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DOMINIQUE BARTH�LEMY
IL POVEROSCELTO
COME SIGNORELa buona notizia à annunciata ai poveri
A cura di Adrian Schenker e Laura Brusotto
Prefazionedel cardinale Carlo Maria Martini
EDIZIONI QIQAJONCOMUNITA DI BOSE
Nella stessa collana SPIRITUALIT� BIBLICA
P. Beauchamp, Testamento biblicoL. Bouyer, La Bibbia e il Vangelo. Il senso della Scrittura: dal Dio che parla al Dio
fatto uomoL. Manicardi, Guida alla conoscenza della Bibbia
Invieremo gratuitamenteil nostro Catalogo generalee i successivi aggiornamentia quanti ce ne faranno richiesta.
www.qiqajon.itwww.monasterodibose.it
AUTORE: Dominique BarthßlemyTITOLO: Il povero scelto come SignoreSOTTOTITOLO: La buona notizia à annunciata ai poveriCOLLANA: SpiritualitÜ biblicaFORMATO: 20 cmPAGINE: 240PREFAZIONE: Carlo Maria card. MartiniTITOLO ORIG.: Le pauvre choisi comme Seigneur. La Bonne Nouvelle est annoncße aux
pauvresEDITORE ORIG.: ß 2009 Cerf, ParisCURATORE: Adrian Schenker e Laura BrusottoTRADUZIONE: dal francese a cura di Laura Brusotto e Carla TuratiIN COPERTINA: G. Thoux, Sant’Orso distribuisce gli zoccoli di legno ai poveri, bassorilievo
ligneo, particolare
ß 2010 EDIZIONI QIQAJONCOMUNIT� DI BOSE13887 MAGNANO (BI)Tel. 015.679.264 - Fax 015.679.290 isbn 978-88-8227-324-8
PREFAZIONE
Conoscevo padre Dominique Barthélemy, domenicano, come ungrande critico testuale. Avevo molta stima di lui, della sua capacitàdi lavoro e dell’acutezza delle sue intuizioni. Gli avevo anche in-viato a Friburgo qualche studente che doveva specializzarsi in que-sta materia. Ero convinto che il contatto con questo eminente stu-dioso e con le sue idee profonde e originali sulla storia dei testi e sul-la critica testuale, in particolare dell’Antico Testamento greco edebraico, preparasse adeguatamente gli studenti ad affrontare i proble-mi complessi di queste materie.
Non avevo che un’idea molto vaga della sua conoscenza dellateologia biblica, e non ero a conoscenza della sua attività di divul-gatore in questo campo, attraverso gli scritti e la predicazione. Sape-vo appena di un libro dal titolo Dieu et son image1, ma non gli ave-vo mai dato grande importanza.
Ora sono molto contento che mi sia data l’occasione di leggere perintero questo manoscritto a cui è stato dato il titolo Le pauvre choi-si comme Seigneur, che sarà pubblicato postumo. Si tratta di con-ferenze che padre Dominique Barthélemy aveva tenuto negli ultimianni della sua vita alle piccole sorelle di Gesù in Italia. È stata fat-ta una scelta del vasto materiale e questa scelta è stata ordinata se-condo uno schema che mette in luce il tema della povertà, tema dicui padre Barthélemy si è occupato incessantemente.
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1 Cf. J.-D. Barthélemy, Dio e la sua immagine, Jaca Book, Milano 19804.
Leggendo queste pagine si rimane stupiti della conoscenza esege-
tica dell’autore, della finezza delle sue interpretazioni, dell’incisivi-
tà e pregnanza delle sue formule. Egli parte dalla predicazione del
Regno fatta da Gesù e nota fin dall’inizio come tale predicazione sia
strettamente legata alla povertà: “Beati voi poveri” (Lc 6,20), “Ai
poveri si annuncia il regno di Dio” (cf. Mt 11,5). Procede poi esa-
minando i diversi cammini del cristiano nella via della povertà o
della ricchezza per comprendere a poco a poco i contesti in cui la
pregnanza e la forza di questo atteggiamento fondamentale appaio-
no in tutto il loro rilievo. Sottopone ad analisi in particolare alcu-
ni testi classici sulla figura del povero nel Nuovo Testamento, co-
me il brano di Lazzaro e del ricco epulone (cf. Lc 16,19-31), il Pa-
dre nostro (cf. Mt 6,9-13), il giudizio finale (cf. Mt 25,31-46), come
pure i capitoli 5 e 11 del Vangelo secondo Giovanni, il tema della
Gerusalemme celeste che discende sulla terra in Apocalisse 21, ec-
cetera.
Molte volte, nella teologia e anche nella pastorale, si pensa la po-
vertà come un tema settoriale, o addirittura come un tema che sot-
tolinea l’aspetto sociologico e che quindi non è adatto per penetra-
re nell’insieme della rivelazione. V’era chi proponeva addirittura di
cancellare questa parola dal vocabolario ecclesiale, per le troppo fre-
quenti liti che nei secoli avevano dilaniato la comunità cristiana,
proprio in nome della povertà. Al contrario, al concilio Vaticano II
il cardinale Lercaro, insieme con parecchi altri, avrebbe voluto che
tutto quanto aveva da dire il concilio fosse unificato sotto il tema
della povertà. Molti non compresero questa intenzione, la ritennero
parziale o sociologica, e quindi non fu accettata.
Padre Barthélemy mostra come la povertà, intesa nel senso più am-
pio da lui spiegato, sia essenziale per comprendere il movimento del-
la redenzione e possa essere assunta come cifra simbolica dell’azio-
ne di Gesù e della chiesa. Anzi essa introduce alla conoscenza del ve-
ro Dio, liberando il suo volto da quelle immagini errate che spesso
noi ci facciamo di lui.
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Auguro a tutti coloro che leggeranno queste pagine di comprende-
re il significato, spesso misconosciuto, di questa parola chiave e di
poter cogliere qualcosa di quella sintesi grandiosa che padre Barthé-
lemy andava meditando nel suo cuore, pur occupandosi nell’ambi-
to pubblico, della critica testuale. I suoi contributi in questo cam-
po sono decisivi, ma il lettore non apprezzerà di meno quanto egli
ha da dirci in questo libro di teologia biblica.
Carlo Maria cardinale Martini, sj
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NOTA AL LETTORE
Non desidero, qui, tratteggiare la vita e la carriera di Domini-que Barthélemy, nota a tutti, almeno a grandi linee, o in ciò chepadre Barthélemy stesso, sempre discreto sulla propria perso-na, ha rivelato. Voglio invece situare brevemente questo libro,pubblicato in francese otto anni dopo la sua morte, e ora anchein italiano.
Dominique Barthélemy aveva lasciato alla sua morte due gros-si volumi della sua Critique textuelle de l’Ancien Testament qua-si compiuti. Occorreva semplicemente estrarli dal suo computere rileggerne la redazione. Era la sua opera di esegeta e di criti-co testuale al servizio dell’at, e dunque della parola di Dio, chelasciava dopo di sé. A giusto titolo essa desta l’ammirazione ditutti quelli, e sono molti, che la utilizzano e che sono conoscito-ri di critica testuale biblica. Il secondo di questi due volumi ap-parirà, lo speriamo, in un futuro molto prossimo. Sarà l’ultimo1.
Ma oltre a questo, ha trasmesso anche tutto un insegnamen-to di teologia biblica, registrato su supporti magnetici. Lungoil corso della sua vita padre Barthélemy ha predicato ritiri, ani-mato sessioni bibliche, tenuto conferenze, di cui molti si ricor-
1 Questi i quattro volumi finora pubblicati: D. Barthélemy, Critique textuelle de l’An-cien Testament, I. Josué, Juges, Ruth, Samuel, Rois, Chroniques, Esdras, Néhémie, Esther,Éditions Universitaires, Fribourg 1982; II. Isaïe, Jérémie, Lamentations, Éditions Univer-sitaires, Fribourg 1986; III. Ezéchiel, Daniel et les 12 Prophètes, Éditions Universitai-res-Vandenhoeck & Ruprecht, Fribourg-Göttingen 1992; IV. Psaumes, Academic PressFribourg-Vandenhoeck & Ruprecht, Fribourg-Göttingen 2005.
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dano ancora vivamente, e omelie durante la liturgia. Era un mi-nistero della parola orale di grande fecondità, esercitato in tuttala sua vita. A volte scriveva pagine di teologia biblica per rivi-ste come Sources di Friburgo e altre. Erano eccezioni, tuttavia.Tutti coloro che l’hanno udito hanno potuto sentire quella cheera una parte importante della sua attività di interprete dellaScrittura. Egli vi si donava instancabilmente e con gioia, pro-fondità, immaginazione, humour, alla presenza di numerose ediverse tipologie di pubblico, umile e di prestigio, di grandi edi piccoli.
Ha fatto eccezione un libro, il solo che Dominique Barthélemyabbia pubblicato in teologia biblica, Dieu et son image, apparsonel 1963 per le Éditions du Cerf a Parigi, e da allora editato piùvolte ininterrottamente e tradotto almeno in sette lingue. Un fat-to raro nell’editoria di questo genere di libri: non è invecchia-to. Mantiene una freschezza e una presenza che sono il segretodei grandi libri, quelli che esprimono un’esperienza umana e re-ligiosa vera. Egli avrebbe voluto, come mi ha detto alcune vol-te, alla fine della sua vita, una volta compiuta la sua opera ese-getica, ritornare alla teologia biblica e scrivere un’altra opera.Non gli è stato accordato.
Le piccole sorelle di Gesù e due loro amiche italiane lo han-no fatto in un certo senso per lui e al suo posto, per amicizia ericonoscenza. Questo libro infatti riproduce una parte dell’in-segnamento biblico che Dominique Barthélemy aveva dato al-le piccole sorelle nel corso di una quindicina d’anni, dal 1980 cir-ca al 1995. Durante questo periodo, ogni due anni, teneva lo-ro una sessione di dieci/dodici giorni. Il tempo era suddivisotra i corsi, il lavoro biblico in gruppi e l’eucaristia con la pre-ghiera comune. Queste sessioni erano rivolte in particolare al-le sorelle incaricate di trasmettere la parola biblica all’internodella fraternità e nei diversi luoghi dove erano inserite, disper-se nei cinque continenti del mondo. È noto che le sorelle vivo-no tra i pigmei e gli zingari o sulle barche nell’Estremo orien-
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te, sotto le tende dei nomadi nel deserto, nelle bidonvilles o inaltri quartieri poveri delle grandi città, a contatto con malati,tossicomani, prigionieri e altri diseredati di questo mondo. Co-sì le sessioni erano momenti di forte e reciproca condivisionetra loro e Dominique Barthélemy. Un momento particolarmen-te intenso era l’omelia, regolarmente di sette minuti, che padreDominique faceva ogni giorno nella celebrazione della messa.
In particolare la sessione del settembre 1990, a Caspoggio inItalia, era consacrata a “La buona notizia annunciata ai pove-ri”. Si è svolta in una scuola che don Abramo Levi aveva mes-so a disposizione delle sorelle. Nel 1995, l’ultima sessione ebbeluogo in Rwanda, subito dopo i massacri che hanno devastatoquesto paese nel 1994. Le piccole sorelle avevano invitato pa-dre Barthélemy ad andare là, presso di loro, poiché pensavanoche se una parola poteva portare speranza, era quella della Bib-bia, letta e meditata in profondità.
Una grande amica delle sorelle, Laura Brusotto, e piccola so-rella Michèle di Gesù si sono assunte il grande lavoro della tra-scrizione delle registrazioni, l’analisi delle piste di lavoro sugge-rite da padre Barthélemy e delle testimonianze espresse duran-te le sessioni. Hanno ordinato tutti questi corsi raggruppandoliper tematiche apparentate. Venne molto presto l’idea di pubbli-care almeno una scelta significativa di questo insegnamento. Tut-tavia una pubblicazione implicava una revisione stilistica dei cor-si tenuti oralmente. Con una certa tenacia e perseveranza han-no quindi iniziato questo delicato lavoro, cercando di rispettareil più possibile l’espressione e lo stile di Dominique Barthélemy,senza le ripetizioni e le libertà concesse all’orale, ma da esclu-dersi nello scritto. Padre Barthélemy non scriveva mai i suoi cor-si. Attingendo alla sua profonda conoscenza della Scrittura, pos-sedeva il dono della parola che scaturiva al momento stesso, ri-spondente alla circostanza e all’uditorio presenti. È così che essemi hanno pregato di rileggere il lavoro e di apportarvi, all’occor-renza, modifiche finalizzate a migliorarne la leggibilità.
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A quasi quarant’anni di distanza dal primo libro Dieu et sonimage, un altro piccolo volume quindi che ci rivela la lettura ori-ginale e profonda della sacra Scrittura fatta da padre Barthé-lemy. È un insegnamento dispensato sul limitare della provanella salute, che stava per colpirlo e che sarebbe divenuta l’e-sperienza della povertà radicale di un uomo a cui sono tolti tut-ti i progetti che aveva nutrito a partire da una personalità in-credibilmente ricca in doni di ogni genere ed entusiasta per illavoro inventivo e creativo. Torna infatti su un tema preferitoche non ha mai cessato di approfondire, quello della povertà del-l’uomo davanti a Dio. Questo libro prende così il senso di untestamento spirituale, di un annuncio di ciò che egli stesso sa-rebbe stato chiamato a vivere nei suoi ultimi anni.
Spero che questo libro di Dominique Barthélemy diventi co-me un gemello del primo, un libro che coronerà e includerà nelsuo quadro tutta la sua opera, quella dell’erudizione incompa-rabile al servizio della spiegazione della Bibbia e quella della let-tura profonda ed esistenziale della Scrittura. È come un simbo-lo che Dieu et son image segni l’inizio dell’attività di DominiqueBarthélemy a Friburgo, dopo una pesante prova nella salute chene aveva preceduto l’edizione, mentre questo che è pubblicatoora, Le pauvre choisi comme Seigneur (titolo che è una citazionedal libro), è come un sigillo, la conclusione della sua vita e delsuo insegnamento all’Università di Friburgo, vita passata a farcomprendere e amare la Scrittura. Leggendolo nel suo insiemeo anche attingendo a dei capitoli isolatamente si può scoprirequanto il pensiero di questo grande maestro in teologia e in espe-rienza religiosa possa aiutare a gustare la sacra Scrittura e a trar-ne frutto.
Le piccole sorelle e Laura hanno fatto il possibile per concor-rere alla pubblicazione di questi corsi, e Dominique Barthélemyaveva espresso, al momento di queste sessioni, in rare occasio-ni, il suo accordo per una loro eventuale futura edizione. Lo han-no fatto per amicizia e riconoscenza, ma anche per amicizia nei
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confronti di coloro che leggeranno questo libro. Tra questi ci sa-ranno forse dei poveri che hanno bisogno di speranza e che igno-rano la ricchezza che la buona notizia può apportare loro. È l’au-gurio che formulano tutti quelli che hanno preparato questo li-bro lanciandolo sulla strada che comincia adesso a percorrere.
Adrian Schenker*, op
* Nato nel 1939 a Zurigo, domenicano, membro del gruppo editoriale della nuovaBibbia ebraica critica (Biblia Hebraica Quinta), autore di studi di critica testuale del-l’at e di teologia biblica.
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PREFAZIONE
NOTA AL LETTORE
parte primaLA SCELTA DELL’ALTISSIMO
LA NOTIZIA DEL REGNO
È per voi, poveri
Gesù lo dichiara
Compie la promessa
La buona notizia: una vittoria, un re
Il posto dell’intimità
Perché dunque la fede?
IL SIGNORE DEI SIGNORI SI IDENTIFICA CON I POVERI
Scelti per giustizia
Un’interazione compensatrice
Ricchi di una possibilità di avvenire
Poveri per mancanza di stima
Incarnazione
parte secondaCAMMINI DEGLI UOMINI
TRA NOI E LA POVERTÀ
Bisogno vitale di stima
Un diritto più grande alla stima
Il luogo della Presenza
Di fronte a Dio solo
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INDICE
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La sapienza nelle piccole cose
Dire al povero che Dio lo stima
Esaltare gli umili
Capovolgimento tra ricco e povero
I dolorosi percorsi del ricco
Lo sguardo di Gesù
Mediatori dello sguardo di Dio
I RICCHI NON POSSONO ENTRARE
Il Regno è accessibile
Buona e cattiva notizia
Inversione a centottanta gradi
Dio ha preso il potere
Una venuta immediata del Regno
Povertà con avvenire
Impossibilità a nascere
Perché mettere a morte Dio?
I vignaioli omicidi
Non riconoscere la signoria
Il rischio del Signore
Il sacramento dell’altro
Nuovo peccato d’origine
L’imprevedibile, l’alleanza nel sangue
I VOLTI DELLA POVERTÀ
Povertà passiva
Delle popolazioni primitive
Degli sradicati
Degli emarginati
Del ricco peccatore
La povertà scelta
Il ricco convertito e il povero
I tre livelli di solidarietà
GIUSTIZIA E DIRITTO
Vendetta del sangue e istituzione dei tribunali
Diritto, stato e perdono evangelico
Diritto alla terra o diritti di proprietà
Morale, non giuridico!
Diritto della famiglia alla terra
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parte terzaL’OPERA DELLA CREAZIONE
CREAZIONE ED EVOLUZIONE: PROSPETTIVE BIBLICHE E MODERNEL’Onnipotente e la debolezza dell’uomoImmaginato al di sopra e all’originePresente a tutti gli istantiEvoluzione per caso o evoluzione volutaUn mondo affaticatoLa fine, non l’origine
CREAZIONE PER SRADICAMENTOUn Dio che strappa all’emarginazioneEmarginazione futura, emarginazione incoscienteFiducia in un Dio che sradicaSegni di liberazione
CREAZIONE NELLA MISERICORDIAIl figlio perduto e il figlio fedele
Ricchezza egoista e ricchezza virtuosaLa perditaRitorno e conversioneAl centro della festaIl figlio fedele
Un livello più alto del desiderio dell’uomoDio crea un essere libero, Dio crea un drammaDio alla radice della libertàLo Spirito del FiglioL’illusione del figlio maggioreViscere di misericordiaUccidere per paura di perdereIl peccato centraleCreazione attraverso l’eucaristia
CREAZIONE ATTRAVERSO IL POVEROSposare il movimento di DioPrima creazione e seconda creazioneIl giudizio secondo il Figlio dell’uomoFiglio dell’uomoQuesti più piccoli che sono miei fratelli
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Identificazione all’umanità crocifissaStima per i peccatoriLo Spirito ci suggerisce come dire “io”AdorazioneL’umanità divisaSotto le specie del poveroL’altro scelto come prossimoCreazione dell’umanitàTra religione naturale e rivelazione di GesùScegliere il povero come Signore
parte quartaLE CIRCOSTANZE DELL’INCONTRO
LE PAROLEOnora il padre e la madre!Un testL’atto positivo di DioNessun precetto di cultoLa prima parolaDavanti a mePadre nostroPericolo dell’idea sublimeLuogo della gratuitàAffrancamento dalla schiavitù
IL TEMPOSperanza giudaica, voce di GesùUna parola che risuscitaPassaggio nella continuitàRinnegare dopo aver creduto
IL LUOGOTrascendente sotto il segno dell’intimitàIl Cristo ci prende con sé nella nostra morteNel suo ultimo respiroAttirerò a me tutti gli uomini
NASCITEMorte e battesimoAcqua, desiderio, sangue
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Dio così come dovrebbe essereGiobbe nella BibbiaDesiderio come l’incavo di un’improntaOgni morte ingiusta, un martirioNon si muore soli
GeremiaServo sofferenteNazione santaGelosia ed espiazioneRegno di sacerdoti
LA GERUSALEMME CELESTE SCENDE SULLA TERRADiritto di cittadinanzaLa Gerusalemme che scende dal cieloBabiloniaLe nozze già realizzateQui sulla terra nuovaNoi verremo a luiL’uomo così com’èEmbriogenesi, lo smarrimento consolatoScegliere la morte di GesùLuogo della nostra veritàNello spirito di GiobbeCondivisione inadeguata, lode degli angeliPovertà, rifiuto di stima, sofferenza, peccatoSenso del male e nascita dell’umanità
Il presente tra memoria e progettoConfronto con il passaggio da due a tre dimensioniVivere in una dimensione in piùImparare a nascere
Attendere la chiarezza
APPENDICE
PISTE DI LAVORODio rivela all’uomo che egli lo stimaDio attira verso la fineRifiuto dell’emarginazioneDio assume la responsabilità dell’emarginatoLo sradicamentoDio è immanente
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