Messaggero Veneto 060315
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In Fvg record di profughi. Fi: un “affare” da 13 milioniI richiedenti asilo a fine febbraio erano 1.870, in vetta per incidenza sui residenti. Riccardi: ormai l’integrazione è diventata un business. Gigli: fondi confermati
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diVincenzoCompagnone GORIZIA
Scontro tra Provincia di Gorizia e Prefetturaieri mattina al tavo-
lo sull’immigrazione, convoca- to dall’assessore Ilaria Cecot, nel
momento in cui l’emergen- za profughia Gorizia ha supera- to il
livello di guardia (280 pre- senze)e non si intravedono so- luzioni
a breve termine. Cecot, che presiedeval’incontro (c’era- no
sindaci, esponenti delle isti- tuzioni e dell’associazionismo,
volontari) ha sferrato un duro attacco contro la Prefettura,
rappresentata dal viceprefetto Antonio Spoldi. «Sono passati
sei mesi da quando abbiamo portato via 100 richiedentiasilo
dalgretodell’Isonzo dovebivac- cavano in condizioni di degra- do,
allestendo la tendopoli di viaBrass– siè sfogata– e nonsi è
fattoassolutamentenulla. So- lo tavoli e riunioni, in cui sono
state avanzate varie proposte, machi ha lacompetenzaprima-
ria,ovvero la Prefettura, nonha
assunto alcuna decisione. Di- versiComuni dell’Isontinohan-
nofirmatoun protocollodando la lorodisponibilitàad accoglie- re
piccole quote di immigrati, ma le loro segnalazioni dopo ben4 mesi
sono state disattese. Eppure dovrebbe essere la Pre- fettura a
cercare i siti adatti, o affidare l’incarico a un ente ge- store
che stipuli un accordo quadro, come quello fatto a Cormons, anchein
questocaso cinque mesi dopo la prima di- chiarazione di
disponibilità da parte del sindaco Patat. Di fat- to, da mesi sono
i volontari e la Caritasche suppliscono alleca-
renzedellaPrefettura».
Dopo quest’ultima frase il vi- ceprefetto Spoldi, che fino a quel
momento aveva ascoltato insilenzio,nonsi è piùtrattenu- to:«Qui
nonstatefacendoaltro che attaccarci – è insorto – ma sapete bene
che il prefetto ha bandito in febbraio la procedu- ra per un
accordo quadro con più operatori, sul quale basare l’aggiudicazione
di appalti per
l’accoglienza di cittadini stra- nieri. Rispondete al bando, ci
voglionomeno polemichee più fatti».
«Guardi che quel bando – ha replicato Cecot – l’avete fatto
uscirecon seimesi diritardo,le normeperla primaaccoglienza dovevano
scattare immediata- mente». L’impressione è che la lentocrazia
abbia una buona fetta di responsabilità nell’aver
prodottounasituazione di allar- me rosso come quella in cui si
trova oggi Gorizia. Nei centri d’accoglienza del capoluogo non c’è
più posto neanche per unospillo, gli arrivi continuano («Abbiamo
appena visitato 15 personegiunte dapoco» ha det- to Ariella Testa,
presidente del- la Croce rossa) e in molti sono costretti a dormire
all’addiac- cio, nelle panchine del Parco della Rimembranza.Ieri i
volon- tari, che hanno il polso esatto dellasituazione– ogni sera,
alla Caritas, preparano la cena per circa 90 profughi fuori conven-
zione - hanno ridimensionato
le cifre fornite dal sindaco Ro- moli, al quale eranostate riferi-
te dalla Questura che deve aver fattounpo’ diconfusione.Mail quadro
è comunque critico: di quei 90, i senzatetto veri e pro- pri sono
una ventina (l’altra notte, colvento chesoffiavaim- petuoso, 8 sono
stati portativia dalParcoe alloggiati negliuffici dellaCaritas)ma
ildatopotreb- be aumentare. All’orizzonte, nonmegliodefinito,ci
sono so- loi 15posti negli alloggidi Cor- mons e
altrtettantinell’excaser- madi Gabria.In più,nell’ambi- to
dell’allargamento del siste- maSprar,di cuiè titolarela Pro-
vincia, un goriziano si è offerto di dare in affitto il proprio ap-
partamento («Romoli si arrab- bierà, pazienza» ha detto Ce-
cot)mentre 10 posti sonodispo- nibili a Staranzano. Proprio il
sindacodi quest’ultimoComu- ne, Marchesan, si è detto con-
trarioinvece all’ipotesi resa no- ta dal direttore della Caritas
donPaoloZuttion, diindividua- reanche deglialloggiAter.
La Provincia accusa: prefettura inconcludente
L’assessoreCecot:oltrea
farevertici,nonprendedecisioni.Lareplica:polemiche inutili
diStefanoPolzot UDINE
Gliultimidati fornitidal mini- sterodell’Internoparlanochia- ro:i
profughiufficialmentere- gistrati in Friuli VeneziaGiulia sono
saliti a quota mille 870 e la nostra regionerisultaai ver- tici
nelNorde aiprimi postiin Italia relativamente al rappor- to tra
richiedentiasilo e popo- lazione. I “buchi” nell’acco- glienza che
si stannoverifican- do a Gorizia e le difficoltà dei Comuni
testimoniano una si- tuazione critica che, al di là
delladisponibilità degliammi- nistratori e delle associazioni,
balzaagli occhi. Inumeri Sono statiaggiornati a fine feb- braio e
quindi si tratta di cifre che fotografano pressoché lo stato di
fatto. Rispetto ai mille 575di gennaio (datodellaFon- dazione
Leone-Moressa), i profughi sono saliti a quota mille 870, il3 per
cento del to- tale nazionale pari a 67 mila 128. Nel rapporto tra
richie- denti asilo e popolazione, il Fvg si colloca al quinto
posto inItalia(unoogni 656residen- ti) dietro a regioni in prima
li- neacome Sicilia,Calabria,Mo- lise e Basilicata, lasciandosi al-
lespalleil Lazioche purha im- portanti centri di accoglienza.
Inognicaso è unprimato, con una sperequazione evidente guardando
soprattutto al Ve- neto che ha quasi quattro vol- te la popolazione
friulanae un numero di richiedenti asilo di poco superioreal Fvg.
Lerichiested’asilo Il ministero dell’Interno, nel bilancio 2014,
evidenzia che dal1990al2013,su13mila920 domande presentate, ne sono
state accolte dalla commissio- nedi Gorizia6 mila135(meno della
metà) un dato in linea con le altre commissioni pre- senti nel
territorio nazionale (Bari, Caserta, Crotone, Fog- gia, Milano,
Roma, Siracusa, Torino, Trapani). Di queste mille 311hanno
comportato il riconoscimento dello statusdi rifugiato,mille 457
dellaprote- zione sussidiaria e 3 mila 367 di quella umanitaria. Da
se- gnalareche quasiuna doman- dasu10 nonhaavutoesito po-
sitivo perché i richiedenti so- no risultatiirreperibili,ovvero,
come spesso accade, hanno preso la strada del Nord Euro- pa.
Laspesa Il sistema dell’accoglienza
comporta oneri significativi, quantificati dal capogruppo di
ForzaItalia, Riccardo Riccardi, in 13 milioni di euro per il 2015.
«Oneri - tuona il berlu- sconiano - che contrastano con ilmomentodi
crisiche ha
messo in ginocchio tanti con- cittadini». Secondo Riccardi, in
realtà«l’accoglienzaè diven- tataun business. Suscita parti- colare
interesse - aggiunge - il bando di gara emesso dalla prefettura di
Udine, dove tra-
spare che quello dell’acco- glienza è diventato un mestie- re; non
a caso vengono asse- gnate viepreferenziali a chiha avuto
esperienze ad esempio nell’ambito di Mare Nostrum. Un mestiere che
vive “sul per-
durante straordinario afflusso di cittadini stranieri” e che di
questa stessa straordinarietà si alimenta. Fa specie poi che,
sempre nell’appalto relativo a Udine, si faccia riferimento a
cittadinistranierigiuntisul ter- ritorio nazionale a seguito de-
gli sbarchi sulle coste italiane, quando invece la gran parte dei
richiedenti asilo presenti in Fvg sono arrivati dai Paesi dell’Est
attraverso il confine orientale, come dichiarato pubblicamente dal
prefetto di Gorizia». L’interrogazione Dell’accoglienza in
provincia di Udine si è parlato in Parla- mento periniziativadel
depu- tato Gian Luigi Gigli (Per l’Ita- lia-Cd). Il sottosegretario
Boc- ci ha garantito che, in attesa delbando di gara indettodalla
Prefettura, il cui termine è fis- sato per il 18 marzo, «le con-
venzioniin attosarannoproro- gate fino all’esito della proce- dura
di aggiudicazione» e che il Viminale«assicureràl’accre- ditamento
delle risorse finan- ziarie necessarie alla copertu- ra della
spesa». Nella replica, Gigliha sottolineato«il ritorno economico
sulle comunità lo- cali delle politiche di acco- glienzafinanziate
dal ministe- ro e la positiva esperienza di inserimento dei
migrantinelle attivitàdi volontariato realizza- taneiComunidi Nimis
e diLi- gnanoSabbiadoro».
©RIPRODUZIONERISERVATA
In Fvg record di profughi Fi: un “affare” da 13 milioni I
richiedentiasilo a fine febbraioerano1.870, invettaper incidenza
sui residenti Riccardi:ormai
l’integrazioneèdiventataunbusiness.Gigli: fondi confermati
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