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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006 INDAGINE SULLE PERCEZIONI DEI TURISTI NELLA PROVINCIA DI ORISTANO EDIZIONE 2006 Maggio 2007

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

IINNDDAAGGIINNEE SSUULLLLEE PPEERRCCEEZZIIOONNII DDEEII TTUURRIISSTTII

NNEELLLLAA PPRROOVVIINNCCIIAA DDII OORRIISSTTAANNOO

EEDDIIZZIIOONNEE 22000066

Maggio 2007

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

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CREDITS La presente indagine è stata realizzata dal SIL Patto Territoriale di Oristano. Gruppo di Lavoro: Antonio Ladu, Lorenzo Mascia, Marco Casula, Gianni Pernarella. Diffusione e raccolta dei questionari: SIL Patto Territoriale di Oristano. © 2007 SIL Patto Territoriale di Oristano

L’Indagine sulle percezioni dei turisti nella Provincia di Oristano – Edizione 2006 è stata elaborata nell’ambito del Programma Aggiuntivo del PATTO TERRITORIALE DI ORISTANO - Misura 3 “Definizione e promozione del Sistema Turistico Locale” - Azione 1 “Progettazione del Sistema Turistico Locale”. Il Patto territoriale di Oristano è attuato dal SIL nell’ambito del Programma PATTI EUROPEI PER L’OCCUPAZIONE - Delibera CIPE n. 83/2002 - Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze N. 10 del 14 Luglio 2003 - Il Programma è a titolarità del Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per le Politiche di Sviluppo.

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INDICE

1. INTRODUZIONE .................................................................................... 4

2. ASPETTI METODOLOGICI ......................................................................... 5

2.1 Il ruolo del turista per lo sviluppo turistico locale: analisi e prospettive nell’ottica della sostenibilità ....................................................................................................................... 5 2.2 La metodologia ................................................................................................................... 6

3. LE CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE DEL CAMPIONE ............................... 8

4. I RISULTATI DELL’INDAGINE ..................................................................... 13

SEZIONE 1 – LA VACANZA DEGLI INTERVISTATI .................................................. 13

A. Le percezioni e le aspettative del turista........................................................................ 13 B. La tipologia di vacanza ....................................................................................................... 16

SEZIONE 2 - LE DOTAZIONI ED I SERVIZI .......................................................... 25

A. Valutazione delle strutture ricettive................................................................................ 25 B. Integrazione della dotazione strutturale ......................................................................... 26

SEZIONE 3 – L’AMBIENTE ED IL TERRITORIO...................................................... 30

A. Politiche di valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente e del territorio.................. 30 B. Valutazione delle infrastrutture di servizio, delle risorse ambientali e del territorio .......................................................................................................................... 31 C. Grado di conoscenza delle aree di interesse naturalistico presenti sul territorio provinciale, propensione alla visita dei siti naturalistici e domanda di nuovi servizi. .. 33

SEZIONE 4 – IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE....................................................... 36

5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE .................................................................. 42

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

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11.. IINNTTRROODDUUZZIIOONNEE

L’Indagine sulle percezioni dei turisti nella Provincia di Oristano, effettuata dal SIL

Patto Territoriale di Oristano per il terzo anno consecutivo, si propone come un fatto atteso ed importante, soprattutto, nell’ottica della definizione e successiva costruzione di un sistema di conoscenze organico ed integrato a supporto dello sviluppo turistico locale.

Pur nella consapevolezza che molto ancora rimane da realizzare nel campo dell’analisi e della ricerca del fenomeno turistico in provincia, l’esigenza di dotarsi di metodi e strumenti efficaci per la lettura e la comprensione del turismo nei suoi diversi aspetti, appare fortemente sentita, oltre che reale sotto molti punti di vista.

I soggetti pubblici e privati, che rappresentano il sistema dell’organizzazione turistica territoriale, avvertono infatti la necessità di approfondire le conoscenze sul turismo, come basi di dati e di informazioni da cui ricavare concreti elementi di riflessione per valutare e formulare nuove strategie e progetti di crescita e sviluppo del settore.

In questo senso, il rapporto tende ad offrirsi come un possibile utile “strumento di lavoro”, oltre che come documento di interesse per tutti quei soggetti che a vario titolo operano sul territorio nel campo del turismo e dei settori collegati.

Se non altro, il rapporto assume un significato di “sintesi”, grazie all’agevole consultazione e alla lettura dei dati quali-quantitativi, risultati dalla rilevazione delle percezioni dei turisti riguardo la provincia di Oristano quale destinazione turistica.

La finalità è altresì quella di continuare a monitorare, seguendo la metodologia partecipata che ha contraddistinto le precedenti edizioni - cioè con il coinvolgimento degli operatori turistici del territorio provinciale - l’evoluzione dei gusti e delle esigenze, nonché prevedere le tendenze della domanda turistica che sceglie il territorio dell’oristanese quale meta per le proprie vacanze, anche al fine di comprenderne ed interpretarne dinamiche e orientamenti.

L’obiettivo è contribuire a prefigurare, sulla base delle analisi ed elaborazione dell’anzidetto quadro, scenari di progetto e/o di intervento, puntuali e di sistema, che possano dare luogo a programmi di attività finalizzati ad alimentare effettivamente il processo di sviluppo del turismo nella provincia di Oristano, in coerenza con le attuali strategie dello sviluppo sostenibile.

L’Indagine è coerente con una serie di iniziative che il SIL Patto Territoriale di Oristano sta realizzando attraverso la Misura 3 “Definizione e promozione del Sistema Turistico Locale” del Programma Aggiuntivo del Patto Territoriale di Oristano, in particolare con l’Azione 4 “Osservatorio permanente del turismo nella Provincia di Oristano”, il cui obiettivo è colmare il gap di conoscenza e di informazioni organizzate e strutturate, costituendo uno strumento versatile ed agevole per lo studio e l’analisi di modelli, variabili, indicatori complessi e per il monitoraggio dei fenomeni socio-economici di pertinenza del settore turistico.

L’Osservatorio Permanente sul Turismo, nelle intenzioni del SIL Patto Territoriale di Oristano dovrebbe perseguire un approccio integrato della conoscenza e dell’analisi delle relative dinamiche locali, integrando le informazioni del contesto socio economico e quelle strettamente legate al settore, con le informazioni che riguardano tutti i comparti produttivi e di servizi strettamente legati al turismo (prodotti tipici locali

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dell’agroalimentare e dell’artigianato, attività di commercio e ristorazione, servizi di noleggio e trasporto, ecc).

A questo potrà essere integrata la conoscenza riguardante le valenze ambientali e culturali che rappresentano significativi fattori di attrattività turistica del territorio. Oltre ad essere uno strumento di supporto per le attività di analisi e monitoraggio del SIL Patto Territoriale per l’Occupazione di Oristano nell’ambito specifico, l’Osservatorio può rappresentare un servizio per i cittadini e per le imprese del territorio che intendono fruire della conoscenza prodotta per fini diversi.

22.. AASSPPEETTTTII MMEETTOODDOOLLOOGGIICCII

2.1 IL RUOLO DEL TURISTA PER LO SVILUPPO TURISTICO LOCALE: ANALISI E PROSPETTIVE NELL’OTTICA DELLA SOSTENIBILITÀ

Negli ultimi anni si assiste ad una cambiamento progressivo della domanda turistica, specie in quella internazionale, che sta passando da una impostazione principalmente quantitativa (caratterizzata dalle variabili economiche quali prezzo, reddito, tasso di cambio, ecc.) ad una di tipo qualitativo (contraddistinta da una crescente introduzione di variabili e/o elementi psico-sociali e territoriali, quali il paesaggio, le bellezze naturali, il clima, i sapori, i saperi, ecc.). Ciò determina forti ripercussioni, soprattutto, nelle motivazioni della partenza e/o nella scelta della destinazione.

Una ricerca condotta dall’allora Ministero delle Attività Produttive evidenziava, già nel 2004, che tra gli elementi presi in considerazione dal turista, per la scelta della destinazione, figuravano ai primi posti proprio quelli di tipo qualitativo, tali da caratterizzare le specificità territoriali e l’attrattività complessiva del luogo di vacanza.

L’accresciuta esigenza di qualità nella destinazione e nei servizi, avvalorata dalle numerose indagini e dagli studi effettuati in questi anni, ha imposto un rafforzamento - ai diversi livelli dell’offerta turistica locale, sia provinciale che regionale - della riorganizzazione dei servizi pubblici e privati, necessariamente più attenti ai bisogni individuali. In altri termini, una maggiore personalizzazione del servizio turistico ed una maggiore autenticità del rapporto tra territorio-produttori e turisti.

La realizzazione dell’Indagine si muove proprio in questo spirito. Fondamentalmente la motivazione principale è dunque quella di tracciare un profilo della domanda turistica dell’oristanese, una sorta di identikit, cercando di conoscere e capire come gli stessi turisti percepiscono e vivono il territorio della provincia di Oristano e quali le loro aspettative presenti e future relativamente a tale destinazione.

La “percezione” quale concetto prevalentemente sociologico è qui intesa come l’esperienza conoscitiva del turista che implica un processo di interpretazione e organizzazione di diverse sensazioni e porta all’individuazione ed al ricordo di un determinato contesto territoriale secondo l’esperienza vissuta ed interpretata nel momento della vacanza.

Attraverso “the tourist gaze” (lo sguardo del turista), inteso come «l'osservare attentamente una scenografia composta da vari ambienti, paesaggi naturali o vedute cittadine che sono fuori dall'ordinario1» si è cercato, anche in questa edizione, di analizzare proprio in quest’ottica il nostro territorio.

1 Urry, J. (1995), Lo sguardo del turista. Il tempo libero e il viaggio nelle società contemporanee, Seam, Roma.

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In tal senso, il ruolo del turista è ritenuto di basilare interesse. Coloro che vivono il territorio come cittadini hanno infatti delle percezioni diverse, un modo differente di vivere, vedere e analizzare il proprio territorio come luogo della propria vita quotidiana.

La validità dello studio delle percezioni inoltre è avvalorata anche da altre discipline; nel marketing, per esempio, rappresenta una fase importante del processo di acquisto. È la fase in cui il turista/consumatore si rende conto dell’esistenza del prodotto che può soddisfare un certo bisogno. Il turista è considerato alla stessa stregua di un consumatore, sebbene occorre evidenziare che il consumo turistico assume caratteri particolari che lo differenziamo da altre forme di consumo.

In estrema sintesi, la percezione può rappresentare la fase in cui il turista si rende conto di cosa offre il territorio e se lo stesso soddisfa i propri bisogni, gusti ed esigenze.

È proprio per questo che nello studio di una strategia di sviluppo turistico, accanto ai vari strumenti di analisi il SIL Patto Territoriale di Oristano ha ritenuto necessario continuare a monitorare e, quindi, pendere in considerazione il punto di vista espresso dalla domanda turistica.

Di fatto, l’Indagine rappresenta un primo passo verso la dotazione organica a strutturata di strumenti indispensabili per una conoscenza non superficiale del fenomeno turistico, e per una adeguata funzione di programmazione.

2.2 LA METODOLOGIA

Sulla scorta della positiva esperienza maturata nelle precedenti edizioni, l’approccio metodologico, di tipo field a mezzo questionario, rimane invariato.

Il campionamento. La metodologia adottata è stata quella del campionamento casuale. Per continuare a garantire una buona rappresentatività delle diverse tipologie di turisti, la diffusione dei questionari è stata effettuata presso un congruo numero di strutture presenti sul territorio provinciale, diversificate tra loro ed in grado di offrire servizi turistici di varia natura.

Tale scelta è stata orientata al consolidamento del percorso, avviato con le precedenti edizioni, finalizzato a potenziare il necessario coinvolgimento attivo di tutti gli attori locali che concorrono all’erogazione di servizi turistici.

La collaborazione degli operatori turistici nella realizzazione dell’indagine è considerata fondamentale per la costruzione di un modello di sviluppo sostenibile realmente partecipato e consapevole.

Sono stati distribuiti circa 3.000 questionari presso le strutture ricettive alberghiere, extralberghiere e agrituristiche, i siti e le strutture storico-culturali e i punti informativi, con una copertura capillare e uniforme dell’intero territorio provinciale.

Il periodo di diffusione dei questionari è stato quello di agosto, caratterizzato dalla maggiore concentrazione dei flussi turistici. Grazie alla collaborazione degli operatori turistici e dei gestori dei siti storico-archeologici e di vari punti informativi collocati sul territorio provinciale2, sono stati raccolti 376 questionari, con un tasso di ritorno percentuale del 12,5% circa.

Lo strumento di rilevazione. La rilevazione dei dati è stata effettuata attraverso un questionario semi-strutturato, con domande chiuse e opzioni aperte in alternativa alle risposte predefinite (cfr. allegato Questionario). Le risposte aperte sono finalizzate a

2 Vedi in appendice l’elenco dei soggetti che hanno partecipato alla diffusione dei questionari.

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permettere al turista di indicare elementi differenti rispetto alle opzioni pre-definite e a esprimere eventuali commenti, opinioni, suggerimenti rispetto ai temi trattati. I questionari sono stati resi disponibili sia in lingua italiana sia in lingua inglese, al fine di favorire la partecipazione dei turisti stranieri.

Elaborazione dei dati. L’elaborazione dei dati è stata condotta attraverso il programma di elaborazione dei dati statistici SPSS (versione 14.0). Sono state effettuate prevalentemente analisi univariate, in alcuni casi si è ricorso all’analisi multivariata laddove si ritenesse interessante esplorare eventuali interrelazioni o specificità riferite alle diverse variabili.

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33.. LLEE CCAARRAATTTTEERRIISSTTIICCHHEE SSOOCCIIOO--DDEEMMOOGGRRAAFFIICCHHEE DDEELL CCAAMMPPIIOONNEE

La prima sezione è dedicata alle caratteristiche socio-demografiche del campione, costituito dai 376 turisti che hanno partecipato all’Indagine.

La struttura del campione per genere evidenzia a differenza dello scorso anno una maggioranza della componente femminile, che rappresenta il 51,4% dei rispondenti, in crescita di circa 10 punti percentuali, contro una percentuale della componente maschile in calo dal 58,9% al 48,6%. Il dato registrato si discosta quindi dalle due edizioni precedenti, che presentavano in entrambi i casi la prevalenza della componente maschile.

Per quanto riguarda le caratteristiche anagrafiche, si evidenzia una struttura relativamente ancora giovane del campione, sebbene in crescita. La fascia d’età prevalente, a differenza dello scorso anno, risulta quella che va dai 36 ai 45. La media degli intervistati è aumentata di circa 3 anni, portandosi a 41,8 anni a fronte di una media di 39 anni registrata nella precedente Indagine.

L’analisi per classi di età si conferma come un’informazione particolarmente importante, in quanto evidenzia segmenti di domanda differenti, che esprimendo bisogni specifici forniscono indicazioni utili per qualsiasi attività di marketing.

Essa è quindi fondamentale da un lato per meglio acquisire dati utili a comprendere le caratteristiche della domanda turistica, dall’altro per interpretare i risultati dell’Indagine, con particolare riferimento alle valutazioni, alle richieste e alle opinioni espresse.

La composizione per classi di età ratifica il dato registrato lo scorso anno: poco meno dei due terzi del campione (62,3%) hanno un’età inferiore ai 45 anni, al cui interno, come anticipato, la quota relativamente più consistente è quella di età compresa tra i 36 e i 45 anni, pari a circa un terzo del campione (32,1%) ed è aumentata di circa 5 punti percentuali.

Con il 23,3%, segue la fascia di età compresa dai 26 ai 35 anni, che l’anno scorso rappresentava quella più consistente (32,3%).

Simmetricamente diminuisce la quota dei giovanissimi fino a 25 anni che, rispetto allo scorso anno, scende di circa il 4%, posizionandosi al 7,2% contro l’11,1%.

La quota di turisti “maturi”, cioè quella oltre i 46 anni, cresce invece di 8,5 punti percentuali, attestandosi al 37,7%. Di questa: il 24,8% ha un’età compresa tra i 46 e i 55 anni, anch’essa in crescita, l’11% tra i 56 e i 65 anni, a sua volta superiore rispetto allo scorso anno, mentre i turisti della “terza età”, oltre i 65 anni, costituiscono la quota più piccola con appena l’1,9% (Figura 1).

A differenza dello scorso anno, la scomposizione per provenienza, mostra un’età media lievemente inferiore dei turisti italiani rispetto a quelli stranieri: 41,6 anni contro i 43,3 della componente straniera.

Nella scorsa indagine, invece, l’età media dei rispondenti di provenienza straniera era nettamente inferiore rispetto a quella degli italiani: 34 anni contro i 40 della componente italiana.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

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Classi di età - anno 2005

da 46 a 5519,9%

da 36 a 4527,3%

da 26 a 3532,3%

da 66 in su2,4%

fino a 2511,1%

da 56 a 657,0%

Figura 1 – Classi di età e confronto 2005-2006. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano.

Per ciò che concerne la composizione del campione per titolo di studio, anche

quest’anno vi è una elevata componente di turisti con un livello di istruzione medio-alto: il 45,6% di diplomati ed il 37,3% di laureati (Figura 2). I primi in diminuzione di circa 1 punto e mezzo percentuale, ed i secondi in aumento di un punto percentuale.

Titolo di studio - 2006

diploma45,6%

laurea37,3%

licenza media14,4%

licenza elementare

1,5%nessun titolo

1,2%

Titolo di studio - 2005

diploma47,3%

laurea36,3%

licenza media14,3%

licenza elementare

1,7%nessun titolo

0,4%

Classi di età - anno 2006

da 26 a 3523,0%

da 36 a 4532,1%

da 46 a 5524,8%

da 66 in su1,9%

fino a 257,2%

da 56 a 6511,0%

Figura 2 – Titolo di studio e confronto 2005-2006. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano.

Dal punto di vista della distribuzione per posizioni nella professione (Figura 3), i

dati confermano sostanzialmente la diversificazione del campione emersa nella scorsa indagine.

Anche quest’anno la quota relativamente più elevata degli intervistati è rappresentata con il 24,1% dagli “impiegati”, sebbene in diminuzione (26,8% nel 2005), subito dopo si posizionano, con il 21%, i liberi professionisti in crescita rispetto allo scorso anno (17,7%).

Seguono con l’8,9% gli operai, che avanzano di una posizione, mentre figurano appaiati con il 7,9%, gli insegnanti ed i dirigenti. I primi perdono una posizione, ed i secondi ne guadagnano due.

Il residuo 30,2% è composto, rispetto alla precedente indagine, per gran parte, il 19,4%, da persone non occupate o non appartenenti alle forze di lavoro (studenti, pensionati, casalinghe, altro) e da un 10,8% da professioni di carattere autonomo (artigiano, commerciante, agricoltore ecc.). Le prime quattro posizioni (impiegati, liberi professionisti, insegnanti ed operai) confermano anche la graduatoria emersa nell’indagine del 2004.

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26,824,1

17,721,0

8,38,9

6,27,9

8,77,9

4,9 6,77,4

6,33,05,4

3,84,4

3,63,2

3,83,2

0,40,60,9

-4,5

0,3

0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 20,0 22,0 24,0 26,0 28,0

impiegato

libero professionista

operaio

dirigente

insegnante

pensionato

studente

casalinga

imprenditore

artigiano

commerciante

in cerca di occupazione

agricoltore

altro

Professione. Confronto 2005-2006.

2005 2006 Figura 3 – Professione degli intervistati. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

L’analisi della provenienza dei turisti (Figura 4) pur con qualche leggera

variazione, evidenzia il persistere di un netto divario tra la componente nazionale e quella straniera. I turisti italiani calano lievemente attestandosi all’87% del campione contro l’88,5% del 2005, valore che ancora si conferma più elevato rispetto al dato dell’anno registrato nel 2004 (82,4%). Crescono invece i turisti stranieri che salgono di un punto e mezzo percentuale, 13% contro l’11,5% dello scorso anno.

Nazionalità

Italia87%

Estero13%

Figura 4 – Nazionalità. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

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Relativamente alla componente straniera (13%) il dettaglio (Figura 5) mostra che la

quota più elevata del campione proviene anche quest’anno dalla Germania (3,2%), segue l’Inghilterra con il 2,4%, in crescita dello 0,7%, così come la Francia che passa dall’ 1,3% al 2,1% e la Svizzera dall’1,3% al 1,9%. La quota residua è costituita da Olandesi con l’1,1% e da cittadini di altri paesi, tutti con quote inferiori all’1%.

Nazioni di provenienza

Italia87,0%

Olanda1,1%Altre

2,4%

Germania3,2%

Svizzera1,9%

Francia2,1%Inghilterra

2,4%

Figura 5 – Dettaglio nazionalità estere. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

Approfondendo l’analisi della componente nazionale (Figura 6), il settentrione

continua a rappresentare, con il 64,8%, il principale bacino della domanda turistica, decisamente in crescita rispetto all’anno scorso (58,5%). Al suo interno troviamo la Lombardia, stazionaria, con il 27,5% (27,9% lo scorso anno) e subito dopo il Piemonte, in crescita, con il 16,2% (9,2% nel 2005). Seguono a parecchi punti percentuali di distanza l’Emilia Romagna con l’8,9% ed il Veneto con il 8,6%, in lieve diminuzione la prima (8,6%) ed in aumento la seconda (6,7%).

Tra le regioni del centro, il Lazio, confermandosi come principale mercato di riferimento, totalizza una percentuale pari al 10,7% sebbene in diminuzione rispetto allo scorso anno (13,4%).

Tra le regioni del meridione prevale la Campania con il 4,0%, decisamente in crescita rispetto alla precedente indagine (1,9%); segue la Puglia, in aumento, con l’1,5%.

La componente domestica, con una percentuale pari al 9,8%, rappresenta una quota comunque interessante di turismo regionale, che la colloca al 4° posto nella graduatoria dei principali bacini di riferimento analizzati, nonostante registri una diminuzione di circa 4,5 punti percentuali. Rispetto allo scorso anno, la Sardegna perde

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

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due posizioni. Assenti nel campione i turisti provenienti dalla Basilicata, dal Molise e dal Friuli Venezia Giulia.

Regioni di provenienza

Piemonte16,2%Lombardia

27,5%

Liguria2,8%

Lazio10,7%

Emilia Romagna8,9%

Altre3,1% Veneto

8,6%

Friuli 1,5%

Umbria1,2%

Toscana5,8%

Sardegna9,8%

Campania4,0%

VenetoUmbriaToscanaSardegnaPugliaPiemonteLombardiaLiguriaLazioEmilia RomagnaCampaniaAltre

Figura 6 – Dettaglio provenienza per regioni. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

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44.. II RRIISSUULLTTAATTII DDEELLLL’’IINNDDAAGGIINNEE SSEEZZIIOONNEE 11 –– LLAA VVAACCAANNZZAA DDEEGGLLII IINNTTEERRVVIISSTTAATTII

Nella prima sezione denominata “La sua vacanza” si continuano a rilevare informazioni sulle motivazioni che hanno orientato la scelta del turista verso il territorio della provincia di Oristano.

Oltre a rappresentare uno degli elementi costitutivi affinché vi sia il turismo, unitamente allo spostamento (spazio) e alla durata dello stesso (tempo), la motivazione rappresenta una fase importante del processo di acquisto.

Sul piano teorico è il momento in cui il bisogno diventa decisione d’acquisto, il turista/consumatore va alla ricerca di un’offerta che possa essere adeguata al soddisfacimento delle proprie esigenze. Le motivazioni diventano quindi lo scopo della vacanza.

Inoltre, assume una significativa importanza l’analisi sulla tipologia di vacanza, attraverso la quale si rilevano indicazioni circa la modalità di organizzazione della vacanza, il periodo di permanenza, il tipo di sistemazione scelta e la spesa turistica programmata.

A. LE PERCEZIONI E LE ASPETTATIVE DEL TURISTA

Tra i fattori che inducono i turisti a scegliere la provincia di Oristano quale meta della propria vacanza, la motivazione principale si conferma ancora una volta la presenza della qualità delle risorse naturalistiche, che stanno anche alla base della vacanza balneare per eccellenza ovvero il trinomio “sole, mare e spiaggia”.

Nell’immaginario collettivo dei turisti, anche di quelli del campione analizzato nel territorio della Provincia di Oristano, il mare ed il sole sono gli elementi principali di attrazione nella scelta delle vacanze. Un indagine3 condotta dall’ISNART nel 2004 evidenziava il mare come la destinazione preferita da oltre metà degli italiani in vacanza. Questo non stupisce, visto che è tuttora considerata la motivazione primaria che caratterizza la maggior parte dei turisti, non solo nella nostra regione ma dell’intero Mediterraneo. Tuttavia negli ultimi anni si è accresciuta anche la quota di coloro che scelgono le città d’arte nonché le località sedi di importanti e significativi patrimoni artistici e monumentali.

Come nella scorsa indagine vengono proposte due varianti della classifica delle dieci motivazioni principali.

La prima graduatoria che viene presentata consiste nella classifica delle motivazioni principali indicate dai turisti, ovvero dei fattori che occupano la prima posizione nella personale classifica dei turisti intervistati.

Rispetto all’indagine condotta lo scorso anno, la graduatoria delle motivazioni principali rimane pressoché invariata.

Alla richiesta di numerare in ordine di priorità – dalla più importante alla meno importante – le diverse voci proposte (Figura 7), una quota ancora elevata del campione, pari al 31,3%, sebbene in calo rispetto allo scorso anno (37,8%) assegna la prima posizione alla voce “sole, mare e spiaggia”. Seguono, sostanzialmente con il medesimo

3 Le mete di vacanza degli Italiani nel 2003, ISNART 2004.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

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distacco registrato lo scorso anno, la “qualità dell’ambiente naturale”, che passa dal 18,4% al 19,1%, la “tranquillità dei luoghi” dal 12,3% al 16,4% e gli “interessi storico-culturali” dal 10,4% al 14,6%. Tutte e tre le voci mostrano valori percentuali superiori rispetto alla scorsa indagine.

A livello nazionale, in una delle ultime indagini4 condotta dall’ISNART si legge che per i turisti italiani la terza ragione di scelta della destinazione, dopo le risorse naturalistiche ed i patrimoni culturali, è la ricerca di un luogo dove riposarsi, mentre al contrario per gli stranieri è dettata dal desiderio di visitare un luogo mai visto.

Proseguendo nella lettura si scopre che tra le altre motivazioni, il turista straniero in Italia è alla ricerca della soddisfazione degli interessi enogastronomici (6%), del divertimento (5,2%) e dello shopping (5,1%), mentre per il turista italiano incidono le dinamiche legate all’ospitalità di amici e parenti (12%) o al possesso di una seconda abitazione (11,9%).

Le motivazioni sportive muovono il 7,8% dei turisti (6,2% dei turisti italiani e l’1,5% di quelli stranieri) e sono legate alla pratica di sci (discesa o fondo) e del nuoto.

Infine, la motivazione di lavoro muove il 9,5% dei turisti (6,3% di quelli italiani) legata alla partecipazione a congressi e conferenze o a riunioni d’affari.

La top ten delle motivazioni che spingono i turisti a scegliere la provincia di OristanoLA PRIMA MOTIVAZIONE PERCEPITA

0,3%1,0%1,3%2,6%

5,5%6,3%

14,6%16,4%

19,1%

31,3%

sole, mare espiaggia

qualitàdell'ambiente

naturale

tranquillitàdei luoghi

interessistoricoculturali(folclore,

cucina e artelocale)

ospitalitàdella

popolazionelocale

accoglienzadelle

strutturericettive

vacanzaattiva/fare

sport

fruibilità deiservizi

(assistenzasanitaria,trasporti,

negozi, ecc.)

altro occasioni didivertimento

e di svago

1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° Figura 7 – La prima motivazione percepita. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

La seconda variante di “top ten” delle motivazioni proposta, che rappresenta la

classifica assoluta, considera il ranking (graduatoria) complessivo di tutte le posizioni assegnate alle dieci voci.

Cioè, quest’ultima tiene conto della posizione occupata da ogni singola voce all’interno delle classifiche individuali. Statisticamente, il ranking si ottiene attraverso

4 L’impatto economico dell’Italia, ISNART 2006.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

15

l’attribuzione a ciascuna modalità (in questo caso la motivazione) dei punteggi che corrispondono alle posizioni attribuite dagli intervistati nella propria classifica; per ciascuna modalità si effettua la somma dei punteggi totalizzati e si ottiene così la graduatoria definitiva.

Anche questa seconda graduatoria appare pressoché invariata sia rispetto alla graduatoria precedente delle prime posizioni relativa all’ordine di classifica delle 10 motivazioni, sia rispetto a quella rappresentata lo scorso anno, sebbene continui ad emergere una differenza significativa, segnalata anche nella precedente indagine.

Come mostra la rappresentazione grafica di seguito riportata, in questa seconda classifica la distanza tra le posizioni si riduce notevolmente (Figura 8).

In particolare, si osserva che le prime quattro motivazioni che spingono i turisti a visitare la provincia di Oristano ottengono punteggi complessivi molto ravvicinati: ciò significa che hanno un peso relativo molto simile e sono quindi percepiti come parimenti importanti per i turisti, tali da influenzare verosimilmente la motivazione alla partenza.

La top ten delle motivazioni che spingono i turisti a scegliere la provincia di OristanoTOP TEN ASSOLUTA

0

10

20

30

40

50

60

sole, mare espiaggia

tranquillitàdei luoghi

qualitàdell'ambiente

naturale

interessistorico

culturali(folclore,

cucina e artelocale)

ospitalitàdella

popolazionelocale

accoglienzadelle

strutturericettive

vacanzaattiva/fare

sport

fruibilità deiservizi

(assistenzasanitaria,trasporti,

negozi, ecc.)

occasioni didivertimento

e di svago

altro

1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10°

Punt

eggi

o (R

atin

g) in

mig

liaia

Figura 8 - La top ten assoluta. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

La considerazione principale che emerge dalla lettura ed interpretazione di questi

dati, anche dal raffronto con i dati rilevati a livello nazionale dall’ISNART, è che le motivazioni che spingono i visitatori a scegliere le località situate nella provincia di Oristano quale meta turistica sono legate primariamente alle caratteristiche intrinseche del territorio.

Sembrano cioè fare premio la qualità delle risorse naturali e culturali, piuttosto che la presenza e qualità di strutture e servizi per la loro valorizzazione e fruizione. Tale considerazione emerge peraltro anche dai risultati delle altre sezioni dell’indagine.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

16

Nelle prime quattro posizioni, con rating molto vicini, troviamo infatti “sole mare e spiaggia”, “qualità dell’ambiente naturale”, “tranquillità dei luoghi” e “interessi storico-culturali”.

Esattamente come nella scorsa indagine, fattori quali l’“accoglienza delle strutture ricettive”, “l’ospitalità della popolazione locale”, la “vacanza attiva/fare sport”, la “fruibilità dei servizi (assistenza sanitaria, trasporti, negozi, ecc.)” e le “occasioni di svago e divertimento” occupano invece le posizioni successive, dalla 5^ in poi.

Ciò non significa che la presenza e la qualità di strutture e servizi non debba essere obiettivo di progressivo miglioramento, come emergerà più avanti, tenuto conto che potrebbe contribuire ad incidere sulla componente durata, ma significa piuttosto l’importanza attribuita dal turista all’integrità della natura e dell’ambiente e, quindi, al valore strategico di azioni di mantenimento e salvaguardia di queste risorse.

B. LA TIPOLOGIA DI VACANZA

L’analisi prosegue approfondendo la tipologia di vacanza del campione. Dopo aver esaminato le motivazioni principali che sono alla base della scelta della provincia di Oristano come luogo di vacanza5, esploriamo in dettaglio alcuni aspetti relativi al rapporto del turista con il territorio ed alla tipologia di vacanza scelta.

La maggioranza degli intervistati pari all’89,5%, in crescita rispetto allo scorso anno, ha scelto la località turistica indipendentemente dall’esistenza di legami familiari nel territorio, dichiarando infatti di non avere alcuna relazione di parentela nella provincia di Oristano (Figura 9).

Ha legami familiari in questa località? (2005)

NO87,2%

SI12,8%

Ha legami familiari in questa località? (2006)

NO89,5%

SI10,5%

Figura 9 – Legami familiari. Confronto 2005-2006. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

5 La scelta di inserire all’inizio del presente documento la “Top Ten delle motivazioni” è data dal fatto che si è ritenuto più opportuno dare un primo inquadramento delle motivazioni per andare ad esaminare le percezioni ed aspettative del turista.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

17

La percentuale di coloro che visitano per la prima volta il territorio della Provincia

di Oristano è cresciuta rispetto alla scorsa indagine di oltre cinque punti percentuali, passando da 51,3% a 57,1%. Diminuisce quindi la percentuale dei rispondenti che hanno già effettuato precedenti soggiorni presso la località in questione 42,9% contro 48,7% registrato nel 2005 (figura 10).

E' la prima volta che viene nella Provincia di Oristano? (2005)

SI51,3%

NO48,7%

E' la prima volta che viene nella Provincia di Oristano? (2006)

SI57,1%

NO42,9%

Figura 10 – Legami familiari. Confronto 2005-2006. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

Approfondendo ulteriormente il dato di coloro che hanno già visitato la provincia,

si rilevano sostanzialmente le medesime informazioni ricavate nella precedente indagine: il 64,3% è venuto saltuariamente, mentre circa un terzo (35,7%) è un habituè dell’oristanese, in quanto da molti anni ha scelto il territorio della provincia quale meta delle proprie vacanze.

La Figura 11, che fornisce informazioni sulla modalità di organizzazione della vacanza, evidenzia ancora che una netta maggioranza degli intervistati (90,6%), con leggero calo rispetto allo scorso anno (95,6%), ha organizzato da sé la propria vacanza: tra questi il 74,6% in maniera totalmente indipendente ed il 16,0% utilizzando la propria rete di relazioni, ovvero tramite parenti, amici o conoscenti.

In aumento rispetto allo scorso anno, la quota dei rispondenti arrivati tramite agenzia di viaggio o Tour Operator (9,4%). La percentuale di questi ultimi risulta comunque inferiore rispetto all’indagine svolta nel 2004, in cui tali rispondenti rappresentavano il 13,7% del campione.

Come ha organizzato la sua vacanza? (2006)

parenti/amici/conoscenti

16,0%

organizzazione indipendente (via internet, telefono...)

74,6%

agenzia di viaggio/T.O.

9,4%

Come ha organizzato la sua vacanza? (2005)

organizzazione indipendente (via internet, telefono...)

66,1%

parenti/amici/ conoscenti

29,5%

agenzia di viaggio/T.O

4,4%

Figura 11 – Organizzazione della vacanza. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

18

Emerge una duplice considerazione: da un lato, tale dato potrebbe confermare il

fatto, per altro emerso nella precedente indagine, che la provincia di Oristano continua a non rientrare nei circuiti turistici ufficiali (del turismo organizzato), sebbene tale circostanza vada necessariamente valutata alla luce delle trasformazioni in atto che, in questi ultimi anni, vedono una crescita dell’organizzazione autonoma della vacanza da parte dei turisti; dall’altro, proprio all’esplosione dei nuovi sistemi di ricerca e prenotazione delle vacanze (internet, last minute etc.) degli ultimi anni che sta radicandosi nel mercato turistico dell’intermediazione, infatti, ha conquistato un numero crescente di turisti a livello internazionale e nazionale.

Nel 2004 un studio6 della Trademark Italia ha messo in evidenza come più di due terzi degli italiani (68,4%) organizzino la vacanza da soli, a scapito di altre forme/modalità tipiche del turismo organizzato che, invece, diminuiscono. Soltanto l’1,3% del campione stimato dalla Trademark sceglie di acquistare in agenzia il proprio soggiorno ed il 5,3% il proprio viaggio. Parallelamente va acquisendo uno spazio significativo l’uso di internet, per l’acquisto o più semplicemente per informarsi.

Alla specifica domanda “Con chi è venuto in vacanza?” (Figura 12) la maggioranza del campione intervistato conferma come la vacanza in compagnia a diversi livelli – famiglia, partner e amici – sia ancora quella preferita. Nello specifico, in prima posizione si registra la tipologia di vacanza familiare, che fa registrare il valore più elevato, che sale rispetto allo scorso anno di oltre 1 punto percentuale attestandosi al 41,3%, seguita dalla vacanza con il partner, lievemente in calo con un valore pari al 34,4%; mentre la tipologia di vacanza organizzata con gli amici, in calo anch’essa, mette a segno un valore pari al 19%.

Il 4,1% decide di partire da solo. Minima, anche se sale, la percentuale di coloro (1,1%) che scelgono di visitare la provincia di Oristano affidandosi ai gruppi organizzati, a conferma di quanto detto in precedenza (nel 2004 la quota di questa tipologia di rispondenti rappresentava il 2,2%).

Con chi è venuto in vacanza? (2005)

famiglia40,0%

partner36,4%

amici20,2%

gruppi organizzati0,2%

da solo3,2%

Con chi è venuto in vacanza? (2006)

famiglia41,3%

partner34,4%

amici19,0%

gruppi organizzati1,1%

da solo4,1%

Figura 12 – Tipologia di vacanza in Provincia di Oristano. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

6 Come organizzano la vacanza gli italiani, TRADEMARK ITALIA 2004.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

19

Per quanto riguarda la durata del soggiorno turistico (Figura 13), gran parte del campione (il 63,7% circa) soggiorna, come nelle edizioni precedenti, per un periodo compreso tra 1 e 2 settimane.

La quota relativamente più elevata degli intervistati è rappresentata ancora da coloro che trascorrono nella provincia di Oristano due settimane (36,6% in calo rispetto allo scorso anno), mentre la percentuale dei turisti che soggiorna per una settimana è pari al 27%.

Diminuisce rispetto alle due precedenti indagini la quota di turisti che si trattiene per un periodo più lungo, dalle due alle quattro settimane (15,0%). Anche quella di chi soggiorna per più di un mese (2,5%) si riduce, sia in confronto allo scorso anno che a quello precedente. Di contro, una parte meno consistente ma non irrilevante del campione (il 19% circa) è costituita da turisti cosiddetti “mordi e fuggi”, ovvero da coloro che soggiornano per un periodo molto breve: i turisti del week-end sono in amento e registrano un buon 12,8% così pure i turisti che si trattengono una sola giornata (6,0%).

In tale quota vanno considerati necessariamente anche coloro che non soggiornano nel territorio provinciale, ma che hanno comunque partecipato all’indagine, compilando il questionario, presumibilmente in qualità di escursionisti.

6,84,9

6,0

9,010,2

12,8

29,726,927,0

34,137,8

36,6

16,816,9

15,0

3,63,2

2,5

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0

un giorno

un week-end

una settimana

due settimane

da due a quattro settimane

più di un mese

Quanto tempo pensa di trattenersi?

2004 2005 2006 Figura 13 – Tempo di permanenza dei visitatori nella Provincia di Oristano. Confronto 2004-2006.

Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

È interessante esplorare se ci siano differenze significative tra i turisti italiani e stranieri circa la durata media del soggiorno (Tabella 1). I turisti stranieri, come emerso anche nella scorsa indagine, soggiornano mediamente per periodi più brevi: la modalità

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

20

relativamente più consistente corrisponde alla settimana, con una percentuale superiore rispetto ai turisti di provenienza nazionale, mentre è più elevata la quota di chi soggiorna per due settimane. Rispetto allo scorso anno è inoltre più consistente la fetta di turisti “di passaggio”, che trascorrono una sola giornata (5,1%) o un fine settimana (12,9%), ed è decrescente la quota di coloro che soggiornano per periodi prolungati: da due a quattro settimane (14,7%) e per più di un mese (2,4%). Entrambi i valori sono inferiori rispetto a quelli registrati lo scorso anno, rispetto agli stessi periodi.

Tabella 1 – Durata del soggiorno turistico per provenienza dei turisti. Confronto 2005-2006.

Provenienza dei turisti Italia Estero Totale

Quanto tempo pensa di trattenersi?

2005 2006 2005 2006 2005 2006

un giorno 4,3 4,4 9,7 10,0 4,9 5,1

un week-end 9,5 12,9 16,1 12,5 10,2 12,9

una settimana 26,7 26,2 29,0 32,5 26,9 26,9

due settimane 38,1 39,5 35,5 27,5 37,8 38,0

da due a quattro settimane 18,1 14,6 8,1 15,0 16,9 14,7

più di un mese 3,4 2,4 1,6 2,5 3,2 2,4

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

Per quanto concerne il confronto tra i dati relativi alla tipologia di sistemazione

scelta (figura 14), rilevati dal 2004 al 2006, emerge sostanzialmente che: - gli “alberghi” rappresentano il tipo di alloggio in cui soggiorna la quota

relativamente più elevata di rispondenti, pari al 39,8%, con una progressione più significativa nel tempo (era il 35,8% nel 2005 ed il 30,1% nel 2004);

- i “campeggi” e gli “agriturismo” fanno registrare valori ancora abbastanza simili, rispettivamente il 20,2% e il 17%, comunque inferiori rispetto all’anno passato e, per quanto riguarda i campeggi, rispetto al 2004, il cui valore rilevato era addirittura pari al 33%;

- la componente ricettiva non ufficiale costituita dalle “seconde case di proprietà”, gli “alloggi da privati”, le “case in affitto” ed i “bed & breakfast”, oscillano tra il 2,6% e il 6%. Il valore più alto viene registrato dai “bed & breakfast” che con il 6% supera i valori registrati nelle indagini precedenti.

Appare interessante segnalare che attraverso la voce “altro” si è voluto evidenziare una quota significativa di rispondenti pari al 4,5% del campione, costituita prevalentemente da vacanzieri che visitano la provincia di Oristano soggiornando nei camper o in imbarcazioni di proprietà oppure in altre strutture (p.e. oratori).

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

21

33,035,8

39,8

30,124,5

20,213,3

22,117,0

4,15,3

6,0

10,04,7

5,70,00,0

4,5

6,14,14,3

3,33,5

2,6

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0

albergo

campeggio

agriturismo

bed & breakfast

case in affitto

altro

ospite di privati

seconda casa di proprietà

Se pernotta, che tipo di sistemazione ha scelto?

2004 2005 2006

Figura 14 – Sistemazioni scelte dai turisti della Provincia di Oristano. Confronto 2004-2006. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

Incrociando i dati relativi alla tipologia di sistemazione scelta con la provenienza

nazionale o estera dei turisti (Tabella 2), si osserva prioritariamente la maggioranza relativa dei rispondenti che preferisce soggiornare in “albergo”: 39,9%, in aumento rispetto all’anno scorso.

Le componenti nazionale e straniera mostrano tuttavia preferenze abbastanza diversificate.

Tra i turisti stranieri le tipologie prevalenti di alloggio sono gli alberghi (51,3%) e i campeggi (30,8%); meno diffusa la sistemazione in agriturismo (7,7%) e nei B&B (2,6%). Leggermente superiore rispetto a questi ultimi, sebbene minoritaria rispetto allo scorso anno, la propensione ad alloggiare in “case in affitto” (5,1%). Non vi sono turisti stranieri, tra i rispondenti, che alloggiano in case di proprietà.

Più variegata la scelta dei turisti italiani. Aumenta la quota di coloro che preferiscono alloggiare in albergo (38,4%) e nei B&B (6,7%). Diminuisce invece la quota dei rispondenti che scelgono l’agriturismo (19,4%) e il campeggio (17,6%). Quest’ultima tipologia di sistemazione perde cinque punti percentuali, rispetto allo scorso anno (23,7%).

Una quota di italiani che ha partecipato all’Indagine (2,5%) dichiara di sistemarsi presso le seconde case di proprietà. Infine sono sempre turisti di provenienza italiana tutti coloro che indicano quale tipologia di sistemazione prescelta la voce “altro”, che è risultata corrispondere prevalentemente ai camper e ad altre sistemazioni comunque non ufficiali.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

22

Tabella 2 – Tipologia di sistemazione per provenienza dei turisti. Confronto 2005-2006.

Provenienza dei turisti Italia Estero Totale Tipologia di sistemazione

2005 2006 2005 2006 2005 2006

albergo 34,1 38,4 49,2 51,3 35,8 39,9

bed & breakfast 4,9 6,7 8,5 2,6 5,3 6,2

case in affitto 5,3 6,0 - 5,1 4,7 5,9

agriturismo 23,7 19,4 10,2 7,7 22,1 18,0

campeggio 23,7 17,6 30,5 30,8 24,5 19,2

ospite di privati 4,4 3,9 1,7 2,6 4,1 3,7

seconda casa di proprietà 4,0 2,5 - - 3,5 2,2

altro - 5,6 - - - 5,0

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: SIL Patto Territoriale di Oristano

Incrociando i dati relativi al tipo di alloggio e alla durata della vacanza (Tabella 3),

si osserva che quest’anno coloro che alloggiano in sistemazioni non ufficiali (prevalentemente in camper o altre sistemazioni ricettive) unitamente a coloro che soggiornano presso gli agriturismo, si trattengono mediamente più a lungo, rispettivamente il 56,3% ed il 55%, per due settimane. Segue una quota del 46,7% di rispondenti che sceglie di sistemarsi presso amici o parenti, anche in questo caso per due settimane, e una quota simile pari al 44,4% che preferisce alloggiare in casa di proprietà ma per un periodo più lungo (oltre un mese). A distanza coloro che alloggiano, da due a quattro settimane, in case in affitto (35%).

Di durata prevalentemente compresa tra una e due settimane la vacanza di chi soggiorna in albergo (35%, due settimane), in campeggio (30%, una settimana) o in B&B (38,1%, una settimana). Più o meno simile la distribuzione di coloro che si trattiene generalmente per un giorno o per un week-end.

Tabella 3 – Durata della vacanza per tipologia di sistemazione. Confronto 2005-2006.

Che tipo di sistemazione ha scelto?

albergo bed & breakfast

case in affitto agriturismo campeggio ospite di

privati

seconda casa di

proprietà altro

Totale Quanto tempo

pensa di trattenersi?

2005 2006 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2006 2005 2006

un giorno 5,5 5,0 3,7 4,8 - - 3,5 5,0 4,8 2,9 9,5 6,7 - - - 4,5 4,0

un week-end 12,6 19,3 18,5 19,0 - - 11,5 8,3 8,8 11,4 4,8 6,7 5,6 - 6,3 10,6 13,1 una

settimana 28,4 31,4 48,1 38,1 12,5 20,0 36,3 18,3 24,8 30,0 13,3 - 11,1 31,3 27,4 27,4

due settimane 43,2 35,0 22,2 28,6 29,2 30,0 34,5 55,0 37,6 28,6 52,4 46,7 16,7 22,2 56,3 37,6 37,6

da due a quattro

settimane 8,7 8,6 3,7 9,5 58,3 35,0 11,5 13,3 22,4 27,1 28,6 26,7 44,4 22,2 6,3 16,8 15,7

più di un mese 1,6 0,7 3,7 - 15,0 2,7 - 1,6 - 4,8 - 33,3 44,4 - 3,1 2,3

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: SIL Patto Territoriale di Oristano

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

23

Un aspetto particolarmente importante e utile per orientare politiche e strategie di sviluppo sia degli operatori pubblici sia di quelli privati riguarda la propensione alla spesa dei turisti (Figura 15), ai quali è stato chiesto di indicare un valore compreso tra diversi range di spesa.

L’analisi comparata dei dati raccolti dal 2004 al 2006 ha evidenziato che quest’anno circa un terzo del campione con il 31,7% ha previsto di spendere una somma compresa tra i 1000 e i 2.000 Euro: il dato è stazionario rispetto al 2005 ed in netta crescita rispetto al 2004 (25,5%).

Il range compreso tra i 1.000 ed i 2.000 euro è anche quello in cui si colloca la maggioranza relativa del campione, nei tre anni di riferimento dell’analisi.

Una percentuale inferiore di intervistati, pari al 24,2% prevede una spesa compresa tra i 500 e i 1.000 Euro.

Aumenta la quota di rispondenti che prevedono una spesa tra i 2.000 e i 3.000 Euro (15,6%) e di coloro che spendono più di 3.000 Euro (6,6%). Diminuisce invece la quota dei rispondenti che spende tra i 500 e i 1.000 Euro (24,2%) ed aumenta la quota di rispondenti che spendono meno di 250 (6,1%).

9,16,5

6,1

17,815,1

15,9

26,827,4

24,2

25,531,531,7

16,114,915,6

4,74,6

6,6

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0

meno di 250

tra 250 e 500

tra 500 e 1000

tra 1000 e 2000

tra 2000 e 3000

più di 3000

Quanto prevede di spendere complessivamente per la sua vacanza?

2004 2005 2006 Figura 15 – Propensione alla spesa dei turisti della Provincia di Oristano. Confronto 2004-2006.

Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

Anche in questa edizione è stata presa in esame la correlazione tra la spesa e la durata del soggiorno e la tipologia di sistemazione.

Dall’incrocio tra capacità di spesa e la durata della vacanza (Tabella 4), si conferma, il fatto che all’aumentare della durata del soggiorno vi è un incremento della spesa programmata, viceversa diminuisce al ridursi della durata del soggiorno.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

24

Quanto tempo pensa di trattenersi? un

giorno un

week end una

settimana 2

settimane da 2 a 4

settimane più di un

mese Totale

Quanto prevede di spendere

complessivamente per la Sua vacanza? 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2005 2006

meno di 250 € 42,9 42,1 26,9 20,0 4,3 2,1 0,5 0,8 2,3 2,0 6,3 - 6,5 42,1 tra 250 e 500 € 4,8 26,3 46,2 40,0 23,9 16,8 5,8 9,4 5,8 6,0 12,5 11,1 15,1 26,3

tra 500 e 1.000 € 38,1 5,3 11,5 22,2 36,2 38,9 30,4 17,2 17,4 24,0 6,3 22,2 27,4 5,3 tra 1.000 e 2.000 € 9,5 15,8 9,6 17,8 29,0 32,6 42,9 42,2 32,6 24,0 12,5 11,1 31,5 15,8 tra 2.000 e 3.000 € 4,8 5,3 5,8 - 6,5 5,3 18,8 25,0 26,7 28,0 18,8 22,2 14,9 5,3

più di 3.000 € - 5,3 - - - 4,2 1,6 5,5 15,1 16,0 43,8 33,3 4,6 5,3

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Tabella 4 – Previsione di spesa per tempo di permanenza. Confronto 2005-2006. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

Relativamente all’incrocio tra spesa e tipologia di alloggio, dall’analisi è emerso, a

differenza dello scorso anno, che le categorie di turisti che prevedono di spendere le somme più elevate sono coloro che alloggiano in sistemazioni non ufficiali e che affittano una casa da privati (prevalentemente tra i 1.000 e i 3.000 Euro) - le quali però, come si è visto, trascorrono una vacanza relativamente lunga - seguite rispettivamente da coloro che alloggiano in agriturismo e in albergo.

Seguono coloro che alloggiano nei campeggi, mentre chi sceglie il B&B o chi preferisce alloggiare come ospite da privati registra valori più bassi.

Dalla lettura dei dati appare che le tipologie ricettive qualificate, come gli alberghi, siano meno competitive e che il prezzo per il relativo alloggio sia in questo caso una leva che incide in maniera decisiva nella scelta dei turisti, quantomeno con riferimento alla permanenza.

Ciò dovrebbe suggerire un’opportuna riflessione da parte del sistema di offerta turistico – ricettiva, sia di parte pubblica che privata, finalizzata a riequilibrare a proprio vantaggio, attraverso idonee politiche di marketing, le percezioni dei turisti, i quali attualmente sembrerebbero associare alla tipologia di sistemazione alberghiera o comunque ricettiva ufficiale un costo più elevato per la permanenza.

Tabella 5 – Previsione di spesa per tipologia di sistemazione. Confronto 2005-2006.

Se pernotta, che tipo di sistemazione ha scelto?

albergo bed & breakfast

case in affitto agriturismo campeggio ospite di

privati seconda casa di proprietà altro

Totale Quanto prevede

di spendere compl. per la Sua vacanza? 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2006 2005 2006

meno di 250 € 2,4 4,5 7,4 4,8 - - 5,3 1,8 12,4 5,9 5,3 38,5 22,2 - - 6,5 5,1

tra 250 e 500€ 14,7 17,2 18,5 19,0 - - 16,8 14,3 13,2 20,6 15,8 15,4 27,8 28,6 - 14,9 15,9

tra 500 e 1.000 € 21,8 18,7 40,7 57,1 13,0 30,0 28,3 21,4 32,2 30,9 42,1 23,1 16,7 42,9 6,7 27,1 24,9

tra 1.000 e 2.000 € 39,4 35,1 25,9 9,5 39,1 20,0 29,2 41,1 28,1 29,4 31,6 7,7 11,1 14,3 53,3 32,2 31,7

tra 2.000 3.000 € 17,1 15,7 7,4 9,5 26,1 30,0 18,6 19,6 11,6 8,8 - 15,4 5,6 - 33,3 14,9 15,9

più di 3.000 € 4,7 9,0 - - 21,7 20,0 1,8 1,8 2,5 4,4 5,3 - 16,7 14,3 6,7 4,5 6,6

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

25

SSEEZZIIOONNEE 22 -- LLEE DDOOTTAAZZIIOONNII EEDD II SSEERRVVIIZZII

Nella seconda sezione del questionario denominata “Dotazione e servizi” le informazioni raccolte concernono il gradimento dei turisti riguardo all’offerta di servizi dal punto di vista della varietà, della qualità e della quantità nonché valutazioni sull’attuale consistenza strutturale.

Inoltre ai rispondenti viene richiesto di fornire suggerimenti e proposte su eventuali integrazioni strutturali ed infrastrutturali, con particolare riferimento alle seguenti strutture: ricettive, di ristorazione e di servizi per la valorizzazione e fruizione turistica del territorio.

A. VALUTAZIONE DELLE STRUTTURE RICETTIVE

Agli intervistati è stato chiesto quindi di esprimere una valutazione sull’offerta ricettiva della provincia di Oristano sotto il profilo qualitativo, quantitativo e della varietà dell’offerta presente (Figura 16). Sostanzialmente quest’anno il campione si dimostra più favorevole, esprimendo nel complesso un giudizio più che positivo. I valori cumulati delle voci “ottime - buone” registrano variazioni in aumento (oltre il 10%). Della stessa entità, ma in diminuzione, le variazioni per la voce “insufficienti”.

In particolare, l’analisi mostra che sul piano: - qualitativo, i rispondenti intervistati elevano, di circa 5 punti percentuali, il

giudizio positivo già espresso nella scorsa edizione: 95% del campione esprime infatti un concetto favorevole, di cui il 72,8% da’ una valutazione ottima o buona: tra questi, la percentuale degli “entusiasti” diminuisce (12,9%) a vantaggio di coloro, la maggioranza, che ritengono comunque buona la qualità delle strutture (59,9%). La quota di chi reputa insufficiente la qualità delle strutture diminuisce, passando dal 9,4% dello scorso anno al 5%.

- quantitativo il giudizio è meno positivo, ma comunque oltre la metà il 53,4% degli intervistati appare pienamente soddisfatto delle strutture, esprimendo una valutazione ottima (7,7%) o buona (45,7%). Meno della metà degli intervistati il 46,6%, in calo significativo rispetto allo scorso anno (59,3%), suggerisce un potenziamento ulteriore dell’offerta: in particolare una quota consistente, pari al 35%, valuta l’offerta ricettiva “sufficiente”, mentre “soltanto” 11,6% la reputa insufficiente.

- della varietà dell’offerta, il giudizio migliora sensibilmente rispetto all’anno scorso: la quota cumulata di coloro che esprimono una valutazione del tutto favorevole (ottimo - buono) raggiunge infatti un significativo 56,5%, pari ad oltre la metà del campione. La quota residua, comunque non trascurabile, indica che si potrebbe fare di meglio; di questi il 34,2%, stazionario, valuta “sufficiente” la varietà dell’offerta, mentre il 9,3%, in netto calo, la reputa inadeguata.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

26

Come considera le strutture ricettive esistenti nella provincia di Oristano sotto il profilo qualitativo, quantitativo e della varietà dell'offerta?

14,612,9

8,1 7,79,8

7,8

49,5

59,9

32,6

45,7

37,1

48,6

26,522,2

37,635,0 34,4 34,2

9,4

5,0

21,7

11,6

18,6

9,3

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

2005 2006 2005 2006 2005 2006

qualitativo quantitativo varietà dell'offerta

ottimebuonesufficientiinsufficienti

Figura 16 – Valutazione sulla consistenza ricettiva.

Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

B. INTEGRAZIONE DELLA DOTAZIONE STRUTTURALE

Se con la precedente domanda si è indagato sul gradimento delle strutture ricettive esistenti, con la successiva il campione segnala quali, tra le diverse tipologie di strutture relative a “pernottamento”, “ristorazione” e “altri servizi”, ritiene che dovrebbero essere realizzate nella provincia di Oristano.

La Figura 17 fornisce una rappresentazione grafica comparata con i dati rilevati nella precedente edizione. In particolare evidenzia che, a prescindere dalla categoria di appartenenza, tra le strutture maggiormente richieste figurano ai primi tre posti le tipologie di strutture afferenti la categoria della ristorazione: “centri di degustazione” (43,3%), “trattorie” (32,2%) e “aree per il pic nic” (30,4%); a distanza, e tutte tra valori compresi tra il 21% ed il 25,4%, si posizionano quattro tipologie di strutture ricettive: “B&B”, “villaggi turistici”, “strutture agrituristiche” e “hotel (min. 4 stelle)”; seguono i “punti di informazione” (21,5%) che tra l’altro si confermano i primi della categoria “altri servizi”. Infine, i “ristoranti” che scendono dalla prima posizione, registrata l’anno scorso, al settimo posto (21,9%).

I dati di dettaglio, mostrano che tra le strutture ricettive maggiormente richieste troviamo al primo posto i “B&B” con il 25,4% delle preferenze, in crescita rispetto al dato dell’anno scorso (20,1%). Seguono i “villaggi turistici” con il 24,3% anch’essi in crescita. In percentuale analoga, con il 23,2%, troviamo gli “agriturismo”, mentre gli “hotel (min. 4 stelle)” con il 21% registrano un calo netto pari al 16%, ascrivibile al fatto che in questa edizione indicando il numero minimo di stelle sono stati automaticamente esclusi gli altri di livello inferiore che probabilmente sono comunque graditi. Infine, in posizione stazionaria, con il 18,8%, troviamo i campeggi.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

27

La maggiore preferenza per i “B&B” sembrerebbe in contrasto sia con le preferenze espresse per la tipologia di alloggio prescelto, che collocano i B&B in una posizione intermedia, sia con l’elevato numero di strutture presenti nel territorio provinciale. Ciò potrebbe suggerire l’ipotesi di una carenza di informazioni - che limitano il grado di conoscenza dei turisti rispetto ad una tipologia di ricettività incrementata in maniera esponenziale negli ultimi anni - per altro confermata dalla costante richiesta di maggiori “punti di informazione”, come si vedrà più avanti.

Risulta particolarmente interessante anche la quota di preferenze, pari al 15,1%, espresse per l“albergo diffuso”. Il dato purtroppo non è confrontabile rispetto a quelli rilevati nella scorsa edizione perché tale tipologia non era stata inserita nella domanda, ma ad una analisi più attenta, cumulando il dato rilevato sugli “hotel (min. 4 stelle)” e quello sull’“albergo diffuso”, che rappresenta una particolare forma di struttura alberghiera, risulta una percentuale pari al 36% che colloca tale tipologia di strutture al secondo posto nel gradimento complessivo degli intervistati.

Così calcolato, il dato sembrerebbe evidenziare il trend già rilevato nella scorsa edizione verso un modello di ospitalità convenzionale a scapito di quella complementare o alternativa, che aveva caratterizzato maggiormente l’indagine del 2004.

Rispetto ai servizi di ristorazione, come già anticipato, troviamo al primo posto, con il 43,3% i “centri di degustazione”. Seguono le “trattorie” al 32,2% e le “aree per il pic nic” al 30,4%. In calo, soprattutto, i “ristoranti” con il 21,9% (-17,5%) delle preferenze e le “pizzerie” con il 16,7% (-5,2%). Scendono anche le altre tipologie, ed in particolare, gli “altri punti di ristoro”, che lo scorso hanno avevano fatto registrare un interessante indice di gradimento.

Tale graduatoria specifica, che vede al primo posto la preferenza per i “centri di degustazione”, conferma la presenza crescente di un turista dinamico ed attento ai patrimoni enogastronomici del territorio provinciale, con una buona propensione per gli spostamenti e la ricerca di sapori autentici e tradizionali, che non si ferma solo nel luogo prescelto per la vacanza, ma che vorrebbe trovare, almeno nei principali luoghi di visita turistica, un punto di degustazione e ristoro caratteristico.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

28

Quali delle seguenti strutture gradirebbe che venissero realizzate nella provincia di Oristano?

20,1

16,6 18

,5

37,0

18,5

12,3

0,0

13,4

5,1

0,0

0,0

26,0

39,3

21,9

15,7 17

,8

12,1

33,9

0,0

17,2

28,3

9,2

21,0

15,1

14,0

1,5

30,4

21,9

9,3

8,1

2,6

21,5

18,1

11,6

11,2

9,9

9,8

9,2

5,1

3,6

3,3

30,6

21,1 22

,2

16,4

32,2

43,3

25,4

24,3

23,2

18,8

17,6

15,9

16,7

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

35,0

40,0

45,0

50,0

bed &

breakfa

st

villag

gi turis

tici

struttu

re ag

rituris

tiche

hotel (m

in. 4 st

elle)

campeg

gi

case

in af

fitto

alberg

o diffuso

ostelli

altro

centri

di deg

ustazio

ne

tratto

rie

aree p

er il p

ic nic

ristoran

ti

pizzeri

e

chiosc

hi

altri p

unti di ri

storo bar

altro

punti di in

formaz

ione

spiag

ge attr

ezza

te

attivi

tà di in

tratte

nimen

to

servi

zi per

i disa

bili

aree p

er prat

icare

sport

parchi g

iochi

noleggi m

ezzi

e attr

ezza

ture

centri

diving

altro

2005 2006

Pernottamento Ristorazione Altri servizi

Figura 17 – Gradimento sulla integrazione delle dotazione strutturale.

Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano Infine, per quanto riguarda la tipologia degli “altri servizi”, si conferma in prima

posizione, con il 21,5% delle preferenze, la domanda di “punti di informazione” sebbene in netta diminuzione (33,9%).

Segue, con il 18,1%, le “spiagge attrezzate”: tipologia di servizi che nella scorsa edizione non figurava singolarmente tra quelle inserite nella domanda e, quindi, non confrontabile.

Al terzo e al quarto posto si posizionano la richiesta per “attività di intrattenimento” e per “servizi per i disabili”. Entrambi registrano valori inferiori, rispettivamente di circa il 6% ed il 17%, rispetto a quelli rilevati nella scorsa edizione.

Dalla lettura dei dati appare senz’altro utile valorizzare il peso rilevante che ha assunto, fin dalla prima edizione dell’Indagine, la domanda costante di servizi di informazione.

Tale situazione dovrebbe infatti stimolare una riflessione attenta e ragionata da parte dei decisori locali circa l’opportunità di migliorare ed ottimizzare adeguatamente dal punto di vista sia hardware (maggiori punti informativi, ecc.) che software (maggiori strumenti di disseminazione, ecc.) la disponibilità e l’efficacia dell’offerta di tali servizi.

D’altronde è indubbio il ruolo che riveste l’informazione quale variabile strategica in grado di influenzare e determinare le scelte ed i comportamenti di consumo dei turisti, con implicazioni rilevanti nella componente durata della vacanza.

Nel complesso risulta significativo, anche stavolta, rilevare il valore che i turisti danno alle diverse componenti dell’offerta turistica sia sotto il profilo della ricettività qualificata che sul piano dei servizi complementari, legati alla ristorazione e alla conoscenza e fruizione turistica del territorio.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

29

Tali componenti se adeguatamente rese disponibili ed integrate organicamente in un logica di sistema possono contribuire a definire i tratti di una destinazione turistica, a cui aspira la Provincia di Oristano.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

30

SSEEZZIIOONNEE 33 –– LL’’AAMMBBIIEENNTTEE EEDD IILL TTEERRRRIITTOORRIIOO

Nella terza sezione del questionario denominata “L’ambiente ed il territorio” sono stati raccolti dati ed informazioni concernenti il gradimento dei turisti riguardo a:

A. politiche locali di valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente e del territorio; B. valutazione delle infrastrutture di servizio, delle risorse ambientali e del

territorio C. grado di conoscenza delle aree di interesse naturalistico presenti sul territorio

provinciale, propensione alla visita dei siti naturalistici e domanda di nuovi servizi.

Sugli stessi temi, ma con riferimento allo stato attuale, è stato chiesto invece di esprimersi sull’aspetto più propriamente qualitativo per capire se gli stessi possano essere migliorati o talvolta offerti perché non presenti.

A. POLITICHE DI VALORIZZAZIONE E SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

Rispetto alle politiche di tutela e salvaguardia dell’ambiente (Figura 18) la maggioranza relativa dei turisti intervistati (44,8%) ritiene che siano “abbastanza” adeguate, con un aumento di sette punti e mezzo percentuali nella percezione di efficacia delle misura di tutela rispetto all’anno scorso (37,4%). Sostanzialmente il dato rilevato ritorna, migliorato, ai valori registrati nel 2004, allorquando la medesima maggioranza contava il 41,7% di rispondenti.

Aumenta, ma con un valore inferiore rispetto al dato del 2004 (25,1%), anche la percentuale di coloro che le ritengono in assoluto “adeguate”, il 21,8% contro il 18,6% dello scorso anno.

A migliorare il trend positivo della valutazione sull’efficacia delle politiche di salvaguardia adottate contribuisce anche la diminuzione della quota di turisti che percepiscono le misure “inadeguate”, il 22,7% (contro il 26,3% della precedente Indagine), nonché l’aumento della quota degli indecisi che passa al 10,6% (contro il 17,8% dello scorso anno).

Unanimi i pochi commenti rilasciati da coloro che ritengono inadeguate le misure di tutela e salvaguardia della natura. Tale situazione, secondo gli stessi, è riferibile alla presenza marcata di rifiuti, prevalentemente nelle campagne e lungo le coste, nonché alla insufficiente pulizia delle spiagge e alla mancanza di controlli, che determinano uno stato di abbandono del territorio, come si vedrà più avanti. Naturalmente si tratta di una percentuale minima ed il dato è puramente indicativo, ma non per questo da sottovalutare.

In ogni caso, i risultati emersi confermano un ritorno alle valutazioni rilevate nella prima edizione, senz’altro più positive rispetto a quella della scorso anno. Infatti la quota cumulata di coloro che esprimono una valutazione del tutto favorevole (si - abbastanza) registra valori pressoché invariati: 66,8% nel 2004 e 66,7% nel 2006. Simmetricamente risulta del tutto simile anche la quota di coloro che esprimono una valutazione negativa o incerta (no – non so): 33,2% nel 2004 e 33,3% nel 2006.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

31

Ritiene che le misura di tutela e salvaguardia della natura siano adeguate?

25,118,6 21,8

41,7

37,4

44,8

21,0

26,3

22,7

12,217,8

10,6

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

2004 2005 2006

Non soNoAbbastanzaSi

Figura 18 – Valutazione sulle politiche locali di valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente e del

territorio. Confronto 2004-2006. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

B. VALUTAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DI SERVIZIO, DELLE RISORSE AMBIENTALI E DEL TERRITORIO

Per quanto riguarda la valutazione da parte degli intervistati sugli aspetti inerenti il territorio e la sua gestione, le posizioni si concentrano anche quest’anno prevalentemente su un livello buono (Figura 19).

Oltre i due terzi del campione esprimono una valutazione positiva (ottima o buona) superiore alla metà delle preferenze complessive con punte che superano il 90% relativamente agli aspetti intrinseci del territorio: risorse ambientali e caratteristiche socio-territoriali. Da ciò emerge fortemente la percezione che la provincia di Oristano, nell’immaginario collettivo, continui a rappresentare un territorio ad elevata vocazione naturalistica ambientale.

Per contro, si conferma come relativamente negativa la loro fruibilità e gestione. In particolare assumono un peso decisamente negativo tre aspetti valutati come “scarsi” da poco più di un terzo dei rispondenti: pulizia delle spiagge, gestione della raccolta dei rifiuti e disponibilità di trasporti pubblici.

In questo caso il dato cumulato di chi li reputa sia “scarsi”, sia “sufficienti” supera abbondantemente il 50% delle preferenze complessive.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

32

Come valuta i seguenti aspetti?

75,4

43,4

58,9

17,2

10,8

16,4

8,5

6,3

16,7

7,8

2,9

22,9

46,9

34,8

58,8

50,9

36,0

27,0

26,1

41,0

44,9

20,8

1,4

8,2

5,7

19,6

27,1

29,3

34,9

34,8

25,8

34,3

41,2

4,5

11,1

18,3

29,6

32,7

16,4

13,0

35,1

0,3

1,5

0,6

0% 20% 40% 60% 80% 100%

La bellezza paesaggistica dellecoste

La bellezza paesaggisticadell'entroterra

La qualità dell'acqua del mare

Accessibilità delle aree naturali

L'integrazione della infrastruttureturistiche con il paesaggio

L'impegno degli operatori turisticiper la tutela dell'ambiente

La pulizia delle spiagge

La gestione della raccolta dei rifiuti

La disponibilità di acqua potabile

La qualità della rete viaria

La disponibilità di trasportipubblici

ottima buona sufficiente scarsa Figura 19 – Valutazione sugli aspetti ambientali e territoriali.

Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano I dati di dettaglio sui “punti di forza”, che emergono dalla valutazione dei turisti,

indicano: 1. un notevole apprezzamento per la bellezza delle coste: il 98,3% (in una scala di

valori che vede una netta prevalenza del giudizio “ottimo”, al 75,4% - in aumento rispetto al 67,6% dell’anno scorso e al 73,8% del 2004 - rispetto al “buono”, 22,9%, in calo rispetto al 27,2% del 2005);

2. una valutazione ancor più positiva sulla qualità delle acque marine: il 93,7% (che oscilla tra il 58,9% dell’“ottimo” ed il 34,8% del “buono”: dati che si confermano sostanzialmente invariati rispetto allo scorso anno);

3. un significativo apprezzamento per le bellezze dell’entroterra: il 90,4% (che oscilla, rispetto allo scorso e con valori stazionari, a metà tra l’“ottimo” - 43,4% - ed il “buono” - 46,9%);

4. una buona integrazione delle infrastrutture turistiche con il paesaggio: il 61,7% esprime un giudizio pienamente positivo, con una marcata prevalenza del “buono”, pari al 50,9%, sull’”ottimo”, al 10,8%. Questa valutazione non si discosta rispetto a quella emersa nella scorsa indagine: sebbene aperta a nuovi scenari, più coerenti con le ipotesi di uno sviluppo sostenibile, appare positiva e trova ulteriore conferma nei commenti espressi nella domanda relativa alla misure di tutela e salvaguardia, che non presentano espliciti riferimenti a strutture costruite in modo palesemente incoerente e disomogenea con il territorio;

5. una valutazione più che favorevole circa l’accessibilità delle aree naturali, espressa dal 76,0% (con una prevalenza del “buono” - 58,8% - sull’“ottimo” - 17,2%). Il dato evidenzia comunque margini significativi di miglioramento delle

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

33

politiche relative, tese a valorizzare la vocazione naturalistica ed ambientale del territorio provinciale.

Per ciò che concerne gli aspetti sui quali vi è un giudizio intermedio, per i quali si

evidenzia l’opportunità di azioni di miglioramento, emerge: 1. una opinione meno favorevole sulla disponibilità di acqua potabile, pari al 57,8%

(con un giudizio “buono” decisamente prevalente su quello “ottimo”: il 41% contro il 16,7%);

2. una valutazione ancora “a chiaro-scuro”, sebbene in lieve crescita, relativa all’impegno degli operatori turistici per la tutela dell’ambiente: a fronte di un 52,4% di valutazione premiale vi è un significativo 47,6% di intervistati cha esprime un giudizio sufficiente o scarso, evidenziando evidenti margini di miglioramento;

3. una opinione intermedia, ma in leggero aumento, sulla qualità della rete viaria: se il 52,7% esprime giudizi pienamente positivi, il 47,3% esprime una valutazione sufficiente o scarsa;

Invece, tra gli aspetti che vengono percepiti e segnalati come “punti di debolezza”,

sui quali è necessario intervenire, con grande decisione: 1. si conferma critica, nonostante un “timido” aumento, l’opinione sulla pulizia

delle spiagge, valutata positivamente solo dal 35,5% del campione, ritenuta sufficiente dal 34,9% e scarsa da una quota del 29,6%;

2. altrettanto sfavorevole il trend sulla gestione della raccolta dei rifiuti, valutata positivamente dal 32,4%, mentre i restanti due terzi si dividono tra un giudizio “sufficiente” (34,8%) e “scarso” (32,7%). Sostanzialmente il campione concorda sul fatto che le misure di pulizia siano insufficienti. Il territorio viene percepito anche stavolta come “poco controllato”: vittime della mancanza dei controlli sarebbero le spiagge e più in generale tutta la fascia costiera. Il campione individua le cause nella eccessiva quantità e distribuzione di rifiuti, nella scarsità di attrezzature, dispositivi e servizi per la raccolta (cestini e contenitori di altro tipo destinati al conferimento degli stessi, servizi di raccolta differenziata) nell’assenza di personale e di informazioni relative alla prevenzione del danno ambientale, alle azioni di tutela e salvaguardia.

3. viene ritenuta inadeguata, con valori negativi in aumento, anche la disponibilità dei trasporti pubblici: giudicata positivamente soltanto dal 23,7%, il 41,2% né da un giudizio "sufficiente” e poco più di un terzo (35,1%) esprime un giudizio “scarso”.

C. GRADO DI CONOSCENZA DELLE AREE DI INTERESSE NATURALISTICO PRESENTI SUL TERRITORIO PROVINCIALE, PROPENSIONE ALLA VISITA DEI SITI NATURALISTICI E DOMANDA DI NUOVI SERVIZI.

Un’attenzione particolare merita il quesito volto ad indagare la valutazione quali - quantitativa sui servizi per la valorizzazione e fruizione sostenibile del territorio attualmente erogati in Provincia di Oristano nonché utili indicazioni, tra quelli percepiti come non forniti, circa i servizi che potenzialmente potrebbero essere offerti (Figura 20).

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

34

Dati ed informazioni così rilevati potrebbero per l’appunto fornire utili indicazioni circa le possibili implicazioni strategiche ed operative, sullo stato dell’offerta di servizi attualmente proposta, in termini di:

- una più o meno soddisfacente composizione nella varietà e nella qualità; - il miglioramento di alcuni tra quelli indicati; - la fornitura ex novo di servizi attualmente non erogati; - l’indicazione puntuale delle risorse o dei servizi percepiti/valutati come assenti

(per esempio, a causa della insufficiente o talvolta scarsa informazione). Questo ultimo aspetto trova un ulteriore oggettivo riscontro nelle risposte fornite

al quesito relativo al grado di conoscenza delle risorse naturalistiche: il 51,3% dichiara, infatti, di non conoscere aree di interesse naturalistico. Ciò potrebbe essere riconducibile a due motivi, non necessariamente alternativi ma probabilmente concorrenti:

- le aree naturalistiche continuano a non essere percepite come un prodotto turistico e quindi è molto probabile che non essendo inserite nei canali di comunicazione e promozione non raggiungano i potenziali vacanzieri;

- vi è una insufficiente diffusione e circolazione dell’informazione sia “a monte” che a “valle”, ovvero nello stesso territorio ove si fruisce la vacanza. A causa di ciò il turista/visitatore potrebbe essere poco stimolato “in loco” a visitare tali aree.

Questo spiegherebbe il perché il campione dichiara di gradire una maggiore disponibilità di informazioni e di occasioni per visitare e conoscere meglio il territorio. Tale è infatti la posizione espressa ancora da oltre l’80% degli intervistati (83,7% nel 2006 e 87,6% nel 2005).

Conosce delle aree di interesse naturalistico in questa zona?

57,148,7

42,951,3

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

2005 2006

NOSI

Figura 20 – Grado di conoscenza delle aree di interesse naturalistico. Confronto 2005-2006.

Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

35

Per quanto riguarda i servizi che dovrebbero essere migliorati (Figura 21): emerge chiaramente che, per la maggior parte degli intervistati, andrebbero migliorati sia gli itinerari storico-culturali (30,1%), sia quelli archeologici (29%), la segnaletica turistica (29,0%) e gli eventi culturali (25,8%). Tali servizi sono stati indicati, anche nella passata edizione, con percentuali più o meno simili come quelli “più urgenti” da potenziare.

Tra i servizi che dovrebbero essere forniti, in quanto percepiti come “non presenti”, tali da integrare l’offerta complessiva e/o migliorare la qualità di quella presente, troviamo le visite ai laboratori artigianali (24,7%), i punti di avvistamento della fauna (21,8%), le piste ciclabili (21,5%), i percorsi segnalati di trekking e gli itinerari enogastronomici (18,1%).

Un ulteriore verifica, effettuata sommando le percentuali ottenute rispetto alle due modalità di risposta, consente di individuare al primo posto nuovamente gli itinerari storico-culturali (45,5%), seguiti dalla segnaletica turistica (44,7%) e dagli itinerari archeologici (42,6%).

Sostanzialmente i dati sembrerebbero confermano la valutazione a “chiaro-scuro” emersa anche nella precedete indagine, ossia l’insufficiente offerta di informazione e servizi non consente ancora di valorizzare appieno le potenzialità del territorio.

Diversi servizi, che potrebbero contribuire ad una più completa fruizione del territorio (per esempio, la segnaletica turistica e gli itinerari) vengono percepiti inadeguati e, quindi, potenzialmente migliorabili. Questi insieme gli altri che vengono citati, sebbene in misura inferiore, opportunamente definiti ed immessi nell’offerta possono concretamente concorrere a rendere il territorio una destinazione più attrattiva.

Quali servizi vorrebbe che venissero migliorati e quali, tra quelli non forniti, vorrebbe venissero offerti?

11,2

6,6

11,4

15,4

29,0

30,1

20,2

19,9

18,9

18,1

22,9

11,4

19,1

14,9

11,7

7,7

25,8

12,2

29,0

3,2

14,6

10,9

12,2

13,8

13,6

15,4

18,1

21,8

18,1

17,0

13,3

24,7

16,2

16,2

14,9

15,7

13,8

21,5

15,7

3,7

- 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0

pescaturismo

chartering a vela

escursioni subacquee

escursioni a cavallo

itinerari archeologici

itinerari storico-culturali

itinerari enogastronomici

punti di avvistamento della fauna

percorsi segnalati di trekking

sentieri didattico - ambientali

visite guidate

visite ai laboratori artigianali

centri visita e/o punti di informazione

ecomusei (etnografici, culturali, ecc.)

pacchetti turistici su itinerari tematici

soggiorni a tema (didattici o sportivi)

eventi cultutali (manifetsazioni, ecc.)

piste ciclabili

segnaletica turistica

altro

fornitimigliorati

Figura 21 – Stato dell’offerta dei servizi per la valorizzazione e fruizione sostenibile del territorio. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

36

SSEEZZIIOONNEE 44 –– IILL LLIIVVEELLLLOO DDII SSOODDDDIISSFFAAZZIIOONNEE

L’ultima sezione del questionario denominata “Livello di soddisfazione”, tende sia a rilevare il livello di soddisfazione complessivo dei turisti durante il loro periodo di permanenza, sia ad evidenziare ulteriori carenze strutturali ed infrastrutturali il cui superamento potrebbe integrare e completare l’offerta turistica del territorio provinciale.

Per indagare il grado di soddisfazione dei turisti, sono state previste una domanda generica ed una più specifica, composta, anche in questa edizione, da un elenco di aspetti che si riferisce all’Indicatore Comune Europeo sulla soddisfazione dei turisti utilizzati nell’ambito dei processi di Agenda 21 Locale per la sostenibilità.

La significatività di tale indicatore risale al 2003, anno in cui la Comunicazione Europea, attraverso la comunicazione “Orientamenti di base per la sostenibilità del turismo Europeo”, ha dedicato particolare attenzione al tema del turismo come contributo allo sviluppo sostenibile, istituendo l’anno successivo il gruppo per la sostenibilità del turismo (GST) con l’obiettivo di promuovere le sinergie tra le parti interessate (stakeholders) e fornire input al processo per l’elaborazione dell’Agenda europea 21 per il turismo.

Secondo la Commissione, infatti, l’Agenda 21 può rappresentare uno strumento efficace attraverso il quale promuovere la sostenibilità del turismo in Europa, che gli stakeholders dovrebbero considerare nelle loro strategia di crescita, per il miglioramento competitivo del settore.

È evidente, quindi, l’importanza del ruolo del turista per l’efficacia di un tale percorso, sia appunto come parte in causa, che come punto di riferimento, la cui conoscenza - secondo un approccio market oriented – contribuisce in maniera rilevante alla definizione delle politiche di sviluppo turistico.

Per quanto riguarda la soddisfazione complessiva dei rispondenti, la maggioranza del campione continua a dichiararsi “abbastanza soddisfatto”: il dato registra un valore pari al 64,3%, sebbene in leggero aumento (63% nel 2005 e 61,9% nel 2004). In aumento rispetto al 2005 (27,7%) anche i turisti che si dichiarano “molto soddisfatti” con una percentuale pari al 31,9%, che è tuttavia leggermente superiore rispetto al dato del 2004 (33%). Il valore cumulato delle valutazioni positive segna un ottimo 96,2% delle preferenze (Figura 22).

Complessivamente, il dato rilevato è più che positivo, anche se suggerisce ancora dei margini di miglioramento circa l’offerta turistica del territorio.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

37

In generale, quanto è soddisfatto della Provincia di Oristano come luogo di vacanza?

abbastanza soddisfatto

64,3%

molto soddisfatto31,9%

abbastanza insoddisfatto

2,6%

molto insoddisfatto1,2%

Figura 22 – Grado di soddisfazione dei turisti sulla Provincia di Oristano.

Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

La Figura 23 mostra l’analisi comparata dei dati rilevati dal 2004 al 2006, evidenziando che il maggior grado di soddisfazione (“abbastanza – molto soddisfatto”) si registra proprio in quest’ultimo. Simmetricamente, in questo stesso anno, si rileva anche il minor grado di insoddisfazione (“abbastanza – molto insoddisfatto”). Tali dati migliorano quelli, già positivi, registrati nel 2004 e, risultano sensibilmente migliori di quelli della seconda edizione.

Grado di soddisfazione generale. Confrotno indagini 2004-2006

33,0

27,7

31,9

61,9

63,0

64,3

4,3

7,1

2,6

0,9

1,2

2,2

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

2004

2005

2006

molto soddisfatto abbastanza soddisfatto abbastanza insoddisfatto molto insoddisfatto Figura 23 – Grado di soddisfazione dei turisti sulla Provincia di Oristano. Confronto 2004-2005

Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

38

È interessante esaminare la distinzione tra turisti italiani e stranieri circa il grado di soddisfazione complessivo, registrato nelle ultime due edizioni (Figura 24).

I turisti stranieri si rivelano, in questa edizione, meno critici ed esigenti rispetto ai connazionali: è superiore la quota di coloro che si dichiarano sia “molto soddisfatti” (42,5% contro 31,7%), sia “molto insoddisfatti” (2,5% contro 1,1%), sebbene quest’ultima rappresenti una quota minima.

Tale livello di soddisfazione negli stranieri è superiore anche rispetto a quello dello scorso anno: lo scostamento registrato è addirittura pari al 23,5%. Essendo più che raddoppiata la quota dei “molto soddisfatto”, simmetricamente di riduce quella degli “abbastanza soddisfatto”, cumulando complessivamente un ottimo livello di soddisfazione, pari al 97,5%.

Per quanto riguarda la componente italiana, rispetto alla scorsa indagine, non emergono differenze di rilievo. I valori cumulati registrati rilevano un aumento della quota di coloro che esprimono un grado di soddisfazione elevato (96,1% nel 2006 e 91,3% nel 2005), ed una diminuzione, decisa, della quota di coloro che si ritengono insoddisfatti (3,9% nel 2006 e 8,7 nel 2005).

Per nazionalità. In generale, quanto è soddisfatto della Provincia di Oristano come luogo di vacanza?

28,8

31,7

19,0

42,5

62,5

64,4

67,2

55,0

6,5

2,8

12,1

-

2,2

1,1

1,7

2,5

0% 20% 40% 60% 80% 100%

2005

2006

2005

2006

Italia

Este

ro

molto soddisfatto abbastanza soddisfatto abbastanza insoddisfatto molto insoddisfatto Figura 24 – Grado di soddisfazione dei turisti sulla Provincia di Oristano. Distinzione per provenienza dei

turisti e per anno. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano Ai rispondenti è stato chiesto inoltre di esprimersi in maniera libera e propositiva

indicando eventuali carenze di infrastrutture, strutture, servizi, e quant’altro possa integrare e completare l’offerta turistica della provincia di Oristano.

Le risposte fornite, anche in questa edizione, sono state molteplici e differenti. La suddivisione per tipologia, individua tre categorie di risposte riconducibili a:

1. infrastrutture;

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

39

2. strutture; 3. servizi. La categoria infrastrutture si conferma quella più bisognosa di interventi; la

maggioranza del campione indica diverse carenze reiterando l’auspicio di un ragionevole e celere miglioramento.

Nello specifico, emerge che la situazione rispetto allo scorso anno non migliora: infrastrutture di accesso (aeroporto, porto, ecc.), di mobilità (collegamenti urbani ed extraurbani di pubblica utilità, piste ciclabili, parcheggi, ecc.) e fruibilità sul territorio (strutture balneari attrezzate, ecc.) sono percepiti ancora dalla maggioranza degli intervistati come servizi assenti o carenti.

Gli stessi turisti ritengono che i dispositivi indicativi ed informativi, quali cartellonistica e segnaletica e/o altre diverse componenti che contribuiscono a determinare il livello qualitativo del luogo di vacanza, come l’edilizia urbana, la pulizia delle spiagge e l’arredo urbano, debbano essere migliorati e potenziati.

Per quanto riguarda la categoria strutture, la percezione comune è che le strutture turistico-ricettive siano insufficienti. Quasi tutte le risposte, rispetto a questa categoria, indicano una carenza di alberghi e campeggi, di strutture attrezzate per lo svago ed il divertimento (p.e. parchi acquatici, discoteche, ecc.), ma anche funzionali ad una fruizione educativa e culturale (p.e. laboratori artigianali, punti di avvistamento della fauna, ecc.), per gli acquisti (p.e. negozi di generi alimentari e abbigliamento, ecc.), per l’informazione (p.e. centri di accoglienza turistica e di informazione, ecomusei, ecc.).

Infine rispetto alla categoria servizi, si conferma la visione di una insufficiente organizzazione, informazione e promozione, che è probabilmente alla base della mancata percezione delle strutture presenti e dei servizi attualmente proposti, ma, di fatto, avvertiti come assenti: manifestazioni, eventi culturali, itinerari, visite guidate, raccolta rifiuti, ecc.

La successiva domanda ha consentito di dettagliare per ogni aspetto, tra quelli indicati nell’elenco dell’Indicatore Comune Europeo sulla soddisfazione dei turisti, il singolo grado di soddisfazione, dando luogo ad una matrice definita “alfabeto del grado di soddisfazione dei turisti”, in cui il turista ha espresso il proprio grado di soddisfazione relativamente a 26 aspetti (Figura 25).

In generale, anche il dettaglio sui tali aspetti conferma la valutazione - “abbastanza positiva” - emersa con la domanda precedente e con i dati rilevati nella scorsa indagine.

Analizzando i valori estremi si evince che il maggior grado di soddisfazione, con valutazione “molto soddisfatto”, è stato espresso anche quest’anno, a proposito di tranquillità, riposo e relax (69,2% contro 58,6%), seguito dalla cordialità di operatori ed abitanti (58,8% contro 52,4%) e dalle acque di balneazione (51,8% contro 52,1%). Seguono a distanza, in calo rispetto allo scorso anno, i “piatti tipici e prodotti enogastronomici locali” (45,5% contro 54,4%) e, in aumento, le “strutture ricettive” (29,1% contro 25,7%).

La quota cumulata degli intervistati che esprimono una valutazione del tutto positiva (“molto” e “abbastanza soddisfatto”) evidenzia che tra gli aspetti che raggiungo una quota pari o superiore al 90% delle preferenze, migliorando talvolta il dato rilevato lo scorso anno, vi sono:

- tranquillità, riposo e relax (96,5% contro 94,1%);

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

40

- cordialità di operatori ed abitanti (95,2% contro 91,0%); - acque di balneazione (94,6% contro 90,3%); - strutture ricettive (90,4% contro 85,8%). Con quote comprese tra il 90% e l’85%, talvolta peggiorando, leggermente e talaltra

migliorando sensibilmente il risultato registrato lo scorso anno, si riscontrano i seguenti indicatori:

- piatti tipici e prodotti enogastronomici locali (89,5% contro 92,7%); - offerta agrituristica (86% contro 89,5%); - costo della vita e rapporto prezzo/qualità (83,7% contro 81%); - siti storico artistici 83,5% contro 86,6%); - affollamento estivo nella località e nelle spiagge (83,4% contro 78,2%); - manifestazioni popolari, sagre, feste tradizionali e religiose (82% contro

86,5%); - servizi di ristorazione (81,6% contro 83,6%). Tra gli aspetti per i quali è stata espressa una valutazione particolarmente negativa

vi sono: la raccolta dei rifiuti, igiene e pulizia delle aree pubbliche (25,9%), i cinema e teatri (17,3%), le attività ricreative notturne (17,2%) e l’arredo urbano, zone pedonali e piste ciclabili disponibilità di parcheggi (16,2%).

Per gli aspetti che riscuotono una valutazione di relativa ma non estrema insoddisfazione, i turisti intervistati, hanno indicato i seguenti:

• attrezzature ed impianti sportivi, parchi gioco e divertimento cinema e teatri (47,6%);

• cinema e teatri (41,7%); • uffici d’informazione e segnaletica turistica (37,5%); • arredo urbano, zone pedonali e piste ciclabili disponibilità di parcheggi

(37,5%); • locali pubblici, intrattenimenti (35%).

La sommatoria delle valutazioni negative, esattamente come lo scorso anno ma a posizione invertite, registra nelle prime posizioni cinema e teatri (59%) e attrezzature ed impianti sportivi, parchi gioco e divertimento (58,7%). Aspetti chiaramente riconducibili all’offerta di servizi volti all’intrattenimento, che come è stato ampiamente evidenziato, è percepito dai turisti ancora come decisamente insufficiente.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

41

L’alfabeto del grado di soddisfazione

29,128,0

22,616,8

4,510,89,5

13,96,97,6

23,18,8

17,510,3

15,57,89,4

51,818,1

12,045,0

58,827,9

69,225,7

21,4

61,358,1

59,056,5

36,549,2

42,049,8

34,438,8

60,343,0

61,447,4

55,041,737,8

42,947,5

54,244,6

36,354,1

27,357,7

62,4

8,612,7

15,220,4

41,732,0

35,025,5

47,637,5

12,837,5

13,528,2

22,933,3

27,03,2

23,226,0

8,53,8

15,03,1

13,212,5

1,01,3

3,26,3

17,38,0

13,510,811,1

16,13,7

10,87,6

14,16,6

17,225,9

2,111,2

7,81,91,0

3,00,3

3,43,7

0% 20% 40% 60% 80% 100%

a. strutture ricettive

b. offerta agrituristica

c. servizi di ristorazione

d. assistenza sanitaria

e. cinema e teatri

f. negozi e mercati

g. locali pubblici, intrattenimenti

h. parchi pubblici e spazi verdi in generale

i. attrezzature ed impianti sportivi, parchi gioco e divertimento

j. arredo urbano, zone pedonali e piste ciclabili disponibilità di parcheggi

k. siti storico artistici

l. uffici d'informazione e segnaletica turistica

m. ordine pubblico e sicurezza

n. viabilità e trasporti pubblici

o. disponibilità di parcheggi

p. attività ricreative notturne

q. raccolta dei rifiuti, igiene e pulizia delle aree pubbliche

r. acque di balneazione

s. spiagge attrezzate e servizi di sicurezza per bagnanti

t. servizi di escursioni con guide locali

u. piatti tipici e prodotti enogastronomici locali

v. cordialità di operatori ed abitanti

w. manifestazioni popolari, sagre, feste tradizionali e religiose

x. tranquillità/riposo/relax

y. affollamento estivo nella località e nelle spiagge

z. costo della vita e rapporto prezzo/qualità

molto soddisfatto abbastanza soddisfatto abbastanza insoddisfatto molto insoddisfatto

Figura 25 – L’alfabeto del grado di soddisfazione della Provincia di Oristano. Elaborazione SIL Patto Territoriale di Oristano

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

42

55.. CCOONNSSIIDDEERRAAZZIIOONNII CCOONNCCLLUUSSIIVVEE

Dall’interpretazione complessiva dei risultati della 3^ Indagine conseguono alcune riflessioni e considerazioni, sostanzialmente analoghe a quelle emerse lo scorso anno; in ogni caso, meritevoli di una trattazione specifica.

La principale conferma è che il territorio provinciale continua a mantenere inalterate le proprie caratteristiche intrinseche, ovvero gli input primari per la costruzione di prodotti turistici potenzialmente in grado di connotare la Provincia di Oristano come una meta turistica di grande attrattività.

Il territorio possiede infatti un set variegato di patrimoni naturali e culturali di elevata qualità e diversità, cioè ospita una base importante di risorse naturali (paesaggio, mare, spiagge, ecc.) e culturali (siti archeologici, arte e architettura, ecc.), per i quali i turisti rispondenti hanno confermato il notevole apprezzamento già riscontrato nelle precedenti edizioni.

Da ciò emerge fortemente la percezione che la provincia di Oristano, nell’immaginario collettivo (o almeno di quello dei turisti rispondenti), continui a rappresentare un territorio ad elevata vocazione naturalistica ambientale.

Non a caso tra i fattori che inducono i turisti a scegliere la provincia di Oristano quale meta della propria vacanza, la motivazione principale si conferma ancora una volta la presenza della qualità delle risorse naturalistiche, che stanno anche alla base della vacanza balneare per eccellenza ovvero il trinomio “sole, mare e spiaggia”.

Il turista che visita la Provincia di Oristano appare comunque più consapevole e portatore di precise esigenze e di bisogni che si allontano da quelli di massa, verso quelli di scoperta e di conoscenza.

Lo dimostra la classifica delle motivazioni che vede ai primi posti della graduatoria la qualità dei luoghi, dell’ambiente, gli interessi storico-culturali e l’ospitalità della popolazione.

La sua appare, quindi, una domanda di vacanza partecipata, interattiva che richiede la necessità di un adeguamento puntuale dell’offerta, da cui chiaramente scaturiscono nuove opportunità. Per esempio, un sistema di ospitalità che sviluppi un clima relazionale favorevole, accogliente ed ospitale, basato sulla qualità delle proprie componenti e risorse (a partire quindi da quelle umane), capace di sviluppare e promuovere i valori sociali, culturali, naturali ed economici del territorio.

A fronte di tale percezione positiva, sembrerebbe emergere anche in questa edizione, sebbene in misura minore, un giudizio non troppo favorevole da parte di una minoranza non trascurabile di turisti circa il livello di salvaguardia ambientale esistente nel territorio provinciale.

Tale raccomandazione merita comunque di essere tenuta in considerazione dagli Amministratori operanti nel territorio, che dovranno elevare sempre di più, in coerenza con gli attuali orientamenti sulla sostenibilità ambientale, la loro attenzione verso l’attuazione di politiche, programmi e misure per la valorizzazione e la conservazione dei propri patrimoni (naturali, culturali-identitari, ecc.).

Tuttavia, la naturale vocazione turistica del territorio, non può essere l’unico punto di forza sul quale far leva per emergere nel sempre più competitivo mercato turistico.

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Indagine sulle percezioni dei turisti nella provincia di Oristano – Edizione 2006

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Infatti, pur essendo reali e tangibili e di indiscussa qualità, le risorse naturali e culturali soffrono, per diversi motivi, la debolezza del contesto strutturale ed infrastrutturale nel quale sono inserite, che non consente di valorizzarle e di fruirle appieno.

Emerge, infatti, a partire dall’accessibilità fisica (aeroporto, porto, viabilità, ecc.) e cognitiva (informazioni, segnaletica, cartellonistica, ecc.) del territorio e alla più generale vivibilità delle aree urbane ed extraurbane (arredo ed edilizia urbana, pulizia e decoro spiagge, ecc.), che il livello di strutture e servizi turistici debba essere ancora migliorato in tutte le sue componenti (ricettività, ristorazione, opportunità di sport e divertimento, informazione, segnaletica, accessibilità ecc.), sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo, ma anche sul piano della diversificazione dell’offerta, in maniera da soddisfare i diversi target di domanda.

Occorre, quindi, far tesoro delle indicazioni dei turisti intervistati per stimolare ed incentivare, attraverso idonee politiche di integrazione di filiera verticali ed orizzontali e di attrazione degli investimenti, l’organizzazione turistica imprenditoriale al fine di migliorare la dotazione ricettiva (hotel e agriturismo di qualità, B&B organizzati sulla base di standard riconosciuti) e dei servizi per una più efficace fruibilità (sostenibile) del territorio e per la realizzazione concreta ed operativa e non semplicemente nominale ed invocata, di una integrazione di filiera, a cominciare dalle produzioni locali enogastronomiche e dell’artigianato tipico.

È opportuno però che si instaurino condizioni favorevoli di dialogo e condivisione tra i diversi soggetti (Pubblico, privato) e tra diversi settori, in un quadro di sviluppo più vasto, affinché il tessuto imprenditoriale possa trarre vantaggi e partecipare attivamente alla composizione di un’offerta di proposte turistiche articolata, complessa e dinamica, cioè indispensabile per la costruzione di un sistema turistico attrattivo.

Spetta a tutti gli attori del sistema, infatti, il compito di accelerare tale processo partecipativo, per rendere ancora più soddisfacente la permanenza nel territorio provinciale, soprattutto, se si intende puntare verso la destagionalizzazione e la circolazione, sempre più marcata, dei turisti in tutto il territorio provinciale, non solo la sulla costa ma anche nelle aree più interne.

In altri termini, appare necessaria una presa di coscienza degli operatoti pubblici e privati. Una nuova consapevolezza, nuove responsabilità ed una visione dinamica pronta a rispondere in maniera decisa ai mutamenti ineluttabili.

Tra le altre considerazioni di particolare rilievo, emerge anche in questa edizione, una problematica atavica del sistema turistico provinciale: il territorio sconta una visibilità limitata all’esterno e risulta ancora poco conosciuto. I risultati dell’Indagine confermano che esso non appare ancora pienamente inserito nei circuiti del turismo organizzato e che è necessario quindi intensificare le strategie di promozione turistica.

Tali strategie devono essere tuttavia realizzate nel rispetto di alcune condizioni fondamentali. Da un lato esse devono essere compatibili con le reali vocazioni del territorio, senza stravolgerne le caratteristiche peculiari sopraccitate che costituiscono un fattore particolarmente importante ed apprezzato dai turisti. Strutture e servizi devono essere inseriti nel contesto territoriale in maniera integrata nel territorio e non invasiva, ma soprattutto scegliere un modello di sviluppo turistico coerente con i modelli di comportamento del mercato, nel pieno rispetto degli standard di sostenibilità ambientale, che nel territorio della provincia di Oristano sono molto elevati, in quanto il territorio, come avuto modo di vedere, racchiude degli ecosistemi particolarmente delicati.

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Per quanto riguarda i tratti essenziali di chi fa turismo nella Provincia di Oristano, dall’analisi emerge che essi sono rimasti sostanzialmente immutati, confermando un trend abbastanza simile a quello che si riscontra anche in altre parti della penisola.

Prevalgono i giovani e gli adulti (tra i 20 ad i 40 anni) con un netto calo della classe over 60. La propensione al viaggio è senz’altro maggiore, soprattutto negli individui più evoluti e/o intellettuali: la maggioranza appartiene alla classe dei ceti più agiati. In questo senso, la scelta di fare turismo sembrerebbe rappresentare anche in provincia un segno distintivo, di appartenenza.

I più stimolati, in questa edizione, ma anche nelle precedenti, sono gli impiegati, i liberi professionisti, ed i dirigenti, con una new entry: gli operai, che avanzano. Una minore propensione si riscontra nelle altre categorie monitorate, ma non pare per ragioni economiche, visto che la media della spesa si posizione tra i 1000 ed i 2000 euro.

La spesa turistica meriterebbe una ampia trattazione, che la natura dell’Indagine condotta dal SIL però non è in grado di approfondire, essendo orientata ad indagare altri aspetti del turista, meno economici e più di tipo psico-sociale.

Altra importante considerazione, riguarda la scelta con chi partire in vacanza, che identifica uno “stile di vacanza” tipico italiano: di tipo familiare o, comunque, in compagnia del proprio partner o degli amici.

Né consegue, come emerso anche dall’Indagine una vacanza di tipo stanziale, di tipo rilassante, confortata dalla durata media indicata in due settimane.

Emerge dunque il profilo di un turista classico, nelle linee generali e dinamico in alcuni comportamenti che anticipano indubbiamente nuove tendenze che andrebbe monitorato costantemente.

Le indicazioni riassuntive, rilevate dall’analisi, ampliano le diverse conoscenze sul settore turistico (domanda ed offerta) raccolte in questi anni di intensa attività da parte dei diversi soggetti interessati allo sviluppo del settore.

Nell’ottica di un concreto sviluppo turistico, tali soggetti dovranno recepire i nuovi stimoli derivanti da un mercato turistico sempre più complesso, e dai suoi attori, i turisti, in continua evoluzione, e trasformarli in misure adeguate con intelligenza e lungimiranza al fine tracciare una direzione di sviluppo precisa, più appropriata ad una corretta gestione dei processi evolutivi, sia essi politici, culturali od economici, in grado di lanciare definitivamente il territorio provinciale nel grande mare magnum dell’offerta turistica internazionale.