DI CLASSE DOCUMENTO DEL CONSIGLIO - ipiasolivieri.gov.it · stabile e di una consistente comunità rumena integrata. Allinterno di questo territorio listituto professionale statale

ISTITUTO PROFESSIONALE

INDUSTRIA ARTIGIANATO E

SERVIZI

“O. OLIVIERI”

Viale Mazzini – 00019 Tivoli DISTRETTO 34

Codice Mecc. RMRI08000G

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO

DI CLASSE

VV PPTTSS

A.S. 2015-2016

INDIRIZZO “Produzioni Industriali e

Artigianali”

OPZIONE “Produzioni Tessili-

Sartoriali”

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE IPIAS “ORAZIO OLIVIERI”

viale MAZZINI 35 00019 TIVOLI Tel: 06121125445 Fax: 0774 318758

ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

Documento

composto da pagine 78 -

CLASSE ANNO

SCOLASTICO Redatto da Approvato da

5 PTS 2015 / 2016 Prof.ssa

Susanna Cammarota

Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 2

TIVOLI, TERRITORIO E DEMOGRAFIA ......................................................................................... 3

FISIONOMIA DELL’ ISTITUTO ..................................................................................................... 4

STRUTTURE-LABORATORI .......................................................................................................... 5

FINALITÀ DEL CORSO DI STUDI .................................................................................................. 6

IL CONSIGLIO DI CLASSE: COMPOSIZIONE E QUADRO ORARIO SETTIMANALE ................. ..7

CONTINUITA' DIDATTICA………….……………………………………………………………………….……..……..….…8

PROFILO DELLA CLASSE……………………………………………………………………………………..………… ….…10

ELENCO ALUNNE E CURRICULUM SCOLASTICO………………………………………………..…….………..….12

PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE E REALIZZAZIONE A CURA DEL C.D.C……………………….…..….13

ATTIVITA' PROGRAMMATE E REALIZZATE DAL C.D.C…………………………………………………….………14

- tipologie attività formative

- metodologia lavoro

- mezzi

- tipologie di verifiche per accertamento delle conoscenze

CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA……………………………………………………… 17

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO……………………………………………………………20

STAGE E ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO…………………………………………………………….……....…..21

SIMULAZIONE TERZA PROVA…………………………………………………………………………………..…………..23

- criteri di valutazione

- griglia di valutazione

- analisi delle tipologie e dei descrittori usati

- testi della simulazione

SIMULAZIONE SECONDA PROVA……………………………………………………………………………………………41

- testo della simulazione

- griglia di valutazione

SIMULAZIONE PRIMA PROVA………………………………………………………………………………………………..43

- testo della simulazione

- griglie di valutazione (prove scritte e colloquio)

SCHEDE PER SINGOLA MATERIA.............................................................................................44

PROGRAMMI SVOLTI……………………………………………………………………………………………………………..57

DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE…………………………………………………………….76




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TIVOLI, TERRITORIO E DEMOGRAFIA

Tivoli è uno dei centri più importanti della Valle dell’Aniene. Situata su un territorio prevalentemente

collinare e lambita dagli importanti parchi naturali dei Monti Lucretili e dei Simbruini, ricchi di bellezze

naturali, è soprattutto uno dei luoghi turistici più famosi in Italia e nel mondo per la presenza di notevoli

testimonianze storico-artistiche come Villa d’Este, Villa Adriana e Villa Gregoriana.

La popolazione attuale è di circa 70000 abitanti, il 70% dei quali insediati nella periferia a valle della via

Tiburtina Valeria. Il centro storico è ricco di monumenti risalenti alla Roma Repubblicana, alla Roma

Imperiale, al Medio Evo e al Rinascimento. Tra i più significativi, il tempio di Sibilla, il santuario di Ercole, il

tempio della Tosse, l'anfiteatro di Bleso, Villa Gregoriana, Villa d'Este; vicinissima al centro cittadino, la

celeberrima Villa Adriana.

La maggior parte della popolazione è oggi occupata nel settore terziario; in passato, almeno fino alla

seconda guerra mondiale, le principali attività lavorative erano l'artigianato, la centrale idroelettrica dell'

Acquoria (la prima installata in Europa), le cave di travertino e le cartiere tiburtine. L'agricoltura offre

produzioni di ortaggi e, rilevanti per qualità, di olio d'oliva; tipica è l'uva da tavola detta pizzutello.

Notevoli sono le potenzialità di sviluppo economico: nel turismo culturale, per la ricchezza di monumenti,

nel turismo ambientale, perché inserita nel Parco provinciale dei Monti Tiburtini e vicina al Parco Regionale

dei Monti Lucretili, e nel turismo termale, per la presenza delle rinomate Terme Acque Albule.

I collegamenti con Roma sono facilitati dalla presenza dell’Autostrada A24 oltre che, naturalmente, dalla

Tiburtina che attraversa la città e dalla linea ferroviaria che la mette in collegamento con la capitale ma

anche con l’entroterra laziale e con l'Abruzzo. Ciò ha consentito un incremento della popolazione

proveniente da diverse direzioni oltre che un naturale flusso migratorio di stranieri con una residenza

stabile e di una consistente comunità rumena integrata. All’interno di questo territorio l’istituto

professionale statale “o. olivieri” si è posto, nell’arco della sua vita, come punto di riferimento nell’ambito

della provincia ad est di Roma, dalla periferia romana della Prenestina e Tiburtina, fino a Cave, Subiaco,

Palombara e Montelibretti, nonché con i più importanti e popolosi centri dell'Abruzzo.

Il livello socio-economico delle famiglie dei nostri alunni appartiene in prevalenza alla fascia medio-bassa,

legato ad attività libero professionali, impiegatizie ed artigianali. Le attività economiche e le opportunità

formative sono principalmente piccole attività imprenditoriali a conduzione familiare, attività commerciali,

attività in via di sviluppo legate al turismo, ai beni artistici ed ambientali, attività dipendenti nell’ambito

dell’imprenditoria locale e della provincia.

1

-

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FISIONOMIA DELL’ ISTITUTO

L' I.P.I.A.S. "ORAZIO OLlVIERI” di Tivoli è stato istituito nel 1963.

Il nostro bacino di utenza comprende maggiormente i Distretti 33 - 34 (nostro Distretto di appartenenza) -

35, nonché i Distretti 13 - 16 - 36 e anche località che si estendono oltre i confini del Lazio. Abbraccia tutta

l'Alta valle dell'Amene e comuni limitrofi fino al Carsolano (AQ) e al Reatino; sul versante opposto si

estende fino alle porte di Roma, sulle direttrici delle SS. Tiburtina e Prenestina.

I nostri studenti e le nostre studentesse provengono da almeno 50 comuni diversi in un raggio di circa 40

Km.; dal centro urbano di Tivoli ne proviene una piccolissima parte ed è pertanto facile intuire quale

variegato e ricco intreccio di dialetti e di tradizioni culturali sia presente nell' ambiente scolastico.

L'Istituto è articolato in due plessi:

1. Tivoli, sede centrale, in Viale Mazzini 65, nel quale sono attivati gli indirizzi:

Servizi Commerciali

Manutenzione e assistenza tecnica con le opzioni:

- Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili

- Manutenzione mezzi di trasporto

Produzioni industriali e artigianali con l’opzione:

- Produzioni tessili sartoriali

Per il prossimo anno scolastico 2016/17 l’offerta formativa all’interno di tale indirizzo si

arricchisce di un nuovo corso di studi

- Coltivazione e lavorazione dei materiali lapidei

2. Guidonia-Montecelio, sede associata, in via Zambeccari 1, nel quale è attivato l’indirizzo:

Produzioni industriali e artigianali con l’opzione:

- Chimico-Biologico

L’ Istituto ha attivato due corsi serali statali:

1. Elettrico nella sede di Tivoli,

2. Chimico Biologico nella sede di Guidonia

Essi sono rivolti ai lavoratori, ed alle persone adulte che intendano acquisire il diploma di istruzione

superiore di secondo grado.




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STRUTTURE-LABORATORI

L'immobile che accoglie la sede centrale a Tivoli è un edificio di cinque piani, più un piano rialzato e un' area

seminterrata. .

La costruzione è dotata di ascensore, di una scala di accesso e di una scala interna di servizio.

Nella scuola oltre alle numerose aule di varia capienza adibite alle lezioni frontali, vi sono moderni

laboratori:

Meccanica

Officina Toyota

Informatica

Fisica

Elettrotecnica (per la progettazione e realizzazione di impianti elettrici e fotovoltaici)

Elettronica (per la progettazione, la realizzazione e il collaudo di circuiti stampati di varia

complessità con l’utilizzo di fresa a controllo numerico)

Telecomunicazioni

Idraulica

Linguistico

Taglio e cucito




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FINALITA’ DEL CORSO DI STUDI

L’opzione “Produzioni tessili - sartoriali” è finalizzata a conservare e valorizzare stili, forme, tecniche proprie

della storia artigianale locale e per salvaguardare competenze professionali specifiche del settore produttivo

tessile - sartoriale.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”,

articolazione “Artigianato”, opzione “Produzioni tessili - sartoriali”, consegue i seguenti risultati, in termini di

competenze:

1. Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e

gestionali

2. Selezionare e gestire i processi della produzione tessile- sartoriale in rapporto ai materiali e alle

tecnologie specifiche.

3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi tessili - sartoriali, nel rispetto della

normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio.

4. Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio.

5. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità

nella propria attività lavorativa.

6. Interpretare ed elaborare in modo innovativo forme e stili delle produzioni tradizionali del settore tessile

- artigianale.

7. Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e

commercializzazione dei prodotti artigianali.

8. Intervenire nelle diverse fasi e livelli dei processi produttivi tessili e sartoriali, mantenendone la visione

sistemica.

Le competenze dell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, nell’opzione “Produzioni tessili -

sartoriali”, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze

del territorio.

Elemento determinante di tutta la gestione dell’area di professionalizzazione è un’attenta programmazione

degli interventi da realizzare, previa individuazione delle offerte occupazionali del territorio, delle strutture,

del personale e delle risorse finanziarie a disposizione; tale programmazione è stata svolta con gli strumenti

e le modalità proprie dell’esercizio dell’autonomia dell’ Istituto.

Le relazioni tra scuola e territorio si sono sviluppate nell’ambito delle attività legate alla specializzazione

delle allieve. La scuola, per avvicinare le alunne al mondo del lavoro ha instaurato rapporti proficui con gli

enti locali e regionali per concordare interventi mirati alla valorizzazione delle professionalità acquisite dalle

stesse alunne in rapporto alle esigenze di mercato.




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CONSIGLIO DI CLASSE : SUA COMPOSIZIONE - QUADRO ORARIO SETTIMANALE

MONTE ORE

MATERIA DOCENTE

4 LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Prof.ssa MARA MARI

2 STORIA Prof.ssa MARA MARI

3 MATEMATICA Prof. GIUSEPPE MASSARIA

3 INGLESE Prof.ssa ANTONIA BOTTICELLA

6 PROGETTAZIONE-MODA e COSTUME Prof.ssa ELEONORA ROMANI

4 TECNOLOGIE APPL. MATERIALI Prof.ssa NICOLETTA PIGLIUCCI

3 TECNICHE DISTR.- MARKETING Prof.ssa ANNA RITA NARDONI

4 LABORATORI TECNOLOGICI -ESERC. Prof.ssa ANNA MARIA VETTESE

2 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Prof. TOMMASO AMMAZZALORSO

1 RELIGIONE Prof.ssa CINZIA DE PROPRIS

1 MATERIA ALTERNATIVA : MUSICA Prof. DOMENICO BELLUCCI

18 SOSTEGNO ALLA CLASSE Prof.ssa SUSANNA CAMMAROTA

4 SOSTEGNO ALLA CLASSE Prof.ssa LENGUA MARA

5 SOSTEGNO ALLA CLASSE Prof. SCATTONE PAOLO

COMPONENTE GENITORI ---------------------------------------

COMPONENTE GENITORI QUINCI FULVIA

COMPONENTE ALUNNI DE LELLIS SARA

COMPONENTE ALUNNI DI BATTISTA FRANCESCA

Docente coordinatore

Prof.ssa Susanna Cammarota




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CONTINUITA’ DIDATTICA

VARIAZIONI NELLA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL QUINQUENNIO

DISCIPLINE DEL CURRICOLO1 ANNI DI CORSO2

CLASSI

I

II III IV V

ITALIANO 1 – 5

STORIA 1– 5

INGLESE 1 – 5

MATEMATICA 1 – 5

DIRITTO ED ECONOMIA 1-2

TECNOLOGIE INFORMATICHE 1-2

TECNOLOGIA E TECN. GRAF. 1 - 2

FISICA + LABORATORIO 1-2

CHIMICA +LABORATORIO 1-2

SCIENZE DELLA TERRA 1-2

TECNIC. DISTR. MARKETING 4-5

PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO 3-5

LABORATORIO MODELLISTICA 1-2

LABORATORIO CONFEZIONE 1-2

TECNICHE DI SETTORE 3 – 5

TECNOLOGIA TESSILE 3 – 5

SCIENZE MOTORIE 1 – 5

RELIGIONE/ MATERIA ALTERNATIVA 1 - 5

LABORATORI TECNOLOGICI 3-5

TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI

PROCESSI PRODUTTIVI

3-5

SOSTEGNO ALLA CLASSE 1-5




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1 Elenco di tutte le discipline previste nel corso di studi nel quinquennio .

2 Anni di corso nei quali è inserita la disciplina;

In corrispondenza di ogni disciplina è segnato con asterisco (*) l'anno in cui vi è stato un cambiamento di docente rispetto all'anno precedente.




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PROFILO DELLA CLASSE

La classe V PTS è composta attualmente da 14 alunne, il loro percorso scolastico può considerarsi

abbastanza regolare. Durante il quinquennio il gruppo classe non ha subìto variazioni significative

se non una ripetenza nella prima classe ed un abbandono in terza classe.

Quasi tutte le allieve provengono dai paesi limitrofi e quindi, sottoposte ai disagi di un

pendolarismo che alcune volte ha influito negativamente, non solo sulla normale attività didattica

e sul rendimento, ma anche su altre attività collaterali.

Nel corso degli anni la classe ha risentito della mancanza di continuità didattica dei docenti (vedi

prospetto), solo alcuni dei 10 docenti conoscono le alunne da più anni.

All’inizio dell’anno scolastico, per la maggior parte delle allieve, la preparazione di base

risultava nel complesso mediocre nell’area d’indirizzo e nell’area comune. La classe si presenta

eterogenea sia dal punto di vista dell'impegno, della preparazione pregressa che negli stili di

apprendimento e nel metodo. Lo studio mnemonico porta, alle alunne che se ne avvalgono, ad

essere poco critiche in alcune discipline e a coglierne gli aspetti, talvolta, meno significativi.

L’impegno e la partecipazione non sono stati sempre assidui nelle materie dell'area comune, con

risultati complessivamente sufficienti. Nelle materie di indirizzo, le alunne hanno dimostrato

partecipazione ed impegno abbastanza costanti e questo ha permesso di raggiungere un livello di

preparazione globalmente discreto.

Classe educata e discretamente corretta, il gruppo non è riuscito a creare un buon grado di

affiatamento e di coesione interna. L’attitudine al dialogo e alla collaborazione sono stati spesso ostacolati

da comportamenti e dinamiche legate alla eterogeneità sociale, alle diverse situazioni personali e al

particolare momento adolescenziale. Quasi assente la partecipazione delle famiglie al dialogo educativo;

solo quest’anno è stata eletta la componente “genitori”.

Di queste 14 ragazze:

2 alunne usufruiscono del sostegno didattico e seguono una programmazione differenziata non

riconducibile ai Programmi Ministeriali e pertanto non otterranno il Diploma di Stato ma un

attestato delle competenze acquisite (art. 13, com.2, Reg.). Per queste 2 alunne che

sostengono l’esame con percorso differenziato per contenuti e strategie vi è una apposita

documentazione e si richiedono prove coerenti con tale percorso.

Per queste alunne vi è documentazione apposita.

1 alunna usufruisce del sostegno didattico e ha svolto un regolare iter scolastico attraverso un

percorso che prevede il raggiungimento degli obiettivi minimi finalizzato al conseguimento del

Diploma di Stato. La valutazione avverrà sulla base dell’art. 15 O.M. n°90 del 21/05/2001. Il C.

di C. , in seguito al GLH Operativo del 10/05/2016, avrebbe deciso che l’alunna in oggetto

potrebbe ripetere la classe V, in accordo e anche su richiesta della madre, del neuropsichiatra e




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della ragazza stessa. Questo permetterebbe l’acquisizione di competenze, lo sviluppo di

capacità e maggior sicurezza all’alunna stessa, consapevole delle sue difficoltà.

1 alunna ha certificazione di DSA (legge 170/2010) , per lei è stato stilato dal C.di C. il PDP e

sono state attivate tutte le misure dispensative/compensative e parametri di valutazione

previste dalla normativa (legge 170/10 e linee guida 12/07/11). Per la ragazza si segnala

l’opportunità di prestare attenzione alla lettura ad alta voce delle tracce d’esame ed

eventualmente prevedere tempi più lunghi per lo svolgimento delle prove scritte e di adottare i

criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto e non alla modalità di espressione.

1 alunna ha certificazione BES (Dir. Min. 27/12/2012; C.M. n°8 del 6/03/2013) per importanti

motivi di salute. Per lei è stato stilato dal C.di C. il PDP e sono state attivate tutte le misure

compensative previste dalla normativa.

1 alunna è carrozzata. I docenti delle materie professionalizzanti, al fine di permetterle di

lavorare nei laboratori il più possibile autonomamente, si sono impegnati a predisporle

strumenti e macchine da lavoro adeguate.

Tutte le alunne hanno partecipato agli stage in azienda e all’alternanza scuola-lavoro con interesse e

discreto impegno. La relativa documentazione è depositata in segreteria didattica.




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ELENCO ALUNNE E CURRICULUM SCOLASTICO

N. COGNOME NOME DATA NASCITA

LUOGO DI NASCITA

RESIDENZA CREDITO III

CREDITO IV

1 ALIVERNINI ELENA 07/12/1996 UCRAINA MARCELLINA (RM)

5 6

2 BARONCINI DESIRE’ 13/02/1997 TIVOLI SAN GREGORIO DA SASSOLA (RM)

6 6

3 CELLA FRANCESCA 29/05/1995 MARINO (RM) ROMA 6 7

4 COCCIA VERONICA 30/06/1995 TIVOLI 6 6

5 CONSOLE FRANCESCA 25/10/1996 MILANO GUIDONIA 4 5

6 DANIELI ANNARITA 16/11/1994 TIVOLI SAN POLO DEI CAVALIERI (RM)

4 5

7 DE LELLIS SARA 11/04/1996 ROMA TIVOLI 7 6

8 DI BATTISTA FRANCESCA 08/08/1997 ROMA ROMA 6 7

9 MANOLE ADRIANA 15/11/1997 ROMANIA VILLANOVA (RM)

6 7

10 PACIFICI CRISTINA 24/08/1996 TIVOLI TIVOLI 7 6

11 PICCIRILLI ASIA 25/12/1997 ROMA SAN GREGORIO DA SASSOLA (RM)

4 6

12 POGGIOGALLE GIORGIA 10/01/1997 TIVOLI TIVOLI 4 6

13 PORTONE STELLA 16/06/1997 TIVOLI VILLA ADRIANA 4 5

14 ROF BIANCA LOREDANA 27/08/1997 ROMANIA CASTEL MADAMA

6 6




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PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE E REALIZZAZIONE A CURA DEL C.D.C.

OBIETTIVI RAGGIUNTI DAL C.D.C.

Al termine del V anno il progetto formativo della classe ha permesso di raggiungere i seguenti

obiettivi:

obiettivi comportamentali:

- è capace di porsi in relazione in modo sufficientemente corretto e autonomo;

- sa lavorare in gruppo;

- sa rispettare le regole, le scadenze e gli impegni.

obiettivi cognitivi:

- ha consolidato la preparazione migliorando le capacità espressive;

- sa organizzare in modo coerente il proprio lavoro e portarlo a termine;

- sa riferire in modo corretto i contenuti delle singole discipline.

OBIETTIVI RELATIVI ALL’AREA D’INDIRIZZO IN TERMINI DI :

conoscenze:

- conosce, sceglie e applica le metodologie e le tematiche della progettazione;

- conosce e applica la modellistica di base;

- conosce i meccanismi che determinano il settore moda e le esigenze di mercato

capacità:

- possiede capacità linguistico-espressive ;

- organizza il proprio lavoro in maniera autonoma;

- utilizza il linguaggio tecnico;

competenze:

- progetta, disegna figurini d’immagine e disegni tecnici dei capi d’abbigliamento;

- applica il sistema dello sviluppo delle taglie dei capi base;

- confeziona capi utilizzando sia il sistema artigianale che quello industriale.

LIVELLI DI ACQUISIZIONE DEGLI OBIETTIVI

conoscenze:

- le conoscenze acquisite sono mediamente sufficienti;

capacità:

- alcune alunne mostrano difficoltà di esposizione e di argomentazione

- l’elaborazione creativa nelle materie professionali ha raggiunto livelli discreti così come

l’autonomia di lavoro




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- competenze:

- le competenze previste soprattutto in campo professionale sono state sviluppate dalle

alunne in maniera adeguata

ATTIVITÀ PROGRAMMATE E REALIZZATE DAL C.D.C.

Tipologia delle attività formative

Metodologie di lavoro

Per quanto concerne la definizione di criteri didattici di carattere generale i docenti hanno

utilizzato le seguenti strategie per il conseguimento degli obiettivi:

- sollecitare il massimo coinvolgimento della classe per soddisfare al meglio le esigenze

collettive e individuali;

- stimolare il più possibile l’autoapprendimento utile per l’acquisizione di una maggiore

autonomia anche nella valutazione del proprio operato;

- utilizzare la lingua italiana in modo corretto e duttile in ragione anche dei diversi linguaggi

settoriali avendo cura che l’acquisizione degli argomenti sia il più possibile facilitata.

Inoltre per la scelta dei contenuti relativi alle singole discipline i docenti hanno seguito i

seguenti criteri:

- essenzialità: per privilegiare la qualità più che la quantità;

Lavori di gruppo

Lezioni frontali

Lezioni partecipate

Ricerche

Tesine

Processi individualizzati

Recupero

Integrazione

Altro




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- funzionalità: perché gli argomenti individuati siano funzionali agli obiettivi

prefissati e all’acquisizione delle conoscenze, capacità e competenze specifiche del

profilo professionale;

- flessibilità: per venire incontro alle specifiche esigenze delle alunne;

Mezzi

Testi in uso, dizionari, enciclopedie, riviste, quotidiani, audiovisivi, lavagne luminose materiale

di cancelleria e coloreria per le tecniche coloristiche miste.

Nei laboratori : disegno con l'utilizzo di basi per figurini e basi tecniche per il disegno a plàt

dei capi, disegnate dalle alunne per privilegiare la fase creativa e allegate al presente documento

di classe, da considerare per la seconda prova scritta dell'esame di stato ; modellistica: uso di

basi dei tracciati sia artigianali che industriali da utilizzare nella seconda e nella terza prova

scritta dell'esame di stato .

Tipologie di verifiche per l’accertamento delle conoscenze, competenze e capacità

Prova strutturata sommativa

Verifica sommativa orale

Verifica formativa orale

Verifica di progettazione grafica

Verifica di progettazione tecnica/modellistica

Numero

Da una a tre per ogni tipologia




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PROVE STRUTTURATE A RISPOSTA CHIUSA X

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PROVE STRUTTURATE A

RISPOSTA APERTA

X X X X X X X

PROVE TRADIZIONALI

X X X X X

PROVE PLURIDISCIPLINARI X X X

INTERROGAZIONI ORALI

X X X X X X X X X

INTERVENTI PARTECIPATIVI X X X X X X X X




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CRITERI PER L’ ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

PREMESSA

Il 1 settembre 2008, il Consiglio dei Ministri ha approvato il D.L. n. 137 –convertito

successivamente in Legge n.169 del 30 ottobre 2008- che introduce il voto di condotta come

indicatore del processo comportamentale, culturale e di partecipazione attiva e consapevole

alla vita scolastica. Il voto di condotta incide pertanto sulla valutazione globale degli studenti e

dunque sulla promozione

Nel dettaglio, il decreto stabilisce che:

- Il comportamento da valutare in sede di scrutinio intermedio e finale è quello tenuto dallo

studente “durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla

partecipazione alle attività e agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche

anche fuori dalla loro sede”.

- La valutazione di tale comportamento deve essere espressa in decimi. - Il voto di condotta

attribuito dal Consiglio di Classe concorre, unitamente a quello relativo agli apprendimenti

nelle diverse discipline, alla complessiva valutazione dello studente.

- Il voto di condotta insufficiente (inferiore a sei decimi) determina la non ammissione alla classe

successiva o all’esame conclusivo del ciclo di studi.

- Il comportamento da valutare in sede di scrutinio intermedio e finale è quello tenuto dallo studente “durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività e agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori dalla loro sede”.

- La valutazione di tale comportamento deve essere espressa in decimi.

- Il voto di condotta attribuito dal Consiglio di Classe concorre, unitamente a quello relativo

agli apprendimenti nelle diverse discipline, alla complessiva valutazione dello studente.

- Il voto di condotta insufficiente (inferiore a sei decimi) determina la non ammissione alla

classe successiva o all’esame conclusivo del ciclo di studi.

L’art. 1 del D. M. n. 5 del 16 gennaio 2009, al comma 1, ribadisce quanto sopra e sottolinea

altresì che la valenza educativa della valutazione del comportamento degli studenti deve

rispondere alle seguenti prioritarie finalità:

accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento

alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;

verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di

ciascuna istituzione scolastica;

diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della

comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei




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propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre

al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri;

dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10.

DELIBERA

Il Collegio dei docenti dell’IPIAS “ORAZIO OLIVIERI”, riunito il giorno 27 febbraio 2009,

delibera, con votazione all’unanimità, quanto segue:

il voto di condotta è attribuito dal Consiglio di Classe, riunito per gli scrutini, in base ai seguenti

criteri:

1. Frequenza e puntualità (Il C.d.c. potrà tenere conto di acclamate motivazioni delle assenze

e/o di ritardi causati da reale disagio nel percorso casa/scuola dell’alunno).

2. Adempimento degli impegni scolastici.

3. Partecipazione alle lezioni e alla vita scolastica in genere.

4. Collaborazione con i docenti e con i compagni.

5. Rispetto del Regolamento d’Istituto.

6. Rispetto delle norme comportamentali.

7. Segnalazioni e sanzioni disciplinari.

Il docente coordinatore di classe propone il voto di condotta, che tiene conto dei criteri

sopracitati ma, al pari delle proposte di voto di tutte le discipline, non è prescrittivo e non include

alcun automatismo. Spetta al Consiglio di Classe valutare con attenzione le situazioni di ogni

singolo alunno e procedere all’attribuzione, considerando la prevalenza degli indicatori relativi al

singolo voto.

“ La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi solo a un singolo

episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e

culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della

valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il

Consiglio di Classe tiene in debita evidenza e considerazione progressi e miglioramenti realizzati

dallo studente nel corso dell’anno, in relazione alle finalità di cui all’art.1 del D. M. n. 5 del

16/01/09. (art.3 comma 2)”.

L’assegnazione del voto di condotta 10 richiede l’approvazione all’unanimità da parte del

Consiglio di Classe.




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Criteri e indicazioni per l’attribuzione di un voto inferiore a 6/10

Il Collegio dei Docenti, assunti i contenuti del D. M. n. 5 del 16/01/09 relativi a quanto enunciato

dall’art. 4, considerati il Regolamento d’Istituto e le norme in esso previste, nonché lo Statuto delle

studentesse e degli studenti, per sanzionare i comportamenti disciplinari di particolare gravità,

indica i criteri che il C.d.C osserverà durante gli scrutini finali.

L’alunno dovrà:

essere incorso durante l’anno scolastico in almeno una delle sanzioni disciplinari che

comportino l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per periodi

superiori a quindici giorni (su questo punto il M. P.I. dovrà fare chiarezza in via

definitiva, circa la possibilità di attribuire il voto 5 anche in presenza di sanzioni

disciplinari che prevedano l’allontanamento dalle lezioni per un periodo inferiore ai

quindici giorni) da considerare anche in modo cumulativo.

non aver dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da

evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di

maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del sopracitato Decreto

Ministeriale.

Il 13 marzo 2009 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Regolamento sulla valutazione degli

studenti nelle scuole di ogni ordine e grado. Si definiscono nuovi criteri per l’attribuzione del voto

di condotta, in particolare per la valutazione inferiore alla sufficienza.

Il 5 in condotta comporterà la non ammissione all’anno successivo o agli Esami di Stato. Il voto sul

comportamento, inoltre, concorrerà alla determinazione dei crediti scolastici. L’insufficienza sarà

attribuita dal Consiglio di classe per gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dal

Regolamento d’Istituto e dallo Statuto delle studentesse e degli studenti nei seguenti casi:

1. Allo studente che non frequenta regolarmente le lezioni e non assolve assiduamente agli

impegni di studio.

2. A chi non ha nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei

loro compagni lo stesso rispetto che chiede per se stesso.

3. A chi non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei

singoli istituti.

4. Agli alunni che non utilizzano correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici.

5. A chi arreca danno al patrimonio della scuola.

Per riportare un’insufficienza in condotta, in ogni caso, l’alunno dovrà aver ricevuto una qualsiasi

sanzione disciplinare verbalizzata (viene a cadere la norma che prevedeva i quindici giorni di




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sospensione dalle attività didattiche), e non aver dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti

nel comportamento.

Con il Regolamento approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, viene abrogato il D.M. n. 5 del

16/01/2009.

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Per l’attribuzione del credito scolastico (D.M. 99 del 16 dicembre 2009) , una volta individuata la

fascia di pertinenza con la media dei voti riportati nello scrutinio finale, si terrà in

considerazione anche:

1. l’assiduità della frequenza scolastica

2. l’Interesse, l’impegno e la partecipazione al dialogo educativo

3. l’Interesse e la partecipazione alle attività complementari e integrative gestite dalla scuola e

certificate

4. eventuali crediti formativi derivanti da attività non gestite dalla scuola e certificate




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STAGE E ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

In ottemperanza all’art 8 comma 3 del “Regolamento recante le norme concernenti il riordino

degli Istituti Professionali, ai sensi dell’art 64 comma 4 del DL n. 112 del 25 giugno 2008, convertito

dalla L n. 133 del 6 agosto 2008”e della Circolare 37 del 19/05/2014 il Consiglio di classe, visti gli

atti d’ufficio (la Convenzione Stage, il Progetto Formativo e il Registro Fogli Mobili), ratifica che

tutte le alunne hanno effettuato il numero di ore previste di attività di stage( 90 ore per il IV anno

e 66 per il V) secondo lo schema sintetico sotto riportato:

ALUNNA AZIENDA

1 ALIVERNINI ELENA Sartoria teatrale P.za Rivarola Tivoli.

“Narcisa collection” Villa Adriana Tivoli

2 BARONCINI DESIRE’ Sartoria teatrale p.za Rivarola Tivoli.

“Narcisa collection”Villa Adriana Tivoli.

3 CELLA FRANCESCA Camiceria “Lamura Srl” Carsoli Rm.

Progetto sfilata di Alta Moda.

4 COCCIA VERONICA Sartoria teatrale p.za Rivarola Tivoli.

“Narcisa collection” Villa Adriana Tivoli.

5 CONSOLE FRANCESCA Progetto Alternanza “la Camiceria”

Progetto sfilata di Alta Moda.

6 DANIELI ANNARITA Sartoria teatrale p.za Rivarola Tivoli.

Laboratorio “Marianna” Tivoli

7 DE LELLIS SARA Camiceria”Lamura Srl” Carsoli RM.

Laboratorio “ Il Sartoriale” Tivoli.

8 DI BATTISTA FRANCESCA Sartoria teatrale P.za Rivarola Tivoli.

Camiceria “Lamura Srl” Carsoli Rm.

9 MANOLE ADRIANA Laboratorio “Mondo su misura” Villa

Adriana Tivoli.

10 PACIFICI CRISTINA Camiceria “Lamura Srl” Carsoli Tivoli

Laboratorio “La Sartoria”p.za Nicodemi

Tivoli.

11 PICCIRILLI ASIA Camiceria “Lamura Srl” Carsoli Tivoli.

12 POGGIOGALLE GIORGIA Camiceria “Lamura Srl” Carsoli Tivoli.




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Per quanto riguarda il percorso “ alternanza scuola-lavoro” la classe in orario pomeridiano, ha

effettuato in Istituto le ore con i docenti curriculari di Laboratorio Tecnologico.

13 PORTONE STELLA Laboratorio “Mondo su misura” Villa

Adriana Tivoli.

14 ROF BIANCA LOREDANA Laboratorio “Mondo su misura” Villa

Adriana Tivoli




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SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA

Per la classe il C.d.C. ha ritenuto di effettuare DUE simulazioni della terza prova d’esame con le

seguenti modalità:

Titolo / argomento: “Prima simulazione della terza prova dell’Esame di Stato "

Materie coinvolte: MATEMATICA, INGLESE, TECNOLOGIA TESSILE, LABORATORIO TECNOLOGICO.

Tipologia adottata: “B” e “C”

Data di svolgimento: 3/03/2016

Tempo assegnato: 120 minuti

Titolo / argomento: “Seconda simulazione della terza prova dell’Esame di Stato "

Materie coinvolte: MATEMATICA, INGLESE, TECNOLOGIA TESSILE, LABORATORIO TECNOLOGICO.

Tipologia adottata: “B” e “C”

Data di svolgimento: 20/04/2016

Tempo assegnato: 120 minuti

CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA SIMULAZIONE DELLA III PROVA TIPOLOGIA MISTA - 6 quesiti a risposta multipla, tipologia C, e 2 quesiti a risposta aperta per ciascuna

disciplina , tipologia B

FINALITA' - la terza prova è intesa ad accertare le conoscenze, competenze e capacità acquisite dal

candidato nonché le capacità di utilizzare e integrare conoscenze e competenze relative alle materie

dell'ultimo anno di corso ( D.M. n° 429 del 20 novembre 2000. Art.1 )

STRUMENTI E NOTE

non è consentito uscire durante lo svolgimento della prova

è consentito l'uso del dizionario bilingue e del dizionario di lingua italiana

non sono ammesse cancellature con il bianchetto

non è ammesso l'uso della matita

nei quesiti a risposta multipla e aperta, in caso di errore, barrare con un tratto di penna e riscrivere

accanto.




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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Classe______________ Candidato__________________________________________

TIPOLOGIA B – quesiti a risposta singola

quesito MATEMATICA INGLESE TEC. TESSILE LAB. TECN. totale

1

2

totale tipologia B

TIPOLOGIA C – quesiti a risposta multipla

quesito MATEMATICA INGLESE TEC. TESSILE LAB. TECN. totale

1

2

3

4

5

6

totale tipologia C

punteggio finale terza prova ___ /15




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ANALISI DELLE TIPOLOGIE E DEI DESCRITTORI USATI

1) TIPOLOGIA B – QUESITI A RISPOSTA SINGOLA

I tre descrittori usati sono:

a. capacità i sintesi ed efficacia espositiva, correttezza e proprietà dell’uso della lingua

b. conoscenza dell’argomento proposto

c. completezza

Il punteggio di ogni domanda è variabile tra 0 e 0,75.

Le domande totali di tale tipologia sono in numero di 8.

2) TIPOLOGIA C – QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA

Il candidato dovrà scegliere tra quattro risposte possibili:

il punteggio per la risposta errata o non data è uguale a 0

il punteggio per la risposta esatta è uguale a 0,375

Le domandi totali di tale tipologia sono in numero di 24.




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Pagina 26

TESTI DELLA PRIMA SIMULAZIONE DELLA III PROVA

PROVA DI MATEMATICA

Data la funzione Y = (x+3)/(x²-9):

A) Si tratta di una funzione:

1) Razionale intera; 2) Irrazionale; 3) Irrazionale fratta; 4) Razionale fratta.

B) Il suo grado è:

1) Primo; 2) Secondo; 3) Terzo; 4) Quarto.

C) Il dominio è:

1) R; 2) R-(3; -3); 3) R-(4) ; 4) R-(3).

D) Gli asintoti verticali sono:

1) (x=3; x=4); 2)(x=3; x=2); 3)( x=3; x=-3); 4)( x=0; x=2).

E) L’intersezione con l’asse’x’ è:

1) x=0; 2) x=2; 3) x=-3; 4) y=9.

F) L’intersezione con l’asse ‘y’ è:

1) y=3; 2)y= 3/2; 3)y=-1/3; 4) y=0

Calcola:

1) Il segno della funzione.

2) L’asintoto orizzontale.




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Pagina 27

DISCIPLINA: INGLESE

1 What influences the way we dress?

a. Media and Advertisement

b. Famous People

c. Designers

d. All the above answers are correct

p……/1

2 Mary Quant is responsible for?

a. The use of miniskirts.

b. The use of hot pants

c. The baby doll look.

d. All the above answers are correct

p……/1

3 A skirt is a tube or cone-shaped garment which covers…?

a. only the hips

b. all parts of the arms

c. all parts of the legs

d. Only the waist

p……/1

4 Anne Wintour shocked the fashion world in 1988, when she put a model in ….

a. Topless.

b. jeans

c. a school uniform

d. nude

p……/1

5 Long trousers for women were first introduced by?

a. André Courrèges

b. Alexander MacRae

c. Andrea Carriti

d. Anna Wintour

p……/1

6 We wear clothing:

a. for comfort and protection

b. to cover the body, to make us feel more attractive and to communicate with others

c. For psychological and social reasons. It expresses our personality and helps us identify

with other people

d. all the above answers are correct

p……/1




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Pagina 28

7. Describe one of these garments: dress, pants or skirt. Explain what types, styles and details

distinguishes it. (Are there any idiomatic expressions associated to it) (max 8 lines)

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

_______________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

________________________________________________

Comprensione

p……/0,5

Produzione

p……/1

Rielaborazione

p……/0.5

8. What influences Fashion? What is the role of Fashion Blogs or of important people like Anna Wintour

in the Fashion field? (max 8 lines)

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

_______________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

________________________________________________

Comprensione

p……./0,5

Produzione

p……./1

Rielaborazione

p……./0,5

Totale

p……./8




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Pagina 29

DISCIPLINA:…TECNOLOGIA TESSILE

1) I “RANGHI” sono:

I passaggi d’ordito e trama in una maglia Le evoluzioni della trama Le evoluzioni dell’ordito Nessuna delle precedenti

p……/1

2) le “FILE” sono :

Slegamenti della trama della levantina Le evoluzioni della trama Le maglie verticali di una maglia Nessuna delle precedenti

p……/1

3) con la “BIFRONTURA” si ottiene:

Una reps irregolare Un jersey semplice Un jacquard a doppio dritto o tubico Nessuna delle precedenti

p……/1

4) lo “SCOCCAMENTO” è:

Solo per i rasi irregolari Solo per le panama Solo per le maglie Solo per rasi regolari

p……/1

5) sono superfici tessili o TNT:

jersey feltri tulle tessuti a trecce

p……/1

6) presentano ordito che si svolge a zig-zag a formare losanghe o esagoni o ottagoni:

bobinet TNT Feltri trecce

p……/1




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Pagina 30

7) spiega i processi per ottenere la realizzazione dei veli o TNT ( max righe _8 )

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

_______________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

____________________________________

Comprensione

p……/0,5

Produzione

p……/1

Rielaborazione

p……/0.5

8) spiega i processi per ottenere la coesione dei veli del TNT ( max righe _8_)

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

______

Comprensione

p……./0,5

Produzione

p……./1

Rielaborazione

p……./0,5

Totale

p……./8




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Pagina 31

DISCIPLINA: Laboratorio tecnologico…………………………………

1) Dritto filo del modello

Linea identificativa della trasformazione del modello

Linea parallela ai livelli di lunghezza tracciati sul cartamodello Qualsiasi linea del modello parallela alla verticale di costruzione Qualsiasi linea orizzontale del modello

p……/1

2) Dritto filo del tessuto

Fili di ordito paralleli alla cimosa Fili di trama perpendicolari alla cimosa Linea da tracciare sul tessuto casualmente Linea obliqua immaginaria da individuare in base al tipo di tessuto

p……/1

3) Il rimesso di cucitura è

Una parte di tessuto messo in linea con il modello per la confezione Un margine rientrante dal contorno del modello Un margine di tessuto aggiunto alle linee di contorno del modello per le cuciture Tessuto avanzato dopo l’esecuzione del taglio del modello

p……/1

4) Riscontri

Sono punti che determinano i valori di cucitura del modello tagliato Punti di costruzione del modello non importanti Parti di stoffa eccedenti non utili al taglio Punti che devono combaciare nelle cuciture durante la confezione del capo

p……/1

5) Il sistema artigianale

Confezione di un capo unico e personalizzato eseguito in sartoria Realizzazione di abiti in diverse taglie Sistema di produzione basato sui tempi di lavorazione e sui costi di mercato Sistema di lavorazione che tiene conto dei target di riferimento

p……/1

6) Il settore giro nella giacca classica si trova con la seguente regola

Un quarto della semicfr.seno + 1 Due terzi della semicfr.seno Un quarto della semicfr. seno Un quarto della circonferenza seno +1

p……/1




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7) Parla delle differenze tra ALTA MODA e PRET A PORTER ( max righe 10______)

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

_______________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

____________________________________

Comprensione

p……/0,5

Produzione

p……/1

Rielaborazione

p……/0.5 8) Descrivi il contesto lavorativo in cui è necessario eseguire lo sviluppo taglie del

prototipo e completa il grafico allegato ( max righe _10____)

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

Comprensione

p……./0,5

Produzione

p……./1

Rielaborazione

p……./0,5

Totale

p……./8




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Pagina 33

TESTI DELLA SECONDA SIMULAZIONE DELLA III PROVA

SECONDA SIMULAZIONE - TERZA PROVA DI INGLESE

20 APRILE 2016

NOME E COGNOME: _____________________________________ CLASSE: 5 PTS

1. Synthesize in your own words what the text says. (max 8 lines)

Vocabulary: OUTFIT/completo: set of clothes worn for a particular activity or occasion; FROM DRAB TO FAB/“da scialbo a favoloso”; ENDORSEMENT/testimonial: recommendation for a product as in an advertisement.




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Pagina 34

2. According to the text explain why accessories are important. What are the main functions of

an accessory? (You can include additional information you know) (max 8 lines)

3. Choose the correct answer.

9. Which accessories are used to protect from

rocks, debris, cold and rain?

a. umbrellas

b. scarves

c. footwear

d. hats

10. Scarf, Shirt, Ring, Straight, Korean,

Crater, Shawl, Funnel are all names of:

a. skirts

b. jewelry

c. necklines

d. collars

11. All of the following are some examples of

health problems caused by wearing high heel

shoes, except one:

a. bunions

b. corns

c. blood pressure

d. correct posture

12. The way we dress is influenced by:

a. Media and Advertisement

b. Famous People

c. Designers

d. A, B and C are correct




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13. Skirts don’t have one of the following

details:

a. buttons

b. sleeves

c. hemline

d. basque

14. Trousers became a predominant item of

clothing in Europe only in the:

a. 13th century

b. 16th century

c. 19th century

d. 20th century




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X Y

1 5

2 4

3 6

4 4

5 3

6 2

7 1

Data la seguente serie statistica la moda è:

a) 1 b)3 c)6 d)7

Quale modalità ha la percentuale più alta:

a)1 b)2 c)3 d)4

Quale modalità ha la percentuale più bassa:

a)4 b)5 c)6 d)7

Quante sono le fasi dell’indagine statistica:

a)2 b)3 c)4 d)5

Data la tabella precedente calcolare:

A) La media aritmetica.

B) La mediana.




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tecnologia tessile Simulazione terza prova esami di Stato

Alunno……………………………………………………………………….……….data……………………………….classe………………………..

1) Il lavaggio di un tessuto si fa: sempre a volte solo se sporco tranne sui velluti

2) L’Apricorda si fa: Sui tessuti in largo Ad inizio ciclo finissaggio Sui tessuti in corda Testa-coda di un tessuto

3) La mercerizzazione è un’operazione: chimica chimica-meccanica abrasiva nessuna delle precedenti

4) Le operazioni di finissaggio si fanno sempre mai solo sui tessuti mai sulle maglie solo se tinti

5) E’ un’operazione abrasiva: candeggio smerigliatura follatura calandratura

6) Il bruciapelo si fa: sui tessuti sporchi sui tessuti di lana sui tessuti in seta sempre

7) Cosa sono gli eco vestiti?

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………




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Pagina 38

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

8) Descrivi cos’è e a cosa serve la Carbonizzazione

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………




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Pagina 39

LABORATORI TECNOLOGICI

Che cosa si intende per” moda unisex”?

.............................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................

.....................................................................................................................

Nella realizzazione di un modello asimmetrico quale è la priorità da rispettare nel piazzamento

su stoffa, affinchè corrisponda al relativo figurino?

...............................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

Si definisce il modello simmetrico quando:

a ) la struttura e la collocazione degli elementi che lo compongono sono disposti simmetricamente rispetto

all’asse.

b) la struttura e la collocazionedegli elementi che lo compongono sono disposti simmetricamente rispetto

al fianco.

c) la struttura e la collocazione degli elementi che lo compongono sono disposti simmetricamente rispetto

alla linea della vita

d) la struttura e la collocazione degli elementi che lo compongono sono disposti simmetricamente rispetto

alla linea del bacino

Come si chiama lo strato dei tessuti sovrapposti per tagliare in serie i capi?

a) Materasso

b) Mollettone

c) Multistrati

d) Matelassè

Come si può definire l’abito chemisier?

a) Abito camicia

b) Abito femminile

c) Abito aderente




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d) Abito con cintura

Una cucitura definita imbastitura regolare è usata:

a) Per unire più parti di tessuto durante le fasi di stiro

b) Per unire due o più parti di tessuto provvisoriamente durante la confezione

c) Per fissare definitivamente due lembi di tessuto o un orlo

d) Per fissare definitivamente i rimessi interni di un capo

Nella confezione artigianale si eseguono le seguenti operazioni

a) Si stende il tessuto in doppio e si taglia un capo alla volta

b) Si prepara il materasso per tagliare più capi contemporaneamente

c) Si studiano le fasi e i tempi di lavorazione del capo

d) Si esegue l’assemblaggio del capo a catena

Con il termine ribattitura si identifica una cucitura

a) Di bloccaggio dei rimessi , eseguita lungo un margine

b) Ornamentale, eseguita lungo un margine

c) Provvisoria di bloccaggio dei rimessi, eseguita all’interno del capo

d) Provvisoria e ribattuta a mano per bloccare il tessuto in più




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SIMULAZIONE SECONDA PROVA




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SIMULAZIONE PRIMA PROVA

Solo in formato cartaceo




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SCHEDE PER SINGOLA MATERIA

MATERIA LABORATORI TECNOLOGICI

DOCENTE ANNA MARIA VETTESE

TESTI ADOTTATI TECNOLOGIE DELLA MODELLISTICA E DELLA CONFEZIONE

aut. Aglietti-Barsi Ed. HOEPLI

NUMERO DI ORE

SETTIMANALI 4

ANNUALI PREVISTE 132

ANNUALI SVOLTE 100

Continuità didattica nella classe:

La continuità della disciplina in oggetto è stata mantenuta in tutti e cinque gli anni del corso.

Metodologia d’insegnamento, supporti didattici, strumenti di verifica e numero di verifiche

annuali:

Le lezioni sono state svolte prevalentemente nei laboratori presenti nell’Istituto, con dimostrazioni

sequenziali delle varie fasi operative, relative sia alla produzione dei cartamodelli, sia alla

realizzazione dei capi di abbigliamento progettati da ogni allieva. Ci si è avvalsi delle

strumentazioni presenti nei laboratori, di libri di testo e riviste del settore. Le verifiche di tipo

essenzialmente pratico sono state svolte in itinere, mediante l’osservazione continua

dell’apprendimento delle tecniche di assemblaggio e lavorazione dei capi . Pertanto le tipologie di

verifica sono consistite in esercitazioni grafiche e pratiche, prove strutturate e simulazione delle

terze prove come concordato con il consiglio di classe.

Obiettivi mediamente raggiunti in termini di conoscenze, capacità e competenze:

Conoscere la modellistica di base per la costruzione e la produzione del cartamodello.

Conoscere le diverse tecniche sartoriali artigianali e semi-industriali e saperle applicare.

Conoscere le tecniche dello sviluppo taglie industriali da applicare al prototipo.

Conoscere e saper utilizzare in modo appropriato e autonomo gli strumenti di laboratorio.

Attività di recupero adottate:

Le attività di recupero sono state svolte in itinere con l’ausilio di lezioni individualizzate.




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CLASSE ANNO


5 PTS 2015 / 2016 Prof.ssa

Susanna Cammarota

Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 45


No, insegnante solo per questo anno scolastico 2015-2016.


annuali:

le lezioni si sono svolte nel LABORATORIO di DISEGNO; la classe quindi ha utilizzato

spazi e supporti per disegnare, lavagne luminose e riviste di settore. Libri di Storia del

Costume e della Moda sono a disposizione per ogni eventuale ricerca o suggerimenti richiesti;

il numero di verifiche annuali è pari a n. 2 per ogni trimestre, in più la classe prepara

autonomamente in itinere gli elaborati grafici per la Collezione personale d’ispirazione libera

visionati e valutati periodicamente dall’insegnante.


mediamente la classe è autonoma nella metodologia della progettazione di capi di

abbigliamento, nella versione del figurino di immagine e nella traduzione a plat dei capi e ne

conosce le varie tipologie e destinazione d’uso; sa pertanto prevederne la realizzazione del

prodotto tessile.


le attività di recupero sono state adottate in itinere in maniera personalizzata seguendo il

percorso di ogni singola allieva.

MATERIA

PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO TESSILE-SARTORIALE MODA E

COSTUME

A024

DOCENTE ROMANI ELEONORA

TESTI ADOTTATI

“IL PRODOTTO MODA” di GIBELLINI LUISA/TOMASI CARMELA/ZUPO MATTIA

9788808248305 V.2 CLITT

“IL TEMPO DEL VESTIRE 3” dall’800 al 2000 di DI IORIO RAFFAELLA/BENNATI

LUISA/GRANA ILIA 9788808353467 V.3 CLITT

NUMERO DI ORE

SETTIMANALI N. 6 (di cui 3 in compresenza con Laboratorio

tecnologico MODELLISTICA/CONFEZIONE

C070)

ANNUALI PREVISTE N. 198

ANNUALI SVOLTE Al 15.05.2016 N. 180




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CLASSE ANNO


5 PTS 2015 / 2016 Prof.ssa

Susanna Cammarota

Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 46

SCHEDA PER SINGOLA MATERIA

MATERIA TECNOLOGIA APPLICATA AI MATERIALI E PROC. PROD.

DOCENTE PIGLIUCCI NICOLETTA

TESTI ADOTTATI Elementi di tecnica tessile, Barbafiera

NUMERO DI ORE

SETTIMANALI 4


ANNUALI SVOLTE Al 15.05.2016


No.


annuali:

lezioni frontali, lavori di gruppo, problem solving, lezioni in power point e mappe concettuali,

schemi, ricerche personali

Verifiche in ingresso ed in itinere per un totale di 5 più 2 prove simulate di 3° prova esami di stato

più 2 prove pratiche.


- conoscere i vari tipi di superfici tessili e saperli distinguere ed utilizzare in base alla

destinazione d’uso

- Conoscere le denominazioni più usate

- Stimolare la ricerca di tessuti più usati e crearne di nuovi (textile e fiber art)


- lezioni di ripasso in itinere prima di iniziare una nuova lezione.




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CLASSE ANNO


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Susanna Cammarota

Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 47


MATERIA matematica

DOCENTE Massaria Giuseppe

TESTI ADOTTATI Leonardo Sasso nuova matematica a colori vol.4

NUMERO DI ORE

SETTIMANALI 3

ANNUALI PREVISTE 99

ANNUALI SVOLTE 80


Dal secondo anno

Metodologia d’insegnamento, supporti didattici, strumenti di verifica e numero di verifiche annuali:

Metodologia d’insegnamento: lezione frontale; lezione –applicazione; lavoro in piccoli gruppi guidato o

autonomo;

Strumenti di verifica: verifiche scritte tradizionali; risposta multipla o aperta. Interrogazioni orali;

esercitazione; controllo quaderno.

Supporti didattici: libro di testo; appunti; lavagna;

Numero di verifiche annuali: sei scritti e nove orali.


Livello intermedio: la classe risolve problemi in situazioni note affrontate nella didattica.


In itinere durante tutti i trimestri.




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Susanna Cammarota

Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 48


MATERIA TECNICHE DI DISTRIBUZIONE E MARKETING

DOCENTE NARDONI ANNARITA

TESTO ADOTTATO

MARKETING DISTRIBUZIONE PRESENTAZIONE DEL PRODOTTO

T.A.

NUMERO DI ORE

SETTIMANALI PREVISTE N° 3

SVOLTE N°

CONTINUITA’ DIDATTICA NELLA CLASSE:

4/5 Anno

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA:

Modalità e norme di concorrenza sui mercati di settore. L’impresa tessile italiana e il prodotto moda. I

modelli imprenditoriali del PMI. La subfornitura, la fidelizzazione delle imprese terziste.

Marketing operativo. Marketing mix. Il brand e gli strumenti di comunicazione. Il marketing relazionale,

comunicare con il consumatore. Forme di distribuzione, commercializzazione e vendita. Il trade marketing.

METODOLOGIA D’INSEGNAMENTO, SUPPORTI DIDATTICI E ATTIVITA’ DI RECUPERO ADOTTATE:

Lezione frontale, lezione partecipata, ricerche individuale, confronto con realtà. Come supporti didattici

sono stati utilizzati il libro di testo e fotocopie fornite dall’insegnante.

OBIETTIVI MEDIAMENTE RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE, CAPACITA’ E COMPETENZE:

La classe, nel complesso, conosce gli argomenti proposti in modo analitico, è in grado di effettuare semplici

collegamenti logici e valutazioni autonome, anche se non sempre approfondite. Gli obiettivi raggiunti

possono considerarsi, discreti in quanto la partecipazione, al dialogo educativo, è stata attiva e formativa.




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Susanna Cammarota

Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 49


MATERIA RELIGIONE CATTOLICA

DOCENTE DE PROPRIS CINZIA

TESTI ADOTTATI MATERIALE AUTOPRODOTTO

NUMERO DI ORE SETTIMANALI 1

ANNUALI PREVISTE 33

ANNUALI SVOLTE 21 (al 15.05.2015)


No

Programmazione Didattica:

La programmazione didattica si è svolta sviluppando lo spirito di dialogo tra il mondo della religione e della

fede ed il mondo contemporaneo, con particolare attenzione ai problemi di fondo quali la giustizia sociale e

la bioetica. Non è stato possibile rispettare tutto il programma preventivato, anche perché alcune lezioni

sono state dedicate alla trattazione di argomenti riguardanti fatti di cronaca e di interesse per la classe.

Metodologia d’insegnamento, supporti didattici e attività di recupero adottate:

Per stimolare l’interesse delle allieve ed aumentare la loro motivazione verso il corso di religione la

metodologia didattica ha adottato le seguenti strategie: lezione frontale, dialogo guidato dall’insegnante e

discussioni, lavoro individuale di studio, riflessione e ricerca. Per svolgere le lezioni sono stati utilizzati: DVD

didattici e di opere cinematografiche; testi di lettura scelti dal docente. Dopo aver rilevato la situazione di

partenza con il test d’ingresso, la verifica dell’apprendimento e del percorso della classe è stato

accompagnato da osservazioni sistematiche dei comportamenti e delle modalità di lavoro degli alunni,

verifiche orali attraverso il livello di partecipazione alle lezioni e alle attività proposte e lavori scritti.


Le conoscenze hanno riguardato l’identità della religione cristiano-cattolica nel mondo di oggi, la

concezione cattolica e laica, con cenni alle altre religioni, della bioetica, il rapporto chiesa-mondo, la

dottrina sociale della chiesa, con particolare riguardo al valore della giustizia. Le capacità sviluppate dagli

studenti sono quelle di saper giustificare le proprie scelte anche in relazione ai valori religiosi, riconoscere

l’importanza del cristianesimo e della dottrina sociale della Chiesa, saper discutere sui rapporti tra etica e




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Susanna Cammarota

Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 50

ricerca scientifica, saper confrontarsi con il pluralismo culturale e religioso. Le competenze sviluppate si

sono riferite alla capacità di rapportarsi con la propria realtà spirituale in relazione al mondo di oggi; sapersi

poi interrogare sul rapporto tra fede religiosa e mondo di oggi; le studentesse hanno coltivato, infine, una

certa sensibilità etica rispetto ai dibattiti sui valori umani. La classe ha raggiunto gli obiettivi formulati in

modo diversificato e un livello generale di partecipazione al lavoro in classe più che soddisfacente.

Diversificato è stato il rendimento, con un livello di interesse generale buono. Il confronto continuo tra la

proposta delle tradizioni religiose in particolare quella cristiano-cattolica con i problemi ha fatto crescere a

diversi livelli la loro capacità di interrogarsi sui problemi di senso e di formulare posizioni di valore sui

problemi della vita.




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Susanna Cammarota

Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 51


5° PTS

MATERIA SCIENZE MOTORIE

DOCENTE Ammazzalorso Tommaso

TESTI ADOTTATI /

NUMERO DI ORE

SETTIMANALI 2

ANNUALI PREVISTE 42

ANNUALI SVOLTE 32


3 anni dalla terza classe


annuali:

Lezioni frontali, lavoro di gruppo e giochi sportivi, uso di piccoli e grandi attrezzi, verifiche

pratiche e teoriche, le verifiche annuali sono sei tra pratiche e teoriche


Miglioramento delle capacità condizionali e coordinative, conoscenze delle regole dei vari sport

praticati, in fisiologia articolare e principi di anatomia, etica sportive e fair play


Nessuna




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Susanna Cammarota

Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 52

LINGUA INGLESE A.S. 2015/2016

MATERIA Lingua Inglese

CLASSE 5 PTS

DOCENTE ANTONIETTA BOTTICELLA

TESTI ADOTTATI Ivana Bertinazzi, FASHION PLANET, Franco Lucisano Editore

NUMERO DI ORE SETTIMANALI 3

ANNUALI PREVISTE 99

ANNUALI SVOLTE 77

CONTINUITÀ DIDATTICA NELLA CLASSE: Insegno in questa classe dallo scorso anno scolastico. La classe è stata caratterizzata da una discontinuità didattica nel corso degli anni precedenti.

METODOLOGIA D’INSEGNAMENTO: Si è utilizzato il metodo della lezione dialogata, particolarmente

idoneo per stimolare le alunne alla partecipazione attiva e alla comunicazione, integrato con quello della

lezione frontale.

Non sono state trascurate metodologie più attuali per favorire il confronto interpersonale: al lavoro individuale si è alternato il lavoro di coppia e di gruppo, il cooperative learning jigsaw per attività di ricerca su Internet (al fine di integrare il libro di testo povero di argomenti fondamentali per l’indirizzo della moda); attività d’introduzione con brainstorming e sintesi dei contenuti specifici con

schematizzazione. Nell’affrontare gli argomenti settoriali, le alunne sono state guidate alla lettura del testo attraverso varie tecniche: skimming e scanning, ricerca delle parole-chiavi e relativi sinonimi o frasi chiave per l’individuazione d’informazioni specifiche, che venivano poi esposte sotto forma di risposte a quesiti opportunamente mirati alla effettiva comprensione del testo. Le attività di comprensione di ogni nuovo testo sono state svolte esclusivamente in classe.

SPAZI: Aula, Laboratorio Linguistico

SUPPORTI DIDATTICI: Libro di testo in adozione; Fotocopie; materiale da Internet, schede tecniche, LIM, P.C., DVD STRUMENTI DI VERIFICA E NUMERO DI VERIFICHE ANNUALI: Sono state eseguite verifiche orali e scritte a cadenza regolare. Per quanto riguarda le verifiche scritte

sono state utilizzate tipologie diverse: compiti per casa, prove strutturate e semistrutturate, quesiti a

risposta aperta, reading/listening comprehension, due simulazioni della terza prova dell’Esame di Stato.

Per quanto riguarda l’interazione orale, oltre ai continui interventi dal posto, le presentazioni della scheda

tecnica, le interrogazioni, tutti gli interventi spontanei relativi agli argomenti trattati sono stati considerati

elementi di verifica.

Si è ritenuto opportuno privilegiare la conoscenza del contenuto piuttosto che la padronanza della lingua

e la capacità di comprensione dei testi a causa di diffuse difficoltà nella preparazione grammaticale di

base.

OBIETTIVI MEDIAMENTE CONSEGUITI IN TERMINI DI CONOSCENZE, CAPACITÀ E COMPETENZE:

- Comprendere ed esporre in maniera semplice il contenuto dei brevi testi scritti di settore trattati in

classe;




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Susanna Cammarota

Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 53

- Produrre semplici messaggi scritti/orali relativi al modulo tecnico, utilizzando strutture

morfosintattiche e un lessico settoriale basilare;

- Saper individuare i concetti principali dei testi tecnici di settore;

- Sintetizzare/rielaborare in modo semplice e quasi sufficiente un testo d’indirizzo con schemi o

mappe concettuali, se guidato dal docente;

La maggior parte della classe ha acquisito conoscenze sufficienti raggiungendo gli obiettivi minimi.

ATTIVITÀ DI RECUPERO ADOTTATE E ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI PROPOSTE: Nel corso dell’anno scolastico si sono svolte attività continue di feedback e ripetizioni degli argomenti per

il recupero in itinere, richiedendo così più tempo del previsto e non sempre raggiungendo risultati positivi.

Motivo per cui è stato necessario selezionare le Unità previste, e ridurre il contenuto del programma e

trattare alcune parti in modo poco approfondito. Sono state somministrate verifiche di recupero per il I e

II trimestre, con risultati sufficienti. Non sono state effettuate attività extracurriculari.

Tivoli, 15 maggio 2016 Docente Antonietta Botticella




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Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 54


MATERIA STORIA

DOCENTE MARA MARI

TESTI ADOTTATI

Lepre, Petraccone, La storia, Dalla fine dell'Ottocento a oggi, vol.3, Zanichelli Editore.

Testo consigliato : Massimo Montanari, Il tempo e le cose, Storia

dal Novecento a oggi, Editori Laterza

NUMERO DI ORE

SETTIMANALI 2

ANNUALI PREVISTE 66

ANNUALI SVOLTE 42


IV e V anno


annuali:

Lezione frontale espositiva / Lezione partecipata

Momenti di lavoro attivo, individuale e a piccoli gruppi

Integrazione di appunti, elaborazione di mappe e schemi riassuntivi

Dispense / Fotocopie

Atlante storico

Visione di documentari ( Teche Rai.storia)

Verifiche scritte ( Quesiti a risposta aperta) e orali (almeno 2 per trimestre)


La maggior parte delle alunne utilizza ancora un metodo di studio mnemonico, risultato di uno

studio poco efficace e spesso discontinuo e limitato al solo momento delle verifiche, l'esposizione

risulta nel complesso semplice, il linguaggio specifico della disciplina talvolta impreciso. Soltanto

poche allieve sono in grado si esporre in maniera fluida, di stabilire relazioni di causa- effetto tra

fenomeni politici, economici e sociali e di operare collegamenti tra gli eventi storici.


Recupero in itinere e pause didattiche




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Pagina 55


MATERIA ITALIANO

DOCENTE MARA MARI

TESTI ADOTTATI

Panebianco, Gineprini, Seminara Lettere Autori, edizione verde,

Dal Seicento all'Ottocento, vol.2, Zanichelli Editore

Panebianco, Gineprini, Seminara, Lettere Autori edizione verde,

Dal secondo Ottocento al Postmoderno,vol.3 Zanichelli Editore

NUMERO DI ORE

SETTIMANALI 4


ANNUALI SVOLTE 104


IV E V anno


annuali:

Lezione frontale espositiva

Momenti di lavoro attivo, individuale e a piccoli gruppi

Lezione partecipata

Approccio e contatto diretto con il testo: lettura ed analisi dei testi letterari in relazione alla

poetica degli autori e al contesto storico culturale in cui essi operarono.

Guida allo studio del libro di testo ( affrontato dalle studentesse con una certa difficoltà, per

struttura troppo tradizionale e linguaggio prolisso e difficile); integrazione di appunti,

elaborazione di mappe e schemi riassuntivi.

Dispense / Fotocopie

Verifiche scritte e orali (almeno 2 per trimestre)

Esercitazioni e simulazioni I prova scritta. ( Particolare cura è stata data alla correzione

individuale degli elaborati scritti per stimolare l'espressione di un linguaggio corretto, più ricco e

meno ripetitivo e all'esercizio relativo alle diverse tipologie di scrittura previste nella I prova

dell'Esame di Stato ( Tipologia A: Analisi del testo letterario; Tipologia B : Redazione di un saggio

breve o di un articolo di giornale; Tipologia C : Tema di argomento storico; Tipologia D :Tema di

ordine generale)




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Susanna Cammarota

Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 56


La classe ha raggiunto livelli di conoscenze, capacità e competenze piuttosto diversificati, per

impegno, applicazione ed interesse nei confronti della materia. La maggior parte delle alunne

utilizza ancora un metodo di studio mnemonico e manualistico, spesso infatti l'esposizione delle

conoscenze si limita a riferire i contenuti essenziali; soltanto poche allieve sono in grado di

esporre in modo chiaro e corretto, impegno costante e studio assiduo hanno permesso loro di

affrontare la complessità dei fenomeni letterari in modo più consapevole e di rispondere

attivamente agli stimoli e alle sollecitazioni proposte durante l'attività didattica. Permangono in

tutte le allieve difficoltà nella produzione scritta.


Recupero in itinere e pause didattiche.




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Prof.ssa

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Pagina 57

PROGRAMMI SVOLTI




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Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 58

IPIAS “OLIVIERI” - TIVOLI

PROGRAMMA SVOLTO

di ITALIANO

CLASSE VPTS

a.s. 2015-2016 Docente: Prof.ssa Mara Mari

Testo/i in adozione: Panebianco, Gineprini, Seminara, Lettere Autori Edizione verde, Dal Seicento

all'Ottocento, vol. 2, Zanichelli Editore; Panebianco, Gineprini, Seminara, Lettere Autori Edizione

verde, Dal secondo Ottocento al Postmoderno, vol. 3, Zanichelli Editore;

Unità didattica di raccordo Giovanni Verga. La vita e le opere. La prima narrativa verghiana. La “conversione al verismo”:

I Malavoglia. Il ciclo dei vinti. Genesi e struttura dell'opera. Tecniche narrative e scelte stilistiche.

La rappresentazione del tempo e dello spazio. Il sistema dei personaggi. La seconda fase del

verismo: Mastro don Gesualdo

Lettura ed analisi dei seguenti testi :

Rosso Malpelo ( da: Vita dei campi) in fotocopia

Da I Malavoglia : La fiumana del progresso ;La presentazione dei Malavoglia;

Il distacco dalla casa del nespolo; Ora è tempo di andarsene

Da Mastro don Gesualdo : L'addio alla roba e la morte

Modulo 1 Il secondo Ottocento Il contesto. I generi. La Lirica Il simbolismo francese Charles Baudelaire. La lirica in Italia: la

Scapigliatura e Carducci.

Lettura ed analisi dei seguenti testi:

7 L'albatro ( da I Fiori del male)

8 San Martino ( da Rime Nuove )

L'autore e l'opera : Giovanni Pascoli. La vita e le opere. L'ideologia e la poetica. Myricae. I Canti di

Castelvecchio.


- E' dentro noi un fanciullino ( da Il Fanciullino)

- Lavandare

- X Agosto

- La mia sera

- Il gelsomino notturno

L'autore e l'opera : Gabriele D'Annunzio . La vita e le opere. La produzione lirica. Alcyone. La

narrativa Il piacere ( sintesi ).

Lettura ed analisi delle seguenti liriche :




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Prof.ssa

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Pagina 59

- La sera fiesolana

- La pioggia nel pineto

Modulo 2. Il primo Novecento Il contesto. I generi. L'autore e l'opera Italo Svevo. La vita e le opere. L'ideologia e la poetica. I

romanzi dell'inettitudine. La coscienza di Zeno.


1. Il Dottor S.

2. Il vizio del fumo

3. Lo schiaffo del padre

L'autore e l'opera Luigi Pirandello. L'ideologia e la poetica. Le Novelle per un anno. Il fu Mattia

Pascal (Sintesi). Uno, nessuno e centomila ( Sintesi)


Il treno ha fischiato

La scissione tra il corpo e l'ombra

Mattia Pascal dinanzi alla sua tomba

Il naso di Vitangelo Moscarda

Modulo 3 La poesia delle Avanguardie in Italia e L'Ermetismo I futuristi. L'Ermetismo. L'autore e l'opera Giuseppe Ungaretti. L'Allegria

Lettura ed analisi delle seguenti poesie:

In memoria

Il porto sepolto

Veglia

San Martino del Carso

Soldati ( in fotocopia)

I fiumi ( lettura e commento)

Mattina

Fratelli

* L'autore :Eugenio Montale. La vita e le opere. L'ideologia e la poetica. Ossi di seppia e il male di

vivere

Lettura ed analisi delle seguenti poesie:

- I Limoni

- Spesso il male di vivere ho incontrato

Modulo 4 La letteratura del secondo Novecento *L'autore : Primo Levi . La vita e le opere . L'esperienza del lager: Se questo è un uomo


- Letteratura come dovere morale

- La condanna della guerra

*L'autore : Italo Calvino. La vita e le opere. La poetica: La fase ne”orealista. La letteratura della

nuova realtà industriale. MARCOVALDO ovvero le stagioni in città ( sintesi). Gli amori difficili.

Lettura ed analisi de:




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Pagina 60

L'avventura di due sposi

Le Alunne L'insegnante

(prof.ssa Mara Mari)

Tivoli, Lì 15 settembre 2016

*Si prevede di trattare gli argomenti contrassegnati dall'asterisco durante il mese di maggio, qualora non fossero svolti segnalati accuratamente alla commissione esaminatrice




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Pagina 61

IPIAS “OLIVIERI” - TIVOLI

PROGRAMMA SVOLTO

di STORIA

CLASSE VPTS

a.s. 2015-2016 Docente: Prof.ssa Mara Mari

Testo in adozione: Lepre, Petraccone, La storia, Dalla fine dell'Ottocento a oggi, vol.3, Zanichelli

Editore.

Testo consigliato : Massimo Montanari, Il tempo e le cose, Storia dal Novecento a oggi, Editori

Laterza

MODULO I. L'Italia tra Ottocento e Novecento

Unità 1. Sviluppo e crisi:

La sinistra al governo. Il governo Depretis

L'emigrazione. Gli scioperi nelle campagne

Organizzazioni socialiste e associazioni cattoliche

Il rovesciamento della alleanze e l'occupazione dell'Etiopia

Dal governo Crispi all'assassinio del re

Unità 2. L'età giolittiana

Il governo Giolitti e la centralità delle classi popolari

Dalla riforma elettorale al patto con i cattolici

Il decollo industriale e il divario Nord- Sud

MODULO II La prima guerra mondiale e gli anni del dopoguerra

Unità 3. La prima guerra mondiale

Le tensioni tra le potenze europee e l'inizio del conflitto

L'Italia entra in guerra

Mobilitazione totale

Le ultime fasi della Grande guerra

La fine della guerra e la Conferenza di pace

Unità 4. La rivoluzione russa e la nascita dell'URSS ( in sintesi)

Unità 5. Il declino europeo e il primato americano ( in sintesi)




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Prof.ssa

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Pagina 62

MODULO III I regimi totalitari

Unità 6. La crisi del 1929 negli Stati Uniti e in Europa

9 L 'industria americana dal boom alla crisi

10 Una risposta alla crisi il New Deal di Roosevelt

11 La crisi dagli Stati Uniti all'Europa : la Germania

12 La crisi dagli Stati Uniti all'Europa : la Francia e la Gran Bretagna

Unità 7. Il fascismo in Italia

L'Italia del dopoguerra il Biennio 1919-1920

La nascita del fascismo e il nuovo governo Giolitti

L'Italia nelle mani di Mussolini

La politica sociale ed economica : verso l'autarchia produttiva e alimentare

La fabbrica del consenso

I Patti Lateranensi

Unità 8. La Germania dalla crisi al nazismo

4. Origini del nazismo

5. L'ascesa di Hitler e la costruzione di uno stato totalitario

6. Dal mito della razza ariana alla persecuzione degli ebrei

7. L'alleanza con Mussolini e l'appoggio della dittatura fascista in Spagna

Unità 9. La dittatura di di Stalin ( Linee generali)

MODULO IV La seconda guerra mondiale e la Resistenza

Unità 10. La seconda guerra mondiale

- I progetti imperialistici della Germania e lo scoppio della guerra

- L'avanzata nazista

- L'Europa sotto il tallone nazista : il nuovo ordine e i campi di sterminio

- Si invertono le sorti della guerra

- Il crollo del fascismo e l'occupazione nazista in Italia

- La Resistenza e la liberazione dell'Italia

- La bomba atomica, la fine della guerra, i trattati di pace

MODULO V Il mondo bipolare Unità 11. Il mondo diviso

- Usa e Urss : il nuovo ordine mondiale

- La “guerra fredda” e la guerra in Corea

- Le democrazie occidentali

- I regimi comunisti dell'Est

- Le due Germanie e il muro di Berlino




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Susanna Cammarota

Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 63

Unità 12 . L'Italia ricostruita

- La ricostruzione materiale e politica

- L'Italia diventa una repubblica

- I partiti della sinistra esclusi dal governoù

- Il “miracolo economico” e il divario Nord Sud

Unità 13. Dalla guerra fredda alla coesistenza pacifica

- L'Unione Sovietica e la scolta di Kruscev

- Gli Stati Uniti e la presidenza Kennedy

- La società americana in cambiamento

- Il papa della pace: Giovanni XXIII

MODULO VI Il tramonto del colonialismo e i nuovi equilibri mondiali*

Unità 14. Le trasformazioni in Asia e in America ( Linee generali )

Unità 15. L'indipendenza della Africa e del Medio Oriente ( Linee generali )

Unità 16. Nuove tensioni nel mondo ( Linee generali )

Unità 17. Lo sviluppo dell' Occidente europeo e la svolta democratica nell'Europa comunista (

Linee generali )

Unità 18. La fine dell'impero sovietico e la crisi del bipolarismo ( Linee generali )

Unità 19. L'Italia che cambia ( Linee generali )

Le alunne La Docente

( prof.ssa Mara Mari)

Tivoli, lì 15 maggio 2016

* Gli argomenti del Modulo VI saranno trattati come eventuali approfondimenti, nel mese di

maggio.




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Susanna Cammarota

Prof.ssa

Carla Basurto

Pagina 64

Tecniche distribuzione e Marketing

Programma A.S. 2015/2016

Classe 5° PTS

Docente Nardoni Anna Rita

Prerequisiti . Evoluzione di Marketing. Il sistema delle ricerche di Marketing. Segmentazione e posizionamento Marketing operativo

MODULO 1: Modalità e norme di concorrenza su mercati di settore.

1UD: L’impresa tessile e il prodotto moda Il settore tessile in Italia I modelli imprenditoriali del PMI La subfornitura La fidelizzazione delle imprese terziste La filiera produttiva Il tessile e l’industria delle mode Il prodotto moda 2UD: I mercati di consumo e i bisogni del consumatore Il prezzo e la segmentazione di mercato La piramide di Maslow e l’abbigliamento Il consumatore e i suoi bisogni Il mercato e il ciclo di vita del prodotto 3UD: Il marketing e le ricerche per vincere la concorrenza Il Marketing e la filosofia aziendale Le ricerche di mercato La pianificazione aziendale e l’analisi SWOT

MODULO2: Il marketing operativo




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1UD: Il marketing Mix Prodotto prezzo comunicazione e distribuzione Il ciclo di vita del prodotto 2UD: Il Brand e gli strumenti di comunicazione Il marchio, la marca e la griffe L’identità di marca e il prodotto moda La marca e la comunicazione integrata 3UD: Il marketing relazionale Comunicare con il consumatore Il venditore un uomo di Marketing Lo shopping esperienziale La customer satisfation

MODULO3: Forme di distribuzione commercializzazione e vendita

1UD: Il trade Marketing La distribuzione Le scelte del canale distributivo Il canali distributivi emergenti Il marketing della distribuzione Il Merchandising :Il Marketing del punto vendita. Internet come strumento di distribuzione e comunicazione.

Gli alunni L’insegnante




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Istituto Professionale Industria, Artigianato e Servizi "O. Olivieri"

Viale Mazzini, 65 - 00019 Tivoli - Tel. 06121125445 - Fax 0774318758 - e-mail:

[email protected] - pec: [email protected] Materia: Tecnologia Applicata ai Materiali e Processi Produttivi Anno Scolastico: 2015/2016 Docente: PIGLIUCCI Nicoletta

Ore Settimanali: 4 (1h titolare, 3h di compresenza con Lab.Tecn.Esercit.) Classe: 5 PTS Sez. A

PROGRAMMA

UNITA’ 1

RIPASSO CONCETTI E COMPETENZE FINORA ACQUISITI

LE ARMATURE DEI TESSUTI:

Concetti generali e definizioni

Le armature fondamentali: tela, raso, spina

Le armature derivate dalla tela: panama, ottomano

Le armature derivate dalla spina: batavia, levantina

Armature a raso regolare ed irregolare

Pied-de-poule, principe di Galless, tartan

UNITA’ 2

I TESSUTI: le armature: il telaio, la rappresentazione grafica, rapporto di armatura, rimettaggio.

Armature per effetto di ordito, di trama, e senza rovescio.

Calcolo delle armature raso.

Derivati del raso.

Vari tipi di armature.

In base alla tecnica di realizzazione (tessuti a licci, tessuti Jacquard)

UNITA’ 3

La tessitura: il telaio a mano; la tecnica della tessitura.

Catalogazione di alcune tipologie tessili; la “mano” di un tessuto

Tessuti molto leggeri, tessuti a coste diagonali, a rilievi leggeri

Tessuti compatti, robusti, pesanti

Tessuti pelosi e morbidi

Altri tessuti UNITA’ 4

tessuti “speciali”

mailto:[email protected]




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multifunzionali (es: tuta spaziale, high-tech, gen-tex)

benessere ed ecosostenibilità

le nanotecnologie ed il tessile: il cotone autopulente, lino elasticizzato

tessili cosmetici

protesi chirurgiche a base di fibre tessili

gli ecovestiti

UNITA’5

i tessuti a maglia e la loro realizzazione: maglia in trama, catena, calata, tagliata e integrale

UNITA’ 6

altre tecnologie e modalità per ottenere tessuti: tessuti a treccia, a rete, accoppiati

UNITA’ 6

le principali operazioni di finissaggio dei tessuti: rammendo, pinzatura, follatura, garzatura, cimatura, decatissaggio, calandratura, candeggio, apprettatura, sanforizzazione, mercerizzazione, marezzatura, bruciapelo, smerigliatura

trattamento termico in largo ( passaggio in rameuse); decorticazione; l’applicazione delle resine sintetiche nel finissaggio tessile.

Trattamenti chimici e meccanici, operazioni complementari, operazioni di controllo, preparazione del greggio, carbonizzo in pezza.

Il lavaggio: generalità, lavaggio in corda e in largo, altre modalità di lavaggio ( in cesto, tumbler, turbang, airo, a secco), le azioni complementari al lavaggio: l’apricorda e l’idroestrazione.

Le operazioni di tintura: generalità, tipi di tintura lungo i processi di trasformazione ( in pasta, fiocco, tops, in rocca, in matassa, in pezza, in capo); altre teciche particolari di tintura: a riserva ( Batik, Shibori, Plangi); sui fili dell’ordito ( Ikat e Chinè); tintura ad ispezione , stampa Vigoreux; metodi di tintura con foulardaggio; tintura in largo a tessuto fermo (tintura in subbio) metodi di tintura ad immersione; metodi di tintura a circolazione di bagno e tessuto.

la tintura e la stampa

UNITA’ 7

BOOK PERSONALE CORREDATO DI: Parti teoriche, definizioni, dizionario del tessuto, campionario di tessuti con relative definizioni, caratteristiche, destinazioni d’uso ed immagini di riferimento

UNITA’ 8




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Sperimentazioni. Realizzazione textile attraverso le tecniche finora acquisite (tessitura, stampa, applicazione, cuciture…): dall’ispirazione al mood board, alle sperimentazioni di nuovi textile fino alla realizzazione di un prodotto moda insieme alla compresenza di Laboratorio Tecnologico ed Esercitazioni (prof.ssa Vettese)

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PROGRAMMA MODULARE del V ANNO moda PTS

Materia: PROGETTAZIONE TESSILE-SARTORIALE, MODA E COSTUME

Insegnante: Romani Eleonora

– il figurino Consolidamento delle tecniche di base per la rappresentazione del

figurino di moda: il figurino-base, tecniche coloristiche

U.D. 1 la stilizzazione personale

U.D. 2 il dinamismo del figurino di moda-d’immagine

U.D. 3 le tecniche coloristiche applicate al figurino (pastelli, pastelli acquerellabili,

pantoni, pennarelli, tempere, acquerelli, tecniche miste ecc…)

– il figurino di moda Ricerca di materiale ( immagini, suggerimenti,

esempi degli stilisti correnti) e quant’altro possa stimolare la creativita’ di ogni singolo allievo

per la progettazione di bozzetti, mini-collezioni, abiti e accessori moda (alta moda e pret-a’-

porter)

U.D. 1 il figurino d’immagine

U.D. 2 il disegno dei particolari e degli accessori di moda

– il figurino e la moda Dalle origini dello stilismo, l’alta moda ed il pret-

à-porter, il costume antico (dalla Storia del Costume) come fonte d’ispirazione per le Collezioni

personali attuali.

U.D. 1 le linee dell’abbigliamento

U.D. 2 il plat – disegno in piano dell’abito e dei particolari sartoriali; CAPI-SPALLA etc...

U.D. 3 i tessuti e i colori nella moda

– LA COLLEZIONE La collezione come esercitazione grafica La collezione

come progettazione di moda (alta moda e pret-a-porter) Le ore di codocenza a disposizione

verranno utilizzate dalle rispettive insegnanti di PROGETTAZIONE e di LABORATORIO

tecnologico MODA per la realizzazione di prodotti moda, dalla progettazione alla confezione, al

prodotto finito.

La collezione che gli allievi progettano nel corso del quinto anno di studio è particolarmente

importante perché rappresenta la conclusione degli studi professionali e per molti la proiezione

per quelli futuri presso le Accademie o le Università. Pertanto questo lavoro servirà ad affiancare

il colloquio con il quale gli allievi si presenteranno all'esame di stato.

Tivoli, Novembre 2015 l’insegnante




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PROGRAMMA SVOLTO

a.s. 2015-2016

Materia: Religione Cattolica Docente: prof.ssa De Propris Cinzia

Classe: 5ª PTS

Il concetto di persona. Dalla conoscenza di sé alla scoperta della propria dignità.

Il personalismo cristiano. Spiegazione e commento sul florilegio "Ama e fa ciò che vuoi " di

san'Agostino. Concetto di libertà.

La giustizia sociale. Commento all’affermazione di Giovanni Paolo II “Non c’è pace senza

giustizia, non c’è giustizia senza perdono”.

La dignità e la relazione con l’altro attraverso l’empatia. Visione e commento del video di

Brenè Brown sull’empatia.

La Shoah.

Il Giubileo della Misericordia.

L’etica dell’ambiente. Visione del film “Il pianeta verde”.

La bioetica. Distinzione tra bioetica laica e cattolica.

Visione del film “Gattaca” sulla manipolazione genetica.

Il valore della vita.

L’inseminazione artificiale.

Il trapianto di organi.

La malattia. La follia. Ascolto e commento della canzone “Ti regalerò una rosa” di

S. Cristicchi.

I rappresentanti




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CLASSE 5° PTS PROGRAMMA SVOLTO CONOSCENZA E RISPETTO DELLE REGOLE, CONOSCERE I RISCHI DEL FUMO, DELLA SEDENTARIETA’, DELL’OBESITA’ E DEL DOPING. CONOSCERE ESERCIZI DI MOBILITA’ E FLESSIBILITA’ ARTICOLARE, DI POTENZIAMENTO FISIOLOGICO. CONOSCENZA E PRATICA DEI FONDAMENTALI DI ALCUNI SPORT, TENNIS, SOFTBALL E NUOTO. CONOSCENZA E PRATICA DELLE CAPACITA’ COORDINATIVE E CONDIZIONALI, LE REGOLE E I FONDAMENTALI DEI GIOCHI SPORTIVI, LA PALLAVOLO. PRINCIPI DI ANATOMIA: IL CORPO UMANO, OSSA MUSCOLI E ARTICOLAZIONI. ENDOCRINOLOGIA E TECNICA DELLE SCIENZE MOTORIE. TIVOLI, 05/05/2016 PROF. AMMAZZALORSO TOMMASO




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Programma di matematica svolto dalla classe 5°Pts anno scolastico 2015-16

Disequazioni:

Disequazioni di primo e di secondo grado intere

Disequazioni di primo e secondo grado fratte.

Funzioni:

Tipologie di funzioni: intere, fratte , razionali, irrazionali,

esponenziali e logaritmiche ( rappresentazione e caratteristica).

:studio di funzioni algebriche intere e fratte:

Grado.

Dominio.

Intersezione con gli assi.

Segno di funzione.

Asintoti: verticali, orizzontali.

Crescenza e decrescenza con l’ausilio della tabella.

Concetto di max e min.: relativo ed assoluto.

Statistica

Le fasi dell’indagine.

Rappresentazioni grafiche.

Serie e seriezione.

Moda; Mediana; Media aritmetica.

Scarto quadratico medi e varianza.

.

Tivoli, 06-05-2016 Le alunne

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PROGRAMMA SVOLTO nella classe 5 PTS anno scol. 2015-2016

MATERIA: LABORATORI TECNOLOGICI

DOCENTE: Anna Maria VETTESE

STUDIO DEI PRINCIPALI TESSUTI E MATERIALI IN FUNZIONE AL RAPPORTO QUALITA’

PRODOTTO.

CONSOLIDAMENTO DELLE METODOLOGIE MODELLISTICHE DI BASE.

APPLICAZIONE DELLO SVILUPPO TAGLIE AI CAPI BASE.

PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI CAPI DI ALTA MODA IN COERENZA CON I

PROGETTI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO.

STRUTTURA DEL LAVORO ARTIGIANALE E RELATIVE COMPETENZE.

APPLICAZIONI DECORATIVE E TECNICHE ESECUTIVE APPROPRIATE AI CAPI

REALIZZATI.

STUDIO DELLE SOLUZIONI PIU’ ORIGINALI RISPONDENTI AI FIGURINI DISEGNATI

NELLE COLLEZIONI DEI PROGETTI SFILATA DI FINE ANNO.




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IPSIA “O. Olivieri”

Sede Centrale Viale Mazzini – 00019 Tivoli (RM) - A.S. 2015-2016

PROGRAMMA SVOLTO DI INGLESE CLASSE: V PTS

Docente: Antonietta Botticella PARTS OF THE HUMAN BODY (Ricerca individuale su Internet): conoscere, individuare le principali parti del corpo umano : corpo, testa, viso e parti del viso, orecchie, capelli, collo, tronco: petto, spalle, schiena, dorso, braccio, ascella, gomito, polso, mano, dita, stomaco, anca, vita, glutei, gamba, coscia, ginocchio, polpaccio, caviglie, piede, dita, calcagno;

Concetti topologici: destra/sinistra; in alto/in basso; dentro/fuori; su/giù; interno/esterno, avanti/indietro-fronte/retro; La linea retta nelle varie posizioni: verticale, orizzontale, obliqua ; concetto degli assi di simmetria e assimetria ; aggettivi per descrivere indumenti: largo/stretto/svasato/dritto, lungo/corto.

Dal testo: “FASHION PLANET” di Ivana Bertinazzi – Franco Lucisano Editore

UNIT 9 CLOTHING a) General Features of clothing (p. 120/121) b) Trousers (p. 122 e 123) c) Skirts (124 e 125)

d) Shirts (126 e 127) Dal testo: «KEEP UP WITH FASHION» di Paola Melchiori, Clitt Editore The Invention of Skirts listening/reading comprehension and fill in the gaps exercise (n. 21 p. 99/ n. 22 p. 100)

UNIT 12 ACCESSORIES a) General features (p. 156) c) Shoes (p 162)

d) Comfort or Fashion (p. 164) Wedge Shoes e Salvatore Ferragamo : the Shoemaker of the Stars (165) e) Bags (p. 168) Types of Bags e Style of Bags (p. 169/170)

g) Hats (p. 172-175)

Materiale didattico integrato: Dal testo: «Keep up with Fashion» di Paola Melchiori, Clitt Editore Technical Files. Garments: observation and description (pag. 108, 109) (per una basilare descrizione di capi d’abbigliamento, soprattutto per il capo di abbigliamento ideato e disegnato da ogni alunna per l’esame finale); Descrizione di abiti e accessori nelle immagini 5 e 6 a pagina 110; immagini 1, 2, 3, 5, 7, 8 su pag. 111 ;

Con l’aiuto delle immagini dell’Appendix: Types & Styles of garments (pag 231 – 245) (sono

stati trattati solo alcuni degli stili e modelli principali) vedere le fotocopie con le immagini c effettuate.

Dal testo: «GLOBAL EYES TODAY» , Editore. Mondadori

Unit 23, TODAY’S TRENDS: « Fashion Bloggers » (p. 78 /79)

Visione Video/DVD: Documentario su Anna Wintour « The September Issue », DVD;

Ad oggi alcuni degli argomenti programmati all’inizio dell’a.s. dovrebbero essere ancora trattati a causa




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delle numerose ore di lezioni andate perse e non effettuate per vari motivi (frequenti assenze delle alunne, stage, scioperi, festività, periodo di autogestione, altri eventi), che hanno rallentato il lavoro annuale programmato e non hanno consentito un adeguato approfondimento. Da trattare ancora i

seguenti capitoli della Unit 13 FASHION CAREERS a), b), c) e d) (del libro di testo FASHION PLANET).

TIVOLI, 15 MAGGIO 2016

DOCENTE: ALUNNE:

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DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE

Verbali

Copia programmi svolti

Fascicoli personali alieve

Pagelle

Elaborati scritti

Simulazioni

Documentazione relativa alle attività di alternanza scuola-lavoro

Fascicoli H

Copia dei programmi svolti

Basi per figurini e basi tecniche

Griglie di valutazione prima prova




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FIRME DOCENTI

DOCENTE FIRMA

Prof.ssa MARA MARI

Prof. GIUSEPPE MASSARIA

Prof.ssa ANNA RITA NARDONI

Prof.ssa ANTONIETTA BOTTICELLA

Prof.ssa ELEONORA ROMANI

Prof.ssa NICOLETTA PIGLIUCCI

Prof.ssa ANNA MARIA VETTESE

Prof. TOMMASO AMMAZZALORSO

Prof.ssa CINZIA DE PROPRIS

Prof. DOMENICO VELLUCCI

Prof.ssa SUSANNA CAMMAROTA

Prof.ssa LENGUA MARA

Prof. SCATTONE PAOLO




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DI CLASSE DOCUMENTO DEL CONSIGLIO - ipiasolivieri.gov.it · stabile e di una consistente comunità rumena integrata. Allinterno di questo territorio listituto professionale statale