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LINGUAGGIO ASTRALE Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXII n. 126 Primavera 2002

LINGUAGGIO ASTRALE N°126_primavera 2002

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Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia, ANNO XXXII, n.126 (Primavera 2002)

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Page 1: LINGUAGGIO ASTRALE N°126_primavera 2002

LINGUAGGIO ASTRALE

Pubblicazione Trimestraledel Centro Italiano di Astrologia

ANNO XXXII n. 126Primavera 2002

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SOMMARIOIL PROBLEMA ETICO118 Dante Valente: Il Papa ha ragione .............................................................................................. 8110 Glenn Perry: Verso un Codice Etico per gli Astrologi .......................................................... 10113 Marco Pesatori: Minima Moralia. Etica e ruolo professionale dell’astrologo............ 26110 Armando Billi - Claudio Cannistrà: Dialogo: la professionalità dell’astrologo ....... 30244 Giancarlo Ufficiale: L’astrologo e la fine della vita ............................................................ 35150 Risultati del VI esame albo professionale e nuovo bando ................................................ 38

ASTROLOGIA MONDIALE233 Julianne Evans: Ancora sul tema degli Stati Uniti d’America: cenni storici ............. 46234 Dante Valente: Come trovare l‘ascendente degli Stati Uniti ........................................... 54212 Adriana Rampino Cavadini: Islam: dalla Luna a Plutone .................................................. 57

ASTROLOGIA CLASSICA231 Mariano Aladren: Il significatore: un elemento dimenticato dalla tradizione ........ 66411 Gary Warren Price: L’alcocoden e il suo uso .......................................................................... 85405 Le carte divisionali vediche usate in astrologia occidentale............................................ 90222 Daniele Duretto: L’astrologia quantistica ................................................................................ 92237 Fulvio Mocco: L’energia della Fenice.......................................................................................... 103412 Charles Ridoux: L’abbandono del potere: Carlo V, Napoleone, De Gaulle ................. 108232 Isa M. Zanni: Fabrizio De André: studio astrologico ........................................................... 127230 Lidia Fassio: Il progetto del Sole ................................................................................................. 143

CASA QUINTA103 Asterischi............................................................................................................................................... 152332 Liliana Cosentino: Sulle pietre preziose ................................................................................... 155903 Lucia Biazzo: Poesie.......................................................................................................................... 158902 12° viaggio-studio sotto il segno dei Pesci in Portogallo ................................................. 160520 “Linguaccia Astrale” - Gli insulti astrologici ........................................................................... 163530 “Linguaccia Astrale” - Il mondo di Mirka................................................................................. 164

ANGOLO DEI NEOFITI (A casa di Mercurio e di Urano)602 Dante Valente: Didattica elementare........................................................................................ 172633 A cosa servono queste ore planetarie (D.V.) ........................................................................... 174620 VI esame per l’albo - Soluzioni ai quiz per la prova scritta .............................................. 178370 La posta di Marco Pesatori............................................................................................................. 183111 Computer club .................................................................................................................................... 187

CASA NONA900 Liliana Livaldi Laun: Lilith in transito nelle dodici case astrologiche .......................... 191950 Gracentro - Giornate internazionali di astrologia e cabala ............................................. 195953 Claudio Cannistrà: Recensioni..................................................................................................... 198960 Secondo congresso della Federazione Astrologica del Sud Europa (F.A.E.S.) ............ 200980 Elenco Delegati e corrispondenti CIDA ................................................................................... 206

pag.

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3Argomento

Cara “Giuliapink” questo numero è dedicato a te. Ci sostiene la speranza che la tua bella anima,

da qualche parte dell’Empireo o delle celesti sfere, possa ancora captare i nostrisentimenti, il nostro affetto e rendere meno penoso il distacco.

Abbiamo avuto la fortuna, così rara, di avere fra noi una “Vergine ottimista“come te, che ha fatto onore al suo segno.

Ti sono grato per aver confortato me nella tua malattia (… dài, che ce la fac-cio!). Sò che non resterai inattiva e continuerai con nuovi mezzi a darci una mano ea sorvegliare sulle nostre sviste.

Una volta di più constatiamo quanto siano inesorabili le leggi delle stelle, chepure amiamo; o forse ti hanno privilegiato rendendo più rapido il compiersi del tuofato. Durante il ricovero ti sei preoccupata di inviarci in tempo due belle immaginilaudative della nostra disciplina. Come vedi la prima campeggia già in copertina, el’altra qui accanto.

Ciao Giulia…

Giuliarosa Bigazzi Vincenzi (Castelbolognese, 22 settembre 1943 h 12.37, Bolo-gna 13 marzo 2002 h 7), entrata nel corpus del CIDA con il concorso Voci nuove, èstata per lunghi anni efficiente Delegata per la Emilia nonché Consigliere e Tesorie-re nazionale del CIDA. .

Ha organizzato un prestigioso Congresso Nazionale a Bologna nel 1989. Ha ceduto ad una crudele malattia che in due mesi ha stroncato la sua pur

grande vitalità, ma non il suo esemplare ottimismo.È stata preziosa collaboratrice della nostra Rivista, in cui ha profuso la sua lun-

ga esperienza editoriale.Rimpianta da due bravi figlioli, dal nipotino e dal suo amato Vincenzo. Alla sua memoria sarà assegnato il premio Serena Foglia per il 2002.

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4 Argomento

Ecco come un importante Congresso Medico internazionale ha valorizzato i suoi contenutiricorrendo ad una antica immagine di Astrologia Medica. (segnalazione di Giuliarosa Bigazzi)

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5Argomento

IN QUESTO NUMERO:

Abbiamo ricevuto numerosi commenti positivi sul numero prece-dente di LA, ma globali. Purtroppo non erano accompagnati dagiudizi specifici sui singoli articoli come avevamo invitato a fare,per aggiustare il tiro in base alle richieste o alle necessità dei Soci.Stando alle poche specifiche pervenute dovremmo farcire la Rivistasolo di Astrologia classica, visto che i suoi cultori sono più attenti.

Per facilitare l’espressione del vostro parere – anche anonimo – ab-biamo riprodotto a fondo Rivista una copia aggiuntiva dell’indice,affiancato da una colonna in cui esprimere un giudizio progressivoda 1 a 5 per i singoli articoli analizzati.Va ritagliata e inviata alla Redazione (via Monzambano 13, 20159Milano).

* * *

Il numero precedente era stato suddiviso coi criteri delle Case. Criterioin parte conservato, ma in aggiunta si sono raggruppati gli articoli percomunanza di argomenti, in modo che possiate confrontare suoni di di-verse campane.

In particolare sono stati disposti per blocchi logici

– l’etica professionale, vista da un Californiano, e dai nostri Pesatori,Billi e Cannistrà

– il problema della durata della vita, Giancarlo Ufficiale, Aladren el’Alcocoden

– il dilemma del “primo vagito” degli USA con aggiunta di dati speri-mentali

– Didattica elementare

– Astrologia Classica

Buona lettura!

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6 Argomento

La rocca di Angera (sul Lago Maggiore) ha una antica tradizione esoterica: già anticamente era sededi un culto mitraico. E nel 1300, assai prima dell’era ficiniana, compaiono nel Castello visconteo

raffigurazioni zodiacali (v. particolare di Leone e Cancro con Sole e Luna)

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7Argomento

IL PROBLEMA

ETICO

– Il Papa ha ragione (Dante Valente)– Verso un Codice Etico (Glenn Perry)– Minima moralia (M. Pesatori)– La professionalità dell’Astrologo

(Billi e Cannistrà)– La fine della vita (G. Carlo Ufficiale)– Esami e nuovo concorso per l’Albo

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8 Etica professionale

L.A. 126-118

Dal suo punto di vista, naturalmente. Deve difendere una struttura da deviazioninettuniane che possono sfociare in pratiche incompatibili per un buon cristiano.

Analogamente avevano “ragione” gli Imperatori romani quando vedevano neiCristiani una anomalia rischiosa per la sopravvivenza dell’Impero – anche se il cal-colo si dimostrò infondato, in quanto a Costantinopoli il cristianesimo potè convi-vere per altri mille anni col potere imperiale – .

Vale però la pena di sottolineare che il Santo Padre non ha emesso una bolladi scomunica, ha solo deplorato, e sappiamo che quasi ogni settimana emette unadeplorazione: quindi semmai si tratta di peccati veniali, perché non viola nessunodei dieci comandamenti.

Non è neppure chiaro se il Papa faccia una distinzione fra consultanti e prati-canti, che in teoria dovrebbero essere meno suggestionabili, come gli esorcisti.

Ma su questo argomento è ritornato più volte e riteniamo che il Santo Padreabbia la vista acuta.

Avvertiamo tutti, indubitabile, una crisi della fede: le cause possono esserevarie, ma certamente incide molto il benessere: la religione impone delle rinunce,dei sacrifici, e i poveri ci sono abituati, mentre per i benestanti è davvero un grossosacrificio (già il Vangelo lo prevede col cammello…); e dubito che i ricchi islamici inprivato siano particolarmente osservanti …

Tuttavia nel ricorso a pratiche mantiche non si tratta solo di infrangere le re-gole della morale cattolica, ma di insidiare la stessa religione, in alcuni casi di sosti-tuire la religione con la magia. In tal caso entrerebbe in gioco, sia pure assai da lon-tano, il primo Comandamento.

Sappiamo quanto la Chiesa – obtorto collo – abbia incorporato nei secoli ritipagani e pratiche esoteriche, sia pure incanalate verso i culti di Santi e Madonna. Ilcattolicesimo in Brasile e nelle Filippine è a volte irriconoscibile.

La Chiesa insomma aveva capito, o ammesso, che la necessità del mistero, delmagico, è connaturato all’uomo, come lo è il bisogno di ossigeno, di cibo, di amore,di speranza; in definitiva è una semplice esigenza naturale dell’uomo.

In particolare l’uso del ”latinorum” aveva una funzione magica, specie – para-dossalmente – per chi non lo capiva affatto.

DANTE VALENTE

IL PAPA HA RAGIONE

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9Etica professionale

La recente abolizione del latino, la semplificazione – anzi la comprensione ra-zionale – delle formule, il prete rivolto al pubblico, i canti laicizzati con chitarratevarie, la tecnologia stessa, tutti questi fattori hanno sottratto ai fedeli quella quotamagica che li teneva inconsciamente più avvinti. La Chiesa ha voluto “spiegare”quello che i fedeli preferivano restasse patrimonio esclusivo del mistero. E giusta-mente; ma come spesso succede, le cose “giuste” si possono rivelare controprodu-centi. Pertanto la “crisi della fede” per molti soggetti è anche una crisi di astinenzadal magico, tanto più intensa quanto più si estende l’ambito del razionale.

La preghiera – almeno nella accezione utilitaristica così diffusa, – è una formalarvata di magia: riteniamo i Santi corruttibili o perlomeno cancerinamente sensibiliai lamenti, anziché capricorniani ministri di Dio che concedono solo ciò che è giu-sto, o al limite ciò che ci meritiamo.La differenza fra quel tipo di preghiera e la ma-gia è un sottile diaframma: per ottenere un beneficio, nel primo caso si implora conle buone, nel secondo si pretende con le cattive. In entrambi i casi vogliamo qualco-sa che non sappiamo conquistare con le nostre forze.

L’indigenza ti permette solo la preghiera, il benessere ti permette anche il lussodella magia nera, che è una forma perversa di arroganza del potere.

Un altro fattore che porta al magico- anomalo è l’eccesso di conoscenza: unacontadina semi-analfabeta è di solito un’ottima educatrice e ha un rapporto più sa-no con la fede: non chiede ciò che non le spetta.

Viceversa credo tutti abbiano verificato come le psicanaliste siano un fallimen-to come madri e spesso come mogli: frutto delle indecisioni dovute al troppo sape-re, all’angoscia sugli effetti di ogni microdecisione famigliare, alla troppa consulta-zione di testi specialistici che ingigantiscono i problemi. Il risultato finale è una si-tuazione nettuniana per cui si delega un’entità esterna per le decisioni.

Ci spiace solo che questa ricerca del magico – così redditizia – sia diventatacosì esasperata da spianare la via a sciami di mistificatori e profittatori, a causa deiquali anche noi siamo finiti nel fascio comune.

E non possiamo pretendere una distinzione, perché troppi maghetti affermanodi praticare l’astrologia. Per fortuna possiamo vantare alcune sane differenze:

– il CIDA insiste prioritariamente per il rispetto di un Codice Etico– fra le arti mantiche solo l’Astrologia permette anche un “consulto” di astro-

logi su un comune substrato ( e in questo è sicuramente scientifica)– l’età della nostra disciplina, nata spontaneamente sotto ogni cielo e latitu-

dine– e quindi naturale – per cui ha superato il vaglio dei secoli, mentretutte le altre forme mantiche sono svanite nelle nebbie dei tempi.

Il nostro scopo non è de-siderare (ossia pretendere dalle stelle) ma con-sidera-re (…forzando l’etimologia), ossia vivere in armonia con esse.

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10 ArgomentoEtica professionale

L.A. 126-110

Le norme etiche, eventualmente modificabili nel tempo, ma uguali per tutta la ca-tegoria, rappresentano una guida finalizzata a: 1) Formazione professionale consa-pevole dei propri limiti di competenza e supervisione nella pratica. 2) Servizio per ilbenessere del cliente nel rispetto dei suoi bisogni, valori ed autonomia. 3) Cautelanelle previsioni da offrire come gamma di possibilità in cui il lato positivo è sempremesso in evidenza.

Una delle sfide più importanti che affrontiamo nel tentativo di guadagnare ri-spetto e credibilità coinvolge il senso etico. Sappiamo che l’astrologia come legitti-mo campo d’indagine non è accettata nella maggior parte di Istituti ed Università.In alcune comunità vigono persino leggi che proibiscono la pratica astrologica. Chidi noi la esercita può essere tollerato, ma c’è ancora il sospetto diffuso che siamoimmorali, fraudolenti e distruttivi per il benessere sociale. Per colmare il divario traastrologi e cultura dobbiamo essere preparati a dimostrare che non siamo contro lamorale o pericolosi per la società.

Certamente, dobbiamo continuare i nostri sforzi per dimostrare la validitàastrologica attraverso la ricerca. Però, sebbene questa sia una condizione necessariaper essere accettati, non è sufficiente. Dobbiamo anche provare che chi esercita l’a-strologia lo fa con sensibilità, seguendo determinati principi. Questo è un bene nonsoltanto per gli astrologi - ovviamente, vogliamo essere rispettati- ma anche per lapiù vasta società che serviamo. Più grande è la percezione pubblica della moralitàdegli astrologi, più largamente verrà usata l’astrologia. Ne risulterà un vantaggioper chiunque, ma al servizio di un bene più grande.

L’essenza dei codici etici

La prima cosa apprezzabile di un codice etico è quello di costituire una serie di di-rettive. Non si tratta di un insieme di leggi dogmatiche ed eterne trasmesse dall’altoe scolpite nella pietra. I codici etici rappresentano le aspirazioni o i principi ideali di

GLENN PERRY, Ph. D

VERSO UN CODICE ETICOPER GLI ASTROLOGITRADUZIONE DI ANGELA CASTELLO

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11ArgomentoEtica professionale

una professione. L’obiettivo fondamentale per esercitare in modo etico è quello diaccrescere il benessere dei nostri clienti. Tuttavia, l’interpretazione di un codice è di-versa da persona a persona, e qualcuno potrebbe non approvarlo in toto. Ad un cer-to momento, l’astrologo può essere paradossalmente costretto a scegliere tra l’ade-sione ad un codice etico e il fare ciò che ritiene sia meglio nell’interesse del cliente.Teoricamente , tali conflitti sono presentati e discussi davanti alla collettività.

Un codice etico è un documento dinamico passibile di espansione e revisionein linea con l’evolversi della materia.. E riflette, perciò, il livello di sviluppo della pro-fessione. I dibattiti e le discussioni sono necessarie perché ci portano verso un com-plesso di valori normativi.

Un codice etico dovrebbe fornire agli astrologi una guida per un comporta-mento moralmente corretto nei riguardi del cliente. L’etica ha il compito di proteg-gere gli utenti dalla moralità individuale degli astrologi. Le relative norme tentanodi stabilire i migliori o più adeguati principi morali e sono intese a sostituire i valoriora professati individualmente. Naturalmente, gli standard morali e il comporta-mento degli astrologi sono una questione privata nella stessa misura in cui lo sonoper qualsiasi altra persona. Tuttavia, il problema sorge ogni qualvolta la condotta diun astrologo compromette le sue responsabilità professionali o riduce la pubblicafiducia nell’astrologia e negli astrologi. Ognuno di noi è responsabile verso gli altri;e la condotta di ciascuno ha ripercussioni sull’intero settore.

La funzione dei codici professionali

L’astrologia è un servizio per aiutare la gente a comprendere se stessa e a produrredecisioni consapevoli. Come tale, essa è giustamente considerata una delle profes-sioni assistenziali, allo stesso titolo della consulenza, della psicoterapia, della psi-chiatria, e del lavoro sociale. Ovviamente, l’astrologia va oltre in quanto viene appli-cata alla finanza, al commercio, alla politica, e alla sociologia. Tuttavia, è giusto af-fermare che l’astrologia applicata include generalmente, in una maniera o nell’altra,la consultazione.

Nell’arte della consulenza, i codici etici adempiono una certa varietà di funzio-ni. Il loro scopo basilare è, primo, educare i professionisti ad un valido comporta-mento morale. Riflettere sui principi aiuta coloro che esercitano ad espandere lapropria consapevolezza e a chiarire i rispettivi valori professionali. Secondo, glistandard etici forniscono un meccanismo adeguato per garantire la responsabilitàprofessionale. I consulenti sono obbligati a controllare non soltanto la propria maanche ad incoraggiare la condotta etica fra i colleghi. Terzo, i codici servono comecatalizzatori per migliorare la pratica. Quando gli astrologi interpretano ed applica-no il codice, i problemi sollevati spesso aiutano a chiarire la loro posizione sui di-lemmi che non hanno risposte semplici o assolute.

Quando viene pronunciata la parola immorale, la gente spesso pensa a grandiviolazioni di norme stabilite, come quando un consulente va a letto con una cliente

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12 ArgomentoEtica professionale

o si mostra ubriaco durante una seduta. In realtà, la maggior parte delle violazionietiche avvengono quasi inavvertitamente e sono così sottili che i professionisti nonne sono neppure consapevoli. Per esempio, un astrologo troppo ansioso di aiutare ilcliente potrebbe dare consigli prima che questi abbia avuto l’opportunità di com-prendere realmente e di riflettere sulle informazioni appena ricevute. Questo avvie-ne con una certa frequenza soprattutto con i clienti affetti da dipendenza che abi-tualmente chiedono “Cosa dovrei fare?”. Tuttavia, dire al consultante cosa fare po-trebbe derubarlo del suo potere di scelta e incoraggiarlo alla dipendenza in modosubliminale.

Un codice di etica non dovrebbe imporre pesanti restrizioni ma piuttosto inco-raggiare gli astrologi a mettere alla prova il loro pensiero e a controllare il propriocomportamento con i clienti a livelli sempre più sottili. Naturalmente, il miglior mo-do di mantenere una chiara posizione etica consiste nel chiedersi spesso: “Ciò chesto facendo è davvero nell’interesse dei miei clienti?” Col fornire un insieme di indi-cazioni e di valori, si incoraggiano gli astrologi a pensare più intensamente a ciòche stanno facendo e perché, e agli effetti potenziali della loro condotta sui clientie sull’intera società.

L’importanza della psicologia

In ogni codice di etica la direttiva primaria è quella di non fare del male. Questoimplica che gli astrologi dovrebbero sempre agire nel migliore interesse del cliente.Ma come si stabilisce il miglior interesse del cliente? Cosa significa, in realtà, l’e-spressione “non fare del male”? Secondo me, nuocere significa sfruttare o tradire lafiducia dei clienti o ledere i loro diritti e, così facendo, causare pene emotive ed in-felicità. Questo può avvenire, per esempio, quando gli astrologi ingannano i clienticon annunci illosori; usano i clienti per soddisfare le loro esigenze sessuali; o li spa-ventano con interpretazioni dogmatiche eccessivamente negative. In altre parole,nuocere ai clienti significa influenzarli psicologicamente in modo distruttivo.

Ne segue che l’ingiunzione non fare del male è implicitamente psicologica. Ladimensione etica dell’astrologia è necessariamente interessata al benessere mentaleed emotivo del cliente. Questo non significa che l’astrologia psicologica dovrebbeessere preferita ad altri approcci, ma è bene che tutti gli astrologi, al di là del loroorientamento, siano sensibili ed attenti all’impatto delle loro parole sui clienti.

Qualsiasi forma di astrologia che s’interessi del comportamento umano, dellapersonalità, delle decisioni, delle pressioni dovute ad eventi esterni, o si preoccupidel futuro, si rapporta inevitabilmente con la psiche del cliente: i bisogni, le speran-ze, le paure, i desideri, le credenze, e gli obiettivi degli individui. Ogni volta che aiu-tiamo una persona a prendere una decisione, entriamo nell’area psicologica sia chelo riconosciamo o no. L’astrologia psicologica lo fa sistematicamente, ma chiunquefaccia consulenza lavora con la psiche. E più restiamo inconsapevoli di questo, piùgrande è la possibilità di danneggiare, seppure inavvertitamente.

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13ArgomentoEtica professionale

Questo ci suggerisce che il nostro approccio all’astrologia – psicologico, tradi-zionale, vedico, cosmobiologico, uraniano, od altro – non dovrebbe, in definitiva,determinare la natura della nostra etica. E’ valido lo stesso nucleo di principi, indi-pendentemente dal tipo di astrologia praticata.

Risultati personali di crescita

Poiché spesso chiedono ai loro clienti di guardare in se stessi con onestà, gli astro-logi devono essere aperti allo stesso genere di esame. Abbiamo bisogno di chiederci:“Sono in grado di aiutare qualcuno? Faccio quello che consiglio agli altri di fare?”

Non basta conoscere la teoria astrologica per fare un buon astrologo. Se colo-ro che esercitano desiderano incoraggiare i loro clienti a crescere, devono essere in-clini a favorire la loro crescita personale; devono “percorrere la strada, non raccon-tare parole”. Siamo una testimonianza di ciò che insegniamo? E’ improbabile cheastrologi immobilisti, inconsapevoli, e resistenti al cambiamento siano in grado diispirare i loro clienti ad effettuare scelte vitali. Nello stesso modo, abbiamo una re-sponsabilità personale e professionale nell’impegnarci verso la consapevolezza deinostri problemi vitali.

Una volta Jung affermò che saremmo riusciti a guidare il cliente sul sentierodell’individuazione soltanto nella misura in cui noi stessi lo avremmo percorso. Learee cui noi restiamo attaccati o di cui siamo inconsci definiscono i limiti della no-stra competenza. Gli affari incompiuti degli astrologi, i conflitti personali, le difese,e i punti vulnerabili alla fine riusciranno ad infiltrarsi nel lavoro con il cliente - lafocalizzazione della seduta può passare impercettibilmente dall’incontro con i biso-gni del cliente a quello con i bisogni dell’astrologo.

I bisogni personali

Una domanda critica per tutti gli astrologi è: “Che cosa ricevo, personalmente, incambio delle mie consulenze?” Senza dubbio, ci sono molte risposte: un senso disoddisfazione per essere capaci di aiutare coloro che lottano per raggiungere l’au-to-comprensione, gioia per la profondità e l’onestà del rapporto di consulenza, ecosì via.

Il vantaggio, tuttavia, può essere seriamente compromesso quando gli astrolo-gi, inconsciamente, usano i loro clienti per realizzare i loro bisogni. Per esempio, gliastrologi che hanno bisogno di sentirsi potenti o importanti possono incominciare acredere di essere indispensabili per i clienti o, peggio ancora, tentare di rendersi tali.L’impulso a dare consigli e il tentativo di dirigere la vita altrui può essere particolar-mente dannoso perché favorisce l’eccessiva dipendenza e accentua la tendenza deiconsultanti a guardare al di fuori di se stessi per ottenere risposte. Gli astrologi chedicono ai loro clienti cosa devono fare o gonfiano il proprio valore personale dimi-nuiscono l’autonomia degli stessi e li invitano ad una crescente, futura dipendenza.

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14 ArgomentoEtica professionale

Questo potrebbe andar bene per l’ego degli astrologi o per il loro portafoglio, manon è necessariamente nell’interesse dei clienti.

Quando gli astrologi hanno bisogni eccessivamente pressanti di approvazionee rispetto, possono controllare le loro sedute in modo da rinforzare continuamentetali bisogni. Per esempio, la lettura delle carte natali può degenerare in “rappresen-tazioni” in cui gli astrologi si sforzano di impressionare con l’accuratezza delle lorointerpretazioni e la profondità delle loro spiegazioni. E poiché molti clienti tendonocompulsivamente a compiacere gli altri, possono essere facilmente portati a pren-dersi cura dei bisogni dell’ego degli astrologi: “Oh, aveva proprio ragione per loscorso mese, è successo davvero quello che aveva detto!”

Gli astrologi che si sentono a disagio quando i loro clienti soffrono potrebberoessere portati a spingerli verso rapide soluzioni dei problemi o persino tentare diprendere decisioni al posto loro. “Faccia in questo modo,” sembrano dire, “così nondevo sentirmi responsabile per la sua pena”. Se il cliente incoraggia questa tendenzaesprimendo la sua gratitudine per tale genere di “aiuto”, allora il rapporto diventauna folie à deux .

Naturalmente, gli astrologi hanno bisogni personali, ma questi non dovrebberoassumere la priorità durante le consultazioni astrologiche. Tutti vogliamo aiutare edessere apprezzati per i nostri sforzi. E questo è legittimo. Ma impedire ai nostri biso-gni di introdursi nelle nostre sedute professionali richiede una intenzione consape-vole di mantenere quelli del cliente in primo piano. Se gli astrologi non si rendonoconto della loro personale area di vulnerabilità (i loro bisogni perennemente nonvissuti), i problemi personali si insinueranno e contamineranno il lavoro astrologico.

Si tratta di qualcosa di immorale o soltanto di una cattiva consulenza? La ri-sposta è entrambe. E’ immorale quando gli astrologi non riescono a prendere attodella supervisione2 o ad acquisire la consapevolezza necessaria per evitare l’appa-gamento dei propri bisogni a spese dei clienti. Se essi si sottraggono ai problemi cheprovocano ansia nella loro vita, probabilmente saranno inefficaci nel consigliare aiclienti come affrontare problemi simili.

Supponiamo che una persona con la Luna quadrata a Saturno stia tentando diaffrontare i suoi sentimenti di abbattimento e disperazione. Come potete aiutarlo aesplorare in maniera profonda tali sensazioni se, nelle vostra vita privata, siete com-pulsivamente impegnati nel rallegrare chiunque? Gli astrologi devono essere consa-pevoli delle loro ferite, punti deboli, e “pulsanti rossi”, in modo che le zone difficilinon compromettano indebitamente la loro capacità di rendere un servizio.

Le ferite non rimarginate degli astrologi spesso si riflettono nei clienti. Quandoi clienti rappresentano qualità che sono riluttanti ad accettare in se stessi, gli astro-logi potrebbero tentare di soggiogare tali persone con il pretesto di conoscenze tra-scendentali. “So tutto sulle sue vite passate, sulle sue ferite infantili, e sul suo desti-no futuro; so tutto quello che lei ha bisogno di conoscere”. Quando un astrologo ètroppo investito della sua missione di aiutare, curare, o trasformare il cliente, il po-tere esterno diventa un sostituto di quello interno, cioè si cerca di imporre al cliente

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15ArgomentoEtica professionale

quel controllo che non si è capaci di esercitare su di sé. In tal caso, gli astrologi pos-sono mostrare impazienza, fastidio, e persino ostilità verso quelle persone che si so-no impegnate ad aiutare.

Valori personali

Poiché il problema dei valori pervade il processo di consulenza, il come gli astrologilo affrontano può avere dei risvolti etici. In genere, essi dovrebbero essere consape-voli dei valori che professano ed evitare di imporli ai propri clienti.

Definiamo ciò che io intendo per valori. Primo, non intendo quelli della 2ª casache si riferiscono al merito e all’importanza di qualcosa per il possessore; tali valorisono pertinenti a ciò che vorremmo possedere, avere, o godere, come un’automobi-le. Sto parlando del tipo di valori della 9ª casa; i quali sono relativi ai principi, aglistandard o alle qualità che sono considerati meritevoli o desiderabili.

Non è né possibile né auspicabile per gli astrologi essere neutrali in questocampo, ma non è compito loro persuadere i clienti ad adottare un determinato si-stema di valori. Se si è professionalmente competenti e non missionari di un qual-che credo, è essenziale mostrarsi aperti ma non coercitivi. La sfida per noi consistenell’usare i nostri valori in modo da rendere la seduta più significativa senza sfrut-tare la vulnerabilità del cliente, e abusare così del nostro potere. In altre parole, gliastrologi non dovrebbero “organizzare il viaggio” per i loro clienti attraverso il ten-tativo di persuaderli sul “giusto” modo di pensare, sentire, o agire.

Supponiamo che venga da voi una donna sposata, con il Saturno congiunto aPlutone in 7a casa, entrambi in quadrato a Giove nella 4a. E’ stata educata con rigi-di principi religiosi che le proibiscono di divorziare dal marito malgrado questi abbiaripetutamente violentato la loro figlia dodicenne. Le vostre convinzioni spiritualisono di un eclettismo New Age con una consistente spruzzata di femminismo. Co-me l’avreste consigliata?

Viene a consultarvi una ragazza sedicenne sessualmente attiva. Il suo ragazzone ha 15, ed entrambi sono contrari ai contraccettivi perché li considerano innatu-rali. Il suo tema rivela un T-quadrato: Giove congiunto a Venere in 5a casa con en-trambi i pianeti in quadrato ad una opposizione tra Marte in 8ª casa e Pluto in 2ª.Lei dice che se rimarrà incinta “naturalmente abortirà” ma supponiamo che voiconsulenti siate fortemente pro-vita. Sembra che il suo tema sia predisposto peruna gravidanza illegittima in attesa di avverarsi. Che cosa le direste?

Una persona di razza bianca ha Saturno congiunto al Sole in 11ª casa, con en-trambi i pianeti opposti a Plutone. Sospettate che sia un razzista. Vi racconta che lafiglia di 25 anni è fidanzata con un americano di origine africana e che, per tal mo-tivo, ha minacciato di escluderla dal testamento se si sposerà con lui. L’uomo nonsa che voi stesso siete coinvolto in un matrimonio interrazziale. Cosa gli consiglie-reste? Ovviamente, le vostre opinioni sul fondamentalismo, l’aborto, e il matrimoniointerrazziale avranno senz’altro un peso sulle vostre capacità di consigliare tali

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16 ArgomentoEtica professionale

clienti. Li indirizzereste verso qualche altro professionista? Li aiutereste a compren-dere la base psicologica del loro comportamento, come è simboleggiato nelle lorocarte natali? Potreste controllare i vostri sentimenti di antipatia? O vi trasformere-ste in un astrologico “Dr. Laura” e li truffereste con alcune interpretazioni assortite?

Essere aperti verso i clienti che professano principi diversi non implica chedobbiate accettare tali principi: sottintende, invece, una sicurezza sufficiente a nonfarvi sentire minacciati per il fatto che state in effetti ascoltando e tentando di ca-pire quei valori e il modo in cui quelle persone vi sono arrivate. L’ideale sarebbe di-scernere il significato che quei valori rappresentano per i clienti ed in seguito co-municare tale comprensione. Questo tipo di accettazione esige la volontà di per-mettere alla gente di essere quello che è, senza bisogno di convincerla a vedere lavita come la vedete voi.

Quando i vostri principi sono collegati ai problemi con cui i vostri clienti sistanno misurando, è cosa saggia ammetterlo lealmente. Se siete partner in un ma-trimonio interrazziale ed il vostro cliente è un razzista bianco che lotta per accetta-re il fidanzamento di sua figlia con un afro-americano, non gli servirà che voi na-scondiate la vostra posizione sui pregiudizi razziali. La chiave sta nell’offrire com-passione, non coercizione. Sono necessari onestà e coraggio per ammettere che ivostri principi influenzano le vostre modalità di lavoro su certi problemi. L’introspe-zione e la rivelazione di voi stessi possono indicare ai clienti come riflettere sullanatura dei loro valori.

Limiti di competenza

Una norma etica, in qualsiasi campo, è quella che invita i professionisti ad esercita-re soltanto nei limiti della propria competenza – basata su cultura, preparazione,esperienza monitorata, ed adeguata esperienza professionale. Tuttavia, c’è scarsapreparazione accademica di tipo formale in astrologia (con l’unica e benvenuta ec-cezione del Kepler College), perciò il nostro settore è caratterizzato da una precisamancanza di limiti professionali.

Con quali criteri ci si può considerare astrologi professionisti? A differenzadei settori collegati, ci sono pochissimi programmi di preparazione che richiedanol’internato o forniscano una supervisione. E non ci sono istituti appropriati in gra-do di concedere facoltà di esercizio e certezza che i professionisti abbiano rag-giunto almeno gli standard minimi di preparazione e competenza. Come risultato,chiunque può definirsi astrologo e molti fanno tutto ciò che vogliono – astrologiaoraria, elettiva, finanziaria, commerciale, rilocazionale,* consulenza. Eppure, cia-scuna di queste sotto-discipline richiede una considerevole specializzazione. Do-vrebbe, perciò, essere evidente che prima di offrire consigli ai clienti in aree specia-listiche poco conosciute dobbiamo fare i passi necessari per assicurarci una com-petenza adeguata attraverso una corretta istruzione, il tirocinio e la supervisionedurante la pratica.

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Questo implica inoltre che, quando sorgono problemi astrologici al di là dellaportata della preparazione e dell’esperienza dell’astrologo (per esempio, domande diastrologia medica, rilocazionale oppure oraria), questi dovrà indirizzare i clienti ver-so altri professionisti esperti in tali materie. Talvolta, i problemi possono andare al dilà di qualsiasi servizio di tipo astrologico. Per esempio, un cliente potrebbe essereclinicamente depresso, aver bisogno di terapia matrimoniale, o avere problemi di al-colismo. Tuttavia, i clienti possono insistere nel volere che siate voi a spiegare i mo-tivi e a fornire la soluzione ai loro problemi come appaiono (così pensano) nelle lorocarte natali. In tal caso, sarebbe immorale procedere oltre la singola sessione. Gliastrologi dovrebbero essere bene informati sulle risorse di riferimento e suggerirealternative – come uno psichiatra, un terapista matrimoniale, o un Programma in12 fasi – ogniqualvolta si renda necessario.

Benessere del cliente

Durante la classica interpretazione del tema natale, gli astrologi forniscono tuttauna gamma di servizi:

● Aiutano le persone a riconoscere le loro potenzialità e le loro doti● Forniscono un’analisi approfondita sulle sfide psicologiche● Spiegano i modelli di crescita e di sviluppo● Confermano l’autoconoscenza● Suggeriscono lo scopo vitale● Inquadrano i periodi di crisi e di opportunità● Illuminano sul significato di una particolare esperienza o fase della vita ● Forniscono una guida sui tempi o sulle decisioni circa il particolare evolversi

di un’azione.Quando gli astrologi si rivolgono ai singoli o alle coppie per trattare uno qualsiasi

di questi punti, fanno consulenza. Ma qualsiasi tipo di astrologia venga praticato è irri-levante ai fini della domanda se si sta facendo consulenza astrologica. E’ importante ri-conoscere che l’etica di consulenza non è limitata soltanto all’approccio pscicologico.

C’è una domanda chiave alla base di un’importante preoccupazione etica: Checosa è in funzione dell’interesse e del benessere del cliente? Qualcuno potrebbe af-fermare che gli astrologi dovrebbero incoraggiare la crescita e lo sviluppo del con-sultante per evitare di favorire la dipendenza nel rapporto. Sostenere l’autonomiadei clienti significa promuovere la loro capacità di autodeterminazione. Il rispettoper l’autonomia implica il riconoscimento del diritto altrui a scegliere e ad agire se-condo i propri desideri. Come astrologi, è necessario che appoggiamo la capacitàdecisionale dei nostri clienti. Spesso, avviene proprio il contrario.

Questo è un problema estremamente delicato, poiché molti clienti ed astrologicredono che il massimo fattore determinante per un cliente dovrebbe essere, peresempio, “la carta natale dice che la sua Luna è congiunta a Plutone in 8a casa; leidovrebbe fare il terapista, “oppure “il Marte progresso è congiunto al suo Mediocie-

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lo; lei dovrebbe dare inizio alla sua attività”. In molte occasioni, futuri clienti mi te-lefonavano per farmi comunicazioni del tipo, “Sto pensando di divorziare da miomarito; vorrei sapere se il mio tema dice che dovrei farlo”.

Perché i clienti insistono a credere che possiamo trovare tali risposte in unacarta natale? C’è l’implicito presupposto che gli strumenti da noi usati per fare con-sulenza siano migliori di quanto in realtà non siano. Noi vogliamo che gli oroscopidiano risposte chiare ed inequivocabili a tutte le domande dei clienti. Ma siamoonesti; in quasi tutti i casi (eccettuata l’astrologia oraria), non succede.

Possiamo proiettare la risposta nell’oroscopo: “Oh, il prossimo mese Plutone ditransito sarà in opposizione alla sua Venere. Si tiri fuori da questo matrimonio pri-ma che sia troppo tardi!” Ma in realtà, questo transito può preannunziare una tra-sformazione riguardo il tipo di intimità della cliente. Che ne potrà beneficiare sol-tanto se è sposata. Come facciamo a saperlo? Una cosa è certa: la carta non ce lodirà. Forse, la cosa migliore cosa consiste nell’aiutare i clienti a restare con le lorodomande lasciando che le risposte emergano, in modo naturale, dalla profonditàdelle loro anime. Se decidiamo al posto loro piuttosto che con loro, li derubiamo delloro potere. Da questa prospettiva, potrebbe essere immorale dire ai clienti ciò chedovrebbero fare nell’ambito dei rapporti, carriera, trasferimenti, sesso, finanza, o inqualsiasi altro campo. L’astrologo può chiarire i temi visti nella carta, fornire un’a-nalisi approfondita della natura dei conflitti, porsi in empatia coi dilemmi del clien-te, o anche raccomandare un percorso di azione, ma dovrebbe anche rispettare edappoggiare le capacità decisionali del cliente.

La consulenza include anche aspetti più tradizionali e direttivi dell’astrologia:Ciò sottintende il consigliare i clienti circa i tempi e le decisioni. Tuttavia, il darespesso delle “indicazioni”, è diverso dal dire ad una persona ciò che deve fare. Cer-tamente, è una distinzione sottile – ma cruciale. E’ particolarmente importante ac-cettare l’intrinseca ambiguità del simbolismo del tema quando si consigliano iclienti su specifiche azioni da intraprendere. Come tutti sappiamo, qualsiasi confi-gurazione astrologica ha molteplici sfaccettature; e può manifestarsi in infiniti mo-di. Così pure, non sappiamo mai con certezza cosa accadrà e, di conseguenza, qualeazione concreta una persona dovrebbe compiere per sfruttare un’opportunità o perapprestarsi ad un periodo di sfide. Questo non vuol dire che non dovremmo dareconsigli. Significa, tuttavia, che dovremmo farlo con umiltà e rispetto per i misteridel cosmo: l’Universo potrebbe benissimo avere delle intenzioni per i nostri clientiche noi, come astrologi, non possiamo scandagliare. L’incapacità di prendere taliprecauzioni fu uno dei motivi per cui, nel 17° secolo, l’astrologia perse il pubblicofavore.

L’importanza dell’ascolto

Nel mio lavoro con i clienti, mi preoccupo specialmente di evitare l’uso dei “signifi-catori universali” come ogni, sempre, mai, certamente, qualsiasi, nessuno, o vuote

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affermazioni che implicano risultati definiti e concreti. Io cerco di far sapere ai mieiclienti che è impossibile per l’astrologia avere certezze assolute sui profili delle per-sonalità o sugli eventi predestinati.

Quando incominciai a studiare astrologia, pensavo che le posizioni planetarienei segni, le case e gli aspetti avessero significati chiari e distinti. Tuttavia, dopoquasi 30 anni di esperienza mi sono convinto che il significato di una carta è intrin-secamente complesso e multidimensionale. Questo è parzialmente dovuto al fattoche una qualsiasi parte del tema è sempre il pezzo di una storia più grande.

E tale storia emerge dalle modalità con le quali è organizzata la carta nel suointero. In altre parole, gli archetipi planetari sono multivalenti; essi si combinanoin diversi modi per produrre una varietà di espressioni apparentemente senza fine.Così, non si può mai essere del tutto certi di cosa significhi una data configurazioneplanetaria finché non si colloca nella storia generale della vita del cliente. In untema, ogni cosa influenza qualcos’altro, e più importante ancora, i significaticambiano in maniera da riflettere nel tempo la realizzazione delle potenzialità delcliente.

Perciò, credo che l’abilità più notevole per un astrologo sia quella di ascoltare.Se non ascolto, io sono soggetto a proiettare sulla carta del cliente i significati chepresumo siano veri (è scritto nel tema), senza preoccuparmi di indagare se la miainterpretazione sia in realtà adeguata all’esperienza del cliente. L’ironia è che gliastrologi possono offrire ottime interpretazioni che riflettono un’accurata com-prensione del simbolismo del tema; tuttavia, se questo tipo di interpretazioni cadeal di fuori del campo di esperienza del consultante, esso è del tutto inutile. Unaconfigurazione planetaria (segno, casa, ed aspetti) può manifestarsi in un’infinitavarietà di modi ed essere ancora vera in se stessa. C’è una moltitudine di comporta-menti, credenze, sentimenti, caratteristiche, ed eventi che esprimono la stessa con-figurazione planetaria – così enorme, infatti, che selezionarne uno adatto all’espe-rienza del cliente è maledettamente difficile, ammenocché non lo si ascolti.

I significatori indeterminati

Noi ci sentiamo su un terreno eticamente più sicuro quando usiamo termini a ri-sposta multipla e indeterminati come è possibile, potrebbe, forse, e probabilmentesforzandoci, ogni volta, di ancorare queste affermazioni a studi di ricerca. Questo,per evitare certezze senza garanzia e interpretazioni dogmatiche di variabili . Credoche sia immorale per gli astrologi arrogarsi il diritto di prevedere eventi futuri ingrado di far preoccupare il cliente – come prevedere che dovrà affrontare una crisidi malattia, un crollo finanziario, che non si sposerà mai o non avrà figli, o chequalcuno potrebbe morire in un tempo ben preciso.

Qui, la parola chiave è rigidità: gli astrologi non dovrebbero fare affermazioniperentorie circa gli eventi negativi. Non è immorale consigliare cautela, esprimereinteressamento o indagare sulla possibilità che le cose potrebbero non andare se-

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condo i desideri del cliente. Questo non preclude l’informazione di risultati negativio non auspicabili. Piuttosto, i significatori come sarebbe possibile, potrebbe, è pro-babile semplicemente ricordano agli astrologi di sottolineare il concetto che l’astro-logia non è un sistema infallibile, deterministico o fatalistico, che elimina la sceltapersonale e la responsabilità individuale. Similmente, aiutare i clienti a vedere la po-tenzialità di crescita in una situazione difficile non esclude, in alcun modo, l’infor-mazione dei probabili pericoli di un particolare aspetto.

La varietà dei significati del tema

Dopo 30 anni di consulenza, sono giunto alla conclusione che le variabili del signifi-cato di una carta sono intrinsecamente ambigue ed operano in un continuum, eche il ritratto del cliente impresso sul tema riflette il suo livello di maturità, integra-zione psicologica, e grado di autorealizzazione.

Un esempio lo potrebbe chiarire. Immaginiamo una donna con Marte oppostoa Plutone nella carta natale. Il suo astrologo afferma: “La gente con questo aspettoha quasi sempre sentimenti di rabbia radicati nel profondo che, alla fine, eromponoin maniera distruttiva. Inoltre, ho constatato che tutte le donne con questo aspettohanno problemi con uomini facili alla collera, molti dei quali ad un certo momentodiventano violenti”.

Se la donna in questione è impressionabile, essa può giustamente sentirsi al-larmata di fronte a tale analisi. L’interpretazione in sé non è necessariamente sba-gliata, ma è incompleta ed espressa con certezza infondata: l’astrologo usa signifi-catori generali come “[quasi] sempre” e “tutte” e fa un’asserzione abbastanza rigidacirca un evento negativo - coinvolgimento con uomini collerici e violenti.

Tuttavia, supponiamo che la nostra donna con il Marte-opposto-a-Plutone siauna persona straordinariamente forte dedita al suo sviluppo spirituale, mentale e fi-sico. Segue un corso di aikido, un’arte marziale giapponese che usa i principi dinon-resistenza per indebolire un avversario. Pratica la meditazione Vipassana ed haimparato a trasformare i suoi impulsi marziani in potenti alleati. E’ acutamente con-sapevole del proprio e dell’altrui potenziale aggressivo (Marte), e sa come affrontaresituazioni implicitamente pericolose. Questo funziona particolarmente nell’ambitodella sua carriera in campo finanziario (Plutone). Ha un lavoro indipendente in qua-lità di competitiva speculatrice in mercati azionari volatili, e usa il suo istinto perazioni decisive e trasformatrici in un mondo con potenti interessi in gioco.

Tutto ciò rappresenta una positiva integrazione del suo Marte-opposto-a-Plu-tone. Ora, se lei dovesse usare questo aspetto per trarne vantaggio anche in altrisettori vitali, non si identificherebbe con l’interpretazione del suo astrologo e po-trebbe ritenersene offesa. Interpretazioni rigide e sbagliate di questo tipo possonodanneggiare sia il cliente sia la sua percezione dell’astrologia. Per tale motivo è im-portante far sapere ad un cliente che il significato di un aspetto può variare in uncontinuum di possibilità - da quelle integrate a quelle non-integrate.

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I clienti si evolvono attraverso una serie ininterrotta di potenzialità. Le moda-lità con cui esprimono un aspetto durante gli anni venti possono essere radical-mente diverse dal come lo esprimeranno nei quaranta. Senza un dialogo adeguato,gli astrologi non possono sapere come i clienti manifestano il loro tema. Essendocila possibilità di influenzare negativamente attraverso interpretazioni dogmatiche,negative e sbagliate, gli astrologi devono cercare di conoscere i loro clienti per for-nire interpretazioni che offrano un’appropriata gamma di significati.

E’ particolarmente importante presentare ciò che io chiamo “un’anteprima difuture attrazioni” – la più alta ed integrata espressione di un aspetto psicologico.4Come si sentirebbero, penserebbero, agirebbero i clienti se si rendessero conto delpieno potenziale dei loro modelli zodiacali? Quale genere di avvenimenti e di rap-porti sarebbe rispecchiato da questa integrazione? Gli astrologi non dovrebbero ri-fuggire dall’indicare le possibili difficoltà, sebbene sia importante mostrare, nellostesso tempo, la via verso la soluzione. Forse la funzione più utile della consulenzaastrologica consiste nel dare speranza. Esprimendo la sua fede nella capacità indivi-duale di superare qualsiasi difficoltà possa sorgere, l’astrologo fornisce al cliente ilpotere di affrontare il futuro In breve, i clienti dovrebbero sentirsi incoraggiati dauna consulenza astrologica, non scoraggiati.

Asserzioni circa le vite passate

Se gli astrologi non sono in grado di sapere (senza dialogo) come i clienti vivono iloro temi in questa vita, come possono presumere di conoscere il modo in cui unacarta natale rispecchia una vita passata? Quando gli astrologi fanno dichiarazionisulle vite passate dovrebbero rendersi conto che le loro interpretazioni sono ipoteti-che. Comportarsi diversamente significa insinuare un’idea sbagliata sulle tecniche ele interpretazioni astrologiche.

Sono esterrefatto quando su un testo astrologico si legge che questo o quel-l’altro aspetto astrologico significano qualcosa di relativo ad una vita passata. Gliautori diffondono dappertutto queste interpretazioni come se realmente vedesseroil comportamento o le esperienze del cliente in una precedente incarnazione. Perquel che so, nessuno ha mai effettivamente osservato la vita passata di qualcun al-tro. Non sto contestando l’esistenza di vite precedenti in sé, soltanto la pretesa chesi possono estrarre le informazioni relative dai temi natali.

Personalmente, credo nelle vite precedenti e nella dottrina del karma. Tali dot-trine sono radicate nelle ricche tradizioni spirituali dell’Oriente e sono stati espostiavvincenti argomenti pro-reincarnazione in seguito ad indagini relative alle appa-renti memorie di vite passate5 e alle terapie basate su vite precedenti.6 Sembra ra-gionevole che il tema natale rifletta modelli karmici maturati in altre vite – maesattamente come? Una cosa è asserirlo filosoficamente; tutt’altra cosa affermareche gli astrologi possono conoscere la logica delle vite passate, nascosta entro i mi-steri della carta natale.

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Chiunque conosca l’astrologia può osservare una carta ed imbastire una storiaplausibile su quello che potrebbe essere accaduto in una vita precedente. Poiché l’a-strologia è un linguaggio simbolico, è facile proiettare i significati che sorgono inte-ramente dall’immaginazione dell’astrologo. Il problema si aggrava quando gli astro-logi dichiarano che i clienti hanno fatto o sperimentato qualcosa di negativo in unavita passata. Tali affermazioni possono produrre paura e sensi di colpa.

Per esempio, una cliente potrebbe rivelare una storia di abusi sessuali che han-no inizio con il padre. L’astrologo che vuole disperatamente dire qualcosa di signifi-cativo, afferma inconsideratamente: “Lei ha Saturno in 8ª casa quadrato a Martenella 10ª. Questo significa che lei ha abusato del suo potere sessuale in una vitaprecedente, Ecco perché ne è vittima durante l’attuale incarnazione”. Certo, questoè plausibile; potrebbe essere vero. Ma tale informazione non è utile (biasima la vitti-ma), ed è anche fuorviante in quanto tale giudizio implica che c’è un qualche tipodi prova cosmica come fondamento della veridicità dell’affermazione. La cliente èindifesa: non ha modo di confermare se l’interpretazione è vera. Se è vulnerabile alsenso di colpa, il che succede abitualmente con le vittime di molestie sessuali, alloraè incline ad accettare acriticamente l’interpretazione- a suo discapito.

In effetti, si potrebbero inventare molte storie ugualmente plausibili. Leggerele vite passate negli oroscopi è una forma di ragionamento a priori, e promuove lafalsa impressione che l’astrologia sia in grado di fornire precise conoscenze circa imisteri dell’esistenza individuale a coloro che la esercitano. Personalmente, credoche gli astrologi inventino tutto quanto. Certo, si può sempre dire che tali informa-zioni derivano dalla psiche. Tuttavia, se è così, non si tratta di astrologia e tali infor-mazioni dovrebbero essere differenziate da quelle di derivazione astrologica.

Allora sorge un’importante domanda: a chi servono queste affermazioni? Finoa qual punto sono proiezioni della fantasia degli astrologi? Aiutano il cliente o ser-vono soltanto l’impulso inconscio dell’astrologo al potere? In una recente conferen-za, mi è stato riferito che un astrologo presumibilmente “sensitivo” aveva detto atre clienti di fila (tutte donne) che erano state vittime di abusi sessuali in vite prece-denti. Quando, più tardi, quelle clienti discussero tra loro i contenuti delle analisifatte dallo stesso astrologo, rimasero sbalordite nello scoprire che a tutte era statadetta la stessa cosa!

Benessere del cliente e previsioni

Quando gli astrologi presumono di sapere se due persone sono destinate a stare in-sieme, dove qualcuno si trasferirà, la carriera adatta per un cliente, o qualsiasi altracosa, essi non stanno ingannando soltanto il cliente, ma anche se stessi. Ancorapeggio, stanno inconsapevolmente sabotando l’indipendenza dei loro clienti conl’implicazione che questi dovrebbero affidarsi all’astrologia per avere direttive. Dinuovo, non discuto contro le forme direttive di astrologia quando gli astrologi con-sigliano i clienti sulla cronologia dei tempi e li aiutano a prendere decisioni. Tutta-

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via, è importantissimo informare umilmente i clienti che l’astrologia non fornisceper niente risposte precise. Al massimo, la carta accenna, suggerisce, allude a diversipossibili risultati. E’ necessario restare consapevoli della differenza tra l’aiutare ilcliente ad esplorare le opzioni disponibili e il dirgli che cosa fare..7 Una malattiaprofessionale, epidemica nella nostra attività, è la hubris – arroganza. Il potereproiettato sull’astrologo da un cliente può essere intossicante. Come una droga,tende a gonfiare la nostra stima sul valore e sulla validità delle nostre opinioni fin-ché, alla fine, le nostre interpretazioni cessano di essere astrologiche e diventanosemplicemente narcisistiche.

Si consideri questo esempio: un cliente va da un astrologo perché è preoccu-pato per la sua carriera. Sente che le cose stanno per cambiare, tuttavia è incertosulla direzione da prendere. L’astrologo guarda la sua carta natale e dice: “Il Saturnodi transito in 4ª casa si oppone al suo Marte in 10ª. Non cerchi di espandere i suoiaffari in questo periodo o subirà una sconfitta frustrante!”

Si noti in questa interpretazione che l’astrologo1 dice al cliente cosa fare e2

offre una interpretazione negativa uni-dimensionale. Gli astrologi possono preve-dere quando qualcosa sta per accadere (il Saturno di transito resterà in opposizioneal Marte del cliente durante la prima settimana di giugno), ma cosa accadrà puòvariare in un continuum di possibilità. Gli astrologi sono più bravi nel predire lequalità della durata del tempo. In altre parole, la qualità del periodo può essere dif-ferenziata dai possibili eventi. Nello stesso modo in cui è più importante discernereil significato di un sogno piuttosto che descriverne semplicemente il contenuto, co-sì il significato di un periodo- le sue sfide, opportunità, e potenziale di sviluppo- èpiù importante che conoscere i particolari di ciò che effettivamente accadrà. Moltidi noi hanno sperimentato un transito difficile e ci siamo resi conto, in seguito, chenon era proprio uni-dimensionale come avevamo anticipato. Inoltre, il significatodel transito era al di sopra dei diversi eventi che lo riflettevano.

Se il transito di Saturno in 4ª si oppone al Marte natale in 10ª , quale significa-to, sfida, e opportunità di sviluppo potrebbe essere simboleggiato da questo perio-do? Potrebbe significare che l’individuo debba disciplinare le sue energie competiti-ve e autonome per imbrigliarle a beneficio di un progetto a lungo termine. E’ pro-babile che ciò sia inizialmente frustrante, ma forse egli imparerà a padroneggiare inmodo più efficace la sua rabbia ed incanalare così la sua aggressività verso una rea-lizzazione durevole

Si immagini che, una settimana dopo l’interpretazione della carta, il capo glidica che ha l’opportunità di espandere la zona delle vendite in un’area geograficanuova ma che ciò comporterà all’inizio molto lavoro. Dovrà accollarsi parecchienuove responsabilità, ed assumere personale extra. Dapprima ciò potrebbe compor-tare la perdita di una certa libertà personale (non potrà smettere di lavorare primadelle 3.00 p.m., e dovrà ridurre il tempo dedicato al golf). Tuttavia, a lungo andare,le sue entrate si triplicheranno, ed avrà più tempo libero di prima. A quel punto, ilnostro cliente ricorderà le direttive dell’astrologo: Non allarghi i suoi affari durante

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questo periodo o soffrirà una sconfitta frustrante! Se crede al suo astrologo, è pos-sibile che rinunzi ad una buona opportunità. Certo, Saturno farà pressione su Marteper un po’ ma, così facendo, si potranno costruire le fondamenta (4ª casa) per ac-crescere sia il suo successo sia la sua indipendenza: Saturno e Marte in un rapportodi collaborazione.

L’esempio sottolinea che l’astrologia non dovrebbe fare previsioni rigide capacidi causare irragionevoli paure nella gente. Previsioni di eventi disastrosi come falli-menti negli affari, divorzi, incidenti, malattie, morte, fine di un impiego, rovina fi-nanziaria o altri risultati negativi dovrebbero essere controbilanciate da significatialternativi più positivi, ed ugualmente probabili. Io cerco di rassicurare i miei clientisul fatto che, sebbene alcuni periodi costituiscano delle prove e possano implicarerisultati non graditi, le difficoltà sono in grado di contribuire ad una crescita psico-logica con le modalità specifiche di un particolare transito.

Le previsioni sono una parte essenziale della nostra tradizione e della nostrapratica, ma c’è un modo utile ed uno dannoso di farle. Il problema non è se fareprevisioni, bensì come farle. Una previsione dovrebbe presentare una gamma diprobabili risultati, sia interni che esterni. Se un transito o una progressione sembra-no difficili, gli astrologi dovrebbero aiutare il cliente ad indagare sulla natura dellasfida e sulle potenziali opportunità di evoluzione personale. Limitare il significato diun transito ad un solo effetto, enfatizzare il lato negativo, incoraggiare ad intra-prendere azioni evasive, o ignorare l’implicita potenzialità di sviluppo personale puòinsidiare le speranze del cliente e il suo senso di potere interno, di responsabilità, edi iniziativa.

Conclusione

La resistenza alla standardizzazione ha rallentato lo sviluppo dell’etica in astrologia.La contestazione abituale è che le norme portano alla perdita di libertà. Tuttavia,vorrei suggerire che senza i criteri per far riconoscere l’astrologia come una profes-sione etica e responsabile noi non saremo mai liberi. Persino adesso, in molti statinon siamo liberi di pubblicizzare o praticare l’astrologia; non siamo liberi di impa-rarla nelle nostre scuole ed università perché non viene insegnata; e la maggiorparte di noi non è libera di guadagnarsi da vivere perché la professione è così malconsiderata che non c’è abbastanza gente per usufruire dei nostri servizi. Natural-mente, gli astrologi desiderano essere rispettati ed accettati. Questi sono bisogni le-gittimi. Ma è ancora più importante pubblicizzare l’astrologia per se stessa – cioè, acausa dell’intrinseco valore che detiene per i nostri clienti, per quelli che lavoranonelle professioni assistenziali, per i leader religiosi, per gli uomini di affari, ed unainfinità di altre persone. Ma se vogliamo davvero sostenere l’astrologia dobbiamoincominciare a purificare il nostro modo di agire che, probabilmente, è la miglioreed unica cosa che possiamo fare. Lo studio e l’applicazione di un codice etico costi-tuiscono uno dei mezzi per farlo.

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Credo che siamo sull’orlo di una nuova era. L’area astrologica sta maturandoproprio mentre il clima intellettuale della cultura che la circonda mostra i segni diuna nuova percettività. Il paradigma meccanicistico che fu largamente responsabiledi aver messo al bando l’astrologia è ormai vecchio e fatiscente; stanno emergendonuove teorie aperte all’astrologia. Se vogliamo approfittare dello spostamento del-l’attuale paradigma, è necessario dimostrare che meritiamo lo stesso rispetto accor-dato alle altre professioni fornite di codice etico. E’ perciò estremamente importan-te che la comunità astrologica stabilisca consensualmente gli standard di compor-tamento etico. Così facendo, saremo sicuri che agli astrologi riceveranno dovunqueil credito e le opportunità che meritano.

REFERENZE E NOTE

1. Da Kudos a Jayj Jacobs, Doroty Oja, ed altri membri dell’AFAN per i loro instancabili sforzi nel fareabrogare queste leggi.

2. Stiamo appena incominciando a riconoscere l’importanza della supervisione su campo. L’AFAN,per esempio, ha iniziato un programma pilota per mezzo del quale i consulenti dell’AFAN sono di-sponibili a guidare i nuovi studenti di astrologia membri dell’associazione per un periodo fino atre mesi. Altri esperti astrologi hanno dato inizio a dei loro gruppi di supervisione e programmi-guida , per es., Michael Lutin e Glenn Perry, tra gli altri; sebbene qualsiasi astrologo possa contat-tare un collega rinomato e richiederne la supervisione.

3. Vedi JOHN ANTHONY WEST, The Case for Astrology, pp.111-119, per la discussione del come e perchél’astrologia cadde in disgrazia rispetto alle classi colte del 17° secolo. (Questo libro non è attual-mente in circolazione).

4. Per integrazione intendo la coordinazione e l’armonizzazione delle rispettive funzioni planetarie.L’integrazione è generalmente caratterizzata da una maggiore consapevolezza, controllo, flessibi-lità, sinergia, stabilità, soddisfazione, e potenziale per una nuova crescita.

5. IAN STEVENSON, Twenty Cases Suggestive of Reincarnation, Charlottesville, VA: University of Virgi-nia Press, 1974

6. BRIAN L. WEISS, M.D., Through Time into Healing, New York: Simon & Shuster, 1972; Roger J. Wool-ger, Other Lives, Other Selves, New York: Bantam Books, 1987.

7. Di nuovo, un caveat (avvertimento) per l’astrologia commerciale, finanziaria, oraria o elettiva do-ve il cliente può cercare delle specifiche indicazioni per decidere. Tuttavia, anche in queste sotto-discipline, c’è una differenza tra il fare raccomandazioni e dire al cliente cosa deve fare.

Glenn Perry, Ph.D., è un astrologo e psicoterapista autorizzato a San Rafael,California. Oltre ad esercitare privatamente, Glenn tiene conferenze in tutto il mon-do sull’applicazione dell’astrologia nelle aree della consulenza e della psicoterapia.Ha scritto tre libri, incluso Saggi sull’astrologia psicologica, ed offre un programmadi supervisione - un corso personalizzato sull’interpretazione dei temi natali secon-do la psicologia del profondo. Glenn può essere contattato al (415) 479-5812 o [email protected]. Libri e dischetti possono essere ordinati a www.aaperry.com

(da The Mountain Astrologer, Ott./Nov.2001)

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26 Etica professionale

L.A. 126-113

Lo scritto di Glenn Perry ripropone e sottolinea una questione fondamentale per l’i-dentità professionale dell’astrologo. La questione dell’etica – o moralità – è qualco-sa di non facilmente definibile e circoscritto, ma un campo aperto, sempre e conti-nuamente da coltivare. Soprattutto all’interno di se stessi. In alcuni interventi suSestile (in un simpatico e serrato tête à tête con Giancarlo Ufficiale) e su Linguag-gio Astrale, di qualche anno fa, ponevamo tre pilastri alla base della formazioneprofessionale e dell’identità dell’astrologo: la tecnica, la moralità e la cultura.

Per tecnica si intendeva il pieno possesso dello strumento astrologico, adesempio nell’interpretazione della carta natale, nell’analisi dei transiti e della rivolu-zione solare o comunque di una tecnica anche personale (personale e soggettiva).Ad esempio uno può dare più importanza ai Nodi, un altro alle progressioni di Rivo-luzione, un altro ancora alle rivoluzioni Lunari oppure avere un approccio classico diinterpretazione del tema e analisi dei transiti, con vari stili possibili, in questo senzacreare antipatiche e inutili contrapposizioni di scuole. Naturalmente nel rispetto as-soluto della “langue” astrologica, del codice, del sistema simbolico, senza aprire ilcampo a personalismi irrispettosi del sistema linguistico dell’astrologia e senza darevia libera ad atteggiamenti troppo “intuitivi-sensitivi”, ma rimanendo all’interno delcodice stesso.

Ad esempio, in preda a deliri post-femministi, mi è capitata una persona cheponeva Venere come simbolo del maschile e Marte, pianeta della pace; il che puòessere vero se la persona in questione è ben esperta dei territori dell’inconscio equindi ben cosciente delle proiezioni che fluttuano nella dialettica Marte-Venere;ma la simbologia astrologica non può essere “rivoltata” a piacere. Si può fare unarelazione dal titolo “Marte come Amore” o “Venere come rabbia”, ma solo partendodalla lucida messa a fuoco del simbolo classico.

La “tecnica”, insomma, è quel pilastro relativo allo strumento che noi usiamo eche deve essere posseduto con sicurezza sempre maggiore. Ad esempio, sapendoben riconoscere, possibilmente in tempi sempre più brevi, il gioco dei transiti passa-

MARCO PESATORI

MINIMA MORALIAETICA E RUOLO PROFESSIONALEDELL’ASTROLOGO

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27Etica professionale

ti, presenti e futuri in un tema di nascita, con un colpo d’occhio sempre più privo diincertezze.

In questo senso il possesso della “Tecnica” è un obbiettivo raggiungibile da tut-ti con relativa facilità. E in effetti ci sono astrologi o presunti tali, che la posseggo-no e si lanciano in commenti, giudizi, previsioni, aprono studi, vanno in televisione,pontificano e in qualche caso colgono anche previsioni esatte che vengono ripresedai giornali. Oppure posseggono un minimo di tecnica e si auto-eleggono “grandiveggenti” e conquistano centinaia di clienti dopo un battage pubblicitario martel-lante di vario genere. O si presentano con regolarità nei talk-show televisivi, spa-rando sentenze sui dodici segni, senza preoccuparsi di dire due paroline sui limiti diquello che stanno dicendo.

Non è certo qui che siede e si definisce l’identità professionale dell’astrologo. L’altro pilastro è infatti quello della “Cultura”, da non confondersi con “erudi-

zione”. La “Cultura” significa possedere una varietà di modelli (strumenti) che arric-chiscono il modello e lo strumento astrologico. Un astrologo che possiede il solomodello (strumento) astrologico, sarà rozzo nel linguaggio, frettoloso e barbaronelle conclusioni, globalmente ignorante, dunque con una clientela possibile solopari alla sua formazione culturale, diventando aggressivo e apodittico con chi,avendo una coscienza e cultura più ampia, gli trasmette paure e sensi di rivalsa.

L’astrologo non può possedere il solo modello astrologico e non può essere –provocando la svalutazione d’immagine professionale dei colleghi – uno con laquinta elementare che non conosce l’italiano, la storia, la filosofia, la psicologia,etc.. A dire il vero, negli articoli di Sestile e Linguaggio Astrale, il concetto di “Cultu-ra” era molto più ampio e metteva a fuoco la questione (che ritengo fondamentalee urgente) dell’ingresso dell’Astrologia nel campo della cultura, con un rispetto ge-nerale, dove (durante questo ingresso), sia la Filosofia, che la tronfia (e invecchiata)Psicanalisi, che la Matematica, che la Genetica, che la Letteratura, che la Medicina,che l’Astronomia, tornassero ad alzarsi dalle loro poltroncine e abbassando gentil-mente la testa, la salutassero finalmente con un minimo di buona educazione.

Succederà prima o poi, quando qualche anchor-man un po’ meno spaventatodai diktat dell’audience inizierà a invitare personalità importanti del campo astrolo-gico in contesti meno schiavi dello spettacolo a tutti i costi e succederà quando - esta già succedendo – gli studenti di astrologia alzeranno e amplificheranno il lorobackground e sapranno usare lo strumento astrologico, anche come strumentod’attacco nei territori – per altro asfittici – della cultura corrente.

La “Moralità” (o etica, come preferisce chiamarla Perry) è il campo che defini-sce non solo la “qualitas” (la natura essenziale) dell’astrologo, ma anche la sua azio-ne nel ripulirla e nel mantenerla viva. Le norme etiche descritte da Perry sono uncodice scritto che circoscrive un territorio ben preciso, con inviti, consigli e ammo-nimenti.

In realtà il campo “Moralità” è più vasto, dato che presuppone il raggiungi-mento, il mantenimento e la “manutenzione” di quella pulizia dell’anima, che mai

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28 Etica professionale

scivola nel moralismo, ma anzi è aperta a trecentosessanta gradi alla conoscenza ealla dialettica della conoscenza, con una continua messa in discussione di se stessi.Quello che la Psicanalisi ben voleva fare ai tempi di Freud, Jung o dei più recenti La-can e Hillman, ma progressivamente impoverendosi, banalizzandosi, fino a diventa-re, da centro trainante della cultura di tutto un secolo, un luogo malato e frenato,che ha il solo compito di rimettere in sesto stuoli di impiegati e di commesse inpreda ad attacchi di panico o nevrosi di vario genere, perdendo quella “aggressività”che smuoveva le montagne e uniformandosi, istituzionalizzandosi, dopo essersi fat-ta inglobare dalla mediocrità generale.

La psicanalisi oggi è una professione con il suo campo ben definito e con unasua ragione sociale, che ha perso il contatto con quei territori di frontiera della cul-tura, che meglio sono percorsi, oggi, dalla letteratura o da poche branche della filo-sofia. Questo “perdere l’anima” della psicanalisi, apre territori nuovi all’astrologia enel contempo è visibile nella perdita di etica di moltissimi psicanalisti e di perdita diefficacia della psicanalisi stessa, che libera territori che proprio l’Astrologia, neiprossimi decenni, può e deve conquistare.

Potremmo citare, come invito alla riflessione sulla moralità nel senso che quiintendiamo, la storia cinese del Sesto Patriarca del buddismo zen. Il precedentemaestro stava morendo e per scegliere il suo successore invitò gli allievi a porre sul-la sua porta una breve frase sull’essenza della mente (dell’anima diremmo noi in oc-cidente): il più bravo della classe scrisse in modo perfetto il suo compitino. “LaMente è uno specchio. Fai in modo di tenerla pulita e fai che la polvere non ci si de-positi”. Hui Neng, che nel monastero puliva i gabinetti, leggendo il biglietto gli scris-se sotto questo: “Se non c’è nessuna Mente, cosa mai dobbiamo tenere pulita?”. In-somma, non c’era, in Hui Neng, nemmeno il concetto di Mente a “sporcare” la Men-te stessa. Verso questa “pulizia” si può tendere e questo si deve intendere per raffi-nare quella capacità di ascolto che lo stesso Perry mette in evidenza.

Quando scrive dei “limiti di competenza” è già nel territorio specifico del con-sulto, ma il punto di partenza è quella “mente limpida” – ripulita da personalismi,da de-sidera, da egocentrismo, da brame di potere, da pura sete di soldi – che poipermette la nitidezza dell’ascolto (del cliente).

Il consiglio sulla cautela nelle previsioni (“come gamma di possibilità in cui illato positivo è sempre messo in evidenza”) andrebbe sottolineato ed evidenziato ingiallo da molti – che dovrebbero cogliere il barlume della tendenza terroristica nelleprevisioni, prima che questa prenda davvero forma. Anche se il suo scritto denota latimorosa sudditanza verso il dominio dell’Istituzione, che in realtà, secondo me, sa-rebbe qualcosa, anche, da mettere in discussione (“per colmare il divario tra astrolo-gia e cultura, dobbiamo essere preparati a dimostrare che non siamo contro la mo-rale o pericolosi per la società”). E’ chiaro che qui restringe molto il campo e non ri-sponde alla domanda su quale morale e su quale società, ricercando quell’immagine(sociale) più rassicurante su cui ci sarebbe da discutere. In realtà, per molti versi, lasocietà sta già inglobando l’astrologia. Pur non contestando la necessità di un codi-

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29Etica professionale

ce etico scritto per gli astrologi, non si può delegare al solo codice il pieno possessodelle “direttive” che poi Perry descrive. Queste direttive, insomma, devono essereben possedute “dentro” e dall’inizio, dall’Astrologo stesso.

Detto questo, il codice etico proposto da Perry pone già una serie di paletticoncreti che sarebbe il caso di rispettare.

Ritorneremo presto sull’argomento, ampliandolo e approfondendolo e dando ilvia, con il contributo dei lettori e dei professionisti più attenti e sensibili, a un di-battito in progress che poi dovrà finire nelle orecchie di chi conta, a livello istituzio-nale e politico.

Sarebbe davvero ora.

APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI

11 May 2002 - “Lilly Day” an astrologers’ feast to commemorate WilliamLilly’s 400th solar return (born in 1602), organized by The Company ofAstrologers (COA), England. More details to follow soon. Info: PO Box 792,Canterbury CT2 8WR, England. Phone: 44-1227-362427. Email:[email protected] URL: http://www.coa.hubcom.net

11 – 17 May 2002 - Tenth International Urania Cruise/Conference: “Souland the Symbols of Water” o/b m.s. “Dmitry Furmanov”, Russia. Route:Perm-Sarapul-Makary Monastery-Nizhny Novgorod-Ples-Kostroma-Yaro-slavl-Myshkin-Moscow. Featuring the best Russian astrologers, specialists inthe history of cultures, philosophy and psychology. Info: Irina Antonyan atURANIA, 8 Maly Zlatoustinsky pereulok, Suite 2, Moscow 101000, Russia.Phone/Fax: 7-095-924-7124. Email: [email protected]: http://www.urania.ru/cruise-x/Announce-eng.html

17 – 19 May 2002 - 10th Annual Astrology & Stock Market Conference, Ho-tel Intercontinental, New York City, U.S.A, sponsored by the Astrologers FundInc. with Jim Badura, Timothy Bost, Alphee Lavoie, Richard Mogey, RebeccaNolan, Henry Weingarten. Info: Phone 1-212-949-7211, Fax 1-212-949-7274,Email: [email protected] URL: http://www.afund.com/nyconf2002.html

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30 ArgomentoEtica professionale

L.A. 126-1031

La lettura in anteprima degli articoli di Glenn Perry e di Marco Pesatori ha imme-diatamente sollevato fra di noi un dibattito informale sui loro contenuti. Questovuole essere il semplice resoconto, a caldo, di ciò che è emerso dalla nostra discus-sione, tenendo presente che un argomento così vasto non può, per forza di cose,esaurirsi in poche pagine.

– CL. Tecnica, cultura e moralità sono realmente i tre pilastri su cui si basanola professionalità e l’identità dell’astrologo?

– AR. Certamente, si! Credo che su questa “formula” possiamo essere tuttid’accordo. Ma, non basta, perché la questione è più complessa e articolata di quan-to in apparenza possa sembrare.

– CL. Cosa intendi dire? Sulla necessità di rispettare un Codice Etico, che pe-raltro nell’ambito del nostro Albo Professionale CIDA già esiste, non possono esser-ci dubbi e fraintendimenti?

– AR. Sicuramente! Tuttavia, mi viene istintivo per prima cosa cercare di pun-tualizzare quali sono le problematiche di fondo, che dobbiamo tenere rigorosamen-te separate e che, invece, troppo spesso si mescolano fra loro. Ritengo che il rispet-to di un Codice Etico e una sua corretta definizione possano avvenire molto più fa-cilmente, avendo ben chiaro che deve esistere una netta separazione fra quelle chesono le problematiche di fondo.

– CL. A cosa ti riferisci?– AR. Mi riferisco a tre punti in particolare che finiscono per interferire diret-

tamente o indirettamente sulla questione etica e sulla professionalità:a) La validità dell’Astrologia, in quanto tale, anche con i suoi eventuali limiti.b) Il rapporto fra Astrologo e Consultante, che sarebbe più corretto definire

rapporto fra Professionista e Cliente.c) La preparazione dell’astrologo.

ARMANDO BILLI - CLAUDIO CANNISTRÀ

DIALOGO: LA PROFESSIONALITÀDELL’ASTROLOGOUN CONTRIBUTO PER DEFINIRE LE PROBLEMATICHEDA AFFRONTARE

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31ArgomentoEtica professionale

– CL. Prendiamo in esame il primo punto, la validità dell’Astrologia.– AR. È essenziale che sia dimostrata realmente e quindi accettata a livello

sociale, la validità dell’Astrologia in quanto tale, con i suoi eventuali o relativi limiti.Al momento attuale questo non è un dato totalmente acquisito dall’intera societàin cui viviamo. La mancanza di un tale riconoscimento crea una serie di fraintendi-menti e comporta una serie di conseguenze, che possono interferire sulla questioneetica. Una di queste è che la validità dell’astrologia finisce spesso per essere in qual-che modo subordinata al valore delle singole persone, che se ne occupano, e nonalla sua reale e intrinseca efficacia.

– CL. Sì. In effetti, se è vero che la serietà del singolo professionista non de-pone a favore della validità e serietà dell’astrologia, è anche vero il contrario; il fat-to che alcuni astrologi si comportino da ciarlatani non può e non deve squalificarela nostra disciplina.

– AR. Ma, proprio perché la validità dell’astrologia non è da tutti riconosciuta,il nostro contesto sociale tende a proporre questo tipo di equazioni:

a) Se chi se ne occupa è un ciarlatano, l’astrologia è sbagliatab) Al contrario, quando se ne occupano persone definite “serie”, ad esempio

docenti universitari, l’astrologia è ritenuta affidabile.– CL. Un corollario di questo assunto riguarda gli stessi astrologi. Molti di noi

pensano che visto che l’astrologia ha una sua validità, questa validità sia assolutae che la nostra disciplina possa affermare e dare per veritiera qualsiasi cosa o ac-cettare per buona qualsiasi tecnica.

– AR. E invece, l’astrologia può avere dei limiti, e ne ha, in realtà, molti; limitiche vanno individuati e definiti senza timore.

– CL. Spesso dai mass media e da una certa stampa, ma a volte anche daglistessi astrologi, l’astrologia viene “venduta” come fosse un fenomeno fideistico (se-condo la logica del “ci credo o non ci credo”) e non come una tecnica, che può es-sere appresa e che ha quindi limiti oggettivi. In questo modo vengono vendute algrande pubblico ”affermazioni”, che non sono supportate dall’astrologia stessa eche non sono strettamente legate ad essa.

– AR. È vero! Un classico esempio è quello delle teorie reincarnazioniste, chenon fanno parte in senso stretto di tutta la nostra disciplina, ma che vengono dateper scontate dall’astrologia karmica.

– CL. E questo atteggiamento fa si che spesso si chieda all’astrologia quelloche non può dare e nello stesso tempo non la si utilizzi per quello che potrebbe da-re, per sfruttare nel modo migliore le sue caratteristiche.

– AR. In sintesi, individuare limiti e confini della nostra disciplina non può chegiovare alla sua crescita o ad un suo maggiore riconoscimento, oltre che favorire la“crescita etica” degli operatori del settore.

– CL. Veniamo adesso, al secondo punto in questione: il rapportoAstrologo/Consultante, che, abbiamo detto, sarebbe meglio definire rapporto Pro-fessionista/Cliente.

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32 ArgomentoEtica professionale

– AR. Si, è necessario che questo rapporto sia ben delineato. D’altra parte èpiù corretto parlare di rapporto fra Professionista e Cliente, perché si tratta di unrapporto valido per qualsiasi tipo di professione e che quindi risulta indipendentedalla materia astrologica. Molti dei problemi che nascono da questo rapporto, benevidenziati nell’articolo dell’astrologo californiano (che non a caso è uno psicotera-peuta), sono comuni anche ad altri tipi di rapporti professionali, primo fra tutti ilrapporto medico/paziente. Pertanto, come per qualsiasi altra professione, questorapporto è soggetto ad una valutazione che non ha nulla a che vedere con “la cul-tura o la preparazione tecnica” della persona e con la validità della materia in que-stione (in questo caso l’astrologia). Questo problema si ripropone in tutte le discipli-ne nelle quali la relazione umana è determinante.

– CL. Infine, eccoci all’ultimo punto, la preparazione dell’Astrologo. Cosa nepensi?

– AR. La preparazione dell’astrologo come studioso, professionista o ricerca-tore presuppone che la persona per essere definita legittimamente con questo tito-lo abbia maturato un iter formativo-culturale, che sia in qualche modo verificato econtrollato.

– CL. È ciò che in parte già avviene nel nostro Albo Professionale, anche se, amio parere, questo iter formativo-culturale andrebbe delineato in maniera più inci-siva.

– AR. Cosa intendi per maniera più incisiva?– CL. Che si tenga in maggior conto una multidisciplinarietà di conoscenze,

dall’astronomia alla storia, dalla mitologia all’arte, che stanno alla base della com-prensione e dell’uso del simbolo nella pratica interpretativa. Inoltre, il giovane stu-dioso andrebbe aiutato, anche attraverso un opportuno tirocinio, proprio per ciòche riguarda la parte pratica del suo “counselling” con il cliente. Ma questo è unargomento troppo vasto, per essere affrontato in questa sede.

– AR. D’altra parte, questo della preparazione dell’astrologo è l’unico puntosu cui è possibile realmente intervenire in tempi brevi o meglio su cui ognuno dinoi, nel suo piccolo, può intervenire. Infatti la preparazione dell’astrologo sia a livel-lo culturale che tecnico è il risultato delle ricerche, dello studio e dell’impegno deisingoli. Ed è proprio per questo motivo che bisogna discuterne.

– CL. Ma quali condizioni dovrebbero verificarsi, perché una persona sia ingrado di potersi definire professionista, studioso o ricercatore?

– AR. In primo luogo, un minimum di cultura scolastica deve essere richiesta;ma questa “cultura” non necessariamente deve identificarsi con una laurea…

– CL. magari in... “discipline astrologiche”! – AR. Ad esempio, il ragioniere o il geometra sono professionisti perfettamen-

te abilitati e capaci che possiedono solamente un diploma a livello di scuola supe-riore e non una laurea. In secondo luogo, la persona deve possedere una certifica-zione che dimostri che ha seguito un preciso iter culturale o che è in possesso delleconoscenze astrologiche necessarie, anche altrimenti acquisite.

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33ArgomentoEtica professionale

– CL. Occorre, poi, che questa persona dimostri “qualità morali”, anche sequeste qualità morali sono difficili da definire.

– AR. Possiamo affermare, in linea di principio, che dovrebbe rifiutare com-portamenti o atteggiamenti manifestamente disdicevoli, quali partecipazioni a di-battiti o manifestazioni cialtronesche, come quelle cui ci hanno abituato alcuni ma-ghi presenti nelle varie televisioni; non abbassarsi a fare propaganda commercialedi infimo ordine; non utilizzare le proprie conoscenze per finalità immorali. E cosìvia.

– CL. Ma direi che soprattutto non debba dimostrarsi “avida” e comunquetroppo interessata unicamente al “lato commerciale” della propria professione. In-fatti, anche a medici, psicologi e professionisti in genere, per prudenza, è fatto di-vieto di farsi pubblicità diretta; e questa norma è specificamente prevista diretta-mente o indirettamente dai loro ordini professionali.

– AR. In ogni caso, qui il discorso si allarga; la preparazione dell’astrologo e lasua professionalità si intrecciano strettamente con la questione etica, anche se nesono tecnicamente distinte.

– CL. Sì, da una parte, l’Etica non può essere legata solamente alla formazio-ne, soprattutto fino a quando non si è ben capito cosa l’astrologia può realmenteoffrire (ad esempio, come abbiamo detto prima, non tutti gli astrologi sono d’ac-cordo sulla validità delle tematiche in relazione con le vite precedenti e sui percorsida seguire per affrontarle), mentre dall’altra è indubbio che un minimo di forma-zione sia garanzia che una persona possa occuparsi del problema con maggioreserietà e cognizione di causa.

– AR. A mio parere, un test “veramente significativo” della moralità e profes-sionalità di uno studioso serio è costituito dal fatto di non prestarsi a voler vendere,come vere, opinioni personali non dimostrabili. Ecco perché il primo punto che ab-biamo analizzato, quello che pone la questione se l’astrologia sia vera e in quali li-miti, diventa un’esigenza improrogabile. Quanto più uno studioso serio crede cheuna proposizione sia valida, tanto più deve sentire emergere dal profondo del pro-prio animo l’esigenza improcrastinabile di approfondire e verificare l’opinione stes-sa. Ma fino al momento in cui ciò non avvenga, egli si guarderà bene dall’esprimer-la o la farà precedere dai necessari distinguo e puntualizzazioni preventive.

– CL. La sola profonda convinzione personale su un punto o su una tecnicanon può essere motivo sufficiente per affermare, anche in perfetta buona fede, chel’opinione medesima sia vera in assoluto.

– AR. Sì, è sotto gli occhi di tutti, come opinioni personali, forse anche vere,siano “vendute” come verità, addirittura storicamente acquisite.

– CL. A questo punto, mi sento di affermare che si corrono meno rischi a li-vello del punto b - Rapporto Professionista/Cliente – quanto più sono ben chiari esono stati affrontati e approfonditi i punti a) e c).

– AR. Sicuramente! Sono d’accordo.

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34 ArgomentoEtica professionale

In ogni caso, riteniamo che sarebbe necessario, per non dire vincolante, comin-ciare, fin da oggi, ad aprire un dibattito sulla questione, aperto ad ogni contributo;prima di tutto per fare chiarezza su questi punti e poi per sviluppare in maniera cor-retta le relative problematiche senza commistioni che portano inevitabilmente fuoristrada. Sarebbe anche auspicabile che fosse creato una sorta di gruppo di lavoro, qua-si un cenacolo, comunque lo si voglia chiamare, che affronti sistematicamente i pro-blemi suddetti; nella massima libertà di espressione, ma anche di critica, senza neces-sariamente attribuire a priori a questa o a quella posizione un carattere di infallibilità.

APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI18 – 24 July 2002 - United Astrology Conference UAC 2002 “The Mystery ofTime and Space”, co-sponsored by AFAN, ISAR and NCGR, Wyndham PalaceResort and Spa, Lake Buena Vista, Florida, USA, with Wendy Z. Ashley, VerenaBachmann, Claudia Bader, Lynn Bell, Robert P. Blaschke, Greg Bogart, JanetBooth, Tim Bost, Bernadette Brady, Nicholas Campion, Gloria C. Carol, CarolineCasey, Gary Christen, David Cochrane, James Coleman, Geoffrey Cornelius,Darby Costello, Priscilla Costello, Donna Cunningham, Monica Hable Dimino,Zipporah Dobyns, MaryB. Downing, Ronnie Gale Dreyer, Adrian Ross Duncan,Carolyn Egan, Kim Farnell, Basil Fearrington, Dennis Flaherty, Steven Forrest,Mari Garcia, Pat Geisler, Demetra George, Laura N. Gerking, Mitchell E. Gibson,Jeffrey Wolf Green, Arielle Guttman, Karen M. Hamaker-Zondag, Robert S.Hand, Dennis M. Harness, Ko Hashiguchi, Edith Hathaway, Lynda Hill, MadalynHillis-Dineen, Joyce Hoen, M. Kelley Hunter, Kenneth Irving, Jeff Jawer, LynnKoiner, Arlene A. Kramer, Terry Lamb, Alphee Lavoie, J. Lee Lehman, Luis Le-sur, Joyce Levine, Rick Levine, Michael Lutin, Lea Manders, A.T.(Tad) Mann,John Marchesella, Thea Girard Marshall, Eileen McCabe, Karen McCauley, MarkMcDonough, Frances Coman McEvoy, Chris McRae, Bill Meridian, RaymondMerriman, Grace K. Morris, Roxana Muise, Bob Mulligan, Ken Negus, Arlene M.Nimark, Dorothy Oja, Alan Oken, Amanda Owen, Glenn Perry, Frank Piechoski,David Pond, Maritha Pottenger, Linda Reid, Melanie Reinhart, Haloli Q. Richter,Jane Ridder-Patrick, Lois M. Rodden, Kim Rogers-Gallagher, Diana K. Rosen-berg, Barbara Schermer, Robert Schmidt, Bruce Scofield, Philip Sedgwick, San-dra-Leigh Serio, Mary Fortier Shea, Maria Kay Simms, Jackie Slevin, Jan Spiller,Gloria Star, Georgia Anna Stathis, Erin Sullivan, Richard Tarnas, Elizabeth Tes-sier, Angel Z. Thompson, Bil Tierney, Chris Turner, Noel Tyl, Mark Urban-Lu-rain, Donna Van Toen, Judy Vitale, Christopher Warnock, Topaz Weis, ClaudeWeiss, Lorraine Welsh, Leigh Westin, Joanne Wickenburg, Cynthia Withers, Ro-bert Zoller. Info: Phone: 1-866-330-4040 or 1-206-320-1033. Fax 1-206-830-6345. Email: [email protected] URL: http://www.uacastrology.com/

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35ArgomentoEtica professionale

L.A. 126- 244

(Considerazioni introduttive alla conferenza dell’autore sulla durata della vita svol-ta al CIDA di Forlimpopoli del 17 novembre 2001)

Sia nella didattica che nella pratica professionale generalmente l’astrologoquando affronta l’argomento della durata della vita, si misura con la morte solo dalpunto di vista tecnico. Questo almeno è ciò che traspare, ciò che il destinatario del-l’insegnamento o del giudizio percepisce. Se una simile prassi appare comprensibile– ma non lo è – nei confronti dei (rari) consultanti che pongono la questione, lo èmeno sia in sede didattica, sia quando egli è chiamato a discuterne in dibattiti, con-ferenze, simposi e quant’altro esiste come occasione comunicativa rispetto ad unuditorio o ad un pubblico di lettori.

Io ritengo che in quelle circostanze la questione tecnica sia del tutto insuffi-ciente ad autorizzare l’astrologo a parlare o a scrivere della durata della vita, vale adire del momento della morte dell’individuo. È assolutamente indispensabile inveceche egli abbia maturato in sé un percorso tale da porlo in una posizione per così di-re “terza” rispetto ad essa. Con ciò non intendo dire “distaccata”, poiché la morte loriguarda non meno che chiunque altro, bensì consapevole. In altri termini deve far-ne i conti, sia nel senso popolare della frase, sia nel senso letterale; o, per dire anco-ra meglio, farne i conti prima nel senso popolare, e poi nel senso letterale: il contra-rio costituirebbe un errore fondamentale.

Ora non intendo scendere sui particolari del percorso da seguire: ognuno repe-risce il suo secondo le proprie credenze – se ne ha –, secondo le proprie convinzioni,secondo le proprie esperienze, secondo le proprie inclinazioni. Tuttavia credo che ilpunto di partenza per ognuno dei percorsi sia il medesimo; la domanda cruciale:che cos’è la morte.

Domanda peraltro informulabile, e che nondimeno non facciamo altro cheporci, e il più delle volte in modo del tutto inconsapevole. Senza veramente riuscirea darne risposta. Molti in verità ne hanno tentata una che fosse finalmente defini-tiva, ma francamente bisogna ammettere che i risultati sono immancabilmente in-soddisfacenti: persiste sempre qualcosa, un resto di non detto, o di inter–detto, o diindicibile. Indicibile perché nessuno ne sa abbastanza.

GIANCARLO UFFICIALE

L’ASTROLOGO E LA FINE DELLA VITALA QUESTIONE PRELIMINARE ALLA TECNICA

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36 ArgomentoEtica professionale

Su questo non saperne abbastanza si sono sviluppati il pensiero, il linguaggio,la cultura, la civiltà. Non solo in occidente. Questione di struttura, direbbeLevy–Strauss. Si dice che l’essere umano sia l’unico animale a sapere di dover mori-re. Forse è vero che sia l’unico, ma non è questo il punto. L’essenziale è che lo sap-pia. E sapendolo non ne vuole sapere. Per non volerne sapere costruisce. Costruire èdare forma. Formare è fermare. Fermare l’istante nell’opera completa. Ciò che è fat-to, a cui si è dato forma, non può essere distrutto. In particolare l’opera d’arte. L’o-pera d’arte è la quintessenza della forma, il culmine ideale, la sua sessualità subli-mata. Ma proprio in quanto sublimata, deve eternizzarsi nel suo culmine. La costru-zione, la forma, l’opera artigianale, l’arte sono tutti tentativi inconsci dell’essereumano per fermare la morte, bloccarla oltre la soglia del precipizio. Darle scaccomatto, come ci ricorda Ingmar Bergman. Che poi, a ben vedere, non è altro che ciòche l’esperienza quotidiana ci rievoca: quell’angoscia così fulminea nell’apparire enello scomparire nell’istante che segue immediatamente l’orgasmo.

Voi vedete che mai come in quest’ultimo secolo l’uomo si affanna sulla produ-zione. Il feticcio delle merci, quale anticipava Marx. E non è un caso che mai comein questo secolo la morte è stata rimossa. Più si produce, più si dimentica la morte,la si esorcizza. Ma per continuare a produrre è necessario che qualcuno consumi,cioè distrugga, uccida il prodotto. Paradosso? No, perché non si fa altro che ricrear-lo questo prodotto, magari anche migliore. Insomma, attraverso la ri–produzione sirinasce. Per impedire di pensarsi morti. Ciò che con altri mezzi fa la religione, o, inun territorio fiancheggiatore, un certo malinteso esoterismo non a caso assai dimoda negli ultimi decenni. Non a caso, giacché l’esoterismo dei giorni nostri non èche l’altra faccia della medaglia della produzione: rinnegare il nulla, il tempo finitoche evoca la morte.

Il dramma dunque sta qui: riuscire a pensarsi morti, vale a dire senza vita. La-can spiega che la morte è l’unico avvenimento della vita che l’essere umano nonriesce a simbolizzare. Per questo non c’è mai niente da dire quando muore qualcu-no. Certo, poi qualcosa poi si finisce con il dire, ma si tratta di banalità di cui siamoperfettamente coscienti mentre le pronunciamo, e che ci scivolano fuori quasi anostra insaputa. Ma in realtà è il silenzio la prima reazione. Non c’è parola. Il silen-zio che ci coglie nel pensarci morti, nel pensare morto l’altro, qualsiasi cosa essorappresenti per noi.

Sta in questo il passo dell’astrologo, il luogo nel quale dimorare e, in qualchemodo, esserne dimorato. Dimorato, non divorato, rischio incombente e pertanto dafronteggiare senza sottrarsene. Per poi sentirsene immersi fino al collo. Esperienzatuttavia da non raccontare; forse da condividere con gli intimi, ma non oltre. Espe-rienza da cui comunque non si esce indenni. Qualcosa cambia. Si è fatto un passoin più. La maggior parte delle volte, come nel mio caso, la consapevolezza sta nelsapere di aver paura, perché la risposta alla domanda fondamentale che cos’è lamorte non s’è trovata. Né si troverà. Paura che non ci molla, almeno nei primi tem-pi. Poi si attenua. Non per autocontrollo, non per rassegnazione. Chi fa davvero

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37ArgomentoEtica professionale

astrologìa alla fine si rende conto di essere immerso nella natura, di farne parte in-tegrante: che è tutt’altra cosa dal sentirsi al centro dell’universo. Quante volte,ahimè!, abbiamo sentito o letto questa espressione… Nulla di più sbagliato, nulla dipiù fuorviante. Paranoia pura. Ci siamo dentro, punto e basta. E la dialetticavita–morte ne costituisce il fondamento.. Se qualcosa o qualcuno non finisce, nonsi consuma, nulla d’altro può nascere. Veniamo alla luce quando qualcun altro – unaltro di cui non sapremo mai nulla – ci ha lasciato il posto. Raccogliamo un testi-mone, che poi passeremo a nostra volta. Se il cielo ce lo concede, abbiamo abba-stanza tempo affinché tale testimonianza sia la migliore possibile, secondo le nostrecapacità e attitudini. Consapevolezza del limite. Ma quanta vita, quanta poesia pri-ma di toccare questo limite!

Ecco, è di questo che in qualche modo deve parlare l’astrologo, prima ancoradi illustrare la tecnica. Ma in precedenza è opportuno che abbia calcolato il tempodella propria morte. Deve sapere. Un deve che si trasformi in vuole. Dopo un similepercorso qualsiasi sia la data, lontana o vicina, l’effetto su di lui non sarà devastan-te. Tutt’altra cosa eseguire il calcolo per le persone che ci sono vicine: figli, partner,genitori, amici. Passaggio terribile, eppure indispensabile.

Solo a questo punto l’astrologo è pronto. Non si dà astrologo che non affrontiquesto argomento, che non si cimenti con la tecnica della durata della vita. Nonesiste astrologo propriamente detto che si sottragga a questo passaggio critico. Cri-tico e cruciale. Cruciale nel senso di incrocio: ci si ferma, ci si può confrontare oconsultare con qualcuno che è lì al pari di noi, si fa passare chi ha maturato la pre-cedenza, e si prosegue la via, scegliendo il percorso. Nulla vieta di tornare indietro.Ma senza imbroglio. Chi torna indietro paga la rinuncia all’autorizzarsi da sé inquanto astrologo. Rinuncia al diritto ad un tale statuto. Non date retta a quelli cheaffermano che di “queste cose” non vogliono trattare, anzi, le rifiutano proprio. Dif-fidatene. Di quale sensibilità pensate possa disporre quell’astrologo che fugge allavita sottraendosi all’evidenza della sua perdita?

È questo un punto da sostenere con vigore, con la massima decisione. Sapeteinfatti che in quest’ultimo secolo non sono stati pochi gli astrologi a sostenere checon la nostra dottrina non è possibile pre–conoscere il tempo della fine della vitadell’essere umano. Povertà tecnica o povertà umana? Difficile dirlo. O comunqueposso essere certo più della prima che della seconda. Ma la seconda la metto inconto. Sospetto, insomma. E voi ben conoscete l’aforisma dell’acuto on. Andreottiin merito… Allora, tanto per essere chiari, l’astrologìa ci ha tramandato delle tecni-che per calcolare la durata della vita. Qualcuna ben fondata, qualche altra meno. Eproprio su quella che ho definito “ben fondata” si è accentrata la mia attenzione.Con risultati interessanti. Non vi dico inoppugnabili, giacché in alcuni casi persisto-no dei dubbi, delle incertezze, ma in altri no: i princìpî trovano piena corrisponden-za nella prassi. E, lo affermo per una maggiore trasparenza del mio dire, non è uncaso che io qui spesso usi espressioni del tipo “fine della vita” o “durata della vita” alposto della parola “morte”: intendo infatti riferirmi alla conclusione biologica della

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38 ArgomentoEtica professionale

vita dell’essere umano, al suo epilogo, al suo atto finale. Né più né meno di quantola intenda la medicina. Insomma, in questo discorso non esistono metafore, almenoda parte mia.

In altri termini: l’astrologìa prende la parola intorno alla vita, a partire dal con-cepimento. Ma come ci insegna la biologia – tuttavia prima di essa l’astrologìa losapeva già! – la morte fa parte della vita. E quindi se ne deve parlare. Non se ne puòfare a meno, se vogliamo che tutto ciò su cui ci impegniamo abbia un senso. La so-stanza del discorso sta in questo: l’astrologìa scandisce matematicamente i varipassaggi della vita, i suoi avvenimenti. Così, matematicamente, giungiamo a deter-minarne anche l’atto finale. La tecnica inizia da qui.

Comunicate il vostro e-mail direttamente

al sito www.cida.net. (click su Redazione sito)

e/o all’email della Rivista

([email protected])

Potrete essere aggiornati tempestivamente

sulle iniziative dell’Associazione.

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39Etica professionale

L.A. 126-150

Con l’espletamento della prova orale si sono conclusi il 2 e il 3 febbraio a Bolognagli esami relativi al VI Bando di Concorso per l’accesso all’Albo Professionale Nazio-nale privato degli Astrologi, patrocinato dal CIDA.

In totale sono pervenute 21 domande e 17 candidati hanno superato le provedel concorso, acquisendo il diritto di essere inseriti nell’elenco ufficiale degli iscrittiall’Albo.

La prova scritta prevedeva 60 tra quiz e domande a risposta multipla. La provaorale richiedeva l’interpretazione di un grafico zodiacale con l’applicazione delletecniche previsionali, oltre a domande di ordine tecnico-interpretativo e inerenti ilrapporto con il consultante.

Tutti i candidati ammessi hanno inoltre sottoscritto il Codice Etico, che li im-pegna ad esercitare l’attività astrologica in maniera corretta nei confronti dei con-sultanti e dei colleghi.

La Commissione Esaminatrice era formata da: Stefano Vanni (Presidente del-l’Albo), Dante Valente, Grazia Mirti, Claudio Cannistrà, Vittorio Ruata con membrosupplente Giuliarosa Bigazzi Vincenzi.

Di seguito pubblichiamo l’elenco alfabetico dei nuovi iscritti con la città di re-sidenza:

1) AMBROGETTI RAFFAELLO – Forlì.2) ARDEMAGNI NADIA – Canelli (Asti).3) CORTESE MARIA – Genova.4) DEMMA GATTAI ANNA – Lentini (Siracusa).5) FONTANA ANTONIO – Torino.6) JAMA GIAMMARINO GENEVIEVE – Luvinate (Varese).7) ODORICO COLETTO ADELE – Alessandria.8) OLIVO MARIA PIA – Gorizia.

RISULTATI DEL VI ESAME DI CONCORSOPER L’AMMISSIONE ALL’ALBOPROFESSIONALE PRIVATO DEL CIDA

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40 Etica professionale

9) PAGGI MARIA GRAZIA – Bergamo.10) PERSICHINI CINZIA KATERINA – Castelnuovo di Farfa (Rieti).11) PESATORI MARCO – Milano.12) RODANTE GIUSEPPE – Siracusa.13) SCIVICCO CARLO ALBERTO – Napoli.14) VANARELLI SILVIA – Chieti.15) VIGORELLI ANGELO – Casalpusterlengo (Lodi).16) ZANIOLO ADRIANA – Santa Giustina (Padova).17) ZUCCHI CLAUDIO – San Colombano (Milano).

Il Comitato Esecutivo dell’Albo e la Redazione di Linguaggio Astrale esprimonoa tutti i più vivi complimenti e l’augurio che questo sia solo il primo passo versouna positiva affermazione in campo culturale e astrologico.

* * *

Prendiamo l’occasione per segnalare l’apertura di un nuovo

VII BANDO APERTO DI CONCORSO per l’accesso all’ALBO PROFESSIONALENAZIONALE PRIVATO DEGLI ASTROLOGI

promosso dal CIDAe istituito a Torino con atto notarile del 15/12/1989

Il Bando Aperto consente l’iscrizione continua senza data di scadenza. Quandosi superano i 15 iscritti si procede con la convocazione per l’esame scritto (conpreavviso di almeno un mese)

● A partire dal 1/1/2002 si indice il Bando Aperto di Concorso per titoli edesami per l’accesso all’Albo Professionale Nazionale Privato degli Astrologi.

● Tutte le prove si tengono in Lingua Italiana. I candidati sono tenuti a pren-dere visione del Codice Etico riportato in calce al presente Bando.

● L’esame si compone di una prova scritta e di un colloquio orale.All’atto dell’iscrizione il Candidato dovrà segnalare la tecnica revisionale prefe-

rita, da utilizzare nel corso della prova orale, fra Rivoluzione Solare, Rivoluzione Lu-nare, Tema Progresso, Tema di Luna Nuova, Armonica, Transiti

La prova scritta consiste in una serie di Test (quesiti a risposta multipla) ad ar-gomento astrologico, di carattere tecnico ed interpretativo.

Il candidato deve munirsi di Effemeridi giornaliere per il XX secolo, di una Ta-vola delle Case a scelta, di tabelle per l’interpolazione anche logaritmiche. Le notizierelative ai fusi orari e alle ore estive fanno parte integrante del tema di esame. E’consentito l’uso di calcolatrici; sono vietati i sistemi computerizzati. Il possesso dimateriale non esplicitamente consentito comporta l’esclusione dalla prova. Gli ela-

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41Etica professionale

borati vengono svolti esclusivamente sui fogli e sui grafici consegnati e controfir-mati dalla Commissione.

La prova scritta si terrà a Bologna. Il tempo a disposizione è di 5 ore. Data e luogo delle prove orali saranno comunicati nel corso della prova scritta.L’ammissione sarà comunicata mediante A.R. almeno 30 giorni prima della

prova orale. Le domande di iscrizione vanno inviate tramite raccomandata A.R. alla Segre-

teria Generale CIDA (c/o Claudio Cannistrà - via Vizzani, 74 - 40138 Bologna - Tel.051.342445).

Le domande compilate su carta semplice devono contenere:a) generalità del Candidato;b) titolo di studio conseguito;c) professione svolta;d) eventuale appartenenza ad altri Albi Professionali o ad Associazioni Astrologiche;e) curriculum astrologico (corsi seguiti, pubblicazioni, partecipazioni a Congressi e

Convegni, etc.);f) sintesi interpretativa del proprio tema natale con grafico redatto a mano.

Devono avere in allegato: a) ricevuta del versamento della tassa di esame di 250 EUR sul c/c postale n.

11905411, intestato al CIDA, indicando nella causale del versamento il Bando diConcorso.Per coloro che hanno partecipato ad uno dei concorsi precedenti con esito nega-tivo la tassa è ridotta a 150 EUR.La quota dà diritto, oltre che alla partecipazione alle prove, al ricevimento a do-micilio di almeno due testi specifici, alla partecipazione gratuita a due Seminaripropedeutici e alla iscrizione annuale all’associazione.

b) certificato di godimento dei diritti politici autocertificato;c) due fotografie a colori formato tessera;d) fotocopia di un documento di riconoscimento valido.

Chi è munito di titoli culturali, bibliografici ed è autore di serie pubblicazioni incampo astrologico di particolare rilevanza può richiedere l’esenzione dalla provascritta. Essa sarà decisa dalla commissione esaminatrice con giudizio insindacabile.Il Candidato non può richiedere lo spostamento della data della prova scritta pernessun motivo. L’assenza del candidato alla suddetta prova ha valore di rinuncia.

Il Candidato che intenda ritirarsi deve darne comunicazione scritta almeno 60giorni prima della data di inizio delle prove, in tal caso la quota di iscrizione sarà re-stituita detratte le spese di segreteria. Dopo tale data nulla sarà dovuto. I documen-ti allegati alla domanda di esame non vengono restituiti.

I risultati finali dell’esame saranno comunicati all’interessato a mezzo racco-mandata A.R. entro 30 giorni dal termine degli esami anche in caso di esito negati-vo. I Candidati che desiderano conoscere il giudizio dell’esame devono farne richie-

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42 Etica professionale

sta scritta alla Segreteria entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione stes-sa.

I Candidati idonei saranno inseriti nell’Albo Professionale Nazionale degliAstrologi e saranno informati delle formalità relative per mantenere nel tempo taleinserimento. La tassa di esame si intende comprensiva dei Seminari propedeutici al-l’esame, dell’abbonamento alle due riviste del CIDA, Linguaggio Astrale e a Sestile,per un anno e della quota di iscrizione all’Albo per l’anno di svolgimento dell’esame.Anche coloro che non avranno superato la prova e che non saranno inseriti nell’Al-bo avranno diritto all’abbonamento alle due riviste del CIDA per un anno.

Facendone richiesta all’atto della domanda i Candidati che lo desiderano pos-sono sottoporsi ad un test di autovalutazione circa i loro requisiti astrologico-cul-turali, allo scopo di verificare se sono sufficientemente preparati per affrontare l’e-same.

Saranno organizzati due Seminari propedeutici di Tecnica e di Counseling, mi-rati al sostenimento dell’esame, riservati ai candidati iscritti, con modalità che sa-ranno a suo tempo comunicate.

CODICE ETICO

L’Astrologo è tenuto ad operare nei limiti della sua competenza astrologica senzasconfinare in altre pratiche professionali. Nel caso indirizzerà il consultante aglispecialisti opportuni.

Egli deve onorare la sua professione e combattere decisamente ogni abusodell’arte astrologica che possa nuocere alla sua immagine e all’immagine della di-sciplina esercitata.

È tenuto ad osservare il segreto professionale.Deve impegnarsi a non fare un uso deterministico o intimidatorio della sua

professione, e a non condizionare la facoltà decisionale del consultante.Deve avere per obiettivo l’approfondimento e l’aggiornamento costante della

propria preparazione culturale, teorica e pratica.Deve rispettare la professionalità propria ed altrui ed è tenuto a collaborare

con gli altri iscritti secondo le sue possibilità. Deve astenersi da forme pubblicitariedeteriori.

Il mancato rispetto di queste norme comporta il deferimento ai probiviri conproposta di espulsione dall’Albo.

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43Argomento

PORTOGALLO

Diceva Arturo che l’undicesimo viaggio sarebbe stato

uraniano, e ha avuto ragione.

Per cui il dodicesimo poteva solo essere nettuniano.

E così sarà : potremo ritrovarci ancora una volta di fron-

te all’immenso Oceano in terra pescina lusitana, carica

di mistero e di fascino dell’infinito.

Dopo tanto vagare nel mare Mediterraneo,sulle orme di

Ulisse, anche noi affronteremo i misteri delle colonne

d’Ercole, verso l’ignoto .

Noi però ritorneremo…

Vedi dettagli del viaggio a pagina 160

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44 Argomento

Abbiamo inserito per alcuni Soci un bollettinoper il rinnovo quota (40 Euro o 60 Euro)

Spiegazione:Sul foglio allegato alla Rivista in cui compare il vostro indirizzo è indi-cata anche la vostra situazione così come risulta alla nostra Segreteria:se la scadenza è inferiore a 128 occorre rinnovare il versamento. Pre-ghiamo pertanto i pigri e i distratti di provvedere sollecitamente.Ci scusiamo con i Soci diligenti che hanno già provveduto.Attualmente – forse colpa dell’EURO – il versamento tramite bollettinopostale può impiegare anche più di un mese per la segnalazione allaSegreteria. È allo studio una via informatica di segnalazione più rapida.

ATTENZIONE!!!

Sono pervenuti numerosi bollettini privi delle generalità del mittente!Anche questo inconveniente, insolito, potremo imputarlo… all’angosciada EURO!Per rintracciare i Soci diligenti ma distratti segnaliamo l’ufficio postaledi partenza, e la data in cui è stato effettuato il versamento: gli interes-sati sono pregati di contattare la Segreteria.

CITTÀ UFFICIO DATA

Trieste Agenzia n. 7 17 gennaio 2002Città della Pieve 17 gennaio 2002Fiesso d’Artico 17 gennaio 2002Airasca 4 febbraio 2002Padova Agenzia n. 9 5 febbraio 2002

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45Argomento

ASTROLOGIA

MONDIALE

– Sul tema degli USA (J. Evans)– Islam e Plutone (A. Cavadini)– Ricerca Ascendente USA (D. Valente)

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46 ArgomentoAstrologia mondiale

L.A. 126-233

Un’analisi accurata delle varie ipotesi prese in esame dagli Astrologi per trovareappigli consistenti sullo Stato più potente della Terra. E indirettamente anche i no-stri destini.

La vita di una nazione non nasce in un momento preciso. La sua creazione è ilrisultato di un processo storico, lungo o breve che sia, perciò nessun momento sin-golo può essere considerato ‘una nascita’ come quella di un individuo, un singolocontesto in grado di raccontare tutta la sua storia.

Nell’astrologia mondiale è importante considerare tutti i temi relativi ai pro-cessi storici della nazione e cercare un filo, una ripetizione di fattori (pianeti easpetti) che emergono mentre il processo si schiude. Ovviamente è preferibile avereore precise per questi eventi ma non è essenziale se ci si concentra sugli aspetti pla-netari per trovare i temi che si ripetono. Non è detto che il momento consideratoimportante dal popolo (come il 4 luglio in questo caso) sia quello definitivo. Tolo-meo nel III libro del Tetrabiblos, in quale discute i diversi inizi con i quali, secondo leposizioni degli astri, prediciamo le cose che vi sono significate, osserva che “dallecose generali dobbiamo prendere più momenti iniziali”.1

È importante considerare che cosa rappresenta un tema e confrontarlo con l’e-vento in questione, non cercando di interpretare tutti gli eventi in un singolo con-testo.

Così, diverse carte astrali considerate insieme possano evidenziare l’aspettodella nazione più colpito da un evento. I temi ‘di nascita’ degli Stati Uniti basati sul-la Dichiarazione di Indipendenza del 4 luglio possono essere rappresentativi dellapsiche della nazione in quanto l’evento fu una dichiarazione dell’intento ideologicorivoluzionario e un’affermazione dei valori che i 13 Stati rappresentavano.

JULIANNE EVANS

ANCORA SUL TEMADEGLI STATI UNITI D’AMERICA:CENNI STORICI E DATEPROPOSTE PER IL SUO TEMA

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47ArgomentoAstrologia mondiale

Il valore ‘popolare’ di questa data è rafforzata dalla sua sincronia con le mortisimultanee di Thomas Jefferson e John Adams, il secondo e il terzo dei presidenti, ele due figure politiche che hanno essenzialmente definito il sistema bipartito con iloro dibattiti, morti entrambi il 4 luglio, 1826. Anche il più grande simbolo dell’A-merica, la Statua della Libertà, fu regalata dai Francesi al popolo americano il 4 lu-glio 1876, per il centenario della Dichiarazione.

Perciò quando questi temi del 4 luglio sono stimolati dai transiti e dalle pro-gressioni, la psiche nazionale, la sua identità culturale, socio-economica e geopoliti-ca ne subiscono gli effetti.

Dichiarazione di Indipendenza: 4 luglio, 1776 – Ascendente Gemelli

Nicholas Campion, nel suo libro The Book of World Horoscopes, nota che la sceltadel 4 luglio per il tema degli Stati Uniti al posto del 2 luglio, data della votazione infavore dell’Indipendenza, sottolinea il valore simbolico di questa data anziché quel-lo storico (gli obbiettivi collettivi dei 13 stati indipendenti furono adottati il 4 lu-glio); è soprattutto un’espressione profonda del cosiddetto sogno americano.

Non vi è chiarezza in merito al momento preciso degli eventi del 4 luglio. I ver-bali del Congresso non specificano l’ora e ‘le voci’ sono contraddittorie. Le proveesistenti suggeriscono che gli eventi chiave si siano svolti tra le 10 e le 17 ma unamitologia sviluppatasi intorno alla firma della Dichiarazione racconta che BenFranklin organizzò la firma nelle prime ore della mattina. L’idea centrale di questa èche i firmatari, i padri fondatori della nazione, erano Massoni e versati in astrologia,perciò l’ora è stata eletta, ma Campion smentisce questa idea dicendo che nessunastrologo di allora avrebbe scelto un’ora in cui il pianeta governante fosse retrogra-do (AS/GE, Mercurio retrogrado in 3a casa) e non vi sono prove per sostenere que-sto teoria. Fa parte del mito.

Campion presenta un’altra spiegazione per la scelta dell’AS/GE basata sulla im-portanza data a Urano in Gemelli nel 1776 dagli astrologi nel’800. Nel 1861 LukeBroughton, il più noto astrologo americano di allora, affermò che gli Stati Unitierano sotto il segno dei Gemelli dato che la rivoluzione ebbe inizio quando Uranoentrò in Gemelli nel 1775, e quando il pianeta arrivò a 9° GE, l’Indipendenza fu di-chiarata. Collegava anche la pace fra i ribelli e il governo britannico nel 1782 conl’ingresso di Urano in Cancro e la guerra Civile (12 aprile 1861) con il ritorno di Ura-no a 9° Gemelli. Così Urano è stato identificato come significatore principale dellaRivoluzione e la cuspide della prima casa venne collocata insieme alla posizione diUrano. Campion afferma che questa pratica è in linea con la tradizione astrologicadove si erige il sistema delle case mettendo un significatore importante sulla cuspi-de della prima casa (2). Così, risulterebbe che il tema con AS/GE abbia origine cometema simbolico non basato su un preciso momento storico.

Diverse ore rettificate sono state proposte per il tema con Gemelli all’Ascen-dente:

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48 ArgomentoAstrologia mondiale

2:13:32 LMT (7GE14) – Carolyn Dodson in Horoscopes of the US Cities and States2:14 LMT (7GE31) – Doris Doane in Accurate World Horoscopes, citando C.C.

Zain2:17 LMT (8GE21) – American Astrology, gennaio 1995, “ora rettificata da H.V.

Herndon..”2:52 LMT (17GE40) – l’ora rettificata da Laurie Efrein 3:03 LMT (20GE26) – Anthony Louis citando Evangeline Adams, famosa astrologa

americana, dal suo libro Astrology for Everyone. Charles Car-ter in Introduction to Political Astrology presenta un temacon 20GE11 all’Ascendente, pubblicato nell’annuario della Fe-derazione di Astrologi Americani (AFA) nel 1940, ma com-menta anche: “dal punto di vista psicologico, Urano sull’A-scendente sembra più probabile che non Marte, tenendoconto della predisposizione degli Americani per tutti tipi dicose tecniche e meccaniche”.

Nonostante la mancanza di prove storiche per verificare un orario nelle primeore della mattina, il recente sondaggio condotto da Astrodatabank (www.astrodata-bank.com) rivela che il tema eretto con Ascendente Gemelli è quello più usato/ama-to dagli astrologi americani per descrivere il carattere degli Stati Uniti, seguito daquelli di Sibley e Grimes (che analizza gli eventi usando lo zodiaco siderale e l’astro-logia indiana).

L’Ascendente in Gemelli descrive bene l’importanza di affermare le proprie ideee un’ideologia che esalta il commercio e il libero mercato, l’importanza sia del ruoloche gioca i mezzi di comunicazione e il loro commercio, sia le notizie (notizie televi-sive/ radiofoniche 24 ore sul 24) nel contatto con il mondo esterno. Descrive anchela superficialità e i pettegolezzi tanto amate nell’arena politica. Il Discendente inSagittario sottolinea l’affiliarsi per questioni etico/culturali e di mettersi controquelli che non condividono i valori del ‘American way of life’ (Giove, governante delDS congiunto al Sole in Cancro – la politica di isolamento e ‘non interferenza’ daparte dei Stati Europei come espresso dal Monroe Doctrine, tuttora il cardine princi-pale della politica estera).

Le ore 2:13, 2:14 e 2.17 mettono Urano congiunto all’Ascendente, mettendo inevidenza i valori umanitari espressi dalla Dichiarazione di Indipendenza e le impresepionieristiche in campo tecnologico e dell’informatica. Venere/Giove/Sole in Cancrocadono nella seconda casa sottolineando che l’importanza del successo economicoe i valori familiari sono una vera questione di orgoglio nazionale. Indica anche l’op-portunità per la donna di emergere negli affari e campi professionali (Luna, disposi-tore dei pianeti in Cancro al MC).

La Luna in Acquario al MC, trigono Saturno in Bilancia, descrive il principi fon-damentali di governo proposta dalla Dichiarazione di Indipendenza: eguaglianzadell’uomo, la protezione dei diritti “alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità” e

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49ArgomentoAstrologia mondiale

nel caso che il governo nega questi diritti, il popolo ha diritto di abolirlo e di istitui-re uno nuovo. Riflette anche l’importanza di essere un paese riconosciuto nel mon-do anche per i suoi valori umanitari, la sua difesa dei più deboli, e per la sua inge-gnosità.

L’importanza della Borsa americana, il NYSE, è descritta da Saturno in esalta-zione (l ’ istituzione autorevole) nella 5a (speculazione), dispositore siadell’ottava/nona/decima case (soldi/ investimenti degli altri, dal/all’estero, ricchezzadella nazione) sia della Luna (la folla). Luna/MC trigono Saturno conferisce popola-rità e assicura il volume di contrattazioni necessari per mantenere il suo posizionedominante.

Marte in prima quadrato a Nettuno (governante dell’11a) in 5a descrive l’indi-viduo che lotta per realizzare il sogno americano, la libertà e i diritti dell’individuo(anche a detrimento della collettività – come il sacrosanto diritto di portare le armicontrapposto ad un’adeguata regolamentazione in proposito per proteggere la co-munità).

Altri Ascendenti relativi alla Dichiarazione di Indipendenza, 4 luglio 1776

09:36 LMT – Ascendente Vergine (Dobyns)Esiste una documentazione che suggerisce la mattina del 4 luglio per la firma

della Dichiarazione. Una lettera (1) scritta da 4 membri del Comitato di Congresso,incluso Benjamin Franklin, indica “questa mattina” in riferimento alle decisioni pre-se durante la seduta. I verbali del Congresso mostrano che la Dichiarazione fu il ter-zo punto nell’ordine del giorno e che la seduta si concluse prima di mezzogiorno.L’ora rettificata da Zip Dobyns è 9:36 AM. (AS/11°Vergine, Urano al MC) (1) “Lettersof Delegates to Congress, 1774-1789, Vol.1-V”

12:14 LMT – Ascendente BilanciaCharles Carter in Introduction to Mundane Astrology commenta che gli astro-

logi americani sono divisi fra Ascendenti Gemelli e Bilancia, con alcuni sostenitoriper quello AS/Sagittario, dicendo che quelli in favore di Bilancia mettono 13°32’ al-l’AS, congiunto Saturno a 14°48’.

L’evento dell’11 settembre (8:45 EDT Manhattan) mette l’AS/Mercurio di transi-to congiunti all’AS/SA radix e il MC/Giove di transito congiunto al Sole/MC degliUSA; l’opposizione Saturno/Plutone cade sulle cuspidi delle 9a/3a case; Marte intransito nella 3a opposta a Venere radix e Luna in transito nella 9a; il Sole in transi-to è congiunto a Nettuno radix nella 12a (nemici nascosti). Il mezzopunto diLuna/Saturno (21°GE24’) di transito cade sul Marte radix (21°GE14’). Marte radixnella 9a (paesi stranieri), dispositore della 7a (alleati/nemici) in Ariete, può descrive-re come gli Stati Uniti sono stati coinvolti nel bombardamento di 19 paesi negli ul-timi 50 anni.

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50 ArgomentoAstrologia mondiale

14:21 LMT – Ascendente Scorpione (Wolfstar/Penfield)Marc Penfield in Horoscopes for the Western Hemisphere cita le ore 14:00 co-

me riportate nella biografia del patriota John Hancock. A base di questa, Penfield harettificato l’ora alle 14:20, in seguito rettificata da Michael Wolfstar O’Reilly (4) alle14:21. Quando il tema calcolato per le 14:21 è progresso al 12 aprile, 1861, l’iniziodella Guerra Civile, Marte a 16°06 Leone è esattamente congiunto il MC. 84 annipiù tardi, il 6 giugno 1944 (D-Day) lo sbarco degli Alleati sulle spiagge di Norman-dia, l’Ascendente progresso è congiunto a Marte (8°LE28’) del D-Day.

Wolfstar afferma che l’Ascendente Scorpione enfatizza il bisogno degli StatiUniti di accumulare sempre più potere, sia finanziario che militare e ideologico, e diessere riconosciuto come la potenza più ricca, forte e giusta nel mondo. L’AS Scor-pione mette Urano, Marte, Venere e Giove nell’ottava casa, dove si accumulano lerisorse degli altri e danno peso agli interessi delle corporazioni e multinazionali.Wolfstar associa 8a casa con il capitalismo e pensa che quest’enfasi sull’8a rispec-chia l’identità dell’America come esponente principale del sistema capitalista . LoScorpione, naturalmente in sintonia con i cicli di morte e rinascita, cade nel periododell’anno che corrisponde con la trasformazione dell’identità nazionale politica – leelezioni si tengono il primo martedì (giusto il giorno di Marte per lo Scorpione) do-po il primo lunedì di Novembre, una data che mette i transiti del Sole, e spessoMercurio e Venere, molto vicino l’AS Scorpione.

16:50 - 17:10 LMT – Ascendente Sagittario (Sibly)Thomas Jefferson, uno dei firmatari, racconta che il documento fu firmato nel

“tardo pomeriggio”, come affermano anche John Adams e John Quincy Adams, maanche in questo caso vi sono ricordi contraddittori. Un astrologo americano, John B.Early, scrisse nel margine delle sue effemeridi, “Dichiarazione firmata alle 10:10PM.(22.10)”.

Ebeneza Sibly, un astrologo inglese dell’800, pubblicò il primo oroscopo degliStati Uniti usando 10:00 PM GMT che corrispondono alle 5:00 PM (17:00) LMT,Philadelphia, ma in seguito furono trovati errori di calcolo degli angoli. Dalla con-fusione emergono altri due oroscopi, calcolati per ore diverse (16:50, 17:10). L’oro-scopo di Sibly è stato molto criticato per questa inesattezza ma, nel 1994, SusanManuel (3) pubblicò una critica in quale propone che l’oroscopo di Sibly non è cal-colato in base ad un’ora esatta per l’evento ma un momento che rappresenta laDichiarazione. Manuel dimostra che Sibly lavorava secondo la tradizione stabilitadai grandi astrologi del mondo islamico, Masha Allah e Abu Ma’shar, nella qualenon è necessario erigere l’oroscopo per l’ora dell’evento ma trovare l’oroscopo chesignifica l’evento. Sibly usava i temi degli ingressi del Sole in Ariete e Cancro percalcolare l’ora e gli angoli dell’oroscopo per la Dichiarazione. In questo contestoanche Campion presenta il tema non come l’oroscopo per la Dichiarazione maquello che lo significa.

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51ArgomentoAstrologia mondiale

Altre date considerate per un probabile “tema”

Dichiarazione di Guerra (Boyd): luglio 6, 1775 10:30 LMT (+5:00:39) Phila-delphia

Helen Boyd nel The True Horoscope of the United States propone questa datacome “data di nascita” degli Stati Uniti. Brigadier Firebrace ha rettificata l’ora alle10.30 LMT, basandosi sulle prime 2 ore della seduta del 6 luglio. Jim Lewis, usandoAstrocartografia, propone le 11:00 LMT. Si deve ricordare che la guerra era già incorso dal 19 Aprile 1775 (ore 5:00, basato su quanto riferiscono le fonti contempo-ranee) con la Battaglia di Lexington.

Il Voto per l’Indipendenza (Armistead): luglio 2, 1776 12:04 LMT (+5:00:39)Philadelphia

Nicholas Campion nel The Book of World Horoscopes commenta che ‘il com-pleanno’ degli Stati Uniti è festeggiato il 4 luglio, ma il momento cruciale è il votoper l’indipendenza 2 luglio 1776, come riportato dalla stampa di allora. JohnAdams, in una lettera a sua moglie, esprime la convinzione che il 2 luglio sarebbefesteggiato dalle generazioni future come l’anniversario dell’Indipendenza. Adamsscrisse che il 2 luglio 1776, Congresso ha concluso la discussione e la lettura dellaDichiarazione intorno alle 11:00 e in seguito ha votato. Julian Armistead, il quale haimpiegato molti anni ricercando eventi storici, mette il Sole al MC della carta astra-le, dando l’ora rettificata alle 12:04 EST.

Il Congresso ha ordinato che il documento fu autenticato e stampato ma nonfu firmato fino al 2 agosto 1776 - da alcuni delegati; Thomas McKean di Delawarenon firmò fino al gennaio 1777 e George Washington il 4 luglio 1777.

La Dichiarazione di Indipendenza non è ‘la nascita’ da punto di vista legale. GliArticoli della Confederazione rappresentano un momento importante nello sviluppocostituzionale e il primo passo verso una cooperazione fra i 13 Stati. Così sia il temaproposto da David Solte che quello di Ron Grimes, entrambi relativi agli Articoli diConfederazione, sono potenzialmente validi per il governo e la costituzione.

Articoli di Confederazione adottati (Solte): Nov. 15, 1777 12:46 LMT(+5:00:39) York

David Solte sottolinea il fatto che la Dichiarazione di Indipendenza, la quale hadichiarato gli Stati un’entità separata dalla Gran Bretagna, fu proclamata da 13 sta-ti individuali, non una nazione sola, e furono gli Articoli di Confederazione che sta-bilirono gli Stati uniti sotto un governo. Solte ha usato i verbali del Congresso (te-nuto a York, PA) per restringere il tempo dedicato agli Articoli tra le ore 11:00 e14:00: l’ora rettificata 12:46 LMT. Un numero di astrologi trovano questo tema utileper seguire l’andamento del governo e della politica.

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52 ArgomentoAstrologia mondiale

Gli Articoli di Confederazione ratificati (Grimes): Marzo 1, 1781 15:19 LMT Phi-ladelphia

La data è chiaramente indicata dagli Articoli stessi. L’ora è stata rettificata nel1996 da Ron Grimes usando eventi storici. Grimes afferma che questa data è l’uni-ca da considerare dato che la Dichiarazione di Indipendenza rappresenta solo il “di-vorzio” dalla madre Inghilterra. La Dichiarazione afferma che gli Stati sono liberi eindipendenti, ma non affronta la questione della formazione di una nuova nazione.Neanche la data relativa alla formazione della Costituzione degli Stati Uniti (17sett. 1787), la quale dichiara chiaramente che il suo scopo è di “formare un’unionepiù perfetta”, non di crearne una nuova, può essere considerata come “data di na-scita”. La nazione era già stata formata ufficialmente quando gli Articoli di Confe-derazione furono ratificati. Così la Costituzione riscriveva gli Articoli che hanno da-to vita alla nazione. Grimes non considera la data dell’approvazione della dicituradegli Articoli di Confederazione valida perché un documento non ha effetto legalefinche non tutte le parti firmano, come avvenuto in questo caso il 1 Marzo, 1781.

IndipendenzaCon la resa delle forze britanniche a Yorktown il 17 ottobre 1781 (alla 10:00

circa) gli Stati hanno ottenuto indipendenza di fatto. Questo è descritto in modolampante dall’eclisse (Sole/Luna/Nodo sud congiunti a 24/28/25 gradi della Bilanciarispettivamente) di quel giorno: quest’eclisse fa parte del ciclo Saros N°18 Sud, de-scritta da Bernadette Brady come una famiglia di eclissi che indicano separazioni efini, “ma il dolore della separazione è attenuato nell’incontrare nuove situazioni checonducono ad un esito positivo”.

La Confederazione fu un fallimento e fu sostituito dalla Federazione e la suaCostituzione dell’Unione il 17 settembre 1787. Questa data è quella della firma chefinalizza l’adozione dell’attuale Costituzione; dopo essere ratificata da tutti gli Statifu dichiarata effettiva dal 4 marzo 1789 (ore 00:00 LMT). Shelagh Kendal in Ameri-can Astrology Magazine (luglio 1987, p32) cita Records of the Federal Constitutiondi Max Ferraud per la data e le ore 16:00 LMT, Philadelphia.

L’inaugurazione del primo Presidente, George Washington, il 30 aprile 1789,rappresenta l’atto finale nella creazione degli Stati Uniti e potenzialmente descrivel’incarico della presidenza. Al momento dell’arrivo di Washington a Federal Hall (ore12:30), l’Ascendente a 26°33’ Leone è congiunto alla stella fissa Regulus (26°54’),un presagio di grande riconoscimenti.

Conclude qui gli eventi o ‘inizi’ che condussero le 13 colonie inglesi ribelle aduna Federazione e la creazione degli Stati Uniti d’America.

NOTE1 TOLOMEO, Tetrabiblos, III.I2 MANILIUS, Astronomica, 3.160-175 colloca la Parte di Fortuna sulla cuspide della prima casa 3 Citato in The Book of World Horoscopes, p 415 4 Vedi il suo sito www.homstead.com per un approfondimento del argomento l’AS Scorpione

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53ArgomentoAstrologia mondiale

BIBLIOGRAFIA

■ CAMPION NICHOLAS, The Book of World Horoscopes, 2° edition, Cinnabar Books,1996.

■ CARTER CHARLES, An Introduction to Political Astrology, Camelot Press Ltd,Southampton, 1980.

■ Brady Bernadette, The Eagle and the Lark, Samuel Weiser, Inc., Maine, 1992.

Sta dilagando a macchia d’olio sulla stampa na-

zionale il problema sollevato da Serena

Foglia, nostro past-President, con il lavoro

“Il posto delle fragole” edizioni Armenia 12.5 €.

Vi si tratta del “testamento biologico” os-

sia del diritto di ogni persona di disporre

del proprio corpo anche prima della morte,

in particolare disporre la cessazione del-

l’accanimento terapeutico, e pretendere di

affrontare la morte con dignità; finora que-

sta facoltà è ammessa – solo in alcuni Stati –

a parenti intimi, con enorme strazio.

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54 ArgomentoAstrologia mondiale

L.A. 126-234

Come già evidenziato da Julianne in precedenza, il segno dei Gemelli è abitualmen-te impiegato dalla maggioranza degli Astrologi, soprattutto perchè sembra “funzio-nare bene”.

Un Urano all’ASC e Luna Acquario in M.C. sono veramente “parlanti”. Sarebbeperò utile dimostrarlo anche coi fatti…

Prendiamo allora lo spunto per proporre un metodo nuovo, particolarmenteadatto alle Nazioni, basato sugli archi delle direzioni simboliche, ma usate in sensoinverso, ossia dall’evento si calcola l’arco sotteso fra i pianeti e un angolo del cielo.Un esempio chiarirà meglio il procedimento, peraltro assai semplice.

Posto che si accetti come data di inizio il 1776 si annota la longitudine nataledi tutti i pianeti, es. Giove a ca 6 gradi del Cancro (= 96 di longitudine), Urano a cir-ca 9 gradi Gemelli (= 69 di longitudine) ecc..

Per ogni evento storico – es. l’entrata in guerra contro il Giappone (1942) – sicalcola la differenza in anni (1942-1776= 166). Un ascendente possibile sarà situa-to a una longitudine di 166 gradi superiore a quella di Giove natale, idem per Uranoe così via per tutti i pianeti. Tutti i punti trovati sullo Zodiaco vanno contrassegnaticon varie crocette. Questa operazione va ripetuta su numerose date storiche, e allafine si spera di trovare una zona dello zodiaco particolarmente denso di “crocette”,un ‘operazione che il computer esegue facilmente.

Tuttavia va considerato che l’arco vale sia in senso zodiacale che antizodiacale:sia ascendente-pianeta che pianeta-ascendente, per cui vanno aggiunte doppiecrocette per ogni condizione.

Bene, nel caso degli USA, con gli archi diretti, come si vede dalla tabella, quasila metà dei gradi coinvolti si trovano nella zona del Sagittario, con grado 20 comevalore mediano e 18.2 come media ponderata.

Il risultato è …l’opposto di quanto sperato, almeno a prima vista: ma se si con-sidera che le date sono quasi tutte di battaglie, di conflitti, è evidente che riguarda-no la cuspide della settima casa, quella degli avversari. E di conseguenza i contitornano, a conferma di un Ascendente in Gemelli!

DANTE VALENTE

COME TROVARE L’ASCENDENTEDEGLI STATI UNITI

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55ArgomentoAstrologia mondiale

Entrando più nei dettagli: in corrispondenza di 15 SAG la dicitura germ-mwall-H significa che in quel grado arriva la direzione di Marte con la dichiarazionedi guerra alla Germania, e la direzione di Helios = Sole per Wall-Street.

Interessante notare l’ulteriore interessamento simultaneo di Urano e Giove perdue eventi della natura dei due pianeti: lo sbarco sulla Luna e lo sbarco in Sicilia, siainsoliti che inattesi.

Inverse. Il calcolo delle direzioni simboliche in direzione antizodiacale (chegrosso modo corrisponde a quello delle direzioni primarie dirette) dà risalto a duesegni, Capricorno e Aquario, e curiosamente conferma esattamente il grado 22 delSagittario e il grado 6 dell’Aquario.

Si potrebbe optare per un’ angolarità (MC) per l’Aquario, visto che un MC inCapricorno è impossibile se l’ASC è Gemelli

La somma dirette+inverse conferma sia la prevalenza finale del Sagittario chel’importanza di Capricorno e Aquario.

DIREZIONI DIRETTE (Zodiacali)

4 ARI| luna-N | hiro-S |20 GEM | indi-M | germ-P |17 CAN | york-H | norm-P |12 SCO | germ-M | wall-U |24 SCO | wall-M | pear-U |26 SCO | germ-G | sici-U |

8 SAG | wall-G | sici-M | Il Sagittario prevale nettamente15 SAG | germ-m | wall-H | con ca il 40% dei casi!20 SAG | pear-G | norm-V |22 SAG | luna-U | sici-G |27 SAG | wall-m | pear-H |

6 AQU | vers-P | twee-M |6 PES | germ-S | pear-N |9 PES | twee-m | norm-N |

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56 ArgomentoAstrologia mondiale

INVERSE

2 ARI | luna-S | hiro-N |0 TOR | germ-N | pear-S |

14 GEM | vers-M | twee-P |22 SAG | luna-G | sici-U |6 CAP | wall-U | pear-M |

17 CAP | pear-V | norm-G |18 CAP | germ-U | wall-M | sici-G|24 CAP | york-P | norm-H |0 AQU | indi-P | germ-M |6 AQU | twee-N | norm-m |9 AQU | wall-H | pear-m |

21 AQU | germ-H | wall-m |

TOTALI DIRETTE+INVERSE (per n > 2 occorrenze)

2 ARI | luna-S | sici-S | hiro-N |4 ARI | luna-N | sici-N | hiro-S |

14 GEM| vers-M | twee-P | york-U |17 CAN | vers-m | york-H | norm-P |26 SCO | luna-U | germ-G | sici-U |

8 SAG| luna-M | wall-G | sici-M |20 SAG| pear-G | norm-V | hiro-U |22 SAG| luna-G | luna-U | sici-G | sici-U|

18 CAP | luna-G | germ-U | wall-M | sici-G|24 CAP | twee-U | york-P | norm-H |6 AQU | vers-P | twee-M | twee-N | norm-m|

Uno studio analogo riguardante le glorie della Francia nei secoli (con puntato-re all’anno 1789) ha messo in evidenza il segno del Leone .

Per l’Italia non è facile trovare un anno di partenza convincente. Per cui si puòusare nell’attesa un metodo differente, basato sui “bombardamenti” dei gradiaspettati in corrispondenza di date storiche. Con questo metodo si è messo in risal-to il segno del Leone, ma fino al 1498, indi predomina la sopravvivenza cancerina,infine dal dopoguerra prevale nettamente il segno dei Gemelli, che mi pare avallatopiù dall’entrata degli Alleati in Roma il 4 giugno 1944 che dalla proclamazione for-male della Repubblica, il 2 giugno del 1946.

Insomma, una “precessione”dei segni tutta particolare, come si addice ad unpopolo – diciamo così – “mutevole”!

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57Astrologia mondiale

L.A. 126-212

Ogni popolo può essere associato simbolicamente a un segno Zodiacale, chene forma l’anima, modulato, tuttavia, da fattori storici, geografici, culturali e reli-giosi.. Per esempio, gli Stati Uniti appartengono al segno dell’Acquario, sia per esse-re una Nazione che tiene ad una immagine di avanguardia, tecnologica e scientifi-ca, sia per le caratteristiche del proprio tema natale. Il tema redatto con la data del-la dichiarazione d’indipendenza di Thomas Jefferson1 a Filadelfia, il 4 luglio 1776mostra una Luna in Acquario e Urano all’Ascendente. Non è un caso se gli america-ni scelsero proprio quella data per festeggiare ogni anno la nascita della loro nazio-ne.

Islam: una radice lunare

Più complessa invece la scelta del segno zodiacale da assegnare all’Islam, vista ladifficoltà di scegliere una data di nascita, specie oggi che in particolare siamo inte-ressati a studiare gli sviluppi dopo i tragici fatti terroristici dell’11 settembre a NewYork, causati dalle due sette politico-religiose, quella dei Talebani e quella di OsamaBin Laden, il cui scopo principale, e non solo da ora, sembra essere quello di di-struggere il sistema che ha fatto ricco l’Occidente. Ognuno di noi si chiede comeandrà a finire questa inimicizia. Per saperlo non ci rimane altra via che indagare sulmondo simbolico di questo popolo, ripercorrendo il cammino che lo ha portato apassare da un antico durissimo matriarcato a un patriarcato altrettanto duro e avolte feroce, in termini astrali a diventare da lunare a plutoniano.

Probabilmente per secoli la zona geografica ora occupata dall’Islam ebbe l’im-pronta del segno del Cancro, sotto cui nacque in seguito l’Egira, mentre la Lunapermea profondamente la simbologia della civiltà islamica; il digiuno si interrompedurante la notte, il calendario è lunare, molte delle bandiere degli Stati del MedioOriente (Pakistan, Algeria, Arabia merid., Tunisia, Turchia, Marocco, ecc.) portanouna falce di Luna, senza dimenticare il culto del femminile, la manina di Fatima cheappartengono ai musulmani. Le loro stesse usanze come la poligamia e il tenere na-scosta la donna hanno radici legate al culto della fertilità femminile e al fortissimoistinto riproduttivo tipico delle società povere. Dalla Luna facilmente si passa alladonna e al potere femminile. La leggenda storica, narrata da Erodoto, sostiene che

ADRIANA RAMPINO CAVADINI

ISLAM: DALLA LUNA A PLUTONE

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58 Astrologia mondiale

in Egitto, in Palestina e in Grecia molti secoli avanti Cristo vigeva il matriarcato.2Anche nella Bibbia si trova menzione del fatto che in epoca preislamica il regno diSaba, a sud ovest nella penisola arabica, ora Yemen, fu governato da regine. Nel be-ne e nel male, l’impronta lunare influenza ancora oggi l’Islam. E se davvero ci fu persecoli un matriarcato condotto da regine sanguinarie e violente - come tratta Ba-chofen nel suo saggio3 – potremmo spiegarci le radici della loro spietata misoginia.

Di certo c’è stato un sovvertimento lento, ma inarrestabile che ha trasformatouna società matriarcale in una società patriarcale, passando simbolicamente da unatipologia lunare - taurina, legata alla fertilità e al potere femminile, a una tipologiaplutoniana - scorpionica legata al culto della morte e al potere dispotico maschile.

Quando nasce l’Islam?

L’Islam come grande religione universale nasce con Maometto e più precisamentecon la data d’inizio del calendario islamico dell’era musulmana.4 Il calendario è lu-nare e composto di dodici mesi di durata irregolare di 29 o 30 giorni, il nono mese èquello in cui cade il Ramadan, il mese del digiuno diurno. Questo calendario lunareè puramente e solo religioso e vede retrocedere ogni anno il Ramadan di un meselunare.

Curiosa è la distribuzione geografica dei paesi di religione islamica, dal Maroc-co all’Indonesia, che sulla carta del mondo assumono nell’insieme la forma di unafalce lunare; anche la zona d’ombra dell’eclisse che precedette la nascita di Mao-metto copre la stessa zona; l’eclissi, che un tempo veniva considerata magica, av-venne il 3 agosto del 566 e coprì con il suo cono d’ombra tutto il Medio oriente, unpresagio per il destino religioso e politico di quei popoli (fig. n.1 dell’eclisse). Anchela morte di Maometto nel giugno del 632 fu annunciata da un’eclisse di Sole.

La data dell’Egira

Ma è la data dell’Egira quella che ci interessa perché è la data che dà inizio all’eraislamica e corrisponde al periodo in cui Maometto da profeta diventa anche uomodi Stato e condottiero. L’Islam, infatti, non è soltanto una religione è anche un si-stema di potere politico e sociale che permea con il suo stile di vita tutta la società,maschile e femminile.

Purtroppo la data dell’Egira, non è certa; sappiamo soltanto che la fuga diMaometto dalla Mecca a Medina è avvenuta nel 622 d.C.. Giorno e mese, il 15 lu-glio, furono scelti arbitrariamente dal califfo Omar, dopo la morte di Maometto, co-me Capodanno dell’anno solilunare e il 15 luglio era il giorno in cui si era formatala Luna nuova e una parziale eclisse di Sole.

I mesi del calendario islamico partono sempre dalla Luna nuova. Ma non esat-tamente. È probabile che, come il Ramadan inizi dal momento in cui l’osservatorepuò distinguere nel cielo una sottile falce di luna visibile al tramonto dopo il novi-

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59Astrologia mondiale

lunio (nel 2001, infatti, il Ramadan è iniziato il 16 novembre con lo spicchio di Lunagià visibile in cielo), anche l’anno dell’Egira potrebbe aver avuto inizio allo stessomodo. Ma la falce di luna è visibile solo due o tre giorni dopo il novilunio e quindinon il 15 luglio.

Dunque la date più significative astronomicamente e astrologicamente po-trebbero essere il 18 o il 19 luglio, i giorni in cui si poteva vedere meglio il famosospicchio di Luna.5 Ma a nostro parere quella del 19 luglio ci sembra la più attendi-bile. Ecco la data completa: 19 luglio 622 h. 20,10 Medina – Arabia Saudita.(oroscopo n. 1). Nei due oroscopi cambia solo la posizione della Luna, l’astro simbo-lo di quel popolo e quindi cardine dell’oroscopo che il 19 è in Leone anziché in Can-cro. L’Ascendente Acquario è uguale in entrambi i casi, ma Urano, maestro dell’A-scendente, il giorno 19 è congiunto alla Luna, in settima, mentre il 18 si trovava insettima, ma quasi isolato. Indubbiamente il maestro dell’Ascendente, Urano, in set-tima, congiunto alla Luna la dice lunga sulla misoginia che alberga da sempre nel-l’animo degli islamici, per non parlare delle lotte sanguinose che dividono le diverseetnie di cui è composto l’Islam. È come se l’Ascendente acquariano li volesse fratelli,mentre il rivoluzionario Urano congiunto alla Luna (che nell’oroscopo delle nazioniè simbolo del popolo), li dividesse senza tregua. Inoltre la congiunzione Urano\Lunami pare suggerisca anche la rottura definitiva di una regola sociale che aveva le sue

FIG. 1. Area geografica di influenza dell’eclisse che precedette la nascita di Maometto.

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60 Astrologia mondiale

FIG. 2. Grafico della Prima Falce Lunare calcolato per il 19 luglio 622 d.C. ore 20:10 a Medina.

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61Astrologia mondiale

radici nel matriarcato. In entrambi gli oroscopi Plutone è fortissimo in Ariete. Sitratta di un Plutone combattivo che si allea con l’agilità di Mercurio con cui fa tri-gono preciso. A questo proposito citiamo la definizione che ne da Lisa Morpurgo,nella Introduzione all’astrologia: “Questo trigono rafforza la sicurezza di sé, la co-scienza serena dell’Io”. Giove, isolato, in prima casa si oppone a Nettuno, un aspettoche rivolto a una popolazione intera suggerisce una visione pessimistica della vita,un malcontento cronico e una ricerca di compensi che possono sfociare in eccessi.Eccessi giustificati anche dalla vicinanza di Nettuno a Urano. I temi hanno comeasse centrale la prima casa e la settima, un’asse cui fa riferimento il rapporto tra ilsoggetto e il mondo esterno, ossia tra questo popolo e gli altri, alleati o nemici.

Toro – Luna - matriarcato, Scorpione – Plutone – patriarcato

Il Toro e i valori lunari

Ma torniamo allo Zodiaco. Il segno più femminile dello Zodiaco, a mio avviso, non èil Cancro, bensì il Toro, segno di Terra, fecondo, fisso, fattore di stabilità governatodall’umida e fertile Venere e sede dell’esaltazione della ciclica Luna. Facciamo nota-re che in Toro sono in esilio sia Marte, sia Plutone; valori in sfavoriti in un segno incui vengono esaltate le facoltà del genere femminile, e d’altronde Venere e la Lunasi trovano in detrimento nell’opposto segno dello Scorpione, dove vengono messi inrisalto qualità legate al mondo maschile. Il mondo dei simboli a volte può chiariremeglio di qualunque altra teoria il comportamento dei popoli. Secondo la disciplinaastrologica l’eccesso di energia di un segno zodiacale, in questo caso il Toro, si ri-flette sempre sul segno opposto, lo Scorpione, indebolendolo e provocando l’emis-sione di energie distorte.

Il segno del Toro è potente perché accoglie in sé i fermenti e i semi della vita edella riproduzione (Venere). La terra del Toro è fertile, accoglie e protegge il semedurante l’inverno, nutre la vegetazione in primavera e in estate. La Luna qui in esal-tazione è simbolo della ciclicità cui è sottoposta la riproduzione sessuata; la gravi-danza umana è scandita da dieci lune, il ciclo fertile della donna è mensile, lunare.La parola araba “Qarn” significa corno e ha il doppio significato di età, ciclo, ovverociclo lunare. Ma anche l’ascia bipenne dalle due lame ricurve usata dalle Amazzonideriva dalle due punte della falce lunare. Dunque corno, ciclo, Luna, donna sonoconcatenati simbolicamente. Il segno del Toro governa anche le foreste e la vegeta-zione rigogliosa e analogicamente i capelli, specie quelli femminili così legati al ci-clo riproduttivo. Governa anche i bulbi oculari e la vista, e grazie a Venere anche labellezza e le forme morbide, come il piacere di guardare e di mostrarsi o di auto-contemplarsi. Essendo un segno fisso è simbolo di popolazioni stanziali, legate alleradici e al loro territorio che difendono con tenacia.

Riassumendo: il Toro e la Luna sono il simbolo del mondo femminile, fertile elegato alla riproduzione della specie umana, animale e vegetale. Un mondo legato

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62 Astrologia mondiale

simbolicamente alla vegetazione e alle foreste, e nell’uomo, anatomicamente ai ca-pelli, agli occhi e alla vista.

Lo Scorpione e i valori plutoniani

Complementare al segno del Toro, a Venere e alla Luna troviamo, opposto nello Zo-diaco, il segno dello Scorpione. Anche lo Scorpione è un segno fisso, femminile ed’acqua. Ma governato dal bellicoso Marte e da Plutone, dio degli inferi, possiedevalori opposti a quello del Toro. I due segni però simbolicamente si completano avicenda dato che soltanto insieme possono rappresentare la funzione riproduttiva,femminile e maschile. Ricordiamo però che in Scorpione Venere si trova in esilio e laLuna in caduta, e questo, in parte, rende conto del la misoginia dei popoli islamici.

Così come il segno del Toro è associato al germogliare della vita e alla ciclicitàdel nostro tempo terrestre, lo Scorpione racchiude tutta la simbologia del disfaci-mento della materia, della morte e del non tempo. E come il Toro accoglie e ripro-duce, lo Scorpione penetra e attraverso la morte rigenera per un diverso ciclo vitale.E’ Plutone la chiave d’interpretazione ultima del segno. Plutone – inferi. Gli inferi,sono il luogo dove il tempo, la luce e la vita degli uomini e della vegetazione nonesistono. Plutone - Ade - secondo la leggenda possedeva un casco d’oro che glipermetteva l’invisibilità: ancora un simbolo del non vedere, del nascondere, del se-greto, ma era anche il dio signore della morte e delle ricchezze sotterranee. E gli In-feri sono sotto, nel centro della Terra, luogo buio per eccellenza che ci ricorda le ca-verne, i luoghi desolati dove non germoglia la vegetazione e le foreste sono di roc-cia o di ghiaccio. L’acqua dello Scorpione è l’acqua della morte già nota nel mondomitico. Secondo i Babilonesi l’acqua era il simbolo del “profondo scuro e dell’appa-rentemente inattraversabile fiume della morte, il fiume che divide le due forme diesistenza tra la vita e la morte”.6

Nel corpo umano lo Scorpione è associato oltre al già citato sistema riprodut-tivo e agli ormoni maschili che sono alla base dei caratteri sessuali secondari comela barba, la voce profonda, baritonale, e la muscolatura più potente, anche alle so-stanze di rifiuto, alla putrefazione, alla dissoluzione, ai gas intestinali e gastrici pro-dotti dalla fermentazione del cibo. Governa anche il sistema difensivo.

Riassumendo: Scorpione e Plutone sono simboli di un mondo maschile legatoal sacrificio per la sopravvivenza della specie e per questo segnato daPlutone–morte e da Marte–attacco, difesa. Un mondo legato simbolicamente all’o-scurità, al segreto, al non tempo e anatomicamente soprattutto agli organi sessua-li maschili e alla dissoluzione del corpo.

Islam: sotto il segno dello Scorpione

L’esposizione del mondo simbolico dell’asse Toro/Scorpione ha certamente fattoscaturire nella mente dell’astrologo un fitto intreccio di associazioni tra i simboli

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63Astrologia mondiale

celesti e il mondo culturale, religioso e politico dell’Islam. Ade con il suo casco del-l’invisibilità ci ricorda il turbante nero dei Talebani o bianco dei musulmani. Invisibi-lità è nascondersi e nascondere, ecco il nascondere le donne con il velo o in periodicome questo di esasperazione religiosa, con il burqa, una veste che mette la donnacompletamente al buio, cioè sprofondata nelle voragini dell’oscurità. E ancora, l’ico-noclastia, ossia la proibizione della vista delle immagini, la distruzione delle statuedel Buddha, il divieto di farsi fotografare, di guardare immagini televisive o di leg-gere libri o riviste. Le grotte buie e inospitali degli afgani sono in analogia con ilsottosuolo senza luce né vita degli inferi, e Plutone - oro- ricchezze sotterranee è inanalogia con il petrolio, chiamato anche “l’oro nero”, prodotto del sottosuolo di cuiè ricco il Medio Oriente. Anche il culto della morte, proprio delle fazioni collegatealla Jihad islamica, è molto scorpionico; non si tratta della conservazione dei corpiper un’altra vita nell’aldilà come avveniva per gli antichi egiziani, bensì di una mor-te sacrificale, un suicidio religioso, con l’unico scopo di colpire il nemico portandolocon sé in una morte atroce, convinti con questo sacrificio di aver conquistato per séil Paradiso.

A questo proposito ricordiamo che lo scorpione, cui si ricollega il segno, è unaracnide che in caso di pericolo si autoinocula il veleno con il suo aculeo procuran-dosi la morte; è anche una forma terricola diffusa dal Marocco alla Mesopotamia,più o meno la stessa area coperta dall’Islam.

Certo, l’Islam non ha solo connotazioni così negative; sono stati i Talebani aimporre con la violenza leggi crudeli, soprattutto verso la donna, leggi che non sitrovano nel Corano. In ogni caso “teneri” gli arabi non devono esserlo stati neanchein passato. Nel VII secolo d.C. erano divisi in tribù nomadi ostili gli uni agli altri e lavendetta e la razzia erano operazioni all’ordine del giorno. Scrive lo storico Giorda-no Bruno Guerri 7 che i capi delle tribù avevano un potere totale e in caso di care-stia decidevano di sopprimere le bocche inutili, sacrificando per prime le ragazzepiù giovani, seppellendole vive. Si tratta di aberrazioni, ma è interessante notareche anche nella tipologia delle loro fanatiche crudeltà i Talebani e le altre sette an-tioccidentali hanno conservato e esaltato i valori simbolici della loro natura pluto-niana. Non dimentichiamo poi che quasi tutti i popoli islamici ancora oggi non solonon amano il progresso occidentale e i popoli di diversa religione (Giove in Pesci,isolato e opposto a Nettuno), ma hanno sempre inferto alle loro donne mutilazionisessuali crudeli, trattandole alla stregua di oggetti da usare e poi gettare. Le docu-mentazioni su queste ingiustizie e crudeltà contro le donne sono infinite, ma nonsono esclusiva di questo popolo.

Cosa suggerisce lo Zodiaco

Per trovare la pace e un vivere sereno i popoli plutoniani, come gli islamici, dovreb-bero rispettare le volontà del loro profeta, Maometto, che esaltava la tolleranza. Se-condo lo Zodiaco dovrebbero lasciare spazio anche alle istanze del segno opposto, il

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64 Astrologia mondiale

Toro, rinunciando allo strapotere dello Scorpione. Quando i valori dei due segni op-posti e complementari Toro / Scorpione si fonderanno tra loro, l’uomo e la donna, lavita e la morte, avranno uguale peso e si formerà quell’unità simbolica che porta al-l’armonia. Dal segno dei Pesci che è un segno d’Acqua fratello dello Scorpione, mache ha in sé i simboli dell’accettazione di chi è diverso o sofferente, questi popolidovrebbero imparare ad accogliere anche le altre fedi religiose e tutto ciò che è di-verso da loro.

NOTE1 Si veda su Linguaggio Astrale n. 125: Una nazione uraniana. Gli Stati Uniti e le sue guerre.2 R. GRAVES, I miti greci, ed. Longanesi&C. Milano. II ed. Il Cammeo, 1985.3 J..J. BACHHOFEN, Il Matriarcato, ed. G. Einaudi, Torino, 1988.4 L’Islam è la più recente religione universale, adora un Dio unico, onnipotente. Il suo fonda-

tore fu Maometto, l’uomo scelto da Dio come portavoce delle leggi divine, in cielo, in terra, in vita, enell’oltretomba; leggi divulgate attraverso il libro sacro, del Corano. L’Islam si propagò con la forza ela velocità di un uragano. Già nel 632 dell’era volgare l’Islamismo era presente in tutto il MedioOriente e nello spazio di un secolo si estese da Gibilterra all’Himalaya. Fu grazie all’Islamismo che ilpopolo mediterraneo a quell’epoca nel caos di guerre tribali trovò un ordine religioso, sociale e poli-tico, tale che riunì quei popoli in una sorta di fratellanza sotto l’autorità di Dio e al disopra delle bar-riere di razza o di nazione.

5 Secondo le effemeridi di alcuni programmi computerizzati, come il “Prima” della Matrix, lacongiunzione Sole/Luna si forma il 17 e non il 15 luglio. Le posizioni astrologiche sono identiche, maprogrammi diversi, come il “Nova”, le pongono in giorni diversi. In ogni caso, il tema della prima fal-ce di Luna è graficamente identico per entrambi i programmi.

6 Cit. dal Libro tibetano dei morti, di Detlef I. Lauf, ed. Mediterranee, 1992.7 Io Donna (allegato del Corriere della Sera), Maometto Story di Giordano Bruno Guerri, nov.

2001.

(ha collaborato Claudio Cannistrà)

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65Argomento

ASTROLOGIA

CLASSICA

– Il significatore: un elemento dimenticatodalla tradizione (Mariano Aladren)

– L’alcocoden e il suo uso(Gary Warren Price)

– Le carte divisionali vediche usate inastrologia occidentale

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66 Astrologia classica

L.A. 126-231

DUE RIGHE DI PRESENTAZIONE

Quando si ha per le mani una ricerca così interessante e profonda, come è questadi Mariano Aladren, non si può fare a meno di scrivere due righe di presentazione,anche se il suo autore di presentazioni, certamente, non ne ha bisogno. Chi haavuto occasione di ascoltare Aladren qualche anno fa al Congresso Internazionaledi Venezia, sa che è un ricercatore di prim’ordine, senza dubbio la punta di diaman-te dell’astrologia spagnola: membro fin dalla sua nascita del gruppo Gracentro,una delle più importanti associazioni spagnole, fondatore del Foro Mundial Dya-tessarón e coordinatore della mailing list “Astrocuantica”. In particolare, è uno deipochi astrologi nel mondo che abbia cercato di recuperare le tecniche dell’astrolo-gia classica utilizzandole nella pratica quotidiana, con l’obiettivo soprattutto di di-vulgarle e di renderle meno ostiche al grande pubblico.

L’argomento che ci presenta non è facile, ma potrà aprire nuovi orizzonti a chigià utilizza i governatori, oltre a chiarire alcuni equivoci in cui cadono tutti coloroche non conoscono la tradizione astrologica.

Il metodo di “Quantificazione”, illustrato nell’articolo, è una tecnica antica,che può essere di grande aiuto a tutti coloro che desiderano comprendere meglio laforza racchiusa in un tema natale e quella dei suoi elementi fondamentali. Rappre-senta, come afferma Mariano nel suo lavoro, un classico esempio di una reale tec-nica astrologica antica andata perduta ai giorni nostri o peggio ancora travisata emistificata, ma che invece era normalmente utilizzata nella pratica del medioevo edel rinascimento. A conferma di ciò troviamo illustrati il metodo di “quantificazio-ne” e la ricerca del Significatore in molti trattati antichi, come quello qui citato econosciutissimo del fiorentino Francesco Giuntini o quello meno conosciuto in Ita-lia, ma peraltro molto interessante di Antonio de Nájera, cosmografo portoghesenato a Lisbona, ma vissuto in Spagna, posteriore a Giuntini di circa una cinquanti-na d’anni.

MARIANO ALADREN

IL SIGNIFICATORE: UN ELEMENTODIMENTICATO DALLA TRADIZIONETRADUZIONE DI MARINA REGNO E DI MARIA RITA PREGNOLATO

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67Astrologia classica

In stretta relazione con queste due tecniche è anche l’uso di alcune Parti Ara-be, legate alle case e poco conosciute, che vengono presentate da Aladren nell’ulti-ma parte dell’articolo. Dopo aver seguito la loro applicazione nel caso del tema diFilippo II, re di Spagna, personaggio che in vita ebbe un rapporto tutto speciale conl’astrologia e la magia talismanica, i lettori che lo desiderano potranno provare acalcolare queste parti nel proprio tema natale, ricavandone sicuramente interes-santi informazioni. Alla base di tutta questa costruzione sta, però, l’utilizzo e lacomprensione di quelle che vengono definite le “qualità elementali”, che rappre-sentano, come i lettori potranno constatare attraverso la lettura di questo articolo,la vera e propria base pratica per entrare nei meandri di ogni tema natale.

Questa ricerca, presentata al Congresso Nazionale Spagnolo di Bilbao del2000, è stata anche la relazione iniziale di una parte di un corso completo di astro-logia classica, organizzato dall’Associazione Gracentro di Valencia nell’ambito delleGiornate di Astrologia e Cabala.

Chi desiderasse leggere qualche altro lavoro di Mariano Aladren potrà trovaresul n. 106 di Linguaggio Astrale un suo pregevole studio sulla storia dell’astrologiaiberica.

(Claudio Cannistrà)

Introduzione

In questo fine secolo abbiamo ridotto così tanto le tecniche astrologiche che, perinterpretare un tema natale, ci riferiamo quasi esclusivamente al REGGENTE.

Questo riduzionismo ha fatto perdere, ai giorni nostri, anche la tecnica della“quantificazione”, poichè la ricerca del Significatore obbligava in modo assoluto allaquantificazione del tema natale. Poichè nell’antichità il segno non era così idolatra-to, come ci propongono i testi attuali, il solo reggente del segno non può spiegaretutti i significati delle case, e non per carenze della teoria, ma per evidenza pratica;questo riduzionismo astrologico, che oggi si pratica, forse trae le sue origini da al-cune traduzioni o applicazioni dei segni realizzate dagli autori antichi, non in sensoastrologico, ma mnemotecnico. Come ben sappiamo, l’astrologia fu nell’antichità lacolonna portante di ciò che chiamiamo “Arte della Memoria”, poichè permetteva diclassificare significati filosofici e morali per mezzo di immagini, consentendo unmiglior ricordo dell’informazione. Così non si deve confondere la mnemotecnicacon l’astrologia; benchè fin dai tempi antichi possano sembrare la stessa cosa, inrealtà non lo sono.

Di pari passo, il Significatore fornirà una valida risposta alla maggior parte del-le domande che derivano dai molteplici significati delle case, poiché l’astrologiaclassica dà maggior valore alle case e ai pianeti che ai segni. Di conseguenza pos-siamo affermare che l’astrologia classica si può definire PLANETARIA, e l’astrologiaattuale ZODIACALE.

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68 Astrologia classica

Per comprendere il metodo che si deduce dai manuali di astrologia degli autoriclassici, metodo che mantenne l’egemonia di questa scienza per oltre 5000 anni,dovremmo avvicinarci soprattutto alla fisica di Aristotele e al suo linguaggio, poi-chè la quantificazione viene riferita in questa chiave, che tutti riportano senzacomprenderne il significato: mi riferisco all’utilizzo delle ”qualità elementali”, chiavefondamentale per capire la quantificazione, e che consentono di conoscere il gradodi realizzazione dei significati analogici dei pianeti.

Come detto precedentemente, è di fondamentale importanza strutturare lededuzioni in chiave planetaria e non zodiacale. Facciamo un esempio.

Il termometro è formato da un tubo di vetro, da mercurio e da una scala gra-duata. Quando parliamo di temperatura facciamo riferimento alla scala graduata, e,tuttavia, ciò che in realtà misura è il vetro con il mercurio, e tutto sommato nulla diciò è realmente importante, perchè quello che conta veramente è la variazione dellasensazione di maggiore o minore calore, dato che il valore intrinseco non ci serve anulla, se consideriamo che 21° gradi centigradi per un senegalese saranno come 15°gradi per noi spagnoli. Pertanto, lo strumento denominato termometro, di cui no-miniamo solo la sua scala, non è importante: ciò che a noi realmente serve è l’espe-rienza della variazione termica.

Lo stesso accade con il determinismo in astrologia. Lo ZODIACO è l’equivalentedella scala graduata del termometro, il tubo contenente mercurio corrisponde aipianeti ed ai loro cicli, e le variazioni termiche sono ciò che vogliamo misurare: illoro grado di determinazione che, naturalmente, non è uguale per tutti. Esiste il LI-BERO ARBITRIO, dato che viviamo in condizioni e culture differenti, ed alcuni sonomeglio preparati di altri per neutralizzare il determinismo.

Quanto detto finora, è ciò che in forma semplice dobbiamo avere chiaro perpoter quantificare: tutto si riduce nel trovare una PROPORZIONE e non una quan-tità. Ricordiamoci che le parole confondono, poichè incapaci di esprimere piena-mente le idee. Per esempio:

Il CALDO è reale rispetto al FREDDO, che è nella realtà una minore gradazionedi calore, pertanto, la parola freddo non possiede una propria rilevanza, ma sola-mente in quanto qualifica una proporzione di calore.

La quantificazioneIn astrologia l’importanza del valore di una posizione planetaria non può essere la-sciata solo all’intuizione simbolica, è una modalità che la Tradizione non contempla,e in questi ultimi 50 anni di diffusione astrologica in occidente, pochi testi del setto-re trattano. Sarò più chiaro: la maggior parte dei testi omette ogni riferimento allaquantificazione dei temi natali, non esiste un serio dibattito su questo argomento,che non viene neppure menzionato nella maggior parte dei testi fondamentali delladilagante astropsicologia.

Tenuto conto che la quantificazione era per la Tradizione un argomento fon-damentale e un requisito indispensabile per qualsiasi seria interpretazione del tema

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69Astrologia classica

natale, illustrerò per cominciare un modello di quantificazione elaborato da Anto-nio de Nájera, compendiatore della tradizione e correttore di calcoli e tavole per lasua speciale condizione di cosmografo. Questo modello è tratto dalla sua opera piùimportante, la “SUMMA ASTROLOGICA”, che fu sovvenzionata dalla corona di Spa-gna perchè divenisse un testo di consultazione per tutti i capitani della marina spa-gnola, poichè questa opera si imperniava sulle previsioni meteorologiche, fornendonella sua parte iniziale i rudimenti dell’astrologia, conoscenze indispensabili per de-cidere i momenti migliori per salpare o ammainare le vele in alto mare. Se pensiamoche una nave costava molto denaro in quei tempi, il suo utilizzo doveva risultare unaffare redditizio.

Elenco dei valori delle potenze e debolezze essenziali e accidentali dei pianeti(secondo Antonio de Nájera 1632)

ENTITÀ DELLE FORZEN°.5. Casa prima o decima.4. Casa settima, quarta o undicesima.3. Casa seconda, o quinta.2. Casa nona.1. Casa terza.5. Domicilio, o mutua ricezione di domicilio.4. Esaltazione, o mutua ricezione di esaltazione.3. Triplicità.2. Termine.1. Facies.5. Presenza planetaria in Cazimi.5. Libero da combustione, e dai raggi del Sole.5. Congiunzione corporale con Fortuna.4. Applicazione con Fortuna in trigono.3. Applicazione con Fortuna in sestile.3. Gioia in ragione del segno.2. Gioia in ragione della casa del tema.2. Orientalità dei tre superiori.2. Occidentalità dei due inferiori. 3. Haiz.12. Conformità con il quadrante.25. Ductoria o securitas.34. Moto diretto, per la Luna non si considera.1. Velocità del moto.1. La Luna che aumenta di luce, dalla congiunzione fino all’opposizione.2. Ascesa nel circolo dell’Auge.

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70 Astrologia classica

2. Ascesa verso il Settentrione.5. Presenza tra le due Fortune.5. Congiunzione con la stella Regulus entro i cinque gradi prima e dopo i 24°44’ diLeone.5. Congiunzione con (Spica Virginis), entro i cinque gradi prima e dopo i 18°43’ di Bi-lancia.

ENTITÀ DELLE DEBILITÀN°.5. Casa dodicesima.4. Casa ottava.3. Casa sesta.5. Esilio.4. Caduta. 6. Combustione del pianeta col Sole.4. Sotto i raggi del Sole al di fuori della combustione.5. Oppressione fra due malefici.3. Applicazione a un malefico per opposizione.5. Pianeta peregrino.2. Pianeta che gira a vuoto.3. Pianeta ferale.42. Occidentalità dei tre superiori.2. Orientalità dei due inferiori.2. Contrarietà di Haiz.5. Moto retrogrado, non si considera per la Luna.1. Pianeta di moto lento.1. La Luna che diminuisce di luce nelle fasi dall’opposizione alla congiunzione.2. Discesa nel circolo dell’Auge.2. Discesa verso il Mezzogiorno.2. Vía Combusta.5. Eclissi dei Luminari.2. La Luna in Gemelli, o alla fine dei segni nei confini dei malefici.4. I Luminari tra i confini delle eclissi.4. La Luna verso la combustione, quando è posta entro i 12° di orbita.

Continuando con la quantificazione, prendiamo in considerazione quella riportatada Morin nella sua opera “Astrologia Gallica”. Sfortunatamente questa opera non èstata compresa dai moderni, anche Weiss ce la trasmette in modo incompleto nellasua “Astrologia Razionale”, che è una vera enciclopedia dell’astrologia colta di que-sto secolo; tuttavia per ciò che concerne la quantificazione, come già detto, Weissnon comprende o non ci riferisce la classificazione completa, che invece Morin cioffre nella sua opera, e ci fornisce solamente ciò che riproduciamo nella Tavola n. 1.

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71Astrologia classica

TAVOLA n. 1CALDO FREDDO UMIDO SECCO

SOLE 5,5 2LUNA 5 6SATURNO 3.5 3GIOVE 1.5 1MARTE 2.5 3VENERE 0.5 4MERCURIO 1.5 1

Questo schema è ben poco esaustivo, in mancanza degli altri due, non vi èpossibilità di utilizzarlo. Non serve neppure a calcolare la potenza planetaria, poichèci offre solamente una proporzione su base 10, impiegata per calibrare la forza ele-mentale e non quella degli influssi. In definitiva dobbiamo pensare, come dicevaMorin, che si debba quantificare pensando ad un termoscopo, più che ad un oro-scopo. Dobbiamo anche ricordare che Morin era medico, in seguito divenuto astro-logo, e che fondamentalmente questa valutazione può essere utile in terapia. Altracosa, molto diversa, è la Potenza Planetaria, di cui daremo esempi di calcolo, e chemolti astrologi confondono, per mancanza di riflessione su questo argomento, oper mancanza di informazioni di prima mano. Fondamentalmente dobbiamo saperutilizzare le tecniche che ci trasmesso la tradizione in modo completo, prima di ri-fiutarle, perchè, così facendo, possono andare perduti suggerimenti molto utili, checostarono un grande sforzo intellettuale ai loro artefici.

Le Tavole mancanti (n. 2 e n. 3) sono inserite qui di seguito.

TAVOLA n. 2: Secondo il ciclo Lunare

CICLO LUNARE CALDO FREDDO UMIDO SECCO

dalla cong. alla quadratura 1 2dalla quadratura alla opposizione 2 1dalla opposiz. alla 2º quadratura 1 2dalla 2º quadratura alla cong. 2 1

TAVOLA n. 3: Secondo il ciclo planetario

CICLO PLANETARIO CALDO FREDDO UMIDO SECCO

dalla cong. alla 1ª stazione 0.30 0.60dalla 1ª stazione alla opposizione 0.60 0.30dalla opposizione alla 2ª stazione 0.30 0.60dalla 2ª stazione alla cong. 0.60 0.30

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72 Astrologia classica

Come possiamo vedere, in quella che è stata considerata la Bibbia dell’astrolo-gia (così veniva definita l’opera di Weiss), grazie alla quale si sono formati centinaiadi astrologi di questo secolo ed è stata punto di riferimento indispensabile per ogniastrologo colto, si possono notare alcune incompletezze nella trasmissione di ciòche l’autore considerava molto importante, e cioè la Tradizione.

Il metodoParlo di metodo perchè esiste una metodologia chiara proveniente dalla tradizione,attraverso cui, avvalendosi di tecniche, si possono affrontare le principali sfide deldestino e dell’essere, che l’uomo deve conoscere.

Sembra che oggi giorno non si dia la giusta importanza a questo fatto, che fa-cilmente si deduce dalla lettura dei classici, sia perchè non è stato letto nulla inproposito, sia perché è stato saltato a piè pari.

Nell’antichità questi scritti venivano commentati in trattati chiamati SUMMAEo SPECULI. Questo tipo di trattati appartengono all’ambito dei commentatori dellefonti; fra questi commentatori il più conosciuto per il suo rigore e la sua capacitàdocumentativa è Francesco Giuntini da Firenze, commentatore della pratica astro-logica. Dagli scritti ermetici fino ai suoi giorni, ben 76 autori compresi in un periododi tempo che va dal 1488 a. C. fino al 1554 d. C., sono tutti commentati magistral-mente nel suo “Speculum Astrologiae”, indispensabile enciclopedia astrologica, cheriassume il modello astrologico fino a quel periodo. Quest’opera è un punto di rife-rimento fondamentale per gli astrologi del Rinascimento e di obbligata lettura perqualsiasi studio serio sull’astrologia colta.

Non cadrò nel semplicismo di affermare che quest’autore possieda tutte le co-noscenze, ma rappresenta una fonte di documentazione molto importante, e vieneconsultato dalla maggior parte degli astrologi colti.

Farò qui di seguito un’esposizione della sua maestria.In ogni momento, è fondamentale conoscere bene il significato delle parole

con le quali definiamo le tecniche o i loro significati; per questo motivo e per lemolteplici mancanze di rigore nell’uso del linguaggio chiarirò alcuni concetti.

Il principale di questi e quello che è stato maggiormente confuso da coloroche si sono avvicinati a questi testi, riguarda le parole ALMUTEN, SIGNORE E SIGNI-FICATORE.

La confusione nell’interpretazione di queste parole ha dato luogo ai maggioriequivoci nell’uso e nella trasmissione delle conoscenze astrologiche ad esse correla-te. Elenco qui di seguito una definizione dei loro utilizzi:

ALMUTEN E SIGNIFICATORE sono sinonimi, e la loro funzione è qualificare ilpianeta che possiede maggiori dignità in seguiito ad una QUANTIFICAZIONE, sia perla sua natura essenziale che per la natura locale.

Il termine SIGNORE si riferisce esclusivamente al reggente del segno, cioè alpianeta che ha il domicilio in quel determinato segno; a volte, nei testi trasmessiscorrettamente viene confuso con l’almuten o significatore.

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73Astrologia classica

Una volta chiarito questo, procediamo a considerare come si calcolano i prin-cipali significatori o almuten di un tema natale. Due sono le cose da ricercare:

1° Il Significatore del tema di nascita.2° La proporzione elementale.

1°) Il Significatore o Almuten natale viene dedotto dalla quantificazione dei se-guenti elementi:

SoleLuna Sorte di FortunaAscendenteNovilunio o Plenilunio prenatali.

Questo sarà l’ALMUTEN o SIGNIFICATORE, e cioè il pianeta che riassume i signi-ficati del destino intrinseco del soggetto.

2°) Il passo seguente consiste nel calcolare la proporzione umorale attinenente.Considereremo:a) Qualificheremo ogni pianeta a seconda della sua relazione con il Sole, cioè

se è orientale od occidentale.b) Questo ci fornirà la qualità dominante di quel pianeta in quel tema natale

per tutta la vita. Vedere a riguardo le Tavole n. 4 e n. 5.

TAVOLA n. 4.

PIANETA ORIENTALE OCCIDENTALE

SATURNO FREDDO-UMIDO SECCOGIOVE CALDO-UMIDO UMIDOMARTE CALDO-SECCO SECCOVENERE CALDO-UMIDO UMIDOMERCURIO CALDO SECCO

LUNA

1º QUARTO CALDO – UMIDO2º QUARTO CALDO - SECCO3º QUARTO FREDDO - SECCO4º QUARTO FREDDO - UMIDO

SOLE

PRIMAVERA CALDO – UMIDOESTATE CALDO – SECCOAUTUNNO FREDDO – UMIDOINVERNO FREDDO – SECCO

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74 Astrologia classica

TAVOLA n. 5: Reggenti di triplicità

TRIPLICITÀ

FUOCO SOLE + MARTE + GIOVEARIA SATURNO + GIOVE + MERCURIOACQUA VENERE + LUNA + MARTETERRA LUNA + VENERE + SATURNO

In seguito valuteremo:Ascendente.Almuten (e parlo di Almuten e non di Signore) dell’Ascendente.Pianeti che fanno aspetti all’Ascendente ( soprattutto in base alla Latitudine).La stagione in cui il Sole si trova.La fase in cui si trova la Luna.L’Almuten del tema natale.

Esempio: il Tema Natale del Re Filippo II

Farò l’esempio di un tema natale conosciuto, quello di Filippo II, nato il giorno 21 dimaggio del 1527, alle ore 16:15, a Valladolid, Lat: 41°N31’; Long: 4°W43’. Vedi Tavo-le n. 6 e n. 7.

TAVOLA n. 6: Pianeti del tema di Filippo II

PIANETI DEL TEMA DI FILIPPO I

PIANETI ORIENTALE OCCIDENTALE

SATURNO XGIOVE XMARTE XVENERE XMERCURIO XLUNA X

TAVOLA n. 7: Proporzione umorale nel tema di Filippo II

POSIZIONE CALDO SECCO FREDDO UMIDO

ASC. 28° BILANCIA X XALM.DI ASC SAT 26° ARI X XTRI MER XTRI VEN XSEMISESTILE MAR X

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75Astrologia classica

TRI GIOVE XOPP. SAT X XQUARTO DI LUNA X XTRI MER XTRI VEN XQUADR. MAR XTRI GIOVE XSEST. SAT X XQUARTO DEL SOLE X XALMUTEN DEL TEMA GIO XTOTALE 2 5 4 10

Il risultato di questa quantificazione è la proporzione “umorale” del soggetto eil modello con cui il suo corpo e il suo spirito reagiscono al loro interno e all’am-biente.

Questo procedimento è stato seguito sistematicamente fin dall’antichità ed èquello che permette di ottenere risultati. Logicamente possiamo dedurne il motivo:

1° Si desume quasi tutto dai Luminari.2° La base fondamentale è costituita dal Sole e dal suo ciclo.3° I suoi derivati, le parti, i cicli di Lunazione e il ciclo composto dei Luminari con-

cludono lo schema.

E’ normale pensare che con questi due metodi potremmo definire globalmenteun pianeta o più pianeti, che riassumeranno per tutta la vita del soggetto un signi-ficato intrinseco per qualsiasi crisi, poichè stiamo considerando i punti più impor-tanti del tema natale .

Quanto detto sopra, che può essere verificato senza difficoltà, oggi non si fapiù, e neppure si quantifica considerando questi parametri, pur essendo questo me-todo stato avvallato dalla pratica di tutti gli astrologi dell’antichità.

Esempio del Reggente nel tema di nascia di Filippo II:-Medio-cielo in Leone, reggente il Sole (procedendo così con tutte le case).

Esempio di Significatore: Sui Punti Hyleg del tema di Filippo II.Sole a 8° GEMELLI.Luna a 26° ACQUARIO.ASC. a 28° BILANCIA.Sorte di Fortuna a 16° CANCRO.Punto del Novilunio prenatale a 4° SAGITTARIO.

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76 Astrologia classica

Calcolo dei punteggi per quantificare solo la potenza planetaria (Tavola n. 8)

Il Significatore dei Punti Hyleg o Almuten di Filippo II è Giove, con la partecipazio-ne di Saturno. Vedi a riguardo la Tavola n. 8:

TAVOLA n. 8 CALCOLO DEL SIGNIFICATORE

POSIZIONE DOM=5 ESALT=4 TRI=3 TER=2FAC=1

Sol 8° GEM MER SAT-GIO GIO GIOLuna 26° ACQ SAT SAT-GIO SAT LUNASC. 28° BIL VEN SAT SAT-GIO GIO VENP. Fortu. 16° CAN LUN GIO VEN-LUN MER MERParte di previdenza 4° SAG GIO SOL-MAR GIO MER

TOTALI

SOLE 3 3LUNA 5+3+1 9MERCURIO 5+2+1+1 9VENERE 5+3+1 9MARTE 3 3GIOVE 5+4+3+3+3+2+2+2+1 25SATURNO 5+4+3+3+3+2 20

Considerato quanto detto in precedenza, possiamo affermare che i significatipiù rilevanti, in riferimento alla persona e alla vita di Filippo II, saranno associati fon-damentalmente a Giove con un sottofondo saturnino, sia in riferimento alla duratadella sua vita e alle questioni di salute, sia in riferimento agli aspetti morali e gene-rali del soggetto. Prima di tutto questo bisogna valutare l’aspetto dell’INFLUSSO delpianeta, dati quantificabili dalla sua relazione con il Sole e dalla sua velocità o fase.Questa ulteriore quantificazione ci darà la certezza del verificarsi dei significati e inche direzione, intendendo per questa il verificarsi completo, quasi completo o nulladi quanto promesso dal significatore.

Passiamo ora a valutare i significatori delle case (vedi Tavola n. 9):

TAVOLA n. 9: Significatori delle Case.

POSIZIONE DOM=5 EXA=4 TRI=3 TER=2 FAC=1 ALMUTEN

1º 28 LIB VEN SAT SAT-MER-GIO GIO VEN SATURNO2º 25 SCO MAR - VEN-MAR-GIO SAT VEN MARTE3º 27 SAG GIO - SOL-GIO-MAR MAR SAT GIOVE4º 5 ACQ SAT - SAT-MER-GIO MER VEN SATURNO

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77Astrologia classica

5º 9 PES GIO VEN VEN-MAR-LUN VEN SAT VENERE6º 6 ARI MAR SOL SOL-GIO-MAR GIO MAR MARTE7º 28 ARI MAR SOL SOL-GIO-MAR VEN MAR MARTE8º 25 TOR VEN LUN LUN-VEN-SAT SAT SAT VENERE9º 27 GEM MER - SAT-MER-GIO SAT SOL MERCURIO10º 5 LEO SOL - SOL-GIO-MAR GIO SAT SOLE11º 9 VER MER MER LUN-VEN-SAT VEN VEN MERCURIO12º 6 BIL VEN SAT SAT-MER-GIO SAT LUN SATURNO

Allo stesso modo procederemo per dedurre il SIGNIFICATORE DELLO SPIRITO (vediTavola n. 10). Per poterlo fare, prenderemo in considerazione:

a) Mercuriob) Lunac) Ascendente.

Saturno sarà il pianeta che rappresenta il suo spirito.

TAVOLA n. 10: Significatore dello SpiritoCALCOLO DEL SIGNIFICATORE

POSIZIONE DOM=5 ESALT=4 TRI=3 TER=2 FAC=1

ASC. 28° LIB VEN SAT SAT-GIO SAT LUNMER 2º CAN LUN GIO VEN-LUN MAR VENLUN 27º ACQ SAT - SAT-GIO SAT LUN

TOTALI

SOLE 0 0LUNA 5+3+1+1 10MERCURIO 0 0VENERE 5+3+1 9MARTE 2 2GIOVE 4+3+3 10SATURNO 5+4+3+3+2+2 19

Questo risultato ci dà il pianeta che riassume i significati relativi all’essenzaspirituale del soggetto e alla capacità di esprimere la sua sensibilità; quando si veri-fica una direzione o una rivoluzione che tocca questo pianeta, verrà toccato inqualche modo anche l’intimo dell’essere della persona.

Il significatore della sua fortuna

Per la quantificazione terremo in considerazione:

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78 Astrologia classica

La Cuspide della II° casa.Il Reggente della II° casa.Il Luminare del Tempo.I Pianeti presenti nella casa.Il Reggente di triplicità della casa.Il Reggente del confine della casa.La Sorte di Fortuna.Il Reggente della Sorte di Fortuna.Le stelle più luminose poste alla cuspide o agli Angoli delle case cardinali.

Infine, per tutti i significati derivanti da qualsiasi casa, il procedimento da se-guire sarà generalmente il seguente:

1° Guardare le 12 case.2° Osservare i loro reggenti.3° Considerare i pianeti presenti.4° Parti Arabe relative alle case.5° Significatori speciali delle questioni delle case.

Dopo questa valutazione troveremo il valore “elementale” che corrisponde adogni pianeta, mettendolo in relazione con un significato correlato con la casa, te-nendo in considerazione che ad ogni casa corrispondono più significati. Possiamovelocemente dedurre che può esistere un significatore diverso per ogni significato,pertanto a seconda del livello di interpretazione adottato per quella casa, ognuna diesse potrà essere quantificata molte volte, a seconda degli elementi da quantificare.Una volta fatto questo, vengono confermati i significati relativi del Significatorecon le case derivate, che confermerà o meno alcuni significati piuttosto che altri.

Tutto ciò può sembrare complicato, ma non lo sarà più una volta che venga si-stematizzato, permettendo un alto grado di individualizzazione del tema natale,anche per i gemelli. Questa è la chiave dei sorprendenti successi degli astrologi delrinascimento, che ricevettero queste tecniche in maniera piuttosto completa e lemisero in pratica, come Gaurico, Cardano, Morin, Lobicio, Haco, Bellanti, Simon dePhares, Nostradamus, etc.., che furono incompresi dal loro ambiente culturale, tantoche furono tacciati di essere più dei profeti chiaroveggenti che dei buoni astrologi,poichè l’astrologia è sempre stata vista con sospetto dal potere clericale dominantein quei tempi.

In questo modo ogni tema natale è unico e irripetibile, così procedevano iclassici, producendo formule individualizzate, comparandole successivamente conle tecniche del Atazir.

Spero, con questa esposizione generale, di aver fornito almeno le linee essen-ziali, poichè vi sono tre livelli di quantificazione:

Page 79: LINGUAGGIO ASTRALE N°126_primavera 2002

79Astrologia classica

1° Elementale (è quanto abbiamo spiegato per il Significatore).2° Quantificazione degli Influssi.3° Potenziale (quella maggiormente utilizzata, a causa di una non corretta inter-

pretazione dei classici).

Le parti, un elemento essenziale

Le Parti Arabe sono fondamentali per caratterizzare i significati delle case. Per que-sto motivo, ogni casa può essere quantificata tante volte, in base al numero di partiche prendiamo in considerazione, secondo i diversi significati della casa stessa.

Questo metodo è poco diffuso tra gli astrologi contemporanei, dimostrandocosì, ancora una volta, lo scarso rigore con cui è stata recuperata l’astrologia tradi-zionale; questo sistema, riportato da Francesco Giuntini di Firenze, che l’aveva at-tinto dalla tradizione del “Libro Cunplido del Juicio de las Estrellas” dell’arabo AliAben Ragel, fu praticato in Spagna e in seguito in tutta Europa. Questa quantifica-zione permette di trarre le seguenti conclusioni:1° Chiarisce i significati promessi dalle case.2° Permette di conoscere quali significati corrispondono ad ogni pianeta, in base

alle diverse corrispondenze di ogni casa.3° Permette di sapere a che livello di importanza il pianeta assume i significati at-

tribuitigli o se li condivide con un altro pianeta.4° Dimostra che un solo pianeta non governa tutti i significati della casa solo per

possedere la reggenza del segno che la contiene (fatto rilevato anche da Morin).5° Permette di differenziare al massimo un tema natale per un singolo soggetto,

con tutti i significati inerenti.6° Il suo limite più importante consiste nel conoscere il più esattamente possibile, il

grado dell’Ascendente, giacchè tutto si basa su questo punto. Pertanto la rettifi-ca del tema natale risulta fondamentale.

Inoltre permette, con i diversi sistemi di direzione, di verificare realmente, sequesti pianeti significatori producano gli eventi promessi.

Le Parti attribuite alle case, per la loro quantificazione, sono le seguenti (non sitratta di una tabella definitiva, in quanto ogni autore preparava le sue in base alleproprie osservazioni, ma l’elenco che segue era il più accettato nell’antichità):

CASA 1ª:HILEG = Asc. + Luna - Grado Novilunio Prenatale/ Grado del Plenilunio Prenatale (G)/(N).VITA =Asc. + Giove - Saturno (G)/ Asc. + Saturno – Giove (N)FUTURORUM = Asc. + Sol - Luna(N)/Asc. + Luna - Sol(G).AUDACIA = Asc. + Marte - Fortuna (G)/Asc. + Fortuna - Marte (N)

CASA 2ª:FORTUNA = Asc. + Luna - Sole(G)/(N)POVERTA’ = Asc. + Fortuna - Futurorum(G)/Asc. + Futurorum - Fortuna(N).

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80 Astrologia classica

PROPRIETA’ = Asc. + 2ª casa - Reg di 2ª casa(G)/ Asc. + Reg di 2ª casa - 2ª casa(N).FELICITA’ = Asc. + Futurorum - Giove(G)/ Asc. + Giove -Futurorum(N)

CASA 3ª:FRATELLI/SORELLE = Asc. + Giove - Saturno(G)/ Asc. + Saturno - Giove(N).AFFETTO PER FRATELLI/SORELLE = Asc. + Saturno - Sole (G)/ Asc. + Sole - Saturno(N).

CASA 4ª:PADRE = Asc. + Sole – Saturno (G)/ Asc. + Saturno - Sole(N).MORTE DEL PADRE = Asc. + Giove - Saturno(G)/ Asc. + Saturno - Giove(N).EREDITA’ = Asc. + Luna - Saturno(G)/ Asc. + Luna - Saturno(N).

CASA 5ª:FIGLI = Asc. + Giove - Saturno(G)/Asc. + Saturno - Giove(N).TEMPO DEI FIGLI = Asc. + Giove - Marte(G)/ Asc. + Marte - Giove(N).AMORE PER I FIGLI = Asc. + Venere - Saturno(G)/(N).FUTURO DEI FIGLI = Asc. + Luna - Venere(G)/(N).

CASA 6ª:AZEMENA = Asc. + Marte - Saturno(G)/ Asc. + Saturno - Giove(N).SERVI = Asc. + Mercurio - Luna(G) /Asc. + Luna - Mercurio(N).

CASA 7ª:MATRIMONIO DELL’UOMO = Asc. + Sole - Venere(G)/ Asc. + Venere - Sole(N).MATRIMONIO DELLA DONNA = Asc.+ Venere - Saturno(G)/ Asc. + Saturno -Venere(N).LASCIVIA = Asc. + Mercurio - Marte(G)/ Asc. + Marte - Mercurio(N).PIACERE = Asc. + Mercurio - casa 7ª(G)/(N).NOZZE = Asc. + Saturno - Venere(G)/ Asc. + Venere - Saturno(N).

CASA 8ª:MORTE = Saturno + 8ª casa - Luna(G)/ (N)PUNTO CHE UCCIDE = Asc. + Luna - Reg. ASC(G)/ Asc. + Reg. ASC - Luna(N)PUNTO DEL PIANETA DELL’ANNO DELLA MORTE = Asc. + Saturno - grado del novilunio/ple-nilunio prenatale (G)/(N)

CASA 9ª:RELIGIONE = Asc. + Luna - Mercurio(D) / Asc. + Mercurio - Luna(N).VIAGGI PER TERRA = Asc. + 9ª casa - Giove(G) / Asc. + Giove - 9ªcasa(N).VIAGGI PER MARE = Asc. + 15º di Cancro - Saturno(G)/ Asc. +Saturno - 15ºdi Cancro(N).

CASA 10ª:DEL LAVORO DEL REGNO = Asc. + Saturno - Luna(G)/ (N).DEL RE O DELLA DINASTIA = Asc. + Marte - Luna(G) / Asc. + Venere -Saturno(N).MADRE = Asc. + Luna - Venere(G) / Asc. + Venere - Luna(N).FELICITA’, NOZZE = Asc. + Giove - P. Fortuna(G) / Asc. + P. fortuna - Giove(N).

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81Astrologia classica

CASA 11ª:AMICI = Asc. + Mercurio - Luna(G)/ Asc. + Luna - Mercurio(N).

CASA 12º:NEMICI = Asc. + 12ª casa - Reg. 12ª (G) / Asc. + Reg. 12ª - 12ªcasa(N).LOTTA = Asc. + Sol - Marte(G) / Asc. + Marte - Sole(N).PRIGIONIE = Asc. + Saturno - P. Fortuna(G) / Asc. + P.Fortuna -Saturno(N)

1° Tutto si valuta in base ad un massimo di 5 valori (soprattutto lo stato celeste edil ciclo).

2° Esistono tre criteri di chiara divisione nella quantificazione:a) Stato celeste.b) Ciclo proprio e rispetto al Sole.c) Stato terrestre.

3° Si intende come un equilibrio tra forze e non come valori assoluti (proporzione).Queste sono le chiare regole, che ha lasciato la tradizione a noi astrologi, e che

non sono state toccate prima di questo secolo.L’importanza della scala (in base 5) non è casuale, poichè ripercorre il linguag-

gio scientifico antico (matematica pitagorica), che stabilisce quattro valori (caldo,freddo, secco, umido), più un valore equilibrato o temperato (proporzione stabile) (4+ 1). Questo è il concetto basilare che permette di stabilire una scala, simile a quelladella temperatura (questo concetto consente di collegarci alle tradizioni orientali,soprattutto quella cinese, che si basa sulla polarità del numero 5).

Il punteggio più alto riflette il livello di stabilità della proporzione raggiuntanell’equilibrio dei valori in natura, sia umana che terrena.

Mi spiegherò meglio: quando un pianeta si trova nel suo domicilio si considerail punteggio di 5, per la stabilità data dalla mescolanza dei valori dei quali è compo-sto il pianeta ed il luogo in cui si trova. Viene così trasmesso un valore di equilibriostabile a questo amalgama, per cui può garantire la qualità dell’effetto astrale.

Il punteggio di 4 relativo all’esaltazione, introduce un elemento di distorsione,negativo verso l’equilibrio della mescolanza dei valori e non garantisce più la tota-lità della qualità dell’effetto astrale. Potremmo così proseguire con il sistema deipunteggi, ma credo di aver chiarito il concetto di fondo in modo esauriente, perchèpossa essere compreso.

Seguendo questa linea di ragionamento possiamo capire come si può misura-re, sia in medicina, come nell’arte talismanica o nell’astrologia giudiziaria, il gradodi sproporzione che produce l’effetto astrale, per ricercare successivamente elemen-ti esterni, con la stessa proporzione, che restituiscano l’equilibrio perduto: in medi-cina con miscele di piante appropriate; nell’arte talismanica con pietre e metalli ap-propriati; l’alchimia utilizza queste basi per ricercare i suoi fluidi essenziali di tra-smutazione, e sono queste le basi che danno fondamento alle sue analisi (vedi Pa-racelso e altri).

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82 Astrologia classica

Questo era un argomento poco studiato anche dagli astrologi antichi, molti lopraticavano senza conoscerne a fondo le basi, ma siccome ottenevano risultati con-tinuavano ad applicarlo; oggi facciamo lo stesso, nessuno cerca di comprendere co-me è strutturato un videoregistratore, lo usiamo senza comprendere come funzio-na, ottenendo i risultati sperati: vediamo i film!

Sono lontani i tempi in cui, nei congressi spagnoli, al solo nominare le PartiArabe, si veniva tacciati di essere superstiziosi, ignoranti, sognatori dei tempi anti-chi, volendo dire in realtà sorpassati. Il panorama odierno è cambiato molto e pos-siamo vedere che questo argomento suscita un maggior interesse per un gruppopiù ampio di persone, ma pochi sono coloro che usano le Parti pubblicamente neiloro lavori ufficiali e che le spiegano con sicurezza o presentano degli esempi.

Farò, ora, un esempio di come debbano usarsi in astrologia giudiziaria in riferi-mento ad un tema complesso, di cui abbiamo già trattato, ma che è di facile verifi-ca. Si tratta del tema natale di FILIPPO II, IL PRUDENTE.

Il Significatore riferito alla parte della relazione con i fratelli = Saturno. Par-tecipanti: Marte e Giove (vedi a riguardo Tavola n. 11).

TAVOLA n. 11: Quantificazione per la casa 3ª di Filippo II - 1ª parte dei Fratelli (ASC.+ Giove - Saturno).

CALCOLO DEL SIGNIFICATORE

POSIZIONE DOM=5 ESALT=4 TRI=3 TER=2 FAC=1

CUSP DE 3º= 28 SAG GIO - SOL-MAR MAR SATREG. JUP.= 27º GEM MER SAT-GIO SAT SOLCOSIGN. MAR=28º SCO MAR LUN-VEN SAT VENREG. MAR.=28º SCO MAR LUN-VEN SAT VENPUNT. FRATELLI =29º SAG. GIO SOL-MAR MAR SATREG. PUNT. FRATELLIGIO=27º GEM. MER SAT-GIO SAT SOLREG.TRIP.1º SOL=9ºGEM. MER SAT-GIO GIO GIOREG.TRIP 2º GIO=27ºGEM MER SAT-GIO SAT SOLREG TRIP 3º MAR=28º SCO MAR LUN-VEN SAT VEN

TOTALI

SOLE 3+3+1+1+1 9LUNA 3+3+3 9MERCURIO 5+5+5+5 20VENERE 3+3+3+1+1+1 12MARTE 5+5+5+3+3+2+2 25GIOVE 5+5+3+3+3+3+2+1 25SATURNO 3+3+3+3+2+2+2+2+2+2+1+1 26

Page 83: LINGUAGGIO ASTRALE N°126_primavera 2002

83Astrologia classica

Il Significatore della Parte dell’Affetto tra fratelli = Mercurio. PartecipantiMarte e Saturno (Vedi a riguardo la Tavola n. 12).

TAVOLA n. 12: Quantificazione per la casa 3° di Filippo II - 2ª parte dell’Affetto traFratelli (ASC. + Saturno - Sole)

CALCOLO DEL SIGNIFICATORE

POSIZIONE DOM=5 ESALT=4 TRI=3 TER=2FAC=1

CUSP DI 3º= 28 SAG GIO SOL-MAR MAR SATREG. GIO.= 27º GEM MER SAT-GIO SAT SOLCOSIGN. MAR=28º SCO. MAR LUN-VEN SAT VENREG. MAR.=28º SCO. MAR - LUN-VEN SAT VENPUNTO AFFET. FRATELLI =15º VIR. MER MER LUN-SAT VEN VENREG. PUNT. FRAT. MER=1º CAN. LUN GIO LUN-VEN MAR VENREG.TRIP.1º SOL=9º GEM. MER - SAT-GIO GIO GIOREG.TRIP 2º GIO=27º GEM MER - SAT-GIO SAT SOLREG TRIP 3º MAR=28º SCO. MAR - LUN-VEN SAT VEN

TOTALI

SOLE 3+1+1 5LUNA 5+3+3+3+3+3 20MERCURIO 5+5+5+5+3 24VENERE 3+3+3+3+2+1+1+1+1+1 19MARTE 5+5+5+3+2+2 22GIOVE 5+4+3+3+3+2+1 21SATURNO 3+3+3+3+2+2+2+2+2+1 23

La verifica risulta facile: con l’atacir dell’Ascendente C-60 nominò suo fratelloreggente dei paesi Bassi, ciò avvenne quando Filippo II aveva 49 anni (1576) equando l’Ascendente stava superando il livello 30 di astrodinas e faceva quadraturaa Marte, trigono a Saturno e Trigono alla Parte dei Fratelli.

Due anni più tardi, nel 1578, suo fratello morì di tifo a Namur: congiunzionealla Parte dell’Affetto tra fratelli: gli diede una sepoltura da imperatore. Oggi giornosi può visitare la tomba del fratello ed è più bella di quella di Filippo II.

Come sappiamo alla terza casa si attribuiscono, tradizionalmente, solo dueParti, ma esistono anche sei parti, per cui la possiamo quantificare tante voltequante sono le parti assegnatele, per sapere come distribuire il livello delle analogiedei pianeti.

Page 84: LINGUAGGIO ASTRALE N°126_primavera 2002

84 Astrologia classica

Conclusione

Si può affermare che nella metodologia astrologica esiste un settore molto impor-tante, che riguarda la quantificazione, che è andato perduto. Questo metodo si puòintuire studiando opere come quella Ali Ben Ragel, El Libro Cumplido en el Juicio delas Estrellas, nell’edizione completa di 8 tomi, pubblicata in spagnolo da Gracentro,che contiene un apparato critico sufficientemente documentato sia in note come inannessi e tavole riassuntive, che permette all’astrologo o all’intellettuale interessatoall’attualità di comprendere più pienamente la portata culturale e tecnica dell’opera.

Mariano Aladren è diplomato in Elettronica Industriale. Attualmente è tecnicomunicipale dell’Ambiente a Saragozza. E’ membro di Gracentro fin dalla sua fonda-zione, è socio Fondatore del Foro Mondiale Dyatessaron, membro del Collegio di ri-cercatori e astrologi dell’Antica Corona di Aragona, coordinatore della lista mondia-le di ricerca “Astrocuantica” e ricercatore astrologico.(email: [email protected]).

NOTE1 Haiz. E’ il termine utilizzato dagli astrologi del medioevo per indicare il concetto dell’”hairesis”,

cioè della condizione diurna o notturna di un astro, il suo appartenere al partito del giorno o aquello della notte. Un pianeta è nella sua Haiz, quando se è maschile nel giorno si troverà sopral’orizzonte; e in un segno maschile; e di notte sotto l’orizzonte; e per questo se si trovasse in unquadrante maschile della figura celeste, acquisterebbe maggior forza. E al contrario il pianetafemminile in un segno e in un quadrante femminile; di notte sopra l’orizzonte e di giorno sotto diesso. E posto che questa dignità accidentale valga tre punti di forza, se si dovesse unire a quellache segue, sarà simile a quella data da un pianeta che si trovi nel suo domicilio.

2 Conformità con il Quadrante. La Conformità con il quadrante delle case celesti si verifica quan-do il Pianeta Maschile si trova in un quadrante maschile; e il Pianeta Femminile in un quadrantefemminile. E questa dignità ha una forza di due punti.

3 Ductoria o Securitas. Si parla di Ductoria o Securitas quando il pianeta si trova nella sua haiz, ein un angolo, e il Luminare del tempo si trova in un altro angolo. E questo in maniera tale che digiorno sia Orientale al Sole e di notte Occidentale con la Luna. E così è necessario che di giorno sianel decimo segno dal Sole; e di notte nel quarto segno dalla Luna, contati seguendo la successio-ne dei segni. Così, trovandosi il Sole nell’Angolo Orientale, il pianeta si troverà nell’Angolo delladecima casa, o il Sole nella decima casa, e il pianeta nell’Angolo dell’Occidente. E quando la Lunasi trovasse nell’Angolo della quarta casa, il Pianeta si troverà nell’Occidente. Questa dignità valecinque punti di Forza.

4 Pianeta Ferale. Si definisce “Feralis” un pianeta che non si unisce a nessun altro pianeta, nè percorpo, nè per altro aspetto; e acquista tre gradi di debilità.

(Definizioni tratte dal Trattato di Antonio de Nájera)

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85Astrologia classica

L.A. 126-411

Nell’astrologia medievale l’alcocoden è usato per determinare il numero di anni cheuna persona dovrebbe vivere. Il primo passo consiste nello stabilire se la natività èun Oroscopo di Prima, Seconda, Terza o Quarta Differentia.1 Il secondo passo consi-ste nel trovare l’Hyleg2 e l’ultimo nel trovare l’alcocoden.3

L’alcocoden è il signore principale dell’Hyleg per confine/termine, segno, esal-tazione, triplicità e faccia o decano. Si noti che per primo consideriamo sempre il si-gnore del confine. Per quanto riguarda i confini, attualmente si fa riferimento a tresistemi/tabelle. Il più noto ai cultori/studiosi dell’astrologia classica è quello deiconfini di Tolomeo, proposto da Lilly.4 Vi sono anche i confini indicati da Tolomeonel Tetrabiblos – poiché Lilly vi operò alcune leggere modifiche – e quelli egiziani.

Usando l’alcocoden, ci interessano soltanto i confini di Tolomeo, così come eglili definì nel Tetrabiblos. Le regole per trovare l’alcocoden sono semplici; tuttaviascoprirlo, in realtà, non è sempre facile e può talvolta risultare impossibile. Innanzi-tutto consideriamo il pianeta che ha il maggior numero di dignità. Se ve ne è più diuno e sono tutti ugualmente forti, consideriamo quello angolare. Se vi è più di unpianeta angolare, prendiamo in considerazione quello più vicino alla cuspide del-l’angolo. Se ne rimane ancora più di uno, si consideri quindi il più vicino al Sole, apatto che non sia combusto. Se il Sole si trova esattamente all’orizzonte orientale,lo si consideri alcocoden. Si preferisce un pianeta in aspetto con l’Hyleg. Tolomeoinclude l’aspetto tra le dignità. Si preferisce un pianeta con tre dignità ad un altroche ne abbia soltanto una.

L’alcocoden darà il numero maggiore di anni che gli è attribuito (vedere tabel-la) quando è orientale, quando è al di sopra della terra in un segno maschile o in unsegno femminile al di sotto (in questo caso si definisce Aym), quando si trova inuna o più delle sue cinque dignità (citate sopra), o quando è all’Ascendente o in de-cima casa. L’alcocoden dà il numero medio di anni che gli è attribuito, quando èorientale, succedente e non afflitto, specialmente in undicesima casa. Dà, invece, ilnumero minore di anni quando è cadente. Possiamo aggiungere e sottrarre anni, seun benefico o un malefico rispettivamente formano aspetti con l’alcocoden. Se unbenefico forma un aspetto di sestile o trigono ed è forte, bisogna aggiungere il nu-mero minore di anni più un numero di mesi uguale al numero medio di anni. Nel

GARY WARREN PRICE

L’ALCOCODEN E IL SUO USOTRADUZIONE DI GIUSEPPE RODANTE

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86 Astrologia classica

caso un malefico formasse aspetto di quadrato od opposizione con l’alcocoden, sisottrarrebbe in eguale misura secondo il numero minore di anni attribuito al male-fico. Marte costituisce il pericolo maggiore. Se il pianeta che forma l’aspetto è for-tunato/ben collocato e forte, diminuirà gli anni di vita di solo un terzo del suo nu-mero minore di anni. Il Nodo Nord 12 gradi prima o dopo l’alcocoden diminuisce diun quarto (Bonatti afferma che è il Nodo Sud a far questo). In base ad alcune speri-mentazioni con i pianeti trans-saturniani, è stato affermato che Urano toglie 10anni, Nettuno 4 e Plutone 5.

Non ci si dovrebbe affidare all’alcocoden, pensando che indichi la data di mor-te di una persona, ma piuttosto un periodo di pericolo/crisi. Dobbiamo considerareanche le direzioni primarie dell’Ascendente, dell’Hyleg e dell’anereta.5 Vale la penasottolineare che se il Sole e la Luna sono individuati come alcocoden, quando sitrovano in posizione angolare, bisogna osservare con attenzione la media del loronumero maggiore di anni. In due esempi che conosco personalmente, nei quali laLuna fu individuata come alcocoden, il nativo visse soltanto fino all’età di 54 anni.

Nelle due natività che seguono, è fornito un esempio di come trovare l’alcoco-den. Dopo aver determinato se l’oroscopo in questione è di prima, seconda, terza oquarta differentia, troviamo l’hyleg secondo i nostri riferimenti. Infine, troviamol’alcocoden.

William Lilly nacque il 30 aprile 1602 a Diseworth nel Leicestershire. L’ora dinascita che riporto è 14:08 secondo la Christian Astrology, ma se si osserva l’oro-scopo con attenzione, si noterà che il Sole è sotto l’orizzonte. Pertanto deve trattar-si di un tema notturno. La probabile ora di nascita è: 2:08 del mattino. A causa delcambiamento del calendario, la data moderna sarebbe 11 maggio 1602. Calcolando

l’hyleg, ho scelto la Luna poi-ché è un tema notturno e laLuna si trova in uno dei cinqueluoghi dell’hyleg indicati da To-lomeo, cioè l’undicesima casa.Si preferisce innanzitutto laLuna perché è un tema nottur-no.

Nel calcolare l’alcocoden,uso un sistema di punteggioelaborato per trovare “l’Almu-tem Domus usando i confiniegiziani” o l’Almuten (Almu-tem) della prima casa. Secondo

FIG. 1

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87Astrologia classica

questo sistema di punteggio, attribuiamo cinque punti ad un pianeta nel suo segno,quattro ad uno nel segno della sua esaltazione, tre ad uno nella sua triplicità, duead uno nel suo confine ed un punto ad uno nel suo decano. Inoltre, se ad esempioconsideriamo Saturno nell’oroscopo di Lilly a 18°28’ dello Scorpione, notiamo che ènel segno di Marte, così Marte ottiene cinque punti. Non vi è alcun pianeta in esal-tazione. Per triplicità assegniamo tre punti a Venere, tre a Marte e tre alla Luna. As-segniamo due punti a Giove, perché Saturno è nei confini di Giove. Infine un puntoal Sole che si trova nel proprio decano. Seguiamo questa procedura per tutti i pia-neti in modo da determinare il numero di punti da assegnare. In questo caso, Marteottiene otto punti. Considerando i signori delle triplicità, non ho fatto riferimento aquelli proposti da Lilly ed ho usato quelli più antichi: triplicità di Fuoco, Sole, Giove,Saturno; Aria, Saturno, Mercurio, Giove; Acqua, Venere, Marte, Luna; Terra, Venere,Luna , Marte. Si tratta dei signori delle triplicità rispettivamente diurno, notturno epartecipante. Possiamo invertire i signori diurno e notturno, se l’oroscopo è un te-ma diurno o notturno. Si fa la stessa cosa con la Parte di Fortuna. Esiste anche unsistema di punteggio per determinare il numero delle virtù. Lo citerò brevemente.Se vi è un pianeta nella prima casa, gli si attribuiscono dodici virtù; in decima, undi-ci; in settima, dieci; in quarta, nove; in undicesima, otto; in quinta, sette; in secon-da, sei; in nona, cinque; in ottava, quattro; in terza, tre; in dodicesima, due e in ot-tava una. Il signore del giorno ne ottiene sette, il signore dell’ora sei.

Nel nostro esempio sia Marte che Giove ottengono dieci virtù. Marte è angola-re in settima casa e, se non stiamo attenti, potremmo sceglierlo come alcocoden.

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88 Astrologia classica

Anche Venere rappresenta una possibilità, però è combusta. Poiché consideriamoinnanzitutto il Confine e scopriamo che Giove, il Sole, Venere, la Luna (quattro pia-neti su sette) e la Parte di Fortuna sono tutti nei confini di Giove e poiché quest’ul-timo, nella figura di natività, è signore partecipante della triplicità della Bilancia,Giove è stato scelto come alcocoden.

Quando è angolare, l’età maggiore attribuita a Giove è 79 anni. Lilly visse 79anni, 1 mese e 9 giorni. La Luna ha luce decrescente e dovrebbe essere consideratain questo caso come un malefico, ma essa non sembra avere influenza sull’alcoco-den secondo la teoria. In quanto malefici naturali, Marte e Saturno non risultanoimportanti in questo esempio. Il calcolo delle Virtù dei pianeti si usa per stabilirequale pianeta è Almutem. Usiamo il primo sistema di punteggio per trovare inoltrel’almutem della casa in questione.

Nel prossimo esempio che vorrei proporre, vediamo l’oroscopo di Olivia Barclay,nata il 12 dicembre 1919 a Londra - latitudine 51N13, longitudine 1E25 – alle20:37. Olivia morì l’1 aprile 2001 e non solo fu mia cara amica ed insegnante, ma fucara amica di molti astrologi e, dal mio punto di vista, ebbe principalmente il meritodi riportare in auge l’astrologia tradizionale. Dapprima non penseremmo che Veneresia l’alcocoden, ma usando il metodo del precedente esempio, notiamo che Saturno,Giove e Marte sono tutti nei confini di Venere. Quest’ultima è in mutua ricezionecon Marte, il che nella natività la porta da una condizione inferiore ad una posizio-ne molto più elevata; e quando Venere è spostata al grado di Marte per mutua rice-zione, si sposta verso i suoi propri confini. Gli anni maggiori di Venere, quando èangolare, sono 82. Olivia visse 81 anni e 3,5 mesi. Venere è inoltre nel suo Aym, al-tro motivo per sceglierla come alcocoden. Si potrebbe avere la tentazione di prefe-rire Giove a Venere, ma Giove è retrogrado e in questo caso non è stato preso ulte-riormente in considerazione.

Coloro che si interessano a ricerche che prevedano l’uso dei Firdaria,6 dovreb-bero notare che per calcolare il Firdaria in cui si trova il nativo, bisogna tracciareuna stella a sette punte secondo l’ordine caldeo, ed usando l’ordine caldeo dei pia-neti, attribuire dieci anni al Sole, otto a Venere, tredici a Mercurio, nove alla Luna,

ANNI PLANETARI DI VITA PER W. LILLY

Pianeta Minimo Media Massimo

Saturno 30 43.3 57Giove 12 45.5 79Marte 15 40 66Sole 19 69.5 120Venere 8 45 82Mercurio 20 48 76Luna 25 66.5 108

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89Astrologia classica

undici a Saturno, dodici a Giove, sette a Marte, tre al Nodo Nord e due al Nodo Sud.Il sotto-firdaria o sottoperiodo si trova dividendo il firdaria per sette. Se il tema ènotturno, si inizi con la Luna; se diurno, con il Sole.

Quando Lilly morì, si trovava nel firdaria (periodo) della Luna, nel sottoperiododi Marte. La Luna è signore partecipante della triplicità dell’Ascendente, che com-prende Marte. Marte era in opposizione all’Ascendente in quel periodo. Nel secondoesempio, Olivia si trovava nel periodo della Luna, sottoperiodo del Sole. La Luna èall’Ascendente, che rappresenta il corpo, e il Sole è signore dell’Ascendente.

Mi è stato chiesto perché, quando si stabilisce l’alcocoden, il numero di anniche la persona vive non è esatto. L’unica riposta che posso dare è che l’alcocodendovrebbe essere usato come regola empirica e che dobbiamo tenere in considera-zione i fattori già citati. Nel caso dell’oroscopo di Olivia, Plutone è in aspetto conVenere. Con Plutone cadente, potremmo sottrarre cinque mesi, il che ci porta piùvicino alla data della morte. Si tratta, ad ogni modo, di un’opinione e non definitiva.Si noti inoltre che il Sole di Olivia è molto vicino al Medio Cielo di Lilly, ad indicare ilfatto che essa riportò in auge il suo lavoro.

Nota: la tabella usata negli esempi citati si può trovare nell’articolo di RobertZoller “Gli Anni Enigmatici della Tavola dei Pianeti nei Testi Astrologici Medievali”.Secondo le mie note tratte da Zoller, la tavola è stata leggermente corretta. In que-sto articolo sono state usate diverse fonti, compresi Tolomeo, il Tetrabiblos, Aboalye Bonatti.

Gary Warren Price, QHP, Astrologus, ha seguito il Corso di Diploma in Astrolo-gia Oraria di Olivia Barclay. Ha completato il Corso per Corrispondenza di Astrolo-gia Medievale di Robert Zoller nel 1999. Gary attualmente risiede a Taiwan e svolgeun’intensa attività di insegnamento, viaggiando per Taiwan e in Cina. I progetti fu-turi di Gary comprendono lo studio dei talismani con Chris Warnock. Attualmentesta preparando un libro sull’astrologia tradizionale insieme ad Hideaki Kokubu,QHP, in Giappone.

Giuseppe Rodante di Siracusa, neo iscritto all’Albo è anche valido docente etraduttore di inglese

NOTE1 ZOLLER ROBERT, Tools and Techniques for Medieval Astrologers, Spica Publications.2 LILLY, Christian Astrology, Regulus Publications.3 ZOLLER ROBERT, Tools and Techniques for Medieval Astrologers.4 LILLY, Christian Astrology.5 LILLY, Christian Astrology.6 ZOLLER, Tools and Techniques for Medieval Astrologers.

(The astrological journal, 2001)

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90 ArgomentoAstrologia classica

L.A. 126-405

In questo articolo parlerò delle carte divisionali vediche usate in astrologia occiden-tale: I decani, i termini e le facce.

Le carte divisionali o vargas, in astrologia vedica sono ampiamente usate inastrologia vedica per approfondire i significati delle case, il gruppo delle carte divi-sionali usate nel Parashara la scuola di astrologia indiana più nota è chiamato Sho-dashavarga il gruppo di sedici, ci sono differenti gruppi di carte divisionali secondoaltre scuole, ma tutti gli astrologi indiani erigono almeno una carta divisionale, lacarta del matrimonio o Navamsa oggetto del prossimo articolo sull’argomento.

La terza carta divisionale è chiamata drekkana ed è usata per approfondire i si-gnificati della terza casa, come tutte le altre carte divisionali ha una sequenza digovernatori, in questa carta divisionale il segno è diviso in tre parti uguali, il primodecano è governato dal pianeta che governa il segno, la seconda parte dal pianetache governa il segno successivo dello stesso elemento e l’ultimo decano dal pianetache governa il successivo segno dello stesso elemento.

Ogni decano è diviso in due parti che insieme costituiscono la sesta carta divi-sionale chiamata Shastamsa che è usata in astrologia medica, in un’altra scuola diastrologia vedica il Tajaka

Tra gli astrologi occidentali era usata da Alan Leo che la definiva faccia del de-cano, nell’immagine alla fine dell’articolo si può vedere la 2° carta divisionale chia-mata Hora, i 36 decani e le 72 facce dello zodiaco.

In astrologia occidentale sono generalmente usati altri due sistemi di decani, ilsistema proposto da Manilio e il sistema Caldeo, nel primo i decani seguono la suc-cessione dei segni, nel sistema Caldeo i governatori si succedono secondo la lorovelocità, dal più lento al più rapido, dalla Luna a Saturno, i due sistemi comincianocon Marte che governa il primo decano dell’ariete, nel testo di S.J. Ennis citato sipuò trovare un interessante comparazione tra i tre sistemi di decani che possonoessere usati per differenti livelli di interpretazione, come la Ennis preferisco usare ilsistema indiano.

LE CARTE DIVISIONALI VEDICHEUSATE IN ASTROLOGIA OCCIDENTALESEGNALATO DA ANDREA MALVAGNA

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91ArgomentoAstrologia classica

La trentesima carta divisionale in astrologia vedica è chiamata trimshamsa inastrologia occidentale Termini, è l’unica carta divisionale ad avere divisionali nonuguali, cito testualmente Al Biruni: L’ordine dei gradi chiamati trimsamsaka o tren-tesimi, a cui corrispondono i nostri confini, è il seguente: i primi cinque gradi deisegni maschili appartengono a Marte, i seguenti cinque a Saturno, gli otto seguentia Giove, i sette che seguono a Mercurio e gli ultimi cinque a Venere; in un segnofemminile l’ordine è inverso: i primi cinque gradi a Venere, i sette che seguono aMercurio, gli otto dopo questi a Giove, i seguenti cinque a Saturno e gli ultimi cin-que a Marte.

Così come nei termini o confini egizi e caldei non ci sono divisioni governatedal Sole e dalla Luna, se confrontiamo le tre succesioni dei termini notiamo che ilsegno del Toro ha lo stesso ordine nei tre tipi di confini, gli altri segni hanno i cin-que governatori in ordine diverso con un numero diverso di gradi di influenza. Èsempre possibile usare i tre tipi di termini, nell’articolo Morte al summit del G8pubblicato in alcuni siti astrologici, ho usato le direzioni in ascensione obliqua del-l’ascendente usando i termini egiziani.

Ogni scambio di opinione è gradito, la e-mail di Andrea Malvagna è[email protected].

TESTI CONSULTATI

■ JAMES T. BRAHA, Ancient Hindu Astrology for the Modern Western Astrology.■ DAVID FRAWLEY, Astrology of Seers, Passage Press 1990.■ BERNICE P. GREBNER, Decanates a full view, A.F.A. 1990.■ STEPHANIE J. ENNIS, Decanates and dwads, A.F.A 1983.■ THYRZA ESCOBAR, The 144 doors of the zodiac the dwad technique, A.F.A 1986.■ SWAMI MAHACHANDRA, Manual of vedic astrology.■ ALAN LEO, Practical astrology being a simple method of instruction in the science

of astrology, London 1910.■ PAOLO D’ALESSANDRIA, Lineamenti introduttivi alla scienza della previsione astro-

nomica, (traduzione a cura di G. Bezza).■ AL BIRUNI, L’arte dell’astrologia il più completo trattato di astrologia della cultura

islamica, (traduzione a cura di G. Bezza).■ AL BIRUNI, Gli astri, il tempo, il mondo, a cura di G. Bezza Ed. Xenia.

(Riportato dal sito americano di astrologia classica: www.zodiac-x-files.com)

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92

DANIELE DURETTO

L’ASTROLOGIA QUANTISTICA

L.A. 126-222

Il detto ermetico “così in alto così in basso” spinto agli estremi del mondo subatomico

Prologo

L’attestarsi di una visione scientifica del mondo ha causato nei secoli non pochiproblemi di adattabilità al libero pensiero astrologico. Prima la rivoluzione coperni-cana stravolge la fede antropocentrica, scalzando drammaticamente l’essere umanodal suo ruolo centrale e centralizzante per proiettarlo in un cosmo privo di analo-gie. Un secolo più tardi Newton, con i Principia mathematica, consegna definitiva-mente il destino umano nelle mani di un universo meccanicistico del tutto indipen-dente da un ordine spirituale ritenuto ormai superfluo.

Il tentativo di fornire un succedaneo alla perduta armonia tra l’uomo e la sferaceleste ha per così dire generato nel tempo un’ibrido astrologico, il cui attributoscientifico non è immediatamente palese ma è tuttavia ben radicato nelle pieghedei suoi stessi metodi; ci riferiamo alla propensione statistica e sperimentale entra-ta ormai a pieno titolo nel bagaglio dell’interpretazione astrologica. Questa genera-lizzazione, che ricalca molto da vicino il metodo probatorio della metodologiascientifica, consiste nel “testare” il significato di una particolare configurazione pla-netaria in base alla coincidenza di eventi innumerevolmente ripetuti, di modo chese ne possa verificare sul campo la correttezza analogica; per esempio, stabilito cheuna congiunzione natale Mercurio-Saturno in terza casa limita la libertà di movi-mento, andiamo a verificare l’incidenza statistica di incidenti nel corso di sposta-menti quando Marte transita in prossimità di tale configurazione. Tale modus ope-randi appare totalmente legittimo quando l’astrologo utilizza la memoria statisticacome supporto per l’affinamento della comprensione simbolica.

L’astrologo di fronte alla scienza

Tuttavia vi sono dei limiti nell’applicazione di un protocollo strettamente scientificoall’astrologia, limiti inerenti la natura olistica della stessa, il suo riferirsi a individua-lità irripetibili che, a parità di configurazioni oroscopiche, sottostanno a eventi nonriconducibili a un modello statistico. Ciò non ha impedito ad alcuni studiosi di ci-mentarsi nell’affannosa ricerca di prove a conforto di una rivalutazione “scientifica”

ASTROLOGIA SCIENTIFICA

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93Astrologia Scientifica

dell’astrologia. Primo fra tutti citiamo Gauquelin, che tenta un avvicinamento su diuna base causale, postulando una complessa serie di influenze elettromagnetiche alivello planetario in grado di determinare un “temperamento tipo” quando specificipianeti si trovano all’orizzonte o al meridiano nel tema natale di un individuo.1 Quisiamo in presenza di una generalizzazione che ha una sua validità statistica, ma checon l’astrologia ha poco a che fare.

Consideriamo ora il caso del barone von Klöckler, autore di un’opera che si ele-va a pietra miliare nel campo dei trattati astrologici, fonte di studio e di consulta-zione da parte di almeno tre generazioni di astrologi mitteleuropei e non.2 I suoiscritti possiedono un rigore formale ineccepibile, e prendono in considerazionequasi tutti gli elementi facenti parte del bagaglio astrologico tradizionale, inclusemetodologie desuete o poco conosciute come i termini tolemaici o le stazioni lunariarabo-indiane. Si tratta di un approccio organico totalmente privo di quello sdegnoche contraddistingue alcuni studiosi di altre discipline che per un motivo o per l’al-tro si avvicinano all’astrologia (von Klöckler era un medico). Ciò non gli impediràtuttavia di affermare che: “L’antica sapienza poteva accontentarsi del dogma: ‘Co-me in alto così in basso’, mentre l’uomo moderno guidato dalla scienza cercheràuna definizione esatta delle serie di causalità che regnano nei rapporti astrologici.Finora non si è riusciti ad illustrare con chiarezza la causalità della natura nell’astro-logico, che secondo l’immagine universale della fisica dovrebbe sfociare un una teo-ria radiante (il corsivo è nel testo), quale che sia”.3 E ancora: “L’attuale assenza difondazione causale dà l’impronta all’astrologia facendone una scienza puramenteempirica. Essa divide questa sorte con numerose altre discipline, che tuttavia godo-no di riconoscimento ufficiale”.4

Il nocciolo della questione stà dunque nello spasmodico tentativo di fornire unavallo scientifico all’astrologia cercando di includerla in un contesto causale che neevidenzi il rango di scienza sperimentale; peccato che essa risponda a criteri analo-gici. Del resto anche von Klöckler era consapevole di quanto debole fosse l’approc-cio causale in senso tradizionale, tanto che cercò di mettere in gioco quelle che de-finiva risonanze o sintonizzazioni, un complicato sistema di relazioni tra i piani fisi-co-chimici e psicologici e diversi tipi di causalità, evidentemente riferiti alle qualitàradianti dei singoli pianeti, auspicandosi per il futuro una comprensione del feno-meno. Ciò non è avvenuto, ma il merito di aver fornito un’efficace base empirica alivello previsionale e interpretativo permane intatto.

L’approccio di Ebertin, il rappresentante più conosciuto della Cosmobiologia,5 èsingolarmente diverso da quelli appena citati. Il suo scopo dichiarato è quello dipensare alla Cosmobiologia come a uno strumento in grado di unificare, sotto ununico vessillo, le varie branche dello scibile – psicologia, medicina, storia, ecc. – uti-lizzando l’astrologia come strumento d’indagine cosicché, per citare le sue parole,“…in futuro la cosmobiologia, pur senza mescolarsi alle filosofie e alle ideologiecorrenti, possa diventare di un incalcolabile aiuto per la scienza concepita come untutto”.6 L’iniziativa è encomiabile, ma ad essere sinceri non è esattamente una no-

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94 Astrologia Scientifica

vità, visto che il simbolismo astrologico è inteso appositamente per trattare stratimultiformi di senso e di significato. Ebertin tentò un parziale affrancamento dallemetodologie astrologiche classiche al fine di potenziare gli strumenti di indaginemessi a disposizione dalla tradizione; in particolare egli accentuò l’utilizzo dei mez-zipunti o punti di equidistanza (il grado di longitudine eclittica in cui un pianetaforma angoli equivalenti con altri due pianeti), degli aspetti divisibili per 45° e delgrafico a 90° (un cerchio graduato di 90° che facilita la lettura dei mezzipunti).

Se pure in Ebertin, e in una certa misura anche nello svizzero Witte e nel fran-cese Choisnard, troviamo un abbozzo di pensiero sincretistico volto a integrare l’a-strologia in una visione unitaria del mondo, siamo ancora ben lontani dall’aver rag-giunto quella compattezza organica che sola può fornire la misura dell’integrazionetra pensiero astrologico e pensiero scientifico. Ciò non è nemmeno imputabile allafigura del ricercatore astrologico, poiché egli lavora con il materiale messogli a di-sposizione dal retaggio newtoniano.

La fisica newtoniana

Per almeno tre secoli Newton ha fissato, attraverso il determinismo delle sue leggisul moto dei corpi, un processo che ancora oggi è alla base della verifica scientifica.Le tre leggi di Newton sull’inerzia, sulla proporzionalità tra forza e accelerazione esull’accelerazione stabiliscono che il moto di un corpo nello spazio è completamen-te determinato dalle forze che agiscono su du esso, una volta che siano conosciutela posizione e la velocità iniziali. Questo fatto implica che lo stato di un sistema inun dato istante, che sia il moto di un pianeta intorno al sole, il moto delle molecoledi gas in un contenitore o la traiettoria parabolica di un proiettile, determina i suoistati in un qualunque momento successivo. Ora in che modo il determinismo new-toniano influisce sul pensiero scientifico? Come è stato messo in evidenza da Lapla-ce,7 un’intelligenza superiore in grado di conoscere in qualunque istante tutte leforze che controllano la natura e tutti gli enti soggetti a queste forze, potrebbe in-globare in un’unica formula il moto dei corpi celesti come degli atomi; in ultimaanalisi qualunque azione è completamente predeterminata e l’intero universo sicomporta come un gigantesco meccanismo ad orologeria dove tutto è stabilito sindall’inizio.

Tale è la portata del paradigma newtoniano che lo scienziato, memore dellanecessità che ha un evento di verificarsi, applica le sue equazioni e le sue teorie alfine di produrre delle generalizzazioni, o delle leggi universali, in grado di spiegarele caratteristiche comuni ai diversi sistemi fisici, di definire classi di comportamentoche consentano di dedurre l’evoluzione di un sistema a partire da uno stato inizialeconosciuto. Il che è esattamente il fine che si propone l’astrologo scientifico allor-quando sposa la tesi deterministica e va alla ricerca delle cause prime che originanoil fenomeno della previsione astrologica. Per onestà intellettuale occorre chiarireche la causazione deterministica degli eventi è un fatto comunemente accettato e

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95Astrologia Scientifica

di cui facciamo quotidianamente esperienza: pensiamo ad esempio all’attrazioneche la luna esercita sulle masse oceaniche; tuttavia vi sono ambiti in cui uno strettodeterminismo fallisce nel rappresentare la realtà; il fenomeno della vita rientra inquesta categoria, come pure l’astrologia.

Jung e la sincronicità

Probabilmente il primo studioso che in tempi relativamente recenti ha rimosso il re-taggio causale dall’astrologia è stato Jung, con i suoi studi sulla sincronicità. L’operadi Jung non ha, è vero, pretese propriamente scientifiche, in quanto la psicologia sisitua in quel territorio ancora ampiamente inesplorato che fa da ponte tra il fisico eil mentale; tuttavia il suo nome è accreditato tra i massimi esponenti, o meglio fon-datori, della moderna psicologia occidentale.

Jung coniò il termine sincronicità a seguito dei suoi studi sul parallelismo dicerti stati psicologici, che a suo dire non venivano pienamente compresi nell’ambitodella causalità in quanto risultanti da processi simultanei, da cui il termine sincroni-co. Il suo carteggio con il sinologo Wilhelm lo portò in seguito ad approfondire laconoscenza dell’I Ching, in cui riconobbe il pieno dispiegarsi del principio di sincro-nicità. A proposito dell’astrologia, altro suo ramo di interesse assieme all’alchimia,egli scrisse: “Un esempio di sincronicità in grande scala potrebbe poi essere quellodell’astrologia, se si disponesse di risultati pienamente sicuri. Ma esistono almenoalcuni fatti ben attestati e documentati e confermati da esaurienti statistiche, chefanno apparire la problematica astrologica degna di essere sottoposta a indagine fi-losofica”.8 Ma il passo più illuminante lo troviamo qui di seguito: “…l’oroscopo dinascita non si fonda per nulla sull’effettiva posizione degli astri, bensì su un sistemacronologico arbitrario e meramente concettuale; a causa della precessione degliequinozi, infatti, l’equinozio primaverile si è ampiamente spostato…; ove quindi siformulino corrette diagnosi astrologiche, esse non si fondano sulle influenze degliastri, ma su nostre ipotetiche qualità temporali, vale a dire, in altre parole: tutto ciòche viene generato e prodotto in un particolare momento reca in sé la qualità spe-cifica di quello stesso momento”.9

Tale premessa fa piazza pulita di tutte le pretese deterministiche espresse daifautori dell’astrologia scientifica, in quanto viene stabilito che la relazione tra gliumani destini e il cosmo si fonda sul simbolismo temporale dello zodiaco tropico enon sulle relazioni astronomiche effettive generate a partire dalla posizione delpunto vernale rispetto alle stelle fisse; il percorso umano e il percorso cosmico risul-tano correre sui binari paralleli dell’analogia, così come compiutamente espressodall’ermetico detto: “come in alto così in basso, per compiere il miracolo di una cosasola”. A questo punto il tentativo di coniugare astrologia e scienza parrebbe senzastoria - per chi accetta le premesse analogiche - a meno che non prendiamo inconsiderazione uno degli impianti teorici che ha rivoluzionato il panorama della fi-sica classica: la meccanica quantistica.

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96 Astrologia Scientifica

La fisica dei quanti: due realtà a confronto

Sino alla fine del XIX secolo la situazione teorica e sperimentale della fisica poggia-va sui seguenti assiomi: l’universo è costituito da materia e da radiazione. La mate-ria sottostà alle leggi di Newton, che come abbiamo già evidenziato consentono didefinirne lo stato per ogni istante conoscendone posizione e velocità. La radiazioneè di natura ondulatoria, e si presenta sotto forma di variabili dinamiche i cui com-ponenti sono il campo elettrico e magnetico per ogni punto dello spazio; la naturaondulatoria della radiazione sta a significare che essa non è costituita da corpuscolilocalizzabili nello spazio. La teoria dell’emissione elettromagnetica di cariche elettri-che fu formulata da Maxwell intorno al 1870 e successivamente confermata speri-mentalmente da Hertz nel 1887.

All’inizio del nuovo secolo si verificarono alcuni fatti che misero in crisi gli as-sunti della fisica classica. Risultava difficile con essi formulare un modello atomicosoddisfacente, e la scoperta dei raggi X da parte di Roentgen e della radioattività daparte di Becquerel trovava una collocazione teorica alquanto problematica, senzacontare le difficoltà di comprensione dei dati sperimentali relativi all’emissionespettrale della radiazione termica da un corpo nero.10 Nel 1900 Planck suggerì, al fi-ne di spiegare lo spettro di un corpo nero, che la radiazione venisse emessa inquantità discrete, o quanti. In tal modo la radiazione acquisì una natura duale, pre-sentandosi a volte come onda e a volte come corpuscolo. Questa scoperta segnò l’i-nizio della fisica quantistica. Successivamente de Broglie avanzò l’ipotesi che anchele particelle materiali possedessero una natura duale, corpuscolare e ondulatoria;tale ipotesi fu confermata da esperimenti sulla diffrazione di elettroni da parte dicristalli.11 Sulla base dell’ipotesi di de Broglie Schroedinger, Heisemberg, Dirac e altrisvilupparono una teoria matematica che sta alla base dell’attuale meccanica quan-tistica.

Questa breve premessa è necessaria per comprendere le implicazioni ‘filosofi-che’ del dualismo onda-particella. Nella meccanica classica l’evoluzione delle parti-celle è determinabile attraverso le leggi di Newton, quindi in linea di principio èsempre possibile conoscere lo stato di un sistema definendone le coordinate spazialie temporali. D’altro canto la meccanica quantistica ha a che fare con la natura in-determinata – corpuscolare e ondulatoria - della realtà subatomica, e di conse-guenza sostituisce ad una visione concreta modelli matematici astratti che descri-vono lo stato delle grandezze soggette ad osservazione in termini di probabilità. At-traverso la cosiddetta funzione d’onda, una grandezza che fa parte dell’equazionefondamentale della meccanica quantistica,12 si stabilisce non l’esatta posizione ovelocità di una particella, bensì la probabilità che essa si trovi in una certa regionedello spazio e che abbia una determinata velocità. Tale vocazione statistica della fi-sica dei quanti non è dovuta ad una imprecisione nelle misurazioni o ad una debo-lezza della teoria, ma alla natura intrinseca di una particella quantistica, che nonpossiede attributi specifici ben determinati. Tale incertezza portò Heisemberg alla

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formulazione dell’omonimo principio di indeterminatezza, che afferma che le cop-pie di grandezze osservabili di una particella – come la posizione e la velocità – nonpossono avere contemporaneamente un valore esatto: la misurazione di una quan-tità rende incerta e indeterminabile l’altra. Perché si parla di coppie di grandezze?Nel nostro esempio posizione e velocità consentirebbero di determinare l’evoluzionefutura e il passato di una particella; in mancanza di uno di questi dati la storia dellaparticella è una pagina bianca.

Si potrebbe obiettare che alla luce dei fatti il paradosso quantistico è frutto disupposizioni astratte e che la nostra realtà macroscopica non risente comunque ditali stranezze; sfortunatamente non è così. A parte la considerazione che noi stessisiamo composti di particelle quantistiche, rimane il fatto che l’ipotesi quantistica èstata oggetto di numerose sperimentazioni che hanno tutte pienamente conferma-to la teoria: le particelle possiedono una natura intrinsecamente indeterminata, cheesce dal regno della probabilità solamente quando viene osservata, o meglio quan-do viene preparato un esperimento atto a rivelarne uno dei suoi aspetti. Tecnica-mente ciò viene definito collasso della funzione d’onda, e sta a indicare che la na-tura della realtà decade in uno stato ben determinato quando viene compiuta unamisura che estrae dal regno delle probabilità una certezza selezionando un risultatospecifico da una gamma di possibilità. È come se coesistessero due realtà comple-mentari e sovrapponibili, una in cui la particella non viene osservata e non esiste inmodo preciso, l’altra dove la particella osservata si manifesta in uno dei suoi possi-bili stati.

Il problema della natura dualistica della realtà subatomica venne esemplificatoda Schroedinger attraverso il famoso paradosso del gatto. Poniamo di avere un si-stema – in cui anche gli elementi macroscopici sono considerati quantistici – com-posto da un gatto, una sorgente radioattiva, un rivelatore di radioattività e una fia-la di gas cianuro. Il rivelatore, un contatore geiger, aziona un martelletto che rompela fiala di cianuro se un nucleo della sorgente radioattiva decade. Supponiamo chedopo un certo tempo dall’inizio dell’esperimento lo stato quantistico di un nucleoabbia un’eguale probabilità di decadere oppure no; ne consegue che il gatto, essen-do parte integrante del sistema quantistico, è sia vivo che morto!

L’esempio, oltre a rivelare l’innata vena sadica dei fisici, costituisce il punto dipartenza di una serrata dialettica volta a risolvere il paradosso, e i cui limiti estremidanno origine alle seguenti spiegazioni: da uno parte vi è chi sostiene che la co-scienza dell’osservatore, nel momento in cui diviene consapevole dei risultati dell’e-sperimento, causa il collasso della funzione d’onda; dall’altra si considera che l’attodella misura scinda l’universo nelle varie probabilità quantistiche – gatto vivo e gat-to morto – ciascuna abitata da una copia dell’oservatore. Effettivamente quest’ulti-ma ipotesi tende al grottesco, e la teoria più accreditata è senz’altro quella che so-stiene il primato della misura, laddove l’atto stesso causa una modificazione irre-versibile negli strumenti di rilevazione, una registrazione del fatto che resta a di-sposizione dell’osservatore. Spingendo il ragionamento all’eccesso si può sostenere

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98 Astrologia Scientifica

che non esiste una realtà quantistica definita quando nessuno la osserva, e che solol’uso di strumenti di misurazione macroscopici consente di determinare lo stato delmicrocosmo delle particelle. In una serie di esperimenti di ottica quantistica si è ri-levato che la conoscenza della realtà corpuscolare o ondulatoria dei fotoni utilizzatinegli esperimenti può essere posticipata sino a dopo che i dati sono stati registrati einterpretati, ovvero la modalità di lettura dei dati da parte dello sperimentatoretende a determinare il risultato dell’esperimento stesso. Tale scenario apre la stradaa spiegazioni inquietanti e paradossali, come quella che lo sperimentatore interven-ga nel modificare il passato della particella; ma in ultima analisi esso è la misura dicome realtà oggettiva e soggettiva si intersechino sino a confluire in una visioneunitaria, attestando che non esiste una realtà “esterna” per sempre.

In definitiva quello che viene rivelato del mondo subatomico sono solo le trac-ce lasciate negli strumenti di misura e di rilevazione – che sia un contatore geiger,uno spettroscopio o la camera a bolle di un acceleratore; in effetti nessuno può diredi aver mai osservato un elettrone o una qualunque altra particella subatomica. Illavoro del fisico teorico consiste nel costruire un formalismo matematico – un’e-quazione – che soddisfi il dato sperimentale; se poi tale equazione è in grado dipredire il risultato di esperimenti futuri allora essa è considerata essere rappresen-tativa della realtà suffragata dal dato sperimentale stesso.

Ordine e caos

Uno degli aspetti della fisica dei quanti che in qualche modo riguarda da vicino ilprocesso della credibilità scientifica dell’astrologia è legato all’applicabilità dellameccanica quantistica nel mondo macroscopico. Gli enti materiali e i processi vitaliin cui noi siamo coinvolti appaiono infatti altamente organizzati, e non sembranosoffrire dell’indeterminatezza quantistica che contraddistingue le particelle subato-miche. Il dibattito su come i due livelli – microcosmico e macrocosmico – possano omeno integrarsi è fonte tuttora di vivaci prese di posizione da parte dei fisici. Ma ilproblema rischia di essere più apparente che reale; la quantomeccanica, attraversogli “indizi” lasciati negli strumenti macroscopici di misura, prospetta che al di là diun certo livello di definizione (la costante di Planck?) la natura della realtà manife-sti la sua “vacuità” in senso buddhista, la mancanza di un’esistenza inerente (di persé) dei fenomeni. Il paradigma quantistico è la dimostrazione dell’indeterminatezzaa cui si giunge quando i valori di definizione cosciente raggiungono la soglia mini-ma, al di là della quale esiste soltanto il caos, un potenziale indifferenziato da cui èpossibile estrarre alcuni significati tra quelli possibili. Tale indeterminatezza rivela insostanza che la realtà è caotica sino a che non viene posto il suggello dell’interpre-tazione cosciente.

Il macrocosmo ci appare organizzato in virtù dell’ordinamento attraverso cui lacoscienza legge il mondo, e trattandosi di una coscienza umana l’universo divieneantropomorfo, a misura d’uomo. L’astrologia è uno dei modi possibili per avere

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un’informazione di ritorno su noi stessi e sul mondo che ci circonda, proprio perchél’universo – o meglio la sua rappresentazione – è a nostra immagine e somiglianza,è un organismo che a certi livelli di complessità diviene vitale in senso biologico e alivelli di complessità ancora più elevata – vedasi quella umana – ospita un’autoco-scienza. Il momento della nascita è quindi interpretabile come un rapporto di equi-valenza analogica con il cosmo: il sito spazio-temporale ove ha luogo l’evento-na-scita diviene il punto di convergenza delle esperienze di un’entità cosciente che ri-flette se stessa nella sua particolare e prospettica visione del mondo; qui le leggidell’analogia e della sincronicità hanno valore perché l’osservatore e il fenomenosono interdipendenti, anzi sono la stessa cosa.

Il modello di una visione quantistica del mondo che in così larga misura privi-legia il ruolo dell’osservatore non è a dire il vero una novità nemmeno per il pensie-ro occidentale. Già il filosofo greco Protagora ebbe a dire, nel trattato La Verità, che“l’uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono, di quelle chenon sono in quanto non sono”. Questo passo apparentemente sibillino venne inter-pretato da Platone nel senso di una negazione dell’opposizione tra “essenza” e“sembianza”, come a dire che l’essere e la sua manifestazione formale non differi-scono. In effetti il sofismo, di cui Protagora è uno dei maggiori rappresentanti, pro-pone un orizzonte a misura d’uomo, sostanzialmente critico nei confronti dell’asso-luto, relativistico, volto a conciliare gli opposti attraverso la sottile arte della retori-ca. L’asserzione principale della sofistica secondo cui di ogni argomento possonoessere date due interpretazioni, entrambe vere, dove il fine delle retorica è quello diimporne una, equivale poi in modo stupefacente ai metodi investigativi della fisicaquantistica, che “estrae” la realtà corpuscolare o ondulatoria di una particella predi-sponendo un esperimento atto a rivelarne un aspetto.

Sino a qui l’apporto del modello quantistico alla spiegazione dei meccanisminon causali dell’astrologia rivela il comune intendimento di razionalizzare processialtrimenti caotici e non deterministici, beninteso se si estende il fattore quantisticosino a includere il macrocosmo, e nella considerazione che in entrambi i casi è lacoscienza umana a proporsi come logos ordinatore. Vi è un principio quantistico,noto come principio di non località, che aiuterà a definire ulteriormente questopunto.

La non località dei sistemi quantistici

Nella fisica classica si usa il termine località per indicare che gli eventi che si verifi-cano in un punto nello spazio sono influenzati da ciò che accade nelle immediatevicinanze. Nella meccanica quantistica quando due particelle aventi un’origine co-mune, essendo ad esempio generate dal decadimento di un’altra particella, si allon-tanano una dall’altra a seguito dell’evento, producono risultati correlati su misureeseguite in modo indipendente; tale correlazione di particelle lontane definisce lafisica quantistica come non locale. Pur avendo contribuito alla formulazione delle

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leggi quantomeccaniche, Einstein fu sempre estremamente contrariato dall’indeter-minatezza che queste comportavano (rimane famosa la sua asserzione che “Dionon gioca a dadi”), e in particolare la non località gli pareva scontrarsi apertamentecon le sue teorie relativistiche. Per tale motivo nel 1935 egli concepì assieme a duecolleghi, Boris Podolsky e Nathan Rosen, una serie di esperimenti noti come esperi-menti EPR, dalle iniziali dei tre scienziati. Essi postularono due sistemi fisici in gradodi interagire, ad esempio il decadimento di un pione neutro in due fotoni.13 L’EPRverificò che la misurazione su un particolare stato di un fotone invalidava in modoapparentemente misterioso le misurazioni sul secondo fotone, quasi come se que-st’ultimo “sapesse” che il primo fotone era stato misurato. Se immaginiamo che ilsecondo fotone sia distante anni luce dal primo ed eseguiamo “simultaneamente”le misurazioni sui due fotoni, l’indeterminatezza nelle misurazioni stesse sta a indi-care che il fotone 2 “sa” che il fotone 1 è stato misurato, in aperta contraddizionecon la teoria della relatività che non consente la trasmissione di messaggi ad unavelocità superiore a quella della luce. Per ovviare a questa contraddizione Einsteinpropose l’esistenza di variabili nascoste locali che non rendono necessarie azioniistantanee a distanza.

Nel 1964 il fisico John Bell propose un esperimento per verificare l’esistenza diqueste variabili nascoste, sviluppando quello che è noto come principio di inegua-glianza di Bell. In effetti egli dimostrò che le variabili locali nascoste non erano ingrado di spiegare la non località e che le particelle sembravano cooperare qualun-que fosse la distanza fra di esse. Niels Bohr, uno dei fondatori della meccanicaquantistica, si fece carico di un’interpretazione specifica, detta interpretazione diCopenaghen, sostenendo che entrambe le particelle in questione, avendo un’originecomune, fanno parte di un’unica funzione d’onda, e quindi è impossibile sostenereche esse sono fisicamente indipendenti. L’indipendenza delle particelle si manifestasoltanto quando esse vengono misurate, ma prima di quel momento non è dato disapere se esse possiedano una posizione e uno stato di moto definiti. Cosa se nededuce? Che tutte le particelle che in qualche modo hanno interagito, e per esten-sione tutte le particelle che compongono l’universo, fanno parte di una singolafunzione d’onda, e che la realtà di ogni singola particella è inestricabilmente con-nessa con il cosmo intero. Sostanzialmente si può affermare che la realtà appareseparata solo quando è sottoposta a indagine, e questa è un’ulteriore conferma alleleggi dell’analogia, che sotto questa luce si prefigura come un linguaggio che con-sente di “scavalcare” l’illusione separativa indotta dal pensiero razionale per ritorna-re all’unità “quantistica” tra uomo e cosmo.

Epilogo

Quali conclusioni trarre da questo nostro viaggio nel mondo caotico delle particellesubatomiche? Indubbiamente la non località può spiegare in modo scientificamenteaccettabile quella che sembra essere un’azione a distanza delle configurazioni

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astrologiche. Del resto, come più volte rilevato, i principi dell’analogia e della magiasimpatetica non sono altro che le modalità espressive tradizionali – alcuni direbbero“primitive” – di una realtà che in questo secolo ha trovato espressione scientificagrazie alla quantomeccanica. Frazer stesso rilevava che la formulazione delle leggimagiche rispettava quella che definiva legge del contagio: due cose che siano statea contatto continuano a interagire anche a distanza, dopo essere separate.14

Il problema che la fisica si pone allo stato attuale delle ricerche è di capire se ilparadigma quantistico ha valore anche al livello dei sistemi complessi a livello ma-croscopico. Ad esempio i sistemi biologici evolvono secondo un principio quantisti-co non locale, poichè parti diverse di un organismo adeguano il loro sviluppo in ac-cordo ad altre parti spazialmente distanti, quasi seguissero un progetto comune;ma ciò non è sufficiente per affermare che i processi quantistici sono tutto quantooccorre per spiegare la vita. Se non si vuole sposare la tesi riduzionistica che negaalcuna realtà distintiva tra le particelle atomiche e i processi biologici organizzati (ilmondo come nube d’atomi), o la tesi idealistica che considera la realtà come un pu-ro costrutto mentale, allora ci si deve situare in un aureo mezzo dove processi men-tali e manifestazione sono entrambi necessari nel costruire le fondamenta dellarealtà di cui noi abbiamo esperienza, presupponendo che le leggi quantistiche nonvadano negate bensì integrate con nuovi principi di organizzazione. Una riletturadelle leggi evoluzionistiche in questo senso farebbe supporre che la coincidenza tracircostanze ambientali (ad esempio la siccità prolungata) e i meccanismi di codificagenetica causi un rimescolamento del DNA atto a rispecchiare, cioè a creare un’a-nalogia, tra l’interno e l’esterno: la risultante sarebbe un organismo geneticamenteadattato all’ambiente. Questa ipotesi invalida la casualità darwiniana e tutti i suoiderivati, ma anche qui l’apporto della fisica quantistica verrebbe a ridefinire l’evolu-zione come collasso del genoma (l’insieme dei geni presenti nei cromosomi di unaspecie) in un fenotipo (l’apparenza esterna di un organismo biologico).

Nello studio dei legami che intercorrono tra micro e macrocosmo alla fine siscopre che la ricerca di una soluzione ai paradossi quantistici richiede delle premes-se già pertinenti al pensiero astrologico: l’interrelazione tra osservatore e fenomeno(l’identità tra l’uomo e il cosmo) e l’accettazione della non località (il legame analo-gico che attualizza tale identità). A ragion veduta si può quindi affermare che laquantomeccanica permette di abbandonare il retaggio causale dell’astrologia, maribaltando i termini della questione nulla ci vieta di dire che la metafora astrologicacontiene in sé i germi per una rivoluzione del pensiero scientifico! Tutti i campi distudio dove la causazione locale incontra dei limiti (un esempio per tutti il finali-smo e la cooperazione dei fenomeni biologici che non si integrano con il meccani-cismo delle forze locali agenti a livello molecolare) potrebbero “subire” una rivisita-zione astrologica in senso olistico. Parafrasando le parole di Ebertin sulla Cosmobio-logia, la fisica dei quanti può radunare sotto un unico vessillo le varie branche delloscibile consentendo all’astrologia, libera finalmente da pregiudizi, di operare comeprincipio unificatore dei pensieri scientifico e umanistico.

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NOTE1 Cfr. M. GAUQUELIN, Il dossier delle influenze cosmiche, Astrolabio, Roma 1974. Dello stesso autore:

Ritmi biologici ritmi cosmici, Faenza editrice, Faenza 1976.2 H. FREIHERR VON KLÖCKLER, Corso di Astrologia, voll. 1, 2 e 3, Mediterranee, Roma 1979.3 Op. cit., vol 2, p. 24.4 Ibid.5 R. EBERTIN, Cosmobiologia, la nuova astrologia, CEM, Napoli 1982.6 Op. cit., p. 14.7 P. S. DE LAPLACE, Saggio filosofico sulle probabilità, Theoria, Roma 1987.8 C. G. JUNG, Opere vol. 13. Studi sull’alchimia, p. 70, Boringhieri, Torino 1988.9 Ibid., p. 71.

10 Un corpo nero è una superficie ideale in grado di assorbire tutte le radiazioni che la colpiscono, epuò essere pensato come una sfera cava ricoperta internamente di nerofumo. Il motivo che spin-se Planck a formulare l’ipotesi quantistica nell’emissione del corpo nero fu che utilizzando l’ipote-si ondulatoria l’intensità totale della radiazione emessa tendeva all’infinito, il che era un risultatoassurdo.

11 Il fenomeno della diffrazione è caratteristico della propagazione ondulatoria. Nel caso dell’esperi-mento citato indica che gli elettroni, che sono particelle dotate di massa, manifestano anche unanatura ondulatoria qualora l’esperimento dia come risultato uno spettro di diffrazione.

12 L’equazione temporale di Schroedinger.13 Il pione è una particella prodotta nele collisioni ad alta energia. Il fotone è la particella portatrice

delle interazioni elettromagnetiche, che a differenti stati energetici si manifesta come luce visibi-le, raggi X, microonde, ecc.

14 Cfr. FRAZER, Il Ramo d’Oro, Boringhieri, Torino 1973.

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L.A. 126-237

Al di là della leggenda, pur affascinante, troviamo una selva di miti, condensati inun simbolo a polarità femminile , immaginato proveniente dalle sorgenti celesti delNilo. I 500 anni corrispondono anche alla riproduzione di una eclissi di Sole pressoil nodo di Venere. Perché è detta “araba”.

L’argomento non è nuovo. Ne ha trattato copiosamente Sergio Ghivarello, dicui cerchiamo di mantenere vive le idee, un po’ come se fosse ancora lui a scrivere.

Nell’antico Egitto un particolare geroglifico a forma d’ibis rappresentava l’im-mortale Fenice. Il simbolo variava dall’uccello al serpente. Lo stesso glifo indicava ilcorpo astrale del Faraone. La leggenda della Fenice rinascente dalle proprie ceneri,replicava il trasferimento di questo doppio astrale da un Faraone al suo successore,in una sorta di mistica fusione del futuro col passato. Questo passato probabilmen-te presentava ancora cannibalistici riti di smembramento e consumazione del “cor-po e del sangue” del Re Divino; riti poi sostituiti dal sacrificio di un toro o di unagnello, e per noi da pane e vino. La tradizione orale dei Dogon, popolo del Mali,descrive un oscuro rito in cui Nommo, un dio (o alieno?) anfibio venuto da Sirio, sisarebbe lasciato crocefiggere su un albero affinché il suo corpo nutrisse l’umanità,per poi risorgere. Ricordiamo che la scienza non ha mai spiegato come questo po-polo conoscesse il fatto che il sistema stellare di Sirio è in realtà multiplo, per lapresenza di due astri invisibili, il primo dei quali, Sirio B, è stato fotografato solo nel1970, mentre l’altro, un probabile buco nero, è tutt’ora solo un’ipotesi. Di Sirio B, iDogon conoscevano anche il fatto che si trattasse di una stella nana d’enorme den-sità, con un periodo di cinquant’anni. Evidentemente, sia gli antichi Egizi che i Do-gon si rifacevano ad una tradizione primordiale comune, ben anteriore alla nostraastronomia moderna.

Tornando al corpo astrale del Faraone, esso aveva una controparte più densanel doppio o Ka, il cui geroglifico era identico a quello del segno del Toro. Si creadunque un legame fra quest’ultimo, il fuoco o energia della Fenice, e la divinitàfemminile legata al segno zodiacale. La rigenerazione del leggendario uccello avve-niva tradizionalmente sul sicomoro, vero albero di vita sacro a Hathor, dea a testa dimucca che corrisponde alla nostra Venere. Il termine Bennu, in Egitto, indicava an-che sia la Fenice sia il pianeta in questione. Questo fuoco o acqua infuocata provie-

FULVIO MOCCO

L’ENERGIA DELLA FENICE

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104 Mito

ne, secondo gli Egizi, proprio da Sirio, e costruisce o anima il nostro Zodiaco ed isuoi elementi (deformata a volte in certi fantomatici sottoprodotti, come la cosid-detta “energia della piramide”).

Che poi la Fenice rappresentasse un’energia di polarità femminile, lo dimostraanche il fatto che il trasferimento del Doppio faraonico era guidato dalle regineegizie. Come la Dea Iside, esse generavano magicamente sul piano sottile, ovverofacevano nascere per la seconda volta (non fisicamente!) il Faraone stesso, trasfor-mato nel dio Horus. Simbolo di questo potere sacerdotale era la custodia di quest’e-nergia, il sacro fuoco (di Ptah - Vulcano) da parte delle sacerdotesse, prima di Kh-num e poi di Amon, il dio nascosto. Com’è noto, presso i Romani erano le Vestali asvolgere quel ruolo. In epoca più vicina a noi, certi aspetti filtrarono, anche attra-verso i Druidi e le loro feste del fuoco (a volte quasi come in una parodia) in certesette gnostiche (Ofiti) e nella Wicca delle streghe. Anche la custodia della Sindoneda parte delle Pie Donne è un’eco di questa vigilanza.

L’energia della Fenice avrebbe potuto incarnarsi in personaggi umani, soprat-tutto nei momenti cardine del suo ciclo astronomico-astrologico di 502 anni, in cuisi ripete un’eclissi di sole presso il Nodo di Venere, quando quest’ultima passa suldisco solare oscurato. Quadri viventi di questa forza sarebbero state le regine Nefer-titi, Hashepsut e Nitocris, le imperatrici bizantine Pulcheria ed Irene, quest’ultimamancata sposa di Carlo Magno e, più di recente, Serafina Cagliostro, Maria Anto-nietta e la contessa di Castiglione.

Astrologicamente, la Fenice corrisponde quindi al pianeta Venere, ma nella suafase vespertina. Presso gli Aztechi, lo stesso ruolo era svolto da Quetzalcoatl, l’uc-cello-serpente di fuoco o serpente piumato. Per quel popolo si trattava di un dio“amoroso”, ma con un volto bellicoso, pericoloso, nella versione mattutina. Anche inEgitto la Venere mattutina era divinità infera (un Horus sotterraneo in cui riviveva ilFaraone morto). In certe culture, il ruolo guerriero del pianeta e della divinità erapiù chiaro, e allora troviamo la fenicia Ishtar, drago femminile vestito di fuoco, la si-riana Atargatis, l’indiana Kalì e le tibetane Dakini, personificazioni del serpente in-fuocato Kundalini, ed infine la druidessa solare Velleda, dai biondi capelli coronatidi verbena, appunto pianta di Venere.

Nel cristianesimo il ruolo è stato demonizzato (come per la biblica Lilith), edobbiamo accontentarci di qualche ambigua e sotterranea Madonna Nera, e dellaDonna vestita di sole nell’Apocalisse. Tracce fresche si rinvengono però nella tradi-zione britannica, che ispirerà i Fedeli d’Amore. Ci appaiono la regale Ginevra, nomeche significa “il bianco fantasma”, la fata Morgana, cioè “uscita dal mare” (da qualistrane “acque”?), e la Dama del Lago, il cui candido braccio emerge ad offrirci l’i-gnea Excalibur (l’energia della Fenice) da un fluido portale di nebbia. Sempre nell’i-sola britannica, troviamo lo Zodiaco di Glastonbury, visibile solo da fotografie aereeper le sue dimensioni chilometriche. Alcuni segni sono scolpiti in modo veramentestrano: lo Scorpione è un’aquila, il Capricorno è un unicorno, la Bilancia è una co-lomba, il Cancro è una barca, e l’Acquario è una forma alata subito battezzata

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105Mito

“Aquarian Phoenix”. Gli allineamenti “solari” della Collina del Calice, del labirinto diTor, e dell’abbazia di Glastonbury, sono terribilmente complessi, e magari ci ritorne-remo con più calma. Essi formano una croce astronomica nei punti intermedi fraequinozi e solstizi, cioè sulle quattro grandi feste celtiche: il primo giorno di Feb-braio, Maggio, Agosto, Novembre.

Nelle culture islamiche e giudaiche, quel ruolo femminile “brilla per l’assenza”,non a caso, anche se è rivelatore il tabù della carne di maiale (cioè di Maia, la DeaBianca, bianca come una scrofa, delle civiltà mediterranee).

Perché poi la Fenice sarebbe stata “araba”? Il Faraone intraprendeva un viaggioper acqua alla ricerca delle sorgenti celesti del Nilo, nel mitico paese di Punt, patriaspirituale delle Regine. Si riteneva fosse proprio nell’Arabia meridionale uno degliingressi al sotterraneo mondo dorato (El Dorado) custodito dalle Amazzoni e dalleDruidesse (altri erano nel deserto del Gobi, e nelle caverne del Tibet, ma ogni civiltàha punti sensibili e meridiani diversi della Geografia Sacra). Laggiù, oltre il tempo elo spazio (oltre le nebbie di Avalon, insomma), sopravvive la civiltà antidiluvianadell’Età dell’Oro, da cui ci giungono i risplendenti UFO.

Secondo la leggenda, la Fenice si recava ad Eliopoli ogni mezzo millennio, edeponeva un uovo di mirra, sostanza simbolo d’immortalità, che conteneva le spo-glie materne. Essa proveniva proprio dal mitico paese sotterraneo: l’Arabia dei bal-sami e degli aromi, ma non quella fisica che conosciamo. La Fenice andava poi aconsumarsi per autocombustione, rinascendo dall’uovo deposto. Gli gnostici cristia-ni hanno voluto vedere questo mito racchiuso nelle parole di Gesù: “Ho il potere dideporre la mia anima, e quello di riprenderla” (Gio. X, 18). Per questo il Salvatore èparagonato alla Fenice o al pellicano.

L’ignea energia serpentina di polarità femminile-venusiana è importante inalchimia e tantrismo, dove le trasformazioni descritte nell’Apocalisse avvengonogià in anteprima nel “corpo” degli adepti. Per gli Arabi la Fenice si posa su Qaf, lamontagna di smeraldo e ombelico del mondo. Per i Cinesi è l’uccello di cinabro,dove questo minerale rappresenta l’immortalità, ma anche, nell’espressione “grottadi cinabro”, il sesso femminile. Il fuoco fonde passato e futuro, e il Libro dei MortiEgizio definisce la Fenice “guardiana delle cose che sono e saranno”. Dante dicedell’uccello:

“Così per li gran savi si confessa, / che la Fenice muore e poi rinasce, /quanto al cinquecentesimo anno appressa. / Erba e biada in sua vita non pasce,/ ma sol d’incenso lacrime e amomo; / e nardo e mirra son l’ultima fasce” (Inf.XXIV, 107).

È un riferimento all’imbalsamazione, riempiendo di balsami il “corpo” e le suefasce. La mirra, lo abbiamo detto, simboleggia l’immortalità, dono che con oro (re-galità) e incenso (sacerdozio) rappresenta il corredo dei Tre Mondi che i Re Magi de-pongono ai piedi dell’Uomo-Dio. Tutto è donato a lui, anche il tempo, con la barbabianca di Melchiorre (il passato), quella nera di Baldassarre (il presente), e il voltoimberbe di Gasparre (il futuro).

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106 Mito

Il bellissimo pavone dalle piume d’oro, che talvolta è contornato di ninfee, eallora simboleggia la castità, ha dunque abbondantemente suggestionato mistici epoeti. I versi più famosi sono di Metastasio:

“È la fede degli amanti come l’araba fenice: che vi sia ciascun lo dice; dove sianessun lo sa. Se tu sai dov’ha ricetto, dove muore e torna in vita, me l’addita, e tiprometto di serbar la fedeltà” (Demetrio II, 3).

Nel Parsifal di Von Eschenbach, si dice che il Graal arde la Fenice. L’energia serpen-tina ed infuocata del sacro uccello è quindi ciò che è contenuto nel calice del Graal,smeraldo caduto dalla corona di Lucifero, angelo di Venere e demone dell’astrologia. E’noto infatti il significato magico del pentacolo o stella a cinque punte, ed il suo valorediabolico se rovesciato. Guarda caso: Venere traccia proprio una stella a cinque puntelungo lo Zodiaco ed attorno all’osservatore terrestre, con le sue congiunzioni solari.Inoltre, se Venere è stella della sera in un dato anno, dopo otto anni lo sarà di nuovonello stesso segno zodiacale e nella stessa stagione. Moltiplicando poi 365 x otto, si ot-tiene un numero di giorni (2920) che, se diviso per le “cinque punte della stella”, dà ap-punto come risultato il periodo sinodico medio del pianeta (584 giorni).

Il diluvio atlantideo sarebbe stato provocato proprio da un satellite di materiaoscura, sfuggito a Venere e avvicinatosi troppo alla Terra (e non da Venere stessacome sosteneva Velikovsky). Questo corpo diventerà poi Lilith, seconda e invisibileluna terrestre.

La stella a cinque punte era anche legata ai misteri della Pentapoli, un gruppodi cinque città che replicavano geograficamente la stella stessa. Esse erano poste asud del Mar Morto e sotto il controllo della regina egizia Nitocris. Secondo Ghiva-rello, in questa zona avvenne una battaglia tra i “nostalgici” della tradizione atlanti-dea e i suoi dissidenti, battaglia combattuta non solo sul piano fisico, ma anche suquello astrale, e che ebbe per conseguenza lo sprofondamento della valle e la crea-zione del Mar Morto stesso, come riflesso della catastrofe che fece sprofondare(certo non nel mare) Atlantide stessa. Quindi:

“Il mondo era stato partorito con quel grande cataclisma, già interamente co-struito con alle spalle la storia infinita della sua evoluzione, attraverso l’oscuro fe-nomeno definito “emersione” od esteriorizzazione della coscienza, che provocò lagrande frattura tra osservatore e osservato, a cui è riconducibile ogni livello dellamanifestazione. Quest’atto magico veniva anche collocato in un tempo preciso (il4000 a.C.), ed era considerato come l’uscita dalla placenta, la separazione della te-sta dalla coda nel serpente del tempo” (S. Ghivarello, comunicazione personale). E’un po’ lo stesso processo che applichiamo ai sogni, la cui storia, o sequenza logica,pare sia aggiunta istantaneamente al nostro risveglio.

Torniamo a Lucifero: la sua caduta ha scavato il centro della terra formando gliInferi, proprio dove si trovano le sorgenti del Nilo celeste e l’ingresso al profondopaese dell’immortale Fenice. Questo fuoco serpentino (Beleno per i Druidi) è parti-colarmente disponibile ad essere risvegliato le notti precedenti le ricorrenze celtichegià citate, quando questo mondo e “l’altro”si compenetrano maggiormente.

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Il ciclo della Fenice, coinvolgendo astri oscuri, Venere-Lucifero e, culto del ri-torno del dio nascosto, cui non furono alieni i Templari, simboleggerebbe anche ilrientro della coppia Lilith-Lucifero (Adamo ed Eva astrali) nel paradiso perduto.Sempre a proposito d’astri neri, la scoperta di un immateriale transplutoniano do-vrebbe corrispondere alla manifestazione dell’Anticristo. Noi pensiamo però chequesti non sia un personaggio diabolico, ma esprima solo l’altra faccia di Gesù, chetornerà come giustiziere e restauratore dell’Eden, piuttosto che come agnello sacri-ficale. Se si preferisce, sarà Artù, non più ferito, a scatenare sul mondo il Drago Ros-so della collera e quello Bianco della morte.

Per quel che riguarda il segno del Toro, la famosa leggenda del Vedanta diceche allo scadere dell’Età dell’Oro, la Vacca o Toro celeste perde una zampa. Perde glialtri arti allo scadere delle Età dell’Argento e del Rame. Nell’attuale Età del Ferro (oEtà Nera = Kali Yuga) l’ultima zampa si staccherà, ed il Toro crollerà su se stesso in-sieme al mondo, che sarà rigenerato come la Fenice dalle sue ceneri.

Per gli Egizi le quattro ere venivano rappresentate, nella cripta di Denderah, dairipiani su un pilastro che s’inclinava sempre più fino al crollo definitivo, che corri-spondevà però anche al suo simultaneo RADDRIZZAMENTO. Il pilastro sostiene unfior di loto in boccio (l’uovo della Fenice), nel cui interno dimora il serpente zodia-cale o drago del tempo, destinato alla fine del processo a mordersi la coda. Que-st’atto eliminerà le contraddizioni spazio-temporali che affliggono il nostro mondofisico, che sarà reintegrato nel giardino paradisiaco e riconsegnato al suo gardinie-re, sicché inclinazione e caduta non saranno mai avvenute.

La Fenice venusiana, che si posa sul pilastro o asse del mondo, costruisce, perpoi distruggerle, quelle contraddizioni, attraverso la sua duplice natura, volatile esotterranea, d’uccello-serpente. Quest’energia, che sappiamo far ruotare i quattroelementi astrologici attraverso i tre mondi della Tradizione, nella materia resta oc-cultata dalle iridescenze del bel piumaggio, dalle ombre dell’inestricabile selva oscu-ra in cui, come Dante, ci dibattiamo. In questa “selva selvaggia ed aspra e forte” ilpoeta entra “pien di sonno”, attendendo che Virgilio e Beatrice lo destino alla “vitanuova”. La presenza di una guida “pagana”, mostra che queste tradizioni primordialisono anteriori al cristianesimo, che ne ha solo raccolto l’eco, insieme a quella vetri-na d’antichità che è l’astrologia.

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108 Personaggi

L.A. 126.412

Una interessante applicazione della quinta armonica (quintili, quindicili e derivati)come indice di potere intenso e spesso distruttivo.

Certamente il potere è un tema affascinante e all’astrologia non mancano ar-gomenti per circoscrivere il problema. Il fattore più espressivo sembra essere unnesso, armonico o dissonante, fra Giove e Plutone, con i pianeti rapidi in veste distaffetta, i quali conferiscono una connotazione alla natura del potere: risplendentee sovrano con il Sole, dominatore e tirannico, addirittura crudele, con Marte, prote-so ad un predominio dell’intelletto con Mercurio. La relazione con i Nodi, sta ad in-dicare che il potere tende ad esercitarsi nell’ambito di una collettività, mentre unrapporto con il MC evoca l’aspirazione e quello con l’ASC le capacità proprie delsoggetto ed il modo di esercitarle. I segni del Leone, dello Scorpione e del Capricor-no conferiscono al potere un tocco solare, plutoniano e capricornino, denotando,rispettivamente, una regalità legittima e di ostentazione, un potere irriducibile, cheama circondarsi di mistero, una padronanza cavillosa, che bada a mantenere tuttosotto il proprio controllo. A questi mezzi tradizionali, si può aggiungere l’esame del-la 5° Armonica - vale a dire gli aspetti di 72°, di 144° ed anche quelli di 36° e di108° - il cui accumulo in un tema è indice di un potere intenso, spesso distruttivo,come testimoniano, ad esempio, i temi di Robespierre, di Hitler, di Mao Tse Tung.1 Ilpotere, così come l’amore, ha una storia. È necessario all’inizio, nella maggior partedei casi, conquistarlo e l’accesso al potere richiede una sorta di adeguamento fra ilfelice eletto e la collettività che egli si accinge a dirigere. Perciò è interessante stu-diare, quando ciò è possibile, le affinità fra il tema di un Capo di Stato e quello dellanazione che governa. Parimenti, sono le grandi circostanze, i momenti tragici dellastoria, quelli che rivelano, a se stesso ed al mondo, il grand’uomo eccezionale: è va-lido, a tal fine, esaminare la corrispondenza del tema individuale con i grandi cicli incorso durante il periodo in cui si manifesta l’autorità di una personalità di rilievo.Ma nulla nel cielo è stabilito in maniera definitiva ed il movimento degli astri con-

CHARLES RIDOUX

L’ABBANDONO DEL POTERE:CARLO V, NAPOLEONE, DE GAULLETRADUZIONE DI VITTORIO RUATA

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duce un giorno alla caduta del potere. Gli Antichi e gli autori del Medio Evo eranosoliti rappresentare questo “mutamento di fortuna” sotto la forma di una ruota, incui la dea della Fortuna non faceva altro che innalzare i potenti per poi precipitarlisuccessivamente dal loro trono. Il potere si consuma ed esso logora coloro che loesercitano. Le trombe della gloria ed i fasti dell’incoronazione lasciano spazio, con iltempo, alla solitudine, alla stanchezza e all’abbandono. È quest’aspetto del potereche vorremmo esplorare, in tre casi famosi in cui l’abbandono del potere ha lasciatonella storia una forte immagine: trattasi di Carlo V che abbandonò il trono più pre-stigioso del suo tempo per finire i suoi giorni all’ombra di un monastero; di Napo-leone I che abdicò dopo la sua disfatta in Russia, congedandosi innanzi alla vecchiaguardia a Fontainebleau; di Charles De Gaulle, che da le dimissioni da Colombey–les-deux-Eglises senza neppure ritornare all’Eliseo, dopo l’insuccesso del suo refe-rendum sulla riforma del Senato. Con questi tre personaggi ci troviamo innanzi atre figure del potere: un monarca legittimo, votato al trono sin dalla sua nascita epreparato a questo compito dalla propria educazione; il fondatore di una dinastia,usurpatore, la cui personale genialità va di pari passo con un’onda rivoluzionaria, laquale, a sua volta, si canalizza e si estende per tutta l’Europa; un generale ambizio-so e politico, il cui colpo di stato incruento è, a sua volta, successivamente legitti-mato da un plebiscito a suffragio universale, il quale fonda in questo modo un nuo-vo regime. In ciascuno di questi tre casi, osserveremo anzitutto il tema natale, perscoprirvi le predisposizioni all’esercizio del potere ma, nello stesso tempo, anche leeventuali falle che indicano il ritiro finale, quindi il preciso quadro astrale per il mo-mento dell’abbandono del potere.

Abbiamo la fortuna, con questi tre personaggi, di avere a disposizione dei temiche ormai si possono considerare come certi: il tema di Carlo V è stato debitamenteverificato da André Barbault nella sua presentazione in Astri Reali 2 quello di Napo-leone I è stato di recente oggetto di uno studio approfondito in un numero di L’A-strologue che gli è stato interamente dedicato;3 infine il tema di Charles De Gaullenon è oggetto, sulla base della nostra esperienza, di contestazione alcuna.

CARLO V

André Barbault ha evidenziato il “tratto saturnino” di Carlo V: un Saturno al FC, go-vernatore dell’ASC Capricorno, che regge, a sua volta, la congiunzione Luna/Nettu-no in I e sestile al Sole. Se Saturno in X è frequentemente indice di una perdita dipotere rovinosa, questa Saturno al FC corrisponde piuttosto ad una rinuncia volon-taria al potere. Saturno in Toro e Luna in Capricorno sono segni di tenacia ed osti-nazione nell’ambito degli interessi che stanno a cuore al soggetto. La presenza delgovernatore dell’Ascendente in IV casa indica che il soggetto vive in funzione delleproprie origini, che è attaccato alle tradizioni, la qual cosa è confermata dalla con-giunzione Sole/Giove nei Pesci. La Luna in Capricorno predispone alla solitudine, al-la necessità di calma e di pace che l’imperatore troverà, sul finire dei suoi giorni,

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presso un monastero. Questa Luna, congiunta all’ASC e a Nettuno, è testimone diun’esigenza di fusione dell’essere con una comunità, che, in questo caso, è di ordinereligioso ed ascetico. La presenza del Sole in Pesci accentua questa colorazione net-tuniana, apportando delle doti di visionario, una potente facoltà di sintesi, ma an-che il rischio di fuggire dalla realtà, tanto più che Giove in Pesci, segno di idealismo,può condurre anche alla delusione nel momento in cui la realtà non corrisponde al-le proprie aspettative.

Ma questa dominante saturno/nettuniana, di tendenza depressiva, è controbi-lanciata dal rigore di un quadrato a T nei segni fissi, costruito intorno all’opposizio-ne Marte/Plutone, sull’asse IV-X in doppia quadratura con Urano in II: qui tuttoparla di lotta, di potere e di possesso. Plutone governatore della X in X, denota l’am-bizione e l’aspra volontà di farsi interamente coinvolgere nell’esercizio del potere,ma lascia anche incombere la minaccia di un ribaltamento della fortuna e di un’u-sura di questo potere. L’opposizione Marte/Plutone, coinvolgente il MC, segno di unpotere autocrate, testimonia la gran capacità di lotta del soggetto ma anche il ri-schio di farsi coinvolgere in situazioni distruttive, a causa del suo modo di agire inmaniera spietata. Pianeta apice di questo quadrato a T, Urano, dimostra che il sog-getto dovrà confrontarsi, nel corso della vita, con nuove esperienze, senza prece-denti, che lo costringeranno a modificare la propria scala di valori: ben a ragionesembra che questo quadrato a T sia evocatore del grande problema di questo regno,la lotta contro lo spirito della Riforma. La casa X in Scorpione lascia presagire un at-teggiamento intransigente e altezzoso del soggetto, il quale moltiplicherà delle vio-lente ostilità al suo riguardo e Saturno, in quanto maestro dell’Ascendente, lasciatemere numerosi rovesci e smacchi.

Carlo V24 febbraio 15003h30Gand

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La relazione fra queste due dominanti – saturno/nettuniana e plutonico/mar-ziana - è indicata da un semiquadrato della Luna con Plutone che mal presagiscecirca il risultato finale, giacché questo aspetto suggerisce delle situazioni caotichecon il disgregarsi ed il disintegrarsi di tutto quello che si è cercato di proteggere.Pronostico rinforzato dal mezzo punto Luna=Marte/Saturno, significatore di de-pressione e scoraggiamento così come dall’inquadramento della Luna fra Nettuno ePlutone, che sta’ ad indicare una personalità strana ed una mancanza di stabilità. Sicomprende quindi come il polo depressivo saturno/nettuniano abbia alla fine pre-valso sul solido quadrato a T strutturato intorno alla opposizione Marte/Plutone.

Queste annotazioni sul tema radix possono essere completate con l’esame del-la 5° Armonica, la quale consiste nell’evidenziare gli aspetti di 72° (la divisione delloZodiaco per 5) ed il suo multiplo di 144° (così come gli aspetti di 36° e di 108°, chederivano dalla 10° Armonica, risultanti dalla divisione dello Zodiaco per 10, vale adire in aspetti di 36°). Questo studio delle Armoniche è stato elaborato in Gran Bre-tagna da John Addey, il quale fu il gran maestro del compianto Charles Harvey, cheha trattato questo argomento in un’opera scritta in collaborazione con MichaelHarding e dedicato alla memoria di John Addey e di Reinhold Ebertin, il cui titolo èWorking with Astrology e di cui le tre parti si organizzano intorno a tre tecniche“mirate” in astrologia: i mezzi-punti, le armoniche e l’astrocartografia. In sintesi, sipuò asserire che i pianeti dominanti e le configurazioni maggiori della 5° armonicaindicano il modo in cui l’individuo realizzerà la propria opera nel mondo nonché latipologia dei principi dinamici attorno ai quali egli si concentrerà in maniera consa-pevole. Nel momento in cui si presentano forti configurazioni in questa 5° Armoni-ca, ci si può attendere un individuo forte, altamente creativo verso una direzione

Carlo VTema della 5 Armonica.

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ben determinata, raggiungendo talvolta la genialità. Il numero 5 è in relazione conil sapere ed il potere. Robert Hand suggerisce che le energie legate da una serie disettili “non appartengono a questo mondo”, ma avverte anche che un eccesso diquesti aspetti in un tema può corrispondere ad una “sconnessione con l’universopsichico così come noi lo conosciamo”. Charles Harvey cita, quale maggior contri-buto allo studio delle armoniche, un’opera non ancora tradotta di un astrologosvizzero, Hans-Jorg Walter (il cui titolo è Enschlusselte Aspektfiguren), la quale rap-porta la 5° Armonica al pianeta Marte, sottolineando il potere sovente distruttivo dicui è testimone la potenza di questa armonica in un tema.

Accade che nel tema di armonica di Carlo V la configurazione più significativadel potere, l’opposizione Marte/Plutone sia in aspetto di quintile e biquintile con ilSole, il che valorizza questa Armonica. Nella 5° Armonica, l’aspetto Sole/Marte sta’ asignificare che il soggetto esprime la propria personalità per mezzo dell’azione,mentre il legame Sole/Plutone indica che egli sviluppa uno stile di comportamentoproteso a punire se stesso, a privarsi di ogni distensione nello sforzo. Il quintile Mer-curio/Saturno evoca, di per se stesso, una disciplina ed un controllo che si manife-stano nella tendenza a comunicare ed è testimone di un sistema di pensiero benstrutturato. Ed ancora, così come nel tema radix, ci troviamo innanzi ad una doppiaindicazione di un potere potente ma con il rischio di una smacco la cui causa risie-de in una sorta di disfatta insita nella centralità del profondo essere della persona,in una tendenza verso la propria autodistruzione (Sole/Plutone).

Ma che cosa ci dice il quadro astrale per il momento dell’abdicazione ?

Carlo VAbdicazione3 febbraio 1556Tema nodale

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In assenza di un’ora precisa per l’istante dell’abdicazione, si può benissimo re-darre un tema nodale, che vede radicato il Nodo Nord sull’ASC con delle CASEeguali di 30° ciascuna.Troviamo così un’eloquente valorizzazione della configura-zione tipica del potere, un quadrato Giove/Plutone angolare, con Marte congiuntoal MC. Il mezzo-punto Marte/MC =Nodo Nord stà ad indicare piuttosto che trattasidi un atto proveniente dalla volontà del soggetto, che si impone su di una colletti-vità, mentre la congiunzione Venere/Plutone testimonia un sentimento assoluto digiustizia, unito ad una grande lealtà.

Rapportato al tema natale la posizione degli astri, per il momento dell’abdica-zione, fa vibrare intensamente il quadrato a T natale, in quanto il Sole transita suUrano apice, mentre il semi-quadrato Sole/Saturno coinvolge l’opposizioneMarte/Plutone, laddove i Nodi si trovano sulla loro posizione natale, Nettuno transi-ta su Saturno (dissoluzione di un’autorità) ed infine Plutone si avvicina alla suacongiunzione con Giove natale in Pesci.

Ma vi è di più e di più sottile. Se si prende in considerazione, nel tema nataleed in quello dell’abdicazione, qualcuno fra i pianeti lenti, si nota anzitutto l’applica-zione nel quadrato Giove/Plutone in transito sul quadrato Giove/Plutone natale.Ma, si osserva, nello stesso tempo, che turno natale e Nettuno di transito formano,con Giove ed Urano in transito, una sorta di YOD, costituito da due quindicili(aspetti di 165°). Questa configurazione dà origine a due mezzi punti Giove/Ura-no=Saturno e Giove/Urano=Nettuno, i quali evocano entrambi un cambiamentoesistenziale (Giove/Urano), caratterizzato da una perdita (Saturno) e da un dissolvi-mento ed un abbandono (Nettuno). Quanto all’aspetto di quindicile (vale a dire la

Carlo VAbdicazione

sul tema natale

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suddivisione dello Zodiaco in segmenti di 15°, che corrispondono alla 24° armoni-ca), esso va abbinato, secondo Noel Tyl, alle nozioni di rottura, separazione, rivolgi-mento, ossessione.4

Consideriamo adesso il tema di Carlo V nelle sue risonanze con i temi dellaSpagna e del sacro Romano Impero di cui egli cinge la corona. Non abbiamo trova-to molto circa i legami con il tema della Spagna (19/1/1479), mentre i rapporti conil tema del Sacro Romano Impero sono di grande importanza. In realtà, come è sta-to brillantemente dimostrato da Reinhold Ebertin,5 la storia della Germania - daCarlo Magno fino a Helmut Kohl - è in un certo senso coronata dalla triplice confi-gurazione Marte/Saturno/Plutone, la quale risulta fra le combinazioni planetarie piùpesanti. Ora il tema di Carlo V presenta, con quello del Sacro Romano Impero (l’in-coronazione di Ottone I a Roma il 2 febbraio 962), alcune affinità rimarchevoli, lequali mettono in gioco precisamente questa triplice configurazione ed i due Soli: ilSole di Carlo V° cade sul mezzo-punto Marte/Saturno = Marte/Plutone del tema delSacro Romano Impero; ed il Sole del Sacro Romano Impero si pone in quadratura almezzo-punto Marte/Saturno del tema di Carlo V. Ed è tramite questa caratteristicaessenziale che Carlo V appare come una delle figure attese per la realizzazione diquelle potenzialità contenute in germe nella fondazione del Sacro Romano Imperogermanico.

Carlo VAbdicazione sul tema nataleLenti sui lenti.

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NAPOLEONE I

È Napoleone I che porrà fine al Sacro Romano Impero, costringendo l’imperatoreFrancesco I d’Austria, il 6 agosto 1806, a rinunziare a questa corona prestigiosa. An-dré Barbault spiega in dettaglio la questione, alquanto dibattuta, circa il giorno el’ora di nascita di Napoleone; nel nostro caso ci limiteremo a adottare come defini-tivo il tema che egli redige per le ore 11,30 del 15 agosto 1769.

In questo tema, di una rara forza, caratterizzato da uno straordinario gioco diarmoniche intorno al grande trigono in segni di terra costituito dai tre pianeti tran-saturniani - Urano, Nettuno e Plutone – l’attenzione è attirata dal quadrato a T for-mato dall’opposizione Giove/Urano sulla linea dell’orizzonte in doppia quadratura alMC. Il MC in Leone, rinforzato dalla presenza del Sole, Governatore del MC in X, in-dica l’incontenibile forza delle ambizioni di ordine sociale che spingono il soggettoad affermarsi nel mondo, ad esercitare il dominio sugli altri con tutta la forza dellapropria autorità. Il quadrato a T nei segni Fissi ed angolare al MC denota l’enormeimpatto sugli altri da parte di un soggetto teso verso il proprio scopo, il quale è so-spinto a compiere delle imprese che lo rendono illustre. Nello stesso tempo Giove inScorpione conferisce l’autorità e la volontà necessarie per realizzare questo grandedisegno; in congiunzione con l’ASC caratterizza un’individualità estroversa, apertaagli altri e ben vista da costoro ma capace di eccessi. L’opposizione con Urano lasciapresagire un essere poco conformista, anche ribelle e rivoluzionario. Il Grande Tri-gono nei segni di Terra dà la capacità di essere centro dell’attenzione, di accumularee di gestire le risorse necessarie in uomini e beni. Colui che, nel 1812, trascinerà laGrande Armata attraverso le pianure della Russia fu certamente, prima della Grande

Carlo Ve tema del

Sacro Romano Impero(2 febbraio 962 - Roma)

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Guerra del 1914-18, il primo grande fornitore di forze vive gettate sui campi di bat-taglia dei tempi moderni.

André Barbault ha sottolineato il carattere eccezionale di questo Grande Trigo-no dei super-lenti presentato come un fenomeno unico del millennio, presiedendoalla renovatio temporis che apporterà la Rivoluzione francese. In realtà, pur essendorarissimo, questo Grande Trigono non è l’unico durante il nostro millennio, poichénoi lo incontriamo nel 1254 con Urano in Pesci, Nettuno in Cancro e Plutone inScorpione. Questo anno, che corrisponde al ritorno di San Luigi dalla crociata d’E-gitto e al Grande ordine che apportò una profonda riforma amministrativa del rea-me di Francia, si situa soprattutto all’epoca della più grande estensione dell’ImperoMongolo, la cui unità durò appena dal 1241 al 1259. Nel 1251, Kubilai Khan, nipotee quarto successore di Gengis Khan, era stato incaricato da suo fratello, il GrandKhan regnante Mongka, di conquistare in Cina i territori della dinastia Song, con-quista che egli ultimò nel 1279, instaurando la dinastia degli Yuan. Al pari dell’epo-pea napoleonica, l’epopea mongola, ai tempi di Gengis Khan e dei suoi successori,sconvolse il mondo mettendo in contatto delle civiltà sino ad allora senza grandiscambi (è precisamente in questo periodo che si situa il famoso viaggio di MarcoPolo) e queste due avventure furono nello stesso tempo di breve durata. Convienerilevare che, nel corso della maggior parte del XIII secolo, resta in orbita un trigonodiscendente Nettuno-Plutone, la qual cosa si ripresenterà nel XVIII secolo, poi, in unfuturo avvenire, nel corso del XXIII secolo. Nell’VIII secolo, in compenso, il trigono

Napoleone I

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discendente dura poco tempo, quanto basta, tuttavia, per consentire una bella con-figurazione nel 794, con Urano/Nettuno a 27° della Vergine trigono a Plutone a 27°del Capricorno – astralità che precedono l’incoronazione di Carlo Magno come im-peratore cristiano a Roma, il giorno di Natale dell’anno 800. Bisognerà adesso at-tendere l’anno 2282 per ritrovare un tale Grande Trigono con Urano in Gemelli,Nettuno in Bilancia e Plutone in Acquario

Tutti i nativi compresi fra il 1767 ed il 1771 sono così caratterizzati da questoGrande Trigono dei super-lenti nei segni di Terra. Ma nell’agosto del 1769, al mo-mento della nascita di Napoleone, un trigono Venere/Giove, rinforzato da Marte indoppio sestile, viene ad aggiungersi a questa armoniosa architettura. Il sestile diGiove a Plutone stà a confermare le capacità del soggetto a dirigere, organizzare, atestimoniare un’eccellente facoltà di organizzazione, un’eccezionale facoltà di resi-stenza e di recupero. Elementi di vitalità, di ottimismo e di perseveranza nei propriobiettivi che vengono a confermare i sestili Marte/Giove e Marte/Plutone. La con-giunzione di Marte a Nettuno corrisponde qui alla vasta portata delle azioni e all’i-deale che anima il soggetto. Marte in Vergine spiega l’ordine e l’eccellente metododi lavoro, la meticolosità ed il senso di responsabilità in virtù del quale il giovaneBonaparte ottenne i suoi primi successi militari. Marte in X è, in questo caso, il se-gno di uno dei più grandi strateghi della storia. Marte, Giove e Plutone – tre signifi-catori del potere – così legati fra loro da queste armoniche, sono tuttavia tutti e trein dissonanza con il MC, Marte e Plutone per quinconce, Giove per quadrato. Se iquinconce rivelano difficoltà ovvero carenze da sormontare, essi consentono, nellostesso tempo, una volta effettuato questo lavoro di presa di coscienza, di conqui-stare delle qualità complementari: le energie marziali, che protendono alla distru-zione, sono canalizzate per acquisire delle mete prestabilite; le energie, che possonorappresentare fonti di smacco dovute alla temerarietà o ad un’ambizione sfrenata,sono suscettibili di recare dei successi, acquisiti grazie all’arte del compromesso. Ilquadrato di Giove al MC è senza dubbio più difficile, in quanto se esso costituisceun segno di ambizione e di popolarità, può anche condurre a perdere di vista larealtà, a boria e ad intolleranza. Presa in questo gioco di armoniche, l’opposizioneVenere/Plutone va ad evidenziare una delle debolezze del personaggio, il rischio diun estremismo inasprito nelle faccende sentimentali, una caratteristica passionale edrammatica in questo campo. L’opposizione Luna/Saturno costituisce in questo te-ma un’altra debolezza, denotando la fragilità emotiva della persona, il suo timore diessere rifiutato ed il suo coinvolgimento nella vita di azione per sfuggire da questosentimento svilente.

Si aggiungerà, beninteso, ai significatori di un potere che irradia, la posizionedel Sole in Leone e in X: l’Imperatore aveva di che sentirsi al centro del mondo edessere animato dal desiderio di portare a compimento qualcosa di grandioso e dibrillante. Gli “encadrements” dei fattori personali del tema sono parimenti eloquen-ti: l’ASC fra Marte e Giove rappresenta la tipica tipologia dell’eroe – è a Bonaparteche Beethoven aveva dedicato la sua “Sinfonia eroica”; il MC fra Sole e Mercurio

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denota uno spirito ingegnoso un po’ fanfarone e vanitoso ma capace anche di di-plomazia e di opportunismo; la Luna fra Urano e Plutone, significativo di un nor-male nervosismo, indica un’ascesa vertiginosa; il Sole fra Mercurio e Nettuno èegualmente testimone di una forte personalità, dall’immaginazione traboccante, lacui intuizione e razionalità logica si accoppiano con armonia; ma vi si può parimen-ti leggere il rischio di vedere le proprie aspettative annientate (dal momento cheNettuno viene dopo il Sole).

Cosa ha da aggiungere a questo quadro il tema per la 5° Armonica? Vi si nota-no dei legami fra Mercurio e Marte (un aspetto di 36°), i quali indicano la potenzaed il dinamismo nel proprio modo di comunicare; un aspetto di 72° fra la Luna eGiove, segno di spontaneità e di franchezza, ma anche di una forma di teatralitàistintiva nel proprio comportamento; ed un aspetto di 108° (72 + 36) fra Giove eSaturno, a testimone della capacità a canalizzare la propria esuberanza istintivasotto una forma di autocontrollo. Trattasi di indicazioni certamente interessanti perquanto riguarda taluni aspetti della personalità di Napoleone, ma che, in definitiva,rendono non poco testimonianza dell’estensione eccezionale del suo potere. Dopotutto, come giustamente rimarca André Barbault, Napoleone brilla in primo luogoper il suo genio militare, piuttosto che per il suo genio politico, molto meno ecla-tante.

Non abbiamo rilevato, in Napoleone I, quella caratteristica saturnina che pre-disponeva l’imperatore Carlo V a rinunciare volontariamente al potere. Ma Napoleo-

NapoleoneTema della5 Armonica (72°).

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ne, il quale possedeva un senso acuto del proprio destino ed il sentimento di essereguidato dalla propria stella, presagiva la minaccia di un crollo il giorno in cui nonfosse più condotto innanzi dagli dei. Il tema nodale, redatto per il giorno della suaabdicazione a Fontainebleau, il 6 aprile 1814, mostra un Saturno angolare al DS,simbolo di un’autorità verso il proprio declino. La forte strutturazione associata alpotere nel tema natale, l’opposizione Giove/ Urano, si ritrova, ma sotto la forma diun quadrato discendente, segno di una crisi di dissolvimento, e, su questo quadratoGiove/Urano, si applica la tensione di un semi-quadrato Sole/Marte che fa le veci, inquel preciso momento, di un transito scatenante. Poco dopo mezzogiorno, in que-sta giornata fatale, la Luna transiterà sull’ASC natale a 6° dello Scorpione.

Questo quadrato discendente Giove/Urano, esso stesso al doppio sesqui-qua-drato del Sole, coinvolge nel tema natale Plutone, mentre Marte è in dissonanzacon la congiunzione di nascita Marte/Nettuno. Sono, queste, le configurazioni asso-ciate al potere ed al genio strategico di Napoleone che vengono ad essere colpite.Inoltre l’asse dei Nodi transita, in questo momento cruciale, sull’asse più dolorosodel tema, quello dell’abbandono e della privazione, l’opposizione Luna/Saturno. Èsenza la partecipazione alcuna del soggetto alla propria spoliazione che questi sivede privare del proprio potere, il governatore dell’Europa essendo ormai confinatonella mediocre distesa dell’isola d’Elba.

Napoleone IAbdicazione

6 aprile 1814Tema nodale.

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CHARLES DE GAULLE

Troviamo in De Gaulle, come in Napoleone, un Grande Trigono, il quale, tuttavia,collega, questa volta, non dei fattori d’ordine trascendente bensì elementi del temadi natura molto personale: i luminari ed il MC. Al riguardo di quest’ultimo punto, ladomanda che ci si potrebbe porre è di sapere se esso vada considerato in Cancro - ilche corrisponderebbe ad una nascita per le ore 4 precise, in altre parole, se convieneporlo tutto all’inizio del Leone, la qual cosa porterebbe l’ora di nascita per le ore4h05, cosa affatto impossibile. Un MC in Cancro porrebbe l’accento sulla necessitàdi avere il consenso degli elettori – configurazione frequente fra gli uomini politici– e situerebbe il governatore della X in Ariete e in VI: il quotidiano è condizionatoda una sensazione di un destino o di una missione, e la Luna in Ariete è testimonedi un desiderio d’affermazione e di un forte bisogno d’indipendenza, al pari diun’immaginazione galoppante. Invece il MC in Leone corrisponde ad una delle con-figurazioni tipiche dell’ambizione e della volontà di potenza, della tendenza versol’autoritarismo; ma con il Sole governatore della X in II avremmo l’immagine di unnativo preoccupato per i problemi d’intendenza e di finanza, la qual cosa non sem-bra sia stata per il caso di Charles De Gaulle. Qualunque sia l’ora della nascita, Vene-re è il governatore dell’ASC, che sta’ ad indicare lo “charme” ed il fascino provenien-te dalla parola, mezzo privilegiato dal nativo per conseguire le proprie finalità, mastante anche ad indicare che il soggetto si cura poco delle proprie promesse e che

Napoleone IAbdicazionesul tema natale.

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avrebbe torto a fidarsi. I trigoni fra il Sole e la Luna e i trigoni dei luminari con il MCrecano dell’equilibrio, del buon senso e buona fortuna, delle agevolazioni così comeil favore del pubblico. La congiunzione Marte/Giove, frequente nei capi militari, èsegno di vitalità, di coraggio, di fermezza e di potere; in Acquario, denota un indivi-duo idealista il quale si ribella con facilità contro l’autorità. Giove angolare al FCpuò indicare il rispetto per i costumi e per le tradizioni, ma anche l’ambizione ed ildesiderio di farsi valere. Il trigono Giove/Plutone indica un temperamento riformistae denota una capacità di riemergere nelle circostanze difficili. La Luna è al centro diquesto sistema armonico: questa Luna marziale in Ariete sottolinea l’energia delsoggetto, la sua capacità di battersi, soprattutto quand’egli è nella convinzione diessere dalla parte della ragione; il suo legame con la congiunzione Marte/Gioverinforza l’indipendenza, la fortuna e la riuscita del soggetto, mentre il suo legamecon la congiunzione Nettuno/Plutone – che contraddistingue quasi tutti i nati fra il1888 e il 1900 e, in particolare, quelli dei Gemelli o del Sagittario – pone l’accentosulla forza dell’immaginazione, su di un’intensa curiosità di spirito, le quali hannocaratterizzato numerosi artisti e sapienti della prima metà del XX° secolo.

Come nel tema di Napoleone I, questa forte struttura armonica è controbilan-ciata da un quadrato a T costituito, anche questo, da un aspetto Giove/Urano lega-to al MC ; ma in questo caso non si tratta più di un’opposizione fra Giove e Urano; idue pianeti si trovano in quadrato ed angolari rispetto all’ASC e al FC. Se Giove alFC evoca il senso della tradizione, l’attaccamento alla famiglia e alla patria, Urano

Charles De Gaulle22 novembre 1890

4h - Lille.

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angolare all’ASC denota una personalità eccentrica, dal temperamento teso, suscet-tibile di entrare in conflitto con il proprio ambiente naturale. Se l’opposizione Gio-ve/Urano denota uno spirito indipendente in relazione ai pregiudizi o alle usanze invigore, il quadrato rende sistematico questo non-conformismo, protende a dismisu-ra verso lo spirito di ribellione e, nel rifiuto d’ogni autorità, è testimone dell’intolle-ranza e dell’egocentrismo inasprito del soggetto. Il quadrato di Urano al MC rinfor-za queste tendenze, denotando una persona poco prevedibile cui piace appariresensazionale per il proprio modo di esprimersi. Urano apice in un quadrato a T indi-ca spesso un individuo che ama assumere un ruolo di catalizzatore sociale per delleriforme collettive e di progresso sociale – vi fu, ad esempio, il caso di Boris Eltsin al-l’inizio degli anni 90, quando assurse a simbolo della libertà e della rivolta popolarecontro la dittatura comunista in Russia, il quale contribuì allo smacco del putschdel 19 agosto 1991, trascinando anche la caduta di Gorbaciov, il quale, al contrario,cercava di salvare il regime riformandolo.Questa configurazione dissonante è inoltrelegata ad un quadrato Venere/Saturno, significatore di ferite affettive, aspetto so-vente presente in coloro che si impegnano in un’attività politica. Quanto all’opposi-zione Sole/Plutone, essa rammenta a sua volta la forza di volontà, la testardaggine,la tendenza innata a resistere ed a battersi, come pure l’implicazione della personanelle lotte per il potere.

Gli “encadrements” sono in rapporto con l’impegno nella azione politica e conle norma di questo impegno. L’ASC situato tra Saturno e Urano unisce stabilità eperseveranza con originalità e stravaganza; esso è segno di intransigenza, di rigoro-sità, di durezza nei riguardi di se stesso e degli altri. Il MC fra Saturno e Plutone rie-voca grandi ambizioni dai ragionamenti tortuosi e dalle mète impersonali. Il Soleinquadrato da Urano e Mercurio reca l’impronta di numerose azioni ribelli e denotauna forma di estremismo politico, una tendenza al dogmatismo; è anche la caratte-ristica di un uomo di azione e di un patriota. L’ordine Urano/Sole/Mercurio sembraindicare che l’apice della carriera giunge tardi nella vita. Questo “ encadrement ” si-gnifica infine il rischio di morte violenta, da cui De Gaulle sfuggì a più riprese. LaLuna fra Marte e Nettuno suggerisce un sogno che sfocia nell’azione ma ancheun’azione incompiuta, senza risultato alcuno, in altre parole un’azione irregolare,talora autoritaria, talaltra indolente.Vi è là, parimenti, il sentimento di una missionevenuta dall’alto, la devozione a beneficio di una collettività. Alcuni mezzi-punti deltema confermano il quadro di un essere combattivo, coinvolto in grandi liti (Mar-te=Sole/ASC), chiamato ad un destino collettivo (Plutone=Sole/Nodo Nord) e bene-ficiario di colpi di fortuna (Giove=Luna/Plutone); altri denotano un essere incom-preso che conosce numerose separazioni (ASC=Sole/Saturno), l’influsso di un am-biente pesante (Luna=Saturno/ASC), il rischio di una disfatta (Saturno=Marte/ASC).

A differenza di Napoleone I, il cui tema è in perfetta risonanza con le tendenzefondamentali di un’epoca straordinaria, il tema di De Gaulle ci sembra caratterizza-

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to anzitutto da questa impronta uraniana che ne fa un essere indipendente, ribelleed eccentrico. Tuttavia il tema della 5e Armonica fa emergere delle risonanze a pri-ma vista insospettabili rispetto alle configurazioni mondiali tipiche della sua gene-razione.

Ciò che qui colpisce è la ricchezza di questo tema di 5° armonica, di cui abbia-mo visto che può essere associato ad un genio creatore ma, parimenti, anche ad unforte potere distruttivo. Si rileverà anzitutto un aspetto generazionale, il biquintilefra Urano e la congiunzione Nettuno/Plutone (144°). In tale Armonica, Urano conNettuno testimonia il desiderio di investire la propria originalità al servizio di unacausa universale, mentre Urano con Plutone denota un essere accanito a sviluppareun comportamento originale. Altri aspetti legano i pianeti personali: Sole/Martecorrisponde ad un individuo che esprime la propria personalità tramite l’azione, So-le/Saturno ad un soggetto che impone a se stesso le contrarietà che gli consentonodi accettare il proprio destino e Marte/Saturno indica l’amore per un’azione discipli-nata e sotto controllo. Luna/Venere in 5° Armonica conferisce il senso della bellezzaplastica, uno stile ricco di grazia e “charme”. Si potrebbero aggiungere a questi nu-merosi legami i due decili (36°) che collegano il Sole e Saturno all’ASC.

È rimarchevole costatare che, il giorno in cui De Gaulle abbandona la presiden-za della Quinta Repubblica, i suoi due pianeti angolari Giove ed Urano, vengono atrovarsi congiunti con Plutone al quadrato di Marte, essendo inoltre Urano con-giunto al Nodo sud. Questa configurazione è appesantita da due sesqui-quadrati

Charles De GaulleTema della

5ª Armonica.

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fra Sole/Plutone e Marte/Saturno. Più sottilmente, si distingue uno YOD di transi-zione sulla base del sestile Giove/Nettuno (significatore della Quinta Repubblica)con Saturno per apice: rischio d’una tendenza disfattista da parte di un individuo ilquale si sente alla stregua di un declassato indesiderabile. Il mezzo-punto Satur-no=Urano/Nettuno indica abbattimento, mancanza di fermezza e perdita dolorosa,ma è soprattutto il mezzo-punto Nettuno=Sole/Marte il quale è eloquente: dimis-sioni volontarie o forzate, abbandono.

Infine, si osserva che la configurazione più pesante di questo giorno, il sesqui-quadrato Marte/Saturno, coinvolge la zona delle dissonanze del tema natale col-pendo il quadrato Venere/Saturno in doppio semi-quadrato d’Urano sull’ASC, men-tre Plutone viene a colpire con il sesqui-quadrato la congiunzione Marte/Giove inIV, mentre Nettuno transita nelle vicinanze del Sole natale (il transito sarà esattonel 1970, al momento della morte del Generale). Il transito di Saturno in VII segnala fine del contratto fra il presidente della Repubblica ed il paese, mentre l’ingressodi Urano in XII apre un periodo nel corso del quale il destino può manifestarsi al-l’improvviso, rivelando dei nemici occulti là ove si era convinti di poter contare sudegli amici..

Conclusione

Nei tre casi che abbiamo studiato, i Nodi lunari sono situati sull’asse Gemelli-Sagit-tario. Nello stesso tempo, in tutti e tre i casi, questo fattore appariva decisivo al

De GaulleDimissioni28-aprile 1969Tema nodale.

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momento dell’abbandono del potere: il ritorno dei Nodi sulla loro posizione natalenel tema di Carlo V, Saturno congiunto al Nodo Sud per il momento dell’abdicazio-ne di Napoleone I e Urano congiunto al Nodo Sud per l’istante delle dimissioni delgenerale De Gaulle. L’attuale transito della opposizione Giove/Plutone eSaturno/Plutone su questo asse Gemelli-Sagittario è senza dubbio in rapporto conun’attualità che ripropone questi personaggi in evidenza: il quinto centenario dellanascita di Carlo V comporta ogni sorta di cerimonie e di dibattiti scientifici; l’inau-gurazione della statua del generale De Gaulle sui Champs-Elysées, eretta all’epocadella opposizione Giove/Plutone a 10° Gemelli-Sagittario, cade proprio sul mezzopunto MC/ASC a 10° della Vergine. E nel dicembre 2004, in occasione del bicente-nario della consacrazione di Napoleone I a Notre-Dame, Plutone transiterà sul suoNodo Nord natale. Questi transiti in movimento spiegano, forse, anche il perché ci èvenuta in mente l’idea di trattare assieme questi tre personaggi in relazione al temadell’abbandono del potere.

NOTE1 HARDING M. E HARVEY C., Working with Astrology, The psychology of Harmonics, Midpoints and

Astro*Carto*Graphy, Londres, Arkana, 1992 (2° Ed.).2 BARBAULT A., Astres Royaux. Horoscopes des tetes couronnées, Paris, Editions du Rocher, 1995, pp.

296-297.3 L’Astrologue, n. 130, aprile-maggio-giugno 2000.4 TYL N., Minor measurements, major meanings, “The Mountain Astrologer”, Dec. 1997, pp. 54-66.5 EBERTIN R., Das Schicksal des Deutschen Volkes, Ebertin Verlag, Aalen, 1975.

De GaulleGiorno dimissioni

contro il tema natale.

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126 De André

Fate pervenire anche voi i vostri giudizi sugli articoli

che avete consultato (come hanno fatto numerosi cultori

di Astrologia classica)

Compilate la scheda – anche anonima – che trovate a

fondo Rivista e speditela alla Redazione

(D.Valente - via Monzambano 13 - 20159 Milano)

Chi non teme l’anonimato può usare la posta elettronica,

riportando semplicemente il numero dell’articolo e il

giudizio (da 0 a 10) a

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127De André

ISA M. ZANNI

FABRIZIO DE ANDRÉ:STUDIO ASTROLOGICOSECONDA PARTE (la prima parte sul n. 124 di L.A.)

L.A. 126-232

Incontra Guccini. Si prepara a pubblicare il primo album.

Lascia che sia fioritoSignore, il suo sentieroQuando a Te la sua animaE al ricordo la sua pelleDovrà riconsegnare, quando verrà al Tuo cielolà dove, in pieno giorno.Risplenderanno le stelle.…ascolta la sua voceche ormai canta nel ventoDio di misericordia,vedrai, sarai contento.(Preghiera in gennaio)

È il 27 gennaio 1967: a Sanremo l’amico Luigi Tenco si toglie la vita. Una mor-te che addolora molto Fabrizio (lungo la sua vita perderà molti cari amici, stanchi divivere). Nella notte che segue la morte di Tenco, Fabrizio scriverà per l’amico ‘Pre-ghiera in gennaio’.

Fabrizio viene richiesto per delle serate. Rifiuta: non ha intenzione di proporsidal vivo; non fa nulla per imporre il suo personaggio con la pubblicità. La RAI cen-sura alcune sue canzoni: è ben vero che, per quel tempo, alcune fanno rabbrividire ibenpensanti; ma la maggior parte dei suoi estimatori apprezza quel modo nuovo,talvolta crudo ed altre volte così delicato nelle espressioni poetiche. C’è, nello stiledi Fabrizio, un’autenticità che può apparire crudele a chi non vuole, nelle canzoni,ritrovare gli aspetti cruenti della realtà espressi in modo diretto ma preferisce conti-nuare ad ascoltarli velati da romantiche trascendenze, da immagini illusorie.

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E la tua dolce sposaConsolò la sua tristezzaCercando fra la genteChi le offrisse tenerezza.E’ andata via senza far rumoreForse cantando una storia d’amore.La raccontava ad un mondo ormai stancoChe camminava, distratto, al suo fianco.Lei tornerà, una notte d’estate,l’applaudiranno le stelle incantate.Rischiareranno dall’alto i lampioniLa strana danza di due fannulloni.(Il fannullone)

Il tempo dell’unione con Puny (la dolce sposa) e delle scorrerie notturne conVillaggio (la strana danza di due fannulloni) chiude un capitolo; il matrimonio ten-tenna. Poi Villaggio si sposa e cambia le sue abitudini: Fabrizio perde un compagnodi scorribande.

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La Rivoluz. Solare 1968 vede l’Ascendente in Acquario, nella X casa radix, conMercurio in cuspide, trigono alla Luna in Bilancia. Il Mediocielo di RS è in Sagittario(viaggi, religione, insegnamento) e Venere di RS in Capricorno-XII casa è in aspettoa Nettuno-IX casa, trigono ad Urano-Plutone in settima passanti sul Nettuno radix;anno di ispirazione, di Sole, di luce.

È l’anno in cui Fabrizio prepara l’album (vol. II) ‘Tutti morimmo a stento’ (Mer-curio trigono alla Luna in VIII: ispirazione che ha per oggetto il problema del-la morte) con canzoni ispirate alle poesie di F. Villon, Brel, anche Stecchetti. DiBrassens traduce e canta ‘Nell’acqua della chiara fontana’. È l’anno in cui, grazie aiguadagni ricavati dalle vendite del disco con ‘La canzone di Marinella’, puo’ lasciareil lavoro negli Istituti del padre e dedicarsi a tempo pieno a comporre musica e can-zoni che canterà.

Voci di strada, rumori di gente.Mi rubarono il sogno per ridarmi al presente.Sbiadì l’immagine, stinse il coloreMa l’eco lontana di brevi paroleRipeteva di un Angelo la strana preghieraDove forse era sogno ma sogno non era.- Lo chiameranno Figlio di Dio -Parole confuse nella mia menteSvanite in un sogno, ma impresse nel ventre.(Il sogno di Maria)

È del 1969 la pubblicazione dell’album vol. III e del 1970 ‘La buona novella’ispirata ai Vangeli Apocrifi con l’evidente impronta degli chansonnier francesi.

Nel 1971 esce l’album ‘Non al denaro non all’amore né al cielo’ liberamentetratto da l’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, il poeta delle elegie. Fabri-zio rifiuta sempre di proporsi di persona al pubblico per cantare le sue canzoni.

“S’è detto, s’è cercato di capire il motivo di certe mie asperità di carattere, diun mio scappare dalla gente, di una selvatichezza che mi rendeva antipatico e inav-vicinabile. La verità è molto banale. Fin da piccolo avevo paura degli altri a causadel mio occhio sinistro. La mia palpebra soffriva di una forma di paresi, per cui mipendeva sull’occhio chiudendolo più della metà. Questa imperfezione mi facevasentire brutto, diverso, impresentabile. Ero arrivato al punto di credere che, se qual-cuno mi guardava, lo faceva soltanto perché era stato colpito dal mio difetto. Undifetto che mi ha rovinato la vita fino all’età di 35 anni. Fino a quando, cioè, conuna semplice operazione, ho rimediato a tutto. È stato, quello dell’occhio, un com-plesso gigantesco e terrificante, dal quale sono derivati quasi tutti gli altri che, piùo meno, ancora oggi mi affliggono”. (cfr., Vita di FDA, di L. Viva).

Io dedico questa canzoneAd ogni donna pensata come amore

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In un attimo di libertà:a quella conosciuta appenanon c’era tempo, o non valeva la penadi perderci un secolo in piu’a quella quasi da immaginaretanto di fretta, l’hai vista passare.(Le passanti, trad. Brassens)

La Rivoluz. Solare 1974 è parlante, almeno per una lettura che annunci l’im-portanza dell’anno, nelle congiunzioni dei ‘ritorni’ dei pianeti di RS sui pianeti opunti radix: innanzitutto Urano, in Bilancia (VII segno) è in III RS dove indica incon-tri con persone originali; tenuto conto poi che Urano è Maestro del Sole-Acquariodi Fabrizio, si nota la congiunzione del pianeta con il nodo nord della Luna, in Bi-lancia, del radix.

La V di RS è impegnata da Luna, Lilith, Venere. Il Sole di RS è congiunto a Gio-ve, entrambi vicinissimi alla cuspide della VII di RS.

Mercurio di RS ritorna su Mercurio/Lilith di nascita, nella VII di RS.Marte di RS passa sull’Urano radix, al Mediocielo di RS.Saturno passa sulla Luna e sull’ASC radix, nella X di RS.

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È l’anno in cui incontra, ad una cena, Dori Ghezzi (lei a quel tempo canta incoppia con Wes) ed il loro incontro diventa ben presto una cosa estremamente im-portante per entrambi, tant’è che Fabrizio lascia definitivamente Puny e Dori lasciaun fidanzato: vanno a vivere insieme.

È l’anno in cui scrive ‘Canzoni’ in collaborazione con De Gregori.Fabrizio in quel periodo si sente più sicuro di sé, quindi pronto a proporsi dal

vivo in pubblico, cosa che avviene il 18 marzo 1975 alla Bussola di Viareggio con ilgruppo dei New Trolls (che non si presentano come tali). Si sente nella fossa deileoni: un’incubo.

Il pubblico, eccetto alcuni suoi amici espressamente invitati da lui, è compostoda snob; non è certo il pubblico a cui è abituato e quindi la serata non rappresentaun successo. Lui torna quindi al “suo” pubblico, nei palazzetti dello sport, nei teatri-tenda ecc., ricevendone molte gratificazioni.

La RS 1975 ha un’Ascendente in Scorpione nella VI casa radix; la Luna è ango-lare, però al Discendente, sull’Urano-Toro radix (è l’anno in cui si fa operare per ri-solvere il problema della palpebra).

La maggior parte dei pianeti è disposta sotto l’orizzonte e non in posizioni pri-vilegiate; il Sole, in IV RS, è congiunto a Lilith: nella III casa di RS c’è Marte in Capri-corno opposto a Saturno in Cancro (alla nascita erano congiunti in XI). I rapporticon i vicini di casa, col fratello; gli scritti, la comunicazione con il circostante, nonsono pacifici. È un anno di lotta (ASC. Scorpione) che porterà però a maturazione isuoi frutti nel successivo 1976.

Nel 1976, la RS ha un’Ascendente nell’VIII casa radix (movimenti di fondo, ere-dità o prestiti) e Saturno, maestro di RS, è in Cancro in VII casa (quindi opposto al-l’Asc. Capricorno) e lui, infatti, lascia una casa (Saturno in Cancro) per un’altra, defi-nitivamente. Forse, Saturno sul Plutone radix indica anche una definizione relativaal vincolo matrimoniale con Puny .

Il Giove di RS si piazza nella IV RS, in Ariete, sul Saturno-Marte radix: firmal’atto per l’acquisto dell’Agnata il 1° aprile 1976, proprio quando il Sole transita nel-la IV di RS, su quel Giove RS e Saturno radix.

Ci si potrebbe chiedere se è stato un caso, la scelta del momento della firmadell’atto di proprietà, ma poi nel libro di L. Viva si legge – pag.195 – che l’astrolo-gia “era un’altra delle sue grandi passioni”. Le altre passioni? La pittura, l’arte insé, i libri – con i quali ha un rapporto che definisce “anale” – … e naturalmente, lamusica, anche quella etnica.

È nel 1976 che Fabrizio supera l’esame per la patente di guida; la userà soloper guidare la campagnola aziendale, all’Agnata. L’Agnata, dopo la ristrutturazione,diventerà un paradiso: il paradiso di Fabrizio ma anche di Dori, che con lui ha con-diviso il sogno, i progetti, le fatiche.

All’Agnata Fabrizio è ispirato a scrivere i testi delle canzoni in dialetto sardo. Aiprimi tempi quel luogo non sorge con l’idea di farne un’azienda produttiva, ma piùtardi diventerà un agriturismo.

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Il 30 novembre 1977 con Giove che transita nella sua 1ª casa radix, nasce la fi-glia di Fabrizio e di Dori: Luisa Vittoria (il nome delle due nonne), subito sopranno-minata Luvi.

Nel 1978 si occupa parecchio del figlio Cristiano, allora sedicenne, che sta pas-sando una profonda crisi.

Ed ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nomeOra il tempo è un signore distratto è un bambino che dormeMa se ti svegli e hai ancora paura dammi la manoCosa importa se sono caduto se sono lontanoPerché domani sarà un giorno lungo e senza parolePerché domani sarà un giorno incerto di nuvole e soleMa dov’è dov’è il tuo cuoreMa dove è finito il tuo cuore.(Hotel Supramonte)

La RS dell’anno 1979 ha la Luna ascendente come nel radix, ma qui è in Scor-pione. Plutone, maestro dell’ASC RS, è in XII casa, sul nodo nord della Luna radix e,come se non bastasse, il Sole di RS, in IV RS, è stretto fra Marte che precede e Mer-curio che segue: Prossimo al Mediocielo di RS, Giove si congiunge al Plutone radix(viaggio segreto). Luna-Scorpione = casa segreta. Urano in Scorpione in prima casaRS, = evento improvviso di natura scorpionica che scombussola il quotidiano. Plu-tone poi, nella XII di RS, può indicare, come il Sole in IV congiunto a Marte (violenzain casa), la cattura e la prigionia. Tenendo conto del fatto che la IV di RS è in Ac-quario e che Urano in Scorpione in prima va letto come detto. Marte radix si so-vrappone alla cuspide della VII di RS (VII che cade nella XII radix): il fatto riguarda lacoppia. L’Urano-Toro radix è opposto ad Urano RS sull’asse I-VII!

L’Asc. di RS cade nella VI rad.: per qualche motivo, c’e’ un indebolimento vitale.La VI RS va nell’XI: amicizia e servitù legate fra loro? Come nel radix, però, Sole e Luna sono in trigono fra di loro, qui fra la I e la IV

casa. Si prospetta la soluzione di un problema, proprio per la capacità di reagire po-sitivamente.

Il 27 agosto 1979, verso le ore 21.30, all’Agnata, Fabrizio e Dori sono soli; Luviè partita nel tardo pomeriggio con le due nonne e zii. All’improvviso compaiono treuomini incappucciati che, armi alla mano, li costringono a seguirli così come sonoin quel momento (indossano abiti estivi) ma che si premurano anche di prendereper loro due giacconi e qualche maglione: sicura premessa del periodo che li aspet-ta ed utilissimi nel tardo autunno, considerando che per tutto il periodo della pri-gionia rimarranno con indosso gli abiti di quella sera. Al momento della cattura, laLuna transita sull’Ascendente di RS, ai gradi della Luna RS.

Durante la prigionia – racconterà poi Fabrizio – ci sono stati momenti in cui haritrovato le preghiere dell’infanzia; dopo quel periodo cercherà anche di non be-stemmiare più. Il riscatto viene trattato dal padre e dal fratello Mauro; nel mese di

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ottobre (verosimilmente col transito del Sole sul Plutone di RS in XII casa) c’è unadrammatica interruzione delle trattative ma, infine, si perviene ad un accordo e, il22 dicembre 1979, la liberazione di Fabrizio, che è stata di poco preceduta dalla li-berazione di Dori. In quel giorno, la Luna transita in Acquario (sul Sole radix e di RS,nella IV casa di RS = il ritorno a casa = Luna, la casa)

Quel periodo, condiviso da entrambi, tutte le limitazioni ed i disagi subiti, nonrende Fabrizio ostile ai problemi ed alle necessità “di chi, per sopravvivere, è costret-to a diventare fuorilegge”. All’esperienza, nascono altre canzoni. Nell’estate 1980scrive, con Bubola, per la RAI, la sigla di uno speciale TV che, in quattro puntate,racconta la storia dei delitti Pasolini e Montesi. Titolo della sigla: “Una storia sba-gliata”

… Cominciò con la luna sul postoe finì con un fiume d’inchiostro.È una storia un poco scontataÈ una storia sbagliata.Storia diversa per gente normaleStoria comune per gente speciale.Cos’altro vi serve da queste viteOra che il cielo al centro le ha scolpiteOra che il cielo ai bordi le ha scolpite.(Una storia sbagliata)

In quel periodo Dori si ripropone come cantante in un nuovo disco ed il figliodi Fabrizio, Cristiano, si affaccia professionalmente nel mondo della musica leggera(con il gruppo dei Tempi Duri)

Cristiano segue le orme del padre; si è diplomato in violino al Conservatorio,ma è bravo anche con la chitarra. Il rapporto fra padre e figlio è sempre stato ca-meratesco, grazie anche al fatto che con Puny – e fra Puny e Dori – si è sempremantenuto su un piano amichevole.

Dal 1981 al 1984 Fabrizio proporrà, prima un album di canzoni liberamenteispirate all’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters (il poeta delle elegie) epoi, nel 1984, il famoso “Creuza de ma”, tutto in dialetto genovese e con un’orche-strazione molto curata e particolare. Intanto si succedono le richieste di proporsi inpubblico e Fabrizio accetta anche un tour europeo.

La RS del 1985 ha un’ASC in XII casa e l’Urano-Toro radix si piazza sull’ASC. diRS. Il nodo nord della Luna di RS è sull’ASC.

Maestro dell’ASC, Venere, è congiunto a Lilith (che segue) ed a Marte (che pre-cede) nella XII casa, su Giove radix: anno di decisioni e di cambiamenti (l’Urano ASC.è quello di nascita) che “ritoccano” le indicazioni natali (il Maestro dell’Asc. RS ècongiunto a Lilith, come nel tema natale). La Luna RS è angolare, ma qui è al Me-diocielo e congiunta a Giove in Capricorno (fortuna e protezione per/dalle personefemminili vicine).

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Il Sole di RS è in XI, congiunto a Mercurio. Sole che è quadrato a Saturno VII etrigono a Plutone in VI. (Saturno è co-maestro dell’Acquario e qui è quadrato al suodomicilio-base). Saturno = padre, amico, qui quadrato al Sole nella casa di Saturno!E per di più Saturno RS che è nella casa-base della Bilancia, dove è co-maestro…Saturno che nella RS è in scorpione! Inoltre, nel radix la casa IV è in Leone e, anchealla nascita, il Sole era situato al Mediocielo come ora. Alla nascita però Saturno erasestile al Sole: un aspetto che ora emerge nel quadrato, in modo drastico però.

Il 18 luglio 1985, quando sia il Sole, sia Marte, transitano congiunti nella IV ca-sa di RS e Giove (il viaggio) ha raggiunto il Sole, muore suo padre. Il padre, prima dimorire, strappa a Fabrizio la promessa di smettere di bere: promessa che Fabriziomantiene: infatti, dalla morte del padre, non berrà più.

In sintonia con Urano, pianeta maestro del suo Sole in Acquario e che in quel-l’anno è così significativo nel tema di RS, avviene il giro di boa nella sua vita.

Sul tema di nascita, i transiti di quel 18 luglio 1985 vedono il gruppo Marte-Sole-Luna passare sul Plutone leso in III casa; Saturno transita in VI ed è opposto adUrano radix mentre Urano di transito è in VII, opposto alla Luna radix.

Nel 1986 la RS dà un’Ascendente Leone (onori, bambini, creatività), nella III ra-dix (fratelli, scritti, ambiente vicino) e c’è una V casa impegnata da Saturno, Marte,Urano e Nettuno. Il Sole è congiunto a Giove nella VII RS.

Fabrizio ha 46 anni: è l’anno in cui il figlio Cristiano diventa padre di Fabrizia equindi Fabrizio diventa nonno. Intanto, è sempre immerso in una fase creativa, con-cedendosi interruzioni all’Agnata, dove per lui il tempo sembra procedere in mododiverso dal resto del mondo. Alterna il suo tempo fra la Gallura e Milano. Scrive lacolonna sonora per il film di Grillo (ha scritto in precedenza le musiche per il “Gulli-ver” televisivo).

Nel 1987 canta un pezzo con Ivan Fossati ne “Le ragazze di Firenze”.Nel 1989 l’AS di Riv. è in Ariete. Marte (il fratello maggiore) di RS è opposto a

Plutone (che nel radix era in III casa, dei fratelli) Scorpione nell’VIII RS. L’anno è se-gnato da eventi plutoniani. Muore il fratello Mauro, il 18 agosto 1989, preceduto dasoli due giorni da Emilio Fassio, il “Milio” della sua infanzia. Nei giorni 16 e 18 ago-sto 1989, il Sole transita in opposizione al Sole di nascita di Fabrizio, è Luna piena, eper di più c’è anche un’eclissi lunare.

La domenica delle salmeGli addetti alla nostalgiaAccompagnarono tra i flautiIl cadavere di Utopia.La domenica delle salmeFu una domenica come tanteIl giorno dopo c’erano i segniDi una pace terrificante.(La domenica delle salme, dall’album Le Nuvole)

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Fabrizio sta preparando l’album “Le nuvole” che uscirà nel 1990 per la Fonit-Cetra-Ricordi. Quel 1989, il 7 dicembre, Fabrizio e Dori si sposano, dopo circa 15 an-ni di convivenza.

“…Dori è fonte di creatività, ottimismo, positività, confronto con la vita. Senzadi lei sarei probabilmente morto di alcol, di dolore, o, semplicemente, di autodistru-zione.” FDA, da L. Viva. Nel tema di RS 1989 l’avvenimento non è esplicitamente in-dicato, come lo sono invece la scomparsa del fratello e di Emilio Fassio.

I transiti del 7 dicembre vedono però il Sole congiunto a Mercurio in VII radix ela Luna su Venere-Giove radix.

Il 25 gennaio 1990 il figlio Cristiano diventa nuovamente padre, di due gemel-li: Filippo e Francesca; e Fabrizio, nonno per la seconda e terza volta, chiamerà i duenuovi arrivati Cip e Ciop. I transiti del 25 gennaio 1990 vedono il Sole su Mercuriodi RS e ben sei pianeti in Capricorno, al Mediocielo di RS.

Gli anni passano. Ogni Natale, finché vivrà sua madre, Fabrizio lo trascorre dalei a Genova, a Villa Paradiso, con Dori, la figlia Luvi, Cristiano e Puny, con la mogliedel fratello Mauro ed il nipote. Sono gli anni dei concerti e dei tour; nel 1993 Cri-stiano partecipa al Festival di Sanremo, raggiungendo il secondo posto più il premiodella critica.

La morte verrà all’improvvisoAvrà le tue labbra e i tuoi occhiTi coprirà di un velo biancoAddormentandosi al tuo fianco.(La morte)

Il 3 gennaio 1995, all’età di 93 anni, muore la madre.Venere transita in congiunzione al Sole Acquario di Fabrizio, indicando come

tale commiato venga accettato con armonia; nella RS del 1995, la Luna è all’Ascen-dente, in Vergine, sul Nettuno radix (nel tema natale, Luna e Nettuno sono in qua-dratura fra di loro).

Nel 1996, Fabrizio, che ha scritto, con la collaborazione di A. Gennari, un ro-manzo dal titolo “Un destino ridicolo”, lo pubblica per i tipi della Einaudi.

Nel 1996 è testimone alle nozze dell’amico Beppe Grillo.Incontra sovente colleghi ed amici del mondo della musica leggera italiana del

tempo.Il 6 ottobre 1997 muore l’amico Rino Oxilia: Saturno sta transitando nell’XI ca-

sa radix (gli amici): nel radix era sempre in XI, congiunto a Marte: la RS dell’anno1997 propone un’XI casa in Capricorno e Saturno e Marte sono opposti fra di lorosull’asse I-VII di RS. Evidente come anche la scomparsa dell’amico Oxilia abbia un si-gnificato per Fabrizio: molte presenze del suo vissuto sono già “passate di là” ed eglisente l’implacabilità del tempo che fugge, portandosi con sé a poco a poco semprepiù frammenti della sua vita.

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Questa di Marinella è la storia veraChe scivolò nel fiume a primaveraMa il vento che la vide così bellaDal fiume la portò sopra una stella.(La canzone di Marinella)

Già condotta al successo da Mina nel 1968 (decretando un preciso indirizzoprofessionale nella vita di Fabrizio), “La canzone di Marinella” viene ora riaggiustatain chiave jazz ed è ancora Mina che la canta nella nuova versione strumentale: Mi-na che canta Fabrizio! Si rinnova il successo di 30 anni prima.

Sempre nel 1997, Fabrizio costituisce la società “Nuvole” e, con la distribuzionedella BMG Ricordi, nello stesso 1997, a novembre, pubblica l’album “Mi innamoravodi tutto”, riedizione di canzoni precedenti, come “Coda di lupo”, “Canto del servopastore”, “La canzone di Marinella”, ecc.

Dio del cielo se mi vorraiIn mezzo agli altri uomini mi cercherai.Dio del cielo se mi cercheraiNei campi di granoturno mi troverai.Dio del cielo se mi vorrai amareScendi dalle stelle e vienimi a cercareOh Dio del cielo se mi vorrai amareScendi dalle stelle e vienimi a cercare.(Spiritual)

Il 1998 è un anno denso di impegni. Viterbo, Palinuro, Roma, Pontassieve,Arenzano… è ad Aosta, il 24 agosto 1998, quando viene ricoverato in ospedale e laTAC evidenzia la sentenza inesorabile: cancro ai polmoni.

La RS 1998 dà un ascendente Cancro, nella II casa radix; la Luna di RS è inScorpione, quadrata ad Urano. Il Sole di RS, congiunto a Giove ed a Mercurio, è nel-l’VIII RS. Marte passa sul Mercurio e su Lilith radix. Il tema progresso è più esplicito;l’ASC. Leone ha Plutone radix in cuspide ed il Sole, giunto in Ariete, è congiunto aSaturno e a Giove radix. Anche qui – come nella RS dell’anno – la Luna (Leone) è alquadrato di Urano.

Da notare poi come la RS del 18 febbraio 1999 mostri una successione plane-taria di Mercurio, Venere, Giove, Saturno, come alla nascita. In tale RS, Saturno ri-torna su Saturno/Marte radix, opposto a Marte di RS. (è risaputo come ogni RS siaattiva circa un mese prima del compleanno). Secondo il metodo Huber, a 59 anni laprogressione d’età per case, conduce al punto di Lilith radix in Pesci (ospedale) ed incongiunzione al Mercurio radix (vie respiratorie) ove Mercurio è maestro dell’Asc.radix.

Quindi è l’epilogo. L’11 gennaio 1999 Fabrizio muore. In quel momento, sul suotema natale, Plutone e la Luna passano nella VI casa (la malattia) ed il Sole passa in

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VIII casa (la morte); Urano e Venere nella IX (il viaggio, il cielo); Saturno è, al grado,sul Saturno radix (26° Ariete).

Il menestrello, il poeta, colui che ha tracciato il suo percorso di vita attraversocontrasti e dissipazioni, fra luci ed ombre, esponendo sempre a nudo gli spasimi delsuo cuore, termina la sua esperienza terrena; lascia una famiglia allargata che lo haamato e che lo ama, e lascia agli altri le sue canzoni, i suoi dischi. La sua voce, il suocanto, continuano a vivere dopo di lui.

Oh Dio del cielo se mi vorrai amareScendi dalle stelle e vienimi a salvareOh Dio del cielo se mi cercheraiIn mezzo agli altri uomini mi troverai.

BIBLIOGRAFIA■ CESARE G. ROMANA, Amico fragile, ediz. Sperling & Kupfler■ LUIGI VIVA, Vita di Fabrizio De André, ediz. Univ. Economica Feltrinelli.■ Fabrizio De André - I testi e gli spartiti di tutte le canzoni, edizione Mondadori

SuperMiti.■ Vari articoli di giornali e riviste.

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L.A. 126-230

Il tema natale è uno degli strumenti più affascinanti che io abbia conosciuto; perme è sempre sbalorditivo guardare un grafico astrologico e pensare che dietro aquelle righe blu e rosse che uniscono o scindono i simboli che vi sono all’interno, visia spiegata la psicologia di una persona, le sue particolarità, le sue dinamiche, lesue paure e le sue speranze, in poche parole “ciò che potenzialmente è e di cui do-vrà divenire cosciente”.

Fin dall’infanzia sono stata incuriosita dall’idea del significato della vita, e, dal-l’adolescenza ho cominciato a chiedermi perchè mai l’essere umano debba combat-tere per comprendere il suo reale mondo interiore e la sua essenza più profonda, ilsuo “daimon”, quel prezioso elemento interiore che affascina perchè contiene tuttele potenzialità, anche se queste potranno dispiegarsi come la tastiera di un pia-noforte, dall’ottava più bassa, con note ridondanti e cupe, fino all’ottava più alta,dove il suono si fa acuto, squillante, quasi celestiale, come se un filo sottile potessecondurci dalle profondità della terra con i suoi meandri oscuri fino alle vette piùelevate dove l’aria rarefatta e pura permette di contemplare le sfere celesti in un’ar-monia estremamente sottile che sa di “completezza e di partecipazione”.

La mia domanda è stata per lungo tempo rivolta a comprendere perchè mai untema natale sembra manifestare tutto il suo potenziale di elevazione fino a diven-tare il rappresentante di una individualità che riesce ad esprimersi, come se avessespremuto a fondo ogni simbolo estraendone la linfa più preziosa, e perchè mai unaltro si esprime ai livelli minimi come se non fosse riuscito a cogliere altre possibi-lità se non quella di vibrare su canali in cui sembra non essere ancora filtrata la lucedella coscienza?

Perchè due temi simili possono rappresentare vite fondamentalmente diverseper scopi, valori, intenti e consapevolezza, come se uno fosse stato capace di scan-dagliare le pieghe del SÈ individuandone obiettivi e mete, carpendone i desideri, isegreti, le aspettative e le intime ricerche di realizzazione, come se fosse riuscito aleggere senza alcun velo quello che, all’epoca della scelta dell’incarnazione, avevainciso in modo decisivo nel miscelare quel particolare tipo di combinazione tra i variingredienti che formano il corpo, la psiche e l’anima, rappresentati poi nel temadella nascita, e l’altro, invece, sembra essere sordo alle esigenze del SÈ, orientatoesclusivamente a soddisfare i più superficiali bisogni dell’IO e come tale, incapace di

LIDIA FASSIO

IL PROGETTO DEL SOLE

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dirigersi verso obiettivi evolutivi, impossibilitato a cogliere gli intenti reali e, infine,costretto a negare realizzazioni e gratificazioni interiori?

Perchè a volte si riesce a centrare questo bersaglio e la vita sembra scorrereagilmente poichè se ne percepiscono le impalpabili vibrazioni interiori che motiva-no le necessità del SÈ, ed altre volte si è lontani anni luce da questa comprensione enon si colgono significati che vadano al di là del semplice dibattersi nella medio-crità o perfino nello squallore di una vita che sembra essere per la persona stessaqualcosa di insignificante ed inutile se non addirittura di doloroso?

Perchè qualcuno ritiene la vita meravigliosa e qualcun altro un sacrificio, uncalvario o un qualcosa da cui prendere le distanze?

E ancora, perchè qualcuno riesce ad intravvedere piani di evoluzione tali dafarlo sentire partecipe di un tutto armonico che rende la realtà e la quotidianità co-sì affascinante da essere affrontata con curiosità, entusiasmo ed energia, come sedietro a questo sipario ci fosse una sorta di ispirazione divina che anima e muove lescelte, mentre per altri non esiste nulla di tutto ciò e la realtà è solo un piano di im-manenza imprigionante, vista come limitata e limitante?

A queste domande, ho cercato per anni di rispondere e, in queste poche righe,tenterò di esprimere i miei tentativi più o meno efficaci di comprensione che nonvogliono essere una verità e che non hanno la presunzione di dare spiegazioniesaurienti, tali da colmare il “ vuoto” che io sento nascondersi dietro ad ogni temanatale. Con la parola “vuoto” intendo qualcosa di impercettibile che è però incom-bente al punto da poter fare la differenza tra due temi con potenzialità iniziali simi-li che invece percorrono strade diverse, con risultati che sembrano addirittura op-posti;. Questo “vuoto” è qualcosa con cui ogni astrologo è costretto a confrontarsiogni giorno chiedendosi dov’è quell’ingrediente celato in grado di fare la differenza,dove lo si può individuare nel tema e se esiste?

Infatti, mentre non è difficile per un astrologo preparato riuscire a comprende-re con una certa precisione quali sono le potenzialità di una persona, risulta inveceestremamente arduo stabilire a priori se questa persona svilupperà le sue potenzia-lità e in che modo lo farà.

Questo discorso iniziale ci riporta appieno al presupposto che l’Astrologia sifonda sul libero arbitrio personale; sono infatti proprio queste differenze che ci fan-no pensare che esista la piena possibilità di dirigere la propria vita, usando e sfrut-tando il bagaglio in dotazione in maniera squisitamente individuale.

Devo dire altresì che ritengo che questa possibilità non fosse così a portata dimano nell’antichità ma sia una conquista recente dell’uomo acquisita nel momentoin cui ha cominciato a vivere interiormente i simboli di Urano, Nettuno e Plutoneche rappresentano sia gli scenari della psiche collettiva sia la possibilità individualedi andare oltre il limite posta dalla “parte cosciente” rappresentata dal simbolismodi Saturno, ultimo baluardo fino al 1717.

Oggi, alcuni riescono a prendere in mano il loro potenziale, a sviscerarlo fino arisolvere e superare le tematiche e gli automatismi che sono inizialmente di blocco

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o di ostacolo; altri invece, non riescono in quest’intento e la loro vita sembra esserein balia di un destino che tesse le trame in maniera occulta da cui si sentono deter-minati, anche se – da un punto di vista psicologico – sappiamo che la sensazione diessere determinati nasce esclusivamente dall’inconsapevolezza e dalla difficoltà diconoscere e di integrare tutte le parti di SÈ.

È quindi vero che l’inconsapevolezza forgia il destino di una persona, così co-me è vero che ognuno può fare il proprio destino diventando consapevole.

A parità di strumenti e di bagaglio iniziale, la consapevolezza e le modalità dielaborazione ed interpretazione del proprio vissuto faranno la differenza.

Possiamo ancora aggiungere che se è vero che nella prima parte della vita noisiamo determinati per il fatto che nasciamo in una famiglia e da questa assorbiamoper osmosi il bagaglio genetico, psicologico e karmico su cui non abbiamo – per unlungo periodo – possibilità nè di memoria nè di intervento, è però altrettanto veroche da quella situazione iniziale – che possiamo definire di “passività esperienziale” –possiamo re-agire cercando di venire a conoscenza dei nostri mezzi, limiti e poten-ziali e da lì in poi usarli per interpretare in maniera propositiva la nostra vita.

Esiste quindi un momento nella storia personale di ognuno in cui ci si puòmettere al comando della barca e questo momento è sempre un vero e propriopunto di svolta in cui si sceglie se continuare a percorrere la vecchia strada oppureimboccare quella nuova. Questa è l’occasione che io definisco “la chiamata” in cui ilpassato, la storia personale può smettere di contaminare il futuro ma servire inveceda serbatoio di esperienze da cui attingere risorse e forze per il viaggio verso l’indi-vidualità.

È importante a mio avviso sapere che in ogni vita si presenta la “ chiamata” ecapita in un preciso momento della storia tesa a spingerci verso il conoscere “chisiamo”. Miticamente è il momento in cui l’ eroe scopre di avere un destino unico especiale, e parte per conquistarlo.

Mentre è facile vedere il momento in cui avviene la chiamata, è invece difficilestabilire se la persona risponderà .

Questo è il punto “vuoto” di cui parlavo all’inizio, quel qualcosa che non puòessere letto a priori nel tema natale : si tratta della pura e semplice risposta perso-nale.

Quello che invece è assolutamente leggibile è il “progetto” che la persona haal momento della nascita che comprende cosa dovrà realizzare ; quali strumenti hain dotazione, quali invece dovrà sviluppare e quali trasformare affinchè possano es-sere utilizzabili nel suo viaggio.

Il tema natale si presenta così sia come una mappa che ci permette di orien-tarci bene nella vita, sia come uno strumento che ci dà la possibilità di scoprire viavia la strada da seguire.

Il SOLE, invece, rappresenta il progetto di quella vita e come tale è sia il puntodi partenza, sia il punto di arrivo, ma richiede che la persona lo individui e lo com-prenda e lo realizzi.

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La vita infatti sembra scorrere molto più facilmente quando si giunge alla con-sapevolezza che c’è un progetto; in quel momento assume significato e senso, pri-ma difficilmente individuabili.

Il significato consente di sentirsi parte di qualcosa di più grande di sè, fa senti-re utili, accolti, e riesce anche a far comprendere con chiarezza le motivazioni dellesofferenze passate: improvvisamente, il dolore non è più inutile, ma viene visto connuovi occhi, come qualcosa che era necessario per condurre ad un nuovo orienta-mento più costruttivo e positivo, ma soprattutto più vero di sè.

Il progetto permette all’uomo di individuare la sua reale relazione con il co-smo. Il Progetto può essere definito come una sorta di “divinita” interiore – psicolo-gicamente parlando è la volontà del SÈ che lavora per palesarci la nostra vera es-senza e farci diventare ciò che dobbiamo diventare.

In nessun modo noi possiamo sfuggire a tutto ciò; Bertrand Russell dice aquesto proposito: “ è difficile non essere quello che si è, ma è ancora più difficilecercare di essere quello che non si è”.

Possiamo anche vedere questo “divenire” sotto l’angolazione data da Assagioliil quale parla del bisogno di ognuno di “collaborare con l’inevitabile”.

Il punto sta nel comprendere che l’inevitabile è ciò che siamo e non ciò che undestino esterno ci ha imposto di essere.

Noi uomini, siamo gli unici esseri viventi a non riconoscere quello che siamo ea voler essere qualcosa di diverso, esattamente come se un pero decidesse dal gior-no dopo di voler essere un castano.

A volte dentro di noi c’è un gran caos in cui seme, buccia e polpa sembranoappartenere ad alberi diversi.

Nella mia esperienza ho spesso visto come il disagio vero delle persone non siatanto riconducibile a patologie che, per fortuna, sono abbastanza rare; il più dellevolte si tratta di incapacità a conoscersi e a riconoscersi nelle strade che si percor-rono; la nostra è una società complessa che produce innumerevoli condizionamentiche distolgono da questo centro interiore che, nonostante le nostre cecità e sordità,cerca disperatamente e con modalità via via sempre più individuabili, di farsi notareper metterci sulla nostra vera strada.

Il tema natale può essere estremamente utile per riuscire a sensibilizzare lapersona su quello che è il suo progetto affinchè il puzzle cominci a svelare il dise-gno. Quello è anche il momento in cui si percepisce che è più facile allinearsi con ilSè che non allontanarsi e combatterlo.

Ho detto che l’istanza del tema natale che racchiude il progetto è il SOLE, cherappresenta l’IO, ovvero l’elemento di contatto con il SÈ in quanto il Sole –IO nascedal SÈ, si differenzia, assume una propria entità e individualità e poi dovrà riaggan-ciarsi in quel processo di centroversione di cui parla Jung che si compie allorchèl’individuazione è raggiunta e l’asse IO-SÈ si ricompone.

Il SOLE-IO è anche il punto centrale della vita psichica, quell’istanza che essen-do un’ affiliazione del SÈ può coglierme i segreti e convogliare le altre istanze psi-

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chiche (pianeti) a sè, ordinandole e organizzandole in modo da servire il progettocomune. Questo Archetipo ordinatore della psiche è anche ciò che via via plasma lanostra coscienza individuale, fino a farle raggiungere quel senso di unità con la vitae con il cosmo.

Lo stesso glifo del Sole rappresenta un cerchio con un punto al centro: il puntorappresenta l’istanza centrale della coscienza dell’Io, mentre la circonferenza rap-presenta il Sè: Il “Centro”, così individuato, in quanto punto di mezzo degli estremicongiunti da un diametro, avrà il significato ulteriore di archetipo dell’equilibrio te-so a neutralizzare le tendenze estreme della circonferenza bilanciandole in un pun-to che le conterrà entrambe. Il cerchio, perfetto nella sua struttura che non ha nèinizio nè fine; eterno nella sua rotondità poichè non possiede un prima e un dopo,contiene in sè gli opposti che l’Io vedrà e manifesterà in maniera polarizzata a par-tire dalla scissione conscio/inconscio per giungere infine alla riunificazione consa-pevole che si otterrà nel trascendere la polarità.

E poichè il progetto rappresenta il riflesso nel mondo individuale e microco-smico di funzioni sincroniche molto più vaste che riguardano l’universo intero, ri-spondere alla chiamata del diamon e soddisfare il progetto prendendo per mano ilproprio destino personale, aprirà anche uno squarcio di comprensione sul diveniredel macrocosmo. È facile notare che quando siamo orientati verso il progetto, l’uni-verso intero sembra renderci onore offrendoci i talismani che ci aiutano nelle diffi-coltà che costellano il nostro viaggio unico e speciale.

Ed è anche in questo senso che il SOLE può essere letto come la parte spiri-tuale che è in noi, complementare a quella materiale LUNA; realizzare il nostro pro-getto significa liberare la nostra essenza divina dalla coercizione delle abitudinistandardizzate, dal proprio vissuto fatto di automatismi inconsci, da quel collettivoche nega l’individualità e costringe a vivere in un incantesimo ; in una parola signi-fica portare l’uomo a riaffermarsi come un individuo unico e speciale che scopren-do sè stesso scopre anche l’universo e il senso di appartenenza al Tutto.

Passiamo ora alla parte più prettamente tecnica ed astrologica ovvero al comesi fa ad individuare il progetto nel tema natale?.

Bisogna pensare che il Sole è il centro da cui noi partiamo, ma è anche ciò acui dobbiamo tendere, passando attraverso il lungo percorso di inconsapevolezza,esattamente come fa l’Io che acquisisce nel tempo la coscienza di aspetti della per-sonalità che prima sembravano non appartenergli ; ordinando attorno a quel deter-minato simbolo (Sole per segno e casa), integrando quelle parti che apparentemen-te sembrano lottare contro o non collaborare (aspetti dinamici), fino a condurretutte le parti (funzioni psichiche) a lavorare per il progetto comune…

Quando il progetto diventa chiaro, si riescono a leggere con estrema esattezzai blocchi, addirittura se ne comprende la motivazione ad esistere e si scopre chequell’aspetto di quadratura o di opposizione che tanto ci ha disturbati e ostacolati,aveva un suo particolare significato ed era assolutamente opportuno per il nostroprogetto finale.

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Molte volte mi sono trovata di fronte a temi di persone che vivevano continuefrustrazioni e fallimenti, proprio perchè il tipo di vita o di obiettivi che l’Io persegui-va non erano assolutamente in linea con il progetto interiore.

Il Sole racchiude dapprima il seme di un progetto legato al Segno: ogni singoloSole ha un suo particolare viaggio che possiamo chiamare “archetipico” da cui nes-suno può prescindere: se io ho un Sole in Capricorno, non potrò prescindere dal di-ventare autonomo e indipendente, in grado di assumere la responsabilità della miavita creando all’interno, con le mie sole forze quella struttura che mi consente digiungere a sostenere il peso delle mie scelte rinunciando man mano a ciò che miimpedirebbe di essere autonomo. Dovrò riconoscere all’interno le mie debolezze, ac-cettarle, permettere loro di rafforzarsi poiche, in caso contrario verranno combattu-te all’esterno (tramite il meccanismo della proiezione) senza mai giungere a quelreale senso di forza morale ed interiore che mi consentirà di arrivare alla meta fina-le. Se ho un Sole in Bilancia, dovrò riconoscere me stesso e il mio progetto passan-do attraverso le relazioni (sia affettive che di altro tipo) e saranno proprio questeche mi daranno gli strumenti per mettere in equilibrio parti di me che inizialmentenon sono armoniche. È così che io posso riunire gli opposti psichici, non solo in ter-mini di maschile e femminile, ma anche in termini di realtà e ideale, di razionalitàed emotività, di affermazione di sè e di bisogno di relazione con l’altro. la Bilancia ècostretta a vedere sempre i due aspetti di ogni cosa, ed è dotata di questa potenzia-lità perchè deve giungere all’ultimo compito del suo viaggio che consiste nellascelta che è assolutamente fondamentale per il suo progetto. Ogni nativo si troveràpiù volte nella vita di fronte a questa necessità proprio perchè la scelta è la condi-zione attraverso cui cresce e si evolve chi ha questo segno solare. La scelta compor-ta sempre una rinuncia e un prezzo da pagare come a dire che non c’è crescita sen-za sofferenza; per questo i nativi sono così dubbiosi e indecisi, perchè sanno che èparte del loro compito, ma proprio perchè lo conoscono, lo temono, esattamentecome lo temeva Paride che pagò un prezzo altissimo per la sua scelta.

Oltre al progetto del segno esiste però anche un progetto “casa” che deve inte-grarsi : tornando al Sole in Capricorno, se ad esempio, si trova in 7a casa, signifi-cherà’ che il mio percorso di autonomia e di indipendenza dovrà avvenire ed essereportato a termine proprio all’interno delle relazioni e questo sarà un tema portantedella mia vita: La posizione del Sole nella casa tenderà a farmi ricercare, soprattuttonella prima parte della vita, situazioni di fusione, difficoltà di esprimere ciò che ve-ramente sento e penso e questo mi costringerà, finchè non comprendo il mio pro-getto,a trovare relazioni in cui o sarò dipendente - ma sarò al tempo stesso anchemolto frustrato e insoddisfatto – oppure avrò la sensazione che gli altri siano sem-pre estremamente distanti da me e, anche in questo caso vivrò un senso di non ar-monia. Dovrò quindi riequilibrare il mio bisogno di relazione con il mio bisogno diautonomia, altrimenti uno dei due sarà sempre proiettato sul partner. In ultimo,quel Sole in Capricorno in 7a può anche portarmi se non riesco ad allinearmi con ilprogetto a vere e proprie perdite affettive qualora io insista con l’ appoggiarmi ad

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eventuali partners o soci o altro, e se continuo a cercare situazioni in cui non houna identità separata da portare poi all’interno di un piano di relazione in cui trova-re punti di condivisione come la 7a richiede, senza però perdere di vista la propriaautonomia e indipendenza. Questo non significherà che io non posso avere relazio-ni, ma che non posso avere nè fusioni simbiotiche e neppure relazioni in cui io per-metto la dipendenza di qualcun altro. Esattamente come vuole la 7a casa, dovrà es-serci l’incontro di due IO altrettanto separati che imparano a “scambiare e a nego-ziare” i termini della relazione.

Se voglio invece vivere una vita in cui dipendo da altri senza una mia realizza-zione personale – cosa che il Capricorno richiede - è molto probabile che io scivolinelle manifestazioni più negative del segno che passano dal ritenermi costante-mente sacrificata poichè cerco di ottenere potere accollandomi ed accentrando sudi me tutte le responsabilità anche quelle che non mi spettano rischiando di diven-tare tirannica nei confronti di ciò che ho attorno, tentando in modo disperato diottenere quel senso di forza (in questo caso in negativo) che il segno richiede.

In questo caso, il progetto del Sole (indipendenza)e quello della Casa (relazioniparitetiche) devono trovare un modo per integrarsi senza che nè l’uno nè l’altrovengano disattesi.

È chiaro che le situazioni possono essere molto complesse e già segno e casapossono rappresentare di per sè forti contrasti e passare per una battaglia internaper riuscire ad integrare due bisogni che sembrano opposti (solo apparentemente) eche invece, solo insieme, possono portare al progetto; è comunque importante sa-pere che in nessun caso si potrà andare contro ad esso senza pagare un prezzomolto alto in termini di sofferenza.

Ho visto per esempio il SOLE in 12a casa in persone che sostengono di averaver vissuto solo prove. In realtà, questo progetto Casa non richiede necessaria-mente questo; però si realizza in un cammino di sicura diversità, un cammino in cuila vita personale spesso deve cedere a a significati più allargati e quindi l’Io deve la-sciare il posto ad un senso di unità con la vita e con il mondo; qui l’Io cede al NOI.In 12a non ci si può agganciare a nulla di materiale e di concreto, poichè in quelcaso Nettuno provvede a dissolvere ciò che si concretizza e si crea. La 12a casa ri-chiede che tutte le sicurezze siano interiori e quindi non permette alcun aggrappa-mento all’esterno nè materiale nè affettivo o psicologico: è una casa in cui spessovi è grande sensibilità che dà la possibilità di svolgere professioni di sostegno o dicura: tuttavia, chi elude questo progetto e vuole costruire una vita imperniata solosul mondo personale ed egoico - che la casa non permette - si candida a grandisofferenze e perdite, in quanto non riesce a raggiungere gli obiettivi che si pone etende a veder svanire ogni sforzo.

In ultimo, il 3° ingrediente da integrare sono gli aspetti al Sole che, hannosempre a che fare con il progetto. Se ad esempio c’è un Sole in 12a opposto a Ura-no, significherà nel mio percorso devo anche mettere in conto una difficoltà inizialea conoscermi, a portare all’esterno ciò che sono veramente: sono lacerata tra il vi-

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vere un senso di uniformità (6a) - che Urano mi renderà impossibile ma che saràdesiderato per questioni di sicurezza - e un senso di diversità e di libertà che è ri-cercato ma di cui si ha tanta paura perchè sembra non esserci una identità forte.

In effetti, il Sole opposto a Urano di per sè ci riporta ad un padre assente, stra-no, eclettico, pieno di risorse ma anche di contraddizioni; incapace di essere costan-te e di dare continuità e stabilità per cui il soggetto porterà tutto questo nelle pie-ghe del suo IO che sarà, insofferente, incapace di rispettare le regole, ma altrettantoincapace di sostenere con coerenza e costanza le sue battaglie per l’affermazione eil riconoscimento. L’opposizione avrà lo scopo sia di impedire di appoggiarsi agli al-tri, sia di operare quella fusione che la 12a lesa spesso confonde e mal comprende:in effetti la 12a chiede di lasciar andare ogni separazione tra l’Io e il Sè, chiede ditrascendere l’Io, non di lasciar andare il proprio senso di identità e di individualitàche a questo stadio dovrebbero invece essere solidi ed integri.

L’opposizione richiederà prima di tutto un lavoro sulla propria parte maschileche dovrà portare ad una accettazione della propria diversità e alla capacità di af-fermare sè stessi in modo libero, lontano dai condizionamenti ricevuti, ma lontanoanche dagli appoggi che l’uniformità al mondo esterno può garantire. In una paroladeve portare ad accettare di essere sè stessi senza la paura che questo comporti unsenso di solitudine o di isolamento.

A quel punto, quel Sole non sarà più in balia di nessuno e potrà fare esatta-mente ciò che sceglierà di portare avanti senza aver bisogno di legami esterni o dileggi esterne, dando il suo contributo in maniera unica ed originale.

Spero di aver dato un piccolo esempio di come la comprensione del progettoda parte dell’astrologo possa poi fornire al consultante una chiave di lettura illumi-nante: spesso io mi trovo a spiegare il progetto personale a soggetti che alla finedella mia esposizione mi dicono : “ sa, io questo l’ho sempre intuito, ora è però mol-to più chiaro”.

CURRICULUM

Lidia Fassio – laureata in psicologia – Studiosa di simbolismo, di Miti e Archetipi –Da anni impegnata a trovare i collegamenti tra la Psicologia e l’Astrologia. Tiene conferenze, corsi e seminari in tutta Italia. Ha messo a punto un corso di “formazione in Astropsicologia” della durata di 3anni. Vive e lavora a Torino. È Capricorno, ascendente Ariete con Luna in Leone.

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151Argomento

CASA QVINTA

– Asterischi– Sulle pietre preziose (Liliana Cosentino)– Poesie (Lucia Biazzo)– 12° viaggio-studio sotto il segno dei Pesci

in Portogallo– “Linguaccia Astrale” – Gli insulti astro-

logici– “Linguaccia Astrale” – Il mondo di

Mirka

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152 Asterischi

L.A. 126-103

Nel numero scorso abbiamo segnalato l’origine dei nomi per i giorni della settima-na, che hanno conservato l’origine planetaria in italiano e in inglese.

Ora riportiamo quella dei mesi:

Gennaio, da Janus Giano Februarius, da februus, purificazioneMarzo evidentemente da Marte. E inizio Ariete!Aprile, da Aphros, schiuma (Venere) sec. Macrobio (inizio Toro!)Maggio da Maia, madre di Mercurio, inizio GemelliGiugno da Juno Giunone, simbolo lunareLuglio da Julius CaesarAgosto da AugustoI mesi da settembre a dicembre rivelano che il calendario antico partiva in

realtà da Marzo per cui settembre era il settimo mese. Fu Numa Pompilio a rifor-marlo nel senso moderno.

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Nel sito www.armonics.com una Sibilla informatica risponde simpaticamente allevostre domande, con un SI o un NO ( a differenza di quella antica…) dopo aver con-sultato le stelle, in particolare i transiti lunari.

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La data di nascita di Napoleone, garantita da una infinità di metodi (rivoluzio-ni, transiti, gradi tebaici, ecc. tutti perfettamente rispondenti) pare sia errata, inquanto il padre avrebbe usato il certificato di nascita del fratello minore Giuseppeper far entrare Napoleone nell’Accademia (segnalato da Lois Rodden e riportata inDATANOTIZIE del 9 marzo 2002). La data corretta sarebbe 7 gennaio 1768 ore 11.30,anziché 15 agosto 1769 stessa ora...

Che non lo sappia il CICAP!

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ASTERISCHI

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153Asterischi

Il nome Ecate – Dea angosciante delle apparizioni notturne - deriva dal grecohekaton, cento (da cui derivano i nostri termini come etto-litro), perché i morti in-sepolti dovevano vagare cento anni sulle rive dello Stige.

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Il nome greco di Plutone è Ade o Ades, in francese Hadès (da a-eidon, non-vi-sibile).

Come mai Plutone è associato al denaro? In realtà si è fatta confusione colfratellastro di Proserpina che si chiamava in greco Ploutos, legittimo dio della ric-chezza (vecchio cieco, perché distribuiva senza scernimento), che nel mondo roma-no fu confuso col cognato.

In Astrologia il denaro “plutoniano” è un denaro oscuro, al limite “sporco”, piùAde che Pluto!

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Nel numero precedente avevamo chiesto: perché la dea “greca” Afrodite avevascelto la così lontana Cipro per nascere e abitare, con tante belle isole greche più vi-cine all’Olimpo?

Ed era praticamente l’unica dea non parente di GioveLa spiegazione più sensata è che sia una dea di importazione, derivata dalla

Ishtar dei caldei e dei Fenici, per i quali certamente l’isola vicina rappresentavaun’oasi di straordinaria bellezza.

In effetti è curioso che la mitologia greca – evidentemente maschista (sic) -abbia esaltato oltremodo la bellezza maschile (Apollo, Adone, Ganimede, Narciso,Endimione, Eros,) riservando alle dee (Atena, Artemide, Giunone, Latona, Cerere,ecc.) altre virtù!

Possiamo malignamente osservare che la situazione media delle donne greche– di allora, naturalmente - fosse tale che le vere bellezze andassero importate dal-l’Oriente…Oppure che Afrodite non fosse un fulgido esempio di sottomissione…

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Marina Regno, la nostra Corrispondente di Voghera, in una intervista di Giu-seppe Spatola, comparsa sul Corriere della Sera e sulla Provincia Pavese, ha brillan-temente difeso la “diversità” degli studiosi di Astrologia – e in particolare il CIDA –dalla schiera dei vari maghi.

In particolare ha fatto riferimento al Codice etico del nostro Albo. Il CIDA rin-grazia!

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Riceviamo dalla Delegazione triestina questa simpatica lettera di Lidia Callegari:

Caro Danteti invio le foto della più giovane socia onoraria d’Italia, si chiama Anna è nata

a Trieste il 9.12.2001 alle 20.42. La sua cara mamma Claudia Vascotto, nostra sociada anni, ha continuato a seguire le nostre riunioni in gravidanza ed ora che ha lagraziosa figlioletta continua ad intervenire con lei. Nel tema della bimba c’è unabellissima Luna in Bilancia: ecco perché se ne sta sempre buonissima e a suo agio

con “gli altri”. Da noi le risa-te e le discussioni si spreca-no, ma evidentemente ciònon la turba o spaventa af-fatto, lei serafica muove lemanine ed intanto sono si-cura che “acchiappa” tantaastrologia. Vedremo traqualche decennio cosa haimparato.

Un saluto affettuosoda tutta la delegazione

Lidia

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Antonio Capitani ci segnala alcuni Aforismi tratti da “Dizionario dei proverbi”, diAnnarosa Selene, Siad Edizioni, Viale Ca’ Granda, 2 - Milano

● L’astrologia che è fuori dallo scibile, la scienza dir si può dell’impossibile

● Astrologi, pittori e pellegrini a fare e a dire sono indovini

● Astrologi, medico e avvocato, trovasi in ogni lato

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DOMANDA DIFFICILE

I glifi dei segni rappresentano bene il loro significato: il Toro è la testa stilizzatadi un toro, così come l’aculeo per lo Scorpione, le chele per il cancro-granchio.

Ma ci sono due segni che non sono così agevoli da spiegare: sono il Leone e laVergine.

Guadagnerà un abbonamento alla Rivista chi segnalerà per primo la soluzionecorretta.

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155Casa QuintaArgomento

L.A. 126-332

Nella pratica astrologica spesso ci si sente chiedere qual’ è la gemma adatta ad undeterminato segno.

Una risposta seria, secondo me, è cosa piuttosto complessa; infatti general-mente ci si riferisce solo alla posizione del Sole nel segno, ma una pietra “portafor-tuna” dovrebbe potenziare, aiutare, la parte critica, debole del nostro oroscopo, an-che in relazione ai transiti del momento, ed in relazione alle difficoltà da affrontarein quel determinato periodo.

Ci si dovrebbe dunque rivolgere ad opere classiche che trattano l’argomentocome il “Lapidario “ di Alfonso il Saggio o il “ De occulta philosophia” di CornelioAgrippa che per l’Occidente sono dei punti di riferimento.

Certo è che in ogni civiltà le associazioni tra i pianeti, i colori, le note, i profu-mi, le piante, gli animali, le gemme, segnano dei fili analogici che vanno dal più ra-refatto al più denso; dunque le gemme, rappresentano la cristallizzazione purificatadi una determinata idea – archetipica.

I materiali stessi, il tipo di cristallizzazione, per esempio, richiama la strutturaideologica del segno astrologico.

Andando nel concreto, per esempio la perla e la madreperla, sono le classicheassociazioni con la Luna ed il segno del Cancro. In effetti sia la perla che la madre-perla, si formano in ambiente acquatico, dalle ostriche, animali che sono sottopostiall’influenza delle fasi lunari.

Da un punto di vista mineralogico, se si considera valida l’assegnazione magico– alchemico – astrologica operata da Cornelio Agrippa, ho potuto notare una cosacuriosa: tutte le gemme associate con i pianeti hanno un sistema di cristallizzazio-ne dimetrico, mentre quelle associate con il Sole hanno un sistema monometrico.

La differenza consiste nel fatto che i cristalli monometrici hanno una strutturaestremamente regolare, simmetrica, nel cui interno esiste un punto che è equidi-stante da facce, spigoli e vertici opposti, tale che il cristallo monometrico può esse-re inscritto in una sfera; i suoi assi sono uguali e dunque i suoi spigoli presentanoun’angolazione di 90° tra di loro. (Un esempio di questo tipo di cristallizzazione è ilcubo).

I cristalli dimetrici presentano invece la caratteristica di avere gli assi di cristal-lizzazione diseguali: dunque si potrebbero inscrivere in un cilindro, inoltre all’inter-

LILIANA COSENTINO

SULLE PIETRE PREZIOSE

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156 Casa Quinta

no di questo gruppo due distinzioni: in un caso questi assi formano tra di loro an-goli di 90° (sistema trigonale ed esagonale , le cui forme tipiche sono prismi e pira-midi a base triangolare ed esagonale), in un altro, gli assi giacenti sul piano orizzon-tale si trovano a 60° tra di loro e a 90° dal piano verticale.

Ora, se analizziamo pianeta e gemma associata possiamo avere un’idea piùchiara di questo:

Sole: diamante ( monometrico) topazio (monometrico).Luna: Perla, madreperla ( si tratta di lamine parallele di carbonato di Calcio se-

crete dal mantello dell’animale e che contiene aragonite e/o calcite).Venere: corallo rosa (come pianeta coinvolto nella riproduzione, è associato ad

un organismo che cresce nell’acqua); smeraldo (dimetrico esagonale).Marte: corallo rosso (anche lui è un pianeta coinvolto nella riproduzione, però

la sua natura più yang, fa preferire il colore primario). Rubino (corindone, sistemadimetrico trigonale), ametista e diaspro sanguigno (quarzi , sistema dimetrico trigo-nale).

Mercurio: pietre con due colori, perché è governatore di due segni mutevoli:Gemelli e Vergine come l’occhio di tigre, striato di giallo o l’occhio di falco o di gat-to, striati di grigio; agata (quarzi che cristallizzano nel sistema dimetrico trigonale.

Giove: come governatore dei Pesci acquamarina (berillo sistema dimetrico tri-gonale) e turchese (fosfato idrato di alluminio e rame); come governatore del Sagit-tario: zaffiro (sistema dimetrico trigonale).

Saturno: onice (quarzo sistema dimetrico trigonale) corniola (quarzo, dimetri-co trigonale).

Nella cultura vedica, le rocce sono considerate come creature che hanno ungrado di coscienza nascente, in effetti anche le rocce hanno una sia pur lentissimaevoluzione, vengono sottoposte infatti a pressioni, fusioni magmatiche, terremoti,emersioni, immersioni, nel corso delle ere geologiche. Tutto questo, genera delle ca-ratteristiche peculiari che restano fissate nel cristallo.

In ogni cultura si fa riferimento ai famosi “sette saggi”; nella tradizione india-na essi prendono il nome di “rishi” erano coloro che, in cima alle montagne sacre,percepivano le vibrazioni dei pianeti e le cose ad essi connesse come la natura cioèl’appartenenza ad uno dei quattro elementi (fuoco, terra, aria o acqua) il colore, lenote, gli aromi, le piante, gli animali, gli organi del corpo e per l’appunto, le gemme.

Nell’antico ebraismo, i sacerdoti del tempio portavano a mo’ di medaglioneuna piastra rettangolare chiamata “razionale” suddivisa in dodici settori al centrodei quali erano poste delle gemme che simbolicamente rappresentavano le dodicitribù d’Israele (e quindi i dodici segni zodiacali).

Un altro importante gioiello astrologico lo troviamo ancora oggi in India, usatonell’arte dell’adornarsi “alamkara”, esso rappresenta quell’amore per una sintesi dipensiero tipica di questa cultura.

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157Casa Quinta

Si tratta del “navaratna” (nove pietre), composizione di forma circolare, ovale,romboidale, quadrata o in linea retta che ha una corrispondenza diretta con la con-figurazione del “navaragra” (corpi e fenomeni celesti).

Può essere un anello, un medaglione, un bracciale, una spilla, o l’ornamento diuna scatola.

Fu indossata soprattutto dalle danzatrici sacre dei templi, come armilla, finoall’inizio di questo secolo, è comunque consuetudine degli artisti di oggi indossarneuna sotto forma di anello o bracciale.

L’antichità di questa composizione d’oreficeria suggerisce il fatto che in Indiaesistesse una visione eliocentrica del sistema planetario quando ancora in occidentesi seguiva la teoria tolemaica (geocentrica), dunque molto prima della nascita diCopernico.

Dunque “nava – ratna” (nove gemme) per “nava – ragha” (nove corpi e/o feno-meni celesti) che corrispondono ognuno ad una divinità ed a quel fenomeno in-quietante che sono le eclissi.

Al centro sta il rubino per rappresentare il Sole (Surya), sopra il diamante perVenere (Sukra) e sotto lo zaffiro per Saturno (Sani), a sinistra di chi guarda la perlaper la Luna (Chandra), il corallo per Marte (Mangala) ed un granato (o uno zircone)a rappresentare Rahu il Nodo lunare Nord, il drago che divora il Sole durante l’eclis-si; a destra, invece, sempre partendo da sopra, lo smeraldo per Mercurio (Budha), iltopazio per Giove (Brhaspati) e l’occhio di tigre o di gatto per il Nodo lunare Sud ele comete (Rahu).

La sua filosofia, è quella di far convivere armonicamente le varie tendenze, unmodo di portare addosso (e quindi entrare in contatto vibratorio) con le varie ener-gie, attirandosi gli influssi benefici che possono arrivarci dal cielo; mettersi in con-tatto con le forze contrarie significa prenderne conoscenza, questo alternarsi di for-ze positive e negative, si connette con il principio dualistico che impernia tutto sul-l’alternanza sì/no, bene/male come se la scintilla di quello che esiste avesse bisogno,per essere attivata, del polo positivo e di quello negativo, portare addosso anche lepietre che “portano sfortuna” per esorcizzare il timore del futuro.

BIBLIOGRAFIA

■ Corallo italiano e gioiellieri indiani, (K.B.), dalla rivista “India”, anno 1999, n° 1,edito dall’Ambasciata dell’India in Roma.

■ Cornelio Agrippa, De occulta Philosophia, ed. Mediterranee.

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158 ArgomentoCasa Quinta

L.A. 126-903

BILANCIA

Tra le sfere e le piramidi Maat incoronata con la piuma di struzzo impugna la Spada Magica.con le sfere pesa l’Alfa e l’Omega.

SCORPIONE

Il serpente della vita s’avviluppanella spiraledei desideridi creazione materiale.

SAGITTARIO

La freccia di Chirone,il centauro arciere,

scende alla radice del dolorel’antica feritadel solitario

in questa notte senza stelle.Occulte mani di Luce risanano in silenzio.

All’Alba la freccia, è un glifo nel Cielo.

Tra un mondo e l’altroti muovi guarito, innocente.

LUCIA BIAZZO

POESIE

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159ArgomentoCasa Quinta

Lucia Biazzo è una socia di Catania interessata agli studi esoterici, al simbolismodella vita, al mistero di vivere, che traduce in un linguaggio poetico molto persona-le. Le poesie sono tratte dal volume, “Io donna dell’Eone” pubblicato dalle edizioniAkkuaria. Chi desidera ricevere una copia del volume può mettersi direttamente incontatto con l’autrice inviando una e-mail a: [email protected].

Michele Psello

Oracoli Caldaici con appendici su Proclo e Michele ItaloMimesis - € 9,00

Michele Psello (1018-1078 d.C.), filosofo, politico ed erudito bizantino,fornito di una eccezionale cultura enciclopedica, ha lasciato una granmole di opere e commenatri inerenti la cultura e la filosofia del mon-do antico, con particolare attenzione agli Oracoli Caldaici. Per que-st’ultima opera fondamentale e purtroppo perduta dell’antichità, icommentari di Psello costituiscono una fonte di conoscenza insosti-tuibile. Il volume è completato da due appendici: una relativa al filo-sofo neoplatonico Proclo (410-485 d.C.) e a suoi Estratti del commen-tario alla filosofia caldaica, tramandatatici dallo stesso Psello, l’altrasull’Epistola XVII del dotto Michele Italo (XII sec.) relativa alla teologiadei Caldei.

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160 Portogallo

L.A. 126-902

Carissimi amici,

a Cipro avevamo deciso Portogallo e Portogallo sarà. Abbiamo dovuto cambia-re l’itinerario solo in parte poiché ci è stata sconsigliata Madeira che a fine settem-bre è piuttosto fresca e ventosa.

Visto che tutti hanno gradito il clima rilassante del viaggio precedente, abbia-mo deciso di prenderci qualche giorno in più per godere delle bellezze di questoPaese senza dover correre troppo.

Lisbona sarà la prima meta e per tre giorni avremo modo di visitarla con calmaal suo interno e nei dintorni, trovando il tempo anche per lo shopping. Poi ci spo-steremo nella regione dell’Algarve, nel profondo sud del Portogallo, protetta a nordda una catena di colline, con una costa incantevole che gode di un clima mite tuttol’anno grazie al mare calmo e alle correnti d’aria provenienti dalla vicina Africa. Pernoi, assetati di sole e di calore sarà il massimo del godimento prima di ripiombarenelle autunnali brume nostrane.

L’Algarve già dal tempo dei Fenici era una zona ambita, grazie alla fertilità delsuolo e alla presenza di fiumi e promontori di importanza strategica. Cinque secolidi dominio arabo, a partire dal 711 d.C., hanno lasciato alla regione un’eredità anco-ra ben visibile: dall’architettura, agli aranceti, agli “azulejos”, piastrelle decorate cheformano veri e propri quadri. Anche il nome è di origine moresca, infatti “AL-GHARB” (l’ovest) indicava la zona più a ovest dell’impero islamico.

Per il soggiorno marino abbiamo scelto la zona tra Albufeira e Praia de Rocha,la parte più centrale e più bella della costa con spiagge meravigliose intercalate dicalette di sabbia, di rocce enormi dalle forme strane e bizzarre che formano degliarchi e dei passaggi naturali a strapiombo sulla spiaggia, di scogli in pietra arenariache spuntano come fiori dall’acqua color zaffiro.

Vicino a Faro, il capoluogo dell’Algarve, c’è un parco naturale protetto checomprende 60 km. di costa che potrà essere meta di escursioni, così come l’entro-terra che è immerso in una vegetazione rigogliosa e ricco di paesini pittoreschi.

12° VIAGGIO-STUDIO SOTTOIL SEGNO DEI PESCI IN PORTOGALLO: DAL 20 AL 29 SETTEMBRE3 GIORNI A LISBONA E 7 GIORNI AL MARE IN ALGARVE

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161Portogallo

Lisbona, la capitale del Portogallo, è un affascinante groviglio tra passato epresente. Le sue origini si perdono nella leggenda che vuole Eliseo e Ulisse comefondatori di questa città. Adagiata su 7 colli lungo le rive del Tago, Lisbona è unametropoli cosmopolita caratterizzata da un’intensa attività culturale, sede di diversimusei nazionali e gallerie d’arte. Rasa al suolo, come gran parte del Portogallo, dalterremoto del 1755, conserva un centro del 18° secolo, con le vie eleganti e linearidella Baixa, al contrario del groviglio di stradine del quartiere moresco di Alfamasovrastato dal castello di Sao Jorge. Altri quartieri sono il Bairro Alto e l’Estrella sul-le colline ai lati della città. Nella parte occidentale si incontra la Torre di Belem ed ilMonastero di Jeronimos, veri gioielli dell’architettura manuelina. Questo insieme distili diversi conferisce a Lisbona un tocco originale e ne fa una delle città più affa-scinanti del mondo.

Il Portogallo, paese più occidentale d’Europa, si estende su una superficie nonpiù grande dell’Italia Settentrionale. Ha però 850 km. di coste variegate tra dune disabbia, scogliere a picco, promontori e lunghe spiagge che contrastano con un in-terno montuoso e un paesaggio estremamente vario in un alternarsi di vallate, col-line e pianure. Questo Paese possiede una storia antichissima: dapprima colonizzatodai Celti, poi dai Fenici e, in seguito, dai Romani e dai Mori, nel 1143 diventa Regno

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162 Portogallo

e proietta le sue speranze di sviluppo sull’oceano. Il mare (Nettuno/Pesci) diventainfatti teatro di incredibili imprese e grandi scoperte con i famosi “descubridores”,da Enrico il navigatore, a Vasco de Gama, a Magellano, intrepidi navigatori checambiarono la storia del mondo. Sarà anche per questo che gli antichi hanno asse-gnato al Portogallo il segno dei Pesci?

Un altro particolare che collega il Portogallo al 12° segno è legato al suo pa-trono (il santo più amato dai portoghesi), S.Antonio “da Padova” che, in realtà, ènato e cresciuto a Lisbona. Poi, affascinato da alcuni frati francescani crociati in-contrati a Coimbra, dove studiava, si trasferì in Italia, a Padova appunto, dove vissegli ultimi mesi della sua vita. Ebbene, molte statue e immagini di S.Antonio lo raffi-gurano mentre parla ai pesci, come S.Francesco era solito fare con gli uccelli.

Il “FADO” è la musica tradizionale di Lisbona. La parola fado letteralmente si-gnifica fato, esprime una struggente malinconia ed è intrinsecamente legata alconcetto di “saudade”, la nostalgia per ciò che si è perduto o il rimpianto per ciòche non si è raggiunto, che spiega il suo intenso valore emotivo. Se il Portogallo èPesci questa musica esprime molto bene il senso del segno Nettuniano.

In comunione con il 12° segno i nostri docenti, Grazia Mirti e Arturo Zorzan,che ci hanno accompagnato nel percorso dell’intero Zodiaco, hanno scelto le se-guenti ricerche, da esplorare insieme attraverso l’analisi dei Temi dei presenti:

Grazia Mirti proporrà: “Il Tema Nodale”. Arturo Zorzan: “Nettuno o l’Arca diNoè”.

A questo proposito chi desidera avere un’interpretazione personale sugli argo-menti trattati dovrà inviare all’atto dell’iscrizione i suoi dati personali completi.

Al momento di andare in stampa non abbiamo ancora i dettagli e la quotazio-ne definitiva del viaggio. Chi fosse interessato a saperne di più potrà chiedere infor-mazioni ed eventuale programma definitivo, da aprile in poi, presso Nadia Paggiaro– tel/fax 041/5346047 o tramite E-mail [email protected].

Un caloroso saluto da Nadia e Arturo e un arrivederci a fine estate.

È previsto fre breve la pubblicazione di un Supplemento dellaRivista, contenente due argomenti monografici:

– I pianeti retrogradi (sintesi di un lavoro collettivo del gruppo dilavoro-mailing.list di Mary Olmeda)

– Il Karma

È possibile che l’invio sia riservato ai soli Soci in regola al1 marzo 2002.

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163Casa Quinta - Linguaccia astrale

L.A. 126-520

Una recente sentenza ha assolto un imputato dalla diffamazione in quanto gli in-sulti erano espressi in vernacolo e quindi non necessariamente comprensibili a tutti.

Vuol dire allora che noi astrologi possiamo impunemente usare il nostro lin-guaggio per scatenarci in feroci allusioni e insulti. Proviamo a fare qualche esem-pio?

– Cosa vuoi che capisca con quel Mercurio leso!

– Ha una delicatezza tutta aretina

– Cosa vuoi, lei ha Plutone leso in seconda (virtù non eccelse, ma redditizie)

– Lui vive tranquillo nella sua dodicesima

– Poveretto: con Venere in caduta in settima, dovrebbe circolare con un cappello acilindro

– Io l’avevo detto quando ho visto quella Veneraccia in quinta

– E tu gli hai creduto? Con Mercurio opposto a Saturno!

– Ouf, Luna in Vergine, è detto tutto. In realtà è vago: potrebbe essere:o Aspirante zitellao Maniaca della pulizia e ordineo Vede solo i dettagli e si fa imbrogliare facilmente

– Sono stata a casa sua, così nettuniana che non trovavi la porta del bagno

– Sì, è intelligente, ma è un po’…uraniano

– Non ti consiglio di andare in vacanza con quella: ha tanti debiti karmici oppure:ha Saturno sul nodo (tradotto: mena gramo)

– Caro, se non vado alle Bermude per il mio compleanno resterò vedova

“LINGUACCIA ASTRALE”GLI INSULTI ASTROLOGICI

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164 ArgomentoCasa Quinta - Linguaccia astrale

L.A. 126-530

Come già annunciato in precedenza, il testo di Mirka Martini, “Amori Zenitali” dellaAcanthus, è da tempo esaurito: ci auguriamo che possa uscire una ristampa. L’Au-trice (Toro - ASC Gemelli) sembra spesso feroce nel descrivere le “virtù” dei segni, èin realtà propone un ottimo testo didattico, perché con l’ironia mette in risalto lecaratteristiche basilari del segno “puro”, che benché inesistente nella pratica, puòessere inquadrato da ogni alunno senza confusione coi restanti.

Iniziamo con la descrizione dell’Ariete, suddiviso in Ariete e Arietessa. Fra l’altroper ogni segno fornisce i consigli per conquistarlo e – ancor più preziosi quantodifficoltosi – per “mollarlo”, un’arte che, visti gli attuali turnover, richiederebbequalche corso specifico…

ARIETECapro espiatorio

Una povera bestia questo primo segno dello zodiaco, che la leggenda identifi-ca con l’ariete dal vello d’oro, sacrificato da Zeus perché colpevole di aver traspor-tato i fuggiaschi Elle e Frisso lontano dalla matrigna con intenti omicidi.

Sappiamo come vanno certe cose: a farne le spese è sempre quello che c’entradi meno. Capita anche oggi, e non solo nelle favole. Fu così che il divino ariete, aquei tempi mitologici munito di ali e di uno sfavillante manto dorato, pagò di mor-te propria la fuga altrui. In compenso ce la mise tutta a vender cara la pelle, anchedopo morto. Il suo ambito vello causò infatti tante e tali rogne a chi tentava di im-padronirsene che Zeus dovette chiedersi più di una volta chi glielo aveva fatto fare.Questa storiella, forse inventata o forse no, è illuminante sulle peculiarità dell’Arie-te: la generosità avventata che finisce col tramutarlo da montone in capro espiato-rio, e l’audacia ad oltranza che 10 spinge a tenzonare finché quando non serve piùa niente e un altro piomberebbe in ginocchio implorando pietà.

Lui no. Lui piuttosto si lascerebbe arrostire sul rogo. Come il Savonarola: altroAriete che seppe vender cara la pelle.

“LINGUACCIA ASTRALE”IL MONDO DI MIRKA

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165Casa Quinta - Linguaccia astrale

Colpi di testa

A somiglianza dell’animale da cui ebbe il nome, l’ Ariete nella vita è tutto protesoverso l’avvenire, che affronta a testa bassa prendendolo a zuccate. Prima di pensare,agisce. Se qualche volta si soffermasse a riflettere eviterebbe dispiaceri ed emicra-nia, ma non bisogna mai farglielo notare: si rischia una testata. Micidiale per chi lariceve. La forza d’urto arietina del resto è ben simboleggiata in quell’attrezzo daguerra chiamato appunto ariete, formato da una trave e una capocchia di ferro, cheserviva agli antichi per sfondare le mura delle città nemiche. Quando un Ariete cari-ca è perciò prudente tenersi alla larga. Solo un bulldozer potrebbe fermarlo. Forse.

Un marziano in assetto di guerra

Impulsività, fervore, esaltazione, irruenza fanno si che l’Ariete si lanci abitualmentein gesta impossibili, meglio se pericolose, tipo combattere contro i mulini a vento.Don Chisciotte poteva benissimo essere un Ariete, benché stupido. Ma aveva unaperseveranza che è estranea al nostro: il vero Ariete delle imprese ama solo l’inizio,appena ha aggredito una cosa se ne dimentica e ne aggredisce subito un’altra. Lasua energia si brucia nella veemenza dell’assalto. Poi, slombato, molla. È la fortunadelle pubbliche amministrazioni. Esistono un mucchio di cittadini che quando sco-prono un sopruso decidono di cambiare il mondo e attaccano a colpi di corna, an-che se la faccenda non li riguarda affatto. Sono tutti Arieti.

Se non si stancasse, il cittadino Ariete farebbe cadere giunte, destituire sindaci,crollare coalizioni. Ma non lo sa, non se ne rende conto, e soprattutto un istantedopo scopre un secondo sopruso che lo indigna molto più del primo e cambiaobiettivo. Ecco perché certe giunte, purtroppo, reggono.

Nella gente normale, tutto questo agitarsi dell’ Ariete, questo agire sconsidera-to in balia di fuochi di paglia ideologici che hanno quasi sempre nefaste conse-guenze tipo incidenti, scontri, processi (oh quanti!) suscita stupore e incredulità. Manon dimentichiamo che lui è un marziano: sia nel senso che è governato da Marte,noto guerrafondaio, sia nel senso che chi ha ancora un briciolo di coraggio oggi co-me oggi sembra proprio calato da un’altra galassia.

lper maschio

È davvero un individuo iperbolico. poiché addiziona enormi quantità di energia, l’in-dividuo Ariete finisce con l’essere iper collerico, iper emotivo, iper testone, iperrompi, iper tutto. Ovvio che sia anche un iper maschio. Ma per poco. Come in tuttele cose, spreca le forze nell’irruenza dell’impatto. Il che lo porta a faticare moltissi-mo per il classico pugno di mosche. In teoria sarebbe un autentico dongiovanni, inquanto ha la virtù di far sentire una donna l’Unica con la U maiuscola, anche seracchia come Dulcinea. Subito dopo o quasi, però, eccolo impegnato in altre amo-

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rose tenzoni con dame diverse dalla sua, che se ne adombra moltissimo. E invano.L’Ariete è un infedele nato, non tanto per la lussuria quanto per la fretta: in lui l’ur-genza di cambiare argomento, donna, pedalini – è così impellente che non può im-pedirsi di passare ad altro appena possibile. È ben noto il tipo che scende a compra-re le sigarette dicendoti “torno subito” e mentre te lo dice ci crede. Solo che stradafacendo si imbatte nel colpo di fulmine e non torna né subito né mai. Ecco che al-lora la gente sentenzia ”è un bugiardo”. Nulla di più ingiusto. Se l’Ariete ha un difet-to è quello di essere sincero fino alla brutalità. Imbastir menzogne è troppo laborio-so e costituisce una perdita di tempo, cose che gli creano entrambe gran sofferenza.Perciò non bisogna fargli domande indiscrete. Per non costringerlo a soffrire.

Minerva l’incendiaria

E lei, la signora Ariete, che tipo è? Sostanzialmente non si differenzia molto dal suoomonimo di sesso maschile. Anche lei soffre di umori improvvisi, si catapulta inavanti, si becca la sua bella cornata – che farà male solo all’oggetto contundente –e ricomincia da capo come se niente fosse.

È la dea Atena, che scaturì dalla capoccia di Giove in seguito a un fendente, einvece di frignare per il dolore si mise a fare una danza bellica. In seguito, divenutatitolare del ministero della guerra in combutta con Marte, si fece uno scudo con lapelle di Pallade e capeggiò il movimento pacifista, come certi signori dei giorni no-stri che per stabilire la pace non esitano a scatenare la guerra.

Armata fino ai denti, impugnando la spada in una mano e l’ulivo nell’altra, l’A-rietessa è l’identica copia di Pallade Atena detta Minerva: passionale, di umor varia-bile, impulsiva, prepotente, focosa, si incendia facilmente, proprio come un fiammi-fero.

E per sedurlo ?

Sedurre un Ariete non è impresa laboriosa, essendo l’individuo molto ben disposto acollaborare. Il problema se mai è come riuscire a trattenerlo nella propria vita più ditre ore. Per spuntarla bisogna ricorrere al mIstero, e talvolta alla fuga. Di indole bat-tagliera, l’ Ariete non si diverte a ottenere una cosa senza conquistarsela a cornate:deve poter credere di aver smantellato il muro della resistenza,vera o presunta, conle sue sole forze.

Un altro trucco per tener desta l’attenzione dell’Ariete è il trasformismo: peresempio vestirsi oggi da odalisca esibendosi nella danza del ventre, domani tramu-tarsi in donna efebo con il rock nelle vene e dopodomani assumere sembianze difanciulla virginale con o senza arcolaio. La smania di novità arietina sarà in tal mo-do appagata, così come la sua insaziabile sete di conquista: avrà infatti l’impressio-ne di possedere non una sola donna ma tante, e ciò lo distoglierà, forse per un’inte-ra settimana, dal dedicarsi ad altre signore.

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Strozzami ma di baci ingozzami

Se l’ Ariete ha sempre premura, l’ Arietessa ne ha anche di più. Al contrario del fra-tello maschio, che ama scalpitare e combattere, benche non troppo a lungo, perconquistare l’oggetto delle sue brame, con la signora Ariete la tattica di farsi sospi-rare non funziona affatto. Con lei bisogna essere rapidi, tempestivi e anche un po’brutali: una sfumatura trogloditica infatti non guasta. Più che armarsi di pazienzaoccorre armarsi di bastone in guaina di velluto. All’Arietessa piace l’uomo forte, ca-pace di domarla nel solo modo possibile: appagando la sua avidità amorosa. E perriuscirci bisogna davvero essere forti. Un attacco diretto, senza scampo, è quelloche ci vuole per conquistarla, dopo un corteggiamento serrato che non dovrà peròmai superare le quarantott’ore, durante il quale le avrete sussurrato frasi esaltantisulla sua persona.

Il sistema più idoneo per passare al dunque è avvinghiarla a tradimento e farlavostra sul pianerottolo, o sul pavimento dell’ascensore. Qualsiasi luogo insolito vabene, anche una piantagione di cactus. La sofferenza amorosa alla signora Arietenon fa paura, purché chi gliela infligge dimostri di essere all’altezza della situazione.Non abbiate timore di essere troppo rudi: è l’unica donna dello zodiaco che non videnuncerà mai per violenza carnale. AI massimo, se proprio non siete il suo tipo ese non ha gradito l’aggressione, vi caverà gli occhi. Esiste un solo modo per impe-dirglielo: farle dei complimenti. Adora essere adulata.

Corna segrete

Un tipo cosi, pronto a scaldarsi per un flirtino innocente, parrebbe una specie diOtello capace di strangolarvi senza indugio se per accidente vi capitasse di tradirlodavvero.

Invece no. L’Ariete, di fronte alla faccenda, purché esterniate il vostro piùprofondo pentimento, sfodera tutta la sua generosità e si mostra assai più di tantialtri, propenso a sorvolare. Ma a un patto: che non si sappia in giro. Che il fattaccionon abbia risonanza e che nessuno,né oggi né mai, possa sospettare l’accaduto. Infondo non è una condizione inaccettabile. Tuttavia non lasciatevi turbare dall’ec-cessiva magnanimità del vostro Ariete: ha sempre tante e tali marachelle da farsiperdonare, che come minimo deve perdonarne una anche a voi.

L’ Amore con l’elmetto

L’amore con l’Ariete non è mai noioso. poiché difficilmente si interessa alla stessacosa per più di cinque minuti, e poiché ha bisogno di dividere con voi i suoi inte-ressi, potete star certe che nessuna giornata trascorsa con lui sarà uguale all’altra.Se però desiderate un’esistenza tranquilla, o se avete problemi cardiaci, innamora-tevi di chiunque tranne che di un Ariete. E se lo sposate, optate per la divisione dei

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beni. Adorando il rischio, non esita infatti a lanciarsi anche in quello finanziario,con grave pericolo per le sistole di chi gli sta vicino. Alle sue speculazioni non cisono limiti: può darsi che si metta a giocare in borsa, o che decida di Investire tut-te le sue – e le vostre – sostanze nell’allevamento dei lombrichi. L‘incredibile è chea volte, quando proprio è sull’orlo della bancarotta, gli va anche bene. Ma di solitogli va male. Non importa, bisogna lasciarlo fare: impedirglielo non servirebbe che aintestardirlo di più, in quanto la vostra opposizione diverrebbe un ostacolo daspianare a cornate.

In sostanza un felice rapporto amoroso con l’Ariete richiede solo di esseresempre d’accordo con lui, starlo ad ascoltare per ore e ritenere giustissimo tuttoquello che intende fare, foss’anche andare sulla luna a bordo di un aliante. Inop-portuno sottolineare i suoi difetti in chiave ironica, poiché l’ Ariete ha uno scar-so senso dell’umorismo, specie verso se stesso. Ma non si può dirglielo: non neriderebbe.

Pericolosissimo, anzi letale, può invece risultare il non dargli ragione, soprat-tutto quando non ce l’ha. L’Ariete soffre di reazioni violente, urla, strepita, carica,prende subito fuoco e talvolta lo appicca. Alla fine, estenuati, si finisce col chieder-gli scusa se non altro per spegnere l’incendio. Si acquieta subito: i furori arietini so-no come i temporali di primavera, sfumano di colpo senza lasciare rancori. I rancori,se mai, è il partner a covarli, ammesso che non ne esca prima con un la testa in-franta. Prudente, anzi doveroso, indossare sempre e comunque l’elmetto.

Primadonna

Se tener testa a un Ariete maschio richiede come minimo l’elmetto, riuscire atener testa a un’ Ariete femmina non è da meno: le loro corna sono ugualmentedure e infrangibili. Amare un’Arietessa inoltre è pericoloso: assetata di novità, ter-rorizzata dalla noia, si sente molto più attratta da avventure rapide e infuocateche non da lunghe relazioni, destinate a sfociare nella monotonia. Perciò se l’avetecatturata e volete tenervela, dovete essere pronti a tutto: I’Arietessa è una donnainteressante ma eccentrica, che non esita a umiliarvi e a schiacciarvi sotto il taccoqualora vi mostriate più debole di lei. I suoi giudizi suonano feroci. le sue ingiuriedecorticanti. È un tantino sadica. Nei deliri più intimi sogna di essere una diavoles-sa adibita alla punizione degli ignavi. Attenti quindi a non essere scambiati peruno di loro: sarebbe la fine. La vostra. Mentre lei se ne andrebbe a testa alta, piùviva che mai, a cercarsi un sostituto meno spregevole. E faticherebbe pochissimo atrovarlo.

Gli uomini cadono come mosche nella rete dell’ Arietessa, che peraltro non èmielosa nè melensa, probabilmente attirati dalla sua sensualità violenta e dalla suaviolenza sensuale. Quasi subito ci lasciano le penne. L’unica arma per difendersi dalei, e tenerla a bada, è l’ammirazione. Ditele che è bella e vedrete che comincerà adaddolcirsi. Ripeteteglielo a ogni istante e sotterrerà l’ascia di guerra per volarvi tra

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le braccia. Naturalmente a questo punto non potete deluderla: dovete amarla folle-mente, per dimostrarle di non aver mentito e soprattutto di essere eroticamentedegno di lei. In caso contrario non esiterebbe a farvi a fette. Come Robespierre, cheera un Ariete.

L‘insuperabile

Passionale, sempre in preda ad amori improvvisi quanto effimeri, questa donna ec-cezionale, per fortuna unica, pretende fedeltà assoluta e non sopporta di essere se-conda a nessuno. Se non viene considerata la Sola, l’Inimitabile, l’Insuperabile, l’A-rietessa discendente di Pallade dà al partner del filo da torcere.

Non a caso la sua antenata fu, all’epoca, sindacalista delle tessitrici. A dire ilvero nemmeno tanto leale.

Attenzione dunque, con la vostra Arietessa, a non competere mai in nessunis-sima cosa, specie se siete più bravi di lei. Rischiate, come Aracne, di venir tramutatiin ragni.

Ariete addio

Non è improbabile che un individuo così logorante dopo un po’ stenda anche i piùresistenti. Per fortuna scaricare un Ariete non risulta affatto problematico: bastastancarlo. Il che, come abbiamo visto, è facilissimo. Per perdere interesse ai suoi oc-chi sarà sufficiente rimanere freddini di fronte alla prospettiva di scalare il Cervinoin pieno inverno e preferire una vacanza a casa piuttosto che in una tenda turco-manna nel cuore dell’ Asia. Opponetevi insomma a tutte le perigliose, astruse trova-te che l’entusiasmano tanto. Infilatevi le pantofole e diventate casalinghi. Sbadi-gliate ostentatamente in sua presenza, soprattullo quando parla, e addormentatevidi fronte a un avvenimento che lo eccita, tipo il combattimento di galli o la lottadei samurai. Impeditegli di divertirsi e portatelo via dai parties non appena comin-cia a prenderci gusto. Se per una volta siete voi ad avere premura anziché lui e vo-lete liberarvene in fretta, fate leva sulla sua gelosia sanguigna: civettate sfacciata-mente con tutti e non datevi la pena di nasconderlo. L’Ariete non potrà tollerarlo, ed’altronde non avrà voglia di perder tempo a riconquistarvi. Ma badate: non è ne-cessario tradirlo davvero. Basta farglielo credere.

Con l’Arietessa la tattica funziona un po’ meno: perché si eclisserebbe, sì, subi-to dopo il vostro tradimento vero o presunto, ma non prima di avervi fatto a bran-delli. Meglio perciò essere prudenti e ricorrere a sistemi più diplomatici. poiché amal’esagerazione, smettete di usare iperboli per magnificare le sue doti: non trovatelacosì eccezionale come ,vorrebbe, cioé tantissimo, e dimenticatevi di lei specie du-rante la notte. Ciò l’allontanerà da voi ma soprattutto le impedirà di darvi l’unghia-ta finale laddove è meglio per un uomo conservarsi integro: l’ Arietessa è una don-na che lascia il segno, in tutti i sensi.

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170 Argomento

Se conoscessimo i dati natali del Botticelli potremmo spiegarci – forse per lesioni dell’asse Pesci-Vergine – come fosse indotto a dipingere questi piedi artrosici e sproporzionati. A meno che si vogliadare la colpa ai soli allievi. Ma qualcuno troverà sicuramente un messaggio esoterico. Ce lo faccia

sapere… (Per Linguaccia astrale)

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171Argomento

L’ANGOLO

DEI NEOFITI

A casa di Mercurio e di Urano

– Didattica elementare (Dante Valente)– A cosa servono queste ore planetarie

(Dante Valente)– VI esame per l’albo – Soluzioni ai quiz

per la prova scritta– La posta di Marco Pesatori– Computer club

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172 ArgomentoL’angolo dei neofiti

L.A. 126-602

Quanti di noi – quasi tutti forse -ci siamo accostati all’Astrologia per una folgora-zione, dovuta ad una frase, ad un commento inconsueto, ad un approccio assai di-verso da quello dei settimanali. O più spesso grazie ad un incontro con un “mento-re”, un iniziatore che pronuncia una parola, spesso magica,che ci dischiude comeper incanto orizzonti infiniti e incantatori. A quel punto tutto diventa facile, fluiscespontaneamente, e i sentieri da percorrere diventano più sicuri, anche se richiedonosacrifici seppur gradevoli,ma adeguatamente compensati dai risultati.

Ma quando ci capita di incontrare persone incuriosite, che vorrebbero sincera-mente accostarsi, noi quella parola speciale – magica – non la sappiamo, perché va-ria da persona a persona.

Possiamo però insistere sulla logica zodiacale, che è un mezzo meno potente,ma aiuta ad entrare in un nuovo universo. Forse basta un piccolo lume che basti afar intravede quanto diversa sia dal comune sentire.

E allora proviamo a stilare perlomeno dei modelli che evidenzino la logica in-terna, armoniosa, geometrica dello zodiaco in generale.

Possiamo iniziare a spiegare la

LA LOGICA DELLA SUCCESSIONE DELLE CASE (e indirettamente dei segni)

Ipotesi: le case sono disposte secondo la successione esistenziale delle doman-de, delle prese di coscienza, di un soggetto che si affaccia per la prima volta allavita.

O più semplicemente con quale sequenza un neonato si chiede i perché dellavita.

Primo problema: rendersi conto per prima cosa di ESISTERE (casa prima),l’ergo sum.

Secondo problema: Che cosa HO: Come sono fatto, i miei attributi, la mia dotefisica, (Casa seconda, ev. Toro ).

DANTE VALENTE

DIDATTICA ELEMENTARE

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173ArgomentoL’angolo dei neofiti

Risolta la mia identità e proprietà che – va notato – sono prioritari e indispen-sabili per sopravvivere, posso guardarmi intorno e CONFRONTARMI col diverso-da-me, con chi mi sta vicino, l’ambiente (fra cui la mamma, che inizialmente non è vi-sta come “diversa”), quindi = casa terza.

Quarto passo: identificare il luogo “dove sono?” quindi la casa, il rifugio sicuro,che mi distingua, mi separi bene dagli altri.

E così finisce la prima fase, che possiamo definire vegetativa-animale. Si puo’ulteriormente sintetizzare con la successione: chi sono, che ho, con chi, dove.

Risolti i problemi di sicurezza elementare si può sperimentare il piacere (quintacasa), l’emozione, e inevitabile conseguenza di quello: il dolore, la malattia (sestacasa).

PARTE SECONDA

I problemi INDIVIDUALI della prima fase si ripresentano specularmene ma a livelloSOCIALE, con il non-io, nella seconda serie di case

Se la prima casa è “chi sono io“ la settima sarà “chi è il mio partner”, necessarioper essere inserito nella struttura sociale.

Se la seconda casa rappresenta quello che ho, l’ottava è quello che ricevo oche cedo alla società

Se la terza casa è conoscere chi mi sta accanto, la nona è comunicare collontano,o col trascendente

Se la quarta è la mia casa di abitazione, la decima è la mia casa sociale, illavoro.

Se la quinta sono le emozioni fisiche, l’undecima saranno le emozioni mentali,gli incontri, i progetti

Se la sesta è la malattia in casa, la dodicesima è la reclusione, l’esclusione dallasocietà

In generale uno schema logico va solo capito, non richiede sforzo mnemonicoe dovrebbe restare impresso per sempre. Tocca a voi proporne altri!

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174 L’angolo dei neofiti

L.A. 126-633

Ricordo che a Mykonos, nell’estate 2000, fra i rappresentanti italiani, francesi, spa-gnoli, greci e ciprioti, si cercava inutilmente un’intesa su alcuni dettagli per attivarequesta Federazione Mediterranea (FAES), (v. avanti a pag. 200). Mi colpì l’atteggia-mento sornione e attendista di Maurice Charvet. Quando come per incanto tutte lecose si aggiustarono, Maurice si alzò sorridente e annunciò con solennità: Signori inquesto preciso istante abbiamo lasciato l’ora planetaria di Saturno e siamo entratiin quella di Giove!

Confesso di aver controllato subito l’orologio per riservarmi un controllo piùaccurato, ma dovetti in effetti ammettere questa “strana casualità”.

A COSA SERVONO QUESTEORE PLANETARIE (D.V.)

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175L’angolo dei neofiti

In seguito utilizzando le sue comode tabelle stilate per ogni giorno dell’anno,ho dovuto rassegnarmi a ritenere un po’ meno “strane” queste corrispondenze.

Vale la pena di rammentare questa tecnica: anzitutto risente sensibilmente delluogo, poi propone due livelli di scelta: il giorno ”propizio” e in quell’ambito l’ora“propizia”.

Si divide sia il giorno che la notte in dodici parti (ore planetarie). La prima oraderiva dal nome (marte al martedi, giove al giovedi, sole la domenica, saturno il sa-bato).

La successione planetaria segue la sequenza: Saturno, Giove, Marte, Sole, Ve-nere, Mercurio, Luna (quindi la domenica si inizia col Sole, segue poi Venere, Mercu-rio, ecc. ecc.)

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176 L’angolo dei neofiti

La morale dovrebbe essere che chi riesce a superare Saturno si trova un belGiove.

Come al solito i condizionamenti del “viver civile” raramente ci permettono didecidere alcunchè, in particolare di iniziare un viaggio, un colloquio, un affare, nel-l’ora e nel giorno propizio. Però possiamo scaricare la colpa alle stelle anzichè allenostre capacità e rimpiangere un “costoso” ritardo di cinque minuti. Oppure averela coscienza a posto “ho fatto di tutto, ho scelto persino le ore planetarie giuste!”

Sul n. 124 della nostra Rivista abbiamo pubblicato un articolo dettagliato diMaurice Charvet sull’argomento con ottimi esempi. Maurice ha preparato anche uncomodo inserto con tutti i giorni dell’anno anche per Mlano (suppongo per altre

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177L’angolo dei neofiti

città a richiesta), con chiarissime spiegazioni in francese, che permettono un facileorientamento per il lettore e contiene anche una brillante sintesi dei principi astro-logici. Inoltre è arricchito con tabelle su DIMORE lunari ( posizione nello zodiaco) eCASE lunari (angolo lunisolare) con la rispettiva interpretazione. Per esempio le case8,12, e 18 sono assai favorevoli.

Alleghiamo un modulo per chi fosse interessato e una tabella di esempio.

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178 ArgomentoQuiz Albo

L.A. 126-620

PARTE PRIMA

Le domande che seguono possono prevedere più di una risposta corretta!

Se la vostra nascita fosse avvenuta 20 gradi più a sud in latitudine terrestre diquanti gradi sarebbe variato il MC?

❏ 20 gradi circa❏ 20/4=5 gradi❏ nessuna variazione

Due pianeti sono in antiscia quando❏ Sono equidistanti dal MC❏ Sono equidistanti dal FC❏ Sono equidistanti d 0° Cancro❏ Sono equidistanti da 0° Capricorno❏ Hanno lo stesso arco diurno❏ Sono equidistanti dal punto vernale

Con un tempo siderale pari a h 3.00, quale fra questi segni potrebbe trovarsi all’ASCa Bologna

❏ Toro❏ Leone❏ Aquario❏ Sagittario❏ Pesci

Secondo la teoria delle case derivate indicate (segnalando il percorso utilizzato, es.V+XII+IV=VII):

❏ Gli studi scolastici dei figli 3+5-1=7❏ La dote della nuora 8+7+5-2=18-12=6❏ Il vizio del gioco nel marito della sorella 5+7+3-2=13-12=1❏ L’eredità del figlio del fratello 8+5+3-2=14-12=2❏ La carriera della moglie 10+7-1=16-12=4

VI ESAME PER L’ALBOSOLUZIONI AI QUIZ PER LA PROVA SCRITTA

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179ArgomentoQuiz Albo

Per inaugurare un Ricovero per anziani a quale tipo di Astrologia si dovrebbe ricor-rere?

❏ A.oraria❏ A.medica❏ A.finanziaria❏ A.elettiva❏ A.mondiale❏ A.karmica

Nella domificazione aequalis rispetto al Placidus❏ cambia l’ASC❏ cambia il MC❏ cambiano le cuspidi❏ cambia l’ora siderale

Fate un esempio di due pianeti in mutua ricezioneVenere GemelliMercurio Toro

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In che segno si trova il Sole per un soggetto nato in Spagna il 19 agosto 1601❏ Ariete❏ Gemelli❏ Cancro❏ Leone La Spagna ha adottato subito il Gregoriano❏ Vergine

Dove è nata la “nostra” Astrologia?❏ in Persia❏ in Cina❏ in India❏ in Caldea❏ a Babilonia❏ in Grecia, a Cos❏ in Egitto❏ in Arabia

Lo spazio locale❏ divide la città natale in 12 quartieri❏ è la proiezione sull’orizzonte delle posiz. planetarie❏ non dipende dalle case❏ non dipende dai segni

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180 Quiz Albo

Due persone nascono NELLO STESSO ISTANTE in due paesi posti esattamente agliantipodi (es. Italia e N.Zelanda). Che cosa differenzia i due temi?

❏ la posizione del Sole❏ La posizione della luna❏ i pianeti nei segni❏ i pianeti nelle case❏ i segni sono invertiti❏ i pianeti sopra l’orizzonte si trovano sotto❏ L’ASC❏ Il MC❏ le case sono invertite

Quali fra le seguenti voci non riguardano corpi celesti :❏ Caronte❏ Giunone❏ Sole nero❏ Luna nera❏ Bacco❏ Punto vernale❏ Afeta❏ Parti arabe❏ Midpoint❏ Vertex❏ Nodo discendente❏ Coda del drago❏ Ecate

Contrassegnate le seguenti asserzioni solo se VERE:❏ Il Sole spunta sempre al punto EST dell’orizzonte

NO, solo agli equinozie non ovunque

❏ Nell’emisfero australe i segni diventano quelli opposti❏ Il vertex si trova sempre fra l’undicesima

e la seconda casa❏ L’Ascendente varia con la latitudine terrestre❏ L’ASC e il MC dipendono dal sistema di domificazione❏ La latitudine del Sole può arrivare a 3 gradi❏ La longitudine della luna non supera i 23 gradi❏ La latitudine dei pianeti è lo scostamente dall’equatore❏ Parallelo di declinazione equivale a stesso arco diurno❏ Due pianeti sono controantisci quando hanno

archi diurni complementari

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181Quiz Albo

Che cos’è l’ayanamsaZodiaco siderale con anticipo di ca 23 gradi

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Che cos’è il ciclo di Saros (brevemente !) o di MetoneIl ritorno della congiunzione Sole Luna allo

stesso grado zodiacale ogni 19 anni circa...........................................................................................................................................................................................................................

Perchè si parla di calendario “Giuliano”Fu riformato da Giulio Cesare

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...........................................................................................................................................................................................................................

Indicate 5 personaggi famosi del segno del Capricorno

1 (Esempi) Adenauer2 Andreotti3 Modugno4 Marlene Dietrich5 Mao

Nominate tre personaggi storici che si sono occupati anche di astrologia(Esempi) Keplero

GalileoDante

Quale fra i pianeti classici NON è parente stretto di Giove nella mitologia(Sole=Apollo, Luna= Diana)

Venere, nata autonomamentedalla spuma del mare

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Che differenza c’è fra sinastria e tema integrato1) aspetti incrociati

2) punti medi di ogni pianeta...........................................................................................................................................................................................................................

Attribuite un segno zodiacale alla Toscana e giustificate le scelte (contano i criteri,non il segno!)

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182 Quiz Albo

Tra le risposte sembra giustificata la Bilancia per l’arte, la moda e il gusto della bel-lezza, PECULIARE ossia quasi esclusiva della Toscana. Chi specifica mare, colline, cu-cina non pensa che sono valori comuni a molte altre Regioni

Spiegare il principio dell’astrologia orariaTema eretto per il momento in cui si pone un quesito (si-no)

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Trascrivete a fianco la posizione natale della vostra Luna (L)5 Ariete (esempio)

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Indicate una posizione zodiacale in quinconce con (L)5 Vergine (esempio)

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Indicate una posizione zodiacale in sesquiquadrato con (L)5+135=140 ossia 20 Leone

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Indicate un punto in antiscia con (L)25 Bilancia

90+85=175=25 bilancia equidistante da 0 cancro...........................................................................................................................................................................................................................

(D.V.)

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183ArgomentoLa posta di Marco

L.A. 126-370

Vorrei approfondire il soggetto pianeti retrogradi in un tema natale. So che espri-mono il bagaglio di prove e virtù di tipo karmico. Nella letteratura in merito nonsono riuscita a trovare spiegazioni esaurienti per Sole, Luna e Nodi Lunari retrogra-di. Su quale principio astrologico si basano i bioritmi e come vanno interpretati?Qual è l’influenza di Lilith in un piano natale?

Silvia di Milano

Cara Silvia, non so fino a che punto ti posso rispondere e quindi probabilmenteti deluderò, ma l’importanza dei pianeti retrogradi nel mio uso dello strumentoastrologico è pari a less than zero. Vale a dire non li guardo proprio. Il che non vuolsignificare un rifiuto della cosa, o una accusa di nullità assoluta dell’argomento oancora un insulto gratuito a tutti quelli che ne tengono conto. Semplicemente nonne ho la minima esperienza e mai mi sono applicato in uno studio reale, sul campo,dell’argomento pianeti retrogradi. Per quel poco però che ci ho buttato l’occhio, sulpiano pratico e concreto, la risposta è stata… less than zero. Nada de nada. Se poimi ci agganci anche la questione del Karma, allora andiamo di filato in quel luogohegeliano,. In quella notte nera dove, come diceva il filosofo, tutte le vacche sononere o in quella foresta di Bondit dove di notte tutti gli alberi sono banditi e tutti ibanditi possono diventare alberi. Un campo, il karma, troppo degno di meditazionee rispetto, per ricondurlo a giochini di bassa astrologia dove ne esce un concettobanalizzato, istupidito, imbesuito…Il karma è la vita stessa. Il karma è il tema natalestesso in tutta la sua complessità. Fa ridere ricondurlo e restringerlo ai pianeti re-trogradi o al Nodo Lunare, sia esso est, sud, ovest o nord-est. Il karma è la semplicelegge di causa ed effetto, che è sempre in atto ogni volta che ci muoviamo, chepensiamo, che spostiamo una penna o parliamo con una persona. Il karma sono lenostre azioni, che possono ripulire e liberare l’errore del passato e nello stesso tem-po migliorare l’azione futura (nel presente). Oppure seguire il desiderio e l’ego edunque ribadire e amplificare un meccanismo di ripetizione che ci danna da anni eper anni, proiettandosi sul futuro, allargando e facendo diventare più duro e forte ilsuo condizionamento. Il karma non è altro che la nostra coscienza, il sapere benecon semplicità quello che si sta facendo, consapevoli che ciò avrà delle conseguen-ze, non sempre immediatamente visibili. E altro ancora, su cui non mi dilungo. Ri-durre tutta l’essenza dell’esistenza (delle esistenze, se vogliamo essere in linea con ilconcetto buddhista), all’improbabile retrogradazione, fa ridere. Sole e Luna, poi, non

LA POSTA DI MARCO PESATORI

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184 ArgomentoLa posta di Marco

hanno mai moto retrogrado. Sui bioritmi sarebbe il caso di interpellare un espertodi bioritmi che io non sono. Su Lilith, io personalmente non mi soffermo mai nell’a-nalisi del tema natale, preferendo leggere le parti “ombra” del femminile o del rap-porto con il femminile, dall’analisi di Luna e Venere e dall’equilibrio generale del te-ma di nascita. Lilith è un elemento in più che semmai viene dopo l’analisi precisa eattenta del tema. Personalmente la vedo in connessione con quell’inconscio femmi-nile “eterico” (nel senso che dà alla parola Bachofen), che richiama un femminile li-bero e liberato da ruoli tradizionali (madre, figlia, moglie, regina del focolare etc.) eda ruoli amazzonici di contrapposizione al maschio, laddove la femmina lotta colmaschio per uno “stato-chiuso”, dove ripropone gli scenari tradizionali con la soladifferenza che il potere è in mano a lei. A Lilith non interessa altro potere che lapropria libertà e questa forza realizzata (della libertà e del potere libero del femmi-nile; libero anche dalle pastoie dell’economico), genera una visione conturbante,erotica, in diretta connessione con i fantasmi finalmente vinti. E’ chiaro che Lilithspaventa il maschietto tradizionale, con tutte le sue connessioni di fragilità e diprepotenza. Come Kalì dalle mille braccia e con la lingua di fuori, Lilith esprime tut-ta la carica divorante del femminile eterico, che a nulla e nessuno deve rendereconto. Realizzarla non è facile per la donna, che deve vincere tutti i legacci dellasua identità sociale; averci a che fare non è facile per l’uomo, che subito vede sor-gere i terrori dela solitudine e della castrazione. Ma il percorso di conoscenza e rea-lizzazione di sé, passa anche attraverso qualche appassionante ed emozionante girodi ballo con Miss Lilith in persona. La tua dov’è in questo momento?

* * *

Nella mia rivoluzione solare c’è quest’anno una Luna congiunta al grado all’ascen-dente Toro. Cosa ne pensi di un aspetto così forte ed evidente?

Brunella di Asti

L’analisi di una Rivoluzione solare non può essere disgiunta da quella dei tran-siti – del recente passato, presenti e almeno dei successivi due anni. In più, bisogne-rebbe avere il quadro generale del tema di rivoluzione stesso, con gli aspetti dell’a-scendente e della stessa Luna, oltre alla basilare relazione con la carta del cielo dinascita. Detto questo - e senza conoscere la tua ora di nascita non è possibile unaanalisi davvero precisa - in teoria la Luna in Toro che va sopra l’ascendente di rivo-luzione è qualcosa di molto forte. Sul piano pratico indica scelte importanti nelcampo del lavoro (Toro-lavoro), sia in senso positivo (aspetti favorevoli), sia in sensodi situazioni bloccate (aspetti o relazioni con il tema di nascita poco buone), o l’ac-quisto di una casa, magari in campagna (Luna-casa, Toro-campagna) o ancora, se itransiti lo confermano, la questione della maternità, con un avvenimento impor-tante riguardante la propria madre o il soggetto come madre, rendendo anche pos-sibile una maternità nuova. La Luna nel Toro non va, poi, dimenticata nella sua sim-

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185La posta di MarcoArgomento

bologia di “femminilità”, indicando un anno importantissimo per l’evoluzione delproprio essere donna, con un recupero di quella natura semplice e sensuale, che lasimbologia taurina sempre richiama. Molto importante l’analisi e la presa di co-scienza del clima famigliare generale, dato che l’attenzione profonda del soggetto,in quell’anno sarà catturata da fatti, sensazioni, desideri legati allo stato del clan eappunto della famiglia. In casi particolari, non vanno dimenticate le simbologietaurine di “vista” e di “immagine”, che potrebbero imporsi durante l’anno con parti-colare incisività.

* * *

Marco Pesatori è a disposizione dei Soci che sottopongano argomenti di inte-resse generale. Inviare i quesiti per posta o per e-mail alla Redazione della Rivi-sta o direttamente a:

Marco PESATORIVia Crema, 21 – 20145 Milano

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186 Argomento

XIX CONGRESO IBÉRICODE ASTROLOGÍA:

SIVIGLIA 10-13 LUGLIO 2002

Recuerda que del 10 al 13 de Julio próximo tienes una cita enSevilla con el XIX CONGRESO IBÉRICO DE ASTROLOGÍA.Como todos sabemos, los Congresos Ibéricos son la mayor cele-bración de la comunidad astrológica nacional y cuentan con laparticipación de importantes investigadores de diferentes países.En esta nueva edición, no solamente tendrá cabida el ciclo de con-ferencias,exposiciones y mesas redondas con la participación dedestacados/as estudiosos/as de la Astrología, sino que se ofreceráncharlas y seminarios de introducción para los que por primera vezse acercan a esta maravillosa área del saber.Como en todos estos encuentros, podrás compartir tus conocimien-tos y acceder a las presentaciones de libros de mano de los más de-stacados autores, a las últimas publicaciones en los estands espe-cializados y contactar con las personas y asociaciones astrológicasde dentro y fuera de España.Visita nuestra página web:http://www.es.geocities.com/xixcongresev/Y no lo olvides, te esperamos este año en Sevilla.

XIX Congreso Ibérico Avda. Luis de Morales nº 26, 4º - C41005 SEVILLA

Para más información:http://www.es.geocities.com/xixcongresev/[email protected] Fax: 954 53 08 00

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187ArgomentoA Casa di Urano

L.A. 126-111

Cosa sarebbe cambiato se lei fosse nata 5 minuti prima?Ecco una risposta che può dare in modo semplicissimo il programma KRO-

NOK2 di Piercarlo Caratti.Con il tema natale a video, basta un click su una freccina per far avanzare o re-

trocedere il tempo a piacere (a tappe da 1 minuto a 4 ore) e vedere l’effetto che fa.L’effetto si può vedere in due modi:

– con la comparsa di nuovi aspetti: in particolare quando l’aspetto diventa esattoviene segnalato ingegnosamente con linee più “grasse”

– con le potenze dei singoli pianeti, che essendo disposte “a canne d’organo”, sal-gono e scendono ad ogni cliccata, spesso in modo vistoso, per cui si può notarela prevalenza – o dominanza relativa – di un pianeta al variare del tempo.

È un metodo che facilita fra l’altro le microcorrezioni del tema natale Ancora più utile è nei transiti, in cui si può verificare per ogni giorno successi-

vo gli aspetti (solo i maggiori) di un pianeta in transito sui pianeti natali.L’esempio della figura chiarirà meglio:Le potenze planetarie sono un punteggio arbitrario da assegnare ai pianeti se-

condo segni,case,aspetti. Il risultato può essere prevalentemente A=armonico ,Neutro o Dissonante

Osservare nelle due figure seguenti quanto influiscono cinque minuti di diffe-renza sulle potenze planetarie

Mercurio e Saturno passano da Neutri a Dissonanti, Giove e Plutone da Neutriad armonici

COMPUTER CLUB

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Page 188: LINGUAGGIO ASTRALE N°126_primavera 2002

188 ArgomentoA Casa di Urano

LA VACANZA “INTELLIGENTE”

Per chi crede alla rilocazione per la rivoluzione solare, Piercarlo Caratti propone unprogramma che indica le località che contemplano l’Ascendente desiderato al mo-mento del ritorno solare (NAVIGATOR)

Si introducono i dati natali e l’anno per la rivoluzione solare. Nel menu com-paiono i dodici segni e basta cliccare su quello che si vorrebbe come Ascendente dirivoluzione: compaiono le principali città del mondo adatte allo scopo.

Anche per i non-credenti è gradevole sapere che l’occasione favorevole e sa-rebbe stata a Sant’Elena o nell’ Amba-Radan in Etiopia…

TRANSISTOR

Programma utilissimo per “lavorare” coi transiti. Propone varie possibilità.

– In una tabella a tre colonne compaiono al centro tutte le date, a sinistra gliaspetti dissonanti in rosso, a destra gli aspetti armonici in blu

– Si può chiedere al programma di segnalare tutte le date in cui c’era un determi-nato aspetto fra pianeti. Ad esempio in quali giorni del passato ci fu una opposi-zione Giove-Luna, che potrebbe orientarci sul tipo di evento che aveva rappre-sentato. Ovviamente altrettanto per il futuro.

– Chiedere ad esempio di elencare solo opposizioni e quadrati, e solo limitatamenteai pianeti selezionati .

– Contiene naturalmente anche il classico grafico a due anelli, in esterno i transi-tanti, all’interno i natali.

– In forma grafica, molto utile, espone il percorso annuale nei segni di tutti i pia-neti (luna esclusa)

Questi programmi si possono richiedere alla Segreteria CIDA con 60 Euro l’uno (50Euro per gli abbonati a Sestile).

Page 189: LINGUAGGIO ASTRALE N°126_primavera 2002

189ArgomentoA Casa di Urano

CIDA - Transiti su temi di nascita

ORBITE: � 1,5 � 0,5 � 0,5 0,5 � 0,5

DISSONANTI DATA ARMONICI

� A 04/03/2002 � � M � �

� A � � 05/03/2002 � � M � �

� A � � � � � � 06/03/2002 � �

� A 07/03/2002 � � � �

� A � � A 08/03/2002 � �

� A 09/03/2002 � A 10/03/2002 � �

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� A � 18/03/2002 � � � �

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� A 20/03/2002 � �

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� A 22/03/2002 � � A � �

� A 23/03/2002 � � M � �

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� A 25/03/2002 � A 26/03/2002 � A 27/03/2002

� A � � 28/03/2002 � A � � M 29/03/2002 � A � � � 30/03/2002 � �

� A � � � � � � 31/03/2002 � �

� A � � � � � � 01/04/2002 � A � � � � � � 02/04/2002 � �

� A � � � � � � 03/04/2002

Page 190: LINGUAGGIO ASTRALE N°126_primavera 2002

190 Argomento

CORSI QUALIFICATI DI ASTROLOGIA:

Segnaliamo alcuni dei corsi tenuti fra breve da Membri CIDA o da iscrittiall’Albo Professionale CIDA.

A MILANO:

Adriana Rampino Cavadini, uno dei “pezzi da novanta” del CIDA, giàdelegata per la Lombardia e Direttore per numerosi anni della RivistaAstrodonna, autrice di un testo fondamentale di Astrologia Medica ciinforma che terrà quest’anno a Milano una serie di lezioni di Astrologiamedica e di Astrologia tradizionale.

Contattare direttamente l’interessata per tempi e altri dettagli al Tel.338.8572292 oppure 333.1303870

Antonio Capitani terrà all’Hotel Ibis di Via Zarotto, 8, un corso avanzatodi Astrologia Previsionale, incentrato sull’interpretazione di RivoluzioniSolari, Transiti, Tema di Luna Nuova e Direzioni Simboliche.Il corso si articolerà in 4 incontri, dalle ore 14 alle ore 18 nelle segg. date:

sabato 13 aprile 2002 domenica 21 aprile 2002 sabato 11 maggio 2002 domenica 19 maggio 2002

più un quinto incontro (facoltativo) di esercitazione pratica, dalle ore 14alle ore 18 in data 26 maggio 2002. Il corso è riservato agli iscritti CIDA – Per i non iscritti si effettua unaiscrizione privilegiata con 20 €.Per informazioni sulle tariffe e per ricevere il programma, si prega di con-tattare Stefano Birion al 347.25.34.806 dopo le ore 19,30 oppure via e-mail: [email protected]

Page 191: LINGUAGGIO ASTRALE N°126_primavera 2002

191ArgomentoCasa Nona

L.A. 126-315

Presentiamo un estratto dal suo libro “Lilith in Transit“ pubblicato in lingua tedescada Chiron Verlag.

Lilith in transito nella prima casa

Nell’anno in cui Lilith transita in prima inizia un nuovo ciclo della durata di circanove anni. Durante questo transito ci accorgiamo che nella nostra vita ci sono di-verse cose sorpassate che non ci soddisfano più come una volta. Il bisogno di modi-ficare, di trasformare e di rendere più autentica la nostra personalità si farà sentirecon maggiore insistenza.

Se in un passato prossimo ci sono state delle rotture, sia nella sfera privatache in quella lavorativa, e le ferite ancora ci duolgono, nascerà adesso la consa-pevolezza che ciò che è accaduto era inevitabile per il nostro sviluppo interioree per potere vivere in modo più autentico e consono alla nostra vera essenza.Non saremo più portati a fare dei compromessi, soffocando in questo modo il latopiù vivo di noi stessi. Il prezzo che probabilmente abbiamo pagato in passato perdare modo alla nostra vera indole di svilupparsi è stato alto, ma ne è valsa la pena.Ogni transito di Lilith ci priva di qualcosa, ma col passare del tempo ci accorgiamoche il prezzo, benchè alto, è relativo paragonato a ciò che abbiamo ricevuto incambio.

Rimanendo schiavi in una situazione che causava rifiuto, rabbia, ma ancheimpotenza e frustrazione o umiliazione non avrebbe di certo giovato alla nostra sa-lute e alla nostra psiche. Con il transito della Luna Nera in prima casa è arrivato ilmomento nel quale la maschera che celava il nostro vero volto è caduta. Lilith nontollerà la falsità, essa tende a svelare tutto ciò che è segreto e nascosto e spesso lofa con prepotenza, poco curandosi dei nostri sentimenti.

Il nuovo periodo che accompagna questa evoluzione non sarà semplice, datoche tante emozioni tenute a bada o rimosse saliranno alla superfice e vorranno es-sere espresse. Ci sentiremo confrontati con il lato selvaggio, ribelle e contraddittoriodella nostra personalità che ci stupirà o ci incuterà timore - a seconda dei valori

LIANELLA LIVALDI LAUN

LILITH IN TRANSITO NELLEDODICI CASE ASTROLOGICHE

Page 192: LINGUAGGIO ASTRALE N°126_primavera 2002

192 ArgomentoCasa Nona

che abbiamo nel tema natale. Chi non è abituato al confronto con le emozioni sco-mode, probabilmente si sentirà turbato da questa esplosione di sensazioni –

Allo stesso tempo sentiremo rinascere in noi anche una grande energia creati-va che non aspetta altro di poter trovare l’espressione giusta per venire incanalata.Le persone che svolgono un attività artistica si sentiranno spinte verso una nuovaforma di creatività . Metteranno su tela o daranno forma con altri materiali alle im-magine e alle forme che popolano il loro inconscio. Queste figure potrebbero essereinquietanti nella loro suggestività, esse non vanno temute, ma accettate come latipoco conosciuti di se stessi, però vitali e rigeneranti.

Appena Lilith si avvicinerà all’AS nascerà in noi un forte bisogno di protagoni-smo. La reazione all’ambiente circostante sarà più immediata e disinibita del solito.Le nostre reazioni nei confronti degli altri appariranno poco dettate dal raziocinio,ma molto emotive. Ci sentiremo più in contraddizione del solito con i vari aspettidella vita di tutti i giorni e le costrizioni esterne ci diventeranno insopportabili.

La nostra personalità emanerà un fascino sottile, inquietante, colorato di sen-sualità. L’impulso a sedurre sarà dettato più dal narcisimo che dal bisogno di con-ferme emotive. Non è escluso che il bisogno di provare sensazioni fisiche nuove, diriscoprire e riinventare la propria carica erotica ci spingerà verso avventure, nellequali non sarà però l’amore a condurre il gioco, ma un forte bisogno fisico da sod-disfare. Se certe avventure non potranno essere vissute, sarà allora l’immaginazionea togliere ogni censura ai nostri desideri più sfacciati.

Anche il bisogno impellente di cambiare il nostro aspetto fisico potrebbe mani-festarsi. Abiti più femminili e provocanti per le donne, e un look più interessanteper gli uomini, potrebbero farci sentire più seducenti e più a nostro agio.

Ma i cambiamenti più importanti non saranno quelli fisici. Nella nuova faseche inizia adesso ci impegneremo a diventare più indipendenti. Il compito che Lilithin prima richiede da noi è quello di prendere finalmente il coraggio di vivere conpiù autenticità. Chi per anni ha represso o nascosto le sue vere tendenze, special-mente quelle della sfera sessuale, si sentirà spinto a viverle e a mostrarsi al mondoper quello che è, senza falsi pudori o inutili remore.

Gli uomini si sentiranno spinti a penetrare negli abissi del mondo femminile edi scoprirne i misteri. Attraverso intense esperienze con le donne, entreranno incontatto con la loro “anima“, imparando cosi’a comprendere il lato più oscuro eistintivo della loro personalità. Sarà per loro un esperienza iniziatica che li condurràalla fonte di quel lato femminile inconscio che si cela in ognuno di essi.

Per entrambi i sessi comincia una fase in cui cambiamenti psicologici profonditrasformeranno i nostri concetti riguardo al rapporto uomo-donna, maschile-fem-minile. Se ancora nella nostra vita non è successo, ci emanciperemo e usciremo da-gli schemi prestabiliti dalla società. Tenderemo ad un unione con l’altro più matura,nella quale nessuno dei due dovrà sopraffare l’altro. Lilith aspira alla parità dei sessi.

Page 193: LINGUAGGIO ASTRALE N°126_primavera 2002

193ArgomentoCasa Nona

Lilith in transito nella seconda casa

Il nostro rapporto col denaro e con i beni materiali diverrà molto ambivalente.Da una parte ci sentiremo spinti dal desiderio impellente di accumulare e di guada-gnare il più possibile per renderci liberi dalla dipendenza economica, se essa è pre-sente nel nostro rapporto di coppia o nella nostra situazione familiare, ma dall’altraparte è possibile che si presenti sotto questo transito il rischio di divenire schiavidella troppa sicurezza economica.

Sarà un periodo nel quale non vogliamo rinunciare a ciò che ci porta dei van-taggi materiali. Se la bramosia di possedere diventerà ossessiva, sarà bene chiedersiche cosa si nasconde dietro di essa. In questo caso i valori materiali potrebbero ave-re la funzione di compensare una mancanza profonda o un debole senso del valorepersonale. Se la brama di possesso e di denaro diventerà più importante del sensoche diamo nella nostra vita ai talenti e alle capacità vere, inaridiremo e ci rendere-mo schiavi di questa nevrosi. Ogni insuccesso materiale potrebbe provocare in noiuno stato depressivo. In questo caso dobbiamo cercare di allentare la tensioneemotiva che causata dalla sete di possesso e di successo ci rende ciechi di fronte al-la mancanza che cerchiamo disperatamente di compensare.

È necessario riapprezzare le nostre qualità personali, in questo modo potrem-mo riacquistare un ottica giusta di noi stessi e ridimensionare il peso che giocanodenaro e possesso nella scala dei valori personali. Una giusta rivalutazione dell’Esse-re e dell’Avere potrà aiutarci a comprendere quel senso di vuoto o di mancanza checerchiamo disperatamente di colmare. Coltivando le qualità che ci arricchiscono in-teriormente provvederemo a rafforzare la nostra identità .

Un’altra tematica di questo transito potrebbe essere il rapporto che intercorretra amore e denaro, è il momento di distanziarci dalla lusinga di poter ottenereamore, affetto e attenzioni in cambio di ciò che possiamo offrire materialmente.Regali costosi o lasciti finanziari non devono servire per “comprare“ ciò che non civiene offerto spontaneamente. Ma anche il concedersi con la speranza di otteneredei vantaggi potrebbe causarci un odiosa dipendenza, impossibile da evitare sottogli effetti di questo transito.

Sotto l’influsso di questo transito non sono escluse delle circostanze in cui po-tremmo indebitarci a causa di speculazioni avventate o sbagliate. è bene tenersilontano da tutto ciò che promette facili guadagni. Ma anche chiedere dei prestiti edottenerli potrebbe causare una spiacevole dipendenza da persone che in un primomomento sembrano disposte ad aiutarci, ma che in seguito si rivelano interessate aben altro.

Lilith in transito in terza casa

Il rapporto con i nostri fratelli risente dell’influsso del transito, specialmente se que-sto non è mai stato dei migliori. Se sussistono delle rivalità con uno o con alcuni di

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194 ArgomentoCasa Nona

essi, il problema si acuirà. Dobbiamo però fare attenzione perchè il transito dellaLuna Nera in terza non incoraggia alla lotta aperta e leale. Colpi bassi da parte difratelli o sorelle potrebbero riaprire vecchie “dimenticate“ ferite, è possibile che du-rante una terapia psicanalitica dobbiamo elaborare vecchi traumi legati a subiteviolenze o sopprusi da parte di fratelli e il ricordo di vecchie ferite mai rimarginatepotrebbe prostrarci.

Se nella nostra infanzia, il nostro cuore di bambino ha sofferto nel vedersi pre-ferire un fratello o una sorella da parte dei genitori o dei parenti, in questo periodoè inevitabile che la rabbia, la gelosia e il dolore provati riaffiorino. Non ci resterà al-tra scelta che quella di affrontare ancora una volta questa tematica molto dolorosa.Lilith premia chi ha il coraggio di guardare in faccia la sofferenza, essa ci presta lagiusta energia per affrontare qualsiasi situazione dolorosa e per liberarci da ciò checi fa soffrire. Per questo le terapie fatte sotto il periodo in cui transita la Luna Nerain un punto cruciale del nostro tema natale si rivelano efficaci.

Un’altra possibilità che si presenta sotto questo transito potrebbero essere del-le noie causate da fratelli. Essi potrebbero abusare della nostra disponibilità e cerca-re di sfruttare a loro vantaggio il nostro affetto.

Un’altra tematica legata alla casa terza è la comunicazione. Essa potrebbe nonfunzionare. Istaurare un dialogo con chi ci ha deluso, offeso o frainteso non saràfacile. Lilith spinge a troncare qualsiasi rapporto verbale quando sussiste la sensa-zione di non venir compresi. Il silenzio è l’arma che essa usa quando è ospitata interza casa. è più facile mettere un muro di silenzio tra noi e gli altri che non venireveramente ascoltati e compresi. Dobbiamo però scaricare le tensioni che ci portia-mo nell’anima, per questo è consigliabile durante questo transito di riportare alme-no su carta l’inferno che ci brucia dentro.

In questo periodo possono nascere dei nuovi interessi, tutto quello che è proi-bito ci attira.

Se in gioventù non abbiamo conseguito un titolo di studio e se la nostra istru-zione è lacunosa è possibile che ce ne rammarichiamo adesso. Si potrebbero pre-sentare situazioni che ci mettono per questo in imbarazzo. La soluzione è quella dirimettersi “tra i banchi di scuola“.

Dobbiamo però evitare di volere freneticamente colmare quel vuoto e di met-tersi nevroticamente a studiare. Il compito da svolgere durante questo transito èquello di arricchire la nostra personalità e non di voler compensare una mancanzaad ogni costo.

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195Casa Nona

L.A. 126-950

Il gruppo spagnolo di Gracentro, ultimo prestigioso acquisto della nostra F.A.E.S.(Federazione Astrologica dell’Europa del Sud), organizza a Valencia per la fine diaprile un congresso internazionale, che si terrà presso la prestigiosa sede della Uni-versità Menendez Pelayo. Nel corso della manifestazione verrà anche assegnato ilPremio di Investigazione Astrologica, che avevamo annunciato sul precedente nu-mero della rivista.

LISTA MUNDIAL ASTROCUANTICA-GRACENTRO

26, 27, 28 de Abril de 2002 en ValenciaVII Jornadas Mundiales de Astrología y Kabbalah 2002email:[email protected]

Universidad Internacional Menendez Pelayo

GRACENTROPlaza de la Santa Cruz,946003 ValenciaTel. 96 391 14 33Fax 96 392 04 76

ARGENTINAEmilia Olga Ghirlanda (Kuki)Maestra Nacional. Profesora de Matematicas. Astróloga profesional. Presidenta de laFundación CABA. Profesora de Astrología en el Centro Transpersonal de Buenos Ai-res. RELAZIONE: El holograma astrológico como patrón de vida.

FRANCIAYves Lenoble - ParisMiembro fundador de la FAES. Profesor de astrología en la escuela AGAPE de Paris.

GRACENTROGIORNATE INTERNAZIONALIDI ASTROLOGIA E CABALA

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196 Casa Nona

Especialista del estudio de los ciclos. Organizador de congresos anuales desde 1990en Paris. RELAZIONE: Los signos mutables entre el cielo y la tierra.

ITALIAClaudio Cannistrà - BoloniaSecretario C.I.D.A. Centro Italiano de Astrología. Miembro fundador de las FAES.Miembro del Foro Mundial Dyatessarón. RELAZIONE: Las obras astrológicas de Tommaso Campanella.

ESPAÑAMariano Aladren - ZaragozaTécnico Municipal de Medio Ambiente. Miembro fundador del Foro Mundial Dya-tessarón. Miembro del Colectivo de Investigadores y Astrólogos de la Antigua Coro-na de Aragón. Coordinador de la lista mundial de Investigación Astrocuántica. Inve-stigador astrológico. RELAZIONE: Sobre el uso de los grados Astrológicos.

Francisco Verdú - ValenciaMédico. Doctor en Filosofía y CCEE por la Universidad de Valencia. Diplomado enLengua Egípcia por la Facultad de Teología de Valencia. Profesor de Medicina Natu-rista en las Universidades de Valencia y Zaragoza. Miembro fundador del Foro Mun-dial Dyatessarón. Investigador Astrológico. RELAZIONE: El techo astronómico-astrológico de la tumba secreta de SENMUT.

José Luís Carrión - ValenciaPresidente de Gracentro. Presidente y fundador del Foro Mundial Dyatessarón.Coordinador del “Libro Conplido en los Iudizios de las Estrellas”. Miembro del Colec-tivo de Investigadores y Astrólogos de la Antigua Corona de Aragón. InvestigadorAstrológico. RELAZIONE: Sinastría. Compatibilidad e incompatibilidad sexual entre dos personas.

Jesús Lidón - ValenciaLicenciado en Ciencias Económicas y Empresariales por la Universidad Complutensede Madrid. Catedrático de la Universidad Politécnica de Valencia. Miembro funda-dor del Foro Mundial Dyatessarón. RELAZIONE: El Eclipse.

Rosa Abad - Palma MallorcaLicenciada en Derecho. Presidenta de la Fundación Sumar-Palma Mallorca. Miembrofundador del Foro Mundial Dyatessarón. Investigadora Astrológica. RELAZIONE:Kabbalah y psicoretrato “Glorias y milagros de la mente humana”.

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197Casa Nona

Pepita Sanchis - ValenciaLicenciada en Filología Clásica por la Universidad de Valencia. Titulada en Francés.Catedrática de Latín desde 1983. Primer premio de la sección de narrativa del 15ºcongreso Iberico de Astrología. Premio Mundial de Investigación Astrológica Gra-centro, Mención de honor. RELAZIONE: Estudio de las Técnicas de Astrología Mundial de Morin de Villefrancheaplicadas a la guerra hispano-americana de 1898.

Alfredo Ballestín - ZaragozaLicenciado en Filosofía y Letras, Doctor en História. Imparte en la universidad de Za-ragoza la asignatura de Los márgenes de la racionalidad: História de la Astrología. RELAZIONE: El simbolismo astrológico en la Kabbalah.

Benjamin Martínez Beviá - AlicanteProfesor de Astrología en la Sociedad Teosófica de Alicante (1990 a 1995). Especia-lizado en Astrología Caldea y Egipcia. Divulgador de temas astrológicos en radio ytelevisión. RELAZIONE: Conceptos astrológicos en el antiguo Egipcio: Ciclos y símbolos.

* * *

VII Jornadas Mundiales de Astrología y KabbalahPrecio de las Jornadas 80 Euros.Socios y Asociados de Gracentro 35 Euros.

Hotel NH Abashiri(* * *)Av. Ausias March, 29 Valencia 460013 Tel. 963732852Fax 963734966 www.nh-hoteles.comE.mail: [email protected]: Maribel Rubio y Lola Bosch. Habitación doble o doble de uso individual:40,12 Euros. Más 7% de IVA. Desayuno Bufete: 8.38 Euros por persona más 7% deIVA. Fecha límite para reservas hasta el 30 de Marzo de 2002

Hostal Antigua MorellanaCalle En Bou, 2 Tel y Fax 96 391 57 7346001 Valencia http://inicia.es/de/hostalam/

Gracentro ha organizado para vosotros una doble exposición de las obras más re-cientes del pintor Enrique López Casín y de la pintora Mª Jesús Escobedo, y comocolofón una exposición de los prestigiosos joyeros Paco&Elena.

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198 Casa Nona

L.A. 126-953

HOWARD SASPORTAS - GLI DEI DEL CAMBIAMENTO (Urano, Nettuno, Pluto-ne) - Astrolabio, Roma, 2000, pp. 360. Euro 23,76.

Sono numerosi i motivi per cui merita di essere segnalato questo volume della casaeditrice Astrolabio, uscito da poco in Italia, ma che era stato pubblicato dall’editoreinglese “Arkana” nel lontano 1989. In primo luogo, sono poche le opere attualmen-te in commercio che trattino in maniera esauriente le tematiche relative all’azionedei pianeti gnerazionali (Urano, Nettuno e Plutone). A parte le belle monografie diPaul Haydn su Plutone e Urano e le opere di Stephen Arroyo, non esistono tradottiin italiano testi realmente didattici, che aiutino nell’interpretazione di questi pianetie che, soprattutto, insegnino praticamente ad affrontarne i transiti.

In secondo luogo, l’autore, Howard Sasportas, recentemente scomparso, non èuno dei soliti astrologi improvvisati, che pubblicano in continuazione libretti “sco-piazzati” da altri, ma è stato uno dei maggiori astrologi contemporanei, che ha ten-tato di realizzare una saldatura fra la nostra disciplina e la psicologia del profondo.

Altro pregio di questo testo è l’ottima traduzione, che ne rende gradevole lalettura. Spesso capita che alcune opere, e di conseguenza i loro autori, non abbianola fortuna che meritano, perché immesse sul mercato con traduzioni improvvisate,incomplete o in alcuni casi perfino errate. La traduttrice del volume, la nostra sociamilanese Cristiana Tretti, ha il merito di aver saputo rimanere fedele al testo origi-nale inglese, permettendo al tempo stesso una lettura agile e scorrevole.

Il volume è diviso in tre parti, ognuna delle quali affronta in dettaglio i transitidi ciascun pianeta transaturnino; Urano, Nettuno e Plutone vengono analizzati siain rapporto alle case, sia in rapporto agli altri pianeti. Le ultime trenta pagine sono,invece, dedicate ad un commento didattico di tre temi natali.

Il titolo dell’opera, “Gli Dei del cambiamento”, vuole proprio evidenziare la fun-zione di trasformazione che i pianeti transaturnini hanno nella vita di ognuno dinoi. I loro transiti non passano mai inosservati; generano crisi, modificano le situa-zioni, ma portano anche quei periodi della vita che per quanto difficili e dolorosi,aprono nuove prospettive; quei periodi in cui viene forgiata una nuova personalità

CLAUDIO CANNISTRÀ

RECENSIONI

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199Casa Nona

o si fa strada un nuovo modo di vedere le cose. In definitiva, marcano le fasi dellanostra crescita interiore.

Pertanto, se desideriamo utilizzare a fini evolutivi il periodo in cui ha luogo unpassaggio planetario di questo genere, è necessario comprendere le energie, cheabbiamo di fronte, iniziando per tempo a confrontarsi con esse, quando ne vengonopiantati i semi; non serve a molto tentare di interpretare il transito, quando ormai siè sostanzialmente già espresso.

A questo proposito, vorrei concludere con una frase di Tracy Marks, riportatada Sasportas nella prima parte del volume: “Se non vogliamo che per costringerci aprestare attenzione a ciò che sta accadendo, il Cosmo ci incenerisca la casa, ci di-strugga l’automobile o mandi il nostro coniuge a letto con altre persone, dobbiamosentirci motivati a vivere attivamente i transiti cui siamo soggetti. Occorre armoniz-zarsi con l’energia del transito non appena inizia ad approssimarsi, e individuare ilmodo più costruttivo di esprimerla”.

In altre parole, dobbiamo prepararci per tempo, per evitare “l’ira degli Dei”;questo libro può suggerirci le contromisure da adottare!

APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI

28 June – 1 July 2002 - International conference: “Geburt, Tod und Tran-szendenz” organized by the German Astrological Association DAV, Muen-chen, Germany. Info: DAV, Wilhelmstrasse 11, D-69116 Heidelberg, Ger-many. Phone/Fax 49-6221-182010. Email: [email protected] URL:http://www.dav-astrologie.de/

6 – 8 September 2002 - 34th Annual Conference: “Return to AstrologicalExcellence” organized by the Astrological Association of Great Britain, Swan-sea University, Wales, with Prof. Chris Bagley, Laura Boomer, BernadetteBrady, Nicholas Campion, Geoffrey Cornelius, Pamela Crane, Darrelyn Gunz-berg, Robert Hand, Robin Heath, Joyce Hopewell, Judith Levy, Claire Martin,Frances McEvoy, Julia Parker, Frank Piechowski, Lindsay Radermacher, JayaShekhar, Sue Tompkins, Joanne Wickenburg, Sophia Young. Info: Phone 44-208-880-4848 Fax 44-208-880-4849Email: [email protected]: http://www.astrologicalassociation.com/

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200 Casa Nona

L.A. 126-960

Dopo il primo congresso della FAES a Mykonos (Grecia) 9-11 giugno 2000, ecco ilprogramma del secondo congresso previsto per il 6 e 7 luglio 2002 al Corum diMontpellier.

La Sinastria ed i suoi molteplici aspetti in astrologia

Sabato 6 Luglio 2002ore 9.15 Apertura per i membri della FAES presenti

(Claudio Cannistrà, Dante Valente, Ernesto Cordero, , Grazia Mirti, Fran-cis Santoni, Helia Ramos, Joe Fallisi, José-Luis S. Miguel de Pablos,Maurice Charvet, Thomas Gazis, Yves Lenoble)

ore 9.30 GESTAS Catherine (Francia):Il rapporto con l’altro: un mistero

ore 10,00 SAN MIGUEL de PABLOS Marlène (Spagna):La rete di Efesto (rapporto Marte-Venere nel Tema di nascita e in com-parazione)

ore 10.30 intervallo (visita degli stand del salone della FAES)ore 11,00 BERRY Jean-François (Francia, Montpellier):

Crisi ed iniziazione all’orizzonte delle differenze reciprocheore 11.30 RAMOS Hélia (Spagna) e CANNISTRA’ Claudio (Italia):

Le sinastrie astrogeograficheore 14,00 GAZIS Thomas (Grecia):

Gli elementi nascosti della comparazione dei Temi.ore 14,30 MODERNE Françoise (Francia, Montpellier)

L’impatto importante delle congiunzioni nelle sinastrieore 14.50 CARRION José-Luis (Spagna):

I fattori astrologici nell’attrazione sessuale di due personeore 15,50 Intervallo (visita degli stand del salone della FAES)ore 16,30 BARBAULT André:

Comparazione dei temi di Hitler. Stalin, Roosevelt e de Gaulle

SECONDO CONGRESSO DELLAFEDERAZIONE ASTROLOGICADEL SUD EUROPA (F.A.E.S.)

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201Casa Nona

ore 17,00 PRADALIER ROY Fanchon (Montpellier, Francia):L’albero astrologico del Mediterraneo

ore 17,30 BALDINI Renzo (Italia):La parte di matrimonio alla Corte di Francia

ore 18,00 Distribuzione del Cdrom FAES ai congressisti

Domenica 7 luglio 2002ore 9,15 CASTILLE Didier (Francia):

Basi della nebulosa familiareore 9,45 CORDERO Ernesto (Spagna):

Comparazione di temi di profetiore 10,15 Pausaore 10,45 GIANI Patrick (Francia, Montpellier):

Le dodici fasi della relazione amorosaore 11,15 CAVADINI RAMPINO Adriana (Italia):

Astrologia medica (eredità familiare delle malattie)ore 11,45 AUBIER Catherine:

L’aspetto di quinconce nel tema individuale e nella comparazione ditemi

ore 12,05 FALLISI Joe (Cieloterra, Italia):L’abbraccio celeste. Le unioni secondo l’astrologia classica

ore 14,00 CASTANIER Catherine (Francia, Montpellier):Giunone, l’asteroide delle unioni

ore 14,30 HAND Robert (Stati Uniti): Compatibilità ed analisi sinastrica in astrologia antica e medioevaleTraduzione di Katherine HymanPausa

ore 16,00 DUCHAUSSOIY Christian (Francia, Montpellier):La coppia e gli archetipi collettivi nella comparazione dei temi

ore 16,30 MIRTI Grazia (Italia):L’esperienza della consultazione astrologica applicata a coppie celebried originali

ore 17,00 Chiusura per i membri della FAES presenti(Claudio Cannistrà, Dante Valente, Ernesto Cordero, Grazia Mirti, Fran-cis Santoni, Helia Ramos, Joe Fallisi, José-Luis S. Miguel de Pablos,Maurice Charvet, Thomas Gazis, Yves Lenoble più i nuovi membri): pro-getti della FAES, presentazione dei nuovi responsabili e scelta del luogodel prossimo congresso.

Durante gli intervalli si potrà prendere visione dei vari stand, in spagnolo, francese,greco ed italiano, verificando le recenti pubblicazioni di libri, Atti, riviste e software.

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202 Casa Nona

Prezzi: Tariffa completa 115 € (due giorni) 60 € (1 giorno)Tariffa ridotta 85 € (due giorni) 45 € (1 giorno)(per iscrizioni prima del 1° maggio)

Tariffa speciale 70 € (due giorni) 35 € (1 giorno)(per coloro che ospitano un congressista)

Per bonifico bancario il conto è n° 04036015698 (intestato a Sep Hermes)Coordinate internazionali:IBAN - BIC (identifiant international):FR76 1020 7000 3604 0360 1569 846 CCBPFRPPMTG

Bollettino di iscrizione da inviare a Yves Lenoble, 98 rue Charles Maréchal, 78300Poissy.(A chi ne farà richiesta verrà inviato un elenco di hotel e camping).

Lunedì 8 luglio 2002Università estiva al Corum organizzata da Univers-siteTratterà anch’essa della “Sinastria e dei suoi molteplici aspetti in astrologia”.I laboratori animati da Dominique Levadoux, Catherine Gestas, Yves Lenoble, Chri-stian Drouaillet e Fanchon Padralier Roy metteranno in pratica quanto trattato neidue giorni del Congresso.

BOLLETTINO DI ISCRIZIONE

Da inviare ad Yves LENOBLE , 98 rue Charles Maréchal, 78300 POISSY

Cognome e Nome: ............................................................................................................................................................................................................

Indirizzo: .............................................................................................................................................................................................................................................

Tel. (facoltativo): ...................................................................................................................................................................................................................

si iscrive al congresso “Il rapporto con l’altro” del 6-7 luglio 2002

e versa la somma di ………………………………… Euro all’ordine di SEP HERMES

Data e firma ..................................................................................................................................................................................................................................

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203Casa Nona

L.A. 126-970

L’OPERA OMNIA ASTROLOGICA DI ROBERTO SICUTERIPER LINGUAGGIO ASTRALE

Cari amici,ho avuto un grande privilegio, del quale forse non mi ero mai resa conto in

modo totale: l’opportunità di conoscere personaggi unici, fuori del comune, all’una-nimità considerati speciali, quasi inavvicinabili. Tra questi Federico Capone, AndréBarbault, Sergio Ghivarello, Stephen Arroyo, Roberto Sicuteri. Alcuni di loro hannogià oltrepassato la soglia, ma il ricordo ci sarà sempre: si tratta di amici, che hannofrequentato con grande affetto la casa dei miei genitori, e mi hanno aiutato nellungo cammino evolutivo.

Roberto Sicuteri è stato certamente una presenza significativa nella vita di miamadre: non ho un ricordo chiaro di lui, ma non dimenticherò mai la sua calligrafia

chiara, decisa ma al tem-po stesso dolce, sulle let-tere che arrivavano. Av-verto una particolare af-finità verso il suo pensie-ro per aver condotto stu-di di Psicologia.

Questo lavoro rias-suntivo di tutti i suoicontributi per Linguag-gio Astrale vuole essereun riconoscimento, purmodesto, per il lavoroche Roberto ha svoltocon entusiasmo, motiva-zione, amore per l’Astro-logia in tempi non facili,permettendo agli studio-si della materia di consi-derarlo non solo un sim-patizzante, ma ‘uno diloro’ in tutto, fino ad ac-cettare di far parte delConsiglio Direttivo CIDA.

È stato complessoraccogliere tutti gli arti-

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204 Casa Nona

coli, riportarli su computer, correggere gli errori, inserire i grafici: non nascondo cheè stato un lavoro saturnino, che a volte ha alimetnato il desiderio di lasciar perderetutto quanto. Voglio ringraziare la dott. Jolanda Boyko, che con pazienza ha rico-piato il lavoro, Fabrizia Vigna e Gabriella Righi che hanno corretto e corretto ancorale bozze per eliminare le imperfezioni. Per tutti noi ha rappresentato un ulteriorearricchimento culturale e non solo: ripercorrere più volte lo stesso paragrafo con-sente, alla fine, di entrare in un’altra dimensione, quasi karmica, nella quale l’autoresvela a chi legge i segreti interpretativi e idee astrologiche personali.

Nei primi due volumi sono stati raccolti i contributi per Linguaggio Astrale; ilterzo raccoglie la riproduzione anastasica delle lettere di Roberto Sicuteri a miamadre, che ringrazio per aver messo a disposizione del pubblico una corrispondenzache le sta molto a cuore. Dagli scritti emerge la figura di un Sicuteri ‘dietro le quin-te’, sicuramente originale e meritevole di essere letta. Anche se le ho riviste moltevolte, non dimenticherò mai l’impressione che ho provato quando sono state nellemie mani per la prima volta: ho pensato che valeva davvero la pena di vivere per ri-cevere lettere ricche di affetto, stima, incoraggiamento (specialmente in una so-cietà spesso ostile agli studi astrologici). Non ci sono stati tagli, revisioni, adatta-menti, sono pubblicate integralmente, in toto.

Torino, febbraio 2002

I volumi possono essere richiesti a:Elisabetta Mirti - via Giacinto Collegno, 12 bis - 10143 TorinoTel. 011.4376192 - e-mail: [email protected]

Il prezzo di ogni volume è di 20 euro + 5 euro per la spedizione tramite raccoman-data.

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205

Con il patrocinio del CIDACentro Italiano di Astrologia

VIII SEMINARIO DIFORMAZIONE IN ASTROLOGIA

MINORCA16 - 23 GIUGNO 2002

LA DANZA DEI PIANETISULLO ZODIACO:

GLI ASPETTI,MISURA PRECISA

DELLE POTENZIALITA’ASTROLOGICHE

NELLA CARTA DEL CIELOE NEI TRANSITI.

Minorca, isola poco conosciuta,nasconde tesori che scopriremo insieme…

Docente: GRAZIA MIRTI

Case bianche che contrastano piacevolmente con l’azzurro mare e del cielo,un clima temperato durante tutto l’anno, oltre 200 spiagge, porti naturali euna vegetazione mediterranea: questa è Minorca, la seconda per grandezzadelle Baleari.Saremo alloggiati all’HOTEL SEA-CLUB PUNTA PRIMA (Categoria ufficiale 5stelle) nuovo complesso costruito in stile minorchino con edifici di un pianoimmersi in un giardino completamente climatizzato. La posizione è ottimarispetto alla spiaggia e a disposizione sono molti servizi, gratuiti (3 piscine,terrazza e solarium, Wellness center con piscina coperta, sauna, idromassag-gio e bagno turco; 8 campi da tennis, 2 campi da squash, tiro con l’arco ecarabina, mountain bike, pallavolo, pallacanestro, calcetto, ping pong, aero-bica e palestra) e a pagamento (corsi di tennis e sub, Beauty center con co-smetica, massaggi, trattamenti per il corpo, riflessologia e parrucchiere).Sarà un piacere trascorrere rigeneranti tra amici celestiali. Uno splendidoanticipo d’estate! Per informazioni e iscrizioni:Elisabetta Mirti – Tel: 011.4376192 – e-mail: [email protected]

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206 Casa Prima

L.A. 126-980

Presidente:DANTE VALENTE - Via Monzambano, 13 - 20159 Milano - Tel: 02-69005576e-mail: [email protected], [email protected]

Segretario:CLAUDIO CANNISTRÀ - Via Vizzani, 74 - 40138 Bologna - Tel: 051-342445e-mail: [email protected]

DELEGATI

ABRUZZOBIA GATREN - Via dei Cimatori, 14/A - 00186 Roma - Tel:06-6877803Via Silvino Croce, 11 - 66026 Ortona (Chieti) - Tel: 085–9065565

CAMPANIACLARA NEGRI - Via Trinità degli Spagnoli,33 - 80132 Napoli - Tel: 081-407550www.astrarmonia.it

Collaboratore:MARIA VACCA - Via Manzoni 24 - 80046 S. Giorgio a C remano (Napoli). - Tel: 081-7711034e-mail: [email protected]

EMILIA-ROMAGNA GIULIAROSA BIGAZZI VINCENZI - Via Ferrara, 72 - 40139 Bologna - Tel: 051-462053 e-mail: [email protected]

Collaboratore:ANNA COLACICCO - Via Cracovia, 9- 40139 Bologna - Cell: 347-5600067. e-mail: [email protected]

FRIULI VENEZIA GIULIALIDIA CALLEGARI - Via F. Bonazza, 61- 34149 Trieste - Tel. 040-941263e-mail: [email protected]

Segreteria:LICIA RAINÒ - Via Junker, 6 - 34014 Grignano (Trieste) - Tel: 040-224647

Sede della Delegazione (gruppo ONLUS Tergeste):Via Mazzini, 30 - V piano – 34121 Trieste

ELENCODEI DELEGATI E CORRISPONDENTIDEL CENTRO ITALIANO DI ASTROLOGIA

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207Casa Prima

LAZIO VITTORIO RUATA - Via Antonio Silvani, 108- 00139 Roma - Tel:06-88640922. e-mail: [email protected]

Consiglieri di Delegazione:MARIA GRAZIA LA ROSA - Piazza A. Righi, 8- 00146 Roma - Tel: 06-5572242e-mail: [email protected] TERESA MAZZONI - Via Montebruno, 32 - 00168 Roma - Tel: 06-35500606e-mail: [email protected] OLMEDA - Via Foglia, 3- 00199 Roma - Tel: 06-86200959e-mail: [email protected]

LIGURIATIZIANA BERTONE - Piazza A. Massena 5 int.11 - 16152 Genova - Tel: 010-6502617 - Cell: 338-

6258781e-mail: tizianabertone @libero.it

LOMBARDIA ANDREA ROGNONI - Via Berchet, 7- 20052 Monza (Milano) - Tel. 039-329577. Fax 039-365793. e-mail: [email protected]

Vicedelegato:LOREDANA PENNATI - Via Forze Armate 14 - 20146 Milano - Tel: 02-40090888

e-mail: [email protected]

PIEMONTE MARIA GRAZIA DASSETTO GRANAGLIA - Via Luisa del Carretto,17 - 10131 Torino - Tel. 011-8195021

TOSCANA RENZO BALDINI - Via di Cocco, 9 - 50145 Firenze - Tel: 055-315580e-mail: [email protected]

TRENTINO-ALTO ADIGE FRANCA RIGONI BERNARDI - Via Venezia, 25 - 38100 Trento - Tel: 0461-237068. e-mail: [email protected]

Collaboratore:ISABELLA LINDEGG PASQUALI - Via Ottaviano Rovereti, 4 - 38100 Trento - Tel: 0461-913591

VENETO ARTURO ZORZAN - Via S. Bona Nuova, 106 - 31100 Treviso - Tel: 0422-22843 - Cell: 347-4474877a Venezia: Cannaregio, 6079 – Tel: 041-5226201e-mail: [email protected]

Collaboratore:NADIA PAGGIARO - Via Adda, 5 - 30174 Mestre - Tel: 041-5346047. e-mail: [email protected]

CATANIA Dopo 15 anni di attività la Delegata MARIA LIUZZO CALÌ ha chiesto di essere dispensata

Vicedelegata:LILIANA COSENTINO - Viale Regina Margherita, 35 B - 95123 Catania - Tel:095-312251e-mail: [email protected]

Page 208: LINGUAGGIO ASTRALE N°126_primavera 2002

208 Casa Prima

FORLIATTILIO MATTIOLI - Via Papa Giovanni, 9 - 47034 Forlimpopoli (Forli) - Tel. 0543-741158

Collaboratore:RINO MANEO - Via dell’Aida, 5 –48100 Ravenna - Tel: 0544-270652e-mail: [email protected]

RAGUSA PIPPO PALAZZOLO - Via Forlanini, 116 - 97100 Ragusa - Tel:0932-642619e-mail: [email protected]

CORRISPONDENTI

AGRIGENTOSEBASTIANO CATALANO - Piazza Metello, 3 - 92100 Agrigento - Tel:0922-595230e-mail: [email protected]

ALESSANDRIAALDO VISENTIN - Via Burgonzio, 4 - 15100 Alessandria - Tel: 0131-236445e-mail: [email protected]

ASCOLI PICENOSTEFANIA PARTINI CENCIARINI - Via Leopardi, 9 - 63100 Ascoli Piceno - Tel: 0736-252576

ASTILIVIO MONTANARO - Via Stazione 18/A - 12058 Santo Stefano Belbo (Cuneo) - Tel: 0141-840868e-mail: [email protected]

BIELLALOREDANA BORTOLIN - Regione Valgrande, 4 - 13856 Vigliano Biellese (Biella)Tel. 0348-7490205 (dalle ore 14 alle ore 17 dei giorni feriali)e-mail: [email protected]

BOLZANOGIANNA MASCIS - Via Mendola, 59/B - 39100 Bolzano - Tel: 0471-920015. e-mail: [email protected]

CASERTAPAOLO CRIMALDI - Viale Lincoln-Parco Aversano pal/E - 88100 Caserta - Tel. 06-4740910e-mail: [email protected]

CHIETIONOFRIO CEROLI - Via A De Gasperi,18 - 66032 Castel Frentano (Chieti) - Tel: ab. 0872-569454 - Tel:

uff. 0872-56862

CUNEOFIORELLA LUNATI - Via Bodina, 46B - 12100 Cuneo - Tel: 0171-65825

Page 209: LINGUAGGIO ASTRALE N°126_primavera 2002

209Casa Prima

PARMAMARIA ELISA LEVATI MASINI - Via Ognibene, 22 - 43100 PARMA - Tel: 0521-964484

PIOMBINOLUCIO CANONICA - Località Germandine, 118 - 57028 Suvereto (Livorno) - Tel. 0565-829089e-mail: [email protected]

REGGIO EMILIALAMBERTO GHERPELLI - Via Bisi,10 - 42100 Reggio Emilia - Tel:0522-513635e-mail: [email protected]

SALERNOMASSIMO CIAGLIA - Via delle Querce, 95 - 84080 Capezzano (Salerno) - Tel: 338-6913555e-mail: [email protected]

SASSARIARIANNA MENDO - Via del Faro - Residence della Marina, 3 - 07020 Palau (Sassari)Tel: 0789-708380 (dalle ore 18 alle 20,30) - Cell: 335-8165504e-mail: [email protected]

SIENASUSANNA RINALDI - Via Chiantigiana, 105 - 53100 Siena - Tel: 335-7116003 (dalle ore 21 alle 22,30

ogni lunedi, martedi, mercoledi)e-mail: [email protected]

VARESE DANIELA GREGORI - Viale G.B. Vico, 34 - 21100 Varese - Tel: 0332-224875

VERONACARLA PRETTO - Via G. Mameli, 116- 37126 Verona - Tel. e fax: 045-8344149e-mail: [email protected]

VOGHERAMARINA REGNO - Via Carlo Longa, 3 - 27058 VOGHERA (Pavia) - Tel: 0383-49523 - Fax: 0383-

363609 - Cell: 338-7344877e-mail: [email protected]

GRUPPI AFFILIATI

BRESCIACentro Studi Astrologici “Il Simbolo” presieduto da Danila Biglino - Via S. Orsola, 145/L - 25135

Brescia - Tel: 030-360357

PADOVAGruppo Zodiaco presieduto da Cristina Valesio - Via S. Pietro, 44 - 35139 Padova - Tel: 049-

655470

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210 Casa Prima

CORRISPONDENTI ESTERI

ARGENTINAPIO GOWLAND - Arenales, 1478 2”B” - 10161 Buenos Aires - Argentina - Tel: 54-18128768

AUSTRALIAELIDA MARCHISONE - 6, Terry Road - Eastwood NSW2122 - Australia - Tel. 0061-02-8583265

CROAZIASLAVEN SLOBODNJAK - 2, Kunc 1- HR 10000 Zagreb - Croatia - Tel: 0385-16159907e-mail: Slaven [email protected]

GERMANIALIANELLA LIVALDI LAUN - 79540 Schlossgasse, 10 – Lorrach - Stetten - Tel: 0049-762112453e-mail: [email protected]

GRAN BRETAGNA e IRLANDAROSEMARIE ADAMS - D.F.Astrol 262 B Kingsbury Road - Kingsburg - London - NW9 OBTLondra Tel: 0044-1817322717 - Dublino Tel: 00353-12601955

GRECIATHOMAS GAZIS - Franghiadon, 49 - 18537 Pireas - Grecia

OLANDAGIOVANNI ZATTINI - Kromstevenwerf, 32 - 2317 DH Leiden - Holland - Tel: 0031-715214017e-mail: [email protected]

REPUBBLICA CEKARADMILA VALTROVA - Trojicka 2 - 12800 Praha 2 - Ceska Republika

RUSSIAPTOLOMEI SVAROGICH - ap. 352, Kountsevskaia St.41 - 121351 Moscow - Russia - Tel. e Fax: 07-091-

4177332e-mail: ptolomei@levante oppure e-mail: [email protected]

SLOVENIABERN JURECIC - Jrastje, 21- 68310 Senjernej - Slovenija - Tel: 00386-6842906 - Fax: 00386-

68323091 (Krka - Novo Mesto)

SPAGNAJOSÈ LUIS SAN MIGUEL DE PABLOS - Plaza de Matuta, 4 - 4°D - E28012 Madrid - Espana - Tel:0034-

91-4281897

STATI UNITIJAMES H. HOLDEN - American Federation of Astrologers - P.O. Box 22040 - 6535 South Rural Road

ad TEMPE - AZ 85285-2040 U.S.A.

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GIUDIZI SU QUESTO NUMERO Esprimete il vostro giudizio anonimo sugli articoli che avete letto con interesse –positivo o negativo – e assegnate un punteggio da zero a dieci. Ritagliate e speditealla Redazione (D.Valente – via Monzambano 13 - 20159 MILANO)È un metodo più concreto delle solite lagnanze “a voce” (o a “sottovoce”), vaghe eimproduttive. Aiutateci a migliorare!

IL PROBLEMA ETICO118 Dante Valente: Il Papa ha ragione .......................................................................................................... ........110 Glenn Perry: Verso un Codice Etico per gli Astrologi ...................................................................... ........113 Marco Pesatori: Mimina Moralia. Etica e ruolo professionale dell’astrologo........................ ........110 Armando Billi - Claudio Cannistrà: Dialogo: la professionalità dell’astrologo ................... ........244 Giancarlo Ufficiale: L’astrologo e la fine della vita ........................................................................ ........150 Risultati del VI esame di concorso per l’ammissione all’albo professionale.......................... ........

ASTROLOGIA MONDIALE233 Julianne Evans: Ancora sul tema degli Stati Uniti d’America: cenni storici.......................... ........234 Dante Valente: Come trovare l‘ascendente degli Stati Uniti ....................................................... ........212 Adriana Rampino Cavadini: Islam: dalla Luna a Plutone ............................................................... ........

ASTROLOGIA CLASSICA231 Mariano Aladren: Il significatore: un elemento dimenticato dalla tradizione..................... ........411 Gary Warren Price: L’alcocoden e il suo uso ...................................................................................... ........405 Le carte divisionali vediche usate in astrologia occidentale........................................................ ........222 Daniele Duretto: L’astrologia quantistica ............................................................................................ ........237 Fulvio Mocco: L’energia della Fenice...................................................................................................... ........412 Charles Ridoux: L’abbandono del potere: Carlo V, Napoleone, De Gaulle.............................. ........232 Isa M. Zanni: Fabrizio De André: studio astrologico........................................................................ ........230 Lidia Fassio: Il progetto del Sole.............................................................................................................. ........

CASA QUINTA103 Asterischi ........................................................................................................................................................... ........332 Liliana Cosentino: Sulle pietre preziose................................................................................................ ........903 Lucia Biazzo: Poesie...................................................................................................................................... ........902 12° viaggio-studio sotto il segno dei Pesci in Portogallo ............................................................. ........520 “Linguaccia Astrale” - Gli insulti astrologici ....................................................................................... ........530 “Linguaccia Astrale” - Il mondo di Mirka ............................................................................................. ........

ANGOLO DEI NEOFITI (A casa di Mercurio e di Urano)602 Dante Valente: Didattica elementare .................................................................................................... ........633 A cosa servono queste ore planetarie (D.V.) ....................................................................................... ........620 VI esame per l’albo - Soluzioni ai quiz per la prova scritta .......................................................... ........370 La posta di Marco Pesatori......................................................................................................................... ........111 Computer club ................................................................................................................................................ ........

CASA NONA900 Liliana Livaldi Laun: Lilith in transito nelle dodici case astrologiche....................................... ........950 Gracentro - Giornate internazionali di astrologia e cabala ......................................................... ........953 Claudio Cannistrà: Recensioni ................................................................................................................. ........960 Secondo congresso della Federazione Astrologica del Sud Europa (F.A.E.S.) ........................ ........980 Elenco Delegati e corrispondenti CIDA ................................................................................................ ........

INDICEpunteggio

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212 Argomento

L.A. 126-980

AVVERTENZE PER L’INVIO DI ARTICOLIModalità di invioIl lavoro va trasmesso preferenzialmente via e-mail all’indirizzo [email protected] [email protected] accuratamente controllato per i refusi.Inviare il materiale come allegato, in formato compatibile con WORD6 per Windows 98 .Per le illustrazioni (grafici,tabelle e figure) esistono due possibilità:1) Inserire direttamente le stesse nel corpo del testo ( spezzare in più tronconi se fosse lungo)2) Inviare separatamente

a) un file per ogni illustrazione,in formato JPEG o TIF, in bianco e nero, da denominare col vostro cogno-me + fig.1, fig. 2 ecc.

b) il testo, con l’indicazione: [qui figura 1, ecc ].Al caso la Redazione può ritoccare o rifare le figure ai fini estetici.La conferma sia della ricezione sia dell’eventuale accettazione sarà trasmessa sollecitamente con lo stessocanale.In alternativa usare un dischetto, con le stesse modalità, ma con maggiori rischi.Se le figure non sono trasmissibili con lo stesso metodo si provveda all’invio del materiale cartaceo alla Re-dazione (D. Valente - via Monzambano 13 - 20159 MILANO) con l’indicazione. “Materiale per LinguaggioAstrale”. L’invio di materiale esclusivamente cartaceo comporta grossi ritardi nella pubblicazione e il rischio d’errori dibattitura.Sui contenutiIl titolo deve corrispondere effettivamente al contenuto e non deve essere vago o generico. Andrebbe corre-dato da un riassunto assai sintetico (es. 3-5 righe) che chiarisca al lettore il contenuto e lo inviti a leggere inextenso.Sono ammessi lavori non strettamente astrologici in cui sia evidente l’analogia o la connessione con la sim-bologia astrologica.Sono gradite anche notizie, osservazioni, curiosità, amenità, notizie particolari del mondo astrologico, cosìcome segnalazione di articoli di quotidiani, notizie su avvenimenti, resoconti d’incontri interessanti per il CI-DA ecc.. Oppure frasi scultoree o aforismi specie se utili didatticamente..Non si ammettono:– lavori inutilmente prolissi, o ripetitivi, salvo che l’Autore accetti che se ne faccia un’opportuna riduzione.

Di regola non si dovrebbero superare le 25 pagine dattiloscritte, note e figure comprese;– lavori con introduzioni superflue che “spieghino” concetti ampiamente noti al lettore medio (ad es. la

precessione degli equinozi o il domicilio dei pianeti ecc.);– ingiurie personali, polemiche sull’operato altrui, mentre sono benvenute le discussioni sulle idee;– sentenze arbitrarie, personali e negative prima di esporre le prove (tipo “l’Autore sbaglia quando dice”

ecc., anzichè esporre la frase incriminata e dimostrarne l’infondatezza);– traduzioni o trascrizioni di lavori senza indicare la fonte;– linguaggio scurrile o troppo gergale;– uso di termini ermetici o sigle ultraspecialistiche senza spiegarne il significato, specie per materie non

astrologiche (psicanalisi, esoterismo, omeopatia ecc.);– conclusioni “scientificamente” inaccettabili (ad es. definire “statistica” un’indagine su tre casi e ritenendo

significativi i risultati).La Redazione si riserva di apportare le modifiche (grammaticali, sintattiche, ecc.) volte esclusivamente a mi-gliorare la qualità e la comprensione del testo. I tagli consistenti saranno comunicati all’Autore.I manoscritti non saranno restituiti.La Redazione può anche accettare un’ulteriore versione in francese, inglese o spagnolo dello stesso articolo.

Per lavori di particolare pregio il Comitato editoriale può prescindere dalle regole suesposte.