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Intesi ch'a così fatto tormento enno dannati i peccator carnali, che la ragion sommettono al talento. (Inferno, canto V, 37-39)

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Intesi ch'a così fatto tormentoenno dannati i peccator carnali,

che la ragion sommettono al talento.(Inferno, canto V, 37-39)

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I vizi capitali compaiono in Aristotele che li definisce "gli abiti del male". I vizi derivano dalla ripetizione di azioni che formano nel soggetto che le compie una sorta di "abito" che lo inclina in una certa direzione. Nel Medioevo i vizi sono visti come un'opposizione della volontà umana alla volontà divina. Nell'Età dei lumi la differenza tra vizi e virtù perde importanza, poiché anche i vizi, come le virtù, concorrono allo sviluppo industriale, commerciale ed economico. Ora invece i vizi sono definiti come malattie dello spirito.

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Gli incontinenti sono coloro che sottomettono “la ragione al talento", essi non sanno contenersi, non sanno porsi limiti e perseverano nel peccare.Li troviamo dal secondo al quinto cerchio e sono:

Secondo cerchio: Lussuriosi

Terzo cerchio: Golosi

Quarto cerchio: Avari&Prodighi

Quinto cerchio: Iracondi&Accidiosi

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I lussuriosi sono coloro che fecero

prevalere la passione sulla ragione. Sono

trascinati senza pausa da una bufera, per

l’eternità, cosi come in vita si sono

lasciati trasportare senza freno dalle

passioni e dai sentimenti. Si tratta di contrappasso per

analogia.

La bufera infernal, che mai non resta,

mena gli spiriti con la sua rapina

(Inferno, canto V, v.v 31-32)

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PAOLOPAOLO

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FRANCESCAFRANCESCA

Inferno canto quinto

Joseph Anton Kock,

L'incontro di Dante e Virgilio con le anime di Paolo e Francesca (1823)

…«Poeta, volontieriparlerei a quei due che 'nsieme vanno,e paion sì al vento esser leggeri».(Inferno, Canto V, vv. 73-75)

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I golosi sono coloro che vivono per il cibo. Sono stesi a terra, immersi nel fango sotto una pioggia incessante e maleodorante, vengono squarciati squartati e graffiati da Cerbero. La pena dei golosi è contrappasso: così come in vita erano attratti dai profumi dei cibi , ora sono costretti a stare nel fango maleodorante, inoltre vengono squarciati, squartati e graffiati da Cerbero proprio come loro in vita facevano con le carni di cui si cibavano.

Ed elli a me: «La tua città, ch'è pienad'invidia sì che già trabocca il sacco,seco mi tenne in la vita serena.Voi cittadini mi chiamaste Ciacco:

(Inferno, Canto VI, vv. 49-52)

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Vincenzo La Bella

Canto VI

E 'l duca mio distese le sue spanne,prese la terra, e con piene le pugnala gittò dentro a le bramose canne.

(Inferno, Canto VI, vv. 25-27)

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Secondo Dante gli avari sono anzitutto puniti per l’offesa diretta a Dio. Tanto nell’Inferno quanto nel Purgatorio dantesco, gli avari e i prodighi sono insieme sottoposti alla stessa pena, in quanto il loro vizio ha il medesimo movente nel desiderio inestinguibile di accumulare ricchezza, che gli uni accumulano per il piacere del possesso e gli altri per profonderla irragionevolmente. Inf. 07 avari e prodighi, Giovanni di Paolo

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Essi stanno in due schiere opposte che spingono massi lungo il cerchio. Arrivati a metà giro si scontrano insultandosi e rinfacciandosi vicendevolmente gli errori commessi. Il movimento rappresenta l'inutilità della loro avarizia o della loro prodigalità. Qui i peccatori sono più numerosi che altrove e tra di loro troviamo un gran numero di religiosi, ma la vita priva di senno che essi condussero li rende irriconoscibili fino a quando, il giorno del giudizio, usciranno dal sepolcro gli avari col pugno chiuso e i prodighi con i capelli mozzi.Giovanni Stradano,

Quarto cerchio: avari e prodighi, Divina Commedia, Inferno, Canto VII, 1584,

…ché tutto l'oro ch'è sotto la lunae che già fu, di quest'anime stanchenon poterebbe farne posare una».(Inferno, Canto VII, vv. 64-66)

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Gli Iracondi sono immersi nella palude dello Stige e si fanno

vicendevolmente del male essi infatti rappresentano la

rabbia sfrenata che porta all’aggressività.

Gli accidiosi sono coloro che si tengono tutto dentro e che al

contrario degli iracondi

non riescono a sfogare la rabbia. Essi sono costretti a rimanere

sommersi senza potersi alzare.

«Figlio, or vedil'anime di color cui vinse l'ira…»

(Inferno, Canto VII, vv. 115-116)

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Legge del contrappasso: in vita gli iracondi hanno fatto soffrire gli altri ora si percuotono tra loro . Gli accidiosi che non seppero apprezzare la bellezza della loro vita , ora sono immersi sempre nella stessa palude e non possono più vedere nulla.

Giovanni Stradano, Quinto cerchio: iracondi e accidiosi, Divina Commedia, Inferno, Canto VIII, 1587

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Dei 7 vizi se ne parla sia nell‘Inferno ma anche nel Purgatorio con qualche

differenza:I peccatori che stanno all‘Inferno non si

sono pentiti del loro peccato quando erano in vita o prima di morire e quindi

sono costretti a stare nell’Inferno e a non vedere mai la luce divina e sotto il costante strazio di pene dettate dalla legge del contrappasso. Le anime dei

peccatori del Purgatorio si sono pentite o nell'arco della loro vita o prima di morire; solo che ora dovranno subire una punizione di un certo periodo di

tempo e scontarla nel Purgatorio.

Lussuriosi

IracondiSuperbi

Invidiosi

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I sette gironi rappresentano i sette peccati capitali, cioè, in ordine di gravità: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia

(prodigalità), gola e infine lussuria. Ogni girone è custodito da un angelo che rappresenta la virtù opposta a ciascun

peccato, che l'anima deve raggiungere se vuole ascendere ad un altro girone; vi sono dunque l'angelo dell'umiltà, della

carità, della mansuetudine, della sollecitudine, della povertà, della temperanza e della castità, che sono infatti le sette

virtù divine. Inoltre, in ciascun girone vi è una pena diversa per le anime, regolata dalla cosiddetta "legge del

contrappasso", che impone una pena simmetrica od opposta al peccato commesso.

Accidiosi

Avari & Prodighi

Golosi

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•I superbi sono condannati a camminare reggendo sulle spalle degli enormi e pesantissimi massi, che li costringono a camminare col volto basso mentre in vita si ergevano altezzosi.•Gli invidiosi hanno le palpebre cucite col fil di ferro mentre in vita guardavano con malignità i beni altrui. •Gli iracondi sono immersi in un fumo nerissimo che li acceca come in vita erano accecati dal "fumo" della propria rabbia, gli accidiosi sono costretti a correre perennemente, senza mai fermarsi mentre in vita si rilassavano nell'ozio. •Gli avari hanno il volto costantemente e totalmente immerso nella terra come in vita erano immersi nel denaro, che è un bene di terra. •I golosi sono costretti a sopportare impietosamente la fame e la sete mentre in vita abbondavano nel banchettare. •I lussuriosi sono sempre immersi in fiamme ardenti come in vita erano immersi nelle "fiamme" della passione sessuale.

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Presentazione di

Marta Di Francesco

Elisa Gabatel

Nicolò Piedi

Anno Scolastico 2009/2010

Classe 3^V

Primo Levi, Seregno

Rappresentazione moderna

Dei 7 peccati capitali