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ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIOE SUPERIORE POLO DI FELTRE Sez. I.T.C. “Colotti” Via Mazzini, 12 - 0439/302480 - Fax 0439/317937 Sez. I.P.I.A. “Rizzarda” Via Martiri della Libertà, 5 -0439/840313 / Fax 00439/840932 32032 FELTRE (BL) ANNO SCOLASTICO 2012/13

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ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIO�E SUPERIORE

POLO DI FELTRE Sez. I.T.C. “Colotti” Via Mazzini, 12 - ℡ 0439/302480 - � Fax 0439/317937

Sez. I.P.I.A. “Rizzarda” Via Martiri della Libertà, 5 -℡0439/840313 / � Fax 00439/840932 32032 FELTRE (BL)

ANNO SCOLASTICO 2012/13

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INDICE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 4

PREMESSA-BREVE STORIA DELL’ I.T.C.A. COLOTTI E DELL’ I.P.I.A RIZZARDA 4

LA COMUNITÀ SOCIALE ED IL TERRITORIO 4

LOCALIZZAZIONE DELL’I.S.IS. “POLO DI FELTRE” 6

PRESIDENZA-LABORATORI-ATTREZZATURE-AULE SPECIALI-ITC. A COLOTTI 7

PRESIDENZA-LABORATORI-ATTREZZATURE-AULE SPECIALI-IPIA RIZZARDA 10

PRIMA PARTE: AREA DIDATTICA 14

PRINCIPI E FINALITÀ DELLA SCUOLA 14

OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI 14

OBIETTIVI EDUCATIVI 15

OBIETTIVI DIDATTICI 15

INDIRIZZI DI STUDIO 15

ISTRUZIONE TECNICA – SEZIONE “A. COLOTTI” 16

VECCHIO ORDINAMENTO 16

NUOVO ORDINAMENTO 17

ISTRUZIONE PROFESSIONALE – SEZIONE “C. RIZZARDA” 22

INDUSTRIA E ARTIGIANATO 24

VECCHIO ORDINAMENTO 24

CORSO DI QUALIFICA: OPERATORE ELETTRICO (3 anni) 24

BIENNIO POST QUALIFICA: DIPLOMA DI TECNICO DELLE INDUSTRIE

ELETTRICHE (2 anni) 24

CORSO DI QUALIFICA: OPERATORE MECCANICO (3 anni) 25

BIENNIO POST QUALIFICA: DIPLOMA DI TECNICO DELLE INDUSTRIE

MECCANICHE (2 anni) 25

NUOVO ORDINAMENTO 26

Indirizzo: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (A.S. 2011-12) 26

SERVIZI SOCIALI 29

VECCHIO ORDINAMENTO 29

CORSO DI QUALIFICA: OPERATORE SERVIZI SOCIALI (3 anni) 29

BIENNIO POST QUALIFICA: DIPLOMA DI TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI (2 anni) 29

Terza area: SERVIZI SOCIO SANITARI 30

NUOVO ORDINAMENTO 32

ORGANIZZAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA 33

LA PROGRAMMAZIONE 2011/12 – PROGETTI E ATTIVITÀ 34

VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI 37

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AUTOVALUTAZIONE DELL'EFFICIENZA E DELL'EFFICACIA DEI PROCESSI 39

SECONDA PARTE: AREA ORGANIZZATIVA 40

POPOLAZIONE SCOLASTICA DEL POLO DI FELTRE Anno scolastico 2011/2012 40

PERSONALE DOCENTE DEL “POLO DI FELTRE” Anno scolastico 2011/2012 41

PERSONALE ATA DEL POLO DI FELTRE 43

STAFF DIRIGENZIALE 43

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEL PERSONALE DOCENTE 43

CONSIGLIO D’ISTITUTO 43

GIUNTA ESECUTIVA 44

COORDINATORI DI CLASSE 46

FUNZIONI STRUMENTALI 51

ORGANO INTERNO DI GARANZIA 51

FIGURE DI SISTEMA 51

REFERENTI D'ISTITUTO, COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO 52

RESPONSABILI DEI LABORATORI 52

RESPONSABILI DELLA SICUREZZA 53

FORMAZIONE DELLE CLASSI 54

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE 54

ARTICOLAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA 55

ORGANIZZAZIONE DELL’ORARIO DIDATTICO 55

SOSPENSIONE ATTIVITÀ DIDATTICA 55

PRINCIPALI SCADENZE DIDATTICHE 55

ALLEGATI 65

AllegATO N. 1 65

OFFERTA FORMATIVA PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E CON DISTURBI

SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO-ACCOGLIENZA 65

OFFERTA FORMATIVA PER GLI ALUNNI CON D.S.A. 68

ALLEGATO N. 2 68

L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI STRANIERI 68

SPORTELLO DI ASCOLTO LEGATO AL DISAGIO GIOVANILE 71 ALLEGATO N. 3

ALTRE ATTIVITA’ LEGATE ALL’ IMMAGINE 72 CONCORSO NAZIONALE GIORNALISMO SCOLASTICO-ALBO SCUOLE 73 ALCUNI ARTICOLI PUBBLICATI 74 COMITATO TECNICO SCIENTIFICO (CTS)-REGOLEMENTO 75 REGOLAMENTO 76 RISULTATI INDAGINE EX. DIPLOMATI NEL 2012 DEL POLO DI FELTRE 78 INTERVENTI RIGUARDANTI LA SICUREZZA 80

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2012-2013

(Decreto del Presidente della Repubblica n.275 dell’8 marzo 1999 Art. 3 Regolamento Autonomia Scolastica)

II Piano dell' Offerta Formativa è espressione di un modello di scuola più rispondente alla fi-nalità di fornire agli studenti percorsi e opportunità per acquisire conoscenze e competenze variamente spendibili, ma che, comunque, concorrono alla formazione umana e civile della persona. Il P.O.F. dell’I.S.I.S. “Polo di Feltre” è il documento fondamentale che, procedendo dall’Identità della Scuola nel Territorio e dalla sua storia specifica, definisce le attività e, più in generale, gli impegni che la Scuola assume e intende rispettare nei confronti dell’utenza nel rispetto delle peculiarità del contesto locale.

PREMESSA

L'istituzione scolastica “Polo di Feltre” nasce come struttura autonoma nell’anno scolastico 1995/96 dalla fusione dell’Istituto Tecnico Commerciale “A. Colotti” e dell’Istituto Professiona-le per l’Industria e l’Artigianato “C. Rizzarda”, entrambi dotati di personalità giuridica e di no-tevole, e riconosciuto, spessore formativo. BREVE STORIA DELL’ I.T.C. COLOTTI L’I.T.C. “Colotti” ha già compiuto un secolo di vita; la sua istituzione, infatti, risale al 24 otto-bre 1907 quando, con Regio Decreto, viene istituita a Feltre, dal Ministero di Agricoltura, In-dustria e Commercio col concorso del Comune, della Provincia e della Camera di Commer-cio, una Regia Pubblica Scuola Commerciale. Successivamente con Regio Decreto del 27 febbraio 1939 XVII , n. 1369, viene trasformato in Regio Istituto Tecnico Commerciale ad indirizzo Mercantile e ottiene il riconoscimento giu-ridico (Gazzetta Ufficiale del 25 settembre 1939, n.224). Nel 1996, accogliendo le nuove richieste del mondo del lavoro, è introdotto l’indirizzo Igea per potenziare l’apprendimento delle materie economico-giuridico e lo studio delle lingue straniere. Attualmente, in seguito alla riforma “Gelmini” è nato l’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” che, oltre ad approfondire ulteriormente le competenze nell’ambito professionale specifico e linguistico, integra la preparazione con le conoscenze informatiche necessarie per operare nel sistema informativo dell’azienda, in continua evoluzione. BREVE STORIA DELL’ I.P.I.A. RIZZARDA L’Istituto Professionale “C. Rizzarda”, istituito nel 1951, è il frutto dell’evoluzione della Regia Scuola di tirocinio professionale “C.Rizzarda”, che, a sua volta, raccolse l’eredità della Scuo-

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la di Disegno fondata nel lontano 1811 presso il Seminario di Feltre. Frequentata da allievi illustri, come l’ingegner Luigi Negrelli, I’ architetto Giuseppe Segusini e l’artista del ferro bat-tuto Carlo Rizzarda, a cui venne intitolata nel 1931, fu per decenni l’unica scuola di prepara-zione e avviamento al mondo del lavoro del territorio feltrino. Da sempre conosciuta, e più volte premiata anche a livello nazionale, per la preparazione professionale dei propri studenti, negli anni più recenti la scuola ha qualificato una rete di ar-tigiani che hanno saputo sviluppare un’imprenditoria capace di proporre una notevole offerta lavorativa attraverso le proprie imprese. In una società in continua evoluzione e per stare al passo con i cambiamenti che avvengono nel mondo del lavoro, l’Istituto ha saputo cambiare e migliorare l’offerta formativa, adeguan-dola alle richieste di specifiche competenze e delle nuove tecnologie adottate nelle piccole e medie aziende, che sono ancor oggi il tessuto trainante dell’economia bellunese. Dall’anno scolastico 1996/97 è stato attivato il biennio post-qualifica.

- - - - -

II Piano dell'Offerta Formativa (POF) è il documento che rappresenta l'identità culturale e progettuale dell’Istituto, che, nella piena osservanza degli art. 3, 33, 34 della Costituzione Ita-liana e della normativa comunitaria e nazionale in materia scolastica, ha adottato il presente documento contenente la progettazione, educativa e organizzativa, dell’Istituto. Risultato dell’apporto delle idee e dei contributi delle diverse componenti esso esplica fon-damentali funzioni di:

- integrazione interna, in quanto attiva una condivisione di significati, garantendo la coesione e favorendo l’unitarietà dell’azione

- rappresentanza esterna, in quanto rende noto il servizio che la Scuola intende ero-gare

- definizione della strategia di gestione, in quanto rende possibile l’integrazione del-le risorse per la definizione e la realizzazione dell’offerta formativa

- riferimento per la qualità del servizio erogato in relazione agli impegni assunti - miglioramento della qualità del servizio, in quanto caratterizzato da revisione e ri-

progettazione in base ai risultati della valutazione. Il Piano dell’Offerta Formativa fa riferimento alla Carta dei Servizi, al Regolamento Interno dell’Istituto e al Regolamento di Disciplina, presenti agli atti del Polo di Feltre come docu-menti autonomi.

LA COMUNITÀ SOCIALE E IL TERRITORIO

La provincia di Belluno è costituita da un sistema di comprensori dinamici, articolati e com-plessi, che vedono la presenza consistente della piccola e media impresa e grosse concen-trazioni di tipo industriale, nonché la continuazione di attività agricole montane, lo sviluppo dell’attività turistica e l’ampliamento dei settori del commercio e dei servizi. Sostanzialmente stabile dinanzi al rischio dell’omologazione culturale, grazie a un tessuto familiare relativamente solido e ad un insieme di valori radicati nella tradizione e largamente condivisi, ha sviluppato una cultura che sa accogliere e assimilare il nuovo, anche per la pre-senza di un ceto medio imprenditoriale di derivazione artigiana e operaia e di uno più giova-ne con esperienze di formazione all’estero. Nella predisposizione del POF, il Polo di Feltre ha tenuto nella debita considerazione le esi-genze emergenti dal Territorio, esplicitate nel Piano di assetto del Territorio (PAT), nel Piano Strategico della città di Feltre e nel Piano di Zona dell’ ULSS n. 2 di Feltre (quinquennio

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2011-2015). Particolare attenzione è stata rivolta agli spunti offerti dal percorso di ricerca “Politiche giovanili in territori montani”, promosso dall’ULSS n. 2 di Feltre con il finanziamento della Regione del Veneto (cfr. pubblicazione “Giovani in rilievo 2010”). Le attese delle famiglie che scelgono la nostra scuola per i loro figli riguardano una buona istruzione di base unita ad una formazione tecnico-professionale approfondita che consenta l’inserimento qualificato nel settore del terziario e in quello dell’ industria e dell’artigianato. Per garantire un’offerta formativa qualificata ed adeguata ai bisogni e per realizzare positive collaborazioni tra i diversi segmenti del sistema formativo, il Polo di Feltre valorizza risorse e competenze presenti nel territorio e in istituzioni esterne, scolastiche e non, in un rapporto proficuo di reciproco scambio.

LOCALIZZAZIONE DELL’I.S.IS. “POLO DI FELTRE”

Il Polo di Feltre è ospitato in due edifici idonei e adatti sia in funzione dei trasporti locali sia in relazione alle condizioni strutturali e logistiche; le costruzioni sono state destinate originaria-mente ad uso scolastico e sono permanentemente utilizzate ad uso interamente scolastico.

La Sezione commerciale è ubicata nello storico edificio, già Istituto Tecnico Commerciale “Andrea Colotti”, sito in via Mazzini. L’edificio si presenta accogliente e funzionale ed è dota-to di tutti i laboratori e le aule speciali indispensabili per l’espletamento della funzione didatti-ca. Altrettanto funzionali ed adeguati sono la palestra e gli impianti sportivi esterni, utilizzati anche dalla Sezione Professionale Associata e concessi in uso alle società sportive e alla Formazione Professionale. Degna di segnalazione la capiente Aula Magna (300 posti), che, oltre ad essere utilizzata in ambito scolastico, costituisce una risorsa importante per tutto il Territorio ospitando incontri, conferenze, manifestazioni culturali e ricreative compatibili con la destinazione dell’Istituto medesimo. La sezione associata I.P.I.A. “Rizzarda” è ubicata presso la vecchia sede di via Martiri della Libertà, rinnovata e ampliata, in modo da offrire all’utenza una struttura del tutto idonea per l’offerta formativa peculiare dell’istruzione professionale. La vicinanza alla sezione commer-ciale consente agli allievi ed agli insegnanti di trasferirsi agevolmente per utilizzare determi-nati laboratori e gli impianti sportivi. Il Polo di Feltre dispone di attrezzature e laboratori adeguati allo svolgimento delle attività curriculari ed extracurriculari

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Presidenza – Laboratori – Attrezzature - Aule speciali ITC Colotti

Presidenza ISIS

Laboratorio di Fisica

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Laboratorio di Chimica Laboratorio di scienze

Laboratorio Multimediale di informatica con LIM

Aula LIM Laboratorio linguistico

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2^ Laboratorio di Informatica Biblioteca

Biblioteca Lab. recupero attrezzature informatiche

Aula Magna - Premiazioni alunni meritevoli a.s. 2011-12 Palestra coperta Colotti-Rizzarda

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Spazi esterni Palestra

Presidenza – Laboratori – Attrezzature - Aule speciali IPIA Rizzarda Presidenza Aula LIM

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Laboratorio informatica 1 Pannelli PLC

2^ Laboratorio di Informatica Laboratorio di Misure Elettriche e Sistemi

Laboratorio di impianti elettrici Centro di lavoro con stazione CAD-CAM

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Macchina per prova di trazione Tornio a controllo numerico

Macchina dimostrativa pneumatica Dispositivo Elettroerosione

Officina meccanica

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Biblioteca

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Prima parte: AREA DIDATTICA

PRINCIPI E FINALITÀ DELLA SCUOLA Confermando i principi esplicitati nella Carta dei Servizi, il Polo di Feltre intende garantire un’offerta formativa volta: - alla promozione della formazione dell'uomo e del cittadino nella sua totalità: cultu-

rale, sociale ed umana - all’uguaglianza. Il principio di declina in:

- non discriminazione per chi non si avvale dell'insegnamento della religione cattolica; - valorizzazione della cultura di origine degli alunni stranieri, intesa come arricchimento

per l'intera classe e per l’Istituto; - utilizzazione delle potenzialità offerte dal contatto con culture diverse al fini educativi

e formativi - all’imparzialità. Vengono stabiliti criteri di valutazione comune e quanti erogano il servi-

zio scolastico sono impegnati ad agire in modo obiettivo, secondo giustizia e imparzialità - alla frequenza e continuità considerati elementi imprescindibili per garantire il successo

scolastico - alla partecipazione ed efficienza. La scuola si impegna a mantenere costante la colla-

borazione con i genitori, le istituzioni e tutte le agenzie educative presenti sul Territorio, per consentire interazione continua e comunicazione tra i diversi soggetti coinvolti, che permettano di strutturare percorsi formativi efficienti e rispondenti alle esigenze del con-testo

- all’accoglienza e all’inserimento. La scuola si impegna a favorire l'inserimento e l'inte-grazione di tutti gli studenti, specie di coloro che affrontano per la prima volta il nuovo ci-clo di studi

- alla trasparenza. Le famiglie possono prendere visione della programmazione della scuola e l'informazione è completa e trasparente, nel rispetto della normativa sulla privacy

- alla democraticità. L’Istituto si propone di favorire nei giovani l'acquisizione della piena consapevolezza dei diritti e dei doveri connessi alla partecipazione alla vita democratica

- all’orientamento che coinvolge gli allievi in un processo continuo - in ingresso, in itinere e in uscita - rendendoli protagonisti delle loro scelte.

-

OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI

Il processo educativo si prefigge l’acquisizione di una formazione consona alla personalità di ogni studente, duttile, flessibile e in grado di adeguarsi ai continui cambiamenti della società: una formazione moderna, che tenga conto della crescita progressiva della personalità dei giovani, del contesto socioculturale nel quale si muovono e dello sviluppo delle competenze imposte dalla globalizzazione e dalla società. La dimensione locale viene coniugata alla di-mensione globale e consente un processo formativo capace di rispondere alle dinamiche in

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atto, alla sfida della «società della conoscenza», alle esigenze di una formazione permanen-te.

OBIETTIVI EDUCATIVI

L’azione didattica si prefigge i seguenti obiettivi educativi: - Acquisizione del senso di responsabilità e di autodisciplina nella classe e nel lavoro di

gruppo - Capacità di interagire costruttivamente con i compagni e con i docenti - Educazione al dialogo e al confronto - Disponibilità e spirito di accoglienza verso realtà diverse - Sviluppo di capacità di valutazione di se stesso, in un corretto rapporto con la realtà am-

bientale.

OBIETTIVI DIDATTICI

L’azione didattica si prefigge i seguenti obiettivi didattici: - Acquisizione di un metodo di studio sicuro ed organico (sviluppo della capacità di raccol-

ta, di organizzazione e di interpretazione dei dati) - Assimilazione e padronanza dei linguaggi specifici (anche non verbali) delle diverse di-

scipline - Uso corretto degli strumenti e sviluppo della manualità - Apprendimento del metodo induttivo e deduttivo - Corretta comprensione dei nessi di causa/effetto e capacità di stabilire delle relazioni - Capacità di costruire un discorso corretto, organico e coerente, supportato da idonea do-

cumentazione - Avvio di una progressiva autonomia nella gestione del lavoro individuale e di gruppo - Utilizzazione delle conoscenze in contesti diversi, stimolata da offerte formative interdi-

sciplinari - Formazione e sviluppo dello spirito critico, anche come base per l’espressione di una po-

sitiva creatività.

INDIRIZZI DI STUDIO

Dall’anno scolastico 1995/96, mantenendo le rispettive sedi, sono confluiti nell’attuale Istituto Statale di Istruzione Superiore “Polo di Feltre” due Istituti con una notevole tradizione forma-tiva nel panorama scolastico ed educativo del Feltrino: l’Istituto Tecnico Commerciale “An-drea Colotti e l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Carlo Rizzarda. Tali Istituti sono rimasti coerenti con la vocazione che li connota sul Territorio e con la specificità che caratterizza i due tipi di Scuola, l’una tecnica e l’altra professionale; nell’attuale anno scola-stico in entrambi coesistono i corsi di vecchio ordinamento e quelli attivati con la Riforma del-la Scuola Superiore.

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ISTRUZIONE TECNICA – SEZIONE “A. COLOTTI”

L’attività didattica integrata - comprensiva dell’offerta formativa aggiuntiva - consente agli studenti dell’I.T.C. “A. Colotti” di acquisire una formazione completa e flessibile, supportata da conoscenze e competenze idonee sia alla prosecuzione degli studi sia all’inserimento qualificato nel mondo del lavoro.

Sezione Commerciale I.T.C. “A. COLOTTI”

Vecchio ordinamento

Sperimentazione IGEA

Indirizzo Giuridico, economico, aziendale

(classi 4^, 5^)

Nuovo ordinamento

Settore Economico

Indirizzo Amministrazione, finanza e mar-

keting (classi 1^, 2^,3^)

VECCHIO ORDINAMENTO

INDIRIZZO I.G.E.A. A.S. 2012-13

ANNO MATERIE

I II III IV V

Religione 1 1

Lingua e letteratura italiana 3 3

Storia 2 2

1a lingua straniera 3 3

2a lingua straniera 3 3

Matematica e laboratorio 3 3

Scienza della materia e laboratorio - -

Scienza della natura - -

Diritto ed economia - -

Diritto 3 3

Economia politica 2 -

Scienze delle finanze - 3

Geografia economica 2 3

Economia aziendale e laboratorio 6+2 7+2

Trattamento testi e dati - -

Educazione fisica 2 2

Totale ore settimanali 32 35

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II ragioniere, esperto in problemi di economia aziendale, possiede adeguata cultura gene-rale accompagnata da capacità linguistico-espressive e logico-interpretative con conoscenze dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, organizzati-vo, contabile. In particolare sarà in grado di analizzare i rapporti fra l’azienda e l’ambiente in cui opera per proporre soluzioni a problemi specifici, pertanto egli saprà: - utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili per una corretta rilevazio-

ne dei fenomeni gestionali - leggere, redigere ed interpretare significativi documenti aziendali - gestire il sistema informativo aziendale e/o i suoi sottosistemi anche automatizzati - elaborare dati e rappresentarli in modo efficace per favorire i diversi processi decisionali - cogliere gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali per adeguarvisi, controllarli

o suggerire modifiche. Sarà quindi orientato a: - documentare adeguatamente il proprio lavoro - comunicare efficacemente utilizzando appropriati linguaggi tecnici - analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai problemi da risolvere - interpretare in modo sistemico strutture e dinamiche del contesto in cui si opera - effettuare scelte, ricercare e assumere decisioni opportune - partecipare al lavoro organizzato individualmente o di gruppo accettando ruoli diversi al-

l'interno di esso - affrontare i cambiamenti aggiornandosi e ristrutturando le proprie conoscenze. L’acquisizione di tali capacità gli deriverà anche dall’abitudine ad affrontare e risolvere pro-blemi di tipo prevalentemente gestionale, analizzati nelle loro strutture logiche fondamentali con un approccio organico e interdisciplinare.

NUOVO ORDINAMENTO-INSEGNAMENTI COMUNI E D’INDIRIZZO

AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING

Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, ammini-strazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda con-tribuendo ai processi di innovazione e di miglioramento organizzativo e tecnologico.

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biennio

biennio

anno MATERIE

I II III IV V

Attività e insegnamenti generali comuni agli indirizzi del settore economico

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della

Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alter-

native 1 1 1 1 1

biennio

biennio

anno MATERIE

I II III IV V

Attività e insegnamenti obbligatori

Scienze integrate (fisica) 2

Scienze integrate (chimica) 2

Geografia 3 3

Informatica 2 2

Seconda lingua comunitaria 3 3

Economia aziendale 2 2

Totale ore settimanali 32 32

Amministrazione, finanza e marketing

Informatica 2 2

Seconda lingua comunitaria 3 3 3

Economia aziendale 6 7 8

Diritto 3 3 3

Economia politica 3 3 3

Totale ore settimanali 32 32 32

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NUOVO INDIRIZZO PROPOSTO

TURISMO

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POF 2012-13

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ISTRUZIONE PROFESSIONALE – SEZIONE “C. RIZZARDA”

L’I.P.I.A. “C. Rizzarda”, ascritto dalla Regione Veneto tra gli Enti accreditati di formazione, è sempre riuscito ad adeguare indirizzi e profili professionali al contesto territoriale recependo le istanze dell’utenza; nell’anno scolastico 2006/2007 accanto ai corsi dei settori Industria e Artigianato ha attivato il corso sociale. Il percorso formativo del vecchio ordinamento prevede un ciclo breve (tre anni)-lungo (cinque anni).

Sezione Professionale I.P.I.A. “C. RIZZARDA” – settore Industria e Artigia-nato

Vecchio ordinamento

Corsi di qualifica:

- Operatore Elettrico

- Operatore Meccanico

Biennio post qualifica:

- Tecnico Industrie Elettriche

- Tecnico Industrie Meccaniche

(classi 4^, 5^)

Nuovo ordinamento

Manutenzione e Assistenza Tecnica

(classi 1^, 2^,3^)

Sezione Professionale “C. Rizzarda” – Settore Sociale

Vecchio ordinamento

Corso di qualifica:

- Operatore Servizi Sociali

Biennio post qualifica:

- Tecnico Servizi Sociali

(classi 4^, 5^)

Nuovo ordinamento

Servizi Socio Sanitari

(classi 1^, 2^,3^)

La sezione professionale nel vecchio ordinamento segue un percorso con ciclo breve-lungo, articolato in corso di qualifica triennale e in un biennio post qualifica. Alla fine del terzo anno, con il superamento dei relativi esami svolti a giugno 2012, lo studen-te ha conseguito una qualifica professionale immediatamente spendibile nel mondo del lavo-ro. Alla fine del 5^ anno con il superamento degli Esami di Stato consegue il diploma di tecnico al quale corrispondono competenze più evolute nell’ambito dello specifico indirizzo. Tale di-

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POF 2012-13

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ploma garantisce l’inserimento qualificato nel mondo del lavoro, oltre a consentire la fre-quenza di ulteriori corsi post diploma o l’accesso all’Università. Durante la frequenza del biennio post qualifica nel vecchio ordinamento lo studente, come previsto anche nel nuovo ordinamento, seguirà un percorso di Alternanza scuola-lavoro che ha sostituito, in conseguenza della riforma nazionale dei sistemi di Istruzione e Forma-zione professionale, l’area di professionalizzazione. Il percorso, di 132 ore complessive nel biennio 4^ e 5^, è così articolato: 3 settimane di stage aziendale, da svolgere nel periodo dall’11 marzo al 29 marzo, per le classi 4^ TIM e 4^ TIEL, interventi a scuola di preparazione e integrazione tra attività scolastiche e attività aziendali per le classi 5^ TIM e 5^ TIEL. In particolare per le classi 5^ saranno svolti i seguenti moduli: Sicurezza (12 ore) e Qualità (15 ore) comuni ai due corsi, un modulo sull’uso di un software applicativo CAM per il corso TIM (25 ore) e uno sull’uso di un software applicativo CAD per il corso TIEL (25 ore). Nell’indirizzo sociale è tuttora attivata l’area di professionalizzazione (Terza Area) per la classe 4^ TSS e 5^ TSS. Nell’indirizzo sociale gli allievi delle classi 4^ TSS che non desiderano seguire il percorso di Terza Area dovranno seguire il percorso di Alternanza Scuola-Lavoro per 132 ore comples-sive nel biennio. Per le classi 4^ è previsto uno stage di 80 ore presso le stesse strutture uti-lizzate per il tirocinio dell’area professionalizzante, da svolgere al termine delle lezioni. Per la classe 5^ TSS è prevista, a completamento del percorso iniziato nella classe 4^, la frequenza dei seguenti moduli: Assistenza di primo soccorso (20 ore), Elementi di psicologia applicata (10 ore), Elementi di etica (15 ore) e Scienza dell’alimentazione e dietologia (7 ore). Per le classi 3^ SSS sono previste due settimane di stage nel periodo 21 gennaio 2013 – 2 febbraio 2013 presso strutture socio-educative-sanitarie.

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INDUSTRIA E ARTIGIANATO

VECCHIO ORDINAMENTO

Biennio post qualifica: DIPLOMA DI TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE (2 anni)

ANNO MATERIE

IV V

Area Comune

Lingua e letteratura italiana 4 4

Storia 2 2

Lingua straniera 3 3

Matematica e informatica 3 3

Religione 1 1

Educazione fisica 2 2

Area d'indirizzo

Sistemi 6 6

Elettronica, elettrotecnica e applicazioni 9 9

Totale ore settimanali 30 30

Alternanza scuola-lavoro

Il Tecnico delle Industrie Elettriche si colloca sia in un contesto di lavoro autonomo sia in un contesto produttivo - industriale, essendo in grado di: - Progettare impianti elettrici civili e industriali - Intervenire sul controllo dei sistemi di potenza - Scegliere e utilizzare dispositivi di automazione industriale - Gestire la conduzione, da titolare o responsabile tecnico, di imprese installatrici di impian-

ti elettrici.

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Biennio post qualifica: DIPLOMA DI TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE (2 anni)

ANNO MATERIE

IV V

Area Comune

Lingua e letteratura italiana 4 4

Storia 2 2

Lingua straniera 3 3

Matematica e informatica 3 3

Religione 1 1

Educazione fisica 2 2

Area d'indirizzo

Tecnologia meccanica e laboratorio 8 -

Tecnica delle produzione e laboratorio - 8

Meccanica applicata alle macchine 4 -

Macchine a fluido - 4

Elettrotecnica ed elettronica 3 3

Totale ore settimanali 30 30

Alternanza scuola-lavoro

Il Tecnico delle Industrie Meccaniche trova impiego in posizioni di responsabilità all’interno di aziende artigianali e industriali, in cui: - Attrezza e gestisce sistemi di automazione - Sovrintende al lavoro diretto su macchine controllo numerico e CAD - CAM - Coordina i controlli qualitativi - Gestisce la manutenzione di impianti produttivi.

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POF 2012-13

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-

NUOVO ORDINAMENTO

Indirizzo: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA A.S. 2012-13

biennio

biennio

anno MATERIE

I II III IV V

Attività e insegnamenti dell'area generale comuni agli indirizzi dei settori: "Servizi" e "Industria e ar-

tigianato"

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA: Attività e insegnamenti obbligatori

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3

Scienze integrate (fisica) 2 2

Scienze integrate (chimica) 2 2

Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione 2 2

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3(+2) * 3 (+2)* 4 3 3

Tecnologie meccaniche e applicazioni 5 5 3

Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni 5 4 3

Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione 3 5 8

Totale ore settimanali 32 32 32 32 32

*Nell’ambito dell’autonomia scolastica è stato ridotto del 20 % il monte ore di alcune discipli-

ne dell’area generale (Italiano, Matematica e Inglese), incrementando conseguentemente il

monte ore di Laboratorio tecnologico ed esercitazioni.

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica possiede le competenze per gestire, organizzare interventi di installazione e manutenzione

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ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. Le competenze tecnico professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (e-lettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica etc.) sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del Territorio.

NUOVO INDIRIZZO PROPOSTO

PRODUZIONI INDUSTRIALI ED ARTIGIANALI

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SERVIZI SOCIALI

VECCHIO ORDINAMENTO

Biennio post qualifica: DIPLOMA DI TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI (2 anni)

ANNO MATERIE

IV V

Area Comune

Lingua e letteratura italiana 4 4

Storia 2 2

Lingua straniera 3 3

Matematica e informatica 3 3

Religione 1 1

Educazione fisica 2 2

Area d'indirizzo

Psicologia e scienze dell'educazione 5 5

Diritto ed economia 3 3

Tecnica dell'organizzazione 2 3

Cultura medico-sanitaria 5 4

Totale ore settimanali 30 30

Area di Professionalizzazione (3° area) 1000

Il Tecnico dei Servizi Sociali è fornito delle competenze idonee ad inserirsi in strutture so-ciali operanti sul Territorio e delle capacità per adeguarsi alle necessità e ai bisogni mutevoli delle comunità sia permanenti che occasionali. Interagendo eventualmente con altri sogget-ti pubblici e privati è in grado di programmare interventi mirati in ordine alle esigenze fonda-mentali della vita quotidiana e ai momenti di svago, ne cura organizzazione e attuazione e ne valuta l’efficacia. E’ capace di recepire le nuove istanze emergenti dal sociale affrontando tempestivamente i problemi, ricercando soluzioni corrette dal punto di vista giuridico, orga-nizzativo, psicologico e igienico-sanitario e promuovendo iniziative adeguate.

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Terza area: SERVIZI SOCIO SANITARI

L'area di professionalizzazione di pertinenza regionale si articola in 1000 ore nell’arco del bi-ennio, delle quali 480 teoriche e 520 di tirocinio; in considerazione della peculiarità del corso sociale la Regione Veneto ha autorizzato l’attivazione dei bienni formativi 2012/2013 e 2013/2014.

TOTALE ORE TEORICHE 480

Moduli di indirizzo Moduli di Terza Area

Modulo Modulo AREA/DISCIPLINE

L.20/2001 piano formativo O.S.S.

base

professio-

nalizzante

base

professio-

nalizzante

4^ anno 5^ anno

1 AREA SOCIO-CULTURALE ISTITUZIONALE E LEGISLATIVA (ore 95)

1.1 Elementi di legislazione socio-sanitaria e legislazione del lavoro

20

1.2 Elementi di etica 10 15

1.3 Orientamento al ruolo 20

1.4 Rielaborazione del tirocinio 30

2 AREA PSICOLOGICA E SOCIALE (ore 60)

2.1 Elementi di sociologia e psicolo-gia sociorelazionale

35

2.2 Elementi di psicologia applicata 15* 10

3 AREA IGIENICO-SANITARIA E TECNICO-OPERATIVA (ore 325)

3.1 Elementi di igiene 25

3.2 Igiene dell’ambiente e confort domestico alberghiero

25

3.3 Principi generali ed elementi di assistenza

30

3.4 Assistenza alle persone nelle cure igieniche

30

3.5 Assistenza alla persona nella mo-bilitazione 30

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3.6 Assistenza alla persona nell’alimentazione 10* 10

3.7 Assistenza di primo soccorso 20

3.8 Assistenza alla persona con di-sturbi mentali 30

3.9 Assistenza alla persona anziana 30

3.10 Assistenza alle persone con han-dicap 15* 15

3.11 Tecniche di animazione 20

3.12 Metodologia del lavoro sanitario e sociale 25

3.13 Disposizioni generali in materia di protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori

10

Ore Moduli 80 40 120 240

TOTALE ORE TEORICHE 480

* moduli svolti e certificati da docenti dell’area di indirizzo delle classi 4^ e 5^ in possesso dei titoli previsti dalla normativa statale e regionale

MODULO TIROCINIO

ORE MODULO 520

Ore

Presso U.O. di degenza ospedaliera 200

Presso strutture per anziani: Case di riposo, R.S.A., strutture semiresidenziali 120

Presso strutture e servizi afferenti alle seguenti aree:

- Disabilità

- Integrazione sociale e scolastica

- Assistenza domiciliare

- Salute mentale

Suddivise in due esperienze ognuna di 100 ore

200

TOTALE ORE TIROCINIO 520

Al termine della specifica formazione professionale (L.R. 20 del 16 agosto 2001), con l’acquisizione dell’attestato di qualifica di 2^ livello, l’Operatore Socio-Sanitario svolge atti-vità indirizzata a: - Soddisfare i bisogni primari della persona nell’ambito delle proprie aree di competenza, in

un contesto sia sociale che sanitario - Favorire il benessere e l’autonomia dell’utente.

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L’Operatore Socio-Sanitario svolge la sua attività in sinergia con gli altri operatori professio-nali preposti all’assistenza sanitaria e a quella sociale ed educativa, secondo il criterio del lavoro multiprofessionale, agendo in tutti i servizi del settore sociale e sanitario, residenziali e semiresidenziali.

NUOVO ORDINAMENTO

Indirizzo: SERVIZI SOCIO SANITARI A.S. 2012-13

biennio

biennio

anno MATERIE

I II III IV V

Attività e insegnamenti dell'area generale comuni agli indirizzi del settore: "Servizi"

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

SERVIZI SOCIO-SANITARI: Attività e insegnamenti obbligatori

Scienze integrate (fisica) 2

Scienze integrate (chimica) 2

Scienze umane e sociali 4 4

Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche 2

Educazione musicale 2

Metodologie operative 2 2 3

Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3

Igiene e cultura medico-sanitaria 4 4 4

Psicologia generale ed applicata 4 5 5

Diritto e legislazione socio-economica 3 3 3

Tecnica amministrativa ed economia sociale 2 2

Totale ore settimanali 32 32 32 32 32

L’indirizzo Servizi Socio Sanitari si prefigge di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze necessarie per organizzare e attuare interventi ade-

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guati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.

ORGANIZZAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA

L’attività didattica integrata – comprensiva dell’Offerta Formativa aggiuntiva – nella ricerca di soluzioni atte a creare un percorso formativo coerente e continuo è attenta sia alle problema-tiche della prevenzione della dispersione e dell’insuccesso sia alle richieste degli studenti più dotati e/o motivati. L’Istituto garantisce un’offerta ricca e variegata con ampia possibilità di scelte sia in ambito curriculare sia in quello extracurriculare, portando i giovani a integrarsi con le nuove realtà trainanti in campo nazionale e internazionale. L’attività didattica curriculare è integrata da percorsi di alternanza Scuola Lavoro, dai corsi di professionalizzazione, da tirocinio, da stage estivi, da aperture progettuali coerenti con gli in-dirizzi; la nostra scuola da tempo promuove una molteplicità di attività integrative e com-plementari per offrire ricchezza di stimoli culturali ed educativi e presta particolare attenzione ai diversi linguaggi come strumenti di integrazione e di sviluppo delle competenze individuali. La personalizzazione degli interventi educativi diviene più incisiva e più precisa nelle situa-zioni di disagio e problematicità; le azioni di recupero dell’insuccesso scolastico favoriscono un corretto inserimento dello studente al Polo di Feltre e concorrono a ridurre la dispersione scolastica e la demotivazione correlata a un senso di incapacità nel seguire la consuetudine scolastica. Esse si incentrano su due momenti nodali: inizio del curriculo (corsi di riallinea-mento) e passaggio da altri Istituti (moduli passerella) e vengono integrate, in corso d’anno, dal tutoraggio motivazionale e disciplinare (cd. sportelli) e dagli altri interventi integrativi e di recupero garantiti per tutte le classi. La presenza di una consistente componente di alunni stranieri, di studenti diversamente abili o con difficoltà di apprendimento comporta la necessità di adottare, con flessibilità e tempe-stività d’iniziativa, nuove soluzioni organizzative e l’esigenza di inserire nella prassi didattica attività che agevolino l’integrazione scolastica e stimolino la fruizione di tutte le opportunità offerte. Gli Organi Collegiali hanno approvato specifici progetti e protocolli relativi all’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili (allegato n. 1), recependo le indica-zioni dell’Accordo di Programma, e degli alunni stranieri (allegato n. 2), in sintonia con le li-nee Guida. Le programmazioni dei singoli docenti e dei Consigli di classe e i progetti curriculari ed extra-curriculari presentati all’inizio dell’anno scolastico sono acquisiti agli atti della Scuola.

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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE (BL)

POF 2012-13

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LA PROGRAMMAZIONE 2012/13 – PROGETTI E ATTIVITÀ In sede di programmazione il Collegio dei Docenti e il Consiglio d’Istituto hanno approvato l’effettuazione nell’anno scolastico 2012/2013 dei progetti e delle attività appresso specificati

PROGETTO PROPONENTE - RESPONSABILE

ALTRI DOCENTI O SOGGETTI

COINVOLTI E/O ACCOMPAGNATORI

SEZ CLASSI allievi

Accoglienza –Premiazioni degli a-lunni meritevoli per profitto e per

condotta-Visita degli studenti delle classi prime alle Aule speciali-Laboratori ed altro significativo

Dirigente scolastico Tutti i docenti in ser-

vizio IPIA-COLOTTI Tutte le classi

Senza Frontiere Giacomini Agostino Centri diurni USLL -

CSI IPIA

3AS SSS - 3BS SSS

Il quotidiano in classe - IPIA RIZZARDA

Condoluci Domenico Perrelli Elisabetta IPIA 1AM - 3AM -

5A TIEL

Con un filo di lana Lo Cullo Mariella IPIA 2A SSS

Teatro Scatena Franca Operatori sociali IPIA 2^ e 3^ SSS - 4^ e 5^ TSS - classi TIEL

Adozione a distanza Scatena Franca IPIA 2^ e 3^ SSS - 4^ e 5^ TSS

Dalla Classe al mondo regaliamoci belle regole

Parapetto Claudia Docenti classe e per-

sonale ATA IPIA

1AS - 1BS - 2AS - 2BS

Sportello di ascolto Zocco Maria

Avanzo Elena, Basile Giuseppe, Capraro Maura, Condoluci Domenico, Massenz Antonella, Parapetto Claudia, Santi Tiziana

IPIA tutte

Progetto Biblioteca Schillaci Salvatore ITC tutte

Il quotidiano in classe - ITC COLOTTI

Schillaci Salvatore

Viena Maria, Sartor Giovanna, Sperandio Viviana, Parizzi Nico-letta, Nascimbene Alexia, Dal Farra Edi

ITC tutte

ISCRIZIONE AD ALBOSCUOLE –CONCORSO NAZIONALE GIORNALISMO SCOLASTICO-GIORNALE D’ISTITUTO

Professa Viena Maria DOCENTI DI LETTERE

POLO DI FELTRE

TUTTE

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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE (BL)

POF 2012-13

35

Teatro integrativo - Laboratorio tea-trale

Dall'Ovo Clelia Bettini Giuditta, Ca-povilla Sandra

ITC allievi vari

Scuola a distanza Toffolet Lando Docenti di Economia Aziendale, Matemati-ca, Tedesco, Inglese

ITC

Incontri sul territorio: guida agli uffici INPS

Parizzi Nicoletta, Spe-randio Viviana

ITC 4A - 4B

I giovani per lo sviluppo sostenibile del territorio: nuove idee e progetti innovativi

Sperandio Viviana, Parizzi Nicoletta

GAL Prealpi ITC 4A - 4B

Il Fisco in classe - classi quinte Cossettini Claudia,

Parizzi Nicoletta, Spe-randio Viviana

Agenzia delle Entrate ITC 5A - 5B

Il Fisco in classe - classi terze Parizzi Nicoletta, Spe-

randio Viviana Agenzia delle Entrate ITC 3A - 3B

Conoscere la Borsa Dal Farra Edi, Spe-

randio Viviana, Parizzi Nicoletta

ITC 3A-3B - 4A-4B

- 5A-5B

Corso di formazione/Stage alla con-tabilità ed al management dello or-ganizzazioni di volontariato

Dal Farra Edi, Spe-randio Viviana, Parizzi

Nicoletta ITC

4A - 4B - 5A - 5B

Vacanza - studio in Germania Arquilla Idea ITC allievi di Tede-

sco

Certificazione Internazionale delle Lingue Straniere - Tedesco ZD B1

Arquilla Idea ITC allievi di Tede-sco 3^, 4^ e 5^

Certificazione Internazionale delle Lingue Straniere - Francese DELF B1

Tonin Maria Gabriella ITC allievi di Fran-cese 4^ e 5^

Corso di Lingua e Civiltà Spagnola e Ispanoamericana - livello iniziale e intermedio

Palladino Manuela ITC

Giochi di Archimede - Olimpiadi del-la Matematica

Dall'Ovo Clelia Angius Angelo Raffa-

ele ITC allievi vari

Visita a Job Orienta Verona - 23/11/2012

Toffolet Lando ITC 5A - 5B

Abilità di Comunicazione Zampieri Paolo ITC

Conferenza sull'Alimentazione Natu-rale Consapevole

Giacomin Agostino De Salvador Michele

Esperto Esterno POLO 4A - 4B - 4A

ART - 4A TSS - 4B TSS

Certificazione Internazionale delle Lingue Straniere - Inglese - PET

Cossalter Damiana POLO classi 4^ e 5^

Gruppo Sportivo Bettini Giuditta

Giacomini Agostino POLO tutte

Attività speciali di educazione fisica in orario curriculare: varie

Bettini Giuditta Docenti di Educazio-

ne fisica POLO tutte

Uscite ed escursioni in ambiente naturale collegate all'ed. fisica

Bettini Giuditta Docenti educazione

fisica POLO tutte

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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE (BL)

POF 2012-13

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Referente DSA Condoluci Domenico Docenti e Coord. Classi con DSA

POLO tutte

Biblioteca Rizzarda Condoluci Domenico IPIA tutte

Teatro per il Colotti Schillaci Salvatore ITC 1A-1B, 2A-2B Il potenziamento delle capacita' commerciali d'impresa D.G.R N.2355 DEL 20/11/2012

Sperandio Viviana, Parizzi Nicoletta

ITC VEDERE

Intervento didattico-educativo L2 Capraro Maura Cossalter Damiana, Condoluci Domenico

IPIA biennio

PROGETTI – VIAGGI DI ISTRUZIO�E E VISITE GUIDATE Sono parte integrante della programmazione educativa e didattica le attività esterne all’Istituto correlate alla realizzazione di Progetti (Teatro, Orientamento Universitario,), all’attività sportiva, le visite aziendali nonché le visite guidate e viaggi di istruzioni congruenti con la programmazione delle singole classi e dei dipartimenti disciplinari

META OGGETTO CLASSI PARTENZA RESP.

QUERO (BL) Visita Centrale Idroe-lettrica ENEL

5A TIEL 15 novembre

2012 Mione P. Mau-ro

VERONA - Fiera JOB & ORIENTA 2012

5A - 5B - 5A TIM - 5A TIEL - 5A TSS

23 novembre 2012

Toffolet Lando

BELLUNO - Centro Giovanni XXIII Incontro "Disabilità e Volontariato"

2BS - 3AS - 3BS 5 dicembre

2012 Poletti Mario

ROMA Viaggio d'Istruzione in Italia

4B 5 marzo 2013 Sartor Giovan-na

FIRENZE - PISA Viaggio d'istruzione in Italia

3A 7 marzo 2013 Schillaci Salva-tore

FIRENZE - SIENA Viaggio d'istruzione in Italia

3B 7 marzo 2013 Angius Angelo Raffaele

VIENNA - PRAGA Viaggio d'istruzione all'estero

5A - 5B 12 marzo 2013 Moretti Tamara

TRIESTE Visita a luoghi storici e monumentiCastello di Miramare

1B 20 marzo 2013

o10 aprile 2013

Sperandio Vi-viana

NAPOLI - COSTIERA AMALFITANA

Viaggio d'istruzione in Italia

4A 3 aprile 2013 Moretti Tamara

GARDONE RIVIERA - SIRMIONE

Visita a luoghi storici e monumenti Vittoriale - Grotte di Catullo

2B 24 aprile 2013 Toffolet Lando

FERRARA Visita a luoghi storici e monumenti Festival degli Aquiloni

1A - 2A 26 aprile 2013 Toffolet Lando

MILANO Viaggio d'istruzione in Italia

2BS 19 aprile 2013 Di Genua Pa-squalina

SAN MARTINO DI CASTROZZA (TN)

Giornata sulla neve con sci alpino e sci nordico

4B 15 febbraio

2013 o 27 feb-braio 2013

Bettini Giuditta

VAL VENEGIA (TN) Giornata sulla neve con escursione sulle ciaspe

1A - 1B - 2A - 2B 21 febbario

2013 Bettini Giuditta

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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE (BL)

POF 2012-13

37

FELTRE - Auditorium Canossiane Spettacolo teatrale "Un curioso acciden-te"

1A - 1B 13 novembre

2012 Schillaci Salva-tore

FELTRE - Auditorium Canossiane Spettacolo teatrale "Un curioso acciden-te"

3AS - 3BS - 4AS - 4BS - 5A TIEL

14 novembre 2012

Scatena Fran-ca

FELTRE - Auditorium Canossiane Spettacolo teatrale "Baccanti" di Euripide

2A - 2B 15 dicembre

2012 Zatta Daniela

I GIOVANI INCONTRANO L'EU-ROPA

Conferenza 2A - 2B - 3A - 3B 20/12/2012 Schillaci Salva-

tore

CRESCERE CON LA MUSICA 2.3 Visita guidata -Fiera di

Primiero 2AS - 2BS aprile 2013

Perenzin Alber-to

LETTURA PENSATA Leggere due testi e

comporre un articolo II A-B III A-B-

COLOTTI 25-3-2013

Schillaci Salva-tore

TORINO Viaggio di Istruzione IVA-IVB IPIA Dal 3 al 6 Apri-

le 2013 Bonaldo Aurora

PRAGA Viaggio di Istruzione 5^TESS-5^ TIEL-

5^TIM Dal 20 al 24 Marzo 2013

Lo Cullo Ma-riella

VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Il Polo di Feltre intende la valutazione come un processo continuo di valenza formativa, sup-portato dalle risultanze di un’ampia tipologia di prove (scritte, orali, pratiche); i docenti, av-vertendo l’esigenza di una sempre maggiore oggettività nella verifica degli apprendimenti e delle competenze, utilizzano “griglie” elaborate dai Gruppi Disciplinari e condivise in sede di Collegio dei Docenti.

GIUDIZIO VOTO MOTIVAZIONE

Gravemen-te

insufficiente

1 – 2

3 - 4

Conoscenza nulla Conosce in modo frammentario e non ha compreso gli argomenti fondamentali e commette errori anche in compiti semplici.

Insufficiente 5

Conosce in modo incompleto gli argomenti fonda-mentali. Pur avendo conseguito parziali abilità, non è in grado di utilizzarle in modo autonomo e commette errori.

Sufficiente 6 Conosce ed ha compreso gli argomenti fondamentali esponendoli con sufficiente chiarezza.

Discreto 7

Conosce e comprende gli argomenti affrontati, espo-nendoli con chiarezza e linguaggio appropriato. Ap-plica, senza commettere errori significativi, i metodi e le procedure proposte.

Buono 8 Conosce e padroneggia gli argomenti proposti; sa rielaborare ed applicare autonomamente le cono-

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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE (BL)

POF 2012-13

38

scenze.

Ottimo 9 - 10 Preparazione particolarmente organica, critica, so-stenuta da fluidità espressiva, prodotta da sicurezza ed autonomia operativa.

Per lo svolgimento degli scrutini è stata recepita integralmente la normativa in materia di valutazione, di certificazione delle competenze, di sospensione del giudizio, di organizza-zione e accertamento del recupero. I Consigli di Classe si attengono ai criteri individuati dal Collegio dei Docenti e tengono in debita considerazione: - la capacità di raggiungere gli obiettivi minimi stabiliti per ciascuna disciplina - la capacità di affrontare proficuamente il programma di studi dell'anno successivo - il grado di autonomia raggiunto nell'organizzazione del lavoro scolastico - la funzione propedeutica del biennio e professionalizzante del triennio (con particolare

riferimento alle materie specifiche) - l’impegno dimostrato durante l'intero anno scolastico - la partecipazione alle attività didattiche, comprese quelle complementari o integrative - l’assiduità nella frequenza alle lezioni - le eventuali difficoltà derivanti da situazioni personali e/o familiari oggettivamente rile-

vate. Per la valutazione del comportamento si riferiscono ai seguenti parametri deliberati dal Collegio dei Docenti.

VALUTAZIONE E ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

VOTO 10

Comportamento esemplare e lodevole per rispetto delle per-sone, dell’ambiente e delle norme scolastiche, nonché colla-borativo e attivo nella promozione di clima e atteggiamenti po-sitivi all’interno sia del gruppo classe sia della comunità scola-stica. Il comportamento è connotato da pieno rispetto della cultura e della persona dei compagni di diversa nazionalità.

VOTO 9

Comportamento costantemente corretto, responsabile, parte-cipe e collaborativo, scrupoloso negli adempimenti dei doveri e nel rispetto delle norme della vita scolastica. Il comporta-mento è connotato da rispetto della cultura e della persona dei compagni di diversa nazionalità.

VOTO 8

Comportamento generalmente corretto e rispettoso delle regole e dei doveri scolastici, sensibile ai richiami e disponibile al dia-logo educativo e all’autocorrezione. Il comportamento è conno-tato da rispetto della cultura e della persona dei compagni di di-versa nazionalità.

VOTO 7 Comportamento abbastanza corretto e disciplinato, ma talvol-ta inadempiente nei confronti delle norme e dei doveri della vi-ta scolastica, sanzionabile con richiami verbali o con eventua-

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POF 2012-13

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le richiamo scritto per scorrettezza non grave e successivo at-teggiamento responsabile e disponibile al dialogo educativo. Il comportamento non sempre è connotato da rispetto della cul-tura e della persona dei compagni di diversa nazionalità.

VOTO 6

Comportamento non sempre adeguato alla vita della comunità scolastica, connotato da forme di scorrettezza e inadempien-za alle norme e ai doveri, con atteggiamenti o azioni oggetto della sanzione disciplinare del richiamo verbale o scritto o del-la sospensione fino a 15 giorni. Il comportamento talora risulta non rispettoso della cultura e della persona dei compagni di diversa nazionalità.

VOTO 5

Comportamento gravemente e ripetutamente scorretto caratte-rizzato da atteggiamenti di bullismo, razzismo, violenza con danno fisico e morale alle persone e alla comunità, atti vandalici di particolare entità, danni all’ambiente e ai beni della Scuola. Comportamenti e azioni in genere con rilevanza civile e/o pena-le.

AUTOVALUTAZIONE DELL'EFFICIENZA E DELL'EFFICACIA DEI PROCESSI

L'Istituto promuove, nell'ottica della qualità e del miglioramento continuo, un processo auto-valutativo che investe tutte le componenti scolastiche. Il controllo delle attività istituzionali è regolato dalla normativa vigente - che prevede, tra l’altro, l’utilizzo a norma dei registri obbligatori e la verbalizzazione degli atti deliberativi - nonché dalle modalità contemplate nella Carta dei Servizi. Il controllo delle attività specificatamente riguardanti la discrezionalità dell’Istituto nell’ambito dei processi di autonomia, dopo la formalizzazione dei compiti e degli incarichi, avviene at-traverso la programmazione di verifiche in itinere e finali. L’individuazione e la scelta del miglioramento derivano da:

- Mission della scuola: garantire il successo scolastico e formativo per soddisfare le esigenze e le aspettative degli utenti

- Autoanalisi di Istituto in relazione al progetto per la gestione della qualità dell’Istituto - Organizzazione di momenti di verifica con i responsabili dei progetti in itinere e finali,

per singole azioni o per tipologia di azioni - Analisi dei bisogni del Territorio per il conseguimento di competenze certificate e

spendibili nel mondo del lavoro - Valutazione finale e individuazione degli obiettivi prioritari di miglioramento.

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POF 2012-13

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Seconda parte: AREA ORGANIZZATIVA

POPOLAZIONE SCOLASTICA DEL POLO DI FELTRE ANNO SCOLASTICO 2012/2013

Il Polo di Feltre ha un bacino di utenza differenziato, ma, comunque, ristretto al Feltrino, alle aree limitrofe del Primiero e della provincia di Treviso

ALUNNI ISIS POLO DI FELTRE

CLASSI N. 25 – ALUNNI n. 486

Sez. “A. COLOTTI” Sez. “C. RIZZARDA”

CLASSE Studenti n. CLASSE Studenti n.

1^A F.M. 20 1^A MAT 27

1^B F.M. 20 2^A MAT 21

2^A F.M. 18 3^A MAT 19

2^B F.M. 20 4^ ART. 23

3^A F.M. 18 5^ TIM 14

3^B F.M. 22 5^ TIEL 16

4^A Igea 22 1^A SSS 14

4^B Igea 23 1^B SSS 14

5^A Igea 16 2^A SSS 19

5^B Igea 20 2^B SSS 18

3^A OSS 16

3^B OSS 17

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POF 2012-13

41

4^ TSS 18

5^ TSS 27

Totale classi 10 Totale studenti 196 Totale classi 15 Totale studenti 280

PERSONALE DOCENTE DEL “POLO DI FELTRE” ANNO SCOLASTICO 2012/2013

Al Polo di Feltre prestano attività didattica complessivamente 80 docenti, dei quali 28 presso l’I.T.C. “Colotti” e 52 presso l’ I.P.I.A. “Rizzarda” (7 insegnano in entrambi gli Istituti)

DOCENTI I.T.C.“COLOTTI”

Cognome Nome Materia Classi

Tonin Maria Gabriella Francese 1AB-2AB-3AB-4AB-5AB

Arquilla Idea Tedesco 1B-2B-3B-4B-5B

Bettini Giuditta Sc. Motorie - Ed. Fisi-ca

1A-2A-3A-4A-5A-1B-2B-3B-4B

Sperandio Viviana Disc. Economico A-ziendali

1B-2B-3B-4B

Capovilla Sandra Sc. Integrate (Chimi-ca)

2A-2B

De Bastiani Fabio Ed. Fisica 5B

Corso Silvana Inglese 4 B

Cossalter Damiana Inglese 4A-5A-5B

Cossettini Claudia Disc. Giuridiche ed Economiche

1A-2A-3A-4 A-5A -

Dall'Ovo Clelia Matematica 1A-1B-2A-4A-5A

Angius Angelo Raffaele Matematica 2B-3B-3A-4B-5B

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POF 2012-13

42

Gollino Marco Sc. Integrate (Fisica) 1A-1B

Casagrande Roberta Sc. Integrate (Sc. del-la Terra e Biologia)

1A-1B-2A-2B

Menegat Liana Geografia 4A-4B

Lanieri Menina Scienza della Terra 1A-1B

Palladino Manuela Inglese 1A-1B-2A-2B-3A-3B

Parizzi Nicoletta Disc. Economico A-ziendali

1°-2A-3°-4A-

Pellegrino Maria Informatica 1A-1B-2A-2B

Dal Farra Edi Disc. Economico A-ziendali

5A-5B

Nascimbene Alexia Italiano - Storia 1A-2A-2B-3B

Moretti Tamara Religione 1A-2A-3A-4A-5A-1B-2B-3B-4B-5B

Sartor Giovanna Disc. Giuridiche ed Economiche

1B-2B-3B-4B-5B

Schillaci Salvatore Italiano - Storia 2A-3A-4A-4B

Sperandio Viviana Disc. Economico A-ziendali

1B-2B-3B-4B

Toffolet Lando Geografia 1A-1B-2A-2B-5A-5B

Viena Maria Italiano - Storia 1B-2B-3B-5B-5A

DOCENTI IPIA “RIZZARDA”

Cognome Nome Materia Classi

ANTONIOTTI LUIGI SOSTEGNO 1ªA MAT/3ªA

MAT/5ªA TESS

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POF 2012-13

43

AVANZO ELENA SOSTEGNO 3ªB SSS/4ªA TESS

BALCON LARA MATERIE LETTERARIE 2ªA MAT/4ªA TIM-

TIEL/5ªA TIM

BARATTIN FABIO SC. MOTORIE - ED.

FISICA

3ªA MAT/2ªA

SSS/2ªB SSS/4ªB

TESS

BASILE GIUSEPPE SOSTEGNO 2ªA MAT/3ªA MAT

BAZZAC0 PAOLO SCIENZE NATURALI

CHIMICA E GEOGRAFIA

1ªA MAT/2ªA

MAT/1ªA SSS/

1ªB SSS/2ªA

SSS/2ªB SSS

BINO GIORGIA ANATOMIA,

FISIOLOGIA ED IGIENE 3ªA SSS

BONALDO AURORA MATEMATICA 3ªA MAT/1ªB

SSS/4ªA TESS/

4ªB TESS/5ªA TESS

BUTTOL PAOLO DISC. EC. AZ. - (Tec.

Amm.) 5ªA TESS

CAPRARO MAURA INGLESE

2ªB SSS/3ªA

SSS/3ªB SSS/ 4ªA TESS/4ªB

TESS/5ªA TESS

CARLESSO SILVIA MATERIE LETTERARIE 1ªB SSS/3ªA

SSS/4ªA TESS

CONDOLUCI DOMENICO MATERIE LETTERARIE 1ªA MAT/3ªA

MAT/5ªA TESS

COSSALTER DAMIANA INGLESE 1ªA SSS/1ªB

SSS/2ªA SSS

DA RUGNA MARIA GRAZIA MATEMATICA 5ªA TIM/2ªA

SSS/2ªB SSS/

3ªA SSS /3ªB SSS

DAL FARRA EDI DISC. EC. AZ. - (Tec.

Amm.) 4ªA TESS/4ªB TESS

DA ROLD FABRIZIO ELETTROTECNICA E

APPL. - ELETTRONICA

1ªA MAT/2ªA

MAT/3ªA MAT/

4ªA TIM/5ªA TIM

D'ALBERTO RAINIERI DISC. MECC. E

TECNOLOGIA

1ªA MAT/3ªA

MAT/4ªA TIM/5ªA

TIM

DE BACCO SANDRA SC. INTEGR. (Chimica)-

COP 1ªA MAT/2ªA MAT

DE CIAN PATRIZIO DISC. MECC. E

TECNOLOGIA

2ªA MAT/3ªA

MAT/4ªA TIM/5ªA

TIM

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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE (BL)

POF 2012-13

44

DE LUCA PIERPAOLO SOSTEGNO 1ªA MAT/3ªA MAT

DE SALVADOR MICHELE ANATOMIA,

FISIOLOGIA ED IGIENE

3ªB SSS/4ªA

TESS/4ªB TESS/

5ªATESS

DI GENUA PASQUALINA METODOLOGIE

OPERATIVE

1ªA SSS/1ªB

SSS/2ªA SSS/

2ªB SSS/3ªA SSS

/3ªB SSS

GANZ PATRICK ELETTROTECNICA E

APPL. 4ªA TIEL/5ªA TIEL

GIACOMINI AGOSTINO SC. MOTORIE - ED.

FISICA

1ªA MAT/2ªA

MAT/4ªA TIM-TIEL/

5ªA TIM/5ªA

TIEL/1ªA SSS/1ªB

SSS/

3ªA SSS /3ªB SSS

GIUNTA CATERINA SOSTEGNO 2ªA MAT/4ªA

TIM/2ªA SSS

GOLLINO MARCO SC. INTEGRATE

(FISICA)

1ªA MAT/2ªA

MAT/1ªA SSS/1ªB SSS

LIRA SILVIA SOSTEGNO 1ªA SSS/3ªA SSS

LO CULLO MARIELLA INGLESE

1ªA MAT/2ªA

MAT/3ªA MAT/

4ªA TIM-TIEL/5ªA

TIM/5ªA TIEL

LOMBARDO TIZIANO SOSTEGNO 2ªA MAT/3ªA

SSS/5ª A TESS

MASSENZ ANTONELLA

SCIENZE UMANE E

SOCIALI-PSICOLOGIA

GENERALE E APPL.

2ªA SSS/2ªB

SSS/3ªA SSS /3ªB

SSS/

5ª A TESS

MIONE PIETRO MAURO LAB.

ELETTROTECNICA –

LAB. FISICA

1ªA MAT/2ªA

MAT/4ªA TIEL/5ªA

TIEL

MORETTI TAMARA RELIGIONE

5ªA TIEL /1ªA

SSS/2ªA SSS/

2ªB SSS/3ªA SSS

/3ªB SSS/

4ªA TESS/4ªB TESS

MORETTO ELISA SOSTEGNO 2ªA MAT/3ªA

MAT/3ªB SSS

NERI ALESSANDRO SC. MOTORIE - ED.

FISICA 4ªA TESS/ 5ªA TESS

PARAPETTO CLAUDIA DISC. GIURIDICHE ED

ECON.

1ªA SSS/1ªB

SSS/2ªB SSS/

3ªB SSS/4ªA

TESS/4ªB TESS/

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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE (BL)

POF 2012-13

45

5ªA TESS

PARENZA VINCENZO ELETTROTECNICA E

APPL. 4ªA TIEL/5ªA TIEL

PERENZIN ALBERTO ED. MUSICALE 2ªA SSS/2ªB SSS

PERCO MASSIMO DISC. GIURIDICHE ED

ECON.

1ªA MAT/2ªA

MAT/2ªA SSS/3ªA

SSS

PERRELLI ELISABETTA MATERIE LETTERARIE 5ªA TIEL/1ªA

SSS/2ªA SSS

PIAZZA PIERDOMENICO CHIMICA E TECN.

CHIMICA

1ªA MAT/2ªA

MAT/2ªA SSS/2ªB

SSS

POLETTI MARIO SOSTEGNO 2ªB SSS/5ªA TESS

POTENZA SALVATORE MARIO SOSTEGNO 4ªA TIM

RAFFONE NICOLO' LAB. ELETTROTECNICA-

ELETTROTEC., ELETTR.

E APPL.

1ªA MAT/2ªA

MAT/3ªA MAT/

4ªA TIEL/5ªA TIEL

RECH SHEILA FRANCESE 1ªA SSS/1ªB

SSS/2ªA SSS/3ªA

SSS

SALEMI BARBARA DISEGNO E STORIA

DELL’ARTE 1ªA SSS/1ªB SSS

SANI GIANPAOLO RELIGIONE

1ªA MAT/2ªA

MAT/3ªA MAT/

4ªA TIM-TIEL/5ªA

TIM/1ªB SSS/

5ªA TESS

SANTI TIZIANA SCIENZE UMANE E

SOCIALI-PSICOLOGIA

GENERALE E APPL.

1ªA SSS/1ªB

SSS/4ªA TESS/

4ªB TESS

SCATENA FRANCA MATERIE LETTERARIE 2ªB SSS/3ªB

SSS/4ªB TESS

TARBELLI GIANFRANCO MATEMATICA 1ªA MAT/2ªA

MAT/4ªA TIM-TIEL/

5ªA TIEL/1ªA SSS

TONIN MARIA GABRIELLA FRANCESE 2ªB SSS/3ªB SSS

TURRA SERGIO LAB. MECCANICO. LAB.

TECN.PROD E

TECNOLOGIA MECC.

1ªA MAT/2ªA

MAT/3ªA MAT/

4ªA TIM/5ªA TIM

ZOCCO MARIA SCIENZE UMANE E

SOCIALI-PSICOLOGIA

GE. E APPL.

1ªB SSS/5ªA TESS

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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE (BL)

POF 2012-13

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COORDINATORI DI CLASSE Anno Scolastico 2012/13

ITC “COLOTTI”

DOCENTE CLASSE

NASCIMBENE Alexia 1A

VIENA Maria 1B

DALL'OVO Clelia 2A

PELLEGRINO Maria 2B

PARIZZI Nicoletta 3A

SPERANDIO Viviana 3B

COSSETTINI Claudia 4A

SARTOR Giovanna 4B

TOFFOLET Lando 5A

TOFFOLET Lando 5B

IPIA “RIZZARDA”

DOCENTE CLASSE

CONDOLUCI Domenico 1A MAT

BALCON Lara 2A MAT

D'ALBERTO Rainieri 3A MAT

LO CULLO Mariella 4A ART (TIM-TIEL)

DA RUGNA Maria Grazia 5A TIM

LO CULLO Mariella 5A TIEL

PERRELLI Elisabetta 1A SSS

COSSALTER Damiana 1B SSS

MASSENZ Antonella 2A SSS

DI GENUA Pasqualina 2B SSS

CAPRARO Maura 3A SSS

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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE (BL)

POF 2012-13

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PARAPETTO Claudia 3B SSS

DE SALVADOR Michele 4A TSS

SCATENA Franca 4B TSS

BONALDO Aurora 5A TSS

Personale ATA del Polo di Feltre

L’organico del personale ATA assomma a 18 unità; sulla scorta del numero degli alunni per

l’a.s. 2012/2013, oltre al Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, competono 5 Assi-

stenti Amministrativi, 2 Assistenti Tecnici e 10 Collaboratori Scolastici

Cognome Nome Sede di Servizio

COLOTTI

SARTOR Linda ITC Direttore dei servizi generali ed amministrativi

CARAZZAI Pierluigi ITC Assistente Amministrativa

SLONGO Filomena ITC Assistente Amministrativa

BRANDIES Hendrika ITC Collaboratore scolastico

FACCHIN Warner ITC Collaboratore scolastico

INDEZZI Roberta ITC Collaboratore scolastico

ROMAN Marina ITC Collaboratore scolastico ( P.T )

BERTON Gina ITC Collaboratore scolastico ( P.T )

DA VENEZIA M.Cristina ITC Collaboratore scolastico ( P.T )

Indezzi Roberta ITC Collaboratore scolastico

RIZZARDA

D'ONOFRIO Anna Maria IPIA Assistente Amministrativa

MONEGO Flavia IPIA Assistente Amministrativa

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POF 2012-13

48

SOLAGNA Luciano IPIA Assistente Amministrativa

TRIOLO Francesca IPIA Assistente Amministrativa

MADONNA Barbara IPIA Assistente Amministrativa

DALLA MORA Ivo IPIA Assistente Tecnico

TURRA Vito IPIA Assistente Tecnico

CANZANO Angelo IPIA Assistente Tecnico

CECCHET Claudia IPIA Collaboratore scolastico

MADDALOZZO Marina IPIA Collaboratore scolastico

MONDIN Daniele IPIA Collaboratore scolastico

MOZ Renata IPIA Collaboratore scolastico

TOLLARDO Luigina IPIA Collaboratore scolastico

Staff dirigenziale

Dirigente scolastico Baster Graziano

Collaboratore Vicario D’Alberto Rainieri

Secondo Collaboratore Cossettini Claudia

Collaboratori D.S. e supporto 1^ e 2^ collaboratore

Viena Maria

De Cian Patrizio

Ganz Patrick

Direttore dei servizi generali ed amministrativi

Sartor Linda

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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE (BL)

POF 2012-13

49

Comitato per la valutazione del servizio del personale docente

Baster Graziano

Dirigente Scolastico

Schillaci Salvatore

Docente

Viena Maria

Docente

D’Alberto Rainieri

Docente

De Cian Patrizio

Docente

Cossettini Claudia

Docente (membro supplente)

Ganz Pa-trick

Docente (membro supplente)

Consiglio d’Istituto

Baster Graziano Dirigente Scolastico

Cossettini Claudia

D'alberto Rainieri

Parapetto Claudia

Sartor Giovanna

Tarbelli Gianfranco

Viena Maria

Docenti

Turchetto Elena Genitore

Toigo Marta Genitore

Arboit Beniamino Genitore

Dalla Mora Ivo ATA

Faoro Lorenzo

Tremea Alessandro

Zatta Rizzardo

Studenti

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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE (BL)

POF 2012-13

50

Giunta Esecutiva

BASTER Graziano Dirigente Scolastico

D’Alberto Rainieri Componente Docenti

Sartor Linda Direttore dei servizi generali ed ammini-strativi

Toigo Marta Componente Genitori

Dalla Mora Ivo Componente personale ATA

Faoro Lorenzo Componente Studenti

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Funzioni strumentali al POF

Il Collegio dei docenti elabora, su indicazioni dei bisogni formativi indicati dal Consiglio di Istituto, il Piano

dell’Offerta Formativa ed individua dei docenti con lo scopo di raggiungere gli obiettivi delineati nel documento

programmatico, con attenzione particolare alla qualità dell’istruzione impartita, dei servizi resi all’utenza e al coor-

dinamento dei progetti che si svilupperanno nell’anno di riferimento.

Per l’anno scolastico in corso le funzioni strumentali sono state assegnate ai Proff.

Funzioni strumentali

1^ Area – Qualità Prof. D’ALBERTO Rainieri (Collaboratori proff.

Nando Toffolet e De Cian Patrizio)

2^ Area – Interventi e servizi per gli studenti-docenti.Organizzazione Viaggi di istruzione-Visite guidate-Stage.

Proff. Schillaci Salvatore per l’ITC A. Colotti –

Mione P. Mauro per l’IPIA “Rizzarda”

3^ Area – Orientamento-Entrata-Uscita Proff. Arquilla Idea e De Salvador Michele

4^ Area – Disabilità Prof. POLETTI Mario

5^ Area – Disagio-DSA Proff. ZOCCO MARIA-CONDOLUCI DOMENICO

Organo interno di garanzia

Baster Graziano Dirigente Scolastico

Cossettini Claudia Componente Docenti

Perini Mauro Componente Genitori

Dalla Mora Ivo Componente personale ATA

Tremea Alessandro Componente Studenti

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REFERE�TI

- REFERE�TE POF-: DIRIGENTE SCOLASTICO-POLO DI FELTRE

- EDUCAZIO�E ALLA SALUTE-: DE SALVADOR MICHELE –POLO DI FELTRE

- FUMO: VIENA MARIA (ITC COLOTTI )- DE SALVADOR MICHELE(IPIA RIZZARDA )

- EDUCAZIO�E ALLA LEGALITA’: SARTOR GIOVANNA ( ITC COLOTTI ) e PARAPETTO CLAUDIA (IPIA RIZZARDA )

- SICUREZZA(RSPP-FU�ZIO�AME�TO-ALTRO-I�C.SPECIFICO): GANZ PATRICK

- AMBIE�TE: CASAGRANDE ROBERTA-CAPOVILLA SANDRA ( ITC COLOTTI )/ BAZZACCO PAOLO-PIAZZA PIERDOMENICO ( IPIA RIZZARDA )

- EUROPA: TOFFOLET LANDO

- I�VALSI : GOLLINO MARCO SUPPORTATO DA D’ALBERTO RAINIERI E VIENA MARIA

- PLICO TELEMATICO : GOLLINO MARCO (IPIA RIZZARDA ) ARGUILLA IDEA ( ITC COLOTTI )

- LI�GUA PER STRA�IERI : CAPRARO MAURA

- LI�GUE : PALLADINO MANUELA

- ALTER�A�ZA SCUOLA LAVORO(COLL.) : D’ALBERTO RAINIERI ( IPIA RIZZARDA )

- STAGE (FS): SCHILLACI SALVATORE(ITC COLOTTI )

- TERZA AREA-FU�ZIO�AME�TO(I�C.SPECIFICO) : DE CIAN PATRIZIO

- CIRCOLARI-FUNZIONAMENTO-ALTRO(I�C.SPECIFICO) -VIENA MARIA

- AZIO�I DI CO�TRASTO AL DISAGIO SCOLASTICO : ZOCCO MARIA

- INTERVENTI DI SUPPORTO PER GLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (L.170/’10-D.M. 12-7-’11 ED ALLEGATA GUIDA) : CONDOLUCI DOMENICO

- CO�SULTA PROVI�CIALE: PARIZZI NICOLETTA

- BIBLIOTECA: SCHILLACI SALVATORE (ITC COLOTTI ) - CONDOLUCI DOMENICO (IPIA RIZZARDA)

- GIOR�ALE I� CLASSE : SCHILLACI SALVATORE-COSSETTINI CLAUDIA-VIENA MARIA-SARTOR GIOVANNA (ITC COLOTTI ) - CONDOLUCI DOMENICO (IPIA RIZZARDA)

- GIORNALINO DI ISTITUTO : REFERENTE: VIENA MARIA-COLLABORATORI . SCHILLACI SALVATORE -BALLESTRIN LAURA-CERENTIN MARIA(ITC COLOTTI ) \CARLESSO SILVIA –CONDOLUCI DOMENICO-SCATENA FRANCA (IPIA RIZZARDA)

- SITO D’ISTITUTO POLO DI FELTRE : GOLLINO MARCO

- LIM-CORSO: ZAMPIERI PAOLO(COLOTTI)-GOLLI�O MARCO (IPIA RIZZARDA)

- ECDL : GOLLINO MARCO-ZAMPIERI PAOLO (POLO DI FELTRE)

- ATTIVITA’ TEATRALI E CI�EMA: SCHILLACI SALVATORE-SCATENA FRANCA

- ORIE�TAME�TO SEZ. PROFESSIO�ALE (FS) : ARQUILLA IDEA (ITC COLOTTI) ---DE SALVADOR MICHELE (IPIA RIZZARDA)

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- QUALITA’(FS): D’ALBERTO RAINIERI –COLL.( TOFFOLET LANDO(COLOTTI)-DE CIAN PATRIZIO(IPIA RIZZARDA))

- SUPPORTO ALU��I-DOCENTI-VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE (FS): SCHILLACI SALVATORE (ITC COLOTTI)-MIONE PIETRO MAURO(IPIA RIZZARDA)

- INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISABILITA’ (L.104/92 –ACCORDO DI PROGRAMMA PROVINCIALE) (FS) : POLETTI MARIO

- EDUCAZIONE FISICA-BETTINI GIUDITTA (POLO DI FELTRE)

- LETTURA PENSATA –I.T.C. COLOTTI- SCHILLACI SALVATORE

RESPO�SABILI PER LABORATORI-OFFICI�A-AULE SPECIALI - LABORATORI DI I�FORMATICA-LIM -GOLLINO MARCO ( IPIA RIZZARDA –ZAMPIERI PAOLO

LABORATORI DI I�FORMATICA-LIM( ITC COLOTTI

- SUPPORTO SEGRETERIE-GOLLINO MARCO (POLO DI FELTRE)

- OFFICI�A MECCA�ICA : TURRA SERGIO (IPIA RIZZARDA )

- LABORATORIO ELETTRICO : RAFFO�E �ICOLO’

- LABORATORIO LI�GUISTICO : PALLADINO MANUELA

- LABORATORIO DI CHIMICA : CAPOVILLA SA�DRA ( ITC COLOTTI )

- LABORATORIO DI SCIE�ZE : CASAGRA�DE ROBERTA ( ITC COLOTTI )

- LABORATORIO DI FISICA : GOLLI�O MARCO ( ITC COLOTTI )

Responsabili della sicurezza

Addetti alla squadra antincendio Schillaci Salvatore

ITC Colotti

Addetti al primo soccorso Toffolet Lando

Addetti al primo soccorso De Cian Patrizio

IPIA Rizzarda

Addetti alla squadra antincendio Condoluci Domenico

Responsabile del sistema di prevenzione e protezione Ganz Patrick

Responsabile primo soccorso palestra Tutti gli insegnanti in servizio

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ITC Colotti- IPIA Rizzarda-Personale ATA-Addetti al primo soccorso Tutti i Collaboratori scolastici in

servizio

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Dalla Mora Ivo

COMMISSIONI:

COMMISSIONE QUALITA’: PROFF. TOFFOLET LANDO, SCHILLACI SALVATORE,

SPERANDIO VIVIANA, D’ALBERTO RAINIERI, MIONE PIETRO MAURO, DE CIAN

PATRIZIO.

FORMAZIONE DELLE CLASSI

Nell’ambito del numero di classi autorizzate e nel rispetto dei gruppi delle lingue straniere, le classi iniziali dei singoli indirizzi si formano sulla scorta del criterio dell’ equieterogeneità che si esplica nella formazione di “classi eterogenee al loro interno, ma omogenee tra loro” con riferimento a:

- Sesso (suddivisione proporzionale) - Stranieri (suddivisione proporzionale) - Diversamente abili e con DSA (suddivisione proporzionale) - Giudizio in uscita dalle scuole medie (suddivisione proporzionale) - Provenienza: in ogni gruppo deve essere presente più di un allievo proveniente dalla

stessa zona; - Indicazione di un amico/amica con cui frequentare la stessa classe (la richiesta deve

essere condivisa).

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Per raggiungere gli obiettivi prefissati, specialmente quando i risultati scolastici non sono soddisfacenti, è importante la collaborazione tra:

- studente-docente - studente-genitori - docenti-genitori

Il buon funzionamento di queste relazioni costituisce un circuito positivo che consente di pro-gredire in un clima di rispetto e di cooperazione che trova la sua espressione nel PATTO DI CORRESPONSABILITÀ; tale strumento educativo fornisce occasione di confronto respon-sabile, di accordo partecipato, di condivisione di metodologie e obiettivi fondanti la vita co-munitaria in ambiente scolastico.

Strumenti di comunicazione scuola-famiglia

La famiglia può partecipare e condividere le attività scolastiche attraverso diversi strumenti:

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- il libretto personale, utilizzato per le comunicazioni scuola-famiglia: informazioni, convocazioni, comunicazioni, giustificazione delle assenze e dei ritardi, richieste di uscite anticipate

- i Consigli di classe che si riuniscono periodicamente anche con la partecipazione dei Rappresentanti degli allievi e dei genitori, per presentare la situazione generale delle classi, per analizzare la situazione educativa e didattica, per verificare la pro-grammazione, per proporre iniziative e per esprimere parere in merito all’adozione dei libri di testo

- i colloqui generali che si svolgono due volte l’anno (indicativamente nei mesi di di-cembre ed aprile) e prevedono la partecipazione di tutti i docenti

- il colloquio personale con il docente, previo appuntamento, nell’ora settimanale messa a disposizione dallo stesso. Il calendario viene comunicato all’inizio dell’anno, affisso nelle singole classi e nelle bacheche della scuola

- il colloquio con il Dirigente scolastico, preferibilmente su appuntamento in orario antimeridiano, per discutere ogni possibile problema che si possa presentare durante il percorso scolastico dell’alunno

- le pagelle e le “pagelline” che informano sull’andamento didattico e sulla valutazio-ne intermedia, danno indicazioni su: comportamento, attenzione, partecipazione, profitto, numero delle ore di lezione effettuate e assenze. Le “pagelline”, schede di comunicazione dei livelli di apprendimento degli alunni, vengono consegnate a metà dei due periodi, poco prima dei colloqui generali

- comunicazione del superamento, o meno, dei debiti formativi - la “Scuola aperta”, attività organizzata nel periodo che precede il termine per le iscri-

zioni, in occasione della quale gli alunni e i genitori delle Scuole Medie possono visi-tare le sedi e incontrare alcuni docenti

- comunicazioni dirette in merito ad attività aggiuntive quali, ad esempio, “sportelli di-dattici”, “Interventi Didattici Educativi ed Integrativi” [IDEI] e “corsi di recupero”

- comunicazione diretta delle assenze alle famiglie. La consegna delle informative specificamente predisposte, l’acquisizione del consenso quando dovuto, il controllo della comunicazione e della diffusione dei dati, l’adozione degli appositi Regolamenti e l’aggiornamento del Documento Programmatico della Sicurezza sono ormai diventati fatto abituale nella vita dell’Istituto.

ARTICOLAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

Per consentire agli allievi una gestione adeguata dei tempi di studio e un’accettabile fruizione delle opportunità di recupero, l’attività didattica è organizzata in 2 periodi:

- dall’inizio delle lezioni 12 settembre 2012 al 23 gennaio 2013 - dal 24 gennaio 2013 al termine delle lezioni 8 giugno 2013

ORGANIZZAZIONE DELL’ORARIO DIDATTICO

In considerazione dell’elevata percentuale di studenti pendolari, degli orari dei mezzi di tra-sporto pubblico e della carenza di strutture sul Territorio, l’attività didattica curriculare è arti-

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colata in orario solo antimeridiano, soluzione questa atta a garantire le idonee condizioni per la regolarità della frequenza scolastica.

CALE�DARIO A.S. 2012-2013:

FESTIVITA’-VACA�ZE

Inizio attività didattica: 12 settembre 2012 (mercoledì) Festività obbligatorie:

tutte le domeniche - il 1° novembre, festa di tutti i Santi - l’8 dicembre, Immacolata Concezione - il 25 dicembre, Natale - il 26 dicembre - il 1° gennaio, Capodanno - il 6 gennaio, Epifania - il lunedì dell’Angelo - il 25 aprile, anniversario della Liberazione - il 1° maggio, festa del Lavoro - il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica (domenica) - 14 maggio festa del Santo Patrono

Vacanze scolastiche:

- da giovedì 1° novembre a domenica 4 novembre 2012 (ponte di Ognissanti); - da domenica 23 dicembre 2012 a domenica 6 gennaio 2013 (vacanze natalizie); - da domenica 10 febbraio a mercoledì 13 febbraio 2013 compresi (carnevale e mercoledì del-le Ceneri); - da giovedì 28 marzo a martedì 2 aprile 2013 compresi (vacanze pasquali)

Fine attività didattica: 8 giugno 2013 (sabato)

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�OTE RIGUARDA�TI L’ORIE�TAME�TO SCOLASTICO

SCUOLA APERTA

Aspettiamo le famiglie e gli studenti delle classi terze Medie all'iniziativa di Scuola Aperta che si svolgerà:

presso la sezione Commerciale (I.T.C. "Colotti") nei giorni:

• Sabato 24 novembre 2012 - dalle ore 14.30 alle ore 17.30 • Sabato 15 dicembre 2012 - dalle ore 14.30 alle ore 17.30 • Domenica 13 gennaio 2013 - dalle ore 10.00 alle ore 12.00

presso la sezione Professionale (I.P.I.A. "Rizzarda") nei giorni:

• Sabato 01 dicembre 2012 - dalle ore 14.00 alle ore 17.00 • Sabato 19 gennaio 2013 - dalle ore 14.00 alle ore 17.00 • Sabato 26 gennaio 2013 - dalle ore 14.00 alle ore 17.00

Contattando preventivamente la Segreteria è possibile fissare un incontro in altre date, sia di mattina che di pomeriggio, a seconda delle esigenze di scuola e famiglie.

CO�SIGLI DI CLASSE

01 ottobre 2012 (inizio)

Ristretti

Lunedì 01 ottobre: I.P.I.A. 1^ A MAT, 2^ A MAT, 3^ A MAT, Martedì 02 ottobre: I.P.I.A. 4^ ART. (Elett. e Mec.), 5^ TIM, 5^ TIEL Mercoledì 03 ottobre: I.P.I.A.1^ A SSS, 1^ B SSS, 2^ A SSS, 2^ B SSS Giovedì 04 ottobre: I.P.I.A. 3^ A SSS, 3^ B SSS, 4^ A TSS, 4 ^ B TSS, 5^ TSS Venerdì 05 ottobre: “Colotti” sezione A Lunedì 08 ottobre: “Colotti” sezione B

19 novembre 2012 (inizio) Ristretti (pagelline) e allargati

Lunedì 19 novembre: I.P.I.A.1^ A SSS, 1^ B SSS, 2^ A SSS, 2^ B SSS Martedì 20 novembre: I.P.I.A. 3^ A SSS, 3^ B SSS, 4^ A TSS, 4^ B TSS, 5^ TSS

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Mercoledì 21 novembre: “Colotti” sezione A Giovedì 22 novembre: “Colotti” sezione B Venerdì 23 novembre: I.P.I.A. 1^ A MAT, 2 ^ A MAT, 3^ A MAT, Lunedì 26 novembre: I.P.I.A. 4^ ART. (Elett. e Mec.), 5^ TIM, 5^ TIEL

23 gennaio 2013 Fine 1^ quadrimestre

24 gennaio 2013 (inizio) Scrutini Intermedi

Giovedì 24 gennaio: “Colotti” sezione A Venerdì 25 gennaio: “Colotti” sezione B Lunedì 28 gennaio: I.P.I.A. 1^ A MAT, 2^ A MAT, 3^ A MAT, Martedì 29 gennaio: I.P.I.A. 4^ ART. (Elett. e Mec.), 5^ TIM, 5^ TIEL Mercoledì 30 gennaio: I.P.I.A.1^ A SSS, 1^ B SSS, 2^ A SSS, 2^ B SSS Giovedì 31 gennaio: I.P.I.A. 3^ A SSS, 3^ B SSS, 4^ A TSS, 4^ B TSS, 5^ TSS

15 marzo 2013 (inizio) Verifica Programmazione e Pagelline

Venerdì 15 marzo: I.P.I.A. 4^ ART. (Elett. e Mec.), 5^ TIM, 5^ TIEL Luned’ 18 marzo: I.P.I.A. 1^ A MAT, 2^ A MAT , 3^ A MAT Martedì 19 marzo: “Colotti” sezione A Mercoledì 20 marzo: “Colotti” sezione B Giovedì 21 marzo: I.P.I.A. 3^ A SSS, 3^ B SSS, 4^ A TSS, 4^ B TSS, 5^ TSS Venerdì 22 marzo: I.P.I.A.1^ A SSS, 1^ B SSS, 2^ A SSS, 2^ B SSS

2 e 3 maggio 2013 Riunione propedeutica Documento 15

Maggio Giovedì 2 maggio “Rizzarda” Venerdì 3 maggio “Colotti”

9 e 10 maggio 2013 Approvazione Documento 15 maggio

Giovedì 9 maggio “Rizzarda” Venerdì 10 Maggio “Colotti”

10 giugno 2013 (inizio) Scrutini 2^ Quadrimestre

Lunedì mattina 10 giugno: I.P.I.A. 5^ TIM, 5^ TIEL , 5^ TSS, Lunedì pomeriggio10 giugno: “Colotti” 5^ A e 5 B Martedì mattina 11 giugno: I.P.I.A. 3^ A SSS, 3^ B SSS, 4^ A TSS, 4^ B TSS, Martedì pomeriggio 11 giugno: “Colotti” sez B Mercoledì mattino 12 giugno: “Colotti” sez A Mercoledì pomeriggio 12 giugno: I.P.I.A. 1^ A MAT, 2^ A MAT, 3^ A MAT, 4^ ART

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Giovedì mattina 13 giugno: I.P.I.A. 1^ A SSS, 1^ B SSS, 2^ A SSS, 2^ B SSS:

RICEVIME�TO GE�ERALE:

RIZZARDA: 13 dicembre 2012 Indirizzo Industria e Artigianato 14 dicembre 2012 Indirizzo Sociale 5 aprile 2013 Indirizzo Industria e Artigianato 6 aprile 2013 Indirizzo Sociale COLOTTI: 12 dicembre 2012 tutte le classi 9 aprile 2013 tutte le classi

ORARIO RICEVIME�TO GE�ITORI I.T.C. COLOTTI

ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE

RICEVIMENTO SETTIMANALE DEI GENITORI SEZIONE I.T.C. “COLOTTI” – A.S. 2012 – 2013

Ricevimento

Cognome Nome Materia Classi

Giorno Orario

ANGIUS ANGELO

RAFFAELE MATEMATICA

3^A,

2^B,3^B,

4^B, 5^B

LUNEDI’ 9.50- 10.40

ARQUILLA IDEA TEDESCO 1^B, 2^ B,

3^B, 4^B,

5^B

GIOVEDI’ 10.30 – 11.20

BETTINI GIUDITTA EDUCAZIONE

FISICA

1^ A e B, 2^

A e B, 3^A

e B, 4^ A e

B, 5^ A

’GIOVEDI’ 10.30 – 11.20

CAPOVILLA SANDRA CHIMICA 2^ A e B LUNEDI’ 10.20 – 10.50

CASAGRANDE ROBERTA SCIENZA DELLA

TERRA 2^ A e B SABATO 7.50 – 8.50

NASCIMBENE ALEXIA ITALIANO/STORIA 1^ A LUNEDI’ 10.50 – 11.50

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CORSO SILVANA INGLESE 4^ B MARTEDI’ 10.30 – 11.00

COSSALTER DAMIANA INGLESE 4^ A, 5^ A e

B LUNEDI’ 11.50 – 12.20

COSSETTINI CLAUDIA DIRITTO/ECONOMIA 1^ A, 2^ A,

3^ A, 4^ A,

5^ A

GIOVEDI’ 8.40 – 9.30

DAL FARRA EDI ECONOMIA

AZIENDALE 5^ A e B LUNEDI’ 12.50 – 13.50

DALL’OVO CLELIA MATEMATICA 1^ B, 1^A,

2^ A 4^ A,

5^ A

GIOVEDI’ 9.30 – 10.20

DE BASTIANI FABIO EDUCAZIONE

FISICA 5^ B LUNEDI’ 9.50 – 10.15

GOLLINO MARCO FISICA 1^ A e B VENERDI’ 9.50 – 10.40

IANIERI MENINA SCIENZA DELLA

TERRA 1^ A e 1^ B MERCOLEDI’ 10.50 – 11.50

MENEGAT LIANA GEOGRAFIA

ECONOMICA 4^ A e 4^ B LUNEDI’

9.50 -10.40 (su

app.to)

MORETTI TAMARA INS. RELIGIONE

CATTOLICA

1^ A e B, 2^

A e B, 3^ A e B, 4^ A e

B, 5^ A e B

VENERDI’ 10.20 – 10.50

PALLADINO MANUELA INGLESE 1^ A e B, 2^

A e B, 3^ A

e B

VENERDI’ 8.50 – 9.50

PARIZZI NICOLETTA ECONOMIA

AZIENDALE

1^ A, 2^ A,

3^ A, 4^ A MERCOLEDI’ 10.50 – 11.50

PELLEGRINO MARIA TRATTAMENTI

TESTI

1^ A e B,

2^A e B MARTEDI’ 10.30 – 11.20

SARTOR GIOVANNA DIRITTO/ECONOMIA 1^B, 2^B,

3^B,4^ B,

5^ B

VENERDI’ 9.50 – 10.40

SCHILLACI SALVATORE ITALIANO/STORIA 2^ A, 3^ A,

4^ A e B LUNEDI’ 10.50 – 11.50

SPERANDIO VIVIANA ECONOMIA

AZIENDALE

1^B, 2^ B,

3^ B, 4^ B,

5^ B

LUNEDI’ 10.50 – 11.50

(su app.)

TOFFOLET LANDO GEOGRAFIA

ECONOMIA

1^ A e B, 2^

A e B,5^ A e

B

LUNEDI’ 10.50 – 11.50

TONIN MARIA

GABRIELLA FRANCESE

1^ A e B, 2^

A e B, 3^ A

e B, 4^ A e

B, 5^ A e B

LUNEDI’ 8.50 – 9.20

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VIENA MARIA ITALIANO/STORIA

1^ B, 2^ B,

5^ A e B, 3^

B

MERCOLEDI’ 9.50 – 10.40

ZAMPIERI PAOLO INFORMATICA 3^ A e B GIOVEDI’ 11.20 – 10.50

ZATTA DANIELA ITALIANO/STORIA 2^ A e B, 3^

B LUNEDI’ 9.50 – 10.40

ORARIO RICEVIME�TO GE�ITORI I.P.I.A RIZZARDA

Ricevimento

Cognome Nome Materia Classi

Giorno Orario

ANTONIOTTI LUIGI SOSTEGNO 1ªA MAT/3ªA

MAT/5ªA TESS MARTEDI’ 12:10/13:00

AVANZO ELENA SOSTEGNO 3ªB SSS/4ªA TESS

GIOVEDI' 11.20/12.10

BALCON LARA MATERIE

LETTERARIE

2ªA MAT/4ªA

TIM-TIEL/5ªA

TIM

LUNEDI’ 9:50 /10:40

BARATTIN FABIO SC. MOTORIE - ED.

FISICA

3ªA MAT/2ªA

SSS/2ªB

SSS/4ªB TESS

SABATO 9:50/10:40

BASILE GIUSEPPE SOSTEGNO 2ªA MAT/3ªA

MAT GIOVEDI’ 10:30/11:20

BAZZAC0 PAOLO

SCIENZE NATURALI

CHIMICA E

GEOGRAFIA

1ªA MAT/2ªA

MAT/1ªA SSS/

1ªB SSS/2ªA

SSS/2ªB SSS

MARTEDI’ 10:30/11:20

BINO GIORGIA ANATOMIA,

FISIOLOGIA ED

IGIENE

3ªA SSS SABATO 9:50/10:40

BONALDO AURORA MATEMATICA

3ªA MAT/1ªB

SSS/4ªA TESS/

4ªB TESS/5ªA

TESS

GIOVEDI’ 12:10/13:00

BUTTOL PAOLO DISC. EC. AZ. -

(Tec. Amm.) 5ªA TESS MARTEDI’ 11:20/12:10

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CAPRARO MAURA INGLESE

2ªB SSS/3ªA

SSS/3ªB SSS/

4ªA TESS/4ªB

TESS/5ªA TESS

GIOVEDI' 8:40/9:30

CARLESSO SILVIA MATERIE

LETTERARIE

1ªB SSS/3ªA

SSS/4ªA TESS LUNEDI’ 10:50/11:50

CONDOLUCI DOMENICO MATERIE

LETTERARIE

1ªA MAT/3ªA

MAT/5ªA TESS MERCOLEDI’ 8:50 / 9:50

COSSALTER DAMIANA INGLESE 1ªA SSS/1ªB

SSS/2ªA SSS GIOVEDI’ 8:40 / 9:10

DA RUGNA MARIA GRAZIA MATEMATICA

5ªA TIM/2ªA

SSS/2ªB SSS/

3ªA SSS /3ªB

SSS

GIOVEDI’ 9:30 /10:20

DAL FARRA EDI DISC. EC. AZ. -

(Tec. Amm.)

4ªA TESS/4ªB

TESS GIOVEDI’ 9:30 /10:20

DA ROLD FABRIZIO ELETTROTECNICA E

APPL. -

ELETTRONICA

1ªA MAT/2ªA

MAT/3ªA MAT/

4ªA TIM/5ªA TIM

GIOVEDI’ 9:30 /10:20

D'ALBERTO RAINIERI DISC. MECC. E TECNOLOGIA

1ªA MAT/3ªA MAT/4ªA

TIM/5ªA TIM

GIOVEDI’ 9:30 /10:20

DE BACCO SANDRA SC. INTEGR. (Chi-

mica)-COP

1ªA MAT/2ªA

MAT SABATO 9:50 /10:40

DE CIAN PATRIZIO DISC. MECC. E

TECNOLOGIA

2ªA MAT/3ªA

MAT/4ªA

TIM/5ªA TIM

GIOVEDI’ 10:30/11:20

DE LUCA PIERPAOLO SOSTEGNO 1ªA MAT/3ªA

MAT VENERDI’ 9:50 /10:40

DE

SALVADOR MICHELE

ANATOMIA,

FISIOLOGIA ED

IGIENE

3ªB SSS/4ªA

TESS/4ªB TESS/

5ªATESS

MERCOLEDI’ 9:50 /10:40

DI GENUA PASQUALINA METODOLOGIE

OPERATIVE

1ªA SSS/1ªB

SSS/2ªA SSS/

2ªB SSS/3ªA

SSS /3ªB SSS

MARTEDI' 10.30/11.20

GANZ PATRICK ELETTROTECNICA E

APPL.

4ªA TIEL/5ªA

TIEL MARTEDI' 8:40 / 9:30

GIACOMINI AGOSTINO SC. MOTORIE - ED.

FISICA

1ªA MAT/2ªA

MAT/4ªA TIM-

TIEL/

5ªA TIM/5ªA

TIEL/1ªA

SSS/1ªB SSS/ 3ªA SSS /3ªB

SSS

VENERDI’ 11:50/12:50

GIUNTA CATERINA SOSTEGNO 2ªA MAT/4ªA

TIM/2ªA SSS MERCOLEDI’ 10:50/11:50

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GOLLINO MARCO SC. INTEGRATE

(FISICA)

1ªA MAT/2ªA

MAT/1ªA

SSS/1ªB SSS

VENERDI’ 9:50 /10:40

LIRA SILVIA SOSTEGNO 1ªA SSS/3ªA

SSS GIOVEDI’ 10:30/11:20

LO CULLO MARIELLA INGLESE

1ªA MAT/2ªA

MAT/3ªA MAT/

4ªA TIM-

TIEL/5ªA

TIM/5ªA TIEL

MERCOLEDI’ 9:50 /10:40

LOMBARDO TIZIANO SOSTEGNO 2ªA MAT/3ªA

SSS/5ª A TESS MARTEDI' 9:30 /10:20

MASSENZ ANTONELLA

SCIENZE UMANE E

SOCIALI-

PSICOLOGIA

GENERALE E APPL.

2ªA SSS/2ªB

SSS/3ªA SSS

/3ªB SSS/

5ª A TESS

MERCOLEDI’ 9:50 /10:40

MIONE PIETRO MAURO LAB.

ELETTROTECNICA –

LAB. FISICA

1ªA MAT/2ªA

MAT/4ªA

TIEL/5ªA TIEL

GIOVEDI’ 8:40 / 9:30

MORETTI TAMARA RELIGIONE

5ªA TIEL /1ªA SSS/2ªA SSS/

2ªB SSS/3ªA

SSS /3ªB SSS/

4ªA TESS/4ªB

TESS

MERCOLEDI’ 8:20/8:50

MORETTO ELISA SOSTEGNO 2ªA MAT/3ªA

MAT/3ªB SSS VENERDI’ 10:50/11:50

NERI ALESSANDRO SC. MOTORIE - ED.

FISICA

4ªA TESS/ 5ªA

TESS MARTEDI' 9:30/10:20

PARAPETTO CLAUDIA DISC. GIURIDICHE

ED ECON.

1ªA SSS/1ªB

SSS/2ªB SSS/

3ªB SSS/4ªA

TESS/4ªB TESS/

5ªA TESS

GIOVEDI’ 10:30/11:20

PARENZA VINCENZO ELETTROTECNICA E

APPL.

4ªA TIEL/5ªA

TIEL MARTEDI' 9:30/10:20

PERENZIN ALBERTO ED. MUSICALE 2ªA SSS/2ªB

SSS MERCOLEDI’ 10:50/11:50

PERCO MASSIMO DISC. GIURIDICHE

ED ECON.

1ªA MAT/2ªA

MAT/2ªA

SSS/3ªA SSS

VENERDI’ 10:50/11:50

PERRELLI ELISABETTA MATERIE

LETTERARIE

5ªA TIEL/1ªA

SSS/2ªA SSS LUNEDI’ 9:50 /10:40

PIAZZA PIERDOMENICO CHIMICA E TECN. CHIMICA

1ªA MAT/2ªA MAT/2ªA

SSS/2ªB SSS

VENERDI’ 8:50 / 9:50

POLETTI MARIO SOSTEGNO 2ªB SSS/5ªA

TESS MARTEDI' 9:30 /10:20

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POTENZA SALVATORE MARIO SOSTEGNO 4ªA TIM MARTEDI' 12:10/13:00

RAFFONE NICOLO'

LAB.

ELETTROTECNICA-

ELETTROTEC.,

ELETTR. E APPL.

1ªA MAT/2ªA

MAT/3ªA MAT/

4ªA TIEL/5ªA

TIEL

GIOVEDI’ 9:30/10:20

RECH SHEILA FRANCESE 1ªA SSS/1ªB

SSS/2ªA

SSS/3ªA SSS

LUNEDI’ 8:50 / 9:50

SALEMI BARBARA DISEGNO E STORIA

DELL’ARTE

1ªA SSS/1ªB

SSS VENERDI’ 8:50 / 9:50

SANI GIANPAOLO RELIGIONE

1ªA MAT/2ªA

MAT/3ªA MAT/

4ªA TIM-

TIEL/5ªA

TIM/1ªB SSS/

5ªA TESS

LUNEDI’ 10:50/11:50

SANTI TIZIANA

SCIENZE UMANE E

SOCIALI-

PSICOLOGIA

GENERALE E APPL.

1ªA SSS/1ªB

SSS/4ªA TESS/

4ªB TESS

VENERDI’ 9:50 /10:40

SCATENA FRANCA MATERIE

LETTERARIE

2ªB SSS/3ªB

SSS/4ªB TESS SABATO 8:50 / 9:50

TARBELLI GIANFRANCO MATEMATICA

1ªA MAT/2ªA

MAT/4ªA TIM-

TIEL/ 5ªA

TIEL/1ªA SSS

GIOVEDI’ 8:40 / 9:30

TONIN MARIA GABRIELLA FRANCESE 2ªB SSS/3ªB

SSS GIOVEDI’ 11:40/12:10

TURRA SERGIO

LAB. MECCANICO.

LAB. TECN.PROD E

TECNOLOGIA

MECC.

1ªA MAT/2ªA

MAT/3ªA MAT/

4ªA TIM/5ªA TIM

VENERDI’ 9:50 /10:40

ZOCCO MARIA

SCIENZE UMANE E

SOCIALI-

PSICOLOGIA GE. E

APPL.

1ªB SSS/5ªA

TESS VENERDI’ 9:50 /10:40

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ALLEGATI

Allegato n. 1

OFFERTA FORMATIVA PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

CONTESTO SCUOLA

L’istituto di Istruzione Superiore “C. Rizzarda” è facilmente raggiungibile a piedi sia dalla sta-zione ferroviaria che dal centro di Feltre ed è ben servito dai mezzi urbani ed extraurbani grazie alla presenza di fermate riservate agli studenti collocate a pochi metri dall’Istituto. Si tratta di un dato significativo che contribuisce ad incrementare negli alunni le capacità di au-tonomia e di orientamento nel territorio cittadino. La struttura dell’istituto, di recente costruzione, è stata progettata tenendo conto dei bisogni di autonomia e orientamento degli alunni disabili. Sono presenti, all’esterno, una passerella che rende agevole l’ingresso all’istituto agli alunni con disabilità motorie e sensoriali, e all’interno, un ascensore e ampi corridoi compensano le difficoltà motorie e garantiscono un facile accesso alle aule poste nei due piani superiori, ai laboratori multimediali, elettrici e all’officina meccanica. Grazie a uno sportello di segreteria per gli studenti, posto vicino alla porta d’ingresso, gli a-lunni, i genitori e i docenti hanno un adeguato punto di riferimento a sostegno dell’orientamento nel processo formativo. Il supporto alle attività didattiche (fotocopie, gestio-ne dei laboratori, gestione supporti tecnologici) e all’orientamento fisico all’interno degli spazi dell’istituto è garantito dalla portineria, in cui il personale ATA, oltre alle attività appena citate, garantisce la sicurezza dell’ambiente scolastico controllando gli ingressi e le uscite. L’ampio atrio d’ingresso, in cui sono presenti i distributori automatici delle bevande e delle merende, costituisce, nei tempi dedicati alla ricreazione, un idoneo spazio per l’integrazione e la socializzazione di tutti gli studenti presenti nell’istituto. L’ampio spazio esterno recintato consente nei tempi di ricreazione di far nascere, in un contesto informale, nuove occasioni di socialità e dialogo tra adolescenti. L’adeguata proporzione tra numero di alunni e spazi de-dicati alle attività didattiche contribuisce a creare un ambiente di lavoro accogliente e funzio-nale ad una reale integrazione degli alunni diversamente abili.

ORGANIZZAZIONE

È stato costituito un Gruppo di Lavoro per l’Handicap di Istituto (GLHI) che si riunisce perio-dicamente nel corso dell’anno scolastico. Il gruppo di lavoro è composto dal Dirigente Scola-stico, dal Referente H d’Istituto, dagli insegnanti di sostegno e dai coordinatori delle classi in-teressate. Al fine di garantire la continuità didattica il GLHI designa alcuni docenti di ruolo che affian-cheranno i docenti di sostegno nelle attività di programmazione.

SUSSIDI ALL’OFFERTA FORMATIVA

Il Giornale delle attività di sostegno individualizzato, realizzato ai sensi della Legge n. 104/92 e conforme agli indirizzi della C.M. n 262/88 e del D.P.R. 24.2.1994, è stato adottato dall’Istituto in quanto costituisce una guida rigorosa ed efficace delle attività annuali e giorna-liere programmate dal docente di sostegno in accordo con i docenti della classe e con il do-cente referente per la continuità didattica.

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Inoltre nella Biblioteca della sezione professionale sono presenti numerosi testi di collane specializzate nel sostegno dei bisogni educativi dei diversamente abili. Questi testi insieme a quelli disciplinari possono supportare le attività dei docenti di sostegno e di quelli disciplinari finalizzate alla formazione e all’integrazione degli alunni diversamente abili.

ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI O CON D.S.A.

L’accoglienza è il primo passo nella prospettiva di un positivo inserimento e di una graduale integrazione degli alunni e delle alunne disabili nella nuova realtà scolastica. Uno dei principi alla base delle attività di accoglienza predisposte dall’istituto è costituito dalla continuità di-dattica1 tra la scuola secondaria di primo grado e quella di secondo grado. Continuità che viene garantita da una programmazione delle attività di accoglienza che, non limitandosi al primo giorno di scuola, tesse una rete di rapporti con quanti hanno partecipato al progetto globale di vita dell’alunno/a disabile: famiglia, équipe dei docenti disciplinari e di sostegno, U.L.S.S. e cooperative di assistenza. La programmazione delle attività di accoglienza ha lo scopo di: - definire pratiche condivise tra tutti i soggetti coinvolti nel percorso formativo dell’alunno/a) - facilitare l’inserimento a scuola degli alunni/e e sostenerli nella fase di adattamento al

nuovo ambiente - promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola ed Enti

territoriali (U.S.P., Comune, ASL, Provincia, C.T.I., cooperative, ecc.) - COSTRUIRE L’INTEGRAZIONE In seguito alla fase dell’accoglienza tre sono i momenti che, collegati tra di loro, faranno da base alla costruzione di una reale integrazione degli alunni disabili presenti nell’istituto:

1. Analisi dell’anamnesi dell’alunno/a attraverso la documentazione pregressa 2. Osservazione dei bisogni

Programmazione da parte del Gruppo di Lavoro Handicap di un percorso educativo indivi-dualizzato o personalizzato in cui i bisogni prioritari del’alunno/a, riscontrati in fase di osser-vazione, diventano obiettivi da raggiungere mediante la pianificazione di attività e interventi didattici adeguati Realizzazione di interventi e attività funzionali al raggiungimento degli obiettivi posti a monte della programmazione.

ANALISI

Il primo step propedeutico alla realizzazione di un Piano Educativo Individualizzato è una raccolta sistematica delle informazioni e dei documenti che ripercorrono l’anamnesi dell’alunno/a. Nel fascicolo personale dei ragazzi/e certificati, ai sensi della Legge Quadro 104/92, saranno raccolti: La diagnosi clinica e il certificato di Idoneità alla frequenza rilasciati dall’ULSS La Diagnosi Funzionale redatta dall’équipe interdisciplinare dell’ULSS Il Profilo Dinamico Funzionale Il Piano Educativo Individualizzato dell’anno scolastico precedente.

1 La continuità didattica tra i diversi ordini di scuola è prevista dalla C.M. n. 339/1992. Tema, questo, già posto

all’attenzione delle scuola dalla Legge 517/1997 e ribadita dalle C.M. n. 1/1998, n. 289/1992, nonché dalla

Legge Quadro 104/1992.

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L’aggiornamento e i rinnovi di tale documentazione in linea con i tempi stabiliti dalla Legge 104/92 saranno di competenza dell’insegnante di Sostegno e del Referente H dell’Istituto.

OSSERVAZIONE

L’Osservazione degli aspetti cognitivi e relazionali degli alunni/e disabili al fine di non genera-lizzare in modo frettoloso e asistematico i dati di volta in volta raccolti si servirà di alcuni strumenti per l’Osservazione. Tempo - Situazione - Contesto e Obiettivo si delineano come le bussole dell’osservazione che è possibile ritrovare nei “Protocolli di Osservazione” riportati di seguito. Osservare è sempre guardare l’oggetto da un determinato punto di vista, il punto di vista del soggetto che osserva: la direzione di marcia nasce sempre da ipotesi già presenti che chiedono solo di essere riscontrate e verificate. Ipotesi che, se da una parte, hanno il merito di restringere il campo di indagine, dall’altro corrono il rischio di tralasciare aspetti importanti dell’alunno/a che resterebbero in questo caso velati e taciuti. L’adozione di questi “protocolli di osserva-zione” nasce dalla consapevolezza che ogni osservazione avviene sempre a partire da un “qui ed ora” e che ogni disabilità è relativa al contesto, in un’ottica biopsicosociale che valo-rizza i punti di forza e non chiude la disabilità in un’analisi esclusiva delle difficoltà. La se-guente strutturazione dell’osservazione pedagogica dei bisogni degli alunni e delle alunne disabili costituisce un supporto per i docenti curriculari non specializzati che operano con a-lunni disabili e che devono redigere i relativi P.E.I. o P.E.P.

PROGRAMMAZIONE

Gli alunni disabili iscritti all’istituto “C. Rizzarda” sono seguiti da un gruppo di lavoro costituito da insegnanti specializzati, insegnanti curriculari, docenti di ruolo garanti della continuità di-dattica, dai referenti ULSS, dal personale educativo e dalla famiglia (GLH) che in modo ar-monico e coordinato contribuiranno alla progettazione di un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) o di un Piano educativo Personalizzato (P.E.P.). Nel P.E.I. e nel P.E.P. sono pianifi-cate le attività e le strategie didattiche al fine di realizzare gli obiettivi individuati in seguito al-la lettura dei bisogni dell’alunno/a. Le attività promosse dal P.E.I. hanno come loro finalità quella di creare un’integrazione dell’alunno/a disabile nel contesto scuola con tutti i soggetti che in esso operano. “L’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona han-dicappata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”, recita la Legge 104/92 (art. 12 comma 3). Nel P.E.P. si predispongono delle attività che non corrispondono ai programmi ministeriali e sono finalizzate a fare acquisire quelle abilità di base nell’area dell’autonomia e nelle aree disciplinari rispondenti ai suoi bisogni formativi. Raggiungendo gli obiettivi del P.E.I. l’alunno\a potrà conseguire il diploma di qualifica, men-tre seguendo un P.E.P. all’alunno sarà rilasciato un attestato di frequenza con l’indicazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite.

L’OFFERTA FORMATIVA PER GLI ALUNNI CON D.S.A. DSA E NORMATIVA IN VIGORE I Disturbi evolutivi Specifici di Apprendimento (DSA.) si manifestano con significative difficoltà nell’acquisizione e uso di abilità di lettura (dislessia), scrittura (disortografia e disgrafia), calcolo (discalculia), e possono sussistere separatamente o insieme. La Legge 8 ottobre 2010, n. 170, Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendi-mento in ambito scolastico, riconosce che tali disturbi possano “costituire una limitazione im-

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portante per alcune attività della vita quotidiana” e sancisce che gli studenti con diagnosi di DSA “hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica” nel corso degli studi. Il Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 con le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, individua le misure educative e didatti-che di supporto utili a sostenere il corretto processo di insegnamento/apprendimento, non-ché le forme di verifica e di valutazione appropriate. CHI FA CHE COSA Una volta ottenuta la certificazione di DSA (dalla famiglia o dallo stesso studente maggioren-ne), la scuola si attiva nei confronti dell’alunno e intraprende le procedure per favorirne il successo scolastico e assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito so-ciale e professionale.

Azioni Svolte da Realizzazione di incontri di continuità con colleghi della scuola me-dia

Referente DSA Coordinatore di classe

Accoglienza famiglie: colloqui preliminari con i genitori Referente DSA Ricezione e custodia della documentazione protocollata della dia-gnosi, anche in base alla normativa sulla privacy

Dirigente Scolastico Referente DSA

Condivisione della documentazione Dirigente Scolastico Referente DSA Coordinatore di classe

Presentazione dell’alunno Consiglio di classe Coordinatore di classe

Aggiornamento della diagnosi, se redatta diversi anni addietro (da consigliare ai genitori)

Referente DSA

Presa d’atto delle indicazioni della diagnosi Consiglio di classe Attività di accoglienza nella classe mirate alla creazione di un clima consapevole dei vari stili di apprendimento

Docenti del Consi-glio di classe

Individuazione, esplicitazione e compilazione del Piano Didattico Per-sonalizzato (PDP), entro 3 mesi dalla ricezione della diagnosi

Consiglio di classe Genitori Studente Referente DSA

Verifica in itinere dell’attuazione delle azioni previste nel PDP per ri-proporle o apportare eventuali modifiche

Coordinatore di classe Referente DSA Dirigente Scolastico

Utilizzo in sede di esame di Stato delle misure dispensative e degli strumenti compensativi, nonché delle modalità di verifica e valutazio-ne indicati nel PDP e adottati nel corso dell’anno o degli anni scolasti-ci, previo inserimento nella relazione finale di presentazione della classe.

Coordinatore di classe

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Allegato n. 2

L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI STRANIERI La nostra epoca è caratterizzata dalla presenza di persistenti flussi migratori, cioè dallo spo-stamento continuo di grandi masse di popolazione dai paesi più poveri verso quelli più ricchi e industrializzati. Anche l’Italia è investita da questo fenomeno, infatti da alcuni anni giungo-no nel nostro Paese molti immigrati provenienti soprattutto dall’Est europeo e da altri conti-nenti. La società di oggi, come quella che si formerà nel prossimo futuro, sarà dunque sempre più caratterizzata dalla presenza di cittadini di provenienza, di cultura, di lingue diverse e questo comporta che anche la nostra scuola si prepari e si organizzi per affrontare l’inserimento de-gli alunni stranieri. Gli alunni stranieri si presentano dunque come:

- Risorsa. Molti sono i giovani stranieri che si orientano verso la formazione professio-nale con la speranza di una preparazione adeguata e più rapida per entrare nel mon-do del lavoro. Diventano così una risorsa culturale per il nostro Istituto, considerando che occorre comunque equilibrare la presenza degli alunni stranieri con quelli locali.

- Problema. È necessario trovare le soluzioni più adeguate per dare risposta alle se-guenti criticità, emerse nel corso degli scorsi anni:

- assenza della conoscenza della lingua italiana - lingua italiana padroneggiata a livelli di conoscenze minime, sufficienti per comunica-

re nella concretezza e nella vita quotidiana, ma decisamente insufficienti per capire, per riflettere ed esporre concetti, quindi per sviluppare processi di apprendimento

- difficoltà di coinvolgere le famiglie nel dialogo educativo - presenza di diverse culture e lingue all’interno della comunità straniera e il loro incon-

tro con l’universo culturale e valoriale italiano - condivisione delle norme di convivenza sociale e scolastica - alunni stranieri con livelli di partenza molto differenziati - difficoltà linguistiche - preconcetti e pregiudizi reciproci tra alunni italiani e stranieri - valutazione.

L’apprendimento e lo sviluppo della lingua italiana come seconda lingua si pone dunque al centro dell’azione didattica e vede il coinvolgimento di tutti gli insegnanti della classe, di qualsivoglia disciplina. L’educazione interculturale costituisce, invece, lo sfondo da cui prende avvio la specificità di percorsi formativi rivolti ad alunni stranieri. L’educazione interculturale, peraltro, rifiuta sia la logica dell’assimilazione, sia la costruzione ed il rafforzamento di comunità etniche chiuse ed è quindi orientata a favorire il confronto, il dialogo, il reciproco arricchimento entro la convi-venza delle differenze (da Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, MIUR). L’Istituto, che registra da diversi anni la presenza di studenti stranieri, ha predisposto un in-tervento formativo di accoglienza finalizzato a:

- promuovere l’interscambio, l’interazione degli alunni stranieri con quelli italiani, con gli operatori scolastici, con l’ambiente scuola

- educare al confronto con l’altro per promuovere accoglienza, promozione umana e tolleranza

- favorire l’integrazione dello studente straniero all’interno del contesto scolastico, pro-muovendo un’educazione interculturale fondata su solidarietà e rispetto reciproco

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- offrire l’opportunità di imparare la lingua e la cultura italiana, dato che la padronanza linguistica rappresenta la chiave d’accesso fondamentale per stabilire relazioni sociali e per avviare all’inserimento e all’integrazione.

Per quanto concerne la valutazione degli alunni stranieri si fa riferimento alle Linee guida per

l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, MIUR, (pagg. 21-22), secondo cui “la pur significativa normativa esistente sugli alunni di cittadinanza non italiana non fornisce indica-zioni specifiche a proposito della valutazione degli stessi”. Ma “Lart. 4 del DPR n.275/1999, relativo all’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche, assegna alle stesse la responsa-bilità di individuare le modalità e i criteri di valutazione degli alunni, prevedendo altresì che esse operino ‘nel rispetto della normativa nazionale’”. Quindi “Il Collegio dei docenti defini-sce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamen-to dei programmi d’insegnamento\ne consegue che il possibile adattamento dei programmi per i singoli alunni comporti un adattamento della valutazione.” Infine, “per il consiglio di classe che deve valutare alunni stranieri inseriti nel corso dell’anno scolastico – per i quali i piani individualizzati prevedono interventi di educazione linguistica e di messa a punto curri-colare - diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica preceden-te, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze es-senziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella ‘certificativa’ si prendono in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiet-tivi possibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell’alunno.”

FASI DELL’INTERVENTO FORMATIVO

È necessario in primo luogo fronteggiare le problematiche di natura giuridica (gestione delle pratiche, raccolta della documentazione relativa alla precedente scolarità, acquisizione dell’opzione di avvalersi o meno della religione cattolica, iscrizioni, ecc.), le eventuali situa-zioni di disagio sociale legate alla situazione personale degli alunni (ricongiungimenti familia-ri, procedure di espulsione in corso, trasferimenti, ecc), che rappresentano talvolta un serio ostacolo alla continuità didattica e all’efficacia dell’intervento formativo. Gli studenti vengono quindi inseriti nelle classi sulla base delle seguenti considerazioni:

- la provenienza da una scuola media italiana inferiore o superiore, oppure direttamen-te dal paese di origine (quindi se c’è già stato un approccio con il nostro sistema sco-lastico o meno)

- il livello delle competenze linguistiche in italiano e/o eventuale lingua straniera - la scolarità complessiva precedente - il periodo di arrivo (inizio, durante o fine anno scolastico) - l’età anagrafica.

Il coordinatore di classe, di concerto con i colleghi docenti, si impegna a favorire l’inserimento dell’allievo straniero soprattutto nella fase d’ingresso, curando anche i rapporti con le famiglie mediante colloqui periodici. In secondo luogo vengono attivati interventi didattici per:

- accertare adeguatamente il livello di competenze linguistico - disciplinari in ingresso - stabilire come intervenire per colmare le lacune e per fornire i prerequisiti nei vari am-

biti disciplinari - individuare adeguati strumenti valutativi dei livelli di conoscenza e comprensione rag-

giunti dagli studenti stranieri.

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Per gli studenti stranieri che già possiedono un vocabolario che permette di relazionarsi con coetanei ed adulti per comunicare nella vita quotidiana, ogni consiglio di classe predispone interventi didattici finalizzati all’ampliamento del lessico della lingua per appropriarsi dei lin-guaggi specifici delle discipline. Per quanto concerne gli studenti stranieri che frequentano le scuole italiane da diversi anni non sono previsti interventi specifici. Per gli studenti stranieri da poco arrivati in Italia e con gravi carenze linguistiche, l’Istituto prevede l’organizzazione, in fascia pomeridiana, di uno specifico corso, per metodologia e contenuti, di lingua e cultura italiana, inserito all’interno del progetto di rete “Imparo a sceglie-re”. Il corso, che si svolge ormai da alcuni anni, intende fornire un adeguato sistema linguistico - comunicativo, puntando anche sui contenuti culturali che possano consentire un’effettiva in-terazione interpersonale. Inoltre, il raggiungimento di tali obiettivi fa sì che i ragazzi stranieri – che inizialmente usano la lingua materna in ambito familiare – possano diventare essi stessi mediatori culturali per le loro famiglie. Il progetto si prefigge di:

- favorire l’integrazione degli studenti stranieri - valorizzare le diversità - sviluppare l’interculturalità.

In altri termini, il miglioramento dei risultati scolastici degli allievi stranieri e un positivo pro-cesso di integrazione all’interno della classe, prima, e dell’Istituto, poi, sono strettamente connessi e possono rappresentare un passo importante per la formazione del cittadino nella società italiana.

SPORTELLO D’ASCOLTO LEGATO AL DISAGIO GIOVANILE .

Il fenomeno del disagio giovanile prodotto da carenze socio-ambientali, affettive, culturali e istituzionali, investe gli alunni, ma al tempo stesso, le loro famiglie e gli insegnanti. La scuola costituisce un osservatorio privilegiato della condizione dei ragazzi, i quali svilup-pano una serie di relazioni fatte di impegno con persone, cose, valori e regole. E’ proprio in questo contesto che emergono le diversità individuali di ogni allievo, le difficoltà e le eventua-li sofferenze. La scuola, quindi, può mettersi in condizione di decodificare quei segnali di di-sagio che gli allievi esprimono, prima che la loro sofferenza diventi tanto grave da rendere difficile, e a volte impossibile, l’intervento di aiuto. Insegnare significa anche e soprattutto comprendere per poter contrastare quelle interferen-ze emotive sui processi di apprendimento, che rappresentano un evidente ostacolo alla cre-scita culturale, educativa di un ragazzo. Dal mese di novembre 2012 l’Istituto ha realizzato uno spazio di ascolto a favore degli alun-ni, delle loro famiglie e del personale interno ad esso. Lo sportello d’ascolto, realizzato da un gruppo di insegnanti del Polo di Feltre, nasce dalla necessità di individuare e monitorare e-ventuali difficoltà o forme di disagio personale o scolastico degli allievi, al fine di facilitare l’instaurarsi di condizioni che favoriscano il loro benessere psicofisico e relazionale. Utenti dello sportello sono innanzitutto gli alunni ai quali si offre la possibilità di dialogare con una figura competente, nel rispetto della segretezza professionale e con l’obiettivo di indivi-duare possibili soluzioni al disagio. Esso si rivolge anche ai genitori per approfondire le pro-blematiche relazionali e comunicative del proprio nucleo familiare e per aiutare loro a “legge-re” tra le righe dei comportamenti dei figli, ad “interpretare” i loro bisogni, senza sentirsi giu-

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dicati nella loro capacità di essere genitori. Tutto questo può determinare una collaborazione sinergica tra scuola e famiglia. Infine, vuole offrire un’occasione di confronto anche con i docenti della scuola nella gestione del disagio degli alunni e/o del singolo alunno che, molto spesso, ha ripercussioni sul grup-po classe e sull’attività di insegnamento/apprendimento. Il servizio è svolto in entrambe le sedi del Polo di Feltre, Rizzarda e Colotti, e si può accede-re, previo appuntamento, su richiesta libera da parte degli utenti coinvolti, su segnalazione dei coordinatori di classe o dei genitori.

Allegato n. 3

ALTRE ATTIVITA’ LEGATE ALL’IMMAGINE ED ALLA QUALITA’ OFFERTA DA PARTE DELL’ISTITUTO-ORGANISMI ISTITUITI PER POTERSI COLLEGARE AGLI ENTI, IMPRESE ED AI BISOGNI DEL TERRITORIO.

CERTIFICAZIONI LINGUE : LINGUA INGLESE : ALUNNI ISCRITTI N. 30 (CORSO TENUTO DA DOCENTE INTERNO)

LINGUA TEDESCA : ALUNNI ISCRITTI N. 13 (CORSO TENUTO DA DOCENTE INTERNO) LINGUA FRANCESE : ALUNNI ISCRITTI N. 14 (CORSO TENUTO DA DOCENTE INTERNO) ATTIVAZIONE DI CORSI IN : LINGUA SPAGNOLA : ALUNNI ISCRITTI N. 18 ( ATTIVAZIONE DI UN CORSO BASE E MEDIO CORSO TENUTO DA UN DOCENTE ESTERNO CON SUPPORTO DI UN DOCENTE INTERNO) CERTIFICAZIONE ECDL ( PATENTE EUROPEA ) : N. 124 (CORSI TENUTI DA DOCENTI INTERNI) ALUNNI IMPEGNATI IN STAGE : I.T.C. COLOTTI ALUNNI INSERITI N. 38 I.P.I.A RIZZARDA IDIRIZZO SERVIZI SOCIALI SANITARI ALUNNI INSERITI N. 33 I.P.I.A RIZZARDA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO CLASSI 4^ E 5^ ALUNNI INSERITI N. 49

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L’ISTITUTO POLO DI FELTRE SI E’ ISCRITTO AL CONCORSO NAZIONALE Referente del Progetto Prof.ssa Viena Maria Collaboratori tutti i Docenti di lettere e studenti del Polo di Feltre.

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Il Primo Albo Nazionale dei Giornalisti Scolastici

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albopress.it è un luogo d’incontro virtuale protetto dove tutti gli iscritti sono persone note per-ché autorizzate ad accedere.

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Oltre a pubblicare gli articoli sul giornale e sul blog personale c’è l’opportunità, per docenti e studenti, di dialogare con i colleghi di tutte le redazioni studentesche.

ARTICOLI GIA’ PUBBLICATI

L' UE E LA CRISI ECONOMICA di Pellencin Mauro 5B ITC A. Colotti-Polo di Feltre

on-line pubblicato sul giornale WEB: POLO DI FELTRE IL RUOLO DELLA MUSICA NELLA VITA QUOTIDIANA di Mirco Cittadella 5 A I.T.C A. Colotti-Polo di Feltre

on-line pubblicato sul giornale WEB: POLO DI FELTRE PROBLEMI E SOLUZIONI PER DELLE CITTÀ PIÙ AVANZATE di CALDART VALENTINA 5B I.T.C A-COLOTTI POLO DI FELTRE

on-line pubblicato sul giornale WEB: POLO DI FELTRE Crisi: un tunnel senza fine ? di CESA MARTINA CLASSE 5B I.T.C. A COLOTTI POLO DI FELTRE

on-line pubblicato sul giornale WEB: POLO DI FELTRE Che cosa rappresenta per te lo sport e quale spazio sei disposta a concedergli nel corso della tua giornata ? di Carlotta Comacchio 3A I.T.C A.Colotti-Polo di Feltre

on-line pubblicato sul giornale WEB: POLO DI FELTRE Il lavoro e la società. di Fiorot Elisa 3B I.T.C. A. Colotti -Polo di Feltre

on-line pubblicato sul giornale WEB: POLO DI FELTRE LA DEMOCRAZIA TRADITA di CALDART VALENTINA 5B ITC Colotti- Polo di Feltre

on-line pubblicato sul giornale WEB: POLO DI FELTRE Tema sulla crisi economica di Andrea Ropele V ITC Colotti-Polo di Feltre

on-line pubblicato sul giornale WEB: POLO DI FELTRE Cos’è la Mafia ? di Simone Zandomeneghi Classe 2° A I.T.C “A. Colotti”-Polo di Feltre

on-line pubblicato sul giornale WEB: POLO DI FELTRE “PER UN’AZIENDA È PIÙ IMPORTANTE LA SICUREZZA O L’AUMENTO DELLA PRODUTTIVITÀ?” di DI TURRO SILVIA CLASSE 3 ^B I.T.C “A. Colotti”-Polo di Feltre

IN COSTRUZIONE IL GIORNALE DI ISTITUTO

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ISTITUITO GIA’ NELL’A.S.2011-2012, IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO (CTS) HA LA FUNZIONE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE CHE POSSONO ESSERE ESPRESSE DAI BISOGNI DEL TERRITORIO

COMPONENTI DEL COMITATO :

BASTER prof. Graziano

Dirigente Scolastico

COSSETTINI prof.ssa Claudia

Componente docenti

D'ALBERTO prof. Rainieri

Componente docenti

GANZ prof. Patrik

Componente docenti

GOLLINO Marco

Componente docenti

VIENA Maria

Componente docenti

SPERANDIO prof.ssa Viviana

Componente docenti

TURCHETTO prof.ssa Elena

Presidente Consiglio di Istituto

SARTOR Linda - D.S.G.A.

DALLA MORA Ivo - Componete A.T.A.

LISOT Piero – Componente alunni

TOIGO Francesco - Componente alunni

RAPPRESE�TA�TI ORDI�I PROFESSIO�ALI, ASS. ARTIGIA�ALI, I�DUSTRIALI, CO�FI�DUSTRIA

CURTO dr. Luigi

Presidente Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agri-coltura

DE BORTOLI dr. Franco

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Presidente Confcommercio

SEU dr.ssa Cristina

Presidente Gruppo Giovani Imprenditori

DALLA GASPERINA dr. Alfio

Commercialista

CECCATO p.i. Claudio

Rappr. Ditta LA.ME.D. Settore meccanico

LUSA dr.ssa Cinzia - ULSS n.2

GORZA Lionello

Titolare birreria Pedavena

Responsabile UAPI

RAPPRESENTANTI ENTI TERRITORIALI

BONAN prof. Valter

Ass. al Turismo rapp. Comune di Feltre

VIGNE dr. Ennio

Presidente Comunità Feltrina

CORA' Giorgio

Dirigente UST Belluno

Amministrazione Provinciale di Belluno

REGOLAMENTO

COMITATO TECNICO SCIENTIFICO POLO DI FELTRE ART. 1 – Natura giuridica del Comitato Tecnico Scientifico Il CTS è l’organismo propositivo e di consulenza dell’I.I S Colotti-Rizzarda. Esprime pareri obbligatori e non vincolanti in merito a quanto indicato dall’art. 3. Esso agisce in stretta colla-borazione con gli altri organismi dell’Istituto (Collegio Docenti e Consiglio di Istituto) ed opera secondo le regole della Pubblica Amministrazione.

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ART. 2 – Composizione e nomina del CTS Il CTS è composto da membri di diritto e da membri rappresentativi . Sono membri di diritto : Componente Polo di Feltre. Dirigente scolastico o Vicario-DSGA o sostituta (Segretaria) N.6 docenti rappresentativi di Area-Indirizzo ; N.2 alunni rappresentativi del Colotti-Rizzarda: N.2 genitori rappresentativi del Colotti-Rizzarda per collegare la Scuola ed imprese (mondo del lavoro), oppure due Rappresentanti componenti del Consiglio di Istituto; N.1 Tecnico-Personale ATA- Sono membri rappresentativi : Componente professionale : N.1 Componente Ordini professionali-Commercialista; N.1 Rappresentate delle Associazioni artigianali-industriali (Confindustria); N.1 Presidente della Camera di Commercio di Belluno; N.1 Presidente dell’Associazione commercianti di Belluno; N.1 Imprenditore Settore meccanico; N.1 Rappresentante imprenditore Settore turistico ; N.1 Rappresentante ULSS 2. Componente Enti territoriali : N.1 Rappresentante del Comune di Feltre-Ass. Cultura - N.1 Rappresentante della Comunità montana feltrina - Ass. Cultura- N.1 Rappresentante UST; N.1 Rappresentante Rappresentante dell’Amministrazione provinciale- I membri di diritto sono in numero pari ai membri rappresentativi. Il CTS è presieduto dal Dirigente Scolastico in qualità di Presidente o da un suo delegato. La nomina dei componenti di diritto del CTS è di competenza del D.S. sentito il Collegio Do-centi. Per quanto riguarda i rappresentanti esterni, essi vengono designati dall’ente/associazione di appartenenza e nominati dal D.S. Nel caso di decadenza di un componente, il D.S. procede a nuova nomina con le stesse moda-lità. ART. 3 – Competenze, finalità, programma del CTS Il CTS esercita una funzione consultiva generale in ordine all’attività di programmazione e all’ innovazione dell’ Offerta Formativa dell’Istituto. Tutti i provvedimenti del Consiglio di Istituto che attengono all’esercizio della predetta attivi-tà sono emanati sentito il Comitato.

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Il Comitato può esprimere parere su ogni altra questione che gli venga sottoposta dal proprio presidente e dai suoi componenti in particolare dai membri rappresentativi. Il CTS propone, nello specifico, programmi anche pluriennali di ricerca e sviluppo didatti-co/formativo in rapporto al sapere, al mondo del lavoro e all’impresa, sia per gli studenti e sia per i docenti dell’Istituto e ne propone l’attuazione al Consiglio di Istituto e al Collegio Do-centi. In particolare : formula proposte e pareri al Consiglio di Istituto e al Collegio Docenti in ordine ai programmi e alle attività con riferimento alla flessibilità e alle innovazioni; definisce gli aspetti tecnici e scientifici dei piani delle attività con riferimento all’uso e alle dotazioni dei laboratori; svolge funzioni di coordinamento tra le molteplici attività scolastiche : stage, alternanza scuo-la lavoro, orientamento, fabbisogni professionali del territorio ; monitora e valuta le predette attività. ART. 4 – Durata e modalità di decisioni del CTS La durata del CTS è triennale e le decisioni sono assunte con maggioranza semplice e preva-lenza del voto del Presidente in caso di parità. Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del CTS, a titolo consultivo tutti gli specia-listi di cui si dovesse ravvisare l’opportunità. Le funzioni di Segretario verbalizzatore sono attribuite al DSGA o suo sostituto. ART. 5 – Indicatori di qualità del funzionamento Sono previsti i seguenti indicatori di qualità e funzionamento : numero di riunioni durante l’anno ; percentuale di presenze per ogni incontro ; numero di pareri e suggerimenti proposti all’istituzione scolastica (Collegio,Consiglio d’Istituto ) percentuali di suggerimenti accolti rispetto a quelli forniti) ; numero di contatti esterni procurati alla scuola (occasioni di formazione, intese con aziende, con studi professionali, con enti , ecc.) ; ART. 6 – Disposizioni finali Il presente Regolamento viene deliberato dal Consiglio di Istituto sentito il Collegio Docenti e assunto dal CTS, eventuali variazioni al presente regolamento verranno proposte dal CTS e deliberate dal Consiglio di Istituto. Feltre, 24-4-2012

INDAGINE SUGLI EX. DIPLOMATI DELL’ISTITUTO ITC A. COLOTTI E I.P.I.A C.RIZZARDA

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INDAGINE DEI DIPOLOMATI USCITI NEL 2012 , CONDOTTA PER VIA TELEFONICA DAI RAPPRESENTANTI DELLE RISPETTIVE CLASSI 5^ DELL’ I.T.C A. COLOTTI E I.P.I.A RIZZARDA. Rappresentanti delle classi 5^ coinvolti nell’indagine : n. 4 per l’ I.T.C. Colotti n. 6 per l’I.P.I.A Rizzarda Servizi Socio Sanitari: Fabbian Natalika, Boz Federica Meccanici : Meneguz Luca, Gasperin Simone Elettrici: Budel Andrea, Dyrcz Tomasz Dall’indagine risulta : Per l’ I.T.C A. COLOTTI :

- Lavori di indirizzo n.5 - Lavori altro indirizzo n.7 - Corsi di formazione-Iscrizione all’università n.16 - Cercano lavoro idoneo n. 5.

Per l’ I.P.I.A. RIZZARDA : SERVIZI SOCIO SANITARI :

- Lavori di indirizzo n. 5 - Lavori altro indirizzo n. 1 - Corsi di formazione-Iscrizione all’università n. 8 - Cercano lavoro idoneo n. 3 .

Diploma di tecnico delle industrie Meccaniche :

- Lavori di indirizzo n. 5 - Lavori altro indirizzo n. 2 - Corsi di formazione-Iscrizione all’università n. 1 - Cercano lavoro idoneo n. 2.

Diploma di tecnico delle industrie Elettriche :

- Lavori di indirizzo n. 1 - Lavori altro indirizzo n. 3 - Corsi di formazione-Iscrizione all’università n. - Cercano lavoro idoneo n. 7 .

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Prossimamente sarà avviata un’indagine sugli ex. Diplomati che si sono iscritti all’ Università e quelli che hanno intrapreso la carriera lavorativa o sono ancora in cerca di lavoro, chiedendo consigli per migliorare il servizio e la formazione, ma anche per poterli aiutare.

I�TERVE�TI RIGUARDA�TI LA SICUREZZA

PERCORSI FORMATIVI I� MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO

RIVOLTO AGLI STUDE�TI EQUIPARATI A LAVORATORI. L’art. 2 del D.Lgs. 81/08 (Testo unico in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro) ricorda espressamente

che sono equiparati a lavoratori gli allievi degli istituti di istruzione nei quali si faccia uso di laboratori, attrez-

zature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le attrezzature fornite di videoterminali

limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alle strumentazioni o ai laboratori in que-

stione.

In sintesi, quindi, sono equiparati a lavoratori gli allievi delle scuole di ogni ordine e grado:

• impiegati effettivamente in laboratori nell’uso di sostanze e attrezzature di lavoro;

• quando sono esposti a rischio chimico, fisico o biologico (se considerato nel DVR) anche in aula attrezzata;

• quando usano VDT (solo se attività curricolare svolta in aula di informatica);

• quando sono impegnati in attività di stage o alternanza scuola-lavoro (ASL).

In ottemperanza all’art. 37 del D.Lgs. 81/08 e in applicazione dell’Accordo Stato-Regioni sulla formazione del

11/1/2012 (A.S.R.), i suddetti studenti equiparati a lavoratori devono essere preventivamente formati dall’istituto

scolastico in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tale richiesta formativa è inoltre sempre più sollecitata dal-

le aziende che accolgono i ragazzi nelle attività di Alternanza Scuola/Lavoro.

I’ISIS Polo di Feltre organizza anche per il prossimo anno scolastico percorsi formativi in materia di in materia

di salute e sicurezza sul posto di lavoro rivolto agli studenti equiparati con le modalità richieste dall’ ’accordo

Stato-Regioni (punto 2):

per ogni corso sono individuati:

- Soggetto Organizzatore del corso: Dirigente Scolastico

- Responsabile del Progetto Formativo: RSPP (A questa figura è demandato il compito di predisporre mate-

rialmente il Piano di formazione dell’istituto)

- Docenti: RSPP e/o docenti abilitati ai termini del punto 1 dell’A.S.R.

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Inoltre,

• Il numero massimo di partecipanti ad ogni singolo corso sarà pari a 35 unità.

• Sarà tenuto un registro di presenza dei partecipanti con firma in ingresso, in uscita e riportante la data, le

ore e l’indicazione degli argomenti trattati.

• Ai fini della validità e certificabilità del corso per ogni partecipante sussiste l’obbligo di frequenza del

90% delle ore di formazione previste.

• Verranno rilasciati certificati su apposito modello.

Il percorso formativo si articola in due moduli distinti:

- Formazione Generale (4 ore)

- Formazione Specifica (8 ore)

La Formazione Generale è valida per qualsiasi tipo di impiego lavorativo ed una volta frequentato la

scuola rilascia un certificato di formazione che costituisce credito permanente spendibile direttamente nel

mondo del lavoro.

La Formazione Specifica ha invece validità limitata ai rischi connessi alle attività scolastiche laborato-

riali o di officina. Anche la Formazione Specifica, tuttavia verrà certificata mediante il rilascio di un

attestato di frequenza.

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Si presentano brevemente i contenuti della Formazione Generale in materia di salute e sicurezza sul posto

di lavoro per studenti equiparati valida per tutti i lavoratori e costituente credito permanente.

Unità didattica n. 1 – Concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione Presentazione

La prima unità didattica ruota attorno al significato di alcune “parole-chiave” della sicurezza, presenta-te di seguito in coppie di termini concettualmente connessi tra loro: pericolo - rischio incidente - infortunio salute - malattia prevenzione - protezione A queste se ne possono aggiungere altre, evocate dalle precedenti e utili soprattutto per la successiva u.d.: diritto - dovere norma - regola ruolo - responsabilità Obiettivi ►specifici

Conoscere il significato di alcuni termini legati all’ambito salute e sicurezza e i concetti che essi contengono; applicare i termini proposti in un contesto reale (scolastico)

Prerequisiti ►degli allievi

Non sono necessari

Coinvolgimento ► di altre figure

Non previsto

Valutazione ►

La valutazione delle conoscenze acquisite avviane attraverso una breve prova scritta

Strumenti e ► strutture

Per l’utilizzo dei due audiovisivi è necessario disporre di un pc con videoproiettore e casse acustiche; utile risulta poi una lavagna per riassumere gli interventi degli studenti

Tempi per lo ► svolgimento

L’intera u.d. ha una durata di 2 ore di lezione

Approfondimenti ►

Al termine dell’u.d. è possibile consegnare agli studenti un documento che raccoglie il significato delle parole-chiave esaminate

Verbalizzazione►

La realizzazione dell’u.d. va documentata nel Registro di classe; in aggiunta l’istituto predisporrà uno specifico Registro della formazione, tenuto sotto la responsabilità del Dirigente Scolastico, in cui annotare tutti gli interventi realizzati nel corso dell’anno sco-lastico all’interno dell’istituto (formazione dei lavoratori, dei preposti, degli studenti e-quiparati, ecc.)

Articolazione dell’unità didattica L’u.d. si basa sulla successione di 4 fasi: la proiezione di due brevi audiovisivi, ognuna delle quali è seguita da un momento di discussione, una veloce verifica formativa di autovalutazione, un itinerario interno all’istituto (o nei suoi spazi esterni), alla caccia dei pericoli esistenti e per una riflessione con-divisa sulla loro valutazione e, infine, la verifica finale d’apprendimento. I due audiovisivi, presi dal repertorio di cortometraggi a cartone animato prodotti dall’INAIL (il cui protagonista è un lavoratore di nome Napo), introducono e suggeriscono la riflessione sui principali termini oggetto della trattazione. In particolare, il primo (Napo in “i rischi del lavoro”) permette al do-

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cente-formatore di discutere con gli studenti sui concetti di “pericolo”, “danno”, “esposizione” (al pe-ricolo), “rischio”, “misura” (di riduzione del rischio), mentre il secondo (Napo in “scuola di pulizia”) punta di più l’attenzione sui comportamenti scorretti e sull’organizzazione della sicurezza in azienda, consentendo al docente-formatore, nella successiva fase di discussione, di dare l’opportuno risalto alla componente comportamentale del rischio, di ribadire il concetto di “misura” (di riduzione del rischio) e di puntualizzare i concetti di “prevenzione” e “protezione”. Complessivamente, la visione dei due audiovisivi e le relative fasi di discussione non dovrebbero durare più di 45 – 50 minuti. La breve verifica formativa che segue i due audiovisivi ha lo scopo di fissare alcuni concetti importan-ti (pericolo, rischio e incidente) e permette agli studenti di autovalutare il livello di assimilazione degli stessi. La sua somministrazione e la successiva, rapida correzione dovrebbero occupare al massimo 10

minuti. Segue una fase importante. Gli studenti vengono condotti ordinatamente fuori dall’aula e portati in gi-ro per l’istituto, all’interno oppure all’esterno (a discrezione del docente-formatore, in relazione al numero dei ragazzi, al momento in cui si sviluppa la lezione, alle caratteristiche dell’istituto, al tempo a disposizione, ecc.). Lo scopo dichiarato del docente-formatore è quello di far individuare agli studen-ti i pericoli presenti in istituto, sollecitandoli ed indirizzandoli a classificarli in termini di esposizione, di rischio, di comportamenti corretti e di misure di prevenzione da mettere in atto. Generalmente i ragazzi sono molto abili nell’individuare i pericoli, ma spesso li confondono con i ri-schi e, soprattutto, tendono a dare loro lo stesso peso. Il lavoro del docente-formatore deve concentrar-si quindi principalmente su questi punti: sottolineare la caratteristica di “oggettività” insita nel concet-to di “pericolo” e far riflettere i ragazzi sulla necessità di diversificare i rischi, a partire dai concetti di “probabilità” e di “gravità” dei possibili danni. La durata dell’uscita è legata al tempo a disposizione, tenendo conto che servono almeno altri 10 – 15 minuti per la verifica finale, da effettuarsi in aula. Si può ipotizzare quindi che l’uscita duri complessivamente 20 – 30 minuti. Rientrati in aula, il docente-formatore somministra la verifica finale, dando agli studenti al massimo

10 minuti di tempo per completarla. Al termine della prova e ritirati i fogli, se resta del tempo si sug-gerisce di fornire agli studenti la soluzione corretta. In ogni caso, in occasione della successiva u.d. è necessario comunicare agli studenti il punteggio ottenuto da ognuno di loro.

Unità didattica n. 2 – Organizzazione della sicurezza, diritti e doveri degli studenti e Organi di

vigilanza, controllo e assistenza

Presentazione Questa seconda u.d. si articola attorno all’esigenza di rendere partecipi gli studenti dell’organizzazione che la scuola si è data sui temi della salute e sicurezza e di farli riflettere sul significato della loro e-quiparazione a lavoratori. Obiettivi ►specifici

Individuare gli elementi che rendono evidente l’esistenza di un’organizzazione della scuola sulla sicurezza e abbinarli a specifiche figure interne; mettere in relazione i dirit-ti/doveri degli studenti equiparati alle regole presenti all’interno dell’istituto

Prerequisiti ►degli allievi

Non sono necessari

Coinvolgimento ► di altre figure

E’ suggerito il coinvolgimento (per una breve intervista) di un componete del SPP, del RLS o di una figura sensibile in servizio presso l’istituto

Valutazione ► La valutazione delle conoscenze acquisite avviane attraverso una breve prova scritta

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Strumenti e ► strutture

Non necessari

Tempi per lo ► svolgimento

L’u.d. ha una durata di 2 ore di lezione

Approfondimenti ►

Al termine dell’u.d. si suggerisce di consegnare agli studenti uno schema che rappresenti l’organigramma della sicurezza dell’istituto

Verbalizzazione►

La realizzazione dell’u.d. va documentata nel Registro di classe; in aggiunta l’istituto può predisporre uno specifico Registro della formazione, tenuto sotto la responsabilità del Dirigente Scolastico, in cui annotare tutti gli interventi realizzati nel corso dell’anno scolastico all’interno dell’istituto (formazione dei lavoratori, dei preposti, degli studenti equiparati, ecc.)

Articolazione dell’unità didattica L’u.d. è suddivisa in 4 fasi successive: un’uscita dall’aula per un breve giro all’interno dell’istituto, una discussione attorno ai regolamenti in uso nella scuola, il racconto di un fatto accaduto e, da ultimo, la verifica finale d’apprendimento. La prima fase ha lo scopo di ricercare con gli studenti le evidenze dell’organizzazione della sicurezza all’interno dell’istituto. Per far ciò gli studenti vengono condotti ordinatamente fuori dall’aula e portati in giro per l’istituto, con lo scopo di ricercare assieme al docente-formatore i segnali, i simboli e gli elementi propri dell’organizzazione che l’istituto si è dato per gestire la sicurezza (cartellonistica, pre-sidi antincendio, attrezzature varie, bacheche dedicate, albi della sicurezza, manifesti informativi, cas-sette di PS, locali infermeria, uffici SPP, ecc.). L’obiettivo del docente-formatore è quello di condurre gli studenti a rappresentarsi ruoli, mansioni e compiti delle figure preposte alla sicurezza attraverso l’esame di tali elementi visibili e “sotto gli occhi di tutti”. Durante tale percorso è possibile integrare le informazioni raccolte dagli stessi studenti o trasmesse dal docente-formatore con altre, fornite ascoltando la viva voce di chi di sicurezza si occupa direttamente e quotidianamente all’interno dell’istituto. Ciò può essere fatto intervistando brevemente ed in modo informale un componente del SPP, il RLS o una figura sensibile; le domande possono essere fatte di-rettamente dal docente-formatore oppure dagli studenti stessi e hanno lo scopo di approfondire la co-noscenza di aspetti organizzativi e gestionali legati alla sicurezza. Si ritiene che l’uscita possa durare complessivamente 40 – 50 minuti, compresa l’eventuale intervista. Rientrati in aula inizia la seconda fase, in cui il docente-formatore propone agli studenti una discussio-ne attorno ad alcuni contenuti (da lui preventivamente selezionati) di un regolamento in uso all’interno della scuola (il regolamento d’istituto, un regolamento di laboratorio o di palestra, un regolamento di classe, ecc.), messi a confronto con l’art. 20 del D.Lgs. 81/08 (Obblighi dei lavoratori). In pratica il lavoro consiste nella ricerca, all’interno del regolamento utilizzato, dei punti specifici che possono es-sere associati a quanto riportato nel comma 2, lettere b, c, d e g, del citato art. 20. Da questa operazio-ne, se ben condotta, può scaturire tanto un collegamento tra le norme previste dai regolamenti dell’istituto e gli obblighi dei lavoratori (e degli studenti equiparati) previsti dalla normativa nazionale sulla sicurezza, quanto un giudizio di coerenza e di completezza dei regolamenti stessi. Può darsi infat-ti che la discussione intavolata con gli studenti porti ad individuare ambiti non trattati o poco sviluppa-ti nei regolamenti scolastici, meritevoli di segnalazione a chi di competenza. Questa fase, che può divenire molto interessante e costruttiva, non può comunque durare più di 20 –

30 minuti. Nel caso si sia utilizzato come base di discussione un regolamento di laboratorio, un’eventuale prosecuzione della discussione può essere rinviata alla successiva formazione specifica,

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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE (BL)

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relativa al laboratorio in questione. La terza fase rischia di essere la più pesante di tutta l’u.d. L’argomento da trattare, infatti, non è molto appetibile per ragazzi di 14-15 anni. Per questo si suggerisce di parlare degli Organi di vigilanza non in modo diretto, descrivendo per ognuno di essi struttura, ambito d’azione e mandato operativo, bensì in modo indiretto, attraverso il racconto di un fatto realmente accaduto o anche di fantasia, purché cre-dibile, da cui emergano alcune informazioni essenziali da ricordare. Esemplificando, può essere preso a pretesto un infortunio accaduto ad uno studente durante l’attività di educazione fisica per introdurre il ruolo dell’INAIL, oppure si può descrivere una situazione verifica-tasi in un’azienda e che ha richiesto l’intervento dello SPISAL. In ogni caso, per ragioni di efficacia didattica, dovrebbe essere centrale la dimensione del racconto, anche a scapito della completezza delle informazioni fornite, tenendo presente che, almeno durante il quinquennio di studi superiori, le proba-bilità che uno studente sia chiamato ad interagire con un Organo di vigilanza sono assai remote (salvo che, forse, all’interno di un percorso didattico, in una situazione quindi programmata e strutturata). Comunque la verifica finale relativa a questa u.d. non contiene quesiti sugli Organi di vigilanza. Si ritiene che questa fase possa durare complessivamente 15 – 20 minuti. Nell’ultima fase dell’u.d. il docente-formatore somministra la verifica finale, dando agli studenti al massimo 10 minuti di tempo per completarla. Al termine della prova e ritirati i fogli, se resta del tem-po si suggerisce di fornire agli studenti la soluzione corretta (in ogni caso è necessario comunicare agli studenti il punteggio ottenuto da ognuno di loro). RSPP -Prof. Ganz Patrick Dirigente Scolastico (Graziano Baster)