La Preistoria Di Lampedusa- Capitolo4

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    La dea madre di Lampedusa

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    La preistoria di

    Lampedusa

    Diego Ratti

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    Copyright 2015 Diego Ratti

    Tutti i diritti sono riservati. Questo libro e ogni sua parte non possono essere riprodotti o utilizzati in alcu-

    na maniera senza consenso scritto espresso dell autore.

    Prima Edizione: 2015

    Sito internet dell autore: www.lopadusa.com

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    Introduzione

    Il risultato delle scarse ricerche sulla preistoria di Lampedusa stata l accettazioneacritica da parte della comunit scientifica dell ipotesi che l isola abbia poco da offrire

    allo studio della preistoria del Mediterraneo: al contrario, obiettivo di questo scritto

    dimostrare che l isola di Lampedusa fu popolata ininterrottamente a partire dall inizio

    del quinto millennio a.C. per pi di mille anni da una popolazione preistorica che ha svi-

    luppato una cultura autonoma e che ha lasciato tracce della sua esistenza di grande valore

    artistico ed interesse scientifico.

    Idoletto preistorico in pietra

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    Capitolo 4: Rondelle neolitiche

    Una delle tracce pi enigmatiche e interessanti della preistoria di Lampedusa nel

    periodo neolitico rappresentata dai resti di grandi recinzioni in localit Aria Rossa anord ovest di Cimitero Vecchio (Figura 4.1): un area questa che secondo l analisidel

    profilo magnetico dell isola effettuata negli anni 80 dall Universit di Bari di antica

    antropizzazione2. Al professor Diceglie2 della medesima universit si deve la prima ed

    unica segnalazione della pi interessante tra queste strutture che fu individuata attraverso

    l esame di immagini aeree scattate nel 1942 dall Istituto Geografico Militare in cui si

    poteva distinguere una grande struttura circolare di diametro superiore ai 40 metri

    costituita da un muro perimetrale di pietre ortostatiche. Queste pietre furono

    successivamente asportate (non si vedono pi nelle foto successive al 1942) per riparare i

    muretti in pietra a secco delle propriet confinanti cos, quello che ne resta oggi, salvo

    pochi ortostati, sono solamente dei ciottoli di pietrame minuto che segnalano il perimetro

    della struttura originale.Pu darsi che Thomas Ashby si riferisse a queste strutture quando menzionava 1 la

    presenza di round enclosures sul promontorio sopra Aria Rossa: dalla sua breve

    descrizione si potrebbe desumere che nel 1909 queste round enclosures avessero

    ancora pietre perimetrali tanto da poter sembrare dei grandi ovili circolari.

    Oggi difficile osservare in loco questa struttura a causa dell asportazione delle

    pietre perimetrali (che continua ancora oggi) e per le caratteristiche geologiche e

    morfologiche del terreno la cui lieve pendenza verso mezzoggiorno accentua la perdita di

    terreno dovuta all azione degli agenti atmosferici su un territorio gi privo di

    vegetazione e particolarmente soggetto al rischio di erosione e dilavamento. Inoltre il

    sito si trova su una particella di demanio pubblico accatastata come area di pascolo: il

    frequente passaggio di pecore e capre nell area ha contribuito a danneggiare i resti di

    queste strutture che affiorano sulla supeficie di terreno a causa della mancanza di

    depositi terrosi. Senza un urgente intervento conservativo le ultime tracce di questa

    struttura e delle altre simili sono destinate a scomparire.

    Grazie all anello di ciottoli che segnala la posizione originale delle pietre

    ortostatiche che dovevano costituire il perimetro della struttura possibile cercare di

    immaginarne come questa struttura potesse apparire (Figura 4.1):

    -L anello principale di ciottoli in pietra calcarea affioranti sulla nuda roccia largo

    circa un metro e ha un diametro interno di circa 35 metri (Figure da 4.2 a 4.5).

    -All esterno dell anello principale di ciottoli sembra di poter riconoscere un secon-

    do anello concentrico in terra riportata largo, in alcuni punti, fino a due metri e mezzo(forse ci che resta di un henge). Del materiale terroso originario rimangono scarse

    tracce, la maggior parte di questo stato soggetto a dilavamento mentre tracce residue,

    soprattutto a valle della struttura (Figura 4.9) oggi coprono appena lo strato sottostante di

    nuda roccia.

    -All interno dell anello principale di ciottoli, al centro della struttura, si possono

    osservare i resti di un terzo anello concentrico ricavato sulla nuda roccia calcarea leg-

    germente rialzato rispetto al terreno circostante con un diametro di circa 7 metri (Figura

    4.10).

    - Infine, esternamente ai due anelli principali in ciottoli e terra, sono visibili inter-

    venti di taglio sulla nuda roccia calcarea (Figura 4.8) quasi a formare un ulteriore anello

    di recinzione roccioso intorno alla struttura circolare che raggiunge in questo modo undiametro complessivo di circa 50 metri.

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    Figura 4.2: anello principale in ciottoli

    Figura 4.3: anello principale in ciottoli

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    Figura 4.4: anello principale in ciottoli (lato Ovest)

    Figura 4.5: anello principale in ciottoli (lato Est)

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    Figura 4.7: pietre ortostatiche

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    Figura 4.8: anello intagliato nella roccia

    Figura 4.9: resti dell anello in terra

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    Figura 4.10: centro della struttura

    Figura 4.11: piccola struttura circolare periferica con pavimento di nuda roccia

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    Figura 4.11B: piccola struttura circolare periferica con muretto in pietre ortostatiche

    Figura 4.12:frammenti ceramici superficiali presenti intorno alla struttura

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    Laspetto della struttura quello di una recinzione circolare a cerchi concentrici che per

    dimensioni, orientamento e forma ricorda le circular enclosures o neolithic rondels

    dellEuropa preistorica continentale: in particolare quelle della regione Danubiana23e,

    per certi versi, i pi recenti henges preistorici delle isole britanniche24.

    Il forte dilavamento del terreno su cui poggia questa struttura circolare di Lampedu-

    sa ha lasciato ben poche tracce superficiali relative alla frequentazioni antropiche del sito

    (Figura 4.12), in aggiunta a questa circostanza la mancanza di qualsivoglia scavo o stu-dio scientifico rende impossibile offrirne un analisi della funzione e dell orizzonte

    cronologico che sia suffragata da dati certi. Gli unici ragionamenti che, allo stato attuale

    delle cose, possono essere sviluppati sono basati sul confronto e le evidenti analogie con

    le neolithic rondels dell Europa continentale.

    Negli ultimi due decenni, successivamente alla caduta del muro di Berlino, impor-

    tanti studi e ricerche sulla preistoria dell Europa centro-orientale hanno permesso di

    scoprire molte neolithic rondels e ci ne ha agevolato lo studio e la ricerca tanto che

    oggi esiste una ricca letteratura circa l origine e la funzione di queste grandi strutture

    circolari che nel quinto millennio a.C. proliferarono seguendo a ritroso il corso del Da-

    nubio, del Reno e dell Elba ed accompagnando la diffusione del modo di produzione

    agricolo e della ceramica lineare.La pratica della costruzione delle rondelle neolitiche si diffuse in particolare nell

    ambito della Cultura di Lengyel e della Cultura della ceramica decorata a punzone

    (Stichbandkeramik o SBK) che fiorirono nell' Europa centrale tra il 5000 ed il 4500 a.C.:

    le genti portatrici di queste culture e di questi corredi archeologici si riunivano in comu-

    nit agricole ben sviluppate sia dal punto di vista spirituale che materiale25.

    I costruttori di queste strutture circolari praticavano un agricoltura avanzata, erano

    in grado di coltivare diversi tipi di cereali ed allevavano diverse specie di animali do-

    mesticati. L interpretazione pi diffusa23circa l uso di queste strutture consiste in un

    loro utilizzo multifunzionale: come luogo d incontro ed assemblea oltre che come os-

    servatorii astronomici per la definizione di un calendario agricolo attraverso l

    osservazione del movimento degli astri, infine, la presenza di trincee e palizzate fa pen-

    sare che queste strutture potessero essere utilizzate anche a scopo difensivo in caso di

    attacco di altri clan dall esterno. Queste grandi strutture circolari sono trattate in ambito

    scientifico ed accademico come un fenomeno che interessa esclusivamente l Europa

    continentale a partire dal neolitico medio: non nota ad oggi alcuna struttura di questo

    tipo in ambito Mediterraneo e questo fa della struttura circolare di Lampedusa un caso

    unico di grande interesse scientifico ed accademico.

    Nello stesso periodo in cui venivano edificate le neolithic rondels in Austria,

    Germania, Ungheria, Repubblica Ceca sappiamo che a Lampedusa fioriva un insedia-

    mento neolitico caratterizzato dalla presenza di ceramica della facies di Stentinello

    (4800/4500 a.C.): sappiamo che le genti della Cultura di Stentinello erano altrettanto svi-luppate, tanto dal punto di vista materiale quanto spirituale, rispetto alle coeve culture

    che fiorivano nell Europa continentale e che costruivano queste strutture per tanto, su

    questa base potremmo ipotizzare che le genti che abitavano Lampedusa nel quinto mil-

    lennio a.C. adottarono, tra le innovazioni portate dalla rivoluzione neolitica, anche l

    utilizzo di queste grandi strutture circolari come strumento per regolare il calendario

    agricolo. Tanto la Cultura di Stentinello quanto la Cultura di Lengyel hanno nel neoliti-

    co antico radici comuni legate all area egeoanatolica per tanto l ipotesi che entrambe

    abbiano attinto da un bagaglio di conoscenze agricole comune sviluppando strutture si-

    mili per uso e forma in grado di agevolare la comprensione e l implementazione dei

    cicli agricoli non appare del tutto inverosimile.

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    Perch, in tutto il Mediterraneo, solo a Lampedusa sia rimasta traccia di queste

    strutture cos diffuse nell Europa continentale, uno dei principali interrogativi a cui

    dovr rispondere la ricerca archeologica nei prossimi anni: ad oggi, circostanza quasi in-

    credibile, non solo queste strutture presenti a Lampedusa non sono mai state studiate,

    ma sono anche completamente sconosciute al mondo accademico e scientifico.

    Figura 4.13: Strutture circolari di epoca neolitica Circula rondels nella regionedanubiana dell Europa continentale : immagine da Podborsk23

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    Una delle funzioni tipiche delle neolithicrondels era quella di osservatorio astro-

    nomico utilizzato per riconoscere i periodi dell anno pi idonei per attivit come la

    semina e la mietitura. Il luogo di costruzione della grande struttura circolare di Lampe-

    dusa e l esistenza di precisi allineamenti tra il suo centro ed i cerchi di pietra nell area

    circostante (Figura 4.16) in direzione di punti sulla linea dell orizzonte locale partico-

    larmente significativi dal punto di vista dell archeo-astronomia26 sembrano avallare l

    ipotesi che anche la struttura di Lampedusa potrebbe aver avuto la funzione principale diosservatorio astronomico, una sorta di calendario di pietra per l agricoltura.

    Figura 4.16: lo schema degli allineamenti tra la rondella ed alcuni cerchi di pietra

    periferici (ortofoto Regione Sicilia)-Regione Siciliana - http://www.sitr.regione.sicilia.it

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    Figura 4.17: foto satellitari di Stonehenge (sopra) e Lampedusa (sotto)

    Dati cartografici 2013 Google ; imagery DigitalGlobe

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    Figura 4.18: foto satellitari di Goseck (sopra) e Lampedusa (sotto)

    Il cerchio di Lampedusa per forma, dimensioni ed allineamenti e funzionamento asso-

    miglia al noto Cerchio di Goseck (Figura 4.18). Il cerchio di Goseck una struttura

    neolitica (quinto millennio a.C.) i cui elementi strutturali sono costituiti da quattro anelli

    concentrici27: un fossato pseudo circolare di 71 metri di diametro circondato da un anello

    in terra riportata (henge) e due palizzate pseudo circolari del diametro rispettivamentedi 56 e 49 metri (queste ultime recentemente ricostruite ). Il cerchio di Goseck il me-

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    glio conservato e il pi studiato tra pi di 200 siti simili rinvenuti tra la Germania, l'Au-

    stria, Ungheria, Repubblica Ceca e Croazia: gli archeologi considerano il cerchio di

    Goseck un osservatorio solare utilizzato come calendario preistorico dalle genti della

    cultura della ceramica decorata a punzone (Stichbandkeramik abbr. STK or STbK) che

    era insediata in quell area tra il 4900 ed il 4500 a.C.

    La funzione astronomica della struttura stata dedotta dalla posizione delle porte d

    ingresso attraverso le due palizzate interne: queste infatti avevano delle porte a sud-ested a sud-ovest dalle quali, in occasione del solstizio d'inverno, gli osservatori situati al

    centro del sito avrebbe visto il sole sorgere e tramontare. La gente appartenente alla cul-

    tura STK che costru questa struttura costituiva una delle prime comunit agricole del

    nord Europa e la loro attenzione alla posizione del sole ed alle stagioni da mettere stret-

    tamente in relazione con la necessit di regolare il calendario agricolo.

    Una volta descritto il cerchio di Goseck e avanzata l ipotesi che anche la grande

    struttura circolare di Lampedusa avesse una funzione simile, opportuno spiegarne, al-

    meno brevemente, la modalit di funzionamento: l anello di terra riportata (henge)

    doveva avere dei tagli in alcune direzioni di osservazione per circoscrivere determinati

    settori dell orizzonte, quindi il percorso circolare di ciottoli (in origine probabilmente un

    anello di pietre ortostatiche) serviva all osservatore per spostarsi intorno alla struttura alfine di trovare la posizione migliore per collimarne28un palo posizionato al centro della

    struttura con altri pali posizionati al centro dei cerchi di pietra esterni (collimatori) in

    modo che risultassero allineati soltanto in una precisa data dell anno rispetto all oggetto

    celeste da osservare. A conferma di questa ipotesi la posizione in cui stata costruita

    questa grande struttura consente una perfetta visuale dell orizzonte nella direzione dei

    cerchi esterni usati come collimatori e situati, rispetto al centro della grande struttura, su

    punti dell orizzonte misurati in azimuth tali da fornire piena visibilit sulle levate del so-

    le agli estremi solstiziali, sui lunistizi estremi, sulla levata eliaca di Sirio e sulla sua

    culminazione in epoca preistorica. Una descrizione pi completa del funzionamento del-

    la grande struttura circolare come osservatorio astronomico preistorico fornita in

    Appendice.

    Figura 4.19: Ricostruzione 3D della grande struttura circolare interpretata come

    osservatorio astronomico sul modello del cerchio di Goseck.Dati cartografici 2013 Google ; imagery DigitalGlobe

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    Figura 4.21:terza circolare in pietra situata a nord ovest di Aria Rossa

    Ortofoto Regione Sicilina. - http://www.sitr.regione.sicilia.it

    E importante sottolineare come queste strutture circolari non siano isolate ma sitrovino inserite all interno di un ampio sito caratterizzato dalla presenza di altre strutture

    di origine antropica, forse uno stanziamento preistorico (Figura 4.25): intorno ad esse

    infatti si trovano numerosi cerchi di pietra (Figura 4.23), un dolmen intatto (Figura 4.24),

    i resti di altri dolmen le cui grandi pietre devono essere state asportate e un ipogeo (Figu-

    ra 4.22) che potrebbe essere stato utilizzato a scopo di culto. Tale ipogeo, nelle immagini

    I.G.M del 1942 appariva recintato da un cerchio di pietre, di questo recinto oggi non ri-

    mane traccia a causa dell asportazione recente delle pietre che lo costituivano. Pu darsi

    che questo ipogeo fosse proprio quello che not Ashby all inizio del secolo scorso men-

    zionando1 una grotta sotto una delle circular enclosures sul promontorio sopra Aria

    Rossa. Lipogeo di Aria Rossa, oltre all ambiente d ingresso, possiede probabilmente

    altri due ambienti sotterranei attualmente inaccessibili a causa dei depositi di terra e de-triti al suo interno, esso non mai stato esplorato da archeologi nonostante possa

    contenere frammenti ceramici o ossei in grado di rispondere ad alcuni degli interrogativi

    sollevati in questa sede.

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    Figura 4.22: ipogeo di Aria Rossa: A-ingresso, B- foro aerea del 1942 in cui appariva

    recintato da pietre, C-camera est

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    Figura 4.23: due esemplari dei numerosi cerchi di pietra che si trovano sui promontori

    di Aria Rossa

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    Figura 4.24:dolmen situato a nord del grande cerchio di pietra di Aria Rossa

    Figura 4.25: Aria Rossa. Ricostruzione 3D del grande cerchio di Lampedusa e dei cer-

    chi di pietra circostanti interpretati come capanne .Dati cartografici 2013 Google ; imagery DigitalGlobe

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    TAVOLA ITavola cronologica delle principali fasi riconoscibili nella preistoria di Lampedusa nel

    periodo compreso tra il Neolitico Medio e l Eneolitico Medio con alcune corrispondenti

    fasi della preistoria di Malta e della Sicilia che presentano contatti, sincronie e confronti

    possibili con Lampedusa.

    PERIODO LAMPEDUSA MALTA SICILIA

    4800-4400 AC Cala Pisana:

    Capanne stentinelliane

    Ceramica stentinelliana

    Aria Rossa:

    Rondelle neolitiche

    Capanne circolari

    Ghar Dalam:

    Ceramica

    stentinelliana

    Stentinello:Villaggio

    Trincerato

    Ceramica

    stentinelliana

    4400-4100 AC Cala CretaPunta Parrina

    Cala Uccello:

    Capanne circolari

    Dolmen

    Grotte

    Grey SkorbaRed Skorba:

    Capanne

    circolari

    Piano Vento:Capanne circolari

    neolitiche

    4100-3600 AC Cala Creta

    Punta Parrina

    Cala Uccello

    Capo Grecale:

    Capanne circolariGrotte

    Rock cut tombs

    Tabaccara:

    Capanne circolari

    Struttura ansata (tempio)

    Rock cut tombs

    Zebbug:Ceramica incisa

    Rock cut tombs

    Piano Vento

    Cntr. Scintilia

    Cntr. TranchinaRock cut tombs

    Ceramica incisaStile San Cono-

    Piano Notaro-

    Grotta Zubbia

    3600-3300 AC CRISI: perdita di area

    coltivabile, sommersio-

    ne delle necropoli pi

    anticheMIGRAZIONE: mo-

    vimenti demografici

    verso Sicilia e Malta

    Ggantija:

    Templi

    Rock cut tombs

    Inizia la fase dei

    Templi

    3300-3000 AC ABBANDONO Tarxien:Grandi templi

    Ipogei

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    TAVOLA IISicilia, Lampedusa e Malta nel Neolitico Medio: siti menzionati nel testo

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    TAVOLA IIISicilia, Lampedusa e Malta all inizio delperiodo Eneolitico: siti menzionati nel testo

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    TAVOLA IVLampedusa: siti menzionati nel testo

    Dati cartografici 2014 Google ; imagery DigitalGlobe

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    Grasso- Pedley - 198519The Italian Obsidian Sources Bigazzi, Oddone, Radi - Archemetriai Muhely 2005/120 The provenancing of ochres from the Neolithic Temple Period in MaltaNicola

    Attard Montalto, Andrew Shortland, Keith Rogers, Journal of Archaeological Science,

    Volume 39, Issue 4, April 2012, Pages 1094-110221The Early Mediterranean Village, John Robb, Cambridge University Press, 2007

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    41/42

    190

    22 Indagine antropologica e paleodemografica della necropoli di Paino Vento,

    Francesco Mallegni in G. Castellana La necropoli Protoeneolitica di Piano Vento.23 Podborsky, V. 1988. Tetice-Kyjovice 4. Rondel osady lidu s moravskou malovanou

    keramikou (Das Rondell der Niederlassung des Volkes mit Mhrischer Bemalter

    Keramik). Brno: Opera Universitatis Purkynianae Brunensis, Facultas Philosophica 277.24The Stonehenge people: an exploration of life in neolithic Britain .R. Castleden,

    Routledge, 199225 More than just ceramics: The formation and development of the Bavarian group of

    Stroke-ornamented ware Cultureby Florian Eibl26 Lampedusa Stonehenge Diego Ratti 2011, studi di archeo-astronomia dell autore

    pubblicati sul sito www.lopadusa.com e in appendice a questo libro.27Orientation of the northern gate of the Goseck Neolithic rondel, Marianna Riddestad28

    Il grande cerchio di pietra degli antichi Comenses, Adriano Gaspani Ed. Terra

    Insubre, anno 200929Insularity and Isolation: Malta and Sicily in Prehistory , Bonanno, in the Hybleans

    the Hybleans in Malta in Atti del Convegno Internazionale Catania 200630 An Archaeology of the Senses: Prehistoric Malta Robin Skeates, Oxford

    University Press, USA (November 5, 2010)31La necropoli di contrada Tranchina di Sciacca 2008 Domenica Gull.32 Malta Prehistory and Temples, David H. Trump Malta's living heritage Series,

    200233 LaNecropoli protoeneolitica di Piano Vento nel territorio di Palma di Montechiaro

    Giuseppe Castellana, Agrigento 1995Figura 41Pagina 69.34 a-b Archeologia del Neolitico,Pessina e Tin, Carocci Editore, I edizione del 2008,

    III ristampa del 2012: 34acap. 9, 34bpag. 270.34 c-d Archeologia del Neolitico,Pessina e Tin, Carocci Editore, I edizione del 2008,

    III ristampa del 2012: 34cpag. 263, 34dpag. 255.35 L occupazione delle grotte in et preistorica nel territorio agrigentino,Domenica

    Gulli, Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Agrigento.36 Segreti dell antica Malta J.D. Evans,Thames and Hudson, Londra, II edizione del

    1969 pagina 60.37 La facies di San Cono - Piano Notaro Grotta Zubbia nel quadro delle relazioni con

    l Egeo nel primo eneolitico siciliano, Claudia Speciale, in Atti della XLIII Riunione

    ScientificaL et del rame in Italia, Firenze 2011..38 Prehistoric tombs near Zebbug, Malta, Baldacchibo ed Evans, Papers of the Brithis

    School at Rome , Vol. 22 (1954) pagina 15.39 Prehistoric tombs near Zebbug, Malta, Baldacchibo ed Evans, Papers of the Brithis

    School at Rome , Vol. 22 (1954) pagina 18.40

    Nuovi dati di cronologia assoluta dell et del rame: la necropoli di contrada Scintiliadi Agrigento, Domenica Gulli e Filippo Terrasi, Preistoria e protostoria, Atti dell

    Incontro di Studi Universit di Verona 25/6/201341 L eneolitico in Italia centro-meridionale e Sicilia attraverso la prospettiva delle

    nuove ricerche nel mondo egeo-balcanico, Massimo Cultraro, Storia, Preistoria e

    protostoria, Atti dell Incontro di Studi Universit di Verona 25/6/2013 Vol I pag 213.42 Domesticating Landscapes: Sicily and the Maltese Islands in the later Neolithic and

    Eneolithic ages, Massimo Cultraro, Proceeding of the Conference St Julians, Malta,

    2007 Interconnections in the central Mediterraean: the Maltese islands and Sicily in

    history.43Prima Sicilia alle origini della societ siciliana a cura di Sebastiano Tusa 1997, Vol.

    II fig II.7 Regione Siciliana..

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    44 Confronta con la maschera di terracotta dalla tomba 3 della necropoli di Piano Vento a

    pagina 162 di La Necropoli protoeneolitica di Paino Vento nel territorio di Palma di

    Montechiaro Giuseppe Castellana, Agrigento 199544b Confronta con il capitolo Le fosse votive della necropoli e credenze religiose pagg.

    67-80 di La Necropoli protoeneolitica di Paino Vento nel territorio di Palma di

    Montechiaro Giuseppe Castellana, Agrigento 199545

    Neolithic Representations of the Human Form from the island of Malta and Gozo T.Zammit and Charles Singer in Anthropological Institute of Great Britain and Ireland Vol.

    64 (Jan-Jun, 1924), pp. 67-10046 Excavations in Malta in 1914, Thomas Ashby, T. Zammit and Giuseppe Despott

    Royal Anthropological Institute of Great Britain and Ireland Vol. 16, (Feb., 1916), pp.

    17-2247

    Piano di gestione Isole Pelagie POR 1999.IT.16.1PO.011/1.11/11.2.9/0347 Parte I

    Fase Conoscitiva, sezione2.3.6, pagina 331.48 Piano di gestione Isole Pelagie POR 1999.IT.16.1PO.011/1.11/11.2.9/0347 Tavola

    17 Carta dei Vincoli SIC ITA040001 e ITA0400249Prima Sicilia alle origini della societ siciliana a cura di Sebastiano Tusa 1997, Vol.

    II fig II.7 Regione Siciliana..50 La facies di San Cono-Piano Notaro-Grotta Zubbia nel quadro delle relazioni con

    lEgeonel primo Eneolitico siciliano, Claudia Speciale , XLIII Riunione Scientifica -

    Let del rame in Italia.51La Sicilia nella Preistoria , Sebastiano Tusa 1999, Sellerio Ed.52Crocodiles in the Sahara Desert: An Update of Distribution, Habitats and Population

    Status for Conservation Planning in Mauritania. Brito, Martnez-Freira, Sierra, Sillero,

    Tarroso PLoS ONE 01/201153 A comparative study of ancient Maltese skulls, Anton Mifsud, Charles Savona-

    Ventura, Jane Andrews54 Prehistoric medicine in Malta, Anton Mifsud, C. Savona-Ventura, 1999 ISBN

    99909-68-93-455The gods of the egyptians Wallis Budge 1904 VOLI56Predynastic burials Alice Stevenson, 2009 UCLA Encyclopedia of Egyptology57 Predynastic Egypt: new data from Maadi Isabella Caneva, Marcella Frangipane,

    Alba Palmieri58 The Egyptian Predynastic: A Review of the Evidence Kathryn A. Bard

    Journal of Field Archaeology Vol. 21, No. 3 (Autumn, 1994), pp. 265-28859 La civilt della Dea": Marija Gimbutas, edizione in Italiano 2012 Nuovi Equilibri60 Underground religion: cult and culture in prehistoric Italy": Ruth Whitehouse,

    University of London 199261

    Archeologia del Neolitico": Pessina, Tin, 2008 edizioni Carocci

    Appendice

    a1 Adriano Gaspani Il grande cerchio di pietra degli antichi Comenses Ed. Terra

    Insubre, anno 2009a1Marianna Riddestad, Orientation of the northern gate of the Goseck Neolithic rondela3Laskar, J. , "Secular Terms of Classical Planetary Theories Using the Results of Gen-

    eral Relativity"1986a4John J. Rogers Origins of the ancient constellations: the Mesopotamian traditions