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Il magazine online della Lega Basket Femminile Uscita quindicinale 85° Campionato di Serie A1 BONFIGLIO e il basket in carrozzina Il BF LUCCA celebra il LUCCA C&G

Magazine xv

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I l m a g a z i n e o n l i n e d e l l a L e g a B a s k e t Fe m m i n i l eU s c i t a q u i n d i c i n a l e

8 5 ° C a m p i o n a t o d i S e r i e A 1

BONFIGLIOe il basket in

carrozzina

Il BF LUCCAcelebra il

LUCCA C&G

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Per ogni punto, assist, rimbalzo, stoppata

il campionato femminile di serie A1

Almo Nature donerà un pasto per i cani

nessuno si senta più solo e abbandonato.

2015/2016

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15L B F M a g a z i n e

Grandi aspettativeL’Eurolega del Beretta Famila Schio

Appuntamento con la storiaNapoli torna in Eurocup di Umberto Buonocore

Venezia riabbraccia l’EuropaGrande basket europeo al Talierciodi Federico Bacciolo

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14SPECIALE. Inauguriamo la rubrica dedicata alle divise delle squadre con la maglia celebrativa del Lucca Comics&Games indossata dalla Gesam Gas&Luce all’Opening Day di Napoli.

FOCUS. Venezia e Napoli rappresentano, assieme a Schio, l’Italia nelle massime competizioni europee. Tante le giocatrici debuttanti al loro esordio in Eurolega ed Eurocup.

Per ogni punto, assist, rimbalzo, stoppata

il campionato femminile di serie A1

Almo Nature donerà un pasto per i cani

nessuno si senta più solo e abbandonato.

2015/2016

I n c o p e r t i n a :A s h l e i g h F o n t e n e t t e , A s h l e y W a l k e r ,S a r a B o c c h e t t i

Susy e il basketIntervista a Susanna Bonfigliodi Silvia Gottardi

Il Basket Le Mura celebra il Lucca C&GSinergia tra basket e cultura di Lorenzo Vannucci

Social LBFLa LBF su Twitter e Instagram

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Il Ballodelle

DEBUTTANTI

Jelena Ivezic è una delle

cinque straniere di Napoli.

Maya Ruzickova,il punto di

riferimento per la Reyer

sotto canestro

Eva Lisec ha debuttato in Eurolega giovedì nella vittoria del Beretta Schio 97-61 su Sopron.

Per lei 10 punti e 2 rimbalzi in 12 minuti.

Alessandra Formica alla Reyer dal 2010

Valeria Battisodo,27 anni play, in azione contro Sopron.

Silvia Ceccarelli eCierra Burdick

all’Opening Day di Napoli.

L’Italia torna ad essere pienamente rappresentata in Europa. Oltre a

Schio, da anni presenza fissa in Eurolega, in questa stagione anche due grandi piazze come Napoli e Venezia riabbracciano le competizioni continentali.Da Bestagno a Dotto, da Fassina a Lisec, passando per Ruzickova e Bocchetti. Sono tante le giocatrici alla prima esperienza in Europa che non nascondono l’emozione ma hanno anche tanta voglia di far bene.Il Beretta Schio ha esordito nel migliore dei modi in Eurolega con due vittorie su due partite e vetta solitaria del gruppo A.Mercoledì 28 debutto della Reyer Venezia a Nantes mentre giovedì 29 sarà il turno della Dike Napoli in Olanda in casa delle Orange Blizzards.

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La nuova stagione europea del Beretta Famila è iniziata con una vittoria storica che a Schio verrà ricordata per lungo tempo. Nonostante il pubbli-co scledense sia stato abituato a grandi imprese casalinghe, una vittoria in trasferta in casa di una delle grandi d’Europa non era ancora arrivata. C’è fermento e trepidazione tra i tifosi orange che ripongono grande fiducia in questa squadra con una panchina mai così profonda e con un gruppo che sta già dimostrando tutta la propria solidità e il proprio affiatamento. Sono quattro le giocatrici alla prima

esperienza nella massima competizione continentale spalleggiate da otto veterane che l’Eurolega la conoscono piuttosto bene. Due delle debuttanti, Bestagno e Walker, hanno fatto il loro esordio nella vittoria a Istanbul lasciando il segno sulla gara pur patendo inizialmente l’emozione della prima europea. Dalle loro parole, però, traspare solo maturità e consapevolezza delle possibilità che il Beretta ha quest’anno per tornare a ottenere importanti risultati contro le migliori squadre d’Europa.

Due vittorie su due e vetta solitaria del gruppo A con Kursk, Fenerbahce e Galatasaray alle spalle.Il Beretta Famila Schio sembra avere tutte le carte in regola per regalare ai suoi tifosi una stagione indimenticabile in Eurolega.A CURA DI Ufficio Stampa Famila Schio | FOTO DI Elio Castoria e Paolo Marcato

GRANDIASPETTATIVE

Isabelle Yacoubou,stella della nazionale francese ha vinto un’Eurolega con Valencia,e Ashley Walker,al debutto in questa competizione.

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A CURA DI Ufficio Stampa Famila Schio | FOTO DI Elio Castoria e Paolo Marcato

Ashley Walker è decisamente una delle giocatrici più attese per il proprio debutto in Eurolega dopo le grandi prestazioni messe assieme in Italia. “Non potevo sognare un inizio migliore per questa Eurolega - esordisce Walker - Vincere in casa di Galatasaray è stato fantastico! Alla fine della gara, in spogliatoio, si respirava un clima di grande felicità anche se, a dirla tutta, la festa è stata un po’ rovinata dal taglio al labbro che avevo. La squadra era tutta preoccupata per me che, finita la doccia, sono dovuta correre in ospedale. Sono cose che capitano, comunque. Speriamo in ogni caso che questa vittoria sia di buon auspicio e detti il passo a tutta la nostra stagione europea. È stata la mia prima partita in assoluto in Eurolega e non posso nascondere di non essere stata molto nervosa però faccio parte di una squadra abituata a gestire la tensione. La mat-tina della partita abbiamo girato per Istanbul rilassandoci e divertendoci. Sono convinta che quando giochi a basket a questi livelli hai voglia di goderti ogni singolo momento, ogni esperien-za che fai. Poi, quando entri in clima partita, la tua attenzione è focalizzata solo su quello. A cominciare da quando sei in spogliatoio. Miguel è molto bravo in questo: considera ogni avversario con lo stesso rispetto e vuole che giochiamo sempre con la stessa intensità sfruttando al massimo le nostre capacità. La squadra ha ben chiari gli obiettivi per questa stagione: migliorare i risultati dell’anno scorso. Non sarà facile ma ci proveremo. Io sono pronta a dare tutta me stessa per la causa comune: che sia segnare, prendere rimbalzi o passare indietro la palla voglio farlo nel modo migliore possibile.”

Grande attesa c’è anche per Martina Bestagno che era in lizza con Chicca Macchi per il premio di MVP italiana della scorsa stagione e che, come Walker, Lisec e Battisodo, per la prima volta quest’anno si confronterà con le miglio-ri giocatrici del mondo.“Ripenso a mente fredda alla mia prima partita in Eurolega - racconta Martina - Abbiamo giocato in trasferta a Istanbul, su un campo caldo, caldissimo come quello di Galatasaray dove i tifosi spingono la squadra dal primo all’ultimo minuto; abbiamo giocato alla grande, abbiamo fatto la partita per tutti i 40 minuti e abbiamo vinto. No, non credo avrei mai potuto nemmeno sognare un esordio migliore. Oltre a ciò, che non è poco, ci siamo anche divertite molto. Ho scoperto di far parte, oltre che di squadra di grandissimo livello, anche di un gruppo fantastico che insieme sta molto bene: si ride, si scherza, si lascia il basket da parte per qualche ora. Poi, quando mancano poche ore alla palla a due allora ci concentriamo tutte sul nostro obiettivo ma non credo che se la partita non è il nostro chiodo fisso dalla mattina quando ci svegliamo alla sera quando andiamo a letto siamo delle cattive giocatrici. L’importante, soprattutto in una competizione dall’alto tasso di difficoltà come l’Eurolega, è dosare bene le energie anche mentali durante la giornata. Ci sono momenti per scherzare assieme che terminano quando mancano poche ore al match. Questo è uno dei nostri segreti. Credo poi che un altro elemento chiave sia non fare grande distinzioni tra una competizione e l’altra. Siamo consapevoli che in Europa ci sono partite più determinanti ma in spogliatoio, ad esempio, il clima prima di una partita è sempre lo stesso. Va detto an-che che l’Eurolega ha davvero un fascino particolare. Certo, il campionato italiano è bello e competitivo ma in Europa trovi il meglio del basket mondiale e sono curiosa di misurarmi con le più forti giocatrici in circolazione.”

Ashley Walker al debutto contro Galatasaray ha chiuso con 9 punti e 6 rimbalzi.

Martina Bestagno è alla prima stagione in Eurolega.

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Per la Saces Mapei Givova la data del 29 ottobre 2015 segna sul calendario l’appuntamento con la storia! Nel palazzetto olandese di Zwolle si alzerà il sipario sull’esordio nelle competizioni europee della Dike Basket Napoli. Leragazze e lo staff respirano in questi giorni un profumo frizzante nell’aria: attesa ed emozione si rincorrono e scandiscono i minuti perché

questa nuova esperienza consegna alla squadra che rappresenta la Napoli del basket una dimensione internazionale. La macchina organizzativa della società è al lavoro per rendere ogni partita uno spettacolo indimenticabile e si spera che il viaggio sia più diver-tente possibile.Il cammino europeo della Dike, dopo la trasferta in Olanda contro le Orange Blizzards, si svilupperà

in due gare in casa consecutive: la prima il 5 novembre contro le ceche del Valosun BK Brno poi, una settimana dopo, il 12 a scendere a Napoli dall’Ungheria sarà l’Aluinvent Miskolc. A dicembre il ritorno contro le tre formazioni, ovviamente a campi invertiti.Le ragazze sono pronte e abbiamo chiesto alle due napoletane, anima e cuore della squadra, le emozioni di questa vigilia.

APPUNTAMENTO CON LA STORIA

La squadra di coach Ricchini è pronta a misurarsi con il

grande basket europeo e in città c’è grande attesa e

trepidazione.A CURA DI Ufficio Stampa Dike Napoli

FOTO DI Elio Castoria

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Chiara Pastore i viaggi in Europa li conosce già, lei che con la maglia di Schio ha anche partecipato a una Final 8 di Eurolega. “Per quanto mi riguarda le competizioni europee sono quelle che arricchiscono il bagaglio di ogni giocatrice e ti danno la possibilità di scontrarti con le più forti giocatrici d’Europa e più in generale del mondo. La Fiba Cup degli ultimi anni è ritornata ad essere molto competitiva considerando che parecchie squadre hanno investito sui roster per vincerla. Quest’anno è ancora più dura perché le prime eliminate dell’Eurolega entreranno a far parte delle fasi finali della coppa, quindi illivello è ancora più alto. Ovviamente tutto questo richiede uno sforzo enorme sia da parte della società che da quella delle atlete. Dal canto nostro, non vediamo l’ora di cominciare,

abbiamo tanto entusiasmo e voglia di andare avanti il più possibile.Personalmente è stato già un sogno fare l’A1 con i colori della mia città e adesso che ho la possibilità di farlo anche in Europa non sto nella pelle.”Sara Bocchetti è, invece, all’esordio assoluto nelle competizioni europee e non nasconde di certo l’emozione per questa sua prima esperienza continentale.“Ho sempre sognato di calcare palcoscenici internazionali e prestigiosi come questo, se poi lo fai con la maglia della tua città e della squadra nella quale sei cresciuta, l’emozione è moltiplicataall’ennesima potenza. So che il cuore mi batterà a mille ma sono pronta e non vedo l’ora di onorare la mia maglia senza paura, con coraggio e determinazione!”

Chiara Pastore ha giocato in Eurolega con il Beretta Schio dal 2008 al 2012 disputando anche la Final 8 di Istanbul.

EMOZIONE«RAPPRESENTARE NAPOLI IN SERIE A1? UN SOGNO. ORA CHE LO POSSO FARE ANCHE IN EUROPA, NON STO PIÙ NELLA PELLE»

Sara Bocchetti, guardia classe ‘93.È alla sua ottava stagione con la

maglia di Napoli e al debutto assoluto in competizioni europee.

La Phard Napoli vinse la FIBA Europe Cup nel 2005 battendo Fenerbahce 45-53.

Roberto Ricchini alla sua seconda stagione sulla

panchina di Napoli.

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L’Umana Reyer torna in Eurocup a distanza di cinque anni dall’ultima volta, quando le orogranata, allora guidate da coach Paolo Rossi, parteciparono alla seconda competizione europea. Da quella volta il progetto dell’Umana Reyer è cambiato in modo significativo e la partecipazione all’Eurocup è vista in casa orogranata come una occasione per far maturare esperienze importanti al giovane gruppo di atlete che compone il

roster. Una opportunità di crescita da trasferire poi in campionato. A far da “chioccia” al giovane gruppo saranno le giocatrici più esperte tra le quali, a dispetto dei loro 28 e 26 anni, la capitana Beba Bagnara e la guardia statunitense Ashleigh Fontenette. In questo primo turno l’Umana Reyer dovrà vedersela con le francesi del Nantes, dove le ragazze di coach Liberalotto debutteranno, le ungheresi del

Pecsi e le tedesche del Wasserburg. L’Eurocup sarà però anche il comune denominatore di questa stagione orogranata poiché per la prima volta in assoluto sia la prima squadra femminile che la prima squadra maschile parteciperanno a questa competizione euro-pea e al Palasport Taliercio di Me-stre ogni mercoledì andrà quindi in scena una partita di livello continentale.

L’Umana Reyer Venezia riabbraccia la Eurocup a 5 anni di distanza dall’ultima partecipazione alla competizione e prima dell’autoretroccesione in serie A3.Per la prima volta in assoluto sia la squadra femminile sia quella maschile partecipano all’Eurocup.A CURA DI Ufficio Stampa Umana Reyer Venezia | FOTO DI Elio Castoria

VENEZIARIABBRACCIAL’EUROPA

Francesca Melchiori,guardia classe ‘93 alla

quarta stagione in orogranata.

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“Pur non conoscendo dettagliatamente i roster di tutte le altre formazioni posso dire con certezza che l’Eurocup è sempre una competizione molto impegnativa – dice Ashleigh Fontentette, forte delle sue precedenti esperienze nelle competizioni europee - Per noi sarà una sfida eccitante e difficile allo stesso tempo. Il consiglio che posso dare alle mie compagne di squadra più giovani è di giocare sempre con la massima intensità. L’Eurocup sarà infatti un’ottima occasione per imparare qualcosa di nuovo ma tutte dovremo essere consapevoli che il basket dell’Eurocup è diverso da quello del campionato italiano perché più fisico e aggressivo e dovremo essere pronte a far fronte alle diverse situazioni che si verranno a creare. Già in preseason ne abbiamo avuto un assaggio con le amichevoli internazionali che abbiamo fatto. In ogni caso tutte potremo imparare qualcosa dalle avversarie ci troveremo ad affrontare di volta in volta. Certamente ci troveremo a commettere anche degli errori

ma quello che dovremo fare sarà continuare a tenere alta concentrazione e intensità giocando come sappiamo fare. Ovviamente giocare due partite in una settimana è più impegnativo che giocare solo la domenica e quello che dovremo imparare a fare sarà anche sfruttare ogni occasione possibile per recuperare energie tra una partita e l’altra. Qualche giocatrice avversaria che conosco particolarmente? Aija Putnina con la quale ho giocato assieme a Umbertide e che ritroverò da avversaria poiché ora gioca nelle fila di Nantes che sarà proprio la nostra prima avversaria. Sarà un piacere riabbracciarla prima della partita e poi affrontarla da avversaria in campo.”

“L’Eurocup sarà sicuramente un’esperienza emozionante – dice la capitana orogranata Beba Ba-gnara, all’esordio personale nelle competizioni europee per club – anche se non sarà facile perché incontreremo squadre molto forti. Sicuramente l’impatto fisico sarà diverso così come il metro arbi-trale che concederà più contatti rispetto al campionato. Siamo molto curiose di vedere che

competizione sarà ma sicuramente sarà una grande occasione per fare esperienza in un contesto diverso. Per questo potremo imparare e crescere molto. Poi è ovvio che tutte dovremo essere capaci di gestirci e di essere sempre pronte mentalmente. Il mio ruolo di “chioccia” a dispetto dei miei 28 anni? Lo vivo molto positivamente e con senso di responsabilità. Sono contenta che la società mi abbia dato fiducia anche in questo ruolo, affidandomi i gradi di capitana. Rispetto all’anno scorso, quando per me era tutto nuovo, grazie anche a questa investitura quest’anno ho deciso di cambiare mentalità e, per il bene della squadra, di vivere le cose più serenamente. Essendo la capitana devo infatti dare il buon esempio anche trasmettendo positività alle mie compagne. Credo che sia anche come conseguenza di questo e del gran lavoro svolto con la squadra che ho ritrovato quella vocazione offensiva richiestami da coach Liberalotto. Ma in generale credo che la chiave di tutto siano sempre gli allenamenti svolti in settimana e sarà così anche alla luce della partecipazione in Eurocup. La partita al mercoledì e i conseguenti viaggi ci porteranno infatti ad affrontare ogni allenamento con ancora maggiore intensità. Il consiglio che posso dare alle mie compagne più giovani? Di stare serene e tranquille che sarà una bellissima esperienza e per loro sarà molto utile “rubare” con gli occhi i segreti dalle giocatrici più esperte. E poi di lavorare sempre con grande intensità in palestra, non dire mai “non ce la faccio” perché il lavoro paga sempre. Infine di sorridere sempre e di credere in loro stesse. Io vedo in loro veramente tanto talento e tante capacità, questo assieme a lavoro e sacrificio potrà portarci veramente lontano.”

Ashleigh Fontenette ha già giocato in Eurolega con la maglia del BK Imos Brno.

Benedetta Bagnara, capitanadella Reyer Venezia, è alla sua prima competizione europea.

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“Hey Silvia, ti ricordi quando abbiamo giocato ad Adana ed avevamo la scorta con il mitra e il body-guard che assaggiava il cibo per verificare che non fosse avvelenato?”“Come no, era il periodo in cui il tipo del PKK era in asilo politico in Italia e Santino gli assomigliava tantissimo, ahahaha! E quella volta in cui siamo rimaste bloccate a Sopron perché durante la notte è caduto un metro e mezzo di neve? Dio che ridere!”

Ho chiamato Susanna Bonfiglio dopo aver letto l’articolo sulla Gazzetta, per farmi raccontare un po’ meglio la storia del basket in carrozzina e come sta il suo ginocchio, ma inevitabilmente l’intervista è passata in secondo piano e ci siamo messe a ricordare aneddoti e situazioni vissute nei due anni assieme a Priolo, due anni bellissimi terminati con la conquista dello Scudetto nel 2000. Ora Priolo non c’è più, la squadra si è ritirata un anno fa dalla massima serie dopo ben 28 stagioni consecutive in A1 (solo Parma ha fatto meglio!) e rimangono solo due squadre giovanili in attività. Susanna, a 41 anni, gioca a Catania in serie B. Una con il fisico che ha lei potrebbe tranquillamente ancora giocare in A1, senza parlare ovviamente di

talento, perché di quello ne ha a vagonate. Quando l’ho conosciuta, alla mia prima esperienza in A1, mi ricordo che mi aveva impressionato il suo palleggio-arresto-tiro “da uomo”, e dire che io in questo fondamentale non sono messa malissimo. Era assolutamente immarcabile per la velocità di esecuzione, la meccanica perfetta e soprattutto l’elevazione che non avevo mai visto in nessun’altra giocatrice. Nonostante questo fisico da “wonder woman” Susy è sempre stata fragile, e la sua carriera costellata da infortuni. Nel 2007 è stata operata dal mitico Lelli, che per risolvere un problema al ginocchio le ha messo una protesi sulla troclea femorale.Ora, detta così, per me è arabo, ma praticamente Susy gioca con una vite che si va a sostituire alla parte finale del femore, poiché in uno dei suoi mega salti femore e tibia hanno sbattuto tra di loro, a causa dell’assenza di cartilagine, ed è venuto via un pezzettino di femore. Nonostante la protesi, Susy ha giocato molte altre stagioni in Serie A1, anche se a ben vedere è stata una dei rarissimi casi di atleti professionistici tornati in attività dopo un intervento del genere. La protesi, mi ha detto, non le crea nessun tipo di problema o disturbo nella vita regolare, ma svolgere

SILVIA

RACCONTA

SUSY eil basket

Una carriera costellata da infortuni per Bonfiglio, una protesi al femore e una vita trascorsa a giocare a basket ad altissimi livelli.L’esperienza con la nazionale di pallacanestro in carrozina e una decisione delicata da prendere.A CURA DI Silvia Gottardi | FOTO DALL’ARCHIVIO DI Silvia Gottardi

L’Isab Priolo della stagione 1999/2000 terminata con la conquista dello scudetto.

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un’attività agonistica di altissimo livello è un’altra storia.A causa di questa protesi, 3 anni fa, dopo la firma di un protocollo di intesa tra la FIP e la FIPIC, Bonfiglio è stata chiamata dalla nostra federazione ad essere la testimonial del movimento cestistico in carrozzina, per cercare di rilanciarlo vista la in gravissima crisi di tesserate. Di recente ha anche partecipato a un raduno della nazionale femminile di Carlo Di Giusto a Roma, provato la carrozzina e preso contatto con questo mondo nuovo.“Ho trovato un gruppo di gente speciale, mi hanno accolta come se fossi una di loro da sempre. Per me è stata prima di tutto una grande lezione di vita, ti rendi conto di quanto sei fortunato, smetti di lamentarti per ogni dolorino insignificante che puoi avere!”Ma com’è andata con la carrozzina?“Per me il basket è uno solo e non c’è distinzione tra quello in piedi e quello da seduti, lo spirito con il quale ho affrontato questa esperienza è lo stesso con cui entro di solito in un campo da basket, cioè ho voglia di divertirmi. Non ho ancora fatto un allenamento completo con loro, per ora ho provato la carrozzina. Ho mani buone e riesco a tirare da seduta, riesco ad arrivare a canestro anche da tre punti, ma devo tirare a due mani. Prendere confidenza con il mezzo è difficilissimo: il movimento base è il “giro ruota” che è tipo il nostro piede perno. Senza saper fare quello molto bene non vai da nessuna parte. Riuscire a giocare insomma richiede tanto allenamento e padronanza del mezzo. Poi ci sono tutte le strategie di gioco, i blocchi… Mi sembra davvero molto divertente. La cosa curiosa è che loro oltre al fisioterapista hanno anche il tecnico della carrozzina, perché in base alla disabilità ci vuole una carrozzina ad hoc con delle specifiche ben precise: più alta o più bassa, con lo schienale fatto in un certo modo e l’inclinazione giusta delle ruote, che può cambiare molto da persona a persona.”

Susy mi ha spiegato molte cose di un mondo che non conosco. Prima di tutto se lei decidesse di chiedere la disabilità minima, che comunque non è detto che le venga data perché è la commissione internazionale che deve valutare il suo caso, perderebbe definitivamente l’idoneità per pratica sport “in piedi”. È quindi una decisione molto delicata! Poi, non ci sono squadre femminili in Italia, le donne giocano assieme agli uomini con il pallone grande. C’è invece la nazionale femminile che gioca con il pallone regolamentare che utilizziamo anche noi. C’è anche la questione dei “punti” che ogni giocatore vale e che sommati non possono mai eccedere il 14 in campo, e Susy avendo la disabilità minima varrebbe quindi un punteggio molto alto, un 4,5, proprio come i normodotati. (Per capirci una lesione spinale da metà schiena in giù vale 1 punto, un amputato 4/4,5). “Anche il loro percorso è molto diverso dal nostro. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne adulte che magari hanno avuto un incidente e si sono avvicinate al basket tardi per cui non hanno fondamentali e tirano male. Invece è molto importante passare bene la palla, perché alcuni che non muovono il busto sennò non riescono nemmeno a prenderla.Alcuni penseranno che sono matta, ma io mi sono divertita davvero e sto cercando di valutare serenamente la situazione per poter fare una scelta libera, senza farmi influenzare dai pregiudizi. La cosa certa è che ho trovato un mondo stupendo che non conoscevo e che vorrei più persone conoscessero”.Ecco, ora anche noi ne sappiamo un po’ di più. Un grosso in bocca al lupo a Susy, perché possa fare la scelta più giusta per lei, di certo alla prima occasione mi piacerebbe vedere una partita di basket seduto! Per ora, però, mi è venuta voglia di spulciare le foto di quando giocavamo a Priolo assieme… e non ride-te per il taglio di capelli che avevo!

SILVIA

RACCONTA

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E’ il secondo anno consecutivo che il Basket Femminile Le Mura dedica una divisa alla manifestazione internazionale del gioco, del cinema d’animazione e del fumetto che ogni anno porta a nel centro storico di Lucca centinaia di migliaia di appassionati da ogni angolo del paese: una partnership che consolida il rapporto tra due eccellenze cittadine che contribuiscono alla diffusione di valori sociali e culturali nei confronti delle famiglie e dei giovani.La maglia di quest’anno è stata realizzata interamente in giallo, colore ufficiale della manifestazione, ed ospita sul fronte la riproduzione del manifesto 2015 realizzato dall’artista britannico di fama internazionale Karl Kopinski (fra le sue opere anche illustrazioni per il gioco di carte collezionabili Magic the Gathering).Entro il termine del campionato le maglie saranno vendute agli appassionati attraverso un’asta benefica.

Gesam Gas&Luce “Le Mura” Lucca ha esordito nel campionato 2015/16 indossando una specia-le divisa celebrativa del LuccaComics&Games, la più importante rassegna di fumetti e giochi di ruolo d’Europa.A CURA DI Ufficio Stampa Le Mura LuccaCREDIT Foto Alcide Lucca

Francesco Caredio,presidenteLucca Comics&Games Il Basket Le Mura

celebra ilLucca Comics&Games

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#AlmoNatureCup

#LBFlive#AlmoNatureCup

#LBFliveSOCIAL LBF

Lucca Comics&Games

Pick&Roll Magazine @PickRollMagazinTop Player A2 | 1^ GironataGiulia Ciavarella, Lavinia Da Silva, Ana Bozic#LBFlive @SangaMondo

Basket Battipaglia @PB_1963#ladymusic sta per ripartire: Bonasia&Ramò deejay a @CastelluccioFMDal 27 ottobre #convergenzebattipaglia #LBFlive

Reyer Venezia @REYER1872Da centrocampo Carangeloooooo!!!! Chiusura pazzesca di 3Q dell’Umana con @DearAngel5!49-40 dopo 30’! #AlmoNatureCup #LBFlive

lupebasket @lupebasketDomenica, con l’esordio casalingo del Fila, parte anche il 3° anno di LupeBasket Magazine!#AlmoNatureCup #LBFlive

ziaciarcia

pallvigarano chiara_morbio99

usebasket

mvfree74

intrepidabasket

virtus_eirene

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CREDITSEDIZIONE A CURA DI

Nicolò Dalle Molle

UFFICIO STAMPA LEGA BASKET FEMMINILESilvia Gottardi

[email protected]

HANNO COLLABORATOFederico Bacciolo

Umberto BuonocoreLorenzo Vannucci

SI RINGRAZIA PER LA DISPONIBILITÀSusanna Bonfiglio

FOTOGRAFIEElio Castoria

Paolo Marcato