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Interforum Srl
Stefania AruAgrigento 23 Maggio 2008
Interforum Srl
Logical Framework Approach
Interforum Srl
I progetti non sono tutti ugualiI progetti non sono tutti ugualiAlla base di ogni progetto c’è una metodologia Alla base di ogni progetto c’è una metodologia
di lavoro definitadi lavoro definita
IL QUADRO LOGICOIL QUADRO LOGICO
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Storia del QLStoria del QL
• Sviluppato negli anni ‘60 come:– strumento per la programmazione partecipata– strumento per la selezione dei progetti– strumento per il monitoraggio e la valutazione
• Adottato da tutte le maggiori organizzazioni internazionali erogatrici di aiuti allo sviluppo
• Adottato dai servizi della Commissione europea nella valutazione dei Fondi Strutturali
• Adottato dai valutatori con alcune varianti nella valutazione dei Fondi Strutturali
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A fine percorso sarà chiaro:
il ruolo del ciclo del progetto e delle attività chiave da intraprendere in ogni fase
come vagliare criticamente le proposte di finanziamento
i principi della GCP e del QL.come verificare la potenziale pertinenza, fattibilità e sostenibilità di una proposta di finanziamento e identificare come migliorarne la qualità
come usare il QL per verificare un progetto, identificare e documentare le esigenze d’informazione per lo studio di fattibilità.
il ruolo e l’importanza degli indicatori per la progettazione, la realizzazione e la valutazione; come formulare indicatori di QL specifici al caso
il ruolo del QL nel monitoraggio e nella valutazione
come connettere le esigenze informative nel sistema di documentazione dei progetti ai livelli di gestione
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Programmazione
Valutazione Identificazione
Formulazione
Realizzazione
Finanziamento
Il Ciclo del Progetto
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Il Ciclo del Progetto: Programmazione
Il contesto nazionale e quello settoriale sono analizzati per identificare problemi, opportunità ed impedimenti che potrebbero essere affrontati dalla cooperazione internazionale. Lo scopo di questa fase è:a) identificare ed accordarsi sugli obiettivi principali di cooperazione e le relative priorità settoriali;b) fornire un quadro di programmazione pertinente e fattibile nel quale possano essere identificati e preparati progetti specifici. Per ogni priorità individuata, saranno formulate strategie che tengano conto degli insegnamenti delle esperienze passate.
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Il Ciclo del Progetto: IdentificazioneSono individuate e sottoposte ad ulteriore analisi e studiole azioni specifiche da intraprendere. Ciò avviene in forma di consultazioni con il gruppo beneficiario di ogni azione, in forma di analisi dei problemi che si trova adaffrontare e di identificazione di possibili soluzioni.Si decide sulla pertinenza o meno di ciascuna idea-progetto rispetto sia ai gruppi beneficiari sia al quadro di programmazione stabilito, e vengono presceltequelle idee-progetto da approfondire durante la fase di Formulazione.
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Il Ciclo del Progetto: FormulazioneLe idee-progetto giudicate pertinenti sono elaborate inpiani di progetti operativi. I gruppi beneficiari e gli altri attori partecipano alla specificazione dettagliata dell’idea-progetto. Essa è poi verificata in base alla sua fattibilità(ovvero se il suo successo sia probabile) e sostenibilità (ovvero se sia probabile che generi benefici di lunga durata per il gruppo beneficiario). In conformità a questavalutazione, si decide di formulare una proposta formale di finanziamento e di avviare la ricerca del finanziamento.
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Il Ciclo del Progetto: Finanziamento
Le proposte sono esaminate dalle autorità competentiche decidono se finanziare o meno il progetto. L’ente finanziatore ed il Paese partner concordano le modalità di realizzazione e le formalizzano in un documento legaleche ratifica modi di finanziamento e realizzazione del progetto.
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Il Ciclo del Progetto: Realizzazione
Il progetto è eseguito: tutti i mezzi materiali ed immateriali necessari alla realizzazione del progetto sono messi in opera così come previsto dal piano di Finanziamento. In questa fase si svolgono le gare d’appalto e avvienel’assegnazione di contratti per assistenza tecnica, forniture e per la realizzazione di lavori.
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Il Ciclo del Progetto: Realizzazione
Chi gestisce il progetto verifica il progresso effettivamente ottenuto rispetto a quello pianificato, per determinare se esso sia orientato al successo nel raggiungimento dei propri obiettivi. Il progetto, se necessario, è ri-orientato e corretto, ed alcuni obiettivi possono essere modificati secondo i cambiamenti significativi intercorsi dal momento della formulazione del progetto.
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Il Ciclo del Progetto: ValutazioneL’ente finanziatore ed il Paese partner valutano il progettoper stabilire quali obiettivi siano stati raggiunti e per identificare le lezioni tratte da quest’esperienza, utili per migliorare la progettazione di futuri programmi. Benché,in generale, nel Ciclo del Progetto la Valutazione segua la Realizzazione, è pratica comune condurre una Valutazione Intermedia nel corso della fase di Realizzazione. Questa serve per applicare gli insegnamenti acquisiti fino a questo momento, allaparte restante del progetto.
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Passate esperienze negative: Soluzioni della GCP:
Quadro strategico confuso. Un approccio definito in maniera chiara.
Scarsa analisi del contesto. Approfondita analisi del contesto.
Programmazione orientata verso le attività.
Programmazione e realizzazione orientate al raggiungimento degli obiettivi.
Risultati non verificabili. Risultati verificabili.
Pressioni di spesa. Enfasi sulla qualità.
Visione a breve termine. Privilegiare la sostenibilità.
Documenti di progetto incoerenti Formati standardizzati.
Mancanza di visione comune degli attori partecipanti.
Conoscenza condivisa degli obiettivi del processo per raggiungerli.
La Logica del Ciclo di gestione del Progetto
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La Logica del Ciclo di gestione del Progetto
La GCP richiede, quindi,un esame dettagliato della realtà esistente e utilizzando il metodo del Quadro Logico obbliga chi elabora i progetti a focalizzare i bisogni reali dei gruppi beneficiari .
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La Logica del Ciclo di gestione del Progetto
Fasi del Ciclo del Progetto – decisionistrutturate e fondate su informazioni accurate.Processo orientato agli Attori e Partner coinvolti– tutti gli attori partecipano alle decisioni.Quadro Logico – analisi esaustiva e coerente.Sostenibilità – meccanismi che assicurano ilflusso dei benefici.Approccio Integrato – integrazione verticalee documentazione standardizzata.
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La Logica del Ciclo di gestione del Progetto
Assicura che i progetti siano pertinenti alla strategia concordata e ai bisogni reali dei beneficiari (analisi dei problemi, coinvolgimento, obiettivi orientati ai benefici)
Assicura che i progetti siano fattibili nel senso che gli OB siano realistici e raggiungibili (ob. logici, misurabili, rischi, monitoraggio)
Assicura che i progetti siano sostenibili (considerare tutti i fattori che possono influire, utilizzare le valutazioni)
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Che cosa è il LFA
Un “aiuto per pensare”: aiuta ad analizzare le informazioni in modo strutturato ed organizzatoUn processo analitico: comprende analisi degli stakeholders, analisi dei problemi, identificazione di obiettivi e strategia
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Definizioni• Semplice e utile strumento organizzativo
• Metodologia per concettualizzare gli obiettivi di un progetto/programma
• Strumento analitico per comunicare con chiarezza e comprensibilmente la complessità di un progetto o di un programma in un “solo” foglio di carta
• Strumento per la programmazione partecipata
• Strumento per il monitoraggio e la valutazione di un progetto/programma
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Approccio al Quadro Logico
DUPLICE USO:• Tecnica per identificare e analizzare • Strumento chiave nel monitoraggio durante
lo sviluppo e la valutazione del progetto
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Approccio al Quadro Logico Lo usiamo nelle fasi di:Identificazione (analisi dell’esistente, rilevanza del progetto, ecc.)
Formulazione (aiuta a progettare in maniera chiara, obiettivi, risultati misurabili, ecc.)
Implementazione (strumento a supporto dell’attuazione)
Valutazione e audit (fornisce le basi per la valutazione di impatto
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Approccio al Quadro Logico
•L’applicazione del Quadro logico non è un esercizio separato dalla progettazioneL’applicazione del Quadro logico rappresenta il primo passo per completare la costruzione del progetto
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Problemi comuni nell’applicazione del Quadro Logico Element Strengths Common problems/difficulties
Problem analysis and objective setting
• Requires systematic analysis of problems, including cause and effect relationships
• Provides logical link between means & ends
• Places the project within a broader development context (overall objective and purpose)
• Encourages examination of risks and management accountability for results
• Getting consensus on priority problems
• Getting consensus on project objectives
• Reducing objectives to a simplistic linear chain
• Inappropriate level of detail (too much/too little)
Indicators and source of verification
• Requires analysis of how to measure the achievement of objectives, in terms of both quantity and quality
• Helps improve clarity and specificity of objectives
• Helps establish the monitoring and evaluation framework
• Finding measurable and practical indicators for higher level objectives and for projects with ‘capacity building’ and ‘process’ objectives
• Establishing unreaslistic targets too early in the planning process
• Relying on ‘project reports’ as the main ‘source of verification’, and not detailing where the required information actually comes from, who should collect it and how frequently
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Problemi comuni nell’applicazione del Quadro Logico
Element StrengthsCommon problems/difficulties
Format and application
• Links problem analysis to objective setting
• Emphasises importance of stakeholder analysis to determine ‘whose problems’ and ‘who benefits’
• Visually accessible and relatively easy to understand
• Prepared mechanistically as a bureaucratic ‘box-filling’ requirement, not linked to problem analysis, objective setting or strategy selection
• Used as a means of top-down control – too rigidly applied
• Can alienate staff not familiar with the key concepts
• Becomes a ‘fetish’ rather than a help
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Due Passaggi
• ANALISI– Stakeholders– Problemi – Obiettivi– Strategie
• PIANIFICAZIONE – Costruzione del quadro logico
– Rapporti sulle attività e risorse
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ANALISI DEI PROBLEMI•Analisi degli stakeholders (identificazione degli stakeholders, target groups & beneficiari, definendo quali problemi saranno toccati da un intervento)•Analisi dei problemi (problemi chiave, vincoli, opportunità, relazione di causa - effetto)•Analisi degli obiettivi (dai problemi agli obiettivi, specificando i mezzi)•Analisi delle strategie (definizione di obiettivo generale, di obiettivo specifico e strategie)
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ANALISI: Stakeholders – chi sono?
• STAKEHOLDERS: Individui o istituzioni che possono – direttamente o indirettamente, positivamente o negativamente – influire o essere influenzati dai risultati dei progetti o dei programmi
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ANALISI: Beneficiari
• BENEFICIARI: coloro che beneficiano in qualunque maniera dall’implementazione del progetto
• Target group(s): entità che sono direttamente e positivamente coinvolte nel progetto a livello di Obiettivo Specifico
• Beneficiari finali: chi beneficia del progetto nel lungo periodo al livello di società o settore in generale; per esempio bambini che beneficano di investimenti in sanità
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ANALISI: Partner
• PARTNERS: Chi implementa il progetto insieme al proponente
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Strumenti per l’analisi degli
Stakeholders
• Matrice di analisi degli stakeholders• Analisi SWOT• Diagramma di Venn• Diagramma a ragnatela
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Strumenti per l’analisi degli Stakeholders:
matrice Stakeholder - caratteristiche
Interessi e come sono coinvolti dal
problema
Capacità e motivazione per
risolvere il problema
Azioni possibili di interesse per gli
stakeholder
Famiglie dipendenti dalla pesca
Inquinamento
Migliorare stile di vita
Salute
Scarsa influenza politica
Capacità di organizzarsi
Trovare redditi alternativi
Industria della pesca
Aumentare profitti
Aumento dei costi per la protezione ambientale
Utilizzare tecnologie pulite
Aumento della consapevolezza dell’impatto sociale e ambientale
Famiglie Inquinamento Limitata comprensione dell’impatto sulla salute prodotto dai rifiuti
Lavorare con la comunità per affrontare i problemi
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Strumenti per l’analisi degli Stakeholders: SWOT
Forza Debolezza
Opportunità Minacce
1) identificare le azioni (linee guida strategiche) che siano maggiormente in grado di ridurre i problemi emersi (fare leva sui punti di forza, tentare di ridurre quelli di debolezza, massimizzare le opportunità e minimizzare le minacce);2) contribuire ad orientare la definizione delle future scelte in termini di strategia;3) verificare la corrispondenza tra strategia e fabbisogni al fine di migliorare l’efficacia dello strumento;4) raggiungere un consenso sulle strategie (se partecipano all’analisi tutte le parti coinvolte dall’intervento).
[1]
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Strumenti per l’analisi degli Stakeholders:
diagramma di Venn
Analizza e illustra la natura delle relazioni tra i differenti gruppi di stakeholder: la grandezza del cerchio indica l’influenza/potere di ciascun gruppo mentre la distanza indica la forza o la debolezza della relazione o interazione tra i differenti gruppi.Spesso utilizzato per accrescere la consapevolezza delle relazioni tra i gruppi coinvolti
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Industria
Agenzia di protezione dell’ambie
nte
Dip. Pesca
Coop. Pescatori Famiglie
dipendenti pesca
Famiglie e consumatori
Venditori di pesce
Diagramma di Venn: la prospettiva delle famiglie dipendenti dalla pesca
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ANALISI: Problemi
• Definisce le relazioni di causa-effetto presenti tra gli aspetti della situazione esistente.
• Si rappresenta come Albero dei Problemi
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ANALISI: Problemi
CONSEGUENZE DEI PROBLEMISituazione attuale
PROBLEMA PROBLEMA
Cause del problema
Cause del problema
Cause del problema
Cause del problema
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Come costruire l’albero dei problemi
Fase 1: brainstorm su quelle che sono considerate le priorità
Fase 2: dai problemi individuati selezionare il problema di partenza
Fase 3: analizzare i problemi correlati al problema principale
Fase 4: stabilire una gerarchia di causa e effetto (problemi direttamente causati dal problema principale, problemi che sono effetti del problema principale
Fase 5: individuare tutti i problemi in modo analogo “Cosa causa cosa?”
Fase 6: collegare i problemi
Fase 7: verificare i diagramma
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Risultato • La qualità dell’output dipende dai soggetti coinvolti
• Potrebbe essere appropriato fare più alberi con differenti gruppi di stakeholder
• Il processo di costruzione è importante quanto il prodotto
• Il prodotto (albero dei problemi) deve fornire una versione semplificata ma corretta della realtà
• L’albero non può spiegare ogni possibile relazione di causa-effetto
• L’albero rappresenta la situazione negativa esistente
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Sistema ricettivo delle aree interne e rurali potenziato
Sistema ospitale non adeguato
Inadeguato coordinamento delle attività di promozionali d’area
Insufficiente promozione aziendale
Standard di qualità ricettività aree costiere non adeguati
Inadeguato coordinamento delle attività promozionali
Inadeguatezza nella
valorizzazione turistica delle
risorse del territorio
Insufficienza di servizi a sostegno
dell’offerta turistica
diversificata
Poca integrazione tra operatori turistici e dei settori collegati
Offerta turistica monoprodotto (sole e mare)
Infrastrutture a supporto non adeguate
Inadeguato livello competitività PMI turistiche
Stagione turistica concentrata nei mesi estivi
Inadeguatezza di proposte alternative al prodotto balneare
Sistema ricettivo delle aree costiere carente
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Problema Generale Problemi di Livello 1 Problemi di Livello 2
Servizi alla persona per soggetti svantaggiati e a rischio di esclusione destrutturati e frammentati
Problema 1Integrazione sociale e politica accoglienza non adeguata
Problema 1.1Sistema dell’accoglienza e integrazione frammentato
Problema 1.2 Servizi per la famiglia e la genitorialità non adeguati
Problema 1.3 Condizioni di vita anziani, disabili e sofferenti mentali non adeguate
Problema 2 Inserimento e reinserimento lavorativo frammentato
Problema 2.1 Servizi e azioni a supporto delle fasce lavorative deboli sporadici
Problema 3Sistema formativo, informativo di prevenzione e sensibilizzazione carente
Problema 3.1 Il sistema delle risorse esistenti disorganizzato
Problema 3.2 Attività di formazione, informazione e sensibilizzazione operatori e utenti insufficienti e non strutturate
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ANALISI: Obiettivi
• Descrizione della situazione nel futuro, appena risolti i problemi che rendono necessario il progetto
• Si raffigura come Albero degli obiettivi
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ANALISI: Obiettivi
EFFETTI DEL PROGETTOSituazione attesa
AZIONI AZIONI
Mezzi posti in essere
Mezzi posti in essere
Mezzi posti in essere
Mezzi posti in essere
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Come costruire l’albero degli obiettivi
Fase 1: riformulare le situazioni negative in positive (desiderabili, fattibili)
Fase 2: verificare le relazioni di scopi e mezzi
Fase 3: se necessario rivedere la situazione, aggiungere/cancellare obiettivi
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Risultato • L’albero degli obiettivi completato fornisce un quadro della futura situazione e include i mezzi indicativi attraverso cui possono essere conseguiti gli scopi
• Rappresenta la situazione reale in maniera semplificata ma robusta
• Punto di forza: l’albero è basato sull’analisi di potenziali obiettivi di progetto che trovano fondamento nei problemi identificati
Interforum SrlInterforum Sas
Obiettivo Generale Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo
Servizi alla persona per soggetti svantaggiati e a rischio di esclusione migliorati
Obiettivo Specifico 1Promozione e inclusione sociale migliorata
Obiettivo Operativo1.1Accoglienza e integrazione soggetti svantaggiati
Obiettivo Operativo 1.2Servizi per la famiglia e la genitorialità adeguati
Obiettivo Operativo 1.3Condizioni di vita anziani disabili e sofferenti mentali migliorate
Obiettivo Specifico 2Inserimento e reinserimento lavorativo promosso
Obiettivo Operativo 2.1 Servizi e azioni a supporto delle fasce lavorative deboli avviati
Obiettivo Specifico 3 Sistema formativo, informativo e sensibilizzazione strutturato
Obiettivo Operativo 3.1 Risorse materiali e immateriali esistenti messe a sistema
Obiettivo Operativo 3.2 Attività di formazione, informazione e sensibilizzazione operatori e utenti strutturate
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Sistema ricettivo delle aree interne e rurali potenziato
Il sistema ospitale locale è riqualificato
Attività promozionali d’area coordinate
Promozione aziendale realizzata
Servizi e standard sistema ricettivo esistente migliorati
L’immagine turistica è differenziata/diversificata
Risorse del territorio ai fini turistici valorizzate
Servizi turistici finalizzati alla diversificazione costruiti/erogati
Reti di operatori create (club di prodotto)
Le proposte turistiche sono diversificate
Infrastrutture turistiche rafforzate
Competitività delle PMI turistiche accresciuta
La stagione turistica è allungata
Prodotti turistici motivazionali costruiti
Sistema ricettivo delle aree costiere potenziato
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ANALISI: Strategie• Il raffronto tra i due diagrammi permette di
ottenere tutte le informazioni per l’analisi delle strategie migliori per realizzare un progetto concreto
• Bisogna collegare i bisogni reali alle scelte efficaci
• Si passa ora alla pianificazione
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ANALISI: Strategie
Possono essere affrontati tutti i problemi e gli obiettivi?
Bisogna selezionarne alcuni?
Quali sono le opportunità positive
Quale è la combinazione degli interventi maggiormente capace di conseguire i risultati e promuovere sostenibilità e benefici?
Quale strategia impatterà più positivamente sui bisogni dei gruppi più deboli?
Come possono essere mitigati i potenziali effetti negativi sull’ambiente?
Interforum Srl
ANALISI: StrategieIn pratica dovranno essere fatti dei compromessi per bilanciare diversi interessi
Ciò è più semplice grazie all’identificazione di alcuni criteri chiave:Contributo atteso verso obiettivi chiave di policy
Benefici per target group
Complementarietà con altri piani/programmi/progetti in corso di realizzazione
Capitali e implicazioni relative ai costi
Rapporto costi/benefici
Contributo alla capacity building
Fattibilità tecnica
Impatto ambientale
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ANALISI: Strategie
Utilizzare questi criteri aiuterà a determinare cosa dovrebbe/può essere incluso nel progetto e cosa no