17
 Ero forestiero e sono stato accolto, disse Gesù (Mt. 25, 35)  Trinitapoli, Chiesa di San Giu seppe. Porta in bronzo, particolare della f uga in Egitto di Antonio Di Pillo La prima famiglia che ha sperimentato l’emigrazione è stata quella di Nazareth, formata da Gesù, Giuseppe e Maria. Come i migranti residenti in Italia. PERIODICO D’INFORMAZIONE copia gratuita ANNO VII n. 07 DICEMBRE 2011

Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Ero forestiero e sono stato accolto, disse Gesù

Citation preview

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 1/16

 

Ero forestiero e sono statoaccolto, disse Gesù (Mt. 25, 35)

 Trinitapoli, Chiesa di San Giuseppe. Porta in bronzo, particolare della fuga in Egitto di Antonio Di Pillo

La prima famiglia

che ha sperimentato

l’emigrazione è stata

quella di Nazareth,

formata da Gesù,

Giuseppe e Maria.

Come i migranti

residenti in Italia.

PERIODICOD’INFORMAZIONE

copia gratuita

ANNO VII n. 07DICEMBRE 2011

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 2/16

 

puoi leggere il bimestralecartaceo su:

www.ilpeperoncinorosso.it

Blog on-linewww.ilpeperoncinorosso.it

EDITOREGlobeGlotter

REGISTRAZIONE

Iscriz. Reg. Periodici Tribunale di Foggia

n. 414del 31/03/2006

DIRETTORERESPONSABILE

Nico Lorusso

VICE DIRETTOREAntonietta D’Introno

SEGRETARIADI REDAZIONE

Veronica Tarantino

DIREZIONE REDAZIONEvia Staffa 4

76015 Trinitapoli BT t. 0883 634071

[email protected]

STAMPAGrafiche Del Negro

via Cairoli 3576015 Trinitapoli BT

 t. 0883 [email protected]

DISTRIBUZIONE

Gigino Monopoli

 TESTI DI:Agata Diakoviez

Antonietta D’IntronoEnrico Ferro

Donato PiccininoArcangelo Sannicandro

Annamaria Tarantino

FOTO DI:Antonio Battista

Alessandro CirilloEmanuele Losapio

Antonio Russo

2

anno VII numero 7DICEMBRE 2011

l’editoriale di

ANTONIETTA D’INTRONO

VICE DIRETTORE [email protected]

Razzismo in nome di Dio, patria e famigliara le condizioni stabilite per partecipare all’avviso pubblico del comune per 

ottenere i Buoni lavoro ve n’èuna particolarmente “odiosa”:essere cittadino italiano residen-te a Trinitapoli da almeno 5anni. Una condizione diretta,come è emerso dalle dichiara-zioni della maggioranza consi-gliare, ad escludere “i rumeni”,come per dire tutti gli stranieri:una grave discriminazione vie-tata dalla legge italiana.

 Nello stesso tempo il grup-

 po leghista alla regione Lom- bardia ha presentato provvedi-menti “per introdurre il terminetemporale di 15 anni di residen-za continuativa nel territorioregionale per l’ottenimento dei benefici in materia di diritto allostudio e dei servizi in ambitosocio-sanitario”.

È evidente la stessa depre-

cabile ispirazione ideologica,così come è evidente il tentativodi inoculare nelle vene dellanostra società il veleno del raz-zismo. In consiglio comunalequesto è stato il puntodell’Avviso Pubblico difeso conmaggiore calore e determinazio-ne dai banchi della maggioranzae da quelli di un gruppo di sup- porter del sindaco che, tra il pubblico, imprecava contro irumeni e vociava contro la sot-toscritta che aveva “osato” zit-tirli.

La cosa paradossale è chequesta delibera è stata adottatasenza alcuna obiezione da partedell’assessore Eugenio Di Fidiola cui moglie è una cittadinarumena. È triste pensare chel’attaccamento alla poltrona diquesto signore non gli consentedi tutelare neanche la dignità ei diritti della consorte. Si vuole

emulare la Lega Nord e questola dice lunga in che mani è pre-cipitato il nostro paese. Natural-mente tutte queste decisionivengono assunte dal sindacoche non perde occasione di direche lui “è permeato di quei va-lori cattolici che la sinistra non può capire”.

Per fortuna lo smentisce, a proposito del campo Rom in-cendiato a Torino, il ministrodella cooperazione e integrazio-ne Andrea Riccardi, cattoli-co,che riferendosi alla lega ha

dichiarato: “Le parole in certicasi diventano armi. Il governoè sempre stato chiaro nel direche ci deve essere sicurezza per tutti gli Italiani, per tutti gliimmigrati e per tutti quelli chelavorano in Italia”.

Questo vale anche per Tri-nitapoli.

T

Ogni parola, ogni essere viene a bussare alla tua porta, portandoti il suo enigma.Se sei disponibile, t’inonderà con la sua ricchezza.

Irénée Guilane DiohNato nel 1948, è un senegalese della tribù serere.Ha effettuato ricerche linguistiche approfonditesui serere di Faajut nel Senegal.

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 3/16

 

opo circa 10 anni si ingan-nano ancora cittadini, Pre-fettura, Regione e Ministe-

ro degli Interni spacciandol’esistenza di una Unione tra icomuni di Trinitapoli, Margheritadi Savoia e S.Ferdinando. Anchele pietre sanno che ormai l’anticadecisione dei tre consigli comu-nali non ha mai avuto seguito.

Del lungo elenco di serviziche i tre comuni si impegnavanoa dismettere in favore della co-stituenda Unione non è stato di-

smesso alcuno. Nonostante ciò latruffa viene ancora coltivata ealimentata inventando presidente,assessori e assemblea. Tutto ciòè stato riferito al Prefetto dellaBAT e al Ministero degli Interni.A tutt’oggi il prefetto e il mini-stero degli Interni non hannoancora dato riscontro alla notadel gruppo consigliare Vie Nuove. Siamo certi che avverrà.

 Nel frattempo il sindaco diFeo, proclamatosi Presidentedell’Unione con la complicità delcommissario prefettizio di S.Ferdinando dott. Francesco Cap-

 petta, continua ad usurpare fun-zioni, nomina assessori con delegaal niente, l’ex consigliere comu-nale, Antonio Acquaviva,oggi privato cittadino, con-tinua a presiedere illegal-m e n t e l ’ a s s e m b l e adell’Unione a sua volta al-trettanto illegale perchécomposta da un numero dicomponenti superiore a quelloconsentito dalla legge.

A fronte di questo coa-cervo di illegalità e di abusidi potere, ci giunge la notizia

che il Commissario Prefet-tizio dott. Cappetta si èrammaricato del fatto cheAnna Maria Tarantino ePasquale Lamacchia ne ab-  biano informato ufficial-mente il Prefetto. Anzi la-

menta che non avrebbero mante-nuto il patto di consentire a DiFeo di continuare ad esercitareancora per un po’poteri che nongli competono, e “di predisporreed approvare l’assestamento di bilancio 2010”.

È come se un ladro, sorpresoa rubare in caserma, abbia ottenu-to dal maresciallo il permesso dicontinuare a rubare ancora per un po’ con la promessa che in futuroavrebbe restituito la refurtiva.

Se il maresciallo ci ripensa il

ladro ha buoni motivi per lamen-tarsi (ed in effetti anche di Feo siè lamentato). Non si agisce cosìneanche tra galantuomini - avrà pensato. Da tempo chiediamo chei consigli comunali dei tre comunifacciano una riflessione seria edecidano una buona volta se co-stituire effettivamente l’unioneoppure prendere atto che, se nonè mai nata in 10 anni, vuol direche il terreno era infertile. Perchètale decisione venga presa sarebbeopportuno, oltre che obbligatorio,che anche il prefetto ne prendesseatto ed adottasse i provvedimenticonseguenti.

 Nel frattempo ne decreti al-meno il commissariamento.

Pappagallino in gabbia

3

Il commissario prefettizio non vede, Antonio Acquaviva non

sente il sindaco non capisce, tutti insieme parlano al vento.

Unione dei Comuni,la farsa continua

D

ARCANGELO SANNICANDRO

ono risultati vani gli sforzidi Anna Maria Tarantino,Donato Piccinino, Carlo

Storelli, Pasquale Lamacchia ePeppino Brandi di liberare il pap- pagallino.

Prima del consiglio del 16dicembre hanno incontrato il vi-cepresidente Albore per conte-stargli di avere ostacolato la lororichiesta di convocazione delconsiglio comunale, di non avereriunito la conferenza dei capi-gruppo per fissarne la data e l’orae che alla fine l’aveva convocato  per l’ultimo giorno consentitodalla legge nonostante l’urgenza.

Era intervenuto un felicechiarimento e il vicepresidenteAlbore si era impegnato a dichia-rare in consiglio comunale cheincidenti del genere non si sareb- bero più verificati.

I cinque consiglieri tiraronoun sospiro di sollievo per la pacefatta e di gioia per la decisionedel pappagallino di uscire dallagabbia.

Fu una gioia di breve durata.Assiso alla presidenza, Albo-

re non accennò affatto agli accor-di raggiunti. Come mai?- si chie-sero i consiglieri esterefatti.

Era accaduto che il sindaco,saputo dell’incontro, lo aveva rim- proverato e gli aveva ordinato didismettere ogni proposito di pace.

E fu così che il sindaco, spa-ventato per il rischio che il pap- pagallino potesse riacquistare lalibertà, rinforzò la serratura dellagabbia.

 Non solo, ma per dargli una buona lezione, lo umiliò in con-siglio, sostenendo che era“ovvio” che i consiglieri hannoil diritto di esercitare il loro ruolosenza ostacoli e che i consigliandavano convocati previa con-ferenza dei capigruppo. Solo un pappagallo non sa che questodice la legge e prescrive il rego-lamento.

Quando si dice cornuto emazziato!

Mi dispiace solo per la delu-sione di Anna Maria Tarantino

e di Donato Piccinino.Si erano illusi che il pappa-gallino bramasse la libertà e vo-lesse uscire dalla gabbietta. Nonera così.

Il pappagallo per ora sta benedove sta.

E il pappagallo preferì rimanerein gabbia felice e contento

S

Si erano illusi i consiglieri di opposizione

che il pappagallino bramase la libertà

Pappagallino libero

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 4/16

 

4

Intervista ad Anna Maria Tarantino, capogruppo “Vie Nuove” Tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza vengono eletti per consigliare e controllare gli esecutivi.Questo accade in Italia. A Trinitapoli si fa fatica a farlo capire in consiglio comunale.

Nel nostro comune i costi della politica dall'1° gennaio 2012 alla fine della consigliaturaammonteranno a euro 814.605 così distinti: per sindaco, giunta e presidenza delconsiglio 512.325 euro, per i consiglieri comunali 13.500 euro e per lo staff del sindaco

288.780 euro.

C

Anna Maria Tarantino, capogruppo “Vie Nuove”

he idea si è fatta diquesto sindaco e diquesta maggioran-

za dopo 7 mesi?Con sconcerto abbia-

mo dovuto prendere attosubito che il sindaco nonha alcuna attitudine per unagestione democratica dellacosa pubblica e nessun ri-spetto del pubblico denaro.La cosa ci appare molto preoccupante poiché il suomodo di fare non è una tat-tica per tenere unito il suogruppo ma manifestazioneautentica della sua culturae della sua identità.

È noto che tutti i con-siglieri di maggioranza edi opposizione vengonoeletti per consigliare e con-trollare gli esecutivi. Ciòfanno, per esempio, propo-nendo interrogazioni, inter- pellanze e mozioni. Ma ilnostro sindaco lo ignora e

noi sprechiamo tempo pre-zioso per farglielo capiree per rintuzzare insulti emanovre tese ad impedircidi svolgere il nostro ruolo.Gli esempi sono ormai nu-merosi.

Basta ricordare che ciha impedito di tenere leconferenze stampa in localidel comune.

Ovviamente questamancanza di cultura demo-cratica condiziona negati-vamente il resto della mag-gioranza. È un peccato che persone che si affacciano per la prima volta alla vita politica abbiano incontratoun così cattivo maestro.

Può sintetizzarci checosa in questi 7 mesi harealizzato questo sindaco?

In questi mesi non ha prodotto nulla, solo un di-luvio di parole spesso con-traddittorie. In due intervi-ste, rese a distanza di mesi,elenca le stesse cose, diaver approvato il bilanciodi previsione 2011 e il con-suntivo 2010 come se fos-sero degli eventi straordi-

nari e non di routine.Afferma che il paese è più pulito, quasi che l’igieneurbana non fosse assicuratadalla società SIA verso cuiabbiamo un debito di cen-tinaia di migliaia di euro.

In altre parole i cittadini pagano le tasse al comunee il comune non paga lasocietà che deve pulire il paese. Speriamo che per questa enorme morosità la

SIA non interrompa il ser-vizio.

Ma avrà pur fattoqualcosa questa ammini-strazione?

Si, qualcosa è stata fat-ta. La prima preoccupazio-ne è stata quella di ricom- pensare i propri militanti.Ha assunto nell’ufficiostaff ben 3 unità. Non ab-  biamo replicato per 

l’assunzione di EmanueleLosapio perché ha i titoliche la giustificano, ma pro-testiamo per l’assunzionedi Cesare Tiritiello, candi-dato non eletto nella listadel sindaco e di Vincenzo

Panzuto, semplicementemilitante di un partitodella coalizione. In totalecirca 250.000 euro impe-gnati nei prossimi annisoltanto per ricompensare

gli amici.La seconda cosa è diassicurarsi il sostegno dellastampa con elargizioni didanaro pubblico.

La terza cosa è di fi-nanziare senza limiti e senzacriterio iniziative festaiolevarie che personalmenteapprezzo ma ho qualche perplessità quando in 7 mesiuna giunta non sappia farealtro.

In questi 7 mesi sonostati elargiti, in questomodo, non meno di

250.000 euro. Con queisoldi avrebbero potuto ri-solvere problemi più seri.Per esempio avrebbero

 potuto completare l’asilonido o aggiungere ai 10miliardi di vecchie liremessi a disposizione dallaregione i soldi necessari per la ricostruzione dei box

nel progetto di riqualifica-zione del quartiere UNR-RA CASAS. Avrebbero potuto restaurare i cinquealloggi di proprietà comu-nale oggi in abbandono.

La quarta cosa è stataquella di rifiutare tenace-mente qualunque propostae m e n d a t i v adell’opposizione come direcente quella di sostituirei buoni lavoro con un Piano

 più serio che facesse lavo-rare i disoccupati per peri-odi sufficienti per alleviareil disagio sociale ormaitanto esteso.

La quinta cosa è stataquella nientepopodimeno

che di trasferire il mercatosettimanale da viale PrimoMaggio alla 167 perché bi-sognava iniziare i lavoriall’UNRRA CASAS. Gliabitanti aspettano ancora.

Che cosa chiedete conla mozione che avete direcente presentato sullariduzione dei costi dellapolitica?

Chiediamo semplice-mente che, chi chiede sa-crifici, dia per primol'esempio. Nel nostro co-mune i costi della politicadall'1° gennaio 2012 allafine della consigliatura am-monteranno almeno ad eu-ro 814.605 così distinti: per sindaco, giunta e presi-

denza del consigl io512.325 euro, per i consi-glieri comunali 13.500 eu-ro e per lo staff del sindaco288.780 euro. Si tratta diuna cifra francamente ec-cessiva per un comune del-la nostra grandezza, chie-diamo di azzerarla o perlomeno di ridimensio-

narla. I nostri amministra-tori non sono tali a tempo pieno, esercitando ognuno,come è noto, una professio-ne o una attività economica privata e non è il caso chevengano retribuiti a tempo pieno.

Ma è vero, come so-stiene il sindaco,che nonriesce a lavorare per col-pa vostra?

 Non so proprio come potremmo riuscirci. Siamo5 consiglieri di minoranzaa fronte di una maggioran-za di 12 consiglieri. Giudi-ca tu.

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 5/16

 

5

Intervista a Donato Piccinino, capogruppo “Trinitapoli da Vivere”Al sindaco conviene mantenere il clima da elezioni per distogliere l’attenzione dei cittadini dai problemi reali.In questo periodo di crisi non si può amministrare in maniera approssimativa.

H

STAFF PANZUTO VINCENZO 13.000,00€

STAFF TIRITIELLO 10.000,00€

BANDA + SIAE PER FESTA SAN FRANCESCO 900,00€

SAGRA DEL CARCIOFO 6.500,00€

ADDOBBI FLOREALI CIMITERO 5.500,00€

FESTA VOLONTARIATO SOCIALE 3.300,00€

FESTA ANNI D’ARGENTO SALTATA 2.000,00€

ASSOCIAZIONE CARABINIERI 4.500,00€

CONTRIBUTO TELEVISIONI PRIVATE 5.000,00€

MESSA VIRGO FIDELIS 500,00€

CONTRIBUTO PARROCCHIA CRISTO LAVORATORE 500,00€

SAGRA DELLA CARTELLATA 3.500,00€

ASSOCIAZIONE MEDA 500,00€

FESTA DELLA MATRICOLA 500,00€

PARROCCHIA IMMACOLATA - SAN FRANCESCO 2.000,00€

BOCCIOFILA 250,00€

ASSOCIAZIONE SPORTIVA ATLETICA 800,00€

PARROCCHIA CRISTO LAVORATORE - SACRO CUORE 1.100,00€

COLORIAMO I CIELI 3.600,00€

ESTATE TRINITAPOLESE 122.739,99€

 TOUR AMICI di MARIA DE FILIPPI 65.000,00€

 TOTALE 251.689,99€

Donato Piccinino, capogruppo “Trinitapoli da Vivere”

a letto le ultime in-terviste del Sinda-co? Cosa ne pensa?

È un bravo illusio-nista, nel gettare fumoneg l i occh i vuo le

scimmiottare Berlusco-n i . Ma c redo chel’incantesimo sia giàfinito. Egli descrivedelle realtà che nonesistono. La città è pienadi rifiuti e sporca, le

 periferie non hanno maiconosciuto uno stato didegrado come questo en o n s i v e d o n oall’orizzonte proposte

 per migliorare il sistemadi raccolta. La gestionedei soldi pubblici è statadisinvolta, invece di

operare come il buon  padre di famiglia. Per non parlare di tutte leopere pubbliche ancoraal palo che possono es-sere veramente ossigeno

 per l'economia locale.

Lei si sente ancorain campagna elettora-le?

La campagna elet-torale è finita con il votodi maggio. Poi mi sonocalato subito, da mino-r a n z a , n e i p a n n idell 'amministratore.Molte cose sono statecorrette grazie al nostroapporto così come èstato riconosciuto datutti. Sa a chi convienemantenere un clima daelezioni? Al Sindaco.P e r d i s t o g l i e r el'attenzione dalla suainconcludente azioneamministrativa e com-

  pattare l'umore dellatruppa che solo, adesso,si sta accorgendo che

amministrare non è ungioco.

Cosa prevede per iprossimi mesi?

Siamo già nel tempodella verifica. Ci sa-

ranno situazioni che non potranno più essere af-frontate in maniera ap-

  prossimativa o dettatedall'episodocità a partiredal prossimo Bilancio e

senza considerare chesolo a fine anno sapremose siamo riusciti a rispet-tare il Patto di Stabilitàgrazie ad una verifica ea una decisa azione direcupero del settore ra-gioneria . Purtroppomanca un indirizzo poli-tico, una scala delle

 priorità e, soprattutto,una seria programma-zione. Trinitapoli ri-schia, in una fase giàdifficile, di rimanere

 bloccata in un pantano.

In una sua nota haparlato di “operazioneculturale” per coinvol-gere le forze vive e re-sponsabili della nostracittà.

Dopo l'ultimo consi-glio comunale ho pensa-to che bisogna agire pri-ma che s ia troppotardi.Certi metodi, certilinguaggi utilizzati dachi amministra, non sidevono insinuare nelnostro tessuto sociale,devastandolo. Così èsuccesso con il berlusco-nismo. Ci siamo accortitroppo tardi della derivaa cui avrebbe portato edoggi siamo costretti a

 parlare di "Ricostruzio-ne morale, civile, politi-ca". Per farlo dobbiamosentirci tutti responsabilie rimboccarci le mani-che.

Cattolici, Dio, cri-stianità. Sono parole

che non c’è interventoo intervista che il Sin-daco non menzioni.

La risposta è diffici-le. Non utilizzerò mai lamia fede o il mio credocome slogan. Non faccio

 politica o ricopro un in-carico istituzionale inquanto cattolico ma cer-co di ispirare la miaazione a quei valori checostituscono il mio faro

nell'azione di tutti i gior-ni. Per questo mi sono battuto sulla questionedei buoni lavoro perchènon ci fosse nessuna di-scriminazione: di nazio-n a l i t à o r i s p e t t oall'attività da svolgere,di garanzie tra lavorato-re protetto e non protetto

  per il rispetto di ogni persona e della dignitàdel lavoro.

Elenco parziale dei soldi elargiti nei primni sette mesi

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 6/16

 

ARCANGELO SANNICANDRO

u molto rigido l’inverno1972/1973.

 Non fu certo il cli-ma a farci soffrire ma le prime pesanti avvisaglie diuna crisi economica che ben

 presto si dispiegò in tutta lasua gravità ed estensione. Ful’anno in cui, a causadell’improvviso rincaro dei

 prodotti petroliferi, gli italianiscoprirono quanto fragilifossero le fondamenta dellenostre città. Bastò una con-trazione dell’approvig-gionamento petrolifero per met te re in ginocchioun’intera nazione: restammoappiedati e al buio.

Per le strade, anche dellegrandi città, riapparvero le

 biciclette, i pattini, carrozze,carrozzelle, calessi, mono-

 pattini e cavalli e ,a mezza-notte, su ordine del sindaco,anche a Trinitapoli venivaspenta la pubblica illumi-nazione su quasi tutte lestrade. Le prefetture ci ave-vano ordinato di risparmiaretutta l’energia elettrica pos-sibile.

La crisi ebbe gravi ri- percussioni anche sul pianooccupazionale. Ogni mattina

masse sempre più numerosedi disoccupati vociavanoanimatamente tra interroga-tivi angosciosi e ricerca diaiuto.

Ci si spostava da uncapannello all’altro e alla fine

ci si riuniva nella sede di par-titi e sindacati per trovareuna via di uscita.

Fu naturale incamminar-si a poco a poco verso il co-mune e affacciarsi alla stanza

del sindaco, Michele Triglio-ne.Di fronte alla profondità

della crisi e alla necessità diintervenire con urgenza , ilsindaco decise di distribuireai disoccupati dei buoni daspendere nei negozi di Trini-tapoli, a mo’ di titoli di cre-dito garantiti dal comune.

Furono distribuiti buoni per un totale di 48 milioni dilire (330.000 euro in valoreattuale) e migliaia di disoc-cupati superarono l’invernocon un minimo di sollievo.

Dopo la bufera, MicheleTriglione dovette dimettersi.Le forze politiche e sindacalinon gli perdonarono il modocon cui aveva affrontato il

  problema. Ogni assessoreaveva il suo blocchetto di

 buoni e, mancando un qual-siasi coordinamento, i solitifurbi erano riusciti ad ap-

  provvigionars i a più“sportelli”. Non fu garantitané trasparenza e né equità.

Va dato atto a MicheleTriglione che egli era anima-to dalle migliori intenzionima affrontò il problema in

modo caotico. Avrebbe potu-to investire quelle ingentirisorse più oculatamente.

 Nessuno, però, può affermareche intendeva approfittaredella disoccupazione per elargire del denaro pubblico

ad amici e conoscenti, adifferenza di quanto oggi staa c c a d e n d o c o nl’amministrazione di Feo.

Gli subentrai nel luglio1973 e ben presto, nono-

stante diffuse voci contrarie,e con grande sacrificio per il nostro bilancio, coprii il

 buco finanziario ereditato dalmio predecessore.

Il giorno dell’Immaco-lata nevicò tanto! Non ac-cadeva da tempo immemo-rabile.

Decine di disoccupatianche questa volta si miseroin movimento e alla fine

  bussarono alla mia porta.Chiarii subito che non si

 poteva ripetere la vicendadell’inverno precedente mache avremmo seguito moda-lità diverse: aiuto alla disoc-cupazione ma risultati tangi-

 bili per il comune.Con una delegazione di

lavoratori e sindacalisti indi-viduammo le risorse econo-miche che potevamo investi-re nella costruzione di viaPitagora, via Mulini, via Vi-gnola, via S. Pietro e via S.Paolo. Concordammo il nu-mero complessivo di giornatedi lavoro,la composizionedelle squadre(10 unità per ognuna), la durata del con-tratto, l’orario e la paga ora-

ria. Superammo felicementeinsieme anche la prova piùdelicata: la selezione dei 100disoccupati da impiegare.Consumammo una notte in-tera per esaminare gli stati di

famiglia e stilammo una gra-duatoria. All’indomani mat-tina centinaia di disoccupatisi riversarono nelle stanzedel comune e del mio ufficio.

Quando presi la parola,il clima era teso e non si udi-va volare una mosca!

Dopo un breve riepilogodelle decisioni collettivamen-te assunte su durata, mansio-ni, orario e paga, scandii conla serenità di chi non ha nullada nascondere, i cento nomi-nativi.

Mentre veniva distribuitala graduatoria con criteri e

 punteggio, aggiunsi solo chese avessimo sbagliato in

qualcosa ero pronto a correg-germi.Prese la parola solo un

compagno che, colpendo conil pugno la mia scrivania,gridò con disappunto: “per la madonna, l’hai fatta pro-

 prio bene la graduatoria!”.Sapevano tutti che era

rimasto deluso perché datempo andava sostenendoche la lista, ora che avevanovinto i comunisti, doveva es-sere composta solo dai nostricompagni.

Restò una voce isolatama segnò una svolta, servì asottolineare che da quel mo-mento ero diventato davveroil sindaco di tutti e non solodei miei compagni. Il gelidosilenzio in cui cadde quelgrido significò anche che ilavoratori, in quella circo-stanza drammatica, avevanoripudiato una concezione mi-

ope ed egoistica della politi-ca. Ma ciò accadde e accadràsempre solo quando nella vitasi ha la fortuna di incrociareun buon esempio. L’ossaturadi quelle strade resiste ancoraoggi.

Dai buoni lavoro ai cantieri di lavoroLa disoccupazione è un fenomeno che nel corso degli anni ha avuto picchi di grande drammaticità.Come i sindaci del passato affrontarono concretamente l’emergenza lavoro a Trinitapoli

F

Michele Triglione.

“I buoni” degli anni ’80 e ’90ipetetti l’esperienza ne-

gli anni ’80. Mi cimen-tai, dopo i risultati ot-tenuti nel 1973,in cantieri dilavoro più impegnativi. Non

 più lavori stradali ma manu-tenzione straordinariadell’edificio scolastico di via

S. Pietro. Furono impiegati

decine di operai edili, mano-vali e qualificati: pitturaronomuri e facciate, ripararono

 porte, finestre e tapparelle,revisionarono tutti gli impianti.Al termine con soddisfazionedi tutti, direttrice didattica,

maestri, bidelli e genito-

ri,l’edificio apparve come nuo-vo e decine di operai, scelticon trasparenza, per un mesetrovarono un impiego apprez-zato dai contribuenti, gratifi-cante per loro ed una pagadignitosa.

L’esempio fu seguito dalsindaco Peppino Brandi che privilegiò sempre, dove possi- bile,il ricorso ai lavori in eco-nomia e con manodopera locale.Era normale, per esempio,d’inverno affidare ai nostri po-

tatori la cura degli alberi cheornano le vie cittadine. Era pras-si,per esempio,mediare in pub- blico tra sindacati e appaltatoridi opere pubbliche per indurliad impiegare un numero con-gruo di operai. Era preoccupa-

zione costante degli amministra-tori dell’epoca di sinistra e dicentro, verificare i risvolti occu- pazionali di ogni investimento.

Oggi di questa preoccu- pazione non vi è traccia alcunase non quella di approfittare

dello stato di bisogno delle  persone per aumentare leclientele. E per fare ciò bastastabilire genericamente che

 bisogna sottoporsi…ad uncolloquio ed il gioco è fatto!

R

6

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 7/16

 

ANTONIETTA D’INTRONO

o ascoltato lo sprolo-quio surreale del

consigliere MinoAlbore che nel consigliodel 16 dicembre ha uti-lizzato il microfono delcomune per esporre le sueubbie e per raccontareepisodi della sua vita aMilano. All’ordine delgiorno c’era la discus-sione sui buoni lavoro.

 Nel suo confuso assem- blaggio di frasi, fobie erigurgiti di un passato

  politico vissuto per in-terposta persona,mi è

  parso di udire che “Il

Peperoncino Rosso è ungiornale di famiglia fi-nanziato da D’Introno inSannicandro e costerebbemigliaia e migliaia di euroal mese”. Lo ha detto conil cipiglio di chi pensavadi offendere qualcuno econ la gioia sadica di aver individuato un reato daspiattellare in pubblico.

In questo periodonatalizio mi viene spon-taneo domandargli nellalingua del panettone: uè,sciur Mino, ma te, scendi

dalle stelle?

Probabilmente il si-gnor Mino Albore non siè mai accorto che tutti igiornali (dalla “Stampa”a l l a “Gazze t t a de lM e z z o g i o r n o ” , d a“Libero” a “Il Giornale”,

d a l “ M a t t i n o ” a l“Corriere della Sera”, da“Avvenire a “L’Osser-vatore Romano”, da”La  piazzetta” e “Batco-munica” al Corriere

del l’Ofanto e a “I lLauretano” (ecc. ecc. ecc)appartengono a persone,società, gruppi industrialied associazioni che scri-vono e diffondono la loroopinione legittimamente“di parte”.

Si contano sulle ditadi una mano i giornali disinistra,come il nostro,che esprimono anch’essiun punto di vista “di parte”. Alcuni, come “IlManifesto,” hanno grossi problemi finanziari, per-

ché vittima di una leggedi un certo Berlusconi cheha tagliato i fondi allaeditoria minore e a tuttele voci fuori dal coro.

Il Peperoncino Rossorappresenta nel territoriol’unico giornale localeche si rifiuta di cantare ilpeana a chicchessia e si

 batte per la libertà di pa-rola. Molte battaglie soli-tarie, ritenute qualche an-no fa velleitarie, sono oracondivise da una larga parte delle popolazioni

come la bislacca inven-

zione di una minuscola  provincia, la BAT, chefa acqua da tutte le partio quella dell’Unione deiComuni. Abbiamo anchenoi le nostre difficoltà,ma resistiamo sostenuti

da l l ’ in te resse edall’affetto che ilettori ci manife-stano. Resistiamo per una questione diresponsabilità, di

dovere civico e di  passione politica.Il giornale è ri-

chiesto perchè lagente è stanca del“pensiero unico”.Certo, utilizziamoanche l’ironia e lasatira per sottolinearee far capire com-

 portamenti ed eventitalvolta poco edifi-

canti senza troppodrammatizzare, manon siamo mai arri-v a t i a l l ’ o f f e s a ,

all’ingiuria e alladiffamazione comela pagina facebook dell’Unione di Cen-tro continua a faresenza pudore. Noicerchiamo di man-tenere sempre un ri-spettoso rigore etico.

Si è,invece, maichiesto il sciur MinoAlbore, chi paga lac o m u n i c a z i o n e“istituzionale” dellaamministrazione diFeo? I cittadini diTrinitapoli. Il sin-daco, cioè, può cri-ticare l’operato deigruppi di opposi-zione, anche pe-santemente, pa-gando mensilmentelo s t ipendio a lgiornalista del suo staff e commissionando in-

terviste e redazionali alletelevisioni Telesveva eAmica 9, al prezzo di5.000 euro. Ha impegnato

 per i prossimi anni oltre

150.000 euro perché qual-cuno canti le sue lodi.Si informi, infine, il

sciur Mino Albore, suquanto potrebbe costareun giornale di 16/20 pagi-ne , pubblicato 6 o 7 volte

all’anno, perché è tempo,alla sua età, di conoscereanche i costi dei giornali. Non può continuare adare “numeri”: migliaiae migliaia di euro al mese,se ci fossero, sarebbero

stati regalati volentieri alquotidiano comunista“Liberazione” che chiu-derà i battenti alla fine didicembre, grazie alla leg-g e c h e i l c o l o s s odell’editoria Berlusconi

ha sollecitato per togliersiil fastidio che gli procura-vano piccoli giornali disinistra e anche di destra,come “Il Secolo di Italia”.Ecco perché il sciur MinoAlbore dovrebbe fare lo

sciopero della fame per mantenere in vita “Il Pe-  peroncino Rosso”, unodei pochissimi giornaliche difende anche la sualibertà di parlarci contro.

7

Chi è il finanziatore de “Il Peperoncino Rosso” Tutti i giornali sono di proprietà di persone,società, gruppi industriali e di associazioniche scrivono e diffondono la loro opinione legittimamente “di parte”. Ma Mino Albore non lo sa.

H

Le pari opportunità sono sempre state al centro

delle battaglie del Peperoncino Rosso, che è anche

uscito in edizione speciale con il titolo della testata

cambiato in “La Peperoncina Rossa”.

Il mondo è stato creato peressere ricreato … dalle donne

(Da sinistra). L’attrice e operatrice teatrale Rosa Tarantino, la pittrice e decoratrice Maria Elena

Vincitorio, la soprano Michela Sarcina, la visual merchandiser Marina Frisi, l’insegnante d’arte Daniela

Miccoli e la danzatrice coreografa Anna Ilaria Davvanzo sono le giovani energie creative di un paese

che ha cominciato a prendere sul serio il concetto di pari opportunità.

Probabilmente il signor Mino Arbore non si è mai accorto che

  tutti i giornali (dalla “Stampa” alla “Gazzetta del

Mezzogiorno”,da “Libero” a “Il Giornale”, dal “Mattino” al

“Corriere della Sera”, da “Avvenire a “L’Osservatore Romano”,

da”La piazzetta” e “Batco-munica” al Corriere dell’Ofanto e

a “Il Lauretano” (ecc. ecc. ecc) appartengono a persone,

società, gruppi industria li ed associazioni che scrivono e

diffondono la loro opinione legittimamente “di parte”.

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 8/16

 

Bisogna adoperarsi per realizzare un serio e concreto Piano per il lavoro che sia in grado di mettere in rete tuttigli attori dei settori produttivi: imprese, sindacati di categoria, agenzie di Inclusione Sociale ed Enti di formazione

8

Da un voucher di 20 ore ad un “Piano per il Lavoro”

Amministrazionedi Feo ha pensatodi sperimentare

l’attivazione dei voucher (buoni lavoro) a sostegnodelle situazioni di indi-genza delle fasce debolifino poi a spingersi a par-lare in maniera chiara di“interventi per fronteggiarela disoccupazione”. Il  bando pubblicato, chestanziava diecimila euro per un massimo di 20 oreciascuno che corrispon-dono ad una retribuzionemassima netta di 150 euro(anche se la normativa  prevede che il tetto delcompenso erogabile da parte del committente è di4.995 euro netti), presentamotivi di discrezionalitànella composizione dellagraduatoria e, soprattutto,esclude differenziazioni

  per categorie quali glistudenti fino ai 25 anni, i  pensionati, percettori di prestazioni integrative delsalario o sostegno al red-dito, secondo quanto pre-vede la legge 23 dicembre

2009, n.191 modificandola legge Biagi (d.lgs.n.276/2003) che introduce-va in materia di lavoro le prestazioni occasionali ditipo accessorio.

In Consiglio Comuna-le e in Commissione Lavo-ro ho posto tutte le mie perplessità sull’utilizzo diquesto strumento che, solola demagogia e il populi-smo più esasperato, posso-no portare a far credere cherappresenti un aiuto per ladifficile situazione legataalla disoccupazione chestiamo vivendo.

Piuttosto, i voucher rappresentano una degene-razione della legge Biagi.Solo se avessero conserva-to la loro natura originaria,cioè quella di un mezzo di pagamento integrato dellaretribuzione, dei contributi

 previdenziali e delle rite-nute fiscali, sarebbero statiuno strumento utile e posi-tivo. Ma così non è statoe, nel tempo, sono diventatiuna sorta di via d’uscitadal diritto del lavoro, con-

sentita anche per rapportidi lavoro niente affatto oc-casionali. Il giuslavorista,senatore del PD, PietroIchino, si è spinto a direche “così si è creato unaltro tipo di lavoro preca-rio, nel quadro del regimedi apartheid fra lavoratori protetti e non protetti checaratterizza il nostro mer-cato del lavoro”.

Occorre precisare, infat-ti, che i prestatori di lavoroaccessorio non hanno nes-

suna forma di garanzia sala-riale, nel senso che sono le parti, nella loro autonomia,a rapportare il valore di un

 buono ad un criterio orario,giornaliero o a forfait per l’intera prestazione. L’ideaguida, invece, dovrebbe es-sere che un’ora di lavoro  precario non può costaremeno di un'ora di lavoro

stabile. Il costo orariodell’operatore che fruiscedel voucher e che deve in-tervenire per lavori straordi-nari e occasionali di giardi-naggio non può e non deve

essere inferiore al costo per operatore che si occupa del-la ramazzatura delle foglieassunto dall’impresa che hain appalto dal Comune ilservizio di manutenzionedel verde.

Queste ragioni mi han-no spinto a prendere posi-zione per evitare di intro-durre, in via sperimentale,misure che ledono la digni-tà del lavoro e non offrononessuna garanzia a coloroche vivono in situazioni didisagio socio-economico

e che, quindi, risultano giàessere penalizzati in questadifficile fase congiunturale.

In questo momentoserve, invece, adoperarsi per realizzare un serio econcreto Piano per il lavo-ro che sia in grado di met-tere in rete tutti gli attoridei settori produttivi: im- prese, sindacati di catego-ria, agenzie di inclusionesociale, enti di formazione, per studiare insieme pro-getti di rilancio o riconver-sione partendo da una at-tenta analisi dei fabbisognisociali, delle ricadute oc-cupazionali su nuovi pianidi investimento.

 Non serve isolarsi, mautilizzare gli strumenti giàa disposizione: il Comunedi Trinitapoli può essere

 Nodo per l’animazione delPiano straordinario per ilLavoro promosso dalla Re-gione Puglia: offrire servizi  per costruire un sistematerritoriale inclusivo e ga-rantire la crescita occupa-

zionale e professionale deicittadini, assicurare una co- pertura capillare dei servizii n f o r m a t i v i p e r  l’orientamento garantendoequità a tutti i potenziali

destinatari delle azioni e,sop ra t t u t t o , f o rn i r eun'assistenza, cosiddetta,di prossimità ai destinatariche assicuri la scelta piùappropriata al singolo casonel rispetto dei tempi e dei processi innovativi messiin campo.

 Non serve “inventarsi”l’occasionalità del lavoro pur di distribuire piccolicontributi: più utile è in-centivare, per esempio,l’acquisto dei voucher nelsettore agricolo per disin-

centivare il ricorrere al la-voro nero o allo sfrutta-mento di manodoperaextracomunitaria.

 Non serve chiudersi nel proprio campanile, tropporistretto per affrontare pro- blemi molto complessi co-me quello del lavoro: oc-corre invece destinarerisorse e azioni, tramite ilPiano sociale di Zona, per  promuovere tempestivi in-terventi che possono soste-nere i bisogni e le necessitàdelle famiglie.

Per un ente locale of-frire e garantire servizi es-senziali, abbattere comple-tamente il peso della tasse

 per fasce deboli e svantag-giate o operare con atten-zione e prudenza per unas p e s a c h e p u n t i

all’efficienza e alla qualitàè un contributo altrettantodeterminante per promuo-vere concrete attività disostegno continue e nonepisodiche come il ricorsoai voucher.

Donato Piccinino, consigliere comunale Partito Democratico

Il costo orario dell’operatore che fruisce del voucher e che deve intervenire per lavori straordinarie occasionali di giardinaggio non può e non deve essere inferiore al costo per operatore chesi occupa della ramazzatura delle foglie assunto dall’impresa che ha in appalto dal Comune ilservizio di manutenzione del verde

L’

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 9/16

 

9

Buoni per raccomandati?I beneficiari verranno scelti attraverso un colloquio conil funzionario del Comune che renderà più discrezionale la selezione

ARCANGELO SANNICANDRO

a dato atto della sin-cerità con cui il

consigliere LudovicoPeschechera, nell’ultimoconsiglio comunale, haammesso con parole chiareche i 10.000 euro stanziatidalla giunta per l’acquistodei buoni lavoro servi-ranno ,in verità,solo a di-stribuire dei soldi a deicittadini scelti a discre-zione della amministra-zione comunale, in altre parole, agli amici degliamministratori.

Dopo le sue parole , patetici sono apparsi i di-

sperati interventi del sinda-co, dell’assessore Tedescoe del consigliere Arboreche si sono affannati a di-fendere l’indifendibile.

La truffa era stata bencongegnata.

“ Avviso pubblico per la ricerca di personale per lo svolgimento di presta-

 zioni occasionali di tipoaccessorio retribuito me-diante buoni lavoro (vou-cher)”.Così era intestata ladelibera di giunta n.97 del7/10/2011, così credetteroin un primo momento an-che i consiglieri di opposi-zione. Questi, ingannatidalle dalla promessa delsindaco che le loro propo-ste, intese a migliorare il bando, sarebbero state pre-se in considerazione, sof-focarono i sospetti di unatruffa che pur non manca-vano e votarono tutti a fa-vore della ratifica.

I sospetti sono diventa-ti ben presto certezze dopoil consueto voltafaccia del

sindaco che ha rifiutatoqualunque proposta mi-gliorativa delle opposizionie dopo un’attenta letturadelle clausole del bando.

Le dichiarazioni delconsigliere Peschechera

hanno completato il quadro.Leggendo il bando si rilevacome il tutto è congegnato

 per elargire ad una cinquan-tina di persone, che dispon-gono della raccomandazio-ne giusta, un obolo da unminimo di euro 7,50 all’oraad un massimo di 150 euro per 20 ore. I beneficiari ver-ranno scelti, infatti, attraver-so un colloquio conl’architetto Walter Grieco,su giardinaggio, pulizia, ma-nutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti(!) e tra-dotto in parole semplici, co-sì come onestamente il con-sigliere Peschechera hadichiarato, la scelta dovreb- be avvenire a discrezionedell’amministrazione.

Il sindaco ha esaltatotale meccanismo come unmezzo per alleviare la disoc-cupazione. Le opposizioniritengono che si tratti di unmeccanismo per ricompen-sare vecchie clientele e cre-arne di nuove. Non a caso,tra l’altro, è stata lasciatacadere nel vuoto la propostadei consiglieri Tarantino ePiccinino di rivolgersi al

centro per l’impiego e diassumere, all’occorrenza, i più antichi disoccupati dellalista. Rivelatore è stato an-che l’intervento dell’asses-sore Tedesco. Si è preoccu- pato di giustificare quelle

clausole del bando finaliz-zato a restringere il numerodei richiedenti: “non pote-

vamo correre il rischio chearrivassero migliaia didomande”. Tale preoccupa-zione spiega anche perchéal bando sia stata data scar-sissima pubblicità e il termi-ne stabilito per la presenta-zione delle domande fosse brevissimo.

Questa vicenda sarà ri-cordata come una vicendamiserabile. Non ricordo diaver mai assistito , negliultimi 50 anni, ad una stru-mentalizzazione della di-soccupazione tanto disgu-stosa. Ho già scritto dei buoni lavoro di MicheleTriglione. Egli ,in buonafede, aiutò tutti e tanti sen-za discriminazione alcuna,ma pagò con le dimissionisemplicemente perché usòmale il denaro pubblico,non garantendo equità etrasparenza: la sensibilità  politica e sindacaledell’epoca non lo potevatollerare. Oggi, dopo 37anni, sotto altra forma ri-tornano i “buoni”ma della

 buona fede di Michele Tri-glione non v’è traccia alcu-na. Si dice che attraversia-mo tempi bui. Non lisupereremo certo con unsindaco che non ama la lu-ce del sole.

Natale 1966: La giunta dell’epoca con la gioventù maschile di Azione Cattolica

V

ERRATA CORRIGEPer un errore involontario è stato digitato nello

scorso numero, a pag 8, il nome Antonio Tiritielloinvece di Cesare Tiritiello come componente dello staff del sindaco. Ce ne scusiamo.

ARTICOLI NON FIRMATIMolti degli articoli del Peperoncino Rosso non sono

firmati perché è prassi non porre alcun nome se è laredazione ad elaborarli. Gli articoli non firmati, dunque,sono tutti rivisti o scritti per intero da AntoniettaD’Introno.

ANNULLATA LA FESTA DEGLI ANNI D’ARGENTOEra stata organizzata alla sala Fontana la Festa per 

gli anziani over 60 il 15 dicembre scorso. È stata ,però,cancellata per mancanza di prenotazioni. Stanno ripe-tendo ogni giorno, in televisione e sui giornali, che lacrisi economica italiana sarà pagata soprattutto dalle pensioni degli anziani, ma al comune di Trinitapoli si

sperava che fosse una bufala dei soliti giornalisti comu-nisti pessimisti. Si è addirittura proposta una quota di37 euro a cranio che moltiplicati per due fanno 74 euro:una settimana di cibo per una coppia di arzilli vecchietti.

VIGILI URBANI SENZA STIPENDIO E TREDICESIMAMentre andiamo in stampa apprendiamo che il

sedicente Presidente dell’Unione, di Feo, non è riuscitoa pagare gli stipendi e la tredicesima ai Vigili Urbani.

È in corso un’affannosa ricerca della soluzione.Assistiamo all’esito scontato di una gestione incom-

 petente anche al bilancio dell’Unione, le cui entratederivano sostanzialmente solo dai proventi contravven-zionali e poiché con questi soldi si paga di tutto, per esempio, il doppio stipendio del Segretario Comunalee di altri, è andato a finire che mancano i soldi proprio

 per chi li produce. Non va dimenticato, tra l’altro, cheMargherita di Savoia ha ricevuto dal Presidente di Feocontributi per l’Estate Margheritana benché questoComune sia in debito verso l’Unione di oltre 150.000euro per quote sociali non pagate.

SOSPENSIONE LAVORI?I cittadini hanno ascoltato in consiglio comunale che

una ordinanza di sospensione lavori nei pressi della 167non sarebbe stata eseguita. Erano presenti a questadichiarazione i vigili urbani che hanno il compito divigilare su quanto accade sui suoli edificatori della nostracittà. Siamo perciò tranquilli che ogni cosa verrà verificata.

LAVORI PUBBLICI O LAVORI PRIVATI?In via Cerignola sono in corso lavori di fognatura.Come mai i vigili non intervengono per far apporre il

tabellone con l’indicazione degli elementi identificatividell’opera, così come la legge impone? Che ditta staintervenendo? Quale il finanziamento? Quale la stazioneappaltante?

Brevi anzi

“brevine”

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 10/16

 

a Pinacoteca provin-c i a l e “ C o r r a d oGiaquinto” di Bari ha

inaugurato il 26 nov. u.s. lamostra dedicata all’artistaAntonio Di Pillo consen-tendo al pubblico, grazieall’eleganza e all’ottimaorganizzazione degli spazie delle installazioni, di en-

trare a far parte di un veroe proprio percorso cronolo-gico-figurativo dell’artista.

A suggello della mo-stra, una raccolta fotografi-ca realizzata da G. Cilibertie S. Di Marco, fotografi del-la Pinacoteca provinciale diBari, esalta e reinterpretadettagli e particolari delle

opere del maestro.Antonio Di Pillo, nato

a Pratola Peligna nel 1909

e morto a Trinitapoli 20 an-ni fa, ha svolto tutto il suo percorso artistico in Abruz-zo, a Roma e per più di 40anni a Trinitapoli, dove haanche insegnato MaterieArtistiche nella locale scuo-

la media. Molti degli artistie professionisti di Trinita- poli sono stati suoi discepolie tutti ne ricordano la suagenialità e la sua personalitàaffascinante e complessache si riflette nelle opereche ha lasciato alla sua cittàdi adozione.

È a Trinitapoli, nei suoiultimi 30 anni di vita, chesi fa sempre più impellente

il suo rapporto con la fede,che lo porta a confrontarsi per decine e decine di voltecon il tema del “Crocifisso”(suggestivo il crocifisso re-galato al comune espostonella sala consigliare) e a

dedicarsi ad importanti ope-re sacre di dimensioni mo-numentali, come la porta in bronzo della chiesa di S.Giuseppe (da cui è trattauna formella della “Fuga inEgitto” stampata in coperti-na), il rilievo per la facciatadella chiesa dell’Immaco-lata dei francescani e la suagrande cappella funeraria.

Tra i soggetti preferiti,

 prevalenti sono le teste fem-minili, il cui collo cilindricosi allunga a dismisura, par-ticolare che gli avvalsel’appellativo de “il Modi-gliani di Trinitapoli”.

10

Un grande artista ignorato dall’Amministrazione ComunaleIl Modigliani del sud, come fu definito Antonio Di Pillo per le sue teste di donna dal lungo collo di terracotta,visse il periodo più creativo e produttivo della sua vita a Trinitapoli

Antonio Di Pillo: una mostranel ventennale della sua morte

L

anti i segni del suo passaggio terreno la-sciati in giro per il

 paese, ma la bellezza del-le sue creazioni non è sta-ta ancora ricambiata con

la dovuta attenzione chemerita questo “scultoreabruzzese in Puglia”.

Molte delle sue statuesono conservate nei più prestigiosi musei della re-gione Puglia e d’Italia, S.Ferdinando di P. gli haintestato una sala della

Biblioteca, nel Centroculturale cittadino, e la provincia di Bari gli ha

dedicato una mostra inte-ressantissima, ideata e cu-rata dalla direttrice dellaPinacoteca di Bari ClaraGelao. La sua città di ado-zione,però, non gli ha tri-

 butato nessun riconosci-mento ufficiale in questaoccasione.

Il 26 novembre a Ba-ri, nel maestoso palazzodella Provincia, era pre-sente all’inaugurazionedella mostra il popolo diTrinitapoli che apprezzòle sue qualità umane edartistiche, ma mancavanoi rappresentanti di quellagente che lo aveva stima-to come docente e sculto-re e amato come amico.

 Non c’è stato neanche

un messaggio scritto, daleggere durante la ceri-monia ripresa dalle tele-visioni nazionali e seguitada centinaia di politi-ci,artisti e professionisti  pugliesi, né un cennoqualsiasi di giustificazio-ne per far sentire la pre-senza delle istituzioni. Nulla. E non si riesce acapirne le motivazioni senon quella di una comple-ta sottovalutazione del prestigio che simili inizia-tive possono dare al no-stro paese.

Sarebbe auspicabileche l’attuale assessoraalla Cultura abbia la sen-sibilità di diffondere laconoscenza dello scultoreDi Pillo soprattutto tra glistudenti della scuola su- periore , organizzando in-contri e visite guidate a

Bari anche nei prossimitre mesi, essendo apertala mostra, a lui dedicatae intitolata “dove favolee sogni son pianura eroccia”, sino alla fine dimarzo. Ce lo auguriamocon tutto il cuore.

T

Figurina con coda di cavallo e piedi nudi seduta sospesacon braccia alzate (particolare), 1965.

Maternità (particolare), 1972.

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 11/16

 

11

Orgoglio africanoIn trentamila in nome di Samb e Diop

ENRICO FERROda IL FATTO QUOTIDIANOdel 18 dicembre 2011

e volete capire per-ché a Firenze c’è sta-ta “la più grande

manifestazione di immi-grati mai svolta in Italia” – come dice con le lacri-me agli occhi AlessioGramolati, il segretariodella Cgil della Toscana

  – dovete f issare losguardo su una foto. Ri-trae una donna bellissima,fiera come le regine afri-cane cantate da LeopoldSedar Senghor, il grande poeta della negritude e

  presidente del Senagalmoderno. È avvoltanell’abito della festa ed ècontenta di mandare alsuo uomo il ritratto suo edella figlia tredicenne,sono ben vestite e na-scondono la tristezza dellalontananza con un sorriso,grazie al lavoro del marito

che si spacca la schienain Italia hanno raggiuntoun pizzico di benessere.Una donna, una “vedova bianca” (così si chiamava-no le mogli dei “pane ecioccolata” italiani lascia-te da sole nei loro paesimentre i mariti lavoravanoda schiavi nelle minieredel Belgio o nelle fabbri-che della Germania), lamoglie di Modon Samb,

una delle due vittime uc-cise martedì scorso nelmercato di Piazza Dalma-zia.

“Lui non la vedeva dadodici anni – racconta unsuo amico – l’aveva la-

sciata quando era incinta.Lavorava tanto perché ilsuo sogno era di poter ritornare in Senegal eabbracciare finalmentesua figlia. Adesso Modon

tornerà nella sua terra, mada morto. Per lui non cisaranno abbracci, ma sololacrime”. È l’orgoglio delSenegal, del Marocco, delSudamerica, quello chesfila dalle tre del pome-riggio fino a sera per levie di Firenze. Si aspet-tavano diecimila persone,ne arrivano trentamila. La pelle è nera, olivastra, maanche bianca. Toscani efiorentini, tutti insieme ve-nuti nella città di Dante adare una grande lezione

di democrazia, di respon-sabil i tà e di civi l tàall’Italia intera. È unamassa in movimento cheha ormai preso coscienzadei propri diritti. Lavoranonelle imprese della concian e l l a T o s c a n adell’industria del lusso,nelle fonderie, nelle fab-

 briche del vetro, le lorodonne assistono anzianisoli. Sanno di essere partedel sistema produttivo delPaese, sanno che le tasseche pagano, i contributiche versano all’Inps, gliaffitti che onorano, sono parte importante del Pil diquesto Paese, e reclamanogiustizia e diritti. Non c’èuna parola, una sola, diodio nel corteo.

“Ci sentiamo offesiquando, dopo la strage dimartedì, ancora sentiamo parlare del gesto di un fol-le, no, questo è il prodottodi una cultura razzista, xe-n o f o b a , f a s c i s t a ” .

L’avvocato AissapouTaull Sall è stata ministrodel governo senegalese,

oggi è portavoce del Par-tito socialista, ma è a Fi-renze soprattutto come le-gale. “Abbiamo costituitoun pool di avvocati per fare una controinchiesta.Chi c’è dietro quel killer,chi lo ha istigato, qualiautorità gli hanno conces-so un porto d’armi? È un

atto di razzismo, per que-sto chiediamo anche alleautorità europee e mon-diali di avviare una inchie-sta internazionale”. “Forse – ci racconta Papa, del Se-negal pure lui – quelle vo-ci che avevamo sentito neigiorni prima della stragenon erano infondate. Unitaliano aveva detto ad al-cuni nostri fratelli che pre-sto ci avrebbero cacciato

con la forza dal mercato”.Cartello imposto a tut-te le telecamere da unaragazza di colore: “La pa-ce non è solo una parola,ma un comportamento ci-vico. Grazie”. Cartello

 portato da un lavoratoremarocchino: “Che c’entral’Africa con la crisi?”.

 Non solo braccia sfilanofino alla piazza di SantaMaria Novella, ma teste,cervelli che ragionano di politica e di diritti, uominie donne coscienti delle re-gole e delle leggi del no-stro Paese. “Mio figlio ènato qui, io lavoro e pagole tasse qui, ma non pos-siamo scegliere chi ci rap-  presenta, siamo italianisenza diritti”, ci diceSahid, che è venuto daUdine con gli altri fratellisenegalesi. Fratelli e sorel-le, si chiamano così tra diloro. E così li chiama En-rico Rossi, il presidentedella Toscana. Hanno vo-luto lui sul palco dopoqualche dissapore, nellafase preparatoria della ma-nifestazione, col sindacoMatteo Renzi. Il primocittadino, ci dicono, eramolto preoccupato per leconseguenze che il corteoavrebbe avuto sul trafficose si fosse spinto troppoverso il centro. I senega-

lesi non hanno gradito ehanno preferito evitare lasua presenza in piazza.Parla Rossi e lancia unappello al Presidente Na- politano. “Signor Presi-dente, riconosca ai feriti

il diritto di ottenere lacittadinanza italiana esubito. Questo è un atto

concreto di riconciliazionecon una comunità cosìduramente colpita”. Poiringrazia. “Grazie per averci invitato, grazie per averci aiutato a ritrovarel a n o s t r a a n i m ademocratica”. È il mes-saggio che i senegalesiaspettavano, il ricono-scimento di essere partedi una comunità. Moltoresta ancora da fare e lodicono gli altri politici presenti (Bersani, RosiBindi, Vendola, Landini,Rotondi, Ferrero) su cit-tadinanza e diritto di voto,cancellazione della ver-gogna dei Cie e chiusuradei siti web che inneg-giano al razzismo. La lottacontinua e il corteo siscioglie. La foto dellamoglie e della figlia diModon Samb viene ripo-sta. Ritrae due donne  bellissime e sole. Oraqualcuno dovrà trovare le parole giuste per dire alla più giovane che quel suo

 papà visto solo in foto-grafia è stato ucciso nellacivilissima Italia perchénero. Negro senza diritti.Da abbattere perchéclandestino.

Non solo braccia sfilano fino alla piazza di Santa Maria Novella, ma teste, cervelli cheragionano di politica e di diritti, uomini e donne coscienti delle regole e delle leggi delnostro Paese. “Mio figlio è nato qui, io lavoro e pago le tasse qui, ma non possiamo

scegliere chi ci rappresenta, siamo italiani senza diritti”

17 dicembre 2011. La manifestazione dei migranti a Firenze

S

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 12/16

 

I piccoli grandi lettori della Scuola ElementareIl concorso letterario Rifiniscila è stato vinto quest’anno da Michele Stranieri di quarta elementaree dalle classi IVA e IIIF della Don Milani di Trinitapoli

Il corso si articolerà in 12 incontri di due ore,condotti da esperti di scrittura creativa, psicologi,scrittori, blogger e artisti. Si cercherà, insieme,di costruire una auto/biografia, partendo dallamagia creativa delle parole e dalle tecniche dicomposizione di un testo , di ascoltare i raccontidelle “vite degli altri” e di scrivere utilizzandoabiti, cibi,citazioni, luoghi, momenti, branimusicali, film, foto. Pezzetti di un puzzle daricomporre e raccontare.

DATE E ANIMATORI13 marzo ore 17,30: Antonietta D’Introno Io scrivo: dal gioco di parola alla produzione di testi

17 marzo ore 17,30: Maria Dentico Io mi vesto: apro il mio armadio

20 marzo, ore 17,30: Maria Dentico Io mi svesto: il mio abito di dentro

27 marzo ore 17,30: Pasquale Braschi Io penso: prove di “momentismo”

31 marzo ore 17,30: Alicia Baladan Io disegno: racconto la mia vita con i disegni

3 aprile ore 17,30: Tony Di Corcia Io domando:una vita in un’intervista

10 aprile ore 17,30: Dino Amenduni Io twitto, io posto, io taggo: la mia vita in un profilo

17 aprile ore 17,30: Raffaele Floro Io mangio: i cibi della mia vita

21 aprile ore 17,30: Laura Tullio Io guardo: le tre immagini della mia vita

24 aprile ore 17,30: Raffaele Floro

 Io coloro: i colori della mia vita28 aprile ore 17,30: Raffaele Di Biase

 Io ascolto:le colonne sonore di una vita

9 maggio, ore 18,30: R. Tarantino e F. Tammaco Io interpreto: le vite degli altri

Partirà a marzo l’ineditocorso di scritturacreativa sulla biografia

IFINISCILA, nelsuo secondo anno divita, conquista inte-

re classi di scuola ele-mentare e media. Era unobiettivo che appariva

molto lontano allorchèl’iniziativa fu ideata co-me pretesto per invo-gliare i giovanissimi aleggere e gli adulti a ri-leggere con maggior 

consapevolezza un ro-manzo abbandonato inun angolo polveroso del-la memoria.

È una competizioneche si affida soltanto al  piacere della lettura edella scrittura e che non prevede grandi premi senon quello di far diven-t a r e u n r a c c o n t od’autore la “propria

storia”. Si invitano, in-fatti, i lettori a riscriverei finali dei romanzi pro- posti agli inizi delle va-canze estive.

Quest’anno la Glo-

 beglotter, il centro di let-tura che lo ha promossonell’ambito di LibriA-mo, ha suggerito di leg-gere il Gattopardo di To-masi di Lampedusa,

Salviamo Said di Brigit-te Smadìa e L’Isola diFuoco di Emilio Salgari,il racconto che ha stimo-lato la fantasia dei bam- bini di Trinitapoli e li hafatti arrivare tra i primitre classificati.

Molto allegra è statala manifestazione di pre-miazione delle classi chehanno avuto la soddisfa-

zione di ascoltare i lorofinali letti ed interpretatidall’attore FrancescoTammacco. Il piccoloMichele Stranieri, primoclassificato, ha ricevuto

dalla Globeglotter il co-fanetto delle opere diEmilio Salgari mentre leclassi IV A e III F hanno  preso in dotazione lacassetta di LibriAmo piena di libri di narrativa: una mini biblioteca acui tutti possono acce-dere. Ogni bambino,  poi, ha portato a casal’Instant Book dovesono stampate, a me-moria futura, le loro piccole opere.

Al di là dell’aspetto

celebrativo e gioiosodell’evento, si deve sot-tolineare che i bambiniche hanno ottenuto que-sto riconoscimento pos-sono essere consideratidei piccoli lettori “forti”,un’autentica eccezionein una scuola che proce-de, ormai, a passi da gi-gan te ve rso l ’e l imi-nazione del libro carta-ceo.

È una competizione che si affida soltanto al piaceredella lettura e della scrittura e che non prevede grandipremi se non quello di far diventare un racconto d’autorela “propria storia”. Si invitano, infatti, i lettori a riscriverei finali dei romanzi proposti agli inizi delle vacanzeestive

27 ottobre 2011. Scuola Elementare Don Milani, premiazione del concorso letterario “Rifiniscila”

R

12

Miò ScrittoRiscrivo la mia vita con parole nuove

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 13/16

 

n concorso letterario

mette insieme ungruppo di 12 giovaniappassionati di scrittura.“La corte dei fermenti”,come si sono autodefiniti,dopo la partecipazione alcontest letterario, decidedi continuare a scrivereracconti, sottoponendoli aduna reciproca e rigorosalettura critica.

Questa esperienza ha prodotto l’antologia Mondi sospesi con 24 racconti chesono stati raccolti in otto

capitoli tematici. Come silegge nella prefazione:

“C’è sempre un fantasmadal quale fuggire”. E que-

sta è stata la principale mo-tivazione che ha spinto gli

autori ad intraprendere unviaggio che li ha condotti

verso terre lontane, talvolta“oltre i limiti” delle regole

e delle convenzioni, pro-vando empatia e conforto

l’un l’altro, guardandosicon spietata profondità allo

specchio per poi ritornareda questo viaggio più forti, più arricchiti e più consa- pevoli.

Un viaggio insidioso,che attraversa i mille sen-tieri della vita.

Questi giovani Mondi sospesi, fragili come tuttig l i a l t r i m o n d idell’umanità, appesi ad unfilo e mossi dal vento edalle tempeste della vita,hanno avuto il coraggio dimettersi “in piazza”, cioè

di produrre questa loroopera collettiva, pubblicata

dal ilmiolibro.it , una nuovafrontiera dell’editoria checonsente di produrre in proprio un libro e di nonsprecare copie invendute.

Il testo è affidato ai let-tori che sono gli unici adecidere se varrà la penaleggerlo oppure relegarloin un angolino della pro- pria biblioteca. Lettori, ov-viamente, “forti”, allenatia riconoscere il valore diun’opera che durerà neltempo.

“Mondi sospesi”, una sfida al grande mercato editorialePresentati il 10 dicembre scorso, dal Centro di Lettura GlobeGlotter, i 24 racconti scritti da 12 autori di tutta Italia.

Si tratta dell’opera prima del gruppo “La corte dei fermenti” che ha già conquistato molti lettori e “fan” della rete

UQuesti giovani “Mondi sospesi”, fragili come tutti gli altri mondi

dell’umanità, appesi ad un filo e mossi dal vento e dalle tempeste

della vita, hanno avuto il coraggio di mettersi “in piazza”, cioè

di produrre questa loro opera collettiva, pubblicata dal

“ilmiolibro.it”, una nuova frontiera dell’editoria che consente di

produrre in proprio un libro e di non sprecare copie invendute.

Ci sono giorni felici…Fotografo, scrittore e una eccezionalecapacità di interpretazione degli eventi

i sono giorni feliciche ricorderai persempre. Giorni in

cui fai cose che pertanto tempo hai tenutoda parte.

Ieri mi è capitato ungiorno di questo tipo:la presentazione dellibro “Mondi sospesi”

a Trinitapoli.Erano presenti cin-

que autori (tra di essiio) ed è stato STRANO

sentirli parlare, scorge-re la loro soddisfazio-ne.

È stato COMMO-VENTE ammirare lapiccola rappresentazio-ne teatrale, preparata

per noi dall’associa-zione che ci ha ospitati,che raccoglieva in ma-niera tanto originale al-cuni racconti.

È stato EMOZIO-NANTE riceve compli-menti e domande dasconosciuti che si sonoentusiasmati leggendodei racconti scritti, co-sì… in solitudine!

È stato PIACEVO-LE sentirsi chiamare

“Anto Superbat” senzascoppiare in una grossarisata e spiegare, in ma-niera appassionata, ilmio mondo! E poi ve-dere gente apprezzarele mie fotografie cari-

namente sistemate suicavalletti.

È stato FANTASTI-CO parlare di Winstone soprattutto di Julia.

Piccoli sogni che sirealizzano!

Anto Sb(da antosuperbat.blogspot.com,

10/12/2011)

Gli autori di “Mondi sospesi” a confronto con il pubblico.Antonietta D’Introno presenta il libro “Mondi sospesi”.

Alberi in attesa di attraversare la strada.

C

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 14/16

 

“Parole sotto vuoto”, un corso di teatro tra performance e ripreseLa Globeglotter organizza in febbraio un laboratorio teatrale che curerà la preparazione artistica dei partecipantiattraverso l’espressività del corpo e della voce, la visione di 6 spettacoli e la sceneggiatura di un cortometraggio.

P

Info: Centro di Lettura Globeglotter - via Staffa 4 - Trinitapoli Tel. 0883634071 * 3401206412 (GlobeGlotter * 3398363315 (Rosa)

www.globeglotter.it

Il Teatro del venerdìartirà venerdì 17febbraio 2012 larassegna teatrale

organizzata da Il centrodi lettura GlobeGlotter intitolata   Il teatro de lVenerdì.

Sei appuntamenti,tra i serio e il faceto, per trascorrere la serata re-spirando parole teatrali.

Sette persone, quattrouomini e tre donne, an-dranno in scena raccon-tando di noi, di ciò cheeravamo, di cosa studia-mo e di cosa siamo oggi.

Otto professionisti,

tra attori e musicisti, cic o n d u r r a n n o o r asull’Olimpo, ora nel‘600, ora nei giorni no-stri.

 Il teatro del Venerdì

si terrà nella sede di Li- briamo in via Cairoli 23a Trinitapoli.

Ingresso ore 20.30.Inizio spettacolo ore 21

Calendario spettacolidel venerdì:

17 FEBBRAIO 2012

 L’eretico furore di e conFrancesco Tammacco

  La vita del filosofoGiordano Bruno accusa-to d'eresia e per questo

ucciso il 17 febbraio del 1600 bruciato vivo, a Roma in Campo de' fio-ri.

 Il filosofo è tutt'oggi simbolo della libertà dicoscienza e di pensiero.

2 MARZO 2012

  Alternativamente in-consueto di e con FabioGiacobbe

  I l m e r a v i g l i o s omondo femminile vistodall’osservatorio pri-vilegiato di un attoreche ha avuto la fortunao sfortuna di nasceree crescere in un mon-do tutto al femminile.

Si passa poi allatv, ai vizi italici, alle

 poesie dissacranti ed allo “studio” dei dia-letti per entrare inquella cultura meri-dionale che è un no-

 stro grande patrimoniodi passioni e sentimen-

ti .

16 MARZO 2012

 Donne molto occupatis- sime di e con CarmelaVincenti

Una ironica e graf-  fiante “full immersion”da parte dell’attrice ba-rese nell'universo scom-binato della donna con-temporanea.

30 MARZO 2012

 La collina di Panta-leo Annese con Vin-cenzo Mastropirro aiflauti, Federico Anco-na alla tastiera e per-cussioni, Vito Vilardialla chitarra, RobertoVitelli per la danza ecoreografia.

“La gente si cono-sce non per il nome che

 porta ma per il mestie-re che fa o per la ma-lattia di cui soffre...”,

lo spettacolo diventa,cos ì , i l luogo de l le“Presenze Assenti” diotto dei personaggidella celebre Antologiadi Spoon River di Ed-gar Lee Masters, che

attraverso le canzoni diDe Andrè riprendonovoce raccontando sto-rie d'amore, di abban-dono, di rivincite. Sto-rie di ordinaria poesiaumana e di libertà.

13 APRILE 2012

  Mitici (…so’ proprio forti ‘sti Greci) di e conDomenico Clemente

Da Zeus ad Ulisse,storie di Dei, di Eroi edi Uomini di altri tempi,r accon t a t e a modomio…

27 APRILE 2012

 Diverse con Mariella

Parlato e Rosa TarantinoDue gemelle, due so-

relle, due vite apparente-mente diverse. La sexye la sfigata a confronto.

arole sotto vuoto èun laboratorio digiochi con le tecni-

che teatrali caratterizzatodall’esplorazione corpo-rea, dall’ integrazionecorpo/voce e dall’improv-visazione. Ma molta at-tenzione verrà dedicata

alla parola, alla sua pro-fondità, alla suo suono.La parola pensata e la pa-

rola parlata.Parole sotto vuotosarà condotto dall’attriceed operatrice teatrale Ro-sa Tarantino che spiega:“  Le parole sotto vuoto

 sono quelle a lunga con- servazione, le parole che

manteniamo in un ba-rattolo ben sigillato perché non si sciupino eche tiriamo fuori solo al momento opportuno,certi che, una voltamesse fuori, non ver-r anno c on t ami na t edall’esterno.

 Le parole sotto vuotoappartengono a chi ha il coraggio di fare teatro eche conserva, quindi, parole sensibili, paroleimprovvisate, parole speciali.

 E, soprattutto, paroleche resistono”.

Gli incontri sono

aperti dai 14 anni in su esi terranno il venerdì dalleore 19.30 alle ore 21.30e il sabato dalle ore 16.30alle ore 18.30.

A fine corso, gli allie-vi saranno protagonisti diun cortometraggio scrittoda Raffaele Tedeschi(tratto dal progetto Parolesotto vuoto di Rosa Ta-rantino) e diretto da Mi-chele Pinto della Mor-pheus Ego Kinema diRuvo.

Inizio corso:venerdì

10 febbraio 2012.P

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 15/16

5/12/2018 Il Peperoncino Rosso - dicembre 2011 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-peperoncino-rosso-dicembre-2011 16/16

 

ANNO VII n. 01 / MARZO 2011

Il mondo è stato creato peressere ricreato … dalle donne

(Da sinistra). L’attrice e operatrice teatrale Rosa Tarantino, la pittrice e decoratrice Maria Elena

Vincitorio, la soprano Michela Sarcina, la visual merchandiser Marina Frisi, l’insegnante d’arte

Daniela Miccoli e la danzatrice coreografa Anna Ilaria Davvanzo sono le giovani energie creative

di un paese che ha cominciato a prendere sul serio il concetto di pari opportunità.

CON NOI UN ANNO DI LIBERO PENSIERO25 aprile - 1º Maggio: due feste sempre più

significative nel medioevo berlusconiano

Cerignola, 1º Maggio 1947: la prima festa libera dei lavoratori dopo il ventennio fascista. (Foto: Archivio di Maurantonio Capodivento)

ANNO VII n. 02 / MAGGIO 2011

Chiare, fresche e dolci acque

Se la matematicanon è un’opinione… pag. 2

 Todos caballeros:e i consiglieri li prenderemoi n presti to a ll’ es terno? pag. 3

L’Acquedotto Pugliese:il più grande d’Europa pag. 4

Una minoranzagoverna Trinitapoli pag. 8

S ’è scordato la fami gli a pag. 10

Costanza Pesch echera pag. 12

Rifiniscila, il concorsodella GlobeGlotter pag. 14

Giorno per giornoi commenti di Cumà Loretina pag. 15

L’Acquedotto Pugliese torna ai pugliesi. Il governo regionale, con una coincidenza simbolica,obbedisce immediatamente alla volontà popolare espressa con i referendum del 12 e 13 giugno.

S O M M A R I O

L’acquaiuolo “Turidd”. Per anni ha trasportato acqua dalle fontane pubbliche alleabitazioni dei casalini.

ANNO VII n. 03 / LUGLIO 2011

 Trasparenza, legalità e partecipazione

Peppino Brandi, Donato Piccinino, Anna Maria Tarantino e Pasquale Lamacchia durante la conferenza stampa tenuta nell’ Auditoriumdell’Assunta il 28 luglio 2011. (Foto di Graziano Lattanzio).

Conferenza stampa del 28 luglio 2011: Vie Nuove e Trinitapoli da Vivere valutano i primi passidell’amministrazione di Centrodestra. Trasparenza, legalità e partecipazione già dimenticate.

ANNO VII n. 04 / AGOSTO 2011

Vietato l’ingresso al Comune!

I consiglieri: Gaetano Todisco, Luigi D i Pace, Giuseppe Muoio, Anna Maria Tarantino, Donato Piccinino, Bernardo Lodispoto, Bernardinodi Benedetto, Giacinto Perrucci seduti sulla scalinata di San Giuseppe durante la conferenza stampa di agosto.

Incredibile, ma vero. Il sindaco Francesco di Feo vieta ai consiglieri dell’Unione dei Comunil’uso di qualsiasi locale comunale per svolgere le conferenze stampa

ANNO VII n. 05 / SETTEMBRE 2011 ANNO VII n. 06 / NOVEMBRE 2011

Quando si viveva insieme

Estate 1985, Largo Parlamento. (Foto Michel)

Ci sono stati tempi in cui il popolo discuteva e risolveva in strada i problemi di sopravvivenza. Torniamo in piazza insieme per non farci schiacciare dalla speculazione finanziaria.