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Classe 5B LICEO
Indirizzo LICEO SCIENTIFICO
1. LA CLASSE
ELENCO STUDENTI
1 ALA ELISA
2 ARCHONDIS MATTEO
3 ARIETTI SILVIA
4 BRUNELLI GIORDANO
5 BURTI ALESSANDRA
6 CANTAGALLO RICCARDO
7 CONSOLINI GIOVANNI
8 CORAZZINA SIMONE
9 FACCINCANIMICHELA
10 FANTIN GABRIELE
11 FERACO ILARIA
12 FRANCA ELENA
13 GIORI LUCA
14 MANISCALCO FABIO
15 OUTOURGHT ILHAM
16 PERETTI FRANCESCA
17 RICADONA SONIA
18 RICAURTE ALESSANDRA
19 SABBADINI MARTA
20 SIMONCELLI DANIELE
21 SPAGNOLO ALESSIO
22 VANDEN BERG DANIEL
1.1 La storia
Nell’anno scolastico 2009-2010 la classe 1B aveva iniziato il suo percorso di nuovo ordinamento
indirizzo scientifico con 23 allievi, 9 femmine e 14 maschi.
All’inizio della terza si presentava con 20 allievi, ai quali si aggiungevano quattro ripetenti,
provenienti da altre sezioni della scuola e da altri istituti. Tra lo scrutinio di giugno e quello di
settembre, non sono stati ammessi alla classe successiva due dei nuovi immessi ed un terzo
componente del gruppo originario.
Gli iscritti al quarto anno tornavano a essere 24 grazie all’inserimento di altri tre studenti ripetenti
la classe quarta.
Il gruppo non era molto omogeneo quanto a interesse, partecipazione al dialogo educativo,
motivazione allo studio. Si distingueva un piccolo numero di studenti motivati, costanti
nell’impegno,caratterizzati da una maggiore propensione all’ambito scientifico matematico che
raggiungevano risultati buoni o discreti nelle diverse materie. La maggior parte della classe, pur
seguendo le attività didattiche con attenzione, si caratterizzava per un apprendimento per lo più
meccanico dei contenuti senza un’organizzazione e rielaborazione degli stessi. Un altro piccolo
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “MARIE CURIE” GARDA BUSSOLENGO
Sede di Garda: Via Berto Barbarani, 20 - 37016 Garda (Vr) tel. 0456270680 fax 0456278862 Sede di Bussolengo: Via C.A. Dalla Chiesa, 10 - 37012 Bussolengo (Vr) tel. e fax 0457150752
www.iismariecurievr.gov.it - email: [email protected]
2
numero di allievi dimostrava maggiori difficoltà organizzative, un impegno più discontinuo e una
minore motivazione, stentando a raggiungere risultati positivi in tutte le discipline.
Nonostante la diversità di composizione la classe si è però sempre distinta per il comportamento
rispettoso, corretto e collaborativo, con una serietà di atteggiamento nei confronti della scuola che
è andato progressivamente crescendo.
Al termine dell’anno scolastico si registrava una non ammissione e a settembre, su cinque ragazzi
con giudizio sospeso, uno non veniva ammesso alla classe quinta.
Continuità didattica nel triennio
La classe ha goduto della continuità didattica nel corso del triennio per gli insegnamenti di
matematica, italiano, latino, storia, storia dell’arte, educazione fisica e religione. Per gli
insegnamenti di fisica e filosofia si è avuta continuità solo nell’ultimo biennio. Diversi
avvicendamenti si notano nell’insegnamento di scienze, con docenti diversi ogni anno, e per
l’inglese, cambiato in quinta oltre che nel biennio e in terza.
1.3. Prospetto della continuità didattica nel triennio
DISCIPLINE CLASSE III B CLASSE IV B CLASSE V B
ITALIANO GECELE BARBARA GECELE BARBARA GECELE BARBARA
LATINO GECELE BARBARA GECELE BARBARA GECELE BARBARA
MATEMATICA ORLANDI MICHELA ORLANDI MICHELA ORLANDI MICHELA
FISICA SPONZA DONATELLA ORLANDI MICHELA ORLANDI MICHELA
INGLESE PAVONI LUIGINA PAVONI LUIGINA MONSUTTI GIULIANA
FILOSOFIA IUDICELLI GRETA SANDRELLI CARLO SANDRELLI CARLO
STORIA SANDRELLI CARLO SANDRELLI CARLO SANDRELLI CARLO
DISEGNO E ST.ARTE CASTELLINI ROBERTA CASTELLINI ROBERTA CASTELLINI ROBERTA
SCIENZE COSENZA LUCIANA MECOCCI LORETTA ZANINI DANIELE
RELIGIONE PACHERA RICCARDO PACHERA RICCARDO PACHERA RICCARDO
ED. FISICA ZOCCA EDO ZOCCA EDO ZOCCA EDO
3
1.2 La situazione attuale
Attualmente la classe è composta da 22 allievi, 11 femmine e 11 maschi.
Nel corso dell’anno scolastico, con un percorso costante di crescita e responsabilizzazione
iniziato già dalla quarta, il gruppo ha seguito le lezioni con costanza, attenzione e puntualità; di
livello diverso è stato l’interesse verso le discipline, in particolare nella fase di partecipazione: le
lezioni si sono sempre svolte in un clima di grande serenità e rispetto, anche se non sempre si è
ottenuto il pieno coinvolgimento e l’intervento attivo della classe, più propensa, anche negli
scorsi anni, all’ascolto che non al dialogo e al confronto.
Per buona parte della classe la continuità e soprattutto la qualità del lavoro svolto a casa è
cresciuta progressivamente nel corso dell’anno scolastico mentre un piccolo gruppo non è riuscito
ad attivarsi sufficientemente e a fronteggiare le richieste delle diverse discipline.
Qualche componente della classe non ha ancora elaborato un efficace metodo di studio, stentando
a gestire l’apprendimento di più discipline in modo continuativo.
Si distingue un ristretto numero di allievi che negli anni ha sviluppato abilità e competenze di
livello buono o discreto in diverse discipline grazie ad uno studio costante. La maggior parte della
classe si assesta su un livello sufficiente, mentre qualcuno evidenzia ancora qualche debolezza, in
particolare nell’ambito matematico scientifico. Infine qualche studente ha raggiunto conoscenze e
competenze appena sufficienti o quasi sufficienti, diversificate a seconda delle discipline, a causa
di un interesse e di un impegno selettivo, o di uno studio superficiale e discontinuo, o di lacune
pregresse.
Da riconoscere a tutti gli allievi, come aspetto degno di nota, la serietà e l’onestà mantenute
durante tutto il corso dell’anno: anche nei momenti più difficili, dove gli impegni e le prove
andavano intensificandosi, non si sono riscontrati casi di assenze strategiche, insistenze per
posticipare verifiche e interrogazioni o altre richieste di alleggerimento del lavoro.
Condotta e relazione con docenti e compagni
La classe si è dimostrata un gruppo complessivamente unito e, particolarmente in questo ultimo
anno, anche sufficientemente organizzato nel fronteggiare le diverse attività e scadenze
dell’ambito scolastico.
Permangono tuttavia alcuni elementi che preferiscono condurre un proprio percorso personale e
indipendente dalle dinamiche di classe.
La collaborazione con i docenti è sempre stata piena, improntata a dialogo, fiducia e reciproco
rispetto.
Serio e collaborativo si è dimostrato il ruolo dei rappresentanti di classe, che hanno esercitato,
nella gestione della comunicazione formale in sede di consiglio di classe, piena consapevolezza
di ruolo e affidabilità. I rapporti con le famiglie si sono mantenuti costanti e cordiali.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E FORMATIVI RAGGIUNTI
Il Consiglio di Classe, nella seduta del 2 ottobre 2014, aveva fissato i seguenti obiettivi didattici e
formativi da raggiungere per la classe quinta:
OBIETTIVI DIDATTICI
1) Affinare il metodo di studio per renderlo efficace, autonomo, critico, integrando trasversalmente
le conoscenze dei vari ambiti disciplinari.
2) Esercitare le abilità e le competenze specifiche del triennio mediante rielaborazione personale dei
contenuti appresi anche in funzione di approfondimenti individuali per l’Esame di Stato.
3) Consolidare la padronanza dei linguaggi specifici delle diverse discipline e la capacità di
utilizzarli adeguatamente nei diversi contesti di produzione scritta e orale.
4
OBIETTIVI FORMATIVI
1) Consolidare la responsabilità personale per partecipare in modo attivo e consapevole alle
proposte didattiche.
2) Sviluppare un atteggiamento di apertura e riflessione critica verso le problematiche della realtà
sociale e contemporanea.
Gli obiettivi didattici sono stati raggiunti pienamente solo da una parte del gruppo classe. Si tratta di
allievi che hanno assimilato i contenuti disciplinari, evidenziando sufficienti capacità di analisi e di
sintesi, abilità nell’organizzare e rielaborare le conoscenze integrandole trasversalmente, con
adeguata competenza nell’uso dei linguaggi specifici.
La maggioranza degli allievi, anche a fronte di valutazioni sufficienti nelle varie discipline,
evidenzia un raggiungimento parziale degli obiettivi, in particolare nello sviluppo di capacità di
approfondimento, di collegamento logico e rielaborazione autonoma degli argomenti proposti.
Le cause hanno origini diverse ma possono essere sintetizzate su due linee sostanziali:
- per alcuni allievi i contenuti disciplinari sono stati acquisiti in modo semplice, senza particolare
approfondimento ed elaborazione personale, a causa di una scarsa capacità di organizzare e
rielaborare le conoscenze, quindi di integrarle trasversalmente. Questi studenti hanno dimostrato
comunque di conoscere gli elementi fondamentali delle discipline e di saperli esporre in modo
semplice e lineare;
- per altri, il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati è il risultato di un approccio
superficiale o poco organizzato allo studio, di un’applicazione non costante, di un interesse selettivo
nei confronti delle discipline.
3. METODOLOGIA
3.1 Considerazioni generali
Prescindendo dal fatto che ciascun docente ha elaborato strategie didattiche personali, si possono
individuare alcune linee comuni che hanno guidato l’insegnamento nell’arco di questo anno
scolastico. Nel corso delle lezioni, soprattutto di tipo frontale, i docenti hanno trattato i vari
argomenti avendo cura di stimolare negli alunni un approccio critico alle varie tematiche
attraverso le spiegazioni e la lettura di testi, la loro analisi contenutistica ed estetica e l’esame
del contesto storico in cui sono state prodotte. Si è cercato sempre di coinvolgere gli alunni per
indirizzarli verso l’approfondimento delle discipline, per sviluppare in loro la capacità di
individuare correlazioni e fare confronti, al fine di conseguire una preparazione esauriente e
interdisciplinare.
Allo scopo si sono utilizzate diverse modalità: esame ed analisi di materiali iconici e auditivi,
letture anche da testi extrascolastici, esperimenti di laboratorio, conferenze, ricerche individuali,
visione di filmati, partecipazione a progetti in collaborazione con l’università, partecipazione a
competizioni sportive. La dotazione informatica presente in classe (pc con videoproiettore,
lavagna LIM) ha favorito e arricchito lo svolgimento delle lezioni e il coinvolgimento attivo degli
studenti.
Il Consiglio di classe ha posto ogni cura nel favorire la maturazione di competenze e abilità
sempre più autonome e critiche nell’elaborazione dei contenuti, cercando di promuovere negli
studenti la passione per la cultura e la curiosità della ricerca. La classe ha collaborato
positivamente per buona parte dei suoi componenti.
5
3.2 Preparazione alla prima prova scritta
Nel corso del triennio gli alunni sono stati avviati alla produzione delle diverse tipologie
(specificatamente la tipologia A e B) premettendo delle lezioni teoriche su ciascuna di esse . Le
tipologie A e B (nella forma del saggio breve sono state introdotte nel terzo anno; la tipologia B
(nella forma dell’articolo) nel quarto anno.
Durante quinto anno le tipologie privilegiate, proposte simultaneamente in alternativa, sono state
l’analisi del testo (Tip. A); il saggio breve e l’ articolo di giornale (Tip. B). In genere sono state
concesse tre ore di tempo.
La simulazione della prima prova per classi parallele si è svolta in data 9 marzo 2015, con la
concessione di cinque ore di tempo.
Metodologia seguita:
TIPOLOGIA A- ANALISI DI UN TESTO POETICO
Lettura del testo, comprensione del significato letterale, parafrasi.
Analisi testuale: per il testo poetico - a livello strutturale, lessicale, sintattico, metrico,
fonetico, retorico con l’ impiego di domande-guida;
Contestualizzazione e commento: inserire il testo nella rete di riferimenti inerenti l’autore, la
poetica, il contesto, ecc.; operare confronti con altri testi dello stesso autore.
TIPOLOGIA B- SAGGIO BREVE - ARTICOLO DI GIORNALE
Sono state definite quali caratteristiche del saggio breve:
Testo: argomentazioni concrete; fonti sempre citate; ulteriore apporto di informazioni da
parte dello studente.
Genere testuale: stesura coerente e coesa; uso di note esplicative.
Forma: terminologia tecnica appropriata; uso adeguato di segnalatori dell’organizzazione
testuale.
Focalizzazione: titolo riassuntivo del contenuto e indicativo della chiave di lettura.
Sono state definite quali caratteristiche dell’articolo :
Alcune indicazioni sulla struttura del titolo.
Testo: esplicita dichiarazione del tipo di giornale; lead.
Forma: frasi brevi, a prevalenza paratattica.
3.3 Preparazione alla seconda prova scritta
Oltre alla simulazione dell’Esame di Stato, effettuata per classi parallele il martedì 10 marzo
2015 nella durata di cinque ore, preparata dai docenti del Dipartimento di matematica
dell’Istituto, nel corso dell’anno sono stati proposti i problemi della simulazione della seconda
prova inviati dal Ministero in data 25 febbraio 2015 come esercitazione in classe, senza
valutazione e in data 22 aprile 2015 i quesiti della sessione B questionario della simulazione
ministeriale con concessione di tre ore per lo svolgimento della prova e valutazione. Inoltre, la
docente di matematica e fisica ha proposto talvolta agli alunni, in sede di verifica periodale, test
con problemi e questionari articolati secondo le modalità proprie dell’Esame di Stato.
3.4 Preparazione alla terza prova scritta
Una simulazione della Terza Prova dell’Esame di Stato è stata effettuata il 14 marzo 2015, con
tipologia B, cinque materie e due quesiti; una seconda simulazione è prevista per il 21 maggio
2015, con tipologia B, quattro materie e tre quesiti.
6
Nella prima simulazione le discipline coinvolte sono state: fisica, inglese, scienze, storia, storia
dell’arte.
Sempre per preparare ad affrontare la Terza Prova, nel corso dell’anno scolastico ciascun docente
ha proposto agli alunni prove scritte con quesiti di tipologia “B” ; per la verifica delle conoscenze
in lingua Inglese, solo nella seconda simulazione, la docente ha proposto una prova di
comprensione del testo, fornito in fotocopia, con due quesiti finalizzati principalmente alla
verifica della comprensione del testo stesso ed uno volto alla verifica delle conoscenze e della
capacità di produzione scritta (‘domanda aperta’) – come consentito dal DM 20/11/2000, art.4
c.1.a.
3.5 Preparazione al colloquio d’esame
Il Consiglio di Classe ha stabilito una prova orale a campione, previo sorteggio di un paio di
alunni due giorni prima della data stabilita. Il colloquio d’esame è stato preparato formalmente
con questa simulazione, ma sin dall’inizio dell’anno scolastico nelle singole discipline le
verifiche orali hanno interessato gran parte del programma svolto. La simulazione della prova si
terrà il 27 maggio 2015 in fine mattinata.
Gli alunni che hanno chiesto indicazioni, sono stati consigliati dagli insegnanti delle discipline
interessate per la preparazione della propria mappa concettuale e/o tesina con relativa sito -
bibliografia.
Nel mese di maggio 2015 verrà approntato e distribuito a tutti gli alunni un vademecum per le
prove d’esame, con indicazioni fondamentali ed omogenee per le classi quinte.
CLIL
Come previsto dalla Normativa Ministeriale per le classi quinte (articolo 6, comma 2 del
Regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n. 89/2010), il Consiglio di
Classe ha individuato una materia non linguistica tra quelle previste per la classe per attivare l’
Apprendimento Linguistico Integrato di Lingua e Contenuti. E’ stata scelta la disciplina di
Disegno e Storia dell’Arte da abbinare alla lingua Inglese perché, rispetto ad altre, permette un
più agevole collegamento pluridisciplinare, non presenta particolari difficoltà nei contenuti di
apprendimento e, pur possedendo una propria terminologia specifica, permette un utilizzo più
ampio dei vocaboli appresi.
L’attività si è svolta tra i mesi di marzo e maggio, con alcune lezioni preparatorie effettuate
singolarmente dalle due docenti coinvolte e altre in compresenza Storia dell’Arte e Inglese. Il
tema comune proposto è stato il Surrealismo, trattato regolarmente in classe nelle ore di Storia
dell’arte e nelle stesse settimane anche con la presenza della docente di lingua straniera. Gli
allievi, su indicazione degli insegnanti, individualmente o a coppie, hanno anche ricercato ed
elaborato altri materiali, iconografici e scritti, riguardanti diversi autori e movimenti per ampliare
la prospettiva. Questi elaborati hanno poi fornito il supporto per alcuni momenti di conversazione
orale in classe.
A conclusione del percorso, nella propria prova per la classe, ciascuna delle due docenti ha
inserito una sezione specifica volta a valutare gli esiti dell’attività.
4. VALUTAZIONE
4.1 Criteri generali di valutazione
In armonia con gli obiettivi fissati, i criteri generali di valutazione si basano sui seguenti aspetti:
- Conoscenza dei contenuti
- Capacità di analisi
7
- Grado di approfondimento dei contenuti e rielaborazione degli stessi
- Capacità di esporre in modo ordinato e logico
- Capacità argomentative ed espressive
- Conoscenza del lessico specifico nelle varie discipline.
4.2 Criteri di valutazione delle prove d’esame
4.2.1 Considerazioni generali
I criteri delle prove d’esame, formalizzati in griglie ben definite, sono sostanzialmente uguali a
quelli utilizzati nel corso dell’anno per abituare gli alunni a rendersi conto del grado di
preparazione raggiunto, o delle eventuali lacune, o difficoltà espositive manifestate, al fine di
porvi rimedio ed acquisire una preparazione più sicura sviluppando competenze e capacità
proprie dell’ultimo anno del Liceo Scientifico e, come tali, richieste dall’Esame di Stato.
Seguono le griglie di valutazione:
griglia di valutazione della prima prova scritta
- tipologia A
- tipologia B
- tipologia C e D
griglia di valutazione della seconda prova scritta
allegato alla griglia di valutazione della seconda prova scritta
proposta di griglia di valutazione seconda prova indicata dal MIUR
griglia di valutazione della terza prova scritta
griglia di valutazione della terza prova scritta per lingua straniera
griglia di valutazione del colloquio
8
4.2.2 Griglie di valutazione della prima prova scritta nelle varie tipologie
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA TIPOLOGIA A: ANALISI
TESTUALE
Candidato________________________________________ Classe V__________________
INDICATORI DESCRITTORI 15/15
COMPETENZA
LINGUISTICA
ORTOGRAFIA
a. corretta 1.5
b. sufficiente 1
c. insufficiente (qualche errore) 0.5
d. gravemente insufficiente (errori gravi e ripetuti) 0
SINTASSI
a. corretta 2
b. sufficiente (qualche lieve errore che non pregiudica la comprensione) 1.5
c. insufficiente (alcuni errori) 1
d. gravemente insufficiente (errori gravi e ripetuti) 0
LESSICO E REGISTRO
a. appropriato e corretto 1.5
b. semplice, ma corretto e sufficiente 1
c. impreciso e scorretto 0.5
d. gravemente insufficiente 0
COMPRENSIONE DEL
TESTO
a. completa comprensione del messaggio nella sua complessità 4
b. comprensione puntuale del testo 3
c. comprensione sufficiente del testo 2.5/1.5
d. alcuni fraintendimenti del testo 1/0.5
e. totale fraintendimento del testo 0
ANALISI DEL TESTO
a. completa conoscenza delle strutture del testo e consapevolezza della loro
funzione
3
b. buona conoscenza degli elementi strutturali significativi 2.5
c. sufficiente conoscenza degli elementi significativi 2
d. conoscenza lacunosa degli elementi strutturali 1/0.5
e. nessuna conoscenza 0
APPROFONDIMENTO E
CONTESTUALIZZAZIONE
a. dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il testo con
riferimenti culturali
3
b. offre adeguati spunti critici e contestualizza in modo efficace 2.5
c. offre sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione 2/1.5
d. pochi spunti critici e di contestualizzazione 1/0.5
e. assenza totale di contestualizzazione 0
TOTALE IN
QUINDICESIMI _____/15
PRECISAZIONI
Il punteggio 5 (o inferiore) relativo all’indicatore rispetto della consegna determina di
per sé l’insufficienza dell’elaborato;
Il punteggio 5 (o inferiore) relativo all’indicatore ortografia determina di per sé
l’insufficienza dell’elaborato;
Si può ricorrere al punteggio intermedio anche se non compare nella griglia.
9
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA
TIPOLOGIA B : ARTICOLO DI GIORNALE / SAGGIO BREVE
Candidato _________________________________________ Classe V_____
INDICATORI DESCRITTORI 15/15
COMPETENZA
LINGUISTICA
ORTOGRAFIA
a. corretta 1.5
b. sufficiente 1
c. insufficiente (alcuni errori) 0.5
d. gravemente insufficiente (errori gravi e ripetuti) 0
SINTASSI
a. corretta 2
b. sufficiente (qualche lieve errore che non pregiudica la comprensione) 1.5
c. insufficiente (alcuni errori) 1
d. gravemente insufficiente (errori gravi e ripetuti) 0
LESSICO
a. appropriato e corretto 1.5
b. semplice, ma corretto e sufficiente 1
c. impreciso e scorretto 0.5
d. gravemente insufficiente 0
UTILIZZO DEI
DOCUMENTI
a. presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi consapevole 3 / 2.5
b. dispone i dati in modo organico 2
c. dispone i dati in modo sufficientemente organico 1.5 / 1
d. enumera i dati senza ordinarli e senza fornire analisi 0.5
RISPETTO DELLE
CONSEGNE
a. completa e consapevole adeguatezza rispetto alle richieste 2
b. ha rispettato nel complesso la tipologia della prova 1.5
c. parziale adeguatezza alle consegne 1
d. scarso rispetto delle consegne 0.5
CAPACITA’ LOGICO-
CRITICHE ED
ARGOMENTATIVE
a. imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza e consapevolezza gli
elementi per la redazione del testo prescelto
2.5
b. si serve in modo sufficientemente corretto degli elementi per la redazione di un
testo
2/1.5
c. si serve solo in parte degli elementi per la redazione di un testo 1/0.5
d. non si attiene alle modalità di scrittura del testo prescelto 0
APPROFONDIMENTO
E RIELABORAZIONE
PERSONALE
a. dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi 2.5/2
b. offre sufficienti spunti critici e sintetizza in modo efficace 1.5
c. scarsi spunti critici 1/0.5
d. assenza di spunti critici 0
TOTALE IN
QUINDICESIMI _____/15
PRECISAZIONI
Il punteggio 5 (o inferiore) relativo all’indicatore rispetto della consegna determina di
per sé l’insufficienza dell’elaborato;
Il punteggio 5 (o inferiore) relativo all’indicatore ortografia determina di per sé
l’insufficienza dell’elaborato;
Si può ricorrere al punteggio intermedio anche se non compare nella griglia.
10
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA
TIPOLOGIA C e D : TEMA STORICO E ARGOMENTATIVO
Candidato _________________________________________ Classe V_____
INDICATORI DESCRITTORI 15/15
COMPETENZA
LINGUISTICA
ORTOGRAFIA
a. corretta 1.5
b. sufficiente 1
c. insufficiente (alcuni errori) 0.5
d. gravemente insufficiente (errori gravi e ripetuti) 0
SINTASSI
a. corretta 2
b. sufficiente (qualche lieve errore che non pregiudica la comprensione) 1.5
c. insufficiente (alcuni errori) 1
d. gravemente insufficiente (errori gravi e ripetuti) 0
LESSICO
a. appropriato e corretto 1.5
b. semplice, ma corretto e sufficiente 1
c. impreciso e scorretto 0.5
d. gravemente insufficiente 0
CONOSCENZA
DELL’ARGOMENTO E
DEL CONTESTO DI
RIFERIMENTO
a. sviluppa esaurientemente tutti i punti della traccia 4
b. sviluppa i punti più significativi 3/2.5
c. sviluppa la traccia in modo sufficiente 2/1.5
d. trascura punti significativi 1/0.5
e. il tema è del tutto fuori argomento 0
CAPACITA’ LOGICO-
CRITICHE ED
ARGOMENTATIVE
a. l’argomento è coerente e articolato 3
b. l’argomento è discretamente chiaro e organico 2.5
c. l’argomento è sufficientemente strutturato 2/1.5
d. l’argomento è disorganico 1/0.5
e. l’argomento è del tutto incoerente 0
CAPACITA’
RIELABORATIVE
E CRITICHE
a. presenta una rielaborazione personale critica e originale 3
b. presenta una rielaborazione convincente e coerente 2.5
c. presenta una riflessione semplice e sufficiente 2/1.5
d. presenta scarsa rielaborazione personale 1/0.5
e. assenza di riflessioni 0
TOTALE IN
QUINDICESIMI _____/15
PRECISAZIONI
Il punteggio 5 (o inferiore) relativo all’indicatore rispetto della consegna determina di
per sé l’insufficienza dell’elaborato;
Il punteggio 5 (o inferiore) relativo all’indicatore ortografia determina di per sé
l’insufficienza dell’elaborato;
Si può ricorrere al punteggio intermedio anche se non compare nella griglia.
11
4.2.3 Griglie di valutazione della seconda prova scritta
Griglia di Valutazione della Seconda Prova Scritta - Sessione d’esame 2012 -
indicata dal MIUR
CIITERI PER LA
VALUTAZIONE
DESCRITTORI
Problema
Valore
massimo
attribuibile:
75/150
Problema
1
Problema
2
Quesiti
Valore massimo attribuibile
75/150 (15x5)
tot
Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q10
CONOSCENZE
Conoscenza di principi,
teorie, concetti, termini,
regole, procedure, metodi e tecniche
Punteggio
massimo
Punteggio
assegnato
CAPACITA’
LOGICHE ED
ARGOMENTATIVE
- Organizzazione e
utilizzazione di
conoscenze e abilità per
analizzare, scomporre, elaborare.
- Proprietà di
linguaggio,
comunicazione e
commento della
soluzione puntuali e
logicamente rigorosi.
- Scelta di procedure ottimali e non standard.
Punteggio
massimo
Punteggio
assegnato
CORRETTEZZA E
CHIAREZZA
DEGLI
SVOLGIMENTI
SVOLGIMENTI
- Correttezza nei calcoli,
nell’applicazione di
tecniche e procedure.
Correttezza e precisione
nell’esecuzione delle
rappresentazioni
geometriche e dei grafici.
Punteggio
massimo
Punteggio
assegnato
COMPLETEZZA
Problema risolto in tutte
le sue parti e risposte
complete ai quesiti affrontati.
Punteggio
massimo
Punteggio
assegnato
tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi
Punteggio 0-3 4-10 11-18 19-26 27-34 35-43 44-53 54-63 64-74 75-85 86-97 98-
109 110-123
124-
137
138-
150
Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
voto assegnato _____ /15
12
4.2.4 Griglie di valutazione della terza prova scritta
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
Candidato _________________________________________ Classe V_____
DISCIPLINE à I II II IV V
1. 1. 1. CONOSCENZA DEI CONTENUTI
1. Foglio bianco 1
1. Non accertabile o completamente negativa 2
1. Lacune gravi e diffuse 3
1. lacune 4
1. conoscenze superficiali 5
1. accettabile 6
1. completa pur con qualche imprecisione 7
1. completa 8
1. completa e approfondita 9
1. 2. 2.PADRONANZA DEL MEZZO
ESPRESSIVO E/O
DEL FORMALISMO E LINGUAGGI
SPECIFICI
1. assai imprecisa e scorretta 1
1. accettabile pur con qualche imprecisione 2
1. corretta 3
3. SINTESI ESPOSITIVA
1. priva di qualsiasi elemento valutabile 1
1. sostanzialmente accettabile 2
1. efficace e ben articolata 3
Risultato nella singola disciplina
MEDIA TOTALE
/15
______________ /15
13
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA LINGUA STRANIERA
Candidato _________________________________________ Classe V_____
Gravemente
Insufficiente
1-5
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Discreto
11-12
Buono
13-14
Ottimo
15
Conoscenza dei
contenuti
Pertinenza e
Coerenza
Competenze
lessicali
Competenze
Formali
Punteggio
Descrittori
CONOSCENZA DEI CONTENUTI
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: non sa minimamente orientarsi perché non conosce i
contenuti
INSUFFICIENTE: conosce solo parzialmente i contenuti e risponde di conseguenza
SUFFICIENTE: conosce globalmente il contenuto e risponde in maniera essenziale
DISCRETO: conosce i contenuti e risponde abbastanza approfonditamente
BUONO: conosce bene i contenuti e risponde in modo esauriente
OTTIMO: conosce in modo completo i contenuti e risponde in modo esaustivo
PERTINENZA E COERENZA
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: non risponde in modo pertinente e logico
INSUFFICIENTE: coerenza e logica sono solo parziali
SUFFICIENTE: mostra di aver compreso, ma è troppo essenziale
DISCRETO: ha compreso e risponde logicamente
BUONO: affronta i contenuti operando tutti i collegamenti logici
OTTIMO: affronta i contenuti con sicurezza operando tutti i collegamenti in modo esaustivo
COMPETENZE FORMALI E LESSICALI
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: lessico non adeguato e strutture morfosintattiche
decisamente inadeguate
INSUFFICIENTE: lessico non sempre appropriato ed uso molto incerto delle strutture
SUFFICIENTE: lessico essenziale ed uso semplice, ma sostanzialmente corretto, delle strutture
DISCRETO: lessico appropriato ed uso sostanzialmente corretto delle strutture
BUONO: lessico ricco ed uso abbastanza sicuro delle strutture
OTTIMO: lessico ricco ed uso sicuro delle strutture
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4.2.5 Griglie di valutazione della prova di colloquio
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Candidato _________________________________________ Classe V _____
FASI PARAMETRI PUNTEGGIO PUNTEGGIO
ATTRIBUITO
1. 1. ARGOMENTO
PROPOSTO DAL
CANDIDATO 1. Parziale e con
collegamenti non
sempre corretti
1 – 5
1. Assimilata, con qualche collegamento tra le varie discipline
6 – 7
1. Ampia, con collegamenti pertinenti 8 – 9
1. Ben sviluppata e organizzata nei collegamenti
10
1. TEMATICHE 2. DISCIPLINARI
CONOSCENZE DISCIPLINARI
1 .Lacunose 1 – 4
2 . Sufficienti 5
3 .adeguatamente approfondite 6 – 7
4 . Contestualizzate e/o significative 8
CAPACITA’ CRITICA E DI
RIELABORAZIONE
1 . Incerta e poco adeguata ad esprimere giudizi
motivati e approfonditi 1 – 2
2 . Coerente nell’esprimere giudizi semplici e/o
motivati 3 – 4
3 . Consapevole e significativa nel proporre
approfondimenti anche personali 5
COMPETENZE LINGUISTICHE
1 . scarse 1 – 2
2 . uso corretto ma semplice del lessico 3
3 . padronanza e correttezza lessicale 4
4 . uso appropriato dei linguaggi specifici con
coerenza argomentativa 5
DISCUSSIONE PROVE SCRITTE 1 . Riconosce l’errore 1
2 . Riconosce l’errore e lo corregge 2
TOTALE
PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO /30
5. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI CREDITI FORMATIVI
Il regolamento dell’esame di Stato prevede che agli studenti del triennio, in sede di scrutinio finale,
sia assegnato il CREDITO SCOLASTICO che si esprime con un punteggio che concorrerà alla
formazione del voto finale d’esame.
La tabella di applicazione del credito scolastico è quella stabilita con D.M. n° 99 del 16/12/2009
CREDITO SCOLASTICO
Viene attribuito in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe ai sensi del D.M. n° 99 del
16/12/2009; costituisce il punteggio da aggiungere ai voti delle prove d’esame di stato ed ha il
15
significato di rendere l’esame un passaggio il cui risultato viene definito già dalla modalità con cui
lo studente si è impegnato negli ultimi tre anni di corso.
Il credito scolastico comprende eventuali CREDITI FORMATIVI che, a norma della Legge
istitutiva del nuovo esame di stato (L. 425/97, art. 15 comma 4), del Regolamento attuativo (D.P.R.
323 /98, art.12) e dei DD.MM. n° 38/99 e n° 49/2000, per essere valutati come tali devono
rispondere a precisi requisiti che si possono in sintesi configurare come esperienze esterne alla
scuola, qualificate e coerenti con il corso di studi.
La valutazione dei crediti formativi spetta ai singoli Consigli di classe che tuttavia, per garantire
omogeneità di giudizio, prendono in considerazione le attività di seguito riportate.
ATTIVITÀ CULTURALI, ARTISTICHE E RICREATIVE: o corsi completi di lingua italiana o straniera presso scuole italiane o estere,
o iscrizione e frequenza a corsi di musica o canto presso il Conservatorio o Scuole di
musica istituzionalmente riconosciute,
o iscrizione e frequenza a corsi di educazione artistica presso le Accademie,
o iscrizione e frequenza a corsi di danza presso scuole qualificate,
o partecipazione a conferenze e incontri culturali che richiedono una frequenza
continuativa e che siano organizzati da enti riconosciuti,
o partecipazione al progetto Tandem,
o conseguimento certificazione ECDL (Patente Europea del Computer).
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE PROFESSIONALE: o stages
o corsi di formazione professionale organizzati da istituzioni pubbliche o private
o progetto Itinera
ATTIVITÀ INERENTI AL VOLONTARIATO, ALLA COOPERAZIONE, ALLA
SOLIDARIETÀ E ALLA TUTELA DELL’AMBIENTE:
attività rivolte alla collaborazione, alla solidarietà, al volontariato, all’assistenza, alla tutela
ambientale, archeologica ed artistica presso associazioni riconosciute che prevedono un impegno
effettivo e svolto in modo continuativo (pertanto non è sufficiente la semplice iscrizione ).
ATTIVITÀ SPORTIVE:
attività agonistica che prevede un impegno continuativo nell’ambito di enti di promozione sportiva
riconosciuti (CONI, CSI, UISP).
Va precisato che (D.M. n° 49/2000, art. 1 comma 2) “la partecipazione ad iniziative complementari
ed integrative non dà luogo all’acquisizione di crediti formativi, ma rientra tra le esperienze
acquisite all’interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione del credito
scolastico”
È doveroso infine sottolineare che alla determinazione del credito scolastico concorrono oltre ai già
citati crediti formativi ed alle iniziative complementari e integrative organizzate nella scuola, anche
la frequenza scolastica, l’interesse, l’impegno e la partecipazione al dialogo educativo.
16
6. ATTIVITA’ INTEGRATIVE
Nel corso del corrente anno scolastico sono stati seguiti, in orario curricolare ed extracurricolare, i
seguenti progetti, che si intendono, salvo diversa indicazione segnalata, svolti su base volontaria da
singoli alunni o gruppi di alunni:
Attività sportive (corsa del sorriso; uscita sulla neve; giochi studenteschi nelle varie
specialità; progetti sportivi d’istituto).
Progetto Certificazioni linguistiche con superamento esame.
Progetto “Tandem” per l’area umanistica e l’area scientifica in collaborazione con
l’Università di Verona.
Olimpiadi di fisica e di matematica.
Conferenze in sede: “Noi donne di Teheran”, con Farian Sabahi; conferenza sulle nuove
biotecnologie, a cura dell’Università di Verona; riflessione sulla “Giornata della Memoria”,
a cura della Prof.ssa Poggi; conferenza sul problema della nutrizione e del cibo.
Spettacolo teatrale in lingua inglese: "An Ideal Husband” di Oscar Wilde, il 18 novembre
2014.
Spettacolo teatrale in Aula Magna: “L’uomo, la bestia e la virtù” di Pirandello, il 10 aprile
2015.
Attività di Orientamento in collaborazione con il COSP.
Partecipazione al Salone dell’Orientamento Job & Orienta il 22 novembre 2014.
Progetti di orientamento all’Università, con frequenza di Open day nelle varie sedi
universitarie
Mattinata presso il teatro di Sandrà con concerto “Gruppo Battistoni”, 9 dicembre 2014.
Uscita didattica a Milano, Palazzo Reale, “Segantini, ritorno a Milano”.
Viaggio d’istruzione a Parigi, nel marzo 2015.
Uscita didattica a Gardone Riviera presso il Vittoriale degli Italiani, in giugno.
7. AREA DI PROGETTO
Nuclei pluridisciplinari
Ciascun docente, nello svolgimento del programma della propria materia, ha curato tematiche con
evidenti sviluppi trasversali nelle altre discipline d’ambito e gli studenti sono stati richiamati a
focalizzare richiami, rimandi, confronti ove questi si stabilissero naturalmente per temi, generi
letterari, epoche, implicazioni culturali e tendenze. In particolare, il parallelismo storico di alcune
discipline affrontate nella dimensione diacronica ha favorito i collegamenti pluridisciplinari con la
costruzione di quadri più ampi, non settoriali, della cultura tra Otto e Novecento.
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8. Nome e cognome dei docenti della classe
ELENCO DOCENTI
DOCENTI INSEGNAMENTO FIRMA
GECELE BARBARA Lingua e letteratura italiana
GECELE BARBARA Lingua e Letteratura latina
MONSUTTI GIULIANA Lingua e Letteratura inglese
SANDRELLI CARLO Filosofia
SANDRELLI CARLO Storia
ZANINI DANIELE Scienze, Chimica e Geografia
ORLANDI MICHELA Matematica
ORLANDI MICHELA Fisica
CASTELLINI ROBERTA Disegno e Storia Dell’arte
ZOCCA EDO Scienze motorie e sportive
PACHERA RICCARDO Religione
RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI
ARIETTI SILVIA
CONSOLINI GIOVANNI
************************
Seguono le relazioni finali dei docenti secondo la sequenza indicata nell’elenco.
18
Relazione finale docente classi quinte
Classe: 5B LICEO
Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO
Materia: filosofia
Docente: SANDRELLI CARLO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
RAPPORTO TRA CLASSE E MATERIA
La classe, nel suo complesso, ha sempre prestato una discreta attenzione allo svolgimento delle
lezioni. In qualche caso individuale tale attenzione è sembrata accompagnarsi a un interesse
profondo e non occasionale. Solo una minoranza di studenti e studentesse ha però integrato
adeguatamente la sua preparazione con uno studio individuale sistematico e regolare. Anche nel
caso di questa disciplina, come per la Storia, non sono mancate le occasioni di dibattito e
discussione.
VALUTAZIONE DEL GRADO DI PREPARAZIONE RAGGIUNTO DALLA CLASSE
Una esigua componente della classe ha dimostrato di saper elaborare sintesi chiare e corrette delle
prospettive filosofiche esaminate, dando altresì prova di più che buone capacità in ordine alla
definizione dei concetti, alla linearità e coerenza logico-argomentativa, alla contestualizzazione del
pensiero dei diversi Autori considerati. La componente relativamente maggioritaria (pari a circa la
metà) della classe ha conseguito – in riferimento ai medesimi criteri di valutazione – una
preparazione di livello discreto e comunque più che sufficiente. Infine, un gruppo abbastanza
consistente (più o meno un terzo della classe) ha raggiunto un grado di apprendimento globalmente
accettabile o, in qualche caso, situato al di sotto della piena sufficienza.
2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI
CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI
2.1 Conoscenze
L’esposizione delle diverse prospettive teoriche e dei diversi sistemi filosofici esaminati si è
soffermata – selettivamente – sulle figure di pensiero e sugli snodi concettuali ritenuti più vivi e
attuali o, comunque, più influenti nel modellare il profilo culturale e spirituale e il “sentire”
dell’uomo contemporaneo nel mondo occidentale. Anche per questo – oltre che in considerazione
della ridotta disponibilità di tempo – si è rinunciato a una trattazione completa e sistematica
dell’opera di ciascun Autore considerato.
19
2.2 Competenze e capacita
COMPETENZE
Il lavoro didattico si è proposto questi obiettivi, conseguiti in misura diversa a seconda delle fasce
di livello individuate più sopra (vedi sezione 1: “Profilo sintetico della classe”):
•Esercitare la riflessione personale, il giudizio critico, l’approfondimento e la discussione
razionale, unitamente alla capacità di argomentare una tesi, anche in forma scritta.
•Sostenere una discussione e un confronto critico attorno a temi e argomenti di rilevanza
filosofica.
CAPACITÀ
•Esporre in modo pertinente, preciso, coerente le linee essenziali delle diverse prospettive
filosofiche esaminate.
•Utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina.
•Saper effettuare raffronti tra prospettive filosofiche alternative.
•Utilizzare i concetti acquisiti nello studio della filosofia, applicandoli in chiave interdisciplinare
e pluridisciplinare.
3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,
PERCORSI ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI
REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
E TEMPI DI ATTUAZIONE)
G.W.F. Hegel (N.B.: L’ESPOSIZIONE DELLA FILOSOFIA HEGELIANA, RINUNCIANDO A
QUALSIASI PRETESA DI ESAUSTIVITÀ O COMPLETEZZA, HA SELEZIONATO ALCUNI
TEMI E MOTIVI RITENUTI DAL DOCENTE PARTICOLARMENTE RILEVANTI E
SIGNIFICATIVI IN UNA PROSPETTIVA DI STORIA DELLE IDEE). La concezione della realtà
come totalità organica. La dialettica. Tesi, antitesi, sintesi. La sintesi come “superamento” e
“negazione della negazione” (corso di filosofia, vol. 2, cap. 22, paragrafo 2, pagg. 718-721). La
Fenomenologia dello spirito come “romanzo di formazione” della coscienza. Autocoscienza, lotta
per il riconoscimento, dialettica servo-padrone. Stoicismo, scetticismo, coscienza infelice (Vol. 2,
par. 2.1, pagg. 721-723). La struttura del sistema filosofico hegeliano: logica, filosofia della natura,
filosofia dello spirito (cenni). Lo spirito oggettivo: il diritto e la sua “esteriorità”; la morale e la sua
“astrattezza”. L’etica come sintesi tra diritto e morale. Le forme dell’eticità: famiglia, società civile,
Stato. Lo Stato come suprema manifestazione dell’eticità (Vol. 2, par. 3.2, pagg. 732-733, più
integrazioni). La filosofia della storia: la storia osservata dal punto di vista del singolo e la storia
osservata nella prospettiva dello “spirito”, ovvero della Ragione. Il ruolo degli individui “cosmico-
storici” e l’”astuzia della ragione” (Vol. 2, par. 3.2, pagg. 733-736). La concezione della filosofia
come “nottola di Minerva”. 9 LEZIONI.
A. Schopenhauer. Il Mondo come volontà e rappresentazione. La reinterpretazione della
distinzione kantiana fenomeno/noumeno. La “rappresentazione” come “velo di Maya”. Forme della
rappresentazione: spazio, tempo, causalità. La vita come sogno (corso di filosofia, vol. 3A, capitolo
1, pagg. 10-15, paragrafi 1.1, 1.2, 1.3. Par. 1.3 in sintesi). La volontà: unica, eterna, inconscia, libera
e cieca. Il corpo come oggettivazione della volontà. Esistenza e dolore. Dolore, piacere, noia. Il
pessimismo cosmico e l’ateismo di S. La razionalità schiava della volontà. L’impossibilità del
libero arbitrio (vol. 3A, capitolo 1, parr. 1.4, 1.5, 1.6, pagg. 15-18). Il rifiuto dell’idea di progresso.
Le vie di liberazione dalla volontà di vivere. Il rifiuto del suicidio. Contemplazione estetica, etica
della giustizia e della compassione, ascesi. Il “nirvana” e la “noluntas”. (vol. 3A, capitolo 1, parr.
1.7, 1.8, 1.9, pagg. 18-23). 4 LEZIONI.
20
S. Kierkegaard. Concetti di possibilità, angoscia, disperazione. Elementi antihegeliani del pensiero
di K.: singolarità e concretezza dell’esistenza dell’uomo vs. universalità e astrattezza dello Spirito;
alternative inconciliabili dell’esistenza vs. sintesi conciliatrice della dialettica; libertà come
possibilità vs. libertà come adesione razionale alla necessità. Esistenza ed essenza (vol. 3A, capitolo
1, parr. 2.1 e 2.2, pagg. 27-29). La vita estetica e i suoi rischi: noia e disperazione; vita etica e
pentimento; la vita religiosa. La fede come paradosso (vol. 3A, capitolo 1, parr. 2.4 , 2.5, 2.6, 2.7,
pagg. 28-31). Kierkegaard e Schopenhauer a confronto (vol. 3A, capitolo 1, par. 3, pagg. 33-34). 3
LEZIONI.
Destra e sinistra hegeliane (sintesi generale). L. Feuerbach: la critica a Hegel. La critica della
religione. L’uomo come soggetto reale dei predicati divini. Necessità dell’autocoscienza. La
religione come proiezione e alienazione della coscienza dell’uomo. Il comunismo filantropico di
Feuerbach (vol. 3A, capitolo 2, pagg. 62-63). 2 LEZIONI.
K. Marx. Teoria e prassi. La critica al “misticismo logico” e alle implicazioni conservatrici del
pensiero hegeliano. Il distacco dalla Sinistra hegeliana. La critica a Feuerbach sul tema della
alienazione e dell’autocoscienza (vol. 3A, capitolo 4, paragrafi 2, 3, 3.1, pagg. 148-150). La
problematica della alienazione. La critica al liberalismo. L’uomo come “citoyen” e come
“bourgeois”. La concezione dialettica e materialistica della storia (vol. 3A, capitolo 4, paragrafi,
3.2, 4, 5, pagg. 151-154). Struttura e sovrastruttura. Forze produttive e rapporti di produzione.
L’ideologia. Il “Manifesto del Partito comunista”. La storia come storia di lotte di classe. Il ruolo
storico della borghesia e del proletariato (vol. 3A, capitolo 4, paragrafi 6-7, pp. 154-161). La critica
al socialismo utopistico (IN SINTESI). Il “Capitale”: merce, valore d’uso, valore di scambio. Il
“feticismo delle merci”. Ciclo M-D-M e D-M-D’. La forza-lavoro come merce. Il plus-valore. I
fattori della crisi inevitabile del capitalismo: automazione, espulsione della forza-lavoro,
immiserimento del proletariato; dumping, processi di concentrazione, polarizzazione della società;
crisi di sovrapproduzione (vol. 3A, capitolo 4, paragrafi, 11 e 11.1, pagg. 168-168 [NON OLTRE],
più integrazioni dell’insegnante). Bilancio del marxismo. Il marxismo come “diagnosi”
(contraddizioni strutturali), “prognosi” (polarizzazione della società, immiserimento del
proletariato, crisi cicliche di sovrapproduzione), “terapia” (rivoluzione comunista, dittatura del
proletariato) delle patologie a cui è esposta la società capitalista: un bilancio (considerazioni finali
dell’insegnante e discussione con la classe). 6 LEZIONI.
Il positivismo e Comte. Definizione e contesto storico del positivismo. A. Comte: la “legge dei tre
stadi” (teologico, metafisico, positivo). Lo “status” della matematica. La fondazione della
sociologia come “fisica sociale” (“statica sociale” + “dinamica sociale”) SINTESI GENERALE. 2
LEZIONI.
Il positivismo evoluzionistico di Ch. Darwin e H. Spencer. Darwin: lotta per la sopravvivenza
tramite adattamento; variabilità dei caratteri; selezione naturale. Spencer: Scienza e fede.
L’inconoscibile. L’evoluzione cosmica: dal semplice al complesso, dall’indifferenziato (=
omogeneo, indistinto) al differenziato, dall’indefinito al definito. SINTESI GENERALE. 2
LEZIONI.
F. Nietzsche. La “Nascita della tragedia”: apollineo e dionisiaco (paragrafo 3, pagg. 206-209). La
“fase illuministica” del pensiero di N. e la “filosofia del mattino”. La “chimica dei sentimenti
morali”. L’“uomo viandante”. La “morte di Dio” e il nichilismo (vol. 3A, capitolo 5, Paragrafi 5 e
6, pagg. 210-213. Così parlò Zarathustra: la volontà di potenza, l’oltre-uomo, l’eterno ritorno
dell’uguale (vol. 3A, capitolo 5, par. 7, pagg.213-215). La “genealogia della morale”; il
“risentimento”: “morale dei signori” e “morale degli schiavi”. La “trasvalutazione di tutti i valori”.
Nichilismo passivo e nichilismo attivo. L’”amor fati” (vol. 3A, capitolo 5, paragrafi 7.1, 7.2, 7.3,
7.4, 7.5, pagg.215-220). Nietzsche e il nazismo (vol. 3A, capitolo 5, par. 8, pagg.221-223). 7
LEZIONI.
21
Le geometrie non-euclidee. Il dibattito sul quinto postulato di Euclide. La nascita della geometria
iperbolica e della geometria ellittica. Convenzionalità degli assiomi dei postulati. Validità come
verità e validità come coerenza logica. Geometria matematica (validità matematica) e geometria
fisica (validità empirica). L’impiego della geometria non-euclidea nella teorie della relatività
generale. (vol. 3A, pagg. 4-5 + integrazioni dell’insegnante). 2 LEZIONI.
H. Bergson. Tempo della scienza e tempo della coscienza. Ricordo puro, ricordo-immagine,
percezione. L’evoluzione creatrice. Il rifiuto delle concezioni meccanicistiche e finalistiche.
Imprevedibilità dell’evoluzione. Lo slancio vitale. La materia come “riflusso” dello slancio vitale.
Istinto, intelligenza, intuizione. Società chiusa, morale dell’obbligazione, religione statica. Società
aperta, morale assoluta, religione dinamica. (Vol. 3A, sez. 1, cap. 6, parr.1.1, 1.2 [IN SINTESI],
1.3, 1.3, 1.4 [tranne il capoverso sulla “simpatia”], 1.5, pagg. 250-258). 3 LEZIONI.
S. Freud. Il metodo ipnotico-catartico. Inconscio e rimozione. Le nevrosi. La nascita della
psicoanalisi. La psicoanalisi come interpretazione dell’inconscio. Il transfert. Le libere associazioni.
L’interpretazione dei sogni. La “psicopatologia della vita quotidiana”: gli atti mancati e il loro
significato. Gli stadi della sessualità infantile. Il bambino come essere “perverso-polimorfo”. Il
complesso di Edipo e di Elettra. Le due “topiche” della psiche umana (conscio, pre-conscio,
inconscio; Io, Es, Super-io). Principio di piacere e principio di realtà. Es e aggressività. Il Disagio
della civiltà: “Eros” e “Thanatos”; la sublimazione [IN SINTESI]. (Vol. 3B, pagg. 3-9). 5
LEZIONI.
K. R. Popper. La critica al neo-positivismo del “Circolo di Vienna” e al principio di induzione.
Induzione per enumerazione e per eliminazione. Il “falsificazionismo”. La scienza come sapere
ipotetico-deduttivo, fallibile e autocorreggibile. La falsificabilità come criterio di demarcazione tra
scienza e non-scienza. Sensatezza della metafisica. Il razionalismo critico. La psicoanalisi e il
marxismo come pseudo-scienze. La verità come ideale regolativo. La filosofia politica. Riforme
graduali e controllabili vs. rivoluzione. Democrazia e controllo critico da parte delle minoranze. La
polemica contro le concezioni olistiche e utopistiche. “Leggi” e “tendenze” storiche. Società aperta
e società chiusa (Vol. 3B, sez. 3, cap. 16, parr. 4.1, 4.2, pagg. 301-305). 4 LEZIONI (con
integrazioni dell’insegnante).
Th. S. Kuhn. La critica alle concezioni “continuiste” della storia della scienza. Fratture e
discontinuità nella storia della scienza. La Struttura delle rivoluzioni scientifiche: “paradigmi”,
“rompicapo”, “anomalie”. “Scienza normale” e “scienza straordinaria”. L’adozione di un nuovo
paradigma come “conversione”. Incommensurabilità dei paradigmi. (Vol. 3B, sez. 3, cap. 16, par. 9,
pagg. 313-315). 1 LEZIONE.
H. Arendt. L’analisi del totalitarismo. Gli aspetti comuni al totalitarismo nazista e stalinista
(antisemitismo, imperialismo, ricerca del consenso) e ad ogni forma di totalitarismo (l’ideologia
come visione onnicomprensiva del mondo; la mobilitazione permanente delle masse; il culto della
personalità; il terrore; il controllo della società civile). 1 LEZIONE.
La Scuola di Francoforte e la teoria critica della società. La Dialettica dell’illuminismo e la critica
della ragione strumentale. 2 LEZIONI.
4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI
DIFFICOLTA
Recupero in itinere, ri-esposizione individualizzata dei contenuti disciplinari.
22
5. MATERIALI DIDATTICI
Libri di testo: A. Massarenti – E. Di Marco, Filosofia. Sapere di non sapere, G. D’Anna, Messina-
Firenze 2012, voll. 2, 3A, 3B.
Sintesi scritte presentate e fornite dal docente.
Materiale audiovisivo (DVD della serie "Il caffé filosofico").
6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Interrogazioni orali, interrogazioni scritte sui temi e le questioni trattati a lezione (con richiesta di
sintesi discorsive degli argomenti oggetto di verifica), simulazioni della terza prova dell'esame di
Stato (tipologia "B").
7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE
UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME
23
Relazione finale docente classi quinte
Classe: 5B LICEO
Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO
Materia: storia
Docente: SANDRELLI CARLO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
RAPPORTO TRA CLASSE E MATERIA
La maggioranza delle studentesse e degli studenti ha seguito le lezioni con interesse, soprattutto
quando nello svolgimento del programma sono state affrontate problematiche attinenti al ventesimo
secolo. Alcuni ragazzi hanno integrato la preparazione scolastica con approfondimenti personali
legati a interessi individuali già maturati al di fuori del contesto scolastico o sviluppati in occasione
delle ricerche afferenti alla cosiddetta “tesina”. Una parte abbastanza consistente della classe,
invece, ha prestato un’attenzione discontinua e in qualche caso superficiale al lavoro scolastico.
Non sono stati frequenti – anche se non sono mancati – momenti di dialogo sugli argomenti
affrontati nel corso delle lezioni.
VALUTAZIONE DEL GRADO DI PREPARAZIONE RAGGIUNTO DALLA CLASSE
Un piccolo numero di studentesse e studenti ha pienamente conseguito gli obiettivi formulati nel
piano di lavoro annuale ed appare in grado di comporre sintesi corrette e precise, di sviluppare
analisi pertinenti e puntuali, di esporre in modo appropriato ed efficace i concetti e i contenuti
appresi. In ordine a questi stessi aspetti, un gruppo più consistente (la maggioranza della classe) si è
assestato su livelli mediamente più che sufficienti o discreti. Il resto della classe, invece, non si è
discostato da una sostanziale (talvolta stentata, in altri casi più sicura) sufficienza.
2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI
CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI
2.1 Conoscenze
La selezione degli argomenti trattati a lezione ha privilegiato la dimensione politica degli eventi,
pur senza trascurare altri aspetti (economicI, socialI, culturali) e si è concentrata soprattutto sulla
storia italiana ed europea, relativamente al periodo compreso tra la seconda fine dell’Ottocento e
il secondo dopoguerra nel Novecento. Le occasionali interruzioni dell’attività didattica ordinaria
e la scarsità di tempo a disposizione (due ore alla settimana) hanno impedito lo svolgimento di un
programma più ampio.
2.2 Competenze e capacita
Il lavoro didattico si è proposto questi obiettivi, conseguiti in misura diversa a seconda delle fasce
di livello individuate più sopra (vedi sezione 1: “Profilo sintetico della classe”):
24
COMPETENZE
Individuare le condizioni storiche e le radici profonde da cui traggono origine le grandi
questioni e le tendenze generali che contraddistinguono l’epoca presente.
CAPACITÀ
Comporre sintesi ordinate, efficaci e precise degli eventi storici esaminati, individuando i
nessi causali che li articolano.
Rielaborare ed esporre i temi trattati avvalendosi del lessico di base della disciplina.
Avvalersi – in chiave interdisciplinare – delle conoscenze e degli strumenti concettuali
desunti da altre materie di studio per meglio inquadrare e approfondire l’analisi degli
eventi e delle vicende considerati.
3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,
PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI
REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
E TEMPI DI ATTUAZIONE)
L’Europa della Belle Époque (Unità 1, par. 1, pagg. 4-7): caratteri della Seconda rivoluzione
industriale; la diffusione del suffragio universale maschile; la crisi del liberalismo tradizionale. La
Belle Époque. La società di massa. 1 LEZIONE.
Imperialismo e colonialismo (Unità 1, par. 5, pagg. 16-18 in alto e par. 6, pagg. 19-20): fattori
materiali (forza militare ed economica) e motivazioni (economiche, strategiche, ideologiche). Il
nazionalismo. Aree di diffusione del colonialismo. L’episodio di Fascioda. 1 LEZIONE.
Un nuovo sistema di alleanze in Europa: verso la Grande Guerra (Unità 1, par. 7, pagg. 22-25,
in sintesi): il “nuovo corso” della Germania di Guglielmo II. I nuovi sistemi di alleanze. Triplice
alleanza e Triplice intesa. La competizione economica, militare, coloniale. Il revanscismo francese.
L’irredentismo italiano. La “polveriera balcanica”. Guerra di Libia (1911-12) e guerre balcaniche
(1912-13). Il ruolo della Serbia. 1 LEZIONE.
L’età giolittiana (sintesi generale). Il liberalismo “evoluzionista” di G. Giolitti. Il decollo
industriale dell’Italia. Il dialogo con i socialisti. La questione meridionale e l’emigrazione. I critici
di Giolitti. La guerra di Libia (1911-12): fautori e oppositori della guerra. L’introduzione del
suffragio universale maschile in Italia (1912). Il “patto Gentiloni”, le elezioni del 1913 e le loro
conseguenze politiche. 2 LEZIONI.
La Grande Guerra (Unità 2, pagg.70-95, non integralmente). Il periodo di pace 1870-1914.
Sviluppo industriale e potenziamento degli eserciti. Attentato di Sarajevo, ultimatum austriaco alla
Serbia, dichiarazioni di guerra. Il “piano Schlieffen”. La battaglia della Marna. Dalla guerra di
movimento alla guerra di posizione. L’impiego delle nuove tecnologie militari (sottomarini, carri
armati, aeroplani, mitragliatrici, gas, ecc.). La neutralità iniziale dell’Italia e le sue motivazioni. Le
pubbliche opinioni e i governi. Il controllo statale delle economie. La fine della Seconda
Internazionale socialista. Interventisti e neutralisti in Italia, e rispettive motivazioni. Il patto di
Londra (26 aprile 1915) e le sue clausole. Grande industria e guerra. La guerra totale. Il fronte
interno. Le battaglie di Verdun, della Somme e dello Jutland. La “Strafexpedition” (“spedizione
25
punitiva”) dell’Austria contro l’Italia (1916). Gli eventi del 1917: la rivoluzione russa, l’intervento
americano nel conflitto, la disfatta italiana a Caporetto. Il 1918: le ultime offensive austriache e
tedesche. L’implosione dell’impero austriaco. La fine della guerra. La fine della monarchia in
Germania e in Austria-Ungheria. I 14 punti di Wilson. 5 LEZIONI.
I trattati di pace e la Società delle nazioni (Unità 2, paragrafo 9, pagg. 96-99). La conferenza di
Versailles. Il “Diktat” alla Germania: amputazioni territoriali, riduzione delle forze armate,
sanzioni. La fine di quattro imperi e la nascita di otto nuovi Stati. La spartizione del Medio Oriente.
I “mandati”. La Società delle Nazioni e i suoi limiti. L’isolazionismo americano. 1 LEZIONE.
La Rivoluzione russa (sintesi generale). La “rivoluzione di febbraio” e l’abdicazione di Nicola II. Il
governo provvisorio. I bolscevichi. Il dualismo di potere tra soviet e governo provvisorio. Lenin e le
“Tesi di aprile”. La rivoluzione di ottobre. L’Assemblea costituente e il colpo di stato bolscevico.
La pace di Brest-Litovsk. Guerra civile, dittatura rivoluzionaria, polizia segreta (CEKA), massacro
di Ekaterinburg, fondazione della “Terza Internazionale”, guerra civile e vittoria dell’Armata rossa,
guerra russo-polacca, nascita dell’URSS. Stalin al potere. Piani quinquennali, stacanovismo, culto
della personalità, totalitarismo, “grande purga”, persecuzione dei kulaki. 3 LEZIONI.
L’immediato dopoguerra in Italia e il “biennio rosso” 1919-20. Il fascismo italiano: le diverse
anime, l’ideologia e la cultura. Il “biennio nero” e l’avvento del fascismo fino al delitto
Matteotti (Unità 4, paragrafi 1, 2, 3, pagg. 172-187, non integralmente). La crisi del liberalismo nel
primo dopoguerra in Italia. La “questione fiumana”. Il rafforzamento del PSI. Il massimalismo. Il
“biennio rosso”. L’occupazione delle fabbriche del settembre 1920. La nascita del P.C.d’I. (1921).
Il Partito Popolare di don Luigi Sturzo. I “fasci di combattimento” e il loro programma. Le “squadre
d’azione”. Gabriele d’Annunzio e l’impresa di Fiume. Le elezioni del 1919. I governi Nitti e
Giolitti. La nascita del Partito Nazionale Fascista (PNF) (nov. 1921). L’ideologia del fascismo-
partito e le sue componenti. Il sostegno degli “agrari” e della borghesia industriale al fascismo.
Violenza, squadrismo, rifiuto della liberal-democrazia, concezione etica dello Stato, totalitarismo.
Giolitti e il fascismo. Le elezioni politiche del maggio 1921, il “blocco nazionale” e la sconfitta
politica di Giolitti. Il “biennio nero” e la guerra civile strisciante in Italia. I governi Bonomi e Facta.
La “Marcia su Roma”. Il primo governo Mussolini. Gran Consiglio e Milizia Volontaria per la
Sicurezza Nazionale (MVSN). La legge Acerbo e le elezioni dell’aprile 1924. Il “listone” fascista. Il
“caso Matteotti”. L’”Aventino”. Il discorso di Mussolini del 3 gennaio 1925 e l’inizio della dittatura
a viso aperto. 4 LEZIONI.
La costruzione dello Stato totalitario. La politica economica del regime fascista e il
Concordato. La guerra d’Etiopia e le leggi razziali (Unità 4, paragrafi 4, 5, 6, pagg. 190-205).
Concetto di totalitarismo. Le “leggi fascistissime”. La “fascistizzazione” dello Stato dopo il 1925. Il
controllo sociale attraverso il corporativismo. La propaganda. Il culto della personalità.
L’inquadramento e la mobilitazione delle masse nelle organizzazioni del PNF. La politica
economica del fascismo: dal liberismo iniziale (1922-1925) al successivo “dirigismo” e
protezionismo e, infine, all’”autarchia”. Le iniziative in ambito agricolo: “battaglia del grano”,
bonifiche, tentativo di ripopolamento delle campagne. La lotta alla mafia. Le iniziative in ambito
industriale: la creazione dell’IRI (1933), per sostenere le aziende in difficoltà. Le iniziative in
ambito finanziario: la rivalutazione della lira (“quota Novanta”). I Patti lateranensi e la
riconciliazione con la Chiesa cattolica. La politica estera del fascismo: dall’iniziale “revisionismo”
alla successiva alleanza con la Germania nazista. La Guerra d’Etiopia e l’autarchia. Le leggi razziali
del1938. 3 LEZIONI.
La Repubblica di Weimar e il nazionalsocialismo tedesco (Unità 4, paragrafo 7, pagg. 206-212).
La questione delle responsabilità dell’avvento del nazismo in Germania: l’impostazione troppo
punitiva data dalle potenza vincitrici al trattato di Versailles; l’adesione al nazismo della
maggioranza dei tedeschi; l’appoggio della classe dirigente, degli intellettuali e degli uomini di
Chiesa. Le turbolenze rivoluzionarie del primo dopoguerra in Germania. La Lega di Spartaco. La
26
repressione. I “corpi franchi”. La Costituzione di Weimar e le sue debolezze. La crisi della Ruhr
(1923) e le sue cause. Il “putsch” di Monaco. Il “piano Dawes”. Hitler e il “Mein Kampf”.
L’ideologia nazista. Il mito della “pugnalata alle spalle” della Germania. Le formazioni paramilitari
naziste. L’ascesa elettorale del partito nazionalsocialista fra il 1930 e il 1932. 1 LEZIONE.
La crisi del 1929 e il “New Deal” (sintesi generale). Il “boom” economico degli USA fra il 1919 e
il 1929. I “ruggenti anni Venti”. Il consumismo. Il crollo della Borsa nel “giovedì nero” e i suoi
effetti. La disoccupazione di massa. L’estensione della crisi all’Europa e - soprattutto –alla
Germania. F. D. Roosevelt e il “New Deal”. I “100 giorni”. Le tesi di J. M. Keynes. L’abbandono
dell’orientamento liberista a favore dell’intervento statale in economia. Grandi opere pubbliche,
norme per regolare il mercato e per evitare crisi di sovrapproduzione, leggi a tutela dei lavoratori,
previdenza sociale e assistenza pubblica. La nascita del “Welfare State”. Limiti e risultati del “New
Deal”. 2 LEZIONI.
L’ascesa al potere di Hitler e la fine della Repubblica di Weimar. Il Terzo Reich come sistema
totalitario compiuto. Le leggi razziali (Unità 6, paragrafi 1, 2 e 3, pagg. 262-277). Hitler
cancelliere. L’incendio del Reichstag. Le elezioni del marzo 1933. La soppressione della
democrazia. La “notte dei lunghi coltelli”. Hitler presidente. Il “Terzo Reich”. Mobilitazione delle
masse, propaganda, politica razziale. Le leggi di Norimberga. H. Himmler, le SS e la Gestapo. J.
Goebbels e la propaganda. H. Goehring e i piani quadriennali. La “notte dei cristalli”. 2 LEZIONI.
Verso la Seconda guerra mondiale (Unità 7, paragrafo 1, pagg. 325-330). L’alleanza italo-
tedesca, la debolezza della Società delle Nazioni, il crescendo dell’aggressività nazista. Guerra
civile spagnola (cenni), “Asse” italo-tedesco, patto Antikomintern, “Anschluss” (annessione)
dell’Austria alla Germania, Patto di Monaco, annessione dei Sudeti alla Germania, invasione della
Boemia, conquista italiana dell’Albania, “Patto d’acciaio”. Patto Molotov-Ribbentrop, invasione
tedesca del corridoio di Danzica. 1 LEZIONE.
La prima parte della Seconda guerra mondiale (Unità 7, paragrafi 2-5, pagg. 330-344, non
integralmente). Guerra-lampo e spartizione della Polonia. L’URSS alla conquista degli Stati baltici.
Guerra russo-finlandese. Invasione tedesca di Danimarca e Norvegia. Attacco tedesco alla Francia.
Resa della Francia. L’Italia dalla “non-belligeranza” alla “guerra parallela”. La “Repubblica di
Vichy”. La “battaglia d’Inghilterra”. Gli insuccessi italiani in Nord-Africa. L’aggressione italiana
alla Grecia: il suo insuccesso e il soccorso tedesco. “Operazione Barbarossa” e sue direttrici.
Assedio di Leningrado e Battaglia di Mosca. L’attacco a Stalingrado. L’episodio di Pearl-Harbor: il
Giappone e gli USA in guerra. La guerra nel Pacifico e il suo andamento. 2 LEZIONI.
La «soluzione finale del problema ebraico» (Unità 7, paragrafo 7, pagg. 349-355). Lo sterminio
degli ebrei e la sua “specificità” storica. La “conferenza di Wannsee” e la “soluzione finale”. 1
LEZIONE
Il mutamento delle sorti della guerra e l’inizio della disfatta tedesca a El Alamein e
Stalingrado (Unità 7, paragrafo 8, pagg. 357-359). La svolta della guerra: battaglie delle Midway,
di El-Alamein e Stalingrado. L’allontanamento degli italo-tedeschi dal Nord-Africa. Lo sbarco
alleato in Sicilia.1 LEZIONE.
La caduta del fascismo in Italia e l’armistizio (Unità 7, paragrafo 9, pagg. 360-362). Il 25 luglio
1943 e la caduta del fascismo. Il governo Badoglio. Le ripercussioni dell’armistizio dell’8 settembre
1943. L’Italia terreno di scontro fra Alleati e tedeschi. La dissoluzione dell’esercito e delle
istituzioni. 1 LEZIONE.
La Resistenza e la Repubblica di Salò (Unità 7, paragrafo 10, pagg. 360-362). La guerra
partigiana. La nascita della Repubblica Sociale Italiana, o “Repubblica di Salò”. Gli eccidi
27
nazifascisti e l’episodio delle “foibe”. Le fasi della risalita degli Alleati. La liberazione di Roma. Il
Comitato di Liberazione Nazionale (CLN). Resistenza e Risorgimento. Partecipazione di massa alla
Resistenza. Il “processo di Verona” contro G. Ciano e altri ex-gerarchi fascisti. La Liberazione (25
aprile 1945) e la fine della guerra. 2 LEZIONI.
Lo sbarco in Normandia, la fine della guerra in Europa, le bombe atomiche, la fine della
guerra in Giappone. Costi umani della guerra (Unità 7, paragrafi 12 e 13, pagg. 372-379, in
sintesi). 1 LEZIONE.
La Guerra fredda (Unità 8: paragrafo 1, pagg. 420-422; paragrafo 2, pagg. 425-428 + SINTESI
GENERALE DELLE VICENDE SUCCESSIVE). Le premesse: il “Patto atlantico” (agosto 1941).
Le conferenze di Teheran e Jalta. Nascita e organizzazione dell’ONU. Il processo di Norimberga. Il
Piano Marshall. La “cortina di ferro”. Le due Germanie. Il muro di Berlino. NATO e Patto di
Varsavia. Gli interventi sovietici nei Paesi dell’Europa orientale e in Afghanistan. Le crisi cubane.
Le guerre “per interposta persona” (Corea, Vietnam, ecc.). La competizione per la conquista dello
spazio. Caduta del muro di Berlino e implosione del blocco sovietico. 2 LEZIONI.
L’Italia del dopoguerra (Unità 10, paragrafo 2, pagg. 552-577). Gli anni della ricostruzione. I
primi governi dell’Italia liberata. I governi Degasperi. I partiti del dopoguerra. Il fenomeno del
“qualunquismo”. La “svolta di Salerno” del 1944 e il PCI al governo fino al giugno del 1947. Il
referendum istituzionale e le elezioni per l’Assemblea Costituente (2 giugno 1946). I riflessi della
guerra fredda in Italia. Le elezioni del 18 aprile 1948 e il successo della DC sul Fronte Popolare. 2
LEZIONI.
4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI
DIFFICOLTA
Recupero in itinere, ri-esposizione individualizzata dei contenuti disciplinari.
5. MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo: AA. VV, Storia e identità, Einaudi Scuola, Milano 2012, vol. 3, Il Novecento e oggi.
Sintesi scritte presentate e fornite dal docente.
6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Interrogazioni orali, interrogazioni scritte sui temi e le questioni trattati a lezione (con richiesta di
sintesi discorsive degli argomenti oggetto di verifica), simulazioni della terza prova dell'esame di
Stato (tipologia "B").
7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE
UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME
28
Relazione finale docente classi quinte
Classe: 5B LICEO
Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO
Materia: scienze naturali (biologia, chimica, scienze della terra)
Docente: ZANINI DANIELE
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
Profilo della classe
Ho iniziato l’attività didattica con questa classe nel corrente anno scolastico utilizzando un
linguaggio scientifico confacente all’indirizzo di studio ed una metodologia logico-matematica
impostata sull’analisi di dati sperimentali, cercando di guidare gli studenti verso una
consapevolezza critica nell’assimilazione ed interiorizzazione dei contenuti proposti.
L’attività scolastica è stata vissuta in maniera costruttiva grazie ad un lavoro svolto sulla reciproca
fiducia.
Molti alunni, pur avendo frequentato regolarmente le lezioni ed interagito con coerenza, non hanno
saputo acquisire sicurezza ed abilità logico-analitiche.
Solo alcuni hanno sviluppato le tematiche proposte con particolare vivacità e con contributi
costruttivi, mentre un gruppo ha mostrato serie difficoltà nell’apprendimento e nella
rielaborazione dei contenuti, forse a causa di incertezze metodologiche.
Complessivamente la classe ha raggiunto gli obiettivi didattici prefissati conseguendo una
preparazione sufficiente.
Si ricorda, inoltre, che alcuni studenti hanno partecipato ai progetti “Tandem di medicina” e
“Garda SIC”.
2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI
CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI
Obiettivi didattici della materia
In base alla programmazione di inizio anno scolastico sono stati fissati e in parte raggiunti i
seguenti obiettivi:
gli alunni, a seconda del profitto raggiunto, sono in grado di:
-usare il lessico specifico della materia
-comprendere i fenomeni mediante l’analisi
2.1 Conoscenze
Saperi essenziali raggiunti
Le proprietà dell’atomo di carbonio, l’isomeria, la chiralità, la forza dei legami nei composti
organici, gruppi funzionali, atomi elettrofili e nucleofili, nomenclatura. Gli idrocarburi, composti
aromatici, polimerizzazione, composti monofunzionali, polifunzionali ed eterociclici. Le
biomolecole (carboidrati - lipidi - proteine - acidi nucleici), metabolismo nella cellula delle
29
biomolecole, la produzione di energia nelle cellule, la regolazione metabolica. La tecnologia delle
colture cellulari e del DNA ricombinante. Ingegneria genetica, biotecnologie agrarie e mediche.
La forma della terra, la dinamica interna del pianeta, il campo magnetico terrestre, la struttura
della crosta, l’espansione dei fondali oceanici, anomalie magnetiche, Wegener e la tettonica delle
placche.
2.2 Competenze e capacita
Competenze acquisite
gli alunni, a seconda del profitto raggiunto, sono in grado di:
-usare il lessico specifico della materia
-conoscere la terminologia scientifica richiesta
-comprendere i fenomeni mediante l’analisi
-esporre i contenuti secondo un ordine logico deduttivo
Capacità acquisite
In base al diverso impegno profuso durante l’anno scolastico gli alunni sono in grado di:
-analizzare gli argomenti trattati con sufficiente autonomia di giudizio
-sintetizzare e confrontare i fenomeni chimici tra loro
-cercare i collegamenti interdisciplinari
-riorganizzare e rielaborare i contenuti appresi
3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,
PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI
REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
E TEMPI DI ATTUAZIONE)
Programma svolto e tempi di svolgimento
L’attività didattica è stata svolta sia in classe che in laboratorio di scienze.
Nel primo trimestre sono state sviluppate le tematiche della chimica del carbonio, mentre nel
secondo pentamestre è stata approfondita la parte di biochimica e di tettonica. Le ore di lezione
utilizzate per lo studio dei fenomeni sono indicate a fianco dell’argomento.
La proprietà dei composti organici (7 ore)
cap. 22 - chimica e proprietà del carbonio, isomeria dei composti organici, forza dei legami, gruppi
funzionali, reattività dei doppi legami, atomi elettrofili e nucleofili, proprietà fisiche dei composti
nomenclatura
La classificazione dei composti organici (7 ore)
cap. 23 e cap. 0 - alcani, alcheni, alchini, cicloalcani, idrocarburi aromatici, reazioni di
polimerizzazione, addizione e condensazione, composti mono e polifunzionali, gli alogenuri
alchilici e arilici, alcoli, fenoli, tioalcoli, eteri, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, acidi grassi, esteri,
saponi, ammine, composti eterociclici.
Le basi della biochimica (10 ore)
cap. 1 - biomolecole, carboidrati, lipidi, amminoacidi e proteine, struttura e attività delle proteine,
gli enzimi, nucleotidi e acidi nucleici.
Il metabolismo (13 ore)
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cap. 2 - trasformazioni chimiche, metabolismo carboidrati, glicolisi, metabolismo lipidi,
metabolismo amminoacidi, metabolismo terminale, Krebs, produzione di energia nelle cellule,
fosforilazione ossidativa, fotosintesi, regolazione delle attività metaboliche, glicemia.
Che cosa sono le biotecnologie (4 ore)
cap. 3 - tecnica delle colture cellulari, tecnologia del DNA ricombinante, analisi proteine,
ingegneria genetica e gli OGM, ruolo dell’RNA.
Le applicazioni delle biotecnologie(3 ore)
cap. 4 - biotecnologie mediche, diagnostica e trattamenti, biotecnologie agrarie,
micropropagazione, biotecnologie ambientali.
La tettonica delle placche (6 ore)
cap. T3 - struttura e dinamica interna della terra, flusso di calore ed energia interna, campo
magnetico terrestre e geodinamo, paleomagnetismo, struttura della crosta, isostasia, espansione dei
fondali oceanici, dorsali, fosse e faglie, anomalie magnetiche, Wegener, Tettonica delle placche,
orogenesi, terremoti e vulcanismo ai margini delle placche, ciclo di Wilson, moti convettivi e punti
caldi.
4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI
DIFFICOLTA
Metodologie e tecniche d’insegnamento
La classe è stata abituata all’apprendimento dei contenuti mediante l’analisi sperimentale dei dati.
Sono state affrontate tematiche di una certa complessità scientifica senza trascurare i dovuti
collegamenti con i fenomeni della vita quotidiana e i collegamenti con le altre discipline.
All’interno di questo percorso è stato toccato in modo particolare il tema riguardante
l’alimentazione, ritenuto rilevante nella specificità della disciplina e nell’ottica della
interdisciplinarietà.
5. MATERIALI DIDATTICI
Strumenti
Il programma è stato svolto utilizzando principalmente i testi in dotazione e alcuni articoli tratti
dalla rivista “Le Scienze – Scientific American”.
Per l’approfondimento delle lezioni frontali ho cercato di analizzare tematiche specifiche che
richiedessero la risoluzione di problemi.
6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Tipologia delle prove scritte e orali
Le prove orali sono state effettuate in ordine non sistematico; solo nel secondo pentamestre ho dato
la possibilità alla classe di una interrogazione programmata.
Sono stati proposti test scritti come simulazione di terza prova al fine di abituare gli alunni a
risposte articolate, concise e complete per quanto riguarda l’analisi dei fenomeni.
La valutazione, comunicata subito dopo l’interrogazione, si è basata sulla capacità del candidato
di effettuare l’analisi, sulle abilità espositive e sulle conoscenze specifiche.
31
Modalità di recupero e sostegno
Il recupero è stato eseguito in itinere e in orario curricolare, dando spazio sia alle richieste della
classe, sia alle esigenze dei singoli alunni.
7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE
UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME
32
Relazione finale docente classi quinte
Classe: 5B LICEO
Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO
Materia: lingua e cultura latina
Docente: GECELE BARBARA
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
Nel complesso gli studenti hanno seguito lo svolgersi delle lezioni con attenzione, ma con un
atteggiamento perlopiù passivo. L’attenzione non si è tradotta in un lavoro di riflessione e
approfondimento dei contenuti.
Il gruppo classe presenta una fisionomia eterogenea, quanto a motivazione allo studio,
partecipazione al dialogo educativo, capacità. Questo si è tradotto in risultati differenziati, quanto al
profilo della preparazione raggiunta.
Ci sono alcuni studenti che hanno seguito con interesse e partecipazione costante lo svolgersi delle
lezioni e che hanno conseguito risultati buoni. C’è poi un gruppo intermedio, il cui profitto generale
è discreto o sufficiente, in quanto si è dimostrato legato ad un apprendimento perlopiù meccanico
dei contenuti, senza un’organizzazione e rielaborazione degli stessi. Infine c’è un terzo gruppo, il
cui profitto generale è sufficiente, a causa di uno studio superficiale e discontinuo.
Gran parte degli alunni evidenzia difficoltà nel riconoscere la morfologia e strutture sintattiche
anche semplici della lingua latina. L’approccio alla disciplina è stato incentrato sulla storia
letteraria e sui testi degli autori (proposti talvolta anche in traduzione italiana), ritenendo che la
traduzione, accompagnata anche da note e commenti, non sia il fine preminente, ma rimanga
funzionale alla lettura, comprensione, apprezzamento dei testi.
Quanto all’impegno, la maggioranza degli allievi ha saputo assumersi le proprie responsabilità e ha
adempiuto agli obblighi connessi all’attività didattica.
Dal punto di vista della relazione con l’insegnante, il rapporto è stato caratterizzato da un
atteggiamento reciproco di disponibilità e collaborazione.
2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI
CONSEGUITI I
SEGUENTI OBIETTIVI
Lo studio della letteratura latina è stato impostato nella direzione di una contestualizzazione dei
fenomeni letterari all’interno della loro dimensione storica e delle vicende biografiche di ogni
singolo autore affrontato.
Le conoscenze e competenze acquisite dalla classe riflettono la qualità degli stili di apprendimento
dei diversi alunni (cfr. punto precedente).
A vari livelli, gli alunni hanno raggiunto i seguenti obiettivi:
33
2.1 Conoscenze
- conoscenza dei contenuti della disciplina, intesa:
- come conoscenza diretta dei testi più rappresentativi del patrimonio letterario latino;
- come conoscenza della dimensione storica e culturale in cui i testi si collocano;
- come conoscenza delle vicende biografiche e dell’opera complessiva degli autori.
2.2 Competenze e capacita
Gli alunni sono generalmente in grado di analizzare e interpretare i testi letterari, sapendo:
- Riconoscere le principali strutture sintattiche, morfologiche e lessicali-semantiche
- Analizzare un testo di un autore, sapendo individuarne le principali caratteristiche
linguistiche, stilistiche, retoriche
- Contestualizzare un brano relativamente al contesto storico e culturale, alle vicende
biografiche e all’opera complessiva dell’autore.
- Porre in relazione fra loro i fondamentali fenomeni letterari e illustrarne i caratteri nello
sviluppo diacronico
- Individuare i diversi generi letterari, le tradizioni di modelli e di stile e i topoi
- Mettere in evidenza la ripresa di motivi e tematiche classiche in tempi successivi da altre
culture.
3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,
PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI
REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
E TEMPI DI ATTUAZIONE)
LUCREZIO 9 ore
Dati biografici
Lucrezio e l’epicureismo (Caratteri generali dell’epicureismo)
Il poema di Lucrezio
La filosofia come medicina dell’anima
La struttura del De rerum natura
La scelta della poesia (No “I filosofi e la poesia”)
Le ragioni e le soluzioni di Lucrezio
I temi
Lo stile
Testi:
Inno a Venere (I, 1-43)
Elogio di Epicuro (I, 62-79)
Ripresa di motivi/ Richiami:
34
- confronto con i versi 111-117 de La Ginestra di G. Leopardi.
Il sacrificio di Ifigenia (I, 80-101)
Il “Naufragio con spettatore” (De rerum natura, II, 1-19) (in italiano)
Il Taedium vitae ( III, 1053- 1075) (in italiano)
La natura “matrigna”: V, 195-234 (in italiano) (in fotocopia)
Ripresa di motivi/ Richiami:
- Confronto con Canto notturno di un pastore errante dell’Asia di G. Leopardi.
“L’uomo primitivo” (in italiano)
“L’uomo primitivo verso la civiltà” (in italiano)
La peste di Atene (De rerum natura, VI, 1138-1286) (in italiano)
Si è proceduto ad un confronto tra Lucrezio e Leopardi quanto ai seguenti aspetti:
- la concezione materialistica, meccanicistica;
- la concezione della natura;
- l’irrisione dell’antropocentrismo;
- l’infelicità del genere umano in contrapposizione alla serenità degli animali.
L’ETA’ IMPERIALE
QUADRO GENERALE DELL’ETA’ DELLA DINASTIA GIULIO- CLAUDIA
1 ora
SENECA 10 ore
Dati biografici
La morte di Seneca nelle parole di Tacito (in italiano)
Filosofia e potere
La filosofia come medicina dell’anima
La fermezza del saggio
De clementia
Apokolokyntosis
Dialogi: caratteri generali; la diatriba cinico-stoica
De brevitate vitae: composizione; tema; la distinzione occupati/ sapientes; la concezione del tempo;
le metafore che utilizza l’autore quanto alla concezione del tempo; il diverso atteggiamento di
occupati e sapientes nei confronti di passato, presente, futuro.
Epistulae ad Lucilium: caratteri generali; l’itinerario verso la sapienza.
La produzione tragica: la scelta della poesia; la questione della destinazione e della composizione. Il
mondo impazzito. La passione distruttiva. Il filosofo e il tragediografo.
Lingua e stile.
Testi:
De brevitate vitae,1;
De brevitate vitae, 2, 1-2;
De brevitate vitae, 3; 8; 14; 15 (in italiano)
Epistulae ad Lucilium, I, 1, 1-3
Epistulae ad Lucilium, II, 16, 1;3 (in italiano)
35
Epistulae ad Lucilium, 70 (in italiano), (in fotocopia)
Epistulae ad Lucilium: “Il medico dell’anima” (fino al 7) (in italiano)
De vita beata, 16 (in italiano)
De constantia sapientis, 4, 1-2; 5, 6-7 (in italiano)
Dal modulo: “Sguardi sulla società e sul potere imperiale”: L’intellettualità romana tra consenso e
dissenso; le contraddizioni di Seneca.
PETRONIO 5 ore
Dati biografici
Il ritratto e la morte di Petronio nelle parole di Tacito (in italiano)
Il Satyricon: il titolo; quanto ci è pervenuto; la trama; la commistione dei generi letterari; i temi; il
realismo comico; il plurilinguismo e il pluristilismo.
Testi:
Presentazione di Trimalchione (32, 1-4)
La cena di Trimalchione: passim (in italiano): 31; 33; 34; 35; 36; 49
La matrona di Efeso (in italiano)
Ripresa di motivi/ Richiami: Lettura di un brano tratto da Controcorrente, in cui Huysmans cita il
Satyricon.
LUCANO 2 ore
Dati biografici
La Pharsalia: anti- Eneide: il titolo; la struttura; la svolta nell’epos; i protagonisti; le scelte
stilistiche.
Bellum civile, VI, 668-706; 716-725; 750-771 (in italiano)
Dal modulo: “Sguardi sulla società e sul potere imperiale”:
FEDRO 1 ora
L’introduzione della favola a Roma
Dati biografici
I cinque libri di favole: il modello; la scelta del verso; il fine; la visione pessimistica. Il punto di
vista degli umili.
Testi:
La legge del più forte nella società degli animali (in italiano)
L’asino e il vecchio pastore (in italiano)
PERSIO 2 ore
Dati biografici; la formazione stoica
Le satire: modelli; temi ; la giustificazione della scelta del genere satirico; lo stile aspro.
Testi:
36
Satira I, vv. 1-21; 41-43; 115-120 ( in italiano), (in fotocopia)
Satira III, 1-43 ( in italiano), (in fotocopia)
GIOVENALE 1 ora
Dati biografici
L’indignatio
Lo stile e la lingua
“Scene da una città infernale”
MARZIALE 1 ora
Dati biografici
La scelta dell’epigramma
Scheda: generi: l’epigramma greco e romano
La poetica
Il realismo
Il contenuto dei libri di epigrammi
Il fulmen in clausula (scheda)
Testi: (tutti in italiano)
“Vita da ricchi e vita da poveri nella Roma imperiale”
Una galleria di tipi umani: I, 24; III, 28, 55; IV, 36, 68; V, 9; Vi, 57; Vii, 41; VIII, 79; XII, 12.
CULTURA IN ETA’ FLAVIA 1 ora
Caratteri generali
QUINTILIANO 3 ore
Dati biografici
De causis corruptae eloquentiae: il dibattito sulla decadenza dell’oratoria in età imperiale
Institutio oratoria: la figura dell’oratore; l’invenzione della “pedagogia”; la storia della letteratura,
la lingua e lo stile.
Testi:
La formazione dell’oratore tra retorica e filosofia ( in italiano)
Uno sano spirito di emulazione ( in italiano)
La vita in classe è utile all’apprendimento
Il giudizio di Quintiliano su Seneca (paragrafi 125- 131) ( in italiano)
TACITO 5 ore
Dati biografici
La posizione di Tacito nei confronti del principato
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Dialogus de oratoribus: il problema dell’attribuzione; il contenuto
De vita et morbus Iulii Agricolae: il modello del funzionario imperiale; conciliare principato e
libertà
La Germania: trattato etnografico; lo scopo; l’opposizione tra le virtù dei barbari e la decadenza
morale di Roma
Historiae e Annales: progetto/realizzazione; intenti; struttura; la visione del principato; forme,
modelli, tendenze della scrittura storiografica
Lingua e stile
Il tacitismo
La lettura strumentale di Tacito con il nazismo
Testi:
Dall’Agricola: La rivincita della memoria: 3 (in italiano)
Il discorso di Calgaco ( in italiano)
Dal Dialogus de oratoribus: oratoria e libertà (in italiano)
Dalle Historiae: il proemio (in italiano)
L’impero, un beneficio per i sudditi (in italiano)
APULEIO 3 ore
Dati biografici
L’adesione al medio platonismo
Il De magia: l’occasione della scrittura; la distinzione tra due tipi di magia
Le Metamorfosi o L’asino d’oro: il titolo; i modelli; il genere letterario, la struttura; la doppia
chiave di lettura; la curiositas, un romanzo allegorico; lingua e stile. La favola di Amore e Psiche: il
parallelismo tra la vicenda di Psiche e quella di Lucio.
Testi:
Lucio si trasforma in asino (Met. III, 24-25) (in italiano)
La favola di Amore e Psiche: L’inizio (IV, 28-31); Psiche conosce l’identità del marito ( Met. V,
22-24) (in italiano)
4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI
DIFFICOLTA
METODO DI INSEGNAMENTO
Ho impostato lo studio della letteratura latina nella direzione dell’ attualizzazione dei classici,
mettendo in evidenza la ripresa di motivi, tematiche, topoi in tempi successivi da altre culture. Ho
cercato di stimolare riflessioni circa l’attualità, ovvero l’aggancio con la realtà, intesa come vissuto
personale e generale, in riferimento ai temi emersi dalla lettura dei classici.
MODALITA' DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA
- Lezione frontale di tipo tradizionale, intesa alla trasmissione chiara e completa di nozioni
ben strutturate nel contesto dello sviluppo storico e delle periodizzazioni culturali.
- Lettura dei testi degli autori, finalizzata a costruire lo studio della letteratura sulla lettura
diretta e critica dei testi .
38
- Approccio guidato ai testi, da parte dell’insegnante, per favorire l’acquisizione di un corretto
metodo di analisi ed interpretazione di un testo letterario da parte degli studenti.
I testi latini sono stati tradotti in classe dall’insegnante seguendo tale modalità: costruzione del
periodo, identificandone le principali strutture sintattiche, quindi procedendo nel riconoscimento di
particolari accorgimenti stilistici.
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ DI RECUPERO
Non ho svolto precise attività di recupero, considerando- data l’impostazione storicistica- i
continui riferimenti ad argomenti precedenti, tanto in sede di spiegazione che nell’approccio ai testi
letterari una continua attività di ripasso, quindi di recupero.
5. MATERIALI DIDATTICI
- libro di testo in adozione;
- fotocopie e schede fornite dall’insegnante.
6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Sono state effettuate verifiche scritte e orali. Nel secondo periodo le verifiche scritte sono state
quesiti tipo terza prova. Una verifica orale è stata effettuata tramite prova scritta.
Sono stati oggetto di verifica sommativa orale:
- Commento di un testo già studiato
- Inquadramento di un testo all’interno della vicenda personale e dell’opera complessiva
dell’autore e al contesto culturale e storico
- Esposizione argomentata su contenuti del programma svolto
- Individuazione di motivi e tematiche classiche riprese in tempi successivi
Sono stati oggetto di verifica sommativa scritta:
- nel primo periodo: l’analisi di un testo (già studiato dagli alunni) o di un testo nuovo fornito
con traduzione italiana, da commentare tramite domande- guida;
- nel secondo periodo: quesiti tipo terza prova.
Nella valutazione si è tenuto conto dei seguenti aspetti:
- comprensione della consegna;
- modalità di restituzione: esposizione corretta dei contenuti pertinenti al quesito proposto in
forma logica ed ordinata;
- qualità dell’informazione: capacità di orientarsi all’interno di una tematica e di inquadrarne i
punti fondamentali;
- capacità di argomentazione e rielaborazione personale.
- capacità di trasferire le strutture ed i significati del latino in strutture e significati
corrispondenti italiani;
- costanza ed impegno nello studio domestico.
7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE
UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME
39
Relazione finale docente classi quinte
Classe: 5B LICEO
Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO
Materia: lingua e letteratura italiana
Docente: GECELE BARBARA
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
Nel complesso gli studenti hanno seguito lo svolgersi delle lezioni con attenzione, ma con un
atteggiamento perlopiù passivo. L’attenzione non si è tradotta in un lavoro di riflessione e
approfondimento dei contenuti.
Il gruppo classe presenta una fisionomia eterogenea, quanto a motivazione allo studio,
partecipazione al dialogo educativo, capacità. Questo si è tradotto in risultati differenziati, quanto al
profilo della preparazione raggiunta.
Ci sono alcuni studenti che hanno conseguito risultati buon o discreti, grazie alle competenze
maturate nel corso degli anni e ad un impegno costante nello studio. Per quanto riguarda la
maggioranza degli studenti il profitto è discreto o sufficiente, in quanto si è dimostrata legata ad un
apprendimento perlopiù meccanico dei contenuti, o a causa di uno studio superficiale e discontinuo.
In generale il gruppo classe ha evidenziato difficoltà nell’organizzazione ed elaborazione dei
contenuti proposti. Gran parte degli allievi si dimostra legata ad una preparazione per lo più
nozionistica e mnemonica, acquisita in modo semplice, senza elaborazioni personali.
Questo si traduce in una scarsa autonomia quanto alla competenza di analisi e commento di un testo
letterario, alla capacità di operare confronti, collegamenti e nella scarsa capacità di rispondere agli
spunti di riflessione e di approfondimento provenienti dalla lettura delle opere letterarie.
Un gruppo di allievi evidenzia difficoltà circa la competenza espressiva, non solo quanto a
proprietà, ricchezza e varietà lessicale, alla padronanza delle strutture linguistiche, ma anche
nell’organizzare correttamente un discorso coerente e coeso. Ciò emerge soprattutto nella
produzione scritta, specificatamente in riferimento alla Tipologia B dell’Esame di Stato. In tal senso
bisogna aggiungere che uno studio generalmente meccanico o superficiale non favorisce quel
bagaglio di conoscenze cui fare riferimento nel trovare i temi per svolgere l'argomentazione, che
quindi risulta estremamente superficiale.
Quanto all'impegno, la maggioranza degli allievi ha saputo assumersi le proprie responsabilità e ha
adempiuto agli obblighi connessi all'attività didattica.
Dal punto di vista della relazione con l’insegnante, il rapporto è stato caratterizzato da un
atteggiamento reciproco di disponibilità e collaborazione.
2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI
CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI
Lo studio della letteratura italiana è stato impostato nella direzione di una contestualizzazione dei
fenomeni letterari all’interno della loro dimensione storica e delle vicende biografiche di ogni
singolo autore affrontato.
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Le conoscenze e competenze acquisite dalla classe riflettono la qualità degli stili di apprendimento
dei diversi alunni (cfr. punto precedente).
A vari livelli, gli alunni hanno raggiunto i seguenti obiettivi didattici:
2.1 Conoscenze
Relativamente all’educazione letteraria
- conoscenza dei contenuti della disciplina, intesa:
- come conoscenza diretta dei testi più rappresentativi del patrimonio letterario italiano;
- come conoscenza della dimensione storica e culturale in cui i testi si collocano;
- come conoscenza delle vicende biografiche e dell’opera complessiva degli autori.
Relativamente all’educazione linguistica
- Conoscenza della terminologia di uso tecnico specialistico, della retorica, della stilistica,
della teoria e dell’analisi letteraria.
2.2 Competenze e capacita
Relativamente all’educazione letteraria
Gli alunni sono generalmente in grado di analizzare e interpretare i testi letterari, sapendo:
- condurre una lettura diretta del testo, come prima forma di interpretazione del suo
significato;
- analizzare la struttura di un testo poetico (sa parafrasarlo, sa individuarne lo schema
metrico, sa riconoscerne le principali figure retoriche e di costruzione);
- analizzare la struttura di un testo in prosa;
- contestualizzare i fenomeni letterari all’interno della loro dimensione storica e culturale,
delle vicende biografiche e dell’opera complessiva dell’autore;
- analizzare un testo letterario, individuando il genere letterario di riferimento e
riconoscendo gli elementi di continuità e d’innovazione - tematica e stilistica- promossi dai
singoli autori;
- porre in relazione fra loro i fondamentali fenomeni letterari e illustrarne i caratteri nello
sviluppo diacronico.
Relativamente all’educazione linguistica
- nella produzione orale:
- saper rispondere alle richieste in modo pertinente, senza digressioni e genericità;
- sapersi esprimere in forma grammaticalmente corretta, con una certa consapevolezza
dell’adeguato registro linguistico, acquisendo il linguaggio specifico della disciplina;
- potenziare le abilità espositive, ai fini di saper organizzare una comunicazione e saper
elaborare messaggi organici e coerenti;
- nella scrittura:
41
produrre testi scritti di diversa tipologia (saggio breve, articolo di giornale, analisi del testo, testo
argomentativo) con rispetto delle consegne, con esposizione sufficientemente ordinata e con
registro linguistico sostanzialmente rispettato.
3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,
PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI
REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
E TEMPI DI ATTUAZIONE)
CRITERI DI SELEZIONE DEL PROGRAMMA
Il programma è stato svolto secondo una scansione storica, in modo da avere, per gli alunni, una
visione generale dei diversi periodi storici, collocandovi contestualmente i diversi fenomeni
letterari, dando rilevanza agli autori maggiori ed ai concetti principali di storia letteraria.
CRITERI DI SCELTA DEI TEMI TRATTATI
Nella scelta dei temi e dei testi si sono tenuti presenti particolarmente questi aspetti:
- il ruolo del poeta e quindi dell’opera letteraria in senso diacronico nei diversi contesti
storico-culturali;
- l’opera letteraria come specchio della società;
- testi significativi sul piano delle poetiche (manifesti, testi programmatici ecc.).
IL PRIMO OTTOCENTO
G. LEOPARDI 17 ore
Biografia
Le “conversioni”
Il pensiero e la poetica: Il post-illuminismo: scienza e poesia; La teoria del piacere; il dolore come
strumento di conoscenza; La natura benigna; Il pessimismo storico; La natura matrigna; Il
pessimismo cosmico. Il pessimismo combattivo.
Le ragioni della poesia. La poetica del vago e dell’indefinito.
Opere:
- Dallo Zibaldone: «La teoria del piacere» (165-172; in fotocopia); «La poetica del vago e
dell’indeterminato»( 514-516; 1430-1431; 1744-1747;1789; 1798; 1927-1930;4293; 4426; in
fotocopia); “Natura e ragione”.
- I Canti: genesi, titolo, struttura; le partizioni interne; La lingua
Dai Canti: Ultimo canto di Saffo
L’infinito
La sera del dì di festa
Alla luna
A Silvia
42
La quiete dopo la tempesta
Il sabato del villaggio
Canto notturna di un pastore errante dell’Asia
A se stesso
La ginestra o il fiore del deserto
- Le Operette morali: genesi e struttura; Poesia e filosofia; “Spogliarsi degli errori”.
Dalle Operette morali: Dialogo della Natura e di un Islandese
Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare
Dialogo di un Venditore d’almanacchi e di un Passeggere
L’ETA’ POSTUNITARIA
Il quadro di riferimento 1 ora
L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento: i fattori di unificazione; Scolarizzazione; Come cambia
la funzione della letteratura. Il dibattito introno alla lingua nell’Italia unita: le proposte manzoniane.
La cultura del Positivismo: Il pensiero “positivo”; L’evoluzionismo di C. Darwin.
IL ROMANZO EUROPEO
Il romanzo, genere guida dell’Ottocento: centralità del romanzo.
Il romanzo in Francia: Il feuilleton;dal romanzo storico al romanzo realista; dal romanzo realista al
romanzo naturalista.
FLAUBERT 1 ora
Dati biografici
Verso la narrazione impassibile
Madame Bovary: Un “libro sul nulla”; il bovarismo. Lettura integrale del romanzo.
La Scapigliatura 2 ore
Che cos’è. Caratteri generali del movimento. La crisi dell’artista. La produzione letteraria. Il rifiuto
della tradizione. Scheda di approfondimento: La boheme.
E. PRAGA, Preludio
IL NATURALISMO FRANCESE: 2 ore
La nascita del Naturalismo; Il romanzo naturalista.
E. Zola: Da Il romanzo sperimentale Prefazione (in fotocopia).
LA LINEA VERISTA IN ITALIA: 1 ora
Naturalismo e Verismo in Italia. Luigi Capuana e la poetica del Verismo; la posizione teorica.
G. VERGA 10 ore
Biografia
Il pensiero e la poetica
I romanzi preveristi: caratteristiche generali
Scheda di approfondimento: La prefazione di Eva.
43
L’approdo al verismo
Poetica e tecnica narrativa del Verga verista (Gli esiti della narrativa verghiana)
Pessimismo e anti-progressismo: il tema dei “vinti”
Vita dei campi
Il ciclo dei vinti
I Malavoglia: La vicenda e i personaggi; Arcaicità e mutamento; La prospettiva anti-idillica; Le
tecniche narrative e stilistiche.
Le Novelle rusticane
Il Mastro don Gesualdo: Temi, personaggi e stile; Ascesa e declino di un personaggio; Un romanzo
di silenzi.
Dalla Prefazione a L’amante di Gramigna: «Impersonalità e regressione»
Passi inerenti la tecnica narrativa tratti da: lettera a Capuana del 25 febbraio 1881; Lettera a F.
Cameroni del 27 febbraio 1881; lettera a F. Torraca del 12 maggio 1881.
Da Vita dei Campi: Fantasticheria ( in fotocopia)
Rosso Malpelo
La Lupa
Da I Malavoglia: Prefazione: I «vinti» e «La fiumana del progresso»; «La famiglia Malavoglia»;
«L’addio »
Dalle Novelle rusticane: La roba
C . BAUDELAIRE 2 ore
Dati biografici
I Fiori del male: La struttura e il titolo; Ideale e reale.
Da Lo Spleen di Parigi: Perdita d’aureola
Da I Fiori del male: L’albatro
Corrispondenze
IL DECADENTISMO
Il quadro di riferimento 3 ore
Contesto storico- culturale. Decadentismo e modernità. L’artista e le sue “maschere”. L’origine del
termine. La poetica: l’Estetismo; J. K. Huysmans, padre dell’Estetismo; Controcorrente. La poesia:
Il ruolo del poeta e il linguaggio poetico; Il Parnasse; il Simbolismo.
P. VERLAINE, Languore
G. D’ANNUNZIO 10 ore
Biografia
Il pensiero e la poetica.
Il romanzo dannunziano: il binomio arte-vita; la sconfitta del superuomo.
Il piacere: trama e struttura; temi e motivi.
Il trionfo della morte: genesi e trama.
44
I romanzi del superuomo: D’Annunzio e Nietzsche; Il superuomo e l’esteta;Le vergini delle rocce
Le Laudi: Il progetto; Maia; Alcyone: il tempo ciclico del mito e dell’estate; la struttura; la
metamorfosi; il panismo; la “morte del mito”; lingua e stile.
Da Il Piacere: «L’attesa»
«Ritratto di Andrea Sperelli»
Da Le vergini delle rocce: «Il programma del superuomo»
Da Alcyone: La pioggia nel pineto
La sera fiesolana
Stabat nuda aestas
G.PASCOLI 8
ore
Biografia
La visione del mondo: La crisi della matrice positivistica; I simboli; il “nido”; la “poetica delle
cose”.
Il pensiero e la poetica
Scheda di approfondimento: Il metodo dei tre tavoli.
La rivoluzione stilistica e linguistica di Pascoli.
Lettura critica: Il linguaggio di Pascoli.
Lettura critica: G. BARBERI SQUAROTTI, Il mito del «nido».
Il Fanciullino
Le raccolte poetiche: Myricae;I Poemetti: il «romanzo georgico»; I Canti di Castelvecchio
Da Il fanciullino: I; passim ( III; IV; V; VIII; X; XI; XIII; in fotocopia)
Da Myricae: Novembre
Temporale
Il lampo
Il tuono
L’assiuolo
X Agosto
Dai Poemetti: Digitale purpurea
L’aquilone
Dai Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno
Nebbia
La mia sera
IL PRIMO NOVECENTO
Il quadro di riferimento 1 ora
L’età dell’ansia. L’ideologia: la crisi del Positivismo: la relatività e la psicoanalisi; L’attivismo,
elemento di modernità.
45
LE AVANGUARDIE STORICHE 4 ore
Senso e origine del termine.
Il futurismo
F.T. MARINETTI, Manifesto del Futurismo
Manifesto tecnico della letteratura futurista
PALAZZESCHI, Chi sono
E lasciatemi divertire
Scheda di approfondimento: Il poeta come clown.
IL Crepuscolarismo
CORAZZINI, Desolazione del povero poeta sentimentale
G. GOZZANO, TotòMerumeni
I. SVEVO 4
ore
Biografia
Scheda di approfondimento: Trieste, periferica e privilegiata.
Il pensiero e la poetica: Influenze culturali e modelli; l’inetto; il narrare di Svevo.
Scheda di approfondimento: Una strana coppia.
Una vita: trama; il tema autobiografico; verso il romanzo d’analisi.
Senilità: il titolo; la trama; i personaggi; il punto di vista e lo stile.
Scheda di approfondimento: Gioventù, vecchiaia e fine del secolo.
La coscienza di Zeno: Il nuovo impianto narrativo; Il trattamento del tempo; L’argomento; Il nome
del protagonista. Modernità della Coscienza. Il tema della malattia.
Scheda di approfondimento: Zeno straniero alla vita.
Scheda di approfondimento: Svevo: La malattia come disagio spirituale.
Da Una vita: «Il gabbiano »
Da La coscienza di Zeno: «La Prefazione»; «Il finale».
L. PIRANDELLO 7 ore
Biografia
Il pensiero e la poetica: la crisi del Positivismo; il ruolo dell’arte nella civiltà delle macchine, La
“rivoluzione copernicana” e la crisi d’identità dell’uomo moderno. La trappola della vita sociale.
Scheda di approfondimento: Pirandello, Binet e la scomposizione dell’io
L’«umorismo»
Novelle per un anno: caratteri generali. Il progetto e la rinuncia alla cornice; La “commedia
umana”; vedersi vivere; tra ganci e trappole; il rovesciamento umoristico.
I romanzi: caratteri generali. Aspetti innovativi dei romanzi pirandelliani.
Il fu Mattia Pascal: il titolo; una circolare disarmonia; il protagonista e i temi; il doppio e la
scomposizione umoristica; persona/personaggio.
Scheda di approfondimento: L’importanza del nome.
Uno, nessuno e centomila: la trama; i temi.
Così è (se vi pare): dalla novella alla commedia: la scena finale.
46
Da L’umorismo: «Il sentimento del contrario»; «La vita come flusso continuo» (V, VI).
Da Novelle per un anno: La carriola
Ciàula scopre la luna
Il treno ha fischiato
La sigora Frola e il signor Ponza, suo genero
Da Il fu Mattia Pascal: «Lo strappo nel cielo di carta»
Da Uno, nessuno e centomila: «Non conclude»
Rappresentazione teatrale: L’uomo la bestia e la virtù
E. MONTALE 9 ore
Biografia
Il pensiero e la poetica: il male di vivere; la possibilità del varco; la poetica degli oggetti.
Significato e sviluppi della poesia monta liana.
Ossi di seppia: Il titolo e il motivo dell’aridità; I temi; La condizione di «disarmonia» con il mondo
esterno; Il «varco»; Lo stile.
Occasioni: la genesi e il titolo; Temi, significati, stile della raccolta; il “correlativo oggettivo”; la
figura del visiting angel.
La bufera e altro: la genesi, il titolo, la struttura; Da Clizia a Volpe.
Satura: il titolo; uno stile basso-comico
Da Ossi di seppia: I limoni
Non chiederci la parola
Meriggiare pallido e assorto
Spesso il male di vivere ho incontrato
Da le Occasioni: Ti libero la fronte dai ghiaccioli
La casa dei doganieri
Da La bufera e altro: Il gallo cedrone
L’anguilla
Da Satura: Ho sceso dandoti il braccio
- Lettura di A. TABUCCHI, Sostiene Pereira. La scelta di tale romanzo è stata motivata dal fatto
che poteva prestarsi ad un collegamento quanto al rapporto tra intellettuale e potere affrontato nel
programma di letteratura latina e, in generale, ad una riflessione circa il ruolo dell’intellettuale nella
società.
4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI
DIFFICOLTA
METODO DI INSEGNAMENTO
47
Ho impostato lo studio della letteratura italiana nella direzione di una storicizzazione dei
contenuti trasmessi. Momento cardine del lavoro, tanto in sede di spiegazione, quanto in
sede di verifica, è stato costituito dall’approccio al testo, avendo dato comunque spazio a
momenti di inquadramento generale e di raccordo, necessari quando si è trattato di
caratterizzare il profilo di fenomeni estesi e di individuare il carattere prevalente di vasti periodi.
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA
- Lezione frontale di tipo tradizionale, intesa alla trasmissione chiara e completa di nozioni
ben strutturate nel contesto dello sviluppo storico e delle periodizzazioni culturali.
- Lettura dei testi degli autori, finalizzata a costruire lo studio della letteratura sulla lettura
diretta e critica dei testi .
- Approccio guidato ai testi (la cui lettura è stata sempre effettuata in classe), da parte
dell’insegnante, per favorire l’acquisizione di un corretto metodo di analisi ed interpretazione di un
testo letterario da parte degli studenti.
- Si è cercato di arricchire il dialogo educativo facendo riferimenti alle conoscenze apprese in
Filosofia, Storia, Storia dell’Arte e in Letteratura inglese, stimolando collegamenti interdisciplinari.
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ DI RECUPERO
Quanto all’educazione letteraria non ho svolto precise attività di recupero, considerando- data
l’impostazione storicistica- i continui riferimenti ad argomenti precedenti, tanto in sede di
spiegazione che nell’approccio ai testi letterari una continua attività di ripasso, quindi di recupero.
Ho effettuato delle ore di recupero in classe per quanto concerne la scrittura (per la precisione
quanto alla tipologia B dell’Esame di Stato).
5. MATERIALI DIDATTICI
- libro di testo in adozione;
- fotocopie e schede fornite dall’insegnante;
- presentazioni in Power Point;
- sussidi audiovisivi.
6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Verifica sommativa scritta:
Sono state svolte due prove scritte nel primo periodo e tre nel secondo, soprattutto in preparazione
delle tipologie A e B dell’Esame di Stato.
Verifica sommativa orale:
Sono state oggetto di verifica orale: interrogazioni; prove strutturate e semistrutturate in ciascun
quadrimestre.
Nella valutazione si è tenuto conto dei seguenti aspetti:
- comprensione della consegna;
- modalità di restituzione: esposizione corretta dei contenuti pertinenti al quesito proposto in
forma logica ed ordinata, corredata da pertinenti riscontri nei brani letti;
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- qualità dell’informazione: capacità di orientarsi all’interno di una tematica e di inquadrarne i
punti fondamentali; capacità di sintesi e di elaborazione critica;
- coerenza e coesione;
- padronanza della lingua;
- costanza ed impegno nello studio domestico.
7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE
UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME
49
Relazione finale docente classi quinte
Classe: 5B LICEO
Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO
Materia: inglese
Docente: MONSUTTI GIULIANA
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
La classe ha avuto modo di lavorare con la sottoscritta nel corso di quest’annoscolastico, dopo aver
cambiato altri due insegnanti di inglese nel corso del quinquennio.
L’atmosfera di lavoro in classe è stata sempre serena. Gli alunni si sono sempre mostrati rispettosi e
nel complesso hanno seguito le lezioni con un certo interesse, tranne qualche sporadico caso di
distrazione o disattenzione. La partecipazione però non è mai stata del tutto attiva o propositiva,
con gli studenti impegnati soprattutto a prendere appunti e poco inclini ad intervenire in modo
positivo e costruttivo.
In generale, la classe ha dimostrato risultati migliori nell’esposizione orale, dove la maggioranza,
pur con qualche errore, riesce ad esprimersi con più sicurezza. Comunque, mediamente, gli studenti
hanno acquisito un’accettabile capacità comunicativa, anche se qualche carenza permane quando
devono esprimere le proprie opinioni o operare dei confronti o dei collegamenti anche a livello
interdisciplinare. Nella produzione scritta, molti alunni si esprimono con errori di forma che spesso
rivelano incertezze e/o lacune morfosintattiche.
A causa di lacune nella preparazione di base, un gruppo di alunni ha talora faticato a seguire in
maniera proficua. Inoltre non si è registrata da subito per alcuni la volontà di mettersi veramente in
gioco per un recupero degli aspetti deficitari, come si può notare osservando i risultati del primo
trimestre, forse perché qualche alunno ha creduto di poter recuperare la situazione in extremis,
oppure ha mostrato una certa indolenza o incapacità nel portare avanti i buoni propositi o nel
migliorare.
La docente ha sempre riscontrato un atteggiamento positivo verso la materia da parte di tutti gli
alunni, e in particolare un certo interesse hanno sempre dimostrato quegli studenti che pur non
distinguendosi per meriti particolari, hanno ottenuto risultati nella media.
La docente ritiene di segnalare un gruppetto di allievi che ha mantenuto nel corso dell’anno un
atteggiamento maturo, e che ha saputo cogliere i suggerimenti per uno sviluppo delle proprie
potenzialità, non stancandosi di portare avanti con serietà quanto proposto nel corso dell’attività
didattica, rafforzando le proprie competenze.
Tali alunni, dei quali si è apprezzato il processo di maturazione, hanno tuttavia spesso mantenuto un
atteggiamento riservato, non aprendosi alla condivisione con l’intera classe delle proprie fruttuose
riflessioni e rielaborazioni dei contenuti della materia. La classe ha così mancato quell’esperienza di
condivisione e confronto con il gruppo che costituisce una tappa importante nel percorso formativo
dei nostri ragazzi.
2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI
CONSEGUITI I
SEGUENTI OBIETTIVI
50
Il quadro sopra descritto rende chiaro che il grado di preparazione degli studenti sarà
necessariamente disomogeneo. Per quanto riguarda il bagaglio lessicale/sintattico i livelli si
presentano variegati: alcuni alunni mostrano un buon controllo del mezzo linguistico ed
evidenziano la capacità di articolare il proprio pensiero in maniera più complessa. Altri alunni,
invece, si muovono ancora prettamente con strutture semplici e talora faticano, anche in tale
contesto, a mantenersi corretti.
Da un punto di vista di rielaborazione critica si sottolinea una medesima disomogeneità: solo un
gruppo di allievi dimostra di aver realmente acquisito tale competenza. Gli alunni più fragili
tendono ad arrestarsi ad una lettura superficiale.
Una conoscenza dei contenuti essenziali, prettamente “scolastica”, abbraccia invece la quasi totalità
degli alunni: gli studenti hanno seguito le lezioni e mostrano una certa familiarità con autori e testi
(ovviamente con livelli di approfondimento diverso, determinati spesso dalle proprie competenze
linguistiche e come si è già sottolineato, da un diverso grado di applicazione).
Data l’eterogeneità del gruppo, gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi fissati a livelli assai
diversificati.
In relazione alla padronanza linguistica acquisita nel corso del quinquennio e al grado di
assimilazione dei contenuti, in generale gli studenti sanno comprendere, analizzare e rielaborare,
oralmente e per iscritto, testi di opere in prosa o in poesia, operando anche le debite
contestualizzazioni. Le performances di alcuni allievi permangono tuttavia al di sotto della soglia
della sufficienza.
2.1 Conoscenze
Studio cronologico e/o tematico degli aspetti socio-culturali del periodo che va dall’800 alla
prima parte del ‘900 nel mondo anglosassone, con attenzione alle relative problematiche e alle
aree di raccordo interdisciplinare attraverso lo studio di autori significativi, rappresentativi di
un’epoca in relazione a generi letterari diversi e al contesto socio-culturale.
2.2 Competenze e capacita
In relazione al grado di padronanza linguistica individualmente acquisita, gli studenti hanno
consolidato le seguenti competenze e capacità:
Riconoscere le caratteristiche strutturali e stilistiche dei movimenti letterari tra ‘800 e
primo ‘900
Riconoscere i generi letterari e coglierne la specificità di linguaggio
Comprendere, analizzare ed interpretare autonomamente testi letterari appartenenti a
generi ed epoche diverse
Comprendere ed interpretare testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel contesto
socio-culturale, nella specificità del genere di appartenenza, in un’ottica comparativa con
analoghe esperienze di lettura su testi italiani
Riassumere oralmente un testo letterario nelle linee essenziali, facendo uso di connettori
Riferire i contenuti oggetto di studio rielaborandoli e sapendo fornire opinioni personali e
letture critiche in merito
Produrre testi scritti di vario argomento (prevalentemente letterario) con chiarezza logica e
precisione lessicale nonché correttezza grammaticale
51
3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,
PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI
REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
E TEMPI DI ATTUAZIONE)
Il monitoraggio dell’andamento dell’attività, il monte ore già ridotto rispetto alle quinte degli anni
precedenti, le attività extra che hanno impegnato studenti e docente sottraendo preziose ore
curricolari in classe, le difficoltà mostrate da un gruppo di alunni, la necessità di soffermarsi su
specifiche problematiche nell’espressione scritta (quali ad esempio la messa a fuoco dei quesiti,
l’uso dei connettivi o specifiche tipologie di errore) nonché una personale scelta didattica che
predilige l’approfondimento dei contenuti alla vastità dello scibile affrontato, hanno portato a tagli
sui contenuti stabiliti in sede di programmazione iniziale o su quanto sarebbe stato gradito poter
compiere.
Facendo riferimento al testo in adozione Millenium (di Arturo Cattaneo e Donatella De Flaviis, C.
Signorelli Scuola Editore) sono stati affrontati in maniera specifica gli argomenti di seguito indicati:
N. ORE
CONTENUTI
6
THE VICTORIAN AGE (KEY CONCEPTS)
An age of industry and reforms
The Chartist Movement and the Reform Bills
Free trade and the Great Exhibition
Industry and science
The poor: urban slums
Social reforms
The new political parties
The British Empire
The Irish Question
European policy
Colonial Policy
The Celebration of the Empire
The “Victorian Compromise”
The Victorian Compromise
Respectability
Evolutionism
VICTORIAN LITERATURE
The early Victorian novel
The leading genre
The Writers’ compromise
Novels of Romantic Love
Technical features of the early Victorian Novel
The Late Victorian Novel
A general realistic trend
Aestheticism
52
7
Charles Dickens (1812-1870)
Life and early works
Themes of Dickens’s novels
Settings of his novels
Characters and plots
Dickens’s style
The novelist’s reputation
Olivet Twist (1837-38) - Dickens’s melodrama
(extract from chapter 2) “Oliver Is Taken to the Workhouse”
Hard Times (1854)
(solo il secondo brano, Coketown, con la descrizione de The Industrial City, figura a p37
6
Oscar Wilde (1854-1900)
Early Life
First works and literary success
The final years
The Picture of Dorian Gray (1891)
The Aesthetic Doctrine
Dorian Gray as a mystery story
The novel’s moral purpose
The Picture of Dorian Gray
Life as the Greatest of the Arts (extract from chapter 11)
Decadent Art and Aestheticism
VICTORIAN DRAMA
Drama in the Victorian Age
Modern Drama
The new “Comedy of Manners”
A teatro:
An Ideal Husband– a literary adaptation from O. Wilde’s play (Palketto Stage)
(in classe, attività di preparazione e di approfondimento su dispensa – script, plot and themes - sull’opera vista a teatro)
5
Victorian Poetry
Early Victorian poetry: late Romantic tendencies
The Dramatic Monologue, anche scheda a p 22
Poetry of sensual dreaming
Pre-Raphaelite Brotherhood
The Aesthetic Movement
Alfred Tennyson (1809-1892)
Early Life and Works
A public figure
Tennyson’s poetry
Revising the past: Tennyson’s Ulysses
Tennyson’s mild pessimism and sensuality
Ulysses – 1833 (from Poems, 1842)
The Myth of Ulysses
53
2
THE MODERN AGE (KEY CONCEPTS)
The Edwardian Age
The Georgian Age
The USA: the beginning of imperialism
Industry and immigration
The First World War
British efforts in the war
The Twenties and the Thirties
The vote for women
The rise of the Labour Party
Labour and social movements in the USA
New living conditions and the new family
The Jazz Age
Technological development
The Wall Street Crash and the Great Depression
The New Deal
The Second World War
Edward VIII and George VI
Towards World War II
World War II: from near defeat to victory
The Yalta Conference and the end ot World War II
4
Su fotocopie fornite dall’insegnante:
Theme : War
World War I: the most disastrous war ever fought
Awareness of a powerful warfare industry
Reaction to the old patriotic ideals
The War Poets:
Wilfred Owen (1893-1918) – Dulce et Decorum Est (Collected Poems, posthumous, 1920)
3
The Modernism Revolution
Changing Ideals
Science and Philosophy
The Impact of Psychoanalysis
Modernism
First-generation Modernists
Modernist Mythology
Second-generation Modernists
Modern Poetry
Glimpses of Modernism
Imagism and Vorticism
The Celtic Revival
Poetry including myth
54
7
Thomas Stearns Eliot (1888-1965)
American upbringing and studies in Europe
The meeting with Ezra Pound and the difficult years
From nihilism to faith
Eliot’s last plays
The critic
The Waste Land (1922)
The central Modernist Work
Cultural and Spiritual Sterility
The mythical structure of the poem
Eliot’s method
Su fotocopie fornite dall’insegnante:
The Love Song of Alfred J.Prufrock (1920)
2
The Modern Novel
The Modernist revolution
The first generation of Modernists
The Anti-utopian novel
The stream of consciousness p144
Cenno a Sterne, autore del Settecento, precursore del Modern Novel con Tristam Shandy
7
James Joyce (1882-1941)
Early life in Dublin
A life of self-imposed exile
Joyce and Ireland: a complex relationship
The journey of Joyce’s narrative
Dubliners (1914)
Circumstances of publication
A portrait of Dublin life
Realism and Symbolism in Dubliners
The Dead (1907)
Extracts:
“I think he died for me”, she answered (extract from The Dead)
“The living and the dead” (extract from The Dead)
Ulysses (1922)
Circumstances of publication
The epic method
Joyce’s stream of consciousness technique
The story
Extract: Yes I said Yes I will Yes
Ulysses as a modern hero
55
5
Virginia Woolf (1882-1941)
Intellectual background
Early signs of mental instability
The move to Bloomsbury
Last years
A leading Modernist
Woolf’s use of time
Feminist writing and critical works
Mrs Dalloway (1925)
A revolution in plot and style
To the Lighthouse (1927)
An extremely complex novel
The story
Brano su fotocopia fornita dall’insegnante
CLIL INGLESE/ STORIA DELL’ARTE
E’ stata scelta la disciplina di Disegno e Storia dell’Arte da abbinare alla lingua Inglese perché,
rispetto ad altre, permette un più agevole collegamento pluridisciplinare, non presenta particolari
difficoltà nei contenuti di apprendimento e, pur possedendo una propria terminologia specifica,
permette un utilizzo più ampio dei vocaboli appresi.
L’attività si è svolta tra i mesi di marzo e maggio, con alcune lezioni preparatorie effettuate dai
singoli docenti coinvolti e altre in compresenza Storia dell’Arte e Inglese. Gli allievi, su indicazione
degli insegnanti, singolarmente o a coppie, hanno ricercato ed elaborato materiali, iconografici e
scritti, che hanno fornito il supporto per la fase di conversazione orale sviluppata successivamente
in classe. Inoltre, è stata svolta un’unità didattica sul Surrealismo in inglese, con autori ed opere
indicati dalle insegnanti. Gli argomenti selezionati sono quindi stati oggetto di prova di verifica
congiunta Storia dell’Arte-Inglese a conclusione del percorso.
PRECISAZIONE: nel computo delle ore riportate non sono state considerate quelle dedicate alle
prove di verifica e a momenti di ripasso e/o approfondimento,
4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI
DIFFICOLTA
Si sono impiegate le seguenti metodologie:
- Lezione frontale (attraverso l’impiego della LIM, per ridurre le difficoltà che molti alunni
incontravano nel seguire la lezione in lingua inglese)
- Lezione dialogata
- Pair works (per taluni lavori di textual analysis)
Le lezioni si sono svolte sempre in lingua inglese cercando di stimolare gli studenti ad un uso
costante di L2.
L’approccio al linguaggio letterario attraverso lo studio di testi significativi si è tendenzialmente
sviluppato a partire da una contestualizzazione dello stesso all’interno del quadro socio culturale e
dell’opera dell’artista considerato.
La conoscenza dei testi è proceduta attraverso un task-based approach, che ha fatto delle attività di
Pre-/While-/Post reading lo strumento cardine nell’avvicinamento dei testi più complessi.
56
Il supporto dei casi in particolare difficoltà è avvenuto tramite la proposta di esercizi di supporto per
la ripresa di aspetti grammaticali e correzione individualizzata dei compiti assegnati per casa e/o in
classe (purtroppo svolti con ben poca assiduità). La docente ha anche proceduto spesso al richiamo
degli aspetti grammaticali e lessicali che dalla correzione dei test emergevano come particolarmente
problematici all’interno della classe, invitando gli alunni ad una revisione in merito.
Si è anche coinvolta la classe nella partecipazione ad un spettacolo teatrale in lingua inglese (An
Ideal Husband), preparando adeguatamente la classe con attività prima e dopo lo spettacolo.
5. MATERIALI DIDATTICI
Si sono utilizzati i seguenti materiali:
Textbook Millennium (vol. 2)
On-line Audio/visual material
LIM
Worksheets
Dispense e fotocopie
6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Prove scritte
Le prove scritte hanno incluso analisi del testo con quesiti guidati; Reading Comprehension; quesiti
aperti sui contenuti oggetto di studio (Tipologia B della terza prova d’Esame)
Prove orali
Le prove orali si sono svolte in forma di conversazione sui temi trattati contemplando momenti in
cui l’alunno potesse esporre l’argomento con più ampio respiro, ad altri in cui veniva invece
incalzato da domande specifiche. Si è sempre cercato di stimolare gli studenti a comparazioni e
collegamenti tra i vari argomenti trattati nonché all’espressione di interpretazioni personali dei testi
affrontati.
7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE
UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME
Nulla da segnalare.
57
Relazione finale docente classi quinte
Classe: 5B LICEO
Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO
Materia: fisica
Docente: ORLANDI MICHELA
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
La classe VB è composta di 22 alunni, tutti appartenenti alla ex quarta B dell’a.s. 2013 –2014 e chi
scrive ha insegnato fisica in questa classe in quarta e in quinta.
Durante le lezioni una buona parte della classe ha partecipato con attenzione, tuttavia alcuni allievi
non hanno saputo avvantaggiarsi delle proposte didattiche: distratti, poco coinvolti perché non
motivati, talvolta hanno recato disturbo alle lezioni. Solo per pochi allievi la partecipazione è
sempre stata attiva e costruttiva.
L’impegno personale, e di conseguenza i risultati raggiunti risultano diversificati.
La maggior parte della classe ha raggiunto risultati appena sufficienti applicandosi con metodo
mnemonico, studio e impegno superficiali talvolta mirati alle singole verifiche. La loro
preparazione è per lo più nozionistica, acquisita in modo semplice senza elaborazioni personali.
Alcuni si sono impegnati a scuola e a casa in modo abbastanza serio e costante durante l’intero
arco dell’ultimo biennio e hanno raggiunto gli obiettivi propri della disciplina.
Un gruppo esiguo di allievi , ha evidenziato un impegno scolastico e domestico discontinuo,
inadeguato e molto superficiale. Ciò ha limitato il successo scolastico di tali studenti, spesso
concentrati a risolvere momenti critici e puntuali di verifica ma non determinati a tessere la loro
preparazione in modo approfondito e coerente. Questo si traduce in una scarsa autonomia quanto
alla competenza di analisi, descrizione e argomentazione di fenomeni fisici e nella scarsa capacità
di operare confronti e collegamenti interdisciplinari. Il loro profilo di conoscenze e competenze
denota insicurezze e lacune, in particolare nel passaggio necessario dalla conoscenza teorica
all’applicazione. I loro risultati sono globalmente insufficienti.
2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI
CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI
Nell’insieme la classe ha saputo acquisire in maniera non sempre soddisfacente gli obiettivi di
seguito indicati, anche se con risultati individuali diversi.
Conoscenze
Il magnetismo, l'induzione elettromagnetica,le equazioni di Maxwell, le onde elettromagnetiche (lo
spettro, le proprietà, la dualità della natura della luce), relatività:relatività galileiana,relatività
ristretta e alcuni elementi della relatività generale,la crisi della fisica classica:( Planck , Millikan,
l'effetto fotoelettrico), alcuni elementi di meccanica quantistica, la dualità onda-corpuscolo.
Competenze e capacità
Saper riconoscere il fenomeno, individuare le leggi e i principi che lo governano e saper risolvere
problemi.
58
Analizzare i concetti fondamentali e leggi e le teorie che li regolano sapendoli contestualizzare
storicamente.
Osservare un fenomeno, misurare e analizzare le grandezze coinvolte, formulare ipotesi e proporre
modelli o analogie.
Applicare i principi le leggi i teoremi in relazione alle conoscenze acquisite. risolvere problemi con
un formalismo e tecniche di calcolo adeguati.
3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,
PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI
REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
E TEMPI DI ATTUAZIONE)
MAGNETISMO (12 ore)
Introduzione al campo magnetico
Linee di campo magnetico, campo magnetico uniforme, campo magnetico generato da un
filo percorso da corrente
Ampère e attrazione tra fili percorsi da corrente
L'induzione magnetica: forza di un magnete su un filo percorso da corrente
La legge di Biot -Savart (con dimostrazione)
Campo magnetico di una spira e di un solenoide
L’azione di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente (il motore elettrico)
Forza di Lorentz
Moto di una carica elettrica in un campo magnetico uniforme
Il selettore di velocità
Spettrografo di massa
Teorema di Gauss per il magnetismo e della circuitazione di Ampère
magnetismo nella materia (sostanze ferromagnetiche, paramagnetiche e diamagnetiche e
loro comportamento in presenza di campo magnetico esterno)
Il ciclo di isteresi magnetica
ELETTROMAGNETISMO (15 ore)
Esperimenti di Faraday e corrente indotte
IIl ruolo del flusso del campo magnetico
Legge di Faraday-Neumann e legge di Lenz (con dimostrazione)
L'autoinduzione
La mutua induzione
L’induttanza di un solenoide
L'alternatore
Gli elementi circuitali fondamentali in corrente alternata (circuito ohmico, induttivo e
capacitivo)
I circuiti in corrente alternata (formula dell’impedenza e condizione di risonanza)
Il trasformatore
Il ciclotrone
EQUAZIONI DI MAXWELL E LE ONDE ELETTROMAGNETICHE (5 ore)
Il campo elettrico indotto
Il termine mancante
Le equazioni di maxwell e il campo elettromagnetico
59
Le onde elettromagnetiche e la velocità della luce
Le onde elettromagnetiche piane (profilo spaziale dell’onda)
La polarizzazione della luce (senza legge di Malus)
Lo spettro elettromagnetico (cenni non approfondito come sul libro)
RELATIVITA’ CLASSICA (2 ore)
Trasformazioni galileiane
Legge di composizione delle velocità della relatività galileiana
Sistemi di riferimento inerziali
Principio di relatività galileiana
Grandezze fisiche invarianti e varianti
Sistemi non inerziali
RELATIVITA’ RISTRETTA (10 ore)
Problema dell’etere
Esperimento di Michelson-Morley (analisi dell’esperimento)
Trasformazioni di Lorentz (confronto con quelle di Galileo)
Postulati di Einstein della relatività ristretta
Concetto di simultaneità
Dilatazione dei tempi (con dimostrazione)
Contrazione delle lunghezze (con dimostrazione)
La composizione relativistica delle velocità (con dimostrazione)
Paradosso dei due gemelli
Conferma sperimentale (muoni e ritardo degli orologi)
L’intervallo invariante in relatività
Lo spazio quadridimensionale spazio-tempo di Minkowsky
La massa relativistica
L'equivalenza massa-energia (E=mc2) e principio di conservazione della massa-energia
Energia cinetica relativistica
La quantità di moto relativistica
Il quadrivettore energia-quantità di moto
Effetto doppler relativistico (formula)
Massa inerziale e massa gravitazionale
Equivalenza tra accelerazione e forza peso
Principio di equivalenza e il principio di relatività generale
Le geometrie non Euclidee ( il problema e la negazione del quinto postulato, le curve
geodetiche, la geometria ellittica sulla sfera, la geometria iperbolica, triangoli sferici e
curvatura dello spazio)
Campo gravitazionale: curvatura spazio – tempo
La deflessione gravitazionale della luce
Il redshift gravitazionale
La dilatazione gravitazionale dei tempi.
LA CRISI DELLA FISICA CLASSICA (5 ore)
60
Il corpo nero e l’ipotesi di Planck
L’effetto fotoelettrico
La quantizzazione della luce secondo Einstein
L’esperimento di Millikan
Cenni sulle orbite quantizzate di Bhor e orbite permesse dall’atomo di idrogeno
La dualità onda-particella (esperimento delle due fenditure per la dualità dell’elettrone,
lunghezza d’onda di De Broglie)
4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI
DIFFICOLTA
Quasi tutti gli argomenti sono stati trattati seguendo il libro di testo in adozione. Le lezioni si sono
svolte in modo tradizionale: esposizioni frontali, corredate da esempi pratici; ausilio della lavagna
per rappresentare schemi, leggi, grafici; lettura del testo con interventi per chiarirne il contesto, la
terminologia, visione di animazioni da CD-ROM, letture tratte da altri testi (in particolare sulla
relatività ristretta e generale).
5. MATERIALI DIDATTICI
LIBRO DI TESTO: “L’Amaldi per i licei scientifici.blu” di Ugo Amaldi , casa editrice Zanichelli.
CD-ROM della Zanichelli ( magnetismo, elettromagnetismo, relatività)
6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Oltre ad una interrogazione orale per quadrimestre sono state effettuate due verifiche scritte nel
primo periodo e quattro nel secondo periodo con domande a risposta aperta (con numero di righe
fissato oppure no), talvolta anche con domande a risposta multipla, solo alcune con semplici
problemi (corrente indotta, legge di Faraday-Newmann, induzione e autoinduzione e alternatore.)
7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE
UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME
61
Relazione finale docente classi quinte
Classe: 5B LICEO
Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO
Materia: matematica
Docente: ORLANDI MICHELA
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
La classe VB è composta di 22 alunni, tutti appartenenti alla ex quarta B dell’a.s. 2013 –2014 e chi
scrive ha insegnato matematica in questa classe per tutto il triennio.
Durante le lezioni una buona parte della classe ha partecipato con attenzione, tuttavia alcuni allievi
non hanno saputo avvantaggiarsi delle proposte didattiche: distratti, poco coinvolti perché non
motivati, talvolta hanno recato disturbo alle lezioni. Solo per pochi allievi la partecipazione è
sempre stata attiva e costruttiva.
L’impegno personale, e di conseguenza i risultati raggiunti risultano diversificati. Un piccolo
gruppo si è impegnato in classe e a casa in modo serio e costante durante l’intero arco del triennio
e ha raggiunto gli obiettivi propri della disciplina.
Per un gruppo più esteso di allievi, si è notato un impegno non sempre costante sia a scuola che a
casa e uno studio mnemonico e superficiale. Ciò ha limitato il successo scolastico di tali allievi,
spesso concentrati a risolvere momenti critici e puntuali di verifica ma non determinati a tessere la
loro preparazione in modo approfondito e coerente. Le difficoltà maggiori si riscontrano nella
risoluzione autonoma degli esercizi e quindi nelle prove scritte di matematica. Pertanto il loro
profilo di conoscenze e competenze denota insicurezze e lacune, in particolare nel passaggio
necessario dalla conoscenza teorica all’applicazione. I loro risultati sono globalmente insufficienti.
Altri allievi, infine, nonostante l’impegno personale apprezzabile in mancanza di inclinazione alla
disciplina, hanno raggiunto risultati appena sufficienti applicandosi con metodo mnemonico.
2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI
CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI
Nell’insieme la classe ha saputo acquisire in maniera non sempre soddisfacente gli obiettivi di
seguito indicati, anche se con risultati individuali diversi.
2.1 Conoscenze
Conoscere le nozioni ed i procedimenti dell’analisi e saperne padroneggiare l’organizzazione
complessiva;
Conoscere il simbolismo matematico
Conoscere metodi, tecniche, linguaggi, strumenti matematici come mezzi di ricerca.
Riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze.
2.2 Competenze e capacita
Calcolare limiti di funzioni e successioni;
62
Studiare le serie geometriche;
Studiare la continuità o la discontinuità di una funzione in un punto;
Calcolare la derivata di una funzione;
Applicare i teoremi sulle funzioni derivabili;
Eseguire lo studio di una funzione e tracciarne il grafico;
Risolvere i problemi di massimo e di minimo;
Risolvere un’equazione in modo approssimato;
Calcolare integrali indefiniti e definiti di funzioni;
Calcolare il valore approssimato di un integrale definito;
Applicare il calcolo integrale al calcolo di aree e volumi e a problemi tratti da altre
discipline;
Risolvere alcuni tipi di equazioni differenziali
Riconoscere gli elementi che contraddistinguono la geometria euclidea dalle geometrie non
euclidee.
Utilizzare le tecniche dell’analisi, sviluppando un problema anche sottoforma grafica;
Individuare strategie appropriate per risolvere problemi;
Utilizzare gli strumenti del calcolo differenziale e integrale nella descrizione e
modellizzazione di fenomeni di varia natura;
Possedere una visione storico-critica dello sviluppo dei modelli matematici.
Utilizzare modelli matematici per risolvere problemi ed effettuare scelte consapevoli.
3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,
PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI
REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
E TEMPI DI ATTUAZIONE)
FUNZIONI (5 ore)
RIPASSO (Definizione, dominio,simmetrie,grafico,funzione composta, funzioni iniettive,
suriettive, invertibili.)
LIMITI (12 ore)
Introduzione.definizione (finito e infinito)
Teoremi (unicità con dimostrazione ,permanenza del segno con dimostrazione, del
confronto)
Operazioni con i limiti ( somma , prodotto, quoziente)
Forme di indecisione
Risoluzione di limiti
Limiti notevoli (dimostrazione solo del senx/x)
FUNZIONI CONTINUE (12 ore)
Definizione
Condizione di continuità
Discontinuità ( prima,seconda,terza specie)
Teoremi sulle funzioni continue ( esistenza degli zeri, teorema di Weierstass, teorema dei
valori intermedi) senza dimostrazione
Asintoti : definizione e calcolo.
SUCCESSIONI E PROGRESSIONI (3 ore)
Definizione di successione numerica
63
Il limite di una successione
Successioni convergenti e divergenti
Le progressioni geometriche e la somma dei suoi primi n termini
DERIVATE (20 ore)
Problema delle tangenti
Definizione di derivata e applicazioni
Derivate fondamentali
Teoremi sul calcolo delle derivate
Teorema sulla continuità delle funzioni derivabili (con dimostrazione)
Regole di derivazione
La derivata della funzione composta
Problemi applicativi
Punti di non derivabilità (angolosi,cuspidi,flessi)
Teorema sulla derivata di funzioni inverse
Derivazione di funzioni inverse (circolari).
Le applicazioni delle derivate alla fisica
Teoremi sulle funzioni derivabili : Rolle, Lagrange
Definizione di massimo e minimo (assoluti e relativi)
Teoremi per lo studio della derivate (senza dimostrazioni): punti stazionari,loro natura
Teorema concavità e convessità, punti di flesso
Studio completo di funzione: fratta, irrazionale ,esponenziale, logaritmica, goniometrica.
Teorema di de l’Hospital
Problemi di massimo e minimo
LA RISOLUZIONE APPROSSIMATA DI UNA EQUAZIONE (5 ore)
Teoremi di esistenza e unicità dello zero
Metodo di bisezione
Metodo delle secanti
Metodo delle tangenti
INTEGRALI (15 ore)
Primitiva di una funzione
Teorema dell’esistenza di infinite primitive
Definizione di integrale indefinito
Integrali immediati e fondamentali
Integrazione funzioni fratte
Integrazione per sostituzione
Integrazione per parti
Integrali definiti: loro significato e il problema delle aree
Proprietà dell’integrale definito
Funzione integrale
Teorema della media (con dimostrazione)
Teorema fondamentale del calcolo integrale (con dimostrazione)
Aree e Volumi di solidi di rotazione.
Volume di un solido nota la funzione area della sezione
Lunghezza di un arco di curva
64
Area di una superficie di rotazione
Integrali impropri.
INTEGRAZIONE NUMERICA ( 3 ore)
Il metodo dei rettangoli
Il metodo delle parabole
LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI (6 ore)
Le equazioni differenziali del primo ordine (del tipo y’=f(x); a variabili separabili e lineari)
4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI
DIFFICOLTA
Ogni concetto è stato introdotto prima in modo intuitivo, per comprendere l’uso a livello pratico,
successivamente è stato trattato in modo formale sviluppando l’aspetto teorico, fondamentale per
acquisire una formalizzazione della matematica e per abituare all’uso di un linguaggio specifico
della disciplina. Momenti importanti nella didattica sono stati anche gli esercizi svolti in classe, la
correzione di alcuni particolari problemi e esercizi assegnati per casa, l’analisi di alcuni errori
commessi nelle verifiche.
5. MATERIALI DIDATTICI
LIBRO DI TESTO: “Corso base blu di matematica Vol.5” scritto da Bergamini-Trifone-Barozzi.
(Zanichelli editore)
6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Verifiche scritte di una o due ore ( tre nel primo periodo e cinque nel secondo compresa le due
simulazioni seconda prova) con quesiti in alcuni casi simili a quelli della prova d’esame.
Nel mese di marzo tutti i ragazzi delle classi quinte Liceo Scientifico hanno sostenuto una
simulazione di seconda prova della durata di 5 ore ( con scelta di due problemi su tre e cinque
quesiti su dieci) preparata dagli insegnanti dell’Istituto.
Il 22 aprile la classe ha sostenuto parte (cinque quesiti a scelta tra i dieci) della simulazione della
seconda prova proposta dal Ministero della durata di tre ore.
Non sono state effettuate interrogazioni orali, ma nella valutazione finale si è tenuto conto degli
interventi e soprattutto degli esercizi che regolarmente i ragazzi sono stati chiamati a svolgere alla
lavagna (correzione esercizi per casa, esercitazioni)
7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE
UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME
65
Relazione finale docente classi quinte
Classe: 5B LICEO
Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO
Materia: disegno e storia dell arte
Docente: CASTELLINI ROBERTA
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
Il gruppo originario dell’attuale quinta C è stato seguito dalla docente dalla classe prima fino ad
oggi, così come riportato nella sezione “storia della classe”.
Sin dal primo anno gli allievi hanno sempre dimostrato disponibilità e interesse verso la disciplina,
applicandosi nello studio con impegno, profitto e piacere nell’apprendere.
Tra la terza e la quarta classe, con l’immissione di nuovi studenti, si è avuto una parziale alterazione
della positiva fisonomia del gruppo, ricostruita poi all’inizio di quest’anno con un generale clima di
fiducia, collaborazione, serietà e responsabilità. Le lezioni durante l’anno si sono svolte
serenamente, così come le fasi di verifica, alle quali gli studenti si sono sempre presentati
puntualmente.
Attualmente si possono individuare tre differenziati livelli: un primo gruppo, che si è distinto oltre
che per attenzione costante, positiva partecipazione, studio continuativo, per i risultati di livello
buono con qualche punta all’ottimo; un secondo gruppo che, pur mantenuto livelli di impegno
simili al gruppo precedente, ha conseguito risultati più modesti, tra il più che sufficiente e il
discreto; infine un ristretto numero di allievi, che ha evidenziato qualche difficoltà nell’organizzare
un efficace metodo di studio, ha raggiunto risultati di sola sufficienza.
2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI
CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI
Gli obiettivi previsti possono dirsi raggiunti, in misura diversa, dalla totalità della classe. Gli allievi
hanno acquisito, nei livelli differenti rispecchiati dalle valutazioni, le competenze e le capacità
sotto riportate; alcuni studenti si sono evidenziati per la capacità di esporre ed elaborare i contenuti
efficacemente in forma scritta, mentre altri hanno evidenziato maggiori abilità nell’espressione
orale.
2.1 Conoscenze
2.2 Competenze e capacita
conoscere gli argomenti trattati;
riconoscere e interpretare il linguaggio di rappresentazione grafica applicato alla Storia
dell'Arte e alla lettura dell’architettura;
riconoscere, analizzare, decodificare un prodotto artistico;
comprendere e tradurre i linguaggi della comunicazione visiva, riportandoli con coerenza,
utilizzando la specifica terminologia;
collocare un prodotto artistico nel proprio contesto storico-culturale;
66
collegare in un unico semplice quadro di riferimento le manifestazioni artistiche con quelle
di ambiti diversi (scientifiche, tecnologiche, storico-letterarie) dimostrando competenza
nel ricavare e motivare il significato complessivo dell'opera.
3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,
PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI
REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
E TEMPI DI ATTUAZIONE)
Nella difficile scelta dei percorsi e delle opere da trattare, sempre necessaria a causa della esiguità
del tempo a disposizione, si è cercato di procedere mantenendo un filo conduttore cronologico il più
possibile parallelo a quanto svolto negli altri ambiti disciplinari. Si sono spesso richiamati questioni,
fenomeni e protagonisti per contribuire a costruire il più possibile una visione pluridisciplinare.
Le opere oggetto di approfondimento - con lettura attraverso il linguaggio visivo e ricerca dei
significati - sono evidenziate con sottolineatura. Per questi esempi, dopo la spiegazione in classe, gli
studenti hanno svolto a casa una breve rielaborazione scritta, integrando i dati relativi all’opera
scelta e ordinando secondo la sequenza: A. dati essenziali; B. lettura della forma attraverso il
linguaggio visivo; C. ricerca dei significati, confronti, collegamenti.
Le altre opere indicate nella programmazione, illustrate durante le lezioni, sono state affrontate con
un livello di lettura più rapido, per svolgere il ruolo di collegamento e confronto con gli esempi più
importanti. Per ogni autore, periodo, tendenza, si è infatti cercato di proporre diversi esempi,
affiancandoli alle opere principali per dare conferma di caratteri e significati rilevati o per mostrare
eventuali particolarità ed eccezioni.
Mantenendo il riferimento per ogni periodo ad un’opera principale, altri esempi simili, illustrati sul
testo o con presentazioni proiettate con lavagna LIM, hanno permesso di costruire quadri più
completi delle diverse esperienze e situazioni, stimolando la formulazione di qualche ipotesi di
giudizio negli studenti ed evitando la passiva memorizzazione di pochi e scarni concetti.
Le verifiche utilizzate, come precisato alla sezione successiva, sono state formulate per cercare di
guidare gli studenti a considerare aspetti comprensivi di contestualizzazione, confronto e
collegamento, richiami ad altri autori e opere di rilievo, uso dei linguaggi artistici.
Gli argomenti previsti dalla programmazione di inizio anno scolastico sono stati svolti quasi
completamente, nonostante le diverse ore utilizzate per attività di Istituto, viaggi, visite, assemblee,
conferenze, ecc.
Primo periodo
( nel computo delle ore riportate non sono state considerate quelle dedicate alle
prove di verifica, fasi di ripasso, discussione critica).
Settembre
Da Barbizon al Realismo. G.Courbet; soggetti e tecnica del Realismo; Un funerale a Ornans; Le
signorine sulla riva della Senna; le ultime opere.
Verso l’Impressionismo. E.Manet, Colazione sull’erba; Olympia; altre opere.
Pittura e fotografia.
L’Impressionismo. La prima mostra.
Monet, Impressione. Il levar del sole; altri autori del gruppo impressionista; Renoir, Ballo al
Moulin de la Galette .
Ottobre
L’Impressionismo e i suoi esponenti; Renoir secondo periodo; Degas, la spontaneità ragionata;
L’Assenzio ; La classe di danza; altre opere.
67
L’Impressionismo e la fotografia.
Il Giapponesismo e l’Impressionismo. L’ultimo Monet: "le serie"; la Cattedrale.
Il Neo impressionismo, Seurat e Signac; Domenica all’isola della Grande Jatte.
Il Divisionismo italiano. G.Pellizza da Volpedo, Quarto Stato .
Segantini, Ave Maria a trasbordo; la tendenza simbolista e la tendenza di impegno sociale; altre
opere.
Cézanne. Periodo romantico, impressionista, costruttivo. La casa dell’impiccato; le nature morte; il
"nuovo classicismo" e i volumi geometrici . I Giocatori di carte; Montagna St.Victoire; la risposta al
problema della pittura.
Van Gogh. La formazione; il periodo realista e Mangiatori di patate; il periodo impressionista e gli
autoritratti; il soggiorno ad Arles: Caffè di notte; La camera da letto; l’ultimo periodo.
Notte stellata; i ritratti; l’influsso giapponesista; i paesaggi; Campo di grano con volo di corvi.
Novembre
P. Gauguin, Visione dopo il sermone ; il soggiorno a Pont-Aven;
Gauguin e il Simbolismo; Bernard, Serusier e i Nabis. Gauguin e il periodo polinesiano: Da dove
veniamo?Che siamo? Dove andiamo? Ia orana Maria.
Il Simbolismo: caratteri, finalità. I precursori: Puvis de Chavannes, Redon, G. Moreau,
L’apparizione .
Il Simbolismo e A. Bocklin, L’Isola dei morti.
Le Secessioni.
E. Munch; Pubertà; Il grido. Altre opere.
La Secessione di Vienna e l’Art Nouveau; gli intenti e i caratteri. Il Padiglione della Secessione, la
mostra del 1902, Klimt e il Fregio di Beethoven ; Il bacio; Nuda Veritas; i ritratti; l’Opera d’arte
totale e la mostra
del 1902.
L’Art Nouveau: intenti, caratteri; la Secessione di Vienna, i componenti e le tendenze della Vienna
fine secolo; l’architettura tra Wagner, Olbrich, Hoffmann; Loos e la critica all’estetismo. L’epilogo
e la mostra del 1908. I presupposti di W. Morris, il bello e l’utile, le origini del design moderno.
Confronto: Munch, Madonna, e Klimt, Giuditta I.
Dicembre
I nuovi materiali e l’architettura del ferro; il Crystal Palace, la Tour Eiffel e le esposizioni
internazionali; il rinnovamento urbanistico delle grandi capitali.
Analisi scritto-grafica architettura: lettura attraverso il disegno geometrico di un edificio del periodo
secondo Settecento - primo Novecento; analisi e confronto con un edificio della stessa tipologia del
passato e uno del periodo contemporaneo.
Secondo periodo
Gennaio
Il rinnovamento di Barcellona e l’architettura di Gaudì. Sagrada Familia; Casa Batllò; Casa Milà;
Parco Guell .
I precursori del Moderno e i fondamenti del Razionalismo.
P.Behrens. Il rapporto arte e industria; le Officine Fagus.
La Scuola di Chicago; prime applicazioni del cemento armato; le Deutscher Werkbund.
Da Behrens a Gropius; la vicenda della Bauhaus; l’edificio del Bauhaus a Dessau; la scuola, i
maestri, la produzione e la nascita del Design moderno.
Il Design dopo l’esperienza della Bauhaus. Gropius e gli alloggi operai e popolari.
Van der Rohe. Padiglione di Barcellona; Casa Tugenhat; il periodo americano e il Seagram
Builbing.
68
Le Corbusier. Villa Savoye ; la casa Dom-ino e i 5 punti dell’architettura; l’Unità di abitazione di
Marsiglia; Cappella di Notre Dame.
F.L.Wright e l’architettura organica. Le Prairies Houses; Casa Kaufmann; Taliesin. I 6 punti
dell’architettura applicati a Casa Kaufmann; Guggenheim Museum; altri progetti e realizzazioni.
Febbraio
Wright, città ideale e case usoniane.
Le Avanguardie storiche.
L’Espressionismo francese e il gruppo Fauves; caratteri, esponenti. Confronto: Derain, Donna in
camicia, Kirchner, Marcella. Matisse, La danza; confronto con: La musica; altre opere; La stanza
rossa.
Il gruppo Die Brucke; caratteri, temi, intenti. Kirchner, Potsdamer Platz; altre opere.
Espressionismo austriaco. Schiele, La famiglia; autoritratti.
Cubismo. Picasso, periodi blu e rosa; Les demoiselles d’Avignon.
Marzo
Cubismo analitico e Cubismo sintetico. Picasso nel primo dopo guerra; Guernica.
Futurismo. Marinetti, i componenti del gruppo, temi, intenti, pensiero, opere.
Boccioni: opere del primo periodo; Città che sale ; Materia; Forme uniche della continuità dello
spazio.
Aprile
L’Astrattismo; le teorie di W. Worringer; il Cavaliere Azzurro e W. Kandinskij; Primo acquerello
astratto; il periodo al Bauhaus; altre opere.
P. Mondrian: la formazione; il tema dell’albero e il percorso verso l’astrattismo; il Neoplasticismo e
le opere della maturità; l’ultimo periodo.
Le Avanguardie russe: Raggismo e Suprematismo.
Dadaismo: autori, intenti, tecniche. Duchamp e I ready-made; Fontana; altre opere.
Il Surrealismo: intenti, tecniche, riferimenti. I protagonisti. R.Magritte, L’uso della parola; altre
opere.
Maggio
S.Dalì e il metodo”paranoico-critico”; La persistenza della memoria; altre opere. Surrealismo,
l’inconscio e l’identità. J.Mirò e il Surrealismo astratto.
Il “ritorno all’ordine” e il Gruppo Novecento; le premesse di De Chirico.
M. Sironi, L’allieva; altre opere. La Metafisica e De Chirico; La torre rossa; Le Muse inquietanti;
Autoritratto; altre opere.
Argomenti svolti dopo il 15 maggio:
Arte e regimi totalitari. L’architettura italiana del primo dopo guerra.
Arte del secondo dopo guerra: Pop Art
4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI
DIFFICOLTA
Si sono svolte lezioni frontali con uso costante di immagini proiettate e commentate, integrate da
sintesi scritte e schemi.
La Lettura dell’opera d’arte, per le opere più significative, è stata effettuata in classe secondo uno
schema organizzato in tre sequenze: A. reperimento dati essenziali dell’opera; B. analisi e lettura
dell’opera attraverso i codici del linguaggio visivo; C. ricerca dei significati (l’opera, l’autore, lo
stile, la committenza, la funzione, ecc. in relazione al contesto storico, artistico, politico, ecc.),
eventualmente seguita da collegamenti, confronti, ipotesi critiche.
69
Altre opere sono state lette a livello più generale, per effettuare confronti o per rilevare ulteriori
componenti utili alla costruzione di un quadro di insieme più completo.
Come rinforzo e rielaborazione dei contenuti, sono state assegnate esercitazioni domestiche scritte
con lettura dell’opera d’arte secondo lo schema prefissato.
Si sono effettuati frequenti richiami ai nodi disciplinari e pluridisciplinari per abituare gli allievi al
collegamento e integrazione delle conoscenze.
Modalità di recupero.
Per gli allievi insufficienti è stato svolto recupero con studio individuale; per l’intera classe, dopo le
prove di verifica, si sono rivisti e chiariti i quesiti proposti, con rilettura delle risposte migliori e/o
con precisazioni da parte dell’insegnante.
Per gli allievi insufficienti nel primo periodo sono state svolte specifiche prove di recupero nel mese
di
febbraio; l’esito, secondo quanto previsto dal P.O.F. e dalla normativa ministeriale non è stato
considerato ai fini della media dei voti del secondo periodo.
5. MATERIALI DIDATTICI
Testi in adozione : Il nuovo ARTE TRA NOI, vol. 4, Dal Barocco all’Impressionismo; vol.
5, Dal Postimpressionismo a oggi, Ed. B. Mondadori.
Corso di Disegno 2, Ed. La Nuova Italia
Presentazioni Power Point preparate dalla docente.
6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Come prove di verifica sono stati effettuati test in forma di terza prova tipologia B, su modello
dell’esame di Stato, con quattro o cinque quesiti e massimo 12 o 15 righe per risposta.
I quesiti proposti sono stati formulati con l’intento di guidare gli studenti a considerare aspetti
comprensivi di contestualizzazione, analisi e sintesi, confronto e collegamento, richiami ad altri
autori e opere di rilievo, uso dei linguaggi artistici.
Per il Disegno è stato realizzato un lavoro di analisi scritto grafica sull’architettura, con ricerca,
confronto e rielaborazione di esempi di architettura tra passato, Ottocento ed epoca contemporanea,
utilizzando i metodi di rappresentazione grafica appresi nel corso dei cinque anni di studio. Una
parte grafica, svolta in classe, è stata utilizzata come valutazione per il primo trimestre, mentre
l’esito finale, comprensivo di ricerca e rielaborazione scritta, è stato utilizzato per integrare la media
dei voti nel secondo pentamestre.
Altri elementi di valutazione sono stati le interrogazioni, effettuate nell’ambito del recupero e
ripasso degli argomenti svolti, oltre agli interventi registrati nel corso delle lezioni .
Nel secondo periodo, pentamestre, è stata svolta una simulazione di terza prova il cui risultato è
servito come ulteriore elemento integrativo per la valutazione finale.
Una sezione dell’ultima prova di verifica è stata proposta in lingua straniera, con quesiti di tipologia
mista, come conclusione dell’attività di CLIL.
7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE
UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME
In gennaio è stata effettuata una visita guidata a Milano, Palazzo Reale, mostra “Segantini, ritorno a
Milano”, preparata con spiegazione in classe.
70
CLIL
Come previsto dalla Normativa Ministeriale per le classi quinte il Consiglio di Classe ha
individuato una materia non linguistica tra quelle previste per la classe per attivare l’Apprendimento
Linguistico Integrato di Lingua e Contenuti. E’ stata scelta la disciplina di Disegno e Storia
dell’Arte da abbinare alla lingua Inglese perché, rispetto ad altre, permette un più agevole
collegamento pluridisciplinare, non presenta particolari difficoltà nei contenuti di apprendimento e,
pur possedendo una propria terminologia specifica, permette un utilizzo più ampio dei vocaboli
appresi.
L’attività si è svolta tra i mesi di marzo e maggio, con alcune lezioni preparatorie effettuate
singolarmente dalle due docenti coinvolte e altre in compresenza Storia dell’Arte e Inglese. Il tema
comune proposto è stato il Surrealismo, trattato regolarmente in classe nelle ore di Storia dell’arte e
nelle stesse settimane anche con la presenza della docente di lingua straniera. Gli allievi, su
indicazione degli insegnanti, individualmente o a coppie, hanno anche ricercato ed elaborato altri
materiali, iconografici e scritti, riguardanti altri autori e movimenti per ampliare la prospettiva.
Questi elaborati hanno poi fornito il supporto per alcuni momenti di conversazione orale in classe.
A conclusione del percorso, nella propria prova per la classe, ciascuna delle due docenti ha inserito
una sezione specifica volta a valutare gli esiti dell’attività.
71
Relazione finale docente classi quinte
Classe: 5B LICEO
Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO
Materia: scienze motorie e sportive
Docente: ZOCCA EDO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
IL GRUPPO CLASSE
Classe di ventidue studenti.
Dalle prime osservazioni avevo rilevato forti differenziazioni nelle competenze e nelle prestazioni
che ancora permangono.
La partecipazioni alle attività proposte, nel corso dell’anno scolastico, si è manifestata buona, ma
con alcuni momenti di partecipazione superficiale e poco attiva da parte di un piccolo gruppo,
alcune attività didattiche si sono svolte in dinamica di coppia e di gruppo per facilitare e favorire la
partecipazione attiva e produttiva di ognuno.
Nel secondo quadrimestre si è notato un sensibile progresso sia nella partecipazione sia nelle
dinamiche interne alla classe.
RELAZIONI CON IL GRUPPO
Le relazioni interne al gruppo sono ora orientate positivamente e collaborative, è evidente la forte
caratterizzazione e specializzazione in alcune pratiche e giochi sportivi.
La partecipazione individuale è stata attiva e produttiva al lavoro comune.
AUTONOMIA OPERATIVA
Durante la realizzazione delle attività l’intero gruppo ha rivelato una buona autonomia operativa:
hanno eseguito le attività guidate in modo efficace anche quando si è passati alla pratica in piccolo
gruppo dove il lavoro è stato preciso e controllato.
Il profitto maturato è stato complessivamente più che buono.
2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI
CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI
Obiettivi programmatici
Potenziamento fisiologico
Rielaborazione, affinamento ed integrazione degli schemi motori di base
Conoscenza e pratica delle attività sportive
Consolidamento del carattere sviluppo della socialità e del senso civico
Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni
Triennio
72
Acquisizione corporeità
Cultura sportiva come costume di vita
Completo sviluppo corporeo e motorio con affinamento delle capacità e qualità fisiche di
funzioni neuromuscolari.
Approfondimento teorico pratico delle attività sportiva
Arricchimento coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé.
Miglioramento delle qualità fisiche
Miglioramento delle funzioni neuromuscolari
Acquisizione capacità operative e sportive
Tutela salute e prevenzione infortuni
Realizzazione progetti motori autonomi
CONOSCENZE (elenco dei contenuti disciplinari)
1. Conoscere i principi igienici e scientifici essenziali che favoriscono il mantenimento dello
stato di salute e il miglioramento dell’efficienza fisica.
2. promozione di uno stile di vita attivo
3. coscienza del valore della corporeità
4. sviluppo delle competenze motorie
5. sviluppo di una immagine corporea positiva
6. educazione all’igiene del corpo come rispetto dello stesso e benessere psicofisico
7. sviluppo della personalità di ogni allievo
8. sviluppo delle competenze sociali
9. Approfondimento all’uso del gioco e dei giochi sia tradizionali che sportivi agonistici.
10. Rinnovare il rapporto uomo-natura - Conoscere alcune attività motorie e sportive in
ambiente naturale.
11. I principi fondamentali di prevenzione e attuazione della sicurezza personale in palestra, a
scuola e negli spazi aperti.
12. Mettere in atto, in modo autonomo, comportamenti funzionali alla sicurezza nei vari
ambienti di vita.
2.1 Conoscenze
Gli allievi conoscono:
o Gli elementi fondamentali della progettazione di un percorso formativo: finalità, gli
obiettivi, mezzi e metodi da utilizzare, alcuni strumenti di misurazione e valutazione, gli
aspetti organizzativi.
o Le principali pratiche ed esercitazioni che migliorano le qualità fisiche e le capacità motorie.
o Concetto di postura e percezione del proprio corpo nel controllo posturale.
o Terminologia del corpo e delle posizioni.
o Elementi di fisiologia muscolo-articolare.
o Le differenze dinamiche sociali: coppia, gruppo, squadra.
o Le caratteristiche specifiche delle attività finalizzate allo sviluppo delle capacità motorie:
resistenza aerobica, mobilità articolare, forza, velocità e precisione nella coordinazione
dinamica.
o Il significato di anticipazione motoria, controllo motorio ed immagine motoria.
o Significato di motricità finalizzata e motricità espressiva.
o La sedentarietà e i suoi rischi.
o Fabbisogno energetico e stile di vita.
2.2 Competenze e capacita
73
Gli allievi sono in grado di:
o Riconoscere le modificazioni fisiche e funzionali delle pratiche motorie.
o Collegare le diverse attività alle modificazioni fisiologiche favorendo l’affinamento ed il
consolidamento degli schemi motori fondamentali.
o Riconoscere e applicare le diverse capacità motorie elaborando esercitazioni che permettono
di migliorarle.
o Utilizzare strumenti di osservazione, monitoraggio, misurazione e valutazione delle
principali attività e durante i giochi di squadra;
o Osservare e interpretare criticamente i fenomeni legati al mondo dell’attività motoria, del
gioco ricreativo e sportivo, delle pratiche agonistiche e competitive.
o Assumere uno stile di vita e comportamenti attivi nei confronti della salute intesa come
benessere dinamico, conferendo il significato e valore personale e sociale della pratica
motoria e sportiva.
3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,
PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI
REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
E TEMPI DI ATTUAZIONE)
Periodo Ore
Informazioni sul programma. PA con attrezzi. Gioco in
libera espansione. Settembre
Ottobre
AT: informazioni su programma ed elementi della
valutazione. AP: preatletismo con piccoli attrezzi e gioco in dinamica di classe (palloni PM)
At: informazioni sulle prove metriche e i test. AP:
preatletismo specifico e rilevamento (mobilità , forza AI)
AT: informazioni su mobilità articolare. AP: preatletismo
specifico su Mob. Articolare, individuale e in dinamica di coppia. Gioco libera espansione (tradizionali).
AT: informazioni sulla corsa prolungata. AP:Uscita su
sentiero del percorso salute.
Corsa e andature. Gioco a squadre con palla, lanci in
differenti modalità . 12
AT: informazioni su valutazione: capacità e produzioni.
MC su oggetti. AP: verifica coordinazione dinamica con piccoli attrezzi (funicella, palla).
Novembre
Dicembre
AP: preatletismo generale a corpo libero, "stretching".
Giochi in dinamica di gruppo e di squadra :volano, calcio
5.DB, 5 passaggi.
AT: informazioni su prestazione e procedura allenante.
AP: giochi sportivi, PV. Preparazione tecnica e partita, Pcampo, PV.
AT: partecipano alla presentazione del Laboratorio di
Fisica. AP: informazioni su Acrosport, coppia e trio. Segue gioco in DDS: basket.
AP: preatletismo specifico su Coordinazione dinamica,
tecnici e controllo della palla. Segue gioco in DDS, PM. 10
AT: Informazioni sul programma e criteri della
valutazione quadrimestrale. Valutazione delle prestazioni
e dei processi, valutazione delle tecniche e delle
dinamiche sociali nel gruppo. AP: Camminata nel paese di Garda.
Gennaio
Febbraio
74
AT: informazioni sul programma.
AP: preatletismo in forma ludica (staffette e AD)
Esercitazioni Acrosport (2) GIoco della PV e giochi in libera espansione. (2 gruppi)
Osservazione delle tecniche e delle dinamiche di gruppo
AT: informazioni su assemblea del 25 febbraio: uscita a
Folgaria: programma. AP: tono e forza muscolare in DDC, segue gioco in DDS.
AT: educazione posturale e prevenzione: il "mal di
schiena".
Esercitazioni a corpo libero su posture equilibrate.
AP: esercitazioni su mobilità e tonificazione della
colonna. introduzione allo Yoga. AP: tono e forza
muscolare in DDC, segue gioco in DDS.
AT: informazioni sulle dinamiche di gioco: gruppo e
squadra. Giochi di posizione e giochi di situazione. AP: preatletismo e giochi di gruppo e di squadra.
10
AP: preatletismo generale e gioco della PV, osservazione
delle tecniche. Marzo Aprile
AT: presentazione argomento progetto personale. AP:
preatletici e fondamentali tecnici della PV, gioco in LE.
AP: preatletismo generale e specifico su CD con la palla.
Gioco del basket 3vs3.
AT: informazioni del progetto di approfondimento
personale, server DROPBOX. AP: preatletismo in forma
ludica e fondamentali tecnici della PV, segue partita.
AT: discussione su argomenti assegnati e ambiente
DropBox. AP: Preatletismo in forma ludica, movimento espressivo, gioco LE (tamburello).
AT: informazioni su Coordinazione. AP: preatletismo
generale e specifico su CD con la palla. Segue gioco in D di gruppo: PV.
AT: presentazione argomenti progetto. AP: preatletismo
in forma ludica, introduzione ai giochi di lotta, palestrina, segue gioco di gruppo e di squadra (C5)
14
Preatletismo in forma ludica
Gli sport di contatto e di lotta.
Maggio
Giugno
Ultimate frisbee.
Baseball
Informazioni sulla valutazione, scheda RPA.
4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI
DIFFICOLTA
Le metodologie usate e adattate in base all'argomento sono state:
·Lezioni frontali guidate
·Progettazione partecipata nelle attività di piccolo gruppo.
·Jigsaw (allievo esperto che guida un piccolo gruppo)
·Lavoro di gruppo
Dopo aver valutato il livello degli studenti per quanto riguarda le abilità di base, cioè i prerequisiti
motori attraverso test d’ingresso stabiliti in sede di Dipartimento disciplinare e in seguito alla
verifica delle conoscenze disciplinari, sono state individuate le attività pratiche utili per migliorare
tali prerequisiti e le informazioni teoriche per spiegare le finalità delle proposte e motivare
maggiormente il lavoro pratico.
La gradualità è stato il criterio costante dell’insegnamento.
75
Si è cominciato con un approccio globale al gesto motorio per arrivare ad uno studio più analitico
del movimento esercitando una continua azione di controllo di guida e di correzione attraverso
lezioni soprattutto frontali.
Agli allievi sono sempre state comunicate le proposte di lavoro e gli obiettivi da raggiungere.
Diverse dinamiche di gruppo di conduzione e realizzazione delle pratiche hanno favorito la
partecipazione dell’intero gruppo, in particolare, in riferimento all’intensità e alla durata delle
pratiche, si è lavorato in dinamica individuale, di coppia, di piccolo gruppo favorendo l’iniziativa
individuale nelle esercitazioni.
5. MATERIALI DIDATTICI
Per il raggiungimento di alcuni obiettivi si è valutata l’opportunità di utilizzare supporti tecnici
quali sintesi grafiche, MC, accompagnati da materiali didattici come liste, esempi di test metrici,
griglie di osservazione, check-list, presentazioni e testi scritti per l'approfondimento. I materiali e le
produzioni personali sono stati condivisi in uno spazio web predisposto e sulla piattaforma
DropBox.
I materiali e gli attrezzi della palestra e degli impianti a disposizione sono stati utilizzati per le varie
attività nelle pratiche e nelle attività sportive proposte.
6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Criteri di valutazione
I criteri di valutazione si sono distinti in tre diversi momenti:
1) Il momento dell’oggettiva misurazione individuale delle variazioni raggiunte rispetto alla base di
partenza, osservazioni, monitoraggio e misurazioni metriche ed edumetriche.
2) La valutazione della comprensione concettuale delle proposte, anche utilizzando produzioni
scritte: Mappe Concettuali, approfondimenti, progettazioni e brevi relazioni.
I materiali e le produzioni personali sono stati condivisi in uno spazio web predisposto.
3) Il momento della valutazione quadrimestrale espressa con un voto che integra la valutazione del
profitto con giudizio sul grado di applicazione, interesse, continuità e partecipazione all’attività
didattica e conoscenze dei contenuti appresi.
Agli allievi sono stati illustrati gli strumenti di monitoraggio, osservazione e valutazione
(prestazioni, conoscenze, abilità tecniche, comportamenti) e presentata la Scheda di osservazione
Periodica utilizzata e condivisa con i colleghi del coordinamento per materia ed approvata dal
Collegio dei Docenti che comprende l’osservazione e la valutazione delle dinamiche sociali attivate
e delle autonomie operative manifeste.
In alcuni momenti della didattica alcuni allievi hanno utilizzato i materiali di osservazione e
valutazione del gruppo.
Si è cercato di guidare gli allievi verso una capacità di auto-osservazione critica e auto-valutazione.
Agli allievi provvisti di esonero temporaneo o permanente all’attività pratica si è proposta una
partecipazione attiva alle lezioni, collaborando, arbitrando o anche approfondendo i contenuti stessi
della lezione.
In alcuni momenti si è chiesto loro di monitorare e valutare le attività e le dinamiche di gioco in
corso.
7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE
UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME
76
Relazione finale docente classi quinte
Classe: 5B LICEO
Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO
Materia: religione cattolica o attivita’ alternative
Docente: PACHERA RICCARDO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
La classe si è dimostrata sostanzialmente interessata e disponibile ad un dialogo educativo. Gli
alunni sono apparsi generalmente motivati e, una parte della classe ha saputo, negli interventi,
aprirsi ad una approfondimento e un confronto costruttivo in un sostanziale rispetto verso i
compagni. Nel complesso la classe ha mantenuto un buon impegno nel lavoro svolto in classe. Nel
suo insieme gli alunni hanno lavorato in maniera positiva.
2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI
CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI
la classe in generale, ha raggiunto un buono livello di approfondimento sugli argomenti proposti e
trattati in classe, riuscendo in alcuni casi a rielaborarli in modo personale anche attraverso uno
sguardo pluridisciplinare
2.1 Conoscenze
Le conoscenze raggiunte riguardano:
tematiche relative alla domanda sul senso della vita in un'ottica pluridisciplinare
tematiche relative al rapporto tra Chiesa e regimi totalitari nel XX secolo
tematiche legate alla dottrina sociale della chiesa (famiglia, lavoro, ambiente)
il matrimonio e la famiglia come prospettiva di vita
2.2 Competenze e capacita
La classe ha saputo analizzare e interpretare le tematiche proposte con particolare attenzione alla
storia della chiesa nel XX secolo e a varie dimensioni della dottrina sociale della Chiesa e a
tematiche relative al proprio progetto di vita, con spirito critico e in un atteggiamento di dialogo.
3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,
PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI
REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
E TEMPI DI ATTUAZIONE)
77
n° di ore ARGOMENTO
12 il senso della vita.
Espresso nella musica
Espresso nella poesia
Espresso nel cinema
6 Il progetto di vita: le diverse risposte e le diverse strade. Il matrimonio e la famiglia
4 La dottrina sociale della Chiesa
3 La Chiesa del XX secolo e il Concilio Vaticano II
4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI
DIFFICOLTA
In consonanza con la scelta degli obiettivi e dei contenuti, e con attenzione alle capacità logiche e
agli interessi degli studenti, si è fatto uso di:
Lezioni frontali in riferimento al libro di testo, liberamente usato, oppure in riferimento a
temi di attualità
Lezioni in riferimento a materiale audio, video e cartaceo utilizzato come stimolo per
suscitare interrogativi e riflessioni
Lavori di ricerca a carattere individuale e/o di gruppo.
5. MATERIALI DIDATTICI
I materiali didattici utilizzati sono:
Libro di testo, materiale audiovisivo, testi proposti dall’insegnante, articoli di giornale
6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Si è verificato il conseguimento degli obiettivi attraverso i seguenti strumenti:
L'attenzione prestata in classe
La partecipazione al dialogo e al confronto educativo in classe
La realizzazione di un lavoro e/o ricerca scritti che da esporre e presentare poi in classe
Per quanto riguarda i criteri di valutazione si rimanda alla Griglia di valutazione concordata nel
dipartimento per materia e approvata dal Collegio Docenti.
7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE
UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME