27
Il Tecnico della Dimenticanza

Il Tecnico della Dimenticanza€¢motivazione indotta da altri •capacità di concentrazione •memoria visiva •memoria olfattiva •memoria associativa •vuoto mentale •fiducia

Embed Size (px)

Citation preview

Il Tecnico della Dimenticanza

INDICE:Il lavoro del tecnico della dimenticanza p. 1Esempio di una seduta p. 8Scheda tipo p. 13Primo incontro p. 15Secondo incontro p. 17Guida d’indagine per l’operatore p. 18Analisi dello stato di difesa del soggetto p. 22Esercizi p. 26

2

IL LAVORO DEL TECNICO DELLA DIMENTICANZA

Il Tecnico della Dimenticanza prende in esame i casi individuali, in un primo tempo attraverso un approccio intuitivo, guidato dalla sensazione che egli può avere di una forma di patologia che possa essere guarita attraverso la dimenticanza.

Ansia

1. Lavorare sui segni soggettivi, la storia individuale e successivamente quantificare dei segni oggettivi(L’ansia è un fenomeno molto ampio la cui origine rimane sconosciuta. Partire quindi da inizi d’ansia per giungere via a casi ansiosi gravi.)Come inizio si possono raccogliere dati, poi vi sarà una scheda su cui operare.Il livello di lavoro é impostato tra psicoterapia e biologia dell’ansia ‘aspetto bio-chimici e bio-fisiologici dell’ansia.

2. Formulare una scheda personalizzata per valutare le evoluzioni individuali di ognuno rispetto a sestesso.

3. Fermarsi sulla terapia, senza tener troppo conto di ciò che viene detto dal soggetto. Prendere cioè conle pinze il suo raccontare di sé.

Via ogni Tecnico della Dimenticanza contribuisce allo sviluppo della base teorica, che ritroverà una linea sempre più poliedrica da applicare.

3

4. Impostare una scaletta e uno specchietto da presentare al soggetto per valorizzare la pratica dell´automatismoBisogna valutare :

• La situazione di partenza : fino a che punto la propria realtà era intasata dalla mancata dimenticanza e quanto possa essersene reso conto laddove ha cominciato ad attuare la dimenticanza• La difficoltà di percepire la tecnica della dimenticanza come qualcosa che giunge a creare un risvolto effettivo a livello di quotidianità e di positività, cioè quanta incredulità può esserci stata.• Il grado di affaticamento mentale in determinati esercizi affrontati.

• L´emozione come tensione vissuta

Questo va osservato poichè l´operatore deve lavorare per tenere salda l’attenzione sulla motivazione del paziente che può essere spesso assopita dalla fissazione e va carburata.

4

Esposizione di un caso :

• analisi funzionale sulla possibilità di fare col soggetto una seduta, cioè analisi della tenuta :

• motivazione istintiva, che porta semplicemente a star bene• motivazione indotta da altri• capacità di concentrazione• memoria visiva• memoria olfattiva• memoria associativa• vuoto mentale• fiducia.• difficoltà di esprimersi in modo autonomo.

N.B. più vi è l’interferenza di altre persone e più viene assopita la memoria cellulare, perchè vi è un sovraccarico della memoria mentale. Puntare molto al 2 esercizio per sostituire le figure stereotipate col proprio sé autonomo.

5

A proposito dell’ostruzione della memoria cellulare :

Dai venticinque anni in su non vi è differenza di intasamento di memoria cellulare. Dai 25 anni ai 55 anni, in questo arco di tempo, si è alla pari. Non c’è una forte differenza tra il trentenne, il quarantenne, il cinquantenne. E’ in questo arco che vi è la maggior forma di invecchiamento cerebrale. Le persone in questo arco di tempo raggiungono il massimo di memoria intasata in memoria cellulare. Prima dei 25 anni (sempre in modo molto relativo e in percentuale) la possibilità di attuare questa terapia è ancora più immediata, così dai 55 in poi. Va tolta la fascia fino agli otto anni in cui il più delle volte la memoria cellulare è limpida. Dai 55 anni in poi naturalmente nell’accumulo che c’è stato, molte cose vengono dimenticate automaticamente.

L’invecchiamento cerebrale deve essere guarito tra i 25 e i 55 anni , perchè viene mantenuta la memoria cellulare, ma anche capitalizzata. Deve esssere superato l’assopimento che si crea durante questo periodo nell’individuo e che lo porta, anzichè vivere un’intensa vitalità, ad invecchiare. Se, oltre alla memoria cellulare si potesse capitalizzare anche quella mentale, noi riteniamo che non ci sarebbe più l’invecchiamento.Dalla nascita fino alla morte vi sarebbe un ritmo e quindi anche una forma rigenerante.

Noi riteniamo che esistano dei punti di non ritorno che implicano il rischio da parte dell´individuo di sottoporsi alla possibilitá di perdere inutili forme di paura. Ad esempio : il salto col paracadute, l´innamoramento, l´orgasmo, ecc…L’unica forma di localizzazione della perdita di memoria nei punti di non ritorno è soltanto a livello di ritmo di sangue, a livello d’intensità di battito cardiaco e di successivo ritmo cardiaco.

6

Siccome riteniamo che, soltanto a livello di ritmo cardiaco si può trovare l’effetto dei punti di non ritorno, suggeriamo di provocare situazioni di suggestione a cui are una distensione con conseguente eliminazione di sovraccarico mnemonico.

Per il rilassamento are userá il sistema ad imbuto: dai sensi alla figura ideale.

• La musica: lirica unita al rap o musica classica unita al rap; musiche ritmate.• Il percorso è quello dell´emozione. Partire da • Un´immaginazione che si trovi a livello emozionale-epidermico (tatto, gusto,

olfatto).• Un´immaginazione legata all´atmosferico-terreno (terra bagnata, acqua, sole,

tepore del sole, vento, vegetale, cascata di sassolini che massaggiano i corpo, ecc…)

• Un´immaginazione legata alla realtá animale (la lingua ruvida di un gatto che passa sulle palpebre, il pelo di un cane che accarezza, ecc…)

Il corpo deve confondersi con le sensazioni• Visualizzazione di uno spazio ideale (su un letto, su una distesa d'erba, su un

cespuglio). Visualizzare la posizione ideale.• Piano piano arrivano figure a livello di immaginazione: come sono a livello

estetico? Che voce emettono? • Una di queste figure immaginarie diventa sempre di piú una figura ideale.

Costruiscila. Accarezza le sue forme. Accarezza le onde della sua voce. • Questa figura crea un approccio. Bacia. Sfiora. Gira attorno o arriva a combaciare.

Ti ricopre di saliva. Si avvicina sempre di piú. Senti fortissima la sua energia. Entra nella tua bocca. Si esaurisce e si perde nel tuo corpo.

Il gioco è sempre a livello di realtà ideale.

7

ESEMPIO DI UNA SEDUTA

S’inizia la seduta, chiedendo al paziente di trovare una posizione di rilassamento fisico di 10 minuti. E’ meglio se riesce a farlo con la schiena retta, altrimenti troverà la posizione più comoda. Per una decina di minuti dovrà solamente cercare di distendersi ascoltando il proprio respiro.

La fase di rilassamento è il presupposto all’adattamento personale e qui si genera essenzialmente il problema. Si può manifestare incontinenza della voce e del pianto.

Utilizzare sempre una superficie possibilmente di pelle(per una forma di fusione tra l’individuo e la superficie) sulla quale, a discrezione, l’individuo potrà appoggiarsi. E’ importante l’orizzontalità dello sguardo, del fiato, dei movimenti che si possono sentire fuori. Proporre una posizione chinata sulla pelle aiuta chi soffre di incontinenza.

Finito il rilassamento, vengono mostrate delle figure in sequenza ordinata per valutare il grado di memoria visiva. Si chiede di guardare con attenzione tutte queste forme per un tempo di 30 secondi, invitando al massimo di concentrazione. Allo scadere del tempo si chiede di rifarli nello stesso ordine.

Vengono poi presentate delle lettere e si chiede di ripresentarle, ma non nello stesso ordine per valutare il grado di memoria associativa.

Infine si mostrano quattro sequenze miste, tipo : a2x54 , si chiede di leggerle e alla fine, di cercare di ricordarle per valutare la capacità di concentrazione.

8

E’ importante che il terapeuta ricerchi se c’è un’effettiva forma di carenza nella memoria visiva, associativa, nella capacità di concentrazione, in una prospettiva di potenziamento.Calcolare le eventualità che provocano abbassamenti di livelli (ad es. distrazione ottica che puo’ provocare un disturbo a livello di memoria visiva, etc …)

Valutazione dell’ansia manifestata

I soggetti ansiosi vivono nell’impossibilità di dimenticare.

Ci sono vari tipi di ansia. Ci può essere :

Un’ansia da responsabilità che viene provocata per la maggior parte dei casi da uno stress quotidianoUn’ansia post-traumatica a livello fisico sopratuttoUn’ansia da interferenza in un ambito che avrebbe dovuto essere strettamente tutelato ed è stato in qualche modo violentatoUn’ansia da ipocondria che generalmente indica la paura di non arrivare mai ad un raggiungimento di determinati fini nella vita, ma di morire prima. Va sempre a sottintendere qualcosa da dimostrare a se stessi. Si caratterizza di solito in soggetti che hanno delle parti non riconosciute e che non sentono di avere l’energia e il tempo per arrivare a dimostrarlo o agli altri o a se stessi. La paura è di morire prima e di lasciare una parte inosservata di queste potenzialità.

Un’ansia da saturazione : è una delle più frequenti

Parlare delle circostanze nelle quali si manifesta l’attacco d’ansia.

9

Tenere in considerazione :LuogoPresenza o meno di altriTempo :Notte o giornoRelazione tra ansia e sensi : spesso le ansie sono legate all’estraneità. L’ansia legata alla realtà olfattiva colpisce l’apparato respiratorio ; molti soggetti non riescono a respirare se c’è un legame stretto tra ansia e ricordo di un particolare odore o profumo), uditiva (E’ una forma legata spesso al ritmo e in alcuni momenti provoca un senso di ‘mancamento’. Si crea una forma di barriera protettiva nei confronti dell’elemento estraneo che crea un abbassamento dell’udito o una sensazione di suoni che arrivano o amplificati o rimbombanti o a distanza), visiva ( è legata al ritmo. L’epilessia è legata ad una forma di ansia visiva. Un altro caso può essere quello di un soggetto che vive male lo sfrecciare di una moto, etc…), di gusto (es.: anoressia), di tatto (es.: sudorazione). I sensi sono molto molto importanti.Noi ci basiamo soprattutto sul 6° senso.Inizialmente il 6° senso è quell’aspetto che va a creare la fissazione e che interiormente crea l’ansia.Se si vede il 6° senso come una forma di investimento energetico, nel momento in cui si prende un senso a caso si crea un’estraneità con l’ambiente esterno, il 6° senso si fissa, si fossilizza su questa sensazione e crea uno stato d’ansia. Si può avere una forma di disagio verso ciò che si sente estraneo ed è evidente che se quello che noi chiamiamo il 6° senso si fossilizza, vi è in una condizione perpetua di estraneità e da lì sorge l’ansia, perchè altrimenti un odore, un gusto estraneo potrebbe passare inosservato.Gli ansiosi si sentono costretti in una condizione. Riuscire ad agire sul 6° senso per spostare un discorso di investimento energetico, arriva a distogliere l’individuo dalla fissazione e quindi dall’ansia stessa.

10

Per questo possono servire gli esercizi di automatismo, per cominciare ad allargare le visuali ristrette del soggetto ansioso. Prendiamo in esame il soggetto che soffre durante la notte d’insonnia.L’insonnia è uno dei sintomi legati a una forma ansiosa del 6° senso, perchè c’è questa forma sovraccaricata a livello energetico che impedisce all’individuo di portarsi a dormire. Il più delle volte la sensazione è di restrizione e frequentissimi sono quasi tutti I casi d’ipocondria, legati alla paura di morire.Evidentemente l’ansia, creando una sensazione ristretta, crea anche la sensazione della perdita di tempo,dell’impossibilità di sfruttare il tempo stesso. I soggetti sofferenti di ipocondria sono spesso legati a una condizione restrittiva, c’è una forma di servilismo nei soggetti altamente ipocondriaci.In un secondo tempo si potrà fare un collegamento astrale con queste forme.Generalmente l’ansioso non riesce a definire bene le circostanze in cui sorge la manifestazione di disturbo. Dicono che succede improvvisamente e che non sanno riconoscerne la motivazione e che, soprattutto hanno paura di morire. Tutto questo va naturalmente interpretato come una forma di fissazione.Il discorso secondario di potenziamento ed investimento energetico attraverso il 6° senso, porta il terapista a non affrontare subito il trauma o qualche altro aspetto drasticamente spiacevole per consentire al paziente un proprio sentirsi a suo agio e per poter meglio, al di là dei riscontri che lo stesso presenta, procedere al lavoro di individualizzazione ( sulla specificità del soggetto) soffermandosi sempre sulla forma di esemplificazione della realtà, cioè se un individuo mi fa del male, non mi fa del male per motivi di… ma semplicemente mi fa del male. Punto e basta e nello stesso tempo io ho la forza di non mettermi in lotta.

11

Se non riesco a rendermi conto di una situazione, se non ho la forza di uscire da una situazione. No. La forza c’è. Spesso c’è una forma sobbarcata, anche a livello di società sugli individui che li porta a credere che la propria situazione sia molto più difficile e complicata di altre. E’ importante cercare, senza rimprovero, di rendere più specifica la realtà, con esempi molto più grezzi, molto più concreti per arrivare a cogliere il demone che la persona vive sul proprio dramma. Di fronte a ‘ho paura di morire, sento che muoio e nessuno capisce che sto per morire cominciare a rendere una forma di esemplificazione della realtà.Smontare le forme demoniache non solo attraverso la parola, ma tramite lo spostamento energetico del 6° senso sulla forma di realtà più semplice, meno complicata.

Non arrivare mai a creare dispersioni e sovraccarichi nell’individuo .

L’unico modo, anche per il terapeuta, di uscire da un discorso proiettivo è creare la semplificazione della realtà.Inoltre è fondamentale che egli eviti gli stereotipi troppo usati in altre forme terapeutiche quali : il vuoto, il pieno, la luce, l’ombra che, portate in ambito troppo astratto, creano sempre tensione nel soggetto ansioso.

12

Scheda tipo

Ansia manifesta

colloquio introduttivo

Identikit : Nome convenzionale.Nome e cognomi reali.Dati anagrafici.Luoghi di nascita e di vissuto.Forme di ansie riscontrate nell’ambito familiare e nell’ambiente frequentato.

PATOLOGIE EREDITARIE : patologie mentali, fisiche, accidentali (gravidanza madre). L´individuo deve fornire una forma descrittiva di questa patologia. DISTURBI ORMONALI : vi sono state realtà(batteriologiche, virali, irritazioni) per cui sono state prescritte cure ormonali?INTERVENTI AGLI ORGANI MALATTIE INFETTIVE PROBLEMI AI SENSI TRAUMIDENTI (DEL GIUDIZIO) MALATTIE EPIDERMICHE CADUTA CAPELLICHEMIOTERAPIAANALISI TRAUMATICHEFRATTURE

13

Impressioni soggettive : Cosa prova ? Cosa teme ?( La paura può essere riportata ad oggetti precisi o a cause incerte. Fare descrivere attraverso il disegno o la mimica o la drammatizzazione, perchè il linguaggio discorsivo parlato è incapace di esprimere le sfumature.)

Realtà organica :Turbe neuro-vegetative e neuromuscolari Quali sono i centri interessati alle perturbazioni ansiogene ? (dopo aver mostrato la tavola dei centri , e aver ricevuto risposta riguardo alle reazioni che il soggetto ha riscontrato su se stesso nei periodi di manifestazione fisica del disturbo, si può ipotizzare un’inizio di traccia interpretativa delle cause emotive e della eventuale qualità emotiva) Quali sono I sintomi ? (mal di stomaco, paura del peggio, paura degli altri, incubi, vertigini, senso di claustrofobia, tremore, palpitazioni, senso di affaticamento, sensazione di soffocamento, etc…)

14

PRIMO INCONTRO

a) preadattamento:

1) rilassamento fisico di dieci minuti

superficie di pelle (a discrezione l´ individuo potrà appoggiarsi)N.B. la posizione chinata sulla pelle aiuta chi soffre d´incontinenza

schiena retta, altrimenti posizione più comoda orizzontalità dello sguardo, del fiato, dei movimenti che può sentire fuori ascolto per 10 minuti del proprio respiro

b) valutazione del grado di:

1) memoria visiva2) memoria associativa3) capacità di concentrazione

c) valutazione dell´ansia manifestata:

1) ansia da responsabilità2) ansia post-traumatica3) ansia da interferenza4) ansia da ipocondria5) ansia da saturazione

15

d) circostanze in cui si manifesta l´ansia1) luogo2) presenza o meno di altri3) tempo: notte o giorno4) relazione tra ansia e sensi

e) agire sul sesto senso per distogliere l´individuo dall´ansia1) esercizi di automatismo

f) lavoro di specificità della realtà per cogliere il sovraccarico del dramma 1) semplificazione dei vissuti

16

SECONDO INCONTRO

Focalizzazione del trauma

Enucleare il trauma Vi era uno stato ansioso prima del trauma ?Quanto è durata l’ansia latente? cioè il periodo tra il trauma e la manifestazione ansiosa?

Descrizione del trauma

E’ stato determinato da un impatto violento? (si nota una forte difficoltà nel soggetto ad evidenziare il fantasma. Sarà portato a potenziare l’aspetto opposto dell’impatto)

E’ stato provocato da un fatto relazionale? (è il più diluito nel tempo, non ha campanelli d’allarme, crea stati confusionali, genera sintomi di paura della morte, forme ipocondriache che nascono a livello esasperato. Il soggetto ha difficoltà ad interagire sull’esterno, la timidezza può diventare particolarmente pesante e si creano complessi.)

Il soggetto ha sfiducia in se stesso? ( L’individuo manifesta una rottura all’interno di sè, una sfiducia tra sé e sé; tende ad avere un affidamento maggiore nell’esterno. Può ricondursi alla gravidanza per segnalare se ha avuto forme di shok nel ventre materno: minacce d’aborto, intossicazione.)

17

GUIDA D´INDAGINE PER L´OPERATORE(serve da riflessione e raccolta dati: prima , durante e a conclusione del lavoro sull´utente)

Grado mnemonico :

Ricorda molto, troppo, troppo poco ?Cosa ricorda soprattutto ?Che tipo di organizzazione mostra di avere nel ricordare ?Qual è il rapporto tra il livello mnemonico e la realtà di Sé autonomo ?Ha bisogno di convogliare il suo ritmo, la sua armonia di ricerca autonoma su una coreografia tra il Sé e l’ambiente esterno ?Vi è armonia reale e d’immaginazione tra il Sé e il fuori ?

Stato psicosomatico e situazione neuromotoria dopo la descrizione del trauma :

Ha particolari sensazioni corporali accentuate ? Manifesta un eccessivo bisogno o un eccessivo rifiuto di mangiare, bere e dormire ?

Ha forme di stitichezza, congestione, incontinenza ?Ha disturbi respiratori, circolari, digestivi ?

Grado di percezione e d’intelligenza :

18

Coglie l’essenza o I particolari della struttura del trauma ?Mostra un’intelligenza attiva o passiva ? Ha cioè bisogno di essere guidato o sa trovare percorsi ?

Grado di comprensione :

Ha manifestato un ritmo equilibrato nel ricevere e nell’esternare messaggi riguardo alla descrizione del trauma ? Ha immesso in forma armonica il messaggio che gli è stato indotto dal terapeuta all’interno di sé ? E’ riuscito ad evolvero a livello di continuità ritmica in una forma di linguaggio sull’esterno ?Sa che il trauma è un limite peril recupero della propria sanità mnemonica da capitalizzare a livello di Sé autonomo ?Riesce a sentire il valore dell’essenza di ogni forma mnemonica ? e l’importanza dell’utilizzo dell’impronta cellulare della memoria per superare lo stato d’ansia conseguente al trauma ?Ha una forma di riconoscimento della propria autonomia di memoria o manifesta una perdizione di memoria negli altri ? Quali difficoltà manifesta, nell’ampliare la sua realtà di memoria tramite una forma cadenzata e ritmata, per poter cogliere la complessità del reale ? Il suo Sé autonomo è molto frammentato o vicino alla propria unità ?

Grado di volontà :

19

Conosce l’importanza di questa facoltà, sa che la volontà dovrà essere utilizzata per prima e costantemente durante il lavoro di riabilitazione ?Quale grado di dimenticanza e di ridimenticanza ha manifestato riguardo al recupero mnemonico del trauma ?E’ riuscito a rimanere legato al suo presente descrittivo o è stato risucchiato da forme di tentazione di ritorno al passato ?Quali forme caratteriali, di capriccio, di difficoltà a credere nella fluidità delle cose ha espresso ?Qual è il grado di noia, di assopimento, di agitazione e di insonnia ? E’ bloccato da senso di soffocamento o disturbato da respirazione irregolare ?

Grado emozionale :

Qual è il grado di motivazione a vivere ? alto, medio, basso, quasi nullo ? Sa vivere senza censure le proprie emozioni ? Qual è il gioco sul Sé autonomo che intercorre tra desiderio e reazione senziente ?Manifesta un buon funzionamento del plesso solare e quindi del corpo astrale e del pancreas ?

Grado d’immaginazione :

20

Ha impulso alla creatività ?Ha un buon funzionamento dell’occhio destro, del corpo pituitario e quindi dell’ipofisi ?

Grado del giudicante :

Ha un Sè in grado di porsi come punto di riferimento e di confronto eccessivo o autonomo ?Ha, cioè un buon funzionamento del centro della testa e quindi della ghiandola pineale ?

Grado di armonia :

In che misura sa controllare la regolarità del ritmo nell’espressione della propria sensibilità affettiva e razionale ? Ha un buon controllo sulla propria forza vitale e psichica ? ha un buon funzionamento del cuore, della corrente sanguigna e del sistema nervoso ? Manifesta disturbi al centro del cuore e quindi al funzionamento del timo ?

21

Analisi dello stato di difesa del soggetto:

Sa ritrovare la personalità vivace, autentica, veloce della sua infanzia forte ?Riesce ad allontanarsi dallo stereotipo della responsabilità ?Sa quali sono gli aspetti incompiuti che lo portano continuamente a fissare una forma di compensazione nevrotica ?E´ consapevole del tuo grado di vulnerabilità ?Sa perdere la fatica di opporsi alla catena dei pesi della memoria ?Riesce a non aver più bisogno di trattenere ?Sa evitare forme di ricerca di perfezione ?Sa eleminare le ripetizioni e le recite ?Sa affidarsi a se stesso e non al nuovo stereotipo del Sè autonomo ?Sa entrare nella materia senza doversi chiedere il perchè ?Sa dimenticare ogni sovrastruttura che delimita il Sè senza dargliene tutta l’autonomia ?Sa cestinare tutto ciò che delimita lo spazio in cui può esprimersi il Sé autonomo ?Sa fermarsi sul presente o ha ancora bisogno di ordinare il passato ?Sa avvertire le sensazioni di corto-circuito e cestinarle, spostandole altrove, a livello di sensi ?Sa cestinare I propri tabù ?Vive realtà esterne troppo ferme o troppo lente o troppo accelerate ?Avverte uno scompenso con la velocità o la lentezza della realtà esterna ?Sente il dovere di ritrovare una forma accelerata che compensi l’aspetto troppo lento dell’am -biente ?Sente il dovere di rincorrere la velocità dell’ambiente esterno ?

22

Vive emozioni incontrollabili e inaccettate ?Riesce a stare al passo con le tue emozioni ?Riesce ad abbattere le barriere e a non colpevolizzare l’emozione ?Sente il sovraffaticamento mentale e la sua pesantezza a livello quotidiano ?Avverte in sé la motivazione a dimenticare ?Riesce a vivere il piano razionale e quello fantasmatico come due forme di esorcizzazione dei principi del reale ?Può riconoscere le proprie forme di determinazione costruttiva ?Conosce il proprio patrimonio energetico ?Si senti in grado di poter sviluppare un buon funzionamento sincronico tra volere, coscienza e creatività ?Crede di riuscire a capitalizzare la propria memoria sana a livello di Sé autonomo ?Riesce a dimenticare le forme di esasperazione del proprio Ego per recuperare il valore armonico dell’ambiente esterno ?Riesce a dimenticare le forme di esasperazione dell’ambiente esterno per recuperare il valore armonico del proprio Sé autonomo ?Sa alternare I movimenti ed esercizi di automatismo per non sclerotizzarsi ?Sa respirare ?Sa ascoltare il proprio corpo in tutte le sue parti senza che siano contaminate o deteriorate dall’ambiente esterno ?Riesci a riporsi in un movimento d’immaginazione che sposti le parti affaticate della mente, ascoltando musica o perdendoti nei colori ?Riesce a lasciarsi andare, vivendo senza pregiudizio o forma colpevolizzante, all’uso di tutto ciò che può favorire l’abbassamento di barriere ?

23

Riesce a dimenticare dapprima la parte incompiuta di ogni sua esperienza, se lo vuole ?E´ consapevole di non dover censurare le emozioni, perchè sono l’unico ordine reale ed armonico ?Sa vomitare e dimenticare I propri vortici ?E´ capace di operare un’efficacità delle proprie potenzialità per vivere al massimo le emozioni e I sentimenti relativi all’attimo ?Si far sì che certe forme di permissività non siano più le ancore di salvezza ai propri tabù ?Sa ritrovare il suo Sé autonomo ?E´ in grado di dare limite ai ricordi con alternative di percezione sensoriale o di forme a livello mentale ?Sa evitare spostamenti, facendo funzionare in pieno la propria emozione costruttiva ?Sa evitare forme di rincorsa al nulla ?Sa rendere questo nulla carne ? Sa, cioè, laddove esce una rabbia, esprimerla ? Riesce ad esprimerla in una forma di recita per potersi liberare dell’elemento stereotipato ?Sa ricercare sempre l’armonia tra la propria interiorità e la realtà esterna ?Sa rifarsi agli elementi primari della materia ?Ha cominciato a spogliare le sovrastrutture che esistono già nell’ambiente esterno per allontanare le proprie ?Comincia ad avere un occhio più legato all’essenzialità delle cose ?Sta per recuperare ordine?Sa che la dimenticanza non è assenza, perchè rimane sempre in lui l’impronta cellulare del passato ?

24

Sa che ciò che gli è utile è legato al suo vissuto ?Gli fa paura la mancanza di fissazione e il vuoto che essa crea ? E´ consapevole che puo superare questa paura soltanto riacquistando il proprio Sé autonomo ?Sa che, per raggiungere l’autonomia, deve riuscire a dimenticare il fantasma di fusione e di aggressione ?Sa che la dimenticanza è lo stadio iniziale per acquisire l’automatismo ?Sa che, se riesce ad acquisire un buon automatismo, riprende a livello cellulare gli aspetti più produttivi ?Sa che la dimenticanza generalmente crea una forma equilibrata, una forma di ritmo con se stessa ?E´ consapevole che, proprio per questo equilibrio ritmico, la dimenticanza è in grado di portarlo a soffermarsi su un suo attimo, su una forma di movimento immobile ?Sa che raggiungere un buon grado di dimenticanza significa raggiungere una forma equilibrata che fa essere dove si deve essere ?

25

ESERCIZI

Dopo avere identificato il tipo di trauma (N.B. da impatto violento o da fatto relazionale o da sfiducia in sè) e i vari gradi del soggetto, sarà bene eseguire esercizi differenziati e individualizzati.

Ricordare che :tutti gli esercizi devono far tornare il soggetto alle sensazioni tattili, sensoriali, per togliere tutto ciò che è stato criticato dall’aspetto rimosso.

Suddividerli in:

Esercizi di agitazione (dovrebbero essere I primi, essendo l’agitazione la conseguenza dell’ansia)Esercizi di automatismo (per la reminiscenza cellulare)Esercizi di tensione ( a seconda del trauma)Esercizi di rilassamento (a seconda del trauma)Esercizi di respirazione (respirazione semplice con recupero di percezione sensoriale dei corpi sottili)

Ogni esercizio deve esprimere:un’immobilità dinamica ( attraverso il mimo, l’espressione grafica, il colore, il suono, la voce, i flash)un’immaginazione in sé ( attraverso forme di immaginazione ipnotica e di automatismo)per annullare un’altra forma di movimento immobile che è l’immaginazione-ricordo.

26

CENTRO 01

Stampato in proprio Pro Manuscripto Habeatur.Edizione a cura del “Centro 01” Breno 2004

Impaginazione: Marilena Duglia

FOTO: Riccardo Balzarini

27