LETTO PER VOI ALCUNI INTERESSANTI CONTRIBUTI PUBBLICATI LUGLIO – OTTOBRE 2008 Seminario Autunnale Ciber 19-20 Novembre 2008

LETTO PER VOILETTO PER VOIALCUNI INTERESSANTI CONTRIBUTI PUBBLICATI ALCUNI INTERESSANTI CONTRIBUTI PUBBLICATI

LUGLIO – OTTOBRE 2008LUGLIO – OTTOBRE 2008

Seminario Autunnale Ciber 19-20 Novembre 2008Seminario Autunnale Ciber 19-20 Novembre 2008

ARGOMENTIARGOMENTI Il comportamento dei lettori e l’uso delle Il comportamento dei lettori e l’uso delle

Electronic ResourcesElectronic Resources- How readers navigate to scholarly content

Open Archive e le chiavi del successo Open Archive e le chiavi del successo - - Identifying factors of success in CIC Institutional Repository Identifying factors of success in CIC Institutional Repository Development: Final ReportDevelopment: Final Report

Biblioteche e Web 2.0 Biblioteche e Web 2.0 - SPEC Kit 304: Social Software in Libraries

Breve panoramica sulla letteratura disponibile sugli ERMS Electronic Breve panoramica sulla letteratura disponibile sugli ERMS Electronic Resources Management SystemResources Management System- Electronic Resource Managment systems in practice- Electronic Resource Managment systems in practice


HOW READERS NAVIGATE TO HOW READERS NAVIGATE TO SCHOLARLY CONTENTSCHOLARLY CONTENT

È uno studio comparativo sul cambiamento nei comportamenti dei lettori nella navigazione e ricerca di RE nel contesto accademico, tra il 2005 e il 2008, e il relativo impatto sui siti web degli editori.

L’indagine è stata condotta da due consulenti editoriali Simon Inger Simon Inger della Simon Inger Consulting e Tracy Gardner Tracy Gardner della Tracy Gardner Marketing.

Discuteremo dell’articolo partendo dai soggetti protagonistisoggetti protagonisti: i readers ovvero i ricercatori, considerando il ruolo degli editori nel contesto accademico e i bibliotecari e le loro funzioni

Metodologia di indagine utilizzata: email ad una vasta selezione di lettori di Metodologia di indagine utilizzata: email ad una vasta selezione di lettori di Annual Reviews, Nature e Annual Reviews, Nature e PNAS. L’indagine ha seguito le orme di quella del . L’indagine ha seguito le orme di quella del 2005; stesso linguaggio e le stesse terminologie. 2005; stesso linguaggio e le stesse terminologie.

481 risposte nel 2005 - 782 risposte nel 2008481 risposte nel 2005 - 782 risposte nel 2008


IL COMPORTAMENTO DEGLI UTENTI E IL COMPORTAMENTO DEGLI UTENTI E L’USO DELLE RISORSE ELETTRONICHEL’USO DELLE RISORSE ELETTRONICHE (1)(1)

L’indagine considera i seguenti L’indagine considera i seguenti 4 importanti 4 importanti aspetti della questione:aspetti della questione:

Come gli utenti navigano nel contesto Come gli utenti navigano nel contesto accademicoaccademico

Il ruolo del bibliotecarioIl ruolo del bibliotecario

Gli editoriGli editori


IL COMPORTAMENTO DEGLI UTENTI E IL COMPORTAMENTO DEGLI UTENTI E L’USO DELLE RISORSE ELETTRONICHE (2)L’USO DELLE RISORSE ELETTRONICHE (2)

1. Come varia il comportamento degli utenti nel contesto accademico

DESIDERATA DEI RICERCATORI: VELOCE REPERIMENTO DELL’ARTICOLO FULL TEXT DESIDERATA DEI RICERCATORI: VELOCE REPERIMENTO DELL’ARTICOLO FULL TEXT e/o ABSTRACT e/o ABSTRACT

TRE DIFFERENTI APPROCCITRE DIFFERENTI APPROCCI Per citazione Per rivista Per soggetto

STARTING POINTSSTARTING POINTS Data bases (Web of knowledge, PubMed..) Catalogo on line della biblioteca Siti disciplinari Riviste on line di dipartimento Sistema di email-alert Sito dell’editore Sito della rivista Piattaforme come Ingenta, Ebsco ecc Motori di ricerca-Google



CARATTERISTICHE DEI VARI STARTING POINTSCARATTERISTICHE DEI VARI STARTING POINTS Data bases and Indexing ServicesData bases and Indexing Services forniscono tutte le chiavi di ricerca ma non

coprono necessariamente tutte le discipline OpacOpac della biblioteca della biblioteca in cui trovare il posseduto acquistato dalla biblioteca (secondo

criteri propri) I siti specializzatiI siti specializzati sono quelli di nicchia, il cui contenuto è molto selezionato L’elenco di riviste elettroniche di dipartimentoriviste elettroniche di dipartimento è un punto d’accesso molto semplice

per i lettori Il sito dell’editoresito dell’editore offre una ricerca sull’area di settore che copre, a meno che si tratti

di un editore multidisciplinare (v. Elsevier) Anche il sistema di email-alertemail-alert è un punto di inizio di un’eventuale ricerca, offre il

vantaggio di un maggior controllo Il sito della rivistasito della rivista anche è simile all’ email-alert Le piattaformeLe piattaforme come Ebsco, Ingenta, ecc. offrono molti vantaggi soprattutto per la

enorme quantità di riviste disponibili (con i limiti noti: embargo sui titoli, assenza di grossi editori come es. Ebsco ecc.)

Motori di ricerca: Motori di ricerca: Google, Yahoo ecc. ecc.Seminario Autunnale Ciber 19-20 Novembre 2008


I grafici che seguono I grafici che seguono evidenziano la evidenziano la variazione variazione degli degli starting points starting points in base alle modalità di in base alle modalità di ricerca adottata dal lettore; considerato l’arco ricerca adottata dal lettore; considerato l’arco temporale temporale 2005 2005 --2008 2008 Ricerca per citazione bibliograficaRicerca per citazione bibliografica

Ricerca per rivistaRicerca per rivista

Ricerca per soggettoRicerca per soggetto



RICERCA PER CITAZIONERICERCA PER CITAZIONE

How Readers Navigate to Scholarly Content, Sept. How Readers Navigate to Scholarly Content, Sept. 2008 2008



RICERCA LE PUBBLICAZIONI RICERCA LE PUBBLICAZIONI RECENTIRECENTI

How Readers Navigate to Scholarly ContentHow Readers Navigate to Scholarly Content, , Sept 2008Sept 2008



RICERCA PER SOGGETTORICERCA PER SOGGETTO

How Readers Navigate to Scholarly ContentHow Readers Navigate to Scholarly Content, , Sept 2008Sept 2008


IL COMPORTAMENTO DEGLI UTENTI E IL COMPORTAMENTO DEGLI UTENTI E L’USO DELLE RISORSE ELETTRONICHE L’USO DELLE RISORSE ELETTRONICHE (4)(4)

2. Il ruolo del bibliotecario Intervenire nell’ organizzazione delle risorse e nella loro

presentazione sul sito Orientare gli utenti nella ricerca e fruizione delle risorse

elettroniche disponibili Assistere gli utenti con i nuovi tools messi a disposizione

LE NUOVE TECNOLOGIE A DISPOSIZIONE DEGLI UTENTI LE NUOVE TECNOLOGIE A DISPOSIZIONE DEGLI UTENTI HANNO SENSIBILMENTE MODIFICATO LE ABITUDINI NELLA HANNO SENSIBILMENTE MODIFICATO LE ABITUDINI NELLA

NAVIGAZIONE E NELLA RICERCA DI RISORSE NAVIGAZIONE E NELLA RICERCA DI RISORSE ELETTRONICHE NEL CONTESTO ACCADEMICOELETTRONICHE NEL CONTESTO ACCADEMICO



3. Gli editori devono

o Essere sempre informati sui bisogni dei lettori e conoscere gli eventuali cambiamenti nelle modalità di fare ricerca, per per adeguare l’offerta di contenuto alla reale domandaadeguare l’offerta di contenuto alla reale domanda

o Collaborare con i bibliotecario Promuovere i loro contenuti rendendoli facilmente accessibili su

Web

LA COLLABORAZIONE LA COLLABORAZIONE BIBLIOTECARI-EDITORI-INFORMATICI BIBLIOTECARI-EDITORI-INFORMATICI

SI RENDE SI RENDE INDISPENSABILEINDISPENSABILE



QUALCHE RIFLESSIONEQUALCHE RIFLESSIONE

- promuovere la diffusione di indaginipromuovere la diffusione di indagini e studi sui comportamenti degli utenti soprattutto in ambito biblioteconomico e universitario (gli editori utilizzano da tempo queste indagini)

- Monitorare il cambiamento per perfezionare strumenti ad hoc adeguate risposte alle effettive domande adeguate risposte alle effettive domande senza dispersione di energie

- Dotarsi di tecnologie di Dotarsi di tecnologie di link resolverlink resolver indispensabili se si considera la richiesta dei ricercatori di giungere presto e facilmente all’articolo (full text e/o abstract)

- Non sottovalutare l’importanza della interdisciplinarietàinterdisciplinarietà che comporta la continua interazione fra i protagonisti del settore: EDITORI /BIBLIOTECARI / INFORMATICIEDITORI /BIBLIOTECARI / INFORMATICI

- Comprendere che avere un atteggiamento attivo nei confronti del contesto che cambia consente al bibliotecario di orientarsi nel mondo dell’informazione partecipando e non subendo passivamente questa rapida evoluzione. PRO-ACTIVE non aspettare PRO-ACTIVE non aspettare che qualcuno ci dica ma provare noi per primi….che qualcuno ci dica ma provare noi per primi….


Seminario Autunnale Ciber 19-20 Novembre 2008

Open Archive e le chiavi del Open Archive e le chiavi del successo: premessa e fonti utilizzate successo: premessa e fonti utilizzate

Il Center for Informatics Research in Science and Scholarship Il Center for Informatics Research in Science and Scholarship (CIRSS) (CIRSS) ad Agosto 2008 ha presentato un report finale sulla indagine intorno ai Fattori di successo nello sviluppo di Istitutional Fattori di successo nello sviluppo di Istitutional Repositories Repositories Questo progetto pilota si è posto l’obiettivo di identificare le Questo progetto pilota si è posto l’obiettivo di identificare le strategie e le condizioni che determinano strategie e le condizioni che determinano una buona implementazione di un archiviouna buona implementazione di un archivio quali e quante siano le persone coinvoltequali e quante siano le persone coinvolte Come cambia la comunicazione accademicaCome cambia la comunicazione accademica Quale il ruolo specifico del bibliotecarioQuale il ruolo specifico del bibliotecario

1. VENGONO PRESE IN CONSIDERAZIONE TRE ISTITUZIONI IN UN ARCO 1. VENGONO PRESE IN CONSIDERAZIONE TRE ISTITUZIONI IN UN ARCO TEMPORALE CHE VA DA MARZO A DICEMBRE DEL 2007TEMPORALE CHE VA DA MARZO A DICEMBRE DEL 2007

2. METODOLOGIA UTILIZZATA PER L’INDAGINE: INTERVISTE NELLE FACOLTA’2. METODOLOGIA UTILIZZATA PER L’INDAGINE: INTERVISTE NELLE FACOLTA’


OPEN ARCHIVE E LE CHIAVI DEL OPEN ARCHIVE E LE CHIAVI DEL SUCCESSO (1)SUCCESSO (1)

TRE APPROCCI ALLO SVILUPPO DI UN ARCHIVIO APERTOTRE APPROCCI ALLO SVILUPPO DI UN ARCHIVIO APERTO

1. Problem solving strategies: lavorare a monte lavorare a monte e sulla base dei bisogni specifici

2. Collaboration strategies: favorire la collaborazione fra i gruppi collaborazione fra i gruppi interni all’istituzione

3. IP management strategies: costituire uno staffingstaffing interdisciplinare, incluso personale tecnico specializzato




L’implementazione di un Archivio Istituzionale deve L’implementazione di un Archivio Istituzionale deve andare al passo con lo sviluppo contestuale di un team andare al passo con lo sviluppo contestuale di un team di lavoro dedicato dove ad ognuno è assegnata una di lavoro dedicato dove ad ognuno è assegnata una specifica funzione, tra le quali:specifica funzione, tra le quali:

- promuovere una importante quanto necessaria comunicazione comunicazione accademicaaccademica

- seguire le problematiche legate alla proprietà intellettuale e al proprietà intellettuale e al depositodeposito

- assicurarsi che il softwaresoftware non crei problemi di mal gestione di contenuti

- supervisionaresupervisionare tutte le attività di volta in volta



OGNI ISTITUZIONE HA UTILIZZATO NELLO SVILUPPO DI UN ARCHIVIO UN SET DI OGNI ISTITUZIONE HA UTILIZZATO NELLO SVILUPPO DI UN ARCHIVIO UN SET DI STRATEGIE, COMPRESE UNA SERIE DI ATTIVITA’ SPESSO CONTINGENTI E STRATEGIE, COMPRESE UNA SERIE DI ATTIVITA’ SPESSO CONTINGENTI E COMPLEMENTARI, a seconda dei casi.COMPLEMENTARI, a seconda dei casi.

L’indagine segue passo dopo passo l’implementazione e sviluppo L’indagine segue passo dopo passo l’implementazione e sviluppo dell’archivio sottolineando dell’archivio sottolineando le modalità collaborative.le modalità collaborative.In ogni istituzione si sono costituiti 3 gruppi che hanno adottato 3 In ogni istituzione si sono costituiti 3 gruppi che hanno adottato 3 differenti approcci a seconda delle specifiche funzionidifferenti approcci a seconda delle specifiche funzioni..

Problem solvingProblem solving

CollaborationCollaboration

Intellectual Property ManagementIntellectual Property Management



A. PROBLEM SOLVING STRATEGIESA. PROBLEM SOLVING STRATEGIES

1.1. Accertare i bisogni di chi depositaAccertare i bisogni di chi deposita

2.2. Valutare le applicazioni dell’archivio (sw e interfaccia Valutare le applicazioni dell’archivio (sw e interfaccia web)web)

3.3. Lavorare Lavorare upstream upstream nel processo di ricercanel processo di ricerca



B. COLLABORATION STRATEGIESB. COLLABORATION STRATEGIES

1. Collaborazioni interneinterne all’istituzione

2. Collaborazioni esterneesterne all’istituzione



C. INTELLECTUAL PROPERTY MANAGEMENT STRATEGIESC. INTELLECTUAL PROPERTY MANAGEMENT STRATEGIES

1.1. Personale specializzatoPersonale specializzato

2.2. Chiarezza nelle regole e nelle varie Chiarezza nelle regole e nelle varie policiespolicies

3.3. Impegno con gli editoriImpegno con gli editori



RISULTATI RISULTATI Problem Solving strategies

- scelte adeguate alla realtà istituzionale, soluzioni ad hoc- forte coinvolgimento del personale impegnato- maggiore visibilità dell’istituzione

Collaboration strategies:- massima caratterizzazione dell’archivio- bibliotecari come trait d’union tra i dipartimenti e gli sviluppatori- collaborazioni trasversali e adeguato training trasversale

Intellectual Property Management strategies:- autoformazione dei bibliotecari nelle tematiche di copyright e deposito- team di editori, bibliotecari e laureati- razionalizzazione dei processi legati alle politiche editoriali



LE competenze DEL BIBLIOTECARIO nell’implementazione e LE competenze DEL BIBLIOTECARIO nell’implementazione e sviluppo di un archivio sono decisamente il focus attorno al sviluppo di un archivio sono decisamente il focus attorno al quale costruire il progetto.quale costruire il progetto.Oltre alle competenze tradizionali, il bibliotecario diviene: Oltre alle competenze tradizionali, il bibliotecario diviene:

1.1. Coordinatore dell’archivioCoordinatore dell’archivio

2.2. Specialista per le tematiche riguardanti le politiche editoriali e i Specialista per le tematiche riguardanti le politiche editoriali e i processi legati al depositoprocessi legati al deposito

3.3. Tecnico dell’informazione, esperto di metadati Tecnico dell’informazione, esperto di metadati

4.4. Intermediario nei linguaggi: INFORMATICO-ACCADEMICOIntermediario nei linguaggi: INFORMATICO-ACCADEMICO


BIBLIOTECHE E WEB 2.0 BIBLIOTECHE E WEB 2.0 IntroduzioneIntroduzione

SPEC Kit 304SPEC Kit 304 Questo volume della serie Spec Kit dell’ARL Spec Kit dell’ARL è dedicato alle tecnologie del web 2.0 nelle

biblioteche dell’università, al loro utilizzo, alle ragioni per le quali vengono adottate, allo staff coinvolto, ecc. Lo studio pubblicato nel luglio 2008 si basa su un’indagine effettuata nel febbraio 2008 tramite questionario sottoposto alle 123 biblioteche universitarie del Nord-America che afferiscono ad ARL- Association of Research Libraries.ARL- Association of Research Libraries.

Al questionario ha risposto il 52% delle biblioteche e di queste il 95% 95% ha dichiarato di utlizzare social software in biblioteca. Dall’indagine viene fuori un quadro dinamico, in forte evoluzione; molti dei servizi (blog, RSS, Youtube, Flickr, Facebook, ecc.) sono stati attivati tra il 2005 e il 2007, lo staff che vi partecipa lo fa in modo volontario e la maggioranza ha imparato ad usarli da sola attraverso l’autoaggiornamento.

Matthew Bejune, Assistant Professor of Library Science presso la Purdue University, autore di diversi contributi disponibili in rete sulle tematiche del web. 2.0 e del reference digitale ha condotto questo studio insieme Jana Ronan, Interactive Reference Coordinator dell’Università della Florida.


BIBLIOTECHE E WEB 2.0 BIBLIOTECHE E WEB 2.0 Dati e percentualiDati e percentuali 64 università hanno risposto al questionario- tasso di risposta

52% 61 università hanno dichiarato di utilizzare social software in

biblioteca (95%)

59 forniscono assistenza agli utenti tramite chat o sistemi di IM (94%)

54 usano wiki (86%) 53 utilizzano RSS per disseminare informazione agli utenti (84%) 52 utilizzano blog (83%) 45 utilizzano widget (Meebo) (71%) 44 partecipano a piattaforme di social networking- Facebook

(70%) 35 hanno implementato tagging (55%) 39 utilizzano media sharing (You tube, Flickr) (62%)<

BIBLIOTECHE E WEB 2.0 BIBLIOTECHE E WEB 2.0 Dati e percentualiDati e percentuali

59 rispondenti hanno affermato di aver imparato ad usarli principalmente studiandoli da soli

Hanno imparato utilizzandoli (training on the job)

Alcuni hanno seguito seminari, workshop tenuti da colleghi più esperti

Solo 11 (su 59) hanno ricevuto un addestramento formale

BIBLIOTECHE E WEB 2.0 BIBLIOTECHE E WEB 2.0 (2)(2) Social Software in LibrariesSocial Software in Libraries

Social networking - Facebook Media sharing - Flickr Social bookmarking - Connotea Wikis and blogs - University of Minnesota e John Hopkins University

(http://bioingegneria.wordpress.com/ ) es. italiano Rss - University of British Columbia (

http://iuavbc.iuav.it/sbda/main.php?page=825) es. italiano Virtual worlds - University of Michigan Instant messaging (

http://www.hsclib.sunysb.edu/index.php?option=com_content&task=view&id=46&Itemid=240 ) es. di ask a librarian


BIBLIOTECHE E WEB 2.0 BIBLIOTECHE E WEB 2.0 (3) - Facebook(3) - Facebook

http://http://www.facebook.cowww.facebook.com/pages/Buffalo-m/pages/Buffalo-NY/University-at-NY/University-at-Buffalo-Libraries/Buffalo-Libraries/66298767276629876727

BIBLIOTECHE E WEB 2.0 BIBLIOTECHE E WEB 2.0 (4) – Media Sharing(4) – Media Sharing

http://www.flickr.com/photos/library_of_congress/http://www.flickr.com/photos/library_of_congress/

BIBLIOTECHE E WEB 2.0 BIBLIOTECHE E WEB 2.0 (5) - Social Bookmarking(5) - Social Bookmarking

http://www.connotea.org/group/DukeUniversityLibrarieshttp://www.connotea.org/group/DukeUniversityLibraries

BIBLIOTECHE E WEB 2.0 BIBLIOTECHE E WEB 2.0 (6) - Wiki(6) - Wiki

http://library2.usask.ca/~fichter/wiki/http://library2.usask.ca/~fichter/wiki/

BIBLIOTECHE E WEB 2.0 BIBLIOTECHE E WEB 2.0 (7) - Blog(7) - Blog

http://blogs.library.jhu.edu/wordpress/http://blogs.library.jhu.edu/wordpress/

BIBLIOTECHE E WEB 2.0 BIBLIOTECHE E WEB 2.0 (8) - RSS(8) - RSS

http://newbooks.library.ubc.ca/newbooks/http://newbooks.library.ubc.ca/newbooks/

BIBLIOTECHE E WEB 2.0 BIBLIOTECHE E WEB 2.0 (9) – Virtual Worlds(9) – Virtual Worlds

http://mblog.lib.umich.edu/slum/http://mblog.lib.umich.edu/slum/

BIBLIOTECHE E WEB 2.0 BIBLIOTECHE E WEB 2.0 (10)(10) Social Software in Libraries - ConclusioniSocial Software in Libraries - Conclusioni

E’ evidente che l’uso dei social software è rapidamente aumentato le biblioteche membri di ARL sono passate da 6 istituzioni nel 1996 a 63 nel 2008.

Le applicazioni dei social software si sono moltiplicate negli anni, aumentando l’offerta complessiva a

disposizione per le biblioteche che si trovano a gestire ed organizzare questi nuovi tools.Un utilizzo sempre maggiore anche nella didattica sottolinea come la via della

collaborazione sia sempre la migliore anche per avvicinare il pubblico

più giovane.

Il contesto culturale sta cambiando e occorre bene indirizzare il

pubblico tradizionale e orientare quello più

giovane sin dall’inizio: questa la sfida più grande del bibliotecario!


ELECTRONIC RESOURCESELECTRONIC RESOURCES MANAGEMENT SYSTEM (1) MANAGEMENT SYSTEM (1)

Il problema della gestione delle risorse elettroniche diventa sempre più pressante per le biblioteche universitarie.

L’ ERMI- ELECTRONIC RESOURCE MANAGEMENT INITIATIVE della Digital Library Federation (2004) ha definito le specifiche e nel frattempo diversi prodotti sono stati sviluppati e immessi nel mercato finalizzati alla gestione dell’intero workflow delle risorse, dalla selezione, all’attivazione del trial, alla negoziazione, all’acquisizione, gestione degli IP, gestione della clausole della licenza, integrazione di alcune informazioni con l’OPAC, alla gestione delle statistiche d’uso per meglio valutare, il ritorno d’investimento, e pertanto misurare l’uso, la ricaduta di queste risorse sull’attività didattica e di ricerca. Tutto ciò e’ molto importante nel momento del rinnovo di queste risorse a fronte di budget sempre più risicati.



Non tutti i prodotti esistenti sul mercato offrono tutte le funzionalità di cui le biblioteche hanno bisogno; alcune università anche prima del rilascio degli standard ERMI hanno sviluppato prodotti fatti in casa, altri collaborano con i fornitori per aggiungere e sviluppare funzionalità necessarie. Non esistono prodotti che rispondono completamente ai bisogni delle biblioteche; la realtà è ancora in costante evoluzione.La bibliografia curata da CIBER intende fare il punto della situazione raccogliendo articoli, saggi, presentazioni in formato powerpoint, liste di discussione e siti di interesse con riferimento alle tematiche relative ai sistemi di gestione delle risorse elettroniche.

http://www.uniciber.it/index.php?id=460



DAI SISTEMI INTEGRATI AGLI ERMSDAI SISTEMI INTEGRATI AGLI ERMS

IL NUOVO SCENARIOIL NUOVO SCENARIO Sistemi per la Gestione delle RE Sistemi per la Gestione delle RE iniziano a sostituirsi a sistemi integrati per le biblioteche L’aumento corrisponde ad una reale esigenza una reale esigenza data la mole di RE di cui le biblioteche oramai

dispongono ERMS sono strutturati in modo da avere a disposizione per le biblioteche un certo numero di certo numero di

applicazioniapplicazioni Le biblioteche che si orientano a scegliere sistemi di gestione delle loro risorse elettroniche si

trovano di fronte alla definizione di: scelte e priorità scelte e priorità




REQUISITI PER UN SISTEMA DI GESTIONE DI Risorse REQUISITI PER UN SISTEMA DI GESTIONE DI Risorse Elettroniche di QUALITA’Elettroniche di QUALITA’

Acquisizione delle informazioniAcquisizione delle informazioniPianificazione iniziale delle attivitàPianificazione iniziale delle attivitàVerifica dei bisogni dei fruitoriVerifica dei bisogni dei fruitori Individuazione e selezione di uno Individuazione e selezione di uno sfaffingsfaffing

specializzato e possibilmente interdisciplinarespecializzato e possibilmente interdisciplinare Individuazione del sw più adeguato alle esigenze Individuazione del sw più adeguato alle esigenze

della bibliotecadella biblioteca


ELECTRONIC RESOURCES ELECTRONIC RESOURCES MANAGEMENT SYSTEM (3)MANAGEMENT SYSTEM (3)

ALCUNE TAPPEALCUNE TAPPE 1. nel 2001 Tim Jewell della Washington University conduce un report sulla selezione e

presentazione di risorse elettroniche disponibili in commercio

2. nel 2002 Adam Chandler della Cornell University, a seguito della ricerca di Tim, decide di promuovere la comunicazione fra le parti interessate

3. insieme ad altri nasce, sempre nello stesso anno, il gruppo di discussione ALCTS Technical Services ALCTS Technical Services Directors of Large Research LibrariesDirectors of Large Research Libraries

4. nel Maggio del 2002 NISO (National Information Standards Organization) e DLF sponsorizzano il Workshop on Standards for Electronic Resource Management Workshop on Standards for Electronic Resource Management dove oltre ad un gruppo di 40 bibliotecari erano rappresentati i maggiori fornitori per le biblioteche: Ebsco, Ex Libris ecc. ecc.

5. da questo momento in poi bibliotecari, editori e fornitori iniziano a lavorare insieme sugli standards, incluso XML


.

ELECTRONIC RESOURCES ELECTRONIC RESOURCES MANAGEMENT SYSTEM MANAGEMENT SYSTEM (4)(4)

Alcuni prodotti e relative esperienze di utilizzo E-MatrixE-Matrix: : la North Carolina State University (NCSU) North Carolina State University (NCSU) ha scelto di sviluppare in

casa un sistema per la gestione delle risorse elettroniche. Hanno adottato il sistema fai da te a discapito del prodotto commerciale.

HermesHermes: : nel 1999 le biblioteche della Johns Hopkins University Johns Hopkins University sottoscrissero un progetto per lo sviluppo di un sistema web-based che aveva lo scopo di selezionare, implementare e gestire le risorse elettroniche e le loro licenze.

VerdeVerde: : prodotto dalla Ex libris adottato alla Kansas State University library a Kansas State University library a ManhattanManhattan; l'utilizzo di un sistema di gestione delle risorse elettroniche ha reso efficiente il lavoro nelle biblioteche dell'Università, anche da un punto di vista meramente amministrativo.

IIIIII : prodotto dalla Innovative Interfaces e adottato alla Wayne State UniversityWayne State University


GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE!GRAZIE PER LA VOSTRA [email protected]


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