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Modulo AINTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI:S O O S O S ÀSTORIA, DEFINIZIONI, RESPONSABILITÀ
Interventi Assistiti con gli Animali e salute umanaInterventi Assistiti con gli Animali e salute umanaFrancesca Cirulli
Research into the association between pet ownership and human health has produced contradictory results
Effetto INDIRETTO: Il cane come facilitatore sociale
Da Adam Miklosi “Dog Behaviour, evolution and cognition”. Oxford Univ. Press; 2007
EFFETTO DIRETTO?EFFETTO DIRETTO?
La natura sociale del bond tra uomo e cane è evidenteLa natura sociale del bond tra uomo e cane è evidentenella temporalità della relazione e nella mutuaregolazione di sistemi ormonali o di neuropeptidiregolazione di sistemi ormonali o di neuropeptidicoinvolti nella socialità, quali l’ossitocina
Sopravvivenza in post‐infartuati possessori di cani
Pet therapy: un termine superato?Termine coniato dallo psichiatra infantile Boris Levinson negli anni `50 ‐`60 per descrivere l’uso di animali da compagnia nella cura di alcunemalattie psichiatriche
Negli anni ’80 si sono consolidate due tipi di pratiche:Negli anni 80 si sono consolidate due tipi di pratiche:
‐ Animal‐Assisted Activities (AAA) “Attività svolte con l’Ausilio diAnimali”, che hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita di alcunecategorie di persone (per esempio ciechi o portatori di handicap fisici opsichici)psichici)
‐ Animal‐Assisted Therapy (AAT) “Terapie effettuate con l’Ausilio dii li” “ i d li i li d C i ” ( C) h iAnimali” o “Uso Terapeutico degli Animali da Compagnia” (UTAC), che si
propone di affiancare le terapie tradizionali nella cura, ad esempio, dialcuni disturbi del comportamento o delle malattie cardiovascolarip
In Italia la Pet Therapy è stata riconosciuta come curaIn Italia la Pet Therapy è stata riconosciuta come curaufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio deiMinistri del 28 febbraio 2003. Tale Decreto ha sancitoper la prima volta nella storia del nostro paese il ruoloche un animale può avere nella vita affettiva di unapersona, nonché la valenza terapeutica degli animalida compagnia.
Rapporti ISTISAN 07/35ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
Terapie e attività assistite con gli animali:li i d ll i i i lianalisi della situazione italiana
e proposta di linee guida
A cura diFrancesca Cirulli e Enrico AllevaDipartimento di Biologia cellulare e Neuroscienze
PREVALENZA PROGETTI AAA/TAA
TAAAAA
16%2%
Zooantropologia DidatticaAAA + cane residenziale
16%
59%23%
Molti progetti di Attività Assistite con Animali (AAA) e di Terapie Assistite conAnimali (TAA) si configurano nel contesto di case di cura per anziani e dellazooantropologia didattica (progetti di Pet Education rivolti a bambini in etàzooantropologia didattica (progetti di Pet Education rivolti a bambini in etàscolastica, fra i quali alcuni sono portatori di disabilità di vario tipo). In EmiliaRomagna sono stati censiti in tutto 26 progetti di didattica zooantropologica.
TIPOLOGIA DELLE STRUTTURE
33% Strutture per anzianiScuole elementariS l t
19%Strutture per disabiliOsp.Psichiatrico Giudiziario
Scuole materneScuole superiori
19%18%
15%
Osp.Psichiatrico GiudiziarioAsili nidoScuole medieAmbulatorio vet./canile
6%
3% 3% 1% 1% 1%
Ospedali
1% 1% 1%
Il censimento ha riscontrato la presenza di numerosissimi progetti che coinvolgono soprattutto glianziani e i bambini.
Le iniziative hanno per lo più carattere spontaneo e seguono protocolli formalizzati da associazioniesterne alla realtà italiana, quali la Delta Society americana, che si sono dettate un codice etico emetodologico che rappresenta, al momento, lo standard cui la maggior parte degli operatori fariferimento.
ETÀ DEGLI UTENTI
Ad ltiAnzianiAdultiAdolescentiBambini
5% 7%
16%
72%
Sc Educaz /FormazFormazione/professione operatore Sc.Educaz./Formaz..Med.Veterinaria
Psicologia
Diploma Ist.Tecnici
Ed. cinofilo
S23%2%
5%5%
2% 2% 2% 2%2% Servizi sociali
Istrutt. attivitàfisiche
Sc Ambientali
7%
Sc.Ambientali
Sc.Naturali
Medicina e Chirurgia
20%14%
Sc.Biologiche
Farmacia
G l i14% Geologia
Attività e terapie assistite con gli animalip grappresentano un approccio innovativofinalizzato a migliorare la salute e ilbenessere dell’uomo.
In accordo con quanto enunciato dalComitato Nazionale di Bioetica,sottolineiamo che allo stato attuale questesottolineiamo che allo stato attuale questemetodologie rappresentano un’ipotesi dilavoro che attende adeguate verifiche
f h hscientifiche e che meritano un sostegnopubblico nell’ambito di progetti di ricercache si fondino su protocolli e metodologiep grigorose dal punto di vista scientifico.
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ – NEUROSCIENZE COMPORTAMENTALI
‐Animal‐assisted therapies and activities as innovative approaches to mental
ANIMAL ASSISTED INTERVENTIONS (IAA)
health interventions. Edited by Francesca Cirulli, Marta Borgi, Alessandra Berry,Nadia Francia and Enrico Alleva.Annali dell’Istituto superiore di Sanità, vol. 47, n. 4, 2011
‐Istituto Superiore di Sanità. Terapie e attività assistite con gli animali in Italia.Attualità, prospettive e proposta di linee guida. A cura di Francesca Cirulli, NadiaFrancia ed Enrico Alleva, 2010, 58p. Rapporti ISTISAN 10/4
‐Use of assistance and therapy dogs for children with Autism Spectrum Disorders:a critical review of the current evidence. Alessandra Berry, Marta Borgi, NadiaFrancia, Enrico Alleva and Francesca Cirulli. Journal of Alternative andComplementary Medicine, in press.
LINEE GUIDA NAZIONALICentro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti dagli Animali(Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie)(Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie)
STUDIO DEGLI EFFETTI DI TERAPIE ASSISTITE CON IL CANE SUL BENESSERE DELL'ANZIANO ISTITUZIONALIZZATO
‐Berry A, Borgi M, Terranova L, Chiarotti F, Alleva E, Cirulli F. Developing EffectiveAnimal‐Assisted Interventions (AAI) Programs Involving Visiting Dogs forInstitutionalized Geriatric Patients: a pilot study. Psychogeriatrics, in press.
PROGETTO MIPAAF (capofila INEA) 2010‐2011AGRICOLTURA SOCIALEPROGETTO MIPAAF (capofila INEA), 2010 2011‐Istituto Superiore di Sanità. L’agricoltura sociale come opportunità di svilupporurale sostenibile: prospettive di applicazione nel campo della salute mentale. Acura di Francesca Cirulli, Alessandra Berry, Marta Borgi, Nadia Francia ed Enricoll i /Alleva, 2011, 53 p. Rapporti ISTISAN 11/29
‐L’agricoltura sociale come approccio innovativo nel campo della salute mentale.Marta Borgi, Alessandra Berry e Francesca Cirulli. Notiziario ISS, Volume 25 ‐Numero 4, Aprile 2012., p
RIABILITAZIONE EQUESTRE
PROGETTO FIEROBECCOStudio multicentrico sull'applicazione della Riabilitazione Equestre in un gruppodi bambini affetti da Disordini dello Spettro Autistico
PROGETTO IPPOGRIFOValutazione dell’efficacia della riabilitazione equestre in pazienti schizofrenici
Federazione Italiana Sport EquestriDipartimento Riabilitazione Equestre
lEsperienze di lavoro
STUDIO DEGLI EFFETTI DI TERAPIE ASSISTITE CON IL CANE SUL BENESSERE DELL'ANZIANO ISTITUZIONALIZZATO
Berry A, Borgi M, Terranova ML, Chiarotti F, Alleva E and Cirulli F.
SUL BENESSERE DELL ANZIANO ISTITUZIONALIZZATO
y , g , , ,
Developing Effective Animal‐Assisted Interventions (AAI) Programs Involving Visiting Dogs for Institutionalized Geriatric
Patients: a pilot study. Psychogeriatrics, 12(3): 143–150.
STUDIO DEGLI EFFETTI DI TERAPIE ASSISTITE CON IL CANE SUL BENESSERE PSICOLOGICO E FISICO DELL’ANZIANO (2008‐2011)
(Finanziamento Nando Peretti Foundation e ISS)
L’anziano è particolarmente sensibile al cambiamento e alla perdita.L’i tit i li i d i h ff tti ti i ll bilità i li llL’istituzionalizzazione, ad esempio, ha effetti negativi sulle abilità sociali, sulleautonomie, costituendo un fattore di rischio importante per lo sviluppo dimalattie.malattie.
Scopo del progetto è stato sperimentare l’effetto di un programma dii i t tti l d l i t tt id i l i i linserimento settimanale del cane in una struttura residenziale per anziani sulcomportamento sociale e su alcuni parametri fisiologici indici di stress.
Obi tti i ifi iObiettivi specifici
Sperimentare l’uso di terapie effettuateSperimentare l uso di terapie effettuate utilizzando il cane, come ausilio nella vita dell’anziano ospite in casa di riposo, anche mediante valutazione degli effetti su indicatori di ansia e stress
Promuovere attività assistenziali innovative che riducano lo stato di solitudine del paziente, migliorandone le capacità relazionali e attenzionali e il mantenimento o il recupero di autonomie
ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO DI RICERCA E METODOLOGIA
- Riunioni preliminari di coordinamento delle attività in presenza di tutto ilpersonale della struttura coinvolto (operatori sociali, educatori, infermieri,fisioterapisti, psicologo) ovvero costituzione di una equipe progettuale
‐ Selezione dei pazienti assieme al personale della struttura sulla base degliobiettivi prefissati e previa visualizzazione delle cartelle cliniche perl’esclusione di soggetti con patologie invalidanti o con capacità cognitive chel esclusione di soggetti con patologie invalidanti o con capacità cognitive chepotessero precludere l’arruolamento e la somministrazione dei test cognitivi
‐Familiarizzazione dei pazienti con i cani. Sulla base di tali sedute è statopossibile determinare il gradimento dei pazienti per la terapia
‐ Raccolta del consenso informato
Segue…
‐ Terapie bi‐settimanali. Tutte le sedute di terapia sono videoregistrate perTerapie bi settimanali. Tutte le sedute di terapia sono videoregistrate perla successiva analisi comportamentale
‐ Sono stati raccolti campioni salivari e campioni ematici da tutti i pazientiper l’analisi di parametri biochimici e ormonali (ormoni dello stress,
ti l )cortisolo)
‐ Selezione e somministrazione dei questionari per verificare l’effetto delleSelezione e somministrazione dei questionari per verificare l effetto delleterapie sulle capacità cognitive, sull’autonomia e sul grado di integrazionesociale degli anziani
‐ Mensilmente sono state effettuate riunioni di supervisione con tutti glioperatori dell’Associazione Nazionale Utilizzo del Cane per Scopi Socialioperatori dell’Associazione Nazionale Utilizzo del Cane per Scopi Sociali(ANUCSS ONLUS) coinvolti nel progetto e con alcuni operatori delle struttureospitanti al fine di affinare le procedure d’intervento e migliorare la qualitàp p g qcollaborativa ed operativa
EtogrammaCLASSE CODE COMPORTAMENTO DEFINIZIONE
Q INTERAZIONE interazione tra il cane e il paziente mediata dall'operatore
W SOCIAL PLAY i l ll di t d ll' t
FASE
W SOCIAL PLAY gioco con la palla mediato dall'operatore
E SPAZZOLARE il paziente spazzola il cane
R ACQUA il paziente e l'operatore preparano la ciotola e fanno bere il cane
T NON TERAPIA il paziente è in sala ma non è direttamente coinvolto nella terapia
Y FISIOTERAPIA il paziente viene accompagnato nel percorso di fisioterapia dal cane e dall'operatore
A ALTRO f o i campoA ALTRO fuori campo
UMORE
Z RIDE il paziente sorride/ride
X NON RIDE il paziente non ride né sorride
il paziente è assente non ha uno sguardo diretto verso l'esternoC PASSIVO il paziente è assente, non ha uno sguardo diretto verso l esterno, non interagisce
V ALTRO fuori campo
1 INTERAZIONE CANE interagisce con il cane: attenzione visiva, toccare, parlare, giocare, attività di cura
INTERAZIONE
attività di cura
2 INTERAZIONE UOMO interagisce con una persona: attenzione visiva, parlare, ascoltare, toccare
3 INTERAZIONE CANE + UOMO interagisce contemporaneamente con un cane ed una personainteragisce contemporaneamente con un cane ed una persona
4 NON INTERAGISCE non interagisce né con un cane né con una persona
5 ALTRO fuori campo
Dosaggio del cortisolo salivare: un metodo non invasivo per la metodo non invasivo per la
quantificazione dell’ormone dello stress
RISULTATI
Gli anziani hanno accolto con grande curiosità e interesse l’inizio delle attivitàcon i cani. Per quel che concerne l’integrazione del cane nel percorso difisioterapia, la sua presenza per alcuni utenti è stata principalmente quella ditrasformare un momento vissuto con fatica e rassegnazione in un momentopiacevole ed emotivamente interessante
Per altri pazienti, la presenza del cane è stato l’elemento che li hacane è stato l elemento che li ha motivati ad uscire dalla propria stanza e a scendere per effettuare alcuni esercizi fisioterapicialcuni esercizi fisioterapici, superando il loro atteggiamento di chiusura e rifiuto verso la d l b ldimensione sociale e riabilitativa
Espressione di riso del paziente nelle fasi della fisioterapia
50 **
40
30
a (s
)
20Du
rata
10
0
FebbraioMarzoMaggio
Interazione cane ‐ uomo
MaggioGiugno
100
75
50ata
(s)
*
25
Du
ra
00
Figure 8. Socialization session.S li i l l l ( Q
1
SS-CG SS
*
Salivary cortisol levels (RDQug/dl) in patients pertaining tothe Socialization session with dog(SS) and without dog (SS‐CG): SS‐CG showed a significant decreasein salivary cortisol from the first
0.6
0.8
tisol
ug/
dl
ysample (within half an hour afterawakening) to the second(immediately following thesession), but this decrease wasnot observed in the SS group; *p<0 05 Data represent mean +
0.2
0.4Cor
t
p<0.05. Data represent mean +S.E.M.
0
1° sample 2° sample
BASIC RESEARCH
ATTRACTION to animals (‘Biophilia Hypothesis’, Wilson 1984)↓↓ATTENTIVENESS – MOTIVATION↓1. BUFFER EFFECT↓2 SOCIAL EFFECT
] HEALTH2. SOCIAL EFFECT
BASIC RESEARCH
ATTRACTION to animals (‘Biophilia Hypothesis’, Wilson 1984)↓↓ATTENTION – MOTIVATION↓1. BUFFER EFFECT↓2 SOCIAL EFFECT
] HEALTH2. SOCIAL EFFECT
DOGS IN THE CLASSROOM ‐Improve motivational levels‐Improve attentionImprove attention
Learning disabilitiesAttention deficit disordersSocial integration and ASD
BABY SCHEMA
BABY SCHEMA (Kindchenschema): a set of infant features(l f h d l d l l i d b l i(large forehead, large and low‐lying eyes, and bulgingcheeks) found not only in human infants but also in the youngof birds and mammals
Lorenz 1943: social releasers (class of stimuli with highbiological relevance)biological relevance)Experimental studies: positive emotions, nurturing, affiliativeresponses, increase attention)
Other analyses have shown a change over time in thedirection of greater conformity to these infant features indirection of greater conformity to these infant features incartoon characters such asMickey Mouse and in teddy bears
A biological homage to Mickey Mouse. Stephen Jay Gould
Sternglanz et al. 1977; Gould 1980; Alley 1983; Hinde & Barden 1985; Archer 1992; Zebrowitz 1997, Brosch et al. 2007; Lobmaier et al. 2010, Archer and Monton 2011
BABY SCHEMA
The mechanisms through which human adults become attracted to infants of their own species is responsible for the initial attraction to other faces that also incorporate these infant features
Selection for infantile features in many breeds of pet dogs andSelection for infantile features in many breeds of pet dogs and cats (DOMESTICATION)
“Il cane è un lupo sempre giovane”
It has been hypothesized that this response forms a major part of the initial attraction to a potential pet…
…. which would lead, over time, to the formation of a strong bond with the animal
Lorenz 1943, Gould 1980; Archer 1997; Archer and Monton 2011
1–2: human infants3–4: puppies5–6: kittens7–8: adult dogs with infant features7 8: adult dogs with infant features9–10: adult cats with infant features11–12: adult dogs without infant features13–14: adult cats without infant features15 16: teddy bears with infant features15–16: teddy bears with infant features 17–18: teddy bears without infant features
FACIAL INDEX: i f h f h h d h f hratio of the top of the head to the centre of the eyes over
the centre of the eyes to the base of the chin
Stimuli were divided into 3 CATEGORIES: A) Young individuals (human infants, puppies, kittens)
B) Ad lt ith i f t f t
Table 2. Criteria for stimuli matching (16 picture pairs)1) Neotenic condition: same subject, different categories
B) Adults with infant features (dogs, cats, teddy bears)C) Adults without infant features (dogs, cats,teddy bears)
Stimuli matching: 16 different comparisons
Subject Category Comparisons
Dog DP: puppies DW: adult dogs with infant features DO: adult dogs without infant features
1. DP-DW2. DP-DO 3. DW-DO
CatCK: kitten CW: adult cats with infant features
4. CK-CW5 CK CO g p
Children were presented with 16 pairs of pictures
4 possible pairs of pictures for each comparison
Cat CW: adult cats with infant featuresCO: adult cats without infant features
5. CK-CO6. CW-CO
Teddy bear TW: teddy bears with infant featuresTO: teddy bears without infant features 7. TW-TO
2) Interspecies condition: different subjects, same categorySubject Category Comparisons
Pictures pairing counterbalanced between subjects Each child couldn’t be presented with the samepicture for more than 2 times
Subject Category Comparisons - Young
Human-Dog H: human infants DP: puppies 8. H-DP
Human-Cat H: human infants CK: kittens 9. H-CK p
Serial position (order of pairs presentation)and left‐right position of each picture were
t b l d b t bj t
Dog-Cat DP: puppies CK: kitten 10. DP-CK
- Adult with
Dog-Cat DW: adult dogs with infant features CW: adult cats with infant features 11. DW-CW
TW: teddy bears with infant features counterbalanced between subjects
Statistical Analysis0‐1 data (0=not chosen, 1=chosen)
Teddy-Dog TW: teddy bears with infant featuresDW: adult dogs with infant features 12. TW-DW
Teddy-Cat TW: teddy bears with infant featuresCW: adult cats with infant features 13. TW-CW
- Adult without
Dog Cat DO: adult dogs without infant features 14 DO CO ( , )Paired sample sign testWilcoxon Signed Rank test Logistic Regressionp value ≤ 0 05
Dog-Cat gCO: adult cats without infant features 14. DO-CO
Teddy-Dog TO: teddy bears without infant features DO: adult dogs without infant features 15. TO-DO
Teddy-Cat TO: teddy bears without infant features CO: adult cats without infant features 16. TO-CO
p‐value ≤ 0.05
Condition1. Infant features ‐SAME SUBJECTDIFFERENT CATEGORIES
RESULTSPreference for infant features
Children preferred faces with infant
‐DIFFERENT CATEGORIES
pfeatures Wilcoxon signed‐ranks, Z=‐5.021, p<0.0001
Children preferred animal faces with infant features Wilcoxon signed‐ranks, Z=‐3.198, p=0.014
Condition1. Infant features ‐SAME SUBJECTDIFFERENT CATEGORIES
RESULTSPreference for infant features ‐DIFFERENT CATEGORIES
Children preferred CATS with infant featuresChildren preferred CATS with infant features
NO preference for infant features when choosing DOGS
RESULTS (N= 272)Preference for animal over non‐animal faces
Condition2. Interspecies‐DIFFERENT SUBJECTSSAME CATEGORY
HUMAN vs ANIMALS
‐SAME CATEGORY
HUMAN vs ANIMALSChildren preferred ANIMALSWilcoxon Signed Rank Test Z=‐8.714, p<.0001
Paired Sign Test n =86 n =186 p< 0001Paired Sign Test, nH=86, nDP=186, p<.0001Paired Sign Test, nH=70, nCK=202, p<.0001
RESULTS (N= 272)Preference for animal over non‐animal faces
Condition2. Interspecies‐DIFFERENT SUBJECTSSAME CATEGORY
HUMAN vs ANIMALS
‐SAME CATEGORY
HUMAN vs ANIMALSChildren preferred ANIMALSWilcoxon Signed Rank Test Z=‐8.714, p<.0001
Paired Sign Test n =86 n =186 p< 0001Paired Sign Test, nH=86, nDP=186, p<.0001Paired Sign Test, nH=70, nCK=202, p<.0001
ANIMAL vs TEDDYChildren preferred ANIMALS
Wilcoxon signed‐ranks, Z=‐2.075, p=0168
Paired Sign Test, nTW=87, nDW=185, p<.0001;Paired Sign Test , nTO=103, nDO=169, p=.0001Paired Sign Test, nTW=78, nCW=194, p<.0001Paired Sign Test, nTO=133, nCO=139, p=.7155
RESULTS (N= 272)Preference for dog over cat faces
Condition2. Interspecies‐DIFFERENT SUBJECTSSAME CATEGORY‐SAME CATEGORY
DOGS vs CATSChild f d DOGSChildren preferred DOGSWilcoxon signed‐ranks, Z=‐7.229, p<0.0001
Paired Sign Test, nCK=108, nDP=164, p=.0010Paired Sign Test, nCW=114, nDW=158, p=.0107Paired Sign Test nCO=78 nDO=194 p< 0001)Paired Sign Test, nCO 78, nDO 194, p<.0001)
Ulteriori studi saranno necessari peridentificare specifiche caratteristiche animaliin grado di suscitare risposte affiliative in fasig pprecoci dello sviluppo. Questa informazioneappare particolarmente importante per laappare particolarmente importante per lamessa a punto di programmi di intervento perb bi i diffi ltà ll fbambini con difficoltà nella sferaemotiva/sociale.
“Interazione con il cane come strumento innovativoper la facilitazione delle capacità sociali e comunicativeper la facilitazione delle capacità sociali e comunicative
del bambino in età prescolare”
“Se si vuole creare nei giovani un senso di protezione verso la natura, la cosa più importante è il contatto diretto con gli animali”
(K. Lorenz)
Valentina Somma e Lara Crescimbene
• Il cane è presente nella vita dei bambini come animalen pr n n m n m n mdomestico “pet”, ma anche, in taluni casi, come cane diservizio o co-terapista nel caso di disabilità e disturbisociali comunicativi e psichiatrici (Miklosi 2007)sociali, comunicativi e psichiatrici (Miklosi 2007)
• Una conoscenza dettagliata di tale relazione puòUna conoscenza dettagliata di tale relazione puòpermetterne l’utilizzo per facilitare le capacità socialie comunicative del bambino
Obiettivo dello studioObiettivo dello studio
valutazione delle caratteristiche etologiche della relazione bambino-caneetologiche della relazione bambino cane
Coinvolti 16 bambini di 12 mesi di età (10 maschi e 6 femmine) in •Coinvolti 16 bambini di 12 mesi di età (10 maschi e 6 femmine) in due sessioni di incontro con il cane e con un estraneo (2 novità)•Ogni bambino è sempre affiancato da un’educatriceg p•Il cane è condotto da un operatore specializzato
SESSIONE 1 SESSIONE 2
CANE(13 fasi 1 min
CANE(13 fasi 1 min (13 fasi, 1 min
ciascuna)+
E R NE
(13 fasi, 1 min ciascuna)
+ESTRANEO
24 h di distanza
ESTRANEO(13 fasi, 1 min
ciascuna)
ESTRANEO(13 fasi, 1 min
ciascuna)
Ordine di presentazione randomizzato
MATERIALI E METODIMATERIALI E METODI
Fase
1 Entry spontaneous2 Close mediated3 Movement spont.4 Movement med.5 1st manipulation spont.6 1st manipulation med.7 Play spont.8 Play med.9 Pl l t9 Play close spont.10 Play close med.11 2nd manipulation spont.12 2nd manipulation med12 2nd manipulation med.13 Goodbye spont/med
1. l’interazione con il cane è diversa nei due i l ti l i l d t i sessi, ma lo stimolo animale determina
risposte assai diverse2 li id tt i l 2. linee guida per un corretto approccio al cane
nei bambini in età prescolare3 ibil t t di l t i di d fi it 3. possibile strumento di valutazione di deficit
comportamentali in bambini in età prescolare4 st t l sti l i d ll ità 4. strumento per la stimolazione delle capacità
sociali e comunicative in bambini con deficit in questi ambitiquesti ambiti
N li lti i i i è t l t i t l’i tNegli ultimi anni si è notevolmente accresciuto l’interesse verso interventi (ri)abilitativi che prevedono l’utilizzo di soggetti animali
RIABILITAZIONE EQUESTRE
Tra le Interazioni Assistite con gli Animali, la Riabilitazione Equestre(RE) si pone come un interessante approccio innovativo di supporto(RE) si pone come un interessante approccio innovativo di supportoalla riabilitazione psichiatrica e ai disturbi del neurosviluppo, soprattuttoper le sue potenzialità di influenzare sia aspetti fisici che psicosociali.
Recentemente, diversi studi hanno dimostrato come la RiabilitazioneEquestre, combinando l’attività fisica con una stimolazioneemozionale/cognitiva sia adatta alla promozione di comportamentiemozionale/cognitiva, sia adatta alla promozione di comportamenticomunicativi ed affiliativi e nello sviluppo ed espressione di emozioni,aspetti particolarmente importanti in soggetti affetti da disturbi
ffrelazionali quali i bambini affetti da autismo.
The effect of therapeutic horseback riding on social functioning on children with autism: dallacomparazione di un gruppo sperimentale, costituito da 19 bambini autistici,e un gruppo di controllo di 15 bambiniin lista d’attesa, a seguito di 12 settimane di riabilitazione equestre, gli autori hanno evidenziato un significativomiglioramento nel funzionamento sociale dei pazienti,in particolare una maggiore motivazione sociale, attenzionee sensibilità motoria, nonchè una diminuzione di distraibilità e comportamenti sedentari.
Prospective trial of equine-assisted activities in autism spectrum disorder: 24 bambini autistici inseriti in un programma di riabilitazione equestre della durata di 6 mesi, sono stati valutati in quattro momenti differenti,aspettando il trattamento, all’inserimento nel progetto di ricerca, dopo 3 mesi di trattamento e dopo 6. Dallo studio pre-post dei dati, è emersa una riduzione della severità dei sintomi autistici, miglioramenti nell’umore e nel controllo motorio.
L bbli i iLe pubblicazioni evidenziate mostrano che la riabilitazione equestre può costituire una valida opzione terapeutica p pnel trattamento di bambini affetti da disordini dello spettrodisordini dello spettro autistico.
Nonostante le evidenze siano promettenti, la RE è ancorap ,carente sul piano della “evidence based” medicine, giacchèsono estremamente limitati gli studi costruiti secondo metodipropri della ricerca scientifica pubblicati su riviste peerpropri della ricerca scientifica, pubblicati su riviste peer-reviewed
CARATTERISTICHE DELLA
RIABILITAZIONE EQUESTRE
•Il cavallo come stimolo ad alta valenza emotiva e cognitiva
•Arricchimento emozionale e motorio•Arricchimento emozionale e motorio
•Strategie riabilitative inserite in un contesto “naturale”
DISFUNZIONI ESECUTIVE NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO
•TENDENZA A SOFFERMARSI SUI DETTAGLI
•DIFFICOLTA’ DI MONITORAGGIO DELLA RISPOSTA PRODOTTA
•INCAPACITA’ DI PIANIFICAZIONE E DI FLESSIBILITA’ IN ATTIVITA’ OPERATIVE
•PERDITA D’INTELLIGENZA EMOZIONALE
•RIDOTTI MOVIMENTI RELAZIONALI
•SCARSA ABILITA’ SOCIALE
•PERDITA DI JOINT ATTENTION
•PERDITA DI CONTROLLO DEGLI IMPULSI
•DIFFICOLTA’ NEL PASSAGGIO A COMPITI DIVERSI
•CAPACITA’ D’INIBIZIONE DELLE RISPOSTE IRRILEVANTI OD INTERFERENTI
La condivisione di un linguaggio comune e laLa condivisione di un linguaggio comune e la
validazione di strumenti di valutazione degli esiti,
sono esigenze particolarmente sentite, che
renderebbero i dati provenienti da diversi programmirenderebbero i dati provenienti da diversi programmi
riabilitativi confrontabili e rilevanti.
PROGETTO FIEROBECCOStudio multicentrico sull'applicazione della RiabilitazioneppEquestre in un gruppo di bambini affetti da Disordinidello Spettro Autisticop
PROGETTO IPPOGRIFOValutazione dell’efficacia della riabilitazione equestre inpazienti schizofrenici
Federazione Italiana Sport EquestriDipartimento Riabilitazione Equestre