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Il Protocollo sperimentale Il Protocollo sperimentale dell’Azienda USL di Parma dell’Azienda USL di Parma Relatore: Dr.ssa Marzia Fornari Relatore: Dr.ssa Marzia Fornari Reggio Emilia 8 Giugno 2007 Reggio Emilia 8 Giugno 2007 Direzione Sanitaria e Programma Aziendale di Geriatria Territoriale AUSL di Parma La valutazione del rischio La valutazione del rischio di caduta nelle Strutture di caduta nelle Strutture Protette Protette

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Il Protocollo sperimentale Il Protocollo sperimentale dell’Azienda USL di Parmadell’Azienda USL di Parma

Relatore: Dr.ssa Marzia FornariRelatore: Dr.ssa Marzia Fornari

Reggio Emilia 8 Giugno 2007Reggio Emilia 8 Giugno 2007

Direzione Sanitaria e Programma Aziendale di Geriatria Territoriale AUSL di Parma

La valutazione del rischio di La valutazione del rischio di caduta nelle Strutture caduta nelle Strutture ProtetteProtette

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IntroduzioneIntroduzione

Il rischio cadute nell’anziano è Il rischio cadute nell’anziano è correlato a sua volta col rischio di correlato a sua volta col rischio di frattura del femore le cui complicanze frattura del femore le cui complicanze rappresentano la quinta causa di rappresentano la quinta causa di morte nei soggetti in età avanzata morte nei soggetti in età avanzata dopo patologie cardiovascolari, dopo patologie cardiovascolari, neoplastiche, cerebro vascolari e neoplastiche, cerebro vascolari e respiratorie.respiratorie.

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Circa un terzo delle persone al di sopra Circa un terzo delle persone al di sopra dei 65 anni e la metà di quelle sopra gli dei 65 anni e la metà di quelle sopra gli 80 anni, è soggetta ad almeno una caduta 80 anni, è soggetta ad almeno una caduta l’anno, e il 20% di questi deve ricorrere a l’anno, e il 20% di questi deve ricorrere a cure mediche (Laquintana 2002)cure mediche (Laquintana 2002)

Una caduta su dieci provoca lesioni Una caduta su dieci provoca lesioni importanti la più grave delle quali è importanti la più grave delle quali è senz’altro la frattura di femore che nel senz’altro la frattura di femore che nel 75% dei casi porta a morte l’anziano 75% dei casi porta a morte l’anziano entro il primo anno dall’evento entro il primo anno dall’evento

(Bruyer e Reginster 2001). (Bruyer e Reginster 2001).

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Partendo da questa considerazione Partendo da questa considerazione

la Direzione Sanitaria, in collaborazione con illa Direzione Sanitaria, in collaborazione con il

Programma di Geriatria Territoriale, ha Programma di Geriatria Territoriale, ha

formulato un progetto per la valutazione del formulato un progetto per la valutazione del

fenomeno programmando la sperimentazione fenomeno programmando la sperimentazione

in due strutture protette in due strutture protette

““Gulli” ASP AD PERSONAM PARMAGulli” ASP AD PERSONAM PARMA

““Villa Matilde” FELINOVilla Matilde” FELINO

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Entrambe le strutture rispondono ai Entrambe le strutture rispondono ai requisiti di requisiti di

igiene e sicurezza previsti dalla normativa igiene e sicurezza previsti dalla normativa in in materia di autorizzazione per ospiti materia di autorizzazione per ospiti “non “non autosufficienti”autosufficienti”

“ “Gulli” ASP AD PERSONAM PARMA: 40 postiGulli” ASP AD PERSONAM PARMA: 40 posti

““Villa Matilde” FELINO: 60 postiVilla Matilde” FELINO: 60 posti

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Obiettivo Obiettivo

Intraprendere azioni di prevenzione Intraprendere azioni di prevenzione concrete, facilmente applicabili e concrete, facilmente applicabili e possibilmente a costi contenuti possibilmente a costi contenuti

MetodoMetodo Valutazione di fattori di rischio ritenuti Valutazione di fattori di rischio ritenuti

più significativi, con approccio più significativi, con approccio multidimensionale attraverso l’uso di multidimensionale attraverso l’uso di una scheda predisposta ad hocuna scheda predisposta ad hoc

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DESCRIZIONE DELLE FASI E DELLE DESCRIZIONE DELLE FASI E DELLE AZIONI PREVISTE AZIONI PREVISTE

FASE 1FASE 1

Costruzione di una scheda di rilevazione Costruzione di una scheda di rilevazione del rischio e di una scheda di rilevazione del rischio e di una scheda di rilevazione dell’evento cadutadell’evento caduta

FASE 2FASE 2 Attribuzione dell’indice di rischio ad ogni Attribuzione dell’indice di rischio ad ogni

ospite inseritoospite inserito nell’indagine attraverso nell’indagine attraverso l’uso della scheda l’uso della scheda

FASE 3FASE 3 Attuazione delle misure di prevenzione e Attuazione delle misure di prevenzione e

monitoraggio periodicomonitoraggio periodico

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Cronogramma e Cronogramma e IndicatoriIndicatori

Giugno 2006 : Costituzione del gruppo di lavoro e Giugno 2006 : Costituzione del gruppo di lavoro e costruzione della scheda di rilevazione del rischio costruzione della scheda di rilevazione del rischio individuale L’indicatore è la realizzazione della individuale L’indicatore è la realizzazione della scheda scheda

Marzo 2007: valutazione del rischio sul target Marzo 2007: valutazione del rischio sul target individuato e prima applicazione delle misure di individuato e prima applicazione delle misure di prevenzione individuali e/o collettive L’indicatore è prevenzione individuali e/o collettive L’indicatore è rappresentato dall’adozione di misure in tutti i casi rappresentato dall’adozione di misure in tutti i casi che lo richiedano. che lo richiedano.

Settembre 2007: verifica dell’applicabilità della Settembre 2007: verifica dell’applicabilità della

valutazione mediante la scheda, a quale tipologia di valutazione mediante la scheda, a quale tipologia di ospiti e la possibilità di adottare permanentemente le ospiti e la possibilità di adottare permanentemente le misure di prevenzione.misure di prevenzione.

Dicembre 2007: stesura di un protocollo applicativo in Dicembre 2007: stesura di un protocollo applicativo in ambito aziendaleambito aziendale

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Un gruppo tecnico multiprofessionale ha Un gruppo tecnico multiprofessionale ha prodotto una scheda sperimentale prodotto una scheda sperimentale basata su dodici items con la finalità di basata su dodici items con la finalità di valutare l’adeguatezza dello strumento valutare l’adeguatezza dello strumento nel misurare il rischio di caduta nel misurare il rischio di caduta dell’ospite.dell’ospite.

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Marzia Fornari Dirigente Medico di Direzione Sanitaria AUSL di Marzia Fornari Dirigente Medico di Direzione Sanitaria AUSL di Parma Parma

Giovanni Gelmini Geriatra Consulente di Struttura ProtettaGiovanni Gelmini Geriatra Consulente di Struttura Protetta

Beatrice Gorreri Medico di Diagnosi e Cura presso Struttura Beatrice Gorreri Medico di Diagnosi e Cura presso Struttura Protetta Protetta

Gemma Mantovani Fisioterapista Coordinatore del Corso di Laurea in Gemma Mantovani Fisioterapista Coordinatore del Corso di Laurea in Fisioterapia Università di Parma Fisioterapia Università di Parma

Antonietta Marino Infermiera Programma Geriatria TerritorialeAntonietta Marino Infermiera Programma Geriatria Territoriale AUSL di ParmaAUSL di Parma

Luigi Ralli Coordinatore infermieristico Strutture ProtetteLuigi Ralli Coordinatore infermieristico Strutture Protette Programma Geriatria TerritorialeProgramma Geriatria Territoriale AUSL di ParmaAUSL di Parma

Fabrizio Torelli Fisiatra U.O Medicina Fisica e Riabilitativa Distretto Fabrizio Torelli Fisiatra U.O Medicina Fisica e Riabilitativa Distretto di Parma di Parma

Responsabile del Progetto : dr. Gian Luca Boldrocchi Responsabile del Progetto : dr. Gian Luca Boldrocchi Direttore del Programma di Geriatria Territoriale AUSL di Parma Direttore del Programma di Geriatria Territoriale AUSL di Parma

Coordinatore del gruppo di lavoro : dr.ssa Marzia FornariCoordinatore del gruppo di lavoro : dr.ssa Marzia Fornari

Il Gruppo Tecnico Il Gruppo Tecnico Multiprofessionale Multiprofessionale

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PremessaPremessa

Il rischio cadute nell’anziano ha genesi Il rischio cadute nell’anziano ha genesi multifattoriale e pertanto richiede un multifattoriale e pertanto richiede un approccio di valutazione e prevenzione approccio di valutazione e prevenzione su più fronti. su più fronti.

L’uso della scheda consentirà di L’uso della scheda consentirà di

conoscere i dati di prevalenza sul conoscere i dati di prevalenza sul rischio individuale di caduta e adottare rischio individuale di caduta e adottare provvedimenti preventivi e correttivi provvedimenti preventivi e correttivi delle condizioni di rischiodelle condizioni di rischio

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Scheda per la rilevazione del rischio di caduta

0 1 3 5

A Condizioni generali Buone Discrete Scadenti Pessime

B Deficit cognitivo Assente Scarso Moderato Grave

C Deficit visivo Assente Lieve/ corretto con lente

Grave/ parzialmente corretto con lente

Non vedente

D Deficit uditivo Assente Ipoacusia lieve Ipoacusia grave Sordità completa

E Valutazione funzionale

Autosufficiente Dipendenza lieve Dipendenza moderata Dipendenza grave

F Equilibrio Buono Modesto Scadente Pessimo

G Andatura Buona Discreta Sufficiente Gravemente compromessa

H Patologie Assenti Non rilevanti Rilevanti Molto rilevanti

I Turbe dell’umore e del comportamento

Assenti Lievi/ non rilevanti Discrete Gravi / molto rilevanti

L Farmaci *( vedi legenda)

Rischio assente Rischio lieve Rischio moderato Rischio grave

M Contenzione meccanica

Non utilizzata Uso saltuario/sporadico

Uso frequente Uso quotidiano/ continua

N Precedenti cadute Assenti Negli ultimi 180 giorni

Negli ultimi 30 giorni Fratture negli ultimi 180 giorni ( post caduta)

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Data A B C D E F G H I L M N Totale

Sigla infermiere

Punteggio finaleDa A

Rischio assente 0 12

Rischio moderato 13 24

Rischio significativo 25 36

Rischio elevato 37 60

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La scheda di valutazione è stata corredata da un “Manuale d’uso” contenente indicazioni sulle corrette modalità di compilazione e le scale multidimensionali consigliate fornito ai professionisti delle strutture

Coordinatore Medico di Diagnosi e Cura Infermiere RAA Osa/Oss Fisioterapista

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SCHEDA RILEVAZIONE DELLE CADUTE

Cognome e Nome ……………………………………………………………………………….Diagnosi…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….LUOGO DI CADUTACamera Bagno camera Bagno di piano Scale

Ascensore Sale comuni Sala da pranzo Giardino Terrazza Altro _____________________________

CONDIZIONI AMBIENTALI FAVORENTI

Pavimento scivoloso o sconnesso Barriere architettoniche Ostacoli Illuminazione inadeguata Tipo di calzature Altro _____________ Note:

MODALITA’ DI CADUTAScivola Inciampa Cade dal letto Cade dalla sedia / carrozzina Non si sa Sospetta patologia Altro _______________

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Descrizione dell’incidente ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Note o considerazioniData e ora della cadutaTestimoni : si no chi…………………………Operatori presenti al momento dell’evento: si no quanti…………………..Operatori presenti in struttura:

PRESIDI DI PREVENZIONE DELLE CADUTE GIA’ IN USO PER L’OSPITESpondine al letto Fasce pettorali per carrozzina/poltrona

Fascia di protezione notturna Cintura pelvica Bastone Tripode

Girello Deambulatore Carrozzina Mutandine con tutore d'anca

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CONDIZIONI DELL’OSPITE AL MOMENTO DEL RILIEVO DELL’EVENTO CADUTA OSSERVAZIONI PRELIMINARI

Perdita di coscienza Polso presente Attività respiratoria Convulsioni Pallore Cianosi Sudorazione Perdita spontanea di feci e/o urina Note:FARMACI ASSUNTI PRIMA DELL’EVENTO____________________________________________________

EVIDENZA DI LESIONI TRAUMATICHENessuna Tumefazione Sede: ___________________________Ferita lacero-contusa Sede: ____________________________Sospetta lesione osteo articolare Sede: ____________________________Altro:

PROVVEDIMENTINessuno Medicazioni Consulto medico Visita urgente/ P. S.

Data

Firma operatore Firma infermiere

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Valutazione dei dati Valutazione dei dati rilevatirilevati

Percentuali di rischio complessivo Gulli/Villa Matilde - Totale ospiti 102

26%7%

30%

37%

Rischio assente

Rischio Moderato

Rischio SignificativoRischio Elevato

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Valutazione delle Valutazione delle VariabiliVariabili Felino – Gulli Felino – Gulli Totale Totale Ospiti:102Ospiti:102

Variabile B: Deficit cognitivo

25%

15%

25%35%

AssenteScarsoModeratoGrave

Variabile A: Condizioni generali

20%3%

21%

56%

BuoneDiscreteScadentiPessime

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Variabile C: deficit visivoVariabile C: deficit visivoVariabile D: deficit Variabile D: deficit uditivouditivoVariabile C:

Deficit visivo

60%

20%

2%18%

AssenteLieve/CorrettoGraveNon vedente

Variabile D: Deficit uditivo

10%

31%

55%

4%

AssenteIpoacusia lieveIpoacusia graveSordità completa

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Variabile E: Valutazione Variabile E: Valutazione funzionalefunzionaleVariabile F: Valutazione Variabile F: Valutazione equilibrioequilibrio

Variabile E: Valutazione funzionale

11%

53%20%

16%

AutosufficienteDipendenza lieveDipendenza ModerataDipendenza Grave

Variabile F: Equilibrio

23%

15%

19%

43%

BuonoModestoScadentePessimo

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Variabile G: Valutazione Variabile G: Valutazione andaturaandaturaVariabile H: Valutazione Variabile H: Valutazione patologiepatologieVariabile G:

Andatura

21%

24%

37%

18%

BuonaDiscretaSufficienteGravemente compromessa

Variabile H: Patologie

59%

9%32%

AssentiNon RilevantiRilevantiMolto Rilevanti

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ConsiderazioniConsiderazioni

Valutazione delle variabili Valutazione delle variabili Andatura Andatura ed ed Equilibrio (Tinetti):Equilibrio (Tinetti):

attribuzione di punteggio massimo (5) anche nei attribuzione di punteggio massimo (5) anche nei due casi in cui di fatto non era correttamente due casi in cui di fatto non era correttamente applicabile.applicabile.

In due casi è stato applicato il “Trunk Control In due casi è stato applicato il “Trunk Control Test”Test”

Valutazione delle variabili Valutazione delle variabili VistaVista ee UditoUdito::

attribuzione di punteggio (3) nei pochi casi nonattribuzione di punteggio (3) nei pochi casi non

valutabili per carenza di documentazione o nonvalutabili per carenza di documentazione o non

collaborazione dell’ospitecollaborazione dell’ospite

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Variabile I: Valutazione turbe Variabile I: Valutazione turbe umore/comportamentoumore/comportamentoVariabile L: Valutazione farmaciVariabile L: Valutazione farmaci

Variabile I: Turbe dell'umore e del

comportamento

25%

35%

14% 26%

AssentiLievi/Non rilevantiDiscreteGravi/Molto rilevanti

Variabile L: Farmaci

65%

5%5%

25%

Rischio assente < di 3 farmaciLieve <di 5 farmaciModerato< di 3 f. o > di 5 f.Grave > di 3 f.

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Variabile M: Variabile M: Valutazione contenzione Valutazione contenzione meccanicameccanica Variabile N: Variabile N: Valutazione precedenti Valutazione precedenti cadutecadute

Variabile M: contenzione meccanica

1%0%

56%

43%

Non UtilizzataUso SaltuarioUso FrequenteUso Quotidiano

Variabile N:precedenti cadute

9%

5%2%

84%

Assenti

Negli ultimi 180 giorni

Negli ultimi 30 giorniFratture negli ultimi 180 giorni

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CriticitàCriticità

Criterio di esclusione: ospite con Criterio di esclusione: ospite con gravissima perdita dell’autonomia gravissima perdita dell’autonomia (Tinetti uguale o inferiore a 4 o non (Tinetti uguale o inferiore a 4 o non applicabilità del “ Trunk Control Test”)applicabilità del “ Trunk Control Test”)

Valutazione dell’uso delle sponde al Valutazione dell’uso delle sponde al letto come mezzo di contenzione letto come mezzo di contenzione anche quando richieste dall’ospiteanche quando richieste dall’ospite

Elementi di valutazione dello stato Elementi di valutazione dello stato generale (stato di nutrizione, generale (stato di nutrizione, idratazione, assenza di lesioni idratazione, assenza di lesioni cutanee)cutanee)

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CriticitàCriticità

Indicazioni per la valutazione delle Indicazioni per la valutazione delle patologie coesistenti ( suggerito uso di patologie coesistenti ( suggerito uso di scala CIRS ove non utilizzata)scala CIRS ove non utilizzata)

Valutazione dei deficit sensoriali Valutazione dei deficit sensoriali (indispensabili la creazione di percorsi ad (indispensabili la creazione di percorsi ad hoc per l’accesso alla specialistica)hoc per l’accesso alla specialistica)

Valutazione farmaci: problematica apertaValutazione farmaci: problematica aperta Ruolo centrale del Medico Responsabile Ruolo centrale del Medico Responsabile

di Diagnosi e Curadi Diagnosi e Cura

Periodicità della valutazione ( ingresso e Periodicità della valutazione ( ingresso e contestualmente all’aggiornamento del contestualmente all’aggiornamento del PAI)PAI)

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Punti di forzaPunti di forza

Valorizzazione del lavoroValorizzazione del lavoro

InterdisciplinareInterdisciplinare

IntegratoIntegrato

InterprofessionaleInterprofessionale

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Supervisione e supporto del gruppo Supervisione e supporto del gruppo multiprofessionale in fase di multiprofessionale in fase di

valutazione attraversovalutazione attraverso

Partercipazione alle riunioni di équipePartercipazione alle riunioni di équipe

Identificazione delle criticità e degli Identificazione delle criticità e degli interventi correttivi in linea con gli interventi correttivi in linea con gli obiettivi del GMQobiettivi del GMQ

Ottimizzazione delle risorse disponibiliOttimizzazione delle risorse disponibili

Centralità della persona e approccio Centralità della persona e approccio globale ai suoi problemiglobale ai suoi problemi

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Ed infine…Ed infine…

Il livello di partecipazione degli Il livello di partecipazione degli operatori di struttura, la motivazione operatori di struttura, la motivazione a mettersi in gioco nel corso delle a mettersi in gioco nel corso delle valutazioni, la costante interattività valutazioni, la costante interattività nel lavoro sul campo ci incoraggiano nel lavoro sul campo ci incoraggiano a pensare che il metodo e il percorso a pensare che il metodo e il percorso intrapresi siano l’inizio di un lungo intrapresi siano l’inizio di un lungo camminocammino..

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Oltre ai colleghi del gruppo di lavoro, Oltre ai colleghi del gruppo di lavoro, colgo l’occasione per ringraziare tutti colgo l’occasione per ringraziare tutti gli operatori di struttura che gli operatori di struttura che partecipano all’iniziativa sperimentale.partecipano all’iniziativa sperimentale.

Senza il prezioso contributo di tutti Senza il prezioso contributo di tutti questo lavoro non sarebbe stato questo lavoro non sarebbe stato possibilepossibile

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GRAZIE PER L’ GRAZIE PER L’ ATTENZIONE!ATTENZIONE!