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LA BANCA 1 GIUGNO 2011 PERIODICO TRIMESTRALE Registrazione n. 203/2008 del 01/02/2008 Tribunale di Venezia Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% CN5 VE n. 3 · SETTEMBRE 2011 INTERVISTA A GIORGIO CERELLO 13 MUTUI AL RIPARO DAL RISCHIO TASSI 17 IL SOCIO: COOPERATIVA IL GERMOGLIO 20 BSS ANTICIPA I CREDITI ALLE IMPRESE 6 UN SALUTO A MARIO OPPORTUNI 8

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LABANCA

1GIUGNO2011

PERIODICO TRIMESTRALERegistrazione n. 203/2008 del 01/02/2008 Tribunale di VeneziaPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% CN5 VE

n. 3 · SETTEMBRE 2011

INTERVISTAA GIORGIO CERELLO 13MUTUI AL RIPARO

DAL RISCHIO TASSI 17IL SOCIO: COOPERATIVA

IL GERMOGLIO 20

BSS ANTICIPA I CREDITIALLE IMPRESE 6

UN SALUTOA MARIO OPPORTUNI 8

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ILSOMMARIO

presso Banca Santo StefanoPiazza Vittoria, 1130030 Martellago (Ve)Tel. 041 54 96 [email protected]

Direttore ResponsabileFederica Zanata

Direttore EditorialeRaffaele D’Errico

RedazioneGloria TosettoDaniela Gambato

Hanno collaboratoGiuliana BarbieroFrancesca Turco

Progetto graficoEtra Comunicazionewww.etra-comunicazione.it

StampaLitocenter srl - Limena (PD)www.litocenter.it

IN QUESTO NUMERO

3 · L’EDITORIALEIL CORAGGIO DI SCEGLIEREdi Onorato Zanata Presidente di Banca Santo Stefano

6 · LABANCABANCA SANTO STEFANO ANTICIPAALLE IMPRESE I CREDITINEI CONFRONTI DEI COMUNI8 · LABANCAUN SALUTO A MARIO OPPORTUNI10 · LABANCA · SCRIVONO PER NOILA SALUTE: TRA STILI DI VITA E PREVENZIONEA cura del dottor Giovanni Poles - Specialista in Oncologia

13 · LABANCAFRA PASSATO E FUTUROintervista con Giorgio Cerello

17 · INIZIATIVE&PRODOTTIMUTUI AL RIPARO DAL RISCHIO-TASSI20 · ILSOCIOIL GERMOGLIOCOOPERATIVA SOCIALE ONLUS23 · LAFONDAZIONEBONUS SCUOLA MATERNA

24 · LAFONDAZIONE

AMPLIATE E RINNOVATELE INIZIATIVE PER LA SALUTE

25 · LAFONDAZIONE

CORSI DI GINNASTICA E YOGA

26 · LAFONDAZIONE

INCONTRI CULTURALIOPPORTUNITÀ DI CONOSCENZA

27 · LAFONDAZIONE

CONCERTO CON L’ORCHESTRADEL CONSERVATORIO DI ADRIA

28 · LAFONDAZIONE

IN VIAGGIO A MOSCA E SAN PIETROBURGO

31 · GLIITINERARI

IL CASTELLO DI SAN SALVATOREA SUSEGANA

33 · TRADIZIONI&SAPORI

TORTA DELLA NONNA

35 · GLIAPPUNTAMENTI

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L’EDITORIALE

L’economia mondiale sta attraversando oramai da qualche anno un periodo di forte crisi, e – nel medio periodo – la situazione non sembra certo mi-gliorare.

Anzi, siamo arrivati al punto in cui il disagio economico sta sfociando – ad esem-pio in Inghilterra – in preoccupanti episodi contro l’ordine pubblico, come già s’era verificato in Grecia ed in Francia lo scorso anno.I sociologi e gli economisti si esercitano in analisi sempre più approfondite ed in proposte di interventi che a volte sembrano addirittura contraddittorie fra loro, contribuendo ad alimentare la tensione ed il senso di insicurezza.Non è il caso quindi – si parva licet – di addentrarsi in ulteriori valutazioni ed approfondimenti. Due fatti però sembrano chiari ed incon-trovertibili. Il primo è che ad un mercato finanziario - e non solo - ora-mai globalizzato è necessario rispondere con un governo dell’economia altrettanto strutturato a livello sovranazio-nale; quantomeno sarebbe importante dal nostro punto di vista la possibilità di assumere decisioni unitarie, coerenti e rapide in materia di economia a livello di Comunità Euro-pea. Il secondo è che tutti noi (tutto il cosiddetto “mondo occidentale”) abbiamo vissuto per anni al di sopra delle nostre possibilità, in parte utilizzando le risorse del terzo mondo e dei paesi emergenti, in parte ricorrendo al debito (pubblico) per coprire la differenza fra le entrate e le spese.Ora è necessario correre rapidamente ai ripari per evitare che la situazione diventi poco governabile. Allora è fondamentale che in momenti come questo ognuno faccia la propria parte con senso di responsabilità e con il coraggio di operare anche scelte difficili ed impopolari.Ci sono per fortuna dei punti fermi. Uno di questi è il sistema bancario italiano, che

IL CORAGGIO DI SCEGLIEREdi Onorato Zanata Presidente di Banca Santo Stefano

“ad un mercato finan-ziario oramai globa-lizzato è necessario rispondere con un go-verno dell’economia al-trettanto strutturato a livello sovranazionale.”

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L’EDITORIALE

“Le Banche di Credito Cooperativo per loro vo-cazione non abbando-nano i propri clienti nei momenti di difficoltà.”

è fra i più solidi al mondo. Tutte le banche italiane che sono state sottoposte allo stress test (test di reazione a situazioni di crisi) lo hanno superato agevolmente, grazie anche alle ristrutturazioni ed ai rafforzamenti patrimoniali degli ultimi anni.Per quanto riguarda più direttamente le Ban-che di Credito Cooperativo, queste – come abbiamo detto - hanno pagato un qualche prezzo alla loro vocazione di banche locali e quindi al rapporto particolare che le porta a non abbandonare i propri clienti nei momenti di difficoltà.

È possibile allora che si verifichi ancora la necessità di versa-re questi ”oboli sociali”, che sono in qualche modo fisiologici

nella nostra attività.Tuttavia la nostra clientela è complessivamen-te sana ed il tessuto sociale ed economico nel quale operiamo è probabilmente tra i più so-lidi del Paese. Questo, unitamente ai risultati fin qui raggiunti ed alla solidità patrimoniale ed organizzativa, ci incoraggia nella nostra at-tività e ci dà la certezza che ancora una volta

sapremo – insieme – superare questi momenti di crisi. •

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BANCA SANTO STEFANO ANTICIPAALLE IMPRESE I CREDITINEI CONFRONTI DEI COMUNI

Con i parametri fissati dal patto di stabilità, le amministrazioni co-munali possono trovarsi nelle condizioni di rinviare all’eserci-zio successivo il pagamento di debiti nei confronti dei propri

fornitori esecutori di lavori pubblici.Questo naturalmente rischia di mettere in ulteriore difficoltà l’intero sistema del-le piccole e medie imprese creditrici, in un contesto generale già di forte criticità, costringendole a loro volta a ritardare i pagamenti verso i propri fornitori e – a volte – anche verso i dipendenti.Giunge quindi benvenuta la iniziativa di Banca Santo Stefano che ha siglato con alcuni comuni del territorio (fra i quali spicca – per dimensioni – quello di Ve-nezia) un accordo in base al quale la Banca anticiperà alle imprese fornitrici il credito nei confronti dell’ente pubblico.L’importo dell’anticipazione può arrivare fino al 100% e può coprire un arco tem-porale fino a 9 mesi.

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Nuova iniziativa di Banca Santo Stefano per i Comuni e gli Imprenditori.

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Si tratta di un accordo che – come facile intuire – fa felici tutti: da un lato i co-muni che, stretti dalla normativa, rischiavano di vedersi rifiutare i servizi dai fornitori; dall’altro i fornitori stessi che potranno disporre immediatamente dei loro crediti anticipati a condizioni di particolare favore. Da ultimo saranno soddisfatti i cittadini, ai quali le amministrazioni comunali potranno continua-re ad assicurare i servizi essenziali.Le imprese fornitrici che vantano un credito nei confronti del comune chie-deranno al comune stesso la certificazione dell’esistenza e dell’esigibilità del credito; si rivolgeranno quindi alla banca per ottenere le relative anticipazioni alle condizioni concordate.“Con questo accordo diamo una risposta concreta alle aziende nostre clien-ti” afferma il Direttore Mercato di Banca Santo Stefano, Claudio Marchiori il quale sottolinea ancora l’importanza che riveste per il territorio la ricaduta economica di queste operazioni, vista l’entità delle somme che i comuni de-stinano ogni anno ai vari progetti.Questa iniziativa va ad affiancarsi – lo ricordiamo – agli accordi di alto valore sociale siglati coi Comuni di Martellago e di Salzano, con il quale Banca Santo Stefano si è impegnata ad anticipare a tasso zero l’indennità ai lavoratori in cassa integrazione ed in mobilità. •

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UN SALUTO A MARIO OPPORTUNI

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Queste righe sono tratte da una lettera che Mario Oppor-tuni scrisse – dalla casa di cura in cui si trovava – al-l’allora presidente della Cassa Rurale, ed amico, Antonio

Salviato.“Altri tempi” si dirà leggendo queste frasi. Altri tempi infatti dovevano essere quelli in cui una persona, con ben altre preoccupazioni, dedicava parte del suo tempo a preoccuparsi della “Cassetta”, della piccola Cassa Rurale, appena nata. La lettera infatti è datata 2 marzo 1964, e l’atti-vità della Cassa Rurale Santo Stefano era iniziata meno di due mesi prima.Mario Opportuni è stato il primo dipendente di quella che sa-rebbe poi diventata Banca Santo Stefano nella quale ha lavo-rato fino al 1991, anno del pensionamento.Molti di noi lo ricordano – agli inizi – allo sportello, quindi im-pegnato in altri incarichi fra i quali quello di responsabile della Segreteria della Banca. Non molti sanno che ha svolto anche la funzione di direttore ad interim nel periodo fra la direzione Paron e quella Bordin.Mario Opportuni è stato anche socio fondatore della Banca, anzi, forse è più giusto definirlo solo “fondatore” perché è sta-ta una delle persone che con maggiore efficacia hanno contri-buito e creduto nella costituzione della Banca. Era Mario infatti il segretario del circolo Acli all’interno del qua-le aveva preso forma e vigore l’idea di fondare una Banca a

Martellago, ed era sempre lui assieme a Monsignor Giuseppe Barbiero – parroco di Martellago - ed a pochi altri, una sera, al bar delle ACLI, a chiedere ad Antonio Salviato di assumere l’onere di diventare il primo presidente della Cassa.Chi cercasse i segni della sua opera in grandi discorsi, o pub-blicazioni, o in fatti particolarmente significativi, resterebbe probabilmente deluso. Non era questa la sua personalità: Ma-rio era discreto, estremamente sensibile e rispettoso verso gli altri: quello che con un termine efficace oggi si definirebbe un “signore”. Un “signore” che aveva tuttavia la determinazione e la forza di chi crede fermamente nelle proprie idee e nei propri valori, e con la tenacia che fa raggiungere un importante risul-tato costruendolo ogni giorno tassello dopo tassello.Mario ci ha lasciato in punta di piedi, nel suo stile. Mentre scrivo tornano alla mente ricordi, episodi, aneddoti – alcuni davvero simpatici - di anni passati assieme: penso però di conservarli, magari per altre occasioni.Quando se ne va una persona che è stata importante per noi, si usa dire che “d’ora in poi le cose non saranno più le stesse”. In questo caso io spero che non sia così; spero che grazie a Mario e a persone come lui, che ci sono state, che si sono, o che verranno, la Banca continui ad essere – nello spirito – an-cora e sempre la stessa. •

R.D.

“... Come va con la Cassa? Sarei desideroso di sapere se il lavoro va bene. Secondo le previsioni riusciamo a sostenere le spese vive? Credo che per il momento sarebbe già qualche cosa poterlo fare; raccontami qualche cosa, quello che natural-mente esula dal segreto professionale.Mi sento moralmente unito e partecipe della gioia e dell’ansia di questa “Cassetta” che con tanta fatica siamo riusciti a met-tere in piedi. ...”

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La salute è un problema che interessa tutti noi, senza limiti di età e sesso. È quindi molto importante co-noscere e praticare stili di vita, comportamenti ed

indagini che ci permettano di vivere più serenamente la nostra salute e quella dei nostri familiari. Stile di vita ed una corretta informazione rappresentano il punto di partenza fondamenta-le per poter gestire la nostra vita senza troppa ansia.

Una delle questioni che più ricorrono in ambito di salute ri-guarda la prevenzione e diagnosi dei tumori. Se da una parte l’informazione sempre più diffusa, grazie ad internet e ad altri mezzi di comunicazione, permette a tutti di leggere e cono-scere, è anche vero che ciò spesso ingenera ansia e, talora, aspettative senza riscontro.

LA SALUTE:TRA STILI DI VITA E PREVENZIONEA cura del dottor Giovanni Poles - Specialista in Oncologia

SCRIVONO PER NOI

Il vecchio adagio “prevenire è meglio che curare” ha tutt’oggi la sua validità. Nel corso degli anni, epidemiologi e medici hanno ritenuto opportuno sviluppare due tipi di prevenzione: una prevenzione primaria ed una secondaria. La prevenzione primaria è prevalentemente rivolta alle nostre abitudini e all’ambiente in cui viviamo. Per quanto ri-guarda le nostre abitudini, l’invito è quello di correggere tutte quelle situazioni che possono essere dannose per la nostra salute (es. abitudine al fumo, abuso di alcolici ecc.) . Per quanto riguarda l’ambiente, ci si riferisce prevalentemen-te agli agenti inquinanti e a situazioni che in qualche modo rendono l’ambiente in cui viviamo malsano e pericoloso per la nostra salute (es. emissione di idrocarburi, radiazioni ecc.). La prevenzione secondaria è invece rivolta alla diagnosi precoce e si avvale prevalentemente dello screening per cer-care di identificare per tempo alcuni tumori e quindi interve-nire per ridurre la mortalità.

Così, per la prevenzione dei tumori, è molto importante aderire alle campagne di screening o controlli prescritti dal medico, ma è altrettanto importante cercare di modificare in meglio le proprie abitudini assumendo uno stile di vita sano dove alimentazione e attività fisica diventano fondamentali.

Per questo motivo, nel 1987, tutti i paesi della Comunità Eu-ropea, all’interno di un vasto progetto contro il cancro, hanno approvato per la prima volta, una serie di norme di preven-zione primaria e secondaria, conosciute ormai da tutti come il “Decalogo europeo contro il cancro” di seguito riportato.

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Adottando uno stile di vita più sano è possibile evitare alcuni tipi di cancro e migliorare lo stato di salute

1. Non fumare. Se fumi, smetti prima possibile e non fumare in presenza di altri. Se non fumi, non provare a farlo.

2. Se bevi alcolici, birra, vino o liquori, moderane il consumo.3. Aumenta il consumo quotidiano di verdura e di frutta fre-

sca. Mangia spesso cereali ad alto contenuto di fibre.4. Evita l’eccesso di peso, aumenta l’attività fisica e limita il

consumo di grassi.5. Evita l’esposizione eccessiva al sole ed evita scottature,

soprattutto nell’infanzia.6. Attieniti strettamente alle norme che invitano a non esporsi

alle sostanze conosciute come cancerogene. Rispetta tutte le istruzioni di igiene e di sicurezza per le sostanze cance-rogene.

7. I soggetti con più di 50 anni dovrebbero essere coinvolti in programmi di screening per la prevenzione del cancro del colon-retto.

8. Partecipa ai programmi di vaccinazione contro l’epatite B.

Molte più neoplasie possono essere curate se diagnosticate tempestivamente:

1. Consulta un medico se noti un rigonfiamento, una lesio-ne che non guarisce (anche in bocca), un neo che cambia forma, dimensioni o colore, o qualunque emorragia anor-male.

2. Consulta un medico se presenti continui problemi, quali tosse o raucedine persistente, un mutamento delle abitudi-ni intestinali o urinarie o una perdita inspiegabile di peso.

Per le donne

1. Effettua regolarmente uno striscio vaginale. Partecipa ai programmi organizzati di screening del cancro del collo dell’utero.

2. Sorveglia regolarmente il tuo seno. Partecipa ai programmi organizzati di screening mammografico se hai più di cin-quant’anni.

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A commento di quanto riportato nel codice europeo contro il cancro va ricordato che:

· Fumare fa male. Il fumo di sigaretta è causa di molte ma-lattie cardiovascolari (infarto, ictus, arteriopatie ecc.), di can-cro, di bronchiti croniche ostruttive e altri disturbi dell’appa-rato respiratorio. Per non parlare dell’invecchiamento precoce della pelle e della minor fertilità sia degli uomini che delle donne. Nelle donne in gravidanza il fumo è dannoso per il feto.

· Si può bere ma non troppo e con moderazione. Bere mo-deratamente e possibilmente vino buono. L’importante è non esagerare per evitare danni al fegato. L’eccesso di superal-colici provoca dipendenza, specie nei giovani. Gli adolescenti non sono in grado di metabolizzare l’alcool come gli adulti. Un eccesso di alcool specialmente se associato all’abitudine al fumo , può essere causa di tumore alla laringe e all’esofago.

· Prendere il sole senza esagerare. Il sole aiuta a sintetiz-zare la vitamina D e a fissare il calcio, ma perché non faccia danni, occorre prenderlo con attenzione. In estate sono consi-gliate a tutti , in particolare ai bambini, una protezione solare adeguata (non lesiniamo sulle creme protettive specialmente con i bambini) ed un’esposizione moderata, soprattutto nelle ore centrali della giornata. Questo per evitare dannose “scot-tature” e per non favorire, a lungo andare, lo svilupparsi dei tumori della pelle, fra i quali il melanoma.

· Mangiare quotidianamente frutta fresca, verdura e cibi integrali, moderando grassi e carne. Una dieta corretta svolge un ruolo fondamentale ai fini della prevenzione. Fra le varie classi di alimenti, tre sono consigliate per il loro alto contenuto di vitamine e fibre: la frutta fresca, la verdura ed i cibi integrali. Questo per dare all’organismo tutte le vitamine e le sostanze di cui ha bisogno, oltre che per proteggerlo. Insieme a frutta e verdura, il pane, la pasta, il riso integrale e i legumi aiutano a prevenire il cancro al colon e ad assicurare un buon funzionamento ed assorbimento intestinale.Vanno evitati i cibi ricchi di grassi e zuccheri, mentre il pesce è da preferire alla carne rossa.

La prevenzione secondaria si propone di identificare preco-cemente eventuali forme di cancro. Per alcuni tipi di tumore, in certe fasce di età, è raccomandata l’esecuzione di screening per i quali è stata dimostrata l’effet-tiva efficacia in termini di diagnosi precoce e prevenzione. Lo screening è un “esame” capace di individuare precoce-mente la presenza di un tumore nella popolazione genera-le. Per questo motivo, sono fortemente raccomandati ma, al tempo stesso, devono essere eseguiti secondo criteri rigorosi e su indicazione medica: lo screening nei tumori al seno, della cervice uterina, del colon e nei soggetti ad alto ri-schio di melanoma. •

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FRA PASSATO E FUTUROIntervista a Giorgio Cerello

Poco più di sessant’anni,ben portati grazie ad una vita

particolarmente attiva, Giorgio Cerello parla volentieri di sée del suo rapporto

con Banca Santo Stefano.

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Signor Cerello, lei è amministratore della Banca dal 2000, e nella vita...

Sono stato a lungo insegnante, la mia attività professionale è però quella di termotecnico che esercito tramite uno studio professionale. È vero, sono amministratore della Banca dal 2000; prima però sono stato per 9 anni membro del Colle-gio Sindacale, e forse sarà stato proprio quel primo periodo vissuto come revisore dei conti a condizionare il mio modo di interpretare il ruolo di consigliere.

Vuole spiegare meglio.

Certamente. Io sono una persona particolarmente scrupolosa, che ama le cose fatte bene, e questo si riflette inevitabilmente anche sulla mia attività in Consiglio di amministrazione; le mie preoccupazioni principali sono i controlli all’interno dell’attivi-tà della Banca e la trasparenza nei confronti dei soci e della clientela. Penso che questi siano i presupposti fondamentali perché la Banca possa ottenere la fiducia dei propri interlocu-tori e quindi ho sempre appoggiato le scelte e le decisioni del Consiglio che andavano in queste due direzioni: potenziamen-to dei controlli e miglioramento della comunicazione e della trasparenza.Su questi pilastri, naturalmente, dobbiamo innestare l’attività di una banca diversa dalle altre, che promuove e trae benefi-cio dallo sviluppo del proprio territorio.

In un suo recente editoriale il Presidente Zanata parlava di sviluppo “verticale” del territorio.

Proprio a questo mi riferisco quando parlo di diversità. Più che l’espansione territoriale, il nostro primo interesse – ne sono convinto – è aiutare i clienti ad essere efficienti nel loro setto-re di attività e quindi dobbiamo essere partner più che inter-locutori passivi. Questo, naturalmente nei confronti dei clienti-

imprese ma anche delle famiglie, sempre più disorientate in un mercato che sembra cambiar regole ogni giorno. Tutto ciò significa uno sviluppo in profondità della nostra clientela nella consapevolezza che le relazioni con i clienti sono un valore per la Banca la quale, a sua volta, è importantissima per lo sviluppo – non solo economico – del territorio. In altre parole l’interesse nel lavorare insieme – Banca e clienti - è recipro-co.

Sembra che lei stia descrivendo il concetto di mutualità, un principio che dovrebbe esserle familiare anche per al-tre esperienze.

È vero, sono sempre stato attratto dal mondo dell’associazio-nismo: da quando avevo 8 anni partecipo alla corale parroc-chiale, a vent’anni sono entrato nelle ACLI di Martellago. Le ACLI erano uno dei principali centri di aggregazione in quegli anni: non dimentichiamo che l’idea stessa di costituire una Banca a Martellago ha preso forma e concretezza in quel-l’ambiente. Successivamente, nel 1973, sono diventato socio dell’allora Cassa Rurale, quando non era certamente la realtà che conosciamo adesso. Sono stato poi anche consigliere co-munale.

Ci racconti un po’ di quegli anni...

Erano anche quelli anni di forti contraddizioni: da un lato le abitudini, anche sociali, che cambiavano molto rapidamen-te a seguito dell’inurbamento e dell’industrializzazione; tante speranze, tante opportunità ma anche una serie di valori che andavano rapidamente scomparendo, come la solidarietà che era molto forte ancora negli anni ’50 e ’60 e che si è progressivamente persa senza più essere sostituita se non dalla forte ripresa del volontariato dei giorni nostri, anche se la crisi dell’associazionismo rischia di rendere sterili molte buone iniziative.

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Sappiamo che lei ama essere al passo coi tempi: ci dà un suo sguardo sul futuro?

La mia attività mi costringe a trascorrere almeno un’ora al giorno davanti al computer per essere informato sugli sviluppi tecnologici e soprattutto sulle nuove normative... Utilizzo quindi anche le altre opportunità del web, tipo social network ecc. Per il nostro futuro io credo in una Banca destinata a diventare lievito sia economico che sociale per la comu-nità. A questo proposito valuto molto positivamente la costituzione della Fondazione Banca Santo Stefano che ha già iniziato a operare bene nel suo campo. Ho poi un altro sogno nel cassetto che si chiama Micro-credito. La nostra Banca partecipa già ad un progetto in collaborazione con la Caritas, tuttavia sono convinto che si possa fare di più anche se sono consapevole che è necessario un grosso investimento, non tanto come di-sponibilità economica quanto in attività di relazione e di affiancamento.Penso che a lungo andare siano questi gli interventi che contribuiranno in modo significativo al miglioramento della nostra società. •

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MUTUI AL RIPARODAL RISCHIO-TASSI

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Sottoscrivere un mutuo non vuol dire solo poter disporre di denaro per realizzare un proprio “sogno”, quello di costruire, ampliare, ristrutturare un’abitazione, ma rappresenta anche l’inevitabile sorgere di un debito. Un debito rappresen-

tato dall’importo delle rate mensili. Quest’ultimo è direttamente collegato ai movimenti dei tassi variabili e agli indici che ne determinato i valori percen-tuali: essi possono scendere, salire, influendo ovviamente sull’importo della rata stessa.Gli aumenti del tasso BCE di questi mesi era dato per certo e gli indici Euribor si sono mossi al rial-zo stabilmente fin dall’inizio dell’anno. Chi sta rimborsando un mutuo a tasso variabile ha quindi già visto o vedrà a breve la propria rata aumentare.

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INIZIATIVE&PRODOTTI

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Ma cosa succederà alle rate mensili dopo che le tensioni sui mercati dei titoli pubblici stanno facendo salire sia i tassi dei BOT che quelli del BPT?Banca Santo Stefano ti offre uno strumento finanziario che, se agganciato al tuo mutuo a tasso variabile, ti aiuta a contenere le eccessive fluttuazioni del tasso di interesse. Puoi fissare un tasso massimo e sarai sempre pro-tetto in caso di forte crescita dei tassi.Stiamo parlando dei COVERED WARRANT CAP SU EURIBOR.

COS’È?Il Covered Warrant Cap su Euribor è la protezione per il tuo mutuo a tasso variabile

A CHI SI RIVOLGE?A chi ha già stipulato e a chi intende stipulare un mutuo a tasso variabile, ma non vuole correre il rischio di eccessive oscillazioni dei tassi d’interesse verso l’alto

QUAL È IL PARAMETRO DI RIFERIMENTO?Euribor 3 mesi/Euribor 6 mesi

QUALI SONO I VANTAGGINon paghi più del tasso massimo, anche se il tasso variabile dovesse su-perarlo, beneficiando nel contempo dei tassi bassi ancora attualmente in vigore

COME FUNZIONA?Se l’euribor scende? La rata del mutuo si riduce.Se l’euribor sale? L’impegno finanziario mensile non supera il livello del tasso massimo fissato

COME PUOI ACQUISTARLORivolgiti al tuo Gestore di Filiale e chiedi maggiori informazioni.

Il presente documento costituisce messaggio pubblicitario con finalità promozionale.Prima dell’adesione leggere il Prospetto informativo disponibile presso la Banca Santo Stefano.

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Il Socio:IL GERMOGLIOCOOPERATIVA SOCIALE ONLUS

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Socio particolare in questo numero della rivista, perché non si tratta di una persona singola ma di un gruppo che è riuscito a fare impresa puntando sul successo di un’idea,

di un’intuizione.Parliamo della Cooperativa Sociale “Il Germoglio”, di Robegano di Salzano, e ne parliamo con Gianni Favaro, Presidente e Diret-tore Generale.

Di cosa si occupa la vostra azienda?Si occupa di tutto ciò che riguarda il mondo delle opere a verde e della vita all’aperto; quindi realizzazione e manutenzione di giar-

dini privati, aree e parchi pubblici, terrazzi e giardini pensili, irri-gazione, piscine e complementi d’arredo per la vita all’aperto.Per la progettazione ci troviamo spesso a collaborare con noti studi di architettura e paesaggistica.Per la realizzazione disponiamo di personale esperto che cono-sce il proprio mestiere e sa coniugare qualità ed estetica. Da aprile 2004 abbiamo aperto il Garden Center, un grande pun-to vendita, unico nella zona, in cui gli appassionati di giardinag-gio possono trovare sia una grandissima varietà di piante e fiori che tutta la gamma dei prodotti per la cura del verde e l’arredo complementare.

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È con un certo orgoglio che possiamo affermare di avere oramai più di 8.000 clienti fidelizzati che ci manifestano la loro soddisfazione e mostrano di apprezzare la qualità della nostra offerta.

Ma qual è la vostra storia, come siete nati?La nostra cooperativa è nata nel 1992, quasi vent’anni fa, grazie ai 16 soci fondatori, a Salzano, in Via Villetta. Una delle prime attività è stata la produzione di piante, so-prattutto arboree, ampliata nel 96 con l’affitto di 3 ettari di terreno. Da allora la nostra cooperativa si è sempre più specializzata e sviluppata tanto che oggi arriva ad occu-pare in modo continuativo più di 50 persone, delle quali 36 soci. Naturalmente per essere competitivi nel mercato attua-le bisogna essere all’avanguardia e proporre un servizio completo con qualità certificata.In questa ottica cerchiamo sempre di ampliare le nostre competenze per completare l’offerta commerciale, come, per esempio, quella della realizzazione di piscine, com-plemento molte volte inserito in uno spazio all’aperto, e quella del “verde tecnologico”, in cui spicca la specialità dei giardini pensili.

La vostra è una cooperativa sociale, una onlus...Ed infatti questo era ed è la nostra anima, lo scopo della nostra società: costituire una realtà in cui le persone lavo-rino in gruppo, dove ognuno sia chiamato a dare il meglio di sé ed a farsi carico delle carenze altrui. Una realtà nella quale il singolo è chiamato ad essere protagonista, per-ché da lui dipendono non solo il proprio futuro ma anche quello degli altri soci e colleghi. Il nostro scopo è offrire opportunità di inserimento lavorativo al maggior numero possibile di persone con disagio psichico, psichiatrico e fisico. L’inserimento lavorativo del personale svantaggiato av-viene dopo un percorso concordato con gli organi istitu-zionali competenti. In ognuna delle nostre fasi di lavoro sono presenti e coin-

volte persone svantaggiate o diversamente abili che non sono penalizzate, ma valorizzate per la loro diversità e che possono quindi sentirsi protagoniste al di là di quanto possono dare in termini produttivi. Il personale svantag-giato nella nostra azienda rappresenta più del 30% del totale.Volevo ancora sottolineare che la nostra è una società cooperativa, ed anche questo è un aspetto importante per noi perché significa prevalenza della persona e con-divisione di responsabilità nelle decisioni e nelle scelte aziendali.

Come vive una Cooperativa Sociale l’attuale crisi?E’ superfluo ripetere che c’è stagnazione dei lavori degli enti pubblici, fino a due anni fa nostri principali commit-tenti, e ritardi e difficoltà di incasso nei pagamenti ...A mio avviso il problema più grosso è la mancanza di pro-spettive e di regole certe: non è possibile programmare e pianificare, non hai mai la certezza che un lavoro ti venga pagato e con che tempi. E poi c’è miopia: in nome di una presunta maggiore tra-sparenza si è estremizzata la burocrazia: con il risultato che spesso in un lavoro l’unica cosa a posto sono le carte, anziché la qualità ed il rispetto delle norme (sicurezza, ambiente, rapporti di lavoro, ecc...).Troppo spesso nell’assegnazione dei lavori si tiene conto di un numero, il prezzo, molte volte sparato a caso, scrit-to in una busta chiusa, che non dice niente rispetto alle garanzie che poi potrà dare l’azienda che lo ha scritto, e senza alcuna considerazione del valore aggiunto che of-frono determinate aziende (nel nostro caso il ritorno eco-nomico derivato dall’inserimento di persone altrimenti a carico della collettività). Entrando nel mondo Germoglio, vivendone l’atmosfera, si respira un’aria che sa di impegno e passione attorno a progetti che valgono. Poca autoreferenzialità, molto su-dore e costanza, perché é solo cosi che un germoglio può crescere. •

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LAFONDAZIONE

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LAFONDAZIONE

BONUS SCUOLA MATERNAUn nuovo concreto aiuto alle famiglie dei soci.

Con la ripresa dell’anno scolastico, Fondazione Banca Santo Stefano ha lanciato una nuo-va iniziativa a sostegno delle famiglie ed

in particolare delle giovani coppie.Verrà assegnato un contributo una tantum di 100,00 euro ad ogni figlio di socio iscritto alla scuola materna nell’anno 2011-2012.Questa nuova proposta va ad affiancarsi alle altre iniziative a sostegno della scuola e delle famiglie.Ricordiamo fra queste:

Bonus bebè: un contributo di 500,00 euro o un prestito per ogni nuovo nato figlio di socio;

Bonus scolari: uno zaino per gli scolari delle scuole elemen-tari e un buono libri di 100,00 euro per gli studenti delle scuo-le medie inferiori;

Borse di studio: per soci e figli di soci che nel corso dell’ul-timo anno abbiano superato l’esame di scuola secondaria di I° grado (ex scuola media inferiore) o di II° grado (ex scuola media superiore) o l’esame di laurea (di I° livello o specia-listica), col massimo dei voti; le borse variano da 200,00 a 1.000,00 euro. •

Per informazioni su tutte le iniziative della Fondazionee della Banca a favore dei Soci:www.BancaSantoStefano.it/[email protected] 041.5496944 Ufficio Soci

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AMPLIATE E RINNOVATELE INIZIATIVE PER LA SALUTE

Con il nuovo anno il Consiglio di Amministrazio-ne della Fondazione Banca Santo Stefano ha deciso di rilanciare e migliorare le ini-

ziative per la prevenzione e la tutela della salute dei soci e dipendenti di Banca Santo Stefano.Come noto, due sono le iniziative in corso:Screening gratuito della vista presso la Fondazione Banca de-gli Occhi del Veneto.Visita cardiologica gratuita presso il Centro Cardiovascolare di Mirano.Queste iniziative sono state rivolte finora ai soli soci persone fisiche: il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha deciso di estendere questi benefici anche ai soci persone giuridiche (società).Anche questi soci quindi, come coloro che finora non hanno partecipato a queste iniziative, potranno indicare liberamente una persona che usufruirà dei servizi. Il Consiglio ha inoltre deciso di coinvolgere in queste iniziative anche i figli dei soci portatori di handicap, deliberando di riservare anche per le iniziative future una particolare atten-zione a questa categoria. •

Per informazioni su tutte le iniziative della Fondazionee della Banca a favore dei Soci:www.BancaSantoStefano.it/[email protected] 041.5496944 Ufficio Soci

LAFONDAZIONE

24 SETTEMBRE2011

Una gradita visita...è stata quella di una signora – non più giovanissima, ma davvero piena di vita e di entusiasmo - che ha vo-luto venirci a ringraziare di persona “la Fondazione e la Banca” perché “le abbiamo salvato la vita”. I fatti: la signora non sapeva di essere affetta da una patologia cardiaca che le è stata diagnosticata solo in occasione della visita cardiologica per i soci della Ban-ca. Ricoverata direttamente in ospedale, il problema è stato felicemente risolto in pochi giorni.La ringraziamo, signora: non meritiamo tanto. Ma la sua visita ci ha fatto davvero molto piacere e ci inco-raggia ancora di più nella nostra attività. Grazie!

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CORSI DI GINNASTICA E YOGA

Inizieranno ad ottobre, nella struttura di Via Fapanni 32, i nuovi corsi di yoga, ginnastica dolce, ginnastica generale, organizzati dalla Fondazione Banca Santo Stefano in collaborazione con l’associazione “Giardino Wellness”.

Tutti i corsi saranno tenuti da insegnanti qualificati: quelli di ginnastica ge-nerale e di ginnastica dolce si terranno di mattina, il martedì e il venerdì. Per quelli di yoga vi sarà la possibilità di scegliere tra corsi mattutini, pomeri-diani e serali.Di mattina i corsi sono previsti il lunedì ed il giovedì, di pomeriggio il lunedì ed il mercoledì, di sera il martedì ed il giovedì.È prevista l’attivazione di altri corsi nel caso vi siano molte richie-ste.I corsi saranno attivati con un numero minimo di 10 ed un nu-mero massimo di 15 partecipanti. •

LAFONDAZIONE

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Per l’anno 2011 la quota di iscrizioneper i soci di Banca Santo Stefanosarà offerta dalla Fondazione.

Per i calendari dei corsi ed informazioni:www.bancasantostefano.it/[email protected]

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Partirà a novembre, per iniziativa della Fondazione Banca San-to Stefano, un nuovo ciclo di incontri culturali, presso la strut-tura di Via Fapanni 32, a Martellago.

Viene offerta ai soci della Banca e a quanti lo desiderano (gli incon-tri sono aperti a tutta la cittadinanza) l’opportunità di arricchire le proprie conoscenze in molteplici settori.

L’organizzazione si avvale infatti della collaborazione di molti pro-fessionisti: si alternano medici, psicologi, storici, giornalisti, scrit-tori, esperti d’arte, di biologia, di astronomia, di musica, di comuni-cazione, di tutela dell’ambiente.

Le conferenze, spesso arricchite dalla proiezione di immagini, sti-molano anche la partecipazione del pubblico, che può interveni-re per chiedere delle spiegazioni e dare ulteriori spunti ai relatori stessi.

Il “valore aggiunto” di queste conferenze è il clima di amicizia che si sviluppa, incontro dopo incontro, tra i partecipanti e la consape-volezza che ognuno, giovane oppure un po’ più maturo, può sem-pre, ogni giorno, imparare qualcosa di nuovo.

La cadenza delle conferenze è bisettimanale – lunedì e mercoledì, dalle 16.00 alle 18.00, da novembre ad aprile. •

Per calendario e informazioniwww.bancasantostefano.it/fondazione

INCONTRI CULTURALIOPPORTUNITÀ DI CONOSCENZA

LAFONDAZIONE

26 SETTEMBRE2011

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Non poteva cominciare in modo migliore la sta-gione degli spettacoli nella Corte di Banca Santo Stefano.

La Fondazione Banca Santo Stefano ha infatti organizzato per il 18 giugno l’apertura della piazza agli spettacoli con un concerto sinfonico dell’orchestra del Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria.Molti i temi della serata: innanzitutto lo spettacolo, la musica. La corte della Banca, con la ristrutturazione, è diventata un teatro naturale all’aperto, ideale per valorizzare nel migliore dei modi il repertorio che univa musiche di Haydn, Beetho-ven, Koussevitzky e Rossini. Ottima si è rivelata l’acustica e “magico” il contesto. La preziosa collaborazione col Comune di Martellago ha fat-to poi sì che – per l’occasione – fosse addirittura deviato il traffico dalla strada statale permettendo così al pubblico di cogliere anche le sfumature più delicate delle esecuzioni.Il secondo aspetto interessante è stato quello degli ese-cutori: la Fondazione ha deciso di promuovere dei giovani, studenti non ancora diplomati, ai quali è stata data la possi-bilità di esibirsi in un contesto importante. I musicisti hanno saputo realizzare un’ottima esecuzione tecnica unita all’en-

tusiasmo che solo dei giovani che amano la loro professione sanno garantire. L’orchestra , composta da più di 40 ele-menti, vedeva la presenza anche di alcuni insegnanti ed è stata magistralmente diretta dal Maestro Carla Delfrate.Terzo punto della serata: la socialità, l’importanza di trovarsi insieme per condividere un’esperienza emozionante. Quasi due ore di ottima musica in un ambiente affascinante han-no visto una larghissima partecipazione di pubblico, soci, clienti ed amici della Banca e della Fondazione: neanche l’incertezza delle condizioni atmosferiche (è piovuto fino a 5 minuti dall’inizio del concerto) è riuscita a compromettere l’esito appassionante della serata.L’entusiasmo alla fine era tale che – dopo un breve scam-bio di idee – si è deciso di valutare che il concerto diventi un evento e che cioè ogni anno, in prossimità del solstizio d’estate, sia organizzato nella corte un concerto di giovani a segnare l’inizio della stagione culturale della piazza.La programmazione degli spettacoli, nel frattempo, prose-gue densa di appuntamenti nella piazza che, ricordiamo, è stata voluta dalla Banca proprio come luogo di incontro e di socialità per la comunità. •

CONCERTO CON L’ORCHESTRADEL CONSERVATORIO DI ADRIA

LAFONDAZIONE

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IN VIAGGIO A MOSCA E SAN PIETROBURGO

LAFONDAZIONE

28 SETTEMBRE2011

Che cosa rimane, nel cuore, negli occhi, nella me-moria, al ritorno da un viaggio nella terra di Russia?

È difficile dire: forse un insieme di tante immagini ed emozio-ni, di colori e sapori, di stupori e stanchezze, di innumerevoli spiegazioni da parte di guide competenti e appassionate, non apprezzate mai a sufficienza....Tante le informazioni che un gruppo di turisti impegnati in un tour “a tappe forzate” (come sono sempre i viaggi organizzati) fra Mosca e San Pietroburgo, dovranno lentamente metabo-lizzare, una volta rientrati a casa.Si riprenderanno in mano le guide, già consultate prima della partenza e quelle nuove, acquistate in viaggio, si guarderan-no le foto e i filmati, cercando di individuare precisamente i luoghi, sorgerà un po’ di rammarico per non aver notato determinati particolari....Lieviterà piano piano, come musica, il sapore di una terra mi-steriosa e bella, il colore delle chiese e dei palazzi, le preziose icone, le iconostasi - da leggere come un libro - il fascino delle notti bianche, dei musei e dei monasteri, la grandiosità della capitale, in vorticosa trasformazione, eppure legata, in molti aspetti, alla sua cultura tradizionale.

Resteranno i volti delle donne, giovani e vecchie, la bellezza dei corpi esaltata da vestiti ormai occidentali o mortificata nel nero coprente dell’abito monacale, lo sguardo paziente e vi-gile delle custodi nei musei, la fede quieta, i capi coperti delle giovani madri con i bimbi in braccio, all’interno delle chiese.E gli uomini, fieri o strafottenti, forti e veloci nel cogliere le op-portunità quasi mai eticamente corrette della globalizzazione, a volte fragili ed indignati per la sorte di un popolo ferito dalla storia.Popolo che gli italiani sentono, in qualche strano modo, lonta-no e vicino allo stesso tempo.Nel contatto con le persone si vede, con stupore, l’iniziale ti-tubanza reciproca sciogliersi nel calore di una condivisione culturale e umana.La guida, uomo o donna che sia, che sembra, inizialmente, un po’ rigida o distaccata, schiude poi il proprio cuore con delicatezza ed offre non solo informazioni, ma calore e vici-nanza.Tante le persone che si sono occupate dei turisti veneti: Olga ed Elisabetta a San Pietroburgo, Alexander e Dimitri a Mosca, altre guide aggiuntive all’interno dei musei, ed ognuna ha la-sciato il segno della sua personalità.

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Insostituibile è stato Fabrizio Resca, nostro accompagnatore per tutto il viaggio, a partire dall’aeroporto di Verona.Personalità complessa e singolare, appassionato viaggiatore, pubblicista e “tour-lea-der” professionista, profondo conoscitore dell’ex Unione Sovietica, cui ha dedicato anche un libro “Odore di Russia”.Fabrizio ci ha aiutato a comprendere i cambiamenti storici e culturali di questa terra, con una prospettiva diversa, e cioè dalla parte dei Russi, facendoci vedere le luci e le ombre di una transizione complessa da un sistema in sostanza feudale, per passare agli anni del regime comunista e giungere all’epoca attuale, caratterizzata da una rapida modificazione, fonte di arricchimento per alcuni, ma penalizzante per una popolazione, nella maggior parte dei casi, disorientata e impoverita.Per alcuni di noi, quello effettuato in questo caldo inizio di luglio 2011, resterà l’unico viaggio in Russia, un viaggio certamente importante e indimenticabile.Per altri sarà solo l’inizio di un amore che crescerà con il tempo, che spingerà allo studio e al ritorno, se possibile, in una terra da scoprire gradualmente, con la pazienza, la tenacia e, forse, la sottile disperazione che appartengono solo agli innamorati. •

Giuliana Barbiero

LAFONDAZIONE

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GLIITINERARI

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IL CASTELLODI SAN SALVATORE

A SUSEGANA

Ecco una passeggiata davvero adatta a tutti e che ripaga ampia-mente il piccolo sforzo di qualche metro in salita.La base di partenza si trova facilmente “a vista” giungendo a Su-

segana: il castello di San Salvatore è posto su una collina ben visibile e quindi è facile in auto raggiungere la base della salita e parcheggiare nei pressi.Si prende quindi a piedi l’ampia strada che porta al castello. La salita è un po’ impegnativa; immaginate in cavalcavia abbastanza ripido lungo più di mezzo chilometro; però, se - per i meno sportivi- si evita l’ora subito dopo pranzo, non ci sono particolari difficoltà. Al termine della salita si raggiunge il castello, risalente al 1300 e quasi completamente distrutto durante la grande guerra, del quale rimangono gran parte del-le mura e che è comunque interessante. Già da quest’altezza, (siamo a 135 metri) è molto bello e inaspettato il panorama che si gode sulla pianura sottostante, sul Montello e sulle colline verso Nord Ovest.. La strada infatti prosegue aggirando il Castello su tre lati e consenten-do un ottimo scorcio su tutto il panorama circostante e proseguendo poi, con alcuni saliscendi, in direzione di Collalto, Barbisano e Pieve di Soligo.Diverse le opzioni per il ritorno: per chi va a piedi è possibile anche tornare scendendo verso destra poco dopo aver superato il castello. Si prende Via Carrera che scende sulla strada sottostante e quindi – te-nendo la destra – si torna al punto di partenza: percorso totale circa tre chilometri. Per chi ha più fiato (o per chi è in bici) è possibile proseguire sulla strada che, rimanendo sulla cresta delle colline (altezza massima 220 m.), porta a Collalto, che però dista circa cinque chilometri dal castello. In questo caso la strada (al bivio tenere la destra) diventa sterrata ma sempre molto bella e percorribile a piedi e con qualsiasi tipo di bici.Naturalmente sono possibili varie combinazioni di percorso compresi anche sentieri segnalati localmente.Stagioni: tutte. Particolarmente affascinante l’autunno ed il primo sole di primavera. •

GLIITINERARI

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TRADIZIONI&SAPORI

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LAFONDAZIONE

TORTA DELLA NONNA

È la torta ideale per tutte le stagioni. E’ una ricetta semplice. La base è la classica pasta frolla (la stessa utilizzata per rea-lizzare le comuni crostate) alla quale si aggiunge una crema facilmente realizzabile. Ne esce una torta deliziosamente sof-fice e delicata, apprezzata anche dai palati esigenti.

Pasta frolla:300 gr di farina 00 150 gr di zucchero150 gr di burro3 Rossi d’uovo Buccia di un limone grattugiataUn pizzico di sale 1⁄2 Bustina di lievito

Crema:3 Rossi d’uovo 90 gr di zucchero75 gr di farina 1⁄2 Litro di latteBuccia di un limone grattugiataUna bustina di vanillina

Una bustina di pinoliZucchero a velo

Mescolate la farina setacciata con zucchero, sale, uova, burro a pezzettini, la buccia del limone e per ultimo il lievito. Impa-state il tutto fino ad ottenere un impasto liscio, formate una palla e fatela riposare per 1⁄2 ora in frigorifero. Preparate la crema, mettendo in una casseruola lo zucchero e i rossi d’uovo, mescolate con un cucchiaio di legno e aggiun-gete la farina, la buccia del limone grattugiata e la bustina di vanillina, aggiungendo, sempre mescolando, un po’ per volta

il latte, (potete aiutarvi anche con un frustino).Quando il tut-to sarà sciolto mettete la casseruola sul fuoco, mescolando sempre con il cucchiaio di legno; la crema a poco a poco si addenserà, continuate sempre a mescolare fino a raggiungere l’ebollizione e lasciate bollire per cinque minuti mescolando sempre. Passati i cinque minuti togliete dal fuoco e lasciate raffreddare. Ogni tanto mescolate la crema per non far forma-re la pellicola in superficie.Prendere i due terzi della pasta e stendeteli sul fondo di una tortiera apribile, imburrata e infarinata, formando un bordo alto di circa tre centimetri; versatevi sopra la crema pastic-cera, livellandola bene aiutandovi con la lama di un coltello; piegate il bordo della torta all’interno e spennellatelo con un po’ d’acqua.Prendete la pasta rimasta e formate un disco che stenderete sopra la torta, sigillando bene il bordo.Spennellate la superficie della torta con dell’acqua, bucherel-latela con una forchetta e cospargetela di pinoli.Passate la torta nella parte inferiore del forno già preriscaldato a 180° per circa 40 minuti.Quando la torta sarà raffreddata cospargetela di zucchero a velo. •

TRADIZIONI&SAPORI

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GLIAPPUNTAMENTI

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PORTOGRUARESE · VENETO ORIENTALE

Torre di MostoFiera di S. Martino · 5/13 novembre

Natale Insieme: Mercatino di Natale 4 dicembre

ALTINATE · DAL SILE AL PIAVE

Quarto d’AltinoCorsa dei babbo Natale 11 dicembre

Fossalta di PiaveProfumi d’autunno · 15-16 ottobre

Marcia della pace · 11 dicembre

CeggiaFesta di S. Martino · 13 novembre

Manifestazioni natalizie · dicembre

San Donà di PiaveFiera Regionale del Rosario 1-2 ottobre

Festa della polenta · 9 ottobre

Accensione dell’alberoe mercatini di Natale · 8 dicembre

Musile di PiaveSan Martin: sulle orme degli antichi Veneti 6/13 novembre

JesoloFesta d’Autunno · 28/30 ottobre

DECUMANO · TERRA DEI TIEPOLO

SpineaSagra dell’uva e dei vini pregiati al “Graspo de Ua”fine ottobre inizio novembre

Festa della castagna al “Graspo de Ua”novembre

La Città dei Balocchi · 17-18 dicembreManifestazioni natalizie · dicembre

MiranoAntica Fiera San Matteo terzo fine settimana di settembre

Festa del Volontariato prima domenica di ottobre

A Piedi in Centro · 24-25 ottobre

Mercatino dell’Antiquariato ogni terza domenica del mese

Fiera dell’oca con zogo dell’oca in piazza12-13 novembre

Mercatino della Fantasia · 4 dicembre

Festa della Cioccolata · 10-11 dicembre

Salzano18a Festa della Zucca · 21 ottobre/1 novembre

Natale insieme · 8 dicembre

ScorzèRassegna organistica internazionale 23/30 ottobre

Festa d’Autunno · 30-31 ottobre

Festa e mostra del radicchio 4/20 novembre

Concorso di Disegno · 4 dicembre

Botteghe e sapori in piazza a Natale 11 dicembre

NoaleA Tavola con l’Anatra dal 24 settembre al 9 ottobre

Sagra del Rosario · 1/10 ottobre

Mercatino della solidarietà · 8 dicembre

Festa del Dolce · 17-18 dicembre

S. Maria di SalaIl Mondo degli Sposi · novembre

Mostra del radicchio tardivo IGP3-4 dicembre

Manifestazioni natalizie · 8/31 dicembre

MartellagoMostra del Rosario - Martellago 1/9 ottobre

Mostra del Rosario - Olmo15/30 ottobre

Mostra del Radicchio · 2/12 dicembre

Passeggiata di Natale - Olmo 8 dicembre

Grande Tombola - Maerne 10-11 dicembre

Concorso di Disegno - Martellago 17-18 dicembre

RIVIERA DEL BRENTA · BRENTADIGE

Mira Festa dello Sport e dell’Associazionismo 18 settembre

Mercatini di Natale · 3-4 dicembre

Chioggia-SottomarinaSpettacoli di Mistero · novembre

Premio letterario 3° edizione 2011 dicembre

Campagna LupiaNatale in piazza · 18 dicembre

GLIAPPUNTAMENTI

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