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INDIA
Simbolo del Nord Tigre
Simbolo del Sud Elefante
Outline1. La demografia del sub-
continente indiano2. Le istituzioni e la storia indiana3. I fatti stilizzati dell’economia
indiana4. I mercati finanziari5. Sfide
La demografia del sub-continente indianoHa il 17,3% della popolazione mondiale e solo
il 2,4% del territorio.Il rapporto uomini-donne è bilanciato; il 31%
della popolazione ha meno di 14 anni (2009). Ogni donna ha in media 3 figli (2008). La
mortalità infantile è del 50‰ (2009); la speranza di vita ha raggiunto i 64 anni (2008).
La demografia del sub-continente indianoL’analfabetismo è del 25% maschile e 49%
femminile (2006).Esistono dagli anni ’50 piani per il controllo
delle nascite (sterilizzazione) che hanno contribuito a contenere la dinamica demografica.
Povertà: 24,7% di coloro che vivono nelle città è sotto la soglia di povertà.→Migrazione campagna-città.
La demografia del sub-continente indianoLe caste e le tribù giocano ancora oggi un
ruolo fondamentale nella regolazione dei rapporti.
83% della popolazione è induista; segue l’Islam.
Vi sono 16 lingue ufficiali; la più diffusa è l’Indi. Le istituzioni usano l’inglese (UK).
Le caste Riflettono le occupazioni subite nella storia
e definiscono la gerarchia. Nonostante siano state introdotte norme
anti-discriminazione, nei fatti la casta è ancora un elemento determinante nei rapporti sociali e lavorativi (es. intoccabili).
Le istituzioni e la storia indianaIndipendente dal 1947.La dominazione britannica ha lasciato
un’impronta British. La costituzione indiana (1950) permette il
voto a tutti i cittadini compiuti i 18 anni. Ha una struttura parlamentare bicamerale.
Il Presidente della Repubblica è anche capo delle forze armate; la figura più importante è il Primo Ministro.
Le istituzioni e la storia indianaForte ruolo dello Stato dal 1950 ad oggi.Federazione di Stati con forte autonomia
locale e perequazione centrale.Burocrazia è percepita come troppo pesante.Le istituzioni centrali cercano di garantire la
coesione di un paese multi-lingue, multi-culturale, multi-razziale.
Le istituzioni e la storia indiana1980 avvio delle riforme economiche.Dall’industria (manifattura) ai servizi.Da Labour intensive a Skill intensive
(telecom, software, business process outsourcing).
! Processo di crescita molto diverso rispetto agli altri paesi asiatici!
I fatti stilizzati dell’economia indiana
I fatti stilizzati dell’economia indianaTassi di crescita dell’economia elevati.Inflazione forte (10,9%, 2009) con punte
nell’alimentare.Investimenti fissi crescono del 10% annuo.Disoccupazione al 5% (south asia)(2009). Export e Import: crescono del 20% annuo
(Export nel 2009 calo del 6% e import calo del 7,3%)
Squilibrio di conto corrente (BOP) parzialmente bilanciato dagli IDE.
I fatti stilizzati dell’economia indianaAgricoltura pesa per il 17% del PIL e impiega
il 64% della forza lavoro.E’ arretrata, mancano le infrastrutture per
l’irrigazione (monsoni).Forte migrazione verso le città
(disorganizzata).
I fatti stilizzati dell’economia indianaIndustria: chimica, farmaceutica, tessile, IT,
auto.Servizi: collegati ad un elevato livello
d’istruzione e al inglese estremamente diffuso (es. call center e email center).
I fatti stilizzati dell’economia indianaIl cambio della rupia è passato da un peg
rigido con il dollaro americano, ad un regime a bande di oscillazione (crawling peg).
I regimi di cambio asiatici, dopo la crisi del 1997, sono molto più controllati e questo incide negativamente sui saldi della BOP.
I paesi asiatici sono i maggiori detentori di riserve ufficiali in $ ed €.
I movimenti di capitaleDopo 1990 esiste un certo grado di libertà
nella circolazione dei capitali.La Unholy Trinity mina la credibilità del
cambio della rupia.Il crawling peg della rupia, con libertà dei
capitali, spinge per l’accumulo di riserve ufficiali.
I mercati finanziariAl contrario di molti altri paesi asiatici,
l’India ha una certa esperienza per la gestione finanziaria.
Grazie all’eredità coloniale ha una struttura solida, attraente, in crescita.
Lo Stato è molto presente; un forte regolatore; talvolta impedisce che il mercato prenda il sopravvento.
I mercati finanziariAzioni (titoli rappresentativi della proprietà
d’impresa). Rendono il dividendo annuo (eventuale). In caso di fallimento l’azionista è responsabile per la sua quota.
Obbligazioni o Bond (titoli di debito dell’impresa) indicizzati a tasso fisso o variabile. In caso di fallimento sono rimborsati tra i primi creditori.
Credito bancario strumento di finanziamento a breve termine e per importi contenuti.
I mercati finanziariLa Reserve Bank of India è la banca centrale
che controlla il tasso dell’interesse e la moneta in circolazione (credito).
Le banche sono pubbliche e private (recenti, poche).
La Security and Exchange Board of India vigila sulla stabilità del sistema.
I mercati finanziariL’India ha la borsa più antica dell’Asia
(Bombay, 1875); adotta la regolamentazione anglosassone.
La trasparenza, la regolamentazione, la tutela del risparmio sono garantiti a tutti coloro che entrano in contatto con il mercato.
Bombay Stock Exchange
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Il credito all’economiaPer finanziare la crescita il credito è un
canale molto utilizzato. La forte accelerazione preoccupa le autorità.
La solvibilità non è sempre garantita; questo mina la stabilità dell’intermediazione e dei pagamenti.
Mismatching maturity.
I titoli delle imprese indianeI bond (titoli di debito delle imprese) sono
strumenti utilizzati dalle imprese.La regolamentazione è buona, ma sono poco
usati, poiché molto costosi.I settori d’investimento più attraenti sono il
IT (BSE Teck), i servizi.La Joint Venture è uno strumento di crescita
sempre più utilizzato.
Sfide interne Sempre meno Stato, ma senza scossoni Innovazione in agricoltura Aumentare l’educazione di base Sfruttare la diversità culturale Aumentare i diritti e i doveri Gestire l’urbanizzazione Diminuire la povertà
Sfide esterneAlleanze geo-strategiche (es. USA)
Alleanze economiche (es. Russia)
Common Asian Currency
Referenze e approfondimentiWeb: Fondo Monetario Internazionale, Asian
Development Bank.
Libri: Amartya Sen, L’altra India.
Interventi: Raghuram Rajan, capo economista FMI, On India and its Future. India's Pattern of Development