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Il medico di Emergenza: la storia
Adelina Ricciardelli MDDirettrice UO PS MEU AUSL Ferrara
Federazione Italiana Medicina di Emergenza
Urgenza e CatastrofiSIMEU – SIMEUP - SMI – CoMES – SPES –
CIMO – ANAAO - AcEMC
D.P.R. 27 Marzo 1992Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per ladeterminazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza
Decreto 15 Maggio 1992
Criteri e requisiti per la codificazione degli interventi diemergenza
Ministero della Sanità
Gazzetta Ufficiale N. 114
Serie Generale del
17 maggio 1996
Atto di intesa tra stato e regioni di approvazione delle lineeguida sul sistema di emergenza sanitaria in applicazione D.P.R.27 Marzo 1992
Accordo tra Stato e Regioni
del 22 maggio 2003
“Linee guida su formazione, aggiornamento e addestramentopermanente del personale operante nel sistema diemergenza/urgenza”.
Decreto del Presidente del
Consiglio novembre 2016 sui
nuovi LEA.
Individua ancora una volta l'attività di Emergenza territorialenell' assistenza distrettuale e quella di Pronto soccorso nellaassistenza ospedaliera
NORMATIVA ITALIANA RELATIVA AL
SISTEMA DELL’EMERGENZA
ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI EMERGENZA
ALLARME
SISTEMA TERRITORIALE DI SOCCORSO
RETE DI SERVIZIFUNZIONALMENTE DIFFERENZIATI E GERARCHICAMENTE ORGANIZZATI
PPI – PS – DEA I – DEA II
ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI EMERGENZA
ALLARME
SISTEMA TERRITORIALE DI SOCCORSO
RETE DI SERVIZIFUNZIONALMENTE DIFFERENZIATI E GERARCHICAMENTE ORGANIZZATI
RICEZIONEVALUTAZIONEATTIVAZIONETRASPORTO
FORMAZIONE
AUTOMEZZO DI SOCCORSO BASEAUTOMEZZO DI SOCCORSO AVANZATOCENTRO MOBILE DI RIANIMAZIONE
ELIAMBULANZA
PUNTI DI PRIMO INTERVENTO:INTERVENTO MEDICO MINORE,
STABILIZZAZIONE E TRASPORTO
PRONTO SOCCORSO OSPEDALIERO:URGENZE EMERGENZE
ACCETTAZIONE PROGRAMMATAO CASUALE
DEA IUNITA’ ESCLUSIVE: ACCETTAZIONE,PS, OBI,
BREVE DEGENZA,TI E SUB-TI,
UNITA’ FUNZIONALE
DEA I ASSICURA INTERVENTI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI DI
MG, CHG, ORT, CARD ED UTIC,CON LAB, RAD, CT,
GIN E PED
DEA II ASSICURA INTERVENTI DI CARDIOCHIRURGIA
NEUROCHIRURGIA,TIN.CH.VASCOLARE E TORACICA
“NONCHE’
LE UNITA’ OPERATIVE DI MEDICINA D’URGENZAOVE PREVISTE DALLA PROGRAMMAZIONE
REGIONALE”
“NONCHE’
LE UNITA’ OPERATIVE DI MEDICINA D’URGENZAOVE PREVISTE DALLA PROGRAMMAZIONE
REGIONALE”
PPILA PRESENZA DEL MEDICO
NELLA A. DISLOCATAE’ STABILITA DALLA
PROGRAMMAZIONE REGIONALE PS:MEDICI A ROTAZIONEINFERMIERI DEDICATI
RESPONSABILE MEDICO CON QUALIFICA DI AIUTO,
ESPERTO,A ROTAZIONE
CAPO DIPARTIMENTO UN DIRIGENTE DI SECONDO LIVELLO
DELLE UNITA’ AFFERENTI
PER L’AMMALATO CRITICO,IL MEDICO DELL’EMERGENZA TERRITORIALE OPERA NEL RISPETTO DEI PROTOCOLLI TRA CO E DEA
I.P. FISSO O A ROTAZIONEMEDICO ADDETTO,
FISSO O A ROTAZIONE,OMEDICO DI GUARDIA IN PS
Il Responsabile deve essereun dirigente medico I o II livello,
PREFERIBILMENTE ANESTESISTA
ELIAMBULANZA:ANESTESISTA, UN INFERMIERE PROFESSIONALE
O DA ALTRO PERSONALE QUALIFICATO
La configurazione del sistema presuppone ladefinizione delle aree, delle zone di intervento,degli obiettivi, delle responsabilità dei singoliinterventi e degli strumenti organizzativi.
Ridurre la mortalita’, la disabilita’, gli stati di sofferenza correlati alle
malattie acute e ai traumi
Realizzare un sistema di stretta interazione tra preospedaliero,
ospedaliero e interospedaliero di cure per l’emergenza
Standardizzare e migliorare la qualita’ dell’assistenza sanitaria
Sviluppare la ricerca sulla natura e sul trattamento delle urgenze
mediche
Raccogliere dati epidemiologici utili per prevenire le situazioni critiche
e promuovere la salute
Obiettivi Emergency Medicine
European Journal of Emergency Medicine, 1998
Tutte le attività che fanno capo ai servizi di Pronto
Soccorso, Medicina d’Urgenza ed Emergenza Sanitaria
Territoriale sono denominate, in campo internazionale,
MEDICINA D’EMERGENZA
“Manifesto per la Medicina di Emergenza in Europa”
redatto nel 1999
proclama
che una assistenza in emergenza deve essere qualificata,
disponibile per ogni persona in stato di necessità
in ogni circostanza e
24 ore su 24.
- non programmato
- indifferenziato
- con uno o più sintomi
- in condizioni di non urgenza
- urgenza differibile
- indifferibile
- emergenza
(1.5% dei pazienti che sipresentano in PS - in base ai dati2015 del Piano Nazionale Esiti);
(98.5%, circa 20.000.000 ogni anno in
Italia): valutazione clinico-strumentale
accurata e rapida; trattamento appropriato;
coinvolgimento tempestivo degli
specialisti; decisione sui ricoveri; avvio dei
percorsi di assistenza e cura sul territorio
per i pazienti dimessi; presa in carico delle
componenti personali e sociali.
Centrale operativa 118 (dal dispatch delle chiamate con funzioni di
coordinamento dell’assistenza extraospedaliera al collegamento fra i servizi
ospedalieri e quelli territoriali coinvolti nella risposta alle emergenze sanitarie)
Triage
Accettazione con presa in carico
Assistenza in condizioni di urgenza-emergenza
Osservazione temporanea e degenza breve
Ricoveri
Maxiemergenze
Spetta alla Medicina d’Emergenza quindi il primo inquadramento
diagnostico (sia intra- che extraospedaliero) e il primo
trattamento delle urgenze mediche, chirurgiche e
traumatologiche.
Le professionalità in campo
emergenza preospedaliera
Autista soccorritore
Infermiere di CO
Medico EMERGENZA 118
Lavoro in team
Medico 118, Infermiere, Autista Soccorritore
Soccorritore Volontario
Infermiere EPH
PROTOCOLLI INFERMIERISTICI
BOLOGNA — C’è un nuovo
capitolo nella guerra tra la
Regione e l’Ordine dei medici di
Bologna, nell’ambito della bufera
esplosa la scorsa primavera sulle
linee guida di viale Aldo Moro,
poi approvate con una delibera,
che regolano l’attività degli
infermieri sui mezzi del 118. Angelo Fioritti, direttore sanitario
dell’Ausl bolognese, è stato sospeso per sei mesi, una scelta
motivata dall’Ordine dalle «controversie sulle funzioni e i
compiti svolti dagli infermieri in attività d’emergenza». Come
chiarisce Giancarlo Pizza, presidente dei medici delle Due Torri,
«perché nel suo ruolo doveva svolgere una funzione di controllo,
che evidentemente non c’è stata». La direzione generale
dell’Ausl, commentando la vicenda con un messaggio arrivato
via Intranet ai novemila dipendenti, «conferma la propria
fiducia e stima nei confronti del dottor Fioritti, così come dei
professionisti già colpiti da analoghi e ingiustificati
provvedimenti».
LA STORI A — L’omesso controllo citato da Pizza e l’intera
vicenda hanno infatti radici lontane e radicate nello scontro tra
la Federazione regionale degli Ordini e l’assessore alla Sanità,
Sergio Venturi, e che aveva già portato alla sospensione di nove
medici in tutto, sei dei quali in servizio in città. Fioritti, tra i
vertici della sanità regionale, si aggiunge così ad altri nomi
importanti, tra questi il direttore del dipartimento Emergenza
dell’Ausl Giovanni Gordini, il responsabile del 118 Cosimo
Picoco e il direttore dei pronto soccorso dell’area nord Nicola
Binetti. Per tutti l’accusa era stata la medesima, ovvero l’aver
attribuito atti medici, come la diagnosi, la prescrizione e la
somministrazione di farmaci, agli infermieri sulle ambulanze.
SANITA’
La battaglia delle ambulanze senza medici
Sospeso il direttore sanitario Fioritti
I l numero due dell’Ausl ha r icevuto una sanzione di 6 mesi per
omesso controllo. I l presidente dell’Ordine dei medici:
«Sbagliato delegare cer te funzioni agli infermier i»
Corriere Di Bologna > Bologna > Cronaca > La Battaglia Delle Ambulanze Senza MediciSospeso I l Direttore Sanitar io Fior itti
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Ebola, protesta degli
infermieri Turni massacranti
e noi siamo pochi
(26/11/2014)
Gli straordinari «allegri»
dell'Ares 118 (22/04/2013)
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Pronto Soccorso
(21/02/2012)
Servizio di emergenza
sanitaria 118 Cgil chiede
l'intervento della Regione
(03/08/2010)
Pansini è il nuovo direttore
dell'Asl di Bari (20/10/2009)
A partire da 1988 si va configurando in Italia un sistemadell'emergenza-urgenza che prevede una rete di servizistrutturati secondo un modello dipartimentale con la capacitàdi operare dal livello territoriale piu’ periferico fino al centroospedaliero ad alta specializzazione, attraversol'individuazione delle diverse competenze.
Alcune delle funzioni previste furono assegnate al medico del Servizio di Guardia Medica che previo corso di formazione è divenuto, in seguito, medico del Servizio di Emergenza Territoriale (S.E.T.)
Con l’introduzione dell'articolo 22 nel D.P.R. 41/91, per la prima volta vengono individuatii compiti dei medici della fase extra-ospedaliera, prima ancora dell’attivazione del numerounico 118: Interventi di primo soccorso sul territorio e Soccorso Avanzato a bordo di Mezzi attrezzati
secondo le normative regionali. Attività di assistenza ai trasporti inter ospedalieri Servizio di assistenza in occasione di manifestazioni pubbliche Aggiornamento e formazione del personale dei servizi di emergenza Attività di primo soccorso "intra moenia". Attività presso la Centrale Operativa con compiti di supervisione dell'attività del
personale infermieristico per garantire la corretta risposta delle richieste di soccorso. In particolare, per ammalati ad alto grado di criticità, i medici addetti all'emergenza
territoriale operano la scelta dell'ospedale di destinazione, nel rispetto dei protocolliconcordati tra il responsabile della centrale Operativa ed i responsabili dei Dipartimentidi Emergenza ed Accettazione.
Nonostante il suo aspetto non attraente né femminile, riesce
a farsi strada nel mondo della moda diventando l'assistente
personale insostituibile dell'editore capo di MODE
Guardia Medica come Betty Suarez
DPR 484/96
DPR 270/2000 il capitolo dell'Emergenza
Territoriale acquista una sua specifica
strutturazione che riflette un sempre più unanime
riconoscimento della valenza professionale
raggiunta dagli stessi operatori anche se con
modalità differenziate.
Nuova figura di medico professionista del soccorso che ha
favorito una crescita culturale anche del modo di fare
emergenza dei Pronto Soccorsi troppo ospedalocentrici,
poco apprezzati anche perché visti come luoghi di
smistamento verso altre competenze specialistiche.
Il medico dell'Emergenza Territoriale ha contribuito a
portare l’assistenza sul luogo dell’evento in contesti socio
ambientali spesso difficili perché al di fuori di un ambiente
protetto come quello di una struttura ospedaliera.
• Responsabile dell’attività di CO118
• Assume le decisioni non riconducibili ai protocolli
• Referente per le altre Centrali
• Consulente per equipaggio del territorio
• Supporto per applicazione di protocolli infermieristici
• Attiva procedure di maxiemergenza
• Relaziona con altri Enti
• Rileva e gestisce eventi critici
Ruolo del medico di Centrale
REGIONE
N°Centrali
ALS
MEDICO
ALS
INF BLSD
MEDICO
C.O.
Popolazione
(Dati Istat 2015)
Emilia e Romagna 3 44 85 113 NO 4.451.000
Friuli Ven. Giulia 4 6 30 10 SI 1.223.000
Liguria 5 17 212 Si 1.575.000
Lombardia 4 60 53 120 SI 9.823.697
Piemonte 4 62 10 286 Si 4.424.000
Trent. Alto Adige 2 8 4 43 Si 1.059.114
Val D’Aosta 1 3 18 Si 128.298
Veneto 7 36 197 126 Si 4.925.000
TOTALE 28 236 379 938 27.609.009
REGIONE
N°Centrali
ALS
MEDICO
ALS
INF BLSD
MEDICO
C.O. Popolazione
(Dati Istat 2015)
Basilicata 1 21 36 7 SI 574.782
Calabria 5 55 43 14 Si 1.973.000
Campania 8 268 65 Si 5.869.000
Molise 1 16 Si 313.348
Puglia 5 51 66 8 No 4.087.000
Sardegna 2 24 200 Si 1.663.000
Sicilia 4 28+122+4 20 98 Si 5.082.000
TOTALE 26 589 230 19.562.130
REGIONE
N°Centrali
ALS
MEDICO
ALS
INF BLSD
MEDICO
C.O. Popolazione
(Dati Istat 2015)
Abruzzo 4 34 19 19 Si 1.328.000
Lazio 6 33 136 84 Si 5.882.000
Marche 4 31 13 Si 1.551.000
Toscana 6 36+61 23 ? SI 3.753.000
Umbria 3 20 21 7 Si 894.762
TOTALE 23 215 212 13.408.762
•
MODELLO TERRITORIALE
TRE LIVELLI ASSISTENZIALI
BLSD: Autisti +Soccorritori
ILS: Infermiere + Autista Soccorritore
ALS: Medico + Infermiere + Autista Soccorritore
9.1.3 Le postazioni territoriali
La definizione del fabbisogno di mezzi di soccorso avanzati sul territorio regionale viene individuata
utilizzando un criterio che si basa sulla attribuzione di un mezzo di soccorso avanzato ogni 60.000
abitanti con la copertura di un territorio non superiore a 350 Kmq., applicando un necessario correttivo
specifico per la copertura ottimale nelle zone di particolare difficoltà di accesso, per garantire l’
adeguata funzionalità dei percorsi clinico assistenziali.
— 1 —
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1274-6-2015
LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI
MINISTERO DELLA SALUTE
DECRETO 2 aprile 2015 , n. 70 .
Regolamento recante defi nizione degli standard qualitati-vi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assisten-za ospedaliera.
IL MINISTRO DELLA SALUTE
DI CONCERTO CON
IL MINISTRO DELL’ECONOMIAE DELLE FINANZE
Visto l’articolo 1, comma 169, della legge 30 dicem-bre 2004, n. 311, il quale dispone che con regolamento adottato ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400 sono fi ssati gli standard qualita-tivi, strutturali, tecnologici, di processo e possibilmente di esito, e quantitativi di cui ai livelli essenziali di assi-stenza, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;
Vista la sentenza della Corte costituzionale n. 134 del 2006, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 169 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, nella parte in cui prevede che il regolamento del Ministro della salute ivi contemplato, con cui sono fi ssati gli standard e sono individuate le tipologie di assistenza e i servizi, sia adottato “sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province auto-nome di Trento e Bolzano”, anziché “previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano”;
Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modifi cazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, ed in particolare l’articolo 15, comma 13, lettera c) , il quale dispone che, sulla base e nel rispetto degli standard quali-tativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’as-sistenza ospedaliera fi ssati con regolamento approvato ai sensi dell’articolo 1, comma 169, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, previa intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province auto-nome di Trento e Bolzano, nonché tenendo conto della mobilità interregionale, le regioni e le province autono-me di Trento e di Bolzano adottano, entro il 31 dicembre 2012, provvedimenti di riduzione dello standard dei posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del servizio sanitario regionale, secondo i parametri indicati dal medesimo articolo 15, comma 13, lettera c) ;
Visto l’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1998, n. 400, e successive modifi cazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1997 sui requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini-stri 29 novembre 2001, e successive modifi cazioni, che defi nisce i Livelli essenziali di assistenza sanitaria garan-titi dal Servizio sanitario nazionale;
Ritenuto necessario, per le fi nalità sopra individua-te, anche al fi ne di garantire la tutela della salute, di cui all’articolo 32 della Costituzione, procedere alla defi ni-zione, in modo uniforme per l’intero territorio nazionale, degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quan-titativi delle strutture sanitarie dedicate all’assistenza ospedaliera;
Dato atto che il Ministero della salute si è avvalso, ai fi ni della redazione del documento tecnico, di cui all’alle-gato 1 al presente regolamento, della collaborazione del-la Commissione di cui all’articolo 4 -bis , comma 10, del decreto-legge 15 aprile 2002, n. 63, convertito, con mo-difi cazioni, dalla legge 15 giugno 2002, n. 112, istituita con decreto del Ministro della salute 12 settembre 2012, e che la Commissione medesima ha discusso la tematica in questione nelle sedute del 2 e del 9 ottobre 2012;
Acquisita l’intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano nella seduta del 5 agosto 2014;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell’adunanza del 15 gennaio 2015 che fa seguito al parere interlocuto-rio del 23 ottobre 2014;
Vista la nota prot. n. 919 del 9 febbraio 2015, con la quale, ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, lo schema di regolamento è stato comunicato alla Presidenza del Consiglio dei ministri;
A D O T T A
il seguente regolamento:
Art. 1.
Standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera
1. Gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi delle strutture dedicate all’assistenza ospeda-liera sono individuati nell’Allegato 1 che costituisce parte integrante del presente decreto.
9. Rete dell’emergenza urgenza
….OMISSIS.....
Le centrali operative gestiscono, con procedure
condivise, le postazioni di elisoccorso, le
ambulanze medicalizzate con medico ed infermiere
a bordo, le automediche (i mezzi avanzati di base
con infermiere e medico, le ambulanze di base con
personale soccorritore certificato), in forma
continuativa o estemporanea e tutti gli eventuali
altri mezzi medicalizzati e non, che in forma
continuativa o estemporanea intervengono nel
soccorso sanitario.
MEZZI DI SOCCORSO AVANZATI
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
NORD CENTRO SUD ISOLE
MSA
POP/60.000
ALS + ILS
SIMEU
Policy Statement
Pronto Soccorso, OBI e Medicina d’Urgenza tra
overcrowding e boarding: proposta di un modello
operativo in Regione Emilia Romagna
Le professionalità in campo
Emergenza intraospedaliera
INFERMIERE
Accordo del 25/10/2001 tra il Ministero della Salute, le regioni e le
province autonome: "Triage intraospedaliero ….nel sistema
dell'emergenza-urgenza sanitaria” come strumento per il governo degli
accessi non programmati nelle strutture per acuti; si attribuisce al
personale infermieristico, adeguatamente formato e che opera
secondo i protocolli prestabiliti dal dirigente del servizio, tale funzione .
MEDICO ? OPERATORE SOCIO SANITARIO
13. MEDICINA E CHIRURGIA
D’ACCETTAZIONE E D’URGENZA
Servizi e scuole equipollentiCardioangiopatie
Cardiologia
Cardiologia e malattia dei vasi
Cardiologia e reumatologia
Cardiologia pediatrica
Centrale operativa 118
Chirurgia generale
Chirurgia generale d’urgenza e pronto
soccorso
Clinica medica
Clinica medica generale e terapia medica
Diagnostica chirurgica endoscopica
Diagnostica e chirurgia endoscopica
Endoscopia digestiva
Epatologia
Fisiopatologia
Fisiopatologia cardiocircolatoria/
cardiovascolare
Fisiopatologia digestiva
Fisiopatologia e fisiochinesiterapia
respiratoria
Fisiopatologia medica
Gastroenterologia
Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Geriatria
Malattie cardiovascolari
Malattie cardiovascolari e reumatiche
Malattie del fegato e del ricambio
Malattie dell’apparato cardiovascolare
Malattie dell’apparato digerente
Malattie dell’apparato respiratorio e tisiologia
Medicina d’urgenza
Medicina di pronto soccorso
Medicina generale
Medicina interna
Metodologia clinica
Neurologia
Patologia speciale medica e metodologia clinica
Pneumologia
Pronto soccorso e accettazione (Astanteria;
Osservazione; Accettazione; Osservaz. breve e/o
temporanea;
Degenza breve)
Pronto soccorso e terapia d'urgenza
Semeiotica cardiovascolare
Semeiotica funzionale e strumentale medica
Semeiotica medica
Terapia medica sistematica
Tisiologia
Discipline affiniGeriatria ed equipollenti
Scuole equipollenti alla chirurgia generale non già
ricomprese tra le equipollenti alla medicina e
chirurgia d’accettazione e d’urgenza
Allergologia e immunologia clinica
Il DPR 484/97 individua la disciplina di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e
d’Urgenza (MCAU)
Medici di guardia medica che abbiano superato il corso di formazione
per l’emergenza sanitaria territoriale (ex art. 66 dell’ACN)
Medici transitati alla dirigenza ( art. 8 c. 1 bis del D. Lgs. 229/ 1999)
Medici dirigenti di Medicina e Chirurgia d’Urgenza e Accettazione
Medici anestesisti
Medici con e senza specializzazioni
• Fissi
• A rotazione
• A gettone
• Integrati nei DEA
• Dipendenti di Aziende 118
Tipologia di medici
CONTRATTO
inquadramento diagnostico, decisione terapeutica etrattamento di tutti i pazienti acuti in base a criteri dipriorità e di opportunità;
tecniche di rianimazione, di stabilizzazione e procedurepreviste e necessarie per i pazienti acuti sul luogodell’evento e durante il trasporto;
utilizzo di linee guida, percorsi assistenziali, protocolli eprocedure terapeutiche, nonchè tecniche di gestione delsoccorso, adottati nelle emergenze e maxiemergenze dinatura convenzionale e non convenzionale
QUALE FORMAZIONE PER IL
MEDICO DI EMERGENZA IERI
E’ una specialita’ in cui il Fattore Tempo e’
critico
(Policy Statement dell’EuSEM, 2009).
Ogni regione ha strutturato modalità autonome di formazione del personale
OGGI
Ce
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DIPARTIMENTO
EMERGENZA URGENZA
CRITERI E STANDARD DEL
SERVIZIO “118”
della Societa ̀ Italiana Sistema 118
Roma 3-4 luglio 2012
Criteri e Standard del Servizio di Emergenza Territoriale 118
SET-118
1
CRITERI E STANDARD DEL SERVIZIO “118” a cura della Società Italiana Sistema 118
Meeting Consensus – Roma 3-4 luglio 2012
I Edizione
1
FIMEUC
Standard organizzativi delle Strutture di Emergenza-Urgenza
Marzo 2012
Gruppo di lavoro
Coordinatori: Alessio Bertini – Adelina Ricciardelli
Membri della Commissione
Cinzia Barletta Skender Brataj M. Antonietta Bressan Maurizio Chiesa Giovanna Esposito Giovanni Evangelisti
Luca Gelati Stefano Grifoni Mauro Marziali Gianni Messi Paolo Moscatelli Aldo Panegrossi
Roberta Petrino Carlo Piccolo Vito D’angelo Alessandro Rosselli Carmine Sinno Mirella Triozzi
CO118
Medico ed Infermiere
EMERGENZA
URGENZA
Integrazione delle figure professionali tra territorio eospedale con garanzia di continuità assistenziale
EMERGENZA
PREOSPEDALIERA
EMERGENZA
OSPEDALIERA
I LEA in materia di Emergenza Sanitaria, pur nella
riconosciuta autonomia Regionale e delle aziende,
dovrebbero essere caratterizzati da miglior uniformità
nazionale, con una previsione legislativa che declini
con la più accurata precisione gli elementi minimi del
contesto organizzativo e della qualità complessiva