il Petardo N°5

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bimestrale di metapolitica

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Riforme del lavoro San Suukyi e Shinawatra Diplomazia del sequestro Donne, lotta e violenzaN5 Maggio-Giugno 2012 ilpetardo.altervista.org

Macelleria DiazA giugno il processo in Cassazione Lettere minatorie ai giudici I colpevoli promossi e liberi di agire

Ramstein

Analisi di un depistaggio

BIMESTRALE NON AUTORIZZATO DI METAPOLITICA

Anno II n5Maggio/Giugno 2012

Direttore EditorialeGiovanni Pili

Collettivo di RedazioneAndrea Pili Daniele Florian Francesco Tortora Igor Carta Jo Forma

Hanno collaborato in questo numeroAlfredo Sgarlato Claudio Truglio Roberto Rotunno

Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia (CC BY-NC-ND 2.5) Ogni volta che usi o distribuisci questopera, devi farlo secondo i termini di questa licenza, che va comunicata con chiarezza. Tu sei libero di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare questopera; alle seguenti condizioni: 1. Riportare la fonte originale, sottoforma di link al sito www.ilpetardo.altervista.org ed il nome dellautore dellarticolo. 2. Per gli articoli dei collaboratori, (presenti nella rubrica Blogroll) dovete prima mettervi daccordo con i rispettivi autori, i quali non fanno parte della redazione, per tanto, non possiamo concedere autorizzazioni in loro vece. 3. Non puoi usare lopera a fini commerciali. 4. Non puoi alterare o trasformare questopera, ne usarla per crearne unaltra. 5. Per ulteriori informazioni possibile contattarci alla seguente mail: anarchyintheukblog@gmail. com

Collettivo Culturale Anarchy in The UK

Contattandoci alla stessa mail possibile anche richiedere di essere inseriti nella nostra newsletter in modo da ricevere la rivista in allegato nella vostra casella di posta e aggiornamenti settimanali riguardo il blog del nostro Collettivo Culturale: http://anarchyintheuksytry82.blogspot.com

Sommario

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Editoriale Opinioni

07 I cooperanti in zone di guerra sanno a cosa vanno in contro 08 Rossella vive solo nei socialnetwork 09 I riscatti non si pagano, solo risarcimenti a titolo di generosit

La Contesa52 Ustica 1980

Misteri di Stato Rivoluzioni

fu ordinato di abbattere il DC9?

10 Ramstein analisi di un depistaggio 22 Partito Sardo dAzione 26 Due Donne leader sulla scena del proprio Paese

Lettere

54 Qualcuno vol sul nido del cuculo:

Finanza creativa

Blogroll

Sviluppo Insostenibile Italian Style

58 La nazionalizzazione di YPF 66 Pynchon 68 Diaz - dont clean up this blood

36 Riforme del lavoro in Italia e Spagna

Terza di Copertina72 Sacrifici umani

42 Diplomazia del sequestro 44 Diaz-Bolzaneto

Femminismo

48 Donne, lotta e violenza

http://giacomosalerno.wordpress.com/2012/05/09/caro-presidente-il-qualunquismonon-si-sconfigge-negandone-lesistenza/

Editoriale

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Esistono cinque fasi dellelaborazione di un lutto. La prima quella della negazione. Il cadavere quello del concetto giornalistico di seconda repubblica; il boom non c stato, Napolitano non lo ha sentito. Meglio, nega che ci sia stato. Il Movimento 5 Stelle non la terza forza politica in Italia, il Pdl ed il Terzo Polo non sono in rotta, il Pd non appeso al carisma di Vendola e dei radicali di Sel. Seguir, ed gi iniziata, la fase della rabbia. Rispetto per chi si suicida, tanto un fenomeno che nelle statistiche in calo, la responsabilit non del governo ma dei partiti, Grillo un populista, eccetera. Seguir la fase delle auto recriminazioni: grandi dibattiti sulla terza repubblica, sullimportanza di cambiare le persone e non le sigle dei partiti, i grandi enigmi sulla lealt di fronte al governo tecnico e al sistema fiscale. Verr la fase della depressione noi la conosciamo gi se tutto andr bene, sar quella di chi finalmente andr a casa, a falciare il prato, lasciando gli incarichi politici a gente seria; altrimenti vincer la nostalgia, con un blocco neo democristiano contrapposto ai partiti radicali, nel disperato tentativo di salvare la faccia, magari con un governo Passera. Infine verr la fase della rassegnazione, che ha gi una data: quella delle prossime elezioni politiche. Anche in questo caso molti di noi provano gi questo sentimento. I discorsi sullunit nazionale e sullimportanza dei partiti sono vuote litanie, se a pronunciarle sono sempre i soliti. In effetti lorgoglio di solito precede la sconfitta. La verit che il mondo si divide in due categorie di persone; quelli che hanno i mezzi per riparare i torti subiti e quelli che scrivono trattati sulla legalit e sullo stato. La giustizia intesa come potere di uno stato esiste proprio per dare a chi non ce lha i mezzi per riparare ai torti subiti; la politica idealmente il mezzo con cui si consulta il popolo e ciascun rappresentante si fa avvocato delle sue istanze; proprio in ragione del fatto che se un cittadino si trova col culo per terra, se non si spara in testa cercher di sfogarsi con chi ritiene essere il responsabile della sua situazione. Provate a fermare la rabbia della gente facendo leggere a Napolitano un sermone risorgimentale, fateci sapere quanto possa servire. Se vero che le rivoluzioni si fanno a stomaco vuoto vero anche che la Costituzione europea riconosce il diritto dei popoli a ribellarsi ad uno stato se tiranno. Chi lo decide il tasso di tirannide, Giorgio Napolitano? Tutti guardano Hollande, come se avesse vinto le ultime amministrative italiane. In realt molti occhi sono puntati sulla sinistra radicale greca. Occhi sbarrati dal terrore. Ci rimane sempre la buona vecchia strategia della tensione. Si risente parlare di gambizzazioni e bombe. Nessuno le dichiara, nellepoca di anonymous giusto un mitomane potrebbe farlo, tanto per alimentare a costo zero il lavoro di intelligence. Non pi di qualche trafiletto invece, riguardo le minacce ricevute dai giudici che a partire da giugno riapriranno il processo sui criminali responsabili della tonnara Diaz-Bolzaneto. La redazione del TG3 ha lanciato uniniziativa popolare attraverso la rete, per chiedere che il film, trasmesso anche al Parlamento europeo (presieduto da Schultz, quello che Berlusconi aveva definito kap) su quel che successe in quei giorni a Genova, venga trasmesso in Rai. Eh, gi, a quanto pare esiste ancora qualcuno che pensa di poter dare lezioni di democrazia ai disperati, mentre trasferisce, promuove e protegge i responsabili di quello che Amnesty International ha definito il pi grave caso di sospensione dei diritti civili in Occidente, dopo la Seconda Guerra Mondiale. Avete capito bene? La differenza tra Diaz-Bolzaneto e Auschwitz-Birkenau che le SS avevano pi mezzi a disposizione. Se di questo ancora non si pu parlare, e pu ripetersi visto che nessuno propone una legge che riconosca il reato di tortura, alla fine Grillo ci appare addirittura un moderato.

Editoriale

Giovanni Pili

http://www.piattinicinesi.com/per-rossella-urru/

Opinioni

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Igor Carta Igor Carta

I cooperanti in zone di guerra sanno a cosa vanno in contropensare di attraversare bendati la Salerno Reggio Calabria ed uscirne illesi. Per gli eserciti irregolari rapimenti di tal fatta rappresentano solo una delle tante fonti di reddito per accompagnare traffico di droga e di armi, e si sa che lalta finanza non conosce n buonismo n sentimenti, sia che venga operata in doppiopetto o col kalashnikov. Che dire poi della solita tiritera post-liberazione la Farnesina comunica che non stato pagato nessun riscatto Ma i rapimenti cosa sono allora, villeggiatura allinsaputa dei rapiti? Comunque speriamo di sentirla sempre

Tutta la vicenda puntualmente ricaduta nel silenzio. Del rapimento di Rossella Urru gi si parl poco nellimmediatezza del fatto, per poi subito cadere nel tombale silenzio durato fino allintervento di Geppi Cucciari a Sanremo. Tempo due settimane, prima la notizia poi ritrattata della liberazione, un breve tam tam di voci poi di nuovo il silenzio. Come se la vicenda fosse, come dire, passata di moda. Perch una tale disparit di trattamento? Sar perch in Algeria non albergano truppe occidentali? Facendo mente locale basta ricordare i casi delle due Simo-

Per gli eserciti irregolari rapimenti di tal fatta rappresentano solo una delle tante fonti di redditone e della Sgrena, telegiornali a iosa, le trasmissioni di approfondimento dalla mattina alla sera che non parlavano daltro. Perch questo silenzio? Forse perch allora tutto ci che arrivava dallIraq faceva comunque notizia? Vorrei per che lintera vicenda facesse riflettere su un punto troppo spesso oggetto di controversie che non avrebbero ragione neanche di esistere, ovvero luso delle armi per imporre la pace. Pensare di non dover avere a che fare con milizie armate solo perch sei un medico o una cooperante quasi come

Rossella vive solo nei socialnetworksusco, ostaggi in India poi liberati e nella vicenda dei mar, dove il denaro (290mila euro ad ognuna delle famiglie dei pescatori indiani uccisi) prima ha determinato la concessione dellappello da parte del Tribunale del Kerala e successivamente persino la notizia del militare italiano Massimiliano Latorre che diventa eroe, salvando un fotografo da un incidente automobilistico, letteralmente fermando con le mani unautomobile che stava per investirlo. Il 25 aprile 2012 il Sindaco di Sassari, Alessandra Giudici, ha approfittato delle celebrazioni per la Liberazione per tornare a ricordare la vicenda di Rossella Urru e chiedendo nuovamente la sua liberazione. Ma il mondo dove la Urru vive in ogni momento e la sua liberazione oggetto che non fluttua secondo gli andamenti nebulosi dei media tradizionali (tema particolarmente doloroso in Italia, per svariati motivi), quello delle Communities e soprattutto dei Networks come Twitter e Facebook. Luoghi dove spesso si mossa una qualche venatura di contro-informazione, dove prevalgono argomenti che raramente trovano spazio sui giornali e nei canali tv italiani (come la protezione dei diritti degli animali, dellAmbiente, etc.). Un esempio della mobilitazione su Twitter stato linput avviato

Rossella Urru sembra quasi sia stata inghiottita nella sabbia del campo profughi Saharawi, nel sud dellAlgeria dove operava in qualit di cooperante per conto del Cisp, il comitato internazionale per lo sviluppo di popoli. Un buio mediatico prima funestato di incertezze dal 23 ottobre 2011, data nella quale stata rapita da un gruppo di persone, arrivato con delle jeep dal confine con il Mali, forse da parte di una sezione dAl-Qaeda del Maghreb e successivamente rimesso in discussione dalla notizia della sua libert il 3 marzo 2012. Rossella Urru, 30 anni, di Samugheo stata rapita con i due cooperanti spagnoli Enric Gonyalons e Ahimoa Fernandez de Rincon che erano con lei nel campo profughi del popolo saharawi di Rabouni, nella provincia di Tindouf, nel sud dellAlgeria. Lapparato mediatico incerto e claudicante conferma come in questi casi- la prima vittima sia proprio linformazione. E altrettanto chiaro che in atto una lunghissima trattativa dove la discriminante risolutoria sia sempre il denaro: basti vedere quanto questo elemento sia stato importante per la liberazione di Claudio Colangelo e Paolo Bo-

da Stefano Maullo, Consigliere Regionale Lombardo (ma di origini sarde) che ha organizzato una diretta durante la quale sono intervenuti il sindaco di Samugheo Antonello Demelas, il professor Marco Lombardi, docente dellUniversit Cattolica di Milano e Salvatore Ricca Rosellini medico epatologo di Forl con esperienze di volontariato nei paesi del Ter-

Francesco Tortora

zo Mondo. Per noi a Samugheo sono stati e continuano a essere giorni terribili ha spiegato il sindaco Siamo preoccupati ma a sostenerci la consapovolezza che le autorit stanno facendo tutto il possibile per riportare Rossella a casa al pi presto. Rossella ci sta dando una lezione di vita ha sostenuto Stefano Maullu Una ragazza meravigliosa che ha messo da parte egoismi e personalismi per dedicarsi interamente a chi soffre. Lavorando umilmente lontano dai riflettori. Ora dobbiamo metterla noi sotto i riflettori in ogni momento per farla tornare subito a casa. Rossella Urru ci mostra un mondo dove il coraggio di darsi realmente allAltro per sostenerlo e rialzarsi si coniuga con la ricerca di una realistica Verit che i cosiddetti media tradizionali ormai da lungo tempo (per lazione di lobbies, di interessi di parte, per imposizione dei padroni di varia estrazione) non riescono pi a darci.

Opinioni

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I riscatti non si pagano, solo risarcimenti a titolo di generositRossella Urru stata rapita il 23 ottobre 2011. Da 200 giorni ostaggio di non precisati gruppi di rapitori, che cambiano continuamente connotazione secondo i media che amano gli immaginari fiabeschi di trib esotiche, insieme alla madrilena Ahinoa Fernandez de Rincon e al maiorchino Enric Gonuyalons. A marzo la notizia della sua liberazione aveva cominciato a circolare, dopo mesi di lunga attesa, dopo che intere comunit in Sardegna (spesso inutilmente) hanno chiesto che non si abbassasse mai la guardia sulla cooperante rapita, ma la notiuna mobilitazione diversa. In quel caso, politici impegnati in prima persona per la loro liberazione. In quel caso 146 mila euro di soldi pubblici come risarcimento ad ogni famiglia dei pescatori e il successivo ritiro delle denunce. In quel caso partiti politici indignati per due probabili assassini che non si trovano in mezzo al deserto ma nelle carceri del Kerala, a spese dello stato indiano. Perch il governo italiano non pagher riscatti, ma un atto di generosit s, abbondantemente, con soldi pubblici e in maniera plateale.

Jo Formavelocemente possibile. Vogliamo Rossella libera. Free Rossella Urru.

i media amano gli immaginari fiabeschi di trib esoticheLunico augurio per Rossella, per i tanti cooperanti e turisti rapiti e in generale per chi non si trova sotto tutela dei militari ma sono semplici cittadini che la diplomazia faccia il suo corso il pi

zia stata subito smentita dalla Farnesina. Rossella, come Sandra Mariani, liberata ad aprile scorso dopo un anno di prigionia, a cui il governo italiano ha dato unimportanza relativa rispetto ad altri prigionieri di lusso. Il governo italiano non paga riscatti stato annunciato infatti dopo la liberazione di Sandra Mariani. Curioso per il fatto che per due mar italiani che giocavano a fare gli eroi in acque internazionali finendo per ammazzare due pescatori indiani ci sia stata

Igor Carta

Ramstein

la sottile arte del depistaggio

Larticolo che segue frutto dellanalisi dei fatti. Basato su riscontri reperibili da chiunque in rete. Lautore non possiede n conoscenze personali di parte n tanto meno nozioni tecniche avanzate in grado di offrire una versione inoppugnabile, ma solamente una diversa chiave di lettura di ci che accadde il 28 agosto 1988, attorno a cui ruotano tante leggende ma al tempo stesso sospetti comunque ben fondati. Il sottoscritto comunque sempre disponibile a confrontarsi con chiunque lo ritenga opportuno.

Misteri di StatoCi su cui si pone laccento il tempismo, appena gli scenari di comodo iniziano a vacillare subito spuntano riscontri radaristici e confessori di presunti testimoni che dicono tutto e niente, infangando comunque la memoria di due persone che non si possono difendere in dibattimento, secondo la consuetudine del niente di meglio che dare la colpa ad un morto invece che partire dal principio. Sarebbe il caso, visto che tale strada non ha portato a grossi risultati grazie alla mirabile opera di depistaggio, seguire il percorso inverso, ovvero chiedersi cosa pu essere successo di cos grave il 27 giugno 1980 da giustificare 32 anni di inchieste, depistaggi, morti connesse o presunte tali. Della strage di Ustica ormai si sa tutto e niente. Dopo la sentenza Priore del 1999 e le dichiarazioni di Cossiga nel 2007 si pu chiaramente e coscientemente parlare di abbattimento, un abbattimento che sarebbe stato il culmine di una battaglia aerea tra velivoli NATO e libici, cos si dice, delitto di cui per non si conosce n movente n esecutori materiali, ma visti i trentanni di indagini, una sentenza senza colpevoli e tutti gli aspetti oscuri che circondano la vicenda viene naturale pensare che quella sera accadde qualcosa di estremamente grave. Pi grave di un tragico errore. Recentemente, con la riapertura delle indagini si tornato a connettere la strage di Ustica con quella di Ramstein. Secondo Raffaele Osnato, legale dei parenti di alcune vittime, esisterebbe una perizia tecnica dellAeronautica Militare sui fatti di Ramstein che gli inquirenti non hanno mai potuto visionare e che potrebbe quindi contenere verit scomode. Inoltre lo scorso febbraio il mensile Il Sud ha pubblicato un reportage con una immagine inedita che paleserebbe il sabotaggio come causa della strage del 1988, la pi grave nella storia dellacrobazia aerea. ore di volo. Il comandante, il Tenente Colonnello Diego Raineri, segue tutte le manovre da terra, coadiuvato dallo speaker Gianfranco Da Forno, con lui ci sono l'ufficiale tecnico Carlo Baron e i rispettivi specialisti addetti alla manutenzione dei dieci velivoli. Dopo il decollo e due manovre a ranghi compatti la pattuglia entra nel campo d'esibizione in formazione rombo+codino e cabra verso il cielo. All'ordine di Naldini la pattuglia si apre per l'esecuzione del cardioide, figura che prevede di disegnare un cuore davanti agli spettatori che verr in seguito trafitto dal solista. Tutto procede secondo i piani, a Naldini si uniscono Alessio, Accorsi, Guzzetti e Vivona, gli altri seguono il pony 6 dalla parte opposta; Ivo Nutarelli, il solista, rimane centrale ed esegue un looping isolato. Ma quel giorno qualcosa va storto. Per motivi mai chiariti, al momento dell'incrocio il velivolo di Nutarelli impatta con quello di Naldini. Pony 1 viene tranciato nella sezione poppiera, perde le ali e volano rottami. Nella sua carambola viene coinvolto anche il pony 2 del capitano Giorgio Alessio, i due Aermacchi si depezzano a bordo pista in una nuvola di fiamme. L'aereo di Nutarelli invece, privo della cabina e di qualsiasi

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2 8 / 0 8 / 1 9 8 8 , QUEL POMERIGGIO A RAMSTEIN... Erano circa 300.000 gli spettatori accorsi quel giorno a Ramstein in occasione del Flutag 1988, la manifestazione aerea in programma nella pi grande base aerea statunitense in Europa. Il raduno richiama diverse pattuglie acrobatiche e il clou prevede lesibizione delle Frecce Tricolori, alla pattuglia italiana spetta lonore di chiudere il raduno aeronautico. Decollano alle 15:35 locali in due sezioni separate e una volta in volo si riuniscono in formazione a doppio cuneo, agli ordini del leader, il Tenente Colonnello Mario Naldini, fiorentino, 41 anni e 4350

Formazione dei piloti di Ramstein

Il cardioide come veniva eseguito nel 1988

controllo, letteralmente plana e si schianta sulla folla, uccidendo sul colpo 49 persone, altre 16 moriranno dopo il ricovero e nei giorni successivi, i feriti sono quasi 300. Gli aerei superstiti rimarranno ad incrociare sulla base fino all'ordine di atterrare alla base di Sembach, da cui rientreranno in Italia qualche giorno dopo tranne i velivoli di Accorsi e Vivona, gravemente danneggiati dalle schegge sprigionatesi nell'impatto. Lopinione pubblica scossa, in Germania gli airshow verranno banditi per tre anni, al rientro in Italia la P.A.N. sottoposta a un vergognoso killeraggio mediatico operato da alcuni politici, tipo Bettino Craxi, assai bisognosi di voti. E la

fine di unepoca, vengono stabilite quota e distanza minima dagli spettatori, le manovre sopra di essi sono tassativamente vietate. La pattuglia torner ad esibirsi al completo solo nel 1990.

allinterno, missile. La prima campagna di recupero dei resti del DC9 dal fondo del Tirreno non ha dato i risultati sperati, si parla di reperti spariti compresa la scatola nera , di presunti pezzi di missile e di solchi sul fondale che fanno

E tra il 1992 e il 1994 che si inizia a parlare di Ramstein non come un incidente ma di una conseguenzaANNI 90, LA CONNESSIONE E LE IPOTESI DI SABOTAGGIO Sul finire degli anni 80 linchiesta sulla strage di Ustica versa in una fase di stallo. Cedimento strutturale, bomba pensare a scandagliamenti precedenti. I tracciati radar non aiutano, o spariti o manipolati, il giudice responsabile, Vittorio Bucarelli, getta la spugna. Nel 1990 linchiesta passa nelle mani del giudice Rosario Priore, che riparte daccapo ed

Misteri di Statoavvia subito la seconda campagna di recupero per riportare alla luce il grosso del relitto, operazione a cui sovraintende in prima persona. Quasi contemporaneamente esce il film Il muro di gomma, che racconta la vicenda di Ustica vista con gli occhi del giornalista Andrea Purgatori, allepoca cronista del Corriere della Sera che segu la vicenda fin dal principio. Le risultanze dei nuovi accertamenti e il tenore della pellicola cambiano le cose, il missile non pi unipotesi ma una quasi certezza, la documentazione tecnica prodotta dallItavia sbugiarda il presunto cedimento strutturale del velivolo, il quale avrebbe comunque dato ai piloti il tempo di accorgersi del problema e di lanciare il may day; leventualit bomba difetta di una rivendicazione e di un movente, nonch di seri riscontri fisici sul relitto, straordinaria invece la tempistica, la bomba esplode pochi secondi prima delle 21, in una zona a bassa copertura radar proprio quando inizia una esercitazione del controllo aereo, un tempismo eccezionale, nonostante il volo IH870 sia in ritardo di due ore; fosse stato in orario lordigno sarebbe deflagrato quando laereo era fermo a Palermo da un pezzo, con un po di fortuna senza colpo ferire. I vertici dellaeronautica, dopo aver sostenuto per anni due scenari di comodo perch basati sulla fatalit entrano in crisi, si parla di imputazioni gravissime, alto tradimento, falsa testimonianza e occultamento di prove. E tra il 1992 e il 1994 che si inizia a parlare di Ramstein non come un incidente ma di una conseguenza. Emerge che due dei tre piloti deceduti in Germania, Mario Naldini e Ivo Nutarelli, fossero in volo su un TF104 la sera della strage di Ustica. Dopo anni di buio salta fuori un tracciato radar del CRAM di Poggio Ballone da cui si evincerebbe che i due avrebbero volato a lungo di conserva al DC9 Itavia e sarebbero rientrati alla loro base, a Grosseto, dopo aver squoccato pi volte il segnale di allarme generale. Il sospetto che abbiano visto in scia al DC9 il famoso MiG libico rinvenuto sulla Sila il 18 luglio 1980. Ramstein sarebbe dunque un episodio provocato per eliminare due importanti testimoni che avrebbero dovuto, pare, deporre davanti al giudice al ritorno dalla Germania. Le ipotesi si sprecano, si va dal sabotaggio dei velivoli, nel dettaglio dei piani di coda, dellaltimetro dei comandi, allequipaggiamento, anti G e impianto dellossigeno, fino alla possibilit che i velivoli siano stati radiocomandati da una mano occulta e infine disturbi elettromagnetici capaci di inibire piloti e aerei. Linchiesta tedesca sulla strage parler genericamente di incidente. Inoltre salta fuori un imprenditore fiorentino, Andrea Crociani, che tramite il giornalista Silvano Guidi di Famiglia Cristiana rivela di essere stato un intimo amico di Mario Naldini, e di aver da questi ricevuto diverse rivelazioni sulla strage di Ustica. Quella sera a Naldini sarebbe stato ordinato di decollare per intercettare tre aerei di cui due non autorizzati, ma giunti nei pressi di Gaeta gli fu ordinato di rientrare. Quella notte sarebbero stati due gli aerei abbattuti. Crociani afferma inoltre di essere in possesso di un memoriale redatto dal pilota di cui esisterebbero tre copie, una in suo possesso, una ad un amico comune e lultima in mano

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I piloti caduti a ramstein

alla vedova di Naldini, Wilma Chiarini. Anche per Nutarelli salta fuori un presunto confessore, si tratta di Andrea Agostinis, che anni dopo diventer famoso per il suo presunto coinvolgimento con il caso Unabomber, il quale racconta di essere stato vicino dappartamento e amico del pilota; un giorno, durante una discussione al bar, appena nominata Ustica Nutarelli si fece scuro in volto e si sarebbe lasciato scappare un fossimo rimasti a casa quel giorno. Tali dichiarazioni aprirono una nuova fase dellistruttoria, vengono invitati a deporre i colleghi, le vedove e addirittura le amanti dei due piloti. 27 GIUGNO 1980, DECOLLA UN TF 104 DA GROSSETO Mario Naldini e Ivo Nutarelli nel 1980 prestavano servizio presso la base di Grosseto, sede del 4 Stormo A.M.I.. I reparti di stanza sono il 9 Gruppo Caccia Intercettori, con compiti di difesa aerea ed il 20 Gruppo Addestramento Operativo. E qui che lavoravano, con lincarico di istruttori, Nutarelli e Naldini. Il 27 giugno 1980 decollano nel tardo pomeriggio a bordo del TF104 n54253 per una missione addestrativa a cui partecipa un altro TF104 con ai comandi lallievo pilota Giannelli. La missione prevede che

lallievo operi un certo numero di intercettazioni al velivolo degli istruttori che fa da target. Quella sera decollato da Grosseto anche un altro TF104 con a bordo listruttore Giovanni Bergamini e lallievo pilota Alberto Moretti. La loro missione consiste invece nel raggiungere a media quota la base di Verona Villafranca, effettuare un touch and go sulla pista con lassistenza della torre e rientrare quindi a Grosseto. Il sito strageustica.it ha pubblicato unanalisi del tracciato radar da cui si evince che uno dei tre velivoli, quale non chiaro, ma si sospetta quello di Bergamini-Moretti ha incrociato la rotta del DC9 e abbia volato in parallelo ad esso ad una distanza di 10 miglia, circa 16 chilometri. di cosa si parla, conviene citare un metodo semplice duso militare per la stima delle distanze, quello dei particolari: gi a 2 chilometri eventuali veicoli corazzati sono visibili ma non possibile identificarne tipo e modello. A 16 chilometri un aereo di linea sarebbe poco pi che un puntino, difficile quindi avvistare e identificare con certezza un ipotetico MiG 23 in scia al DC9. Sulla questione dellallarme lanciato da Nutarelli e Naldini si discusso a lungo, sul codice

salta fuori un presunto confessore, si tratta di Andrea Agostinis, che anni dopo diventer famoso per il suo presunto coinvolgimento con il caso Unabomber Giusto per capireregistrati con orario locale o con lorario zulu, ossia lora di Greenwich. Ad esempio lultimo volo registrato dal radar di Poggio Ballone risulta alle 19:30, ma se lorario anzich locale fosse zulu, sommando due ore si arriverebbe alle 21:30, mezzora dopo lesplosione del DC9. Tutti elementi che potrebbero essere facilmente confutati dallanalisi di tabulati e tracciati, peccato risultino o assenti o manipolati, quindi i sospetti sulle attivit

utilizzato e sulla natura dello stesso. Probabilmente, se di allarme si trattava, non risulta che abbia provocato un decollo di caccia in scramble come sarebbe stato lecito aspettarsi in caso di violazione dello spazio aereo italiano. Non chiaro nemmeno se siano stati loro a lanciare il famoso allarme o se part dal velivolo di BergaminiMoretti. Anche gli orari datterraggio sono stati oggetto di numerose diatribe, se siano stati

Misteri di Statodella base e del vicino radar di Poggio Ballone hanno fondamenta ben solide. Comunque risulta assai improbabile che un CRAM ordini a degli aerei in addestramento, perci disarmati, di portarsi a verificare una situazione potenzialmente ostile. Inoltre, vista la zona relativamente centrale e densa di aerovie, possibile che nessun altro aereo in volo abbia segnalato una presunta situazione anomala? Con quale straordinario tempismo il presunto MiG si sarebbe accodato al DC9 decollato da Bologna con due ore di ritardo? Tralasciando la presunta accondiscendenza della difesa aerea italiana per questi passaggi, a quanto pare tuttaltro che inconsueti, possibile che gli americani gli permettessero di passare ad un tiro di schioppo da Aviano, dalla Dal Molin di Vicenza, da Camp Darby? E questo formidabile pilota libico perch avrebbe dovuto fare il percorso pi lungo e pi irto di difficolt? La questione rimane aperta ma ci stato sufficiente per inserire Mario Naldini e Ivo Nutarelli nel limbo delle cosiddette morti strane connesse a Ustica.

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La collisione ripresa dal lato opposto, non si notano n il carrello n laerofreno estratti.

FACILE GRIDARE AL COMPLOTTO, DIMOSTRARLO UN PO MENO Ramstein avviene a pi di otto anni da Ustica. Gi il giudice Priore nella

sua sentenza ordinanza ritiene improbabile una connessione tra i due fatti, ravvisando una eccessiva sproporzione tra fini e mezzi e una modalit di esecuzione dagli esiti altamente aleatori. I due piloti sono stati s privati della possibilit di testimoniare, ma ci costato, in termini di vite umane, quasi quanto Ustica. Ma da una razionale analisi dei filmati e da alcune semplici considerazioni si pu seriamente dedurre che si sia trattato di una tragica fatalit: pur ritenendo assai sospetto che linnesco dellincidente venga proprio da Naldini e Nutarelli e che questultimo, forte di oltre 4250 ore di volo abbia cos palesemente sbagliato una delle manovre relativamente pi semplici, osservando i filmati si vede chiaramente che si accorge di essere troppo basso e troppo in anticipo. Dei tanti filmati presenti su Youtube, ve ne uno in particolare, un documentario in

lingua tedesca, in cui linquadratura segue quasi tutto il percorso del solista dallapertura del cardioide e osservando al rallentatore si nota molto bene lattimo in cui Nutarelli si accorge dellanticipo, utilizza laerofreno ventrale, laereo rallenta visibilmente e rolla sul lato destro mentre la scia di fumo segue un andamento a salire negli attimi appena prima dellimpatto; inoltre da una ripresa laterale si nota che pony 10 centra pony 1 con un angolo di circa 30 a salire, quindi il pilota era cosciente ed il velivolo efficiente, Nutarelli ha tentato di fare lunica manovra che gli avrebbe permesso di continuare lesibizione. Passare sotto la formazione, che nellesecuzione del cardioide incrociava a circa 40 metri dal suolo, sarebbe stato un mezzo suicidio che avrebbe forse potuto causare ancora pi morti. Avendo fino a quel momento eseguito razionalmente

tutte le manovre in formazione chiusa, dove gli aerei viaggiano a circa 3 metri luno dallaltro, si pu constatare che tutte le varie ipotesi di malfunzionamento e sabotaggio allaereo e allequipaggiamento si possono ridimensionare notevolmente. Inoltre prima del decollo lintera formazione effettua tutta una serie di controlli che vanno a sommarsi a quelli degli specialisti. Come sarebbe stato operato un sabotaggio sotto il naso di tutto questo personale, a cui sommare anche la vigilanza della base, la pi grande base americana in Europa in piena guerra fredda peraltro? E se ci fosse stata connivenza, come hanno fatto a far tacere tutti quanti per un fatto cos grave? Altro particolare non da poco: la strage ha provocato la morte di decine di civili tedeschi, in Germania si indagato per anni sulleventuale complotto, ma ancora nessuno riuscito a illustrare come sarebbe

stato concepito e attuato. E ancora: il comandante della P.A.N. Diego Raineri anche quel giorno, come da ruolo, stava seguendo lesibizione da terra in costante contatto radio con lintera pattuglia e ha pi volte ribadito che non era stato segnalato il minimo problema fino al tragico impatto, e pur riconoscendo il cardioide come una delle manovre relativamente pi semplici del programma spieg laccaduto come un errore di valutazione del solista. Carlo Baron, per anni ufficiale tecnico delle Frecce, ha fatto presente che i resti dei tre aerei coinvolti, una volta chiusa linchiesta sullaccaduto, rimasero per anni a Rivolto chiusi in cassoni di legno, e vennero in seguito venduti come ferrovecchio. Ad aggiudicarseli fu il museo dellaviazione di Rimini dove riposano tuttora, ebbene pare che nessuno sia mai andato a dargli unocchiata e tantomeno a periziarli; perch? Viene montato un caso di una tale gravit su rivelazioni tutte

da verificare e non vengono nemmeno visionati i reperti principali? Riguardo le cause dellanticipo un ufficiale USA in servizio alla base di Ramstein ha raccontato che durante le prove Nutarelli era in ritardo allincrocio del cardioide a causa a suo dire delle alte colline che circondano la base di Ramstein. Dato che il volo della P.A.N. avviene a vista, la presenza di dette colline avrebbe dato al solista limpressione di essere pi basso e quindi in ritardo, ci lo avrebbe portato a forzare la manovra e da qui probabilmente lanticipo ed il tragico impatto. Le dichiarazioni del teste chiave, Andrea Crociani, si sono rivelate stucchevoli ma infondate; egli afferma di aver conosciuto Naldini nel 197980, e di aver frequentato lui e la sua famiglia fino al trasferimento di questultimo alle Frecce Tricolori nel 1985-86. Peccato che Naldini entr nella P.A.N. nel 1981 e nel 1985 ne era gi capoformazione. La vedova e i genitori di Naldini hanno dichiarato di non aver mai conosciuto Crociani e di non sapere nulla neanche del presunto memoriale, inoltre quella sera gli F104 di Grosseto non erano di turno per i decolli in scramble, che spettavano ai gruppi da caccia di Cameri, Rimini e Gioia del Colle. Il giudice Priore ha dichiarato Crociani semplicemente non credibile, pur riconoscendo nelle sue

I resti degli aerei coinvolti al Museo di Rimini

Misteri di Statoal 1987 come gregario, poi venne richiamato dopo Ramstein per curare la ricostruzione del reparto con incarico di capo formazione e infine comandante fino al 1992, anno del congedo definitivo. Mogli e amanti non hanno parlato di riferimenti che i due fecero riguardo il volo del 27 giugno 1980. Tutti timorosi di sinistre conseguenze? Forse, ma conoscendo i fattori in gioco i magistrati avranno cercato un minimo cedimento o contraddizione nel tentativo di far breccia nel famoso muro di gomma, invano a quanto pare. Ramstein dunque stato solo un incidente? Come possibile? Perfetti gli uomini, perfette le macchine, rappresentano probabilmente leccellenza, oggi come allora, nel campo aeronautico, ma nella storia delle Frecce gli incidenti pi o meno gravi non sono mai mancati. Ramstein rappresenta lunica eccezione, per fortuna, in cui lerrore di un pilota sia costato la vita a degli spettatori. Un incidente orribile che ha per imposto, per simili manifestazioni, ladozione di misure di sicurezza molto pi severe. Ma ammettendo anche lesistenza di un disegno omicida ai danni di Ivo Nutarelli e Mario Naldini perch attuarlo con tanto clamore, durante una manifestazione pubblica davanti a migliaia di spettatori e possibili

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Unimmagine in cui si notano meglio i danni allala sinistra e lassenza della relativa tanica alare.

dichiarazioni diversi significativi elementi; due sono le cose: o Crociani dice la pura verit e teme di scoprirsi troppo, oppure stato istruito (e non troppo bene evidentemente), da qualcuno che aveva il chiaro interesse ad imbastire un disegno depistante. Come mai non stato incriminato per falsa testimonianza in modo da appurare se si tratta solo di un mitomane o un depistatore semiprofessionista? Andrea Purgatori ha dichiarato di aver cercato di fare alcune domande a Naldini e Nutarelli dopo un air show, essendo gi al corrente del loro volo del 27 giugno 1980, ma ricevette un garbato noi non possiamo parlare. Ma i loro nomi compaiono nei carteggi dellinchiesta solo in occasione delle dichiarazioni di Crociani, cinque-sei anni dopo il loro tragico decesso a Ramstein; ebbene chi ha passato quelle informazioni a Purgatori? Chi la misteriosa fonte di cui non parla avvalendosi del segreto professionale? Perch, visto che sapeva,

dopo lincidente non corso da Bucarelli a riferire del suo colloquio con i due piloti e iniziare subito le indagini sul caso? E infine: si dice che Ramstein fosse lultima occasione per toglierli di mezzo prima della deposizione davanti al giudice Bucarelli. Ebbene i giudici quando convocano, scrivono; dove sono gli inviti a comparire dei due? Se non se ne potesse dimostrare lesistenza oltre alle modalit desecuzione mai spiegate verrebbe a mancare anche il movente, e ci sarebbe un fatto che basterebbe da solo a capire che si tratterebbe di una enorme montatura. Ma non basta: hanno deposto al processo diversi colleghi, le mogli e addirittura le amanti dei due. I primi hanno risposto a decine di domande sul famoso volo del 27 giugno, che viene ricordato come un normale giorno di routine di voli addestrativi. Inutile rimarcare che tutti godono di ottima salute, e uno, Alberto Moretti, vanta una brillante carriera nelle Frecce Tricolori, dal 1982

testimoni, per di pi in un paese straniero? Tra i casi di morti connesse con Ustica oltre ai soliti ricchi di palesi cialtronate ve ne sono alcuni presunti attuati in maniera decisamente pi consona; basta citarne uno, poco conosciuto ma assai significativo: il 2 settembre 1981 rimane ucciso, durante un volo addestrativo a Rivolto, il Ten.Col. Antonio Gallus, allepoca capofornazione delle Frecce, pony 1, giusto per capirci, un pilota assai esperto, in pattuglia dal 1969 e forte di oltre 4100 ore di volo. Il suo aereo titolare in manutenzione, e quel giorno si affida al pony 12, il muletto,un prototipo di pre-produzione del G91 riverniciato con la livrea della P.A.N. Stando alle testimonianze dei colleghi, durante lesecuzione della figura detta Arizona, si verific un problema, forse lo scoppio di un attuatore idraulico che provoc lapertura dellaerofreno ventrale. Il velivolo di Gallus imbarda, collide col pony 2 pilotato da Fabio Brovedani che malgrado i danni riesce ad atterrare. Il pony 12 si schianta al suolo e Gallus muore sul colpo. In seguito anche il suo nome verr messo in ballo con Ustica, secondo voci mai confermate avrebbe richiesto un colloquio riservato con i giudici allora responsabili delle indagini sulla tragedia dellItavia. Ammesso che avesse davvero avuto preziosi riscontri da dare

e che ci fosse quindi un disegno omicida ai suoi danni non sarebbe questo stato attuato nel migliore dei modi, quasi in sordina e senza provocare orrende stragi in un paese straniero?

2012, LE INDAGINI RIPRENDONO DA UNA FOTO E DA UNA RELAZIONE TECNICA DELLA.M.I. Qualche mese fa Raffaele Osnato, legale di alcuni dei parenti delle vittime della strage di Ustica, incassata con soddisfazione la storica sentenza che ha condannato i ministeri della Difesa e dei Trasporti ad un risarcimento milionario, subito bloccato dalla Corte dAppello che ha oltretutto fissato ludienza successiva ad aprile 2015, ha dichiarato di voler fare piena luce sullincidente di Ramstein, raccontando dellesistenza di una perizia tecnica di parte dellAeronautica Militare sul crash in terra tedesca che non sarebbe mai stata prodotta in dibattimento. Inoltre vi sarebbe una foto inedita del velivolo di Nutarelli che paleserebbe forti indizi di sabotaggio. Occorre subito far notare che di immagine inedita non si tratta, venne pubblicata circa un mese dopo la strage e anche gli elementi a supporto non sembrano cos palesi. Il primo riguarderebbe il carrello di atterraggio esteso ad una velocit ritenuta tecnicamente impossibile. Sappiamo dallanalisi dei filmati che il carrello usc in seguito allimpatto, probabilmente a causa del collasso dellimpianto idraulico, e la posizione innaturale del carrello destro lo conferma. In alcuni filmati si nota benissimo lestensione dellaerofreno ventrale, ma la stessa

PILOTI DELLA P.A.N. DECEDUTI IN SEGUITO A COLLISIONI E AVARIETen.Col. Paolo Scoponi #0, caduto a Rivolto nel 1988 per avaria. Ten. John Miglio, pilota in addestramento, caduto a Rivolto nel 1985. Ten.Col. Antonio Gallus #1, collisione in volo a Rivolto nel 1981. Magg. PierGianni Petri#2, avaria a Middenhall nel 1979. Cap. Graziano Carrer#2, collisione in volo a Rivolto nel 1978. Ten Ivano Poffe#7, collisione in volo a Rivolto nel 1974. Ten. Sandro Santilli#9, collisione in volo a Rivolto nel 1974. Cap. Angelo Gays#7, collisione in volo a Pratica di Mare nel 1973. Cap. Valentino Jansa#9, avaria a Palmanova nel 1971. Cap. Raffaele DAndretta#6, caduto a Rivolto nel 1967. S.M. Eugenio Colucci#9, caduto a Forl durante un air show nel 1963. Cap. Mauro Venturini, pilota in addestramento caduto a Rivolto nel 1961. Cap.Massimo Scala#1, caduto in addestramento a Rivolto nel 1961.

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La presunta foto inedita. In evidenza langolo innaturale del carrello destro e gli evidenti danni al bordo dellala sinistra.

velocit desecuzione del cardioide non avrebbe permesso a Nutarelli di estendere il carrello. Il secondo elemento riguarderebbe le taniche alari, di cui sarebbero spariti i riscontri, quattro pesanti attrezzi metallici spariti dal corredo del velivolo di Nutarelli a detta ci, di alcuni anonimi capivelivolo. Il loro diretto superiore dellepoca, il gi citato Carlo Baron, ha spiegato che i riscontri altro non sono che i sistemi di aggancio delle taniche ai piloni di supporto. Dalle immagini precedenti il crash si vede che laereo di Nutarelli ha le taniche regolarmente agganciate, dopo il contatto la destra ancora al suo posto, la sinistra assente. Nelle stesse immagini per si nota che lintero bordo alare sinistro danneggiato, niente di strano che si sia staccata nella collisione. In definitiva la domanda che permane questa. Come mai in tutti questi anni i resti dei velivoli non sono stati mai nemmeno visionati, giusto per verificare che non vi fosse nulla di sospetto? Non che ci si potesse trovare chiss cosa, ma visto cosa tutto ha comportato la connessione Ustica-Ramstein, sarebbe stato un gesto che avrebbe avuto pi valore giudiziario delle millantate rivelazioni di certi ambigui personaggi? Ha ragione lavvocato Osnato a voler far chiarezza sulla questione perch non convinto dalle verit

dellAeronautica, ma visto che a quasi 25 anni dai fatti di Ramstein si continua a parlare di un sabotaggio di cui nessuno ha mai neanche seriamente ipotizzato le modalit, non sarebbe ora di cambiare strada, ovvero indagare su chi, partendo dai fatti di Ramstein, ha imbastito un depistaggio quasi perfetto? E stata verificata lesistenza degli inviti a comparire indirizzati a Naldini e Nutarelli? Perch i rottami dei loro MB339 non sono mai stati periziati e probabilmente neanche posti sotto sequestro? Perch Andrea Crociani non stato incriminato per falsa testimonianza? Perch non si investiga pi a fondo su altre morti strane ma non ritenute tali dalla sentenza Priore comunque ricche di aspetti poco chiari? Ad esempio su quella di Maurizio Gari, capitano A.M.I. in servizio presso il C.R.A.M. di Poggio Ballone deceduto a 32 anni per un mai verificato infarto, quella di Giampaolo Totaro, ufficiale medico delle Frecce Tricolori trovato impiccato alla porta del bagno di casa, il generale Licio Giorgieri, ucciso a colpi di pistola appena gli venne negata la scorta, omicidio ufficialmente eseguito da brigatisti rossi. Strano per che al matrimonio di uno dei colpevoli presenzier il defunto senatore Cossiga che per i comunisti nutr o diede sempre limpressione di nutrire sentimenti assai poco amichevoli. Il generale Roberto Boemio, ex capo della Terza regione

aerea, ucciso a coltellate a Bruxelles senza un serio movente. E che dire di Sandro Marcucci, ufficiale A.M.I. che indag sulla strage di Ustica deceduto in uno strano incidente aereo pochi giorni dopo aver duramente attaccato, sulle pagine di un quotidiano toscano, il generale Zeno Tascio, capo del S.I.O.S. nel 1980. Tascio era uno dei quattro generali, assieme a Corrado Melillo, Franco Ferri e Lamberto Bartolucci incriminati per aver depistato le indagini sulla Strage di Ustica in seguito assolti per insufficienza di prove. Ma come gi scritto in qualche articolo fa, assai facile far sparire le prove se sai dove le andranno a cercare

Sitografia1. Youtube: Ramstein die flugschaukatastrophe Teil 1, frame estratto al minuto 4:02 Club Frecce Tricolori Dino Facchinelli strageustica.it Club Frecce Tricolori Dino Facchinelli stragi80.it.

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Andrea Pili

Partito Sardo dAzioneUn ordine del giorno mette a verifica i rapporti di lealt tra Sardegna e Italia Il 20 marzo il Consiglio Regionale della Sardegna ha approvato lordine del giorno, patrocinato dai consiglieri del Partito Sardo dAzione, sulla verifica dei rapporti di lealt istituzionale con lo Stato, visto che essi dovrebbero essere a fondamento della permanenza della Regione Sardegna nella Repubblica Italiana. Esso stato approvato con i voti del PsdAz, SEL, parte del PdL, UdC, FLI, IdV, Alleanza per lItalia; contrari tutto il PD, i Riformatori Sardi (cdx), parte del PdL, il consigliere della FdS.

RivoluzioniTenendo conto che la Sardegna a differenza di altre realt come Catalogna, Euskadi o lIrlanda del Nord una nazione che ha smarrito la propria coscienza dessere tale, non negativo trattare la questione indipendentista in termini di pragmatismo, valutando la convenienza di far parte dello stato italiano. Tuttavia, non vi nulla di eversivo in questo Odg, tanto che si parla di lealt istituzionale; questultima gi venuta meno da tempo se mai c stata in particolare sulla questione delle entrate fiscali, con il mancato rispetto dellart.8 dello Statuto Autonomo e il conseguente debito dellItalia nei confronti della Sardegna, pari a 10miliardi di Euro. Liniziativa del PsdAz ha il solo valore provocatorio il cui unico effetto positivo stato quello di creare un dibattito sullindipendentismo sul maggiore quotidiano sardo oltre che propagandistico: recuperare i punti persi a causa dellappoggio a una giunta regionale fallimentare. Tra lindipendentismo non sardista, lunico movimento che si espresso con posizione ufficiale stato ProgReS, che ha condannato limpostazione unionista dellOdg affermando che lindipendenza non pu essere rivendicata come una minaccia per il mancato rispetto degli accordi con lo Stato. la natura del Partito Sardo dAzione. Questultimo, nato dopo la Grande Guerra come autonomista, federalista, non separatista e nazionalista italiano divenuto indipendentista per statuto solo nel 1981, ma senza dar seguito ad una condotta conseguente tale svolta. Inoltre, latteggiamento verso lindipendentismo stato sempre ambiguo ad esempio il le-

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non negativo trattare la questione indipendentista in termini di pragmatismo, Rig u a r d o valutando la convenienza di tale vicenda vi un far parte dello stato italianofatto significativo: lappoggio di forze inequivocabilmente unioniste, alcuni esponenti dei quali hanno firmato lOdg. Basta questo fatto a raffreddare la portata della proposta, quanto a comprendere ader sardista degli anni 80, Mario Melis, ha pi volte rivendicato la sua italianit tanto da apparire di facciata. La maggior parte degli indipendentisti non hanno mai riconosciuto il PsdAz come indipendentista, tanto che, ogni qualvolta i sardisti si sono avvicinati allindipendentismo radicale, ha sempre generato scissioni entro questultimo: vedi lo scioglimento e divisione del movimento Su Populu Sardu nel 1981 e la scissione di Sardigna Nazione nel 2002. A differenza dei partiti nazionalisti moderati come Convergencia in Catalogna o il Partido Nacionalista Vasco in Euskadi, il PsdAz fin dalla nascita dellautonomia ha sempre collaborato con le for-

LOdg sardista osannato dal quotidiano della Lega Nord La Padania

Dopo il congresso del 1981 il PsdAz diventa indipendentista come stabilito dal primo articolo del suo Statuto ze unioniste in condizioni di forte inferiorit, tanto da aver ottenuto sempre molto poco in rapporto agli analoghi movimenti europei. Lindipendentismo deve farsi di governo, ma non pu essere di sistema oppure farsi inglobare tra i gangli dello Stato italiano, del suo modello socio-economico. Per questo lOdg in oggetto non pu essere indipendentista ma del tutto sistemico e funzionale a quei partiti italianisti, come SEL o il PdL, che cercano di attirare verso di s i voti degli indipendentisti.

La Giunta Regionale di centrodestra composta anche da esponenti del PsdAz. A pag. 27 un ritratto di Emilio Lussu.

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Rivoluzioni

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Francesco Tortora

Aung San Suu Kyi (Myanmar) Yngluck Shinawatra (Thailandia)due Donne leader sulla scena del proprio Paese

Quello che non si vede in Italia: due Donne (una Premio Nobel per la Pace) sono interpreti della vita nazionale. Un raffronto tra chiaro e oscuro- tra due figure-emblema che ci raccontano quanta energia propositiva giunge dallasse trainante del pianeta: lAsia

RivoluzioniDallAsia ci giunge una volta di pi- materia di riflessione sul ruolo delle donne sulla scena mondiale, il che non un caso. Lasse trainante del Pianeta da tempo non pi nellAtlantico ma nel Pacifico, non pi nellasfittico Occidente preda (pi di altri) della crisi globale ma nel Continente Asiatico (cos come in altre scene del Mondo, come accade con il Sud Africa, con il Brasile, insomma con le cosiddette Nazioni trendy sul proscenio economico/finanziario planetario). In questo caso, il Premio Nobel birmano Aung San Suu Kyi ed il Premier thailandese Yngluck Shinawatra sono due esempi (sebbene profondamente diversi e dotati di differente gradiente di complessit) per spiegare quanto ci sia ancora da apprendere dalle nostre parti su quel che sta svolgendosi in zone del Mondo distanti dal Continente Europeo ma in particolar mododalla piccolissima Italia, ostaggio definitivo nelle mani della Banca Centrale Europea e del Governo dei cosiddetti tecnici che sono ogni giorno di pi longa manus dei desiderata del sistema bancario europeo. E ben difficile immaginare infatti che in Italia vi possa mai essere un Premier Donna di 45 anni, laureata e con successivo master di specializzazione conseguito presso la Kentucky State University -come accade con Yngluck Shinawatraoppure vi potr mai esssere un personaggio politico femminile trainante sulla scena nazionale come acpolitico dal quale attentamente tenuta fuori Margherita Hack, pur essendo certo Donna e Scienziata non da poco, visto che anche Membro dellAccademia Nazionale dei Lincei. Il medico non le concede nemmeno la patente per continuare a guidare lauto. Entrambe molto presumibilmente- non saranno mai Premier o Presidente della Repubblica in Italia mentre in Myanmar un Premio Nobel Donna oggi leader politico nazionale e in Thailandia una Donna di soli 45 anni Manager di formazione e Premier della propria Nazione. I l Myanmar Paese giunto stanco, stremato al rinnovo di una parte limitata (meno del 10%) del Parlamento Nazionale. Laccesso alla libert (reale?), alla candidatura ed al voto del Premio Nobel Aung San Suu Kyi agli occhi degli osservatori di cose di Geopolitica risulta chiaramente il frutto di una trattativa condotta almeno per 18 mesi prima di rendersi manifesta in

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E ben difficile immaginare che in Italia vi possa mai essere un Premier Donna di 45 anni, laureata e con successivo master di specializzazionecade con il Premio Nobel Aung San Suu Kyi. Tanto per fare un parallelo, il Premio Nobel Rita Levi Montalcini stata nominata Senatrice a Vita e questo le consente di sostenere coi propri mezzi economici la propria Fondazione dove si sperimenta nel settore del decadimento del Sistema Nervoso ma ci la tiene fuori dallagone politico, lo stesso luogo

ma anche per la creazione di infrastrutture e di tecnologia per la sua estrazione e distribuzione, oltre che della compiacenza delle Nazioni limitrofe, in tal senso. Ora c un grande lavoro da fare, parecchio tempo da recuperare soprattutto sulla strada della riconciliazione nazionale. Uno dei primi atti compiuti dalla leader del National League for Democracy (NLD) non appena concluso loperato dello spoglio delle schede e verificata la grande vittoria elettorale- stato quello di incontrare a Rangoon una rappresentanza del popolo Karen (praticamente una sola settimana dopo le votazioni) lo scorso 8 aprile 2012. Non a caso il segretario generale della Karen National Union (KNU) Zipporah Sein ha definito lincontro un avvenimento importante che pu incoraggiare la riconciliazione nazionale. E la stessa Aung San Suu Kyi ha chiosato: Uno degli scopi principali della National League for Democracy il raggiungimento di una piena e compiuta Democrazia, processo di costruzione nel quale noi crediamo debbano essere incluse tutte le etne. Non si tratta di un cambiamento di

tutta la sua liberalit da parte della Giunta Militare. In realt, laccerchiamento da parte della Comunit internazionale sanzionato da una visita ufficiale di Hillary Clinton in rappresentanza del Mondo libero in territorio birmano- si fatto particolarmente pesante negli anni. Il Myanmar Nazione cara in senso mercantilizio ed affaristico non solo alla Thailandia (pietre preziose in primis, come accade nel caso dei rubini) ma al Mondo intero, poich Paese che letteralmente galleggia su ampie riserve di gas. Per sfruttare questa preziosa fonte di energia, per, il Myanmar ha necessariamente bisogno dellOccidente e della Comunit internazionale non solo per piazzare il gas e quindi venderlo

poco conto, lorganizzazione paramilitare del popolo Karen -finora con base in territorio thailandese- non mai stata riconosciuta dal potere militare birmano. Il quale infatti la considera tuttora illegale. Il braccio armato del popolo Karen ha sempre animato le rivolte contro la giunta militare birmana sin dal 1949, posizionandosi fisicamente al confine est con la Thailandia. Il KNU ha controfirmato un patto nel quale sottoscrive i contenuti del new deal birmano volto a corroborare le speranze riposte nella fine di uno dei pi lunghi conflitti civili del Mondo. Vi quindi da risolvere il bando emesso dalla Giunta militare birmana nei loro confronti e Aung San Suu Kyi sembra essere la figura politica e diplomatica pi adatta sia per il ruolo rivestito nel Paese e la sua storia personale, sia perch si tratta di un Nobel per la Pace sia infine per il fatto che si tratti di donna esperta in materia di Leggi e di Diritti. I Karen uno dei 135 differenti gruppi etnici del Myanmar- costituiscono il sei per cento della popolazione nazionale. Proprio la continua guerra e gli abusi

Rivoluzionicommessi in materia di Diritti ai danni dei Karen hanno spinto decine di migliaia di rifugiati ad attraversare i confini thailandesi. Bisogna precisare che lEsercito Thailandese non li riceve a braccia aperte, anzi, si viene spesso a sapere di azioni militari commesse ai danni dei rifugiati birmani, con poche cautele circa il loro stato di macroscopica difficolt persino nel sopravvivere, visto che sono perseguitati nella propria Madrepatria. trinsecamente illiberale. Nel frattempo, lUnione Europea ha confermato la sospensione di un anno delle sanzioni contro la Giunta militare del Myanmar per sostenere le aperture democratiche attuali, ovviamente restano in atto le sanzioni che riguardano lembargo sulle armi che viaggiano verso il Myanmar e resta confermata anche la sospensione di qualsiasi lasciapassare diplomatico e il blocco verso i passaporti di almeno 500 individui e figupassare a Oxford nella cui universit ha studiato negli Anni 70 e nella Capitale Londra dove ha allevato due figli. Sempre in Gran Bretagna per suo marito, non pot partecipare nemmeno alle sue esequie a causa della restrizione ai domicliari che le fu imposta dai militari birmani. Il Premier inglese Cameron, durante la sua recentissima visita ad Aung San Suu Kyi (occasione nella quale appunto lha invitata a recarsi in Gran Bretagna) ha compartecipato la richiesta di allentare la morsa internazionale ai danni della giunta militare birmana: daltro canto, come spesso accade, lembargo arreca pi danni al popolo che ai vertici di potere che assediano le proprie genti. Di fatto, lUnione Europea ha gi cancellato alcune restrizioni contro il regime allinizio del 2012 e i Ministri degli Esteri dei 27 Paesi Membri hanno deciso i nuovi passi da intraprendere nella riunione del 23 aprile. Secondo Suu Kyi, una sospensione delle sanzioni rafforzerebbe i riformisti, non per la sospensione in s ma per il fatto che le sanzioni potrebbe essere reintrodotte se il processo di riforma non

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Il Myanmar Nazione cara in senso mercantilizio ed affaristico ... al Mondo intero, poich ... galleggia su ampie riserve di gasIl secondo atto compiuto da Aung San Suu Kyi e dalla compagine politica da lei guidata, ovvero la Lega Nazionale per la Democrazia, stata la mancata partecipazione il 23 Aprile 2012 alla prima seduta del rinnovato Parlamento birmano, in particolare alla Camera Bassa, poich questo atto comportava il giuramento alla Costituzione birmana attuale che proprio Aung San Suu Kyi ed i suoi considerano inre istituzionali variamente legate al regime militare birmano. Aung San Suu Kyi a Giugno potrebbe finalmente recarsi a Oslo per ritirare il suo Premio Nobel ammesso che le venga finalmente dato il passaporto- un viaggio allestero che potrebbe compiere fuori dal Myanmar dopo 24 anni, in Norvegia e Regno Unito. La sortita inglese le consentirebbe di

dovesse andare avanti senza ostacoli. David Cameron ha capito ed ha appoggiato ufficialmente Aung San Suu Kyi: Se davvero vogliamo avere loccasione di far crescere la libert e la democrazia in Birmania, dobbiamo rispondere quando sono loro a prendere delle iniziative, ha detto il Premier inglese davanti alla residenza sul lago dove Suu Kyi ha trascorso agli arresti domiciliari gran parte degli ultimi 22 anni. Per la salvezza di un Paese che sta conquistando

la libert dopo decenni di dittatura e che sta cercando di rafforzare la propria economia dopo anni di terribile povert, vale la pena correre questo rischio. A Febbraio 2012, lUnione Europea aveva rimosso il divieto di viaggio nei confronti di 87 funzionari del Myanmar, incluso il presidente Thein Sein, ma aveva mantenuto il congelamento dei loro beni. Le altre sanzioni decise dal blocco europeo includono lembargo sulle armi, sul commercio delle gemme e il conge-

lamento dei beni di circa 500 persone e 900 societ. La liberazione di Aung San Suu Kyi ha anche consentivo il relativo scongelamento di un vicino ingombrante per certi versi e potenzialmente molto utile nel caso in cui diventi alleato fidato: lAustralia. Infatti, dopo le elezioni suppletive che hanno portato in Parlamento la leader dellopposizione e 42 altri candidati della sua Lega Nazionale per la Democrazia, lAustralia ha deciso di sospendere le sanzioni contro

Rivoluzionizare progressivamente le relazioni commerciali. Carr alla radio australiana Abc ha affermato:Sopprimiamo le sanzioni dopo aver parlato con Aung San Suu Kyi e con altri esponenti dellopposizione, con il governo birmano e di altri Paesi. Continueremo a incoraggiare il governo birmano a proseguire sulla strada delle riforme, incluso il riconoscimento delle piene libert politiche e la riconciliazione con i gruppi etnici. Se il progresso verso le riforme non continuer, le sanzioni saranno ristabilite, ha aggiunto. Aun San Suu Kyi quindi garante per il Myanmar agli occhi del Mondo, allo stesso tempo, la Giunta militare birmana ha bisogno di veder allentata la morsa dellembargo per fare meglio i propri affari. magnate thailandese esule allestero a causa di una condanna (con sentenza passata in giudicato) per conflitto di interessi, pena ancora da scontare nella propria Madrepatria ed oggetto di discussioni in merito ad un possibile lasciapassare legale che gli potrebbe fruttare il diritto al rientro in Thailandia. Si consideri per che proprio Yngluck Shinawatra stata il primo leader ASEAN (Association of South-East Asian Nations) Capo di Governo ad incontrare Aung San Suu Kyi per discutere immediatamente e pragmaticamente di piani di sviluppo in materia di trasporti e di energia, evitando in prima istanza di parlare della liberazione di detenuti politici. Il Myanmar fornitore di almeno il 30% del fabbisogno di gas della Thailandia, nellimmediato futuro facile immaginare che tali percentuali possano innalzarsi ulteriormente e si possano stipulare ancor pi vantaggiosi contratti con la societ thailandese PTT Plc che ha vinto due gare dappalto per lestrazione off shore di petrolio al largo delle coste birmane

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il presidente della Birmania Thein Sein e 261 altri responsabili, finora sottoposti a restrizioni di viaggio e finanziarie. Per mantenere per la pressione verso ulteriori riforme, restano ancor oggi operative le sanzioni su altre 130 altre persone sospettate di violazioni dei diritti umani, fra cui alti ufficiali militari, fatto confermato dal ministro degli Esteri Bob Carr, durante una sua visita a Londra, aggiungendo che il prossimo obiettivo sar di normaliz-

Aun San Suu Kyi garante per il Myanmar agli occhi del MondoBen diversa la configurazione di Yngluck Shinawatra, sorella di Thaksin,

oltre che nel settore dellestrazione e distribuzione di gas. Tutto questo si scontra col fatto che correlativamente vi stato anche un aumento delle truppe ai relativi confini che si sono poi estrinsecate in violazioni dei diritti umani, spingendo vieppi masse di gente a spostarsi e ricollocarsi altrove. Il Governo thailandese ha pi volte espresso la propria vo-

Rivoluzionilont di voler rimandare gli esuli ed i profughi birmani spostandoli via a forza dal certo un segreto che il principale sponsor del Puea Thai stesso proprio suo fratello Thaksin.

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Yngluck Shinawatra il 5 Oltre alla paciAgosto 2011 diventata ficazione nazionale, la prima donna Premier la risoluzione della annosa questione thailandese in sole 11 delle componensettimane di campagna ti fondamentaliste nelle tre Province elettorale meridionaterritorio thailandese e spingendoli verso quello birmano di origine. Fin dai primi Anni 90 il Progetto Gas Yadana ha comportato la presenza di centinaia di unit forze speciali di sicurezza nella regione di Tenasserim (Sud Myanmar) e tutto questo ha comportato linnalzamento delle quote di terreni espropriati, lavori forzati, torture, uccisioni e sempre pi alti livelli di corruzione. Tutto questo diventato ulteriore potere nelle mani della giunta militare birmana. Yngluck Shinawatra il 5 Agosto 2011 diventata la prima donna Premier thailandese in sole 11 settimane di campagna elettorale ma tutti sanno che il suo ruolo di leader del Partito Puea Thai le deriva dal suo cognome in quanto non li di Yala, Pattani e Narathiwat, il miglioramento delle relazioni con Myanmar, Malaysia, lapprofondimento nelle relazioni con il Vietnam in forte sviluppo, la risoluzione della controversia (spesso funestata da scaramucce) con la Cambogia a proposito

del terreno confinario dove sorge il Tempio di Preah Vihear, Yngluck Shinawatra s ritrovata a gestire anche la pi grave inondazione degli ultimi sessanta anni in Thailandia, che ha coinvolto il Centro/Nord tra marzo e aprile 2011, e che ha portato ad un totale di 815 decessi (con 3 dispersi) e 13,6 milioni di persone variamente colpite da danni oppure obbligate a migrazione interna, fino a inondare la stessa Capitale per settimane. Con londa di piena degli invasi e dei fiumi, dalle zone paludose sono stati trasportati nei centri abitati di Ayutthaya (la vecchia Capitale) e di Bangkok orde di alligatori e nuvole di serpenti velenosi di ogni specie. Yngluck Shinawatra (cos come il suo competitor po-

litico e precedente Premier Abhisit Vejjajiva) scesa in strada, ha tirato su lorlo dei pantaloni e s fatta vedere vicina alle istanze del popolo thailandese e soprattutto quello particolarmente provato della Capitale. Una megalopoli di 12 milioni di abitanti che tornata via via alla vita normale in poche settimane. La scena politica thailandese impantanata in una divisione in due met perfettamente simmetriche: un 50% sostiene il sogno thailandese disegnato dalla Famiglia Shinawatra, il fronte delle cosiddette Magliette Rosse (il colore scelto dal fronte politico che fa riferimento allex Premier thailandese oggi esule allestero), il Puea Thai Party;

laltro 50% sostiene il fronte democratico, le cosiddette Magliette Gialle che oggi si aggregano intorno allex Premier Abhisit Vejjajiva ed il Democrat Party partito di opposizione. Dal loro punto di vista, tutti i discorsi improntati alla pacificazione nazionale profferiti da Yngluck Shinawatra sono solo una cortina fumogena per confondere sullo scopo finale: acquisire un lasciapassare di qualsiasi natura che consenta a suo fratello Thaksin di tornare nella madrepatria abbandonando il suo esilio dorato talvolta a Londra, talvolta a Hong Kong pi recentemente con base a Dubai. La questione relativa alla concessione di una grazia materia parecchio complessa. E tutto da verificare un eventuale atto

Rivoluzioniin tal senso, del tutto autonomo, da parte del Sovrano Bhumibol Adulyadej. La concessione di una eventuale grazia concessa dal Re potrebbe aggirare i vari conflitti istituzionali ma per quanto accaduto finora chiaro che il Re pur mantenendo tutto il proprio ruolo neutrale rispetto alla scena politica nazionale- non ha mai mostrato particolari entusiasmi verso Thaksin Shinawatra. Il che spiegherebbe perch lEsercito abbia potuto agire con mano cos ferma nellarginare le manifestazioni del fronte delle Magliette Rosse che giunsero a mettere a ferro e fuoco la Capitale Bangkok nellaprile 2010. Lo scontro tra le due parti di nuovo in atto. Il Pheu Thai Party guidato da Yngluck Shinawatra ha presentato una mozione per ridisegnare la Costituzione, sottoposta a modifiche durante il colpo di stato del 2006 e che estromise proprio suo fratello dal potere e lo rese esule e latitante allestero, dopo il pronunciamento dellAlta Corte che conferm la condanna per conflitto di interessi a due anni e mezzo nellaffare della vendita della Shin Corp. Il Phak Prachathipat (PP, Democratic Party) guarda la bella e giovane (45 anni) Yngluck Shinawatra ma vede chiaramente il volto di suo fratello Thaksin. Se da una parte Thaksin Shinawatra ha offerto un sogno alle classi popolari ed agricole thailandesi, verso una modernizzazione pi consona ad un Paese fortemente aggressivo dal punto di vista economico, la Thailandia allo stesso tempo una Nazione fortemente radicata nelle proprie tradizioni e nelle precondizioni storiche tipiche di un Regno che non mai stato oggetto di conquiste nella sua Storia ed al cui comando oggi vi il Re pi longevo al Mondo (66 anni di Regno continuativi). Questo spiega perch sia progressivamente in aumento il numero delle condanne comminate per il reato di lesa maest dove giornalisti, opinionisti, politici, anche cittadini stranieri soggiacciono senza potersi appellare ad alcun diritto di replica o presunta libert di idee o di informazione. Yngluck Shinawatra, laureata allUniversit di Chiang Mai e con Master conseguito presso la Kentucky State University entrambi titoli accademici in Pubblica Amministrazione, incarna quindi quel progetto di modernizzazione e di espansione del liberismo economico, con un volto pi presentabile rispetto ai metodi pi guasconi e pirateschi del fratello. Paradossalmente, per certi punti di vista, il fronte democratico sembrerebbe messa cos- condurre una lotta di retroguardia, tradizionalista e protezionista, sebbene il suo oppositore Abhisit Vejjajiva nato in Gran Bretagna, studi allEton College e Laurea ad Oxford, parli spesso di ricondurre tutto a maggiore trasparenza in politica ed in materia di rispetto delle leggi democratiche. Sta di fatto che il Popolo Thai quando si trattato di votare- ha scelto: 256 posti nel Parlamento Thai sono del Pheu Thai Party guidato da Yngluck Shinawatra sui 500 seggi disponibili complessivi. La divisione nella scena politica thailandese prosegue.

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Andrea Pili

Riforme del Lavoroin Italia e Spagna Italia e Spagna, due paesi in crisi economica e con dei governi nuovi e graditi ai mercati e allEuropa, hanno varato delle riforme del mercato del lavoro. Piuttosto che nel loro insieme, sarebbe bene considerare tali provvedimenti secondo il punto dei licenziamenti; infatti, questo aspetto si ricollega ad un processo gi in atto da almeno ventanni di smantellamento dei diritti dei lavoratori e pi in generale dellintero Stato Sociale.

Sviluppo InsostenibileIn Italia, il governo del tecnico Monti in collaborazione con il ministro del lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero riuscito a modificare larticolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, lasciando la piena tutela del posto di lavoro soltanto per quanto concerne i licenziamenti discriminatori; per i licenziamenti disciplinari non contemplato sempre il reintegro nel caso si provi il torto dellimprenditore; altra causa di licenziamento prevista la motivazione economica, per il quale vi il reintegro del lavoratore solo nel caso di manifesta insussistenza, ovvero se dietro la facciata della causa economica si celi una palese discriminazione. Inoltre, il provvedimento cerca di velocizzare la risoluzione delle controversie, proponendo la conciliazione obbligatoria per il licenziamento economico. semplicemente allegando una delle cause stabilite legalmente. Tra queste, vi quella economica, che offre ai padroni una possibilit di manovra molto ampia: si legittimati al taglio di posti di lavoro in caso di contingenti perdite, ma anche se i rendimenti negativi sono soltanto previsti o se ci sono diminuzioni di vendite per tre trimestri consecutivi. In tutti e due i paesi, si vuole cercare di favorire i licenziamenti al fine di garantire la sopravvivenza delle imprese danneggiate Il premier spagnolo Mariano Rajoy

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In tutti e due i paesi, si vuole cercare di favorire i licenziamenti al fine di garantire la sopravvivenza delle impresedalla competizione globale e di attirare nuovi investimenti; in entrambi, si cerca di addolcire la pillola con dei poco credibili richiami al lavoro giovanile ed alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro. Tuttavia, non sfugge a nessuno la natura nettamente classista di due provvedimenti che guardano ai lavoratori come delle pedine da spostare, come viene meglio per favorire le imprese. Si sceglie, paradossalmente, di aiutare leconomia rendendo peggiori le condizioni dei lavoratori, senza offrire alcuna prospettiva seria per i giovani, se non quella dellemigra-

zione o della schiavit del XXI secolo.

Molto pi dura, invece, stata la reforma laboral varata in Spagna, dal governo Rajoy eletto primo ministro a novembre con il Partito Popolare, il peggior partito di destra in Europa in tandem con il ministro del lavoro Fatima Banez. Precedentemente, per licenziare gli operai, le imprese dovevano ottenere lautorizzazione dellAutoridad Laboral, che poteva respingere il provvedimento o predisporre indennizzi elevati per i licenziati; oggi, le imprese possono licenziare

In Italia, come in Spagna, da circa ventanni ormai in atto un processo di smantellamento dei diritti dei lavoratori e quindi di palese mercificazione degli operai, a vantaggio dei proprietari. I governi di centrodestra e centrosinistra, in Italia, come quelli del Partito Socialista e di quello Popolare in Spagna, si sono fatti portatori dello stesso modello socioeconomico, basato sulla precariet e infine sulla libert di licenziare. Questa non antipolitica, ma storia: fu sotto il governo socialista di Felipe Gonzales che la Spagna divenne il paese europeo con il pi alto tasso di precariato (circa 1/3 della forza lavoro); sempre sotto il suo governo, nel 1994, fu permesso alle imprese di licenziare senza autorizza-

con la riforma del 2010, che segna la fine di Zapatero come statista ed i provvedimenti, gi descritti, del governo Rajoy in cui si va nettamente verso lestensione della libert di licenziare. Analogamente in Italia, a partire dal protocollo dintesa tra governo e parti sociali del luglio 93 sotto il governo Ciampi si apre la strada alla palese mercificazione del lavoro con lintroduzione del concetto di lavoro interinale. Poi, sotto il governo di Prodi centrosinistra - con lapprovazione del Pacchetto Treu nel 1997 e con la legge Biagi (2003), sotto il governo Berlusconi, si rende concreta la flessibilit lavorativa. Questultima fu concepita per aggirare larticolo 18, cio il licenziamento senza giusta causa. I governi di Roma e Madrid si sono comportati come un Pinochet spalmato per decenni; i lavoratori che hanno

Lo Stato Sociale ha garantito laccettazione del capitalismo limitando i danni della progressiva distruzione di socialitflessibilit giusta, la Spagna ha incarnato il modello della flessibilit imposta per venire incontro alla globalizzazione, con buona pace Herbert Marcuse hanno proseguito nella stessa direzione, cercando di incentivare il precariato rendendo meno onerosi i licenziamenti. Si arriva dunque allultimo biennio

zione il 10% del personale ed inoltre furono ampliate le cause di licenziamento. Insomma, se la Danimarca incarna il modello di una

di ogni principio di socialit. I governi poi susseguitesi a Madrid il popolare Aznar (1996-2004) ed il socialista Zapatero (2004-2011)

Sviluppo Insostenibilecontinuato a legittimare il sistema si sono comportati come la proverbiale rana che continua a nuotare nella pentola mentre viene, lentamente, bollita. Sembra evidente che si stia entrando in una nuova fase della storia occidentale. Lo Stato Sociale dominante nella versione di Bismarck e Beveridge ha garantito laccettazione del capitalismo limitando i danni della progressiva distruzione di socialit, oltre che distribuendo benessere e la sensazione che tutti quanti potessero cambiare la Lanalisi del marxismo occidentale senzaltro superata: oggi, il futuro non viene pi concepito come roseo, bens come disastroso, ed il capitalismo si mostra incapace di garantire benessere e protezione sociale, rendendo sempre pi evidente la sua natura inumana e diseguale. Dove si va dunque? Nessuno pu dirlo. Di sicuro, per, si aperto un grande vuoto dentro il pensiero politico ed economico; a calmarlo dovr essere una nuova elaborazione sociale e rivoluzionaria, che riconduca leconomia dentro la comunit. Se non saremo capaci di una tale operazione, la storia si ripeter ed il capitalismo occidentale offrir una nuova versione di s, mettendosi al riparo fino alla prossima crisi.

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propria condizione. Questa doppia faccia del capitalismo industriale stata ben descritta dal capolavoro di Herbert Marcuse LUomo a Una Dimensione, il quale trasmette pessimismo per la constatazione della disillusione del proletariato, indotta dal totalitarismo occidentale. Tuttavia, dagli anni 80 con la crisi del keynesismo lOccidente andato verso lo smantellamento dello Stato Sociale, sia perch concepisce questo come una palla al piede, sia perch si ritiene convinto che il liberal-capitalismo abbia trionfato definitivamente.

Giovanni Pili

Diplomazia del sequestroil corpo dei rapiti come bandiera nel mondo Rossella Urru, della organizzazione CISP stata rapita nellottobre dello scorso anno in un campo algerino di rifugiati sarahui, assieme a lei anche i colleghi spagnoli Aino Fernadez Coin, e Enric Gonyalons. Il sequestro stato rivendicato dallAqmi, una cellula di Al Qaeda del Mali. Rapiti per mezzo di un fuoristrada, dopo una sparatoria dal quale Enric Gonyalons esce ferito. Il governo della Rasd (Repubblica Araba Sarahui Democratica) condanna il gesto.

Italian StyleAl Jazeera il mese scorso diffonde la notizia di uno scambio. Pare che sia stata rilasciata assieme al poliziotto mauritano Aal Ould al-Mukhtar; in cambio della scarcerazione del terrorista Tuareg, Abdel Rahman Ould Madou, salafita, arrestato a seguito del sequestro dei coniugi italiani, Sergio Cicala e Philonene Kabouree; inoltre sarebbe stata chiesta la somma di 30milioni di euro. so il 3 marzo 2012 su il Sole24ore: avevano complici sul posto, membri e simpatizzanti che hanno fornito le armi e indicato dove si trovavano gli ostaggi . Se questa descrizione vera, lintero campo e forse membri dellorganizzazione alla quale fa parte la Urru potrebbe essere stata usata come mezzo di contrasto, tanto da alQaeda quanto da altri servizi. Insomma si apre tutto un circo di mezze verit e di non detto, che contribuisce ad oscurarci la visuale.

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La trattativa sarebbe stata svolta da Mustafa Chami, pregiudicato, proprio per i suoi rapporti con al-Qaeda. Possiamo prendere per buono che Al Jazeera si diverta a far girare bufale, oppure qualcosa andato storto durante le trattative - questo ci sembra pi credibile. LItalia per tutte le organizzazioni che fanno uso dei rapimenti come mezzo di lotta, il paese dal riscatto facile. Forse con il governo Monti c stato un giro di vite: siamo in tempi di austerit, niente pi riscatti. Fatto sta che la Farnesina non stata mai informata. Questo almeno quanto viene dichiarato ufficialmente. La storia italiana costellata di accordi inconfessabili e se si pu nascondere un proprio concorso in un piano fallimentare, lo si fa senza tanti complimenti. Ma se qualcosa andato storto, chi ci assicura che Rossella sia ancora viva? Ci fa specie un pezzo compar-

Al Jazeera non pu aver preso un abbaglio. La trattativa c stata ma qualcosa andato stortono che fonti vicine alle trattative sono ottimiste, ma bisogner ancora aspettare per le conferme definitive . Questo conferma il fatto che Al Jazeera non pu aver preso un abbaglio. La trattativa c stata ma qualcosa andato storto. Ma perch ci sia una trattativa bisogna anche che un uccellino dei servizi o della Farnesina dia conferma ai media. I tre ostaggi europei sono vivi fanno sapere i rapitori Amqi far conoscere pi avanti le proprie rivendicazioni. Per il momento, gli ostaggi stanno bene . Inoltre, i combattenti dellAqmi che sono entrati nel campo profughi di Polisario per partecipare al sequestro non erano armati e

Rossella sarebbe stata liberata venerd sera a Bamako, ma non c ancora alcuna conferma. Secondo quanto confermano allAdnkronos fonti investigative qualificate Rossella Urru sarebbe libera e in mani italiane. Anche Sky Tg24 d la notizia per cerca, citando proprie fonti, ma non ha invece conferme che la ragazza si trovi in mano italiane. Le agenzie scrivo-

Ma la Urru non lunica illustre sconosciuta nella cerchia dei rapiti; nel sud dellAlgeria era stata sequestrata anche Maria Sandra Mariani. Liberata proprio mentre scriviamo. Successe nel febbraio scorso durante un viaggio nel Sahara algerino. Sono nelle mani di Al-Qaeda disse in un messaggio diffuso da al-Arabiya. Secondo i parenti la Mariani non era una semplice turista, portava anche aiuti alle popolazioni del deserto algerino . Dietro ci sarebbe sempre lAqmi, per mezzo dei soliti fuoristrada. Viaggiava assieme a tre algerini, si sarebbe trattato di una escursione organizzata da unagenzia di viaggi. Eppure solo la Mariani viene rapita, i suoi compagni di viaggio non vengono nemmeno sfiorati. Si trattava della guida, dellautista e di un cuoco. Ufficialmente

paesi nemici della NATO e quelli dove lItalia stringe accordi commerciali. E la scoperta dellacqua calda, se volete.

Maria Sandra Mariani non sappiamo di nessuna richiesta di riscatto.

Le circostanze del sequestro ci incuriosiscono. Forse ci sfugge qualcosa riguardo la natura di questi aiuti umanitari. Tre fonti raccontano la vicenda in modo diverso e discordante: secondo il giornale Echourouk, le forze di sicurezza algerine sarebbero state informate dalla guida della Mariani. Secondo il quotidiano Ennahar i rapitori hanno permesso alla Mariani di comunicare con la sua agenzia di viaggi, ma tanto lagenzia quanto lallora ministro degli esteri Frattini smentiscono. Infine lagenzia ANSA fa trapelare lipotesi che nel rapimento vi siano coinvolti le stesse forze di sicurezza algerine.

Non paranoia: sembra davvero la trama di una spy-story. Se poi teniamo

conto di un progetto comune tra Italia e Algeria per far passare un gasdotto attraverso la Sardegna le cose si complicano. Infatti il rischio che una cellula di al-Qaeda si installi anche nellisola. Quindi chiediamocelo: cosa ci faceva la Mariani nel sud dellAlgeria? Da quando lunit di crisi della Farnesina permette candidamente escursioni turistiche in zone infestate da cellule terroriste? Una cosa certa; non sapevamo niente del rapimento, se non per mezzo di qualche trafiletto nei giornali come del resto succede per la Urru e niente sappiamo oggi, a parecchie settimane dalla liberazione. Si nota non poco una d i f fe r e n z a abissale tra il peso che i media italiani danno dei rapiti in

Nel maggio scorso fu la volta di Franco Lamolinara. Rapito in Nigeria, insieme ad un collega britannico. Muore a seguito di un fallito blitz degli inglesi, i quali non informarono il governo italiano. La Farnesina si irrita con sdegno. Come mai i britannici non si sono fidati di informarli? Forse perch qualcuno a Londra ha cominciato a porsi le domande giuste. Magari le stesse che ci stanno venendo in mente a noi. Sembra proprio che le forze speciali britanniche non fossero affatto interessate allincolumit dei due ostaggi, quanto invece per i loro rapitori, che sono stati catturati vivi. Lo sdegno del governo italiano si del resto spento nel giro di pochi giorni; con buona pace dei parenti di Lamolinara. Il nostro invece continua a montare di giorno in giorno, perch pi si approfondisce, pi saltano fuori nomi di altri rapiti, molto pi sconosciuti e dimentica-

Franco Lamolinara

Italian StyleAgli italiani il lavoro di intelligence proprio non riesce bene. Per oltre 40 anni sono stati infiltrati pesantemente dai servizi americani; e poi Gladio, la P2, i mafiosi. Ora un professorino di economia il signor Monti ha la diretta guida dei servizi. I risultati si vedono. Solo ci chiediamo se non sia fuori luogo far degradare ulteriormente questi infiniti festeggiamenti pseudorisorgimentali imitando gli americani del Cermis. Con la stessa ipocrita arroganza. Il finto orgoglio italiano passa attraverso lidentificazione nei propri dominatori, mediante limitazione dei suoi peggiori difetti. Esiste una ricetta per far cessare i rapimenti ed episodi tristi come la strage del Cermis e dei pescatori uccisi dai mar: piantarla di fare i camerieri degli americani in giro per il mondo, giocando a fare gli occidentali duri ma giusti, con popoli che non l hanno mai cercati.

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Bruno Pellizzari con la compagna Deborah Calitz ti della stessa Rossella Urru. tori. La linea della difesa si un insulto allintelligenza concentra nel cavillo delle fingere di non accorgersi acque internazionali. Poi i che non solo gli inglesi giomilitari esprimono il loro cano con le vite dei rapiti e dispiacere per i pescatori. che alcuni di questi lo sono Infine la difesa sostiene che in modo alquanto sospetto. non avrebbero sparato un colpo. Difficile stare dietro a questa serie di minchiate, una dietro laltra. Il non Bruno Pellizzari fu rapiplus ultra stato il volgare to dai pirati somali nellotgesto di pagare i familiari tobre 2010 con la compagna delle vittime, a titolo di geDeborah Calitz. Lavorava su nerosit; un gesto munifico uno yatch a largo della Tanoggetto di trattative tra gli zania. Di lui come di Rosavvocati dello stato e i fasella non si sa pi nienmiliari. Quanto vale la vita te. Per lesattezza, in tutto di due pescatori indiani? sono 11 gli italiani rapiti Inizialmente la Farnesina dai pirati. Non si pu quinaveva proposto di versare a di concludere senza parlare prezzo di mercato, poi handei cosiddetti due mar (in no ceduto offrendo qualcotutti i sensi). Effettivamensa in pi. Il fatto che la dete la sempre prona stamnuncia dei familiari sia stata pa italiana riserva loro in ritirata subito dopo dovrebpiena sintonia coi desideri be essere solo un caso. Pendel governo lo stesso stasate che quei populisti dei tus dei rapiti. Inizialmente giudici indiani hanno pure i militari dichiarano di aver protestato. sparato dei colpi di avvertimento e che i pirati spesso fingono di essere dei pesca-

A quanto pare gli italiani rapiti nel mondo si sognano lattenzione dedicata a due militari accusati dellomicidio di due pescatori. Considerando che si trovavano in mare aperto, difficile capire chi altro possa aver sparato.

Diaz-Bolzanetola pi grave sospensione dei diritti democratici in Occidente dopo la Seconda Guerra Mondiale

Poco dopo la prima del film Diaz a Genova i magistrati che si occuparono dei processi sulle violenze nella scuola e nella caserma di Bolzaneto hanno ricevuto delle lettere minatorie. Si tratta dei giudici Enrico Zucca, Vittorio Ranieri Miniati, Patrizia Petruzziello e Francesco Cardona Albini. A giugno il processo arriver in Cassazione. Lultima sentenza risale al maggio 2010 con ben 25 condanne ad alti dirigenti di polizia responsabili non solo delle violenze, ma anche di calunnie e inquinamento di prove. Il rischio prescrizione incombe inesorabile. Ci sono poche speranze di ottenere giustizia da parte delle 90 parti civili.

Italian StyleEmblematico il fatto che prima di trasmettere il film, la sceneggiatura sia stata esaminata dal capo della polizia di Genova. Il regista Daniele Vicari per non ha romanzato; Diaz: dont clean up this blood si basa sugli atti dei due maxi processi. Per quanto la pellicola abbia ricevuto importanti riconoscimenti, come il premio del pubblico allultimo festival del cinema di Berlino, tanto da essere stato trasmesso al Parlamento europeo; la Rai non vuole saperne di trasmetterlo, nessuno si scandalizza per le minacce ai giudici che hanno indagato sui poliziotti, n suscita indignazione il fatto che i responsabili di quella tonnara siano stati tutti promossi. La cosa pi grave che dovrebbe sbalordire il mondo lanomalia di un paese occidentale, cosiddetto di diritto, dove non esiste ancora una legge che riconosce il reato di tortura: lItalia. Quella che Amnesty International ha definito la pi grave sosla pensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale rester impuni ta. Ed questo un dato di fatto, perch lItalia anche lunico paese occidentale che prevede la prescrizione anche dopo che il processo cominciato ed una condanna sia stata gi pronunciata. Chi volesse saperne di pi riguardo al film pu leggere la recensione di Roberto Rotunno a pagina 68. Gli atti dei processi e le testimonianze si trovano in rete, registrazioni comprese. Riassumiamo a titolo di esempio lesperienza di Lena Zulkhe, tedesca. Il suo ragazzo, giornalista, venne sadicamente picchiato in strada durante il G8; la telecamera gli venne sequestrata senza alcun verbale. Si ritrovarono assieme nella scuola Pertini, facente parte del complesso delle scolastico Diaz. Erano l per passare la notte. Durante lingresso dei poliziotti si rifugiano in una dispensa del 4piano. Quando vengono trovati, al suo ragazzo non servir a niente sventolare il tesserino da giornalista. Viene comunque massacrato coi tonfa da una decina di poliziotti. Prima lui, poi verso lambulanza, ricoperto da una polvere bianca probabilmente di lacrimogeno che acutizza il dolore delle ferite. Quando si trova in ospedale non sa ancora di essere in stato di arresto. Dei poliziotti entrano nella sua stanza per controllare i suoi effetti personali. Gli viene impedito di telefonare. Non pu nemmeno contattare un avvocato. Durante la degenza i poliziotti di guardia bussano nelle pareti coi tonfa e giocano con le pistole. Doveva andare in bagno a porta aperta nonostante la chiara impossibilit di fuggire. Oggi Lena vive ancora i gravi postumi delle violenze gratuite subite; gli fracassarono le costole ed ha perso capacit polmonare, quando parla sente di non avere mai sufficiente aria.

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non esiste ancora una legge che riconosce il reato di torturaLena. A quanto testimonia la ragazza vi era un sadico divertimento da parte dei picchiatori. Dopo le prime percosse Lena viene buttata gi dalle scale; trascinata per i capelli e percossa ulteriormente. Infine altri poliziotti che scendono dal piano superiore la sputano in faccia. Alla fine alcune persone tentano di infilarla in un sacco nero nel vano tentativo i nascondere le condizioni in cui si trovava. Probabilmente non doveva trattarsi di medici civili; i quali arrivano dopo con una barella. Lena rivede il suo ragazzo durante il tragitto

Chi ha avuto la sventura di essere sufficientemente sano da poter essere prelevato venne trasferito nella caserma di Bolzaneto. Qui segue una escalation di torture, sono per lo pi stranieri; in gran parte tedeschi e inglesi. Chi viene costretto ad abbaiare, chi a cantare motti fascisti. Vengono tenuti faccia al muro con braccia e gambe divaricate; dopo alcuni minuti in quella posizione cominciano ad avvertire dei crampi, ma chi si muove viene puntualmente manganellato. Ci risultano anche un caso di stupro e diverse molestie sessuali.

Per quale motivo in uno stato di diritto vengono addestrati poliziotti e guardie carcerarie alla conoscenza di motti fascisti e tecniche di tortura di quel tipo? Come viene selezionato chi pu indossare una divisa e chi no? Se analizziamo come sono avvenuti i fatti troviamo altri particolari importanti. Per esempio il cosiddetto SantAntonio: quattro secondini circondano il detenuto e lo percuotono coi manganelli. Non dovrebbe succedere, ma chi stato nelle patrie galere conosce il trattamento. S ma, quello era il G8 di Genova, non un carcere. Non sarebbe tollerabile in nessun caso, comunque i cosiddetti black block l vediamo nei filmati che bruciano auto e sfascia