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Allegato “D” PROGETTO DI RICERCA MODELLO DI PRESENTAZIONE Ce.Mi.S.S. Premessa Il progetto di ricerca si riferisce a una serie di attività correlate tra loro e finalizzate alla scoperta, o alla produzione, di nuove conoscenze secondo i canoni comunemente accettati dalle varie scienze e discipline. Il progetto di ricerca deve essere aderente ai parametri della valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) adottati dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR). La redazione di un progetto di ricerca deve esplicitare in maniera ben chiara la “domanda della ricerca” (una sola e circoscritta all’analisi di un singolo fenomeno), la metodologia di ricerca e quali risultati sono attesi dalla committenza. Si evidenzia, inoltre, che: - la ricerca non è analisi né intelligence, - i risultati derivanti dai dati raccolti e analizzati devono essere misurabili, - la ricerca deve essere ripetibile - la domanda della ricerca deve essere originale (non deve essere presente in letteratura altro studio che risponda alla domanda della ricerca). In alternativa, se in letteratura fosse già presente una ricerca rispondente alla stessa domanda della ricerca, dovrà essere esplicitato perché si intende procedere con un nuovo progetto di ricerca (aggiornamento, comparazione, confutazione, ecc.); - la ricerca può avere carattere “previsionale” (analisi predittiva) solo se corredata di “modello di analisi previsionale” (Forecast Data Analysis).

MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

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Page 1: MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

Allegato “D”

PROGETTO DI RICERCA MODELLO DI PRESENTAZIONE Ce.Mi.S.S. Premessa

Il progetto di ricerca si riferisce a una serie di attività correlate tra loro e

finalizzate alla scoperta, o alla produzione, di nuove conoscenze secondo i

canoni comunemente accettati dalle varie scienze e discipline.

Il progetto di ricerca deve essere aderente ai parametri della valutazione della

Qualità della Ricerca (VQR) adottati dall’Agenzia nazionale di valutazione del

sistema universitario e della ricerca (ANVUR).

La redazione di un progetto di ricerca deve esplicitare in maniera ben chiara la

“domanda della ricerca” (una sola e circoscritta all’analisi di un singolo

fenomeno), la metodologia di ricerca e quali risultati sono attesi dalla

committenza.

Si evidenzia, inoltre, che:

- la ricerca non è analisi né intelligence,

- i risultati derivanti dai dati raccolti e analizzati devono essere misurabili,

- la ricerca deve essere ripetibile

- la domanda della ricerca deve essere originale (non deve essere presente in

letteratura altro studio che risponda alla domanda della ricerca). In

alternativa, se in letteratura fosse già presente una ricerca rispondente alla

stessa domanda della ricerca, dovrà essere esplicitato perché si intende

procedere con un nuovo progetto di ricerca (aggiornamento, comparazione,

confutazione, ecc.);

- la ricerca può avere carattere “previsionale” (analisi predittiva) solo se

corredata di “modello di analisi previsionale” (Forecast Data Analysis).

Page 2: MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

Allegato “D”

Struttura della “Scheda per Progetto di Ricerca”

1. TITOLO del progetto di ricerca:

2. SOMMARIO del progetto di ricerca (Descrizione in breve del progetto (max

1 pagina):

3. DESCRIZIONE del progetto di ricerca (Progetto nel dettaglio):

3.1. Razionale. Deve evidenziare le motivazioni che supportano la scelta del

progetto: Ipotesi/Breve stato dell’arte/giustificazione

teorica/originalità.

3.2. Obiettivi e finalità del progetto di ricerca (molto schematico, da cui si

evinca chiaramente lo scopo, in modo che sia facile valutare poi se sarà

stato raggiunto)

3.3. Metodologia (devono essere chiari gli approcci metodologici e le fasi

della ricerca): Modalità di raccolta dei dati, descrizione del flusso dei

dati, modalità di indagine e tecniche d’analisi utilizzate

3.4. Descrizione della procedura

3.5. Presupposti scientifici e riferimenti bibliografici: Esporre la base di

partenza scientifica, illustrando in maniera sintetica la situazione

attuale in riferimento all’oggetto di ricerca trattato, con tanto di

riferimenti bibliografici del caso;

3.6. Durata del progetto di ricerca (Data di inizio/fine prevista)

3.7. Sintesi dei risultati attesi: descrizione dei risultati scientifici attesi, con

illustrazione sintetica del contributo che la ricerca potrebbe portare

alla materia trattata;

3.8. Soggetti coinvolti nel Progetto (soggetti oggetto di studio o soggetti

fonte di informazione, partner già identificati, ecc..)

Page 3: MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

Allegato “D”

Criteri ANVUR

“2.4. Risultati della ricerca”, p. 8,

Link al documento VQR -ANVUR:

https://www.anvur.it/wp-content/uploads/2019/03/High-Experts-Report-

on-VQR.pdf

2.4. Risultati della ricerca

2.4.1. Con i risultati della ricerca, indichiamo qualsiasi prodotto accademico

che fornisce un contributo originale e può assumere la forma di

monografie, capitoli di libri, articoli di ricerca, atti di convegni, software,

brevetti e altri prodotti specifici... Le pubblicazioni destinate a diffondere

informazioni basate sulla ricerca ad uso di professionisti o del pubblico in

generale, non sono considerate come prodotti di ricerca per il processo

condotto dall'ANVUR. Questo perché l'attuale procedura di valutazione

prende in considerazione solo l'ambito della qualità accademica e sceglie

di escludere elementi che mettono in relazione le misurazioni dei

contributi con la rilevanza sociale.

Gli output dovrebbero essere identificati dal loro DOI o ISBN, al fine di

facilitare l'identificazione e l'analisi di "usi multipli" della stessa

pubblicazione (altrimenti difficile da controllare, anche di più se

presentata da diverse istituzioni ospitanti).

2.4.2. (Omissis)

2.4.3. Le pubblicazioni di ricerca soddisfano le seguenti caratteristiche:

1. La generazione di informazioni sulla base di dati originali, che

rappresentano un contributo alla conoscenza.

2. Possibilità di verifica delle informazioni sui dati di ricerca, consentendo

la riproducibilità o la verifica delle fonti e delle procedure.

Page 4: MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

Allegato “D”

3. La pubblicazione avviene su canali specializzati in prodotti di ricerca

accademica, con comitati editoriali. Le pubblicazioni sono sottoposte a

revisione paritaria (peer review), (sebbene le pubblicazioni

accademiche senza referenza possano anche essere pubblicate sui canali

di pubblicazione accademica).

2.4.4. Tutti i risultati della ricerca sono valutati equamente tra i GEV senza dare

un valore di squilibrio ai risultati di diversa natura. La diversità e la

pluralità della ricerca sono una delle condizioni che favoriscono l'alta

qualità e la vitalità degli ambienti di ricerca scientifica.

Page 5: MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

La ricerca e la geopolitica Metodi di analisi applicata

15

1. LA RICERCA SCIENTIFICA1

La ricerca scientifica deve essere pubblica, controllabile e ripetibile.

Le fasi che l'attività di ricerca scientifica deve seguire sono cinque.

La prima è quella della teoria, la seconda quella dell'ipotesi: la deduzione

lega la prima alla seconda.

La terza fase è la raccolta dei dati, attraverso la trasformazione dell'ipotesi

in affermazioni empiricamente osservabili.

La quarta fase è quella dell'analisi dei dati, che spesso viene sviluppata

attraverso l'elaborazione di una matrice di dati (nella ricerca quantitativa, si

veda oltre).

La quinta e ultima fase è quella dei risultati, a cui si giunge attraverso un

processo di analisi, valutazione e interpretazione.

A conclusione del processo in cinque fasi, il ricercatore è chiamato a

tornare all'ipotesi iniziale e a confrontarla, tramite un processo di induzione,

con i risultati ottenuti per le conclusioni.

Al fine di una ricerca scientifica, e della definizione del disegno della

ricerca, è necessario identificare l'oggetto dello studio, detto unità di analisi;

esso può essere l'individuo, l'aggregato di individui, il gruppo-

organizzazione-istituzione, l'evento sociale o la rappresentazione simbolica –

prodotto culturale.

Inoltre, per la ricerca empirica e al fine di fondare in maniera scientifica e

oggettiva la ricerca, è fondamentale definire le variabili, che sono:

manipolabili e non manipolabili, dipendenti e indipendenti, latenti e osservate,

individuali e collettive.

Va posta particolare attenzione all'errore di rilevazione, ossia lo scarto tra

la teoria e la variabile empirica; in genere l'errore è di tipo sistematico o

accidentale. Il primo è di tipo costante e tende a sotto/sovra-stimare il vero

risultato; il secondo è invece variabile: se applicato a tutti i soggetti tende ad

annullarsi.

Infine, ma fattore essenziale, l'attendibilità e la validità dello studio.

L'attendibilità è in relazione alla ripetibilità del risultato attraverso l'utilizzo

dello stesso strumento di raccolta e analisi (stabilità) o con strumenti

equivalenti (equivalenza).

1 A cura di C. Bertolotti

Page 6: MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

Claudio Bertolotti, Francesca Citossi

16

Il lavoro scientifico2

Introduzione al paper: come scrivere un lavoro scientifico?3 Il fine di una pubblicazione scientifica è di consentire al lettore, in genere

uno studioso della materia trattata, di valutare i risultati della ricerca, di poterli

ripetere, di valutare se le conclusioni sono coerenti con i dati raccolti e

analizzati. La ricerca scientifica è un processo creativo che, come abbiamo

detto in premessa, deve essere di natura pubblica, ripetibile e controllabile.

La struttura di un lavoro scientifico, sia esso una ricerca completa o un

paper che illustri i principali risultati da presentare in occasione di un

convegno o di un workshop, può essere riassunta nell'acronimo IMRED:

- Introduzione (le domande poste a premessa della ricerca: perché si è

intrapreso lo studio?)

- Metodologia (metodo di raccolta dati, studio, lettura e analisi: come è stato

fatto lo studio?)

- Risultati (ciò che è stato trovato)

- E

- Discussione (cosa ci comunicano i dati raccolti e analizzati: cosa è stato

trovato?).

La struttura della ricerca scientifica La struttura di un documento di ricerca scientifica, come abbiamo

anticipato, segue il metodo stesso della ricerca e si compone di più sezioni

essenziali coerenti con le fasi della ricerca stessa: introduzione, metodologia,

risultati e discussione.

A queste si uniscono, in apertura, il “titolo del lavoro scientifico” (il

paper), l'abstract (la sintesi introduttiva alla ricerca) e l'elenco degli autori (in

genere in ordine di contributo dato alla realizzazione della ricerca).

In conclusione deve comparire la bibliografia.

Infine, quanto deve essere lungo un paper? Dipende

Vediamo, nel dettaglio.

2 A cura di C. Bertolotti

3 Questa sezione della Guida si basa sul testo di Hall George M., Come scrivere un lavoro

scientifico, Ed. Minerva Medica, Torino 2005, al quale si rimanda per ulteriori

approfondimenti.

Page 7: MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

La ricerca e la geopolitica Metodi di analisi applicata

17

Il titolo del lavoro scientifico

È forse la parte più importante, certamente per attirare l'attenzione del

potenziale lettore; deve pertanto essere esaustivo, conciso, stimolante e al

tempo stesso coerente con gli scopi dell'indexing al fine di trovare le parole

“chiave” rendendole raggiungibili attraverso i motori di ricerca online.

Il titolo descrive l'argomento dello studio e potrebbe essere l'unica parte

dello studio ad essere letta: deve invogliare il lettore a continuare nella lettura.

L'abstract

È l'elemento informativo dello studio completo; in genere è l'unica parte

liberamente disponibile sulle banche dati online. Per questo motivo è

importante riassumere il lavoro in un massimo di 3/400 parole.

In esso devono essere inseriti l'ambito di studio, gli obiettivi, il disegno, le

misurazioni, i risultati e le conclusioni, seguendo la struttura del lavoro

scientifico IMRED (sopra descritto); in genere gli abstract non strutturati sono

richiesti per le riviste che non si occupano di studi originali.

Gli Autori

Secondo alcuni, sono autori tutti i soggetti che abbiano contribuito alla

realizzazione dello studio, non necessariamente coloro che lo hanno

materialmente scritto. Anche chi ha avuto la prima intuizione, l'idea di base

andrebbe considerato autore. Per questo motivo è diffuso che gli articoli

abbiano più di un autore: la “paternità” di uno studio è in genere condivisa con

chi ha contribuito allo sviluppo delle idee, all'applicazione tecnica, alla lettura

dei dati e all'interpretazione dei risultati.

Le linee guida di Vancouver definiscono però che ogni autore dovrebbe

aver partecipato al lavoro in modo sufficiente a potersi prendere la

responsabilità pubblica dei suoi contenuti. Tutti i contributi che non siano di

concezione e disegno dell'analisi, stesura dell'articolo con importanti

contributi intellettuali e approvazione finale, andrebbero così collocati

all'interno dei ringraziamenti; anche chi ha effettuato la raccolta dei dati non

andrebbe inserito tra gli autori. Sono scelte che possono incidere sul peso e

sul futuro accademico di chi ha effettivamente contribuito, o meno, allo studio.

Infine, l'ordine dei nomi. Formalmente, sulla base delle linee guida di

Vancouver, l'ordine degli autori non dovrebbe determinare il ruolo degli stessi

Page 8: MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

Claudio Bertolotti, Francesca Citossi

18

nella condotta della ricerca, sebbene la prima posizione sia sempre la più

ambita. In genere, per convenzione non scritta, il primo è il soggetto che ha

scritto l'articolo, o la parte più rilevante, il secondo e il terzo coloro che hanno

fornito i contributi principali. L'ultimo, in genere un autore di rilievo, può

non aver dato un effettivo contributo ma può rappresentare la figura del

“garante” della serietà del lavoro.

L'Introduzione

L'Introduzione, definisce le domande, la metodologia e le vie utilizzate per

trovare le risposte.

Anticipata da una revisione della letteratura più importante, l'introduzione

deve essere il più breve possibile e andare direttamente al punto: definire la

domanda della ricerca a cui si vuole dare una risposta. Va inoltre indirizzata a

un'audience specifica: è dunque importante scegliere il settore della rivista alla

quale proporne la pubblicazione.

È fondamentale, in questa parte, dimostrare di essere a conoscenza degli

studi principali sullo stesso tema. Nella sostanza si deve dimostrare di

conoscere le ricerche e gli studi precedenti sulla stessa tematica, senza però

citarli tutti e limitandosi a quelli più rilevanti, e si deve annunciare il valore

aggiunto della propria ricerca; l'obiettivo è evitare la valutazione “risultato già

noto” o “studio non innovativo” da parte del revisore. Inoltre va evitato di

citare quanto descritto e sviluppato in altri studi analoghi, ma andare

direttamente al punto del “proprio” studio spiegando l'impostazione dello

studio ma facendo attenzione a non anticiparne le conclusioni.

Una critica dettagliata agli altri studi può essere inserita nella sezione

“Discussione”.

La Metodologia

La Metodologia rappresenta la parte più importante della ricerca poiché è

quella che determina ed esplicita il processo di scelta, raccolta, analisi e lettura

dei dati. Sottovalutare questa sezione può portare alla non accettazione di

paper di ricerca scientifica sottoposti a valutazione.

In questa sezione, l'autore deve in maniera efficace e credibile descrivere

e difendere il progetto sperimentale, in poche parole e ben scelte e, ancora,

descrivere in maniera logica come lo studio è stato effettuato e come è stata

Page 9: MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

La ricerca e la geopolitica Metodi di analisi applicata

19

svolta l'analisi dei dati raccolti. Questo al fine di rendere ripetibile lo studio,

poiché solo la ripetibilità di questo ne garantisce la base scientifica.

Inoltre, va posta cura particolare alla scelta dei soggetti e dei dati di analisi:

i lettori vogliono sapere il perché dell'inclusione o esclusione degli elementi

di analisi.

Un metodo semplificato per strutturare la sezione “metodologia” può

essere quello di dare una risposta alle domande: “chi, cosa, perché, quando,

dove?”. In questo modo sarà possibile rendere coerente, anche in sequenza

logica, la tesi a premessa dello studio con i dati raccolti e analizzati.

Un altro elemento importante da tenere in considerazione e da evidenziare

in questa sezione è la “validità” dello studio, che dipende dalla misura

dell'effetto, della variabilità dei dati raccolti e analizzati e dal numero delle

osservazioni che vengono fatte.

In particolare, per quanto riguarda l'analisi statistica dei dati utilizzati, è

necessario illustrare la tipologia di strumenti impiegati per lo studio:

l'elaboratore, il software (e quale versione), i questionari, ecc.. Se si tratta di

strumenti ampiamente utilizzati e noti, non saranno necessari descrizioni tropo

dettagliate; al contrario, sarà opportuno specificarne i dettagli tecnici, i dati il

nome del produttore, ecc.., integrando se possibile con un adeguato

riferimento bibliografico.

Si rimanda oltre per la descrizione delle principali metodologie di ricerca:

qualitativa, quantitativa e comparativa.

I Risultati

I Risultati devono essere presentati in maniera chiara, sintetica ed

esaustiva. Questa sezione deve rispondere alla domanda: “Cosa ha trovato lo

studio?”.

È bene precisare che non tutti i dati raccolti e analizzati devono essere

illustrati, bensì solamente quelli utili e più importanti, che vanno evidenziati

mettendoli all'inizio del paragrafo e mettendo in secondo piano le

informazioni meno importanti.

In questa sezione vanno descritti i risultati illustrati nella sezione

“Metodologia”, con una breve interpretazione discorsiva dei dati integrata

dall'illustrazione approfondita degli stessi attraverso le tabelle, i grafici, le

figure e le statistiche. È importante evitare di utilizzare le didascalie delle

tabelle o dei grafici come frasi di riferimento; al contrario, vanno esposti

Page 10: MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

Claudio Bertolotti, Francesca Citossi

20

direttamente i risultati e vanno citate le tabelle (tra parentesi dopo la prima

menzione).

Inoltre, va evidenziato che molti lettori sorvolano sul testo e si concentrano

sulle tabelle e sui grafici: ne deriva l'importanza di inserire tabelle e grafici

esaustivi, anche nelle didascalie, e dal forte impatto visivo. La presenza di

tabelle e grafici non dovrebbe essere eccessiva, sebbene ogni rivista abbia

proprie “norme per gli autori” che ne possono stabilire il numero massimo.

È importante separare i risultati dai dati: i dati sono elementi reali (numeri

in genere, ma anche risposte a domande) che discendono da misurazioni e

osservazioni; i risultati, invece, definiscono il significato dei dati.

I dati devono essere seguiti dall'analisi statistica: molti lavori subiscono

penalizzazioni o non vengono pubblicati a causa di una presentazione dei dati

non adeguata.

Va inoltre tenuto in considerazione il fatto che, a seconda della

metodologia utilizzata, i risultati possono essere analizzati da soggetti diversi.

Ad esempio, un'analisi statistica comporterà l'intervento di un revisore

statistico, in grado di valutare la validità dei test utilizzati. Per questa ragione

è importante illustrare in maniera dettagliata e coerente la metodologia

utilizzata, spiegandone le ragioni e i vantaggi (si veda sopra).

Altro fattore importante è la precisione: ciò che è stato trovato e ciò che,

invece, non è stato trovato. Ciò consentirà ad altri ricercatori di concentrarsi

su ciò che ancora manca o, in alternativa, ripetere lo studio al fine di

confermarlo o meno.

In estrema sintesi: il testo serve per descrivere la storia della vostra ricerca,

le tabelle per riassumere l'evidenza della stessa, le figure avranno lo scopo di

evidenziare i punti chiave mentre l'analisi statistica andrà a supporto delle

affermazioni.

La Discussione

È bene premettere che la discussione non deve includere dati già esposti

nella sezione “Risultati” così come è opportuno non citare solamente studi che

confermino i risultati ottenuti con la propria ricerca.

In questa sezione, l'autore deve prendere tutto ciò che ha raccolto e

interpretarlo in una risposta. È opportuno che la sezione inizi con un breve

riassunto dell'oggetto di studio in cui venga evidenziato il valore aggiunto del

Page 11: MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

La ricerca e la geopolitica Metodi di analisi applicata

21

vostro studio; ma fate attenzione a non ripetere quanto già detto

nell'introduzione.

A seguire, è importante porre in evidenza il valore aggiunto dei singoli

risultati (citati in questa sezione ma non riportati in dettaglio) illustrandone gli

effetti pratici della ricerca e le implicazioni sostanziali. Nella sostanza la

domanda alla quale questa sezione deve dare una risposta è: “Quale elemento

innovativo introduce questo studio?”. Se non introduce nulla, il lavoro non ha

rilevanza e dunque non sarà pubblicato.

Infine, la lunghezza indicativa della discussione: circa un terzo del lavoro

complessivo.

Page 12: MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

Claudio Bertolotti, Francesca Citossi

22

Metodologie della ricerca4

La raccolta dei dati, la definizione dei campioni di studio, e ancora la

lettura, l'elaborazione e l'analisi avvengono attraverso l'adozione di approcci

differenti a seconda del tema oggetto di studio, della preferenza dei ricercatori

e, ancora, in base alla dimensione del fenomeno da studiare e alla mole di dai

informativi che si intendono valutare.

I due principali approcci alla ricerca, dei quali ci occuperemo in questa

guida, si basano su due paradigmi, tra di loro molto diversi, che hanno

indirizzato la ricerca sociale nella sua evoluzione: il positivismo e

l'interpretativismo.

Due paradigmi che collocano su due piani differenti, ma non per questo

divergenti, la ricerca basata sul metodo qualitativo e quantitativo.

La ricerca quantitativa Il positivismo studia la realtà sociale attraverso gli apparati concettuali, le

tecniche di misurazione e di osservazione, l'analisi matematica e i

procedimenti di inferenza delle scienze sociali. Obiettivo del positivismo è di

spiegare e formulare leggi naturali e generali immutabili5.

Il positivismo è il paradigma della ricerca quantitativa, fatta di esperimenti

e statistica, che utilizza le variabili.

Al positivismo può essere affiancano il neopositivismo, che nasce in

relazione alle critiche avanzate nei confronti del positivismo; nella sostanza è

un approccio quantitativo che apre al metodo qualitativo.

La ricerca quantitativa prevede un rapporto strutturato in maniera logica e

sequenziale, sulla base di un approccio deduttivo (teoria dell'osservazione).

In relazione al rapporto con il tema oggetto di studio, l'approccio

quantitativo valuta come non significativa la possibilità che il soggetto

studiato possa essere influenzato dall'osservazione e, in parte, considera

ammissibile una minima manipolazione controllata dell'oggetto di studio.

In relazione al soggetto studiato, il ricercatore assume un punto di vista

esterno, neutro e distaccato. La tecnica più utilizzata è quella dell'esperimento.

4 A cura di C. Bertolotti

5 Corbetta P., Metodologia e tecniche della ricerca sociale.

Page 13: MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

La ricerca e la geopolitica Metodi di analisi applicata

23

Il contatto fisico tra studioso e soggetto della ricerca non è in genere una

precondizione; in questo caso il ruolo del soggetto della ricerca è passivo.

Il disegno della ricerca quantitativa. Il disegno della ricerca quantitativa,

ossia la rilevazione del fenomeno, viene definito a premessa della ricerca ed è

rigidamente strutturato. Lo strumento di rilevazione è uniforme (o

uniformante) al fine di consentire una validità statistica mentre la natura dei

dati utilizzati è basata sulla loro oggettività e standardizzazione (hard).

L'analisi dei dati. L'analisi quantitativa raccoglie i dati considerati rilevanti

(variabili) e si limita alla loro esclusiva lettura statistica; l'obiettivo dell'analisi

è trovare le cause che provocano la variazione delle variabili dipendenti (il

perché di un fenomeno). Tecniche matematiche e statistiche rappresentano la

base della ricerca quantitativa.

I risultati. La ricerca quantitativa utilizza tabelle per l'illustrazione dei dati

raccolti ed elaborati: chiare e sintetiche, ma con il rischio di eccessiva

semplificazione. L'obiettivo è di enunciare rapporti causali tra le variabili al

fine di spiegare i risultati.

La ricerca qualitativa L'interpretativismo è il paradigma che si pone all'opposto del positivismo

poiché si basa sull'intento di comprendere la realtà, anziché di spiegarla.

Questo approccio non riconosce una realtà oggettiva (esistono solo realtà

individuali) e si basa sul rapporto tra lo studioso e l'oggetto dello studio.

È il paradigma da cui deriva il metodo induttivo (dal particolare al generale)

che si sviluppa attraverso l'utilizzo di tecniche di raccolta, lettura e analisi dei

dati di tipo qualitative e soggettive.

La ricerca qualitativa vede il ricercatore impegnato contestualmente

nell'elaborazione teorica (tesi) e nella ricerca empirica.

In relazione al rapporto con il tema oggetto di studio, il ricercatore qualitativo

utilizza un approccio naturalistico, ossia non manipola minimamente la realtà

in esame. La tecnica più utilizzata è quella dell'osservazione partecipante

attraverso la quale si immerge nella realtà oggetto di studio sviluppando con i

soggetti una relazione di immedesimazione empatica (con ciò ponendo in

evidenza la questione dell'oggettività della ricerca).

Page 14: MODELLO PROGETTO DI RICERCA ANVUR1 - Difesa

Claudio Bertolotti, Francesca Citossi

24

In questo caso il contatto fisico tra studioso e oggetto studiato è precondizione

alla condotta della ricerca stessa e il ruolo del soggetto della ricerca è attivo.

Il disegno della ricerca qualitativa

Il disegno della ricerca qualitativa è destrutturato, aperto e flessibile: può

essere modificato o adattato con la progressione dell'attività di ricerca. Lo

strumento di rilevazione prevede che le informazioni siano adeguate a seconda

dell'opportunità del momento.

La natura dei dati utilizzati nella ricerca qualitativa è basata sulla loro

ricchezza e profondità soggettiva (soft).

L'analisi dei dati. L'analisi qualitativa considera i soggetti studiati nella loro

interezza, senza scomporli in variabili, con l'obiettivo di comprendere le

persone, interpretandone il punto di vista all'interno della società/gruppo di

cui sono parte. Le tecniche matematiche e statistiche sono a margine, quando

non addirittura inutili nell'analisi qualitativa6.

I risultati. La ricerca qualitativa utilizza la narrazione per illustrare i dati

raccolti ed elaborati, proponendo il punto di vista del soggetto osservato.

L'obiettivo consiste nell'individuare categorie concettuali (“tipi ideali”)

inesistenti in realtà ma che possono essere utilizzati come modelli

interpretativi7.

6 Corbetta P., Metodologia e tecniche della ricerca sociale.

7 Ibidem.