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“L’ignoranza fa più male della cattiveria” Igor Righetti anno 2 numero 10 REDAZIONE: via Piave, 24 73059 UGENTO (Le) cell. 380.63.59.149 tel/fax. 0833.55.48.43 [email protected] C hi semina vento raccoglie tempe- sta. Anche que- st’anno avremo sempre meno spiaggia per i no- stri bagni di sole. Ci dicono che è un fe- nomeno naturale e ci crediamo, perché è la natura che cambia, muta e decide. Ma noi la na- tura la violentiamo, la svendiamo per far soldi, aggiriamo i limiti per guadagnare di più, ci sentiamo furbi. Lei tace. E poi fa lo sciopero della spiaggia. Ci dimentichiamo del mare, per un anno intero, per poi farci caso quando l’estate comincia. E inve- ce ha bisogno di gesti quotidiani, la natura, di cure costanti, come ogni rapporto che si rispetti. Rotto un equilibrio non se ne fa uno nuovo, se non a caro prezzo. Interventi sbagliati nel corso degli anni esplodo- no tutti insieme. > 3 di Chiara Schiavano L a parola è un gran dominatore che con un corpo piccolissimo e invisi- bilissimo, divinissime opere sa com- piere. Basterebbe forse questa citazione di Gorgia a spiegare le ragioni del di- battito che negli ultimi mesi sta ani- mando il mondo accademico leccese, diviso tra vaniniani e sostenitori di Co- dacci Pisanelli. Cos’è accaduto? Sull’onda emotiva e mediatica creata dall’intitolazione dell’Università degli Studi di Bari ad Aldo Moro, avvenuta il 15 gennaio scorso, l’emittente televisiva Telerama aveva lanciato l’idea di intitolare l’Uni- versità del Salento a Giuseppe Codac- ci Pisanelli (Roma 1913 - Roma 1988), fondatore, rettore e docente dell’ateneo salentino, nonché membro dell’As- semblea costituente e ministro della De- mocrazia Cristiana. > 5 di Serena Rollo Eolico off-shore a Tricase È oramai risaputo il fondamenta- le ruolo della Puglia a livello na- zionale sul bilancio energetico rinnovabile: siamo la prima regione d’Italia per produzione di energia pu- lita. Tuttavia è inevitabile che questo ruo- lo contenga luci ed ombre legate al pri- mato stesso della nostra regione. > 19 di Federico Baglivi Intitolare l’Università Ruffano e Sant’Antonio Il parroco, don Nino Santoro, il Sindaco, Carlo Russo, e il presidente del comitato della festa, Rocco Stradiotti, ci rac- contano dei preparativi >15-17 Alla luce dei lampioni A Calimera, il 19, 20 e 21 giugno fantastiche figure fatte di carta e di luce colorano le strade del paese: campa- nili, stelle, navi, aerei... >9 Stesso mare, senza spiaggia Questa foto aerea è stata scattata nel 2005 e ritrae in corrispondenza del bacino “Rottacapozza Sud” (Torre Mozza), un particolare dei cambia- menti più significativi lungo la fascia costiera, dove si evidenzia un so- stanziale arretramento della linea di costa nell’ordine delle centinaia di metri. La prima linea rossa nel mare indica la linea di costa del 1955.

Lo Scirocco 2010 6

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Tabloid del Salento

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Page 1: Lo Scirocco 2010 6

“L’ignoranza fa più male della cattiveria”Igor Righetti

anno 2 numero 10

REDAZIONE:via Piave, 24

73059UGENTO (Le)

cell.

380.63.59.149tel/fax.

0833.55.48.43

[email protected]

Chi semina ventoraccoglie tempe-sta. Anche que-

st’anno avremo sempremeno spiaggia per i no-stri bagni di sole.Ci dicono che è un fe-

nomeno naturale e cicrediamo, perché è lanatura che cambia, mutae decide. Ma noi la na-tura la violentiamo, lasvendiamo per far soldi,aggiriamo i limiti perguadagnare di più, ci sentiamo furbi. Lei tace. E poifa lo sciopero della spiaggia.Ci dimentichiamo del mare, per un anno intero,

per poi farci caso quando l’estate comincia. E inve-ce ha bisogno di gesti quotidiani, la natura, di cure

costanti, come ogni rapporto che si rispetti.Rotto un equilibrio non se ne fa uno nuovo, se non

a caro prezzo.Interventi sbagliati nel corso degli anni esplodo-

no tutti insieme. > 3

di Chiara Schiavano

La parola è un gran dominatore checon un corpo piccolissimo e invisi-bilissimo, divinissime opere sa com-

piere. Basterebbe forse questa citazionedi Gorgia a spiegare le ragioni del di-battito che negli ultimi mesi sta ani-mando il mondo accademico leccese,diviso tra vaniniani e sostenitori di Co-dacci Pisanelli.

Cos’è accaduto? Sull’onda emotivae mediatica creata dall’intitolazionedell’Università degli Studi di Bari adAldo Moro, avvenuta il 15 gennaioscorso, l’emittente televisiva Teleramaaveva lanciato l’idea di intitolare l’Uni-versità del Salento a Giuseppe Codac-ci Pisanelli (Roma 1913 - Roma 1988),fondatore, rettore e docente dell’ateneosalentino, nonché membro dell’As-semblea costituente eministro della De-mocrazia Cristiana. > 5

di Serena Rollo

Eolico off-shore

a Tricase

Èoramai risaputo il fondamenta-le ruolo della Puglia a livello na-zionale sul bilancio energetico

rinnovabile: siamo la prima regioned’Italia per produzione di energia pu-lita. Tuttavia è inevitabile che questo ruo-lo contenga luci ed ombre legate al pri-mato stesso della nostra regione. > 19

di Federico Baglivi

Intitolarel’Università

Ruffano eSant’Antonio

Il parroco, don NinoSantoro, il Sindaco, CarloRusso, e il presidente del

comitato della festa,Rocco Stradiotti, ci rac-contano dei preparativi

>15-17

Alla lucedei lampioni

A Calimera,il 19, 20 e 21 giugno

fantastiche figure fatte dicarta e di luce colorano lestrade del paese: campa-nili, stelle, navi, aerei...

>9

Stesso mare,senza spiaggia

Questa foto aerea è stata scattata nel2005 e ritrae in corrispondenza delbacino “Rottacapozza Sud” (TorreMozza), un particolare dei cambia-menti più significativi lungo la fasciacostiera, dove si evidenzia un so-stanziale arretramento della linea dicosta nell’ordine delle centinaia dimetri. La prima linea rossa nel mareindica la linea di costa del 1955.

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Traqualche settimana avrà ini-zio l’estate: una stagione chefa felici i bambini, le famiglie,

gli studenti e, in un territorio a vo-cazione turistica come quello salen-tino, gli operatori del settore.

Ma non sarà un periodo felice pertutti. Con il caldo torrido alle porte,come saranno le giornate dei detenutinelle sovraffollate carceri italiane? Èfacile immaginarlo, pensando al ma-lessere che si prova stando ad esem-pio in un autobus affollato, con l’im-pianto di condizionamento rotto, adagosto. Un disagio che dura un bre-ve lasso di tempo. Così non è per i de-tenuti. Il sovraffollamento, purtroppo,non è che uno dei tanti mali del no-stro sistema carcerario.

Un processo che si sia concluso conuna sentenza di condanna, spessocomporta per il condannato una“doppia” pena. Quella stabilita dal giu-dice e quella di una detenzione “di-sumana”, anticostituzionale si po-trebbe aggiungere, visto il mancato ri-spetto della Costituzione che, all’art.27 comma 2, stabilisce: “Le pene nonpossono consistere in trattamenti contrarial senso di umanità e devono tendere allarieducazione del condannato”.

Nella stragrande maggioranza deicasi, ai detenuti non viene garantitol’accesso all’istruzione, né ad attivitàdi formazione, né al lavoro.

Sarebbe sufficiente attivare questipercorsi riabilitativi per contrastare ilfenomeno della recidiva e facilitare ilreinserimento sociale del detenuto altermine del periodo di detenzione.Masiamo ancora ben lontani da tutto ciò.Anzi, non solo le strutture peniten-ziarie sono sovraffollate e gravemen-te carenti sotto il profilo rieducativo,ma sono afflitte da numerosi altriproblemi, come l’obsolescenza dellestrutture, la carenza d’igiene e, comedenunciano molti detenuti dalle fre-quenze di “Radio carcere”, anche laquantità e la qualità del cibo è scarsa.

È stato stimato come l’85% dellecarceri non sia a norma: i rappre-sentanti sindacali degli agenti peni-tenziari addirittura sostengono cometutti gli istituti di pena presenti in Ita-lia siano “illegali”.In altre parole, il sistema carcerario èin piena emergenza e a pagarne le

conseguenze sono i detenuti, ma an-che gli agenti penitenziari e gli ope-ratori non appartenenti alle forzedell’ordine.

Se, dunque, non possono essererealizzate nuove strutture peniten-ziarie e non è possibile ristrutturarequelle esistenti per mancanza di fon-

di, se la soluzione alternativa (previ-sta nel ddl Alfano) di conversione del-l’ultimo anno di detenzione in carcerein arresti domiciliari è stata rigettata,come si pensa di risolvere le urgenzeposte dal sistema carcerario, a parti-re dal sovraffollamento?

Forse accadrà come con l’emer-genza rifiuti in Campania: invece di in-viare in Germania i rifiuti che laCampania non era in grado di smal-tire, si manderanno i detenuti in so-prannumero nelle moderne ed effi-cienti carceri di qualcuno dei nostripartner europei.

Del resto, se il “comune sentire” inquesto Paese tende a considerare i de-tenuti alla stregua di “rifiuti umani”,temo saranno poche le coscienze a re-starne turbate. Ed è un’amara con-statazione in un Paese che ha dato inatali a Cesare Beccaria, il giurista efilosofo illuminista che, nel saggio Deidelitti e delle pene, gettò le basi di unpensiero e una sensibilità nuovi, fon-dati sul rispetto dei diritti dell’uomocontro la pena di morte e la tortura.

Mery Albertini

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In base ad un recente rapportodell’associazione Antigone, daanni impegnata nella difesa dei

diritti umani, la Casa Circondarialedi Lecce presenterebbe non pocheproblematiche. Celle adatte ad unsolo detenuto, infatti, accolgono in-vece almeno tre persone, tanto chela direzione ha dovuto adottare un si-stema di letti a castello a tre piani. Ladistanza tra l’ultimo letto e il soffit-to, rileva l’associazione, è di appena50 cm.

Nella struttura di Borgo San Ni-cola, alla data di compilazione delrapporto (30 giugno 2007), sonopresenti 809 detenuti, di cui 45 don-ne, mentre la capienza regolamentare

è di 689 unità. Il 30% della popola-zione carceraria è costituita da stra-nieri, in prevalenza albanesi e slavi.Ci sono inoltre 21 detenuti tossico-dipendenti e circa 4 sieropositivi.

Da alcuni anni, all’interno delcarcere, è attivo un laboratorio edi-toriale gestito dai volontari dell’as-sociazione “Comunità Speranza”.Dall’impegno comune dei detenutie dei volontari, guidati dal cappella-no don Gigi Fanciano, nasce il pe-riodico di informazione “Piano diFuga”.

Sono inoltre presenti alcuni im-pianti sportivi, come campi da tennise da calcio, ma non possono essereutilizzati per mancanza di passaggi

d’accesso protetti. Anche gli spazi ver-di presenti non possono essere uti-lizzati, a causa però di mancanza dipersonale.

Al fine di superare le “barriere” lin-guistiche e realizzare l’integrazionedei detenuti stranieri, era stato atti-vato un servizio di mediazione cul-turale, ma l’iniziativa fu abbandonataper mancanza di fondi. L’istruzioneelementare è accessibile sia ai dete-nuti che alle detenute, ma l’istruzionesecondaria e universitaria è assicurataai soli detenuti uomini, a causa delmancato raggiungimento di un nu-mero sufficiente di donne per l’atti-vazione dei corsi.

Mery Albertini

La Casa Circondariale di LecceLa struttura di Borgo San Nicola, tra realtà e numeri

Internet senza filia Specchia

L’assessorato alle politiche gio-vanili di Specchia offre la possibili-tà a tutti i cittadini di attivare l’ac-cesso a internet a banda larga e sen-za fili, un servizio superiore alle pre-stazioni delle tradizionali connes-sioni, attivo anche nelle zone peri-feriche. Il contratto prevede un co-sto minimo di euro 15 al mese piùun contributo di euro 198 per l’at-tivazione del servizio. Tutti i residentiche consegneranno all’Ufficio Pro-tocollo la richiesta di adesione, en-tro e non oltre il prossimo 20 giu-gno, avranno diritto a due mensili-tà gratuite. I cittadini tra i 18 e i 30anni potranno usufruire di unosconto di euro 40 sul contributo diattivazione. Per info: www.raganet.it.Tel. 800.997.779. La Redazione

DD II RR II TT TT II UU MM AA NN II NN EE LL II II II MM II LL LL EE NN NN II OO

Nelle carceri italianeSovraffollamento e condizioni di vita disumane, è emergenza umanitaria

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Per chi non avesse ancora deciso come tra-scorrere le vacanze estive, ecco un suggeri-mento che può essere utile. “Un’esperienza

costruttiva e divertente in difesa dell’ambiente, in aiutoalla popolazione e al servizio dell’Italia”: queste le pa-role del Ministro Giorgia Meloni sul Campogio-vani 2010. Presso una delle quattro forze armatedella Repubblica Italiana, nientemeno che la Ma-rina Militare Italiana, il Ministero della Gioventù,in collaborazione con la Marina Militare, ha orga-nizzato, per il secondo anno consecutivo, il Cam-poGiovani dedicato a ragazzi e ragazze dai 15 ai

17 anni. Sono ben 300 i posti disponibili frazionatiper regione, 24 i posti riservati per la Puglia, inol-tre è prevista un’agevolazione per gli studenti pro-venienti da Abruzzo e Messina che nel 2009 sonostati colpiti dalle calamità naturali. Cattive notiziepurtroppo per i ragazzi che hanno superatol’anno anche con un solo debito scolastico, l’unicoma fondamentale requisito, infatti, è la promo-zione senza debiti. Il programma del campo è ba-sato sullo svolgimento di “Corsi velici estivi”, diecigiorni da trascorrere tra prove di nuoto e gare divela che daranno diritto all’iscrizione nella cate-

goria juniores della Federazione Italiana Vela(F.I.V.). Tre sono le sedi che quest’anno ospite-ranno il Campo, l’Accademia Navale di Livorno, laScuola Sottufficiali di La Maddalena ed il Distac-camento Marina Militare di Napoli. Il corso è com-pletamente gratuito fatta eccezione per le spese diviaggio. Maggiori informazioni sono disponibilisul sito del Ministero della Gioventù (www.gio-ventu.gov.it), incluso il modulo di partecipazione,ma bisogna affrettarsi perché la scadenza delbando è prevista entro e non oltre il 15 giugno.

Maria Antonietta Quintana

CC AA MM PP OO GG II OO VV AA NN II 22 00 11 00

Una vacanza diversa? Quest’estate si va in Marina300 posti per il campo organizzato da Ministero della Gioventù e Marina Militare

(continua dalla prima pagina)La Posidonia Oceanica spiaggiata

dalle correnti è stata per anni rimossaed eliminata come spazzatura: annul-landone il ruolo protettivo che avevasulla spiaggia sono stati tagliati i freniall’erosione. E il fenomeno si acutizza,si fa importante, diventa distruttivo sel’uomo prende più dello spazio ne-cessario. Trasformazioni profonde,costruzioni a ridosso della linea di co-sta, centri urbani marini che si allar-gano a macchia d’olio, percentuali nonrispettate, stabilimenti vista mare sen-za più spiaggia.

Le soluzioni ci sono, ci dicono gliesperti, ma vanno studiate e program-mate a livello provinciale, regionale, inmaniera sistematica su tutto il litorale.Quelle veloci, di immediato riscontro sirivelano inutili, forse dannose.

Eliminare le cause, non gli effetti. Ri-costruire pazientemente i cordoni du-nali tramite le foglie di Posidonia spiag-giata, installare pennelli di pietra sottoil livello del mare per controllare il motoondoso, arretrare l’accesso dei moto-veicoli alla spiaggia, combattere l’abu-sivismo. Educare l’uomo alla misura.

Chiara Schiavano

Stesso mare, SENZA spiaggia

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T E M I C A L D I 4

Il Premio Barocco torna nella suaterra d’origine, a Gallipoli, dopo41 anni dalla sua nascita e dopo

essere stato ospite della città di Lec-ce nelle passate tre edizioni. Verrà tra-smesso in diretta su Rai Uno, e in tut-to il mondo grazie al satellite, lunedì7 giugno dal Teatro Italia.

L’evento, in prima serata, sarà con-dotto da Fabrizio Frizzi, diventatoormai uno dei portavoce dello spet-tacolo sulla rete pubblica.

La maestosa scenografia per la se-rata è curata anche quest’anno dalloscenografo architetto salentino, ori-ginario di Mesagne, Luigi Dell’Aglio,che in passato per la Rai si era occu-

pato delle scenografie di grandi even-ti come il “Festival di Sanremo” o il“Pavarotti and Friends”.

Sono stati installati 200 metri qua-drati di video per la diffusione di con-

tributi visivi e sonori sulle bellezze ar-tistiche, paesaggistiche e culturali delSalento. Un’occasione significativaper esportare in tutto il mondo l’in-canto del nostro territorio.

Durante la serata sarà consegnatala “Galatea Salentina”, opera bronzeafirmata dallo scultore Egidio Am-brosetti, a varie personalità che han-no segnato la storia del nostro paese,nel mondo della cultura, dell’arte, del-la scienza e dello spettacolo, dei qua-li il Premio Barocco è da sempre pro-motore.

A Renzo Arbore sarà consegnato ilpremio per il suo impegno nell’asso-ciazione Lega del Filo d’Oro, di cui è te-stimonial da anni. L’associazione,

fondata nel 1964, è nata con lo scopodi assistere, riabilitare e reinserire lepersone sordocieche e pluriminora-te psicosensoriali.

Maria Grazia Cucinotta riceverà la“Galatea Salentina” per la Solidarie-tà, affidata negli anni passati a per-sonalità di spicco quali Susanna Agnel-li e Rita Levi Montalcini. La Cucinottaè testimonial dell’associazione Betania,fondata da Antonietta Vitale nel 1990,che si rivolge ai minori in stato di ab-bandono, i disabili e gli stranieri,grazie all’appoggio di un gruppo di fe-deli volontari.

Il Premio Barocco per il Giornali-smo andrà invece ad Enrico Mentana.Prima di lui erano stati al suo posto

Enzo Biagi, Vittorio Feltri, Paolo Mie-li e Bruno Vespa.

Flavia Pennetta sarà la protagoni-sta della serata nella categoria Sport.Alla giovanissima tennista brindisinaverrà consegnato un riconoscimentoquesta volta direttamente nella sua ter-ra, per la quale è diventata motivo digrande orgoglio negli ultimi tempi.

Il programma però non finiscequi, perchè nel corso della serata ci sa-ranno altre presenze importanti chegli organizzatori hanno voluto tene-re in segreto fino all’ultimo momen-to. Non ci resta a questo punto che as-saporare e gustare con i nostri occhiquesto importante appuntamento.

Renata Moio

44 11 ªª EE DD II ZZ II OO NN EE

In diretta da Gallipoli il Premio BaroccoTorna nella città di origine, il 7 giugno in prima serata su Rai Uno

Einaudi per la Nottedella Taranta

L’edizione 2010 della Notte del-la Taranta - giunta al suo tredicesi-mo anno - si svolgerà dal 13 al 28agosto. Il Concertone di Melpi-gnano, che chiude la rassegna,sarà diretto dal Maestro Concerta-tore Ludovico Einaudi, prestigiosocompositore e musicista a livello in-ternazionale. La Redazione

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(continua dalla prima pagina)

L’idea di Telerama era statapoi ripresa e fatta propria da Woj-tek Pankiewicz (docente di Dirit-to pubblico dell’Università delSalento, consigliere comunale diLecce ed allievo di Codacci Pisa-nelli) e dall’Amministrazione Co-munale di Tricase.Nelle scorse settimane, però,

una nuova ed interessante pro-posta è stata avanzata da MarioCarparelli, dottore di ricerca in di-scipline storico-filosofiche e col-laboratore della cattedra di Storiadella Filosofia presso la Facoltà diLettere e Filosofia dell’Universitàdel Salento.Lo abbiamo incontrato per sa-

perne di più.

Ci spieghi la sua iniziativa.Pur essendo contrario in linea di

principio a modificare l’attuale nome“Università del Salento”, non soloperché è recente (risale al 2006), ma an-che e soprattutto perché risulta perfet-tamente rispondente alle esigenze di rap-presentatività territoriale, identità cul-turale e - perché no? - promozione e va-lorizzazione turistica del brand “Sa-lento”, in qualità di studioso vani-niano ed alla luce della Vanini-Re-naissance in atto, ho ritenuto moral-mente doveroso e scientificamente le-gittimo contribuire ad arricchire que-sto dibattito con un’idea forte, seria edautorevole: intitolare l’Università delSalento alla memoria del filosofo Giu-lio Cesare Vanini.

Per quale ragione?Giulio Cesare Vanini (nato a Tau-

risano nel 1585 e giustiziato a Tolosaper ateismo nel 1619, a soli 34 anni)è il salentino più conosciuto e più stu-diato all’estero, come testimonia lasua bibliografia che conta 8.000 tito-li e abbraccia 50 idiomi (tra cui il ci-nese ed il giapponese) e come dimo-

strano le pubblicazioni che esconoogni anno sul suo pensiero e sulla suafigura in America, in Francia, in In-ghilterra, in Scozia, in Germania, inSpagna, in Polonia ecc. Molti grandi filosofi lo hanno elogia-to. Hegel lo descrive come uno dei pa-dri della modernità. Schopenhauer locita 13 volte nelle sue opere e lo an-

novera addirittura tra i suoi “prede-cessori”. Hölderlin, uno dei massimipoeti romantici tedeschi, gli ha dedicatoun’ode struggente che si intitola proprio“Vanini”.

È ormai considerato un “classico del-la filosofia occidentale”. Proprio per que-sto la casa editrice Bompiani ha deci-so di pubblicare le sue opere nella col-lana “il pensiero occidentale”, la col-lana di filosofia più prestigiosa d’Ita-lia, raccogliendole in un volumone diquasi 2.000 pagine che ho avuto il pri-vilegio di curare insieme con FrancescoPaolo Raimondi, il più prolifico stu-dioso vaniniano.

Ma che valore può avere questadiscussione a fronte delle diffi-coltà che l’ateneo leccese e nelcomplesso tutto il sistema uni-versitario italiano si trova oggi adaffrontare?

In questo preciso momento storico iveri problemi dell’ateneo salentinosono altri e ben più pressanti della suaeventuale intitolazione a questo o a quelpersonaggio illustre. Me ne rendo con-to. Ma intitolare l’Università del Sa-lento a Giulio Cesare Vanini signifi-cherebbe andare nella direzione del-

l’internazionalizzazione del sistemauniversitario, significherebbe guarda-re all’Europa e non al proprio - seppursplendido - cortile, significherebbe pro-muovere e valorizzare l’eccellenza nel-la cultura e nella conoscenza. Insom-ma, non è solo una questione di forma.Gorgia approverebbe.

Serena Rollo

UU NN II VV EE RR SS II TT ÀÀ DD EE LL SS AA LL EE NN TT OO

Vanini, un salentino internazionaleLa proposta di intitolazione al filosofo taurisanese avanzata da Mario Carparelli, docente dell’ateneo

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I N R E G I O N E 7

Padre Pio, il santo con le stim-mate, ha trovato nuova dimoranella cripta progettata dal noto

architetto Renzo Piano, i cui lavori,protrattisi per dieci anni, erano giun-

ti a compimento nel 2004.Lo scorso 19 aprile, infatti, le spo-

glie del frate sono state traslate dal san-tuario di Santa Maria delle Grazie allachiesa realizzata in suo onore. L’ope-ra, quasi completamente finanziatadalle offerte dei pellegrini, con i suoicirca 6.000 metri quadri di estensio-

ne, sarà in grado di contenere le mi-gliaia di pellegrini che ogni anno giun-gono da ogni parte del mondo per ve-nerare il santo e rivolgere a lui le loropreghiere.

La chiesa sorge sul monte di SanGiovanni Rotondo ed è situata, nellaparte orientale, proprio accanto alvecchio santuario dove il frate tra-scorse la sua vita. Per accogliere tut-ti i fedeli è stato costruito un enormesagrato, dedicato a papa GiovanniPaolo II, realizzato in pietra di Apri-

cena - così come gran parte della strut-tura - un materiale molto resistente eantisismico.

A Sud, la chiesa è delimitata da uncampanile orizzontale, con una gran-

de croce, anch’essa in pietra, cosìcome gli otto aquilotti che qui vi si tro-vano. Nella parte nord, si trova un bo-schetto con 24 ulivi secolari, a simbo-leggiare i 12 apostoli e i 12 profeti mag-giori, nonché 12 vasche trapezoidali,che conducono l’acqua fino alla fon-te battesimale, di forma ottagonale.

L’intera struttura inoltre si componedi una Chiesa superiore, divisa in treambienti (sala liturgica, cappella del-l’eucaristia e sagrestia), nonché unaChiesa inferiore, suddivisa in vari am-bienti, come nella basilica di SanFrancesco d’Assisi. Al padre dei fratifrancescani, inoltre, si ispirano anchei 54 mosaici che rappresentano scenedi vita del santo di Assisi e anche delfrate di Pietrelcina, al di sopra dei duearchi portanti della struttura dove è si-tuata l’urna con le sue spoglie.

Tra le decorazioni della chiesa,commissionate dai frati a diversi artistifamosi, spicca, indubbiamente per lasua bellezza, la vetrata che separa l’au-la liturgica dal sagrato, che raffigurale scene dell’Apocalisse, riprodotte su500 tende motorizzate e sincronizza-te che ne permettono l’apertura e lachiusura. Le decorazioni realizzate inoro presenti all’interno del santuariosono il frutto della fusione di ogget-ti preziosi che negli anni i fedelihanno voluto offrire, in segno dellaloro venerazione e della loro ricono-scenza d’amore nei confronti delsanto.

Messaggio fondamentale dell’interastruttura religiosa resta tuttavia, ilconnubio tra spazio interno ed ester-no, ottenuto grazie all’utilizzo di ar-chi ed immense vetrate, che sembraquasi che accolgano i fedeli a braccia0aperte, offrendo loro il luogo idea-le dove abbandonarsi alla comunionemistica. Laura Marrocco

SS AA NN GG II OO VV AA NN NN II RR OO TT OO NN DD OO

La nuova chiesa per San PioDopo 42 anni il corpo del santo è stato traslato nel santuario progettato da Renzo Piano

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I N P R O V I N C I A 9

L’estate nel Salento è il tempodelle sagre, delle feste popo-lari. Ormai non si contano

più le iniziative dedicate a tutto ciòche è commestibile, le occasioni di in-contro “appetitosi”. C’è poi, tra tan-te feste, qualcuna che ha radici anti-che, talvolta molto antiche. È il casodella Festa dei Lampioni a Calimera, unaparticolare manifestazione la cui etàsi misura in secoli, parecchi secoli. Lafesta proviene probabilmente dallaCappadocia, dove sono stati trovati,graffiti in grotte, dei lampioni rudi-mentali. La festa (dedicata dal Cri-stianesimo a S. Antonio e S. Luigi) ri-prende le tradizioni legate al solstiziod’estate, con la presenza della luce, delfuoco purificatore.

A Calimera era vista come gara trastrade. I ragazzi, raggruppati per stra-da, andavano in campagna a tagliarele canne, in cucina prelevavano del-la farina che, bagnata, sarebbe di-ventata colla, poi in giro per il vicinatocon un santino raccoglievano deglispiccioli per comprare la carta velina.Si cominciava alcuni mesi prima del-la festa il lavoro di realizzazione deilampioni dalle forme e dimensionipiù varie (campanili, stelle, navi, ae-rei ecc.), ma il tutto avveniva di na-scosto per non far individuare le tec-niche costruttive ai gruppi di ragazzidi altre strade. Spago, fil di ferro, fa-rina, canne erano i materiali povericon cui venivano realizzate le opereda rivestire poi con carta velina. Il gior-no precedente la festa si stendevanoper strada, trasversalmente, dei fili diferro attorno ai quali si avvolgevanotralci di edera.

Nel giorno della festa, all’improv-viso, comparivano dal nulla tante fi-gure fantastiche che venivano appe-

se ai fili e illuminate dal-l’interno con candele.

Sorgeva dal nulla unmondo di fiaba, ma lamagia talvolta veniva in-terrotta bruscamente daqualche folata di ventoche incendiava i lampio-ni. Non si faceva caso piùdi tanto, anche perchél’incendio era visto comeun anticipo del falò fina-le. I visi rivolti al cielo, digrandi e piccini, decreta-vano quali opere eranodegne di osservazione.Non mancavano gli in-gredienti classici delle fe-

ste popolari: le noccioline, la musicapopolare, ma la festa aveva iniziodopo la conclusione della Santa Mes-sa recitata presso un altarino, al-l’aperto, in onore di S. Luigi.

Come tutte le tradizioni, anche lafesta dei lampioni ha visto un perio-do di declino tra la metà degli anniSessanta e degli anni Ottanta del se-colo scorso. Alla fine degli anni Ot-tanta, il circolo culturale Ghetonìa siassunse il compito di riproporre la fe-sta che, anno dopo anno, si ingrandivae si arricchiva di opere. Dopo una ul-teriore fase di stanca di due-tre anni,la nascita della Pro Loco ha portatorinnovato entusiasmo e la festa è ri-sorta in via Costantini, nel centro sto-rico. Ghetonìa, che intanto realizza-va la Casa-museo della Civiltà Contadi-na e della Cultura Grika, collaborava

nella realizzazione dei lam-pioni.Oggi la festa è ritornata

ad essere di notevoli di-mensioni ed è arricchita,grazie alla Pro Loco ed aGhetonìa, da un radunonazionale di Madonnari,eventi, musicali, gastrono-mici, artistici ed i giovani,così come hanno fatto annifa con la musica popolare,riscoprono l’interesse perle tradizioni popolari. Calimera ed il Salento re-

cuperano i contorni di unaidentità.

Silvano Palamà

CC AA LL II MM EE RR AA

La magia della festa dei lampioniIl 19, 20 e 21 giugno figure fantastiche fatte di carta e di luce colorano le strade del paese

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I N P R O V I N C I A 10

L’uomo è l’animale sociale perantonomasia, ma per diven-tare un cittadino responsabi-

le ha bisogno di sviluppare un habi-tus mentale e quale migliore forma-zione se non l’esperienza di parte-cipazione diretta alla vita ammini-strativa, mediata dall’istruzione?

È questa la domanda che ha spin-to i docenti della Scuola SecondariaStatale di I grado “I. Silone”di Ugen-to in accordo con la Scuola Primariae il Comune di Ugento, a condivi-dere, progettare e realizzare l’istitu-zione del Consiglio Comunale deiRagazzi con lo scopo di eleggere ilSindaco dei Ragazzi che curerà poii rapporti con l’AmministrazioneComunale.

Ma il Consiglio Comunale deiRagazzi eletto tra gli alunni delle clas-si quarte e quinte della Scuola Pri-maria e classi prime della Scuola Se-condaria di I grado, ha la più alta fi-nalità di permettere agli studenti diacquisire una maggiore conoscenzadel territorio in cui vivono, sentirsisoggetti attivi della società di appar-tenenza e maturare un approccio piùconsapevole ai problemi della col-lettività, elaborando proposte e as-sumendo decisioni frutto del con-

fronto con gli altri.Costituito da 28 componenti e af-

fiancato da un gruppo di tutoraggiocon funzione consultiva e di soste-gno, il CCR resterà in carica per treanni e potrà esplicare funzioni pro-positive su tematiche che spazianodalla generale attività amministrati-va del Comune alle varie esigenze erichieste provenienti dal mondo de-gli adolescenti, da questioni ineren-ti l’ambiente, l’ecologia e la qualitàdi vita, allo sport e il tempo libero,alla cultura, alla scuola, alla solida-rietà e all’informazione in generale.Il 5 maggio scorso, in occasione delConsiglio Comunale Aperto in ses-sione straordinaria e in seduta pub-blica, i quattro baby-Sindaci tempo-ranei, eletti nella prima fase delprogetto, hanno esposto quanto ri-levato in merito a problemi am-bientali e strutturali del paese e ipo-tizzato soluzioni.

Il progetto nella sua complessa ar-ticolazione è solo alle battute intro-duttive, ma “cittadini si cresce” e for-mare menti democratiche, critiche ecostruttive è un impegno morale chela scuola assume nei confronti dellacollettività di oggi e di domani.

Laura Zecca

SS CC UU OO LL AA EE II SS TT II TT UU ZZ II OO NN II

Cittadini si cresceAnche ad Ugento il Consiglio Comunale dei Ragazzi

Dal 18 al 20 giugno Coriglianod’Otranto diventerà il Paese dei Ba-locchi grazie all’iniziativa “Alla ricer-ca di Lucignolo. Interminabile viag-gio alla scoperta… dell’eterno bam-bino tra gioco e passione!” organizzatadall’Amministrazione Comunale, in-sieme con un gruppo di volontari. Lepremesse sembrano allettanti, il pro-gramma della grande festa è ben nu-trito. Saranno tre giorni dedicati algioco e al divertimento, con interestrade riservate ai giocattolai; rioni,case a corte, luoghi di ritrovo destinatia giostre ed eventi di ogni genere eper tutti i gusti. Verranno organizza-ti laboratori in cui mettere alla provala fantasia, creando oggetti con ma-teriale di riciclo, e seminari nei qua-li discutere - con psicologi, ex gioca-tori ed esperti del settore - del giococome degenerazione e patologia. Untrenino circolerà tra le strade di Co-rigliano alla scoperta del paese. E an-cora: mercatini dell’usato, l’imman-cabile luna park e una serata di teatrocon “Chisciotte Fenicottero”, la rivi-sitazione del personaggio di De Cer-

vantes che legge tanti libri e assumele sembianze di un fenicottero, con legambe lunghissime e la testa fra le nu-vole. L’occasione per indossare i panni diLucignolo (per tre giorni) mettendoda parte ogni dovere e ogni tristezza,ma ricordando che senza misura il ri-schio dietro l’angolo è di trasfor-marsi… in ciuchino!

Andrea Sacchi

CC OO RR II GG LL II AA NN OO DD ’’ OO TT RR AA NN TT OO

Per tre giorninel Paese dei Balocchi

Una festa fatta di giochi, intrattenimento, colorie divertimento per grandi e bambini

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Un gioco antico e nobile comegli scacchi vanta una scuolaprestigiosa che ha sede a

Vernole, all’interno dell’antico pa-lazzo Severini-Romano. Si tratta del-l’Accademia Salentina degli Scac-chi, unica società sul territorio pro-vinciale con una squadra di serie A,un numero rappresentativo di gio-catori di serie B, ed un folto gruppodi tesserati.

Nata dalla passione e dalla pro-fonda specializzazione di alcuni gio-catori di scacchi, l’Accademia si pro-pone di divulgare il gioco e di farneapprezzare le potenzialità ad un nu-mero sempre più ampio di persone,a partire dai bambini. Maestri del-l’Accademia sono Giorgio Sanso-netti e Alberto Bernabei, che hannopermesso alla scuola di essere cono-sciuta a livello nazionale.

Per l’estate 2010 l’Accademia haorganizzato un nutrito programmaper gli appassionati. Il 20 giugno,presso la sede di Vernole, avrà luogo

il Secondo Semilampo “MemorialAnna Ingrossi”; sabato 31 luglio saràpresente alla notte bianca a Lecce, inpiazza S. Oronzo; l’8 agosto sarà lavolta dell’imperdibile partita a scac-chi vivente nella piazza del Castellodi Acaya. Dal 16 al 20 agosto si svol-gerà il 13° Torneo Internazionale“S.Anna” presso la sede di Vernole.

Dal 10 giugno al 10 agosto, inoltre,ci sarà l’occasione per avvicinarsi algioco degli scacchi o per perfezionarele proprie abilità con il Corso di scac-chi intensivo e per principianti.

La Redazione

CC AA LL EE NN DD AA RR II OO EE SS TTAA TT EE 22 00 11 00

L’accademia Salentinadegli Scacchi

La storia alla quale si ispirerà il“Cantiere dei Piccoli” del-l’estate 2010 sarà Moby Dick,

la balena bianca del famoso romanzodi Herman Melville.

I piccoli partecipanti saranno coin-volti in una serie di attività legate alteatro: dalla costruzione di oggetti escenografie, alla messa in scena verae propria, attraverso lo studio e l’in-terpretazione dei personaggi.

A guidare il laboratorio saranno Fa-brizio Pugliese e Fabrizio Saccoman-no, entrambi attori e pedagoghi.

Il cantiere teatrale si svolgerà dal 21giugno al 16 luglio, ogni mattina dal-le ore 9.00 alle ore 13.00.

Presso i Cantieri Teatrali Koreja invia G. Dorso, 70 a Lecce è possibileiscriversi entro l’11 giugno e chiede-

re ulteriori informazioni (Tel. 0832.242000 / 240752; [email protected]).

La Redazione

LL EE CC CC EEUn cantiere teatrale per i piccoli

La compagnia Koreja organizza unlaboratorio per ragazzi fra i 6 e gli 11 anni

In mostra le foto diStanley Kubrick

Il Palazzo della Ragione di Mi-lano ospiterà, fino al 4 luglio,un’inedita mostra fotografica: unacollezione di 200 foto scattate daStanley Kubrick tra il 1945 e il1950 per la rivista americana Look.L’arte della fotografia, per un gio-vanissimo Kubrick, era già occa-sione per sperimentare gli ele-menti che diverranno caratteristi-che del suo stile di regia.

La Redazione

Cerchiamo corrispondentidalle diverse cittadine del Salento, giornalisti o aspiranti tali,che vogliano collaborare con la redazione de “Lo Scirocco”

Richiedere un contatto al seguende indirizzo:

r e d a z i o n e @ l o s c i r o c c o . i t

Page 12: Lo Scirocco 2010 6

I N P R O V I N C I A 12

Ridare vita al centro storico, in-crementare il turismo, l’eco-nomia e l’occupazione locale,

questi in sintesi gli argomenti al cen-tro dell’incontro tenutosi lo scorso24 maggio presso le scuderie “Mar-chese del Tufo” di Matino.

Oltre all’Amministrazione Comu-nale e al Sindaco, Giorgio Primiceri,presenti anche importanti esponentipolitici tra cui il Senatore GiorgioCosta, il presidente della Provincia diLecce Antonio Gabellone e il depu-tato europeo Raffaele Baldassare, in-teressati a promuovere e diffondereil concetto di Albergo Diffuso rien-trante nel programma del GAL delle

Serre Salentine. Ma partiamo dall’inizio, il GAL

(Gruppo di Azione Locale) è una Srla cui hanno aderito 14 comuni delSalento: Alezio, Alliste, Casarano,Collepasso, Galatone, Gallipoli, Ma-tino, Melissano, Neviano, Parabita,Racale, Sannicola, Taviano e Tuglie.

Lo scopo di quest’ente è promuo-vere e valorizzare il territorio in tuttii suoi aspetti attraverso azioni mirate.Una di queste è proprio la realizza-

zione dell’Albergo Diffuso.A presentare il progetto Masino

Marsano, tecnico del Gal: “Si trattadel recupero di alloggi privati già esistentinel centro storico al fine di creare unavera e propria struttura di accoglienza tu-ristica, con un minimo di 30 e un mas-simo di 50 posti letto, che includa tutti iservizi che può offrire un albergo, assi-stenza, ristorazione, reception ecc.”.

A tutto questo si affianca la neces-sità di agevolare lo sviluppo delleaziende agricole attraverso una mag-giore collaborazione, questa l’ideadell’onorevole Baldassarre secondocui “pur vivendo in una realtà ampiacome l’Europa, resta fondamentale la sal-vaguardia e il potenziamento dell’identitàterritoriale e dei comuni”.

I fondi disponibili per tutti i 14 co-muni sono euro 1.700.000, con iquali sarà possibile realizzare almeno4 realtà di Albergo Diffuso, previstiinoltre altri euro 600.000 a carico del

Gal, finalizzati alla promozione epubblicizzazione della struttura.

Il bando per la presentazione deiprogetti verrà pubblicato entro ilprossimo autunno.

Maria Antonietta Quintana

Adistanza di un anno dalla na-scita, il primo sito dedicatoalla promozione della città

di Parabita dà i numeri. Numeri ec-cellenti se pensiamo che la quantitàdi visualizzazioni della pagina web nel-l’arco di 365 giorni ha superato il mi-lione, per essere precisi 1.464.354.

In dodici mesi i visitatori italianisono stati 89.789, mentre gli stranie-

ri ben 33.199.Lanciato il 23 maggio del 2009 -

con l’idea di mettere su un portale tut-te le iniziative realizzate dalle asso-ciazioni della città e con lo scopo disviluppare sinergia e comunicazionetra loro - si è poi esteso a centro di rac-colta di notizie ed eventi non circo-scritti al solo comune ma compren-

denti tutta la realtà salentina.Ottimi risultati anche per la com-

munity e i blog dove ogni associazio-ne e ogni partito politico mettono incomune le proprie iniziative e dovechiunque può partecipare attraversol’invio di messaggi e attraverso lachat room.

Una piazza virtuale che ha svilup-pato parallelamente anche una Web

Tv, trasmettendo tutti gli eventi e la di-retta delle partite della squadra di cal-cio Parabita United, offrendo la possi-bilità di seguire la squadra del co-mune, insieme a tutto ciò che ri-guarda Parabita, a quanti, per motividi studio o di lavoro, si trovano lon-tano dal proprio paese. “Raccontiamoattraverso i live un mondo che circonda un

comune, seppur piccolo, cercando di offrirela visibilità di cui ha bisogno”. Queste leparole di Fabio Prete, che insieme alprezioso aiuto di Giorgio Prete, e aduna squadra di tantissimi collabora-tori, ha dato vita a un progetto nuo-vo e originale che promuove Parabi-ta e la rende accessibile anche da lon-tano.

Tra le idee ancora in cantiere,proprio partendo dal successo avutodai live del Parabita United, vi è il pro-getto di una Web Tv per le dirette delcalcio dilettantistico da tutti i campidella provincia.

Parabitalife cerca inoltre nuovi col-laboratori per un’altra futura mission,quella di estendere a tutto il territo-rio salentino lo standard di Parabita-life.com, sia per quanto riguarda lapiattaforma multimediale, sia per ciòche concerne tutta l’organizzazionedel sito.

Valentina Rosafio

PP II AA ZZ ZZ AA VV II RR TT UU AA LL EE

Un anno con Parabitalife.comIl sito web che racconta in diretta la vita cittadina

Musikì!Notte bianca a Sternatìa

Ritorna il 26 giugno a Sternatìa,a conclusione del seminario/labo-ratorio “Musikì. Filmare la musicae il territorio” svoltosi a Specchia trail 29 maggio e il 2 giugno scorsi,“Musikì! Notte bianca di cinema emusica” ideata e curata da Big Sure Archivio Cinema del Reale, in col-laborazione con il Comune di Ster-natìa. Suoni e visioni cinemato-grafiche accompagneranno i più te-merari dal tramonto fino all’alba.Da non perdere. La Redazione

MM AA TT II NN OO

L’albergo diffuso nel centro storicoUn’opportunità per lo sviluppo del paese da cogliere al volo

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Sabato 12 giugno, nella Sala Congressi delle Offici-ne Cantelmo a Lecce, si inaugura la mostra di pit-tura dei giovani artisti Antonio Leo e Alessandro

Mangione.L’esposizione, dal titolo “Interni“, sarà un percorso at-

traverso i lavori più recenti dei due artisti salentini.Opere dal gusto espressionista quelle di Antonio Leo:

figure viscerali, sfatte, memori della lezione austriaca deivari Schiele o Kokoschka, ‘in’definite da una gestualità ru-vida, a tratti informe e informale.

Corpi disadorni che si disfano nel segno che li contrasta,alieni e alienati che nascondono se stessi dallo sguardo in-discreto dello spettatore.

Più plastiche e sensuali paiono invece le presenze neilavori di Alessandro Mangione: una sorta di Realismo Ma-gico ‘texturizzato’, dalle forme piacevoli e una orna-mentazione che ne scherma la visione.

Il titolo “Interni“, racchiude poi un senso ancor più am-pio delle opere in mostra, un interno fisico, voyeuristichevisioni intime che sfumano in un interno a-fisico, psico-logico, spirituale …indagine interiore di cui son preda leimmagini che i due artisti presentano.

L’arte aiuta a svelare ciò che maschere ogni giorno ten-dono a nascondere.

Inaugurazione 12 giugno 2010 ore 18:00 - chiusura 25giugno 2010. Orari: lun-ven 8:00 - 20:00. Ingresso libero.www.equilibriarte.org/antoniologic; www.equilibriarte.org/alessandromangione

Andrea Mariano

I N P R O V I N C I A 13

La piccola Aura, di soliotto mesi, ha avuto lasfortuna di imbattersi do-

menica 25 aprile in degli “sco-nosciuti” che, per movimentarela loro serata, hanno deciso didarle fuoco senza alcun motivo.Dopo giorni di lotta per so-

pravvivere, Aura non ce l’ha fat-ta, ed è morta lo scorso 3 mag-gio. La notizia, ovviamente rim-balzata su quotidiani e telegior-nali locali e nazionali, ha avutoun’eco non indifferente, tantoche il PAE, Partito Animalista Eu-ropeo, ha promesso, per voce delpresidente nazionale StefanoFuccelli, un assegno di 2.000euro a chi fornirà indicazioni uti-li alla loro identificazione.Intanto tutto il popolo di fa-

cebook, indignato, si è mobilitatoper dare il via ad una petizioneon-line per chiedere al sindacodi Trepuzzi di costituirsi parte ci-vile nel processo contro gli ag-gressori, qualora venissero rico-nosciuti. Ricordiamo che nelnostro Codice Penale, in ot-temperanza alla proposta di leg-ge approvata dalla Camera il14/15 gennaio 2003, l’articolo623 stabilisce che “Chiunque perfini di crudeltà, cagiona la morte diun animale è punito con la reclusioneda tre a diciotto mesi”.

Laura Marrocco

Il cimitero di Casarano si prepara ad un’ampia ri-strutturazione. È stato pubblicato, infatti, il bando perl’affidamento della concessione dei lavori di amplia-

mento, ristrutturazione e gestione del cimitero comuna-le. “La necessità di ampliare l’area delle tumulazioni si avver-tiva da tempo - dichiara il sindaco di Casarano Ivan De Masi- e dopo un lungo studio di fattibilità si pone rimedio a questacarenza, il tutto senza alcun costo per le casse comunali”. È pre-vista, infatti, la realizzazione di 78 nuove cappelle, che ver-ranno in seguito messe in vendita ad un prezzo che nonpotrà superare i 45.000 euro, e di lotti da destinare allenuove cappelle, in vendita per 9.000 euro. I termini en-tro i quali partecipare al bando scadono il 30 giugno pros-

simo. Dalla aggiudicazione dell’appalto, la ditta vincitri-ce avrà 330 giorni per ultimare i lavori. L’importo com-plessivo dell’investimento ammonta a circa 1.500.000 euro,la durata della gestione sarà trentennale.I lavori di intervento prevedono anche la ristrutturazio-ne degli immobili cimiteriali già esistenti e la ridistribu-zione degli ambienti di servizio, tra cui l’ufficio del custode.È prevista, inoltre, la realizzazione di un forno cremato-rio, il primo nella provincia. L’esistenza dei forni per lacremazione è obbligatoria per legge; il più vicino per i sa-lentini è a Bari ma molti comuni si stanno muovendo nel-la stessa direzione.

Francesco Piscopello

CC AA SS AA RR AA NN OO

Pubblicato il bando per ampliare il cimiteroUn appalto di un milione e mezzo di euro per i lavori di ristrutturazione

del camposanto comunale

Una struttura funzionale e cu-rata nei particolari, armoni-camente inserita nel paesaggio

circostante. Queste le caratteristiche delnuovo canile comunale il cui appaltoper la realizzazione è stato affidato alladitta De Giorgi Daniele di Taurisano.Per circa 158.000 euro verrà costruitoun canile nei pressi della zona indu-striale, area individuata già dalla pre-cedente amministrazione. Sarà provvi-sta di un vasto parco in cui i cani po-tranno passeggiare accompagnati dalpersonale di servizio o dai loro padro-ni. Nella gestione una novità: sarà pos-

sibile adottare un randagio a “distanzaravvicinata” e cioè prendersi cura di lui,andando a fargli visita pur continuan-do a soggiornare nel canile. Una solu-zione che permette anche a chi non halo spazio in casa propria di restare incontatto con un animale domestico edessere utile alla sua crescita e alla sua cu-stodia, sempre sotto la supervisione delpersonale del canile. “Contiamo, in que-sto modo - afferma il Sindaco De Masi -di contribuire a far sviluppare, soprattuttotra i più giovani, il senso di cura e respon-sabilità nei confronti degli animali”.

Andrea Sacchi

CC AA SS AA RR AA NN OO

Una nuova casa per i randagi

TT RR EE PP UU ZZ ZZ IIAura, la cagnettaincendiata vivaDei ragazzini per gioco ledanno fuoco, la cagnetta

muore dopo giorni di agonia

LL EE CC CC EE

Esposizioned’Interni

Bipersonale di pittura di Antonio Leoe Alessandro Mangione

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I N P R O V I N C I A 14

Bisogna tornare indietro a quando Rita erabambina, per dare seguito ad una storia daicontorni intrisi di passato e di rara bellezza.

Tornare a tempi in cui la raccolta differenziata nonera conosciuta, ai tempi in cui non si buttava vianiente, perché tutto poteva ritornare utile, comeutile poi è risultato raccogliere e custodire negli annile immagini dei santini.

Rita Stefanelli, insegnante in pensione, impegnatafra l’altro come presidente dell’Ecomuseo del-l’Abbazia di San Nicola di Macugno, nella periferiadi Neviano, ha riservato all’interno della sua casa unastanza, diventata quasi una santinoteca. Più di cin-quemila i santini collezionati e conservati con curae maestria; dai più vecchi (fine ‘700) a quelli lavo-rati a mano, traforati, alle stampe in bianco e nero,alla cromolitografia, alle stampe su francobollo.

Venduti dagli ambulanti nelle fiere e nelle festepadronali, da sempre rappresentano un legame in-timo e personale con il divino, conservati nei cas-settoni e nei comodini, usati e divenuti poi pure se-gnalibro, dal significato propiziatorio hanno valenzadi talismano. Non sono mancate in questi anni lemostre aperte ad un pubblico curioso ed affascinato

da un mondo sospeso tra credenze popolari, qua-si pagane, ed una chiesa attenta a seguire i movi-menti di una tradizione,“il santino”- la piccola im-magine devozionale, divenuta “ la Bibbia dei poveri”.

Filo conduttore rimane la giovinezza e il suoaspetto da piccolo esploratore: Rita racconta cheda ragazza spesso rincasava tardi, girovagando fracase, cortili e stradoni di campagna, ad ammirarele numerose “nicchie” o edicole votive. Affrescate

su muro o dipinte su piastrelle in ceramica, le im-magini sacre di santi e Madonne davano pausa aisudori di contadini ed operai e alle vibranti gior-nate delle lavandaie. L’incuria ed il progressohanno ormai steso un velo pietoso ed amaro, re-legando le nicchie a puro elemento di disturbo. RitaStefanelli ha però ripreso la sua personale esplo-razione, portando alla luce, in un primo censi-mento, più di ottanta edicole votive. Riportarle agliantichi splendori, con un progetto di conservazionee restauro, forse sarebbe un progetto arduo ma in-dispensabile. Rocco Iasi

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Le immagini dei SantiDalle nicchie sui muri ai santini devozionali, una tradizione custodita da Rita Stefanelli

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La festa di San Rocco è forsequella più conosciuta, pro-babilmente perché festeg-

giata d’estate.Ma Sant’Antonio resta il patrono

della cittadina e l’evento più im-portante per i cittadini che lo ve-nerano come patrono e protettore.In occasione della consegna del-

le reliquie, il giorno della festa, il sin-daco Carlo Russo donerà al Santo le

chiavi della città come segno diprofonda devozione.

Sindaco Russo, tradizione vuoleche il primo cittadino consegni lechiavi della città al Santo. Vuole co-municarci quali sono i suoi senti-menti in proposito?

Sono i sentimenti di tutta la cittadi-nanza: ossia il sentire ancora più vici-no il nostro Santo Patrono, attraversol’atto simbolico di consegna delle chiavidel nostro Comune, quale gesto che va arafforzare ulteriormente il sentimento ditotale abbandono nelle sue prodighebraccia.

Tale sentimento trova, ancora, pienarispondenza nel logo stampigliato sullamaglietta indossata dai bambini, vale adire “Un santo per amico”, che testimo-nia ancora una volta la comunione trala Comunità di Ruffano ed il Santo.

E, a proposito di comunione, in con-siderazione della notevole presenza di pel-legrini attesi nei giorni dell’evento, mipiace sottolineare la predisposizione al-

l’accoglienza che da semprecaratterizza la cittadinanzaruffanese, qualità questa cheavrà poi ulteriore estrinseca-zione in occasione della festa diSan Rocco, durante la quale imiei concittadini daranno,come ogni anno, prova di cor-diale ospitalità.

Cosa augura ai cittadinidi Ruffano?

Ai miei concittadini au-guro di trascorrere, in occa-sione dei festeggiamenti inonore di Sant’Antonio, dellegiornate serene e festose, in cuimomenti di profondo racco-glimento religioso si accom-pagnino ad altri di sana con-vivialità.

Chiara Congedi

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Antonio, il Santo venuto dal PortogalloProtettore delle donne incinte e dei poveri, è il patrono di numerosi paesi della provincia

Viene chiamato Sant’Antonio da Padova, masi tratta, in realtà, di una denominazionesbagliata poiché non indica la sua città di

provenienza - era nato in Portogallo - ma il luogoin cui ha svolto la sua attività più significativa. Peri frati, infatti, è usanza comune prendere il nomedi provenienza dal convento a cui appartengonoanche se originari di luoghi diversi. Pertanto è piùcorretto dire Sant’Antonio di Padova, nel senso del-la sua appartenenza alla città veneta.

In Portogallo, invece, il santo del Bambin Gesùè chiamato comunemente Santo António de Lisboa,poiché Lisbona è stata la sua città natale, e il suo

nome di battesimo era Fernando. Nacque il 15 ago-sto 1195 da Maria Teresa Taveira e Martino Alfonsode’ Buglioni, cavaliere del re e probabilmente di-scendente di Goffredo di Buglione. La sua fami-glia era nobile e benestante, la residenza era neipressi della cattedrale della capitale portoghese,dove fu battezzato e ricevette la prima educazionespirituale dai canonici della cattedrale. Morì 36 annidopo a Padova, dopo aver predicato anche in Fran-cia e a Bologna. È stato inizialmente un monacoagostiniano, poi divenne frate francescano, cano-nizzato dalla Chiesa Cattolica a Spoleto il 30 mag-gio 1232 da Papa Gregorio IX, e proclamato Dot-

tore della Chiesa. Fu un abile predicatore, inse-gnante di teologia, dalle grandi doti dialettiche; ven-ne incaricato da San Francesco d’Assisi, che co-nobbe personalmente, di contrastare in Francia lacorrente eretica catara.

È venerato come il protettore dei poveri, degli op-pressi, delle donne incinte, degli affamati, dei viag-giatori, degli animali, degli oggetti smarriti, dei pe-scatori, dei marinai e perfino dei nativi americani.Ol-tre a Ruffano, nella provincia di Lecce, è celebratocome santo patrono anche a Borgagne, Cutrofiano,Felline, Melissano, Minervino, Montesardo, Monte-roni, Poggiardo, Soleto e Zollino. La Redazione

UU NN AA TT TT OO SS II MM BB OO LL II CC OO

La consegna delle chiavi della cittàPer rafforzare il totale abbandono tra le braccia del Santo Patrono

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N onna, cos’è un siqueri?» do-mandavano ogni volta i bam-bini alle nonne, quando le

sentivano mormorare quella miste-riosa litania in latino, che non sem-brava tanto una preghiera, perché nelrecitarla veniva interrotta da una spe-cie di cupa allegria.

«Quando si dice un siqueri è a luiche tocca rispondere, a Sant’Antoniodi Padova. È lui che si occupa dellecose perdute» rispondevano fiducio-se. Non è un santo qualsiasi, dunque,quello che si erge fiero sopra una fol-la in festa, ma Antonio di Padova, ilsanto di quel misterioso siqueri, “adot-tato” anche dalla terra che «…ebbe insorte un centurione di nome Ruffo con l’oc-cupazione romana del Salento». Per com-prendere quanto il Santo lusitano siaamato anche fuori dalla “sua” città, èd’obbligo pensare ai numerosi angolidel mondo in cui il taumaturgo è ve-nerato con particolare affetto e calo-re. Una devozione antica, quindi, èquella che lega i cittadini di Ruffanoal Santo di Padova. «Non c’è casa, qui,sprovvista di tele o icone raffiguranti il San-to», spiega don Nino, parroco dellachiesa della Natività Beata Maria Ver-gine, che dal 10 al 13 giugno ospite-rà le Reliquie del Santo. Nella Chie-sa, infatti, il culto delle reliquie è an-tichissimo e nasce attorno al sacrificiodei martiri. È una pratica che è sem-pre stata vissuta con equilibrio e chia-rezza senza eccessi né indifferenze.

Don Nino cosa si onora venerandole reliquie di Sant’Antonio?

Sicuramente non la materialità di ciòche vediamo, bensì la persona santa cui sirivolge l’onore. Dunque, nella persona diAntonio di Padova celebriamo l’opera cheDio ha compiuto in lui. Venerare i santisignifica mettersi in comunione con Dio,loro che sono già pienamente realizzati e inperfetta comunione con Lui, aiutandoci arealizzare la comune chiamata alla santità,attraverso le vicende della storia.

Spesso si è sentito dire: “Ma perchéqueste ossa? Non è cosa d’altri tempi? Eperché la Chiesa permette questo? Chefine ha fatto la purezza della fede?

Forse sono proprio queste le persone piùcoraggiose che danno voce alle domande chemolti si pongono, senza però palesare il pro-prio pensiero, già sottilmente percepitocome irriverente. Eppure sono domandesane, che aprono il cuore e la mente a unvissuto di fede comune di cui vale la penaappropriarsi in modo consapevole. È sem-pre interessante notare gli atteggiamenti diquanti si fermano davanti alle reliquie diun santo. Molti sfilano con l’atteggiamentodevoto, altri con curiosità, altri ancora con

indifferenza e malcelata incomprensione.È stato difficile poter avere per il

giorno 13 di giugno le reliquie di San-t’Antonio? E come mai, proprio que-st’anno, Ruffano ha pensato di rice-verlo in una sua “casa tra le suecase”?

All’inizio la nostra richiesta è stata re-spinta. Avere le reliquie in occasione del-la Festa Patronale ci sembrava un’utopia.Ma è risaputo che Sant’Antonio ha fattoe continua a fare ogni giorno dei miraco-li, ne è un segno la Sua presenza tra noi.Da non molto, poi, la nostra Chiesa Ma-

dre si è vestita a nuovo. Sono stati com-pletati, infatti, i lavori di restauro e per daremaggiore risalto e solennità alla festa ab-biamo chiesto al rettore della Basilica di Pa-dova il privilegio di avere tra noi le Reli-quie del Santo, che ci verranno consegnate,per quei soli giorni, dal frate padovano, Pa-dre Luciano Marini. Accoglieremo le San-te Reliquie nel convento dei cappuccini,Parrocchia “San Francesco d’Assisi”. Il col-legamento tra i due santi non è infatti ba-nale. Nel 1221 al termine del Capitolo del-le stuoie, che ha visto riuniti per la primavolta oltre cinquemila frati attorno a

Francesco di Assisi, Antonio chiede di po-tersi unire ai frati della Romagna. Parti-rà con loro, con l’umiltà di chi sa di do-ver imparare a imparare.

Come è stata accolta la notizia daifedeli?

L’intera comunità si sta preparando adaccogliere il Santo con spirito festoso.L’attesa è stata snodata in vari momenti,dedicati alla preghiera, alla catechesi deiragazzi, dei giovani e delle coppie. Per chil’ha desiderato ci sono stati momenti de-dicati al sacramento della riconciliazionee dell’unzione degli infermi. Dall’1 al 12giugno, ogni sera in chiesa, si è recitata latradizionale Tredicina in onore del Santo.Si è fatta ruotare l’attenzione, attraversola preghiera e la riflessione, attorno a temicentrali come la povertà, la carità, l’amo-re e la fedeltà coniugale, facendo riferimentoall’attualità della figura di Sant’Antonionella vita dei fedeli. È stata un’opportu-nità per arricchire la propria formazionecristiana.

Domenica 13 giugno, avrà luogo laSolenne Processione partecipata datutti i bambini e i ragazzi del paese.Ognuno porterà in mano un pallon-cino bianco e indosserà un abito vo-tivo, una maglietta con su scritto“UN SANTO PER AMICO”. Che si-gnificato avrà per i piccoli un gesto delgenere?

Sant’Antonio ebbe una speciale predi-lezione per i piccoli, tante volte, infatti, loritroviamo raffigurato con il Bambino Gesùtra le braccia. In loro favore operò grandimiracoli. Ricordiamo quando risuscitòquel neonato nella culla o i dieci fanciul-li annegati. Per questo i bambini si vesti-ranno con l’abito votivo. A Lui sarannorivolte preghiere speciali per ogni piccolo eper ogni famiglia che soffre per la perditadi un figlio, perché possa sostenerle con laforza della fede.

“Se la predica non poggia sulla Parolanon si conducono le persone a Dio”. Sem-bra quasi che Sant’Antonio abbia vo-luto fare un regalo speciale con la Suapresenza, in particolare a voi sacerdotidella diocesi Ugento-S.M. di Leuca,proprio in questi giorni in cui l’annosacerdotale volge al termine. Qual èl’insegnamento di queste parole?

Tante persone lottano per una societàpiù giusta, eppure non c’è niente di giu-sto sotto il sole se è opera solo dell’uomo.Questo ci insegna che la giustizia, la fra-ternità nascono da un cuore colmo di fede.Sant’Antonio nei Sermoni usa toni durispecialmente coi preti, ma lo fa per scuo-tere le coscienze e per insegnare che la verafede non è solo pura osservazione dei pre-cetti.

Chiara Congedi

RR UU FF FF AA NN OO

Un Santo per amicoLa festa in onore di Antonio di Padova, il Santo del Si quaeris

Foto: Emanuela Gaetani

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L U O G H I D E L L O S C I R O C C O - RR UU FF FF AA NN OO 17

D ietro la grande Festa Patronale sinasconde un lavoro prezioso. Lecose vanno fatte bene, non si im-

provvisano» spiega Rocco Stradiotti,Presidente del Comitato della FestaPatronale.

Signor Stradiotti, come state or-ganizzando la festa?

Tutti noi ci siamo dati da fare perla buona riuscita dell’evento. Il nostroè un gruppo di volontari che nono-stante gli impegni di lavoro e perso-nali ha lavorato costantemente per or-ganizzare al meglio questa grandeespressione pubblica. A differenzadegli altri anni, quest’anno la festa sisvolgerà in quattro giorni, dal 10 al 13giugno. Oltre ai riti e alle celebrazio-ni religiose, le serate saranno scanditeda momenti festosi preparati e cura-ti dal comitato.

Ci potrebbe illustrare dal punto divista civile, come si svolgerà la festae cosa state preparando per l’occa-sione?

Nella serata del 10 giugno, subitodopo l’accoglienza delle Reliquie delSanto nella Chiesa Madre e i relativisaluti delle autorità civili e religioseconvenute, i cittadini verranno in-trattenuti in piazza con la rappre-sentazione di una commedia di G. Pa-cella ,“La Pizzoca Fausa”. Gli attori chene prenderanno parte sono tutti fa-

centi parte del Comitato. Siamo per-sone normalissime, non siamo certoattori di professione, ma con questovogliamo proprio dimostrare la nostradevozione al Santo. L’11 giugno saràdedicato, invece, a tutti i bambini chepotranno ricevere gratuitamente, inpiazza IV Novembre, gelato e zuc-chero filato. Anche la serata del 12 giu-gno sarà allietata da un concerto del-la ex-vocalist dei Matia Bazar, SilviaMezzanotte. E infine, per soddisfareanche gli anziani, il giorno della festa,il 13 giugno ci saranno due rinoma-ti concerti bandistici.

Preparativi per le strade del paese …Per la prima volta avremo delle lu-

minarie molto estese. Da piazza Li-bertà alla piazzetta Madonna di Lour-des, per circa 1 chilometro, il paese re-sterà illuminato per tutti i giorni di fe-sta. Il tutto per rendere l’atmosfera piùsuggestiva e festosa.

Domenica 13 giugno, Solennità delSanto, due eventi in particolare carat-terizzeranno la festa di quest’anno …

Sì. Alle ore 17 nella Chiesa Madre,la Santa Messa sarà presieduta da SuaEminenza Cardinale Salvatore DeGiorgi. Subito dopo la celebrazione,alle ore 18, la Solenne Processione,partecipata anche da tutti i bambinie ragazzi, si snoderà per le strade delpaese fino ad arrivare nella vicina fra-zione di Torrepaduli. Dinanzi la CasaComunale, poi, il sindaco, Carlo Rus-so, consegnerà la Chiave della Città alSanto, in segno di profonda devo-zione. Tutto si svolgerà nella splendidacornice di uno spettacolo pirotecni-co, accompagnato anche dal lancio

dei palloncini bianchi che i bambinilasceranno volare nel cielo. Ritorna-ti in chiesa la festa religiosa si con-cluderà con il Bacio delle Reliquie. In-fine l’Associazione Non solo fili..., of-frirà a tutti i fedeli il “Pane dei Pove-ri”. Come ci ricorda, infatti, l’altare po-licromo, offerto dai Principi D’Amo-re nel 1724, dedicato ad Antonio diPadova nella Chiesa Madre, il nostroSanto ci ha lasciato grandi insegna-menti e ci ha insegnato soprattutto laCarità, cosa significa donare, stare vi-cini ai più poveri tra i poveri.

Un’ultima curiosità sulla storia del-la festa …

La venerazione di Sant’Antonio qui

a Ruffano è molto antica, risale ad-dirittura al XVI secolo, quando la no-bile famiglia Giangreco fece voto alSanto per ottenere la guarigione del-l’unica figlia, Ninnolina. E il Santo, da-gli umili e noti miracoli che ai suoitempi aveva predicato ai peccatori diogni risma ma che aveva soprattuttoparlato alla gente comune, accolse lapreghiera di questa famiglia, donan-do salute e vigore alla fanciulla. La sta-tua argentea, infatti, che ancora oggiritroviamo sotto il campanile dellachiesa, opera dell’orefice Aiello, diarte napoletana datata 1791, è ildono votivo della nobile famiglia.

Chiara Congedi

II LL PP RR OO GG RR AA MM MM AA CC II VV II LL EE

Un chilometro di luci sempre acceseTempo e passione che i volontari del Comitato dedicano alla buona riuscita dell’evento

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A G R I CC UU LL TT UU RR EE 1818

Si è svolta sabato 22 maggio pres-so Palazzo Ducale di Presicce, lacerimonia di consegna della

bandiera dell’Associazione delle “Cit-tà dell’olio”. Alla presenza di Fran-cesco Pacella, Assessore provinciale al-l’agricoltura, al turismo e al marketingdel territorio; di Giuseppe Ferro, di-rigente regionale per le politiche disviluppo rurale; e dei Sindaci delle al-tre “Città dell’olio”, il Presidente na-zionale dell’Associazione NazionaleCittà dell’olio, Enrico Lupi, ha con-

segnato al Sindaco Leonardo LaPuma la bandiera dell’associazione. Fondata a Larino (CB) nel 1994,l’Associazione Nazionale Città del-l’Olio raccoglie oltre 300 Enti, tra Co-muni, Province, Camere di Com-mercio e Comunità Montane, loca-lizzati in 17 regioni, con l’obiettivo co-mune di valorizzare l’ampio e vario pa-trimonio olivicolo italiano.

Scopo dell’associazione è divulga-re, quindi, la cultura dell’olivo e del-l’olio di oliva di qualità, tutelare e pro-muovere l’ambiente ed il paesaggioolivicolo: le “Città dell’Olio” si ado-perano per la creazione di occasioniqualificate di incontro diretto tra do-manda e offerta, la promozione e va-lorizzazione dei territori olivetatid’Italia, l’affermazione del concettodi olio d’oliva come alimento prota-gonista della cucina italiana, attraversol’educazione del consumatore ad unacorretta alimentazione.

La presenza nel territorio di Pre-sicce del più alto numero di frantoiipogei nel Salento testimonia la mil-lenaria e radicata tradizione olivico-la e olearia di questo paese; ancoraoggi l’economia agricola ruota pre-valentemente attorno all’olivo e al-l’olio e diverse imprese locali, ormaida anni, commercializzano diretta-mente le proprie produzioni. L’ade-sione all’associazione delle Città del-l’olio è un segno, quindi, di lungi-miranza e di attenzione dell’attualeamministrazione comunale verso ilterritorio e gli operatori del settore:un plauso ed un invito a continuaresulla strada intrapresa!

Gianvito Negro Valiani

Presicce, Città dell’olioL’associazione promuove ambiente, paesaggio olivicolo

e cultura dell’olio d’oliva

Canzoncine, filastrocche, sto-rielle, promesse invitanti e…chissà quanti altri espedienti e

metodi hanno cercato sempre lemamme, soprattutto quelle odierne,pur di far ingurgitare ai propri figli unpezzettino di mela o una pera grat-tugiata, una mezza banana o unospicchio d’arancia.

Frullata, spezzettata, con la panna,nello yogurt, col gelato, portata a spas-so nel parco e consumata a più ri-prese tra uno scivolo e un’altalena:ecco come si presenta la frutta oggiai bambini. E se il vecchio adagio“una mela al giorno toglie il medicodi torno” sembra non sortire più al-cun effetto o timore nei bambini perspronarli a mangiare la frutta, allorasignifica che bisogna insegnarlo nelvero senso della parola, educando allabuona salute. Dunque, anche la frut-ta va a scuola!

Un programma sanitario a tutti glieffetti, promosso e attuato dal Mini-stero delle Politiche Agricole, patro-cinato dalla Comunità Europea, e daaltri enti, in collaborazione conl’azienda Geosapori Srl e monitoratodalla sezione di controllo e sicurezzadella Facoltà di Medicina Veterinariadi Bari, predisposti quest’ultimi alla

formazione di insegnanti e genitori,è entrato nei mesi scorsi in diversescuole d’Italia.

E anche il dirigente scolastico, Ro-sario Lezzi, della scuola elementare diUgento ha subito accolto con inte-resse vivo e coinvolgente la nobile ini-ziativa nella sua scuola.

Secondo un prestabilito calendario,la frutta è stata dunque distribuita apartire dal mese di marzo sino a giu-gno. I bambini, entusiasti della novi-tà e presi anche dal “gioco” di con-sumare la frutta tutti insieme a scuo-la e dalla consapevolezza degli esiti be-nefici apportati alla loro salute, si sonoquindi letteralmente rimpinzati diarance, mele, fragole, kiwi, ma anchedi ortaggi come pomodorini, finocchi,dinanzi a divertenti filmati e giochi-ni, tutti “al sapore di frutta”.

Soddisfatti dunque, non solo il di-rigente scolastico, ma anche e so-prattutto i genitori che hanno potu-to così scrollarsi un po’ la fatica quo-tidiana di invogliare i figli ad assimi-lare vitamine.

Insomma un’esperienza sana, bel-la e sicuramente, come afferma com-piaciuto lo stesso dirigente, da ripe-tersi assolutamente nel prossimoanno. Chiara Congedi

UU GG EE NN TT OO

La frutta va a scuola!Il Circolo Didattico aderisce all’iniziativa ministeriale

“ F r u t t a & S c u o l a ”

Fase fenologicaAllegazione

ConcimazioniNegli impianti irrigui si può proce-dere ad una concimazione fogliare abase di azoto, fosforo e potassio ed ag-giunta di microelementi (in partico-lare boro) per migliorare l’allega-gione dei frutticini.

Trattamenti FitosanitariIn caso di necessità, quando la di-mensione media delle olive è pari adun grano di pepe, può essere op-portuno effettuare un trattamentocontro la tignola (Prays oleae) conprodotti a base di Fosmet e Dime-toato. La lotta biologica si può effet-tuare utilizzando il Bacillus Thurin-giensis var. kustaki o aizawai.

In caso di attacchi di malattie fungi-ne (Occhio di Pavone, Cicloconio oPiombatura), effettuare un tratta-mento (associabile a quello insetti-cida) con prodotti a base di rame.

In questo mese può verificarsi unacerta attività dell’Oziorrinco che, du-rante la notte, risale lungo il tronco esi nutre delle giovani foglie: è consi-gliabile installare delle apposite fascedi fibra sintetica lungo il tronco.

Operazioni colturaliSi può effettuare una spollonatura allabase del tronco, eliminando i pollo-ni eventualmente presenti e l’erba cir-costante. In coltura biologica è op-portuno effettuare un ulteriore trin-ciatura delle infestanti.

Dario De Giorgi

Concimazioni e trattamenti di giugnoI consigli dell’agronomo per la programmazione e i lavori nei campi

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S O S T E N I B I L MM EE NN TT EE 1919

(continua dalla prima pagina)In seguito alla ormai nota Legge

Regionale n.31 del 21/10/2008“Norme in materia di produzione dienergia da fonti rinnovabili e per lariduzione di immissioni inquinantie in materia ambientale” emanatadalla prima Giunta Vendola, il ruo-lo delle rinnovabili è diventato pre-dominante nella politica energeticaregionale. Inoltre si sono apertinuovi fronti sino ad ora inesploratinella diversificazione delle fontienergetiche pulite: è il caso degli im-pianti eolici off-shore, installati inmare a vari km dalla linea di costa.Questa soluzione tecnologica del-

l’eolico riguarda anche il territoriosalentino: è di recente approvazione,infatti, da parte del Comitato regio-nale di Valutazione d’Impatto Am-bientale (VIA), il primo parco eoli-co off-shore al largo delle acque diTricase. Si tratta di un parco, quellodella società Sky Saver, composto da24 pale e di circa 90 Mw di potenzaa distanza di 20 km dalla costa.L’assessore regionale all’ecolo-

gia, Lorenzo Nicastro, ha annunciatoche si tratta di “un progetto notevolmenteinnovativo sia per l’aspetto tecnologico (inquanto ciascuna turbina sarà installa-

ta su una piattaforma galleggiante som-mersa a spinta bloccata, ancorata ad uncorpo morto di fondo), sia perché si trat-ta del primo parco eolico offshore a livel-lo regionale”. Inoltre, aggiunge, “in con-siderazione della notevole distanza dallacosta si può affermare che le turbine noninterferiscono con le rotte migratorie de-gli uccelli”.Nonostante ciò, alcune associa-

zioni ambientaliste del territoriocome il Forum Ambiente e Salute, ilCoordinamento Civico ed Italia No-stra Salento hanno rivolto un appelloalla Provincia di Lecce e al Comunedi Tricase affinché impugnino di-nanzi al Tar il progetto che prevedela costruzione dell’impianto nel Ca-nale d’Otranto.Secondo le associazioni ambien-

taliste, infatti, si tratta di una sceltache “è dannosa per tutti, è inutile, spe-

culativa e causa di danni persino alle cas-se dello Stato e agli stessi contribuenti, chefinanziano con esorbitanti incentivi tut-ta questa speculazione, beffati e illusi chesi faccia tutto ciò per salvare un piane-ta che si sta invece soltanto assassinan-do”.Secondo Italia Nostra Salento e il

coordinamento civico locale si trat-ta di “un attentato ai danni dell’avi-fauna, di portata immane e di gravità in-ternazionale”, poiché il Salento è “luo-go di approdo, stazionamento, passaggioe partenza per centinaia di specie di uc-celli migratori, che si spostano ciclicamentein tutta Europa e nel Mediterraneo, e traEuropa, Africa e Asia”.Di parere contrario è Legam-

biente Puglia: “Il parco eolico nel Canaled’Otranto - fa sapere l’associazione -

ha una capacità complessiva di circa 90Megawatt e contribuirà all’aumento del-l’energia rinnovabile in Puglia: un mo-dello per il resto del Paese. Per questo chie-diamo ad Italia Nostra di rivedere posi-zioni che rischiano di gettare un’ombraconservatrice e retriva su tutto il movi-mento ambientalista. La rivoluzioneenergetica in atto passa attraverso progetticome questo”.Legambiente Puglia chiede quin-

di la convocazione della conferenzaStato-Regioni per stabilire al piùpresto delle linee guida per gli im-pianti, soprattutto per quelli off-shore, “per poter garantire la corretta ge-stione e la tutela del territorio contro au-torizzazioni illegittime e dissensi da par-te di qualche associazione”.

Federico Baglivi

EE OO LL II CC OO OO FF FF -- SS HH OO RR EE AA TT RR II CC AA SS EE

20 km lontano dalla costa ma vicino alle protesteFavorevole al parco anche Legambiente, in contrasto con altre associazioni ambientaliste

Attraverso una circolare, a fir-ma dell’Assessore all’Am-biente, Gianmaria Greco,

l’Amministrazione Comunale di No-voli annuncia una nuova sfida permantenere il decoro urbano dellapropria cittadina.

Così, in linea con le disposizionipreviste dal Piano Generale di Ge-stione dei Rifiuti, nonché in consi-derazione del fatto che una corret-ta gestione dei rifiuti, fondata sul ri-ciclo, possa risultare un’importanterisorsa per il territorio, non solocome tutela dell’ambiente ma anchein termini economici, il Comune hadisposto che a partire dal 24 maggiosiano eliminati tutti i cassonetti stra-dali e si proceda alla raccolta dei ri-fiuti “porta a porta”.

Affinché tutti i cittadini avesserochiare istruzioni in merito inoltre, lastessa amministrazione, in collabo-razione con la ditta Igeco, ha prov-veduto ad istituire nella piazza del co-mune un info point in grado di forniretutte le indicazioni utili per un cor-retto espletamento del servizio, pro-cedendo alla distribuzione degli ap-positi contenitori: quello per la rac-colta indifferenziata (verde), per laplastica (giallo) e per la carta (blu).Gli esercizi commerciali, invece, po-tranno disporre di contenitori di di-mensioni correlate alla portata del-

le diverse attività. Contestualmenteal ritiro del kit per la differenziata,inoltre, i cittadini potranno richie-dere, attraverso la compilazione di unapposito modulo, da consegnarepoi presso l’ufficio URP, un conte-nitore per il compostaggio, al fine diconvertire i rifiuti organici da cuci-na e giardino in concime naturale.

Lungo le strade vengono collocate16 campane per la specifica raccol-ta del vetro, nonché ripristinati gli ap-positi contenitori per la raccolta dipile e batterie scariche, oltre chequelli per farmaci scaduti, che si po-tranno trovare nei pressi di ambu-latori e farmacie.

Pertanto l’incivile abbandono dirifiuti, presso campagne e zone pe-riferiche del paese, segnalato alle au-torità competenti, sarà severamentesanzionato.

Tuttavia, in considerazione delfatto che sarà necessario del tempoaffinché i cittadini possano ade-guarsi al nuovo sistema di raccolta,l’assessorato ha predisposto la pre-senza di una piattaforma ecologica,“Ecocentro”, dove ad alcune perso-ne sarà concesso di continuare a con-ferire i rifiuti ancora con la vecchiamodalità: sarà appunto tale sistemache riconoscerà e selezionerà auto-maticamente i materiali di scarto.

Laura Marrocco

NN OO VV OO LL II

Unica soluzione:la raccolta porta a porta

Il comune salentino annuncia la rimozionedi tutti i cassonetti stradali

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S O S T E N I B I L MM EE NN TT EE 20

Le pitture ecologiche, cometutte le finiture naturali, pre-vedono la totale esclusione di

materie prime di sintesi petrolchi-mica e l’uso di componenti di ori-gine naturale o di chimica dolce chenon creino problemi per l’ambien-te e la salute di chi le usa. Attualmente sul mercato sono

presenti una serie di prodotti sedi-centi ecologici, con suffissi “eco”,

“bio”, “naturale”. Gli “eco furbi” inquesto settore sono di casa; del restoi produttori di vernici non hanno dif-ficoltà a darsi qualche “pennellata diverde” e la mancanza di normativepermette alle aziende di usare le pa-role con una certa libertà.Per fare un esempio, tutte le pit-

ture ad acqua convenzionali vengo-no oggi spacciate per ecologiche e a“zero V.O.C.” (composti organici

volatili); invece contengono altepercentuali di formaldeide, biocidi,metalli pesanti, con effetti poten-zialmente dannosi per la salute (dal-le semplici allergie fino ai carcinomia fegato, vescica e polmoni).I produttori di pitture naturali

non ritengono sufficiente la dicitu-ra “zero VOC” che indica una bassapercentuale di solventi, senza speci-ficare quali e quindi senza distin-guere tra componenti naturali atos-

siche e sostanze pericolose. Se si con-sidera la vita media di questi prodottisi nota come quelli naturali (olio diagrumi) scompaiono molto veloce-mente, mentre i clorofluorocarburisi dimezzano in 4.500 anni.Le pitture naturali hanno un ef-

fetto equilibrante, mantengono latraspirabilità delle superfici trattate.I pigmenti costituiti da terre naturali,offrono colori molto stabili, piacevoli

e vivi. Usare pitture e vernici naturalievita di vivere in un ambiente do-mestico dove i materiali convenzio-nali sono possibili fonti di allergie ea volte anche di patologie serie.Abitare fra mura o usare oggetti

dipinti con sostanze naturali creaun’armonia che il nostro corpo per-cepisce e lo pone al riparo da possi-bili effetti dannosi generati dai pro-dotti petrolio derivati.I prodotti naturali sono semplici

da usare e richiedono operazioni dimanutenzione a basso prezzo, sia peri trattamenti degli interni che degliesterni. E sono due volte economi-ci: privi di prezzo in termini d’in-quinamento e capaci di produrre no-tevoli risparmi nelle manutenzioni.L’utilizzo del latte, dell’uovo,

della cera d’api, dell’olio di lino, glo-riosi componenti della storia del-l’arte e delle tecniche pittoriche, èaffiancato da un sistema di conser-vazione “naturale” (acidificazione ealcalinizzazione con aceti, oli es-senziali, acidi citrici, borati, sali, cal-ce, propoli che stabilizzano il pH ela carica batterica).In etichetta e in scheda tecnica vie-

ne spiegata, in modo inequivocabi-le, la dichiarazione delle materie pri-me utilizzate; cosa che non succedecon i prodotti convenzionali comu-nemente in commercio.Per evitare spiacevoli sorprese,

sarebbe bene che chi voglia indiriz-zarsi all’uso di questi prodotti, lo fac-cia rivolgendosi a centri specializza-ti in bioedilizia.

Massimo Fracasso

PP II TT TT UU RR EE NN AA TT UU RR AA LL II

Le pareti (e la salute) ringrazianoLe materie prime ecologiche più economiche e meno dannose. Attenzione però alle truffe

Un quartiereper soli ciclisti

A Vienna è stato costruito uncomplesso di 244 appartamenti i cuiabitanti non devono possedere au-tomobili e motocicli. I garage sonostati sostituiti da spazi comuni,aree benessere, parchi e lavanderie.

La capitale austriaca, in parti-colare, dispone di servizi pubblicielettrici, car sharing, ascensoripiù grandi per permettere il tra-sporto delle due ruote e la metàdei parcheggi, coperti e protetti, èriservata alle bici. La Redazione

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Nel territorio di Alliste, sul-la serra ionica, non di-stante dal mare, sul pia-

noro che si inerpica verso Nord-NordEst, sulla parte più bassa, aquota 30 m sul livello del mare,nella contrada denominata “UCupu” esiste un pozzo-carsico diorigine tettonica che si apre neicalcari duri del Cretacico (calcaridi Melissano).

Questa voragine, molti anni fa,presentava per tre lati una paretequasi a strapiombo e aveva una cir-conferenza ovoidale delle seguentidimensioni: lunghezza 140 m per90 m circa e una profondità che si

aggirava intorno ai 50 m. Solo ilfronte della parete Est si presentavafranato con la presenza di grossiblocchi e pietrisco sul quale vegetavaun secolare albero di carrubo (cera-tonia siliqua); mentre tutto l’areale cir-costante era interessato da una foltamacchia mediterranea.

Rivisitando l’area, un anno fa cir-ca e, nuovamente, pochi mesi orso-no, quando si era succeduto un nuo-vo proprietario della zona, era visibileuno scempio: l’ambiente, relativoal fenomeno carsico, era stato del tut-to modificato (in peggio) a causa diuna antropizzazione della spallatadella serra causata dall’apertura diuna nuova strada asfaltata che portaad Alliste.

“U Cupu” è considerato e si pre-

senta a tutt’oggi speleologicamenteuno dei fenomeni carsici tra i piùgrandi e interessanti del Salento, chemeriterebbe di essere inserito sulle

carte pubblicitarie degli itinerari tu-ristici.

La documentazione su quanto eraavvenuto, le informazioni avute dalla

gente del posto, un servizio foto-grafico e cartografico sono diven-tati il materiale di una relazione-denuncia al Corpo Forestale delloStato di Gallipoli, che dopo avereseguito il sopralluogo ha inoltra-to tutto il carteggio alla Procura diLecce. Il capo d’accusa è la realiz-zazione di opere abusive, come lacostruzione di una villa al margineNord-NordEst del fenomeno car-sico, l’esecuzione di diverse col-mate sul fondo della voragine perpiantumare un palmeto e altri al-beri da frutto, con la conseguentedistruzione di tutta la macchiamediterranea. Il tutto in barba

alle leggi urbanistiche regionali pre-poste alla salvaguardia dell’ambientepaesaggistico, idrogeologico e carsico.

Antonio Piccinno

S O S T E N I B I L MM EE NN TT EE 21

Diversi sono gli aspetti cono-scitivi dei fenomeni geologi-ci e morfologici che il basso

Salento subì dal Pliocene (7 milionidi anni fa) al Quaternario (1,5 mi-lioni) a causa dei frequenti abbassa-menti ed emersioni delle acque delmare. Nelle prime fasi le dorsali (oserre) si arricchivano di nuovi de-positi, mentre nelle fasi successive,

l’erosione superficiale delle acquemarine asportava dalle alture terrenie detriti, cementificati precedente-mente, ridepositandoli in mare.

Nel Cretaceo (100 milioni di anni)si verificarono grandi fenomeni geo-logici come il formarsi delle “ser-re”che hanno quasi tutte un anda-mento parallelo Nord-NordOvest -Sud-SudEst, per unirsi verso la pun-ta estrema del Salento ossia a S.M. diLeuca.

Il Salento oggi si presenta avaro, oquasi, di fiumi con pochi laghi o zonelacustri, sia sulle coste dell’Adriaticoche dello Ionio; sono però rimaste letracce dei canaloni o alvei che fannosupporre che questa regione, in an-tico, era attraversata superficialmenteo per via sotterranea da vari corsi d’ac-qua che sfociavano in mare.

La provincia di Lecce è una zonacarsica dove, inverosimilmente, il fe-nomeno si presenta quasi in super-ficie a differenza delle altre regioni

della Puglia; basta prendere, ad esem-pio, il più grande fenomeno carsicodi origine fluviale, scoperto alcunianni fa a Porto Badisco (Otranto), de-nominato “Grotta dei Cervi”, dovesono presenti diverse pitture delNeolitico, che è lungo circa 3 km e sitrova a 25 m sul livello del mare, conuno spessore della volta, a livello dicampagna, di 28 m.

Le manifestazioni carsiche, che ca-ratterizzano il nostro territorio, sonodovute ad un intenso sviluppo di unvero e proprio reticolo idrografico sot-terraneo, caratterizzato dalle oscil-lazioni del livello marino soprattuttonelle varie fasi del Quaternario (2 mi-lioni di anni fa); infatti, lungo la dor-sale ionica si originarono diversi fe-nomeni carsici come: grotte, in-ghiottitoi, sorgenti, voragini e diver-se quote nelle falesie lungo l’asse del-la serra che porta a S.M. di Leuca.

Antonio Piccinno

AA LL LL II SS TT EE -- LL OO CC AA LL II TT ÀÀ ““ UU CC UU PP UU ””

L’opera abusiva che colma la voragine carsicaModificata la cavità naturale e distrutta la macchia mediterranea

GG RR OO TT TT EE ,, SS OO RR GG EE NN TT II ,, VV OO RR AA GG II NN II

Il fenomeno carsicoUn vero e proprio reticolo idrografico sotterraneo creato dai movimenti della terra

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C U R A D E L CC OO RR PP OO 22

Come preparare la pelleai raggi solari

Con l’arrivo della bella stagione ildesiderio comune di uomini e donneè ottenere una pelle sana e abbron-zata. Si pensa erroneamente che ba-sti esporsi al sole qualche ora al gior-no per ottenere una bella tintarella!In realtà l’abbronzatura è la rispostanaturale della nostra pelle all’esposi-zione dei raggi solari e dipende da varifattori: dal nostro tipo di pelle, dalmodo in cui ci esponiamo al sole e so-prattutto da come ci alimentiamo.Inoltre, nonostante i benefici che ilsole apporta al nostro corpo, occorrericordare che esposizioni troppo pro-lungate provocano un prematuro in-vecchiamento cutaneo che si mani-festa con pelle disidratata, rughe emacchie.

I fototipiIl fototipo è determinato dalla

qualità e dalla quantità di melaninapresente in condizioni naturali nellapelle e varia in funzione di molti pa-rametri, legati alla razza, all’età (la pel-le dei bambini è meno protetta dalleradiazioni solari) e alla regione cor-porea. L’azione dei raggi ultraviolet-ti sulla pelle dipende dalla sensibilitàdei soggetti che si espongono al sole.I soggetti di carnagione medio-scura(fototipo III e IV) possiedono eleva-te capacità protettive e si abbronzanofacilmente senza scottarsi, i soggettibiondi o rossi (fototipo I e II) a cau-sa dello scarso contenuto di melani-na nella pelle si abbronzano poco esono soggetti a scottature ed eritemi.L’esposizione al sole deve essere quin-di controllata e la pelle deve essere

sempre più protetta, con l’utilizzo dicreme protettive e dopo sole. Per tut-ti i fototipi vale la regola di evitarel’esposizione al sole nelle ore più cal-de della giornata.

L’alimentazioneLa preparazione per una corretta

abbronzatura comincia …a tavola!Con il caldo, infatti, durante il pro-cesso di produzione di melanina, lapelle consuma più velocemente gli an-tiossidanti naturali, le vitamine C edE che servono a neutralizzare i radi-cali liberi, primi responsabili dell’in-vecchiamento. É necessario perciòreintegrarle di continuo per mante-nere attivo il processo di idratazionedella pelle e di tutto l’organismo. Perquesto motivo in estate bisogna curarein modo particolare l’alimentazionee consumare frutta e verdura di colorerosso-arancio e verde scuro comemelone, cocomero, albicocche, pe-sche, carote, peperoni e pomodori.

Questi alimenti, ricchi di betaca-rotene, stimolano la produzione dimelanina, proteggono la pelle e fa-voriscono un’ottima abbronzatura.

Occorre consumare molta acqua permantenere la pelle bene idratata,evitare di bere alcool e consumare in-vece olio extravergine di oliva, che ser-ve a far assorbire più facilmente il be-tacarotene all’organismo.

Buona estate!Francesca Loredana Bello

Per un’abbronzaturaperfetta

La giusta protezione e una corretta alimentazione per la tintarella

Ci sono tantissimi motivi per pren-dere la sana decisione di mangiaresolo frutta di stagione. Eccone al-cuni. La frutta fresca non ha con-servanti, è maturata naturalmente,è buona e gustosa anche con la buc-cia che può essere mangiata senzatimore. Contiene, inoltre, menoacqua e più vitamine (il contenutodi vitamina C, in particolare, iniziaa calare rapidamente dopo la rac-colta). La frutta di stagione delmese di GIUGNO: albicocche, ba-nane, ciliegie, fichi, fragole, limoni,mirtilli, pesche e susine.

QUANDO MANGIARE COSA

La frutta di stagione

Alimentazione e nutrizionesono termini che general-mente si equivalgono anche

se il primo si riferisce alla ricerca del-le fonti, attraverso gli alimenti, di nu-trienti ed energia, il secondo al bi-sogno e agli effetti che gli alimenti,in eccesso o in difetto, hanno sul-l’individuo. Il mantenimento dellostato di salute è garantito dal giustoapporto di nutrienti derivante daun’alimentazione varia, che tengaconto delle diverse esigenze fisiolo-giche ed eventualmente patologi-che dell’individuo.

Tante patologie del nostro tempo,infatti, possono essere ritardate o inparte “curate” facendo attenzione aciò che introduciamo nel nostro or-ganismo con gli alimenti. Per questoè importante che il cibo sia consi-derato un alleato della nostra salutee non un nemico (come tante dietehanno per anni fatto credere).

Il termine dieta (dal greco) deve es-sere inteso come “modo di vivere”, inquanto il concetto di prescrizione del-la dieta, poco efficace, è ormai am-piamente superato. Nell’approntareun piano alimentare, è necessarioconsiderare non solo l’aspetto nu-trizionale-metabolico, ma anche quel-lo psicologico, in considerazione delfatto che le nuove generazioni af-frontano la loro insoddisfazione conl’eccesso di cibo, di alcool, ecc.

Tutto ciò è da ricondursi alla sfe-

ra familiare, all’abitudine a sapori ec-cessivamente dolci e alla gratifica-zione del cibo e della convivialità cheda esso deriva. Per cui, un rapportocorretto e sereno col cibo già dai pri-mi anni di vita è il modo migliore perprevenire nell’adolescenza i disturbidel comportamento alimentare.

Le diete, pertanto, non devono es-

sere considerate la fine del lavoro delnutrizionista o del dietologo, marappresentano la premessa alla so-luzione del problema che ci si trovaad affrontare, sia esso l’obesità o al-tre disfunzioni del tratto gastro-en-terico, che possono essere migliora-te con una corretta alimentazione.

Loredana A. De Giuseppe

SS AA LL UU TT EE EE BB EE NN EE SS SS EE RR EE

Il cibo: alleato della saluteUna corretta alimentazione previene disturbi e patologie

Per monitorareil glucosio ci vuole

l’argentoIl laboratorio di Fisica delle na-

nostrutture del Dipartimento diScienza dei materiali dell’Universitàdel Salento fa nuovamente parlaredi sé. Il gruppo di ricerca ha idea-to e realizzato una nuova metodo-logia per la rivelazione della pre-senza di glucosio nei fluidi, utiliz-zando l’interazione di nano parti-celle di argento (cioè piccoli ag-gregati di atomi) con il glucosio. Ilmetodo, efficace e veloce, è utileper monitorare il glucosio in sog-getti insulino-dipendenti. I risulta-ti di questa attività sono stati pub-blicati sulla prestigiosa rivista Na-notechnology. La Redazione

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C ichorium intybus L. Composite èpresente nell’area mediterra-nea e in terreni calcarei, argil-

losi, asciutti e nei campi incolti. È unapianta annuale, biennale o perenne,con fusto rigido, peloso, provvisto di nu-merose ramificazioni. Le foglie inferiorisono profondamente incise, quelle su-periori sono piccole e allungate; i fiori,che si aprono al mattino e si chiudonoalla sera, sono di colore celeste vivo (lu-glio-settembre), raccolti in grandi ca-polini. La radice è a fittone. Le parti uti-lizzate sono le foglie (giugno-agosto, pri-ma della fioritura), ottime per insalate,e la radice (novembre). Le radici dellapianta, raccolte in autunno, seccate, leg-germente tostate e macinate, eranousate per preparare un surrogato di caf-fè. A nostra memoria, nei periodi di au-tarchia economica, quando il caffè eraun lusso per pochi, nelle nostre case, “igrandi” si consolavano con tazzoni di ci-coria che potevano bere anche “i pic-coli”: era il cosiddetto caffè dei bambi-ni. Interessante ora ripercorrere la sto-ria dell’uso di questa antica pianta con-siderata efficace nella cura dell’anemiae dell’astenia, perché ricca di ferro e divitamina C. Nel 1873 l’egittologo tedesco Ebersvenne in possesso di un voluminoso ro-tolo di papiri. Lo scritto si rivelò il pri-mo trattato medico egiziano conosciu-to. Si può affermare quindi che duemilaanni prima della medicina greca esisteva

già in Egitto un elenco numeroso di me-dicamenti di uso comune. Due delle ri-cette, contenute nei famosi rotoli, ri-salgono alla VI dinastia, 24 secoli primadella nascita di Cristo. Una ricetta delpapiro di Ebers si riferiva alla pianta di

cui ci occupiamo. La scuola greca, e Ga-leno in particolare, la considera “ami-ca del fegato”. L’uso alimentare delle fo-glie di cicoria selvatica risale al XVII se-colo; coltivata negli orti di conventi e ab-bazie, essa ha dato origine a numerose

varietà orticole commestibili, come adesempio il radicchio e l’indivia, che sonomeno amari della specie da cui deriva-no, ma che posseggono principi attivimeno efficaci. Ora, in tempi di crisi, sa-rebbe opportuno, per le nostre taschee per la nostra salute, recuperare l’usodella “cicorietta” o “cicorella”, come vie-ne chiamata in alcune regioni del no-stro paese, per la preparazione di otti-me insalate primaverili.

Noemi di Recoaro

C U R A D E L CC OO RR PP OO 23

Sempre più spesso ci si sente chie-dere un rimedio per la spossatez-za, per lo stress ed i disturbi che ne

conseguono. Con l’arrivo della prima-vera, e del caldo, queste richieste sonosempre più frequenti. Sono il fruttoamaro della società in cui viviamo, deiritmi di vita frenetici e delle mille dif-ficoltà che quotidianamente siamo chia-mati ad affrontare.

Lo stress non è altro che una rea-zione fisiologica prodotta da stimoli de-nominati stressor. Tipici stressor sono iritmi di lavoro o di vita troppo elevati.Lo stress è sinonimo di cambiamento erappresenta la risposta di adattamentodell’organismo ad un generico muta-mento di tipo fisico, psichico o am-bientale. Stress significa letteralmentetensione, sforzo.

Per contrastare lo stress e di conse-guenza la stanchezza, la medicina na-turale mette a nostra disposizione le co-siddette piante adattogene, note per laloro capacità di potenziare la reazionedi adattamento dell’organismo. Moltedi queste hanno anche proprietà toni-co-energetiche.

Tra le principali piante tonico-adat-togene utilizzate troviamo il Ginseng,del quale si utilizza la radice di piantadi almeno sei anni. Viene consigliatacome tonico rinvigorente contro la fa-tica fisica e mentale, depressione econvalescenza.

Un’altra radice è quella di Eleute-rococco. È in grado di contrastare la ri-dotta capacità di rendimento e di con-centrazione, oltre che migliorare leprestazioni atletiche, perché rende l’or-

ganismo più resistente allo sforzo, mi-gliorando la resistenza fisica alla fatica.

Anche la Radiola è apprezzata per lesue proprietà adattogene che non eser-citano un’azione eccitante, ma un’atti-

vità antidepressiva con miglioramentodel tono dell’umore e del recupero del-le energie, anche attraverso una mi-gliore qualità del sonno.

Una associazione fitoterapica ed uncorretto stile di vita sono pertanto daconsiderarsi approcci complementari edutili nel trattamento del sempre più dif-fuso disturbo dello stress.

Anna De Rosa

II NN EE RR BB OO RR II SS TT EE RR II AACombattere stanchezza e stress

Tonici per il cambio di stagione, energia naturale per contrastare sforzi e tensioni

EE RR BB EE OO FF FF II CC II NN AA LL II 55 -- CC II CC OO RR II AA

Ricca di ferro e di vitamina CGià conosciuta dagli egizi, venne definita “amica del fegato”dai greci

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S P O R T 24

Il Rally del Salento taglia que-st’anno il traguardo delle qua-rantaquattro edizioni, e lo fe-

steggia con il ritorno, dopo il turno-ver dello scorso anno, nella sua sedenaturale: costituirà infatti la terzaprova del Campionato Italiano Rally2010, dopo il rally 1000 Miglia e glisterrati dell’Adriatico.

Il Rally del Salento 2010, in pro-gramma dal 17 al 18 giugno, vedrà leCase Ufficiali Abarth, Peugeot e Sko-da e i più accreditati team satelliti (pri-mo fra tutti il team Ford Motus) con-frontarsi con programmi di alto livello.Il tutto arricchito dalla presenza di unbel gruppo di campioni titolati e di pi-

loti di rango, in quantità consistentecome da molti anni non si verificavanel CIR. A questo si aggiunge il nu-trito lotto dei giovani che hanno giàaderito all’iniziativa del CampionatoItaliano Rally Junior, una serie che hatrovato l’appoggio di un grande co-struttore, Renault, con la sua filiazionesportiva italiana, e che offrirà ai pilotiemergenti un’importante chance dimettersi in mostra. Ancora con le Re-nault New Clio R3, al Rally del Sa-lento, vivrà un nuovo appuntamentoil competitivo e affollato Trofeo mo-nomarca, cosi come vedremo sui trac-ciati leccesi le aggressive Abarth 500

impegnate nella serie monomarcadella casa torinese.

A completare il quadro delle vali-dità del Rally del Salento, quella peril Challenge di 7° Zona: una ghiottaopportunità per i migliori piloti localidi confrontarsi con tanti piloti “fore-stieri” e con un percorso impegnati-vo e probante.

La principale novità del 44° Rallydel Salento è la struttura organizzativa,che si avvarrà dell’opera di CioccoSporting Club, collaudato staff con im-portanti esperienze nel settore ralli-stico, del fuoristrada e nella realizza-zione di eventi a carattere motoristi-

co. Ciocco Centro Motori, nel lavorodi “costruzione” del Rally del Salen-to (indetto come tradizione dall’AciLecce), usufruirà della competenzadella scuderia Piloti Salentini. Il viaalla gara sarà dato giovedì 17 giugnoa Lecce, nella centrale piazza Mazzi-ni, alle ore 19.00, ed il primo impegnosarà l’avvincente prova spettacolo sulcircuito del Kartodromo La Conca.

Ci sono dunque tutte le premesseper un grande spettacolo di sport eagonismo, con lo sfondo naturaleinimitabile e affascinante di un Sa-lento nella sua stagione più affasci-nante. Pietro Fornaciari

44 44 °° EE DD II ZZ II OO NN EE

Ritorna il Rally del SalentoIl 17 e 18 giugno il Salento ospita la terza prova del Campionato Italiano Rally

La Coppa Salento Aics delcampionato provinciale, il ti-tolo di miglior attacco, di

miglior capocannoniere del Tor-neo, di miglior difesa e di migliorportiere della Coppa. Ha conqui-stato ogni prestigioso riconosci-mento possibile la squadra Ads Cal-cio Ugento Femminile, fondatameno di un anno fa con lo scopo dipromuovere il “calcetto” femminilea Ugento.

La costanza e la passione hannopremiato la squadra allenata da Mas-simo Zaccaria, offrendo soddisfa-zione e orgoglio alla dirigenza dellasquadra e allo staff tecnico, oltre chealla Città di Ugento e agli sponsorche hanno sostenuto le giocatrici. Ri-sultati conquistati affrontando squa-dre agguerrite, quali l’OlimpicaScorrano e l’Angels Matino, battutanell’ultimo incontro per 4-3. Il ca-pitano, Barbara Micaletto, con 20 golrealizzati ha portato a casa il titolo dicapocannoniere; Valentina Fiordi-riso, invece, è stata la miglior portieredella Coppa. La Redazione

AA DD SS CC AA LL CC II OOUU GG EE NN TT OO FF EE MM MM II NN II LL EE

Le miglioricalciatrici

della provincia

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S P O R T 25

Fra i molti animali domesticiche hanno affiancato l’uomonella sua evoluzione e nella

sua storia, il cavallo ha avuto indub-biamente il ruolo da protagonista.

Con il cane l’uomo ha stretto unforte patto di amicizia e fin dall’inizioil rapporto fra i due si è basato sullareciproca necessità legata alla so-pravvivenza. Altri animali sono statisottomessi dall’uomo per soddisfarenecessità di cibo e lavoro.

Con il cavallo, invece, la storia è unpo’ diversa. Il cavallo, inizialmenteconsiderato alimento, è divenuto coltempo il principale strumento del pro-gresso umano. Possiamo dire concertezza che senza il contributo del ca-vallo il corso dell’evoluzione e dellastoria dell’uomo sarebbero stati si-curamente diversi.

Come per gli altri animali divenu-ti domestici, anche sul cavallo l’in-tervento dell’uomo ha influito in

modo sostanziale sull’evoluzione del-le razze, seguendo anche in questocaso un concetto prettamente utili-taristico. Pensiamo a tutte le attività incui il cavallo ha affiancato l’uomo: illavoro nei campi, il trasporto di cosee persone, la guerra e la conquista,l’arte e la cultura.

Nei paesi in via di sviluppo tutto ciòè ancora molto attuale, mentre per ipaesi occidentali il cavallo rivesteoggi sostanzialmente una dimensioneecologica e sportiva senza dimenticarel’utilizzo di questo splendido anima-le nella pet-therapy.

Certo è che chi si avvicina al mon-

do del cavallo difficilmente potrà ri-manere indifferente alle sensazioniche si provano anche solo guardandol’animale. Se chiediamo ad una per-sona che va a cavallo perché lo fa, qua-si sicuramente risponderà che è una“malattia”.

L’equitazione è l’unico sport in cui

l’uomo interagisce intimamente conun soggetto vivente che reagisce concoscienza ed intelligenza agli stimolicui è sottoposto.

Il cavallo non è uno strumento im-mobile e muto di cui essere fruitoripassivi, ma è un soggetto vivente ca-pace di trasmetterci le sue sensazionie i suoi sentimenti e sensibile al pun-to di capire i nostri stati d’animo ver-so di lui. L’appassionato di cavalli sen-te il bisogno del contatto con l’ani-male fino a diventarne dipendente. Ilrapporto uomo-cavallo non è univo-co, ma è un continuo dare-avere;forse è proprio per questo che l’uomone sente il bisogno e cerca di appagarequesto desiderio non solo fisico,come la maggioranza degli sport, masoprattutto spirituale.

Ippazio Aretano

Uomo e Cavallo, un rapporto specialeTestimone del progresso umano, reagisce con coscienza e intelligenza

L’Australia cerca italiani(ed europei)

Si chiama working holiday visa,è un visto che permette ai cittadi-ni italiani tra i 18 e i 30 anni di viag-giare e lavorare legalmente perun anno intero in Australia e Nuo-va Zelanda. Un modo facile per im-migrare nei due paesi oceanici:trovato un lavoro stabile è facile poirestare. L’interesse di nuovi cittadinidi origine europea nasce dalla ne-cessità di contrastare l’aumentovertiginoso di immigrati asiatici.

La Redazione

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26FF OO TT OO GG RR AA FF II AA

SOS Informatica nasce nel 2007come valida azienda di consulenza perle installazioni e la manutenzione dipersonal computer e notebook. Suc-cessivamente sviluppa una divisionededita all’informatica professionale,rivolgendosi da subito come partnerideale di aziende di vari settori e di-mensioni che utilizzano l’informaticaper la gestione ed il supporto di tut-ti i processi aziendali.

Attraverso l’assemblaggio e la com-mercializzazione di Personal Com-puter, reti, stampanti scanner, pac-

chetti software vari e più in generaletutto ciò che ruota attorno all’auto-mazione dell’ufficio, l’azienda si pro-pone come punto di riferimento tec-nologico per far fronte alla sempre piùrapida crescita ed evoluzione del set-tore.

La divisione informatica rispondealle esigenze di rinnovamento tec-nologico delle aziende siano esse pic-cole, medie o grandi e di qualunquesettore merceologico, con soluzionihardware e software standard e/opersonalizzate.

La nostra azienda è strutturataper effettuare i servizi di manuten-zione sulle apparecchiature e le retiinformatiche. NGli interventi ven-gono effettuati nel laboratorio dellasede, dove tecnici specializzati ga-rantiscono, con competenza e pro-fessionalità, il ripristino delle condi-zioni di funzionamento.

Il sevizio viene fornito anche pres-so la sede dei clienti, impostando doverichiesto, contratti di manutenzioneper le apparecchiature e le reti. Si of-fre anche un servizio di teleassisten-

za. Si sviluppano progetti web perso-nalizzati che vanno dalla semplice, maefficace, vetrina su internet fino ad uncatalogo completo di CommercioElettronico.

A disposizione anche consulenzaalla legge sulla privacy. Visita il sitowww.sos-informatica.it

Francesco Corrado

II NN FF OO AA ZZ II EE NN DD AA LL EE

SOS INFORMATICA

Il giallo dei campi di una mietituraappena passata, i solchi che la mie-

titrebbia ha disegnato sul terreno, ilcielo finalmente azzurro di un'estatepazientemente attesa, il sole chescalda l'aria intorno e dà vita a unanuova stagione di amori. Ecco cosafinalmente ci sveste dei pesanti abitie ci toglie di dosso il grigiore dellepiovose giornate invernali.Dati di Ripresa: Canon EOS 400D -Obiettivo 18-200/3,5-6,3 - Esposi-zione Manuale - Otturatore 1/1250 -Apertura f:8 - ISO 100

Comunicare con le immagini, attraverso l’emozionedi una foto. Ogni mese l’associazione Photosintesine sceglierà una per i lettori de Lo Scirocco, un tram-polino fatto di luce e colori per tuffarsi nel mondo.

L’Associazione culturalePHOTOSINTESI

Photosintesi è un’associazione di fotoamatori cheha sede a Casarano, in via Canova 44, ma ope-ra in tutto il Salento. Ha una scuola di fotografia,organizza concorsi nazionali, fotoviaggi, mostrefotografiche e tra i suoi quasi 100 iscritti ha mol-ti talenti, giovani e meno giovani. Photosintesi hadato una svolta all’arte fotografica salentina: èun gruppo di persone molto eterogeneo e diogni estrazione sociale che ha fatto della mo-ralità e della serietà i suoi cavalli di battaglia perstare insieme e vivere la vita associativa. Il 30 giu-gno scade il termine per partecipare al concorsofotografico nazionale “Photosintesi 2010” alquale si può partecipare proponendo delle fotoa tema libero oppure cimentandosi con i duetemi obbligati: “Musigrafie” e “Moltitudini e so-litudini”. Il sito web ufficiale (www.photosinte-si.it) è molto visitato e offre giornalmentenuovi spunti e iniziative, oltre alle informazio-ni dettagliate sul concorso.

Messi, te intra i panni te 'nnessi

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MM UU SS II CC AA 27

Lo staff di RockTv ha scelto traquasi 3800 band italiane estraniere le migliori 28, tra

queste i Garnet, band composta dacinque ragazzi salentini. Il Mega-concerto del 3, 4, 5 e 6 luglio 2010 sisvolgerà presso il Parco San Giulianodi Venezia e vedrà la presenza di Ae-rosmith, Greenday, Black Eyed Peas,Pearl Jam, 30 Seconds to Mars, Mas-sive Attack e tanti altri musicisti difama internazionale.

Perché anche i Garnet si possanoesibire sul grande palco di Venezia ènecessario votare il loro video giratoal Massive Art’s Studio di Milano dal-le telecamere di RockTv. Per tutto ilmese di giugno sarà in rotazione peressere visto e votato sia su RockTv(nel programma Salaprove) sia nelsito ufficiale dell’HJF www.heine-ken.it, oppure direttamente su

www.heineken.it/band/garnet. I Gar-net, impegnati socialmente, sonoda sempre molto apprezzati nel pa-norama musicale italiano. Il brano“Distanze” è stato premiato come unadelle migliori canzoni italiane scrit-te sulla crisi umanitaria della regio-ne del Darfur e insieme ad un altrobrano “Nulla da perdere” è presen-te nella compilation di Amnesty In-ternational “Una canzone per Am-nesty” dal titolo “Voci per la Libertà2010” già in tutti i negozi di dischi dal-lo scorso 18 maggio.

Attualmente lavorano al fiancodel loro produttore Paolo Pellegattialla realizzazione del disco in uscita.La band è composta da Eleonora Pas-saseo, voce; Ivan “Navi” Ciullo, rap esample; Max Ratano, chitarra; TonyApruzzi, basso; Gianmarco Serra,batteria. La Redazione

HH EE II NN EE KK EE NN JJ AA MM MM II NN ’’ FF EE SS TT II VV AA LL 22 00 11 00

Il video dei Garnetper la finale

TorreSan Giovanni(marina di Ugento)

Fittasi2 locali commerciali

di nuovissima costruzioneper stagione estivao attività annuale.

Pieno centro(Corso Annibale)

a due passi dal mare.50mq + 50mq deposito

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chiamare: 080.5306026.

L’associazione Fidas sezione“Roberto Iacobelli” di Acqua-rica del Capo lancia la prima

edizione del Voce d’Incanto Festival, unconcorso organizzato con lo scopo dipromuovere i giovanissimi talenti che

hanno la passione per il canto.Col patrocinio del Comune di Ac-

quarica del Capo e la collaborazionedi Radio Venere e Radio Peter Pan, ilfestival vedrà la partecipazione dibambini e ragazzi, dai 5 ai 17 anni, nel-la serata del prossimo 24 luglio.

Presenterà il festival la cantanteCinzia Corrado, vincitrice nellenuove proposte del Festival di San-remo 1985.

A valutare le esibizioni una giuriacomposta da musicisti di grande ri-levanza internazionale, da giornalistie da talent-scout nazionali.

Ad intrattenere il pubblico due im-

portanti ospiti: l’attrice salentina Ge-gia e l’attore Andrea Balestri, il miti-co bambino che interpretò Pinocchionel film del regista Luigi Comencini,al fianco di grandi attori come NinoManfredi, Vittorio De Sica e Gina

Lollobrigida. Ospiti della serata anche i vinci-

tori dello Zecchino D’oro 2006,con la canzone Wolfango Amedeo, Ma-dilde e Davide Angelelli, quest’ul-timo anche recentemente prota-gonista nella trasmissione tv Ti lasciouna canzone.

Le iscrizioni sono aperte fino al 30giugno. Per ulteriori informazioni cisi può rivolgere alla Fidas di Acquaricadel Capo in via Roma, 42 (lunedì,martedì e giovedì dalle ore 18.00alle 20.30), oppure ai numeri 340.239.50.27 - 377.195.73.56.

Valentina Rosafio

AA CC QQ UU AA RR II CC AA DD EE LL CC AA PP OO

Voce d’Incanto FestivalAl via la prima edizione della rassegna canora

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Il teatro in Italia sta conoscendo una nuova pri-mavera: secondo i dati ufficiali, aumentano gliabbonamenti e i biglietti venduti, i nuovi au-

tori si fanno strada fra i mostri sacri della tradizione(Pirandello e Goldoni, Eduardo e Shakespeare),generi come il musical fanno furore, cinema e let-teratura offrono sempre nuovi spunti agli autori,il pubblico sembra trovare sul palcoscenico nonsolo la risposta alle preoccupazioni legate alla cri-si economica ma anche quell’ossigeno culturale che

contrasta l’inquinamento mentale di provenienzatelevisiva e digitale.

Il teatro è una magia senza tempo. Da millen-ni. Prima del cinema, della radio, della tv, dei cel-lulari, di Internet. Ti può consolare con i valori for-ti della tradizione, ma può anche suscitare dentrodi te una sana rabbia contro i malesseri e le in-giustizie dei nostri giorni. Il teatro è una stella po-lare da non perdere mai di vista. È il vero “3D”, dovela parola diventa un suono più avvolgente di un

Dolby Surround e l’attore un corpo in carne ed ossache ha qualcosa di importante da dire “a te”, pro-prio a te, non ad un pubblico generalista e indif-ferenziato.

Siamo sulla strada buona, bisogna solo insiste-re: abbassare il più possibile i prezzi dei biglietti,intensificare una politica di sconti per giovani, stu-denti e anziani, pretendere una maggiore atten-zione da parte della politica, chiedere più sosten-go dal mondo della comunicazione, incentivare lavisibilità dei siti web dedicati al teatro. E poi, dif-fondere l’idea che regalare un biglietto o magariun abbonamento teatrale, non è scontata o snob.È un dono per l’umanità. Gianni Maritati

C’è tempo fino al 15 giugno perpresentare il proprio lavoroalla terza edizione dell’Ecolo-

gico International Film Festival, che sisvolgerà a Nardò tra il 16 e il 19 set-tembre prossimi. Due sono le sezioniin cui è strutturato il concorso: una ri-servata agli autori e una alle scuole.

I lavori potranno essere presenta-ti sotto forma di film o video, appar-tenenti al genere documentario o fic-tion e nelle tre sezioni di corto (max15 min.), medio (tra i 16 e i 50 min.)o lungometraggio (oltre i 51 min.).Possono partecipare al concorso ifilm sui seguenti temi: Ambiente (lanatura, il paesaggio, l’energie rinno-vabili, la città, ecc.), Società (la cultura,l’economia, i valori umani, lo sfrut-tamento, la guerra, ecc.), Diversità (ledifferenze culturali, il razzismo, la po-vertà, il disagio psichico e sociale, l’in-tegrazione, ecc.). Ai vincitori del con-corso riservato agli autori verranno af-

fidati sei premi (tre premi in denaroper i primi classificati delle sezioni“lungo, medio e cortometraggio” e trepremi in targhe per i migliori film atema). Per la categoria scuole è pre-vista una targa per i primi classificatinelle sezioni: scuola primaria, scuolasecondaria di primo grado e scuola se-condaria di secondo grado.

L’EIFF promuove lo sviluppo diuna coscienza ambientale attraversoil medium cinema, uno tra i più ric-chi e diversificati strumenti di diffu-sione di conoscenza e consapevolez-za di sè e della realtà circostante. È or-ganizzato dall’Associazione CulturaleContemporary Art Addiction, in col-laborazione e con il finanziamentodella Regione Puglia, della Provinciadi Lecce e del Comune di Nardò.

L’iscrizione al festival è gratuita. Perla visione del regolamento e l’iscri-zione vi rinviamo al sito www.eiff.it owww.ecologicofilmfestival.it . Per in-formazioni: [email protected] Renata Moio

C I N E M A e T E A T R O 28

Un bel film… strano, ma bello!”. “Sarebbe davedere a casa, alla televisione”. Commen-ti all’uscita de La nostra vita e radiografia

di come oggi il Cinema è percepito dallo spetta-

tore medio. Elio Germano è un giovane operaio,ha una moglie incinta e due figli piccoli, un fratellopoliziotto decisamente sfigato (Raoul Bova appe-santito e con capelli sale & pepe fuori taglio, sem-pre in tuta “non è un pigiama!”, geniale). Quan-do la moglie muore di parto Claudio decide di ri-compensare i figli della perdita facendo tanti sol-di, chiede quindi un subappalto illegale per ter-minare la costruzione di una palazzina: gli operaisono immigrati senza documenti, e se anche nemuore uno sul lavoro è più conveniente stare zit-ti. Questo l’avvio.

Un oggetto “strano, ma bello!” questo film. Pro-blemi di forma e contenuto.

Sembra infatti accettato che un nuovo RobinHood sia necessariamente da vedere al cinema perpoterne sfruttare la spettacolarità visiva (Robin Hood,Ridley Scott) giacché la televisione male ripro-durrebbe la vertigine di certe scene di battaglia fil-mate a volo d’uccello, gli ampi paesaggi umidi everdissimi dell’Inghilterra, o i fragorosi effetti so-nori di armi che cozzano e frecce che sibilano.

Vedere Elio Germano con la cinepresa semprevicina (ma non addosso), scene di pranzi, di caseda mettere a posto, dettagli su cantieri bagnati e

muri da demolire non giustifica un dolby surrounde uno schermo cinematografico di svariati metriquadrati, non giustifica i sette euro del biglietto!E invece dovrebbe. La vita di questo italiano nonè chic, anzi: è decisamente squallida e di cattivo gu-sto. “I soldi servono a comprare cose: ma se poi le cosenon lo fai vedere che ce l’hai, che le compri a fare?” diceElio credendoci e non credendoci, col guizzo delbravo attore, il primo a dubitare del proprio per-sonaggio. Claudio infatti non è granitico; è volgarequanto reale. Luchetti scivola sulla sua storia condistacco, ma non con mancanza di empatia. Cogliela dubbia poesia di un funerale con una cassettadi Vasco Rossi sparata a tutto volume, e in questascena sta il punto di forza di questo film, perchéne dà la giusta posizione critica: non è filmare losquallore (morale) per lo squallore, è un prendereatto di scelte e azioni che vengono compiute, unavolontà di non chiudere gli occhi di fronte alle mol-teplici varianti della realtà, che è sempre fatta distorie di uomini. Per questo un primo piano di ElioGermano, con la pelle sgranata che si confonde colcemento del cantiere dov’è sepolto un immigra-to scomodo, è spettacolare quanto un esercito checombatte per l’indipendenza. Luca Nieri

PP RR II SS MM AA Newsletter di cultura, spettacolo e voglia di vivere (meglio)

La rivincita del teatro

FF EE SS TT II VVAA LL DD II CC AA NN NN EE SS

La nostra vita al CinemaIl film che ha dato la Palma d’oro ex-aequo ad Elio Germano per la migliore interpretazione maschile

EE CC OO LL OO GG II CC OO II NN TT EE RR NN AA TT II OO NN AA LL FF II LL MM FF EE SS TT II VV AA LL

Sguardi e visioni su ambiente, ecologia e territorioUltimi giorni per sottoporre i propri video alla rassegna di Nardò

Un’opera di Maurizio Buttazzo espostanella edizione 2009 dell’EIFF

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UU NN LL II BB RR OO AA LL MM EE SS EE x 1 2 M E S I 29

La masseria delle allodolee

La strada di Smirne

Antonia Arslan, LA MASSERIA DELLE ALLODOLE, BurRizzoli, 2004 (euro 15,00)Antonia Arslan, LA STRADA DI SMIRNE, Bur Rizzoli,2009 (euro 10,00)

Antonia Arslan è autrice di saggi sulla narrativa po-polare e sulla letteratura femminile tra Ottocento eNovecento. La masseria delle allodole è stato premiatocon moltissimi riconoscimenti e tradotto in 15 lingue.I fratelli Taviani ne hanno tratto un film.

“Io mi sono seduta, un giorno di maggio, ad ascoltare ea scrivere. Ed è stato come intessere un tappeto”. Ne è ri-sultato un racconto-verità, un tappeto di memorie,nostalgie e inaudite sofferenze.

Ne “La masseria delle allodole” l’autrice raccontala storia di una famiglia armena (la sua), che nelmaggio 1915 viene distrutta, vittima di un genoci-dio. Gli uomini e i bambini maschi sono trucidatie per le donne inizia un’odissea segnata da marceforzate, umiliazioni e crudeltà. La diaspora porte-rà gli Armeni a disperdersi nel mondo, conservandonel cuore la struggente nostalgia per una patria euna felicità perduta.

Ne “La strada di Smirne” l’autrice riprende a tes-sere il tappeto. La tragedia del genocidio, perpe-trato dai Turchi sulla popolazione armena nella qua-si-indifferenza delle nazioni europee si è compiu-ta. Nel panorama cupo, di tanto in tanto si accen-de una piccola luce di pietà e qualche mano - an-che fra i persecutori - si tende inaspettatamente insoccorso. Il destino permette che qualcuno si sal-vi e cerchi di ricostruire un futuro sulle macerie.Ma il sogno dura poco e tutto cade nuovamente infrantumi. La vita, per qualche esule, può riprenderesolo al di là dei mari, in Europa o in America. An-tonia Arslan ha riscoperto le proprie origini armenetraducendo le opere del poeta Daniel Varujan.

Maria Grazia Labbate

Vita e SvitaUna pagina di vita

ricca di sentimenti ed emozioni

Quando sembra che le giornate abbiano ac-quistato quelle certezze, quella serenità cheniente e nessuno potrà intaccare.

Quando le difficoltà sembrano così lontane e cre-di che nulla di male potrà mai arrivare, ecco che lavita ti “svita” da quelle sicurezze e ti spinge a vivere unarealtà che sai esistere, ma che credevi mai potesse toc-carti di persona.

A Belit (Carolina Mercurio), donna di successo, ac-cade proprio questo: una telefonata stravolge la suavita. La malattia colpisce il suo corpo ed entra nellasua quotidianità, nella sua casa, nella vita di suo ma-rito, Conan, e della sua piccola e dolce figlia Mowgly(Valeria Nardilli), ma non lascia che sia lei a vincere.Confida al lettore le sue paure, i suoi pensieri. Rac-conta la sua avventura, la sua lotta non solo contro lamalattia, ma anche contro quella medicina ufficiale,di “professori” accecati dall’interesse e dal guadagno,che la condannano a priori, prima della vita stessa.Sono pagine intense, scritte con la verità non solo del-la sofferenza, ma anche con il coraggio di chi non siarrende e che incontra il mondo generoso della ri-cerca, dove i medici, che lavorano con passione e al-truismo, combattono insieme al paziente, riuscendoa regalare speranza, riuscendo a far vivere la speranza.

La narrazione, scandita dalla penna di Belit, ma an-che della piccola Mowgly, che con tenerezza (avevasette anni allora) offre lo sguardo di una bambina chescopre qualcosa di troppo grande per lei, qualcosad’incomprensibile ma che vive con forte sensibilità,si muove tra ritmi rapidi e fra note delicate, accom-pagnando il lettore in una lettura che diventa, pagi-na dopo pagina, sempre più emozionante, sempre piùcoinvolgente. Una straordinaria testimonianza, checi aiuta a scoprire in noi e nella famiglia la forza dilottare e vincere, e scritta con l’intento di aiutare laricerca: il ricavato del libro sarà, infatti, devoluto al-l’AIRC.

Vita e Svita di Carolina Mercurio e Valeria Nardilli, LI-BELLULA EDIZIONI, Tricase, 2009.

In questa città [Gallipoli, ndc], adunque,fortificatissima per natura e per cura de’re, nonchè per fatiche degli abitanti, e

de’ popoli convicini, libera ed immune diogni specie di vettigali, viviamo senza timoreconcordemente, come in una rocca sicu-rissima. Godiamo di una salubre atmosfe-ra, del giocondo prospetto de’ colli che lacircondano; ovunque mare e cielo, divisionninamente dal resto degli uomini e percommercio, e per costumi. Qui mi servo in modo più parco e di

cibo e di sonno e sto bene come un atle-ta. Vado a dormire alla terza o alla quar-ta ora della notte e mi levo alla nona o alla de-cima: leggo o scrivo qualcosa, che potrei fare?Non potrei dormire più a lungo in un lettinocasto e ad una piazza e pien d’affanni. Rivedogli appunti miei, cioè vecchi scritti miei che midanno soddisfazione e conforto grandissimi,giacché da questi studi io non cerco fama oguadagni, ma penso a quelli che sono i mieidoveri del domani. Prima del levar del sole, se è giorno festivo

o di lavoro, mi dedico ai pii uffici nella chie-sa di Sant’Agata e, se è nefasto, resto a casa apregar gli dei. All’alba vado in giro per la cit-tà, visito i pazienti e quindi, come è mio co-stume, faccio una sobria colazione, senza raf-finatezze e senza ricercatezze. A me piace unacenetta alla buona e mi dispiacciono le pietanze

ricercate e non soltanto sulla mensa mia maancora su quelle degli altri. Dopo di aver mangiato, leggo qualcosa di

leggero che non turbi, ma ricrei e diverta lamente; come sogliono fare i medici che ai pa-zienti che hanno difficile digestione e sono

esauriti prescrivono cibi di facile assi-milazione che i Greci dicono ben cotti.È allora che vengono a trovarmi certu-ni che mi espongono i casi della saluteloro e a loro io presto attenzione. A ven-ti ore torno a visitare i pazienti; salgo,scendo, m’affatico, corro su e giù e sudo,nonostante sia già freddo. Finalmente, all’imbrunire, stracco e

lasso, rientro a casa dove alcuni di sve-glia mente stanno ad attendermi per sen-tirmi discorrere di filosofia, di morale,di matematica, alla buona, senza acca-demia.

A questo modo vive il tuo Galateo.

Dalla lettera (datata Gallipoli, 12.12.1513) a P. Sum-monte, intitolata Callipolis descriptio, pp. 256-9 del volu-me Epistole salentine di Antonio De Ferrariis Galateo (tra-duzione dal latino di V. Dolce, del 1853), a cura di M.Paone, Congedo Editore, Galatina 1974.

La giornatadell’umanistaAntonio Galateo

a cura di Giovanni Coluccia

Un invito alla lettura dei nostri autori,attraverso alcune delle loro pagine

più significative

Antonio De Ferrariis, detto il Galateo, nacque a Galatone nel 1448. Compiuti gli studi presso l’antico ginna-sio greco di Nardò, il giovane Antonio ebbe la possibilità di proseguire la formazione medico-filosofica pressolo Studio di Napoli. La grande preparazione filosofica, la cultura classica, l’amabilità e l’arguzia, la raffinatezzadei modi gli consentirono di entrare ben presto in contatto con la corte reale e con i circoli culturali dell’uma-nesimo napoletano. Introdotto nella celebre Accademia Pontaniana, strinse sodalizi con i massimi esponenti delmondo culturale italiano dell’epoca. Nel 1474 venne proclamato dottore in artibus et medicina a Ferrara. VisitòVenezia e per molti anni fece la spola tra Napoli ed il Salento, dove nel frattempo si era sposato ed era padre dicinque figli. Esercitò la professione di medico, sia presso la corte reale, sia presso la gente comune, e continuòad interessarsi di ogni branca dello scibile, dalla letteratura alla politica, dalla geografia alla religione, producendonenumerosi trattati in forma epistolare, diretti ad amici, accademici, prelati e uomini politici. Morì a Lecce nel 1517,a 69 anni. Indimenticabile il ritratto dell’umanista, di cui Antonio L. Verri ci fa dono nel suo Il fabbricante di ar-monia Antonio Galateo, opera alla quale abbiamo dedicato la terza e la decima pagina di questo nostro quaderno.

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SCIROCCO EDITORE di Paolo SchiavanoDI R E Z I O N E E AM M I N I S T R A Z I O N E

Via Piave, 24 - 73059 UGENTO (Le) [email protected]. 380.63.59.149 tel/fax 0833.55.48.43

DIRETTORE RESPONSABILE: Chiara SchiavanoCAPO REDATTORE: Renata Moio

REDAZIONE: Mery Albertini, Marialuisa Ferrarese, MariaGrazia Labbate, Roberto Maruccia, Serena Rollo, Gianvito

Negro Valiani, Simone ZeccaREDAZIONE GRAFICA E PROGETTO: Rolando Civilla

SEGRETERIA DI REDAZIONE: Sabrina MarucciaHANNO COLLABORATO: Ippazio Aretano, Federico Baglivi,Francesca Loredana Bello, Eva Brugnettini, MarcoCavalera, Paola Colosso, Giovanni Coluccia, Chiara

Congedi, Tony Damascelli, Dario De Giorgi, Loredana A.De Giuseppe, Anna De Rosa, Vincenzo Del Tufo, DonatellaFerrise, Pietro Fornaciari, Massimo Fracasso, Rocco Iasi,Ettore Labbate, Andrea Mariano, Gianni Maritati, LauraMarrocco, Alice Moio, Luca Nieri, Paul O’Brien, Silvano

Palamà, Maria Grazia Petraglia, Antonio Piccinno,Francesco Piscopello, Pantaleo Provenzano, GabriellaPozza, Maria Antonietta Quintana, Daniela Ricchiuto,

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La primavera fa le bizze, l’estate sembra tardarea fare capolino e quindi abbiamo deciso di af-frontare questo periodo birichino con “spirito”:desideriamo proporvi il

LLIIQQUUOORREE AALLLL’’AALLBBIICCOOCCCCAAIngredienti (per ml 750):

• gr. 500 di albicocche• gr. 500 di alcool 90gradi• gr. 250 di zucchero • un baccello di vaniglia

Si richiede preliminarmente di snocciolare etagliare a tocchi le albicocche e di raccoglierlequindi in una brocca insieme al baccello di vani-glia, l’alcool a 90 gradi, lasciando macerare il tut-to per 48 ore. Dopo quest’attesa scaldate lo zuc-chero con 250 gr . di acqua fino a 110°C; succes-sivamente mescolate lo sciroppo ottenuto con lealbicocche macerate ed il loro alcool quindi fil-trate il tutto e versate in una bottiglia da 750 ml.Fate raffreddare, poi ponete la bottiglia in free-zer per far sì che il liquore acquisisca una consi-stenza sciropposa. Sarà pronto da bere in due set-timane. Paola Colosso

Per quanto riguar-da la frequenzadei pasti, un cuc-

ciolo dopo lo svezza-mento dovrebbe man-giare 4 volte al giorno,poi si potrà passare gra-datamente a 3 pasti gior-nalieri ed infine a 2 nel-l’età adulta. In que-st’ultimo caso è consi-gliabile far passare circaotto ore tra un pasto el’altro. Tutti i supple-menti alimentari comeleccornie e premi edu-cativi (croccantini, bi-scotti, ecc.) dovrannoessere considerati comeparte integrante della razione giornaliera.

Per quanto riguarda la quantità, se utilizziamodegli alimenti industriali (croccantini o scatolet-te), è bene attenersi scrupolosamente alle quan-tità indicate sulla confezione dell’alimento, aven-do cura di aumentarle o diminuirle in ragione del-l’attività fisica del cane. Per un’alimentazione ca-salinga, è possibile calcolare la quantità in funzionedella reale necessità che il cane ha di alimentarsi:come metro di giudizio possiamo considerare lecondizioni in cui viene lasciata la ciotola dopo ilpasto (se la ciotola viene svuotata e leccata insi-stentemente molto probabilmente la razione for-nita era insufficiente, al contrario una ciotola vuo-ta con qualche residuo di cibo può essere una spiadi una razione sufficiente). Naturalmente questesono solo delle linee guida che non possono valere

per tutti gli animali, inquanto alcuni soggettiriescono a consumaredelle quantità di ciboben oltre le proprie ne-cessità; il veterinario co-munque sarà un validopunto di riferimentoper stabilire se le quan-tità di cibo che si stannofornendo al proprio ani-male sono adatte o van-no modificate.

Infine come regolagenerale è bene som-ministrare i pasti a ora-ri fissi e regolari, nellastessa ciotola e nellostesso luogo, evitare che

l’animale venga disturbato mentre mangia, eli-minare residui di alimento umido a fine pasto perevitare l’ossidazione del cibo e l’accumulo di in-setti. Per evitare che possa accettare alimenti da-gli sconosciuti è preferibile che siano solo i com-ponenti della famiglia a fornirgli i pasti; a turnotutti devono fornirgli il pasto per un buon equi-librio sociale del gruppo. Per evitare che il cane sistanchi di mangiare sempre lo stesso alimento, eper evitare errori alimentari ripetitivi, è consigliabilevariare di tanto in tanto il tipo o il gusto dell’ali-mento (nel caso degli alimenti pronti il mercatopropone ormai infinite varietà di gusti e formatitali da soddisfare qualsiasi esigenza). Natural-mente il passaggio da un alimento all’altro dovràavvenire sempre gradatamente, nel giro di qualchegiorno. Ippazio Aretano

Il Cabernet Franc ed il Cabernet Sauvignon, suostretto cugino, sono entrambi vini rossi francesipresenti nel Medoc e nel Graves. Rappresen-

tano, in uvaggio con il Merlot, i famosi vini del bor-dolese. Diffusi in molte regioni italiane, hanno tro-vato nel Veneto, nel Trentino e nell’Alto Adigel’habitat ideale per esprimere al meglio il loro po-tenziale aromatico.

Presentano entrambi sentori ormai consolidatie unanimemente riconosciuti nell’analisi sensoriale:nel Cabernet Franc spicca il sentore erbaceo, ca-ratteristico del vitigno, di peperone verde e di erbafresca, di vite americana e di sottobosco; i profumifloreali sono di viola e di rosa rossa; i sentori frut-tati di amarena, di melograno, di mora e visciola,di foglie di ribes nero, di prugna e di legno di ce-

dro. Se il vino stagiona in barrique emergono quel-li di chiodo di garofano, di liquirizia, di tabacco, dicannella, di pepe nero, di prugna secca, di carru-ba, di vaniglia ed eccezionalmente quello di cuo-io e di balsamo di pino.

Il Cabernet Sauvignon percorre la stessa stradaaromatica del precedente, fatta eccezione per il sen-tore erbaceo che non è presente; mentre, sotto ilprofilo polifenolico si presenta più tannico e piùricco di antociani. Ha grande capacità di adatta-mento a climi e terreni diversi, facendo emergerecomunque la sua struttura ricca di tannini, che gliconsente un lungo periodo di affinamento in bar-rique. Esige un invecchiamento di 3-5 anni per faremergere il tipico profumo di goudron.Test guida: degustazione di un eccellente “Trenti-

no Cabernet Sauvignon” del 2002, vinificato in pu-rezza con un grado alcolico di 13.5 % vol. Tipicità: 95%Colore: rosso rubino, tendente al granato;Tonalità ed intensità cromatica: eccellente;Bouquet: odori di invecchiamento gradevoli, sen-tori di spezie dolci, sfumature vegetali; Finezza olfattiva: fine;Intensità olfattiva: molto lunga;Franchezza olfattiva: gradevole;Persistenza aromatica olfattiva: eccellente, moltolunga;Sensazione gustativa: molto gradevole - in equilibriocon la componente tannica - ottima;Sensazioni retro-olfattive: positive al 90%.

Pantaleo Provenzano

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Cabernet, dalla Francia all’ItaliaFranc e Sauvignon, i due cugini rossi francesi affermati anche nel Belpaese

L’alimentazione del caneBreve guida ad un corretto approccio alimentare

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5. SABATO• GALLIPOLI, Teatro TitoSchipa, ore 10:30, “Le operedell’ingegno e la “pirateria:cultura della legalità e pos-sibili scenari di contrasto”,info: www.ditutto.it• GALLIPOLI, Parco Gondar,ore 11:00, Sud Sound Systemin concerto, info: www. sun-nyvibes.rototom.com• TAVIANO, Piazza Mercato,ore 9:00, III memorial “Al-berto Orazzo”,Motoraduno.• TRICASE, Piazza Cappuc-cini, fino al 6 giugno, Gira, Ro-tola e Rimbalza, manif. ascopo benefico pro La Casadi Martina.

6. DOMENICA• LECCE, organizzata dalla co-munità parrocchiale di S. Sabino,ore 20:30, Sagra dei Sapori

7. LUNEDI• ARADEO, CioccolibreriaSTARDUST, ore 18:00, il Con-corso di Poesia - PremioStreghetta, info: 0833232261, 0836 552467.• GALLIPOLI, Teatro Italia, ore21:00, 41a edizione del Pre-mio Barocco, diretta Rai 1,info: www.leccenelsalento.it• LECCE, Museo S. Castrome-diano, ore 20:30, Musica almuseo - Carlo Chirizzi inconcerto, info: 0832 309901

10. GIOVEDI• CUTROFIANO, Jack’n Jill,ore 22:00, Skarlat in con-certo, www. www.jacknjill.it

12. SABATO• ARADEO, Teatro DomenicoModugno, ore 21:00, Storia diun ragno innamorato, tea-tro, info: 328 6179241.• GALLIPOLI, Area bleu Sa-lento, ore 20:30, Miss MondoItalia, finale nazionale

13. DOMENICA• LECCE, Teatro PoliteamaGreco, ore 21:00, RiccardoMuti dirige l’Orchestra Gio-vanile Luigi Cherubini,info: 0832 41468.

16. MERCOLEDI• LECCE, Museo S. Castrome-diano, ore 20:30, Musica almuseo - Elena Borlizzi,Flauto; Valerio De Giorgi,Pianoforte in concerto,info: 0832 309901

17. GIOVEDI• MURO, Piazza Mazzini, ore19:00, fino al 19, 44 Rally delSalento, prova spettacolo alKartodromo “La Conca”

18. VENERDI• COPERTINO, Campo Delta,ore 22:00, Beenieman in con-certo, info e prevendita 3288354729.• CORIGLIANO d’OTR.,fino al 20, “Alla ricerca di Lu-cignolo: interminabile viag-

gio alla scoperta dell’eternobambino tra gioco e pas-sione!”, info: 392 4950091.• LECCE, Piazza Mazzini, finoal 19, 44 Rally del Salento,prove speciali Santa Cesa-rea (km. 10,55) e Miggiano(km. 12,54)

19. SABATO• CALIMERA, Primo Radunodei Madonnari, Festa dei Lam-pioni e de lu Cuturusciu,info: Pro Loco Calimera

0832 872412• LECCE, fino al 19, 44 Rallydel Salento, prove speciali:Specchia (km. 14,87),“Lunga” di Palombara (km.23,44) da ripetere duevolte, ore 13:00 con direttaRai Giuggianello (km. 1,61)

20. DOMENICA• CASARANO, Sagra deipiatti tipici, Aria Frisca inconcerto, info: www.turi-smopugliaesalento.com• CAMPI Sal., Piazza Libertà,Raduno auto-moto d’epoca,info: www.motoclub-nordsa-lento.it• MAGLIE, Piazzetta Madonnadelle Grazie, ore 20:30, Sagradelle Orecchiette, info:www.turismopugliaesa-lento.com

21. LUNEDI• SANARICA, fino al 23,Sagra di San Luigi, info:www.turismopugliaesa-lento.com22. MARTEDI• SQUINZANO, Madonnadel Pozzo, info: www.turi-smopugliaesalento.com

23. MERCOLEDI• LECCE, Museo S. Castrome-diano, ore 20:30, Musica almuseo - Francesca Cavallo,Arpa; Marco Schiavone,Violoncello, in concerto,info: 0832 309901 - 3683177226.

26. SABATO• CASTRÌ di LECCE, PiazzaCaduti, ore: 21:00, Martirio diSan Vito, spettacolo tea-trale, info: 0832 1830712.• GALATINA, Quartiere fieri-stico, fino al 30, 60a edizionedella Fiera Campionaria,info: www.turismopugliaesa-lento.com

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Rubrica a cura di Roberto Maruccia

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