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LE FONDAZIONI DI COMUNITÀE IL MONDO DEL NON PROFIT
Giorgio Fiorentini
Docente Università L. Bocconi Milano, Direttore Master Universitario in Management delle Imprese Sociali, Aziende Non Profit e Cooperative SDA Bocconi
Rho - 12 Maggio 2007
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
Le Fondazioni di Comunità
Perseguono scopi di erogazione anche mediante il finanziamento di progetti proposti da enti, associazioni e organizzazioni senza scopo di lucro , imprese sociali radicate nel territorio di riferimento
Svolgono un ruolo di coordinamento e integrazione delle varie iniziative locali in logica di sussidiarietà orizzontale e finanziaria nonché un ruolo di decentramento finanziario
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
Le Fondazioni di Comunità:elementi caratterizzanti
• Indipendenza - derivante da un patrimonio proprio e gestito dal localismo di organi nominati in sede territoriale
• Forte collegamento con il “capitale sociale” del territorio
• Flessibilità collegata alla prossimità con i bisogni e la domanda
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
•Capacità di lettura del ciclo di vita dei bisogni/domanda e maggiore efficacia derivante da una interpretazione non solo autentica , ma anche efficiente e orientata ai risultati
•Professionalità - intesa come garanzia nell’assistenza ai donatori siano essi istituzioni, privati cittadini o altro soggetto giuridico
Le Fondazioni di Comunità:elementi caratterizzanti
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
L’approccio multistakeholders porterà alla fondazione comunitaria una serie di benefici:
Le Fondazioni di Comunità:l’approccio multistakeholders
1. Permetterà di combattere i comportamenti opportunistici che danneggiano le legittime aspettative di benessere degli stakeholder
2. Consentirà di porre le basi, tramite relazioni eque e corrette, per l’instaurarsi di rapporti di fiducia che diminuiscono i conflitti e facilitano lo svolgimento di transazioni economiche, riducendone i costi di controllo
3. Aiuterà il management ad identificare i potenziali effetti sociali positivi, riconoscendo legittimi interessi di stakeholder spesso dimenticati
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
Le Fondazioni di Comunità:i finanziamenti
• Fondo di dotazione iniziale
• Fondo “erogazioni sul territorio”
• Fundraising
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
Le Fondazioni di Comunità:l’evoluzione del concetto di fund raising
L’ evoluzione dell’atteggiamento della società nei confronti delle non profit e delle loro donazioni nel corso degli anni ha determinato un cambiamento del concetto di fund raising:
FILANTROPIA COME TRANSAZIONE
FILANTROPIA COME INVESTIMENTO
Il principale indicatore di successo sta nell’atto stesso di donare
La donazione si concretizza in un investimento nelle capacità del non profit di realizzare le proprie strategie con il massimo dell’ efficacia
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
Le Fondazioni di Comunità:l’evoluzione del concetto di fund raising
• I
• I nuovi donatori analizzano con attenzione e atteggiamento imprenditoriale ogni buona causa per andare alla ricerca di quella migliore
• I nuovi donatori vogliono avere la certezza che il proprio investimento porti ad un reale beneficio per i clienti finali
• La Fondazione di Comunità diventa garante
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
Le Fondazioni di Comunità:la funzione sussidiaria
Capacità di creare una filiera sussidiaria orizzontale a marker prevalente privato
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
Le Fondazioni di Comunità:come utilizzarla
• Contribuendo al patrimonio della Fondazione
• Finanziando progetti specifici
• Costituendo fondi nominativi
– Fondo per la comunità– Fondo per area d’interesse– Fondo con diritto d’indirizzo– Fondo designato a favore di una o più organizzazioni– Fondi a favore di specifici enti non profit
I singoli cittadini, le associazioni e le aziende possono I singoli cittadini, le associazioni e le aziende possono usufruire della Fondazione di Comunità:usufruire della Fondazione di Comunità:
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
Le Fondazioni di Comunità e il mondo del non profit
Relazione di filiera fra Fondazione di Comunità, Aziende non profit e Imprese Sociali
• Simmetria tecnico amministrativa
• Simmetria di coerenza strategica
• Simmetria dell’interpretazione e della valutazione progettuale
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
Fondazione di Comunità e Impresa Sociale
• Imprenditorialità sociale continua
• Collegamento con lo sviluppo del territorio considerando le caratteristiche di produzione e scambio delle Imprese Sociali
• Settori dell’ Impresa Sociale come aree di pregio e meritevoli
• Interazione come ruolo di sviluppo socio economico
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
Dalla tesi esposta nel volume The creation and destruction of social capital: entrepreneurship, co-operative movements and institutions di Gunnar Lind Haase Svendsen, Gert Tinggaard Svendsen
Fondazione di Comunità e Impresa Sociale
La Fondazione di Comunità facilita l’azione collettiva volontaristica e la creazione di bridging social capital
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
Fondazione di Comunità e Impresa Sociale
Il capitale sociale può essere considerato un fattore di produzione:
• facilita il flusso di informazioni
• esercita influenza sugli agenti che giocano un ruolo critico nelle decisioni
• funziona da garanzia delle credenziali sociali di un singolo appartenente ad un certo network sia per l’organizzazione che per i suoi agenti
• rinforza l’identità di un singolo in quanto parte di un network di cui dovrebbe condividere i principali orientamenti.
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
Le Fondazioni di Comunità e il mondo del non profit
La “rilevanza economica” del capitale sociale prodotto dal rapporto fra le fondazioni comunitarie ed il mondo del non profitpuò dunque essere ricondotta alla diminuzione dei costi di transazione e di monitoraggio a causa dellamigliore diffusione delle informazioni e del costo più elevato associato ai comportamenti opportunistici
Giorgio Fiorentini – Rho, 12 Maggio 2007
Conlusioni:Le Fondazioni di Comunità e il mondo del non profit
INCREMENTANO LA RICCHEZZA SOCIALE SECONDO L’EVOLUZIONE VIRTUOSA CONSEGUENTE AL DILEMMA DI ROBIN HOOD DI LINDERT
STABILIZZANO IL TESSUTO CONNETTIVO SOCIO ECONOMICO
SVILUPPANO IL SOCIALE EFFICACE E IN LOGICA DI ECONOMICITÀ
INCREMENTANO IL VALORE DEL CAPITALE UMANO DEL TERRITORIO
SVILUPPANO IMPRENDITORIALITA’ SOCIALE MISTA:non profit / for profit / pubblico