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Il paesaggio industriale: riconversione e riqualificazione 8 maggio 2015
Silvino Salgaro Università di Verona
• Argomenti • - Il paesaggio industriale
• Su un medesimo palcoscenico (contesto reale fisico) la trasformazione del territorio indotta dall’uomo è proseguita per necessità economiche e sviluppo (Antiseri)
• Allo sviluppo è subentrata la crescita… • …e alla crescita la crisi…
– Quali prospettive per il paesaggio industriale?
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Il paesaggio industriale
• È frutto di cambiamenti produttivi relativamente recenti: riconducibili a precisi modelli tassonomici
• Risente del contesto fisico e culturale • Strettamente connessa al contesto/paesaggio agrario
• Si possono distinguere tre fasi – 1^ fase = Paleotecnica – 2^ fase = Neotecnica – 3^ fase = Meccatronica
1^ fase = Paleotecnica • Trova i suoi prodromi nelle attività protoindustriali (mulini, magli,
segherie ad acqua, filande, cotonifici, zuccherifici, fornaci, tabacchifici) e nell’artigianato urbano (perché urbano?)
• Si basa su cinque fattori – Energia (fossile, non rinnovabile)
• Materie prime (ferro) – Manodopera – Trasporti e comunicazioni
• Mercati (città)
• L’energia da mezzo di trasformazione di prodotto si propone come mezzo di modifica dello stato della materia
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Officine ferroviarie
• Officine ferroviarie
Lanificio Rossi zuccherificio
Fornace
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San Michele Extra, Lanificio Tiberghien
Effetti
• Un processo industriale puntiforme, a macchie di leopardo
• Condizionato da presenza di energia e materie prime
• Da cui l’Italia si trova inizialmente esclusa per carenza di risorse minerarie ed energetiche
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2^ fase = Neotecnica
• Introduzione energia idroelettrica
• Energia rinnovabile, facilmente trasportabile, ma…
• …differenze Nord/Sud, bacini idrografici/ idroelettrici, scompensi trasporto inerti e crisi ripascimento spiagge, sviluppo squilibrato aree
Ford introduce la catena di montaggio
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Nascita borghesia e proletariato
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Effetti
• Sfruttamento risorsa idrica, Adige
• Canali industriali (spesso prima con finalità irrigue)
• Prima industrializzazione (legata a ferrovia e produzioni agrarie)
• Periferie urbane (espansione urbana con quartieri operai)
• Dallo sviluppo alla crescita…
Canale Biffis
• Progettato da Fernando Biffis nel 1913 a scopo irriguo fu iniziato nel 1928 e terminato nel 1943
• Alimenta due centrali idroelettriche a Bussolengo e Chievo
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Lavori di realizzazione del canale
Centrale di Bussolengo
Centrale del Chievo
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Canale Camuzzoni • Progettato nel 1776 da Simone Bombieri e Adriano Cristofali,
viene riproposto da Enrico Carli (1872 per difficoltà economiche città soggetta a
servitù militari) e realizzato da Giulio Camuzzoni senatore e sindaco della città qualche anno dopo (1885) anche come scolmatore Adige dopo piena del 1982
• Non accettato inizialmente da tutti (agricoltori timorosi a sud e contrari a nord per risorsa idrica), da cui progetto Giuliari
Canale Camuzzoni Mappa di Verona con tracciato il progetto del canale nel 1776
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Tratta da E.Carli, Il canale Camuzzoni, 1875
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Immagini tratte da Il Canale Camuzzoni di M. Zangarini
Canale Giuliari - Milani
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Cotonificio Manifattura Festi Rasini demolito nel 1989 Immagine tratta dal sito Tericordito.it
Immagine tratta dal sito Tericordito.it
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Centrale della Bassona a San Giovanni Lupatoto Immagine tratta dal sito Tericordito.it
3^ fase = Meccatronica
Inizio con prima (1973-74) e seconda (1979-80) crisi petrolifera - Onda lunga = Industrializzazione aree depresse (sovvenzioni, inquinanti)
- Riconversione impianti, linee produttive, processo/prodotto
- Rilocalizzazione e delocalizzazione
Crisi della crescita e dello sviluppo…
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Effetti
• Sostituzione materie prime e prodotti
• Mercato di sostituzione
• Sostituzione manodopera (innovazione tecnologica e terziario)
• Tante scatole….di cemento sul territorio
Il lingotto di Torino ieri e oggi
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Dalle tute blu … …alle tute bianche
Rilocalizzazione Fiat Melfi
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Melegatti pandoro da Corso Porta Borsari 21…
…a Circonvallazione Raggio di Sole… a San Giovanni Lupatoto
Uteco di Colognola ai Colli
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Effetti paesaggistici
• Spesso devastanti …perché si crea frattura storico-culturale (anche se non tutto deve essere conservato)
• Mancanza di cultura (il nuovo è meglio a prescindere sia tra la popolazione che tra gli amministratori)
• Pochi i casi di recupero/tutela
Corte Lepia
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La cartiera di San Giovanni Lupatoto
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Conceria Zavater Barana a San Giovanni Lupatoto
demolita nel 2002
Oggi supermercato Eurospin
Lo sviluppo industriale di Verona negli anni della crescita
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INDUSTRIAL HERITAGE
• Attualmente si è affermata l’idea che per comprendere e acquisire il significato e il valore del fenomeno industriale non ci si può limitare l’analisi all’indagine architettonico-stilistica degli edifici destinati alla produzione.
• Per comprendere il valore culturale del fenomeno industriale si ritiene fondamentale:
- indagare le architetture della produzione, - il savoir-faire tecnico, - le implicazioni sociali, le filosofie paternalistiche
imprenditoriali, - la simbologia politico-economica, - l’organizzazione gerarchica societaria - la psicologia, la sociologia, la comunicazione di
massa.
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• Dall’Archeologia industriale si passa al concetto di patrimonio industriale
• Patrimonio industriale o industrial heritage ciò che rimane delle attività di trasformazione svolte dall’uomo e del loro impatto sull’ambiente e sulla società
• Le soluzioni al momento riguardano per lo più un recupero legato ai servizi (Esselunga, Etaly, Bricoman, Ikea). Ma piuttosto di niente, meglio….
Ex manifattura tabacchi
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Quali soluzioni? Difficile a dirsi per
- necessità di crescita/sviluppo - pressione sociale - consenso politico
- Necessaria cultura per limitare i danni al territorio e al paesaggio (oltre che all’ambiente)
- Oltre la legge a legittimare interventi sul territorio, mi piacerebbe pensare che ci potesse essere la sensibilità del committente e la cultura del progettista che, “Professionista a tutto tondo”, sapendo di operare sul paesaggio, è in grado di suggerire ed elaborare soluzioni compatibili con l’ambiente (forme del territorio), i modelli produttivi (economia), i significati e i valori propri dei residenti, fruitori ultimi dello spazio e delle sue caratteristiche e potenzialità
• Grazie per l’attenzione!
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Villa Boschi Isola della Scala
Villa Vo’ Pindemonte a Isola della Scala
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Villa Marogna a Nogara