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testi e articoli di biomeccanica e medicina dello sport
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IL SANGUE
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IL SANGUE E LUNICO TESSUTO A CARATTERE FLUIDO:
E COMPOSTO DA UNA PARTE CORPUSCOLATA (45%) E DA PLASMA (55%)
PARTE CORPUSCOLATA
GLOBULI ROSSI: nei maschi circa 5 milioni per mcl nelle femmine circa 4,5 milioni per mcl
GLOBULI BIANCHI: 6.000/8.000 per mcl di cui
50-70 % granulociti neutrofili
2-3 % granulociti eosinofili
0,5-1 % granulociti basofili
20-30 % linfociti
3-8 % monociti
PIASTRINE: 150.000-350.000 per mcl
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ELEMENTI FIGURATI DEL SANGUE
I globuli rossi o eritrociti, i globuli bianchi o leucociti e le
piastrine costituiscono gli elementi figurati del sangue
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IL PLASMA:
E un liquido composto da acqua (93%) contenente:
in sospensione: grosse molecole proteiche
come soluti:
elettroliti
molecole inorganiche
molecole organiche con valore nutritivo (glucidiche, lipidiche e protidiche)
prodotti del catabolismo cellulare
gas (O2, CO2, N2)
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DIFFERENZA FRA PLASMA E SIERO
Il plasma il sangue intero senza le cellule.
Il siero il sangue senza cellule e senza gli elementi della coagulazione.
Il plasma si ottiene centrifugando il sangue non coagulato.
Il siero si ottiene lasciando coagulare il sangue e poi centrifugando.
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IL PLASMA:
LE PLASMAPROTEINE SONO GROSSE MOLECOLE PROTEICHE
LA CUI CONCENTRAZIONE EMATICA DI:
7 g / 100 ml
1. ALBUMINA il 51-63% delle proteine totali,
sintetizzata dal fegato, mantiene la pressione oncotica e trasporta piccole molecole ( calcio, bilirubina, NEFA, amminoacidi essenziali, ormoni come cortisolo e tiroxina).
2. FIBRINOGENO prodotto dal fegato, essenziale nel meccanismo dell emstasi
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LA PRESSIONE OSMOTICA: la forza responsabile degli scambi fra
due soluzioni separate da una membrana
semipermeabile (per es. una membrana cellulare)
LA PRESSIONE ONCOTICA:
la pressione osmotica legata alla presenza
di particelle colloidali in soluzione.
Nel caso delle interazioni
fra plasma e fluidi interstiziali,
la forza che tende a tenere i liquidi nei vasi controbilanciando la pressione ematica
presente nei capillari
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IL PLASMA:
LE PLASMAPROTEINE 3. GLOBULINE: 1 , 2 , e .
1 : - lipoproteine (che trasportano i lipidi) HDL - globuline che veicolano gli ormoni nel sangue
2 : - ceruloplasmina (che trasporta il rame) - protrombina (fattore della coagulazione)
- eritropoietina (ormone che stimola la proliferazione dei
globuli rossi)
: - lipoproteine LDL - transferrina (che trasporta il ferro)
: sono le immunoglobuline o anticorpi
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IL PLASMA:
ELETTROLITI PLASMATICI
Mantengono lomeostasi dellorganismo
Partecipano al controllo della p. osmotica e del pH
Fungono da catalizzatori per le attivit enzimatiche
Essenziali per gli equilibri elettrochimici transmembrana
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IL PLASMA
ELETTROLITI PLASMATICI
Sodio (Na+)
il pi abbondante nel plasma e nei liquidi extracellulari
responsabile del mantenimento della pressione
osmotica del sangue
contribuisce al controllo del volume ematico
iponatriemia: per perdita di Na+ (es. diarrea)
o aumento di H2O nel plasma
ipernatriemia: per es. nella disidratazione
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IL PLASMA
ELETTROLITI PLASMATICI Potassio (K+) pi abbondante a livello intracellulare
meno presente a livello extracellulare e plasmatico
Ipokaliemia: da vomito, diarrea, assunzione di diuretici o eccesso di ormoni mineralcorticoidi (surrene)
Iperkaliemia: disfunzione e carenza di produzione di ormoni mineralcorticoidi
Iperkaliemia, ipokaliemia ma anche iponatriemia possono dare sintomi simili:
debolezza muscolare
nausea
anoressia
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IL PLASMA
ELETTROLITI PLASMATICI Cloro (Cl-)
lo ione negativo pi abbondante nel plasma
Ipocloremia: in seguito a vomito o acidosi metabolica
Cationi bivalenti sono presenti in concentrazioni basse:
Calcio (Ca++): variazioni della concentrazione plasmatica
portano a tetania , flaccidit muscolare , alterazioni
dellossificazione .
Ipocalcemia da carenza di Vit. D
Ipercalcemia da ipervitaminosi D o alterazioni di tiroide e
paratiroidi.
Magnesio (Mg++)
Bicarbonato (HCO3-)
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IL PLASMA:
SOLUTI ORGANICI: RANGE NORMALE
GLICEMIA 60-110 mg/dl
AZOTEMIA 10-50 mg/dl
PROTEINEMIA 5.5-7 g/dl
TRIGLICERIDEMIA 35-170 mg/dl
COLESTEROLEMIA 150-200 mg/dl
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IL PLASMA:
PRODOTTI DEL CATABOLISMO CELLULARE
UREA (prodotto terminale del metab. proteine) < 50 mg/dl
ACIDO URICO (prod. term. metab. acidi nucleici) < 8 mg/dl
CREATININA (prod. term. metab. creatina) < 1.5 mg/dl
BILIRUBINA (prod. term. degrad.emoglobina) < 1 mg/dl
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PARTE CORPUSCOLATA
EMOPOIESI:
formazione e sviluppo delle cellule del sangue.
Avviene nel midollo osseo che contenuto nella
parte spugnosa dellosso. Nelladulto il midollo emopoietico si trova nelle vertebre, nelle coste,
nelle ossa del cranio e della pelvi e nelle epifisi
prossimali del femore e dellomero.
Nel midollo osseo si trovano le cellule staminali
multipotenti dalle quali, sotto lazione di fattori di crescita, traggono origine sia i globuli rossi
che i globuli bianchi e le piastrine.
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Il MIDOLLO ROSSO
pi abbondante:
nelle vertebre,
nelle coste,
nelle ossa del cranio e della pelvi
nelle epifisi prossimali del femore
e dellomero
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PARTE CORPUSCOLATA
EMOPOIESI:
Per quanto riguarda i globuli rossi il passaggio da cellule
staminali multipotenti a cellule orientate alla produzione
ai precursori dei globuli rossi mediato
dallinterleuchina 3.
Lulteriore e progressiva differenziazione necessita della
presenza di unaltra citochina leritropoietina (EPO)
prodotta a livello renale.
La quantit di EPO immessa in circolo tanto maggiore
quanto minore la pressione parziale dellossigeno nel
sangue arterioso.
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ERITROPOIESI
In risposta alla diminuzione di O2 nel sangue, i reni rilasciano ERTROPOIETINA
che stimola la produzione di globuli rossi nel midollo osseo
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PARTE CORPUSCOLATA
GLOBULI ROSSI
Detti anche eritrociti o emazie, sono cellule prive di
nucleo, discoidi e biconcave.
Hanno una vita media di circa 120 giorni. Al termine di tale
periodo la membrana cellulare si assottiglia rendendo
pi facile la loro distruzione che avviene nella milza.
Nel citoplasma contenuta lemoglobina (concentrazione
media di 14 g/100 ml) che un pigmento deputato al
trasporto dellossigeno. E una proteina coniugata
costituita da 4 gruppi eme e da 4 globine.
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PARTE CORPUSCOLATA
GLOBULI BIANCHI
Fanno parte dellapparato di difesa contro gli agenti
patogeni. Sono forniti di movimento ameboide e,
insinuandosi tra le cellule endoteliali dei vasi, possono
uscire dai capillari nello spazio interstiziale.
I leucociti polimorfonucleati o granulociti (perch ricchi di
granuli nel citoplasma) hanno vita breve da alcune ore a
pochi giorni e funzione fagocitaria.
I monociti di dimensioni maggiori, privi di granuli, sono i
precursori dei macrofagi.
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PARTE CORPUSCOLATA
GLOBULI BIANCHI
I linfociti, di piccole dimensioni, non hanno attivit
fagocitaria, sono deputati alla difesa immunitaria
specifica.
I B linfociti producono gli anticorpi (Ab) diretti contro
gli antigeni (Ag) solubili.
Gli anticorpi sono immunoglobuline di tipo .
I T linfociti hanno azione diretta contro gli antigeni
cellulari batterici o virali.
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PARTE CORPUSCOLATA
PIASTRINE
Sono piccoli corpuscoli dotati di membrana
che hanno origine dalla frammentazione di
grosse cellule i megacariociti
che a loro volta hanno origine
dalle cellule staminali emopoietiche
del midollo osseo.
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PARTE CORPUSCOLATA
PIASTRINE La prima risposta ad una lesione vasale una
vasocostrizione,
successivamente le piastrine si aggregano nel punto di lesione formando un tappo piastrinico:
il primo baluardo contro lemorragia.
Da questo momento in poi si innesca
il processo vero e proprio della coagulazione
dove intervengono la protrombina
che si converte in trombina
che a sua volta agisce sul fibrinogeno
trasformandolo in fibrina.
La fibrina si organizza in reticolo che intrappola
i globuli rossi e le piastrine formando il coagulo.
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COAGULAZIONE DEL SANGUE
La cascata di attivazioni dei fattori della coagulazione pu essere attivata sia
da sostanze chimiche rilasciate da tessuti lesi, che sono al di fuori dei vasi,
sia a partire da fattori normalmente presenti nel sangue
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COAGULAZIONE DEL SANGUE
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COAGULO DI SANGUE
Globuli rossi imprigionati in una rete di fibrina
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GRUPPI SANGUIGNI ABO
Gli antigeni caratteristici di ogni gruppo sono fissati
sulla superficie dei globuli rossi.
Gli anticorpi di ogni gruppo sanguigno si trovano nel plasma.
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AGGLUTINAZIONE
1 : donatore di gruppo A ricevente di gruppo A: hanno gli stessi antigeni A e gli
stessi anticorpi B, non c agglutinazione.
2 : donatore A ricevente B: antigeni A e anticorpi A si combinano e c agglutinazione
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MALATTIA EMOLITICA DEL NEONATO O
ERITROBLASTOSI FETALE
Madre Rh - Padre Rh +
Ag Rh non presenti Ag Rh presenti
Ab Rh NON presenti Ab Rh non presenti
senza sensibiliz.
1 figlio OK ma incontro Ag-Ab Rh
2 figlio e successivi:
agglutinazione ed emolisi dei GR neonatali
Trattamento: negli ultimi 3 mesi della prima
gravidanza e delle successive, durante e dopo
parto somministrazione di Ab antiRh alla madre
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