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ttraversava la strada, camminava senza basto- ne e faceva shopping sce- gliendo tranquillamente i prodotti. Per oltre tre anni ha truf- fato l’Inps fingendosi cieco, gua- dagnando con il suo falso handi- cap il posto di lavoro, i permessi riservati agli invalidi e, soprattut- to, gli aiuti economici previsti dallo Stato. La fortuna è cieca ma la furbizia ci vede benissimo. E’ questo un fenomeno che negli ul- timi giorni sta venendo alla luce sempre più spesso, anche grazie al lavoro delle forze dell’ordine oltre che alle segnalazioni di cit- tadini onesti. Adesso è la volta di Cremona, dove nella giornata di lunedì il nucleo operativo e radio- mobile del luogotenente Angelo Foglia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confron- ti di un finto cieco, Stefano V., 27enne originario di Vigevano ma residente a Cremona ed impiegato come centralinista, ironia della sorte, proprio nel comparto civile della Direzione Provinciale del Lavoro (che è risultata estranea alla vicenda). Le indagini, illu- strate martedì mattina dal capita- no Rocco Truda in sala stampa alla caserma Santa Lucia, si sono sviluppate a partire dal luglio del 2011 documentando i vari mo- menti della vita quotidiana di S.V., evidenziando l’inesistente cecità. Numerosi sono stati gli ac- certamenti che hanno visto i mili- tari impegnati in pedinamenti mirati a tenere sotto osservazione il comportamento del 27enne. Comportamento risultato alquan- to strano per un cieco: nelle foto- grafie trasmesse dai carabinieri si vede il “cieco” muoversi senza difficoltà d’orientamento e senza bastone o display braille in diver- se circostanze. Attraversava la strada rapidamente, in sincronia con le auto di passaggio e soprat- tutto lanciando le classiche due occhiate a destra ed a sinistra op- pure apriva cancello e porta di casa centrando perfettamente la serratura senza esitazioni. Non è stato sorpreso a leggere il giorna- le ma ci è andato vicino. Tra le immagini più significative infatti, lo si vede aggirarsi tra gli scom- parti di un noto megastore cremo- nese, dopo essersi tolto gli oc- chiali scuri all’ingresso (rimet- tendoli poi all’uscita), chino ad osservare prodotti elettronici co- me iPad o iPhone. Atteggiamenti incompatibili con la dichiarata cecità, diagnosticatagli come par- ziale nell’agosto 2003 ed infine come totale nel luglio 2006 da certificazioni emesse dall’Asl di Pavia, presso la cui commissione medica ora il gip Guido Salvini, firmatario dell’ordinanza caute- lare proposta dal pm Fabio Sapo- nara, ha predisposto ulteriori ac- certamenti su come possa essere stato certificato lo stato di handi- cap. Si calcola che il 27enne ab- bia intascato aiuti previsti dallo Stato, in questi casi, per un valore complessivo di circa 30mila euro (si parla di un’indennità di ac- compagnamento di 807,35 euro al mese). Sospeso dal lavoro, do- ve raggiunto dai militari ha rac- colto le sue cose senza opporre resistenza, il vigevanese è ora agli arresti domiciliari con l’ac- cusa di truffa aggravata ai danni dello Stato. Il gip Salvini ha an- che predisposto il sequestro dell’autovettura del 27enne e an- che il sequestro preventivo del suo conto corrente postale. Michele Scolari Anno XII n° 20 • MERCOLEDÌ 4 APRILE 2012 Periodico € 0,02 copia omaggio Direzione e redazione: Via S. Bernardo, 37/A • Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 • Fax 0372 59.78.60 • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it • E-mail: [email protected][email protected] Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona PICCOLO il Giornale www.ilpiccologiornale.it Truffava l’Inps percependo l’invalidità «Ricandidarmi? Chiedetemelo tra due anni» a pagina 3 A Edizione del Mercoledì Non riceve alcun finanziamento pubblico o privato In tempi di crisi si scelgono soggiorni brevi e mete più vicine. Per gli spostamenti si preferisce il treno o l’auto in condivisione Ma le previsioni meteo annunciano un fine settimana all’insegna del maltempo in quasi tutta Italia CONTRO LA TRIESTINA Mercoledì sera la Cremo sfida il suo passato a pagina 18 CREMONA SOTTERRANEA Siamo entrati nel bunker di Palazzo Trecchi a pagina 6 TRASPORTO PUBBLICO TORRICELLA DEL PIZZO Km Spa: in arrivo 4 nuovi bus a metano ed emettitrici a bordo Verso le elezioni: sono ben quattro le liste per settecento abitanti a pagina 4 a pagina 9 ARRESTATO FINTO CIECO PASQUA FUORI PORTA, MA LOW COST a pagina 6 PARLA IL SINDACO PERRI

Il Piccolo Giornale di Cremona

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4 aprile 2012

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Page 1: Il Piccolo Giornale di Cremona

ttraversava la strada, camminava senza basto-ne e faceva shopping sce-gliendo tranquillamente i

prodotti. Per oltre tre anni ha truf-fato l’Inps fingendosi cieco, gua-dagnando con il suo falso handi-cap il posto di lavoro, i permessi riservati agli invalidi e, soprattut-to, gli aiuti economici previsti dallo Stato. La fortuna è cieca ma la furbizia ci vede benissimo. E’ questo un fenomeno che negli ul-timi giorni sta venendo alla luce sempre più spesso, anche grazie al lavoro delle forze dell’ordine oltre che alle segnalazioni di cit-tadini onesti. Adesso è la volta di Cremona, dove nella giornata di lunedì il nucleo operativo e radio-mobile del luogotenente Angelo Foglia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confron-ti di un finto cieco, Stefano V., 27enne originario di Vigevano ma residente a Cremona ed impiegato come centralinista, ironia della sorte, proprio nel comparto civile della Direzione Provinciale del Lavoro (che è risultata estranea alla vicenda). Le indagini, illu-strate martedì mattina dal capita-no Rocco Truda in sala stampa alla caserma Santa Lucia, si sono sviluppate a partire dal luglio del 2011 documentando i vari mo-menti della vita quotidiana di S.V., evidenziando l’inesistente cecità. Numerosi sono stati gli ac-certamenti che hanno visto i mili-tari impegnati in pedinamenti mirati a tenere sotto osservazione il comportamento del 27enne. Comportamento risultato alquan-to strano per un cieco: nelle foto-grafie trasmesse dai carabinieri si

vede il “cieco” muoversi senza difficoltà d’orientamento e senza bastone o display braille in diver-se circostanze. Attraversava la strada rapidamente, in sincronia con le auto di passaggio e soprat-tutto lanciando le classiche due occhiate a destra ed a sinistra op-pure apriva cancello e porta di casa centrando perfettamente la serratura senza esitazioni. Non è stato sorpreso a leggere il giorna-le ma ci è andato vicino. Tra le immagini più significative infatti, lo si vede aggirarsi tra gli scom-parti di un noto megastore cremo-nese, dopo essersi tolto gli oc-

chiali scuri all’ingresso (rimet-tendoli poi all’uscita), chino ad osservare prodotti elettronici co-me iPad o iPhone. Atteggiamenti incompatibili con la dichiarata cecità, diagnosticatagli come par-ziale nell’agosto 2003 ed infine come totale nel luglio 2006 da certificazioni emesse dall’Asl di Pavia, presso la cui commissione medica ora il gip Guido Salvini, firmatario dell’ordinanza caute-lare proposta dal pm Fabio Sapo-nara, ha predisposto ulteriori ac-certamenti su come possa essere stato certificato lo stato di handi-cap. Si calcola che il 27enne ab-

bia intascato aiuti previsti dallo Stato, in questi casi, per un valore complessivo di circa 30mila euro (si parla di un’indennità di ac-compagnamento di 807,35 euro al mese). Sospeso dal lavoro, do-ve raggiunto dai militari ha rac-colto le sue cose senza opporre resistenza, il vigevanese è ora agli arresti domiciliari con l’ac-cusa di truffa aggravata ai danni dello Stato. Il gip Salvini ha an-che predisposto il sequestro dell’autovettura del 27enne e an-che il sequestro preventivo del suo conto corrente postale.

Michele Scolari

Anno XII • n° 20 • MERCOLEDÌ 4 APRILE 2012 Periodico • € 0,02 copia omaggio

Direzione e redazione: Via S. Bernardo, 37/A • Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 • Fax 0372 59.78.60 • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it • E-mail: [email protected][email protected]à: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona

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Truffava l’Inps percependo l’invalidità

«Ricandidarmi?Chiedetemelotra due anni»

a pagina 3

A

Edizione del Mercoledì

Non riceve alcun finanziamento pubblico o privato

In tempi di crisi si scelgono soggiorni brevi e mete più vicine. Per gli spostamenti si preferisce il treno o l’auto in condivisione

Ma le previsioni meteo annunciano un fine settimana all’insegna del maltempo in quasi tutta Italia▲

▲▲

CONTRO LA TRIESTINA

Mercoledì serala Cremo sfida il suo passato

a pagina 18

CREMONA SOTTERRANEA

Siamo entratinel bunkerdi Palazzo Trecchi

a pagina 6

TRASPORTO PUBBLICO

TORRICELLA DEL PIZZO

Km Spa: in arrivo 4nuovi bus a metano

ed emettitrici a bordo

Verso le elezioni: sono ben quattro le liste per settecento abitanti

a pagina 4

a pagina 9

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▲▲

ARRESTATO FINTO CIECO

PASQUA FUORI PORTA, MA LOW COST

a pagina 6

PARLA IL SINDACO PERRI

Page 2: Il Piccolo Giornale di Cremona
Page 3: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Laura Bosio

ono a metà percorso e già mi chiedono se farò la prossima gara!». Oreste Perri, sindaco di Cremona e sportivo

da sempre, commenta così, con una battuta, le voci secon-do cui sarebbe pronto a ricandi-darsi per la prossima tornata amministrativa. «In realtà nes-suno mi ha chiesto nulla rispet-to a una mia possibile ricandi-datura: anch’io ho letto questa notizia sulla stampa locale, e la cosa mi ha stupito non poco. Non vorrei essere oggetto di strumentalizzazioni, né vorrei che si iniziasse a fare campa-gna elettorale ora, a due anni e mezzo dalla fine del mandato. Non voglio neppure che la mia possibile ricandidatura diventi il gossip mediatico dei prossimi due anni. Chiedo quindi a tutti di lasciarmi lavorare e di portare a termine quello che sto facen-do con la serenità che mi è ne-cessaria».

Ma lei cosa risponderebbe a chi si chiedesse se l’ipote-si della sua ricandidatura abbia un fondamento?

«Che in questo momento non ci penso proprio. Nes-sun atleta può permettersi, a metà di una gara, di pen-sare a quella successiva: farebbe male quella at-tuale. Lo stesso vale per me. Abbiamo tanti pro-getti in campo, che dobbiamo portare avanti. Se pensassi ora alle prossime

elezioni agirei come la vecchia politica, quella che invece di portare avanti il proprio pro-gramma si occupava di racco-gliere consensi elettorali in vista delle elezioni successive».

Mi sembra di capire che ancora non ha le idee chiare sul suo futuro…

«Al contrario. La mia idea è portare a termine il mio pro-gramma e tutti i pro-getti che stiamo ap-prontando. Sarà solo alla fine di questo mandato che potrò deci-dere cosa fare. Saranno diverse le variabili: allora avrò 63

anni, e dovrò vedere se avrò ancora benzina in corpo per fare qualcosa; anche la salute, natu-ralmente, avrà il suo peso. Non posso però saperlo ora. Adesso posso solo dire che sto portando avanti vo-lentieri il mio man-dato di sindaco, e il mio senso del do-vere nei confronti

degli altri e di me stesso mi por-ta a lavorare sodo. Ho degli obiettivi e li voglio raggiun-gere, perché se molti passi avanti sono già stati fat-ti, molti sono an-

che quelli

ancora da fare. Spero di arrivare a mettere in cantiere tutto quello che ci eravamo prefissati. Ab-biamo scadenze molto pressan-

ti, in questi due an-ni: dopo l’apertura del museo del violi-no ci saranno da completare i lavori di eliminazione dei passaggi a livello e quelli di via Dante entro il 2014, ossia

entro la fine del mandato; poi voglio riaprire via Lungastretta, realizzare la pista ciclabile del Boschetto – che partirà a breve – costruire la barriera anti-rumo-re per il quartiere Zaist… e tante altre cose».

Il suo lavoro, in questi due anni e mezzo, è stato spesso criticato. Questo la scorag-gia?

«Ho fatto delle scelte senza paura di andare controcorrente, come è accaduto nella vicenda delle nomine. Non sono gli uo-mini che vanno cambiati, ma la mentalità nell’amministrare la cosa pubblica, ed è questo che avevo in mente quando ho preso determinate deci-sioni, anche andando con-tro tutti. Come è accaduto a livello nazionale, dove la politica si è messa a di-sposizione del Governo

tecnico e i partiti stanno affrontando assieme la cri-si, vorrei che anche a li-

vello locale passasse questa mentalità. Il

sindaco appartiene alla città e ai citta-dini, non ai partiti.

Sono sicuro che anche i miei colleghi sindaci in altri comuni la pensino allo stesso modo: quando devi fare delle scelte ti metti al servizio delle persone. Tenere assieme il meccanismo tra politica e struttura tecnica non è semplice. Ri-tengo che debbano essere i partiti per primi a dover favo-rire l’azione ammi-nistrativa: chi lavora in un’amministra-zione deve rendersi conto che le poltro-ne servono per mettersi a servi-zio della gente e non per stare seduti comodi. E’ un punto di partenza e non di arrivo”.

Una piccola provocazione: le piace fare il sindaco? Se la risposta è affermativa, perché allora non ricandidarsi?

«In questi mesi sto prenden-do maggior coscienza del mec-

canismo della macchina ammi-nistrativa. Quando ho iniziato non ne sapevo nulla, perché fino a quel momento avevo compe-tenze molto diverse. Per questo motivo ho pagato uno scotto piuttosto alto, all’inizio. Poi le

vittorie sono arriva-te, ma solo perché ho superato le sconfitte e da esse ho tratto insegna-mento. Il percorso è stato difficile e anche bello, non lo nego. Ma come ho

detto all’inizio non posso parlare ora di candidature. Se me lo chiedono oggi, rispondo che non penso di ricandidarmi, per-ché se ci pensassi rischierei di non continuare a correre veloce-mente come sto facendo ora. Me lo chiedano quando man-cheranno tre mesi al termine del mandato: allora, forse, avrò una risposta».

CREMONA

S«Non voglio essere oggetto di strumentalizzazioni. Niente gossip e lasciatemi lavorare: c’è ancora molto da fare»

Il sindaco di Cremona Oreste Perri sull’ipotesi della sua ricandidatura: non è il momento di porre la questione

«Ricandidarmi? Chiedetemelo tra due anni!»

Gli alunni delle scuole elementari di Pescarolo ed Uniti, hanno piantumato nei giorni scorsi sei nuovi roveri, per rinnovare la tradizione locale del falò di Carnevale. Gli scolari, accompagnati dagli insegnan-ti, dal presidente del Museo del Lino Ste-fana Mariotti e dagli amici del Falò, hanno messo a dimora sette piante nel campo di Bonetti e altre due sono state collocate nel terreno di Achille Caifa.

Pescarolo, gli alunnipiantumano 6 roveri

«Quando hoiniziato non nesapevo nulla»

Nei giorni scorsi il prefetto Tancredi Bruno di Clarafond ha ricevuto una dele-gazione dell’Associazione nazionale Mari-nai d’Italia (sezione di Cremona), che ha voluto ricordare la difficile situazione dei marò italiani, ancora in stato di arresto in India. A questo proposito il prefetto si è impegnato a trasmettere tale messaggio di solidarietà al presidente del Consiglio dei Ministri.

Solidarietà ai maròarrestati in India

Cresce l’emergenza lavoro nel territorioL’emergenza lavoro in provincia di Cremona

diventa sempre più pressante: sono centinaia i lavoratori che, non più coperti dagli ammortiz-zatori sociali, si trovano ora senza più un red-dito, dopo che le più grosse aziende del terri-torio sono entrate in crisi: la Bini di Casalmag-giore, la Tintoria Europea di Isola Dovarese, la Praga di Casalmaggiore, ecc. La denuncia ar-riva dal consigliere provinciale Giuseppe Tor-chio, che punta il dito contro l’amministrazione provinciale. «L’assessore Paola Orini dice che una parte dei fondi stanziati per la crisi Tamoil verrà utilizzata per il sostegno alle aziende in

crisi, tuttavia l’importo è bassissimo e non sarà sufficiente a sostenere le aziende». Torchio la-menta la mancanza di risposte da parte del presidente Massimiliano Salini. «Qualche anno fa avevamo stanziato, come Provincia, insieme alla Camera di Commercio, un milione di euro per la crisi. Perché ora non si fa lo stesso? L'as-sessore Orini è stata lasciata sola dalla sua Giunta. Bisognerebbe puntare su un program-ma di riqualificazione di tutti i dipendenti rima-sti senza lavoro. Che senso ha oggi investire in rotonde e piste ciclabili, quando c’è chi rimane senza un pezzo di pane?».

Giuseppe Torchio: «Nessuna risposta da parte del presidente presidente Salini»

«Ora non sto pensando

a ricandidarmi»

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ing. Rossano Ghizzoni

Page 4: Il Piccolo Giornale di Cremona

In occasione dell’attivo dei delegati della Cgil, svoltosi a Cremona martedì mattina, la segreta-ria nazionale Susanna Camusso ha riportato l’attenzione sul problema dell’articolo 18, repli-cando alle parole dei giorni scorsi di Emma Marcegaglia. «Se gli imprenditori non hanno in-tenzione di licenziare, che ritirino le proposte di modifica dell'articolo 18» ha detto Camusso. «Abbiamo un grosso problema da risolvere:

quello dell’inserimento lavorativo di giovani e precari, in modo stabile. Tuttavia non si può far pagare ai lavoratori la necessità ridurre i costi delle imprese». La segretaria nazionale ha inoltre richiamato i partiti: «Secondo me le forze politi-che non prestano ascolto all'agenda dalla Cgil» perché, in generale, «hanno poca attenzione nei confronti della società». Quanto alla Lega, la Camusso l’ha definita “demagogica”, commen-

tando l'annuncio da parte del Carroccio di una raccolta di firme contro la riforma delle pensioni e quella del mercato del lavoro. «Io» ha detto «non firmerei con loro».

La Cgil proseguirà con le iniziative di protesta se non ci sarà «il reintegro nel caso di licenzia-menti illegittimi», nel documento varato dal go-verno sulla riforma del mercato del lavoro. Ha aggiunto il segretario generale Susanna Camus-

so, riferendosi alla prossima mobilitazione del 13 aprile. «Stiamo aspettando un testo – ha spiega-to – che continuiamo a non conoscere». «Il pro-blema – ha proseguito il segretario – non sono i tempi ma i contenuti e se come temiamo nel documento, che sarà varato dal governo, ci so-no soluzioni che non prevedono il reintegro nel caso di licenziamenti illegittimi, continueremo le nostre iniziative affinché venga modificato».

di Martina Pugno

i preannuncia una Pasqua carat-terizzata dal maltempo, o almeno questo è ciò che attestano le previsioni metereologiche relati-ve al nord Italia. Nuvole e piogge

non dovrebbero risparmiare né domeni-ca né lunedì, ma la speranza è l'ultima a morire e i cremonesi non rinunciano ad organizzare gite fuori porta in località che forse saranno risparmiate dal mal-tempo, oppure ad escogitare mete alter-native in spazi coperti.

Ad una seppur breve vacanza, però, proprio non si rinuncia (giustamente), an-che se particolare attenzione quest'anno viene rivolta al portafoglio. Secondo le più recenti indagini, saranno gli agrituri-smi a beneficiare delle vacanze pasquali, con numeri positivi per quanto riguarda le prenotazioni, mentre sono in calo le prenotazioni per le località tipicamente turistiche, nelle quali piuttosto si sceglie di recarsi per un numero ridotto di giorni. In pochi, quest'anno, scelgono mete fuo-ri dall'Italia; in tal caso solitamente è per raggiungere parenti e familiari. E' il caso di Roberta: «Mia figlia è in Erasmus in In-ghilterra; quest'anno quindi abbiamo de-ciso di approfittarne e di raggiungerla noi, con tutta la famiglia. Passeremo una Pasqua un po' diversa e ne approfittere-mo anche noi per visitare Londra, che io ad esempio non ho mai visto.

Staremo via appena un paio di giorni

però, non possiamo permetterci di spen-dere molto quest'anno. Infatti anche le date le abbiamo scelte in base al costo dei voli. Al viaggio, però, non abbiamo voluto rinunciare».

Più frequentemente, invece, ricorre la decisione di trascorrere la giornata di Pasqua in casa, invitando magari alcuni parenti: «Faremo un pranzo con la mia famiglia e quella di mio fratello, il giorno di Pasqua. Per Pasquetta, invece, anco-ra non sappiamo, perchè avremmo volu-to trascorrere una giornata al mare ma le previsioni non sono molto buone, alme-no nelle località più vicine. Probabilmen-te ripiegheremo su qualche città non troppo distante», racconta Silvia.

Tra i pochi che per il ponte si conce-deranno un week end di pura vacanza, Fabio: «Quest'anno io e la mia ragazza andremo quattro giorni a Berlino; abbia-mo trovato una buona offerta per il viag-gio e ne volevamo approfittare. Ci piace molto viaggiare e non appena ne abbia-mo la possibilità ci dedichiamo alla sco-perta di qualche località nuova».

Tranne qualche eccezione, dunque, quella che si delinea è una Pasqua lowcost, trascorsa nei dintorni oppure or-ganizzata con particolare attenzione alla spesa. «Io e mio marito raggiungeremo i miei genitori a Roma per qualche giorno. Di solito andiamo in macchina, ma

quest'anno abbiamo preferito utilizzare il treno, la benzina ormai ha costi decisa-mente proibitivi», è il commento di Cinzia.

Anche chi deciderà di non compiere veri e propri viaggi, difficilmente rinunce-rà a trascorrere uno o due giorni di sva-go al di fuori delle mura domestiche e della propria città. «Quest'anno abbiamo deciso di rimanere in zona - racconta Raffaele - . Niente vacanze, anche per-chè con un bimbo piccolo preferiamo evitare viaggi stressanti i. Passeremo la Pasqua con la famiglia, mentre a Pa-squetta ci concederemo una giornata in agriturismo, dove sicuramente anche il piccolino di casa potrà divertirsi».

Le vacanze culturali, o quantomeno le gite di una giornata, si confermano tra le più quotate per chi desidera una giornata di svago: Michela andrà a visitare una cit-tà d'arte, «Forse Mantova, oppure Bolo-gna: in realtà speravo di poter fare una gri-gliata all'aperto con gli amici, ma il meteo non promette nulla di buono quindi prefe-risco approfittarne per andare a fare la tu-rista e visitare qualche museo». Ma c'è an-che chi farà il turista nella propria città, co-me Giorgio: «Quest'anno resto in città. Mi vengono a trovare dei parenti e si ferme-ranno un paio di giorni: ne approfitterò per mostrare loro Cremona e per riscoprirla anche io. Ci sono molte cose che ho sem-

pre pensato di visitare ma, vivendo qui da tanti anni, ho continuamente rimandato. Ora ho l'occasione per farlo».

«Io mi sono autoinvitato un paio di giorni da alcuni amici al mare», scherza Marco, «così posso farmi una vacanza a costo zero!».

Sempre più diffuso in Italia, inoltre, ri-sulta essere il car pooling, pratica che prevede la condivisione della macchina tra persone che si accordano per compie-re lo stesso tragitto. Il fenomeno ormai spopola sul web ed è nato per contrasta-re il caro benzina, che rende i lunghi viag-gi ormai difficoltosi per molti.

Certo, non tutti sono pronti a condivi-dere il viaggio con persone sconosciute o a modificare il proprio tragitto per adattar-si a quello degli altri passeggeri, ma un occhio di riguardo per il mezzo scelto è evidente: saranno in molti quest'anno a preferire il treno all'auto, come spiega Chiara: «Per Pasqua torno dai miei geni-tori, però quest'anno ci vado in treno. Gli orari sono un po' scomodi e presumo ci sarà moltissima gente sui vagoni, ma con il costo del carburante è una necessità or-mai rinunciare a qualche comodità». Simi-le discorso anche per Marta: «A Pasquet-ta andrò a fare una gita con amici, ma an-dremo in treno: la macchina ormai per i viaggi relativamente lunghi è off limits». Gli italiani, insomma, alle gite fuori porta del periodo pasquale proprio non rinun-ciano; limitare i costi, però, è sempre più una priorità.

S

Caro carburante e tempo instabile spingono gli italiani a ripensare le vacanze: si scelgono soggiorni brevi e mete vicine

Sempre più spostamenti in treno, e la macchina si condividePasqua low cost, ma alla gita non si rinuncia

CremonaMercoledì 4 Apriile 20124Articolo 18: «Senza reintegro continueremo le iniziative»susanna camusso a cremona

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Page 5: Il Piccolo Giornale di Cremona

Km Spa: quattro nuovi bus a metanodi Laura Bosio

azienda Km fa un bilan-cio, anche in vista del bando - pubblicato nei giorni scorsi - del Comu-ne di Cremona, insieme

a quelli di Crema e di Casalmaggio-re, per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico sul territorio. Il bando ha preceduto la normativa regionale, e riguarda il solo territo-rio provinciale. Allo stesso modo si è comportato anche il Comune di Mantova che, secondo la legge re-gionale, sarà abbinata a Cremona. «Dunque, anche se verrà nominata un’autorità di controllo unica per le due province, la gestione sarà de-legata ai singoli territori» spiega l'assessore Francesco Zanibelli, che conta di avere il nome del nuo-vo gestore entro settembre.

Naturalmente anche Km si pre-

para a partecipare alla gara, alla ri-cerca della conferma dell’affida-mento. A questo proposito, l’azien-da fa un bilancio delle molte novità realizzate per la riqualificazione delle strutture al servizio del tra-sporto pubblico cremonese, con-cordate tra i soci di Km (Aem Cre-mona e Arriva Italia).

«Abbiamo voluto fare una riqua-lificazione straordinaria del traspor-to pubblico, cercando di risolvere diversi problemi che da tempo si portavano avanti» spiega il presi-dente di Aem Franco Albertoni. «A partire dalla realizzazione di una nuova biglietteria e di un nuovo bar, che da vent'anni erano collocati provvisoriamente in una struttura prefabbricata. Una situazione che si trascinava da troppo tempo». Le due attività occupano ora circa 220 metri quadrati di superficie della nuova struttura, servita dal teleri-scaldamento e adeguatamente condizionata, che è costata 600mi-la euro.

Non è tutto. All'esterno della bi-glietteria, infatti, è stato posiziona-to un pannello luminoso a messag-gio variabile, per facilitare l’infor-mazione sugli orari di servizio dei mezzi delle linee urbane ed ex-traurbane. Inoltre lungo tutta la rete del trasporto urbano sono state posizionate 16 paline informative intelligenti, allo scopo di informare i viaggiatori rispetto al . Le paline sono state ubicate: in barriera Po, in corso Vittorio Emanuele, in piaz-za Roma, alla stazione, in via Ghi-sleri, in via Mantova, in via Brescia,

in via Postumia, in viale Concordia e in Ospedale.

Km ha inoltre voluto attrezzare i mezzi di piccola dimensione con delle emettitrici automatiche di bi-glietti a bordo. «Un provvedimento che non ha riscontrato un grande successo, ma che rappresenta co-munque un servizio aggiuntivo ai cittadini» sottolinea Elena Colom-bo, amministratore delegato di Km. «Oltre a questo, ci eravamo impe-gnati anche in altre azioni, tutte portate a termine. Per migliorare il confort degli utilizzatori del servizio sono state inoltre posate tre nuove pensiline, mentre una quarta verrà posizionata prossimamente. Presto le fermate saranno anche dotate di nuove tabelle porta-orari riportanti lo schema della rete con evidenza di interscambi».

Risulta particolarmente impor-tante il sistema di monitoraggio “Avm”: un sistema telematico di controllo e conoscenza della flotta (degli autobus) in tempo reale che consente la comunicazione alla clientela presso le infrastrutture e gli impianti di rete (fermate, auto-stazione, nodi di interscambio) e in generale sull’intero territorio me-diante l’utilizzo di tecnologie colle-gabili (traffico dati via Sms) dei tempi di attesa. I cittadini possono leggere facilmente il sistema attra-verso le “Paline Informative Intelli-genti”.

«Importante la partita dell'acqui-sto dei nuovi autobus a metano, che saranno in tutto quattro (tre piccoli e uno medio)» conclude Colombo. «La consegna dei mezzi è prevista in ottobre. Verranno inol-tre acquistati uno o due mezzi da sette metri sempre alimentati a me-tano, non oggetto di contribuzione regionale».

L’Nuova biglietteria, emettitrici a bordo e paline informative in tempo reale

Il Comune ha emesso il bando per l’assegnazione del servizio, un gestore unico per tutto il territorio

Cremona Mercoledì 4 Aprile 2012 5

Mobilità sostenibile Sempre più cittadini

sono favorevoli

Biciclettata di protesta

(M.S.) Più sicurezza per i ciclisti, aria più pulita, più piste ciclabili e meno smog. Sono i punti sensibili sui quali si è organizzata la protesta pacifica degli oltre 300 ciclisti che nel pomeriggio di sabato hanno sfilato per 12 kilometri di strade cittadine. «Un successo» come l'ha definita il presidente di Fiab Piercarlo Borto-lotti, e non solamente per il numero di partecipanti (circa una cinquantina in più rispetto alla precedente manifestazione di febbraio) ma anhe e soprattutto per l'eterogenea varietà di persone aderenti alla iniziativa: gente di ogni età e posizione sociale, intere famiglie e molti bimbi. «Segno - prosegue Bortolotti - che ormai la voglia di un cambiamento concreto e di iniziative radicali è ormai diffusa a tal punto da non poter pas-sare come fenomeno marginale». Aria pulita e sicurez-za dunque le richieste categoriche che i ciclisti cremo-nesi vorrebbero veder guidare le scelte dell'ammini-strazione. Sul fronte della sicurezza, secondo Fiab, la precedenza andrebbe alle piste di collegamento ex-traurbane verso Cavatigozzi, San Felice-Pieve San Giacomo ed il Bosco Ex-Parmigiano. Per le ultime due il termine dei lavori è previsto per giugno, e rappresen-teranno un notevole servizio per alcune centinaia di persone. Per lo smog invece, «le pm10 sono tornate a salire - prosegue Bortolotti - segno che si confida an-cora nelle condizioni atmosferiche favorevoli, anziché approntando una strategia incisiva». Quel che è certo è che il mondo cremonese delle due ruote ha intenzio-ne di proseguire nel far sentire la propria voce. Il 13 maggio infatti, Giornata internazionale della bicicletta, oltre alla tradizionale biciclettata mattutina, nel pome-riggio stiamo organizzando un evento sulla sicurezza, progettato dai alcuni rappresentanti cremonesi del pedale in collaborazione con la Polizia Locale. Parlere-mo di cura e manutenzione della bicicletta, contrasto al fenomeno dei furti assieme a educazione stradale ed alla sicurezza, approfondendo il tema su illumina-zione e vestiario adatto.

Franco Albertoni (Aem spa): «Una riqualificazione straordinaria mirata a risolvere alcuni problemi»

Page 6: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Michele Scolari

ono finalmente ricomincia-te, dopo una pausa di un paio di mesi, le perlustra-zioni di Cremonasotterra-nea, l’associazione di spe-

leologia urbana creata con l’obiet-tivo di esplorare, studiare e riporta-re alla luce le cavità artificiali esisten-ti nel sottosuolo del nostro capoluo-go. E così nel pomeriggio dello scor-so sabato 31 marzo il gruppo fon-dato dall’ex geometra Aem Anniba-le Zanetti e dall’architetto Saba Ri-varoli ha ripreso le proprie immersio-ni nelle profondità ctonie di una Cre-mona “in negativo”, tornando a cal-care la pavimentazione umida sul fon-do sterrato del rifugio antiaereo in-terrato nel giardino di Palazzo Trec-chi, a sud est dell’ala meridiona-le della struttura (il cui primo sopral-luogo era avvenuto nel giugno del-lo scorso anno).

Edificata nel corso del secon-do conflitto mondiale, la fortificazio-ne rimane a testimoniare la presen-za nel palazzo delle truppe regolari te-desche, quando le sale dei Trec-chi ospitavano il comando del di-staccamento cremonese (scelto for-se per lo stile neogotico dell’edifi-cio, preferito dall’eccentrico mar-chese Alessandro allo stile neoclas-sico previsto in un precedente pro-getto). Dopo essere stato occupa-to nel 1943 per un breve periodo co-me sede delle S.S. germaniche in-fatti, il palazzo divenne Platz-kom-mandatur cremonese della Weh-rmacht, prima agli ordini del tenen-te colonnello Zommerhof e successiva-mente del tenente colonnello Jaeger.

Rimossa la grata metallica si ac-cede all' ingresso della struttu-ra, una cupola di mattoni in cotto in-vasa dall'edera e ricoperta da un ri-vest imento di cemento arma-to. Di lì, la scalinata in uno stretto cu-

nicolo dalla volta a botte interamen-te in mattoni in cotto, con una tren-tina di gradini discende nelle pro-fondità del bunker: struttura so-lida, complessa e ben conserva-ta, suddivisa in due camere cir-colari di di circa 5 metri d’altez-

za per 4 metri di diametro. I due va-ni, composti da pareti in mattoni, so-no sormontati ciascuno da una cu-pola dodecagonale in cemento ar-mato con bocchette di sfiato al ver-tice (i cui due sfiatatoi ancora vi-sibili nel prato del giardino testimo-

niano il collegamento con la superfi-cie) e connessi da un breve corrido-io di circa un metro.

Sulle pareti delle camere e dei cu-nicoli una fila di chiodi con isolamen-to a ceramica documenta la presen-za, al tempo, di un filo per l'elet-tricità, mentre nella seconda came-ra, un altro cunicolo, strutturalmen-te affine al primo ma invaso dai calci-nacci e bloccato da una lastra metal-lica, risale fin sotto l'estrema ala me-ridionale del palazzo.

Ora i membri dell'associazio-ne sono al lavoro per fornire una ri-sposta ai molteplici punti interrogati-vi emersi dall'esplorazione della for-tificazione. A cominciare dall’archi-tettura generale del bunker, che al-terna parti in cemento armato (le cu-pole delle camere ed il rivesti-mento del l ' ingresso in giardi-no) a parti in mattoni di cotto (le pa-reti delle camere ed i cunicoli) vero-similmente molto più antiche: qua-si che i tedeschi si fossero limitati a ‘for-tificare’ un ipotetico ipogeo preesi-stente. Al posto dell'ala meridiona-le del palazzo, sotto la quale dovreb-be sbucare il secondo cunicolo, sor-geva infatti la palazzina appar-tenuta (assieme al giardino) all’an-tichissima famiglia Malossi e so-lo nel 1857 acquistata e demoli-ta dal Marchese Alessandro Trecchi per completare il progetto dell’archi-tetto Brilli. Senza trascurare le curio-se scanalature ricavate nei matto-ni sugli stipiti degli ingressi alle came-re sotterranee, in tutto e per tutto si-mili a quelle (ben più grandi) ricava-te negli stipiti dell’antica Porta Mosa.Per dare risposta a queste, co-me ad altre interessanti questioni ar-cheostoriche, l'associazione sta la-vorando, nell'ambito di un proget-to ideato per portare finalmente la lu-ce un patrimonio nascosto architet-tonico per troppo tempo miscono-sciuto.

Siamo entrati nel bunker di Palazzo TrecchiS

calcioscommesse: nuovi arresti a bari

Annunciata prima dal capo del-la polizia Manganelli quasi un me-se fa, poi da Enrico Mentana gio-vedì su La7, la nuova ondata di arresti nell’inchiesta del calcio-scommesse, che secondo il diret-tore del tg sarebbe dovuta so-praggiungere «nel giro di 24/48 ore», è arrivata. Il fischio d’inizio è risuonato la notte fra domenica e lunedì con il blitz dei carabinieri che ha portato all'arresto di nume-rosi personaggi coinvolti nell'inda-gine sul calcioscommesse, con-dotta dalla procura della Repub-blica di Bari. Dietro agli arresti, altri scandali ancora che non hanno mancato di suscitare l’ira del pre-sidente della Figc, Giancarlo Abe-te, il quale auspica una «tolleranza zero» assieme a «tempi rapidi nei processi sportivi per fare pulizia al più presto».

A finire nella rete tesa dai milita-ri dell‘Arma anche Andrea Masiel-lo. Il difensore dell’Atalanta, in for-za al Bari sino all’anno scorso, è stato tratto in manette e condotto in carcere assieme a due suoi ami-ci e scommettitori, Giovanni Ca-rella e Fabio Giacobbe, ritenuti complici delle combine di alcune partite disputate dal Bari nello scorso campionato di serie A. Per loro, come per molti altri, l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla frode in competizio-ne sportiva. Nove sarebbero in tutto gli ex calciatori indagati del

club biancorosso. Si parla di Da-niele Portanova, ora difensore del Bologna, Alessandro Parisi, attual-mente in forza al Torino, Simone Bentivoglio, Marco Rossi, Nicola Belmonte, Abdelkader Ghezzal, Antonio Bellavista e Marco Espo-sito.

Nonostante il massimo riserbo per i dettagli dell'operazione da parte delle autorità pugliesi, che questo blitz di arresti rappresenti solamente il kick-off della nuova ondata, è una certezza che si co-glie nelle parole del procuratore del capoluogo barese, Antonio Laudati: «E’ solamente il primo tassello di un’indagine molto arti-colata», ha fatto sapere il magi-strato alla conferenza stampa sugli sviluppi dell’inchiesta, nella quale ha parlato di ben «tre filoni» d’in-dagini, coordinati da Laudati, in-sieme ai pm Ciro Angelillis e Giu-seppe Dentamaro.

Il primo riguarda la parte avuta da alcuni calciatori «infedeli», co-me li ha definiti il procuratore. Contestualmente c'è anche un fi-lone relativo alle infiltrazioni degli scommettitori esteri. Infine, quello «più rilevante», il terzo filone inda-ga il ruolo della criminalità organiz-zata nel sistema scommesse. Un mondo, quello delle scommesse sportive, entrato da parecchio tempo nel mirino della criminalità organizzata, non ha mancato di sottolineare il procuratore - «so-prattutto quelle giocate all’este-ro», anche per la facilità che offre nel riciclaggio del denaro. Il filone riguarderebbe solamente il territo-rio barese, dove peraltro da tempo sono presenti interferenze per quanto riguarda il rapporto tra scommesse e risultato sportivo», a proposito dei quali il magistrato cita «i sequestri di agenzie di scommesse a clan locali».

CremonaMercoledì 4 Aprile 20126

Andrea Masiello

Sabato la discesa di Cremonasotterranea nel rifugio antiaereo edificato dalla Wehrmacht

Nel capoluogo pugliese in manette anche Masiello

La copertura in cemento armato dell'ingresso

L'accesso al Bunker

Uno degli sfiatatoi situati nel giardino

Una delle bocchette di sfiato al centro della cupola delle camere interne

Una delle due camere sotterraneevista dal corridoio di collegamento

Page 7: Il Piccolo Giornale di Cremona

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a dispo-sizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e que-siti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamen-te al Patronato Epaca ([email protected]).

Egregio responsabile Patronato Epaca,ho sentito parlare della possibilità di pensionamento

con la “opzione donna”. Di che si tratta?

La normativa introdotta dall’articolo 1, comma 9 della Legge 243/2004, la cosiddetta “opzione donna”, rimane in vigore anche dopo il passaggio del “ciclone” Monti, a con-dizione che la decorrenza del trattamento pensionistico si collochi entro il 31.12.2015.

Possono avvalersi di questa facoltà di pensionamento anticipato le donne con i seguenti requisiti: lavoratrici di-pendenti con 57 anni di età e 35 anni di contribuzione; la-voratrici autonome con 58 anni di età e 35 anni di contribu-zione.

Ovviamente in questi casi si applicano le finestre di usci-ta che consentono il pensionamento, dopo il raggiungimen-to del doppio requisito di cui sopra, con un’attesa di 12

mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per le auto-nome.

Il rovescio della medaglia di questa interessante oppor-tunità di uscita in pensione anticipata, visto il pesante in-nalzamento dell’età pensionabile di vecchiaia e l’elevato numero di anni contributivi occorrenti per la pensione di anzianità, è rappresentato dal fatto che il calcolo dell’im-porto della pensione per chi sceglie l’opzione donna verrà fatto interamente con il sistema di calcolo contributivo, anziché con il sistema retributivo o misto, previsto per i pensionamenti ”ordinari” di anzianità e vecchiaia.

Per sommi capi si può dire che il sistema di calcolo con-tributivo porta ad una pensione più bassa, rispetto al retri-butivo, di circa il 25% per le dipendenti e di un 35 -40% per le autonome. E’ una riduzione rilevante ma, di contro, con-sente alle donne che hanno difficoltà nel proseguire l’attivi-tà lavorativa di pensionarsi anche 6-7 anni prima di quanto potrebbero fare con la pensione di vecchiaia o di anzianità “ordinaria”.

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano TalamazziniResponsabile Provinciale Patronato Epaca

Pensione con il sistema contributivo “opzione donna”

Il presidente Acli sulla mobilitazione unitaria dei sindacati il 13 aprile. «Governo responsabile non può non tenerne conto».

«Le ragioni della manifestazione unitaria sulle pensioni pro-mossa dai sindacati per il 13 aprile sono più che condivisibili». Lo afferma il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, commentando l’annuncio della mobilitazione indetta da Cgil, Cisl e Uil per risolvere il nodo dei lavoratori cosiddetti “esodati” e delle “ricongiunzioni onerose”. «Questioni sacrosante – spie-ga Olivero - dietro le quali si celano situazioni di grave disagio e di palese ingiustizia». Il presidente delle Acli invita l’Esecutivo ad «intervenire per correggere gli effetti distorti della riforma delle pensioni». «Si può infatti accettare l’innalzamento dell’età pensionistica, ma si deve assolutamente garantire la copertura per quei lavoratori licenziati o incentivati a lasciare il posto di lavoro con la prospettiva della pensione vicina, ma che ora in virtù delle nuove norme rimarrebbero per troppo tempo privi di reddito. Allo stesso tempo occorre risolvere la questione delle cifre esorbitanti richieste per ricongiungere contributi pensioni-stici da un ente all’altro». «Le parti sociali – conclude il presi-dente delle Acli – stanno mostrando grande senso di respon-sabilità nella gestione di questa crisi economica. Il Governo sta facendo altrettanto e deve continuare a farlo, con la consape-volezza che la tenuta sociale di un Paese è fondamentale quanto la sua tenuta contabile».

www.aclicremona.it

Pensioni, Acli: “sacrosante” le ragioni della manifestazione

La sostanziale cancellazione dell'articolo 18 è un indicatore dei tempi in cui ci troviamo, e formale riconoscimento del tipo di società che, volenti o nolenti, è una nuova realtà, dura e complessa. La ten-denza iniziata con il pacchetto treu, la legge 196 del '97, e consolidata con il decreto legislativo 276/2003, chiude oggi il suo infelice cerchio.

L'abolizione dell'articolo 18 è doppiamente significativa per i mo-di e per i soggetti che l'anno posta in essere: i modi erano quelli di chi aveva deciso ancor prima di sedersi al tavolo, i soggetti politici promoto-ri, invece, un governo privo di legit-timazione democratica diretta, per-chè non di eletti si tratta, ma di no-minati. Eppure le parti politiche che rappresentano la maggioranza degli elettori hanno già preso una posi-zione favorevole all'abolizione. Constatare che il governo Monti abbia la forza di fare una scelta del genere, mantenendo un indice di

gradimento ancora al 60%, è cosa amara. Ed è ancor più amaro per-chè sono convinto che il problema del nostro paese non è l'articolo 18: i licenziamenti collettivi in Italia non sono un problema di "se", ma di "quando", e con l'esplosione dei contratti precari anche i licenzia-menti individuali erano sempre più avulsi dalla ncessità di giusta cau-sa. L'articolo di 18 era una speran-za, una conquista pagata spesso a caro prezzo. Ora il reintegro in caso di licenziamenti di natura economi-ca non è più obbligatorio, mentre la Fornero ci spiega che però la tutela per i licenziamenti discriminatori è stata allargata anche alle imprese con meno di 15 dipendenti. E' que-sta un'inutile foglia di fico. E i soldi per le coperture assistenziali pro-messe, a quanto pare, non ci sono ancora. Per favore, almeno smettia-mo di chiamarlo governo tecnico, nel senso di "neutrale".

Jacopo Gamba

PRECARIARE STANCA

La cancellazione dell’articolo 18A cura di Nidl - Cgil

La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona • tel 0372 448608 e-mail: [email protected]

www.welfarecremona.it - Gian Carlo Storti - [email protected] CHE COS’È L’ ISTITUTO DELLA MOBILITÀ PER I LAVORATORI (1 parte)

Che cos’è la Mobilità. La mobilità è uno degli strumenti previsti dalla legge (i cosiddetti ammortizzatori sociali) per rendere meno drammatiche le conseguenze della perdita del lavoro. A differenza della Cassa integrazione guadagni, infatti, la mobilità non è alternativa al licenziamento, ma lo presuppone. In particolare, con la procedura di mobilità lo Stato offre, a determinate condizioni, un sostegno economico ai lavoratori licenziati e attiva i mecca-nismi necessari per favorirne la rioccupazione. Essa, quindi, non consiste semplicemente in un aiuto economico, ma consente, in certi casi, il passaggio dei lavoratori licenziati da aziende in crisi ad altre che hanno bisogno di manodopera. La mobilità è finanziata dallo Stato con il concorso delle imprese. Per ogni lavoratore posto in mobi-lità, le imprese generalmente devono versare all’Inps un contributo calcolato in pro porzione all’indennità mensile di mobilità spettante al lavoratore.

Le aziende interessate. Possono avviare la procedura di mobilità: le imprese con più di 15 dipendenti ammesse alla Cassa integrazione guadagni non più in grado di garantire il reimpiego di tutti i lavoratori sospesi e quelle che decidono di effettuare un licenziamento collettivo.

Perché il licenziamento possa essere definito collettivo occorrono almeno 5 licenziamenti nell’arco di 120 giorni ecc. Quindi, i lavoratori possono essere collocati in mobilità sia direttamente, a seguito del licenziamento, sia, come spesso accade, dopo un periodo di Cassa integrazione guadagni.

Rubriche Mercoledì 4 Aprile 20127

Quello dei giocattoli è uno dei settori merceologici nei quali il te-ma della sicurezza è particolar-mente importante anche a causa della vulnerabilità dell'utente fina-le. In tema di sicurezza dei giocat-toli intervengono le norme comuni-tarie, recepite poi dal nostro ordi-namento, le quali concernono tutti i giocattoli per bambini fino a 14 anni. Tali norme prevedono che nell'etichetta dei giocattoli devono, necessariamente, essere presenti le seguenti indicazioni: a) il nome o ragione sociale o anche marchio del fabbricante o di chi lo commer-cializza completo di indirizzo; b) le istruzioni per il corretto utilizzo del giocattolo; c) la fascia di età a cui il giocattolo è destinato e le even-tuali precauzioni per il montaggio e la manutenzione; d) le avvertenze per l'utilizzo.

L'unico marchio obbligatorio che deve essere apposto sull'eti-chetta di un giocattolo è il marchio "CE", il quale attesta la conformità del prodotto ai requisiti essenziali previsti dalla normativa comunita-ria. Tra i principali requisiti ricordia-mo: a) assenza di spigoli o parti appuntite o bordi taglienti; b) le parti che compongono il giocattolo devono essere abbastanza grandi per evitare il rischio di soffocamen-to se portati in bocca; c) le cuciture devono essere ben salde per evita-re la fuoriuscita dell'imbottitura; d) i giocattoli meccanici devono avere ingranaggi inaccessibili e, se elet-trificati a batteria, il vano portabat-teria deve essere chiuso con viti.

Accanto al marchio “CE” può esservi anche la presenza del mar-chio “IMQ”, cioè di un ente terzo certificatore che garantisce, oltre alla qualità del giocattolo, anche la sicurezza delle varie fasi di produ-zione.

In Italia la lotta ai prodotti peri-colosi o non conformi è affidata alle forze di pubblica sicurezza, in particolare a quelle specializzate e a quelle addette al controllo delle merci in ingresso.

Luca Curatti e Nicola Timpanaro

GIOCHI RISCHIOSI SENZA

IL MARCHIO “CE”

Assoutenti delegazione di Cremona (tel. 328-1547751) viaTrecchi 25 • e-mail: [email protected]

Le coccole utiliAbituare il cucciolo ad essere toccato e manipolato dall’uomo è molto importante. Ispezioni a bocca, orecchie e zampe risul-

teranno molto meno stressanti se il cane avrà imparato ad accettarle come un momento di relax, associando il tocco delle nostre mani a qualcosa di positivo. Iniziamo quindi fin dall’arrivo del cucciolo ad introdurre brevi ses-sioni rilassanti in cui massaggeremo, con movimenti lenti e leggeri, tutte le parti del corpo. Inoltre, impegnia-moci a creare associazioni positive, premiandolo con un bocconcino ogni volta che accetterà il "massaggio" sen-za dimenarsi o cercare di prendere in bocca la nostra mano. E’ importante procedere sempre gradualmente; ad esempio, per quanto riguarda le zampe, iniziare toc-

cando la parte superiore fino ad arrivare, dopo varie sessioni e premiando ogni piccolo progresso, a tenergli sollevata la zampa per controllare i polpastrelli. Ciò sarà molto utile quando dovremo controllare la presenza di eventuali parassiti o piccole ferite. Questa procedura graduale va applicata a tutte le parti del corpo. Con lo stesso metodo di associazione positiva è bene introdurre le sessioni di toelettatura, aggiungendo gradualmente l’uso di pettine, spazzola, guanti di pulizia, ecc. Ricordia-mo quindi la regola d’oro: sessioni brevi, quotidiane e appaganti per il cane. Infine, questi momenti di ‘relax’ sono fondamentali e preziosi per intensificare il rapporto di fiducia reciproca con il cucciolo.

Elisa Giudici ([email protected])

Gli uffici Epaca: • CREMONA - Via D. Ruffini, 28 (Tel. 0372.732930); via Ala Ponzone, 8 (Tel. 0372/499811. • CREMA Via Macello, 34 (Tel. 0373/732900); • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 (Tel. 0372.732960); • SORESINA Via Matteotti, 12 (Tel. 0372.732990).

La Vostra copia GRATUITA de la trovate QUISpazio comune Piazza Stradivari CremonaAcli Via S. Antonio del Fuoco 9/A CremonaLa Cafetera C.So V. Emanuele 14 CremonaCaffe Del Corso C.So V. Emanuele 84 CremonaBar Supermoka Corso Campi 39 CremonaBar Aurora C.so Garibaldi 228 CremonaBar Cittanova Corso Garibaldi 114 CremonaBar Garibaldi Corso Garibaldi 219 CremonaOsteria Garibaldi Caffe’ Corso Garibaldi 38 CremonaDimeglio Corso Garibaldi 85 CremonaDall'Ara Sara Via S. Barbara 19 CremonaOspedale Portineria Ospedale CremonaUnione Consumatori Piazza San Michele 2 CremonaCaffe’ Porta Romana Piazza IV Novembre 17 CremonaBanca Del Monte Piazza Cadorna 1 CremonaINPS Piazza Cadorna 17 CremonaComune Di Cremona Piazza Del Comune CremonaRio Bar Piazza Della Pace 2 CremonaBar Fiume Piazza Fiume 6 CremonaDimeglio Piazza Marconi 15/A CremonaBanca Di Roma Piazza Roma 20 CremonaParrucchiere Bertoletti Piazza Roma 29 CremonaBar Stradivari Piazza Roma 7/B CremonaIl Planetario Viaggi Piazza Stradivari 17 Cremona Banca Popolare Viale Po 83 Cremona Bar Oasi Via Bergamo 221 CremonaDistributore Esso Via Bergamo 91 CremonaDimeglio Via Boschetto 93 CremonaBar Da Walter Via Brescia 128 CremonaDistributore Agip Via Brescia 219 CremonaCaserma Col Di Lana Via Brescia 189 CremonaBar Stella Via Brescia 27 CremonaSapore Di Mare Via Cappuccini 8 CremonaDa Pietro Via Castelleone 29/A CremonaPanetteria Galbignani Via Castelleone CremonaItalmark Via Dante 102 CremonaTeatro Monteverdi Via Dante 149 CremonaBar Lancia Via Dante 185 CremonaBar San Giorgio Via Dante 2 CremonaFotoline Via Dante 31 CremonaRe Mida Via Dante 87 Cremona

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Coffee Time Via Solferino 9 CremonaQ.In Via XI Febbraio 64 CremonaForneria Pan&Piu Via XX Settembre 32/A CremonaLa città del Sole Via XX Settembre 5/A CremonaBar Dragone Via Vittori 2 Cremona Distributore Agip Viale Po 139 CremonaNon Solo Piada Viale Po 68 CremonaUil sindacato Viale Trento Trieste 27/B CremonaBar Zanzibar Viale Trento Trieste 36 CremonaA.E.M. Viale Trento Trieste 38 CremonaCisl sindacato Viale Trento Trieste 54 CremonaFattorie del gusto Via Massarotti 46/D CremonaTabacchi Piazza Migliavacca 6 CremonaUniversita’ Cattolica Via Milano 24 CremonaPolitecnico Di Milano Via Sesto 39 CremonaIl Beccofino Via F.Soldi 2 CremonaCremona Po Piano 2° Musetti Caffe’ CremonaBar Greco Corso Campi 5 CremonaLinea Junior Via Mercatello 4 CremonaSeven Caffè Via Bella Rocca CremonaLatteria Plac Corso Vittorio Emanuele CremonaPolitiche Educative Via Vecchio Passeggio 1 CremonaFarmacia Zamboni Via Oglio 5 CremonaNoemi Via Aporti 43 CremonaPanetteria Tosi Via Aselli 29 CremonaBar Smile Via Cadore CremonaMacalli Corso Vittorio Emanuele 43 CremonaMedic Center Via Giuseppina 21 CremonaPane E Amore Via Tonani 24 CremonaBar Tabacchi BattaglioneEdicola Ortenilla BonemerseEdicola Compiani Cremona Due GadescoPanetteria Merlini Via Cesare Battisti 47/B GadescoPanetteria Merlini Via San Savino 17 -San SavinoFarmacia Leggeri PersichelloTabaccheria Piazza Garibaldi PescaroloImmobiliare B&G Piazza Roma 8 VescovatoLa Bottega del Gelato Via Cavallotti 25 PiadenaOsteria del Mento Bosco Ex ParmigianoPalabosco Bosco Ex Parmigiano

Page 8: Il Piccolo Giornale di Cremona

CASALMAGGIOREPro Loco e comune di Casalmaggiore, col patro-

cinio della Provincia di Cremona e del Gal Oglio Po, organizzano l'edizione 2012 de "I rami del grande fiume". La manifestazione prenderà il via sabato 14 aprile, al Parco comunale di via Corsica, con l'inau-

gurazione (ore 15) della 9ª Mostra Mercato del Naturale. Domenica 15, alle 18,30, si procederà con l'estrazione dei biglietti vincenti della lotteria a premi. Non mancheranno l'animazione per i più piccoli e le degustazioni per i più grandi. Ingresso libero.

I rami delGrande Fiumedal 14 aprile

CASALMAGGIORE - Il capitano dei Carabinieri della Compa-gnia di Casalmaggiore, Luigi Regni, lo definisce "solo un control-lo straordinario del territorio", ma quello andato in scena nella notte fra lunedì e martedì è, di fatto, una maxi operazione con ben pochi precedenti nel casalasco. Un posto di blocco con doppio senso di marcia ha fatto da filtro per tutti i veicoli che transitavano su via Beduschi all'altezza della concessionaria Capelli Automobili (in ingresso) e del dirimpettaio distributore Varasi (in uscita): "Non è facile realizzare un'operazione del gene-re - spiega Regni - che ha visto coinvolti una trentina di uomini, una stazione mobile, otto pattuglie nell'area dei posti di blocco, più altre sei dislocate nei vari distaccamenti territoriali".

Il maxi controllo ha sortito per la cittadinanza il miglior esito possibile: "La serata è stata tranquillissima - rendiconta Regni -. Nel senso che non ci sono stati fermi o segnalazioni. I veicoli transitati e filtrati dal posto di blocco sono stati circa duecento, quaranta dei quali controllati: in tutta la nottata sono state ri-scontrate tre, forse quattro contravvenzioni". Il motivo di un tale dispiegamento di forze è presto detto: "Nelle scorse settimane ci sono pervenute segnalazioni di furti o tentativi di rapine. Così abbiamo voluto passare al setaccio il traffico cittadino in un gior-no in cui fosse possibile compiere un controllo di tutte le vie d'accesso al paese: oltre al posto di blocco, durato fino a mez-zanotte e mezza, avevamo un equipaggio impegnato nel control-lo dinamico dell'area cittadina, pronto ad intervenire in caso di segnalazione. E una volta terminata l'operazione i controlli sono proseguiti fino alle due e mezza di notte presso tutte le rotatorie cittadine e le strade secondarie di Casalmaggiore". "I ladri non si materializzano improvvisamente - chiosa Regni -. Nella notte fra lunedì e martedì abbiamo voluto tastare il polso della situazione: tutto è filato liscio". Ma la guardia resta alta.

Simone Arrighi

Maxi posto di blocco nella nottedei Carabinieri di Casalmaggiore

PREVENZIONE

Due immagini del posto di blocco notturno dei Carabinieri

Bar Giulia angolo Conad CasalmaggioreGR2 di Rivieri Gianfranco via Guerrazzi 4 CasalmaggioreFermata KM Polo Romani via Trento 20 CasalmaggioreSportime via del Lino 17 CasalmaggioreBar Barracuda via Martelli 2 CasalmaggiorePortici del Municipio piazza Garibaldi CasalmaggioreBar Italia piazza Garibaldi CasalmaggioreFarmacia Comunale piazza Garibaldi CasalmaggioreBar Tavola Calda Centro Commerciale Padano CasalmaggioreRist. Pizz. Piccolo Paradiso via Molossi 47 Vicobellignano

Cartoleria via Dante Alighieri 9/B VicobellignanoBar La Nuova Luna via Roma 7 Torricella del PizzoPortici del Comune piazza Italia Scandolara RavaraPortici via Mazzini 3 CastelponzoneCaffè Roma via Giuseppina 97 Solarolo RainerioEdic. Tabacch. Camozzi via Matteotti 113 San Giovanni in CroceBar Time Out via della libertà 46/b Martignana di PoFermata KM piazza Comaschi GussolaBottega del Gelato via Cavallotti Piadena

Qui trovate la vostra copia GRATUITA de PICCOLOil

di Giovanni Gardani

iccoli incendi crescono. Anzi, ahinoi, ritornano. Stavolta il fattaccio è av-venuto nella campagna di Cappella, piccola frazione di Casalmaggiore, che sicuramente avrebbe preferito

una motivazione differente per assurgere agli onori della cronaca.

Lunedì mattina le Gev di Casalmaggiore, che già erano intervenute per spegnere qual-che fuoco incontrollato lungo i filari e i rivali casalesi, hanno loro malgrado concesso il bis: se non che stavolta l’evento è risultato ancora più significativo, in quanto ha coinvol-to anche i Vigili del Fuoco. Qualche dettaglio differente rispetto al primo intervento della scorsa settimana emerge: in primis, sotto alle ramaglie smaltite illegalmente è stato trovato materiale di plastica che, a contatto con il fuoco, può sprigionare come noto veleni per l’ambiente e per l’uomo (il fumo del piccolo

incendio era infatti più scuro del solito e aveva un odore acre, due dati che confermano una combustione malsana). In secondo luogo, la scelta di questo smaltimento sui generis non sarebbe più da addebitare ad un privato citta-dino ma ad una azienda agricola della zona: in tal senso, va ricordato, la sanzione è addirittu-ra raddoppiata, in quanto per legge non si tratta più di privato, ma, appunto, di persona giuridica (da circa 6mila euro si può arrivare a 13mila). Senza scordare, ovviamente, che per atti come questi può intervenire anche il codi-ce penale, dunque non più soltanto la sanzio-ne amministrativa. Sul posto, oltre alle Gev che hanno redatto regolare verbale (uno dei più pesanti sin qui compilati in un mese di at-tività), sono intervenuti, come detto, i Vigili del Fuoco e anche Carabinieri e Vigili Urbani.

A fuoco anche materiale in plastica. Sospetti su un imprenditore agricolo

Anche Cappella nel tristeelenco dei roghi casalaschiPLunedì nella frazione un nuovo episodio che ha mobilitato le GEV e i Vigili del Fuoco

A sinistra e in alto l'intervento dei Vigili del Fuoco nell'ennesimo episodio accaduto questa settimana a Cappella di Casalmaggiore

Page 9: Il Piccolo Giornale di Cremona

Casalmaggiore Mercoledì 4 Aprile 20129

di Vanni Raineri

uattro liste per 700 abitanti. E’ l’anoma-lia che si verifica a Torricella del Pizzo, unico comune casalasco interessato dal voto amministrativo del 6 e 7 maggio prossimi. Due di queste liste sono for-

mate da residenti, altrettante sono espressione di movimenti nazionali, e si tratta di due novità assolu-te per la piccola comunità rivierasca. Probabilmente la visibilità garantita dall’essere l’unico comune in cui si vota è stata decisiva.

Partiamo da una novità, che consiste nella ridu-zione dei consiglieri in base alle nuove norme per i comuni inferiori ai mille abitanti: oltre al sindaco ci saranno solamente 6 consiglieri comunali, 4 di maggioranza e due di minoranza.

Una lista raccoglie direttamente il testimone dalla passata maggioranza: si tratta della confermata “Sinistra per Torricella”, che ripresenta il sindaco uscente Emanuel Sacchini (insegnante presso l’Ac-cademia di Brera a Milano) appoggiato da 6 candi-dati, in gran parte del gruppo uscente: si tratta degli assessori Alessandro Farina, Alberto Scaroni e Ro-berto Adami (che era assessore esterno), di Ales-sandro Scaglioni, Ingrid Gardin e Stefania Azzoni.

Dopo una lista nel segno della continuità, una che non si può dire raccolga il testimone dalla mi-noranza uscente, in quanto cambia il nome (“Insie-me per Torricella”) e soprattutto i componenti. Candidato sindaco è Cristina Fadani, imprenditrice, nota per la militanza calcistica nel Calcio Cremona femminile e in quanto la famiglia gestisce in paese l’Agriturismo “Torretta”, che ospita due interessanti musei. A sostenerla 5 candidati consiglieri: Gabriele

Marchetti, Francesco Pelizzoni, Egidio Salti, Astrid Del Re in Bini e Angelo Bonardi.

E veniamo alle due liste che rappresentano movi-menti nazionali. Una di queste è la lista di Forza Nuova, movimento di destra già attivo in provincia di Cremona e non nuovo ad interessarsi anche di piccoli comuni. L’altra lista è una novità assoluta per l’Italia. Si tratta del Partito Pirata, un movimento politico internazionale nato alcuni anni fa in Svezia ma che il grosso successo lo ha ottenuto alle ammi-nistrative del land di Berlino del 2011, sfiorando il 9% dei consensi. Il suo programma consiste tra l’altro in un rafforzamento dei diritti civili, della de-mocrazia diretta e della privacy, e maggiore libertà

di circolazione della conoscenza (web libero). Il Par-tito Pirata debutta con queste amministrative in Italia presentandosi in una ventina di comuni della Lombardia e del Piemonte, e Torricella è uno di questi.

Nelle amministrative del 2007 votò il 68,7% degli aventi diritto. Alla lista di Sacchini andarono il 62% dei consensi, all’allora unica minoranza il 38%. Gli elettori in questa tornata sono 653, ma, si noti, ben 174 sono gli iscritti all’Aire, ovvero i residenti all’estero. Il che abbasserà sensibilmente il dato sulla “vera” partecipazione dei torricellesi. Data la presenza di 4 liste, difficile comunque che non ven-ga raggiunto il quorum del 50%.

Ieri scaduti i termini per depositare le candidature. Ci sono Forza Nuova e il Partito Pirata

Comunali: Torricellafa il botto con 4 listeQ

Il Gruppo Protezione Civile Valdoria di Torricella ha partecipato domenica scorsa alla giornata ecologica. Quattro ore, dalle 8 alle 12, per liberare dai rifiuti alcune zone del comune, in golena, a ridosso dell'argine maestro e nelle strade comunali. Il dato più significativo riguarda il materiale raccolto, che rispetto ad altre occasioni è stato significativamente inferiore. Da qui ad esultare per il ritrovato senso civico dei cittadini ce ne corre.

PROTEZIONE CIVILEGiornata ecologicacon scarso “raccolto”

I 650 elettori del paese casalasco avranno ampia sceltaIl sindaco Sacchini si ripresenta. Contro Cristina Fadani

Dopo oltre dieci anni alla guida della Pro Loco, ai quali se ne aggiungono un'al-tra decina nel direttivo, Licinio Valenti ab-dica: "Non intendo ricandidarmi alla carica di Presidente in un'ottica di rinnovamento che possa mantenere l'Associazione viva ed in grado di conservare il suo ruolo di punto di riferimento per la città".

La comunicazione arriva con qualche mese d'anticipo rispetto all'assemblea dei circa 200 soci di Casalmaggiore, che do-vrà presto eleggere il nuovo consiglio di-rettivo della Pro Loco. Nell'associazione è viva, e Valenti tiene in particolar modo a ribadirlo, "la necessità di un cambiamen-to": perciò il presidente uscente "invita i soci e i cittadini che intendano iscriversi a prendere parte attiva alle prossime elezio-ni, candidandosi ad entrare a far parte del prossimo direttivo". L'auspicio di Valenti è di coinvolgere "enti, associazioni e sog-getti che hanno parte attiva nella vita di Casalmaggiore", con l'intento che siano gli stessi ad esprimere un proprio candida-to alla carica di presidente. Non c'è nessu-na polemica dietro all'annuncio: ha sottoli-neato Valenti. Bensì: "la volontà di lasciare spazio a nuove idee e nuove persone". "La porta della Pro Loco è sempre stata aper-ta" e il direttivo vorrebbe spalancarla ai giovani, fermo restando il contributo delle colonne storiche: Valenti e Moreschi (nella foto sotto), se ci sarà bisogno di una ma-no, non si tireranno indietro di certo.

Pro Loco CasalmaggioreIl presidente Valenti lascia

e apre al rinnovamento

ASSOCIAZIONI

Sopra a sinistra il sindaco uscente Emanuel Sacchini, a destra il candidato di "Insieme per Torricella" Cristina Fadani. A destra il Municipio del comune casalasco (foto Piech)

Page 10: Il Piccolo Giornale di Cremona

NUMERI UTILICOMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.itCentralino: 0372-4071

Urp: 0372-407291

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

www.provincia.cremona.itCentralino: 0372-4061

Urp: 0372-406233 -

PREFETTURACentralino: 0372-4881

CARABINIERIPronto intervento: 112Centralino: 0372-5581

COMANDO FORESTALE DELLO STATO

Centralino: 0372-410307

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117Centralino: 0372-21576

Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

POLIZIA MUNICIPALEPronto intervento: 0372-454516Centrale operativa: 0372-407427

POLIZIA STRADALEComando provinciale

Centralino: 0372-499511

QUESTURAPronto intervento: 113Centralino: 0372-4881

VIGILI DEL FUOCOPronto intervento: 115

Centralino: 0372-4157511

PROCURACentralino: 0372-548233

OSPEDALE DI CREMONAwww.ospedale.cremona.it

Centralino: 0372-4051Centro unificato

di prenotazione: 800 638 638Emergenza sanitaria: 118

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA

www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971

Urp: 0372-497215

Taccuino

Cremona

GIORNALE DI CREMONA

E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO

direttore responsabile: Sergio [email protected]

direttore editoriale: Daniele Tamburini

Società editrice:Promedia Società Cooperativa

Via del Sale, 19 - Cremona

Amministrazione e diffusioneVia S. Bernardo 37/A - 26100 CremonaTel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60

Direzione, redazione e prestampaVia S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona

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Redazione di CremaPiazza Premoli, 7 - 26100 CremaTel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041

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Stampa:SEL - Società Editrice Lombarda

26100 Cremona

Autorizz. del Tribunale di Cremonan° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi(Unione Stampa Periodica Italiana)

Progetto Grafico: Gianluca Galli

Numero chiuso in tipografia:Martedi 2 Aprile alle ore 21

METEO WEEK-END Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

• Via Cappuccini incrocio Via del Macello: cantiere per la realizzazione della rotatoria; (fine lavori: 6 aprile).

• Piazza Dossena, Via Romanino, Via Trentacoste, Via Perugino, Via Giancristoforo, Via Galeotti, Via-le Cambonino: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (durata lavori: diversi mesi anche se coin-volgerà di volta in volta tratti limitati di vie diverse, indicativamente fine prevista 30 aprile). La via attual-mente interessata è Via Romanino e via Perugino.

• Via Lungastretta: cantiere per la sostituzione della condotta dell'acqua potabile, rifacimento degli allacci del gas metano e acqua potabile, predisposizione di condotte per linee elettriche; (fine lavori: 30 aprile).

• Via Vittori (tratto da V. le Po a V. Arenili): cantiere per la sostituzione della condotta del gas metano; (fine lavori: 13 aprile);

• Via Gerre Borghi: cantiere per la realizzazione della posa della nuova condotta dell'acqua potabile; (fine lavori: 31 maggio).

• Via Battaglione (tratto da V. Giuseppina a V. S.Rocco): cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (fine lavori: 30 aprile).

• Via Lazzari, 18: cantiere per la realizzazione del nuo-vo allaccio alla pubblica fognatura; (fine lavori: 6 aprile).

• Via S.Rocco, Via Bosco: cantiere per la realizzazione della pista ciclabile di collegamento al comune di Gerre de' Caprioli; (fine lavori: 01 giugno).

Mercoledì 4 Aprile 201210

CREMONAZILIOTTI GUIDOPIAZZA LIBERTÀ, 426100 CremonaTel. 0372-415023

ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 20:30

Giorno di chiusura settimanale:NO

CREMONA - FARMACIA 13A.F.M. DI CREMONA S.P.A.VIA CASTELLEONE, 10826100 CremonaTel. 0372-560041

ORARI DI APERTURAMattino: 09:00 - 13:00Pomeriggio: 15:30 - 19:30Venerdi e Sabatodalle 9:00 alle 20:00

Giorno di chiusura settimanale:NO

PIZZIGHETTONEFERRARI MARIOVia Montegrappa, 426026 PizzighettoneTel. 0372-743007

ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale:SABATO POMERIGGIO

STAGNO LOMBARDOAMADEI AMILCAREVia Amendola, 226049 Stagno LombardoTel. 0372-57041

ORARI DI APERTURAMattino: 09:00 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale:MERCOLEDÌ POMERIGGIO

GRONTARDOMELEGARI ETTORINAVia Roma, 1526044 GrontardoTel. 0372-89396

ORARI DI APERTURAMattino: 09:00 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:30Martedì e Giovedì:17:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale:SABATO POMERIGGIO

CASALBUTTANOCARNEVALI DANIELAVia Cavallotti, 1026011 CasalbuttanoTel. 0374-362285

ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanale:MERCOLEDÌ

FARMACIE DI TURNO Dall’1 al 6 Aprile 2012Distretto di CasalmaggioreDistretto di Cremona

Via CappuciniLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:6 Aprile 2012

Via BattaglioneLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:30 Aprile 2012

Via RomaninoLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:30 Aprile

CASALMAGGIOREZANELLA AURELIO VIA CAIROLI, 226041 CasalmaggioreTel. 0375 42322

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanaleLUNEDÌ

RIVAROLO DEL RE ED UNITI GHISELLINI SNCVIA APORTI, 3526036 Rivarolo del Re ed UnitiTel. 0375 534016

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleSABATO

Le farmacie di turno e gli orari dei distretti

di Cremona e Casalmaggiore

sono consultabili sul sito internet:

www.aslcremona.it

NUMERI UTILICOMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it

Centralino: 0375 42668

AMMINISTRAZIONEPROVINCIALE

Centralino: 0375-42233

CENTRO PER L’IMPIEGOCentralino: 0375-42213

CARABINIERIPronto intervento: 112

Centralino: 0375-284500

POLIZIA MUNICIPALECentralino: 0375-40540

POLIZIA STRADALECentralino: 0375-42288

GIUDICE DI PACECentralino: 0375-42273

OSPEDALECentralino: 0375-2811

Centro unico di prenotazioni: 800 638 638

Emergenza sanitaria: 118

MUSEO DIOTTIwww.museodiotti.it

Centralino: 0375-200416

MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423

TEATRO COMUNALEwww.teatrocasalmaggiore.itCentralino: 0375-284434

DISTRETTO SOCIO-SANITARIO

Direzione: 0375-284020Distretto Veterinario:

0375-284029

Casalmaggiore

Via San Rocco, via BoscoLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:1 Giugno 2012

Via LungastrettaLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:30 Aprile 2012

Via VittoriLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:13 Aprile 2012

Via Gerre BorghiLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:31 Maggio 2012

Via LazzariLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:6 Aprile 2012

Page 11: Il Piccolo Giornale di Cremona

Ci sarà anche la cremonese Giulia Berra, classe 1985, fra gli artisti invitati a parteci-pare alla quarta edizione di “Arte accessi-bile Milano”, una delle principali manifesta-zioni italiane di arte contemporanea a lettu-ra internazionale, che si svolgerà da giovedì 12 a domenica 15 aprile presso la sede del Sole 24 Ore in via Monte Rosa 91. Quattro giorni all’insegna dell’arte contemporanea accessibile, ovvero senza biglietto d’ingres-so e con un ricchissimo calendario di eventi collaterali. Ideata e diretta da Tiziana Manca, coadiuvata da tre fra i principali critici d’arte italiani, Fortunato D’Amico, Chiara Canali e Ivan Quaroni, “Arte accessibile Milano” ruo-ta attorno al concetto di “accessibilità”, vero

e proprio valore aggiunto per avvicinare le persone all’arte senza filtri, privilegiando l'incontro personale e diretto con gli artisti. La ricerca artistica di Giulia Berra, che pre-senta due opere dal titolo “Ex voto” e “Dia”, datate rispettivamente 2009 e 2010, verte sulle sottili connessioni fra processi natura-li e umani, focalizzandosi in particolare sul tema della muta e dell'exuvia come metafo-ra del cambiamento e dello sviluppo emoti-vo e psicofisico. Dal punto di vista tecnico, ricorre all’utilizzo del ricamo, adoperando materiali grezzi ed elementi naturali come silkpaper, legno, seta, e utilizzando inset-ti provenienti da vecchie collezioni o trovati morti in natura.

Berra protagonista a MilanoE’ fra gli artisti invitati alla mostra dal titolo “Arte accessibile”

di Federica Ermete

ino al 14 aprile, presso il Museo del-la Stampa - Casa degli Stampatori di Soncino, è allestita la mostra di inci-sioni “Morso dopo morso” di Mar-gherita Michelazzo. Maria Ferraguti

ha avuto modo di dire: «Una mela. Sì, proprio una mela, per l’esposizione grafica di Marghe-rita Michelazzo. Il frutto è la risposta alla sua capacità di sperimentare sempre nuove tec-niche in una serie di incisioni, che motivano lo sviluppo di un’affascinante avventura: entra-no delle sequenze del frutto prima intero, poi tagliato a metà e quindi in torsolo per emer-gere da protagonista dalle potenzialità dina-

miche in un’architettura immaginaria. I fogli, che si vedono nella mostra a Soncino, ben rivelano l’energia inventiva unita all’espressi-vità intensa di Michelazzo trasmessa oltre all’incisione nel disegno, nell’installazione e nella scultura. Michelazzo ferma l’immagine della mela e la sua evoluzione nel passaggio verso la luce attraverso l’animarsi della grafia. La luce in “La grande madre” procede dal centro del pomo nell’intensità del nero, per variare nelle incisioni attraverso notturne at-mosfere tra l’ infittirsi di calibrati segni, fino a risplendere libera nei bianchi torsoli captati, nell’articolata spazialità dell’immagine, in sti-lizzate candide figure. Il bianco risalta improv-viso, abbacinante nello slancio verticale: due

impronte solenni di luminosità nel profondo nero , mentre la mela, la grande madre a sini-stra divisa a metà, cede luce fra segni d’inven-zione, sensibili ad una visionaria espressivi-tà... E’ un’effervescenza creativa coinvolgente quella di Michelazzo, espressa nelle potenzia-lità dei segni e nelle forme, originale nel gene-rare apparizioni stupefacenti via via sempre più dinamiche nel divenire della mela in torso-lo. Reinventate presenze del quotidiano avan-zano in vibranti sequenze di vani... Esiste poi una svolta nell’opera che accoglie, nello svi-luppo orizzontale, l’articolato intreccio tra l’iconografia del frutto e la parola mela: quasi una sfida nell’esito di un’interespressività ar-tistica nel liberare la fantasia».

Fdi Federica Ermete miche in un’architettura immaginaria. I fogli, impronte solenni di luminosità nel profondo

Le incisioni della Michelazzonella Casa degli Stampatori

MOSTRA DAL TITOLO “MORSO DOPO MORSO”

Fino al 6 aprile la galleria “Immagini Spazio Arte” ospita “Inner drawing”, mostra personale di Michiyoshi Deguchi, che presenta opere poli-materiche pensate dopo il drammatico evento di Fukushima. Disegni, fotografie, oggetti. Questi i tre elementi che compongono l’opera di questo inno-vativo artista giapponese che si dedica alla pittura senza seguire la via tradizionale del pittore. «Le mie opere d’arte vogliono esprimere il desiderio, l’istinto che l’uomo ha di disegnare, per mezzo della regi-strazione fotografica dello spazio e del tempo con-tingenti», ha detto l’artista. Ecco dunque spiegato il procedimento creativo di Deguchi: all’inizio avviene il processo figurativo, a seguire l’impressione fotogra-fica del luogo e del momento dello svolgimento del processo, infine l’aggiunta di un oggetto che rico-struisca quanto già disegnato.

L’arte di Deguchi in esposizioneFino al 6 aprile si può visitare la mostra dal titolo “Inner drawing”

Fino al 12 aprile, pres-so l’Atrio Foyer del Teatro Monteverdi (in via Dante), è visitabile la mostra di Chiara Camoni dal titolo “L’esercito di terracotta”, a cura di Ettore Favini, secondo appuntamen-to con “Face off” - Volume 2, bando curato dallo stes-so Favini, promosso dal Crac e dal Comune di Cremona. “L’esercito di terracotta” di Chiara Camoni è la realizza-zione di una grande opera collettiva, composta dai pezzi in terracotta prodotti dai bam-bini di due classi prime del-le scuole Bissolati e Miglioli. L’artista utilizza l’argilla per-ché il territorio di Cremona ne è ricco: già in epoca romana furono attive importanti for-naci per la realizzazione di laterizi e stoviglie, tradizione che proseguì nel Medioevo e nel Rinascimento, dando vita

alla caratteristica produzione di ceramiche “graffite”. Il Po ancora oggi continua a resti-tuire tracce di questa fioren-te attività: dopo le piene, sul-le sue rive si possono trova-re cocci, mattoni, coppi, ma anche pezzi di stoviglie deco-rate, manici e fondi di cioto-le con tracce di smaltatura colorata. Tali reperti costitui-scono una sorta di memoria della città che, letteralmente, continua a riaffiorare. L’artista ha affermato: «Quando visito un museo archeologico provo una particolare commozione proprio di fronte ai frammen-ti, agli utensili di uso quotidia-no o rituale. Ho la sensazione che portino ancora con sé i gesti delle mani che li hanno modellati e utilizzati. C’è un altro momento in cui provo lo stesso stupore: quando guar-do i manufatti dei bambini...».

L’esercito di terracottadi Chiara Camoni

Mostra aperta fino al 12 aprile

Fino al 6 maggio, in Galleria XXV Aprile, ha luogo l’edizione pri-maverile della “Fiera del libro”, un appuntamento tradizionale ed imperdibile per gli amanti della lettura, che si rinnova due volte all’anno, ormai da decenni e che ha attirato ed entusiasmato gene-razioni di cremonesi. Il libro non è un prodotto commerciale come gli altri; è soprattutto un veicolo di cultura e di conoscenza, capa-ce di suscitare emozioni, di evocare suggestioni e di farci sognare. Passeggiando fra le bancarelle si può curiosare fra i vari esposito-ri, andando alla ricerca dell'edizione più recente, del best seller del momento, del classico intramontabile o semplicemente di una pub-blicazione curiosa ed originale, per arricchire la biblioteca familiare.

“Fiera del libro” in Galleria

&&&Cultura SpettacoliLa mostra al titolo “Federica Galli - L’eleganza

del segno”, presso il Centro Culturale S. Maria della Pietà, è stata prorogata fino al 15 aprile. Il percorso espositivo rappresenta un sentito “omaggio” nei confronti di una figura storica

dell’arte cremonese che ha raffigurato, con viva emozione e perfetta verosimiglianza, il territorio nativo, con attenzione amorevole ed incessante. Le 132 opere esposte sono divise in 4 sezioni: Miscellanea, Alberi, Cascine e Venezia.

Prorogatala mostradella Galli

Page 12: Il Piccolo Giornale di Cremona

Cultura

di Laura Bosio

uella dei Soldi era una casata nota del terri-torio cremonese. Le prime notizie storiche sembrano risalire al

dodicesimo secolo. Portava, in-fatti, il nome dei Soldi uno dei genovesi firmatari, nel 1288, del trattato di pace con la Repubbli-ca di Pisa dopo la battaglia della Meloria. Tale nome appare anche nei documenti della memorabile battaglia di Montaperti del 4 set-tembre 1260 tra Firenze e Sie-na, dove morirono i fratelli Duc-cio e Cambino, cavalieri fiorentini del Sesto di S. Pancrazio, figli di Boncambio Soldi.

I Soldi di Firenze ricoprirono importanti cariche politiche du-rante il periodo della Repubbli-ca: ben nove di essi ottennero l'incarico di Priore, mentre Mat-teo SoIdi di Federico fu nomi-nato Gonfaloniere nel 1375, e un anno dopo fu eletto come "uno degli otto che de-cidevano la pa-ce e la guerra". Egli si distinse per le azioni mi-litari contro il Le-gato di Lombar-dia, tanto da me-ritare di aggiungere al suo stem-ma il motto "Libertas" di colore azzurro in campo d'oro. Nell'al-bo genealogico di questa fami-glia si trovano la Nobildonna Lu-crezia Soldi di Antonio, madre di San Filippo Neri; padre Ja-copo Soldi dell'Ordine dei Ser-vi di Maria che, nel 1430, scris-se in latino il famoso trattato di medicina "Antidotario per il tem-po di peste"; il pittore Andrea Soldi (1703-1771), noto ritratti-sta a Londra; Francesco Ange-

lo Soldi, che verso la metà del 1700 iniziò nella penisola iberi-ca il ramo spagnolo, diventando "grande di Spagna", e Anteno-re Soldi (1844-1871), anch'egli un buon pittore che si distin-se eroicamente nella battaglia di

Custoza. Un Pa-olo Soldi (igno-ta è la sua pro-venienza) risulta poi tra i "ventu-rieri sotto la ban-diera sforzesca" che parteciparo-no all'assedio di Malta del 1565.

I SOLDI CREMONESITuttavia il ramo più numero-

so di questa numerosa famiglia è quello cremonese: si contano infatti più di 500 famiglie, di cui il primo capostipite registrato è l'agricoltore Giacomo Soldi, bo-nificatore delIa valle padana (Se-colo XVII), che fondò una casci-na in un terreno golenale detta "La morta", ancora oggi - dopo tre secoli - proprietà dei suoi di-scendenti.

Nell' Ottocento cremonese si ricorda Costantino Soldi, patriota e filosofo, divulgatore della dot-trina di Ferrante Aporti.

Esilde e Francesco SoldiAi primi del novecento, i mag-

giori mecenati cremonesi furono

appunto i coniugi Francesco ed Esilde Soldi, ricordati con par-ticolare affetto dai cremonesi, proprio per la loro natura di be-nefattori.

Francesco soldi nacque a Pie-ve D’Olmi nel 1850, e all’età di

21 anni conseguì la laurea in giu-risprudenza. Nel 1877 ottenne quindi il diploma di pubblico no-taio. Egli occupò numerose cari-che pubbliche: fu segretario co-munale di Pieve San Giacomo, quindi consigliere a Pessina Cre-

monese, Voltido e Due Miglia, e infine assessore. Fu anche mem-bro della congregazione di Ca-rità di Due Miglia. Nel 1900 fu, per quattro anni, consigliere co-munale a Cremona. Nel frattem-po fu anche reggente degli Istitu-ti Ospitalieri, nonché dell’Istitu-to scrofolosi. Insieme alla moglie Esilde fu un grande benefattore, e donò due importanti strutture al territorio, affinché divenissero ricoveri per anziani. Francesco Soldi morì il 29 ottobre 1916, a 66 anni, mente la moglie si spen-se il 7 ottobre di dieci anni dopo.

Altri noti Soldi cremonesi pos-sono essere trovati scorrendo la storia ecclesiastica: come don Giuseppe Soldi, che nel 1829 fondò una scuola per sordomuti, e monsignor Tobia Soldi, scom-parso nel dicembre del 1969 (ca-nonico della cattedrale di Cre-mona, segretario del Vescovo Cazzani ed eminente conferen-ziere), mentre altri si sono parti-colarmente distinti nell'arte fo-rense, nel commercio, nel lavoro, nello sport e in molti altri campi.

Q

Due vie parallele, intitolate a due coniugi cre-monesi di particolare rilievo. Stiamo parlando di via Francesco Soldi e di via Esilde Soldi, entram-be situate subito dopo la chiesa di San Bernardo (arrivando dalla città e proseguendo in direzione di Brescia): entrambe sfociano in via Persico. I

coniugi Soldi vengono ricordati per essere stati tra i più generosi benefattori della realtà cremo-nese: donarono infatti al comune di Due Miglia la prima palazzina dell’allora ospizio Soldi (a Cre-mona) e un’altra palazzina – sempre destinata a ricovero per gli anziani - a Vescovato.

ESILDE FRANCESCO E SOLDIFamiglia di storia millenaria

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine

Donarono la palazzina che è poi diventata “Ospizio Soldi” a Cremona e un’altra struttura a Vescovato

Una famiglia presente in tutta Italia. Quello cremonese è il ramo più numeroso

6 APRILE 2009 - DEVASTANTE TERREMOTO A L’AQUILAEra il 6 aprile 2009 quando

una fortissima scossa di terre-moto, culmine di una serie di eventi sismici iniziati nel dicem-bre 2008, ha distrutto completa-mente la città dell’Aquila e molti Comuni della provincia. La scos-sa ha fatto registrare un valore di magnitudo 5,9 del la scala Richter, con epicentro nella zona compresa tra le località di Roio Colle, Genzano e Collefracido.

La sequenza sismica si era aperta con una scossa di lieve en-tità (magnitudo 1,8) il 14 dicembre 2008, ed è poi è ripresa con mag-giore intensità il 16 gennaio 2009 con scosse inferiori a magnitudo 3.0 per poi protrarsi, con intensità e frequenza lentamente ma conti-nuamente crescente, fino all'even-

to catastsrofico. La scossa di-struttiva si è verificata alle 3.32 del 6 aprile. Nelle 48 ore dopo la scossa principale, si sono regi-strate altre 256 scosse o repliche, delle quali più di 150 nel giorno di martedì 7 aprile, di cui 56 oltre la magnitudo 3,0 della scala Richter. Altre scosse, anche se di entità inferiore, sono seguite anche nei mesi successivi.

Il bilancio definitivo fu di 308 morti, circa 1600 feriti di cui 200 gravissimi ricoverati negli ospe-dali di Teramo, Avezzano, Chieti, Pescara, Ancona, Roma, Rieti, Foligno e Terni, circa 65.000 gli sfollati, alloggiati momentanea-mente in tendopoli, auto, alberghi lungo la costa adriatica.Secondo le stime inviate dal Governo Ita-

liano alla Commissione Europea per accedere al Fondo Europeo di Solidarietà, il danno fu di 10.212.000.000 di euro.

Il sisma ha Causato danni no-tevoli al patrimonio storico-arti-stico di cui era particolarmente ricca la Città dell'Aquila: tutte le chiese (più di un centinaio), a par-tire dalle più importanti basiliche, sono state dichiarate immediata-mente inagibili per lesioni o crolli importanti assieme a palazzi sto-rici nel centro storico compreso il Forte spagnolo, uno dei simboli della città.

Sono passati tre anni dal tragi-co evento e di ricostruzione anco-ra non si parla, nonostante le pro-messe fatte a suo tempo dal go-verno Berlusconi allora in carica.

Il bilancio definitivo è stato di 308 morti, con un danno per oltre dieci miliardiFurono inaugurate

le Torri Gemelle

Mercoledì 4 Aprile 201212

Nel nostro territoriosono oltre 500

le famiglie della casata

Via Esilde Soldi

Via Francesco Soldi

4 APRILE 1973

Il 4 aprile 1973 furono inaugurati quelli che divennero poi i grattacieli più famosi del mondo: le Torri Gemelle. Le due stutture avevano 110 piani ciascuna e superavano l'altezza di 415 metri. Negli anni successivi alla costruzione dei grattacieli vi fu la neces-sità di collocarvi una antenna televisiva, che venne posizionata sulla cima della Torre Nord e il 110º piano dell'edificio fu occupa-to dal servizio pubblico di radio e televisio-ne. I due imponenti edifici, superando l'al-tezza di 381 metri dell'Empire State Buil-ding, diventarono per pochi mesi i fabbrica-ti più alti del mondo, prima di essere supe-rati dalla Sears Tower di Chicago (443 m).

Le due torri vennero completamente di-strutte alle ore 8,46 della mattina dell'11 settembre 2001, quando due aerei di linea (della American e della United Airlines) si schiantarono, a distanza di alcuni minuti l'uno dall'altro, contro di esse.

Page 13: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Martina Pugno

il momento di appendere le chitarre elettriche, ab-bassare le luci e lasciare spazio ad atmosfere rac-colte, come quelle delinea-

te dalle musiche dei Farmer Sea, band torinese protagonista del mensile ap-puntamento con la rassegna “Hang the electric guitar” di venerdì sera al circolo Arci La Scighera di Milano.

Acclamati da NME come uan delle migliori “breaking band”, i Farmer Sea sono la prova che anche le band ita-liane sanno lasciare un segno nel pa-norama indie internazionale. Dopo due ep ed un album prodotto da Mau-rizio Borgna, già al lavoro con Pertur-bazione, Zen Circus e Settlefish), a gennaio 2012 la formazione ha pub-blicato “A Safe Place” (Dead end Street), album interamente prodotto e registrato dalla band, a riprova della totale autonomia artistica del proget-to. Con suoni che spaziano tra Nada Surf, Death Cab for Cutie più traso-gnanti e Notwist nelle brevi incursioni elettroniche, i Farmer Sea attirano le attenzioni di pubblico e critica su di sé sin dagli esordi discografici del 2005, quando pubblicano il primo Ep autoprodotto “Where People Get Lost And Stars Collide”. Il successo viene confermato con l'ep successivo, “Helsinki Under The Great Snow” pubblicato nel 2007.

Il primo album, “Low Fidelity In Re-

lationships”, arriva invece nel 2009, trainato dal singolo Teenage Love: il video, girato da Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione, è stato a lungo in rotazione su MTV Brand: New e Deejay TV. Nel corso dei successivi anni la band è stata protagonista di fortunati live e ospite dei più celebri Festival in giro per la nazione.

Nel corso di alcune recenti intervi-

ste, i Farmer Sea hanno avuto modo di sottolineare come l'album appena pubblicato, A safe place, stia riceven-do positivi consensi anche al di fuori dello stivale: «Anche il disco nuovo sta ricevendo attenzioni all'estero, ne han-no parlato bene negli Stati Uniti, in Francia, Spagna, Inghilterra... Anche in Giappone ci hanno recensito bene e abbiamo venduto un po' di dischi. Non

ci aspettiamo nulla perchè abbiamo sempre i piedi per terra, ma ovviamen-te la speranza che qualche media più grande si accorga di noi c'è».

Alle 21, sul palco, i Farmer Sea sa-ranno preceduti dai Les Enfants, odo-ranti di coro liturgico e boschi bagnati dal rock, con i loro testi che si alzano a toccare i cuori, e i loro ritmi che chie-dono un ritorno silenzioso degli alberi.

Venerdì sera al Babalula di Crema Dente presenterà dal vivo i brani del suo più recente album, “Io tra di noi”, pubblicato nel 2011.

Quinto album in studio per il can-tautore, “Io tra di noi” è stato accol-to dalla critica come il disco della maturazione artistica, con più ela-borati tessuti sonori e uno sguardo sempre intimistico, ma questa volta più solare. Massicciamente presen-ti, nell'album, gli arrangiamenti cura-ti insieme alla band che già lo ha accompagnato nel tour promozio-nale de “L'amore non è bello”, che conferiscono un importante valore aggiunto all'album. Arricchiscono il disco gli arrangiamenti su archi e fiati di Massimo Martellotta ed Enri-co Gabrielli.

Restano tutte italiane le radici sonore nelle quali affonda la musica di Dente, che brano dopo brano gioca con le parole per delineare ri-cordi e immagini mai del tutto defini-te. Se “L'amore non è bello” era frutto di un Battisti dei giorni nostri, “Io tra di noi” riscopre un gusto per la canzone italiana anni Sessanta mantenendo lo sguardo naif che caratterizza il mondo musicale di Dente sin dai suoi esordi.

A chi inneggia a “Io tra di noi” come espressione massima del talento di Dente, l'artista risponde: «Sono molto soddisfatto di questo disco ma non mi sento arrivato da nessuna parte e mi piace l'idea di cambiare, provare nuo-ve strade, piano piano senza fare grandi stravolgimenti repentini ma continuando a scrivere canzoni e rea-lizzando dischi interessanti».

A Giuseppe Peveri, alias Dente, il merito di saper attingere ad ampie

mani dal passato musicale italiano per rivestirlo con un abito cucito su misura dal cantautore, dando vita a una produzione musicale estrema-mente personale e distintiva che ha fatto di Dente una delle maggiori promesse del cantautorato italiano degli anni Duemila.

Dal vivo Dente presenterà inoltre il nuovo singolo “La settimana enig-matica”. Il concerto avrà inizio alle ore 22.30.

Album tutto dal vivodei Meat Puppets II

E’

Venerdì sera alle 21.30 la band cremonese Quakers and Mormons, il progetto hip hop sperimentale di Maolo e Mancho, presenterà dal vivo l'album “Funeralistic”. seguendo il per-corso iniziato con il precedente Evolvotron, il disco ne riprende i toni oscuri lasciando spazio a nuove orchestrazioni. Aprirà il live “The loud vice”, duo electro rock formato da Christian Josè Cobos (basso) e Daniela Resconi (voce). Dopo il concerto la serata proseguirà con il dj set de Il leprotto.

Il trio torinese presenta il nuovo album al circolo Arci La Scighera di Milano

Suggestioni acustiche con i Farmer Sea

La settimana enigmatica di Dente al Babalula

Sabato sera alle 22 gli Amycanbe calcheran-no il palco dello Spazio Sì di Bologna. nascono a Cervia e dintorni, in un paio d’anni sfornano un mini-ep autoprodotto ed un album ufficiale, suonano ed entusiasmano i circoli della nostra penisola, sino ad entrare con successo nei più gloriosi club d’Oltremanica. Un progetto ecletti-co dalle velleità chiaramente internazionali, che suona come un soffio di freschezza.

Tying Tiffany al Tunnel

Le sonorità goth - pop di Tying Tiffany stan-no per conquistare il Tunnel di Milano: la can-tautrice presenterà venerdi sera dal vivo i brani del nuovo album “Dark Days White Nights”, che costituisce il suo quarto lavoro discografi-co. Techno Punk, ritmiche hardcore ed electro convivono con il passato industrial di Tying Tiffany, con la sua passione per il post punk e il dadaismo. “Drowning”, primo singolo estrat-to dall’album, è stato inserito nella soundtrack dell’ultima edizione del popolarissimo video-gioco Fifa 2012; Tying Tiffany è stata l’unica artista italiana ad essere scelta tra 39 band di 15 nazioni diverse tra cui spiccano The Ting Tings, CSS, Kasabian, TV On The Radio, The Strokes. L’aspetto visuale di “Dark Days, Whi-te Nights” è stato curato dall’artista e fotografa di stanza a New York Pax Paloscia.

Un pezzo di storia della musica fa tappa giovedì sera al Bloom di Mez-zago: i Meat Puppets saranno in con-certo a partire dalle 22.45. Dal vivo la band eseguirà uno degli album più celebri, Meat Puppets II, contenente i brani “Lake of fire”, “Oh me” e “Plate-au”, rese celebri grazie all'esecuzione nel corso dell'Mtv Unplugged dei Nirvana al quale hanno preso parte proprio due membri della band, Curt Kirkwood (chitarra/voce) e suo fratel-lo Cris Kirkwood (basso). Un appun-tamento imprescindibile per tutti i nostalgici, il concerto dei Meat Pup-pets sarà preceduto dall'esibizione della band Love in elevator. I biglietti sono disponibili al costo di 15 euro più prevendita.

Il trio torinese presenta il nuovo album al circolo Arci La Scighera di MilanoAfterhour Mercoledì 4 Aprile 201213

Per segnalarci eventi o concertiscriveteci o inviateci un link all’indirizzo

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MILANO

I Quakers and Mormons live CREMONA

Spazio Sì, il live degli AmycanbeBOLOGNA

Dopo un bivio, “un posto sicuro”

Interamente registrato e prodotto dalla band, “A safe place” prende in parte le distan-ze dalle sonorità spensierate che caratteriz-zavano il disco precedente, per assumere to-nalità più scure. «A Safe Place - racconta la band nel corso di una recente intervista - na-sce da un periodo di cambiamenti, disillusioni e vicende complesse che hanno minato seria-mente il progetto Farmer Sea: a metà percor-so abbiamo realizzato che l’unica maniera per andare avanti sarebbe stata una seria auto-produzione, messa in moto dall’entusiasmo e forse anche da un certo sollievo nel non dover seguire limitanti imposizioni discografiche dettate da infime etichette (che, per esperien-za diretta, possiamo dire non mancano nel territorio). Nel momento in cui abbiamo inizia-to a scrivere nuovo materiale, l’idea comune era quella di dare un taglio meno indie alla nostra proposta, sia per allontanarci dall’este-tica sbagliata che nel genere imperversa, ma anche complici i nostri ascolti di sempre».

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Page 14: Il Piccolo Giornale di Cremona

Pagine a cura di Martina Pugno

gni ricorrenza ha il suo menu; così è anche per la Pasqua, caratterizza-ta da alcuni piatti tradi-zionali che da secoli co-

stituiscono le principali portate per la celebrazione di questa festi-vità religiosa.

A seconda delle regioni le ricet-te possono variare anche notevol-mente, ma resta ben salda l'abitu-dine di attingere alla tradizione locale per dare vita al menu pa-squale in grado di soddisfare tutti i propri ospiti.

I piatti sono preparati per la maggior parte con ingredienti di stagione, verdure fresche che tor-nano sulle tavole dopo la pausa dell'inverno: erbette, asparagi, pi-selli, fave e insalatine, ma anche carni ovine, formaggelle e ricotta.

Per organizzare il menu, dall'an-tipasto al dolce, è importante sa-per bilanciare le portate: se il pri-mo piatto è sostanzioso, l'antipa-sto sarà più leggero, se il secondo è di carne si può saltare il primo e introdurre il pranzo con una pa-squalina. Il tutto ovviamente deve tener conto del gusto degli ospiti: in molti non amano mangiare ca-pretto e agnello per cui si sceglie-ranno ricette con le uova, magari di quaglia che sono più scenogra-fiche, oppure formaggi e salumi.

Anche i dolci sono presi dalla tradizione regionale, tra gli altri: la pastiera napoletana, le cassate siciliane, la pizza di pasqua o i cu-culi di basta brioche.

Ovviamente non possono man-care le uova di cioccolato e la co-lomba pasquale. Tra le ricette più tipiche di questo giorno di festa c'è l'agnello al forno con patate, di

grande effetto e semplice da pre-parare. Attenzione, però, ai gusti dei propri ospiti: non tutti apprez-zano la carne ed è bene poter of-frire alternative in modo da soddi-sfare tutti gli ospiti. In tal caso, perchè non attingere alla tradizio-ne greca, che per Pasqua prevede le frittelle di ceci con salsina al li-mone.

Anche per gli ospiti vegani, sono sempre più diffuse le ricette studia-te ad hoc per le festività pasquali. Anche per i vegani, è possibile stu-diare un menu pasquale completo composto da squisitezze e piatti gustosi, dagli antipasti al dolce: su tutti, la pastiera napoletana, realiz-zata nella versione senza uova e senza derivati del latte.

O

Speciale Pasqua

Le ricette per una Pasqua gustosa

INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 250 grammi di ceci lessati, 250 grammi di patate, 50

grammi di feta, olio di oliva, origano, quattro cucchiai di farina. quattro limoni e due uova.

PREPARAZIONE:Lessate le patate e i ceci, poi eliminate le bucce. Per

pelare i ceci sistemateli in un canovaccio e strofinate delicatamente: la maggior parte delle pellicine resterà nello straccio e la ricetta risulterà meno pesante. Pas-sate al setaccio i ceci e le patate lessate: evitate di usare il frullatore o diventeranno collosi.

Unite un uovo intero al composto di patate e ceci e mescolate bene, poi unite la feta sbriciolata. Se avete difficoltà a trovare la feta potete utilizzare della ricotta salata e stagionata che unirete a scaglie. Il risultato sarà una ricetta fusion dal sapore più dolce ma comun-que gradevole. In questo caso servirà un pò più di sale. Formate delle frittelle non molto grandi e schiac-ciate ed infarinatele.

A questo punto è possibile passare alla preparazio-ne della salsa di limone con la quale si andranno ad insaporire le frittelle. Sciogliete la farina in 20 cc di acqua tiepida e un cucchiaio di olio e fate cuocere a bagnomaria fino a che non si addensi, mescolando continuamente, per un paio di minuti circa.

A questo punto aggiungete il succo di limone alla salsa. Togliete dal fuoco, aggiungete il tuorlo del se-condo uovo, mescolate bene e mantenete in caldo la salsa al limone, che a questo punto è pronta per esse-re servita. Friggete per un paio di minuti le frittelle di ceci in abbondante olio e servitele con la salsa di limo-ne a parte, se vi piace guarnite con capperi freschi.

Frittelle di ceci in salsa di limone

Agnello al forno con patate

Mercoledì 4 Aprile 201214LA

RIC

ETTA

Un gustoso menu di Pasqua non deve per forza essere costituito a base di carne: è possibile sod-disfare il palato di tutti i propri ospiti anche con ricette studiate ad hoc per vegani o vegetariani, ma che possono essere gustate da chiunque e costi-tuire un'ottima alternativa alla carne, non meno soddisfacente. Al posto del tradizionale capretto o dell'agnello, è possibile offrire le frittelle di ceci con salsina al limone.

PREPARAZIONE• Per prima cosa mettete a marinare l’agnello in una cioto-la con aglio, rosmarino, alloro, timo e vino (solitamente si lascia marinare per una notte intera). • Il giorno dopo pelate le patate e tagliatele a pezzettoni. • Conditele con aglio, olio, sale, molto rosmarino e dispo-netele nella teglia dove andrete a cuocere il vostro agnello. Adagiate la carne sopra e salatela. • Cuocete in forno preriscaldato a 180° per un’ora è mezza: l'agnello è pronto per essere gustato.

INGREDIENTI PER 5 PERSONE: • 1 kg di carne d’agnello, • 700 gr di patate;• 2 spicchi d’aglio; • 1 bicchiere di vino rosso;• Rosmarino;• Alloro, timo; • Sale• Olio extravergine

Page 15: Il Piccolo Giornale di Cremona

ra i simboli della Pa-squa, particolarmente amato soprattutto dai più piccoli, come di-menticare l'uovo di

cioccolato? La tradizione dell'uovo di Pasqua ha origini molto antiche, che si rifanno a riti legati all'inizio del periodo primaverile, visto come mo-mento di rinnovamento della natura e quindi legato alla fe-condità. Durante i secoli l'uovo ha assunto diversi aspetti e si-gnificati, rimanendo comunque simbolo di questa festività in tutto il mondo.Oggi l'uovo di Pasqua può es-sere di cioccolato, quindi da mangiare, oppure di terracotta e cartapesta, da colorare e utiliz-zare come simpatica decorazio-ne. Originariamente, però, al centro della tradizione vi erano le uova vere, simbolo della vita ma anche della sacralità. Già al tempo del paganesimo, infatti, in alcune credenze, il cielo e la terra erano ritenuti due metà dello stesso uovo. Ovunque, poi, le uova sono sempre state simbolo del ritorno alla vita: quando gli uccelli iniziavano a preparare i nidi per deporre le uova, tutti sapevano che l'inver-

no ed il freddo erano ormai pas-sati.I Greci, i Cinesi ed i Persiani si scambiavano uova in dono du-rante le feste di primavera, men-tre gli antichi egizi si scambiava-no uova decorate all'equinozio di primavera, data di inizio del

"nuovo anno", quando ancora l'anno si basava sulle le stagio-ni.Le uova venivano pertanto con-siderate oggetti dai poteri spe-ciali, ed erano interrate sotto le fondamenta degli edifici per te-nere lontano il male, portate in

grembo dalle donne in stato in-teressante per scoprire il sesso del nascituro e le spose vi pas-savano sopra prima di entrare nella loro nuova casa.Le uova, associate alla primave-ra per secoli, con l'avvento del Cristianesimo divennero simbo-

lo della rinascita non della natu-ra ma dell'uomo stesso, della resurrezione del Cristo: come un pulcino esce dell'uovo, og-getto a prima vista inerte, Cristo uscì vivo dalla sua tomba.Nella simbologia, le uova colo-rate con colori brillanti rappre-

sentano i colori della primavera e la luce del sole. Quelle colora-te di rosso scuro sono invece simbolo del sangue di Cristo.Con il tempo, le uova hanno ini-ziato ad essere decorate anche con elementi preziosi: già nei libri contabili di Edoardo I di In-ghilterra risulta segnata una spesa per 450 uova rivestite d'oro e decorate da donare co-me regalo di Pasqua.Le uova più famose, tuttavia, sono tuttoggi quelle del maestro orafo Peter Carl Fabergé, che nel 1883 ricevette dallo zar Alessandro la commissione per la creazione di un dono speciale per la zarina Maria.Il primo Fabergé fu un uovo di platino smaltato bianco che si apriva per rivelare un uovo d'oro che a sua volta contenva un pic-colo pulcino d'oro ed una minia-tura della corona imperiale.Gli zar ne furono così entusiasti che ordinarono a Fabergé di preparare una serie di uova da donare tutti gli anni. La tradizione delle uova di Pa-squa di cioccolato risale invece solo al secolo scorso, anche se la sua vasta diffusione fa di que-sto tipo di uovo uno dei princi-pali simboli della festività.

T L’uovo di Pasqua, tradizione millenariaGià in epoca antica le uova erano ritenute simbolo di rinascita e sacralità

15

simboli e tradizioni delle feste pasqualiUna festività propriamente cristia-

na, la Pasqua affonda le proprie radici in epoche antiche e, come molte festi-vità religiose di antica origine, ha as-sorbito tradizioni e simboli derivanti da rituali più antichi. Nel corso dei secoli, simbologie e usanze si sono poi diffe-renziati da Paese a Paese. Ricono-sciuta universalmente quale simbolo della Pasqua è la colomba, che rap-presenta la purezza; in suo onore è stato creato l'omonimo dolce, diffuso in tutta Europa. Venne creato negli an-ni Trenta da Dino Villani della Motta che volle sfruttare gli stessi macchina-ri usati per il panettone di Natale per creare un dolce adatto alla Pasqua. Poco noto in Italia, il conglietto pa-squale (Easter Bunny o Spring Bunny)

è atteso con gioia dai bambini tede-schi e americani: si tratta di un coniglio fantastico o mitologico che porta re-gali per i bambini a Pasqua (o in pri-mavera). Originario delle antiche cul-ture dell’Europa occidentale, con l’avvento del cristianesimo venne as-similato agli altri simboli pasquali, an-che perché le originali feste pagane per la rinascita della vita si collocava-no nello stesso periodo della Pasqua. IN Bulgaria,nei giorni precedenti la Pasqua, si fanno grandi pulizie nelle case, si cucinano i "kozunaks" e si co-lorano uova: il primo uovo deve esse-re colorato di rosso, perché possa portare la salute. A mezzanotte del Sabato Santo la gente si scambia gli auguri e le uova di Pasqua.

In Danimarca invece il colore della Pasqua è il giallo: tutto deve essere riportare questa tinta, dalle candele alla tovaglia, mentre le case vengono decorate con rami fioriti e uova dipin-te.

Le campane della chiesa sono si-lenziose dal venerdì fino a Pasqua, un segno di dolore per il Cristo crocifisso. Ai bambini francesi si dice che le cam-pane sono volate via a Roma. La mat-tina di Pasqua i bambini corrono velo-ci all'esterno per guardare le campane che volano nuovamente verso casa. Intanto che i piccoli sono occupati a scrutare il cielo per scoprire se riesco-no a vedere le campane, i genitori na-scondono le uova di cioccolato, affin-ché i bambini le trovino più tardi.

Speciale Pasqua Mercoledì 4 Aprile 2012

Nel Regno Unito, una delle cerimo-nie più vive è quella del Giovedì Santo, giorno dedicato all'attività caritativa e si svolge secondo un rituale tradizio-nale. Un'usanza curiosa è quella di far rotolare le uova colorate su di un pra-to o lungo una strada, fino a quando tutti i gusci non siano stati spezzati; questo avviene a Preston, dove le uo-va rotolano su un pendio erboso.

In Israele, a Pasqua, arrivano da tutto il mondo gruppi di pellegrini do-ve festeggiano due tradizioni: la Pa-squa cristiana e la festa ebraica del "Pesah". In Polonia, Ungheria e in Ce-coslovacchia, durante la Pasqua, i giovani, mediante un antico rito di fer-tilità, spruzzano le ragazze con l'acqua di sorgente.

Page 16: Il Piccolo Giornale di Cremona

ome rinunciare, a Pa-squetta, al tradizionale pic nic per inaugurare la stagione primaverile, oppure ad una gita al

mare approfittando delle prime giornate calde e soleggiate? Il bel tempo però, purtroppo, non è sem-pre una garanzia, soprattutto in questi imprevidibili giorni di inizio primavera: e allora cosa fare se la pioggia e il maltempo impediscono di trascorrere queste giornate di fe-sta all'aria aperta? Non è necessa-rio rinunciare ai propri piani, spesso è sufficiente modificarli un po', ri-scoprendo luoghi, appuntamenti ed eventi che possono rendere la gior-nata ancor più memorabile e piace-vole per tutta la famiglia.

Musei e pinacoteche offrono molto per coloro che desiderano approfittare delle giornate di Pa-squa e Pasquetta per svagarsi e ri-scoprire le bellezze del territorio, anche senza andare molto lontano. Grandi città come Milano possono rivelare tesori nascosti di straordi-naria bellezza ed esposizioni tem-poranee di prestigio, assolutamente da non perdere: è il caso della mo-stra dedicata al pittore Gustav Kli-mt, attualmente allestita presso lo Spazio Oberdan di Viale Vittorio Ve-neto, 2 e aperta al pubblico fino al 6 maggio. “Gustav Klimt, disegni in-torno al fregio di Beethoven” è la prima mostra italiana che inaugura le celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Klimt, allineandosi all’offerta culturale internazionale.

L'esposizione presenta la ripro-duzione a dimensioni reali di una parte dello straordinario “Fregio di Beethoven” accompagnata da di-ciotto disegni originali correlati al famoso affresco custodito in una sala del Palazzo della Secessione di Vienna. Il percorso espositivo si

apre con i manifesti originali della Secessione viennese realizzati tra gli altri da Koloman Moser, Alfred Roller, Ferdinand Hodder e Leo-pold Stolba per le singole esposi-zioni del movimento e appartenen-ti alla Collezione Salce della So-printendenza per i beni storici, arti-stici ed etnoantropologici per le province di Venezia, Belluno, Pado-va e Treviso. Completano l’esposi-zione alcuni numeri della celebre rivista “Ver Sacrum”, lo strumento

più alto realizzato dagli artisti ap-partenenti al movimento secessio-nista, custode della poetica dell’ar-te totale – Gesamtkunstwerk.

La mostra guiderà il visitatore alla comprensione del capolavoro klimtiano, cogliendo i motivi grafici principali della composizione in-sieme alla forte simbologia e alle numerose allegorie che ne emer-gono. Un team di scenografi e de-coratori darà infatti vita alla parzia-le riproduzione del celeberrimo

Fregio di Beethoven in scala 1:1. Il Fregio sarà posizionato in una

sala appositamente dedicata all’in-terno della sede espositiva, in cui risuoneranno le note della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven.

La mostra sarà visitabile anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta: per ulteriori informazioni relative ai costi e agli orari di apertura è pos-sibile consultare

Il sito web dedicato all'esposi-zioine www.klimtmilano.it.

C

L’esposizione milanese sarà fruibile anche durante le festività

Tesori da non perdere: KlimtSpeciale PasquaMercoledì 4 Aprile 201216

A pochi passi da Cremona, Parma è una delle mete più interessanti per coloro che desiderano trascorrere un we-ek end culturale senza dover intraprendere lunghi viaggi. Visitare la città nei panni di turista significa riscoprire sot-to luce nuova il centro ricco di storia. Proprio il centro storico è tra i luoghi più affascinanti della città, in partico-lare piazza Duomo, dove la cattedrale, il Battistero e il Palazzo Vescovile creano un angolo medievale di rara sug-gestione. La cattedrale ha la splendida cupola affrescata da Correggio, restaurata pochi anni fa, mentre la vicina San Giovanni Evangelista custodisce alcuni affreschi del Parmigianino, il cui tocco si riconosce anche nella rinasci-mentale Madonna della Steccata. Parma ha importanti radici e tradizioni culturali e ha visto nascere grandi artisti che hanno lasciato il loro segno nei vari angoli della città. Nel cuore storico, si ergono il Palazzo della Pilotta, con il piccolo Teatro Farnese, tutto in legno e stucchi dipinti, e la Galleria Nazionale, una delle più prestigiose pinacote-che italiane con opere di Beato Angelico, Leonardo, Van Dyck, Canaletto, oltre alla celebre Schiava turca del Par-migianino, una delle immagini simbolo di Parma. Il Teatro Regio, a poca distanza, ci riporta allo stretto legame con la musica di questa città, patria di Giuseppe Verdi, ed è sempre stato un arduo banco di prova per i cantanti lirici, la cui carriera poteva essere stroncata dal giudizio nega-tivo del pubblico parmense. Nell'aria, oltre alle note, si respirano i profumi di Violetta di Parma, un'istituzione in città fin dal 1870 con le sue essenze a base di viole. Le stesse che prediligeva la duchessa Maria Luigia, seconda moglie di Napoleone, che diede grande impulso alla città e ancora oggi è amatissima dagli abitanti. Il centro è anche il cuore dei negozi eleganti e alla moda. Non si può pre-scindere infatti dalle tradizioni culinarie cittadine che sono orgoglio in tutto il mondo e che possono essere scoperti con gustosi itinerari enogastronomici.

Parma, gioielli d’artenella “piccola Parigi”

Page 17: Il Piccolo Giornale di Cremona

i grande fascino e a poca di-stanza da Cremona, Manto-va costituisce la meta ideale per gite fuori porta adatte a tutta la famiglia. Nel cuore

della città si erge Palazzo Te, edificio di enorme prestigio dal punto di vista sto-rico, artistico ed architettonico. Le sue origini sono antiche, così come le origi-ni del nome che caratterizza l'edificio: Mantova era anticamente circondata da quattro laghi formati dal corso del fiume Mincio; poco distante dall’isola su cui sorse la città si trovava un’altra isola denominata sin dal medioevo Teieto (poi abbreviato in Te) collegata con un ponte alle mura meridionali della città. Due sono le ipotesi più attendibili sul significato del termine Teieto: esso po-trebbe derivare da tiglieto, località di tigli, oppure essere collegato a tegia, dal latino attegia, che significa capanna.L’isola, che possiamo immaginare ver-deggiante e tranquilla, divenne ben presto luogo di svago per la famiglia Gonzaga; numerosi sono i documenti che attestano già dalla metà del Quat-trocento l’uso di questo contesto na-turale. Agli inizi del 1500 Francesco II Gonzaga, marito di Isabella d’Este, vi fece costruire stalle per gli amati ca-valli di razza e anche una casa padro-nale. Rimangono infatti tracce di un edificio di pregio con pitture murali nei sottotetti dell’attuale palazzo. Un af-

fresco reca la data 1502 e le iniziali del committente.Altrettanto curiose sono le circostanze che portarono alla nascita di questo ca-polavoro nel cuore della città, racconta-te da Vasari nelle sue Vite: quando Giu-lio Romano giunge a Mantova nell’otto-bre del 1524, il marchese Federico II di Gonzaga gli fornisce una dimora, lo col-ma di regali e, donatogli uno dei suoi cavalli favoriti, cavalca con lui fino all’isola del Te. Qui Federico incarica Giulio di ristrutturare le scuderie esi-stenti per “accomodare un poco di luo-go da potervi andare e ridurvisi tal volta

a desinare, o a cena per ispasso”.Il proposito dunque appare piuttosto modesto ma, come riferisce Vasari, alla vista del bellissimo modello predispo-sto da Giulio, il marchese dà incarico, con entusiasmo, di iniziare immediata-mente la costruzione del palazzo.La funzione dell’edificio è anche chiara-mente espressa in un’iscrizione che si trova nella sala di Psiche. È un palazzo per il tempo libero e lo svago, per l’one-sto ozio del principe, che ritempra le forze nella quiete.Palazzo Te viene utilizzato spesso dalla famiglia Gonzaga come luogo atto ad

accogliere e onorare gli ospiti illustri, come dimostrano le visite dell’impera-tore Carlo V che soggiorna al Te in due occasioni, nel 1530 e nel 1532, mentre Enrico III re di Francia vi è ricevuto nel 1574.Proprio per tale ragione, il Palazzo è ca-ratterizzato da sale affrescate e ricchi decori che rendono ogni stanza un pic-colo gioiello da scoprire e ammirare. La stessa cura è riservata anche per i det-tagli architettonici degli interni e degli spazi esterni, in grado ancora oggi di affascinare a primo sguardo. All'interno del Palazzo trovano spazi collezioni per-manenti e mostre temporanee che spa-ziano per epoche e luoghi. La raccolta egizia, esposta permanentemente a Pa-lazzo Te, si compone di oltre 500 pezzi raccolti da Giuseppe Acerbi, illustre mantovano, dal 1826 al 1834 Console Generale d’Austria in Egitto. All'interno del palazzo anche una delle rare raccolte presenti in Italia di reperti mesopotamici. La sezione gonzaghe-sca si compone invece di due sale che raccolgono importanti testimonianze sulla monetazione e i sistemi di misura a Mantova e nel suo territorio. La colle-zione Mondadori si compone invece di diciannove opere di Federico Zando-meneghi e tredici opere di Armando Spadini.

DPalazzo Te, capolavoro nel cuore di Mantova

Il fascino delle sale interne incontra quello dei reperti egizi e mesopotamici

17Speciale Pasqua Mercoledì 4 Aprile 2012

Una visita a Mantova non può pre-scindere dalla scoperta di Palazzo Du-cale: nonostante la vastità di questa stupefacente città-palazzo (500 sale e 34.000 metri quadrati di superficie) è possibile visitarlo in circa un paio d’ore. I Gonzaga vissero a Palazzo Ducale dal quattordicesimo secolo anche se la sua storia dovrebbe meglio identificar-si con quella della famiglia che detenne il potere sulla città fino al 1700 circa.

Qui i Gonzaga, nell’intento di riva-leggiare con le Corti delle più prestigio-se capitali d’Europa dell’epoca, com-missionarono straordinarie opere d’ar-te ad artisti, pittori, architetti e decora-tori tra i più capaci e noti di quel tempo. L'edificio, in realtà costituito da diversi nuclei legati tra loro da gallerie o corri-doi, con vie, cortili, giardini interni e cortili pensili. I “tesori” custoditi all’in-terno del palazzo sono infiniti, ma ecco quelli che crediamo non dovreste dav-vero perdere: la Camera degli Sposi, le Stanze di Pisanello, la Corte Vecchia, l’appartamento degli arazzi di Raffael-lo, la stanza col Soffitto del Labirinto (Forse che sì-Forse che no), l’Apparta-mento di Isabella d’Este da vedova. All'interno di Castel San Giorgio è si-tuata la celeberrima Camera degli Spo-si, stanza del piano nobile del torrione nord est, affrescata da Andrea Mante-gna in ben nove anni e da lui sempre considerata un’opera del tutto mode-sta. Sullo sfondo di una classicissima Roma, tra gli affreschi si possono scor-gere le raffigurazioni della famiglia Gonzaga, di Ludovico e Barbara di Brandeburgo, per uno scorcio della nobiltà d'epoca Pare che in realtà Lu-dovico vi dormisse solo. Una curiosità: I Gonzaga amavano moltissimo i caval-li ma anche i cani. Nell’ala rivolta al lago Inferiore del palazzo c’è un cortile pen-sile tutto dedicato ai cani in cui una lapide ricorda “Oriana cagnolina cele-ste”. Per informazioni sugli orari delle visite è possibile consultare il sito www.mantovaducale.beniculturali.it.

Palazzo Ducale e gli affreschi della

“Camera picta”

Page 18: Il Piccolo Giornale di Cremona

Cremo, non puoi più sbagliaredi Matteo Volpi

rmai è una triste realtà. Questa Cremonese è un terno al lotto, una formazio-ne in grado di vincere e per-dere contro qualsiasi avver-

saria. La sconfitta di Salò ha sancito un’altra brutta sorpresa, forse la peg-giore della stagione, confermando l’inaffidabilità di una squadra che non da più l’impressione di essere la forma-zione da battere, ma spesso assomi-glia al Golia a cui Davide può fare lo sgambetto quando meglio crede.

Eppure i numeri dicono che siamo ancora in scia: il quinto posto non è andato perduto e stasera Brevi e i suoi hanno una grande opportunità di farsi perdonare proprio sotto gli occhi dell’arrabbiato presidente Arvedi. Allo “Zini” è infatti di scena la sfida con la Triestina di Nanu Galderisi, un ex tecni-co che a Trieste sta vivendo più o meno le stesse difficili situazioni societarie già conosciute a suo tempo all’ombra del Torrazzo. La formazione alabardata non vince in trasferta da novembre, ma l’orgoglio ha spinto i giocatori a vende-re cara la pelle, rimanendo imbattuti nelle ultime cinque gare. Cautela e determinazione, quindi, ma soprattutto voglia di onorare la maglia per restare fermamente in scia nella corsa playoff.

Oltre ad Alfonso, i cui tempi di recupero rimangono da valutare (e per cui è stato chiamato in fretta e furia Malatesta, amico di Brevi come terzo portiere), mancheranno anche gli squalificati Polenghi e Favalli, entrambi espulsi nel match di domenica scorsa. Staremo a vedere quali soluzioni saranno prese in

considerazione dal tecnico, compresa anche la folle ipotesi di un Nizzetto terzino sinistro. A centrocampo dovreb-be rientrare Manolo Pestrin, tenuto precauzionalmente a riposo a Salò, viste la solita diffida che lo metterà fuori causa al prossimo cartellino giallo, le indisponibilità di Tacchinardi e Riva,

nonché l’ottima forma del baby Degeri. Il giovane play cremasco è stato forse l’unica nota positiva, confermando tempra e doti tecniche che, in caso di emergenza, potrebbero favorire la con-vivenza anche con Pestrin in qualche situazione di gioco. In avanti, pollice verso per Coralli, ancora lontano dalla

forma migliore e per questo forse da centellinare maggiormente, puntando su una garanzia come Possanzini anche più vicino alla zona gol.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Bianchi; Semenzato, Cesar, Minelli, Sales; Fietta, Pestrin, Dettori; Filippini, Possanzini, Le Noci. All.: Brevi.

OLa sconfitta di Salò non ha modificato la classifica, ma ora servono i tre punti

I grigiorossi protestatocon l’arbitro a Salò

(Foto © Ivano Frittoli)

Turno infrasettimanale allo “Zini” (ore 20.30) dove arriva l’orgogliosa Triestina allenata dell’ex Galderisi

Mercoledì 4 Aprile 201218 SPORTSPORTSPORTlo

Pizzighettone, la vetta è troppo lontanaIl Pizzighettone le ha provate tutte per scar-

dinare la difesa dell’AlzanoCene, ma alla fine ha dovuto arrendersi e accontentarsi dello 0-0 casalingo, che allontana definitivamente i rivie-raschi dalla vetta della classifica. Sabato pome-riggio il Pizzighettone proverà a tornare alla vit-toria a Seregno, contro una squadra impegnata nella lotta per non retrocedere.

CLASSIFICA (33ª giornata) Castiglione 66; Ponte San Pietro-Isola 59; Olginatese 58; Pizzighettone 56; Mapello 55; Caronnese 49; AlzanoCene 48; Castellana 46; Voghera 44; Gozzano, Darfo Boario, Pro Piacenza 42; Rudianese 41; Seriate 40; Fidenza 39; Carpe-nedolo 37; Seregno, Colognese 36; Fiorenzuola 29; Gallaratese 22.

SERIE D

La Casalese cerca riscatto col BrescelloAlla stregua della gara d’andata, la Casalese

perde 1-0 contro l’inseguitrice Sampolese e si affaccia al recupero col Brescello con qualche cruccio. Dopo il bel filotto di vittorie che aveva riportato i maggiorini a due punti dalla Libertaspes (rifuggita a +5), sono affiorate alcune preoccupa-zioni sul reparto offensivo, azzerato a San Polo d’Enza. Stasera (ore 20.30 in Baslenga) torna

Buoli dopo la squalifica, anche se non è al meglio.CLASSIFICA (28ª giornata) Libertaspes 62;

Casalese 57; Sampolese 52; Langhiranese, Meletolese 46; Brescello 44; Lentigione 42; Castellana 40; Castelnovese 35; Medesanese, Povigliese 33; Montecchio 31; Arcetana 30; Falk 29; Fiore, Biancazzurra 28; Valtarese 27; Fontana Audax 24.

PROMOZIONE

PRIMA DIVISIONE

FERALPISALO’: Zomer (25’ Branduani), Bianchetti, Leo-narduzzi, Allievi, Savoia, Muwana, Castagnetti, Dra-scek, Bracaletti (70’ Defendi), Montella (74’ Cortellini), Tara-na. A disposizione: Bonaccor-si, Fusari, Sella, Sedivec. All.: Remondina.CREMONESE: Bianchi, Polen-ghi, Cesar, Minelli, Favalli, Fietta (63’ Filippini), Degeri, Dettori, Le Noci (58’ Nizzetto), Possanzini, Coralli (72’ Muset-ti). A disposizione: Malatesta, Rigione, Semenzato, Pestrin All.: Brevi.ARBITRO: Daniele Bindoni di Venezia.RETE: 48’ Bracaletti.NOTE: espulsi Favalli, Po-lenghi. Ammoniti: Bracaletti, Possanzini. Angoli 1-11.

FERALPISALÒ-CREMONESE 1-0

29ª GiornataAndria-SudTirol 3-1FeralpiSalò-Cremonese 1-0 Frosinone-Piacenza 2-0Lanciano-Trapani 0-0Pergocrema-Barletta 0-2 Portogruaro-Latina 1-1Prato-Spezia 2-2Siracusa-Carrarese 3-1Triestina-Bassano 2-2

Prossimo Turno (4-4 h 20.30) Barletta-Siracusa Carrarese-Lanciano Cremonese-Triestina Frosinone-Pergocrema Piacenza-Andria Prato-FeralpiSalòSpezia-Bassano SudTirol-Latina Trapani-Portogruaro

CLASSIFICATrapani 55Siracusa (-5) 49Spezia 47Lanciano (-1) 46Cremonese (-6) 42Pergocrema (-2) 41Carrarese (-1) 40SudTirol 40Barletta (-1) 40Portogruaro 38Frosinone 36Triestina 34Prato 31Latina 30Andria 30Piacenza (-6) 30FeralpiSalò 30Bassano 24

Tessera del tifoso provvisoria per il derbyIn previsione del derby Pergocrema-

Cremonese in programma domenica 15 aprile alle ore 15.15 al Voltini, la società grigiorossa informa che i tifosi non sono ancora in posses-so della “tessera del tifoso definitiva” possono richiedere la tessera provvisoria, comprensiva

di codice a barre con relativo numero di tesse-ra, presso i botteghini dello stadio “G. Zini” martedì 10 aprile dalle ore 18. Le biglietterie provvederanno alla stampa nei giorni successi-vi, per poter così permettere a chi volesse di seguire la squadra nella trasferta di Crema.

SFIDA AL VOLTINI

DUATHLON

Secondo posto di valore nella prova di San Gavino Monreale

Valentina Carta sale sul podioIl Triathlon Cremona Stradivari

ha ottenuto altri importanti piaz-zamenti nella domenica intera-mente dedicata al duathlon. A San Gavino Monreale nel duath-lon “Città dello Zafferano”, Valentina Carta (nella foto) è sali-ta sul podio: l’atleta dello Stradivari ha concluso in 1h04’37” la prova in Sardegna, tempo che le è valsa la seconda posizione. Appuntamento con il duathlon anche a Torre de Roveri (nel Bergamasco): il migliore del team cremonese è stato Guido Ricca, settimo in 52’33”. Buona la gara di altri tre atleti dello Stradivari presenti alla gara oro-bica: Paolo Calzi è giunto 24° in 58’44”, Raffaele Zaini si è piazza-to 37° in 1h02’15”, precedendo di otto secondi ed una posizione in classifica il compagno di squadra Roberto Marchi. Infine, appunta-mento con il settore giovanile a Vigevano. In evidenza si è posto Stefano Carlino, che ha ottenuto la vittoria nel campionato regio-nale di categoria Youth B; bene anche gli altri atleti verdeblu pre-

senti alla tappa, Vittoria Pani, Lorenzo Sali e Andrea Rossoni. Nella cittadina pavese erano al via anche i più piccoli per una gara Trikids, con tanti sorrisi ed entusiasmo. Il movimento giova-

nile cremonese è in crescita, indi-ce dell’ottimo lavoro che sta svol-gendo la società e di una pratica sportiva che - proprio grazie al team Stradivari - è sempre più radicata nel territorio.

Page 19: Il Piccolo Giornale di Cremona

oba da ricchi (pardon, da Rich). Da quando è arrivato a Cremona l’ex giocatore di Cantù, la Vanoli Braga ha cambiato marcia e inanellato cinque vittorie fandamentali per

arrivare alla salvezza, oltretutto contro avversari del calibro di Bologna, Roma e Milano. Un acquisto azzeccatissimo, come fu Marko Milic nella prima stagione in serie A dei biancoblu, sempre sotto la sapiente guida di Caja. Casale è ora lontana otto punti, ma quello che più conforta è l’ottima condizioni fisica della squadra, malgrado limitate riotazioni e con Tusek non certo al meglio della forma. Insomma, un piccolo miracolo sportivo, che dà entusiamo a tutto l’ambiente e che sprona la dirigenza a tene-re duro e a programma il futuro, ora meno cupo. Anche a Caserta, la squadra ha mostrato grande determinazione e una voglia di vincere, raramente sfoderati nel girone d’andata. Dopo tanti mesi, i bianco-blu sono tornati a vincere in trasferta, tra-scinati da un Jason Rich, ormai padrone della situazione. Domenica al PalaMaggio, Rich ha messo a segno 24 punti, con per-centuali che sfiorano la prefezione, ma tutta la squadra lo ha seguito, a cominciare da un super Cinciarini e da Tabu, che con il passare delle giornate, ha preso coraggio ed è diventato pedina fondamentale nel

quintetto di Caja. Insomma, la stagione volge al meglio, ma non è finita e cono-scendo il coach, è assolutamente vietato staccare la spina. Servono almeno altre due vittorie per esseri sicuri della salvezza e sarebbe bello agguantarle il più presto possibile, per poi giocare per togliersi altre

soddisfazioni, ma senza l’angoscia del risultato. Ecco perché la sfida di lunedì sera a Pesaro (con diretta su Raisport1) è molto importante e non del tutto scontata. La Vanoli Braga è molto diversa da quella che perse all’andata, dopo un match combattu-to. Come ha dimostrato contro Milano e

Caserta, per batterla gli avversari devono sfoderare una grande prestazioni, perché in caso contratio i biancoblu non perdonano.

• L’ALTRO BASKET Serie B femminile: Pontevico-Crema 43-54, Carugate-Cre-mona 64-66. Serie C: Varese-Crema 43-67, Piadena-Lecco 69-79.

Vanoli Braga, roba da... RichGrazie anche alla strepitosa prestazione dell’americano i biancoblu hanno sbancato Caserta

La formazione di Caja sta attraversando un ottimo stato di forma ed è vicina alla terza salvezza consecutiva

R

Jason Rich, superanche a Caserta(Foto Castellani)

Icos e Pomì okprima del derby

VOLLEY A2

Un altro turno trionfale per Icos e Pomì. Crema ha piegato la capolista Giaveno, al termine di una battaglia interminabile, che ha visto le violarosa rimontare da 0-2 e vincere nettamente al tie break (22-25, 25-27, 26-24, 29-27, 15-8 i parziali). «E’ stata una vera batta-glia - a detto il tecnico Barbieri - si è vista la forza di un gruppo che voleva vincere. Ho notato buone cose in difesa, fondamentale nel quale siamo migliorate molto. Ora continuiamo a lavorare, perché sabato c’è Casalmaggiore».

ICOS CREMA: Paolini 17, Togut 22, Baggi ne, Fanzini 16, Devetag 21, Secolo 13, Rossetto (L), Por-talupi, Rondon 7, Nicolini ne, Carrara L ne, Cagninelli ne, Freni ne. All.: Barbieri.

Molto bene anche Casalmag-giore, che arriva al derby di sabato in ottima forma, come ha dimo-strato con la bella vittoria di Fontanellato per 1-3 (40-38 23-25 23-25 26-28). Neppure il primo set perso, ma scoraggiato una squa-dra in grande spolvero.

POMÌ: Petrucci 4, Zago 24, Nardini 8, Olivotto 11, Kucerova 23, Tomasevic 10, Giorgi (L), Trabucchi, Bertone, Masotti 1, ne Lugli. All.: Milano.

CLASSIFICA (25ª giornata) Gia-veno 63; Loreto, Crema 58; Casalmaggiore 57; Busnago (-4), Santa Croce 51; Montichiari 36; Soverato 35; Fontanellato 33; Frosinone 28; Sala Consilina (-1) 26; San Severino 25; Ponteca-gnano (-1) 23; San Vito 22; Forlì (-3) 15; Matera 10.

Sport Mercoledì 4 Aprile 2012 19

SERIE A

Festa grande domenica mattina nella palestra del Kodokan di via Corte, dove Giorgio Sozzi ha festeg-giato i 40 anni di vita della società da lui fondata insie-me ai tanti atleti ed ex atleti che si sono formati alla scuola, soprattutto di vita, oltre che di sport, che Soz-zi ha portato avanti dal 1972 ad oggi. E’ stato proprio Sozzi a tracciare una breve sintesi della storia del club, nato da una costola del Saigo Judo e poi destinato a seguire una strada diversa: oltre all’agonismo, ha guardato, prevenendo i tempi, al judo amatoriale, sco-lastico e quindi destinato ai disabili raggiungendo in questo campo livelli di assoluta preminenza anche in campo europeo. Alcune esibizioni di campioni delle

varie specialità della difesa personale hanno allietato la manifestazione, alla quale erano presenti molte au-torità sportive e civili a partire dal sindaco Oreste Perr, ai presidenti del Coni provinciale e del Panathlon, Achille Cotrufo e Cesare Beltrami, quindi al presidente della Federazione Pellicone e a Franco Capelletti, at-tualmente responsabile tecnico della specialità dei kata in Europa. Il sindaco Oreste Perri ha avuto parole di elogio per l’opera svolta in ambito sportivo dall’ami-co Giorgio Sozzi e il presidente Pellicone ne ha breve-mente ricordato l’attività meritoria svolta nell’ambito del judo nazionale in tutti questi anni.

Cesare Castellani

Festa al Kodokan per i 40 anni di attivitàJUDO

(19-22, 39-42; 58-60)

OTTO CASERTA: Maresca 4 (2/4, 0/2), Kudlacek 10 (3/5, 0/2), Righetti 13 (0/1, 4/6), Mar-zaioli ne, Collins 15 (2/5, 1/6), Smith 12 (5/8, 1/2), Stipanovic 12 (5/9 da due), Bell 10 (3/5, 1/7), Moretti ne, Cefarelli ne, Loncarevic (0/1 da due), Door-nekamp 3 (1/3 da tre). All.: Sacripanti.VANOLI BRAGA CREMONA: Lighty 4 (0/1, 1/1), Cinciarini 12 (4/5, 1/2), Speronello ne, Lottici ne, Antonelli ne, Tabu 12 (1/6, 3/10), D’Ercole 4 (2/3, 0/2), Perkovic 5 (1/3, 1/2), Milic 9 (4/10 da due), Rich 24 (9/12, 2/3), Tusek 7 (2/3, 1/3), Belloni ne. All.: Caja.

CASERTA-CREMONA 74-77

CLASSIFICA

Siena** 36Cantù* 32Milano 30Venezia 30Sassari 30Pesaro 30Bologna 30Varese 26Avellino* 26Roma 24Montegranaro 22Treviso 22Biella 22Cremona 20Caserta 20Teramo 16Casale M. 12

27ª GiornataBologna-Biella 62-53Caserta-Cremona 74-77Milano-Venezia 79-70Montegran.-Pesaro 79-77Roma-Treviso 102-99Siena-Avellino 19/4Teramo-Cantù 69-74Varese-Sassari 85-79 Ha riposato: Casale M.

Prossimo TurnoAvellino-Roma (7-4 h 20.30) Biella-Varese (9-4 h 18.15)Cantù-Casale (6-4 h 20.30) Montegr-.-Milano (8-4 h 20.30)Pesaro-Cremona (8-4 h 20.30)Sassari-Treviso (7-4 h 16.10)Teramo-Caserta (7-4 h 20.30)Venezia-Bologna (9-4 h 18.15)Riposa: Siena

di Massimo Malfatto

Presso la sala delle Capriate del Comune di Madignano si è svolta l’assemblea annuale del Comitato di Crema. Apertura con la relazione mo-rale del presidente Franco Stabilini e subito dolori: due bocciofile in meno nel 2012, perdita di cartellinati, ma soprattutto «società che sembrano solo sulla carta, ma non fanno altro per promuovere il gioco delle bocce».

Quindi un appello di Stabilini: «Ur-ge formare nuovi dirigenti che si oc-cupino con maggior interesse all’atti-vità giovanile, femminile e favorisca-no la scuola-bocce anche per i meno giovani». A livello tecnico, è crisi pro-fonda. Problematica sta diventando la partecipazione dei bocciofili cre-maschi alle gare di casa nostra: «Sto

notando che sono sempre di più co-loro che preferiscono andare a gioca-re fuori comitato (soprattutto nel Lo-digiano!) dove le gare sono più ricche ed allettanti. Non vorrei che il diretto-re tecnico quando dovrà scegliere per i campionati selezioni solo perdenti!».

Il presidente Stabilini si è congratu-lato con l’esordiente Nicolas Testa ed ha evidenziato l’ottimo lavoro svolto dal gruppo arbitrale. Non poteva

mancare un cenno di Stabilini ai rap-porti con il comitato di Cremona: «Come inizio ritengo sia fattibile stila-re con loro i calendari affinché le fina-li non si sovrappongono. Avere un unico comitato? Si può fare purché siano mantenute le unicità del territo-rio cremasco e cremonese con cespi-ti lasciati come ora ai territori che li producono». In poche parole un com-prensorio con segreterie autonome?

All’assemblea era presente, tra gli al-tri, il presidente del comitato di Cre-mona Giovanni Piccioni che ha ap-prezzato la relazione dell’amico Sta-bilini. Ha confermato che non ci sono né doppi fini né volontà di prevarica-re, che bisogna guardare il futuro e cercare di trovare alcune soluzioni ra-zionali ai problemi che riguardano questo sport. Ha anche confermato che nei prossimi giorni verrà istituita

una commissione mista (cremonese-cremasca) che avrà il compito di veri-ficare le soluzioni più convenienti per dare maggiori opportunità a tutti i no-stri tesserati.

A Madignano si è svolta l’assemblea annuale del comitato tecnico di Crema

MEMORIAL “BONVINI DOMI”

Cremona-Crema: collaborazione più vicina. Per l’unione si vedrà...

I vincitori della gara regionale a terna con la famiglia Bonvini

Un replay dello scorso anno l’epi-logo della gara a terna regionale (ma-nifestazione unica per la formula nel calendario cremonese e cremasco!) ben organizzata dal settore-bocce del Dopolavoro Ferroviario: in eviden-za le formazioni “straniere”che dila-gano con tre nei primi quattro posti della classifica finale, mentre i nostri bocciofili rimangono ancora a secco. Sul gradino più alto del podio del 5° memorial “Bonvini” e 9° memorial “Mario Domi” sono saliti, con pieno merito, i bresciani Renato Forma, An-gelo Pizza e Gino Pizzamiglio.

I portacolori della “Magri Gomme” superavano nel recupero Manfredini-Banfi-Delfanti, quindi si sbarazzava-no di Bonezzi-Bastoni-Borlenghi (12-2) ed in semifinale infliggevano un ”cappotto” fuori stagione ai bissola-tini Visconti-Visconti-Ferrari. Appro-davano in finale anche Mario Carrera, Angelo e Michael Cassetta che nei quarti s’imponevano su Ronda-Dil-da-Ferri (12-10) ed in semifinale ave-vano la meglio su Zini-Bonera-Cappa per 12-1.

Finale a senso unico e netto suc-cesso di Forma-Pizza-Pizzamiglio sui

pur bravi Carrera-Cassetta-Cassetta con il punteggio finale di 12-6.

Ha diretto la gara Ennio Clementi coadiuvato dagli arbitri di finale Ste-fano De Stefani e Carlo Spadafora, pubblico abbastanza numeroso, ma meno del solito. Gradite, tra gli altri, le presenze di Sabrina Bonvini con la mamma, del fratello di “Batelo” e dei suoi tanti amici di Porta Po e della Pieve, del presidente del comitato Giovanni Piccioni e del vice-presi-dente vicario regionale Giancarlo Soldi.

MM

La terna della Magri Gomme vince al Dlf

Il presidente Franco Stabilini

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iù il cappello di fronte alla Juve. Francamente non pensavamo che i bianconeri avessero un’impennata d’orgoglio e che tornassero prepotentemente in

lizza per il titolo. Dopo qualche pareggio di troppo, sembravano ormai rassegnati al secondo posto, ma la grinta di Conte ha rivitalizzato la squadra, che nell’ordine ha stritolato Fiorentina, Inter e Napoli (10 gol all’attivo e nessuno subìto). E’ vero che il campionato è nella mani del Milan, ma la Juve è pronta ad approfittare di qualsiasi passo falso dei rossoneri, spre-muti mentalmente più che fisicamente dal doppio impegno di Champions con il Bar-cellona. Anche se la Juve arriverà secon-da, avrà comunque vinto, perché nessu-no avrebbe pronosticato la scorsa estate i bianconeri così avanti rispetto a Inter e Napoli, senza dimenticare la qualificazio-ne in finale di Coppa Italia. Insomma, un trionfo per Conte, alla prima esperienza su una panchina importante, nella spe-ranza che in futuro limiti la sua vis polemi-ca, non sembra opportuna. E il Milan? A Catania si può anche pareggiare, ma più che protestare per il presunto gol fanta-sma, i rossoneri dovrebbero spiegare l’at-teggiamento rinunciatario del secondo tempo, che ha favorito il pareggio dei si-ciliani. Da qui alla fine la squadra di Allegri (Inter a parte) affronterà formazioni di bas-sa classifica, ma l’insidia è sempre dietro l’angolo e i giocatori non possono certo

abbassare la guardia. Intanto, oltre al re-cupero di Pato, è arrivata la notizia del ritorno al calcio di Cassano, che tra qual-che settimana potrebbe risultare utile a una squadra un po’ a corto di fiato.

Il resto del campionato propone le an-gosce di Genoa e Fiorentina, sempre più inguaiate nella bassa classifica. I rossoblù hanno dato il ben servito a Marino ed han-no richiamato Malesani, nella speranza di potersi togliere in fretta dai bassifondi,

mentre la Fiorentina teme di rivivere il dramma sportivo della Samp e da quanto si è visto contro il Chievo, ha tutti i motivi per farlo. Oltretutto, la dirigenza viola non può certo prendersela con la squadra o il tecnico, per le assurde scelte di mercato, come la cessione di Gilardino. Per fortuna dei toscani, il Lecce non è stato capace di battere il Cesena, altrimenti la situazio-ne di classifica sarebbe stata ancor più grave. Il momento della Fiorentina è co-

munque molto delicata, anche perché sabato è in programma la sfida impossi-bile con il Milan, senza dimenticare che alla penultima di campionato i viola gio-cheranno a Lecce un match che potrebbe diventare uno spareggio per la salvezza. Per il Genoa, invece, l’impegno di Novara è già determinante per i destini dei rosso-blu, che devono solo vincere.

Fabio [email protected]

G

I bianconeri alimentano il sogno scudetto e mettono pressione sulla capolista che non può più sbagliare

La Juve è tornata a minacciare il Milandal nostro inviato

PARMA - La Lazio vista sabato sera al “Tardini” difficilmente arri-verà terza. La squadra di Reja è apparsa stanca, poco de-terminata e soprattutto modesta senza Klose ed Hernanes, partito dalla panchina. Dopo 11’ la La-zio era già sotto 2-0 e il punteggio finale, seppur severo, non fotografa completamente il dominio del Par-ma, ora più vicino alla salvezza. Domenica i biancocelesti hanno ricevuto due regali (da Napoli e Udinese, oltre alla triste notizia del-

la scomparsa di Chinaglia) e quindi restano in pole per il terzo posto, ma giocando così non si va lonta-no. A questo punto diventa deter-minate la sfida di sabato sera

all’Olimpico con il Napoli, apparso poca cosa al co-spetto della Juve. Consi-derando che anche l’Udi-nese è in netto calo, a questo punto rientra cla-morosamente in gioco la Roma, battuta due volte

nel derby è solo poche settimane fa apparentemente tagliata fuori dalla lotta per la Champions. Stra-nezze e fascino del calcio...

F.V.

Terzo posto, vince l’incertezza

IMOLA - Erano oltre 80mila gli spettatori che hanno assistito alla tre giorni del secondo round del Campionato Mondiale Fim Superbike, disputato all’Autodromo Interna-zionale Enzo e Dino Ferrari di Imola. Un suc-cesso straordinario che ha fatto da contorno alla doppietta di Checa e della Ducati: lo spa-gnolo, campione del mondo in carica, diventa così il pilota plurivittorioso ad Imola con cin-que successi e festeggia anche la sua leader-ship in campionato. Un grandissimo spettaco-lo che ha visto Carlos Checa assoluto domina-

tore, ma nel quale hanno recitato un ruolo di primo piano anche Tom Sykes (Kawasaki), autore della pole position e due volte secondo al traguardo, con la soddisfazione di aver fatto segnare il nuovo record della pista in 1’47”552 e Leon Haslam (Bmw), che ad Imola aveva patito due anni fa la delusione di dover lascia-re via libera verso il titolo a Max Biaggi e che si è riscattato alla grande con due podi. Positiva la prestazione complessiva di Max Biaggi (Aprilia), che con due quarti posti ha perso sì il comando del campionato, ma ha

contenuto bene i danni, visto che ora si trova staccato di soli 4 punti nella classifica genera-le. Ancora una volta protagonista sulla pista di Imola anche Jonathan (Honda), che ha portato a casa un nono e un quinto posto. Quinto e sesto ha invece concluso Eugene Laverty (Aprilia), che probabilmente si aspettava qual-cosa di meglio in questo week end. Così come Marco Melandri (Bmw), uno degli attesi prota-gonisti, che non è andato oltre un sesto e un decimo posto.

Michele Piech

Oltre 80mila spettatori per applaudire il trionfo di ChecaSUPERBIKE

Edy Reja

Week end positivo per la boxe cremonese im-pegnata su un duplice fronte, a Rovereto (saba-to) e a Segrate (domenica). A Rovereto solo la sfortuna ha bloccato il superwelter Fulvio Derni-ni che per due round ha tenuto a bada tranquil-lamente Carmine Cirillo (Fiamme Oro), medaglia d’argento ai recenti Assoluti, ma poi costretto a cedere a causa di una forte epistassi nasale che gli impediva di respirare, all’inizio del terzo round. Vittoria netta, invece, per il peso medio Amid Bouraoui (nella foto) che affrontava Alessandro Farre (Rove-reto Boxe), pugile di buon livello e di maggiore esperienza ri-spetto all’atleta dell’Abc, che lo ha attaccato a fondo sin dall’inizio costringendolo a subire un conteggio e a commet-tere qualche scorrettezza di troppo per salvarsi da una puni-zione piuttosto severe. Bouraoui si è così aggiudicato il diritto

a disputare la finale del torneo in programma il 21 aprile. A Segrate, domenica, un inconcepibi-le verdetto di parità ha privato Claudio Ionescu di una nettissima vittoria ai danni di Aquino (Se-grate Boxe). Del successo sul milanese, Ionescu già era stato privato nel novembre scorso. Ora il match è finita ancora in parità. Ma il verdetto è stato ancor più scandaloso in quanto la sua su-periorità è stata marcatissima dal primo all’ulti-mo minuto. Nella stessa riunione, successo

strameritato di Nicholas Esposito su Alessandro Alloro (Segra-te Boxe) che tutti davano per favorito, ma che ha rischiato di subire il ko da uno scatenato Esposito, che lo ha martellato di colpi dall’inizio alla fine, costringendolo anche a subire un provvidenziale conteggio che l’arbitro ha prolungato di una decina di secondi almeno, consentendogli di riprendersi.

Amid Bouraoui vince e convinceBuona prestazione sul ring di Rovereto. Dernini perde con onore da Cirillo

BOXE

Bis della Bissolati:travolto Treviglio

Seconda vittoria consecutiva nel girone di ritorno per la squadra di pallanuoto della Bissolati. Sull’onda del successo ottenuto in trasferta sui bergamaschi dell’Osio, è arriva-ta la vittoria anche sull’altra formazione oro-bica, il Treviglio, le cui velleità sono state messe a tacere con un perentorio 10-5. Bissolati protagonista di una partenza lampo con un significativo 5-0 nel primo quarto di gioco con le reti di Felissari, Costantino e Lazzari, poi la formazione di Dal Monaco si è limitata a controllare la situazione.

CLASSIFICA (11ª giornata) Torino 30; Pia-cenza 27; Farnese, Osio 22; Varese 16; Bissolati, Milano 13; Monza 12; Treviglio 4; Bocconi Sport 1.

PALLANUOTO

SportMercoledì 4 Aprile 201220

SERIE A

Carlos Checain trionfo

Casalmaggioreora vede la vetta

Giornata favorevole al Rugby Casalmag-giore, che ha visto i ragazzi di coach Vescovini dominare sul campo di Colorno, superato col netto punteggio di 48-16. La contemporanea sconfitta della capolista Mantova nell’incon-tro casalingo col Desenzano (17-10) ha per-messo ai casalaschi di fare un ulteriore passo in avanti verso la testa della classifica che ora vede il Mantova viaggiare con un solo punto di vantaggio e oltretutto in difficoltà a reggere il ritmo degli inseguitori.

CLASSIFICA Mantova (-8) 54; Casalmag-giore 53; Codogno 46; Desenzano 42; Bassa Bresciana Leno (-8) 28; Junior Bergamo 20; Marco Polo Brescia 14; Cremona (-8) 14; Caimani del Secchia 9.

RUGBY

CLASSIFICAMilan 64 Juventus 62Lazio 51Napoli 48Udinese 48Roma 47Inter 44Catania 43Chievo 39Palermo 39Atalanta (-6) 37Cagliari 37Siena 36Bologna 36Parma 35Genoa 34Fiorentina 33Lecce 28Novara 24Cesena 19

30ª Giornata Bologna-Palermo 1-3Cagliari-Atalanta 2-0Catania-Milan 1-1Fiorentina-Chievo 1-2Inter-Genoa 5-4Juventus-Napoli 3-0Lecce-Cesena 0-0Parma-Lazio 3-1Roma-Novara 5-2Siena-Udinese 1-0Prossimo Turno (7-4 h 15)

Atalanta-SienaCagliari-InterCesena-BolognaChievo-CataniaLazio-Napoli (h 21)Lecce-RomaMilan-FiorentinaNovara-GenoaPalermo-Juventus (h 18.30)Udinese-Parma

Brescia, paricon rimpianti

E’ sfumato solo al 90’ il colpo esterno del Brescia, che per oltre 60’ ha condotto nel punteggio (a segno Joanathas) e ha più volte sprecato l’occasione del raddoppio. Ma a tempo scaduto Bonazzoli ha regalato alla Reggina un punto insperato. Brescia comunque in lizza per rag-giungere i playoff, mentre in vetta hanno perso malamente Torino e Pescara. La lotta alla promozione diretta resta però quanto mai incerta.

32ª GIORNATA AlbinoLeffe-Vi-cenza 0-1, Empoli-Torino 1-0, Gros-seto-Sassuolo 2-2, Gubbio-Livorno 1-2, Juve Stabia-Varese 2-0, Mode-na-Ascoli 2-0, Padova-Crotone 1-2, Pescara-Bari 1-2, Reggina-Brescia 1-1, Sampdoria-Nocerina 2-0, Vero-na-Cittadella 3-2.

CLASSIFICA Torino 66; Sassuolo, Verona 63; Pescara 62; Padova 53; Varese 52; Sampdoria 51; Brescia 50; Reggina 47; Bari 45 (-4); Juve Stabia 43 (-4); Grosseto 42; Modena 40; Li-vorno, Cittadella 38; Crotone 37 (-1); Empoli 34; Vicenza 32; Ascoli 29 (-7); Gubbio 27; AlbinoLeffe, Nocerina 25.

SERIE B

Il velocista dell’Astana Pro Team si batte con onore nella Tre Giorni di La Panne ma non ha il guizzo giusto per vincere

Guarnieri protagonista sfortunatoE’ andata al francese Sylvain

Chiavanel dell’Omega Pharma Quick Step, la vittoria nella Tre Giorni di La Panne, in Belgio con 4” su Destra e 14” su Bodnar.

Non voglio imbastire processi su Jacopo Guarnieri, velocista principe dell’Astana Pro Team: non arranca in salita sui muri e sul pavè, peccato che nei momenti cruciali sono man-cati almeno due compagni davanti a limare, a fare a spallate per prendere le posizioni migliori, senza però togliere le mani dal manubrio. Guarnieri, ci ha provato, alla sua

maniera, di potenza: pedalando in testa al gruppo per non rischiare, ma si compiaccia per l’ennesima confer-ma, senza il treno e l’ultimo uomo, non vai lontano. Il nostro puledro prende la ruota al divino Peter Sagan (Liquigas Cannondale), nella prima frazione, è bocciato al fotofinish per pochissimi centimetri.

Il tedesco Marcel Kittel, 23 anni, si aggiudica la 2° tappa, conquistan-do la quarta vittoria stagionale, davanti al norvegese Alexander Kristoff (Katusha), indossa la maglia bianca di leader della generale, con

lo stesso tempo di Jacopo Guarnieri (Astana), incollato alla sua ruota, viene fuori bene e occupa la sesta posizione. Penultima semitappa: Guarnieri battezza la ruota giusta del forte norvegese Kristoff (Katusha), resta ai mozzi sino ai 350 metri e poi molla e nessuno può rinfacciargli niente (4° Chicchi, poi Colli, Cimolai e lo stesso Guarnieri). Continua così il dominio dell’Omega Pharma Quick Step, già a quota 24 successi sta-gionali, con Boonen salito sul podio del Fiandre.

Fortunato Chiodo

CICLISMO

Una fase della corsa

Page 21: Il Piccolo Giornale di Cremona

l profumo del vino per molte persone è ritenuto estrema-mente difficile da capire e da descrivere, da riconosce-re, per loro i profumi sono

tutti uguali, non vi è nessuna diffe-renza fra un vino ed un altro, non sentono nulla. Riconoscere i pro-fumi sicuramente non è facile, oggi noi siamo sempre di corsa e non badiamo, non ci soffermiamo a sen-tire i profumi. L’inquinamento sicu-ramente non aiuta a percepire chia-ramente un profumo, molte piante, molti fiori oggi non profumano più. Sicuramente vi sono poi delle per-sone più predisposte rispetto ad altre nel percepire, sentire un pro-fumo, ma tutti noi se ci impegna-mo sicuramente certi profumi riu-sciamo a coglierli, dobbiamo abi-tuarci a mettere il naso nei profu-mi, odori che ci circondano, sof-fermarci sull’odore che si sente quando si apre un cassetto chiu-so da sempre, l’odore del nostro cane quando è bagnato, il pro-fumo dell’erba tagliata, l’odo-re di stallatico nei campi, il profumo di gelsomino, del miele, del the, della liquiri-zia, del peperone verde, etc. Quando si è riconosciuto un profumo, questo lo dobbia-mo immagazzinare, lo dob-biamo porre nel cassettino della madia assieme a tutti gli altri profumi che abbiamo riconosciuto. La fase più dif-ficile dell’ esame olfattivo di un vino è il momento in cui questo presenta un determi-nato profumo che noi abbia-

mo già sentito, ma non ricordia-mo in quale cassettino della madia lo abbiamo riposto, non sappiamo quale cassettino aprire. La memo-ria è fondamentale per ricordare e conoscere un profumo. P r o -fumo/odore, io amo chiamare profu-mo quando questo mi richiama una qualità gradevole, piacevole, positi-va, mentre uso il termine odore per certi sentori esempio l’odore di ben-zina o di nafta molto sgradevoli se presenti nel vino. Oggi sul mercato vi è la possibilità di acquistare pic-cole fiale che contengono l’essen-za madre di molti profumi e questi possono essere di aiuto per stimo-lare il nostro olfatto. Sono le sostan-

ze volatili che dal mosto evapo-rano le responsabili dei profumi del vino. Didatticamente si distin-guono tre gruppi di profumi cen-siti secondo la loro origine: pro-fumi primari, profumi seconda-ri e profumi terziari. Profumi pri-mari o varietali: ogni uva, ogni vitigno presenta un suo preciso profumo, il Nebbiolo e tutti i vini a base di Nebbiolo presentano il profumo floreale della viola, il Cabernet presenta profu-mi erbacei e di peperone, etc. Il degustatore esperto riesce dal profumo a rico-noscere l’uva utilizzata per produrre quel vino. Il profu-mo di un vino lo si sentirà in modo più intenso e fine se le uve utilizzate sono sane e ben mature, meno definito, meno intenso e meno fine se le uve non sono comple-tamente mature. Le essen-

ze responsabili dei profumi sono nascoste nelle cellule interne della buccia e quando l’uva viene pigiata ed il mosto fermenta queste passa-no nel vino. In natura vi sono delle uve che sono più profumate di altre ad esempio l’uva di Moscato è deci-samente profumata come l’uva del Silvaner, del Traminer, ed in questo caso i profumi di questi vini si dico-no aromatici. I profumi seconda-ri o fermentativi: sono quelli che si sviluppano, che si formano quan-do il mosto fermenta, durante la fer-mentazione alcoolica degli zuccheri e durante la fermentazione malo lat-tica. Responsabili della formazione di questi profumi sono l’alcool eti-lico, l’anidride carbonica, prodotti secondari ed i lieviti. Profumi terzia-ri o da affinamento: sono quelli che si sviluppano quando il vino viene affinato nei barili di legno e suc-cessivamente nella bottiglia. Profu-mi bouquet di ossidazione nel bari-le (importante il tipo di legno con cui è fatto il barile) e profumi bou-quet di riduzione che si sviluppano quando il vino è chiuso in bottiglia. Ora voglio presentarvi il vino che ho assaggiato venerdì 30 Marzo alle ore 11.

GOLDMUSKATELLER ALTO ADIGE 2011 E’ prodotto con uva moscato giallo in purezza con una gradazio-ne alcoolica di 13 gradi dall’ Azien-da ST. MICHAEL EPPAN di Appia-no BZ. Il vino è stato servito ad una temperatura di 10 gradi e la bot-tiglia è stata aperta alcuni minu-ti prima. Il vino presenta un colore giallo paglierino scarico con riflessi

verdolini, molto limpido, un profumo molto intenso, aromatico e persi-stente. Profumo floreale di fiori bian-chi e fruttato dove ben si evidenzia la pesca, l’albicocca, agrumi, l’uva moscato ed un raffinato sentore di salvia. In bocca è intensa, secco, deciso, delicato, molto fresco con una certa acidità tipica dei vini bian-chi dell’Alto Adige. Un fondo aroma-tico chiude con un retrogusto leg-germente abboccato.E’ un buon bicchiere di vino pron-to che ben accompagna i salumi affumicati, lo speck, i primi piatti, il pesce di acqua dolce, può esse-re servito anche da aperitivo perché stimola l’appetito, ma state attenti alla grada-zione alcoolica. Può rima-nere in cantina coricato per 2/3 anni.Questo vino è una chicca dell’eno-logia, è prodotto dalla storica (1909) e bella cantina “Coop. di S. Miche-le Appiano” Bz che vinifica le uve dei suoi 350 soci con 380 ha vitati.Nel 2000 questa Cantina ha ricevu-to l’Oscar di Cantina dell’anno dalla Guida “Gambero Rosso”.

Buona degustazione.

I profumi del vinoI

Elemento tipico del paesaggio mediterra-neo, quest'albero è sempre stato asso-ciato al sole, sia per la sua predilezione per i luoghi caldi e assola-ti che per l'olio che si ricava dai suoi frutti, che del sole sembra essere un distillato e perché veniva impiegato anche per l'illuminazione. Albero longevo e a fruttificazione tardiva, appartiene alla famiglia delle Oleacee. L'oli-vo ha le sue origini nel Mediterraneo Orientale e nel Medio Oriente, fin dall'antichità questa pianta fu vene-rata, dapprima per connotazioni religiose e mitologiche, in seguito per le sue qualità salutari e alimentari, l'uso delle olive come frutti nell'alimentazione richiedeva trat-tamenti specifici, finalizzati alla deamaricazione (ridu-zione dei principi amari), realizzati con metodi vari. Molti sono i miti e le leggende che accompagnano l'olivo. Gli antichi Greci narrano di una gara, voluta da Zeus, fra il dio del mare Posidone e la dea della pace Atena, per dare il proprio nome alla capitale dell'Attica. La vittoria sarebbe stata assegnata a chi avesse prodotto il dono più utile per la città. Posidone colpì una roccia e ne scaturì una sorgente e dalla sorgente apparve il caval-lo, simbolo di forza e potenza, Atena conficcò nel ter-reno il suo bastone che si trasformò in un olivo carico di frutti, simbolo di pace e fonte di cibo e combustibi-le. Il dono di Atena fu il prescelto e la città prese il suo nome. Ai tempi di Omero l'olivo era già molto noto nella Magna Grecia, il suo nome ricorre più volte nei poemi greci e Omero stesso lo definì “oro liquido”. Il filosofo greco Democrito pensava che una dieta a base di miele e olio di oliva permettesse ad un uomo di vivere cento anni. Ulisse fece il suo letto nuziale in un grosso esem-plare di olivo, attorno al quale l'eroe avrebbe poi costru-ito la sua casa. Anche la Bibbia ci racconta dell'olivo, come segno di pace e benedizione divina. Secondo la tradizione, l'origine dell'olivo è legata ad Adamo, che in punto di morte chiese a Dio l'olio della misericordia ed Egli gli donò tre semi che furono posti nella sua bocca dopo la sepoltura e ne nacquero tre alberi, fra cui l'oli-vo. I principi attivi di questa pianta sono: flavonoidi, tri-terpeni, tannini antiossidanti e astringenti, oleuropei-na, acido oleico, linoleico, palmitico, vitamine, protei-ne e carboidrati. Le sue foglie hanno proprietà ipotensi-ve, ipocolesterolemizzanti, ipoglicemizzanti. I frutti sono nutrienti e l'olio che si estrae ha proprietà antiossidan-ti, lassative ed è ricco di acidi grassi essenziali benefi-ci per il sistema cardiocircolatorio. In alcuni testi di fito-terapia si trova scritto che l'olivo restituisce la pace alla mente stanca e ridà energia al corpo esausto.

In Liguria viene chiamato: Uiva, Oriva; in Piemonte: Ramoliva; in Lombardia: Olia; in Veneto: Oliver; in Friu-li: Ulivar; in Toscana: Ulivo, Ulivastro; in Umbria: Pianto-ne; in Puglia: Termite; in Sicilia: Alivu; in Sardegna: Olla-stu, Ugliatra.

Ogni stagione è buona per far rotta verso il Chianti, zona colli-nare della Toscana famosa in tutto il mondo per il paesaggio pittore-sco e per l'ottimo vino. Le colline del Chianti si trovano fra le pro-vince di Firenza, Siena e Arezzo e segnano il confine con il Valdarno

e la Valdichiana. Tra la primave-ra e l'estate lo scenario è da car-tolina: vigneti, alberi in fiore, prati verdi e cipressi che fanno ombra ad antichi casali fatti di pietra. Un vero spettacolo. Senza dimentica-re che le colline del Chianti, di cui gli stranieri se ne sono innamora-

ti e lo frequentano assiduamen-te regalano borghi medievali, anti-chi manieri e abbazie che sono una favola.

Da Castellina in Chianti, uno tra i più famosi villaggi, dove si può scegliere di fare tappa fissa, si scende giù fino alla Val d'Elsa e risalire a San Gimignano, la città dalle mille torri, della vita e del vino e che dal 26 maggio al 3 giu-gno ospita la mostra del Chianti.

Bisogna passare per forza per Castelnuovo Berardenga, il comune più meridionale del Chianti, dove il paesaggio col-linare tende a mutarsi in quello delle Crete Senesi e per Castel-lina detta anche la vecchia Lega del Chianti. Il viaggio nella tradi-zione gastronomica toscana non può che cominciare dagli alimen-ti che tradizionalmente sfamava-no i poveri e che sono stati nobili-tati a tal punto da diventare preli-

bati come la ribollita, il collo ripie-no, i fegatini di pollo, la blaso-nata trippa, o ad ingredienti che anni fa, il mangiarli, rappresentava quasi una punizione. Di umili ori-gini, ma non di umili preparazio-ni, sulle tavole dei migliori risto-ranti toscani, i prodotti dell'anti-ca tradizione contadina sono stati nobilitati dalle mani esperte di moderni cuochi. E poi nel Chianti la gastronomia vive in funzione di uno sposo di riguardo che si veste di rosso: il vino.

di Ermanna Allevi, naturopata, diplomata Riza

A proposito di... Mercoledì 4 Aprile 201221

OLIVO(olea europaea)

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, for-maggi, olio extravergine. Ha col-laborato con diversi Istituti Alber-ghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche.

a cura di Damiano Domenico Palumbo

Micky Fonty

Terre del Chianti: un viaggio tra relax e gastronomia

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Gite Fuori PortaMercoledì 4 Aprile 2012

ffacciato sul Lago di Como, il castello di Vezio domina la Val d'Esino sovra-stando il paese di

Varenna. Eretto nel 1100 come avamposto militare per volere della regina Teodolinda, oggi il castello si compone di una tor-re principale circondata da mura e si erge sul borgo abita-to da circa una ventina di fami-glie. Che fosse stato teatro di cruenti ed accaniti scontri lo dimostrano i rinvenimenti di armi e di resti umani di varie epoche ed origini. Il perimetro delle mura e delle opere difen-sive di Vezio si estendeva pre-sumibilmente dalla Foppa allo sperone a strapiombo su cui si erge il castello. All'interno di questo perimetro sorgevano le

abitazioni e i magazzini, opere di grande perfezione muraria di cui è ancora possibile ammira-re un esempio nelle cantine del centro storico. Dopo essere stati accolti dai fioriti giardini del castello, at-traversando il viale che condu-ce alla torre principale e per-correndo la scala in sasso, sa-rà possibile visitare ciò che re-sta del castello, attraversando il ponte levatoio e arrivando fi-no in cima alla costruzione, dalla quale è possibile godere di una vista di 360° sul lago di Como. Accanto al castello si sviluppa il giardino degli olivi, affiancato da un sentiero che vi condurrà fino ai sotterranei e alla parte sud del castello, adibita al ripo-so dei rapaci.

ANato come avamposto militare nel 1100, affacciato sul Lario, oggi la rocca ospita la falconeria e i suoi rapaci

22DA VEDERE

L’ESPOSIZIONE

Nella torre del Castello di Vezio e' stata realizzata un'esposizione permanente sul lariosauro, comprendenti calchi dei vari esemplari ritrovati nei dintorni di Perledo, Varese e nel resto del mondo.Il Lariosaurus era un rettile di medie di-mensioni (fino a 1 metro circa di lun-ghezza) appartenente ai Sauropterigi, un gruppo estinto di rettili acquatici.Era un animale con collo e cranio relati-vamente allungati, che viveva in am-bienti di laguna salmastra o marino co-stiero, nutrendosi di pesci che afferrava con i lunghi denti sottili e conici e che inghiottiva interi. La maggior parte degli esemplari ritrovati proviene dal Triassico Medio di Perledo e del Monte San Gior-gio, ma recentemente e' stato segnala-to anche in Cina.Il Lariosauro e' uno dei primi rettili fossi-li descritti dal Triassico Medio dell'Italia settentrionale. Il rettile fu "battezzato" solo nel 1847 da Giulio Curioni, dopo il ritrovamento di altri esemplari, sempre provenienti dalle cave di Perledo. Cu-rioni istitui la specie Lariosaurus balsa-mi, proprio in onore di colui che per la prima volta lo descrisse. Ritrovamenti successivi hanno dimostrato l'abbon-danza e l'ampia distribuzione geografi-ca di Lariosaurus in Europa, dove e' presente con diverse specie (oltre a La-riosaurus balsami, Lariosaurus curionii, Lariosaurus calcagnii, Lariosaurus buz-zii).L'anatomia di questo animale e' oggi ben conosciuta, grazie all'ottima con-servazione degli esemplari di Perledo e di quelli, di piu' recente scoperta, pro-venienti dal Calcare di Meride di Ca' del Frate (Viggiu', Varese), appartenenti alla specie Lariosaurus valceresii. Lariosau-rus valceresii e' rappresentato da esem-plari a stadi di crescita differenti, tutti rinvenuti a Ca' del Frate.

Attualmente i rapaci del Castello di Vezio sono cinqueLinda, pojana di Harris, è la migliore volatri-ce fra i rapaci del castello. E' capace, in condizioni metereologiche ideali, di fare il cosiddetto alto volo: esibizioni ad alta quota e picchiate mozzafiato sul guanto de falconiere.

Parsifal, pojana di Harris, è il rapace più giova-ne. Nato a giugno 2008, è ad oggi ancora in adde-stramento ma promette molto bene: è destinato sicuramente ad imparare in fretta e ad emulare la bravura di Linda.

Regina, pojana ferruginosa possente ed austera, ha un'apertura alare di 140cm. E’ possibile veder-la in volo solo in giorni in cui un buon vento l’aiuti a sorreggere la sua grande mole. Costantemente affamata e dotata di un ottimo carattere, vi stupirà

per la sua grazia e potenza. Semola, barbagianni, nato ad aprile 2007, il più

piccolino, pesa meno di 300g. Tutt’ora in addestra-mento, sarà possibile vederlo svolazzare libero solo, essendo un rapace prettamente notturno, verso sera.

Artù, gufo reale europeo, è di gran lunga il rapa-ce notturno più grosso al mondo, raggiunge i 3-4 kg di peso e i 2 m di apertura alare. Preso per evitargli una brutta fine, particolarmente ostico ed aggressivo, sarà possibile vederlo solo a “distanza”.

I rapaci presentinella falconeria

INFORMAZIONI UTILICOME ARRIVAREDa Cremona, prendere l'A21/ E70 in direzione Milano. All'al-tezza di Piacenza, prendere la'A1 in direzione Milano Nord. In prossimità di Milano, prendere la A52 in direzione Tan-genziale Nord. In prossimità di Monza, prendere la SS36 direzione Lecco. Dopo Lecco, prendere la prima uscita per Abbadia Lariana e proseguire sulla strada a lago. Arrivati a Varenna, svoltare a sinistra per Varenna centro e attraversa-re il paese. Al ponte svoltare a destra per Esino Lario e, dopo alcuni tornanti, svoltare ancora a destra per Vezio/Castello di Vezio. Proseguire fino al termine della strada carrozzabile e parcheggiare nell'ampio parcheggio superio-re. Dirigetevi quindi a piedi verso il paese, percorrendo la via porfidata in discesa.

ORARI DI VISITADa marzo a giugno dal lunedi al venerdi dalle 10 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 19. Da luglio a settembre dal lunedi al venerdi dalle 10 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 20. A settembre dal lunedi al venerdi dalle 10 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 19. A ottobre dal lunedi al venerdi dalle 10 alle 17, sabato e domenica dal-le 10 alle 19.

ADDESTRARE I RAPACIUna giornata per imparare l’antica arte della falconeria

Castelvezio, la Rocca che domina il lago

IN VOLO

Il castello

affascinanti predatori. Attraverso un'introdu-zione storica e teorica alla falconeria, sarà possibile approfondire le nozioni relative alla cura e all'addestramento dei rapaci, instau-rando con essi un contatto diretto nel corso della giornata, che si delinea come un vero e proprio corso intensivo per scoprire le basi dell'antica arte della falconeria.

Al momento i rapaci presenti sono 5, per l'esattezza sono 2 pojane di Harris originarie dell'America centrale e meridionale, una pojana ferruginosa proveniente dalle Monta-gne Rocciose degli Stati Uniti del nord e del Canada, un barbagianni e un gufo reale euro-peo, entrambi rapaci notturni presenti sul territorio italiano.

Percorrendo la strada per giungere al castello e scrutando il cielo sul lago di Co-mo, è possibile scorgere rapaci in rapido volo: si tratta delle aquile, dei barbagianni e delle poiane della falconeria di Castelvezio che ogni giorno sorvolano il cielo intorno alla rocca. Arte di origine antichissima, la falconeria nasce in estremo oriente per poi diffondersi anche in Europa a partire dal Medioevo come tecnica di caccia e difesa.

Con l'inizio del XX secolo l'atteggia-mento dell'uomo nei confronti dei rapaci si era praticamente trasformato in odio, tan-to che i falchi, considerati nocivi, venivano cacciati senza pietà. Durante questo pe-riodo buio, alcuni falconieri continuarono a

difendere i rapaci dallo sterminio e permi-sero che questa arte giungesse fino a noi. Nacquero così, in tutte le parti del mondo, centri di recupero rapaci, società di ap-passionati e organizzazioni per la riprodu-zione in cattività di queste specie che ri-schiarono l'estinzione.Da qualche anno anche il Castello di Vezio ospita un centro di cura e addestramento rapaci che per-mette al pubblico di conoscere, apprezza-re e sostenere questa antica arte.

Su prenotazione, per il pubblico è pos-sibile prendere parte alle giornate di falco-neria, per imparare ad addestrare al volo i rapaci presenti nel castello e conoscere da vicino caratteristiche e peculiarità di questi

A cura di Laura Bosio

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