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INDIA HIMACHAL PRADESH - LADAKH Attraverso l’Himalaya Deserti d’alta quota, villaggi tradizionali e monasteri buddhisti 20 giorni - in hotel, guest-house e campi tendati 3 passeggeri per auto Questo singolare viaggio si svolge tra Himachal Pradesh e Ladakh, ai confini con il Tibet, lontano dai sentieri più battuti, dove si può cogliere l’essenza dei popoli della montagna. Si percorre l’epica Hindustan-Tibet Highway, l’antica rotta commerciale per il Tibet, alla ricerca dei pregevoli templi in stile “hindu-gotico”. La fertile valle di Kinnaur, adagiata ai piedi del massiccio del Kinnaur-Kailash, abitata dai kinnauri, una popolazione di stirpe probabilmente indoeuropea dedita all’agricoltura. La magnifica valle di Spiti, caratterizzata dai superbi panorami che indussero R. Kipling ad affermare: “Qui vivono certamente gli dei, questo non è un luogo adatto agli uomini”. Quindi il lago Tso Moriri, con i suoi scenari mozzafiato e i nomadi khampa che pascolano le mandrie di yak e capre pashmina. La Nubra Valley, al di là del passo Khardung-La (a ben 5.600 m di altitudine lungo la più alta strada carrozzabile del mondo, che custodisce uno straordinario deserto d’alta quota, dove le dune di sabbia sono circondate da cime di 7.000 metri. I piccoli e antichi monasteri, dalla tradizionale architettura tibetana, che dominano gli aspri e desolati paesaggi e che permettono di entrare in contatto con la forte spiritualità dei monaci buddhisti…

INDIA HIMACHAL PRADESH - LADAKH, Attraverso l ... singolare viaggio si svolge tra Himachal Pradesh e Ladakh, ai confini con il Tibet, lontano dai sentieri più battuti, dove si può

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INDIA HIMACHAL PRADESH - LADAKH

Attraverso l’Himalaya Deserti d’alta quota, villaggi tradizionali e monasteri buddhisti

20 giorni - in hotel, guest-house e campi tendati 3 passeggeri per auto

Questo singolare viaggio si svolge tra Himachal Pradesh e Ladakh, ai confini con

il Tibet, lontano dai sentieri più battuti, dove si può cogliere l’essenza dei popoli

della montagna. Si percorre l’epica Hindustan-Tibet Highway, l’antica rotta

commerciale per il Tibet, alla ricerca dei pregevoli templi in stile “hindu-gotico”.

La fertile valle di Kinnaur, adagiata ai piedi del massiccio del Kinnaur-Kailash,

abitata dai kinnauri, una popolazione di stirpe probabilmente indoeuropea dedita

all’agricoltura. La magnifica valle di Spiti, caratterizzata dai superbi panorami

che indussero R. Kipling ad affermare: “Qui vivono certamente gli dei, questo

non è un luogo adatto agli uomini”. Quindi il lago Tso Moriri, con i suoi scenari

mozzafiato e i nomadi khampa che pascolano le mandrie di yak e capre pashmina.

La Nubra Valley, al di là del passo Khardung-La (a ben 5.600 m di altitudine

lungo la più alta strada carrozzabile del mondo, che custodisce uno straordinario

deserto d’alta quota, dove le dune di sabbia sono circondate da cime di 7.000

metri. I piccoli e antichi monasteri, dalla tradizionale architettura tibetana, che

dominano gli aspri e desolati paesaggi e che permettono di entrare in contatto

con la forte spiritualità dei monaci buddhisti…

PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza Unica 5 Agosto 2017 1° giorno / Italia – Delhi Partenza in tarda serata da Milano Malpensa con volo di linea Air India diretto su Delhi. Cena e pernottamento a bordo. 2° giorno / Delhi – Chandigarh (le architetture di Le Corbusier) Arrivo al mattino nella capitale dell’India, espletamento delle formalità d’ingresso e volo in coincidenza per Chandigarh. Arrivo a Chandigarh, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e sistemazione in hotel. Chandigarh, la nuova capitale del Punjab dopo la divisione dell’India, fu concepita con l’idea di creare una città radicalmente moderna. In origine il progetto e i lavori vennero iniziati da due architetti americani avanguardisti, ma fu poi l’architetto svizzero Le Corbusier a completare l’opera: “l’aritmetica, l’organicità e la geometria” avrebbero preso il posto dei “buoi, delle mucche e delle capre portate al pascolo dai contadini attraverso i campi arsi dal sole”. Chandigar sarebbe stata una città a misura d’uomo, più democratica rispetto a Delhi, e per questo furono realizzati viali alberati, piazze riservate ai pedoni, case affacciate su strade tranquille con poco traffico, giardini pubblici e l’artificiale Sukha Lake. Nel pomeriggio visita della città, da non perdere il Fantasy Rock Garden creato da Nek Chand utilizzando ciarpame riciclato e materiali organici. Pensione completa. Pernottamento in hotel.

3° giorno / Chandigarh – Shimla (la capitale estiva del Raj) Dopo la prima colazione partenza in autovettura, attraverso colline ricoperte da una vegetazione lussureggiante, per Shimla (2.200 metri). Già parte del regno del Nepal con il nome di Shyamala (una delle denominazioni della dea Kali), Shimla venne scoperta dagli inglesi nel 1819. Inizialmente era una semplice località di villeggiatura, ma pian piano acquisì importanza e nel 1864 divenne la capitale estiva del Raj, il governatorato britannico. Fino al 1939 l’intero governo dell’India era solito lasciarsi alle spalle il soffocante caldo estivo di Calcutta e Delhi per trasferirsi sulle fresche alture di Shimla. Abbarbicata su un crinale fra colline ricoperte di foreste di pini, l’odierna stazione climatica indiana è ricca di fascino coloniale: la Christ Church e gli edifici in finto stile Tudor danno veramente idea della vecchia Inghilterra. Passeggiata lungo la strada principale: The Mall. Pensione completa. Pernottamento in hotel.

4° giorno / Shimla – Nirath – Rampur – Sarahan (il tempio di Bhimakali) Partenza dopo la prima colazione verso nord-est per Sarahan via Narkanda e Rampur. Si percorre l’epica Hindustan-Tibet Highway, l’antica rotta commerciale per il Tibet, lungo il corso dell’impetuoso fiume Sutlej che sgorga dal sacro monte Kailash. Sosta a Nirath per la visita dell’antico Tempio del Sole. Si prosegue per Rampur che in passato fu un’importante centro del potente impero di Bushahr, mentre oggi è un’anonima cittadina montana, punto di sosta per i camionisti. Visita del vecchio tempio Raghunath e del delizioso Padam Palace (solo dall’esterno). Si continua per Sarahan (1.920 metri), capitale estiva dell’impero di Busharhr, villaggio posto in posizione elevata da cui si godono vedute spettacolari del massiccio dello Srikhand Mahadev (5.227 metri). Visita all’antico

complesso dei templi dedicati a Bhimakali, la versione locale della sanguinaria dea Kali, uno degli esempi più pregevoli di architettura dell’Himachal. Il tempio principale include due torri con piani superiori aggettanti che presentano strati alterni di pietra e legno con ricchi e elaborati intagli, in uno stile architettonico definibile “hindu-gotico”. All’interno del cortile sorge il tozzo Tempio Lankra Vir dove, fino al XIX secolo, venivano praticati sacrifici umani per placare le ire di Bhimakali. Pensione completa. Pernottamento in semplice hotel.

5° giorno / Sarahan – Valle di Baspa (i villaggi dai tetti d’ardesia) Si prosegue il viaggio ormai in una zona di montagne. Si continua verso est lungo il corso del fiume Sutlej, nella valle del Kinnaur, fino a Karcham, per imboccare a sud la valle di Baspa (2.680 metri) definita “la più bella valle dell’Himalaya”. In tutta la valle si trovano numerosi antichi villaggi caratterizzati dalla tradizionale architettura in legno e pietra. Visita del villaggio di Kamru, un tempo capitale dell’impero di Bushahr, dal quale dipendeva tutto il Kinnaur; abbarbicato su uno stretto sperone di roccia, 2 km sopra Sangla e raggiungibile con una breve e piacevole passeggiata. L’antico Tempio Kamakhhya Devi incombe sul centro abitato simile a una fortezza. Sistemazione in un incantevole resort che sorge lungo la riva del fiume Baspa, tra piantagioni di alberi da frutta. Pensione completa. Pernottamento in resort. 6° giorno / Valle di Baspa – Reckong Peo – Kalpa (le scenografie del Kinnaur

Kailash) Dopo la prima colazione si torna nella valle del Sutlej e si prosegue verso nord, passando per il moderno insediamento di Reckong Peo, fino a raggiungere, attraverso una strada che sale serpeggiando tra foreste di pini, frutteti e campi coltivati, l’incantevole villaggio di Kothi. Si continua per Kalpa (2.960 metri), il capoluogo del distretto del Kinnaur, la leggendaria residenza invernale di Shiva: si

crede infatti che in inverno il dio si ritiri qui per abbandonarsi alle meditazioni ispirate dall’hashish. I panorami sul Kinnaur Kailash sono fra i più spettacolari dell’Himalaya. Visita dell’interessante complesso del Tempio Narayan-Nagini, che ospita santuari dedicati a divinità hindu e buddhiste. Pensione completa. Pernottamento in semplice hotel. 7° giorno / Kalpa – Nako (a due passi dal Tibet) Dopo la prima colazione partenza in direzione nord-est attraverso scenari mozzafiato. Nonostante la sua bellezza il Kinnaur è a tutt’oggi ancora scarsamente visitato. Fino al 1991 la parte orientale del Kinnaur era completamente inaccessibile per gli stranieri, mentre oggi, con uno speciale permesso, è possibile percorrere il circuito che lungo il confine con il Tibet conduce fino allo Spiti. In questi giorni si ha l’opportunità di avere frequenti contatti con i kinnauri, la popolazione locale di stirpe probabilmente indoeuropea: dediti quasi esclusivamente all’agricoltura, coltivano il grano, l’orzo e le mele su terrazzamenti ricavati dalle pendici della valle; portano un caratteristico cappellino di feltro e parlano una propria lingua insieme a una dozzina di dialetti locali. Lungo il percorso visita del Monastero di Khanum vicino al villaggio di Spillo. Arrivo a Nako (3.660 m), un vilaggio in stile tibetano, che si estende attorno a un piccolo lago glaciale e che vanta un gompa dell’XI secolo con quattro templi. Sistemazione in campo tendato, in splendida posizione panoramica. Pensione completa. Pernottamento in campo tendato. Il campo tendato di Nako viene allestito per la stagione estiva. E’ costituito da

grandi tende con due letti forniti di lenzuola, cuscini e coperte. I bagni si trovano

all’interno delle tende e sono dotati di acqua fredda, è possibile avere un secchio

di acqua calda per lavarsi. Confortevole ristorante in muratura per la cena e la

prima colazione.

8° giorno / Nako – Gue – Tabo (il Gompa di Tabo: l’ “Ajanta dell’Himalaya”) Partenza verso nord-ovest, si lascia il distretto del Kinnaur per entrare nello Spiti. Deviazione per raggiungere il villaggio di Gue dove recentemente è stata ritrovata la mummia di un monaco in posizione di meditazione. Si continua per il villaggio di Tabo (3.050 m) che ospita il Tabo Gompa, un monastero proclamato Patrimonio dell’Umanità che, insieme ai monasteri di Alchi nel Ladakh e di Tholing nel Tibet occidentale, conserva alcuni dei più pregevoli esempi di arte indo-tibetana esistenti al mondo. Il gompa fu fatto costruire nel 996 da Ringcheng Zangpo, il “Grande Traduttore” tibetano, che fece arrivare dal Kashmir artisti capaci di dipingere gli affreschi in uno stile fluido, piuttosto dissimile dalle più formali composizioni che si trovano normalmente negli altri monasteri. Il

complesso è formato da nove templi, tutti strutturati in un unico piano e costruiti fra il X e il XVI secolo. Per la bellezza dei suoi affreschi il Gompa di Tabo è anche chiamato l’“Ajanta dell’Himalaya”. Pensione completa. Pernottamento in semplice hotel. 9° giorno / Tabo – Lhalung – Dhankar – Kaza (i deserti d’alta quota) Lo Spiti è situato sul versante dell’Himalaya che riceve meno precipitazioni, quindi è caratterizzato da spogli deserti d’alta quota che indussero Rudyard Kipling ad affermare: “Qui vivono certamente gli dei; questo non è un luogo adatto agli uomini”. Partenza per il Dhankar Gompa, circondato da uno spettacolare paesaggio roccioso. Il monastero fu costruito circa mille anni fa sul sito in cui sorgeva l’antica capitale dello Spiti, parte del vasto Regno di Guge che all’epoca controllava il Tibet occidentale oltre allo Spiti, al Lahaul superiore e allo Zanskar. Il gompa conserva alcune interessanti sculture e pregevoli affreschi. Possibilità di effettuare un breve trekking (circa 45 minuti di cammino, 200 m di dislivello) per raggiungere il lago Dhankar Tso, da dove si ammirano i picchi gemelli del Mane Rang (6.593 m). Si prosegue per Lhalung, un grazioso villaggio di qualche decina di case, situato nella valle di Lingthi, dove si trova il secondo monastero in ordine di importanza della valle dello Spiti. Si continua, attraverso suggestivi panorami, per il villaggio di Kaza (3.640 metri), centro amministrativo del subdistretto dello Spiti. La “città vecchia” di Kaza è un dedalo di negozietti e case imbiancate a calce. Pensione completa. Pernottamento in semplice hotel.

10° giorno / Kaza – Ki – Kibber – Gete – Tashigang – Kaza (il più alto

villaggio del mondo) Intera giornata dedicata ai gompa di Ki e Kibber nei dintorni di Kaza. Il Ki

Gompa, il più antico e imponente complesso monastico dello Spiti, si trova in posizione dominante sul fiume a ben 4.116 metri di altitudine. Fu fatto costruire nel X secolo da Ringchen Zangpo e appartiene all’ordine religioso Gelukpa. Il gompa fu attaccato per tre volte nel XIX secolo, prima dai ladakhi, poi dai dogra e infine dai sikh, e nel 1975 fu parzialmente distrutto da un terremoto, ma fortunatamente la sua inestimabile collezione di antichi thangka è passata indenne attraverso queste calamità. Poco distante dal villaggio di Ki, lungo l’antica via carovaniera del sale, si incontra il piccolo paese di Kibber, si procede oltre fino a raggiungere il minuscolo Gete, una frazione costituita da poche case che in virtù dei suoi 4.205 metri di altitudine, avanza la pretesa di essere il più alto centro

abitato del mondo fra quelli dotati di una strada carrozzabile. L’ultima frontiera è rappresentata dal villaggio di Tashigang. Rientro a Kaza nel pomeriggio. Pensione completa. Pernottamento in semplice hotel. 11° giorno / Kaza – Langza – Comic – Demul – Kaza (i fossili di ammoniti) Dopo la prima colazione partenza per un altro magnifico giro nei dintorni di Kaza. Lungo il percorso si gode di un panorama stupendo sulle cime innevate delle montagne circostanti, in particolar modo del Chao Chao Kang Nilda (6.303 m). Arrivo nel pittoresco villaggio di Langza, dominato da un’enorme statua di Buddha che si staglia sulle catene montuose allìorizzonte. Il territorio nei dintorni è ricco di fossili di ammoniti, con un po’ di fortuna non sarà difficile trovarne qualcuno. Si prosegue attraverso le praterie d’alta quota dove è probabile l’incontro con i pastori dokpas che fanno pascolare le loro greggi a un passo dal cielo. Arrivo nel villaggio di Comic (4.450 m) e visita dell’interessante Tangyud

Gompa che si caratterizza per la presenza di un leopardo delle nevi imbalsamato. Infine si giunge nel villaggio di Demul, costituito da case in stile tradizionale e circondato da piccoli ma rigogliosi campi coltivati. Interazione con la popolazione locale. Rientro a Kaza nel pomeriggio. Pensione completa. Pernottamento in semplice hotel.

12° giorno / Kaza – Kunzum La – Gramphu – Keylong (lo spartiacque tra la

valle di Spiti e la valle di Lahaul) Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest lungo il fiume Spiti (tappa lunga e faticosa). Si raggiunge il Kunzum La (4.551 metri), il valico sullo spartiacque tra la valle di Spiti e la valle di Lahaul, con vista mozzafiato sulle vette circostanti. Poi si discende verso Batal, alla base del passo, con splendide vedute del grandioso Bara Shigri, il “Grande Ghiacciaio”, uno dei ghiacciai più estesi dell’Himalaya. Si prosegue verso nord-ovest, tra paesaggi spettacolari, fino a Gramphu dove la strada si biforca: a sud verso Manali o ancora a nord, direzione verso cui si prosegue, lungo la verde Valle di Lahaul. Arrivo a Keylong

(3.350 m), capoluogo del Lahaul e punto di collegamento tra l’Himachal Pradesh e il Ladakh. Pensione completa. Pernottamento in semplice hotel.

13° giorno / Keylong – Patseo – Baralacha-La Pass – Sarchu (dall’Himachal

Pradesh al Ladakh) Dopo la prima colazione si parte per la visita di Shashur Gompa, un antico tempio buddhista racchiuso oggi in un più moderno monastero, a breve distanza da Keylong. Il fascino del gompa si arricchisce con le bellissime vedute sulla valle di Lahaul dall’alto del monastero (in alternativa, se è giorno di apertura, si può

visitare il piccolo e interessante museo di Keylong che accoglie una collezione di costumi tradizionale e di antiche maschere utilizzate durante le danze religiose). Si lascia Keylong per intraprendere una tappa di per se non lunga (poco più di 100 km) ma impegnativa per la strada. Si procede lungo la Leh-Manali Highway, con vedute diverse e spettacolari, circondati da molte vette che superano i 6.000 metri. Alcuni piccoli insediamenti e check point militari si trovano lungo la strada che porta verso il Ladakh e dopo il villaggio di Patseo la strada inizia a salire. Attraversando l’alto passo di montagna del Baralacha-La (4.883 m) si apre dinanzi un panorama mozzafiato con spettacolari montagne brulle che si fondono con le bandiere colorate di preghiera, verdi macchie di piccoli pascoli e il candore dei ghiacciai e dei cumuli di neve che contrastano con il cielo azzurro pastello. Superato il valico si deve affrontare ancora un ultimo tratto di strada, ridiscendendo leggermente di quota, prima di giungere a Sarchu (4.280 m), tappa obbligata per i viaggiatori che si avventurano in Ladakh via terra. Pensione completa. Pernottamento in campo tendato fisso stagionale. N.B. Questo pernottamento avviene a un’altitudine che supera 4.000 m. Anche

per la sistemazione nel campo tendato di Sarchu è necessario un buon spirito di

adattamento perché i servizi sono essenziali. Le tende sono dotate di due letti,

ciascuno fornito di materasso, cuscino, lenzuola e coperte. I servizi igienici sono

annessi alla tenda, è disponibile solo acqua fredda e l’acqua calda viene fornita

con i secchi. L’elettricità viene erogata da un gruppo elettrogeno, che viene

attivato non appena fa buio e fino all’ora di dormire. I pasti vengono serviti a

buffet in una grande tenda adibita alla ristorazione.

14° giorno / Sarchu – Lago Tso Moriri (il lago turchese al confine con la

Cina) Dopo la prima colazione partenza in direzione nord verso Tso Moriri (tappa lunga e faticosa). L’ambiente ritorna ad essere aspro e brullo, a volte incassato tra ripide pareti di roccia. A tratti si costeggiano dei nevai e non lontano si possono vedere anche ghiacciai perenni. Si supera il passo d’alta quota Lachlung-La (5.060 metri), in uno scenario di valli, ampi altipiani e catene montuose di oltre 7.000 metri e si continua per il lago turchese di Tso Moriri, il “lago delle montagne”, che si trova a 4.530 metri di altitudine ed è attraversato dal confine con la Cina. Pensione completa. Pernottamento in semplice campo tendato. N.B. Questo pernottamento avviene a oltre 4.500 metri. A causa dell’alta quota

può capitare che si possa avere una sensazione di malessere (nausea, mal di

testa), comunque contenuta data l’acclimatazione graduale dei giorni precedenti.

Anche per la sistemazione nel campo tendato di Tso Moriri è necessario un buon

spirito di adattamento, poiché i servizi sono davvero essenziali. In ciascuna tenda

ci sono due lettini singoli dotati di materasso, cuscino, lenzuola e coperte. I

servizi igienici sono annessi alla tenda ma è disponibile solo acqua fredda.

L’elettricità viene erogata da un gruppo elettrogeno e una grande tenda funge da

mensa per i pasti e le colazioni al mattino.

15° giorno / Lago Tso Moriri – Korzok – Leh (nella terra dei nomadi

Khampa) Fino a pochi anni fa la regione era chiusa agli stranieri data la disputa di confine con la Cina. Il lago Tso Moriri è uno di più alti laghi del mondo (4.530 m di altitudine per una superficie di 120 kmq, lungo 28 chilometri e largo fino a 8), è leggermente salino e fa parte di un ecosistema protetto molto sensibile dato che nella sua area vivono alcune specie di uccelli rari (gru dal collonero, anatra moretta, svasso collonero) e una fauna varia (la capra tibetana, la gazzella tibetana, la volpe rossa, asini selvatici di Kiang, una specie rara di marmotta himalayana, ecc.). Dopo la prima colazione trasferimento sulla sponda occidentale per visitare il piccolo Monastero di Korzok, vecchio di oltre 350 anni, nei pressi del minuscolo villaggio omonimo. E’ l’unico insediamento umano permanente dato che la regione è frequentata, per i pochi mesi all’anno in cui è accessibile, solo dai pastori nomadi Khampa, di origine tibetana, che migrano attraverso le vallate himalayane in cerca di pascoli per le loro mandrie di yak e capre pashmina. Si prosegue verso Leh, lungo un percorso che attraversa la zona più bella del Rupsu, dove i Khampa per secoli hanno estratto il sale dai bacini lacustri della regione per usarlo come merce di scambio in Ladakh. Arrivo a Leh, capoluogo del Ladakh, situata a 3.500 metri d’altitudine nella Valle dell’Indo. Pensione completa. Ppernottamento in hotel.

16° giorno / I dintorni di Leh (Monasteri e Palazzi) A circa 40 km da Leh sorge uno dei monasteri più importanti del Ladakh, Hemis, famoso per il suo festival estivo durante il quale i monaci in costumi tradizionali e con musiche sacre e danze rituali cham, rievocano il successo del buddhismo sulla religione preesistente. Hemis fu costruito nel 1630 sotto la dinastia Namgyal e custodisce il più grande thanka del Ladakh che viene mostrato al pubblico una volta ogni 12 anni. Il Monastero di Tiksey, uno dei più grandi e affascinanti del paese, è localizzato in una scenografica posizione su di una collina e conserva pregevoli pitture murali. Il Palazzo di Stok, la residenza ufficiale dei sovrani del Ladakh, nel cui museo si possono ammirare molti tesori: abiti cerimoniali, gioielli, oggetti votivi, fotografie… Il Palazzo di Shey, l’ex residenza estiva della famiglia reale, che custodisce la più grande statua di Buddha Majtreja di tutto il

paese. Da qui si gode di una superba veduta sulla Valle di Leh. Pensione completa. Pernottamento in hotel. 17° giorno / Leh – Valle di Nubra (le dune del deserto di Hundar) Si lascia la ridente valle di Leh in direzione del passo Khardung-La che offre, dall’alto dei suoi 5.603 metri, panorami mozzafiato sulle maestose cime della catena del Karakorum che arrivano fino a 7.200 metri. Questa è considerata la strada carrozzabile più alta del mondo. Sosta al passo in un ambiente severo caratterizzato dalle nevi perenni. Si discende quindi nella Valle di Nubra, dove un tempo transitava l’importante via carovaniera che collegava l’Asia Centrale e il Tibet all’India. Visita di Dishket, il monastero più antico e più grande della valle e della località di Hundar circondata dalle dune di sabbia del deserto d’alta quota sulle quali svettano ghiacciai a oltre 6000 metri, per assistere alla cerimonia della preghiera del pomeriggio. Pensione completa. Pernottamento in campo tendato. Anche in questa regione i campi tendati sono allestiti per la stagione estiva. Sono

costituiti da grandi tende con due letti forniti di lenzuola, cuscini e coperte. I

bagni e le docce (con acqua calda) sono in comune. Tenda (o costruzione in

muratura) ristorante con tavoli e sedie per la cena e la prima colazione.

18° giorno / Valle di Nubra (il monastero di Insa) Risalendo la Valle di Nubra, chiusa agli stranieri fino a pochi anni fa dato che era contesa dalla Cina, si giunge a Panamik, un caratteristico villaggio himalayano. Visita del villaggio e camminata per raggiungere l’isolato monastero di Insa, da cui si gode di una splendida vista su tutta la Valle di Nubra, dalle dune alle alte vette circostanti (recentemente è stata aperta una strada carrozzabile che consente di raggiungere il monastero in auto). Dopo il monastero si continua per la visita di un piccolo lago che occupa una conca delimitata da pareti strapiombanti in un paesaggio molto scenografico. Rientro al campo tendato nel pomeriggio. Pranzo a picnic. Cena e pernottamento in campo tendato. 19° giorno / Valle di Nubra – Leh Percorso di ritorno a Leh, riattraversando il bel passo Khardung-La. Arrivo a Leh

e sistemazione in hotel. Pomeriggio dedicato alla visita della città dove le costruzioni moderne si fondono con i fatiscenti edifici della città vecchia fatti di legno e mattoni di fango. Il decrepito Leh Palace, fatto costruire nel XVII secolo dal re buddhista del Ladakh, presenta più di qualche somiglianza con il Potala di Lhasa e le vedute che si godono dal suo tetto sono veramente mozzafiato. Lo scintillante Shanti Stupa, fatto costruire dai monaci giapponesi per promuovere un mondo di pace. Il caratteristico bazar dove si trovano interessanti oggetti di artigianato. Pensione completa. Pernottamento in hotel.

20° giorno / Leh – Delhi – Italia Al mattino trasferimento all’aeroporto e partenza per Delhi con un volo che, tempo permettendo, offre splendide vedute della catena himalayana. Arrivo a Delhi in tempo utile per il volo in coincidenza Air India diretto per l’Italia. Arrivo a Milano Malpensa in serata.

Sistemazioni previste:

Chandigar: Lemon Tree Hotel o similare (1 notte) Shimla: Woodville Palace Heriage Hotel o similare (1 notte) Sarahan: HPTDC Shrikand o similare (1 notte) Valle di Baspa: Banjara Retreat o similare (1 notte) Kalpa: Kinner Villa Hotel o similare (1 notte) Nako: Kinner Camp o similare (1 notte) Tabo: Dewachen Hotel o similare (1 notte) Kaza: Grand Dewachen Hotel o similare (3 notti) Keylong: Deykid Hotel (1 notte) Sarchu: Sarchu Camp (1 notte) Lago Tso Moriri: Tso Moriri Camp o similare (1 notte) Leh: Royal Palace Hotel o similare (2 notti) Valle di Nubra: Tirith Camp o similare (2 notti) Leh: Royal Palace Hotel o similare (1 notte)

Altre informazioni:

Organizzazione e trasporti – Per il percorso Chandigarh-Leh si utilizzano automezzi tipo Toyota Innova con 3 passeggeri + autista per auto (una vettura potrebbe avere n. 4 passeggeri). Voli domestici Delhi-Chandigarh e Leh-Delhi. Il viaggio viene effettuato con guide locali parlanti inglese e accompagnatore dall’Italia a partire da un minimo di 8 partecipanti. Pernottamenti e pasti – Hotel 4* a Chandigarh e Shimla; hotel 3* a Leh; semplici hotel e guest house nei centri minori; cinque notti in campi tendati fissi, come specificato nel programma, dotati di grandi tende con due letti, lenzuola, cuscini, coperte e servizi in comune (i campi tendati di Sarchu e Tso Moriri sono molto spartani). Pensione completa con pasti consumati in ristoranti locali o nei ristoranti delle strutture dove si effettuano i pernottamenti. Alcuni pranzi sono a pic-nic con lunch-box (di qualità media) preparate dagli hotel. Il cibo è molto speziato e piccante come nella maggior parte del resto dell’India Altimetria – Come specificato nel programma, alcune località incluse nell’itinerario superano i 4.000 metri e il pernottamento più alto è a 4.530 metri (lago Tso Moriri). Comunque il viaggio è strutturato in modo tale da avere un graduale adeguamento all’alta quota, infatti le altitudini più elevate si affrontano nella seconda parte del viaggio. Mal di testa e sensazioni di malessere sono abbastanza frequenti durante i primi due giorni ad alta quota. Clima – Nella regione himalayana clima soleggiato secco e temperato con temperature diurne attorno ai 25°C-30°C nelle valli (minore sui passi) e notturne tra i 10°C-15°C (a Sarchu e al lago Tso Moriri le temperature notturne possono scendere intorno ai 0°C). Nella zona della pianura indiana (Chandigarh e Delhi) clima caldo umido con elevato rischio di piogge monsoniche nei mesi estivi. Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria. Formalità burocratiche – È richiesto il visto consolare ottenibile personalmente via internet (la procedura deve essere attivata almeno un mese prima della partenza, l’importo pari a USD 50 + 2,5% di spese bancarie deve essere versato con la propria carta di credito). È anche possibile ottenere il visto tramite la nostra intermediazione (al costo di € 75). Il passaporto deve avere una validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza del viaggio e 2 pagine libere. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio fisicamente impegnativo per l’elevata altitudine e per alcuni lunghi trasferimenti. Mezzi di trasporto buoni e sufficientemente confortevoli. Le sistemazioni nei campi tendati sono abbastanza confortevoli ma è comunque necessario un buon spirito di adattamento, soprattutto per quelli che hanno i servizi igienici in comune. Adattamento ed elasticità tipica del viaggiatore sono richiesti anche per alcuni semplici hotel e guest house locali. Alimentazione discreta, di qualità mediocre i picnic o i pasti nei ristorantini locali di mezzogiorno.

QUOTAZIONI PER PERSONA da Milano: € 3.980 base 8-9 partecipanti, con nostro accompagnatore € 3.800 base 10-14 partecipanti, con nostro accompagnatore Da aggiungere:

- partenze da altre città su richiesta

- supplemento singola € 820

- supplemento alta stagione aerea incluso

- tasse aereoportuali, security e fuel surcharge € 310 (circa)

- copertura assicurativa di viaggio (assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio, infortuni, “rischio zero”) € 95

- costo individuale gestione pratica € 80

- visto consolare richiesto personalmente USD 50+spese bancarie - visto consolare richiesto tramite nostra intermediazione € 75 Facoltative:

- assicurazione annullamento viaggio comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio 4,5%

- assicurazione integrativa medico/bagaglio (per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio) € 45 N.B. Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza,

confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza

costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la

polizza integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio.

Data di partenza unica: da sabato 5 a giovedì 24 Agosto 2017

Le quotazioni includono: Voli di linea in classe economica, voli domestici Chandigarh-Delhi Leh-Delhi, accoglienza e trasferimenti aeroporto/hotel e viceversa, trasporti con Toyota Innova, pernottamenti e pasti, guide locali di lingua inglese, accompagnatore italiano, dossier informativo/culturale o guida. Le quotazioni non includono: Le bevande, le eventuali tasse aeroportuali in partenza dall’India e per i voli locali, le mance, l’assicurazione obbligatoria, l’assicurazione contro l’annullamento (facoltativa), il visto consolare, le spese personali, gli extra e quant’altro non espressamente indicato.

NOTE IMPORTANTI

• I servizi locali sono quotati in Euro. I prezzi non sono quindi soggetti ad adeguamenti valutari. • Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. • Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. • Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. • L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. • Per lo svolgimento di alcuni nostri programmi è necessario l’utilizzo di voli interni operati da compagnie locali non conformi ai requisiti della Comunità Europea, indicate all’interno di un elenco comunitario. Le assicurazioni europee non coprono i disservizi a esse correlati. Milano, 13.04.2017 n. 4

Organizzazione tecnica:

I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)

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