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Roma 11-13/2/2016
Lezione 3
LA FISICA DEGLI ULTRASUONI LA COSTRUZIONE DELL’IMMAGINE 2D
Dott.ssa Lidia Boccardi Roma
CORSO DI FORMAZIONE IN ECOCARDIOGRAFIA DI BASE PER AREA TECNICO-INFERMIERISTICA
ROMA 11-13/2/2016
1Lidia Boccardi
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Gli ultrasuoni si diffondono come onde sonore Il Suono è energia che attraversa la materia come un'onda che provoca compressione e rarefazione delle particelle che costituiscono la materia (oscillazioni meccanico-elastiche)
Vibrazioni meccaniche in un mezzo fisico
ONDE : successive compressioni e rarefazioni
PRINCIPI FISICI DEGLI ULTRASUONI
22
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Sono rappresentati graficamente come una sinusoide, in cui la dimensione orizzontale è il tempo e quella verticale l’intensità o ampiezza. La distanza fra due vibrazioni fornisce la lunghezza d’onda (λ) ed il numero di vibrazioni in un secondo la frequenza (f) dell’onda in esame .
1 secondo
FREQUENZA
Principi fisici e terminologia degli Ultrasuoni
3
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Ciclo tempo che intercorre tra 2 successive compressioni
4Roma 11-13/2/2016
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
λ = Lunghezza d’onda: distanza tra inizio del ciclo e quello successivo
Frequenza (f) : n° cicli / unità di tempo (unità di misura Hz: 1 ciclo per secondo)
Principi fisici e terminologia degli Ultrasuoni: frequenza
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/20166
f = Numero di cicli al secondo (Hz)Scala di valori:1 ciclo/s 1Hz1000 cicli/s 1KiloHz1000000 cicli/s 1MegaHz
20 KHz
1 MHz
30 MHz
Principi fisici e terminologia degli Ultrasuoni: FREQUENZA
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
GLI ULTRASUONI
16 – 20.000 HZ SUONI
> 20.000 HZ ULTRASUONI
< 16 HZ INFRASUONI
Voce di uomo: circa 100 Hz, Voce di donna: circa 200 Hz; nota LA del diapason: 440 Hz
2,5-10 MHz ULTRASUONI DIAGNOSTICI
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Ogni mezzo oppone una certa “resistenza” alla propagazione di un’onda sonora. Questa resistenza è detta “impedenza”.
L’impedenza è direttamente proporzionale alla densità del materiale attraversato e alla velocità del suono.
Impedenza (Z) = Densità (ρ) x velocità di propagazione (c)
Impedenza
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
La diagnostica ecografica si fonda sull’interazionetra
l’onda meccanicae le particelle del
mezzo attraversato.
Gli ultrasuoni
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
L’ecografia è metodica diagnostica che utilizza le proprietà degli ultrasuoni per ottenere immagini e segnali finalizzati a ricavare dati di ordine morfologico e funzionale.
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
1. ATTENUAZIONE proporzionale alla distanza ed al tipo di tessuto
2. RIFLESSIONE dipende dall’angolo di incidenza
3. REFRAZIONEtrasmissione dell’onda con cambio di direzione
in relazione all’impedenza acustica4. DISPERSIONE
suono in varie direzioni
ONDE SONORE EFFETTI INTERFACCIA
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Attenuazione
le onde di bassa frequenza penetrano più in profondità (si attenuano meno)!
questo fenomeno si verifica per la trasformazione di energia meccanica
in energia termica (assorbimento)
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Onda Incidente
Onda Riflessa
Onda Rifratta
Nelle regioni con diverse caratteristiche fisiche cambia la velocità di propagazione, e l’onda viene RIFRATTA, modificando la l e la
direzione di propagazione
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
• La diagnostica ecografica si fonda sull’interazione traun’onda meccanica (ultrasuoni) e le particelle del mezzo(organi e tessuti) da essa attraversato: I TESSUTI NONSONO OMOGENEI, ma costituite da piccole particelle condifferente resistenza acustica specifica
• La riflessione del suono si verifica nel passaggio tra due mezzi didensità diversa (e quindi con diversa impedenza acustica):
- pericardio/miocardio- miocardio/endocardio- endocardio/sangue intracavitario
• L’aria attenua l’energia degli ultrasuoni- 6000 volte più dell’acqua- Aria dei polmoni/cuore = elevata impedenza acustica
Principi fisici e terminologia degli Ultrasuoni
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
La velocità di propagazione nei diversi materiali varia in funzione diVelocità propagazioneDensità Impedenza
Nei tessuti biologici,mediamente,è
1540 m/sec
La velocità di propagazione di un’onda dipende dal mezzo attraversato
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Tessuto Densità(Kg/m3)
Impedenza(Kg/m2s)
Velocità (m/sec)
Aria 1,2 0,0004 330Grasso 920 1,38 1460Acqua 1000 1,48 1480Sangue 1060 1,61 1560Rene 1040 1,62 1565Fegato 1060 1,65 1555Muscolo 1070 1,70 1600Tessuto osseo medio 1810 7,38 4100
GLI ULTRASUONI
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Ogni mezzo ha una propria “rappresentazione ecografica";l’interfaccia acustica è il limite
fra due mezzi (tessuti) con differente impedenza acustica
Sul monitor ecografico le immagini sono determinate
dall’interazione degli US con le diverse strutture anatomiche.
.
INTERFACCIA
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Onda Incidente
Onda Riflessa
Onda Rifratta
Nelle regioni con diverse caratteristiche fisiche cambia la velocità di propagazione, e l’onda viene RIFRATTA,
modificando la λ e la direzione di propagazione
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Ogni interfaccia produce un’eco per riflessione. Il tempo di ricezione permette di localizzarel’interfaccia, ossia di stimare la sua distanza dalla sonda.
DAL TEMPO DI ARRIVODELL’ECO SI RISALEALLA DISTANZA DELLA STRUTTURA RIFLETTENTE.
Come si forma l’immagine?Consideriamo un fascio ultrasonoro che incide su di una Interfaccia ….
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Il trasduttore ecografico trasmette e raccoglie gli echi di ritorno dai tessuti, che sono dovuti ai seguenti fenomeni fisici:
- RIFLESSIONE da macrointerfacce
- DIFFUSIONE E/O DIFFRAZIONE da microinterfacce
Gli echi di riflessione hanno intensità molto maggiori, specialmente quando l’incidenza del fascio è perpendicolare (speculare).
In origine una tecnica ecografica visualizzava i soli echi di riflessione.
Successivamente, la possibilità di comprimere il segnale ha permesso l’elaborazione anche degli echi da diffusione.
Riflessione e trasmissione nell’immagine eco
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Le interfacce tra particelle di diversa impedenza acustica, determinano:
Diffrazione
Deviazione di un'onda ai margini di un ostacolo opaco; l'effetto diventa importante quando le dimensioni dell'ostacolo sono poco diverse dalla lunghezza d'onda della radiazione
La risposta non lineare
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
La diffusione o scattering si manifesta in presenza di particelle inferiori a circa 500 micron.
La risposta non lineare
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
I tessuti presentano superfici di interfaccia complesse e di dimensioni inferiori a quelle della lunghezza d’onda per cui:
• Oltre alla riflessione principale, vi saranno multipli piccoli echi riflessi secondo multipli angoli;
• La maggior parte di questi echi non ritorna verso la sonda e, quindi, non viene registrata;
• La piccola parte che torna verso a sonda (backscattering), è importante, permettendo in alcune situazioni la visualizzazione del sangue ed essendo all’origine dell’effetto Doppler.
INTERFACCIA COMPLESSA
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
IL BACKSCATTERING
(f 2.5-10 MHz) λ = 600 - 150 µm∅ Emazie = 12 µm
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Le Frequenze armoniche sono le frequenze il cui valore è multiplo intero della frequenza base (frequenza fondamentale) di un'onda.
Le armoniche
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
• La qualità dell’immagine in ecocardiografia ha avuto un drastico miglioramento con l’impiego della 2° armonica tissutale (HTI)
ARMONICA • Per armoniche si intendono le frequenze
multiple della frequenza di base (FONDAMENTALE):
• 2° armonica = freq doppia • 3° arm freq tripla, ecc
LA 2a ARMONICA TISSUTALE (HTI)
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
• la sonda con trasduttore con 2°armonica trasmette il segnale ad una frequenza (1.8 MHz, 2.1) e la riceve al doppio (3.6, 4,2) MHz
• migliora notevolmente la qualità delle immagini rispetto alla convenzionale aumentando il potere di risoluzione, anche in soggetti “difficili”
• riduce del 30-50% il numero dei segmenti non interpretabili particolarmente a livello della punta, parete laterale, anteriore
LA 2° ARMONICA TISSUTALE
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
LA 2° ARMONICA TISSUTALE• Una corretta identificazione dei bordi dell’endocardio è il pre-requisito
fondamentale per una adeguata valutazione delle immagini ecocardiografiche
• Per anni non sempre è stato possibile, penalizzando notevolmente i dati soprattutto della cinesi regionale, della FE, masse, (“limitazioni tecniche” “ALTA IMPEDENZA ACUSTICA” “esame inadeguato”, “enfisema”, “obesità”,ecc)
• La scoperta dell’imaging in 2°armonica (HTI) ha offerto importanti miglioramenti dell’imaging ecocardiografico
• Oggi con l’HTI è possibile effettuare l’ecocardiogramma in tutti i pazienti anche in situazioni più difficili (terapie intensive, Chest pain Unit, ranomazione, politraumatizzati, interventi toraco-polmonari, ecc) in condizioni basali, sotto stress farmacologico, nelle situazioni di emergenza in cui non si ha molto tempo a disposizione e la diagnosi deve essere tempestiva e precisa.
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Vantaggi:
1. Buona penetranza (bassa frequenza di trasmissione)2. Migliore risoluzione (alta frequenza di riflessione)3. Ridotta distorsione nel campo vicino (la formazione di
armoniche dipende dalla distorsione, maggiore in profondità)4. Ridotto effetto pioggia nel campo vicino (nelle riflessioni
multiple della cute e sottocute si perde molta energia e non si generano armoniche)
5. Riduzione dei lobi laterali
La seconda armonica
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
• riduce la variabilita’ intra e inter-osservatori• incrementa il numero di pazieni “elegibili” all’ecostress• INCREMENTA L’ACCURATEZZA DIAGNOSTICA
Vari studi hanno confrontato l’imaging armonico con il “fondamentale”, dimostrando che anche in pazienti con finestra acustica difficile gli indici di visualizzazione dell’endocardio erano significativamente migliori per l’imaging armonico in tutte le finestre utilizzate
Skolnick DG, Sawada SG, Feiggenbaum H JASE 1999;12:559-563 Rodriguez O Cardiologia 1999 ;44:451-454
Nixdorff U Eur J Echocardiogr 2001; 2:52-61Sozzi J 2001; Heart 86:672-78
2° ARMONICA TISSUTALE
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Svantaggi:
1. Ridotta risoluzione assiale
Perché il segnale trasmesso non contenga armoniche, l’impulso trasmesso deve essere prolungato, ma
prolungando la durata dell’impulso aumenta l’ambiguità spaziale, nella direzione assale
La seconda armonica
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
L’utilizzo degli US è reso possibile dall’esistenza di particolari cristalli che hanno la proprietà di deformarsi e emettere
ultrasuoni se sottoposti a impulsi elettrici e inversamente di deformarsi ed emettere impulsi elettrici una volta che siano
raggiunti da ultrasuoni.
Si usano a questo scopo i CRISTALLI PIEZOELETTRICI (quarzo,..):
Come si forma l’immagine ecocardiografica
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
IL FENOMENO PIEZOELETTRICO ...
Non potremmo ottenere ultrasuoni se non esistesse il fenomeno piezoelettrico.
Tale fenomeno è la conversione di energia meccanica in elettrica e viceversa.
I cristalli hanno la proprietà di 1. deformarsi ed emettere ultrasuoni se sottoposti ad impulsi elettrici e inversamente2. deformarsi ed emettere impulsi elettrici quando raggiunti da ultrasuoni
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
IL FENOMENO PIEZOELETTRICO ...
B. Sottoponendo ad una pressione meccanica un cristallo di quarzo si genera un impulso elettrico(effetto piezoelettrico) proporzionale alla pressione esercitata
C. Applicando un impulso elettrico allo stesso cristallo di quarzo si produce una deformazionemeccanica che genera un’onda acustica (effetto piezoelettrico inverso) proporzionaleall’ampiezza dell’impulso ed alle caratteristiche del cristallo
L’utilizzo degli us è reso possibile dall’esistenza di particolari cristalli che hanno la proprietà di deformarsi e emettere ultrasuoni se sottoposti a impulsi elettrici e inversamente di deformarsi ed emettere impusli elettrici una volta che siano raggiunti da ultrasuoni.
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
All’interno della sonda si verifica l’effetto piezoelettrico: un cristallo di quarzo si comporta da dipolo (quando investito da una corrente elettrica emette US e quando riceve echi li trasforma in impulsi elettrici).•monocristallo (M mode) o + cristalli (B mode)
La sonda o trasduttore è il “cuore” dell’ecografo; essa emette US e riceve echi riflessi.
Sonde ecografiche
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
La risoluzione È la minima distanza tra due strutture in grado di produrre echi distinguibili
..• Capacità di distinguere
strutture disposte lungo l’asse del fascio ultrasonoro;
• Dipende dalla lunghezza d’onda, ovvero dalla frequenza rispetto alla quale è in relazione diretta.
assiale
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
La risoluzione laterale
..
Dipende dalle dimensioni e dalla forma del fascio acustico; tantopiù largo è il fascio acustico tanto peggiore è la risoluzionelaterale
capacità di distinguere due punti adiacenti posti sullo stesso piano
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
L’eco che viene ricevuto può essere codificato tramite:• la sua Ampiezza (A-MODE)
oppure• posizionando alla distanza da cui si è ricevuta l’eco un punto di ‘brillanza’ proporzionale all’ampiezza (B-MODE).
L'IMMAGINE
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
B-mode
Una superficie posta alla profondità di 1 cm genera un’eco che viene ricevuto 13 µs dopo l’emissione.
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
A-mode, B-mode, M-mode
Nella modalità A mode i singoli echi appaiono come spike allineati uno dietro all’altro. L’ampiezza in senso orizzontale è proporzionale alla intensità dell’eco riflesso, la distanza in verticale dipende dalla profondità della struttura studiataM= motion è in funzione del tempo
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Scala dei grigi
Alta compressione scala dei grigi
Bassa compressione scala dei grigi
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
GAIN o GUADAGNO
Rappresenta l’ amplificazione
degli echi di ritorno
Gain Generale Gain Settoriale
IL GAIN
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Per consentire la ricezione di echi provenienti da interfacce profonde si amplifica l’intensità in modo proporzionale alla distanza, modificando il guadagno in sensoinverso alla curva di attenuazione.
GUADAGNO
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Con la regolazione del TGC è possibile modularela rappresentazione ecografica delle strutture chesi trovano ad una determinata profondità.Oltre al settaggio della macchina è permessa unaregolazione dell’ operatore, che però può portarealla cancellazione di echi significativi o, alcontrario, alla comparsa di artefatti e riverberi.
REGOLAZIONE DEL TGC
TIME GAIN compensation
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
FRAME RATECOMBINAZIONE ERRATA REGOLAZIONE E CREAZIONE DI ARTEFATTI ….
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
è preferibile impiegare il minor guadagnopossibile per ridurre gli artefatti (rapportosegnale-rumore).
contenere il campo di vista per lamigliore definizione delle immagini.
REGOLE GENERALI
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
SEMEIOTICA ECOGRAFICA
Posteriore
Anteriore
Sx Paz. Dx
Paz.Orientamento dell’ immagine
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
SI echi di ritorno(riflettono)
SOLIDI
LIQUIDI
NO echi di ritorno ANECOGENI
ECOGENI
RAPPRESENTAZIONE DELL’ IMMAGINE
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
Rappresentazione dell’immagine
TERMINOLOGIA ECOGRAFICA
Anecogeno
Isoecogeno Iperecogeno
Ipoecogeno
‹N›Lidia Boccardi Roma 11-13/2/2016
OBIETTIVIConoscenze
1.1 Principi fisici e terminologia
1.2 Propagazione degli ultrasuoni nei tessuti
1.3 Ecografia cardiovascolare monodimensionale, bidimensionale: dal segnale ultrasonoro alla formazione dell’immagine. Risoluzione spaziale e temporale. Corretto utilizzo del frame rate, angolo, profondità. Imaging in seconda armonica
1.4 Dinamica dei fluidi e principi di ecografia Doppler, color Doppler e Doppler tissutale. Analisi e misurazione delle curve Doppler