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Anno XLVI -17 Settembre 2018 www.guidaviaggi.it Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 n° 46 art. 1 - CN/AN. Detentore del conto è l’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano - Prezzo per copia euro 0,50 Il nodo ritardi aerei La Direttiva Pacchetti alla prova del mercato italiano Preoccupazioni per il trade, che cerca soluzioni alternative per evitare disagi Ci sono ancora temi da chiarire e le agenzie non sono ancora pronte a recepirla Tra cancellazioni, overboo- king, guasti tecnici e scioperi del personale è stata un’estate turbolenta per il trade. L’in- contro dell’Enac con i re- sponsabili delle compagnie A poco più di due mesi dal recepimento della nuova di- rettiva il sentiment comune è che tra le adv regni uno stato generale di confusione. In- nanzitutto l’adv si trova a ge- stire una complessità che prima non aveva, per esempio quando fa il contratto deve consegnare il modulo infor- mativo: c’è ancora qualcuno che non sa neanche che è da IN QUESTO NUMERO I rischi del prodotto city break Pag. 2 FOCUS L’INTERVISTA I piani di Iberia nell’era Ndc Pag. 5 PAESI AL MICROSCOPIO In Kenya il trend è il “solo safari” Pag. 14 NUMERO 1554 DA PAG. 2 PAG. 4 Il successo di Air Italy sulle rotte Usa Pag. 8 Il test di Alpitour sul target “universitari” Pag. 9 ECONOMIA PROVATI fare, altri che devono capire quando consegnarlo, se nella fase di preventivazione, quan- do si firma il contratto o poco prima. Inoltre, l’adv deve ca- pire quale dare visto che ci sono 8 moduli, in base a ciò che sta proponendo. Poi c’è la questione degli oneri, molti punti vendita temono che sia peggio di prima, in realtà l’adv che fa i servizi turistici collegati ha minori responsa- bilità rispetto a una che or- ganizza. Ci sono network che hanno rifatto, inoltre, il con- tratto alla luce delle modi- fiche legate alla nuova nor- mativa sulla privacy realizzando un documento unico. Ma è necessario spiegare i punti di quest’ultimo che devono es- sere compilati. Infine, il nostro Paese risulta come sempre un caso a sè. Il tutto è dettato dal federalismo cui è sottoposto il turismo, per cui ogni regione ha com- petenza in materia. Nono- stante, quindi, siano in vigore una nuova direttiva e un nuovo codice del turismo le regioni non hanno ancora provveduto ad aggiornare le proprie legislazioni. Le isole di Tahiti e il sogno della vita Pag. 12 Distribuzione, la svolta di Club Med Pag. 11 aeree operanti in Italia e con Assaeroporti per una valuta- zione dell’andamento della prima parte della stagione estiva non è servito a evitare i danni. Volotea, tanto per fare un esempio, ha rischiato di ve- dersi sospendere la licenza nel corso della stagione e Ryanair è dovuta venire a patti con i sindacati per scon- giurare ulteriori gravi danni economici dopo lo stop dei collegamenti per carenza di personale. Per non parlare di Blue Pa- norama, che tra guasti tecnici dovuti ai sistemi di accetta- zione in Grecia e altri disser- vizi, ha avuto una stagione difficile, o ancora al caso di Cabo Verde Airlines, con un tira e molla continuo tra li- cenza sospesa e ripristinata. Le agenzie di viaggi da noi interpellate hanno citato la soluzione di dirottare le pre- notazioni verso le compagnie di linea, maggiormente in grado di gestire casi di stra- ordinaria amministrazione, ma Fiavet chiede anche maggiore rigore nel conrollo e nelle sanzioni.

Il nodo ritardi aerei IN QUESTO NUMEROimmagini.guidaviaggi.it/_1_gv_settimanali/1554.pdf · gnia aerea rumena Aviro Air, specializzata in voli charter, che questa estate ha costretto

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Anno XLVI -17 Settembre 2018www.guidaviaggi.it Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 n° 46 art. 1 - CN/AN. Detentore del conto è l’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano - Prezzo per copia euro 0,50

Il nodo ritardi aerei

La Direttiva Pacchetti alla prova del mercato italiano

Preoccupazioni per il trade, che cerca soluzioni alternative per evitare disagi

Ci sono ancora temi da chiarire e le agenzie non sono ancora pronte a recepirla

Tra cancellazioni, overboo-king, guasti tecnici e scioperidel personale è stata un’estate

turbolenta per il trade. L’in-contro dell’Enac con i re-sponsabili delle compagnie

A poco più di due mesi dalrecepimento della nuova di-rettiva il sentiment comune èche tra le adv regni uno statogenerale di confusione. In-nanzitutto l’adv si trova a ge-stire una complessità cheprima non aveva, per esempioquando fa il contratto deveconsegnare il modulo infor-mativo: c’è ancora qualcunoche non sa neanche che è da

IN QUESTO NUMERO

I rischi del prodotto city break Pag. 2FOCUS

L’INTERVISTAI piani di Iberia nell’era Ndc Pag. 5

PAESI AL MICROSCOPIOIn Kenya il trend è il “solo safari” Pag. 14

NUMERO

1554

DA PAG. 2

PAG. 4

Il successo di Air Italy sulle rotte Usa Pag. 8

Il test di Alpitour sul target “universitari” Pag. 9

ECONOMIA

PROVATI

fare, altri che devono capirequando consegnarlo, se nellafase di preventivazione, quan-do si firma il contratto o pocoprima. Inoltre, l’adv deve ca-pire quale dare visto che cisono 8 moduli, in base a ciòche sta proponendo. Poi c’è laquestione degli oneri, moltipunti vendita temono che siapeggio di prima, in realtàl’adv che fa i servizi turistici

collegati ha minori responsa-bilità rispetto a una che or-ganizza. Ci sono network chehanno rifatto, inoltre, il con-tratto alla luce delle modi-fiche legate alla nuova nor-mativa sulla privacy realizzandoun documento unico. Ma ènecessario spiegare i punti diquest’ultimo che devono es-sere compilati. Infine, il nostro Paese risulta

come sempre un caso a sè. Iltutto è dettato dal federalismocui è sottoposto il turismo,per cui ogni regione ha com-petenza in materia. Nono-stante, quindi, siano in vigoreuna nuova direttiva e unnuovo codice del turismo leregioni non hanno ancoraprovveduto ad aggiornare leproprie legislazioni.

Le isole di Tahiti e il sogno della vita Pag. 12

Distribuzione, la svolta di Club Med Pag. 11

aeree operanti in Italia e conAssaeroporti per una valuta-zione dell’andamento dellaprima parte della stagioneestiva non è servito a evitarei danni. Volotea, tanto per fare unesempio, ha rischiato di ve-dersi sospendere la licenzanel corso della stagione eRyanair è dovuta venire apatti con i sindacati per scon-giurare ulteriori gravi dannieconomici dopo lo stop deicollegamenti per carenza dipersonale. Per non parlare di Blue Pa-norama, che tra guasti tecnici

dovuti ai sistemi di accetta-zione in Grecia e altri disser-vizi, ha avuto una stagionedifficile, o ancora al caso diCabo Verde Airlines, con untira e molla continuo tra li-cenza sospesa e ripristinata. Le agenzie di viaggi da noiinterpellate hanno citato lasoluzione di dirottare le pre-notazioni verso le compagniedi linea, maggiormente ingrado di gestire casi di stra-ordinaria amministrazione,ma Fiavet chiede anchemaggiore rigore nel conrolloe nelle sanzioni.

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il weekend che spezza laroutine invernale è appan-naggio delle online travelagency.Considerati i ritardi aerei e lenuove regole sui bagagli in

cabina delle low cost, siregistrano incertezze sulle

Cancellazioni, overbooking,guasti tecnici, scioperi delpersonale. Sono le tante cau-se di disservizio intervenutequesta estate nei cieli italiani.L’incontro dell’Enac con i re-sponsabili delle compagnieaeree operanti in Italia e conAssaeroporti per una valuta-zione dell’andamento dellaprima parte della stagioneestiva non è bastato a scon-giurare i danni.

Efficienza a rischioEfficienza, regolarità e qualitàdei servizi, requisiti essenzialiper l’offerta del servizio aereo,hanno avuto difficoltà ad im-porsi questa estate. Volotea,tanto per fare un esempio, harischiato di vedersi sospen-dere la licenza nel corso dellastagione e Ryanair è dovutavenire a patti con i sindacatiper scongiurare ulteriorigravi danni economici dopolo stop dei collegamenti per

L’estate dei disservizi2 FOCUS

Trasporto aereo

di Laura Dominici

17 Settembre 2018 - n° 1554

Tra cancellazioni, scioperi, guasti tecnici le agenzie di viaggi hanno vissuto una stagione più complicata che mai

carenza di personale. Per nonparlare di Blue Panorama, chetra guasti tecnici dovuti ai si-stemi di accettazione in Gre-cia e altri disservizi, ha avutouna stagione difficile, o an-cora al caso di Cabo Verde

Airlines, con un tira e mollacontinuo tra licenza sospesae ripristinata.

Le vittime dei disagi“La tematica dei ritardi è unpo' come quella degli scioperi

– commenta Ivano Zilio,presidente di Primarete -. Ilviaggiatore, in qualsiasi diquesti due disservizi inceppi,individua nell’agenzia coleiche dovrebbe risolvergli la pro-blematica, in quanto lui ha

pagato. Però le cose non vannoproprio così. Già da qualcheanno il problema dell’escala-tion dei vettori è in crescita”.Alla fine la vittima maggiorediventa l’adv e anche il touroperator. Un esempio in tal

senso è quello della compa-gnia aerea rumena Aviro Air,specializzata in voli charter,che questa estate ha costrettoi t.o. del Centro Sud a ripro-teggere i propri clienti con al-tri voli. “E’ emersa una grossaproblematica nella riprote-zione – dichiara Zilio - inquanto l’aeroporto di Roma,per esempio, è risultato moltocarente di voli disponibili nelledestinazioni prescelte”.

Il ruolo della DirettivaInoltre dal 1 luglio è anchescattata la normativa dei pac-chetti turistici, dove il cliente,in casi come questi ha una tu-tela ben cadenzata e definita.“ Il problema che abbiamo ri-scontrato – commenta Zilio -è che nonostante le Direttiveeuropee ben precise sulla ma-teria pacchetti, le risposte daparte delle compagnie aeree inmateria di riprotezioni edeventuali rimborsi non sono

City break, prodotto sensibileE’ prassi con il rientro dallevacanze estive alleviare l’ansiacon la programmazione diweekend autunnali e viaggibrevi, ormai un prodottoconsolidato in agenzia diviaggi nonché sulle Ota. Peralcuni mercati come quelloinglese, di grandi viaggiatori,si tratta di pacchetti am-piamente commercializzatidai tour operator. C’è persinoun “Barometro dei city break”che da dieci edizioni stila la li-sta delle destinazioni europeepiù convenienti, esaminan-done 36. Brilla l’Est, con Cracovia cheemerge come la capitale piùeconomica per un brevesoggiorno (si considerano almassimo tre notti) con unaspesa di appena 164 sterline,mentre le capitali baltiche diVilnius (Lituania) e Riga(Lettonia) sono seconde, Var-savia e Budapest (183 sterline)a seguire. “Ma non è solol’Europa dell’Est a dominarel’offerta dei city break – spiegaPost Office Travel Money,servizio di trasferimento didenaro inglese facente capoalla società postale diproprietà governativa -: Atene(200 sterline) è la destinazione

più competitiva dell’Ovest con,ad esempio, i costi più bassiper il cibo, mentre Lisbona(208 sterline) e Lille (inFrancia al confine con ilBelgio) rientrano nella Top

10”. Il barometro riferisceanche della diminuzione dei

prezzi a Stoccolma, la piùvantaggiosa delle capitali nor-diche, dove la vita è piuttostodispendiosa. Roma si collocasu una fascia di prezzo media,con 281 sterline, Venezia

risulta costosissima con 423.Acquistato facilmente online,

prenotazioni? Risponde alladomanda Lastminute.comche nel periodo settembre-novembre 2018 vede unincremento dei booking dellacombinazione volo più hotelpari al 60% mediamente. Inparticolare, Barcellona svettaa +110%, Parigi del 136%,Valencia +128%, per citare gliincrementi maggiori. “Relativamente alle nuovedestinazioni non si registranograndi cambiamenti rispettoagli anni passati, ma facendouna comparazione tra 2017 e2018 le destinazioni piùcresciute sono Francoforte,Disneyland Paris, Firenze”,spiegano dall’azienda. Entrando in un’agenzia di vi-aggi tradizionale emergequalche sana preoccupazio-ne, nonostante non abbiaavuto problemi con le lowcost bensì con i ritardi di BluePanorama e per pacchettiacquistati da tour operator. E’L’Ora Feliz Viaggi di Col-lebeato, in provincia di Bre-scia, a fornirci un commento.Così la titolare, Giulia Stur-mann: “Dopo le problema-tiche dell’anno scorso ho cer-cato di vendere il menopossibile Ryanair preferendo

easyJet, la quale in linea dimassima mi dà meno pro-blemi ed è orientata al pro-blem solving nel caso didisservizi – osserva -. Ma devoammettere che nella maggiorparte dei casi ho cercato divendere il volo di linea,considerato che se prenotatocon anticipo, costa pressappocouguale; talvolta ho venduto unvolo di linea anche con lo scaloe combinato con una low cost,spiegando al cliente il rischioa cui andava incontro nelmomento in cui si fosseroverificate cancellazioni o ri-tardi”. Per l’autunno e l’inverno pros-simi, Sturmann si dice “moltopreoccupata per i disagi chepossono sopraggiungere a cau-sa di scioperi poco prevedibilie a livello europeo, con un’as-sistenza al passeggero che peralcuni vettori non è affattobuona; inoltre, i cambi di po-licy sui bagagli non aiutano,ma sono risolvibili vendendoai clienti un imbarco prio-ritario, per evitare a prioriqualsiasi problema”. E questo, naturalmente, ilmanager delle venditeancillary di Ryanair lo ha ca-pito benissimo. P. Ba.

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3FOCUSTrasporto aereo

17 Settembre 2018 - n° 1554

state così tempestive né pre-cise”. Gli fa eco Ivana Jelinic, pre-sidente di Fiavet Nazionale:“A monte c’è il problema dellamancata applicazione dellenuove norme imposte dallaDirettiva nei confronti dei vet-tori, e mi riferisco ad inadem-pimenti per cambio nome emancate assistenze. E’ untema delicatissimo – sostiene- dove le agenzie di viaggi sonocoinvolte in prima linea perchési interfacciano con il clientefinale”.

Dirottare le venditeLa prenotazione del volo ae-reo con il servizio a terra, ilpacchetto di viaggio base perintenderci, è un must dellavendita in agenzia e dà qual-che mal di pancia all’interme-diazione. “E’ un tema compli-cato – sottolinea Jelinic -perché ogni vettore rappre-senta una storia a sé, e lo ab-biamo visto questa estate traVolotea, che ha corso il rischiodi vedersi sospendere la li-cenza dall’Enac, e gli scioperidi Ryanair.... Occorre distin-guere tra questioni tecniche equestioni sindacali ed è untema che vede la Fiavet con lemani legate”.Cosa fare allora per garantireun servizio regolare ed evi-tare il più possibile i disagi?

“Il garante rimane l’Enac – re-plica la presidente - e il suointervento è l’unico in gradodi ripristinare un punto diequilibrio, ammonendo lecompagnie. Anche il ruolo dellegislatore, però, è fondamen-tale e lo abbiamo sostenutocon Assoviaggi, deve essere at-tivo e inasprire regole e con-trolli”.La soluzione prospettata daArturo Franco, responsabilerapporti con i vettori di Ro-bintur, “è cercare di prevenire

i problemi dirottando la ven-dita del biglietto sui voli di li-nea. In Emilia Romagna, dovenello scalo di Bologna Ryanairè forte, il nostro approccioverso il cliente è quello di dareconsulenza, consigliando almeglio. Il biglietto low cost lovendiamo, ma per i pacchettiabbinati al volo cerchiamo diindirizzarli sulla linea. Tra l’al-tro essendo un grosso grupporiusciamo ad ottenere condi-zioni tariffarie favorevoli,senza l’obbligo di prenotare

con troppo anticipo”. Da que-sto è derivato un forte calo diprenotazioni con Ryanair,“perché conoscevamo i pro-blemi e anche su Volotea eBlue Panorama abbiamo vo-lumi ridotti”. Per le problema-tiche avute, “poche”, evidenziail manager, “abbiamo fatto ri-corso al nostro call center, chedà supporto al cliente e allenostre stesse agenzie h24”. Per i prossimi mesi, secondoFranco, dirottare volumi sullalinea “è fondamentale. I nostri

rapporti con i vettori sono ot-timali con tutti. Il problema èche le low cost hanno costrettoanche i vettori di linea ad ade-guarsi a prezzi e condizioni ta-riffarie più economiche, portandoa rischio di impoverimento ilservizio reso al cliente”. Con-corda Jelinic sulla scelta deivettori di linea: “Per alcuniaspetti possono avere un in-dice di affidabilità maggiore epermettersi di gestire meglio lesituazioni straordinarie, te-nendo conto che attualmente

le loro tariffe sono più compe-titive di un tempo. La nostraAlitalia – dichiara ancora -mostra ad esempio un buonlivello di efficienza, ma biso-gna riconoscere che non tuttele destinazioni sono servite daivettori di linea”.

Gli effetti sui t.o.Oltre ai disguidi creati alleagenzie, Zilio cita gli stessitour operator, che, a cascata,si sono trovati in difficoltàquesta estate a dare alle agen-zie ciò che i clienti danneg-giati si aspettavano. “Pertanto come PrimareteNetwork – aggiunge Zilio -abbiamo avviato un serviziostabile legale denominato Tra-vel Assistance Point a sostegnodelle agenzie. Servizio gratuitoper le adv del network ed an-che per i clienti, che possonoconfrontarsi direttamente congli specialisti legali per inter-venire sul disagio o disserviziosubito nel loro viaggio, sia dilavoro che di piacere. Oltre adessere seguiti per eventuali in-dennizzi e risarcimenti”. E lan-cia l’appello: “Tutte le associa-zioni di categoria dovrebberofarsi portatrici univoche neiconfronti dell’Enac, in quantocome ente preposto al controllodel traffico aereo delle compa-gnie dovrebbe essere più tem-pestivo e più presente”. .

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Direttiva europea: i dubbi delle advIn generale vige uno stato di confusione, con perplessità

Compilazione del contratto,obblighi informativi, mo-dulistica, nuova definizionedi pacchetto, responsabilità.A poco più di due mesi dalrecepimento della nuovadirettiva il sentiment comuneè che tra le adv regni unostato generale di confusione.Abbiamo chiesto a tre net-work quali fossero i dubbi piùdiffusi e le problematiche piùcalde avvertite dalle loroaffiliate. Ecco cosa emerso.

Il valore del moduloinformativoL’adv si trova a gestire unacomplessità che prima nonaveva. L’operazione menonaturale che deve compiere èche “quando fa il contrattodeve consegnare il moduloinformativo e si trova in dif-ficoltà”, osserva Massimo Ca-ravita, presidente di Mar-supio Group. In primisperché “c’è ancora qualcunoche non sa neanche che è dafare, altri che devono capirequando consegnarlo, se nellafase di preventivazione, quan-do si firma il contratto o pocoprima. Inoltre, l’adv deve ca-pire quale dare visto che cisono 8 moduli, in base a ciòche sta proponendo”, fa pre-sente il manager. Bisogna,quindi, utilizzare quello cor-retto. Caravita non ha dubbisul fatto che “si dovrà faremolta attività informativa”.C’è un altro aspetto ancorapoco chiaro al fronte a-genziale, ossia il fatto che “ladefinizione di pacchetto è di-versa rispetto al passato, manon tutti lo hanno compreso.Così come devono assimilareanche i servizi turistici col-legati, cosa sono e che tipi didiritti/obblighi ha l’adv”. Unpasso avanti è stato fatto, peresempio “arrivano al nostrohelp desk sempre meno quesiticirca a come compilare ilcontratto”, segno che l’attivitàformativa fatta dal networkha portato i suoi frutti. L’a-spetto su cui al managerpreme soffermarsi è quellodel modulo informativo, unasorta di “sintesi di diritti etutele” del viaggiatore, chedeve essere “edotto di ciò”. Cisono due allegati A e B,ognuno suddiviso in ulteriorisezioni. “La difficoltà mag-giore è ricordarsi di conse-gnarlo e dare quello giusto”.Un altro tema che preoccupale adv è quello sulla re-sponsabilità, “molte temonoche sia peggio di prima”. Inrealtà “l’adv intermediarianon ha più oneri rispetto a

prima. Addirittura il puntovendita che fa i servizi turisticicollegati ha minori respon-sabilità di una adv che or-ganizza. Quest’ultima è pariad un t.o. che ha molti piùoneri rispetto al passato”.

Più oneri per i tour operator Quali sono i doveri in più chehanno i t.o? Per quantoriguarda la parte relativa alladifformità del pacchetto, lalegge “introduce un elementoa tutela del consumatore, cheriguarda il fatto che ilpacchetto sia conforme o menoa quanto acquistato”, spiegaCaravita. Cosa presuppone?E’ presto detto, nel caso in cuiil pacchetto sia diverso daquanto il cliente aveva

pensato, “quest’ultimo chiedeche in un tempo ragionevoleci sia una risoluzione delproblema”, ossia chiede al t.o.di intervenire. Se “quest’ul-timo non dà risoluzione, ilcliente può recedere dal con-tratto e chiedere un rimborsodi ciò di cui non ha usufruito,più i danni”. Chi ne rispondeè il t.o. e chi agisce da t.o. Lanovità è che il complaint “puòessere gestito anche dalle adv,mentre prima non era pre-visto, possono intervenire adaiutare i clienti, il che volendopuò fungere da operazione difidelizzazione”, fa presente ilmanager. Un altro aspettoriguarda il tariffario deicataloghi. I t.o. devono farebene i conti quando lo fanno,in quanto “il pacchetto prima

poteva variare fino al 10%senza diritto di recesso, ora seil prezzo del viaggio aumentapiù dell’8% il cliente ha dirittodi recedere - aggiunge Ca-ravita -. I tariffari devonoessere più precisi anche pernon ricadere in tentazioni diescogitare trucchetti per au-mentare il pacchetto, succes-sivamente alla stampa, ad e-sempio i supplementi”.Concorda sulla maggioreresponsabilità dei t.o. LucaCaraffini, a.d. di Geo TravelNetwork. A suo dire la nuovadirettiva, se non porta grossicambiamenti per le adv,“riconosce maggiori diritti alconsumatore e forse è un po’esagerata per quanto riguardale responsabilità verso i t.o. cheperò sono mediamente tuttipreparati ancor più quelliaderenti ad Astoi. Mi pre-occupa, invece, per le adv chefanno pacchetti con dmc, chehanno adempimenti verso ilcliente oggi molto più pesantidel passato e spesso non sonopreparate”.

Il contratto unico Durante l’alta stagione le advsono state un po’ occupate dallavoro e la nuova direttiva èstata in parte accantonata.Ora dopo i mesi clou di luglioe agosto stanno mettendo sulpiatto i loro dubbi. Sono perlo più di tipo comporta-mentale, per essere a normacon la direttiva, che hacambiato diversi aspetti, fapresente Caraffini. Si sente ilbisogno “di alcune indicazioni

in particolare quando ilpacchetto viene realizzato intempi differenti, tema su cuiva fatta chiarezza”. La mossadi Geo, prima ancora deiwebinar formativi, è stataquella di riprendere in manoil contratto Geo, “che pre-vedeva assieme la proposta eil contratto di viaggio”. Ilnetwork ha rifatto il do-cumento “alla luce dellemodifiche, legate anche allanuova normativa sulla pri-vacy, ed ha realizzato undocumento unico. Questoperché la maggior parte delleadv trascura l’importanza didover redigere un contrattocompleto - constata il ma-nager -, per questo faremo unpercorso di formazione in cuispiegheremo loro decine dipunti del contratto che ob-bligatoriamente devono esserecompilati. Diremo anche ilperché si deve fare. E’ unpercorso che porteremo avantifino a dicembre”.

Le incertezzeCosa chiedono le adv intermini di chiarimenti? Tra ipunti su cui si sono con-centrate maggiormente ledomande c’è “l’agevolazionedei servizi turistici collegati”.Massimo Segato, direttorerete indiretta Welcome Tra-vel, entra nel merito, fa-cendo presente che: “Nelmomento in cui l’adv vende inrelazione allo stesso viaggiodue servizi acquistati dadiversi fornitori e non liassembla in un pacchetto, laresponsabilità è in capo aisingoli fornitori, non alla adv.Nella agevolazione i dueservizi venduti ciascuno alloro prezzo, non vengono fusiin un prezzo unico”. Si com-prende quindi come siafondamentale che l’adv di-chiari “che si sta ponendo co-me agevolatore, in quanto senon lo fa ricade per legge nelruolo dell’organizzatore con

maggiori responsabilità”. Ildato di fatto è che lo schemacontrattuale nuovo fa faticaad essere compreso, servetempo per prendere con-fidenza. I servizi turisticicollegati quanto rappre-sentano del venduto di unaadv? “Fino al 1° luglio eradifficile quantificarlo, dato chela fattispecie non esisteva e sirientrava in altre tipologie divendita, ma ora, sebbene nonvi siano ancora dati precisi –fa presente il manager -, siarriverà a stabilirlo. C’è da direche questa figura è tipicadell’online, ora si è volutonormarla a 360 gradi e quindianche nell’offline”.

Le responsabilitàIl secondo aspetto è il livellodelle responsabilità. Segatospiega che sin qui la tendenzaè sempre stata quella di “farrientrare, nella prassi, lavendita dei gruppi nellafattispecie dell'organizzazionein quanto sul piano fiscalevengono gestiti con le regoledel 74ter. Ora la legge hachiarito che, quando l’advvende un pacchetto acqui-stato da un t.o. senza ag-giungere altri servizi, anche sesi tratta di un gruppo, operain regime di intermediazione”.Il che evita la confusione che leadv tendono a fare tra pianogiuridico e fiscale. Devono peròdare tutte le informazioni giuste“e fornire anche gli estremi dellacopertura assicurativa controinsolvenza e fallimento del t.o. dicui si avvale”. Il clima com’è? “E’ di con-fusione e fastidio, si devonoscalzare status quo radicati datempo. Sono cambiamentiepocali e all’inizio si fa faticaa vedere gli aspetti positivi”. Ilmanager è convinto che “aregime la nuova direttivapotrà essere vista a favore delleadv, ora no”. Resta difficilestabilire quando sarà quel “aregime”. .

4 17 Settembre 2018 - n° 1554PRIMO PIANO

Lo strano caso del Paese ItaliaPartiamo dai punti a favoredel settore. Premesso che lanormativa europea “è statapensata in favore dei con-sumatori - osserva GabrieleMilani, direttore nazionaleFto -, l’aver fatto chiarezza sulregime di responsabilità dif-ferenziata in capo a organiz-zatore e venditore, l’aver u-niformato gli obblighi di leggea livello europeo e l’aver re-golamentato in modo uni-forme i pacchetti tradizionalie quelli via web sono aspettipositivi”. A detta del manager,devono però “aumentare icontrolli altrimenti si rischiadi vanificare un messaggio ditutela e sicurezza del viag-giatore e sprecare risorse eco-

di Stefania Vicini

nomiche pagate dagli opera-tori che rispettano le regole”.Ad oggi, constata Milani,“sembra superata la fase cri-tica iniziale; rimane peròancora molto da fare sul frontedell’informazione, formazio-ne e supporto agli operatori”.Certo, i problemi non sonomancati, però, “tutto som-mato la risposta delle adv èstata positiva”. Tra le esigenzeè stata intercettata subito lanecessità “di mettere a dispo-sizione un contratto di ven-dita dei pacchetti turistici inlinea con la nuova norma-tiva, anche semplificandolorispetto al precedente”. Persistequalche perplessità in merito“ai nuovi moduli informativi

da consegnare al cliente e alnuovo concetto di servizituristici collegati”. Tra i nodida sciogliere, secondo Milani“la normativa lascia spazi diinterpretazione e servirebbeun intervento in merito aldiritto di recesso del viag-giatore con la distinzione tracontratto stipulato fuori dai localicommerciali e a distanza. Ingenerale, sarà importante leggerecome si esprimerà a riguardo lanuova giurisprudenza, come igiudici interpreteranno e appliche-ranno le nuove regole in sede dicontenzioso”.

Il nodo regioni C’è poi da considerare chel’Italia, nel contesto europeo, è

come sempre un caso a sè. Iltutto è dettato dal fatto che nelnostro Paese il turismo è “unsettore che soccombe ad unfederalismo che permette alleregioni italiane di avere com-petenza in materia e quindi,nonostante oggi siano in vigoreuna direttiva ed un nuovo codicedel turismo, le stesse dopo oltre 2mesi non hanno ancora prov-veduto ad aggiornare le loro leggiregionali”. A sollevare il tema èGianni Rebecchi, presidente diAssoviaggi. “Nel 2018 è sor-prendente che un Paese che sidichiara a vocazione turisticagoverni il settore attraverso 21regioni e 21 leggi, un rompicapolegislativo che porta caos edinefficienza”. Ciò che in Italia

richiede tre passaggi, negli altriPaesi europei, quali Francia,Olanda, Germania ecc., av-viene in modo uniforme edimmediato. Il motivo? “Essendoil turismo competenza dello Statola direttiva europea è entrata invigore nel giorno in cui è statarecepita, nel nostro Paese, invece,è recepita parzialmente causa leregioni”. Rebecchi pensa alle adve constata che sono confuse, “ladirettiva è entrata in vigore, manon è ancora realmente in-trodotta nel nostro sistema,pertanto buona parte del canaleagenziale che si è adeguato èdeluso perché compete e opera inun mercato sleale in concorrenzacon soggetti che non rispettanole leggi”. S.V.

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Con un focus sempre più mi-rato all’America Latina pren-de il via la stagione invernaledi Iberia, che in Italia pro-priamente opera 316 servizisettimanali su Madrid, daotto scali nella Winter. Nel2018 i posti offerti complessi-vi tra il nostro Paese e la Spa-gna sono 2,1 milioni, l’11,8%in più, mentre nel 2017 i pas-seggeri trasportati sono au-mentati del 4,2%. Il 39% deipasseggeri tra l’Italia e Ma-drid sono “in connessione”verso altre destinazioni. Per ilcorto raggio, Tenerife, Valen-cia e Jerez de la Frontera sonole mete preferite, mentre sullalunga distanza si evidenzianoLima, Buenos Aires, Santo Do-mingo e San Paolo. La compagnia guidata daLuis Gallego è stata protago-nista delle cronache trade piùrecenti per due decisioni sco-mode. Dapprima per l’applicazionedi una fee del 5% via Adm(agent debit memo) per la bi-glietteria pagata con le cartedi credito delle agenzie (deci-sione poi ritirata) e successi-vamente per l’aumento delsovraprezzo per le prenota-zioni via Gds. Una nota in-viata a tutte le agenzie diviaggi spagnole, portoghesi eitaliane ha annunciato che dal18 settembre il supplementoper la prenotazione di bi-glietti che non utilizzerannola tecnologia Ndc aumenteràdi 1 euro, passando da 9,5 a10,5 euro per segmento. Ne abbiamo parlato conMarco Sansavini, chief com-mercial officer della compa-gnia, che per la prima voltaspiega pubblicamente le in-tenzioni rispetto all’adozionedel nuovo standard Iata.

Gv: A che punto siete del-l’implementazione di Ndc?“Nel 2017 l’abbiamo lanciatocome una nuova tecnologiaper vendere i nostri prodotti.Attraverso di essa abbiamofornito ai nostri clienti e a-genti di viaggio una maggioreflessibilità e un contenuto piùricco al momento dell'acqui-sto o della vendita dei nostriservizi. Da un anno lavoria-mo con diversi partner persviluppare connessioni di-rette via Ndc, con aggregatorie strumenti di self bookingcollegati tramite Ndc, oltre alportale di prenotazioni delGruppo Iag rivolto ad agenziedi viaggio e aziende. Conti-nueremo a distribuire i ser-vizi attraverso diversi canali eNdc consentirà di arricchire i

mentando il nostro Plan deFuturo 2 (Piano futuro, faseII) con l'obiettivo di raggiun-gere l'eccellenza. Il pro-gramma è strutturato attornoa diversi pilastri, tra cui quel-lo di ottenere un reddito so-lido attraverso un nuovomodello commerciale, di ge-stire una flotta e una retecompetitive o di attuare unatrasformazione culturale edigitale a tutti i livelli dellanostra compagnia aerea. Se-condo questo progetto, Iberiacrescerà in media del 7% al-l'anno fino al 2022. Lascia-temi aggiungere che il nostropiano strategico è qualcosa divivo: lo esaminiamo costan-temente per adattarci alle cir-costanze e al mercato, senecessario”.

Gv: Più in generale, cheanno è stato per Iberia?“Partiamo dal fatto che nel2013 è cominciato il nostroun viaggio di trasformazione,con il "Plan de Futuro", perdiventare uno dei primi ‘net-work carrier’ e nel 2018 ab-biamo compiuto ulterioripassi in questa direzione,mantenendo una struttura dicosti molto competitiva.Quest'anno abbiamo lanciatouna nuova rotta per SanFrancisco, la nostra settimadestinazione negli Stati Unitie la seconda sulla costa occi-dentale. Stiamo rafforzandola capacità in alcuni mercatistrategici come l'America La-tina, con voli supplementariper Santiago del Cile, Cittàdel Messico, Buenos Aires,Rio de Janeiro o Guatemala;gli Usa con Boston e Los An-geles che diventano destina-zioni per tutto l'anno, el'Europa, con voli aggiuntiviper Milano, Roma o Veneziain Italia, ma anche per Parigio Porto. Il nostro piano è diaumentare la capacità del7,4% quest'anno”. P.Ba.

contenuti che veicoliamo suognuno di essi”.

Gv: Come può commentarela retrocessione sulla com-missione di 5 euro per i pa-gamenti con carta di creditodelle agenzie di viaggio?“Ci siamo inizialmente ade-guati al nuovo contesto deirapporti commerciali con ladistribuzione del Gruppo Iaga livello globale, informandodunque che l’utilizzo dellecarte di credito delle advcome metodo di pagamentonon erano più ammesse, inquanto i costi ad esse asso-ciate erano più elevati di altreformule. Ora stiamo facendouna verifica su base mensileper accertarci che vengano ri-spettate le nuove policy, riser-vandoci di intraprendereazioni in caso contrario”.

Gv: Abbiamo letto che c'èstata una riorganizzazionedella struttura vendite in trearee del mondo. Per quanto riguarda l'Italia,sono previste modifiche?Come è organizzato il re-parto oggi?“Sì, abbiamo recentementecambiato la nostra organizza-zione di vendita. Il reparto èora strutturato in tre diversearee: America Latina, tra cuiMessico e Porto Rico, che fa-cevano parte dell’area norda-mericana prima; poi abbiamoEmea, Asia e Stati Uniti, in-fine la Spagna. Celia Muñoz,che era responsabile dellevendite in Emea e Asia, è oradirettore delle vendite perquesti Paesi e anche per gliStati Uniti. Sia Iberia che Bri-tish Airways hanno un teamdi vendita congiunto in tuttoil mondo e non intendiamoapportare altre variazioni”.

Gv: Ci sintetizza la strategiaa medio termine?“Attualmente stiamo imple-

Il punto su Plan de Futuro con Marco Sansavini

Iberia, un futurosotto l’egida Ndc

17 Settembre 2018 - n° 1554

Marco Sansavini

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Il settore alberghiero, cosìcome il turismo, si è trasfor-mato ad una velocità senzaprecedenti seguendo il diktatdelle nuove tecnologie. “Permolti albergatori questo cam-bio di marcia è diventato evi-dente e si accentuerà ancoradi più nei prossimi anni – os-serva Edoardo Ridolfi, digi-tal marketer di Slope, l’aziendache sviluppa un software ge-stionale tutto in uno per ho-tel -. Con il concetto diospitalità 4.0 è nato un nuovomodo di fare turismo ed offri-re ospitalità. In tale contesto èfondamentale definire qualisono gli strumenti alla basedella gestione alberghiera mo-derna e come questi debbanoessere utilizzati per automa-tizzare e semplificare i processilavorativi del tuo hotel”. Par-tendo da questi presupposti,per Slope ospitalità 4.0 signi-fica automatizzare ed effi-cientare processi produttiviper lavorare meglio, “quindi

L’aumento della produttività“Lo scopo principale di unasoluzione software è aumen-tare la produttività – spiega ilmanager -. Il software gestio-nale non deve essere soltantouno strumento in grado di sal-vare e organizzare dati, madeve automatizzare operazi-oni e task con la duplice fina-lità di semplificare il lavoro edincrementare i guadagni del-

nel nostro settore significaavere degli strumenti smart ingrado di interagire tra di loroin modo automatico”. Nascecosì un software di gestioneche in un’unica piattaformadà la possibilità di gestireogni aspetto della propriastruttura, riuscendo a met-tere questi strumenti in si-nergia tra di loro, nonfacendoli quindi lavorare acompartimenti stagni.

Obiettivo automatizzare ed efficientare i processi produttivi

Slope, il gestionale per gli hotel “all in one”

7TECNOLOGIA17 Settembre 2018 - n° 1554

di Laura Dominici

Un sistema gestionale facile,veloce e pensato apposita-mente per gli hotel indipen-denti e i bed & breakfast. Sitratta di RoomRaccoon, unastart-up nata circa due annifa e cresciuta da subito in ma-niera esponenziale nel mer-cato olandese, poi in Porto-gallo, Inghilterra e Spagna.“Stiamo lavorando nel mer-cato italiano da marzo –spiega l’azienda - e siamo giàpresenti con diverse struttureche usano il nostro software,ma stiamo cercando di farciconoscere di più sul mercato”.La società è composta da unteam che ha diversi anni diesperienza nel settore alber-ghiero e con una cofondatriceche ha un boutique hotel nel-la sede centrale della compa-gnia.

Come funziona Si tratta di un sistema multi-funzionale, “non c’è bisognodi acquistare hardware costosi

o di seguire un corso di for-mazione – dichiarano dallasede -. Non c’è nessun rischio.Il software è comprensivo dichannel management e diPms”. Premiato con il rico-noscimento di partner prefe-renziale da Booking.com.Il Property Management Sy-stem (Pms) di RoomRaccoontiene traccia di tutte le preno-tazioni, le fatture, le prefe-renze degli ospiti e le statisti-che. RoomRaccoon è incloud e funziona da ogni pc,Mac o tablet.Oltre alle funzionalità di drag& drop, check-in & check-outfacilitato, il sistema gestisceprenotazioni di gruppo, pos-sibilità di creare pacchettispeciali, fatturazione, pre-au-torizzazione carta di cre-dito…Le statistiche aiutano poi afare scelte mirate, sapendo dadove vengono le prenotazio-ni, la percentuale di prenota-zioni e il Revpar. L.D.

Si rivolge a hotel indipendentie bed & breakfast

RoomRaccoonsbarca in Italia

l’hotel”. Per dare risposta aqueste esigenze l’aziendaSlope ha sviluppato un soft-ware cloud based capace diadattarsi ad ogni carico di la-voro, “un gestionale per hotelche integra strumenti gestio-nali fondamentali per l’alber-gatore – sottolinea Ridolfi -. Siparla di Pms (gestionale hotel),booking engine, channel ma-nager, Crm, strumenti di reve-nue e strumenti di marketing”.“Quando sono state gettate lefondamenta del software Slope– continua – avevamo due o-biettivi ben chiari in mente:creare un software affidabile,flessibile e potente che però fos-se al contempo molto intuitivoe facile da usare, ed offrire unasoluzione ‘all in one’, in gradodi dare più controllo all’alber-gatore. Alla base dell’architet-tura della piattaforma c’è unsoftware cloud moderno, ingrado di evolvere seguendo leesigenze del mercato turistico edei gestori delle strutture”. .

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Air Italy, load factorsopra l’80% sugli StatesIl Milano-Bangkok in linea con le previsioni, dice Andorno

Ha appena lanciato il nuovoMilano-Bangkok, terza nuovadestinazione internazionale,dopo New York e Miami,dall’hub di Milano Malpensa,operativo quattro volte allasettimana ed è in procinto diinaugurare rispettivamente laquarta e la quinta destin-azione, Mumbai, con cinquefrequenze settimanali ope-rative dal 28 ottobre e Delhi,operativo tutti i giorni tranneil mercoledì, dal 30 ottobre.Air Italy non smette dimacinare novità e traccia unbilancio positivo delle rotteimmesse sul mercato: “SuNew York e Miami, lanciate loscorso giugno, i fattori dicarico sono stati alti e ben al

di sopra delle aspettative findal primo mese di attività -commenta Andrea Andor-no, chief commercial officerdel vettore - . Per dare un'i-dea, in media, da giugno adagosto, abbiamo registratofattori di carico superioriall'80% sulle nostre rotte versogli Stati Uniti, con un piccosuperiore al 90% in agosto.Rispetto alle prenotazionianticipate sulla nuova rottaMilano-Bangkok (partita il 9settembre) siamo in linea conle previsioni”. Pur nonrilasciando dati precisi,Andorno lascia intenderesoddisfazione: “Il fattore dicarico attuale venduto perdicembre è il più alto di tutte

le rotte a lungo raggio”. E sullenew entry di fine ottobre,Delhi e Mumbai? “Le cifrecorrenti delle prenotazioni -tenendo anche conto del fattoche l'India è un mercato diprenotazioni tardive - hannoappena iniziato ad au-mentare nelle ultime settima-ne. Sappiamo che entrambe lerotte hanno suscitato moltointeresse nel mercato indiano.Mercato che sta sicuramentecrescendo a un ritmo piùveloce di quello italiano”.

La tipologia di trafficoMa quale tipo di traffico stan-no registrando, chiediamo?“La performance positiva dellabusiness class sulla linea per

New York ha chiaramentedimostrato quanto il prodottodi Air Italy funzioni per lacomunità imprenditoriale sulpoint-to-point Milano-NewYork - risponde il chief com-mercial officer -. Il segmentopremium leisure è informatosulla qualità della business diAir Italy e ne vediamo glieffetti ad esempio sul loadfactor della business del Mi-lano-Miami, così come sulleprenotazioni fra Milano eBangkok di dicembre”. In ge-nerale, il traffico com-plessivo verso gli Usa è stato“equamente diviso tra ilmercato statunitense e quelloitaliano, anche grazie alleconnessioni con 6 aeroporti

nazionali - Roma, Napoli, Ca-tania, Palermo, Olbia e oraLamezia Terme - che è uno deiprincipali driver per portare ilload factor a così alti livelli”.Diverso il caso del Bangkok:“Sappiamo che avrà pre-valentemente un trafficoleisure italiano, mentre ciaspettiamo che le rotte versol'India siano molto piùbilanciate, sia rispetto alcanale di vendita, sia al mix

di traffico, business, leisure eVfr”.In tutto questo il ruolo deltrade è stato decisivo secondoAndorno: “Ha fornito unsupporto molto prezioso nellancio di tutte queste nuoverotte, del nuovo marchio e delnuovo servizio. Air Italy siaffida molto al trade, che è ilcanale più in grado di tra-smettere il valore aggiunto delvettore nel mercato”. N.S.

Inaugurazione del volo per Bangkok

8 17 Settembre 2018 - n° 1554ECONOMIA

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È prevista per il 2020 l’aper-tura del nuovo Les SalinesBeachcomber Resort & Spa,portando a nove le strutturedi proprietà del gruppo mau-riziano. Un quattro stelle da338 camere e 56 family suite,la cui realizzazione verrà cu-rata in ogni dettaglio dall’ar-chitetto Jean Francois Adam.Verrà realizzato sulla RivièreNoire, a Sud-Ovest dell’isoladi Mauritius, per un investi-mento totale di circa 30 mi-lioni di euro. “È una zona totalmente in-contaminata e selvaggia dovenon sono ancora presentistrutture ricettive – spiega lageneral manager Italia,Sheila Filippi - dove gli ospitiavranno la possibilità di am-mirare le splendide saline cir-costanti. La struttura verràrealizzata non solo nel pienorispetto dell’ambiente, ma a-vrà anche un impatto econo-

mico sulla comunità locale conla creazione di 600 posti di la-vori diretti e 2000 indiretti. Lanostra scuola di formazioneha già iniziato l’attività di pre-parazione del personale, l’im-

patto sociale del progetto ve-drà anche la commercializza-zione di prodotti tipici delnostro artigianato grazie alprogetto Local Hands”. Intanto Beachcomber traccia

un bilancio della stagione chesegna, sul mercato italiano,un +18%. Una tendenza incontinua crescita consolidataanche negli anni precedenticon +20% nel 2016 e +23%nel 2017. Lo scorso settem-bre, ha riaperto il Cannonierdopo un’importante opera-zione di restyling che ha in-teressato l’intera struttura.Per il Sainte Anne, invece, sidovranno aspettare ancoradue anni: anch’esso al centrodi un immenso lavoro di ri-strutturazione, verrà com-mercializzato non più comeBeachcomber, ma come ClubMed. Il 1° novembre, poi,verrà completato l’ammoder-namento delle 40 camere de-luxe e delle 13 ville delParadis. Sempre lo stesso me-se verrà terminata la nuovadecorazione delle camere delMauricia (operazione chenon ha comportato la chiu-

sura della struttura). Il Victo-ria, infine, è stato ampliatocon una nuova ala per un to-tale di 40 nuove camere. “Re-gistriamo il 35% di repeatered è fondamentale riuscire arinnovare i prodotti e i servizi- prosegue Filippi -. Abbiamogià riscontri positivi sul boo-king 2019: i collegamenti sulladestinazione sicuramente gio-cano un ruolo importante e ilnuovo volo operato da Alita-lia, a partire da ottobre, daràun’ulteriore spinta”.

Le iniziative previsteper il tradeInoltre questo mese, e fino alprossimo marzo, prende-ranno il via alcune iniziativeche coinvolgeranno diretta-mente le agenzie. “Al mo-mento posso soltanto dire chesi tratterà di eventi contraddi-stinti da una certa esclusività– conclude la general mana-

Les Salines, new entry Beachcomberger - sia per quanto riguardale location nelle quali si svolge-ranno, sia per il numero ristrettodei partecipanti. Inizieremo nelNord Italia per poi andare atoccare diverse località sparsein tutto il territorio. Parteci-peremo a fiere del settore e adaltre specializzate sul weddingperché il segmento degli ho-neymooner è molto forte”. Pronte per la prossima sta-gione anche due nuove bro-chure: una dal tagliodecisamente più emozionaleche racchiude tutta l’offertaricettiva del gruppo con unsusseguirsi di foto volte acolpire l’occhio dei clienti,l’altra (per la prima volta) in-teramente dedicata al golfcon pacchetti ideati apposi-tamente per gli amanti diquesto sport con la possibi-lità di giocare sui green rag-giungibili facilmente da ognistruttura. S.F.

Il Canonnier Beachcomber Golf Resort & Spa

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Sì, anche le agenzie di viag-gio beneficeranno del pro-getto sui viaggi per studentiuniversitari che il GruppoAlpitour ha in cantiere con ilnome di Utravel e che è visi-bile all’indirizzo web Utra-vel.alpitour.it. Nelle caldesettimane estive, sui gruppiFacebook delle agenzie diviaggio era sorta una timidapolemica incentrata sul so-lito tormentone della disin-termediazione. L’occasione èstata favorevole per cono-scere un “dietro le quinte” in-teressante e che affonda leradici in un disegno di piùlungo termine, che ha a chefare con il futuro dell’aziendae del lavoro nel turismo.“Tutto è nato dal nostro pro-gramma ‘Graduate’ del re-parto di risorse umane, checollabora con alcune univer-sità per inserire nuovi lau-reati in un percorso diformazione – spiega Andrea

essere minore di 30 anni eiscritto in una delle univer-sità partner del progetto, nonsa dove andrà, in quale strut-tura e da quale aeroporto,prima di cinque giorni dallapartenza. Il saldo è richiestoimmediatamente, online.“Quando avremo reso stabileil funzionamento tecnologicopotremo aprirlo alle agenzie,stimiamo fra qualche mese -precisa Moscardini -, in lineacon tutto quanto distribuiamoe cioè in totale trasparenza eregime di omnicanalità”. C’è,infatti, un passaggio rile-vante: la piattaforma Utraveldeve verificare con i databasedelle università che chi haprenotato il viaggio siaiscritto ai corsi di studio re-golarmente.

OmnicanalitàLe vendite dirette del GruppoAlpitour non sono un segretoe se negli ultimi dieci anni

Moscardini, direttore com-merciale delle divisioni Al-pitour e Francorosso -.Questi giovani fanno espe-rienza in ogni reparto, dallacompagnia aerea all’hospita-lity, passando naturalmenteper i diversi brand di touroperating, e maturando cono-scenze hanno cominciato adarci delle idee innovative.Una di queste è il progetto suiviaggi per universitari che at-tualmente è in una fase dibeta test”.In primavera, Moscardiniaveva presentato il piano alleagenzie Welcome e Geo tra-vel network, anticipando chesarebbe approdato anchesulle loro piattaforme di pre-notazione. Il prodotto constain viaggi con due fasce diprezzo – una tariffa Wow a799 e un’altra Yeah a 599 –per una settimana, propostein modalità “blind booking”.In pratica, il cliente che deve

“Anche le agenzie avranno questo prodotto”

Viaggi universitari,il test di Alpitour

917 Settembre 2018 - n° 1554

Andrea Moscardini

quelle leisure in agenzia diviaggi sono passate dall’85%al 45% (dati degli istituti di ri-cerca specializzati) non si puòin alcun modo negare che ladistribuzione si stia organiz-zando bene da sola. Tradu-cendo più esplicitamente,anche il dettagliante disinter-media il tour operator. “L’om-nicanalità rimane un temaculturale e per quanto ci ri-guarda agiamo in piena ‘pa-rity rate’ (stesse tariffe onlineb2c e b2b, ndr), anche se devofar notare che le agenziehanno molti vantaggi tra levarie promozioni”. Negli ul-timi due anni il Gruppo Alpi-tour è cresciuto di 130milioni “ed è stato possibilegrazie alle vendite delle adv”,tiene a d evidenziare.

Lavoro nel turismoL’inserimento di giovani, au-spicabilmente talenti, appena

laureati in un gruppo turi-stico integrato come Alpi è ilrisvolto che merita una sotto-lineatura. Di Torino, Milanoe Roma sono gli atenei dove ilgruppo lancia le sue “call” perattrarre nuove leve che si ap-passionino al turismo. “Dob-biamo diventare aziendeattrattive per questi giovani,per i quali esistono soprattuttoAmazon ed Expedia – conti-nua il manager -. Una volta inazienda toccano l’hardwaredell’organizzazione dei viaggied essendo generazioni digitalaccendono subito reazioni in-teressanti, che merita appro-fondire. Serve a noi comenuova linfa e a loro per un fu-turo professionale concreto”.Attraverso il sito 2giornialla-

partenza.it vengono aperti irecruiting day, il prossimo è aottobre e le figure più richie-ste sono neolaureati in inge-gneria gestionale, economiae, naturalmente, turismo. Ilformat si basa sulle nuovemodalità di gamification uti-lizzate in Hr (human resour-ces); in due giorni i ragazzivengono selezionati attra-verso gaming e attività di as-sessment. I vincitori del recruiting dayverranno assunti immedia-tamente a tempo indetermi-nato e “partiranno” per uninnovativo percorso di cre-scita professionale che in 3anni li trasformerà da gio-vani talenti in brillanti ma-nager. P. Ba.

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GuidaViaggi e About Hotel pochi giorni dopo l’evento.La partecipazione, su invito, è strettamente personale. I contenuti del dibattito saranno a disposizione dei le

www.guidaviaggi.it www.abouthotel.it

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1117 Settembre 2018 - n° 1554

Club Med: tre fasce di agenzieper la rivoluzione del tour operatorRiparte da una riorganizzazione distributiva il marchio in Italia. L’obiettivo è recuperare il mercato

Club Med riparte da un nuo-vo modello distributivo eprova a recuperare in Italia leposizioni perdute. “Oggi l'Ita-lia non è neanche tra i primi15 mercati per noi, mentre untempo veniva subito dopoquello francese, se adesso lanostra clientela è globale vor-remmo almeno che tornasseentro i primi 5 in 2-3 anni" hadetto Eyal Amzallag, mana-ging director Italy, SouthEurope & Emerging mar-kets. “Abbiamo perso soldi in10 anni e questo perché il no-stro modello era troppo gene-ralista e anche per un cambia-mento nella clientela” ha am-messo il manager. E’ un mo-mento delicato per il gruppoFosun International pro-prietario del marchio, che harecentemente deciso lo scor-poro della sua divisione turi-smo e l’ingresso alla borsa diHong Kong. Un’iniezione di700 mln di dollari che garan-

tirebbe il ripianamento deldebito di Fosun Tourism e ilrilancio del marchio fran-cese. In Italia il potenzialeper recuperare il mercato cisarebbe. Il to ha realizzatouno studio in proposito indi-viduando mezzo milione dipossibili nuovi clienti, so-prattutto nel Nord Italia:"tutti da scoprire", ha illu-

strato Amzallag. Per realiz-zare questa strategia il mana-ger ha previsto una riorga-nizzazione della squadracommerciale con un nuovodirettore "che proviene dallagrande distribuzione". Ac-canto a lui dei "key accountconsolidati che conosconobene le agenzie e il mercatoitaliano, frammentato e com-

plesso" e dei "business develo-per per gestire la rete di a-genzie e le offerte".

Tre fasce per le adv Sulle agenzie si punta a sele-zionare e qualificare: "In que-sti giorni stiamo incontrandocirca 200 agenzie per spiegarela nuova strategia distribu-tiva" ha detto Amzallag. Nel-la riorganizzazione le agenziesaranno divise in tre fasce:Premium Partners per le 10top, Partners tra le 300 e 350agenzie già consolidate sulterritorio ma con fatturati di-versi e infine Open per i nuo-vi ingressi con un potenziale.Un migliaio circa di agenzieche il to seguirà passo passo:"Il valore aggiunto è nella re-lazione con il cliente, nel con-siglio vero che fa risparmiare,aiuteremo le agenzie nel lorobusiness, per noi restano cen-trali, in particolare nel seg-mento famiglie, che è il cuore

della nostra offerta", ha ag-giunto Amzallag.

Lungo raggio e mari esoticiCefalù resta il fiore all'oc-chiello in Italia. Nessunanuova apertura è prevista nelnostro paese "ma siamo a-perti a valutare sempre nuovepossibilità". Ora Club Medpunta sempre di più sullungo raggio e le mete esoti-che. Ma non dimentica lamontagna, dove “siamo lea-der anche a livello globale”, hachiarito Amzallag. "Sul mer-cato italiano lavoriamo conpartner aerei di linea e conottime condizioni, anche quigioca tanto l'anticipo dell'ac-quisto" ha spiegato Alessan-dra Marinacci, SouthernEurope marketing, commu-nication & online sales ma-nager. Focus su Guadalupa,con La Caravelle, totalmenteristrutturato, e nel 2019 sul

nuovo Club Med a Marbella,"un importante ritorno inSpagna". Si punta ad aumen-tare la presenza della clien-tela italiana: "Il problema nonè riempire i nostri resort, il2108 ha visto un + 9% in Ita-lia, abbiamo percentuali dioccupazione in termini globalidel 93%. Già sul prossimoanno, ci sono molte prenota-zioni, ma la nostra clientela èglobale, bisogna quindi ragio-nare in anticipo se vogliamoanche per il mercato italianoricavare una fetta di tortasulle nostre destinazioni" hadetto Amzallag. Per questo ilto ha anticipato di ben 6 mesii BlueDays che per 3 giorni,dal 2 al 4 ottobre garantiran-no una riduzione del 15%,fino a 1050 euro, senza limi-tazioni su tutte le date, ca-mere e destinazioni del grup-po, con la possibilità di can-cellare il soggiorno a 45giorni dalla partenza. .

ECONOMIA

di Alessandra Gesuelli

Alessandra Marinacci e Eyal Amzallag

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tino il marchio delle catenepiù note, sia che offrano unsoggiorno semplice: perché labellezza è nei luoghi. Tutti glihotel, o quasi, si compongonodi ville nelle quali dominanoil legno e i materiali naturali,e tutti, o quasi, hanno rami-ficazioni nell'acqua con serie

di casette su palafitte: sono lecosiddette overwater, inven-tate cinquant'anni fa proprioqui, che hanno terrazzo sulmare, finestre acquatiche sulpavimento, attracco per labarca che porta la colazioneal mattino. Cresce la clienteladelle pensioni familiari, ricer-cate anche dai sempre più nu-merosi appassionati di im-mersioni: quelli che, per dirlacon Cristina Novelli, touroperator veneziana, “si ac-contentano di due stelle aterra perché vogliono 5stelle sott'acqua”. E qui letrovano. .

gia, dove la sabbia nera con-trasta con la schiuma biancadelle onde. Bora Bora con lesue verdi alture vulcaniche ele grandi lagune è un vero pa-radiso tropicale. Tikehau ècircondata da isolette intattee assolutamente primitive.Ovunque le palme si proten-

dono sul mare mentre squaliinoffensivi e razze nuotanofin vicino alla riva.

Il targetNon è casuale che qui la mag-gior parte dei turisti sia inviaggio di nozze. L'indimen-ticabilità dei luoghi si uniscecon quella dell'occasione, ediventa un'apoteosi per tuttala vita: il vero obbiettivo è dirimanere incantati e di co-struirsi un ricordo indelebile. L'età dei visitatori è bassa,mediata da qualche viaggiodi anniversario. Gli alberghisono accoglienti sia che por-

mente i due colori in geome-trie grandiose. A guardarladal basso, dalle isole, l'ondasi muove ed esplode in sensoorizzontale, come se si trat-tasse di una carica di fuochiartificiali che s'innescanol'uno con l'altro. E il suo ru-more, lontano, regolare, quasi

un respiro continuo giorno enotte, dà il senso dell'uni-verso, trasmette un brividosovrumano.

Il paesaggioA terra il paesaggio è vario edà forti emozioni. A Moorea,per esempio, da un promon-torio al quale si giunge in sa-lita attraverso una stradamolto sconnessa si dominanodue immense baie, simmetri-che, che lasciano senza fiato.A Tahiti si può arrivare in altamontagna per scoprire unlago alpino, vagare per la fo-resta e scendere giù, in spiag-

Il viaggio della vitaLuoghi strepitosamenti belli: il mare e la montagna si sposano in maniera inattesa e gli orizzonti sono disegnati dalla barriera corallina

Bora Bora

Tramonto a Moorea

In Polinesia c'è un grandetraffico di collanine: collaninedi benvenuto, collanine di ad-dio, fatte di fiori e di conchi-glie. Le prime celebrano ilfiore nazionale, il tiarè, cheviene infilato da mani sveltee unito con altri petali pa-stello; il giorno dopo, quandoquesti doni effimeri finiscononella pattumiera, sono sem-pre accompagnati da imper-cettibili sensi di colpa.Le seconde sono spesso com-poste di cipree, le conchiglieche sembrano di porcellana eche paiono alludere all'inti-mità femminile. Collanineovunque, negli alberghi, neiristoranti, nei locali, nelle bar-che, in aeroporto agli arrivi –dopo circa 23 ore di viaggio– o alle partenze – prima di23 ore di viaggio; quasi a sot-tolineare la grazia, la genti-lezza dell'ambiente e dellepersone da cui questi gestisemplici provengono. A Papeete, la capitale, nelmercato che sembra dise-gnato da Gustave Eiffel, sulunghi tavoli di metallo lavo-rano uomini e donne percreare questi delicati simbolinazionali: e si capisce che essicostituiscono una specie diindustria, tipica quanto quelladelle perle grigie. Il tiarè –fiore bianco e profumato si-mile alla gardenia, da cui siestraggono olio ed essenze –compare ovunque e occhieg-gia dagli alberi nei giardini.C'è sempre un tiarè confic-

post-impressionista che èstato il più grande sponsor diTahiti nell'Ottocento, restadeluso. Poche riproduzioni,pochi riferimenti. La suatomba è a Hiva Oa, a 1500chilometri da Tahiti, e co-munque chi viene in Poline-sia non fa certo del turismoculturale. Non c'è ricordo vi-sibile nemmeno de Gli am-mutinati del Bounty, il filmdel 1962 con cui MarlonBrando s'innamorò di questeisole e della splendida TaritaTeriipaia, che sposò. Fu luil'altro grande promotore dellaPolinesia ma le nuove gene-razioni conoscono al mas-simo l'albergo che porta il suonome, nell'isola di Tetiaroa.Un altro momento di noto-rietà è stata la seconda guerramondiale, quando Papeeteassunse per gli Stati Uniti unruolo chiave nel conflitto. Eoggi il turismo americano èil primo in classifica.

La bellezza delle isoleLe isole sono strepitosamentebelle: il mare e la montagnasi sposano in maniera ina-spettata, e gli ampi orizzontisono disegnati dalla barrieracorallina, contro la quale s'in-frangono le onde dell'oceano.Al di qua l'acqua è bassa, tra-sparente, di quel color acqua-marina che ha fatto la fortunadi Tiffany; di là, dopo lo stra-piombo, il mare diventa di unblu lapislazzuli intenso e pro-fondo. La divisione è più evi-dente dall'alto, dagli oblò deiturboelica che collegano leisole: le grandi onde spumeg-giano in rettilineo, in mezzoal mare, e separano netta-

cato tra i capelli di uomini edonne locali. La tradizionevuole che se sta sul lato sini-stro, quello del cuore, signi-fica che la persona è già in-namorata; se sta sul latodestro, dalla parte del fegato,significa che è disponibile. Unfiore-semaforo. Lo portanotutti, o almeno tutti quelli chehanno a che fare con i turisti,e che indossano abiti leggeridai colori sgargianti, proprioquelli che si vedono nei qua-dri di Gauguin.Chi si aspetta, da queste parti,di trovare tracce del pittore

12 17 Settembre 2018 - n°1554PROVATI PER VOILe isole di Tahiti

di Paolo Stefanato

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1317 Settembre 2018 - n° 1554

In crescita i visitatori internazionaliPROVATI PER VOI

Le isole di Tahiti

Sempre più gettonato il combinato con il Giappone

Gina Bunton è la direttricedelle operazioni internazio-nali di Tahiti Tourisme. Lechiediamo: come sta an-dando il turismo nella Poli-nesia francese. “Molto bene –risponde –. Negli ultimi treanni abbiamo registrato unacostante crescita di arrivi, chenel 2017 sono stati 198.959,più 3,4% sul 2016. Tra gen-naio e marzo di quest'annoabbiamo avuto un incrementodel 6,9%, mentre in febbraioabbiamo registrato 200milavisitatori nell'arco di 12 mesi:non accadeva dal 2007. Il re-cord assoluto è precedente aquell'anno, con 218mila ar-rivi”.

Gv: Da dove arrivano i vo-stri ospiti?“Dagli Stati Uniti, innanzi-tutto, poi da Francia, Giap-pone, Australia, Nuova Ze-landa. L'Italia è sesta eprecede la Gran Bretagna”.

Gv: Quanti italiani?“Ottomila all'anno, conun'età media di 30-35 anni,per il 90% in luna di miele, irepeater sono il 15% circa.L'alta stagione, tra maggio eottobre, registra il 60-70% de-gli arrivi”.

Gv: Che cosa vogliono gliitaliani?“Sono attratti dai paesaggi,dalla natura, dalle spiagge, esono interessati alle attività:una nicchia crescente è rap-presentata dalle immersioni”.

Gv: Ci sono offerte nuovesul mercato?“In termini di viaggio, una inparticolare: la combinazionedelle due mete Giappone-Po-linesia è sempre più richiesta,in precedenza si preferivaStati Uniti-Polinesia”.

Gv: Gli italiani sono in cre-scita?“Tra gennaio e marzo gli ar-rivi sono aumentati del 22%,quando il 2017 aveva fatto re-gistrare una flessione”.

Gv: L'offerta delle strutture

mostra novità?“La tendenza è di proporreanche isole meno conosciute.Incontrano molto favore lepensioni familiari, che si dif-ferenziano per standard eprezzi dagli alberghi di ca-tena. Oggi su 118 isole, 39sono attrezzate per il turi-smo”.

Gv: Il governo sostiene ilsettore?“Sì, e favorisce gli investi-menti stranieri; da segnalarela prossima realizzazione diun villaggio tahitiano a Ta-hiti, con diversi hotel, servizi,centro congressi. Inoltre dapoco è stato rinnovato ilporto”.

Gv: L'ente che lei dirige aquali finalità è indirizzato?“Si occupa di promozione edè finanziato dalle tasse di sog-giorno, circa 15 milioni dieuro all'anno. E' un organi-smo privato, rappresenta ilsettore e ne fanno parte uncentinaio di membri”.

Gv: Il Parau Parau, organiz-zato da Tahiti Tourisme, èstato per la prima volta unmomento d'incontro tra leattività locali e gli operatorieuropei.“Per la precisione, 27 touroperator europei, di cui 10italiani, e 51 partner locali.Abbiamo voluto favorire l'in-contro commerciale e la col-laborazione anche per atti-vità minori, specie lepensioni. Rispetto ai workshop prece-denti, la platea non era maistata così ampia e ha favorito

Gina Bunton

Tiare’ fiore nazionale

soprattutto coloro che non sipossono permettere la pro-mozione alle fiere internazio-nali. In febbraio abbiamo or-ganizzato un meeting analo-

go per il Nord America, e giàsi sono visti risultati. Contiamo che il bilanciopossa essere positivo anchecon l'Europa”. P.S.

Fabbricanti di collanine

Air Tahiti Nui, flottain aggiornamento

La compagnia di bandiera della Polinesia francese, AirTahiti Nui, operativa dal 1998, nel 2016 ha trasportato480mila viaggiatori; con una flotta di quattro Airbus 340collega da Tahiti destinazioni come Los Angeles, Auckland,Tokyo; Parigi (via Los Angeles) è collegata con 7 voli set-timanali in alta stagione e 3 in bassa. Oggi il 70% degli 8mila italiani che scelgono come metala Polinesia francese, vola con Air Tahiti Nui. La flotta èin corso si aggiornamento: in ottobre arriverà il primoBoeing 787 ed entro gennaio 2020 tutti i 340 saranno so-stituiti. I nuovi aerei, configurati per 294 passeggeri in treclassi, avranno una livrea che richiamerà colori e tradizionidi Tahiti. P.S.

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In Kenya prende piede il solo safariTorna la fiducia sulla destinazione, buono il trend della domanda dall’Italia

Il turista italiano che decidedi fare un viaggio in Kenyasceglie la località, “abbinandoalla sua vacanza il mare e ilsafari. Watamu con le suebianche spiagge è una perlache si affaccia sull’Oceano In-diano”, osserva Chiara Can-delato, manager directordell’agenzia di viaggi NuraliSafaris Kenya e guida pro-fessionista certificata Kpsga(Kenya Professional SafariGuide Association).Certo, l’italiano “per naturapredilige la vacanza culturaleo meno, sempre abbinata adun breve soggiorno balneare.Di recente in base alle mie ri-chieste, ho notato che unaparte di italiani sta scegliendodi fare l’esperienza di solo sa-fari come vacanza. Nell’ultimoanno devo dire che sono au-mentate le richieste di solo sa-fari, su base di 6/10 notti. Ri-mane sempre comunque unafetta che oltre alla settimanadi safari, vuole abbinare 3/4giorni di soggiorno sulla costaper un breve relax prima delrientro in Italia”, fa presenteCandelato.

Buoni segnali dal mercato italianoIntanto i segnali che arrivanodal mercato italiano si con-fermano positivi. “Già dallascorsa stagione si era registratoun notevole incremento delmercato italiano sulle coste ke-niote - fa presente Candelato-. I numeri quest’anno parlanoda soli, registrando un più20% rispetto allo scorso anno.Gli alberghi hanno registratoil tutto esaurito e continuanonumerose le richieste per lastagione invernale”. Possiamodire che sia ritornata la "fidu-cia" verso il Paese? “Il Kenyanegli ultimi anni ha attraver-sato un momento di grandesofferenza a livello turistico,ma rimane sempre una metatop per le sue bellezze naturali.Chi visita questo Paese per laprima volta ne rimane affa-scinato, stregato”. L’osservato-rio privilegiato da cui Can-delato analizza il Paese, laporta ad affermare che “ilflusso di turismo straniero inKenya è internazionale. Di re-cente durante un safari neiparchi del Nord ho avuto l’oc-casione di notare turisti pro-venienti da Australia, NuovaZeland, Minnesota. Il Kenyanon ha barriere in termini diturismo”, afferma la manager.

Gli investimenti Da un anno a questa partequali passi avanti sono stati

anno “e soprattutto confron-tandola con le ultime 3 sta-gioni, la destinazione registraun importante incremento”.Sembra che non sarà dameno nemmeno il prossimo

negli ultimi anni “ha lavoratomolto per ricostruire il forterapporto di fiducia che dasempre ha legato i nostriPaesi”, afferma il Gruppo Al-pitour. Infatti, nell’ultimo

fatti nel Paese in termini diinvestimenti turistici? Can-delato non ha dubbi sul fattoche il Kenya sia un Paese “chesta crescendo velocemente e ilturismo è una buona fettadella sua economia. Progettidi migliorie stradali che eranoiniziati lo scorso anno sono infase di ultimazione”. Questonon si tradurrà solo in unariduzione di tempo per rag-giungere i parchi, “ma andràanche a beneficio delle popo-lazioni locali che vivono neivillaggi circostanti. Le inizia-tive del ministro del Turismosono diverse, tra le quali nu-merose richieste formali acompagnie aeree di portare tu-risti europei sulla costa”. A livello di hotel, non sonomancate “diverse miglioriestrutturali, dando servizi piùmoderni, ma mantenendo ilcaratteristico stile africano”.Quali sono le nuove ten-denze? “Ultimamente sonoaumentate le proposte b&b, of-frendo servizi pari ai grandialberghi, ma con un’atmosferapiù familiare, più a contattodiretto con l’ambiente e la po-polazione locale. Molti passiavanti sono stati fatti, sicura-mente c’è ancora molto lavoroda fare”. Sul fronte delle altesfere, di recente, “il presidenteUhuru Kenyatta, impegnatoin un’importante battaglia an-ticorruzione nel Paese, si è in-contrato con il presidente ame-ricano, Donald Trump, perrendere il Kenya più accessi-bile per le imprese e le jointventure straniere”.

Il parere dei t.o.I pareri raccolti dal fronte deit.o. confermamo una ripresadei flussi dal mercato italiano,e non solo, verso il Kenya. Iriscontri sono per lo più una-nimi. Dal canto suo il Paese

14 17 Settembre 2018 - n° 1554PAESI AL MICROSCOPIOTanzania, Zanzibar e Kenya

inverno 2018/2019 che “siprospetta molto positivo”. E’un dato di fatto, “il Paese ètornato a godere della fiduciadegli italiani”, rincara PressTours. Una conquista che si

è vista “dopo le ultime ele-zioni”, aggiunge Naar. Rin-forzata dal fatto che “nel 2018non ci sono stati segni di in-stabilità”, sottolinea Sette-mari. Un giusto epilogo perun Paese che, “da sempre, èuna delle destinazioni preferitedagli italiani e negli ultimi dueanni è ritornata a essere unadelle mete più richieste del-l'Africa Orientale, sia a livellobalneare sia per i safari, moltoapprezzati dalla clientela ita-liana”, sottolinea Eden Vi-aggi. Voce fuori dal coroquella di African Explorernel momento in cui il t.o.parla di una “domanda ancoratimida, sebbene leggermente su-periore a quella del 2017, manon possiamo dire che ci sia unavera e propria inversione di ten-denza sul mercato italiano. Ab-biamo però riscontrato un inte-ressante crescita di richieste, e divendite, da parte di gruppi fa-miliari”. .

Rimboccarsi le manicheCarenze strutturali, una fidu-cia non del tutto ritrovataverso la stabilità del Paese, lostatus di alcune strutture nonin linea con gli standard dimete concorrenti. Sono al-cuni dei temi critici che i t.o.mettono in luce sul Kenya. Secondo Sabria Scaglioni,pm Kenya e Tanzania di Set-temari, la principale diffi-coltà “è la mancanza di unaeroporto a Malindi che possagestire i voli charter e quindi ilunghi trasferimenti da Mom-basa”. Il Diamante, t.o. spe-cializzato soprattutto suisafari, non rileva grosse pro-blematiche, ma fa presenteche “nella fascia media diprezzo alcune strutture, so-prattutto quelle situate neiparchi nazionali, sono obso-lete e non allineate con lostandard qualitativo che c’ènella vicina Tanzania - os-serva il pm Massimo Gallo -.Inoltre, alcune strade, comequella che porta da Nairobiverso il Masai Mara sono ina-deguate al flusso di traffico”.Concorda sul fronte infra-strutture Eden Viaggi. “Ilprincipale problema è la man-canza di infrastrutture come,ad esempio, i collegamentistradali che spesso sono ca-renti e non sempre nelle mi-gliori condizioni. Questemancanze vengono compen-

sate da un approccio positivoda parte della popolazione lo-cale, che il nostro cliente ap-prezza”, sottolinea il direttorecommerciale, Angelo Car-telli. C’è chi sposta l’atten-zione sul fattore fiducia,“ancora limitata verso la stabi-lità del Paese” e “sull’'imma-gine del Kenya - osservaAngelo Cangemi, pm perKenya e Tanzania di AfricanExplorer -, derivante da annidi focalizzazione sul prodottocharter a basso costo, svilita epercepita come destinazionepovera di contenuti che nonmerita investimenti di tempo edanaro”. Anche per CarolaChierico, pm di Naar, il tuttoverte “sulla stabilità politica edi conseguenza sulla sicurezzadei turisti”. Il Gruppo Alpitour puntal’attenzione sulla necessità di“collaborare con i t.o. per orga-nizzare educational in Kenyacon le agenzie”.

Visti e park feeVisti e park fee sono ancoraonerosi e rappresentano unostacolo? Un pensiero co-mune è che “sono onerosi erappresentano una parte nonindifferente del costo di unviaggio, sebbene in linea con iPaesi direttamente competi-tor”, osserva African Explorer.Secondo Naar “non sono un

ostacolo in quanto inclusi neitour”. Anche per Press Tours“non rappresentano un parti-colare ostacolo, sono general-mente meno cari che in altrenazioni africane”. Attenzione però, perchè se-condo Settemari “il maggioreostacolo non è il fattore econo-mico, ma la difficoltà di reperi-mento soprattutto del vistoelettronico di entrata che ilcliente deve procurarsi da soloonline e che richiede un lungoprocedimento”.

Le richiesteCosa chiedono all’ente delTurismo gli operatori cheprogrammano la destina-zione per dare un impulso aiflussi? Incentivi economici epromozionali, più informa-zione. Una maggiore attivitàdi promozione del Paese,“con un supporto costante intermini di promozione capil-lare su tutti i fronti a livellotrade e consumer”. I t.o. fannopresente che non possono“da soli promuovere una de-stinazione così complessa. Ab-biamo bisogno che l’ente attivicampagne marketing mirateper invogliare il cliente finalea visitare il Paese”. Più preci-samente c’è chi pensa che do-vrebbe essere fatto uno sforzoper comunicare che in Kenya“ad agosto, mese critico per il

mercato italiano, ma non solo,si fanno dei bellissimi safaricon le più elevate concentra-zioni di fauna del continente.La qualità delle sistemazioninei parchi e nelle conservan-cies è elevata e in grado disoddisfare il cliente più esi-gente”.

Il fronte voliCom’è la situazione sul frontevoli? Per African Explorer “èbuona l'accessibilità di Nai-robi, meno di Mombasa chenecessiterebbe qualche collega-mento di linea in più”. Buonala situazione voli di linea,dice Il Diamante, “anche se èun peccato che non ci sia al-cun collegamento diretto dal-l'Italia, visto che Kenya Airwaysnon opera e che Alitalia, chedoveva cominciare a volare daRoma su Nairobi lo scorsoaprile, abbia poi rinunciato”.Eden osserva che ci sono di-verse soluzioni charter “suMombasa, oltre a voli giornaliericon i principali vettori di lineache offrono istradamenti europeio mediorientali su Mombasa eNairobi, principali aeroporti delPaese”. Quanto a sostegni daparte del Paese per venire in-contro ai posti volo invendutisui charter, il Gruppo Alpitourafferma che c’è “una trattativain corso tra l’ente del turismo delKenya e Neos”. S.V.

di Stefania Vicini

Un panorama del Kenya

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Due mete “a forte richiesta”

Zanzibar e Tanzania sono econtinuano ad essere “unadestinazione a forte richiesta,dove (soprattutto a Zanzibar)la chiave è ottenere allotmentsufficienti negli alberghi. An-che i primi indicatori dell'in-verno mostrano un'ulteriorecrescita”. Il responso delGruppo Alpitour è positivosul fronte della domandaverso i due Paesi, forti anchedegli investimenti che stannorealizzando i governi per in-centivare il turismo. “Stannopuntando sullo sviluppo di in-frastrutture, strade, collega-menti aerei, incentivando iprofessionisti del turismo inItalia a investire”. Un trendpositivo “limitato solo dal co-sto elevato in Tanzania dellecombinazione mare e safari”,fa presente African Explorer,che vorrebbe “vedere una par-tecipazione più attiva del Tan-zania Tourist Board sul mer-cato italiano per sfruttarnemeglio le potenzialità ine-

spresse”. A suo dire il Sud delPaese “dovrebbe avere mag-giore visibilità”. In merito alledue mete Naar parla di “nettaripresa”, il t.o. ha “già abba-stanza richieste per dicembre”.Soddisfazione da Settemari,“la Tanzania ha dato ottimirisultati nel 2018 con la novitàdel SettemariClub KiwengwaBeach Resort, tanto che per il2019 prevediamo di raddop-

piare la proposta Settemari-Club”. Quando sono richieste le duemete? Ad entrare nel detta-glio è Il Diamante, operatoredel Quality Group, da cui siosserva che “la Tanzania è infortissima crescita e non solonei classici mesi di alta sta-gione, con ottime richieste an-che per Zanzibar in abbina-mento con i safari o per i

combinati con le Seychelles”.Zanzibar, invece, “è moltovenduta come estensione maredalla Tanzania, ma da qual-che anno viaggia da sola comevacanza balneare pura, anchese non disponiamo di villaggi,ma offriamo una gamma dihotel all inclusive 4 stelle eboutique hotel”. A crescere sono sia i safari siail solo soggiorno balneare, fapresente Eden Viaggi. Tra ipunti messi in evidenza dalt.o. vi è che “sono ancoramolto limitati gli investimentisul mercato italiano. La pro-mozione principalmente vienefatta dai singoli operatori. Ciauguriamo che nel futuro, conla ripresa dell’economia, ci siada parte dei governi un se-gnale forte di investimentonella promozione di queste de-stinazioni per aumentare an-cora di più gli arrivi dal nostroPaese”. Tra le aree che potreb-bero essere maggiormentespinte per dare alternative al

mercato italiano, Il Diamantecita “le isole minori come alter-nativa a Zanzibar, i parchi delSud (Ruaha e Selous) poco co-nosciuti sul mercato italiano. Per

Ancora limitati, però, gli investimenti sul mercato italiano

1517 Settembre 2018 - n° 1554 PAESI AL MICROSCOPIO

esempio, a Pemba, ConstanceHotels & Resorts ha aperto ilConstance Aiyana Pemba, resortsituato in un'isola ancora pocoesplorata”. S.V.

Le novità di prodotto in pilloleEcco una sintesi delle novità da parte di alcuni operatori pre-senti su Tanzania e Zanzibar. -Viaggidea: il Zuri Zanzibar, boutique hotel di 55 suite nel Norddell’isola, a Nungwi. Il Constance Aiyana, resort esclusivo di 30ville sull’isola di Pemba-Alpitour: conferma l’AlpiClub Bluebay Beach Resort & Spa, aKiwengwa, il My Blue Hotel a Nungwi, piccolo hotel dalla di-rezione italiana. Per i safari confermati i 2 programmi tradizio-nali-Bravo Club: riconferma il cavallo da battaglia, il Bravo Kiwen-gwa.-Francorosso: propone il Sea Diamond Dream of Zanzibar e ilSeaClub Royal Zanzibar-Press Tours: il nuovo Baobab Beach Resort a Zanzibar, a Nun-gwi-Karambola: mantiene la programmazione e rinforza la dispo-nibilità nelle strutture più richieste-Naar: tour con partenze schedulate o su base privata anchecon guida in italiano, lavora su viaggi personalizzati, non ha al-lotment -African Explorer: in programma alcune partenze nel periodonatalizio con blocco camere e posti volo-Il Diamante: incrementa l’offerta di posti volo e servizi a terrasui pacchetti safari. Per Zanzibar stessa offerta-Settemari: per il 2019 il SettemariClub Paje Palms Beach Re-sort nella zona di Paje-Eden e Turisanda: incremento dei voli charter e del numerodelle camere nelle esclusive Eden Village e Turisanda a Zanzi-bar-Hotelplan: nuovi hotel di categoria lusso, ampliamento dellaprogrammazione safari con itinerari con partenze giornalieresia per Hotelplan sia per Made

Una spiaggia di Zanzibar

Tanzania, Zanzibar e Kenya

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