55
1 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate : Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787 Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968 Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________ Docente Beatrice Falistocco MATERIA Attività Alternative Classe Sez. C Premessa deontologica: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione educativa, nel contesto dato di ogni specifica classe. Principio guida La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ' 1. FINALITÀ: la disciplina come contributo all’acquisizione di un metodo ragionato di imparare lungo l’intero arco della vita. Il percorso liceale deve favorire nello studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico di fronte alle situazioni formative e/o lavorative che incontrerà nel percorso di crescita personale e/o professionale. Pertanto le Attività Alternative alla Religione Cattolica hanno il compito di aiutare lo studente a conoscere e comprendere le relazioni tra gli elementi del reale, a conoscere i propri diritti come cittadino di società complesse e le conseguenti responsabilità sul piano sociale oltre che individuale. Tali conoscenze e competenze si prefiggono infine il compito di sviluppare una progettualità e consapevolezza critica (capacità di prevedere le conseguenze) rispetto alle proprie azioni e ai comportamenti altrui. 2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (con riferimento a quanto indicato nella programmazione di Dipartimento e, solo per le classi Prime/Seconde, tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei): Percezione del valore dei diritti umani e della necessità del rispetto degli stessi facendo anche riferimento alle condizioni che, nelle dinamiche delle relazioni sociali, tendono a scardinare il rispetto umano. Comprensione della necessità della proclamazione dei diritti universali dell’uomo e dell’importanza dell’esistenza di una organizzazione internazionale per la salvaguardia degli stessi. Comprensione dell’importanza della sensibilizzazione, di tutti i cittadini del mondo, verso i diritti universali dell’uomo e della promozione degli stessi per migliorare la qualità della vita degli esseri umani. 3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Capacità di ascolto e di attenzione verso gli altri. Capacità di confronto attivo con i coetanei. 4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o programmate) La classe è costituita da n° 15 alunni. Riscontro una mancanza di abitudine all’ascolto dell’altro, alla messa in discussione del proprio pensiero e all’avvio di strategie di concertazione e collaborazione con i coetanei al fine del raggiungimento di un bene comune (es l’apprendimento o la conoscenza di un argomento). a. s. 2012-2013 PIANO DI LAVORO

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI”cittadino di società complesse e le conseguenti responsabilità sul piano sociale oltre che individuale. Tali conoscenze e competenze

  • Upload
    others

  • View
    2

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

1

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________

Docente Beatrice Falistocco MATERIA Attività Alternative Classe I° Sez. C

Premessa deontologica: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire

una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo

docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione

educativa, nel contesto dato di ogni specifica c l asse .

Principio guida ���� La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ' 1. FINALITÀ: la disciplina come contributo all’acquisizione di un metodo ragionato di imparare lungo

l’intero arco della vita. Il percorso liceale deve favorire nello studente gli strumenti culturali e metodologici per una

comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga con atteggiamento razionale, creativo,

progettuale e critico di fronte alle situazioni formative e/o lavorative che incontrerà nel percorso di

crescita personale e/o professionale.

Pertanto le Attività Alternative alla Religione Cattolica hanno il compito di aiutare lo studente a

conoscere e comprendere le relazioni tra gli elementi del reale, a conoscere i propri diritti come

cittadino di società complesse e le conseguenti responsabilità sul piano sociale oltre che individuale.

Tali conoscenze e competenze si prefiggono infine il compito di sviluppare una progettualità e

consapevolezza critica (capacità di prevedere le conseguenze) rispetto alle proprie azioni e ai

comportamenti altrui.

2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (con riferimento a quanto indicato nella programmazione di

Dipartimento e, solo per le classi Prime/Seconde, tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei):

Percezione del valore dei diritti umani e della necessità del rispetto degli stessi facendo anche

riferimento alle condizioni che, nelle dinamiche delle relazioni sociali, tendono a scardinare il rispetto

umano. Comprensione della necessità della proclamazione dei diritti universali dell’uomo e

dell’importanza dell’esistenza di una organizzazione internazionale per la salvaguardia degli stessi.

Comprensione dell’importanza della sensibilizzazione, di tutti i cittadini del mondo, verso i diritti

universali dell’uomo e della promozione degli stessi per migliorare la qualità della vita degli esseri

umani.

3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA

Capacità di ascolto e di attenzione verso gli altri. Capacità di confronto attivo con i coetanei.

4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della

disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o programmate)

La classe è costituita da n° 15 alunni. Riscontro una mancanza di abitudine all’ascolto dell’altro, alla

messa in discussione del proprio pensiero e all’avvio di strategie di concertazione e collaborazione con

i coetanei al fine del raggiungimento di un bene comune (es l’apprendimento o la conoscenza di un

argomento).

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

2

Il numero degli studenti può variare nel corso dell’anno scolastico in quanto è consentito scegliere di

seguire l’insegnamento della Religione Cattolica in qualsiasi momento lo studente ne faccia esplicita

richiesta, e viceversa è possibile accedere all’insegnamento delle Attività Alternative in qualsiasi

momento lo studente ne faccia esplicita richiesta.

5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA ( contenuti disciplinari in relazione al monte ore annuale a

disposizione; es. 3 ore a settimana x 33 settimane = 99 ore: come ripartirle)

Monte ore annuale = 1 ora a settimana x 33 settimane = 33 ore.

n° 5 ore. Unità di apprendimento n° 1: gli esperimenti di Stanley Milgram e la teoria sull’obbedienza.

n° 5 ore. Unità di apprendimento n° 2: gli esperimenti di Solomon Asch e la teoria sul conformismo

sociale.

n° 5 ore. Unità di apprendimento n° 3: gli esperimenti di Philip Zimbardo e la teoria sulla

deindividuazione.

n° 5 ore. Unità di apprendimento n° 4: la teoria dell’identità sociale.

n° 13 ore. Unità di apprendimento n° 5: lettura, discussione e commento dei primi 10 articoli della

Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (ONU, 1948).

6. STRUMENTI DIDATTICI (strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli

obiettivi, sìa disciplinari che trasversali concordati dal C. di Cl.)

Utilizzo di fotocopie e dettatura di appunti (in quanto i ragazzi non sono dotati di libro relativo ai

contenuti trattati, hanno solo alcuni paragrafi del capitolo 16 del libro CITTADINANZA E

COSTITUZIONE, Viola Ardone e Giuliana Pianura, Ed. G. d’Anna), lettura di quotidiani, visione DVD,

visione di filmati e documenti attraverso l’uso di internet.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE

(indicazione degli strumenti e dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di

valutazione: quale tipo di <struttura dare alle prove> e come differenziarla per livelli. Sono

auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

Verifica orale dei contenuti appresi: verifica della conoscenza, per linee essenziali, degli argomenti

trattati anche attraverso simulazione di situazioni problematiche che devono essere analizzate e

discusse in gruppo, al fine di arrivare ad una soluzione concertata.

1) Livello di conoscenza dell’argomento affrontato utilizzando anche tecniche legate al carattere

artistico del Liceo (insufficiente = punti 1, sufficiente = punti 2, buona = punti 3, ottima = punti 4).

2) Livello della capacità di esporre gli argomenti usando un linguaggio appropriato e di addurre

motivazioni, coerenti e consequenziali sul piano logico, al proprio pensiero (insufficiente = punti 1,

sufficiente = punti 2, buona = punti 3, ottima = punti 4);

3) Grado di partecipazione al lavoro di gruppo: nelle discussioni e nel confronto con i coetanei

(insufficiente = punti 1, sufficiente = punti 2, buona = punti 3, ottima = punti 4; connesso con i seguenti

indicatori: continuativo +1-discontinuo -1);

4) Capacità di concertazione all’interno del gruppo (messa in discussione del proprio punto di vista e

mediazione per il raggiungimento di una soluzione comune):(insufficiente = punti 1, sufficiente = punti

2, buona = punti 3, ottima = punti 4).

Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 3 a 6 = il punteggio finale è insufficiente

Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 7 a 10 = il punteggio finale è sufficiente

Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 11 a 14 = il punteggio finale è buono

Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 15 a 17 = il punteggio finale è ottimo

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE (Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

1) Livello di conoscenza degli argomenti affrontati nel corso dell’anno scolastico utilizzando anche

3

tecniche legate al carattere artistico del Liceo (insufficiente = punti 1, sufficiente = punti 2, buona =

punti 3, ottima = punti 4).

2) Livello della capacità di esporre gli argomenti usando un linguaggio appropriato e di addurre

motivazioni, coerenti e consequenziali sul piano logico, al proprio pensiero (insufficiente = punti 1,

sufficiente = punti 2, buona = punti 3, ottima = punti 4);

3) Grado di partecipazione al lavoro di gruppo: nelle discussioni e nel confronto con i coetanei

(insufficiente = punti 1, sufficiente = punti 2, buona = punti 3, ottima = punti 4; connesso con i seguenti

indicatori: continuativo +1-discontinuo -1);

4) Capacità di concertazione all’interno del gruppo (insufficiente = punti 1, sufficiente = punti 2, buona

= punti 3, ottima = punti 4);

5) Rispetto del regolamento d’Istituto (deve essere richiamato al rispetto dello stesso: spesso = punti

1, qualche volta = punti 2, raramente = punti 3 , mai =punti 4);

6) Disponibilità e rispetto verso i coetanei e verso insegnanti (insufficiente = punti 1, sufficiente =

punti 2, buona = punti 3, ottima = punti 4)

Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 5 a 9 = il punteggio finale è insufficiente

Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 10 a 15 = il punteggio finale è sufficiente

Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 16 a 20 = il punteggio finale è buono

Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 21 a 25 = il punteggio finale è ottimo

Nella classe non ci sono studenti con obiettivi minimi.

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE (si fa riferimento a quanto indicato

nella programmazione disciplinare e del Consiglio di classe con le seguenti eventuali integrazioni) Sono stati concordati sommariamente con i colleghi del consiglio di classe, ma verranno programmati con

più precisione durante lo svolgimento delle lezioni (es elaborati previsti dall’insegnante di italiano su

questioni riguardanti i diritti umani) e durante la realizzazione dei progetti, nel corso dell’anno scolastico.

10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO : ove necessario (si fa riferimento a quanto indicato nella

programmazione di materia con le seguenti eventuali integrazioni)

Non previsto .

11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO PER COMPETENZE * * Dalle indicazioni nazionali:

<La scelta di evidenziare all’interno delle linee generali di ogni disciplina le competenze attese e di redigere obiettivi specifici di apprendimento in cui fossero uniti tutti gli aspetti che entrano in gioco nell’acquisizione di quelle competenze si colloca in continuità con le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo attualmente in vigore.

Tali obiettivi assumono ampiamente alla fine del primo biennio di ciascun liceo quanto attualmente richiesto ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione1>.

(modalità di:

11.1. pianificazione annuale della serie di contenuti,

11.2. di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni,

11.3. di attenzione alle prestazioni intellettuali richieste agli studenti

al fine di progettare un organico piano per un apprendimento consapevole)

1 Decreto 22 Agosto 2007 , n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e articolo 2 comma 4 del Regolamento dei licei: “Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3 nonché all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento”.

4

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza

è necessario partire dalla matrice cognitiva dell’alunno in modo che possa collegare il nuovo

contenuto con le conoscenze pregresse.

b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_

lo stimolo cognitivo deve essere diverso e coinvolgere attivamente lo studente ( in alcuni casi, ad

esempio, faremo una simulazione degli esperimenti di Solomon Asch sul conformismo sociale

chiedendo la partecipazione attiva di uno studente che svolga il ruolo di soggetto sperimentale e agli altri

studenti per fare i complici dello sperimentatore). Non si passerà al nuovo argomento senza aver fatto una

sintesi conclusiva del precedente.

e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento__

è importante avere chiarezza rispetto alla meta che si persegue, variando opportunamente il percorso a

seconda delle richieste guidate dalla motivazione degli studenti.

d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”

una nuova conoscenza non si acquisisce se non è trattata secondo angolature diverse e integrate sia tra

loro che con gli argomenti trattati precedentemente. Non si passerà al nuovo argomento senza aver fatto

una sintesi conclusiva del precedente.

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

ovvero riproporre con continui approfondimenti e integrazioni i concetti affrontati. Utilizzando come criteri

l’estensione (arricchimento di significati) e l’intensità (approfondimento) degli argomenti.

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

Ovvero i collegamenti con gli argomenti delle altre materie d’insegnamento, è necessario perciò il

confronto con i colleghi.

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

L’oggetto di apprendimento è padroneggiato se lo studente è capace di utilizzare altri codici per esprimerlo

(ad esempio quello iconico).

11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul

piano della relazione educativa: (con eventuali, non obbligati (!) riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed

autori)

a) direzione, per: dare informazioni di base che hanno la funzione di guidare lo studente nell’affrontare il nuovo argomento. b) tutoraggio, per: supervisionare il lavoro dei singoli o del gruppo. c) autonomia, per: ricercare fonti di informazione, organizzare il lavoro di gruppo (ricerca di materiale, proposta di tematiche da affrontare).

d) alternanza dei ruoli comunicativi, per creare, all’interno del processo di

insegnamento/apprendimento spazi di riflessione e di corresponsabilità interlocutoria, per

X

X

X

X

X

X

X

5

riconoscere e legittimare l’interlocutore, cooperare con lui nella costruzione di significati e

prospettive condivise.

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE

che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare :

a) dichiarativa, nell’esporre i concetti che riassumono i contenuti formativi degli argomenti trattati, e

nell’esporre le motivazioni alla base del proprio pensiero

b) procedurale, nell’utilizzo di internet o nell’uso del computer

c) problem solving, nella: analisi di possibili soluzioni di problematiche legate a vicende realistiche

ricavate dalla lettura di quotidiani, o proposte dall’insegnante.

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nella: possibilità di trovare nel linguaggio

iconico un canale di espressione.

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo, sul processo mentale che

sta sviluppando, nella: analisi, previsione di possibili conseguenze e valutazione degli elementi di

criticità.

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO

Non previsti

Siena, 20/ 11/ 2012 Firma

* Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento.”

Indicazioni Nazionali sui Nuovi Licei, parte allegato A

<< Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento >>

6

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI”

con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787 Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223

Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968 Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131

_______________________________________________________________________

Docente___Cecilia Martinelli____________ MATERIA_____Italiano, Cittadinanza e Costituzione Classe

___I___ Sez._C______

Premessa deontologica: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire

una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo

docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione

educativa, nel contesto dato di ogni specifica c l asse .

Principio guida ���� La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ' 1. FINALITÀ: la disciplina come contributo all’acquisizione di un metodo ragionato di imparare lungo l’intero arco della vita. Lo studio delle materie letterarie nel biennio sarà finalizzato, oltre che al conseguimento degli obiettivi trasversali e disciplinari, alla formazione dello studente in quanto cittadino consapevole e capace di autonomia critica. 2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (con riferimento a quanto indicato nella programmazione di Dipartimento e, solo per le classi Prime/Seconde, tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei): In riferimento a quanto concordato in sede di dipartimento umanistico tenendo conto delle competenze che sono oggetto di certificazione in uscita dal periodo del biennio per l'asse dei linguaggi, tenendo conto che il percorso di acquisizione di dette competenze riguarderà necessariamente gli obiettivi sia della prima che della seconda classe, si stabiliscono i seguenti obiettivi: Lingua italiana: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi; Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. Cittadinanza e Costituzione: Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente; Prendere coscienza attiva dei propri diritti di studente/cittadino nell’ambito della comunità sociale e politica dell’Italia, dell’Europa e del mondo intero. Per quanto concerne gli obiettivi formativi trasversali, si rimanda a quanto concordato dal Consiglio di Classe così come indicato nel Piano di Lavoro del C.d.C. 3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Data la specificità della classe, composta anche da alcuni studenti non madrelingua italiani in possesso di competenze linguistiche diversificate e da un’alunna certificata DSA che da dicembre seguirà gli obiettivi minimi, i prerequisiti consisteranno essenzialmente in una conoscenza della lingua italiana risultante in competenze di comunicazione scritta e orale intermedie e in analoghe capacità di comprensione di un testo

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

7

scritto; prerequisiti necessari saranno considerati inoltre il corretto approccio con lo studio e con la disciplina di classe, l'attenzione e l'apertura all'apprendimento di corrette e funzionali strategie di studio (appunti, rielaborazione, sintesi ecc.). 4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o programmate) Il gruppo degli studenti di questa classe si presenta con un livello di conoscenze e competenze di base disomogeneo. Un piccolo gruppo mostra anche di possedere buone potenzialità e interesse per la materia, sostenuto da adeguati prerequisiti. Un altro gruppo, numericamente più significativo, si presenta invece con una preparazione di base meno solida e si orienta verso un atteggiamento nei confronti della materia non del tutto positivo e costruttivo. Ci sono poi numerosi alunni di origine straniera che, pur trovandosi in Italia da diversi anni ed avendo seguito un percorso formativo svolto per la maggior parte del tempo in Italia, hanno difficoltà anche rilevanti nell’espressione scritta. Nella classe è inserita anche un’alunna straniera che parla italiano a livelli elementari e per la quale è richiesto uno standard di verifica differenziato; ella però ha fatto grandi progressi dall’inizio della scuola e questo autorizza un certo ottimismo nell’analisi della sua situazione; vi è inoltre un’alunna che segue una programmazione differenziata e una terza alunna certificata DSA, per la quale è stato predisposto e concordato il necessario PDP. Dal punto di vista del comportamento, la classe è quieta e collaborativa, ma un generale impegno non adeguato rende i risultati ottenuti non sempre appaganti; inoltre vi sono numerose assenze ricorrenti. 5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA ( contenuti disciplinari in relazione al monte ore annuale a disposizione; es. 3 ore a settimana x 33 settimane = 99 ore: come ripartirle) I QUADRIMESTRE Italiano: • Ripasso della grammatica • Introduzione al testo narrativo: la fiaba, la novella • Tipologie testuali: il tema espositivo, la relazione, la tesina, la sintesi Cittadinanza:

1- I fondamenti del diritto 2- Lo stato 3- La costituzione: la parte introduttiva 4- Lettura del quotidiano ed approfondimento di temi d'attualità

II QUADRIMESTRE: Italiano:

1. Il romanzo, il racconto, i generi letterari attraverso letture antologiche e rielaborazioni scritte. Tipologie testuali: il testo espressivo (il diario, la lettera, il raccontoTotale: 50% del tempo a disposizione).

Lettura individuale e relazione alla classe di almeno due libri di narrativa per ciascuno. Cittadinanza:

5- La costituzione: la prima e seconda parte 6- Lettura del quotidiano ed approfondimento di temi d'attualità.

6. STRUMENTI DIDATTICI (strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli

obiettivi, sìa disciplinari che trasversali concordati dal C. di Cl.) Libri di testo, LIM e altri strumenti interattivi, quotidiani in edzione cartacea e on line, internet, materiale fornito dalla docente (schemi, mappe concettuali, immagini, video ecc.) attraverso il blog attivato per questo scopo.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE

(indicazione degli strumenti e dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di

valutazione: quale tipo di <struttura dare alle prove> e come differenziarla per livelli. Sono

auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

8

La valutazione è tappa fondamentale del processo educativo. Sarà cura del docente presentare a ogni singolo studente la

sua valutazione secondo criteri di tempestività (immediata nel caso di valutazione orale, con scadenza massimo due

settimane per quella scritta) e di trasparenza (motivando il voto e facendo prendere coscienza allo studente delle lacune e

del raggiungimento degli obbiettivi prefissati). Le verifiche avverranno con cadenza regolare e in quantità

congrua, secondo le indicazioni del Dipartimento. Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia elaborata

nell'ambito del medesimo dipartimento.

Voti

10 - 9 8 7 6 5 4 - 1

1. Correttezza e proprietà linguistica

Si esprime in modo corretto e scorrevole, con una sintassi molto ben ordinata; il lessico è ampio e appropriato; l’uso della punteggiatu ra è preciso e sicuro.

Si esprime in modo corretto e scorrevole, con una sintassi ben ordinata; il lessico è appropriato; l’uso della punteggiatura è sicuro.

Si esprime in modo corretto, il lessico è appropriato, l’uso della punteggiatura è corretto.

Si esprime generalmente in modo corretto; il lessico è sostanzialmente appropriato ma limitato; l’uso della punteggiatura è nel complesso corretto.

Si esprime in modo scorretto; il lessico è povero e, a tratti, improprio; l’uso della punteggiatura è a volte impreciso e carente.

Si esprime con gravi e frequenti errori; il lessico è improprio e povero; l’uso della punteggiatura è spesso scorretto e carente.

2. Coerenza con la tipologia scelta e aderenza alla consegna

Ha compreso perfettamente la consegna e ha pienamente corrisposto alla tipologia scelta.

Ha compreso bene la consegna e ha rispettato coerentemente la tipologia scelta.

Ha compreso la consegna e ha rispettato la tipologia scelta in modo adeguato.

Ha sostanzialmente compreso la consegna e ha rispettato la tipologia scelta pur in modo limitato.

Ha compreso solo in parte la consegna e/o ha solo in parte rispettato la tipologia scelta.

Non ha compreso la consegna e non ha rispettato la tipologia scelta.

3. Possesso delle conoscenze, capacità di argomentare ed esprimere giudizi critici e personali

Le conoscenze sono ampie, elaborate in modo approfondito e critico, con contributi personali derivanti da letture e da esperienze personali.

Le conoscenze sono ampie e rielaborate in modo approfondito, con contributi personali.

Le conoscenze sono discrete e rielaborate adeguatamente, con limitati contributi personali.

Le conoscenze sono essenziali ed è sufficiente la capacità di orientarsi all’interno dell’argomento

Le conoscenze sono modeste; la capacità di orientarsi all’interno dell’argomento non è adeguata

Mancano le conoscenze e non è capace di orientarsi all’interno dell’argomento

9

4. Organicità, coerenza, capacità di elaborazione

Lo svolgimento è ben organizzato, con coerenza, completezza ed efficacia.

Lo svolgimento è organico, articolato con coerenza e completezza.

Lo svolgimento è organico e coerente, articolato in modo sufficientemente esauriente.

Lo svolgimento è sostanzialmente coerente e sufficientemente esauriente, ma strutturalmente schematico.

Lo svolgimento è disorganico, non sempre coerente e poco articolato.

Lo svolgimento è assai disorganico, contraddittorio e poco sviluppato.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE (Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

Anche per la valutazione finale si osserverà la griglia di cui sopra. La valutazione finale sarà comunque

formulata tenendo conto di tutti gli elementi emersi durante l'intero percorso scolastico dell'anno..

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE

Si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione disciplinare e del Consiglio di classe.

10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO : Si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione di materia con

le seguenti eventuali integrazioni.

11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO PER COMPETENZE *

* Dalle indicazioni nazionali:

<La scelta di evidenziare all’interno delle linee generali di ogni disciplina le competenze attese e di redigere obiettivi specifici di apprendimento in cui fossero uniti tutti gli aspetti che entrano in gioco nell’acquisizione di quelle competenze si colloca in continuità con le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo attualmente in vigore.

Tali obiettivi assumono ampiamente alla fine del primo biennio di ciascun liceo quanto attualmente richiesto ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione2>. (modalità di:

11.1. pianificazione annuale della serie di contenuti,

11.2. di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni,

11.3. di attenzione alle prestazioni intellettuali richieste agli studenti

al fine di progettare un organico piano per un apprendimento consapevole)

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

N. B. Il modello successivo (una sorta di bussola per costruire la serie coerente degli argomenti che costituiscono il

piano annuale) non è ovviamente un vincolo (la bussola non è un vincolo).

Gli stessi concetti possono essere espressi con terminologia diversa, eliminando in parte o tutti i punti da a) a g).

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza" X

2 Decreto 22 Agosto 2007 , n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di

istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e articolo 2 comma 4 del Regolamento dei licei: “Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3 nonché all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento”.

X

10

b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________

e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________

d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul

piano della relazione educativa: (con eventuali, non obbligati (!) riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed

autori)

a) direzione, per: introduzione al nuovo argomento b) tutoraggio, per: esercitazioni guidate………………………………… c) autonomia, per: attività di brain storming e per esercizi di autovalutazione……………

d) alternanza dei ruoli comunicativi, per didattica cooperativa legata al lavoro di gruppo

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare :

a) dichiarativa, nella:…verifica scritta e orale, in rapporto agli obiettivi minimi………………

b) procedurale, nella …corretta impostazione di un problema……………..……………

c) problem solving, nella: …attitudine a porsi e a risolvere problemi………………………………………………

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nella: modalità di presentazione e rielaborazione personale…………………………….………………………..…………………

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva)

da parte dell'allievo, sul processo mentale che sta sviluppando, nella: capacità, da parte dell’allievo, di stabilire collegamenti, anche interdisciplinari e di auto valutarsi

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO

Si prevede l'intervento in itinere laddove necessario sia nell'ambito del quadrimestre, sia dopo valutazione quadrimestrale. Eventuali interventi pomeridiani saranno effettuati ove vi siano le condizioni e la necessità.

Siena, 15/ 11/ 2012 Firma Cecilia Martinelli * Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi

specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento.” Indicazioni Nazionali sui Nuovi Licei, parte allegato A

<< Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento >>

<< Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento >>

X

X

X

X

X

11

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________

Docente___Cecilia Martinelli____________ MATERIA _____Storia e geografia Classe ___I___ Sez._C______

Premessa deontologica: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione educativa, nel contesto dato di ogni specifica c lasse.

Principio guida � La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ' 1. FINALITÀ: la disciplina come contributo all’acquisizione di un metodo ragionato di imparare lungo l’intero arco della vita. Lo studio delle materie letterarie nel biennio sarà finalizzato, oltre che al conseguimento degli obiettivi trasversali e disciplinari, alla formazione dello studente in quanto cittadino consapevole e capace di autonomia critica.

2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (con riferimento a quanto indicato nella programmazione di

Dipartimento e, solo per le classi Prime/Seconde, tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei): In riferimento a quanto concordato in sede di dipartimento umanistico tenendo conto delle competenze che sono oggetto di certificazione in uscita dal periodo del biennio per l'asse dei linguaggi, tenendo conto che il percorso di acquisizione di dette competenze riguarderà necessariamente gli obiettivi sia della prima che della seconda classe, si stabiliscono i seguenti obiettivi: ●“Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. ●“Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo)e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi,materiali,strumenti). ●“Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/ o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. Posta questa premessa, gli obiettivi generali da raggiungere nell’insegnamento di Storia e geografia saranno i seguenti: - saper utilizzare il libro di testo, sintetizzandolo in schemi e scalette - giungere a una conoscenza sufficiente dei fatti storici in sé e nella loro concatenazione spazio- temporale - contestualizzare tali fatti in un quadro di riferimento storico il più preciso possibile - saper leggere un documento storico - saper leggere una cartina storica e geografica - essere in grado di stabilire nessi cronologici e causali nella esposizione di un argomento

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

12

- acquisire un linguaggio storico il più possibile pertinente e variato - conoscere le principali caratteristiche geografiche, economiche, politiche e sociali dei 5 continenti - comprendere le problematiche economiche, sociali e culturali legate alla globalizzazione 3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA

Data la specificità della classe, composta anche da alcuni studenti non madrelingua italiani in possesso di

competenze linguistiche diversificate e da un alunno certificato DSA che da dicembre seguirà gli obiettivi

minimi, i prerequisiti consisteranno essenzialmente in una conoscenza di base dell’evoluzione storica

dell’Occidente e di una conoscenza di base delle nozioni di geografia descrittiva; prerequisiti necessari

saranno considerati inoltre il corretto approccio con lo studio e con la disciplina di classe, l'attenzione e

l'apertura all'apprendimento di corrette e funzionali strategie di studio (appunti, rielaborazione, sintesi ecc.).

4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o programmate) Il gruppo degli studenti di questa classe si presenta con un livello di conoscenze e competenze di base disomogeneo. Un piccolo gruppo mostra anche di possedere buone potenzialità e interesse per la materia, sostenuto da adeguati prerequisiti. Un altro gruppo, numericamente più significativo, si presenta invece con una preparazione di base meno solida e si orienta verso un atteggiamento nei confronti della materia non del tutto positivo e costruttivo. Ci sono poi numerosi alunni di origine straniera che, pur trovandosi in Italia da diversi anni ed avendo seguito un percorso formativo svolto per la maggior parte del tempo in Italia, hanno difficoltà anche rilevanti nell’espressione scritta. Nella classe è inserita anche un’alunna straniera che parla italiano a livelli elementari e per la quale è richiesto uno standard di verifica differenziato; ella però ha fatto grandi progressi dall’inizio della scuola e questo autorizza un certo ottimismo nell’analisi della sua situazione; vi è inoltre un’alunna che segue una programmazione differenziata e una terza alunna certificata DSA, per la quale è stato predisposto e concordato il necessario PDP. Dal punto di vista del comportamento, la classe è quieta e collaborativa, ma un generale impegno non adeguato rende i risultati ottenuti non sempre appaganti; inoltre vi sono numerose assenze ricorrenti.

SCANSIONE DEL PROGRAMMA ( contenuti disciplinari in relazione al monte ore annuale a disposizione;

es. 3 ore a settimana x 33 settimane = 99 ore: come ripartirle)

I quadrimestre:

Storia: • La preistoria • Il vicino Oriente: Le civiltà mesopotamiche; l'Egitto; l’area siro-palestinese. • Il mondo greco: Cretesi e Micenei; la Grecia arcaica; Geografia:

7- I climi e gli ecosistemi 8- L'europa: L'UE, le culture e i popoli europei, l'economia europea nei settori primario,

secondarioe terziario 9- L'asia: il Medio Oriente,, il subcontnente indiano, l'estremo oriente e la Cina.

II quadrimestre: Storia:

2. La Grecia delle poleis: Sparta e Atene, le guerre persiane, la guerra del Peloponneso. 3. Alessandro Magno e l’Ellenismo.

13

4. L’Italia e Roma: glietruschi, la nascita di Roma, il periodo monarchico, L’espansione romana in Italia, l'espansione nel Mediterraneo

Geografia:

1. Il continente africano

2. Il continente americano

6. STRUMENTI DIDATTICI (strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli

obiettivi, sìa disciplinari che trasversali concordati dal C. di Cl.) Libri di testo, LIM e altri strumenti interattivi, quotidiani in edzione cartacea e on line, internet, materiale fornito dalla docente (schemi, mappe concettuali, immagini, video ecc.) attraverso il blog attivato per questo scopo.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE (indicazione degli strumenti e dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di valutazione: quale tipo di <struttura dare alle prove> e come differenziarla per livelli. Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

La valutazione è tappa fondamentale del processo educativo. Sarà cura del docente presentare a ogni singolo studente la

sua valutazione secondo criteri di tempestività (immediata nel caso di valutazione orale, con scadenza massimo due

settimane per quella scritta) e di trasparenza (motivando il voto e facendo prendere coscienza allo studente delle lacune e

del raggiungimento degli obbiettivi prefissati). Le verifiche avverranno con cadenza regolare e in quantità

congrua, secondo le indicazioni del Dipartimento. Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia elaborata

nell'ambito del medesimo dipartimento.

Voti

10/09/12 8 7 6 5 04/01/12

1. Correttezza e proprietà linguistica

Si esprime in modo corretto e scorrevole, con una sintassi molto ben ordinata; il lessico è ampio e appropriato; l’uso della punteggiatu ra è preciso e sicuro.

Si esprime in modo corretto e scorrevole, con una sintassi ben ordinata; il lessico è appropriato; l’uso della punteggiatura è sicuro.

Si esprime in modo corretto, il lessico è appropriato, l’uso della punteggiatura è corretto.

Si esprime generalmente in modo corretto; il lessico è sostanzialmente appropriato ma limitato; l’uso della punteggiatura è nel complesso corretto.

Si esprime in modo scorretto; il lessico è povero e, a tratti, improprio; l’uso della punteggiatura è a volte impreciso e carente.

Si esprime con gravi e frequenti errori; il lessico è improprio e povero; l’uso della punteggiatura è spesso scorretto e carente.

2. Coerenza con la tipologia

Ha compreso perfettamente la consegna e

Ha compreso bene la consegna e ha

Ha compreso la consegna e ha rispettato la

Ha sostanzialmente compreso la

Ha compreso solo in parte la consegna e/o ha

Non ha compreso la consegna e non

14

scelta e aderenza alla consegna

ha pienamente corrisposto alla tipologia scelta.

rispettato coerentemente la tipologia scelta.

tipologia scelta in modo adeguato.

consegna e ha rispettato la tipologia scelta pur in modo limitato.

solo in parte rispettato la tipologia scelta.

ha rispettato la tipologia scelta.

3. Possesso delle conoscenze, capacità di argomentare ed esprimere giudizi critici e personali

Le conoscenze sono ampie, elaborate in modo approfondito e critico, con contributi personali derivanti da letture e da esperienze personali.

Le conoscenze sono ampie e rielaborate in modo approfondito, con contributi personali.

Le conoscenze sono discrete e rielaborate adeguatamente, con limitati contributi personali.

Le conoscenze sono essenziali ed è sufficiente la capacità di orientarsi all’interno dell’argomento

Le conoscenze sono modeste; la capacità di orientarsi all’interno dell’argomento non è adeguata

Mancano le conoscenze e non è capace di orientarsi all’interno dell’argomento

4. Organicità, coerenza, capacità di elaborazione

Lo svolgimento è ben organizzato, con coerenza, completezza ed efficacia.

Lo svolgimento è organico, articolato con coerenza e completezza.

Lo svolgimento è organico e coerente, articolato in modo sufficientemente esauriente.

Lo svolgimento è sostanzialmente coerente e sufficientemente esauriente, ma strutturalmente schematico.

Lo svolgimento è disorganico, non sempre coerente e poco articolato.

Lo svolgimento è assai disorganico, contraddittorio e poco sviluppato.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE (Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

Anche per la valutazione finale si osserverà la griglia di cui sopra. La valutazione finale sarà comunque

formulata tenendo conto di tutti gli elementi emersi durante l'intero percorso scolastico dell'anno.

.

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGR ATIVE Si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione disciplinare e del Consiglio di classe.

10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO : Si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione di materia con

le eventuali integrazioni necessarie.

11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO PER COMPETENZE * * Dalle indicazioni nazionali: <La scelta di evidenziare all’interno delle linee generali di ogni disciplina le competenze attese e di redigere obiettivi specifici di apprendimento in cui fossero uniti tutti gli aspetti che entrano in gioco nell’acquisizione di quelle competenze si colloca in continuità con le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo attualmente in vigore. Tali obiettivi assumono ampiamente alla fine del primo biennio di ciascun liceo quanto attualmente richiesto ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione3>. 3 Decreto 22 Agosto 2007 , n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di

istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e articolo 2 comma 4 del

15

(modalità di:

11.1. pianificazione annuale della serie di contenuti,

11.2. di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni,

11.3. di attenzione alle prestazioni intellettuali richieste agli studenti

al fine di progettare un organico piano per un apprendimento consapevole)

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

N. B. Il modello successivo (una sorta di bussola per costruire la serie coerente degli argomenti che costituiscono il piano

annuale) non è ovviamente un vincolo (la bussola non è un vincolo).

Gli stessi concetti possono essere espressi con terminologia diversa, eliminando in parte o tutti i punti da a) a g).

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza" X

b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________ e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________ d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul piano della relazione educativa: (con eventuali, non obbligati (!) riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed autori)

a) direzione, per: introduzione al nuovo argomento b) tutoraggio, per: esercitazioni guidate c) autonomia, per: attività di brain storming e per esercizi di autovalutazione d) alternanza dei ruoli comunicativi, per didattica cooperativa legata al lavoro di gruppo

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare :

a) dichiarativa, nella verifica scritta e orale, in rapporto agli obiettivi minimi

b) procedurale, nella corretta impostazione di un problema

c) problem solving, nella: attitudine a porsi e a risolvere problemi

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nella: modalità di presentazione e rielaborazione personale

Regolamento dei licei: “Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3 nonché all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento”.

X

X

X

X

X

X

16

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva)

da parte dell'allievo, sul processo mentale che sta sviluppando, nella: capacità, da parte dell’allievo, di stabilire collegamenti, anche interdisciplinari e di auto valutarsi

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-S OSTEGNO-SVILUPPO Si prevede l'intervento in itinere laddove necessario sia nell'ambito del quadrimestre, sia

dopo valutazione quadrimestrale. Eventuali interventi pomeridiani saranno effettuati ove vi siano le condizioni e la necessità.

Siena, 15/ 11/ 2012 Firma Cecilia Martinelli * Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento.”

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 –

Tel.0577280787 Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di

Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane

n.7 – Tel.0577/44968 Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________

Docente_FABBRI MARIA SIMONA MATERI STORIA DELL’ARTE

Classe I Sez.C

Premessa deontologica: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione educativa, nel contesto dato di ogni specifica classe.

Principio guida ���� La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ' 1. FINALITÀ: L’insegnamento di Storia dell’Arte mira a fornire agli alunni gli strumenti operativi per poter sviluppare una fruizione autonoma e competente delle opere d’arte e la formazione di una personale dimensione estetica. Educare ad osservare con gli occhi e con la mente serve per acquisire la consapevolezza che ogni opera riflette sensibilità e fermenti del proprio tempo. Il corso di studi è finalizzato a promuovere la conoscenza del patrimonio artistico ed archeologico italiano, ma anche a sensibilizzare sui doveri che abbiamo nei confronti dei beni culturali relativi alle attività di tutela, conservazione e restauro.

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

17

2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI 2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI Conoscenza dei contenuti disciplinari

1. Acquisizione del linguaggio tecnico 2. Acquisizione della capacità di osservazione 3. Acquisizione della capacità di lettura dell’opera d’Arte 4. Acquisizione della capacità di stabilire connessioni all’interno della disciplina 5. Acquisizione della capacità di stabilire connessioni con le altre discipline

OBIETTIVI MINIMI

1. Acquisizione della capacità di osservazione 2. Acquisizione della capacità di lettura dell’opera d’arte(riconoscimento del soggetto,analisi

della forma e del colore,materiale ,datazione) 3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Capacità di collegare eventi storici nel tempo e nello spazio. Conoscenza delle strutture di base del linguaggio visivo. Individuare la tipologia del bene culturale: es. se si tratta di arte mobile (dipinto su tela, scultura, anfora, etc. etc.) o architettura (tempio, teatro, mausoleo, palazzo..) SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE La classe è composta da n 25 alunni. .Nel complesso il gruppo appare dotato di buone abilità e sufficienti prerequisiti per affrontare lo studio della disciplina;tuttavia all’interno della classe un ristretto numero di studenti si dimostra meno scolarizzato e meno dotato verso l’apprendimento della Storia dell’Arte. Il gruppo necessita,come la maggior parte delle classi del biennio di un aiuto nella decodificazione del testo e di una guida continua dell’insegnante verso un atteggiamento consono all’ambiente scolastico

5 SCANSIONE DEL PROGRAMMA Mese di Settembre-Ottobre Origini dell’Arte: La preistoria Cenni sulla Storia delle civiltà del vicino oriente Arte Egea: Arte Cicladica Arte Minoica Arte Micenea Mesi di Novembre Dicembre Arte Greca Il periodo arcaico L’età di Pericle e Fidia L’Arte nella crisi della Polis Il periodo Ellenistico

18

Mesi di Gennaio Febbraio Arte Etrusca Origini della cultura Etrusca Il periodo orientalizzante e la cultura Villanoviana Le città Architettura religiosa La scultura:antichi volti plasmati nella terra Mesi di Marzo Aprile Arte Romana Le origini L’arco e la volta I paramenti murari Architettura:dalla città di mattoni a quella di marmo La casa La scultura tra arte aulica e plebea Mese di Maggio

Arte Paleocristiana Architettura:Le caratteristiche dell’Arte Bizantina La tecnica del mosaico Struttura delle basiliche Paleocristiane Accanto ai percorsi disciplinari sopra elencati se ne potranno aprire altri ( relativi a periodi storico-artistici contemporanei) in modo da creare percorsi interdisciplinari anche con le attività svolte nei vari laboratori.

6. STRUMENTI DIDATTICI

CD ROM, filmati di approfondimento, cataloghi di mostre, monografie di artisti, fonti, documenti. 7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE Due prove di verifica orali a quadrimestre e una prova di verifica strutturata. La valutazione si otterrà attraverso prove di verifica scritte e orali,secondo le tipologie dell’esame di stato,sulla base dei seguenti criteri che sono quanto stabilito collegialmente nei dipartimenti disciplinari Criteri da valutare per le prove di verifica scritte e orali:

10- coerenza logica e formale nello sviluppo dell'elaborato (fedeltà alla traccia, coesione testuale, ordine logico, capacità di sintesi espositiva); capacità di esprimersi con chiarezza utilizzando nessi causa-effetto,

11- acquisizione e uso essenziale del linguaggio specialistico della disciplina (individuazione dei termini architettonici all’interno di piante, alzati, spaccati ecc.),

12- capacità di analisi del prodotto artistico sotto i seguenti profili: tecnico, iconografico, stilistico, espressivo,

13- individuazione dei diversi criteri interpretativi che presiedono alla lettura dell’opera d’arte, 14- conoscenza delle relazioni che le opere intrattengono con la committenza e con il contesto che

le ha prodotte, 15- capacità di rielaborare in modo personale ed efficace le proprie conoscenze (da sviluppare nel

corso del triennio)

19

16- capacità di integrare nel lavoro scolastico letture, interessi ed esperienze personali, 17- analisi degli elementi peculiari che individuano il contenuto dell’opera d’arte, 18- stabilire confronti (per similitudine o differenza) fra correnti stilistiche, opere di autori diversi

e/o opere dello stesso autore, 19- capacità di autonomia di giudizio (rielaborazione personale dei contenuti)

La valutazione partirà sempre dalla rilevazione della presenza- assenza degli aspetti richiesti nella prova, dalla particolarità della verifica e dalla sua posizione nel quadro complessivo del lavoro scolastico. La valutazione finale terrà conto del grado di avanzamento nell'iter scolastico, della differenza tra la condizione di partenza e quella di arrivo del discente. Corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento Livello 1 ( voto 1- 4) gravi e diffuse lacune dei contenuti specifici; inadeguatezza ad applicare concetti e principi propri della disciplina; lessico molto povero e inappropriato; esposizione, sia in forma orale che scritta, scorretta e incoerente. Livello 2 ( voto 5) modeste lacune a livello cognitivo diffuse su tutto il programma; errori non gravi nell'esplicitazione dei concetti; lessico non sempre appropriato; esposizione poco sicura e imprecisa. Livello 3 ( voto 6) lievi lacune a livello cognitivo; linguaggio generalmente appropriato; conoscenza e comprensione chiare anche se solo scolastiche; esposizione sicura e abbastanza precisa. Livello 4 ( voto 7) rare carenza a livello cognitivo; conoscenze argomentate; lessico abbastanza ricco e appropriato; capacità di orientamento e ragionamento su guida del docente; capacità di sintesi; Livello 5 ( voto 8) nessuna carenza a livello cognitivo lessico ricco, adeguato e fluido; parti comprese ampie ed approfondite; capacità di orientamento e ragionamento; buone capacità di analisi e sintesi. Livello 5 ( voto 9- 10) esposizione efficace e molto argomentata; conoscenze molto ampie e approfondite; autonomia di giudizio e di orientamento;

20

buone capacità di analisi e sintesi conoscenze extrascolastiche 8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE Due prove di verifica orali a quadrimestre e una prova di verifica strutturata. La valutazione si otterrà attraverso prove di verifica scritte e orali,secondo le tipologie dell’esame di stato,sulla base criteri sopra citati

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGR ATIVE Sono previsti raccordi interdisciplinari italiano storia storia dell’arte da definire nel corso dell’anno Visita al museo archeologico del Santa Maria della Scala 10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO : 11. 11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO DI COMPETE NZE (modalità di

conduzione delle lezioni e delle esercitazioni, per un apprendimento consapevole) 11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza" b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________ e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________ d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato” e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si

proporranno, sul piano della relazione educativa: (con eventuali riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed autori) a) direzione, per: raggiungimento di obiettivi finalizzati all’apprendimento di contenuti disciplinari ed educati. b) tutoraggio, per:sostenere gli alunni nel decodificare vari tipi di testo e consolidare la fiducia nelle proprie capacità di apprendimento e di relazione c) autonomia come obiettivo primario per muoversi nel campo cognitivo e di relazione in maniera personale d) alternanza dei ruoli comunicativi, per gestire in modo consapevole i diversi punti di vista

x

x

x

x

x

x

x

21

e il confronto all’interno del gruppo

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare :

a) dichiarativa, nell’esposizione dell’obiettivo da raggiungere

b) procedurale, nel chiarire le varie tappe del percorso da intraprendere

c) problem solving, nella processo risolutivo applicando le competenze acquisite d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nella fase finale di un

percorso di apprendimento

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo, sul processo

mentale che sta sviluppando, nella: parte attuativa di un progetto realizzato 12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPER O-SOSTEGNO-SVILUPPO Per gli alunni in situazione di handicap sono previsti specifici interventi durante il corso dell’anno. Per i recuperi della classe saranno individuate delle pause nelle quali è prevista la ripetizione dei singoli argomenti e la successiva verifica.

ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S. Picco lomini”

Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” (Siena) – Tel.057 7/280787 Fax.0577/288008 Istituto d’Arte “Buoninsegna” (Siena) – Tel.0577/28 1223 Fax.0577/40321

Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” (Sien a) – Tel.0577/44968 Fax.0577/280203 Liceo Linguistico “R. Lambruschini” (Montalcino) – Tel.0577/848131 Fax.0577/84722

A. S. 2012-2013 LICEO ARTISTICO “BUONINSEGNA”

PIANO DI LAVORO dell' INSEGNANTE Prof. Luca Magni

MATERIA MATEMATICA CLASSE 1° SEZ. C

Premessa deontologica: II piano nasce dal confonto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire una compiuta e condivisa consapevolezza teorica che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione educativa, nel contesto dato di ogni specifica c lasse.

Principio guida: LA QUALITÀ' è l'opposto della CASUALITÀ'

FINALITÀ E OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (con riferimento a quanto indicato nella programmazione di

Dipartimento e, solo per le classi Prime, tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei):

22

1 - sviluppare capacità di comprensione e memorizzazione, quindi d'applicazione di regole e tecniche a situazioni diverse. 2- sviluppare l'intuizione e la riflessione dell'alunno. 3 - sviluppare la capacità di ragionare sia induttivamente sia deduttivamente. 4- acquisire sempre più rigore espositivo. 5 - capire la necessità funzionale del rigore logico linguistico.

PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA a. Disporre di buona volontà

SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della

disciplina insegnata, delie eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o

programmate)

La classe 1 C è costituita da 9 ragazzi e 16 ragazze, che provengono da molte località della provincia di Siena. Come sempre accade nelle prime classi,all'inizio dell'anno scolastico gli alunni si dividono per aree geografiche, per poi passare, dopo una conoscenza più approfondita, ad una divisione caratteriale. Come accade sempre agli iscritti alla nostra scuola, gli alunni dichiarano sempre di avere poche conoscenze e poco interesse nella matematica (siamo una scuola d'arte o artistica). Le conoscenze acquisite dagli insegnanti precedenti devono adesso essere integrate e completate in modo da rendere l’insieme classe uniforme nelle conoscenze e omogenee nelle competenze. Dopo le prime valutazioni, come sempre, la classe è divisa in 3 fasce: una di quelli che studiano e si applicano abbastanza costantemente, una seconda in cui l'impegno e lo studio è saltuario e una terza che ….. non ha ancora capito che sono cresciuti dalla scuola dell'infanzia. Ma come sempre dico delle prime classi : sono un po' rustici e parecchio selvatici cioè hanno bisogno di una buona dose di scolarizzazione.

SCANSIONE DEL PROGRAMMA ( contenuti disciplinari)

MATEMATICA:

UNITA' DIDATTICA 1

I NUMERI NATURALI E I NUMERI INTERI

3. Che cosa sono i numeri naturali 4. Le quattro operazioni 5. I multipli e i divisori di un numero 6. Le potenze 7. Le espressioni con i numeri naturali 8. Le proprietà delle operazioni 9. Le proprietà delle potenze 10. La scomposizione in fattori primi 11. Il massimo comune divisore e il minimo comune multiplo 12. I sistemi di numerazione 13. Che cosa sono i numeri interi 14. Le operazioni nell'insieme dei numeri interi

UNITA' DIDATTICA 2

I NUMERI RAZIONALI

1. Le frazioni 2. Le frazioni equivalenti e la proprietà invariantiva 3. Dalle frazioni ai numeri razionali 4. Il confronto tra numeri razionali

23

5. Le operazioni in Q 6. Le potenze a esponente intero negativo 7. Gli operatori relazionali e le leggi di monotonia 8. Le percentuali 9. Le frazioni e le proporzioni. 10. I numeri razionali e i numeri decimali

UNITA' DIDATTICA 3

GLI INSIEMI E LA LOGICA

1. Gli insiemi 2. La rappresentazione di un insieme 3. I sottoinsiemi 4. le operazioni di unione, intersezione e differenza tra insiemi. 5 .L’insieme delle parti e la partizione di un insieme. 6. Le proposizioni logiche 7. I connettivi logici e le espressioni. 8. Le forme di ragionamento valide. 9. La logica e gli insiemi. 10. I quantificatori.

UNITA' DIDATTICA 4

LA GEOMETRIA DEL PIANO

1. Oggetti geometrici e proprietà.

2. Appartenenza e ordine

3. Gli enti fondamentali.

4. Le operazioni con i segmenti e gli angoli.

UNITA' DIDATTICA 5

I TRIANGOLI

1.Che cosa sono i triangoli. 2.I criteri di congruenza dei triangoli. 3.Le proprietà del triangolo isoscele. 4.Le disuguaglianze nei triangoli. 5.I poligoni.

UNITA' DIDATTICA 6

I MONOMI E I POLINOMI

5. Che cosa sono i monomi 6. Le operazioni con i monomi 7. Massimo Comune Divisore e minimo comune multiplo fra monomi 8. Che cosa sono i polinomi

24

9. Le operazioni con i polinomi 10. I prodotti notevoli 11. I polinomi come funzioni 12. La divisione fra polinomi 13. La regola di Ruffini 14. 11 teorema del resto 15. Il teorema di Ruffini

UNITA' DIDATTICA 7

PERPENDICOLARI, PARALLELE, PARALLELOGRAMMI E TRAPEZI

1.Le rette parallele. 2.Le rette perpendicolari. 3.Le proprietà degli angoli dei poligoni. 4.I criteri di congruenza dei triangoli rettangoli. 5.Il parallelogramma. 6.Il rettangolo, il rombo e il quadrato. 7.Il trapezio. 8.Le corrispondenze in un fascio di rette parallele. 9.Rette, piani e poliedri.

UNITA' DIDATTICA 8

INTRODUZIONE ALLA STATISTICA 1.I dati statistici. 2.La rappresentazione grafica dei dati. 3.Gli indici di posizione centrale. 4.Gli indici di variabilità.

METODOLOGIA (modalità di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni)

Lezione frontale in cui ognuno è chiamato a dare il proprio contributo in un dialogo scolastico per una migliore comprensione dei concetti. Verifiche orali come momento valutativo ed anche momento di approfondimento e di ripetizione delle parti fondamentali. STRUMENTI DIDATTICI (strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi, sìa

disciplinari che trasversali concordati dal Consiglio di classe)

20- Libro di testo e fotocopie. 21- Saranno svolti anche questionari, test scritti. 22- saranno utilizzati, quando possibile, strumenti informatici e multimediali.

MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE (indicazione degli strumenti e dei modi

che si intendono util izzare per acquisire gli elementi di valutazione)

il criterio di valutazione si baserà sui seguenti elementi fondamentali: 1 - livello di nuove conoscenze acquisite. 2 - partecipazione al dialogo educativo.

25

3 - impegno ed applicazione nello studio. 4 - considerazione tra il livello di partenza e quello di arrivo 5 - acquisizione di un linguaggio quanto più possibile appropriato. Per poter meglio controllare i livelli intermedi di preparazione degli alunni e quindi intervenire opportunamente con eventuali strategie di recupero, il programma proposto è suddiviso per unità didattiche. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE I criteri di valutazione specifica disciplinare sono indicati nella programmazione di ogni insegnante. Il Consiglio di Classe si accorda nel considerare per la valutazione finale anche i seguenti criteri: - il reale progresso tra il livello iniziale e quello finale nel raggiungimento degli obiettivi (conoscenza,

comprensione, rielaborazione, abilità, obiettivi formativi trasversali); - il livello delle nuove competenze acquisite; - la partecipazione e l'interesse alle lezioni, l'impegno mostrato nello studio; - il comportamento responsabile e costruttivo nella vita della classe e della scuola.

RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE (si fa riferimento a quanto indicato nella

programmazione di materia e del Consiglio di classe con le seguenti eventuali integrazioni)

______________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________

__________________________________ RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO (si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione di materia con le seguenti

eventuali integrazioni) ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO E SOSTEGNO Secondo le modalità decise dal Collegio dei docenti gli interventi integrativi di recupero e sostegno nell'attività didattica saranno così programmati: - interventi in itinere durante il normale svolgimento delle lezioni, con attività didattica finalizzata al recupero

delle difficoltà individuali, anche tramite inserimento in piccoli gruppi di lavoro; - interventi con corsi intensivi pomeridiani o nelle pause scolastiche, finalizzati a gruppi ristretti di studenti

particolarmente carenti Gli interventi integrativi saranno proposti dai singoli insegnanti durante i Consigli di Classe.

Siena,15 novembre 2012

L'insegnante Prof.Luca Magni

26

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________

Docente PAPINI LUCIA MATERIA LINGUA E CIVILTA’ INGLESE Classe I Sez. C

Premessa deontologica: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire

una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo

docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione

educativa, nel contesto dato di ogni specifica c l asse .

Principio guida ���� La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ'

1. FINALITÀ: la disciplina come contributo all’acquisizione di un metodo ragionato di imparare lungo l’intero arco

della vita.

L’acquisizione e lo sviluppo di conoscenze sempre più approfondite delle lingue straniere hanno sempre

costituito delle priorità per gli stati membri dell’Unione Europea al fine di favorire l’integrazione delle diverse

identità culturali all’interno dell’Unione stessa. La conoscenza delle lingue straniere aiuta a sentirsi “cittadini

europei” con l’acquisizione del patrimonio culturale proprio di ogni diversa comunità linguistica. Per questo

motivo lo scopo principale è di superare le barriere linguistiche e culturali incoraggiando la mobilità

personale e la cooperazione internazionale, favorendo l’interazione nell’ambito professionale.

2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (con riferimento a quanto indicato nella programmazione di

Dipartimento e, solo per le classi Prime/Seconde, tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei

Nuovi Licei):

Le Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei, prevedono che nel PRIMO BIENNIO, nell’ambito della

competenza linguistico - comunicativa, lo studente comprenda in modo globale e selettivo testi orali e scritti

su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produca testi orali e scritti, lineari e coesi, per

riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e a esperienze personali; partecipi a

conversazioni e interagisca nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto;

rifletta sul sistema (fonologia, morfologia,sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varietà di

registri e testi, ecc.), anche in un’ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e

differenze con la lingua italiana; rifletta sulle strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di

sviluppare autonomia nello studio.

Al fine di esplicitare gli obiettivi da raggiungere nella programmazione didattico-disciplinare in modo chiaro

e trasparente, i docenti dell’Area si avvalgono dei descrittori della competenza linguistica come stabiliti nel

Quadro Comune di Riferimento del Consiglio d’Europa. Tale documento, elaborato per dare un’

interpretazione omogenea delle competenze in lingua straniera all’interno degli stati membri, fornisce agli

insegnanti i mezzi per riflettere sulla loro pratica abituale, così da coordinarsi per rispondere ai bisogni reali

degli apprendenti di cui sono responsabili.

In conformità con il Quadro di riferimento, non viene privilegiata nessuna teoria glottodidattica in

particolare, ma nell’ambito di un approccio comunicativo, vengono di volta in volta, applicate le teorie che più

si adattano al quadro della classe ed ai bisogni dei discenti. Pertanto l’insegnamento della lingua straniera

mette al centro dell’attenzione didattica lo studente ed adotta le strategie di apprendimento atte a

svilupparne l’autonomia. Pur non escludendo alcuni interventi di tipo direttivo, viene proposta

prevalentemente la lezione partecipativa, organizzata sia in plenaria che in gruppi più piccoli (group, pair

work) che lavorano alla soluzione di un problema (problem solving) o all’esecuzione di un compito ( task-

based approach). L’obiettivo finale resta comunque la capacità comunicativa in L2 secondo i livelli descritti

nel Quadro. Alla fine del Biennio si prevede di raggiungere il livello B1(Intermedio-soglia) che permette agli

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

27

alunni di conseguire la certificazione PET (Preliminary English Test) di Cambridge ESOL Exams,

generalmente richiesta come credito dalle università italiane.

OBIETTIVI MINIMI

Lo studente deve dimostrare di essere in grado di:

· saper comprendere il significato globale di semplici messaggi;

· conoscere le strutture fondamentali della grammatica;

· saper produrre semplici testi scritti di carattere personale anche con imprecisioni, ma tali da non

compromettere la globale esposizione degli argomenti;

· saper comunicare oralmente in semplici situazioni quotidiane anche con imprecisioni, ma tali da non

compromettere la globale esposizione degli argomenti;

· sviluppare la consapevolezza dei propri processi di apprendimento (come si impara) e la competenza in

termini di contenuti linguistici (che cosa si impara).

3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA

Alla fine della scuola secondaria di primo grado (scuola media) gli studenti dovrebbero essere in grado di:

Ricezione orale (ascolto): comprendere i punti essenziali di semplici messaggi su argomenti familiari,inerenti

la vita quotidiana

Ricezione scritta (lettura): comprendere il senso globale in semplici testi e individuare informazioni

specifiche

Produzione orale non interattiva: descrivere in modo semplice persone, ambienti, immagini, aspetti di vita

quotidiana, esperienze e avvenimenti, progetti

Interazione orale: interagire in semplici scambi dialogici che riguardano la persona , le relazioni, la

vita quotidiana, la scuola, il tempo libero, l'ambiente, ecc.

Produzione scritta: raccontare per iscritto avvenimenti ed esperienze personali e familiari esprimendo

opinioni e spiegandone le ragioni con frasi semplici; scrivere semplici descrizioni, lettere informali, dialoghi

4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della

disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o

programmate) Gli alunni, avendo già studiato la lingua inglese durante i precedenti anni, sono già familiarizzati con le

principali strutture e funzioni dell'inglese.

Ciononostante, come ho potuto rilevare dopo un ripasso delle strutture linguistiche di base e nelle

verifiche effettuate finora, solo una parte degli studenti riesce ad utilizzarle in maniera sufficientemente

corretta.

Il livello generale di preparazione, quindi, non risulta, al momento, soddisfacente, anche se vanno fatte

delle distinzioni all’interno della classe. Mentre alcuni studenti sembrano appunto avere difficoltà nell’uso

delle strutture proposte, difficoltà talvolta serie e dovute, probabilmente, sia ad un metodo di studio non

ancora efficace, sia ad una attenzione ed un impegno non sempre costanti, sia a lacune pregresse, altri alunni

dimostrano, invece, una partecipazione e un interesse decisamente positivi e competenze linguistiche

migliori.

Per ciò che riguarda il comportamento, si è dimostrato abbastanza corretto e disciplinato anche se alcuni

elementi tendono a perdere la concentrazione necessaria durante le lezioni.

5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA ( contenuti disciplinari in relazione al monte ore annuale a disposizione;

es. 3 ore a settimana x 33 settimane = 99 ore: come ripartirle)

I tempi di svolgimento del programma sono indicativi, poiché possono intervenire diverse variabili e

modificarli.

Settembre/ ottobre

( ripasso delle strutture grammaticali e linguistiche elementari, già studiate alla scuola media )

Strutture grammaticali

Articoli ( determinativi e indeterminativi ), plurale dei nomi, genitive, personal pronouns ( subject, object ),

possessive adjectives and pronouns, to be, have got, espressioni idiomatiche con to be e con to have, present

simple, frequency adverbs, can, present continuous, imperative, demonstrative adjectives and pronouns.

Lessico e funzioni comunicative

28

Esprimere la nazionalità, l’età, la famiglia, la provenienza, le preferenze, likes and dislikes esprimere accordo

e disaccordo, routines giornaliere, esprimere possesso, esprimere abilità, parlare di attività in corso di

svolgimento.

Novembre/ dicembre

Strutture grammaticali

like+ing, preposizioni di tempo, countable and uncountable nouns, quantifiers, whose, past simple of to be,

verbi irregolari, be born, verbi e preposizioni nelle domande - past simple: have e have got - like, be like e

look like - pronomi interrogativi soggetto e complemento; i composti di some, any, every, no - too, (not)

enough

Lessico e funzioni comunicative

Parlare di eventi passati, descrivere le persone: gusti, aspetto e carattere; formulare delle scuse e

reagire, descrivere i vestiti e fare shopping

Gennaio/ Febbraio

Strutture grammaticali

- comparativo degli aggettivi - (not) as…as… - superlativo degli aggettivi + in, of, less…than, the least, going to,

futuro nelle subordinate temporali ( after, before, when, while, as soon as ); to be about to, was/were going to

Lessico e funzioni comunicative

Fare paragoni, parlare di film ed esprimere opinioni, parlare di intenzioni future, parlare di programmi ed

ambizioni e fare previsioni sul futuro

Marzo/ Aprile

Strutture grammaticali

Present continuous con valore di futuro, present simple con valore di futuro, to be going to, formazione degli

avverbi e comparativo degli avverbi; have to e don’t have to, must e mustn’t, must vs have to, mustn’t vs don’t

have to.

Lessico e funzioni comunicative

Parlare di programmi futuri, parlare di orari e programmi ufficiali, descrivere il modo in cui avvengono le

cose, parlare di obblighi, di regole e di leggi.

Maggio/ Giugno

Strutture grammaticali

Present perfect simple, ever , never; past participle, been vs gone, present perfect vs past simple; modali will e

shall; futuro con will.

Lessico e funzioni comunicative

Parlare di esperienze, prendere decisioni, fare offerte, richieste e promesse; parlare di promesse, previsioni,

probabilità al futuro, parlare di intenzioni espresse al momento.

Durante i mesi di maggio e giugno si prevede di effettuare le letture di quattro brani tratti da “Think Culture”.

Si prevede, inoltre, la visione di film in lingua originale ( The Ice Age, Up, Harry Potter and the Philospher’s

Stone), l’ascolto di canzoni in Inglese, la lettura di articoli da riviste/ giornali anglosassoni/ americani e dal sito

Internet della BBC.

6. STRUMENTI DIDATTICI (strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli

obiettivi, sìa disciplinari che trasversali concordati dal C. di Cl.)

Computer, proiettore, lavagna multimediale, Internet.

Fotocopie, libro di testo, PowerPoint.

29

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE (indicazione degli strumenti e dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di valutazione:

quale tipo di <struttura dare alle prove> e come differenziarla per livelli. Sono auspicabili modelli

validati a livello di dipartimento disciplinare)

VERIFICHE SCRITTE

- prove strutturate: domande con risposta a scelta multipla, brani da completare, vero o falso

- prove semi-strutturate: brevi messaggi o brevi composizioni su traccia

- prove libere: composizione di testi semplici

- test grammaticali e lessicali.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Nelle prove strutturate e nei test grammaticali e lessicali sarà assegnato un punteggio ad ogni esercizio. La

sufficienza sarà raggiunta con il 70% delle risposte giuste.

Nella composizione di lettere o descrizione di immagini si terrà conto di: contenuto, ampiezza del

lessico,accuratezza, coerenza, coesione.

VERIFICHE ORALI

Formali: coinvolgimento in una conversazione in lingua inglese con insegnante e/o compagni

sugli argomenti trattati, sulla base delle esercitazioni proposte dai testi usati e dalle foto ( PET).

Non formali: sarà controllata l’abilità produttiva orale attraverso un processo continuo di brevi

verifiche informali durante le attività svolte in classe.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per mettere l’alunno a proprio agio e partecipare attivamente alle prove,si terrà conto, più che della

correttezza formale, della pronuncia, della competenza lessicale, della scioltezza espositiva e delle strategie

conversazionali.

Come deciso nella riunione del Dipartimento di Lingue, è prevista una valutazione delle verifiche

informali da esplicitarsi sul registro con i segni “ + “ e “ – “ . Sarà controllato lo svolgimento dei compiti

assegnati per casa in maniera sistematica.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE (Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

La valutazione di fine anno scolastico terrà conto sia degli aspetti cognitivi che degli aspetti non cognitivi

(interesse e partecipazione, impegno e puntualità nell’eseguire i compiti assegnati, progressi compiuti nel

corso dell’anno).

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE (si fa riferimento a quanto indicato nella

programmazione disciplinare e del Consiglio di classe con le seguenti eventuali integrazioni) ..........................................................................................................................................................................................................................

10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO : ove necessario (si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione

di materia con le seguenti eventuali integrazioni)

..........................................................................................................................................................................................................................

11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO PER COMPETENZE * * Dalle indicazioni nazionali:

<La scelta di evidenziare all’interno delle linee generali di ogni disciplina le competenze attese e di redigere

obiettivi specifici di apprendimento in cui fossero uniti tutti gli aspetti che entrano in gioco nell’acquisizione di

quelle competenze si colloca in continuità con le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo attualmente in

vigore.

Tali obiettivi assumono ampiamente alla fine del primo biennio di ciascun liceo quanto attualmente richiesto ai

fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione4>.

4 Decreto 22 Agosto 2007 , n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e articolo 2 comma 4 del Regolamento dei licei: “Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3 nonché all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di

30

(modalità di:

11.1. pianificazione annuale della serie di contenuti,

11.2. di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni,

11.3. di attenzione alle prestazioni intellettuali richieste agli studenti

al fine di progettare un organico piano per un apprendimento consapevole) 11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

N. B. Il modello successivo (una sorta di bussola per costruire la serie coerente degli argomenti che

costituiscono il piano annuale) non è ovviamente un vincolo (la bussola non è un vincolo).

Gli stessi concetti possono essere espressi con terminologia diversa, eliminando in parte o tutti i punti da a)

a g).

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza"

b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________

e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________

d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul piano

della relazione educativa: (con eventuali, non obbligati (!) riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed autori)

a) direzione, per: anticipare nuovi contenuti, spiegare gli obiettivi, evidenziare aspetti problematici,

rispondere a quesiti o dubbi;

b) tutoraggio, per: favorire l’interazione studente –studente in un processo di cooperative learning nel

quale l’insegnante ha un ruolo di facilitatore;

c) autonomia, per: favorire la riflessione dello studente sul proprio processo di apprendimento, sul “come”

imparare, quali possibili strategie usare e sul “perché” imparare;

d) alternanza dei ruoli comunicativi, perché l’insegnamento sia centrato essenzialmente sullo studente

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE

che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare :

a) dichiarativa, nella nel riferire conoscenze e in attività di brain –storming

b) procedurale, nella scelta della tecnica migliore nello svolgere un compito specifico ( task based approach):

per esempio, nell’essere consapevoli delle diverse strategie di ascolto o nell’ utilizzare varie e diverse

tecniche di lettura

conoscenze, abilità e competenze al termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento”.

X

X

X

X

X

X

X

31

c) problem solving, in attività che coinvolgono capacità e conoscenze non specificatamente disciplinari: ad

esempio in attività che coinvolgono capacità e conoscenze non specificatamente disciplinari: ad esempio

prendere delle decisioni in base ad una serie di informazioni fornite

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nelle attività di ricerca e approfondimento e nella

loro rielaborazione e presentazione in vari linguaggi

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo, sul processo mentale che sta

sviluppando e sulla strategia che sta usando; nel favorire semplici strategie di autovalutazione ( anche

attraverso l’uso, durante le interrogazioni, di una semplice griglia da parte degli studenti), di autocorrezione,

favorendo comportamenti di autonomia, autocontrollo e fiducia in sé stessi cercando di abbassare il livello

del filtro emotivo.

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO

L’insegnamento di una lingua straniera è, per sua natura, ciclico e quindi recupero, sostegno e

sviluppo sono essenziali durante ogni lezione. Sarà, comunque, valutata la necessità di corsi di

recupero o sportelli didattici alla fine del primo quadrimestre.

Siena, 14/11/ 2012 Firma Lucia Papini

* Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento.” Indicazioni Nazionali sui Nuovi Licei, parte allegato A

<< Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento >>

ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S. Picco lomini” Siena

LICEO ARTISTICO “D. BUONINSEGNA”

PIANO DI LAVORO A. S. _2012/2013

DOCENTE: Prof.ssa Anna Taddeo Materia: SCIENZE NATURALI CLASSI 1^ SEZ. A/B/C/D

Premessa deontologica La docente, sottolineando l’autonomia nell’insegnamento, condivide gli standards professionali definiti dal National Board of Professional Teaching Standards impegnandosi a:

• rendere la conoscenza accessibile a tutti gli allievi anche in presenza di attitudini e talenti diversi • riconoscere le differenze individuali e a tenerne conto in tutte le fasi della propria attività • comprendere le modalità di sviluppo e di apprendimento degli alunni oltre alla crescita delle loro capacità

cognitive • mettere in atto strategie finalizzate all’accrescimento dell’autostima e della motivazione, della capacità di

relazione con i compagni ,dello sviluppo del loro carattere, delle loro aspirazioni e dei loro valori come cittadini • comprendere le modalità attraverso le quali si crea e si organizza la conoscenza nel proprio campo di

insegnamento e come questa si collega ad altre discipline • predisporre molteplici itinerari didattici “es.impostazione di problemi e elaborazione di soluzioni alternative “

concependo la conoscenza come combinazione di abilità ,attitudini,principi e convinzioni. • essere responsabile dell’organizzazione e del monitoraggio dell’apprendimento • saper riconoscere e premiare l’impegno per rinforzare la motivazione allo studio • saper valutare il progresso degli allievi • individuare gli obbiettivi fondamentali dell’azione educativa • perseguire uno sviluppo professionale permanente • essere consapevole di doveri e responsabilità che vanno oltre l’insegnamento e che contribuiscono alla qualità

dell’apprendimento e alla qualità della scuola • partecipare in modo responsabile ad attività collegiali • condividere l’azione educativa con le famiglie

32

• avere come obbiettivo il benessere fisico, emotivo e sociale dell’alunno che non può essere separato dalla sua crescita intellettuale

• saper cogliere le opportunità offerte dalle risorse del territorio FINALITÀ E OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI ( primo biennio) Aspetto formativo e orientativo dell’apprendimento/insegnamento delle scienze.

• conoscenze disciplinari essenziali • metodologie tipiche delle scienze della natura, in particolare delle scienze della Terra, della chimica e della

biologia ( livello base). Queste diverse aree disciplinari sono caratterizzate da concetti e da metodi di indagine propri, ma si basano tutte sulla stessa strategia dell’indagine scientifica

• acquisizione di strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà • approfondimento di concetti già acquisiti negli anni precedenti con l’introduzione di nuove chiavi interpretative • assunzione di responsabilità riguardo all’impatto delle attività umane sull’ambiente

In termini metodologici si adotta un approccio iniziale di tipo prevalentemente fenomenologico e descrittivo I contenuti di chimica comprendono l’osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; la classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze semplici e composte) e le relative definizioni operative. Fatti salvi gli elementi di Scienze della Terra, che andranno affrontati nella prima classe, anche in rapporto con lo studio della Geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei alla classe, al contesto anche territoriale, alla fisionomia della scuola e alle scelte metodologiche da essi operate. Al termine del percorso biennale lo studente avrà perciò acquisito le seguenti competenze: sapere effettuare semplici connessioni logiche, riconoscere o stabilire relazioni elementari, classificare, riconoscere nelle situazioni della vita reale aspetti collegati alle conoscenze acquisite, anche per porsi in modo critico e consapevole di fronte ai temi di carattere scientifico e tecnologico della società attuale. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Conoscenze di base nel campo della fisica ( grandezze fisiche e Sistema Internazionale di misura), applicazione di

semplici procedure matematiche come equivalenze, proporzioni e calcolo delle percentuali. Abilità nel leggere e

interpretare semplici grafici e/o tabelle e risolvere semplici problemi. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE La classe risulta essere molto eterogenea per conoscenze ed abilità di base. Si evidenzia un gruppo di alunni con discrete capacità e metodo di lavoro, interessati e dotati di una certa autonomia. Le conoscenze disciplinari specifiche risultano essere molto variegate a seconda della scuola di provenienza e degli obiettivi disciplinari conseguiti. Si procederà ad un recupero e/o consolidamento delle conoscenze e delle abilità di base necessarie per sviluppare l’apprendimento degli alunni. SCANSIONE DEL PROGRAMMA

CHIMICA

1^ QUADRIMESTRE 2^ QUADRIMESTRE

U.D.1 Misure e calcoli U.D.3 Dai miscugli agli elementi U.D.2 La materia e le particelle U.D.4 L’atomo e la tavola periodica

BIOLOGIA

1^ QUADRIMESTRE

Unità A La scienza della vita

Come è fatta la materia L’acqua, una sostanza speciale

Unità F Gli organismi cambiano nel tempo Come si evolvono gli organismi

L’origine della diversità Le prove dell’evoluzione

L’evoluzione della nostra specie Unità G

L’origine e la storia della vita sulla terra Unità H

Gli organismi e l’ambiente L’impatto dell’uomo sulla biosfera

33

Focus da “Terra e vita : temi di Scienza e Cittadinanza” Un pianeta sempre più affollato

Diversi ma uguali Crisi ecologica:un problema globale

Aria che cambia Una scomoda verità

Siccità vecchie e nuove La salute dell’acqua

La piramide dei rifiuti Rifiuti speciali

2^ QUADRIMESTRE

Unità B La struttura della cellula

La vita della cellula

STRUMENTI DIDATTICI libro di testo, schededi lavoro, mappe concettuali, sussidi audiovisivi e informatici, semplici esperimenti di laboratorio ( se possibile). MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE delle prove (indicazione degli strumenti e dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di valutazione)

Formative, orali e scritte attuate in itinere all’interno o al termine delle U.D. Sommative di fine modulo

Tipologia delle verifiche strutturate e semistrutturate: quesiti a risposta singola e multipla, vero / falso, associazioni, elisioni e completamenti di frasi o brani per verificare la conoscenza dei contenuti, la comprensione del testo e la rielaborazione. Ad ogni item viene attribuito un punteggio reso noto alla classe al fine di rendere trasparente ed oggettiva la valutazione in decimi della prova. Nell’attribuire il punteggio alle prove scritte ed orali, saranno prese in considerazione la chiarezza delle idee espresse, l’esattezza dei contenuti e la proprietà del lessico disciplinare. DESCRITTORI DI VALUTAZIONE

Si fa riferimento alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla

costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente o EQF.

Conoscenza: “risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi,teorie o pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio “

Competenza: “comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro e di studio e nello sviluppo professionale e/o personale (…)le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia(…) Abilità : “indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi.(…)Le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Si sono ritenuti raggiunti gli obiettivi minimi quando: - a livello cognitivo si rilevano solo lievi lacune; - le parti note sono generalmente comprese ed assimilate; - non si rilevano gravi errori nell'applicazione pratica dei concetti teorici; - il lessico è quasi sempre appropriato; - l'esposizione è abbastanza sicura e precisa.

La seguente griglia di valutazione è il risultato finale dei lavori svolti dai docenti del Dipartimento di Discipline scientifiche:

1. CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO

livello 1° ( voto 1-4 )

34

- gravi e diffuse lacune a livello cognitivo; - parti poco assimilate e comprese; - incapacità ad applicare i concetti teorici se non con gravi errori; - lessico molto povero e non appropriato; - esposizione molto frammentaria.

Livello 2° ( voto 5 )

- modeste lacune a livello cognitivo, diffuse su tutto il programma; - parti talvolta non comprese od assimilate; - errori non gravi nell’applicazione pratica dei concetti teorici - lessico non sempre appropriato; - esposizione poco sicura e precisa.

Livello 3° ( voto 6 )

- lievi lacune a livello cognitivo; - parti raramente non comprese od assimilate; - applicazione pratica dei concetti teorici quasi corretta; - lessico generalmente appropriato; - esposizione abbastanza sicura e precisa.

Livello 4° ( voto 7 )

- rare carenze a livello cognitivo; - parti comprese ed assimilate non sempre in modo approfondito; - applicazione pratica dei concetti teorici generalmente corretta; - lessico abbastanza ricco ed appropriato; - esposizione sicura e abbastanza precisa; - capacità di orientamento e ragionamento, soprattutto su guida del docente; - capacità di sintesi

Livello 5° ( voto 8 )

- nessuna carenza significativa a livello cognitivo; - parti comprese, assimilate ed approfondite; - nessun errore nell’applicazione pratica dei concetti teorici; - lessico ricco ed appropriato; - esposizione sicura e precisa; - capacità di orientamento e ragionamento; - buone capacità di analisi e di sintesi.

Livello 6° ( voto 9-10 )

- nessuna carenza a livello cognitivo; - parti comprese, assimilate ed approfondite; - corretta applicazione pratica dei concetti teorici; - capacità di adattamento a situazioni nuove ed impreviste; - esposizione sicura e precisa; - facilità ed autonomia di orientamento; - buone capacità di analisi e di sintesi; - conoscenze extrascolastiche.

CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE La valutazione, oltre ai risultati delle prove di verifica, terrà conto della partecipazione dell’alunno al lavoro in classe, del rispetto delle consegne e del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento in relazione ai livelli partenza, nel rispetto delle diverse individualità e dei diversi tempi di apprendimento. ( vedi criteri di valutazione presenti nel documento del Consiglio di Classe) RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITA’ INTEGRATIVE Integrando gli ambiti di studio specifici della Storia e della geografia si costruirà un percorso interdisciplinare che metta in relazione la storia dell’uomo in relazione con i diversi ambienti e le dinamiche politico-economiche locali e globali. Tale approccio è finalizzato al riconoscimento della unicità del nostro pianeta e alla necessità di imparare a gestirne le risorse. Per le attività integrative vedi il Contratto Formativo della Classe redatto dal coordinatore. METODOLOGIA PER l’APPRENDIMENTO DI COMPETENZE (modalità di conduzione delle lezioni e delle

esercitazioni, per un apprendimento consapevole) PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento:

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza" b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento

X

X

X

X

35

d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato” e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul piano della relazione educativa: (con eventuali riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed autori) a)direzione, per introdurre l’argomento e presentare le domande alle quali cercheremo di dare risposta al termine dell’unità didattica scandendo di fatto le tappe del percorso b)tutoraggio, per attività di problem posing e problem solving Il docente assume la funzione di guida , di assistenza e di consulenza per gli allievi impegnati nella comprensione delle difficoltà e nella ricerca delle possibili soluzioni.Il tutoraggio è utilizzato anche tra allievi in modo da sviluppare i rapporti interpersonali e la capacità di cooperare con gli altri accrescendo il senso di appartenenza al gruppo ed imparando il valore della solidarietà. c) autonomia, per attività di brainstorming, durante la quale la classe elabora idee creative in gruppo, generando diverse soluzioni da valutare e scegliere insieme; per aquisire strumenti per l’autovalutazione d) alternanza dei ruoli comunicativi per facilitare la comunicazione. Tali tecniche sono quelle riprese dal counseling non direttivo basato sulla persona (Rogers 1997). Finalizzate a promuovere una comunicazione empatica, in ambito didattico, mettono gli studenti nelle condizioni di “imparare a imparare” rimuovendo ostacoli di tipo cognitivo, emotivo e affettivo. Strumento privilegiato è l’ascolto attivo, attento e partecipe, basato non solo su quanto l’altro dice, ma anche su come e perché lo dice, con attenzione quindi anche alla comunicazione non verbale e alle componenti implicite del messaggio. L’ascolto è considerato il presupposto della comunicazione, L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare : a) dichiarativa, nella presentazione dei contenuti

b) procedurale, nella utilizzazione consapevole di metodi e procedure per la risoluzione di problemi c) problem solving, nello sviluppo di abilità nella ricerca di soluzioni ai problemi non solo sul piano operativo ma

anche comportamentale e psicologico così da poter sviluppare la propria autonomia, il senso di responsabilità, l’autostima, la capacità di relazionare con gli altri e le proprie capacità decisionali

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica nella conduzione graduale dell’ alunno alla scoperta di ciò che si desidera egli conosca mediante un costante ed attivo suo coinvolgimento nei percorsi di ricerca e di interpretazione. Così operando l‘alunno padroneggia le conoscenze acquisite ed è in grado di utilizzarle per le successive fasi di apprendimento.

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo, sul processo mentale che sta sviluppando, nella costante ricostruzione di schemi interpretativi della realtà, che solo chi apprende può decidere di mettere in atto. “Apprendimento consapevole e attività sono complementari, interattivi e interdipendenti (non c’è azione senza pensiero, non c’è pensiero senza azione).[…] L’attività è però condizione necessaria ma non sufficiente all’apprendimento: per costruire significato è infatti necessaria la riflessione sulle azioni percepite e consapevoli” (Varisco, 2002). Se l’apprendimento non è semplice assimilazione di nuove informazioni ma costante ricostruzione di schemi interpretativi della realtà, che solo chi apprende può decidere di mettere in atto, la consapevolezza di questo processo e la capacità di analizzarlo diventano elementi centrali per arrivare a dare significato e valore all'esperienza apprenditiva. “La costruzione di significato coinvolge i pensieri, i sentimenti e le azioni e questi tre aspetti vanno integrati all’interno di un nuovo apprendimento significativo e in particolare di una nuova creazione di conoscenza” (Novak, 2001). Riconnettere e reintegrare questi tre piani, spesso nella scuola disgiunti, significa attivare quel processo di profonda modifica dell’identità personale che è alla base di ogni apprendimento significativo

INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO E SOSTEG NO Da definire in sede di Collegio Docenti. 10 Novembre2012 Prof.ssa Anna Taddeo

X

X

X

36

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________

Docente Perini Gianluca in supplenza per Bilenchi Manola

MATERIA Disegno Geometrico Classe 1 Sez. C Liceo Artistico

1. FINALITÀ: FINALITÀ (per il Biennio)

• Consapevolizzare l’allievo sulla funzione del Disegno Geometrico/Tecnico che, con i suoi contenuti, i suoi metodi e le sue tecniche fa da supporto alle discipline di indirizzo;

• Consapevolizzare l’allievo sulle potenzialità del Disegno Geometrico/Tecnico quale mezzo obiettivo di trasmissione e di interpretazione di dati

• Avviare l’allievo all’uso corretto ed autonomo di tale tipo di comunicazione, facendogli acquisire le conoscenze teoriche ed i metodi di costruzione grafica specifici di questa forma di linguaggio.

• Guidare l’allievo, nel corso del biennio, all’acquisizione delle competenze necessarie ad un uso espressivo e personale delle caratteristiche linguistiche delle discipline geometriche.

• Incrementare nel corso del biennio l’autonomia dell’ allievo nel processo di apprendimento teorico e di applicazione dei metodi studiati

2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (per il Biennio)

• Acquisizione di un metodo di lavoro consapevole ed organizzato e di una crescente autonomia nel condurre lo studio individuale a scuola come a casa

• Saper leggere ed interpretare un testo (specie quelli in adozione)

• Sapersi esprimere in modo adeguato adoperando la terminologia ed i codici linguistici specifici delle discipline geometriche

• Sviluppare capacità di intuizione, riflessione e memorizzazione

• Sviluppare capacità di analisi, sintesi e collegamento

• Sviluppare capacità percettive per comprendere le relazioni che intercorrono tra la realtà ed i possibili modi di rappresentarla

• Acquisire competenze tecniche per applicare semplici principi, regole e procedimenti attinenti alle discipline geometriche.

• Sviluppare abilità pratiche per un uso corretto e sempre più autonomo e “creativo” di strumenti e materiali

2.1 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (della classe Prima)

• Comprendere le più intuitive relazioni che intercorrono tra la realtà studiata e la sua rappresentazione grafica attraverso il disegno geometrico e tecnico

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

37

• Conoscere gli enti ed gli elementi geometrici fondamentali (saperli individuare, descrivere rappresentare usando correttamente il linguaggio verbale, grafico e simbolico)

• Conoscere in modo semplice i principi teorici cui si riferiscono i sistemi di rappresentazione grafica delle Proiezioni Ortogonali e dell’ Assonometria.

• Comprendere le differenze funzionali dei due metodi di rappresentazione grafica e saperli utilizzare, all’occorrenza, in modo appropriato (anche espressivo)

• Comprendere e saper applicare le regole di costruzione grafica riferite alle Proiezioni Ortogonali ed all’Assonometria per rappresentare: figure piane, solidi (anche sezionati), semplici gruppi di solidi e semplici oggetti

• Saper decifrare e trasporre i dati di un soggetto da un metodo di rappresentazione grafica all’altro.

• Acquisire capacità di analisi, sintesi e trasposizione grafica di semplici dati assegnati teoricamente

• Conoscere e saper utilizzare le scale metriche

• Conoscere e saper applicare regole semplici ma specifiche del disegno tecnico (quotature)

• Conoscere e saper utilizzare correttamente i materiali e gli strumenti da disegno, compresi, eventualmente, quelli multimediali.

• Acquisire abilità manuali e competenze teorico-grafiche riferite all’uso del segno ed all’impaginazione, per poter operare scelte personali nella stesura degli elaborati

3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA

• Conoscenza di base della terminologia specifica

• Conoscenza di base della corretta simbologia grafica

• Minima manualità nell’uso dei principali strumenti e materiali da disegno

• Ordinato metodo di lavoro

• Corretto comportamento in aula

4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE

La classe è costituita da 25 alunni (9 maschi e 16 femmine). Sono presenti n. 5 alunni ripetenti provenienti da

questo istituto, inoltre è presente un alunno seguito dall’insegnante di sostegno che segue una programmazione

differenziata ed un alunno che ha un programmazione con obiettivi minimi.

La classe si presenta abbastanza omogenea non solo nel possesso dei prerequisiti, ma anche nel comportamento in

classe. Durante l’attività didattica in classe, nonostante non ci siano particolari disturbi, si ha l’impressione di una

partecipazione superficiale come se l’argomento trattato fosse scontato e di dare poco “peso” alla materia con un

impegno, nella elaborazione delle tavole da disegno, esclusivo e puntuale alla loro composizione fine a se stessa.

E’ stato chiesto infatti di prendere appunti della lezione teorica, come è stato chiesto di approfondire e studiare le

esercitazioni fatte in classe con le spiegazioni sul libro di testo, ma pochi si sono adoperati in tal senso.

Per questo emerge di fatto che a fronte di prove svolte in classe con una media più che sufficiente si riscontrano poi

grosse lacune dal punto di vista della conoscenza del disegno geometrico.

Sono pochi gli alunni che si impegnano in modo costante.

5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA

U.D. 1 - Conoscenza degli strumenti e dei materiali

o I formati e la squadratura del foglio o La scrittura o La quotatura o L’uso della riga e delle squadre-> applicazioni

U.D. 2 - I metodi di rappresentazione: concetto di proiezione cilindrica e conica - Proiezione ortogonale: cenni storici e concetti base per l’applicazione

38

o Proiezioni ortogonali di figure piane parallele ai piani di proiezione o Proiezioni ortogonali di solidi semplici e gruppi di solidi

U.D. 3 - Assonometria: cenni storici e concetti base per l’applicazione - Differenza tra assonometria obliqua e ortogonale - Assonometria isometrica, cavaliera e monometrica-> applicazione

o Assonometria di figure piane o Assonometria di solidi semplici o Assonometria di gruppi di solidi

U.D. 5 - Proiezioni ortogonali e assonometria di solidi ruotati U.D.6 - Le sezioni: concetti generali

o Proiezione ortogonale e assonometria di solidi semplici tagliati da piani paralleli ai piani di proiezione o Proiezione ortogonale e assonometria di solidi semplici tagliati da piani inclinati ai piani di proiezione

L’ordine delle UU.DD. potrebbero subire variazioni in base alle esigenze didattiche.

6. STRUMENTI DIDATTICI

Per le spiegazioni si prediligerà l’uso della lavagna tradizionale, dei gessi colorati, degli strumenti da disegno per la lavagna, dei modelli del triedro spaziale e dei solidi geometrici; in qualche particolare occasione si utilizzeranno le attrezzature multimediali fornite dalla scuola. Per la trattazione degli argomenti si farà costante riferimento a quanto riportato dal libro di testo, che è corredato da un dvd e da possibili approfondimenti on-line; all’occorrenza si utilizzeranno ad altri testi specialistici. Per le esercitazioni grafiche, al libro di testo si affiancheranno le fotocopie e materiale di archivio e si utilizzeranno: la normale strumentazione da disegno e supporti cartacei di diverso tipo: cartoncino, carta da pacchi, lucidi, ecc… Le lezioni si terranno di norma nelle aule dotate di banchi da disegno, all’occorrenza, se disponibili, si ricorrerà ai laboratori multimediali.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE

In relazione alle finalità ed agli obiettivi da proseguire, le verifiche saranno prevalentemente grafiche. Solo per qualche U.D. potrebbero essere utilizzati test teorici volti a verificare la comprensione di principi, regole, ecc… Oltre alle verifiche sommative previste alla fine di ogni U.D. o gruppo di UU.DD ed i cui risultati concorreranno alla valutazione periodica, gli alunni svolgeranno costantemente esercizi applicativi, sia in classe che a casa, che serviranno loro per concretizzare graficamente quanto appreso, ed all’ insegnante per controllare l’efficacia del processo didattico, onde apportare eventuali rettifiche in itinere. Queste esercitazioni (anche se misurate), considerate vere e proprie verifiche formative, saranno costantemente corrette e discusse in classe ed avranno la funzione di esercitare lo studente all’’autocritica ed all’ auto-valutazione. Tale sistema permetterà di attivare quelle azioni di feedback che tolgono alla valutazione le sue caratteristiche negative legate allo sterile giudizio sull’allievo, per restituirle la sua funzione positiva di elemento modificativo del processo formativo. Gli elaborati saranno raccolti in una cartella, oggetto di valutazione periodica e finale, perché indicatrice dell’interesse, dell’ impegno e delle competenze raggiunte dal singolo allievo.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE

• Per la valutazione periodica e finale, visto che questa non può essere effettuata in termini assoluti ma deve considerare

• il differenziale tra il livello di partenza e quello di arrivo, si terrà conto :

• della situazione iniziale

• dei progressi conseguiti in base ai risultati emersi dalle verifiche

• dell’acquisizione di una graduale autonomia nella gestione di spazi e tempi di lavoro

• dell’interesse, della partecipazione e del’impegno dimostrati

• del rispetto delle scadenze

• dell’apporto personale ai lavori di gruppo

39

• della puntualità e della presenza alle lezioni

• di eventuali fattori extrascolastici condizionanti

2. OBIETTIVI MINIMI DA CONSEGUIRE PER ACCEDERE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Per avere la promozione alla classe successiva senza debito formativo un alunno deve aver acquisito un bagaglio di conoscenze e capacità operative giudicabili sufficienti (corrispondenti alla votazione 6/10) ed in modo specifico, riguardo i vari aspetti dell’apprendimento della disciplina, deve: · possedere conoscenze minime ma corrette sulla simbologia, la terminologia, le regole teoriche e le definizioni · saper cogliere aspetti essenziali anche se non approfonditi di: principi, regole e procedimenti

· saper applicare in modo adeguato tali sue conoscenze negli elaborati grafici assegnati, i quali non devono presentare errori di costruzione e di simbologia gravi, ma solo di distrazione; devono dimostrare precisione di segno e cura esecutiva

· saper utilizzare gli strumenti ed i materiali in modo corretto (l’intervento dell’ insegnante è ammesso solo per le esercitazioni più complesse) L’allievo, inoltre, dovrà aver dimostrato il dovuto interesse per la disciplina con la presenza costante e la partecipazione attiva e responsabile alle lezioni, il continuo impegno nel lavoro richiesto sia a casa che a scuola e la

puntualità nelle scadenze prefissate. Nella valutazione d’insieme si terrà conto logicamente del progresso registrato tra la situazione d’ingresso e quella finale.

MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE

VERIFICHE (Numero, Tipologia, Motivazione)

In relazione alle finalità ed agli obiettivi da proseguire, le verifiche saranno prevalentemente grafiche. Oltre alle verifiche sommative previste alla fine di ogni U.D. o gruppo di UU.DD ed i cui risultati concorreranno alla valutazione periodica, gli alunni svolgeranno costantemente esercizi applicativi, sia in classe che a casa, che serviranno loro per concretizzare graficamente quanto appreso, ed all’ insegnante per controllare l’efficacia del processo didattico, onde apportare eventuali rettifiche in itinere. Queste esercitazioni (anche se misurate), considerate vere e proprie verifiche formative, saranno costantemente corrette e discusse in classe ed avranno la funzione di esercitare lo studente all’’autocritica ed all’ auto-valutazione. Gli elaborati saranno raccolti in una cartella, oggetto di valutazione periodica e finale, perché indicatrice dell’interesse, dell’ impegno e delle competenze raggiunte dal singolo allievo.

1. CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO

CONOSCENZA (terminologia, simbologia grafica, regole tecniche, …)

Gravemente insufficiente Completamente assente 1-2

Insufficiente Molto lacunosa 3-4

Mediocre Lacunosa e superficiale 5

Sufficiente Indispensabile ma pertinente 6

Discreto Completa e pertinente 7

Buono Completa ed approfondita 8

Ottimo /eccellente Completa, approfondita, coordinata e rielaborata personalmente 9-10

COMPRENSIONE ( principi, regole, procedimenti, …)

Gravemente insufficiente Gravi difficoltà nella comprensione di tutto quanto proposto 1-2

Insufficiente Coglie solo informazioni molto parziali e settoriali (es. procedimenti ma non regole)

3-4

Mediocre Coglie solo informazioni essenziali e non riesce a coordinarle 5

Sufficiente Coglie informazioni essenziali e le coordina in modo pertinente 6

Discreto Coglie aspetti principali e approfondisce 7

Buono Coglie anche aspetti impliciti e sa trarre conclusioni 8

Ottimo /eccellente Coglie anche aspetti impliciti, trae conclusioni, ipotizza utilizzazioni diverse

9-10

APPLICAZIONE (regole e procedimenti, simbologia espressiva, precisione esecutiva, elaborazione personale…..)

Gravemente insufficiente Completamente assente 1-2

40

Insufficiente L’elaborato presenta gravi errori di procedimento, è incompleto, presenta precisione esecutiva, inadeguatezza espressiva , non corrispondenza al tema proposto, scadente dal punto di vista compositivo

3-4

Mediocre Presenta errori di composizione e di procedimento, precisioni, e non completa corrispondenza al tema proposto, l’elaborazione è assente o inadeguata

5

Sufficiente Presenta qualche errore di esecuzione, è abbastanza preciso e curato ma elaborato solo sotto la guida dell’ insegnante.

6

Discreto Corretto nei procedimenti, completo nella composizione, preciso nell’esecuzione, presenta elaborazione personale autonoma.

7

Buono Corretto, completo e preciso, curato nella composizione ed esecuzione, rielaborato personalmente in modo adeguato ed autonomo.

8

Ottimo /eccellente Corretto in ogni sua parte, preciso, completo e ricercato nella composizione ed esecuzione, ricco nei particolari, rielaborato personalmente in modo assolutamente autonomo e creativo.

9-10

USO DI STRUMENTI e MATERIALI

Gravemente insufficiente Completamente inadeguato per tutti gli strumenti ed i materiali 1-2

Insufficiente Inadeguato per gran parte degli strumenti e dei materiali proposti 3-4

Mediocre Corretto solo per gli strumenti più semplici ed i materiali più usuali 5

Sufficiente Corretto ma che va stimolato 6

Discreto Corretto ed autonomo 7

Buono Corretto, autonomo e flessibile 8

Ottimo /eccellente Corretto, autonomo, flessibile e creativo 9-10

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE (si fa riferimento a quanto indicato

nella programmazione di materia e del Consiglio di classe con le seguenti eventuali integrazioni) Poiché si possono individuare settori comuni di intervento con le varie materie ed in particolare con le altre propedeutiche ed i Lab. Artistici, durante il c.a.s. potrebbero effettuarsi dei lavori multidisciplinari da definirsi in seno ai Consigli di Classe. Durante le lezioni, ogni qualvolta se ne presenterà l’occasione, si tratteranno sotto forma di dialogo o discussione collettiva problematiche legate all’ Ed. alla Salute ed alla Sicurezza, all’ Ambiente, alla Legalità. In riferimento a particolari argomenti trattati potrebbero realizzarsi uscite in orario scolastico per svolgere esercizi di osservazione/studio della realtà, di interpretazione geometrica e trasposizione grafica della stessa. Potrebbero altresì effettuarsi visite a qualche mostra e a qualche opificio del territorio. È prevista la partecipazione a progetti , concorsi ed iniziative varie promossi dalla scuola o da associazioni o enti esterni. In coerenza con quanto deliberato dal Consiglio di Classe si potrà partecipare a visite di istruzione fuori sede della durata di un giorno.

10. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO DI COMPETENZE (modalità di conduzione delle

lezioni e delle esercitazioni, per un apprendimento consapevole)

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza"

b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________

e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________

d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato” x

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

x

x

x

x

41

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

10.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno,

sul piano della relazione educativa: (con eventuali riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed autori)

a) direzione, per: lezioni frontali per trasmettere le conoscenze allo studente in modo che lui possa ricevere

e organizzare gli argomenti appresi. Con lezione frontale, i contenuti di ogni U.D. saranno introdotti teoricamente

ponendo la classe davanti ad un “problema da risolvere” aprendo una discussione ed invitando ognuno ad intervenire

con il proprio contributo al fine di stimolare interesse e partecipazione.

Seguirà quindi la dovuta spiegazione alla lavagna accompagnata da esempi chiarificatori grafici e tridimensionali.

b) tutoraggio, per: esercitazioni grafiche in classe sull’argomento trattato. Un lavoro di gruppo per

ragionare sui diversi argomenti contribuendo a sviluppare sempre maggiori abilità di formare strette relazioni con

gli altri e contribuendo allo sviluppo cognitivo. c) autonomia, per: i diversi argomenti da presentare allo studente. La scelta non è casuale ma è data

dall’esperienza lavorativa e quindi dalle capacità dei ragazzi riscontrate negli anni precedenti.

d) alternanza dei ruoli comunicativi, per discutere dei vari argomenti che necessitano a volte di

ragionamenti incrociati. Il docente farà da guida all’alunno durante il processo di apprendimento per aiutarlo a

comprendere il rapporto tra mondo cognitivo e realtà e ad indirizzare le proprie capacità espressive verso una

corretta metodologia procedurale che utilizza il disegno non come attività soltanto manuale, bensì come attività di

formazione di processi mentali e progettuali, come organizzazione di segni e come veicolo di comunicazione e di

interpretazione.

10.3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate

situazioni da progettare :

a) dichiarativa, nelle nozioni teoriche: sapere cosa è una certa cosa

b) procedurale, nei metodi, nelle procedure, nei ragionamenti sul come fare una certa cosa

c) problem solving, nel saper affrontare problemi di qualsiasi tipo

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nell’attività del disegno geometrico, il

saper dirigere il proprio lavoro con mano artistica anche nell’impaginazione del foglio da disegno e soprattutto nella

resa finale.

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo, sul processo mentale

che sta sviluppando, nelle lezioni teoriche dove c’è la possibilità di ragionare sull’argomento per capire ed imparare in

modo da sviluppare percorsi autonomi che possono produrre soluzioni originali e creative.

11. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO

Per gli obiettivi non raggiunti dal singolo o dal gruppo, sono previsti i seguenti interventi in itinere:

• · Rispiegazione ed esercizi di rinforzo individualizzati da impostare a scuola, sotto la guida dell’insegnante, e da completare a casa

• · Pausa nell’attività didattica e lavoro per fasce di livello con esercizi di ripetizione, di rinforzo o di approfondimento

• · Tutoraggio fra studenti e lavori di gruppo

• · Sportello help

• · Corsi di recupero extraorario scolastico (nei casi più problematici)

• Siena, 20/10/2012 Firmato Perini Gianluca

42

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131

_______________________________________________________________________

Docente Prof. Emanuela Fucecchi MATERIA Discipline Plastiche Classe 1^ Sez. C 1./2. FINALITÀ e OBIETTIVI / DIDATTICI DISCIPLINARI Il biennio sarà rivolto prevalentemente all’acquisizione delle competenze nell’uso dei materiali, delle tecniche e degli strumenti utilizzati nella produzione plastico-scultorea. Si insegnerà l’uso appropriato della terminologia tecnica essenziale e soprattutto la comprensione e l’applicazione dei principi che regolano la costruzione della forma attraverso il volume e la superficie. Si illustreranno le procedure di riproduzione tramite formatura illustrando le interazioni tra la forma tridimensionale e lo spazio circostante. Lo studente farà esperienza che la forma tridimensionale comporta un linguaggio a sé, esperienza propedeutica alla scelta degli indirizzi. Si sottolineerà l'importanza dell’analisi ai fini di un'autonoma elaborazione e si spiegherà come organizzare in maniera efficiente i tempi e il proprio spazio di lavoro. Si deve assimilare il concetto che la scultura è una pratica e un linguaggio che richiede rigore tecnico ed esercizio mentale. Durante questo periodo scolastico, attraverso l’elaborazione di manufatti eseguiti in stiacciato, in bassorilievo, altorilievo e a tuttotondo di piccola dimensione in argilla e gesso, si affronterà la genesi della forma plastico-scultorea. Questo sarà possibile attraverso l’esercizio dell’osservazione, lo studio dei parametri visivi e plastico-spaziali e l’analisi dei rapporti positivo/negativo, segno/traccia, pieno/vuoto, spazio/forma, figura/fondo, secondo i principi della composizione. Prima si punterà ad acquisire le conoscenze essenziali relative ai vari sistemi di rappresentazione. Poi, si illustreranno allo studente le principali tecniche plastico-scultoree instradandolo verso un'autonomia progettuale e operativa, analizzando ed elaborando figure geometriche, fitomorfiche, umane ed animali. Si illustreranno le diverse teorie della proporzione e, congiuntamente alle discipline grafico-pittoriche, si daranno cenni di anatomia umana e di percezione visiva. Il biennio comprenderà anche l’uso delle tecniche di base per la produzione e la riproduzione del manufatto modellato. È quotidiano, lungo il biennio, l’utilizzo di mezzi fotografici e multimediali per l’archiviazione degli elaborati e la ricerca di fonti.

3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Conoscenza delle regole elementari della composizione plastica (piani, etc.). Conoscenza delle differenze tra bassorilievo, altorilievo, tuttotondo. Saper riconoscere e usare in modo semplice le combinazioni di linee, forme, volumi, colori. Saper applicare le regole elementari della composizione plastica. Saper leggere e riprodurre la realtà adattandosi ai vincoli della materia. Dimostrare una capacità operativa di tipo plastico traducendo in maniera corretta il pensiero in azione. Dimostrare indipendenza dalle immagini stereotipe.

4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE Dalle prime osservazioni effettuate durante lo svolgimento delle lezioni, emerge un certo entusiasmo ed interesse per la disciplina. Sono stati verificati i livelli di partenza della classe, livelli che sono in complesso accettabili. Dal punto di vista della disciplina la classe risulta vivace e con un livello di rispetto non sempre sufficiente. Si deve assolutamente migliorare il senso di responsabilità dei singoli appartenenti alla classe nello svolgimento dei loro compiti, nei riguardi dell’ambiente lavorativo e più in generale il livello di scolarizzazione.

5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA Le unità didattiche si modulano su tre ore settimanali, di 50 minuti, della disciplina. Progettazione di elaborati grafici: 15 ore. Ornato disegnato e modellato: 15 ore. Approfondimento sul modellato, sviluppo delle capacità manuali nel plasmare la creta: 15 ore. Conoscenza delle soluzioni plastiche che è possibile ottenere grazie all’utilizzo dei diversi utensili ritenuti idonei: 15 ore.

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

43

Modellato a bassorilievo/altorilievo: 15 ore. Pieno e vuoto: valori percettivi e plastici: 12 ore. Prove : 12 ore Totale: 99 ore

6. STRUMENTI DIDATTICI Strumenti tecnici specifici della disciplina: creta, spatole, stecche, etc. Fogli, matite colorate, lapis, acquarelli, fotografie. Ricerche nel web di risorse digitali e loro impiego ai fini conoscitivi e motivazionali. Consultazione di vari testi integrato da riviste, audiovisivi, visite a musei, a mostre, a laboratori di artisti sul territorio.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE Le verifiche verranno effettuate sul percorso ideativo, metodologico e operativo affrontato dall’allievo in classe per la realizzazione dell’elaborato e sugli elaborati stessi eseguiti a scuola o da eseguire a casa per le seguenti eventuali necessità: ricerche personali, elaborazioni aggiuntive, recupero. Modalità: analisi e valutazione della parte grafico-ideativa, plastica, espositiva. Prove: valutazione complessiva dell'elaborato assegnato secondo i criteri di valutazione, valutando tutte le fasi del percorso creativo. Criteri di valutazione: creatività e originalità dell'idea, livello di accuratezza nell'esecuzione tecnica, coerenza rispetto alla fase ideativa, corretto utilizzo dei materiali e degli strumenti, livello delle rifiniture, originalità del linguaggio espressivo, complessità dell'esecuzione tecnica, rispetto dei tempi di produzione e di consegna.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE Per la valutazione finale si terrà conto: del livello di partenza, dei fattori extrascolastici che possono avere influenzato lo studente, della costanza del rendimento, della partecipazione e dell’interesse nei confronti della disciplina, del livello di partecipazione al lavoro del gruppo, della presenza alle lezioni, della puntualità nel rispetto delle consegne, del grado di conoscenze specifiche acquisite, dello sviluppo di un proprio linguaggio espressivo, della capacità di corretto utilizzo dei materiali e degli strumenti, delle capacità di elaborazione e rielaborazione, del rispetto dell'aula. Gli OBIETTIVI MINIMI sono raggiunti quando: nella conoscenza della teoria si rilevano solo lievi lacune, non si rilevano errori nell'uso degli strumenti tecnici, l'elaborato risponde generalmente al tema proposto, il linguaggio scelto è quasi sempre appropriato, non si rilevano gravi errori nell'esecuzione che è sufficientemente adeguata Questi criteri si coniugano nel seguente sistema: CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO e/o CONOSCENZE (terminologia, regole teoriche, simbologia)

assenti o molto lacunose 1-4

lacunose o superficiali 5

minime 6

complete ed approfondite 7

complete, applicate, coordinate, personali 8-10 COMPRENSIONE (principi, regole e procedimenti)

Comprende in modo approssimativo 1-4

Coglie informazioni essenziali 5

44

Coglie aspetti essenziali ma non approfondisce 6

Coglie aspetti principali ed approfondisce 7

Coglie aspetti impliciti e sa trarre deduzioni 8-10 APPLICAZIONE (regole, composizione, precisione esecutiva, resa grafica, capacità creative e di rappresentazione)

Gravemente insufficiente: 1-4

presenta capacità di composizione, di elaborazione e di rappresentazione molto carenti; imprecisione esecutiva o esecuzione tecnica scorretta non corrispondente alle esercitazioni assegnate

Insufficiente o mediocre: 5

presenta carenti capacità di composizione, di elaborazione e di rappresentazioni; imprecisione esecutiva; esecuzione tecnica poco corretta; non completa corrispondenza alle esercitazioni assegnate.

Sufficiente: 6

presenta qualche errore di esecuzione, è abbastanza preciso, curato nella impostazione; nella elaborazione creativa e nella rappresentazione solo se guidato.

Discreto: 7

corretto, preciso , curato in ogni suo aspetto, discrete capacità creative di elaborazione ed esecuzione

Buono: 8

corretto, preciso, curato nella composizione ed esecuzione, adeguata ed autonoma elaborazione creativa, adeguata resa grafica e manuale.

Ottimo: 9-10

corretto in ogni sua parte, preciso, completo nella composizione ed esecuzione, ricco nei particolari, notevoli capacità creative e autonome.

USO DEGLI STRUMENTI

Completamente inadeguato 1-4

Uso non appropriato 5

Uso corretto se guidato 6

Uso corretto ed autonomo 7

Uso corretto autonomo e versatile

8-10

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE Utilizzo di temi da affrontare e sviluppare in un contesto di interazione tra i diversi laboratori presenti nella scuola. Visite guidate a mostre, musei e laboratori professionali sia del territorio che specifici della materia, concorsi e progetti sul territorio.

10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO Si prevede nell'ambito del biennio, di sviluppare nello studente la consapevolezza della propria vocazione più profonda che realizzerà nel triennio successivo di propria scelta, grazie alle basi culturali ed operative sviluppate nel biennio. Momenti fondanti per la crescita della persona sono l'acquisizione di un comportamento responsabile nei confronti di sé, degli altri, degli impegni di lavoro e degli arredi scolastici; la consapevolezza del valore dello studio e dell’attività scolastica come strumenti formativi per la vita presente e futura; il rispetto dell’ambiente e della collettività.

11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO PER COMPETENZE

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

x

45

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza"

b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________

e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________

d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

11.2 PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno,

sul piano della relazione educativa

a) direzione, per guidare gli studenti in un corretto utilizzo dei materiali e degli strumenti b) tutoraggio, per incentivare le interrelazioni positive all'interno del gruppo c) autonomia, per incentivare e sviluppare l'originalità del proprio segno grafico-plastico

d) alternanza dei ruoli comunicativi, per sviluppare la capacità di ricerca e la sicurezza

nell'esporre e presentare il proprio lavoro (es. book, installazioni, mostre).

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate

situazioni da progettare :

a) dichiarativa, nelle prove e nella presentazione dei progetti e degli elaborati

b) procedurale, nella corretta analisi, pianificazione, progettazione, esecuzione

del tema richiesto

c) problem solving, nelle fasi della discussione creativa, nella focalizzazione delle criticità, della

soluzione dei problemi nel rispetto degli strumenti a disposizione e dei materiali utilizzati

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nelle fasi della progettazione e

dell'elaborazione della relazione tecnica in rapporto ad una ipotetica committenza

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) nello sviluppo da parte dell'allievo del

significato del suo lavoro e del suo essere in relazione con l'ambiente circostante

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO Esercizi individuali di rinforzo in classe e con lavoro da svolgere a casa Lavoro di gruppo

Siena, 13/ 11/ 2012 Prof.ssa Emanuela Fucecchi

Firma …………………………………………..

x

x

x

x

x

x

46

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________

Docente Prof. Mezzacasa Fiorella MATERIA Discipline Grafiche e Pittoriche Classe1 Sez.C

Premessa deontologica:

Il primo biennio sarà rivolto prevalentemente alla conoscenza e all'uso dei materiali, delle tecniche e degli strumenti tradizionali utilizzati nella produzione grafica e pittorica, all'uso appropriato della terminologia tecnica essenziale e soprattutto alla comprensione e all'applicazione che dei principi che regolano la costruzione della forma attraverso il disegno e il colore. In questa disciplina lo studente affronterà i principi fondamentali del disegno sia come linguaggio a sé, sia come strumento propedeutico agli indirizzi; il disegno non è solo riconducibile ad un atto tecnico, ma è soprattutto una forma di conoscenza della realtà, delle cose che costituiscono il mondo e delle loro relazioni reciproche. Lo studente dovrà inoltre acquisire le metodologie appropriate, essere in grado di organizzare i tempi e il proprio spazio di lavoro in maniera adeguata ed essere consapevoli che il disegno e la pittura sono linguaggi che richiedono rigore tecnico ed esercizio mentale.

Principio guida ���� La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ' 1. FINALITÀ: la disciplina come contributo all’acquisizione di un metodo ragionato di imparare lungo

l’intero arco della vita. Il percorso liceale deve favorire nello studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico di fronte alle situazioni.

Il disegno e la pittura perciò non sono solo riducibili ad un atto tecnico ma sono soprattutto forme di conoscenza della realtà, percezione delle cose che costituiscono il mondo e comprensione delle loro specifiche relazioni.

2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (con riferimento a quanto indicato nella programmazione di

Dipartimento e, solo per le classi Prime/Seconde, tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei):

• Conoscenza degli strumenti utilizzati nella produzione grafica e pittorica ed uso appropriato della terminologia tecnica essenziale.

• Abbandono degli stereotipi figurativi per affrontare i principi fondanti del disegno inteso sia come linguaggio a sé sia come strumento progettuale propedeutico agli indirizzi.

• Affinamento dell’osservazione tramite l’esercizio e lo studio dei parametri visivi e plastico- spaziali.

• Conoscenza dei principi fondanti della composizione attraverso lo studio e l’analisi dei rapporti linea/ forma, chiaro/scuro, figura/sfondo, tinta/luminosità/saturazione di contrasti, textures, ecc..

• La conoscenza dei sistemi essenziali di rappresentazione a mano libera o guidata, dal vero o da immagine.

• Conoscere le principali tecniche di restituzione grafica e pittorica. • Conoscere le principali teorie del colore, della proporzione e della percezione visiva. • Acquisire un’autonomia operativa, utilizzando ed elaborando figure geometriche,

fitomorfiche, umane ed animali e conoscere i contenuti principali dell’anatomia umana.

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

47

• Saper usare mezzi fotografici multimediali per l’archiviazione degli elaborati e la ricerca di fonti.

• Saper comprendere la funzione dello schizzo, del bozzetto e del modello, nell’elaborazione di un manufatto grafico o pittorico e cogliere il valore culturale di questi linguaggi.

3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Come prerequisiti, ci si aspetta che abbiano sviluppato le competenze necessarie per superare l’esame di terza media: che sappiano minimamente disegnare dal vero, che conoscano o abbiano studiato qualche artista recente o del passato, che conoscano qualche tecnica artistica e la teoria dei colori, che abbiano qualche volta usato i colori all’ acqua, che abbiano realizzato qualche rielaborazione di immagine e una copia da un autore antico o moderno. 4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della

disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o programmate)

La classe è composta da 25 allievi. Dalle prime lezioni svolte si è sviluppato il profilo di una classe vivace ma scolarizzata. Dal test di ingresso, si delinea una situazione divisibile in tre fasce di apprendimento. Emergono alcune figure motivate e ricettive . 5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA ( contenuti disciplinari in relazione al monte ore annuale a

disposizione; es. 3 ore a settimana x 33 settimane = 99 ore: come ripartirle)

Le lezioni saranno articolate in U.D. della durata da due 2, 8 e più ore a seconda delle difficoltà dell’argomento in trattazione e della complessità della tecnica esecutiva. Il lavoro si svolgerà inizialmente in classe e spesso terminerà a casa. Le quattro ore settimanali saranno articolate nel seguente modo: due ore in classe dove si svolgerà la parte del lavoro relativa allo studio del linguaggio figurativo ed alle tecniche ad esso legate e due ore nell'aula di disegno dal vero dove i ragazzi potranno esercitarsi sui cavalletti a copiare i modelli in gesso o creando delle composizioni con tutti gli altri oggetti in dotazione in queste aule. Dopo le prime sedute un disegno a chiaroscuro potrà durare anche quattro lezioni di due ore a seconda del risultato che l'allievo potrà ottenere.

Dettatura dei materiali da acquistare, i lapis e la loro classificazione in duri e morbidi, a cosa serve il disegno, cosa sono gli stereotipi figurativi, descrizione dei materiali necessari al lavoro e loro impiego come: matite, carboncino, sanguigna, grafite, inchiostri, acquarello, tempere, pennarelli ecc...

PRIMO QUADRIMESTRE:

• Disegno: la tecnica del chiaroscuro. Esecuzione di composizioni di solidi a chiaroscuro. • Esercitazioni sull'uso del chiaroscuro attraverso la creazione di textures grafiche. • Il rapporto tra figura e sfondo, le figure impossibili, la tecnica di riproduzione della

quadrettatura: • Realizzazione della coppa di Rubin con la tecnica a china. • Disegno: schizzi a chiaroscuro di composizioni di solidi. • La linea: crea una textures tridimensionale attraverso linee concave e convesse. • Il disegno fantastico: crea il castello della tua fantasia. • Disegno il panneggio: visione di insieme e studio di un particolare di un panneggio. • Il punto: ingrandimento di una immagine realizzata con la tecnica dei punti. • Realizzazione di un'immagine POP Art attraverso la tecnica di riproduzione della

quadrettatura e tecnica della china. • Cenni sui metodi di rappresentazione: la prospettiva empirica, la prospettiva del colore,

l'assonometria, la teoria delle ombre. Esercitazioni in merito.

48

• La collocazione spaziale/gli indicatori spaziali della profondità. Esercizi sulla prospettiva dei colori.

• Disegno: luce ombra volume, ombre proprie e ombre portate, riproduzione da immagini di figure geometriche solide con il chiaroscuro ottenuto attraverso l’uso dei lapis morbidi.

• La teoria dei colori, il fenomeno della luce, la sintesi additiva, la sintesi sottrattiva, i colori primari nelle rispettive sintesi, i colori secondari i pixel.

• I colori primari e i colori secondari/ la teoria dei colori/l’uso dei colori a tempera. Realizzazione del cerchio cromatico di Itten.

• Esercitazioni con lo spruzzatore a fiato sulle mascherine e i colori primari, dripping e frottage.

• Copia di uno studio da Kandinskj o da Klee da realizzare con la tecnica della tempera.

SECONDO QUADRIMESTRE: • Le textures:il frottage, textures ottenute attraverso graffiti, china e cannucce, spugnature,

stampi di varia natura. Esercizi: produzione di vari tipi di textures e re interventi successivi con la china e gli acquerelli.

• Le textures: il frottage, le textures ottenute attraverso graffiti, china e cannucce, spugnature, stampi di varia natura. Esercizi: produzione di vari tipi di textures, collage.

• La simmetria, il modulo e il ritmo da ricercare nella natura. Esercizi in merito. Cenni sulle proporzioni nel volto umano e sui canoni rappresentativi antichi.

• La forma/le figure geometriche primarie/ il punto/ la linea. Le forme geometriche primarie per Kandinskj, il valore simbolico dei colori per Kandinskj. Esercizi sulle forme geometriche primarie sul punto e sulla linea.

• Il segno ed il suo significato simbolico La forma/le figure geometriche primarie/ il punto/ la linea. Le forme geometriche primarie per Kandinskj, il valore simbolico dei colori per Kandinskj. Esercizi sulle forme geometriche primarie sul punto e sulla linea.

• Il segno ed il suo significato simbolico, brevi cenni di semiologia. • Realizzazione di una copia da Giacomo Balla a tempera. • Cenni sulla pubblicità ed il suo linguaggio. • La visualizzazione di una breve poesia attraverso la tecnica del collage figurato e scritto.

(es. Poesia visiva).

6. STRUMENTI DIDATTICI (strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli

obiettivi, sia disciplinari che trasversali concordati dal C. di Cl.)

Tutte le attrezzature in dotazione nei laboratori della scuola , nonché computer, scanner, stampante, macchina fotografica digitale, riviste, libri e l'uso dell'aula di disegno dal vero.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE

(indicazione degli strumenti e dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di

valutazione: quale tipo di <struttura dare alle prove> e come differenziarla per livelli. Sono

auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

L’insegnante valuterà in itinere, con assiduità ed in modo sistematico, gli allievi in modo di offrire loro, continui punti di riferimento sui risultati che stanno ottenendo, in vista degli obiettivi da raggiungere. L’occasione per effettuare queste verifiche saranno per questa disciplina le: • esercitazioni grafiche /pittoriche. • prove orali realizzate in classe e prove grafiche o grafiche pittoriche realizzate a casa.

- Conoscenza ed uso dei materiali delle tecniche e degli strumenti tradizionali. - Conoscenza della terminologia minima ed essenziale della materia . - Comprensione e applicazione dei principi che regolano la costruzione della forma attraverso il

disegno come superamento degli stereotipi figurativi. - Acquisizione di metodologie appropriate , buona organizzazione dei tempi e degli spazi.

49

- Rispetto delle scadenze.

Si sono ritenuti raggiunti gli obiettivi minimi quando si ha:

- Conoscenza anche parziale nell' uso dei materiali delle tecniche e degli strumenti tradizionali. - Conoscenza anche parziale della terminologia minima ed essenziale della materia . - Comprensione e applicazione anche parziale dei principi che regolano la costruzione della

forma attraverso il disegno come superamento degli stereotipi figurativi.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE (Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

La valutazione finale terrà conto dei risultati delle verifiche e del :

- livello di partenza - partecipazione e comportamento - impegno e continuità nell’applicazione allo studio - presenza assidua e attiva in classe - disponibilità verso gli insegnanti, i compagni e il personale ATA - accettazione e rispetto delle regole e delle date di scadenza - consapevolezza dei propri doveri e accettazione delle proprie responsabilità - rispetto delle norme di comportamento all’interno dei laboratori - rispetto delle norme sulla sicurezza (legge 626) - rispetto della legge sul divieto di fumo nei locali pubblici - cura e pulizia dei propri strumenti di lavoro e dei laboratori - numero di assenze non riconducibili a motivi di salute

2. CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO

Area artistica: mancanza totale di conoscenze; mancanza di abilità valutabili; rifiuto di partecipazione-------------------------------------------------livello 1°( voto 1-3) incapacità di concretizzare semplici obiettivi di conoscenza; uso elementare o non pertinente degli strumenti tecnici; errori gravi nella simbologia e nell’applicazione---------------------livello 2° (voto 4) conoscenza e comprensione dei contenuti approssimativa; errori non gravi nell’uso della simbologia; errori non gravi nell’applicazione pratica dei concetti teorici; linguaggio grafico generalmente inadeguato--------------------------livello 3° (voto 5 ) lievi errori formali; linguaggio grafico generalmente appropriato; conoscenza e comprensione sufficientemente chiare; applicazione pratica generalmente corretta------------------------------livello 4° (voto 6) linguaggio grafico adeguato; conoscenza e comprensione chiare ed assimilate; applicazione pratica corretta------------------------------------------------livello 5° (voto 7) linguaggio grafico corretto, personale ed originale; conoscenze complete, approfondite e rielaborate; applicazione pratica autonoma, creativa e originale; possesso di un valido metodo di lavoro…………………………….livello 6° (voto 8-10)

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE (si fa riferimento a quanto indicato

nella programmazione disciplinare e del Consiglio di classe con le seguenti eventuali integrazioni)

50

..........................................................................................................................................................................................................................

10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO : ove necessario (si fa riferimento a quanto indicato nella

programmazione di materia con le seguenti eventuali integrazioni)

..........................................................................................................................................................................................................................

11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO PER COMPETENZE * * Dalle indicazioni nazionali:

<La scelta di evidenziare all’interno delle linee generali di ogni disciplina le competenze attese e di redigere obiettivi specifici di apprendimento in cui fossero uniti tutti gli aspetti che entrano in gioco nell’acquisizione di quelle competenze si colloca in continuità con le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo attualmente in vigore.

Tali obiettivi assumono ampiamente alla fine del primo biennio di ciascun liceo quanto attualmente richiesto ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione5>.

La metodologia che mi propongo di adottare consiste nell’utilizzo di una didattica coinvolgente e a carattere laboratoriale, che incentiva la didattica di piccolo gruppo, il tutoraggio tra pari e uno stile di apprendimento collaborativo. L'atteggiamento sarà quello di favorire il ruolo attivo dello studente e un apprendimento per scoperta, affrontando problemi e compiti avvertiti da questo come significativi per il contesto in cui vive e per la propria storia personale, con attenzione alla documentazione dei processi e dei percorsi nell’intento di diffondere e migliorare azioni positive. Inoltre sono interessata a integrare l’apprendimento teorico con l'apprendimento esperienziale e laboratoriale per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa. Mi propongo di riuscire a mettere dialetticamente insieme i diversi fattori che concorrono all’evento educativo in particolare correlando i contenuti e gli obiettivi con le reali possibilità di ciascun allievo, e del groppo di allievi. Al fine di riuscire a condurre un’azione educativa che si adatti a ciascuno pur essendo utile a tutti, che riconosca gli stili di apprendimento personali, il piano di lavoro sarà strutturato in vari punti, che impegneranno un numero variabile di lezioni a seconda della complessità dell’argomento trattato e della risposta degli allievi. Ogni punto verrà introdotto teoricamente ponendo la classe di fronte a un problema da risolvere, aprendo una breve discussione ed invitando ognuno ad intervenire con il proprio contributo. Dopo aver fornito alla classe, materiale cartaceo ed informazioni sufficienti per approfondire, si lascia spazio agli studenti affinché possano ancora ampliare la documentazione. Le lezioni-elaborazioni si svolgeranno nel laboratorio, talvolta nell’aula computer, raramente all’aperto per effettuare degli studi grafici dal vero sul paesaggio. Gli elaborati grafici e pittorici si realizzeranno prevalentemente in classe, ma potranno essere assegnati ex novo per un’elaborazione autonoma da fare a casa. La discussione sui risultati raggiunti dagli allievi nei propri elaborati sarà costante, in modo singolo o collettivo. Il lavoro realizzato consente di valutare il raggiungimento degli obiettivi e la possibilità di prosecuzione nell’iter di apprendimento; la promozione di processi metacognitivi solleciterà nell'alunno l'autocontrollo e l'autovalutazione dei propri processi di apprendimento. Nel suo sviluppo la valutazione sarà continua. (modalità di:

11.1. pianificazione annuale della serie di contenuti,

11.2. di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni,

11.3. di attenzione alle prestazioni intellettuali richieste agli studenti

al fine di progettare un organico piano per un apprendimento consapevole)

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

5 Decreto 22 Agosto 2007 , n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e articolo 2 comma 4 del Regolamento dei licei: “Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3 nonché all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento”.

51

N. B. Il modello successivo (una sorta di bussola per costruire la serie coerente degli argomenti che costituiscono il

piano annuale) non è ovviamente un vincolo (la bussola non è un vincolo).

Gli stessi concetti possono essere espressi con terminologia diversa, eliminando in parte o tutti i punti da a) a g).

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza"

b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________

e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________

d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri - nuovi linguaggi

11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul

piano della relazione educativa: (con eventuali, non obbligati (!) riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed

autori)

a) direzione, solo se necessario, quando cioè la classe è molto numerosa ed all’interno vi sono molti alunni che presentano difficoltà di apprendimento.

b) tutoraggio per coordinare le attività proposte dagli allievi, o da altri interlocutori, per favorire la laboratorialità, per capire i bisogni impliciti degli alunni, per favorire ascolto, attenzione, e stimoli nella scelta delle situazioni di apprendimento organizzate dalla scuola. c) autonomia, per: per lavorare ed imparare a lavorare nel rispetto reciproco, senza prevaricazioni, per imparare a procurarsi da sé gli strumento per operare. d) alternanza dei ruoli comunicativi, per porre il dialogo alla base del processo di insegnamento/apprendimento, per creare all’interno della lezione spazi di riflessione e di corresponsabilità interlocutoria, per riconoscere e legittimare l’interlocutore, cooperare con lui nella costruzione di significati e prospettive condivise.

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE

che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare :

a)dichiarativa: nell’ esposizione dei procedimenti tecnici, nell’esporre le caratteristiche dei materiali usati, nel descrivere una procedura di elaborazione di una immagine al computer…

b) procedurale: nell’ applicare correttamente una tecnica, nel combinare con coerenza una o o più tecniche rispettando i materiali. c) problem solving: nel trovare l’elemento mancante per equilibrare una composizione, per bilanciare un equilibrio cromatico. d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica: nel provare a vedere le cose in una

x

x

x

x

x

x

52

nuova prospettiva, ossia cambiare le precedenti conoscenze e le più recenti in nuove configurazioni sia pure per il soggetto interessato. e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo, sul processo

mentale che sta sviluppando. “Apprendimento consapevole e attività sono complementari, interattivi e interdipendenti, (non c’è azione senza pensiero, non c’è pensiero senza azione). L’attività è però condizione necessaria ma non sufficiente all’apprendimento: per costruire significato è infatti necessaria la riflessione sulle azioni percepite e consapevoli.”( B.M.Varisco 2002) Se l’apprendimento non è semplice assimilazione di nuove informazioni ma costante ricostruzione di schemi interpretativi della realtà, che solo chi apprende può decidere di mettere in atto, la consapevolezza di questo processo e la capacità di analizzarlo diventano elementi centrali per arrivare a dare significato e valore all’esperienza apprenditiva.

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO

Eventuali attività di recupero verranno effettuate in itinere in classe e a casa.

Siena, 12/ 11 / 2012 Firma

* Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento.”

Indicazioni Nazionali sui Nuovi Licei, parte allegato A

<< Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento >>

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________

Docente_CANNATA FRANCESCA MATERIA_ED. FISICA Classe I^ Sez. C

LICEO ARTISTICO “ D.BUONINSEGNA “- SIENA

Premessa deontologica: L’insegnamento dell’ educazione fisica nella scuola secondaria superiore deve tenere presente dei

rapidi cambiamenti psicofisici che avvengono in questa fascia d’età, della eterogeneità di situazioni

personali, della variabilità del processo evolutivo personale, nonché dalla significativa differenza fra i

due sessi. La programmazione in educazione fisica dipende da numerosi elementi che determinano

l’operatività tipica della materia, nello specifico la disciplina necessita di spazi idonei ( palestra, campo

sportivo…) e di strumenti adatti ( piccoli e grandi attrezzi). I docenti di ed. fisica dell’IIS Piccolomini-Siena, pur costatando la difficoltà e la mancanza di strutture, ipotizzano una programmazione educativa-didattica che prevede attività e/o progetti comuni all’intera istituzione o riguardanti solo alcune classi dei singoli istituti. I docenti concordano di organizzare la partecipazione alle gare di Corsa Campetre e di Atletica Leggera per le quattro scuole dell’IIS Piccolomini Siena. In riferimento al Liceo Artistico “ D. Buoninsegna “si prevede l’adesione al programma dei Centri Sportivi Studenteschi per le seguenti discipline sportive: sci alpino, ginnastica artistica e danza, pallavolo,pattinaggio sul ghiaccio, tennis tavolo, trekking, e un incontro con equipe medico sanitaria riguardante le problematiche della salute.

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

53

1. FINALITÀ:

-Favorire un produttivo recupero delle competenze motorie di base al fine di migliorare il rendimento complessivo medio degli studenti. -Favorire l’armonico sviluppo dell’adolescente aiutandolo a superare difficoltà e contraddizioni tipiche dell’età. -Promuovere attività sportive e favorire situazioni di sano confronto competitivo. -Acquisire abitudini allo sport come costume di vita trasferibile all’esterno della scuola. -Mettere in pratica norme di comportamento adeguate al fine di prevenire infortuni.

2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI

• POTENZIAMENTO DELLE CAPACITA’ CONDIZIONALI ( RESISTENZA, FORZA,VELOCITA’, MOBILITA’ ARTICOLARE) • -conoscere le capacità condizionali e individuare le attività che le sviluppano

• SVILUPPO DELLE CAPACITA’ COORDINATIVE (COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE, OCULO-MUSCOLARE-

EQUILIBRIO, TEMPISMO) • -conoscere le capacità coordinative e l’intervento delle funzioni neuromuscolari, attuare movimenti complessi in

situazioni economica, individuare le attività che sollecitano le funzioni neuromuscolari • CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE ( GIOCHI DI SQUADRA, DISCIPLINE SPORTIVE INDIVIDUALI) • -conoscere le regole di due giochi sportivi e di due discipline individuali, eseguire i fondamentali individuali dei

giochi di squadra proposti e i gesti tecnici delle discipline affrontate, applicare e rispettare le regole • ESPRESSIVITA’ CORPOREA ( PRESA DI COSCIENZA DEL CORPO STATICO E DINAMICO, COMBINAZIONI

COREOGRAFICHE) • -conoscere la successione delle combinazioni proposte, eseguire correttamente le combinazioni proposte,

interpretare in modo personale le combinazioni proposte

• EDUCAZIONE ALLA SALUTE (NORME DI IGIENE, TRAUMATOLOGIA E PRIMO SOCCORSO, PROBLEMATICHE

GIOVANILI) • -conoscere i principali traumi e norme elementari di pronto soccorso, conoscere i rischi derivati da errate

abitudini di vita, applicare le proprie conoscenze per migliorare il proprio benessere psico-fisico

3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Rielaborazione degli schemi motori di base e posturali acquisiti nell’ordine di scuola precedente. Adeguato orientamento spazio-temporale. 4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE

La classe è composta da 25 alunni di cui 16 femmine e 9 studenti maschi. Nonostante sia eterogenea per quanto riguarda il

possesso dei prerequisiti strutturali e funzionali, mostra interesse per la disciplina e disponibilità al lavoro proposto. Tutti gli

studenti possiedono, seppur in modo differenziato, le capacità necessarie per raggiungere gli obiettivi prestabiliti.

5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA Le attività di educazione fisica si effettueranno durante l’anno scolastico con lezioni di due ore consecutive alla settimana per la classe. La scansione del programma si attuerà inizialmente, e presumibilmente per la durata del primo quadrimestre, su tutte le esercitazioni di riscaldamento, attivazione cardio-vascolare, tonificazione muscolare alternata a esercitazioni di destrezza coordinativa, esercitazioni di dinamica complessa, attività di pratica sportiva di squadra e individuale che troveranno maggiore applicazione nel periodo del secondo quadrimestre.

6. STRUMENTI DIDATTICI

54

Utilizzo di tutti i piccoli e grandi attrezzi in dotazione della scuola; libro di testo adottato e sussidi audio-visivi.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE

-Osservazione sistematica

-Test motori

-Questionari

Per i criteri di valutazione si fa riferimento alle indicazioni fornite nella parte didattica del P.O.F.

Le eventuali giustificazioni dalle lezioni pratiche eccedenti quelle concesse dall’insegnante, se non motivate da valida

certificazione, incideranno negativamente sulla valutazione intermedia e finale.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE La valutazione sarà rapportata ai criteri di: -attenzione, interesse e partecipazione alle attività proposte -progressi evidenziati nell’esecuzione delle attività riferite ai contenuti tecnici e tattici -miglioramento delle capacità condizionali e coordinative -autocontrollo e grado di maturità dimostrati

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE Attività di avviamento alla pratica sportiva in orario pomeridiano previste dal Progetto del Centro Sportivo Scolastico e

partecipazione ai Giochi Studenteschi. Incontri con personale medico-specialistico in relazione alla tutela della salute.

10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO

Partecipazione ad iniziative di istituto: torneo interno di tennis tavolo, partecipazione alla “giornata dell’arte”,

approfondimenti riguardanti gli interventi di tutela della salute.

11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO DI COMPETENZE -Attuare il programma e realizzarne la scansione nel tempo in relazione all’ambiente

e alle strutture a disposizione -Garantire a ciascun allievo la possibilità di trarre giovamento dall’attività motoria e

di partecipare alla vita di gruppo nel rispetto della sua personalità e della sua evoluzione

-Calibrare la successione di sforzi e carichi di lavoro in relazione all’età e alle leggi fisiologiche

-Utilizzare attività idonee a superare eventuali difficoltà -Intendere l’agonismo come impegno per dare il meglio di se stessi nel confronto con

gli altri

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza"

b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________

e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________

d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”

x

x

x

x

x

55

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA

a) direzione, per presentare e organizzare le attività b) tutoraggio, per introdurre ad operare in piccoli gruppi c) autonomia, per eseguire in modo responsabile e personale

d) alternanza dei ruoli comunicativi, per favorire il confronto e il senso critico

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE

a) dichiarativa in riferimento alle conoscenze disciplinari

b) procedurale in riferimento alle modalità operative ed esecutive degli esercizi

c) problem solving in riferimento alle dinamiche e tattiche di giuoco

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica in riferimento alle pratiche di

espressività corporea

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo, sul processo mentale

che sta sviluppando,in riferimento alla consapevolezza dei risultati ottenuti alla fine del percorso individuale

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO

Gli interventi di recupero verranno effettuati all’interno dell’orario curricolare e in caso di problematiche e

difficoltà importanti anche nell’ambito delle attività pomeridiane previste dall’attuazione dei Gruppi Sportivi

Siena,12/11/ 2012

Profssa Francesca Cannata

x

x