La Pratica Dellìaver Cura Di l.mortari

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  • 8/10/2019 La Pratica Dellaver Cura Di l.mortari

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    LA PRATICA DELLAVER CURA

    (LUIGINA MORTARI)

    (riassunto libro integrato on sli!e

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    Tutti hanno necessit vitale di ricevere cura e di avere cura, in quanto lesistenza cura di

    esistere.

    SENZA RELAZINI !I "#RA LA $ITA #%ANA S%ETTERE&&E !I 'IRIRE.

    Si (arla di (ri)ariet ontolo*ica della cura in quanto lavere cura che crea le (ossi+ilit dellesserci, si

    (u de-inire co)e la cate*oria -or)ativa delles(erienza. Lessere u)ano ha +iso*no di essereETT di cura /(iano della (assivit0 )a anche di essere SETT di (ratiche di cura /(iano

    dellattivit0 1a +iso*no di essere so**etto di cure (erch2 il ricevere cura, -in dalla nascita,

    condizione necessaria (er -are in )odo che si dischiudano le (ossi+ilit dellessere 3 e ha +iso*no di

    avere cura di s2 e de*li altri (er costruire delle direzioni di senso nella sua esistenza.

    La cura il luo*o dove ha inizio il senso dellesserci.

    Ricevere cura vuol dire sentirsi accolti da*li altri nel )ondo, avere cura si*ni-ica invece coltivare quel

    tessuto di relazioni che sono la )atrice del (ro(rio essere nel )ondo.

    La nostra societ non sa riconoscere il valore delle (ratiche di cura e anzi, la svalutazione della cura

    (ro(rio tra le cause di una qualit della vita non se)(re ade*uata alle nostre attese.

    Serve ela+orare una teoria della cura che consenta di dare un ri*oroso -onda)ento allidea che la cura essenziale allesistenza cio alla tesi secondo la quale 4*li esseri u)ani sono esseri sociali, con una

    tendenza (ro(ria a ricevere cura da altri e o--rire cura a*li altri5.

    CAPITOLO 1: LA PRIMARIETA DELLA CURA

    - NECESSITA ONTOLOGICA DELLA CURA

    1eide**er a--er)a che la cura (u essere no)inata co)e un 4-eno)eno ontolo*ico esistenziale

    -onda)entale5.

    Il -atto ori*inario dellesserci quello di trovarsi in un )ondo e che questo trovarsi nel )ondo avviene

    in quel )odo -onda)entale dessere dellesserci. Lesserci se)(re un trovarsi nel )ondo, visto cheallesserci a((artiene lessere nel )ondo, il suo )odo dessere in ra((orto al )ondo e il (rendersi cura.

    La cura il )odo -onda)entale dellessere di esserci6

    ESSER"I6 trovarsi nel )ondo

    ESSERE A7ERTI6 dover divenire il (ro(rio (oter essere

    "#RARE6 la relazione tra esserci e )ondo.IL TI7 !I 'R%A "1E 7REN!E LA NSTRA $ITA E "NNESSA STRETTA%ENTE "N IL TI7

    !I "#RA !I "#I NI 'A""IA% ES7ERIENZA.

    I )odi dellesserci6

    LESSER"I co)e A&ITARE /essere uo)o vuol dire essere sulla terra e la relazione con essa side-inisce co)e a+itare6della+itare il tratto -onda)entale la cura0.

    Esiste un )odo incurante di esserci che la+itare indi--erente alle cose e a*li altri, )a c anche un

    a+itare che si attualizza nel costruire che coltiva e nel costruire che edi-ica6 questo a+itare con laver

    cura (er le cose e (er *li altri, si trova in relazione al divino.

    Si (u a+itare con ANNI%IA cio con in autenticit ci si*ni-ica il non esistere secondo il (ro(rio

    (oter essere (i8 (ro(rio.

    Si (u a+itare (er anche con A#TENTI"ITA la ri(resa della scelta/ io (osso sce*liere0 sce*liere

    di sce*liere, avendo cos9 cura del (ro(rio divenire. Se si a+ita con autenticit vi la "ia#ata !ella

    osien$a% laver cura del (ro(rio esserci la chia)ata a (oter essere se stessi e la chia)ata ad aver

    cura del (ro(rio divenire

    I #o!i !ella ura ren!ono &ossibile la &er'etio !elluo#o

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    "#RA "%E RELAZINE

    La ura "a an"e uni#&ortan$a rela$ionale% Pro&rio one&en!o la "ia#ata alla ura o#e un

    'eno#eno situato rela$ional#ente lagire e!uati*o tro*a il suo sensoin +uanto le!uatore !i*enta

    olui "e "a la res&onsabilit, !i &reou&arsi "e laltro sia ris*egliato alla riera !ellautentiit,

    !el suo esseri attra*erso lo''erta !i es&erien$e "e ren!ano &ossibile &ri#a !i tuttoo#&ren!ere e &oi aogliere la "ia#ata

    : 7ES !EL $I$ERE/cura co)e a--anno0 E !ESI!ERI !I TRAS"EN!ENZA /cura

    co)e desiderio di divenire quello che si (u essere0

    4"ura5 in latino sta a si*ni-icare (ensiero (er qualcosa, interessarsi (er;a qualcosa )a indica anche

    inquietudine ed a--anno.

    "on questo ter)ine 1eide**er intende indicare quel )odo di a+itare il )ondo che chia)a luo)o alla

    res(onsa+ilit di sce*liere tra diverse (ossi+ilit senza avere conoscenza de*li esiti della scelta -atta.

    7ES !EL $I$ERENella cultura occidentale al ter)ine 4cura5 viene associato s(esso un si*ni-icato (ro+le)atico, si indica

    il -arsi carico del (eso dellesistere.

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    I)(arare ad avere cura di s2 i)(arare la (assione (er la ricerca di quell 5arte del vivere5 che

    -onda)entale (er trovare (er la (ro(ria esistenza la )i*liore -or)a (ossi+ile.

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    "1E "SE LA "#RA? La cura (ri)a di tutto una 7RATI"A cio un a*ire che i)(lica (recise

    dis(osizioni e )ira a -inalit (recise.

    7arlare di (ratica vuole dire conce(ire la cura co)e unazione in cui (rendono -or)a (ensieri ed

    e)ozioni orientati verso una -inalit (recisa. &u+ec@ a--er)a che la cura un 4attivit o (ratica5 la cui

    caratteristica quella di soddis-are i +iso*ni de*li altri.%a se si a--er)a che la cura unattivit orientata a (rodurre +ene-ici (er laltro risulta riduttivo

    conce(irla co)e una (ratica che trovere++e il suo senso sola)ente nel soddis-are +iso*ni, questa

    a--er)azione i)(lica che laltro so**etto sia se)(re in una situazione di di(endenza da chi:ha:cura.

    Esiste (er una cura, la "#RA E!#"ATI$A, che si (u dire sia -inalizzata a )ettere laltro nelle

    condizioni di (rovvedere da s2 ai suoi +iso*ni. La cura educativa orientata a (ro)uovere la ca(acit di

    avere cura di s2 (er essere (oi in *rado di costituirsi co)e (ersone ca(aci di (ratiche di cura (er altri.

    La cura in *enerale (u essere de-inita6 #na (ratica che intende (rocurare il +enessere dellaltro e

    )etterlo nelle condizioni (ri)a di decidere (oi di (rovvedere da s2 al (ro(rio +en:essere. / (er cercare

    di -are a )eno anche di noi educatori0

    La cura costituisce uan ris(osta necessaria ad una condizione di -orte di(endenza da altri, la cura una

    necessit universale della condizione u)ana. E (ossi+ile de-inirla nei ter)ini di un valore che necessario a cui va riconosciuto il *iusto valore.

    Se viene a )ancare il contatto relazionale tra i so**etti, qualsiasi (ratica che vuole essere di cura in

    realt s)ette di esserlo, visto che la cura nella sua essenza relazionale.

    La cura richiede te)(o, in quanto un dare te)(o allaltro.

    7er attualizzarsi la cura ha +iso*no che chi:ha:cura e chi:riceve:cura intera*iscano luno con laltro e

    che tra i due chi:ha:cura eserciti le qualit che distin*uono lessere u)ano6 lin*ua**io, (ensiero ed

    e)ozioni che consentono di co)(rendere i veri +iso*ni dellaltro.

    "NSE#ENZE !I "i6

    =0 E di--icile sta+ilire dei con-ini tra attivit di cura e attivit di non cura>0 E una cura anche nei con-ronti del )ondo

    0 E una cura co)e relazione diadica /a due0

    La (ratica di cura si realizza in una situazione diadica (erch2 chi:ha:cura, ha cura della (ersona stessa

    nella sua unicit.

    Non si ha cura di )olti nello stesso te)(o, a di o*ni (ersona considerata nel suo s(eci-ico (ro-ilo.

    Ma.ero'' a''er#a "e la ura - se#&re a*er ura !i unaltra &ersona e +uesto a*er ura el suo

    senso &i/ stretto- aiutarla a resere e a! attuali$$are se stessa

    Al centro della "#RA viene (osto laltro6 il +enessere intellettuale, e)ozionale s(irituale e -isico di

    chi:riceve:cura.La concezione che sta alla +ase di queste de-inizioni di cura una visione della vita co)e di un te)(o

    che si svilu((a in una rete di relazioni di cura.

    0e si *olesse in!i*i!uare una onettuali$$a$ione &ro**isoria si &otrebbe in!i*i!uare lessen$a

    !ella ura nellessere una &ratia rela$ionale "e i#&egna "i1"a1ura nel 'ornire energia e te#&o

    &er so!!is'are i bisogni !ellaltro bisogni sia #ateriali "e i##ateriali in #o!o !a reare le

    on!i$ioni "e onsentano allaltro !i !i*entare il suo &ro&rio &oter essere s*ilu&&an!o la a&ait,

    !i a*ere ura !i s2

    LA 7LITI"A !ELLA "#RA /nel senso di renderla a tutti0

    Si intende qui, li)(e*no a coltivare quelle relazioni che (ossono contri+uire alla costruzione di un

    contesto in-or)ato dal (rinci(io di cura6

    - tessere delle relazioni con le altre (ersone

    - dare cor(o ad azioni si)+oliche che sono in *rado di )ostrare il valore della cura.

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    ra *uardia)o allanalisi -eno)enolo*ia della cura6 (ro(rio (erch2 una struttura ori*inaria della

    condizione u)ana, il -eno)eno della cura si (resenta co)(lesso da analizzare.

    La (ratica di cura la si (u analizzare in +ase a6

    =0 Lo**etto cui si diri*e /(rendersi cura;avere cura0

    >0 La direzione o sco(o che la )uove /necessit e trascendenza00 Latte**ia)ento relazionale che la sostiene /occu(arsi;(reoccu(arsi0

    B0 La ra*ione *enerativa della res(onsa+ilit di cura / "#RE;"ARE0

    C0 La qualit della relazione instaurata /si))etriche o asi))etriche0

    D0 Il ti(o di riconosci)ento di cui necessita. /*ratuit:retri+uzione0

    3) PRENDER0I CURA ED AVERE CURA

    7rendersi cura /o**etti0 e avere cura/ so**etti0

    $erso *li o**etti% 4esorge 5&ren!ersi ura #aneggiante e usante6

    $erso le (ersone6 7usorge% linontro ol on1esseri !egli altri6 (rela$ione !essere "e si genera

    'ra esseri e! esseri)

    7rendersi cura e avere cura sono )odi ori*inari della cura.

    La (rinci(ale di--erenza tra il (rendersi cura delle cose e laver cura (er *li altri che la relazione con

    le altre (ersone non quella della se)(lice (resenza, )a una cura condivisa, una cura (er un aver

    cura Mitsorge

    A$ER "#RA6

    In )odo INA#TENTI"6 "i si ra((orta a*li altri secondo la lo*ica della (rensione

    In )odo A#TENTI". Lasciando essere *li altri e le cose nella loro essenza.

    8) NECE00ITA E TRA0CENDEN9A

    $ un do((io si*ni-icato di cura6 cura co)e 4(ena an*osciosa5 e cura co)e 4(re)ura e devozione5

    Cura o#e &ena angosiosa% (Meri#na)

    E un )odo o++li*ato della condizione u)ana, un doversi (reoccu(are Si (arla della cura co)e lavoro

    del vivere, cio quel lavoro connesso con la -atica e con la (ena di soddis-are le esi*enze (ri)arie

    dellesistenza. Fsoddis-are i +iso*ni (ri)ari0

    Cura o#e solleitu!ine atten$ione ou&a$ione e sien$a ( E&i#-leia)"ura co)e cura i s2. E la cura ris(etto al (ro(rio (ossi+ile divenire 4La (er-ectio delluo)o5

    Anche la cura d s2 si*ni-ica dedicarsi a dare -or)a etica ed estetica alla (ro(ria vita.

    UNA 4UONA RELA9IONE DI CURA DEVE INCLUDERE LEPIMELIA (PREMURA VER0O LALTRO)

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    L""#7ARSI6 E il (rocurare cose necessarie a conservare e (ro)uovere la qualit della vita senza un

    investi)ento (ersonale, ci co)e una serie di )ansioni da svol*ere.

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    Ad una visione chiara dellessenza della +uona cura si arriva co)(arando i diversi casi (resi in esa)e (er

    vedere si)ilarit e di--erenze3 (er co*liere lessenza occorre individuare le qualit che o*ni relazione

    condivide con le altre si)ili. In una ricerca +iso*na essere consa(evoli che il risultato a cui si arriva

    (arziale, esso avr la -or)a di una concettualizzazione a(erta ad altre de-inizioni e dina)ica.

    Si (otre++e de-inire la cura in )odo densa)ente va*o co)e una (ratica che ha luo*o in una relazione incui qualcuno si (rende a cuore unaltra (ersona dedicandosi attraverso azioni co*nitive, a--ettive,

    )ateriali, sociali e (olitiche, alla (ro)ozione di una +uona qualit della sua esistenza.

    Il -eno)eno della cura se)(re di natura relazionale dal )o)ento che lesserci ha una consistenza

    relazionale.

    0eon!o 4ube a*ere ura - so!!is'are i bisogni !i una &ersona !a &arte !i unaltra &ersona

    !o*e lintera$ione 'aia a 'aia tra "i1"a1ura e "i la rie*e ostituise un ele#ento ruiale

    A) 7ENOMENOLOGIA DELLAGIRE MATERNO

    Nella cultura occidentale la relazione )aterna stata conce(ita co)e un -eno)eno naturale, +iolo*ico.

    "on la--er)arsi del (ensiero -e))inista invece stata concettualizzata co)e un -eno)eno culturale incui non solo si ri(roduce )a si crea anche cultura.

    !a qui la relazione )aterna viene no)inata co)e archeti(o /)odello0 della relazione di cura. 0 Ra*ione antro(olo*ica6 Nella nostra cultura la cura la si associa alla -i*ura )aterna, visto che le

    donne sono se)(re state cloro che si occu(ano della cura.

    0 Ra*ione (sicolo*ica6 la scienza della (sicolo*ia a--ida alla cura )aterna un ruolo (ri)ario di

    de-inizione ontolo*ica, visto che allHinizio della vita il +i)+o si ali)enta del )odo dessere della

    )adre, si nutre )on soltanto delle sue (arole e dei suoi *esti, )a anche delle visioni della viache stanno dietro a questi *esti.

    La cura di cui una )adre ca(ace non soltanto *arantisce la continuazione della vita di una co)unit, )a

    (las)a la cultura e il lin*ua**io dei nuovi venuti.

    La -unzione )aterna non se)(lice)ente ri(roduttiva, )a anche *eneratrice di cultura. Se si d (er

    vero che al centro delle (reoccu(azioni di una cultura ci de++a essere il +enessere dei nuovi arrivati,

    cio di chi ha +iso*no di cure, allora alla relazione )aterna va dato un ruolo centrale nella costruzione di

    una cultura della cura.

    &iso*na individuare lessenza di quello che si (re-i*ura co)e il *iusto avere cura3 in questa ottica si

    deve tenere conto del (ensiero di Ruddic@ e anche il concetto ela+orato da Ginnicott di 4)adreade*uata)ente +uona5 e 4)adre nor)al)ente devota5.

    Se si esa)ina la*ire della )adre 4nor)al)ente devota5 si (ossono individuare que*li as(etti che

    quali-icano una +uona (ratica di cura, quella che (roduce +ene-icio e *iova)ento in chi o**etto di

    cura.

    7er il (iccolo iniziare ad essere, vuol dire essere insie)e ad unaltra (ersona che *li o--re il suo

    a((o**io, il soste*no che la )adre -ornisce al +a)+ino necessario (er -acilitare lor*anizzazione di

    questulti)o cos9 che arrivi a (rovare un senso di identit. La cura )aterna si (u es(ri)ere in una

    (luralit di co)(orta)enti )a si es(ri)e (er lo (i8 nel sostenere /holdin*0. Sostenere vuol dire

    (rote**erlo dalle o--ese -isiolo*iche, tenere conto della sensi+ilit cutanea del +i)+o, i)(lica anche il

    tenere il (asso con le (iccole )odi-icazioni che o*ni *iorno avven*ono nel +a)+ino in conse*uenza al suo

    svilu((o -isico e (sicolo*ico.

    Se ven*ono a )ancare queste (ri)e cure si arriver ad avere delle an*osce dellin-anzia e ha a che -are

    con le di--icolt che insidiano la salute (sichica e -isica del so**etto. /la tesi di Ginnicott che la

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    (ossi+ilit di (oter s(eri)entare una +uona cura nella (ri)a in-anzia costituisce la (ri)a e

    -onda)entale -or)a di (revenzione del distur+o (sichiatrico, in-atti lori*ine della schizo-renia

    andre++e ricercata nella carenza di ade*uate cure nei (ri)i (eriodi della vita0

    Ginnicott ritiene che la (ossi+ilit ad i)(arare ad avere cura di s2 sia (ro(orzionale al tasso di 4+uona

    cura5che ha ricevuto nei (ri)issi)i anni di vita.*ni +a)+ino ha la vitale necessit di (oter -are a--ida)ento su qualcuno che (ossa -acilitare il suo

    svilu((o, questo vuol dire che nel )o)ento di )assi)a di(endenza, ha +iso*no assoluta)ente di ricevere

    una 4nor)ale devozione5.

    #na 4nor)ale devozione5 si (u es(ri)ere sia in azioni cor(oree sia in *esti di (ensiero.Il neonato ha un

    continuo +iso*no di cure cor(oree, il )odello di queste cure la ca(acit di tenere in +raccio, sa(ere

    tenere in +raccio si*ni-ica sa(er sostenere laltro.

    !ella cura )aterna un ele)ento costitutivo il sa(ere trattare in )odo ade*uato il cor(o del +a)+ino.

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    E dellavere cura accettare lalterit e si (u a--er)are co)e co)(onente costitutiva di una +uona cura

    lessere in *rado di )odulare s2 stessi sullalterit che diviene, (erch2 laccettazione autentica

    dellaltro chiede anche che si lavori su di s2. La cura )aterna si (ro-ila nei ter)ini di una co)(lessa

    azione culturale visto che la )a))a conte)(oranea)ente si trova chia)ata a (reservare la vita del

    (iccolo, a ri(arare delle eventuali -erite nel suo essere ed a (ro)uovere il -iorire (ieno delle sue

    (ossi+ilit, tenendo conto anche delle richieste di socializzazione che avanza il *ru((o sociale a cui sia((artiene.

    !iventare )a))a si*ni-ica sentire la res(onsa+ilit di occu(arsi del +en:essere sia -isico sia (sichico

    del +a)+ino e di -ornir*li una ade*uata educazione a -avorire la sua creativa inte*razione nella societ3

    quella )aterna (er tutte queste ra*ioni, (u essere de-inita co)e la (i8 co)(lessa -or)a di cura.

    Tra i co)(iti della cura )aterna c anche quello di (re(arare il +a)+ino ad entrare a -are (arte della

    societ, questo co)(ito i)(e*na la )adre in un la*oro !i rela$ioni continuo allesterno della -a)i*lia

    (er -acilitare lin*resso del +i)+o nel )ondo.

    Non esiste un sa(ere certo di -ronte ai dile))i che si s(eri)entano nella (ratica di cura dei +a)+ini,

    non esistono delle ricette dis(oni+ili. 7er questo )otivo il lavoro di cura richiede un alto tasso di

    (ensiero ri-lessivo. Ruddic@ sottolinea il lavoro di ela+orazione culturale richiesto ad una )a))a indicedi quella -or)a di (ensiero che il 4(ensiero )aterno5. /una )adre che si (rende cura dei -i*li

    i)(e*nata in una vera e (ro(ria disci(lina0 E tra)ite la ri-lessione sulles(erienza che la )adre

    costruisce il sa(ere della cura, questo sa(ere tende ri)anere nascosto.

    $isto la notevole co)(lessit del lavoro )aterno, e tenendo in considerazione che una )adre ha a

    dis(osizione un sa(ere a((rossi)ativo, risulta evidente la necessit di (oter dis(orre del su((orto di un

    a)+iente -acilitante. E -acilitante quella)+iente in cui la )a))a (u res(irare il riconosci)ento

    si)+olico nei con-ronti del suo lavoro, questo riconosci)ento -a si che (ossa coltivare il *iusto livello di

    autosti)a necessario (er -are -ronte alla consa(evolezza delle di--icolt alle quali co)(orta il suo

    ruolo.

    La cura )aterna ali)enta un *rovi*lio co)(lesso di e)ozioni che s(esso sono tra loro contrastanti e chein certi casi non se)(lice da sostenere da sola. La -atica della cura (u -are vivere dei senti)enti

    ne*ativi, che )ettono in crisi lidea che la )adre ha di s2, in questi casi il (oter condividere con altre

    (ersone les(erienza vissuta utile (er i)(arare ad accettare il reale e ris(ondere ad esso con

    equili+rio e)otivo. #na )a))a che si trova da sola ad a--rontare il co)(ito di dare al nuovo arrivato le

    (ri)e cure a )a**iore rischio di de(ressione. E i)(ortante che la )adre si senta +ene e viva

    senti)enti (ositivi, dal )o)ento che il +a)+ino res(ira i senti)enti della ,)adre. La ca(acit di avere

    cura di altri richiede un lavoro -aticoso di ela+orazione dei (ro(ri vissuti e)otivi, (er i)(arare non

    soltanto a tollerare il carico e)otivo del lavoro di cura, )a anche ad usare i (ro(ri senti)enti (er

    co)(rendere )e*lio les(erienza e trovare direzioni di senso dl (ro(rio a*ire.

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    Aristotele es(one nella cate*oria della)icizia diverse ti(olo*ie di relazione6 esiste un le*a)e a)icale

    che nasce dalla reci(roca ricerca di utilit, quello che nasce dal (iacere della co)(a*nia dellaltro, e

    in-ine quello *uidato dal desiderio di volere (er la)ico il )assi)o +ene.

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    La ca(acit e)(atica un tratto essenziale della relazione a)icale. Tra i senti)enti che quali-icano

    la)icizia vi anche la *enerosit, intesa co)e la dis(oni+ilit a )ettere a dis(osizione quello che

    nostro, sia in ter)ini )ateriali che di co)(etenze, (er aiutare laltro.

    La)icizia secondo Aristotele necessaria alla vita, senza a)ici nessuno sce*liere++e di vivere anche se

    avesse tutti *li altri +eni.

    La relazione a)icale a di--erenza di quella )aterna non ri)ane chiusa nel (rivato.essa (resenta ancheuna -orte valenza (olitica .

    La cura co)e si (resenta nella relazione )aterna e in quella a)icale una (ratica i)(e*nativa, richiede

    che si i)(e*nino )olte ener*ie -isiche, co*nitive ed a--ettive.

    La buona ura - +uella in ui &er tutti e !ue i soggetti !ella rela$ione non - &er!ita !i s2 #a

    gua!agno !essere i - &er &ossibile solo se "i1"a1ura si &ren!e an"e ura !i s2 Per &oter

    essere a&ai !i *olere il bene !ellaltro 5si !e*e a#are so&rattutto se stessi6

    In i onsiste la *irt/ etia% usire !alla entratura su se stessi sen$a &er s#arrirsi nellaltro

    7eno#enologia !ella rela$ione in'er#ieristia% La (ro-essione in-er)ieristica considerata una

    (ro-essione di cura (erch2 necessita di altro oltre a quello che la scienza (u o--rire. La (ratica dicura esercitata da chi svol*e la (ro-essione in-er)ieristica diversa da*li altri casi in quanto ha una

    di)ensione (u++lica6 ha luo*o dentro alle istituzioni che de-iniscono i co)(iti dellaver cura con

    (recisione.

    La relazione in-er)iera:(aziente una relazione asi))etrica in cui chi ha cura svol*e questo ruolo

    co)e unattivit (ro-essionale e quindi re)unerata. La cura in-er)ieristica (resenta delle so)i*lianze

    con quella )aterna, visto che anche in questo caso chi riceve cura /+i)+i adulti ecc0 sono (ersone che si

    trovano in una situazione di di(endenza, )a anche di--erenze sostanziali, (erch2 il contesto della cura

    qui re*olato da (recise (rocedure alle quali lin-er)iera deve attenersi.

    %entre in quella )aterna e a)icale ci sono dei vincoli di a--etto che le*ano le (ersone coinvolte, qui

    lattivit di cura avviene tra so**etti che sono estranei *li uni a*li altri e si ven*ono a trovare inrelazione (er altre ra*ioni che non di(endono dalla loro volont.

    Secondo la &renner a caratterizzare una +uona e *usta cura la ca(acit di svilu((are una

    consa(evolezza s(eci-ica ris(etto ad o*ni situazione o -or)ulare una valutazione contestuale che non si

    +asa solo sui (rinci(i *enerali. La co)(lessit del lavoro dellin-er)iera le*ata non sola)ente al -atto

    che si chia)ati a -are -ronte alla so--erenza dellaltro, )a anche al (eso della decidi+ilit su quello

    che )e*lio -are. $en*ono richieste anche ca(acit di (ensiero ri-lessivo che rendano (ossi+ile una

    (ro-onda co)(rensione della situazione da a--rontare. /lin-er)iera che ha davanti il (aziente avverte

    co)e o*ni caso sia unico0. La co)(etenza in-er)ieristica non un sa(ere che si a((rende tecnica)ente,

    )a si costruisce tra)ite les(erienza sulla +ase di costante ri-lessione sui casi a--rontati.

    Se si *uarda dal (unto di vista co*nitivo, la dis(osizione alla ri-lessione costituisce un tratto +asilare di

    una +uona (ratica in-er)ieristica.

    Nella)+ito di questo sa(ere che deriva dalles(erienza ruolo i)(ortante lo *ioca la co)(etenza

    cor(orea, cio la ca(acit di usare il (ro(rio cor(o (er attuare le tera(ie (reviste. E unintelli*enza che

    consente di usare le stru)entazioni tecniche co)e se -ossero estensioni del (ro(rio cor(o o((ure di

    usare le )ani (er sentire lo stato del (aziente o anche il sa(ere riconoscere solo con uno s*uardo il suo

    stato e)otivo.

    Lesercizio della ca(acit ri-lessiva richiede che si sa((ia coltivare atten$ione nei con-ronti del

    (aziente. Essa quella (ostura della )ente che consente di co)(rendere laltro e di intervenire nel

    )o)ento *iusto, les(erienza la condizione (er costruire sa(ere a (artire dalles(erienza.

    Una buona ura ri"ie!e unatten$ione 'oali$$ata sulles&erien$a *issuta !el &a$iente

    Nella letteratura in*lese sulla cura in-er)ieristica si usa la distinzione tra Illness e !isease

    DI0EA0E% "on questo ter)ine si stanno ad indicare le dis-unzioni a livello cor(oreo

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    ILLNE00%Si indica qui, les(erienza so**ettiva della )alattia cio il )odo in cui il (aziente vive il suo

    desease.

    7er sta+ilire la )alattia ci si occu(a del disease cio dei sinto)i della )alattia )a essenziale anche

    tenere in considerazione co)e la )alattia viene vissuta dal (aziente,. 7rendersi cura /cure0 della

    )alattia /disease0 non auto)atica)ente si traduce in cura /care0 del vissuto della )alattia, (erch2

    ra((resenta un -eno)eno che coinvol*e cor(o e )ente. Illness e desease sono conness, (oich2 il )odo divivere la )alattia condiziona il )odo di a--rontare il (rocesso tera(eutico e *li e--etti di questo

    (rocesso sullanda)ento della )alattia condizionano il vissuto del (aziente. "or(o e )ente non sono

    entit distinte (erci ca(ire il si*ni-icato della )alattia (u aiutare e -acilitare il tratta)ento e la

    cura.

    Anche lascolto una -or)a di cura, (er ca(ace di cura solo quellascolto attivo che si attua in un

    dialo*o dalla valenza )edicinale, (u essere necessario aiutare i (aziente a riela+orare i si*ni-icati che

    ha dato al (ro(rio vissuto (er uscire da situazioni e)otive che non (ortano avanti il (rocesso

    tera(eutico. Aiutare ad a--rontare la )alattia vuole dire lavorare sulle inter(retazioni che ciascuno

    costruisce della (ro(ria situazione.

    Il dialo*o da inizio alla cura e acco)(a*na il (rocesso di *uari*ione. Si tratta di essere ca(aci i una

    (arola che cura, cio che aiuti il (aziente a ristrutturare lorizzonte si)+olico da cui lui inter(reta la)alattia, cosi che (ossa trovare la s(eranza in un -uturo +uono. La (arola )edicinale quella che attiva

    il -attore di *uari*ione interno al (aziente.

    7er entrare in contatto con il (aziente stare in ascolto e (ronunciare (arole )edicinali condizione

    necessaria. Linstaurarsi di una relazione accade quando lintenzione dellin-er)iera di co)(rendere

    les(erienza vissuta dellaltro oltre che avvertita anche accolta con -avore. 7restare attenzione ed

    ascoltare con e)(atia si*ni-ica essere (resente allaltro rendendosi dis(oni+ile allaccadere di una

    connessione co)unicativa. Il coinvol*i)ento e)otivo e co*nitivo nella relazione con il (aziente

    costituisce la necessaria condizione (erch2 il lavoro in-er)ieristico si tras-or)i in una attivit di +uona

    cura. /il (reoccu(arsi0. #n +uon cli)a e)otivo contri+uisce in )odo decisivo allevoluzione (ositiva del

    (rocesso tera(eutico.&iso*na chiarire il coinvol*i)ento e)otivo6non centra nulla con il -arsi carico del dolore del (aziente,

    si*ni-ica )ettere in ca)(o il )ondo dei senti)enti (erch2 una +uona relazione di cura chiede a chi ha

    cura di ali)entare il contesto di quei senti)enti (ositivi, co)e la -iducia e la s(eranza che aiutano a

    vivere il te)(o in cui si so--re. ccorre sentire dentro di s2 lo stato di estre)a vulnera+ilit nei

    con-ronti dellaltro, quella -ra*ilit del cor(o che si traduce in -ra*ilit dellani)a. Essere ca(aci di

    e)(atia vuole dire co)(rendere il )odo in cui il )alato vive la (ro(ria es(erienza.Il )alato costretto

    a )ettere s2 stesso nelle )ani de*li altri.

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    )ettere a rischio la (ossi+ilit stessa della cura. 7er questa ra*ione una +uona cura richiede da (arte di

    chi la attua un +uon livello di o#&eten$a e#oti*asia ris(etto al (aziente, )a anche ris(etto a s2.

    Ris(etto a s2 la co)(etenza e)otiva consiste nel sa(er conoscere le (ro(rie tensioni e)otive (er

    essere in *rado di (oterle a*ire nella relazione, ris(etto al )alato questa co)(etenza consiste nel

    sa(ere avvertire la qualit del suo vissuto e (oi nel trovare la *iusta tonalit e)otiva (er costruire una

    +uona relazione dialo*ica.In-ine (ossia)o dire che la co)(etenza che so (u de-inire di &olitia !elle rela$ioni quella che

    consente allin-er)iera di costruire relazioni (ri)a di tutto con i colle*hi e tra)ite le reti tra (ari, di

    ne*oziare con il tea) )edico e con il (ersonale a))inistrativo (er costruire una vera care co))unitK.

    a0 RAINE E SENS !ELLA$ERE "#RA

    a0 7resu((osti ontolo*ici della cultura della cura

    +0 Ra*ioni etiche della cultura della cura

    a0 La relazionalit6 E nella rela$ione on laltro "e an!ia#o tessen!o il nostro essere Ilsin*olare -in da su+ito il (lurale. Lontolo*ia della relazionalit si +asa sul (resu((osto secondo

    il quale la condizione ori*inaria dellessere u)ano quella dellessere:con dellessere:insie)e

    Lessere u)ano non lo si (u conce(ire co)e un ente discreto6

    =0il nostro esistere non (u (rescindere dalle relazioni con altri.

    >0/conte)(oranea)ente0 ri)ane radical)ente isolato

    $ISINE IN!I$I!#ALISTI"A6

    La cura viene considerata un )odo di a*ire auto:sacri-icale6 quando a*isco (er il +ene dellaltro

    sacri-ico )e stesso

    $ISINE RELAZINALE6

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    La qualit ontolo*ia delluo)o quella della )ancanza dessere che ci rende di(endenti da*li

    altri.*nuno di noi sente il +iso*no di nutrirsi delle relazioni con altri.

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    e0 ATTENZINE

    -0 AS"LT

    *0 7ASSI$ITA ATTI$A

    h0 RI'ELSSI$ITA

    i0 IL SENTIRE NELLA "#RA

    l0:M "%7ETENZA TE"NI"A)0 A$ERE "#RA !I SE.

    a0 RI"ETTI$ITA6 &iso*na che laltro ci inter(elli a (artire da s2.

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    Se non c u sentire -orte)ente (arteci(e non ci (u essere co)(rensione (er laltro. &iso*na (er

    tenere in considerazione che la cura ha +iso*no anche di (ensiero (er quali-icarsi anche co)e a*ire

    intelli*ente

    *ni azione di cura si (resenta unica e sin*olare co)e unici e sin*olari sono *li essere u)ani,

    lassunzione della res(onsa+ilit ad avere cura richiede unintelli*enza della*ire che si es(ri)e nel

    valutare la situazione che si ha davanti.Le (ratiche di cura +uone richiedono che si attivi una s(eci-ica co)(etenza co*nitivain cui siano )esse

    in atto di--erenti a+ilit in relazione alle diverse -asi in cui si articola lazione d cura.

    La cura richiede una elevata quota di (ensiero. 7ensare nella)+ito della cura necessario anche (erch2

    si tratta anche di una (ratica (ro+le)atica. $isto che non si (u avere cura de*li altri se non si ha cura

    di s2, ci (ossono essere delle situazioni in cui il )odo di cura che si ha di s2 risulta inconcilia+ile con la

    (ratica di cura dellaltro che ci viene richiesta. In una +uona (ratica di cura la dis(oni+ilit si )ani-esta

    in un sentire intelli*ente.

    $ sottolineato co)e la co)(rensione dellaltro sia destinata ad essere va*a oltre che (rovvisoria. "i

    (erch2 la sua realt ca)+ia senza soluzione di continuit. 7ro(rio (erch2 in una vera relazione di cura

    c il ris(etto (er lalterit dellaltro, la di)ensione a--ettiva non )ai assi)ilativa, )a -a in )odo che

    laltro sia se)(re laltro.

    d0:M E%7ATIA (er Ginnicott le)(atia quel co:sentire che consente ad un so**etto di avvertire

    laltro nel suo essere (ro(rio.

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    Sa(ere linconosci+ilit dellaltro o++li*a allu)ilt, che ci costrin*e a )isurare o*ni nostra azione di

    cura destinata a ri)anere )ancante di qualcosa.

    -0:M AS"LT6 Nasce dalla considerazione e dal ri*uardo che noi a++ia)o nei con-ronti dellaltro, (er

    cui noi dedichia)o del te)(o ad ascoltarlo.Essere ascoltati un +iso*no che tutti noi a++ia)o. Sentirsi ascoltati aiuta ad ela+orare la (ro(ria

    es(erienza e nei )o)enti di--icili, rende (i8 so((orta+ile il dolore. Il sentirsi ascoltati da altri,aiuta a

    rendere (i8 so((orta+ile il dolore. Sa(ere ascoltare laltro con sensi+ile attenzione al suo esserci vuol

    dire )ettere laltro al centro. "onta ca(ire ci che laltro es(ri)e. &iso*na sa(ere vedere i casi nella

    loro sin*olarit e unicit. /$i il rischio che laltro ri)an*a lontano quando ci a--idia)o alle

    teorie0Ascoltare sa(er -are dentro di s2 uno s(azio (er laltro. 'are s(azio (er laltro si traduce

    su+ito in acco*lienza.

    *0:M 7ASSI$ITA ATTI$A6Avere cura (er laltro vuol dire )odellare la (ro(ria (resenza in )odo non

    intrusivo e sintonizzato. Si*ni-ica essere attenti al (ercorso di crescita dellaltro (rote**erlo esostenerlo.

    #na (resenza non intrusiva consiste nel -acilitare laltro con discrezione. "hi ha cura sta+ilisce con

    laltro una relazione si*ni-icativa )a anche discreta. 1eide**er de-inisce questa )odo di aver cura

    4autentico5

    Lavere cura autentico (resu((one laltro nel suo essere esistentivo e lo )ette nelle condizioni di essere

    li+ero e consa(evole (er la sua cura.

    Solo quando laver cura *uidata dal ri*uardo e dallindul*enza si rivela una (ratica che nellaltro

    -acilita il costituirsi della sua so**ettivit. Avere ri*uardo vuol dire anche sa(ere attendere cio

    lasciare allaltro il te)(o di essere. Il contrario del sa(er attendere il (retendere. Sa(er attendere

    o--erta di s(azi li+eri e di te)(i non vincolati. %aKero-- (arla della (azienza (er indicare la ca(acit diris(ettare i te)(i dellaltro. Sa(ere stare ai te)(i dellaltro condizione necessaria (erch2 laltro

    (ossa trovare i (ro(ri te)(i. !are te)(o dare s(azio allessere3 chi sa avere cura (er laltro a*isce

    se)(re in )odo discreto e con ri*uardo sa(endo contenere i (ro(ri desideri. Il )odo della (resenza

    discreta ricorda il 4)aestro5 a*ostiniano il quale (er svol*ere la -unzione educativa testi)onia una

    (resenza il (i8 (ossi+ile discreta. %aestro chi *uida laltro ad a((rendere da s2. Il )aestro realizza a

    (ieno la sua -unzione quando si -a da (arte. Il lasciar essere non (er)issivis)o e ne))eno

    a+dicazione delle (ro(rie res(onsa+ilit )a un sa(er essere (resenti secondo il )odo della

    res(onsa+ilit discreta, essere quindi ca(aci di una (resenza che non invadente. Il )ettersi in una

    (osizione (assiva non vuol dire che io non a*isco, )a scel*o quel )odo di essere che lazione:non

    a*ente. La vera relazione di cura quella ca(ace di trascendenza, in cui un so**etto viene a ra((ortarsi

    ad una realt distante dalla sua senza (er che questa distanza distru**a la relazione, e senza che larelazione annulli la distanza. /relazione )eta-isica0 A++ia)o cura quando consideria)o il (unto di vista

    dellaltro, i suoi +iso*ni o**ettivi e ci che lui sia s(etta da noi.Laltro (er deve sentirsi inter(ellato. Il

    lasciare essere della cura non centra nulla con lindi--erenza, )a deve )odularsi co)e una (resenza

    discreta e nello stesso te)(o dialo*ante. "hi ha cura deve costruire uno s(azio relazionale, lasciando

    essere laltro secondo i (ro(ri )odi e inter(ellandolo, chia)andolo alla (resenza.

    7erch2 vi sia quello s(azio in cui si (u divenire il (ro(rio essere, necessario che o*nuno di noi incontri

    laltro secondo la sua essenza di essere. Lascolto dellaltro richiede solo te)(oranea)ente

    4laccosta)ento5 delle (ro(rie cornici di ri-eri)ento, (erch2 cos9, si realizzi quella ricettivit (arteci(e

    che rende co)(rensi+ile laltro. Leducatore che sa avere*iusta cura colui che non si sostituisce )ai

    allaltro, )a invita lallievo a -arsi carico della do)anda che -a da s-ondo alleducare, e lo sollecita a

    (ensare cosa vo*lia dire avere cura di s2. "hi:ha:cura, si costituisce co)e una (resenza si*ni-icativa

    (iena di assenza di s2. Avere cura quindi un essere )assi)a)ente (resenti nellassenza di s2.

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    h0:M RI'LESSI$ITA6 La res(onsivit (er quali-icarsi in ter)ini (ositivi, deve essere sostenuta

    dallintenzione di individuare il )i*liore )odo dia *ire. La relazione di cura (ro+le)atica anche (erch2

    di--icile riuscire a sta+ilire quale sia la )isura *iusta della (arteci(azione a--ettiva al vissuto dellaltro.

    Serve la ri-lessivit (erch2 i casi che noi ci trovia)o ad a--rontare sono se)(re sin*olari ed unici in

    quanto uniche e sin*olari sono le (ersone. Lavere cura +ene chiede a chi:ha:.cura di interro*are di

    continuo les(erienza che sta vivendo, coltivando un atte**ia)ento (ensoso e ri-lessivo che considerise)(re o*ni situazione nella sua unicit.

    'requente il ricorso alla cosiddetta5 ri-lessione in azione5 cio a quel (ensare (ensoso che interviene

    )entre si co)(ie lazione, (oich2 rende (ossi+ile identi-icare *li eventuali errori )entre il (rocesso

    dellazione ancora in atto quindi tras-or)a+ile. Tra i )odi di essere che quali-icano una +uona cura

    %aKero-- cita lonest intesa co)e quella*ire )osso dallintenzione di rendere -avorevole nellaltro il

    suo +enessere evitando quelle distorsioni (rovocate dal (revalere de*li interessi di chi:ha:cura.

    i0 IL SENTIRE NELLA "#RA

    raccontare l es(erienza si*ni-ica raccontare la tonalit e)otiva con cui sono stati vissuti *li eventi. Non

    esistono dunque un (rendersi cura e un aver cura e)otiva)ente neutri3 essi sono se)(re e)otiva)ente

    totalizzati.

    "onsiderando il senso (ro-ondo che i senti)enti *iocano nell evoluzione del (rocesso onto*enetico,

    (oich2 hanno la (ossi+ilit di svelare la qualit del esserci, sare++e carente quell analisi che non

    (rendesse in considerazione quelle -or)e del sentire che acco)(a*nano la (ratica dell aver cura.

    Le (ratiche di cura sono se*nate da una -orte e a)+ivalente intensit e)otiva, dove si )escolano

    tonalit e)otive accetta+ili e tonalit che -anno so--rire, senti)enti vitali e (assioni distruttive. Si (u

    s(eri)entare il (iacere dell aver cura (erch2 restituisce senso al (ro(rio esserci, )a si (u anche

    s(eri)entare un senso di -rustrazione o di ra++ia (erch2 ci si sente non valorizzati o (e**io

    s-ruttati.7ro(rio (erch2 *li a--etti introducono un elevato tasso di rischio nelle relazioni, c chi

    (re-erire++e relazioni di cura e)ozional)ente neutre. Tuttavia questo non solo non sono (ossi+ili, )a

    ne((ure desidera+ili, (erch2 l es(erienza a--ettiva)ente neutra un es(erienza (overa.La (ossi+ilit

    di )ettere in una +uona cura (resu((one la disci(lina della ri-lessione, che della vita e)otiva cerchi un

    ade*uata co)(rensione. La ri-lessione utile non solo (er *enerare co)(rensione, )a anche (er dare

    -or)a a quella (ostura co*nitiva analitica e critica che consente di -ar -ronte ai senti)enti distur+anti

    e (ertur+anti, quelli che )ettono a rischio la relazione.

    Si ha es(erienza di un sentire (ertur+ante quando di -ronte a certe reazioni di chi riceve cura ci silascia (rendere dal risenti)ento, un sentire ne*ativo che )ette a rischio la (ossi+ilit stessa della

    relazione di cura.

    Non esiste scissura tra razionalit ed e)otivit, i senti)enti sono costruzioni culturali, nel senso che il

    loro (rendere -or)a il )odo in cui sono vissuti -eno)eno cultural)ente situato. Se dunque non sono

    -orza naturali )a -or)e della cultura, ci consentito a*ire sulla vira e)otiva (er co)(renderla e -in

    dove (ossi+ile (las)arla, a*endo sulla struttura co*nitiva incor(orata nella vita e)ozionale.

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    #na di queste la ca(acit di nutrire -iducia nell altro. Si tratta di u n senti)ento essenziale (er una

    +uona (ratica di cura (erch2 la condizione necessaria (er non essere intrusivi e lasciar essere laltro.

    Laver -iducia non un se)(lice sentire, )a si con-i*ura nei ter)ini di una (ratica, dal )o)ento che chi

    ha -iducia (ro)uove situazioni es(erienziali in cui l altro (erce(isce di essere riconosciuto nel suo

    valore. Sono le es(erienze del (oter aver -iducia in altri che *enerano quel senti)ento tensionale che

    la -iducia nella vita.

    "onnesso alla -iducia il sa(er accettare l altro cos co). Sentirsi accettati da sicurezza e la

    sicurezza un +iso*no essenziale dell ani)a, (oich2 solo sentendosi al sicuro si (u (rocedere verso

    lulteriore.

    %a (er aiutare l altro a (rocedere oltre, a--inch2 (ossa attualizzare le (ro(rie (ossi+ilit esistentive,

    occorre nutrire la relazione di quel senti)ento vitale che la s(eranza. La s(eranza in altro quel

    senti)ento che -a trovare a chi a cura soluzioni inedite alla (ro+le)aticit dell es(erienza di cura,

    quella (ro+le)aticit che s(esso chiede il cora**io di andare oltre le soluzioni a+ituali azzardando l

    inedito.

    La s(eranza, (er, co)e anche la -iducia, non cosa che si inse*na, non si tras)ette co)e si tras)ette

    un sa(ere codi-icato3 si aiuta laltro ad a(rirsi a questo senti)ento quando lo si incarna, quando si

    testi)onia concreta)ente il cora**io di sa(ere.

    Non )eno i)(ortante (er una +uona azione di cura il senti)ento della tenerezza, che non )ero

    senti)entalis)o, )a la ca(acit di andare incontro all altro sa(endo a))or+idire le nostre durezze

    co*nitive e le nostre ri*idit e)otive. La tenerezza il senti)ento essenziale alla costruzione di s(azi

    relazionali ca(aci di acco*liere laltro nella sua alterit.

    Lavorare sulla s-era e)ozionale costituisce, dunque, un azione -onda)entale (er chi s i)(e*na in

    (ratiche di cura e si rivela essenziale nell a*ire educativo, (oich2 educare si*ni-ica essere

    costante)ente chia)ati a (rendere decisioni nell a)+ito di situazioni di -orte incertezza, ris(etto alle

    quali )anca un sa(ere certo.

    l0 "%7ETENZA TE"NI"A6 la (assione (er la co)(etenza tecnica condizione essenziale (er un

    +uon esercizio della cura. 7er identi-icare quale si ala tecnica che dice l essenza dell arte dell

    educare necessario (rendere in esa)e quella che stata identi-icata co)e la sua direzione di

    senso autentica6 rendere laltro a(erto alla chia)ata alla cura.

    )0

    CAPITOLO 6: CURA ED ETICA

    Etica della cura versus etica della giustizia: nu)erose ricerche sono arrivate a

    -ornire dati a su((orto delle se*uenti tesi6 =0 esistere++ero due distinte (ros(ettive etiche3 >0 ci

    sare++e una corris(ondenza tra la di--erenza delle etiche e la di--erenza di *enere, (oich2

    risultere++e che i )aschi tendono a risolvere i dile))i etici dando voce alla (ros(ettiva della

    *iustizia,)a in certi caso introducendo anche la (ros(ettivadella cura, )entre le -e))ine svilu((ano un

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    ra*iona)ento un ra*iona)ento )orale centrato sulla cura, )a utilizzando in certi casi *li ar*o)enti

    ti(ici della cura della *iustizia.

    A (artire da tali tesi, la -iloso-ia )orale ha inco)inciato a con-i*urare due di--erenti etiche6 letica

    della *iustizia e letica della cura. La (ri)a delineata co)e un (ensare astratto, tendente a -or)ulare

    (rinci(i del valore universale che hanno co)e ri-eri)enti il concetto di essere u)ano autono)o,

    indi(endente)ente da*li altri e )assi)a)ente i)(e*nato a di-endere i suoi diritti, la seconda si

    (resenta co)e un etica attenta alle situazioni (articolari, )ossa dall intenzione di (ro)uovere il

    +enessere della sin*ola (ersona senza (reoccu(arsi di -or)ulare *iudizi i)(arziali.

    1. Etica della cura ed etica della giustizia:(ur riconoscendo che nella nostra cultura

    sono rintraccia+ili due di--erenti orienta)enti )orali tuttavia una (arte del (ensiero )orale -e))inile

    ha ar*o)entato che la divisione -ra *iustizia e cura arti-iciosa (erch2 una teoria della cura richiede

    una teoria della *iustizia e viceversa.

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    3)- L eticit della cura:non necessario insistere sulla -or)ulazione di un etica della cura,

    )a si dovre++e a((ro-ondire la cultura della cura. 0 co)e o*ni

    (ratica la cura orientata da )odi di (ensare e)otiva)ente connotati, di conse*uenza una questione

    i)(ortante da a--rontare consiste (ro(rio nel ca(ire l orizzonte di (ensiero entro il quale si )uove una

    +uona (ratica di cura. "he costituito oltre che da assunzioni ontolo*iche anche da direzionalit

    etiche.

    Promuovere una vita buona: la (ri)aria e +asilare direzionalit etica che e)er*e e che

    risulta essere la ra*ione *enerativa della dis(oni+ilit a ris(ondere alla chia)ata della cura, costituita

    dall intenzione di concorrere alla (ro)ozione di una +uona qualit della vita dell altro. 7oich2 la ricerca

    di ci che +ene costituisce la questione etica (er eccellenza, si (u dire che la (ratica di cura, nella)isura in cui )ossa da questa direzionalit, una (ratica etica)ente in-or)ata.

    Se (oi, se)(re ra*ionando in ter)ini aristotelici, si assu)e co)e valido ri-eri)ento la tesi secondo cui

    la *iustizia quella virt8 che consiste nel tenere in )assi)o conto il +ene dellaltro, allora non ci (u

    essere o((osizione -ra la direzione etica della cura e quella della *iustizia.

    Per una formazione metasica: vi un (reciso concetto di co)(etenza nell a)+ito ddella

    cura, che, oltre a (revedere un a+ilit di ti(o teorico, richiede anche una co)(etenza )eta-isica che

    consiste nella tensione a interro*are critica)ente le questioni di -ondo. E tale interro*azione non

    andre++e a*ita solo nella solitudine della (ro(ria coscienza, )a in un contesto interso**ettivodialo*ando con altri che (ossono con-utare le nostre (osizioni.

    CAPITOLO 7: LA CURA COME PRATICA

    La cura non un etica, )a una (ratica etica)ente in-or)ata. Ed in-or)ata dalla ricerca di ci che

    +ene, ossia di ci che aiuta a condurre una vita +uona. E in -unzione del riuscire a (ro)uovere contesti

    es(erienziali che aiutano l altro a +en: esistere che si (ro-ilano tre direzionalit etiche in cui si

    condensa l essenza dell eticit della cura6

    Farsi responsabili: la dis(osizione etica della res(onsa+ilit si -onda sulla consa(evolezza

    ontolo*ica dell esserci co)e )ancanza, ossia sul sa(ere che ciascuno si trova in una condizione di

    di(endenza (erch2 )ancante d essere, nel senso di )ancante di quella -or)a co)(iuta che non

    necessitere++e di alcunch2 (roveniente dall esterno dell individuo.

    La res(onsa+ilit di chi ha cura va intesa co)e res(onsa+ilit di (redis(orre quei contesti es(erienziali

    che (ossono -acilitare nell altro l assunzione della res(onsa+ilit della ricerca del (ro(rio +en: esserci.

    7oich2 la*ire nella relazione -atto di azioni e di (arole i cui e--etti sono irreversi+ili, essere

    res(onsa+ili si*ni-ica vi*ilare su quello che si -a e su quello che si dice valutando attenta)ente se la

    qualit dell a*ire indice di +uona cura. Il di--icile della res(onsa+ilit che questa vi*ilanza deve

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    acco)(a*nare o*ni )o)ento del (ro(rio a*ire, (erch2 anche lazione (i8 insi*ni-icante o la (arola )eno

    rilevante +asta a )utare la direzione di senso di una relazione.

    La dis(oni+ilit a intessere una relazione di cura si attiva quando si sente che l9 n2 va del +ene che si va

    cercando. E la (assione (er ci che -a star +ene, ossia (er ci che rende la vita de*na di essere vissuta,

    che catalizza la dis(osizione all azzardo dell azione di cura. L a(rirsi all altro . che si*ni-ica s(orsi,

    una dis(osizione etica e co)e tale si -onda su un ontolo*ia, quella del sa(ersi )ancanti d essere, sa(ere

    che solo nella relazione con l altro andia)o tessendo il nostro essere.

    Nell aver cura c +iso*no di un intelli*enza )aterna, ca(ace di -econdare lesserci. E quella ra*ione

    dove (ensare e sentire vanno assie)e3 questa ra*ione che (ro(ulsiva di quell a*ire con cura che non

    si converte ai criteri di *iudizio della ra*ione calcolante, e che quindi ai (i8 se)+ra insensata.

    Sentire nell altro la necessit di ricevere una qualche -or)a di cura e lasciare che la (ercezione di

    questa necessit (er-or)i il nostro a*ire conse*uente al (ensare che nell a*ire con cura in *ioco l

    essenziale. 7erch2 chi ha cura secondo la direzione del (rendersi a cuore che cerca il +ene sa dove sta l

    essenziale. A*ire sa(endo che li in *ioco l essenziale si*ni-ica sa(ere che quella la cosa (ri)aria da

    -are e questo +asta a dare senso al (ro(rio a*ire, e il senso tutt uno con il (iacere.

    La concettualizzazione della cura co)e di un a*ire 4naturale5 viene s(ie*ata con il -atto che il

    co)(orta)ento etico della cura si es(lichere++e non in conse*uenza dell a((rendi)ento di nor)e, )a in

    relazione alle es(erienze vissute, nel senso che lessere ca(ace di cura di(endere++e dall avere a

    (ro(ria volta ricevuto +uone cure, (erch2 solo a((rendendo ci che si*ni-ica ricevere cure si sare++e in

    *rado di aver cura di altri di cui si ha es(erienza diretta, (er (oi dilatare questo sa(ere in es(erienze

    di cura di--usa rivolta a so**etti di cui si ha es(erienza indiretta.

    E il contatto con testi)oni autentici della cura, acco)(a*nato da un educazione alla ri-lessione

    costante sul senso di ci che accade, la condizione necessaria (er svilu((are la ca(acit di aver cura, un

    )odo di essere che non ha dunque nulla di naturale )a social)ente costruito all interno di quelle che

    (ossia)o de-inire co)unit do (ratiche di cura.

    Avere rispetto: la cura sta in una relazione di co:di(endenza necessaria con il (rinci(io dell

    avere ris(etto (er laltro, nel senso che se non c ris(etto non ci (u essere una +uona cura.

    Nella (ratica di cura il ris(etto non un (rinci(io astratto il cui valore viene colto attraverso

    ar*o)entazioni lo*iche, )a del ris(etto si sente la necessit (erch2 dell altro si sa la vulnera+ilit.

    Laltro chiede di ricevere cura, ossia di essere o**etto di una considerazione acco*liente e -acilitante,

    )a senza che questa acco*lienza si tra)uti in (ossesso, (erch2 il volto dell altro, (ro(rio (erche tutela

    la (ro(ria alterit, si sottrae al (otere.

    Nella relazione di cura laltro colui che 4resiste5 e chi ha cura colui che ha la res(onsa+ilit di

    coltivare una contestualit relazionale dove la resistenza attiva dell altro non sia di-ensiva )a

    dialo*ica.

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    Agire in modo donativo: uno sca)+io dessere. I)(e*narsi in (ratiche di cura si*ni-ica

    dedicare ad altri te)(o ed ener*ia6 -isiche, )a anche e)otive e co*nitive. E donare il te)(o donare

    lessenza della vita.

    Le (ersone che (raticano la cura nel senso del (rendersi a cure laltro con (re)ura sanno dov l

    essenziale, sanno che il senso dell esserci, il lo*os dell es(erienza, sta nel donare il te)(o. "i che

    caratterizza una relazione che si costituisce sull a*ire donativo la li+ert. "hi a*isce si sente li+ero

    di -are secondo il (ro(rio desiderio, (erch2 a )uovere la*ire donativo il desiderio di -acilitare

    es(erienze che -acciano +ene e questo a*ire,nulla chiedendo in ca)+io, lascia all altro la li+ert di a*ire

    a (artire da s2, )a*ari anche ri-iutando il dono. A *enerare la dis(oni+ilit all a*ire donativo non il

    sentirsi vincolati a un astratto dovere essere, quanto, invece, il sa(er dove sta l essenziale. !alle

    ricerche condotte risulta deter)inante il sa(ere il valore vitale di ci che si -a, (erch2 la visione della

    vita che -a da s-ondo all a*ire con cura ha il suo nucleo concettuale nell idea che la cura il lavoro che

    sostiene la vita.