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Laboratorio gestione della classe e problematiche relazionali IC «Marco Polo» Scuola Polo per la formazione Roma - Ambito IV 19, 21 e 26 marzo 2018 Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 1

Laboratorio gestione della classe e problematiche relazionali · Competenze organizzativo-relazionali Competenze di orientamento Il Profilo del docente Piano di formazione neo assunti

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Laboratorio

gestione della classe

e problematiche

relazionaliIC laquoMarco Poloraquo

Scuola Polo per la formazione Roma - Ambito IV

19 21 e 26 marzo 2018

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova1

Le quattro discontinuitagrave

bullldquola scuola richiede prestazioni individuali mentre il lavoro mentale allrsquoesterno egrave spesso condiviso socialmente

bull la scuola richiede un pensiero privo di supporti mentre fuorici si avvale di strumenti cognitivi o artefatti

bullla scuola coltiva il pensiero simbolico nel senso che lavora su simboli mentre fuori della scuola la mente egrave sempre direttamente alle prese con oggetti e situazioni

bulla scuola si insegnano capacitagrave e conoscenze generali mentrenelle attivitagrave esterne dominano competenze specifiche legate alla situazionerdquo [Resnick 1995]

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 2

Lrsquoevoluzione del profilo laquogiuridico-contrattualeraquo del docente

(art 27 CCNL 20162019)

Il profilo professionale dei docenti egrave costituito da competenzedisciplinari informatiche linguistiche psicopedagogiche metodologico-didattiche organizzativo relazionali di orientamento e di ricerca documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti che si sviluppano

con il maturare dellrsquoesperienza didattica

lrsquoattivitagrave di studio

lrsquoattivitagrave di sistematizzazione della pratica didattica

I contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzionee nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dellrsquoofferta formativa della scuola

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 3

Competenze disciplinari

Competenze informatiche

Competenze linguistiche

Competenze psico-

pedagogiche

Competenze metodologico-didattiche

Competenze organizzativo-relazionali

Competenze di

orientamento

Il Profilo

del

docente

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 4

Maturare

esperienza

didattica

Sistematizzazione

pratica didattica

Attivitagrave di studio

Motivazione

Formazione permanente

Fin dalla sua formazione la classe presenta una storia unica e singolare

Ersquo un sistema aperto con caratteristiche sue proprie non riconducibili a quelle dei suoi membri presi isolatamente

Ha regole esplicite e implicite valide solo al proprio interno e cresce nutrendosi delle interazioni e relazioni tra i suoi membri

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 5

Il punto di partenza di ogni apprendimento egrave la creazione

di una relazione di classe positiva in grado di rispettare

le differenze e le specificitagrave di ogni singolo individuo al

fine di concedergli la possibilitagrave di esprimersi liberamente

e senza riserve

Senza la creazione di una relazione di classe positiva si

rivela inutile ogni riflessione su come insegnare o su

come costruire situazioni che consentano apprendimento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

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Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 7

Anche le Indicazioni Nazionali per il curricolo recitano particolare

cura egrave necessario dedicare

alla formazione della classe come gruppo

alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti

alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla

socializzazione

La classe si configura come un

fondamentale spazio di crescita in cui

lo studente sperimenta

le proprie competenze e sviluppa la

propria identitagrave nel quale i processi

emotivi e relazionali

assumono un ruolo centrale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 8

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 9

Luogo di appartenenza o di esclusione

Luogo di apprendimento o

luogo di trasmissione

Luogo di sperimentazione

dei conflitti

Comunicazione

Educazione

Istruzione

FormazioneRelazione

La

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 10

Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta

alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo

Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio

bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente

bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo

proposito dalla presenza degli altri membri della classe

Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui

bull esibire il proprio io

bull dove definire e mantenere la propria identitagrave

bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi

bull il dimostrare le proprie capacitagrave

bull lappartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa

pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)

La classe laquogrande grupporaquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 11

Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave

naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che

possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta

ostili o in conflitto con altri sotto-gruppi

Tra gli studenti possono stabilirsi

sentimenti di simpatiaantipatia

reciprocitagraveostilitagrave

aperturapregiudizio

tali da costituire una rete implicita di rapporti e

comunicazioni che nasce in base ad esigenze personali e

sociali e che risponde a bisogni socio-affettivi diversi da quelli

strettamente istituzionali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 12

In base a questo modello

di analisi una classe puograve

essere vista come un

campo nel quale

operano forze diverse

(gli alunni)

I sentimenti di attrazione e

avversione tra gli alunni

organizzano

implicitamente una rete di

relazioni selettive

relazioni che sono spesso

predominanti o

indipendenti dagli scopi

istituzionali (didattici

formativi) e talvolta in

conflitto palese o

nascosto con gli stessi

bull Clima positivo

bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta

Attrazione

bull Clima negativo

bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa

Avversione

La gestione della classe

La classe egrave un microsistema complesso in cui intervengono molteplici

fattori sia interni che esterni contesti familiari ed extrascolastici e

la scuola quella scuola quella specifica comunitagrave educante con le sue

tradizioni le sue regole il suo stile il docente i docenti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 13

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 14

Competenze disciplinari didattiche metodologiche

bull di disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico

bull di padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate

bull di promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi

bull di partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto

bull helliphellip

Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip

bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi

bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo

bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto

bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi

bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

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Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Le quattro discontinuitagrave

bullldquola scuola richiede prestazioni individuali mentre il lavoro mentale allrsquoesterno egrave spesso condiviso socialmente

bull la scuola richiede un pensiero privo di supporti mentre fuorici si avvale di strumenti cognitivi o artefatti

bullla scuola coltiva il pensiero simbolico nel senso che lavora su simboli mentre fuori della scuola la mente egrave sempre direttamente alle prese con oggetti e situazioni

bulla scuola si insegnano capacitagrave e conoscenze generali mentrenelle attivitagrave esterne dominano competenze specifiche legate alla situazionerdquo [Resnick 1995]

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 2

Lrsquoevoluzione del profilo laquogiuridico-contrattualeraquo del docente

(art 27 CCNL 20162019)

Il profilo professionale dei docenti egrave costituito da competenzedisciplinari informatiche linguistiche psicopedagogiche metodologico-didattiche organizzativo relazionali di orientamento e di ricerca documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti che si sviluppano

con il maturare dellrsquoesperienza didattica

lrsquoattivitagrave di studio

lrsquoattivitagrave di sistematizzazione della pratica didattica

I contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzionee nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dellrsquoofferta formativa della scuola

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 3

Competenze disciplinari

Competenze informatiche

Competenze linguistiche

Competenze psico-

pedagogiche

Competenze metodologico-didattiche

Competenze organizzativo-relazionali

Competenze di

orientamento

Il Profilo

del

docente

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 4

Maturare

esperienza

didattica

Sistematizzazione

pratica didattica

Attivitagrave di studio

Motivazione

Formazione permanente

Fin dalla sua formazione la classe presenta una storia unica e singolare

Ersquo un sistema aperto con caratteristiche sue proprie non riconducibili a quelle dei suoi membri presi isolatamente

Ha regole esplicite e implicite valide solo al proprio interno e cresce nutrendosi delle interazioni e relazioni tra i suoi membri

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 5

Il punto di partenza di ogni apprendimento egrave la creazione

di una relazione di classe positiva in grado di rispettare

le differenze e le specificitagrave di ogni singolo individuo al

fine di concedergli la possibilitagrave di esprimersi liberamente

e senza riserve

Senza la creazione di una relazione di classe positiva si

rivela inutile ogni riflessione su come insegnare o su

come costruire situazioni che consentano apprendimento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

6

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 7

Anche le Indicazioni Nazionali per il curricolo recitano particolare

cura egrave necessario dedicare

alla formazione della classe come gruppo

alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti

alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla

socializzazione

La classe si configura come un

fondamentale spazio di crescita in cui

lo studente sperimenta

le proprie competenze e sviluppa la

propria identitagrave nel quale i processi

emotivi e relazionali

assumono un ruolo centrale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 8

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 9

Luogo di appartenenza o di esclusione

Luogo di apprendimento o

luogo di trasmissione

Luogo di sperimentazione

dei conflitti

Comunicazione

Educazione

Istruzione

FormazioneRelazione

La

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 10

Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta

alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo

Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio

bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente

bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo

proposito dalla presenza degli altri membri della classe

Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui

bull esibire il proprio io

bull dove definire e mantenere la propria identitagrave

bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi

bull il dimostrare le proprie capacitagrave

bull lappartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa

pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)

La classe laquogrande grupporaquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 11

Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave

naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che

possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta

ostili o in conflitto con altri sotto-gruppi

Tra gli studenti possono stabilirsi

sentimenti di simpatiaantipatia

reciprocitagraveostilitagrave

aperturapregiudizio

tali da costituire una rete implicita di rapporti e

comunicazioni che nasce in base ad esigenze personali e

sociali e che risponde a bisogni socio-affettivi diversi da quelli

strettamente istituzionali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 12

In base a questo modello

di analisi una classe puograve

essere vista come un

campo nel quale

operano forze diverse

(gli alunni)

I sentimenti di attrazione e

avversione tra gli alunni

organizzano

implicitamente una rete di

relazioni selettive

relazioni che sono spesso

predominanti o

indipendenti dagli scopi

istituzionali (didattici

formativi) e talvolta in

conflitto palese o

nascosto con gli stessi

bull Clima positivo

bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta

Attrazione

bull Clima negativo

bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa

Avversione

La gestione della classe

La classe egrave un microsistema complesso in cui intervengono molteplici

fattori sia interni che esterni contesti familiari ed extrascolastici e

la scuola quella scuola quella specifica comunitagrave educante con le sue

tradizioni le sue regole il suo stile il docente i docenti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 13

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 14

Competenze disciplinari didattiche metodologiche

bull di disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico

bull di padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate

bull di promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi

bull di partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto

bull helliphellip

Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip

bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi

bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo

bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto

bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi

bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Lrsquoevoluzione del profilo laquogiuridico-contrattualeraquo del docente

(art 27 CCNL 20162019)

Il profilo professionale dei docenti egrave costituito da competenzedisciplinari informatiche linguistiche psicopedagogiche metodologico-didattiche organizzativo relazionali di orientamento e di ricerca documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti che si sviluppano

con il maturare dellrsquoesperienza didattica

lrsquoattivitagrave di studio

lrsquoattivitagrave di sistematizzazione della pratica didattica

I contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzionee nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dellrsquoofferta formativa della scuola

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 3

Competenze disciplinari

Competenze informatiche

Competenze linguistiche

Competenze psico-

pedagogiche

Competenze metodologico-didattiche

Competenze organizzativo-relazionali

Competenze di

orientamento

Il Profilo

del

docente

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 4

Maturare

esperienza

didattica

Sistematizzazione

pratica didattica

Attivitagrave di studio

Motivazione

Formazione permanente

Fin dalla sua formazione la classe presenta una storia unica e singolare

Ersquo un sistema aperto con caratteristiche sue proprie non riconducibili a quelle dei suoi membri presi isolatamente

Ha regole esplicite e implicite valide solo al proprio interno e cresce nutrendosi delle interazioni e relazioni tra i suoi membri

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 5

Il punto di partenza di ogni apprendimento egrave la creazione

di una relazione di classe positiva in grado di rispettare

le differenze e le specificitagrave di ogni singolo individuo al

fine di concedergli la possibilitagrave di esprimersi liberamente

e senza riserve

Senza la creazione di una relazione di classe positiva si

rivela inutile ogni riflessione su come insegnare o su

come costruire situazioni che consentano apprendimento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

6

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 7

Anche le Indicazioni Nazionali per il curricolo recitano particolare

cura egrave necessario dedicare

alla formazione della classe come gruppo

alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti

alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla

socializzazione

La classe si configura come un

fondamentale spazio di crescita in cui

lo studente sperimenta

le proprie competenze e sviluppa la

propria identitagrave nel quale i processi

emotivi e relazionali

assumono un ruolo centrale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 8

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 9

Luogo di appartenenza o di esclusione

Luogo di apprendimento o

luogo di trasmissione

Luogo di sperimentazione

dei conflitti

Comunicazione

Educazione

Istruzione

FormazioneRelazione

La

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 10

Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta

alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo

Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio

bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente

bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo

proposito dalla presenza degli altri membri della classe

Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui

bull esibire il proprio io

bull dove definire e mantenere la propria identitagrave

bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi

bull il dimostrare le proprie capacitagrave

bull lappartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa

pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)

La classe laquogrande grupporaquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 11

Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave

naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che

possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta

ostili o in conflitto con altri sotto-gruppi

Tra gli studenti possono stabilirsi

sentimenti di simpatiaantipatia

reciprocitagraveostilitagrave

aperturapregiudizio

tali da costituire una rete implicita di rapporti e

comunicazioni che nasce in base ad esigenze personali e

sociali e che risponde a bisogni socio-affettivi diversi da quelli

strettamente istituzionali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 12

In base a questo modello

di analisi una classe puograve

essere vista come un

campo nel quale

operano forze diverse

(gli alunni)

I sentimenti di attrazione e

avversione tra gli alunni

organizzano

implicitamente una rete di

relazioni selettive

relazioni che sono spesso

predominanti o

indipendenti dagli scopi

istituzionali (didattici

formativi) e talvolta in

conflitto palese o

nascosto con gli stessi

bull Clima positivo

bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta

Attrazione

bull Clima negativo

bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa

Avversione

La gestione della classe

La classe egrave un microsistema complesso in cui intervengono molteplici

fattori sia interni che esterni contesti familiari ed extrascolastici e

la scuola quella scuola quella specifica comunitagrave educante con le sue

tradizioni le sue regole il suo stile il docente i docenti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 13

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 14

Competenze disciplinari didattiche metodologiche

bull di disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico

bull di padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate

bull di promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi

bull di partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto

bull helliphellip

Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip

bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi

bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo

bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto

bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi

bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Competenze disciplinari

Competenze informatiche

Competenze linguistiche

Competenze psico-

pedagogiche

Competenze metodologico-didattiche

Competenze organizzativo-relazionali

Competenze di

orientamento

Il Profilo

del

docente

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 4

Maturare

esperienza

didattica

Sistematizzazione

pratica didattica

Attivitagrave di studio

Motivazione

Formazione permanente

Fin dalla sua formazione la classe presenta una storia unica e singolare

Ersquo un sistema aperto con caratteristiche sue proprie non riconducibili a quelle dei suoi membri presi isolatamente

Ha regole esplicite e implicite valide solo al proprio interno e cresce nutrendosi delle interazioni e relazioni tra i suoi membri

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 5

Il punto di partenza di ogni apprendimento egrave la creazione

di una relazione di classe positiva in grado di rispettare

le differenze e le specificitagrave di ogni singolo individuo al

fine di concedergli la possibilitagrave di esprimersi liberamente

e senza riserve

Senza la creazione di una relazione di classe positiva si

rivela inutile ogni riflessione su come insegnare o su

come costruire situazioni che consentano apprendimento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

6

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 7

Anche le Indicazioni Nazionali per il curricolo recitano particolare

cura egrave necessario dedicare

alla formazione della classe come gruppo

alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti

alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla

socializzazione

La classe si configura come un

fondamentale spazio di crescita in cui

lo studente sperimenta

le proprie competenze e sviluppa la

propria identitagrave nel quale i processi

emotivi e relazionali

assumono un ruolo centrale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 8

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 9

Luogo di appartenenza o di esclusione

Luogo di apprendimento o

luogo di trasmissione

Luogo di sperimentazione

dei conflitti

Comunicazione

Educazione

Istruzione

FormazioneRelazione

La

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 10

Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta

alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo

Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio

bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente

bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo

proposito dalla presenza degli altri membri della classe

Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui

bull esibire il proprio io

bull dove definire e mantenere la propria identitagrave

bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi

bull il dimostrare le proprie capacitagrave

bull lappartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa

pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)

La classe laquogrande grupporaquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 11

Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave

naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che

possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta

ostili o in conflitto con altri sotto-gruppi

Tra gli studenti possono stabilirsi

sentimenti di simpatiaantipatia

reciprocitagraveostilitagrave

aperturapregiudizio

tali da costituire una rete implicita di rapporti e

comunicazioni che nasce in base ad esigenze personali e

sociali e che risponde a bisogni socio-affettivi diversi da quelli

strettamente istituzionali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 12

In base a questo modello

di analisi una classe puograve

essere vista come un

campo nel quale

operano forze diverse

(gli alunni)

I sentimenti di attrazione e

avversione tra gli alunni

organizzano

implicitamente una rete di

relazioni selettive

relazioni che sono spesso

predominanti o

indipendenti dagli scopi

istituzionali (didattici

formativi) e talvolta in

conflitto palese o

nascosto con gli stessi

bull Clima positivo

bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta

Attrazione

bull Clima negativo

bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa

Avversione

La gestione della classe

La classe egrave un microsistema complesso in cui intervengono molteplici

fattori sia interni che esterni contesti familiari ed extrascolastici e

la scuola quella scuola quella specifica comunitagrave educante con le sue

tradizioni le sue regole il suo stile il docente i docenti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 13

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 14

Competenze disciplinari didattiche metodologiche

bull di disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico

bull di padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate

bull di promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi

bull di partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto

bull helliphellip

Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip

bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi

bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo

bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto

bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi

bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

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La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Fin dalla sua formazione la classe presenta una storia unica e singolare

Ersquo un sistema aperto con caratteristiche sue proprie non riconducibili a quelle dei suoi membri presi isolatamente

Ha regole esplicite e implicite valide solo al proprio interno e cresce nutrendosi delle interazioni e relazioni tra i suoi membri

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 5

Il punto di partenza di ogni apprendimento egrave la creazione

di una relazione di classe positiva in grado di rispettare

le differenze e le specificitagrave di ogni singolo individuo al

fine di concedergli la possibilitagrave di esprimersi liberamente

e senza riserve

Senza la creazione di una relazione di classe positiva si

rivela inutile ogni riflessione su come insegnare o su

come costruire situazioni che consentano apprendimento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

6

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 7

Anche le Indicazioni Nazionali per il curricolo recitano particolare

cura egrave necessario dedicare

alla formazione della classe come gruppo

alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti

alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla

socializzazione

La classe si configura come un

fondamentale spazio di crescita in cui

lo studente sperimenta

le proprie competenze e sviluppa la

propria identitagrave nel quale i processi

emotivi e relazionali

assumono un ruolo centrale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 8

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 9

Luogo di appartenenza o di esclusione

Luogo di apprendimento o

luogo di trasmissione

Luogo di sperimentazione

dei conflitti

Comunicazione

Educazione

Istruzione

FormazioneRelazione

La

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 10

Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta

alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo

Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio

bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente

bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo

proposito dalla presenza degli altri membri della classe

Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui

bull esibire il proprio io

bull dove definire e mantenere la propria identitagrave

bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi

bull il dimostrare le proprie capacitagrave

bull lappartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa

pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)

La classe laquogrande grupporaquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 11

Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave

naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che

possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta

ostili o in conflitto con altri sotto-gruppi

Tra gli studenti possono stabilirsi

sentimenti di simpatiaantipatia

reciprocitagraveostilitagrave

aperturapregiudizio

tali da costituire una rete implicita di rapporti e

comunicazioni che nasce in base ad esigenze personali e

sociali e che risponde a bisogni socio-affettivi diversi da quelli

strettamente istituzionali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 12

In base a questo modello

di analisi una classe puograve

essere vista come un

campo nel quale

operano forze diverse

(gli alunni)

I sentimenti di attrazione e

avversione tra gli alunni

organizzano

implicitamente una rete di

relazioni selettive

relazioni che sono spesso

predominanti o

indipendenti dagli scopi

istituzionali (didattici

formativi) e talvolta in

conflitto palese o

nascosto con gli stessi

bull Clima positivo

bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta

Attrazione

bull Clima negativo

bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa

Avversione

La gestione della classe

La classe egrave un microsistema complesso in cui intervengono molteplici

fattori sia interni che esterni contesti familiari ed extrascolastici e

la scuola quella scuola quella specifica comunitagrave educante con le sue

tradizioni le sue regole il suo stile il docente i docenti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 13

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 14

Competenze disciplinari didattiche metodologiche

bull di disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico

bull di padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate

bull di promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi

bull di partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto

bull helliphellip

Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip

bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi

bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo

bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto

bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi

bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Il punto di partenza di ogni apprendimento egrave la creazione

di una relazione di classe positiva in grado di rispettare

le differenze e le specificitagrave di ogni singolo individuo al

fine di concedergli la possibilitagrave di esprimersi liberamente

e senza riserve

Senza la creazione di una relazione di classe positiva si

rivela inutile ogni riflessione su come insegnare o su

come costruire situazioni che consentano apprendimento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

6

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 7

Anche le Indicazioni Nazionali per il curricolo recitano particolare

cura egrave necessario dedicare

alla formazione della classe come gruppo

alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti

alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla

socializzazione

La classe si configura come un

fondamentale spazio di crescita in cui

lo studente sperimenta

le proprie competenze e sviluppa la

propria identitagrave nel quale i processi

emotivi e relazionali

assumono un ruolo centrale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 8

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 9

Luogo di appartenenza o di esclusione

Luogo di apprendimento o

luogo di trasmissione

Luogo di sperimentazione

dei conflitti

Comunicazione

Educazione

Istruzione

FormazioneRelazione

La

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 10

Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta

alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo

Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio

bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente

bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo

proposito dalla presenza degli altri membri della classe

Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui

bull esibire il proprio io

bull dove definire e mantenere la propria identitagrave

bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi

bull il dimostrare le proprie capacitagrave

bull lappartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa

pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)

La classe laquogrande grupporaquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 11

Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave

naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che

possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta

ostili o in conflitto con altri sotto-gruppi

Tra gli studenti possono stabilirsi

sentimenti di simpatiaantipatia

reciprocitagraveostilitagrave

aperturapregiudizio

tali da costituire una rete implicita di rapporti e

comunicazioni che nasce in base ad esigenze personali e

sociali e che risponde a bisogni socio-affettivi diversi da quelli

strettamente istituzionali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 12

In base a questo modello

di analisi una classe puograve

essere vista come un

campo nel quale

operano forze diverse

(gli alunni)

I sentimenti di attrazione e

avversione tra gli alunni

organizzano

implicitamente una rete di

relazioni selettive

relazioni che sono spesso

predominanti o

indipendenti dagli scopi

istituzionali (didattici

formativi) e talvolta in

conflitto palese o

nascosto con gli stessi

bull Clima positivo

bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta

Attrazione

bull Clima negativo

bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa

Avversione

La gestione della classe

La classe egrave un microsistema complesso in cui intervengono molteplici

fattori sia interni che esterni contesti familiari ed extrascolastici e

la scuola quella scuola quella specifica comunitagrave educante con le sue

tradizioni le sue regole il suo stile il docente i docenti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 13

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 14

Competenze disciplinari didattiche metodologiche

bull di disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico

bull di padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate

bull di promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi

bull di partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto

bull helliphellip

Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip

bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi

bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo

bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto

bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi

bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 7

Anche le Indicazioni Nazionali per il curricolo recitano particolare

cura egrave necessario dedicare

alla formazione della classe come gruppo

alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti

alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla

socializzazione

La classe si configura come un

fondamentale spazio di crescita in cui

lo studente sperimenta

le proprie competenze e sviluppa la

propria identitagrave nel quale i processi

emotivi e relazionali

assumono un ruolo centrale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 8

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 9

Luogo di appartenenza o di esclusione

Luogo di apprendimento o

luogo di trasmissione

Luogo di sperimentazione

dei conflitti

Comunicazione

Educazione

Istruzione

FormazioneRelazione

La

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 10

Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta

alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo

Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio

bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente

bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo

proposito dalla presenza degli altri membri della classe

Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui

bull esibire il proprio io

bull dove definire e mantenere la propria identitagrave

bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi

bull il dimostrare le proprie capacitagrave

bull lappartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa

pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)

La classe laquogrande grupporaquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 11

Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave

naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che

possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta

ostili o in conflitto con altri sotto-gruppi

Tra gli studenti possono stabilirsi

sentimenti di simpatiaantipatia

reciprocitagraveostilitagrave

aperturapregiudizio

tali da costituire una rete implicita di rapporti e

comunicazioni che nasce in base ad esigenze personali e

sociali e che risponde a bisogni socio-affettivi diversi da quelli

strettamente istituzionali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 12

In base a questo modello

di analisi una classe puograve

essere vista come un

campo nel quale

operano forze diverse

(gli alunni)

I sentimenti di attrazione e

avversione tra gli alunni

organizzano

implicitamente una rete di

relazioni selettive

relazioni che sono spesso

predominanti o

indipendenti dagli scopi

istituzionali (didattici

formativi) e talvolta in

conflitto palese o

nascosto con gli stessi

bull Clima positivo

bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta

Attrazione

bull Clima negativo

bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa

Avversione

La gestione della classe

La classe egrave un microsistema complesso in cui intervengono molteplici

fattori sia interni che esterni contesti familiari ed extrascolastici e

la scuola quella scuola quella specifica comunitagrave educante con le sue

tradizioni le sue regole il suo stile il docente i docenti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 13

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 14

Competenze disciplinari didattiche metodologiche

bull di disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico

bull di padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate

bull di promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi

bull di partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto

bull helliphellip

Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip

bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi

bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo

bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto

bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi

bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

La classe si configura come un

fondamentale spazio di crescita in cui

lo studente sperimenta

le proprie competenze e sviluppa la

propria identitagrave nel quale i processi

emotivi e relazionali

assumono un ruolo centrale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 8

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 9

Luogo di appartenenza o di esclusione

Luogo di apprendimento o

luogo di trasmissione

Luogo di sperimentazione

dei conflitti

Comunicazione

Educazione

Istruzione

FormazioneRelazione

La

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 10

Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta

alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo

Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio

bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente

bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo

proposito dalla presenza degli altri membri della classe

Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui

bull esibire il proprio io

bull dove definire e mantenere la propria identitagrave

bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi

bull il dimostrare le proprie capacitagrave

bull lappartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa

pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)

La classe laquogrande grupporaquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 11

Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave

naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che

possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta

ostili o in conflitto con altri sotto-gruppi

Tra gli studenti possono stabilirsi

sentimenti di simpatiaantipatia

reciprocitagraveostilitagrave

aperturapregiudizio

tali da costituire una rete implicita di rapporti e

comunicazioni che nasce in base ad esigenze personali e

sociali e che risponde a bisogni socio-affettivi diversi da quelli

strettamente istituzionali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 12

In base a questo modello

di analisi una classe puograve

essere vista come un

campo nel quale

operano forze diverse

(gli alunni)

I sentimenti di attrazione e

avversione tra gli alunni

organizzano

implicitamente una rete di

relazioni selettive

relazioni che sono spesso

predominanti o

indipendenti dagli scopi

istituzionali (didattici

formativi) e talvolta in

conflitto palese o

nascosto con gli stessi

bull Clima positivo

bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta

Attrazione

bull Clima negativo

bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa

Avversione

La gestione della classe

La classe egrave un microsistema complesso in cui intervengono molteplici

fattori sia interni che esterni contesti familiari ed extrascolastici e

la scuola quella scuola quella specifica comunitagrave educante con le sue

tradizioni le sue regole il suo stile il docente i docenti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 13

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 14

Competenze disciplinari didattiche metodologiche

bull di disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico

bull di padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate

bull di promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi

bull di partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto

bull helliphellip

Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip

bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi

bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo

bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto

bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi

bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 9

Luogo di appartenenza o di esclusione

Luogo di apprendimento o

luogo di trasmissione

Luogo di sperimentazione

dei conflitti

Comunicazione

Educazione

Istruzione

FormazioneRelazione

La

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 10

Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta

alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo

Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio

bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente

bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo

proposito dalla presenza degli altri membri della classe

Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui

bull esibire il proprio io

bull dove definire e mantenere la propria identitagrave

bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi

bull il dimostrare le proprie capacitagrave

bull lappartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa

pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)

La classe laquogrande grupporaquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 11

Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave

naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che

possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta

ostili o in conflitto con altri sotto-gruppi

Tra gli studenti possono stabilirsi

sentimenti di simpatiaantipatia

reciprocitagraveostilitagrave

aperturapregiudizio

tali da costituire una rete implicita di rapporti e

comunicazioni che nasce in base ad esigenze personali e

sociali e che risponde a bisogni socio-affettivi diversi da quelli

strettamente istituzionali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 12

In base a questo modello

di analisi una classe puograve

essere vista come un

campo nel quale

operano forze diverse

(gli alunni)

I sentimenti di attrazione e

avversione tra gli alunni

organizzano

implicitamente una rete di

relazioni selettive

relazioni che sono spesso

predominanti o

indipendenti dagli scopi

istituzionali (didattici

formativi) e talvolta in

conflitto palese o

nascosto con gli stessi

bull Clima positivo

bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta

Attrazione

bull Clima negativo

bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa

Avversione

La gestione della classe

La classe egrave un microsistema complesso in cui intervengono molteplici

fattori sia interni che esterni contesti familiari ed extrascolastici e

la scuola quella scuola quella specifica comunitagrave educante con le sue

tradizioni le sue regole il suo stile il docente i docenti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 13

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 14

Competenze disciplinari didattiche metodologiche

bull di disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico

bull di padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate

bull di promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi

bull di partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto

bull helliphellip

Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip

bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi

bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo

bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto

bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi

bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 10

Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta

alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo

Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio

bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente

bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo

proposito dalla presenza degli altri membri della classe

Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui

bull esibire il proprio io

bull dove definire e mantenere la propria identitagrave

bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi

bull il dimostrare le proprie capacitagrave

bull lappartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa

pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)

La classe laquogrande grupporaquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 11

Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave

naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che

possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta

ostili o in conflitto con altri sotto-gruppi

Tra gli studenti possono stabilirsi

sentimenti di simpatiaantipatia

reciprocitagraveostilitagrave

aperturapregiudizio

tali da costituire una rete implicita di rapporti e

comunicazioni che nasce in base ad esigenze personali e

sociali e che risponde a bisogni socio-affettivi diversi da quelli

strettamente istituzionali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 12

In base a questo modello

di analisi una classe puograve

essere vista come un

campo nel quale

operano forze diverse

(gli alunni)

I sentimenti di attrazione e

avversione tra gli alunni

organizzano

implicitamente una rete di

relazioni selettive

relazioni che sono spesso

predominanti o

indipendenti dagli scopi

istituzionali (didattici

formativi) e talvolta in

conflitto palese o

nascosto con gli stessi

bull Clima positivo

bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta

Attrazione

bull Clima negativo

bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa

Avversione

La gestione della classe

La classe egrave un microsistema complesso in cui intervengono molteplici

fattori sia interni che esterni contesti familiari ed extrascolastici e

la scuola quella scuola quella specifica comunitagrave educante con le sue

tradizioni le sue regole il suo stile il docente i docenti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 13

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 14

Competenze disciplinari didattiche metodologiche

bull di disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico

bull di padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate

bull di promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi

bull di partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto

bull helliphellip

Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip

bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi

bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo

bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto

bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi

bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 11

Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave

naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che

possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta

ostili o in conflitto con altri sotto-gruppi

Tra gli studenti possono stabilirsi

sentimenti di simpatiaantipatia

reciprocitagraveostilitagrave

aperturapregiudizio

tali da costituire una rete implicita di rapporti e

comunicazioni che nasce in base ad esigenze personali e

sociali e che risponde a bisogni socio-affettivi diversi da quelli

strettamente istituzionali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 12

In base a questo modello

di analisi una classe puograve

essere vista come un

campo nel quale

operano forze diverse

(gli alunni)

I sentimenti di attrazione e

avversione tra gli alunni

organizzano

implicitamente una rete di

relazioni selettive

relazioni che sono spesso

predominanti o

indipendenti dagli scopi

istituzionali (didattici

formativi) e talvolta in

conflitto palese o

nascosto con gli stessi

bull Clima positivo

bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta

Attrazione

bull Clima negativo

bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa

Avversione

La gestione della classe

La classe egrave un microsistema complesso in cui intervengono molteplici

fattori sia interni che esterni contesti familiari ed extrascolastici e

la scuola quella scuola quella specifica comunitagrave educante con le sue

tradizioni le sue regole il suo stile il docente i docenti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 13

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 14

Competenze disciplinari didattiche metodologiche

bull di disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico

bull di padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate

bull di promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi

bull di partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto

bull helliphellip

Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip

bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi

bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo

bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto

bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi

bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 12

In base a questo modello

di analisi una classe puograve

essere vista come un

campo nel quale

operano forze diverse

(gli alunni)

I sentimenti di attrazione e

avversione tra gli alunni

organizzano

implicitamente una rete di

relazioni selettive

relazioni che sono spesso

predominanti o

indipendenti dagli scopi

istituzionali (didattici

formativi) e talvolta in

conflitto palese o

nascosto con gli stessi

bull Clima positivo

bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta

Attrazione

bull Clima negativo

bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa

Avversione

La gestione della classe

La classe egrave un microsistema complesso in cui intervengono molteplici

fattori sia interni che esterni contesti familiari ed extrascolastici e

la scuola quella scuola quella specifica comunitagrave educante con le sue

tradizioni le sue regole il suo stile il docente i docenti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 13

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 14

Competenze disciplinari didattiche metodologiche

bull di disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico

bull di padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate

bull di promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi

bull di partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto

bull helliphellip

Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip

bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi

bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo

bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto

bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi

bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

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La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

La gestione della classe

La classe egrave un microsistema complesso in cui intervengono molteplici

fattori sia interni che esterni contesti familiari ed extrascolastici e

la scuola quella scuola quella specifica comunitagrave educante con le sue

tradizioni le sue regole il suo stile il docente i docenti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 13

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 14

Competenze disciplinari didattiche metodologiche

bull di disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico

bull di padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate

bull di promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi

bull di partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto

bull helliphellip

Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip

bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi

bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo

bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto

bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi

bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 14

Competenze disciplinari didattiche metodologiche

bull di disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico

bull di padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate

bull di promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi

bull di partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto

bull helliphellip

Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip

bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi

bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo

bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto

bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi

bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Le aspettativeriguardo i risultati

degli studenti

Le buone relazioni in classe (tra pari

tra alunni e docenti tra

docenti)

Lrsquoambiente laquofisicoraquo

della classe

Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo

della classe

Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta

sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 15

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Assume una leadership democratica nella classe

Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze

Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa

Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi

fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave

deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti

disciplinari

definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti

reali

Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa

Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in

condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo

- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)

IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 16

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri

itt Giorgi Brindisi as20152016

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 18

Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento

che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei

bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire

bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamente

bull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i problemi

bull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave e

originalitagrave

bull pensiero critico analizzare valutare il pro e il contro

bull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriato

bull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamente

bull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e forti

bull empatia ascoltare e comprendere gli altri

bull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarle

bull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

LE DINAMICHE

CON CUI DOVER FARE

I CONTIbull classi numerose

bull classi multietniche

bull classi multiculturali

bull classi multiproblematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

19

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

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La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 20

La colpa egrave di helliphellip

La colpa non egrave mia

Ai miei tempi sigrave che hellip

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Atteggiamenti errati

Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi

egrave colpa dellambiente

egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io

egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti

eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli

tanto non capiscono niente helliphellip

egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip

io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)

alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo

non egrave colpa mia

mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 21

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento

ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare

nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni

i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte

chiacchiere

conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 22

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

La classe ieri

Per un docente gestire la classe significava

saper ristabilire lrsquoordine

tenere la disciplina

Il docente ieri compente

disciplinaristaseguiva il programma

La classe oggi

Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i propri studenti

ed essere in grado di offrire loro una motivazione

Il docente oggi competente diciplinarista propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo

riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime

Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 23

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Mantenere la

disciplina

bullRiprendere il singolo allievo

bullAmmonire il comportamento

maleducato

bullRimproverare chi chiacchiera

bullRichiamare chi si muove senza

permesso

bullCriticare gli atteggiamenti

inopportuni

bullMinacciare gli alunni con

conseguenze negative

Gestire la classe

bull Organizzare un ambiente

facilitante lrsquoapprendimento

bull Promuovere la motivazione

bull Suscitare linteresse

bull Incoraggiare la partecipazione

bull Coordinarsi con i Colleghi del

CdC

bull Progettare attentamente le

lezioni

bull Organizzare gli spazi il tempo

i materiali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 24

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che

per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)

Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione

scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata

di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di

natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia

di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)

Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso

cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle

esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave

in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento

autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 25

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 26

Gest

ire l

e d

inam

iche bull leggere

decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola

Saper

condurr

e i

l gru

ppo

cla

sse

bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe

Pote

nzia

re s

trum

enti

fa

cilit

anti bull potenziare la competenza

dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 27

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 28

Metodi di insegnamento

Direttivo funzionale (di prodotto)

Non direttivo (di processo)

Skinneriano (operante strumentale)

Groupwork (lavoro di per con il gruppo)

Team teaching (gruppo docente)

Mastery learning (personalizzato)

Strategie di insegnamento

Modeling (modello da imitare)

Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)

Autoistruzione

Insegnamento reciproco e mediazione sociale

Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di

quello che sta facendo)

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di

essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori

comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise

comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non sul

singolo

imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non

lrsquoimmediato

sviluppare senso critico e creativo

sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri

saper condividere idee e responsabilitagrave

rafforzare il proprio senso di autonomia

saper lavorare e collaborare in un gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 29

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Linsegnante influenza la qualitagrave della

rete delle relazioni che egrave presupposto

del clima di classe non solo con le sue

conoscenze ma anche e soprattutto

con il suo stile di insegnamento le sue

caratteristiche di personalitagrave e il suo

corredo valoriale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 30

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

La gestione della classe

dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui

bisogni personali e psicologici degli allievi

egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo

egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di

supporto

comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento

soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe

implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i

protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a

creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni

sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli

studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati

egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 31

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Alunni che mostrano

bull indifferenza alle

regole

bull iperattivitagrave

bull bullismo e condotte

antisociali

bull difficoltagrave a gestire

il tempo libero

bull ridotta capacitagrave

esplorativa ed

elaborativa

bull difficoltagrave attentive

bull inadeguata capacitagrave

di resilienza (affrontare e

superare un evento traumatico o un

periodo di difficoltagrave)

bull fragile percezione

di autoefficacia

bull analfabetismo

emotivo (Galimberti)

bull memoria storica

appiattita al

presente

bull uso eccessivo dei

social

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 32

bull alunni

ldquoansiosirdquo

bull ldquopigrirdquo ecchellip

facilmente

gestibili in

situazioni di

ldquotranquillitagraverdquo

ma che in un

contesto piugrave

complesso

rischiano di non

trovare appoggi

educativi sicuri

capaci di

aiutarli nel

proprio

cammino

Fare scuola al giorno drsquooggi

egrave sempre piugrave complesso

Gli insegnanti si ritrovano ad agire in

contesti educativi problematici sia per

la presenza di gruppi numerosi che per

le esigenze particolari dei singoli alunni

(problematiche personali familiari e

bisogni educativi speciali) che richiedono

da parte del docente interventi mirati

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 33

Nella mitologia greca

la dea Armonia

era figlia di Venere e Marte

lrsquoarmonia derivava

dunque da due valori contrapposti

bellezza e conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 34

Il conflitto in classe

Conflitto pubblico

laquoconraquo il pubblico

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Il conflitto in classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 35

Evitare il laquomessaggio TUraquo

Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo

laquoIoraquo sono in difficoltagrave

per cui

il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha

(non dipende da TE)

Essere veri e coerenti

Conoscere le laquoproprieraquo emozioni

Controllare le proprie emozioni

Riconoscere le emozioni altrui

Gestire le relazioni

Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo

calma

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 36

La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave delladulto interviene in modo netto sui conflitti Lintervento mira a dare

indicazioni precise ordini con lo scopo di fermare il conflitto

E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli studenti quando questi

sono fuori controllo Bisogna ricordare che in questo modo si interviene sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti

La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni

Il mediatore deve essere imparziale non deve interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare

Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto

Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla soluzione definitiva del

problema

LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il conflitto Se si dagrave alle

persone in causa la possibilitagrave di esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere una soluzione in breve tempo Anche se non si

giunge alla soluzione profonda e radicale del conflitto

La sentenzail docente determina di chi ha ragione o torto In questi casi si ascoltano e valutano le prove quindi si passa al giudizio

Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave del giudice Ci dovragrave essere necessariamente un vincitore ed un perdente oppure un vincitore

o un quasi vincitore

La negoziazione Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa

partendo da posizioni diverse (e spesso molto diverse)

Come laquoevolveraquo il conflitto in classe

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Ersquo possibile prevenire il conflitto

laquoA volteraquo si

ma bisogna hellip partire da lontano

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 37

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Accoglienza

Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave

la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria

protocollo iscrizioni

incontro con i bambini accompagnati dai genitori

visita ai locali scolastici

realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti

La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni

bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico

superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo

di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 38

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Accoglienza

Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di

Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse

discipline

1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo (le interviste tra pari)

2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo in gruppo con produzione elaborati (cartacei video

multimediali)

3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri bull Seconda fase la realtagrave bull Terza fase

lavoriamo concretamente ai progetti bull Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull

Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla

scuola con cartelloni plastici video helliphellip

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 39

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua

totalitagrave

Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed

emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere

lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario

Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile

asimmetriaraquo

Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere

paritario

questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che

escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 40

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Cordialitagrave e rispetto

Dar loro coraggio

Credere in loro

Ascoltarli

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 41

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo

egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 42

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 43

riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti

risponde ai differenti bisogni educativi

si realizza attraverso strategie educative e didattiche

finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave

promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di

inclusione scolastica e sociale

eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave

concorrono ad assicurare il successo formativo

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

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La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Criticitagrave dellrsquoinclusione

Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)

Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno

Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo

Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 44

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia

innovativa

Il laboratorio non come spazio fisico ma come

processo di apprendimentoinsegnamento

(spazio mentale)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 45

Trovarsi insieme egrave un inizio

Restare insieme un progresso

Lavorare insieme un successo

(H Ford)

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )

degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)

degesperienze situate (maker space FabLab)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 46

Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari

peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo

flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle

Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa

Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo

Il curriculum verticale e la didattica per competenze

La relazione tra gli adulti che gestiscono

la classe

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe

Condivisione valoriale

Progettualitagrave collegiale

Gestione concordata conduzione

classe

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 47

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 48

Uno spazio attrezzato finalizzato

Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale

Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianatoofficine hellip)

Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)

Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al Massachusset Instituteof Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza

Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC

Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016

Foto A Viscito

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

I Maker space e i Fablab a scuola

Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo

egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica

Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per

avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)

- Popper ndash la falsificabilitagravePostman ndash la teoria dellrsquoerrore

Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)

- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo

Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e

utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 49

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 50

Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue

aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento

Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo

davanti al compito e devono collaborare in gruppo

per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo

Le metodologie laboratoriali

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 51

Cooperative learnig (apprendimento

cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip

1 nella realizzazione di un compito

2 nel mutuo aiuto

3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi

deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali

La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo

Promuovendo la cooperazione fra gli studenti

Incoraggiando le relazioni di gruppo positive

Sviluppando lautostima degli studenti

Migliorando il rendimento scolastico

favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni

di compiti divisione del lavoro

di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i

membri del gruppo

di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti

di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte

Condividere idee

Collaborare

Interagire

Discutere

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

La flipped classroom

dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale

Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 52

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 53

conoscenza - comprensione ndash applicazione

analisi ndash sintesi - valutazione

Comprendere le istruzioni ndash dividere i

compiti ndash responsabilitagrave individuale per

valutazione laquodelraquo gruppo

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 54

Jigsaw Classroom

in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di

apprendimento cooperativo volta alla

riduzione del conflitto e alla crescita di

risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni

tassello di un puzzle risulta essere

fondamentale nella costruzione dello stesso

ogni studente risulta essere essenziale nella

realizzazione e presentazione del

prodottoelaborato finale da presentare

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 55

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva

egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)

Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare

Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee

Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova

56

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

La preparazione e la partecipazione attiva ad

un dibattito aiuta a sviluppare

lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei

diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave

la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una

comunitagrave

lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di

vista dellrsquoaltro

la valutazione critica delle informazioni

i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 57

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave

In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SIrsquo o per il NO

Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi

Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione (non necessariamente la propria) e difenderla

Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni

Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegravela presenza della squadra di contraddittori obbliga sempre a motivare le proprie opinioni

Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 58

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 59

Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo

Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento

ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo

Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo

Esempi di dibattito

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 60

Il Brainstorming

Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si

basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore

Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero

possibile di idee su un determinato problema

Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee

(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto

percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune

utili

Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente

valutate e ulteriormente elaborate

Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo

scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri

Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in

quattro punti

1 idee libere

2 quantitagrave prima della qualitagrave

3 nessun diritto drsquoautore

4 la critica egrave proibita

1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della

situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema

2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati

3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo

delle idee

4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore

5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 61

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc

I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione

La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica

Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale

La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura

discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante

stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e rinvigorire un gruppo

sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono esposte alla derisione altrui

Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva

In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di idee egrave un mix di interventi (1) ideazione individuale

(2) brainstorming di gruppo

(3) ideazione di gruppo

(4) lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differitoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 62

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Definizione e tipologia dei giochi di simulazione

Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole

Giochi di simulazione

Computer simulation

Case studies

Role plays

Giochi strategici assistiti da computer

Fantasy games

Giochi drsquoambiente

Giochi strategici

Animazioni

Simulazioni matematiche

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 63

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Simulazione e role play

Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione

Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)

Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)

ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)

ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )

ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)

(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 64

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO

Data Titolo attivitagrave

Nome Gruppo formato da

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 65

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Ciograve che ho trovato di piugrave positivo

1)

2)

3)

Il nostro gruppo potrebbe migliorare

1)

2)

3)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 66

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

OSSERVARE LA CLASSE

Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze

individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie

Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti

non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative

assemblea manifestazioni etc)

Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave

distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)

Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso

del sociogramma di MorenoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 67

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 68

IL SOCIOGRAMMA

Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione

di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo

Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato

il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di

conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi

del ciclo vitale del gruppo-classe

Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna

sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione

grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi

relativamente lunghi

Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che

hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente

1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione

delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su

affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo

La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi

sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione

questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio

agiordquo

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve

svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo

caposquadra capo di eacutequipe ecc)

1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso

(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 69

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 70

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Quali problematiche relazionali possono emergere

solitudine

leadership negativa

impulsivitagrave

iperattivitagrave

bullismo

disistima

conflitto

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 71

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

LA COMUNICAZIONE AUTENTICA

bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata

del percorso formativo

bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi

cooperativi circle-time giochi

bull di simulazione brain storming discussioni guidate

sollecitazioni con domande stimolo

bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza

e non solo attraverso lrsquoinsegnamento

bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 72

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 73

Il conflitto fa parte

della vita Entrare in

conflitto e quindi

iniziare a discutere

con unrsquoaltra

persona significa

nonostante tutto

aprire un contesto

comunicativo ndash

dialogico che offre

opportunitagrave di

scambio sociale

Il conflitto in seacute pertanto non egrave

dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non

saper gestire i conflitti che

prolungandosi nel tempo divengono

causa di rancori recriminazioni

aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti

non significa solo risolverli ma

conoscere i motivi che li hanno generati

e le strategie per poter giungere alla loro

pacifica risoluzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 74

Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in

maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano

in aggressione

A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che

mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno

parte ad esempio gli atti di bullismo

Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si

verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o

piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una

persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro

Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con

una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale

egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche

strategie di gestione dei conflitti

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 75

Per poter gestire efficacemente i

conflitti egrave necessario fare scendere

in campo le proprie

personali capacitagrave linguistiche e

conversazionali negoziali

assertive e di gestione delle

proprie ed altrui emozioni

intelligenza emotiva

Solo sviluppando tutte queste

capacitagrave e competenze i bambini e i

ragazzi saranno in grado di vivere in

modo sereno il gruppo dei pari e

potranno affermare serenamente la

propria individualitagrave

Le variabili che generano

conflitto

Il fenomeno del conflitto egrave

un evento complesso le cui

modalitagrave di realizzazione e

di risoluzione sembrano

essere influenzati da

variabili quali

1Etagrave

2Genere

3Tipologia di relazione

esistente tra le persone

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 76

Ad esempio i bambini al nido o alla scuola

dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi

concreti la contesa di uno stesso oggetto

desiderato

Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti

risultano legati anche a situazioni maggiormente

astratte valori e atteggiamenti opinioni

personalitagrave diverse lotte per il potere

comunicazioni disfunzionali divergenze di

interesse percezione eo giudizi

La variabile etagrave sembra anche essere influente

sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli

episodi conflittuali sembrano decrescere con

lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve

con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni

violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a

gestire il conflitto

Anche le strategie usate per la

risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i

bambini piugrave piccoli le strategie principali

sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a

causa del loro egocentrismo quindi il

bambino egrave incapace di poter mettere in

campo strategie di decentramento

cognitivo per cercare di comprendere le

motivazioni altrui necessitando anche

dellrsquointervento di un terzo mediatore che

di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 77

So-stare

nel conflitto

Sostare nel

conflitto

1 ridurre le ostilitagrave tra le parti

2 aiutare nella ricostruzione del dialogo

3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro

4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti

5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative

6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto

7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide

8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione

9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie

10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza

11assicurare opportunitagrave di riservatezza

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 78

PENSARE SEMPRE AL

CONFLITTO COME UN

PROBLEMA DA GESTIRE NON

COME UNA GUERRA DA

COMBATTERE

questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna

imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non

contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da

condividere

FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E

PRIMA DI AGIRE PROVARE

OGNI VOLTA A CONTARE

(FINO A 10)

questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale

Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si

predispone meglio ad osservare e co prendere

EVITARE DI METTERSI A FARE

IL MURO CONTRO MURO

questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni

costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo

opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per

lrsquoabbassamento del livello di tensione

VALORIZZARE E RISPETTARE

LE RAGIONI E I CONTENUTI

ESPRESSI DALLrsquo ALTRO

questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di

evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro

esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio

EVITARE DI RIMPROVERARE E

IMPEGNARSI AD ADOTTARE

METODI DI CRITICA

COSTRUTTIVA

questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento

che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su

osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade

sulla persona

NON AVERE PAURA DI DIRE DI

NO QUANDO INVECE Ersquo

NECESSARIO

questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere

atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di

frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo

cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 79

Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola

Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese

(precisare) Una collega Compagnoa

una volta mai piugrave volte

1) Mi ha detto qualcosa di bello

2) Mi ha criticato

3) Ha parlato male della mia famiglia

4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti

5) Ersquo statoa scortese

6) Mi ha insultatoa

7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare

8) Ha cercato di spaventarmi

9) Mi ha fatto domande stupide

10) Mi ha detto bugie (secondo me)

11) Ha parlato male con me di altrie

12) Ha cercato di mettere altri contro di me

13) Voleva che facessi del male ad altrie

14) Mi ha sorriso

15) Ha cercato di mettermi nei guai

16) Mi si egrave rivoltoa urlando

17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza

18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc

19) Mi ha costretto a comportarmi male

20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze

21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)

22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Progettare per competenze

per una classe laboratorio

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 80

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 81

Insegnamento per contenuti

Valutazione decimale delle conoscenze (Voti)

Insegnamentoapprendimento per obiettivi

bull Valutazione di criterio per abilitagrave (giudizi analitici per disciplina e globale sul processo di maturazione)

Insegnamentoapprendimento per competenze

Valutazione decimale disciplinare

Certificazione delle competenze (Istituto)

Certificazione delle competenze ITA_INGL_MAT (INVALSI)

Giudizio sul comportamento - sulla RC-

Giudizio sulle discipline giudizio globale

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Le competenze

chiave

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali la cittadinanza attiva lrsquoinclusione sociale e lrsquooccupazione

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialitagrave

consapevolezza ed espressione culturale

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 82

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

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Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonome e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare lrsquoinformazione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 83

Il DM n 139 del

2282007

Le

competenze di

cittadinanza

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari)

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 84

Competenze

cognitive

Competenze

sociali

Competenze

emotive

capacita spaziali

capacita di

attenzione e

concentrazione bull

comprendere e

rappresentare

successioni

temporali

ordinare

raggruppare

quantificare

Consapevolezza di seacute

Consapevolezza

sociale

Gestione di seacute

Capacitagrave relazionali

Capacitagrave di

comunicazione

efficace

Prendere decisioni

responsabili

Valutare le situazioni

in modo da

promuovere il proprio

benessere e il

benessere degli altri

Sviluppare capacitagrave di

collaborazione

Sviluppare maturitagrave

come individuo

Interessarsi dello

sviluppo socio-

economico della

comunicazione

interculturale

Valutare la diversitagrave

rispettare gli altri e

essere preparati a

vincere pregiudizi

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 85

Far di conto

Scrivere

Leggere

Le

competenze

strumentali

di base

della scuola

del lsquo900

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Raccomandazioni del Parlamento

europeo e del Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007

Competenze Chiave per lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi ComunicareComunicare nelle lingue straniere

Competenza digitale Asse scientifico

tecnologicoCompetenze in scienze e tecnologia

Competenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabileConsapevolezza ed espressione

culturale

Imparare ad imparare

Imparare ad imparare

Acquisire e

interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e Spirito di iniziativa e di

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 86

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 87

Raccomandazioni del

Parlamento europeo

e del Consiglio

dEuropa

(Dicembre 2006)

DM 139 22 agosto

2007 Indicazioni Nazionali 2012

Competenze Chiave per

lapprendimento permanente

Assi

culturali

Competenze

chiave per la

cittadinanza

Scuola

dellInfanzia

Campi

desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di

Primo grado

Discipline

Comunicare nella madrelingua

Asse dei linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Comunicare nelle lingue straniere

Inglese

(sperimentazioni

drsquoistituto)

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Competenza digitaleAsse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le disicpline

Competenze in scienze e tecnologiaLa conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

Geografia

Matematica - Scienze

ndash Tecnologia -

GeografiaCompetenze matematiche Asse matematico

Competenze sociali e civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le disicpline Tutte le disicpline Tutte le disicpline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia

Consapevolezza ed espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

- RC - AA AA

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le disicpline Tutte le discipline

Acquisire e

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 88

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e del

Consiglio dEuropa

(Dicembre 2006) DM 139 22 agosto 2007 Indicazioni Nazionali 2012

Indicazioni

Nazionali e

nuovi scenari

2018

Competenze Chiave per

lapprendimento

permanente Assi culturali

Competenze chiave per

la cittadinanza

Scuola dellInfanzia

Campi desperiemza

Scuola Primaria

Discipline

Sc Sec di Primo grado

Discipline

Progettazione del

curriculo

Comunicare nella

madrelingua

Asse dei

linguaggi Comunicare

I discorsi e le parole Italiano Italiano

Lingua madre e Italiano

come L2 per stranieri

Comunicare nelle lingue

straniere Inglese

Lingua Comunitaria

Inglese

Lingue Comunitarie

Inglese - Francese -

Spagnolo

Inglese e lingue

comunitarie

Competenza digitale

Asse scientifico

tecnologico

Tutti i campi di

esperienza Tutte le aree Tutte le discipline Tutte le discipline

Competenze in scienze e

tecnologia

La conoscenza del

mondo fenomeni

oggetti numero e

spazio

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Matematica - Scienze ndash

Tecnologia - Geografia

Pensiero

computazionale

Competenze matematiche Asse matematico Sviluppo del digitale

Competenze sociali e

civiche

Asse storico

Collaborare e

partecipare Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Il seacute e laltro - RC -

AAAA Storia Storia Storia - Geografia

Consapevolezza ed

espressione culturale

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione -

RC - AA AA

Cittadinanza e

Costituzione

Educazione alla

sostenibilitagrave

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Tutti i campi

desperienza Tutte le discipline Tutte le discipline Tutte le discipline

Acquisire e interpretare

Acquisire e interpretare

linformazione

Individuare

collegamenti e relazioni

Educazione alla

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

Indicazioni nazionali e nuovi scenari(22 febbraio 2018)

Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate

in vigore dallrsquoanno scolastico 20132014 (sono il punto di riferimento per la progettazione del curricolo

da parte delle istituzioni scolastiche) attraverso la lente delle competenze di cittadinanza di cui si

propone il rilancio e il rafforzamento

Dalle lingue (quella madre e quelle straniere) al digitale allrsquoeducazione alla sostenibilitagrave ai temi

della Costituzione Passando in maniera trasversale per le arti la geografia la storia il pensiero

matematico e computazionale Questo anche in ragione delle novitagrave che saranno introdotte nellrsquoEsame

finale del I ciclo in cui giagrave da questrsquoanno si terragrave maggiore conto nel colloquio orale delle

competenze connesse alle attivitagrave svolte nellrsquoambito di Cittadinanza e Costituzione

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 89

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

Piano di formazione neo assunti - Presentazione Laura Bellanova 90

NOTA Formazione classi Scuola dellrsquoinfanzia

Le sezioni della scuola dellrsquoinfanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 29 alunni per sezione

Scuola primariaLe sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni salvi i casi di presenza di alunni disabili Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 27 alunni per sezione Nelle scuole nelle quali si svolge il tempo pieno il numero complessivo delle classi egrave determinato sulla base del totale degli alunni iscritti Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi con un numero minimo di 10 alunni

Scuola secondaria di I gradoLe sezioni della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare il numero di 28 alunni per classe Si procede

alla formazione di unrsquounica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unitagrave Nei comuni di montagna nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi con un numero massimo di 18 alunni

Scuola secondaria superioreLe sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni Eventuali iscritti in eccedenza essere

ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto sede coordinata e sezione staccata senza superare il numero di 30 alunni per classe Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni

SezioniClassi alunni disabili 20 alunni + 10 in caso di resti Riferimenti normativi- Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n 81 art 5 comma 2 e 3 art 9 comma 2 e 3- Decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 luglio 1998 n 331 art 15

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