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CHIUSURA AL TRAFFICO NELLE ORE SERALI? ANNO VII, NUMERO 5 MAGGIO 2010 € 1,00

IL MENANTE N. 5 - MAGGIO 2010

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Mensile di cronaca, politica, news, sport, attività su Fasano (Brindisi) e dintorni.

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CHIUSURA AL TRAFFICONELLE ORE SERALI?

ANNO VII, NUMERO 5MAGGIO 2010

€ 1,00

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pag. 2 maggio 2010

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VOGLIA DI LAVORARE SALTAMI ADDOSSO!

pag. 3maggio 2010

Caro direttore, ha mai fatto caso al tragitto che un operatore

ecologico (comunemente detto “spazzino”) compie nell'arco

della sua giornata? Io sì! L'immancabile sosta al bar non manca

mai. Certo, l'irrefrenabile bisogno fisiologico può cogliere

chiunque nelle ore di lavoro, ma la ripetitività con la quale

questo accade è stupefacente. Mi sono sempre chiesta come

funzionasse la suddivisione del lavoro di un operatore

ecologico; presumo che Fasano sia suddivisa in zone che

vengono assegnate al suddetto. Ma abitando nelle stradine

mi è spesso capitato di non vedere neanche l'ombra di uno

spazzino intento alla sua opera, mentre in qualche bar vicino

notavo non solo l' ombra ma anche il proprietario della stessa.

Se quelle stradine sono pulite (o quasi), lo si deve al comune

cittadino che spazza la zona circostante la propria casa.

Sorge quindi spontanea la rabbia nel vedere che chi possiede

un lavoro (ciò che, con i tempi che corrono, deve essere

considerata una vera fortuna) percepisce uno stipendio

senza, apparentemente, dare la sensazione che se lo stia

meritando. Magari a discapito di chi farebbe carte false non

solo per avere quel posto di lavoro ma dimostrando anche di

meritarselo. Sarebbe opportuno che venissero svolti

maggiori controlli con persone più competenti. Un

suggerimento che, se accolto, sarebbe sicuramente

apprezzato dal comune cittadino.

Manuela Mulè

Gentilissima signora, la sua lettera ci offre l'opportunità di ritornare su un argomento che abbiamo trattato tante volte. Che qualcosa non funzioni nella gestione del servizio di raccolta e smaltimento del pattume cittadino è sotto gli occhi di tutti. Le dico di più: in altri momenti, nel tentativo di sensibilizzare la Pubblica Amministrazione sulla materia, abbiamo descritto la “ solerzia” con cui i gestori del servizio battono cassa e la superficialità con cui onorano gli impegni contrattuali. Ogni tentativo è risultato vano. Per quanto riguarda gli operatori ecologici, non possiamo – non sarebbe neppure giusto – fare di tutta l'erba un fascio; tra l'altro, abbiamo la netta impressione che il territorio comunale si vada depauperando di queste figure professionali ogni giorno che passa.

Lo scorso 27 aprile, Nichi Vendola è stato proclamato dalla Commissione elettorale della Corte d'Appello, Presiden-te della Regione Puglia. Nello stesso pomeriggio ha reso nota la composizione della nuova Giunta regionale. Quattordici Assessori, sette donne e sette uomini. Non sono mancati, come nelle migliori tradizioni, delusioni e musi lunghi; c'è sempre qualcosa che può essere immaginata in maniera diversa, dipende da come ci si avventura nell'esercizio di spaccare il capello in due; in questi momenti vi è sempre chi crede di saper far meglio. Da parte sua, il Presidente Vendola ha fatto comprendere da subito di avere le idee chiare. Dopo aver reso pubblica la composi-zione della squadra, infatti, ha esplicitato il suo pensiero: “ho ascoltato tutti - ha detto - e dopo ho deciso esercitando le mie prerogative che trovano il loro fondamento nella legge, ma anche nel mandato assegna-tomi dal popolo. Con le mie scelte - ha affermato - ho rispettato i Pugliesi”. Oggi, a qualche giorno dall'insedia-mento della nuova Giunta, si può sicuramente affermare che il nuovo esecutivo, questo è il convincimento prevalente, interpreta, per dirla con le parole dello stesso Presidente, “un mix legato alla storia dei partiti di centrosinistra, alle vicende dei singoli, alle loro battaglie per il bene comune”. In buona sostanza, una Giunta che mira a garantire la continui-tà dell'opera di cambiamento della Regione Puglia avviata nel 2005 e fortemente voluta dai Pugliesi e da tutte le forze politiche del centrosinistra. Quello pugliese è un modello di governo da imitare in diversi campi e che rappresenta l'Italia che usa il ragionamento e sa svi luppare proposte uti l i all'intero Paese. Un Popolo e una classe dirigente capaci di lavorare insieme; questo si sta

realizzando in Puglia, nonostan-te la consapevolezza che la strada da percorrere è lunga e irta di ostacoli. Il primo ostacolo da superare è l 'egoismo leghista che condiziona le scelte del Governo centrale, a discapito delle Regioni del Sud. Non vi è alcun bisogno di mutuare i tardivi commenti del Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, per comprendere che il rafforzato potere della Lega Nord, dopo gli ultimi risultati elettorali, rappresenta un freno che renderà più difficile l'uscita dell'intero Paese dalla crisi economica. I l modello di federalismo che hanno in mente i leghisti Bossi e Tremon-ti, confezionato a danno delle Regioni meridionali, amplifiche-rà la condizione di un Paese che marcia a due velocità. Si ripeteranno fatti già accaduti come per i fondi Fas, dapprima congelati e poi sottratti al destinatario originario, per pagare le multe sulle quote latte collezionate dagli alleva-tori del Nord. Manovre che giovano solo alla Lega Nord che impone e piglia tutto; riesce persino a fare eleggere il figlio di Bossi, apoteosi del nulla assoluto. L'avanzata del partito della Lega Nord forag-giato dai più incalliti leghisti d'Italia, Berlusconi e Tremonti, rende l'Italia e le Regioni meridionali sempre più deboli. Anche per questi motivi, la nuova Giunta regionale, a partire dal fasanese Fabiano Amati, cui il Presidente ha affidato le importanti deleghe alle Opere Pubbliche e alla Protezione Civile, deve conti-nuare nell'opera di ammoder-namento della Puglia. I prossimi cinque anni devono servire alla Puglia e ai Pugliesi per far prevalere l'idea di una Regione capace di competere e vincere le sfide del terzo millennio in Italia, in Europa e nel mondo intero.

Aldo Carbonaro

LAVORARE INSIEME L E T T E R E A L D I R E T T O R E

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pag. 4 maggio 2010

IL DISORDINE DEI NOSTRI MERCATIIl Comune incontra l'economia locale, ascolta le esigenze, cerca soluzioni valide per risolvere i mille problemi della Fasano che lavora. In uno degli ultimi incontri tenutisi con i commercianti sono stati affrontati i soliti problemi: chiudere o meno il traffico nel centro cittadino, quale soluzione trovare per rendere più fruibili le attività ubicate in piazza Ciaia e nei due corsi principali. Soliti problemi, soluzioni che mai accontenteranno tutti i commercianti. L'Assessore Pagliara, tra i vari provvedimenti che intende adottare, si lascia “scappare” due notizie molto interessanti su una branca del commercio spesso dimenticata, i commercianti ambulanti. Nuove notizie sui mercatini stagionali nelle località marine e nel centro cittadino.Assessore Pagliara, nuove notizie inerenti l'area mercatale di Torre Canne?Stiamo provvedendo ad attrezzare una nuova area, come già comunicato. L'attesa è dovuta alla chiusura dell'accordo con i proprietari, mancano solo piccoli particolari. Poi avvieremo l'iter di nostra competenza. Nel frattempo stiamo provvedendo a bituma-re parte dell'area attualmente occupata dai commercianti, area attualmente pavimentata in pietrisco che non offre una idonea sistemazione degli stessi venditori e degli acquirenti.Per quanto riguarda l'area di Savelletri? Al momento nulla di nuovo, solo idee. Per questo mercato non prevediamo cambiamenti nel prossimo futuro.Che ci dice sull'individuazione di un'area polifunzionale a Fasano dove poter spostare l'attuale provvisorio mercato settimanale? E' idonea l'area a valle di via Giardinelli?L'area indicata ha due problemi: un vincolo idrogeologico e un costo. L'area risulta ideale per l'ubicazione ma bisognerebbe prima acquisirla dai proprietari. In caso di esproprio si tratterebbe di mettere in bilancio 500, 600 mila euro. Bisognerebbe indicare tale area come di pubblica utilità. L'area ha tra l'altro un vincolo caduca-

to e bisognerebbe ritipizzarla come area adibita a parcheggio. Fermo restando che ci sarebbe bisogno di pareri inerenti il vincolo idrogeologico. Non vedo una soluzione a breve. Forse la soluzione migliore sarebbe quella di un project financing, già ipotizzato anni fa. Privati che investono e concedono al Comune per una sessantina di giorni l'anno l'utilizzo dell'area.Per quanto riguarda la festa di Torre Canne, novità?In un'ordinanza già pubblicata, i commercianti non avrebbero potuto svolgere attività durante i giorni della festa del borgo marinaro. Forse, però, cambiere-mo qualcosa… E' chiaro dunque che i problemi dei negozianti sono difficilmente risolvibili se non con la collabora-zione dei vigili e un nuovo piano di viabilità, così come la realizzazio-ne di un'area polifunzionale a Fasano è rimessa alla bontà dei privati, visto che le casse comuna-

li languono orridamente. L'Assessore, almeno, tenta di mettere ordine tra i commercianti ambulanti. Categoria che spesso è stata usata per giochi politici di basso profilo. Come già dichiarato nella riunione pubblica, lotta agli abusivi stanziali e itineranti (venditori di fiori e di pesce). A Torre Canne, tra abusivi italiani e non, c'era anche chi apriva le bancarelle tra il fango. Una nuova sistemazione attrezzata con servizi igienici e punti luce per un mercato idoneo a cittadini del 2010 è finalmente in programma. Nel frattempo, si provvede a rendere più salubre l'area attuale, forse con qualche mugugno da parte di chi è preposto al controllo. Forse la situazione attuale fa comodo a qualcuno, non sono ipotizzabili altre risposte. Se ci si sposta nei paesi vicini, invece, c'è rispetto delle regole: il commerciante moroso viene “richiamato” all'effettuazione dei pagamenti, quello abusivo viene allontanato. A Torre Canne, purtroppo, succede anche altro. Il giorno della festa patronale, per esempio, non è previsto un mercatino. I commercianti, che hanno pagato il posteggio per tutto il periodo estivo, se vogliono aprire, sembra che debbano sborsare agli organizzatori della festa una somma di circa quaranta euro. Però durante una festa, se un commerciante già paga per usufruire di quell'area in quello stesso periodo, si potrebbe al più donare un'offerta libera. Se invece si è obbligati a pagare un posteggio e non si è tenuti a farlo (anche perché si è già provveduto in tal senso versando alle casse comuna-li), qualcosa non va. E' possibile che chi non rispetta le regole venga considerato un “drittone”?

Gianluca Monopoli

72015 FASANO (BR)Via Bari Evoli, 31 - cell. 335.8406325

RedazioneVia F.lli Rosselli, 51 - Fasano

tel./fax [email protected]

mensile

Direttore responsabileAldo Carbonaro

[email protected]

iscritto col n. 3/04nel Registro della Stampa

presso il Tribunaledi Brindisi

www.ilmenante.it

Anno VII - n. 5Chiuso il 10 maggio 2010

Grafica - donlegroStampa

Martano Editrice srl - Lecce

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pag. 5maggio 2010

CHIUSURA DEL TRAFFICO NELLE ORE SERALI?

Nelle ultime settimane si è fatto molto intenso il dialogo tra i commercianti degli eserci-zi ubicati in parte di via San Francesco, via Carlo Alberto, e Piazza Ciaia e l'Assessore Sergio Pagliara, in merito alla possibilità ipotizzata dall'am-ministrazione di chiudere il traffico in quelle vie tra le ore 19 e le 21, dal lunedì e il venerdì. Un'ipotesi del genere, certa-mente sensata e analoga a quanto già succede nei paesi limitrofi, non ha trovato il consenso dei commercianti. «Noi tutti, titolari di esercizi commerciali ubicati in Via San Francesco, in Via Carlo Alberto e parte di Piazza Ciaia – hanno scritto parte di essi al Sindaco Lello Di Bari -, possiamo com-prendere la necessità in deter-minati momenti (manifesta-zioni pubbliche, manifestazio-n i a s c o p o b e n e f i c o e quant'altro) di snellire la circo-lazione stradale ma non ci sembra affatto giusto che sistematicamente dal lunedì al sabato dalle ore 19 alle ore 21 i vigili urbani interdicano il traffico sulla parte finale di Via San Francesco e su Via Carlo Alberto compresa anche parte di Piazza Ciaia, penalizzandoci vistosamente e pesantemen-te, in quanto, non essendoci passaggio di auto e non facen-do sfruttare i parcheggi adibiti, i nostri clienti non possono raggiungerci. Tale situazione non pare assolutamente equa, in quanto penalizza esclusiva-mente noi esercenti in tali spazi a vantaggio di altri nego-zi commerciali ubicati in altre zone della città. In tutte le campagne elettorali, un punto saliente e primario del pro-gramma è sempre stato quello di aiutare noi giovani (impren-ditori e non) ma, così facendo, si stanno indirizzando le nostre attività verso il baratro, tenuto conto anche della situazione economica nazionale generale in atto. La nostra esplicita

richiesta – continuano i com-mercianti - è che, sulla base di un adeguato e paritario piano del traffico che non penalizzi nessun commerciante, le chiusure al traffico vengano disposte alternativamente sulle diverse arterie principali della nostra città». Le perples-sità, leggendo questa missiva, sono evidenti. Si parla infatti di zone con possibilità di par-cheggio decisamente limitata, e tra l'altro abbastanza illogico sembra l'accostamento tra passaggio delle auto e possibi-l i t à d i r a g g i u n g i m e n t o dell'esercizio commerciale. Una riflessione ci sembra dovuta: chiunque abbia inten-zione di fare acquisti nei nego-zi situati nelle vie interessate, difficilmente lo farà recandosi in macchina con l'intenzione di parcheggiare esattamente in prossimità di essi. Il problema dei parcheggi, nella nostra città, è reale e da non sottova-lutare, e improbabile appare la possibilità che un provvedi-mento del genere possa pena-lizzare i commercianti in que-sto senso. D'altro canto, tutto ciò permetterebbe a molte altre persone in più di poter camminare liberamente in quelle zone e di raggiungere

facilmente il centro cittadino a piedi. In via Carlo Alberto il traffico in quelle ore è esaspe-rato e rende la vita impossibile ai pedoni. Per non parlare della importante riduzione che si avrebbe nei livelli di smog e inquinamento. Un provvedi-mento, quello ventilato dal Comune, più che sensato. A seguito di questa lettera si sono susseguiti gli incontri tra gli esercenti e l'Assessore Sergio Pagliara, al quale abbia-mo posto alcune domande.Assessore Pagliara, a che punto è la questione?«Abbiamo ascoltato i commer-cianti, e stiamo provvedendo a mettere a punto un piano più globale che possa coinvolgere anche altre vie della città. Per esempio, i due corsi. Stiamo pensando ad una parziale chiusura anche di questi, in modo tale da consentire una più ampia e completa organiz-zazione nella regolamentazio-ne del traffico che coinvolga gran parte del centro cittadi-no». Quindi il Comune pensa di andare avanti con la sua idea.«Sì, con una distribuzione più equa che possa essere di com-promesso fra tutti i commer-cianti. Certo, tutto ciò va fatto

tenendo in considerazione il discorso dei parcheggi. Occor-rerà contemporaneamente attrezzarsi in questa direzione, altrimenti questo provvedi-mento non ha senso». Quando si passerà più al con-creto nella programmazione?«A fine mese, non appena ci sarà la nomina del nuovo Comandante della Polizia Municipale. A quel punto provvederemo a mettere a punto un piano preciso e det-tagliato».In definitiva, sembra che il discorso si protrarrà per un altro po' prima che si possa cominciare ad organizzare seriamente la regolamentazio-ne del traffico in quelle vie. L'auspicio è che il provvedi-mento venga attuato, per permettere un più facile e maggiore afflusso pedonale. Contribuirebbe a risollevare le sorti di zone così nevralgiche per le attività commerciali, oltre ad essere una questione di educazione civica di non poco conto. Gli esercenti che hanno la possibilità di trovarsi in una zona con così tanta visibilità dovrebbero rifletterci un po' su.

Fabio Cofano

Si parla di via San Francesco, via Carlo Alberto e parte di Piazzia Ciaia, ma gli esercenti protestano

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pag. 6 maggio 2010

Via Roma, 115 - FASANO (BR)Tel./Fax 080.442.71.63 - Cell. [email protected]

DIVERBIO FAMILIARENella sera del 4 maggio, quattro fasanesi sono finiti in manette per rissa. I quattro – tre uomini e una ragazza di 20 anni madre di un bimbo di sette mesi – sono stati colti in flagranza di reato dai Carabinieri della Compagnia di Fasano nel centro storico, durante l'ennesimo diverbio nato per motivi familiari e sentimentali. Per tutti sono scattati gli arresti .

PRESTITI E USURAUn ex impiegato di banca è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l'accusa di aver dato prestiti a tassi tra il 120 e il 200 percento a commercianti tra il 2007 e il 2008. L'ex impiegato prelevava direttamente dal conto corrente delle vittime a loro insaputa per recuperare parte del denaro prestato. L'associazione antiracket e antimafia di Molfetta si è occupata delle vittime del sopruso durante le indagini.

FURTI E DANNI NELLE SCUOLE DI PEZZE DI GRECOEnnesimo atto vandalico ai danni delle scuole di Pezze di Greco. Nella notte tra martedì 4 e mercoledì 5 maggio, dei vandali si sono introdotti nella scuola media “Galileo Galilei” attraverso una finestra sul retro dell'edificio. Gli ignoti hanno frugato e messo a soqquadro aule, uffici e corridoi alla ricerca di oggetti di valore. Non trovando nulla, si sono allontanati dalla scuola. Si tratta del quarto episodio simile nell'arco di soli dieci giorni. Altri raid notturni hanno colpito la scuola elementare per ben due volte di seguito. La banda ha portato via un computer portatile, mille euro destinati al viaggio di istruzione delle classi quinte e danneggiato aule e laboratori.

Serena Rosati

VIOLENZE E MINACCEPrima la denuncia, ora l'arresto. È finito di nuovo nei guai il 39enne fasanese accusato un mese fa di violenza ed estorsione nei confronti della sorella. Il 29 aprile scorso, infatti, sarebbe stato sorpreso dai carabinieri nei pressi dell'abitazione della donna mentre le intimava nuovamente di procurargli del denaro, minacciando di incendiarle l'auto se non lo avesse fatto.

SEQUESTRATA DALLA GUARDIA DI FINANZA DISCARICA ABUSIVALe micidiali fibre di amianto erano ovunque. Libere, pericolose e accumulate clandestinamente nelle campagne di Montalbano. Una discarica abusiva contenente rifiuti speciali e anche grandi quantità di eternit è stata sequestrata nelle scorse settimane dalla Guardia di Finanza. Si tratta di un'area di 5500 metri quadri nella quale sorge una masseria abbandonata. Il proprietario del fabbricato e del terreno attiguo - un uomo di Fasano di cui non si conoscono le generalità - è stato denunciato a piede libero.

Valerio Fiume

BUCHI NERI PERSINO PER STRADA.Le strade dei nostri paesi possono essere considerate sempre più veri e propri “campi di battaglia”. Bisogna prestare attenzione che, ad ogni passo, non si venga risucchiati da terribili voragini, paragonabili a veri e propri buchi neri (e non ce ne voglia la grafite).

Qualche volta, però, il Comune decide di mettere qualche toppa all'asfalto e ciò grazie anche alle numerose iniziative di tanti cittadini che si sono persino offerti di regalare all'Ente un sacchetto di bitume. Chissà che questa non sia stata proprio la ragione per cui il Comune abbia deciso di fare qualcosa!Anche se, quasi sempre, queste “bonifiche” (se così vogliamo chiamarle) non vengono mai portate a termine fino in fondo. Allora, ci si potrebbe chiedere: che senso ha fare questi lavori e non completarli a tempo debito? Perché si deve sempre lasciare tutto a metà?Questa volta i “fortunati” sono stati gli abitanti in Via dei Cipressi a Pezze di Greco che si sono trovati a camminare su una strada quasi nuova, o meglio, più che altro “rappezzata”. Solo in seguito, però, si sono resi conto che, anche questa volta, non si è persa l'occasione di risparmiare; infatti, una delle voragini più grandi è rimasta scoperta e questo ha sicuramente suscitato la delusione e l'ira dei cittadini.In questi casi, probabilmente, non si può far altro che accontentarsi di quanto è stato fatto e sperare che, prima o poi, qualcuno si decida a concludere ciò che è già stato iniziato.E chissà che presto qualcuno non decida di fare un giretto anche in Via Eroi dello Spazio! Là sì che ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli (per chi può farlo).

Anna Maria Palmisano

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pag. 7maggio 2010

Una bella storia può assumere anche i contorni di una storia che sa di buono; anzi, l'effetto è maggiorato se i presupposti non lasciano intravedere il lieto fine. In una bella mattinata di prima-vera, lungo i binari delle rete ferroviaria fra Polignano e Monopol i , due ferrovier i , Francesco Saracino e Raffaele Bitetti, intenti a compiere le consuete manovre, intravedono un minuscolo cagnetto che ha tutta l'aria di essersi smarrito. Lasciarlo là significa condannar-lo a un inevitabile destino. Il cane ha tutta l'aria di chi ha capito di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato e i tentativi di recuperalo sono davvero faticosi per i due ferrovieri. Corre come un fulmine ed è anche piuttosto aggressivo. ma la forza di volontà dei due salvatori ha la meglio e il cagnoli-no, seppure a fatica e forse per uno strano scherzo del destino, viene amorevolmente soccorso all'indomani del suo ritrovamen-to. Era il destino? Chi può dirlo! Fatto sta che sono occorse ventiquattr'ore dal ritrovamen-to perché la creatura modificas-se la sua indole, da aggressiva a docile e soprattutto particolar-mente impaurita. Il salvataggio è compiuto e immediatamente dopo parte l'iter dell'adozione del cagnolino, poi rivelatosi cagnolina. Entrambi i ferrovieri sono amanti degli animali, dei cani in particolare e se è vero che in una casa dove mangiano cinque, c'è sempre posto per una bocca in più, bisogna solo decidere a chi assegnare la new entry. Era il destino? Giunti alla stazione di Monopoli, i due si

accorgono di un annuncio affisso al muro. Era stata smarrita una cagnolina, la d e s c r i z i o n e d e l l ' a n i m a l e c o r r i s p o n d e v a a q u e l l a dell'esserino minuto che pochi istanti prima aveva avuto salva la vita. Una telefonata e gli eventi cominciano ad assumere quel corso che solo in rare occasioni la vita fa conoscere e che prende il nome di lieto fine. La padronci-na trasecola all'idea di aver ritrovato la sua preziosa amica, ma ancora non v'è certezza. Finalmente l'incontro e la gioia col lett iva può esplodere. Lacrime liberatorie per chi ha ritrovato l'amico scomparso, commozione infinita per i ritrovatori lodati ufficialmente dalla Lega per la difesa del cane, incontenibile entusiasmo per Eva – questo è il suo nome – che finalmente torna casa. Era il destino? Per piccola parte, sì; è stata la cura prestata da due persone che, a dispetto di ogni luogo comune, hanno aiutato il prossimo incondizionatamente. Una bella storia dal sapore di buono!

A. N.

EVA TORNA A CASA

AnticoVia S. Francesco, 29 Fasano (Br) - Tel. 080 4392575

CONDANNA PER DETENZIONE E SPACCIO DI STUPEFACENTINella giornata del 23 aprile, un fasanese di 32 anni è stato arrestato dai Carabinieri della compagnia di Fasano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il Tribunale di Brindisi l'ha condannato alla reclusione per un anno, due mesi e 22 giorni.

SEMINA PANICO L'IMPRUDENZA DI UN SUBNel pomeriggio del 26 aprile scorso, la scomparsa momentanea di un sub – un 55enne fasanese – al largo della costa di Savelletri, ha destato non poca apprensione. Ad attivare la macchina delle ricerche è stata una telefonata che la Capitaneria di Porto di Brindisi ha ricevuto intorno alle 18.30. L'uomo stava bene ed è stato ritrovato intorno alle 20, nelle vicinanze del punto della scogliera in cui si era immerso, del tutto inconsapevole del panico che la sua prolungata assenza aveva causato.

A SPEZIALE UN BRUTTO INCIDENTENella serata del 17 aprile, intorno alle 19.30, la frazione di Speziale è stata lo scenario di un violento frontale che ha coinvolto due automobili. Il bilancio è di tre feriti. Una coppia di Montalbano che viaggiava verso Ostuni se l'è cavata con poco. Più gravi, invece, le condizioni dell'uomo che viaggiava nell'altra vettura in direzione opposta. Tempestivi gli interventi delle ambulanze del 118 e della Polizia Municipale. Il traffico ha subito importanti rallentamenti e solo intorno alle 21.30 sono terminate le consuete operazioni di rilievo della dinamica dell'incidente.

S. R.

Sono cominciate il 3 maggio le riprese di Mia madre, miniserie che racconta una storia di emigrazione dal Sud a Torino negli anni '60. La fiction, diretta da Ricky Tognazzi e prodotta dalla Ellemme Group Spa, sarà girata in Piemonte, nello stabilimento Fiat di Rivalta, e in Puglia, a Cisternino (Brindisi) per essere trasmessa su Raiuno ad ottobre prossimo. Tra i protagonisti, Bianca Guaccero (Il bene e il male, Capri), Primo Reggiani (Ris Roma) e Marco Cocci (Medicina generale 2, Baciami ancora). Nella miniserie compare il concittadino Paolo Pugliese, nel ruolo di un emigrante ricco che torna in Puglia per le vacanze.

SUL SET DI “MIA MADRE”

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pag. 8 maggio 2010

PRIMO MAGGIO A ROSARNOQuest'anno i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL hanno deciso di celebrare il Primo Maggio, Festa dei lavoratori, a Rosarno. La città calabrese, nell'inverno scorso teatro dei noti scontri tra lavoratori stranieri e frange di abitanti, è stata scelta per chiarire da che parte sta il sindacato italiano: ovviamente dalla parte di chi lavora, indipendentemente dal colore della pelle.La risposta della cittadinanza è stata positiva, tanta gente non ci sta a essere confusa con le frange ottuse e violente che scatenarono la “caccia al negro” nelle campagne della piana di Gioia Tauro. È dei giorni scorsi la notizia degli arresti di alcuni di questi “giustizieri” risultati vicini alle cosche della 'ndrangheta. Dagli interventi dei leader sindacali, sono emersi spunti di possibile rinnovata unità proprio sui temi relativi ai lavoratori immigrati. I sindacati chiedono modifiche alla norma assurda (tanto più in tempo di crisi) che prevede l'espulsione dei lavoratori stranieri disoccupati da almeno 6 mesi, il che non consente loro nemmeno di riscuotere l'indennità di disoccupazione per la quale hanno regolarmente versato i contributi. Ribadita inoltre la proposta di dare la cittadinanza italiana a chi nasce sul suolo italiano, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori.

“LE ACQUILE” A CAPODIMONTE E AGNANO

Continua l'eccellente lavoro dell'associazione di Protezione Civile “Le Aquile” di Fasano. Il giorno di Pasquetta, lo scorso 5 aprile, su richiesta dell'Ente per il Turismo e la Regione Campania, alcuni volontari hanno prestato servizio di prevenzione e soccorso presso il Parco di Capodimonte in provincia di Napoli, in particolare presso il Museo ove era allestita la Mostra del ritorno al Barocco. I volontari, Luigi Caramia, Giuseppe Giannoccaro, Michele Conforto e Angelo Conforto, sono stati accolti con cordialità sia dal Vice Presidente Nazionale de “Le Aquile”, sia dal Responsabile del Museo, il quale si è congratulato per l'ottima attività svolta e ha dato loro appuntamento per il prossimo anno. Il Consigliere Luigi Caramia ha coordinato il servizio anche di altri volontari di associazioni di Protezione Civile intervenuti all'evento.Il giorno 2 maggio, gli stessi volontari, guidati dal Presidente Antonio Grimaldi, si sono recati ad Agnano, sempre in provincia di Napoli, per prestare servizio di prevenzione e soccorso presso l'Ippodromo, ove si è svolto il meeting internazionale del trotto con il Gran Premio Trofeo SNAI, in tre batterie, finale e consolazione. Insieme ad altri volontari provenienti da Pozzuoli, Napoli, Volturara Irpina, i soci de “Le Aquile” di Fasano hanno lavorato con competenza e professionalità. L'attività si è svolta in collaborazione con le Forze dell'Ordine. Alla Manifestazione erano presenti il Presidente Nazionale de “Le Aquile”, il Vice Presidente Nazionale, la Polizia a cavallo, la Fanfara dei Bersaglieri, i Vigili del Fuoco ed i Carabinieri.

F. A.

A TUTELA DEL CENTRO ANTICOUmbraculum: luogo ombroso. Ha questa or ig ine lat ina i l termine fasanese u' mbracchie. Non tutti sanno che il centro antico di Fasano si chiama proprio così. La tipica conforma-zione del centro caratterizzato da viuzze e case “alla fasanese” alte e strette non permette il passaggio dei raggi del sole, creando un luogo appunto ombroso. E si chiama proprio “U' mbracchie” l'associazione per il rilancio del centro antico della città di Fasano presentata lo scorso 29 aprile. L'associazione nasce dall'idea che la cura e lo sviluppo di un territorio partono dal cuore della città. Il centro antico fasanese seppure piccolo groviglio di storia, architettura e tradizioni non è mai stato oggetto di una intensa opera di riqualificazione e di promozione dal punto di vista non solo urbanistico ma anche economico, turistico e culturale. Eppure è un centro vivo. Vivo perché abitato. È un centro che potrebbe accogliere iniziative ed eventi di ogni sorta e custodire storiche tradizioni. Chi passeggia per le strette e umbratili viuzze potrebbe percepire un senso di non curanza. Ma sicuramente più di uno, fermandosi sotto gli archi di calce o sotto i balconi spogli o ancora nei larghi o nelle piazzette avrà pensato a quanta bellezza e a quanta storia si nascondono in un piccolo centro storico. Ad ogni ricchezza però corrisponde una responsa-bilità. La responsabilità di custodire al meglio questo patrimonio di storia e futuro. L'associazione “U' mbracchie” nasce per cominciare a tessere la tela di questa responsabilità. Sensibilizza-re i cittadini e le Amministrazioni al rilancio del centro antico e promuovere la partecipazione alla difesa e alla tutela del territo-rio con ogni tipo di attività e di iniziativa è lo scopo dell'associazione. I fondatori di “U' mbracchie” (Luana Amati, Vito Ventrella, Francesca Radesco, Anna Schena, Mariangela Turchiarulo, Oronzo Rubino e Marco Dipierdomenico) hanno presentato l'associazione lo scorso 29 aprile presso la Biblioteca Comunale “I. Ciaia” esponendo i risultati di un questionario diffuso nelle settimane precedenti tra i residenti del centro antico ed ora esteso al resto della città (lo trovate in allegato al numero de il Menante di questo mese). Emergono le questioni sicurezza ed ordine pubblico. Spesso il centro storico infatti diventa luogo di atti vandalici e fenomeni delinquenziali. Accanto alla consapevolezza della situazione di degrado e disordine, dalle risposte al questionario affiora il desiderio di fare del centro antico un luogo di attrazione economica e turistica. Non solo. Alla troppo comune idea che il centro antico di Fasano non ha quelle particolarità dei centri storici dei comuni limitrofi, i residenti hanno risposto che non vorrebbero mai che il centro fasanese somigliasse ad altro. Ogni città ha le sue caratteristiche. È però vero che questo scontato alibi, insieme al dilagante vandalismo, nasce dalla non conoscenza della storia dei luoghi. L'associazione “U' mbracchie” potrebbe essere il luogo ideale per divulgare questa conoscenza e per cominciare a vedere con occhi diversi le viuzze umbratili che si snodano tra strette e alte case per poi confondersi in larghi e piazze. Scriveva Charles Baudelaire in occasione di una delle prime mostre impressioni-ste: “La vita della nostra città è ricca di soggetti poetici e meravi-gliosi. Siamo avvolti ed immersi come in un'atmosfera che ha del meraviglioso, ma non ce ne accorgiamo”.

F.A.

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pag. 9maggio 2010

Sarà nel segno del progressive italiano la tredicesima edizione di Fasano Jazz, in programma dal 3 all'8 giugno al Teatro Sociale e al Kennedy. Apertura affidata a Patrizio Fariselli in un concerto intitolato “Variazioni per pianoforte”, nel quale verranno celebrati gli Area, la storica band in cui il tastierista militò insieme a Demetrio Stratos. E proprio al musicista di origini greche scomparso nel 1 9 7 9 è d e d i c a t o i l f i l m -documentario di Luciano D'Onofrio e Monica Affatato dal titolo “La voce di Stratos”, che chiuderà la serata. Al Sociale si consumerà solo il primo appuntamento. Il 4, sul palco del Kennedy, spazio agli Osanna, attesi insieme al sassofonista dei Van Der Graaf Generator, David Jackson, al

tastierista del Balletto di Bronzo, Gianni Leone, e alla giovane vocalist dei Presence, S o f i a B a c c i n i . A n c h e quest'anno non potevano m a n c a r e i p a l a d i n i d e l Canterbury Sound. Sabato 5, Richard Sinclair, bassista di Caravan e Hatfield & the North, incontrerà Jimmy Hastings e David Rees Williams in un progetto intitolato “Birthday Band”. La loro esibizione sarà preceduta da quella del duo formato dal pianista Carlo Morena e dal sassofonista Iain Ballamy. Infine, martedì 8, concerto del batterista Fabrizio Gatto che sarà in compagnia della pianista Rita Marcotulli e del contrabbassista Palle Danielsson. Il costo del biglietto per ciascuna serata è di 10 euro.

Valerio Fiume

PROGRAMMA FASANO JAZZ

Nel titolo ho voluto evidenziare la rottura tra Fini e Berlusconi su alcuni temi cui la Sinistra è sempre stata molto attenta, per esempio la scuola e l'immigrazione. Ciò mi induce a pensare ad una Destra rinnovatrice proposta da Fini. Ho una paura matta della scissione fra queste destre e la Lega , ma ancor più di Berlusconi e di Bossi che, con il federali-smo, danno una legnata molto forte alla società civile per ridurla in tanti frammenti, come vorrebbero nelle scuole per i bambini che hanno un colore di pelle diverso. Ho sentito dire in qualche program-ma che in alcune città italiane ci sono pullman per neri e per bianchi e che nelle classi differenziano i bambini. La società sta dunque tornando indietro, come l'America negli anni quaranta e cinquanta. Per me, che sono stato il promotore della riforma affinché gli alunni disabili potessero usufruire delle classi normali, significa nel Nord in cui sta Bossi non si accetta il diverso. Mi fa piangere il cuore perché io collaboravo, nel mio piccolo, con la direttrice de “La Nostra Famiglia” di Ostuni a un disegno molto importante nella vita di un disabile: vedersi accettato dagli altri e non messo ai margini della società. Oggi non vedo più i bambini che insultano i ragazzi disabili come succedeva una volta. Il Ministro della Pubblica istruzione dovrebbe essere informato del fatto che questa riforma ha portato benefici ai bambini normali e anche gli adulti. Ciò che propone la Destra non è una riforma, ma è lo sfascio.

A SINISTRA DELLA DESTRA

MOZIONI E INTERROGAZIONI

NOMINA DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI.Al Presidente Consiglio Comunale Leonardo CofanoAl Sindaco dott. Pasquale Di BariAi Capigruppo Consiliari

Il prossimo Consiglio Comunale tratterà la nomina del Collegio dei Revisori dei Conti scegliendo, nel rispetto dell'art. 234 del D.L. 267/2000 e dell'art. 93 dello Statuto, tra i numerosi professionisti che hanno risposto al bando pubblico.Alla luce delle complesse disposizioni in materia di finanza locale e della difficile situazione finanziaria, l'esercizio di vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione del nostro Comune, affidato dalla legge ai Revisori contabili, deve essere svolto con competenza e soprattutto in completa autonomia rispetto alla politica.Queste considerazioni mettono in discussione i criteri fin qui adottati dal Consiglio Comunale per l'elezione dei Revisori ( due alla maggioranza, uno alla minoranza) caratterizzati sostanzialmente dalla vicinanza politica.E' necessario sottrarre alla spartizione politica l'elezione di un importante organo di controllo la cui funzione deve essere vissuta senza alcuna suggestione verso amministratori e politici.Pertanto, ferme restando le competenze del Consiglio Comunale, si propone di far indicare democraticamente ( a scrutinio segreto) dagli iscritti fasanesi agli ordini professionale i tre componenti del Collegio dei Revisori tra quelli che hanno risposto al bando pubblico. Così facendo il Consiglio Comunale avrà dimostrato di agire con trasparenza e nell'esclusivo interesse generale.Dichiarando fin da ora la mia disponibilità a collaborare all'organizzazione della eventuale consultazione invio cordiali saluti.

Checco Laterrenia

Capolavori dellaMUSICA SACRA

IN PROGRAMMA MUSICHE DI BYRD, ALLEGRI, BRITTEN,GRAY, BLOW, WESLEY, HOWELLS & STANFORD

(INGHILTERRA)IN TOURNÉE IN PUGLIA

27 MAGGIO – 1 GIUGNO 2010

29 MAGGIO – MARTINA FRANCA (TA), BASILICA DI S.MARTINO - ORE 20.0030 MAGGIO – MONOPOLI (BA), Chiesa di Sant'Antonio (Santa Messa) - ORE 11.30

31 MAGGIO – MOLFETTA (BA), CATTEDRALE - ORE 20.001 GIUGNO – BARI, BASILICA DI SAN NICOLA - ORE 20.30

RECTOR CHORI: MR PAUL HALEORGANISTA: MR PHILIP WHITE-JONES

IN COLLABORAZIONE CON:CONFRATERNITA DI S.FRANCESCO FASANO, CONSERVATORIO DI MUSICA “T.SCHIPA” DI LECCE, FONDAZIONE “PAOLO GRASSI” DI MARTINA

FRANCA, A.R.CO.PU, ASSOCIAZIONE “CONCORDIA DISCORS” DI CISTERNINO (BR),ASSOCIAZIONE POLIFONICA BARESE “BIAGIO GRIMALDI”, CAPPELLA MUSICALE CORRADIANA DI MOLFETTA, PADRI CAPPUCCINI

DELLA BASILICA DI S. NICOLA DI BARI, ARCIDIOCESI DI BARI-BITONTO.

IL CORO DI SOUTHWELL MINSTER

28 MAGGIO –FASANO (BR), CHIESA DI S.FRANCESCO - ORE 20.00

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pag. 10 maggio 2010

ISTITUZIONE DEI COMITATI DI ZONA.Al Presidente Consiglio Comunale Leonardo CofanoAl Sindaco dott. Pasquale Di Bari

Il sottoscritto consigliere comunale,Premesso

che la sfiducia votata irresponsabilmente dalla maggioranza di centrodestra a Vito Lombardi presidente della circoscrizione di Montalbano - Speziale ha provocato lo scioglimento del Consiglio circoscrizionale eletto nel 2007; che da quasi un anno una comunità importante come Montalbano, di dimensioni pari ad un piccolo comune, è tenuta ai margini della vita democratica ed amministrativa del nostro Comune; che la Legge Finanziaria n° 191/2010 all'articolo 186 prevede l'abolizione delle Circoscrizioni di Decentramento Comunale a partire dalle prossime elezioni amministrative e che, pertanto, anche i cittadini di Pezze di Greco – Pozzo Faceto saranno privati del proprio Consiglio circoscrizionale; che l'eliminazione degli organismi di decentramento va nella direzione opposta a quella di una maggiore partecipazione dei cittadini all'amministrazione della cosa pubblica, aumentando la distanza fra istituzioni e i cittadini;

Considerato che il nostro Statuto Comunale all'articolo 10 recita:

1. Il comune individua nei comitati di zona, organismi di partecipazione dei cittadini alla amministrazione della cosa pubblica.

2. Qualora nel territorio comunale un agglomerato socio-urbanistico di nuova costituzione o di più antico insediamento venga a caratterizzarsi in modo specifico per dimensione… e per l'esistenza di una vita comunitaria propria, il Consiglio Comunale può istituire il comitato di zona;

che fino ad oggi, anche per la presenza delle circoscrizioni, il consiglio comunale non ha mai fatto ricorso a tale possibilità non dotandosi nemmeno di un regolamento che ne definisca le funzioni, la composizione e i criteri di nomina;

ImpegnaIl Consiglio Comunale ad istituire i comitati di zona, ad iniziare da quello di Montalbano – Speziale, entro sessanta giorni dall'approvazione della presente mozione, previa redazione dell'apposito regolamento da parte della commissione consiliare.

Checco Laterrenia Consigliere Comunale Partito Democratico

MOZIONI E INTERROGAZIONI

DOVE SONO FINITI I SOLDI CHE LA SOCIETÀ TRI. COM DEVE AL COMUNE DI FASANO?Al Presidente Consiglio Comunale Leonardo CofanoAl Sindaco dott. Pasquale Di Bari

CONSIDERATO che in data 09/04/2010 sulle pagine nazionali del quotidiano La Repubblica è stata pubblicata un' inchiesta su Tributi Italia, socio privato della Tri.com S.p.A.;RILEVATO che nella suddetta inchiesta veniva riportata la notizia del “crac” della società Tributi Italia, di cui il comune di Fasano risulta essere creditore della somma di € 1.900.000 (unmilionenovecento) relativa al mancato riversamento della raccolta dei tributi locali;APPURATO che il Consiglio di Stato dovrà pronunciarsi a breve in

merito alla cancellazione dall'albo ministeriale dei riscossori della società Tributi Italia, abilitata alle attività di riscossione, accertamento e liquidazione dei tributi locali;CONSTATATA la reale probabilità che tutto ciò possa avvenire;Si interroga il sindaco o assessore competente per sapere:

1) Le attuali modalità di espletamento del servizio di riscossione, accertamento e liquidazione dei tributi locali.

2) Come l'amministrazione intende procedere, nell'eventualità che il Consiglio di Stato cancelli in via definitiva dall'albo la società Tributi Italia, venendo in questo modo a decadere il rapporto esistente con la società Tri.Com.

3) Nel caso in cui ciò non si verifichi, sarebbe ormai opportuno che questa amministrazione consideri seriamente la possibilità di un'internalizzazione del servizio, non essendo vantaggioso continuare ad affidare all'esterno, un servizio strategico e di fondamentale importanza per le casse comunali.

Si chiede cortesemente l'iscrizione nell'ordine del giorno del primo consiglio comunale utile.

Renato Demola Il consigliere comunale del PD

CONTRATTO DI PROROGA MONTECO Al Presidente Consiglio Comunale Leonardo CofanoAl Sindaco dott. Pasquale Di Bari

Oggetto: interrogazione , per conoscere il criterio utilizzato per la proroga e l'affidamento del servizio di igiene urbana alla Monteco per il periodo dal 01/04/2010 al 31/03/2012 .Premessa:CONSIDERATO che il 30/09/2009 è scaduto il contratto per l'affidamento del servizio igiene urbana alla ditta Monteco s.r.l. rep. n° 2741 del 30/07/1999 ;RILEVATO che in data 17/12/2009 con la stipula di accordo rep. n 3193 è stato prolungato il precedente periodo dal 01/10/2009 al 31/03/2010;APPURATO la presa d'atto della deliberazione n° 10 del 28/09/2009 del Consorzio ATO Br/1-Rifiuti-relativa al mancato avvio del servizio dal 01/10/2009 da parte del Gestore unico Innovambiente Puglia;CONSTATATO che il 18/03/2010 con deliberazione della giunta comunale n° 64 del registro delle deliberazioni, è stata assegnata un' ulteriore proroga ed affidamento del servizio alla ditta Monteco s.r.l. per ulteriori 24 mesi dal 01/04/2010 al 31/03/2012 con le motivazioni addotte nella stessa;Tutto ciò premesso si interroga il sindaco o assessore competente per:

1) sapere se l'amministrazione ha definitivamente risolto le eventuali contese economiche contrattuali per il periodo precedente che intercorre tra il fatidico lodo ed il 31/03/2010,nella speranza di non incorrere in una nuova diatriba;

2) è entusiasmante ed a tratti commovente sapere che,dopo più di dieci anni di espletamento del servizio di igiene urbana,la ditta Monteco s.r.l. intende finalmente fornire un progetto di raccolta porta a porta dei rifiuti a servizio di 20.000 abitanti.

Renato Demola Il consigliere comunale del PD

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pag. 11maggio 2010

PROBLEMATICHE AMBIENTALIAl Sig. Presidente della Provincia di BrindisiAl Dirigente Servizio Viabilità e Pianificazione Territoriale Polizia ProvincialeAl Comandante della Polizia Provinciale

Oggetto: Richiesta intervento in merito a problematica ambientale.In riferimento all'articolo pubblicato sul “Nuovo Quotidiano di Puglia”, riferito alla scoperta di una mega-discarica abusiva di pneumatici nel territorio di Fasano, lungo la strada provinciale Fasano – Cisternino, nei pressi della località “Monte Pizzuto”,

CHIEDOun autorevole intervento al fine di attivare le procedure previste dalla normativa vigente in materia, anche attraverso l'interessamento del Corpo di Polizia Provinciale. Considerata l'importanza della problematica segnalata, espressione di un fenomeno di malcostume, presente anche in altre realtà del territorio provinciale, ravviso la necessità di una seria azione di prevenzione e controllo sul territorio di Fasano e dell'intera provincia, anche attraverso un coordinamento con altre forze di polizia ed istituzioni locali.

dott. Giuseppe PaceConsigliere Provinciale

D O C U M E N T I

VIABILITA’ E SICUREZZA A PEZZE DI GRECO

Quello che vogliamo denunciare con questo articolo è la cronistoria dell'ennesima dimostrazione che il Comune di Fasano poco s'interessa dei problemi della frazione.Facciamo un breve resoconto dell'accaduto.Circa due mese fa, dopo molte difficoltà, siamo riusciti ad ottenere un incontro con l'Assessore Scianaro, l'Assessore Napoletano ed il Capo della Polizia Municipale Dott. Musa.Si è fatto un sopralluogo con alcuni di Loro sulle strade di Pezze di Greco che necessitano di urgenti interventi, negli ingressi in paese (dove si sono verificati incidenti stradali anche mortali) abbiamo chiesto diverse alternative di rallentamento velocità, come il semaforo intelligente (che ahimè non sanno cosa sia, e stiamo parlando con l'Assessore alla viabilità), o un semaforo segnalatore come quello posto all'entrata di Montalbano ( ma costa troppo x Pezze di Greco) o dei rallentatori tipo dossi

artificiali, che non si possono montare sulle strade pubbliche (chissà perchè sono montati su tutte le strade dei paesi limitrofi non del comune di Fasano ovviamente), oppure il semplice collegamento delle luci-segnaletica esistenti, ma anche questo è di difficile realizzazione.Altra segnalazione riguarda via della Fiera (vedi foto allegate), il tratto che si congiunge al c.so nazionale, la strada di grande afflusso stradale, che non è altro che un grande cumulo di maceria, asfaltata per metà perchè ingombra di pali Telecom (ancora in attesa “promessa” della documentazione inviata dal Comune alla Telecom per lo spostamento dei suddetti pali), che nonostante diverse sollecitazioni non sono stati mai divelti.Senza parlare delle voragini create dalla pioggia sulle strade cittadine, non se ne salva una, abbiamo notato un interessamento del consigliere Saladino, presente nel momento dei lavori, ma anche in questo caso i rattoppi (dove sono stati fatti, in virtù delle conoscenze o raccomandazioni private) hanno peggiorato e non migliorato la situazione. Speriamo sempre che non piova, perchè quando succede ci sono strade (vedi sempre via della Fiera) che necessitano di gondole per l'attraversamento pedonale.E questo è tutto, si fa per dire, perchè di storie da raccontare ce ne sono un'infinità.Ringraziamo di tutto questo le persone illustrissime sopra elencate, che sono brave a promettere interventi nei periodi di tornate elettorali, ma che dimenticano completamente subito dopo.Come al solito ci rendiamo conto della notevole disparità di trattamento tra Fasano città e frazioni, le includiamo tutte, perchè sappiamo che i problemi non sono solo nostri, anche se noi, come comitato cerchiamo di DIFENDERE il nostro prezioso ed amato territorio.

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pag. 12 maggio 2010

D O C U M E N T I

COMITATO ESTEMPORANEO DI PITTURALa giunta comunale ha costituito, con apposita delibera, il “Comitato estemporaneo di pittura”, che avrà il compito di organizzare ogni anno (nel mese di giugno) un'estemporanea di pittura a valenza regionale da tenersi nel centro storico di Fasano. Il Comitato è composto da rappresentanti dell'Amministrazione comunale, dell'”Università del tempo libero” e dei pittori fasanesi. Dell'organismo fanno parte (per il Comune) il sindaco Lello Di Bari con funzioni di presidente (che potrà delegare, in sua vece, l'assessore alla Cultura); per l'”Università del tempo libero” tre rappresentanti, Antonio Carbonara (con funzioni di vicepresidente), Piero Pellegrini e Franco Romano; per i pittori locali cinque rappresentanti, Dino Mola, Luciano Serri, Monica Delle Donne, Beniamino Camarda, Martino Rubino. Le funzioni di segreteria del Comitato saranno svolte dal Comune di Fasano (precisamente dall'assessorato alla Cultura). «In occasione di alcuni incontri tra i rappresentanti dell'Amministrazione comunale, dell'Università del Tempo Libero e dei pittori di Fasano, è emersa la volontà di organizzare, nel mese di giugno di ogni anno, nel centro storico di Fasano, una estemporanea di pittura a valenza regionale – spiega il sindaco Di Bari –. Abbiamo ritenuto tale iniziativa conforme alle nostre linee programmatiche, in particolare per quel che riguarda la conoscenza e la valorizzazione del centro storico. Peraltro – aggiunge Di Bari – sul territorio operano numerosi pittori meritevoli di valorizzazione e di promozione, in considerazione della antica tradizione artistica cittadina, risalente all'Ottocento. Riteniamo, inoltre – sottolinea il Sindaco – che la creazione di momenti ed occasioni di visibilità e conoscenza dell'attività dei pittori di Fasano e della Puglia in generale possa rappresentare un fattore attrattivo per lo sviluppo artistico e turistico della città e per rivitalizzare il centro storico, quale luogo di incontro».

Uff. Stampa Comune di Fasano7 maggio 2010

campanilistiche a favore di una progettualità costruttiva, rispettosa delle reali esigenze del territorio.Perciò, nell'ottica della ricerca di uno sviluppo sostenibile, i Piani Urbanistici Generali (PUG) dei vari comuni (e le loro varianti) non possono prescindere da un coordinamento che, nel rispetto delle autonomie locali, individui gli indirizzi comuni indicati nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), così come prevede la normativa.Va tenuto presente che, se lo stesso piano fosse già stato approvato, i progetti presentati per i finanziamenti previsti per l'Area Vasta non sarebbero stati una semplice elencazione di opere per ciascun comune, ma avrebbero già potuto rappresentare la base certa per un piano di sviluppo.Considerato che la precedente Amministrazione provinciale ha già elaborato il PTCP, occorre ora verificare la rispondenza di tale piano agli obiettivi di mandato di questa Amministrazione ed avviare una fase di fattiva collaborazione tra tutti i soggetti interessati, per giungere ad una adozione condivisa.

dott. Giuseppe Pace Capogruppo consiliare UDC Prov. di Brindisi

PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALELe diverse istanze poste dalla comunità Provinciale richiedono, da parte delle istituzioni, un chiaro inquadramento ed un serio approfondimento, per una risposta efficace, adeguata ai tempi che cambiano ed alle nuove esigenze del territorio.In merito alle prospettive di crescita, l'opinione che sentiamo di condividere con altre forze sociali e politiche è quella di promuovere uno sviluppo armonico, rispettoso dell'ambiente e teso alla valorizzazione di ogni risorsa.Al raggiungimento di tale obiettivo la Provincia, quale ente “intermedio” tra i comuni e la Regione, può dare un valido contributo utilizzando al meglio il ruolo di coordinamento che le compete, per dare alle idee progettuali concretezza e fattiva realizzazione.L'adozione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) è da considerarsi un primo e fondamentale contributo alla crescita del territorio perché, attraverso tale strumento, la Provincia può partecipare efficacemente ai processi di pianificazione e programmazione promossi dallo Stato, dalla Regione e da altri soggetti pubblici che ne abbiano titolo.L'obiettivo del Piano è quello stabilire un coordinamento tra i comuni, relativamente ad interventi di interesse sovra-comunale (infrastrutture, scuole, strade, aree naturali protette, beni culturali, insediamenti produttivi), abbandonando logiche

FUNZIONALITÀ DI ALCUNI REPARTI DELL'OSPEDALE DI FASANOL'Assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati ha scritto una lettera all'Assessore regionale alla Sanità Tommaso Fiore per chiedere una verifica della fondatezza delle segnalazioni pervenutegli dai pazienti del D.H. di Oncologia, che lamentano disagi logistici, e dal responsabile dell'U.O.S. di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Fasano, che ritiene insufficiente il personale medico e paramedico disponibile, e l'assunzione di eventuali provvedimenti. “In virtù di sollecitazioni – scrive l'assessore Amati - da me pretese in forma scritta, pervenutemi dai pazienti del D.H. di Oncologia e dal responsabile dell'U.O.S. di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Fasano, ho ritenuto di segnalarTi i problemi evidenziatimi. Infatti - spiega Amati nella lettera - i pazienti affetti da patologie oncologiche ed i loro familiari si sono fatti promotori di una raccolta di firme volta a sollecitare (ulteriormente) la risoluzione del grave disagio logistico e ancor più psico-fisico da cui sono afflitti, a causa della inadeguatezza dei locali di accoglienza per le cure chemioterapiche presso l'Ospedale di Fasano, nonché per l'insufficienza delle relative attrezzature, (rispetto alle effettive esigenze) e nonostante la riconosciuta abnegazione dell'unica dottoressa e del personale paramedico impegnato. Inoltre, mi è altresì pervenuta una nota da parte del Dirigente Responsabile della U.O.S. di Ostetricia e Ginecologia - Dr. Vincenzo Salvia - con la quale mi sollecita ad intervenire per scongiurare il rischio di funzionalità a cui è sottoposto il reparto da lui diretto per effetto della precaria situazione logistica e dell'insufficienza del personale medico e paramedico effettivamente disponibile. In ambedue i casi, mi riferiscono per le vie brevi, la Direzione dell'ASL Brindisi ha reiteratamente riconosciuto i problemi ed assieme si è impegnata a risolverli. Ad oggi, tuttavia, le richieste di intervento politico si moltiplicano e poiché mi rifiuto d'ergermi a “protettore” del territorio provinciale coincidente con la mia circoscrizione elettorale, fonte in tempi non molto remoti di deviazioni o strumentalizzazioni, preferendo il ruolo più proprio d'amplificatore del disagio collettivo, Ti chiedo di verificare la fondatezza delle circostanze segnalatemi, rimettendomi – in tal caso – alla Tua nota ed apprezzata sollecitudine nell'adozione dei provvedimenti necessari e consequenziali”.

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pag. 13maggio 2010

D O C U M E N T I

MONUMENTO AI CADUTI DI TUTTE LE GUERRELa giunta comunale di Fasano ha approvato il progetto esecutivo di sistemazione dell'area di proprietà comunale sita a Montalbano (frazione fasanese) e rientrante nella zona P.e.e.p. con destinazione a verde pubblico: in quest'area sarà rimontato il monumento ai caduti di tutte le guerre. Il progetto, redatto dal geometra comunale Francesco Leone, prevede un costo complessivo di 65mila euro: «Nei prossimi giorni sarà indetta un'apposita gara per l'aggiudicazione e l'esecuzione dei lavori – afferma il sindaco Lello Di Bari – ed accelereremo i tempi in modo che in occasione del prossimo 4 novembre, la festa delle Forze Armate e l'omaggio doveroso ai nostri concittadini montalbanesi caduti per la libertà e la democrazia dell'Italia, potremo celebrare la giornata dinanzi al monumento rimontato. E' doveroso da parte nostra che così sia – puntualizza Di Bari – per evitare che si ripeta la spiacevolissima situazione dello scorso anno della celebrazione del 4 novembre col monumento smontato e depositato nell'area esterna dell'edificio scolastico “Fortunato”». Il monumento ai caduti, infatti, era collocato in un'area che è interessata dai lavori di completamento funzionale della scuola secondaria di primo grado “Fortunato” di Montalbano, consistenti nell'edificazione della palestra e servizi annessi e nella sistemazione esterna: per far ciò era stato smontato il monumento in attesa di nuova collocazione.

Uff. Stampa Comune di Fasano5 maggio 2010

www.caramellabuona.org che da 13 anni è impegnata nella lotta contro l ’abuso al l ’ Infanzia attraverso un' incessante attività di formazione e informazione a livello nazionale e internazionale. Ospite della serata sarà il presi-dente della “Caramella Buona”, dott. Roberto Mirabile. A presen-tare l’evento saranno Milena Sibilio ed Emanuele Maggi. L’ingresso è libero e gratuito.

2° EDIZIONE “EURINO D’ORO”L’associazione Radio Diaconia, in collaborazione con la Confraternita di San Giuseppe di Fasano, organizza la 2° edizione dell’ Eurino d’oro. La gara canora per bambini si svolgerà sabato 15 maggio presso l’Auditorium del Centro risorse del Liceo “da Vinci” a Fasano alle ore 20.00.La manifestazione canora rappresenta un’occasione per mettere in mostra il talento e le qualità canore ed artistiche dei bambini.L’Eurino d’Oro torna quindi dopo il successo della precedente edizione, del Novembre 2007, quando, sul palcoscenico del teatro della Salette, una ventina di bambini selezionati per la serata finale appassionarono il pubblico fasanese.L’esibizione dei bambini, suddivisi in tre categorie, (5‐7 anni, 8‐9 anni e 10‐11 anni) sarà accompagnata dal coro diretto da Mariateresa Lorusso.Partner dell’iniziativa canora è “La caramella Buona” Onlus

DELEGAZIONE DELLA CROCE ROSSA DI MALTAIl sindaco di Fasa-no, Lello Di Bari, ha ricevuto oggi, nella sala di rap-presentanza del Palazzo municipa-le, una delegazio-ne della Croce Rossa di Malta, in visita in Italia nell'ambito del progetto “Leonar-do da Vinci” del ministero della Cultura maltese e della Croce Rossa di Malta. La delegazione era composta da quattro inse-gnanti statali di Educazione sanitaria e di Primo soccorso che impartiscono lezioni nelle scuole maltesi di ogni ordine e grado. La delegazione della Cr di Malta è ospite, fino al 30 aprile, della Croce Rossa fasanese e visiterà le scuole locali dove i volontari della Cri cittadina impartiscono lezioni di Primo soccorso. Sostanzialmen-te, faranno tesoro di come funziona tutta la macchina della Cri in Italia e, Fasano, che ha una Cri molto attiva, è stata individuata come sede d'accoglienza. All'incontro, a Palazzo di Città, la dele-gazione maltese era accompagnata da Vincenzo Sportelli, respon-sabile della Cri fasanese, e da Franca Brancato, ispettrice delle Infermiere volontarie della locale Cri. Il sindaco Di Bari, dando il benvenuto agli ospiti, ha voluto ricordare «che Fasano è stata sotto la dominazione dei Cavalieri di Malta per 500 anni e che, quin-di, mi fa particolarmente piacere accogliervi nel Palazzo municipa-le – ha detto rivolgendosi ai componenti della delegazione della Croce Rossa maltese -: con voi cittadini di Malta noi fasanesi sen-tiamo una sorta di vicinanza familiare».

Uff. Stampa Comune di Fasano21 aprile 2010

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Page 14: IL MENANTE N. 5 - MAGGIO 2010

pag. 14 maggio 2010

“VIAGGIA SICURO”: SERVIZIO DI PULITURA

Il Comune di Fasano ha sottoscritto una convenzione con la società per azioni “Viaggia Sicuro” (di Roma) per l'attivazione sperimentale, senza esclusiva, del servizio di pulitura e ripristino delle condizioni di sicurezza e viabilità post incidenti delle arterie stradali comunali. «Abbiamo accolto la proposta della società capitolina che ci era stata recapitata lo scorso 1° aprile – afferma il sindaco Lello Di Bari –. L'impresa, tempestivamente e, ovviamente, dietro richiesta telefonica che dovrà giungergli dalle Forze dell'Ordine intervenute per rilevare il sinistro, dovrà provvedere al ripristino delle condizioni di sicurezza e viabilità, mediante pulitura dell'area interessata da incidenti e, peraltro – precisa Di Bari – dovrà occuparsi della messa in sicurezza della stessa area mediante l'eliminazione immediata di eventuali materiali residuali capaci di determinare condizioni di pericolo per la salute pubblica e per la fluidità del traffico della rete stradale di competenza del nostro Comune. V'è da dire che abbiamo accolto la proposta della società – sottolinea il sindaco – dopo aver verificato direttamente l'esito positivo di un intervento di pulitura effettuato dalla società, grazie all'interessamento dell'assessore Bebè Anglani, nella nostra piazza Ciaia. La ditta ha provveduto a ripulirla da gomme da masticare e da macchie d'olio facendola risplendere nel giro di pochissimo tempo durante il periodo pasquale. Peraltro – aggiunge Di Bari – il servizio ci sarà garantito senza alcun onere per il Comune, dal momento che i relativi costi di pulitura saranno addebitati alle Compagnie di assicurazione che coprono la responsabilità civile per danni originati dalla circolazione stradale dei veicoli coinvolti nell'incidente». Il servizio sarà garantito dal prossimo 1° maggio fino

D O C U M E N T I

30 aprile del 2012. Il Comune ha comunicato a tutte le Forze dell'Ordine operanti sul territorio il numero verde della società cui chiedere l'intervento di pulitura ogniqualvolta si verificherà un sinistro. La società potrà intraprendere ogni possibile e più opportuna azione nei confronti dei responsabili del sinistro con procedura ex art. 2054 del Codice Civile; dovrà denunciare alla competente Compagnia di assicurazione R.C.A. l'avvenuto sinistro e richiederne la liquidazione e dovrà incassare e trattenere le somme corrisposte quale indennizzo per l'attività eseguita al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza dell'area interessata dall'incidente. «La “Viaggia Sicuro”, peraltro – tiene a precisare il sindaco Di Bari – è titolare in esclusiva di un prodotto ecologico, sostanza chimicamente inerte ad alta biodegradabilità, denominato “MPCD-Skipper VS 2000”, che si sostanzia in un disgregatore molecolare frutto delle più avanzate tecnologie in materia, il cui principio attivo assicura il rapido riassetto in termini di sicurezza del manto stradale».La società capitolina dovrà, sostanzialmente, effettuare interventi standard (posizionamento di segnaletica, transenne, etc. per situazioni di emergenza; intervento per la rimozione di detriti e/o carico disperso sia solido che liquido con successiva pulitura della piattaforma stradale; intervento per la rimozione ed aspirazione di liquidi tecnici funzionali ai veicoli versati e conseguente pulitura della piattaforma stradale); interventi straordinari (trattamento di consistenti sversamenti e/o dispersione di merci e materie pericolose richiedenti bonifica del territorio; recupero e trasporto di materiali e rifiuti di diversa natura nel rispetto della normativa igienico-sanitaria e ambientale disperso nell'ambito stradale) e servizi aggiuntivi (servizi di pulitura anche se gli sversamenti sono rilasciati da veicoli ignoti, pulitura dei monumenti da graffiti con il prodotto MPCD; pulitura della pavimentazione di Piazza Ciaia da gomme da masticare, macchie d'olio etc.; corso di formazione per 20/25 operatori di Polizia Municipale).

Uff. Stampa Comune di Fasano28 aprile 2010

Portici in festa per l'evento organizzato dall'Istituto alberghiero “G. Salvemini” di Fasano che ha esibito le creazioni culinarie degli alunni del corso serale, guidato dal prof. Donato Proto, e le abilità dei ragazzi del Free Style del corso diurno e la Band del Salvemini guidata dal prof. Martino Palmisano. È merito della lungimiranza dell'attuale dirigente scolastico, Rosanna Cirasino, promuovere la conoscenza delle eccellenze che l'Istituto alberghiero forma.

Si è costituito il Comitato “2 Giugno”, formato da tutti partiti e associazioni del centrosinistra fasanese, per celebrare la prossima Festa della Repubblica. Per il 2 giugno, infatti, il neonato comitato ha organizzato una manifestazione dal tema “La sovranità appartiene al popolo” per difendere la Costituzione e festeggiare la scelta repubblicana che uomini e donne nel 1946 hanno conquistato dopo dolorosi anni di guerra e di resistenza. Nella mattinata del 2 giugno a partire dalle 10.00 in Piazza Ciaia avrà luogo un dibattito sulla Costituzione repubblicana cui prenderà parte anche il costituzionalista Andrea Catone. A partire dalle 18.30, sempre in Piazza Ciaia gruppi musicali locali festeggeranno la ricorrenza.

LE ECCELLENZE DELL’ISTITUTO ALBERGHIERO

IN PIAZZA PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA

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ACQUA: BLOCCARE OGNI SPECULAZIONE

maggio 2010

Affermare un principio è cominciare un'opera. Ma creare le condizioni per rendere effettivo il principio significa realizzare l'opera. Così è generalmente ricono-sciuta l'acqua come bene comune. Ma molte perplessità susc ita l 'attuazione del principio a livello normativo. La legislazione italiana non dà certezze in questo senso. Il Forum Italiano Movimenti per l'acqua ha promosso una campagna referendaria per la proposta di tre quesiti abroga-tivi in riferimento alla privatiz-zazione della gestione del servizio idrico. Dal 24 aprile è cominciata la raccolta firme per la richiesta del referendum che durerà fino al prossimo luglio. Sebbene infatti non ci siano ambiguità sulla proprie-tà pubblica delle reti di diffu-sione dei servizi pubblici locali, la gestione degli stessi può essere affidata a privati. Cerchiamo di capire e di navigare nel diritto. Nel 2008 la legge 133 disciplina la gestione dei servizi pubblici locali. In via ordinaria si provvede al conferimento dei servizi a società o imprenditori individuali attraverso proce-dure ad evidenza pubblica: in sostanza attraverso gara. Nessuna preferenza verso la gestione pubblica, ma il pubblico poteva concorrere

con il privato nella gara attraverso società a capitale interamente pubblico. Non era chiara l'ipotesi di affida-mento a società a capitale m i s t o n é l a d i s c i p l i n a dell'affidamento in house, ossia la possibilità di affidare il servizio direttamente senza alcuna gara a società di proprietà degli stessi enti affidatari. Il decreto Ronchi nel 2009 cerca dunque di adeguare la normativa alla disciplina comunitaria. Lo fa, ma coglie l'occasione per intervenire più incisivamente, riscrivendo le regole in tema di af f idamento de i serv iz i pubblici locali. Il decreto modifica l'art 23 bis della legge 133 del 2008 prevedendo come modalità ordinaria di gestione il conferimento a soggetti privati mediante gara oppure a società a capitale misto (pubblico – privato) dove i l privato detenga almeno il 40 % della partecipa-zione societaria, abbia compiti operativi e sia stato scelto attraverso gara.L'affidamento in house è possibile ma solo in via straor-dinaria, per situazioni eccezio-nali e previo parere dell'Anti-trust. Tutte le altre modalità di gestione difformi da questo modello dovranno necessaria-mente avere termine entro il 2011. La conseguenza è l'acce-

lerazione della privatizzazione della gestione dei pubblici servizi. Gli ambiti territoriali ottimali, istituiti proprio per la gestione dei sistemi pubblici integrati, che non hanno provveduto ad affidamento dovranno farlo in questi termini. Se la gestione invece è stata aff idata a società i n t e r a m e n t e p u b b l i c h e , queste dovranno dismettere la gestione oppure potranno trasformarsi in società a capitale misto. I l primo quesito referendario promos-s o d a l F o r u m I t a l i a n o Movimenti per l'acqua chiede l'abrogazione dell'art 23 bis per bloccare l'accelerazione sulle privatizzazioni. Ma il Forum chiede l'abrogazione di altre due norme, entrambe del d. lgs 152 del 2006. L'art 150 del decreto legislativo prevede, rispetto al servizio idrico, l'affidamento attraverso gara a società di capitali o a società di capitale misto in cui il socio privato sia scelto con gara o ancora a società a capitale i n t e r a m e n t e p u b b l i c o . Abrogare l'articolo significhe-rebbe non ricorrere più alla gara e dunque a società di capitali. Si potrebbe così favorire il processo di pubbli-cizzazione del servizio. L'art.

154 invece dello stesso decre-to al primo comma introduce un criterio per la definizione della tariffa del sistema idrico integrato che apre ai profitti privati. Infatti, prevede che la tariffa sia determinata in base anche all' “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”. In sostanza, i privati gestori del servizio idrico potranno ottenere profitto attraverso aumenti di bolletta in una certa percen-tuale . Abrogare questo criterio significa bloccare ogni speculazione. Sono più di 250 mila le firme raccolte fino ad ora per la richiesta dei quesiti referendari. Ma perché venga indetto il referendum popola-re sono necessarie 500 mila firme. C'è tempo ancora fino a luglio per firmare. Cosa accadrebbe se il referendum abrogativo fosse richiesto e poi approvato? Si potrebbe, a norma del testo unico in materia di enti locali, affidare il servizio idrico, come interes-se generale, ad enti di diritto pubblico o ad aziende speciali. Ma soprattutto si potrebbe cominciare a discutere di nuove forme, anche parteci-pative, di gestione pubblica della risorsa idrica.

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pag. 16 maggio 2010

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Comincia a muovere i primi passi l'Ecomuseo della Valle d'Itria, uno dei più grandi e c o m u s e i i n E u r o p a . È un'avanguardia del nostro tempo. L'Ecomuseo infatti nasce negli anni Settanta in Francia con il movimento culturale “Nuova Museologia”. Al centro del dibattito cultura-le, la necessità di creare nuovi luoghi di ricerca e conservazio-ne per promuovere un patto di cura e tradizione. Oggetto del patto, il territorio con le sue bellezze naturali, i suoi vicoli di storia ed i suoi antichi detti popolari. Non più una collezio-ne, ma un patrimonio; non più un immobile, ma un intero territorio; non più il pubblico del tradizionale museo, ma una intera popolazione che si dedica alla custodia dei propri luoghi. Lo scopo è in sostanza quello di fare della comunità un museo, per custodire la natura e la storia dei popoli. L'idea di un ecomuseo della Valle d'Itria nasce e si realizza nel maggio dello scorso anno quando viene firmato tra i Comuni della valle e la Regione Puglia un protocollo d'intesa con cui la Regione Puglia ha riconosciuto l'Ecomuseo di Valle d'Itria fra i progetti pilota del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale. Dopo la selezione, tramite un corso di formazio-ne, di giovani operatori ecomu-seali, lo scorso febbraio viene firmato l'atto costitutivo dell'Associazione “Ecomuseo di Valle d'Itria” che così diventa

s t r u m e n t o d i g e s t i o n e dell'Ecomuseo. Sei i comuni avanguardisti: Martina Franca, Cisternino, Ostuni, Locoroton-do, Fasano e Monopoli. Sei Comuni con storie e paesaggi simili accomunati dall'antico culto della Madonna Odegitria (“che indica la via”; per contra-zione ecco Valle d'Itria) portato dai monaci basiliani sulla fine del X secolo. Le sei sezioni in cui è articolata l'associazione costruiranno la “mappa della comunità”, una rappresenta-zione grafica della storia, delle tradizioni e del paesaggio del territorio di riferimento, e daranno vita ad una serie di iniziative locali. La sezione di Fasano ha cominciato a lavorare. Guidata da sei giovani r ibattezzate “ecomuse”, (Vanessa Ammirabile, Elvira Barletta, Giusi Barletta, Maria Castel lana, Marialucrezia Colucci, Luce Falcone, Chynthia Leone) che hanno organizzato dal 23 al 29 aprile scorso in occasione della settimana della cultura la mostra itinerante sulle mappe di comunità “Mondi locali: bisogni, energie, opportunità”. Se scopo dell'as-sociazione è recuperare e promuovere le tradizioni, le pratiche di vita e la storia locali, il primo obiettivo della sezione fasanese è quello di costruire la mappa della comunità fasane-se entro marzo 2011. A questo fine, la sezione ha distribuito un questionario alla popolazio-ne per raccogliere proprio dalla viva voce dei fasanesi le

caratteristiche locali. Allo stesso fine è stato indetto con il patrocinio del Comune di Fasano il primo concorso fotografico “Obiettivo Ecomu-seo: una nuova visione del territorio” dal tema: il patrimo-nio culturale del territorio di Fasano. Le iscrizioni al concor-so, aperto a tutti i residenti, possono essere effettuate ogni venerdì dalle 9.00 alle

13.00 presso la Biblioteca Comunale “I. Ciaia”. La scaden-za è prevista per il 4 giugno. Due le sezioni, junior e senior, e complessivamente cinque premi. Per i primi classificati, oltre ad un premio in denaro, la pubbli-caz ione del la fotograf ia premiata sulla mappa della comunità fasanese.

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pag. 17maggio 2010

Momenti formativi intensi ed esclusivi sono stati vissuti, nelle scorse settimane, dagli alunni della Scuola Secondaria di P r i m o G r a d o “ G i o v a n n i Pascoli” di Fasano. Nell'ambito del progetto “Noi ricordiamo, noi non dimenti-chiamo” il 20 aprile, presso l ' a u d i t o r i u m “ A m e d e o Blonda” dell'ITC Salvemini, i ragazzi hanno incontrato Piero Terracina, uno dei sopravvissu-ti allo sterminio nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, delle cui toccanti parole r iport iamo alcuni passaggi significativi: “Raccon-tare l 'olocausto per me equivale a rivivere quei giorni: è una enorme sofferenza, e per tanti anni abbiamo taciuto, anche per non tornare a soffrire. Ma dalla fine degli anni 80, dopo la morte di Primo

Levi, ci furono atti di infamia contro la memoria del popolo ebreo sterminato in quegli anni. Fu allora che decisi di non tacere più: oggi, per me, trasferire la memoria alle giovani generazioni è una ragione di vita. L'unico sentiero per la Pace tra i popoli, perché tutto ciò che abbiamo vissuto non si ripeta mai più, sta nel dialogo tra le diverse culture: il razzismo nasce e attecchisce solo dove è assente tale d ia logo intercultura le e interreligioso.” Terracina è uno degli amici più intimi di Samuel Modiano, che lo scorso 25 marzo aveva trascorso per il terzo anno una giornata con gli studenti fasanesi. In quella occasione gli stessi ragazzi della “Pascoli” vollero piantare un albero di quercia nel piazza-le antistante la Scuola, con una targa recante il nome e il numero identificativo dello stesso Modiano in quei giorni amari. (vedi foto)Di tenore decisamente più “lieto” è un altro progetto promosso dal prof. Aldo Maschietti, Dirigente della stessa scuola media fasanese, nonché fondatore del Circolo F i l a t e l i c o - N u m i s m a t i c o Fasanese: si tratta di “Filatelia e scuola”, attivato dal MIUR in collaborazione con il Ministero delle Poste Italiane. Lo scorso

19 febbraio si è tenuto un incontro iniziale, con la presen-za “attiva” del dott. Augusto F e r r a r a , C o n s i g l i e r e Ministeriale ed editore della rivista “L'informatore del collezionista”. Hanno inoltre presenziato la dott.ssa Ritalisa Rizzo, specialista commerciale Posta Centrale di Brindisi, la dott.ssa Antonella Pennetta, responsabile provinciale del settore Filatelia, la dott.ssa Angela De Cantis, direttrice dell' Ufficio Posta Centro di Fasano, i l dott. Antonio Sc ianaro, assessore a l la Pubblica Istruzione.Il dottor Ferrara ha coinvolto gli alunni in un avvincente questionario-gioco a premi (filatelici) che ha visto gareg-giare con attenzione “agonisti-ca” i ragazzi della “Pascoli”. Sono seguiti gli interventi della dott .ssa Pennetta, del la dott.ssa De Cantis e del dott. Scianaro, che hanno apprezza-to lo spessore culturale dell'iniziativa, sollecitando i ragazzi a coltivare lo sviluppo del proprio senso critico e della propria curiosità. Il preside Maschietti ha chiuso l'intenso

momento ludico-formativo ricordando che è possibile iscriversi al Circolo Filatelico Giovanile, che terrà un Corso (completamente gratuito) avente lo scopo di avvicinare i giovani al mondo della Filatelia. “Speriamo che il seme lanciato – afferma il Dirigente scolastico – possa produrre frutti positivi. Il mondo filatelico suscita il gusto per la ricerca e lo studio, stimola il senso di memoria collettiva e l'interdisciplina-rietà, incrementa il senso storico e geografico favorendo la scoperta di molteplici aspetti socio-culturali, in una sana visione del tempo libero”.

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TESTIMONIANZE STORICHE E MONDO FILATELICO

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pag. 18 maggio 2010

Nello scorso numero di “Bro-gliacci di comunicazione” abbiamo illustrato alcuni stru-menti della comunicazione e la scelta del più adatto per otte-nere i migliori risultati azienda-li, indirizzando il budget stabi-lito. In questo numero, vista la campagna elettorale appena trascorsa, parleremo in sintesi di come si sia trasformato il modo di fare comunicazione politica in Italia e nel mondo. Per cominciare dobbiamo necessariamente dividere i periodi in tre tipologie: campa-gne premoderne, moderne e postmoderne. Le campagne premoderne in Italia (dal 1945 al 1990) e negli USA (dal 1850 al 1950) sono prevalentemente condotte attraverso una comunicazio-ne interpersonale, quindi gestite interamente dai partiti schierati che hanno a disposi-zione un piccolo budget, ma che sono molto attivi sul terri-torio. Le campagne vengono gestite prevalentemente con la mobilitazione del voto di appartenenza, creando con-senso attraverso la propagan-da. Le campagne elettorali cominciavano generalmente 45 giorni prima del voto ed erano affrontate da militanti di partito. I media utilizzati erano giornali di parte, volantini, manifesti di partito, radio, comizi. Le campagne moderne in Italia (dal 1990 al 2001) e negli USA (da 1960 al 1990) sono campa-gne elettorali condotte in televisione; si dà per scontato il voto di appartenenza e si punta a coinvolgere l'elettore “indipendente” e “indeciso”, raggiunto soprattutto dalla pubblicità. Si tratta di campa-gne elettorali lunghe, da sei mesi ad un anno prima del voto. Si dà vita a un processo di

identificazione in un leader che coinvolge un pubblico di massa attraverso eventi mediatici. I media prevalenti sono la televi-sione, la comunicazione di massa,gli spot televisivi e le apparizioni nei TG e trasmissioni varie. Le campagne postmoderne in Italia (dal 2001 ad oggi) e negli USA (dal 1990 ad oggi, sono contraddistinte da una moltipli-cazione dell'offerta e non si basano più sul singolo partito, ma su una coalizione, c'è una lieve diminuzione della comuni-cazione di massa a favore di nuove tecnologie che valorizza-no una comunicazione persona-lizzata e mirata. Questo tipo di campagna elettorale è perma-nente e si intensifica nel perio-do pre-elettorale, “politica è comunicazione”. È il volonta-riato che fa la differenza, ma soprattutto un volontariato che non ha appartenenza partitica, che sfrutta autonomamente le nuove tecnologie. Alla tv, la stampa e le affissioni, si aggiun-gono direct marketing attraver-so la pubblicità postale, nuove tecnologie in primo piano, siti internet, social network e con-tatto personale con il pubblico di riferimento. La campagna elettorale del 1994 Il 1994 può essere defini-to l'anno in cui la comunica-zione politica cambia radi-calmente. I m e s s a g g i diventano più semplici ed acquistano uno stile narrativo che emoziona il cittadino, nasce il “club di Forza Italia” come nuova forma di partecipazione politica e viene utilizzato un uso massiccio di spot televisivi

basati sulla serialità e ripetizio-ne. La campagna elettorale del 1996

La falsa promessa del cambia-mento tanto propagandata dura solo due anni. Infatti, il 1996 è caratterizzato da uno stile nuovo che permette il rinnovamento della classe politica del Centrosinistra e rende “Forza Italia” il vecchio e non più il nuovo, permettendo a “L'Ulivo” di vincere le elezioni. Vengono fondati i “comitati per l'Italia che vogliamo” che segnano una nuova forma di partecipazione politica. L'Ulivo sceglie come forma di comunicazione ed ascolto un pullman che viaggia per il Paese, rinunciando volutamente agli spot. Scegliere un tema per la cam-pagna elettorale Il tema è uno degli aspetti fon-damentali della comunicazione politica, è l'elemento che unifi-ca tutti i messaggi che il candi-dato espone durante la campa-gna elettorale. Il “tema” risponde a questi argomenti: “Perché mi candido e perché dovreste votarmi”; “perché votare me e non il mio avversario”. Le caratteristiche di un tema efficace sono la semplicità, la narratività, l'emotività, la credi-bilità e la coerenza. Alcuni temi efficaci sono stati “Yes we can” (Obama 2009); “Per un nuovo miracolo Italiano” (Berlusconi 1994); “For the people, for a change” (Clinton 1992); “Mor-ning in America” (Reagan 1984).

La competenza e la personali-tà del candidato Innanzitutto il candidato deve mostrare una grande capacità personale - quindi agli occhi dell'elettore deve mostrare di “saper fare - che necessaria-mente deve essere accompa-gnata dalla sua leadership quindi il “poter fare”. Uno degli aspetti fondamentali è che egli sia riconosciuto come persona affidabile ed onesta che vuole attuare il suo pro-gramma per la collettività. La personalità del candidato è un aspetto fondamentale. Quan-do si sceglie un medico, un ingegnere o un avvocato, si cercano sempre le persone più competenti e preparate. Lo stesso meccanismo vale quan-do si sceglie un rappresentan-te politico. Attualmente, per impostare una campagna elettorale effi-cace, si studiano e si mettono in atto tre momenti fondamen-tali: il posizionamento, la fase pre-campagna, la campagna. Inoltre, occorre costruire una strategia, verificare il conte-sto, scegliere i contenuti, il linguaggio ed infine scegliere i mezzi di comunicazione più idonei per veicolare le informa-zioni.

Gli addetti ai lavori mi scuse-

ranno per aver sintetizzato al

massimo le informazioni e le

variabili di questa materia.

Resta il fatto che, anche se la

comunicazione politica gioca

u n r u o l o f o n d a m e n t a l e

nell'elezione o meno di un

candidato, l'onestà, la coeren-

za, la preparazione, e sopratut-

to “i fatti concreti realizzati per

la collettività” premiano sem-

pre il candidato ed hanno

vittoria certa su ogni slogan

elettorale. L'importante è

saperli comunicare.

BROGLIACCI DI COMUNICAZIONE – 2^ parte di Paolo Pugliese

La trasformazione della comunicazione politica in Italia e nel Mondo

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Appunti

ROMA - Lo scandalo pedofilia sui media non è altro che "un attacco sionista, vista la potenza e la raffinatezza: loro non vogliono la Chiesa, ne sono nemici naturali. In fondo, storicamente parlando, i giudei sono deicidi". A sostenerlo è il vescovo emerito di Grosseto monsignor Giacomo Babini, in un'intervista pubblicata dal sito Pontifex (che si presenta come un 'blog di libera informazione cattolica', e viene definito 'tradizionalista' da alcuni e ultrà' da altri).

Repubblica 11-04-2010

CITTA' DEL VATICANO - Si è dimesso il vescovo di Bruges monsignor Roger Vangheluwe, che ha ammesso di aver abusato sessualmente di un giovane e di averlo fatto per di più dopo la sua nomina a vescovo avvenuta nel 1984.

Repubblica 23-04-2010

CITTA' DEL VATICANO - Il Papa ha accettato le dimissioni del vescovo irlandese James Moriarty, accusato di aver coperto in passato abusi sessuali commessi su minori da sacerdoti dell'arcidiocesi di Dublino.

Repubblica 22-04-2010

CITTA' DEL VATICANO - "Ho condiviso la loro sofferenza e con commozione ho pregato con loro assicurando l'azione della Chiesa": lo ha detto Papa Benedetto XVI ricordando, durante l'udienza generale, l'incontro avuto domenica scorsa a Malta con alcune vittime di abusi da parte di religiosi.

Repubblica 21-04-2010

CITTÀ DEL VATICANO - Il caso pedofilia nella Chiesa fa saltare un'altra testa nelle alte sfere del Clero. Si è dimesso ieri, ufficialmente per motivi di salute, il vescovo di Miami, monsignor John C. Favalora. Dimissioni arrivate con otto mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale di 75 anni, età consueta di pensionamento per un porporato.

Repubblica 21-04-2010

BERLINO - L'inquisitore incaricato di far luce nello scandalo dei preti pedofili in Germania, il vescovo di Treviri, Stephan Ackermann, ha ammesso che "la Chiesa cattolica" ha "insabbiato" per decenni i casi di abusi sessuali su minori limitandosi a trasferire da una diocesi all'altra i sacerdoti rei di questi crimini.

Repubblica 16-03-2010

BERLINO - Il vescovo di Augsburg, Walter Mixa, ha presentato la richiesta di dimissioni a Benedetto XVI: il vescovo era nell'occhio del ciclone da settimane per le percosse da lui inflitte a nove ragazzi, quando tra il 1976 ed il 1996 aveva svolto le mansioni di sacerdote nella cittadina bavarese di Schrobenhausen

Corriere della Sera 21-04-2010

CITTA' DEL VATICANO - "I gravissimi e obiettivamente immorali comportamenti" di padre Marcial Maciel Degollado, fondatore dei legionari di Cristo, "confermati da testimonianze incontrovertibili, si configurano, talora, in veri delitti e manifestano una vita priva di scrupoli e di autentico sentimento religioso". Lo afferma il comunicato della Santa Sede diffuso al termine delle riunioni in Vaticano con i cinque vescovi incaricati della "visita apostolica" ai Legionari di Cristo.

Repubblica 01-05-2010

ATTACCO SIONISTA

maggio 2010

per informazioni: Donato 338.7175190 - Mino 334.1178887 - Fax 080.4414473

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pag. 20 maggio 2010

L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI …PER NOMEIl nome di un uomo contiene la traccia del suo destino e inevitabilmente ne condiziona l'esistenza a mo'di cappa che lo avvolge dalla culla alla bara, senza che la volontà possa arrestare l'irrefrenabile corsa degli eventi. Basta seguire la scia tracciata perché ognuno venga conservato alla memoria. Dante è il poeta per eccellenza anche senza cognome; lo stesso dicasi per Napoleone e, seppure a malincuore, per Benito. Ci sono uomini che, portatori di un nome per così dire peculiare, hanno invece tentato di modifi-care quella corsa e, per tutta r isposta, hanno ottenuto risultati deplorevoli. Fallimenti su fallimenti, ripensamenti e bruschi reviremant, difese strenue e inf ine contese perniciose. Sol perché hanno avuto l'ardire di opporsi e contrastare la forza del nome. Talora, nell'animo umano, sono innate l'incapacità di vivere in maniera trasparente e il deside-rio di mistificare la realtà senza alcuna limitazione. Un esempio fra tanti siede tra i banchi del Parlamento italiano, si definisce uomo prestato alla politica, quasi come se questa caratteri-stica gli conferisse automatica-mente dieci punti di vantaggio rispetto a chi fa il politico per passione. Fa l'editore, è giornali-sta professionista, ma par che con la lingua e le parole incontri spesso grandi difficoltà e si impiastriccia spesso con il denaro. Nel 2005 è coinvolto nel caso Telekom Serbia, in

quanto il quotidiano napoleta-no “Roma”, di cui è editore, è destinatario della “modica” cifra di due miliardi e 400 milioni di lire. L'evento non è ritenuto penalmente rilevante. Nel 2009 la Procura di Napoli gli notifica un avviso di garanzia per la faccenda del global service riguardante la manutenzione delle strade di Napoli; si ipotiz-zano i reati di associazione a delinquere e concorso in turbativa d'asta. Solo un anno prima, lo “scaltro” giornalista rimane senza parole e si fa pizzicare, come un bambino intento a rubare platealmente la marmellata dinnanzi agli occhi della mamma, nell'atto di ricevere e poi di usare un pizzino dal Senatore fasanese di parte avversa che gli suggerisce pronta replica alle contestazioni di un noto Parlamentare dell'Italia dei Valori. A vederlo, lo si definirebbe un uomo “norma-le”, il vicino di casa immediata-mente pronto a venire in soccorso se il frigorifero è sguarnito di uova o di burro. L'aspetto fisico e l'espressione trasecolata del volto non fanno pensare a Frankenstein, non ha cicatrici in volto, la corporatura non incute timore, ma quella carnagione sbiaditella e gli occhialini dalla montatura circolare e in metallo non fanno onore al suo nome. Deve essere per via della difesa condotta instancabilmente (anche se i segni dell'affaticamento sono resi ormai evidenti da vistose occhiaie) nei confronti di chi,

messer Cavaliere nazionale, non può più essere difeso. A mag-gior ragione, per via degli eventi susseguitisi di recente: osare parlare di un partito plurale a chi per anni ha fatto dell'amore per se stesso (senza se e senza ma) il leit motiv della politica italiana, avvalersi della parola “democra-zia” in un luogo in cui la legge del più forte (ma solo in termini economici) l'ha fatta da padro-ne, è un po' come costringere un carnivoro a diventare vegetaria-no. E ancora: ergersi a paladino della libertà sol perché il capo gli ha intimato “se vai a Ballarò, farai i conti con me. Io ti infilzo”. Significa, ancora una volta, andare contro il destino che è nel nome che madre e padre gli hanno assegnato, a maggior ragione quando la replica al padrone s i condensa nel tentativo di difendere in televisione i diritti e le esigenze del gruppo minoritario del Pdl, pur sapendo che di posizioni, all'interno di quel partito, ve ne deve essere sempre e solo una. A ripensarci, per usare un'es-pressione dell'idioma locale, pure a infilzarlo, non uscirebbe una stilla di sangue tanto pallida è la sua carnagione da indurre a pensare a un'anemia senza precedenti. Quando poi l'ex vicecapogruppo del Pdl finisce fra le fauci del giornale del fratello di messer Berlusconi che svela gli appalti milionari ottenuti dalla di lui consorte da parte della televisione di Stato, l' obiezione diventa ancora più flebile, e cioè che il maggior

fornitore della Rai è proprio Berlusconi.Ah, se avesse seguito il suo nome, se non si fosse allontana-to dalla diritta via, se qualcuno gli avesse spiegato che avrebbe dovuto festeggiare l'onomasti-co il 19 giugno, che il nome “Italo” ha radici profonde nella tradizione italiana e che, visto anche che il termine significa “vitello”, avrebbe dovuto piegarsi all'incontrovertibile dato che spesso i vitelli vengono infilzati per essere sacrificati sui banchetti dei carnivori, a meno che non avesse scelto di fare il vitello tonnato. In questa maniera, non avrebbe dovuto ingoiare l'ennesimo rospo e soprattutto avrebbe capito che, nel corso della sua esistenza, meglio avrebbe fatto a dare maggior peso al suo nome piuttosto che al suo cognome. Avrebbe perlomeno evitato di sentirsi dire che Berlusconi – esperto conoscito-re dei rapporti umani e di tutte le loro sfaccettature - si è fatto il Bocchino!!!

Aurora Nardelli

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pag. 21

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maggio 2010

VOGLIA DI MIRACOLIUn'irrefrenabile voglia di miracoli attraversa il nostro paese. Tra santi che lasciano impunemente le proprie impronte sugli asciugamani altrui e seminaristi brindisini che parlano con la Madonna e poi cadono a terra in preda a trance mistica, tutto sembra indicare che siamo in presenza di un proliferare di eventi soprannaturali. E non è un caso che questi eventi si verifichino proprio in terra pugliese, nell'unica regione guidata da un comunista: e già questo, di questi tempi, appare come un miracolo. Del resto è cosa nota che Vendola venne eletto nel 2005 e ricordiamo che si votò il giorno successivo a quello in cui morì Papa Giovanni Paolo Secondo, da tanti acclamato “Santo subito”. Sarà un caso? Poi, oltre alla sua elezione, Nichi Vendola da Terlizzi, vanta al suo attivo numerosi altri miracoli che andiamo a descrivere attingendo agli atti del processo di beatificazione ormai avviato dal Centrosinistra italiano.Alzati e cammina. Era il tempo in cui la Puglia era stata massacrata da Fitto. Nichi la prese per mano, ormai moribonda, a primavera del 2005, e guardandola negli occhi le disse “alzati e cammina”. La Regione, fiduciosa della sua guida, prima si alzò, poi iniziò a camminare, quindi iniziò a correre, fino ad arrivare in testa a tutti gli indicatori economici nazionali.La strage degli innocenti. In pieno allarme da influenza aviaria, il crudele Governo Berlusconi dispose l'abbattimento preventivo di ventiquattro cigni reali residenti in uno stagno tra le province di Lecce e Taranto. Vendola fu svegliato nottetempo da una voce che gli disse: “Salva i cigni di Torre Colimena”. Il giorno dopo, Vendola inviò una lettera al Ministero della Salute in cui scrisse che “azioni di cattura mediante abbattimento dei cigni, devono intendersi non autorizzate e conseguentemente sospese con decorrenza immediata”. I cigni furono salvati.Il miracolo dell'acqua. Tre giorni dopo, ci fu una festa nuziale a Terlizzi, e c'era la madre di Nichi. E Nichi pure fu invitato con i suoi Assessori alle nozze. Venuta a mancare l'acqua, la madre di Nichi gli disse: "Non hanno più acqua". Nichi le disse: "Sarà che bisogna mettere riparo”. Sua madre disse agli Assessori: "Fate tutto quel che vi dirà". C'erano là

delle condutture malandate. Nichi disse loro: "Riparate le condutture dell'Acquedotto Pugliese”. Essi lo fecero e diedero l'acqua non solo agli invitati alle nozze, ma a tutti i Pugliesi.La moltiplicazione dei kilowattora. A quei tempi il Governo diceva: “È bene che installiamo centrali nucleari per produrre energia, le mettere-mo in Puglia”. Nichi chiamò i suoi Assessori e disse: “Facciamo energia con quello che abbiamo”. Gli Assessori chiesero: “Come potremo produrre energia se non abbiamo che le cose tipiche della Daunia e del Salento, il sole, il mare ed il vento”. E Vendola creò campi eolici e installò pannelli solari e disse alla sua gente: “Andate e dite a tutti che nemmeno con l'esercito porteranno il nucleare in Puglia”. Essi lo fecero e tutti videro che era cosa buona e giusta.La dispersione delle ceneri vulcaniche. In quei giorni il vulcano Eyjafjallajokull iniziò a eruttare lava che sciolse il ghiaccio che evapo-rando fece alzare cenere che impestò l'Europa. La nube di cenere giunse anche sull'Italia, ma quando essa arrivò al confine tra Campania e Puglia, Vendola le impose di fermarsi e, fatte girare al contrario le pale eoliche, la spinse via dalla sua Regione, anche perché avrebbe potuto rovinare i laboratori urbani faticosamente costruiti con i progetti dei Bollenti Spiriti. Come sempre accade, trattando cose di fede, non mancheranno gli scettici, ed è giusto che sia così. Ma se una parte del Paese è disposto a credere che un Ministro della Repubblica Italiana divenga proprietario di un lussuoso appartamento posto di fronte al Colosseo grazie ad 80 assegni da 12 mila euro ciascuno, miracolosamente apparsi dal nulla e non intestati a lui (e di cui il Ministro stesso ignora la provenienza), allora è anche giusto che l'altra parte di quello stesso paese abbia da poter credere in qualcosa di diverso.

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Il motto latino insegna “l'arte per l'arte”, ovverosia l'arte solo per l'arte stessa, cioè non bisogna pensare sempre a quali vantaggi pratici possano derivare dal fare qualcosa; l'arte dovrebbe essere superio-re ed essere portata avanti solo per il puro piacere che essa dà. Traslando, identico atteggia-mento dovrebbe valere per ogni pratica; nell'agire biso-gnerebbe prescindere dalle utilità spicciole e dagli obiettivi- miraggio per cercare di conse-guire risultati ben più comples-si e magari utili per la collettivi-tà. Certo che il leone della MGM (per la cronaca Metro- Goldwin Mayer, celeberrima casa cinematografica americana) non potrebbe mai diventare il simbolo del Comune di Fasano, dove l'arte ed ogni altro agire vengono immancabilmente scissi dall'idea di “agire recte” e “cuique suum tribuere”. Il latino è difficile, ma in certe circostanze il significato delle parole è talmente lampante che non necessita di traduzio-ne. A meno che da quel logo non venga eliminato il leone ruggente e sostituito con la faccia di un gatto sornione che certamente non ruggisce, ma neppure miagola; emette semplicemente un verso strano. È il verso di chi promet-te e mantiene a modo suo, prediligendo spesso strade tortuose e inerpicate. Se infatti il gatto aveva bisogno di un comandante della polizia municipale, che bisogno c'era

di montare una sceneggiata napoletana che più che una pubblica selezione sembrava la caricatura addirittura del concorso di Miss Padania? Il Comune di Fasano ignora da lungo tempo il concorso pubblico come metodo di selezione del personale, soprattutto per il ruolo di comandante che, si sa, deve essere persona di fiducia del Primo Cittadino. E' stata compiuta negli anni passati la scelta dell'incarico conferito direttamente dal Sindaco e successivamente, a causa delle r i strettezze economiche dell'Ente, l'affidamento ad interim del comando di polizia municipale a Dirigenti ammini-strativi già in servizio presso il Comune. E' toccato persino al Segretario generale fare il comandante, dando vita alla bislacca suddivisione di compiti amministrativi (ovverosia, la firma degli atti) e compiti operativi (ovverosia, il coman-dante di fatto che non può fregiarsi del titolo e neppure della retribuzione di dirigente). Certo è che alle ultime proces-sioni pasquali tutti potrebbero giurare di non aver visto il segretario generale bardato come si conviene a un coman-dante. Qualche giorno fa, nel corso della prima riunione dell'associazione a tutela del centro antico tenutasi nella sala conferenze della Biblio-teca comunale, il Sindaco in persona ha annunciato orgo-glioso, farfugliando di certe

valutazioni compiute da pseudo commissioni, l'arrivo per il prossimo mese di giugno di un comandante che viene da fuori, ma che sa come vanno le cose a Fasano ed anche all'interno dello stesso corpo di polizia municipale, dove pare alberghino addirittura delle fazioni. Il che lascia presumere tante cose: che il concorso sia stato fatto, che tutti i preten-denti siano stati avvisati almeno con un fischio del suo esito, che magari si è tenuto anche quel colloquio (eventua-l e ) p r e v i s t o d a l b a n d o . Presunzioni, appunto. O forse, solo speranze; meglio ancora, illusioni. Nello scorso mese di febbraio, il Menante aveva reso noto che “c'è chi vocifera di conoscere già il futuro comandante, un leccese…”. Se si attribuisse ad una testata giornalistica il ruolo di Maga

Zurlì, il gioco sarebbe risolto e probabilmente si inviterebbe-ro direttore e redazione ad anticipare l'uscita di certi numeri al lotto che possano cambiare la vita delle persone. Fatto sta che il Menante non è maga Zurlì; forse è solo attento ad osservare la realtà e ad offrirla ai lettori nella maniera più trasparente possibile. Forse la realtà è ancora più amara di quello che sembra: il c o m a n d a n t e , s t r a n i e r o , forestiero, autoctono - il dato è assolutamente irrilevante - era stato già scelto, un po' come i padri presceglievano il marito alle figlie. Rimane solo un dubbio, che il padre padrone nel caso in questione forse non è il Primo Cittadino. Allora sì, il verso del Sindaco è chiaro: un miagolio… molto molto flebile e lamentoso!

Il Tulipano Nero

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TROPPO BIONDERiscaldate dal tepore primave-rile, due bambine, durante un pomeriggio assolato, si godo-no l'aria mite, tra i campi fioriti e i cespugli di ginestre dal color giallo intenso. Una sola stola ocra stesa sul suolo, cerca di creare una barriera soffice alle formiche spettatrici e affanna-te. Operaie vestite di nero lucido, frettolose, come se fossero in ritardo per la visione di una prima all'Opera. Primeg-gia il color oro, così come anche nei loro cestini di vimini, le bambole teutoniche sfog-giano criniere simili a ciuffi di pannocchie di granturco anco-ra acerbe. Le piccole cinguet-tanti, barattano frenetiche, vestitini e fermagli, gareggian-do tra di loro al fine di raggiun-gere il livello più alto di elegan-za e bellezza delle loro pupe profumate al silicone. In alcuni momenti s'immedesimano in loro, in altri casi si cimentano come dei Mangiafuoco ad animare quei personaggi men-daci e senza fili. Fantocci dalle sembianze che negano la real-tà. Nude senza pube. Dai seni senza gravità e un vitino da vespa filiforme che sfida gambe di plastica alle cui estre-mità spuntano piedini da Cene-rentola, ma deformati da cal-zature obbligatoriamente coi tacchi alti: senza le scarpe non si reggerebbero in piedi. Comunque sono costruite affinché non possano essere indipendenti in maniera eret-ta, serve per mantenere costante un rapporto anche tattile con chi le manovra, una specie di legame, se non di sangue, almeno di pelle. Le giocanti si sentono assoluta-mente indispensabili. Il corpo di queste bambole è senza dubbio sproporzionato, sem-bra un messaggio, neanche troppo subliminale, che con-d u c e v e r s o l ' e l o g i o all'anoressia o alla bulimia. Di che colore è il vomito delle bambole? La bellezza discuti-

bilmente ideale, spesso trova riscontro tra attrici varie e veline da programmi fatti in serie per salotti sprofondati da dopo cena. Inesorabilmente ancora non tramonta. E' diffici-le che si attenui questa tenden-za: è ciò che la donna pensa possa attirare un uomo e l'uomo a lungo andare se n'è fatto convinto o, al limite, se n'è fatto una ragione. Le bam-bine annodano nastrini di raso rosa, avvolgono tulle e veli, ornano con fiocchi e orpelli in quantità radente il pacchiano, quei corpicini clonati. Ma a un certo punto, la pacchia pecca e le bimbe iniziano a litigare: nessuno delle due voleva la pupazza dalla pelle scura. Tempo addietro, lessi una notizia biunivoca, che mi lasciò perplessa. In uno stato degli USA, un commerciante giocat-tolaio, avendo esposto nella vetrina del suo negozio delle bambole di colore a prezzo dimezzato rispetto a quelle classiche dagli occhi chiari e la capigliatura fluente biondo-cromata, risultò il movente per alcuni giornalisti, per gridare allo scandalo, aleggiando una sorta di ripristino a tendenze di teorie razziste: americanate. Molto probabilmente era solo una strategia per poter vende-re oggetti da troppo tempo stipati nel retro del magazzino, che poi la cosa, vista sotto un altro aspetto, sarebbe potuta sembrare anche come un incentivo all'acquisto per com-battere la discriminazione della povera bambola poco accattivante nei confronti delle acquirenti. Mi chiedo sovente se il razzismo non sia un fattore insito in noi. Tutti diciamo di non esserlo. Logico. Ma allora perché esiste? Se è nato, deve pur esserci un moti-vo che vada oltre le pagine della storia legata al coloniali-smo o allo sfruttamento della manodopera, almeno cercare di capire perché sia stato, il

razzismo, la scusante privile-giata di azioni aberranti conse-guenti. Le bambine le conosco e oltre che ad avere a loro discolpa la tenera età, hanno pure avuto un'educazione aperta e conforme alle buone regole del rispetto delle diver-sità. Eppure stava succedendo questo. Altre Barbie, venivano messe da parte, per il fatto che avessero braccia o gambe mancanti. La favola dev'essere bella, pulita, senza storture o ferri che escano dalle ginoc-chia duttili di gomma rosa pesca. La favola è un gioco, si gioca facendo leva sulla fanta-sia. C'è un retroscena: nel gioco si scatenano primordiali sentimenti, che mettono a nudo la diffidenza e le paure che, invano, si tenta di scongiu-rare. I timori ostentano con-trovoglia, attraverso riti sub-consci. L'unica arma di autodi-fesa, per poter ottemperare i sani ideali e i sentimenti umani degni di stima, non può essere altro che la vergogna. Le bam-bine crescono, a distanza di anni si rincontrano ormai adolescenti, con voca-bolari pesanti tra le mani e zaini che segano le clavicole sudaticce, in attesa che si a p r a n o i c a n c e l l i della scuola.

Il tepore primaverile pare le accompagni costantemente, con tenerezza, verso i miti pomeriggi dall'aria sognante e sbarazzina di anni trascorsi. Con un sorriso malinconico, sfiorano i tasti del pianoforte della memoria, tra alti e bassi, la loro sarà sempre un'amicizia eterna, perché le accomunerà uno stato comune di rossore e imbarazzo, ben venga che non si perda. “Ma ti ricordi, quando gli abbiamo tagliato i capelli a zero?”. Forse erano troppo bionde. In effetti, non rispec-chiavano le fattezze mediter-ranee delle bambine tra le ginestre. Se nel gioco è inevita-bile che ci s'immedesimi, poi quando la favola finisce, avvie-ne il crollo psicologico che può scatenarsi talvolta, anche in gesta d'ira. “Sì, me lo ricordo, solo la Barbie nera si salvò dagli scalpi”. Non so se fu ille-sa, conservando intonsi i suoi capelli sintetici, perché ignora-ta o per una recondita voglia di riscatto interiore.

Giullaremissiva

maggio 2010

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I dubbi dubbi del Prof. Nicola Fiume

la vignetta è di Cosimo Rosati

25 marzo 2010 di ritorno dalla gita scolastica in Spagna

E' importante tornare da un viaggio sapendo che a casa c'è qualcuno che ti aspetta. Solo che questa volta mia moglie mi sta aspettando per andare a firmare una separazione davanti al giudice e non vede l'ora che io arrivi.

maggio 2010

PICCOLO DIZIONARIO STRAMBO (parte prima A-G)

A cappella (cantare a cappella): A cazzo di cane.

Accatastare: Toccare tutte le acca.

Accomodare: Sistemare nel comò.

Acefalo: Esortazione del pescatore romano che invita il pesce ad abboccare.

Afrodisiaco: Che viene dall'Africa. Negro.

Aia: Spazio aperto dove uno va a farsi male.

Algoritmo: Tonno in scatola che balla.

Amore platonico: Andare in bianco anche questa volta.

Assalire: Salire sopra. Per esempio 'assalire una banca': salire al piano di sopra di una banca.

Assaltare: Saltare sopra. Per esempio 'assaltare una banca': salire sul terrazzo.

Assecondare: Arrivare in banca per fare una rapina e scoprire che l'hanno già fatta un quarto d'ora prima.

Azione Cattolica: Pregare. Rubare, per esempio, non è un'Azione Cattolica.

Banca: Luogo interdetto alla capra che potrebbe campare solo ai piani superiori o sul terrazzo.

Baracca: Locale pubblico di media qualità dove si servono bevande varie. Il più di lusso è il bar-a, poi il bar-bi, il bar-ci, il bar-di … fino ad arrivare al bar-acca. Nel bar-zeta è meglio che non vi fate vedere proprio.

Bucare una gomma: Sprecare una dose di eroina.

Cacofonia: Rumore prodotto dal caco che si spiaccica per terra cadendo dall'albero perché troppo maturo.

Calligrafia: Uno che scrive con i piedi.

Cambiale: Sostituile.

Cantilena: Esortazione a Lena affinché canti.

Carnevale: Buono da scambiare in macelleria.

Carro: Molto caro, caro esageratamente.

Carruba: Ladro. Che finisce presto.

Cartapecora: Si trova in macelleria e serve per incartare la carne.

Cascamorto: Situazione tragicomica che si verifica quando la bara sfugge di mano ai becchini che la stavano portando giù dal settimo piano per il funerale e rotola per tutta la tromba delle scale. Gioco.

Cassata: Stronsata.

Castor: Lavatrice da pelliccia.

Castoro: Pronome dimostrativo.

Catarinfrangente: Secrezione fosforescente. Colozza.

Cavillo giudiziario: Cavallo del giudice.

Cercopiteco: Come chi va a funghi, a cicorielle, a lumache, ad asparagi … solo che il cercopiteco non sa nemmeno lui che cosa sta cercando.

Collina: Che non attacca un cazzo.

Colpo da maestro: Le mazzate che il maestro dà agli scolari quando si distraggono.

Condizione: A voce.

Contatto: Delicatamente.

Contesto: Omaggio a chi compra un libro.

Pretesto: Davanti al libro. Copertina.

Conto corrente: Inseguire sogni di ricchezza.

Convento: Luogo esposto e ventilato.

Cravattaro: Usuraio che vende le cravatte a peso d'oro.

Culinario: Uno che si mette culo a pupp'.

Damigiana: Dama di corte che beve molto.

Cortigiana: Dama di corte più bassa. Non si sa se e quanto beve.

Parmigiana: Dama di corte emiliana. Non si sa se beve ma è certo che mangia bene.

Diaframma: Strumento ottico che le donne si mettono lì per non fare i bambini ma per fargli la fotografia (boh?)

Digiuno: … giuno … e mo'?

Disseminare: … seminare … e mo'?

Dizione: … zione … e mo'?

Ripetizione: … zione … e mo'?

Dondolo: Nome di prete. Uno dei sette nani.

Ecografia: Calligrafia di Umberto Eco.

Encefalogramma: Pesce che pesa poco.

Equinozio: Cavallo che sta senza far niente.

Esterofilo: Tessuto straniero.

Farfalla: Aprire un grosso buco nella chiglia di una nave.

Farsi una pera: Iniettarsi succo di frutta nelle vene.

Focalizzare: Localizzare la foca.

Folle: Automobilista pazzo che non sa mettere le marce.

Formaggio: Per la primavera inoltrata, per il mese di maggio.

Frattura: Esistono due tipi di frattura, quella scomposta e quella educata.

Fulmicotone: Temporale estivo.

Giacca: Indumento.

Giacchè: Indumento a doppio. Perché? Perché è così!

Giavellotto: Scommesse all'isola di Giava. Indovinare i numeri.

Goliardico: Taglia extralarge.

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FINALE PLAY-OFFEbbene sì. Dopo una stagione di vertice dall'inizio alla fine, dopo un caldissimo derby coi cugini monopolitani, dopo un triangolare all'ultimo tiro contro le migliori espressioni del calcetto laziale ed abruzze-se, la Ferramati è in finale. Ancora due settimane di sofferenza, due gare secche contro l'Acireale che diranno tutta la verità: chi salirà in A2 e chi , crudelmente, dovrà fermarsi sulla scala che porta all'aereo dei sogni. Andata in Sicilia l'8 maggio (mentre siamo in stampa), ritorno al “Salvemini” il 15: non ci saran-no altri appelli. Ci sono, invece, tutti gli ingredienti della sfida all'ultimo sangue. Due squadre che si conoscono benissimo, che quest'anno si sono già affrontate 4 volte, con 3 vittorie della Ferramati ed una, però per 5-1, dell'Acireale. In Coppa Italia l'Acireale ha sfruttato la clamorosa goleada casalinga per passare il turno, mentre in campionato il Fasano ha capitalizzato al meglio il successo esterno di dicembre per 3-2 per spiccare il volo e laurearsi campione d'inverno, prima che l'Isef si mettesse di mezzo rubando il primato. Ma ora i precedenti non contano più. Conta altro: gli assi, per esempio, Almir e La Rocca da un lato, Bidinotti e Da Costa dall'altro. O il gioco di squadra: mister Chiaffarato contro coach Bosco, per vedere chi saprà inventarsi la diavoleria più sofisticata e chi saprà infondere più convinzione ai suoi. Infine, la sfida del pubbli-co. Caldissimo fino all'eccesso q u e l l o d e l P a l a Vo l c a n (all'andata in campionato ci furono un po' di scaramucce), non male, e l'ha dimostrato, quello del “Salvemini”. Una tegola per la Ferramati: per un fallo commesso all'ultimo minuto di gioco contro il Loreto nel triangolare di qualificazio-ne, a risultato praticamente acquisito, Gabri La Rocca ha rimediato il secondo giallo con

conseguente espulsione e squalifica. Non potrà allacciarsi le scarpe nella gara di andata. Un'assenza pesante, ma pochi timori per Francesco Chiaffara-to, che può contare sulla solidità del secondo Donato Sibilia, nazionale under 21. Qualche rimpianto invece se si guarda alla fase offensiva: «Senz'altro la mancanza di Gabriel si farà sentire – fa spallucce il mister -. Sarebbe stato importante, in questa occasione più che mai, sfrutta-re le sue doti in fase di manovra contro una squadra molto forte come l'Acireale. Sibilia ha altre caratteristiche, ma sono comunque certo che saprà dare anche stavolta il suo prezioso contributo. Quale migliore occasione di questa per dimostrare il suo talento?» Anche all'Acireale, va detto, manca l'estremo difensore Barravecchia. Prima della sfida decisiva, c'è tempo anche per un sereno bilancio del percorso compiuto finora: «Il match contro il Loreto rappresenta lo specchio di quella che è stata la nostra stagione - conclude Chiaffarato -. Abbiamo avuto diverse occasioni per chiudere ma non le abbiamo capitalizza-te, dando la possibilità ai nostri avversari di rifarsi sotto e prendere coraggio. Possedia-mo quasi tutte le qualità, ce ne manca una sola. Credo sia arrivato il momento di essere anche un po' più cinici». Che si riveli proprio il cinismo la chiave per spalancare la porta della promozione? Al campo, come (quasi) sempre, l'ardua sentenza.

Giuseppe Cofano

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QUAL È IL BENE PER IL PODISMO LOCALE?

1° classificato Sardella Vito 1.08.48, 21° classificato Liuzzi Mimmo 1.17.20 su 1000 parteci-panti. Classifica della mezza maratona di Bari con un fasa-nese alla ribalta. Ma un fasane-se iscritto in una società di Putignano. Fa il paio con altri atleti iscritti in società di paesi limitrofi seppur dilettanti. Se si considera che la gara più importante organizzata nel territorio comunale, quella della Selva, è organizzata da atleti tesserati in una società di Cisternino, si evidenzia un secondo preoccupante indi-zio. Perché i podisti fasanesi portano sul petto i colori di altre città? Eppure nel territo-rio di Fasano ci sono tre società diverse. Cerchiamo un perché a questa emorragia di atleti: l'organizzazione migliore di altre società, la caccia delle stesse agli atleti più promet-tenti per racimolare più punti, società limitrofe con più iscrit-ti, l'atavica voglia del fasanese di criticare quel che ha in casa. L'unione, però, fa la forza e questa sarebbe la ricetta per avere un'unica e importante società podistica fasanese. Vediamo che ne pensa il dott Stefano L'Abbate, fiduciario della Fidal (Federazione Italia-na Atletica Leggera) locale.Quale il futuro del podismo a Fasano?Bisognerebbe lavorare tutti insieme per il bene del movi-mento. Bisognerebbe trovare una figura che politicamente dovrebbe mettere tutt i d'accordo e riunire i “pezzi sparsi” nel territorio e fuori.Quali strutture utilizzare?Perché non utilizzare la pista di

atletica di Pezze di Greco e creare un vivaio? Le tre società si potrebbero unire per pro-muovere l'atletica in tutto il territorio, dai piccolini mini atleti ai master, passando per le scuole, ricreando una siner-gia con i professori di educa-zione fisica, unica possibilità di creare un valido vivaio. Mi ricordo ancora il lavoro svolto dal professore Gabellone.Basterebbe solo questo?Si potrebbe investire in un buon tecnico federale. E il Comune, che aveva spinto per la creazione della Asd Poli-sport CC Fasano, si potrebbe “rifare” trovando i fondi per pagare questa figura profes-sionale che lavori per far cre-scere la Regina degli sport estivi.Un suo sognoUna gara che parta da Egnazia e attraversi il nostro territorio: quale più bel panorama per una gara podistica?Idee fattibili e un garante di rilievo, il dottor L'Abbate, dirigente competente e equili-brato. Ora occorre la volontà dei dirigenti delle tre società e di tutti gli atleti che hanno a cuore la crescita del movimen-to locale. Utopia? No, solo buona volontà nell'abbando-nare piccole beghe personali, senza sarti più bravi della strada o campioni dai tempi mediocri… Che ci si metta d'accordo sul serio. Difficile in un paese che aveva propagan-dato la nascita di una Consulta dello Sport? Troppe teste da mettere d'accordo. La buona volontà, che chimera!

G.M.

maggio 2010

NPF AI PLAY-OFF, CI SI GIOCA LA B2Alta la concentrazione tra gli uomini di Murri, che vedono il grande traguardo

La Npf è ai play off. Una lunga, lunghissima, cavalcata, corona-ta da 9 vittorie consecutive (mentre il giornale è in stampa potrebbero essere arrivate a 10) e da prestazioni convincenti. Una squadra forte, determinata, affiatata, i cui addendi sono apparsi esattamente interscam-biabili come proprietà commu-tativa vorrebbe. Eppure, la squadra ha dovuto fronteggiare avversari importanti, come le dirette contendenti Oria e Ostuni, ha dovuto rialzarsi dalla pesante batosta di Mottola, ha dovuto far fronte ad assenze importanti come quelle di Giovanni Galiulo.Dopo un inizio 2010 non proprio esaltante, i fasanesi capitanati dal coach-giocatore Giuseppe Murri hanno saputo rialzare velocemente la china, esprimen-dosi in un gioco deciso e partico-larmente esaltante. Ciò che è più importante, e che generalmente diventa determinante in queste categorie, è che la squadra ha saputo esprimersi al meglio anche in trasferta, laddove il fattore campo è spesso decisi-vo. Palestre infuocate, tenso-strutture ri bol lenti (e non scivolose come la nostra) molto spesso costituiscono un vero e proprio limite per le formazioni che non fanno delle individualità il proprio fattore portante. E invece, il Fasano ha saputo esprimersi in tutta la sua eccellente coralità dall'inizio alla fine, senza far troppo caso al pubblico amico o meno. Ed ora, quando la regular season è praticamente conclusa, si va ai play-off. Il doppio appuntamen-to che vedrà la formazione fasanese impegnata contro la

diretta concorrente del girone barese sarà fondamentale: a tal proposito è utile sottolineare che a Giuseppe Mancini e compagni molto importante sarà riuscire a tenere alta la concentrazione e il ritmo che si son mostrati fondamentali in questa seconda parte di girone. In un appuntamento di play-off, specialmente quando c'è in palio una posta così alta, e in partico-lar modo in uno sport come la pallavolo in cui la componente mentale è sempre onnipresen-te, la pressione si fa sentire e il fattore psicologico diviene fondamentale. Per questo, gran parte del lavoro di coach Murri dovrà essere svolto per mante-nere alta la concentrazione. Sarebbe fatale una distrazione, e rischierebbe di rendere nulle le grandi prestazioni mostrate fino ad ora.Per il resto, non resta che fare una considerazione: dopo qualche anno di assenza dal palcoscenico, il volley maschile è prepotentemente tornato alla ribalta nella nostra città. I tempi della Telcom di Sgarbi sono al momento ineguagliabili, ma ciò che è importante è che il pubblico affluito a sostenere questa squadra costituita per gran parte da fasanesi è stato notevole, e l'entusiasmo per lo sport della palla fasciata non è a s s o l u t a m e n t e s c e m a t o . Sarebbe ora che ce ne si renda conto in maniera concreta: oltre che per l'annosa questione del palazzetto, anche per l'eventu-ale entrata di sponsor importan-ti che possano tenere viva questa, fino ad ora brillante, esperienza.

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pag. 28 maggio 2010

Termina alla grande il campio-nato di serie C di pallamano della Polisportiva Serra. La seconda squadra cittadina ha stravinto il campionato con una serie quasi infinita di vittorie, spezzata dall'unico pareggio ottenuto nel girone di andata contro l'altra fasanese: la seconda squadra della Junior, partecipante anch'essa al campionato di C. Una vittoria che replica quella dello scorso anno e che all'epoca valse la promozione in serie B (poi sfumata a causa di cavilli burocratici legati ad una fidejussione bancaria non pervenuta entro i termini regolamentari). Questa volta la promozione in B è garantita; anche perché, la riforma dei campionati, prevede che, dalla prossima annata, l'ultima serie in programma sia proprio la B: t u t t i p r o m o s s i , t o d o s Caballeros.Per un giudizio sul campionato appena concluso, abbiamo sentito il Presidente per antonomasia della pallamano a Fasano: Nicola Gentile.“Non vorrei passare per spaccone, ma per noi questa vittoria era un po' prevista, avendo già preso le misure a questo campionato lo scorso anno ed avendolo già vinto.

Posso dire che ce l'aspet-tavamo, anche se poi le partite bisogna vincerle sul campo. Inoltre, dopo la mancata iscrizione al campionato di serie B, abbiamo dovuto lavorare molto sulla motivazio-ne dei giocatori. Questa, abbinata al livello tecnico superiore agli avversari ha sopperito ai limiti di prepara-zione atletica che molti dei nostri manifestano palesemen-te.”Naturalmente non potevamo esimerci dal chiedere anche qualche anticipazione sui programmi futuri.“Con una strana decisione, per alcuni versi incomprensibile, la Federazione ha riformato la formula dei campionati a meno di due mesi dalla conclusione del campionato in corso, mentre le norme prevedono che le riforme debbano essere ratificate almeno un anno prima. Di conseguenza il prossimo campionato di B ci vedrà opposti alle stesse squadre di quest'anno con l'aggiunta di qualche decaduta. Ci sarebbe l'ipotesi di chiedere un ripescaggio nel campionato di A2, ma sinceramente non abbiamo tempo, né voglia, né denaro per affrontare questa ipotesi. Anche perché per fare

QUESTA VOLTA LA SERIE B È SICURA

un campionato di A2 sarebbe necessario avere le squadre per i campionati giovanili under 14 e under 18 e la nostra società, nata appena due anni

fa, non è ancora attrezzata in tal senso. Per ora dobbiamo strutturarci e crescere come società, il che non vuol dire solo giocatori ma anche tecnici e dirigenti che sono molto importanti per una società.”Non poteva mancare la domanda impertinente sui rapporti con l'altra società cittadina, la Junior, squadra di punta del movimento cittadino che ha chiuso il campionato con un brillante quarto posto. Ci aspettavamo una risposta da diplomatico e abbiamo ricevu-to una risposta da vero sporti-vo:“Siamo tutti molto contenti dei risultati della Junior in Elite. D'altra parte noi siamo nati per dare l'opportunità di giocare a chi non aveva spazio nella prima squadra cittadina, inoltre mi piace ricordare con orgoglio che non sono solo il presidente della Serra, ma anche il Presidente onorario della Junior.”

F. V.

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UN’ANNATA ENTUSIASMANTE

maggio 2010

Siamo in partenza per i play off, pronti a lottare per la massima serie regionale. Un palcosceni-co minimo per una cittadina situata nella provincia del basket. Brindisi in Lega1, la massima serie nazionale, Ostuni in A dilettanti, la terza serie nazionale. Ceglie in B dilettanti e Francavilla in C Dilettanti. Sopra di noi anche Mesagne, San Vito e altre società del capoluogo brindisi-no. E' arrivata l'ora di fare il salto in una serie superiore e i play off ci daranno questa possibilità. Diamo i voti per la prima parte della stagione, i genitori del Basket Fasano non si preoccu-pino perché l'alunno ha ben figurato nel primo quadrime-stre recuperando le insufficien-ze (poche) raccolte per strada.L'annata è partita alla grande, dati gli investimenti effettuati dalla dirigenza bianco-blu. In realtà di investimenti impor-tanti ve ne erano stati anche negli altri anni ma mai, forse, programmati in maniera tale da consentire il salto di catego-ria. Una prima mossa vincente si è conseguita nell'assumere un valido e preparato coach, Gigi Santini (7½), con tanta voglia di rifarsi una carriera in Puglia pur ricominciando da una serie D. Tanto lavoro e primi acquist i azzeccati . Riconferme importanti quali quelle di Ciccio Colucci (8), Carlo Indiveri (6), Riccardo Argento (7½) e Gianlori Sibilio (6½). Bastano questi nomi per fare invidia già a mezzo girone. Si coprono i punti deboli degli altri anni. Si inizia dagli under (9): più spazio a Francesco (7½) e Domenico Rosato (7½), c o l p e v o l m e n t e m e s s i a i margini della rosa negli altri anni. Alex Cofano (7) e Claudio Di Bari (7) pronti a dare un valido contributo. Il coach, poi, si “porta” da Brindisi il giovane e promettente Walter Masi (8). Mancano due tasselli per completare il mosaico: il

cambio per Colucci e un tiratore che possa fare la differenza. Il monopolitano Andrea Gentile (8) viene chiamato a fare il vice di Colucci. Grande e importante acquisto, arma tattica per coach Santini che permette in campionato di spostare il nostro Ciccio anche in ruoli diversi. Ma il tiratore non arriva (4 alla dirigenza in questa materia)….e questa mancanza peserà per l'intera regular season. Il Fasano ha concluso la stagione regolare al secondo posto con 5 sconfitte mancan-do per una sola vittoria il primo posto e la promozione diretta in serie C Regionale. Le sconfit-te? Dovute alla mancanza del tiratore, secondo il nostro modesto parere. A parte Castellaneta dove nulla è andato per il verso giusto, le sconfitte con Cisternino, Carovigno e Lecce potevano essere di certo evitate. Consci di questa mancanza, si è acquistato Edo Passante (8), libero per il fallimento della sua società, giocatore di talento sopraffino… ma un lungo. Edo, dopo un difficile inizio, ha dato al Fasano quel tasso di qualità che rende il nostro team il favorito nei play off. Scongiuri d'obbligo, manca ancora il tiratore…speriamo non si paghi questa assenza, ma abbiamo il play più forte della serie D, Ciccio Colucci, il “reparto lunghi” più forte e un buon pacchetto under. La promozione è nelle nostre mani, visti gli investimenti (9 ai dirigenti per gli sforzi economi-ci profusi). Tiriamo due somme, provviso-rie, in attesa di aumentare i voti in caso di promozione. Il migliore del girone regolare? Ancora Colucci, anche perché il secondo candidato, Passante, è arrivato a metà dell'opera. Scelta condivisa dai colleghi delle altre testate locali. Non a caso il bravo play ha vinto per il secondo anno consecutivo il

premio della stampa, conse-gnato nell'ultima giornata di campionato. Non lo si poteva purtroppo dare in comproprie-tà agli under, bravi, un valore aggiunto del team fasanese. Si sono alternati in prestazioni eccezionali e importanti per l'esito finale del campionato. Gentile, poi, è stato un acquisto importante e oscuro artefice di una sontuosa cavalcata. Ma il carisma di Ciccio, l'ordine e l'acutezza tattica del folletto di categoria superiore, ha messo d'accordo i giornalisti locali. A premiare Ciccio ci ha pensato

una vecchia gloria del basket fasanese, Enzo Potenza. Visibilmente commosso, l'ex giocatore e dirigente di società ormai storiche quali lo Sporting e la Future, si è trovato d'accordo con la nostra scelta.E ora, per il numeroso e caloroso pubblico del tensosta-tico, buoni play off. Accorrete alla fatiscente nonchè più importante struttura comuna-le: il Fasano, nonostante il contenitore inadeguato, vi offrirà un bel basket.

Gianluca Monopoli

AUTODEMOLIZIONE - 72015 FASANO (BR) - ITALY

Iscritto C.C.I.A.A. di Brindisi R.E.A. n° 106759A.C.I. P.R.A. BR D000002434 - Aut. Prov. N° 997 del 29-09-2005

e-mail: [email protected]

ANGOLO DEL LOTTONumero del mese 63 (anche se ritardatario).

Possibile ambo 63 e 83.

Possibile terno 63-83-59.

Ovviamente sulla ruota di Bari.

Buona fortuna.

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www.bluver.it

pag. 30 maggio 2010

Nome FrancescoCognome ScoltiSport praticati Judo, Karate, Kick Boxing, Ju JitsuRisultati conseguiti 2° Campionati Internazionali Ju Jitsu, tanti, tantissimi titoli italianiA quanti anni hai iniziato a praticare arti marziali 6 anni, 30 anni fa!Il tuo primo maestro Il maestro SansonettiIl Maestro a cui sei più legato Domenico LorussoLa disciplina che pratichi con maggior piacere Il Fighting System, una branca del Ju Jitsu, un misto tra Judo e Karate, portata in Italia, tra gli altri, dal Maestro Lorusso. Di questa disciplina oggi sono uno dei tecnici della Nazionale italiana. Quale quella che pratichi con meno piacere La kick Boxing, troppa rabbia a differenza delle altre arti e meno regole. Adatto per chi vuole solo picchiare.Gareggi ancora? A 35 anni non si può più combattere. Ho appeso il Kimono al chiodo! Ora alleno e nella nostra palestra abbiamo 4 nazionali, 3 Senior e 1 under 21.Prossimi impegni dei tuoi ragazzi Campionato a squadre a Ruvo , la Coppa Talos, di fighting system, nazionale under 21 a Genova (Leonardo Pantaleo) in vista dei campionati europei.Quanti iscritti nella tua palestra? Circa 100 iscritti, quasi tutti praticanti il fighting system. In palestra diamo anche lezioni di difesa personale, difesa reale da strada, e prepariamo per servizi di sicurezza e bodyguard. Mimmo Lorusso e Leonardo Ricupero sono i maestri che mi coadiuvano.I tuoi atleti parteciperanno mai a Olimpiadi? Solo lo judo è sport olimpico, e io l'ho praticato anche a massimi livelli nazionali. Nella mia palestra, però, non si pratica più. Per le altre gare i massimi giochi sono i World Games, a cui ho partecipato.

Di Pierharpo Marx

Ormai tutti hanno l'intervista doppia.Solo il Menante ha la doppia intervista dei cugini Marx.

Il nome del suo sport è troppo difficile. Scrivo che è campione di fare a mazzate o mi spiega che vuol dire?Meglio se spiego: Ju Jitsu, in giapponese, vuol dire “dolce arte”. Ci si serve della forza dell'avversario per restituirgliela, secondo la tecnica del salice piangente: la leggenda vuole che l'idea del Ju Jitsu sia nata osservando gli alberi più forti che si spezzavano sotto il peso della neve, mentre il salice piangente, apparente-mente più debole, resisteva piegandosi e facendo scivolare via la neve.Tra gli sport olimpici ormai ci stanno mettendo dentro anche la scala 40. Voi invece, pur meritando più di altri, continuate ad essere esclusi, un po' come Cassano dalla Nazionale di calcio. Per caso, qualcuno di voi ha picchiato il figlio del presidente del Comitato Internazionale Olimpico?Non mi risulta, ma forse ci vorrebbe.La maggior parte delle arti marziali nasce nei monasteri cinesi, giapponesi o tibetani. Come fanno i ragazzini tibetani a distinguere l'ora di Educazione Fisica da quella di Religione?Durante l'ora di religione pregano di non farsi male durante quella di Educazione Fisica.E' vero che ultimamente ai corsi di autodifesa personale sono aumentate le iscrizioni dei ragazzini che poi dovranno andare al catechismo?Da noi si impara a difendersi anche in quelle situazioni, a me da piccolo è servito.Chi sono i soggetti che vengono a prendere lezioni da lei? Guardie del corpo? Buttafuori da discoteca? Maniaci omicidi? Serial killer? Assessori comunali?Assessori no, anche noi abbiamo un limite. Viene chi ha intenzione di difender-si da maniaci e assessori.

Di Piergroucho Marx

MOSTRA PERMANENTE

Presso il centro commerciale “Conforama” di Fasano, duemila metri quadri di esposizione per raccontare le storie dei più grandi maestri d’arte.

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Nei tuoi momenti di relax, tra collina e mare, vieni a scoprire tutte le forme dell’arte.

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pag. 31

FASANO (BR) - Piazza Kennedy, 25 (nei pressi dell’Ospedale)

Tel./Fax 080.4392669 - [email protected]

FASANO (BR) - Viale Longo(nei pressi della chiesa “S. Maria de la Salette”)

Tel. 080.4413699 - [email protected]

maggio 2010

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