134
Progetto Regionale per attività di supporto alla programmazione e al monitoraggio delle politiche formative e non, attivate con finanziamenti pubblici Programmazione delle filiere formative attraverso l'analisi delle esigenze del mercato del lavoro e della verifica/valutazione degli esiti dei corsi DGR 648/16 Il monitoraggio 2015/2016 (programmazione 2007-2013) Il monitoraggio degli esiti dei corsi FP rivolti a disoccupati e terminati nel 2015 Genova, 30 giugno 2017

Il monitoraggio 2015/2016 · e della verifica/valutazione degli esiti dei corsi DGR 648/16 Il monitoraggio 2015/2016 (programmazione 2007-2013) Il monitoraggio degli esiti dei corsi

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Progetto Regionale

per attività di supporto alla programmazione e al m onitoraggio delle politiche formative e non, attivate con finanziamen ti pubblici

Programmazione delle filiere formative attraverso l 'analisi delle

esigenze del mercato del lavoro e della verifica/valutazione degli esiti dei corsi

DGR 648/16

Il monitoraggio 2015/2016

(programmazione 2007-2013)

Il monitoraggio degli esiti dei corsi FP

rivolti a disoccupati e terminati nel 2015

Genova, 30 giugno 2017

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Il Dipartimento Agricoltura, Turismo, Formazione e Lavoro – Settore Sistema Regionale della Formazione della Regione Liguria, al fine di offrire una migliore funzionalità alla programmazione delle politiche formative ha promosso la realizzazione del Progetto Regionale “Programmazione delle filiere formative attraverso l'analisi delle esigenze del mercato del lavoro e della verifica/valutazione degli esiti dei corsi”, affidandone l’attuazione ad ALFA (DGR 648/16).

Il gruppo di lavoro di ALFA, gestito da Betta Garbarino, è composto da: • Per la parte relativa alla rilevazione diretta:

- Alessandra Giansoldati

• Per la parte di estrazione e analisi dei dati e di redazione del report: - Cecilia Capozzi

In collaborazione con il Servizio OML di ALFA ha inoltre partecipato alla revisione del report Matilde Pittaluga. Nell’ambito del progetto Alternanza Scuola-Lavoro, hanno avuto l’opportunità di partecipare alle fasi finali della revisione del report le studentesse Alice Ciccotti e Giulia Delucchi. Organismi Formativi Accreditati che hanno effettuat o le interviste:

• AESSEFFE • AS.FO.R. ASSOCIAZIONE FORMAZIONE RAVASCO • ASSOCIAZIONE CFP E. FASSICOMO-SCUOLA GRAFICA GENOVESE • C.I.O.F.S. FP CENTRO ITALIANO OPERE FEMMINILI SALESIANE FORMAZIONE PROFESSIONALE • C.N.O.S.-FAP-LIGURIA TOSCANA • C.P.F.P. GIULIO PASTORE S.R.L. • CISITA • CONSORZIO LAVAGNA SVILUPPO S.C.R.L. • CONSORZIO VALBORMIDA FORMAZIONE • E.L.FO. ENTE LIGURE DI FORMAZIONE • ENTE SCUOLA EDILE GENOVESE • EURO.FORMA • FOCUS • FONDAZIONE ACCADEMIA ITALIANA MARINA MERCANTILE • FONDAZIONE CIF FORMAZIONE • FORMA • FORMAZIONE, COOPERAZIONE, LAVORO SCRL • FORMIMPRESA • FUTURA • ISCOT LIGURIA • ISFORCOOP • PARASIO SRL • SCUOLA EDILE DI SAVONA • SCUOLA EDILE IMPERIA S.E.I. • SCUOLA NAZIONALE TRASPORTI E LOGISTICA • SOGEA S.C. A R.L. • TEATRO STABILE GE • VALDIMAGRA • VILLAGGIO DEL RAGAZZO

Altri soggetti erogatori che hanno contribuito all’ indagine:

• ASSEFORM S.R.L. • CESCOT GENOVA • ITS PER L'EFFICIENZA ENERGETICA • ITS TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE • OCEANOGATE ITALIA S.P.A

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3

Indice

GUIDA ALLA LETTURA................................. .......................................................... 5

I. I CORSI DA MONITORARE .............................. ............................................. 9

II. GLI ALLIEVI DA INTERVISTARE ........................ ........................................ 17

III. GLI ALLIEVI INTERVISTATI ........................... ............................................. 29

A. Le caratteristiche degli intervistati e il problema della rappresentatività ........................... ....... 31

IV. I RISULTATI DELL’INDAGINE DIRETTA .................. .................................. 35

A. LA DEFINIZIONE DEL TARGET DI INDAGINE.............. .................................................................. 35

B. GLI ESITI OCCUPAZIONALI DEL TARGET DI INDAGINE ..... ........................................................ 37 1. Le motivazioni all’iscrizione e il background formativo ...................................................................37 2. L’esperienza dello stage..................................................................................................................41 3. La disponibilità al lavoro alla conclusione del corso .......................................................................47 4. Il primo lavoro post corso ................................................................................................................49 5. Gli esiti a 12 mesi dalla conclusione del corso................................................................................55

a) Gli occupati .................................................................................................................................56 (1) Come lavorano ...................................................................................................................57 (2) Quanto lavorano.................................................................................................................63 (3) Dove lavorano ....................................................................................................................72

b) Le persone in cerca ....................................................................................................................78 c) Gli studenti e gli inattivi per altri motivi........................................................................................79

C. GLI ALLIEVI FUORI TARGET........................... ................................................................................ 83 1. Chi sono e perché si sono iscritti ....................................................................................................83 2. La situazione al momento dell’intervista .........................................................................................84 3. Le opinioni sul corso........................................................................................................................86

V. LA LETTURA DEI DATI IN OTTICA VALUTATIVA........... .......................... 91

A. La valutazione dei corsi in base agli esiti occupaz ionali, alla congruenza con il lavoro svolto e ai giudizi degli intervistati ...................... .................................................................................................. 91

1. Esiti occupazionali per tipologia di corso ........................................................................................91 2. La congruenza tra corso frequentato e lavoro svolto....................................................................105 3. Il giudizio degli intervistati sui corsi ...............................................................................................111

B. Il profilo dei corsisti e i relativi esiti occupazi onali.............................................. ....................... 115 1. Profili per caratteristiche socio-demografiche ...............................................................................115 2. Profili per scelte formative ed esiti occupazionali .........................................................................118 3. Riflessioni conclusive ....................................................................................................................124

VI. LA SINTESI DEI DATI A LIVELLO TERRITORIALE......... ........................ 125

A. Genova............................................. ................................................................................................ 125

B. Imperia ............................................ ................................................................................................. 127

C. La Spezia .......................................... ............................................................................................... 129

D. Savona ............................................. ................................................................................................ 131

E. DP (Corsi a diretta attuazione regionale) .......... ........................................................................... 133

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5

GUIDA ALLA LETTURA Come noto, il monitoraggio degli esiti occupazionali della formazione professionale per disoccupati è una rilevazione censuaria, realizzata a partire dall’universo corsi presenti in FP-Open/LEO per ogni annualità considerata, utilizzando come variabile discriminante la data di fine corso. I corsi monitorati sono dunque tutti quelli di almeno 80 ore, rivolti a disoccupati o misto occupati e disoccupati e terminati nel corso dell’anno 2015.

La programmazione 2007-13

Il monitoraggio dei corsi di formazione professiona le

• Universo di riferimento:interventi formativi di almeno 80 ore rivolti a disoccupati

• Indagine di tipo:censuario (banca dati corsi e allievi estratta da FP-Open)

• Strumento usato:questionario telefonico (compatibile con Isfol-Inapp)

• Tempi di rilevazione:a 12 mesi dalla chiusura dell’intervento

La struttura del report che segue riporta le informazioni sulle caratteristiche dell’universo d’indagine relativo ai corsi terminati nel 2015 (I. I corsi da monitorare, II. Gli allievi da intervistare e III. Gli allievi intervistati) e, successivamente, le informazioni emerse dalla realizzazione dell’indagine diretta (IV I risultati dell’indagine diretta).

Allievi Intervistati1.385

Allievi Reperibili1.720

Allievi Formati Finali1.877

Allievi Programmati2.267

Allievi Iniziali2.172

Intervistati / Qualificati78%

Intervistati / Reperibili80%

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Allievi Formati Qualificati1.784

134CORSI

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6

Le elaborazioni delle informazioni raccolte attraverso l’indagine diretta (capitolo IV) sono riferibili a diversi “stati” degli intervistati nelle diverse fasi del loro percorso formativo. I “blocchi” di analisi riguardano perciò: La “fotografia” prima del corso; Un breve approfondimento sulla quota (relativamente esigua) degli intervistati non in target1; Gli esiti occupazionali degli allievi in target.

disoccupato; 380; 27%

inoccupato; 414; 30%

inattivo; 7; 1% studente;

496; 36%

occupato; 88; 6%

Allievi Intervistati1.385

IN TARGET1.297

NON in target(*occupati

all’iscrizione o durante il corso)

88

Uomini49

Donne39

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Posizione nel mercato del lavoro al momento dell’is crizione al corso

Donne521

Uomini776

1 Si tratta di allievi che sono stati registrati come “occupati” al momento dell’iscrizione al corso o che hanno trovato lavoro durante l’attività formativa, per i quali è difficile valutare gli impatti degli interventi formativi in termini di ingresso nel mercato del lavoro.

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7

In relazione agli allievi in target, il capitolo si articola ulteriormente in base allo stato occupazionale rilevato in sede di intervista, distinguendo tra: Gli occupati Le persone in cerca Gli studenti2 e gli inattivi per altri motivi

Occupati78160%

IN TARGET1.297

In cerca29523%

Inattivi393%

Uomini77660%

Uomini47361%

Donne30859%

Uomini17523%

Donne12023%

Posizione nel mercato del lavoro al momento dell’in tervista

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Donne52140%

Studenti18214%

Uomini11114%

Uomini172%

Donne71

14%

Donne224%

Rispetto agli occupati l’analisi si sviluppa nel dettaglio per produrre conoscenza su come, quanto e dove lavorano le persone inserite.

2 La categoria “studenti” comprende tutte le persone in formazione; include quindi le persone che al momento dell’intervista hanno dichiarato di essere iscritte a un percorso di studi o di essere impegnate in uno stage non retribuito o nel servizio civile.

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8

Stabilità del lavoro per genere

20%

80%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

Lavoratori stabili Lavoratori non stabili

Tot.FM

Occupati781

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Tipologia di lavoro e stabilità

V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Lavoro dipendente a tempo

indeterminato53 17% 88 19% 141 18%

Lavoro dipendente

a termine139 45% 238 50% 377 48%

Lavoro parasubordinato,

atipico, altro93 30% 104 22% 197 25%

Lavoro in proprio senza

dipendenti e/o collaboratori21 7% 32 7% 53 7%

Lavoro in proprio con

dipendenti e/o collaboratori2 1% 11 2% 13 2%

Totale 308 100% 473 100% 781 100%

Tipo di lavoro

per genere

F M Totale

Il capitolo V (La lettura dei dati in ottica valutativa) propone alcune chiavi di lettura in un’ottica maggiormente interpretativa e valutativa. Infine, nell’ultimo capitolo (VI – La sintesi dei dati a livello territoriale) sono riportati degli schemi i dati elaborati a livello provinciale.

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I. I CORSI DA MONITORARE Le attività formative di almeno 80 ore rivolte a disoccupati, che si sono concluse durante l’anno 2015, sono state 134, tre quarti delle quali riferite al programma operativo “Obiettivo 2 2007-2013” del FSE (73,9%), il resto finanziato con fondi ordinari.

Corsi per programma operativo

99; 73,9%

35; 26,1%

OB.2 2007-2013 Fondi Ordinari

Programma Operativo V.A. V.%

OB.2 2007-2013 99 73,9%

Fondi Ordinari 35 26,1%

Totale 134 100,0%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Il numero di ore validate risulta piuttosto alto, con una media di 776 (deviazione standard di 305 ore), un minimo di 180 e un massimo di 1.540 ore. La distribuzione delle diverse modalità di tema prioritario si concentra nettamente (52,2% del totale e 70,7% dei corsi Ob.2 2007-13) sulla modalità “attuazione di misure attive e preventive sul mercato del lavoro” con 70 corsi, seguita da 17 attività riconducibili alle “misure per aumentare la partecipazione all’istruzione e alla formazione permanente”; l’elenco prosegue con tre temi di cui sono stati organizzati tre corsi ciascuno (“elaborazione, introduzione e attuazione di riforme dei sistemi di istruzione e di formazione al fine di sviluppare l'occupazione”, “sostegno al lavoro autonomo e all'avvio di imprese”, “sviluppo di potenziale umano nella ricerca e nell'innovazione”). In coda si trovano due attività per le “misure che incoraggino l’invecchiamento attivo e prolunghino la vita lavorativa” e un percorso “di integrazione e reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti svantaggiati”.

Tema prioritario V.A. V.% su TOT.

V.% su OB.2

Attuazione di misure attive e preventive sul mercato del lavoro 70 52,2% 70,7% Misure per aumentare la partecipazione all’istruzione e alla formazione permanente, anche attraverso provvedimenti intesi […] 17 12,7% 17,2%

Elaborazione, introduzione e attuazione di riforme dei sistemi di istruzione e di formazione al fine di sviluppare l'occupazione 3 2,2% 3,0%

Sostegno al lavoro autonomo e all'avvio di imprese 3 2,2% 3,0% Sviluppo di potenziale umano nella ricerca e nell'innovazione, in special modo attraverso studi e formazione post-laurea 3 2,2% 3,0%

Misure che incoraggino l'invecchiamento attivo e prolunghino la vita lavorativa 2 1,5% 2,0% Percorsi di integrazione e reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti svantaggiati, lotta alla discriminazione nell […] 1 0,7% 1,0%

Non pertinente (fondi ordinari) 35 26,1% - Totale 134 100,0% 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

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10

A differenza delle precedenti annualità, quando le azioni formative erano riferite a diverse categorie di disoccupazione, ma in linea con la scorsa edizione, quasi la totalità dei corsi monitorati (91%) è rivolta a “disoccupati generici”. Le restanti attività prevedevano la partecipazione di “disoccupati giovani e adulti nella logica approccio preventivo” (6%) e allievi della categoria mista “disoccupati e occupati” (3%).

Corsi per azione formativa

4; 3%

8; 6%

122; 91%

Misto Occupati e

Disoccupati

Disoccupati

giovani e adulti

Disoccupati

generici

Azione formativa V.A. V.%Disoccupati generici 122 91,0%Disoccupati giovani e adulti nella logica approccio preventivo

8 6,0%

Misto Occupati e Disoccupati

4 3,0%

Totale 134 100,0%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Rispetto al titolo di studio richiesto per l’iscrizione alle attività formative, la metà dei corsi (50,7%) richiedeva meramente l’obbligo scolastico o formativo, il 17,9% necessitava del diploma, 8 corsi erano riservati ad allievi con una qualifica professionale successiva all’obbligo scolastico e per 9 corsi era richiesto il diploma universitario o di laurea (breve o specialistica). Titolo di studio richiesto V.A. V.% Obbligo Scolastico 63 47,0% Obbligo Formativo 5 3,7% Qualifica Professionale Post Obbligo 8 6,0% Diploma 24 17,9% Diploma Universitario e Laurea Breve 4 3,0% Laurea 5 3,7% Non definito 25 18,7% Totale 134 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Quasi la metà dei corsi non prevedeva limiti di età (47%), mentre circa un quarto era destinato ad allievi minorenni (26,1%) e il 16,4% richiedeva al contrario la maggiore età; le restanti modalità compaiono con percentuali residuali. Limiti età V.A. V.% Senza limiti di età 63 47,0% Inferiore a 18 anni 35 26,1% Superiore a 18 anni 22 16,4% Almeno 16 anni 7 5,2% Almeno 17 anni 4 3,0% Inferiore a 32 anni 3 2,2% Totale 134 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

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L’universo dei corsi è stato suddiviso per tipologie, sulla base di caratteristiche peculiari che potrebbero avere impatti differenti sugli esiti occupazionali; nella corrente rilevazione si individuano i percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale, che riguardano circa un quarto del totale (26,1%), i corsi nati all’interno dei Piani di Sviluppo Settoriale, suddivisi tra green (21,6%) e blue (16,4%) economy, i percorsi di Istruzione Tecnica Superiore (2,2%), i corsi per Operatori Socio Sanitari, che rientrano in un settore molto rilevante, a seguito del crescente bisogno di cura espresso dalla popolazione del territorio ligure, e che attualmente sono coperti dalle attività di riconoscimento, e i corsi per l’inclusione sociale, rappresentati in questa annualità da un’unica edizione. Tipologia di corso V.A. V.% IeFP - Triennali 35 26,1% PSS - Green 29 21,6% PSS - Blue 22 16,4% ITS 3 2,2% OSS 2 1,5% Inclusione sociale 1 0,7% Altre tipologie 42 31,3% Totale 134 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

La distribuzione per attività economica in questa annualità vede il netto prevalere del settore delle “costruzioni”, che da solo copre un quarto del totale dell’offerta formativa (26,1%), seguito con ampio distacco dagli “alberghi e ristoranti” (17,9%), dalle “attività immobiliari, noleggio e altre attività di servizio alle imprese” (10,4%) e, a pari frequenza (9,7%), dai corsi nell’ambito dei “trasporti” e della “agricoltura, caccia e silvicoltura”, settore tradizionalmente marginale, che quest’anno ha una certa rilevanza, probabilmente a seguito dell’attenzione posta dai Piani di Sviluppo Territoriale sulla green economy; le restanti modalità non superano il 6%. Ragionando in macrosettori, oltre la metà dei corsi rientra nel terziario (56%) e circa un terzo (34,3%) nelle attività manifatturiere e delle costruzioni.

Settore V.A. V.% Costruzioni 35 26,1% Industrie manifatturiere non specificate 8 6,0% Industrie tessili e dell'abbigliamento 2 1,5% Fabbricazione di mezzi di trasporto 1 0,7%

tot. Industria e costruzioni 46 34,3% Alberghi e ristoranti 24 17,9% Attività immobiliari, noleggio e altre attività di servizio alle imprese 14 10,4% Trasporti 13 9,7% Servizi del benessere 8 6,0% Altri servizi non specificati 5 3,7% Commercio all'ingrosso e al dettaglio 5 3,7% Assistenza sociale, servizi pubblici, sociali e personali 4 3,0% Attività connesse all'ambiente 2 1,5%

tot. Servizi 75 56,0% Agricoltura, caccia e silvicoltura 13 9,7% Totale 134 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

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12

Rispetto agli assi e agli obiettivi specifici dei programmi, tre quarti dei corsi finanziati FSE Ob.2 2007-2013 (75,8%) riguardano l’asse “occupabilità”, declinandosi negli obiettivi specifici “sostenere la crescita quali quantitativa e il consolidamento dell'occupazione attraverso percorsi integrati” (55,6%), “garantire ai giovani l'accesso al mercato del lavoro, promuovendo l'offerta di formazione iniziale, anche integrata” (15,2%), “sviluppare la nuova imprenditorialità e sostenere lo sviluppo locale attraverso percorsi integrati” (3%) e “aumentare la partecipazione a opportunità formative lungo tutto l'arco della vita, per un invecchiamento attivo e il prolungamento della vita lavorativa“ (2%). Seguono le 23 attività con asse “capitale umano”, finalizzate nello specifico a “innalzare la qualità del capitale umano e rafforzare la competitività attraverso la conoscenza” (17,2%), “sviluppare le filiere formative di eccellenza regionali attraverso il consolidamento dei poli formativi” (3%) e “sviluppare sistemi per la definizione di percorsi formativi di eccellenza collegati ai temi strategici dell’innovazione” (3%). Un corso rientra nell’asse “inclusione sociale” con l’obiettivo di “combattere le forme di esclusione sociale e favorire l'inserimento socio-lavorativo dei soggetti a rischio di marginalità”.

ASSE

CODICE ASSE OB.

SPEC.

OBIETTIVO SPECIFICO

N. CORSI

% ASSE

% OB.SPEC.

II - E3 Sostenere la crescita quali quantitativa e il consolidamento dell'occupazione attraverso percorsi integrati. 55 55,6%

II - E7 Garantire ai giovani l'accesso al mercato del lavoro, promuovendo l'offerta di formazione iniziale, anche integrata con […]

15 15,2%

II - E5 Sviluppare la nuova imprenditorialità e sostenere lo sviluppo locale attraverso percorsi integrati. 3 3,0%

Occupabilità

II - E4 Aumentare la partecipazione a opportunità formative lungo tutto l'arco della vita, per un invecchiamento attivo e il prolungamento della vita lavorativa

2

75,8%

2,0%

IV - I4 Innalzare la qualità del capitale umano e rafforzare la competitività attraverso la conoscenza 17 17,2%

IV - H1 Sviluppare le filiere formative di eccellenza regionali attraverso il consolidamento dei poli formativi

3 3,0% Capitale Umano

IV - L5 Sviluppare sistemi per la definizione di percorsi formativi di eccellenza collegati ai temi strategici dell'innovazione 3

23,2%

3,0%

Inclusione Sociale III - G1

Combattere le forme di esclusione sociale e favorire l'inserimento socio-lavorativo dei soggetti a rischio di marginalità

1 1,0% 1,0%

Totale Ob.2 2007-2013 99 100,0% 100,0% Attività

Ordinaria ORD Attività ordinaria 35

Totale 134 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Circa tre quarti delle attività formative (73,1%) ha rilasciato attestato di qualifica, mentre gli attestati di specializzazione e di frequenza sono stati erogati al termine del 12,7% e dell’11,9% dei corsi; i tre corsi degli Istituti Tecnici Superiori (ITS; 2,2%) hanno rilasciato altro tipo di attestazione. Attestato V.A. V.% Qualificazione 98 73,1% Specializzazione 17 12,7% Frequenza 16 11,9% Altro 3 2,2% Totale 134 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

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13

In questa edizione del report la maggior parte dei corsi monitorati risulta di diretta attuazione regionale (DP), mentre le edizioni di competenza territoriale vedono la netta prevalenza dell’ex provincia di Genova (22,4%) e, a seguire, gli altri territori liguri con quote piuttosto omogenee (La Spezia 14,2%, Savona 13,4%, Imperia 9,7%).

Corsi per provincia di svolgimento

e di diretta attuazione regionale (DP)

30; 22,4%

19; 14,2% 18; 13,4%

54; 40,3%

13; 9,7%

DP

GE

SP

SV

IM

Provinciadi attuazione

V.A. V.%

DP 54 40,3%

GE 30 22,4%

SP 19 14,2%

SV 18 13,4%

IM 13 9,7%

Totale 134 100,0%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

La tabella che segue mostra la varietà dell’offerta formativa, relativamente alla figura professionale rilasciata dal corso in termini di qualifica, specializzazione, frequenza o altra tipologia di attestato. In totale le attività formative concluse nel 2015 hanno riguardato 78 profili, 16 dei quali presenti con più di due edizioni (evidenziati in verde). Le figure tra virgolette sono quelle che esulano dal repertorio ligure, perché ad esempio riferite a classificazioni nazionali (es. IeFP).3 Figura professionale V.A. V.% Acconciatore 3 2,1% Addetto al ricevimento (receptionist) 1 0,7% Addetto amministrativo 2 1,4% Addetto vendita (prodotti non alimentari) 2 1,4% Amministratore di condomini eco-sostenibili 1 0,7% Animatore turistico 3 2,1% Apicoltore - Birraio artigiano4 1 0,7% Assistente familiare 2 1,4% Attore 1 0,7% Barista/Barman 2 1,4% Capo cantiere edile 3 2,1% Coordinatore dei servizi di Porto Turistico 1 0,7% Cuoco 4 2,9% Direttore lavori in edilizia 1 0,7% Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari 1 0,7% Esperto Settore energetico 1 0,7% Estetista 4 2,9% Frigorista 1 0,7% Gestore agrituristico 1 0,7% Giardiniere operatore del verde 1 0,7% Hostess - Steward congressuali 2 1,4% Installatore e manutentore impianti elettrici 3 2,1% Installatore e manutentore impianti fotovoltaici 1 0,7%

(continua)

3Alcune attività formative prevedevano più di un profilo professionale: dopo un percorso comune per tutti gli allievi, il corso si suddivideva in moduli differenziati. Il totale dei percorsi risulta quindi di 140 unità. 4 Questo corso ha previsto la partecipazione di tutti gli allievi sia al percorso comune sia ai moduli specifici (per “apicoltore” e “birraio artigianale”).

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(segue) Installatore e manutentore impianti termo-idraulici e di condizionamento 2 1,4% Installatore e manutentore straordinario di tecnologie energetiche alimentate da fonti rinnovabili 3 2,1% Installatore/manutentore di impianti idraulici e di condizionamento nautici 1 0,7% Logistic manager in ambito portuale 2 1,4% Magazziniere (operatore di magazzino) 2 1,4% Manutentore meccanico 1 0,7% Meccanico motorista navale 1 0,7% Montatore e installatore di macchine e impianti 1 0,7% Operaio agricolo specializzato 3 2,1% Operatore al montaggio di strutture edili in legno 1 0,7% Operatore forestale 4 2,9% Operatore in ingegneria naturalistica 1 0,7% Operatore macchine a controllo numerico 1 0,7% Operatore socio-sanitario 2 1,4% Piastrellista/posatore di pavimenti e rivestimenti 1 0,7% Pizzaiolo 3 2,1% Progettista dell’edilizia sostenibile 4 2,9% Programmatore ed installatore di sistemi elettrico - elettronici 1 0,7% Riparatore di autoveicoli ed autoarticolati 1 0,7% Service manager del diporto 1 0,7% Tecnico del controllo di gestione 2 1,4% Tecnico dell’efficientamento energetico di edifici esistenti 1 0,7% Tecnico della mediazione marittima 2 1,4% Tecnico delle spedizioni 1 0,7% Tecnico di amministrazione del personale 1 0,7% Tecnico di assicurazione 1 0,7% Tecnico meccatronico delle autoriparazioni 1 0,7% Tecnico per la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche 3 2,1% Tecnico servizi ristorazione 2 1,4% Tecnico trasporti 1 0,7% Tecnico turistico del diporto 1 0,7% "Addetto ai sistemi di gestione integrata" 1 0,7% "Idrologo" 1 0,7% "Modellazione fluidodinamica" 1 0,7% "Modellazione Strutturale" 1 0,7% "Operatore ai servizi di vendita" 1 0,7% "Operatore amministrativo segretariale" 4 2,9% "Operatore dei sistemi e dei servizi logistici" 1 0,7% "Operatore del benessere" 2 1,4% "Operatore del legno" 3 2,1% "Operatore della riparazione dei veicoli a motore" 1 0,7% "Operatore della ristorazione" 6 4,3% "Operatore dell'abbigliamento" 2 1,4% "Operatore edile" 3 2,1% "Operatore elettrico" 6 4,3% "Operatore grafico" 1 0,7% "Operatore impianti termoidraulici" 3 2,1% "Operatore meccanico" 2 1,4% "Operatore polivalente di condotta e manovra ferroviaria" 1 0,7% "Tecniche per la produzione di latte e carne di qualità" 1 0,7% "Tecnico esperto in stime e perizie immobiliari" 1 0,7% "Tecnico ferroviario polivalente" 1 0,7% "Tecnico superiore per i metodi e le tecnologie per lo sviluppo di sistemi di software" 1 0,7% "Tecnico superiore per l'approvvigionamento energetico e la costruzione di impianti" 1 0,7% "Tecnico superiore per l'innovazione e la qualità delle abitazioni" 1 0,7% Totale 140 100,0%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Al fine di confrontare le figure in uscita dai corsi con le qualifiche professionali in entrata nel mercato del lavoro, tutte le qualifiche sono state ricondotte ad una voce professionale della

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classificazione Istat (CP2011 a 5 digit); in verde sono state evidenziate le voci che compaiono più di 2 volte.

CP 2011 Voce professionale Istat V.A. V.% 12350 Direttori e dirigenti del dipartimento approvvigionamento e distribuzione 2 1,4%

13150 Imprenditori e responsabili di piccoli alberghi, alloggi o aree di campeggio e di piccoli esercizi di ristorazione 1 0,7%

21141 Analisti e progettisti di software 1 0,7% 21165 Idrologi 1 0,7% 22211 Architetti 5 3,6% 23114 Biotecnologi 1 0,7% 25120 Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private 1 0,7% 25152 Specialisti nella commercializzazione di beni e servizi (escluso il settore ICT) 2 1,4% 25522 Attori 1 0,7% 31340 Tecnici elettronici 1 0,7% 31350 Tecnici delle costruzioni civili e professioni assimilate 1 0,7% 31360 Tecnici del risparmio energetico e delle energie rinnovabili 3 2,1% 31371 Disegnatori tecnici 2 1,4% 31520 Tecnici della gestione di cantieri edili 3 2,1% 31650 Tecnici dell'organizzazione del traffico portuale 1 0,7% 33123 Amministratore di stabili e condomini 1 0,7% 33150 Tecnici dell'organizzazione e della gestione dei fattori produttivi 3 2,1% 33230 Agenti assicurativi 1 0,7% 33410 Spedizionieri e tecnici dell'organizzazione commerciale 2 1,4% 33450 Agenti e periti immobiliari 1 0,7% 34110 Tecnici delle attività ricettive e professioni assimilate 4 2,9% 34130 Animatori turistici e professioni assimilate 3 2,1% 41110 Addetti a funzioni di segreteria 6 4,3% 41140 Addetti alla gestione del personale 1 0,7% 43120 Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate 3 2,1% 51220 Commessi delle vendite al minuto 3 2,1% 51340 Addetti all'informazione e all'assistenza dei clienti 3 2,1% 52210 Cuochi in alberghi e ristoranti 13 9,3% 52240 Baristi e professioni assimilate 2 1,4% 52251 Esercenti di ristoranti, fast food, pizzerie ed esercizi assimilati 2 1,4% 53110 Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali 2 1,4% 54310 Acconciatori 3 2,1% 54320 Estetisti e truccatori 6 4,3% 54430 Addetti all'assistenza personale 2 1,4% 61210 Muratori in pietra e mattoni 3 2,1% 61230 Carpentieri e falegnami edili 1 0,7% 61321 Posatori di pavimenti 1 0,7% 61362 Installatori di impianti termici nelle costruzioni civili 9 6,4% 61370 Elettricisti ed installatori di impianti elettrici nelle costruzioni civili 3 2,1% 62311 Meccanici motoristi e riparatori di veicoli a motore 3 2,1% 62331 Riparatori e manutentori di macchinari e impianti industriali 3 2,1% 62332 Installatori e montatori di macchinari e impianti industriali 1 0,7% 62342 Frigoristi navali 1 0,7% 62382 Meccanici e motoristi navali 1 0,7% 62411 Installatori e riparatori di impianti elettrici industriali 6 4,3% 62414 Installatori e riparatori di apparati di produzione e conservazione dell'energia elettrica 1 0,7% 63410 Operatori delle attività poligrafiche di pre-stampa 1 0,7%

64131 Agricoltori e operai agricoli specializzati di giardini e vivai, di coltivazioni di fiori e piante ornamentali 1 0,7%

64140 Agricoltori e operai agricoli specializzati di colture miste 3 2,1% 64210 Allevatori e operai specializzati degli allevamenti di bovini ed equini 1 0,7% 64260 73282

Allevatori e operai specializzati degli allevamenti di insetti Addetti a macchinari industriali per la produzione di birra 1 0,7%

64411 Abbattitori di alberi e rimboschitori 5 3,6% 65222 Falegnami 3 2,1% 65334 Sarti 2 1,4% 72110 Conduttori di macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali 1 0,7% 74120 Operatori di verifica, circolazione e formazione treni 2 1,4%

Totale 140 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

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II. GLI ALLIEVI DA INTERVISTARE Il numero totale degli allievi programmati nell’ambito dei 134 corsi considerati risulta pari a 2.267 persone e, per questa annualità, gli allievi iniziali risultano essere 2.172, di cui il 58,3% è maschio e il 41,7% è femmina. La percentuale dei formati finali sugli allievi iniziali sfiora i 9 casi su 10 (86,4%) e, tra i 1.877 formati finali, il 60,6% è maschio e il 39,4% è femmina. Gli allievi formati qualificati5 coprono l’82,1% dei formati finali.

Allievi programmati

2.267

Allievi iniziali

% Iniziali su programmati

Iniziali maschi

Iniziali maschi %

Iniziali femmine

Iniziali femmine %

2.172 95,8% 1.267 58,3% 905 41,7%

Formati Finali

% Finali su iniziali

Finali maschi

Finali maschi %

Finali femmine

Finali femmine %

1.877 86,4% 1.137 60,6% 740 39,4%

Formati Qualificati

% Qualificati su iniziali

Qualificati maschi

Qualificati maschi %

Qualificati femmine

Qualificati femmine %

1.784 82,1% 1.070 60,0% 714 40,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Allievi dei corsi

1.877

2.172

1.784

2.267

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

Programmati Iniziali Formati Finali Formati

Qualificati

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

5 I formati finali sono coloro che hanno concluso l’attività formativa; i formati qualificati coloro che sono stati ammessi all’esame di qualifica (quando previsto dal progetto formativo) e lo hanno superato. Nel 2015 le persone che non sono state ammesse o non hanno superato l’esame di qualifica sono 93.

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Riferendosi, da questo punto in poi, unicamente ai 1.784 allievi formati qualificati, si nota prima di tutto come, in continuità con le rilevazioni precedenti, prevalgano i maschi: quasi due terzi degli allievi (60%) sono di genere maschile e solo il 40% di genere femminile.

Allievi qualificati per genere

Femmine; 714; 40%

Maschi; 1.070; 60%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

L’età media dei corsisti è rimasta invariata rispetto alla precedente rilevazione e risulta pari a 24,9 anni. L’età minima dei corsisti corrisponde a 16 anni e la massima arriva a 60.

Età per genere Età media Età minima Età massima N. casi Femmine 27,0 16 60 714 Maschi 23,5 16 60 1.070 Totale 24,9 16 60 1.784 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Anche considerando l’accorpamento in fasce, si nota come, nel complesso, si confermi un’utenza prettamente giovanile: l’87,8% dei corsisti è compreso nella fascia under 35 e gli over 45 superano di poco il 6%. Il dettaglio di genere conferma il trend osservato nelle scorse edizioni: gli allievi sono mediamente più giovani delle allieve, con un’età media di 23,5 anni, contro i 27 delle corsiste. Mentre nella fascia dei minorenni e in quella dei giovani adulti dai 25 ai 34 anni le quote sono pressoché equivalenti, si rilevano forti differenze tra gli adulti over 34, che sono rappresentati da oltre un quinto delle donne (21,1%) e appena dal 6,2% degli uomini, e nella fascia dei giovani dai 18 ai 24 anni, dove si colloca la metà dei ragazzi (50,1%) contro poco più di un terzo delle allieve (36,7%). Anche per questa annualità, dunque, si conferma l’ipotesi di un utilizzo della formazione, da parte delle donne, come strumento per il rientro nel mercato del lavoro, anche in età non più giovanile, mentre per i ragazzi sembra essere maggiormente un trampolino verso la prima occupazione.

F M Totale Fascia d'età V.A. V. % V.A. V. % V.A. V. %

Fino a 17 116 16,2% 180 16,8% 296 16,6% 18-24 262 36,7% 536 50,1% 798 44,7% 25-34 185 25,9% 288 26,9% 473 26,5% 35-44 70 9,8% 29 2,7% 99 5,5% 45 e oltre 81 11,3% 37 3,5% 118 6,6% Totale 714 100,0% 1.070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

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Fascia di età per genere

Femmine Maschi

45 e oltre

35-44

25-34

18-24

Fino a 17

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

La netta prevalenza di corsisti italiani resta pressoché stabile rispetto alle annualità precedenti, andando a coprire l’85,9% del totale, con un peso leggermente minore tra la popolazione femminile (81,9% vs. 88,5%).

F M Totale Cittadinanza V.A. V. % V.A. V. % V.A. V. %

Italiana 585 81,9% 947 88,5% 1.532 85,9% Straniera 129 18,1% 123 11,5% 252 14,1% Totale 714 100,0% 1.070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Cittadinanza per genere

Femmine Maschi

Straniera

Italiana

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

La distribuzione dei titoli di studio al momento dell’iscrizione delinea un profilo formativo complessivo di livello medio-basso: quasi metà degli allievi si è iscritta con un titolo che non supera la licenza media (40,7%), mentre appena il 15,7% aveva conseguito un titolo di livello terziario. La disaggregazione per genere interrompe parzialmente il trend osservato in tutte le edizioni del monitoraggio, che ha sempre visto le donne mediamente più istruite degli uomini: a livello terziario prevalgono ancora le corsiste, con il 18,9% di laureate in senso ampio contro il 13,6% dei corsisti, ma le allieve esprimono quote più alte anche al livello più basso della classificazione (44,5% vs. 41%).

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F M Totale Titolo di studio V.A. V. % V.A. V. % V.A. V. %

Nessun titolo o licenza elementare 4 0,6% 8 0,7% 12 0,7% Licenza media inferiore 304 42,6% 410 38,3% 714 40,0% Qualifica professionale di I livello 9 1,3% 21 2,0% 30 1,7% Scuola superiore che non consente iscrizione a Uni 6 0,8% 9 0,8% 15 0,8% Scuola superiore che consente iscrizione a Uni 252 35,3% 474 44,3% 726 40,7% Qualifica professionale di II livello 3 0,4% 2 0,2% 5 0,3% Qualifica professionale post-diploma IFTS 1 0,1% 1 0,1% 2 0,1% Livello terziario triennale 52 7,3% 63 5,9% 115 6,4% Laurea di durata superiore ai 3 anni 82 11,5% 82 7,7% 164 9,2% Master di I livello 1 0,1% 0 0,0% 1 0,1% Totale 714 100,0% 1.070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Livello di istruzione per genere

Femmine Maschi

ALTO

MEDIO

BASSO

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 20156

La situazione sul mercato del lavoro pregressa alla partecipazione ai corsi si distribuisce in modo coerente con le proporzioni delle fasce di età: circa due terzi degli allievi si sono iscritti come studenti (34,1%) o inoccupati (32,1%). Considerando il dettaglio di genere, si osservano differenze solo rispetto alle persone in cerca di lavoro, in ragione della maggiore età femminile: le donne, in misura più alta degli uomini (32,8% vs. 25,6%), si sono inserite nei percorsi formativi, avendo già alle spalle esperienze lavorative, mentre tra gli inoccupati prevale il peso dei maschi (35,1% vs. 27,7%).

F M Totale Situazione MdL per genere V.A. V. % V.A. V. % V.A. V. %

Disoccupato di breve durata (da non più di 12 mesi) alla ricerca di nuova occupazione (o iscritto alle liste di mobilità)

125 17,5% 182 17,0% 307 17,2%

Disoccupato di lunga durata (da più di 12 mesi) alla ricerca di nuova occupazione (o iscritto alle liste di mobilità) 109 15,3% 92 8,6% 201 11,3%

In cerca di prima occupazione da non più di 12 mesi 160 22,4% 307 28,7% 467 26,2% In cerca di prima occupazione da più di 12 mesi 38 5,3% 68 6,4% 106 5,9% Inattivo diverso da studente (casalinga/o, ritirato/a dal lavoro, inabile al lavoro, in servizio di leva o servizio civile)

4 0,6% 4 0,4% 8 0,4%

Lavoratore autonomo (comprese co.pro e co.co.co ecc) 0 0,0% 4 0,4% 4 0,2% Occupato alle dipendenze (compreso chi ha un’occupazione saltuaria/atipica e chi è in CIG)

36 5,0% 47 4,4% 83 4,7%

Studente 242 33,9% 366 34,2% 608 34,1% Totale 714 100,0% 1.070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

6 Livello basso: licenza elementare e media e qualifica professionale di I livello; livello medio: scuola superiore e qualifica professionale di II livello e post diploma; livello alto: istruzione terziaria.

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Posizione nel MdL per genere

Femmine Maschi

occupato

inattivo

studente

disoccupato

inoccupato

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Circa tre quarti degli allievi sono stati coinvolti in attività formative finanziate dal progetto operativo “OB. 2 2007-2013”, con sostanziale equilibrio tra donne e uomini.

F M Totale Progetto operativo V.A. V. % V.A. V. % V.A. V. %

OB.2 2007-2013 533 74,6% 768 71,8% 1.301 72,9% Fondi ordinari 181 25,4% 302 28,2% 483 27,1% Totale 714 100,0% 1.070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Rispetto alla provincia di attuazione dei corsi, oltre un terzo degli allievi ha frequentato un corso di diretta attuazione regionale, con una quota che coinvolge quasi la metà della popolazione maschile (45,2% di maschi vs. 28,3% di femmine). Negli altri territori prevalgono le donne, soprattutto alla Spezia, dove il divario inter-genere è di quasi 10 punti percentuali (22,4% vs. 12,7%).

Territorio di attuazione per genere

Femmine Maschi

IM

SV

SP

GE

DP

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

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F M Totale Allievi per provincia di svolgimento (e di diretta attuazione regionale – DP) del corso e genere V.A. V. % V.A. V. % V.A. V. %

DP (a diretta attuazione regionale) 202 28,3% 484 45,2% 686 38,5% Genova 165 23,1% 221 20,7% 386 21,6% La Spezia 160 22,4% 136 12,7% 296 16,6% Savona 101 14,1% 140 13,1% 241 13,5% Imperia 86 12,0% 89 8,3% 175 9,8% Totale 714 100,0% 1.070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Il dettaglio per azione formativa mostra la concentrazione quasi esclusiva sulla modalità “disoccupati generici” (87,3%) e una presenza residuale nelle altre azioni, dove prevalgono le quote femminili.

F M Totale Azione formativa per genere V.A. V. % V.A. V. % V.A. V. %

Disoccupati generici 589 82,5% 969 90,6% 1558 87,3% Misto Occupati e Disoccupati 71 9,9% 55 5,1% 126 7,1% Disoccupati giovani e adulti nella logica approccio preventivo 54 7,6% 46 4,3% 100 5,6%

Totale 714 100,0% 1.070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

In merito ai temi prioritari dei corsi seguiti, si osserva la predominanza del tema “attuazione di misure attive e preventive sul mercato del lavoro” che, nell’ambito delle attività finanziate dall’Obiettivo 2, riguarda il 65,8% degli allievi, seguito con ampio distacco dalle “misure per aumentare la partecipazione all’istruzione e alla formazione permanente” con il 17,8% degli allievi. Le altre modalità sono presenti con quote molto basse, tra le quali degna di nota è la massiccia concentrazione femminile nel tema “Percorsi di integrazione e reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti svantaggiati” (11,8% vs. 1,3%).

F M Totale Tema prioritario per genere

V.A. V. % su tot.

V. % su Ob.2 V.A. V. % su

tot. V. % su

Ob.2 V.A. V. % su tot.

V. % su Ob.2

Attuazione di misure attive e preventive sul mercato del lavoro

331 46,4% 62,1% 525 49,1% 68,4% 856 48,0% 65,8%

Misure per aumentare la partecipazione all’istruzione e alla formazione permanente […]

106 14,8% 19,9% 125 11,7% 16,3% 231 12,9% 17,8%

Percorsi di integrazione e reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti svantaggiati […]

63 8,8% 11,8% 10 0,9% 1,3% 73 4,1% 5,6%

Elaborazione, introduzione e attuazione di riforme dei sistemi di istruzione e di formazione […]

8 1,1% 1,5% 45 4,2% 5,9% 53 3,0% 4,1%

Sviluppo di potenziale umano nella ricerca e nell’innovazione […] 6 0,8% 1,1% 27 2,5% 3,5% 33 1,8% 2,5%

Sostegno al lavoro autonomo e all’avvio di imprese

13 1,8% 2,4% 16 1,5% 2,1% 29 1,6% 2,2%

Misure che incoraggino l’invecchiamento attivo e prolunghino la vita lavorativa

6 0,8% 1,1% 20 1,9% 2,6% 26 1,5% 2,0%

Non pertinente 181 25,4% - 302 28,2% - 483 27,1% - Totale 714 100,0% 100,0% 1.070 100,0% 100,0% 1.784 100,0% 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

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La metà degli allievi è stata coinvolta in corsi dell’asse “occupabilità” (51,1%), prevalentemente con obiettivo specifico “sostenere la crescita quali quantitativa e il consolidamento dell’occupazione […]” (38,5%) con una presenza maschile più alta di quella femminile di 9 punti percentuali, mentre le donne si concentrano più degli uomini nell’obiettivo “garantire ai giovani l’accesso al mercato del lavoro, promuovendo l’offerta di formazione iniziale […]” (+ 6 punti percentuali); più di un quarto ha frequentato corsi di attività ordinaria (27,1%), mentre il 17,8% è stato formato in attività dell’asse “capitale umano”, soprattutto con obiettivo “innalzare la qualità del capitale umano e rafforzare la competitività attraverso la conoscenza” (12,9%). In coda si trovano i 73 formati nei corsi dell’asse “inclusione sociale” con obiettivo “combattere le forme di esclusione sociale e favorire l’inserimento socio-lavorativo dei soggetti a rischio di marginalità”, frequentati quasi esclusivamente da donne (8,8% vs. 0,9%).

F M Totale Obiettivo specifico e Asse per genere V.A V. % V.A. V. % V.A. V. %

Sostenere la crescita quali quantitativa e il consolidamento dell'occupazione attraverso percorsi integrati. 237 33,2% 449 42,0% 686 38,5%

Garantire ai giovani l'accesso al mercato del lavoro, promuovendo l'offerta di formazione iniziale, anche integrata 94 13,2% 76 7,1% 170 9,5%

Sviluppare la nuova imprenditorialità e sostenere lo sviluppo locale attraverso percorsi integrati.

13 1,8% 16 1,5% 29 1,6%

Aumentare la partecipazione a opportunità formative lungo tutto l'arco della vita, per un invecchiamento attivo […] 6 0,8% 20 1,9% 26 1,5%

Totale Asse Occupabilità 350 49,0% 561 52,4% 911 51,1% Attività ordinaria 181 25,4% 302 28,2% 483 27,1% Innalzare la qualità del capitale umano e rafforzare la competitività attraverso la conoscenza 106 14,8% 125 11,7% 231 12,9%

Sviluppare le filiere formative di eccellenza regionali attraverso il consolidamento dei poli formativi 8 1,1% 45 4,2% 53 3,0%

Sviluppare sistemi per la definizione di percorsi formativi di eccellenza collegati ai temi strategici dell'innovazione 6 0,8% 27 2,5% 33 1,8%

Totale Asse Capitale Umano 120 16,8% 197 18,4% 317 17,8% Asse Inclusione Sociale Combattere le forme di esclusione sociale e favorir e l'inserimento socio-lavorativo dei soggetti a rischio di marginal ità

63 8,8% 10 0,9% 73 4,1%

Totale 714 100,0% 1.070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

La distribuzione relativa al titolo di studio richiesto per la partecipazione ai corsi rispecchia quanto osservato circa il titolo di studio posseduto dagli allievi al momento dell’iscrizione: quasi tre quarti degli ex corsisti hanno frequentato un’attività che richiedeva il mero obbligo scolastico o formativo o una qualifica professionale post obbligo (72,1%), un quinto (20,2%) ha partecipato a un corso che richiedeva il diploma e solo il 7,6% si è formato attraverso corsi che richiedevano il livello terziario di istruzione. Anche da questa tabella emerge la controtendenza di questa edizione che vede la partecipazione delle allieve con lo stesso livello di istruzione dei maschi, se non più basso.

F M Totale Titolo di studio richiesto per genere V.A. V. % V.A. V. % V.A. V. %

Obbligo Scolastico 428 70,6% 467 54,4% 895 61,1% Obbligo Formativo 24 4,0% 45 5,2% 69 4,7% Qualifica Professionale Post Obbligo 13 2,1% 80 9,3% 93 6,3% Diploma 100 16,5% 196 22,8% 296 20,2% Diploma Universitario e Laurea Breve 19 3,1% 28 3,3% 47 3,2% Laurea 22 3,6% 43 5,0% 65 4,4% Non definito 108 - 211 - 319 - Totale 714 100,0% 1070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

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Rispetto alla declinazione per limiti di età, quasi la metà degli allievi si è formata in corsi senza limiti (43,7%), con una netta superiorità maschile (+12 punti percentuali); l’altra metà si distribuisce prevalentemente tra le modalità opposte “inferiore a 18 anni” (27,1%) e “superiore a 18 anni” (19,1%). Coerentemente con la maggiore età media femminile, le allieve più dei maschi hanno frequentato attività con limiti posti verso l’alto, ovvero riservate a persone con almeno 16, 17 o 18 anni (36,5% vs. 20,8%).

F M Totale Limiti di età per genere V.A. V. % V.A. V. % V.A. V. %

Senza limiti di età 261 36,6% 519 48,5% 780 43,7% Inferiore a 18 anni 181 25,4% 302 28,2% 483 27,1% Superiore a 18 anni 154 21,6% 186 17,4% 340 19,1% Almeno 16 anni 66 9,2% 13 1,2% 79 4,4% Almeno 17 anni 41 5,7% 24 2,2% 65 3,6% Inferiore a 32 anni 11 1,5% 26 2,4% 37 2,1% Totale 714 100,0% 1.070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

L’analisi per settore evidenzia una concentrazione massiccia sulle attività delle costruzioni e degli alberghi e ristoranti, su cui gravitano rispettivamente un quarto e un quinto degli allievi; seguono a larga distanza i servizi alle imprese (9,6%), i trasporti (9,3%) e il settore primario (8,2%), su cui – come si è già sottolineato – hanno influito i piani di sviluppo settoriale della green economy; le altre modalità coinvolgono meno di 8 allievi su 100. Ragionando per macrosettori, tre quinti degli allievi (60,5%) si sono formati nei servizi e un terzo nell’industria e nelle costruzioni (31,3%). Rispetto a questa variabile si osservano evidenti differenze di genere: mentre gli uomini si distribuiscono in eguale misura tra servizi (45,6%) e industria in senso ampio (45,4%), quasi la totalità delle allieve ha frequentato un corso riconducibile al terziario (82,9%), mentre appena 10 su 100 si sono formate nelle attività manifatturiere e delle costruzioni, un terzo delle quali nell’industria tessile e dell’abbigliamento, dove non si trova alcun allievo. Altri dati degni di menzione riguardano la differente distribuzione tra uomini e donne rispetto alle attività dei servizi sociali, pubblici, personali e del benessere (28,4% tra le donne e appena il 2,6% tra gli uomini), agli alberghi e ristoranti (27,7% la quota femminile, il 15,5% quella maschile) e alle costruzioni che coinvolgono più di un terzo degli allievi (36,5%) e solo il 6,2% delle allieve.

F M Totale Settore per genere V.A. V. % V.A. V. % V.A. V. %

Costruzioni 44 6,2% 391 36,5% 435 24,4% Industrie manifatturiere non specificate 2 0,3% 82 7,7% 84 4,7% Industrie tessili e dell'abbigliamento 25 3,5% 0 0,0% 25 1,4% Fabbricazione di mezzi di trasporto 1 0,1% 13 1,2% 14 0,8%

tot. Industria e costruzioni 72 10,1% 486 45,4% 558 31,3% Alberghi e ristoranti 198 27,7% 166 15,5% 364 20,4% Attività immobiliari, noleggio e altre attività di servizio alle imprese 95 13,3% 77 7,2% 172 9,6%

Trasporti 43 6,0% 123 11,5% 166 9,3% Assistenza sociale, servizi pubblici, sociali e personali 106 14,8% 25 2,3% 131 7,3% Servizi del benessere 97 13,6% 3 0,3% 100 5,6% Commercio all'ingrosso e al dettaglio 30 4,2% 37 3,5% 67 3,8% Altri servizi non specificati 17 2,4% 39 3,6% 56 3,1% Attività connesse all'ambiente 6 0,8% 18 1,7% 24 1,3%

tot. Servizi 592 82,9% 488 45,6% 1.080 60,5% Agricoltura, caccia e silvicoltura 50 7,0% 96 9,0% 146 8,2% Totale 714 100,0% 1.070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

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La declinazione per tipologia di corso mostra che circa un terzo degli allievi ha frequentato un corso dei Piani di Sviluppo Settoriali, divisi tra blue economy (18%) e green economy (17,5%), con una presenza maschile molto più ampia rispetto a quella femminile (41% vs. 27,2%); gli altri due terzi si distribuiscono prevalentemente tra i percorsi IeFP triennali e le altre attività formative, mentre una minoranza si è formata in corsi ITS (a prevalenza maschile), dell’inclusione sociale e per OSS (questi ultimi a prevalenza femminile).

F M Totale Tipo di corso per genere V.A V. % V.A. V. % V.A. V. %

IeFP - Triennali 181 25,4% 302 28,2% 483 27,1% PSS - Blue 104 14,6% 217 20,3% 321 18,0% PSS - Green 90 12,6% 222 20,7% 312 17,5% Inclusione sociale 63 8,8% 10 0,9% 73 4,1% ITS 8 1,1% 45 4,2% 53 3,0% OSS 31 4,3% 13 1,2% 44 2,5% Altre tipologie 237 33,2% 261 24,4% 498 27,9% Totale 714 100,0% 1.070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Il 69,1% degli allievi ha frequentato un corso che rilasciava attestato di qualificazione, il 15,4% di mera frequenza, il 12,5% di specializzazione e il 3% un altro tipo di attestato. L’analisi per genere mostra percentuali più alte di uomini nei corsi di qualificazione (71,0%), mentre un quinto delle allieve si è formata in attività che prevedevano la frequenza, contro l’11,8% degli allievi.

F M Totale Attestato per genere V.A. V. % V.A. V. % V.A. V. %

Qualificazione 473 66,2% 760 71,0% 1233 69,1% Frequenza 149 20,9% 126 11,8% 275 15,4% Specializzazione 84 11,8% 139 13,0% 223 12,5% Altro 8 1,1% 45 4,2% 53 3,0% Totale 714 100,0% 1.070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

In media gli allievi hanno frequentato 774,6 ore di corso, che salgono a 780,5 tra le femmine.

Ore validate per genere

Ore validate media

Ore validate deviaz. standard

Ore validate minimo

Ore validate massimo N. casi

Femmine 780,5 345,7 180 1.540 714 Maschi 770,7 299,0 180 1.540 1.070 Totale 774,6 318,4 180 1.540 1.784 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Riguardo alla figura professionale in uscita, valgono le considerazioni fatte nel capitolo dedicato ai corsi: gli allievi sono stati formati su 78 diversi profili, tra i quali i cinque più numerosi (scritti in viola) risultano essere l’ “operatore della ristorazione”, l’ “assistente familiare” (per la massiccia presenza femminile), l’ “operatore elettrico” (per la partecipazione esclusivamente maschile), il “cuoco” e con pari percentuali l’ “animatore turistico” e l’ “operatore amministrativo segretariale” (questi ultimi frequentati prevalentemente da donne). Classificando le figure per genere, vanno anche menzionati tra i primi cinque posti, per i maschi (scritti in blu) l’“operatore di impianti termoidraulici”, il “pizzaiolo” e l’ “Installatore e manutentore straordinario di tecnologie energetiche alimentate da fonti rinnovabili”, per le femmine (scritti in rosso) l’ “estetista” e l’ “operatore socio-sanitario”.

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F M Totale Figura professionale per genere V.A V. % V.A. V. % V.A. V. %

Acconciatore 28 3,9% 3 0,3% 31 1,7% Addetto al ricevimento (receptionist) 11 1,5% 1 0,1% 12 0,7% Addetto amministrativo 14 2,0% 4 0,4% 18 1,0% Addetto vendita (prodotti non alimentari) 20 2,8% 4 0,4% 24 1,3% Amministratore di condomini eco-sostenibili 5 0,7% 6 0,6% 11 0,6% Animatore turistico 31 4,3% 18 1,7% 49 2,7% Apicoltore - Birraio artigiano7 5 0,7% 7 0,7% 12 0,7% Assistente familiare 75 10,5% 12 1,1% 87 4,9% Attore 3 0,4% 7 0,7% 10 0,6% Barista/Barman 9 1,3% 12 1,1% 21 1,2% Capo cantiere edile 6 0,8% 21 2,0% 27 1,5% Coordinatore dei servizi di Porto Turistico 4 0,6% 7 0,7% 11 0,6% Cuoco 22 3,1% 34 3,2% 56 3,1% Direttore lavori in edilizia 4 0,6% 6 0,6% 10 0,6% Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari 4 0,6% 8 0,7% 12 0,7% Esperto Settore energetico 6 0,8% 7 0,7% 13 0,7% Estetista 41 5,7% 0 0,0% 41 2,3% Frigorista 0 0,0% 5 0,5% 5 0,3% Gestore agrituristico 6 0,8% 4 0,4% 10 0,6% Giardiniere operatore del verde 5 0,7% 10 0,9% 15 0,8% Hostess - Steward congressuali 27 3,8% 11 1,0% 38 2,1% Installatore e manutentore impianti elettrici 0 0,0% 24 2,2% 24 1,3% Installatore e manutentore impianti fotovoltaici 0 0,0% 10 0,9% 10 0,6% Installatore e manutentore impianti termo-idraulici e di condizionamento 0 0,0% 20 1,9% 20 1,1% Installatore e manutentore straordinario di tecnologie energetiche alimentate da fonti rinnovabili 0 0,0% 36 3,4% 36 2,0%

Installatore/manutentore di impianti idraulici e di condizionamento nautici 0 0,0% 5 0,5% 5 0,3% Logistic manager in ambito portuale 10 1,4% 19 1,8% 29 1,6% Magazziniere (operatore di magazzino) 0 0,0% 24 2,2% 24 1,3% Manutentore meccanico 0 0,0% 10 0,9% 10 0,6% Meccanico motorista navale 0 0,0% 5 0,5% 5 0,3% Montatore e installatore di macchine e impianti 0 0,0% 11 1,0% 11 0,6% Operaio agricolo specializzato 5 0,7% 24 2,2% 29 1,6% Operatore al montaggio di strutture edili in legno 0 0,0% 10 0,9% 10 0,6% Operatore forestale 7 1,0% 32 2,9% 39 2,2% Operatore in ingegneria naturalistica 2 0,3% 10 0,9% 12 0,7% Operatore macchine a controllo numerico 1 0,1% 10 0,9% 11 0,6% Operatore socio-sanitario 31 4,3% 13 1,2% 44 2,5% Piastrellista/posatore di pavimenti e rivestimenti 0 0,0% 10 0,9% 10 0,6% Pizzaiolo 8 1,1% 37 3,5% 45 2,5% Progettista dell’edilizia sostenibile 17 2,4% 25 2,3% 42 2,4% Programmatore ed installatore di sistemi elettrico-elettronici 0 0,0% 14 1,3% 14 0,8% Riparatore di autoveicoli ed autoarticolati 0 0,0% 6 0,6% 6 0,3% Service manager del diporto 1 0,1% 13 1,2% 14 0,8% Tecnico del controllo di gestione 15 2,1% 7 0,7% 22 1,2% Tecnico dell’efficientamento energetico di edifici esistenti 3 0,4% 8 0,7% 11 0,6% Tecnico della mediazione marittima 6 0,8% 20 1,9% 26 1,5% Tecnico delle spedizioni 7 1,0% 8 0,7% 15 0,8% Tecnico di amministrazione del personale 10 1,4% 1 0,1% 11 0,6% Tecnico di assicurazione 6 0,8% 2 0,2% 8 0,4% Tecnico meccatronico delle autoriparazioni 0 0,0% 14 1,3% 14 0,8% Tecnico per la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche 24 3,4% 18 1,7% 42 2,4%

Tecnico servizi ristorazione 12 1,7% 9 0,8% 21 1,2% Tecnico trasporti 5 0,7% 3 0,3% 8 0,4% Tecnico turistico del diporto 4 0,6% 8 0,7% 12 0,7% "Addetto ai sistemi di gestione integrata" 3 0,4% 8 0,7% 11 0,6% "Idrologo" 4 0,6% 8 0,7% 12 0,7% "Modellazione fluidodinamica" 3 0,4% 10 0,9% 13 0,7%

(continua)

7 Questo corso ha previsto la partecipazione di tutti gli allievi sia al percorso comune sia ai moduli specifici (per “apicoltore” e “birraio artigianale”).

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27

(segue) "Modellazione Strutturale" 2 0,3% 8 0,7% 10 0,6% "Operatore ai servizi di vendita" 10 1,4% 2 0,2% 12 0,7% "Operatore amministrativo segretariale" 30 4,2% 19 1,8% 49 2,7% "Operatore dei sistemi e dei servizi logistici" 6 0,8% 7 0,7% 13 0,7% "Operatore del benessere" 28 3,9% 0 0,0% 28 1,6% "Operatore del legno" 1 0,1% 26 2,4% 27 1,5% "Operatore dell'abbigliamento" 25 3,5% 0 0,0% 25 1,4% "Operatore della riparazione dei veicoli a motore" 0 0,0% 17 1,6% 17 1,0% "Operatore della ristorazione" 69 9,7% 39 3,6% 108 6,1% "Operatore edile" 9 1,3% 31 2,9% 40 2,2% "Operatore elettrico" 0 0,0% 84 7,9% 84 4,7% "Operatore grafico" 3 0,4% 9 0,8% 12 0,7% "Operatore impianti termoidraulici" 0 0,0% 43 4,0% 43 2,4% "Operatore meccanico" 0 0,0% 25 2,3% 25 1,4% "Operatore polivalente di condotta e manovra ferroviaria" 1 0,1% 13 1,2% 14 0,8% "Tecniche per la produzione di latte e carne di qualità" 4 0,6% 5 0,5% 9 0,5% "Tecnico esperto in stime e perizie immobiliari" 8 1,1% 4 0,4% 12 0,7% "Tecnico ferroviario polivalente" 0 0,0% 14 1,3% 14 0,8% "Tecnico superiore per i metodi e le tecnologie per lo sviluppo di sistemi di software" 3 0,4% 17 1,6% 20 1,1%

"Tecnico superiore per l'approvvigionamento energetico e la costruzione di impianti" 2 0,3% 12 1,1% 14 0,8%

"Tecnico superiore per l'innovazione e la qualità delle abitazioni" 3 0,4% 16 1,5% 19 1,1% Totale 714 100,0% 1.070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Nella transcodifica dalla figura professionale alla voce della classificazione Istat (CP2011), le cinque professioni maggiormente rappresentate sono: “Cuochi in alberghi e ristoranti”, “Installatori di impianti termici nelle costruzioni civili” (esclusivamente maschi), “Addetti all’assistenza personale” (prevalentemente donne), “Installatori e riparatori di impianti elettrici industriali” (esclusivamente maschi) ed “Estetisti e truccatori” (esclusivamente donne). Per gli uomini si aggiungono alle prime cinque posizioni le voci “Abbattitori di alberi e rimboschitori” e “Architetti”; per le donne le voci “Addetti a funzioni di segreteria” e “Addetti all’informazione e all’assistenza dei clienti”.

F M Totale CP2011 Voce professionale Istat V.A V. % V.A. V. % V.A. V. %

12350 Direttori e dirigenti del dipartimento approvvigionamento e distribuzione 10 1,4% 19 1,8% 29 1,6%

13150 Imprenditori e responsabili di piccoli alberghi, alloggi o aree di campeggio e di piccoli esercizi di ristorazione

6 0,8% 4 0,4% 10 0,6%

21141 Analisti e progettisti di software 3 0,4% 17 1,6% 20 1,1% 21165 Idrologi 4 0,6% 8 0,7% 12 0,7% 22211 Architetti 20 2,8% 41 3,8% 61 3,4% 23114 Biotecnologi 4 0,6% 8 0,7% 12 0,7% 25120 Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private 3 0,4% 8 0,7% 11 0,6%

25152 Specialisti nella commercializzazione di beni e servizi (escluso il settore ICT) 6 0,8% 20 1,9% 26 1,5%

25522 Attori 3 0,4% 7 0,7% 10 0,6% 31340 Tecnici elettronici 0 0,0% 14 1,3% 14 0,8% 31350 Tecnici delle costruzioni civili e professioni assimilate 4 0,6% 6 0,6% 10 0,6% 31360 Tecnici del risparmio energetico e delle energie rinnovabili 11 1,5% 27 2,5% 38 2,1% 31371 Disegnatori tecnici 5 0,7% 18 1,7% 23 1,3% 31520 Tecnici della gestione di cantieri edili 6 0,8% 21 2,0% 27 1,5% 31650 Tecnici dell'organizzazione del traffico portuale 4 0,6% 7 0,7% 11 0,6% 33123 Amministratore di stabili e condomini 5 0,7% 6 0,6% 11 0,6% 33150 Tecnici dell'organizzazione e della gestione dei fattori produttivi 16 2,2% 20 1,9% 36 2,0% 33230 Agenti assicurativi 6 0,8% 2 0,2% 8 0,4% 33410 Spedizionieri e tecnici dell'organizzazione commerciale 12 1,7% 11 1,0% 23 1,3%

(continua)

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(segue) 33450 Agenti e periti immobiliari 8 1,1% 4 0,4% 12 0,7% 34110 Tecnici delle attività ricettive e professioni assimilate 28 3,9% 26 2,4% 54 3,0% 34130 Animatori turistici e professioni assimilate 31 4,3% 18 1,7% 49 2,7% 41110 Addetti a funzioni di segreteria 44 6,2% 23 2,1% 67 3,8% 41140 Addetti alla gestione del personale 10 1,4% 1 0,1% 11 0,6% 43120 Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate 6 0,8% 31 2,9% 37 2,1% 51220 Commessi delle vendite al minuto 30 4,2% 6 0,6% 36 2,0% 51340 Addetti all'informazione e all'assistenza dei clienti 38 5,3% 12 1,1% 50 2,8% 52210 Cuochi in alberghi e ristoranti 99 13,9% 110 10,3% 209 11,7% 52240 Baristi e e professioni assimilate 9 1,3% 12 1,1% 21 1,2% 52251 Esercenti di ristoranti, fast food, pizzerie ed esercizi assimilati 12 1,7% 9 0,8% 21 1,2% 53110 Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali 31 4,3% 13 1,2% 44 2,5% 54310 Acconciatori 28 3,9% 3 0,3% 31 1,7% 54320 Estetisti e truccatori 69 9,7% 0 0,0% 69 3,9% 54430 Addetti all'assistenza personale 75 10,5% 12 1,1% 87 4,9% 61210 Muratori in pietra e mattoni 9 1,3% 31 2,9% 40 2,2% 61230 Carpentieri e falegnami edili 0 0,0% 10 0,9% 10 0,6% 61321 Posatori di pavimenti 0 0,0% 10 0,9% 10 0,6% 61362 Installatori di impianti termici nelle costruzioni civili 0 0,0% 104 9,7% 104 5,8% 61370 Elettricisti ed installatori di impianti elettrici nelle costruzioni civili 0 0,0% 24 2,2% 24 1,3% 62311 Meccanici motoristi e riparatori di veicoli a motore 0 0,0% 37 3,5% 37 2,1% 62331 Riparatori e manutentori di macchinari e impianti industriali 0 0,0% 35 3,3% 35 2,0% 62332 Installatori e montatori di macchinari e impianti industriali 0 0,0% 11 1,0% 11 0,6% 62342 Frigoristi navali 0 0,0% 5 0,5% 5 0,3% 62382 Meccanici e motoristi navali 0 0,0% 5 0,5% 5 0,3% 62411 Installatori e riparatori di impianti elettrici industriali 0 0,0% 84 7,9% 84 4,7%

62414 Installatori e riparatori di apparati di produzione e conservazione dell'energia elettrica 0 0,0% 10 0,9% 10 0,6%

63410 Operatori delle attività poligrafiche di pre-stampa 3 0,4% 9 0,8% 12 0,7%

64131 Agricoltori e operai agricoli specializzati di giardini e vivai, di coltivazioni di fiori e piante ornamentali 5 0,7% 10 0,9% 15 0,8%

64140 Agricoltori e operai agricoli specializzati di colture miste 5 0,7% 24 2,2% 29 1,6%

64210 Allevatori e operai specializzati degli allevamenti di bovini ed equini 4 0,6% 5 0,5% 9 0,5%

64260 Allevatori e operai specializzati degli allevamenti di insetti 5 0,7% 7 0,7% 12 0,7% 64411 Abbattitori di alberi e rimboschitori 9 1,3% 42 3,9% 51 2,9% 65222 Falegnami 1 0,1% 26 2,4% 27 1,5% 65334 Sarti 25 3,5% 0 0,0% 25 1,4%

72110 Conduttori di macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali

1 0,1% 10 0,9% 11 0,6%

74120 Operatori di verifica, circolazione e formazione treni 1 0,1% 27 2,5% 28 1,6% Totale 714 100,0% 1.070 100,0% 1.784 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

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III. GLI ALLIEVI INTERVISTATI La percentuale di allievi intervistati (1.385 persone ) sul totale degli allievi formati qualificati (1.784 persone) per l’annualità 2015 risulta pari al 77,6% ma, escludendo le 64 persone non reperibili per mancanza o errori del recapito, tale valore sale all’80,5%. Anche per questa rilevazione, il tasso dei rifiuti e quello delle persone impossibilitate a rispondere all’intervista risultano decisamente contenuti, considerando come gli intervistati pesino per il 97,8% sul totale delle persone reperibili e contattate telefonicamente. Restando nell’ambito delle persone contattabili, la percentuale di allievi non chiamati è molto bassa (3,8%), mentre risulta contenuta quella delle persone che si sono dimostrate irreperibili, non rispondendo mai alle telefonate (13,9%).

F M TOT ALLIEVI INTERVISTATI 560 825 1.385 Allievi che hanno rifiutato l'intervista 6 20 26 Allievi che non si trovavano in condizione di rispondere all'intervista 1 3 4 Allievi che non hanno completato l'intervista (interrotta) 0 1 1 ALLIEVI REPERIBILI CONTATTATI 567 849 1.416 Allievi irreperibili per mancata risposta alle telefonate 96 143 239 Allievi non contattati 25 40 65 ALLIEVI CONTATTABILI 688 1.032 1.720 Allievi irreperibili per mancanza/errori recapito telefonico 26 38 64 ALLIEVI FORMATI QUALIFICATI 714 1.070 1.784 Allievi che non hanno sostenuto / superato l'esame (quando previsto) 26 67 93 ALLIEVI FORMATI FINALI 740 1.137 1.877 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

Complessivamente, i soggetti non reperibili risultano essere 303 (il 17% sul totale degli allievi formati qualificati), tra i quali la motivazione di non rintracciabilità più ricorrente è la mancata risposta alla telefonata (79,9%), mentre la mancanza e/o gli errori del recapito telefonico pesano per il 21,1%.

Confrontro tra allievi rintracciabili e non rintracciabili

65; 3,6%

239; 13,4%

64; 3,6%1.416;

79,4%Rep. contattati

Rep. non contattati

Irrep. mancata

risposta

Irrep. mancanza di

recapito

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO - annualità 2015

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Tra le persone contattate (1.416 allievi, il 79,4% dei formati qualificati), si registrano 26 rifiuti (1,8%), 4 persone che non si trovavano in condizione di rispondere all’intervista (per malattia, disabilità, ecc., 0,3%) e un caso di interruzione dell’intervista (0,1%), a fronte del 97,8% di interviste concluse (1.385 persone).

Esito intervista sul totale dei contattati

26; 1,8%

4; 0,3% 1; 0,1%

1.385;

97,8%Intervistati

Rifiuti

Intervista

interrotta

Impossibilitati a

rispondere

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta - annualità 2015

Il grafico che segue sintetizza l’universo degli allievi formati e qualificati, attraverso il confronto tra i sottoinsiemi dei contattati, dei non rintracciabili e dei non contattati.

intervistati; 77,6% rifiuti; 1,5% impossibilitati; 0,2% hanno interrotto; 0,1%

non risposta; 13,4% per mancanza/errori

recapito; 3,6%

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% 80,0% 90,0%

contattati 79,4%

non intervistabili 17,0%

non contattati 3,6%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta - annualità 2015

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A. Le caratteristiche degli intervistati e il probl ema della rappresentatività

In questa sezione del report si propone un confronto tabellare tra l’universo degli allievi formati e quello degli allievi intervistati in termini di stratificazione per le variabili socio-anagrafiche dei corsisti presenti in database e le informazioni relative ai corsi seguiti. Nel complesso questa comparazione mostra risultati abbastanza soddisfacenti: tra le distribuzioni di frequenza degli intervistati e dell’universo degli allievi formati qualificati si osservano pochi scostamenti, che non superano mai i 3,8 punti percentuali che si riferiscono essenzialmente alla tipologia di attestato (vedi oltre). Si evidenzia anche uno scostamento nella fascia d’età (aumento dei giovanissimi), che condiziona le successive variabili (es. titolo di studio posseduto e richiesto, posizione nel mercato del lavoro all’iscrizione, tipologia di corso, ecc.). Ottimo risulta il confronto tra le percentuali delle diverse qualificazioni (transcodificate nella CP2011 Istat a 2 digit) che sono quasi perfettamente coincidenti.

Confronto Allievi in DB e allievi intervistati Alli evi in DB Intervistati Differenza

(intervistati - allievi in DB)

GENERE V. A. V.% V.A. V.% Diff. Femmine 714 40,0% 520 38,7% -1,4 Maschi 1.070 60,0% 825 61,3% 1,4 Totale 1.784 100,0% 1.345 100,0% FASCE D'ETA' V.A. V.% V.A. V.% Diff. Fino a 17 296 16,6% 257 18,6% 2,0% 18-24 798 44,7% 620 44,8% 0,0% 25-34 473 26,5% 339 24,5% -2,0% 35-44 99 5,5% 74 5,3% -0,2% 45 e oltre 118 6,6% 95 6,9% 0,2% Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% CITTADINANZA V.A. V.% V.A. V.% Diff. Italiani 1.532 85,9% 1.208 87,2% 1,3 Stranieri 252 14,1% 177 12,8% -1,3 Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% TITOLO DI STUDIO V. A. V.% V.A. V.% Diff. Nessun titolo o licenza elementare 12 0,7% 9 0,6% 0,0 Licenza media inferiore 714 40,0% 597 43,1% 3,1 Qualifica professionale di I livello 30 1,7% 24 1,7% 0,1 Qualifica professionale di II livello 5 0,3% 5 0,4% 0,1 Scuola superiore che non consente iscrizione a Uni 15 0,8% 9 0,6% -0,2 Scuola superiore che consente iscrizione a Uni 726 40,7% 536 38,7% -2,0 Qualifica professionale post-diploma IFTS 2 0,1% 2 0,1% 0,0 Livello terziario triennale 115 6,4% 73 5,3% -1,2 Laurea di durata superiore ai 3 anni 164 9,2% 129 9,3% 0,1 Master di I livello 1 0,1% 1 0,1% 0,0 Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% POSIZIONE NEL MDL ALL'ISCRIZIONE V. A. V.% V.A. V.% Diff. Disoccupato di breve durata (da non più di 12 mesi) 307 17,2% 241 17,4% 0,2 Disoccupato di lunga durata (da più di 12 mesi) 201 11,3% 151 10,9% -0,4 In cerca di prima occupazione da non più di 12 mesi 467 26,2% 338 24,4% -1,8 In cerca di prima occupazione da più di 12 mesi 106 5,9% 82 5,9% 0,0 Inattivo diverso da studente 8 0,4% 7 0,5% 0,1 Lavoratore autonomo 4 0,2% 4 0,3% 0,1 Occupato alle dipendenze 83 4,7% 59 4,3% -0,4 Studente 608 34,1% 503 36,3% 2,2 Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta - annualità 2015

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Confronto Allievi in DB e allievi intervistati Alli evi in DB Intervistati Differenza

(intervistati - allievi in DB)

PIANO OPERATIVO V.A. V.% V.A. V.% Diff. OB.2 2007-2013 1.301 72,9% 963 69,5% -3,4 Fondi ordinari 483 27,1% 422 30,5% 3,4 Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% TERRITORIO DI ATTUAZIONE V.A. V.% V.A. V.% Diff. A diretta attuazione regionale 686 38,5% 504 36,4% -2,1 Genova 386 21,6% 300 21,7% 0,0 Imperia 175 9,8% 134 9,7% -0,1 La Spezia 296 16,6% 252 18,2% 1,6 Savona 241 13,5% 195 14,1% 0,6 Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% AZIONE FORMATIVA V.A. V.% V.A. V.% Diff. Disoccupati generici 1.558 87,3% 1.205 87,0% -0,3 Disoccupati giovani e adulti nella logica approccio preventivo 100 5,6% 80 5,8% 0,2 Misto Occupati e Disoccupati 126 7,1% 100 7,2% 0,2 Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% TEMA PRIORITARIO V.A. V.% V.A. V.% Diff. Attuazione di misure attive e preventive sul mercato del lavoro 856 48,0% 669 48,3% 0,3

Elaborazione, introduzione e attuazione di riforme dei sistemi di istruzione e di formazione al fine di sviluppare l'occupaz. 53 3,0% 43 3,1% 0,1

Misure che incoraggino l’invecchiamento attivo e prolunghino la vita lavorativa 26 1,5% 12 0,9% -0,6

Misure per aumentare la partecipazione all'istruzione e alla formazione permanente

231 12,9% 130 9,4% -3,6

Percorsi di integrazione e reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti svantaggiati, lotta alla discriminazione 73 4,1% 57 4,1% 0,0

Sostegno al lavoro autonomo e all’avvio di imprese 29 1,6% 24 1,7% 0,1 Sviluppo di potenziale umano nella ricerca e nell’innovazione, in special modo attraverso studi e formazione post-laurea 33 1,8% 28 2,0% 0,2

Non pertinente 483 27,1% 422 30,5% 3,4 Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% ASSE E OBIETTIVO SPECIFICO V.A. V.% V.A. V.% Diff. II - E3 686 38,5% 540 39,0% 0,5 II - E4 26 1,5% 12 0,9% -0,6 II - E5 29 1,6% 24 1,7% 0,1 II - E7 170 9,5% 129 9,3% -0,2 III - G1 73 4,1% 57 4,1% 0,0 IV - H1 53 3,0% 43 3,1% 0,1 IV - I4 231 12,9% 130 9,4% -3,6 IV - L5 33 1,8% 28 2,0% 0,2 ORD 483 27,1% 422 30,5% 3,4 Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta - annualità 2015

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Confronto Allievi in DB e allievi intervistati Alli evi in DB Intervistati Differenza

(intervistati - allievi in DB)

TITOLO DI STUDIO RICHIESTO V.A. V.% V.A. V.% Diff. Obbligo Scolastico 895 50,2% 738 53,3% 3,1 Obbligo Formativo 69 3,9% 53 3,8% 0,0 Qualifica Professionale Post Obbligo 93 5,2% 75 5,4% 0,2 Diploma 296 16,6% 242 17,5% 0,9 Diploma Universitario e Laurea Breve 47 2,6% 33 2,4% -0,3 Laurea 65 3,6% 35 2,5% -1,1 Non definito 319 17,9% 209 15,1% -2,8 Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% LIMITI DI ETA' V.A. V.% V.A. V.% Diff. Senza limiti di età 780 43,7% 570 41,2% -2,6 Almeno 16 anni 79 4,4% 67 4,8% 0,4 Almeno 17 anni 65 3,6% 39 2,8% -0,8 Superiore a 18 anni 340 19,1% 272 19,6% 0,6 Inferiore a 18 anni 483 27,1% 422 30,5% 3,4 Inferiore a 32 anni 37 2,1% 15 1,1% -1,0 Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% SETTORE V.A. V.% V.A. V.% Diff. Agricoltura, caccia e silvicoltura 146 8,2% 122 8,8% 0,6 Alberghi e ristoranti 364 20,4% 253 18,3% -2,1 Altri servizi non specificati 56 3,1% 27 1,9% -1,2 Assistenza sociale, servizi pubblici, sociali e personali 131 7,3% 103 7,4% 0,1 Attività connesse all'ambiente 24 1,3% 12 0,9% -0,5 Attività immobiliari, noleggio e altre attività di servizio alle imprese

172 9,6% 149 10,8% 1,1 Commercio all'ingrosso e al dettaglio 67 3,8% 55 4,0% 0,2 Costruzioni 435 24,4% 369 26,6% 2,3 Fabbricazione di mezzi di trasporto 14 0,8% 13 0,9% 0,2 Industrie manifatturiere non specificate 84 4,7% 54 3,9% -0,8 Industrie tessili e dell'abbigliamento 25 1,4% 23 1,7% 0,3 Trasporti 166 9,3% 120 8,7% -0,6 Servizi del benessere 100 5,6% 85 6,1% 0,5 Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% ATTESTATO V.A. V.% V.A. V.% Diff. Qualificazione 1.233 69,1% 1.010 72,9% 3,8 Frequenza 275 15,4% 166 12,0% -3,4 Specializzazione 223 12,5% 166 12,0% -0,5 Altro 53 3,0% 43 3,1% 0,1 Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% TIPOLOGIA CORSO V.A. V.% V.A. V.% Diff. IeFP - Triennali 483 27,1% 422 30,5% 3,4% PSS - Green 312 17,5% 262 18,9% 1,4% PSS - Blue 321 18,0% 199 14,4% -3,6% Inclusione sociale 73 4,1% 57 4,1% 0,0% ITS 53 3,0% 43 3,1% 0,1% OSS 44 2,5% 33 2,4% -0,1% Altre tipologie di corso 498 27,9% 369 26,6% -1,3% Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta - annualità 2015

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Confronto Allievi in DB e allievi intervistati Alli evi in DB Intervistati Differenza

(intervistati - allievi in DB)

QUALIFICA ISTAT (CP2011 A 2 DIGIT) V.A. V.% V.A. V.% Diff . 12 - Imprenditori, amministratori e direttori di grandi aziende 29 1,6% 21 1,5% -0,1 13 - Imprenditori e responsabili di piccole aziende 10 0,6% 8 0,6% 0,0 21 - Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali 32 1,8% 20 1,4% -0,3

22 - Ingegneri, architetti e professioni assimilate 61 3,4% 57 4,1% 0,7 23 - Specialisti nelle scienze della vita 12 0,7% 9 0,6% 0,0 25 - Specialisti in scienze umane, sociali, artistiche e gestionali 47 2,6% 42 3,0% 0,4

31 - Professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico e della produzione 123 6,9% 83 6,0% -0,9

33 - Professioni tecniche nell'organizzazione, amministrazione e nelle attività finanziarie e commerciali 90 5,0% 68 4,9% -0,1

34 - Professioni tecniche nei servizi pubblici e alle persone 103 5,8% 71 5,1% -0,6 41 - Impiegati addetti alle funzioni di segreteria e alle macchine da ufficio 78 4,4% 69 5,0% 0,6

43 - Impiegati addetti alla gestione amministrativa, contabile e finanziaria 37 2,1% 33 2,4% 0,3

51 - Professioni qualificate nelle attività commerciali 86 4,8% 50 3,6% -1,2 52 - Professioni qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione

251 14,1% 196 14,2% 0,1

53 - Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali 44 2,5% 33 2,4% -0,1 54 - Professioni qualificate nei servizi culturali, di sicurezza, di pulizia e alla persona

187 10,5% 155 11,2% 0,7

61 - Artigiani e operai specializzati dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici 188 10,5% 151 10,9% 0,4

62 - Artigiani ed operai metalmeccanici specializzati e installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed […] 187 10,5% 158 11,4% 0,9

63 - Artigiani ed operai specializzati della meccanica di precisione, dell'artigianato artistico, della stampa ed assimilati

12 0,7% 11 0,8% 0,1

64 - Agricoltori e operai specializzati dell’agricoltura, delle foreste, della zootecnia, della pesca e della caccia 116 6,5% 90 6,5% 0,0

65 - Artigiani e operai specializzati delle lavorazioni alimentari, del legno, del tessile, dell'abbigliamento […] 52 2,9% 41 3,0% 0,0

72 - Operai semi-qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio 11 0,6% 5 0,4% -0,3

74 - Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento 28 1,6% 14 1,0% -0,6

Totale 1.784 100,0% 1.385 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta - annualità 2015

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IV. I RISULTATI DELL’INDAGINE DIRETTA

A. LA DEFINIZIONE DEL TARGET DI INDAGINE Prima di procedere con l’analisi degli esiti, è necessario circoscrivere il target di riferimento; questa rilevazione, infatti, è finalizzata a valutare gli impatti occupazionali dei corsi rivolti a persone disoccupate, inoccupate o inattive – per motivi di studio o altre ragioni – che partecipano alle attività formative al fine di trovare lavoro. Tuttavia, l’offerta formativa oggetto di monitoraggio comprende alcuni corsi aperti anche a persone che già sono occupate e che si iscrivono per cambiare impiego o migliorare la propria condizione professionale. Inoltre, durante i monitoraggi annuali si è anche osservato che alcuni allievi trovano lavoro prima della conclusione dell’attività formativa. È dunque necessario dettagliare la posizione nel mercato del lavoro all’inizio e alla fine delle attività, al fine di circoscrivere gli ex allievi su cui analizzare gli effetti della formazione, isolando coloro i cui sbocchi occupazionali sono difficilmente ascrivibili all’attività formativa oggetto di monitoraggio. Tra i 1.385 intervistati della corrente rilevazione, 63 (corrispondenti al 4,5% del totale) si erano iscritti ai corsi come occupati, mentre altri 25 (1,8%) hanno trovato lavoro durante la formazione; pertanto 88 casi vengono esclusi dall’analisi sugli esiti occupazionali8, analisi che in questa edizione riguarda 1.297 persone.

F M Totale Stato occupazionale all'INIZIO del corso per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% In cerca di lavoro 326 58,2% 486 58,9% 812 58,6% Studente 203 36,3% 300 36,4% 503 36,3% Inattivo 3 0,5% 4 0,5% 7 0,5% Totale non occupati 532 790 1.322 Occupato all’inizio del corso 28 5,0% 35 4,2% 63 4,5% Totale interviste 560 100,0% 825 100,0% 1.385 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale Stato occupazionale alla FINE del corso per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% In cerca di lavoro 317 56,6% 477 57,8% 794 57,3% Studente 201 35,9% 295 35,8% 496 35,8% Inattivo 3 0,5% 4 0,5% 7 0,5% TOTALE IN TARGET 521 776 1.297 Occupato all'inizio del corso 28 5,0% 35 4,2% 63 4,5% Occupato durante il corso 11 2,0% 14 1,7% 25 1,8% Totale interviste 560 100,0% 825 100,0% 1.385 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

8 Nel capitolo IV.C si può trovare una breve descrizione di questo sottoinsieme di intervistati.

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36

Intervistati per posizione nel mercato del lavoroalla conclusione del corso e genere

1,8%4,5%

35,8%

0,5%

29,9%27,4%

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

30,0%

35,0%

40,0%

45,0%

50,0%

Disoccupato Inoccupato Inattivo Studente Occupatoall'inizio del

corso

Occupatodurante il

corso

tot.

F

M

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 20159

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 201510

9 Il grafico combina la posizione nel mercato del lavoro al momento dell’iscrizione con le informazioni relative alle persone che si sono occupate durante la formazione. 10 Ibid.

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B. GLI ESITI OCCUPAZIONALI DEL TARGET DI INDAGINE

1. Le motivazioni all’iscrizione e il background formativo Dopo aver individuato il target di indagine, pare opportuno integrare le informazioni socio-anagrafiche degli allievi presenti in database con alcuni dati rilevati in sede di intervista, quali le motivazioni all’iscrizione al corso, le eventuali interruzioni nel ciclo scolastico precedente al corso e le esperienze formative successive alla sua conclusione. Rispetto alle motivazioni che hanno portato all’iscrizione, tra le 1.297 persone in target prevale la quota dei soggetti che consideravano il corso come un’opportunità per inserirsi (o reinserirsi) in modo adeguato nel mercato del lavoro (46,3%), seguiti dagli intervistati che avevano obiettivi professionali precisi per i quali era necessaria una specifica qualifica (31,1%). La quota degli ex corsisti ancora indecisi riguardo il proprio indirizzo professionale, quindi i soggetti che hanno partecipato al corso per chiarire le proprie aspirazioni in termini di futuri impieghi, arriva quest’anno al 12,4%, mentre coloro che si sono iscritti “per trovare (o cambiare) lavoro con facilità” sono 108 (8,3%). Infine, 23 intervistati non si sono riconosciuti in alcuna delle modalità proposte. In questa edizione le risposte sulle motivazioni all’iscrizione si distribuiscono uniformemente tra maschi e femmine.

F M Totale Intervistati per motivi di iscrizione e genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Per inserirmi / reinserirmi nel mondo del lavoro in modo adeguato 242 46,4% 359 46,3% 601 46,3%

Avevo obiettivi professionali ben precisi, che necessitavano di questa qualifica

162 31,1% 242 31,2% 404 31,1%

Non avevo ancora le idee chiare su quello che volevo fare, così ho pensato di dedicarmi ad accrescere le mie conoscenze

63 12,1% 98 12,6% 161 12,4%

Per trovare / cambiare lavoro con facilità 48 9,2% 60 7,7% 108 8,3% Altro 6 1,2% 17 2,2% 23 1,8% Totale 521 100,0% 776 100,0% 1.297 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Intervistati per motivi di iscrizione

108; 8,3%23; 1,8%

601; 46,3% 161; 12,4%

404; 31,1%

obiettivi ben precisi

idee non ancora chiare sul futuro

inserimento in MdL in modo adeguato

trovare lavoro con facilità

altro

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Considerando i percorsi formativi pregressi, poco più di un quinto degli intervistati (22,4%) dichiara di aver avuto almeno un’interruzione nel corso del proprio ciclo scolastico. Tra i maschi la quota sale a coprire quasi un quarto del totale (24,4% vs. 19,4%).

F M Totale Intervistati per interruzioni nel ciclo scolastico e genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

No 420 80,6% 587 75,6% 1.007 77,6% Sì 101 19,4% 189 24,4% 290 22,4% Totale 521 100,0% 776 100,0% 1.297 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Interruzioni nel ciclo scolastico

No; 1.007; 77,6%

Sì; 290; 22,4%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Anche in relazione alla tipologia di interruzione si osservano differenze di genere: solo poco più della metà delle ragazze che ha dichiarato di avere avuto interruzioni ha subito bocciature (53,5%), mentre la percentuale tra i maschi è di oltre 3 ragazzi su 4 (78,8%). D’altro canto le ragazze hanno abbandonato la propria carriera scolastica in misura maggiore dei maschi (24,8% vs. 11,6%), così come hanno maggiormente cambiato indirizzo di studi (37,6% vs. 19,6%).

F M Totale Tipo di interruzioni per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

E’ stato bocciato 54 53,5% 149 78,8% 204 70,2% Ha cambiato percorso scolastico 38 37,6% 37 19,6% 75 26,0% Ha abbandonato 25 24,8% 22 11,6% 47 16,3% Totale risposte 117 208 326 Totale rispondenti 101 189 290 Totale intervistati 521 776 1.297 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015. NB: A questa domanda era possibile dare più di una risposta. Percentuali calcolate sul totale degli intervistati.

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Intervistati per tipo di interruzioni e genere

70,2%

26,0%

16,3%

0,0%10,0%

20,0%30,0%

40,0%50,0%

60,0%70,0%

80,0%90,0%

E' stato bocciato Ha cambiatopercorso

scolastico

Ha abbandonato

tot.

F

M

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Riguardo invece alle esperienze formative successive ai corsi monitorati, si evince che oltre un terzo delle persone intervistate (38,5%) abbia cambiato il proprio livello di istruzione rispetto a quello registrato al momento dell’iscrizione al corso, un miglioramento che coinvolge in misura pressoché uniforme allievi ed allieve (39% vs. 37,6%), che, d’altronde, partivano con titoli di livello più o meno simile.

F M Totale Il titolo di studio posseduto all'iscrizione è lo stesso di quello attuale? V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Sì 325 62,4% 473 61,0% 798 61,5% No 196 37,6% 303 39,0% 499 38,5% Totale 521 100,0% 776 100,0% 1.297 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Oggi ha lo stesso titolo di studio dell'iscrizione?

61,5%

38,5%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

Sì No

Tot.

F

M

Fonte: ALFA – Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Di conseguenza al momento dell’intervista si assiste a una crescita di 10 punti percentuali dei titoli di medio livello (che arrivano quasi alla metà del totale) e a una riduzione di uguale misura dei titoli di basso livello, mentre non si osservano progressioni verso i più alti livelli di istruzione. Rispetto a questa distribuzione non si evidenziano discrasie di genere, salvo la quota leggermente maggiore di donne nei titoli più alti all’iscrizione (17,5% vs. 12,5%), che salgono di 4 unità al momento dell’intervista, mentre tra i maschi restano stabili.

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F M Totale

Livello di studio precedente e attuale per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Basso 254 48,8% 351 45,2% 605 46,6%

Medio 176 33,8% 328 42,3% 504 38,9%

Alto 91 17,5% 97 12,5% 188 14,5%

Titolo studio iscrizione fasce Totale 521 100,0% 776 100,0% 1.297 100,0%

Basso 202 38,8% 278 35,8% 480 37,0%

Medio 224 43,0% 401 51,7% 625 48,2%

Alto 95 18,2% 97 12,5% 192 14,8%

Titolo studio attuale fasce Totale 521 100,0% 776 100,0% 1.297 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Livello istruzione all'iscrizione

Basso46,6%

Medio38,9%

Alto14,5%

Livello istruzione attuale

Basso37,0%

Medio48,2%

Alto14,8%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Il ventaglio di titoli di studi posseduti dagli ex corsisti al momento dell’intervista, vede quindi prevalere, oltre alla ovvia qualificazione professionale di primo o secondo livello (37,5%), il diploma di scuola superiore che consente l’iscrizione all’università, che nella totalità delle sue declinazioni (generale e a indirizzo professionale, tecnico e liceale) arriva a coinvolgere oltre un terzo degli intervistati (35,6%).

Titolo di studio attuale V.A. V.% Nessun titolo 5 0,4% Licenza media inferiore 118 9,1% Qualifica professionale di primo livello, eventualmente conseguita anche tramite apprendistato 357 27,5% Qualifica professionale di secondo livello, eventualmente conseguita anche tramite apprendistato 130 10,0% Diploma di scuola superiore di 2-3 anni che non consente l'iscrizione all'università 8 0,6% Diploma di scuola superiore di 4-5 anni che consente l'iscrizione all'università 457 35,2% Diploma di istruzione secondaria superiore ad indirizzo professionale 1 0,1% Diploma di istruzione secondaria superiore ad indirizzo tecnico 2 0,2% Diploma di istruzione secondaria superiore liceale 1 0,1% Certificato di Tecnico superiore (Ifts) 26 2,0% Accademia di Belle Arti, Istituto Superiore Industrie Artistiche, Accademia di Arte Drammatica, Perfezionamento Accademi 2 0,2%

Diploma universitario o di scuola diretta fini speciali (vecchio ordinamento) 1 0,1% Laurea triennale (nuovo ordinamento) 65 5,0% Laurea di durata superiore ai tre anni (diploma di laurea vecchio ordinamento ovvero laurea specifica nuovo ordinamento) 102 7,9%

Laurea specialistica - nuovo ordinamento (corsi di secondo livello di 2 anni) 13 1,0% Master post laurea triennale (o master di I livello) 2 0,2% Master post laurea specialistica o post laurea vecchio ordinamento (o master di secondo livello) 7 0,5% Totale 1.297 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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2. L’esperienza dello stage Un’altra esperienza significativa, al fine di inserirsi positivamente nel mercato del lavoro, è costituita dalle work experience, che offrono l’opportunità di vedere concretamente trasformate in abilità le conoscenze acquisite durante la formazione in aula e di sperimentare i processi lavorativi (o di sperimentarne di nuovi), nei quali gli allievi possono misurare e mettere alla prova le proprie competenze professionali. Quasi la totalità delle persone intervistate (96,6%) ha svolto uno stage, come previsto dal proprio progetto formativo.

F M Totale Il corso prevedeva uno stage? V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Sì 497 95,4% 756 97,4% 1.253 96,6% No 24 4,6% 20 2,6% 44 3,4% Totale 521 100,0% 776 100,0% 1.297 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Il corso prevedeva uno stage?

No; 44; 3,4%

Sì; 1.253; 96,6%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

E’ nettamente prevalente la quota di stage svolti in aziende private (94,4%), mentre la distribuzione dei settori di riferimento delle aziende ospitanti risulta piuttosto “sgranata”, ad eccezione delle concentrazioni significative sulle modalità “altri servizi non specificati” (17,9%), “costruzioni” (16,9%), e “alberghi e ristoranti” (14,4%), mentre le restanti modalità non arrivano al 10%.

F M Totale Natura giuridica azienda/ente stage per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Un'azienda privata 462 93,7% 711 94,8% 1.173 94,4% Un ente pubblico 24 4,9% 29 3,9% 53 4,3% Altro 7 1,4% 10 1,3% 17 1,4% Totale risposte 493 100,0% 750 100,0% 1.243 100,0% Mancata risposta 4 6 10 Numero casi 497 756 1.253 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Settori aziende/enti stage V.A. V.% Altri servizi non specificati 224 17,9% Costruzioni 212 16,9% Alberghi e ristoranti 181 14,4% Trasporti 107 8,5% Industrie manifatturiere non specificate 88 7,0% Commercio all'ingrosso e al dettaglio 76 6,1% Agricoltura, caccia e silvicoltura 66 5,3% Attività dei servizi sanitari 60 4,8% Assistenza sociale, servizi pubblici, sociali e personali 59 4,7% Attività immobiliari, noleggio e altre attività di servizio alle imprese 45 3,6% Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas, vapore e acqua calda 30 2,4% Attività connesse all'ambiente 22 1,8% Amministrazioni pubbliche 19 1,5% Industrie alimentari e delle bevande 19 1,5% Industrie tessili e dell'abbigliamento 18 1,4% Servizi del benessere 5 0,4% Istruzione 3 0,2% Fabbricazione di mezzi di trasporto 2 0,2% Intermediazione finanziaria 2 0,2% Raccolta, depurazione e distribuzione d'acqua 1 0,1% Non so / Altro 14 1,1% Totale 1.253 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

L’aggregazione delle attività economiche in macro-settori, vede prevalere il settore “industria, energia e costruzioni” (29,9%), seguito dalle “altre attività del terziario” (24,1%) e dal “commercio, alberghi e ristoranti” (20,7%). Il dettaglio di genere evidenzia alcune significative distinzioni: mentre le donne si distribuiscono prevalentemente nelle “altre attività del terziario” e nei settori “PA, servizi pubblici e alla persona” (dove ha svolto lo stage solo il 3,9% degli allievi) e nel “commercio, alberghi e ristoranti”, per circa un quarto ciascuno, quasi la metà degli uomini si concentra nelle attività manifatturiere, dell’energia e delle costruzioni.

F M Totale Macrosettori aziende/enti stage V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Industria, energia e costruzioni 55 11,2% 315 42,0% 370 29,9% Altre attività del terziario 139 28,4% 159 21,2% 298 24,1% Commercio, alberghi e ristoranti 136 27,8% 121 16,1% 257 20,7% PA, servizi pubblici e alla persona 112 22,9% 29 3,9% 141 11,4% Trasporti e comunicazioni 29 5,9% 78 10,4% 107 8,6% Agricoltura e pesca 18 3,7% 48 6,4% 66 5,3% Totale risposte 489 100,0% 750 100,0% 1.239 100,0% Mancata risposta 8 6 14 Numero casi 497 756 1.253 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Le aziende ospitanti gli stage rientrano prevalentemente nella categoria delle micro e piccole imprese: 6 su 10 intervistati hanno svolto la propria work experience in un’azienda da 1 a 9 addetti, mentre circa un quinto (19,6%) in un’azienda da 10 a 49 addetti.

F M Totale Dimensione aziende/enti stage V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Da 1 a 9 addetti - micro 305 63,5% 428 58,1% 733 60,2% Da 10 a 49 addetti - piccola 92 19,2% 147 19,9% 239 19,6% Da 50 a 249 - media 33 6,9% 70 9,5% 103 8,5% Da 250 a 499 - medio grande 8 1,7% 12 1,6% 20 1,6% 500 e oltre - grande 42 8,8% 80 10,9% 122 10,0% Totale risposte 480 100,0% 737 100,0% 1.217 100,0% Mancata risposta 17 19 36 Numero casi 497 756 1.253 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Rispetto alla continuità di rapporto tra stage e aziende ospitanti, va sottolineato come la quota di coloro che sono stati inseriti nelle stesse aziende, dopo aver subito continue flessioni, come riflesso della crisi economica che probabilmente limitava la capacità dei datori di lavoro di trattenere gli ex allievi, nonostante interessati a proseguire la relazione lavorativa, in questa edizione torna a salire, coinvolgendo circa un terzo degli stagisti (31,6% vs. il 25% dell’edizione scorsa).

F M Totale Terminato lo stage/tirocinio ha avuto ulteriori rap porti di lavoro con quell'azienda o ente? V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% No 278 55,9% 452 59,8% 730 58,3% No, ma mi hanno detto che mi chiameranno in futuro 74 14,9% 53 7,0% 127 10,1% Sì, e sono tuttora occupato presso l'azienda/ente 83 16,7% 160 21,2% 243 19,4% Sì, ma ora non sono più occupato presso l'azienda/ente 62 12,5% 91 12,0% 153 12,2% Totale 497 100,0% 756 100,0% 1.253 100,0% Fonte: ALFA – Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Ulteriori rapporti di lavoro con l'azienda dello st age

SI; 396; 31,6%

NO; 857; 68,4%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Di conseguenza quest’anno si osserva una flessione di 8 punti percentuali della quota di aziende che non hanno potuto assumere gli stagisti, pur interessate, mentre sale la percentuale di non continuità dovuta alla scelta degli ex allievi (21,6% – che include gli altri motivi specificati in “per continuare gli studi” – vs. 19,2%). Rimane bassa la quota di coloro che hanno considerato le proprie competenze di scarsa utilità per l’azienda (8,2%), mentre resta costante la percentuale degli altri motivi riferiti palesemente alla chiusura dell’attività o comunque a difficoltà dovute alla crisi economica.

F M Totale Motivi non prosecuzione per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

L'azienda/ente aveva interesse a proseguire il lavoro con me, ma non prevedeva assunzioni 155 55,8% 269 59,5% 424 58,1%

Non ero interessato io al lavoro propostomi 35 12,6% 63 13,9% 98 13,4% Le mie competenze non erano necessarie all'azienda/ente 37 13,3% 34 7,5% 71 9,7% Hanno preferito assumere un'altra persona 13 4,7% 10 2,2% 23 3,2% Altro (per continuare gli studi) 19 6,8% 41 9,1% 60 8,2% Altro (chiusura, crisi, ecc.) 3 1,1% 3 0,7% 6 0,8% Altro 16 5,8% 32 7,1% 48 6,6% Totale 278 100,0% 452 100,0% 730 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Altri segnali di ripresa dalla crisi si osservano rispetto alla quota dei rapporti di lavoro instaurati dopo la conclusione dello stage, ma successivamente chiusi, che in questa edizione sono 153 sui 396 inserimenti (38,6% vs. il 43,2% dell’edizione precedente) e al minore peso della domanda tra i motivi di chiusura: tra i motivi che hanno portato ad interrompere la collaborazione lavorativa le ragioni “aziendali” scendono dal 61% al 51,6%, mentre le interruzioni volontarie salgono di 10 punti percentuali (36,6% vs. 26,6%).

F M Totale Motivi termine rapporto per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Mancato rinnovo del contratto 29 46,8% 40 44,0% 69 45,1% Dimissioni per iniziare altro lavoro 10 16,1% 21 23,1% 31 20,3% Dimissioni spontanee per ragioni legate alla situazione contrattuale e/o retributiva 2 3,2% 5 5,5% 7 4,6%

Dimissioni spontanee per ragioni famigliari (difficoltà nella gestione del lavoro di cura) 3 4,8% 4 4,4% 7 4,6%

Dimissioni spontanee per ragioni legate al tipo di lavoro (non mi piaceva più) 2 3,2% 5 5,5% 7 4,6%

Dimissioni spontanee legate a problemi relazionali con i colleghi 2 3,2% 2 2,2% 4 2,6% Licenziamento da parte dell'azienda/ente 2 3,2% 2 2,2% 4 2,6% Altro (chiusura, crisi, ecc.) 2 3,2% 4 4,4% 6 3,9% Altro 10 16,1% 8 8,8% 18 11,8% Totale 62 100,0% 91 100,0% 153 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Motivi chiusura rapporto

Dimissioni; 56; 36,6%

Mancato rinnovo del contratto /

licenziamento / crisi; 79; 51,6%

Altro; 18; 11,8%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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La media generale di accordo rispetto alla coerenza dello stage con la tipologia del corso frequentato è decisamente alta: 8,4 punti (su range 1-10) e i punteggi da 8 a 10 coprono il 79,1% sul totale, così come è alto il giudizio generale sullo stage (media di 8,3 e concentrazione di punteggi alti pari al 76,8%).

F M Totale Media N. casi Media N. casi Media N. casi

Media coerenza stage con corso per genere

8,5 497 8,3 756 8,4 1.253 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale Coerenza dello stage con il

corso per genere 11 V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Bassa 2 0,4% 15 2,0% 17 1,4% Media 97 19,5% 148 19,6% 245 19,6% Alta 398 80,1% 593 78,4% 991 79,1% Totale 497 100,0% 756 100,0% 1.253 100,0% Fonte: ALFA – Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Coerenza tra corso e stageBassa;

17; 1,4%Media; 245;

19,6%

Alta; 991; 79,1%

Giudizio stageBasso;

28; 2,2%Medio; 263;

21,0%

Alto; 961; 76,8%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale

Media N. casi Media N. casi Media N. casi Media giudizio sullo stage

per genere 8,4 496 8,2 756 8,3 1.252

Fonte: ALFA – Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale Giudizio sullo stage per

genere 12 V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Basso 7 1,4% 21 2,8% 28 2,2% Medio 93 18,8% 170 22,5% 263 21,0% Alto 396 79,8% 565 74,7% 961 76,8% Totale risposte 496 100,0% 756 100,0% 1.252 100,0% Mancata risposta 1 0 1 Numero casi 497 756 1.253 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

11 Coerenza bassa: punteggi da 1 a 4, media da 5 a 7, alta da 8 a 10. 12 Giudizio basso: punteggi da 1 a 4, medio da 5 a 7, alto da 8 a 10

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3. La disponibilità al lavoro alla conclusione del corso La disponibilità al lavoro in seguito alla conclusione dei corsi rappresenta un’informazione significativa per interpretare e descrivere le traiettorie professionali e di vita degli ex corsisti, oltre a delineare i diversi possibili significati che vengono attribuiti alla scelta di impegnarsi in un percorso formativo. In questa annualità le persone che, terminata la formazione, non erano disponibili a lavorare sono 189, ovvero il 14,6% degli intervistati; la maggior parte di costoro (148; 78,3%) ha scelto di proseguire gli studi, mentre 10 persone hanno comunque lavorato dopo il corso. Tra i 1.108 corsisti interessati a un inserimento lavorativo, 243 (il 18,7%) hanno trovato subito occupazione, poiché si sono fermati a lavorare nell’azienda dove avevano svolto lo stage.

F M Totale Disponibilità al lavoro dopo la conclusione del cor so per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% SI 352 67,6% 513 66,1% 865 66,7% SI e si è fermato a lavorare nell'azienda stage 83 15,9% 160 20,6% 243 18,7% NO, per motivi di studio 60 11,5% 88 11,3% 148 11,4% NO, per motivi famigliari 8 1,5% 7 0,9% 15 1,2% NO, ma ho comunque lavorato dopo il corso/stage/tirocinio 8 1,5% 2 0,3% 10 0,8% NO, per altri motivi 5 1,0% 3 0,4% 8 0,6% NO, per motivi di salute 5 1,0% 2 0,3% 7 0,5% NO, ho svolto un tirocinio/praticantato/stage NON retribuito 0 0,0% 1 0,1% 1 0,1% Totale 521 100,0% 776 100,0% 1.297 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Disponibilità al lavoro post corso

No; 179; 13,8%

No, ma ho comunque lavorato; 10; 0,8%

Sì; 1.108; 85,4%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Considerando unicamente le 865 persone che si sono dichiarate attive nella ricerca di impiego (ed escludendo quindi quelle che hanno proseguito il rapporto lavorativo con l’azienda dello stage), emerge in modo lampante la volontà di trovare il prima possibile un inserimento: il 93,1% di queste persone si è proposta attivamente sul mercato del lavoro in un arco di tempo da 0 a 3 mesi dopo la conclusione del corso.

F M Totale Quanti mesi dopo la conclusione del corso ha iniziato a cercare lavoro? V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Da 0 a 3 mesi 323 91,8% 482 94,0% 805 93,1% Da 4 a 6 mesi 25 7,1% 28 5,5% 53 6,1% Oltre 6 mesi 4 1,1% 3 0,6% 7 0,8% Totale 352 100,0% 513 100,0% 865 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Quanti mesi dopo ha iniziato a cercare?

Da 0 a 3 mesi; 805;

93,1%

Da 4 a 6 mesi; 53;

6,1%

Oltre 6 mesi; 7; 0,8%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Nel ventaglio dei canali utilizzati a livello individuale per la ricerca di impiego si nota come gli allievi non solo si affidino a strutture preposte all’incontro tra domanda e offerta e ad altre istituzioni (canali formali, evidenziati in verde), ma sfruttino anche i contatti instaurati con l’organismo presso cui si sono formati e con le aziende o gli enti presso cui hanno svolto lo stage (in giallo), sia usufruiscano di canali informali (evidenziati in rosso). Il canali più frequenti sono: il passaparola tra parenti, amici e conoscenti (utilizzato dal 56,8% delle persone in cerca di occupazione), i servizi pubblici per l’impiego (47,7%), l’autocandidatura (32,1%) e i centri di formazione presso cui si è svolto il corso (30,8%).

F M Totale Canali di ricerca di occupazione post intervento fo rmativo

V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Tramite passaparola, parenti, amici e conoscenti 182 51,7% 309 60,2% 491 56,8% Attraverso un servizio pubblico per l'impiego 169 48,0% 244 47,6% 413 47,7%

Inviando domande a datori di lavoro (presentandosi di persona, telefonando, inviando il curriculum, ecc.)

119 33,8% 159 31,0% 278 32,1%

Tramite il centro di formazione presso cui ha svolto il corso 96 27,3% 170 33,1% 266 30,8% Rispondendo a offerte di lavoro pubblicate sui giornali o su internet 62 17,6% 103 20,1% 165 19,1%

Attraverso un'agenzia privata per il lavoro (agenzia interinale, agenzie di ricerca e selezione, ecc.) 48 13,6% 89 17,3% 137 15,8%

Tramite contatti acquisiti nei lavori svolti precedentemente 44 12,5% 76 14,8% 120 13,9% Attraverso l'azienda presso cui ha svolto lo stage/tirocinio/work experience

40 11,4% 50 9,7% 90 10,4%

Scrivendo inserzioni su giornali o su internet 36 10,2% 54 10,5% 90 10,4% Prendendo iniziative per l'avvio di una attività autonoma 15 4,3% 18 3,5% 33 3,8% Ha inviato domanda / ha partecipato ad un concorso pubblico 9 2,6% 15 2,9% 24 2,8% Tramite i sindacati 4 1,1% 6 1,2% 10 1,2% Totale risposte 824 1.293 2.117 Totale rispondenti 352 513 865 N.B. Percentuali calcolate sui rispondenti. A questa domanda era possibile dare risposta plurima. Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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19,1%

15,8%

56,8%

47,7%

32,1%

30,8%

13,9%

10,4%

10,4%

3,8%

2,8%

1,2%

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0%

Passaparola

I servizi pubblici per l'impiego

L'inviare domande

Il centro di formazione

Risposte a offerte di lavoro

Un’agenzia privata per il lavoro

Contatti acquisiti nei lavori svolti

L'azienda presso cui ha svolto lo stage

Scrivere inserzioni su giornali o su internet

Iniziative per avvio attività autonoma

Il concorso pubblico

I sindacati

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

4. Il primo lavoro post corso Quasi tre quarti degli ex allievi (72,1%) dichiara di aver avuto almeno un’esperienza lavorativa successiva alla conclusione del corso; una proporzione superiore a 8 persone su 10 (83,6%), se si raffrontano gli inserimenti occupazionali unicamente con la popolazione attiva, ovvero escludendo le 179 persone13 che, terminata la formazione, si sono ritirate dal mercato del lavoro – prevalentemente per motivi di studio – e che coprono circa la metà di coloro che non hanno mai lavorato dopo il corso. L’altra metà (il 14,8% del totale degli intervistati) ha dichiarato di non aver mai trovato lavoro nei 12 mesi successivi alla fine del corso. Un dato interessante e assai positivo, rispetto agli impatti delle attività monitorate, riguarda l’inserimento presso le aziende ospitanti gli stage previsti dal progetto formativo: quasi un terzo degli allievi (30,5%) ha, infatti, trovato lavoro presso l’azienda in cui aveva svolto lo stage.

F M Totale Ha lavorato dopo il percorso formativo? V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Sì, dopo aver cercato 218 41,8% 313 40,3% 531 40,9% Sì, e lavora tuttora per l'azienda stage 83 15,9% 160 20,6% 243 18,7% Sì, ha lavorato in azienda stage 62 11,9% 91 11,7% 153 11,8% Sì, anche se non subito disponibile 6 1,2% 2 0,3% 8 0,6%

Tot. Sì 369 70,8% 566 72,9% 935 72,1% % di Sì su attivi 83,3% 83,9% 83,6%

No, non ha mai trovato 77 14,8% 115 14,8% 192 14,8% No, inattivi 75 14,4% 95 12,2% 170 13,1%

Tot. No 152 29,2% 210 27,1% 362 27,9% Totale 521 100,0% 776 100,0% 1.297 100,0% Fonte: ALFA – Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

13 Nella popolazione attiva sono state incluse le 9 persone che, pur non essendo disponibili, hanno comunque lavorato.

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Analizzando il successo occupazionale sulla base della dimensione di genere, non si osserva alcuna differenza degna di menzione: gli ex allievi e le ex allieve dei corsi terminati nell’anno 2015 hanno raggiunto il proprio obiettivo occupazionale o si sono ritirati dal mercato del lavoro in uguale misura, differentemente da quanto osservato nelle rilevazioni precedenti al monitoraggio 2014/15, che mostravano un miglior tasso di inserimento per gli uomini.

Ha lavorato dopo il percorso formativo?

non ha trovato; 14,8%

inattivi; 13,1%

dopo aver cercato; 40,9%

senza cercare subito; 0,6%

in azienda stage; 30,5%

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% 80,0%

NO; 362; 27,9%

SI; 935; 72,1%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Un altro dato significativo degli impatti delle attività monitorate riguarda i canali attraverso cui si è trovato il primo lavoro: la metà delle attività lavorative intraprese dagli ex allievi hanno avuto origine grazie al ruolo degli enti erogatori (25,7%) e delle aziende coinvolte nei progetti formativi (24%), specie tra gli uomini (51,2% vs. 47,1%), sebbene il canale di ricerca più efficace ai fini del reperimento del primo impiego post corso risulti essere il passaparola tra parenti, amici e conoscenti (29,4%), sia per i maschi sia per le femmine. I canali formali (centri per l’impiego, agenzie interinali, ecc.), per quanto massicciamente utilizzati dagli ex allievi alla ricerca attiva di lavoro, sembrano invece avere un ruolo marginale, avendo generato solo il 7,5% degli inserimenti lavorativi.

F M Totale Canale attraverso cui si è trovato il primo lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Passaparola, parenti, amici e conoscenti 107 29,0% 168 29,7% 275 29,4% Il centro di formazione presso cui ha svolto il corso 78 21,1% 162 28,6% 240 25,7% L'azienda presso cui ha svolto lo stage/tirocinio/work experience

96 26,0% 128 22,6% 224 24,0%

L'inviare domande a datori di lavoro (presentandosi di persona, telefonando, inviando il curriculum, ecc.)

29 7,9% 22 3,9% 51 5,5%

I servizi pubblici per l'impiego 21 5,7% 22 3,9% 43 4,6% I contatti acquisiti nei lavori svolti precedentemente 9 2,4% 19 3,4% 28 3,0% Le risposte a offerte di lavoro pubblicate sui giornali o su internet

13 3,5% 14 2,5% 27 2,9%

Il prendere iniziative per l'avvio di una attività autonoma 5 1,4% 12 2,1% 17 1,8% Un'agenzia privata per il lavoro (agenzia interinale, agenzie di ricerca e selezione, agenzia di intermediazione, ecc)

6 1,6% 9 1,6% 15 1,6%

Il concorso pubblico 2 0,5% 9 1,6% 11 1,2% Lo scrivere inserzioni su giornali o su internet 2 0,5% 1 0,2% 3 0,3% I sindacati 1 0,3% 0 0,0% 1 0,1% Totale 369 100,0% 566 100,0% 935 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Canale attraverso cui si è trovato il primo lavoro

canali informali;

401; 42,9%

canali formali; 70;

7,5%

ente di formazione e/o azienda stage; 464;

49,6%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

La durata del periodo di ricerca del primo impiego ha un valore medio di 100,2 giorni (14 giorni in meno rispetto alla precedente edizione) e prevalgono i periodi inferiori al mese (53,2%), dovuti prevalentemente agli accessi diretti dallo stage all’assunzione; le restanti modalità compaiono con percentuali che salgono progressivamente dall’8,7% della fascia 1-3 mesi fino al preoccupante 24,2% della fascia oltre i 6 mesi. Questo dato riflette l’importanza delle aziende coinvolte nei progetti formativi: quando sono in grado di assorbire forza lavoro, producono impatti positivi molto rapidi, mentre per gli allievi che non riescono a usufruire di questo canale di accesso al mercato del lavoro la ricerca è molto più lunga. Il dettaglio di genere mostra come l’estensione media del periodo di ricerca di impiego risulti inferiore tra le donne (95,2 giorni vs. 103,4 giorni per gli uomini).

F M Totale Giorni impiegati per trovare il primo lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Entro 30 gg 204 55,3% 293 51,8% 497 53,2% 31-90 gg 33 8,9% 48 8,5% 81 8,7% 91-180 gg 48 13,0% 83 14,7% 131 14,0% Oltre 180 gg 84 22,8% 142 25,1% 226 24,2% Totale 369 100,0% 566 100,0% 935 100,0% Fonte: ALFA – Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale Media N. casi Media N. casi Media N. casi

Media giorni impiegati per trovare il primo lavoro

95,2 369 103,4 566 100,2 935 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Dopo quanti giorni ha trovato lavoro?

Entro 30 gg; 497; 53,2%

31-90 gg; 81; 8,7%

91-180 gg; 131; 14,0%

Oltre 180 gg; 226; 24,2%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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La tipologia del primo impiego è per circa tre quarti (70,2%) il lavoro dipendente, mentre il lavoro autonomo si ferma al 5,5%, quello parasubordinato e atipico al 7,4% e quello non classificabile dagli intervistati in una delle modalità proposte al 16,9%. In termini di genere gli scostamenti più rilevanti si osservano tra il lavoro dipendente (67,4% tra le donne e 72% tra gli uomini) e quello autonomo (3,6% tra gli uomini vs. l’8,5% tra le donne).

F M Totale Tipologia primo lavoro per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Lavoro dipendente 207 67,4% 342 72,0% 549 70,2% Lavoro parasubordinato - atipico 18 5,9% 40 8,4% 58 7,4% Lavoro in proprio 26 8,5% 17 3,6% 43 5,5% Altro 56 18,2% 76 16,0% 132 16,9% Totale risposte 307 100,0% 475 100,0% 782 100,0% Mancata risposta 62 91 153 Numero casi 369 566 935 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Tipologia primo lavoro trovato

70,2%

7,4% 5,5%

16,9%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

dipendenti autonomi parasub /atipici

altro

Tot.

F

M

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Più di un terzo dei contratti e delle attività aperte come primo impiego successivo alla conclusione del corso (36,7%) risulta terminato al momento dell’intervista, coinvolgendo maggiormente le donne (40,9% vs. 33,9%); la motivazione di cessazione prevalente è il mancato rinnovo del contratto (55,4%); aggregando il dato, si evince che circa un terzo (31,8%) dei rapporti sono stati chiusi per volontà degli ex allievi, motivati prevalentemente per iniziare un altro lavoro (13,1%).

F M Totale E' ancora in corso il primo lavoro? V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Sì 218 59,1% 374 66,1% 592 63,3% No 151 40,9% 192 33,9% 343 36,7% Totale 369 100,0% 566 100,0% 935 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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E' ancora in corso?

No36,7%

Sì63,3%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale Motivi termine primo lavoro per genere

V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Mancato rinnovo del contratto 79 52,3% 111 57,8% 190 55,4% Licenziamento da parte del datore di lavoro 11 7,3% 7 3,6% 18 5,2%

tot. ragioni aziendali 90 59,6% 118 61,5% 208 60,6% Scelta per iniziare un nuovo lavoro 16 10,6% 29 15,1% 45 13,1% Scelta per ragioni famigliari 11 7,3% 8 4,2% 19 5,5% Scelta per ragioni contrattuali / retributive 7 4,6% 8 4,2% 15 4,4% Scelta per ragioni legate al tipo di lavoro 4 2,6% 10 5,2% 14 4,1% Scelta per problemi relazionali con i colleghi 4 2,6% 4 2,1% 8 2,3% Altro (specificato in "dimissioni per continuare gli studi") 2 1,3% 6 3,1% 8 2,3%

tot. scelta 44 29,1% 65 33,9% 109 31,8% Altro 17 11,3% 9 4,7% 26 7,6% Totale 151 100,0% 192 100,0% 343 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Per quali motivi è terminato?

Ragioni aziendali;

208; 60,6%

Scelta; 109; 31,8%

Altro; 26; 7,6%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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La durata media degli impieghi post corso, conclusi prima del momento dell’intervista, si aggira intorno ai 4 mesi (tra i maschi il valore medio risulta più alto, con 141,5 giorni, rispetto ai 121 giorni della durata media del primo impiego delle colleghe donne) e la fascia di durata prevalente (36,3%) è quella tra i 3 e i 6 mesi, seguita dalla fascia oltre i 6 (27,9%).

F M Totale Durata primo lavoro per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Entro 30 gg 15 16,9% 10 9,9% 25 13,2% 31-90 gg 19 21,3% 24 23,8% 43 22,6% 91-180 gg 33 37,1% 36 35,6% 69 36,3% Oltre 180 gg 22 24,7% 31 30,7% 53 27,9% Totale risposte 89 100,0% 101 100,0% 190 100,0% Mancata risposta 62 91 153 Numero casi 151 192 343 Fonte: ALFA – Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale

Media N. casi Media N. casi Media N. casi Durata media primo lavoro in giorni

per genere 121,0 89 141,5 101 131,9 190

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Durata primo lavoro

Fino a 30 gg; 25; 13,2%

31-90 gg; 43; 22,6%

91-180 gg; 69; 36,3%

Oltre 180 gg; 53; 27,9%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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5. Gli esiti a 12 mesi dalla conclusione del corso L’analisi della condizione occupazionale al momento dell’intervista restituisce un buon dato di esito, soprattutto in confronto alle ultime tre annualità: il 60,2% degli intervistati è occupato, con una crescita di oltre 6 punti percentuali rispetto all’edizione precedente e di 10 punti percentuali rispetto ai corsi terminati nel 2013; il 22,7% è impegnato nella ricerca di impiego (5 punti percentuali in meno rispetto alla rilevazione 2014/15), il 14% ha continuato un percorso di studio o formazione e il 3% è inattivo per altri motivi. Anche i dati raccolti al momento dell’intervista mostrano esiti occupazionali sostanzialmente analoghi tra maschi e femmine.

F M Totale Stato occupazionale attuale per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Occupati 308 59,1% 473 61,0% 781 60,2% In cerca 120 23,0% 175 22,6% 295 22,7% Studenti 71 13,6% 111 14,3% 182 14,0% Inattivi 22 4,2% 17 2,2% 39 3,0% Totale 521 100,0% 776 100,0% 1.297 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Posizione nel MdL all'iscrizione

Disoccupati Inoccupati Studenti Inattivi Totali Posizione nel MdL

attuale per posizione nel MdL all'iscrizione V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

OCCUPATI 259 68,2% 297 71,7% 220 44,4% 5 71,4% 781 60,2% IN CERCA 92 24,2% 89 21,5% 112 22,6% 2 28,6% 295 22,7% STUDENTI 8 2,1% 22 5,3% 152 30,6% 0 0,0% 182 14,0% INATTIVI 21 5,5% 6 1,4% 12 2,4% 0 0,0% 39 3,0%

Posizione nel MdL attuale

Totali 380 100,0% 414 100,0% 496 100,0% 7 100,0% 1.297 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Considerando la posizione nel mercato del lavoro al momento dell’iscrizione e quella al momento dell’intervista, si registra un risultato piuttosto soddisfacente per le persone che, quando hanno intrapreso il percorso formativo, erano alla ricerca di nuova o prima occupazione: i dati mostrano che svolgono un lavoro il 68,2% degli ex disoccupati e il 71,7% degli ex inoccupati. Particolare la condizione delle persone iscritte ai corsi come studenti, tra i quali circa un terzo continua a studiare

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dopo il corso (30,6%), 4 su 10 lavorano (44,4%), circa un quinto cerca occupazione (22,6%) e il restante 2,4% è inattivo per altri motivi. Tra gli iscritti come inattivi si rileva il 28,6% di persone in cerca di lavoro, ma si tratta di un insieme troppo piccolo (7 persone) per poter esprimere valutazioni significative.

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

a) Gli occupati Riguardo ai canali di accesso al lavoro, nel confronto tra il primo impiego successivo alla formazione e quello in corso al momento dell’intervista, si osserva la predominanza dei canali informali (51,3%), a scapito del ruolo degli enti che hanno erogato la formazione e delle aziende coinvolte nei progetti formativi, che perdono 9 punti percentuali, sebbene mantengano entrambi un certo peso e il posto in graduatoria, confermandosi rispettivamente al secondo e al terzo posto, con il 30,5% e il 9,6% del totale delle posizioni lavorative. Il passaparola tra parenti, amici e conoscenti resta il canale più efficace nel reperimento del lavoro e sale di 3 punti percentuali rispetto al primo impiego, andando a coprire circa un terzo degli inserimenti (32,7%). Cresce, seppur di un solo punto percentuale, anche il peso dei canali formali, soprattutto tra le donne, il 10,4% delle quali ha trovato lavoro grazie a un’agenzia privata, un servizio pubblico per l’impiego o altri canali istituzionali.

F M Totale Canale attraverso cui si è trovato l’attuale lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Passaparola, parenti, amici e conoscenti 97 31,5% 158 33,4% 255 32,7% Il centro di formazione presso cui ha svolto il corso 78 25,3% 160 33,8% 238 30,5% L'azienda presso cui ha svolto lo stage/tirocinio/work experience

34 11,0% 41 8,7% 75 9,6%

L'inviare domande a datori di lavoro (presentandosi di persona, telefonando, inviando il curriculum, ecc.)

31 10,1% 23 4,9% 54 6,9%

I servizi pubblici per l'impiego 19 6,2% 21 4,4% 40 5,1% I contatti acquisiti nei lavori svolti precedentemente 10 3,2% 27 5,7% 37 4,7% Le risposte a offerte di lavoro pubblicate sui giornali o su internet

16 5,2% 14 3,0% 30 3,8%

Il prendere iniziative per l'avvio di una attività autonoma 8 2,6% 14 3,0% 22 2,8% Il concorso pubblico 5 1,6% 8 1,7% 13 1,7% Un'agenzia privata per il lavoro (agenzia interinale, agenzie di ricerca e selezione, agenzia di intermediazione, ecc)

7 2,3% 6 1,3% 13 1,7%

Lo scrivere inserzioni su giornali o su internet 2 0,6% 1 0,2% 3 0,4% I sindacati 1 0,3% 0 0,0% 1 0,1% Totale 308 100,0% 473 100,0% 781 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

(1) Come lavorano La tipologia di lavoro in questa edizione del monitoraggio vede aumentare il peso di coloro che svolgono attività non rientranti nel lavoro autonomo, subordinato o parasubordinato e atipico, arrivando a coprire quasi un quinto degli occupati (“altro” 19,2%), a scapito del lavoro dipendente, che comunque resta altamente predominante, coinvolgendo due terzi del totale (66,3%), del lavoro in proprio che scende all’8,5% (contro l’11% dell’annualità precedente) e del lavoro parasubordinato-atipico (6%). Anche rispetto a questa variabile si assottigliano le differenze di genere, per quanto le donne svolgano in misura maggiore lavori parasubordinati, atipici e “altri” e gli uomini si concentrino in attività strutturate (come dipendenti o autonomi) con percentuali più alte rispetto alle colleghe.

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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F M Totale Tipologia lavoro attuale per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Lavoro dipendente 192 62,3% 326 68,9% 518 66,3% Lavoro in proprio 23 7,5% 43 9,1% 66 8,5% Lavoro parasubordinato - atipico 28 9,1% 19 4,0% 47 6,0% Altro 65 21,1% 85 18,0% 150 19,2% Totale 308 100,0% 473 100,0% 781 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

La tipologia contrattuale prevalente resta il tempo determinato (27,5%), seguito dal tempo indeterminato (17,8%) e dall’apprendistato (16,3%). Con un consistente divario di punti percentuali compaiono i tirocini retribuiti (6,8%), il contratto stagionale (3,3%) e il lavoro intermittente (2,9%). Nel confronto con l’annualità precedente si conferma l’inversione di tendenza del lavoro a tempo indeterminato, che, dopo anni di progressivo calo, anche in questa rilevazione mostra una ripresa (2 punti percentuali), mentre scendono i rapporti subordinati a termine e gli apprendistati. 2015/16 2014/15

Tipologia di contratto / posizione professionale V. A. V.% V.A. V.% Contratto a tempo determinato 215 27,5% 184 29,3% Contratto a tempo indeterminato 139 17,8% 97 15,5% Contratto di apprendistato 127 16,3% 120 19,1% Tirocinante / stagista / borsa di studio retribuito 53 6,8% 29 4,6% Contratto a tempo determinato stagionale 26 3,3% 14 2,2% Contratto di lavoro intermittente (job on call) 23 2,9% 23 3,7% Libero professionista (partita IVA iscritto all'albo) 20 2,6% 13 2,1% Imprenditore 17 2,2% 8 1,3% Collaboratore occasionale (prestazioni con ritenuta di acconto) 16 2,0% 13 2,1% Consulente (con partita IVA) 12 1,5% 6 1,0% Coadiuvante famigliare 8 1,0% 6 1,0% Collaborazione a progetto, co.co.co 8 1,0% 4 0,6% Contratto di somministrazione di lavoro (ex interinale) 6 0,8% 8 1,3% Lavoratore in proprio (commerciante, artigiano, ecc.) 5 0,6% 20 3,2% Contratto di inserimento lavoro (formazione lavoro) 3 0,4% 1 0,2% Lavoro accessorio (prestatore d'opera) 3 0,4% 4 0,6% Pratica professionale (obbligatoria per iscrizione all'albo) 3 0,4% 0 0,0% Socio di cooperativa con contratto a tempo determinato 3 0,4% 2 0,3% Socio di cooperativa con contratto a tempo indeterminato 2 0,3% 0 0,0% Contratto di associazione in partecipazione a tempo determinato 1 0,1% 3 0,5% Piano di Inserimento Professionale, Borsa Lavoro, LSU / LPU 1 0,1% 2 0,3% Altro 46 5,9% 28 4,5% Non sa / non risponde 44 5,6% 33 5,3% Totale 781 100,0% 627 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015 (in rosso le tipologie che scendono rispetto alla precedente rilevazione, in verde quelle che salgono).

La maggior parte degli allievi occupati è stata inserita con la qualifica “professioni qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione” (18,6%), seguono con un ampio divario di punti percentuali gli “artigiani ed operai metalmeccanici specializzati e installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche” (6,8%), le “professioni non qualificate nel commercio e nei servizi” (6,7%), gli “impiegati addetti alla gestione amministrativa, contabile e finanziaria” (6,1%), le “professioni qualificate nelle attività commerciali” (5,5%) e gli “ingegneri, architetti e professioni assimilate” (5,4%). Le altre qualifiche non arrivano al 5%.

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Qualifica ISTAT al secondo digit V.A. V.% 5.2 - Professioni qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione 145 18,6% 6.2 - Artigiani ed operai metalmeccanici specializzati e installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche 53 6,8% 8.1 - Professioni non qualificate nel commercio e nei servizi 52 6,7% 4.3 - Impiegati addetti alla gestione amministrativa, contabile e finanziaria 48 6,1% 5.1 - Professioni qualificate nelle attività commerciali 43 5,5% 2.2 - Ingegneri, architetti e professioni assimilate 42 5,4% 5.3 - Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali 37 4,7% 5.4 - Professioni qualificate nei servizi culturali, di sicurezza, di pulizia e alla persona 35 4,5% 3.1 - Professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico e della produzione 32 4,1% 7.2 - Operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio 32 4,1% 4.4 - Impiegati addetti alla raccolta, controllo, conservazione e recapito della documentazione 29 3,7% 3.4 - Professioni tecniche nei servizi pubblici e alle persone 26 3,3% 8.2 - Professioni non qualificate nelle attività domestiche, ricreative e culturali 25 3,2% 6.1 - Artigiani e operai specializzati dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici 22 2,8% 7.4 - Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento 21 2,7% 6.4 - Agricoltori e operai specializzati dell’agricoltura, delle foreste, della zootecnia, della pesca e della caccia 17 2,2% 1.3 - Imprenditori e responsabili di piccole aziende 15 1,9% 4.1 - Impiegati addetti alle funzioni di segreteria e alle macchine da ufficio 15 1,9% 6.3 - Artigiani ed operai specializzati della meccanica di precisione, dell'artigianato artistico, della stampa ed assimilati 15 1,9% 8.3 - Professioni non qualificate nell'agricoltura, nella manutenzione del verde, nell'allevamento, nella silvicoltura e nella pesca 12 1,5% 3.3 - Professioni tecniche nell’organizzazione, amministrazione e nelle attività finanziarie e commerciali 11 1,4% 6.5 - Artigiani e operai specializzati delle lavorazioni alimentari, del legno, del tessile, dell'abbigliamento, delle pelli, del cuoio e dell'industria dello spettacolo 10 1,3% 2.1 - Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali 9 1,2% 3.2 - Professioni tecniche nelle scienze della salute e della vita 7 0,9% 8.4 - Professioni non qualificate nella manifattura, nell'estrazione di minerali e nelle costruzioni 7 0,9% 2.5 - Specialisti in scienze umane, sociali, artistiche e gestionali 6 0,8% 4.2 - Impiegati addetti ai movimenti di denaro e all'assistenza clienti 5 0,6% 7.1 - Conduttori di impianti industriali 4 0,5% 2.6 - Specialisti della formazione e della ricerca 3 0,4% 1.1 - Membri dei corpi legislativi e di governo, dirigenti ed equiparati dell'amministrazione pubblica, nella magistratura, nei servizi di sanità, istruzione e ricerca e nelle organizzazioni di interesse nazionale e sovranazionale 1 0,1% 7.3 - Operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare 1 0,1% 9.3 - Truppa delle forze armate 1 0,1% 1.2 - Imprenditori, amministratori e direttori di grandi aziende 0 0,0% 2.3 - Specialisti nelle scienze della vita 0 0,0% 2.4 - Specialisti della salute 0 0,0% 9.1 - Ufficiali delle forze armate 0 0,0% 9.2 - Sergenti, sovraintendenti e marescialli delle forze armate 0 0,0% Totale 781 100,0%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

L’aggregazione al primo ramo della classificazione ISTAT segna una concentrazione per un terzo esatto dei casi (33,3%) sulla categoria “professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi”, seguita dagli “artigiani, operai specializzati e agricoltori” (15%), dalle “professioni esecutive nel lavoro d’ufficio” (12,4%) e dalle “professioni non qualificate” (12,3%). Considerando il dettaglio per condizione professionale, si nota come i tre gruppi mostrino qualche difformità: in particolare oltre la metà degli autonomi (54,6%) ricade nei primi due livelli della classificazione, con 24 persone su 66 (36,4%) impegnate nelle “professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione” e da 12 persone tra i “legislatori, imprenditori e alta dirigenza”; mentre circa un quarto è equamente distribuito (con il 13,6%) tra gli “artigiani, operai specializzati e agricoltori” e

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nelle “professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi”. Tra gli atipici, per contro, si osservano le quote più alte delle “professioni non qualificate” (16,2%), ma anche delle “professioni tecniche” (14,7%) che detengono rispettivamente la seconda e la terza posizione all’interno del gruppo. Tra i dipendenti, infine, le prime tre qualifiche sono le medesime del totale, ma tutte con percentuali più alte.

Dipendenti Autonomi Atipici, altro Totale Qualifica ISTAT al primo digit per tipologia lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

1 - legislatori, imprenditori e alta dirigenza 4 0,8% 12 18,2% 0 0,0% 16 2,0% 2 - professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione 18 3,5% 24 36,4% 18 9,1% 60 7,7%

3 - professioni tecniche 42 8,1% 5 7,6% 29 14,7% 76 9,7% 4 - professioni esecutive nel lavoro d'ufficio 78 15,1% 1 1,5% 18 9,1% 97 12,4% 5 - professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi 182 35,1% 9 13,6% 69 35,0% 260 33,3%

6 - artigiani, operai specializzati e agricoltori 83 16,0% 9 13,6% 25 12,7% 117 15,0% 7 - conduttori di impianti, operai di macchinari fissi e mobili e conducenti di veicoli 51 9,8% 1 1,5% 6 3,0% 58 7,4%

8 - professioni non qualificate 59 11,4% 5 7,6% 32 16,2% 96 12,3% 9 - forze armate 1 0,2% 0 0,0% 0 0,0% 1 0,1% Totale 518 100,0% 66 100,0% 197 100,0% 781 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Rispetto a questa variabile si osservano spiccate differenze di genere: le “professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi” rappresentano oltre la metà delle lavoratrici (51% vs. il 21,8% tra i lavoratori), il 15,6% delle quali rientra nelle “professioni esecutive nel lavoro di ufficio” (vs. il 10,4% degli uomini) e il 14% nelle “professioni non qualificate” (vs. l’11,2%), mentre per la componente maschile risultano maggiormente significative la percentuale di "artigiani, operai specializzati e agricoltori" (23,9% vs. 1,3%) e la quota di “conduttori di impianti, operai di macchinari fissi e mobili e conducenti di veicoli” (12,1%) che tra le donne è pari allo 0,3%.

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F M Totale Qualifica ISTAT al primo digit per genere

V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% 1 - Legislatori, imprenditori e alta dirigenza 6 1,9% 10 2,1% 16 2,0%2 - Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione 21 6,8% 39 8,2% 60 7,7%

3 - Professioni tecniche 28 9,1% 48 10,1% 76 9,7%4 - Professioni esecutive nel lavoro d'ufficio 48 15,6% 49 10,4% 97 12,4%5 - Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi 157 51,0% 103 21,8% 260 33,3%6 - Artigiani, operai specializzati e agricoltori 4 1,3% 113 23,9% 117 15,0%7 - Conduttori impianti, operai macchinari fissi e mobili e conducenti di veicoli

1 0,3% 57 12,1% 58 7,4%

8 - Professioni non qualificate 43 14,0% 53 11,2% 96 12,3%9 - Forze armate 0 0,0% 1 0,2% 1 0,1%Totale 308 100,0% 473 100,0% 781 100,0%Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

La posizione professionale che compare con maggiore frequenza tra i dipendenti e i parasubordinati è quella relativa agli “operai, subalterni o assimilati”, dove si concentrano due terzi dei lavoratori (67,7%), mentre gli “impiegati o intermedi” si fermano al 25,3%.

Dipendenti Atipici, altro Totale Livello professionale per tipologia di lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Operaio, subalterno o assimilati 362 69,9% 122 61,9% 484 67,7%Impiegato o intermedio 143 27,6% 38 19,3% 181 25,3%Direttivo, quadro, funzionario 1 0,2% 0 0,0% 1 0,1%Altro 12 2,3% 37 18,8% 49 6,9%Totale 518 100,0% 197 100,0% 715 100,0%Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Il dettaglio di genere mostra una distribuzione femminile maggiore di quella maschile sui “colletti bianchi" (impiegati o intermedi, il 29,5% delle lavoratrici vs. il 22,6% dei lavoratori) e la più alta concentrazione degli uomini sui “colletti blu” (operai, subalterni o assimilati, 70,7% tra gli uomini vs. il 63,2% tra le donne).

F M Totale Livello professionale per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Operaio, subalterno o assimilati 180 63,2% 304 70,7% 484 67,7% Impiegato o intermedio 84 29,5% 97 22,6% 181 25,3% Direttivo, quadro, funzionario 0 0,0% 1 0,2% 1 0,1% Altro 21 7,4% 28 6,5% 49 6,9% Totale 285 100,0% 430 100,0% 715 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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(2) Quanto lavorano Per stimare il grado di stabilità della posizione professionale ricoperta al momento dell’intervista, al di là dell’ovvia precarietà attribuita ai lavoratori atipici e parasubordinati, per i lavoratori dipendenti è stata utilizzata la suddivisione tra tempo indeterminato e tempo determinato; mentre, per quanto riguarda gli autonomi, il criterio utilizzato per individuare i più “stabili” si è operativizzato considerando la presenza o meno di collaboratori14. Rispetto a questo criterio prevalgono nettamente (80,3%) gli autonomi che non hanno dipendenti né collaboratori.

F M Totale Ha dipendenti e/o collaboratori? V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

No 21 91,3% 32 74,4% 53 80,3%

Sì 2 8,7% 11 25,6% 13 19,7%

Totale 23 100,0% 43 100,0% 66 100,0%Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Ragionando in termini di stabilità, il dato immediatamente evidente riguarda la percentuale dei lavoratori a tempo indeterminato, che, dopo la flessione osservata a partire dal 2011, registra un ulteriore aumento, coinvolgendo il 18,1% degli occupati (15,5% degli allievi dei corsi 2014, 10,6% nel 2013, 11,3% nel 2012, 12,4% nel 2011 e 21,4% nel 2010). Calano di poco i lavoratori autonomi, sia con collaboratori (1,7%), sia senza (6,8%), mentre si alza il peso dei lavoratori atipici e parasubordinati, che in questa edizione ricoprono un quarto del totale (25,2%). La condizione maggiormente rappresentata resta comunque il lavoro dipendente a termine che riguarda quasi la metà del totale (48,3%). Il dettaglio di genere mostra distribuzioni molto simili tra donne e uomini, anche se tra le prime risultano più frequenti i contratti atipici (30,2% vs. il 22% tra i lavoratori).

F M Totale Tipo di stabilità per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Lavoro dipendente a tempo indeterminato 53 17,2% 88 18,6% 141 18,1% Lavoro dipendente a termine 139 45,1% 238 50,3% 377 48,3% Lavoro parasubordinato, atipico, altro 93 30,2% 104 22,0% 197 25,2% Lavoro in proprio senza dipendenti e/o collaboratori 21 6,8% 32 6,8% 53 6,8% Lavoro in proprio con dipendenti e/o collaboratori 2 0,6% 11 2,3% 13 1,7% Totale 308 100,0% 473 100,0% 781 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

14 N.B.: La domanda è stata posta a tutti i lavoratori in proprio con l’esclusione di queste tipologie: lavoro accessorio (prestatore d'opera), coadiuvante famigliare, socio di cooperativa senza contratto dipendente, lavoro a domicilio, che si presume non diano luogo a dipendenti, né collaboratori.

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Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Considerando l’aggregazione binaria in fasce di stabilità, si sottolinea la bassa quota di lavoratori stabili (19,7%), che tuttavia nelle ultime due rilevazioni sta guadagnando peso, soprattutto tra gli uomini (20,9% vs. il 17,9% delle donne).

F M Totale Stabilità del lavoro per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Lavoratori stabili (dipendenti a tempo indeterminato e autonomi con collaboratori) 55 17,9% 99 20,9% 154 19,7%

Lavoratori non stabili (altri lavoratori) 253 82,1% 374 79,1% 627 80,3%Totale 308 100,0% 473 100,0% 781 100,0%Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Riferendosi unicamente alle persone che lavorano con un contratto a termine (da dipendenti, collaboratori o altro), si nota come, per oltre metà di questi (54,4%), l’occupazione svolta al momento dell’intervista sia destinata a concludersi entro 6 mesi. I contratti di minor durata sono ovviamente più frequenti tra gli atipici: per queste persone, infatti, i rapporti che si chiuderanno oltre un anno dall’intervista si fermano al 14,8% a fronte del 35,1% dell’analoga porzione dei dipendenti. Appare importante sottolineare come, rispetto alle edizioni precedenti, si riduca la durata dei contratti atipici, mentre aumenti quella dei rapporti subordinati a termine.

Dipendenti a termine Atipici, altro Totale Scadenza del rapporto di lavoro per tipologia di lavoro V.A. V. % V.A. V. % V.A. V. %

Tra meno di un mese 15 5,2% 20 16,4% 35 8,5% Tra 1 - 3 mesi 56 19,3% 37 30,3% 93 22,6% Tra 4 - 6 mesi 65 22,4% 31 25,4% 96 23,3% Tra 7 mesi a 1 anno 52 17,9% 16 13,1% 68 16,5% Tra più di 1 anno e 2 anni 32 11,0% 10 8,2% 42 10,2% Tra più di 2 anni e 3 anni 49 16,9% 3 2,5% 52 12,6% Tra più di 3 anni 21 7,2% 5 4,1% 26 6,3% Totale risposte 290 100,0% 122 100,0% 412 100,0% Non sa / non risponde 87 75 162 Numero casi 377 197 574 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Il dettaglio di genere mostra una netta maggior frequenza di contratti “a lungo termine” tra i maschi: un terzo di questi (34%) vedrà concludersi il proprio rapporto di lavoro tra oltre un anno, contro il 21,4% delle lavoratrici.

F M Totale Scadenza del rapporto di lavoro per genere V.A. V. % V.A. V. % V.A. V. %

Tra Meno di un mese 12 7,5% 23 9,1% 35 8,5% Tra 1 - 3 mesi 33 20,8% 60 23,7% 93 22,6% Tra 4 - 6 mesi 44 27,7% 52 20,6% 96 23,3% Tra 7 mesi - 1 anno 36 22,6% 32 12,6% 68 16,5% Tra più di 1 anno - 2 anni 15 9,4% 27 10,7% 42 10,2% Tra più di 2 - 3 anni 10 6,3% 42 16,6% 52 12,6% Tra più di 3 anni 9 5,7% 17 6,7% 26 6,3% Totale risposte 159 100,0% 253 100,0% 412 100,0% Non sa / non risponde 73 89 162 Numero casi 232 342 574 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Il 69,7% degli occupati lavora full time e il part-time è decisamente più utilizzato dagli atipici (48,2% vs. il 24,9% tra i dipendenti e il 19,7% tra gli autonomi). Il dettaglio di genere mostra un’incidenza del part time tra le donne più che doppia rispetto a quella maschile (46,4% vs. 19,9%).

Dipendenti Autonomi Atipici, altro Totale Orario di lavoro per tipologia di lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Full time 389 75,1% 53 80,3% 102 51,8% 544 69,7% Part time 129 24,9% 13 19,7% 95 48,2% 237 30,3% Totale 518 100,0% 66 100,0% 197 100,0% 781 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale Orario di lavoro per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Full time 165 53,6% 379 80,1% 544 69,7%Part time 143 46,4% 94 19,9% 237 30,3%Totale 308 100,0% 473 100,0% 781 100,0%Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

La distribuzione delle ragioni per le quali 237 persone intervistate lavorano part-time mostra come, per la grande maggioranza di queste (80,2%), il part-time non rappresenti una scelta, ma sia dovuto alla mancata disponibilità di un impiego a tempo pieno. Il dettaglio di genere evidenzia come tra le donne risultano più alte le motivazioni legate al tempo da dedicare alla cura di figli e/o altri famigliari o allo studio, mentre tra i maschi prevalga il bisogno di tempo libero.

F M Totale Motivi part time per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Non ha trovato / non era possibile un impiego a tempo pieno 117 81,8% 73 77,7% 190 80,2%

Per avere tempo libero a disposizione 4 2,8% 10 10,6% 14 5,9% Deve prendersi cura dei figli e/o di altri famigliari 10 7,0% 0 0,0% 10 4,2% Studia o segue altri corsi di formazione professionale 8 5,6% 2 2,1% 10 4,2% Svolge un altro lavoro 1 0,7% 2 2,1% 3 1,3% Altri motivi 3 2,1% 7 7,4% 10 4,2% Totale 143 100,0% 94 100,0% 237 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Il dettaglio per tipologia di lavoro mostra distribuzioni simili tra subordinati e atipici; tra gli autonomi, solo 13 casi a part time, invece, spicca la maggiore incidenza della scelta di lavorare a tempo parziale per avere tempo libero a disposizione (23,1%).

Dipendenti Autonomi Atipici, altro Totale Motivi part time per tipologia di lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Non ha trovato / non era possibile un impiego a tempo pieno 110 85,3% 5 38,5% 75 78,9% 190 80,2%

Per avere tempo libero a disposizione 5 3,9% 3 23,1% 6 6,3% 14 5,9%Deve prendersi cura dei figli e/o di altri famigliari 5 3,9% 1 7,7% 4 4,2% 10 4,2%Studia o segue altri corsi di formazione professionale

5 3,9% 1 7,7% 4 4,2% 10 4,2%

Svolge un altro lavoro 2 1,6% 1 7,7% 0 0,0% 3 1,3%Altri motivi 2 1,6% 2 15,4% 6 6,3% 10 4,2%Totale 129 100,0% 13 100,0% 95 100,0% 237 100,0%Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

La fascia oraria più rappresentata è quella relativa alle 40 ore settimanali (45,3%), seguita dall’intervallo ”21-39 ore” (24,7%). Sono soprattutto gli atipici a dichiarare orari inferiori alle 20 ore (38,6%), con una media totale di 27,7 ore a settimana, contro 33,9 ore degli autonomi e 36,5 ore dei dipendenti, tra i quali si registra la percentuale più alta quota di lavoratori che operano oltre le 40 ore a settimana (11,2%).

Dipendenti Autonomi Atipici, altro Totale Ore medie settimanali per tipologia di lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Fino a 20 ore 84 16,2% 11 16,7% 76 38,6% 171 21,9% Da 21 a 39 ore 132 25,5% 20 30,3% 41 20,8% 193 24,7% 40 ore 244 47,1% 32 48,5% 78 39,6% 354 45,3% Oltre le 40 ore 58 11,2% 3 4,5% 2 1,0% 63 8,1% Totale 518 100,0% 66 100,0% 197 100,0% 781 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Dipendenti Autonomi Atipici, altro Totale Media ore lavorate per settimana

per tipologia orario e lavoro Media N. casi Media N. casi Media N. casi Media N. casi Full time 41,3 389 36,6 53 36,0 102 39,9 544 Part time 21,9 129 22,9 13 18,7 95 20,7 237 Totale 36,5 518 33,9 66 27,7 197 34,0 781 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Il 59,1% delle occupate dichiara di lavorare meno di 40 ore settimanali, contro il 38,5% dei lavoratori; dato ovvio, se letto in confronto alla maggiore incidenza di tempi parziali tra le lavoratrici. Tuttavia, se si considerano le medie settimanali per genere e tipologia di orario, hanno ritmi lavorativi del tutto simili agli uomini (39,6/40 ore per il full time e 20,2/21,5 ore per il part time).

F M Totale Ore medie settimanali per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Fino a 20 ore 90 29,2% 81 17,1% 171 21,9% Da 21 a 39 ore 92 29,9% 101 21,4% 193 24,7% 40 ore 105 34,1% 249 52,6% 354 45,3% Oltre le 40 ore 21 6,8% 42 8,9% 63 8,1% Totale 308 100,0% 473 100,0% 781 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale Media ore lavorate per settimana per

tipologia orario e genere Media N. casi Media N. casi Media N. casi Full time 39,6 165 40,0 379 39,9 544 Part time 20,2 143 21,5 94 20,7 237 Totale 30,6 308 36,3 473 34,0 781 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Le risposte relative alle entrate mensili delle persone occupate discriminano ovviamente tra lavoratori a tempo parziale e lavoratori a tempo pieno: il 61% dei primi guadagna fino a 750 euro medi mensili, mentre oltre due terzi dei secondi (67,1%) si concentrano nella fascia tra i 750 e i 1500 euro. Il reddito da lavoro si conferma comunque medio basso, considerando che quasi un terzo del totale degli occupati (29,4%) non supera i 750 euro mensili, 4 su 10 lavoratori a tempo pieno non guadagna oltre i 1.000 euro e più di un quarto dei lavoratori part time (28,1%) arriva a malapena ai 500 euro mensili.

Full time Part time Totale Entrate medie mensili per orario di lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Fino a 500 € 41 10,6% 37 28,2% 78 15,1% Da più di 500 a 750 € 31 8,0% 43 32,8% 74 14,3% Da più di 750 a 1.000 € 83 21,4% 43 32,8% 126 24,3% Da più di 1.000 a 1.500 € 177 45,7% 7 5,3% 184 35,5% Da più di 1.500 fino a 2.000 € 45 11,6% 1 0,8% 46 8,9% Oltre 2.000 € 10 2,6% 0 0,0% 10 1,9% Totale risposte 387 100,0% 131 100,0% 518 100,0% Mancata risposta 157 106 263 Numero casi 544 237 781 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Il dettaglio per tipologia di lavoro, limitato alle persone che lavorano a tempo pieno, evidenzia come i micro-redditi siano presenti soprattutto tra gli atipici, la metà dei quali guadagna “fino a 500 euro” (49,3%), accentuando la precarizzazione di questi lavoratori, mentre, nel complesso, i dipendenti sono l’insieme degli occupati che ha la media più alta di reddito: quasi tre quarti (73,7%) guadagnano oltre i 1.000 euro al mese. Gli autonomi si collocano in una posizione “mediana” rispetto agli altri lavoratori, distribuendosi per quasi la metà nella fascia tra 1.000 e 1.500 euro, ma va aggiunto che hanno risposto alla domanda solo 27 persone su 53 autonomi a tempo pieno.

Dipendenti Autonomi Atipici, altro Totale Entrate medie mensili per tipologia di lavoro (full time) V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Fino a 500 € 2 0,7% 4 14,8% 35 49,3% 41 10,6% Da più di 500 a 750 € 12 4,2% 7 25,9% 12 16,9% 31 8,0% Da più di 750 a 1.000 € 62 21,5% 4 14,8% 17 23,9% 83 21,4% Da più di 1.000 a 1.500 € 160 55,4% 11 40,7% 6 8,5% 177 45,7% Da più di 1.500 fino a 2.000 € 44 15,2% 1 3,7% 0 0,0% 45 11,6% Oltre 2.000 € 9 3,1% 0 0,0% 1 1,4% 10 2,6% Totale 289 100,0% 27 100,0% 71 100,0% 387 100,0% Mancata risposta 100 26 31 157 Numero casi 389 53 102 544 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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La dimensione di genere porta in evidenza alcuni fattori di disuguaglianza di reddito tra lavoratrici e lavoratori, che confermano come il mercato del lavoro continui a favorire la componente maschile, specie nel lavoro a tempo pieno: appena il 2,8% delle donne a full time dichiara di accumulare oltre 1.500 euro mensili, contro il 18,7% degli uomini, mentre oltre un quinto (22,3%) guadagna fino a 750 euro, a fronte del 17,2% degli uomini. Tra lavoratori e lavoratrici part time, invece, non si osservano discriminazioni reddituali. Full time Part time

F M F M Entrate medie mensili per genere e orario di lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Fino a 500 € 14 13,0% 27 9,7% 23 28,8% 14 27,5% Da più di 500 a 750 € 10 9,3% 21 7,5% 27 33,8% 16 31,4% Da più di 750 a 1.000 € 32 29,6% 51 18,3% 26 32,5% 17 33,3% Da più di 1.000 a 1.500 € 49 45,4% 128 45,9% 4 5,0% 3 5,9% Da più di 1.500 fino a 2.000 € 3 2,8% 42 15,1% 0 0,0% 1 2,0% Oltre 2.000 € 0 0,0% 10 3,6% 0 0,0% 0 0,0% Totale risposte 108 100,0% 279 100,0% 80 100,0% 51 100,0% Mancata risposta 57 100 63 43 Numero casi 165 379 143 94 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

(3) Dove lavorano La quasi totalità delle imprese presso le quali lavorano gli intervistati risulta essere un’azienda privata (91%), mentre gli enti pubblici occupano solo il 3,2% degli ex allievi. La quota di inserimento in aziende private è ulteriormente accentuata tra i dipendenti (93,6%), mentre tra gli atipici si osserva un 12,2% di altri datori di lavoro, presumibilmente cooperative sociali e/o organizzazioni senza scopo di lucro.

Dipendenti Atipici, altro Totale Natura giuridica per tipologia di lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Un'azienda privata 485 93,6% 166 84,3% 651 91,0% Un ente pubblico 16 3,1% 7 3,6% 23 3,2% Altro 17 3,3% 24 12,2% 41 5,7% Totale 518 100,0% 197 100,0% 715 100,0%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Si osservano alcuni scostamenti in base al genere: i lavoratori registrano, infatti, una percentuale di inserimento in aziende private superiore a quella delle donne (93,7% vs. 87%), che viceversa sono impiegate in altre organizzazioni in misura maggiore dei maschi (10,2% vs. 2,8%). Nel settore pubblico le quote sono piuttosto basse per entrambi i generi.

F M Totale Natura giuridica per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Un'azienda privata 248 87,0% 403 93,7% 651 91,0% Un ente pubblico 8 2,8% 15 3,5% 23 3,2% Altro 29 10,2% 12 2,8% 41 5,7% Totale 285 100,0% 430 100,0% 715 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Prevalgono nettamente le micro e piccole imprese: la fascia da 1 a 9 addetti copre il 53,2% e quella da 10 a 49 addetti il 22,3%. Considerando il dettaglio per tipologia contrattuale di impiego degli intervistati, si nota come tra gli atipici prevalga con maggiore frequenza, rispetto ai dipendenti, l’inserimento in micro-imprese 74,2% vs. il 41,4% dell’analoga porzione tra i subordinati, l’unico gruppo ad avere persone impiegate in grandi aziende (16,6%). Tra gli autonomi la quota di persone che lavorano in micro imprese risulta, ovviamente, assai prevalente (86,4%) e la parte restante rientra nella piccola e media impresa.

Dipendenti Autonomi Atipici, altro Totale Dimensioni per tipologia di lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Da 1 a 9 addetti - micro 207 41,4% 57 86,4% 132 74,2% 396 53,2% Da 10 a 49 addetti - piccola 132 26,4% 6 9,1% 28 15,7% 166 22,3% Da 50 a 249 - media 61 12,2% 1 1,5% 6 3,4% 68 9,1% Da 250 a 499 - medio grande 17 3,4% 2 3,0% 1 0,6% 20 2,7% 500 e oltre - grande 83 16,6% 0 0,0% 11 6,2% 94 12,6% Totale risposte 500 100,0% 66 100,0% 178 100,0% 744 100,0% Non sa / non risponde 18 0 19 37 Numero casi 518 66 197 781 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Il dettaglio di genere in questa edizione non mostra differenze particolarmente significative tra uomini e donne, che si distribuiscono tra le varie dimensioni aziendali in proporzioni molto simili tra loro, con la parziale eccezione della micro impresa, in cui prevale la presenza femminile con circa 11 punti percentuali in più rispetto a quella maschile.

F M Totali Dimensioni per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Da 1 a 9 addetti - micro 172 59,9% 224 49,0% 396 53,2% Da 10 a 49 addetti - piccola 60 20,9% 106 23,2% 166 22,3% Da 50 a 249 - media 18 6,3% 50 10,9% 68 9,1% Da 250 a 499 - medio grande 7 2,4% 13 2,8% 20 2,7% 500 e oltre - grande 30 10,5% 64 14,0% 94 12,6% Totale risposte 287 100,0% 457 100,0% 744 100,0% Non sa / non risponde 21 16 37 Numero casi 308 473 781 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Rispetto alle attività economiche raggruppate in macro-settori in cui operano (come dipendenti, collaboratori o lavoratori autonomi) le persone occupate al momento dell’intervista, è netta la prevalenza del terziario (76,3%) sulle attività manifatturiere in senso ampio (19%) e sull’agricoltura e pesca, che tuttavia in questa edizione raddoppia il proprio peso (4,7% vs. il 2,7% della rilevazione precedente), probabilmente a seguito dell’attenzione posta dai Piani di Sviluppo Territoriale sulla green economy. Considerando un livello di dettaglio maggiore, prevalgono i settori “commercio, alberghi e ristoranti” (26,1%), “altre attività del terziario” (25,9%) e “industria, energia e costruzioni” (19%).

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

L’incrocio con le tipologie contrattuali mostra alcune peculiarità: per i dipendenti le prime tre modalità sono le medesime del totale con gli stessi pesi percentuali (“commercio, alberghi e ristoranti”, “altre attività del terziario” e "industria, energia e costruzioni”); mentre gli atipici vedono

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sostituito al terzo posto il settore manifatturiero con le attività dei servizi pubblici e alla persona, di cui detengono la percentuale più alta di inserimento, con circa un quinto del gruppo (20,6%); Industria e costruzioni, invece, sono al primo posto della distribuzione degli autonomi, insieme alle altre attività del terziario (27,7%); i lavoratori in proprio inoltre hanno la quota più elevata di inserimenti nel settore primario dell’agricoltura e della pesca, che risulta assai marginale tra le altre tipologie di lavoro.

Dipendenti Autonomi Atipici, altro Totale Macrosettore per tipologia di lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Commercio, alberghi e ristoranti 131 25,7% 9 13,8% 61 31,4% 201 26,1% Altre attività del terziario 136 26,7% 18 27,7% 45 23,2% 199 25,9% PA, servizi pubblici e alla persona 56 11,0% 5 7,7% 40 20,6% 101 13,1% Trasporti e comunicazioni 78 15,3% 1 1,5% 7 3,6% 86 11,2%

tot. Servizi 401 78,6% 33 50,8% 153 78,9% 587 76,3% Industria, energia e costruzioni 95 18,6% 18 27,7% 33 17,0% 146 19,0% Agricoltura e pesca 14 2,7% 14 21,5% 8 4,1% 36 4,7% Totale risposte 510 100,0% 65 100,0% 194 100,0% 769 100,0% Mancata risposta 8 1 3 12 Numero casi 518 66 197 781 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Il macro-settore di inserimento evidenzia differenze di genere significative: quasi la totalità delle donne è impiegata nei servizi (91,1%) contro il 66,6% degli uomini. Le attività economiche che determinano questa discrasia sono prevalentemente i servizi pubblici e alla persona e il comparto manifatturiero, nei quali uomini e donne operano con percentuali pressoché opposte (nei primi 25,9% di donne vs. 4,7% di uomini; nel secondo 5,9% di donne vs. 27,6% di uomini).

F M Totale Macrosettore per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Commercio, alberghi e ristoranti 97 31,8% 104 22,4% 201 26,1% Altre attività del terziario 83 27,2% 116 25,0% 199 25,9% PA, servizi pubblici e alla persona 79 25,9% 22 4,7% 101 13,1% Trasporti e comunicazioni 19 6,2% 67 14,4% 86 11,2%

tot. Servizi 278 91,1% 309 66,6% 587 76,3% Industria, energia e costruzioni 18 5,9% 128 27,6% 146 19,0% Agricoltura e pesca 9 3,0% 27 5,8% 36 4,7% Totale risposte 305 100,0% 464 100,0% 769 100,0% Mancata risposta 3 9 12 Numero casi 308 473 781 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Il dettaglio relativo ai settori mostra la prevalenza degli “altri servizi non specificati (20%), degli “alberghi e ristoranti” (16,9%) e dei “trasporti” (10,8%); le altre modalità non raggiungono il 10% del totale degli occupati. Settore V.A. V.% Altri servizi non specificati 154 20,0% Alberghi e ristoranti 130 16,9% Trasporti 83 10,8% Commercio all'ingrosso e al dettaglio 71 9,2% Costruzioni 62 8,1% Industrie manifatturiere non specificate 47 6,1% Agricoltura, caccia e silvicoltura 36 4,7% Servizi del benessere 33 4,3% Attività dei servizi sanitari 30 3,9% Assistenza sociale, servizi pubblici, sociali e personali 27 3,5% Attività immobiliari, noleggio e altre attività di servizio alle imprese 25 3,3% Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas, vapore e acqua calda 18 2,3% Attività connesse all'ambiente 16 2,1% Industrie alimentari e delle bevande 15 2,0% Amministrazioni pubbliche 7 0,9% Intermediazione finanziaria 4 0,5% Istruzione 4 0,5% Fabbricazione di mezzi di trasporto 3 0,4% Poste e telecomunicazioni 3 0,4% Estrazione di minerali energetici 1 0,1% Industrie tessili e dell'abbigliamento 0 0,0% Pesca 0 0,0% Raccolta, depurazione e distribuzione d'acqua 0 0,0% Totale risposte 769 100,0% Non so / Altro 12 Totale casi 781 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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b) Le persone in cerca Le risposte multiple in merito al complesso dei canali utilizzati dalle persone in cerca di lavoro al momento dell’intervista confermano la rilevanza del passaparola e dei canali informali in genere (modalità evidenziate in rosso) rispetto ai canali formali (evidenziati in verde). Tuttavia, gran parte degli intervistati in cerca di occupazione (61,4%) si rivolge anche ai CPI e/o alle agenzie private per il lavoro (24,1%) e si mantiene piuttosto alta anche la percentuale di utilizzo dei canali legati al progetto formativo (25,8% per il centro di formazione e 10,2% per l’azienda che ha ospitato il tirocinio), nonostante sia trascorso un anno dalla conclusione dello stesso.

F M Totale Canali attraverso cui cercano lavoro per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Tramite passaparola, parenti, amici e conoscenti 73 60,8% 117 66,9% 190 64,4% Attraverso un servizio pubblico per l'impiego 72 60,0% 109 62,3% 181 61,4% Inviando domande a datori di lavoro (presentandosi di persona, telefonando, inviando il curriculum, ecc.)

42 35,0% 73 41,7% 115 39,0%

Rispondendo a offerte di lavoro pubblicate sui giornali o su internet 32 26,7% 63 36,0% 95 32,2%

Tramite il centro di formazione presso cui ha svolto il corso 23 19,2% 53 30,3% 76 25,8%

Attraverso un'agenzia privata per il lavoro (agenzia interinale, agenzie di ricerca e selezione, ecc.) 22 18,3% 49 28,0% 71 24,1%

Scrivendo inserzioni su giornali o su internet 25 20,8% 29 16,6% 54 18,3% Tramite contatti acquisiti nei lavori svolti precedentemente

21 17,5% 25 14,3% 46 15,6%

Attraverso l'azienda presso cui ha svolto lo stage/tirocinio/work experience 14 11,7% 16 9,1% 30 10,2%

Ha inviato domanda / ha partecipato ad un concorso pubblico 3 2,5% 6 3,4% 9 3,1%

Prendendo iniziative per l'avvio di una attività autonoma

4 3,3% 5 2,9% 9 3,1%

Tramite i sindacati 5 4,2% 2 1,1% 7 2,4% Tramite il suo consolato/ambasciata 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% Totale risposte 336 547 883 Totale rispondenti 120 175 295 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015.

N.B. percentuali calcolate sui rispondenti

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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c) Gli studenti e gli inattivi per altri motivi Il motivo di inattività più frequente (80,5%) è la continuazione degli studi, con particolare rilevanza per i maschi (84,4% vs. il 75,3% tra le donne che, in questo ambito, confermano la crescita rilevata già nelle ultime tre edizioni: le ex allieve dei corsi terminati nel 2012 che continuavano a studiare erano appena il 67,3%); se si considerano nella prosecuzione del proprio percorso di formazione professionale anche lo svolgimento di work experience non retribuite e il servizio civile, la quota delle persone esterne al mercato del lavoro perché ancora in training sale all’82,4% (76,3% tra le femmine e l’86,7% tra i maschi). I motivi familiari raggiungono nel complesso una percentuale pari al 9%, ma sono soprattutto le donne a selezionare questa modalità (12,9% vs. il 6,3% tra gli uomini), dato che conferma come il lavoro di cura sia ancora a carico del genere femminile.

F M Totale Motivi inattività per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Per motivi di studio 70 75,3% 108 84,4% 178 80,5% Svolgo un tirocinio/praticantato/stage non retribuito 1 1,1% 2 1,6% 3 1,4% Svolgo il servizio di leva / servizio civile 0 0,0% 1 0,8% 1 0,5%

Tot. studio e/o training 71 76,3% 111 86,7% 182 82,4% Per motivi famigliari 12 12,9% 8 6,3% 20 9,0% Per motivi di salute 5 5,4% 4 3,1% 9 4,1% Altro 5 5,4% 5 3,9% 10 4,5% Totale 93 100,0% 128 100,0% 221 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Per quanto riguarda i diversi percorsi scelti per proseguire la propria formazione, si è innanzitutto isolato il gruppo di inattivi per motivi di studio e/o training che era uscito dai percorsi di istruzione e formazione professionale di durata triennale e che, con 149 ex allievi, rappresenta l’81,9% dei casi di inattività per formazione. Tra costoro si nota la netta concentrazione sui percorsi scolastici a indirizzo professionale (52,3%) e a indirizzo tecnico (22,1%), che, insieme alla quota del biennio post qualifica professionale, danno la misura delle cosiddette ”passerelle”, attraverso cui gli ex allievi dei percorsi triennali (ri)entrano nei cicli scolastici tradizionali (81,8%); se invece si somma l’altro specificato in “4°/5° anno” e il generico “ altro corso di formazione” si ottiene la quota (12,1%) di coloro che, usciti dagli IeFP triennali, continuano a studiare all’interno dei percorsi di formazione professionale. L’approdo verso i percorsi di scuola secondaria superiore coinvolge maggiormente i ragazzi (85,4% vs. 76,6), mentre sembrerebbe che le femmine frequentino maggiormente il 4° anno dei corsi IeFP (“altro: corso di formazione” + “altro: 4°/5° anno” 18,4% vs. il 7,9% dei maschi).

F M Totale Percorso formativo scelto per genere CORSI IeFP TRIENNALI V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Scuola superiore secondaria indirizzo professionale 35 58,3% 43 48,3% 78 52,3% Scuola superiore secondaria indirizzo tecnico 8 13,3% 25 28,1% 33 22,1% Biennio post qualifica professionale 3 5,0% 8 9,0% 11 7,4% Corso triennale di istruzione e formazione 1 1,7% 3 3,4% 4 2,7% Corso di formazione professionale post - diploma 1 1,7% 0 0,0% 1 0,7% Altro (corso di formazione) 7 11,7% 4 4,5% 11 7,4% Altro (4°/5° anno) 4 6,7% 3 3,4% 7 4,7%

Totale istruzione e/o formazione 59 98,3% 86 96,6% 145 97,3% Tirocinio / praticantato / stage 1 1,7% 1 1,1% 2 1,3% Altro (non specificato) 0 0,0% 2 2,2% 2 1,3% Totale studio e/o training 60 100,0% 89 100,0% 149 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Rispetto ai 33 ex allievi di altri corsi di formazione, si evidenzia una distribuzione più varia tra le diverse modalità, tra le quali emerge la maggior frequenza dei corsi di laurea triennali (39,4%), che, sommata alle frequenze degli altri percorsi di livello terziario, riguarda circa due terzi degli ex allievi ritiratisi dal mercato del lavoro per motivi di studio (63,6%). Con percentuali significative compaiono inoltre i corsi di formazione professionale post-diploma (12,1%), gli altri corsi di formazione (9,1%) e gli indirizzi di scuola secondaria superiore liceale (3%). Considerando la dimensione di genere, emergono esiti ambivalenti: nei percorsi di livello terziario si inseriscono più uomini (68,2% vs. il 54,6% delle ex allieve, che si indirizzano prevalentemente verso un altro corso di formazione: 36,4% vs. 18,1%); dall’altra, all’interno del livello terziario, le ex allieve sono maggiormente inserite in percorsi più alti (laurea specialistica o dottorato, 27,3%) contro appena il 9,1% degli uomini.

F M Totale Percorso formativo scelto per genere ALTRI CORSI V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Corso di formazione professionale post - diploma 3 27,3% 1 4,5% 4 12,1% Corso di laurea a ciclo unico 1 9,1% 2 9,1% 3 9,1% Corso di laurea specialistica 2 18,2% 2 9,1% 4 12,1% Corso di laurea triennale 2 18,2% 11 50,0% 13 39,4% Dottorato 1 9,1% 0,0% 1 3,0% IFTS (istruzione e formazione tecnica superiore) 0 0,0% 1 4,5% 1 3,0% Scuola superiore secondaria indirizzo liceale 1 9,1% 0,0% 1 3,0% Altro (corso di formazione) 1 9,1% 2 9,1% 3 9,1%

Totale istruzione e/o formazione 11 100,0% 19 86,4% 30 90,9% Tirocinio / praticantato / stage 0 0,0% 1 4,5% 1 3,0% Servizio civile 0 0,0% 1 4,5% 1 3,0% Altro (non specificato) 0 0,0% 1 4,5% 1 3,0% Totale studio e/o training 11 100,0% 22 100,0% 33 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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La scelta di arricchire il proprio curriculum scolastico-formativo risulta fortemente intrecciata con gli obiettivi professionali: il 31,2% degli inattivi per studio prosegue il proprio percorso in vista di obiettivi professionali specifici (e in relazione a una specifica qualifica), il 26,5% continua a studiare per rendersi più competitivo al momento dell’ingresso nel mercato del lavoro e il 22,9% cerca una continuità con il percorso formativo pregresso. Rispetto a questa variabile si riscontrano risposte femminili e maschili pressoché identiche.

F M Totale Motivi prosecuzione degli studi per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Ho obiettivi professionali ben precisi che necessitano di questo titolo / qualifica

20 30,8% 33 31,4% 53 31,2%

Per inserirmi nel mondo del lavoro in modo adeguato 17 26,2% 28 26,7% 45 26,5%

Questo percorso formativo rappresenta la continuità con i miei titoli precedenti 14 21,5% 25 23,8% 39 22,9%

Non ho ancora le idee chiare su quello che voglio fare, così ho pensato di dedicarmi ad accrescere le mie conoscenze e competenze

6 9,2% 10 9,5% 16 9,4%

Per trovare lavoro con facilità 6 9,2% 9 8,6% 15 8,8% Altro 2 3,1% 0 0,0% 2 1,2% Totale risposte 65 100,0% 105 100,0% 170 100,0% Mancata risposta 5 3 8 Numero casi 70 108 178 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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C. GLI ALLIEVI FUORI TARGET

1. Chi sono e perché si sono iscritti Come è stato anticipato, 88 casi sono stati isolati dal totale degli intervistati, in quanto occupati all’iscrizione (63) o prima della fine del corso (25), quindi con caratteristiche diverse da quelle previste dal progetto o con esiti non chiaramente imputabili all’attività formativa a cui hanno preso parte. In entrambi i casi lo strumento standardizzato di rilevazione (costruito per un target di persone non occupate che si mettono alla ricerca di lavoro dopo aver ottenuto il titolo previsto dal corso frequentato) non appare adatto a descrivere le specifiche traiettorie occupazionali di queste persone che pertanto vengono trattate a parte. Rispetto al totale degli intervistati, questi casi si contraddistinguono per essere mediamente meno giovani (un terzo ha un’età superiore ai 34 anni vs. il 12,2% del totale degli intervistati) e più istruiti (il 71,5% si è iscritto con un livello di istruzione medio-alto vs. il 54,6% del totale). Tra le donne è ancora maggiore la quota di adulte (61,5%), mentre non si rilevano evidenti differenze di genere rispetto al titolo di studio all’iscrizione.

F M Totale Pre-occupati per fascia d'età e genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

fino a 17 0 0,0% 2 4,1% 2 2,3% 18-24 6 15,4% 28 57,1% 34 38,6% 25-34 9 23,1% 13 26,5% 22 25,0% 35-44 10 25,6% 1 2,0% 11 12,5% 45 e oltre 14 35,9% 5 10,2% 19 21,6% Totale 39 100,0% 49 100,0% 88 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale Pre-occupati per livello di istruzione all'iscrizio ne e

genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% basso 13 33,3% 12 24,5% 25 28,4% medio 19 48,7% 29 59,2% 48 54,5% alto 7 17,9% 8 16,3% 15 17,0% Totale 39 100,0% 49 100,0% 88 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Pre-occupati per fascia d'età

18-2438,6%

35-4412,5%

45 e oltre

21,6%

fino a 17

2,3%

25-3425,0%

Pre-occupati per livello di istruzione all'iscrizione

basso28,4%

alto17,0%

medio54,5%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Andando a verificare quali siano i motivi che hanno mosso queste persone a iscriversi ai corsi di formazione, si nota come per circa un terzo la partecipazione ai corsi sia stata motivata dalla volontà di inserirsi (o re-inserirsi) nel mercato con un profilo formativo adeguato alle richieste

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(34,1%) e un altro terzo (31,8%) mirava all’acquisizione di una specifica qualifica in vista di obiettivi professionali precisi, soprattutto per gli uomini. Risultano residuali sia l’intento di trovare/cambiare lavoro con facilità (15,9%) – seppure tra le donne questa motivazione arrivi al 25,6% – sia soprattutto l’incertezza rispetto alla propria futura collocazione nel mercato del lavoro che ha condotto ad accrescere le proprie conoscenze solo 13 casi su 88. (3,6%).

F M Totale Pre-occupati per motivi di iscrizione e genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Per inserirmi / reinserirmi nel mondo del lavoro in modo adeguato 13 33,3% 17 34,7% 30 34,1%

Avevo obiettivi professionali ben precisi, che necessitavano di questa qualifica

9 23,1% 19 38,8% 28 31,8%

Per trovare / cambiare lavoro con facilità 10 25,6% 4 8,2% 14 15,9% Non avevo ancora le idee chiare su quello che volevo fare, così ho pensato di dedicarmi ad accrescere le mie conoscenze

4 10,3% 9 18,4% 13 14,8%

Altro 3 7,7% 0,0% 3 3,4% Totale 39 100,0% 49 100,0% 88 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

2. La situazione al momento dell’intervista A 12 mesi dalla conclusione del corso, tra gli 88 ex allievi occupati prima o durante il corso, 76 hanno un impiego (86,4%), 10 sono in cerca di lavoro (11,4%), 1 maschio è ancora impegnato in percorsi formativi (1,1%) e 1 femmina è inattiva (1,1%). L’ottimo tasso occupazionale va letto anche in relazione all’informazione che si è potuta ricostruire sugli impieghi in corso al momento dell’intervista: il 60,9% delle attività lavorative rilevate erano già attive prima della partecipazione al corso di formazione.

F M Totale Pre-occupati per stato occupazionale attuale e genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Occupati 30 76,9% 46 93,9% 76 86,4% In cerca 8 20,5% 2 4,1% 10 11,4% Studenti 0 0,0% 1 2,0% 1 1,1% Inattivi 1 2,6% 0 0,0% 1 1,1% Totale 39 100,0% 49 100,0% 88 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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F M Totale Lavoro in corso da prima della partecipazione all'attività formativa V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Sì (old job) 15 65,2% 13 56,5% 28 60,9% No (new job) 8 34,8% 10 43,5% 18 39,1% Totale risposte 23 100,0% 23 100,0% 46 100,0% Dato mancante (missing) 7 23 30 Totale occupati 30 46 76 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA – Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Considerando la dimensione della stabilità occupazionale si nota una condizione di minor precarietà rispetto al gruppo di intervistati in target: i tempi indeterminati coinvolgono un terzo degli occupati (32,9% vs. il 18,1% del target) e oltre la metà delle donne che lavorano (60% vs. il 17,2% delle donne in target). Per i maschi la distribuzione è più simile a quella del gruppo in target.

F M Totale Tipo di stabilità per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Lavoro dipendente a tempo indeterminato 18 60,0% 7 15,2% 25 32,9% Lavoro dipendente a termine 3 10,0% 22 47,8% 25 32,9% Lavoro parasubordinato, atipico, altro 6 20,0% 11 23,9% 17 22,4% Lavoro in proprio senza dipendenti e/o collaboratori 3 10,0% 6 13,0% 9 11,8% Lavoro in proprio con dipendenti e/o collaboratori 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% Totale 30 100,0% 46 100,0% 76 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

3. Le opinioni sul corso Rispetto alle opinioni espresse dalle persone fuori target, innanzitutto viene mostrata la valutazione della coerenza tra i contenuti del corso seguito e le mansioni svolte al lavoro che arriva al 58,7% per la fascia alta e si ferma al 9,3% per quella bassa. A fronte di una media generale di 7,6 punti (su range 1-10), le donne dichiarano una maggiore coerenza, ma con un divario di punteggi decisamente contenuto (8,3 punti vs. i 7,2 punti degli uomini).

Fonte: ALFA – Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale Coerenza delle mansioni svolte con i contenuti del corso per genere 15 V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Bassa 1 3,4% 6 13,0% 7 9,3% Media 10 34,5% 14 30,4% 24 32,0% Alta 18 62,1% 26 56,5% 44 58,7% Totale risposte 29 100,0% 46 100,0% 75 100,0% Mancata risposta 1 0 1 Numero casi 30 46 76 Fonte: ALFA – Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

15 Coerenza bassa: punteggi da 1 a 4, media da 5 a 7, alta da 8 a 10.

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F M Totale Media N. casi Media N. casi Media N. casi Media coerenza mansioni svolte con i

contenuti del corso per genere 8,3 29 7,2 46 7,6 75

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

L’utilità del corso seguito rispetto al lavoro svolto al momento dell’intervista si dimostra decisamente buona: oltre un quarto (26,3%) giudica il corso indispensabile e il 40,8% molto utile. Sono in particolare le donne a esprimere le valutazioni migliori, portando la percentuale delle modalità “indispensabile” più “molto utile” al 70% vs. il 65,2% tra i maschi.

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale Utilità del corso rispetto ai contenuti del lavoro attuale per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Indispensabile 9 30,0% 11 23,9% 20 26,3% Molto utile 12 40,0% 19 41,3% 31 40,8% Abbastanza utile 6 20,0% 8 17,4% 14 18,4% Poco utile 2 6,7% 7 15,2% 9 11,8% Per niente utile 1 3,3% 1 2,2% 2 2,6% Totale 30 100,0% 46 100,0% 76 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

La serie di domande relative alle valutazioni di gradimento (su un range 1-10) mostra un quadro di generale soddisfazione per questa parte di intervistati. Innanzitutto il corso nel suo complesso è valutato in modo decisamente positivo: la media è pari a 8,74 punti, mantenendosi stabile sia rispetto al genere sia alla condizione occupazionale degli intervistati (solo i 2 inattivi hanno una media di solo 6,5 punti). La valutazione riguardo all’arricchimento derivante dalla partecipazione ai corsi registra a sua volta un alto grado di gradimento generale (8,68 punti), così come la valutazione in merito alla spendibilità delle competenze acquisite (8,40 punti), specie per le persone in cerca di lavoro che probabilmente si sentono più forti e fiduciose nel trovare occupazione (8,78 punti). L’aspetto che registra la minor soddisfazione (per quanto positiva) è infine quello relativo alla spendibilità dei contatti acquisiti durante il corso in termini di creazione di rete utile all’inserimento lavorativo: in questo caso la media generale si ferma a 7,73 punti e si abbassa ulteriormente tra le persone in cerca di lavoro (6,86 punti).

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Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale Media giudizio sul corso per stato occupazionale e genere

N. casi Media N. casi Media N. casi Media Le competenze acquisite per inserirsi nel mercato del lavoro

29 8,28 46 8,41 75 8,36

I contenuti appresi per l'arricchimento di sé 30 8,60 46 8,76 76 8,70 L'utilità per trovare lavoro dei contatti che ha instaurato

27 7,93 46 7,76 73 7,82 Occupati

Il corso nel suo complesso 30 8,73 46 8,67 76 8,70 Le competenze acquisite per inserirsi nel mercato del lavoro

7 9,14 2 7,50 9 8,78

I contenuti appresi per l'arricchimento di sé 8 9,25 2 7,50 10 8,90 L'utilità per trovare lavoro dei contatti che ha instaurato 5 8,20 2 3,50 7 6,86

In cerca

Il corso nel suo complesso 8 9,75 2 8,50 10 9,50 Le competenze acquisite per inserirsi nel mercato del lavoro 1 10,00 1 6,00 2 8,00

I contenuti appresi per l'arricchimento di sé 1 9,00 1 5,00 2 7,00 L'utilità per trovare lavoro dei contatti che ha instaurato 1 10,00 1 5,00 2 7,50

Inattivi

Il corso nel suo complesso 1 8,00 1 5,00 2 6,50 Le competenze acquisite per inserirsi nel mercato del lavoro 37 8,49 49 8,33 86 8,40

I contenuti appresi per l'arricchimento di sé 39 8,74 49 8,63 88 8,68 L'utilità per trovare lavoro dei contatti che ha instaurato 33 8,03 49 7,53 82 7,73

Totale

Il corso nel suo complesso 39 8,92 49 8,59 88 8,74 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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La declinazione dei giudizi espressi in fasce riflette le valutazioni assai positive emerse dall’analisi dei giudizi medi: il corso nel suo complesso è giudicato positivamente per l’86,4% dei casi; alquanto positivo anche il giudizio sui contenuti appresi per l’arricchimento personale, che non ha alcun giudizio basso che invece troviamo, in minima parte (1,2%) nella valutazione sulle competenze acquisite per re/inserirsi nel mercato del lavoro e con una quota più alta (6,1%) rispetto all’utilità dei contatti instaurati per trovare lavoro, che ha la percentuale più bassa di giudizi alti (59,8%).

F M Totale Giudizio sul corso per genere 16 V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

basso 1 2,7% 0 0,0% 1 1,2% medio 6 16,2% 10 20,4% 16 18,6%

Le competenze acquisite per inserirsi nel mercato del lavoro

alto 30 81,1% 39 79,6% 69 80,2% basso 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% medio 4 10,3% 8 16,3% 12 13,6% I contenuti appresi per l'arricchimento di sé alto 35 89,7% 41 83,7% 76 86,4% basso 1 3,0% 4 8,2% 5 6,1% medio 12 36,4% 16 32,7% 28 34,1% L'utilità per trovare lavoro dei contatti che ha instaurato alto 20 60,6% 29 59,2% 49 59,8% basso 1 2,6% 0 0,0% 1 1,1% medio 2 5,1% 9 18,4% 11 12,5% Il corso nel suo complesso alto 36 92,3% 40 81,6% 76 86,4%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

16 Giudizio basso: punteggi da 1 a 4, medio da 5 a 7, alto da 8 a 10

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V. LA LETTURA DEI DATI IN OTTICA VALUTATIVA

A. La valutazione dei corsi in base agli esiti occu pazionali, alla congruenza con il lavoro svolto e ai giudizi degli intervistati

In questo capitolo si propone una prima lettura in un’ottica valutativa dei dati. Gli indicatori a cui si fa riferimento sono:

� gli esiti occupazionali per tipologia di corso frequentato; � la congruenza tra percorso formativo e lavoro svolto; � la qualità dei corsi percepita dagli allievi.

1. Esiti occupazionali per tipologia di corso L’analisi degli esiti occupazionali dei corsi considerati in base al piano operativo mostra come la migliore perfomance sia registrata dai corsi FSE Ob.2 2007-13 con una percentuale di occupati del 69,9% e una percentuale di persone in cerca di lavoro del 23,1%. Tuttavia, l’apparente insuccesso dei corsi finanziati con fondi ordinari – da cui emergono solo 164 occupati su 414 allievi (39,6%) – va letto, tenendo conto della particolare tipologia di queste attività: si tratta infatti esclusivamente di percorsi di istruzione e formazione di durata triennale, il successo dei quali dipende anche dall’inserimento formativo, che in questa annualità coinvolge più di un terzo degli allievi: 149 partecipanti alla conclusione del corso hanno deciso di continuare a studiare (36% vs. il 3,7% dei corsi FSE).

Occupati In cerca Studenti Inattivi Totale Stato occupazionale per piano operativo V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga

OB.2 2007-2013 617 69,9% 204 23,1% 33 3,7% 29 3,3% 883 100,0% Fondi Ordinari (IeFP) 164 39,6% 91 22,0% 149 36,0% 10 2,4% 414 100,0% Totale 781 60,2% 295 22,7% 182 14,0% 39 3,0% 1.297 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Rispetto al tema prioritario, pertinente solo per la programmazione FSE, si osservano alcune differenze di performance; in particolare, gli esiti occupazionali più alti si registrano a livello delle “misure per aumentare la partecipazione all’istruzione e alla formazione permanente […]” con il 78,4% degli ex allievi occupati e una quota di persone in cerca di lavoro di 6 punti percentuali inferiore alla media dei corsi FSE; esiti analoghi si osservano tra i corsi post lauream a tema “sviluppo di potenziale umano nella ricerca e nell’innovazione” che hanno coinvolto 27 allievi altamente istruiti. Al contrario, i “percorsi di integrazione e reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti svantaggiati […]” registrano, come prevedibile, considerato il target specifico, la quota più bassa di inserimenti occupazionali (quasi 23 punti percentuali in meno rispetto alla media) e quella più alta di persone in cerca di impiego (16 punti in più), oltre che una percentuale relativamente alta di inattivi (13,2%). Alti tassi di inattività si osservano anche tra gli 11 allievi delle “misure che incoraggino l’invecchiamento attivo e prolunghino la vita lavorativa”, che mostrano anche esiti occupazionali inferiori alla media, e tra i corsi a tema il “sostegno al lavoro autonomo e all’avvio di imprese”, che, tuttavia registrano la percentuale più bassa di persone in cerca di lavoro; per questi corsi si può ipotizzare l’attribuzione, da parte degli intervistatori, dello stato di inattività alle persone probabilmente impegnate nell’avvio di un’impresa autonoma.

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Occupati In cerca Studenti Inattivi Totale Stato occupazionale per tema prioritario V.A. %riga V.A. %riga V.A. %riga V.A. %riga V.A. %riga

Attuazione di misure attive e preventive sul mercato del lavoro 429 69,4% 14924,1% 24 3,9% 16 2,6% 618 100%Misure per aumentare la partecipazione all’istruzione e alla formazione permanente, anche attraverso provvedimenti […]

98 78,4% 2116,8% 3 2,4% 3 2,4% 125 100%

Elaborazione, introduzione e attuazione di riforme dei sistemi di istruzione e di formazione al fine di sviluppare l’occupazione

30 71,4% 921,4% 3 7,1% 0 ,0% 42 100%

Percorsi di integrazione e reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti svantaggiati, lotta alla discriminazione […]

18 47,4% 1539,5% 0 ,0% 513,2% 38 100%

Sviluppo di potenziale umano nella ricerca e nell’innovazione, in special modo attraverso studi e formazione post-laurea

21 77,8% 518,5% 1 3,7% 0 ,0% 27 100%

Sostegno al lavoro autonomo e all’avvio di imprese 15 68,2% 313,6% 1 4,5% 313,6% 22 100%Misure che incoraggino l’invecchiamento attivo e prolunghino la vita lavorativa

6 54,5% 218,2% 1 9,1% 218,2% 11 100%

Non pertinente (fondi ordinari - IeFP) 164 39,6% 9122,0% 149 36,0% 10 2,4% 414 100%Totale 781 60,2% 29522,7% 182 14,0% 39 3,0%1.297 100%Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Le elaborazioni sugli esiti relativi agli assi e agli obiettivi specifici mostra come, tralasciando le attività ordinarie degli IeFP, su cui ci si è già soffermati, le migliori performance rientrino tutte nell’asse “IV – Capitale Umano”, con un tasso di occupazione di 7 punti percentuali in più rispetto al totale dei corsi FSE e una quota di persone in cerca di impiego del 18% (vs. il 23,1% dei corsi FSE); nell’ambito dell’asse IV si distinguono i corsi dell’obiettivo I4 con inserimenti che arrivano al 78,4% e la ricerca di lavoro che scende al 16,8%. Altri impatti particolarmente positivi si registrano sugli obiettivi E3 (che oltretutto raggruppa il maggior numero di allievi) ed E5 dell’asse “II – Occupabilità”, con tassi di successo17 superiori alla media, mentre, sempre sullo stesso asse, gli obiettivi E7 ed E4 esprimono performance decisamente minori, nonostante siano sempre le attività rivolte a soggetti svantaggiati (asse III - obiettivo G1), ad esprimere gli esiti meno positivi, che, tuttavia, vanno letti ed interpretati in ragione del particolare tipo di destinatari.

Occupati In cerca Studenti Inattivi Totale Stato occupazionale per asse e obiettivo specifico 18

V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga V.A. %riga V.A. % riga

II - Occupabilità - E3 352 71,5% 108 22,0% 21 4,3% 11 2,2% 492 100,0% II - Occupabilità - E7 77 61,1% 41 32,5% 3 2,4% 5 4,0% 126 100,0% II - Occupabilità - E5 15 68,2% 3 13,6% 1 4,5% 3 13,6% 22 100,0% II - Occupabilità - E4 6 54,5% 2 18,2% 1 9,1% 2 18,2% 11 100,0% Totale asse II – Occupabilità 450 69,1% 154 23,7% 26 4,0% 21 3,2% 651 100,0% IV - Capitale umano - I4 98 78,4% 21 16,8% 3 2,4% 3 2,4% 125 100,0% IV - Capitale umano - H1 (ITS) 30 71,4% 9 21,4% 3 7,1% 0 ,0% 42 100,0% IV - Capitale umano - L5 21 77,8% 5 18,5% 1 3,7% 0 ,0% 27 100,0% Totale asse IV – Capitale umano 149 76,8% 35 18,0% 7 3,6% 3 1,5% 194 100,0% III – Inclusione sociale - G1 18 47,4% 15 39,5% 0 ,0% 5 13,2% 38 100,0% Fondi ordinari (IeFP) 164 39,6% 91 22,0% 149 36,0% 10 2,4% 414 100,0% Totale 781 60,2% 295 22,7% 182 14,0% 39 3,0% 1.297 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

17 Intesi come quote di occupati superiori alla media e/o quote di persone in cerca inferiori alla media. 18 E3: Sostenere la crescita quali quantitativa e il consolidamento dell'occupazione attraverso percorsi integrati; E7: Garantire ai giovani l'accesso al mercato del lavoro, promuovendo l'offerta di formazione iniziale, anche integrata con […]; E5: Sviluppare la nuova imprenditorialità e sostenere lo sviluppo locale attraverso percorsi integrati; E4: Aumentare la partecipazione a opportunità formative lungo tutto l'arco della vita, per un invecchiamento attivo e il prolungamento della vita lavorativa; I4: Innalzare la qualità del capitale umano e rafforzare la competitività attraverso la conoscenza; H1: Sviluppare le filiere formative di eccellenza regionali attraverso il consolidamento dei poli formativi; L5: Sviluppare sistemi per la definizione di percorsi formativi di eccellenza collegati ai temi strategici dell'innovazione; G1: Combattere le forme di esclusione sociale e favorire l'inserimento socio-lavorativo dei soggetti a rischio di marginalità

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Riguardo all’azione formativa, i corsi per “disoccupati giovani e adulti nella logica dell’approccio preventivo” detengono sia il più alto tasso occupazionale, sia la quota più alta di persone in cerca di impiego, con solo 2 ex allievi inattivi su 80; anche i corsi “misto occupati e disoccupati” presentano un’alta quota di persone disoccupate o inoccupate19, mentre i corsi per “disoccupati generici” mostrano distribuzioni molto simili al totale.

Occupati In cerca Studenti Inattivi Totale Stato occupazionale per azione formativa V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga

Disoccupati generici 682 60,0% 244 21,5% 178 15,7% 33 2,9%1.137100,0% Disoccupati giovani e adulti nella logica approccio preventivo 51 63,8% 27 33,8% 1 1,3% 1 1,3% 80100,0% Misto Occupati e Disoccupati 48 60,0% 24 30,0% 3 3,8% 5 6,3% 80100,0% Totale 781 60,2% 295 22,7% 182 14,0% 39 3,0%1.297100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Rispetto al titolo di studio richiesto per l’iscrizione ai corsi, si osserva una netta separazione tra i migliori esiti delle attività per le quali era necessario un alto livello di istruzione e le basse performance dei corsi per i quali era sufficiente l’obbligo scolastico e formativo o una qualifica professionale post obbligo. Tuttavia va considerato il numero esiguo di allievi coinvolti in attività di livello post terziario, rispetto alla più ampia platea di formati meno istruiti (63 allievi contro 816)

Occupati In cerca Studenti Inattivi Totale Stato occupazionale per titolo di studio richiesto V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga

Obbligo Scolastico 345 49,6% 175 25,1% 157 22,6% 19 2,7% 696 100,0% Obbligo Formativo 32 62,7% 11 21,6% 3 5,9% 5 9,8% 51 100,0% Qualifica Professionale Post Obbligo 49 71,0% 17 24,6% 2 2,9% 1 1,4% 69 100,0% Diploma 170 71,7% 49 20,7% 9 3,8% 9 3,8% 237 100,0% Diploma Universitario e Laurea Breve 26 89,7% 1 3,4% 1 3,4% 1 3,4% 29 100,0% Laurea 29 85,3% 4 11,8% 1 2,9% 0 0,0% 34 100,0% Non definito 130 71,8% 38 21,0% 9 5,0% 4 2,2% 181 100,0% Totale 781 60,2% 295 22,7% 182 14,0% 39 3,0% 1297 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Il confronto degli esiti declinati per limiti di età produce risultati così discordanti da impedire interpretazioni significative.

Occupati In cerca Studenti Inattivi Totale Stato occupazionale per limiti di età V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga

Senza limiti di età 373 70,8% 116 22,0% 18 3,4% 20 3,8% 527 100,0% Inferiore a 18 anni 164 39,6% 91 22,0% 149 36,0% 10 2,4% 414 100,0% Inferiore a 32 anni 12 92,3% 0 0,0% 1 7,7% 0 0,0% 13 100,0% Almeno 16 anni 38 59,4% 22 34,4% 1 1,6% 3 4,7% 64 100,0% Almeno 17 anni 27 90,0% 2 6,7% 1 3,3% 0 ,0% 30 100,0% Superiore a 18 anni 167 67,1% 64 25,7% 12 4,8% 6 2,4% 249 100,0% Totale 781 60,2% 295 22,7% 182 14,0% 39 3,0% 1297 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

19 Si rammenta che gli allievi iscritti alle attività formative come “occupati” sono stati isolati dalla valutazione sugli esiti e trattati a parte (cfr. cap. IV – C).

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Le migliori performance rispetto alla tipologia di attestato rilasciato sono date dai corsi di specializzazione, con oltre tre quarti di ex allievi occupati e appena il 17,5% in cerca di lavoro, seguiti dai corsi che conferivano “altro” attestato, che in questa edizione riguardano i 42 allievi degli Istituti Tecnici Superiori. Al contrario, le attività di mera frequenza mostrano i tassi di successo più bassi, mentre gli impatti dei corsi che rilasciavano qualifica risultano ambivalenti: da una parte occupano meno di 6 allievi su 10, dall’altra hanno una quota di persone in cerca di impiego in linea con i totali e, soprattutto, producono alti esiti formativi (17,7%). Questo perché vi rientrano (coinvolgendo circa la metà degli allievi) i già citati corsi di Istruzione e Formazione Professionale di durata triennale, il cui successo comprende anche la prosecuzione degli studi.

Occupati In cerca Studenti Inattivi Totale Stato occupazionale per attestato V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga

Qualificazione 549 57,3% 217 22,7% 170 17,7% 22 2,3% 958 100,0% Specializzazione 119 77,3% 27 17,5% 4 2,6% 4 2,6% 154 100,0% Frequenza 83 58,0% 42 29,4% 5 3,5% 13 9,1% 143 100,0% Altro (ITS) 30 71,4% 9 21,4% 3 7,1% 0 ,0% 42 100,0% Totale 781 60,2% 295 22,7% 182 14,0% 39 3,0% 1.297 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Considerato il peso dei percorsi IeFP nell’interpretazione dei dati sugli esiti, l’analisi per territorio di attuazione dei corsi è stata dettagliata tra fondi FSE e fondi ordinari. Nell’ambito dei corsi finanziati con il fondo sociale europeo, i corsi che esprimono i più alti tassi di successo sono stati programmati nel territorio della città metropolitana di Genova e, soprattutto, quelli di diretta attuazione regionale, mentre basse performance vengono registrate tra gli ex allievi dei corsi attuati ad Imperia e a Savona.

Occupati In cerca Studenti Inattivi Totale Stato occupazionale per provincia di attuazione – FONDI FSE V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga DP (diretta attuazione regionale) 343 74,1% 92 19,9% 18 3,9% 10 2,2% 463 100,0% Genova 51 70,8% 14 19,4% 7 9,7% 0 0,0% 72 100,0% Imperia 36 50,7% 27 38,0% 1 1,4% 7 9,9% 71 100,0% La Spezia 112 69,1% 38 23,5% 4 2,5% 8 4,9% 162 100,0% Savona 75 65,2% 33 28,7% 3 2,6% 4 3,5% 115 100,0% Totale 617 69,9% 204 23,1% 33 3,7% 29 3,3% 883 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

L’analisi sui percorsi IeFP conferma il dato delle attività FSE: l’area metropolitana di Genova esprime i tassi di maggior successo occupazionale e/o formativo, mentre le più alte percentuali di ex allievi, che a 12 mesi dalla conclusione dei corsi sono alla ricerca di lavoro, sono rilevate tra le attività attuate a Savona e Imperia.

Occupati + Studenti In cerca Inattivi Totale Stato occupazionale per provincia di attuazione – FONDI ORDINARI (IeFP) V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga V.A. % riga Genova 166 77,6% 44 20,6% 4 1,9% 214 100,0% Imperia 44 73,3% 15 25,0% 1 1,7% 60 100,0% La Spezia 46 73,0% 14 22,2% 3 4,8% 63 100,0% Savona 57 74,0% 18 23,4% 2 2,6% 77 100,0% Totale 313 75,6% 91 22,0% 10 2,4% 414 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Il dettaglio della posizione nel mercato del lavoro, a 12 mesi dalla conclusione dei corsi, declinato per settore20 mostra come, a livello macro, i corsi relativi alle attività economiche del terziario e dell’industria e costruzioni abbiano impatti in linea con i totali (sebbene a livello dei servizi si riscontri un tasso occupazionale superiore di due punti al totale e una percentuale di persone in cerca di impiego inferiore di un punto), mentre i corsi legati al settore primario “agricoltura, caccia e 20 Pare opportuno specificare che si tratta di esiti “indiretti”, considerando come il settore di pertinenza del corso potrebbe non corrispondere con quello dell’inserimento lavorativo. Inoltre, solo 5 settori su 13 coinvolgono più di 100 intervistati, per cui spesso le considerazioni riguardano un esiguo numero di casi.

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silvicoltura” esprimono performance meno soddisfacenti (inserimenti -2 punti percentuali; ricerca di lavoro +8). A livello micro si individuano scostamenti piuttosto evidenti: in particolare i corsi inquadrabili nei “trasporti” e nelle “attività connesse all’ambiente” (benché le seconde riguardino solo 7 allievi) registrano sia alte percentuali di occupati (stabili oltre la media del totale), sia basse quote di persone in cerca di lavoro; anche i settori “alberghi e ristoranti” e “assistenza sociale, servizi pubblici, sociali e personali” mostrano buoni impatti sul mercato del lavoro: i primi per una percentuale bassa di persone in cerca di impiego (nonostante sia uno dei settori con il più alto grado di precarietà contrattuale), i secondi per un’alta quota di inserimenti, di cui circa la metà stabili. In termini di stabilità occupazionale vanno menzionati anche i settori “fabbricazione di mezzi di trasporto” e “industrie manifatturiere non specificate”, capaci di collocare in modo duraturo rispettivamente il 71,4% e il 43,8% degli occupati. Viceversa, gli ex allievi dei corsi nell’ambito del “commercio”, dei “servizi del benessere” e, soprattutto, degli “altri servizi non specificati” sembrano avere più difficoltà nel trovare lavoro (persone in cerca: rispettivamente +4 punti percentuali, +10 e +18 rispetto al totale) e nei primi due settori, quando vi riescono, si tratta di inserimenti assai precari (tasso di stabilità rispettivamente: 3,6% e 6,3%), mentre le “industrie tessili e dell’abbigliamento” e le “attività immobiliari, noleggio e altre di servizio alle imprese” esprimono sia bassi tassi occupazionali, sia basse quote di stabilità. Stato occupazionale per Settore del corso Val. Assoluti occupati di cui

stabili in

cerca studenti inattivi Tot.

Costruzioni 202 33 79 63 4 348 Industrie manifatturiere non specificate 32 14 11 6 3 52 Industrie tessili e dell'abbigliamento 6 1 5 8 2 21 Fabbricazione di mezzi di trasporto 7 5 3 2 0 12

Totale industria e costruzioni 247 53 98 79 9 433 Alberghi e ristoranti 158 21 46 38 4 246 Attività immobiliari, noleggio e altre di servizio alle imprese 72 11 34 33 6 145 Trasporti 91 23 13 10 0 114 Servizi del benessere 48 3 28 7 2 85 Assistenza sociale, servizi pubblici, sociali e personali 50 24 16 0 8 74 Commercio all'ingrosso e al dettaglio 28 1 14 10 1 53 Attività connesse all'ambiente 6 2 1 0 0 7 Altri servizi non specificati 12 3 9 1 0 22

Totale servizi 465 88 161 99 21 746 Agricoltura, caccia e silvicoltura 69 13 36 4 9 118 Totale 781 154 295 182 39 1.297 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Stato occupazionale per Settore del corso Val. Percentuali occupati di cui

stabili in

cerca studenti inattivi Tot.

Costruzioni 58,0% 16,3% 22,7% 18,1% 1,1% 100,0% Industrie manifatturiere non specificate 61,5% 43,8% 21,2% 11,5% 5,8% 100,0% Industrie tessili e dell'abbigliamento 28,6% 16,7% 23,8% 38,1% 9,5% 100,0% Fabbricazione di mezzi di trasporto 58,3% 71,4% 25,0% 16,7% 0,0% 100,0%

Totale industria e costruzioni 57,0% 21,5% 22,6% 18,2% 2,1% 100,0% Alberghi e ristoranti 64,2% 13,3% 18,7% 15,4% 1,6% 100,0% Attività immobiliari, noleggio e altre di servizio alle imprese 49,7% 15,3% 23,4% 22,8% 4,1% 100,0% Trasporti 79,8% 25,3% 11,4% 8,8% 0,0% 100,0% Servizi del benessere 56,5% 6,3% 32,9% 8,2% 2,4% 100,0% Assistenza sociale, servizi pubblici, sociali e personali 67,6% 48,0% 21,6% 0,0% 10,8% 100,0% Commercio all'ingrosso e al dettaglio 52,8% 3,6% 26,4% 18,9% 1,9% 100,0% Attività connesse all'ambiente 85,7% 33,3% 14,3% 0,0% 0,0% 100,0% Altri servizi non specificati 54,5% 25,0% 40,9% 4,5% 0,0% 100,0%

Totale servizi 62,3% 18,9% 21,6% 13,3% 2,8% 100,0% Agricoltura, caccia e silvicoltura 58,5% 18,8% 30,5% 3,4% 7,6% 100,0% Totale 60,2% 19,7% 22,7% 14,0% 3,0% 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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La valutazione delle attività formative ha preso in considerazione anche la suddivisione delle stesse sulla base di caratteristiche peculiari (cfr. cap. I), che potrebbero avere impatti differenti sugli esiti occupazionali. Si distinguono quindi:

• i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) di durata triennale, che sono già stati ampiamente citati e che, per le loro peculiarità sia di destinatari, sia di esiti, vengono annualmente trattati in report appositi;

• le attività programmate all’interno dei Piani di Sviluppo Settoriale della green economy;

• le attività programmate all’interno dei Piani di Sviluppo Settoriale della blue economy;

• i corsi degli Istituti Tecnici Superiori (ITS);

• le attività dell’asse “inclusione sociale”, che nel 2015 ha visto la conclusione di un corso di frequenza per “assistente familiare”;

• i corsi che hanno rilasciato la qualifica di “Operatore Socio Sanitario” (OSS), molto rilevanti, a seguito del crescente bisogno di cura espresso dalla popolazione del nostro territorio, e attualmente coperti dalle attività di riconoscimento.

Stato occupazionale per tipo di corso Val. Assoluti occupati di cui

stabili in

cerca studenti inattivi Tot.

IeFP Triennali 164 22 91 149 10 414 PSS Green economy 160 31 59 7 9 235 PSS Blue economy 153 33 24 8 1 186 Corsi ITS 30 3 9 3 0 42 Inclusione sociale 18 11 15 0 5 38 Corsi OSS 24 9 0 0 0 24 Altri corsi 232 45 97 15 14 358 Totale 781 154 295 182 39 1.297 Val. Percentuali IeFP Triennali 39,6% 13,4% 22,0% 36,0% 2,4% 100,0% PSS Green economy 68,1% 19,4% 25,1% 3,0% 3,8% 100,0% PSS Blue economy 82,3% 21,6% 12,9% 4,3% 0,5% 100,0% Corsi ITS 71,4% 10,0% 21,4% 7,1% 0,0% 100,0% Inclusione sociale 47,4% 61,1% 39,5% 0,0% 13,2% 100,0% Corsi OSS 100,0% 37,5% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% Altri corsi 64,8% 19,4% 27,1% 4,2% 3,9% 100,0% Totale 60,2% 19,7% 22,7% 14,0% 3,0% 100,0%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Rispetto a questa classificazione i corsi “OSS” emergono per la totalità degli ex allievi occupati a un anno dalla conclusione (di cui circa 4 su 10 con impiego stabile), un risultato straordinario, che, tuttavia, va letto in considerazione dell’esiguo numero di allievi (24).

Ottime performance sono ottenute anche dai corsi della blue economy, che registrano un altissimo tasso di occupazione (82,3%) e una quota di persone in cerca di lavoro di appena il 12,9% e dai corsi ITS, dei quali oltre 7 allievi su 10 si dichiarano occupati, sebbene quasi tutti precari.

Le attività formative dell’asse inclusione sociale si distinguono per bassi tassi di occupazione e alte percentuali di persone in cerca di lavoro e di inattivi; tuttavia, quando riescono a concludersi con un inserimento lavorativo, tre volte su cinque si tratta di occupazione stabile (61,1% vs. una media del 19,7%), mostrando un accompagnamento duraturo e calibrato sul target di riferimento.

I corsi IeFP, generalmente caratterizzati dai classici esiti “a terzi” (un terzo lavora, un terzo cerca occupazione e un terzo continua gli studi), in questa rilevazione vedono assottigliarsi la porzione di persone in cerca di occupazione (22%) a favore di migliori esiti occupazionali e formativi, nonostante si confermi il basso tasso di stabilità degli occupati.

Le attività legate alla green economy e gli “altri corsi” mostrano distribuzioni simili e abbastanza allineate con la media totale.

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L’analisi degli esiti prosegue per figura professionale o per qualifica, a seconda che si tratti di attività legate a repertori regionali o nazionali, mantenendo la distinzione per tipologia di corso e specificando che si tratta di esiti “indiretti”, in quanto la qualificazione ottenuta attraverso la formazione potrebbe non corrispondere a quella dell’inserimento lavorativo. Dai report tabellari vengono esclusi i corsi dell’asse inclusione sociale, il cui dettaglio è già disponibile nella pagina precedente, poiché nel 2015 hanno formato gli allievi su un’unica figura professionale (“Assistente familiare”) e, per lo stesso motivo, ovviamente, i corsi per “Operatore Socio Sanitario”. Rispetto ai corsi programmati nell’ambito dei Piani di Sviluppo Settoriale della green economy, si osservano vistosi scostamenti a seconda della figura professionale di uscita dalla formazione. In particolare, alcune figure – evidenziate in verde – esprimono inserimenti occupazionali che riguardano almeno il 75% dei casi e percentuali di persone in cerca di occupazione inferiori al 15%, mentre altre – evidenziate in rosso – occupano meno di 6 allievi su 10 e lasciano in cerca di lavoro più di un terzo degli ex allievi. In blu sono messe in evidenza le figure che hanno alti tassi di occupazione o basse quote di persone in cerca di impiego; in arancione, viceversa, quelle con bassi inserimenti o alte percentuali di persone in cerca di occupazione. Stato occupazionale per Figura Professionale PSS – Green Economy Val. Assoluti

occupati di cui stabili

in cerca studenti inattivi Tot.

Amministratore di condomini eco-sostenibili 1 0 5 0 0 6 Capo cantiere edile 12 0 2 1 0 15 Cuoco 5 2 1 1 0 7 Direttore lavori in edilizia 4 2 4 1 0 9 Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari 7 3 0 1 0 8 Esperto Settore energetico 9 1 1 0 1 11 Gestore agrituristico 6 1 1 0 1 8 Installatore e manutentore impianti fotovoltaici 5 0 1 0 0 6 Installatore e manutentore straordinario di tecnologie energetiche alimentate da fonti rinnovabili

23 5 5 2 1 31

Operaio agricolo specializzato 12 2 7 0 1 20 Operatore al montaggio di strutture edili in legno 7 2 2 0 0 9 Operatore forestale 10 2 6 1 0 17 Operatore in ingegneria naturalistica 2 1 1 0 0 3 Piastrellista/posatore di pavimenti e rivestimenti 3 1 2 0 0 5 Progettista dell’edilizia sostenibile 35 6 3 0 1 39 Tecnico dell’efficientam energetico di edifici esistenti 0 0 2 0 0 2 Tecnico per la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche

19 4 16 0 4 39

Val. Percentuali Amministratore di condomini eco-sostenibili 16,7% 0,0% 83,3% 0,0% 0,0% 100,0% Capo cantiere edile 80,0% 0,0% 13,3% 6,7% 0,0% 100,0% Cuoco 71,4% 40,0% 14,3% 14,3% 0,0% 100,0% Direttore lavori in edilizia 44,4% 50,0% 44,4% 11,1% 0,0% 100,0% Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari 87,5% 42,9% 0,0% 12,5% 0,0% 100,0% Esperto Settore energetico 81,8% 11,1% 9,1% 0,0% 9,1% 100,0% Gestore agrituristico 75,0% 16,7% 12,5% 0,0% 12,5% 100,0% Installatore e manutentore impianti fotovoltaici 83,3% 0,0% 16,7% 0,0% 0,0% 100,0% Installatore e manutentore straordinario di tecnologie energetiche alimentate da fonti rinnovabili

74,2% 21,7% 16,1% 6,5% 3,2% 100,0%

Operaio agricolo specializzato 60,0% 16,7% 35,0% 0,0% 5,0% 100,0% Operatore al montaggio di strutture edili in legno 77,8% 28,6% 22,2% 0,0% 0,0% 100,0% Operatore forestale 58,8% 20,0% 35,3% 5,9% 0,0% 100,0% Operatore in ingegneria naturalistica 66,7% 50,0% 33,3% 0,0% 0,0% 100,0% Piastrellista/posatore di pavimenti e rivestimenti 60,0% 33,3% 40,0% 0,0% 0,0% 100,0% Progettista dell’edilizia sostenibile 89,7% 17,1% 7,7% 0,0% 2,6% 100,0% Tecnico dell’efficientam energetico di edifici esistenti21 0,0% 0,0% 100,0% 0,0% 0,0% 100,0% Tecnico per la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche

48,7% 21,1% 41,0% 0,0% 10,3% 100,0%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

21 Per questo corso sono state intervistate 11 persone, di cui 9 già occupate al momento dell’iscrizione all’attività formativa.

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Anche le attività dei PSS della blue economy mostrano esiti differenziati per figura professionale. Per questa tipologia formativa, che esprime i migliori esiti sul totale (escludendo le attività per “Operatore Socio Sanitario” che hanno portato all’inserimento di tutti i 24 allievi formati), vengono evidenziate in verde le figure con tassi occupazionali superiori alla media del gruppo (82,3%) e percentuali di persone in cerca di impiego inferiori (12,9%). In arancione si trovano le figure i cui allievi sono disoccupati (o inoccupati) in misura superiore alla media, mentre in rosso è posta in evidenza l’unica figura con performance negative, sia dal punto di vista degli inserimenti (benché circa 3 su 4 stabili), sia sul versante della ricerca di lavoro. Stato occupazionale per Figura Professionale 22 PSS – Blue economy Val. Assoluti

occupati di cui stabili

in cerca studenti inattivi Tot.

"Addetto ai sistemi di gestione integrata" 8 0 3 0 0 11 Animatore turistico 20 0 1 0 0 21 Coordinatore dei servizi di Porto Turistico 5 1 1 0 0 6 Cuoco 8 2 0 0 1 9 Frigorista 5 0 0 0 0 5 Hostess - Steward congressuali 10 1 3 0 0 13 Installatore/manutentore di impianti idraulici e di condizionamento nautici

4 0 0 1 0 5

Logistic manager in ambito portuale 18 8 2 0 0 20 Magazziniere (operatore di magazzino) 12 3 5 2 0 19 Meccanico motorista navale 5 1 0 0 0 5 Pizzaiolo 5 1 3 0 0 8 Programmatore ed installatore di sistemi elettrico-elettronici

9 1 0 0 0 9

Service manager del diporto 7 5 3 2 0 12 Tecnico della mediazione marittima 21 6 2 0 0 23 Tecnico delle spedizioni 12 2 1 0 0 13 Tecnico turistico del diporto 4 2 0 3 0 7 Val. Percentuali "Addetto ai sistemi di gestione integrata" 72,7% 0,0% 27,3% 0,0% 0,0% 100,0% Animatore turistico 95,2% 0,0% 4,8% 0,0% 0,0% 100,0% Coordinatore dei servizi di Porto Turistico 83,3% 20,0% 16,7% 0,0% 0,0% 100,0% Cuoco 88,9% 25,0% 0,0% 0,0% 11,1% 100,0% Frigorista 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% Hostess - Steward congressuali 76,9% 10,0% 23,1% 0,0% 0,0% 100,0% Installatore/manutentore di impianti idraulici e di condizionamento nautici

80,0% 0,0% 0,0% 20,0% 0,0% 100,0%

Logistic manager in ambito portuale 90,0% 44,4% 10,0% 0,0% 0,0% 100,0% Magazziniere (operatore di magazzino) 63,2% 25,0% 26,3% 10,5% 0,0% 100,0% Meccanico motorista navale 100,0% 20,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% Pizzaiolo 62,5% 20,0% 37,5% 0,0% 0,0% 100,0% Programmatore ed installatore di sistemi elettrico-elettronici

100,0% 11,1% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0%

Service manager del diporto 58,3% 71,4% 25,0% 16,7% 0,0% 100,0% Tecnico della mediazione marittima 91,3% 28,6% 8,7% 0,0% 0,0% 100,0% Tecnico delle spedizioni 92,3% 16,7% 7,7% 0,0% 0,0% 100,0% Tecnico turistico del diporto 57,1% 50,0% 0,0% 42,9% 0,0% 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Tra le tre qualifiche rilasciate dai corsi degli Istituti Tecnici Superiori, quella che ha prodotto gli impatti migliori è il “Tecnico superiore per l’innovazione e la qualità delle abitazioni”, con 13 occupati su 17 allievi e solo 2 alla ricerca di impiego. Sembrerebbe invece meno spendibile sul mercato del lavoro la qualifica di “Tecnico superiore per l'approvvigionamento energetico e la costruzione di impianti", che, a un anno dalla conclusione del corso, vede un terzo degli allievi ancora alla ricerca di lavoro e solo poco più della metà occupata, benché in rapporti più stabili di 10 punti percentuali rispetto alla media inter gruppo (20% vs. 10%). Il corso per “Tecnico superiore per i metodi e le tecnologie per lo sviluppo di sistemi di software" mostra esiti discordanti, avendo superiori alla media, sia il tasso di occupazione, sia la percentuale di persone in cerca di impiego. 22 Tra virgolette la figura in uscita che non rientra nel repertorio ligure delle professioni.

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Stato occupazionale per Qualifica ITS Val. Assoluti occupati di cui

stabili in

cerca studenti inattivi Tot.

"Tecnico superiore per i metodi e le tecnologie per lo sviluppo di sistemi di software"

12 1 4 0 0 16

"Tecnico superiore per l'approvvigionamento energetico e la costruzione di impianti"

5 1 3 1 0 9

"Tecnico superiore per l'innovazione e la qualità delle abitazioni"

13 1 2 2 0 17

Val. Percentuali "Tecnico superiore per i metodi e le tecnologie per lo sviluppo di sistemi di software"

75,0% 8,3% 25,0% 0,0% 0,0% 100,0%

"Tecnico superiore per l'approvvigionamento energetico e la costruzione di impianti"

55,6% 20,0% 33,3% 11,1% 0,0% 100,0%

"Tecnico superiore per l'innovazione e la qualità delle abitazioni"

76,5% 7,7% 11,8% 11,8% 0,0% 100,0%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Nell’interpretazione degli impatti dei percorsi IeFP23, come già evidenziato nelle pagine precedenti, viene considerata positiva anche la prosecuzione degli studi, mentre il dato che connota negativamente la performance è il numero di persone che, a distanza di un anno dall’ottenimento della qualifica, è alla ricerca di impiego. Tra i 13 percorsi terminati nel 2015 vengono evidenziate in verde le quattro qualifiche con gli esiti occupazionali o formativi più alti e in rosso le quattro in fondo alla graduatoria costruita con lo stesso criterio. Rispetto ai singoli tassi, si osservano le più alte quote di inserimento lavorativo tra i corsi per “operatore del benessere” e per “operatore del legno”, gli esiti formativi più elevati nei corsi per “operatore amministrativo segretariale” e per “operatore elettrico”, mentre le percentuali più alte di disoccupati (o inoccupati) si rintracciano tra i corsi per “operatore della riparazione di veicoli a motore” ed “operatore edile”. Stato occupazionale per Qualifica IeFP – Triennali Val. Assoluti occ di cui

stabili in

cerca studenti occ + stud inattivi Tot.

Operatore ai servizi di vendita 6 0 2 3 9 1 12 Operatore amministrativo segretariale 10 1 8 25 35 1 44 Operatore dei sistemi e dei servizi logistici 5 1 2 5 10 0 12 Operatore del benessere 14 2 5 3 17 0 22 Operatore del legno 10 3 4 2 12 2 18 Operatore dell'abbigliamento 6 1 5 8 14 2 21 Operatore della riparazione dei veicoli a motore 3 0 6 6 9 0 15 Operatore della ristorazione 43 2 18 35 78 1 97 Operatore edile 15 4 9 8 23 0 32 Operatore elettrico 22 5 16 35 57 1 74 Operatore grafico 3 2 3 4 7 1 11 Operatore impianti termoidraulici 20 1 10 11 31 0 41 Operatore meccanico 7 0 3 4 11 1 15 Val. Percentuali Operatore ai servizi di vendita 50,0% 0,0% 16,7% 25,0% 75,0% 8,3% 100,0% Operatore amministrativo segretariale 22,7% 10,0% 18,2% 56,8% 79,5% 2,3% 100,0% Operatore dei sistemi e dei servizi logistici 41,7% 20,0% 16,7% 41,7% 83,4% 0,0% 100,0% Operatore del benessere 63,6% 14,3% 22,7% 13,6% 77,2% 0,0% 100,0% Operatore del legno 55,6% 30,0% 22,2% 11,1% 66,7% 11,1% 100,0% Operatore dell'abbigliamento 28,6% 16,7% 23,8% 38,1% 66,7% 9,5% 100,0% Operatore della riparazione dei veicoli a motore 20,0% 0,0% 40,0% 40,0% 60,0% 0,0% 100,0% Operatore della ristorazione 44,3% 4,7% 18,6% 36,1% 80,4% 1,0% 100,0% Operatore edile 46,9% 26,7% 28,1% 25,0% 71,9% 0,0% 100,0% Operatore elettrico 29,7% 22,7% 21,6% 47,3% 77,0% 1,4% 100,0% Operatore grafico 27,3% 66,7% 27,3% 36,4% 63,7% 9,1% 100,0% Operatore impianti termoidraulici 48,8% 5,0% 24,4% 26,8% 75,6% 0,0% 100,0% Operatore meccanico 46,7% 0,0% 20,0% 26,7% 73,4% 6,7% 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

23 Per un’analisi più approfondita su questi corsi si rimanda all’apposito report annuale, redatto in collaborazione con il servizio OML di ALFA.

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Anche volgendo lo sguardo sulle altre tipologie di corso, si osservano parecchi scostamenti, per evidenziare i quali, si utilizza lo stesso schema adottato per i corsi PSS della green economy, ovvero, vengono sottolineate in verde le figure con esiti occupazionali pari o superiori al 75% e quote di persone in cerca di impiego inferiori al 15%, mentre si evidenziano in rosso quelle che occupano meno di 6 allievi su 10 e lasciano in cerca di lavoro più di un terzo degli ex allievi. In blu sono messe in evidenza le figure che hanno alti tassi di occupazione o basse quote di persone in cerca di impiego; in arancione, viceversa, quelle con bassi inserimenti o alte percentuali di persone in cerca di occupazione. Stato occupazionale per Figura professionale 24 ALTRI CORSI Val. Assoluti

occupati di cui stabili

in cerca studenti inattivi Tot.

Acconciatore 16 1 11 0 1 28 Addetto al ricevimento (receptionist) 6 0 1 1 0 8 Addetto amministrativo 11 0 3 1 0 15 Addetto vendita (prodotti non alimentari) 10 0 2 1 0 13 Apicoltore - Birraio artigiano25 6 1 2 1 2 11 Assistente familiare 8 4 1 0 3 12 Attore 4 0 4 0 0 8 Barista/Barman 15 4 4 0 0 19 Capo cantiere edile 4 0 3 0 0 7 Cuoco 13 0 6 0 0 19 Estetista 18 0 12 4 1 35 Giardiniere operatore del verde 9 2 3 0 0 12 "Idrologo" 4 1 0 0 0 4 Installatore e manutentore impianti elettrici 3 1 8 0 1 12 Installatore e manutentore impianti termo-idraulici e di condizionamento 5 1 5 0 0 10

Manutentore meccanico 1 0 2 0 0 3 Montatore e installatore di macchine e impianti 11 10 0 0 0 11 Operatore forestale 8 1 1 2 0 11 Operatore macchine a controllo numerico 3 1 2 0 0 5 Pizzaiolo 10 4 6 0 0 16 Riparatore di autoveicoli ed autoarticolati 3 1 2 1 0 6 Tecnico del controllo di gestione 10 4 6 1 0 17 Tecnico di amministrazione del personale 5 0 4 1 0 10 Tecnico di assicurazione 4 2 0 0 0 4 "Tecnico esperto in stime e perizie immobiliari" 2 0 2 1 3 8 "Tecnico ferroviario polivalente" 14 0 0 0 0 14 Tecnico meccatronico delle autoriparazioni 9 1 4 0 0 13 Tecnico servizi ristorazione 15 4 2 1 1 19 "Tecniche per la produzione di latte e carne di qualità" 5 2 1 0 2 8 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

24 Tra virgolette le figure in uscita che non rientrano nel repertorio ligure delle professioni. 25 Questo corso ha previsto la partecipazione di tutti gli allievi sia al percorso comune sia ai moduli specifici (per “apicoltore” e “birraio artigianale”).

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Stato occupazionale per Figura professionale ALTRI CORSI Val. Percentuali

occupati di cui stabili

in cerca studenti inattivi Tot.

Acconciatore 57,1% 6,3% 39,3% 0,0% 3,6% 100,0% Addetto al ricevimento (receptionist) 75,0% 0,0% 12,5% 12,5% 0,0% 100,0% Addetto amministrativo 73,3% 0,0% 20,0% 6,7% 0,0% 100,0% Addetto vendita (prodotti non alimentari) 76,9% 0,0% 15,4% 7,7% 0,0% 100,0% Apicoltore - Birraio artigiano 54,5% 16,7% 18,2% 9,1% 18,2% 100,0% Assistente familiare 66,7% 50,0% 8,3% 0,0% 25,0% 100,0% Attore 50,0% 0,0% 50,0% 0,0% 0,0% 100,0% Barista/Barman 78,9% 26,7% 21,1% 0,0% 0,0% 100,0% Capo cantiere edile 57,1% 0,0% 42,9% 0,0% 0,0% 100,0% Cuoco 68,4% 0,0% 31,6% 0,0% 0,0% 100,0% Estetista 51,4% 0,0% 34,3% 11,4% 2,9% 100,0% Giardiniere operatore del verde 75,0% 22,2% 25,0% 0,0% 0,0% 100,0% "Idrologo" 100,0% 25,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% Installatore e manutentore impianti elettrici 25,0% 33,3% 66,7% 0,0% 8,3% 100,0% Installatore e manutentore impianti termo-idraulici e di condizionamento

50,0% 20,0% 50,0% 0,0% 0,0% 100,0%

Manutentore meccanico 33,3% 0,0% 66,7% 0,0% 0,0% 100,0% Montatore e installatore di macchine e impianti 100,0% 90,9% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% Operatore forestale 72,7% 12,5% 9,1% 18,2% 0,0% 100,0% Operatore macchine a controllo numerico 60,0% 33,3% 40,0% 0,0% 0,0% 100,0% Pizzaiolo 62,5% 40,0% 37,5% 0,0% 0,0% 100,0% Riparatore di autoveicoli ed autoarticolati 50,0% 33,3% 33,3% 16,7% 0,0% 100,0% Tecnico del controllo di gestione 58,8% 40,0% 35,3% 5,9% 0,0% 100,0% Tecnico di amministrazione del personale 50,0% 0,0% 40,0% 10,0% 0,0% 100,0% Tecnico di assicurazione 100,0% 50,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% "Tecnico esperto in stime e perizie immobiliari" 25,0% 0,0% 25,0% 12,5% 37,5% 100,0% "Tecnico ferroviario polivalente" 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% Tecnico meccatronico delle autoriparazioni 69,2% 11,1% 30,8% 0,0% 0,0% 100,0% Tecnico servizi ristorazione 78,9% 26,7% 10,5% 5,3% 5,3% 100,0% "Tecniche per la produzione di latte e carne di qualità" 62,5% 40,0% 12,5% 0,0% 25,0% 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Lo stesso criterio viene utilizzato per mostrare gli esiti occupazionali dettagliati per qualifica Istat, ottenuta in base alla transcodifica della figura professionale nella classificazione delle professioni CP2011 (a 5 digit). L’analisi riguarda tutti i corsi monitorati, a prescindere quindi dalla specifica tipologia di attività.

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Stato occupazionale per Qualifica ISTAT TUTTI I CORSI Val. Assoluti

occupati di cui stabili

in cerca studenti inattivi Tot.

1.2.3.5.0 - Direttori e dirig. del dip. approvvigionam. e distribuzione 18 8 2 0 0 20 1.3.1.5.0 - Imprenditori e responsabili di piccoli alberghi, alloggi o aree di campeggio e di piccoli esercizi di ristorazione 6 1 1 0 1 8 2.1.1.4.1 - Analisti e progettisti di software 12 1 4 0 0 16 2.1.1.6.5 - Idrologi 4 1 0 0 0 4 2.2.2.1.1 - Architetti 48 8 5 2 1 56 2.3.1.1.4 - Biotecnologi 7 3 0 1 0 8 2.5.1.2.0 - Specialisti gestione e controllo nelle imprese private 8 0 3 0 0 11 2.5.1.5.2 - Specialisti nella commercializzazione di beni e servizi 21 6 2 0 0 23 2.5.5.2.2 - Attori 4 0 4 0 0 8 3.1.3.4.0 - Tecnici elettronici 9 1 0 0 0 9 3.1.3.5.0 - Tecnici delle costruzioni civili e professioni assimilate 4 3 4 1 0 9 3.1.3.6.0 - Tecnici del risparmio energetico e delle e.rinnovabili 14 5 6 1 1 22 3.1.5.2.0 - Tecnici della gestione di cantieri edili 16 0 5 1 0 22 3.1.6.5.0 - Tecnici dell'organizzazione del traffico portuale 5 2 1 0 0 6 3.3.1.2.3 - Amministratore di stabili e condomini 1 0 5 0 0 6 3.3.1.5.0 - Tecnici dell'organiz e della gestione dei fattori produttivi 17 11 9 3 0 29 3.3.2.3.0 - Agenti assicurativi 4 2 0 0 0 4 3.3.4.1.0 - Spedizionieri e tecnici dell'organizzazione commerciale 12 2 1 0 0 13 3.3.4.5.0 - Agenti e periti immobiliari 2 0 2 1 3 8 3.4.1.1.0 - Tecnici delle attività ricettive e professioni assimilate 23 7 16 3 4 46 3.4.1.3.0 - Animatori turistici e professioni assimilate 20 0 1 0 0 21 4.1.1.1.0 - Addetti a funzioni di segreteria 21 1 11 26 1 59 4.1.1.4.0 - Addetti alla gestione del personale 5 0 4 1 0 10 4.3.1.2.0 - Addetti alla gestione dei magazzini e professioni ass. 17 5 7 7 0 31 5.1.2.2.0 - Commessi delle vendite al minuto 16 0 4 4 1 25 5.1.3.4.0 - Addetti all'informazione e all'assistenza dei clienti 16 1 4 1 0 21 5.2.2.1.0 - Cuochi in alberghi e ristoranti 84 11 34 36 2 156 5.2.2.4.0 - Baristi e professioni assimilate 15 4 4 0 0 19 5.2.2.5.1 - Esercenti di ristoranti, fast food, pizzerie ed e.assimilati 15 4 2 1 1 19 5.3.1.1.0 - Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali 24 12 0 0 0 24 5.4.3.1.0 - Acconciatori 16 1 11 0 1 28 5.4.3.2.0 - Estetisti e truccatori 32 2 17 7 1 57 5.4.4.3.0 - Addetti all'assistenza personale 26 25 16 0 8 50 6.1.2.1.0 - Muratori in pietra e mattoni 15 4 9 8 0 32 6.1.2.3.0 - Carpentieri e falegnami edili 7 2 2 0 0 9 6.1.3.2.1 - Posatori di pavimenti 3 1 2 0 0 5 6.1.3.6.2 - Installatori di impianti termici nelle costruzioni civili 52 7 20 14 1 87 6.1.3.7.0 - Elettricisti ed installatori di impianti elettrici nelle costruzioni civili 3 2 8 0 1 12 6.2.3.1.1 - Meccanici motoristi e riparatori di veicoli a motore 15 2 12 7 0 34 6.2.3.3.1 - Riparatori e manutentori di macchinari e impianti ind. 8 0 5 4 1 18 6.2.3.3.2 - Installatori e montatori di macchinari e impianti ind. 11 10 0 0 0 11 6.2.3.4.2 - Frigoristi navali 5 0 0 0 0 5 6.2.3.8.2 - Meccanici e motoristi navali 5 1 0 0 0 5 6.2.4.1.1 - Installatori e riparatori di impianti elettrici industriali 22 5 16 35 1 74 6.2.4.1.4 - Installatori e riparatori di apparati di produzione e conservazione dell'energia elettrica 5 0 1 0 0 6 6.3.4.1.0 - Operatori delle attività poligrafiche di pre-stampa 3 2 3 4 1 11 6.4.1.3.1 - Agricoltori e operai agricoli specializzati di giardini e vivai, di coltivazioni di fiori e piante ornamentali 9 2 3 0 0 12 6.4.1.4.0 - Agricoltori e operai agricoli specializzati di colture miste 12 2 7 0 1 20 6.4.2.1.0 - Allevatori e operai spec. allevamenti di bovini ed equini 5 2 1 0 2 8 6.4.2.6.0 - Allevatori e operai specializ degli allevamenti di insetti 6 1 2 1 2 11 6.4.4.1.1 - Abbattitori di alberi e rimboschitori 20 4 8 3 0 31 6.5.2.2.2 - Falegnami 10 3 4 2 2 18 6.5.3.3.4 - Sarti 6 1 5 8 2 21 7.2.1.1.0 - Conduttori di macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali 3 1 2 0 0 5 7.4.1.2.0 - Operatori di verifica, circolazione e formazione treni 14 0 0 0 0 14 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Stato occupazionale per Qualifica ISTAT TUTTI I CORSI Val. Percentuali

occupati di cui stabili

in cerca studenti inattivi Tot.

1.2.3.5.0 - Direttori e dirig. del dip. approvvigionam. e distribuzione 90,0% 42,1% 10,0% 0,0% 0,0% 100% 1.3.1.5.0 - Imprenditori e responsabili di piccoli alberghi, alloggi o aree di campeggio e di piccoli esercizi di ristorazione 75,0% 16,7% 12,5% 0,0% 12,5% 100% 2.1.1.4.1 - Analisti e progettisti di software 75,0% 8,3% 25,0% 0,0% 0,0% 100% 2.1.1.6.5 - Idrologi 100,0% 25,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100% 2.2.2.1.1 - Architetti 85,7% 16,3% 8,9% 3,6% 1,8% 100% 2.3.1.1.4 - Biotecnologi 87,5% 37,5% 0,0% 12,5% 0,0% 100% 2.5.1.2.0 - Specialisti gestione e controllo nelle imprese private 72,7% 0,0% 27,3% 0,0% 0,0% 100% 2.5.1.5.2 - Specialisti nella commercializzazione di beni e servizi 91,3% 28,6% 8,7% 0,0% 0,0% 100% 2.5.5.2.2 - Attori 50,0% 0,0% 50,0% 0,0% 0,0% 100% 3.1.3.4.0 - Tecnici elettronici 100,0% 9,1% 0,0% 0,0% 0,0% 100% 3.1.3.5.0 - Tecnici delle costruzioni civili e professioni assimilate 44,4% 60,0% 44,4% 11,1% 0,0% 100% 3.1.3.6.0 - Tecnici del risparmio energetico e delle e.rinnovabili 63,6% 20,0% 27,3% 4,5% 4,5% 100% 3.1.5.2.0 - Tecnici della gestione di cantieri edili 72,7% 0,0% 22,7% 4,5% 0,0% 100% 3.1.6.5.0 - Tecnici dell'organizzazione del traffico portuale 83,3% 33,3% 16,7% 0,0% 0,0% 100% 3.3.1.2.3 - Amministratore di stabili e condomini 16,7% 0,0% 83,3% 0,0% 0,0% 100% 3.3.1.5.0 - Tecnici dell'organiz e della gestione dei fattori produttivi 58,6% 52,4% 31,0% 10,3% 0,0% 100% 3.3.2.3.0 - Agenti assicurativi 100,0% 50,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100% 3.3.4.1.0 - Spedizionieri e tecnici dell'organizzazione commerciale 92,3% 16,7% 7,7% 0,0% 0,0% 100% 3.3.4.5.0 - Agenti e periti immobiliari 25,0% 0,0% 25,0% 12,5% 37,5% 100% 3.4.1.1.0 - Tecnici delle attività ricettive e professioni assimilate 50,0% 28,0% 34,8% 6,5% 8,7% 100% 3.4.1.3.0 - Animatori turistici e professioni assimilate 95,2% 0,0% 4,8% 0,0% 0,0% 100% 4.1.1.1.0 - Addetti a funzioni di segreteria 35,6% 4,8% 18,6% 44,1% 1,7% 100% 4.1.1.4.0 - Addetti alla gestione del personale 50,0% 0,0% 40,0% 10,0% 0,0% 100% 4.3.1.2.0 - Addetti alla gestione dei magazzini e professioni ass. 54,8% 26,3% 22,6% 22,6% 0,0% 100% 5.1.2.2.0 - Commessi delle vendite al minuto 64,0% 0,0% 16,0% 16,0% 4,0% 100% 5.1.3.4.0 - Addetti all'informazione e all'assistenza dei clienti 76,2% 5,0% 19,0% 4,8% 0,0% 100% 5.2.2.1.0 - Cuochi in alberghi e ristoranti 53,8% 12,9% 21,8% 23,1% 1,3% 100% 5.2.2.4.0 - Baristi e professioni assimilate 78,9% 26,7% 21,1% 0,0% 0,0% 100% 5.2.2.5.1 - Esercenti di ristoranti, fast food, pizzerie ed e.assimilati 78,9% 25,0% 10,5% 5,3% 5,3% 100% 5.3.1.1.0 - Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali 100,0% 38,7% 0,0% 0,0% 0,0% 100% 5.4.3.1.0 - Acconciatori 57,1% 6,3% 39,3% 0,0% 3,6% 100% 5.4.3.2.0 - Estetisti e truccatori 56,1% 6,3% 29,8% 12,3% 1,8% 100% 5.4.4.3.0 - Addetti all'assistenza personale 52,0% 64,1% 32,0% 0,0% 16,0% 100% 6.1.2.1.0 - Muratori in pietra e mattoni 46,9% 26,7% 28,1% 25,0% 0,0% 100% 6.1.2.3.0 - Carpentieri e falegnami edili 77,8% 28,6% 22,2% 0,0% 0,0% 100% 6.1.3.2.1 - Posatori di pavimenti 60,0% 33,3% 40,0% 0,0% 0,0% 100% 6.1.3.6.2 - Installatori di impianti termici nelle costruzioni civili 59,8% 12,7% 23,0% 16,1% 1,1% 100% 6.1.3.7.0 - Elettricisti ed installatori di impianti elettrici nelle costruzioni civili 25,0% 40,0% 66,7% 0,0% 8,3% 100% 6.2.3.1.1 - Meccanici motoristi e riparatori di veicoli a motore 44,1% 11,8% 35,3% 20,6% 0,0% 100% 6.2.3.3.1 - Riparatori e manutentori di macchinari e impianti ind. 44,4% 0,0% 27,8% 22,2% 5,6% 100% 6.2.3.3.2 - Installatori e montatori di macchinari e impianti ind. 100,0% 90,9% 0,0% 0,0% 0,0% 100% 6.2.3.4.2 - Frigoristi navali 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100% 6.2.3.8.2 - Meccanici e motoristi navali 100,0% 20,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100% 6.2.4.1.1 - Installatori e riparatori di impianti elettrici industriali 29,7% 21,7% 21,6% 47,3% 1,4% 100% 6.2.4.1.4 - Installatori e riparatori di apparati di produzione e conservazione dell'energia elettrica 83,3% 0,0% 16,7% 0,0% 0,0% 100% 6.3.4.1.0 - Operatori delle attività poligrafiche di pre-stampa 27,3% 66,7% 27,3% 36,4% 9,1% 100% 6.4.1.3.1 - Agricoltori e operai agricoli specializzati di giardini e vivai, di coltivazioni di fiori e piante ornamentali 75,0% 22,2% 25,0% 0,0% 0,0% 100% 6.4.1.4.0 - Agricoltori e operai agricoli specializzati di colture miste 60,0% 16,7% 35,0% 0,0% 5,0% 100% 6.4.2.1.0 - Allevatori e operai spec. allevamenti di bovini ed equini 62,5% 40,0% 12,5% 0,0% 25,0% 100% 6.4.2.6.0 - Allevatori e operai specializ degli allevamenti di insetti 54,5% 14,3% 18,2% 9,1% 18,2% 100% 6.4.4.1.1 - Abbattitori di alberi e rimboschitori 64,5% 15,4% 25,8% 9,7% 0,0% 100% 6.5.2.2.2 - Falegnami 55,6% 30,0% 22,2% 11,1% 11,1% 100% 6.5.3.3.4 - Sarti 28,6% 12,5% 23,8% 38,1% 9,5% 100% 7.2.1.1.0 - Conduttori di macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali 60,0% 33,3% 40,0% 0,0% 0,0% 100% 7.4.1.2.0 - Operatori di verifica, circolazione e formazione treni 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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2. La congruenza tra corso frequentato e lavoro svo lto Questa sezione del report è dedicata all’analisi della congruenza tra il corso frequentato e il lavoro svolto a 12 mesi dalla conclusione dello stesso, in base sia al raffronto oggettivo tra i dati registrati su FP2000 e quelli raccolti in sede di intervista, circa il settore e la qualifica di provenienza e di arrivo, sia alla percezione soggettiva degli ex allievi rispetto alla coerenza, all’adeguatezza e all’utilità dell’attività formativa conclusa. Il confronto tra il settore attribuito dai gestori dei progetti e il settore di inserimento, così come comunicato dagli ex allievi occupati in sede di intervista, evidenzia come oltre la metà degli occupati è impiegato nello stesso ambito di riferimento del corso a cui ha partecipato. Il dato va letto positivamente, tenendo conto sia del fatto che non sempre è facile inquadrare un’attività formativa in un univoco ambito economico, sia della scarsa consapevolezza che i lavoratori – specie quelli non autonomi – potrebbero avere in merito al settore di appartenenza, sia della prossimità di alcune attività (ad esempio le attività dei servizi sanitari con quelle dei servizi sociali o le attività di servizio alle imprese con gli altri servizi non specificati). Il dettaglio di genere non mostra scostamenti significativi: la differenza tra uomini e donne è di soli 5 punti percentuali e pende verso una maggiore congruenza di inserimento per gli uomini.

F M Totale Confronto tra settore del corso e settore di inserimento per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Stesso settore 149 48,9% 251 54,1% 400 52,0% Settore diverso 156 51,1% 213 45,9% 369 48,0% Totale risposte 305 100,0% 464 100,0% 769 100,0% Dato mancante o non pertinente 3 9 12 Numero casi 308 473 781 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Le stesse considerazioni valgono nell’interpretazione del dato per cui solo circa un terzo degli intervistati (36,4%) dichiara di essere stato inserito con la stessa qualifica (Istat CP2011 a 2 digit) rilasciata dal corso (o attinente all’attività formativa frequentata). In questo caso lo scostamento di genere scende a 4 punti percentuali, rivelando una maggiore congruenza tra le donne.

F M Totale Confronto tra qualifica rilasciata dal corso e qualifica di inserimento per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Qualifica diversa 188 61,0% 308 65,3% 496 63,6% Stessa qualifica 120 39,0% 164 34,7% 284 36,4% Totale risposte 308 100,0% 472 100,0% 780 100,0% Dato mancante o non pertinente 0 1 1 Numero casi 308 473 781 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Salendo di un digit e considerando ordinale la classificazione (da 1 massimo livello a 8 minimo26), la congruenza sale al 46,7%, mentre la differenza di inserimento vede il 37,8% degli intervistati sotto inquadrati rispetto alla qualifica conseguita e il 15,5% operanti ad un livello superiore.

F M Totale Confronto tra qualifica rilasciata dal corso e qualifica di inserimento per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Inserimento nello stesso ramo 160 51,9% 204 43,2% 364 46,7% Inserimento in ramo inferiore 96 31,2% 199 42,2% 295 37,8% Inserimento in ramo superiore 52 16,9% 69 14,6% 121 15,5% Totale risposte 308 100,0% 472 100,0% 780 100,0% Dato mancante o non pertinente 0 1 1 Numero casi 308 473 781 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Spostandosi sul piano della congruenza percepita, oltre la metà degli intervistati occupati valuta “alta” la coerenza tra il corso frequentato e le mansioni svolte nell’attuale lavoro; circa un terzo ritiene sia media e l’11,3% esprime valutazioni negative. Nella scala da 1 (minima coerenza) a 10 (massima coerenza) la media dei punteggi attribuiti è buona (7,3).

Coerenza mansioni con corso

Bassa; 87; 11,3%

Media; 231; 30,0%

Alta; 452; 58,7%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Anche in questo caso lo scostamento di genere pende verso una maggiore pertinenza di inserimento femminile, sia rispetto alla coerenza in fasce (5 punti percentuali in più sulla fascia alta), sia rispetto al punteggio medio (maggiore di 0,4 punti).

F M Totale Coerenza mansioni svolte con corso frequentato per genere 27 V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Bassa 30 9,9% 57 12,2% 87 11,3% Media 86 28,3% 145 31,1% 231 30,0% Alta 188 61,8% 264 56,7% 452 58,7% Totale risposte 304 100,0% 466 100,0% 770 100,0% Mancata risposta 4 7 11 Numero casi 308 473 781 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale

Media N. casi Media N. casi Media N. casi Media coerenza mansioni svolte con corso

frequentato per genere 7,6 304 7,2 466 7,3 770

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

26 È stato escluso un inserimento nelle forze armate (9). 27 Coerenza bassa: punteggi da 1 a 4, media da 5 a 7, alta da 8 a 10.

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107

L’analisi della coerenza percepita per tipologia di lavoro in questa edizione non indica differenze rilevanti tra dipendenti, autonomi e atipici, che condividono pressoché la stessa valutazione media (7,3); tuttavia, riguardo alla pertinenza in fasce, tra i dipendenti si osserva una maggiore distribuzione sulla fascia alta, mentre tra gli autonomi si rileva la quota più contenuta sulla fascia bassa, soprattutto rispetto agli atipici (6,3% vs. 12,4%).

Dipendenti Autonomi Atipici, altro Totale Coerenza mansioni svolte con corso frequentato per tipologia di lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Bassa 59 11,5% 4 6,3% 24 12,4% 87 11,3% Media 149 29,0% 26 41,3% 56 29,0% 231 30,0% Alta 306 59,5% 33 52,4% 113 58,5% 452 58,7% Totale risposte 514 100,0% 63 100,0% 193 100,0% 770 100,0% Mancata risposta 4 3 4 11 Numero casi 518 66 197 781 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Dipendenti Autonomi Atipici, altro Totale

Media N. casi Media N. casi Media N. casi Media N. casi Media coerenza mansioni svolte con

corso frequentato per tipologia di lavoro 7,3 514 7,4 63 7,3 193 7,3 770

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Coerenza mansioni con corso per tipologia di lavoro

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

dipendenti autonomi atipici, altro

Alta

Media

Bassa

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Riguardo alle valutazioni sull’adeguatezza del titolo conseguito e/o attestato ottenuto rispetto alle mansioni lavorative svolte al momento dell’intervista, quasi la totalità degli ex allievi (85,5%) esprime un giudizio positivo, l’11,5% percepisce il proprio profilo formativo eccessivo, mentre il 2,9% lo ritiene insufficiente.

F M Totale Adeguatezza titolo conseguito rispetto a mansioni svolte per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Adeguato 267 86,7% 401 84,8% 668 85,5% Eccessivo 30 9,7% 60 12,7% 90 11,5% Insufficiente 11 3,6% 12 2,5% 23 2,9% Totale 308 100,0% 473 100,0% 781 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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108

Anche in questo caso si osserva una certa maggiore congruenza negli inserimenti femminili, adeguati per l’86,7% dei casi (vs. l’84,8% degli uomini), mentre i maschi si percepiscono maggiormente delle donne sotto inquadrati (titolo/attestato eccessivo per il 12,7% vs. il 9,7% tra le donne).

Adeguatezza titolo con mansioni

Adeguato; 668; 85,5%

Eccessivo; 90; 11,5%

Insufficiente; 23; 2,9%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Rispetto alla declinazione per tipologia di impiego si riscontra la massima adeguatezza tra gli autonomi (90,9%), si scende all’85,9% tra i dipendenti e si arriva all’82,7% dei lavoratori atipici, che si sentono “dequalificati” (13,7%) in misura maggiore degli altri lavoratori, ma al contempo hanno la quota più alta di valutazioni insufficienti (3,6%).

Dipendenti Autonomi Atipici, altro Totale Adeguatezza titolo conseguito rispetto a mansioni svolte per

tipologia di lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Adeguato 445 85,9% 60 90,9% 163 82,7% 668 85,5% Eccessivo 57 11,0% 6 9,1% 27 13,7% 90 11,5% Insufficiente 16 3,1% 0 0,0% 7 3,6% 23 2,9% Totale 518 100,0% 66 100,0% 197 100,0% 781 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Adeguatezza titolo con mansioni per tipologia di la voro

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

dipendenti autonomi atipici, altro

Insuff iciente

Eccessivo

Adeguato

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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109

Per quanto riguarda la valutazioni in merito all’utilità delle competenze acquisite rispetto ai contenuti del lavoro svolto al momento dell’intervista, 6 su 10 ex allievi occupati (60,1%) considerano l’esperienza formativa molto utile, se non indispensabile, mentre solo il 12,8% la ritiene poco o per nulla utile.

Utilità corso

Indispensabile; 135; 17,3%

Molto utile; 334; 42,8%

Per niente utile; 36; 4,6%

Poco utile; 64; 8,2%

Abbastanza utile; 212;

27,1%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Il dettaglio di genere mostra una sostanziale omogeneità delle valutazioni espresse in questo ambito, per quanto le donne risultino leggermente più soddisfatte: tra queste, le persone che scelgono le modalità “indispensabile” e “molto utile” coprono complessivamente il 62,3% (vs. il 58,6% tra gli uomini)

F M Totale Utilità corso rispetto ai contenuti del lavoro per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Indispensabile 50 16,2% 85 18,0% 135 17,3% Molto utile 142 46,1% 192 40,6% 334 42,8% Abbastanza utile 82 26,6% 130 27,5% 212 27,1% Poco utile 21 6,8% 43 9,1% 64 8,2% Per niente utile 13 4,2% 23 4,9% 36 4,6% Totale 308 100,0% 473 100,0% 781 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Anche rispetto all’utilità non si osservano particolari differenze tra le tipologie contrattuali, sebbene tra gli atipici la percentuale cumulata delle risposte “molto utile” e “indispensabile” risulti essere la più bassa, arrivando a coprire solo poco più della metà del gruppo (56,4%).

Dipendenti Autonomi Atipici, altro Totale Utilità corso rispetto ai contenuti del lavoro per tipologia di lavoro V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Indispensabile 102 19,7% 10 15,2% 23 11,7% 135 17,3% Molto utile 215 41,5% 31 47,0% 88 44,7% 334 42,8% Abbastanza utile 137 26,4% 16 24,2% 59 29,9% 212 27,1% Poco utile 41 7,9% 5 7,6% 18 9,1% 64 8,2% Per niente utile 23 4,4% 4 6,1% 9 4,6% 36 4,6% Totale 518 100,0% 66 100,0% 197 100,0% 781 100,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Utilità corso per tipologia di lavoro

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

dipendenti autonomi atipici, altro

Per niente utile

Poco utile

Abbastanza utile

Molto utile

Indispensabile

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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3. Il giudizio degli intervistati sui corsi La parte di rilevazione dedicata alla customer satisfaction restituisce un giudizio complessivo sull’attività formativa di segno decisamente positivo: su una scala da 1 (minimo) a 10 (massimo) il punteggio medio è di 8,5 punti, la fascia di giudizi “alta” coinvolge l’80,5% degli intervistati in target e quella “bassa” appena lo 0,6%. Entrando nel dettaglio delle dimensioni particolari legate all’esperienza, le valutazioni più alte si sono registrate sull’aspetto concernente i contenuti appresi per l’arricchimento di sé (giudizio medio 8,4; fascia alta: 79,5%), seguito dalle competenze acquisite per inserirsi nel mercato del lavoro (giudizio medio 8,0; fascia alta: 68,5%). In coda si collocano le valutazioni espresse circa l’utilità dei contatti instaurati per trovare lavoro (giudizio medio 7,7; fascia alta: 60,6%), dimensione rispetto alla quale si registrano alcuni scostamenti tra le diverse condizioni occupazionali al momento dell’intervista: la differenza tra il giudizio delle persone occupate e il giudizio delle persone in cerca di lavoro raggiunge quasi un punto (giudizio medio 7,9 vs. 7,1). Diversamente, non si rilevano scarti significativi per stato occupazionale; va tuttavia sottolineato che in generale le persone in cerca di lavoro esprimono le valutazioni più basse rispetto a tutte le dimensioni, compreso il giudizio complessivo, mentre i giudizi più positivi provengono dagli inattivi, su tutti gli aspetti tranne la spendibilità dei contatti per trovare lavoro (attività nella quale ancora non si sono cimentati). Il dettaglio di genere, invece, mostra una sostanziale omogeneità, per quanto nelle distribuzioni di frequenza dei giudizi in fasce le donne risultino leggermente più soddisfatte degli uomini, non sulla complessità del corso, ma rispetto ai diversi aspetti dell’attività formativa, quindi alle competenze acquisite (giudizio alto 72,3% vs. 66%), ai contenuti appresi (82,1% vs. 77,7%) e all’utilità dei contatti per trovare lavoro (63% vs. 59,1%).

F M Totale Media giudizio sul corso per stato occupazionale e genere N. casi Media N. casi Media N. casi Media

Le competenze acquisite per inserirsi nel mercato del lavoro 308 8,2 472 7,9 780 8,0

I contenuti appresi per l'arricchimento di sé 308 8,6 473 8,3 781 8,4 L'utilità per trovare lavoro dei contatti che ha instaurato 305 8,0 472 7,8 777 7,9

Occupati

Il corso nel suo complesso 308 8,5 472 8,4 780 8,4 Le competenze acquisite per inserirsi nel mercato del lavoro 119 7,9 174 7,8 293 7,9

I contenuti appresi per l'arricchimento di sé 118 8,3 175 8,2 293 8,3 L'utilità per trovare lavoro dei contatti che ha instaurato 111 7,3 172 7,0 283 7,1

In cerca

Il corso nel suo complesso 120 8,4 175 8,2 295 8,3 Le competenze acquisite per inserirsi nel mercato del lavoro 93 8,4 128 8,3 221 8,3

I contenuti appresi per l'arricchimento di sé 93 8,8 128 8,6 221 8,7 L'utilità per trovare lavoro dei contatti che ha instaurato

90 7,8 128 7,5 218 7,6 Inattivi

Il corso nel suo complesso 93 8,8 128 8,7 221 8,8 Le competenze acquisite per inserirsi nel mercato del lavoro 520 8,1 774 8,0 1.294 8,0

I contenuti appresi per l'arricchimento di sé 519 8,5 776 8,3 1.295 8,4 L'utilità per trovare lavoro dei contatti che ha instaurato 506 7,8 772 7,6 1.278 7,7

Totale

Il corso nel suo complesso 521 8,5 775 8,4 1.296 8,5 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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112

Le competenze acquisiteper inserirsi nel mercato del lavoro

8,0

7,9

8,3

8,0

Occupati

In cerca

Inattivi

Totali

I contenuti appresi per l'arricchimento di sé

8,4

8,3

8,7

8,4

Occupati

In cerca

Inattivi

Totali

L'utilità per trovare lavoro dei contatti che ha instaurato

7,9

7,1

7,6

7,7

Occupati

In cerca

Inattivi

Totali

Il corso nel suo complesso

8,4

8,3

8,8

8,5

Occupati

In cerca

Inattivi

Totali

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

F M Totale Giudizio 28 sul corso per genere V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

basso 3 0,6% 17 2,2% 20 1,5% medio 141 27,1% 246 31,8% 387 29,9%

Le competenze acquisite per inserirsi nel mercato del lavoro

alto 376 72,3% 511 66,0% 887 68,5% basso 1 0,2% 10 1,3% 11 0,8% medio 92 17,7% 163 21,0% 255 19,7% I contenuti appresi per l'arricchimento di sé alto 426 82,1% 603 77,7% 1.029 79,5% basso 20 4,0% 50 6,5% 70 5,5% medio 167 33,0% 266 34,5% 433 33,9% L'utilità per trovare lavoro dei contatti che ha instaurato alto 319 63,0% 456 59,1% 775 60,6% basso 1 0,2% 7 0,9% 8 0,6% medio 99 19,0% 146 18,8% 245 18,9% Il corso nel suo complesso alto 421 80,8% 622 80,3% 1.043 80,5%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015.

28 Giudizio basso: punteggi da 1 a 4, medio da 5 a 7, alto da 8 a 10

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113

L'utilità dei contatti per trovare lavoro

medio33,9%

alto60,6%

basso5,5%

Il corso nel suo complesso

basso0,6%

medio18,9%

alto80,5%

Le competenze per inseririsi nel MdL

basso1,5%

medio29,9%

alto68,5%

I contenuti per l'arricchimento di sè

basso0,8%

medio19,7%

alto79,5%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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B. Il profilo dei corsisti e i relativi esiti occup azionali Allo scopo di suddividere gli ex corsisti in gruppi, su cui tracciare dei profili da descrivere e comparare rispetto agli esiti, si è utilizzata la tecnica della cluster analisys29, considerando le seguenti variabili: genere, età, interruzioni nel ciclo scolastico, titolo di studio e stato occupazionale al momento dell’iscrizione al corso. L’analisi multivariata inizialmente ha suddiviso gli allievi in due grandi gruppi, di cui uno molto coeso e formato da studenti, giovani o giovanissimi, con titolo di studio molto basso (gruppo 1). Si è quindi ripetuta l’analisi sui casi restanti, individuando altri 8 cluster, che, per esigenza di chiarezza e leggibilità, sono stati aggregati in 6 macrogruppi30. Per rendere più immediata la comprensione dei profili individuati, si è scelto di utilizzare una metafora di tipo marittimo: i gruppi vengono descritti come fossero imbarcazioni, distinte per tipo di propulsione (remi, vela o motore, in base alle potenzialità degli allievi, legate al proprio capitale scolastico e formativo) e per lo stato di navigazione (in costruzione o in manutenzione, a seconda che si affaccino alla formazione senza o con esperienze professionali pregresse). I componenti del primo gruppo, prevalentemente minorenni, vengono descritti come “scafi”, in quanto ancora barche “in fieri”, ancora troppo acerbe per definirne la tipologia di propulsione e navigazione.

1. Profili per caratteristiche socio-demografiche

Numerosità cluster

450

93

70

258

238

110

78

0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500

G1 - Scafi

G2 - A remi in costruzione

G3 - A remi in manutenzione

G4 - A vela in costruzione

G5 - A vela in manutenzione

G6 - A motore in costruzione

G7 - A motore in manutenzione

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Gruppo 1 – Scafi Il primo cluster è quello individuato nella prima analisi e comprende i 450 allievi più giovani, tutti con livello di istruzione molto basso ed iscritti ai corsi esclusivamente come studenti. In particolare, oltre la metà dei componenti è minorenne, l’età media alla conclusione del corso è di 17,5 anni, il titolo di studio posseduto all’iscrizione non supera in alcun caso la scuola secondaria inferiore e un terzo dei membri ha vissuto bocciature, sospensioni o cambi di percorso scolastico (è il gruppo in cui prevale la dimensione della scarsa linearità del ciclo di studi). Rispetto al genere, il gruppo è composto per il 58,7% da allievi maschi.

29 TwoStep Cluster Analysis con selezione automatica del numero di cluster. 30 In particolare l’analisi aveva distinto due piccoli gruppi (80 casi in totale) sulla base del titolo di studio e della situazione nel mercato del lavoro in ingresso, che sono stati ridistribuiti in altri gruppi per similitudine (es. studenti con inoccupati; laureati vecchio ordinamento con laureati nuovo ordinamento, ecc).

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Gruppo 2 – Barche a remi in costruzione Il secondo gruppo è composto da 93 allievi, prevalentemente giovani dai 18 ai 24 anni. Differisce dal primo cluster per un’età media più alta di 4 anni e titoli di studio che, oltre alla scuola media inferiore, includono qualifiche professionali di primo livello e diplomi di scuola secondaria superiore di durata biennale o triennale. Inoltre, questi giovani si sono iscritti ai percorsi formativi come inoccupati, quindi, presumibilmente, dopo un periodo di ricerca attiva di impiego. Elementi di similitudine con gli “scafi” riguardano la quota maschile (60,2%) e la presenza di un terzo dei membri con percorsi scolastici discontinui. Gruppo 3 – Barche a remi in manutenzione Anche le 70 “barche a remi in manutenzione” hanno un livello di istruzione piuttosto basso (i titoli di studio sono distribuiti esattamente come il secondo gruppo), eppure il loro percorso scolastico è prevalentemente lineare (84,3%), mentre le traiettorie lavorative hanno subito delle fratture: si sono infatti iscritti tutti come disoccupati 31. Ciò che contraddistingue questo gruppo è l’età media molto alta (38,2 anni), che tra le donne è addirittura over 40. Restando in tema di genere, inoltre, è uno dei gruppi con la più alta presenza femminile (48,6%). Gruppo 4 – Barche a vela in costruzione Il quarto gruppo, con 258 soggetti, è il più numeroso e comprende quasi esclusivamente giovani dai 18 ai 34 anni (età media 23,6), tutti con livello di istruzione medio, un curriculum scolastico prevalentemente lineare (70,5%) e nessuna esperienza lavorativa pregressa. Si sono infatti iscritti ai corsi come inoccupati o studenti, dopo aver terminato la scuola secondaria superiore32. È il gruppo con la più alta predominanza di allievi di sesso maschile, che copre i tre quarti del totale. Gruppo 5 – Barche a vela in manutenzione Le “barche a vela in manutenzione” condividono con il cluster precedente l’elevata numerosità (238 soggetti), la distribuzione dei titoli di studio33 e la ridotta quota di interruzioni scolastiche (16,4%). Le differenze risiedono nell’età (oltre un quarto ha più di 34 anni e l’età media è di 30,9 anni), nella maggiore presenza di allieve donne (45,8%) e, soprattutto, nella posizione nel mercato del lavoro al momento dell’iscrizione ai corsi: quasi tutti i membri (97,9%) erano disoccupati al momento dell’iscrizione34. Gruppo 6 – Barche a motore in costruzione Il sesto gruppo comprende 110 giovani adulti, quasi esclusivamente tra i 25 e i 34 anni (età media 27,7), con livello di studio terziario e carriere scolastiche pressoché intatte (96,4%), che li hanno condotti direttamente alla formazione professionale, senza passare da alcuna esperienza lavorativa35. Sono il terzo gruppo per composizione femminile (48,2%). Gruppo 7 – Barche a motore in manutenzione L’ultimo gruppo si differenzia dal precedente solo per l’età più elevata (31,0 anni in media) e per avere vissuto esperienze professionali tra il conseguimento della laurea e l’iscrizione ai corsi di formazione (tutti i soggetti sono entrati in formazione da disoccupati).

31 Tutti tranne un inattivo. 32 Due allievi avevano una qualifica professionale di secondo livello e uno un certificato IFTS. 33 Tre allievi avevano una qualifica professionale di secondo livello e uno un certificato IFTS. 34 Cinque allievi erano inattivi. 35 101 inoccupati, 8 studenti e 1 inattivo.

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F M TOT. Gruppo per genere ed età media V.A V.% Età M. V.A V.% Età M. V.A V.% Età M.

G1 - Scafi 186 41,3% 17,6 264 58,7% 17,4 450 100,0% 17,5 G2 - A remi in costruzione 37 39,8% 21,5 56 60,2% 21,8 93 100,0% 21,7 G3 - A remi in manutenzione 34 48,6% 42,2 36 51,4% 34,3 70 100,0% 38,2 G4 - A vela in costruzione 64 24,8% 24,6 194 75,2% 23,3 258 100,0% 23,6 G5 - A vela in manutenzione 109 45,8% 35,4 129 54,2% 27,0 238 100,0% 30,9 G6 - A motore in costruzione 53 48,2% 27,6 57 51,8% 27,8 110 100,0% 27,7 G7 - A motore in manutenzione 38 48,7% 32,6 40 51,3% 29,6 78 100,0% 31,0 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

fino a 17 18-24 25-34 35-44 45 e oltre Gruppo per fascia d'età

V.A V.% V.A V.% V.A V.% V.A V.% V.A V.% G1 - Scafi 238 52,9% 209 46,4% 3 0,7% 0 0,0% 0 0,0% G2 - A remi in costruzione 17 18,3% 59 63,4% 11 11,8% 4 4,3% 2 2,2% G3 - A remi in manutenzione 0 0,0% 19 27,1% 7 10,0% 16 22,9% 28 40,0% G4 - A vela in costruzione 0 0,0% 191 74,0% 57 22,1% 6 2,3% 4 1,6% G5 - A vela in manutenzione 0 0,0% 91 38,2% 82 34,5% 25 10,5% 40 16,8% G6 - A motore in costruzione 0 0,0% 14 12,7% 94 85,5% 2 1,8% 0 0,0% G7 - A motore in manutenzione 0 0,0% 3 3,8% 63 80,8% 10 12,8% 2 2,6% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

livello basso livello medio livello alto Ha avuto interruzioni Gruppo per livello di istruzione e

interruzioni nel ciclo scolastico V.A V.% V.A V.% V.A V.% V.A V.%

G1 - Scafi 450 100,0% 0 0,0% 0 0,0% 149 33,1% G2 - A remi in costruzione 89 95,7% 4 4,3% 0 0,0% 27 29,0% G3 - A remi in manutenzione 66 94,3% 4 5,7% 0 0,0% 11 15,7% G4 - A vela in costruzione 0 0,0% 258 100,0% 0 0,0% 53 20,5% G5 - A vela in manutenzione 0 0,0% 238 100,0% 0 0,0% 39 16,4% G6 - A motore in costruzione 0 0,0% 0 0,0% 110 100,0% 4 3,6% G7 - A motore in manutenzione 0 0,0% 0 0,0% 78 100,0% 7 9,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Disoccupato Inoccupato Studente Inattivo Gruppo per posizione nel

mercato del lavoro all'iscrizione V.A V.% V.A V.% V.A V.% V.A V.% G1 - Scafi 0 0,0% 0 0,0% 450 100,0% 0 0,0% G2 - A remi in costruzione 0 0,0% 89 95,7% 4 4,3% 0 0,0% G3 - A remi in manutenzione 69 98,6% 0 0,0% 0 0,0% 1 1,4% G4 - A vela in costruzione 0 0,0% 224 86,8% 34 13,2% 0 0,0% G5 - A vela in manutenzione 233 97,9% 0 0,0% 0 0,0% 5 2,1% G6 - A motore in costruzione 0 0,0% 101 91,8% 8 7,3% 1 0,9% G7 - A motore in manutenzione 78 100,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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2. Profili per scelte formative ed esiti occupazion ali L’incrocio dei profili socio-anagrafici appena descritti con le scelte formative e con gli esiti occupazionali dà maggiore forma alle distinzioni interne tra i diversi tipi di fruitori della formazione professionale, in linea con le tendenze del mercato del lavoro attuale.

Obiettivi precisi

Idee non chiare

(Re)inserim adeguato

(Re)inserim con facilità Altro Gruppo per motivazioni

all'iscrizione V.A V.% V.A V.% V.A V.% V.A V.% V.A V.%

G1 - Scafi 177 39,3% 89 19,8% 157 34,9% 21 4,7% 6 1,3% G2 - A remi in costruzione 33 35,5% 4 4,3% 46 49,5% 8 8,6% 2 2,2% G3 - A remi in manutenzione 16 22,9% 5 7,1% 34 48,6% 12 17,1% 3 4,3% G4 - A vela in costruzione 71 27,5% 38 14,7% 124 48,1% 21 8,1% 4 1,6% G5 - A vela in manutenzione 65 27,3% 14 5,9% 130 54,6% 27 11,3% 2 0,8% G6 - A motore in costruzione 18 16,4% 8 7,3% 69 62,7% 12 10,9% 3 2,7% G7 - A motore in manutenzione 24 30,8% 3 3,8% 41 52,6% 7 9,0% 3 3,8% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

IeFP Triennale

PSS Blue Ec.

PSS Green Ec. OSS ITS Incl. Sociale Altri Gruppo per

tipo di corso V.A V.% V.A V.% V.A V.% V.A V.% V.A V.% V.A V.% V.A V.%

G1 - Scafi 395 87,8% 0 0,0% 1 0,2% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 54 12,0% G2 - RC 17 18,3% 2 2,2% 4 4,3% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 70 75,3% G3 - RM 2 2,9% 1 1,4% 9 12,9% 6 8,6% 0 0,0% 19 27,1% 33 47,1% G4 - VC 0 0,0% 70 27,1% 66 25,6% 1 0,4% 39 15,1% 0 0,0% 82 31,8% G5 - VM 0 0,0% 49 20,6% 73 30,7% 16 6,7% 3 1,3% 18 7,6% 79 33,2% G6 - MC 0 0,0% 36 32,7% 52 47,3% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 22 20,0% G7 - MM 0 0,0% 28 35,9% 30 38,5% 1 1,3% 0 0,0% 1 1,3% 18 23,1% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Posizione nel MdL a 12 mesi dalla conclusione del corso

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

G1 - Scafi

G2 - A remi in costruzione

G3 - A remi in manutenzione

G4 - A vela in costruzione

G5 - A vela in manutenzione

G6 - A motore in costruzione

G7 - A motore in manutenzione

Occupati In cerca Studenti Inattivi

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Occupati In cerca Studenti Inattivi Gruppo per posizione nel

mercato del lavoro a 12 mesi V.A V.% V.A V.% Tasso di

disoccupaz V.A V.% V.A V.% G1 - Scafi 188 41,8% 102 22,7% 35,2% 148 32,9% 12 2,7% G2 - A remi in costruzione 55 59,1% 32 34,4% 36,8% 4 4,3% 2 2,2% G3 - A remi in manutenzione 44 62,9% 23 32,9% 34,3% 0 0,0% 3 4,3% G4 - A vela in costruzione 187 72,5% 52 20,2% 21,8% 17 6,6% 2 0,8% G5 - A vela in manutenzione 157 66,0% 57 23,9% 26,6% 8 3,4% 16 6,7% G6 - A motore in costruzione 88 80,0% 15 13,6% 14,6% 5 4,5% 2 1,8% G7 - A motore in manutenzione 62 79,5% 14 17,9% 18,4% 0 0,0% 2 2,6% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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In particolare: Gruppo 1 – Scafi (450 soggetti) Si tratta di giovanissimi, un terzo dei quali drop out del sistema scolastico, che hanno usufruito della formazione professionale in modo complementare o sostitutivo dei percorsi tradizionali: quasi tutti questi soggetti (87,8%) hanno infatti scelto di iscriversi a un corso di istruzione e formazione professionale triennale (IeFP; la maggior presenza di maschi conferma, peraltro, come storicamente le ragazze siano più inclini a rimanere in percorsi di istruzione standard). Rispetto alle motivazioni, in questo gruppo convivono atteggiamenti antitetici: sono preponderanti gli allievi che mirano a specifiche qualifiche in funzione di un futuro inserimento (39,3%) e coloro che utilizzano i corsi per inserirsi in modo adeguato nel mercato del lavoro (34,9%), ma è rilevante anche la quota di indecisi che, non avendo ancora le idee chiare sul proprio futuro, decidono di studiare per accrescere le proprie competenze (19,8%). Possiamo considerare questo gruppo come “barche in fieri”, non ancora pronte per la navigazione e dunque non ancora sufficientemente competenti a rispondere alle esigenze del mercato del lavoro, il cui ingresso viene procrastinato. Per questi soggetti, dai profili bassi e le rotte incerte, sembra quindi improprio parlare di esiti occupazionali, in quanto la formazione professionale funge spesso da “passerella” verso l’acquisizione di un più alto livello di istruzione: un terzo degli “scafi”, infatti, dopo un anno dalla conclusione del corso, è ancora inattivo per motivi di studio, avendo scelto di frequentare il 4° anno di istruzione e fo rmazione professionale o di reinserirsi in percorsi standard. Tra gli attivi, gli esiti sono abbastanza deludenti (seppur in misura minore rispetto alle precedenti edizioni): oltre un terzo è in cerca di lavoro e, tra coloro che lavorano, la quota di “stabili” è in assoluto la più bassa (11,7%). Tuttavia è uno dei gruppi la cui mansione lavorativa è tra le più coerenti con gli obiettivi del corso frequentato; si può quindi ipotizzare che le persone formate nei percorsi IeFP rispondano in modo adeguato alle richieste di una domanda di lavoro che è quantitativamente scarsa e poco capace di stabilizzare le carriere. Gruppo 2 – Barche a remi in costruzione (93 soggett i) Rispetto alle caratteristiche socio-demografiche, questo gruppo differisce dal precedente per la maggiore età dei suoi componenti (in media 4 anni in più) e per lo stato di “persone in cerca di primo impiego”, aspetti che si traducono in motivazioni meno incerte e più orientate all’immediata occupabilità (inserimento adeguato 49,5%, facile 8,6%) e in una conseguente scelta di percorsi formativi non finalizzati alla prosecuzione degli studi, bensì più immediatamente vicini al mercato del lavoro. La quota di iscrizioni ai percorsi IeFP scende infatti al 18,3%, mentre è predominante la partecipazione agli “altri corsi” di formazione (75,3%, tra tutti i gruppi la quota nettamente più alta). Le aspettative di questi ragazzi, ancora troppo giovani e impreparati, sembrano venire deluse: sono il gruppo con il più alto tasso di disoccupazione (36,8%) e, escludendo gli “scafi”, con il tasso di occupazione più basso (59,1%) e la più alta percentuale di lavoratori atipici (25,5%). Tuttavia, la coerenza tra gli obiettivi del corso e il lavoro svolto è superiore alla media (7,6 il punteggio, solo 11,1% di bassa coerenza) e il giudizio espresso dagli intervistati è piuttosto buono (8,6 il punteggio, 89,2% di giudizio alto). Merita inoltre sottolineare che vi sono scostamenti importanti all’interno del gruppo, in relazione al titolo di studio posseduto all’iscrizione: se il tasso occupazionale scende addirittura al 54,5% tra la componente maggioritaria che aveva solo la licenza media, i 12 allievi, che già avevano conseguito una qualifica di primo livello, risultano quasi tutti inseriti alla conclusione di questa ulteriore formazione; presumibilmente si tratta di ex allievi di corsi IeFP, che, avendo deciso di proseguire il percorso formativo, sono finalmente giunti a ottimi risultati occupazionali.

Occupati In cerca Studenti Inattivi Stato occupazionale a 12 mesi per titolo di studio posseduto all’iscrizione (gruppo 2) V.A V.% V.A V.%

Tasso di disoccupaz V.A V.% V.A V.%

Nessun titolo o licenza media inferiore 42 54,5% 30 39,0% 41,7% 1 1,3% 4 5,2% Qualifica professionale di 1° livello, eventualm conseguita anche tramite apprendistato 11 91,7% 1 8,3% 8,3% 0 0,0% 0 0,0%

Diploma di scuola superiore di 2-3 anni che non consente l’iscrizione all’università. 2 50,0% 1 25,0% 33,3% 1 25,0% 0 0,0%

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Gruppo 3 – Barche a remi in manutenzione (70 sogget ti) Nell’ambito dei gruppi a scarso capitale scolastico, le “barche a remi in manutenzione” si contraddistinguono per l’alta età media, che le connota negativamente nel rapporto con il basso livello di istruzione, e per avere già avuto occasione di navigare nel mondo del lavoro. Tra questi soggetti, per metà di sesso femminile, coesistono diverse motivazioni, la maggior parte delle quali orientate a rendere più appetibili profili assai scarsi (reinserimento adeguato 48,6%, facile 17,1%) e scelte formative che riflettono il proprio status di “quote deboli” espulse dal mercato del lavoro: è il gruppo con la più alta percentuale di iscrizione ai corsi dell’asse “inclusione sociale”, destinati al reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati (27,1%) e ai corsi per “Operatore Socio Sanitario” (8,6%); una quota non trascurabile, inoltre, ha frequentato i corsi della green economy (12,9%). A dispetto della fiducia riposta nella formazione, le “barche in manutenzione” faticano più di altre a rientrare nel porto dell’occupazione (il tasso di disoccupazione è tra i più bassi; 34,3%), eppure, quando vi riescono, probabilmente in ragione delle specifiche tipologie formative (i corsi dell’asse “inclusione sociale” tendono al reinserimento duraturo nel tempo e gli OSS rispondono adeguatamente al sempre crescente bisogno di lavoro di cura di anziani e persone non autosufficienti), trovano impieghi che, rispetto a tutti gli altri gruppi, risultano relativamente stabili (36,4%), coerenti con i contenuti dei corsi frequentati (8,4 punteggio, 95,2% di coerenza medio-alta) e, una volta su cinque, in rami più alti rispetto alla qualifica Istat correlata ai corsi. Per questa ragione, probabilmente, questo gruppo esprime i giudizi migliori sulle attività formative (8,9 punteggio, 88,6% di giudizi alti) e ritengono l’attività formativa molto utile per trovare lavoro, se non indispensabile (in totale 79,5%). Gruppo 4 – Barche a vela in costruzione (258 sogget ti) Sono giovani con titoli di studio di medio livello, in larga misura maschi, che hanno scelto di non iscriversi all'università e che probabilmente considerano la formazione professionale come l’ultima integrazione al proprio curriculum, prima di entrare definitivamente nel “mare” del mercato del lavoro. L’orientamento a inserirsi professionalmente in modo adeguato coinvolge circa la metà del gruppo, ma coesistono anche, in modo contraddittorio, sia la chiarezza degli obiettivi professionali, sia l’indecisione rispetto al proprio futuro. La scelta sui corsi ricade primariamente nelle attività dei Piani di Sviluppo Settoriale, della green e della blue economy; sono inoltre il gruppo con la più alta quota di iscritti nei corsi ITS. Metaforicamente, il fatto di avere una vela rappresenta la potenziale dinamicità di queste figure sul mercato, ma, è bene sottolineare, è una spendibilità subordinata alla condizione di sapersi adattare alle fluttuazioni dei “venti” congiunturali: questo gruppo, infatti, registra ottimi impatti in termini di numero di inserimenti (tassi: occupazione 72,5%; disoccupazione 21,8%), eppure si tratta perlopiù di impieghi instabili (83,9%, la quota più alta dopo gli “scafi”) e relativamente poco coerenti con gli obiettivi formativi dei corsi (6,9 il punteggio, 13,5% la coerenza bassa, 44,6% di inserimenti in rami inferiori rispetto alla qualifica del corso). La forza di questo gruppo risiede nel fatto di avere un curriculum sostenibile e non eccessivamente vincolante in ragione del medio investimento operato per ottenerlo, caratteristica che garantisce la flessibilità necessaria per scegliere in modo mirato i corsi di formazione più utili al completamento del proprio percorso e per sapersi adattare tra le onde e le oscillazioni di un mercato sempre più turbolento e flessibile. Gruppo 5 – Barche a vela in manutenzione (238 sogge tti) Si può dire che questo cluster sia la versione del precedente con 7 anni in più e alcune esperienze lavorative alle spalle, qualità che riducono il peso dell’incertezza rispetto alle proprie prospettive formative e professionali (idee non chiare 5,9% vs. 14,7%). Per questo gruppo la formazione professionale è occasione per ridisegnare e ricucire le vele strappate dai “venti” congiunturali e rientrare in navigazione in modo adeguato e con facilità. La scelta ricade su tutte le tipologie di corso (ad esclusione degli IeFP, ovviamente) e si traduce in esiti discreti (tasso di occupazione 66,0%), dove, da una parte la maggiore età è meno appetibile per il mercato e ha l’effetto di alzare, rispetto alle vele più giovani, il tasso di disoccupazione (26,6%), dall’altra alla maggiore esperienza conseguono inserimenti nettamente meno precari (è il secondo gruppo per quota di inserimenti stabili; 25,5%) e più coerenti con il corso frequentato, che favoriscono giudizi sul corso più positivi.

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Gruppo 6 – Barche a motore in costruzione (110 sogg etti) Forti della propulsione a motore, almeno in termini di istruzione, queste giovani “barche”, neolaureate e bilanciate per genere, appaiono tuttavia ancora indecise sulle proprie rotte (registrano la più bassa percentuale di “obiettivi precisi”) e probabilmente considerano l’attività formativa come ultimo step di collaudo in vista della prima uscita dal porto, orientandosi verso le tipologie di corso più innovative: 8 allievi su 10 (la quota più alta tra tutti i gruppi) si sono iscritti ai corsi PSS della green e blue economy. Gli esiti del primo viaggio appaiono assai soddisfacenti: sono il gruppo con il tasso di occupazione più alto (80,0%), il tasso di disoccupazione più basso (appena il 14,6%) e una quota di lavoratori stabili che supera la media (23,9%). Tuttavia, un occupato su cinque ha un contratto parasubordinato o atipico, la coerenza tra i contenuti dei corsi e l’attività svolta è la più bassa di tutti i gruppi (6,8 punteggio, 15,1% coerenza bassa) e oltre la metà degli inserimenti è avvenuta a un ramo più basso rispetto alla qualifica correlata alla figura professionale del corso frequentato; elementi che portano i membri del gruppo ad esprimere i giudizi più negativi tra tutti gli intervistati (7,8 il punteggio, 60,0% di giudizi alti). Gruppo 7 – Barche a motore in manutenzione (78 sogg etti) Quest’ultimo gruppo differisce dal precedente unicamente per l’età media di 2 anni più alta, per il possesso di esperienze professionali pregresse e per maggiore chiarezza degli obiettivi professionali (obiettivi precisi 30,8% vs. 16,4%). Queste differenze, tuttavia, non hanno alcun effetto rilevante né sulla scelta della tipologia di corso in cui iscriversi, né sugli esiti occupazionali, a parte una leggera maggiore coerenza tra attività formativa e attività lavorativa svolta, che potrebbe spiegare le valutazioni espresse, lievemente più positive rispetto a quelle rilasciate dalle “barche a motore in costruzione”.

Dipendenti indeterminato

Dipendenti a termine Atipici e altro

Autonomi senza

dipendenti

Autonomi con

dipendenti Gruppo per

stabilità lavorativa V.A V.% V.A V.% V.A V.% V.A V.% V.A V.%

G1 - Scafi 22 11,7% 74 39,4% 85 45,2% 7 3,7% 0 0,0% G2 - A remi in costruzione 7 12,7% 30 54,5% 14 25,5% 1 1,8% 3 5,5% G3 - A remi in manutenzione 16 36,4% 18 40,9% 8 18,2% 2 4,5% 0 0,0% G4 - A vela in costruzione 26 13,9% 115 61,5% 30 16,0% 12 6,4% 4 2,1% G5 - A vela in manutenzione 38 24,2% 79 50,3% 29 18,5% 9 5,7% 2 1,3% G6 - A motore in costruzione 19 21,6% 37 42,0% 18 20,5% 12 13,6% 2 2,3% G7 - A motore in manutenzione 13 21,0% 24 38,7% 13 21,0% 10 16,1% 2 3,2% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

coerenza bassa coerenza giudizio alto giudizio Gruppo per coerenza tra mansione e

corso e giudizio complessivo sul corso V.A V.% valore medio V.A V.% valore medio G1 - Scafi 13 7,0% 7,77 407 90,4% 8,94 G2 - A remi in costruzione 6 11,1% 7,63 83 89,2% 8,59 G3 - A remi in manutenzione 2 4,8% 8,36 62 88,6% 8,94 G4 - A vela in costruzione 25 13,5% 6,92 182 70,8% 8,01 G5 - A vela in manutenzione 20 12,8% 7,32 187 78,6% 8,31 G6 - A motore in costruzione 13 15,1% 6,78 66 60,0% 7,75 G7 - A motore in manutenzione 8 13,3% 7,02 56 71,8% 7,91 Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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Tasso di occupazione

0% 20% 40% 60% 80% 100%

G1 - Scafi

G2 - A remi in costruzione

G3 - A remi in manutenzione

G4 - A vela in costruzione

G5 - A vela in manutenzione

G6 - A motore in costruzione

G7 - A motore in manutenzione

Tasso di disoccupazione

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40%

G1 - Scafi

G2 - A remi in costruzione

G3 - A remi in manutenzione

G4 - A vela in costruzione

G5 - A vela in manutenzione

G6 - A motore in costruzione

G7 - A motore in manutenzione

Quota di lavoratori stabili

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40%

G1 - Scafi

G2 - A remi in costruzione

G3 - A remi in manutenzione

G4 - A vela in costruzione

G5 - A vela in manutenzione

G6 - A motore in costruzione

G7 - A motore in manutenzione

Coerenza media tra corso e lavoro

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

G1 - Scafi

G2 - A remi in costruzione

G3 - A remi in manutenzione

G4 - A vela in costruzione

G5 - A vela in manutenzione

G6 - A motore in costruzione

G7 - A motore in manutenzione

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

inseriti nello stesso ramo

inseriti in ramo superiore

inseriti in ramo inferiore Gruppo per confronto tra qualifica Istat di

inserimento e del corso (CP20111 a 1 digit) V.A V.% V.A V.% V.A V.%

G1 - Scafi 108 57,4% 34 18,1% 46 24,5% G2 - A remi in costruzione 37 67,3% 5 9,1% 13 23,6% G3 - A remi in manutenzione 28 63,6% 9 20,5% 7 15,9% G4 - A vela in costruzione 72 38,7% 31 16,7% 83 44,6% G5 - A vela in manutenzione 72 45,9% 25 15,9% 60 38,2% G6 - A motore in costruzione 28 31,8% 13 14,8% 47 53,4% G7 - A motore in manutenzione 19 30,6% 4 6,5% 39 62,9% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

indispensabile molto utile abbastanza utile poco utile per niente

utile Gruppo per giudizio sull'utilità del corso per trovare lavoro

V.A V.% V.A V.% V.A V.% V.A V.% V.A V.% G1 - Scafi 39 20,7% 76 40,4% 50 26,6% 21 11,2% 2 1,1% G2 - A remi in costruzione 8 14,5% 23 41,8% 19 34,5% 4 7,3% 1 1,8% G3 - A remi in manutenzione 10 22,7% 25 56,8% 6 13,6% 2 4,5% 1 2,3% G4 - A vela in costruzione 37 19,8% 73 39,0% 51 27,3% 14 7,5% 12 6,4% G5 - A vela in manutenzione 22 14,0% 77 49,0% 40 25,5% 7 4,5% 11 7,0% G6 - A motore in costruzione 8 9,1% 32 36,4% 31 35,2% 12 13,6% 5 5,7% G7 - A motore in manutenzione 11 17,7% 28 45,2% 15 24,2% 4 6,5% 4 6,5% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

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123

Lo schema seguente riassume le caratteristiche e gli esiti dei profili descritti.

In costruzione In manutenzione

Scafi (barche in fieri)

Gruppo 1

Maschi 58,7% Fino a 24 anni 99,3% - età media 17,5

Basso livello di istruzione 100% NO interruzioni ciclo scolastico 66,9%

Iscritti come Studenti 100%

IeFP triennali 87,8%

Disoccupazione alta e studenti 32,9% Stabilità bassissima

Coerenza superiore alla media Giudizi molto alti

Barche a remi

Gruppo 2

Maschi 60,2% 18-24 anni 63,4% - età media 21,7

Molto basso livello di istruzione 95,7% NO interruzioni ciclo scolastico 71,0%

Iscritti come Inoccupati 95,7%

Altri corsi 75,3%

Disoccupazione altissima Stabilità bassa

Coerenza superiore alla media Giudizi alti

Gruppo 3

Maschi 51,4% Oltre i 34 anni 62,9% - età media 38,2 Molto basso livello di istruzione 94,3% NO interruzioni ciclo scolastico 84,3%

Iscritti come Disoccupati 98,6%

Inclusione sociale 27,1%

Disoccupazione alta e studenti 14,8% Stabilità molto alta

Coerenza molto superiore alla media Giudizi molto alti

Barche a vela

Gruppo 4

Maschi 75,2% 18-34 anni 96,1% - età media 23,6

Medio livello di istruzione 100% NO interruzioni ciclo scolastico 79,5%

Iscritti come Inoccupati 86,8%

PSS 52,7%, ITS 15,1%

Disoccupazione bassa Stabilità bassa

Coerenza bassa Giudizi bassi

Gruppo 5

Maschi 54,2% 18-34 anni 72,7% – età media 30,9

Medio livello di istruzione 100% NO interruzioni ciclo scolastico 83,6%

Iscritti come Disoccupati 97,9%

Tutte le tipologie di corso

Disoccupazione in linea Stabilità alta

Coerenza nella media Giudizi alti

Barche a motore

Gruppo 6

Maschi 51,8% 25-34 anni 85,5% - età media 27,7

Alto livello di istruzione 100% NO interruzioni ciclo scolastico 96,4%

Iscritti come Inoccupati 91,8%

PSS 80,0%

Disoccupazione molto bassa Stabilità alta

Coerenza inferiore alla media Giudizi bassi

Gruppo 7

Maschi 51,3% 25-44 anni 93,6% - età media 31,0

Alto livello di istruzione 100% NO interruzioni ciclo scolastico 91,0%

Iscritti come Disoccupati 100%

PSS 74,4%

Disoccupazione bassa Stabilità alta

Coerenza inferiore alla media Giudizi bassi

Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015.

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124

3. Riflessioni conclusive

In conclusione, la profilazione degli intervistati ha portato alla netta separazione tra il vasto gruppo degli “scafi”, ovvero giovani studenti che, con profili bassi e rotte incerte, confidano nella bussola orientativa della formazione professionale, interpretandola come “ponte” verso una carriera formativa più ampia, e un universo più articolato di soggetti, con motivazioni, scelte ed esiti più vari ed eterogenei.

Trasversalmente ai diversi profili, lo sguardo di genere rileva una maggiore presenza di donne nei gruppi altamente istruiti e, viceversa, nelle quote più deboli del mercato del lavoro, mentre sembrerebbe che per le giovani diplomate la formazione professionale sia una scelta secondaria, rispetto alla continuazione degli studi universitari.

Dal confronto tra i diversi gruppi, emerge che, a bassi capitali di istruzione, tendenzialmente corrispondono tassi di disoccupazione più alti, ma anche inserimenti più pertinenti ai contenuti appresi in formazione, che si traducono in valutazioni migliori espresse dagli ex allievi. Viceversa, la laurea – arricchita da percorsi professionali ad essa correlati – si conferma un buon propulsore verso il successo occupazionale, almeno in termini di inserimenti, eppure, le “quote forti”, se da una parte rivelano maggiore agilità rispetto ad altri nell’entrare e rimanere nel mercato del lavoro, dall’altra vi si muovono con rapporti lontani dal modello fordista, quindi con contratti flessibili ed esperienze di lavoro parasubordinato o atipico. Inoltre, spesso le aspettative dei laureati vengono deluse, con impieghi poco soddisfacenti, sia rispetto ai contenuti, sia rispetto agli inquadramenti, producendo valutazioni non sempre positive.

In generale si osserva che, ad esiti occupazionali più elevati, tendenzialmente corrispondono inserimenti più precari e meno pertinenti alle attività formative frequentate; capovolgendo la prospettiva, si può ipotizzare non sia (solo?) la diversa offerta formativa a produrre maggiore occupazione e la conseguente maggiore flessibilità, bensì sia la minore propensione dei soggetti – determinata a sua volta dal capitale formativo e professionale di ciascuno – ad accettare forme di lavoro più precarie e flessibili a generare tassi di disoccupazione più preoccupanti.

In questa interpretazione sembrerebbero risiedere anche le buone performance dei gruppi dei diplomati, che, più giovani e meno ancorati al proprio titolo di studio, trovano nella formazione professionale la spinta giusta per affrontare il mare agitato del mercato del lavoro.

Va inoltre evidenziato il ruolo delle motivazioni a suffragio delle scelte formative, che, quando legate ad obiettivi professionali precisi producono tassi occupazionali di quasi venti punti percentuali in più, rispetto all’incertezza sulle traiettorie e alla scelta di iscriversi a un percorso formativo allo scopo di accrescere genericamente le proprie competenze.

Occupati In cerca Studenti Inattivi Stato occupazionale a 12 mesi per motivazioni all'iscrizione (gruppi da 2 a 7) V.A V.% V.A V.%

Tasso di disoccupaz V.A V.% V.A V.%

Avevo obiettivi professionali ben precisi, che necessitavano di questa qualifica

178 78,4% 37 16,3% 17,21% 7 3,1% 5 2,2%

Non avevo ancora le idee chiare su quello che volevo fare, così ho pensato di dedicarmi alla formazione

43 59,7% 16 22,2% 27,12% 8 11,1% 5 6,9%

Per (re)inserirmi nel mondo del lavoro in modo adeguato 308 69,4% 110 24,8% 26,32% 15 3,4% 11 2,5%

Per (re)inserirmi nel mondo del lavoro con facilità 55 63,2% 26 29,9% 32,10% 1 1,1% 5 5,7% Altro 9 52,9% 4 23,5% 30,77% 3 17,6% 1 5,9% Fonte: ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi - Elaborazioni su dati indagine diretta annualità 2015

Tornando alla metafora marittima, è suggestivo valutare l’efficacia degli strumenti di navigazione in relazione alla capacità delle “barche” di disegnare e mantenere le proprie rotte: è evidente come la mancanza di orientamento possa pregiudicare l’esito del viaggio, a prescindere dalla propulsione del mezzo o dallo stato dei mari. Al di là del capitale scolastico e professionale di partenza e della qualificazione di arrivo, a rendere più competitivi i diversi profili professionali concorrono dunque l’orientamento e la chiarezza degli obiettivi che si perseguono.

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125

VI. LA SINTESI DEI DATI A LIVELLO TERRITORIALE Di seguito si riportano dei prospetti di sintesi dei dati relativi ai diversi territori di attuazione delle attività formative.

A. Genova

Allievi Intervistati300

Allievi Reperibili366

Allievi Formati Finali424

Allievi Programmati476

Allievi Iniziali455

Intervistati / Qualificati78%

Intervistati / Reperibili82%

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Allievi Formati Qualificati386

30CORSI

Allievi Intervistati300

IN TARGET286

NON in target(*occupati

all’iscrizione o durante il corso)

14

Uomini6

Donne8

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Posizione nel mercato del lavoro al momento dell’is crizione al corso

Donne117

Uomini169

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126

Occupati12945%

IN TARGET286

In cerca58

20%

Inattivi4

1%

Uomini16959%

Uomini66

39%

Donne63

54%

Uomini40

24%

Donne18

15%

Posizione nel mercato del lavoro al momento dell’in tervista

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Donne11741%

Studenti95

33%

Uomini60

36%

Uomini3

2%

Donne35

30%

Donne1

1%

Occupati129

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Tipologia di lavoro e stabilità

V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Lavoro dipendente a tempo

indeterminato11 17% 10 15% 21 16%

Lavoro dipendente

a termine33 52% 29 44% 62 48%

Lavoro parasubordinato,

atipico, altro19 30% 25 38% 44 34%

Lavoro in proprio senza

dipendenti e/o collaboratori0 0% 2 3% 2 2%

Lavoro in proprio con

dipendenti e/o collaboratori0 0% 0 0% 0 0%

Totale 63 100% 66 100% 129 100%

Tipo di lavoro

per genere

F M Totale

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127

B. Imperia

Allievi Intervistati134

Allievi Reperibili170

Allievi Formati Finali183

Allievi Programmati214

Allievi Iniziali203

Intervistati / Qualificati77%

Intervistati / Reperibili79%

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Allievi Formati Qualificati175

13CORSI

Allievi Intervistati134

IN TARGET131

NON in target(*occupati

all’iscrizione o durante il corso)

3

Uomini2

Donne1

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Posizione nel mercato del lavoro al momento dell’is crizione al corso

Donne68

Uomini63

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128

Occupati68

52%

IN TARGET131

In cerca42

32%

Inattivi8

6%

Uomini63

48%

Uomini34

54%

Donne34

50%

Uomini17

27%

Donne25

37%

Posizione nel mercato del lavoro al momento dell’in tervista

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Donne68

52%

Studenti13

10%

Uomini10

16%

Uomini2

3%

Donne3

4%

Donne6

9%

Occupati68

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Tipologia di lavoro e stabilità

V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Lavoro dipendente a tempo

indeterminato7 21% 7 21% 14 21%

Lavoro dipendente

a termine12 35% 15 44% 27 40%

Lavoro parasubordinato,

atipico, altro12 35% 10 29% 22 32%

Lavoro in proprio senza

dipendenti e/o collaboratori3 9% 2 6% 5 7%

Lavoro in proprio con

dipendenti e/o collaboratori0 0% 0 0% 0 0%

Totale 34 100% 34 100% 68 100%

Tipo di lavoro

per genere

F M Totale

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129

C. La Spezia

Allievi Intervistati252

Allievi Reperibili281

Allievi Formati Finali300

Allievi Programmati477

Allievi Iniziali423

Intervistati / Qualificati85%

Intervistati / Reperibili90%

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Allievi Formati Qualificati296

19CORSI

Allievi Intervistati252

IN TARGET225

NON in target(*occupati

all’iscrizione o durante il corso)

27

Uomini9

Donne18

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Posizione nel mercato del lavoro al momento dell’is crizione al corso

Donne115

Uomini110

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130

Occupati13962%

IN TARGET225

In cerca52

23%

Inattivi115%

Uomini11049%

Uomini75

68%

Donne64

56%

Uomini22

20%

Donne30

26%

Posizione nel mercato del lavoro al momento dell’in tervista

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Donne11551%

Studenti23

10%

Uomini9

8%

Uomini4

4%

Donne14

12%

Donne7

6%

Occupati139

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Tipologia di lavoro e stabilità

V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Lavoro dipendente a tempo

indeterminato16 25% 17 23% 33 24%

Lavoro dipendente

a termine18 28% 38 51% 56 40%

Lavoro parasubordinato,

atipico, altro29 45% 17 23% 46 33%

Lavoro in proprio senza

dipendenti e/o collaboratori1 2% 1 1% 2 1%

Lavoro in proprio con

dipendenti e/o collaboratori0 0% 2 3% 2 1%

Totale 64 100% 75 100% 139 100%

Tipo di lavoro

per genere

F M Totale

Page 131: Il monitoraggio 2015/2016 · e della verifica/valutazione degli esiti dei corsi DGR 648/16 Il monitoraggio 2015/2016 (programmazione 2007-2013) Il monitoraggio degli esiti dei corsi

131

D. Savona

Allievi Intervistati195

Allievi Reperibili231

Allievi Formati Finali269

Allievi Programmati303

Allievi Iniziali303

Intervistati / Qualificati81%

Intervistati / Reperibili84%

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Allievi Formati Qualificati241

18CORSI

Allievi Intervistati195

IN TARGET192

NON in target(*occupati

all’iscrizione o durante il corso)

3

Uomini1

Donne2

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Posizione nel mercato del lavoro al momento dell’is crizione al corso

Donne91

Uomini101

Page 132: Il monitoraggio 2015/2016 · e della verifica/valutazione degli esiti dei corsi DGR 648/16 Il monitoraggio 2015/2016 (programmazione 2007-2013) Il monitoraggio degli esiti dei corsi

132

Occupati10253%

IN TARGET192

In cerca51

27%

Inattivi6

3%

Uomini10153%

Uomini49

49%

Donne53

58%

Uomini32

32%

Donne19

21%

Posizione nel mercato del lavoro al momento dell’in tervista

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Donne91

47%

Studenti33

17%

Uomini16

16%

Uomini4

4%

Donne17

19%

Donne2

2%

Occupati102

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Tipologia di lavoro e stabilità

V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Lavoro dipendente a tempo

indeterminato6 11% 10 20% 16 16%

Lavoro dipendente

a termine27 51% 22 45% 49 48%

Lavoro parasubordinato,

atipico, altro18 34% 14 29% 32 31%

Lavoro in proprio senza

dipendenti e/o collaboratori2 4% 2 4% 4 4%

Lavoro in proprio con

dipendenti e/o collaboratori0 0% 1 2% 1 1%

Totale 53 100% 49 100% 102 100%

Tipo di lavoro

per genere

F M Totale

Page 133: Il monitoraggio 2015/2016 · e della verifica/valutazione degli esiti dei corsi DGR 648/16 Il monitoraggio 2015/2016 (programmazione 2007-2013) Il monitoraggio degli esiti dei corsi

133

E. DP (Corsi a diretta attuazione regionale)

Allievi Intervistati504

Allievi Reperibili672

Allievi Formati Finali701

Allievi Programmati797

Allievi Iniziali788

Intervistati / Qualificati73%

Intervistati / Reperibili75%

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Allievi Formati Qualificati686

54CORSI

Allievi Intervistati504

IN TARGET463

NON in target(*occupati

all’iscrizione o durante il corso)

41

Uomini31

Donne10

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Posizione nel mercato del lavoro al momento dell’is crizione al corso

Donne130

Uomini333

Page 134: Il monitoraggio 2015/2016 · e della verifica/valutazione degli esiti dei corsi DGR 648/16 Il monitoraggio 2015/2016 (programmazione 2007-2013) Il monitoraggio degli esiti dei corsi

134

Occupati34374%

IN TARGET463

In cerca92

20%

Inattivi102%

Uomini33372%

Uomini24975%

Donne94

72%

Uomini64

19%

Donne28

22%

Posizione nel mercato del lavoro al momento dell’in tervista

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Donne13028%

Studenti184%

Uomini165%

Uomini4

1%

Donne2

2%

Donne6

5%

Stabilità del lavoro per genere

20%

80%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

Lavoratori stabili Lavoratori non stabili

Tot.FM

Occupati343

MonitoraggioMonitoraggio 2015/162015/16

Fonte: Elaborazioni ALFA - Servizio Monitoraggio e Analisi su dati Regione Liguria FP-Open/LEO e indagine diretta

Tipologia di lavoro e stabilità

V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.%

Lavoro dipendente a tempo

indeterminato13 14% 44 18% 57 17%

Lavoro dipendente

a termine49 52% 134 54% 183 53%

Lavoro parasubordinato,

atipico, altro15 16% 38 15% 53 15%

Lavoro in proprio senza

dipendenti e/o collaboratori15 16% 25 10% 40 12%

Lavoro in proprio con

dipendenti e/o collaboratori2 2% 8 3% 10 3%

Totale 94 100% 249 100% 343 100%

Tipo di lavoro

per genere

F M Totale