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Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Michela Mayer
Comitato Scientifico per il Decennio dell’Educazione allo
Sviluppo Sostenibile
Commissione Italiana Unesco
L’Educazione allo Sviluppo sostenibile nei documenti nazionali e internazionali
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Il Decennio delle Nazioni Unite per l’Educazione allo
Sviluppo Sostenibile
..il vero problema dell'attuale stato della nostra civiltà è che abbiamo smesso di farci delle
domande… porsi le questioni giuste è ciò che fa la differenza tra affidarsi al fato e perseguire una
destinazione , tra la deriva e il viaggio …
Bauman, 2001
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Le Nazioni Unite aprono ufficialmente il Decennio per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile
31 Dicembre 2014
Cosa vogliamo sia cambiato in Italia e in Europa nell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile?
2 Marzo 2005
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Una possibilità per il prossimo Decennio
Proposto a Johannesburg, e approvato dalle Nazioni Unite nel Dicembre 2002, il Decennio si svolge tra il 2005 e il 2014.
L’UNESCO è responsabile di coordinare l’implementazione del piano internazionale per il Decennio approvato il 20 Ottobre 2004.
Ogni macro-regione, ogni nazione, è impegnata a preparare il suo piano di implementazione e di valutazione per il decennio.
Le Nazioni Europee hanno concordato una strategia regionale, con il coordinamento dell’UNECE, che è stata discussa e approvata a Vilnius il 18 Marzo 2005, e che i Ministeri a coinvolgere altre istituzioni: regioni, enti nazionali e regionali, associazioni, ecc.
L’obiettivo è quello di ‘rafforzare la capacità di individui, gruppi, comunità, organizzazioni e nazioni a formulare giudizi e decisioni a favore di uno sviluppo sostenibile’
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Sviluppo sostenibile?
Un ossimoro (come realtà virtuale, qualità totale...), intrinsecamente ambiguo..
‘Sviluppo’ legato concettualmente alla crescita quantitativa ed economica
‘Sostenibile’ vede ‘l’ambiente come riserva di risorse’ che non possiamo permetterci di esaurire
Sostenibilità come ‘sacrificio’, chiede di rinunciare al presente per un futuro che sappiamo imprevedibile
una possibile buona definizione è quella di ‘un processo sociale di apprendimento per migliorare le
condizioni dell’umanità, tale che possa essere continuato indefinitamente senza che
si indebolisca da solo’ (W. Scott)
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Definire l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile
L’ESS è un processo dinamico, in continua espansione, che propone una visione del mondo nel quale ognuno abbia la possibilità di usufruire delle opportunità educative e di apprendere stili di vita, comportamenti e valori necessari per creare un futuro sostenibile.
http://www.unescobkk.org/
Come per altri concetti importanti, quali quelli di equità e di giustizia, la sostenibilità può esser pensata sia come la meta a cui tendere sia come la strada, non ancora definita, necessaria per raggiungerla
(Commissione Parlamentare Ambiente, New Zealand, 2004)
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Decennio Nazioni Unite ESS: 3 dimensioni + una
SOCIETÀ
AMBIENTE ECONOMIA
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
DESS: dall’educazione ambientale
all’educazione allo sviluppo sostenibile
Ed. alla cittadinanza, alla pace, ai diritti umani
Ed. ambientale, alle emergenze, alla salute
Ed. al consumo sostenibile e solidale
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Educazione allo sviluppo sostenibile, quando?
SCUOLAEducazione Formale
ASSOCIAZIONI Educazione non
formale
SOCIETA’Educazione informale
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Educazione allo sviluppo sostenibile, perché?
Per costruire società fondate sui valori del
Rispetto per la dignità e i diritti umani di tutte le popolazioni del mondo e un impegno per la giustizia sociale ed economica per tutti
Rispetto per i diritti delle future generazioni Rispetto e cura per tutti gli esseri viventi, per la
biodiversità e gli ecosistemi Rispetto per le diversità culturali e impegno per
costruire una cultura di tolleranza, di non-violenza, di pace.
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
La Strategia UNECE
13. Occorre tener conto del fatto che il significato di ‘sviluppo sostenibile’ è in continuo cambiamento. Lo sviluppo di una società sostenibile deve essere di conseguenza visto come un processo di apprendimento, attraverso il quale esplorare problemi e dilemmi, e nel quale le rispose appropriate possono modificarsi via via che aumenta la nostra esperienza.
14. L’Educazione allo Sviluppo Sostenibile è un concetto ancora in sviluppo, che sta diventando sempre più ampio, e abbraccia tematiche ambientali, economiche e sociali in maniera correlata. L’ESS estende la concezione di EA, che già aveva cominciato a affrontare un ampio spettro di temi legati allo sviluppo, per collegarla anche ad altre forme di educazione, con le quali l’EA dovrà integrarsi in un approccio comune all’ESS. …….
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Quale Educazione?
Il pianeta, l’ambiente, la società, l’uomo, possono continuare a vivere solo cambiando, evolvendo per adattarsi alle condizioni emergenti.
Il ruolo dell’educazione è quello di rendere consapevoli gli individui e le comunità dei cambiamenti che spesso inconsapevolmente stanno subendo.
Occorre imparare a ‘guidare la natura lasciandosi guidare” (Edgar Morin)
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Cittadini del quartiere e del pianeta
Il mondo è nei guai per tutto quello che la gente stà facendo. Il mio piccolo contributo è stare qui a far niente
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Educare allo Sviluppo Sostenibile come
Educazione al Cambiamento
“Quello che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista devi cambiare punto di vista”
Marianella Sclavi (2002)
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Esercizio: disegnare su un pezzo di carta 9 punti disposti come nella figura che segue. Provare a connettere i 9 punti
utilizzando un’unica spezzata di 4 segmenti, senza cioè mai sollevare la
matita dal foglio
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
I differenti tipi del ‘cambiamento’
"Cambiamento 1" è un cambiamento all’interno di una ‘cornice’, di un insieme predefinito di regole implicite o esplicite. "Cambiamento 2" è un cambiamento di cornice, di regole del gioco.
Se vogliamo uscire dalle nostre cornici dobbiamo essere consapevoli di averle! (Change, Watzlawick, Weakland and Fisch)
Un cambiamento verso la sostenibilità è un cambiamento di ‘cornice’, dobbiamo riconoscere di dover abbandonare le vecchie regole e provare a costruirne di nuove.
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Educazione come rete che connette
NOI
Educazione
Società
Ambiente
Comunità locale
Cultura
Economia
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
ESS come Educazione al Cambiamento
È intrinsecamente trasformativa
Si propone di costruire un mondo migliore
Non riguarda (solo) i comportamenti ma (soprattutto) le visioni del mondo
S. Sterling, Educazione Sostenibile
Dal pensare per ‘scatole’ separate
Al pensare per reti
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Come definire le competenze?
Il programma DeSeCo (Definizione e Selezione di Competenze chiave) dell’OCSE
Servirsi in maniera interattiva di strumenti (quali il linguaggio, la tecnologia)
Interagire in gruppi eterogenei
Agire in maniera autonoma
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Perché le competenze?
‘Lo sviluppo sostenibile e la coesione sociale dipendono fondamentalmente dalle competenze di tutta la popolazione – per ‘competenze’ intendiamo qui un insieme di conoscenze, di
saperi, di atteggiamenti, di valori’ I Ministri dell’educazione dei paesi OCSE
Competenze chiave sono Quelle desiderabili e valorizzate, dal contesto economico e sociale Quelle utili in un ampia gamma di contesti e situazioni Quelle di cui tutti gli individui hanno bisogno:
Competenze trasversali
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Competenze proposte dal DeSeCo
1. Servirsi in maniera interattiva di strumenti Capacità di usare la lingua, i simboli e i testi in maniera
interattiva Capacità di usare il sapere e l’informazione in maniera interattiva Capacità di usare le tecnologie in maniera interattiva
2. Interagire in gruppi eterogenei• Capacità di stabilire buone relazioni con gli altri• Capacità di cooperare • Capacità di gestire e risolvere i conflitti
3. Agire in maniera autonoma Capacità di agire tenendo conto del contesto globale Capacità di elaborare e realizzare dei progetti di vita e dei
programmi personali Capacità di difendere e affermare i propri diritti, i propri
interessi, i propri limiti, i propri bisogni
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Quali concetti chiave per queste
competenze?Dalla ricerca ICAM (2001, INVLSI) 3 grappoli di concetti:la struttura che connette tutti gli esseri viventi tra loro e con il pianeta; riconoscere le conseguenze in ambito locale delle trasformazioni globali, e gli effetti lontani e globali delle azioni locali;la coscienza dei limiti insieme alla coscienza della imprevedibilità dei sistemi complessi, e del rischio associato ad ogni nostra azione, o non azione;una concezione evolutiva dei processi naturali e sociali; la comprensione della differenza tra leggi - deterministiche e predittive - e vincoli, e della importanza della diversità per una scelta di possibilità per il futuro.
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Da Johannesburg5 Competenze trasversali
per l’ESS Immaginare un futuro migliore, costruire scenari,
immaginare possibilità per un futuro non lontano Il pensiero critico e riflessivo, la consapevolezza
dell’incertezza, della propria ignoranza, come elemento di guida nelle scelte
Il pensiero sistemico e complesso, per tenere assieme e non per separare “la crisi ambientale è la prima crisi planetaria causata da una crisi della conoscenza” (Leff, 2000).
La partecipazione, una concezione di democrazia come “luogo di riflessione critica”, per una società in cui “nessun problema sia risolto in anticipo”, in cui “l’incertezza non cessa una volta adottata una soluzione”.
Il partenariato, locale - tra istituzioni – e globale, per costruire legami e reti di sostegno
(IUCN-UNESCO, 2004)
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Quale scuola per queste competenze?
L’OCSE propone 6 scenari per il Futuro della Scuola
1. Scenari che cercano di mantenere lo status quo1. Continua nella scuola il sistema burocratico 2. L’esodo degli insegnanti – lo scenario di dissoluzione
2. Scenari di ri-costruzione della scuola Scuole come nuclei di aggregazione sociale (Core Social Centres) Scuole come Organizzazioni focalizzate che apprendono (Focused
Learning Organisations )
3. Scenari di de-costruzione della scuola Reti per apprendere in una società in rete Estensione del modello del mercato
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Tutte scuole che sotto diversi nomi stanno aumentando in numero e in qualità in tutto il mondo e in Europa
Una ricerca comparativa: la qualità delle Eco-
scuole*Forest schools
Green schoolsEco-schools
Schools for a sustainable future
Model schools
Outdoor schools
*A cura di Finn Mogensen e Michela Mayer
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
3 scenari per lo sviluppo di ‘Scuole per lo Sviluppo
Sostenibile’
Quale immagine di futuro sostenibile?
Un futuro che guarda allo sviluppo scientifico e tecnologico
Un futuro che guarda a una nuova relazione con la natura
Un futuro che guarda al cambiamento sociale
Quale immagine dei processi di insegnamento apprendimento?
L’insegnamento come trasferimento di informazioni e strategie corrette
L’apprendimento come sfida individuale, l’insegnamento come processo di facilitazione
L’apprendimento come processo sociale, l’insgenamento come introduzione al dialogo democratico
Quale immagine di Sviluppo per la Scuola?
La scuola come impresa rispettosa dell’ambiente
La scuola come una famiglia
La scuola come una comunità di ricerca educativa
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Risultati della ricerca:Criteri di qualità per le ‘Scuole per lo Sviluppo
SostenibileSoren Breiting, Michela Mayer and Finn Mogensen
Un documento delle reti SEED e ENSI proposto ad un dibattito internazionale
L’obiettivo è quello di promuovere una discussione interna alle scuole finalizzata alla riflessione sui cambiamenti principali ai quali mirare e alla definizione di propri criteri di qualità, adattati alal situazione e ai piani di sviluppo di ogni scuola.
3 gruppi di criteri: Criteri di qualità relativi ai processi di apprendimento-insegnamento Criteri di qualità relativi alla ‘politica’ e alla organizzazione interna della
scuola Criteri di qualità relativi alle relazioni fuori della scuola
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Scuole come istituzioni orientate al futuro
I programmi scolastici sono basati sul passato, sulla cultura di chi ci ha preceduto,
la vita, la società, sono invece orientate al futuro ed è l’immagine di futuro in cui ci riconosciamo che
influenza i nostri pensieri e le nostre azioni nel presente
PASSATO PRESENTE FUTURO
SCUOLA
VITA
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Qualità delle istituzioni educative: una sfida per l’ESS
L’uso di Criteri per il miglioramento continuo della Qualità delle scuole nella direzione dello Sviluppo Sostenibile è uno degli indicatori previsti dalla strategia UNECE.
Un sistema di Criteri di Qualità può essere visto come uno strumento che sintetizza e definisce una ‘filosofia’ della scuola per lo Sviluppo Sostenibile
Perchè possa effettivamente essere visto come quadro di riferimento e vincolo reale per la scuola e per i suoi programmi, il sistema di criteri di qualità deve essere costruito collettivamente e accettato da tutti i partecipanti.
La proposta SEED-ENSI non pretende di essere esaustiva ma solo di offrire un elenco di criteri di qualità che può essere usato come punto di partenza per riflessioni, dibattiti e approfondimenti.
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
La ricerca internazionale sulla qualità del DESS
Sistema di Indicatori UNECE per la valutazione della realizzazione della strategia nei diversi paesi
Esiste un sostegno per la ricerca sull’ESS, da parte di varie istituzioni e soggetti
Esiste un sostegno per lo sviluppo di buone pratiche nell’ESS
Esiste un sostegno per la disseminazione dei risultati di ricerca
Manuale per la realizzazione di sistemi di indicatori nazionali per il DESS nella regione Asia-Pacifico
Gruppo di lavoro UNESCO per la valutazione del Decennio nelle diverse nazioni.
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Quale qualità per l’ESS in Italia?
La Carta di Fiuggi nel 1997 anticipava molti dei temi del Decennio Nazioni Unite
Il programma INFEA del Ministero dell’Ambiente invita tutte le Regioni ad impegnarsi per l’ESS
Una ricerca interregionale propone alle regioni criteri di qualità per l’ESS (Regione Toscana)
Il Ministero dell’Istruzione sta firmando un nuovo accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente ed è coinvolto nella realizzazione della strategia UNECEEducazione alla cittadinanza, al benessere, alla salute, alla comprensione interculturale, alla pace …..tutte contribuiscono alla costruzione di
un futuro sostenibile
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
L’azione della Commissione UNESCO Italiana:
•Sottoscrizione di un Impegno Comune
•Settimana dell’ESS
Michela Mayer San Servolo – 24 Ottobre 2007
Kazakhstan, Lyceum N°35 Photocredits: B.Guljan/UNESCO/ASPnet
E’ ora di aprire gli occhi e guardare al futuro