Il Semin. Libro I

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  • 7/26/2019 Il Semin. Libro I

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    Jacques Lacan

    Il seminario

    Libro i

    Gli scritti tecnici di Freud

    1953-1954

    Testo stabilito da Jacques-Alain MillerEdizione italiana a cura di Giacomo Contri

    SrZPZ ctr icomme di legge nbuzIone agli effetti

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    Indice

    p. 3 Ouverture del seminario

    II momento della resistenza

    9 3. Introduzione ai commenti sugli scritti tecnicidi Freud

    24 11. Primi interventi sulla questione della resistenza36 in. La resistenza e le difese47 iv. Lio e laltro65 v. Introduzione e risposta a una relazione

    di Jean Hyppolite su la Verneinungdi Freud78 vi. Analisi del discorso e analisi dellio

    La topica dell7immaginario

    91 v i i . La topica dellimmaginarioin vm. Il lupo! Il lupo!13^ ix. Sul narcisismo

    148 x. I due narcisismi161 xi. Ideale dellio e io-ideale179 xii. Zeitlich-Entwickelungsgeschichte

    Aldil della psicologia

    203 xm. Laltalena del desiderio219 xiv. Le fluttuazioni della libido233 xv. Il nucleo della rimozione

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    p. 2512^7

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    Le mpasses di Michael Balint

    xvi. Primi interventi su Balintx v i i . Relazione oggettuale e relazione intersoggei Ix v i i i .L'ordine simbolico

    La parola nel transfert

    xix. La funzione creatrice della parolaxx. De locutionis significationexxi. La verit sorge dal fraintendimentoxxii. Il concetto di analisi

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    L ordine simbolicoIl desiderio perverso. - Il padrone e il servo. - Strutturazione num eidel campo intersoggettivo. - Lolofrase. - La parola nel transfert. - gelus Silesius.

    XVIII.

    L ultima volta vi ho lasciato sulla relazione duale nell

    more primario. Avete potuto vedere come Balint aitivi a acepire su questo modello la relazione analitica stessa, queche, con il massimo rigore, chiama la two bodies'psycholo.Penso che abbiate compreso a quali impassessi giunga se dla relazione immaginaria, supposta armonica e saturantedesiderio naturale si fa una nozione centrale.

    Ho cercato di dimostrarvelo nella fenomenologia dellalazione perversa. Ho messo laccento sul sadismo e la sco]filia, lasciando da parte la relazione omosessuale, che esirebbe uno studio infinitamente pi sfumato dellintersoge

    tivit immaginaria, della sua incertezza, del suo equilibriostabile, del suo carattere critico. Ho fatto dunque ruotarestudio della relazione intersoggettiva immaginaria attorncfenomeno, in senso proprio, dello sguardo.

    Lo sguardo non si situa semplicemente al livello deglichi. Gli occhi possono benissimo non apparire, essere rscherati. Lo sguardo non necessariamente la faccia del ;stro simile, ma anche la finestra dietro la quale supponiadi essere spiati. L oggetto davanti al quale il soggetto div

    ta oggetto

    unax.Vi ho introdotti all'esperienza del sadismo, preso coesempio elettivo, per dimostrarvi questa dimensione. V imostrato come nello sguardo delPessere che tormento,debba sostenere il mio desiderio attraverso una sfida,challengedi ogni istante. Se non al disopra della situaziose non glorioso, il desiderio cade nella vergogna. Quest

    vero anche della relazione scopoflica. Secondo lanalisiJean-Paul Sartre, per colui che viene sorpreso mentre staservando, tutto il colore della situazione cambia* vira in

    momento e io divento una pura cosa, un maniaco.

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    Ir *ORDINE SIMBOLICO2 Z

    I .

    Che cos la perversione? Non semplicemente aberratiza in rapporto a criteri sociali, anomalie contrarie ai buoni costumi, bench questo registro non sia assente, o atipia in rapporto a criteri naturali, cio il fatto che deroghi pi o men(alla finalit riproduttrice della congiunzione sessuale. altricosa proprio nella sua struttura.

    Non per nulla si detto a proposito di un certo numero dtendenze perverse, che esse sono proprie di un desiderio cht

    non osa dire il suo nome. La perversione si situa in effetti alimite del registro del riconoscimento e questo la fissa, listigmatizza come tale* Strutturalmente, la perversione, cosicome ve lho delineata sul piano immaginario, non pu sostenersi altrimenti che su di uno statuto precario, a ogni istante contestato dallinterno dal soggetto. sempre fragile, alhmerc di un rovesciamento, di una sovversione, che fa pensare a quel cambiamento di segno che si opera in certe funzionimatematiche: nel momento in cui si passa da un valore dells

    variabile al valore immediatamente successivo, il correlativepassa da pi infinito a meno infinito.

    Tale incertezza fondamentale della relazione perversa, chenon trova da stabilirsi entro alcuna azione soddisfacente, costituisce un aspetto del dramma dellomosessualit. Ma talestruttura anche quella che d alla perversione il suo valore.

    La perversione unesperienza che permette dapprofondire quella che nel senso pieno della parola si pu chiamare lapassione umana, per usare un termine spinoziano, cio quelpunto in cui l uomo aperto a quella divisione con se stesso

    che struttura rimmaginario, ossia, tra O e O', la relazionespeculare. In effetti produce un approfondimento, perch faapparire in quella beanza del desiderio umano tutte le sfumature, dalla vergogna al prestigio, dalla buffoneria all'eroismo,attraverso cui il desiderio umano interamente esposto, nelsenso profondo del termine, al desiderio dellaltro.

    Ricordate la prodigiosa analisi dellomosessualit che viene sviluppata in Proust nel mito dlbertine. Poco importache questo personaggio sia femminile, la struttura della relazione eminentemente omosessuale. L'esigenza di questo sti

    le di desiderio non pu soddisfarsi altrimenti che in una cat

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    274 LE IMPASSES DI MICHAEL

    tura inesauribile del desiderio dellaltro, perseguitosuoi sogni attraverso i sogni del soggetto, e implicandc

    istante unabdicazione completa del desiderio propriotro. Altalena incessante dello specchietto per allodoleogni istante fa un giro completo su se stesso; il sogjsfinisce nel perseguire il desiderio delPaltro, che noimai cogliere come suo desiderio proprio perch il suorio il desiderio dellaltro. se stesso che persegue,siede il dramma di quella passione di gelosia, che piforma della relazione intersoggettiva immaginaria.

    La relazione intersoggettiva, che sottende il desideiverso, non si sostiene su altro che sullannientament

    desiderio dellaltro o del desiderio del soggetto. Puccolta soltanto al limite, in uno di quei capovolgimentisenso ci si accorge in un baleno. Vuol dire - rifletteteche, nelluno come nellaltro, questa relazione dissolvare del soggetto. Laltro soggetto si riduce a non esseristrumento del primo, il quale resta dunque il solo s L ORDINE SIMBOLICO 285

    considerino trustworthy,cio come una che impegnata dile sue parole. Infatti, se le parole limpegnano, occorre c!iemetta al lavoro, come il servo di poco fa, che entri ne l modo del lavoro, cio della relazione adulta omogenea, del sii

    bolo, della legge. chiaro. Da sempre ha capito benissimo la differenzac

    esiste tra il modo in cui vengono accolte le parole di un ba:bino e le parole di un adulto. Per non essere impegnata, clocata nel mondo degli adulti , dove si sempre pi o meridotti in schiavit, chiacchiera per non dir nulla e riempiesue sedute di vento.

    Possiamo fermarci un attimo e meditare sul fatto che ;che il bambino ha una parola. Non parola vuota. tai

    piena di senso quanto la parola delladulto. talmente piidi senso che gli adulti passano il loro tempo a meraviglia;ne: Com intelligente il caro piccino! Ha visto quel chedetto laltro giorno?Precisamente, tutto qui.

    Esiste in effetti, come poco fa, quellelemento dido'atzazione, che interviene nella relazione immaginaria. Lap;la ammirevole del bambino forse parola trascendente, tlazione del cielo, oracolo del piccolo dio, ma evidentenon l impegna in nulla.

    E si fanno tutt i gli sforzi, quando no n funziona, per st

    pargli delle parole che limpegnino. Sa Dio se la dialetticaladulto non sbanda! Si tratta di legare il soggetto allecontraddizioni , fargli firmare quel che dice e impegnarela sua parola in una dialettica.

    Nella situazione di t ransfert - non sono io che lo dic