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120 L’ETÀ DEL COLONIALISMO LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Percorsi storici 1, 2 e 3 Dall’agricoltura alla nuova industria Intorno al 1870 in Europa cominciano ad arrivare i cereali¹ coltivati in America; questi cereali hanno prezzi più bas- si rispetto ai cereali prodotti in Europa perché in America i contadini usano le macchine agricole e il loro lavoro rende di più. I contadini europei, per vendere i loro prodotti, so- no costretti ad abbassare i loro prezzi. Di conseguenza gua- dagnano di meno e molti di loro diventano poveri. Alcuni vanno a lavorare in città come operai nelle fabbriche e al- tri decidono di emigrare² nelle Americhe. Negli stessi anni in Europa avviene la Seconda rivoluzione industriale. Gli storici usano questo termine per indicare la seconda fase di sviluppo delle industrie che utilizzano macchine (la prima Rivoluzione industriale è quella che avviene in Inghilterra all’inizio dell’Ottocento). Con la Seconda rivoluzione indu- striale c’è un grande sviluppo³ delle industrie in alcuni Pa- esi che non le avevano ancora, come l’Impero austrounga- rico, l’Italia e la Russia. Le principali caratteristiche della Seconda rivoluzione industriale sono: le scoperte della scienza, che aiutano lo sviluppo delle in- dustrie; lo sviluppo delle industrie elettriche e delle industrie che producono acciaio; La Seconda rivoluzione industriale è: A una rivoluzione popolare contro i governi. B una rivoluzione delle colonie contro la madrepatria. C una fase di grande sviluppo delle industrie grazie al lavoro delle macchine. 1 1875-1914 UNITà TEMA 1 1. cereali: piante con grani da cui si ricava la farina, come il frumento e il mais. 2. emigrare: lasciare il Paese in cui si è nati per cercare lavoro in un altro Paese. 3. sviluppo: miglioramento, crescita. OSSERVO E IMPARO Osserva l’immagine a p. 21 della Ford modello T. Perché all’inizio del XX secolo quest’auto ha un grande successo? A Perché è facile da guidare. B Perché il prezzo è basso. C Perché viene prodotta in tutto il mondo. Cerca sull’atlante il Canale di Suez, che unisce il Mar Mediterraneo al Mar Rosso. In quale Paese si trova oggi il Canale di Suez?

LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE - LA · PDF fileaziende preferiscono fare accordi tra di loro e non farsi con-correnza. Facendo accordi tra di loro, infatti, le aziende posso

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VOLUME 3

L’ETÀ DEL COLONIALISMO

LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALEPercorsi storici 1, 2 e 3 Dall’agricoltura alla nuova industria

Intorno al 1870 in Europa cominciano ad arrivare i cereali¹

coltivati in America; questi cereali hanno prezzi più bas-si rispetto ai cereali prodotti in Europa perché in America i contadini usano le macchine agricole e il loro lavoro rende di più. I contadini europei, per vendere i loro prodotti, so-no costretti ad abbassare i loro prezzi. Di conseguenza gua-dagnano di meno e molti di loro diventano poveri. Alcuni vanno a lavorare in città come operai nelle fabbriche e al-tri decidono di emigrare²

nelle Americhe. Negli stessi anni

in Europa avviene la Seconda rivoluzione industriale. Gli storici usano questo termine per indicare la seconda fase di sviluppo delle industrie che utilizzano macchine (la prima Rivoluzione industriale è quella che avviene in Inghilterra all’inizio dell’Ottocento). Con la Seconda rivoluzione indu-striale c’è un grande sviluppo³

delle industrie in alcuni Pa-

esi che non le avevano ancora, come l’Impero austrounga-rico, l’Italia e la Russia. Le principali caratteristiche della Seconda rivoluzione industriale sono: • le scoperte della scienza, che aiutano lo sviluppo delle in-

dustrie; • lo sviluppo delle industrie elettriche e delle industrie che

producono acciaio;

La Seconda rivoluzione industriale è: A una rivoluzione

popolare contro i governi.

B una rivoluzione delle colonie contro la madrepatria.

C una fase di grande sviluppo delle industrie grazie al lavoro delle macchine.

1 1875-1914UNITà

TEMA 1

1. cereali: piante con

grani da cui si ricava la

farina, come il frumento

e il mais.

2. emigrare: lasciare il

Paese in cui si è nati

per cercare lavoro in un

altro Paese.

3. sviluppo:

miglioramento, crescita.

OSSERVO E IMPARO

◆ Osserva l’immagine a p. 21 della Ford modello T. Perché all’inizio del XX secolo quest’auto ha un grande successo? A Perché è facile da guidare.B Perché il prezzo è basso.C Perché viene prodotta in tutto il mondo.

◆ Cerca sull’atlante il Canale di Suez, che unisce il Mar Mediterraneo al Mar Rosso.In quale Paese si trova oggi il Canale di Suez?

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UNITà 1

Che cosa sono le centrali idroelettriche? A Costruzioni con

macchine che producono energia elettrica grazie al movimento dell’acqua.

B Macchine che producono energia elettrica grazie al calore del carbone fatto bruciare.

C Macchine che producono l’acciaio con il ferro e il carbonio.

• l’unione di molte aziende in imprese più grandi; • il nuovo modo di organizzare⁴

il lavoro degli operai nelle

fabbriche.

In questi anni gli scienziati⁵ fanno scoperte che migliorano la

produzione delle industrie e la vita quotidiana delle persone. Le scoperte più importanti di questo periodo sono: • l’invenzione del motore elettrico, che porta alla nascita dell’industria elettrica; • il telegrafo senza fi li, che permette di mandare messaggi a distanza senza fi li ed è alla base delle successive⁶

invenzioni di

radio e di televisione; • la lampadina, inventata da T.A. Edison nel 1879. Que-sta invenzione è particolarmente importante perché alla fi ne dell’Ottocento la lampadina incomincia a essere utilizzata an-che per illuminare⁷

le strade delle città e le case.

Le industrie in questo periodo utilizzano molto un nuovo ma-teriale: l’acciaio. Per produrre l’acciaio si fondono insieme il ferro e il carbone. L’acciaio a fi ne Ottocento viene usato molto per costruire navi, ponti, grattacieli⁸, armi e materiali per la guerra. Tra i Paesi che producono più acciaio ci sono la Ger-mania, gli Stati Uniti, la Russia e la Francia. L’invenzione del motore elettrico nella seconda metà dell’Ot-tocento cambia moltissimo l’industria. Infatti le macchine che funzionano con la corrente elettrica iniziano a sostituire⁹ le macchine a vapore. Con la diff usione dell’elettricità nelle in-dustrie, nelle case e nelle città, diventa importante trovare luo-ghi e modi per produrre elettricità in grandi quantità. Nascono allora: • le centrali termoelettriche, costruzioni con macchine che

producono energia elettrica utilizzando il calore del carbone fatto bruciare;

• le centrali idroelettriche, che producono energia elettrica utilizzando il movimento dell’acqua.

A fi ne Ottocento viene inventato anche un nuovo motore, il motore a scoppio. I primi motori a scoppio funzionano con il gas. Poi a fi ne Ottocento due tedeschi, Daimler e Benz, inven-tano il motore a scoppio a benzina. Questi motori a scoppio a benzina vengono usati per produrre le prime automobili. La benzina si ricava dal petrolio, che incomincia a essere una fonte di energia importante.

Alla fi ne dell’Ottocento cambia anche il modo di lavorare nelle industrie: l’ingegnere Frederick Taylor inventa un nuovo mo-do per fare lavorare gli operai nelle fabbriche. Taylor stabilisce in modo preciso i tempi e gli obiettivi¹⁰

del lavoro degli operai.

4. organizzare:

stabilire, progettare.

5. scienziati: persone

che studiano

o fanno scienza.

6. successive: che

vengono dopo.

7. illuminare: dare luce

in modo che oggetti e

luoghi siano visibili.

8. grattacieli: edifi ci

molto alti, che hanno

tanti piani.

9. sostituire: prendere

il posto di qualcosa.

Che cosa è il Flatiron Building? A Un telegrafo

senza fi li. B Un grattacielo. C Una centrale

idroelettrica.

Il Flatiron Building costruito a New York nel 1902.

10. obiettivi: scopi.

1 1875-1914

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VOLUME 3Questo nuovo modo di lavorare si chiama taylorismo. Nel 1913 Henry Ford, un industriale che ha una grande azienda di auto-mobili, inventa la catena di montaggio. Nella catena di mon-taggio, ogni operaio fa solo una piccola parte del lavoro, sempre la stessa e sempre nello stesso modo. Così si producono merci più velocemente, ma gli operai fanno un lavoro molto ripetitivo¹¹: infatti, fanno le stesse azioni tutto il giorno e tutti i giorni. Il nuo-vo modo di lavorare ideato da Ford si chiama fordismo.

Percorso storico 4 Le trasformazioni dell’economia

Tra il 1875 e il 1914 in Europa avvengono delle crisi di «so-vrapproduzione»; le industrie producono cioè moltissime merci e non riescono a vendere tutto quello che producono. Quando ci sono delle fasi di sovrapproduzione, le industrie abbassano i prezzi¹

delle merci per riuscire a venderle; in

questo modo le aziende guadagnano di meno ed entrano in crisi. La situazione economica di questi anni prende il nome di Grande depressione. Prima della Grande depressione, nell’Ottocento molti Stati dell’Europa avevano adottato una politica economica libe-rista. Questo tipo di politica economica signifi ca che lo Stato non interviene nell’economia² e le merci possono essere ven-dute in vari Paesi. Chi compra sceglie tra varie merci simili, in concorrenza tra loro. Così le aziende fanno a gara per produrre merci che costano meno di quelle delle altre aziende concor-renti. Ma quando con la Seconda rivoluzione industriale co-

10. ripetitivo: che si

ripete continuamente.

1. abbassano i prezzi:

fanno diventare i prezzi

più bassi.

2. non interviene

nell’economia: non fa

leggi riguardo

all’economia.

Nella catena di montaggio: A gli operai fanno

diversi lavori, a seconda del bisogno del momento.

B ogni operaio fa solo una azione e la ripete continuamente.

C gli operai non servono più, lavorano solo le macchine.

Il taylorismo è: A la nuova

organizzazione del lavoro degli operai.

B la catena di montaggio. C il lavoro che si fa

nell’industria di automobili Ford.

L’immagine mostra gli operai al lavoro in una catena di montaggio.

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UNITà 1

3. dazi: tasse.

Il protezionismo è: A la politica economica

che rende le merci straniere più care delle merci nazionali.

B la politica economica che favorisce la vendita delle merci straniere.

C la politica economica per cui lo Stato non interviene nell’economia.

minciano le crisi di sovrapproduzione, gli industriali e i pro-prietari terrieri spingono i governi a scegliere una linea politica diversa: il protezionismo. Il protezionismo è una politica eco-nomica che «protegge», cioè difende i prodotti nazionali dal-la concorrenza dei prodotti stranieri: gli Stati mettono dei dazi³

sui prodotti stranieri. Chi compra i prodotti stranieri de-

ve pagare il loro prezzo e in più anche il dazio. Ovviamente, la gente preferisce comprare i prodotti nazionali.

La Grande depressione porta anche a un’altra conseguenza: le aziende preferiscono fare accordi tra di loro e non farsi con-correnza. Facendo accordi tra di loro, infatti, le aziende posso-no decidere a quali prezzi vendere i prodotti. Così un’azienda non rischia che altre mettano in vendita prodotti simili ai suoi ma a costo più basso. Infatti, tutti vorrebbero comprare un prodotto uguale ma a prezzo più basso. Invece, se le aziende si mettono d’accordo tra loro, chi compra deve per forza paga-re il prezzo stabilito, perché non ci sono nego-zi dove gli stessi prodotti sono venduti a prez-zi più convenienti. Le alleanze tra le aziende si chiamano trust. Molte aziende si uniscono tra di loro e creano aziende grandi. In questo modo riescono a fare da sole tutta la produzione di un prodotto e decidono anche a quale prezzo ven-deranno il prodotto. Infatti possono decidere di mettere in vendita un prodotto a un prezzo al-to perché non hanno concorrenti. Possono co-sì diventare molto ricche. Questa situazione si chiama monopolio.

Tra il 1986 e il 1914, dopo la Grande depressione, l’Europa occidentale, gli Stati Uniti e il Giappone attraversano un periodo di prosperità economica.

Una fotografi a della fabbrica di acciaio Krupp, una grande azienda tedesca.

Che cosa fanno le grandi aziende a fi ne Ottocento? A Causano la Grande

depressione. B Mettono dazi sulle

merci straniere. C Stabiliscono prezzi

alti per le merci che vendono.

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VOLUME 3Percorsi storici 5, 6, 7 Il boom della popolazione europea I movimenti della popolazione La nascita della società di massa

Tra l’inizio e la fine dell’Ottocento la popolazione mondia-le raddoppia¹, soprattutto a causa dell’aumento della popo-lazione d’Europa e delle Americhe. La popolazione d’Europa aumenta perché durante questo secolo diminuisce il tasso di mortalitಠe aumenta la durata media della vita della popo-lazione: prima della Rivoluzione industriale la durata media della vita di un Europeo è di circa 30-35 anni, a metà Otto-cento è di 40 anni e alla fine dell’Ottocento è di 50 anni. In Europa la durata media della vita delle persone aumenta in questo periodo per diversi motivi: • non ci sono grandi guerre; • non ci sono carestie³, grazie ai miglioramenti nell’agricol-

tura e alla maggiore disponibilità di cibo; • la medicina fa grandi progressi e le condizioni igieniche⁴

migliorano, per cui la gente si ammala di meno.

Tra il 1840 e il 1914 circa 60 mi-lioni di Europei emigrano, cioè si trasferiscono con le loro famiglie in un altro Paese. La maggior parte va nelle Americhe. Gli storici chiamano questo grande movimento di perso-ne «grande migrazione». I motivi che spingono tanta gente a emigrare sono diversi: • la crescita della popolazione eu-

ropea: le persone che cercano lavo-ro aumentano tantissimo e in cer-te regioni i posti di lavoro esistenti non sono abbastanza numerosi per tutti quelli che cercano lavoro;

• la crisi agricola degli anni Settanta dell’Ottocento, che impoverisce⁵ soprattutto i contadini dell’Europa del Sud e dell’Est.

Le persone che migrano dai loro Pae-si nelle Americhe vengono soprattut-to da Irlanda , Gran Bretagna, Spa-gna, Portogallo, Italia e Iugoslavia. Tra gli emigranti ci sono anche molti Ebrei che sfuggono alle persecuzio-ni⁶ scatenate contro di loro.

Dove vanno principalmente gli emigranti europei in questo periodo? A In altri Paesi d’Europa.B In Paesi dell’Asia. C Nelle Americhe.

Emigranti europei arrivano a New York, negli Stati Uniti.

6. persecuzioni: lotta

spietata e crudele contro

un gruppo di persone

che hanno caratteristiche

comuni.

1. raddoppia:

diventa il doppio.

3. carestie: periodi

in cui manca il cibo.

4. condizioni igieniche:

condizioni che riguardano

la pulizia delle persone

e degli ambienti.

5. impoverisce:

rende poveri.

2. tasso di mortalità:

il numero delle persone

che muoiono ogni anno

rispetto al totale della

popolazione.

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UNITà 1La crescita della popolazione europea, oltre a portare all’emi-grazione nelle Americhe, porta anche al trasferimento di molte persone dalla campagna alla città. Molti contadini poveri infatti vanno a vivere nelle città per trovare lavoro nelle fabbriche. Le città diventano allora sempre più grandi e vici-no ad alcune importanti industrie nascono anche nuove città. Alla fi ne dell’Ottocento la società cambia notevolmente e prende il nome di «società di massa»: • molte persone vivono nelle città, lavorano nelle fabbriche e

producono i beni che poi comprano; • molti gruppi di persone pensano che non soltanto le perso-

ne colte⁷ possono partecipare alla vita politica del loro Pae-se, ma che tutti hanno il diritto di votare e di esprimere⁸ le loro opinioni.

In questo periodo, i cambiamenti che avvengono nella società portano forti cambiamenti negli Stati: • in molti Paesi viene riconosciuto a tutti il diritto all’istru-

zione elementare gratuita e obbligatoria, perché tutti devo-no sapere leggere e scrivere;

• in molti Paesi i governi danno il diritto di voto a tutti i cittadi-ni maschi, concedono cioè il suff ragio universale maschile.

Inoltre, con la crescita del numero di persone che sanno leg-gere e che possono votare, si diff ondono i giornali e i dibat-titi pubblici⁹.

Percorsi storici 8, 9, 10 Il movimento operaio I partiti socialisti L’Età della Belle époque

Con la Seconda rivoluzione industriale diminuisce il nume-ro dei contadini e aumentano gli operai che lavorano nel-le fabbriche. I lavoratori delle fabbriche fanno parte di una nuova classe sociale, il proletariato industriale: lavorano molto duramente in fabbrica e vivono nei quartieri operai delle città, che sono quartieri poveri. Con il tempo, gli operai si rendono conto di appartenere al-la stessa classe sociale e di avere tutti gli stessi problemi e le stesse richieste. Essi incominciano allora a riunirsi in orga-nizzazioni per migliorare le proprie condizioni. Queste organizzazioni si chiamano sindacati: i primi sin-dacati nascono in Inghilterra e si chiamano Trade Unions. Gradualmente i sindacati si diff ondono in tutti i Paesi. Una delle più importanti richieste dei sindacati è che la giornata di lavoro sia di 8 ore e non più di 12 o 14 ore.

7. colte: che hanno

studiato.

8. esprimere: dire

apertamente.

9. dibattiti pubblici:

discussioni pubbliche

a cui tutti possono

partecipare per dire la

propria opinione.

Che cos’è il suffragio universale maschile? A Il diritto di studiare

dato a tutti i cittadini. B Il diritto di votare

dato a tutti i cittadini maschi.

C Il diritto di votare dato solo ai cittadini maschi che hanno studiato.

Che cosa sono i sindacati? A La classe degli operai

delle fabbriche. B I socialisti che vogliono

la rivoluzione del proletariato.

C Le organizzazioni che lottano per i diritti dei lavoratori.

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VOLUME 3

Nella seconda metà dell’Ottocento anche la Chiesa cattolica dà la sua opinione riguardo all’industrializzazione e alla socie-tà di massa. Nel 1891 papa Leone XIII scrive un documento, chiamato Rerum Novarum, in cui sostiene che le varie classi sociali devono collaborare tra loro; inoltre secondo papa Le-one XIII i lavoratori cattolici devono riunirsi in sindacati di cattolici e non nei sindacati socialisti. Il movimento operaio si ispira infatti al pensiero del fi losofo Karl Marx. Marx nei suoi libri analizza¹ l’economia del suo tempo e sostiene che è il lavoro degli operai a creare il valore delle merci e quindi il profi tto² degli industriali; per questo motivo Marx aff erma che gli operai sono sfruttati. La classe operaia secondo Marx deve allora ribellarsi al sistema capi-talista³ dell’economia, impadronirsi⁴ dei mezzi di produ-zione (cioè le fabbriche e le macchine) e prendere il potere. I mezzi di produzione secondo Marx devono infatti essere a disposizione della società; da questo deriva il nome di «so-cialisti» dato a coloro che seguono le idee di Marx. In questo periodo nascono i partiti socialisti che riuniscono le persone con le stesse idee di Marx. Nel 1889 i partiti socialisti delle va-rie nazioni si uniscono nella Seconda Internazionale, un’or-ganizzazione mondiale. Presto i partiti socialisti si dividono in due gruppi: • i riformisti, cioè coloro che pensano che i socialisti possano

cambiare la società facendosi eleggere nei parlamenti e fa-cendo approvare delle riforme;

• i rivoluzionari, che credono che i proletari possano cam-biare la società solo se fanno una rivoluzione e conquistano il potere.

I lavoratori protestano e vengono arrestati dalla polizia.

Qual è la richiesta più importante fatta dai sindacati? A La giornata lavorativa

di 8 ore. B Il diritto di voto. C Il diritto all’istruzione.

1. analizza: studia con

attenzione.

2. profi tto: guadagno.

3. sistema capitalista:

sistema economico e

sociale fondato sulla

proprietà privata.

4. impadronirsi:

prendere possesso.

Secondo Marx i mezzi di produzione sono A i soldi investiti

dagli imprenditori. B il lavoro degli operai. C le fabbriche

e le macchine.

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UNITà 1

5. ceti borghesi: gruppi

di persone che non sono

né nobili né proletarie.

I borghesi sono

proprietari di imprese

industriali o commerciali

o fanno lavori con i quali

guadagnano tanto.

I primi anni del Novecento sono chiamati anche Belle époque, espressione francese che signifi ca «epoca bella», perché le indu-strie sono in crescita, non ci sono guerre e i ceti borghesi

5 hanno

una vita comoda e diventano ricchi. In questi anni avvengono anche grandi scoperte scientifi che: • Albert Einstein presenta la teoria della relatività; • Sigmund Freud fonda la psicoanalisi; • nasce una scienza vicina alla biologia chiamata genetica, che

studia i caratteri che vengono trasmessi negli esseri viventi da una generazione (padre e madre) all’altra (fi gli).

L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDOPercorso storico 12 Imperialismo e colonialismo

Tra il 1875 e il 1914 i Paesi europei incominciano a control-lare direttamente quasi tutta l’Africa e parte dell’Asia: questo signifi ca che i Paesi europei mandano i loro eserciti in Africa e in Asia e conquistano grandi territori di questi due conti-nenti uccidendo o minacciando di uccidere la popolazione lo-cale che si oppone. Gli storici chiamano gli anni tra il 1875 e il 1914 età del «colonialismo», perché gli Stati europei con-quistano con i loro eserciti molti territori in Africa e in Asia e li trasformano in colonie, cioè territori in cui controllano l’economia e la politica. Le cause che portano i Paesi europei a cercare di conquistare colonie sono di due tipi: • cause economiche: i Paesi europei hanno bisogno di ma-

terie prime¹ per fare funzionare le industrie e pensano di prenderle dalle colonie; inoltre i Paesi europei pensano di vendere le merci prodotte dalle loro industrie nelle colonie e così arricchirsi²;

• cause di prestigio³: in questi anni in molti Paesi si diff onde un’ideologia⁴ chiamata nazionalismo; i nazionalisti pensa-no che la loro nazione debba dimostrare di essere superiore alle altre e che per questo debba avere molte colonie da sfrut-tare per diventare più potente delle altre.

Che cosa sono le colonie? A Territori occupati

e controllati dalle potenze europee.

B Paesi europei che conquistano territori in Africa e Asia.

C Paesi che rimangono indipendenti dagli Europei.

TEMA 2

1. materie prime:

materiali come legno

o ferro, così come si

trovano in natura.

2. arricchirsi:

diventare ricchi.

3. prestigio:

potere e fama.

4. ideologia:

modo di pensare.

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VOLUME 3Percorso storico 12 La spartizione dell’Africa

Fino al 1880 gli Europei controllano solo poche zone costiere¹ dell’Africa; alla fi ne dell’Ottocento però incominciano molte spedizioni per esplorare² anche l’interno dell’Africa e cono-scere meglio il territorio. Tra il 1880 e il 1914 gli Stati europei conquistano quasi tut-ta l’Africa. Una delle zone più importanti è quella del Nord Africa. In un Paese del Nord Africa, l’Egitto, nel 1869 viene costruito il ca-nale di Suez, che collega il Mar Mediterraneo al Mar Rosso. La Francia e il Regno Unito vogliono avere il controllo su quella zona, perché il canale di Suez è molto importante per i com-merci. Nel 1898 questi due Paesi stanno quasi per scontrarsi tra di loro in Sudan (a Fashoda); alla fi ne i loro governi però si mettono d’accordo ed evitano la guerra. Tra la fi ne dell’Ottocento e l’inizio del Novecento l’Africa viene spartita³ in questo modo: • la Francia conquista l’Africa nordoccidentale e il Madagascar; • il Regno Unito conquista l’Africa nordorientale (e quindi il

canale di Suez) e controlla l’Africa del Sud; • la Germania crea delle colonie in Africa orientale e in Afri-

ca occidentale;

1. costiere: sulle coste.

2. esplorare: visitare per

cercare di conoscere.

3. spartita:

divisa in parti.

Francia

Regno Unito

Italia

Germania

Portogallo

Belgio

Spagna

Stati indipendenti

La carta mostra la divisione dell’Africa in colonie nel 1914.

Che cosa è il canale di Suez? A Un canale che collega

il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico.

B Un canale che collega il Mar Mediterraneo e il Mar Rosso.

C Un canale che si trova in Liberia e che nessuno Stato europeo può controllare.

Quali Paesi europei hanno più colonie in Africa? A Germania e Belgio.B Italia e Portogallo.C Francia e Regno Unito.

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UNITà 1• il Belgio conquista il Congo; • l’Italia conquista l’Eritrea e la Libia.

Nel 1914 gli unici due Paesi africani che restano indipendenti⁴ sono la Liberia e l’Etiopia. I Paesi europei fanno pagare tasse molto pesanti ai Paesi conquistati. Inoltre, quando gli Stati eu-ropei conquistano l’Africa, l’agricoltura di questo continente cambia completamente. Prima infatti gli indigeni⁵ coltivavano soltanto quello che serviva loro per mangiare ogni giorno. Gli Europei invece fanno coltivare agli indigeni solo quello che può essere venduto all’estero. In alcuni Paesi viene coltivato perciò un solo prodotto, come il caffè, il cotone o il cacao, e gli in-digeni vengono costretti a lavorare nei campi tutto il giorno in condizioni molto dure.

Percorso storico 13 La spartizione dell’Asia

In questo periodo anche in Asia gli Stati europei fondano del-le colonie. Tra le più importanti in questo continente ci sono: • l’India, colonia del Regno Unito; • la Penisola dell’Indocina, conquistata dalla Francia; • la Siberia, colonizzata dalla Russia.

4. indipendenti: liberi,

non governati da un

altro Stato.

5. indigeni: le persone

che sono nate nel

continente africano

e abitavano lì prima

dell’arrivo degli Europei.

Francia

Regno Unito

Germania

Olanda

Stati Uniti

Stati indipendenti

Portogallo

Impero Russo

Giappone

La carta mostra la divisione dell’Asia in colonie nel 1914.

Nel 1914 l’India è:A una colonia inglese.B una colonia francese.C un Paese indipendente.

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VOLUME 3

1. viceré: persona che

governa al posto del re.

2. usanze: abitudini.

3. impongono:

mettono, stabiliscono.

1. entrano

in competizione:

sono rivali.

1. Destra: la parte

politica conservatrice.

2. Sinistra: la parte

politica progressista.

3. opposizione: la

parte politica che non

governa e si oppone a chi

governa.

In Asia, anche il Giappone fonda delle colonie occupando la Corea e l’isola di Formosa (oggi si chiama Taiwan). La colonia dell’India è una colonia molto importante per il Regno Unito. L’India è un Paese molto grande ed è controlla-to direttamente dal Regno Unito dal 1858. Gli Inglesi metto-no al governo del Paese un viceré¹ e cambiano molto il Paese: • insegnano la lingua e le usanze² inglesi agli Indiani; • costruiscono le ferrovie in India. Gli Inglesi inoltre impon-

gono³ forti tasse in India e ottengono molte materie prime da questa colonia.

Percorso storico 14 Verso la guerra europea

Alla fi ne dell’Ottocento molte potenze europee entrano in com-petizione¹ tra di loro; in particolare il Regno Unito e la Germa-nia vogliono essere i Paesi più potenti d’Europa. I Paesi europei incominciano a spendere molti soldi per avere eserciti potenti. All’inizio del Novecento i Paesi europei si dividono in due al-leanze: • Triplice Alleanza: Germania, Austria-Ungheria, Italia; • Triplice Intesa: Francia, Regno Unito, Russia. In questo periodo l’Impero ottomano è in crisi e non riesce più ad avere il controllo sui suoi territori. Soprattutto nei Balcani molti Paesi vogliono essere indipendenti dall’Impero ottomano. Inoltre, molti Paesi europei vogliono avere il controllo su alcu-ne zone dei Balcani per rendere più debole l’Impero ottomano.

L’ITALIA UNITA: UN DIFFICILE CAMMINO VERSO LO SVILUPPOPercorsi storici 19 e 20La Sinistra va al potere Il governo di Francesco Crispi

Alle elezioni del 1876 la Destra¹ viene sconfi tta e sale al go-verno la Sinistra² con Agostino Depretis. Depretis governa l’Italia fi no al 1887. Tra le sue azioni più importanti Depretis: • mantiene a lungo il governo grazie a trattative e accordi

con i politici dell’opposizione³, cioè della Destra; in questo modo non lascia mai formare un’opposizione forte che si

Che cosa fa il Regno Unito in India? A Non prende materie

prime e non mette nessuna tassa.

B Sfrutta il territorio e costruisce ferrovie.

C Distrugge le ferrovie già esistenti.

TEMA 3

Che cosa sono la Triplice Intesa e la Triplice Alleanza? A Due alleanze dei Paesi

balcanici. B Le due alleanze

in cui si dividono i Paesi europei.

C Due alleanze all’interno dell’Impero ottomano.

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UNITà 1oppone con decisione al governo. Questa politica si chiama «trasformismo», perché i politici al governo si trasformano e cambiano opinione per mettersi d’accordo con quelli del-la parte opposta;

• introduce l’obbligo di frequenza della scuola elementare perché tutti i cittadini sappiano leggere e scrivere; inoltre con-cede il diritto di voto a molti più cittadini di quanti avevano questo diritto in precedenza;

• sceglie una politica economica protezionista e favorisce la crescita delle industrie italiane;

• nel 1882 fi rma un’alleanza, chiamata Triplice Alleanza, con la Germania e con l’Austria-Ungheria.

Tra il 1887 e il 1896 c’è ancora al governo la Sinistra. Il presi-dente del Consiglio è Francesco Crispi, il quale: • abolisce⁴ la pena di morte; • aumenta i poteri della polizia per controllare anche con la

forza i moti di protesta del movimento operaio, così la po-lizia può usare la violenza per cacciare via i dimostranti. In-fatti, le dimostrazioni in Italia sono aumentate, perché nel 1892 è nato il Partito socialista italiano;

• in politica estera appoggia le idee dei nazionalisti e pro-muove⁵ la politica coloniale italiana in Africa. Nel 1890 l’Italia conquista la colonia dell’Eritrea e poco dopo entra in confl itto con l’Etiopia. Nel 1896 l’esercito italiano com-batte contro l’esercito etiope, ma è sconfi tto nella città etio-pe di Adua.

A causa della sconfi tta italiana ad Adua, Francesco Crispi è co-stretto a dimettersi⁶. Negli ultimi anni dell’Ottocento in Ita-lia c’è una forte crisi: il pane e i beni alimentari hanno prezzi sempre più alti e le persone protestano. Nel 1898 un generale, Bava Beccaris, fa intervenire l’esercito a Milano contro le per-sone che protestano. L’esercito uccide 80 persone.

Percorsi storici 24 e 25 L’Età giolittiana

Nel 1903 diventa presidente del Consiglio Giovanni Giolitti, che governa l’Italia per un lungo periodo, fi no al 1914. Gli sto-rici chiamano questo periodo «Età giolittiana». Durante gli an-ni del suo governo, Giolitti fa molte riforme importanti. In questo periodo l’industria italiana cresce molto e nasco-no alcune grandi industrie italiane, come la Fiat, la Edison e la Breda. Con lo sviluppo dell’industria crescono anche la classe operaia e il movimento operaio. Giolitti riconosce che gli ope-

4. abolisce: elimina.

5. promuove: sviluppa.

6. dimettersi: rinunciare

al suo ruolo.

Depretis e Crispi sono due politici italiani: A di Sinistra. B di Destra. C del Partito cattolico.

La sconfi tta di Adua è: A la sconfi tta degli

Etiopi contro l’esercito italiano.

B la sconfi tta dell’esercito italiano contro gli Etiopi.

C la sconfi tta dell’esercito italiano contro l’Eritrea.

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VOLUME 3rai hanno diritto di fare sciopero¹ e che possono riunirsi nei sindacati. Nel 1906 nasce allora il più importante sindacato italiano, la CGIL (Confederazione generale italiana del lavoro). I sindacati in questi anni ottengono salari² migliori per i lavo-ratori, meno ore di lavoro al giorno e in generale migliori con-dizioni di lavoro. La crescita delle industrie in Italia non è uguale in tutte le zone della Penisola: al Nord le industrie aumentano e si ingrandi-scono, mentre nel Sud non ci sono miglioramenti. Inoltre, al Sud molte persone continuano a non sapere leggere e scri-vere e la società è composta di pochi proprietari terrieri ricchi e moltissimi contadini poveri.

Giolitti continua la politica coloniale dell’Italia. Nel 1911 l’Ita-lia occupa un altro territorio africano, la Libia, e le isole del Dodecanneso in Grecia. Nel 1912 Giolitti fa una riforma molto importante: introduce il suffragio universale maschile in Italia. Per la prima volta in Italia tutti i cittadini maschi possono votare e partecipare alla vita politica del Paese.

Giolitti capisce che è importante coinvolgere nella vita poli-tica italiana anche i socialisti riformisti e i cattolici. Per ot-tenere i voti dei cattolici, Giolitti riesce a fare un accordo con un rappresentante dei cattolici italiani, Ottorino Gentiloni.

1. sciopero: smettere

di lavorare per protestare

contro le condizioni

di lavoro.

2. salari: denaro dato

ogni mese ai lavoratori

subordinati in cambio

del lavoro fatto.

Che cos’è la CGIL? A Un importante

sindacato italiano. B Il nome di uno

sciopero dei lavoratori italiani.

C Il nome di un’importante industria italiana.

Il Sud rimane senza industrie e molto povero.

In quali regioni d’Italia si sviluppa l’industria?A In tutta la penisola. B Nel Nord. C Nel Sud.

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UNITà 1Questo accordo prende il nome di Patto Gentiloni: secondo questo patto, i cattolici dichiarano di votare i partiti liberali, che in cambio appoggiano alcune loro richieste. Nel 1913-14 il governo di Giolitti è messo in crisi: Giolitti è accusato di non prendere mai una posizione chiara e di cercare sempre l’appoggio dell’opposizione. Nel 1914 Giolitti si dimette e al suo posto sale al governo An-tonio Salandra, un conservatore.

La carta mostra le colonie italiane.

Qual è l’unica colonia italiana che non si trova in Africa? A La Libia. B L’Eritrea. C Il Dodecanneso.

PROTEZIONISMO(in inglese protectionism; in francese protectionnisme; in spagnolo proteccionismo). È una politica economica adot-tata per proteggere dalla concorrenza le merci e i prodotti nazionali. Si basa sull’imposizione di tasse molto alte sui prodotti stranieri, che così sono più cari di quelli nazionali.

FORDISMO(in inglese Fordism). È il metodo di lavoro creato da Henry Ford: tutti gli operai lavorano alla catena di montaggio, facendo sempre la stessa operazione per tutto il giorno.

PROLETARIATO(in inglese proletariat o working class; in francese pro-létariat; in spagnolo proletariado). È la classe sociale dei lavoratori delle fabbriche, che aumentano molto con la Seconda rivoluzione industriale.

SINDACATO(in inglese trade union; in francese syndicat; in spagno-lo sindicato). È un’associazione di lavoratori che difen-de i diritti di quei lavoratori e cerca di migliorare le loro condizioni di lavoro.

IMPARO LE PAROLE

Con il Patto Gentiloni Giolitti coinvolge nella politica italiana: A i socialisti riformisti. B i socialisti

rivoluzionari. C i cattolici.

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