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Leonardo da Vinci UN SOLO GENIO NEL MONDO 145/2019 | GIORNALE ITALIANO DE ESPAÑA - GRATUITO | WWW.ILGIORNALEITALIANO.NET | D.L.: MA-884-2008

Leonardo da Vinci · 2019-06-30 · LEONARDO: UN GRANDE DONO PER L'UMANITÀ Leonardo fu il figlio primogenito nato da una relazione illegittima tra il notaio Piero da Vinci e Caterina,

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Leonardo da Vinci

UN SOLO GENIO NEL MONDO

145/2019 | GIORNALE ITALIANO DE ESPAÑA - GRATUITO | WWW.ILGIORNALEITALIANO.NET | D.L.: MA-884-2008

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Pag. 2 145/2019Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.

LEONARDO: UN GRANDE DONO PER L'UMANITÀ Leonardo fu il figlio primogenito nato da una relazione illegittima tra il notaio Piero da Vinci e Caterina, una donna di un ceto sociale modesto. La notizia della nascita del pri-mo nipote fu annotata dal nonno Antonio, padre di Piero e anche lui notaio, su un antico libro notarile trecentesco, usato come raccolta di “ricordanze” della famiglia. Ebbe nome Lionardo. Battizzollo prete Piero di Bartolomeo da Vinci, in presenza di Papino di Nanni, Meo di Tonino, Pier di Malvolto, Nanni di Venzo, Arigo di Giovanni Tedesco, monna Lisa di Domenico di Brettone, monna Antonia di Giuliano, monna Niccolosa del Barna, monna Maria, figlia di Nanni di Venzo, monna Pippa di Previcone». Nel registro non è indicato il luogo di nascita di Leonardo, che si ritiene comunemente essere la casa che la famiglia di ser Piero possedeva, insieme con un podere, ad Anchiano, dove la madre di Leonardo an-drà ad abitare. Il battesimo avvenne nella vicina chiesa parrocchiale di Santa Croce, ma sia il padre sia la madre erano assenti, poiché non sposati. Leonardo ebbe 12 fratellastri e sorellastre, tutti molto più giovani di lui (l’ultimo nacque quando Leonardo aveva quaran-tasei anni), con i quali ebbe pochissimi rapporti, ma che gli diedero molti problemi dopo la morte del padre nella contesa sull’eredità. Inoltre, ebbe altre nove fratellastri da parte della madre, di cui di cinque si sanno i nomi: Piera, Maria, Lisabetta, Francesco e Sandra.

Ser Piero aveva già lavorato a Firenze e nel 1462, a dire di Giorgio Vasari, vi ritornò

con la famiglia, compreso il picco-lo Leonardo. Il padre Piero avrebbe mostrato all’amico Andrea del Ver-rocchio alcuni disegni di tale fattura che avrebbero convinto il maestro a prendere Leonardo nella sua botte-ga; è in realtà alquanto improbabile che un apprendistato cominciasse ad appena dieci anni, per cui l’ingresso di Leonardo nella bottega del Verroc-chio viene oggi ritenuto posteriore. Si

pensa infatti che Leonardo restasse in campagna nella casa dei nonni, dove avvenne la sua educazione, piuttosto disordinata e discontinua, senza una programmazione di fon-do, a cura del nonno Antonio, dello zio Francesco e del prete Piero che l’aveva battezzato. Il fanciullo imparò infatti a scrivere con la sinistra e a ro-vescia, in maniera del tutto speculare alla scrittura normale. Vasari ricordò come il ragazzo nello studio comin-ciava «molte cose ….. e poi l’abban-donava» e nell’impossibilità di av-

viarlo alla carriera giuridica il padre decise di introdurlo alla conoscenza dell’abaco, anche se «movendo di continuo dubbi e difficoltà al maestro che gl’insegnava, bene spesso lo confondeva.

Leonardo scuLtore

Vasari ricordò come Leonardo operò anche “nella scultura, facendo, nella sua giovanez-

za, di terra alcune teste di femine che ridono, che vanno, formate per l’arte di gesso, e parimente teste di putti, che parevano usciti di mano d’un ma-estro”. Non si conosce tuttavia alcuna opera scultorea sicura di Leonardo, nonostante varie proposte attributive avanzate in passato. Numerose sono comunque le coincidenze, anche molto stringenti, tra alcuni disegni o schizzi di Leonardo e le opere scul-toree di Verrocchio, come il Profilo di capitano antico (1475 circa, Londra, British Museum), simile ai bassorilie-vi di capitani antichi scolpiti per Mat-tia Corvino, o lo Studio di mani (1475 circa, Windsor, Royal Library), ritenu-to uno studio per il Ritratto di Gine-vra de’ Benci e molto somigliante alla posizione delle mani del busto della Dama col mazzolino. Alla fine l’unico esperimento sicuro con la scultura di Leonardo fu l’incompiuto monumen-to a Francesco Sforza.

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Prime oPere indiPendenti

Le prime opere indipendenti di Leonardo vengono oggi datate tra il 1469 e i primi anni settan-

ta, ancora prima del Battesimo. La Madonna del Garofano (1475-1480) mostra già con evidenza una veloce maturazione dello stile dell’artista, indirizzato a una maggiore fusione tra i vari elementi dell’immagine, con trapassi luminosi e di chiaroscuro più sensibili e fluidi; la Vergine difatti emerge da una stanza in penombra contrastando con un lontano e fanta-stico paesaggio che appare da due bifore sullo sfondo. Al 1474 al 1478 risale il Ritratto di donna identificata con Ginevra de’ Benci. Si tratta della figlia di un importante mercante fio-rentino, il che dimostra come Leonar-do potesse accedere a commissioni da parte della ricca borghesia fioren-

tina. L’opera mostra sempre più chia-ri gli influssi della pittura fiamminga, nelle luminescenze della capigliatu-ra, nell’attenzione alla resa luminosa tramite il colore. Vi si trova però an-che la caratteristica resa atmosferica tra personaggio in primo piano e pa-esaggio, oltre alla particolare tecnica di sfumare coi polpastrelli i colori, so-prattutto nella realistica epidermide.

Lo scienziato

Secondo il pensiero di Leonar-do, una prima verità si trae dall’esperienza diretta della

natura, dall’osservazione dei fenome-ni: «molto maggiore e più degna cosa a leggere» non è allegare l’autorità di autori di libri ma allegare l’esperienza, che è la maestra di quegli autori. Colo-ro che argomentano citando l’autorità di altri scrittori vanno gonfi «e pomposi, vestiti e ornati, non delle loro, ma delle altrui fatiche; e le mie a me medesimo non concedano; e se me inventore di-sprezzeranno, quanto maggiormente loro, non inventori, ma trombetti e reci-tatori delle altrui opere, potranno esse-re biasimati». Se poi costoro lo critica-no sostenendo che «le mie prove esser contro all’alturità d’alquanti omini di gran riverenza appresso a’ loro ine-sperti iudizi», è perché non considera-no «le mie cose esser nate sotto la semplice e mera sperienza, la quale è maestra vera». «Io credo che invece che definire che cosa sia l’anima, che è una cosa che non si può vedere, molto meglio è studiare quelle cose che si possono conoscere con l’espe-rienza, poiché solo l’esperienza non falla. E laddove non si può applicare una delle scienze matematiche, non si può avere la certezza.» Se l’esperien-za fa conoscere la realtà delle cose, non dà però ancora la necessità razio-nale dei fenomeni, la legge che è na-scosta nelle manifestazioni delle cose: «la natura è costretta dalla ragione del-la sua legge, che in lei infusamene vive» e «nessuno effetto è in natura sanza ragione; intendi la ragione e non ti bisogna sperienza», nel senso che una volta che si sia compresa la legge che regola quel fenomeno, non occor-re più ripeterne l’osservazione; l’intima verità del fenomeno è raggiunta. Le

leggi che regolano la natura si espri-mono mediante la matematica: «Nis-suna umana investigazione si può di-mandare vera scienza, s’essa non passa per le matematiche dimostrazio-ni», restando fermo il principio per il quale «se tu dirai che le scienze, che principiano e finiscano nella mente, abbiano verità, questo non si concede, ma si niega, per molte ragioni; e prima, che in tali discorsi mentali non accade sperienza, senza la quale nulla dà di sé certezza». Il rifiuto della metafisica non poteva essere espresso in modo più netto. Anche la sua concezione dell’anima consegue dall’approccio naturalistico delle sue ricerche: «nelle sue invenzioni nulla manca e nulla è superfluo; e non va con contrapesi, quando essa fa li membri atti al moto nelli corpi delli animali, ma vi mette dentro l’anima d’esso corpo contenito-re, cioè l’anima della madre, che prima compone nella matrice la figura dell’uo-mo e al tempo debito desta l’anima che di quel debbe essere abitatore, la qual prima restava addormentata e in tutela dell’anima della madre, la qual nutrisce e vivifica per la vena umbilicale» e con prudente ironia aggiunge che «il resto della difinizione dell’anima lascio ne le menti de’ frati, padri de’ popoli, li quali per ispirazione sanno tutti i segreti. La-scio star le lettere incoronate (le Sacre

Madonna con Bambino

Ritratto di Ginevra de' Benci

Leonardo disegnò l’Uomo Vitruviano, noto anche come “Le pro-porzioni del corpo umano secondo Vitruvio“, nel 1490. Il disegno fu completato a penna e inchiostro, e raffigura un uomo adul-to nudo inscritto in piedi all’interno di un quadrato e in un cer-chio. Leonardo scelse di raffigurare l’uomo con quattro gambe e quattro braccia, permettendogli di mostrare 16 pose diverse.

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Scritture) perché son somma verità». Tuttavia, ribadisce: «E se noi dubitia-mo della certezza di ciascuna cosa che passa per i sensi, quanto maggior-mente dobbiamo noi dubitare delle cose ribelli ad essi sensi, come dell’es-senza di Dio e dell’anima e simili, per le quali sempre si disputa e contende. E veramente accade che sempre dove manca la ragione suppliscono le grida, la qual cosa non accade nelle cose certe». Riconosce validità allo studio dell’alchimia, «partoritrice delle cose semplici e naturali», considerata non già un’arte magica ma «ministratrice de’ semplici prodotti della natura, il quale uffizio fatto esser non può da essa natura, perché in lei non è stru-menti organici, colli quali essa possa operare quel che adopera l’omo me-diante le mani», ossia scienza dalla quale l’uomo, partendo dagli elementi semplici della natura, ne ricava dei composti, come un moderno chimico; l’alchimista non può però creare alcun elemento semplice, come testimonia-no gli antichi alchimisti, che mai «s’ab-batero a creare la minima cosa che crear si possa da essa natura» e sa-rebbero stati meritevoli dei massimi elogi se «non fussino stati inventori di cose nocive, come veneni e altre simili ruine di vita e di mente». È invece aspramente censore della magia, la «negromanzia, stendardo ovver ban-diera volante mossa dal vento, guida-trice della stolta moltitudine». I negro-manti «hanno empiuti i libri, affermando che l’incanti e spiriti adoperino e sanza lingua parlino, e sanza strumenti orga-nici, sanza i quali parlar non si pò, par-lino e portino gravissimi pesi, faccino tempestare e piovere, e che li omini si convertano in gatte, lupi e bestie, ben-ché in bestia prima entran quelli che tal cosa affermano». Leonardo è cono-

sciuto soprattutto per i suoi dipinti, per i suoi studi sul volo, probabilmente mol-to meno per le numerose altre cose in cui è stato invece un vero precursore, come ad esempio nel campo della ge-ologia. È stato tra i primi, infatti, a capi-re che cos’erano i fossili, e perché si trovavano fossili marini in cima alle montagne. Contrariamente a quanto si

nuovamente il centro, risalirebbe da questa parte. Questo avanti e indietro durerebbe per molti anni, prima che il sasso si fermi definitivamente al centro della Terra. Se questo spazio fosse vuoto, cioè totalmente privo d’aria, si tratterebbe, in teoria, di un possibile, apparente, modello di moto perpetuo, la cui possibilità, del resto, Leonardo

Mappa dell'Italia Centrale con interventi di Leonardo da Vinci, 1503, Codice Atlantico, f. 919, Biblioteca Ambrosiana, Milano

Leonardo studia l’anatomia per conoscere la struttura degli organi, ma il suo fine ultimo è arrivare a comprendere le funzioni delle varie parti del corpo.

riteneva fino a quel tempo, cioè che si trattasse della prova del diluvio univer-sale, l’evento biblico che avrebbe som-merso tutta la terra, Leonardo immagi-nò la circolazione delle masse d’acqua sulla terra, alla stregua della circolazio-ne sanguigna, con un lento ma conti-nuo ricambio, arrivando quindi alla conclusione che i luoghi in cui affiora-vano i fossili, un tempo dovevano es-sere stati dei fondali marini. Anche se con ragionamenti molto originali, la conclusione di Leonardo era sorpren-

dentemente esatta. Il contributo di Le-onardo a quasi tutte le discipline scien-tifiche fu decisivo: anche in astronomia ebbe intuizioni fondamentali, come sul calore del Sole, sullo scintillio delle stelle, sulla Terra, sulla Luna, sulla cen-tralità del Sole, che ancora per tanti anni avrebbe suscitato contrasti e op-posizioni. Ma nei suoi scritti si trovano anche esempi che mostrano la sua ca-pacità di rendere in modo folgorante dei concetti difficili; a quel tempo si era ben lontani dall’aver formulato le leggi di gravitazione, ma Leonardo già para-gonava i pianeti a calamite che si at-traggono vicendevolmente, spiegando così molto bene il concetto di attrazio-ne gravitazionale. In un altro suo scrit-to, sempre su questo argomento, fece ricorso a un’immagine veramente sug-gestiva; dice Leonardo: immaginiamo di fare un buco nella terra, un buco che l’attraversi da parte a parte passando per il centro, una specie di “pozzo sen-za fine”; se si lancia un sasso in questo pozzo, il sasso oltrepasserebbe il cen-tro della terra, continuando per la sua strada risalendo dall’altra parte, poi tor-nerebbe indietro e dopo aver superato

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nega, scrivendo che «nessuna cosa insensibile si moverà per sé, onde, movendosi, fia mossa da disequale peso; e cessato il desiderio del primo motore, subito cesserà il secondo». Anche nella botanica Leonardo compì importanti osservazioni: per primo si accorse che le foglie sono disposte sui rami non casualmente ma secondo leggi matematiche; è una crescita in-fatti, quella delle foglie, che evita la so-vrapposizione per usufruire della mag-giore quantità di luce. Scoprì che gli anelli concentrici nei tronchi indicano l’età della pianta, osservazione confer-mata da Marcello Malpighi più di un se-colo dopo. Osservò anche l’eccentrici-tà nel diametro dei tronchi, dovuta al maggior accrescimento della parte in ombra. Soprattutto scoprì per primo il fenomeno della risalita dell’acqua dalle radici ai tronchi per capillarità, antici-pando il concetto di linfa ascendente e discendente. A tutto questo si aggiun-se un esperimento che anticipava di molti secoli le colture idroponiche: avendo studiato idraulica, Leonardo sapeva che per far salire l’acqua biso-gnava compiere un lavoro; quindi nelle piante, in cui l’acqua risale attraverso le radici, doveva compiersi una sorta di lavoro. Per comprendere il fenomeno tolse la terra, mettendo la pianta diret-tamente in acqua, e osservò che la pianta riusciva ancora a crescere, an-che se più lentamente. Si può trarre un conclusivo giudizio sulla posizione che spetta a Leonardo nella storia della scienza citando Sebastiano Timpana-ro: «Leonardo da Vinci attinge dai Gre-

ci, dagli Arabi, da Giordano Nemorario, da Biagio da Parma, da Alberto di Sas-sonia, da Giovanni Buridano, dai dotto-ri di Oxford, dal precursore ignoto del Duhem, ma attinge idee più o meno discutibili. È sua e nuova la curiosità per ogni fenomeno naturale e la capa-cità di vedere a occhio nudo ciò che a stento si vede con l’aiuto degli stru-menti. Per questo suo spirito di osser-vazione potente ed esclusivo, egli si differenzia dai predecessori e da Gali-leo Galilei. I suoi scritti sono essenzial-mente non ordinati e tentando di tra-durli in trattati della più pura scienza moderna, si snaturano. Leonardo non è un super-Galileo: è un grande curio-so della natura, non uno scienziato-fi-losofo. Può darsi che qualche volta vada anche più oltre di Galileo, ma ci va con un altro spirito. Dove Galileo scriverebbe un trattato, Leonardo scri-ve cento aforismi o cento notazioni dal vero; mentre Galileo è tanto coerente da diventare in qualche momento con-seguenziario. Leonardo guarda e nota senza preoccuparsi troppo delle teorie. Molte volte registra il fatto senza nem-meno tentare di spiegarlo».

Leonardo, fondatore deLLa PaLeontoLogia

Leonardo da Vinci è considera-to il padre fondatore della pa-leontologia per avere interpre-

tato correttamente la natura dei due principali gruppi di fossili: i resti fossili di organismi e gli icnofossili, ovvero-sia le tracce lasciate dagli organismi mentre interagivano con il substrato. Leonardo studiò infatti le conchiglie ed i coralli ‘pietrificati’ provenienti dai depositi sedimentari dell’Appen-nino; anche molti contemporanei di da Vinci conoscevano simili fossili, interpretandoli spesso come curiosi-tà inorganiche della roccia. Tuttavia, Leonardo da Vinci osservò le tracce (icnofossili) lasciate da antichi or-ganismi perforanti: “Vedesi in nelle montagnie di Parma e Piacentia le moltitudini di nichi e coralli intarlati, ancora appiccicati alli sassi, de’ quali quand’io facevo il gran cavallo di Mi-lano, me ne fu portato un gran sac-co nella mia fabbrica da certi villani”. Conseguentemente, le conchiglie pietrificate non potevano essere cu-riosità inorganiche, ma resti di antichi organismi. In questa maniera Leo-nardo da Vinci fondò le due principali branche della paleontologia, l’icnolo-gia e lo studio dei resti fossili di orga-nismi. Le intuizioni paleontologiche di Leonardo sono eccezionali: da Vinci riuscì ad interpretare correttamente non solo le perforazioni fossili pro-dotte da antichi organismi nel guscio dei molluschi, ma anche le gallerie scavate nel soffice sedimento da an-

I studi di botanica di Leonardo da Vinci

Le colline su cui sorge Castell’Arquato sono modellate sui sedimenti che si depositarono in un periodo di tempo che va da 5 a circa 1,2 milioni di anni fa in un braccio di mare che occupava l’attuale Pianura Padana ed era l’habitat naturale per una grande quantità di organismi: dai molluschi ai granchi, dai coralli ai grandi cetacei. I loro resti, rimasti imprigionati per millenni nelle sabbie e nelle argille, oggi si presentano sotto forma di fossili. Gran parte della zona orientale della provincia di Piacenza ne è talmente ricca che un piano geologico del Pliocene è universalmente conosciuto con il termine di “Piacenziano”.

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tichi organismi marini. La storia della paleontologia mo-stra che le gallerie di invertebrati sono i fossili più difficili da comprendere: fino ai primi anni del Novecento erano generalmente interpretati come resti fossili di alghe, tan-to da essere denominati fucoidi. Quasi cinquecento anni prima, Leonardo aveva capito che quelle strutture sugli strati erano icnofossili prodotti da organismi vermiformi nel soffice fondale marino, poi divenuto roccia.

L’inventore

Il 25 novembre 1796 i manoscritti di Leonardo sottratti alla Biblioteca Ambrosiana giungevano a Parigi. Nel 1486 Leonardo aveva espresso la sua fede nella pos-

sibilità del volo umano: «potrai conoscere l’uomo colle sue congegnate e grandi alie, facendo forza contro alla resistente aria, vincendo, poterla soggiogare e levarsi

impiegata per muoverla e so-stenerla. La fede di Leonardo nel volo umano sembra esse-re rimasta immutata per tutta la sua vita, malgrado gli in-successi e l’obiettiva difficoltà dell’impresa. Durante la sua vita, Leonardo ideò numerose progettazioni; alcune di esse, come la macchina volante, furono veri e propri prototipi. I suoi appunti contengono numerose invenzioni in cam-po militare: gli scorpioni, una macchina «la quale po’ trarre sassi, dardi, sagitte» che può

anche distruggere la macchine nemiche; i cortaldi, can-noncini da usare contro le navi; vari tipi di cannoni tra cui il cannone con 33 canne, le serpentine, adatte contro le «galee sottili, per poter offendere il nimico di lontano. Un altro progetto avrebbe compreso il palombaro – vi è chi ha pensato addirittura al sottomarino – a proposito del quale scrive però di non volerlo divulgare «per le male nature delli omini, li quali userebbono li assassinementi ne’ fondi mari col rompere i navili in fondo e sommergerli insieme colli omini che vi son dentro». Pensa all’attuale bicicletta, all’elicottero, al deltaplano, al salvagente, allo scafandro, a un apparecchio a ruote dentate che è sta-to interpretato come il primo calcolatore meccanico, a un’automobile spinta da un meccanismo a molla e a un

sopra di lei». Dal 14 marzo al 15 aprile 1505 scrive parte di quello che doveva essere un organico Trattato delli uccelli, dal quale avrebbe voluto estrarre il segreto del volo, estendendo nel 1508 i suoi studi all’anatomia degli uccelli e alla resistenza dell’aria e, verso il 1515, vi ag-giunge lo studio della caduta dei gravi e i moti dell’aria. Chiama moto strumentale il volo umano realizzato con l’uso di una macchina, individua nel paracadute il mezzo più semplice di volo. Dall’analogia col peso e l’apertura alare degli uccelli cerca di stabilire l’apertura alare che la macchina dovrebbe avere e quale forza dovrebbe essere

I studi sul volo di Leonardo da Vinci

La balestra gigante

Il carro corazzato

I studi sul volo di Leonardo da Vinci Il paracadute

Attrezzatura da palombaro

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tettura militare e ci-vile; progetta fortifi-cazioni con bastioni spessi e irti di ango-li che possano op-porsi alle artiglierie nemiche. Sono noti suoi disegni sia per la cupola del Duo-mo di Milano sia per edifici signorili, per i quali pensa a giardini pensili e a innovative soluzioni interne, come scale doppie e quadruple e nell’interno delle

case. Si occupa anche della moderna ideazione di “una polita stalla”, per giungere a immaginare una città ideale, strutturata su più livelli stradali, dove al livello inferiore scorressero i carri e in quello superiore avessero agio i pedoni. Nel 1502 Leonardo da Vinci produsse il disegno di un ponte a campata unica di 300 metri, come parte di un progetto di ingegneria civile per il sultano ottomano Bayezid II. Era previsto che un pilone del ponte sarebbe stato collocato su uno degli ingressi alla bocca del Bo-sforo, il Corno d’Oro, ma non fu mai costruito. Il governo turco, nei primi anni del XXI secolo, ha deciso la costru-zione di un ponte che segua il progetto leonardesco.

telaio automatico, ricostruito dal Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, che tesse 2 centimetri di tela al minuto, progettò la viola organista. Negli anni trascorsi in Vaticano ideò un uso industriale dell’energia solare, mediante l’utilizzo di spec-chi concavi per riscaldare l’acqua.

L’ingegneria civiLe

e L’architettura di Leonardo

Scrive il Vasari che Leonardo «nell’architettura an-cora fe’ molti disegni così di piante come d’altri edifizii e fu il primo ancora che, giovanetto, di-

penso, nella nota lettera indirizzata a Ludovico il Moro nel 1492, Leonardo vanta le sue competenze di natura militare ma aggiunge che in tempo di pace crede di «sati-sfare benissimo a paragone de omni altro in architectura, in composizione di edifici pubblici e privati, et in conducer acqua de uno loco ad un altro». A Milano avrà in effet-ti solo il titolo di “ingegnarius”, mentre nel suo secondo soggiorno fiorentino potrà fregiarsi del titolo di architetto e pittore. È certo che per l’approfondimento delle nozioni ingegneristiche si giovasse della conoscenza personale del senese Francesco di Giorgio Martini e dei suoi scritti: possiede e postilla una copia del suo Trattato di archi-

Il "dirigibile" di Leonardo

Macchina da guerra

Modello di macchina idraulica

Dispositivo per respingere le scale d'assalto

scorresse sopra il fiume Arno per metterlo in canale da Pisa a Fiorenza», testi-monianza che, a parte che nell’occasione del progetto di deviazione dell’Arno, av-venuto nel 1503, Leonardo non era affatto “giovanetto”, mostra che gli interessi di Leonardo o le richieste a lui rivolte riguardavano soprat-tutto progetti di idraulica o di ingegneria militare. In com-

Disegni di Leonardo della conca di Via San Marco a Milano

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La Pittura

Copie di scritti di Leonardo sulla pittura circolava-no già nel Cinquecento: il Vasari riferisce di un anonimo pittore milanese che gli mostrò «alcuni

scritti di Lionardo, pur di caratteri scritti con la mancina a rovescio, che trattano della pittura e de’ modi del disegno e del colorire»; Benvenuto Cellini possedeva scritti di Le-onardo sulla prospettiva. Grazie all’impegno di Cassiano dal Pozzo, una raccolta di manoscritti di Leonardo, reda-zione estremamente abbreviata di quella messa insieme dall’allievo ed erede Francesco Melzi, fu pubblicata per la prima volta a Parigi nel 1651, insieme con la tradu-zione francese, con incisioni tratte da disegni di Nicolas Poussin; un’altra edizione italiana del Trattato della pittu-ra fu pubblicata a Napoli nel 1733. La pittura, per Leonar-do, è scienza, rappresentando «al senso con più verità e certezza le opere di natura», mentre «le lettere rappre-sentano con più verità le parole al senso», ma Leonar-do aggiunge, riprendendo un concetto aristotelico, che è «più mirabile quella scienza che rappresenta le opere di natura, che quella che rappresenta ….. le opere degli uo-mini, com’è la poesia, e simili, che passano per la uma-na lingua». Leonardo utilizzò la tecnica della prospettiva aerea in alcuni suoi capolavori come la Gioconda e la Vergine delle Rocce. L’artista si rifece anche agli studi dello scienziato arabo Alhazen secondo il quale da ogni minuscola particella di un oggetto ipoteticamente osser-vato, si staccano “scorzettine”, cioè informazioni lumino-se che viaggiano nell’aria fino a raggiungere la nostra retina (dove le immagini si fissano capovolte). Leonardo studiò anche per primo in Europa la possibilità di proiet-tare immagini dal vero su un foglio dove potevano essere facilmente ricopiate, con la cosiddetta camera oscura le-onardiana. Egli inoltre fu tra i pionieri dell’uso della pittu-ra a olio in Italia, che usava essenzialmente in tecniche miste, soprattutto per i ritocchi.

Leonardo scrittore

La prosa di Leonardo viene giudicata tra le miglio-ri del Rinascimento italiano; aliena da ogni retori-ca, artificio e sonorità, è tutta aderente alle cose:

rifacendosi al linguaggio parlato, ha colore, robustezza, concisione, in modo da dare energia e spigliatezza all’e-spressione. Per Francesco Flora, Leonardo si dimostrò inventore anche nella scrittura, tanto da apparire molto più moderno rispetto tanto ai suoi predecessori che ai suoi contemporanei. La sua opera più importante è il Trattato della pittura, raccolta postuma curata da un al-lievo anonimo.

Leonardo e La musica

Il modello funzionante della clavi-viola suonato per la prima volta alla mostra Leonardo da Vinci’s Workshop a New York nel 2009 e dal 2013 presso il Mondo di

Leonardo di Milano. Leonardo teneva in grande stima la disciplina musicale. Tra le migliaia di pagine pervenuteci i progetti di carattere musicale sono moltissimi. Non si tro-vano solo considerazioni di carattere matematico o i sem-plici rebus noti ai più, ma articolati progetti di strumenti mu-sicali del tutto inediti. I più semplici riguardano strumenti per lo più con impiego militare: tamburi meccanici di vario tipo, trainati da animali o azionati da leve mosse da suo-natori. In questi progetti semplici Leonardo cerca di auto-matizzare, il funzionamento dello strumento rendendone elementare l’utilizzo. Il più celebre tra questi è sicuramen-te il tamburo meccanico disegnato sul foglio 837 del Codi-ce Atlantico. La Lira a forma di teschio è un altro celebre strumento disegnato da Leonardo. Si racconta che l’aves-se realizzata utilizzando un teschio e, dotatala di corde, l’abbia utilizzata presentandosi al Duca di Milano. Si tratta tuttavia di testimonianze molto deboli, che non trovano un reale riscontro. I progetti musicali di Leonardo interessanti sono altri, e in particolar modo due: la viola organista e la clavi-viola. Ancora oggi esistono decine di progetti di stru-menti musicali estremamente complessi progettati da Leo-nardo e ancora mai realizzati. Entrambi gli strumenti sono estremamente complessi e dimostrano come Leonardo non solo fosse un abile ingegnere-inventore, ma anche un profondo conoscitore dell’arte musicale. Il tentativo di pro-gettare, inventare e realizzare strumenti completamente inediti testimonia come Leonardo intendesse contribuire in maniera fondamentale, con il suo genio, a questa arte.

Il Cenacolo, affresco parietale ottenuto con una tecnica mista a secco su intonaco di Leonardo da Vinci, databile al 1495-1498 e conservato nell'ex-refettorio rinascimentale del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie a Milano.

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eLenco deLLe oPere

Non vi è certezza sull’attribuzione di tutti i dipinti di Leonardo. Su una quindicina di essi l’attribuzione è pressoché universale, altri sono semplicemente

stati realizzati a più mani (specie le prime opere di Le-onardo, nel periodo in cui lavorava “a bottega” dal Ver-rocchio). Di altre, fino ad ora attribuite ad altri artisti, re-centemente gli studiosi propendono per l’attribuzione al maestro. L’elenco di alcuni disegni nella lista delle opere è puramente indicativo e incompleto.

Gioventù a FirenzeMadonna Dreyfus (Madonna della melagrana), 1469-1470, olio su tavola, 15,7x12,8 cm, Washington, National Gallery of Art

Battesimo di Cristo, 1475-1478, olio e tempera su ta-vola, 177x151 cm, Firenze, Galleria degli Uffizi, (collabo-razione col Verrocchio e altri).Annunciazione, 1475-1478 circa, tempera su tavola, 16x60 cm, Parigi, Museo del Louvre (attribuzione contesa con Lorenzo di Credi).Corpo di Bernardo Baroncel-li impiccato, 1478, disegno, Bayonne, Musée Bonnat.Studio, 1478-1480, disegno

Tobiolo e l’angelo, 1470-1475 circa, tempera su tavola, 84x66 cm, Londra, National Gallery (opera di Andrea del Verrocchio con alcune parti attribuite a Leonardo).Studio di manica per l’Annunciazione, 1470-1473, di-segno a sanguigna su carta, 8,5x9,5 cm, Oxford, Christ Church Picture Gallery.Testa di donna, 1470-1476, disegno a penna, inchiostro e pigmento bianco su carta, 28,2x19,9 cm, Firenze, Ga-binetto dei disegni e delle stampe.Studio di drappeggio per una figura seduta, 1470-1484 circa, pennello e tempera grigia su tela grigia, 26,6x23,3 cm, Parigi, Cabinet des Dessins.Annunciazione, 1472-1475 circa, tempera e olio su ta-vola, 98x217 cm, Firenze, Galleria degli Uffizi.Paesaggio con fiume, 1473, disegno su carta, 19x28,5 cm, Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe.Madonna del Garofano, 1473 circa, olio su tavola, 62x47,5 cm, Monaco di Baviera, Alte Pinakothek (attri-buzione recente, ma “storicamente” assegnata dal Ver-rocchio).Studio di mani, 1474 circa, punta d’argento e lumeggia-ture di biacca su carta preparata in tinta rosa, 21,4x15 cm, Windsor, Royal Library.Ritratto di Ginevra de’ Benci, 1474 circa, olio e tempera su tavola, 38,8x36,7 cm, Washington, National Gallery of Art.Profilo di capitano antico, 1475 circa, punta d’argento su carta preparata, 28,5x20,7 cm, Londra, British Museum.

Madonna della melagrana Madonna del Garofano

Battesimo di Cristo

a penna e inchiostro su car-ta, Londra, British Museum.Studio per Madonna con ciotola di frutta, 1478 cir-ca, disegno a punta d’ar-gento, penna e inchiostro su carta, 35,8x25,2 cm (facsimile), Firenze, Ga-binetto dei Disegni e delle Stampe.Madonna Benois, 1478-1482, olio su tavola tra-sportata su tela, 48x31 cm, San Pietroburgo, Ermitage.San Girolamo, 1480 circa, olio su tavola, 103x75 cm, Città del Vaticano, Pinaco-teca vaticana.Lorenzo de’ Medici, 1480 circa, disegno a penna e inchiostro su carta, 7,3x4,9 cm, Castello di Windsor, Royal Library.Studi di dispositivi di dife-sa, 1480 circa, disegno, Mi-lano, Biblioteca Ambrosiana.Studi di strumenti idrauli-ci, 1480 circa, disegno, Mi-lano, Biblioteca Ambrosiana.Studio di fiori, 1480-1481, disegno, Venezia, Galleria dell’Accademia.Schizzo per la Madonna del gatto, 1480-1481, disegno, Londra, British Museum.Studio prospettico per l’Adorazione dei Magi, 1481 circa, disegno, Firen-

ze, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe.Studio per l’Adorazione dei Magi, 1481 circa, disegno, Parigi, Cabinet des Dessins.Adorazione dei Magi, 1481-1482, olio su tavola, 246x243 cm, Firenze, Galleria degli Uffizi

Corpo di Bernardo Baroncelli impiccato

Adorazione dei Magi

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Primo soggiorno a Milano.Monumento equestre a Francesco Sforza, 1482-1493, opera incompiuta di cui esisteva un modello colossale del cavallo in terracotta, già a Milano, Corte Vecchia, di-strutto.Studio di orso che cammina, 1483-1485, disegno a punta metallica su carta preparata a tinta marrone e luce rosa, 10,3x13,4 cm, Castello di Windsor, Royal Library.Gola rocciosa con anatre, 1482-1485 circa, disegno a penna e inchiostro su carta, 22x15,8 cm, Castello di Win-dsor, Royal Library.Presunto studio per l’angelo della Vergine delle Roc-ce, 1483-1485, disegno, Torino, Biblioteca Reale.Studi per la Vergine delle Rocce, 1483 circa, disegno, Venezia, Gallerie dell’Accademia.Vergine delle Rocce, 1483-1486, olio su tavola traspor-tato su tela, 199x122 cm, Parigi, Museo del Louvre.

bertina.Studio per il Cenacolo, 1488-1490 circa, disegno, Ve-nezia, Gallerie dell’Accademia.Studio per il Cenacolo, 1488-1490 circa, Parigi, Cabi-net des Dessins.Sezione di cranio, 1489 circa, disegno, Castello di Win-dsor, Royal Library.Studio di testa femminile, 1490 circa, punta metallica su carta preparata in tinta verdastra, 18x16,8 cm, Parigi, Cabinet des Dessins.Uomo vitruviano, 1490 circa, matita e inchiostro su car-ta, 34x24 cm, Venezia, Gallerie dell’Accademia.Studio delle gambe anteriori di un cavallo, 1490 circa, disegno, Torino, Biblioteca Reale.Figure geometriche e disegno botanico, 1490 circa, disegno, Parigi, Bibliothèque de l’Institut de France.Raggi luminosi attraverso uno spiraglio angolare, 1490-1491, disegno, Parigi, Bibliothèque de l’Institut de France.Belle Ferronnière, 1490-1495 circa, olio su tavola, 63x45 cm, Parigi, Museo del Louvre.

Progetto per l’arma-tura di fusione del-la testa del cavallo, 1491-1493 circa, di-segno, Madrid, Bi-blioteca Nacional de España.Foglio manoscritto per il monumento Sforza, 1493 circa, disegno a penna e in-chiostro su carta, Ma-drid, Biblioteca Nacio-nal de España.Studio di rapporto sessuale e dell’orga-no sessuale maschi-le, 1492 circa, disegno

a penna e inchiostro su carta, 27,3x20,2 cm, Castello di Windsor, Royal Library.Emblema degli Sforza, 1492-1494, disegno, Parigi, Bi-bliothèque de l’Institut de France.Vergine delle rocce, 1494-1508, olio su tavola, 189,5x120 cm, Londra, National Gallery.Testa di Cristo, 1494 circa, gessetto e pastello su carta, 40x32 cm, Milano, Pinacoteca di Brera.Capelli, nastri, oggetti per mascherare, 1494 circa, di-segno, Londra, Victoria and Albert Museum.Cacciatore di ermellino, 1494 circa, disegno a penna e inchiostro marrone su tracce di gessetto nero su carta, 9,1 cm, Cambridge, Fitzwilliam Museum.Studio di testa virile, 1494 o 1499, disegno, Torino, Bi-blioteca Reale.Progetto per un dispositivo, 1494-1496 circa, disegno, Madrid, Biblioteca Nacional de España.Ultima Cena, 1494-1498, olio su parete, 460x880 cm,

Vergine delle Rocce

Ritratto di musico, 1485 circa, olio su ta-vola, 44,7x32 cm, Mi-lano, Pinacoteca Am-brosiana.Studio per il monu-mento a Francesco Sforza, 1485 circa, di-segno, Castello di Win-dsor, Royal Library.Vite aerea, 1487 cir-ca, disegno, Parigi, Bi-bliothèque de l’Institut de France.Progetto per la co-pertura per crociera del Duomo di Milano, 1487-1488, disegno,

Milano, Biblioteca Ambrosiana.Studio per macchina da guerra (Carri falcati), 1487-1490, disegno, Torino, Biblioteca Reale.Dama con l’ermellino, 1488-1490 circa, olio su tavola, 54,8x40,3 cm, Cracovia, Museo Czartoryski.Idea per la figura di san Pietro nell’Ultima Cena, 1488-1490 circa, disegno, Vienna, Graphische Sammlung Al-

Dama con Ermellino

Belle Ferronière

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Milano, Refettorio di Santa Maria delle Grazie.Ritratto di una Sforza, 1495 circa, gesso e inchiostro su pergamena, 33x23 cm, Canada collezione privata.Schizzo di tre figure di profilo, 1495 circa, disegno, Fi-renze, Gabinetto dei disegni e delle stampe.

Vecchio e giovane affrontati, 1495 circa, disegno, Milano, Bi-blioteca Trivulziana.Ritratti dei duchi di Milano con i figli, 1497, tempera e olio su parete, 90 cm circa di base ciascuno, Mila-no, Refettorio di Santa Maria delle Grazie.Schizzo di borsetta da signora, 1497, di-segno, Milano, Biblio-teca Ambrosiana.Intrecci vegetali con frutti e monocromi di radici e rocce, 1498

circa, tempera su intonaco (ripassata in età moderna), Milano, Castello Sforzesco, Sala delle Asse.

Periodo errabondoStudio per il Ritratto d’Isabella d’Este, 1499 circa, di-segno, Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe.Ritratto di Isabella d’Este, 1500 circa, 63x46 cm, san-guigna e pastello su carta, Parigi, Museo del Louvre.

Tempesta su un pa-esaggio, 1500 circa, disegno a sanguigna su carta, 20x15 cm, Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stam-pe.Bosco di betulle, 1500 circa, disegno a sanguigna su carta, 19,3x15,3 cm, Firen-ze, Gabinetto dei dise-gni e delle stampe.Studio per la Madon-na dei Fusi (?), 1501 circa, disegno a san-guigna e punta d’ar-

gento su carta preparata in tinta rosa, 25,7x20,3 cm, Ve-nezia, Gallerie dell’Accademia.Madonna dei Fusi, 1501 circa, olio su tavola trasferito su tela e incollato su tavola, 50,2x36,4 cm, New York, collezione privata.Madonna dei Fusi, 1501 circa, olio su tavola, 48,3x36,9 cm, Edimburgo, deposito del duca di Buccleuch alla Na-tional Gallery of Scotland.Paesaggio presso Pisa, 1502-1503 circa, disegno a

sanguigna su carta, 21,1x15 cm, Madrid, Biblioteca Nacional de España.Bastione a stella con indicazione delle tro-niere rivolte verso un cavedio circolare, 1502-1503, disegno, Milano, Biblioteca Am-brosiana.Piazzaforte poligo-nale, 1502-1503 circa, disegno, Milano, Bi-blioteca Ambrosiana.Studio per la Vergi-ne e sant’Anna, 1501

circa, disegno, Venezia, Galleria dell’Accademia.Studio per la Vergine e sant’Anna, 1501 circa, dise-gno, Parigi, Cabinet des Dessins.Testa di Leda, 1503-1507 circa, disegno a gessetto nero, penna e inchiostro su carta, Castello di Windsor, Royal Library.Studi di Leda e di un cavallo, 1503-1507, disegno a gessetto nero, pennello e inchiostro su carta, Castello di Windsor, Royal Library.Leda inginocchiata e il cigno, 1503-1507 circa, dise-gno a penna e inchiostro e acquerello su gessetto nero su carta, 16x13,9 cm, Chatsworth, collezioni del duca di Devonshire.Studio per Leda inginocchiata, 1503-1507 circa, dise-gno a gessetto nero, penna e inchiostro su carta, Rotter-dam, Museum Boijmans Van Beuningen.Studio per Sant’Anna, la Vergine e il Bambino, 1503-1517 circa, disegno a gessetto nero, sfumato e biacca su carta, 23x24,5 cm, Parigi, Cabinet des Dessins.Studio per il cartone di Burligton-House, 1503-1510 circa, disegno a carboncino, penna e pennello su carta, 26x19,7 cm, Londra, British Museum.

Cartone di sant’An-na, 1503-1510 circa, gessetto nero, biacca e sfumino su carta, 141,5x104,6, Londra, National Gallery.Gioconda, 1503-1514, olio su tavola, 77x53 cm, Parigi, Mu-seo del Louvre.Studi anatomici, 1504-1506, disegno a penna su carta pre-parata in tinta rossa, 25,3x19,7 cm, Torino, Biblioteca Reale.Cavaliere al galop-po e altre figure,

Vecchio e giovane affrontati

Madonna dei Fusi

Isabella d'Este

Gioconda

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1503-1504, disegno a sanguigna su carta, 16,8x24 cm, Castello di Windsor, Royal Li-brary.Studio di proporzio-ni per la Battaglia di Anghiari: fanti e ca-valieri, 1503-1504, di-segno, Venezia, Gal-lerie dell’Accademia.Studio della testa di un guerriero per la Battaglia d’Anghiari, 1504 circa, disegno, Budapest, Museo di belle arti.

Battaglia di Anghiari, 1505 circa, pittura murale, Firen-ze, Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, perduto.Testa di Leda, 1505-1510 circa, gessetto rosso su carta preparata rossa, 20x15,7 cm, Milano, Castello Sforzesco.Leda col cigno, 1505-1510 circa (perduto, di esso ne furono fatte diverse copie da altri artisti).

Gli ultimi anniMirtillo palustre, 1506 circa, disegno, Castello di Win-dsor, Royal Library.Studio di gambe d’uomo e di cavallo, 1506-1507, disegno a penna, inchiostro e sanguigna su carta pre-

parata in tinta rossa, 28,5x20,5 cm, Castel-lo di Windsor, Royal Library.Studio per il monu-mento al Maresciallo Trivulzio, 1507 circa, disegno, Castello di Windsor, Royal Library.Scapigliata, 1508 circa, ambra inverdi-ta e biacca su tavola, 24,7x21 cm, Parma, Galleria nazionale.Osservatore che guarda attraverso un modello vitreo di occhio umano, 1508-1509, disegno, Parigi, Bibliothèque de l’Insti-tut de France.San Giovanni Batti-sta, 1508-1513, olio su tavola, 69x57 cm, Parigi, Museo del Louvre.Studi anatomici (la-ringe e gamba), 1510, disegno, Castello di Windsor, Royal Libra-ry.Studi di bambino, 1510 circa, disegno a gesso su carta, Firen-ze, Gabinetto dei dise-

gni e delle stampe.Testa di donna, 1510 circa, disegno a gesso su carta, Castello di Windsor, Royal Library.Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’agnellino, 1510-1513, olio su tavola, 168x112 cm, Parigi, Museo del Louvre.Bacco, 1510-1515, olio su tavola trasportato su tela, 177x115 cm, Parigi, Museo del Louvre.Caustiche di riflessione, 1510-1515, disegno, Londra, British Museum.Canale da navigare tra il lago di Lecco e il Lambro, 1513 circa, disegno, Milano, Biblioteca Ambrosiana.Studi di geometria, 1513 circa, disegno, Milano, Biblio-teca Ambrosiana.Studi di cavalli, 1513-1515, disegno a penna, inchiostro e gesso nero su carta, 29,8x21,2 cm, Castello di Win-dsor, Royal Library.Studi di gatti, draghi e altri animali, 1513-1515, dise-gno a penna, inchiostro e gesso nero su carta, 27,1x20,4 cm, Castello di Windsor, Royal Library.Studi per Civitavecchia, 1514 circa, disegno, Milano, Biblioteca Ambrosiana.

Testa di Leda

San Giovanni Battista

Scarpigliata

Bacco

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Studio di tre figure danzanti, 1515 circa, disegno, Ve-nezia, Gallerie dell’Accademia.Autoritratto, 1515 circa, sanguigna su carta, 33,5x21,3 cm, Torino, Biblioteca Reale.Allegoria con volpe e aquila, 1516 circa, sanguigna su carta, 17x28 cm, Castello di Windsor, Royal Library.Diluvio universale sopra una città, 1517-1518, dise-gno a gessetto nero su carta, 16,3x21 cm, Castello di Windsor, Royal Library.Catastrofe naturale, 1517-1518, disegno a gessetto nero, penna e inchiostro su carta, 16,2x20,3 cm, Castello di Windsor, Royal Library.

Altri disegni di datazione incertaDisegno di Madonna, Parigi, Cabinet des Dessins.Testa di bimbo, Parigi, Cabinet des Dessins.Giovane uomo, Parigi, Cabinet des Dessins.Testa di donna, Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe.Studio di Madonna col Bambino, Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe.Testa di Madonna, Castello di Windsor, Royal Library.Vecchio seduto, Castello di Windsor, Royal Library.Studio delle proporzioni della testa e degli occhi, To-rino, Biblioteca Reale.Studio di torso femminile, Milano, Biblioteca Ambrosiana.

Cuore e vasi sanguigni, Milano, Biblioteca Ambrosiana.Studio di torso e braccia, Milano, Biblioteca Ambrosia-na.Studio di granchi, Colonia, Wallraf-Richartz Museum.Studio di vecchio, Roma, Istituto centrale per la grafica.Caricature, Venezia, Gallerie dell’Accademia.Testa di vecchio, Venezia, Gallerie dell’Accademia.

Copie da originali perduti di LeonardoGiovanni Antonio Boltraffio, Madonna Litta, 1490-1491, tempera su tavola, 42x33 cm, San Pietroburgo, ErmitageFrancesco Melzi, Leda col cigno, 1505-1508 circa, olio e resine su tavola, 130x77,5 cm, Firenze, Galleria degli UffiziCesare da Sesto, Leda col cigno, 1515-1520 circa, tempera grassa su tavola, 112×86 cm, Roma, Galleria BorghesePieter Paul Rubens, Battaglia di Anghiari, disegno, Pari-gi, Museo del Louvre

Opere attribuiteIl 4 ottobre 2013, come riportato da alcuni giornali, è stato rinvenuto in un caveau svizzero un dipinto che ritrae la mar-chesa di Mantova Isabella d’Este attribuito a Leonardo.

Studi di anatomia di Leonardo da Vinci

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M A D R I D

In Ambasciata, ha presentato il suo ul-timo romanzo “Corpo felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va”, pubblicato in Spagna dalla casa editrice Altamarea. Dopo il saluto in-troduttivo dell'Ambasciatore Stefano Sannino, la scrittrice e drammaturga ha raccontato la genesi della sua ultima

XXII CONGRESSO INTERNAZIONALE DEI CONSOLI ONORARI D'ITALIA NEL MONDO DACIA MARAINI"CORPO FELICE. STORIA DI DONNE,

RIVOLUZIONE E UN FIGLIO CHE SE NE VA"

AMBASCIATA D’ITALIACOMUNICA

L'Ambasciatore Italiano Stefano Sannino durante il suo saluto

PROGRAMMA ERASMUS: STUDENTESSA ITALIANA PREMIATA A MADRID.Anche quest'anno una studentessa ita-liana Erasmus è stata premiata dall'U-niversità Complutense di Madrid con la menzione di eccellenza accademi-ca anno 2018/2019. Ginevra Boni, dell'Università per Stranieri di Siena, ha ricevuto il prestigioso premio, in una cerimonia alla quale hanno parte-cipato la Vice Rettrice Professoressa María Nagore Ferrer e il Preside della Facoltà di Filologia, Professor Euge-nio Luján. Presente, per l'Ambasciata a Madrid, il Consigliere Luis Cavalieri.

Si è svolta nella Sala Aldo Moro della Farnesina la XLI Assemblea Nazionale dell’Unione dei Consoli Onorari in Ita-lia ed il XII Congresso Internazionale dell’Unione dei Consoli Onorari d’Italia nel mondo. UCOI da oltre 40 anni riuni-sce gran parte dei circa 100 Consoli Ono-rari presenti in Italia in rappresentanza di circa 130 Paesi. UCOIM rappresenta un’ampia parte della rete degli oltre 300 Consolati Onorari d’Italia nel mondo, con un’estesa presenza in particolare nei Paesi dell’Unione Europea e nelle Ame-riche (Brasile, Stati Uniti, Argentina). All’evento di Roma sono intervenuti rappresentanti della Farnesina, del Parla-mento, del Corpo diplomatico, del mon-do imprenditoriale e accademico, oltre a numerosi Soci di UCOI e UCOIM. Quel-la dei Consoli Onorari – figura prevista dalla Convenzione di Vienna del 1963 sulle Relazioni Consolari – è una realtà in continua crescita a livello internazio-

nale. Sempre più Paesi affidano a Conso-li onorari sia le funzioni di assistenza dei propri connazionali all’estero nelle cir-coscrizioni di competenza che compiti di collaborazione con i rispettivi Amba-sciatori al fine di promuovere in manie-ra maggiormente integrata lo sviluppo delle relazioni economico- commerciali, culturali e scientifiche con i Paesi di ac-creditamento. In Spagna opera un’artico-lata rete di Consoli onorari, che fornisce assistenza agli italiani presenti nel Paese. Il network comprende gli Uffici Onorari dipendenti dalla Cancelleria Consolare di Madrid con sede a Bilbao, Burgos, Ceuta, Jerez, La Coruña, Las Palmas de Gran Canaria, Malaga, Oviedo, Pamplo-na, Santa Cruz de Tenerife e Siviglia e gli Uffici Onorari dipendenti dal Conso-lato di Barcellona con sede a Alicante, Andorra, Castellon de la Plana, Girona-Costa Brava, Ibiza, Minorca, Murcia, Palma di Maiorca, Saragozza e Valencia.

opera, conversando con la traduttrice e scrittrice spagnola Mercedes Cebrián. In “Corpo felice” la scrittrice italiana riflette sulla storia femminile attraverso un dialogo immaginario con il figlio per-duto prematuramente. “L’amore è desi-derio di conoscenza, non di possesso”.

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M A D R I DIl Gruppo Menarini, insiema all’Am-basciata d’Italia in Spagna e la Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna, promueve il concertó “No-tas solidarias por la diversidad”, che si terrà il prossimo 6 giugno alle 20:30 presso la sede dell’Ambasciata italia-na a Madrid (calle Lagasca, 98, 29006 Madrid). Il trombettista sardo Paolo Fresu ed il bandoneonista Daniele di Bonaventura saranno i grandi musici-sti che si esibiranno. I due artisti sono i protagonisti del progetto “Mistico Mediterraneo”, uno splendido viaggio musicale, capece di risvegliare sen-timenti ancestrali. I benefici del con-certo saranno donati a Cáritas Madrid e Fundación Eddy, due enti che lotta-no per aiutare le persone in difficoltà.

CONCERTO BENEFICO: "NOTAS SOLIDARIAS POR LA DIVERSIDAD"

I CAPI DI STATO D'ITALIA, SPAGNA E PORTOGALLO A NAPOLI

AMBASCIATA D’ITALIACOMUNICA

Il ruolo delle nuove tecnologie nella Pub-blica Amministrazione è stato al centro del XIII simposio Cotec Europa, che si è svolto il 7 maggio a Napoli con la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mat-tarella, il Re di Spagna Filippo VI e il Pre-sidente della Repubblica portoghese Mar-celo Rebelo de Sousa. L'incontro annuale, ospitato dal Teatro di San Carlo, è stata l'occasione per le Fondazioni per l'Innova-zione d'Italia, Spagna e Portogallo per trac-ciare azioni comuni sui temi della politica dell'innovazione e attivare iniziative speci-fiche di collaborazione, oltre ad aver fornito l’opportunità per uno scambio di esperien-

ze, soluzioni e azioni tra leader aziendali ed esponenti delle istituzioni dei tre Paesi.Nel simposio Cotec, quest'anno intitola-to “PA 4.0: Rethinking the Public Admi-nistration for a Digital World” si è voluto rilanciare il tema centrale dell’evoluzio-ne del ruolo e dell’assetto strategico del-la Pubblica Amministrazione alla luce dell’introduzione e della diffusione delle nuove tecnologie digitali. I lavori si sono aperti con gli interventi di Jorge Barrero (Direttore Generale COTEC Spagna), Jor-ge Portugal (Direttore Generale COTEC Portogallo) e Claudio Roveda (Direttore Generale COTEC Italia). A seguire sono intervenuti i Capi di Stato dei tre Paesi.

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Sono lusingata ed onorata di essere sta-ta indicata per assumere la Presidenza della Società Italiana di Beneficenza, as-sociazione nella quale dal 2010 ollaboro con sempre maggiore passione come vo-lontaria. Sono nata a Madrid, ma ho l’Ita-lia nel cuore, paese dove ho vissuto per più di 11 anni, dove mi sono sentita come a casa e dove ho visto crearsi e crescere la mia famiglia italo-spagnola.

Sono arrivata alla SIB quasi per caso, pensando di dare occasionalmente una mano e con il desiderio di conoscerne gradualmente scopi ed obbiettivi. Ho ini-ziato proprio in occasione dei preparativi del “Mercatino di Natale”, con un entu-siasmante andirivieni di volontarie/i, che

contattavano aziende, ristoranti, espositori per ricercare donazioni e colla-borazione per la buona riuscita dell’evento. Non capivo quasi niente, ma mi sono subito sentita parte e coinvolta nell’entusiasmo dell’iniziativa.

La SIB ha una peculiarità che la differenza molto dalle grandi ONG; essendo una piccola associazione, chi arriva non ha un lavoro specifico da svolgere, ma è stimolato a prendere iniziative ed è crescente la voglia di assumer-si delle responsabilità. Prendi in mano qualcosa da fare e la porti avanti, chiedendo aiuto ad altri volontari. Credo sia proprio questa la cosa che mi è subito piaciuta, lavorare in gruppo, confrontarsi e migliorare per lo stesso obiettivo.

Solo dopo un po’ di tempo ho accettato di formar parte della “Commissione sociale”, per conoscere chi sono e come stavamo aiutando i nostri assistiti. Solo allora ho compreso l’importanza degli scopi della SIB, ho capito che quello che stavo facendo era importante per altri e ho sentito una vera re-sponsabilità nei loro confronti.

La nostra Associazione, con sede a Madrid, da oltre 100 anni cerca di offrire supporto in tutto il territorio spagnolo alle crescenti richieste di aiuto prove-nienti da cittadini Italiani arrivati in Spagna da tutto il mondo.

Famiglie intere che arrivano da oltremare, perché nei loro paesi affrontano situazioni economiche e sociali molto difficili.

Persone che hanno lasciato l’Italia per un’esperienza di vita diversa, ma che spesso si trovano in una situazione precaria, senza lavoro e con la difficoltà della lingua.

Italiani residenti da anni in Spagna che, dopo la forte crisi, si sono trovati senza un lavoro stabile che non gli permette di mantenere loro e le loro famiglie.

L’intervento della SIB non è soltanto di tipo economico, ma anche un so-stegno psicologico personalizzato, di aiuto nella ricerca di un lavoro, di as-sistenza medica, del pagamento di utenze e, più in generale, di tutte quelle iniziative di inclusione a favore di persone e famiglie, sempre affidandoci alla competenza ed alla supervisione della nostra assistente sociale (Ana Ruth Mesón) e della Commissione Sociale, composta da volontarie/i che seguono in dettaglio ogni caso.

Negli ultimi anni, specialmente nel 2018, l’ammontare degli aiuti elargiti si è raddoppiato, e dunque gli eventi organizzati dai volontari con grande pas-sione e lavoro, e l’aumento della raccolta fondi derivata da essi, è diventato l’obiettivo primordiale per continuare a crescere insieme alle crescenti ri-chieste di aiuto che arrivano.

Dovendoci autofinanziare, il Mercatino di Natale (organizzato a Novembre), la Festa di Carnevale, la partecipazione a Passione Italia e tutti gli altri pic-

coli eventi di solidarietà, sono fondamentali perché la SIB possa continuare con il suo lavoro, insieme alle quote dei soci ed alle piccole donazioni che possiamo raccogliere.

Tutto questo è possibile grazie al sostegno che riceviamo dalle Istituzioni Italiane in Spagna, che appoggiano ogni nostra proposta e, in special modo, l’Ambasciata Italiana.

Vorrei fare della SIB un posto dove chiunque possa avvicinarsi e trovare un luogo dove sentirsi a proprio agio, aperto anche agli studenti e a nuove idee. Proseguire con l’organizzazione delle attività extra-scolastiche della Scuola Italiana a Madrid, dove le famiglie trovano un piccolo aiuto nel conciliare lavoro e famiglia, sapendo che i loro figli si divertono, imparano e soprat-tutto, sono al sicuro con delle persone qualificate. Quest’attività, svolta con grande sforzo e professionalità, ci permette di sostenere i nostri obiettivi di aiuto “sociale”, che è e rimane sempre, la ragione dalla nostra esistenza come associazione.

Vorrei lavorare, durante la mia presidenza, sui due aspetti che ritengo fon-damentali: i volontari e la collaborazione con tutte le Istituzioni Italiane pre-senti su tutto il territorio spagnolo.

Ad oggi, i volontari SIB sono diventati un gruppo compatto, che lavora, con tante idee e voglia di fare. Come potete immaginare, più mani ci sono, più idee diventano realtà. I volontari sono l’anima della SIB, senza il loro lavoro e impegno non sarebbe possibile raggiungere i nostri scopi sociali. Sono i vo-lontari che per mesi offrono il loro tempo alla SIB per la riuscita di un even-to grande e complicato come il Mercatino di Natale, cercano collaborazioni, dedicano ore alla ricerca di idee nuove e stimolanti, si mettono in “prima linea” prima, durante e dopo ogni evento. Essere volontario spesso significa mettere in ordine, cucinare, lavare pi iatti, fare i conti, caricare e scaricare….sempre in modo generoso ed assolutamente altruista.

Sono consapevole che solo con i volontari ed il loro impegno la SIB può in-crementare l’autofinanziamento ed aumentare gli aiuti nel sociale.

Sappiamo poi quanto siano importanti, per gli Italiani residenti in Spagna, tutte le Istituzioni Italiane e che ognuna svolge un importante compito. La-vorerò per rafforzare ogni forma di collaborazione e sinergia per offrire quel servizio di sostegno sociale che la SIB può continuare a svolgere a favore della comunità.

La voglia di offrire il proprio tempo a favore del volontariato è uno dei bei sentimenti che sta crescendo nel nuovo millennio, ed io stessa ho potuto attraverso la SIB contagiarmi di questa voglia di aiutare persone e famiglie meno fortunate della mia.

Spero vorrete anche voi, nel limite delle vostre possibilità, farvi “contagiare” da questa voglia di aiutare ed essere parte attiva della Società Italiana di Beneficenza.

Società Italiana di Beneficenzac/Agustín de Betancourt, 3 - www.beneficenzaitaliana.es

(0034) 91 5333106 - (0034) 91 5348423 - (0034) 690 065577

SOCIETÀ ITALIANA DI BENEFICENZA

Il Presidente Olga Fernández Franco

“Noi siamo ciò che facciamo ripetutamente. L’eccellenza, quindi, non è un’a-zione, ma un’abitudine.”

Aristotele

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Pag. 17145/2019Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.

M A D R I DLA TERZA EDIZIONE DEL PREMIO AUDAX DEDICATO A CHI NON HA TITOLI DI STUDIO

INCHIESTA “NUOVA MIGRAZIONE ITALIANA” IN SPAGNA – 2018-19

COMUNICA

COM.IT.ES.

Il premio letterario Audax è l'unico dedica-to a chi non possiede titoli di studio supe-riori. Il concorrente deve autocertificare di non essere laureato, pena l’esclusione dal concorso. A parità di merito fra due ope-re vince l’autore che ha il titolo di studio inferiore. Il Premio Audax è stato fonda-to dall’editore e scrittore Emanuele Franz, che dirige a Moggio Udinese una casa edi-trice che si chiama Audax come l’omonimo Premio e rilega le edizioni dei suoi volumi interamente a mano. Si legge nel bando di concorso, scaricabile dal sito www.pre-mioaudax.it che: “L’idea del Premio Au-dax è che ci sono molteplici possibilità per chi intraprende il percorso universitario ma non per questo sono prive del talento e della creatività”. Arrivato con quest’an-no alla terza edizione il Premio Audax ha destato un grandissimo interesse per la sua originalità tanto che èconosciuto in Cana-

“La nuova migrazione italiana” è la ri-cerca della Federazione italiana dei la-voratori emigrati e famiglie, Nuova Emigrazione e dalla European Projects Network. La FILEF è stata fondata nel novembre 1967 ad opera di Carlo Levi, Paolo Cinanni e di altri intellettuali, arti-sti e attivisti sociali e politici, tra cui Fer-ruccio Parri, Renato Guttuso, Claudio Cianca, Gaetano Volpe, in un momento storico in cui era ancora in atto il flusso di emigrazione di massa interna e inter-nazionale iniziato nel dopoguerra, che portò circa 8 milioni di italiani all’estero. Con la nascita delle associazioni della FI-LEF in tutti i paesi di emigrazione e nelle regioni italiane si è determinata una par-tecipazione attiva e diretta di centinaia di migliaia di lavoratori emigrati che, per la prima volta nella storia dell’Italia, hanno rappresentato essi stessi i loro problemi di vita e di lavoro e ne hanno proposto le soluzioni, unitarie e mai corporative, nell’ambito della realtà complessa delle società estere e della nazione. La Euro-pean Projects Network è un’associazio-

da e in Inghilterra. Nel 2015, in occasione della prima edizione del Premio, la Regina d’Inghilterra Elisabetta II ha espresso un vivo apprezzamento al progetto facendo pervenire una lettera all’editore Emanuele Franz da Buckingham Palace. Molteplici persone del mondo della cultura si sono interessate con entusiasmo all’iniziativa: dallo scrittore Claudio Magris al giornali-

sta Marco Travaglio, che l’ha definita “una idea meritoria e geniale”, fino al saggista e intellettuale Massimo Fini che la reputa una iniziativa validissima. “Voglio offrire una possibilità a chi, pur senza mezzi e ti-toli, è riuscito comunque ad esprimersi. Il coraggio degli autodidatti merita di essere premiato” afferma Emanuele Franz. Nella Giuria del Premio, oltre allo stesso Franz, si annoverano Angelo Tonelli (vincitore Pre-mio Montale 1998), Pino Roveredo (vinci-tore premio Campiello 2005) e lo scrittore Angelo Floramo. Il premio è patrocinato dal Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Udine, Comune di San Daniele, l’Ente Friuli nel Mondo, e dalla prestigiosa biblioteca Guarneriana, che ospiterà la cerimonia delle Premiazioni durante l’autunno. Si avrà tempo per spedi-re le proprie Opere entro il 21 luglio 2019.

ne indipendente e a fini non lucrativi con sede a Bruxelles fondata nel 2018 il cui scopo è quello di aumentare la qualità dei progetti di utilità sociale sviluppati nel contesto europeo. L’indagine è rivolta a persone di origine e/o nazionalità ita-liana che si sono recentemente trasferite almeno una volta in Spagna dal 2014 in poi. I risultati della ricerca saranno pub-blicati sulle risorse web delle organizza-zioni partecipanti entro la fine del 2019.

EPN: https://europrojects.net/FILEF: http://www.filef.net/

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Pag. 19145/2019Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.

M A D R I DNell'ambito di Fare Cinema - II Setti-mana del Cinema Italiano nel mondo, l'Istituto Italiano di Cultura di Madrid organizza quattro appuntamenti con i "mestieri del cinema" che si sono tenu-ti tra il 20 e il 23 maggio. "Fare Cine-ma" è un’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Interna-zionale, in collaborazione con il Mini-stero dei beni e delle attività culturali e del turismo, intesa a promuovere nel mondo la produzione cinematografi-ca italiana di qualità. Il progetto, che

fa parte delle azioni previste dal Piano di promozione integrata “Vivere ALL’Italiana”, è dedicato ai molteplici “mestie-ri del cinema”, cioè a tutte quelle professionalità - attori, registi, sceneggiatori, direttori di fotografia, scenografi, com-positori, costumisti, truccatori, montatori, effetti speciali - che compongono la complessa macchina della produzione ci-nematografica e che, davanti o dietro la telecamera, contribuiscono al successo del nostro cinema in Italia e all’estero.

COMUNICA

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA

II SETTIMANA DEL CINEMA ITALIANO NEL MONDO

Nell’ambito di Fare Ci-nema, l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid in collaborazione con la casa editrice Feltrinel-li e la Scuola Statale Italiana di Madrid ade-risce all’iniziativa 100 scuole per Alessando Leogrande lanciata da Feltrinelli a tutte le scuole italiane per ricor-dare lo scrittore Alessandro Leogrande nell’anniversario della sua nascita, il 20 maggio, con un incontro con gli studenti della Scuola Italiana di Madrid a cui hanno partecipato gli scrittori Paolo Di Paolo e Giuseppe Catozzella.

100 SCUOLE PER ALESSANDRO LEOGRANDE

Paolo Di PaoloGiuseppe Catozzella

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Pag. 20 145/2019Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.

AMBASCIATA D’ITALIA | Calle Lagasca, n. 98 - 28006 MADRID Centralino automatizzato consolare (dalla Spagna): 902.050.141www.ambmadrid.esteri.it - e-mail: [email protected]

CANCELLERIA CONSOLARE MADRID | Capo Cancelleria Consolare: Dott.ssa Gilda SANTANGELO | Indirizzo: Calle Agustín de Bethencourt, 3 - 28003 MadridTelefono: 902 05.01.41 | Call Centre: 807 30.07.47(servizio a pagamento, disponibile solo in Spagna - il numero non è valido da altri paesi) Fax: 91 554.66.69 - Cellulare per emergenze: (0034) 629.842.287www.consmadrid.esteri.it - e-mail: [email protected]

Per gravi e reali emergenze che richiedano l’intervento dell’Amministrazione centrale, è possibile chiamare il Funzionario di Turno del Ministero degli Affari Esteri al n. (0039) 06 - 36.91.26.66Per telefonare in Italia a carico del destinatario, il telefono gratuito è il 900.990.391

CONSOLATO GENERALE BARCELLONA | Console Generale: Cons Gaia Lucilla DANESE | Indirizzo: Calle Mallorca, 270 - 08037 Barcellona | Telefono: 902 05.01.41 Call Centre: 807.505.883 (servizio a pagamento, disponibile solo in Spagna - il numero non è valido da altri paesi) Fax: 93 487.00.02www.consbarcellona.esteri.it - e-mail: [email protected]

UFFICI ONORARI DIPENDENTI DALLA CANCELLERIA CONSOLARE IN MADRID

CONSOLATO BILBAO | Console Onorario: Giorgio BARAVALLE | Circoscrizione: Alava, VIZCAYA Indirizzo: Calle Ercilla, 14 - 48009 Bilbao | Telefono e Fax: 944.230.772 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512

VICE CONSOLATO BURGOS | Vice Console Onorario: Giancarlo FEDERIGHI RINCÓN | Circoscrizione: Burgos, León, Palencia, Soria, Valladolid, ZAMORA Indirizzo: Avenida de la Paz, 10 - 1º B - 09004 Burgos | Telefono: 947.270.723 | e-mail: [email protected]

CONSOLATO CEUTA | Corrispondente Consolare Onorario: Clemente CERDEIRA MORTERERO | Circoscrizione: Ceuta, Melilla, Islas Chafarinas, Peñones de Alhucemas, Velez de la Gomera | Indirizzo: Calle Cervantes, 8 - 51001 Ceuta | Telefono: 956.514.574 - Fax: 956.510.589 | e-mail: [email protected]

VICE CONSOLATO GRANADA | Vice Console Onorario: Marcello MEMOLI | Circoscrizione: Almería, Granada, Jaén | Indirizzo: Ap.do de Correos n. 314 - 18080 Granada | e-mail: [email protected] Attenzione telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512 Si riceve il pubblico esclusivamente su appuntamento

VICE CONSOLATO JEREZ | Vice Console Onorario: Gabriel GONZÁLEZ GORDON ARANDA | Circoscrizione: Jerez | Indirizzo: Calle Manuel María González (Bodegas González Byass) - 11403 Jerez de la Frontera | Telefono - 956 357 000 - Fax 956 357 057 | e-mail: [email protected] riceve dal lunedì al venerdì ore 10.00 - 13.30

VICE CONSOLATO LA CORUÑA | Vice Console Onorario: Francesco MILANI | Circoscrizione: La Galizia | Indirizzo: Calle Rosalia de Castro, 13/bajo - 15004 La Coruña | Telefono: 663.787.010 - Fax: 981.224.462 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512

CONSOLATO LAS PALMAS DE GRAN CANARIA | Console Onorario: José Carlos DE BLASIO | Circoscrizione: Fuerteventura, Gran Canaria, Lanzarote | Indirizzo: Calle Reyes Católicos, 44 - 35001 Las Palmas de Gran Canaria | Telefono: 928.241.911 - Fax: 928.244.786 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512

VICE CONSOLATO MÁLAGA | Corrispondente Consolare: Marcello MEMOLI GARCÍA | Indirizzo: Alameda Principal, 35/1º izq. - 29001 Málaga | Telefono: 952.365.593 | e-mail: [email protected] Orario telefonico al pubblico: da lunedi a venerdi dalle ore 10:00 alle ore 13.00 Si riceve il pubblico esclusivamente su appuntamento

VICE CONSOLATO OVIEDO | Vice Console Onorario: Paolo Augusto ERCOLANI | Circoscrizione: Il Principato delle Asturie | Indirizzo: Avda. Valentín Masip, 25 - Entlo. Oficina 7 - 33013 Oviedo | Telefono: 680.155.013 - Fax: 984.246.534 | e-mail: [email protected]

CONSOLATO PAMPLONA | Console Onorario: Luciana SCHIAVARELLI | Circoscrizione: La Rioja, NAVARRA Indirizzo: Calle Leyre 21, 1º, 31004 Pamplona (Navarra) | Telefono: 650.753.053 | e-mail: [email protected]

CONSOLATO SANTA CRUZ DE TENERIFE | Console Onorario: Silvio PELIZZOLO | Circoscrizione: Tenerife, Hierro, La Gomera, La Palma | Indirizzo: Calle Cruz Verde, 10 2ºA - 38003 Santa Cruz de Tenerife | Fax: 922.241.040 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512

VICE CONSOLATO SANTANDER | Vice Console Onorario: Manuel LOPEZ-DORIGA ALONSO-URQUIJO | Circoscrizione: Cantabria | Indirizzo: Hernán Cortés, 55 3º izq. - 39004 Santander (Cantabria) | Telefono: 942.215.855 - Fax: 942.310.711 | e-mail: [email protected] riceve il pubblico esclusivamente su appuntamento

CONSOLATO SIVIGLIA | Console Onorario: Carlos RUIZ- BERDEJO Y SIGURTÁ MUCHETTI | Circoscrizione: Algeciras, Badajoz, Cáceres, Cádiz, Córdoba, Huelva, Sevilla Indirizzo: Calle Fabiola, 10 - 41004 Siviglia | Fax: 954.228.549 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512Si riceve il martedì e giovedì ore 10.30 - 12.30 e venerdì ore 17.00 - 19.00

UFFICI ONORARIDIPENDENTI DAL CONSOLATO GENERALE IN BARCELLONA

VICE CONSOLATO ALICANTE | Vice Console Onorario: Danilo ANGELINI | Circoscrizione: la provincia di Alicante e la Regione MURCIA Indirizzo: Avenida da Benito Pérez Galdós, 9-11 1º dcha. - 03004 Alicante | Telefono:965.141.133 - Fax: 965.141.143 | e-mail: [email protected]

VICE CONSOLATO CASTELLÓN DE LA PLANA | Vice Console Onorario: Federico PASCARELLA | Circoscrizione: la provincia di Castellón | Indirizzo: Calle Benarabe, 5 bajo (entresuelo) - 12005 Castellón de la Plana | Telefono: 964.237.466 - Fax: 964.261.295 | e-mail: [email protected]

VICE CONSOLATO GIRONA | Corrispondente Consolare Onorario: Emanuela CARMENATI | Circoscrizione: Girona | Indirizzo: Avenida de la Pau nº26, 1º 3ª - 17250 Platja d’Aro (Girona) | Tel.: +34 972 82 61 82 - Fax: +34 972 82 55 40 - e-mail: [email protected] (solo su appuntamento): lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 11,00 alle ore 13,00 VICE CONSOLATO IBIZA (Baleari) | Vice Console Onorario: Monica LACALAMITA | Circoscrizione: le isole di Ibiza e Formentera | Indirizzo: Calle Diputado Josè Ribas, s/n - 07800 Ibiza (Baleares) | Telefono 971.199915 - Fax 971.191746 | E-mail: [email protected] Apertura al pubblico: lunedì, mercoledí e venerdí dalle ore 11,00 alle 13,00

VICE CONSOLATO PALMA DI MAIORCA (Baleari) | Vice Console onorario: Alessio PAOLETTI | Circoscrizione: le isole di Maiorca e Minorca | Indirizzo: Calle Baro de Pinopar, 11 esc.B 1º - 9ª puerta - 07012 Palma de Mallorca | Telefono 971 097 013 fax: 071570402 | E-mail: [email protected] al pubblico: martedì, mercoledì e giovedì dalle 11:00 alle 13:00

VICE CONSOLATO SARAGOZZA | Vice Console Onorario: Massimo MARCHETTI | Circoscrizione: le province di Saragozza, Huesca e Teruel | Indirizzo: Paseo Indipendencia 24-26/2a Oficina 12 - 50004 Saragozza | Telefono: 976.228.659 - Fax: 976.223.294 | e- mail: [email protected]

CONSOLATO ONORARIO VALENZA | Console Onorario: Adriano CARBONE | Circoscrizione: la provincia di Valenza | Indirizzo: Calle Quart, 14 - 46001 Valenza | Telefono: 96.321.72.34 - Fax: 96.193.02.95 | Cellulare 672.770.743 | E-mail: [email protected] al pubblico: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10:00 alle 13:00

CORRISPONDENTE CONSOLARE MINORCA (Baleari) | Corrispondente Consolare: Ornella VARESANO | Circoscrizione: Isola di Minorca | Telefono: 971 36 54 48 | Cellulare: 610 21 50 14 | E-mail: [email protected]

CORRISPONDENTE CONSOLARE MURCIA | Corrispondente Consolare: Dott. Giuseppe LEOTTA | Circoscrizione: le provincie di Murcia e Cartagena | Telefono: 727 729 050 | E-mail: [email protected]

CONSOLATO ONORARIO AD ANDORRA | Console Onorario: Alberto ROSSI | Circoscrizione: Principato di Andorra | Indirizzo: Carretera dels Vilars a Urbanización Sant Romà dels Vilars, Ed. Vilars B, Àtic - AD700 Escaldes Engordany | Principato di Andorra

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M A D R I D

Il grande evento di promozio-ne del Made in Italy in Spa-gna, organizzato dalla Camera di Commercio e Industria Ita-liana per la Spagna – CCIS e dall’Ambasciata d’Italia, in collaborazione con le principa-li istituzioni italiane in Spagna dal 31 maggio al 2 giugno con 3 aree tematiche. Il Food Lab sarà dedicato interamente all’e-vento Authentic Italian Table previsto nell’ambito del pro-getto True Italian Taste – 100% Autentico, per promuovere la tradizione culinaria regiona-le italiana e la conoscenza dei prodotti italiani autentici at-traverso un ampio programma di masterclass, showcooking e seminari diretti a blogger, gior-nalisti, operatori locali del set-tore enogastronomico e foodie lovers e organizzati in collabo-razione con la delegazione in

Il responsabile del Desk Italia della Came-ra di Commercio e Industria Italiana per la Spagna, Simone Ferrali, ha preso parte lo scorso 25 aprile all’evento B2B Enfoca Jaén, organizzato dalla Diputazione Provin-ciale della provincia andalusa nell’edificio Castellana 81 di Madrid. L’evento ha avuto come obiettivo far conoscere le opportu-nità ed i vantaggi competitivi che offre il tessuto industriale della provincia di Jaén: infrastrutture, programmi di promozione e sviluppo economico, capacità produttive, possibilità di cooperazione, start up e incu-batrici, ecc. Nell’ambito dell’incontro, Fer-rali si è riunito con numerosi rappresentanti di imprese e associazioni di categoria atti-ve principalmente nei settori dell’agricol-tura e dell’agroalimentare, per valutare le principali opportunità offerte dal mercato italiano, oltre a possibili collaborazioni con imprese italiane interessate ad espandere la propria attività nella provincia andalusa.

Si è svolta la giornata di Internaziona-lizzazione imprenditoriale IMEX Alcoy, organizzata dalla rivista Moneda Única, in collaborazione con la Camera di Com-mercio di Alcoy ed il Comune della città. IMEX ha realizzato la terca gironata in questo importante nucleo industriale del-la Comcunità Valenciana dopo le edizioni del 2015 e 2016. Isabel Turrillo, delegata operativa della Camera di Commercio e Industria italiana per la Spagna (CCIS) a Valencia, ha preso parte all’evento in qua-lità di rappresentante della CCIS all’in-terno dello spazio dedicato agli incontri con le imprese ed i professionisti loca-li, interessati alle opportunità offerte dal mercato italiano ed ai servizi che la Ca-mera mette a disposizione per supportare il processo di penetrazione nel mercato.

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA COMUNICA

PASSIONEITALIA TORNA A MADRID LA CCIS DI VALENCIA AD IMEX - ALCOY

LA CCIS A B2B ENFOCA JAÉNSpagna della FIC – Federazio-ne Italiana Cuochi – ed alcuni tra i principali ristoranti italiani a Madrid. #PassioneItalia 2019 sarà anche l’occasione per co-noscere l’ampia offerta turisti-ca e gastronomica della Regio-ne Campania, che sarà presente con una delegazione di impre-se del settore agroalimentare. I suoi rappresentanti istituziona-li, si daranno appuntamento con l’Ambasciatore d’Italia, Ste-fano Sannino, ed il Presidente della CCIS, Marco Pizzi, il 1º giugno per celebrare, nell’am-bito dell’evento, la Festa della Repubblica Italiana. Anche la regione della Puglia sarà pro-tagonista a #PassioneItalia con uno stand di promozione turi-stica gestito da Puglia Promo-zione. Il concerto di Umberto Tozzi sarà il momento più rap-presentativo di #PassioneItalia

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Pag. 22 145/2019Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.

PA R T I T I P O L I T I C I I TA L I A N I I N S PA G N AIL GIORNALE PUBBLICA LA LISTA ED I RAPPRESENTANTI DEI PARTITI POLITICI ITALIANI PRESENTI IN SPAGNA

(IN ORDINE ALfABETICO)

MEETUP 5 STELLEMEETUP AMICI DI BEPPE GRILLO SPAGNACoordinatori:Andrea SaglimbeniGiovanna Farigu SimeoneDaniele Arcierohttps://www.facebook.com/MovimentoCinqueStelleSpagna/https://www.meetup.com/it-IT/M5Sspagna/

MEETUP MADRID 5 STELLECoordinatori:Alberto CaltabianoMarco RomanoFrancesca D’AntonioAldo De Ceccohttps://www.facebook.com/Madrid5Stelle/Email:[email protected]

LEGA NEL MONDOMarco Fiore – Responsabile Lega nel Mondo Penisola [email protected]

Maria Rosa Soldo – Capogruppo isole [email protected]

https://www.leganelmondo.org/https://www.facebook.com/LeganelMondo/

FORZA ITALIAAlessandro Zehentner CoordinatoreAlvaro Cicco Vice CoordinatoreMarco Aquilini Responsabile Tematiche PensionatiGiuseppe Puglisi Responsabile MurciaMassimo Mancini Coordinatore area Sociale Barcellonahttps://forzaitaliaeuropa.comhttps://www.facebook.com/forzaitaliaeuropa/

PARTITO DEMOCRATICOFederazione PD SpagnaFrancesco Cuccuini Responsabile Comunicazione Pietro Mariani Presidentehttps://www.facebook.com/partitodemocraticospagna/[email protected]

PD Madrid “Sandro Pertini”: Andrea Betti SegretarioMichele Testoni Presidentehttps://www.facebook.com/PDMadridSandroPertini/[email protected]

PD Barcellona “Rita Levi Montalcini”: Annie Criscenti SegretarioGianluca Cicu Presidentehttps://www.facebook.com/partitodemocraticobarcelona/[email protected]

PD Isole Canarie:Alessandro Bello SegretarioMaurizio Mior Presidentehttps://www.facebook.com/pdcanarie/[email protected]

SINISTRA ITALIANAClaudia Santoro Coordinatricehttps://www.facebook.com/SantoroEuropaSpagna/https://twitter.com/Santoro_SinItaContatti ed informazioni:https://www.facebook.com/Sinistra-Italiana-Ma-drid-166932220013796/ https://twitter.com/SinistraItal_ES

ABBIAMO CONTATTATO TUTTI I PARTITI. I DATI PUBBLICATI CI SONO STATI INVIATI DAI RAPPRESENTANTI DEI PARTITI IN SPAGNA.SE VI SONO ALTRI PARTITI O FORMAZIONI POLITICHE VI PREGHIA-MO DI DARCI NOTIZIA CHE PROVVEDEREMO A PUBBLICARE.

MAIEMAIE EUROPAAnna Mastrogiacomo Coordinatrice

MAIE SPAGNARoberta Martin Coordinatrice Attivista Area Barcellonae-mail: robertam6932gmail.comMob. +34 647 627642

Calle Pontevedra num. 21, 1°-2° – 08191 Rubí (BCN)Tl. +34 93 6978245

Area MadridFranco Savoia Attivistae-mail: [email protected]. +34 649 570521

Plaza Doctor Laguna num. 12, 2¨puerta G – 28009 Madrid

Area CanarieDonata Colella Coordinatricee-mail: [email protected]. +34 642 854039

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Pag. 23145/2019Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.

L’ITALIA È ANCHE QUI

SCUOLA STATALE ITALIANACalle Agustín de Betancourt, 1, 28003 Madrid,Telefono: +34 915 33 05 39Web: www.scuolamadrid.org/

ICECalle Agustín de Betancourt nº 3 – 28003 Madridc/o Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia a MadridTel: +34 91 597 47 37 - Fax: +34 91 556 81 46E-mail: [email protected]: www.ice.it

ENITPaseo Castellana,114 - Esc. 1,4°-1 - 28046 MadridTel. +34 915 670 670Email: [email protected]: www.enit.it

ISTITUTO ITALIANO STATALE COMPRENSIVO Sede e Liceo:Pasaje Méndez Vigo, 8 - 08009 BarcellonaTelefono: +34 93.487.46.65E-mail: [email protected]

Scuola secondaria di 1º grado,Scuola primaria, Scuola dell’infanziaC/. Setantí, 10-12 (Sarrià) BarcellonaTelefono: (+34) 93.203.00.06E-mail: [email protected]: www.scuolaitalianabarcellona.com

COM.IT.ES.Calle Agustín de Betancourt nº 3 – 28003 Madridc/o Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia a Madrid.E-mail: [email protected]: www.comitesspagna.info

SOCIETÀ ITALIANA BENEFICENZACalle Agustín de Betancourt nº 3 – 28003 Madridc/o Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia a Madrid.Web: www.sibenitalia.org

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA IN SPAGNACalle Cristóbal Bordiú, 54 – 28003 MadridTelefono: +34 915 900 900 - Fax: +34 915 630 560E-mail: [email protected]: www.italcamara-es.com

COM.IT.ES.Carrer Aribau, 175, Pral. 1B - 08036 BarcelonaC/o IntLawTelefono: +34 633 745 690E-mail: [email protected]

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA IN SPAGNAC/ Balmes, 195, 4º2 - 08006 BarcelonaTelefono: +34 93.318.49.99 - Fax: +34 93.318.40.04E-mail: [email protected]: www.cameraitalianabarcelona.com

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURACalle Mayor, 86, 28013 Madrid, Telefono: +34 915 47 52 05Web: iicmadrid.esteri.it

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURAPasaje Méndez Vigo, 5 - 08009 Barcelona Telefono: +34 934 87 53 06Web: iicbarcellona.esteri.it

MADRID BARCELLONA

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B A R C E L L O N AINCONTRO CON LA CONSOLE GENERALE

La Console Generale Gaia Danese (nella

foto) ha incontrato un gruppo di connazio-nali ideatori e firmatari di una petizione popolare in merito alle prospettive futu-re per i servizi consolari. Il consolato ha vissuto nell’ultimo anno una situazione complessa in termini di risorse umane (a fronte degli ormai oltre 95.000 con-nazionali iscritti all’AIRE nella circo-scrizione e di una tendenza al continuo aumento delle iscrizioni), dovuta alla generale riduzione in termini di risorse umane che ha colpito in questi ultimi anni l’intera rete diplomatico-consolare. D’altra parte la richiesta di servizi cre-sce a ritmi esponenziali, soprattutto nel settore documenti e preoccupa in queste circostanze l’aspettativa che la popola-zione di connazionali sul territorio sia destinata ad una continua crescita nei prossimi mesi (sono previsti in partico-lare importanti flussi migratori dall’Ita-lia e di connazionali provenienti da altri paesi europei e dall’America Latina). L’attuale sede del Consolato presenta, inoltre, alcune problematiche struttura-li, che permettono di accogliere solo un massimo di 30 cittadini contemporanea-mente, con tutti i disagi che ne derivano per l’utenza. Nella consapevolezza di questa realtà, il Ministero Affari Esteri ha già adottato una serie di misure, pri-ma fra tutte il cambio di sede ormai av-viato e previsto entro la fine dell’anno in corso. Durante la riunione si sono pre-sentate le misure: a) Assunzioni di nuo-vo personale; b) Nuova sede prevista entro l’anno in corso, sportello informa-zioni al pubblico e servizio d’attenzione telefonica; c) Situazione del sistema di

Il Consolato Generale d’Italia a Barcel-lona, la Camera di Commercio Italiana di Barcellona, l’Istituto Italiano di Cul-tura di Barcellona e la Regione Puglia presentano “Italia Repubblica Creati-va”: un programma di mostre ed eventi per celebrare la Festa della Repubblica Italiana portando in Catalogna alcune delle esperienze contemporanee più im-portanti della scena artistica e culturale della Puglia, regione ospite dell’edizio-ne di quest’anno. Grazie alla collabo-razione e al sostegno di Pugliapromo-zione, agenzia regionale del turismo, ad Apulia Film Commission e Puglia Sound, agenzie regionali dedicate al cinema e alla musica, Italia Repubbli-ca Creativa prevede la realizzazione di eventi e iniziative culturali che esplo-reranno i territori artistici del cinema e della musica, della fotografia e del de-sign attraverso mostre, installazioni ed eventi in diverse prestigiose location di Barcellona come la Filmoteca de Cata-lunya, la Fundació Enric Miralles, l’Isti-tuto Italiano di Cultura e la Casa degli Italiani. L’evento si svolge nell’ambito del progetto ITmakES – Vivere ALL’ita-liana, che ha come obiettivo dare visibi-lità alla scena creativa italiana contem-poranea moltiplicando al tempo stesso i ponti di dialogo culturale tra l’Italia e la Spagna. La Boiler, Labóh e La Mastro-litto, propongono quattro appuntamenti;

CICLO CINEMATOGRAFICO, ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA E ARTI VISIVE; ESPOSIZIO-NE COLLETTIVA DI DESIGN E ARTIGIANATO DI RICERCA legati a differenti aree dell’espressione ar-tistica contemporanea. Italia Repubblica Creativa ha ricevuto il supporto del Co-mune di Barcellona e del Port de Barce-lona. L’iniziativa è resa possibile grazie al contributo dei main partners: Banco Me-diolanum, Grimaldi Lines; partner: Birra Poretti, Campari, Divella, Murgella, Sabo-res de Italia; partner tecnici: Assiteca, Seat.

ITALIA REPUBBLICA CREATIVACOMUNICA

CONSOLATO GENERALE D’ITALIA

prenotazione online; d) Provvedimenti per i connazionali residenti fuori Bar-cellona in questa circoscrizione conso-lare; e) Redazione di una guida online ai servizi consolari e incontro della Con-sole Generale con i gestori dei gruppi di social network.I connazionali potranno seguire alcune pratiche per agevolare il lavoro consolare e contribuire all’ef-ficacia dei servizi: 1) iscriversi all’AI-RE, se si è residenti da più di un anno è una condizione indispensabile per poter usufruire di tutti i servizi. Nel caso di mancata iscrizione, bisognerà attendere il perfezionamento della stessa prima di poter usufruire dei servizi consolari; 2) coloro che non vivono nella zona di competenza diretta del Consolato gene-rale di Barcellona sono pregati di richie-dere i documenti al Consolato o Vice-consolato onorario di competenza della propria zona di residenza, poiché sarà quest’ultimo a trasmettere le pratiche al Consolato Generale di Barcellona, che una volta esaminate provvederà all’in-vio di tutta la documentazione finale al Consolato o Viceconsolato onorario di provenienza, il quale la consegnerà al connazionale interessato; 3) tutti i con-nazionali sono pregati di preparare con ogni attenzione la documentazione ne-cessaria per qualsiasi richiesta di docu-mento. La documentazione necessaria e ogni comunicazione di variazione sono sempre consultabili sul sito web del Consolato Generale d’Italia a Barcello-na; 4) in merito ai passaporti, si pregano i connazionali di procedere alla richie-sta di emissione del nuovo passaporto con 6 mesi di anticipo rispetto alla sca-denza; 5) chi abbia provveduto all’ot-tenimento dei documenti direttamen-te in Italia o presso un’altra sede dopo averne fatto precedentemente richie-sta presso il Consolato Generale, così come chi cambia la propria residenza o stato civile, è pregato di comunicar-lo al più presto al Consolato Generale.

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B A R C E L L O N ACASA DEGLI ITALIANI

COMUNICA

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA

COMUNICA

Presso la scuola di cucina e pasticce-ria Bellart di Barcellona, si é svolta una masterclass sui prodotti di gastronomia italiana, organizzata dalla Camera di Commercio Italiana- Barcellona, in col-laborazione con il Ristorante Rasoterra. L’incontro, che ha visto la partecipazione di food blogger, operatori del settore e fu-turi chef, alunni della scuola, é iniziata con la presentazione del progetto True Italian Taste, essendo questa una delle iniziative che fanno parte della campagna promossa e finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico Italiano e realizzata da Asso-camerestero, con l’obiettivo di diffondere conoscenza riguardo la gastronomia italia-na di qualitá, cosí come sull’importanza di una selezione intelligente di prodotti che rispettano le tradizioni del territorio d’ori-gine. I partecipanti hanno avuto la possi-bilitá di conoscere la storia e l’origine di alcuni dei prodotti tipici italiani, cosí come aneddoti e dati importanti sull’importanza di proteggere i prodotti a denominazione protetta e controllata e la necessitá di sen-sibilizzare i consumatori sui benefici che ne derivano dall’utilizzo di essi per una gastronomia di qualitá. Daniele Grassi e Nicole Brancasi del Ristorante Rasoter-ra hanno realizzato ricette fatte con con prodotti di altissimo livello provenienti da varie regioni del Nord e del Sud Italia e hanno rivelato i segreti di questi piatti che i partecipanti hanno potuto anche assaggia-re: focaccia genovese con mozzarella di bufala DOP, polvere d’olive e basilico; ri-sotto con caciocavallo DOP, pere e semi di finocchietto; polenta taragna con taleggio DOP e pomodori secchi e Bonet con noc-ciola “Tonda Gentile del Piemonte” DOP.

MASTERCLASS GASTRONOMIA ITALIANATRANSIZIONI DI MARIO TRIMARCHI

DONNA E MATERNITÀ: DACIA MARAINI

CONFERENZA ‘C’ERA UNA VOLTA IL MARE: I GIGANTI DEL MEDITERRANEO

FESTA DI SAN JORDI ALLA CASA

COMUNICA

ISTITUTO ITALIANODI CULTURA

La ricerca della frontiera tra l’utile e l’i-nutile. Dopo il grande successo ottenuto da Mario Trimarchi con la sua partecipa-zione all'Italian Design Day, l'IIC di Bar-cellona propone nuovamente l'opera del noto designer, organizzando l'esposizio-ne Transizioni, con 40 disegni originali. Tale esposizione rappresenta l'Italia, pae-se ospite d'onore della Barcelona Design Week, insieme con l'Argentina e il Brasile.

Alberto Luca Recchi, da oltre trent’an-ni appassionato della vita marina, è fo-tografo subacqueo, esploratore e scrit-tore. Ha dedicato gran parte della sua vita a spedizioni di ricerca in tutto il mondo dedicandosi in particolare agli squali. Il grande personaggio nel cam-po della subaqcuea è stato nostro ospi-te per raccontarci ‘I Giganti del Mare’.

Per l'ottavo anno consecutivo la Casa degli Italiani ha organizzato insieme alla Nave dei Libri di Barcellona e ad Agra Editrice, La Festa di San Jordi.

A 83 anni ha appena ottenuto un enne-simo successo editoriale con "Corpo felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va". È un dialogo im-maginario fra l'autrice e il figlio morto prima della nascita, uno spunto da cui Maraini parte per tracciare un excursus storico e filosofico sulla condizione del-la donna e sul concetto di maternità. In occasione della pubblicazione in spa-gnolo di quest'opera (Alta marea edi-zione, traduzione di Raquel Olcoz), Da-cia Maraini è stata all'Istituto Italiano di Cultura di Barcellona per un dialogo con la scrittrice Paula Bonet, incentra-to su temi cruciali come l'aborto e l'e-mancipazione femminile nel corso della storia e nella società contemporanea.

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M A L A G ACarlos Alvarez Jorge de Leòn e Rocìo Ignacio sono i protagonisti dell’opera “Otello” che chiude la stagione lirica. Il maestro Marco Guidarini nella parte musicale e Alfonso Romero per la par-te scenica sono i protagonisti al Tea-tro Cervantes. Carlos Alvarez Jorge de Leòn e Rocìo Ignacio sono tornati al Teatro di Malaga come protagonisti di una versione molto speciale dell’ope-ra “Otello” che coincide anche con il trentesimo anniversario del debutto del baritono malagueño. La Fundaciòn Uni-caja INAEM Sando, Idealista e Opera XXI hanno ancora una volta collaborato in questo importante evento che collega il Teatro Principal de Palma con la pro-duzione scenica malagueña nell’opera. Marco Guidarini riunisce tutti i musi-cisti della “Orquesta Filarmònica de Malaga” con le voci da soliste e corali dirette da Salvador Vàsquez che dirige il coro dell’opera di Malaga. L’opera “Otello” fu presentata al Teatro della Scala di Milano il 5 febbraio del 1887 nell'ambito della stagione di Carneva-le e Quaresima del Teatro alla Scala. Otello è la penultima opera di Giuseppe Verdi. Il libretto di Arrigo Boito è tratto dalla tragedia omonima di Shakespeare.

Jorge de León (‘Otello’) y Rocío Ignacio (‘Desdemona’).

Il palcoscenico durante le prove, co, i solisti e l'Orchestra Filarmonica di Malaga, con Marco Guidarini alla direzione.

Carlos Álvarez (‘Iago’).

Ignacio e De León sulla barca che domina tutta la scena dell'Otello. In scena Álvarez con i coristi del Coro dell'Opera di Malaga. Francesco Tamagno nel ruolo dell'Otello nel 1896.

CON L'OPERA "OTELLO" AL TEATRO CERVANTES

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BENALMADENAALLA XANIT L'OSPEDALE DEL fUTURO

Presentazione de la "Jornada Trains de Trainers"

Il Director Médico Corporativo del Grupo Vithas ha presentato un con-vegno sulle sulle "Jornadas Mñedicas del Futuro". Il Curso Train de Trainers ha riunito più di 180 esperti in chirur-gia artroscopica come i dottori Calvo, Achalandabaso eDíaz Samada, organiz-zatori dell'evento. “Debemos ofrecer al paciente un hospital dual, adaptado a sus necesidades, y en el que podamos ofrecerle ambulatorización asistencial y apostar por las nuevas tecnologías de la información y la comunicación que mejorarán la relación con el paciente”, “Hay que hacer reformas estructurales y, sobre todo, organizativas, porque las necesidades del paciente han cambiado, el modelo de hospital ha evoluciona-do, y ya no vivimos en un modelo en el que todo cabe, ese es nuestro gran reto” ha dichiarato il Dottor Baulenas. Nelle giornate sono state presentate le tecni-che più nuove, le prospettive del futuro soprattutto della chirurgia artroscopica così come nelle tecniche minimamente invasive e nel apporto dei trattamen-ti biologici della chirurgia ortopedica. Hanno preso parte anche i responsabili delle compagnie di trapianti, assicura-zioni sanitarie ed esperti in etica medica.Il dottor Baluenas ha partecipato ad una tavola rotonda: “Profesional ¿sólo con-vivir o somos capaces de enamorarnos” mettendo in evidenza : “El futuro del hospital privado. Modelos de gestión”.

Doctor David Baulenas, Director Corporativo del Grupo Vithas Il direttore medico José Manuel Martín Vazquez portando il saluto a tutti gli assistenti.

VITHAS XANIT: "LA TARTAMUDEZ" NEI GIOVANI E NEGLI ADULTI

L'ospedale Vithas Xanit International ha organizzato con la Fundación Española de la Tartamudez una giornata per gli specialisti in psi-cologia e logopedia che hanno analizzato come individuare questa patologia in giovane età. La diagnosi ed il trattamento precoce della balbuzia nei bambini può combattere questo trastorno ed evitare che "un cuadro simple" si possa complicare. L'evento si è rivolto anche ai genitori dei pazienti che avrà anche la collaborazione dei logopeda Raquel Escobar e Manoli Torres e della psicóloga Carmen Barceló.

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LE INTERVISTE - LE INTERVISTELE INTERVISTE DEL DIRETTORE PAOLA PACIFICI AGLI ITALIANI ED AGLI SPAGNOLI CHE FANNO PARTE DEL NOSTRO QUOTIDIANO. IL LORO LAVORO E LA LORO PROFESSIONALITA’ RENDE FIERI L’ITALIA E LA SPAGNA

Presidente della Assotziu Tzirculu Sardu Ichnusa. Perché e quando nasce questa Associazione Circolo Sardo ICNUSA?La nostra Associazione si for-mò nel 2004 a Madrid con il de-siderio di fornire un supporto ai conterranei dell’Isola in cerca di possibilità di lavoro in Spagna.

I sardi in Spagna ed a Madrid che tipologia hanno oggi?La Spagna, soprattutto dall’entra-ta dell’Euro, è diventato uno dei paesi più gettonati per vivere, tan-ti e tanti i giovani sardi, dai diciot-tenni ai trentenni, dai quarantenni e oltre, con preparazione di alto li-vello e non, che scelgono que-sto paese per costruirsi un futuro.

Le vostre tradizioni culturali e sociali sono molto sentite, come l’ Associazione le mantiene forti in un paese straniero? Appoggiando la Cultura prodotta in Sardegna, e, incoraggiando, premian-do tanti e tanti professionisti, scrittori, attori, artisti, musicisti e quant’altro per far conoscere al grande pubbli-co spagnolo e non, la nostra Storia e la nostra produzione di alto livello.

I giovani e la cultura sarda?Abbiamo una “rete” cibernetica che fa’ si che siamo costantemente in collegamento tra di noi, e, come di-cevo, grazie alle manifestazioni che portiamo a Madrid dalla Sardegna fanno sì che la nostra cultura sia co-stantemente riproposta e ricordata.

Cosa gli manca di più ad una sarda ed ad un sardo che vive in Spagna?Se chiedi a un sardo cosa gli manca soprattutto… ti risponde-rà, il mare! (per poi aggiungere, le spiagge e la nostra cucina…).

La Sardegna è una regione europea?Grazie alle compagnie aeree low cost i Paesi europei sono diventati sem-pre di più i “vicini di casa” eliminando le frontiere mentali, e la Sardegna, in mezzo al Mediterraneo, con le bel-lezze naturali di cui gode, è un “vicino di casa” molto apprezzato. Aggiungo che le differenti culture e le differenti lingue che colorano l’Europa fanno unico e speciale il grande Continente.

le caratteristiche e l’unicità nel mondo dei Nuraghi, circa 7.000 in tutta l’Iso-la, insieme alle Domus de Janas, i Pozzi Sacri e i Giganti di Mont’e Pra-ma. Come i collegamenti che la civil-tà nuragica sviluppò con le regioni del Mediterraneo, del tempo, rimarcando l’importanza di questa antica cultura. Tanta storia che però fà fatica a farsi co-noscere all’estero e nella stessa Italia.

GIANNI GARBATI È IL PRESIDENTE DELLA FAMOSA ASSOTZIU TZIRCULU SARDU ICHNUSA A MADRIDL'Associazione nasce nel 2004. I sardi scelgono questo paese per costruirsi un futuro. 7000 in tutta l'Isola i Nuraghi insieme alle Domus de Janas, i Pozzi Sacri e i Giganti i Mont’e Prama. Ad una sarda e ad un sardo gli manca il mare ma non solo... Mi piace ricordare i lavori che ho messo in scena per il teatro. Lo scenografo, come definizione, è colui che crea, inventa.

Il presidente durante la Zeppolata

Sa die de sa Sardigna 2019

Parlando della bella isola non si può non parlare di Nuraghi, della loro influenza storica e culturale della Sardegna, nell’Italia e nel mondo?Giusto mesi fa abbiamo avuto ospite il presidente della Fondazione Barumi-ni, Salvatore Bellisai, che ha rimarcato

Scenografo e costumista. Il tuo curriculum è molto importante ed interessante con tante esperienze. Quale quella più significativa per te?Nei miei ricordi ho soprattutto piacere di ricordare i lavori messi in scena per il teatro, pur avendo lavorato nei differen-ti campi dello spettacolo, dal teatro alla televisione, dalla realizzazione sceno-grafica al cinema. Tanti e tanti momenti ognuno con ricordi belli e meno belli, indubbiamente, come spesso accade.

Opera lirica, cinema, teatro, musical e televisione. Quale fra questi settori è più difficile come scenografia?Per me nessuno di questi segmen-ti dello spettacolo sono “difficili”, questo perché ogni volta (è im-portante sapere che c’è differen-za lavorare nel teatro, nel cinema e nella televisione) ho dovuto ap-prendere, capire come muovermi e apprende dagli errori, per poi muovermi come pesce nell’acqua.

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LE INTERVISTE - LE INTERVISTELE INTERVISTE DEL DIRETTORE PAOLA PACIFICI AGLI ITALIANI ED AGLI SPAGNOLI CHE FANNO PARTE DEL NOSTRO QUOTIDIANO. IL LORO LAVORO E LA LORO PROFESSIONALITA’ RENDE FIERI L’ITALIA E LA SPAGNA

Che cosa è oggi la scenografia e come è cambiata. Quanto è realtà e quanto è fantasia?La magia del teatro fortunatamente rimane sostanzialmente immutata, all’interno della “scatola nera” che è il palcoscenico, la presenza degli ar-tisti “in carne e ossa” fà si che il rito dello spettacolo, di quell’ora e mezza di unione quasi sacra fra gli artisti e il pubblico, mantenga immutata la ma-gia. Nella televisione si usa sempre di più l’elettronica come scenogra-fia, mentre fortunatamente nel cine-ma, a parte certe grandi produzioni, ancora oggi si ricreano gli ambienti fisicamente, dando allo scenografo l’opportunità di inventare e creare gli ambienti secondo il proprio gusto e, ovviamente, attenendosi al copione. Quando arrivai giovincello a Roma, imparai a dipingere “in piedi” (metri e metri quadrati di teloni, stesi e inchio-dati sui pavimenti di legno) utilizzando gli appositi lunghi pennelli, arte che nel tempo si và perdendo, purtroppo.

Che cosa sono i laboratori di scenografia? C’è e se c’è la differenza tra una scenografa ed uno scenografo?Lo scenografo come definizione è co-lui che crea, inventa, la scenografia di uno spettacolo, di un programma della tele, di un’opera lirica o degli ambien-ti interni ed esterni per un film. Mentre lo scenografo realizzatore è colui che esegue le idee, mette in pratica i proget-ti preparati dallo scenografo ideatore.

Hai vissuto e vivi in un mondo affascinante. Che scenografia faresti per illustrare la tua vita?Non sono abituato ad espormi in pub-blico, da buon artigiano preferisco mettere a disposizione le mie cono-scenze, le mie idee, le mie passioni, sempre stando dietro le quinte. Però, se proprio devo fare una scenogra-fia per illustrare la mia vita… farei un

patchwork con le immagini dei tanti e tanti lavori che ho ideato e creato nella mia carriera.

Vuoi mandare, in sardo, un messaggio ai tuoi compatriotti sardi?Salude, un'augùriu chi sos isperos e sos disìgios de realizare sos pròpios bisos in custu chintu siat s'avverino.

GIANNI GARBATI È IL PRESIDENTE DELLA FAMOSA ASSOTZIU TZIRCULU SARDU ICHNUSA A MADRIDL'Associazione nasce nel 2004. I sardi scelgono questo paese per costruirsi un futuro. 7000 in tutta l'Isola i Nuraghi insieme alle Domus de Janas, i Pozzi Sacri e i Giganti i Mont’e Prama. Ad una sarda e ad un sardo gli manca il mare ma non solo... Mi piace ricordare i lavori che ho messo in scena per il teatro. Lo scenografo, come definizione, è colui che crea, inventa.

L'Associazione ha organizzato la tavola rotonda "Quale Europa Vogliamo". (sin.) Mauro Basile, Mauro Speranza, Verónica Chillotti, Ángeles Redondo, Pietro Mariani, Gianni Garbati, Charo Valencia, Aldo De Cecco, Andrea Saglimbeni, Alberto Caltabiano, e, al centro in basso, Franco Savoia.

Just Cocina de Cerdeña

L'ASSOCIAZIONE ICHNUSA-CIRCOLO SARDI MADRID- COMUNICA -

Presto, molto presto, anche i connazionali residente a Madrid potranno usufruire di tutti i servizi che offre il Patronato Inca della Cgil. Infatti, una volta al mese, ma anche più volte qualora fosse necessario, i responsabili dell’Inca-Barcellona si recheranno alla capitale per assistere i connazionali che ne avessero bisogno. Promossa dal Cir-colo Sardi-Madrid che presiede Gianni Garbati, Armando Ferrari e Vincenzo Gior-dano, responsabili dell’Inca Barcellona, hanno sostenuto un interessante incontro con alcuni membri della nostra collettività di Madrid. Nel corso della riunione, i rappre-sentanti dell’Inca-Barcellona, hanno spiegato le funzioni che storicamente svolgono i patronati all’estero. E precisato le competenze, sempre più ampie dell’Inca. Garbati e Giordano hanno spiegato che, approfittando della disponibilità offerta dal Circolo Sardo di Madrid, una volta al mese, nella sede del sodalizio italo-spagnolo, incontre-ranno i connazionali e offriranno loro consulenza in materia assistenziale. Infatti, il Patronato Inca offre i propri servizi che spaziano dalle pensioni in regime internazio-nale all’accesso al sistema di welfare locale; dalle prestazioni previdenziali in Italia alle assistenziali in Spagna; dalle pensioni e assistenza fiscale alla consulenza su Cit-tadinanza e Permesso di Residenza. Le date in cui l’Inca-Barcellona assisterà i con-nazionali residenti a Madrid e nei comuni vicini saranno opportunamente rese note.

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Pag. 30 145/2019Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.

I T A L I AALfONSO LICATA: LANZAROTTO MALOCELLO A GENOVA E A ROMA

CONFERENZA E INCONTRO CON GLI STUDENTI ALL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA Il “Comitato Internazionale Promo-tore delle Celebrazioni del VII Cen-tenario della scoperta di Lanzarote e delle Isole Canarie da parte del navi-gatore italiano Lanzarotto Malocello” rende noto che, nel quadro della pro-grammazione degli eventi a fini di-vulgativi per l’anno in corso e per il prossimo anno 2020, in collaborazione con Istituzioni universitarie si terran-

"Le Università italiane valorizzano finalmente un personaggio ligure da secoli dimenticato" ha dichiarato il Presidente del Comitato Malocello Internazionale.

Il Presidente Alfonso Licata durante l'intervento alla Conferenza di Genova

no alcune conferenze del Presidente del Comitato avvocato Alfonso Lica-ta sull’evento storico-geografico della scoperta delle Isole Canarie e dell’in-signe scopritore italiano Lanzarotto Malocello, nativo di Varazze (Savona) che per primo si spinse a navigare in aperto oceano oltre le mitiche Colonne d’Ercole. La conferenza che si è tenuta su Elementi e fonti della storia globale “Navigare verso l’ignoto: la scoper-ta delle Isole Canarie di Lanzarot-to Malocello”, introdotta dal profes-sor Luca Lo Basso e dal professor Emiliano Beri. Sono intervenutil'avvocato Alfonso Licata, Presiden-te del Comitato Internazionale VII Centenario della scoperta delle Iso-le Canarie Lanzarotto Malocello. Ilprofessor Giovanni Delfino, Segreta-rio Generale Comitato Internazionale VII centenario della scoperta delle Iso-le Canarie Lanzarotto Malocello, già Sindaco di Varazze. Il dottor Antonio Scudieri, Membro del Comitato Inter-

Andrea Fara presente alla conferenza

(sin) Emmanuel Betta, coordinatore dei corsi di dottorato, che ha portato il saluto, il professor Alfonso Marini e l'avvocato Alfonso Licata.

Eleonora Plebani durante il suo intervento

Alfonso Licata durante la conferenza

MALOCELLO A LA SAPIENZAPresso la Facoltà di Lettere dell’Università di Roma "La Sapienza" si è svolto l'incontro con i dottorandi del corso di Storia, Antropo-logia e Religioni sul tema "Scoprire l’ignoto: navigatori italiani nel Basso Medioevo. Lan-zarotto Malocello". Il coordinatore del dotto-rato professor Emmanuel Betta ha portato il suo saluto seguito dal professor Alfonso Ma-rini, docente associato di Storia Medievale, del professor Andrea Fara e della professo-ressa Eleonora Plebani. L’incontro si è con-cluso con la relazione dell’avvocato Alfonso Licata sulla storia e le origini della Famiglia Malocello. In rappresentanza dell’editore la Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana il Direttore della Rivista Ammira-glio Paolo Bembo e per l’Istituto del Nastro Azzurro il Presidente della Federazione di Roma Tommaso Gramiccia. In assenza di un profilo definito di Lanzarotto Malocello, di un suo qualsiasi ritratto, effigie o raffigu-razione marmorea, gli attenti ascoltatori han-no potuto soltanto immaginarne le fattezze.

nazionale VII centenario della scoperta delle Isole Canarie Lanzarotto Malo-cello, già Magistrato Corte dei Conti. All'incontro con gli studenti hanno preso parte della Lega Navale Italia-na, dell’Istituto del Nastro Azzurro e dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Presentati i due libri del Pre-sidente del "Comitato Internazionale Promotore delle Celebrazioni del VII Centenario della scoperta di Lanza-rote e delle Isole Canarie da parte del navigatore italiano Lanzarotto Ma-locello" Alfonso Licata: ”Lanzarot-to Malocello, dall’Italia alle Canarie”

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Pag. 31145/2019Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.

I T A L I AIL fESTIVAL INTERNAZIONALE DELLE POLPETTE A CASSANO MAGNAGOOltre 1600 mq di festa con area coperta. Centinaia di Polpette con ricette da tutto il mondo, sfida di abbuffate, birra a fiumi, musica dal vivo e spettacoli, giochi per tutte le età e un mondo di divertimento.

LA POLPETTA Fino al Trecento, nei ricettari non v'è trac-cia della parola "purpetta" che appare nel secolo XV grazie al Libro de Arte Coquina-ria di Maestro Martino, cuoco dell'allora camerlengo patriarca di Aquileia. Nel de-scrivere poi la preparazione di quella che lui definisce polpetta, Maestro Martino pare però alludere ad una pietanza che noi, oggi, chiameremmo involtino allo spiedo. In ogni caso, nella storia della letteratura culinaria italiana, questa è la prima ricetta in assoluto espressamente dedicata alle polpette: «Per fare polpette di carne de vitello o de altra bona carne. In prima togli de la carne ma-gra de la cossa et tagliala in fette longhe et sottili et battile bene sopra un tagliero o ta-vola con la costa del coltello, et togli sale et finocchio pesto et ponilo sopra la ditta fetta di carne. Dapoi togli de petrosimolo, maio-rana et de bon lardo et batti queste cose in-sieme con un poche de bone spetie, et disten-dile bene queste cose in la dicta fetta. Dapoi involtela inseme et polla nel speto accocere. Ma non la lassare troppo seccar al focho».

LE POLPETTE SECONDO L'ARTUSIPellegrino Artusi, nel suo ben noto manuale La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene (1881), così ci presenta le polpette: «Non cre-diate che io abbia la pretensione d'insegnarvi a far le polpette. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare cominciando dal ciuco, il quale fu forse il primo a darne il modello al genere umano. Intendo soltanto dirvi come esse si preparino da qualcuno con carne lessa avan-zata; se poi le voleste fare più semplici o di carne cruda, non è necessario tanto condi-mento. Tritate il lesso colla lunetta e tritate a parte una fetta di prosciutto grasso e magro per unirla al medesimo. Condite con parmi-giano, sale, pepe, odore di spezie, uva pas-solina, pinoli, alcune cucchiaiate di pappa, fatta con una midolla di pane cotta nel brodo o nel latte, legando il composto con un uovo o due a seconda della quantità. Formate tan-te pallottole del volume di un uovo, schiac-ciate ai poli come il globo terrestre, panatele e friggetele nell'olio o nel lardo. Poi con un soffritto d'aglio e prezzemolo e l'unto rimasto nella padella passatele in una teglia, ornan-dole con una salsa d'uova e agro di limone».

Stati Uniti, India, Turchia, Grecia, Thailandia e Svezia sono i Paesi che hanno partecipato, offrendo la loro versione di un piatto già protagoni-sta in Italia di molte ricette. "La pol-petta", è stata celebrata in un grande appuntamento enogastronomico or-ganizzato dall’associazione culturale Le Officine, il Festival Internaziona-le delle Polpette e Street Food Para-de, con il patrocinio del Comune. Una sezione dedicata alle regioni italianeè un festival internazionale incentrato sulla tradizione e sulle tipologie della polpetta. Che siano al pomodoro, frit-te o al forno, di carne, pesce, verdure, legumi o formaggi, vegane, vegeta-riane e senza glutine, verranno cele-brate, tra versioni classiche o innova-tive, in ogni possibile salsa, ricetta, colore e sapore. Per quanto riguarda l’Italia una sezione della manifesta-zione è stata interamente dedicata alle regioni, con specialità calabresi, liguri, valdostane, siciliane, toscane, venete, emiliane fino ad arrivare a quelle lombarde come i "mondeghili", la polpetta milanese per eccellenza. Dall’estero sono arrivate le "masa-la vedai" dell’India, i "falafel" della Turchia e i "keftedes" della Grecia e quelle degli Stati Uniti, Thailandia e Svezia. Il “Man vs Meatball”, è sta-ta la sfida nella quale i partecipanti, hanno mangiato un chilo e mezzo di spaghetti con salsa di pomodoro, gra-na e polpette di fassona piemontese, che hanno tentato di battere il cam-pione in carica, con il record di soli dieci minuti nel "compiere l’impresa".

La ricetta delle polpette del film "Il Padrino" spiegata dal boss Clemenza

al giovane Michael Corleone

Ingredienti per due persone:4 salsicce di suino;6 polpette di carne;2 spicchi d’aglio;passata di pomodoro;conserva di pomodoro;vino rosso;zucchero.

In una padella soffriggere l'olio con l'aglio, aggiungere la passata di pomodoro liquido e un cucchiaino di conserva, quando il sugo inizia a bollire mettere le salsicce e le pol-pette, sfumare con vino rosso, ag-giungere un pizzico di zucchero, cuocere a fuoco basso.

Dal film "Piovono Polpette"

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