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Settimanale giuridico, fiscale, previdenziale
N.08 2 0 1 5
23 febbraio
ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO
Consiglio Provinciale di Roma
Edizione di Roma
La Rivista del Lavoro
Pag.3
La Rivista del Lavoro 08/2015
Consiglio dei Ministri
Edilizia: riduzione contributiva per il 2014
Ministero del Lavoro
Decreto del 5 dicembre 2014
In data 16 febbraio 2015 è stato pubblicato sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro nella sezione
Pubblicità legale, il Decreto del 5 dicembre 2014 che conferma, per il 2014, la riduzione contributiva
dell'11,50% in favore dei datori di lavoro del settore edile. Ricordiamo che l'Inps, con il Messaggio
n. 6534 dell’11 agosto 2014 aveva comunicato che, in assenza di decreto le aziende avrebbero potuto
inoltrare istanza per accedere al beneficio in misura uguale a quella del 2013, trasmettendo il modulo
Rid-Edil ed ottenendo il codice autorizzazione 7N. La riduzione va calcolata sulle retribuzioni dei soli
operai occupati con un orario di lavoro di 40 ore settimanali. L'11,50% va calcolato sulle aliquote
contributive in vigore e si applica per le assicurazioni sociali diverse da quella pensionistica con
esclusione del contributo previsto dall’articolo 25, comma 4 della legge 21 dicembre 1978, n. 845,
destinato al finanziamento dei fondi interprofessionali per la formazione continua. L'incentivo non
spetta per i lavoratori che consentono di godere di altre agevolazioni contributive. Per avere diritto
all'agevolazione, occorre essere in regola con le regole in materia di Durc, non si devono aver
riportato condanne passate in giudicato per la violazione in materia di sicurezza e salute nei luoghi
di lavoro nel quinquennio antecedente alla data di applicazione dell’agevolazione e rispettare le
condizioni in ordine all'applicazione del trattamento economico normativo previsto dal Ccnl ed anche
relativamente alla denuncia dei lavoratori all'istituto (art.6, commi da 9 a 13 D.L. 338/1989).
Contratto a tutele crescenti: al via la versione definitiva
Consiglio dei Ministri
Decreto
E’ stata licenziata la versione definitiva del contratto a tutele crescenti, con alcune modifiche alla
versione già pubblicata. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista per sabato 28 febbraio
2015.
NASpI: il decreto in versione definitiva
Consiglio dei Ministri
Decreto
E’ stata licenziata la versione definitiva del decreto in materia di ammortizzatori sociali in caso di
Appunti di lavoro
Le Novità della Settimana
da lunedì 16 a domenica 22 febbraio
La Redazione
Pag.4
La Rivista del Lavoro 08/2015
disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati.
Tutela della maternità: il decreto in versione definitiva
Consiglio dei Ministri
Decreto
E’ stata licenziata la versione definitiva del decreto contenente misure sperimentali volte a tutelare
la maternità delle lavoratrici e a favorire le opportunità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
per la generalità dei lavoratori.
Pensionamenti nel settore pubblico: chiarimenti
Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione
Circolare n. 2 del 19 febbraio 201
E’ stata pubblicata la circolare sulla soppressione del trattenimento in servizio e modifica della
disciplina della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro.
Ministeri
Apprendistato: arrivano alle Regioni le risorse per la formazione
Ministero del Lavoro
Decreto direttoriale del 22 dicembre 2014
E’ stato pubblicato il 20 febbraio 2015 sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro il decreto
direttoriale del 22 dicembre 2014 che prevede la destinazione, con riferimento all'anno 2014, di 100
milioni di euro per il finanziamento delle attività di formazione nell'esercizio dell'apprendistato, di
cui il 50% destinato alla tipologia di apprendistato professionalizzante, o contratto di mestiere.
Agenzia delle Entrate
Approvate le specifiche tecniche per le dichiarazioni annuali
Agenzia delle Entrate
Provvedimenti del 16 febbraio 2015
Sono state approvate le specifiche tecniche per la trasmissione dei dati contenuti nei diversi modelli
annuali di dichiarazione dei redditi, relativi al periodo d’imposta 2014:
- "Irap 2015" (provv. n. 21931),
- "UNICO SC" (provv. n. 21932),
- "UNICO SP" (provv. n. 21933),
- UNICO ENC" (provv. n. 21934),
- 730-2015" (provv. n. 21935).
Periti industriali: causali per i contributi in F24
Agenzia delle Entrate
Risoluzione n. 19/E del 17 febbraio 2015
Sono state istituite le causali contributo per il versamento, tramite il modello F24, dei contributi
previdenziali e assistenziali dovuti dagli iscritti all’Ente di Previdenza dei Periti Industriali e dei Periti
Industriali Laureati - EPPI. L’importo dei contributi da versare deve essere esposto nella sezione
"Altri enti previdenziali e assicurativi" (secondo riquadro).
Nuovo modello di avviso di intimazione
Agenzia delle Entrate
Provvedimento n. 22585 del 17 febbraio 2015
E’ stato approvato il nuovo modello di avviso di intimazione che Equitalia invia prima di procedere
con l’esecuzione forzata per il recupero di somme iscritte a ruolo.
Modello 770 del 2015: approvate le specifiche tecniche
Agenzia delle Entrate
Pag.5
La Rivista del Lavoro 08/2015
Provvedimento n. 23895 del 19 febbraio 2015 Provvedimento n. 23917 del 19 febbraio 2015 Sono state approvazione delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati contenuti
nella dichiarazione dei modelli 770/2015 Ordinario e 770/2015 Semplificato, relativi all’anno di
imposta 2014.
Credito d'imposta nuovi macchinari: chiarimenti
Agenzia delle Entrate
Circolare n. 5/E del 19 febbraio 2015
Sono state fornite le indicazioni e i chiarimenti per fruire del credito d’imposta, previsto dall’articolo
18 del cd. "decreto competitività", per gli investimenti effettuati dalle imprese, dal 25.06.2014 al
30.06.2015, in beni strumentali nuovi compresi nella "divisione 28" della classificazione ATECO
(macchinari e apparecchiature).
Soppresso il codice tributo 2836
Agenzia delle Entrate
Risoluzione n. 20/E del 19 febbraio 2015
Dal 24 febbraio 2015, il codice tributo "2836 - Accisa sull’energia elettrica consumata nel territorio
della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia" è soppresso.
Inps
Garanzia Giovani: invio istanze dal 1° maggio 2014
Inps
Messaggio n. 1316 del 20 febbraio 2015
Si rende noto che sono state aggiornate le procedure informatiche per l’invio delle istanze relative
ad assunzioni decorrenti dal 1° maggio 2014.
Prestazioni sociali dei Comuni: nuove soglie Isee
Inps
Circolare n. 48 del 20 febbraio 2015
Sono state aggiornate le soglie Isee per ottenere l’assegno per il nucleo familiare e l’assegno di
maternità concessi dai Comuni.
Altri
Dichiarazioni agli ispettori
Consiglio di Stato
Sentenza n. 714 del 10 febbraio 2015
Un lavoratore non può accedere alle dichiarazioni che altri lavoratori hanno rilasciato agli ispettori
del lavoro.
Contratto a tutele crescenti e la prescrizione dei crediti retributivi
Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro
Circolare n. 4 del 18 febbraio 2015
E’ stata pubblicata una circolare che tratta del contratto a tutele crescenti con particolare riferimento
alla prescrizione dei crediti retributivi, dato che per i nuovi assunti non troverà più applicazione l’art.
18 della Legge n. 300/1970.
Tfr: coefficiente di rivalutazione per il mese di gennaio 2015
Istat
Comunicato del 20 febbraio 2015
Le quote del Tfr, accantonate al 31 dicembre 2014, vanno rivalutate dello 0,1250%. L'indice
nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati è 106,5.
Pag.6
La Rivista del Lavoro 08/2015
L’esonero contributivo alla luce dei chiarimenti forniti dall’Inps
Confprofessioni
Articolo su sito web
E’ stato pubblicato un articolo che argomenta l’applicazione dell’esonero contributivo previsto dalla
Legge di Stabilità 2015, dopo i chiarimenti forniti dall’Inps.
Vai al documento.
Giurisprudenza
Infortunio non prevedibile e responsabilità del datore di lavoro
Corte di Cassazione
Sentenza n. 4890 del 2 Febbraio 2015
Qualora l’infortunio occorso sul lavoro sia derivato da un comportamento eccezionale e non
prevedibile da parte del lavoratore, in quanto estraneo alle sue funzioni e, come tale, ritenuto
abnorme e idoneo ad interrompere il nesso di causalità fra la condotta del datore di lavoro e l’evento,
viene meno la responsabilità quest’ultimo.
Lavoro e territorio
Foggia: tariffe minime di facchinaggio
Ministero del Lavoro
Decreto del 13 febbraio 2015
E’ stata definita la tariffa minima per le prestazioni di facchinaggio per la provincia di Foggia, nella
misura di 17,384 euro, che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2015 e sarà maggiorata dalle
percentuali previste dal Ccnl per i dipendenti da imprese di autotrasporto e spedizioni in caso di
prestazione di lavoro nel giorno di sabato o di straordinario, festivo, notturno, per le categorie operai
comuni o equivalenti.
Pubblica amministrazione
PA: costituzione delle Rsu
Aran
Comunicato
G.U. n. 42 del 20 febbraio 2015
E’ stato pubblicato il comunicato contenente il Contratto collettivo quadro sulle modifiche all’accordo
collettivo quadro per la costituzione delle rappresentanze sindacali unitarie per il personale dei
comparti delle pubbliche amministrazioni e per la definizione del relativo regolamento elettorale del
7 agosto 1998.
Pag.8
La Rivista del Lavoro 08/2015
G. U. n. 42
del
20 febbraio
Presidente del Consiglio
dei Ministri
DELIBERA
10 febbraio 2015
Dichiarazione dello stato di emergenza in
conseguenza delle eccezionali avversità
atmosferiche che hanno colpito il territorio della
regione Lombardia nei giorni dall'11 al 22
novembre 2014. (15A01162)
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della
Ricerca
DECRETO
15 ottobre 2014
Ammissione del progetto di ricerca IRENE al
finanziamento di progetti di cooperazione
internazionale. (Prot. n. 3112). (15A01159)
Presidenza del Consiglio
dei Ministri Dipartimento
della Protezione Civile
ORDINANZA
10 febbraio 2015
Ulteriori interventi di protezione civile in
conseguenza delle eccezionali avversità
atmosferiche che nei giorni dal 9 al 13 ottobre
2014 hanno colpito il territorio della provincia di
Genova e dei comuni di Borghetto di Vara, Riccò
del Golfo di Spezia e Varese Ligure, Maissana,
Pignone e Sesta Godano nella Val di Vara in
provincia di La Spezia, nonché il territorio della
regione Liguria nei giorni dal 3 al 18 novembre
2014. (Ordinanza n. 224). (15A01133)
Garante per la
Protezione dei Dati
Personali
PROVVEDIMENTO
29 gennaio 2015
Rettifica delle delibere nn. 588, 589, 590 e 591
dell'11 dicembre 2014 recanti «Autorizzazioni
generali». (Provvedimento n. 46). (15A01158)
Agenzia per la
Rappresentanza
Negoziale delle
Pubbliche
Amministrazioni
COMUNICATO
Contratto collettivo quadro per le modifiche
all'accordo collettivo quadro per la costituzione
delle rappresentanze sindacali unitarie per il
personale dei comparti delle pubbliche
amministrazioni e per la definizione del relativo
regolamento elettorale del 7 agosto 1998.
(15A01085)
Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
COMUNICATO
Approvazione della delibera n. 17/2014 adottata
in data 29 ottobre 2014 dal Consiglio di indirizzo
generale dell'Ente di previdenza dei periti
industriali e dei periti industriali laureati.
(15A01134)
Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
COMUNICATO
Approvazione della delibera n. 07/14 adottata in
data 31 maggio 2014 dal Consiglio di indirizzo
generale dell'Ente nazionale di previdenza ed
assistenza per gli psicologi. (15A01135)
Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
COMUNICATO
Approvazione della delibera adottata in data 20
maggio 2014 dal Consiglio di amministrazione
dell'Ente di previdenza ed assistenza
pluricategoriale. (15A01136)
Regione Toscana
COMUNICATO
Approvazione dell'ordinanza n. 5 del 3 febbraio
2015 (15A01160)
G. U. n. 43
del
21 febbraio
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della
Ricerca
DECRETO
15 ottobre 2014
Ammissione del progetto di ricerca INCUBATORS
al finanziamento del Fondo per le agevolazione
alla ricerca. (Decreto n. 3114). (15A01208)
Pag.9
La Rivista del Lavoro 08/2015
G. U. n. 43
del
21 febbraio
Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
COMUNICATO
Approvazione della delibera n. 171/2014 adottata
dal Consiglio di amministrazione della Cassa
italiana di previdenza ed assistenza dei geometri
liberi professionisti in data 23 ottobre 2014.
(15A01137)
Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
COMUNICATO
Approvazione della delibera n. 35/14 adottata dal
Consiglio di amministrazione dell'Ente nazionale
di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in
agricoltura in data 3 dicembre 2014. (15A01138)
Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
COMUNICATO
Approvazione della delibera n. 50 adottata dal
Consiglio di amministrazione dell'Istituto
nazionale di previdenza dei giornalisti italiani in
data 25 settembre 2014. (15A01139)
I documenti prelevabili tramite link provengono dalla Gazzetta Ufficiale
http://www.gazzettaufficiale.it. Si ricorda che l'unico testo definitivo è quello pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale a mezzo stampa, che prevale in casi di discordanza.
La Gazzetta Ufficiale è anticipata quotidianamente sul sito.
Pag.10
La Rivista del Lavoro 08/2015
Lunedì 16 febbraio
Apprendistato: una mini-riforma per rafforzare il link con la scuola
Il decreto legislativo destinato a riorganizzare la disciplina dei contratti flessibili dovrebbe contenere
una mini riforma dell’apprendistato. Non sarebbe una novità, se si considera che la normativa, solo
dal 2011 (quando è stato approvato il Testo Unico) è già stata ritoccata più di 10 volte, anche di
recente. Il decreto di riforma sembra orientato a rivedere la disciplina delle forme di apprendistato
che, sino ad oggi, hanno funzionato meno: quello finalizzato al conseguimento della qualifica e del
diploma, cui accedono anche i ragazzi minorenni a rischio di dispersione scolastica, e quello di alta
formazione, pensato per gli studenti universitari e post universitari.
Giampiero Falasca - Il Sole 24 Ore, pag. 5
Collaboratori familiari: onere dopo 90 giorni annui
L’obbligo di iscrizione alla Gestione commercianti, oltre che per i titolari e i soci, scatta anche per i
familiari coadiutori, parenti e affini entro il terzo grado che partecipano al lavoro aziendale con
carattere di abitualità e prevalenza, sempreché per tale attività non siano già contestualmente
lavoratori dipendenti a tempo pieno. Tra l’altro, l’Inps, con la Circolare n. 78/2006, ha precisato che
per i coadiutori familiari, l’obbligo sussiste anche nel caso in cui il titolare dell’impresa sia iscritto
alla gestione medesima come titolare non attivo, perché ad esempio si dedica ad altre attività con
carattere di prevalenza e abitualità.
Temistocle Bussino – Il Sole 24 Ore, pag. 1
Estensioni eslcuse dal tetto del 20%
Non sono soggetti alle nuove sanzioni economiche per lo “sforamento” dei limiti legali o contrattuali
sui contratti a termine i datori di lavoro che si limitano a prorogare i rapporti a tempo già in corso
(senza stipularne altri nel 2015), anche se hanno superato i limiti di contingentamento, e non vi
sono rientrati entro il 31 dicembre scorso. È uno dei chiarimenti forniti dal Ministero del Lavoro con
la Circolare n. 18/2014.
Alberto Bosco e Josef Tscholl - Il Sole 24 Ore, pag. 25
I “cocopro” primo test nel riordino dei contratti
Sfoltire e tagliare la burocrazia dei contratti: è la parola d’ordine del Jobs Act che dovrà trovare
Note di stampa
La Settimana sui Quotidiani
da lunedì 16 a domenica 22 febbraio
Lia Pesarin
Pag.11
La Rivista del Lavoro 08/2015
attuazione in uno dei decreti delegati attesi al Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo. Le modalità
di assunzione, si ripete da anni, sono tante, forse troppe.
Francesca Barbieri, Alessandro Rota Porta – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 5
Indennità di frequenza estesa
Indennità di frequenza più lunga a chi intende imparare un mestiere o una professione. Infatti, ove
il minore frequenti una scuola professionale, l'indennità è corrisposta per tutta la durata del corso
inclusi eventuali periodi estivi frequentati. La novità arriva dall'Inps che, nella Nota n. 728/2015, ha
esteso il diritto alla prestazione assistenziale a favore dei minori invalidi ai periodi di frequenza di
scuole extra-ordinari (da ottobre a giugno).
Carla De Lellis – Italia Oggi, pag. 13
La nuova “CU” fa spazio a bonus Irpef e familiari
Conto alla rovescia per la consegna della nuova certificazione ai lavoratori (2 marzo) e l’invio
telematico alle Entrate (9 marzo). Dopo gli ultimi chiarimenti resta l’obbligo d’inviare il modello per
tutti i redditi dichiarabili con il modello 730, includendo tra l’altro il bonus Irpef e i familiari a carico.
Diventa però facoltativa la compilazione della sezione con i dati Inail.
Ornella Lacqua e Alessandro Rota Porta – Il Sole 24 Ore, pag. 23
L’attività si ferma: l’invio spetta al liquidatore
Il sostituto d’imposta deve prestare molta attenzione ad alcuni casi particolari che si possono
verificare nell’elaborazione della certificazione unica, come le scissioni o le cessioni di azienda, o le
altre operazioni che comportano il passaggio di lavoratori da un datore di lavoro a un altro. Poiché
il modello costituisce una sorta di sintesi dei dati fiscali e previdenziali del lavoratore, il datore deve
adottare diverse modalità di compilazione, a seconda delle situazioni che si sono verificate nel 2014.
Ornella Lacqua e Alessandro Rota Porta - Il Sole 24 Ore, pag. 23
Minimi, è conto alla rovescia
Corsa contro il tempo per chi intende aderire al regime contributivo agevolato per i “minimi”. Chi è
titolare di attività d'impresa al 1° gennaio 2015 e, avendo aderito al nuovo regime fiscale agevolato,
vuole avvalersi anche del regime contributivo agevolato, deve inviare domanda di adesione entro il
prossimo 28 febbraio (termine perentorio) per scontare i contributivi già nel corrente anno. Per chi
avvia l'attività nell'anno, l'iscrizione andrà fatta “tempestivamente”.
Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 15
Pensione-lavoro, convenienza e cumulabilità con distinguo
Lavorare dopo la pensione conviene. Per due ragioni: perché è possibile cumulare il reddito di lavoro,
dipendente o autonomo, con la pensione; e poi perché i contributi versati sulla nuova attività
lavorativa possono far maturare il diritto a un'aggiunta di pensione, se non addirittura a una nuova
pensione.
Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 16
Semplificazioni solo sulla carta
Tempi stretti, costi aggiuntivi e rischio di sanzioni salate. Per i professionisti l'operazione 730
precompilato lanciata dall'Agenzia delle Entrate in via sperimentale a partire da quest'anno rischia
di diventare un vero e proprio percorso a ostacoli. Secondo ordini e associazioni sindacali continua
il trend già in atto da diversi anni, che trasforma i professionisti in una “longa manus” del fisco,
trasferendo su di loro una serie di adempimenti svolti a titolo gratuito ma accompagnati da
significative responsabilità.
Valerio Stroppa – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 3
Martedì 17 febbraio
Al via le pensioni in deroga con i permessi della 104
Il personale della scuola che entro il 5 gennaio 2015 aveva chiesto alla competente direzione
Pag.12
La Rivista del Lavoro 08/2015
territoriale del lavoro di poter rientrare tra i 1.800 lavoratori che potevano beneficiare, in deroga
alla normativa in vigore (riforma Fornero), delle disposizioni riguardanti l'accesso al trattamento
pensionistico con i requisiti anagrafici e contributivi maturati successivamente al 31 dicembre 2011,
ha tempo fino al 2 marzo per presentare al Ministero dell’Istruzione la domanda, in modalità cartacea,
di cessazione dal servizio.
Nicola Mondelli - Italia Oggi, pag. 41
Assunzioni, dentro i precari utili
L'impianto è pronto, con non poche novità sul fronte più caldo delle assunzioni. Il pacchetto di riforma
della scuola risulta ad oggi composto di un decreto legge corposo di 44 articoli e di un disegno di
legge delega più slim.
Alessandra Ricciardi - Italia Oggi, pag. 37
Bonus con esborsi provvisori
Pubblicato solo ieri sul sito internet dell’Inps il Messaggio n. 1144 del 13 febbraio, con le modalità
operative per fruire dell’esonero triennale previsto dalla Legge di Stabilità 2015 in favore delle
assunzioni/stabilizzazioni di rapporti eseguite nel corso di quest’anno. La sfasatura temporale
complica le attività degli operatori del sistema già chiamati, peraltro, a una gestione complessa della
misura che si prefigge di dare slancio all’occupazione.
Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone - Il Sole 24 Ore, pag. 35
Confprof chiede un tavolo sul lavoro autonomo
Un tavolo permanente, tra professioni regolamentate e non, per difendere interessi e diritti negati
del lavoro autonomo. È il senso (ma non solo) della giornata di oggi al Senato, provocatoriamente
denominata “Non è un paese per professionisti”, durante la quale Confprofessioni, - insieme a
Confassociazioni, il Colap e Alta Partecipazione - presenterà il decalogo dei diritti negati al lavoro
indipendente.
Benedetta Pacelli - Italia Oggi, pag. 32
Consulenti, sciopero illegittimo
Illegittimo lo sciopero proclamato dai consulenti del lavoro per la settimana dal 7 al 14 marzo sul
caos dell'invio dei dati della Comunicazione unica, adempimento che ha sostituito il Cud. Secondo
indiscrezioni giornalistiche la Commissione di Garanzia Sciopero nei prossimi giorni formalizzerà la
decisione che rinvia al mittente la dichiarazione di astensione dal lavoro per i consulenti del lavoro
sul flusso di dati da trasmettere telematicamente all'Agenzia delle Entrate.
Cristina Bartelli – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 26
Edilizia popolare con gli sgravi
Imposta di Registro fissa ed esenzione dalle imposte ipocatastali sui trasferimenti, da parte dei
Comuni, delle aree ricomprese nell'ambito dei piani di edilizia economica e popolare (Peep): la Legge
n. 133/2014 ha ripristinato le agevolazioni già previste dall'articolo 32 del Dpr n. 601/73, che erano
state cancellate dal D. Lgs. n. 23/2011. L’ha chiarito l'Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n.
17/E del 16 febbraio 2015.
Roberto Rosati – Italia Oggi, pag. 23
Jobs Act. Congedi fino a 12 anni dei figli
Sarà possibile usufruire del periodo di congedo parentale retributivo fino al compimento del 12esimo
anno di età del bambino e non più degli 8 come previsto finora. Anche in maniera frazionata per
alcune ore e non solo in modalità giornaliera. Sono due tra le novità più significative che saranno
introdotte con il decreto delegato sulla conciliazione famiglia-lavoro previsto dal Jobs Act.
Avvenire pag. 1 e pag. 12
Esame avvocati, domande a sorte
Domande all’orale contenute in un data base; obbligo di schermatura delle sedi d’esame; raddoppio
delle corti d’appello per la correzione degli esami nei distretti con più candidati; controlli più rigorosi.
Pag.13
La Rivista del Lavoro 08/2015
E per il tirocinio non meno di 20 ore settimanali, altrimenti viene meno il requisito dell’assiduità.
Sono questi alcuni degli elementi chiave contenuti nei due nuovi schemi di regolamento messi a
punto dal Ministero della Giustizia per dare attuazione alla riforma dell’ordinamento forense e
trasmessi al Cnf.
Giovanni Negri - Il Sole 24 Ore, pag. 40
Il Tfr in busta paga non conviene. Fa pagare più tasse
Il Tfr in busta paga non conviene. Fa pagare più tasse e può far perdere diritto ai servizi sociali
agevolati, alle detrazioni fiscali e agli assegni familiari. Lo rivela uno studio della Uil. Al via da marzo.
L'opzione, cioè la scelta di ricevere la quota di Tfr mensile direttamente in busta paga, andrà a
regime dal prossimo mese di marzo per restare operativa fino al mese di giugno 2018. Una volta
fatta, la scelta è irrevocabile.
Italia Oggi, pag. 31
La riforma impoverisce i prof
La riforma della Buona scuola abbassa lo stipendio dei docenti. Ormai è certo: il nuovo sistema di
calcolo degli scatti di anzianità servirà, prioritariamente, a risarcire, almeno in parte, i docenti
collaboratori dei dirigenti scolastici.
Carlo Forte - Italia Oggi, pag. 39
Ok ai precari nelle Rsu. Ma la contrattazione perde peso
Ok definitivo all'accesso dei precari alle candidature Rsu. Il 9 febbraio scorso è stato sottoscritto il
nuovo contratto collettivo quadro che regola la costituzione delle Rsu per il personale dei comparti
delle pubbliche amministrazioni e per la definizione del relativo regolamento.
Carlo Forte - Italia Oggi, pag. 39
Ok allo sgravio nuovi assunti
Via libera alla fruizione dello sgravio per i nuovi assunti. I datori di lavoro hanno tempo fino al 16
aprile, termine di versamento dei contributi relativi al mese di marzo, per recuperare gli sconti
spettanti per i mesi di gennaio e febbraio. Prima di fruire del bonus, però, i datori di lavoro dovranno
inviare all'Inps la richiesta di attribuzione del codice di autorizzazione “6Y”, senza alcun termine
purché “prima della trasmissione della denuncia contributiva del primo mese in cui s'intende esporre
il bonus”. Lo spiega l'Inps nel Messaggio n. 1144/2015.
Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 31
Scatta il riordino delle collaborazioni: più tutele per le partite Iva “deboli”
Un allargamento dell’area del lavoro subordinato, per farvi confluire le collaborazioni “fasulle”. Qui
potrebbe essere introdotta una “presunzione relativa” che scatterà quando il rapporto di lavoro è
strutturalmente organizzato e l’opera è prestata a titolo esclusivamente personale (è ammessa prova
contraria da parte del datore di lavoro). Per i lavoratori autonomi che vogliono invece restare tali
entrerà in ballo il criterio della “dipendenza economica” per tutelare le partite Iva più deboli
(soprattutto i giovani professionisti all’inizio della professione).
Claudio Tucci - Il Sole 24 Ore, pag. 8
Pensioni, rebus sull'ammontare
Dubbi sulla determinazione della pensione. Dubbi che serpeggiano tra le migliaia di dirigenti
scolastici, docenti e personale educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario che dal prossimo 1°
settembre andranno in pensione per dimissioni volontarie, per raggiunti limiti di età o di massima
anzianità contributiva o per qualsiasi altra causa.
Franco Bastianini - Italia Oggi, pag. 41
Un patto per il lavoro regolare
I consulenti del lavoro di Prato firmano un innovativo patto per l'emersione in materia di sicurezza
delle aziende. A seguito dei numerosi incidenti che si sono verificati all'interno delle aziende cinesi,
con morti e feriti, la Regione Toscana ha avviato un piano triennale straordinario sulla sicurezza dei
luoghi di lavoro per incrementare in modo consistente i controlli sulle aziende a rischio e avviare,
Pag.14
La Rivista del Lavoro 08/2015
contemporaneamente, un piano di emersione denominato “Patto per il lavoro” che mira a contrastare
l’illegalità in fase preventiva.
Italia Oggi, pag. 33
Solidarietà sulle pensioni a rischio legittimità
Anche il contributo di solidarietà sulle pensioni targato 2014 finisce sui tavoli della Corte
Costituzionale, che con la Sentenza 116/2013 aveva cancellato il vecchio taglio, introdotto nel 2011.
Torna in bilico, dunque, lo sforzo chiesto a circa 50mila pensionati, che ricevono un assegno superiore
a 14 volte il minimo (circa 90mila euro l’anno).
Gianni Trovati - Il Sole 24 Ore, pag. 39
Un premio alle assunzioni doc
Al via la fruizione del credito d'imposta per le assunzioni a tempo indeterminato di personale
altamente qualificato. Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, infatti, ha firmato ieri il provvedimento
che disciplina le modalità per il recupero, attraverso il modello F24, del 35% degli oneri relativi alle
assunzioni (il credito d'imposta). Con Risoluzione n. 18/2015, inoltre, sempre l'Agenzia delle Entrate
ha istituito il codice tributo, 6847, da utilizzare per la compensazione.
Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 25
Via al credito agricolo agevolato
Per le imprese agricole in arrivo finanziamenti agevolati dalle banche a valere sulle risorse rese
disponibili dall'Ismea. Il Fondo di credito Ismea sostiene la competitività delle imprese agricole
tramite l'erogazione di finanziamenti agevolati in collaborazione con le banche. Possono beneficiare
dei finanziamenti agevolati del Fondo di credito le imprese agricole. E’ quanto prevede il decreto del
Ministero delle Politiche Agricole dell'11 dicembre 2014, e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12
febbraio 2015 n. 35.
Marco Ottaviano – Italia Oggi, pag. 30
Voucher pagato dopo la riconciliazione
Cambia sensibilmente la disciplina del contratto di ricollocazione per le modifiche concordate da
Governo e Regioni e sancite dalla Conferenza Stato-Regioni. Il testo dell’articolo 17 dello schema di
decreto legislativo di riforma degli ammortizzatori sociali è stato quasi completamente riscritto, con
novità rilevanti sull’individuazione dei beneficiari e per la relativa gestione amministrativa. Inoltre,
la nuova disciplina prevede che le Regioni possano attuare e finanziare con le proprie risorse il
contratto di ricollocazione, conferma che l’operatore potrà incassare la dote individuale di
ricollocazione solo nel caso in cui si raggiunga un risultato occupazionale, e specifica meglio anche i
casi di decadenza da parte del beneficiario.
Gianni Bocchieri - Italia Oggi, pag. 39
Mercoledì 18 febbtraio
Agenzia, ispezione unica dal 2016
Dal 1° gennaio 2016 decollerà l’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, che integrerà le funzioni
svolte dal Ministero del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail. Questa è la previsione indicata dalla bozza del
decreto legislativo che dovrebbe essere portato all’esame del Consiglio dei ministri nella seduta di
venerdì.
Roberto Caiazza e Giorgio Pogliotti - Il Sole 24 Ore, pag. 41
Autonomi, contributi al 27%
Stop all'aumento dei contributi per le partite Iva senza cassa. E ritorno, in parte, al regime dei minimi
pre legge di Stabilità 2015. Nel primo caso l'aliquota contributiva resta per i lavoratori iscritti alla
gestione separata Inps del 27% anche per il 2015, e l'aumento sarà graduale del 28% per il 2016 e
del 29% per il 2017. Le novità per il regime dei minimi è la possibilità per le piccole partite Iva di
continuare ad avvalersi del meccanismo agevolato previsto dal D.L. n. 98/2011. Sono queste alcune
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La Rivista del Lavoro 08/2015
delle novità previste dagli emendamenti inseriti in Commissione bilancio della Camera e Affari
Costituzionali al decreto legge mille proroghe, che è stato esaminato ieri dall'aula e su cui arriva la
richiesta di fiducia da parte del Governo.
Cristina Bartelli e Valerio Stroppa – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 25
Aiuti all'export delle Pmi
Sbloccate risorse economiche per l'internazionalizzazione delle Pmi. Il Ministero dell'Economia ha
rinnovato la disciplina del sistema “export banca”, che permette a Cassa depositi e prestiti di fornire
la provvista per effettuare operazioni di finanziamento a sostegno dell'internazionalizzazione delle
imprese e delle esportazioni. È quanto prevede il decreto del 23 dicembre 2014 del Ministero
dell'Economia (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2015 n. 35).
Cinzia De Stefanis – Italia Oggi, pag. 33
Dietrofront sulla tassa per i contanti
Il Governo frena e cestina sul nascere l’ipotesi di far la guerra al “nero” con una nuova imposta di
bollo applicata ai versamenti giornalieri in banca o poste superiori ai 200 euro. Un’ipotesi riportata
ieri su queste pagine nel raccontare lo schema di decreto sulla fatturazione elettronica e lo scontrino
digitale che il Governo conta di presentare venerdì prossimo al Consiglio dei Ministri. Per la
tracciabilità dei pagamenti la partita viene, al momento, rinviata a data da destinarsi.
Marco Mobili – Il Sole 24 Ore, pag. 1
Disco verde al Jobs Act
Disco verde alla riforma del Jobs Act. La Commissione lavoro della Camera, infatti, ha dato parere
positivo all'approvazione definitiva dei primi due decreti legislativi di attuazione del Jobs Act, il primo
sul contratto a tutele crescenti e il secondo sugli ammortizzatori sociali.
Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 34
Ispezioni, Agenzia unica dal 2016
Dal 1° gennaio 2016 decollerà l'Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, che integrerà le funzioni
svolte dal Ministero del Lavoro, dell'Inps e dell'Inail. Questa è la previsione indicata dalla bozza del
decreto legislativo che dovrebbe essere portato all'esame del Consiglio dei Ministri nella seduta di
venerdì. La nuova agenzia, che avrà la sede centrale a Roma e opererà su 18 sedi territoriali, sarà
sottoposta alla vigilanza del Ministero del Lavoro con cui stipulerà apposita convenzione per la
definizione degli obiettivi.
Roberto Caiazza e Giorgio Pogliotti - Il Sole 24 Ore, pag. 41
Niente Stp per chi è solo revisore
Non possono far parte della Stp che abbia quale oggetto la revisione legale, quali soci professionisti,
i soggetti iscritti nel Registro dei revisori legali ma che non siano iscritti nell’Albo dei dottori
commercialisti. Lo afferma in una nota (prot. PO 287/2014 del 27 gennaio 2015) il Consiglio
nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
Angelo Busani – Il Sole 24 Ore, pag. 43
Partite Iva, contributi fermi al 27%
Doppia vittoria nel milleproroghe per le partite Iva: stop all’aumento dei contributi per collaboratori,
free lance e precari; torna su opzione nel 2015 il regime dei minimi con imposta sostitutiva al 5%
per chi ha ricavi fino a 30mila euro. Confermata la mini-proroga per 4 mesi del blocco degli sfratti e
ritorno in vita di uffici periferici dei Giudici di pace. Sul fronte Enti locali, arrivano nell’ultima tornata
di voti in Commissione: lo slittamento al 1° settembre del termine entro cui i Comuni dovranno, in
chiave spending review, dotarsi di centrali uniche di acquisto, e sanzioni ridotte per Venezia e
Chioggia a causa del mancato rispetto del patto di stabilità interno 2014.
Marco Mobili e Giovanni Parente - Il Sole 24 Ore, pag. 1
Partite Iva contro il Governo
Dieci diritti negati al mondo del lavoro autonomo. Un decalogo che ha spinto i rappresentanti del
mondo ordinistico e associativo a presentarsi compatti al mondo della politica e delle istituzioni per
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La Rivista del Lavoro 08/2015
presentare il “Manifesto del lavoro intellettuale”.
Benedetta Pacelli - Italia Oggi, pag. 34
Rimborsi spese provati dal datore
Spetta al datore di lavoro che intende avvalersi di un beneficio contributivo dimostrarne la causa. Il
principio è confermato dalla Corte di Cassazione, chiamata a decidere in materia di esonero
contributivo fruito da un datore di lavoro sulle somme erogate per i rimborsi spese di viaggio dei
dipendenti. Con la Sentenza n. 2899 depositata il 13 febbraio scorso, la Suprema Corte respinge il
ricorso presentato dal datore di lavoro.
Maria Rosa Gheido - Il Sole 24 Ore, pag. 41
Si estende il congedo parentale, l’età dei figli salirà da 8 a 12 anni
E’ la classica bugia che si raccontano i genitori: nel tempo passato con i figli conta la qualità non la
quantità. E invece conta anche la quantità, specie quando loro cominciano a farsi grandicelli. Tra le
mille norme tecniche dei decreti attuativi del Jobs Act, in arrivo sul tavolo del Consiglio dei Ministri
di venerdì, ce né anche una di carattere “familiare”. Ci sarà più tempo per sfruttare il cosiddetto
congedo parentale.
Corriere Della Sera, pag. 30
Tirocini per insegnare, telematiche in fuori gioco
Il Consiglio di Stato boccia le università telematiche sui Tfa, i tirocini formativi attivi indispensabili
per chi vorrà diventare insegnante. Con un'Ordinanza cautelare (n. 00653/2015), infatti, la sesta
sezione del Cds, su ricorso del Comitato di coordinamento regionale delle università campane, ha
annullato la sospensiva concessa invece in prima istanza dal Tar Lazio all’università telematica
Pegaso. Che resta così esclusa per il momento dall’elenco delle istituzioni che potranno realizzare i
percorsi di Tfa.
Benedetta Pacelli - Italia Oggi, pag. 34
Voucher baby sitter esaurito nel 2014 con l’aiuto degli sms
Quasi diciannove milioni utilizzati su venti a disposizione e 6.829 richieste accettate dall’Inps. Questi
i numeri provvisori dell’edizioni 2014 dei voucher per pagare la baby sitter o l’asilo nido. Tenuto
conto che il bando è stato aperto per soli quindici giorni, dalla metà alla fine di di cembre, e
annunciato con pochi giorni di anticipo il risultato è decisamente positivo, soprattutto se confrontato
con i 3.700 voucher del 2013. Un successo dovuto a un sms, o meglio a migliaia di sms.
Matteo Prioschi - Il Sole 24 Ore, pag. 41
Giovedì 19 febbraio
Concorrenza sleale tra i Fondi pensione
Il Fisco causa una concorrenza sleale nel settore della previdenza integrativa. Penalizza i Fondi
pubblici e premia quelli privati, promossi da banche e da assicurazioni, che pertanto vengono preferiti
dai dipendenti pubblici. Lo sostiene il Fondo Perseo Sirio che per questo ha presentato un esposto
all’Agem, Autorità garante della concorrenza e del mercato, chiedendo di verificare se esiste tale
disparità ed, eventualmente, di segnalare la situazione distorsiva della concorrenza a Parlamento e
al Presidente del Consiglio dei Ministri.
Daniele Cirioli - Italia Oggi, pag. 32
Inps, arriva il casellario unico dell’assistenza
Dopo oltre quattro anni di gestazione è finalmente in arrivo il regolamento sul casellario
dell’assistenza Inps. Ad annunciarne l’imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è stato, ieri, il
direttore generale per le politiche sociali del Ministero del Lavoro, Raffaele Tangorra. Si tratta
dell’atto amministrativo finale del lungo percorso compiuto per far decollare l’anagrafe generale Inps
di tutte le posizioni assistenziali (il casellario era previsto nel D.L. n. 78/2010 ma correzioni sono
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La Rivista del Lavoro 08/2015
state aggiunte con il D.L. n. 5/2012 “Semplifica Italia”).
Davide Colombo - Il Sole 24 Ore, pag. 43
sul lavoro più incisivi
Arriva l’Agenzia per le ispezioni sul lavoro, che accorperà i servizi a oggi suddivisi tra Ministero del
Lavoro, Inps e Inail all’insegna di un forte snellimento di uomini e strutture e con l’obiettivo di
semplificare le procedure e rendere più incisive le ispezioni.
Alessandra Ricciardi - Italia Oggi, pag. 1 e pag. 32
Deleghe sul 730 precompilato, controlli a campione
Controlli dell’Agenzia delle Entrate a campione sulle deleghe rilasciate dai contribuenti per l’accesso
da parte dei Caf e degli intermediari abilitati ai dati fiscali dei contribuenti che l’Agenzia invierà nel
modello 730 precompilato. È questa una delle misure che l’Amministrazione guidata da Rossella
Orlandi, sta mettendo a punto per venire incontro alla richieste dell’Autorità garante per la protezione
dei dati personali di alzare il livello di protezione per gli accessi.
Italia Oggi, pag. 25
E' un errore imperdonabile cancellare la riforma Biagi
Tra un mese esatto ricorrerà il tredicesimo anniversario dell’assassinio di Marco Biagi. E domani,
stando alle anticipazioni, il Consiglio dei Ministri, nel dare attuazione alle deleghe del Jobs Act Poletti
2.0, prenderà a picconate la legge che porta il nome del professore bolognese.
Giuliano Cazzola - Libero, pag. 18
Gli incentivi smart&start anche per l'agroindustria
Sono ammissibili al bando smart&start (a disposizione delle imprese 250 milioni di euro) i piani
d'impresa nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, pesca e
acquacoltura. E anche un piano di impresa che prevede la vendita dei prodotti prevalentemente
all'estero.
Marco Ottaviano - Italia Oggi, pag. 31
Jobs Act, stop ai co.co.pro. “tutele crescenti” verso l'ok. Renzi: riprendiamo i tedeschi
Addio co.co.pro. Venerdì prossimo il Consiglio dei Ministri abolirà i contratti a progetto: una formula
che interessa più di mezzo milione di lavoratori (oltre la metà donne) e che garantisce redditi mensili
medi inferiori ai mille euro. Non se ne faranno più di nuovi e per quelli in coso dovrà essere
individuata una “gestione transitoria”, possibilmente senza ricorrere a una nuova tipologia
contrattuale.
Luisa Grion - La Repubblica, pag. 26
Licenziamenti, giudizio “ampio”
Nelle impugnazioni dei licenziamenti in base alla legge Fornero (n. 92/2012), il Giudice può
esaminare anche altre domande fondate sugli identici fatti. Tra queste, la richiesta di pronuncia di
illegittimità del trasferimento quando il licenziamento sia motivato dal rifiuto del lavoratore di
prendere servizio nella nuova sede. Lo afferma il Tribunale di Catania, Sezione lavoro (Giudice
Valentina Scardillo), in un’ordinanza dello scorso 30 dicembre.
Antonino Porracciolo - Il Sole 24 Ore, pag. 45
Lombardia anticipa il Jobs Act
La Regione Lombardia si “porta avanti” con il Jobs act e, in attesa di ulteriori modifiche a livello
nazionale, introduce una nuova regola (per ora una delibera e nel giro di qualche mese una legge
regionale). Le aziende dovranno trasformare il 5% dei percorsi di formazione con gli studenti in
regolari contratti di apprendistato. Il fine è chiaramente quello di facilitare l’ingresso nel mondo del
lavoro già durante il quinquennio scolastico.
Sara Monaci - Il Sole 24 Ore, pag. 12
Nuove partite Iva al bivio tra minimi e forfettari
L’emendamento introdotto nella conversione parlamentare del decreto Milleproroghe (atteso oggi al
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La Rivista del Lavoro 08/2015
voto di fiducia della Camera) che estende l’opzione per il vecchio regime a tutto il 2015 mette le
persone fisiche che avviano una nuova attività nel 2015 nella condizione di valutare – in presenza
dei requisiti – se scegliere il regime con imposta sostitutiva al 5% e soglia di ricavi a 30mila euro o
quello con imposta al 15% e con soglie di ricavi/compensi da 15mila a 40mila euro.
Paolo Meneghetti - Il Sole 24 Ore, pag. 39
Occasionali, “ricerca” difficile
Da quest’anno tutti i sostituti d’imposta che si sono avvalsi di professionisti o, più precisamente, che
nel corso del 2014 hanno corrisposto somme di denaro riferite a redditi di lavoro autonomo,
provvigioni o redditi diversi, non potranno più rilasciare l’attestazione del versamento delle ritenute
d’acconto, previste dagli articoli 25 e seguenti del Dpr n. 600/73, su un documento redatto in forma
libera.
Stefano Sirocchi - Il Sole 24 Ore, pag. 43
Patent box, nel calcolo tutti i costi per la ricerca
Il patent box, o meglio, visto l’ampio ambito oggettivo, l’Ip (intellectual property) box italiano è
pronto a partire, ma si attende la pubblicazione del decreto attuativo che chiarisca i punti lasciati
aperti dalla norma: su tutti, il metodo di calcolo del beneficio, che dipenderà essenzialmente
dall’individuazione delle spese di ricerca e sviluppo da considerare.
Carlotta Benigni e Antonio Tomassini - Il Sole 24 Ore, pag. 40
Polizza antievasione solo per il 730
Soltanto chi appone il visto di conformità sui 730 precompilati è tenuto a una polizza assicurativa
che garantisca l’Erario dal pagamento delle imposte dovute dal contribuente. Quindi, per i
professionisti che rilasciano il visto soltanto ai fini della compensazione tributaria o dei rimborsi Iva
scatta l’adeguamento del massimale di polizza a tre milioni ma non l’obbligo ulteriore di garanzia
verso l’Erario.
Giorgio Costa - Il Sole 24 Ore, pag. 39
“Risorse agevolate alle Pmi per il Tfr ai fondi pensione”
Il decreto per regolare l’opzione del Tfr in busta paga, dal 1° marzo, non è stato ancora emanato,
così come manca il modello per la richiesta da parte del lavoratore. Un “ulteriore segnale di
disattenzione della politica per la previdenza”, dice Michele Tronconi, Presidente di
Assofondipensione, che contro l’ipotesi di monetizzare ogni mese il Tfr ha opposto la logica
previdenziale.
Maria Carla De Cesari - Il Sole 24 Ore, pag. 43
Tax credit al turismo via web
In arrivo il tax credit per il turismo digitale. Con il riconoscimento alle imprese turistiche (esercizi
ricettivi, agenzie di viaggio e tour operator) per gli anni 2014, 2015 e 2016 di un credito di imposta
del 30% dei costi sostenuti per investimenti nella digitalizzazione dell’offerta. Potranno essere
dedotte dalle imprese turistiche spese per l’acquisto di siti e portali web e la loro ottimizzazione per
i sistemi di comunicazione mobile, di programmi per automatizzare i servizi di prenotazione e vendita
online di servizi e pernottamenti, di servizi di comunicazione e marketing digitale, di spazi pubblicitari
su piattaforme web specializzate, di progettazione, realizzazione e promozione digitale di proposte
di offerta innovativa in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità e di impianti wi-
fi. Il credito di imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. L’agevolazione è concessa a
ciascuna impresa fino all’importo massimo complessivo di 12.500 euro nei tre anni di imposta.
Marco Ottaviano - Italia Oggi, pag. 31
Tempo determinato, il tetto resta a 36 mesi
Per il contratto a tempo determinato resterà l’attuale limite massimo di durata di 36 mesi.
L’associazione in partecipazione sarà superata, così come il lavoro ripartito (job sharing), mentre il
tetto d’importo per i voucher sarà alzato, e con utilizzo della tecnologia il lavoro accessorio sarà
tracciabile. Si potranno continuare ad usare il contratto di somministrazione e il lavoro a chiamata.
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La Rivista del Lavoro 08/2015
Non si potranno fare nuovi contratti co.co.pro., e nel periodo transitorio (potrebbe essere fissato al
1° gennaio 2016) gli attuali co.co.pro. verranno portati a scadenza. Sono questi i cardini del D. Lgs.
sul riordino dei contratti, che si compone di una quindicina di articoli, e che sarà approvato dal
Consiglio dei Ministri di domani.
Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci - Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 8
Venerdì 20 febbraio
Agenzia ispettiva unica, il decreto slitta
Finisce su un binario morto la prima bozza del decreto legislativo di semplificazione e
razionalizzazione dell’attività ispettiva sul lavoro. Ieri pomeriggio, nel corso dell’incontro con i
sindacati, è stato lo stesso Ministro Giuliano Poletti a parlare di un rinvio del provvedimento che
avrebbe dato attuazione all’articolo 1 comma 7 della delega e che era stato annunciato per il Consiglio
dei Ministri di oggi. E in serata anche ambienti di Palazzo Chigi hanno confermato le perplessità che
hanno indotto al rinvio. Se ne riparlerà forse a fine mese.
Davide Colombo - Il Sole 24 Ore, pag. 3
Ancoraggio più sicuro per i lavoratori in quota
La marcatura CE è obbligatoria solamente per i dispositivi di ancoraggio mobili, non anche su quelli
stabili. Lo precisa la Circolare n. 3/2015, a firma congiunta dei Ministeri del Lavoro, dello Sviluppo
Economico e dei Trasporti (sentito l'Inail).
Carla De Lellis - Italia Oggi, pag. 29
Aria di liberalizzazioni
Conto alla rovescia per le nuove liberalizzazioni in materia di professioni. Oggi in Consiglio dei
Ministri, infatti, dovrebbe approdare una nuova lenzuolata di misure finalizzate, dice il Premier Renzi,
a favorire lo sviluppo della concorrenza. Tantissimi i capitoli contenuti nella bozza sul tavolo dei
Ministri: dalla stretta per banche, servizi pubblici locali e assicurazioni, alle norme “per la
concorrenza nella professione forense e nel notariato” e “per incrementare la concorrenza nel settore
farmaceutico”.
Benedetta Pacelli – Italia Oggi, pag. 29
Assunzioni facili, giudici divisi
Contrasto aperto tra le sezioni giurisdizionali della Corte dei conti sul tema della responsabilità dei
vertici degli enti locali relativa a procedure di assunzione di dipendenti privi del titolo di studio senza
laurea.
Luigi Oliveri - Italia Oggi, pag. 37
Bonus del 30% per rifare l'hotel
Credito di imposta del 30% per la ristrutturazione, la riqualificazione energetica e l'acquisto di mobili
delle strutture ricettive alberghiere. Il credito d'imposta, riservato alle strutture turistiche esistenti
al 1° gennaio 2012, è riconosciuto fino a un massimale di 200 mila euro ed è ripartito in tre quote
annuali di pari importo (utilizzabile esclusivamente in compensazione) e vale per le spese effettuate
dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016. Queste alcune delle novità contenute nel decreto attuativo
del Ministero dei Beni Culturali sul credito d'imposta per la ristrutturazione delle imprese turistiche
di prossima emanazione.
Cinzia De Stefanis – Italia Oggi, pag. 28
Compensazioni “libera” in F24
Credito di imposta del 15% senza limiti di compensazione in F24. Il bonus per gli investimenti in
beni strumentali della Ateco 28 può essere utilizzato senza intaccare le soglie di 250mila euro e di
700mila euro previste rispettivamente per i crediti di imposta agevolativi e per le compensazioni con
debiti tributari e contributivi. Neppure scatta il divieto di compensazione in presenza di debiti iscritti
a ruolo. La Circolare 5/E/2015 analizza, con numerosi esempi, le modalità di calcolo dell’eccedenza
di investimenti agevolati, rispetto alla media precedente, su cui si applica il credito di imposta del
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La Rivista del Lavoro 08/2015
15%.
Luca Gaiani - Il Sole 24 Ore, pag. 38
Contratto a tutele crescenti al traguardo
Verso la conferma delle nuove regole sui licenziamenti collettivi. Mentre per il riordino dei contratti
si prospetta un primo giro di tavolo, sullo schema di decreto legislativo di una quindicina di articoli
che conterrà anche la modifica dell’articolo 13 dello Statuto dei lavoratori che riguarda le mansioni.
Sul pacchetto lavoro, sono queste le novità della vigilia del Consiglio dei Ministri che oggi darà il via
libera definitivo ai due decreti legislativi che istituiscono il contratto a tempo indeterminato a tutele
crescenti e il nuovo ammortizzatore sociale Naspi.
Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 3
Controlli a distanza solo se “difensivi”
Con la Sentenza n. 3122 depositata il 17 febbraio 2015, la Cassazione è nuovamente intervenuta
sull’utilizzo in giudizio delle prove acquisite mediante strumenti di controllo a distanza diretti a
verificare le condotte illecite dei dipendenti. La sentenza ribadisce i recenti orientamenti
giurisprudenziali espressi in tema di legittimità dei controlli cosiddetti “difensivi”.
Angelo Zambelli - Il Sole 24 Ore, pag. 42
Istat: lavoro ai giovani, solo la Grecia peggio
I giovani che non studiano e non lavorano sono ormai 2 milioni e mezzo. In pratica un under 30 su
quattro - il 26% per l’esattezza - non fa nulla. Al Sud diventano quasi uno su due (il 40%). Uno
spreco immenso di energie e anche di ricchezza per il nostro Paese (tempo fa qualcuno stimava
almeno 2 punti di Pil). Il loro impiego probabilmente sarebbe la migliore cura shock contro la crisi.
Nell'Unione europea peggio di noi fa solo la Grecia (28,9%).
Marzio Bartoloni - Il Sole 24 Ore, pag. 5
La crisi non basta per non pagare le tasse
Per non rispondere dei reati di omesso versamento delle imposte non è sufficiente provare la crisi
economica che ha investito l’azienda ma è necessario documentare anche l’effettiva impossibilità per
l’imprenditore di fronteggiare altrimenti la crisi. Non basta così argomentare l’inadempimento con il
mancato incasso di crediti vantati e il pagamento degli stipendi ai dipendenti. A ribadire queste
rigorose indicazioni è la Cassazione, sez. III penale, con la Sentenza n. 7429, depositata ieri.
Laura Ambrosi - Il Sole 24 Ore, pag. 37
La delega fiscale salta il turno
Il Consiglio dei Ministri si aggrappa al Ministero del Lavoro. Ieri, infatti, al termine di una riunione a
Palazzo Chigi tra il Premier Matteo Renzi e il Ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan
è emerso che nel corso della riunione del Governo prevista per la tarda mattinata di oggi non saranno
esaminati i decreti legislativi di natura fiscale attuativi della Legge Delega n. 23/2014.
Beatrice Migliorini – Italia Oggi, pag. 27
Lavoro, ecco i nuovi sussidi: assegno di disoccupazione anche per i collaboratori
Ancora una volta, sarà rinvio per il pacchetto delle misure di attuazione della delega fiscale. Dicono
a Palazzo Chigi che è solo perché il Ministro dell’Economia Padoan è impegnato sulla questione della
Grecia, ma intanto non arriveranno le novità sul catasto e le fatture elettroniche. In ogni caso resta
molto ricco il menu all’esame del Consiglio dei Ministri di oggi. Massiccio è il capitolo dedicato al
lavoro, con l’ok definitivo ai primi decreti del “Jobs Act” (quelli sul nuovo contratto a tutele crescenti
e sugli ammortizzatori) e il varo di alcuni nuovi (tra cui quello che modifica le norme sui contratti
precari). E poi c’è l’atteso disegno di legge sulla concorrenza con nuove liberalizzazioni.
Roberto Giovannini - La Stampa, pag. 5
Niente licenziamento se l’ufficio soppresso viene creato ad hoc
In presenza di un licenziamento economico giustificato con la soppressione dell’ufficio cui era addetto
da pochi mesi il lavoratore, il Giudice di merito è tenuto a verificare se il presupposto oggettivo posto
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La Rivista del Lavoro 08/2015
alla base del recesso datoriale rispondeva ad un’effettiva e genuina esigenza aziendale, o se
costituiva una modalità organizzativa finalizzata solo a precostituire le ragioni del successivo
provvedimento espulsivo. Il principio è stato affermato con Sentenza n. 1262/15 dalla Corte di
Cassazione.
Giuseppe Bulgarini d’Elci - Il Sole 24 Ore, pag. 42
Ocse: serve una sforbiciata a detrazioni e deduzioni
Agevolazioni fiscali da tagliare. L'elevato numero di detrazioni e deduzioni attuali “è uno dei punti
deboli dell'ordinamento italiano”. Ridurre le tax expenditures “amplierebbe la base imponibile e
consentirebbe di mantenere lo stesso gettito riducendo le aliquote fiscali”. È quanto evidenzia l'Ocse
nel suo rapporto sull'Italia per il 2015, presentato ieri a Roma al Ministero dell'Economia.
Valerio Stroppa – Italia Oggi, pag. 21
Più flessibilità nelle mansioni
Le imprese, in via unilaterale, potranno variare le mansioni di un lavoratore in tutti i casi di “modifica
degli assetti organizzativi” (una nozione più ampia di quella contenuta nella delega, che limitava tale
facoltà alle sole ipotesi di ristrutturazione o riorganizzazione aziendale). Se si percorrerà questa
strada, l’attribuzione unilaterale a nuove mansioni non potrà scendere “sotto un livello di
inquadramento” e non dovrà comportare “modifiche alla retribuzione in godimento” al momento del
cambio dell’incarico. La contrattazione collettiva, compresa quella aziendale, avrà comunque sempre
la possibilità di individuare ulteriori ipotesi di modifica, anche in pejus, delle mansioni.
Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci - Il Sole 24 Ore, pag. 3
Voluntary, avvocati al riparo
Nessuna responsabilità per il professionista, né obbligo di segnalazione di sospette operazioni di
riciclaggio, fino a quando non “ottiene l'incarico dal cliente”, nell'ambito della regolarizzazione
volontaria dei capitali (“voluntary disclosure”). È un tassello che il Consiglio nazionale forense (Cnf)
considera essenziale per un'efficace messa in opera della procedura sul rientro spontaneo dei
patrimoni detenuti all'estero che, in base alla Legge n. 185/2014, rimarrà aperta fino al 30
settembre.
Simona D’Alessio – Italia Oggi, pag. 26
Sabato 21 febbraio
730 precompilato, più obblighi privacy per Caf e sostituti
Tutele rafforzate per l’accesso al 730 precompilato. Sostituti d’imposta, Caf e intermediari abilitati
dovranno trasmettere alle Entrate un elenco dei contribuenti per i quali hanno acquisito la delega a
scaricare la dichiarazione e dovranno indicare oltre al codice fiscale anche i dati del reddito complesso
e dell’importo a debito o a credito risultante dal modello dell’anno precedente, il numero e la data
della delega, la tipologia e il numero del documento di identità del contribuente.
Giovanni Parente - Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 13
Arriva l'ammortizzatore unico per i disoccupati
Ammortizzatore unico per i disoccupati. Si chiamerà Naspi (Nuova assicurazione sociale per
l'impiego), sostituirà le vigenti Aspi e mini-Aspi introdotte dalla riforma Fornero e ne avranno diritto
i dipendenti privati, a tempo indeterminato e a termine, e quelli pubblici solo assunti a termine.
Italia Oggi, pag. 23
Colpo di spugna sulle co.co.co.
Addio a lavoro a progetto e co.co.co. Dal 1° gennaio 2016, infatti, alle collaborazioni personali,
ripetitive e continuative si applicherà la stessa disciplina del lavoro dipendente. Immediato lo stop
al lavoro a progetto, la cui disciplina resterà in vigore esclusivamente per i contratti già in essere.
Una sanatoria, infine, per tutti i collaboratori anche se con partita Iva. A prevederlo è la bozza di
decreto legislativo di attuazione del Jobs Act, approvato ieri in prima lettura dal Consiglio dei Ministri.
Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 21
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La Rivista del Lavoro 08/2015
Dai sussidi alla flessibilità: così il nuovo lavoro
Al via il nuovo contratto a tutele crescenti che somma la maggiore flessibilità in uscita agli incentivi
per le assunzioni contenuti nella legge di Stabilità (sconto contributivo fino a 8.060 euro l’anno per
tre anni e taglio del costo del lavoro dalla base imponibile Irap). Con la riscrittura dell’articolo 18
dello Statuto dei lavoratori, per i licenziamenti illegittimi l’indennizzo economico crescente, in base
all’anzianità di servizio, diventa la regola: vale per i licenziamenti economici (individuali e collettivi)
e per la gran parte dei disciplinari (la reintegra resta solo per i discriminatori, per i nulli intimati in
forma orale e per una fattispecie specifica dei disciplinari). Al debutto anche la nuova rete di
protezione contro la disoccupazione involontaria assicurata dal 1° maggio dall’ammortizzatore Naspi
(fino a 24 mesi di durata), che una volta scaduto potrà proseguire con l’assegno Asdi (6 mesi).
Claudio Tucci - Il Sole 24 Ore, pag. 4
Il demansionamento non tocca la retribuzione
Sì al demansionamento, ma con conservazione del trattamento retributivo in godimento. E per chi
svolga mansioni superiori, l’assegnazione definitiva avverrà dopo sei mesi continuativi e non più tre
mesi come oggi previsto. Il nuovo articolo 2103 del Codice Civile (è integralmente sostituito dallo
schema di decreto legislativo) consente, infatti, di assegnare il lavoratore a mansioni appartenenti
a livello di inquadramento inferiore a quello posseduto, in caso di modifica degli assetti organizzativi
aziendali che incidono sulla posizione del lavoratore. Il cambio di mansioni in peggio va
accompagnato, se necessario, dall’assolvimento dell’obbligo formativo, il cui mancato adempimento
determina la nullità dell’atto di assegnazione alle nuove mansioni.
Italia Oggi, pag. 22
Indennizzi per i licenziamenti
Reintegrazione e risarcimento per i licenziamenti discriminatori. Solo risarcimento per l’illegittimo
licenziamento economico. Reintegrazione e risarcimento per l’illegittimo licenziamento disciplinare,
ma solo nelle aziende con più di 15 dipendenti (cinque se agricole) e a condizione che venga
direttamente dimostrata in giudizio l’insussistenza del fatto materiale contestato al lavoratore.
Questo in sintesi il quadro delineato dal decreto legislativo recante “Disposizioni in materia di
contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della Legge n. 183 del
2014” approvato definitivamente ieri dal Consiglio dei Ministri.
Daniele Cirioli - Italia Oggi, pag. 23
La liquidazione cresce solo con la quota fissa
A gennaio il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto (Tfr) accantonate al
31 dicembre 2014 è pari a 0,125000. L’articolo 2120 del Codice Civile stabilisce che alla fine di ogni
anno la quota di Tfr accantonata deve essere rivalutata.
Nevio Bianchi e Pierpaolo Perrone - Il Sole 24 Ore, pag. 14
La Sabatini bis aiuta i trasporti
Un'azienda può presentare domanda a valere sulla nuova Sabatini (acquisto macchinari e beni
strumentali) per il trasporto dei propri prodotti. I mezzi mobili destinati al trasporto in conto proprio
sono ammissibili purché si tratti di beni strumentali ad uso produttivo, correlati all'attività svolta
dall'impresa e afferenti una unità locale dell'impresa. Queste una delle risposte fornite dal Min istero
dello Sviluppo Economico in merito all'agevolazioni per acquisto nuovi macchinari (cd. Sabatini bis)
e aggiornate al 17 febbraio 2015.
Marco Ottaviano – Italia Oggi, pag. 29
Licenziamenti collettivi, alt al reintegro
I licenziamenti collettivi per riduzione di personale “restano” nel decreto legislativo che riscrive
l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (quindi la tutela sarà monetaria, come per i licenziamenti
economici individuali, e non più il reintegro). Si chiarisce che le “tutele crescent i” varranno anche in
caso di conversione dei contratti a termine e di stabilizzazione degli apprendisti (successiva
all’entrata in vigore della nuova disciplina). Gli accordi collettivi aziendali potranno modificare il
“tetto” del 20% di utilizzo dei contratti a termine (oggi la soglia può essere modificata solo dalla
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La Rivista del Lavoro 08/2015
contrattazione nazionale). Dal 1° maggio arriva un nuovo sussidio contro la disoccupazione
involontaria (si chiamerà Naspi) e, dopo anni di dibattiti e modifiche legislative, si ridefinisce il
perimetro delle tipologie contrattuali, e si riscrive lo Statuto dei lavoratori, e l’articolo 2103 del
Codice Civile, sulle mansioni.
Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci - Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 3
Maternità al lavoro in part time
Mamme e papà potranno scegliere di lavorare a tempo parziale per accudire ai propri figli. In luogo
del congedo parentale, infatti, potranno optare, per una sola volta, a che il loro rapporto di lavoro a
tempo pieno sia trasformato in part time, con una riduzione di orario non superiore al 50%. Un diritto
al tempo parziale è poi introdotto per i lavoratori pubblici e privati affetti da gravi patologie cronico-
degenerative (in aggiunta a quanto già previsto per i malati di cancro). A prevederlo, tra l’altro, la
bozza di decreto legislativo di attuazione del Jobs Act, approvato ieri in prima lettura dal Consiglio
dei Ministri.
Daniele Cirioli - Italia Oggi, pag. 22
Professionisti, il praticante diventa apprendista
I giovani marchigiani tra i 18 e i 29 anni potranno svolgere il tirocinio professionale per accedere
all’esame di Stato attraverso un contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca con il
professionista titolare di studio; professionista che svolgerà la funzione di tutor e potrà ricevere un
voucher da parte della Regione.
Giorgio Costa - Il Sole 24 Ore, pag. 13
Renzi rottama l'art 18 e i co.co.co
Matteo Renzi rivoluziona la vecchia idea di lavoro. “Per la prima volta c'è una generazione che vede
riconosciuto il proprio diritto ad avere delle tutele maggiori, che per la prima volta vede una battaglia
al precariato e non ai precari”, ha detto il premier in conferenza stampa sul Jobs Act: “parole come
mutuo, diritti e garanzie entrano nel vocabolario di una generazione che ne era stata esclusa”, ha
aggiunto Renzi al termine della riunione del Consiglio dei Ministri che ha approvato i decreti legislativi
relativi al contratto a tutele crescenti e ai nuovi ammortizzatori sociali e il disegno di legge sulla
concorrenza.
Emilio Gioventù e Giampiero Di Santo - Italia Oggi, pag. 3
Tutto pronto per il Tfr in busta paga
Il decreto con le modalità per chiedere l’anticipazione del Tfr in busta paga ha la strada in discesa.
Dal Consiglio di Stato è, infatti, arrivato il via libera, seppure con alcune osservazioni. Il
provvedimento dovrebbe, dunque, riuscire a tagliare il traguardo secondo i tempi fissati dalla Legge
di Stabilità, che ha previsto di far debuttare la novità il 1° marzo.
Antonello Cherchi e Davide Colombo – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 13
Un 730 online più ricco
Il modello 730 precompilato imbarca i dati sulle ristrutturazioni, sul bonus arredi e sugli interventi
di risparmio energetico. Non solo, dunque, gli interessi passivi, i premi di assicurazione e i contributi
previdenziali. L'Agenzia delle Entrate inserirà nel modello anche i dati relativi alle spese pluriennali
presenti nella dichiarazione 730/2014. I Centri di assistenza fiscale saranno sottoposti a controlli
campione e dovranno fornire per l'accesso alla dichiarazione del cliente tutta una serie di dati. Sono
queste alcune delle misure che l'Autorità per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, ha
richiesto all'Agenzia delle Entrate.
Cristina Bartelli – Italia Oggi, pag. 27
Domenica 22 febbraio Contratti a termine anche oltre il 20%
La contrattazione aziendale potrà derogare alla percentuale del 20% di utilizzo dei contratti a
termine. E se si sfora questo limite quantitativo si chiarisce, una volta per tutte, che la sanzione per
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La Rivista del Lavoro 08/2015
l’impresa è solo di natura amministrativa-pecuniaria (non scatta quindi la conversione del contratto
in rapporto a tempo indeterminato). La durata massima dei contratti a termine resta fissata in 36
mesi (la contrattazione collettiva, anche aziendale, può sempre adattare tale termine), e si
confermano le 5 proroghe (nei limiti dei 36 mesi), introdotte a maggio scorso dalla conversione in
legge del decreto Poletti.
Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 3
“Firmiamo per un nuovo Statuto dei Lavoratori, il Governo cancella i diritti e non crea posti”
La sfida della Cgil al Governo Renzi si chiama Nuovo Statuto dei lavoratori "Si deve fare ogni sforzo
- dice Susanna Camusso, segretario generale del sindacato più grande d'Italia - per ricostruire un
diritto del lavoro dopo i danni determinati dalle scelte del Governo. Vanno affermati diritti universali
di tutti coloro che lavorano indipendentemente dal contratto". È quel che dice il senatore del centro
destra Maurizio Sacconi secondo cui lo Statuto dei lavoratori è caduto ora va scritto uno Statuto dei
lavori? “No, assolutamente no. Il problema non sono i lavori - come sostiene il vero autore delle
politiche del Governo sul lavoro - il problema sono i diritti di coloro che lavorano”.
La Repubblica, pag. 1 e pag. 4
Licenziamenti collettivi a doppio binario
Le novità contenute nel decreto attuativo del Jobs Act si applicheranno anche ai licenziamenti
collettivi. Questa scelta, molto discussa, appare inevitabile, in quanto il recesso individuale per
giustificato motivo oggettivo e quello collettivo hanno procedure diverse ma si basano su motivazioni
analoghe. Si parla di licenziamenti collettivi quando un’impresa con più di 15 dipendenti decide, per
riduzione o trasformazione di attività, di recedere dal rapporto di lavoro con almeno cinque
dipendenti nell’arco di 120 giorni. Secondo il decreto attuativo del Jobs Act, se il licenziamento
collettivo viene intimato senza forma scritta, il lavoratore ha diritto alla reintegrazione sul posto di
lavoro, oltre al risarcimento del danno, in misura pari alle retribuzioni che avrebbe percepito dalla
data della perdita del lavoro sino a quella dell’effettiva riammissione in servizio. Invece, nei casi più
comuni, quelli del licenziamento collettivo viziato dalla violazione di una delle regole procedurali
previste dalla Legge n. 223/1991 o dalla violazione dei criteri di scelta, il lavoratore può ottenere un
risarcimento del danno in misura pari a due mensilità lorde per ciascun anno di lavoro, da un minimo
di quattro sino a un massimo di 24, senza reintegrazione sul posto di lavoro.
Giampiero Falasca - Il Sole 24 Ore, pag. 3
Riforma, ecco le indennità per i disoccupati e i licenziati
Riforma con il giallo. Con il Jobs Act il Governo ha cambiato radicalmente il sistema delle indennità
di licenziamento per le aziende con più di 15 dipendenti. E così un lavoratore allontanato
ingiustamente avrà diritto a un risarcimento in denaro proporzionale alla lunghezza della sua
carriera. Per ogni anno di servizio alle spalle, infatti, verrà riconosciuto un indennizzo di due mesi di
stipendio, fino a un massimo di 24 mensilità.
Il Messaggero, pag. 7
“Tuteliamo i lavoratori, non i posti. Flessibilità organizzativa per le imprese”
Più “flessibilità organizzativa e meno costi per le imprese che assumono a tempo indeterminato” per
creare lavoro. Più diritti per i lavoratori, con il superamento delle collaborazioni a progetto, e
l'estensione di tutele tipiche del lavoro subordinato alle partite Iva maggiormente deboli. Un assegno
contro la disoccupazione involontaria di durata fino a 24 mesi, “con l'impegno a reperire le risorse
anche per il 2017”. Una tutela monetaria aggiuntiva di sei mesi per chi, dopo la Naspi, non ha ancora
trovato un'occupazione e versa in condizioni di povertà. E la possibilità, per le aziende, di ri -
mansionare unilateralmente i dipendenti, “mantenendo il salario base in godimento, tranne le
eventuali componenti accessorie”.
Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 2
Maternità e congedi più ampi
Il congedo di paternità esteso anche per le lavoratrici autonome, allungamento del periodo di utilizzo
del congedo parentale fino a sei mesi e possibilità di fruirne anche su base oraria con una forma di
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La Rivista del Lavoro 08/2015
part time al 50%. Sono queste le novità più importanti in arrivo sul fronte delle politiche di
conciliazione dei tempi di vita e di lavoro contenute nel decreto legislativo varato venerdì dal
Consiglio dei Ministri e ora al vaglio delle Camere. Il provvedimento aggiorna una buona parte del
Testo unico del 2001 sulla maternità e la paternità (D. Lgs. n. 151) allungando i termini dei diritti
di sospensione dall’attività lavorativa per l’assistenza dei figli naturali o adottivi. La fruizione del
congedo parentale, per esempio, sarà possibile fino al dodicesimo anno di età del figlio (non più
l’ottavo) mentre per il trattamento economico collegato (30% dello stipendio nel semestre)
l’estensione va dai primi 3 anni del bimbo ai primi 6 anni.
Davide Colombo - Il Sole 24 Ore, pag. 3
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La Rivista del Lavoro 08/2015
Premessa
Il primo decreto legislativo attuativo del Job act riscrive la disciplina sulle conseguenze per il
datore di lavoro in caso di licenziamento illegittimo: nullo perché discriminatorio o per altre cause di nullità previste dalla legge, oppure quando risulti accertato dal Giudice che non ricorrono gli estremi del licenziamento
per giustificato motivo oggettivo, soggettivo o giusta causa.
In sintesi, la norme novellate: riguardano i licenziamenti effettuati dopo l’entrata in vigore del decreto stesso; ampliano l’area d’applicazione della tutela risarcitoria; limitano in modo sostanzioso le ipotesi di reintegrazione nel posto di lavoro.
Il Governo ha promesso la pubblicazione nella Gazzetta del 28 febbraio perciò, le nuove norme
potrebbero entrare in vigore già dal 1° marzo.
Aggiornamento professionale
Contratto a tutele crescenti
Così cambiano i licenziamenti
Argomento
La Legge 183/2014, recante "Deleghe al Governo in materia di riforma degli
ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché
in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività
ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro",
mancava dei decreti attuativi.
Novità
Il primo decreto legislativo attuativo riscrive la disciplina sulle
conseguenze per il datore di lavoro in caso di licenziamento illegittimo
Riferimenti
● Legge 10 dicembre 2014, n. 183 ● Schema di decreto legislativo.
Stefania Altieri
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La Rivista del Lavoro 08/2015
Il campo d’applicazione
I lavoratori interessati dalla nuove norme
Per quanto attiene ai lavoratori, il comma 1 dell’articolo 1 precisa che il decreto in argomento
riguarda i lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri.
Restano esclusi, pertanto i dirigenti.
Detti lavoratori sono sottoposti alla normativa in esame:
se assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a decorrere dalla
data di entrata in vigore del presente decreto (comma 1);
nei casi di conversione, successiva all'entrata in vigore del presente decreto, di contratto a
tempo determinato in contratto a tempo indeterminato (comma 2);
nei casi di stabilizzazione del contratto d’apprendistato (comma 2).
L’art. 1, comma 3 dispone inoltre che:
3. Nel caso in cui il datore di lavoro, in conseguenza di assunzioni a tempo indeterminato
avvenute successivamente all’entrata in vigore del presente decreto, integri il requisito
occupazionale di cui all’articolo 18, ottavo e nono comma, della legge 20 maggio
1970, n. 300, il licenziamento dei lavoratori, anche se assunti precedentemente a tale
data, è disciplinato dalle disposizioni del presente decreto.
Art. 18 – Legge n. 300/70
“8. Le disposizioni dei commi dal quarto al settimo si applicano al datore di lavoro, imprenditore o
non imprenditore, che in ciascuna sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo nel quale ha
avuto luogo il licenziamento occupa alle sue dipendenze più di quindici lavoratori o più di cinque
se si tratta di imprenditore agricolo, nonché al datore di lavoro, imprenditore o non
imprenditore, che nell'ambito dello stesso comune occupa più di quindici dipendenti e
all'impresa agricola che nel medesimo ambito territoriale occupa più di cinque dipendenti,
anche se ciascuna unità produttiva, singolarmente considerata, non raggiunge tali limiti, e in ogni
caso al datore di lavoro, imprenditore e non imprenditore, che occupa più di sessanta dipendenti.
9. Ai fini del computo del numero dei dipendenti di cui all'ottavo comma si tiene conto dei lavoratori
assunti con contratto a tempo indeterminato parziale per la quota di orario effettivamente svolto,
tenendo conto, a tale proposito, che il computo delle unità lavorative fa riferimento all'orario previsto
dalla contrattazione collettiva del settore. Non si computano il coniuge e i parenti del datore di lavoro
entro il secondo grado in linea diretta e in linea collaterale. Il computo dei limiti occupazionali di cui
all'ottavo comma non incide su norme o istituti che prevedono agevolazioni finanziarie o creditizie.”
Ancorché nulla sia stato specificato, si può supporre che restino invariate le disposizioni disciplinanti
il recesso ad nutum per:
i lavoratori domestici;
i lavoratori assunti in prova;
i lavoratori che hanno raggiunto l’età pensionabile.
Sempre a causa del silenzio della norma si può solo supporre che la novella non interessi la
pubblica amministrazione.
La decorrenza
Le nuove regole
entreranno in vigore soltanto per i nuovi assunti, dalla data di entrata in vigore del
decreto;
mentre per quelli che verranno occupati entro la mezzanotte del giorno prima dell’entrata in vigore
del decreto delegato seguiteranno ad operare le regole oggi vigenti [art. 8 Legge n. 604/1966 e
art. 18 Legge n. 300/1970, rispettivamente nelle piccole e nelle grandi imprese].
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La Rivista del Lavoro 08/2015
Datori di lavoro interessati
Il decreto fa riferimento ai datori di lavoro. Al comma 1 dell’articolo 2, che si occupa di licenziamento
discriminatorio, nullo e intimato in forma orale, è fornita anche la precisazione “imprenditore o non
imprenditore”.
L’art. 9 intitolato “piccole imprese e organizzazioni di tendenza” fornisce la seguente precisazione:
“1. Ove il datore di lavoro non raggiunga i requisiti dimensionali di cui all’articolo
18, ottavo e nono comma, della Legge n. 300 del 1970, non si applica l’articolo 3,
comma 2 [licenziamento per giustificato licenziamento soggettivo], e
l'ammontare delle indennità e dell’importo previsti dall'articolo 3, comma 1, dall’a rticolo
4, comma 1 e dall’articolo 6, comma 1, è dimezzato e non può in ogni caso superare il
limite di sei mensilità.
2. Ai datori di lavoro non imprenditori, che svolgono senza fine di lucro attività di
natura politica, sindacale, culturale, di istruzione ovvero di religione o di culto, si applica
la disciplina di cui al presente decreto.”
Licenziamento discriminatorio, nullo e intimato in forma orale
Come si ricorderà, la lettera c) del comma 7 della Legge n. 193/2014 (legge delega), ha stabilito
che, per i licenziamenti nulli e per quelli discriminatori, continuerà ad operare la reintegrazione del
lavoratore illegittimamente licenziato.
L’art.2 del decreto disciplina i seguenti casi di licenziamento:
nullo perché discriminatorio a norma dell'articolo 15 della Legge 20 maggio 1970, n. 300, e
successive modificazioni;
nullo perché riconducibile agli altri casi di nullità espressamente previsti dalla legge;
inefficace perché intimato in forma orale;
con difetto di giustificazione per motivo consistente nella disabilità fisica o psichica del
lavoratore, anche ai sensi degli articoli 4, comma 4, e 10, comma 3, della Legge 12 marzo 1999,
n. 68.
Il giudice che sancisce la nullità del licenziamento in questi casi:
ordina al datore di lavoro, imprenditore o non imprenditore, la reintegrazione del lavoratore
nel posto di lavoro, indipendentemente dal motivo formalmente addotto;
condanna altresì il datore di lavoro al risarcimento del danno subito dal lavoratore per il
licenziamento di cui sia stata accertata la nullità e l’inefficacia.
In quanto all'ordine di reintegrazione, si possono presentare scenari diversi:
1) il datore di lavoro invita il lavoratore a presentarsi e questo non si presenta. Decorsi trenta giorni
dall’invito senza che questi si presenti, il rapporto si intende risolto.
2) il lavoratore chiede al datore di lavoro, entro trenta giorni dalla comunicazione del deposito
della pronuncia o dall'invito del datore di lavoro a riprendere servizio, se anteriore alla predetta
comunicazione, in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro, un'indennità pari a
quindici mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine
rapporto, non assoggettata a contribuzione previdenziale;
3) il lavoratore torna al proprio posto di lavoro.
In quanto al risarcimento per il danno subito dal lavoratore, si stabilisce che lo stesso:
va commisurato all’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di
fine rapporto, corrispondente al periodo dal giorno del licenziamento sino a quello dell'effettiva
reintegrazione;
dallo stesso va dedotto quanto percepito, nel periodo di estromissione, per lo svolgimento di
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La Rivista del Lavoro 08/2015
altre attività lavorative;
non potrà, in ogni caso, essere inferiore a cinque mensilità dell’ultima retribuzione di
riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto;
è assoggettato a contributi previdenziali e assistenziali.
Questo il testo
“1. Il giudice, con la pronuncia con la quale dichiara la nullità del licenziamento perché
discriminatorio a norma dell'articolo 15 della Legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive
modificazioni, ovvero perché riconducibile agli altri casi di nullità espressamente previsti
dalla legge, ordina al datore di lavoro, imprenditore o non imprenditore, la reintegrazione del
lavoratore nel posto di lavoro, indipendentemente dal motivo formalmente addotto. A seguito
dell'ordine di reintegrazione, il rapporto di lavoro si intende risolto quando il lavoratore non abbia
ripreso servizio entro trenta giorni dall'invito del datore di lavoro, salvo il caso in cui abbia richiesto
l'indennità di cui al terzo comma del presente articolo. Il regime di cui al presente articolo si applica
anche al licenziamento dichiarato inefficace perché intimato in forma orale.
2. Con la pronuncia di cui al comma 1, il giudice condanna altresì il datore di lavoro al risarcimento
del danno subito dal lavoratore per il licenziamento di cui sia stata accertata la nullità e l’inefficacia,
stabilendo, a tal fine, un'indennità commisurata all’ultima retribuzione di riferimento per il
calcolo del trattamento di fine rapporto, corrispondente al periodo dal giorno del licenziamento
sino a quello dell'effettiva reintegrazione, dedotto quanto percepito, nel periodo di estromissione,
per lo svolgimento di altre attività lavorative. In ogni caso la misura del risarcimento non potrà
essere inferiore a cinque mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento
di fine rapporto. Il datore di lavoro è condannato, altresì, per il medesimo periodo, al versamento
dei contributi previdenziali e assistenziali.
3. Fermo restando il diritto al risarcimento del danno come previsto al comma 2, al lavoratore è data
la facoltà di chiedere al datore di lavoro, in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro,
un'indennità pari a quindici mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del
trattamento di fine rapporto, la cui richiesta determina la risoluzione del rapporto di lavoro, e che
non è assoggettata a contribuzione previdenziale. La richiesta dell'indennità deve essere effettuata
entro trenta giorni dalla comunicazione del deposito della pronuncia o dall'invito del datore di lavoro
a riprendere servizio, se anteriore alla predetta comunicazione.
4. La disciplina di cui al presente articolo trova applicazione anche nelle ipotesi in cui il giudice
accerta il difetto di giustificazione per motivo consistente nella disabilità fisica o psichica del
lavoratore, anche ai sensi degli articoli 4, comma 4, e 10, comma 3, della legge 12 marzo 1999, n.
68.”
Licenziamento per giustificato motivo e giusta causa
Il licenziamento per giustificato motivo (c.d. licenziamento economico) e giusta causa (licenziamento
disciplinare) è disciplinato dall’articolo 3; il quale di fatto:
riduce ulteriormente (rispetto a quanto fatto dalla legge Fornero) l’area della tutela reale (che
prevede la reintegrazione);
amplia la tutela obbligatoria (riconoscimento dell’indennità) nei casi di licenziamento
illegittimo, favorendo le imprese più grandi con la riduzione della misura dell’indennità.
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo
Il primo comma dell’art. 3 disciplina la tutela obbligatoria e stabilisce che,
nei casi non ricorrono gli estremi del licenziamento per giustificato motivo oggettivo o
per giustificato motivo soggettivo o giusta causa (accertati dal giudice);
il giudice:
● dichiara estinto il rapporto di lavoro alla data del licenziamento;
● condanna il datore di lavoro al pagamento di un'indennità.
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L’indennità cui è condannato a pagare il datore di lavoro:
è pari a due mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine
rapporto per ogni anno di servizio prestato;
deve essere corrisposta, in misura comunque non inferiore a quattro e non superiore a
ventiquattro mensilità;
non è assoggettata a contribuzione previdenziale.
Riportiamo il testo
“1. Salvo quanto disposto dal comma 2 del presente articolo, nei casi in cui risulta accertato che non
ricorrono gli estremi del licenziamento per giustificato motivo oggettivo o per giustificato
motivo soggettivo o giusta causa, il giudice dichiara estinto il rapporto di lavoro alla data del
licenziamento e condanna il datore di lavoro al pagamento di un'indennità non assoggettata a
contribuzione previdenziale di importo pari a due mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per
il calcolo del trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore
a quattro e non superiore a ventiquattro mensilità.”
Licenziamento per giustificato motivo soggettivo e giusta causa
Il secondo comma dell’art. 3 disciplina la tutela reale e stabilisce che, in via esclusiva, per le sole
ipotesi di
licenziamento per giustificato motivo soggettivo
e licenziamento per giusta causa
laddove sia direttamente dimostrata, in giudizio, l'insussistenza del fatto materiale
contestato al lavoratore,
rispetto alla quale resta estranea ogni valutazione circa la sproporzione del licenziamento,
il giudice:
● annulla il licenziamento,
● condanna il datore di lavoro alla reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro,
● condanna il datore di lavoro al pagamento di un'indennità risarcitoria,
● condanna il datore di lavoro al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dal
giorno del licenziamento fino a quello dell’effettiva reintegrazione, senza applicazione di
sanzioni per omissione contributiva.
L’indennità:
è commisurata all’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine
rapporto, corrispondente al periodo dal giorno del licenziamento fino a quello dell'effettiva
reintegrazione;
è ridotta di quanto il lavoratore abbia percepito per lo svolgimento di altre attività lavorative;
è ridotta di quanto il lavoratore avrebbe potuto percepire accettando una congrua offerta
di lavoro, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lett. c, del D. Lgs. 21 aprile 2000, n. 181;
non può, in ogni caso, essere superiore a dodici mensilità dell'ultima retribuzione di
riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto.
Anche in questo caso, il lavoratore può chiedere al datore di lavoro, in alternativa alla
reintegrazione, ed entro trenta giorni dalla comunicazione del deposito della pronuncia o dall'invito
del datore di lavoro a riprendere servizio, se anteriore alla predetta comunicazione, un'indennità
pari a quindici mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di
fine rapporto, non assoggettata a contribuzione previdenziale.
Si osservi che il decreto legislativo ha introdotto il riferimento, esclusivo, al “fatto
materiale”; il quale, non essendo legato a profili di gravità o di proporzionalità, non lascia
posto né a valutazioni/limitazioni contrattuali, né alla discrezionalità da parte dei giudici di
merito.
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La Rivista del Lavoro 08/2015
In questo modo viene meno anche il giudizio sulla sproporzionalità della massima sanzione,
quella del licenziamento, rispetto alla gravità del fatto contestato.
C’è un altro aspetto importante da considerare e cioè l’inversione dell’onere della prova: spetta
ora al lavoratore dimostrare che il fatto materiale non è accaduto.
Riportiamo il testo commentato:
“2. Esclusivamente nelle ipotesi di licenziamento per giustificato motivo soggettivo o per giusta causa
in cui sia direttamente dimostrata in giudizio l'insussistenza del fatto materiale contestato al
lavoratore, rispetto alla quale resta estranea ogni valutazione circa la sproporzione del
licenziamento, il giudice annulla il licenziamento e condanna il datore di lavoro alla reintegrazione
del lavoratore nel posto di lavoro e al pagamento di un'indennità risarcitoria commisurata all’ultima
retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto, corrispondente al periodo
dal giorno del licenziamento fino a quello dell'effettiva reintegrazione, dedotto quanto il lavoratore
abbia percepito per lo svolgimento di altre attività lavorative, nonché quanto avrebbe potuto
percepire accettando una congrua offerta di lavoro ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lett. c, del
decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181. In ogni caso la misura dell'indennità risarcitoria relativa
al periodo antecedente alla pronuncia di reintegrazione non può essere superiore a dodici mensilità
dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto. Il datore di
lavoro è condannato, altresì, al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dal giorno del
licenziamento fino a quello dell’effettiva reintegrazione, senza applicazione di sanzioni per omissione
contributiva. Al lavoratore è attribuita la facoltà di cui all’articolo 2, comma 3.
3. Al licenziamento dei lavoratori di cui all’articolo 1 non trova applicazione l’articolo 7 della legge n.
604 del 1966.”
Vizi formali e procedurali
Quando il licenziamento è intimato con violazione:
del requisito di motivazione di cui all’articolo 2, comma 2, della Legge n. 604 del 1966 (in
quanto la comunicazione del licenziamento è priva dell’indicazione dei motivi che lo hanno
determinato);
o della procedura di cui all’articolo 7 della Legge n. 300 del 1970 (in quanto non è stata rispettata
la prevista procedura disciplinare),
il giudice:
dichiara estinto il rapporto di lavoro alla data del licenziamento,
condanna il datore di lavoro al pagamento di un’indennità.
Detta indennità:
è d’importo pari a una mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del
trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio,
va corrisposta in misura comunque non inferiore a due e non superiore a dodici mensilità, a
meno che il giudice, sulla base della domanda del lavoratore, accerti la sussistenza dei presupposti
per l’applicazione delle tutele di cui agli articoli 2 e 3, ritenendo il licenziamento nullo o innefficace
o fondato su un fatto materiale insussistente (quest’ultimo caso solo per giusta causa o giustificato
motivo soggettivo),
non è soggetta a contribuzione previdenziale.
Riportiamo il testo commentato
“1. Nell’ipotesi in cui il licenziamento sia intimato con violazione del requisito di motivazione di cui
all’articolo 2, comma 2, della Legge n. 604 del 1966 o della procedura di cui all’articolo 7 della Legge
n. 300 del 1970, il giudice dichiara estinto il rapporto di lavoro alla data del licenziamento e condanna
il datore di lavoro al pagamento di un’indennità non assoggettata a contribuzione previdenziale di
importo pari a una mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di
fine rapporto per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore a due e non superiore a
dodici mensilità, a meno che il giudice, sulla base della domanda del lavoratore, accerti la sussistenza
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La Rivista del Lavoro 08/2015
dei presupposti per l’applicazione delle tutele di cui agli articoli 2 e 3 del presente decreto.”
Revoca del licenziamento
L’articolo 5 prevede che, in caso di revoca del licenziamento, purché effettuata entro il termine
di quindici giorni dalla comunicazione al datore di lavoro dell'impugnazione del medesimo, il
rapporto di lavoro si intende ripristinato senza soluzione di continuità, con diritto del lavoratore
alla retribuzione maturata nel periodo precedente alla revoca, e non trovano applicazione i regimi
sanzionatori previsti dal presente decreto.
Nuova procedura di conciliazione
Il comma 3 dell’articolo 3 prevede espressamente che:
“3. Al licenziamento dei lavoratori di cui all’articolo 1 non trova applicazione l’articolo 7
della legge n. 604 del 1966.”
Si tratta della seguente disposizione:
Art. 7 – Legge n. 604/1966.
1. Ferma l'applicabilità, per il licenziamento per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo,
dell'articolo 7 della legge 20 maggio 1970, n. 300, il licenziamento per giustificato motivo oggettivo
di cui all'articolo 3, seconda parte, della presente legge, qualora disposto da un datore di lavoro
avente i requisiti dimensionali di cui all'articolo 18, ottavo comma, della legge 20 maggio 1970, n.
300, e successive modificazioni, deve essere preceduto da una comunicazione effettuata dal datore
di lavoro alla Direzione territoriale del lavoro del luogo dove il lavoratore presta la sua opera, e
trasmessa per conoscenza al lavoratore.
2. Nella comunicazione di cui al comma 1, il datore di lavoro deve dichiarare l'intenzione di
procedere al licenziamento per motivo oggettivo e indicare i motivi del licenziamento medesimo
nonché le eventuali misure di assistenza alla ricollocazione del lavoratore interessato.
3. La Direzione territoriale del lavoro trasmette la convocazione al datore di lavoro e al lavoratore
nel termine perentorio di sette giorni dalla ricezione della richiesta: l'incontro si svolge dinanzi alla
commissione provinciale di conciliazione di cui all'articolo 410 del codice di procedura civile.
4. La comunicazione contenente l'invito si considera validamente effettuata quando è recapitata al
domicilio del lavoratore indicato nel contratto di lavoro o ad altro domicilio formalmente comunicato
dal lavoratore al datore di lavoro, ovvero è consegnata al lavoratore che ne sottoscrive copia per
ricevuta.
5. Le parti possono essere assistite dalle organizzazioni di rappresentanza cui sono iscritte o
conferiscono mandato oppure da un componente della rappresentanza sindacale dei lavoratori,
ovvero da un avvocato o un consulente del lavoro.
6. La procedura di cui al presente articolo, durante la quale le parti, con la partecipazione attiva
della commissione di cui al comma 3, procedono ad esaminare anche soluzioni alternative al recesso,
si conclude entro venti giorni dal momento in cui la Direzione territoriale del lavoro ha trasmesso
la convocazione per l'incontro, fatta salva l'ipotesi in cui le parti, di comune avviso, non
ritengano di proseguire la discussione finalizzata al raggiungimento di un accordo. Se fallisce il
tentativo di conciliazione e, comunque, decorso il termine di cui al comma 3, il datore di lavoro può
comunicare il licenziamento al lavoratore.
7. Se la conciliazione ha esito positivo e prevede la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro,
si applicano le disposizioni in materia di Assicurazione sociale per l'impiego (ASpI) e può essere
previsto, al fine di favorirne la ricollocazione professionale, l'affidamento del lavoratore ad un'agenzia
di cui all'articolo 4, comma 1, lettere a), c) ed e), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276.
8. Il comportamento complessivo delle parti, desumibile anche dal verbale redatto in sede di
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La Rivista del Lavoro 08/2015
commissione provinciale di conciliazione e dalla proposta conciliativa avanzata dalla stessa, è
valutato dal giudice per la determinazione dell'indennità risarcitoria di cui all'articolo 18, settimo
comma, della legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive modificazioni, e per l'applicazione degli
articoli 91 e 92 del codice di procedura civile. 9. In caso di legittimo e documentato impedimento del
lavoratore a presenziare all'incontro di cui al comma 3, la procedura può essere sospesa per un
massimo di quindici giorni.
L’art. 6, intitolato “Offerta di conciliazione”, invece introduce,
per il licenziamento dei lavoratori assunti dopo l’entrata in vigore del decreto
sottratti, come abbiamo visto, alla procedura di conciliazione obbligatoria presso la DpL,
una nuova ipotesi di conciliazione, questa volta volontaria,
per la risoluzione stragiudiziale delle controversie sui licenziamenti.
Il comma 1 prevede che il datore di lavoro possa offrire al lavoratore
un importo, che non costituisce reddito imponibile ai fini Irpef e non che è assoggettato
a contribuzione previdenziale, di ammontare pari a una mensilità della retribuzione di
riferimento
per il calcolo del trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio, in misura comunque non
inferiore a due e non superiore a diciotto mensilità,
mediante consegna al lavoratore stesso di un assegno circolare,
entro i termini d’impugnazione stragiudiziale del licenziamento (60 giorni dalla ricezione della
comunicazione in forma scritta del recesso, come previsto dall’art. 6 della Legge n. 604/1966),
in una delle sedi di cui all’articolo 2113, comma 4, del codice civile, e all’articolo 76 del decreto
legislativo 10 settembre 2003, n. 276.
L’accettazione dell’assegno in tale sede da parte del lavoratore comporta l’estinzione
del rapporto alla data del licenziamento e la rinuncia alla impugnazione del
licenziamento anche qualora il lavoratore l’abbia già proposta.
Questo il testo:
“1. In caso di licenziamento dei lavoratori di cui all’articolo 1, al fine di evitare il giudizio e ferma
restando la possibilità per le parti di addivenire a ogni altra modalità di conciliazione prevista dalla
legge, il datore di lavoro può offrire al lavoratore, entro i termini di impugnazione stragiudiziale
del licenziamento, in una delle sedi di cui all’articolo 2113, comma 4, del codice civi le, e all’articolo
76 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, un importo che non costituisce reddito
imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e non è assoggettata a contribuzione
previdenziale, di ammontare pari a una mensilità della retribuzione di riferimento per il calcolo del
trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore a due e non
superiore a diciotto mensilità, mediante consegna al lavoratore di un assegno circolare.
L’accettazione dell’assegno in tale sede da parte del lavoratore comporta l’estinzione del rapporto
alla data del licenziamento e la rinuncia alla impugnazione del licenziamento anche qualora il
lavoratore l’abbia già proposta. Le eventuali ulteriori somme pattuite nella stessa sede conciliativa
a chiusura di ogni altra pendenza derivante dal rapporto di lavoro sono soggette al regime fiscale
ordinario.”
La conciliazione deve avvenire esclusivamente:
in una delle sedi individuate dall’articolo 2113, comma 4 del Codice Civile (giudice istruttore,
associazione sindacale alla quale il lavoratore aderisce o conferisce mandato, commissioni di
conciliazione presso le DpL),
o presso le Commissioni di certificazione di cui all’art. 82, comma 1, del D. Lgs. n. 276/2003.
Da osservare infine che il comma 1 precisa: “ferma restando la possibilità per le parti di
addivenire a ogni altra modalità di conciliazione prevista dalla legge”.
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La Rivista del Lavoro 08/2015
Il comma 2 quantifica gli oneri finanziari derivanti dalla nuova procedura di conciliazione volontaria
mentre il terzo comma assicura il monitoraggio sull’attuazione del decreto.
Computo dell’anzianità negli appalti
L’articolo 7 per meglio tutelare i lavoratori occupati in servizi d’appalto prevede quanto segue:
1. Ai fini del calcolo delle indennità e dell’importo di cui all’articolo 3, comma 1,
all’articolo 4, e all’articolo 6, l’anzianità di servizio del lavoratore che passa alle
dipendenze dell’impresa subentrante nell’appalto si computa tenendosi conto di tutto
il periodo durante il quale il lavoratore è stato impiegato nell’attività appaltata.
Computo e misura delle indennità per frazioni di anno
L’articolo 8 disciplina il computo delle somme dovute al lavoratore a titolo di indennità risarcitorie o
di offerta conciliativa:
1. Per le frazioni di anno d’anzianità di servizio, le indennità e l’importo di cui all’articolo
3, comma 1, all’articolo 4, e all’articolo 6, sono riproporzionati e le frazioni di mese
uguali o superiori a quindici giorni si computano come mese intero.
Piccole imprese
L’art. 9 comma 1 del decreto in commento, prevede per le aziende fino a 15 dipendenti:
la non applicabilità della tutela reale (reintegrazione), in caso di licenziamento disciplinare
illegittimo,
il dimezzamento delle indennità dovute, bei casi di licenziamento per giustificato motivo
(oggettivo o soggettivo) o giusta causa, dichiarato illegittimo o illegittimo per vizi formati o
procedurali o a seguito dell’accettazione dell’offerta di conciliazione, fissando il limite massimo in
6 mensilità.
Questo il testo:
“1. Ove il datore di lavoro non raggiunga i requisiti dimensionali di cui all’articolo 18, ottavo e nono
comma, della legge n. 300 del 1970, non si applica l’articolo 3, comma 2, e l'ammontare delle
indennità e dell’importo previsti dall'articolo 3, comma 1, dall’articolo 4, comma 1 e dall’articolo 6,
comma 1, è dimezzato e non può in ogni caso superare il limite di sei mensilità.”
Organizzazioni di tendenza
L’art. 9 comma 2 stabilisce che:
“2. Ai datori di lavoro non imprenditori, che svolgono senza fine di lucro attività di natura
politica, sindacale, culturale, di istruzione ovvero di religione o di culto, si applica la
disciplina di cui al presente decreto.”
Licenziamento collettivo
L’articolo 10 si occupa di licenziamenti collettivi illegittimi e riforma il sistema sanzionatorio (artt. 4
e 24 della legge n. 223/1991), così come è avvenuto per i licenziamenti individuali illegittimi.
Pag.35
La Rivista del Lavoro 08/2015
Quindi:
riduce la tutela reale (reintegrazione)
amplia l’area della tutela obbligatoria (indennità risarcitoria).
Il decreto prevede:
l’applicazione del regime sanzionatorio introdotto con l’art. 2 (tutela reale) nel solo caso in cui il
licenziamento sia stato intimato senza l’osservanza della forma scritta;
l’applicazione dell’art. 3, comma 1 (tutela obbligatoria), con il riconoscimento della sola
indennità risarcitoria progressiva in base all’anzianità di servizio dei singoli lavoratori licenziati,
nel caso di violazione delle disposizioni relative alla procedura sindacale (art. 4, comma
12, della legge n. 223/1991) e ai criteri di scelta dei lavoratori da licenziare (art. 5, comma
1, della legge n. 223/1991).
Si osservi che laddove
la procedura di licenziamento collettivo coinvolga andrà a coinvolgere:
● lavoratori assunti prima dell’entrata in vigore del decreto delegato
● e lavoratori assunti successivamente,
il trattamento riservato sarà diverso.
Ai lavoratori assunti prima dell’entrata in vigore del decreto delegato andrà applicato il regime
sanzionatorio pregresso e agli altri quello previsto dall’attuale decreto.
Fa eccezione, come abbiamo visto, il caso del datore di lavoro che ha superato la soglia dimensionale
per l’accesso alla procedura di licenziamento collettivo a seguito di assunzioni successive all’entrata
in vigore del decreto delegato, perché in questa ipotesi, vanno applicate le nuove norme
sanzionatorie con riferimento a tutti i lavoratori licenziati collettivamente.
Vediamo il testo commentato:
“1. In caso di licenziamento collettivo ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223,
intimato senza l’osservanza della forma scritta, si applica il regime sanzionatorio di cui all’articolo 2
del presente decreto. In caso di violazione delle procedure richiamate all’articolo 4, comma 12, o dei
criteri di scelta di cui all’art. 5, comma 1, della legge n. 223 del 1991, si applica il regime di cui
all'articolo 3, comma 1.”
Rito applicabile
Per quanto riguarda l’aspetto processuale, prevede l’esclusione dell’applicazione della speciale
disciplina processuale di cui all’art. 18 della Legge 300/1970, sempre con riferimento al
licenziamento dei lavoratori assunti a tempo indeterminato in vigenza del decreto a tutele crescenti:
1. Ai licenziamenti di cui al presente decreto non si applicano le disposizioni dei commi
da 48 a 68 dell’articolo 1 della Legge n. 92 del 2012.
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La Rivista del Lavoro 08/2015
Premessa
Per ottenere le prestazioni sociali dai Comuni, in particolare l’assegno per il nucleo familiare con
almeno tre figli minori e l’assegno di maternità, con decorrenza dal 1° gennaio 2015 devono essere
utilizzate le nuove soglie di reddito, riferite all’Isee e non più all’Ise.
Le istruzioni dell’Inps
La Presidenza del Consiglio dei Ministri con il Comunicato pubblicato nella G.U. n. 24 del 30 gennaio
2015 ha reso noto le nuove soglie dell’Isee, da applicarsi per l’anno 2014, rivalutate sulla base
dell’incremento dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, calcolato
con le esclusioni di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 81, che è risultato pari all’1,1%.
L’Inps, nella sua recente Circolare n. 48 del 20 febbraio 2015, ha spiegato che le soglie da prendere
in considerazione sono diverse, a seconda del momento in cui si presenta la domanda:
Ufficio paghe - aggiornamento
Prestazioni sociali comunali
Nuove soglie Isee
Argomento
A seguito della riforma dell’Isee, di cui al Decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159, con la Circolare n. 171 del 2014, l’lInps
ha comunicato le nuove soglie, che si riferiscono all’Isee e non più Ise le
modalità di calcolo da applicare, a far data dal 1° gennaio 2015, all’assegno
per il nucleo familiare con almeno tre figli minori (art. 65 della Legge n. 448
del 1998) e all’assegno di maternità (art. 74 del D. Lgs. n. 151 del 2001)
concessi dai Comuni.
Novità
Con la Circolare n. 48 del 20 febbraio 2015, l’Inps fornisce precisazioni sulle
domande di assegno di maternità e assegno per il nucleo familiare con almeno
tre figli minori presentate da gennaio 2015.
Riferimenti
● Inps, Circolare n. 171 del 18 dicembre 2014 ● Inps, Circolare n. 48 del 20
febbraio 2015.
Romina De Bellis
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La Rivista del Lavoro 08/2015
Momento di presentazione
della domanda
Periodo di
riferimento Base di valutazione
Circolare Inps di
riferimento
entro il 31 dicembre 2014 2014 valutate sulla base
delle soglie ISE Circolare n. 29/2014
dopo il 1° gennaio 2015 2014
valutate sulla base
delle soglie ISEE
rivalutate, per l’anno
2014
Circolare n. 48/2015
dopo il 1° gennaio 2015 2015
le soglie dell’ISEE e gli
importi delle
prestazioni in oggetto,
rivalutati e validi per
l’anno 2015,
non ancora noti
in attesa di indicazioni
I valori
Per i richiedenti che presentano la domanda di assegno di maternità, successivamente al 1°
gennaio 2015, per i figli nati precedentemente a tale data, l’importo dell’assegno mensile di
maternità spettante, nella misura intera, per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza
affidamento avvenuti dal 1.1.2014 al 31.12.2014 è pari a € 338,21 per cinque mensilità e quindi
a complessivi € 1.691,05.
Il valore dell’indicatore della situazione economica equivalente da tenere presente per
le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento avvenuti nel 2014, è
pari a € 16.921,11.
Per i richiedenti che presentano la domanda di assegno per il nucleo familiare, con nucleo
comprendente almeno tre figli minorenni per l’anno 2014, dal 1° gennaio 2015 al 31 gennaio 2015,
la misura intera dell’assegno è pari a € 141,02.
Per le domande relative al medesimo anno, il valore dell’indicatore della situazione
economica equivalente, è pari a € 8.538,91.
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La Rivista del Lavoro 08/2015
Domenica 1° marzo 2015
[Lavori usuranti, domande riconoscimento pensione anticipata]
Soggetti Lavoratori dipendenti e autonomi sottoposti a lavori usuranti
Adempimento Scade il termine per la presentazione della domanda di riconoscimento dello svolgimento di mansioni
particolarmente faticosi e pesanti, da parte dei lavoratori che maturano i requisiti agevolati nel
periodo che va dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015.
Modalità
On line sito Inps
Riferimenti
Vai al portale Inps, alla pagina dedicata.
Sabato 7 marzo 2015
[Assistenza fiscale: comunicazione all’Agenzia delle Entrate]
Soggetti
Sostituti d’imposta che non hanno presentato, a partire dal 2011, l’apposito modello per la
"Comunicazione per la ricezione in via telematica dei dati relativi ai mod. 730-4 resi disponibili
dall’Agenzia delle Entrate" e che trasmettono almeno una certificazione di redditi di lavoro
dipendente.
Adempimento
Presentazione del modello "Comunicazione per la ricezione in via telematica dei dati relativi ai 730-
4 resi disponibili dall'Agenzia delle Entrate" per ricevere i risultati contabili delle dichiarazioni dei
propri amministrati.
Agenda Lavoro
Marzo 2015
Gli adempimenti del mese
Tutti gli adempimenti sono stati inseriti, prudenzialmente, con le loro scadenze naturali, ricordiamo
tuttavia che nella maggior parte dei casi, i versamenti che cadono di sabato e nei giorni festivi
s’intendono prorogati al primo giorno feriale successivo.
La Redazione
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La Rivista del Lavoro 08/2015
Modalità
Invio del quadro CT, presente all'interno della Certificazione Unica - CU 2015 - quadro CT
[CU 2015: trasmissione all’Agenzia delle Entrate]
Adempimento
Trasmissione all'Agenzia delle Entrate delle Certificazioni Uniche (c.d. CU 2015) contenente i dati
fiscali e previdenziali relativi alle certificazioni lavoro dipendente, assimilati e assistenza fiscale e
alle certificazioni lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi corrisposti nel 2014, già rilasciate
entro il 28 febbraio.
Modalità
Il flusso telematico da inviare all’Agenzia si compone di:
• Frontespizio, dove sono riportate le informazioni relative al tipo di comunicazione, ai dati del
sostituto, ai dati relativi al rappresentante firmatario della comunicazione, alla firma della
comunicazione e all’impegno alla presentazione telematica;
• Quadro CT nel quale vengono riportate le informazioni riguardanti la ricezione in via telematica dei
dati relativi ai mod.730-4 resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate;
• Certificazione Unica 2015 nella quale vengono riportati i dati fiscali e previdenziali relativi alle
certificazioni lavoro dipendente, assimilati e assistenza fiscale e alle certificazioni lavoro autonomo,
provvigioni e redditi diversi.
Riferimenti
Agenzia delle Entrate, Provvedimento 15 gennaio 2015; Agenzia delle Entrate, Comunicato del 12
febbraio 2015.
Lunedì 16 marzo 2015
[Ritenute su reddito da lavoro dipendente: Irpef]
Soggetti Sostituti d’imposta.
Adempimento Scade il versamento delle ritenute alla fonte su redditi di lavoro dipendente e assimilati, trattenute
dai sostituiti d’imposta nel mese precedente.
Modalità
Titolari di partita IVA con F24 telematico tramite: - modalità diretta (servizio Entratel o Fisconline -
con remote banking) - tramite intermediari abilitati Entratel*. Codici:
1001 - Ritenute su retribuzioni, pensioni, trasferte, mensilità aggiuntive e relativo conguaglio
1002 - Ritenute su arretrati
1012 - Ritenute su indennità per cessazione di rapporto di lavoro
1004 - Ritenute sui redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.
[Ritenute su reddito da lavoro dipendente: addizionali Irpef]
Soggetti Sostituti d’imposta.
Adempimento Versamento, in unica soluzione, delle addizionali regionale e comunale all’Irpef trattenute ai
lavoratori sulle competenze del mese precedente a seguito delle operazioni di cessazione del rapporto
di lavoro.
Modalità
Titolari di partita IVA con F24 telematico tramite: - modalità diretta (servizio Entratel o Fisconline -
con remote banking) - tramite intermediari abilitati Entratel*. Codici:
3802 - Addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche – Sostituti d'imposta –
(Anno 2015)
3848 - Addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche – Sostituti d'imposta. Saldo
Pag.40
La Rivista del Lavoro 08/2015
- (Anno 2015).
******
Adempimento Scade il versamento delle rate delle addizionali regionale e comunale all’Irpef trattenute ai
lavoratori sulle competenze del mese precedente a seguito delle operazioni di conguaglio di fine
anno 2014.
Modalità
Titolari di partita IVA con F24 telematico tramite: - modalità diretta (servizio Entratel o Fisconline -
con remote banking) - tramite intermediari abilitati Entratel*. Codici:
3802 - Addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche – Sostituti d'imposta –
Anno 2014.
3848 - Addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche – Sostituti d'imposta. Saldo
– Anno 2014.
******
Adempimento Scade il versamento della rata d’acconto dell’addizionale comunale trattenuta il mese precedente Modalità
Il pagamento si effettua con Modello F24 con modalità telematiche (Internet, Entratel, Home
banking) con i codici:
3847 - Addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche – Acconto
[Ritenute su reddito da lavoro autonomo]
Soggetti Sostituti d’imposta.
Adempimento Scade il versamento delle ritenute alla fonte su redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese
precedente.
Modalità
Titolari di partita IVA con F24 telematico tramite: - modalità diretta (servizio Entratel o Fisconline -
con remote banking) - tramite intermediari abilitati Entratel*.
Codice:
1040 - Ritenute su redditi di lavoro autonomo - compensi per l'esercizio di arti e professioni.
[Ritenute su provvigioni d’agenti e rappresentanti]
Soggetti Sostituti d’imposta.
Adempimento Scade il versamento delle ritenute alla fonte sulle provvigioni corrisposte nel mese precedente.
Modalità
Titolari di partita IVA con F24 telematico tramite: - modalità diretta (servizio Entratel o Fisconline -
con remote banking) - tramite intermediari abilitati Entratel*.
Codice:
1038 - Ritenute su provvigioni per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rapporti
di commercio.
[Ritenute su indennità di cessazione agenti rappresentanti]
Soggetti Sostituti d’imposta.
Adempimento Scade il versamento delle ritenute alla fonte su indennità di cessazione del rapporto di agenzia,
Pag.41
La Rivista del Lavoro 08/2015
corrisposte nel mese precedente.
Modalità
Titolari di partita IVA con F24 telematico tramite: - modalità diretta (servizio Entratel o Fisconline -
con remote banking) - tramite intermediari abilitati Entratel*. Codice:
1040 - Ritenute su redditi di lavoro autonomo - compensi per l'esercizio di arti e professioni.
[Contribuzione dipendenti all’Inps]
Soggetti Datori di lavoro.
Adempimento Scade il versamento dei contributi Inps dovuti sulle retribuzioni dei dipendenti di competenza del
mese precedente.
Modalità
Titolari di partita IVA con F24 telematico tramite: - modalità diretta (servizio Entratel o Fisconline -
con remote banking) - tramite intermediari abilitati Entratel*. Codice:
DM10 - Versamenti o compensazioni relativi a modelli DM10/2.
[Fondo di tesoreria]
Soggetti Datori di lavoro con almeno 50 dipendenti.
Adempimento Scade il versamento del contributo al fondo di tesoreria della quota mensile, integrale o parziale del
Tfr maturata nel mese precedente e non destinata a forme pensionistiche complementari.
Modalità
Titolari di partita IVA con F24 telematico tramite: - modalità diretta (servizio Entratel o Fisconline -
con remote banking) - tramite intermediari abilitati Entratel*.
[Contribuzione associati in partecipazione all’Inps]
Soggetti Sostituti di associati in partecipazione
Adempimento Versamento dei contributi Inps - Gestione separata associati in partecipazione - sugli utili corrisposti,
nel mese precedente, agli associati in partecipazione tenuti all'iscrizione nell'apposita gestione
separata Inps. Modalità
Titolari di partita IVA con F24 telematico tramite: - modalità diretta (servizio Entratel o Fisconline -
con remote banking) - tramite intermediari abilitati Entratel*. Codice:
ASS - Contributi relativi agli associati in partecipazione.
[Contribuzione alla gestione separata Inps]
Soggetti Sostituti di collaboratori.
Adempimento Scade il versamento dei contributi INPS - Gestione separata lavoratori autonomi - sui compensi
corrisposti, nel mese precedente ai soggetti tenuti all’iscrizione nell’apposita gestione separata Inps.
Modalità
Titolari di partita IVA con F24 telematico tramite: - modalità diretta (servizio Entratel o Fisconline -
con remote banking) - tramite intermediari abilitati Entratel*. Codici:
C10 - Versamenti dei committenti per i collaboratori già iscritti ad altra forma pensionistica
obbligatoria
CXX - Versamenti dei committenti per i collaboratori privi di altra copertura previdenziale, con
contribuzione comprensiva di aliquota pensionistica e di aliquota assistenziale.
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La Rivista del Lavoro 08/2015
[Contribuzione Ex-Enpals]
Soggetti Datori di lavoro dello spettacolo e dello sport.
Adempimento Versamento dei contributi dovuti all’Enpals, da parte delle aziende dello spettacolo e dello sport, per
il periodo di paga scaduto il mese precedente.
Modalità
Titolari di partita IVA con F24 telematico tramite: - modalità diretta (servizio Entratel o Fisconline -
con remote banking) - tramite intermediari abilitati Entratel*. Codici:
CCSP - contributi correnti dovuti per sportivi professionisti
CCLS - contributi correnti dovuti per i lavoratori dello spettacolo.
[Contribuzione operai agricoli]
Soggetti Datori di lavoro agricoli
Adempimento Versamento trimestrale dei contributi per gli operai a tempo indeterminato e determinato e per
compartecipanti individuali.
Modalità
Titolari di partita IVA con F24 telematico tramite: - modalità diretta (servizio Entratel o Fisconline -
con remote banking) - tramite intermediari abilitati Entratel*. Codici:
LAS - contributo per OTI, OTD, CI
PCF - contributi per PC/PCF
[Contribuzione giornalisti all’Inpgi]
Soggetti Sostituti dei giornalisti e dei praticanti giornalisti.
Adempimento Denuncia mensile dei contributi dovuti dai lavoratori con rapporto di lavoro giornalistico.
Versamento dei contributi Inpgi da parte delle aziende con dipendenti con qualifica di giornalisti e
praticanti, relativi al mese precedente.
Modalità
Denuncia all’Inpgi con procedura DASM.
Il pagamento si effettua con Modello F24 accise con modalità telematiche (Internet, Entratel, Home
banking) e secondo le specifiche modalità previste dall’Istituto*.
Codice contributo:
C001 (Contributi obbligatori correnti)
C002 (Contributi obbligatori pregressi)
C003 (Contributi oggetto di recupero tramite azione legale)
C004 (Differenze contributive)
C005 (Contributi diversi e contrattuali)
Riferimenti
Art. 6, Legge 9/11/1995, n. 1122, Min. Finanze DM 18/07/2005, INPGI Circ. 31/05/2004, Ag. Entr.
Ris 23/01/2006, n. 15/E.
[Contribuzione giornalisti a Casagit]
Soggetti Sostituti di lavoratori con rapporto giornalistico.
Adempimento Versamento dei contributi assistenziali alla Casagit da parte dei datori di lavoro che occupano
giornalisti e praticanti, relativi al mese precedente.
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La Rivista del Lavoro 08/2015
Modalità
Versamento contributi con bonifico bancario sulle coordinate IBAN IT06F0200805365000400802826
- Unicredit S.p.a. – intestate a Casagit via Marocco 61 00144 Roma.
Mod. DASM attraverso i servizi di trasmissione telematica dell’Agenzia delle entrate (Entratel o
Fisconline). Invio - utilizzando la propria casella di posta certificata -del riepilogo di denuncia, in
formato pdf prodotto automaticamente dalla procedura DASM, all’indirizzo di posta certificata
[Contribuzione Pescatori autonomi]
Soggetti Pescatori autonomi.
Adempimento Versamento dei contributi previdenziali e assistenziali relativi al mese precedente.
Modalità
Titolari di partita IVA con F24 telematico tramite: - modalità diretta (servizio Entratel o Fisconline -
con remote banking) - tramite intermediari abilitati Entratel*. Codice tributo:
PESC
[Sgravio contributivo per i contratti di solidarietà]
Soggetti
Datori di lavro interessati da contratti di dlidarietà
Adempimento
Devono essere ultimati, entro il 16 marzo 2015, le operazioni di conguaglio per la fruizione delle
riduzioni contributive connesse ai contratti di solidarietà riferite all’anno 2014.
Modalità
Vanno seguite le modalità previste dall’Inps per la compilazione del flusso UniEMens.
Riferimenti
Inps, Circolare n. 153 del 2 dicembre 2014
Vedi l’approfondimento nella Rivista n. 48/2014.
Venedì 20 marzo 2015
[Comunicazione assunzione marittimi]
Soggetti Imprese di spedizione e agenzie marittime.
Adempimento Obbligo di comunicare l'assunzione e la cessazione del mese precedente dei marittimi imbarcati o
sbarcati.
Modalità
Servizio di collocamento in via telematica a mezzo modello Unimare
Riferimenti
DM 31.3.2008, Art. 40 L. 133/2008, Min. lavoro nota 28.7.2008.
[Comunicazioni obbligatorie P.A.]
Soggetti Amministrazioni pubbliche.
Adempimento Consegna di copia della comunicazione d’instaurazione del rapporto di lavoro o della copia del
contratto individuale di lavoro per le instaurazioni avvenute nel mese precedente al lavoratore.
Riferimenti
Art. 5 L. 4.11.2010, n. 183.
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La Rivista del Lavoro 08/2015
[Contribuzione al Fasc]
Soggetti Imprese di spedizione e agenzie marittime.
Adempimento Versamento dei contributi relativi al mese precedente dovuti al fondo di previdenza per gli impiegati
e trasmissione al fondo della distinta nominativa dei lavoratori e dei contributi versati.
Modalità
Presso la banca Monte dei Paschi di Siena - Filiale di Milano - Via S. Margherita 11 su c/c bancario
n. 80900.1 intestato al FASC - Fondo Agenti Spedizionieri e Corrieri. L'elaborazione e la spedizione
delle denunce ordinarie dei contributi è effettuata mediante apposito software denominato Telefasc.
[Somministrazione manodopera]
Soggetti Agenzie di somministrazione.
Adempimento Comunicazione telematica al Centro per l’impiego competente di tutti i rapporti instaurati, prorogati,
trasformati e cessati nel mese precedente con lavoratori somministrati.
Modalità
Comunicazione telematica a mezzo modello UnificatoSomm.
Riferimenti
Art. 4bis co. 7 D.Lgs. 21.4.2000, n. 181; DL 30.10.07; Min.Lav. Nota 21.12.07.
Mercoledì 25 marzo 2015
[Contribuzione Enpaia delle aziende agricole]
Soggetti Aziende agricole.
Adempimento Presentazione delle denunce contributive degli impiegati occupati nelle aziende agricole, relativi al
mese precedente e contestuale versamento dei contributi.
Modalità
A mezzo dei modd DIPA/01 e DIPA/02 per posta, fax o via telematica. Pagamento tramite Mav.
Riferimenti
L. 29/11/62, n. 1655 – Enpaia, cir. 272008 e 2/2010.
[Richiesta autorizzazione Cig e Cigs]
Soggetti Datori di lavoro.
Adempimento Termine per la presentazione all’INPS della richiesta di autorizzazione alla Cassa integrazione
guadagni, relativa a periodi di sospensione o riduzione di attività lavorativa iniziati in una settimana
scaduta nel mese precedente.
Modalità
- Mod. Igi 15 per CIG ordinaria all’Inps
- Mod. Cigs-Solid-1 per Cigs e contratti di solidarietà al Ministero del Lavoro.
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La Rivista del Lavoro 08/2015
Martedì 31 marzo 2015
[Denuncia retributiva mensile UniEMens (Inps e Ex Enpals)]
Soggetti Datori di lavoro.
Adempimento Denuncia dei contributi previdenziali e assistenziali e dei dati retributivi mensili relativi al mese
precedente.
Modalità
Trasmissione diretta o tramite intermediario.
Riferimenti
Art. 44, c. 9, DL n. 269/2003; Legge n. 326/2003, Inps, Circolare 17 febbraio 2004, n. 32; Inps,
Circolare 152/2004; Inps, Mes. 25/5/09 n. 11903.
[Contributi Enasarco]
Soggetti
Datori di lavoro preponenti nel rapporto di agenzia
Adempimento
Versamento dei contributi al Firr (Fondo indennità risoluzione rapporto di agenti e rappresentanti)
commisurati all'ammontare globale delle provvigioni liquidate nel corso dell'anno precedente, con gli
scaglionamenti previsti dalle norme contrattuali
Modalità
Il versamento al Firr viene effettuato utilizzando esclusivamente il sistema on-line.
[Libro Unico del Lavoro]
Soggetti Sostituti d’imposta - datori di lavoro.
Adempimento Obbligo di stampa del libro unico del lavoro o, nel caso di soggetti gestori, di consegna di copia al
soggetto obbligato alla tenuta, relativo al periodo di paga precedente.
Modalità
Stampa meccanografica su fogli mobili vidimati e numerati su ogni pagina oppure su stampa laser
previa autorizzazione Inail e numerazione o conservazione in modalità elettronica.
Riferimenti
Art. 39 Legge 133/2008, DM 9/07/2008, Min Lavoro Cir. 20/2008, Inal nota 9/12/2008, art. 40 L.
214/2011.
[Disoccupazione agricola]
Soggetti Operai a tempo determinato, piccoli coloni, compartecipanti familiari, piccoli coltivatori diretti che
integrano fino a 51 le giornate di iscrizione negli elenchi nominativi mediante versamenti volontari,
operai agricoli a tempo indeterminato che lavorano per parte dell'anno.
Adempimento La domanda di indennità di disoccupazione agricola deve essere presentata entro il 31 marzo
dell’anno successivo a quello in cui si è verificata la disoccupazione , pena la decadenza dal diritto.
Modalità
Per ottenere l’indennità, oltre a possedere i requisiti di legge, il lavoratore agricolo deve presentare
la domanda telematicamente mediante i Servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino
tramite PIN attraverso il portale dell’Inps, oppure può rivolgersi gratuitamente ad uno degli enti di
patronato, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi, oppure tramite il Contact Center
multicanale, al numero 803164 da telefono fisso oppure al numero 06164164 da telefono cellulare,
con tariffazione a carico dell’utenza chiamante.
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La Rivista del Lavoro 08/2015
Riferimenti:
Vai al portale Inps, alla pagina dedicata.
[Contribuzione agricoltura]
Soggetti
Concedenti e piccoli coloni
Adempimento
Entro il 31 marzo, i concedenti di terreni a compartecipazione familiare e a piccola colonia devono
inviare all’Inps la denuncia annuale, per il 2014, della composizione del nucleo familiare, l’estensione
dei terreni, delle colture e allevamenti.
Modalità
Trasmissione tramite modello CF/PC controfirmato dal concessionario.
Riferimenti
Art. 6 D. Lgs. n. 375/1993.
Sito Inps
SANTO PATRONO DELLE PROVINCE ITALIANE
Vibo Valentia 1° marzo San Leoluca
Gorizia 16 marzo Santi Ilario e Taziano
Mantova 18 marzo Sant’Anselmo
Savona 18 marzo Madonna della Misericordia
La Spezia 19 marzo San Giuseppe
* Mod. F24 presso concessionari della riscossione, banche e agenzie postali, ovvero con modalità
telematiche, per i contribuenti non titolari di partita Iva.