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Movimento CORAGGIO CERVETERI
CERVETERI | ELEZIONI AMMINISTRATIVE 6 e 7 MAGGIO 2012. Progetti per il governo della città
Juri MARINI
CORAGGIO CERVETERI L’unica alternativa possibile!
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L’unica alternativa possibile!
Il coraggio è una virtù umana. L’etimologia del
termine risale al latino coraticum, derivante dalla
parola composta cor, cordis cuore e dal verbo
habere avere: ho cuore.
Non consiste nella sfrontatezza nei confronti del
pericolo, ma significa saper affrontare con
serenità, determinazione e consapevolezza i
pericoli, l'incertezza e l'intimidazione.
Il primo esempio significativo di coraggio risale
alla Commedia dantesca, nella figura di Catone
Uticense, posto a guardia del purgatorio per il
merito ed il coraggio di aver difeso gli ideali della
legalità e della Repubblica, contro i potenti
autocrati e i più spregiudicati mestieranti della
politica del suo tempo.
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Movimento CORAGGIO CERVETERI
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L’unica alternativa possibile!
Coraggio Cerveteri - L’unica alternativa possibile ............................................................................ 6
La persona al centro - Un nuovo modello di “governance” ................................................................ 8
Programmare per progetti - Analisi della realtà, obiettivi chiari, soluzioni concrete ...................... 12
Analisi statistica del territorio - Studio del territorio e della sua composizione demografica........... 14
Allentare la morsa della crisi economica ............................................................................... 21
Gestione virtuosa - Trasparenza e disciplina strumento di equità sociale.......................................... 24
Trasparenza amministrativa ....................................................................................................... 26
Anagrafe pubblica degli eletti - Proposta di delibera .................................................................. 29
Fondi europei - Opportunità strategica per l’intera attività amministrativa....................................... 32
Turismo - Piccole azioni immediate e grandi progetti con fondi europei ................................................ 36
Granarone Museo Civico - Stralci di programma di riqualificazione urbana ............................... 39
Scuola - Libere attività complementari - La scuola siamo noi ................................................. 43
Progetto “Educazione Cerveteri” - Prevenzione e promozione della salute nelle scuole ............... 45
Salute e società - Progetti per la cultura della salute ......................................................................... 50
Progetto “Hospice” - Strutture dedicate e rete integrata di assistenza ............................................. 52
INDICE
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Movimento CORAGGIO CERVETERI
Progetto “Coltiviamo la Salute” ................................................................................................. 53
Progetto “Kit salute” ..................................................................................................................... 54
Sportello donna ................................................................................................................................ 56
Progetto “Kit benessere bimbo-mamma” .............................................................................. 57
Terzo tempo - Lo Sport come contributo alla promozione dell’uomo .................................................. 58
Progetto “Città Sicura” - Videosorveglianza e Vigilanza privata.................................................. 60
Frazioni al centro - Assessorato dedicato, Geomappatura, Bilancio partecipativo ............................. 64
Marina di Cerveteri - Piano Integrato Ostilia? Sì! A condizione che … ........................................ 68
Poggio Valcanneto - Storia di un sogno rubato ............................................................................... 74
Progetto “Fontana ecologica” .................................................................................................... 76
Parcheggi “blu” ............................................................................................................................... 78
La Cantina di Cerveteri - Un’opportunità per il rilancio del settore agricolo ................................... 80
Mercato contadino di prossimità - Progetto di filiera corta per i prodotti tipici locali .................. 86
Ecologia - Un tema ambientale, sociale ed economico .......................................................................... 88
Urbanistica solidale - Duplice livello di pianificazione: strutturale e operativa ................................ 94
Patto Territoriale degli Etruschi - Centro commerciale? Sì! A condizione che … ................... 100
“Acque Ceretane” - Le terme di Cerveteri a Pian della Carlotta ................................................... 104
Perimetrazioni - Recupero dei nuclei rurali sorti spontaneamente .................................................... 107
Periferie dimenticate - Recupero urbanistico della zona a sud di Cerveteri ................................... 108
Il Sindaco, gli Assessori, i candidati in Lista ....................................................................... 110
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L’unica alternativa possibile!
C oraggio Cerveteri è un Movimento politico
libero, aperto e indipendente, che ha come
obiettivo il risveglio di un’autentica coscienza civica.
Il Movimento è composto da cittadine e cittadini
con sensibilità ed esperienze diverse, che hanno sen-
tito l’esigenza di condividere un percorso comune
per costruire un’alternativa seria, competente e pro-
fessionale al servizio della città e della persona. Un
Movimento capace di rompere gli schemi, dunque,
di unire persone libere da condizionamenti e logiche
partitocratiche, pronto a coinvolgere le migliori ri-
sorse del territorio coniugando competenze, profes-
sionalità e culture diverse, per riconsegnare alla città
una visione politica nuova, pulita, alternativa. Siamo
convinti che il vero cambiamento passi per la capaci-
tà di ripensare il modo di fare politica, puntando sul-
la centralità della persona e dell’interesse pubblico,
attraverso un intenso lavoro e la costruzione di pro-
getti concreti. Ciò significa abbandonare la logica
degli slogan privi di contenuti, e impegnarsi affinché
ogni problematica sia affrontata sulla base di
un’attenta analisi dei problemi, ponendo obiettivi
chiari e proponendo infine soluzioni efficaci.
Un metodo innovativo per contribuire attivamente
alla politica dei fatti, che trova la sua dimensione nel-
la logica dei gruppi di lavoro, ossia insiemi di perso-
ne con professionalità e competenze diverse che, in
piena autonomia, affrontano problematiche ammini-
strative, elaborano studi e proposte, e infine condivi-
dono il proprio lavoro in assemblea, per un confron-
to aperto e una crescita comune. Tante cittadine e
tanti cittadini hanno abbracciato, inizialmente con
fiduciosa curiosità e poi con intimo convincimento,
questo percorso innovativo, democratico e parteci-
pativo, questo nuovo modo di intendere e fare poli-
tica attiva. Solo studiando e cercando di entrare nel
merito delle questioni si può immaginare di poter
costruire, nel tempo, una nuova classe dirigente, che
possa contribuire concretamente a far fare un salto
di qualità alla nostra Città, così grande e ricca, ma
tenuta in ostaggio di un imbarazzante pressapochi-
smo e di gravissimi limiti culturali e politici. Autenti-
ca coscienza civica e formazione di una nuova classe
dirigente: sono questi i fattori del vero cambiamento.
Ed è su questo sentiero che si è scelto di impostare il
percorso del Movimento Coraggio Cerveteri.
L’unica alternativa possibile!
CORAGGIO CERVETERI L’unica alternativa possibile!
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Movimento CORAGGIO CERVETERI D
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L’unica alternativa possibile!
C oraggio Cerveteri” è un movimento civico,
trasversale, libero e indipendente, nato
dall’incontro di sensibilità ed esperienze diverse,
provenienti dalla politica, dai partiti, dalla società
civile, dall’associazionismo, che hanno condiviso
l’esigenza di condividere un luogo comune, un
impegno nuovo, al di là delle proprie appartenen-
ze, per contribuire a costruire un’alternativa politi-
ca seria, competente e professionale al servizio
della città. Il Movimento è costituito da donne e
uomini liberi, che vivono, lavorano, studiano a
Cerveteri, che si riconoscono nell’obiettivo di in-
terpretare il proprio ruolo di cittadini in maniera
attiva e partecipativa al governo locale, nel rispetto
del più autentico significato greco della Politica,
intesa come “polis”, in una concezione democrati-
ca e di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla
legge, nei diritti come nei doveri.
Politica e cittadinanza
Il Movimento muove dal convincimento che poli-
tica e cittadinanza siano due concetti strettamente
connessi fra loro. La politica, tanto attraverso
l’elaborazione delle idee quanto attraverso le dina-
miche di confronto elettorale, deve saper recupe-
rare il senso autenticamente positivo dell’apporto
che essa può e deve dare alla comunità cittadina.
La cittadinanza, tanto attraverso l’espressione della
scelta elettorale quanto attraverso la partecipazio-
ne attiva alla vita del governo della città, deve riu-
scire ad interpretare al meglio il suo ruolo di inter-
locutore primario di chi ricopre incarichi di pub-
blica responsabilità. Il Movimento ritiene che i
due concetti di politica e cittadinanza debbano
ritrovare il significato originale di reciproca utile
mutualità, che la storia ha loro assegnato, pur nella
diversità dei rispettivi ruoli: occorre però che esse
LA PERSONA AL CENTRO Un nuovo modello di “governance”
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Movimento CORAGGIO CERVETERI
“Il comune è l'ente locale che rappresenta la propria
comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo.”
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L’unica alternativa possibile!
diano vita ad una convergenza verso un terreno
comune, nel quale confrontarsi e cercare insieme i
contenuti nuovi per la visione della Cerveteri che
verrà. Il Movimento individua il terreno comune
di questa auspicata convergenza sia costituito da
un nuovo modello di amministrazione comunale,
improntato ai principi ed ai valori di trasparenza,
partecipazione, efficienza e modernità organizzati-
va. Ossia basato sul principio della centralità della
persona.
Un nuovo modello di “governance”
Il Movimento crede fermamente in un modello di
governo locale che, realmente permeato da uno
spirito di servizio verso i cittadini, realizzi un pas-
saggio epocale di cultura amministrativa, ormai
auspicato dalle più moderne e democratiche dot-
trine pubblicistiche: il passaggio da una struttura di
“government” (nel quale la pubblica amministra-
zione si presenta solo come fonte autoritativa di
regole calate dell’alto verso il basso) ad nuovo mo-
dello, chiamato “governance”, nel quale, invece, la
pubblica amministrazione si considera il luogo di
sintesi dei bisogni della cittadinanza, luogo nel
quale il compito istituzionale consiste nella com-
posizione delle diverse istanze della comunità e dei
diversi interessi pubblici coinvolti, e nel quale i
cittadini assumono il ruolo attivo di protagonisti
della vita amministrativa della Città.
Legalità e visione politica
Il Movimento si riconosce pienamente
nell’obiettivo strategico di un nuovo modello di
“governance” locale, che intende perseguire con
una metodologia culturale che si fonda su due pi-
lastri fondamentali: legalità e visione politica. Per il
Movimento, è fondamentale il perseguimento di
una concezione di vita istituzionale orientata al
massimo rispetto dei principi di legalità, imparzia-
lità e correttezza dell’azione amministrativa pub-
blica. Per il Movimento, visione politica significa
disegnare, condividendolo, un preciso modello di
città futura e quindi elaborare i singoli progetti
per Cerveteri sulla base del disegno di questo mo-
dello e del complessivo orizzonte di valori che lo
ispira. Per far questo, il Movimento intende partire
proprio dai concetti di comunità, interessi colletti-
vi e sviluppo che la legge indica come gli ambiti
fondamentali in cui si esprime il ruolo istituzionale
del Comune. “Il comune è l'ente locale che rap-
presenta la propria comunità, ne cura gli interessi
e ne promuove lo sviluppo.” (art. 3, comma 2, del
Decreto Legislativo n. 267/2000 – più noto come
Testo Unico sugli Enti Locali).
La comunità
Il Movimento crede fermamente nel valore della
comunità, intesa come insieme delle risorse stori-
che, culturali, personali e professionali utilmente
finalizzate al raggiungimento del bene comune. Il
Movimento promuove una cultura di governo
cittadino che riconosce al concetto di persona ed
al concetto di famiglia la giusta centralità nel qua-
dro sistematico della pianificazione delle iniziative,
nella assegnazione delle risorse pubbliche, nella
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Movimento CORAGGIO CERVETERI
organizzazione dei servizi pubblici locali. Il Movi-
mento riconosce alle associazioni ed al volontaria-
to un ruolo primario ed attivo nella promozione
delle iniziative nel settore sociale e culturale della
comunità, nel rispetto del principio di sussidiarietà
orizzontale dichiarato all’art. 118 della nostra Co-
stituzione.
L’interesse pubblico
Il Movimento si riconosce in uno spirito di gover-
no cittadino che, nell’amministrare la cosa pubbli-
ca, tenga esclusivamente conto dell’interesse pub-
blico, concepito come mediazione ultima tra le
diverse componenti di specifiche categorie coin-
volte sullo stesso tema. Il Movimento crede nella
valorizzazione degli istituti di partecipazione po-
polare per l’attuazione del proprio modello di
“governance” e nella facilitazione dell’accesso alle
informazioni dell’azione amministrativa pubblica.
Lo sviluppo
Il Movimento concepisce lo sviluppo in una acce-
zione territoriale, sociale e culturale, nella quale
l’affermazione di ciascuna di queste tre declinazio-
ni è garantita in modo progressivo e coerente con
le altre. Il fattore al quale il Movimento riserva
prioritaria importanza nella elaborazione delle po-
litiche di sviluppo è il concetto di “sviluppo inte-
grato”, vale a dire la massima integrazione tra
componenti appartenenti allo stesso insieme di
crescita strutturale. Ne è esempio la pianificazione
urbanistico-territoriale, da elaborarsi in modo coe-
rente con la pianificazione del sistema dei servizi
pubblici, con quello della mobilità sostenibile e
con gli obiettivi delle politiche sul cd. “terzo setto-
re”. Progressività e coerenza degli interventi con il
sistema esistente sono elementi che il Movimento
considera necessari per garantire il costante equili-
brio tra la progettazione e la realizzazione di nuo-
ve iniziative edilizie ed urbanistiche ed il valore
primario della vivibilità del territorio. Il Movimen-
to ritiene fondamentale che qualsiasi linea di svi-
luppo sia improntata al rispetto ed alla valorizza-
zione della sostenibilità ambientale, essendo anche
la salubrità dei luoghi e la tutela del verde e, più in
generale, il rispetto dell’ambiente, componenti im-
prescindibili per la costruzione di una Cerveteri
effettivamente migliore.
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L’unica alternativa possibile!
L e elezioni amministrative rappresentano il
momento cruciale in cui, con il proprio voto,
o anche con il “non voto”, si affida la gestione
della propria città per i cinque anni successivi. È
quindi una responsabilità importante, che va at-
tentamente ponderata. Eppure, il classico teatrino
della politica, che riduce tutto a scontri persona-
listici e insulti, confonde e non aiuta a capire le
alternative in campo. Così come piuttosto inutili
risultano gli altisonanti proclami e gli innumerevoli
slogan, dai più originali ai più noiosi, troppo spes-
so privi di alcun contenuto.
In realtà rappresentano tutte tattiche elettorali,
che ruotano intorno alla irrispettosa considerazio-
ne dell’elettore non già quale cittadino da coinvol-
gere, bensì come “target” sostanzialmente disinte-
ressato, poco attento e facilmente influenzabile.
Le parole d’ordine diventano quindi, estrema sem-
plificazione dei messaggi, sintesi, ripetitività. In
poche parole, la comunicazione politica non si
preoccupa più di stimolare riflessioni e confronti,
ma si riduce a strategie meramente pubblicita-
rie volte unicamente a influenzare la memoria del-
le persone almeno fino al giorno del voto.
Ripensando alle elezioni passate, vengono alla
mente i numerosi programmi, tutti molto simili,
proprio perché presentati come un’elencazione
delle problematiche più evidenti, a cui seguono
fiumi di buone intenzioni, ma nei quali puntual-
mente mancano proposte di soluzioni chiare e
concrete. Annunci roboanti privi di riferimenti
pratici, senza alcuna indicazione delle risorse e dei
PROGRAMMARE
PER PROGETTI Analisi della realtà, obiettivi chiari, soluzioni concrete
13
Movimento CORAGGIO CERVETERI
modi per realizzarli. Nei classici
programmi elettorali manca sem-
pre la pagina del “come”.
Coraggio Cerveteri ha scelto di rom-
pere questa routine poco trasparente
e poco democratica. Coraggio Cerve-
teri propone un approccio completa-
mente diverso, basato sulla elabora-
zione di progetti reali e concreti,
attraverso un’attenta e approfondita
analisi della realtà, la proposizione
di obiettivi chiari, e infine
l’individuazione delle azioni efficaci
da adottare. Senza alcun timore di
assumere responsabilità importanti,
in modo netto e trasparente, anche
per le tematiche più complesse e spi-
nose. Obiettivi chiari e trasparenti
rappresentano il primo esempio
di onestà, perché mettono l’elettore
nella condizione di poter operare
una scelta davvero libera e consa-
pevole. E allo stesso tempo rappre-
sentano impegni verificabili, affin-
ché ogni cittadino possa poi giudica-
re se le azioni che verranno intrapre-
se si dimostreranno coerenti con gli
impegni assunti. È questo che si in-
tende per etica dell’esempio. E so-
no questi gli elementi di fondo di un
vero e concreto cambiamento.
“ I cattivi rappresentanti
sono eletti
dai bravi cittadini
che non votano.
” (G. J. Nathan)
14
L’unica alternativa possibile!
Premessa
A lla base della programmazione dell’azione di
governo per la nostra Città, abbiamo messo
lo studio del nostro territorio e della sua popola-
zione. I problemi che dovremo affrontare sono
ben noti grazie alla loro persistenza nel tempo.
Coraggio Cerveteri ha così costituito un Gruppo
di Studio Statistico Permanente che ha analizzato
in dettaglio lo stato demografico della Popolazio-
ne e che si propone di seguirne costantemente gli
sviluppi sia di tipo naturale (tasso di natalità, tasso
di mortalità, tasso di invecchiamento, etc), che di
conseguenza ai flussi migratori. Solo così, ne sia-
mo convinti, si potranno pianificare gli interventi
strutturali ed ogni altra iniziativa legata ad una e-
ventuale modifica del piano regolatore. Da questo
approccio, ne è scaturito un risultato molto inte-
ressante e, sicuramente, senza precedenti nella sto-
ria degli scenari politici locali.
Fatti storici, geografici e sociologici
Il Comune di Cerveteri si estende su un territorio
molto esteso (135 Kmq.) caratterizzato ancora da
una importante attività agricola. In particolare è
suddiviso in sette frazioni disomogenee e con di-
verse caratteristiche socio-economiche. Da ricor-
dare anche che, solo nel 1972, Cerveteri ha perso
la sua allora parte di città marinara quando nacque
il Comune di Ladispoli a cui è andata una porzio-
ne di territorio molto piccolo (26 Kmq) e che si
presenta ora come un quartiere metropolitano per
la presenza di una edilizia altamente intensiva. La
particolare conformazione territoriale del Comune
di Cerveteri, che porta ad una media di abitanti
per metro quadrato molto bassa (269 per Kmq. -
Cerveteri è al 46° posto della classifica provinciale
per densità di abitanti mentre la vicina Ladispoli è
al 5°), caratterizza condizioni di vita ambientali
buone e costituisce uno dei due maggiori fattori di
attrazione rispetto al fenomeno immigratorio. Il
ANALISI STATISTICA Lo studio del territorio e della sua composizione demografica.
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Movimento CORAGGIO CERVETERI
secondo, ma primo per importanza, è quello del
mercato immobiliare caratterizzato da una forte
presenza di imprese edili che può senz'altro offrire
prezzi più vantaggiosi rispetto alla vicina Città Ca-
pitale Roma, dalla quale proviene il maggior nu-
mero di nuovi cittadini connazionali.
Il fenomeno Immigrazione
Si è calcolato che Roma, solo nell’ultimo quin-
quennio, ha ceduto, a soli nove comuni
dell’hinterland, ben il 46,8% dei cittadini cancellati
dalla sua anagrafe (pari a 13.559). Cerveteri è il
quinto Comune in ordine di afflusso tra questi.
Tra i primi quattro comuni, ci sono Ardea e Ladi-
spoli che sono le Città italiane con la più alta cre-
scita demografica. E’ comunque
da evidenziare come Roma abbia
mantenuto il suo ruolo di centro
economico, lasciando alle Città
come Cerveteri quello di
“dormitorio” (fenomeno del pen-
dolarismo) o attività economiche
minori come l’agricoltura
(Cerveteri risulta ancora il primo
comune della provincia di Roma
per numero di aziende agricole) o
il turismo. Questo, perché per-
mane un forte squilibrio tra la
domanda e l’offerta di lavoro sul
territorio comunale e nel com-
prensorio. Il fenomeno dell'im-
migrazione, comunque, è senza
ombra di dubbio la causa dell’aumento della po-
polazione nella nostra città.
Analisi quantitativa e qualitativa
Nel grafico che segue (“incremento demografico”), si
evidenzia come la popolazione di Cerveteri sia
cresciuta di ben 4.488 unità nel corso di soli 5 anni
pari al 10,5%.
Abbiamo indicato anche lo sviluppo della vicina
Città di Ladispoli, perché lo riteniamo un impor-
tante termine di paragone al fine di meglio com-
prendere gli impatti in termini sociali e politici del
comprensorio.
16
L’unica alternativa possibile!
Analizzando i dati, è emerso che la composizione
per fasce di età della nostra popolazione (totale
abitanti residenti a dicembre 2011 = 36.527) pre-
senta differenze peculiari rispetto alla stessa analisi
sui dati Regionali e Nazionali a causa, principal-
mente, dei flussi di immigrazione descritti sopra
(vedi i grafici sulla Popolazione per fasce di età, 1, 2 e 3).
La nostra popolazione risulta essere, quindi, com-
posta da più giovani (di età inferiore ai 13 anni) e,
soprattutto, di meno anziani in senescenza
(anziani con età maggiore di 70 anni). In contrap-
posizione, le fasce di età, così dette, produttive,
assumono una incidenza percentuale più rilevante
nel confronto. I tre grafici allegati evidenziano con
immediatezza tale situazione.
Ne deriva una popolazione di età media molto più
bassa se confrontata con la regione ed il dato na-
zionale. Il grafico successivo (grafico “Età media
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Movimento CORAGGIO CERVETERI
per frazione”), riporta i dati al
31.12.2011 con il dettagli delle
frazioni del nostro comune,
confrontati con i dati regionali
e nazionali.
Come si evince, solo la frazio-
ne di Marina di Cerveteri (42,9
anni) è al livello dei dati nazio-
nali (42,99) e regionali (42,85),
mentre, sia il totale della Popo-
lazione Comunale (41,4), che i
dati delle altre Frazioni ne so-
no ben al di sotto.
Abbiamo anche rielaborato il
dato per età (grafico “Velocità
di crescita”), riportando la cre-
scita di ciascuna fascia nel peri-
odo 2006 / 2010. Si evince che,
mentre le fasce giovani e della
“popolazione attiva” crescono
meno del trend complessivo
visto sopra (10,5%), il processo
di veloce invecchiamento della
popolazione in corso, è un dato
inconfutabile. Questo, soprat-
tutto a Cerveteri, dove i mag-
giori di 65 anni crescono a li-
velli quasi doppi della crescita
complessiva.
Non è difficile prevedere, quin-
di, che raggiungeremo il dato
18
L’unica alternativa possibile!
nazionale di età media e di senescen-
za, con una velocità molto alta e che
questa tendenza, dovrà essere ben
tenuta in considerazione dai prossimi
governi nella fase di progettazione
delle infrastrutture o, meglio ancora,
nella fase di programmazione di e-
ventuali nuovi flussi immigratori.
I residenti di diversa nazionalità
Il ruolo della presenza di cittadini di
diversa nazionalità, accentua il per-
corso demografico sopra descritto.
Se esaminiamo, infatti la composi-
zione per fasce di età di questi 3.184
(a dicembre 2011) Concittadini, ve-
dremo che è elevato il numero dei
ragazzi in età scolare, ma soprattutto
molto consistenze quello della
“popolazione attiva”. Appaiono a
tutti gli effetti ininfluenti le fasce de-
gli anziani.
Come ulteriore dato statistico, ag-
giungiamo che la popolazione di cit-
tadini residenti di diversa cittadinan-
za risulta composta, in prevalenza,
dalla comunità Rumena e subito do-
po da quella Polacca. Tra la categorie
“altre” appaiono altre 79 diverse na-
zionalità a testimoniare la varietà e la
ricchezza multiculturale della nostra
Città.
19
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Qualità dello stile di vita (qualche dato fuori
dalla statistica pura)
I dati storici, sociali e statistici riprodotti sopra, ci
dicono che moltissimi cittadini della fascia attiva
di Cerveteri, hanno trovato buone ragioni per
continuare a vivere nella nostra Città (casa a prezzi
“arriva bili”, ambiente, bassa età media, bassa den-
sità per kmq.), ma che sono ancora costretti a
viaggiare per lavoro a causa della scarsa offerta di
impiego nella località, o nelle vicinanze.
Questo determina che un flusso molto elevato di
cittadini, stimato per difetto in circa 19.000 unità
(corrispondente all’80% dei 23.000 cittadini di età
compresa tra i 18 e i 60), devono muoversi, princi-
palmente verso Roma, per motivi di lavoro o stu-
dio. Se calcoliamo, sempre per difetto, una percor-
renza media di 55 minuti verso il luogo di lavoro o
studio, possiamo dire, stando sempre nel campo
delle stime e delle ipotesi, che vengono occupate
ben 34.833 ore al giorno per spostamenti da parte
della nostra gente. Non è necessario spendere pa-
role sul grado di stress che questo determina sullo
stile di vita di tutti i giorni.
Volendo poi vedere questo dato dal punto di vista
economico, se moltiplichiamo il numero delle ore
per un prezzo orario, anche basso, di Eur. 15 per
ora (meno del tariffario di un meccanico di un of-
ficina autorizzata), abbiamo un importo buttato al
vento per ogni giorno pari a più di Eur. 522.000.
20
L’unica alternativa possibile!
Di più, stimando, sempre per difetto, che i pendo-
lari per Roma che viaggiano in macchina, siano il
20% dei pendolari totali, e che una macchina su 5
viaggia con due persone a bordo (dato molto otti-
mistico), avremo 4.750 autovetture per le strade di
collegamento con la Capitale, che ogni anno (anno
lavorativo di 231 giorni al netto di ferie, sabati e
domeniche) percorrono più di 92 milioni di Km.
Con un autovettura di nuova generazione e di pic-
cola cilindrata, si consumano ben 4,2 milioni di
litri di carburante e si immettono nell’ambiente
ben 12,5 tonnellate di CO2. Dal punto di vista
economico, senza considerare i consumi accessori
(olio, freni, etc.) e il deperimento auto, spendiamo
in un anno circa 7,8 milioni di Euro al prezzo o-
dierno del carburante, corrispondenti al 63% dei
trasferimenti che lo Stato italiano fa, a favore della
nostra Città, in tre anni! Molto di più di quello che
sarà l'importo della nuova IMU.
Dal punto di vista ecologico, per consumare il
CO2 immesso nell’ambiente ci vorrebbero ben
365.965 alberi per un estensione di 1.220 ettari
pari all’8% dell’estensione del territorio del nostro
Comune (quasi il 50% di quello di Ladispoli).
Considerazioni
I numeri, seppure statisticamente accurati, non
possono prendere il posto di un buon statista qua-
le dovrebbe essere un politico alla guida di una
Città come la nostra. Certo è che uno statista, non
può fare a meno dei numeri della sua città per es-
sere tale.
“Moltissimi cittadini della fascia attiva di
Cerveteri sono costretti a viaggiare per lavoro a
causa della scarsa offerta di impiego nella
nostra città”
21
Movimento CORAGGIO CERVETERI
L a vera rivoluzione culturale parte da qui: i
nostri Concittadini, nello scegliere i loro rap-
presentanti, dovranno prima di tutto individuare,
tra gli innumerevoli candidati, quelli che abbiano
compreso che i servizi e le opere che promettono
di fare in queste settimane di campagna elettorale,
si realizzano solo individuando i relativi fondi e
destinandoli in specifiche poste di bilancio. In po-
che e semplici parole, se in una famiglia si decide
di acquistare una macchina nuova, si devono pren-
dere in considerazione alcune alternative per fi-
nanziare l'investimento:
a) intaccare i risparmi;
b) sacrificare una parte mensile delle entrate
per pagare le rate del finanziamento neces-
sario;
c) un mix delle alternative a e b. Quindi, si
stanzia in un apposito capitolo di spese fa-
miliari l'acquisto della macchina in conside-
razione dei risparmi accumulati o delle en-
trate mensili disponibili.
Il bilancio Comunale segue le stesse regole di un
bilancio familiare, con in più il fattore limitante del
“patto di stabilità”. Cos'è questo benedetto patto
di stabilità di cui tutti parlano e che sembra essere
la giustificazione di quegli amministratori che non
riescono a gestire le città? Si tratta di un semplice
fattore che misura il livello massimo di indebita-
mento e si calcola applicando dei rapporti percen-
tuali stabiliti per legge sulle spese medie degli ulti-
mi tre anni. In sintesi, dice che una famiglia di sa-
lariati medi che hanno speso 1.500 euro al mese
negli ultimi tre anni per campare, non possono
firmare un finanziamento (debito) per acquistare
una Lamborghini Diablo. In primo luogo, quindi,
bisognerebbe accertarsi che tutti, almeno fra gli
aspiranti amministratori, abbiamo capito questo
concetto. Può sembrare scontato, ma le generose
ALLENTARE LA MORSA
DELLA CRISI ECONOMICA Serve una rivoluzione culturale nell’amministrazione locale
22
L’unica alternativa possibile!
promesse elettorali dimostrano che così non è.
Noi di Coraggio Cerveteri ci preoccupiamo di
questo, perché ben consci delle necessità della no-
stra Città. Ci siamo posti il problema di come fi-
nanziare le opere che tutti sanno essere necessarie,
e abbiamo anche fatto una lista di priorità (cosa
fare per primo e perché, come si farebbe anche
nelle vostre famiglie), nella consapevolezza che
chiunque andrà a governare, troverà le casse vuote
e i debiti da onorare.
Leggendo la “relazione previsionale e programma-
tica 2011/2013” del Comune di Cerveteri (di cui
pubblichiamo la tabella di riepilogo), a pagina 68
troverete tutte le entrate previste per tre anni, sulle
quali contare e con le quali i candidati, futuri rap-
presentanti in Consiglio Comunale, dovranno
mantenere le loro promesse. Questo documento è
ufficiale e vincolante e rispetta i dettami di legge
riguardo il famoso patto di stabilità. Il che significa
che non si potranno fare debiti superiori ai limiti
concessi i quali, lo ribadiamo, sono calcolati sulle
spese correnti degli anni passati.
Quindi si dovrà spendere sempre lo stesso livello
(scarso) di risorse. E allora, bisogna spiegare come
si pensa di svincolarsi da questa matassa, come si
pensa di trovare risorse per mantenere le promes-
se. Il dilemma è, come per ogni famiglia: 1) cosa
acquistare con le limitate risorse? Tolgo qualcosa
all'assistenza agli anziani per asfaltare una strada?
Faccio fare i doppi turni a scuola per non creare
un paio di aule in più? 2) come aumentare le en-
trate? Aumento l'ICI, l'IMU o la TARSU? E se
chiedo più addizionale IRPEF? E se aumento le
gabelle ai venditori ambulanti del mercato del ve-
nerdì?
23
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Andando a memoria, non ci risulta che la
“politica” si sia mai preoccupata di rispondere a
queste domande. Forse non se le è mai poste,
troppo impegnata a fare promesse, ad alimentare
zuffe personalistiche, a stringere mani ed ad am-
miccare ai passanti, contando sul fatto di poter
spendere, per le promesse non mantenute, la solita
scusa del "maledetto patto di stabilità"!
Il patto di stabilità, per quanto rappresenti un vin-
colo odioso per i Comuni, è una legge che tutti
devono rispettare e ha come finalità ultima quella
della disciplina amministrativa (la famiglia di sala-
riati senza Lamborghini). Il che non significa non
spendere, ma adeguare la macchina amministrativa
affinché le ingenti risorse necessarie per opere
strutturali, per investimenti su piani culturali o tu-
ristici e per creare infrastrutture per la popolazio-
ne e gli operatori commerciali, siano raggiunte at-
traverso una pianificazione strutturata e compe-
tente, la quale è, da qualche anno ormai, rimessa al
giudizio di Commissioni Europee che guidano
bandi e concorsi. La Comunità Europea, infatti ha
centralizzato molto delle decisioni in merito agli
investimenti strutturali, sostituendo quello che una
volta era un compito affidato esclusivamente alle
singole nazioni attraverso gli stati centrali. In po-
che parole, le spese che prima venivano finanziate
a pioggia dal Governo (molto spesso con sprechi
e clientelismi politici vari, senza parlare di truffe e
tangenti ormai note a tutti) sono state tagliate, e la
fonte per questi interventi rimane quella dei bandi
Europei e/o regionali: progettualità centralizzata a
livello europeo, invece di clientelismi e sprechi.
Per questo, un apposito gruppo di lavoro costitui-
to da membri del Direttivo di Coraggio Cerveteri,
ha elaborato un piano per ricorrere ai finanzia-
menti europei e lo ha già presentato in una recente
affollata Assemblea di Soci e simpatizzanti tenuta
nella Sala Convegni della nostra Sede di Piazza
Risorgimento.
A proposito, se vi siete chiesti quanto il Comune
di Cerveteri negli anni passati e per i prossimi tre
bilanci ha ottenuto ed otterrà dall'Europa, la cifra
complessiva la troverete nella tabella che vi abbia-
mo allegato, sotto la colonna EU. Per facilitarvi, vi
diciamo noi che il totale complessivo, generale,
tutto considerato e preventivato è: ZERO!
E per chiudere questo capitolo sulla necessità di
una rivoluzione culturale nell'amministrazione di
Cerveteri, torniamo un momento sul concetto di
patto di stabilità: ricorderete che ha lo scopo di
porre un limite alle spese fatte in deficit e che è
calcolato sulla media degli ultimi tre anni delle
spese effettuate. Bene, se un amministrazione rie-
sce a spendere di più perché cerca e trova nuovi
finanziamenti (come quelli europei), per un sem-
plice principio matematico il limite di indebita-
mento posto dal patto di stabilita si sposta in a-
vanti: il cordone della borsa si allenta. E il concet-
to è corretto: premiare la buona amministrazione e
la disciplina contabile amministrativa. Tutto l'op-
posto di quello che abbiamo visto fino ad oggi.
Ora però un’alternativa c'è, l’unica alternativa pos-
sibile: Coraggio, Cerveteri!
24
L’unica alternativa possibile!
Esistono esempi virtuosi in molte città, alcune delle quali non troppo lontane dai confini di Cerveteri. Si possono attivare processi affinché la disciplina e la trasparenza applicate alla fiscalità si trasformino in efficienza ed uguaglianza sociale. Coraggio Cervete-ri, si impegna a perseguire questi obiettivi affinché i Cittadini siano equamente trattati attraverso un giu-sto ed equo prelievo fiscale. Crediamo fortemente che chi non contribuisce in relazione alle proprie disponibilità ed evade le imposte lo fa a discapito degli onesti, dei lavoratori seri, dei pensionati e del-le aziende virtuose. Pensiamo che un percettore di pensione sociale é giustamente chiamato a contri-buire in ragione del suo reddito, ma troppo spesso l'importo che gli viene trattenuto é maggiorato a causa dal tasso di evasione ed elusione praticato da chi pretende, ma non dà. Le aziende che lavorano onestamente (chi non paga le tasse e usa il lavoro nero non può considerarsi tra queste, ricordiamolo) non possono essere costrette a subire la peggiore delle scorrette concorrenze, quella di chi può abbas-sare i prezzi perché non paga le tasse dovute o non regolarizza i suoi dipendenti.
Parlando dei servizi primari come le scuole, i tra-sporti, le strade, la nettezza urbana, le farmacie, dobbiamo dire che questi soffrono, non solo per la
disastrosa amministrazione che Cerveteri ha subito negli ultimi decenni, ma anche per la mancanza di fondi a questi destinati. Chiunque sarà chiamato a governare Cerveteri, dovrà fare i conti con la situa-zione delle casse comunali. I trasferimenti dallo Sta-to e dagli Enti Territoriali si sono, infatti, assotti-gliati a seguito delle nuove leggi sul federalismo fi-scale e i patti di stabilità. La nuova IMU (vecchia ICI) costringerà i Comuni a trasferire il 50% dell'imposta ricavata dagli immobili non di prima abitazione (seconde case) allo Stato. In controten-denza, la popolazione di Cerveteri é aumentata con-siderevolmente. La Città si é invecchiata e non rice-ve investimenti strutturali da più di un ventennio.
Tali ristrettezze e limiti costituiscono dei vincoli che le amministrazioni comunali dovranno rispettare. Il Comune dovrà finalmente assumere seriamente il ruolo di un amministratore in grado di guidare una vera autonomia impositiva. Se si vuole essere auto-nomi, bisogna assumersi tutte le responsabilità, compresa quella di applicare strumenti e controlli, affinché tutti paghino le imposte e le tasse dovute. É ormai accertato, anche a livello nazionale, che l'adagio "pagare tutti per pagare di meno" é un fatto che si può realizzare.
GESTIONE VIRTUOSA Trasparenza e disciplina possono diventare una forma di finanziamento per
le opere ed i servizi pubblici e uno strumento di equità sociale
25
Movimento CORAGGIO CERVETERI
L'amministrazione a guida Coraggio Cerveteri, si impegnerà in questo senso, utilizzando tutti gli stru-menti possibili per stanare gli evasori e far si che le entrate così determinate, vengano investite per una costante riduzione della tassazione in capo agli one-sti.
Questo si può fare, e lo faremo, in questo modo:
Punteremo a mettere a sistema i controlli in-crociati tra i database dell'Agenzia del Territo-rio e quelli comunali per l'accertamento delle tasse immobiliari evase;
bilanceremo equamente l'imposizione IMU (la nuova ICI) tra prime case e quelle da turismo premiando le famiglie e i residenti in genere e salvaguardando le casse Comunali dai nuovi criteri di centralizzazione Statale previsti dalla normativa;
Stipuleremo una “convenzione di collabora-zione informatica” con l'Agenzia delle Entrate, l'INPS e l'Agenzia del Territorio, al fine di po-ter comunicare i dati tributari, nelle forme sta-bilite dalla Legge, dei contribuenti della nostra Città e segnalare atti o fatti che soggettivamen-te evidenzino comportamenti evasivi o elusivi. In questo modo, contiamo di ottenere le im-portanti entrate straordinarie previste dalla Legge per quei Comuni che applicano tali mezzi al fine di combattere il fenomeno dell'e-vasione fiscale e contributiva. Le comunità che si comportano in questo modo, ricevono il 100% delle tasse e dei contributi oltre alle san-zioni che hanno contribuito a recuperare senza vincoli di destinazione degli stessi. Potremo quindi utilizzarli per ridurre l'imposizione tri-butaria o per investimenti strutturali.
In piena trasparenza e condivisione con i Cit-tadini, verificheremo ogni opportunità di desti-nare la riduzione delle imposte, possibile dopo l'applicazione delle precedenti misure, ad una “imposta di scopo” per finanziare, con il ricor-so a percorsi di bilancio partecipativo, la co-struzione di importanti opere di utilizzo pub-blico di cui Cerveteri non vede l'ombra da de-cenni.
Opereremo sul bilancio del Comune in manie-ra da renderlo uno strumento propositivo ed un documento trasparente, a disposizione di tutti i Cittadini i quali, nelle sue versioni di pre-ventivo, potranno rilevare e controllare nel tempo la progettualità vera della nostra Ammi-nistrazione.
Porremo in essere azioni di management nette e chiare affinché le aziende partecipate dall'Amministrazione (leggi Multiservizi) siano, a tutti gli effetti, trasparenti e verificabili. In questo modo siamo certi sin da ora di ridurre quegli eccessi che hanno obbligato il Comune a dolorosi ripianamenti di perdite effettuati costantemente nel tempo sulle spalle del Bilan-cio dell'Ente Comunale.
Coraggio Cerveteri ha analizzato e studiato il pro-blema e, senza nascondersi dietro a proclami eletto-rali facili e fini a se stessi, proponiamo soluzioni efficaci, eque, giuste. Solo applicando queste misu-re, che non determinano rincari per il cittadino, contiamo di recuperare fondi importanti e quindi di migliorare sensibilmente i servizi. Siamo convinti che solo in questo modo si possa evitare l'ingiusto aumento delle tasse locali e si possa raggiungere quell'equità sociale che tutti invocano ma che, senza coraggio, nessuno potrà mai conseguire.
26
L’unica alternativa possibile!
“ La trasparenza è un principio generale del no-
stro ordinamento, cui devono ispirarsi tutte le
pubbliche amministrazioni. L’obiettivo è garantire
il rispetto dei principi di imparzialità, efficienza e
sempl ic i tà . La tra sparenza cons is te
nell’accessibilità totale delle informazioni concer-
nenti ogni aspetto dell’organizzazione e delle atti-
vità delle pubbliche amministrazioni, in modo da
consentire il controllo dei cittadini sull’esercizio
del potere amministrativo. Riguarda sia i rapporti
fra gli uffici (trasparenza interna) sia i rapporti del-
le amministrazioni con i cittadini (trasparenza e-
sterna). La trasparenza esterna si può realizzare sia
in seguito all’esercizio del diritto di accesso
(trasparenza su richiesta) sia in seguito a iniziative
autonome delle Amministrazioni (trasparenza of-
ferta).” (Gregorio Arena, ordinario di Diritto am-
ministrativo all’Università di Trento)
La trasparenza amministrativa e con essa, l’accesso
agli atti, continua a rappresentare un grave proble-
ma del nostro Comune, sia per scelta politica di
chi amministra, sia talvolta anche per la scarsa
professionalità di alcuni uffici, dove non si cono-
scono le norme o vengono interpretate sulla base
di simpatie personali. Come ha puntualmente stig-
matizzato il Prefetto di Roma intervenendo sulla
questione, alle richieste di accesso agli atti, “gli uffi-
ci talvolta sembrano voler resistere per le più varie ragioni,
tra cui la segretezza amministrativa, l’ostinata tutela del
proprio operato o delle scelte degli assessori di riferimento, il
malcelato timore di eccessiva pubblicizzazione dell’azione
amministrativa.” Atteggiamenti lontani dal concetto
di trasparenza amministrativa cui invece ogni Ente
dovrebbe tendere, rendendo pubblica la propria
organizzazione interna e la propria attività. Solo in
questo caso, e correggendo gli atteggiamenti elusi-
vi delle norme e dei principi di trasparenza, si pos-
sono fornire adeguati strumenti di controllo e par-
tecipazione da parte del cittadino. I ritardi del no-
stro Comune su tale argomento sono inaccettabili,
e gettano inoltre dei sospetti sull’azione politica e
amministrativa, dal momento che, se non si avesse
nulla da nascondere, non dovrebbero esserci pro-
blemi a rendere pubblici tutti gli atti della propria
azione. La trasparenza rappresenta un pilastro
TRASPARENZA
AMMINISTRATIVA
27
Movimento CORAGGIO CERVETERI
La trasparenza consiste nell’accessibilità totale delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione e delle attività delle pubbliche amministrazioni, in modo
da consentire il controllo dei cittadini sull’esercizio del potere amministrativo.
28
L’unica alternativa possibile!
fondamentale della democrazia in quanto consen-
te ai cittadini di poter conoscere, valutare, giudica-
re, interagire con la pubblica amministrazione. In
una parola, partecipare. Per questo la trasparenza
amministrativa deve diventare la normalità, adot-
tando gli strumenti necessari a valorizzarla e ri-
muovendo invece quegli ostacoli che ne impedi-
scono o ne rallentano la sua effettiva realizzazione.
Il “Manifesto sulla trasparenza della pubblica ammini-
strazione” (proposto da Gregorio Arena) individua
7 regole per garantire la trasparenza, e sono:
Informatica. Un’amministrazione è trasparente
quando utilizza efficacemente le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, garan-
tendo l’accesso ai dati e alle informazioni,
l’interoperabilità dei sistemi e l’integrazione tra le
diverse amministrazioni;
Siti istituzionali. Un’amministrazione è traspa-
rente quando il suo sito rispetta i principi di acces-
sibilità, completezza di informazione, chiarezza,
affidabilità, semplicità, omogeneità e interoperabi-
lità;
Diritto di accesso. Un’amministrazione è traspa-
rente quando adotta tutti i provvedimenti per ga-
rantire e rendere facile il diritto di accesso da parte
del cittadino.
Eccezioni di accesso. Un’amministrazione è tra-
sparente quando individua e aggiorna periodica-
mente le categorie dei documenti sottratti
all’accesso, comunicando i criteri della scelta.
Pubblicazione di atti a carattere generale.
Un’amministrazione è trasparente quando pubbli-
ca nel proprio sito tutti gli atti che dispongono
sulle proprie funzioni, obiettivi e procedimenti.
Dati per la valutazione. Un’amministrazione è
trasparente quando assicura la totale accessibilità
dei dati relativi ai servizi da essa forniti per con-
sentirne la valutazione.
Programma per la trasparenza. Un’amministra-
zione è trasparente quando adotta un programma
triennale per adeguare l’attività dell’amministra-
zione ai principi di trasparenza.
A queste regole il Movimento Coraggio Cerveteri
ne aggiunge un’altra: elaborazione dati e comu-
nicazione. Un’amministrazione è trasparente
quando offre elaborazioni dei dati in modo da
renderli più facilmente intellegibili e li comunica
attraverso strumenti accessibili a tutti. Può sem-
brare superfluo, ma in realtà rappresenta il passo
successivo per rendere la trasparenza davvero
concreta e fruibile da tutti. Non basta infatti pub-
blicare il bilancio, se non si spiega anche come
leggerlo; non basta pubblicare una delibera, se non
si pubblicano contestualmente i relativi allegati. La
politica della trasparenza rischia di risultare incom-
pleta se non accompagnata dall’obiettivo di rende-
re l’azione amministrativa concretamente verifica-
bile e, quindi, giudicabile da tutti.
29
Movimento CORAGGIO CERVETERI
PREMESSO CHE
- Il T.U.E.L. approvato con D.Lgs. 18
agosto 2000, n. 267, recita:
- all’art. 3, comma 4, “i comuni e le
province hanno autonomia statutaria,
normativa, organizzativa e ammini-
strativa”
- all’art 6, comma 2, “Lo Statuto stabi-
lisce … le forme … della partecipazio-
ne popolare … dell’accesso dei cittadi-
ni alle informazioni e ai procedimenti
amministrativi …”
- all’art. 8, comma 3, “Nello Statuto
devono essere previste … procedure
per la proposizione di istanze, petizio-
ni e proposte di cittadini singoli o as-
sociati diretti a promuovere interventi
per la migliore tutela di interessi col-
lettivi …”
- all’art. 10 “Diritto di accesso e di
informazione”, comma 1 cita “Tutti
gli atti dell’amministrazione comunale
e provinciale sono pubblici, ad ecce-
zione di quelli riservati per espressa
indicazione …” e che nello stesso art.
10 comma 2 vengono individuate in-
dicazioni per garantire tale diritto di
accesso e di informazione demandan-
do comunque ad apposito regolamen-
to; assicura il diritto dei cittadini di
accedere, in generale, alle informazio-
ni di cui è in possesso l'amministrazio-
ne.
CONSIDERATO CHE
- L’art. 18 del titolo 5° della Costitu-
zione, così come modificato, sancisce
che “… Province e Comuni favorisco-
no l’autonoma iniziativa dei cittadini,
singoli e associati, per lo svolgimento
di attività di interesse generale …” al
fine di esercitare il potere di indirizzo
e di controllo del Consiglio Comunale
si rende opportuno e necessario age-
Per dare effettiva
concretezza ai
principi di
Trasparenza
amministrativa
esposti, affinché non
restino solo buoni
propositi sulla carta,
proponiamo una
bozza di proposta di
delibera di Consiglio
comunale, che
diventerà realtà
qualora fossimo eletti
al governo della città.
ANAGRAFE PUBBLICA
DEGLI ELETTI Proposta di delibera
30
L’unica alternativa possibile!
volare anche tecnicamente il diritto di accesso e di in-
formazione dei consiglieri e dei cittadini, come presup-
posto indispensabile alla garanzia di trasparenza e di
buona amministrazione dell’ente, di cui in premessa;
VISTA la volontà crescente da parte del cittadino u-
tente di ricevere un’informazione dettagliata sulle atti-
vità deliberative e di gestione dell’Amministrazione
comunale;
Il Consiglio Comunale DELIBERA
A) che sul sito del Comune di Cerveteri siano disponi-
bili, entro il termine perentorio di 3 mesi
dall’approvazione del presente atto:
1) di ciascuno eletto al Consiglio Comunale i se-
guenti dati:
Nome e cognome, luogo e data di nascita
Il numero di codice fiscale, dato identificativo al
fine di disporre di un’anagrafe pubblica degli eletti
e, di ciascuno, gli incarichi elettivi e/o pubblici
ricoperti nel tempo
Lo stipendio, i rimborsi e/o i gettoni di presenza
percepiti a qualsiasi titolo dal Comune
Dichiarazione da parte dell’eletto di eventuali fi-
nanziamenti ricevuti
Registro delle spese telefoniche e altre spese varie
a carico dell’ente
Atti presentati con relativi iter fino alla loro con-
clusione
Il quadro delle presenze ai lavori dell’istituzione di
cui fa parte e i voti espressi sugli atti adottati dalla
stessa
2) del Sindaco e di ciascun membro di giunta i
seguenti dati:
Nome e cognome, luogo e data di nascita.
Il numero di codice fiscale, dato identificativo al
fine di disporre di un’anagrafe pubblica degli eletti
e dei nominati e, di ciascuno, gli incarichi elettivi
e/o pubblici ricoperti nel tempo.
Lo stipendio, i rimborsi, e/o i gettoni di presenza
percepiti a qualsiasi titolo dal Comune.
Dichiarazione da parte del Sindaco e di ciascun
membro di giunta di eventuali finanziamenti rice-
vuti
Registro delle spese telefoniche e altre spese varie
a carico dell’ente.
B) di impegnare il Consiglio Comunale a modificare il
proprio Statuto ed i relativi Regolamenti attuativi, en-
tro il termine perentorio di sei mesi, adeguandoli con le
opportune previsioni, affinché venga assicurata la dif-
fusione telematica, in formato standard aperto
(esempio XML), dei seguenti dati:
1) Anagrafe pubblica degli eletti, così come prima
specificata
2) Il bilancio annuale, il bilancio pluriennale, la rela-
zione revisionale e programmatica, il piano degli inve-
stimenti, il piano esecutivo di gestione ed il documento
di programmazione finanziaria, comprensivo di tutti
gli allegati e, in particolare, l’elenco delle ditte fornitri-
ci e delle consulenze.
3) Le delibere approvate, suddivise per anno, argo-
mento, presentatore, iter; le delibere devono poter es-
sere rintracciate sia con la ricerca avanzata, sia con la
ricerca libera nel testo. Ciascuna delibera deve essere
31
Movimento CORAGGIO CERVETERI
inserita sul sito entro due giorni dalla sua approvazio-
ne
4) L’archivio degli altri atti del Comune - interroga-
zioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno - con
l’indicazione dei proponenti e lo stato del loro iter am-
ministrativo, pubblicati con le stesse modalità di cui al
punto precedente
5) I bandi e gli esiti di gara
6) L’elenco delle proprietà immobiliari del Comune
e loro destinazione d’uso
7) Un elenco in merito all’intera attività degli incarichi
esterni (incarichi, studi, progettazioni, contratti a tem-
po determinato …); per ogni incarico devono risultare
in maniera omogenea le seguenti voci: ufficio propo-
nente, soggetto assegnatario, tipologia dell’incarico
(studio, progetto, prestazione, contratto a tempo deter-
minato), ammontare pecuniario riconosciutogli, data di
conferimento e di scadenza dello stesso, se trattasi di
nuovo incarico, o data di rinnovo se l’assegnatario ha
già usufruito precedentemente di un incarico della Am-
ministrazione, comprensivo delle attribuzioni attual-
mente in essere o assegnate da questa Amministrazio-
ne; obbligo di dichiarare se i consulenti hanno rapporti
di consulenza con le società controllate o partecipate
dal comune e per quali importi, obbligo di dichiarare
che i consulenti non hanno condizioni di incompatibi-
lità (ad esempio dipendenti di enti pubblici che per
legge o per regolamento stabiliscono alcune incompati-
bilità tra funzione pubblica e lavoro autonomo)
8) Per ogni Società controllata dal Comune - anche
quelle controllate attraverso una partecipata – la ragio-
ne sociale, il bilancio, i contratti di forniture e servizi,
i nominativi dei consiglieri di amministrazione ed i re-
lativi emolumenti, spese telefoniche e altre spese va-
rie a carico dell’ente;
9) Pubblicità delle convocazioni, degli ordini del gior-
no e dei documenti integrali in discussione dei con-
sigli comunali, delle riunioni di giunta e delle commis-
sioni, entro gli stessi termini di pubblicazione previsti
per i rispettivi organi
10) Pubblicità dei lavori consiliari e delle commis-
sioni con relativa archiviazione fruibile, attraverso re-
soconto stenografico e/o audio/video con indicizza-
zione e/o audio con indicizzazione
11) Pubblicazione con testo integrale delle determi-
nazioni dirigenziali
12) Albo pretorio telematico
Tali dati potranno essere inseriti in un apposito Capito-
lo dello Statuto dell’Ente, insieme agli strumenti di
democrazia partecipativa (mozioni, proposte
d’iniziativa popolare, interrogazioni, interpellanze, refe-
rendum abrogativi e propositivi, ordini del giorno),
prevedendo nei Regolamenti attuativi, per i relativi
procedimenti amministrativi, termini perentori e non
ordinatori
C) Che, nelle more della concreta attuazione di quanto
deliberato, continuano ad essere applicate le previsioni
già contenute negli Statuti in vigore, in tema di traspa-
renza amministrativa, informazione e accesso agli atti,
laddove non risultino in conflitto con la normativa
vigente e/o interpretazioni giurisprudenziali in materia.
D) Di dare al presente atto, con votazione separata,
immediata esecutività, ai sensi dell’art.134 del d.lgs.
267/2000.
32
L’unica alternativa possibile!
I l reperimento di fondi per la futura Ammini-
strazione del Comune di Cerveteri, sarà di una
importanza cruciale per la città. Purtroppo fra Pat-
to di Stabilità, Tesoreria Unificata e necessità fi-
nanziarie dovute a circa tre anni di incuria e man-
cata manutenzione di tutte le attività pubbliche,
richiederanno una costante ricerca di risorse.
I Fondi Comunitari, pertanto, diventano una stra-
ordinaria opportunità strategica per l’intera attività
amministrativa futura, a patto che essa venga af-
frontata con serietà e concreta attitudine operati-
va. L’accesso ai Fondi UE richiede l’utilizzo di una
affinata capacità progettuale e la creazione di un
ambiente culturale preparato. Cerveteri ed i suoi
giovani devono e possono raccogliere questa sfida
che richiede un nuovo modo di pensare.
I Fondi UE, che ammontano a centinaia di milioni
di Euro, non vengono regalati, ma vengono offerti
a chi sa progettare il proprio futuro, seguendo le
linee di orientamento per lo sviluppo disegnate
dalla stessa UE. Due sono le caratteristiche che li
distinguono, di assoluto rilievo per il nostro terri-
torio: non è previsto un solo euro per l’attività
edilizia; e che l’approvazione dei progetti presenta-
ti seguono parametri di assoluta rigorosità e serie-
tà, assicurando in questo modo il finanziamento di
processo di sviluppo seri.
Come meglio specificato in seguito, nel bilancio
del Comune di Cerveteri, pur esistendo strutture
aventi il compito di attingere ai Fondi Comunitari,
non si scorge alcun segno di attività in tal senso.
Ossia non vi è, nelle evidenze di Bilancio degli
ultimi 3 anni, nemmeno un Euro derivante da tale
straordinaria fonte di finanziamento. Segno che
qualcosa non ha funzionato o che è tutto ancora
da costruire. E’ difficile, è vero, ma non per que-
sto impossibile. Molti Comuni intorno a noi lo
hanno fatto: basti pensare che il Comune di Allu-
miere nel 2010 – ultimi dati disponibili – ha otte-
nuto quasi 3 milioni di Euro per un solo progetto
idrico.
Tutto ciò premesso, appare evidente che occorre
procedere ad una totale riorganizzazione struttura-
le interna al Comune, per approfittare delle straor-
dinarie opportunità che ci vengono offerte dai
Fondi UE.
FONDI EUROPEI Opportunità strategica per l’intera attività amministrativa
33
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Fondi Strutturali
I fondi strutturali sono programmati ed erogati di-
rettamente dai governi nazionali e regionali dei paesi
membri.
Obiettivo Hanno come obiettivo quello di contri-
buire alla riduzione del divario esistente tra i paesi
membri e supportare il loro sviluppo economico e
sociale, attraverso il finanziamento di:
infrastrutture,
aiuti alle imprese, specie nel settore della innova-
zione tecnologica,
politiche sociali di inserimento lavorativo, occu-
pazionale, adattabilità e pari opportunità.
Destinatari. Tutti i soggetti economici di un territo-
rio in relazione alla destinazione dei fondi.
Fondi Settoriali
I fondi a gestione diretta sono programmati ed ero-
gati dalle direzioni generali della Commissione Eu-
ropea.
Obiettivo. Hanno l’obiettivo di supportare la defi-
nizione e l’implementazione di politiche comuni in
settori strategici, quali, a titolo di esempio, la ricerca
e l’ innovazione tecnologica, l’ambiente,
l’imprenditorialità.
Destinatari. Primari destinatari dei fondi settoriali
sono le amministrazioni e le aziende pubbliche eu-
ropee; anche se esistono fondi destinati a imprese
private, università e centri di ricerca.
I fondi messi a disposizione dall’Unione Europea
sono di 2 tipi: i Fondi Strutturali (FESR - Fondo
europeo di sviluppo regionale; FSE – Fondo sociale europeo;
FEOGA - FEASR) e i Fondi Settoriali (detti anche
Fondi a gestione diretta).
Esistono importanti fondi europei per la valorizzazione delle nostre ricchezze
archeologiche, ma nessuno è stato mai in grado di attivarli.
34
L’unica alternativa possibile!
IMPORTI DISPONIBILI
L’Italia nel periodo 2007-2013 riceverà un am-
montare di fondi strutturali (FESR e FSE) pari a
euro 13,5 miliardi, con un cofinanziamento na-
zionale pari a euro 16,7 miliardi . Il totale delle
risorse programmate nell’ambito della politica di
coesione 2007-2013 da parte del Governo e delle
Regioni ammonta pertanto a circa euro 30,2 mi-
liardi. Di questi sono stati destinati alla Regione
Lazio € 743.512.676 .
L’importo recepito nel POR – FESR
(Programma Operativo Regionale ) è il documen-
to di programmazione pluriennale, organizzato in
19 attività specifiche di intervento ripartite fra 4
assi prioritari:
Ricerca, Innovazione e Rafforzamento della
Base Produttiva
Ambiente e Prevenzione dei Rischi
Accessibilità
Assistenza Tecnica.
OBIETTIVO
Dalle ricerche effettuate si è evidenziato che la
capacità di passare da un approccio contingente a
uno strategico sarà l’elemento che permetterà di
incrementare l’attrazione di fondi europei a gestio-
ne diretta negli enti locali, migliorandone anche il
tasso di successo, che nei comuni intervistati è il
50% delle richieste predisposte e il 65% nelle
province.
Tale passaggio richiede però una organizzazione
interna all’ente che:
introduca un’attività di formazione costante ri-
volta ai funzionari e dirigenti sulla conoscenza
dei programmi UE e sulle tecniche di progetta-
zione europea;
adotti una programmazione pluriennale per
l’accesso ai bandi di interesse;
individui dei referenti nelle sedi europee per
svolgere attività di lobbying;
utilizzi strumenti informativi efficaci per la co-
noscenza in anticipo delle scadenze dei bandi;
favorisca la partecipazione a network interna-
zionali;
sia in grado di organizzare a livello locale pro-
getti di qualità, innovativi e partenariati autore-
voli.
La scelta di partenariati autorevoli esterni per i
fondi europei è in prima azione la soluzione mi-
gliore, o quantomeno la soluzione che da sola
consenta di accedere a risorse significative e ad
assolvere alla necessità strutturale riportata nel
primo punto di cui sopra. Pertanto è di fonda-
mentale importanza che il programma ed i relativi
fondi vadano orientati verso la struttura ammini-
strativa nel suo complesso, creando cultura verso
un modo di lavorare “per progetti” anticipando
quelli che sono i possibili canali di finanziamento,
strutturando partenariati e reti locali di cui
l’amministrazione si deve fare promotrice e prota-
gonista. Così facendo non solo si faciliterebbe il
percorso di accesso ai fondi europei, ma si realiz-
zerebbero le condizioni per sviluppare una proget-
tazione idonea ad essere presentata ed eventual-
mente finanziata su tutte le opportunità e i bandi,
a prescindere da chi li emana.
35
Movimento CORAGGIO CERVETERI
ANALISI - COMUNE CERVETERI
Le verifiche effettuate in merito alla realtà locale
hanno evidenziato l’esistenza di due uffici già pre-
posti al servizio verso i cittadini:
Ufficio per lo Sviluppo Economico (S.U.A.P.).
Ufficio Finanziamenti Europei.
Ma soprattutto è emersa una scarsa attitudine della
amministrazione ad accedere ai finanziamenti da
Fondi Comunitari e Nazionali. Nel triennio
2011/2013, infatti, l’importo previsto a bilancio
del Comune di Cerveteri è pari a ZERO (Dati
ufficiali bilancio comunale 2011 – 2013). Un dato al-
larmante, soprattutto se confrontato con i dati
nazionali, rapportati su base regionale, che è possi-
bile consultare al seguente indirizzo internet:
http://www.politichecomunitarie.it/banche-dati/17187/
beneficiari-fondi-europei-regioni
OBIETTIVO
Obiettivo primario, quindi, deve essere offrire alla
amministrazione, al cittadino e alle imprese che
vivono ed operano nel comune di Cerveteri,
l’occasione per accedere ai finanziamenti co-
munitari e nazionali, attraverso un rapporto di-
retto, semplificato, sistematico ed efficace. Ciò, al
fine di creare e supportare lo sviluppo economico,
sociale e territoriale che permetta anche di raffor-
zare la competitività del sistema economico
locale verso il mercato globale.
COSA FARE
Riorganizzazione funzionale delle
attività svolte presso gli attuali uffici
preposti (sinergia)
Formazione
Piano comunicazione verso gli
utenti
Bando di gara per avvalersi di un
partenariato specializzato
FATTIBILITÀ DEL PROGETTO
La fattibilità è immediata.
Il costo del progetto è legato al bando
per il partenariato che dovrà fornire,
oltre al servizio di monitoraggio e della
effettiva redazione dei bandi gara,
della formazione del personale, della
comunicazione agli utenti e della
consulenza ai privati.
I ritorni sono attesi entro 1 anno, in
termini di finanziamenti diretti, sia per
progetti dell’amministrazione che per
iniziative private.
36
L’unica alternativa possibile!
D a anni si parla di “turismo” a Cerveteri, ma
nessuno si è mai proposto pochi punti fer-
mi e realizzabili per far sì che questa “parola”
prendesse vita. Il territorio, le ricchezze storico –
archeologiche e naturalistiche, la nomina a sito
Unesco, i nostri prodotti tipici e i nostri vini, do-
vrebbero portare fiumi di turisti ed escursionisti
nel nostro Comune, quotidianamente. Ma la situa-
zione, ad oggi, appare piuttosto inadeguata, per
non dire ridicola. Strutture ricettive: nessun alber-
go; 8 agriturismi; 24 B&B; 1/2 aree per sosta cam-
per autorizzate; 7 stabilimenti balneari. La situa-
zione è veramente grave sotto il punto di vista ri-
cettivo e il nostro “biglietto da visita” è decisa-
mente sbiadito, in bianco e nero… allora che fare?
l problema va inquadrato sotto un duplice aspetto:
azioni immediate e azioni a lungo termine. Ciò
significa smetterla di affidarsi al solito libro dei
sogni, o perdersi in voli pindarici e pensare di tra-
sformare in poco tempo il turismo a Cerveteri co-
me se ci trovassimo in mano il flusso turistico del-
le piramidi d’Egitto. Piuttosto, bisogna rimboccar-
si le maniche e pianificare pochi ma significativi
interventi nel territorio, che riescano a dare,
nell’immediato, una boccata d’ossigeno al settore
turistico. Al contempo, occorre predisporre una
seria programmazione di interventi mirati a lungo
termine. Le due azioni sono strettamente inter-
connesse e l’una, senza l’altra, non produrrebbe
alcun effetto concreto.
Azioni immediate:
riqualificare subito, in accordo con la Soprin-
tendenza, la zona della Banditaccia con rifaci-
mento della strada, del piazzale e delle indica-
zioni stradali per arrivare alla necropoli;
rifacimento di tutta la cartellonistica pubblici-
taria;
acquisto di spazi e cartelloni pubblicitari
sull’autostrada e alla stazione Termini di Ro-
ma (accordi con FS), con indicazioni e moda-
lità per raggiungere Cerveteri;
stampa di depliant, piantine turistiche, mate-
riale turistico qualificato e multilingue.
sottoscrivere contratti di collaborazione con le
maggiori compagnie Crocieristiche con sbarco
a Civitavecchia, affinché, già a bordo delle
TURISMO Piccole azioni immediate e grandi progetti con fondi europei
37
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Un museo civico adeguato rappresenta l’unica possibilità per
riportare a Cerveteri reperti archeologici di inestimabile valore,
come il famosissimo Vaso di Eufronio, oggi custoditi altrove.
38
L’unica alternativa possibile!
navi, si parli della nostra località come escur-
sione da fare;
collaborazione fattiva con il Punto di Infor-
mazione Turistica, come snodo importantissi-
mo per il flusso dei turisti/escursionisti;
collaborazione con la Pro Loco quale braccio
destro dell’amministrazione comunale per la
partecipazione a fiere turistiche, borse interna-
zionali del turismo, tavoli di lavoro ed orga-
nizzazione di eventi nel nostro territorio.
incentivare l’apertura di attività per la vendita
di souvenir e prodotti tipici e incentivare i ri-
storanti locali alla creazione di menù turistici.
Azioni a lungo termine.
Non meno importante è la predisposizione di pro-
getti a lungo termine:
incentivare l’apertura di strutture alberghiere
che possano ospitare almeno uno o due pul-
lman di turisti (possibili accordi con compa-
gnie alberghiere e ricettive);
riqualificazione della Valle del Manganello per
la creazione di un percorso/ ponte di collega-
mento tra la Necropoli e il Centro storico. In
questo modo i turisti potrebbero scendere con
l’autobus alla Necropoli e risalire in piazza,
creando “movimento” di turisti nel centro
della città e riattivando così il commercio;
riqualificare il centro storico e renderlo il vero
cuore della nostra città (illuminazione, strade,
decoro urbano, insegne dei negozi, colori dei
palazzi, botteghe di prodotti tipici, ecc);
creazione di percorsi per riqualificare le risor-
se naturalistiche (cascate e colli ceriti);
rivalutare e attivare un piano di sviluppo per la
zona termale di Pian della Carlotta;
trasformare lo stabile del Granarone in Museo
Civico e polo culturale della città. Questo ci
darebbe la possibilità di riportare a Cerveteri
tutti quei beni storico-artistici ritrovati nella
nostra città, a partire dal cratere di Eufronio,
ma conservati in diversi musei del mondo, o
peggio, accatastati nei magazzini e non visibili
al pubblico;
creare una scuola di archeologia, obiettivo
particolarmente importante sia dal punto di
vista turistico che culturale, e incentivare rap-
porti con università ed associazioni al fine di
riattivare gli scavi e la ricerca, per riportare alla
luce le innumerevoli ricchezze archeologiche
che ancora nasconde il nostro territorio.
L’effettiva realizzabilità di progetti così importanti
non dipende solo dalla buona volontà dei politici
(chi non sarebbe favorevole?), quanto piuttosto da
persone capaci di individuare e attivare i canali
giusti per il loro concreto finanziamento. Basti
pensare alle strategie di co-marketing e
all’attivazione di contributi di grandissima impor-
tanza (e sostanza), legati ai Fondi europei. Solu-
zioni piuttosto semplici, ma ancora sconosciute in
quel Cerveteri.
39
Movimento CORAGGIO CERVETERI
D a decenni si sente parlare di valorizzazione
del nostro territorio votato al turismo cul-
turale, del sito UNESCO della “Banditaccia”, così
come dei nostri edifici storici nel centro di Cerve-
teri. Non meno importanti, nelle speranze dei cit-
tadini, si sono sempre aggiunte anche le promesse
di dare il giusto lustro al nostro territorio così va-
sto nella moltitudine delle frazioni e dei quartieri
fuori dal centro, tanto importanti quando si tratta
di campagne elettorali, ma sempre dimenticate dal
giorno dopo le elezioni.
Molto spesso queste parole, negli studi dei profes-
sionisti sono diventate progettualità serie ed im-
portanti lasciate ad impolverarsi nei cassetti, come
successo anche di recente, a causa della cecità di
una politica che ha mandato in fumo degli ottimi
strumenti capaci di far arrivare alla cittadinanza
servizi e lavoro, che in questo periodo di crisi si
fanno ogni minuto più pressanti nei bisogni di
tutte le famiglie.
Non è un utopia poter essere protagonisti nelle
gare europee, regionali, provinciali concorrendo
ad arrivare a fondi economici, linfa vitale per le
casse del comune ormai congelate dal patto di sta-
bilità. E la politica non può ridursi solo a parole e
promesse, ma deve diventare la leva ufficiale ed il
collante tra amministrazione, tecnica e cittadinan-
za. Il progetto che verrà illustrato brevemente di
seguito ci dà l’idea di come realmente si possa cre-
scere in meglio, sotto molteplici punti di vista, ad
esempio attraverso la valorizzazione degli edifici
storici e una nuova centralità del paese. Il piano è
GRANARONE
MUSEO CIVICO Granarone, Museo Civico e Legnara, Polo didattico di Archeologia. Stralcio di programma di riqualificazione urbana: nuova centralità per gli edifici comunali e valorizzazione delle potenzialità degli edifici storici di Cerveteri.
40
L’unica alternativa possibile!
inteso ad ovviare sia alla situazione di insufficienza
di alcuni servizi su una parte del territorio comu-
nale, sia alla condizione di stallo generalizzato in
cui Cerveteri versa sotto molti aspetti.
Le attività turistiche e quelle primarie della produ-
zione agricola, specie vinicola ed olearia, condivi-
dono la generale stagnazione in atto nel Paese
mentre i pesanti vincoli archeologici sul territorio
assecondano la tendenza locale all’immobilismo, la
precarietà quantitativa e qualitativa della ricettività
abitativa e la grave carenza di servizi nelle frazioni
nate negli ultimi cinquant’anni e sviluppatesi in
modo disordinato, irrazionale quando non abusi-
vo. Oltre che soffrire a causa della monofunziona-
lità abitativa che le caratterizza, queste frazioni
soffrono anche per le difficoltà poste alle comuni-
cazioni con il centro storico e i servizi comunali
dovute sia all’orografia pedemontana del territorio
che alle barriere stradali e ferroviarie che si frap-
pongono tra il centro storico e il litorale.
Risultano quindi chiare le motivazioni sulle quali si
è focalizzato questo piano sia in termini di integra-
zione di funzioni e servizi atti a migliorare la quali-
tà della vita e l’ambiente (nel cui ambito rientra
anche il ricorso a nuove tecnologie informatiche),
sia in termini di promozione di attività anche eco-
nomiche connesse al punto di forza di Cerveteri:
la zona archeologica.
Non trascurabile infine l’intervento di migliora-
mento viario di agevolazione del traffico sia turi-
stico che di accesso agli uffici pubblici e servizi
primari degli abitanti della vicina frazione di Cere-
nova e Campo di mare. Uffici e servizi che sono
previsti nella riqualificazione urbanistica del villag-
gio Tyrsenia.
Il Piano ha la doppia finalità di un recupero turisti-
co-culturale della qualità connotata dall’UNESCO
qualificando Cerveteri “patrimonio dell’umanità” e
di una rigenerazione socio urbanistica di un’ampia
area residenziale ai margini del centro storico in
grado di produrre benefici non secondari sia in
termini di facilitazione del collegamento fra parti
diverse del territorio che in termini economici.
I principali elementi caratterizzanti la strategia di
perseguimento delle due finalità si diversificano in
più linee di indirizzo a diversa valenza, culturale e
turistico-museale e di nuovo assetto urbanistico.
L'area interessata dall'intervento riguarda un con-
testo del territorio comunale che si estende dal
mare alle propaggini collinari fino a raggiungere
l'area archeologica della necropoli della Banditac-
cia a fronte dell'abitato del centro storico.
A mare nell'ambito selezionato ricadono a valle
oltre la ferrovia e la statale Aurelia i due consisten-
ti nuclei abitativi di Cerenova e Campo di Mare
dove si attesta la stazione ferroviaria della linea
Roma-Pisa. A valle nella fascia intermedia, in
prossimità dello svincolo autostradale della Roma-
Civitavecchia, si attesta un primo comprensorio,
denominato villaggio Tyrsenia, in posizione bari-
centrica tra le suddette frazioni e la propaggine
dell'espansione dell'abitato. A monte il centro sto-
41
Movimento CORAGGIO CERVETERI “IL GRANARONE - CERVETERI”. DIPINTO DI LEANDRO VATTANI
Un museo civico adeguato rappresenta l’unica possibilità per
riportare a Cerveteri reperti archeologici di inestimabile valore,
come il famosissimo Vaso di Eufronio, oggi custoditi altrove.
42
L’unica alternativa possibile!
rico e l'area archeologica (queste ultime denomina-
te la Città dei vivi e la Città dei morti). La dorsale
di antico tracciato etrusco, con direzione est-ovest
monte-mare, della via Fontana Morella nella ipote-
si progettuale costituisce l'infrastruttura principale
di riconnessione tra il centro storico e le espansio-
ni isolate a valle (Tyrsenia) e a mare (Cerenova,
Campo di Mare). Il contesto individuato si caratte-
rizza per gli assi viari di grande comunicazione,
con direzione nord-sud come in età romana,
dell'autostrada Roma-Civitavecchia, della parallela
SS. Aurelia e del tracciato ferroviario, che costitu-
endo una barriera tecnologica, hanno fortemente
condizionato e tutt'ora limitano la giusta integra-
zione dei tessuti urbani oltre a costituire invalica-
bili ostacoli alla formazione di naturali corridoi
ecologici.
La bozza di progetto, nell’individuare una nuova
centralità, si propone di decentrare i servizi comu-
nali oggi allocati negli edifici storici del Granarone
e della Legnara. Si tratta di investimenti importanti
che sono indissolubilmente legati alla intercetta-
zione di fondi europei destinati a questi tipi di in-
tervento, rispetto ai quali il progetto risponde ap-
pieno ai criteri di valorizzazione delle ricchezze
storico archeologiche, di recupero urbanistico e
sviluppo infrastrutturale, nonché di creazione di
nuove importanti opportunità occupazionali con-
nesse all’implementazione di strumenti tecnologici
innovativi.
La finalità diventa dunque duplice: oltre alla ricuci-
tura di tessuti urbani oggi isolati, si vanno a libera-
re edifici di straordinario pregio storico e artistico,
potendoli finalmente restituire a più giuste e im-
portanti funzionalità. Il Granarone, del tutto ina-
deguato ad ospitare gli uffici comunali, diventa
quindi il Museo Civico di Cerveteri, straordinario
per capacità e potenzialità, oltre che per il forte
valore simbolico. Un museo civico adeguato che
rappresenta l’unica possibilità affinché reperti ar-
cheologici di inestimabile valore ritrovati a Cerve-
teri ma custoditi altrove (come il famosissimo Va-
so di Eufronio), possano fare ritorno a casa e rap-
presentare un valore aggiunto per la promozione
turistica e culturale della città. A pochi metri dal
Granarone, la Legnara, anch’essa liberata da angu-
sti uffici comunali, ospita un nuovo polo didattico
archeologico, strettamente connesso alla vicina
Necropoli etrusca, recuperando allo stesso tempo
spazi ampi e bellissimi, come il parco interno, oggi
aperto solo durante gli orari di ufficio, e che inve-
ce deve essere restituito alla cittadinanza per una
piena fruibilità.
Il nostro territorio può contare su moltissimi pro-
fessionisti, seri e preparati, capaci di trovare solu-
zioni, idee e di sviluppare progetti per la valorizza-
zione delle nostre ricchezze. Capaci di interpretare
correttamente e intercettare importanti fondi co-
munitari, che ci sono, e sono destinati a questi o-
biettivi. Coraggio Cerveteri punta su di loro.
43
Movimento CORAGGIO CERVETERI
L ’istituzione pubblica ha subito amputazioni
con la riduzione delle economie, questo ha
tolto forza-lavoro qualificata e ridotto le possibili-
tà di “Offerta Formativa”. Se la scuola oggi ha
ancora un aspetto di istituzione e riesce a formare
cittadini capaci di analizzare e criticare, competenti
in questo o nell’altro campo, è solo ed esclusiva-
mente dovuto alla buona volontà del personale
rimasto e all’arte di arrangiarsi che ci distingue.
La nostra formazione è limitata e non è competiti-
va sul piano europeo: tutti dovrebbero sapere al-
meno tre lingue, in Sudafrica i ragazzi imparano
almeno sei lingue e con queste girano il mondo e
cercano lavoro, riescono a relazionare con profes-
sionisti di altri stati e cercano lo scambio di espe-
rienze, così crescono.
In India, Giappone, oggi anche in Cina studiano e
praticano lingue diverse oltre alle loro. Si vede
che sul piano pratico un ragazzo di 17 anni tede-
sco è capace di organizzarsi da solo un viaggio, sa
pagare le bollette e aggiustare una presa di corren-
te, sa lavare i piatti e fare il bucato anche senza
lavatrice. E’ in poche parole più autonomo.
Se le forze governative vengono meno,
l’amministrazione e le forze locali devono sostene-
re la scuola. In che modo?
Con laboratori mirati, istituendo le già sperimenta-
te “libere attività complementari”; con genitori
che hanno delle competenze con possibilità di sta-
re a scuola in orario pomeridiano, e che la offrano
con un progetto ideato da loro o redatto e mirato
con la collaborazione di insegnanti che poi ne usu-
fruiscono; con cittadini che si rivolgono all’ufficio
scolastico comunale offrendo i loro progetti di
LIBERE ATTIVITÀ
COMPLEMENTARI La scuola siamo noi, in ogni momento comunichiamo e informiamo le nuove generazioni.
44
L’unica alternativa possibile!
attività culturali; con il Comune che stan-
zia fondi per queste finalità e che sostiene,
non a pioggia tutti i progetti, ma solo
quelli che rispondono ai bisogni reali,
chiedendo aiuto alla Regione e a qualun-
que fonte capace di sostenere il progetto.
La scuola non può essere lasciata a sé
stessa, non è un corpo estraneo al tessuto
sociale. L’ufficio scolastico comunale de-
ve conoscere il piano dell’offerta formati-
va di tutte le scuole e deve dimostrare un
piano di interventi mirati alla risoluzione
di questi, sia pure in percentuale, in mo-
do relativo, ma non può essere disorga-
nizzato e assente. Deve stabilire incontri
con le dirigenze e pianificare.
La scuola siamo noi, in ogni momento
comunichiamo e informiamo le nuove
generazioni: i genitori che frodano il fi-
sco, che cercano la raccomandazione, che
aggirano la legge, chi deve fare la fattura e
non la fa, educano i giovani a non rispet-
tare le regole e questi diventano ammini-
stratori e imbrogliano e frodano.
Dobbiamo fare un giro di boa e prendere
una nuova via. Dobbiamo sentirci parteci-
pi e responsabili della cosa comune. Se
non cambia la cittadinanza non può cam-
biare la dirigenza e l’amministrazione.
“La scuola non può essere lasciata a sé stessa, non è un corpo estraneo al tessuto sociale.“
45
Movimento CORAGGIO CERVETERI
“ Educazione Cerveteri” è una esperienza pro-
gettuale volta a recensire e documentare le ini-
ziative di prevenzione e di promozione della salute,
realizzate nelle scuole del Comune di Cerveteri. Le
iniziative sono rilevate in modo omogeneo attra-
verso un doppio questionario messo a disposizione
delle istituzioni scolastiche e, successivamente, rac-
colte e schedate in termini di obiettivi, fattore di
rischio sul quale insistono, finalità, possibili criticità
e riproducibilità.
Progetto Educazione Cerveteri, oltre a effettuare
una ricognizione documentativa delle esperienze
di prevenzione e di promozione della salute
realizzate sul territorio, dando loro una prima occa-
sione di visibilità e una prima possibilità di con-
fronto, individua le azioni e gli interventi di più
adeguata e pertinente efficacia, incoraggia il coordi-
namento e l’armonizzazione delle attività e delle
esperienze esistenti, promuove una programmazio-
ne unitaria delle azioni di prevenzione ed educazio-
ne alla salute, agevolandone l’efficacia e ottimizzan-
do l’utilizzo delle risorse.
Le schede progettuali, raccolte e collocate in un
unico contenitore, sono messe a disposizione in
una banca di documentazione on-line, accessibile e
aperta a tutti gli operatori interessati, per favorire e
incoraggiare la nascita di idee e lo scambio di espe-
rienze. Nella navigazione all’interno dello scaffale
on-line delle schede di progetto, risulta libera la
stampa su carta delle singole esperienze, la possibi-
lità di scaricare tutti i documenti allegati, la visualiz-
zazione di indirizzi e-mail dei responsabili di pro-
getto, il caricamento o l’aggiornamento di nuove
azioni e interventi in materia di prevenzione e pro-
mozione della salute.
Perimetro tematico
La scuola rappresenta il principale luogo e il
fondamentale strumento operativo per la rea-
lizzazione di azioni di sistema volte a favorire
la crescita e il pieno sviluppo educativo, cogni-
tivo e sociale della persona. Le singole istituzioni
scolastiche, con interventi formativi adeguati ai dif-
ferenti contesti e alle caratteristiche specifiche degli
alunni coinvolti, sono in grado di mantenere nel
tempo un contatto non episodico e fortemente
strutturato con i giovani, sostenendo e incoraggian-
“EDUCAZIONE CERVETERI” Prevenzione e promozione della salute nelle scuole
46
L’unica alternativa possibile!
do la promozione della cultura della legalità e del
benessere fisico, psichico e relazionale.
Nel contesto delle attività e delle iniziative di pro-
mozione della salute, intese come azioni e processi
in grado di consentire ai singoli alunni di acquisire
un maggior controllo del proprio benessere.
Una scuola orientata alla promozione di stili e con-
dizioni corrette di vita si configura – secondo
l’Iniziativa Globale della Salute nella Scuola pro-
mossa dall’OMS – sia come una scuola che rafforzi
continuamente la propria attitudine a sviluppare le
capacità cognitive e personali dei propri alunni,
rendendoli capaci di accedere,capire e utilizzare le
informazioni e le conoscenze, sia come una scuola
in grado di incoraggiare e sostenere reti e alleanze
intersettoriali, organizzate in modo non gerarchico
e, sulla base di interessi e questioni comuni, orien-
tate a promuovere ed educare alla salute.
Le iniziative e le attività di riduzione dei fattori di
rischio e di accrescimento degli elementi di prote-
zione comportano, l’impiego di strategie di preven-
zione in grado di:
promuovere interventi educativi di medio-
lungo periodo (almeno triennale), finalizzati a
modificare il contesto culturale in cui crescono
i preadolescenti e gli adolescenti;
favorire la realizzazione di programmi formati-
vi capaci di coinvolgere attivamente non solo i
destinatari diretti, ma anche i destinatari strate-
gici (genitori, insegnanti, educatori informali,
animatori e medici);
raggiungere i giovani protagonisti delle iniziati-
ve educative
valorizzare e favorire lo scambio di informa-
zioni attraverso lo sviluppo di banche dati pro-
gettuali e reti di collaborazione tra ASL, enti
locali, istituzioni scolastiche, organizzazioni del
privato sociale e altri attori del territorio.
Come articolare il progetto e Tematiche:
Dipendenze, Alimentazione, Affettività, Salute
e Sessualità:
DIPENDENZE
Settore e/o area di intervento:
- alcool - disassuefazione al fumo - droghe e so-
stanze psicoattive
- stili di vita corretti
Finalità educative e fattori di cambiamento:
- fattori di cambiamento rinforzanti / coinvolgi-
mento attivo
Obiettivi specifici di progetto:
- accrescere negli alunni la consapevolezza sui ri-
schi per la salute di certi comportamenti
Descrizione delle attività e principali contenuti
di progetto:
Intervento a progettazione articolata in grado di
agire sui destinatari diretti (studenti), sulle figure di
riferimento (genitori e insegnanti) ed il contesto
quotidiano (scuola/territorio). L’azione formativa
intende favorire l’apertura di un confronto, sul te-
ma sostanze stupefacenti, tra mondo adulto e ado-
lescenti. La proposta vuole essere ponte tra due
mondi che rispetto ad un medesimo argomento
corrono su due sponde: curiosità, divertimento,
scarsa conoscenza dei rischi da una parte; paura,
47
Movimento CORAGGIO CERVETERI
La scuola rappresenta il principale luogo e il fondamentale
strumento operativo per la realizzazione di azioni di sistema
volte a favorire la crescita e il pieno sviluppo educativo,
cognitivo e sociale della persona.
48
L’unica alternativa possibile!
allarme scarsa conoscenza dell’evoluzione fenome-
no dall’altra.
L’intervento si rivolge agli studenti delle classi terze
della scuola secondaria di I grado che vivono i pri-
mi contatti e le prime esperienze dirette o indirette
con le sostanze stupefacenti (prevalentemente alcol
e tabacco) e si rivolge anche agli adulti di riferimen-
to dei ragazzi: insegnanti e genitori.
I principali obiettivi riguardano la promozione di
atteggiamenti più consapevoli verso le sostanze
stupefacenti, l’aumento delle occasioni di confron-
to nella classe con adulti significativi (in cui valoriz-
zare la possibilità di esprimersi liberamente rispetto
al mondo delle sostanze), l’aumento della cono-
scenza dei rischi connessi all’uso di sostanze lecite
ed illecite.
Nell’intervento con il gruppo classe (3 incontri di 2
ore ciascuno) partecipano due educatori per ogni
classe terza, con funzione di conduttori di gruppo e
capaci di facilitare e provocare riflessioni e con-
fronto partecipati. Ciascun intervento richiede la
partecipazione attiva dei ragazzi e tende a creare un
clima accogliente e disponibile all’ascolto, per far sì
che i ragazzi stessi possano più facilmente e libera-
mente esprimersi e confrontarsi. Questa modalità
prevede l’utilizzo di dinamiche di gruppo quali: il
cerchio, lavori a piccoli gruppi, giochi interattivi, di
simulazione e di ruolo, spazi di confronto con
l’intero gruppo classe, costruzione di materiali, ecc.
All’interno delle classi l’idea che l’intervento inten-
de perseguire è quella di creare un’opportunità e
uno spazio per confrontarsi – approfondire la co-
noscenza delle sostanze, rispetto anche ai vissuti
personali, alle paure, alle esperienze dei ragazzi –
fornire informazioni sulle sostanze stupefacenti, in
particolare sull’alcol – elaborare pregiudizi e stereo-
tipi legati al tema.
Destinatari: alunni delle classi 3^ della scuola se-
condaria I grado.
Il progetto si estende su più anni scolastici ed è
articolato in più moduli.
Operatori responsabili della realizzazione del
progetto. Educatore, insegnanti, genitori, medici,
polizia, carabinieri, guardia di finanza.
Modalità utilizzate per gli incontri. Lavoro di
gruppo
ALIMENTAZIONE:
Settore e/o area di intervento: alimentazione
Tipologia prevalente: ciclo di incontri e/o semi-
nari a carattere informativo
Finalità educative e fattori di cambiamento:
fattori di cambiamento predisponenti/modifica
conoscenze
Obiettivo specifico di progetto: rafforzare il ruo-
lo educativo della scuola
Descrizione delle attività e principali contenuti
di progetto: il progetto destinato agli alunni del
secondo ciclo della scuola primaria mira a favorire
nei bambini scelte alimentari corrette, aumentando
le conoscenze sui principi nutritivi, aumentando la
capacità di lettura delle etichette, valutando il con-
sumo di snack dolci e salati insieme ad un indicato-
re di sedentarietà e cercando di aumentare il consu-
mo di snack alternativi. Il progetto si estende su
più anni scolastici.
Operatore responsabile della realizzazione:
49
Movimento CORAGGIO CERVETERI
insegnante
Altri operatori coinvolti nella realizzazione del
progetto: operatori ASL
Modalità utilizzate per gli incontri: lezioni fron-
tali - lavoro di gruppo
Criteri, indicatori e piano di monitoraggio per
la valutazione dei risultati: valutazione di gradi-
mento
Eventuali elementi di criticità emersi durante
la realizzazione del progetto: nessun elemento di
criticità.
SALUTE AFFETTIVITÀ E SESSUALITÀ:
Settore e/o area di intervento:
- adolescenti (disagio) - affettività e rel. affettiva -
educazione sessuale
- igiene personale - relazione interpersonale - stili di
vita corretti
Finalità educative e fattori di cambiamento:
fattori di cambiamento rinforzanti/coinvolgimento
attivo
Descrizione delle attività e principali contenuti
di progetto: in una società multiculturale e com-
plessa, la capacità di riconoscere, accettare ed inte-
ragire con l’altro da sé, non è un fatto scontato e
naturale. La nostra scuola, al fine di favorire negli
alunni una maggiore consapevolezza di sé, presup-
posto fondamentale per poter riconoscere, accetta-
re, rispettare, interagire con l’altro, adotta una serie
di percorsi strutturati in uno spazio ed un tempo
definiti, per favorire una prima alfabetizzazione alla
democrazia, avviando gli alunni alla consapevolezza
del proprio ruolo all’interno del gruppo sociale,
liberando in loro potenzialità di tipo comunicativo,
relazionale, decisionale, per poter approdare al rico-
noscimento, al rispetto ed all’accettazione dell’altro
da sé, oltre le apparenze ed il pregiudizio. Tali per-
corsi tengono ovviamente conto delle problemati-
che del contesto, dell’età dei partecipanti e delle
caratteristiche della struttura.
Le tematiche proposte nel progetto educazione
alla salute e all’affettività sono centrate sullo star
bene: star bene in famiglia, nella scuola, nel proprio
territorio. Gli obiettivi che si propongono sono i
seguenti: conoscenza di sé, delle funzioni corporee,
igiene della persona e degli ambienti in cui si vive;
miglioramento del rapporto con gli altri (coetanei
ed adulti); educazione all’affettività; informazioni
relative alle funzioni riproduttive umane; acquisi-
zione da parte degli alunni di comportamenti matu-
ri e responsabili nel rapporto con gli altri; preven-
zione in relazione ad atteggiamenti di dipendenza e
di devianza.
Operatore responsabile della realizzazione: in-
segnante
Altri operatori coinvolti nella realizzazione del
progetto:
- insegnanti - assistente sociale - psicologo
- educatore - medico
Modalità utilizzate per gli incontri: lezioni fron-
tali - lavoro di gruppo - corsi interattivi
Criteri, indicatori e piano di monitoraggio per
la valutazione dei risultati:
- valutazione di risultato
- valutazione di gradimento
50
L’unica alternativa possibile!
SALUTE A DOMICILIO
C oraggio Cerveteri propone il progetto
“Salute a domicilio” (sulla base del modello
di Castel Sant’Angelo), da realizzare in collabora-
zione con le associazioni di volontariato. L’attività
prevede:
La consegna dei farmaci prescritti dal medico
ai cittadini con disabilità e alle persone anzia-
ne (“Pronto Farmaco”);
Il trasporto in strutture sanitarie e ospedalie-
re, sia con autovettura, sia con ambulanza.
Il progetto salute a domicilio comprende tra le sue
attività corsi di formazione per volontari del soc-
corso, che andranno a costituire una sezione loca-
le. Il Comune di Cerveteri si attiverà per trovare
dei locali adeguati che potrà donare alla Croce
Rossa o alle associazioni di volontariato.
A chi si rivolge. Il progetto è rivolto in particolar
modo alle persone con disabilità e agli anziani.
Obiettivi del progetto. Obiettivo del progetto è
quello di dare un sostegno concreto alle persone
in difficoltà il cui numero cresce di anno in anno.
La popolazione del territorio di Cerveteri infatti,
come rilevato dalle analisi dell’ufficio statistiche
del Movimento Coraggio Cerveteri, ha una forte
incidenza di persone anziane che, rimanendo sole,
hanno difficoltà a provvedere autonomamente alle
proprie necessità.
Attività previste. Corso di formazione per volon-
tari. Il corso verrà ripetuto annualmente in base al
numero di coloro che ne faranno richiesta. Attività
informative rivolte a tutti i cittadini del Comune di
Cerveteri
Azioni del progetto. L’attività del Pronto Farma-
co non sarà limitata alla consegna dei farmaci pre-
scritti dal medico ai cittadini con disabilità e alle
persone anziane. Verranno infatti effettuate anche
misurazioni della glicemia e della pressione arte-
riosa. Sarà inoltre possibile richiedere alla Sezione
dei Volontari il trasporto in strutture sanitarie e
ospedaliere, sia con autovettura sia con ambulan-
za, per potersi sottoporre ad esami clinici. Per
questo potrà essere attivata una campagna di rac-
SALUTE E SOCIETÀ Progetti per la cultura della salute
51
Movimento CORAGGIO CERVETERI
colta fondi per l’acquisto di un’ambulanza.
Un numero di telefono “amico gratuito” verrà
comunicato alla popolazione in modo tale che tut-
ti coloro che si trovino in stato di necessità possa-
no richiedere un servizio che inizialmente sarà di-
urno per trasformarsi dopo qualche mese in un
servizio h24.
Come si può mettere in atto. Attraverso una
struttura idonea e la necessaria collaborazione dei
volontari.
Quanto tempo ci vuole per realizzarlo. Un an-
no circa per far sì che il progetto diventi una real-
tà. Il progetto ha una sua sostenibilità e continuità;
è inserito nelle buone prassi. Il progetto avrà cer-
tamente una sua continuità, tenendo conto del
numero considerevole di adesioni.
Possibili Partner: Croce Rossa Italiana, Assovoce,
Protezione Civile.
Perché si può considerare innovativo: rispetto
al metodo, rispetto alla tecnologia, rispetto al con-
testo sociale ed istituzionale.
Il progetto può considerarsi innovativo rispetto al
contesto sociale ed istituzionale poiché in questo
territorio non vengono svolte attività similari.
In generale, in questo territorio le attività in favore
delle persone anziane e delle persone con disabili-
tà sono attività sporadiche ed isolate.
Inoltre, attraverso questo progetto, sarà possibile
effettuare un costante monitoraggio sullo stato di
salute della popolazione ed una sensibilizzazione
dei differenti contesti in merito alle differenti ne-
cessità delle singole realtà.
Quali sono i benefici per i singoli utenti. I sin-
goli utenti non saranno più soli nell’affrontare
piccoli/grandi problemi di salute.
Partecipazione delle persone con disabilità. Il
progetto coinvolge le persone con disabilità, i loro
familiari e i loro organizzazioni, sia come lavoro
attivo nel progetto che come utenti. Le persone
con disabilità e anziane si sentono coinvolte e va-
lorizzate. Molti familiari si avvicineranno al pro-
getto per capire il modo in cui potrebbero contri-
buire. Molti dei volontari che decideranno di ade-
rire al progetto e quindi anche alle attività di for-
mazione toccheranno con mano giornalmente la
problematica all’interno delle mura domestiche.
Quanto può costare all’amministrazione pub-
blica. Costo procapite: ZERO. Per il momento il
progetto è gratuito, basandosi sull’attività dei vo-
lontari. L’Amministrazione comunale darà ampia
disponibilità a valutare le esigenze che emergeran-
no e a mettere una voce nel bilancio destinata a
sostenere il progetto. La voce più problematica
risulta essere lo spazio per una sede di riferimento.
Perché questo progetto, realizzandolo, favori-
sce l’inclusione sociale. Il progetto favorisce
l’inclusione sociale perché si basa sulla solidarietà
tra i Cittadini, in modo che le persone in stato di
necessità non si sentano isolate.
52
L’unica alternativa possibile!
I l Decreto Ministeriale 28 settembre 1999, isti-
tutivo del Programma nazionale per la rea-
lizzazione di strutture residenziali per le cure
palliative, rappresenta, nel nostro paese, il primo
provvedimento legislativo organico volto a fornire
una risposta al problema dell’assistenza ai malati
terminali.
Il Programma prevede che vengano realizzate, in
ciascuna Regione o Provincia autonoma, in coe-
renza con gli obiettivi prefissati dal Piano sanitario
nazionale, una o più strutture, facilmente accessi-
bili, dedicate all’assistenza palliativa e di supporto,
prioritariamente per i pazienti affetti da patologia
neoplastica terminale.
Scopo principale di questo approccio identificato
dalle cure palliative è diventato quello di restituire
dignità al morire mediante uno sforzo interdisci-
plinare di miglioramento della qualità della vita del
malato terminale e della sua famiglia.
Per il raggiungimento di questo obbiettivo il Pro-
gramma non prevede soltanto che siano edificate
delle strutture dedicate esclusivamente alle cure
palliative (hospice), quanto piuttosto nel vedere
costituita una rete integrata di assistenza, realizzata
attraverso il lavoro di equipe multidisciplinari spe-
cializzate e strutturata prioritariamente
sull’assistenza domiciliare al malato e alla sua fami-
glia. Solo quando tale forma di assistenza non sia
effettivamente praticabile viene previsto il ricove-
ro in appositi luoghi di cura, gli hospice, a bassa
tecnologia ma ad altissimo livello di prestazioni
assistenziali.
Per la realizzazione delle strutture residenziali di
cure palliative sono stati assegnati alle Regioni eu-
ro 206.604.967 suddivisi in due tranche; una volta
completato il Programma sul territorio nazionale
si avranno 201 hospice.
Circa le strutture già attivate va evidenziato che
esse presentano un elevato standard qualitativo sia
in termini strutturali sia per quel che attiene
l’assistenza erogata, dimostrando la validità dei
presupposti programmatori e stimolando il com-
pletamento della rete.
HOSPICE Strutture dedicate e rete integrata di assistenza.
53
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Gruppi target. Scuole di ogni ordine grado.
6 Attività previste. Realizzazione di un orto bio-
logico, laboratori del gusto, incontri con esperti
del gusto, visite a realtà locali legate al paesaggio e
giardino, organizzazione di evento a fine attività.
Valutazione. Realizzazione di un manifesto eco-
responsabile del “giardiniere in erba”. Produzione
di un video che riassuma le principali attività.
Spendibilità, prospettive e scenari futuri. Man-
tenimenti e cura delle aree realizzate, mantenimen-
to di un alto interesse per l’argomento, diffusione
dell’attività eseguita durante il corso (es. partecipa-
zione al Concours Cerlogne).
Durata del progetto. La durata prevista è di otto
mesi (ottobre – maggio) con 10 incontri di 2 ore.
Risorse umane e collaborazioni. Cooperative
Sociali che operano sul territorio.
Costi. Il costo totale del progetto è da pianificare,
ma può essere gratuito con il coinvolgimento delle
cooperative agricole l’acquisto di piante, sementi,
terriccio, concime e attrezzi da giardinaggio.
COLTIVIAMO
LA SALUTE
54
L’unica alternativa possibile!
Descrizione
I l Comune di Cerveteri, - propone, ai cittadi-
ni over 65 residenti a Cerveteri il progetto
"Sono ancora Utile”. Il progetto offre un servizio
di informazione, la misurazione della pressione ar-
teriosa e del peso/altezza e la consegna del "Kit
salute" ai cittadini che compiono 65 anni. Il Kit
salute è una raccolta di 4 fascicoletti predisposti per
l'informazione sui rischi alla salute più frequen-
ti nella terza età, per l'educazione alimentare, per
l'educazione al movimento fisico con la presenta-
zione delle aree verdi esistenti in ciascun quartiere,
e infine con la proposta di investire il proprio tem-
po nelle relazioni positive e nel volontariato.
Obiettivi.
migliorare la salute dei cittadini che compio-
no 65 anni, favorendo corretti stili di vita, con as-
segnazione a ciascuno di apposito Kit salute ed
istituendo sistema premiante per chi segue le buo-
ne pratiche di attività fisica;
favorire l'impegno di questi cittadini in una vita
socialmente attiva proponendo anche l'inserimento
in uno dei gruppi di volontariato che verranno cre-
ati in questa città;
rendere disponibile e pubblicizzare
l'esistenza di un percorso "verde", parco cittadino
o percorso arginale, di almeno 1 km vicino al do-
micilio del cittadino (3 percorsi per ogni quartiere);
aiutare i cittadini che compiono 65 anni, e che
entrano quindi nella fascia di età dove è più fre-
quente il ricovero per patologia cardiaca, a valutare
il proprio rischio cardiovascolare, mettendo a di-
sposizione la misurazione gratuita della pressione
arteriosa e dell'indice di massa corporea. (Farmacie
comunali)
Fasi del progetto.
Spedizione, al domicilio degli anziani del Kit salute
presso la propria abitazione o presso gli studi medi-
ci, la asl e parrocchia di riferimento.
Compiti dei volontari.
consegnare e spiegare il Kit salute, costituito
da 4 depliants: sui rischi alla salute più frequen-
ti nella terza età, sull'alimentazione, sull'attività fisi-
ca con particolare riguardo alla presenza di parchi e
piste ciclopedonali della città ed in particolare del
quartiere di residenza (raggiungibili possibilmente a
piedi), sulla stimolazione cognitiva e possibilità di
unirsi a qualche gruppo di volontariato della città;
PROGETTO KIT SALUTE (Come effettuato 2010 dal comune di Padova)
55
Movimento CORAGGIO CERVETERI
organizzare gruppi di cammino, incontri di cu-
cina sana e 3 - 4 incontri all'anno di quartiere con
esperti sulla salute (coinvolgendo i rioni e trovando
in essi un riferimento nei rappresentanti);
valutare, per ogni cittadino che avrà firmato il
consenso, i seguenti dati: abitudine al fumo, pre-
senza di diabete e misura di pressione arteriosa e
peso/altezza. Questo report verrà poi consegnato
al cittadino con l'invito a presentarlo al proprio
Medico di famiglia se avesse valori alterati. Inoltre
un semplice questionario (il "Questionario di Nor-
folk") permetterà di evidenziare i vantaggi di un'ali-
mentazione più sana e di una anche lieve attività
fisica.
Vantaggi del progetto.
coinvolgimento di tutti i centri che si occupano
della salute dei cittadini (salute intesa come benes-
sere psico-fisico e sociale): Comune di Cerveteri (in
particolare attraverso i settori sociale e verde pub-
blico), Diocesi, Centro servizi volontariato;
il progetto fornisce indicatori di salute a 360
gradi: - sanitari: percentuale di popolazione a mag-
gior rischio cardiovascolare; - sociale: aumento di
coinvolgimento dei cittadini anziani nel tessuto
sociale ed in particolare in gruppi di volontariato
del territorio; - ambientale: completamento di 3
percorsi di salute di almeno 1 Km in ogni quartiere
e percentuale di utilizzo da parte dei cittadini di
questi percorsi.
Vale la pena sottolineare che i costi del progetto sono mini-
mi e del tutto sostenibili.
IMMAGINE KIT SALUTE
56
L’unica alternativa possibile!
L o Sportello Donna sarà un servizio di ascolto,
sostegno, consulenza e non solo. Il servizio
sarà rivolto alle donne di tutta la provincia, italiane e
straniere, e si occupa della promozione del benessere
femminile.
Lo Sportello Donna offrirà i seguenti servizi:
Informazione, sostegno, consulenza psico-
logica e legale: durante gli orari di apertura le
donne possono rivolgersi senza appuntamento
al Servizio dove saranno accolte da
un’operatrice psicologa. Qui possono esprimere
liberamente ciò di cui hanno bisogno, per e-
sempio richiedere informazioni oppure soste-
gno per situazioni di diverso tipo come disagio
personale, familiare, supporto per situazioni di
maltrattamento e quant’altro. Consulenza psi-
cologica: previo incontro con l’operatrice del
Servizio è possibile svolgere dei colloqui di sup-
porto con una psicologa-psicoterapeuta esperta
in tematiche femminili. Consulenza legale:
previo incontro con l’operatrice del Servizio, è
possibile avere informazioni legali riguardanti il
diritto di famiglia (diritti, doveri convivenze,
matrimoni, affidamento figli, separazioni, etc..)
con un avvocato donna sensibile alle tematiche
di genere. Il servizio è gratuito; nel caso in cui non sia
possibile accedere durante l’orario di apertura è possibile
prendere appuntamento in altri orari tramite accordo
telefonico.
Consulenza medica: Volontari reclutati
presso le ASL
Attività per neo-mamme: lo Sportello Donna
presenta diverse iniziative per mamme e piccini,
tra le quali lo spazio mamma-bambino 0-1 an-
no, lo spazio gioco 2-3 anni, i corsi di massag-
gio infantile, il progetto Caleidoscopio.
Attività per Pazienti oncologiche: Volonta-
rie ANDOS e KOMEN Italia
Iniziative organizzate dalle Volontarie dello
Sportello Donna: le Volontarie dello Sportello
Donna sono donne che desiderano dedicare del
tempo ad altre donne e alla realizzazione di ide-
e, laboratori manuali ed iniziative di diverso
tipo. Tra queste da anni è presente lo Spazio
Orientamento al Lavoro, ovvero un servizio
mensile di sostegno per un primo orientamento
al lavoro, supporto alla compilazione del curri-
culum vitae ed informazioni. Le iniziative orga-
nizzate dalle Volontarie del Servizio sono gratuite,
guarda la fotogallery per avere informazioni su alcu-
ni laboratori svolti e novità per le proposte in corso.
Incontri in-formativi: periodicamente vengo-
no proposti incontri informativi a tema, occa-
sione di condivisione e di confronto per donne
e famiglie. Le serate sono gratuite ed accessibili
da parte di tutta la popolazione.
SPORTELLO DONNA
57
Movimento CORAGGIO CERVETERI
I l rientro a casa con il neonato è un momento
delicato per la mamma ed il bambino.
Per dare il benvenuto ad ogni nuovo piccolo citta-
dino di Cerveteri pensiamo di offrire un simpati-
co omaggio: una grande borsa contenente lozioni,
pappe, tisane, ciucci, ma anche body, pigiamini,
bavaglioli, saponi naturali per lavare gli indumenti
del piccolo e molto altro ancora.
L’iniziativa sarà realizzata grazie alla sensibilità
delle aziende del territorio che vorranno aderire
sostenendo concretamente il progetto: mettendo a
disposizione buoni spesa, sconti, omaggi.
Questa attenzione nei confronti dei bambini è un
tema che coinvolgerà anche la biblioteca comuna-
le. “Regaleremo ad ogni famiglia, nel momento in
cui uno dei genitori si recherà all’anagrafe per regi-
strare una nascita, un libro per favorire la diffusio-
ne della buona abitudine alla lettura,
I kit saranno offerti in omaggio ai bambini di Cer-
veteri nati dopo le elezioni.
KIT BENESSERE
BIMBO-MAMMA
58
L’unica alternativa possibile!
L a pianificazione delle attività sportive del ter-
ritorio non può e non deve dipendere
dall’improvvisazione e dalla buona volontà del sin-
golo, ma necessità a monte di una precisa e coe-
rente scelta politica e culturale che poggia sulla
visione strategica che si ha e che si vuole realizzare
concretamente. Tale visione può essere orientata
alla privatizzazione della gestione degli impianti,
più o meno regolamentata, oppure seguire un
cammino più impegnativo proteso alla promozio-
ne dell’interesse pubblico e sociale che richiede, da
parte delle amministrazioni, il coordinamento e la
gestione chiara coerente e trasparente delle struttu-
re comunali. Chi conosce Coraggio Cerveteri sa
che l’attenzione all’ambito sociale e alla persona è
al primo posto e quindi la gestione degli impianti
sportivi non può che essere un fatto di interesse
pubblico che deve recuperare la funzione socia-
le, avvicinare le famiglie a spazi sicuri e idonei
alla pratica sportiva e ricreativa.
Procedendo in tal senso è possibile dare vita ad
una nuova mentalità che prenda esempio dalle
buone pratiche come quella del “terzo tempo”,
che intendiamo proporre ed utilizzare come stru-
mento consapevole di socializzazione primaria. È
possibile infatti progettare e realizzare aree e spazi
dove gruppi sportivi, associazioni territoriali, fa-
miglie, amici e ragazzi di ogni età trovino ambienti
dove praticare le loro attività ma soprattutto in-
contrarsi, dialogare, condividere una semplice me-
renda o un pasto frugale. Solo attraverso una fun-
zione pubblica che sappia prendersi carico consa-
pevolmente dell’importanza di contribuire diretta-
mente all’educazione ed alla formazione dei pro-
pri cittadini, si può pensare di costruire il futuro
della Città di Cerveteri. In definitiva si tratta di
impostare un percorso impegnativo che richiede
di assumere le proprie responsabilità e che Corag-
gio Cerveteri articola nel suo programma attraver-
so alcuni obiettivi conseguibili che sono alla base
della visione strategica finale che il nostro movi-
mento politico ha dello sport.
TERZO TEMPO Lo sport come contributo allo sviluppo ed alla promozione dell’uomo
59
Movimento CORAGGIO CERVETERI
I PROGETTI
La gestione delle aree e degli impianti sportivi co-
munali richiede una pianificazione chiara e coeren-
te, modellata alle esigenze del territorio, finalizzata
allo sviluppo delle strutture esistenti, al recupero
delle strutture fatiscenti ed alla creazione di nuovi
spazi di interesse pubblico.
La pianificazione delle aree sportive comunali è
articolata nei seguenti progetti:
1) Avvio di un progetto unico per la riqualificazio-
ne dell’area in località San Paolo (ex Ippodromo e
campo Galli B), finalizzato al coordinamento ed al
recupero dei progetti e delle attività in essere, con
l’obiettivo di garantire la tutela delle discipline
sportive esistenti e la realizzazione di uno spazio di
interesse pubblico e sociale denominato il “Parco
dello Sport”
2) Identificazione di spazi ed aree idonee alla rea-
lizzazione di campi di gioco all’aperto
(playground o impianti pubblici di ridotte dimen-
sioni) per garantire lo svolgimento di pratiche
sportive amatoriali minori come il basket o il patti-
naggio a rotelle. La gestione degli impianti sarà
affidata prioritariamente ad enti ed associazioni
dilettantistiche locali e periferiche.
3) Attivazione di un fondo per lo sport per il
mantenimento del decoro e della funzionalità degli
impianti. Il fondo sarà alimentato da quota parte
delle tariffe comunali, dalla creazione di eventi
specifici e dai contributi volontari derivanti
dall’utilizzo delle aree comuni ed infine dal paga-
mento dei parcheggi annessi ai grandi impianti
comunali
4) Classificazione delle aree e degli impianti co-
munali esistenti per stabilire le priorità di inter-
vento delle risorse e predisporre un programma
pluriennale pubblico di manutenzione finalizzato
al mantenimento del decoro e della funzionalità
degli impianti.
5) Accentramento delle funzioni di coordinamen-
to delle risorse delle associazioni e dei rappresen-
tanti delle istituzioni locali, in un Servizio Comu-
nale per lo Sport e il tempo libero con l’obiettivo
di individuare aree di ottimizzazione economica e
di promuovere lo sport e la cultura del tempo li-
bero in tutte le sue manifestazioni.
60
L’unica alternativa possibile!
Q uello che concerne la sicurezza è un tema estre-
mamente importante, che va trattato con la
massima attenzione. E’ infatti interesse principale di
chiunque vivere in spazi sicuri, e andando a vedere
la definizione di sicurezza urbana data della legge
emerge che questa si traduce in “un bene pubblico
da tutelare attraverso attività poste a difesa,
nell’ambito delle comunità locali, del rispetto delle
norme che regolano la vita civile, per migliorare le
condizioni di vivibilità”. Ma la tutela di questo bene
pubblico non può essere scaricata esclusivamente
alle forze dell’ordine o alle organizzazioni sociali ed
assistenziali. Nasce quindi l’esigenza di progettare un
nuovo piano di sicurezza che integri le attività di
controllo e di contrasto alla microcriminalità eserci-
tate dalla Polizia Locale e dai Carabinieri, e che co-
pra tutte le zone della città, anche quelle che attual-
mente vengono trascurate a causa della scarsità di
risorse nei corpi delle forze dell’ordine. Coraggio
Cerveteri ha voluto affrontare questo argomento
come nel suo stile, andando a studiare le problema-
tiche, pianificando soluzioni valide sulla base di
esempi di città virtuose, e analizzando i possibili
strumenti con i quali renderle possibili.
Il risultato: “Cerveteri Città Sicura”. Tale progetto
intende sviluppare una serie di sinergie intersettoria-
li, che coinvolga le forze dell’ordine, il Corpo di Po-
lizia Locale, gli uffici comunali di competenza e le
rappresentanze dei diversi quartieri o frazioni. Tale
collaborazione dovrà portare alle seguenti azioni:
Educazione alla legalità, attraverso corsi nelle
scuole, con oggetto l’educazione civica e la sicu-
rezza stradale;
Definizione di percorsi protetti per utenti debo-
li;
Incremento dell’illuminazione pubblica;
Tutela ed animazione degli spazi urbani, con la
definizione di convenzioni con Istituti Provin-
ciali di Vigilanza per il rafforzamento del servi-
PROGETTO CITTÀ SICURA Videosorveglianza e Vigilanza privata
61
Movimento CORAGGIO CERVETERI
zio notturno dei vigilantes, la promozione di
un piano di “allarme unico comunale”, attra-
verso l’istallazione di sistemi di allarmi centra-
lizzati a tariffe agevolate, e l’implementazione
del sistema di videosorveglianza nelle aree
strategiche del territorio.
Convenzione con Istituti di Vigilanza privata.
Da questo ultimo punto deriva una ulteriore colla-
borazione con professionalità importanti, ovvero
quella con gli Istituti di Vigilanza. Tale intesa per-
metterà di garantire quell’integrazione delle azioni
delle forze dell’ordine nominate in precedenza.
Per fare ciò verranno stilati protocolli di controllo
e intervento in accordo con il Comune, i Carabi-
nieri e il corpo della Polizia Locale, nei quali ver-
ranno definiti le competenze di questi organi, al
fine di garantire una efficace integrazione di azio-
ni.
Il compito degli organi di Vigilanza Privata sarà
quello di rafforzare la sorveglianza notturna nel
territorio, garantendo una copertura globale di
questo. La scelta di tale Istituto avverrà tramite un
bando appositamente redatto, dove i parametri
principali da rispettare saranno il costo del servi-
zio (che dovrà agevolare il privato ad aderire) e la
garanzia di una copertura globale del territorio.
Il cittadino di Cerveteri, quindi, avrà la possibilità
di aderire al servizio di vigilanza notturna pagando
un abbonamento “ridotto” rispetto alla quota che
avrebbe pagato in assenza di tale progetto, e con
una ulteriore garanzia di copertura e sicurezza
rappresentata dai protocolli di collaborazione tra
l’Istituto di Vigilanza ed il Comune. Inoltre, sem-
pre grazie a questi accordi, sarà possibile per i cit-
tadini interessati installare sistemi di allarme pres-
so le proprie abitazioni, sempre a tariffe agevolate,
direttamente collegati con la vigilanza.
Tale progetto, quindi, fornirà un servizio che
completerà il piano di sicurezza urbana, incremen-
tando quelli che sono i punti cardine, come la vi-
deosorveglianza, l’illuminazione pubblica, gli ap-
profondimenti tematici nelle scuole e la tutela de-
gli utenti deboli.
Videosorveglianza.
Un altro provvedimento che verrà attuato sarà
quello di incrementare il sistema di videosorve-
glianza. Verranno installate telecamere nei pressi
degli edifici pubblici e nelle strade che si riterran-
no strategiche ai fini di una sorveglianza efficace,
senza dimenticarsi delle frazioni, dove la mancan-
za di illuminazione e di presenza sul posto di vigi-
lanti favoriscono la criminalità. Le telecamere, di
elevata prestazioni e ad alta definizione, saranno
collegate ad una centrale operativa municipale ap-
positamente creata ed alla caserma dei carabinieri,
nonché all’Istituto Privato di Vigilanza.
Sistemi di sicurezza alla persona.
Altro punto del progetto riguarda
l’implementazione di tecnologie per la sicurezza
alla persona. Strumenti che potranno essere distri-
buiti a cittadini con particolari condizioni di ri-
schio, e che prevedono la possibilità di collegarsi
62
L’unica alternativa possibile!
con una centrale operativa funzionante in h24 tut-
ti i giorni dell’anno. La tecnologia funziona attra-
verso un software da caricare su un telefono
GPRS: premendo un solo tasto, sarà possibile ge-
olocalizzare chi ha lanciato l’allarme e guidare i
soccorsi (Polizia e Carabinieri, ma anche ambulan-
ze o vigili del fuoco) sul posto in tempi rapidi e
senza errori.
Processi formativi.
Previsto a completamento del progetto un docu-
mento consulenziale per la definizione dei proces-
si di sicurezza del Comune, l’intervento formativo
possibile e la complessa normativa di rifermento.
Formazione e informazione sui temi della sicurez-
za consentono poi di capire meglio obiettivi e atti-
vità dell’Amministrazione e migliorare il rapporto
con le istituzione e tra i cittadini.
Attraverso eventi, pubblicazioni e interventi nelle
scuole o negli aggregamenti sociali, verranno rap-
presentati i dettagli dei progetti che andremo ad
integrare, modificandoli per renderli maggiormen-
te aderenti alle necessità.
Una sicurezza che andremo a costruire insieme
sulla base di un dialogo aperto tra istituzioni e cit-
tadini, nella convinzione che le risorse sono limita-
te e per questo devono essere massimizzate per il
risultato comune, basando gli interventi sotto una
forma di integrazione di più forze e competenze e
misurando i livelli di percezione e statistici per in-
vertire i fattori di criminalità oggi in aumento.
Illuminazione pubblica.
Ultimo, ma non per ultimo, il problema
dell’illuminazione. Questo rappresenta uno dei
provvedimenti più urgenti da attuare in tema di
sicurezza. E’ infatti nota, purtroppo, l’assenza to-
tale di illuminazione pubblica in alcune zone e
frazioni di Cerveteri, con conseguente addensa-
mento di fenomeni malavitosi di ogni genere. So-
no proprio in queste zone, infatti, il maggior nu-
mero di furti in case private. Per questo motivo
siamo convinti che il problema dell’illuminazione
pubblica necessiti di particolare attenzione, al fine
di garantire su tutto il territorio uguali standard di
sicurezza.
Bandi europei.
Per fare tutto ciò e per garantire la massima sicu-
rezza sul territorio di Cerveteri saranno fonda-
mentali gli uffici comunali preposti alla ricerca e
all’analisi dei bandi comunitari, per l’ottenimento
di finanziamenti europei indirizzati proprio
all’attuazione di programmi di sicurezza urbana
efficaci.
Sono infatti molteplici i bandi europei dedicati a
questa sezione, e una buona pianificazione e pro-
gettazione permetteranno il raggiungimento di tali
finanziamenti, di estrema importanza per la causa
in oggetto. Questo compito è affidato al gruppo
di lavoro specifico per i Fondi Europei che abbia-
mo istituito all’interno del Movimento Coraggio
Cerveteri.
63
Movimento CORAGGIO CERVETERI
La stazione di Cerenova. A causa del complessivo degrado della
zona e della scarsa illuminazione, la stazione ferroviaria
rappresenta un sito particolarmente sensibile in
termini di sicurezza, per i moltissimi pendolari che ogni
sera tornano a casa.
64
L’unica alternativa possibile!
“ L’unione fa la forza”. Mutuando da questo
antico proverbio il Movimento Coraggio Cer-
veteri ritiene che se da una parte i 134 km² che
costituiscono l’estensione territoriale comunale,
rappresentano una “sfida” logistico -
amministrativa, dall’altra sono la vera ricchezza di
questa cittadina. Nel linguaggio comune “la frazio-
ne geografica è costituita da un'area del territorio
comunale comprendente, di norma, un centro abi-
tato, nonché nuclei abitati e case sparse gravitanti
sul centro”. Ma le frazioni di Cerveteri significano
molto di più. Campo di Mare, Cerenova, Ceri, Du-
e Casette, Furbara, I Terzi, Borgo San Martino,
Sasso, Valcanneto, Procoio, Casetta Mattei: borghi
storici, nuclei agricoli, centri turistici e residenziali,
realtà molto diverse fra loro che costituiscono un
territorio ricco di tesori paesaggistici, storici, cultu-
rali ed enogastronomici e che, nel loro insieme,
definiscono l’identità stessa della Città di Cervete-
ri. Realtà molto diverse che non sono mai state
considerate, se non in campagna elettorale, con
promesse improbabili e irrealizzabili.
Il Movimento Coraggio Cerveteri si propone di
affrontare le problematiche delle grandi distanze
del nostro territorio con un approccio diverso, allo
scopo di individuare strumenti e soluzioni che
rendano più facile il controllo dell’operato
dell’amministrazione e più agevole la fruizione di
servizi da parte del cittadino.
SERVIZI TELEMATICI
FRAZIONI AL CENTRO Assessorato dedicato Geomappatura del territorio Bilancio partecipativo per macro aree
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Movimento CORAGGIO CERVETERI
In primo luogo occorre implementare strumenti
telematici che consentano di fornire servizi al cit-
tadino senza costringerlo a doversi recare per for-
za presso gli uffici comunali. Per l’azzeramento
delle distanze, internet rappresenta infatti lo stru-
mento più comodo, facile e immediato. Il fatto
che nessuno abbia mai investito in questo campo
denota non solo scarsa cultura in tema di moderne
tecnologie, ma anche un colpevole disinteresse per
i problemi quotidiani delle migliaia di cittadini che
vivono nelle frazioni.
DELEGAZIONI
In attesa di tale “rivoluzione” digitale e delle op-
portunità di azzerare il “digital divide” (ossia il
ritardo in termini di capacità di utilizzo degli stru-
menti digitali, ma anche in termini di mancanza di
copertura della banda larga in certe zone), dovran-
no essere riprese e potenziate, in termini di servizi
erogabili, le delegazioni già previste a Marina di
Cerveteri e a Valcanneto.
GEOMAPPATURA
Rimanendo in tema di nuove tecnologie, il Movi-
mento Coraggio Cerveteri intende sviluppare un
sistema di geomappatura del territorio, proponen-
do un servizio similare a quelli già offerti online,
per cui, attraverso smartphone dotati di fotocame-
ra e sistema satellitare, sarà possibile inviare una
foto ad un centro di analisi per indicare, in tempo
reale, una qualsiasi problematica del territorio, o-
vunque ci si trovi. Uno strumento semplice ma
dalle grandi potenzialità, attraverso il quale i citta-
FOTO FRAZIONI
La rappresentanza delle frazioni sarà affidata ad
un assessorato, con poteri effettivi, autonomia di
azione e con un proprio peso politico in Giunta.
66
L’unica alternativa possibile!
dini possono stabilire un contatto diretto e traspa-
rente con l’amministrazione, la quale a sua volta
sarà stimolata a fornire risposte tempestive in rap-
porto alle segnalazioni che arriveranno.
BILANCIO PARTECIPATIVO
Oltre alle novità di carattere tecnologico, assume
rilievo determinante la possibilità di verificare le
risorse investite su ogni singola frazione. Il senso
di abbandono percepito dagli abitanti delle frazio-
ni, ha riconsegnato il convincimento di una forte
discriminazione in rapporto alla ricaduta di risorse
sul proprio territorio. Tali dinamiche rappresenta-
no la normale conseguenza di politiche scarsa-
mente trasparenti, come quelle che si sono succe-
dute fino ad oggi. Assume quindi un’importanza
maggiore non solo la trasparenza degli atti, al fine
di poter fornire un quadro chiaro e verificabile
degli interventi nelle varie zone del territorio, ma
anche e soprattutto la definizione di interventi più
diretti e concreti. A tal proposito, in rapporto alle
grandi differenze e alle diverse esigenze delle tante
frazioni, saranno istituiti percorsi partecipativi at-
traverso i quali i cittadini, per ogni “zona omoge-
nea” (una o più frazioni, a seconda della popola-
zione), possano decidere come reinvestire, nella
propria “zona”, una piccola quota percentuale del-
le tasse versate a favore del Comune.
SEDUTE ITINERANTI
I percorsi partecipativi saranno ulteriormente raf-
forzati da sedute di Giunta e di Consiglio comuna-
le itineranti, periodicamente organizzate sul terri-
torio, al fine di stabilire un rapporto più diretto e
vicino con tutti i cittadini.
SICUREZZA
Ancora in rapporto alla vicinanza dell’ente alle
frazioni del proprio territorio, è importante fornire
massima attenzione alle tematiche legate alla sicu-
rezza, non solo per quanto concerne
l’illuminazione pubblica o la manutenzione delle
strade, che sono comunque temi legati alle dispo-
nibilità finanziarie, ma anche e soprattutto pianifi-
cando un diverso e più capillare controllo del terri-
torio da parte della Polizia Municipale e attivando
convenzioni di vigilanza del territorio.
ASSESSORATO DEDICATO
La vera novità tuttavia è sicuramente rappresenta-
ta dall’impegno di Coraggio Cerveteri di istituire
un vero e proprio Assessorato dedicato diretta-
mente alle frazioni. Le promesse politiche infatti
troppo spesso non durano che il tempo di una
campagna elettorale. Pur con tutta la buona volon-
tà, gli impegni restano infine imbrigliati nelle diffi-
coltà operative e nelle carenze di bilancio, se non
addirittura nell’incuria o nell’incapacità ammini-
strativa. Nessuno ascolta più il cittadino e le di-
stanze fra il territorio e la politica si allargano sem-
pre più, fino a rappresentare fratture insanabili.
Il palliativo che talvolta la politica ha tentato di
offrire è quella del “delegato” delle frazioni. Figu-
ra che avrebbe il compito di tutelare le ragioni e gli
interessi dei centri periferici, ma che si dimostra
privo di alcuno strumento, sia politico, sia operati-
67
Movimento CORAGGIO CERVETERI
vo. Un semplice delegato infatti, che non percepi-
sce neppure un rimborso spese e non voce in ca-
pitolo in Giunta, non ha alcun potere amministra-
tivo.
Perché una rappresentanza sia davvero efficace,
occorre quindi dotarla di potere effettivo, di liber-
tà e autonomia di azione, di responsabilità e, so-
prattutto, di peso politico. Questa è in sostanza la
figura dell’assessore, che percepisce uno stipendio
mensile e che può essere quindi disponibile sul
territorio in maniera efficace e costante. Ma non
solo: l’assessore è membro della Giunta ed ha
quindi un grande potere politico all’interno del
massimo organo esecutivo.
L’istituzione di un Assessorato delle frazioni, rap-
presenta quindi un punto di riferimento reale, o-
perativo, efficace, con il potere necessario per ga-
rantire, bilancio permettendo, il rispetto degli im-
pegni assunti dell’amministrazione. E rappresenta
un modo concreto per rispondere ai principi di
trasparenza, partecipazione, rappresentatività.
Può sembrare una cosa da poco. In realtà, consi-
derando le tante tematiche amministrative comun-
que importanti, insieme alla riduzione degli asses-
sorati da 7 a 5, scegliere di tagliare un ulteriore
assessorato per spostare l’attenzione sulle frazioni,
significa sostenere una scelta politica importante e
qualificante. Non a caso rappresenterebbe
un’assoluta novità nella storia politica della nostra
Città.
FOTO FRAZIONI
Percorsi partecipativi attraverso i quali i cittadini delle frazioni
possono scegliere come reinvestire, nella propria “zona”,
quota percentuale del bilancio comunale.
68
L’unica alternativa possibile!
E ’ nota da decenni ai cittadini di Marina di
Cerveteri la necessità di far fronte ai nume-
rosi disagi e problemi della zona, tra cui la viabili-
tà, l’illuminazione e quindi la sicurezza, il proble-
ma acqua (qualità e disponibilità), l’abbandono e il
degrado del litorale, la manutenzione e cura del
verde pubblico, i carenti servizi al cittadino (asili
nido, scuole, uffici comunali, trasporti, strutture
sportive, sociali e aggregative, ecc.). A fronte di
questa grave situazione l’amministrazione Comu-
nale non è stata in grado per anni di dare risposte
efficaci ed efficienti.
Le cause di tale situazione si possono ricondurre a
responsabilità sia delle precedenti amministrazioni,
(gestione, trasparenza e controllo dei servizi ero-
gati) che della Società Ostilia per Campo di Mare.
Il Movimento Coraggio Cerveteri vuole superare
le inefficienze pregresse e il gioco dei veti incro-
ciati dei poteri forti che hanno portato a degrado,
all’immobilismo e a blocco dello sviluppo della
zona.
Per quanto riguarda Campo di Mare riteniamo
che gli obiettivi principali da raggiungere siano:
La tutela delle famiglie che hanno acquistato
in buona fede le case sul fronte mare con vin-
colo paesistico, attraverso un piano di recupe-
ro urbanistico .
La quantificazione delle responsabilità della
Società nel rispetto della legalità.
La sistemazione del litorale, dei servizi prima-
ri (acqua, fognature, illuminazione, depura-
zione, verde attrezzato, parcheggi, rete gas e
telefono,) e dei servizi secondari (scuole,
strutture sportive e verde pubblico).
Il rilancio dello sviluppo turistico, dell’econo-
mia e dell’occupazione.
MARINA DI CERVETERI Piano Integrato Ostilia?
SÌ ! A condizione che...
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Movimento CORAGGIO CERVETERI
IL PIANO INTEGRATO OSTILIA.
Il Piano Integrato prevede un investimento di 110
milioni di euro, finanziato interamente con capitali
privati. Esso prevede, in cambio della edificazione
abitativa:
Cessione gratuita al Comune dell’arenile,
Cessione gratuita del lungomare attrezzato
anche con parcheggi per 550 posti auto
Cessione gratuita di aree per standard urba-
nistici per 411.000 mq destinate a verde;
Nuovo accesso alla stazione ferroviaria di
Cerenova con viale illuminato e parcheggi
per 250 posti auto;
Raddoppio del cavalcavia ferroviario di col-
legamento con Cerenova;
Nuovo complesso scolastico con 20 aule,
palestra e servizi;
Rifacimento completo della rete infrastrut-
turale a servizio delle residenze, ossia idrica,
fognaria per acque chiare e scure, stradale,
pubblica illuminazione;
Nuovo impianto di depurazione dimensio-
nato per un fabbisogno del 30% superiore alla
popolazione totale prevista.
Inoltre la Società Ostilia, in conseguenza degli im-
pegni pregressi con l’Amministrazione, si obbliga a
revisionare, integrare ed eventualmente sostituire
le opere di urbanizzazione già realizzate come da
convenzione 04.12.1991. Verranno poi realizzate
strutture private come un centro nautico con at-
trezzature per la manutenzione dei natanti; centro
sportivo ed ippico con palestre e strutture fisse di
servizio e per il tempo libero; campeggio e aree
attrezzate per sosta camper; edificio commer-
ciale; albergo con 100 stanze e centro congressi;
residence per 160 ospiti; 4 nuove strutture in le-
gno per la balneazione.
Per la situazione particolarmente critica di Campo
di Mare, Coraggio Cerveteri ritiene che il Piano
Integrato Ostilia sopra descritto, rappresenti uno
strumento importante e concreto per fornire rispo-
ste reali alle problematiche del litorale e dare final-
mente attuazione alle prescrizioni del Piano Rego-
latore Generale (1981!).
SI, A CONDIZIONE CHE….
Questo progetto, se realizzato bene, può portare
una serie di importanti benefici in termini di mi-
glioramento della qualità della vita, occupazione,
sviluppo, commercio e turismo. Coraggio Cerveteri
si impegna nel sostenere questo progetto, sulla base
di due presupposti fondamentali:
Garantite continuità e serietà istituzionale nel
mantenere gli impegni assunti con i cittadini e
con l’Ostilia;
Individuare e definire preliminarmente le con-
dizioni irrinunciabili a tutela e garanzia
dell’interesse pubblico,
70
L’unica alternativa possibile!
Queste sono le condizioni che Coraggio Cerveteri
ritiene indispensabili per poter accogliere, in tempi
brevissimi, la proposta del Piano Integrato:
A fronte di una scarsa affidabilità e credibilità
da parte dei cittadini per la Società Ostilia, per
una garanzia dell’effettiva realizzazione delle
opere relative al Piano Integrato, è indispensa-
bile la costituzione di una fideiussione bancaria
a favore dell’Amministrazione Comunale, per
un valore corrispondente all’importo comples-
sivo dei lavori da realizzarsi. La fideiussione
suddetta verrà svincolata esclusivamente a con-
clusione e collaudo dei lavori.
Dovrà essere costituita una fideiussione a favo-
re dell’Amministrazione Comunale, a garanzia
della revisione, integrazione o sostituzione del-
le opere di urbanizzazione già realizzate nella
precedente convenzione del 04.1.1991, attività
previste nel Piano Integrato.
Dovrà essere costituita una fideiussione a favo-
re dell’Amministrazione Comunale, come de-
terrente per eventuali futuri cambi di destina-
zione d’uso dell’albergo o del residence, come
già avvenuto in passato.
Nell’ipotesi dichiarata nel Piano Integrato di
devolvere almeno la metà dei guadagni
all’Amministrazione Comunale (in oneri e ope-
re urbanistiche), dovrà essere verificata
l’effettiva consistenza sia dell’investimento che
del plusvalore dichiarati nel piano stesso ed
eventualmente rivalutarli e attualizzarli, nonché
PARCHEGGI
IN GIALLO GLI EDIFICI GIÀ ESISTENTI
IN ROSSO GLI EDIFICI DA EDIFICARE
STAZIONE FERROVIARIA
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Movimento CORAGGIO CERVETERI
PIANO INTEGRATO OSTILIA (2006)
LUNGOMARE ATTREZZATO
PARCHEGGI E VIALE PER LA STAZIONE
RADDOPPIO CAVALCAVIA FERROVIARIO CENTRO SPORTIVO
ALBERGO E RESIDENCE
CAMPEGGIO E AREA CAMPER
IN ROSSO GLI EDIFICI DA EDIFICARE
72
L’unica alternativa possibile!
calcolare anche le eventuali sanzioni che do-
vessero emergere per i danni procurati.
Dovrà essere verificato nel dettaglio, che
l’altezza prevista dei nuovi edifici a destinazio-
ne abitativa e non abitativa, sia compatibile con
i vincoli paesaggistici previsti dal Piano Regola-
tore Generale; tale informazione non è al mo-
mento deducibile dai documenti del progetto.
Dovrà essere ridefinito il cronoprogramma dei
lavori, sulla base di un equilibrio tra le più sen-
tite emergenze dei cittadini e le ovvie esigenze
connesse all’esposizione finanziaria dell’intera
opera.
Il cronoprogramma dello svolgimento dei la-
vori previsti su un periodo di 3 anni dall’avvio,
sarà pubblicato sul sito istituzionale del Comu-
ne a disposizione per i cittadini, con i relativi
aggiornamenti e stati di avanzamento.
Questo Piano resta ancora chiuso nei cassetti e in
pochi ne conoscono l’esistenza, ancor meno lo
hanno mai visto. Probabilmente perché certa poli-
tica ha pensato di trattare privatamente con la So-
cietà proponente. Coraggio Cerveteri crede inve-
ce nella trasparenza, e nel diritto del cittadino di
poter conoscere, discutere, criticare o sostenere.
Per questo lo presentiamo, dichiarando la nostra
posizione e ponendo le nostre condizioni, chiare e
trasparenti, a tutela, in primo luogo della centralità
persona, quale punto di riferimento in funzione
della vivibilità della frazione, dell’occupazione, del
rilancio e della valorizzazione del nostro “Mare”.
CERENOVA.
Obiettivo principale per Cerenova è il recupero di
un’attenzione ad una realtà che le amministrazioni
precedenti hanno lasciato nel più totale abbando-
no e nell’incuria. La scusa delle scarse risorse fi-
nanziarie non può essere sufficiente se manca la
trasparenza. Non si capisce infatti perché alcune
zone del territorio risultino sempre curate e ben
mantenute, mentre altre restano sempre in deso-
lante attesa di una pur minima considerazione. In
primo luogo quindi occorre ripristinare un criterio
di equilibrio, trasparente e verificabile, attraverso
un controllo sui contratti del Comune per la ma-
nutenzione del verde , de l le s trade
dell’illuminazione, affinché la distribuzione delle
pur scarse risorse, risponda a criteri d’equità. È
inutile infatti promettere una drastica inversione di
rotta: il giorno dopo le elezioni, il bilancio riporte-
rebbe tutti alla cruda realtà. Una sana amministra-
zione tuttavia, può rendere trasparente il “modo”
in cui i pochi fondi a disposizione vengono spesi:
il cittadino deve poter sapere quando è program-
mata la manutenzione del verde della Via e della
Piazza dove vive, dove socializza. Deve poter sa-
pere e controllare. In questo senso va il nostro
progetto per una geomappatura del territorio:
un servizio informatico dove poter segnalare pro-
blemi in tempo reale e attraverso il quale poter
monitorare lo stato e la programmazione degli
interventi di manutenzione ordinaria.
Occorre quindi un controllo capillare e una pre-
senza costante, con figure che abbiano responsa-
bilità e poteri precisi. Non basta il classico
73
Movimento CORAGGIO CERVETERI
“delegato” privo di alcun potere, che inevitabil-
mente si riduce a punto di riferimento delle la-
mentele del cittadino. Per questo Coraggio Cerve-
teri propone di istituire un Assessorato delle pe-
riferie, con responsabilità precise, disponibilità, e
soprattutto con potere di voto in Giunta.
Dal punto di vista del sociale, ulteriori interventi
immediati e a costo zero, possono essere facil-
mente posti in essere. Esistono delle realtà, infatti,
che sembrano essere schiacciate da inutili diatribe
politiche, connesse alla ricerca di facili consensi.
Basti pensare al Centro sociale di Cerenova, che
ha conquistato le prime pagine del giornale locale
per interminabili diatribe interne, quando invece il
problema più importante era una sua migliore e
più aperta gestione, che ne garantisse la piena frui-
bilità ad ogni categoria sociale: anziani, giovani,
giovanissimi, associazioni, perché un centro socia-
le deve essere di tutti.
Stesso dicasi per realtà come il parco giochi Cae-
relandia, unico punto di riferimento pulito e fun-
zionante a Cerenova, da anni al centro di diatribe
personalistiche legate a cavilli amministrativi. Cer-
ta politica ha cavalcato quelle contrapposizioni
pregiudicandone la sopravvivenza. Per Coraggio
Cerveteri, invece, realtà del genere debbono essere
tutelate e favorite.
Da non trascurare infine le problematiche legate a
sicurezza e illuminazione, che non sono proble-
mi specifici di Cerenova ma interessano l’intero
territorio, e che abbiamo affrontato in sezioni de-
dicate. Cerenova. Tra le problematiche Cerenova. Tra le problematiche
più sentite è la grave incuria del più sentite è la grave incuria del
decoro urbano, con la scusa decoro urbano, con la scusa
delle scarse risorse finanziarie.delle scarse risorse finanziarie.
74
L’unica alternativa possibile!
ANALISI
S iamo a metà anni settanta e sul litorale laziale
e a ridosso dello stesso nascono due nuove
realtà di sviluppo edilizio. Stiamo parlando di due
aree, Marina di San Nicola e di Poggio Valcanne-
to, che nello spirito dei progettisti dovrebbero ri-
creare nei nostri luoghi una realtà che a Roma era,
ed è tutt’oggi la zona dell’Olgiata. L’idea è ottima e
affascinante: creare, a solo 30 minuti da Roma, in
un area di circa 50 ettari di litorale, colline e bo-
schi, una zona modello, per chi è alla ricerca di
una nuova dimensione abitativa, immersi nel ver-
de della campagna romana e a solo due passi dal
mare.
Le autorità comunali del tempo delegano per la
sua progettazione, sviluppo e realizzazione, due
consorzi privati. Il consorzio di Poggio Valcanne-
to riceve dall’autorità comunale un mandato per
l’esecuzione con scadenza 2001.
Nello sviluppo dei progetti particolare importanza
viene riservata alla realizzazione di un piano di
edilizia pubblica che realizzi sul quel territorio
strutture adeguate. È subito evidente, infatti, ai
progettisti, che per i futuri residenti di Poggio Val-
canneto, sia necessario, visto la distanza dalle
strutture comunali e sociali centrali la creazione di
un area dedicata ai servizi.
Nasce quindi la necessita di individuare luoghi e
fondi per la realizzazione dei progetti. Con uno
spirito imprenditoriale i responsabili e i progettisti
del consorzio individuano le aree idonee realizza-
no i progetti e coinvolgono le imprese costruttrici
nella loro realizzazione.
Nel 1987, a ridosso del rilascio della concessione
per una nuova lottizzazione per l’area di Poggio
Valcanneto, le strade dei due consorzi si dividono.
Per il consorzio di Marina di San Nicola la strada
prosegue e ad oggi fa di questa località una perla
POGGIO VALCANNETO Storia di un sogno rubato.
75
Movimento CORAGGIO CERVETERI
del litorale laziale.
Per il consorzio di Poggio Valcanneto, invece, il
cammino si arresta. Il Comune di Cerveteri ne de-
creta lo scioglimento assumendo direttamente la
gestione diretta dei progetti, nonostante un bilan-
cio in attivo e la maggioranza dei soci contrari a
tale soluzione.
RISULTATO
Da qui è partita la degenerazione urbanistica di
Valcanneto, che è cresciuta secondo logiche solo
speculative, senza alcuna attenzione alla vivibilità e
ai servizi. Per fare solo un esempio
dell’abbandono della frazione, basti pensare che,
ad oggi, i residenti del comune di Cerveteri, frazio-
ne Poggio Valcanneto, per il mancato recapito di
un certificato elettorale, devono percorrere trenta
chilometri, spesso senza neanche trasporti pubbli-
ci.
Un agglomerato che poteva diventare una perla
alle porte di Roma e che invece si è trasformata in
un dormitorio abbandonato, come gran parte del
resto della città, priva di servizi, schiava di proble-
mi quotidiani facilmente risolvibili di cui però nes-
suno si è mai occupato. Non ci vuole infatti molto
a valorizzare i pochi spazi di socializzazione che
pur ci sono, anche acquisendo al patrimonio pub-
blico le strade e le piazze utilizzate da tutti ma che
dovrebbero essere mantenute dai privati cittadini e
che di fatto risultano costantemente invivibili.
Come non ci vuole molto ad organizzare servizi di
navetta più adeguati, per migliorare i collegamenti
con Roma e agevolare almeno un po’ la dura vita
del pendolare.
PROPOSTA
Il movimento Coraggio Cerveteri, che per la sua
natura costitutiva, colloca la persona al centro,
intende colmare il gap infrastrutturale con
l’utilizzo del metodo dell’Urbanistica solidale,
coinvolgendo cioè il privato nella realizzazione di
quelle strutture e quei servizi latenti, tese ad acco-
gliere una sede delegazione di uffici comunali, un
comando dei Vigili Urbani etc. etc. che nella fra-
zione di Poggio Valcanneto comune di Cerveteri
mancano da sempre, per quanto fossero da sem-
pre previsti nei progetti esecutivi originari.
Ma ancor più importante, perché di immediata
attuazione, è l’istituzione di un assessorato di rife-
rimento, che sappia raccogliere e seguire efficace-
mente le problematiche più forti lamentate dai
cittadini. Una soluzione indispensabile per azzera-
re concretamente le distanze tra l’istituzione e la
frazione.
Non è utopistico pensare a progetti di cosi ampio
spettro visto il carattere dominante del DNA del
movimento Coraggio Cerveteri, che impone e ob-
bliga a rivedere e ricostruire il rapporto con questa
parte così importante ed estesa di territorio, e so-
prattutto con i suoi residenti per un continuo, pro-
ficuo ed indispensabile rapporto tra il cittadino e
le istituzioni centrali troppo spesso assenti.
76
L’unica alternativa possibile!
L a fontana ecologica è un sistema che per-
mette ai cittadini di utilizzare, ad un costo
simbolico, l'acqua pubblica a fini alimentari. A dif-
ferenza dell'acqua che arriva direttamente dal rubi-
netto, questa viene microfiltrata, in modo da cat-
turare tutte le microparticelle in sospensione pre-
senti ed eliminare il sapore di cloro tipico
"dell'acqua del rubinetto" ; refrigerata, in modo da
renderla subito utile al consumo anche nei mesi
più caldi dell'anno; ed in versione naturale o gassa-
ta.
Questo progetto ha come fine principale il rispet-
to dell'ambiente. L’uso di questi impianti permette
infatti una drastica riduzione dei rifiuti alla fonte
ed inoltre proponendo un'acqua a km zero per-
mette di ridurre i gas inquinanti emessi dai mezzi
di trasporto che ogni giorno provvedono alla di-
stribuzione delle acque minerali.
Mediamente una fontana ecologica eroga 1.500
litri al giorno, quindi per ogni mese in cui la fonta-
na è in funzione non vengono conferite in discari-
ca circa 30.000 bottiglie di plastica. Inoltre la man-
cata produzione di queste permette un risparmio
ambientale notevole, sia di energia che di acqua.
Inoltre si propone ai cittadini, ad un prezzo sim-
bolico, acque che arrivano direttamente dalla fonte
depurandole da odori e sapori sgradevoli senza
modificarne le caratteristiche organolettiche ed
eliminando la conservazione in bottiglia.
Concludendo, si tratta di un’opportunità per por-
tare nel nostro comune un’acqua minerale, acqua
gassata, e acqua naturale con una istallazione sem-
plice, pratica e facilmente utilizzabile. Così come
hanno già fatto da molto tempo tanti altri comuni,
anche limitrofi.
Nel progetto del movimento Coraggio Cerveteri è
prevista l’istallazione iniziale di tre distributori nel-
le zone di Cerveteri, Cerenova e Valcanneto. Nella
intenzione programmatica della futura giunta c’è
l’intenzione di ampliare la rete distributiva per far
accedere tutta la cittadinanza a questo innovativo,
ecologico ed economico sistema di distribuzione.
Ultima considerazione: il progetto è praticamente
gratuito.
PROGETTO
FONTANA ECOLOGICA
77
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Acqua microfiltrata, refrigerata,
naturale o gassata. A prezzo simbolico
78
L’unica alternativa possibile!
A nalizzando le iniziative attuabili per incre-
mentare le risorse economiche nelle casse
comunali, riteniamo senza alcun dubbio di sem-
plice attuazione e di sicura efficacia la installazio-
ne di aree di sosta soggette al pagamento. Una
soluzione forse spiacevole per alcuni aspetti, ma
di sicuro impatto positivo per moltissimi altri (si
consideri che Cerveteri è forse l’unico Comune in
Italia a non averli mai attivati), non solo dal pun-
to di vista economico, ma anche di regolamenta-
zione della cattiva abitudine dei parcheggi selvag-
gi. I parcheggi a pagamento, adeguatamente rap-
portati a quelli “liberi” nel numero, rappresenta-
no un’opportunità importante per la riqualifica-
zione dei centri e delle vie commerciali, sia
del centro storico che delle frazioni interessate. I
fondi reperiti con tale servizio avranno infatti
destinazioni vincolate: in parte saranno destinate
alla sistemazione delle vie, altra quota parte andrà
ad incrementare il fondo per il bilancio parteci-
pativo delle frazioni. Di seguito riportiamo bre-
vemente quali dovranno essere le attività da svol-
gere:
1. Analisi. Il sistema della sosta.
Nella fase analitica di un Piano Generale del
Traffico Urbano si dovrà procedere con un rileva-
mento delle dinamiche della sosta (domanda/
offerta e loro relazione). L'offerta di sosta si deve
quantificare localizzando le principali aree di sosta,
ricavandone il relativo numero di stalli. Il rileva-
mento viene effettuato suddividendo la sosta in
diverse tipologie:
1. Parcheggi a pagamento
a. Parchimetri/parcometri: stalli per la sosta super-
ficiale evidenziati con strisce blu.
b. insilati
2. Parcheggi liberi non in divieto
a. Parcheggi riservati (ad esempio: portatori di
handicap, corpi di polizia...).
b. Disco orario: per la sosta a tempo determinato.
c. Parcheggi regolamentati con stalli e/o segnaleti-
ca verticale per soste a tempo indeterminato.
d. Parcheggi consentiti, non segnalati con stalli ma
con segnaletica verticale e comunque non in divie-
to di sosta.
3. Parcheggi liberi "in divieto"
sono i parcheggi senza nessun tipo di segnaletica
in contrasto con il codice della strada, che comun-
PARCHEGGI BLU
79
Movimento CORAGGIO CERVETERI
2. Affidamento Servizio
La procedura applicabile consiste nell’affidamento
totale a Ditta Esterna con il riconoscimento di una
parte dei proventi derivanti dai pagamenti (valore
stimabile pari a circa il 50% degli incassi) e comun-
que tutelato da un importo minimo garantito.
Il servizio richiesto deve comprendere un full ser-
vice concernente: la fornitura, l’installazione, la
manutenzione ordinaria e straordinaria degli appa-
recchi per il controllo del pagamento della sosta, la
fornitura di tutto il materiale di consumo necessa-
rio per il loro corretto funzionamento, il prelievo
dei corrispettivi consistente nella rimozione perio-
dica dei contenitori sigillati delle monete, nello
svuotamento degli stessi, nella verifica e contabi-
lizzazione delle somme introitate sulla scorta degli
estratti conto o ticket di gestione emessi dagli ap-
parecchi, nella ricollocazione presso ogni apparec-
chio dei contenitori vuoti.
3. Benefici
Tale procedura, di facile attuazione, non comporta
alcun onere economico per il Comune se non
quello della istituzione del bando di gara e
dell’attività di verifica contabile a consuntivo. Al
rilascio in uso in operativo, il Comune avrà un im-
mediato ed importante flusso di cassa, che è possi-
bile stimare, in base ad una ipotesi di fattibilità su
60 parcheggi con proventi medi pari a 5 euro/
giorno, intorno ai 40/50.000 Euro l’anno.
4. Tempi attuazione
I tempi di attuazione sono estremamente rapidi in
quanto il progetto è stato diffusamente realizzato e
l’offerta di aziende qualificate è molto alta.
que non recano intralcio alla circolazione, in altri
termini sono i parcheggi che potrebbero, se op-
portunamente segnalati far parte dell'offerta rego-
lamentata.
L'analisi delle dinamiche di sosta permetterà di
individuare i "soggetti della sosta" così definiti:
1. Residenti mobili: soggetti presenti la notte,
ma non durante la mattina.
2. Residenti fissi: soggetti presenti la notte e l'in-
tera giornata.
3. Utenti episodici della mattina: soggetti pre-
senti 1 ora nell'arco della mattinata.
4. Operatori sistematici: soggetti presenti tutto
l'arco della mattinata, o anche fino al pome-
riggio.
5. Utenti episodici del pomeriggio: soggetti pre-
senti 1 ora nell'arco del pomeriggio.
6. Utenti serali: soggetti presenti la sera ma non
la notte.
7. Residenti: i rientri serali dei residenti mobili.
8. Altri: soggetti presenti in alcune ore della
giornata ma non con continuità.
Tale studio dovrà essere realizzato per le singole
aree urbane al fine di definire una mappatura com-
pleta dei flussi per area. I dati elaborati forniranno
gli indici di utilizzo e potranno costituire la base
sia per il dimensionamento che per le caratteristi-
che tecnico funzionali delle apparecchiature da
applicare nonché del relativo sistema di gestione.
Ed inoltre anche per la determinazione del piano
tariffario e dei relativi ricavi.
80
L’unica alternativa possibile!
C ome nel nostro stile, noi di Coraggio Cerve-
teri abbiamo approcciato anche il tema della
Cantina di Cerveteri analizzando la situazione,
per capire le ragioni dello stato di abbandono in
cui evidentemente versa, ma soprattutto per ipo-
tizzare che tipo di potenzialità ancora possa of-
frire alla nostra città ed all'economia del territo-
rio. Quello che é venuto alla luce é un quadro
d’incredibile abbandono di una realtà produttiva
che avrebbe potuto ancora dare lavoro e ricchez-
za ai nostri cittadini.
Andiamo per ordine: sin dagli anni 60 e per un
lungo periodo, questa struttura ha costituito
l’ombelico economico di Cerveteri, concentrando
e organizzando la produzione vinicola delle fertili
colline intorno alla Città. Durante gli anni 80, si
sono affacciati nel territorio degli imprenditori
del settore edile, che hanno sfruttato le opportu-
nità derivanti dai piani regolatori, ed hanno così
determinato un profondo cambiamento
dell’economia locale, allora esclusivamente agri-
cola, puntando tutti i loro interessi sul ritorno
economico atteso dallo sfruttamento edilizio dei
terreni. Questo, ovviamente, ha attirato le atten-
zioni dei proprietari terrieri, i quali, nel dopoguer-
ra, avevano potuto acquisire il diritto di proprietà
dei terreni che avevano coltivato e, quindi, valo-
rizzato. In contesti regolamentati e ben organiz-
zati, tutto ciò sarebbe del tutto comprensibile e,
ovviamente, legale.
Quello che è mancato sin dagli anni 80, è un mi-
nimo di coordinamento dell'impatto sul territorio
LA CANTINA DI CERVETERI Un’opportunità per il rilancio del settore agricolo
81
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Dal “Cantinone”, può concretamente partire il
rilancio del settore agricolo del nostro territorio.
82
L’unica alternativa possibile!
e una programmazione, anche demografica, su
tale importante cambiamento che si andava a ve-
rificare. Per competenze dirette, ma soprattutto
per responsabilità etiche, tale attenzione avrebbe
dovuto essere prestata dalle autorità comunali
succedutesi nel tempo. Ed invece si è assistito ad
uno sfruttamento intensivo del territorio con una
crescita edilizia caotica rurale e un conseguente
frazionamento del territorio. L'agricoltura è anda-
ta perdendo di appeal per la minore redditività in
rispetto al più facile ed immediato introito pro-
spettato dall'edilizia sfrenata.
A questo si sono sommati gli effetti della globa-
lizzazione (che porta nei mercati nazionali pro-
dotti a costi bassissimi seppure di qualità molto
spesso inferiore) e dei conseguenti interventi eu-
ropei a sostegno dell’agricoltura dei paesi mem-
bri. Interventi a volte sbagliati, che hanno deter-
minato effetti deleteri, come i recenti contributi
economici a pioggia, a premiare le dismissioni dei
vigneti intensivi a tendone (che danno quantità
maggiori a discapito della qualità). Parliamo di
circa 12.000 euro per ettaro di dismissione, con
l'obbligo a non impiantare viticolture nel terreno
oggetto del contributo per un lungo periodo di
anni. Cifre del genere, un viticoltore, le raggiunge
solo dopo vari anni di produzione e dopo aver
profuso sforzi umani ingenti e aver affrontato
tutti i rischi dell'impresa agricola. La conseguenza
è stata che il nostro territorio ha perso in pochi
ann i mol t i s s imi e t t a r i d i v i gnet i
(approssimativamente il 50%).
Risultato: nel giro degli ultimi 10/12 anni, la
quantità di uve apportate alla cantina è scesa ai
circa 35 mila quintali di oggi, contro i circa 180
mila dei primi anni 2000; tali frutti erano generati
da coltivazioni che coprivano circa 850 ettari,
mentre ora sono scesi ai solo 150 (decremento di
oltre l’80%!) degli attuali associati, i quali sono
rimasti nello sparuto numero di circa 130 (una
media di poco più di 1 ettaro ciascuno, quindi
tutti piccoli proprietari) contro i circa 900 degli
anni novanta. Una parte di tale emorragia di soci
– circa 70 – ha determinato la nascita di un nuo-
vo soggetto produttore nella vicina Tarquinia che
utilizza, per contratto, impianti di produzione di
proprietà della Cantina di Cerveteri. Questi nu-
meri sono uno specchio disarmante del crollo di
operatività che questa organizzazione ha subito
nell’ultimo decennio.
Elemento ancora più significativo è il dato dei
dipendenti a tempo indeterminato (quelli effettivi,
esclusi gli stagionali) che passano dai circa 40 di
qualche anno fa, ai circa 10 delle rilevazioni più
recenti.
Ci siamo chiesti, di fronte a tanto sfacelo, se il
calo fosse veramente ed esclusivamente dovuto
alle ragioni di mercato esposte sopra. Andando
un po' più a fondo, emergerebbero invece altre
cause legate anche, e forse soprattutto, alla gestio-
ne ed alle scelte del management dell'impresa.
83
Movimento CORAGGIO CERVETERI
evidente, ci siamo chiesti quanto vale, in realtà e
ad oggi, l’azienda “Cantina di Cerveteri S.C.A.”.
E abbiamo avuto una bella sorpresa. Da una re-
cente e ufficiale valutazione patrimoniale, il valo-
re complessivo ammonterebbe a 18 milioni di
Euro! Tale importo comprende la valutazione
dello stabilimento principale, del terreno intorno
(circa 4 ettari) e degli impianti di lavorazione im-
pegnati nello stabilimento di Tarquinia.
Quello che resta da esaminare è l’esistenza di
possibili interessi legati alla ipotesi di fallimento e
quindi alla chiusura di un’azienda del genere. Sia-
mo quindi partiti dall’analisi del suo contesto stra-
tegico del “Cantinone”. Ormai è alla portata di
tutti coloro che hanno a disposizione una con-
nessione internet, fare un volo virtuale sulla zona
dove è “incastonata” la Cantina di Cerveteri. 2,
forse 3 Km. in linea d’aria al centro di tutto! Dal-
lo svincolo autostradale, dal centro di Cerveteri,
dalla spiaggia, dalla stazione ferroviaria. La statale
Aurelia costeggia gli impianti. E si, è proprio un
bel bocconcino di terra!
Senza altre spiegazioni plausibili, resta quindi il
sospetto che quel pezzo di terra strategico faccia
gola a qualcuno. Il che sarebbe oltremodo allar-
mante. Al di là delle congetture, quindi, restano le
responsabilità delle amministrazioni comunali che
hanno smesso di interessarsi del problema e della
gestione dell’azienda nel corso dell'ultimo venten-
nio dopo un periodo di proficua collaborazione
iniziato dalla costituzione della Cooperativa. Da
Quindi, non solo un impatto dalla crisi nazionale
dell'agricoltura, ma aspetti di tipo politico im-
prenditoriale e di “correnti di pensiero” che han-
no determinato il depauperamento delle attività a
Cerveteri.
La Cantina di Cerveteri, o “Cantinone”, presenta,
infatti, grandi potenzialità imprenditoriali connes-
se o parallele alla produzione vinicola. E’ la linea
che è stata approcciata negli anni duemila e che
ha portato alla definizione di una serie di progetti
piuttosto importanti. Era stato aperto un “wine
bar”, pur in mezzo a mille difficoltà burocratiche;
era stato acquistato un frantoio per diversificare
la catena produttiva ed allungare il ciclo lavorati-
vo durante l’anno con ovvi benefici anche per i
lavoratori. Si erano affiancate anche vendite di
prodotti alimentari provenienti dal territorio ed
era stato studiato un piano per l’apertura di un
green market (del genere dei mercati di prossimi-
tà).
Altre potenzialità possono poi essere implemen-
tate. Si pensi che la sola catena di imbottigliamen-
to è pronta per sfornare ben 10 milioni di botti-
glie annue (9 volte circa la produzione attuale!).
Ciò significa che oltre a imbottigliare il vino di
Cerveteri, si potrebbe fornire il servizio ad altri
imbottigliatori (produttori vinicoli o di altri liquidi
alimentari), creando maggior lavoro. Iniziative
imprenditoriali facilmente sostenibili grazie
all’importante capitale che rappresenta il
“Cantinone”. Infatti, al di là della crisi grave ed
84
L’unica alternativa possibile!
questo punto di vista ci siamo ancora chiesti di
chi fossero le responsabilità soggettive, oltre a
quelle di ha gestito la cantina negli ultimi dieci
anni.
Andando a scartabellare un pochino, abbiamo
appreso che oltre ai soci (conferitori) della coope-
rativa, la metà del capitale sociale è stato costitui-
to da enti pubblici dipendenti dalla Regione Lazio
(prima Ente Maremma, oggi Arsial ) che nel cor-
so degli anni hanno versato somme ingenti pari ai
conferimenti dei soci. Nel mondo reale, quindi, la
Regione Lazio avrebbe almeno il 50% della pro-
prietà dell’Azienda e di conseguenza almeno il
50% della responsabilità nella sua gestione falli-
mentare. Anzi, nel mondo reale, considerato che i
soci conferitori che sono usciti negli ultimi anni
hanno ritirato le proprie quote, la percentuale del
capitale detenuto dalla Regione Lazio attraverso
l’Arsial raggiungerebbe livelli prossimi al 70%.
Chi abbia avuto la pazienza di leggere fino a qui,
crediamo si sia fatto un’idea circa le responsabili-
tà e le cause. Da parte nostra ci dobbiamo chiede-
re, dopo aver sviscerato le ragioni di tale situazio-
ne, se ci sia una prospettiva per la nostra Cantina
di Cerveteri (all’inizio della indagine la credevamo
nostra per affetto, ora sappiamo che è nostra per
davvero, perché in quota maggioritaria è della
Regione Lazio). Crediamo che, sì, le soluzioni si
possono trovare, ma ci vuole coraggio.
PROPOSTA.
1. Intraprendere percorsi imprenditoriali alter-
nativi e paralleli alla produzione vinicola;
2. Diversificazione dei prodotti (vino, olio, dol-
ciumi, etc.);
3. Riapertura del Wine Bar;
4. Ricerca di produttori regionali e/o nazionali
interessati a cedere il processo di imbotti-
gliamento ed etichettatura;
5. Apertura di un Green Market;
6. Creazione di un mercato di prossimità, nel
quale tutti i produttori agricoli delle vicinanze
possano portare e vendere i loro prodotti pri-
ma della destinazione ai mercati generali delle
quantità residuali;
7. Puntare a divenire un punto di riferimento per
i produttori, che funzioni da centro di produ-
zione e vendita e che possa fornire strumenti
di sviluppo concreti come la fornitura di con-
sulenze tecniche, organizzative o da centro
acquisti centralizzato.
8. Riapertura dello sportello della Regione La-
zio.
9. Realizzare un centro di esperienza per ricerca-
re e proporre coperture assicurative capaci
di alleggerire i danni derivanti da eventi natura-
li.
85
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Per fare tutto questo riteniamo che la Regione
Lazio abbia grandissime responsabilità, potendo
intervenire direttamente a fronte delle proprie
quote maggioritarie nella proprietà dell’Azienda.
Ma allo stesso tempo, responsabilità altrettanto
importanti ce l’ha il Comune, che non può più
continuare a disinteressarsi delle sorti di quello
che rappresenta di fatto un simbolo storico del
nostro territorio, e deve invece farsi attore propo-
sitivo nell’individuazione di soluzioni per il suo
recupero e la sua valorizzazione.
Gestire modernamente la tradizione, perché dalla
Cantina di Cerveteri, dal nostro “Cantinone”, può
concretamente partire il rilancio del settore agri-
colo del nostro territorio.
Cantina di Cerveteri
Stazione di Cerenova
Svincolo
autostradale
86
L’unica alternativa possibile!
I l mercato contadino di prossimità è un proget-
to già implementato in molti Comuni che han-
no a cuore le sorti delle aziende agricole locali. Si
tratta di una soluzione molto semplice ma estre-
mamente efficace, che prevede degli spazi pubblici
riservati alla vendita dei prodotti agricoli locali.
La Confederazione Italiana degli Agricoltori di
Roma ha proposto un progetto similare al Comu-
ne di Cerveteri, individuando l’area della Cantina
di Cerveteri (che avrebbe dato il proprio assenso)
come luogo idoneo per tale iniziativa e sollevando
quindi il Comune anche dall’onere dell’area pub-
blica. Incomprensibilmente, il progetto è rimasto
nei cassetti.
FINALITÀ DEL PROGETTO
Il Mercato Contadino di Prossimità è un mercato
riservato alla vendita diretta dei prodotti da parte
degli imprenditori agricoli locali ed è finalizzato a
promuovere e valorizzare i prodotti tipici del terri-
torio.
La prospettiva è quella di fornire a produttori e
consumatori un'opportunità per accorciare la filie-
ra d'acquisto, eliminando i passaggi intermedi con
conseguente riduzione delle distanze fra il luogo di
produzione e il luogo di commercializzazione e
riduzione dell’inquinamento atmosferico derivante
dal trasporto delle merci e diminuzione del prezzo
finale.
L’imprenditore agricolo potrà così avere nuove
opportunità di vendita e rendere direttamente per-
cepibile al consumatore la qualità dei propri pro-
dotti garantendone una sicura fonte di provenien-
za.
In particolare il Mercato del contadino nasce per:
favorire l'incontro tra domanda e offerta di
MERCATO CONTADINO
DI PROSSIMITÀ Progetto di filiera corta per i prodotti tipici locali
87
Movimento CORAGGIO CERVETERI
prodotti agro-alimentari tradizionali, locali e di
qualità;
favorire il contenimento dei prezzi dei prodot-
ti agricoli mediante l’eliminazione
dell’intermediazione commerciale e la riduzio-
ne delle distanze fra il luogo di produzione e il
luogo di commercializzazione;
accorciare la filiera produttiva, favorendo lo
sviluppo locale;
promuovere la vendita diretta realizzata con
trasparenza nelle etichettature, con equità nei
prezzi, e con garanzie sull'origine dei cibi;
promuovere l'educazione alimentare e la co-
noscenza e il rispetto del territorio anche at-
traverso attività didattiche e dimostrative da
realizzare nell’ambito del mercato;
promuovere le relazioni tra i cittadini e model-
li di sviluppo sostenibile.
L’iniziativa rileva anche una importante funzione
di pre-mercato. I produttori locali, infatti, sfruttan-
do l’opportunità di un commercio di prossimità,
possono evitare il quotidiano viaggio ai mercati
generali nel caso riescano a vendere tutti i loro
prodotti. In caso contrario, possono essere orga-
nizzati viaggi cumulativi per i prodotti non vendu-
ti, riducendo quindi notevolmente l’impatto eco-
nomico e ambientale del trasporto delle merci.
Oltre alla forma stabile così descritta, il mercato
contadino si sviluppa anche in forma itinerante, in
concomitanza con manifestazioni fieristiche, reli-
giose, culturali o promozionali che si svolgono nel
Comune durante l’anno.
Mercato agricolo di prossimità: accorciare la
filiera produttiva, promuovendo la vendita
diretta e favorendo lo sviluppo locale.
88
L’unica alternativa possibile!
I l panorama delle tematiche ambientali ed ener-
getiche è mostruosamente ampio e in continuo
sviluppo. Non si può quindi prendere con legge-
rezza una posizione salda su una singola tecnolo-
gia o progetto ecologico e non si può non tenere
in considerazione l’intera gamma di possibilità of-
ferte dal mercato.
LE NOTE DOLENTI DI CERVETERI
Il gravoso problema dei rifiuti:
NO! All’inceneritore, che non è una soluzione
allo smaltimento rifiuti, che deprezza mostruosa-
mente il valore immobiliare delle zone limitrofe ad
esso, che avvelena l’aria con prodotti nocivi, micro
e nano-particelle.
NO! Alle discariche, ormai al collasso su tutto al
territorio, che di fatto generano un enorme spreco
di materia non rinnovabile, che possono provoca-
re l’inquinamento delle falde acquifere (percolato
nocivo prodotto dai liquami residui del pattume)
ed il cui sistema può creare il pericolo di genera-
zione di abusivismo nel settore.
I costi di raccolta e smaltimento, che con i si-
stemi attualmente in uso risultano nettamente più
elevati rispetto all’intero panorama delle nuove
tecnologie offerte dal mercato internazionale, ma
soprattutto europeo e nazionale.
I costi dell’energia, sia ad uso pubblico e priva-
to, molto elevati (basti pensare che la solo illumi-
nazione comunale, per altro carente, costa alla po-
polazione oltre 400,000 euro annui) e tenderanno
ad aumentare, dato il crescente costo dei combu-
stibili fossili che sono impiegati nelle centrali ter-
moelettriche nazionali come principale risorsa per
la produzione di energia elettrica.
L’aggressiva cementificazione, che è avvenuta
sul territorio nei decenni passati, causando un au-
mento dell’urbanizzazione in modo sregolato e
caotico, a scapito delle aree verdi, poche e mal
dislocate sul territorio, e della vivibilità cittadina.
Le emissioni di CO2, che vengono prodotte, in
modo diretto, da tutti le macchine a combustione
(specie autoveicoli e impianti di riscaldamento) e,
ECOLOGIA Un tema ambientale, sociale ed economico.
89
Movimento CORAGGIO CERVETERI
in modo indiretto, ogniqualvolta usufruia-
mo di apparecchiature elettriche.
I TARGET DA PERSEGUIRE
Il gravoso problema dei rifiuti:
Avanzamento delle politiche di dissidenza
nei confronti della realizzazione degli im-
pianti di incenerimento dei rifiuti solidi
urbani (ricordiamo che il termine termo-
valorizzatori è stato dichiarato illegale dal-
la comunità europea, poiché ritenuto fin
troppo ingannevole). Fermamente convin-
ti dell’impatto nocivo che micro e nano-
particelle prodotte da tali impianti siano
prodotti insostenibili sia per l’ambiente
che per la salute pubblica, senza contare
che una volta inceneriti i rifiuti, il residuo
della combustione deve comunque essere
smaltito in discariche specializzate.
Avanzamento delle politiche di dissidenza
nei confronti degli impianti di smaltimen-
to rifiuti, alias discariche, che creano mol-
teplici problemi ambientali tra cui la ne-
cessità di enormi spazi ove stipare spazza-
tura, il rischio dell’inquinamento delle fal-
de idriche, lo sperpero di materie prime
non rinnovabili, il sotterramento di enor-
mi volumi di materiale non degradabile
(basti pensare che il ciclo di decomposi-
zione naturale di una bottiglia di vetro di
90
L’unica alternativa possibile!
aggira nell’ordine di mille e più anni) e
l’insostenibile maleodoranza generata dalle parti
organiche in putrefazione.
Ricerca di un’alternativa ecosostenibile, economi-
camente più valida e fattibile, per la realtà doi Cer-
veteri, in sostituzione a questi vecchi modelli di
smaltimento rifiuti, ricercandola nell’ampissimo
panorama delle moderne tecnologie, tra cui siste-
mi di trattamento globale dei rifiuti, per
l’ottenimento di materie combustibili non tossiche
e ad alto valore energetico, raccolta differenziata
spinta, con riqualificazione settorizzata, ovvero
riciclaggio frazionato, del 99% ed anche più di
tutto il pattume prodotto, ecc…
I costi dell’energia:
Implementazione, nel panorama dello sviluppo
urbanistico, delle tecnologie strutturali atte ad au-
mentare le prestazioni energetiche degli edifici,
specie quelle termiche, con un relativo abbassa-
mento dei consumi.
Implementazione di impianti per la produzione
energetica, termica e/o termoelettrica, ad alte pre-
stazioni e basso impatto ambientale.
Promozione ed installazione di impianti per la
produzione di energia da fonti rinnovabili, impian-
ti e/o parchi fotovoltaici, sistemi eolici a terra e/o
off shore (ovvero in mare).
L’aggressiva cementificazione:
Una oculata integrazione di aree verdi, quali par-
chetti, passeggiate, parchi cinofili e play ground.
Salvaguardare il patrimonio naturale che si estende
in tutto il territorio di Cerveteri, ovvero aree agri-
cole, aree boschive e parchi naturali.
Le emissioni di CO2:
Abbassare le emissioni. Che globalmente significa
perseguire tutti gli obbiettivi precedentemente e-
lencati, con una particolare attenzione per la pro-
duzione di energia da fonti rinnovabili e sulla crea-
zione di nuove aree verdi.
I NOSTRI PROGETTI
Ottimizzazione del sistema di raccolta e smal-
timento rifiuti, allo scopo di abbassare i costi
globali del settore e minimizzare l’impatto am-
bientale. Vogliamo qui sottolineare la nostra vo-
lontà di non abbracciare nel dettaglio uno specifi-
co progetto, ma la presa visione di numerose e
variegate possibilità, tutte alternative a discariche
ed inceneritori, che saranno valutate nel dettaglio
al fine di scegliere la più idonea e facilmente realiz-
zabile all’interno del nostro comune. A fronte del-
la scelta più fruibile, questa non sarà il punto di
arrivo del nostro progetto globale, ma lo start up
per un successivo arrivo alla soluzione effettiva-
mente ottimale, sul panorama a 360° di quelle che
saranno le attuali/future prossime tecnologie.
L’ipotesi Thor. Prevede la realizzazione di un im-
pianto di piccole dimensioni, con la lavorazione
91
Movimento CORAGGIO CERVETERI
immediata dei rifiuti indifferenziati, senza la neces-
sita di un sito di stoccaggio. Tale sistema prevede
la produzione, per sfrizionamento ad alta pressio-
ne, di una materia omogenea non inquinante, che
può essere utilizzata come combustibile per stufe
ad olio e pellet, oltre al recupero di materia prima
riciclata (vetro, ferro ed inerti). Globalmente i co-
sti di raccolta, ed il metodo, rimangono invariati
ma si ha un sensibile abbassamento dei costi di
smaltimento, che producono altresì un ritorno
economico dovuto alla vendita dei prodotti risul-
tanti dal trattamento. L’unico limite di questa tec-
nologia sembra essere la non riciclabilità, come
materia prima, della frazione indifferenziata.
Ipotesi della ‘’raccolta differenziata spinta’’ (la real-
tà di Vedelago). Prevede una raccolta differenziata
porta a parta, attenta ai sistemi di frazionamento
più raffinato che avviene poi nei siti di riciclaggio,
specializzati (per tipologia di rifiuto differenziato),
dove i rifiuti vengono trattati allo scopo di riotte-
nere circa 99% del totale, come materia PRIMA
SECONDA, che è vendibile alle industrie. Questo
sistema richiede grandi quantitativi di rifiuti solidi
per essere economicamente valido, quindi va pre-
vista una sorta di consorziato di vari comuni e la
presenza di vari siti di trattamento specializzati, al
fine di smaltire e rivendere tutta la spazzatura
(differenziata in imballaggi, frazione umida, resi-
duo secco e frazione industriale). Questo sistema
necessita di una tipologia di raccolta dei rifiuti
molto più onerosa di quello classico ma alla chiu-
sura della filiera di riciclo e vendita delle materie
PRIME SECONDE si ottiene un ritorno econo-
mico tale da consentire fino al completo azzera-
mento dei costi di gestione del settore. Unico limi-
te di questa tecnologia sembra essere la necessità
di creare un sistema di forte coesione tra numerosi
comuni, anche se Cerveteri vanta una logistica vi-
cinanza a Roma, Fiumicino e Civitavecchia.
Altre ipotesi per i rifiuti, nei prossimi anni vedre-
mo importanti novità.
Installazione di apparecchiature per la produ-
zione di energia rinnovabile a emissioni zero,
sia in campo urbano che extraurbano (ove, a se-
guito di un preventivo studio di fattibilità, si riveli
possibile):
Installazione di pannelli fotovoltaici di seconda
generazione sui tetti degli edifici pubblici ( quali
scuole ed uffici comunali).
Realizzazione di parchi fotovoltaici con tecnologia
di terza generazione, ovvero pannelli a concentra-
zione, in idonee aree agricole o suburbane, con
l’obbiettivo di sopperire al consumo energetico
dell’illuminazione pubblica, abbattendone i costi.
Valutazione e possibile installazione di sistemi a
produzione di energia eolica, siano essi a terra o in
mare, i cosiddetti impianti off shore ( sulla scia
dell’attuale programma della regione puglia).
Vale la pena spendere due parole in più: que-
ste tipologie di impianto, nel nostro paese, sono
92
L’unica alternativa possibile!
attualmente ben sovvenzionate trami-
te fondi statali, come bonus di produ-
zione energetica, il che, specie per il
settore fotovoltaico, le rende tecnolo-
gie altamente redditizie, di facile ac-
cesso e permettono di mettere in atto
progetti di realizzazione, presso che a
costo zero, tramite sistemi di finanzia-
mento che prevedono la partecipazio-
ne di istituti di credito all’interno del
professo di finanziamento dell’opera
ed erogazione dei fondi statali (terzo
conto energia).
Erogazione di know how al priva-
to:
Sempre in merito alla questione delle
risorse rinnovabili, instituire od otti-
mizzare un ufficio pubblico che spie-
ghi le meccaniche di finanziamento statali e che
metta il cittadino/ditta in diretto contatto con gli
istituti di credito, con cui, magari, il comune stesso
abbia allacciato un rapporto di partnership.
Istruzione pubblica sull’importanza di operare
scelte energetiche di questo tipo, con la creazione
di iniziative e progetti da inserire anche e soprat-
tutto in ambito scolastico, perché le nuove genera-
zione possano prendere coscienza del valore reale
dell’energia.
Incremento dell’efficienza energetica degli
impianti energetici dei nuovi insediamenti
urbani sia dal punto di vista della produzione ter-
mica ed elettrica, sia dal punto di vista della dei
consumi:
Utilizzo di impianti di trigenerazione, con tecnolo-
gia di riscaldamento teleferico e sistema di condi-
zionamento frigorifero per mezzo della trasforma-
zione dell’energia termica, che andranno previsti,
obbligatoriamente, nel piano regolatore, ove ci sia
Numero, potenza e produzione degli impianti fotovoltaici nelle varie regioni italiane (fonte: GSE).
La potenza fotovoltaica installata in Italia e il numero di impianti FV (fonte: GSE).
Dal grafico si evince il forte incremento dovuto ai contributi statali.
93
Movimento CORAGGIO CERVETERI
edificazione su ampie lottizzazioni (come già rea-
lizzati negli ultimi anni, in alcuni nuovi quartieri
della periferia romana). Tale sistema ben si adatta,
anche con semplice sistema di cogenerazione, per
impianti sportivi già esistenti. Ciò garantisce note-
voli risparmi energetici e relativo ritorno economi-
co, Durante tutto l’anno.
Richiesta, da piano regolatore, che tutte le nuove
costruzioni debbano avere una classe energetica di
categoria A o B.
Inserimento, all’interno del piano regolatore,
di requisiti a carattere ecologico ed ambienta-
le, volte all’incremento delle aree verdi, venendo
oltretutto in contro al protocollo di Kyoto tramite
l’abbassamento e l’assorbimento delle emissioni di
CO2:
Previsione e creazione di nuove aree verdi comu-
nali ed impianto di nuovi alberi in tutte quelle zo-
ne di terreno urbano che ne risultino carenti
(prato privo di vegetazione arborea) con identifi-
cazione di una specifica destinazione d’uso.
Bilanciamento verde per i nuovi edifici, ossia pian-
tumazione di alberi in proporzione tale da smaltire
l’equivalente in CO2, che si prede verrà prodotto
La potenza
fotovoltaica
cumulativa
installata all'inizio
del 2010 nei vari
Paesi dell'Unione
Europea.
Il ritardo dell’Italia
rispetto alle più
virtuose Germania
e Spagna è
evidente.
94
L’unica alternativa possibile!
L ’urbanistica può rappresentare uno straordi-
nario strumento strategico per la gestione e la
salvaguardia del territorio, attraverso una pianifica-
zione dello sviluppo ordinata e coerente con le
vocazioni della nostra città. Una pianificazione che
può e deve essere improntata all’individuazione di
soluzioni innovative indispensabili per colmare il
grave ritardo in termini di servizi e infrastrutture,
derivante da decenni di cattiva gestione e una cre-
scita abnorme e caotica su tutto il territorio.
L’obiettivo è quello di indurre il privato a contri-
buire maggiormente per la realizzazione dei servizi
indispensabili che l’ente, per le note difficoltà fi-
nanziarie, non può affrontare, attraverso una cor-
retta definizione di regole ed equilibri. Se il vec-
chio PRG, massimizzando la rendita fondiaria
(guadagni altissimi per pochi) non si è dimostrato
in grado di sopperire alle esigenze di servizi e in-
frastrutture per i limiti delle risorse pubbliche, il
tentativo di spostare tale equilibrio tutto sul priva-
to (attraverso i cosiddetti piani integrati) non può
rappresentare una soluzione efficace: tale logica
non può infatti garantire una corretta e coerente
pianificazione del territorio, proprio perché il pub-
blico si ritrova in balia degli interessi del privato,
che andrà a proporre i propri interventi dove riter-
rà più vantaggioso. Ciò comporta una competizio-
ne malsana, in quanto senza regole prefissate resta
a discrezione dell’amministrazione l’accoglimento
di una proposta di intervento piuttosto che
un’altra, e produce ulteriore caos urbanistico
(interventi a macchia di leopardo) con il conse-
guente e implicito rischio di aggravare ulterior-
mente le difficoltà strutturali e di fornitura di ser-
vizi. Questa è la situazione attuale, e occorre quin-
di individuare soluzioni alternative e innovative,
che riescano a coniugare due esigenze diverse ma
entrambe indispensabili: una corretta pianificazio-
ne del territorio che garantisca una migliore qualità
della vita, e il contributo del privato per colmare il
gap in termini di servizi e infrastrutture. Gli stru-
menti esistono già e sono sintetizzabili nel concet-
to di “Urbanistica solidale” (Prof. Urbani). “Non
si tratta solo - scrive il Prof. Urbani - di ordinare
URBANISTICA SOLIDALE Duplice livello di pianificazione: strutturale e operativa.
95
Movimento CORAGGIO CERVETERI
“L’Urbanistica può rappresentare uno
straordinario strumento strategico per la gestione e la
salvaguardia del territorio”
96
L’unica alternativa possibile!
sul territorio gli interessi pubblici e privati attra-
verso la conformazione dei suoli, ma di trovare il
giusto equilibrio tra interessi pubblici e interessi
privati attraverso modelli di pianificazione che
innovino rispetto alla vigente disciplina e raggiun-
gano obiettivi maggiormente rispondenti sia agli
interessi dell’economia sia a quelli della collettività
che in quei territori risiede: interessi non sempre
convergenti ma spesso antagonisti poiché gli uni
mirano al consumo indiscriminato di territorio, gli
altri - almeno in linea teorica - essendo funziona-
lizzati a un consumo misurato che tenga conto
delle aspettative delle generazioni future ” . Oc-
corre dunque immaginare una diversa configura-
zione del PRG, la cui vecchia struttura organizzata
per zonizzazione - ossia individuazione prelimina-
re e rigida delle zone di edificazione - viene supe-
rata da un doppio livello di pianificazione: il piano
strutturale e la pianificazione operativa. Il piano
strutturale individua strategie, obiettivi, finalità,
invarianti, salvaguardie, rappresentando un per-
corso politico-programmatico che non detta pre-
scrizioni generalizzate, non crea aspettative né im-
pone vincoli di rinvio cui deve necessariamente e
preordinariamente conformarsi la successiva pia-
nificazione attuativa. In sostanza, a differenza del
classico PRG che prescrive tutto e subito, anche
se l’attuazione è protratta nel tempo, in questo
nuovo approccio non si disegnano scenari predefi-
niti, se non quelli imposti dalla pianificazione so-
vraordinata o da invarianti di trasformazione o
prescrizioni decise dall’amministrazione, come il
limite massimo di abitanti insediabili, la densità
edilizia, le altezze massime, le superfici commer-
ciali e produttive in un determinato ambito e così
via. Il resto è demandato alla pianificazione opera-
tiva, che rappresenta il passaggio da un’urbanistica
prescrittiva a un’urbanistica consensuale. Attraver-
so la pianificazione operativa saranno i privati a
proporre ipotesi di intervento, nel rispetto dei li-
miti e degli indirizzi prefissati. Tali proposte ri-
sponderanno a logiche perequative e consensuali,
in cui troveranno un giusto equilibrio le esigenze
del privato e quelle della “città pubblica”. I conte-
nuti degli accordi saranno quindi oggetto di appo-
site convenzioni urbanistiche, in cui verranno de-
finiti gli impegni del privato in termini di opere
pubbliche, standard o altro. In estrema sintesi, il
modello di “urbanistica solidale”, risponde quindi
alla esigenza di coniugare gli interessi dei privati
con quelli della “città pubblica”, in funzione di
una pianificazione dei suoli concreta, fattibile, in
grado di perseguire l’obiettivo primario di una mi-
gliore qualità della vita in tutto il territorio.
Nella definizione del Piano Strutturale, bisognerà
tener conto delle indicazioni e, soprattutto, delle
prescrizioni del Piano di Gestione UNESCO, per
individuare in via preliminare non solo gli indirizzi
ma anche le invarianti. Occorre quindi individuare
linee di sviluppo coerenti e sostenibili, sia dal pun-
to di vista infrastrutturale che ambientale, finaliz-
zate ad una migliore vivibilità del territorio, alla
valorizzazione delle sue risorse, al suo sviluppo,
intorno alle quali si muoverà, nella fase successiva,
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Movimento CORAGGIO CERVETERI
la Pianificazione operativa, che realizzerà tali indi-
rizzi in maniera progressiva, in divenire, attraverso
logiche perequative/compensative e percorsi ne-
goziali (contropartite per la “città pubblica), allo
scopo di colmare il deficit di strutture e servizi
della città.
Il Piano strutturale dovrà inoltre individuare alme-
no 7 ambiti territoriali funzionali alla definizione e
allo sviluppo di specifici settori, cui va individuata
adeguata collocazione sul territorio: Parco Arche-
ologico (strettamente funzionale alla Necropoli
etrusca e al centro storico); Parco Agricolo
(connesso al duplice obiettivo di tutela del territo-
rio e di reperimento fondi per il sostegno di pro-
getti legati all’agricoltura); Parco del Sole (sfruttare
le grandi dimensioni del nostro territorio per la
realizzazione di impianti fotovoltaici capaci di ge-
nerare introiti per il Comune); Parco dello Sport
(partendo da quanto già esistente per allargare ul-
teriormente l’offerta di strutture e definendo quin-
di un comparto omogeneo); Parco della Cultura
(individuare un comparto per la previsione di ser-
vizi e strutture quali teatri, anfiteatri, cinema, cen-
tri scientifico-culturali e polifunzionali, ecc.); Per-
corsi naturalistici (valorizzare le risorse naturali del
territorio rendendole fruibili al pubblico attraverso
la definizione e la costruzione di percorsi e sentie-
ri, nonché di strutture eco-compatibili); Parco ter-
male (favorire lo sfruttamento della risorsa terma-
le, studiando contestualmente percorsi archeologi-
co-naturalistici che colleghino le terme, alle terme
antiche, al Borgo del Sasso).
Le “cascatelle”. Le “cascatelle”.
Valorizzare percorsi Valorizzare percorsi
naturalistici per naturalistici per
scoprire le bellezze scoprire le bellezze
nascoste del nostro nascoste del nostro
territorio.territorio.
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L’unica alternativa possibile!
Stralcio dei principali progetti urbanistici insistenti sul territorio. Perimetrazioni dei nuclei rurali (incarico affidato nel 2005), progetti del Patto territoriale degli Etruschi (approvato nel 2000), Zona Artigianale (adottato nel 1989). Sono tutte problematiche che devono trovare definitiva soluzione all’interno del nuovo Piano Regolatore Generale. Ulteriori elementi non raffigurati nella cartina sono rappresentati dal Piano Integrato Ostilia (presentato nel 2006) e dal progetto delle terme in località Pian della Carlotta, al limite nord dei confini del Comune. Manca inoltre il Piano di Edilizia Economica e Popolare che, al centro di forti polemiche, dovrà necessariamente essere rivisto e adeguato ai nuovi strumenti urbanistici e della programmazione perequativa per comparti. N.B.: i confini dei progetti rappresentati sono puramente indicativi.
In rosso alcune delle “perimetrazioni” dei nuclei rurali, così come proposte dall’Architetto incaricato. Molte non sembrano rispondore appieno ai criteri di legge (almeno 10 case, a non più di 30 metri l’una dalla’altra)
In azzurro alcuni progetti del Patto territoriale degli Etruschi
La Zona Artigianale e gli altri progetti insistenti nella zona ricompresa fra l’Aurelia e l’Autostrada, restano condizionati da prescrizioni connesse alla viabilità, dal momento che non sono permessi ingressi a raso dall’Aurelia. Una possibile soluzione è la costruzione di una Via interna, parallela all’Aurelia e direttamente collegata all’uscita dell’Autostrada. L’eventuale realizzazione di tale opera non può essere in carico al Comune: i suoi costi dovranno essere sostenuti dai soggetti privati interessati.
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Movimento CORAGGIO CERVETERI
In giallo la Zona Artigianale.
Uscita Autostrada
Via Aurelia
100
L’unica alternativa possibile!
“Il Patto Territoriale svolge una funzione di coordinamento
e concertazione tra gli interessi pubblici e privati, nella pro-
spettiva di uno sviluppo sostenibile del contesto locale.”
TAR Catania 17/07/2009.
L a questione del Patto Territoriale degli Etru-
schi rappresenta una della più gravi e clamo-
rose opportunità di sviluppo e occupazione man-
cate dalla nostra città, per incomprensibili ritardi e
per i soliti conflitti fra interessi contrapposti.
L’approvazione della variante generale che racco-
glieva le osservazioni del Consiglio comunale risa-
le addirittura a 12 anni fa. Tanto che la prima que-
stione da porsi è se i proponenti siano ancora inte-
ressati a progetti che erano stati pensati in tempi
così remoti. Tali risposte sono state già fornite da
alcuni degli interessati, circa la metà, riconsegnan-
do con ciò una mappa dei progetti che ancora po-
trebbero essere realizzati.
Il Movimento Coraggio Cerveteri non intende in
alcun modo proseguire sulla cattiva strada delle
amministrazioni precedenti che non hanno mai
esplicitamente affrontato la questione, ritrovando-
si infine invischiate in guerre interne tra favorevoli
e contrari, bloccandone di fatto ogni opportunità
realizzativa.
A dire il vero alcuni di quei progetti hanno ricevu-
to una nuova spinta nella passata amministrazione,
arrivando anche nella fase finale delle relative con-
ferenze dei servizi: ossia un contesto in cui inter-
vengono tutte gli attori, gli enti e le amministrazio-
PATTO TERRITORIALE
DEGLI ETRUSCHI Centro commerciale?
SÌ ! A condizione che...
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Movimento CORAGGIO CERVETERI
ni interessate per dare un giudizio unico e finale e
velocizzare così la procedure amministrative. Un
percorso ostacolato quasi esclusivamente da una
battaglia ideologica contro la realizzazione del fa-
moso o famigerato centro commerciale in località
Beca (ossia davanti a Cerenova).
Un’amministrazione che voglia ritenersi seria,
quindi, soprattutto in periodo di campagna eletto-
rale, dovrebbe trovare il coraggio per chiarire in
modo esplicito cosa intenda fare sul tema.
Coraggio Cerveteri è favorevole alla realizzazione
di tutti i progetti che hanno confermato l’interesse
ad andare avanti, inerenti il Patto territoriale degli
Etruschi. Ciò anche in considerazione della re-
sponsabilità di garantire un continuità istituziona-
le, che per il nostro Movimento rappresenta ele-
mento di serietà e di garanzia per gli investimenti
privati, ma anche per una serie di ulteriori e più
importanti considerazioni: il Patto Territoriale è
infatti uno strumento di legge che non prevede
ulteriori cubature residenziali, bensì solo servizi
Patto Territoriale degli Etruschi - Elenco dei progetti che hanno risposto alla richiesta di manifestazione di interesse
N° PROPOSTA TIPO VOLUMI EDIFICI
(valore originario)
VOLUMI EDIFICI
(valore dopo controde-
duzioni)
Ricadute occupazionali
(prima delle controdeduzioni)
Realizzazione
occup. / anno
Esercizio
Fissi Stagionali
1 Villaggio agrituristico alberghiero Ricettivo 10.119 10.119 23 9
2 Servizi privati - -
3 Ricettivo 7.430 520
4 Campeggio impianti sportivi Ricettivo 6.000 4.200 22 20
5 Centro turistico fieristico Ricettivo 150.000 108.000 842 156
6 Complesso alberghiero Ricettivo 48.000 1000 140
7 Stuttura turistico ricettiva e sportiva Ricettivo 33.000 25.410 165 25
8 Centro turistico ricettivo e galoppatoio Ricettivo 27.000 18.900 150 24
9 Centro turistico ricettivo e golf Ricettivo 45.000 45.000 315 125
10 Struttura turistico Alberghiera Ricettivo 12.120 4.950 54 25
11 Ricettivo 14.623 -
12 Struttura Alberghiera Ricettivo 18.890 13.220 35 20
13 Struttura Alberghiera Ricettivo 20.130 - 59 30
14 Residenza sanitaria anziani Servizi privati 11.480 3.900 28 20
15 Parco tematico della cristianità Servizi privati 52.000 40.040 340 88
16 Parco tematico città tempo libero Servizi privati 105.000 80.850 540 129
17 Centro ricerca medica Servizi privati 88.000 67.760 2380 340
18 Struttura ricreativa anziani e studenti Servizi privati 114.000 87.780 800 172
19 Centro fieristico espositivo Servizi privati 147.000 113.190 610 40
20 Servizi privati 6.500 -
21 Frantoio e comm. Produz. Agricola Produttivo 7.200 - 64 8
22 Ampliamento attività Commerciale 8.533 (15% dell'esistente) 60 6
23 Attività impiantistica Produttivo 7.592 1.200 9 17
24 Centro commerciale Commerciale 195.000 150.150 530 350
TOTALE 1.134.617 774.669 8.026 1.724 20
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L’unica alternativa possibile!
(commerciale, alberghieri, sportivi, ecc.) ed è volto
a creare opportunità occupazionali attraverso faci-
litazioni amministrative. In particolare, proprio in
questo periodo di gravissima crisi, siamo convinti
che laddove esistano ancora delle forze imprendi-
toriali capaci di poter investire sul territorio in
funzioni di sviluppo e occupazione, siano delle
occasioni che è precisa responsabilità politica co-
gliere.
Allo stesso tempo tuttavia, siamo ben consapevoli
del considerevole impatto che, in particolar modo
il Centro Commerciale, andrebbe a rappresentare
per il territorio. Il Movimento Coraggio Cerveteri
è convinto che le spinte alla realizzazione del pro-
getto così come proposto non siano accoglibili e
anzi pericolose. Allo stesso tempo tuttavia non
può assolutamente condividere le posizioni fonda-
mentaliste di chi contrasta il progetto per questio-
ni ideologiche o peggio, squisitamente personali-
stiche. Coraggio Cerveteri esce dal coro e propone
una via alternativa, improntata unicamente sulla
salvaguardia dell’interesse pubblico.
Riteniamo sia interesse pubblico:
evitare più che probabili costi aggiuntivi in
caso di diniego non giustificato ad un proget-
Il progetto del Centro
commerciale
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Movimento CORAGGIO CERVETERI
to già approvato, in rapporto alla natura e al
contenuto degli obblighi che, per effetto della
sottoscrizione di uno strumento negoziale, si
determinano in capo ai soggetti pubblici;
valutare la sostenibilità ambientale del proget-
to;
garantire spazi a costi calmierati per prodotti
tipici locali ;
garantire percorsi di acquisto spazi preferen-
ziali per i commercianti di Cerveteri;
garantire l’occupazione del territorio e la qua-
lità del lavoro;
verificare preliminarmente almeno una bozza
di piano del commercio, di cui il Comune di
Cerveteri risulta ancora sprovvisto, che giusti-
fichi la sostenibilità economica e strategica
dell’intervento;
verificare la sostenibilità urbanistica del pro-
getto, soprattutto in termini di viabilità.
Sono tutti temi importanti che rappresentano le
condizioni per il sostegno alla realizzazione del
progetto, ma in particolare intendiamo soffermarci
sul tema della viabilità. Il problema dell’accesso di
migliaia di utenti non è infatti sopportabile da un
assetto viario che non risulta sufficiente neppure
per il normale flusso turistico estivo. Un progetto
così ambizioso, senza una viabilità adeguata, rap-
presenterebbe solo una cattedrale nel deserto e
asfissierebbe definitivamente l’intera zona di ac-
cesso al mare. Inoltre, tale aspetto risulta essere il
più oneroso, in quanto il Comune di Cerveteri
non ha le risorse sufficienti per poter realizzare
delle opere a sostegno dell’iniziativa. La prima
condizione, che poniamo come pregiudiziale, è
quindi la realizzazione di una soluzione viaria che
garantisca la fruibilità del progetto senza intaccare,
o se possibile decongestionando il flusso automo-
bilistico su quel tratto di strada che interesse
l’ingresso principale di Cerenova e Campo di Ma-
re.
In questo senso, la soluzione che il privato dovrà
realizzare a sue spese, è la costruzione di una via
complanare tra la Via Aurelia e l’Autostrada, che
unisca l’uscita a sud dall’autostrada, dove la Pro-
vincia dovrà realizzare una rotatoria, passando per
la prevista zona artigianale, la Cantina di Cerveteri,
fino al Centro Commerciale. Una infrastruttura
strategica e imprescindibile per la realizzazione di
qualsiasi tipo di iniziativa urbanistica nella zona
compresa fra l’autostrada e la Via Aurelia.
104
L’unica alternativa possibile!
Il complesso delle Aquae Caeretane è stato sco-
perto solo nel 1988. Una scoperta eccezionale in
località Pian della Carlotta.
L'impianto per ora si presenta con un calidarium,
un tepidarium ed alcuni ambienti di servizio la cui
individuazione come appartenenti al sito di Aquae
Caeretane si deve al rinvenimento di due dediche
che hanno consentito d'individuare anche i culti
connessi con il complesso. In un settore limitrofo
sono stati portati alla luce altri tre ambienti, forse
da attribuirsi a frequentazione femminile.
Oggi l’acqua minerale “Acqua Ceretana” è stata
riconosciuta dal Ministero della Salute come
“acqua termominerale naturale dotata di proprietà
teraupetiche per baneofangoterapia”.
Recentemente è stato realizzato un nuovo pozzo
d’estrazione che ha intercettato una falda profon-
da e consistente, la risorsa sgorga con portata na-
turale di oltre 15 litri/secondo, a più di 40°.
PROGETTO
Tipo di intervento e punti di forza
• Valorizzazione urbanistica e economica
dell’area nelle immediate adiacenze di un
autentico complesso termale di epoca romana
recentemente portato alla luce (“aquae caere-
tanae”).
• Sfruttamento di esistente concessione mi-
neraria per la coltivazione e impiego delle
acque termali presenti nel sottosuolo che
sgorgano a 42°con portata di 15 l/sec e pos-
seggono qualità terapeutiche certificate dal
ministero della salute.
• Sfruttamento di esistente concessione mi-
neraria per l’impiego delle acque termali pre-
senti nel sottosuolo che sgorgano a 42°con
portata di 15 l/sec e posseggono qualità tera-
peutiche certificate dal ministero della salute.
• Realizzazione di un complesso turistico-
“ACQUE CERETANE” Le terme di Cerveteri a Pian della Carlotta
105
Movimento CORAGGIO CERVETERI
termale con parco e strutture per ospitalità/
benessere e percorso archeologico.
• Realizzazione di 3 comparti funzionali
distinti: parco termale pubblico con centro-
benessere/spa, resort hotel privato 5 stelle,
ristorante con camere/casa vacanze.
• Intervento unitario per caratteristiche
morfologiche e architettoniche comuni e
complementari dei comparti e sistema inte-
grato di progettazione e sviluppo.
• Posizione facilmente raggiungibile e ben
servita: nelle immediate vicinanze di roma
(40km), aeroporto fiumicino (40km), porto
civitavecchia (20km), mare (5km), lago di
bracciano (15km), monti della tolfa (20km)
• Formula polivalente in grado di intercettare
sia un interessante bacino d’utenza pubblica
giornaliera (centro-benessere/medical spa,
piscine, ristorazione), sia un’utenza nazionale
e internazionale, oltre che un’utenza turistica
“di passaggio” collegata agli hubs aereopor-
tuali (fiumicino/ciampino) e crocieristico
(civitavecchia) in pieno sviluppo.
“Aquae Caeretane”. Il sito archeologico scoperto nel 1988 a Pian della Carlotta.
106
L’unica alternativa possibile!
• Risorsa idrica termale certa e con uniche
ed importanti qualità certificate.
• Strutture inserite in contesto climatico, pae-
saggistico e archeologico di assoluto rilievo e
forte attrazione.
• Nuova edificazione che consente la migliore
progettazione funzionale e architettonica
dell’intervento in funzione dei bisogni e ten-
denze maggiormente rilevate con il massimo
rispetto dell’ambiente.
OBIETTIVI E OPPORTUNITÀ
Intercettare e soddisfare al meglio una do-
manda sempre più emergente nel segmento
turistico “Salute & Benessere”.
Far diventare Cerveteri una destinazione di
grande attrazione con la realizzazione di un
”Polo del Benessere”
Valorizzazione del territorio
Opportunità economiche e sociali
Opportunità occupazionali
Salvaguardia dell’ambiente
Complesso turistico termale presentato al Comune di Cerveteri.
107
Movimento CORAGGIO CERVETERI
interessi pubblici.
Coraggio Cerveteri intende portare a compimento
la perimetrazione di tali nuclei, secondo le norme
di legge (formano un nucleo, secondo la legge,
almeno 10 case a non più di 30 metri l’una
dall’altra), attraverso piani di recupero che dovran-
no essere necessariamente a carico degli interessa-
ti.
Contestualmente, nella predisposizione del futuro
Piano Strutturale (nuovo PRG), dovranno essere
recuperati e inclusi, con gli stessi criteri, anche
quei nuclei che, per parametri trascurabili (poco
meno di 10 case, poco più di 30 metri), non rien-
trano strettamente nei limiti delle attuali normati-
ve, ma che rappresentano comunque un comparto
omogeneo urbanistico.
Per differenza, dovrà essere tutelato il resto del
territorio ancora a destinazione agricola, delimi-
tando quello che dovrà rappresentare il “Parco
Agricolo” di Cerveteri, onde preservarlo da future
e ulteriori aggressioni edilizie.
L e cosiddette “perimetrazioni” derivano da
una legge regionale e riguardano il recupero
dei nuclei rurali sorti spontaneamente al di fuori
del perimetro urbano.
Negli anni ottanta il territorio di Cerveteri è stato
interessato da un vasto fenomeno di edificazione
nelle aree rurali, dal punto di vista edilizio del tutto
regolare o regolarizzato, ma favorito da interpreta-
zioni legislative fin troppo ampie. Il risultato è sta-
ta una sostanziale modifica della conformazione
territoriale, cui non è seguito il pur necessario ade-
guamento dei servizi.
Tali agglomerati, ormai particolarmente diffusi,
sorgono infatti al di fuori del perimetro urbano e
non possono essere oggetto di interventi di ade-
guamento agli standard urbanistici, se non con la
perimetrazione degli stessi e il recupero urbanisti-
co secondo le norme nazionali e regionali.
Si tratta quindi di garantire gli stessi standard di
servizi a cittadini che invece, ad oggi, risultano di
fatto abbandonati da gestioni miopi ai più diffusi
PERIMETRAZIONI Recupero dei nuclei rurali sorti spontaneamente.
108
L’unica alternativa possibile!
L ’intera zona a sud di Cerveteri, compresa fra
Via Madonna dei Canneti e Via Settevene
Palo Nuova, versa in uno stato di disinteresse or-
mai da troppo tempo. Una zona di espansione,
che ha avuto una crescita incessante di nuove case,
senza mai poter contare su un disegno omogeneo
in termini di servizi, sistemazione del verde, e so-
prattutto di assetto viario.
Oggi l’intera zona, che poteva essere un fiore
all’occhiello per l’intera città, sta arrivando al col-
lasso. Basti pensare che insistono nel medesimo
quadrante la scuola Giovanni Cena, i supermercati
Coop, GS e Lidl, un edificio che ospita molti eser-
cizi commerciali e numerosi studi di professionisti,
una scuola materna, l’unica stazione dei Carabinie-
ri di Cerveteri.
Tutto ciò convive a fatica con strade inadeguate,
costantemente dissestate, un’illuminazione pubbli-
ca insufficiente o addirittura inesistente, l’assoluta
assenza di un qualsiasi piano viario. Molti inter-
venti sarebbero necessari per poter ridare un volto
dignitoso e funzionale alla zona.
Seppure le ristrettezze economiche del Comune
non lascino ben sperare, alcuni di essi non posso-
no essere ulteriormente procrastinati. Occorre
quindi progettare interventi urgenti, relativamente
alla strada provinciale Via Settevene Palo Nuova,
da sottoporre alla Provincia per il loro finanzia-
mento, immaginando nuovi svincoli e nuove usci-
te che consentano di decongestionare l’intera zo-
na.
Più difficile e complessa la situazione di Via Ma-
donna dei Canneti. L’unico tipo di intervento che
non incida sulle casse comunali (opzioni imprati-
cabile per il Patto di Stabilità) potrebbe essere un
accordo di programma, da inserire nel nuovo Pia-
no Strutturale del futuro PRG, che interessi la par-
te non vincolata della zona verde compresa fra Via
Settevene Palo, Via Madonna dei Canneti e Via
D’Annunzio (un corridoio di alcuni metri vicino
alla strada). In questo modo, in cambio di cubatu-
ra, sarebbe possibile adeguare la carreggiata di Via
Madonna dei Canneti, creare un’area attrezzata
per il mercato, acquisire al patrimonio pubblico e
sistemare Via D’annunzio e creare finalmente un
parcheggio adeguato per la scuola Giovanni Cena.
PERIFERIE DIMENTICATE Recupero urbanistico della zona a sud di Cerveteri
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Movimento CORAGGIO CERVETERI
Incrocio principale di Cerveteri. È prevista una rotatoria ma non ci sono fondi in bilancio per la sua realizzazione.
Incrocio con l’autostrada. Pericolosissimo. Si sono già verificati diversi incidenti mortali. È urgentissima la realizzazione della rotonda, per altro già finanziata dalla Provincia.
Via Pertini. Strada interrotta. Un’apertura su Via Settevene Palo Nuova può liberare l’intero quartiere.
Unico ingresso per il quartiere. Servirebbe una rotatoria.
Incrocio pericolo. Servirebbe una rotatoria.
Via D’annunzio. Strada privata ad uso pubblico.
Via Madonna dei Canneti. Troppo stretta e molto pericolosa.
Scuola Giovanni Cena e area destinata a parcheggio
Area indicativa di possibile intervento. Vincoli da verificare.
Come molte altre zone di Cerveteri, l’area soffre di mancanza di aree verdi, parcheggi, illuminazione, viabilità adeguata.
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L’unica alternativa possibile!
Juri MARINI Sindaco
Età: 38 anni.
Titolo di studio: Laurea in Scienza politiche.
Professione: Funzionario pubblico.
Esperienza amministrativa: consigliere comu-
nale da maggio 2008 a dicembre 2011.
Nella mia prima e unica esperienza da consigliere comu-
nale ho fatto della coerenza e della trasparenza il mio
stile di comportamento politico. Ho denunciato gli inciuci
di palazzo fin dal primo giorno. Non ho mai accettato
incarichi o poltrone, mantenendo la mia libertà di critica
contro la degenerazione partitica che ha affossato la città.
Ho presentato decine di mozioni e interrogazioni e ho
condotto battaglie importanti sulla trasparenza. Sono
stato il primo e unico consigliere ad aver messo in rete un
sito internet personale, dove ho pubblicato moltissimi
documenti legati alla mia attività amministrativa.
Mi sono sempre ispirato all’etica dell’esempio, ossia far
seguire le azioni agli impegni assunti. Una qualità che in
politica sembra ormai del tutto persa, se non addirittura
un disvalore.
Ho costituito con grande convinzione il Movimento Co-
raggio Cerveteri, rinunciando al carrierismo partitico, per
dimostrare, in primis a me stesso, che era possibile im-
maginare e fare una politica diversa, ricercando nelle so-
cietà civile le risorse più oneste e genuine per il risveglio di
un’autentica coscienza civica. Il risultato di questo lavo-
ro, delle decine di persone che pur non avendo mai fatto
politica hanno abbracciato questo percorso con grande
passione, il coinvolgimento democratico e partecipativo,
delegando responsabilità e autonomia, tutto ciò rappre-
senta per me motivo di grandissimo orgoglio.
Come estremamente orgoglioso e fiero sono di aver ricevu-
to dall’assemblea unanime di Coraggio Cerveteri la gran-
de responsabilità di rappresentare il Movimento come
candidato a Sindaco.
111
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Presentiamo dunque la nostra Giunta:
Juri Marini - Sindaco con delega
all’Urbanistica, che sarà organizzata attraverso
deleghe non assessorili e gruppi di lavoro con
professionisti ed esperti per la gestione delle
diverse tematiche.
1. Stefano Bruschi* - Vicesindaco e Asses-
sore con delega al Turismo, Cultura, Manife-
stazioni e grandi eventi, Sport;
2. Augusto Monachesi - Assessore con de-
lega al Bilancio, Fondi europei e bandi, Perso-
nale;
3. Orlando Gobbi* - Assessore con delega
alla Rappresentanza delle frazioni, Innovazio-
ne, Trasparenza, Comunicazione;
4. Riccardo Agresti - Assessore con delega
alla Pubblica Istruzione, Servizi sociali;
5. Rita Catalani* - Assessore con delega al
Commercio e Attività Produttive.
* Alcuni dei nostri assessori sono anche candidati in lista come consiglieri. In caso di vittoria elettorale, si dimetteranno per poter ricoprire l’incarico assessorile.
I NOSTRI ASSESSORI Le poltrone degli assessori sono sempre particolarmen-
te ambite in politica e rappresentano una “preziosa”
merce di scambio. Inciuci, trattative sottobanco e cam-
bi di maggioranze, ruotano da sempre intorno agli in-
carichi assessorili, che rappresentano non solo la ga-
ranzia di uno stipendio mensile, ma anche lo strumen-
to più concreto del potere politico e amministrativo.
Quando va bene, e non vengono utilizzate come merce
di scambio, le poltrone da assessori vengono distribui-
te secondo il classico manuale Cencelli: ossia “una for-
mula algebrico - deterministica per regolare la spartizione delle
cariche pubbliche in base al peso elettorale di ogni singolo partito
o corrente politica” (fonte: Wikipedia). Concetto ben lon-
tano, dunque, da una logica di responsabilità che inve-
ce, prima ancora che dell’opportunità politica, dovreb-
be guidare la scelta di tali incarichi attraverso un’analisi
oggettiva di professionalità e/o competenze.
In molti si dilettano a parlare di trasparenza, professio-
nalità, coerenza. Ma in politica, tra il dire e il fare, trop-
po spesso c’è il “potere”, e così finisce che le belle pa-
role restino a fare da cornice alle frenetiche campagne
elettorali, per svanire nel nulla un attimo dopo.
Coraggio Cerveteri vuole invertire la rotta, vuole dare
un altro esempio di coerenza e trasparenza e per que-
sto ha deciso di dichiarare fin da subito la squadra dei
suoi assessori e delle relative deleghe. Una scelta in
controtendenza, che non ha precedenti nella politica
locale (e probabilmente anche altrove). Ma siamo con-
vinti che solo così gli elettori potranno davvero valuta-
re e giudicare, consapevolmente.
112
L’unica alternativa possibile!
1. BRUSCHI STEFANO Roma, 29 giugno 1965 2. CATALANI RITA Roma, 01/04/1965 3. GOBBI ORLANDO Orvieto (TR), 13/01/1958 4. FARAGLIA ALESSANDRO detto DADDO Roma, 10/12/1970 5. FRONTONI DOMENICO Roma, 05/10/1965 6. MICOZZI PAOLA Roma, 08/06/1974 7. MONACHESI ALESSIO Roma, 14/12/1989 8. ZACCAGNINO PIETRO Roma, 02/09/1970
9. ZAMMITO LUCIANO Roma, 22/12/1963 10. CIAMMARUCHI DANIELE Roma, 24/08/1976 11. GALOSI NAZZARENO Civitavecchia (RM), 21/03/1977 12. GIACOBBE MARTINA Roma, 24/04/1990 13. LIBERTI ANTONIA Napoli, 23/01/1964 14. MARIANI MATTEO Torre Maggiore (FG), 02/01/1946 15. MASCELLI GIANFRANCO Tivoli (RM), 13/09/1944 16. CONTI LOREDANA Roma, 20/07/1961
CORAGGIO CERVETERI
LA NOSTRA LISTA
113
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Festa di piazza per la raccolta delle firme.
114
L’unica alternativa possibile!
ASSESSORE al Bilancio, Personale, Fondi europei
e bandi, della Giunta del Sindaco Juri Marini.
Età: 48 anni. Residente a Cerveteri dal 1988.
Profilo professionale. Attraverso il lungo
percorso che mi ha visto impegnato nelle principali
aree amministrative, finanziarie e di business della
filiale italiana di un leader mondiale nella ri/
assicurazione, ho potuto approfondire tutte le fasi
del ciclo produttivo e amministrativo, dalla
pianificazione strategica e finanziaria fino a quella
contabile, di tesoreria, fiscale e di bilancio.
Con il grado di dirigente, nella fase più recente
della mia esperienza, ho guidato anche i team di
Business Support per le filiali di Parigi e Madrid,
integrando, quindi, alla funzione tecnico
amministrativa l’abilità e la competenza nella
pianificazione strategica di mercato in un contesto
multinazionale, approfondendo anche i più
moderni concetti di Risk management. L’aver
rappresentato l’Amministratore Delegato italiano in
tutti i rapporti con gli istituti di credito, i
dipendenti e le organizzazioni sindacali, i fornitori
e gli outsourcer, mi ha consentito di assumere in
aggiunta anche il ruolo di Location Head.
I vari ruoli ricoperti nel tempo in una
multinazionale mi hanno permesso di utilizzare i
più moderni sistemi di pianificazione, reporting e
Controlling e di perfezionare la conoscenza della
lingua inglese oltre che di condividere sfide e
successi in un team cross location e multiculturali
di altissimo livello.
Motivazione personale: Ho deciso di mettere a
disposizione di Juri Marini, della sua Giunta e della
nostra Città la mia ventennale esperienza nel
campo della direzione amministrativa maturata
all'interno di una multinazionale leader di mercato.
Credo fortemente che la professionalità unita alla
passione siano l'unica alternativa possibile.
La professionalità unita alla Passione
faranno vivere l'Unica Alternativa Possibile
Fuori lista (non candidato al Consiglio)
Augusto
MONACHESI
115
Movimento CORAGGIO CERVETERI
ASSESSORE alla Pubblica Istruzione e Servizi
Sociali della Giunta del Sindaco Juri Marini.
Età: 54 anni. Attualmente residente a Bracciano.
Divorziato e poi coniugato dal 1991 con la dr Pi-
nella Maria con cui ha avuto due figli (Iris e Stefa-
no).
Titolo di studio: laurea in fisica.
Profilo professionale: Diplomato summa cum
laude in fisica, abilitato all’insegnamento di
SMCFN per la Scuola Media, Fisica e Matematica
e Fisica; insegnante dal 1984 prima nella Scuola
Media poi nel Liceo Classico. Incaricato di presi-
denza dal 2002 presso l’Istituto Comprensivo
“Don Milani” di Cerveteri, quindi dirigente scola-
stico dal 2007 prima presso l’Istituto Comprensi-
vo “Don Milani” di Cerveteri poi presso la SMS
“Corrado Melone” di Ladispoli. Autore di nume-
rose pubblicazioni scientifiche (analisi del bom-
bardamento micro meteoritico, TSS, gravito me-
tro, dislessia), ha partecipato a trasmissioni televi-
sive.
Motivazioni: l’impegno permette la realizzazione
della democrazia. È troppo facile contestare, pole-
mizzare e criticare chi fa qualcosa, molto meno
facile è fare. D’altro canto solo la conoscenza e
l’impegno diretto permettono la realizzazione del-
la democrazia. In particolare l’impegno per la
Scuola è un impegno politico nel senso che poiché
solo la cultura permette di difendersi, è una scelta
politica diffondere la cultura proprio per non con-
sentire la sopraffazione dell’uno sugli altri, del for-
te sul debole; infatti la scuola, se ben organizzata,
rende forte il debole.
La democrazia non esiste
senza la conoscenza
Fuori lista (non candidato al Consiglio)
Riccardo
AGRESTI
116
L’unica alternativa possibile!
ASSESSORE al Turismo, Cultura, Grandi Eventi,
Sport della Giunta del Sindaco Juri Marini.
Età: 46 anni. Vivo a Cerveteri dal 1996.
Profilo professionale: Sono un manager con
esperienza pluriennale nel campo della logistica
aeroportuale, ho gestito importanti progetti di
sviluppo e di innovazione tecnologica riuscendo
sempre a coniugare l’avvento delle nuove tecnologie
con il rispetto dei diritti e dei valori della persona. La
gestione delle infrastrutture e delle risorse è una delle
peculiarità che caratterizzano il mio curriculum
professionale, una caratteristica che ho potuto
mettere al servizio della pianificazione e
dell’attuazione di politiche sociali capaci di creare un
nuovo welfare non discriminatorio ed attento alle
fasce sociali più deboli.
Fin da giovane sono impegnato nell’associazionismo
di ispirazione cristiana. Come Presidente e fondatore
di enti ed associazioni di promozione sociale, credo
fermamente nel recupero dell’aspetto ludico e
ricreativo dello sport, nonché nell’importanza di
educare le nuove generazioni alla cultura
dell’interesse pubblico e dei valori cristiani.
Collaboro attivamente con importanti fondazioni di
promozione sociale nella provincia di Roma, con
l’Università salesiana di Scienze dell’Educazione, con
l’Opera Nazionale per le Città dei Ragazzi di Roma e
con L’Istituto Internazionale per lo Studio dei
Problemi della Gioventù. A livello locale sono
attualmente Presidente dell’Associazione Sportiva
Dilettantistica ARS ROMA e sono impegnato
nell’attività della pastorale giovanile in diversi ambiti.
Motivazioni: Ho sempre avuto un interesse innato
per l’ambito politico e sociale, ma la decisione di
impegnarmi direttamente è la conseguenza
dell’assoluta mancanza di interlocutori validi nelle
passate amministrazioni per qualsiasi tipo di
iniziativa. Così, insieme ad alcuni amici ho fondato il
Movimento Coraggio Cerveteri, consapevole del
grande lavoro che ci aspetta e certo che grandi
risultati si ottengono tramite l’impegno e il sacrifico
di tutti.
Manifestiamo l’amore per la nostra
città e per noi stessi.
Stefano
BRUSCHI
117
Movimento CORAGGIO CERVETERI
ASSESSORE al Commercio e Attività Produttive
della Giunta del Sindaco Juri Marini.
Età: 47 anni.
Profilo professionale: Ho conseguito il diploma
di ragioniere e perito commerciale nel 1983. Iscrit-
ta all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli
Esperti Contabili. Sono Titolare di Studio Com-
merciale e Tributario in Cerveteri.
Vivo a Cerveteri e non ho mai ricoperto incarichi
amministrativi
Motivazioni: Ho deciso di candidarmi per la mia
prima volta in quanto sento il dovere nei con-
fronti di tutti i cittadini di Cerveteri di almeno ten-
tare di migliorare le sorti di questo splendido e
ricco ma trascurato paese.
Cerveteri è un paese che per la sua storia, la sua
cultura artistica e paesaggistica potrebbe dare lavo-
ro a moltissimi abitanti, ma tutte le sue qualità non
sono sfruttate anzi sottovalutate e quasi dimenti-
cate nel degrado ed abbandono.
La mia convinzione di tentare questa che per me è
un’esperienza completamente nuova, è stata moti-
vata dalla possibilità di affiancare una persona di-
stinta, cortese e diligente come Juri Marini, che
stimo ed ammiro profondamente e che è stato in
grado di circondarsi di candidati altrettanto validi,
tecnici e competenti.
Onoriamo con onestà e competenza
questa nuova Cerveteri.
Rita
CATALANI
118
L’unica alternativa possibile!
ASSESSORE alla Rappresentanza delle Frazioni,
Innovazione, Trasparenza, Comunicazione della
Giunta del Sindaco Juri Marini.
Età: 54 anni.
Sposato con 3 figli. Residente a Cerveteri dal
1959. Non sono stato mai eletto, né ho mai
rivestito incarichi amministrativi locali.
Professione: Ingegnere informatico per SOGEI-
Ministero Finanze dal 1984.
Titolo di studio: Laurea Ingegneria Elettronica
Motivazione personale. vivo e abito nel
territorio di Cerveteri da circa 53 anni (dal lontano
1959) e conosco sulla mia pelle la situazione di
abbandono e degrado in cui è stata lasciata la zona
del litorale (Cerenova e Campo di Mare) in tutti
questi anni. Ho riscontrato le stesse problematiche
in altre zone periferiche, come ad esempio
Valcanneto. Ritengo quindi di potermi impegnare
per le località periferiche, per individuare, con il
contributo anche dei cittadini, le soluzioni che
consentano di dare risposte al miglioramento della
qualità della vita, alla trasparenza amministrativa,
allo sviluppo, al turismo e all’occupazione.
Superiamo l’immobilismo
che ha bloccato lo sviluppo
soprattutto delle periferie
Orlando
GOBBI
119
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Età: 41 anni. Residente a Cerveteri dalla nascita.
Profilo: Impiegato in una ditta di servizi
Titolo di Studio: Maturità Tecnica, Geometra e
radiotecnico
Motivazione personale: Non ho mai fatto politi-
ca attiva e non mi sono mai fidato dei partiti. Sono
un volto comune, uno di voi.
Sono sempre vissuto a Cerveteri e ho visto la mia
città decadere anno dopo anno. Seppure questa
rappresenti la mia prima esperienza di politica atti-
va, ho intenzione di spendere le mie energie per la
mia città.
Con il Movimento Coraggio Cerveteri ho trovato
un gruppo di persone capaci e volenterose, ma
soprattutto ho trovato spazio per idee e proposte,
perché in questo nuovo soggetto politico ognuno
è veramente protagonista e responsabile del suo
impegno.
Per questo sono orgoglioso di far parte della lista
di Coraggio Cerveteri e appoggerò Juri Marini Sin-
daco per la stima che nutro in lui e nel suo team.
“Il Coraggio,
chi non ce l’ha
non se lo può dare”
(da I Promessi Sposi)
Alessandro
FARAGLIA
detto DADDO
120
L’unica alternativa possibile!
Età: 46 anni. Vivo a Cerveteri dal 1993.
Profilo professionale: Sono un esperto in logisti-
ca integrata ed aeroportuale ed ho coordinato im-
portanti progetti di sviluppo tecnico ed economi-
co.
Inoltre ho coordinato lo sviluppo e il rilascio in
operativo di sistemi di gestione integrati.
Responsabile di organizzazioni particolarmente
dinamiche e complesse con processi operativi atti
ad assicurare servizi definiti “pubblici”.
Ho maturato significative esperienze nel marke-
ting nella pubblicità e nella organizzazione di e-
venti.
Inoltre ho curato importanti procedure di ou-
tsourcing e di gestione appalti inerenti servizi e
forniture.
Sono impegnato nel sociale come membro giunta
scuola comitato genitori e come donatore di san-
gue.
Motivazioni: Il vero cambiamento passa ponen-
do al centro la persona e l’interesse pubblico, valo-
ri e principi cui si ispira il nostro movimento Co-
raggio Cerveteri. Per questo ho deciso di mettere a
disposizione di Juri Marini, della sua Giunta e del-
la nostra Città il mio impegno e la mia professio-
nalità.
Un impegno concreto
per costruire un futuro migliore.
Domenico
FRONTONI
121
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Età: 38 anni. Residente a Cerveteri dal 2002.
Profilo professionale: Analista informatico, e-
sperta di Banche Dati specializzata nel settore sa-
nitario con particolare attenzione nella gestione
delle agende mediche e lo studio di soluzioni per
l’abbattimento delle liste d’attesa delle prestazioni
ambulatoriali.
Esperta attività di Call Center, Help Desk, Back-
Office.
Consulente Informatico per grandi aziende, svol-
gendo attività di sviluppo e manutenzione di si-
stemi di contabilità e magazzino
Motivazioni: Vivere a Cerveteri mi piace molto,
ma vorrei che molte cose migliorassero, per que-
sto penso che un atteggiamento attivo e propositi-
vo possa essere la strada giusta per cambiare le
cose.
Coraggio Cerveteri mi ha convinta perché è costi-
tuito da persone nuove; con professionalità e
competenze diverse, tutte a disposizione della città
e dei cittadini con lo scopo comune di rendere
Cerveteri una città migliore.
Il nuovo modo di fare politica di Juri Marini è
l’unica alternativa al cambiamento in cui spero ed
è per questo che ho deciso di mettere a disposizio-
ne le mie esperienze e le mie competenze con
grande entusiasmo.
Il coraggio è la prima delle
qualità umane, perché è quella
che garantisce le altre.
(Winston Churchill)
Paola
MICOZZI
122
L’unica alternativa possibile!
Età: 22 anni. Residente a Cerveteri dal 1989.
Studente universitario di Economia e Gestione
Aziendale, specializzazione in Amministrazione e
Controllo.
Profilo professionale: Recentemente ho ricoper-
to la figura di responsabile amministrativo presso
un centro di assistenza auto multibrand.
Motivazioni: Ho deciso di candidarmi per
l’amore della mia Città.
Vivo a Cerveteri dalla nascita, e voglio contribuire
al suo sviluppo. Conosco le problematiche del ter-
ritorio, e sono convinto che non ci si può limitare
alla semplice critica inconcludente, ma che è ne-
cessario mettersi in gioco e condividere le proprie
conoscenze e, con entusiasmo, costruirne un futu-
ro sostenibile.
Ho aderito al Movimento fin dall’inizio occupan-
domi della comunicazione e del sito internet. Sono
fortemente convinto che la trasparenza e la comu-
nicazione siano pilastri irrinunciabili di una vera e
sana democrazia.
Credo negli ideali del Movimento e nella
leadership di Juri Marini, che per me, hanno rap-
presentato sin dall’inizio una possibilità concreta
di svolta per l’amministrazione della nostra Cerve-
teri: l'unica alternativa possibile.
Il Coraggio di cambiare,
partendo dai giovani competenti
Alessio
MONACHESI
123
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Età: 41 anni. Vivo e lavoro a Cerveteri dal 2007.
Profilo professionale: Dirigente medico ospeda-
liero di I livello radiologo.
Titolo di studio. Laurea in medicina e chirurgia.
Specializzazione in radiodiagnostica.
Motivazione personale: Ho deciso di candidarmi
e di mettere a disposizione la mia professionalità
ed esperienza in campo medico per il paese dove
vivo e lavoro e soprattutto per il paese dove cre-
scerà mia figlia.
Lo scopo del mio lavoro sarà la riduzione degli
accessi alle strutture ospedaliere ed ambulatoriali,
con una campagna di prevenzione ed informazio-
ne che inizierà nelle scuole e proseguirà nelle case
di tutti i residenti con percorsi formativi, campa-
gne di interesse pubblico e con l’apertura di spor-
telli dedicati in ambito comunale.
Il mio impegno politico non mi allontanerà dalle
mie professionalità e dal mio lavoro perché il vero
cambiamento sarà nel ripensare il modo di fare
politica e la sanità un giorno la faranno i cittadini
insieme ai medici
La salute
è il primo dovere della vita.
(Oscar Wilde)
Pietro
ZACCAGNINO
124
L’unica alternativa possibile!
Età: 48 anni. Residente a Cerveteri dal 1994
Profilo professionale: Dal 1986 imprenditore e
libero professionista nel settore del commercio
all’ingrosso e al dettaglio con responsabilità gestio-
nali nell’ambito di attività commerciali del Munici-
pio di Roma I.
Nel 1998 agente di commercio plurimandatario
per una azienda operante a livello nazionale nel
settore dell’ottica. Nel 2000 socio fondatore di
un’impresa artigiana nel Municipio di Roma I.
Dal 2008 ad oggi, amministratore di una società di
servizi specializzata in ristrutturazioni d’interni.
Responsabile della sicurezza ai sensi del D.lgs.
81/2008.
Titolo di studio: Diploma Istituto Tecnico Indu-
striale
Motivazione personale: sono gli ideali della
“persona al centro” che mi hanno spinto ad affronta-
re questa sfida con il movimento Coraggio Cerveteri
e con le persone che, come me, credono che il
cambiamento sia possibile e che per questo si im-
pegnano e lavorano.
Passione, competenza e partecipazione
per fare di Cerveteri
una cittadina migliore.
Luciano
ZAMMITO
125
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Età: 35 anni.
Profilo professionale: sono diplomato all’istituto
tecnico per geometri di Bracciano, ho avuto diver-
se esperienze lavorative, tra cui la più importante
ho partecipato alla realizzazione del l’Istituto Poli-
grafico e Zecca dello stato di Roma.
Da molti anni sono appassionato di Etruscologia,
frequentando molti corsi patrocinati sia dal comu-
ne di Cerveteri che dall’Unesco
Pratico da sempre vari sport tra i quali il ten-
nis ,inoltre svolgo attività ricreative come la musi-
ca (suonando le percussioni) e modellando l’argilla
creare riproduzioni di ceramiche antiche
Motivazioni: Ho accettato l’invito a presentare la
mia candidatura essenzialmente per due motivi:
Primo, penso che a Cerveteri sia necessario un
profondo cambiamento della gestione pubblica, e
noi giovani questo cambiamento non dobbiamo
solo chiederlo, ma contribuire in prima persona a
conseguirlo.
Secondo, ho trovato in Coraggio Cerveteri, com-
petenze e onestà nelle persone, inoltre un valido
programma e quindi tutte le condizioni per svol-
gere un attività di corretta amministrazione del
comune.
Coerentemente con il mio carattere non sono en-
trato in lista solo per far numero, mi auguro di
convincere molti elettori e poter accedere di fatto
al consiglio comunale.
Costruiamo l’alternativa
e liberiamo il nostro futuro!
Daniele
CIAMMARUCHI
126
L’unica alternativa possibile!
Età: 35 anni
Profilo professionale: Geometra e imprenditore
edile.
Motivazione personale: non mi sono mai inte-
ressato fortemente di politica, quindi non posso
ora dichiarare di voler intraprendere una carriera.
Però, in quanto dispiaciuto nel vedere il mio paese
fermo e abbandonato, spero di poter dare un con-
tributo positivo e competente, grazie alla mia mo-
desta ma già importante esperienza lavorativa in
campo imprenditoriale.
L’impegno politico che ho deciso di assumere,
non mi allontanerà dal mio lavoro, anzi, sono si-
curo che, come le mie competenze professionali
possono offrire un contributo alle azioni politiche
e amministrative nell’interesse di Cerveteri,
l’impegno civico a sua volta può rappresentare per
me una crescita personale importante, acquisendo
esperienze che mi permettano di avere sempre una
visione diversa e più ampia.
Nulla è permanente
tranne che il cambiamento
(Eraclito, filosofo greco)
Nazzareno
GALOSI
127
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Età: 21 anni.
Profilo professionale: diplomata la Istituto Pro-
fessionale aziendale. Impiegata dal 2010 presso
una importante catena di negozi di arredamento.
Quest’anno mi iscriverò all’Università alla facoltà
di Scienze dello Sviluppo e delle Cooperazione
internazionale.
Motivazione personale: nel 2006 sono stata elet-
ta nel “Consiglio comunale dei ragazzi”, di cui so-
no stata Presidente per due anni. Purtroppo il
Consiglio dei ragazzi non ha potuto lavorare al
pieno delle proprie potenzialità, per mancanza di
collaborazione da parte della politica. L’unico la-
voro importante è stata l’organizzazione di alcuni
eventi nel contesto della Sagra dell’Uva, in colla-
borazione con la Pro Loco.
Ritengo che i giovani, e soprattutto i giovanissimi,
che si vogliano impegnare in politica debbano es-
sere supportati meglio e in modo più concreto.
Troppo spesso infatti la “politica” parla a spropo-
sito delle politiche giovanili, solo per convenienze
elettorali, ma nessuno è mai disposto ad ascoltare
veramente le istanze delle nuove generazioni, tan-
tomeno a mettere a disposizione strumenti con-
creti per la realizzazione delle loro idee.
Per questo serve un impegno diretto dei giovani,
che devono conquistarsi, con coraggio, uno spazio
importante e diventare protagonisti della costru-
zione del proprio futuro.
Non riesco a capire perché le persone
siano spaventate dalle nuove idee.
A me spaventano quelle vecchie.
(John Cage)
Martina
GIACOBBE
128
L’unica alternativa possibile!
Età: 48 anni. Residente a Cerveteri dal 1995.
Profilo professionale: ho lavorato per diversi
anni presso una importante Spa di Roma nel cam-
po del Global Service occupandomi di ammini-
strazione e della parte commerciale legata a paghe
e contributi.
Con la nascita di mia figlia Ilaria, ho fatto la mam-
ma a tempo pieno. Nel frattempo ho dato vita ad
un sogno, aprendo un’attività commerciale che
porto avanti da ormai circa 10 anni e che oggi rap-
presenta la mia più grande soddisfazione e il futu-
ro per mia figlia.
Motivazione: a Cerveteri mi trovo molto bene:
adoro questa città. Ma è una città che potrebbe
dare molto di più da tanti punti di vista: turistico,
commerciale, culturale, di nuovo occupazione.
Una città che vive tantissimi problemi e che sem-
bra si stia trasformando in un grande dormitorio.
Una cosa inaccettabile, per un territorio così bello.
Per questo ho deciso di impegnarmi in politica e
offrire il mio contributo, sulla base di idee molto
chiare.
Ritengo infatti che ci voglia molto coraggio ad
esporsi, perché significa mettersi in discussione.
Ma la situazione che viviamo richiede l’impegno di
tutti, in prima linea. Occorre riuscire a portare nel-
la politica una sana coscienza civica, per superare
le tante chiacchiere e portare nuova concretezza.
Solo con queste premesse si può immaginare un
vero cambiamento del rapporto della politica e
dell’amministrazione con i cittadini.
Mantieni i tuoi valori positivi perché i
tuoi valori diventano il tuo destino
(Mahatma Gandhi)
Antonia
LIBERTI
129
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Età: 66 anni. Residente a Cerveteri dal 1991.
Titolo di Studio: Laurea in Economia e Commer-
cio
Profilo professionale: Pensionato. Ex funzionario
Ministero Commercio Estero, già esperto in com-
mercio estero e Delegato italiano presso l’OCSE -
Parigi, per 8 anni, dove ha partecipato, curando gli
interessi del nostro Paese, discutendo e procedendo
a vere e proprie negoziazioni-mediazioni sui diversi
documenti pubblicati dall’OCSE, riguardanti il
commercio estero.
In sede UE, ha partecipato a Bruxelles, sempre in
rappresentanza del nostro Paese, a definire la posi-
zione comunitaria della Commissione UE sul tema
Trade Facilitation, parte integrante dei negoziati a
Ginevra presso il World Trade Organization
(Organizzazione Mondiale del Commercio) in vista
degli Accordi Mondiali sul Commercio, che è un
vero e proprio trattato recepito dal Consiglio dei
Ministri UE, e quindi anche dal nostro Paese. Per
14 anni Capo Delegazione Italiana a Ginevra pres-
so l’ONU - CEFACT. Comitato per la Facilitazio-
ne del Commercio Internazionale.
Per 7 anni Capo della Segreteria NATO-UE presso
il Gabinetto del Ministro del Commercio Estero.
Come ultimo incarico, prima del pensionamento,
ha creato al Ministero dello Sviluppo Economico, il
Comitato Nazionale per la Semplificazione delle
procedure di Commercio Estero – International
Trade Hub-ITALIA (ITH Italia). In tale contesto
ha organizzato, fra l’altro, nel 2006 e nel 2009 due
Convegni internazionali.
Motivazione personale: non si può solo lamen-
tarsi se le cose non vanno. Occorre impegnarsi di-
rettamente e mettere al servizio di tutti le proprie
competenze ed esperienze. Data l’esperienza inter-
nazionale, ho deciso di aiutare, assieme agli altri
candidati, Juri Marini nel reperire fondi internazio-
nali per dare un vero sviluppo a Cerveteri.
Conoscenze e sapere
al servizio di tutti
Matteo
MARIANI
130
L’unica alternativa possibile!
Età: 67 anni. Nato a Tivoli e residente a Cerveteri
dal 1982.
Profilo professionale: dopo il diploma della ma-
turità artistica ho frequentato l’Accademia di Belle
Arti. Qualche anno d’insegnamento presso Istituti
privati che lascio per seguire la mia vocazione arti-
stica. Ho esposto le mie opere in pittura e scultura
in moltissime città italiane ed estere.
Dagli anni ’70 ho interrotto definitivamente ogni
rapporto con le Gallerie private ed espongo solo
in sedi istituzionali come i Musei d’Arte Contem-
poranea o sedi espositive di Amministrazioni Co-
munali e Provinciali.
Nel 2000 sono chiamato ad esporre all’Istituto
Italiano di Cultura di Bruxelles e, nel 2003, in
quello di Monaco di Baviera. Contemporaneamen-
te alla mia attività di artista, ho aggiunto quella di
critico d’arte e dal 2000, ininterrottamente, ho una
mia rubrica d’arte sul giornale “Lo Strillo” di Na-
poli e curo mostre per altri artisti: “Viaggio nella
memoria”(2003) per la sala espositiva dell’XI Mu-
nicipio di Roma in occasione delle celebrazioni
per l’eccidio delle Fosse Ardeatine.
La mia attività artistica è volta anche al sociale.
Attualmente sto curando una mostra collettiva per
una località abruzzese colpita dal terremoto che
sarà portata per tutta l’estate del 2012.
Motivazioni: Sempre critico nei confronti delle
passate legislature di Cerveteri per l’incapacità di
amministrare sia la città e ancor di più le sue fra-
zioni, entro per la prima volta in una compagine
politica, distaccata dai partiti, per dare aiuto alla
Lista di Coraggio Cerveteri con la candidatura di
Juri Marini a Sindaco. Una lista snella, veloce, che
si avvale di persone esperte e capaci di affrontare
tutti i temi e i problemi dell’amministrazione civi-
ca, persone presenti sul territorio pronte a racco-
gliere ogni vostro suggerimento come me che vivo
a Cerenova.
Cultura è il vivere civile di una città
dalle profonde radici storiche
come Cerveteri.
Gianfranco
MASCELLI
131
Movimento CORAGGIO CERVETERI
Età: 51 anni. La mia residenza è a Ladispoli dal
2010, ma da Gennaio abito a Valcanneto, dove ho
già vissuto dal 1986 al 1999.
Profilo professionale: imprenditrice dal 1976, in
realtà di diverse dimensioni e settori: imballaggi,
pubblicità, liuteria moderna, scuola di arti varie
(musica, teatro, fotografia, cinema), casa editrice,
associazioni sportive ricreative, scuola di
formazione.
Mediatrice nelle relazioni “complesse”.
Titolo di studio: Diploma Istituto Tecnico per
Ragionieri.
Motivazione: “Io devo essere il cambiamento che
voglio vedere nel mondo”: devo quindi cambiare
la politica, per farla tornare a essere cio’ che era:
gestione della cosa pubblica sana, proficua per la
società e lungimirante.
Perché ho scelto “Coraggio Cerveteri”. Innanzi
tutto per le persone del Movimento: da Juri Marini
a tutti i componenti del Movimento. Finalmente, e
semplicemente: gente onesta. Per il suo
programma: fatto di azioni veramente realizzabili
(in tempi veloci) e non di chiacchiere: centralità
della persona, ascolto diretto, soluzione dei
problemi, creazione di opportunità.
E poi perché il logo e il nome rappresentano gli
impulsi necessari alla nostra epoca: coraggio e
cuore. Apporterò coraggio, cuore ed esperienza.
Guardiamo e andiamo avanti.
E facciamolo bene:
con amore e con responsabilità.
Loredana
CONTI
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L’unica alternativa possibile!
133
Movimento CORAGGIO CERVETERI
134
L’unica alternativa possibile!
Sito internet: www.coraggiocerveteri.it
Email: [email protected]
Facebook: Coraggio Cerveteri
Sede Comitato Elettorale: Piazza Risorgimento, 6