOffOnEn, COSOnOffEn, COSStatus, DiagCOSDisable) o in cui si è verificato un errore diagnostico (vedere OpenWireEn, Field PwrLossEn).

Dati(1 bit per punto)

DINT Off/On: stato per ogni punto di ingresso.0 = Off1 = On

Errore(1 bit per punto)

DINT Stato di errore: stato di errore comandato che indica che un punto è in errore e che i dati di ingresso di quel punto potrebbero non essere corretti. Controllare gli altri errori diagnostici, se disponibili, per un’ulteriore diagnostica della causa. Se la comunicazione con il modulo di ingresso si interrompe, tutti i punti per il modulo vanno in errore.0 = Nessun errore1 = Errore (OpenWire o FieldPwrLoss o Comm Fault)

Tabella 35 - Tag di configurazione per moduli di ingresso diagnostici

Nome Tipo di dati Definizione

COSOnOffEn(1 bit per punto)

DINT Cambiamento di stato da On a Off: attiva un evento nel controllore per il passaggio da On a Off del punto di ingresso e fa sì che il modulo di ingresso aggiorni la tabella dati il prima possibile. Viene aggiornata anche la registrazione cronologica del CST.0 = Disabilitato1 = Abilitato

COS OffOnEn(1 bit per punto)

DINT Cambiamento di stato da Off a On: attiva un evento nel controllore per il passaggio da Off a On del punto di ingresso e fa sì che il modulo di ingresso aggiorni la tabella dati il prima possibile. Viene aggiornata anche la registrazione cronologica del CST.0 = Disabilitato1 = Abilitato

DiagCOSDisable(1 bit per punto)

BOOL Cambiamento di stato diagnostico: attiva il modulo per far sì che trasmetta i dati di stato diagnostici con una registrazione cronologica aggiornata non appena i dati diagnostici cambiano stato.

FaultLatchEn(1 bit per punto)

DINT Mantenimento dell'errore: se abilitato per un punto, qualsiasi condizione OpenWire o FieldPwrLoss rimane nello stato di errore, anche se l'errore non è più presente, finché l'utente non l'azzera.0 = Disabilitato1 = Ritenuta abilitata

FieldPwrLossEn(1 bit per punto)

DINT Perdita alimentazione di campo: abilita la diagnostica per la perdita dell'alimentazione di campo.0 = Disabilitato1 = Abilitato

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Definizioni dei tag Appendice B

FilterOnOff_0_7…(1 byte per gruppo)

SINT Tempo di filtro da On a Off: il tempo di filtro digitale dei moduli di ingresso digitali per il passaggio da On a Off. Funziona su gruppi di 8 punti.Tempi di filtro CC validi = 0, 1, 2, 9, 18 msTempi di filtro CA validi = 1, 2 ms

FilterOffOn_0_7…(1 byte per gruppo)

SINT Tempo di filtro da Off a On: il tempo di filtro digitale dei moduli di ingresso digitali per il passaggio da Off a On. Funziona su gruppi di 8 punti.Tempi di filtro CC validi = 0, 1, 2 msTempi di filtro CA validi = 1, 2 ms

OpenWireEn(1 bit per punto)

DINT Collegamento interrotto: abilita la diagnostica per i collegamenti interrotti.0 = Disabilitato1 = Abilitato

Tabella 36 - Tag di dati per moduli di ingresso diagnostici

Nome Tipo di dati Definizione

CSTTimestamp(8 byte)

DINT[2] Registrazione cronologica del tempo di sistema coordinato: la registrazione cronologica può essere configurata per indicare il momento della variazione dei dati (vedere COSOffOnEn, COSOnOffEn, COSStatus, DiagCOSDisable) o in cui si è verificato un errore diagnostico (vedere OpenWireEn, Field PwrLossEn).

Dati(1 bit per punto)

DINT Stato di ingresso: stato On/Off per ciascun punto di ingresso.0 = Off1 = On

Errore(1 bit per punto)

DINT Stato di errore: stato di errore comandato che indica che un punto è in errore e che i dati di ingresso di quel punto potrebbero non essere corretti. Controllare gli altri errori diagnostici, se disponibili, per un’ulteriore diagnostica della causa. Se la comunicazione con il modulo di ingresso si interrompe o è inibita, il processore manda in errore tutti i punti del modulo.0 = Nessun errore1 = Errore (OpenWire o FieldPwrLoss o Comm Fault)

FieldPwrLoss(1 bit per punto)

DINT Perdita alimentazione di campo: la diagnostica degli ingressi in CA rileva che l'alimentazione di campo presenta un errore o è scollegata dal modulo. Viene rilevata anche la condizione di cavo interrotto.0 = Nessun errore1 = Errore

OpenWire(1 bit per punto)

DINT Collegamento interrotto: diagnostica che rileva che un filo è stato scollegato dal punto di ingresso. Se un gruppo di punti mostra questo errore, è possibile che il ritorno (L1 o GND) sia assente dal modulo. Vedere anche FieldPwrLoss.0 = Nessun errore1 = Errore

Tabella 35 - Tag di configurazione per moduli di ingresso diagnostici (continua)

Nome Tipo di dati Definizione

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Appendice B Definizioni dei tag

Tag dei moduli di uscita standard e diagnostici

I moduli di uscita digitali standard e diagnostici ControlLogix presentano tre tipi di tag:

• Configurazione: struttura di dati inviati dal controllore al modulo I/O all'accensione.

• Ingresso: struttura di dati inviati in modo continuo dal modulo I/O al controllore contenente lo stato operativo corrente del modulo.

• Uscita: struttura di dati inviati in modo continuo dal controllore al modulo I/O in grado di modificare il comportamento del modulo.

IMPORTANTE La tabella che segue riporta tutti i possibili tag dei moduli di uscita standard o diagnostici. La serie di tag, tuttavia, varia in ciascuna applicazione a seconda del modo in cui è configurato il modulo.

Tabella 37 - Tag di configurazione per moduli di uscita standard

Nome Tipo di dati Definizione

FaultMode(1 bit per punto)

DINT Modalità Errore: utilizzato con FaultValue per configurare lo stato delle uscite quando si verifica un errore di comunicazione. Vedere FaultValue.0 = Usa FaultValue (Off oppure On)1 = Mantiene l’ultimo stato

FaultValue(1 bit per punto)

DINT Valore errore: utilizzato con FaultMode per configurare lo stato delle uscite quando si verifica un errore di comunicazione. Vedere FaultMode.0 = Off1 = On

ProgMode(1 bit per punto)

DINT Modalità Programmazione: utilizzato con ProgValue per configurare lo stato delle uscite quando il controllore è in modalità Programmazione. Vedere ProgValue.0 = Usa ProgValue (Off oppure On)1 = Mantiene l’ultimo stato

ProgValue(1 bit per punto)

DINT Valore programmazione: utilizzato con ProgMode per configurare lo stato delle uscite quando il controllore è in modalità Programmazione. Vedere ProgMode.0 = Off1 = On

ProgToFaultEn(1 byte per modulo)

BOOL Passaggio da programmazione a errore: la diagnostica abilita il passaggio delle uscite a FaultMode se si verifica un errore di comunicazione in modalità Programmazione. In caso contrario, le uscite restano in modalità Programmazione. Vedere ProgMode, ProgValue, FaultMode, FaultValue.0 = Le uscite restano in modalità programmazione in caso di errore di comunicazione.1 = Le uscite passano a FaultMode in caso di errore di comunicazione.

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Definizioni dei tag Appendice B

Tabella 38 - Tag di dati di ingresso per moduli di uscita standard

Nome Tipo di dati Definizione

CSTTimestamp(8 byte)

DINT[2] Registrazione cronologica del tempo di sistema coordinato: la registrazione cronologica dei dati di ingresso diagnostici, compresi i fusibili (vedere BlownFuse, NoLoad, OutputVerifyFault, FieldPwrLoss), che viene aggiornata ogni volta che si verifica o si azzera un errore diagnostico.

Dati(1 bit per punto)

DINT Dati: stato Off/On del punto di uscita inviato in eco dal modulo di uscita. Utilizzato per verificare unicamente che la comunicazione sia corretta. Non viene effettuata alcuna verifica del lato campo. Per la verifica del lato campo, vedere OutputVerifyFault.0 = Off1 = On

Fault(1 bit per punto)

DINT Errore: stato di errore comandato che indica che un punto è in errore e che i dati I/O di quel punto potrebbero non essere corretti. Controllare gli altri errori diagnostici, se disponibili, per un’ulteriore diagnostica della causa. Se la comunicazione con il modulo di ingresso si interrompe, tutti i punti per il modulo vanno in errore.0 = Nessun errore1 = Errore (FuseBlown, NoLoad, OutputVerifyFault, FieldPwrLoss o CommFault)

FuseBlown(1 bit per punto)

DINT Fusibile bruciato: un fusibile elettronico o meccanico ha rilevato una condizione di cortocircuito o di sovraccarico per un punto di uscita. Tutte le condizioni FuseBlown sono mantenute e devono essere ripristinate dall’utente.0 = Nessun errore1 = Errore

Tabella 39 - Tag di dati di uscita per moduli di uscita standard

Nome Tipo di dati Definizione

CSTTimestamp(8 byte)

DINT[2] Registrazione cronologica del tempo di sistema coordinato: la registrazione cronologica da utilizzare con le uscite pianificate e con il tempo di sistema coordinato (CST). È utilizzato per sincronizzare le uscite del sistema indicando il momento (registrazione cronologica del CST) in cui il modulo di uscita deve applicare le proprie uscite.

Dati(1 bit per punto)

DINT Stato di uscita: stato On/Off per il punto di uscita originato dal controllore.0 = Off1 = On

Tabella 40 - Tag di configurazione per moduli di uscita diagnostici

Nome Tipo di dati Definizione

FaultLatchEn(1 bit per punto)

DINT Mantenimento dell'errore: se abilitato per un punto, qualsiasi condizione NoLoad, OutputVerifyFault o FieldPwrLoss rimane nello stato di errore, anche se l'errore non è più presente, finché l'utente non l'azzera. Ciò non incide su FuseBlown, che resta sempre presente.0 = Disabilitato1 = Ritenuta abilitata

FaultMode(1 bit per punto)

DINT Modalità Errore: utilizzato con FaultValue per configurare lo stato delle uscite quando si verifica un errore di comunicazione. Vedere FaultValue.0 = Usa FaultValue (Off oppure On)1 = Mantiene l’ultimo stato

FaultValue(1 bit per punto)

DINT Valore errore: utilizzato con FaultMode per configurare lo stato delle uscite quando si verifica un errore di comunicazione. Vedere FaultMode.0 = Off1 = On

FieldPwrLoss(1 bit per punto)

DINT Perdita alimentazione di campo: abilita la diagnostica per la perdita dell'alimentazione di campo.0 = Disabilitato1 = Abilitato

NoLoadEn(1 bit per punto)

DINT Assenza di carico: abilita la diagnostica di assenza di carico.0 = Disabilitato1 = Abilitato

OutputVerifyEn(1 bit per punto)

DINT Verifica delle uscite: abilita la diagnostica della verifica delle uscite.0 = Disabilitato1 = Abilitato

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Appendice B Definizioni dei tag

ProgMode(1 bit per punto)

DINT Modalità Programmazione: utilizzato con ProgValue per configurare lo stato delle uscite quando il controllore è in modalità Programmazione. Vedere ProgValue.0 = Usa ProgValue (Off oppure On)1 = Mantiene l’ultimo stato

ProgValue(1 bit per punto)

DINT Valore programmazione: utilizzato con ProgMode per configurare lo stato delle uscite quando il controllore è in modalità Programmazione. Vedere ProgMode.0 = Off1 = On

ProgToFaultEn(1 byte per modulo)

BOOL Passaggio da programmazione a errore: la diagnostica abilita il passaggio delle uscite a FaultMode se si verifica un errore di comunicazione in modalità Programmazione. In caso contrario, le uscite restano in modalità Programmazione. Vedere ProgMode, ProgValue, FaultMode, FaultValue.0 = Le uscite restano in modalità programmazione in caso di errore di comunicazione.1 = Le uscite passano a FaultMode in caso di errore di comunicazione.

Tabella 41 - Tag dei dati di ingresso per moduli di uscita diagnostici

Nome Tipo di dati Definizione

CSTTimestamp(8 byte)

DINT[2] Registrazione cronologica del tempo di sistema coordinato: la registrazione cronologica dei dati di ingresso diagnostici, compresi i fusibili (vedere BlownFuse, NoLoad, OutputVerifyFault, FieldPwrLoss), che viene aggiornata ogni volta che si verifica o si azzera un errore diagnostico.

Dati(1 bit per punto)

DINT Stato eco di uscita: stato Off/On del punto di uscita inviato in eco dal modulo di uscita. Utilizzato per verificare unicamente che la comunicazione sia corretta. Non viene effettuata alcuna verifica del lato campo. Per la verifica del lato campo, vedere OutputVerifyFault.0 = Off1 = On

Errore(1 bit per punto)

DINT Stato di errore: indica se un punto è in stato di errore. I dati I/O in errore per quel punto potrebbero non essere corretti. Controllare gli altri errori diagnostici, se disponibili, per un’ulteriore diagnostica della causa. Se la comunicazione con il modulo di ingresso si interrompe o è inibita, il processore manda in errore tutti i punti del modulo.0 = Nessun errore1 = Errore (FuseBlown, NoLoad, OutputVerifyFault, FieldPwrLoss o CommFault)

FieldPwrLoss(1 bit per punto)

DINT Perdita alimentazione di campo: la diagnostica delle uscite CA rileva che l'alimentazione di campo presenta un errore o è scollegata dal modulo. Viene rilevata anche la condizione di assenza di carico.0 = Nessun errore1 = Errore

FuseBlown(1 bit per punto)

DINT Fusibile bruciato: un fusibile elettronico o meccanico ha rilevato una condizione di cortocircuito per un punto di uscita. Tutte le condizioni FuseBlown sono mantenute e devono essere ripristinate dall’utente.0 = Nessun errore1 = Errore

NoLoad(1 bit per gruppo)

DINT Assenza di carico: diagnostica che indica l'assenza di un carico (ad esempio a causa di un cavo scollegato dal modulo). Questa diagnostica è operativa solo in stato Off.0 = Nessun errore1 = Errore

OutputVerifyFault(1 bit per punto)

DINT Verifica uscite: diagnostica che indica che all'ingresso è stato comandato di passare allo stato On ma che non è stato verificato l'effettivo stato On dell'uscita.0 = Nessun errore1 = Errore (l’uscita non è ON)

Tabella 42 - Tag dei dati di uscita per moduli di uscita diagnostici

Nome Tipo di dati Definizione

CSTTimestamp(8 byte)

DINT[2] Registrazione cronologica del tempo di sistema coordinato: la registrazione cronologica da utilizzare con le uscite pianificate e con il tempo di sistema coordinato (CST). È utilizzato per sincronizzare le uscite del sistema indicando il momento (registrazione cronologica del CST) in cui il modulo di uscita deve applicare le proprie uscite.

Dati(1 bit per punto)

DINT Stato di uscita: stato per il punto di uscita originato dal controllore.0 = Off1 = On

Tabella 40 - Tag di configurazione per moduli di uscita diagnostici (continua)

Nome Tipo di dati Definizione

178 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Definizioni dei tag Appendice B

Tag dei moduli di ingresso rapidi

Il modulo di ingresso rapido 1756-IB16IF ControlLogix presenta quattro tipi di tag:

• Configurazione: struttura di dati inviati dal controllore al modulo I/O all'accensione.

• Ingresso: struttura di dati inviati in modo continuo dal modulo I/O al controllore o a un modulo peer in ascolto contenente lo stato operativo corrente del modulo.

• Uscita: struttura di dati di uscita elaborati dal modulo di ingresso.

• Evento: struttura di dati evento inviati in modo continuo dal modulo I/O al controllore o a un modulo in ascolto contenente lo stato operativo corrente del modulo.

I moduli di ingresso rapidi utilizzano strutture di dati ad array. Le strutture di dati array si differenziano dalle strutture di dati flat di altri moduli I/O digitali. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Strutture di dati array a pagina 199.

IMPORTANTE Nel software RSLogix 5000, versione 18.02.00 e 19.01.00, le informazioni sui tag di uscita vengono inviate al modulo 1756-IB16IF solo alla frequenza RPI definita durante la configurazione. Per prestazioni ottimali, utilizzare l’istruzione Immediate Output (IOT).Ad esempio, il ramo riportato di seguito contiene un'istruzione IOT per un modulo di ingresso rapido nello slot 3. Aggiungere un ramo simile all'ultima routine all'interno di MainTask per simulare la normale elaborazione del tag di uscita.

IMPORTANTE Nella colonna Definizione dei moduli di ciascuna tabella sono elencate le combinazioni di tipo di connessione e tipo di dati di ingresso necessarie per creare il tag corrispondente. Per ulteriori informazioni sulla definizione dei tipi di dati di ingresso e di connessione, consultare la sezione Creazione di un nuovo modulo a pagina 125.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 179

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Appendice B Definizioni dei tag

Tabella 43 - Tag di configurazione del modulo 1756-IB16IF

Nome Tipo di dati Definizioni dei tag Definizione dei moduli

LatchTimestamps BOOL Mantenimento delle registrazioni cronologiche: mantiene una registrazione cronologica CIP Sync per una transizione COS.• Quando una registrazione cronologica iniziale è acquisita, le registrazioni cronologiche

per le transizioni COS successive vengono eliminate. • Dopo la conferma di una registrazione cronologica acquisita tramite il bit

corrispondente nel tag Pt[x].NewDataOffOnAck o Pt[x].NewDataOnOffAck, la registrazione cronologica viene sostituita alla transizione COS successiva.

Richiede l’abilitazione della funzione COS tramite i tag Pt[x].COSOffOnEn o Pt[x].COSOnOff. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione pagina 82.0 = le registrazioni cronologiche vengono sostituite con ciascuna transizione COS successiva.1 = le registrazioni cronologiche sono mantenute finché non vengono confermate.

Connessione = DataDati di ingresso = Data o Timestamp DataoppureConnessione = Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

FilterOffOn INT Tempo di filtro da Off a On: definisce l'intervallo di tempo per cui una transizione di ingresso da Off a On deve rimanere nello stato On prima che il modulo consideri valida la transizione. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione pagina 86.Tempo di filtro valido = 0…30.000 μs

Connessione = DataDati di ingresso = Data o Timestamp DataoppureConnessione = Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

FilterOnOff INT Tempo di filtro da On a Off: definisce l'intervallo di tempo in cui una transizione di ingresso da On a Off deve rimanere nello stato Off prima che il modulo consideri valida la transizione. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione pagina 86.Tempo di filtro valido = 0…30.000 μs

Connessione = DataDati di ingresso = Data o Timestamp DataoppureConnessione = Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].FilterEn BOOL Filtro: se abilitato per un punto, le transizioni di ingresso devono rimanere nel nuovo stato per un periodo di tempo configurato prima che il modulo consideri valida la transizione. Per ulteriori informazioni, vedere pagina 86.0 = Filtro disabilitato.1 = Filtro abilitato.

Connessione = DataDati di ingresso = Data o Timestamp DataoppureConnessione = Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].COSOffOnEn BOOL Cambiamento di stato da Off a On: se abilitato per un punto, una transizione da Off a On attiva una registrazione cronologica e invia un messaggio COS sul backplane. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione pagina 48.0 = i dati COS non vengono prodotti in occasione di una transizione da Off a On.1 = i dati COS vengono prodotti in occasione di una transizione da Off a On.

Connessione = DataDati di ingresso = Data o Timestamp DataoppureConnessione = Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].COSOnOffEn BOOL Cambiamento di stato da On a Off: se abilitato per un punto, una transizione da On a Off attiva una registrazione cronologica e invia un messaggio COS sul backplane. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione pagina 48.0 = i dati COS non vengono prodotti in occasione di una transizione da On a Off.1 = i dati COS vengono prodotti in occasione di una transizione da On a Off.

Connessione = DataDati di ingresso = Data o Timestamp DataoppureConnessione = Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Tabella 44 - Tag di ingresso del modulo 1756-IB16IF

Nome Tipo di dati Definizioni dei tag Definizione dei moduli

Fault DINT Stato di errore: indica se un punto è in stato di errore. Se la comunicazione con il modulo di ingresso si interrompe, tutti i 32 bit vengono impostati. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione pagina 102.0 = Nessun errore1 = Errore

Connessione = Data o Listen OnlyDati di ingresso = Data o Timestamp DataoppureConnessione = Data with Event o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

LocalClockOffset DINT Offset orologio locale: indica l'offset in microsecondi tra il valore CIP Sync e il valore CST corrente quando è disponibile un tempo CIP Sync valido.

Connessione = Data, Data with Event, Listen Only o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

OffsetTimestamp DINT Offset registrazione cronologica: indica la data e l'ora dell'ultimo aggiornamento del tempo CIP Sync. La registrazione cronologica è indicata in tempo CIP Sync.

Connessione = Data, Data with Event, Listen Only o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

GrandMasterClockID DINT ID orologio Grandmaster: indica l'ID del Grandmaster CIP Sync con cui il modulo è sincronizzato.

Connessione = Data, Data with Event, Listen Only o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

180 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Definizioni dei tag Appendice B

Pt[x].Data BOOL Stato di ingresso: indica se un punto di ingresso è attivato o disattivato. 0 = Il punto di ingresso è disattivato.1 = Il punto di ingresso è attivato.

Connessione = Data o Listen OnlyDati di ingresso = Data o Timestamp DataoppureConnessione = Data with Event o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].Fault BOOL Qualità dei dati dopo errore: indica se i dati di ingresso per un punto in errore sono corretti o errati.0 = Nessun errore1 = Errore

Connessione = Data o Listen OnlyDati di ingresso = Data o Timestamp DataoppureConnessione = Data with Event o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].NewDataOffOn BOOL Nuovi dati da Off a On: acquisisce impulsi di breve durata per le transizioni da Off a On. Un impulso acquisito permane finché non viene confermato tramite il tag di uscita Pt[x].NewDataOffOnAck. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione pagina 82.0 = Non si sono verificate nuove transizioni da Off a On dall’ultima conferma.1 = Si è verificata una nuova transizione da Off a On, ma non è stata ancora confermata.

Connessione = Data o Listen OnlyDati di ingresso = Data o Timestamp DataoppureConnessione = Data with Event o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].NewDataOnOff BOOL Nuovi dati da On a Off: acquisisce impulsi di breve durata per transizioni da On a Off. Un impulso acquisito permane finché non viene confermato tramite il tag di uscita Pt[x].NewDataOnOffAck. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione pagina 82.0 = Non si sono verificate nuove transizioni da On a Off dall’ultima conferma.1 = Si è verificata una nuova transizione da On a Off, ma non è stata ancora confermata.

Connessione = Data o Listen OnlyDati di ingresso = Data o Timestamp DataoppureConnessione = Data with Event o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].TimestampDropped BOOL Registrazione cronologica eliminata: indica se una registrazione cronologica è andata perduta per una delle cause descritte di seguito.• Il bit corrispondente è stato impostato nel tag di configurazione LatchTimestamps,

per cui non è stata effettuata una nuova registrazione cronologica perché quella precedente doveva essere mantenuta.

• Il bit corrispondente nel tag di configurazione LatchTimestamps non è stato impostato, ma una registrazione cronologica è stata sostituita da una nuova registrazione perché quella precedente non è stata confermata tramite i tag di uscita Pt[x].NewDataOffOnAck o Pt[x].NewDataOnOffAck.

0 = Una registrazione cronologica non è stata eliminata.1 = Una registrazione cronologica è stata eliminata.

Connessione = Data, Data with Event, Listen Only o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].CIPSyncValid BOOL CIP Sync valido: indica se il CIP Sync è disponibile nel backplane.0 = CIP Sync non disponibile.1 = CIP Sync disponibile.

Connessione = Data, Data with Event, Listen Only o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].CIPSyncTimeout BOOL Timeout CIP Sync: indica se un master del tempo valido nel backplane è in time-out.0 = Un master del tempo non è stato rilevato nel backplane o è valido. Vedere Pt[x].CIPSyncValid.1 = È stato rilevato un master del tempo valido nel backplane, ma il master del tempo è in time-out.

Connessione = Data, Data with Event, Listen Only o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].InputOverrideStatus BOOL Stato override degli ingressi: indica se gli ingressi locali vengono sostituiti dal valore nel tag di uscita Pt.[x].DataOverrideValue perché il bit corrispondente nel tag di uscita Pt[x].DataOverrideEn è impostato.0 = Gli ingressi non vengono sostituiti.1 = Gli ingressi vengono sostituiti.

Connessione = Data, Data with Event, Listen Only o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].Timestamp.OffOn DINT Registrazione cronologica da Off a On: effettua una registrazione cronologica da 64 bit per l'ultima transizione a On del punto di ingresso. La registrazione cronologica è indicata in tempo CIP Sync.

Connessione = Data, Data with Event, Listen Only o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].Timestamp.OnOff DINT Registrazione cronologica da On a Off: effettua una registrazione cronologica da 64 bit per l'ultima transizione a Off del punto di ingresso. La registrazione cronologica è indicata in tempo CIP Sync.

Connessione = Data, Data with Event, Listen Only o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Tabella 44 - Tag di ingresso del modulo 1756-IB16IF (continua)

Nome Tipo di dati Definizioni dei tag Definizione dei moduli

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 181

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Appendice B Definizioni dei tag

Tabella 45 - Tag di uscita del modulo 1756-IB16IF

Nome Tipo di dati Definizioni dei tag Definizione dei moduli

ResetTimestamps BOOL Reset registrazione cronologica: se è impostato, azzera tutte le registrazioni cronologiche quando si verifica un fronte di salita.0 = Le registrazioni cronologiche non sono azzerate.1 = Le registrazioni cronologiche sono azzerate quando si verifica un fronte di salita.

Connessione = Data o Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

ResetEvents BOOL Reset evento: se è impostato, azzera tutti gli eventi nei tag Event[x].NewEvent e Event[x].Timestamp quando si verifica un fronte di salita.0 = Gli eventi non sono azzerati.1 = Gli eventi sono azzerati quando si verifica un fronte di salita.

Connessione = Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

LatchEvents BOOL Mantenimento dell'evento: quando è impostato, mantiene un evento finché non viene confermato. Una volta confermato, l’evento viene sostituito da uno nuovo. 0 = Gli eventi sono sostituiti da nuovi eventi.1 = Gli eventi sono mantenuti finché non vengono confermati e i nuovi eventi vengono ignorati.

Connessione = Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].NewDataOffOnAck BOOL Conferma transizione da Off a On: un fronte di salita conferma le transizioni da Off a On azzerando i bit corrispondenti nei tag di ingresso Pt[x].Timestamp.OffOn[x] e Pt[x].NewDataOffOn.0 = Le transizioni da Off a On non vengono confermate.1 = Le transizioni da Off a On vengono confermate sulla transizione iniziale a 1 di questo bit.

Connessione = DataDati di ingresso = Data o Timestamp DataoppureConnessione = Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].NewDataOnOffAck BOOL Conferma transizione da On a Off: un fronte di salita conferma le transizioni da On a Off azzerando i bit corrispondenti nei tag di ingresso Pt[x].Timestamp.OnOff[x] e Pt[x].NewDataOnOff.0 = Le transizioni da On a Off non vengono confermate.1 = Le transizioni da On a Off vengono confermate sulla transizione iniziale a 1 di questo bit.

Connessione = DataDati di ingresso = Data o Timestamp DataoppureConnessione = Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].DataOverrideEn BOOL Override dati: quando è impostato, simula una transizione di ingresso in modalità Esecuzione sostituendo lo stato di ingresso effettivo con il valore definito nel tag di uscita Pt[x].DataOverrideValue. Questa funzione è utile per convalidare le registrazioni cronologiche.0 = Lo stato di un dispositivo di ingresso non viene sostituito.1 = Lo stato di un dispositivo di ingresso viene sostituito dal valore definito nel tag di uscita Pt[x].DataOverride.

Connessione = Data o Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pt[x].DataOverrideValue BOOL Override valore dati: definisce il valore da applicare al punto di ingresso quando il bit corrispondente nel tag Pt[x].DataOverrideEn è abilitato.0 = Lo stato di ingresso è disattivato. Viene effettuata una registrazione cronologica nel tag di ingresso Pt[x].Timestamp.OnOff[x] su un fronte di discesa.1 = Lo stato di ingresso è attivato. Viene effettuata una registrazione cronologica nel tag di ingresso Pt[x].Timestamp.OffOn[x] su un fronte di salita.

Connessione = Data o Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Event[x].Mask INT Maschera evento: quando è abilitato per un punto, un evento viene attivato se lo stato dell'ingresso corrisponde al valore dei bit corrispondenti nel tag Event[x].Value. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione pagina 89.

Connessione = Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Event[x].Value INT Valore evento: stabilisce se un punto di ingresso deve trovarsi nello stato On oppure Off prima che venga attivato un evento. Un evento viene attivato unicamente se i bit corrispondenti nel tag Event[x].Mask sono abilitati. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione pagina 89.0 = Per poter attivare un evento, l’ingresso deve trovarsi nello stato Off.1 = Per poter attivare un evento, l’ingresso deve trovarsi nello stato On.

Connessione = Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Event[x].Disarm BOOL Disattivazione evento: impedisce agli eventi di essere attivati per un punto tramite lo schema definito nei tag Event[x].Mask ed Event[x].Value. Per ulteriori informazioni, consultare pagina 89.0 = Gli eventi vengono attivati.1 = Gli eventi non vengono attivati.

Connessione = Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Event[x].NewEventAck BOOL Conferma di un nuovo evento: quando è impostato, conferma che un nuovo evento si è verificato come indicato dal tag evento Event[x].NewEvent.0 = Un nuovo evento non è stato confermato.1 = Un nuovo evento è stato confermato.

Connessione = Data with EventDati di ingresso = Timestamp Data

182 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Definizioni dei tag Appendice B

Tabella 46 - Tag evento del modulo 1756-IB16IF

Nome Tipo di dati Definizioni dei tag Definizione dei moduli

Fault DINT Stato di errore: indica se un punto è in stato di errore. Se la comunicazione con il modulo di ingresso si interrompe, tutti i 32 bit vengono impostati. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione pagina 102.0 = Non si sono verificati errori.1 = Si è verificato un errore.

Connessione = Data with Event o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Event[x].NewEvent BOOL Nuovo evento: indica se si è verificato un nuovo evento. Questo bit viene azzerato solo quando confermato dal tag di uscita Event[x].NewEventAck o ripristinato dal tag di uscita ResetEvents.0 = Non si sono verificati nuovi eventi dall’ultimo evento confermato.1 = Si è verificato un nuovo evento dall’ultimo evento confermato.

Connessione = Data with Event o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Event[x].EventDropped BOOL Evento eliminato: indica se è stato eliminato un evento.• Se è impostato il tag di uscita LatchEvents, l’ultimo evento registrato viene

mantenuto finché confermato, e un evento successivo è eliminato. • Se viene azzerato il tag di uscita LatchEvents, l’ultimo evento non confermato viene

sovrascritto.0 = Non è stato eliminato un evento. 1 = Un evento è stato eliminato.

Connessione = Data with Event o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Event[x].CIPSyncValid BOOL CIP Sync valido: indica se era presente un master del tempo CIP Sync valido nel backplane in occasione di un evento.0 = Il CIP Sync non era disponibile nel backplane in occasione di un evento.1 = Il CIP Sync era disponibile nel backplane in occasione di un evento.

Connessione = Data with Event o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Event[x].CIPSyncTimeout BOOL Timeout CIP Sync: indica che era presente un master del tempo CIP Sync valido nel backplane in occasione di un evento, ma in time-out.0 = Il CIP Sync non era in time-out.1 = Il CIP Sync era disponibile nel backplane ma in time-out prima che si verificasse un evento.

Connessione = Data with Event o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Event[x].Data INT Dati del modulo: mostra i dati di ingresso per tutti i 16 punti sul modulo in occasione di un evento. I dati per i bit da 0 a 15 vengono visualizzati come maschera di bit dove il bit 0 è Pt[0].Data e il bit 15 è Pt[15].Data.0 = Per ogni bit, indica che il bit corrispondente nel tag di ingresso Pt[x].Data era disattivato (Off) quando si è verificato l'evento.1 = Per ogni bit, indica che il bit corrispondente nel tag di ingresso Pt[x].Data era attivato (On) quando si è verificato l'evento.

Connessione = Data with Event o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Event[x].Timestamp DINT Registrazione cronologica evento: effettua una registrazione cronologica da 64 bit nel formato CIP Sync in occasione di un evento.

Connessione = Data with Event o Listen Only with EventDati di ingresso = Timestamp Data

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 183

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Appendice B Definizioni dei tag

Tag dei moduli di uscita rapidi I moduli di uscita rapidi ControlLogix presentano tre tipi di tag:

• Configurazione: struttura di dati inviati dal controllore al modulo I/O all'accensione.

• Ingresso: struttura di dati inviati in modo continuo dal modulo I/O al controllore contenente lo stato operativo corrente del modulo.

• Uscita: struttura di dati inviati in modo continuo dal controllore al modulo I/O in grado di modificare il comportamento del modulo.

Modulo 1756-OB16IEF

Il modulo 1756-OB16IEF utilizza strutture di dati array. Le strutture di dati array si differenziano dalle strutture di dati flat di altri moduli I/O digitali. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Strutture di dati array a pagina 199.

IMPORTANTE Nella colonna Definizione dei moduli di ciascuna tabella sono elencate le combinazioni di tipo di connessione e tipo di dati di ingresso necessarie per creare il tag corrispondente. Per ulteriori informazioni sulla definizione dei tipi di dati di ingresso e di connessione, consultare la sezione Creazione di un nuovo modulo a pagina 125.

Argomento Pagina

Modulo 1756-OB16IEF 184

Modulo 1756-OB16IEFS 192

IMPORTANTE Nel software RSLogix 5000, versione 18.02.00 e 19.01.00, le informazioni sui tag di uscita vengono inviate al modulo 1756-OB16IEF solo alla frequenza RPI definita durante la configurazione. Per prestazioni ottimali, utilizzare l’istruzione Immediate Output (IOT).Ad esempio, il ramo riportato qui di seguito contiene un'istruzione IOT per un modulo di uscita rapido nello slot 3. Aggiungere un ramo simile all'ultima routine all'interno di MainTask per simulare la normale elaborazione del tag di uscita.

184 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Definizioni dei tag Appendice B

Tabella 47 - Tag di configurazione del modulo 1756-OB16IEF

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

ProgToFaultEn BOOL Modalità da Programmazione a Errore: abilita il passaggio delle uscite alla modalità Errore se si verifica un errore di comunicazione in modalità Programmazione. In caso contrario, le uscite restano in modalità Programmazione. Vedere Pt[x].FaultMode, Pt[x]FaultValue Pt[x]ProgMode e Pt[x]ProgValue.0 = Le uscite restano in modalità programmazione in caso di errore di comunicazione.1 = Le uscite passano in modalità errore in caso di errore di comunicazione.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

InputPartnerSlot SINT Slot partner peer: identifica il numero di slot dello chassis locale dove risiede il modulo di ingresso peer. Valori validi:• 0…16• -1 = Nessun modulo di ingresso è stato identificato come peer.

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

InputPartnerID SINT ID partner peer: identifica il modulo di ingresso peer che controlla le uscite sul modulo 1756-OB16IEF. Il tipo di modulo determina il tipo di connessione del formato dei dati di ingresso.Valori validi:0 = Nessuno (predefinito)1 = 1756-IB16IF2 = 1756-LSC8XIB8I

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].FaultMode BOOL Modalità Errore: utilizzato con il tag Pt[x].FaultValue per determinare lo stato delle uscite quando si verifica un errore di comunicazione.0 = Utilizza il valore di uscita definito nel tag di configurazione Pt[x].FaultValue (predefinito).1 = Mantiene l'ultimo stato dell'uscita per il periodo di tempo definito nel tag Pt[x].FaultValueStateDuration. Se la modulazione PWM è abilitata per il punto di uscita e l'uscita è attualmente attiva, l'uscita prosegue la modulazione PWM fino al raggiungimento del limite di cicli o finché uno stato di errore finale non viene reso effettivo tramite il tag Pt[x].FaultFinalState.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].FaultValue BOOL Valore errore: definisce il valore di uscita quando si verifica un errore. Mantiene lo stato configurato dell'uscita per il periodo di tempo definito nel tag Pt[x].FaultValueStateDuration.Richiede l'azzeramento del bit corrispondente nel tag FaultMode. 0 = Off1 = On

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].FaultFinalState BOOL Stato finale errore: determina lo stato di uscita finale una volta trascorso il tempo nel tag Pt[x].FaultValueStateDuration.0 = L'uscita si disattiva una volta trascorso il tempo nel tag Pt[x].FaultValueStateDuration e il modulo è ancora in errore.1 = L'uscita si attiva una volta trascorso il tempo nel tag Pt[x].FaultValueStateDuration e il modulo è ancora in errore.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].ProgMode BOOL Modalità Programmazione: utilizzato con il tag Pt[x].ProgValue per determinare lo stato delle uscite quando il controllore è in modalità Programmazione. 0 = Utilizza il valore di uscita definito nel tag Pt[x].ProgValue (predefinito).1 = Mantiene l’ultimo stato dell’uscita. Se la modulazione PWM è abilitata per il punto di uscita e l'uscita è attualmente attiva, l'uscita continua a utilizzare la modulazione PWM fino al raggiungimento del limite di cicli.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].ProgValue BOOL Valore programmazione: definisce lo stato di uscita durante la modalità Programmazione. Richiede l'azzeramento del bit corrispondente per il tag Pt[x].ProgMode. 0 = Lo stato di uscita è disattivato durante la modalità programmazione.1 = Lo stato di uscita è attivato durante la modalità programmazione.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].PWMEnable BOOL Abilitazione PWM: quando è impostato, il treno di impulsi per il punto di uscita è controllato dalla configurazione PWM corrente. 0 = PWM disabilitata (predefinito).1 = PWM abilitata e utilizzata dall’uscita quando la stessa è attiva.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 185

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Appendice B Definizioni dei tag

Pt[x].PWMExtendCycle BOOL Estensione ciclo PWM: determina il comportamento dell'uscita quando il valore nel tag di uscita Pt[x]PWMOnTime è inferiore al valore nel tag di configurazione Pt[x].PWMMinimunOnTime. Richiede l'abilitazione della modulazione PWM tramite il tag Pt[x].PWMEnable. 0 = La durata del ciclo di impulsi non è estesa (predefinita). Se il bit viene azzerato quando la durata di attivazione è inferiore alla durata di attivazione minima, l’uscita non viene mai abilitata.1 = La durata del ciclo di impulsi viene estesa per mantenere il rapporto tra durata di attivazione e durata del ciclo prendendo in considerazione la durata di attivazione minima. IMPORTANTE: un'estensione del ciclo di impulsi è limitata a 10 volte la durata del ciclo. Se la durata di attivazione richiesta è inferiore a un 1/10 della durata di attivazione minima, l'uscita rimane disattivata e il ciclo non viene prolungato.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].PWMOnTimeInPercent BOOL Durata di attivazione PWM in percentuale: determina se la durata di attivazione PWM viene definita come percentuale della durata del ciclo o è definita in secondi. Richiede l'abilitazione della modulazione PWM tramite il tag Pt[x].PWMEnable. 0 = Definisce la durata di attivazione PWM in secondi (predefinito).1 = Definisce la durata di attivazione PWM come percentuale.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].PWMStaggerOutput BOOL Sfalsamento uscite PWM: quando è impostato, riduce al minimo il carico sul sistema di alimentazione sfalsando le transizioni di attivazione per le uscite. In caso contrario, le uscite si attivano immediatamente all'inizio di un ciclo. Richiede l'abilitazione della modulazione PWM tramite il tag Pt[x].PWMEnable.0 = Non sfalsa le transizioni di attivazione delle uscite (predefinita). Le uscite si attivano immediatamente quando il tag Pt[x].Data è impostato a 1 iniziando il ciclo PWM con un fronte di salita. 1 = Sfalsa le transizioni di attivazione delle uscite. Tutte le uscite configurate per lo sfalsamento PWM si attivano a intervalli diversi per ridurre al minimo un possibile picco di tensione qualora numerose uscite si attivino contemporaneamente.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].PWMCycleLimitEnable BOOL Abilitazione limite di cicli PWM: determina se consentire l'esecuzione solo di un numero prestabilito di cicli di impulsi. Richiede l'abilitazione della modulazione PWM tramite il tag Pt[x].PWMEnable.0 = I cicli di impulsi continuano a verificarsi fino alla disattivazione dell’uscita (predefinito).1 = Consente solo l'esecuzione del numero di cicli di impulsi definiti tramite il tag Pt[x].PWMCycleLimit.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].PWMExecuteAllCycles BOOL Esecuzione di tutti i cicli PWM: determina se eseguire il numero di cicli definiti tramite il tag Pt[x].PWMCycleLimit indipendentemente dalla logica di uscita. Richiede l'abilitazione della modulazione PWM tramite il tag Pt[x].PWMEnable e di un limite di cicli tramite il tag Ptx].PWMCycleLimitEnable. 0 = La logica di uscita determina il numero di cicli da produrre (predefinito).1 = Il tag Pt[x].PWMCycleLimit determina il numero di cicli da produrre indipendentemente dalla logica di uscita. Ad esempio, se si specifica un limite di cicli di 4 e l'uscita si disattiva dopo 3 cicli, tutti e 4 i cicli si verificano ugualmente nonostante sia stato inviato il comando di disattivazione dell'uscita.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].FaultValueStateDuration SINT Durata dello stato di errore: definisce l'intervallo di tempo in cui l'uscita rimane nello stato di modalità Errore prima di passare a uno stato finale On oppure Off. Lo stato di modalità errore è definito nel tag Pt[x].FaultValue. Valori validi: • 0 = Mantenere per sempre (predefinito). L’uscita rimane nella modalità errore

purché la condizione di errore persista.• 1, 2, 5 o 10 secondi

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].PWMCycleLimit SINT Limite di cicli PWM: definisce il numero di cicli di impulsi da effettuare quando l'uscita si attiva.• Se il bit corrispondente nel tag Pt[x].PWMExecuteAllCycles è impostato, il numero di

cicli configurato si verifica anche se l'uscita si disattiva.• Se il bit corrispondente nel tag Pt[x].PWMExecuteAllCycles è azzerato, il numero di

cicli configurato viene eseguito solo se l'uscita rimane attiva. Ad esempio, se il limite di cicli è 4 e l'uscita si disattiva dopo 3 cicli, il 4° ciclo non si verifica.

Il limite di cicli predefinito è 10.Richiede l'abilitazione della modulazione PWM tramite il tag Pt[x].PWMEnable e dei limiti di cicli tramite il tag Pt[x].PWMCycleLimitEnable.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Tabella 47 - Tag di configurazione del modulo 1756-OB16IEF (continua)

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

186 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Definizioni dei tag Appendice B

Pt[x].PWMMinimumOnTime REAL Durata di attivazione minima PWM: definisce il periodo di tempo minimo richiesto per l'attivazione dell'uscita. Richiede l'abilitazione della modulazione PWM tramite il tag Pt[x].PWMEnable.Valori validi: 0,0002-3.600,0 secondi oppure0…100%

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

OutputMap[x].AndToControllerData INT Dati controllore con logica AND: determina lo stato di uscita applicando la logica AND alle seguenti sorgenti:• Bit corrispondenti dai dati di uscita del controllore (O:Data)• Altri bit mappati specificati nella configurazione di uscita

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

OutputMap[x].OrToControllerData INT Dati controllore con logica OR: determina lo stato di uscita applicando la logica OR alle seguenti sorgenti:• Bit corrispondenti dai dati di uscita del controllore (O:Data)• Altri bit mappati specificati nella configurazione di uscita

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

OutputMap[x].AndToPeerInput INT Dati peer con logica AND: determina lo stato di uscita applicando la logica AND alle seguenti sorgenti:• Bit corrispondenti dai dati di ingresso peer (I:Data)• Altri bit mappati specificati nella configurazione di uscita

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

OutputMap[x].OrToPeerInput INT Dati peer con logica OR: determina lo stato di uscita applicando la logica OR alle seguenti sorgenti:• Bit corrispondenti dai dati di ingresso peer (I:Data)• Altri bit mappati specificati nella configurazione di uscita

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

OutputMap[x].AndToPeerWindow0 SINT Dati peer con logica AND: determina lo stato di uscita applicando la logica AND alle seguenti sorgenti:• Bit corrispondenti dalla finestra 0 del modulo contatore peer

(I:Counter[x].InputWindow0)• Altri bit mappati specificati nella configurazione di uscita

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

OutputMap[x].OrToPeerWindow0 SINT Dati peer con logica OR: determina lo stato di uscita applicando la logica OR alle seguenti sorgenti:• Bit corrispondenti dalla finestra 0 del modulo contatore peer

(I:Counter[x].InputWindow0)• Altri bit mappati specificati nella configurazione di uscita

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

OutputMap[x].AndToPeerWindow1 SINT Dati peer con logica AND: determina lo stato di uscita applicando la logica AND alle seguenti sorgenti:• Bit corrispondenti dalla finestra 1 del modulo contatore peer

(I:Counter[x].InputWindow1)• Altri bit mappati specificati nella configurazione di uscita

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

OutputMap[x].OrToPeerWindow1 SINT Dati peer con logica OR: determina lo stato di uscita applicando la logica OR alle seguenti sorgenti:• Bit corrispondenti dalla finestra 1 del modulo contatore peer

(I:Counter[x].InputWindow1)• Altri bit mappati specificati nella configurazione di uscita

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Tabella 47 - Tag di configurazione del modulo 1756-OB16IEF (continua)

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 187

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Appendice B Definizioni dei tag

Tabella 48 - Tag dei dati di ingresso per il modulo 1756-OB16IEF

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

Fault DINT Stato di errore: indica se un punto è in stato di errore. Se la comunicazione con il modulo di uscita si interrompe, tutti i 32 bit della parola degli errori del modulo vengono impostati.0 = Nessun errore1 = Errore

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = NoneoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

InputPartnerActive BOOL Il partner di ingresso è attivo: indica se il modulo di ingresso peer sta producendo attivamente dati di ingresso che devono essere utilizzati da un modulo 1756-OB16IEF.0 = Nessun modulo peer di ingresso sta attualmente producendo dati di ingresso che devono essere utilizzati da un modulo 1756-OB16IEF.1 = Il modulo peer di ingresso sta attivamente producendo dati di ingresso che devono essere utilizzati da un modulo 1756-OB16IEF nella logica peer.

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

InputPartnerFault BOOL Errore partner di ingresso: indica se il modulo di ingresso peer è in errore a causa di una perdita di connessione. Se il modulo di ingresso peer è in errore, il modulo di uscita utilizza solo i dati del controllore per determinare lo stato di uscita. 0 = Il modulo peer di ingresso non è in errore.1 = Il modulo peer di ingresso è in errore e le uscite passano allo stato della modalità Errore configurata.

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

InputPartnerSlot SINT Slot partner di ingresso: indica il numero di slot del modulo di ingresso peer.Valori validi:• 0…16• -1 = Nessun modulo di ingresso peer definito.

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

InputPartnerStatus SINT Stato partner di ingresso: indica lo stato del modulo di ingresso peer.Valori validi:2 = Errore di comunicazione (connessione peer persa)6 = Esecuzione (connessione peer attiva e in modalità Run)

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].Data BOOL Dati: indica il valore corrente da inviare al punto di uscita corrispondente. Se la modulazione PWM è abilitata, questo valore passa da 0 a 1 in base al treno di impulsi PWM.0 = Off1 = On

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = NoneoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].Fault BOOL Errore: indica se i dati I/O per il punto corrispondente possono essere errati a causa di un errore.0 = Nessun errore1 = Esiste un errore e i dati I/O possono essere errati. Una delle seguenti condizioni imposta il bit per questo tag.• Pt[x].FuseBlown = 1• Pt[x].PWMCycleTime fuori dell'intervallo valido di 0,001…3.600,0 secondi• Pt[x].PWMOnTime fuori dell'intervallo valido di 0,0002…3.600,0 secondi o 0…100%• Pt[x].PWMCycleTime ≤ Pt[x].PWMOnTime

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = NoneoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].FuseBlown BOOL Fusibile bruciato: indica se un fusibile si è bruciato per una condizione di cortocircuito o di sovraccarico per il punto corrispondente. Tutte le condizioni di fusibile bruciato sono mantenute e devono essere ripristinate.0 = Fusibile non bruciato.1 = Fusibile bruciato e non ripristinato.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = NoneoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

188 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Definizioni dei tag Appendice B

Pt[x].PWMCycleLimitDone BOOL Limite di cicli PWM raggiunto: indica se il limite di cicli di impulsi PWM definito nel tag di configurazione Pt[x].PWMCycleLimit è stato raggiunto. 0 = Il limite di cicli PWM non è stato ancora raggiunto. Il bit si azzera ogni volta che l’uscita passa a On per iniziare un nuovo ciclo PWM.1 = Il limite di cicli PWM è stato raggiunto.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = NoneoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].CIPSyncValid BOOL CIP Sync valido: indica se il modulo si è sincronizzato con un master del tempo CIP Sync valido nel backplane.0 = CIP Sync non disponibile.1 = CIP Sync disponibile.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = NoneoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].CIPSyncTimeout BOOL Timeout CIP Sync: indica se un master del tempo valido nel backplane è in time-out.0 = Un master del tempo valido non è in time-out.1 = È stato rilevato un master del tempo valido nel backplane, ma il master del tempo è in time-out. Il modulo sta utilizzando attualmente il suo orologio locale.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = NoneoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].OutputOverrideStatus BOOL Stato override delle uscite: indica se i dati di uscita locali o il punto logico sono configurati in modo da essere sostituiti dal valore nel tag di uscita Pt[x].OverrideOutputValue. Richiede che il tag di uscita Pt[x].OverrideOutputEn sia abilitato.0 = La funzione di override per l’uscita corrispondente non è abilitata.1 = La funzione di override per l’uscita corrispondente è abilitata.

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].PeerInputOverrideStatus BOOL Stato override degli ingressi peer: indica se i dati di ingresso peer mappati al punto di uscita corrispondente sono configurati in modo da essere sostituiti dal valore nel tag di uscita Pt[x].OverridePeerInputValue. Richiede che il tag di uscita O:Pt[x].OverridePeerInputEn sia abilitato.0 = La funzione di override per gli ingressi peer non è abilitata.1 = La funzione di override per gli ingressi peer è abilitata.

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].PeerWindows0OverrideStatus BOOL Stato override finestra 0 peer: indica se i dati di finestra 0 peer mappati al punto di uscita corrispondente sono configurati in modo da essere sostituiti dal valore nel tag di uscita Pt[x].OverridePeerWindow0Value. Richiede che il tag di uscita O:Pt[x].OverridePeerWindow0En sia abilitato.0 = La funzione di override per la finestra 0 peer non è abilitata.1 = La funzione di override per la finestra 0 peer è abilitata.

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].PeerWindow1OverrideStatus BOOL Stato override finestra 1 peer: indica se i dati di finestra 1 peer mappati al punto di uscita corrispondente sono configurati in modo da essere sostituiti dal valore nel tag di uscita Pt[x].OverridePeerWindow1Value. Richiede che il tag di uscita O:Pt[x].OverridePeerWindow1En sia abilitato.0 = La funzione di override per la finestra 1 peer non è abilitata.1 = La funzione di override per la finestra 1 peer è abilitata.

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

LocalClockOffset DINT Registrazione cronologica orologio locale: indica l'offset tra il valore CIP Sync e il valore CST corrente quando è disponibile un tempo CIP Sync valido.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = NoneoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Tabella 48 - Tag dei dati di ingresso per il modulo 1756-OB16IEF (continua)

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

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Appendice B Definizioni dei tag

OffsetTimestamp DINT Offset registrazione cronologica: indica la data e l'ora dell'ultimo aggiornamento di CIP Sync LocalClockOffset e GrandMasterID nel formato CIP Sync.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = NoneoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

GrandMasterClockID DINT ID orologio Grandmaster: indica l'ID del Grandmaster CIP Sync con cui il modulo è sincronizzato.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = NoneoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Registrazione cronologica DINT Registrazione cronologica: registrazione cronologica CIP Sync da 64 bit dei dati di uscita più recenti o dell'evento FuseBlown.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = NoneoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Tabella 48 - Tag dei dati di ingresso per il modulo 1756-OB16IEF (continua)

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

Tabella 49 - Tag dei dati di uscita del modulo 1756-OB16IEF

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

Pt[x].Data BOOL Dati: indica lo stato On/Off da applicare al punto di uscita.0 = Off1 = On

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].ResetFuseBlown BOOL Ripristino fusibile bruciato: tenta di eliminare uno stato di fusibile bruciato e di applicare dati di uscita quando il bit passa da Off a On.

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].OverrideOutputEn BOOL Override uscita: sostituisce i dati di uscita locali per la logica peer con il valore definito nel tag Pt[x].OverrideOutputValue. 0 = Disabilitato1 = Abilitato

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].OverrideOutputValue BOOL Override valore di uscita: indica lo stato On/Off da applicare a tutte le uscite mappate al punto di uscita quando è impostato il bit corrispondente nel tag Pt[x].OverrideOutputEn.0 = Off1 = On

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].OverridePeerInputEn BOOL Override ingresso peer: sostituisce i dati di ingresso peer mappati al punto di uscita con il valore definito nel tag di uscita Pt[x].OverridePeerInputValue.0 = Disabilitato1 = Abilitato

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

190 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Definizioni dei tag Appendice B

Pt[x].OverridePeerInputValue BOOL Override valore di ingresso peer: indica lo stato On/Off da applicare a tutti gli ingressi peer mappati al punto di uscita quando è abilitato il bit corrispondente nel tag di uscita Pt[x].OverridePeerInputEn.0 = Off1 = On

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].OverridePeerWindow0En BOOL Override finestra 0 peer: sostituisce gli ingressi della finestra 0 peer mappati al punto di uscita con il valore definito nel tag di uscita Pt[x].OverridePeerWindow0Value.0 = Disabilitato1 = Abilitato

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].OverridePeerWindow0Value BOOL Override valore finestra 0 peer: indica lo stato On/Off da applicare agli ingressi della finestra 0 peer mappati al punto di uscita quando è abilitato il bit corrispondente nel tag di uscita Pt[x].OverridePeerWindow0En.0 = Off1 = On

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].OverridePeerWindow1En BOOL Override finestra 1 peer: sostituisce gli ingressi della finestra 1 peer mappati al punto di uscita con il valore definito nel tag di uscita Pt[x].OverridePeerWindow1Value.0 = Disabilitato1 = Abilitato

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].OverridePeerWindow1Value BOOL Override valore finestra 1 peer: indica lo stato On/Off da applicare agli ingressi della finestra 1 peer mappati al punto di uscita quando è abilitato il bit corrispondente nel tag di uscita Pt[x].OverridePeerWindow1En.0 = Off1 = On

Connessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].PWMCycleTime REAL Durata del ciclo PWM: definisce la durata di ciascun ciclo di impulsi. Richiede l'abilitazione della modulazione PWM tramite il tag di configurazione Pt[x].PWMEnable.Valori validi: 0,001…3.600,0 secondi

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

Pt[x].PWMOnTime REAL Durata di attivazione PWM: definisce il periodo di tempo durante il quale un impulso rimane attivo. Richiede l'abilitazione della modulazione PWM tramite il tag di configurazione Pt[x].PWMEnable.Valori validi: 0,0002-3.600,0 secondi oppure0-100,0 percento

Connessione = DataDati di uscita = Data o Scheduled per ModuleoppureConnessione = Peer OwnershipDati di uscita = Data with Peer

TimestampOffset DINT Offset registrazione cronologica: indica la differenza tra il tempo di sistema e il tempo locale del modulo. La registrazione cronologica è indicata nel tempo CIP Sync. Questo valore è di norma impostato su zero, ma può essere aggiornato con il valore di SystemOffset nell’oggetto TIMESYNCHRONIZE del controllore per abilitare Time Step Compensation nel modulo.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Module

Registrazione cronologica DINT Registrazione cronologica: tempo CIP Sync in cui applicare i dati delle uscite pianificate. Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Module

Tabella 49 - Tag dei dati di uscita del modulo 1756-OB16IEF (continua)

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

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Appendice B Definizioni dei tag

Modulo 1756-OB16IEFS

I nomi dei tag e le strutture dati per il modulo 1756-OB16IEFS variano in base alla definizione del modulo:

• Per l’uscita Scheduled Per Point, il modulo usa una struttura di dati flat. Consultare la Tabella 50, la Tabella 52 e la Tabella 54.

• Per le uscite Data o le connessioni Listen Only, il modulo usa una struttura di dati array. Consultare la Tabella 51, la Tabella 53 e la Tabella 55. Per ulteriori informazioni sulle strutture di dati array, consultare la sezione Strutture di dati array a pagina 199.

Tabella 50 - Tag di configurazione del modulo 1756-OB16IEFS: uscita pianificata per punto

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

ProgToFaultEn BOOL Modalità da Programmazione a Errore: abilita il passaggio delle uscite alla modalità Errore se si verifica un errore di comunicazione in modalità Programmazione. In caso contrario, le uscite restano in modalità Programmazione. Vedere FaultMode, FaultValue, ProgMode e ProgValue.0 = Le uscite restano in modalità programmazione in caso di errore di comunicazione.1 = Le uscite passano in modalità errore in caso di errore di comunicazione.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

FaultMode BOOL Modalità Errore: utilizzato con il tag FaultValue per determinare lo stato delle uscite quando si verifica un errore di comunicazione.0 = Utilizza il valore di uscita definito nel tag di configurazione Pt[x].FaultValue (predefinito).1 = Mantiene l’ultimo stato dell’uscita per il periodo di tempo definito nel tag FaultValueStateDuration. Se la modulazione PWM è abilitata per il punto di uscita e l'uscita è attualmente attiva, l'uscita prosegue la modulazione PWM fino al raggiungimento del limite di cicli o finché uno stato di errore finale non viene reso effettivo tramite il tag FaultFinalState.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

FaultValue BOOL Valore errore: definisce il valore di uscita quando si verifica un errore. Mantiene lo stato configurato dell'uscita per il periodo di tempo definito nel tag FaultValueStateDuration.Richiede l'azzeramento del bit corrispondente nel tag FaultMode. 0 = Off1 = On

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

FaultFinalState BOOL Stato finale errore: determina lo stato di uscita finale una volta trascorso il tempo nel tag FaultValueStateDuration.0 = L’uscita si disattiva una volta trascorso il tempo nel tag FaultValueStateDuration e il modulo è ancora in errore.1 = L’uscita si attiva una volta trascorso il tempo nel tag FaultValueStateDuration e il modulo è ancora in errore.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

ProgMode BOOL Modalità Programmazione: utilizzato con il tag ProgValue per determinare lo stato delle uscite quando il controllore è in modalità Programmazione. 0 = Utilizza il valore di uscita definito nel tag ProgValue (predefinito).1 = Mantiene l’ultimo stato dell’uscita. Se la modulazione PWM è abilitata per il punto di uscita e l'uscita è attualmente attiva, l'uscita continua a utilizzare la modulazione PWM fino al raggiungimento del limite di cicli.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

ProgValue BOOL Valore programmazione: definisce lo stato di uscita durante la modalità Programmazione. Richiede l'azzeramento del bit corrispondente per il tag ProgMode. 0 = Lo stato di uscita è disattivato durante la modalità programmazione.1 = Lo stato di uscita è attivato durante la modalità programmazione.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

FaultValueStateDuration SINT Durata dello stato di errore: definisce l'intervallo di tempo in cui l'uscita rimane nello stato di modalità Errore prima di passare a uno stato finale On oppure Off. Lo stato di modalità errore è definito nel tag FaultValue. Valori validi: • 0 = Mantenere per sempre (predefinito). L’uscita rimane nella modalità errore

purché la condizione di errore persista.• 1, 2, 5 o 10 secondi

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

192 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Definizioni dei tag Appendice B

PWM[x].Enable BOOL Abilitazione PWM: quando è impostato, il treno di impulsi per il punto di uscita è controllato dalla configurazione PWM corrente. 0 = PWM disabilitata (predefinito).1 = PWM abilitata e utilizzata dall’uscita quando la stessa è attiva.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

PWM[x].ExtendCycle BOOL Estensione ciclo PWM: determina il comportamento dell'uscita quando il valore nel tag di uscita PWM.OnTime è inferiore al valore nel tag di configurazione PWM.MinimunOnTime. Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag PWM.Enable. 0 = La durata del ciclo di impulsi non è estesa (predefinita). Se il bit viene azzerato quando la durata di attivazione è inferiore alla durata di attivazione minima, l’uscita non viene mai abilitata.1 = La durata del ciclo di impulsi viene estesa per mantenere il rapporto tra durata di attivazione e durata del ciclo prendendo in considerazione la durata di attivazione minima. IMPORTANTE: un'estensione del ciclo di impulsi è limitata a 10 volte la durata del ciclo. Se la durata di attivazione richiesta è inferiore a un rapporto 1/10 della durata di attivazione minima, l'uscita rimane disattivata e il ciclo non viene prolungato.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

PWM[x].OnTimeInPercent BOOL Durata di attivazione PWM in percentuale: determina se la durata di attivazione PWM viene definita come percentuale della durata del ciclo o è definita in secondi. Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag PWM.Enable. 0 = Definisce la durata di attivazione PWM in secondi (predefinito).1 = Definisce la durata di attivazione PWM come percentuale.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

PWM[x].StaggerOutput BOOL Sfalsamento uscite PWM: quando è impostato, riduce al minimo il carico sul sistema di alimentazione sfalsando le transizioni di attivazione per le uscite. In caso contrario, le uscite si attivano immediatamente all'inizio di un ciclo. Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag PWM.Enable.0 = Non sfalsa le transizioni di attivazione delle uscite (predefinita). Le uscite si attivano immediatamente quando il tag Data è impostato su 1 iniziando il ciclo PWM con un fronte di salita. 1 = Sfalsa le transizioni di attivazione delle uscite. Tutte le uscite configurate per lo sfalsamento PWM si attivano a intervalli diversi per ridurre al minimo un possibile picco di tensione qualora numerose uscite si attivino contemporaneamente.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

PWM[x].CycleLimitEnable BOOL Abilitazione limite di cicli PWM: determina se consentire l'esecuzione solo di un numero prestabilito di cicli di impulsi. Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag PWM.Enable.0 = I cicli di impulsi continuano a verificarsi fino alla disattivazione dell’uscita (predefinito).1 = Consente solo l'esecuzione del numero di cicli di impulsi definiti tramite il tag PWM.CycleLimit.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

PWM[x].ExecuteAllCycles BOOL Esecuzione di tutti i cicli PWM: determina se eseguire il numero di cicli definiti tramite il tag PWM.CycleLimit indipendentemente dalla logica di uscita. Richiede l'abilitazione della modulazione PWM tramite il tag PWM.Enable e che un limite di cicli sia abilitato tramite il tag PWM.CycleLimitEnable. 0 = La logica di uscita determina il numero di cicli da produrre (predefinito).1 = Il tag PWM.CycleLimit determina il numero di cicli da produrre indipendentemente dalla logica di uscita. Ad esempio, se si specifica un limite di cicli di 4 e l'uscita si disattiva dopo 3 cicli, tutti e 4 i cicli si verificano ugualmente nonostante sia stato inviato il comando di disattivazione dell'uscita.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

PWM[x].CycleLimit SINT Limite di cicli PWM: definisce il numero di cicli di impulsi da effettuare quando l'uscita si attiva.• Se il bit corrispondente nel tag PWM.ExecuteAllCycles è impostato, il numero di cicli

configurato si verifica anche se l'uscita si disattiva.• Se il bit corrispondente nel tag PWM.ExecuteAllCycles è azzerato, il numero di cicli

configurato si verifica solo se l'uscita rimane attiva. Ad esempio, se il limite di cicli è 4 e l'uscita si disattiva dopo 3 cicli, il 4° ciclo non si verifica.

Il limite di cicli predefinito è 10.Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag PWM.Enable e che un limite di cicli sia abilitato tramite il tag PWM.CycleLimitEnable.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

PWM[x].MinimumOnTime REAL Durata di attivazione minima PWM: definisce il periodo di tempo minimo richiesto per l'attivazione dell'uscita. Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag PWM.Enable.Valori validi: 0,0002-3.600,0 secondi oppure0…100%

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

Tabella 50 - Tag di configurazione del modulo 1756-OB16IEFS: uscita pianificata per punto (continua)

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 193

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Appendice B Definizioni dei tag

Tabella 51 - Tag di configurazione del modulo 1756-OB16IEFS: uscita dati

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

ProgToFaultEn BOOL Modalità da Programmazione a Errore: abilita il passaggio delle uscite alla modalità Errore se si verifica un errore di comunicazione in modalità Programmazione. In caso contrario, le uscite restano in modalità Programmazione. Vedere FaultMode, FaultValue, ProgMode e ProgValue.0 = Le uscite restano in modalità programmazione in caso di errore di comunicazione.1 = Le uscite passano in modalità errore in caso di errore di comunicazione.

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].FaultMode BOOL Modalità Errore: utilizzato con il tag FaultValue per determinare lo stato delle uscite quando si verifica un errore di comunicazione.0 = Utilizza il valore di uscita definito nel tag di configurazione Pt[x].FaultValue (predefinito).1 = Mantiene l’ultimo stato dell’uscita per il periodo di tempo definito nel tag FaultValueStateDuration. Se la modulazione PWM è abilitata per il punto di uscita e l'uscita è attualmente attiva, l'uscita prosegue la modulazione PWM fino al raggiungimento del limite di cicli o finché uno stato di errore finale non viene reso effettivo tramite il tag FaultFinalState.

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].FaultValue BOOL Valore errore: definisce il valore di uscita quando si verifica un errore. Mantiene lo stato configurato dell'uscita per il periodo di tempo definito nel tag FaultValueStateDuration.Richiede l'azzeramento del bit corrispondente nel tag FaultMode. 0 = Off1 = On

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].FaultFinalState BOOL Stato finale errore: determina lo stato di uscita finale una volta trascorso il tempo nel tag FaultValueStateDuration.0 = L’uscita si disattiva una volta trascorso il tempo nel tag FaultValueStateDuration e il modulo è ancora in errore.1 = L’uscita si attiva una volta trascorso il tempo nel tag FaultValueStateDuration e il modulo è ancora in errore.

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].ProgMode BOOL Modalità Programmazione: utilizzato con il tag ProgValue per determinare lo stato delle uscite quando il controllore è in modalità Programmazione. 0 = Utilizza il valore di uscita definito nel tag ProgValue (predefinito).1 = Mantiene l’ultimo stato dell’uscita. Se la modulazione PWM è abilitata per il punto di uscita e l'uscita è attualmente attiva, l'uscita continua a utilizzare la modulazione PWM fino al raggiungimento del limite di cicli.

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].ProgValue BOOL Valore programmazione: definisce lo stato di uscita durante la modalità Programmazione. Richiede l'azzeramento del bit corrispondente per il tag ProgMode. 0 = Lo stato di uscita è disattivato durante la modalità programmazione.1 = Lo stato di uscita è attivato durante la modalità programmazione.

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].PWMEnable BOOL Abilitazione PWM: quando è impostato, il treno di impulsi per il punto di uscita è controllato dalla configurazione PWM corrente. 0 = PWM disabilitata (predefinito).1 = PWM abilitata e utilizzata dall’uscita quando la stessa è attiva.

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].PWMExtendCycle BOOL Estensione ciclo PWM: determina il comportamento dell'uscita quando il valore nel tag di uscita PWM.OnTime è inferiore al valore nel tag di configurazione PWM.MinimunOnTime. Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag PWM.Enable. 0 = La durata del ciclo di impulsi non è estesa (predefinita). Se il bit viene azzerato quando la durata di attivazione è inferiore alla durata di attivazione minima, l’uscita non viene mai abilitata.1 = La durata del ciclo di impulsi viene estesa per mantenere il rapporto tra durata di attivazione e durata del ciclo prendendo in considerazione la durata di attivazione minima. IMPORTANTE: un'estensione del ciclo di impulsi è limitata a 10 volte la durata del ciclo. Se la durata di attivazione richiesta è inferiore a un 1/10 della durata di attivazione minima, l'uscita rimane disattivata e il ciclo non viene prolungato.

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].PWMOnTimeInPercent BOOL Durata di attivazione PWM in percentuale: determina se la durata di attivazione PWM viene definita come percentuale della durata del ciclo o è definita in secondi. Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag PWM.Enable. 0 = Definisce la durata di attivazione PWM in secondi (predefinito).1 = Definisce la durata di attivazione PWM come percentuale.

Connessione = DataDati di uscita = Data

194 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

Page 195: Moduli I/O digitali ControlLogix Manuale dell’utente · Attività quali l’installazione, la regolazione, la messa in opera, l’uso, l’assemblaggio, lo smontaggio e la manutenzione

Definizioni dei tag Appendice B

Pt[x].PWMStaggerOutput BOOL Sfalsamento uscite PWM: quando è impostato, riduce al minimo il carico sul sistema di alimentazione sfalsando le transizioni di attivazione per le uscite. In caso contrario, le uscite si attivano immediatamente all'inizio di un ciclo. Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag PWM.Enable.0 = Non sfalsa le transizioni di attivazione delle uscite (predefinita). Le uscite si attivano immediatamente quando il tag Data è impostato su 1 iniziando il ciclo PWM con un fronte di salita. 1 = Sfalsa le transizioni di attivazione delle uscite. Tutte le uscite configurate per lo sfalsamento PWM si attivano a intervalli diversi per ridurre al minimo un possibile picco di tensione qualora numerose uscite si attivino contemporaneamente.

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].PWMCycleLimitEnable BOOL Abilitazione limite di cicli PWM: determina se consentire l'esecuzione solo di un numero prestabilito di cicli di impulsi. Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag PWM.Enable.0 = I cicli di impulsi continuano a verificarsi fino alla disattivazione dell’uscita (predefinito).1 = Consente solo l'esecuzione del numero di cicli di impulsi definiti tramite il tag PWM.CycleLimit.

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].PWMExecuteAllCycles BOOL Esecuzione di tutti i cicli PWM: determina se eseguire il numero di cicli definiti tramite il tag PWM.CycleLimit indipendentemente dalla logica di uscita. Richiede l'abilitazione della modulazione PWM tramite il tag PWM.Enable e che un limite di cicli sia abilitato tramite il tag PWM.CycleLimitEnable. 0 = La logica di uscita determina il numero di cicli da produrre (predefinito).1 = Il tag PWM.CycleLimit determina il numero di cicli da produrre indipendentemente dalla logica di uscita. Ad esempio, se si specifica un limite di cicli di 4 e l'uscita si disattiva dopo 3 cicli, tutti e 4 i cicli si verificano ugualmente nonostante sia stato inviato il comando di disattivazione dell'uscita.

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].PWMFaultValueStateDuration SINT Durata dello stato di errore: definisce l'intervallo di tempo in cui l'uscita rimane nello stato di modalità Errore prima di passare a uno stato finale On oppure Off. Lo stato di modalità errore è definito nel tag FaultValue. Valori validi: • 0 = Mantenere per sempre (predefinito). L’uscita rimane nella modalità errore

purché la condizione di errore persista.• 1, 2, 5 o 10 secondi

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].PWMCycleLimit SINT Limite di cicli PWM: definisce il numero di cicli di impulsi da effettuare quando l'uscita si attiva.• Se il bit corrispondente nel tag PWM.ExecuteAllCycles è impostato, il numero di cicli

configurato si verifica anche se l'uscita si disattiva.• Se il bit corrispondente nel tag PWM.ExecuteAllCycles è azzerato, il numero di cicli

configurato si verifica solo se l'uscita rimane attiva. Ad esempio, se il limite di cicli è 4 e l'uscita si disattiva dopo 3 cicli, il 4° ciclo non si verifica.

Il limite di cicli predefinito è 10.Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag PWM.Enable e che un limite di cicli sia abilitato tramite il tag PWM.CycleLimitEnable.

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].PWMMinimumOnTime REAL Durata di attivazione minima PWM: definisce il periodo di tempo minimo richiesto per l'attivazione dell'uscita. Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag PWM.Enable.Valori validi: 0,0002-3.600,0 secondi oppure0…100%

Connessione = DataDati di uscita = Data

Tabella 51 - Tag di configurazione del modulo 1756-OB16IEFS: uscita dati (continua)

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 195

Page 196: Moduli I/O digitali ControlLogix Manuale dell’utente · Attività quali l’installazione, la regolazione, la messa in opera, l’uso, l’assemblaggio, lo smontaggio e la manutenzione

Appendice B Definizioni dei tag

Tabella 52 - Tag dei dati di ingresso del modulo 1756-OB16IEFS: uscita pianificata per punto

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

Fault DINT Stato di errore: indica se un punto è in stato di errore. Se la comunicazione con il modulo di uscita si interrompe, tutti i 32 bit della parola degli errori del modulo vengono impostati.0 = Nessun errore1 = Errore

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per PointoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

Dati BOOL Dati: indica il valore corrente da inviare al punto di uscita corrispondente. Se la modulazione PWM è abilitata, questo valore passa da 0 a 1 in base al treno di impulsi PWM.0 = Off1 = On

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per PointoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

FuseBlown BOOL Fusibile bruciato: indica se un fusibile si è bruciato per una condizione di cortocircuito o di sovraccarico per il punto corrispondente. Tutte le condizioni di fusibile bruciato sono mantenute e devono essere ripristinate.0 = Fusibile non bruciato.1 = Fusibile bruciato e non ripristinato.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per PointoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

CIPSyncValid BOOL CIP Sync valido: indica se il modulo si è sincronizzato con un master del tempo CIP Sync valido nel backplane.0 = CIP Sync non disponibile.1 = CIP Sync disponibile.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per PointoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

CIPSyncTimeout BOOL Timeout CIP Sync: indica se un master del tempo valido nel backplane è in time-out.0 = Un master del tempo valido non è in time-out.1 = È stato rilevato un master del tempo valido nel backplane, ma il master del tempo è in time-out. Il modulo sta utilizzando attualmente il suo orologio locale.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per PointoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

LateScheduleCount INT Conteggio pianificazioni in ritardo: aumenta ogni volta che una pianificazione viene ricevuta in ritardo rispetto a quando previsto. Il conteggio ricomincia ogni 65.535 pianificazioni in ritardo. Se una pianificazione in ritardo è quella più recente per un punto, l'uscita viene comunque portata al nuovo stato. Il monitoraggio del conteggio delle pianificazioni in ritardo può essere utile per stabilire se la rete è in ritardo o se le perdite di connessione influiscono sulle pianificazioni.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

LostScheduleCount INT Conteggio pianificazioni mancate: aumenta ogni volta che il tag di uscita Schedule.SequenceNumber salta un valore. L’omissione di un numero di sequenza può indicare una pianificazione mancata. Il conteggio ricomincia ogni 65.535 pianificazioni mancate.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

LocalClockOffset DINT Registrazione cronologica orologio locale: indica l'offset tra il valore CIP Sync e il valore CST corrente quando è disponibile un tempo CIP Sync valido.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per PointoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

OffsetTimestamp DINT Offset registrazione cronologica: indica la data e l'ora dell'ultimo aggiornamento di CIP Sync LocalClockOffset e GrandMasterID nel formato CIP Sync.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per PointoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

GrandMasterClockID DINT ID orologio Grandmaster: indica l'ID del Grandmaster CIP Sync con cui il modulo è sincronizzato.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per PointoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

196 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

Page 197: Moduli I/O digitali ControlLogix Manuale dell’utente · Attività quali l’installazione, la regolazione, la messa in opera, l’uso, l’assemblaggio, lo smontaggio e la manutenzione

Definizioni dei tag Appendice B

registrazione cronologica DINT Registrazione cronologica: registrazione cronologica CIP Sync da 64 bit dei dati di uscita più recenti o dell'evento FuseBlown.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per PointoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

Schedule.State SINT Stato pianificazione: indica il numero corrente in sequenza delle pianificazioni memorizzate nei dati di uscita.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

Schedule.SequenceNumber SINT Numero in sequenza pianificazione: eco dei dati che indica il numero in sequenza della pianificazione.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

Tabella 53 - Tag dei dati di ingresso del modulo 1756-OB16IEFS: uscita Data o connessioni di solo ascolto

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

Fault DINT Stato di errore: indica se un punto è in stato di errore. Se la comunicazione con il modulo di uscita si interrompe, tutti i 32 bit della parola di errore vengono impostati.0 = Nessun errore1 = Errore

Connessione = DataDati di uscita = DataoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

Pt[x].Data BOOL Dati: indica il valore corrente da inviare al punto di uscita corrispondente. Se la modulazione PWM è abilitata, questo valore passa da 0 a 1 in base al treno di impulsi PWM.0 = Off1 = On

Connessione = DataDati di uscita = DataoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

Pt[x].Fault BOOL Stato di errore: indica se un punto è in stato di errore. Se la comunicazione con il modulo di uscita si interrompe, tutti i 32 bit della parola di errore vengono impostati.0 = Nessun errore1 = Errore

Connessione = DataDati di uscita = DataoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

Pt[x].FuseBlown BOOL Fusibile bruciato: indica se un fusibile si è bruciato per una condizione di cortocircuito o di sovraccarico per il punto corrispondente. Tutte le condizioni di fusibile bruciato sono mantenute e devono essere ripristinate.0 = Fusibile non bruciato.1 = Fusibile bruciato e non ripristinato.

Connessione = DataDati di uscita = DataoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

Pt[x].PWMCycleLimitDone BOOL Limite di cicli PWM raggiunto: indica se il limite di cicli di impulsi PWM definito nel tag di configurazione Pt[x].PWMCycleLimit è stato raggiunto. 0 = Il limite di cicli PWM non è stato ancora raggiunto. Il bit si azzera ogni volta che l’uscita passa a On per iniziare un nuovo ciclo PWM.1 = Il limite di cicli PWM è stato raggiunto.

Connessione = DataDati di uscita = DataoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

Pt[x].CIPSyncValid BOOL CIP Sync valido: indica se il modulo si è sincronizzato con un master del tempo CIP Sync valido nel backplane.0 = CIP Sync non disponibile.1 = CIP Sync disponibile.

Connessione = DataDati di uscita = DataoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

Pt[x].CIPSyncTimeout BOOL Timeout CIP Sync: indica se un master del tempo valido nel backplane è in time-out.0 = Un master del tempo valido non è in time-out.1 = È stato rilevato un master del tempo valido nel backplane, ma il master del tempo è in time-out. Il modulo sta utilizzando attualmente il suo orologio locale.

Connessione = DataDati di uscita = DataoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

Tabella 52 - Tag dei dati di ingresso del modulo 1756-OB16IEFS: uscita pianificata per punto (continua)

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

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Appendice B Definizioni dei tag

LocalClockOffset DINT Registrazione cronologica orologio locale: indica l'offset tra il valore CIP Sync e il valore CST corrente quando è disponibile un tempo CIP Sync valido.

Connessione = DataDati di uscita = DataoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

OffsetTimestamp DINT Offset registrazione cronologica: indica la data e l'ora dell'ultimo aggiornamento di CIP Sync LocalClockOffset e GrandMasterID nel formato CIP Sync.

Connessione = DataDati di uscita = DataoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

GrandMasterClockID DINT ID orologio Grandmaster: indica l'ID del Grandmaster CIP Sync con cui il modulo è sincronizzato.

Connessione = DataDati di uscita = DataoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

registrazione cronologica DINT Registrazione cronologica: registrazione cronologica CIP Sync da 64 bit dei dati di uscita più recenti o dell'evento FuseBlown.

Connessione = DataDati di uscita = DataoppureConnessione = Listen OnlyDati di uscita = None

Tabella 54 - Tag dei dati di uscita del modulo 1756-OB16IEFS: uscita pianificata per punto

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

Dati BOOL Dati: indica lo stato On/Off da applicare a un punto di uscita non pianificata.0 = Off1 = On

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

ScheduleMask BOOL Maschera di pianificazione: maschera che indica quali punti di uscita sono pianificati. 0 = Il punto di uscita non è pianificato. Lo stato On/Off è determinato dal valore del tag di uscita Data.1 = Il punto di uscita è pianificato. Lo stato On/Off è determinato dal valore del tag di uscita Schedule[x].Data.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

ResetFuseBlown BOOL Ripristino fusibile bruciato: tenta di eliminare uno stato di fusibile bruciato e di applicare dati di uscita quando il bit passa da Off a On.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

TimestampOffset DINT Offset registrazione cronologica: indica la differenza tra il tempo di sistema e il tempo locale del modulo. La registrazione cronologica è indicata in tempo CIP Sync. Questo valore è di norma impostato su zero ma può essere aggiornato con il valore di SystemOffset nell’oggetto TIMESYNCHRONIZE del controllore per abilitare Time Step Compensation nel modulo.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

ScheduleTimestamp DINT Registrazione cronologica pianificazione: il tempo base CIP Sync per tutte le pianificazioni. Il modulo usa il tempo CIP Sync di base combinato con il valore di offset nel tag Schedule.Offset per calcolare il tempo assoluto di attivazione o disattivazione dell'uscita fisica.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

Schedule[x].ID SINT ID pianificazione: identifica la pianificazione da applicare a un punto di uscita.Pianificazioni valide: 1…32 0= Nessuna pianificazione

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

Schedule[x].SequenceNumber SINT Numero sequenza pianificazione: indica il conteggio in sequenza ricevuto con una pianificazione. Il modulo riconosce una nuova pianificazione solo in caso di cambiamento nel numero di sequenza. Il primo messaggio ricevuto inizializza la pianificazione.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

Schedule[x].OutputPointSelect SINT Punto di uscita con pianificazione: indica quale punto di uscita fisica è associato a una pianificazione. Il modulo riconosce una nuova pianificazione solo in caso di cambiamento nel punto di uscita.Il primo messaggio ricevuto inizializza la pianificazione. Valori validi: 0…15

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

Tabella 53 - Tag dei dati di ingresso del modulo 1756-OB16IEFS: uscita Data o connessioni di solo ascolto (continua)

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

198 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Definizioni dei tag Appendice B

Strutture di dati array I moduli I/O digitali rapidi utilizzano una struttura di dati array. In questo tipo di struttura, tutti i tag di un punto particolare sono organizzati sotto quel punto. Ad esempio, nella Figura 30 tutti i tag che risultano sotto il punto 0 compaiono anche sotto i punti da 1 a 15 per il modulo di ingresso nello slot 1. Con questa struttura, è possibile copiare o accedere a tutti i dati di un punto particolare semplicemente facendo riferimento o copiando il punto o l'alias per il punto, come Pt[3] o PressureValveTank3.

Schedule[x].Data SINT Dati pianificazione: indica lo stato On/Off da applicare a un punto di uscita al momento pianificato.0 = Off1 = On

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

Schedule[x].Offset DINT Offset pianificazione: indica il valore offset di una pianificazione da aggiungere al valore ScheduleTimestamp di base per determinare il tempo assoluto in cui un'uscita fisica si attiva o si disattiva. Il valore offset deve essere +/-35 minuti dal valore ScheduleTimestamp di base.

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

PWM.CycleTime REAL Durata del ciclo PWM: definisce la durata di ciascun ciclo di impulsi. Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag di configurazione PWM.Enable.Valori validi: 0,001…3.600,0 secondi

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

PWM.OnTime REAL Durata di attivazione PWM: definisce il periodo di tempo durante il quale un impulso rimane attivo. Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag di configurazione PWM.Enable.Valori validi: 0,0002-3.600,0 secondi oppure0-100,0 percento

Connessione = DataDati di uscita = Scheduled per Point

Tabella 55 - Tag dei dati di uscita del modulo 1756-OB16IEFS: uscita Data

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

Pt[x].Data BOOL Dati: indica lo stato On/Off da applicare a un punto di uscita non pianificata.0 = Off1 = On

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].ResetFuseBlown BOOL Ripristino fusibile bruciato: tenta di eliminare uno stato di fusibile bruciato e di applicare dati di uscita quando il bit passa da Off a On.

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].PWMCycleTime REAL Durata del ciclo PWM: definisce la durata di ciascun ciclo di impulsi. Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag di configurazione PWM.Enable.Valori validi: 0,001…3.600,0 secondi

Connessione = DataDati di uscita = Data

Pt[x].PWMOnTime REAL Durata di attivazione PWM: definisce il periodo di tempo durante il quale un impulso rimane attivo. Richiede che la modulazione PWM sia abilitata tramite il tag di configurazione PWM.Enable.Valori validi: 0,0002-3.600,0 secondi oppure0-100,0 percento

Connessione = DataDati di uscita = Data

Tabella 54 - Tag dei dati di uscita del modulo 1756-OB16IEFS: uscita pianificata per punto (continua)

Nome Tipo di dati

Definizioni dei tag Definizione dei moduli

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Appendice B Definizioni dei tag

Figura 30 - Struttura di dati array

Altri moduli I/O digitali utilizzano una struttura di dati flat. In questo tipo di struttura, esiste un’unica istanza di tag per un modulo. Ad esempio, nella Figura 31 solo un'istanza di ciascun tag compare sotto il modulo di ingresso nello slot 3. Per fare riferimento ai dati di un singolo punto o copiarli, è necessario specificare il nome del tag seguito da un numero bit, come Data.0 o EventOverflow.3. Diversamente da una struttura array dove è possibile accedere a tutti i dati per un punto tramite un singolo riferimento tag, una struttura flat richiede più riferimenti tag per poter accedere a tutti i dati di un punto.

Figura 31 - Struttura di dati flat

Il modulo 1756-OB16IEFS utilizza una o l’altra struttura di dati a seconda di come è configurato. Per ulteriori informazioni, vedere pagina 192.

200 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Definizioni dei tag Appendice B

Note:

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Appendice B Definizioni dei tag

202 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Appendice C

Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime

La logica ladder consente di eseguire servizi in run time sul modulo. Ad esempio, a pagina 55 viene illustrato come ripristinare un fusibile elettronico utilizzando il software RSLogix 5000. Questa appendice fornisce un esempio di come ripristinare lo stesso fusibile senza utilizzare RSLogix 5000.

Oltre a fornire servizi run time, è possibile utilizzare la logica ladder per modificare la configurazione. Nel Capitolo 7 è stato illustrato l'uso del software RSLogix 5000 per impostare i parametri di configurazione nel modulo I/O digitale ControlLogix. Alcuni di quei parametri possono essere modificati anche mediante logica ladder.

Utilizzo delle istruzioni di messaggio

Nella logica ladder è possibile utilizzare istruzioni di messaggistica per inviare servizi occasionali a un qualsiasi modulo I/O ControlLogix. Le istruzioni di messaggistica inviano un servizio esplicito al modulo, determinando uno specifico comportamento. Lo sblocco di un allarme alto, ad esempio, può essere effettuato da un’istruzione di messaggistica.

Le istruzioni di messaggistica presentano le caratteristiche descritte di seguito.• I messaggi utilizzano porzioni non pianificate dell’ampiezza di banda

per le comunicazioni di sistema• viene eseguito un solo servizio per istruzione• l’esecuzione dei servizi non compromette la funzionalità dei moduli,

quale ad esempio il campionamento degli ingressi o l’attivazione di nuove uscite

Argomento Pagina

Utilizzo delle istruzioni di messaggio 203

Esecuzione del controllo in tempo reale e dei servizi di modulo 204

Esecuzione di un unico servizio per istruzione 204

Creazione di un nuovo tag 204

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 203

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Appendice C Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime

Esecuzione del controllo in tempo reale e dei servizi di modulo

I servizi inviati mediante istruzioni di messaggio non sono “time critical” come la modalità di funzionamento dei moduli definita durante la configurazione e mantenuta mediante una connessione in tempo reale. Il modulo, di conseguenza, elabora i servizi di messaggistica solo dopo aver soddisfatto i requisiti della connessione I/O.

Supponiamo, ad esempio, che si desideri sbloccare tutti gli allarmi di processo del modulo, ma che sia ancora in corso il controllo in tempo reale del processo e che tale controllo utilizzi il valore di ingresso di quello stesso canale. Poiché il valore di ingresso è di importanza fondamentale per l’applicazione, il modulo privilegia il campionamento degli ingressi rispetto alla richiesta di servizio di sblocco.

Tale precedenza permette che i canali di ingresso vengano campionati alla stessa frequenza e che gli allarmi di processo siano sbloccati nell'intervallo tra il campionamento e la produzione dei dati di ingresso in tempo reale.

Esecuzione di un unico servizio per istruzione

Le istruzioni di messaggio consentono il completamento di un solo servizio di modulo per ciascuna esecuzione. Ad esempio, se un'istruzione di messaggio invia un servizio al modulo per sbloccare l'allarme massimo su un particolare canale, l'allarme massimo di quel canale viene sbloccato, ma potrebbe essere impostato su un canale campione successivo. È quindi necessario eseguire una seconda volta l’istruzione di messaggio per sbloccare l’allarme.

Creazione di un nuovo tag In questa sezione viene descritta la creazione di un tag in logica ladder durante l’aggiunta di un’istruzione di messaggio. La logica ladder si trova nella routine principale del software RSLogix 5000.

Per creare un tag, attenersi alla seguente procedura.

1. Avviare il software RSLogix 5000 e aprire un progetto I/O esistente o crearne uno nuovo.

2. Nell'organizer del controllore, fare doppio clic su MainTask.

Espandere MainProgram per visualizzare Main Routine come voce di sottomenu.

204 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime Appendice C

Nel lato destro del programma software RSLogix 5000 viene visualizzata una rappresentazione grafica che assomiglia ad una scala a pioli, con dei rami. Collegare il servizio in run time, come un’istruzione di messaggistica, ai rami, quindi scaricare le informazioni in un controllore.

Un ramo si trova in modalità di modifica quando alla sua sinistra compare una "e".

3. Ricercare e quindi fare clic sull’istruzione MSG (message) nella barra degli strumenti dell’istruzione.

L’icona MSG è riportata tra gli altri formati nella scheda Input/Output della barra degli strumenti delle istruzioni.

È anche possibile trascinare l’icona di un’istruzione su un ramo. Quando viene rilevata una posizione valida per l’istruzione su un ramo, appare un puntino verde.

4. All'interno della casella di messaggio nel campo Message Control, fare clic con il pulsante destro del mouse sul punto di domanda per accedere al menu a discesa.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 205

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Appendice C Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime

5. Scegliere New Tag.

Viene visualizzata la finestra di dialogo New Tag con il cursore nel campo Name.

6. Compilare i campi nella finestra di dialogo New Tag.

7. Fare clic su OK.

IMPORTANTE Si consiglia di assegnare al tag un nome che indichi il servizio del modulo che l’istruzione di messaggio sta inviando. Ad esempio, al fine di richiamare un’istruzione di messaggio per il ripristino di un fusibile elettronico, denominare il tag con “reset fusibile”.

Campo Descrizione

Name Digitare il nome del tag, compreso il numero dello slot del modulo.

Description Digitare una descrizione del tag facoltativa.

Usage Utilizzare l’impostazione predefinita.

Type Utilizzare l’impostazione predefinita.

Alias for Lasciare vuoto.

Data Type Scegliere MESSAGE.

Scope Scegliere l’ambito del controllore.Nota: i tag di messaggio possono essere creati solo con nell’ambito del controllore.

External Access Utilizzare l’impostazione predefinita.

Style Lasciare vuoto

Constant Lasciare vuoto.

Open MESSAGE Configuration Lasciare la casella vuota se NON si vuole accedere automaticamente alla schermata Message Configuration quando si fa clic su OK.È comunque possibile accedere alla schermata Message Configuration in un secondo momento attenendosi alle procedure descritte a pagina 207.

206 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime Appendice C

Immissione della configurazione del messaggio

Una volta creato un nuovo tag, è necessario immettere determinati parametri per la configurazione dei messaggi. Queste informazioni devono essere immesse nelle schede Configuration e Communication della finestra di dialogo Message Configuration.

La finestra di dialogo Message Configuration si apre facendo clic sulla casella con le ellissi (nel campo Message Control).

IMPORTANTE Nel software RSLogix 5000, versione 10.07.00 o successiva, sono state apportate modifiche significative alle finestre di dialogo Message Configuration per facilitare la configurazione dei messaggi.• Ad esempio, fino alla versione 9.00.00, a seconda del tipo di

messaggio, è richiesta la configurazione di alcune combinazioni con le seguenti voci:-Service Code-Object Type-Object ID-Object Attribute-Source-Number Of Elements-Destination

• Nella versione 10.07.00 o successiva, dopo aver scelto un tipo di servizio, il software RSLogix 5000 compila la maggior parte dei campi elencati sopra. I campi da compilare dipendono dal tipo di servizio scelto. Ad esempio, con il servizio di ripristino del fusibile elettronico, è sufficiente conoscere soltanto Source Element e Destination.

Nella sezione successiva viene spiegata la procedura per configurare i messaggi con il software RSLogix 5000, versione 10.07.00 o successiva. Una tabella mostra il rapporto dei campi in entrambe le finestre di dialogo in modo da configurare i messaggi utilizzando la versione 9.00.00 o precedente del software RSLogix 5000.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 207

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Appendice C Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime

Scheda Configuration

La scheda Configuration fornisce informazioni sul servizio di modulo da effettuare e dove eseguirlo.

La tabella riportata di seguito mostra il rapporto dei campi nelle finestre di dialogo visualizzate sopra. Nonostante i campi di immissione diversi, entrambe le schermate di esempio sono configurate in modo da inviare un messaggio per il ripristino di un fusibile elettronico (servizio del modulo) sul canale 0 di un modulo 1756-OA8D (dove eseguire il servizio).

Software RSLogix 5000, versione 9.00.00 o precedente Software RSLogix 5000, versione 10.07.00 o successiva

Tabella 56 - Rapporto dei parametri di Message Configuration

RSLogix 5000 versione 9.00.00 o precedente

RSLogix 5000 versione 10.07.00 o successiva

Descrizione

Service Code Service Type Definisce il tipo di servizio di modulo da eseguire, ad esempio, un ripristino.Nota: nella versione 10.07.00 o successiva, è possibile utilizzare un menu a discesa per scegliere il tipo di servizio (Service Type). Il software compila in modo predefinito i parametri Service Code, Instance, Class e Attribute in base al tipo di servizio scelto. Tutti i valori sono esadecimali.

Object Type Class Oggetto a cui si sta inviando un messaggio, per esempio un oggetto dispositivo o un punto di uscita discreto.

Object ID Instance Ciascun oggetto può avere più istanze. Ad esempio, un’uscita discreta può avere 16 punti o istanze relative alla destinazione di un messaggio. L’opzione specifica l’istanza.

Object Attribute Attribute Identifica ulteriormente l’indirizzo esatto del messaggio. Un ingresso analogico può avere più allarmi, pertanto questo attributo conferma un allarme specifico e non gli altri allarmi. Se non si specifica un attributo (valore di default = 0) il servizio viene applicato a tutti gli attributi della classe/istanza (Class/Instance).

208 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime Appendice C

La tabella riportata di seguito contiene i codici necessari solo per la configurazione del messaggio con il software RSLogix 5000 versione 9.00.00 o precedente.

Quando si utilizza il software RSLogix 5000 versione 9.00.00 o precedente, alcuni servizi richiedono parametri/tag multipli nei campi Source e Destination. Un esempio è la prova a impulsi.

Questi servizi utilizzano istruzioni di copia per spostare i tag multipli nei/dai tag origine/destinazione delle istruzioni di messaggio. La tabella qui sotto riporta i parametri dell’istruzione di copia necessari per questi servizi.

Tabella 57 - Servizi del modulo e informazioni di configurazione: richiesti per il software RSLogix 5000, versione 9.00.00 o precedente

Richiamo informazioni CST

Richiamo informazioni dispositivo (WHO)

Ripristino modulo

Ripristino mantenimento dell'errore

Ripristino fusibile elettronico

Prova a impulsi

Service Code 1 1 5 4B 4d 4c

Object Type 77 1 1 1d = moduli di ingresso1e = moduli di uscita

1e 1e

Object ID 1 1 1 1 1 1

Object Attribute N/A N/A N/A N/A N/A N/A

Sorgente N/A N/A N/A Enable_32_Points DINT

Enable_32_Points DINT

Pulse_Test_Parameters SINT[10]

Numero di elementi (byte)

0 0 0 4 4 10

Destinazione CST_Information SINT[20]

WHO_Information SINT [48]

N/A N/A Results_32_Points DINT

N/A

Moduli Tutti Tutti Tutti 1756-OA8D, 1756-OB16D, 1756-OA8E, 1756-IA8D, 1756-IB16D

1756-OA8D, 1756-OB16D 1756-OA8D, 1756-OB16D

Tabella 58 - Parametri delle istruzioni di copia per i servizi dei moduli: richiesti per il software RSLogix 5000, versione 9.00.00 o precedente

Tag di origine/destinazione nell'istruzione MSG

Descrizione Istruzione di copia (COP) - Questa istruzione sposta i dati nei/dai buffer di origine/destinazione generici

Sorgente Destinazione Lungh. (byte)

Pulse_Test_ParametersSINT[10] Determina su quale punto eseguire la prova a impulsi. Ciascun bit corrisponde a un punto. Prova un solo punto per volta.

Enable_32_PointsDINT

Pulse_Test_Parameters [0] 4

Determina l’ampiezza di impulso massima in millisecondi della prova a impulsi. La prova a impulsi inverte lo stato dell’uscita fino al tempo massimo specificato. Incrementi di 100 μs. Valore del tag predefinito = 2 ms (ovvero 20).

Pulse_WidthINT

Pulse_Test_Parameters [4] 2

Solo per moduli CA, specifica il tempo di ritardo dopo l’attraversamento dello zero prima di eseguire la prova a impulsi. Il tempo ottimale per la prova a impulsi è alla tensione CA di picco. Incrementi di 100 μs. Valore del tag predefinito = 4 ms (ovvero 40).

Zero_Cross_DelayINT

Pulse_Test_Parameters [6] 2

Indica il tempo di attesa, dopo il completamento dell’impulso, prima di dichiarare un errore. Il parametro di ritardo di verifica delle uscite serve a includere il ritardo di propagazione hardware. Incrementi di 100 μs. Valore del tag predefinito = 2 ms (ovvero 20).

Output_Verify_DelayINT

Pulse_Test_Parameters [8] 2

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Appendice C Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime

CST_Information SINT[20] Tempo CST corrente dal modulo CST_Information[0] Current_Time DINT[2] 8

Stato CST nel moduloBit 0: 0 = temporizzatore OK, 1 = errore temporizzatoreBit 1: 0 = nessun controllo di rampa, 1 = controllo di rampa (indica che una volta sincronizzato il tempo, esso corregge gli errori procedendo lentamente a rampa fino al tempo del master)Bit 2: 0 = senza tempo master, 1 = con tempo master (ovvero il controllore)Bit 3: 0 = tempo non sincronizzato, 1 = tempo sincronizzato con il master

CST_Information[8] CST_Status INT 2

Dimensione del temporizzatore in bit CST_Information[10] CST_Timer_Size INT 2

Non usati CST_Information[12] CST_reserved 8

WHO_Information SINT[47] ID produttore dispositivo (1 = AB) WHO_Information[0] WHO_vendor INT

2

Tipo di prodotto del dispositivo (7 = I/O digitale) WHO_Information[2] WHO_product_type INT

2

Codice catalogo del dispositivo che corrisponde al numero di catalogo

WHO_Information[4] WHO_catalog_codeINT

2

Versione principale del dispositivo WHO_Information[6] WHO_major_revisionSINT

1

Versione secondaria del dispositivo WHO_Information[7] WHO_minor_revisionSINT

1

Stato interno del dispositivoBit 0: 0 = Senza proprietario, 1 = Con proprietarioBit 2: 0 = Non configurato, 1 = ConfiguratoBit 7…4: Forma un numero a 4 bit che indica lo stato specifico del dispositivo per il modulo I/O digitale:

0 = Autotest1 = Aggiornamento flash in corso2 = Errore di comunicazione3 = Senza proprietario4 = Non usato5 = Errore interno (il modulo necessita di un aggiornamento flash)6 = Modalità esecuzione7 = Modalità programmazione (N/D per i moduli di ingresso)

Bit 8: 0 = Nessun errore, 1 = Errore non grave reversibile (ovvero rilevato un errore del backplane)Bit 9: 0 = Nessun errore, 1 = Errore non grave irreversibileBit 10: 0 = Nessun errore, 1 = Errore grave reversibileBit 11: 0 = Nessun errore, 1 = Errore grave irreversibile (ovvero è necessario rieseguire l'aggiornamento flash del modulo)Bit 15…12: non usati

WHO_Information[8] WHO_statusINT

2

Numero di serie del dispositivo WHO_Information[10] WHO_serial_numberDINT

4

Numero di caratteri nella stringa di testo WHO_Information[14] WHO_string_lengthSINT

1

Stringa di testo ASCII del dispositivo che descrive il modulo WHO_Information[15] WHO_ascii_string 32

Tabella 58 - Parametri delle istruzioni di copia per i servizi dei moduli: richiesti per il software RSLogix 5000, versione 9.00.00 o precedente (continua)

Tag di origine/destinazione nell'istruzione MSG

Descrizione Istruzione di copia (COP) - Questa istruzione sposta i dati nei/dai buffer di origine/destinazione generici

Sorgente Destinazione Lungh. (byte)

210 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime Appendice C

Nella tabella riportata di seguito sono indicati i tag utilizzati nei campi Source e Destination dell’istruzione di messaggio.

Quando si utilizza il software RSLogix 5000 versione 10.07.00 o successiva, scegliere la posizione fisica, il numero dello slot e il tipo di dati per i campi Source Element e Destination.

Scheda Communication

La scheda Communication fornisce informazioni sul percorso dell’istruzione di messaggio. Ad esempio, il numero di slot di un modulo 1756-OA8D distingue esattamente a quale modulo è destinato un messaggio.

Tabella 59 - Tag dei campi Source e Destination

Tag Source Descrizione

Enable_32_PointsDINT

Parametro usato per determinare quali punti sono abilitati per il servizio. Per esempio se il bit 0 di Reset Fuse è = 1, allora il fusibile elettronico del punto 0 viene ripristinato.

Results_32_PointsDINT

Risultato positivo (0)/negativo (1) del servizio. Ovvero, se il bit 0 dei risultati di Reset Fuse è = 1, allora il ripristino del fusibile non ha esito positivo per il punto 0.

IMPORTANTE Utilizzare il pulsante Browse per visualizzare l'elenco dei moduli I/O nel sistema. La scelta del percorso si esegue selezionando un modulo dall’elenco.È necessario denominare un modulo I/O durante la configurazione iniziale del modulo per scegliere un percorso per l’istruzione di messaggio. Fare clic su OK per impostare il percorso.

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Appendice C Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime

Utilizzo di ingressi con registrazione cronologica e uscite pianificate per i moduli I/O standard e diagnostici

Questa sezione descrive come utilizzare gli ingressi con registrazione cronologica e le uscite pianificate nei moduli I/O digitali standard e diagnostici. La registrazione cronologica di cambiamento di stato può essere utilizzata per sincronizzare l'attivazione e la disattivazione delle uscite in base al momento in cui avviene la transizione dell’ingresso. È possibile ampliare il programma in modo da comprendere la sincronizzazione di più moduli di uscita inviando la stessa registrazione cronologica a tutti i moduli di uscita.

Nell'esempio riportato più avanti, l'uscita seguirà lo stato dell'ingresso 0, ma verrà ritardata esattamente di 10 ms Il vantaggio di utilizzare il tempo CST (rispetto ai temporizzatori) è che la sincronizzazione viene eseguita sul modulo I/O, il che elimina qualsiasi irregolarità (jitter) dovuta a ritardi del controllore o della comunicazione.

Il controllo diventa molto più deterministico anche in condizione di variazioni di carico. Affinché la sincronizzazione funzioni correttamente, il ritardo di 10 ms deve essere abbastanza lungo da comprendere i ritardi del controllore, del backplane e della rete. I moduli di ingresso e di uscita devono essere ubicati nello stesso rack del Time Master (controllore). Le unità della registrazione cronologica sono espresse in microsecondi.

Le figure riportate qui sotto mostrano le istruzioni ladder utilizzate dal programma. I rami eseguono i task descritti di seguito.

• I rami 0 e 1 rilevano il passaggio dalla modalità di programmazione a quella di esecuzione. Serve ad attivare “init” e consentire al programma di inizializzare i tag.

• Il ramo 2 viene eseguito una sola volta e inizializza LastTimestamp. LastTimestamp viene utilizzato per rilevare un cambiamento di stato del punto di ingresso verificando se la registrazione cronologica dei dati di ingresso è cambiata.

212 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime Appendice C

• Il ramo 3 è il ramo principale che controlla il cambiamento di stato del punto di ingresso confrontando la registrazione cronologica dell’ingresso corrente (Time_at_which_Input_Changed) con l’ultima registrazione cronologica (LastTimestamp).

Il punto di ingresso (punto 0) deve avere l'opzione di cambiamento di stato abilitata, altrimenti la registrazione cronologica non verrà aggiornata quando il punto cambia stato. Una volta rilevato il cambiamento di stato, vengono aggiunti 10 ms alla registrazione cronologica dell’ingresso e il valore viene inviato alla registrazione cronologica del modulo di uscita. In tal modo, il modulo di uscita attiva la propria uscita esattamente 10 ms (10.000 μs) dopo che l'ingresso ha cambiato stato.

Le istruzioni MOV aggiornano LastTimestamp in preparazione del successivo cambiamento di stato.

• Il ramo 4 è il ramo XIC-OTE standard che controlla il punto di uscita in base al punto di ingresso.

IMPORTANTE Le registrazioni cronologiche sono di 8 byte, due DINT, ma solo i 4 byte inferiori della registrazione cronologica di uscita (Time_at_which_Ouput_Will_Change) vengono utilizzati per pianificare le uscite (fino a un massimo di 16,7 s o 16.700.000 μs).

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Appendice C Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime

L’unica differenza è che il modulo di uscita è configurato per uscite pianificate. Le uscite non vengono applicate fino al momento prestabilito.

La finestra di dialogo Controller Tags riportata di seguito mostra esempi di tag creati nella logica ladder.

Utilizzo di ingressi con registrazione cronologica e uscite pianificate per i moduli I/O rapidi

Questa sezione descrive come utilizzare gli ingressi con registrazione cronologica e le uscite pianificate nei moduli I/O digitali rapidi. La registrazione cronologica di cambiamento di stato può essere utilizzata per sincronizzare l'attivazione e la disattivazione delle uscite in base al momento in cui avviene la transizione dell’ingresso. È possibile ampliare il programma in modo da comprendere la sincronizzazione di più moduli di uscita inviando la stessa registrazione cronologica a tutti i moduli di uscita.

Nell’esempio riportato più avanti, l’uscita seguirà lo stato dell’ingresso 0, ma verrà ritardata esattamente del periodo di tempo del tag Delay. Il vantaggio di utilizzare CIP Sync (rispetto ai temporizzatori) è che la sincronizzazione viene eseguita sul modulo I/O, il che elimina qualsiasi irregolarità (jitter) dovuta a ritardi del controllore o della comunicazione.

Il controllo diventa molto più deterministico anche in condizione di variazioni di carico. Affinché la sincronizzazione funzioni correttamente, il valore del tag Delay deve essere abbastanza lungo da comprendere i ritardi del controllore, del backplane e della rete.

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Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime Appendice C

In questo esempio, il controllore e i moduli di ingresso e uscita risiedono tutti nello stesso chassis, ma possono trovarsi in chassis separati purché facciano parte dello stesso sistema CIP Sync sincronizzato. Le unità della registrazione cronologica sono espresse in microsecondi.

Le figure riportate qui sotto mostrano le istruzioni ladder utilizzate dal programma. I rami eseguono i task descritti di seguito.

• I rami 0 e 1 acquisiscono le registrazioni cronologiche dei fronti di salita o discesa per l’ingresso 0 di un modulo 1756-IB16IF.

• Il ramo 2 si esegue solo una volta al passaggio dalla modalità di programmazione a quella di esecuzione. Inizializza LastInputTimestamp che viene utilizzato per rilevare un cambiamento di stato del punto di ingresso verificando se la registrazione cronologica dei dati di ingresso è cambiata. Questo ramo, inoltre, elimina il bit TimestampOffset del modulo di uscita per disabilitare l’algoritmo Time Step Compensation.

IMPORTANTE Diversamente dai moduli I/O standard e diagnostici che usano il tempo CST per le registrazioni cronologiche, i moduli I/O rapidi utilizzano registrazioni cronologiche con CIP Sync, di 64 bit totali. La manipolazione dei valori del tempo CIP Sync richiede l’uso di algoritmi a 64 bit L'esempio riportato di seguito utilizza istruzioni AOI (Add-On Instructions) a 64 bit contenute nella Math Library LINT (intero complemento a 2 con segno a 64 bit) che si trova all'indirizzo http://samplecode.rockwellautomation.com.

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Appendice C Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime

• Il ramo 3 è il ramo principale che controlla il cambiamento di stato del punto di ingresso confrontando la registrazione cronologica dell’ingresso corrente con l’ultima registrazione cronologica (LastInputTimestamp).

Il punto di ingresso (punto 0) deve avere l’opzione di cambiamento di stato abilitata. In caso contrario, la registrazione cronologica non viene aggiornata quando il punto cambia stato.

Una volta rilevato il cambiamento di stato, il valore del tag Delay viene aggiunto alla registrazione cronologica di ingresso e inviato alla registrazione cronologica del modulo di uscita tramite un’istruzione COP. In tal modo, il modulo di uscita attiva la propria uscita in un tempo che corrisponde a quello in cui l’ingresso ha cambiato stato più il tempo di ritardo.

L’istruzione COP finale aggiorna LastInputTimestamp in preparazione del successivo cambiamento di stato.

• Il ramo 4 è il ramo XIC-OTE standard che controlla il punto di uscita in base al punto di ingresso. L’unica differenza è che il modulo di uscita è configurato per uscite pianificate. Le uscite non vengono applicate fino al momento prestabilito.

216 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime Appendice C

La finestra di dialogo Controller Tags riportata di seguito mostra esempi di tag creati nella logica ladder.

Ripristino di un fusibile, esecuzione della prova di tensione a impulsi e ripristino del mantenimento dell'errore

Il seguente programma di logica ladder illustra come usare questa logica per ripristinare il fusibile elettronico di un punto in errore, eseguire una prova a impulsi e ripristinare il mantenimento dell'errore.

Fare clic sulla casella di ciascun ramo per visualizzare le informazioni sulla configurazione e sulla comunicazione ad esso associate.

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Appendice C Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime

I rami eseguono le funzioni descritte di seguito.• I rami 0 e 1 sono usati per eseguire un servizio di ripristino fusibile

sui Bit 0 e 1, rispettivamente. L’esempio si riferisce a un modulo 1756-OA8D nello slot 4.

• Il ramo 2 esegue un servizio di prova a impulsi nello slot 4.• Il ramo 3 sposta i risultati della prova a impulsi in un’area di

memorizzazione dati. (I risultati effettivi appaiono nei tag delle istruzioni di messaggio sotto il nome tag EXERR).

• Il ramo 4 esegue un servizio di ripristino del mantenimento dell'errore nello slot 4. Questo esempio mostra un modulo di uscita.

La finestra di dialogo Controller Tags riportata di seguito mostra esempi di tag creati nella logica ladder, così come appaiono nel tag editor.

Esecuzione di un servizio WHO per estrarre l'identificazione e lo stato del modulo

Questo esempio di logica ladder mostra come richiamare l’identificazione e lo stato del modulo mediante un servizio WHO. In questa applicazione, un’istruzione di messaggio richiama le seguenti informazioni di identificazione del modulo:

• Tipo di prodotto• Codice del prodotto• Versione principale• Versione secondaria• Stato• Fornitore• Numero di serie• Lunghezza delle stringhe• Stringa Ascii

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Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime Appendice C

Una spiegazione dettagliata di ciascuna categoria di identificazione dei moduli viene data dopo l’applicazione della logica ladder.

La struttura dati WHO definita dall’utente visualizza le informazioni di identificazione dei moduli in un formato di facile comprensione. Ad esempio, la finestra di dialogo Controller Tags mostra che la versione principale del modulo è 2.

Non è necessario creare la struttura dati definita dall’utente. Se si decide di non creare questa struttura, è possibile usare la stringa ASCII e la lunghezza delle stringhe per ottenere e comprendere l’identificazione del modulo attraverso un’interfaccia escluso il software RSLogix 5000.

IMPORTANTE In questo esempio di logica ladder si utilizza una struttura di dati WHO definita dall’utente e una serie di istruzioni Copia (dopo l’istruzione di messaggio contenuta nella schermata riportata sotto) per facilitare la comprensione delle informazioni di identificazione dei moduli.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 219

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Appendice C Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime

La seguente figura mostra un’applicazione in logica ladder WHO di esempio.

I rami eseguono le funzioni descritte di seguito.• Il ramo 0 interroga costantemente il modulo per lo stato WHO. Per

risparmiare larghezza di banda, richiedere lo stato solo quando necessario.• Il ramo 1 richiama il tipo di prodotto e il codice di catalogo.• Il ramo 2 richiama le versioni (principale e secondaria) del modulo.• Il ramo 3 richiama le informazioni sullo stato del modulo.• Il ramo 4 richiama l’ID del fornitore e il numero di serie.• Il ramo 5 richiama la stringa di testo ASCII del modulo e la lunghezza

della stringa di testo in byte.

220 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime Appendice C

La tabella riportata di seguito definisce i valori restituiti da ciascun ramo.

Utilizzo dei tag nella logica ladder

Quando si utilizzano i tag nelle applicazioni in logica ladder, tenere presente quanto segue:

• I tag della logica ladder rappresentano il modulo secondo un modello a punto per bit. Ad esempio, punto 0 = bit 0 del modulo.

• Se si sta eseguendo un servizio mediante i tag, un valore 0 impedisce il verificarsi dell'azione e un valore 1 determina il verificarsi dell'azione. Ad esempio, se si desidera ripristinare il fusibile elettronico su un particolare bit, immettere 1 nei tag.

• Se si sta controllando la risposta di un servizio mediante i tag, un valore 0 significa che il bit ha superato la verifica e un valore 1 significa che il bit non l'ha superata. Per esempio, se si esegue una prova a impulsi e la risposta visualizza uno 0 per un determinato bit, il bit ha superato il test.

Tabella 60 - Valori dei rami

Ramo ID del modulo richiamato Descrizione

1 Tipo di prodottoCodice di catalogo

Tipo di prodotto del modulo, 7=I/O digitale, 10=I/O analogicoNumero di catalogo del modulo

2 Versione principaleVersione secondaria

Versione principale del moduloVersione secondaria del modulo

3 Stato Stato del modulo Elenco dei bit multipli.Bit 0: 0 = Senza proprietario, 1 = Con proprietarioBit 1: RiservatoBit 2: 0 = Non configurato, 1 = ConfiguratoBit 3: RiservatoBit 7-4: forma un numero a 4 bit che indica lo stato specifico del dispositivo.0 = Autotest1 = Aggiornamento flash in corso2 = Errore di comunicazione3 = Senza proprietario (uscite in modalità di programmazione)4 = Non usato5 = Errore interno (richiesto aggiornamento flash)6 = Modalità esecuzione7 = Modalità programmazione (solo moduli di uscita)Bit 8: 0 = Nessun errore, 1 = Errore non grave reversibileBit 9: 0 = Nessun errore, 1 = Errore non grave reversibileBit 10: 0 = Nessun errore, 1 = Errore non grave reversibileBit 11: 0 = Nessun errore, 1 = Errore grave irreversibileBit 15…12: non usati

4 ID fornitoreNumero di serie

Produttore modulo, 1 = Allen-Bradley

Numero di serie del modulo

5 Lunghezza della stringa di testo ASCIIStringa di testo ASCII

Numero di caratteri delle stringhe di testo del modulo

Descrizione della stringa di testo ASCII del modulo

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Appendice C Utilizzo della logica ladder per la riconfigurazione e i servizi di runtime

Note:

222 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Appendice D

Scelta dell'alimentatore

Utilizzare la tabella per determinare la potenza del proprio chassis ControlLogix per assicurare un’alimentazione adeguata. Si raccomanda di utilizzare questa scheda per verificare l’alimentazione di ciascuno chassis ControlLogix usato.

Numero di slot

N. cat. modulo

Corrente a 5,1 V CC (mA)

Potenza a 5,1 V CC (watt)

Corrente a 24 V CC (mA)

Potenza a24 V CC (watt)

Corrente a 3,3V CC (mA)

Potenza a 3,3V CC (watt)

0 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =1 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =2 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =3 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =4 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =5 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =6 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =7 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =8 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =9 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =10 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =11 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =12 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =13 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =14 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =15 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =16 x 5,1 V = x 24 V = x 3,3 V =

TOTALI mA W (1) mA W (2) mA W (3)Questo numero non può superare quanto indicato di seguito:10.000 mA per 1756-PA72, 1756-PB7213.000 mA per 1756-PA75, 1756PB75, 1756-PC75, 1756-PH75

Questo numero non può superare 2.800 mA

Questo numero non può superare 4000 mA

Questi tre valori di potenza (1, 2, 3), sommati tra loro, non possono superare 75 W a 60°C (140°F) per qualsiasi tipo di alimentazione.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 223

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Appendice D Scelta dell'alimentatore

Note:

224 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Appendice E

Avviatori motore per moduli I/O digitali

Utilizzare questa appendice per scegliere un modulo I/O digitale ControlLogix per gli avviatori motore Serie 500 nella propria applicazione. Nelle tabelle è riportata una serie di avviatori motore (sono elencati cinque tipi per ciascun modulo) compatibili con uno specifico modulo I/O digitale.

IMPORTANTE Nell’utilizzare le tabelle, tenere presente che la tensione di alimentazione per ciascun modulo non deve scendere al di sotto della tensione di alimentazione minima dell’avviatore.

Tabella 61 - Numero massimo consentito di avviatori motore a 2-3 poli (120 V CA/60 Hz)

N. di Cat. Avviatori motore

Taglia 0-1 Taglia 2 Taglia 3 Taglia 4 Taglia 5

1756-0A16I 16 15 a 30 °C (86 °F)12 a 60 °C (140 °F)

13 a 30 °C (86 °F)10 a 60 °C (140 °F)

8 a 30 °C (86 °F)6 a 60 °C (140 °F)

5 a 30 °C (86 °F)4 a 60 °C (140 °F)

1756-OA16 16 14 (solo 7 per gruppo) 4 (Solo 2 per gruppo) Nessuna. Nessuna.

1756-OA8 8 8 8 8 a 30 °C (86 °F)6 a 60 °C (140 °F)

5 a 30 °C (86 °F)4 a 60 °C (140 °F)

1756-OA8D 8 8 8 Nessuna. Nessuna.

1756-OA8E 8 8 8 6 (solo 3 per gruppo) 6 a 30 °C (86 °F)(solo 3 per gruppo)4 a 60 °C (140 °F)(Solo 2 per gruppo)

Tabella 62 - Numero massimo consentito di avviatori motore a 2-3 poli (230V CA/60 Hz)

N. di Cat. Avviatori motore

Taglia 0-1 Taglia 2 Taglia 3 Taglia 4 Taglia 5

1756-OA16I 16 16 16 16 a 30 °C (86 °F)13 a 60 °C (140 °F)

11 a 30 °C (86 °F)9 a 60°C (140°F)

1756-OA16 16 16 16 4 (solo 2 per gruppo) 2 (solo 1 per gruppo)

1756-OA8 8 8 8 8 8

Tabella 63 - Numero massimo consentito di avviatori a 2-3 poli (24 V CA/60 Hz)

N. di Cat. Avviatori motore

Taglia 0-1 Taglia 2 Taglia 3 Taglia 4 Taglia 5

1756-ON8 4 a 30 °C (86 °F)3 a 60 °C (140 °F)

4 a 30 °C (86 °F)3 a 60 °C (140 °F)

Nessuna. Nessuna. Nessuna.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 225

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Appendice E Avviatori motore per moduli I/O digitali

Determinazione del numero massimo di avviatori motore

Per determinare il numero massimo di avviatori utilizzabili da un modulo I/O digitale 1756, fare riferimento al seguente esempio.

Tabella 64 - Numero di avviatori motore da utilizzare

passaggio Valore usato in questo esempio

1. Scegliere l'avviatore motore. Allen-Bradley Serie 500 Taglia 3 120 V CA/60 Hz/2-3 poli. Spunto 1225 VA, stagno = 45 VA

2. Determinare il numero di avviatori motore richiesto per l'applicazione in uso.

11 avviatori taglia 3

3. Scegliere un modulo di uscita digitale ControlLogix. 1756-OA16I• Tensione di uscita = 74-265 V CA• Corrente di uscita a regime per punto = 2 A massimo a 30°C (86°F)• e 1 A massimo a 60 °C (140 °F) Declassamento lineare• Corrente di uscita a regime per modulo = 5 A massimo a 30 °C (86 °F) e 4 A massimo a 60 °C (declassamento

lineare)• Corrente di picco uscita p = 20 A massimo per 43 ms ripetibile ogni 2 s a 60°C (140°F)

4. Determinare la massima temperatura ambientale di esercizio.

50 °C (122 °F)

5. Confermare che la gamma di tensione rientri nella gamma dell'avviatore motore.

L’avviatore utilizza 120 V CA1756-OA16I opera in una gamma di tensione di 74-120 V CA

6. Confermare la corrente di spunto per punto. Spunto dell’avviatore - Tensione di linea = Corrente di spunto = 1225 VA/120 V CA = Spunto 10,2 A

7. Verificare se la corrente a regime del punto del modulo può pilotare l'avviatore motore.

Stagno/tensione di linea = Corrente a regime = 45 VA/120 V CA = 0,375 A a 50°C (122°F)La corrente del punto di uscita può pilotare: 2 A - (0,033 A x 20 °C) = 2 A - 0,66 A = 1,34 A a 50 °C (122 °F)Oltre 30°C, il punto di uscita viene declassato a 0,033 mA/°C (declassamento del punto)La corrente del punto di uscita del modulo 1756-OA16I (1,34 A) può pilotare l'avviatore motore (0,375 A) a 50 °C (122 °F)

8. Verificare se la corrente totale del modulo 1756-OA16I/A può pilotare 11 avviatori motore di taglia 3 a 50 °C (122 °F).

Corrente a regime dell'avviatore motore x 11 avviatori motore = 0,375 x 11 = 4,125 A a 50 °C (122 °F)La corrente di uscita totale del modulo può pilotare: 5 A…(0,033 A x 20 °C) = 5 A - 0,66 A = 4,34 A a 50 °C (122 °F)Oltre 30°C, la corrente di uscita totale viene declassata a 0,033 mA/°C (declassamento del modulo)La corrente di uscita totale del modulo 1756-OA16I (4,34 A) può pilotare gli 11 avviatori motore (4,125 A) a 50 °C (122 °F)

226 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Appendice F

Aggiornamenti della versione principale

A eccezione dei moduli I/O digitali rapidi (numeri di catalogo 1756-IB16IF, 1756-OB16IEF e 1756-OB16IEFS), i moduli I/O digitali ControlLogix 1756 stanno passando all’utilizzo di un nuovo chip ASIC (Application Specific Integrated Circuits) del backplane interno. Di conseguenza, è stato aggiornato anche il numero di versione principale di questi moduli. I moduli I/O digitali con il nuovo ASIC hanno una versione principale 3.x.

I moduli con il nuovo ASIC di backplane interno sono equivalenti per forma, prestazioni e funzioni ai moduli 2.x.

È possibile utilizzare i moduli con versione principale 3.x come dispositivi sostitutivi diretti dei moduli con versione principale 2.x nei casi descritti di seguito.

• La codifica elettronica del modulo è specificata come Compatible o Disabled Keying.

• La codifica elettronica del modulo è Exact Keying, quindi sono richiesti passaggi aggiuntivi. Per informazioni dettagliate, vedere pagina 228.

L’uso di ASIC aggiornati influisce sulle versioni firmware aggiornabili per il modulo. Non è possibile eseguire il downgrade del firmware dei moduli I/O digitali con versione principale 3.x a una versione del firmware 2.x. I moduli I/O digitali con versione del firmware 2.x non possono essere sottoposti ad aggiornamento flash ad alcuna versione del firmware 3.x.

Argomento Pagina

Se si utilizza una configurazione I/O Compatible o Disabled Keying 228

Se si utilizza una configurazione di codifica Exact Match 228

IMPORTANTE Non effettuare il downgrade del firmware del modulo dalla versione 3.x alla 2.x. Se si tenta di effettuare il downgrade del firmware di un modulo da 3.x a 2.x, il modulo si danneggia in modo irreversibile.I moduli danneggiati a causa di un tentativo di downgrade del firmware alla versione 2.x devono essere restituiti a Rockwell Automation.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 227

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Appendice F Aggiornamenti della versione principale

Se si utilizza una configurazione I/O Compatible o Disabled Keying

Se si sostituisce un modulo 2.x con un modulo 3.x e il modulo 2.x è stato configurato in modo da utilizzare la configurazione Compatible o Disabled Keying, non sono richieste operazioni aggiuntive.

Se si utilizzano le configurazioni Compatible o Disabled Keying, i moduli 3.x possono essere utilizzati come dispositivi sostitutivi diretti per i moduli 2.x.

Se si utilizza una configurazione di codifica Exact Match

Se si sta attualmente utilizzando un modulo 2.x configurato con una codifica Exact Match, valutare l'opportunità di cambiare la codifica elettronica del modulo nella configurazione I/O in Compatible o Disabled Keying.

Se si sostituisce un modulo 2.x con un modulo 3.x ed è necessario utilizzare la codifica Exact Match nella configurazione I/O, effettuare un'azione aggiuntiva a seconda della versione del software RSLogix 5000.

Se si utilizza la codifica Exact Match e Azione

Software RSLogix 5000, versione 13.04.00 e successiva

1. Eliminare il modulo 2.x dalla configurazione I/O nel progetto software RSLogix 5000.

2. Aggiungere un nuovo modulo versione 3.x alla configurazione I/O.

Software RSLogix 5000, versione 12.06.00 e precedente

Eseguire una delle seguenti operazioni:• Cambiare la configurazione del modulo in Disable Keying.• Aggiornare il software RSLogix 5000 alla versione 13.04.00

o successiva ed effettuare i passaggi elencati per il software RSLogix, versione 13.04.00 o successiva.

228 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Appendice G

IFM 1492 per moduli I/O digitali

Panoramica dei cavi Come alternativa alle morsettiere rimovibili e all’esecuzione di un cablaggio fai da te, è bene prendere in considerazione l’acquisto di un sistema di cablaggio che si connette ai moduli I/O attraverso cavi precablati e collaudati.

Le combinazioni comprendono quanto indicato di seguito.

• I moduli interfaccia (IFM) si montano su guide DIN per fornire morsettiere di uscita per il modulo I/O. Utilizzare i moduli IFM con cavi precablati che consentono di collegare il modulo I/O al modulo di interfaccia.

• I cavi precablati sono conduttori con codici colore univoci che si collegano a una morsettiera standard. L’altra estremità del gruppo di cavi è una morsettiera rimovibile che si collega alla parte anteriore del modulo I/O. Tutti i cavi precablati utilizzano fili da 0,326 mm2 (22 AWG).

IMPORTANTE Il sistema ControlLogix è stato certificato con il solo utilizzo delle morsettiere rimovibili ControlLogix (1756-TBCH, 1756-TBNH, 1756-TBSH e 1756-TBS6H). Se le applicazioni specifiche richiedono una certificazione del sistema ControlLogix con altri metodi di terminazione dei cablaggi, può essere necessaria un’approvazione specifica da parte dell’ente certificatore.

Cavo precablato IFMModulo I/O

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 229

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Appendice G IFM 1492 per moduli I/O digitali

Altre combinazioni di cavi precablati comprendono quanto indicato di seguito.

• Cavi predisposti per il modulo I/O digitale con connessioni libere da collegare in morsettiere standard o altri tipi di connettori. L’altra estremità del gruppo di cavi è una morsettiera rimovibile che si collega alla parte anteriore del modulo I/O.

La maggior parte dei cavi pronti per il modulo I/O utilizza conduttori da 0,823 mm2 (18 AWG) per applicazioni con corrente più elevata o percorsi più lunghi.

• I cavi predisposti per moduli IFM presentano un connettore da collegare all'IFM precablato a una sola estremità. L’altra estremità presenta connessioni libere da collegare ai moduli I/O o ad altri componenti.

I cavi predisposti per IFM utilizzano un filo da 0,326 mm2 (22 AWG).

La Tabella 65 a pagina 230 indica i moduli IFM e i cavi precablati che possono essere utilizzati con i moduli I/O digitali ControlLogix.

IMPORTANTE Per l'elenco più recente, consultare Digital/Analog Programmable Controller Wiring Systems Technical Data, pubblicazione 1492-TD008.

Modulo I/O Cavo precablato con connessioni libere Morsettiera

Componenti Cavo pronto per IFM IFM

Tabella 65 - IFM e cavi precablati

N. cat. I/O N. cat IFM Tipo IFM Descrizione IFM Cavo precablato

1756-IA8D 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExU (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IFM20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20D120 Indicazione dello stato Standard con indicatori di stato 120 V CA/CC(1)

1492-IFM20D120N Standard ridotto con indicatori di stato 120 V CA

1492-IFM20D120A-2 120 V CA con morsetti aggiuntivi per ingressi

1492-IFM20F-FS120A-4 Fusibile Due gruppi isolati a 4 punti con 4 morsetti per ingresso e indicatori di fusibili bruciati da 120 V CA/CC

230 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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IFM 1492 per moduli I/O digitali Appendice G

1756-IA16 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExX (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IFM20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20F-3 Dispositivi di ingresso tipo a sensore a 3 fili

1492-IFM20D120 Indicazione dello stato Standard con indicatori di stato 120 V CA/CC(1)

1492-IFM20D120N Standard ridotto con indicatori di stato 120 V CA

1492-IFM20D120A-2 120 V CA con morsetti aggiuntivi per ingressi

1492-IFM20F-F120A-2 Fusibile Morsetti aggiuntivi con indicatori di stato fusibili bruciati 120 V CA/CC.

1756-IA16I 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExY (x=lunghezza cavo)1492-IFM40DS120A-4 Fusibile Isolato con indicatori di stato 120 V CA e quattro morsetti per ingresso

1492-IFM40F-FSA-4 Isolato 120 V CA/CC con quattro morsetti per ingresso

1492-IFM40F-FS120A-4 Isolato con indicatori di fusibili bruciati 120 V CA/CC e quattro morsetti per ingresso

1756-IA32 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExZ (x=lunghezza cavo)1492-IFM40F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM40D120A-2 Indicazione dello stato Indicatori di stato 120 V CA e morsetti aggiuntivi per ingressi

1756-IB16 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExX (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IFM20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20F-3 Dispositivi di ingresso tipo a sensore a 3 fili

1492-IFM20D24 Indicazione dello stato Standard con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM20D24N Standard ridotto con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM20D24A-2 Indicatori di stato 24 V CA/CC e morsetti aggiuntivi per ingressi

1492-IFM20D24-3 Sensore a 3 fili con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM20F-F24A-2 Fusibile Morsetti aggiuntivi con indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC per ingressi.

1756-IB16D 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExY (x=lunghezza cavo)1492-IFM40F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM40DS24A-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 24 V CA/CC e quattro morsetti per ingresso

1492-IFM40F-F24AD-4 Fusibile Protetto con fusibili con indicatori bassa dispersione di fusibili bruciati 24 V CC, quattro gruppi isolati e quattro morsetti per ingresso

1492-IFM40F-FS24A-4 Isolato con indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC e quattro morsetti per ingresso(2)

1492-IFM40F-FSA-4 Isolato con 120 V CA/CC con quattro morsetti per ingresso

1756-IB16I1756-IB16IF

1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExY (x=lunghezza cavo)1492-IFM40DS24A-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 24 V CA/CC e quattro morsetti per ingresso

1492-IFM40F-FS24A-4 Fusibile Isolato con indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC e quattro morsetti per ingresso

1492-IFM40F-FSA-4 Isolato con 120 V CA/CC con quattro morsetti per ingresso

1756-IB32 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExZ (x=lunghezza cavo)1492-IFM40F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM40F-3 Dispositivi di ingresso tipo a sensore a 3 fili

1492-IFM40D24 Indicazione dello stato Standard con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM40D24A-2 Indicatori di stato 24 V CA/CC e morsetti aggiuntivi per ingressi

1492-IFM40D24-3 Sensore a 3 fili con indicatori di stato 24 V CA/CC per ingressi

Tabella 65 - IFM e cavi precablati (continua)

N. cat. I/O N. cat IFM Tipo IFM Descrizione IFM Cavo precablato

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 231

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Appendice G IFM 1492 per moduli I/O digitali

1756-IC16 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExX (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IFM20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20F-3 Dispositivi di ingresso tipo a sensore a 3 fili

1756-IG16 N/A

1756-IH16I 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExY (x=lunghezza cavo)1492-IFM40F-FSA-4 Fusibile Isolato con 120 V CA/CC con quattro morsetti per ingresso

1492-IFM40F-FS120A-4 Isolato con indicatori di fusibili bruciati 120 V CA/CC con quattro morsetti per ingresso

1756-IM16I 1492-IFM40DS240A-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 240 V CA e quattro morsetti per ingresso 1492-CABLExY (x=lunghezza cavo)1492-IFM40F-FS240A-4 Fusibile Isolato con indicatori di fusibili bruciati 240 V CA/CC e quattro morsetti per ingresso

1756-IN16 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExX (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IFM20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20F-3 Dispositivi di ingresso tipo a sensore a 3 fili

1492-IFM20D24 Indicazione dello stato Standard con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM20D24N Standard ridotto con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM20D24A-2 Indicatori di stato 24 V CA/CC e morsetti aggiuntivi per ingressi

1492-IFM20D24-3 Sensore a 3 fili con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM20F-F24A-2 Fusibile Morsetti aggiuntivi con indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC per ingressi.

1756-IV16 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExX (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IFM20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20F-3 Dispositivi di ingresso tipo a sensore a 3 fili

1492-IFM20D24 Indicazione dello stato Standard con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM20D24N Standard ridotto con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM20D24A-2 Indicatori di stato 24 V CA/CC e morsetti aggiuntivi per ingressi

1492-IFM20D24-3 Sensore a 3 fili con indicatori di stato 24 V CA/CC

1756-IV32 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExZ (x=lunghezza cavo)1492-IFM40F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM40F-3 Dispositivi di ingresso tipo a sensore a 3 fili

1492-IFM40D24 Indicazione dello stato Standard con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM40D24A-2 Indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM20D24-2 Indicatori di stato 24 V CA/CC e morsetti aggiuntivi per ingressi

1492-IFM20D24-3 Sensore a 3 fili con indicatori di stato 24 V CA/CC

1756-OA8 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExU (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IFM20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20DS120-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 120 V CA e quattro morsetti per uscita 1492-CABLExW (x=lunghezza cavo)1492-IFM20F-FS-2 Fusibile Isolato con 120 V CA/CC con morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM20F-FS120-2 Isolato con morsetti aggiuntivi con indicatori di fusibili bruciati 120 V CA/CC per uscite

1492-IFM20F-FS120-4 Isolato con quattro morsetti con indicatori di fusibili bruciati 120 V CA per uscite

1492-IFM20F-FS240-4 Isolato con quattro morsetti con indicatori di fusibili bruciati 240 V CA/CC per uscite

Tabella 65 - IFM e cavi precablati (continua)

N. cat. I/O N. cat IFM Tipo IFM Descrizione IFM Cavo precablato

232 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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IFM 1492 per moduli I/O digitali Appendice G

1756-OA8D 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExU (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IFM20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20DS120-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 120 V CA e quattro morsetti per uscita 1492-CABLExV (x=lunghezza cavo)1492-IFM20F-FS-2 Fusibile Isolato 120 V CA/CC con morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM20F-FS120-2 Isolato con morsetti aggiuntivi con indicatori di fusibili bruciati 120 V CA/CC

1492-IFM20F-FS120-4 Isolato con quattro morsetti per uscita e indicatori di fusibili bruciati 120 V CA/CC

1756-OA8E 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExU (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IFM20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20DS120-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 120 V CA e quattro morsetti per uscita 1492-CABLExV (x=lunghezza cavo)1492-IFM20F-FS-2 Fusibile Isolato 120 V CA/CC con morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM20F-FS120-2 Isolato con morsetti aggiuntivi con indicatori di fusibili bruciati 120 V CA/CC

1492-IFM20F-FS120-4 Isolato con quattro morsetti per uscita e indicatori di fusibili bruciati 120 V CA/CC

1756-OA16 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExX (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IFM20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20D120N Indicazione dello stato Standard ridotto con indicatori di stato 120 V CA

1492-IFM20D120-2 Indicatori di stato 120 V CA/CC e morsetti aggiuntivi per le uscite

1492-IFM20F-F2 Fusibile Morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM20F-F120-2 Morsetti aggiuntivi con indicatori di fusibili bruciati 120 V CA per le uscite

1492-IFM20F-FS240-2 Morsetti aggiuntivi con indicatori di fusibili bruciati 240 V CA per uscite

1492-XIM20120-8R Master relè Master da 20 pin con otto relè da 24 V CC(3)

1492-XIM20120-16R Master da 20 pin con 16 relè da 120 V CA

1492-XIM20120-16RF Master da 20 pin con 16 relè da 120 V CA con fusibili

1492-XIM120-8R Modulo di espansione relè

Modulo di espansione con otto relè da 120 V CA(4)

1492-XIMF-F120-2 Modulo di espansione fusibili

Modulo di espansione con otto canali da 120V con indicatori di fusibili bruciati(4)

1492-XIMF-2 Modulo di espansione passante

Modulo di espansione con otto canali passanti(4)

1756-OA16I 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExY (x=lunghezza cavo)1492-IFM40DS120-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 120 V CA e quattro morsetti per uscita

1492-IFM40-FS-2 Fusibile Isolato con morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM40-FS-4 Isolato 240 V CA/CC con quattro morsetti per uscita

1492-IFM40F-FS120-2 Isolato con morsetti aggiuntivi e indicatori di fusibili bruciati 120 V CA/CC

1492-IFM40F-FS120-4 Isolato con indicatori di fusibili bruciati 120 V CA/CC e quattro morsetti per uscita

1492-IFM40F-FS240-4 Isolato con indicatori di fusibili bruciati 240 V CA/CC e quattro morsetti per uscita

1756-OB8 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExU (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IMF20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20DS24-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 24/48 V CA/CC e quattro morsetti per uscita 1492-CABLExW (x=lunghezza cavo)1492-IFM20F-FS-2 Fusibile Isolato 120 V CA/CC con morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM20F-FS24-2 Isolato con morsetti aggiuntivi per uscita e indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC

Tabella 65 - IFM e cavi precablati (continua)

N. cat. I/O N. cat IFM Tipo IFM Descrizione IFM Cavo precablato

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 233

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Appendice G IFM 1492 per moduli I/O digitali

1756-OB8EI 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExY (x=lunghezza cavo)1492-IFM40DS24-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 24/48 V CA/CC e quattro morsetti per uscita

1492-IFM40F-FS-2 Fusibile Isolato con morsetti aggiuntivi per le uscite 120 V CA/CC

1492-IFM40F-FS24-2 Isolato con morsetti aggiuntivi e indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC per le uscite

1492-IFM40F-FS24-4 Isolato con indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC e quattro morsetti per uscita

1492-IFM40F-FS-4 Isolato 240 V CA/CC con quattro morsetti per uscita

1756-OB8I N/A

1756-OB16D 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExY (x=lunghezza cavo)1492-IFM40F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM40DS24-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 24/48 V CA/CC e quattro morsetti per uscita(5)

1492-IFM40F-F24D-2 Fusibile Protetto con fusibili con circuito di indicatori bassa dispersione di fusibili bruciati 24 V CC, con quattro gruppi isolati e quattro morsetti per uscita

1492-IFM40F-FS-2 Isolato con morsetti aggiuntivi per uscite 120 V CA/CC

1492-IFM40F-FS24-2 Isolato con morsetti aggiuntivi e indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC per le uscite(6)

1492-IFM40F-FS24-4 Isolato con morsetti aggiuntivi e indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC e quattro morsetti per uscita(6)

1492-IFM40F-FS-4 Isolato 240 V CA/CC con quattro morsetti per uscita

1756-OB16E 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExX (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IFM20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20D24 Indicazione dello stato Standard con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM20D24N Standard ridotto con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM20D24-2 Indicatori di stato 24 V CA/CC e morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM20F-F2 Fusibile 120 V CA/CC con morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM20F-F24-2 Morsetti aggiuntivi con indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC

1492-XIM2024-8R Master relè Master da 20 pin con otto relè da 24 V CC(7)

1492-XIM2024-16R Master a 20 pin con 16 relè da 24 V CC

1492-XIM2024-16RF Master a 20 pin con 16 relè da 24 V CC con fusibili

1492-XIM24-8R Modulo di espansione relè

Modulo di espansione con otto relè da 24 V CC(4)

1492-XIMF-F24-2 Modulo di espansione fusibili

Modulo di espansione con otto canali da 24 V con indicatori di fusibili bruciati(4)

1492-XIMF-2 Modulo di espansione passante

Modulo di espansione con otto canali passanti(4)

1756-OB16I 1756-OB16IEF1756-OB16IEFS

1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExY (x=lunghezza cavo)1492-IFM40DS24-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 24/48 V CA/CC e quattro morsetti per uscita

1492-IFM40F-FS-2 Fusibile Isolato con morsetti aggiuntivi per le uscite 120 V CA/CC(8)

1492-IFM40F-FS24-2 Isolato con morsetti aggiuntivi e indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC per le uscite(8)

1492-IMF40F-FS24-4 Isolato con indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC e quattro morsetti per uscita(8)

1492-IFM40F-FS-4 Isolato con 240 V CA/CC e quattro morsetti per uscita(8)

Tabella 65 - IFM e cavi precablati (continua)

N. cat. I/O N. cat IFM Tipo IFM Descrizione IFM Cavo precablato

234 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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IFM 1492 per moduli I/O digitali Appendice G

1756-OB16IS 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExY (x=lunghezza cavo)1492-IFM40DS24-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 24/48 V CA/CC e quattro morsetti per uscita

1492-IFM40F-FS-2 Fusibile Isolato con morsetti aggiuntivi per le uscite 120 V CA/CC(8)

1492-IFM40F-FS24-2 Isolato con morsetti aggiuntivi e indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC per le uscite(8)

1492-IMF40F-FS24-4 Isolato con indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC e quattro morsetti per uscita(8)

1492-IFM40F-FS-4 Isolato con 240 V CA/CC e quattro morsetti per uscita(8)

1756-OB32 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExZ (x=lunghezza cavo)1492-IFM40F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM40D24 Indicazione dello stato Standard con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM40D24-2 Indicatori di stato 24 V CA/CC e morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM40F-F2 Fusibile 120 V CA/CC con morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM40F-F24-2 Morsetti aggiuntivi con indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC per uscite

1492-XIM4024-8R Master relè Master a 40 pin con otto relè da 24 V CC

1492-XIM4024-16R Master a 40 pin con 16 relè da 24 V CC

1492-XIM4024-16RF Master a 40 pin con 16 relè da 24 V CC con fusibili

1492-XIM24-8R Modulo di espansione relè

Modulo di espansione con otto relè da 24 V CC(4)

1492-XIMF-F24-2 Modulo di espansione fusibili

Modulo di espansione a 8 canali con indicatori di fusibili bruciati 24 V CA(4)

1492-XIM24-16RF Modulo di espansione con 16 relè da 24 V CC con fusibili(9)

1492-XIMF-2 Modulo di espansione passante

Modulo di espansione con otto canali passanti(4)

1756-OC8 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExU (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IFM20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20DS24-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 24/48 V CA/CC e quattro morsetti per uscita 1492-CABLExW (x=lunghezza cavo)1492-IFM20F-FS2 Fusibile Isolato 120 V CA/CC con morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM20F-FS24-2 Isolato con morsetti aggiuntivi per uscita e indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC

1756-OG16 N/A

1756-OH8I 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExY (x=lunghezza cavo)1492-IFM40F-FS-2 Fusibile Isolato con morsetti aggiuntivi per uscite 120 V CA/CC

1492-IFM40F-FS120-2 Isolato con morsetti aggiuntivi e indicatori di fusibili bruciati 120 V CA/CC

1756-ON8 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExU (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IFM20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20DS24-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 24/48 V CA/CC e quattro morsetti per uscita 1492-CABLExW (x=lunghezza cavo)1492-IFM20F-FS2 Fusibile Isolato 120 V CA/CC con morsetti aggiuntivi per uscita

1492-IFM20F-FS24-2 Isolato con morsetti aggiuntivi per uscita e indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC

Tabella 65 - IFM e cavi precablati (continua)

N. cat. I/O N. cat IFM Tipo IFM Descrizione IFM Cavo precablato

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 235

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Appendice G IFM 1492 per moduli I/O digitali

1756-OV16E 1492-IFM20F Passante Standard 1492-CABLExX (x=lunghezza cavo)1492-IFM20FN Standard ridotto

1492-IFM20F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM20D24 Indicazione dello stato Standard con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM20D24-2 Indicatori di stato 24 V CA/CC e morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM20F-F2 Fusibile 120 V CA/CC con morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM20F-F24-2 Morsetti aggiuntivi con indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC

1756-OV32E 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExZ (x=lunghezza cavo)1492-IFM40F-2 Morsetti aggiuntivi

1492-IFM40D24 Indicazione dello stato Standard con indicatori di stato 24 V CA/CC

1492-IFM40D24-2 Indicatori di stato 24 V CA/CC e morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM40F-F2 Fusibile 120 V CA/CC con morsetti aggiuntivi per uscite

1492-IFM40F-F24-2 Morsetti aggiuntivi con indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC per uscite

1756-OW16I 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExY (x=lunghezza cavo)1492-IFM40DS24-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 24/48 V CA/CC e quattro morsetti per uscita

1492-IFM40DS120-4 Isolato con indicatori di stato 120 V CA e quattro morsetti per uscita

1492-IFM40F-FS-2 Fusibile Isolato con morsetti aggiuntivi per uscite 120 V CA/CC

1492-IFM40F-FS24-2 Isolato con morsetti aggiuntivi e indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC per le uscite

1492-IMF40F-FS24-4 Isolato con indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC e quattro morsetti per uscita

1492-IFM40F-FS-4 Isolato 240 V CA/CC con quattro morsetti per uscita

1492-IMF40F-FS120-2 Isolato con morsetti aggiuntivi e indicatori di fusibili bruciati 120 V CA

1492-IMF40F-FS120-4 Isolato con indicatori di fusibili bruciati 120 V CA/CC e quattro morsetti per uscita

1492-IMF40F-FS240-4 Isolato con indicatori di fusibili bruciati 240 V CA/CC e quattro morsetti per uscita

1756-OX8I 1492-IFM40F Passante Standard 1492-CABLExY (x=lunghezza cavo)1492-IFM40DS24-4 Indicazione dello stato Isolato con indicatori di stato 24/48 V CA/CC e quattro morsetti per uscita

1492-IFM40DS120-4 Isolato con indicatori di stato 120 V CA e quattro morsetti per uscita

1492-IFM40F-FS-2 Fusibile Isolato con morsetti aggiuntivi per uscite 120 V CA/CC

1492-IFM40F-FS24-2 Isolato con morsetti aggiuntivi e indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC per le uscite

1492-IMF40F-FS24-4 Isolato con indicatori di fusibili bruciati 24 V CA/CC e quattro morsetti per uscita

1492-IFM40F-FS-4 Isolato 240 V CA/CC con quattro morsetti per uscita

1492-IMF40F-FS120-2 Isolato con morsetti aggiuntivi e indicatori di fusibili bruciati 120 V CA

1492-IMF40F-FS120-4 Isolato con indicatori di fusibili bruciati 120 V CA/CC e quattro morsetti per uscita

1492-IMF40F-FS240-4 Isolato con indicatori di fusibili bruciati 240 V CA/CC e quattro morsetti per uscita

(1) Si consiglia di non utilizzare questo modulo IFM con i moduli I/O che presentano una corrente di dispersione nello stato off superiore a 0,5 mA. Utilizzare un modulo 1492-IFM20D120N o 1492-IFM20D120A-2 per gli ingressi. Utilizzare un modulo 1492-IFM20D120-2 per le uscite.

(2) Il modulo 1492-IFM40F-FS24A-4 e il cavo 1492-CABLExY possono essere utilizzati con il modulo 1756-IB16D. Tuttavia, a causa dei valori nominali della corrente di dispersione dei fusibili bruciati del modulo 1492-IFM40F-FS24A-4, la funzione di diagnosi di collegamento interrotto del modulo 1756-IB16D non indica un fusibile bruciato o rimosso come condizione di collegamento interrotto. Se si desidera che questa diagnostica funzioni per un fusibile bruciato o rimosso, è necessario usare un modulo 1492-IFM40F-F24AD-4.

(3) Espandibile a 16 usando un modulo XIM120-BR o XIMF-24-2.(4) Può avere fino a 1 modulo espandibile a seconda del master utilizzato (totale massimo 16 pt.). Cavo del modulo di espansione fornito in dotazione.(5) L’indicatore di stato IFM fornisce l’indicazione On/Off delle uscite. A causa dell'intensità di corrente che attraversa l'indicatore di stato, la funzione di diagnostica di assenza di carico del modulo 1756-

OB16D non funziona. Se questa funzione è necessaria, usare il modulo 1492-IFM40F-2.(6) I moduli 1492-IFM40F-FS24-2 e 1492-IFM40F-FS24-4 e il cavo 1492-CABLExY possono essere utilizzati con il modulo 1756-OB16D. Tuttavia, a causa dei valori nominali della corrente di dispersione

dei fusibili bruciati dei moduli 1492-IFM40F-FS24-2 e 1492-IFM40F-FS24-4, la funzione di diagnosi di assenza di carico del modulo 1756-OB16D non indica un fusibile bruciato o rimosso come condizione di assenza di carico. Se si desidera che questa diagnostica funzioni per un fusibile bruciato o rimosso, è necessario usare un modulo 1492-IFM40F-F24D-2.

(7) Espandibile a 16 usando un modulo XIM24-8R o XIMF-24-2.(8) Non utilizzare questo modulo nella modalità Output Sinking con moduli IFM protetti da fusibili. I fusibili del modulo IFM non proteggono in modo appropriato il circuito.(9) Deve essere utilizzato un solo modulo 1492-XIM24-16RF con un solo master 1492-XIM4024-16R o 1492-XIM4024-16RF (solo 32 pt.).

Tabella 65 - IFM e cavi precablati (continua)

N. cat. I/O N. cat IFM Tipo IFM Descrizione IFM Cavo precablato

236 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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IFM 1492 per moduli I/O digitali Appendice G

Le tabelle riportate di seguito descrivono i connettori e i cavi precablati e predisposti per i moduli I/O digitali ControlLogix.

Tabella 66 - Cavi predisposti per moduli

N. di Cat.(1) N. di conduttori Sezione del conduttore Diametro esterno nominale Morsettiera rimovibile all’estremità del modulo I/O

1492-CABLExU 20 0,326 mm2 (22 AWG) 9,0 mm (0,36 pollici) 1756-TBNH

1492-CABLExV

1492-CABLExW

1492-CABLExX

1492-CABLExY 40 11,7 mm (0,46 pollici) 1756-TBCH

1492-CABLExZ

(1) I cavi sono disponibili con lunghezze di 0,5 m, 1,0 m, 2,5 m, e 5,0 m. Per effettuare l'ordine, sostituire la x del numero di catalogo con il codice della lunghezza del cavo desiderata: 005 = 0,5 m, 010 = 1,0 m, 025 = 2,5 m, 050 = 5 m. Sono disponibili anche cavi di lunghezza personalizzata.

Tabella 67 - Connettori del modulo

N. di Cat.(1) N. di conduttori Dimensioni conduttore Diametro esterno nominale Morsettiera rimovibile all’estremità del modulo I/O

1492-CABLExTBNH 20 0,823 mm2 (18 AWG) 11,4 mm (0,45 pollici) 1756-TBNH

1492-CABLExTBCH 40(2) 14,1 mm (0,55 pollici) 1756-TBCH

(1) I cavi sono disponibili nelle seguenti lunghezze: 0,5 m, 1,0 m, 2,5 m e 5,0 m. Per effettuare l'ordine, sostituire la x del numero di catalogo con il codice della lunghezza del cavo desiderata: 005 = 0,5 m, 010 = 1,0 m, 25 = 2,5 m, 050 = 5 m. Sono disponibili anche cavi di lunghezza personalizzata.

(2) Quattro conduttori non sono collegati alla morsettiera rimovibile.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 237

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Appendice G IFM 1492 per moduli I/O digitali

Note:

238 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Appendice H

Sommario delle modifiche

Questa Appendice riepiloga le modifiche apportate a questo manuale. Fare riferimento a questa appendice se si desidera ottenere informazioni sulle modifiche apportate durante le varie revisioni. Questa operazione è particolarmente utile se si decide di aggiornare l'hardware o il software in base alle informazioni aggiunte con le precedenti versioni di questo manuale.

1756-UM058G-IT-P, novembre 2012

1756-UM058F-IT-P, aprile 2012

Argomento Pagina

1756-UM058F-IT-P, aprile 2012 239

1756-UM058E-IT-P, agosto 2010 240

Modifica

Aggiornamento della sezione relativa alla codifica elettronica.

Aggiornamento del testo che richiama l'attenzione sul supporto della funzione di rimozione e inserimento sotto tensione (RIUP) nella sezione relativa all'installazione del modulo.

Aggiornamento del nome del tag MainTask nella sezione relativa alla creazione di un nuovo tag.

Aggiornamento delle informazioni sull'utilizzo del pulsante Browse nella sezione relativa alla scheda Communication.

Aggiornamento della tabella Numero di avviatori da utilizzare.

Modifica

Aggiunta delle sezioni sull’uso del tempo CIP Sync.

Aggiunta del modulo 1756-OB16IEF all’elenco dei moduli con fusibili elettronici.

Aggiunta di un capitolo per la descrizione delle caratteristiche dei moduli 1756-IB16IF e 1756-OB16IEF.

Aggiunta di formati di connessione per i moduli 1756-IB16IF e 1756-OB16IEF.

Aggiunta del grafico della tensione di alimentazione e del dimensionamento della resistenza di dispersione per il modulo 1756-IB16D.

Aggiunta di schemi di cablaggio per i moduli 1756-IB16IF e 1756-OB16IEF.

Aggiunta di informazioni dell’indicatore di stato per i moduli 1756-IB16IF e 1756-OB16IEF.

Aggiunta di nuovi tag per i moduli 1756-IB16IF e 1756-OB16IEF.

Aggiunta di una sezione sugli ingressi con registrazioni cronologiche e uscite pianificate per i moduli I/O rapidi.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 239

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Appendice H Sommario delle modifiche

1756-UM058E-IT-P, agosto 2010

Modifica

Aggiunta di informazioni sulla pianificazione dei moduli I/O nella rete ControlNet e sull'impostazione dei moduli I/O per attivare task basati su evento.

Aggiunta di caratteristiche e informazioni specifiche per il modulo 1756-IA32.

Aggiunta di caratteristiche e informazioni specifiche per il modulo 1756-IG16.

Aggiunta di caratteristiche e informazioni specifiche per il modulo 1756-OB8I.

Aggiunta di caratteristiche e informazioni specifiche per il modulo 1756-OB16IS.

Aggiunta di caratteristiche e informazioni specifiche per il modulo 1756-OG16.

Aggiunta di caratteristiche e informazioni specifiche per il modulo 1756-OV32E.

Aggiunta di una sezione sulla codifica elettronica con esempi delle opzioni Exact Match, Compatible e Disabled Keying.

Aggiunta di nuove specifiche I/O digitali.

Aggiunta di requisiti per aggiornamenti firmware per la versione principale 3.x.

Informazioni aggiornate su moduli di interfaccia (IFM) e cavi precablati disponibili con i moduli I/O digitali.

240 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Glossario

broadcast (invio dati) Trasmissione di dati a tutti gli indirizzi o funzioni.

cambiamento di stato (COS) Qualsiasi cambiamento nello stato ON o OFF di un punto su un modulo I/O.

codifica elettronica Funzione in base alla quale ai moduli si richiede di eseguire una verifica elettronica per assicurare la corrispondenza tra gli attributi del modulo fisico e la configurazione del software.

compatible match Modalità di protezione con codifica elettronica che richiede che fornitore e numero di catalogo del modulo fisico e del modulo configurato nel software corrispondano. In questo caso, la versione secondaria del modulo deve essere maggiore o uguale a quella dello slot configurato.

connessione Meccanismo di comunicazione tra il controllore ed un altro modulo nel sistema di controllo.

connessione diretta Collegamento I/O in cui il controllore stabilisce una singola connessione con i moduli I/O.

connessione Listen-Only (di solo ascolto)

Connessione I/O in cui un altro controllore possiede/fornisce i dati e la configurazione per il modulo.

connessione rack Connessione I/O in cui il modulo 1756-CNB riceve parole I/O digitali in un’immagine di rack per risparmiare larghezza di banda e connessioni ControlNet.

connessione remota Connessione I/O in cui il controllore stabilisce una connessione individuale con i moduli I/O in uno chassis remoto.

controllore proprietario Il controllore che crea e memorizza la configurazione primaria e la connessione per le comunicazioni con un modulo.

CST (tempo di sistema coordinato) Valore del timer sincronizzato per tutti i moduli in un unico chassis ControlBus.

disabilitazione Processo di ControlLogix che consente di configurare un modulo I/O ma gli impedisce di comunicare con il controllore proprietario. In questo caso, il controllore si comporta come se il modulo I/O non esistesse.

disable keying Modalità di protezione con codifica elettronica che non richiede alcuna corrispondenza tra gli attributi del modulo fisico e del modulo configurato nel software.

Download Processo di trasferimento al controllore del contenuto di un progetto presente sulla stazione di lavoro.

exact match Modalità di protezione con codifica elettronica che richiede che fornitore, numero di catalogo, versione principale e versione secondaria del modulo fisico e del modulo configurato nel software corrispondano.

formato di comunicazione Formato che definisce il tipo di informazioni trasmesse tra un modulo I/O e il relativo controllore proprietario. Questo formato definisce anche i tag creati per ciascun modulo I/O.

lato campo Interfaccia tra il cablaggio di campo dell’utente e il modulo I/O.

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 241

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Glossario

lato sistema Lato backplane dell’interfaccia al modulo I/O.

modalità Esecuzione In questa modalità si verificano i seguenti eventi:• il programma del controllore è in esecuzione;• gli ingressi stanno producendo dati attivamente;• le uscite sono attivamente controllate.

modalità programmazione In questa modalità si verificano i seguenti eventi:• il programma del controllore non è in esecuzione;• gli ingressi stanno ancora producendo dati attivamente;• le uscite non sono controllate attivamente e passano alla relativa

modalità Programmazione configurata.

modulo di interfaccia (IFM) Modulo che utilizza un cavo precablato per il collegamento dei cablaggi ad un modulo I/O.

morsettiera rimovibile (RTB) Connettore di cablaggio di campo per i moduli I/O.

multicast Trasmissioni di dati che raggiungono uno specifico gruppo di una o più destinazioni.

proprietari multipli Tipo di configurazione in cui più controllori proprietari utilizzano esattamente le stesse informazioni di configurazione per la proprietà simultanea di un modulo di ingresso.

rack optimization Formato di comunicazione in cui il modulo 1756-CNB riceve tutte le parole I/O digitali nello chassis remoto e le invia al controllore come un’unica immagine di rack.

registrazione cronologica Processo di ControlLogix che registra una modifica nei dati di ingresso con un riferimento temporale relativo al momento in cui è avvenuta la modifica.

requested packet interval (RPI) Intervallo di tempo massimo tra gli invii di dati I/O.

rimozione ed inserimentosotto tensione (RIUP)

Funzione di ControlLogix che consente all’utente di installare o rimuovere un modulo o una morsettiera con l’alimentazione attiva.

servizio Funzione del sistema che viene eseguita a richiesta dell’utente, come il ripristino di un fusibile o il reset del mantenimento dell’errore.

tag Area denominata della memoria del controllore in cui sono archiviati dati.

tempo di aggiornamentodella rete (NUT)

Intervallo di tempo ripetitivo minimo in cui i dati possono essere inviati a una rete ControlNet. Il tempo NUT può essere compreso tra 2 e 100 ms.

versione principale Versione di un modulo che viene aggiornata ogni volta che avviene una modifica funzionale del modulo.

versione secondaria Versione del modulo che viene aggiornata ogni volta che al modulo viene apportata una modifica che non ne altera la funzionalità o l’interfaccia.

242 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Indice analitico

Aabilitazione

cambiamento di stato 48, 85diagnosticaperperditadell'alimentazionedi

campo' 56filtro 88mantenimento delle registrazioni

cronologiche 85mantenimentodell'errore' 57registrazioni cronologiche 85

acquisizioneimpulso 82

assemblaggio della morsettiera rimovibile 115

assenza di caricoparola

moduli di uscita diagnostici 78rilevamento

moduli di uscita diagnostici 71attivazione

task evento 28, 89-90attivazione dei task evento 89-90

Ccambiamento di stato (COS)

diagnosticacambiamento di stato 68

diagnosticimoduli 68, 75

trasmissioni di dati 27caratteristiche

comuni 37-62diagnostici 63-78moduli I/O digitali 134rapidi 79-103

certificazioneClasse I Divisione 2, UL, CSA, FM, CE 64

chassis localemoduli di ingresso 27moduli di uscita 31

chassis remotomoduli di ingresso 28moduli di uscita 32

Classe I Divisione 2, certificazione 64codifica

meccanica 16morsettiera rimovibile 109

collegamenti di cablaggiocustodia profonda 116moduli isolati e non isolati 49modulo interfaccia 14morsettiera rimovibile 14, 110opzioni cablaggio di campo 52, 71raccomandazioni per il cablaggio della

morsettiera rimovibile 114collegamento interrotto

parolamoduli di ingresso diagnostici 76

rilevamento 69compatibilità dei moduli

diagnosticimoduli di ingresso 63moduli di uscita 64

rapidimoduli di ingresso 79moduli di uscita 80

standardmoduli di ingresso 37moduli di uscita 38

comunicazioneformato 127modello produttore/consumatore 31

configurazionemodulazione di larghezza degli impulsi 99moduli con software RSLogix 5000 40proprietà peer 80registrazione cronologica per punto 83ritardo dello stato di errore 92stati di uscita a livello di punto 51tempi di filtro di ingresso 86tempo del filtro di ingresso 49

connessionediretta 23formato 127ottimizzata per rack 23, 24

connessione diretta 24connessione ottimizzata per rack 23, 24, 26controllori proprietari multipli 34creazione

nuovo modulo 125tag evento per il modulo rapido 90

CST Timestamped Data, formato di comunicazione 128

CST Timestamped Fuse Data, formato di comunicazione 129

custodia profonda 116

DData with Event, formato

di connessione 90, 102dati delle uscite pianificate

moduli I/O rapidi 129moduli standard e diagnostici 212

dati uscite pianificatemoduli I/O rapidi 44, 214moduli standard e diagnostici 42

diagnosticacaratteristiche 78mantenimento dellerrore 57mantenimento dellerrore' 64

diagnosticicaratteristiche 63

disabilitazionecambiamento di stato 48, 85comunicazione modulo 41diagnostica per perdita

dellalimentazionedicampo 56filtro 88mantenimento delle registrazioni

cronologiche 85mantenimento dellerrore 57registrazioni cronologiche 85

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 243

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Indice analitico

Eelettronici, fusibili 53errore

mantenimento' 57tipo 171

evento, attivazione task 28evento, task 89-90

Fformato di comunicazione

CST Timestamped Fuse Data 129CST Timestamped Input Data 128Full Diagnostic Input Data 128Full Diagnostics 129informazioni 127Input Data 128Listen Only 128, 129Output Data 129Rack Optimization 128, 129Scheduled Output Data 129suggerimenti per luso' 127

formato di connessioneData 128, 129Data with Event 90, 102, 128informazioni 127Listen Only 128, 129Listen Only with Event 128Peer Input with Data 129

Full Diagnostic Input Data, formato di comunicazione 128

Full Diagnostics, formato di comunicazione 129

funzionamento interno dei moduli 21fusibili elettronici 53

IIFM. Vedi Modulo interfacciaimpulsi

acquisizione 82impulso

acquisizione 82prova di tensione 74

indicatori di stato 16, 46informazioni per lidentificazionedeimoduli

codiceprodotto' 17estrazione' 40IDfornitore' 17numerodiserie' 17stato' 17statodelmodulo' 17stringaditestoASCII' 17tipodiprodotto' 17versioneprincipale' 17versionesecondaria' 17

Input Data, formato di comunicazione 128installazione del modulo I/O

assemblaggio della morsettiera rimovibile 115

codifica della morsettiera rimovibile 109collegamento dei cavi 110custodia profonda 116inserimento nello chassis 108installazione della morsettiera

rimovibile 118intervallo di pacchetto richiesto 27, 75

Llinguetta di bloccaggio 16Listen Only, formato di

comunicazione 34, 128, 129livello di punto, segnalazione di errori 66

Mmantenimento

errore 57registrazioni cronologiche 85

meccanicacodifica 16

meccanicifusibili 53

modello produttore/consumatore 13, 31modifica della configurazione 130modulazione di larghezza degli impulsi

configurazione 99durata del ciclo 93durata di attivazione 93durata di attivazione minima 96esecuzione di tutti i cicli 95estensione del ciclo 96limite di cicli 95uscite sfalsate 96

modulo1756-IA16 1351756-IA16I 1361756-IA32 1361756-IA8D 1351756-IB16 1371756-IB16D 1381756-IB16I 1391756-IB16IF 1401756-IB32 1411756-IC16 1411756-IG16 1421756-IH16I 1431756-IM16I 1431756-IN16 1441756-IV16 1441756-IV32 1451756-OA16 1471756-OA16I 1481756-OA8 1451756-OA8D 1461756-OA8E 1461756-OB16D 1521756-OB16E 1521756-OB16I 1551756-OB16IEF 1561756-OB16IEFS 1571756-OB16IS 1581756-OB32 1581756-OB8 1491756-OB8EI 1501756-OB8I 1511756-OC8 1591756-OG16 1601756-OH8I 1611756-ON8 1621756-OV16E 1631756-OV32E 1641756-OW16I 1641756-OX8I 165

244 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Indice analitico

modulo I/O rapidoacquisizione di impulsi 82attivazione dei task evento 89-90compatibilità dei moduli di ingresso 79compatibilità dei moduli di uscita 80modulazione di larghezza

degli impulsi 93-101registrazione cronologica per punto 82-85ritardo dello stato di errore

programmabile 91segnalazione di errori e stato 102-103struttura di dati array 200tempi di filtro configurabili tramite

software 86-88tempo CIP Sync 44, 214tempo di risposta 81

modulo interfaccia 14morsettiera rimovibile 14

assemblaggio 115cablaggio 110codifica 109identificazione dei componenti 16installazione 118rimozione 119tipi 112

morsettiera rimovibile con morsetti a molla 113

morsettiera rimovibile con morsetti a vite 112

morsettiera rimovibile con morsetti NEMA 113

Oopzioni custodia 116Output Data, formato di comunicazione 129

Pparola di errore del modulo

diagnosticimoduli di ingresso 76moduli di uscita 78, 103

moduli di uscita standard 62parola di fusibile bruciato

moduli di uscita diagnostici 78, 103moduli di uscita standard 62

parola di perdita dellalimentazionedicampo

diagnosticimodulidiingresso' 76modulidiuscita' 78

modulidiuscitastandard' 62perdita di alimentazione di campo 52prevenzione delle scariche

elettrostatiche 107proprietà 20

connessione diretta 24connessioni remote di ingresso 28connessioni remote di uscita 32proprietari multipli di moduli di ingresso 34rack

connessione 24ottimizzazione 24, 26

relazione controllore-modulo I/O 20solo ascolto 24, 34

proprietà peer 80

RRack Optimization, formato di

comunicazione 128, 129registrazioni cronologiche

CIP Sync 44, 191, 199, 214CST 42, 212diagnostiche 65mantenimento 85

rete ControlNetconnessione rack 24moduli di ingresso nello chassis remoto 28moduli di uscita nello chassis remoto 32suggerimenti per il risparmio della

larghezza di banda 28ricerca guasti

indicatori di stato dei moduli 16, 46riconfigurazione dinamica 130rilevamento della perdita

dellalimentazionedicampomodulo1756-OA8E' 56, 70

rimozionemodulo I/O 121morsettiera rimovibile 119

Rimozione e inserimento sotto tensione 13, 39, 107, 118, 119

RIUP. Vedi Rimozione e inserimento sotto tensione

RPI. Vedi Intervallo di pacchetto richiestoRTB. Vedi Morsettiera rimovibile

Sscambio di dati

modello produttore/consumatore 13, 31proprietà peer 80

scariche elettrostatiche 107Scheduled Output Data, formato di

comunicazione 129segnalazione degli errori

standardmoduli 39

segnalazione di erroridiagnostici

moduli 66moduli di ingresso 75moduli di uscita 77

rapidimoduli di ingresso 102moduli di uscita 103

standardmoduli di ingresso 60moduli di uscita 61

segnalazione di statodiagnostici

moduli di ingresso 75moduli di uscita 77

rapidimoduli di ingresso 102moduli di uscita 103

standardmoduli di ingresso 60moduli di uscita 61

Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015 245

Page 246: Moduli I/O digitali ControlLogix Manuale dell’utente · Attività quali l’installazione, la regolazione, la messa in opera, l’uso, l’assemblaggio, lo smontaggio e la manutenzione

Indice analitico

software RSLogix 5000configurazione dei moduli I/O 40configurazione di moduli I/O 20utilizzo con il software RSNetWorx 20

software RSNetWorxtrasferimento dati di configurazione 20utilizzo con il software RSLogix 5000 20

specifiche 12struttura di dati

array 200flat 200

struttura di dati array 200struttura di dati flat 200Studio 5000 Automation Engineering &

Design Environment 11Studio 5000 Logix Designer,

applicazione 11suggerimenti

formato di comunicazione Listen Only 127prova di tensione a impulsi 74risparmio della larghezza di banda di

ControlNet 28

Ttask evento 28Tempo CIP Sync 45tempo CIP Sync 44, 191, 199, 214tempo di sistema coordinato (CST) 42, 212

Uuscita

eco dei dati 31, 52uscite

parola di verifica 78verifica lato campo 72

Vversione principale 124versione secondaria 124

246 Pubblicazione Rockwell Automation 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015

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Power, Control and Information Solutions HeadquartersAmeriche: Rockwell Automation, 1201 South Second Street, Milwaukee, WI 53204-2496, USA, Tel: +1 414 382 2000, Fax: +1 414 382 4444

Europa/Medio Oriente/Africa: Rockwell Automation NV, Pegasus Park, De Kleetlaan 12a, 1831 Diegem, Belgio, Tel: +32 2 663 0600, Fax: +32 2 663 0640

Asia: Rockwell Automation, Level 14, Core F, Cyberport 3, 100 Cyberport Road, Hong Kong, Tel: +852 2887 4788, Fax: +852 2508 1846

Italia: Rockwell Automation S.r.l., Via Gallarate 215, 20151 Milano, Tel: +39 02 334471, Fax: +39 02 33447701, www.rockwellautomation.it

Svizzera: Rockwell Automation AG, Via Cantonale 27, 6928 Manno, Tel: 091 604 62 62, Fax: 091 604 62 64, Customer Service: Tel: 0848 000 279

www.rockwel lautomation.com

Pubblicazione 1756-UM058H-IT-P - Maggio 2015© 2015 Rockwell Automation, Inc. Tutti i diritti riservati. Stampata negli USA.

Assistenza Rockwell Automation

Rockwell Automation fornisce informazioni tecniche in linea per assistere i clienti nell’utilizzo dei prodotti.Nel sito Web all'indirizzo http://www.rockwellautomation.com/support è possibile trovare note tecniche e applicative, codice di esempio e collegamenti a service pack del software. Inoltre, è possibile visitare il nostro Centro di assistenza all'indirizzo https://rockwellautomation.custhelp.com/ per accedere ad aggiornamenti software, chat e forum di supporto, informazioni tecniche, FAQ, oltre che per sottoscrivere la notifica degli aggiornamenti dei prodotti.

Vengono proposti anche numerosi programmi di supporto alle operazioni di installazione, configurazione e ricerca guasti. Per ulteriori informazioni, contattare il distributore o il rappresentante Rockwell Automation di zona oppure visitare il sito Web all'indirizzo http://www.rockwellautomation.com/services/online-phone.

Assistenza per l’installazione

Se si osservano anomalie entro 24 ore dall’installazione, consultare le informazioni contenute nel presente manuale. È possibile contattare l’Assistenza clienti per ottenere l’assistenza iniziale necessaria per far funzionare il prodotto.

Restituzione di prodotti nuovi non funzionanti

Tutti i prodotti Rockwell Automation sono sottoposti a rigidi collaudi per verificarne la piena funzionalità prima della spedizione. Se, tuttavia, il prodotto non dovesse funzionare e dovesse essere necessaria la restituzione, attenersi alle procedure descritte di seguito.

Commenti relativi alla documentazione

I vostri commenti ci aiuteranno a soddisfare meglio le vostre esigenze relative alla documentazione. Per proporre dei suggerimenti su eventuali miglioramenti da apportare al presente documento, compilare il modulo RA-DU002 disponibile sul sito Web all'indirizzo http://www.rockwellautomation.com/literature/.

Stati Uniti o Canada 1.440.646.3434

Fuori dagli Stati Uniti o dal Canada

Utilizzare il Worldwide Locator disponibile nel sito Web all'indirizzo http://www.rockwellautomation.com/rockwellautomation/support/overview.page oppure contattare il rappresentante Rockwell Automation di zona.

Stati Uniti Rivolgersi al proprio distributore. Per completare la procedura di restituzione è necessario fornire al distributore il numero di pratica dell’Assistenza Clienti (per ottenerne uno chiamare il numero telefonico riportato sopra).

Al di fuori degli Stati Uniti Contattare il rappresentante Rockwell Automation di zona per indicazioni sulla procedura di restituzione.

Rockwell Automation pubblica le informazioni ambientali aggiornate relative al prodotto sul proprio sito Web all'indirizzohttp://www.rockwellautomation.com/rockwellautomation/about-us/sustainability-ethics/product-environmental-compliance.page.