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R62009.11.06
energia Corso Garibaldi 8 48018 Faenza (RA) Tel. 0546 668163 Fax 0546 686301 [email protected] pag.1
INDICE
1 OGGETTO DELLE OPERE. 2
2 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO 2
2.1 Descrizione dell’intervento 2
2.2 Dati tecnici 2
2.3 Classificazione. 2 2.3.1 Parcheggio 2 2.3.2 Rotatorie e strada di collegamento 3
2.4 Leggi e norme di riferimento 3
3 CRITERI DI SCELTA DELLE SOLUZIONI IMPIANTISTICHE. 4
3.1 Struttura dell’impianto 4 3.1.1 Impianto di illuminazione strade e rotatorie 4 3.1.2 Impianto di illuminazione parcheggio 4
3.2 Caratteristiche dei cavi e condizioni di posa. 4 3.2.1 Giunzioni dei cavi 4
3.3 Corpi illuminanti 6
3.4 Calcolo delle potenze impianto parcheggio 6
3.5 Calcolo delle potenze impianto rotatoria e viabilità accesso outlet 7
3.6 Riduttore di potenza centralizzato per impianto illuminazione parcheggio 7
3.7 Riduttore di potenza del tipo punto-punto per strade e rotatorie 8
3.8 Protezione delle condutture contro le sovracorrenti. 8 3.8.1 Protezione contro le correnti di sovraccarico 8 3.8.2 Protezione contro le correnti di cortocircuito 8
3.9 Protezione contro i contatti diretti. 9 3.9.1 Protezione mediante isolamento delle parti attive 9 3.9.2 Protezione mediante involucri o barriere 9
3.10 Protezione contro i contatti indiretti. 9 3.10.1 Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione. 9 3.10.2 Protezione mediante componenti elettrici di classe II o con isolamento equivalente 9
3.11 Impianto di terra. 9
4 DIMENSIONAMENTO DEI COMPONENTI PRINCIPALI. 10
4.1 Calcolo dei cavi. 10 4.1.1 Protezione dei punti luce 10
4.2 Caduta di tensione 11
5 IMPIANTI SPECIALI 13
5.1 Predisposizione cablaggio fibre ottiche 13
5.2 Impianto videosorveglianza, diffusione sonora e impianto prese per addobbi natalizi 13
energia Corso Garibaldi 8 48018 Faenza (RA) Tel. 0546 668163 Fax 0546 686301 [email protected] pag.2
1 OGGETTO DELLE OPERE. Il presente progetto riguarda la realizzazione in conformità alle leggi vigenti e alle norme CEI degli impianti
elettrici di pubblica illuminazione a servizio di un sistema di strade, parcheggi e rotatorie, da realizzarsi in Faenza
(RA) – via Bisaura presso la quale verrà realizzato un centro commerciale.
2 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
2.1 Descrizione dell’intervento
L’intervento consiste nella realizzazione di un ampio parcheggio a servizio di un centro commerciale di nuova
realizzazione. Tale parcheggio sarà regolato da un sistema di strade e rotatorie per consentire il regolare afflusso
e deflusso al nuovo centro commerciale.
Il presente progetto riguarda la realizzazione degli impianti di pubblica illuminazione.
Il parcheggio di cui sopra, che risulta essere situato in area di proprietà pubblica, sarà tuttavia manutentato a cura
e spese del gestore del centro commerciale. Il centro commerciale si farà carico della manutenzione di pali e
corpi illuminanti e pagherà i consumi elettrici.
Il sistema di strade e rotatorie, saranno invece cedute al Comune di Faenza il quale provvederà alla
manutenzione e al pagamento dei consumi a mezzo dell’ente preposto (HERA LUCE).
A tal fine verranno realizzati due impianti di illuminazione, i quali risulteranno completamente separati.
A servizio di quanto sopra si prevede quindi la realizzazione di n°2 (due) quadri elettrici generali. Il quadro
elettrico del parcheggio sarà installato in posizione baricentrica all’interno del parcheggio e verrà alimentato dal
quadro generale del centro commerciale.
Il quadro generale del sistema di strade e rotatorie sarà posizionato in prossimità della rotatoria grande da 60m e
sarà equipaggiato con un nuova fornitura di energia elettrica.
I quadri elettrici saranno opportunamente sovradimensionati in maniera tale da consentire eventuali futuri
ampliamenti.
Ogni impianto sarà equipaggiato con idoneo riduttore di potenza in grado di garantire la riduzione del flusso
luminoso di tutti corpi illuminanti. In particolare la riduzione del flusso luminoso delle rotatorie e delle strade
verrà realizzato con un sistema del tipo punto-punto; la riduzione del flusso luminoso del parcheggio sarà
realizzata a mezzo di un dispositivo di tipo centralizzato posto in prossimità del quadro elettrico del parcheggio.
2.2 Dati tecnici
Tensione nominale V/E: 400/230 V,
Corrente di corto circuito nel punto di consegna 15 KA.
2.3 Classificazione.
2.3.1 Parcheggio
L’illuminazione del parcheggio verrà realizzata tenendo in considerazione le raccomandazioni previste dalla
norma EN 12464 fascicolo 2, che in materia di grandi insediamenti commerciali fornisce i seguenti valori:
- illuminamento medio Emed: 20 lux
- uniformità U= Emin/Emed: 0,25
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2.3.2 Rotatorie e strada di collegamento
Le rotatorie sono collocate su un sistema di strade che costituiscono la viabilità principale di accesso e uscita dal
centro commerciale. Tali strade vengono classificati secondo la seguente tabella.
Variazione della categoria
illuminotecnica
Tipo di strada C
Strada extraurbana secondaria
Categoria illuminotecnica di riferimento ME3a
Flusso del traffico Massimo
Complessità del campo visivo Normale - 1
Pericolo di aggressione Normale
Colore della luce Ra < 30 + 1
Categoria illuminotecnica di progetto ME3a
Saranno rispettati i parametri illuminotecnici relativi alla categoria ME3a che prevedono quanto segue:
- Luminanza minima mantenuta L: 1,0 cd/mq;
- Uniformità generale U0=Lmin/Lmed: 0,4;
- Abbagliamento debilitante: 15%;
- Illuminazione di contiguità SR: 0,5.
In accordo con l’appendice C2 della norma UNI 11248 si prevede per le rotatorie, una categoria illuminotecnica
maggiore di un livello rispetto alla categoria illuminotecnica di livello massimo tra quelle selezionate per le strade
di accesso. Le rotatorie sono quindi classificata CE2, i relativi parametri illuminotecnica sono i seguenti:
- Illuminamento medio E: 20 lux;
- Uniformità generale U0=Emin/Emed: 0,4;
Gli impianti saranno realizzati secondo le normative vigenti in particolare i corpi illuminanti saranno conformi alla
direttiva regionale contro l’inquinamento luminoso (legge regionale n.19 del 29 settembre 2003).
2.4 Leggi e norme di riferimento
NORME PRINCIPALI PER IMPIANTI ELETTRICI
Norma Italiana Classif. CEI 17-13
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)
Norma Italiana CEI 17-43 - Classif. CEI 17-43 - CT 17 - Anno 2000 - Fascicolo 5756 Edizione: Seconda
Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione, per le apparecchiature assiemate di protezione e di
manovra per bassa tensione (quadri BT) non di serie (ANS)
Norma Italiana CEI 17-70 - Classif. CEI 17-70 - CT 17 - Anno 1999 - Fascicolo 5120 Edizione: Prima
Guida all'applicazione delle norme dei quadri di bassa tensione
Norma Italiana CEI EN 62208- Classif. CEI 17-87 - CT 17 - Anno 2005 - Fascicolo 7544 Edizione: Prima
Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione. Prescrizioni generali
Norma Italiana CEI-UNEL 35375 - Classif. CEI 20 - CT 20 - Anno 2004 - Fascicolo 7412 Edizione:
Cavi per energia isolati in gomma etilenpropilenica ad alto modulo di qualità G7, sotto guaina di PVC, non propaganti l'incendio e a ridotta
emissione di alogeni. Cavi unipolari e multipolari con conduttori flessibili per posa fissa con e senza schermo (treccia o nastro)
Tensione nominale U0/U: 0,6/1 kV
Norma Italiana CEI 64-8 - Classif. CEI 64-8 - CT 64 - Anno 2007
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
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UNI 11248 Illuminazione stradale – Selezione delle categorie illuminotecniche
UNI EN 13201-2 Illuminazione stradale – Parte 2 Requisiti prestazionali
UNI EN 13201-3 Illuminazione stradale – Parte 3 Calcolo delle prestazioni
CIE 115/95 Recommendations for the lighting of roads for motor and pedestrian traffic
Legge 1/3/68 n°186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature,
macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici.
D.M. 22/01/08 n°37 Norme di sicurezza degli impianti tecnologici.
L.R.29/09/2003 N°19 Norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio
energetico
DG 29/12/2005 N° 2263 Direttiva per l’applicazione della Legge Regionale Emilia Romagna 19/2003
NORME CEI Norme di sicurezza per gli impianti
3 CRITERI DI SCELTA DELLE SOLUZIONI IMPIANTISTICHE.
3.1 Struttura dell’impianto
3.1.1 Impianto di illuminazione strade e rotatorie
L’impianto avrà origine in un nuovo contatore posto in prossimità della rotatoria da 60m. In adiacenza a tale
contatore verrà installato il quadro elettrico generale. Da tale quadro partiranno tutte le linee di alimentazione
dei corpi illuminanti.
3.1.2 Impianto di illuminazione parcheggio
L’impianto avrà origine nel quadro generale del centro commerciale. Da tale quadro partirà una linea di
alimentazione per il quadro illuminazione pubblica situato all’interno del parcheggio. In prossimità di tale quadro
verrà installato un riduttore di potenza di tipo centralizzato per la regolazione del flusso luminoso dei corpi
illuminanti. A valle del riduttore di potenza partiranno tutte le linee di alimentazione dei corpi illuminanti.
3.2 Caratteristiche dei cavi e condizioni di posa.
I cavi di alimentazione saranno infilati all’interno di cavidotti interrati alla profondità minima di 50cm. Tali cavi
saranno adeguati al luogo di installazione ed idonei al tipo di posa. In particolare i cavi dovranno essere non
propaganti l'incendio (CEI 20-22 II), e marcati IMQ.
Nei tubi protettivi non dovranno esserci giunzioni o morsetti.
3.2.1 Giunzioni dei cavi
Le giunzioni vanno eseguite togliendo parte dell’ isolamento e della guaina esterna in PVC.
Il ripristino dell’ isolamento va eseguito con due modalità diverse:
1- Va tolto parte dell’ isolamento e della guaina.
2- Le corde in rame vanno unite tramite morsetti a C di dimensioni opportune e crimpati con apposita
pinza.
3- Si procede ad una passata di nastro in PVC tipo 3M super 33 o RAYTECH SUPER 3-3.
4- Si procede poi al posizionamento del giunto in gel siliconico RAYTECH Click-fire assicurandosi che il
gel fuoriesca dai punti di entrata cavi.
5- Si fissano poi i cavi al giunto mediante fascette e si fissa poi il giunto mediante altre fascette.
6- Le fascette devono essere per esterni (al carbonio) con linguetta metallica.
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1- Va tolto parte dell’ isolamento e della guaina.
2- Le corde in rame vanno unite tramite morsetti a C di dimensioni opportune e crimpati con apposita
pinza.
3- Si danno tre passate incrociate di nastro autoagglomerante tipo 3M 23 o Raytech 23 BT.
4- Si danno tre passate incrociate di nastro in PVC tipo 3M super 33 o Raytech super 3-3.
5- Nell’ esecuzione della nastratura si deve fare attenzione a sovrapporre il nastro per la metà della
larghezza ad ogni passata.
6- La giunta così eseguita va verniciata con vernice protettiva tipo 3M Scotchkote.
La figura mostra la corretta esecuzione delle giunte suddette (con nastro autoagglomerante).
Per l’ esecuzione di derivazioni da cavi di dorsale, questi non vanno mai interrotti (vedi fig.).
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3.3 Corpi illuminanti
I corpi illuminanti scelti sono tutti conformi alla legge regionale contro l’inquinamento luminoso e conformi alle
norme di prodotto in vigore.
Sono previsti degli apparecchi della ditta AEC ILLUMINAZIONE modello QUADRO Q3 E QUADRO Q5
montati su pali a 8.0m di altezza fuori terra.
3.4 Calcolo delle potenze impianto parcheggio
QUADRO GENERALE “Q.1P2” (PARCHEGGIO)
Illuminazione pubblica
Manutenzione privata Linea RN1 Linea SN1 Linea TN1
CORPI
ILLUMINANTI
Potenza
lampade
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
AEC Q3 70 W 1 70 1 70 2 140
AEC Q3 100 W 8 800 7 700 7 700
AEC Q5 150 W 0 0 1 150 0 0
TOTALE 870 920 840 2.630
QUADRO GENERALE “Q.1P2” (PARCHEGGIO)
Illuminazione pubblica
Manutenzione privata Linea RN2 Linea SN2 Linea TN2
CORPI
ILLUMINANTI
Potenza
lampade
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
AEC Q3 70 W 0 0 2 140 1 70
AEC Q3 100 W 8 800 6 600 6 600
AEC Q5 150 W 1 150 1 150 1 150
TOTALE 950 890 820 2.660
QUADRO GENERALE “Q.1P2” (PARCHEGGIO)
Illuminazione pubblica
Manutenzione privata Linea RN3 Linea SN3 Linea TN3
CORPI
ILLUMINANTI
Potenza
lampade
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
AEC Q3 70 W 0 0 2 140 1 70
AEC Q3 100 W 13 1300 11 1100 11 1100
AEC Q5 150 W 1 150 1 150 1 150
TOTALE 1.450 1.390 1.320 4.160
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QUADRO GENERALE “Q.1P2” (PARCHEGGIO)
Illuminazione pubblica
Manutenzione privata Linea RN4 Linea SN4 Linea TN4
CORPI
ILLUMINANTI
Potenza
lampade
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
AEC Q3 70 W 1 70 1 70 0 0
AEC Q3 100 W 11 1100 11 1100 11 1100
AEC Q5 150 W 1 150 0 0 1 150
TOTALE 1.320 1.170 1.250 3.740
3.5 Calcolo delle potenze impianto rotatoria e viabilità accesso outlet
Q. GENERALE “Q.1P” (VIABILITA’ E ROTATORIE) direzione ponte
Illuminazione pubblica
Manutenzione pubblica Linea RN1 Linea SN1 Linea TN1
CORPI
ILLUMINANTI
Potenza
lampade
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
AEC Q5 150 W 11 1.650 11 1.650 11 1.650
TOTALE 1.650 1.650 1.650 4.950
Q. GENERALE “Q.1P” (VIABILITA’ E ROTATORIE) direzione IPER
Illuminazione pubblica
Manutenzione pubblica Linea RN2 Linea SN2 Linea TN2
CORPI
ILLUMINANTI
Potenza
lampade
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
N° corpi
illuminanti
Potenza
(Watt)
AEC Q5 150 W 7 1.050 7 1.050 7 1.050
TOTALE 1.050 1.050 1.050 3.150
3.6 Riduttore di potenza centralizzato per impianto illuminazione parcheggio
Si prevede l’installazione di un riduttore di potenza di tipo centralizzato in prossimità del quadro elettrico
generale del parcheggio, a servizio dell’impianto di illuminazione del parcheggio. Tale dispositivo permetterà il
flusso luminoso in orari e in percentuali stabilite dal conduttore dell’impianto e comunque in accordo con le
vigenti normative. Tale macchina permetterà inoltre la memorizzazione dei seguenti dati statistici:
- Ore di funzionamento in linea.
- Ore di funzionamento in by-pass.
- Numero di gradini delle schede relè.
- Stabilità della tensione di rete (in gradini/minuto).
- Energia consumata.
- Numero di black-out.
- Numero di reset.
Sarà inoltre possibile lo scarico dati storici memorizzati dal regolatore con PC portatile o modem e sarà possibile
interrogare il sistema a mezzo di SMS da remoto: il regolatore risponde con un SMS al cellulare che ha mandato
la richiesta, senza passare dal centro di controllo. E’ possibile sia richiedere informazioni su tutte le misure, lo
stato degli I/O e gli allarmi in essere, sia comandare l’accensione o lo spegnimento impianto.
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3.7 Riduttore di potenza del tipo punto-punto per strade e rotatorie
All’interno del nuovo quadro, oltre alla apparecchiature di comando e protezione, sarà installata anche l’unità di
controllo generale per la regolazione e il monitoraggio punto a punto dell’impianto (ditta Power-One).
Il sistema di strade e rotatorie verrà illuminato con armature equipaggiate con lampade al sodio alta pressione e
con reattore elettronico dimmerabile con box di controllo integrato in grado di dialogare con la unità di controllo
generale posta all’interno del quadro generale.
Le principali potenzialità del sistema di telecontrollo della ditta Power-One sono le seguenti:
- notevole risparmio energetico grazie alla maggiore efficienza dei reattori elettronici dimmerabili rispetto ai
tradizionali reattori magnetici;
- ulteriore risparmio energetico dovuto alla possibilità, grazie ai suddetti reattori elettronici dimmerabili, di
regolare la potenza assorbita dai singoli apparecchi riducendo quindi il flusso luminoso emesso nelle ore di
minor flusso di traffico;
- notevole risparmio dei costi di gestione e manutenzione dell’impianto grazie alla possibilità di monitorarne lo
stato, compresa la presenza di eventuali guasti o malfunzionamenti, tramite un PC connesso alla unità di
controllo generale tramite rete fissa o GSM. Tale sistema consente anche la segnalazione dei guasti tramite
SMS al manutentore dell’impianto che è quindi in grado di individuare con sicurezza l’apparecchio guasto e la
sua ubicazione senza dover ricorrere a più onerosi controlli periodici;
- possibilità di gestire più impianti dotati della medesima tecnologia tramite un unico PC su cui va installato
l’apposito software di telegestione;
- grazie al principio di funzionamento ad onde convogliate il sistema di telecontrollo è in grado di funzionare
sfruttando gli stessi cavi utilizzati per l’alimentazione delle lampade. Ciò rende facile anche l’installazione del
sistema su impianti esistenti, su cui sarà necessario unicamente cambiare i reattori e installare l’unità di
controllo generale senza bisogno di dover intervenire in alcun modo sulle condutture.
3.8 Protezione delle condutture contro le sovracorrenti.
3.8.1 Protezione contro le correnti di sovraccarico
Sarà assicurata mediante l’installazione di dispositivi di protezione in grado di interrompere le correnti di
sovraccarico dei conduttori del circuito prima che tali correnti possano provocare danneggiamenti all’isolante, ai
collegamenti o all’ambiente circondante le condutture. Per il dimensionamento delle protezioni contro il
sovraccarico saranno garantite la seguenti condizioni:
IB ≤≤≤≤ IN ≤≤≤≤ Iz
If ≤≤≤≤ 1.45 * Iz
indicando con:
IB : corrente di impiego del circuito,
IZ : portata in regime permanente della conduttura,
IN : corrente nominale del dispositivo di protezione,
If : corrente di sicuro funzionamento del dispositivo di protezione.
3.8.2 Protezione contro le correnti di cortocircuito
Saranno previsti dispositivi di protezione in grado di interrompere le correnti di cortocircuito dei conduttori del
circuito prima che tali correnti possano diventare pericolose a causa degli effetti termici e meccanici prodotti nei
conduttori e nelle connessioni.
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Ogni dispositivo di protezione contro i cortocircuiti risponderà alle seguenti condizioni:
- il potere di interruzione dei dispositivi di protezione non sarà inferiore alla corrente di corto circuito presunta
nel punto di installazione. I dispositivi di protezione dovranno essere ubicati all'inizio delle linee;
- tutte le correnti provocate da un corto circuito saranno interrotte dai dispositivi di protezione in un tempo
non superiore a quello che porta i conduttori alla temperatura massima ammissibile. In particolare sarà
garantita la seguente condizione
I² t ≤≤≤≤ K²S²
Indicando con:
I² t : l'integrale di joule per la durata del corto circuito espresso in A² s;
K : un parametro che dipende dal tipo di conduttore;
S : la sezione del conduttore.
3.9 Protezione contro i contatti diretti.
3.9.1 Protezione mediante isolamento delle parti attive
Le parti attive devono essere completamente ricoperte con un isolamento che possa essere rimosso solo
mediante distruzione. L’isolamento dei componenti elettrici deve soddisfare le relative Norme.
3.9.2 Protezione mediante involucri o barriere
Le parti attive devono essere poste entro involucri o barriere tali da assicurare almeno il grado di protezione
IP2X od IPXXB. Le superfici superiori orizzontali delle barriere o degli involucri che sono a portata di mano
devono avere un grado di protezione non inferiore a IP4X o IPXXD.
Unitamente ai dispositivi di protezione descritti si utilizzeranno, come protezioni addizionali, interruttori
differenziali con corrente nominale differenziale uguale o inferiore a 30 mA.
3.10 Protezione contro i contatti indiretti.
3.10.1 Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione.
Sarà installato un interruttore automatico a corrente differenziale, di tipo con 3 (tre) riarmi automatici. Allo
stacco successivo l’impianto rimarrà spento.
3.10.2 Protezione mediante componenti elettrici di classe II o con isolamento equivalente
Verranno utilizzati cavi aventi tensioni di isolamento 0.6/1kV.
Non verrà installato alcun conduttore di protezione. Le parti attive saranno isolate dalle parti conduttrici a
mezzo di isolamento doppio o rinforzato.
3.11 Impianto di terra.
I corpi illuminanti, i cavi e i quadri saranno in classe II. Pertanto non sarà necessario realizzare l’impianto di terra.
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4 DIMENSIONAMENTO DEI COMPONENTI PRINCIPALI.
4.1 Calcolo dei cavi.
Per il dimensionamento dei cavi di ogni circuito è stata usata la formula:
IB <= IZ
Indicando con:
IB = corrente di impiego del circuito.
IZ = portata del cavo.
La corrente di impiego viene calcolata in base alle potenze installate, tenendo conto di opportuni coefficienti di
impiego e di contemporaneità. La portata dei cavi viene determinata in base alle modalità di posa e al tipo di
cavo.
E' stato inoltre verificato che la caduta di tensione su ogni linea sia non superiore al 4%.
4.1.1 Protezione dei punti luce
I singoli punti luce saranno derivati nei pozzetti dalla linea principale a mezzo di cavi unipolari da 4mmq. Tale
sezione sarà protetta nel quadro generale di distribuzione a mezzo di un interruttore magnetotermico da 16A.
1E-2kA 0.1kA 1kA 10kA
1E-2s
0.1s
1s
10s
100s
1E3s
1E4s
Curva Tempo-Corrente LN
MT 16A curva C
1.45x(Iz=41.0A)
FG7 4mmq
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1E-3kA 1E-2kA 0.1kA 1kA 10kA 100kA 1E3kA 1E4kA
1E-7MA²s
1E-6MA²s
1E-5MA²s
1E-4MA²s
1E-3MA²s
1E-2MA²s
0.1MA²s
1MA²s
10MA²s
100MA²s
1E3MA²s
1E4MA²s
1E5MA²s
Curva Energia specifica passante LN
MT 16A
FG7 1x4mmq
4.2 Caduta di tensione
E' stato inoltre verificato che la caduta di tensione su ogni linea sia non superiore al 5%.
Per il calcolo della caduta di tensione è stata utilizzata la seguente formula:
∆U = K IB L (r cos ρ+ x sen ρ)
Indicando con:
K = fattore di tensione pari a 1,73
IB = corrente di impiego del circuito.
L = lunghezza della linea;
r = resistenza della linea;
x = reattanza della linea
cos ρ = fattore di potenza del carico
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Le tabelle sotto indicano il calcole delle linee più gravose.
Linea QIP2 – Linea RSTN 4 (PARCHEGGIO)
Sezione
cavo Lunghezza
Carico
nominale k
Carico
effettivo Corrente
CdT trifase
parziale
Tensione
fine ramo
CdT %
parziale
CdT %
totale
P x k
mmq m W W I V V % %
0 13 190,00 400,00
35 350 13 190,00 1,25 16 487,50 26,47 10,00 390,00 2,50 2,50
10 150 3 740,00 1,25 4 675,00 7,70 4,14 385,87 1,06 3,56
10 20 2 940,00 1,25 3 675,00 6,12 0,44 385,43 0,11 3,67
10 20 1 920,00 1,25 2 400,00 4,00 0,29 385,14 0,07 3,75
10 20 1 120,00 1,25 1 400,00 2,33 0,17 384,97 0,04 3,79
10 20 300,00 1,25 375,00 0,63 0,04 384,93 0,01 3,80
10 75 100,00 1,25 125,00 0,21 0,06 384,87 0,01 3,82
Linea QIP Linea RSTN1 (in direzione PONTE AUTOSTRADA)
Sezione
cavo Lunghezza
Carico
nominale k
Carico
effettivo Corrente
CdT trifase
parziale
Tensione
fine ramo
CdT %
parziale
CdT %
totale
P x k
mmq m W W I V V % %
0 3 150,00 400,00
16 60 3 150,00 1,25 3 937,50 6,32 0,87 399,13 0,22 0,22
16 60 2 700,00 1,25 3 375,00 5,43 0,74 398,39 0,19 0,40
16 60 2 250,00 1,25 2 812,50 4,53 0,62 397,77 0,16 0,56
16 60 1 800,00 1,25 2 250,00 3,63 0,50 397,27 0,13 0,68
16 60 1 350,00 1,25 1 687,50 2,73 0,37 396,90 0,09 0,78
16 60 900,00 1,25 1 125,00 1,82 0,25 396,65 0,06 0,84
16 60 450,00 1,25 562,50 0,91 0,12 396,52 0,03 0,87
Linea QIP Linea RSTN2 (in direzione IPERCOOP)
Sezione
cavo Lunghezza
Carico
nominale k
Carico
effettivo Corrente
CdT trifase
parziale
Tensione
fine ramo
CdT %
parziale
CdT %
totale
P x k
mmq m W W I V V % %
0 4 950,00 400,00
16 60 4 950,00 1,25 6 187,50 9,93 1,36 398,64 0,34 0,34
16 60 4 500,00 1,25 5 625,00 9,06 1,24 397,40 0,31 0,65
16 60 4 050,00 1,25 5 062,50 8,18 1,12 396,28 0,28 0,93
16 60 3 600,00 1,25 4 500,00 7,29 1,00 395,28 0,25 1,19
16 60 3 150,00 1,25 3 937,50 6,40 0,88 394,40 0,22 1,41
16 60 2 700,00 1,25 3 375,00 5,50 0,75 393,65 0,19 1,60
16 60 2 250,00 1,25 2 812,50 4,59 0,63 393,02 0,16 1,76
16 60 1 800,00 1,25 2 250,00 3,68 0,50 392,52 0,13 1,89
16 60 1 350,00 1,25 1 687,50 2,76 0,38 392,14 0,10 1,98
16 60 900,00 1,25 1 125,00 1,84 0,25 391,89 0,06 2,05
16 60 450,00 1,25 562,50 0,92 0,13 391,76 0,03 2,08
energia Corso Garibaldi 8 48018 Faenza (RA) Tel. 0546 668163 Fax 0546 686301 [email protected] pag.13
5 IMPIANTI SPECIALI
5.1 Predisposizione cablaggio fibre ottiche
Saranno realizzate mediante la fornitura e la posa in opera di tritubo PEHD PN 6 DN 50 secondo il tracciato, su
apposito letto costituito da sabbiella o altro materiale ritenuto idoneo, opportunamente realizzato e livellato, ad
una profondità di circa metri 1,00 tra l’estradosso della tubazione e la superficie dello scavo e infine ricoperto
con sabbiella, opportunamente costipata e sovrastanti strati superficiali.
Prima della posa del tritubo le teste del medesimo devono essere chiuse con gli appositi tappi.
In presenza di servizi interferenti dovrà essere effettuato il sottopasso, avendo cura di evitare strozzature o
brusche piegature che potrebbero ostacolare la successiva posa del cavo.
In ogni caso il tracciato dovrà prevedere tratte possibilmente rettilinee. Eventuali curvature non devono mai
essere realizzate con un raggio inferiore a 0,80 metri sul piano verticale e 3 metri sul piano orizzontale.
Il tritubo deve inoltre essere posato in pezzature della massima lunghezza possibile al fine di ridurre al minimo le
giunzioni. Tuttavia laddove per la realizzazione dei sottopassi si dovesse rendere necessario il taglio del tritubo,
nella presente voce sono comprese tutte le operazioni per l’esecuzione in opera del relativo giuntaggio. In
particolare per ogni tratta da giuntare, nei casi in cui non siano previsti pozzetti, si dovranno utilizzare gli appositi
kit di giunzione con manicotti in PVC e relative guaine di rivestimento termorestringente avendo cura di
assicurare la totale continuità della superficie interna dei tritubi.
In corrispondenza dei sottoservizi esistenti occorrerà predisporre un tubo camicia in PVC a protezione del
tritubo.
L’innesto nei pozzetti dovrà essere realizzata separando ciascuna tubazione del tritubo per una lunghezza di circa
1 metro, inserendole all’interno per una lunghezza di 10 cm e a 10-15 cm dal fondo, avendo cura di lasciare le
estremità delle tre tubazioni leggermente distanziate tra loro e chiuse con gli appositi tappi.
Nei tratti in cui è previsto la posa multipla dei tritubi, questa dovrà essere realizzata sovrapponendo uno sull’altro
i singoli tritubi avendo l’accortezza di disporre le specifiche solette distanziatici con un interasse non superiore ai
5metri.
Lungo tutta la rete dovrà essere posata l’apposita fascia segnaletica continua in polietilene con la dicitura “
Attenzione cavi a fibre ottiche Hera Srl” (da collocare alla profondità di circa 40 cm dal piano della sede stradale)
compreso di ogni onere, prestazione, per dare il lavoro finito a regola d’arte.
Al termine delle operazioni di posa con la tecnica di inserzione pneumatica, dovrà essere inserito e fissato ai
tappi alle estremità di ciascun foro del tritubo un cordino di tiro in nylon ad alta tenacia dello spessore minimo di
3 mm. (capace comunque di resistere ad uno sforzo di tiro minimo di 280 Kg), con lo scopo di verificare anche
eventuali schiacciamenti della luce utile nel tubo.
5.2 Impianto videosorveglianza, diffusione sonora e impianto prese per addobbi natalizi
I pali saranno equipaggiati con telecamere per la videosorveglianza, con casse per la diffusione sonora e con prese
per addobbi natalizi
I cavi degli impianti speciali (videosorveglianza, diffusione sonora e prese per addobbi natalizi) saranno posati in
cavidotti separati da quelli della pubblica illuminazione. Tali cavi saranno posati in tubazioni ad essi dedicati;
costruite con materiale autoestinguente e saranno distinte da quelle utilizzate per l’impianto di pubblica
illuminazione.
Il tecnico