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il il G G a a l l l l o o Anno 16, numero 3 (447) - 5/18 febbraio 2011 - www.ilgallo.it - [email protected] Ora parlo io: la denuncia dell’AVO LEZIONE ALL’ORATORIO Divertimento unico vizio Madonna della Campana: spettacolo non edificante 4 Tiggiano: ”Visto che non siamo marionette?” 13 Cinema e cena: trova i galletti e vinci 22 Casarano: la collina dimenticata Figli in Paradiso ali tra cielo e terra Il Papa. Desidero incoraggiare i sacerdoti che accompagnano spiritualmente le famiglie colpite dal luttoAuto: il mercato regge Contenuto il calo previsto con la fine degli incentivi statali LE AUTO CHE VANNO DI PIÙ 6/7 Adulti contro giovani L’eterna lotta. Tre ragazze del Liceo Capece di Maglie spiegano il punto di vista degli adoloscenti: “Perchè non provano a capirci?” VOLONTARI FINTI? “Difendiamo il nostro operato su tutto il territorio” 3 9 16 Figli in Paradiso ali tra cielo e terra IL PRINCIPE E IL SALENTO Intervista a Gianpiero Perone 11

il Gallo

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Il primo free-press del Salento

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ililGGaallllooAnno 16, numero 3 (447) - 5/18 febbraio 2011 - www.ilgallo.it - [email protected]

Ora parlo io: ladenuncia dell’AVO

LEZIONE ALL’ORATORIODivertimento

unico vizio

Madonna della Campana:spettacolo non edificante

4

Tiggiano: ”Visto chenon siamo

marionette?”13

Cinema e cena: trovai galletti e vinci 22

Casarano: la collinadimenticata

Figli in Paradisoali tra cielo

e terra

Il Papa. “Desidero incoraggiarei sacerdoti che accompagnanospiritualmente le famiglie

colpite dal lutto”

Auto: il mercato reggeContenuto il calo previsto conla fine degli incentivi statali

LE AUTO CHE VANNO DI PIÙ

6/7

Adulti contro giovaniL’eterna lotta. Tre ragazze del Liceo Capece di Maglie spiegano ilpunto di vista degli adoloscenti: “Perchè non provano a capirci?”

VOLONTARI FINTI?

“Difendiamo il nostrooperato su tutto il territorio”3

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16

Figli in Paradisoali tra cielo

e terraIL PRINCIPE E IL SALENTO

Intervista aGianpiero Perone

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pubblicitàilgallo.it2 5/18 FEBBRAIO 2011

Imembri dell’AssociazioneVolontari Ospedalieri (AVO),in collaborazione con la Di-rezione sanitaria, corrono ai

ripari. E’ stata esposta una circo-lare presso l’Ospedale “Santa Ca-terina Novella” di Galatina inmerito ad una segnalazione diabuso d’identità da parte di fintivolontari. “Appena saputa la no-tizia”, dichiara il presidente del-l’AVO Galatina, Paolo DeMicheli, “è stata mia premurainteressare le autorità compe-

tenti, producendo una denunciaverso ignoti, a tutela di chi daanni, in maniera totalmente gra-tuita e nel pieno rispetto delle re-gole della legge quadro sulvolontariato e del nostro Statuto,vive accanto ai malati donandoun sorriso o un aiuto totalmente

gratuito”. La segnalazione ègiunta all’Associazione proprioda cittadini che, insospettitisi,hanno raccontato di essere statiinvitati presso il proprio domici-lio a contribuire con un aiuto eco-nomico per i bambini bisognosi diinterventi chirurgici della provin-cia. A fare tale richiesta si sonopresentate, previo appuntamentotelefonico, persone all’apparenzadistinte, ma che con i veri volon-tari di certo non avevano proprioniente a che fare. “E’ nostra pre-mura”, spiega De Micheli, “sele-zionare i volontari che operanoesclusivamente in ospedale, ai

quali viene chiestoprima di tutto di av-viare un iter di for-mazione e solo dopoaver superato que-sto momento spo-sando la causaassociativa, si entrain corsia. Siamoamareggiati magrazie proprio a ciòche facciamo e ab-biamo fatto in tuttiquesti anni, que-st’operazione nonha trovato terrenofertile. Quando siopera nella mas-sima trasparenza e

in maniera totalmente gratuita ecorretta, la gente lo sente. Graziea ciò contiamo di difendere inmaniera forte e decisa il nostrooperato su tutto il territorio sa-lentino”. Le forze dell’ordinesono già al lavoro per individuarechi approfitta illecitamente di unaidentità associativa, chiedendo diessere avvisati tempestivamentese dovessero esserci contatti delgenere, perché solo con la colla-borazione di tutti si può porre finea tale abuso, salvaguardando ilvolontariato, vero perno della no-stra società civile.

ora parlo io5/18 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 3

Abuso di identità: volontariospedalieri finti a Galatina

di Roberto Donno

De Micheli: “È nostrapremura selezionare ivolontari che operanoin Ospedale”

In Tunisia, Egitto ed Albania sem-bra di assistere a rivolte senzaprogramma e senza leader, chetuttavia riescono a mettere incrisi regimi sulla cui stabilitàmolti diplomatici di lungo corsoerano disposti a giurare. Difronte a un fenomeno che sem-bra assolutamente nuovo si cer-cano, come sempre accade,spiegazioni nuove. Una delle piùdiffuse è che queste rivolte,come del resto già avvenuto inUcraina, Moldavia, in Kirghizi-stan, sono un prodotto di Face-book e di Twitter. I tentativi deirelativi regimi di controllare que-sti strumenti sono falliti. Ci rie-scono solo la Cina, che bloccaquasi tutti i giorni Facebook,spendendo però somme enormi,e la Corea del Nord, che ha ri-solto il problema alla radicebloccando l'accesso a Internet eperfino alla corrente elettricaalla stragrande maggioranza deisuoi infelici cittadini. Chi ra-giona così ci spiega che anche lavittoria elettorale di BarackObama (ancor di più quella nellePrimarie, contro la macchina chesembrava imbattibile di HillaryClinton) è nata da Facebook, orausato anche dai suoi avversari,che hanno imparato la lezione,con i Tea Party. E nelle maglie delsocial network si è impigliato inItalia il PD con le sue Primarie,perché Nichi Vendola spopola suFacebook, da cui personaggicome D'Alema & Co. sono invecepressoché assenti.

DoppiaZeta

Tunizia, Egittoed Albania: larivoluzione deisocial networkDenuncia verso ignoti. A tutela di chi vive accanto ai malati

donando un sorriso o un aiuto in maniera totalmente gratuita

Lapasseggiata invernale sullacollina della Madonnadella Campana (se non seiuna coppietta in cerca di

intimità) non è certo un fatto usuale, machi avesse voglia di farla, si troverebbedi fronte ad uno spettacolo tutt’altro cheedificante: panchine divelte e scaraven-tate giù dal muretto, assenza di conteni-tori per la spazzatura, la quasi totaleassenza di lampadine funzionanti al calardel sole e… “loschi” figuri che vi si ag-girano. Insomma, la sensazione di un ge-nerale stato di abbandono.

E a far da ciliegina sulla torta, in unperiodo in cui le barriere architetto-niche si abbattono, la costruzione diun’opera tanto brutta quanto inutilee poco fruibile.

Non migliore è la situazione nelle stradecircostanti dove, negli anni, si è gradual-mente venuto a creare un vero e proprioborgo fatto di villette (certo, non sempredalle autorizzazioni “cristalline”) checontano ormai un discreto numero diabitanti. E proprio sollecitati da alcuni di

questi abitanti, abbiamo rivolto delle do-mande all’assessore che, tra le altre, hadelega a lavori pubblici e urbanizza-zione, Marcello Torsello. “Questi inter-venti di routine sono venuti meno neimesi scorsi per tutta una serie di piccoledifficoltà di natura tecnica”, ha spiegatol’amministratore casaranese, “ ma possoassicurare che nel volgere di pochigiorni l’illuminazione tornerà total-mente efficiente ed a seguire anchel’arredo urbano, divelto dai soliti ed in-faticabili vandali”. Invece per quantoconcerne il resto (e dopo avergli ricor-dato che questa gente ha comunque pa-gato la “Bucalossi”, che da queste partisi aggira sui 20mila euro ad abitazione),Torsello ha ammesso che “le problema-tiche non sono purtroppo di semplice ri-soluzione: non penso sarà mai possibiledotare quelle abitazioni di acqua cor-rente per il semplice fatto che le vaschedi accumulo dell’Acquedotto sono adun livello più basso rispetto alla collinadella Campana e quindi, per via di unprincipio fisico molto semplice, si po-trebbe portare l’acqua fin lassù solo afronte dell’installazione di un enorme

sistema di pompaggio sicuramente peròmolto dispendioso. Così come difficil-mente, e questa volta non per motivitecnici ma di investimenti, l’AQP inve-stirà a tali fini gli impegnativi capitalioccorrenti, per il semplice fatto che nonriuscirebbe mai ad ammortizzarli”. Tor-sello ha assicurato tuttavia che qualcosasi farà: “Stiamo già lavorando sulla reteviaria per mettere in sicurezza la zona,magari anche con l’utilizzo di lampionifotovoltaici, e renderla al tempo stessouna sorta di passeggiata attrezzata convista panoramica”. Tornando infine aquell’opera tanto brutta, l’Assessore halasciato chiaramente trasparire il suo im-barazzo e diplomaticamente ha fatto sa-pere che “stiamo cercando di metterlain sicurezza ed al tempo stesso di armo-nizzare la sua presenza con il contesto”.Come dire (ma lo pensano solo i mali-gni): è inutile, brutta, costosa, ma stiamocercando di renderla almeno il meno ap-pariscente possibile. Non è certo unacosa normale! Ma lo diceva già Goldoniai suoi tempi: “C’è un alibi per tuttifuorché per i normali”.

il casoilgallo.it4 5/18 FEBBRAIO 2011

Totale abbandono. Panchine divelte e giù dalmuretto, niente contenitori per la spazzatura,quasi totale assenza di lampadine funzionanti...

Casarano: chisalverà la Madonnadella Campana?

Un’opera tantobrutta quantoinutile

!!!

di Antonio Memmi

Che bruttura: a che serve?

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gruviera5/18 FEBBRAIO 2001 ilgallo.it 5

Taviano è notoriamente città di pas-saggio e di smistamento per il colle-gamento con molti Comuni limitrofi,

peccato però per la disastrosa situazionedel suo manto stradale, pieno di pericolo-sissimi avvallamenti e profonde e larghebuche. Sulle pagine dell’ultimo Bollettinoistituzionale, l’assessore ai Lavori pubblici,Rino Belloni, ha elogiato il suo operato masenza riservare una parola per la deficitariasituazione del manto stradale: “Abbiamofatto molto per la zona industriale, dovesono state realizzate le infrastrutture perampliarla aumentando il numero nelleimprese presenti. Abbiamo finanziato ilprogetto per il completamento della reteidrica e fognante e la riqualificazionedelle aree a verde nelle zone artigianale eindustriale per un costo di un milione e300mila euro; abbiamo in progetto il rifa-cimento della facciata dell’antico PalazzoMarchesale, abbiamo sistemato gli edificicomunali per una spesa di 40mila euro,abbiamo investito 300mila euro per la ri-strutturazione e riuso parziale del mercatocoperto comunale da adibire a centro po-livalente per minori, abbiamo approvatoil progetto esecutivo per 60mila euro perla sistemazione delle seguenti strade dellacittà e della marina”. E l’assessore Belloni

fa una sfilza di nomi di strade che peròsono proprio le stesse che creano ancoraoggi disagio ai cittadini e per le quali èpronto un Comitato spontaneo di residentiper una raccolta di firme (da consegnarepoi allo stessoAssessore) per smentire pro-prio quanto pubblicato sul Bollettino isti-tuzionale. Le strade oggi sotto l’occhio delciclone sono quelle d’ingresso in città, chedovrebbero essere il biglietto da visita perchi arriva a visitare Taviano. Parliamo inparticolare di via Regina Margherita e viaGallipoli; via Matino, ormai quasi imprati-cabile per i suoi noti e pericolosi avvalla-menti; via Melissano; viaAlezio, simile aduna gruviera, e le due strade che dovreb-bero fare da ponte tra Taviano e la marinaMancaversa. Per non parlare poi delle

buche profonde e con diametri non trascu-rabili presenti nel centro urbano (via Bel-lini, via Corsica, via Immacolata, CorsoVittorio Emanuele II, via Battisti, via Bee-thoven), punti strategici dove pullulano gliesercizi commerciali.

Per i danni provocati ai mezzi di tra-sporto ed alle persone, il Comune hagià pagato in un solo anno la sommadi quasi 130mila euro, di cui nessunoparla sul Bollettino istituzionale.

Se poi si pensa all’assoluto abbandonodelle zone periferiche, come la zona 167 ela contrada Trapizzo dove villette per fargiocare i bambini sono state trasformate indiscariche a cielo aperto e la viabilità è soloun’utopia, si comprende la disperazione dichi è pronto a far valere i suoi diritti. “Noinon vogliamo strumentalizzare il disagiodei cittadini per fare la nostra battagliapolitica”, interviene Leonardo Tunno, ca-pogruppo di “Taviano Libera”, all’opposi-zione, “anche se più volte abbiamosollecitato l’attuale maggioranza ad in-tervenire. Se il Comitato di cui si parla cifarà pervenire le sue istanze, noi faremola nostra parte sino in fondo per tutelarei diritti dei cittadini violati”.

Taviano paese colabrodoBiglietto d’ingresso. Nell’occhio del ciclone vie di accesso e centro del paese

In un annopagati 130mila eurodi danni

di Giuseppe Aquila

A Poggiardo, lo scorso 21 gennaio,hanno brindato alle Nozze d’OroAnnunziata e Giuseppe Salvatore.Dai figli, dalle nuore, dal generoe dai tre nipoti “un auguriosentito e speciale”.

Grande festa per Nino (Nicola Car-rozzo) e Ada (Addolorata Comi) diSalve, giunti al meraviglioso tra-

guardo dei 50 anni di matrimonio!La coppia ringrazia i quattro figli

“per lo splendido regalo”.

NNoozzzzee dd’’OOrroo

Domenica 6 febbraio, alle 17, presso l’Auditorium della Scuola Media “A. De Blasi” la“Corrida Tavianese”, organizzata dal Centro Sociale Polivalente per Anziani e dal Co-mune. La prima sezione vedrà protagonisti famiglie i bambini (tra i quali il gruppodei ragazzi della Ludoteca gestita dalle volontarie del Servizio Civile Nazionale), conla partecipazione del Centro Ricreativo dei Diversamente Abili, che si esibiranno nel-l’interpretazione di sketch tratti dal musical “Sister Act”, e del gruppo dei volontaridel Servizio Civile che rappresenteranno dei pezzi del musical “Mamma Mia”. Ad in-trattenere i più piccoli un gruppo di clown con giochi e scenette. La seconda partesarà dedicata alle esibizioni degli adulti e agli iscritti al Centro Sociale Polivalenteper Anziani. In chiusura è prevista un’allegra cerimonia di premiazione.

“La Corrida Tavianese”

!!!

la Onlus di Galatoneilgallo.it6 5/18 FEBBRAIO 2011

“Figli in Paradiso: ali tra cielo e

terra” è una onlus diffusa in Pu-

glia, Sicilia, Calabria e Campa-

nia e che aiuta tante famiglie

bruciate da un dolore troppo forte da superare

senza un supporto. Personaggio straordinario

nel ruolo di assistente spirituale e tra i fautori

dell’Associazione, Frate Angelo De Padova.

Che racconta senza pudore il percorso che ha

accompagnato la nascita di “Figli in Para-

diso”: “Avevo tante volte partecipato a dei fu-nerali di giovani.

Mi commuovevo, piangevo, cercavo diessere vicino alla famiglia del defunto,ma dopo pochi giorni, tutto era finito.

Il dolore non era più mio. Avevo fatto il miodovere di frate. Era come pioggia che cadevasu di un impermeabile…sentivo l’acqua ca-dere su di me, ma non penetrava dentro dime. Così era ogni qualvolta partecipavo adun evento luttuoso. Pensavo che la mortetoccava solo le famiglie degli altri, mai lamia. Il 10 agosto del 1998 mi trovavo nel dor-mitorio del Santuario di S. Damiano ad As-sisi, nel giorno in cui si ricordavano gli 800anni della morte di S. Chiara, dissi ad ungruppo di giovani: “Accettiamo la morte

delle persone care che ci aiuta a crescere”,l’avevo buttato così, una frase fatta… madopo cinque minuti, il padre guardiano delConvento mi comunicò della morte per inci-

dente stradale di mio fratello, avvenuta a 800km di distanza. In un attimo compresi che lamorte non era più una fantasia, non riguar-dava altri, mi accorsi che avevo sempre pen-sato che la morte l’avevo tenuta lontana dame e dalla mia famiglia”. Ed ora come si fa?

Come si affronta questa tragedia? Da dove si

inizia? “La mia preoccupazione più grandeera quella di pensare alla mia famiglia. Aiu-tarla a rialzarsi da un colpo tremendo. Cer-care di tenerla unita. Così tutto iniziò daquesta esperienza personale”. Nel 2002, il

Padre Provinciale dei Frati Minori di Lecce

inviò Frate Angelo come cappellano presso

l’Ospedale “S. Caterina Novella” di Galatina.

“In questo luogo mi incontravo quotidiana-mente con la morte, ma ormai mi era diven-tata sorella, non avevo più paura di lei,sapevo cosa era, come si affrontava e come cisi rialzava da un colpo così duro. Ogni voltache moriva un giovane, però, il mio ricordoera sempre per mio fratello; rivivevo tutto,dall’annuncio della tragedia, al funerale e aldopo, quando entrava la solitudine, quandotutti se ne andavano e si rimaneva soli con ilproprio dolore. Nel 2004 due giovani ragazzemorirono per incidente, fui coinvolto emoti-vamente, conoscevo le famiglie, così proposialle mamme di celebrare ogni mese una S.Messa per le loro figlie, e pian piano la cap-pella dell’ospedale si riempiva sempre di più,la voce si era diffusa tra le mamme in luttoche trovarono in questo incontro mensile

con Gesù Eucarestia, la forza per affrontareun dolore così grande; si accendeva un lu-mino, lo si poneva accanto all’altare e si pre-gava cantando: “Dona loro la pace, dona a

noi la forza, noi ti preghiam Signore, avvol-

gili con il tuo amor”. Poi iniziammo con ungruppo di auto mutuo aiuto per l’elabora-zione del lutto, in cui le mamme ed i papàtrovarono uno spazio per condividere il do-lore, le emozioni, i sentimenti, soprattutto larabbia e trasformare il dolore in amore”.

Così, fu quasi naturale si dare vita all’Asso-

ciazione. Era il 12 marzo 2009: “Dalla mortedi mio fratello, la mia sensibilità è cresciutanei confronti delle mamme e dei papà. Hochiesto a Dio cosa potessi fare per loro e pianpiano ho trovato la mia strada, essere stru-mento di consolazione, non con le parole,non con omelie, ma con la mia vicinanza di-screta e soprattutto nell’ascolto del loro do-lore, della loro rabbia. La maggior parte

dei genitori hanno riferito che dopo il fu-

nerale del figlio, i sacerdoti si sono al-

lontanati da loro, non si sono fatti più

vedere e così son caduti nella solitudine

più assoluta. I Testimoni di Geova, le

cartomanti, le veggenti, hanno colmato

il vuoto che la Chiesa aveva lasciato. Tra-scurando la pastorale della consolazione perle persone in lutto, tanti mali hanno assalitola famiglia. I genitori si sono chiusi nel lorodolore, spesso trascurando tutto e tutti, e glialtri figli si sono sentiti abbandonati”.

Figli in Paradiso ali tra cielo e terra

Intervista a Frate Angelo De Padova

“Pensavo che la morte toccasse solo le fami-glie degli altri, mai la mia... dopo cinque mi-nuti, mi comunicarono dell’incidente stradaledi mio fratello e tutto cambiò”

“Ho chiesto a Dio cosa potessi fare per loro epian piano ho trovato la mia strada, esserestrumento di consolazione con la mia vicinanzadiscreta e nell’ascolto del loro dolore”.

di Giuseppe Cerfeda

Avevo fattoil mio doveredi frate...““

la Onlus di Galatone5/18 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 7

“Aumentavano i casi di depressione, di ma-lattie psicosomatiche, separazioni, di-vorzi”. Ecco perché l’Associazione si

impegna a stare vicino alle famiglie, “so-prattutto dopo un mese dalla perdita del figlio,quando si rimane soli e abbandonati, quando i pa-renti man mano si allontanano per paura di ferire igenitori con le parole, oppure perché impauriti dalloro dolore”. L’Associazione, quando viene a cono-

scenza della morte di un giovane, invia una lettera ai

genitori, invitandoli ad una Celebrazione Eucaristica

nella loro zona in suffragio dei cari figli e chiedendo

loro di portare una foto da lasciare nell’album comune.

“Partecipano in moltissimi, aspettano questo mo-mento da mese in mese, inizialmente è l’unica uscitache fanno i genitori, poi man mano si creano nuoveamicizie con le altre mamme e papà, ci si chiama altelefono, si inizia ad uscire insieme al cimitero, almercato, e pian piano si crea una nuova relazione; sipiange insieme, si fanno pellegrinaggi, uscite, con-vegni. Quando una mamma è in crisi, sa chi chia-mare. È bello come partecipano non solo i genitori,ma anche i fratelli, le sorelle, i nonni e i figli piccoli.In queste Sante Messe, nessuno è additato, nessuno sisente osservato, si è tutti sulla stessa barca, ci si capi-sce”. E qui parte un processo di autentica trasforma-

zione: “Pian piano, quando mettono fuori tutta larabbia, i sensi di colpa, questi genitori iniziano a tra-sformare il dolore in amore impegnandosi in opere dicarità, volontariato, catechesi, adozioni a distanza. Siinseriscono in gruppi parrocchiali o movimenti, dovepossono esprimere la loro fede recuperata”. L’Asso-

ciazione aiuta ad elaborare il lutto attraverso un cam-

mino di fede, di ascolto, di presenza discreta e di

condivisione del dolore con i gruppi di auto mutuo

aiuto. Dopo ogni momento di preghiera, l’agape fra-

terna: ognuno porta qualcosa da condividere, dove ci

si scambia un abbraccio, ci si fa vicino alle nuove fa-

miglie che sono impietrite dal dolore e che “guardanocon curiosità e a volte con rabbia” le altre mammeche hanno fatto già un cammino; li vedono ridere,sorridere, cantare, ballare… e allora per loro è segnoche la vita nonostante il dolore immenso va vissuta eche anche per loro ci sarà la possibilità di tornare avivere, che non è peccato sorridere e cantare…”.

La difficoltà maggiore è stata la diffidenza da parte di

alcuni Vescovi e di alcuni sacerdoti. Ma Frate Angelo

non si è scoraggiato, ha continuato ad agire fin quando

il 19 gennaio del 2011 il Santo Padre Benedetto XVI,

alla fine dell’Udienza Generale, ha rivolto all’Asso-

ciazione queste parole, con un tono di voce paterno,

commosso: “Saluto i membri dell’Associazione “Figliin paradiso: ali tra cielo e terra”, di Galatone, diffusain alcune regioni d’Italia. Voi, genitori, colpiti pro-fondamente dalla morte, spesso tragica, dei vostrifigli, non lasciatevi vincere dalla disperazione o dal-

l’abbattimento, ma trasformate la vostra sofferenzain speranza, come Maria ai piedi della Croce. Desi-dero raccomandare soprattutto a voi, giovani: nel-l’esuberanza dei vostri anni giovanili, non mancatedi calcolare i rischi e agite in ogni momento con pru-denza e senso di responsabilità, specialmente quandosiete alla guida di un autoveicolo, a tutela della vo-stra vita e di quella altrui. Desidero, inoltre, incorag-giare i sacerdoti, che accompagnano spiritualmentele famiglie colpite dal lutto per la perdita di uno o piùfigli, affinché proseguano generosamente in questoimportante servizio. Infine, assicuro una speciale pre-ghiera di suffragio per i vostri figli e per tutti i gio-vani che hanno perso la vita. Sentite accanto a voi laloro spirituale presenza: essi, come voi dite, sono “alitra cielo e terra”. Piace sottolineare soprattutto l’inco-

raggiamento che il Papa fa ai sacerdoti, li invita a pro-

seguire con generosità. “È bello vedere che unamamma ed un papà ritornano a sorridere alla vita”,

riprende Frate Angelo, “che ritornano a pregare. E’una conquista grande”. L’Associazione oggi è anche

impegnata a costruire e a sostenere una scuola materna

nella foresta del Makoua (Congo - Brazaville), i fondi

provengono dalla vendita della pubblicazione del libro

“Apro le ali e volo via”, raccolta di racconti, preghiere

e poesie delle mamme e papà dei ragazzi. “Ciò che nonpossiamo fare ai nostri cari figli, lo facciamo ai bam-bini che hanno bisogno del nostro affetto, del nostroaiuto. Il Signore doni consolazione e pace ai nostricuori”. La presidente dell’Associazione è la signora

Virginia Campanile, “che ringrazio”, conclude il

Padre Spirituale, “per tutto il bene che fa per le fami-glie colpite dal lutto, specialmente per la sua capacitàdi ascolto e di presenza”.

Il Papa: “Desidero incoraggiarei sacerdoti che accompagnanospiritualmente le famiglie colpitedal lutto, affinché proseguanogenerosamente in questo impor-tante servizio”

Con la Benedizione del Santo PadreCon la Benedizione del Santo Padre

giustiziailgallo.it8 5/18 FEBBRAIO 2001

Nel marzo 2008, l’allora asses-sore alla Cultura del Comune diCorsano, Cesario Ratano,venne indagato nell’ambito del-

l’inchiesta riguardante un bando per lapubblica illuminazione dell’importo di 6milioni di euro per 30 anni. Adesso l’as-soluzione. “Questi ultimi tre anni”,dice ora, “sono stati i più inquietantidella mia vita, un inferno interiore in-descrivibile. Adesso voglio soltanto se-renità. Sentirsi infangato, accusato dicalpestare proprio quei valori per iquali ho sempre combattuto, è stataun’accusa insopportabile”. Lo sfogodell’ex amministratore corsanese è ac-corato: “Nei cinque anni di Assessoratoho commesso sicuramente errori, maavendo sempre come riferimento ilbene di Corsano e i valori dell’onestà edella lealtà”. Ora, “dopo quasi tre annidi calvario”, è stato assolto “per nonaver commesso il fatto” su richiestadello stesso Magistrato che rappresen-tava l’accusa. Eppure a Ratano non èpassata l’amarezza: “Potrei dire che lagiustizia alla fine trionfa (quasi) sem-

pre, ma a volte si lascia dietro macerie.Quell’accusa ingiusta e infamante miha ferito e cambiato: ho la sensa-zione che non ne vale la pena cre-dere in tutto ciò in cui ho credutoed ho perduto l’entusiasmo. A cheserve credere nei valori, impe-gnarsi tutta una vita per i giovani,per la giustizia, per la legalità se poibasta una supposizione che in unbaleno distrugge tutto? A volte hoanche pensato dove si fosse nasco-sto Dio quando la mia angoscia era ap-pesantita dal dolore silenzioso della miafamiglia, poi ho pensato che forse stavanella vicinanza degli amici e dei colle-ghi amministratori, nella difesa con-vinta del sindaco Raona e nellasolidarietà della gente”.

La ferita però resta aperta: “Demo-niaco è stato lo sciacallaggio, moltosottile, che piccoli “nani” hanno pra-ticato nel chiuso degli uffici privati,nelle case o su internet, cercando disfruttare la mia debolezza, magariper ricavarne vantaggi politici.

“Non riceverò mai le loroscuse, anzi, oggi diranno “Non avevodubbi sulla tua innocenza”, ma il dub-bio hanno contribuito ad insinuarlo.Non ho rancore verso di loro, ma tantapena”. Ma c’è stato anche chi lo ha so-stenuto nel momento di difficoltà: “Rin-grazio gran parte di Corsano per lasolidarietà. Ringrazio i mille amici chehanno continuato a credere in me. Nonmi pento di nulla. Rifarei tutto uguale,anche gli errori, perché mi hanno for-giato. Chiedo solo perdono a mia mo-glie e ai miei figli per il tempo strappatoal loro affetto e per il disagio che il mio“voler fare” ha procurato loro. Li amoin modo indescrivibile e irreversibile enon meritavano tanta angoscia. Deimiei rari sorrisi, resta ben poco”.Quanto avvenuto lo ha indotto a lasciarela poltica: “Forse sbaglio ancora ma li-berando qualcuno dal fardello dellamia presenza abbandono ogni impegnodi tipo politico e amministrativo e granparte di quello sociale. Le battagliecontro gli ipocriti, i ruffiani e i buratti-nai, contro chi sa vendere il nulla e chivenderebbe l’anima per una poltrona,le lascio a chi è più tenace di me”.

g.c.

Corsano: Ratano è pulito

ASSOLTO

Per non aver commesso il fatto. L’ex amministratore: “Questiultimi tre anni sono stati i più inquietanti della mia vita”

L’Associazione di Volontariato Gaia organizza per do-menica 6 febbraio, alle 19, presso l’Auditorium diCorsano, il Convegno sul tema “Ambiente & futuro.

Salute, tasse e lavoro nella gestione dei rifiuti in Puglia”.Interverranno: Alessio Ciacci, assessore all’Ambiente diCapannori (Lucca); Oreste Caroppo del Coordinamento ci-vico per la tutela del territorio, della salute e dei dirittidel cittadino; Roberta Forte del Comitato “CambiamoAria”; Paolo Toma del Comitato Intercomunale contro laCentrale a Biomasse di Cavallino; Corrado Russo, presi-

dente dell’Associazione Gaia. L’evento è orientato a: in-formare i cittadini sulla gestione dei rifiuti in Puglia(Russo); condividere le realtà della discarica di Corigliano(Caroppo); presentare la vicenda biomasse di Cavallino(Toma); illustrare la vicenda della Colacem di Galatina(Forte); far conoscere le soluzioni adottate nel comunepiù virtuoso d’Italia (Ciacci); dialogare insieme sulle pro-spettive di lavoro e di sviluppo in campo ambientale. L’in-contro è la seconda tappa del percorso di Gaia verso lacreazione di un Centro modello Vedelago in Salento.

Sciacallaggiodemoniaco dipiccoli nani

Salute, tasse e lavoro nella gestione dei rifiuti: il convegno

”””

Per non dimenticare la tragedia dell’Olocausto,nell’ambito del programma “Giorni terribili, in-contri sulla Shoah” a Tricase, Nardò e Botrugno,

ci sarà martedì 8 febbraio la visita a Tricase di GilbertoSalmoni, deportato nei lager nazisti italiani e d’ol-tralpe e autore di “Una storia nella storia. Ricordi e ri-flessioni di un testimone di Fossoli e Buchenwald”.Arrestato dalla milizia della Repubblica di Salò allafrontiera svizzera il 17 aprile 1944, fu rinchiuso neicampi di concentramento di Fossoli e Buchenwald.L’appuntamento sarà a Palazzo Gallone, dalle 18,30,nell’ambito dei “Dialoghi della Memoria” organizzati

dall’Istituto Professionale “Don Tonino Bello” di Tri-case. Dopo l’introduzione di Carlo Pisacane (APMENardò), l’incontro con Gilberto Salmoni e la testimo-nianza di Alan Stier (figlio di un deportato “aiutato”dalla gente di Santa Cesarea). Intermezzi musicali acura del M° Luigi Nicolardi (Pianoforte) e letture di Do-nato Chiarello della Compagnia teatrale “La Calan-dra”.Mercoledì 9 la testimonianza dell’ex deportato aNardò, presso l’Aula Ferri del Liceo Scientifico “Gali-leo Galilei”, alle 10,30. Nel pomeriggio, dalle 17,30, aBotrugno nell’Auditorium dell’Istituto Comprensivo.

Domenica 16, a San Donato ed a Noha (frazione di Ga-latina), l’incontro con Andrea Salvatici (“Jacob il bam-bino di Creta”).Un mattino di ottobre del 1943 molti bambini romanifurono deportati con tutti i loro familiari per non farepiù ritorno. Ma di quegli stessi avvenimenti esiste unaltro racconto, in cui chi si vota a far male finisce scon-fitto e disperso, che parla di un bambino di creta cheparte alla ricerca di Marco, uno di quei tanti bambiniromani. A San Donato l’appuntamento sarà alle 9presso la Scuola Primaria; a Noha alle 17,30, presso laBiblioteca Giona.

Giorni terribili: incontri sulla Shoah a Nardò, Tricase, Botrugno, S. Donato e Nohagenerazioni5/18 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 9

Nell’anno del 150° Anniversario del-l’unificazione d’Italia, il Presidentedella Repubblica ha premiato uncerto numero di italiani con una “Me-daglia d’Onore”. L’unico casaranesea ricevere questo ambito riconosci-mento è stato Luigi Rainò, che nel-l’ambito di una semplice ma toccantecerimonia, ha ricevuto dal sindacoIvan De Masi l’onorificenza. Classe1920, Rainò è soldato mitragliere e,con la matricola 9011, nei due anniche vanno dal ’41 al ’43 partecipaalle operazioni di guerra presso lafrontiera italo-jugoslava nelle fila del2° Reggimento Fanteria “RE”. È pur-troppo uno dei tanti prigionieri cat-turati a Fiume nel settembre del1943 e da lì viene deportato nelcampo di concentramento di “Kro-ner”, dove è costretto a lavorarepresso una fabbrica di locomotive eda dove viene liberato solo due annidopo, all’arrivo degli Alleati. Millestorie, mille aneddoti potrebbe rac-contare, e racconta Luigi Rainò aisuoi figli ed ai suoi nipoti; lui, ormai91enne ma dalla memoria ferrea cheha, come molti, lavorato duro in cam-pagna ma che poi, come pochi dellasua epoca, ha dovuto anche occu-parsi dei figli dopo la prematurascomparsa della moglie. Ed alloraquesto simbolico riconoscimento èin realtà il giusto coronamento diuna vita difficile ma… esemplare,come quella di altra gente comuneche la guerra ha fatto diventare eroi.

a.m.

Parlare diventa sempre più dif-ficile. Aprirsi. Esprimersi con“i grandi” che hanno un loro

mondo, un loro linguaggio e noncapiscono i nostri, anzi spesso sem-bra che non vogliano nemmenoprovare a capirli. Sembra che perloro sia uno sforzo troppo grandetornare indietro con la mente e ri-pensare al loro mondo adolescen-ziale, a quel mondo fatto di grandisogni e passioni, spesso infranti congli anni. Ma noi siamo ancora lì, vi-viamo ancora in quel mondo di fa-vole e abbiamo bisogno di viverlea pieno tutte per poter crescere. Avolte siamo noi, invece, a chiuderciin noi stessi, senza prendere in con-siderazione i loro punti di vista escreditando ogni loro opinione. Gliadulti non riescono a capire il no-stro modo di essere, la nostra mu-sica, i nostri amati pantaloni a vitabassa, le nostre felpone, i piercing ei tatoo, il nostro modo di far partedi un mondo, un mondo che giraveloce e cambia in continuazione:il nostro mondo. Loro, però, ciguardano con disapprovazione, ur-lano, ci impediscono di fare le no-stre scelte come se fosse la solacosa giusta da fare. Ma giusta perchi? Forse a volte è più facile dire“No” che provare a capirci. Un“No” spinto da cosa? Forse dal-l’istinto di proteggerci e preservarcidalle esperienze che potrebbero fe-rirci e che loro, prima di noi, hannoprovato? Oppure è frutto della loroeducazione e delle loro diverseconcezioni? “Sono le convinzioni,

non sempre giuste, sui pericoli chei nostri figli corrono che ci spin-gono a dire sempre “No”, come laconvinzione che salire su un mo-torino equivalga a fare incidente”:questa la risposta di uno dei geni-tori intervistati. A cui un altro ag-giunge: “Ci sono molti pericolinella nostra società: droga, alcool,cattive compagnie, incidenti stra-dali; sono queste le nostre mag-giori preoccupazioni. Sono questi imotivi che ci spingono ad esseresuperprotettivi. Anche se a voltecerchiamo di lottare contro le no-stre paure, dando qualche conces-sione, ma esigendo in cambio disapere cosa fate, dove andate e so-prattutto con chi”. Queste le rispo-ste che giustificano il loro tentativodi farci vivere in un mondo ovat-tato, lontano dai pericoli. Noi, però,spesso interpretiamo le loro parolecome una mancanza di fiducia neinostri confronti, come se accusan-doci di compiere determinateazioni rinnegassero l’educazioneche ci hanno dato. Loro non capi-scono che il loro “No”, la loro con-tinua apprensione, la loro sfiducia,ci portano ad annullare la fiducia innoi stessi. Ci sentiamo incapaci enon pronti ad affrontare quelmondo da cui loro ci vogliono sal-vare. Ci impediscono di maturare,di crescere, limitando i nostri sognie il nostro modo di essere ed espri-merci per come siamo. A volte,però, siamo noi che non vogliamofarci capire, che partiamo prevenutinei loro confronti, con la convin-

zione che non riusciranno mai a ca-pirci. A noi spesso fa comodo es-sere delle persone diverse davantiagli adulti e ai nostri genitori. Cipiace mostrarci per ciò che nonsiamo e cambiare personalità perrenderli felici di aver un figlio per-fetto ai loro occhi, che però in re-altà non sanno chi sia. Questamaschera che li rende orgogliosi dinoi la gettiamo via quando ci inol-triamo nel nostro mondo e siamosicuri di essere lontani dai loroocchi. Ci chiudiamo, siamo deiricci che per schiudersi avrebberobisogno della certezza di non essereattaccati da nessuno ma, al contra-rio, difesi. Questo è, forse, ciò dicui avremmo bisogno, di complicie non di giudici. Vorremmo esserecompagni, non imputati, senza giu-dizi o sentenze, ma consigli che ciaiutino a crescere e maturare. Que-sto sarebbe il mondo adatto a gio-vani e adulti, un mondo di compliciche si scambiano pensieri a parolein cerca di un accordo per poter vi-vere una vita migliore. Un mondosenza subordinazione, ma solo co-ordinazione. E per rendere quoti-diana questa coordinazione l’unicasoluzione è il dialogo. Ogni geni-tore dovrebbe ascoltare i proprifigli, non arrendendosi alle loroprime resistenze, ma continuando acercare un comune accordo. Nonbasta più urlare “No, non devi”, ab-biamo bisogno di una spiegazioneche ci aiuti a capire le loro ansie epaure, cosa non va o cosa è sba-gliato, per loro, in noi.

Adulti contro giovani

Il 27 gennaio scorso la nonnaAdelina Coluccia di Poggiardo hafesteggiato i suoi primi 100 annientrandone in punta di piedicome suo costume. Tant’è che hapreferito una festa con soli fami-liari (figli, generi, nipoti, proni-poti) oltre che, ovviamente, colsindaco Silvio Astore, il quale leha inviato un mazzo di fiori ed unbiglietto augurale in cui era ci-tato un passo della Bibbia.

Visto da noi.“Ci guardano condisapprovazione,

urlano, ciimpediscono di

fare le nostrescelte come fossela sola cosa giusta

da fare. Forse avolte è più facile

dire “No” cheprovare a capirci”Siamo Alessandra, Diletta e Giusy, tre delle ragazze impegnate nel progetto “Alternanza Scuola-Lavoro”avviato dal Liceo “Francesca Capece” di Maglie in collaborazione con la testata giornalistica “il Gallo”.Siamo state invitate dal direttore Luigi Zito ad approfondire temi che riguardano noi e il mondo degliadolescenti. Invitiamo tutti i ragazzi ad aprire il confronto comunicandoci nuove idee da trattare.

100 anni: auguriNonna Adelina

Adelina con il sindacodi Poggiardo, Astore

Casarano: Rainòmedaglia d’onore

saluteilgallo.it10 5/18 FEBBRAIO 2011

attualità5/18 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 11

Giuseppa De Giorgi, di Tricase, compie 100 anniil 5 febbraio 2011. Tutti bramano di raggiun-gere la vecchiaia e, una volta raggiunta, la ri-

coprono di vituperi: così grande è l’incoerenzadell’umana stoltezza! Questo è quanto sostiene unoscrittore classico, questo è quanto viene contrad-detto da una nonna speciale: nonna Peppina. Nellasua personcina gracile e minuta, si nascondonocome un tesoro, una forza e una volontà impareg-giabili. Gli anni, come sulla corteccia di un alberosecolare, hanno lasciato tracce sul volto senza in-taccare il suo spirito vitale che non ha mai datosegni di cedimento.Ha attraversato un secolo di storia nazionale e lo-cale significativa e un secolo di vita familiare, riccadi affetti ma anche di dolore e strazianti lacerazioni,anzi mutilazioni: tale è la perdita prematura di ma-rito, nipoti, figli, nuora e generi. Una fede solida leha permesso di sollevarsi dalle cadute. Oggi unagrande schiera di nipoti e pronipoti le fanno corona,la stessa alla quale nonna Peppina, con una straor-dinaria carica affettiva, ha sempre elargito atten-zioni, tenerezze e, all’occasione, anche rimproveri.Noi ringraziamo prima il Signore di aver fatto ildono di una vita così lunga a lei e, indirettamente,anche a noi; esprimiamo poi profondo affetto e gra-titudine a nonna Peppina per i suoi preziosi inse-gnamenti: Grazie, nonna, per la dignità con cui haiaffrontato ogni prova; Grazie per la capacità di avertenuto insieme questa grande famiglia; Grazie perla fede incrollabile, mai esteriore, ma vissuta; Grazieper l’emozione che ancora ci offri nell’ammirare iltuo volto dove il tempo ha tracciato solchi in cuiconservare la sapienza della vita; Grazie per le ca-rezze con le quali tu vedi, senti e trasmetti, comelinfa, nutrimento alle nostre anime, da quando lavista degli occhi si è annebbiata. Grazie di tutto.

I nipoti

Tricase: i 100 annidi Nonna Pippi

L’Istituto Tecnico Industriale “Mattei” di Maglie è stato selezionatoper un progetto molto importante, dal titolo “ARISS ContactSchool”. Esso coinvolge alcuni Istituti scolastici italiani, fra cui solo

tre pugliesi: uno di Foggia, uno di Bari e, appunto, il “Mattei”. L’obiet-tivo è quello di mettere in comunicazione diretta, durante la prima setti-mana di maggio 2011, alcuni studenti dell’Industriale con l’astronautaitaliano Paolo Nespoli, attualmente impegnato in una missione internazionale, in-sieme con altri cinque astronauti (russi ed americani), sulla Stazione Spaziale In-ternazionale (ISS), che ruota intorno alla Terra su un’orbita distante circa 400 km,alla velocità di 28.000 km/h. Queste iniziative dell’ESA (l’Ente Spaziale Europeo)sono organizzate nell’ambito del programma educativo internazionale ARISS (Ama-teur Radio on International Space Station), con il patrocinio della NASA, coordinatenel Sud Italia dal Mentor Michele Mallardi di Bari, esperto in telecomunicazioni,e dall’AMSAT Italia (Radio Amateur Satellite Corporation), di cui il radioamatoremagliese MMiicchheellee PPoorrrriicceellllii è il referente locale. Il progetto, che fa parte dell’am-pliamento dell’offerta formativa della scuola, coinvolge alunni delle classi IV e V

del settore “Telecomunicazioni” dell’Istituto ed i seguenti docenti: ilprof. CCoossiimmoo LLoonnggoo (tutor), il prof. PPaannttaalleeoo BBeeccccaarriissii (Telecomunica-zioni) e la prof.ssa RRaacchheellee CCoorraalllloo (Inglese). Gli studenti, prima delcollegamento in diretta con Nespoli, avranno l’opportunità di ampliarela loro formazione approfondendo le tematiche legate alle telecomuni-cazioni, comprese quelle spaziali. L’astronauta italiano Paolo Nespoli fa

parte della missione MAGISSTRA e la sua permanenza a bordo della Stazione Spa-ziale Internazionale, iniziata nel dicembre scorso, si concluderà a maggio 2011 edurante questi sei mesi sarà impegnato in una serie di esperimenti scientifici (piùdi 30) realizzati in assenza di gravità, che riguarderanno la fisiologia umana, la fi-sica dei fluidi, le radiazioni, la biologia e importanti dimostrazioni tecnologiche.L’Istituto “Mattei” di Maglie è orgoglioso di partecipare a questo progetto ed èconvinto di poter continuare ad essere un punto di riferimento nel territorio, per-ché propone un’organizzazione ed un’offerta formativa all’avanguardia, grazie alleelevate capacità professionali del suo personale.

Prof. Maurizio Sambati (Dirigente Scolastico del “Mattei”)

L’Itis “Mattei” di Maglie in collegamento con lo spazio...

Il Salento terra bellissima edalle grandi potenzialità.

E, come per tutto il sud, spiccanoaccoglienza e calore della gente

Intervista a Gianpiero Perone

GGianpiero Perone, profes-sione comico, dai più co-nosciuto per lo

spassosissimo personaggio di“Colorado Cafè” (il “PrincipeCacca”), vive a Torino ma è diorigini meridionali ed è comun-que legato a filo doppio al Sa-lento, che incomincia aconoscere a fondo. È stato ancheprotagonista del film “Taranta-Man (la pizzica è in pericolo)”,film scritto e diretto da DanieleAmoroso e con Dolores Pa-nico, di cui è appena uscito, intutte l’edicole, il dvd. Disponi-bile e cordiale come sempre, Pe-rone ha accettato volentieri discambiare quattro chiacchiere:“Girare “Taranta-Man” mi èpiaciuto molto anche se è statocome essere messo in un frulla-tore: sono stato coinvolto nelprogetto dal produttore, infatticon Daniele Amoroso siamoamici da molti anni e quandomi ha chiamato, ho girato indue giorni tutte le mie scene perpoi far ritorno a Torino. Certo,in alcuni momenti non mi ren-

devo neanche conto di cosastessi facendo o in che puntodel film fossi. Nel complesso èstata una bella esperienza, unascommessa avvincente anchese, più come esperienza profes-sionale, è partita per spirito diamicizia e per la voglia di di-vertirsi insieme”. Ti sei fattoun’idea precisa sul Salento?“Dalle vostre parti c’ero giàstato per lavoro e non ci vuolemolto a rendersi conto che èuna terra bellissima e dallegrandi potenzialità. Poi, cometutte le terre del sud, spiccanol’accoglienza e il calore dellagente”. “Taranta-Man” ha fattonotizia perché è stato un filmcon tutti attori non professioni-sti, ad eccezione di chi come te

comunque su un palco ci sta perlavoro. Esperienza ripetibile?“Beh… aspettiamo di vederecome va il film, sperando cheabbia una buona diffusione.Poi con Daniele ci siamo giàfatti l’occhiolino lasciandociaperta la possibilità di prose-guire l’esperienza. Se dovessefunzionare, un “Taranta-Man2” non ce lo leverà nessuno. Econ l’esperienza acquisita emaggior tempo a disposizione,potremmo fare anche meglio.Intanto però era un modo di co-minciare e di dare un segnale”.Da “supereroe” difensore dellapizzica cosa vuoi aggiungere?“Io nella vita faccio il comico elo faccio da 20 anni. Ma se dav-vero voglio far ridere, basta chemi metta ballare e sarò la cosapiù ridicola che una personaabbia mai visto in vita sua! Sepenso a chi nel Salento lasuona e la balla, peraltro benis-simo, e al risultato che ci sa-rebbe se il ballerino lo facessiio…!”.

Giuseppe CerfedaDaniele Amoroso produttoree regista di “Taranta Man”

“Mi immaginatea ballare

la pizzica?”

Negramaro e Aprés La Classe: Live Music Workshop a Tricase

Èformazione e informazione, in linea con le nuovefrontiere nell’ambito delle qualifiche professio-nali in campo artistico, la finalità di “Live Music

Workshop”, realizzato da Officine Musicali di Salve -Music Academy Salento - in collaborazione con l’As-sessorato alla Cultura del Comune di Tricase. L’evento,programmato per venerdì 18 febbraio, alle 16,30,presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone a Tricase,vedrà protagonisti: Danilo “Data” Tasco (batterista deiNegramaro) e Valerio “Combass” Bruno (bassista degliAprés La Classe), che insieme agli altri docenti dellascuola di musica Officine Musicali, esporranno impor-

tanti concetti riguardo l’approccio teorico pratico delmusicista moderno. Un seminario formativo condottolungo la linea del Live Performance, sull’equilibrio tradidattica e libertà espressiva, sulle tecniche utilizzatenei moderni arrangiamenti musicali e sugli elementiche caratterizzano e valorizzano una composizione:suono, armonia, ruolo degli strumenti, groove, uti-lizzo dell’elettronica, click, time-keeping, e molti altri.Si parlerà inoltre di Music Business, di produzioni mu-sicali e relative figure professionali, di opportunità la-vorative nel campo della musica moderna. Infine, “LivePerformance Workshop musicisti professionisti al la-

voro”: ciò che accade in sala prove durante una pro-duzione discografica e/o live. Con esempi pratici esemplici riferimenti teorici, saranno illustrati gli ar-gomenti e si risponderà alle domande ed alle curio-sità dei partecipanti. La partecipazione al seminarioè gratuita (info e adesioni: www.officinemusicali.net [email protected] - tel. 0833/1911000). “Ilseminario rappresenta una ghiotta opportunità pertutti coloro che intendono avvicinarsi allo studio dellediscipline musicali o hanno avuto già un primo con-tatto con esse”, ha commentato l’assessore alla Cul-tura, Nunzio Dell’Abate.

pubblicitàilgallo.it12 5/18 FEBBRAIO 2011

ieri e oggi5/18 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 13

Divertimento sempre più spesso fa rimacon sballo, alcol e sostanze stupefacenti.A questa pericolosa tendenza, il Gruppo

Giovani dell’Oratorio “S. Ippazio” di Tiggianonon si è voluto adeguare. “Abbiamo deciso dimetterci in gioco”, dicono, “di scomodarci,per dimostrare ai nostri coetanei, ma soprat-tutto a noi stessi, che ci si può divertire senzaper forza “perdere le proprie inibizioni” at-traverso l’alcool e “fumo”, che i nostri mo-delli di riferimento possono essere anchealtri, senza per questo sentirci non al passocoi tempi”. Tutto è nato da uno degli incontrisettimanali promossi in Oratorio. L’argomento era “Alcool eFumo”. Per quale motivo spesso si arriva all’uso di tali “so-stanze”?! Le risposte più comuni riguardavano tutto ciò che èstrettamente legato all’apparenza: “perché si vuole sembrare piùgrandi”, “perché altrimenti si rischia di sembrare degli sfigati”…Proseguono i ragazzi dell’Oratorio: “Si è concluso che dovevamo“scomodarci”, organizzare un evento che potesse richiamarel’attenzione dei giovani e lanciare il nostro messaggio attraversouna sfida. Detto fatto! Con l’aiuto dei nostri educatori, la be-nedizione dell’infaticabile e dinamico parroco don Lucio, la col-laborazione dell’agenzia Eventv Production di MicheleScarcella e della Spingitori Soc. Coop., abbiamo organizzatouna serata “disco”, nella palestra della Scuola adiacente al-l’Oratorio Parrocchiale. Al posto degli attrezzi grandi woofer e

tanto fumo… (“sì, ma quello che non ti faperdere i sensi!”), nell’atrio è comparsoun banco-bar per la preparazione di cock-tails alla frutta, analcolici, preparati dalleragazze all’ultimo anno dell’Istituto Al-berghiero. Durante la serata, dal titolo“Divertimento unico vizio”, alla consollegiovani dj di Tiggiano e paesi limitrofi,che dovevano competere tra di loro perpoter accedere a suonare al “Living” diMaglie (“supervisore della serata, djStreet Angel”).

Hanno partecipato centinaia di teen-agers, accorsi anche dai paesi vicini, che si sono divertitifino a tarda sera. Tutto all’insegna del sano divertimento”.

Oltre alla riuscita della serata, c’è stata un’altra graditissima sor-presa: la visita inaspettata del Vescovo di Ugento, mons. Vito An-giuli, che si è intrattenuto per qualche minuto con i giovaniorganizzatori. “La cosa più bella”, raccontano dal Gruppo Gio-vani, “è stata la percezione di essere stati noi stessi i protagoni-sti e gli artefici del tutto; non siamo stati semplici spettatori diciò che ci viene propinato, non siamo stati “marionette” messein mostra per fare audience. Quello che da alcuni è stato defi-nito come “ballo divino”, è stato molto apprezzato da tutti i par-tecipanti ed a noi ha dato conferma che il divertimento è piùgrande quando è… unico vizio!”.

Tiggiano: divertimento unico vizioGruppo Giovani dell’Oratorio. Una serata disco per dimostrare che ci si può divertire inmodo sano senza essere ostaggio delle mode. Ed anche il Vescovo Angiuli apprezza

Lamemoria delle condizioni lavorative delle operaie di Tig-giano e dello sciopero del 1961 è stata raccolta da GGiioo--vvaannnnii DDee FFrraanncceessccoo, figlio di VViinncceennzzoo, promotore ed

attivista della battaglia del 1961, in un libro gratuito che, in oc-casione del 50esimo anniversario, sarà presentato in seconda ri-stampa, dopo quella del 2005, a Tiggiano, ssaabbaattoo 1122 ffeebbbbrraaiioo, alle19, presso la sala conferenze del Municipio. Le “operaie tabac-chine”, sottoposte a dure condizioni lavorative, ai confini con loschiavismo, sono state le autrici del più importante movimento dilotta dei lavoratori in provincia di Lecce, promosso per la conqui-sta di migliori condizioni di vita e per l’emancipazione sociale delle

lavoratrici. In questo contesto si inserisce la lotta delle operaie ta-bacchine di Tiggiano che ha avuto il suo apice nello sciopero ge-nerale del gennaio-febbraio 1961 ed ha visto la mobilitazionedell’intera popolazione a sostegno delle 250 operaie del locale ma-gazzino, che lottavano contro la sua chiusura ed il loro completolicenziamento. Il paese fu bloccato per 28 giorni con incessanteprotesta, senza resa alle molteplici intimidazioni e repressioni, nem-meno delle armi dell’Esercito: l’esecuzione dei manifestanti venneevitata solo per un secondo, altrimenti sarebbe stata una carnefi-cina. Lo sciopero terminò vittoriosamente con il mantenimento delposto di lavoro ed il reintegro di tutte le operaie.

“Le operaie tabacchine di Tiggiano e lo sciopero generale del 1961”

All’insegnadel sanodivertimento“““

Mons. Angiuli compiaciuto perl’iniziativa del Gruppo Giovani

scuola & dintorniilgallo.it14 5/18 FEBBRAIO 2011

L’ex Istituto d’Arte, ora Liceo Artistico,“Nino Della Notte” di Poggiardo prose-gue nell’iter di modernizzazione am-

pliando la propria offerta formativa. In questosenso vanno considerate la nuova denomina-zione assunta dall’inizio di quest’anno scola-stico ed il successivo passaggio a Istitutod’Istruzione Secondaria Superiore, che sarà ef-fettivo dal 2011/12 e che aggiungerà al percorsoliceale esistente l’Istruzione Professionale neisettori di Industria ed Artigianato grazie ai

quali, al termine dei cinque anni, si potrannoconseguire i titoli di tecnico di Abbi-gliamento e Moda, tecnico del-l’Industria del Mobile edell’Arredamento e tecnico del-l’Industria Orafa. Inoltre sarannoattivati dei corsi professionali

triennali finalizzati al consegui-mento delle qualifiche di operatore

dell’abbigliamento, operatore delle lavora-zioni artistiche ed operatore del legno, checonsentiranno ai ragazzi un più rapido accessoal mondo lavorativo. Il “Della Notte” ha ancheottenuto dalla Giunta Regionale la tanto ago-gnata autonomia grazie alla quale l’Istitutopotrà autodeterminarsi e garantire una propriaadeguata offerta scolastica. Il dirigente scola-stico Cosimo Preite: “Per quanto a questo ri-sultato siamo giunti per il tramite di un

dialogo interistituzionale importante che havisto anche la Provincia e la Regione fare lapropria parte”, precisa il prof. Preite, “vorreisgombrare il campo da millanterie: l’istanzaper esprimere la nuova offerta formativa el’autonomia scolastica è partita dal sottoscrittoe dal Consiglio d’Istituto ed è stata avallatasuccessivamente dalla Provincia di Leccesenza il cui parere positivo mai la Regioneavrebbe potuto deliberare a favore. Mi premesottolineare come, attraverso il riconoscimentosia dell’indirizzo industriale che di quello arti-gianale, sia stato fatto di tutto per garantire latradizione di questa scuola e per rispondere almeglio alle esigenze delle imprenditorie lo-cali”. Intanto il Liceo, per la celebrazione dei150 anni dell’Unità d’Italia, ha organizzato perla mattina di sabato 5 febbraio la manifesta-zione “Asfalto in Colore”. Centinaia di ragazzisaranno protagonisti dell’iniziativa avendo a di-sposizione un pezzo di asfalto di circa un metroquadrato di grandezza, nonché gessetti e ma-gliette che saranno messi a disposizione dalLiceo Artistico.

Presentato il progetto “Nuotiamoinsieme” del Consorzio per i Ser-vizi Sociali dell’Ambito di Pog-

giardo, in collaborazione con la Asl Lee l’AISM (Associazione Italiana SclerosiMultipla) di Lecce e con il patrociniodella Provincia di Lecce.“Nuotiamo Insieme” prevede attivitàdi socializzazione in acqua a favore di

cittadini diversamente abili residentinei 15 Comuni del Distretto socio-sa-nitario di Poggiardo.Si tratta di un’iniziativa dall’alto si-gnificato sociale che affianca quella diriabilitazione sanitaria e mira a favo-rire l’integrazione sociale di soggetticon disabilità non inferiore al 74% at-traverso attività natatorie che si svol-

geranno gratuitamente nei prossimimesi con cadenza settimanale pressola piscina Hydropolis di Poggiardo.“Il progetto “Nuotiamo insieme”, af-ferma il presidente del Consorzio per iServizi Sociali di Poggiardo, GiuseppeColafati, “rappresenta un piccolo mo-dello di come sia possibile coniugarel’aspetto sanitario che prevede la fun-

zione riabilitativa e quello sociale cheguarda all’aspetto dell’integrazionesociale per soggetti con disabilità at-traverso la collaborazione importantequal è quella dell’Associazione ItalianaSclerosi Multipla, che da sempre si oc-cupa di aiutare persone affette da pa-tologie psico motorie”.

L’iiziativa. Attività di socializzazione in acqua per i diversabili del distretto

Nuotiamo insieme a Poggiardo

La nuova vita del “Nino Della Notte”Liceo Artistico. Dal prossimo anno scolastico ampliata ulteriormente l’offerta formativaIl dirigente scolastico Preite: “Stop alle millanterie. Ciascuno ha fatto la propria parte”

di Carlo Quaranta

Èin corso la campagna elettorale per le Primarie per lascelta del candidato Sindaco del centrosinistra alleprossime amministrative. In campo Francesca Torsello,

33 anni, avvocato, segretario cittadino del PD, membro del-l’Assemblea Nazionale e della Segreteria Provinciale, e Fran-cesco Colaci, 45enne sindacalista della Cgil, sposato epadre di tre figli. Si voterà nella giornata di domenica 13febbraio, dalle ore 8 alle ore 20, presso l’ex Biblioteca Co-munale in via Cappuccini ad Alessano ed in Piazzetta Chiesanella frazione Montesardo. “Il mio impegno”, spiega la Tor-sello, prima donna nella storia di Alessano ad aspirare allacarica di primo cittadino, “va nella direzione di valorizzareuna classe dirigente nuova, che sappia porsi quotidiana-mente al servizio della propria comunità”. Dal canto suoColaci, che da anni svolge un ruolo attivo nell’organizza-zione sindacale ed è membro della Federazione Lavoratoridella Conoscenza, fa sapere che “la mia candidatura nascedalla lunga esperienza al servizio della gente, che ora sentodi voler tradurre in impegno politico concreto”.

“Perché abbellire le nostre stradesolo nei periodi delle grandi festi-vità e non farlo invece tutto l’anno,

impegnandoci concretamente in prima per-sona?”. Sono le domande che pone MauroD’Aversa, proprietario del noto negozio d’ab-bigliamento “Madà” in via Roma a Tricase,che ha intrapreso quest’iniziativa nel tentativodi sensibilizzare i colleghi (e non solo diquella strada) ed anche l’AmministrazioneComunale per quel che le compete. Piante edalberelli, posizionati durante l’ultimo Natale,hanno reso via Roma (e, proseguendo, PiazzaCappuccini, oltre a tante altre vie cittadine)ancora più suggestiva ed accogliente (ovvia-mente con il fondamentale beneficio delletante luminarie), trovando il forte apprezza-mento della gente. Da qui l’idea di D’Aversadi “regalare” tutto questo alla comunità perl’intero anno. “Mi sono già impegnato acqui-stando una pianta, che naturalmente prov-vederò a curare. Ecco, spero e mi auguro cheanche altri colleghi facciano altrettanto; al-cuni li ho già contattati e vogliamo, per co-minciare, acquistare e quindi lasciare lìposizionato l’albero di ulivo presente inPiazza Cappuccini. Di contributi ne offriamotanti, dalle luminarie alle processioni, ecc.,ed allora perché non devolvere un piccolo sa-crificio economico anche in questo senso?”.Chiaramente D’Aversa ammette che “il tuttoandrebbe regolamentato, adottando solu-zioni aderenti alla volontà di tutti i commer-cianti, all’arredo urbano circostante e,soprattutto, alla disponibilità dello spazio edalle autorizzazioni concesse dal Comune.Proprio ai nostri amministratori rivolgo l’ap-pello di un maggiore buonsenso affinché

tutti insieme si renda un’immagine quantomigliore possibile della nostra Tricase”. Ineffetti, stona molto il fatto che Vigili Urbani echi per loro intervengano (e il discorso non ri-guarda solo via Roma) per togliere le piante epoi facciano bella mostra di sé ogni giornocartoni e cartelli con scritte pubblicitarie, ma-nichini, bidoni della spazzatura dei punti ri-stori e chi più ne ha più ne metta…! “Ilcommerciante”, conclude D’Aversa, “nondeve stare attento solo al tirante della luce,tanto per fare un esempio, affinché non ca-piti di fronte al proprio negozio, ma deveavere anche la sensibilità e la volontà di par-tecipare all’abbellimento di tutta la città enon soltanto del proprio angolo…Ripeto, al-cuni di noi si stanno già muovendo in ma-niera concreta ed invito gli altri colleghi adaffiancarci per raggiungere quest’obiettivocomune”. E sarebbe davvero il caso che, con-siderato l’esborso dei commercianti nell’ac-quisto delle piante, l’Amministrazione venissea sua volta incontro evitando almeno di far pa-gare loro, magari per qualche anno, la tassa dioccupazione di suolo pubblico.

Federico Scarascia

attualità5/18 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 15

Alessano, centrosinstra:in due alle Primarie

Sviluppo Locale: Gal SerreSalentine nuovo protagonista

Tricase “Una piantaper ogni negozio”La proposta. “Non limitiamoci al Natale”

Tricase, Caprarica. Posizione centralevendo appartamento indipendente 1°piano, mq 220, con box auto, area solareesclusiva con terrazza e giardino

IlGruppo di Azione Locale Serre Salentine è una societàa responsabilità limitata, con un capitale socialemisto - a maggioranza privato, formata da 164 soci

pubblici e privati, nata con l’obiettivo di favorire lo svi-luppo locale dell’area rurale di Alezio, Alliste, Casarano, Col-lepasso, Galatone, Gallipoli, Matino, Melissano, Neviano,Parabita, Racale, Sannicola, Taviano, Tuglie. Un nuovo in-terlocutore capace di creare stimoli ed opportunità, di por-tare aiuti concreti, di facilitare nuove occasioni di sviluppoe di crescita. Un nuovo protagonista dello Sviluppo Localeche promuove l’attuazione di strategie di sviluppo di qua-lità costruite attorno ad uno o più temi prioritari capaci direndere maggiormente dinamiche le aree rurali, di crearenuove occasioni di occupazione e di avere effetti durevoli;contribuisce a generare in ogni territorio rurale dinamichedi sviluppo durature, costruite sulla storia e i fattori com-petitivi specifici di ogni area; favorisce l’attuazione di stra-tegie di sviluppo originali e di qualità, costruite attorno aduno o più temi prioritari; sostiene la realizzazione di azioniintegrate con gli obiettivi di sviluppo dei programmi strut-turali; incentiva l’apertura delle aree rurali verso gli altriPaesi europei ed extraeuropei. Per maggiori informazioni:www.galserresalentine.

3485658228

speciale autoilgallo.it16 5/18 FEBBRAIO 2011

Ilsorriso sembra essere ricom-parso sui volti degli alti diri-genti dell’industria

automobilistica mondiale. Quel sor-riso viene da Detroit dove, tra glistand del salone, s’è respirata un’ariacertamente migliore che nell’edizioneprecedente, quando le facce in giroassomigliavano più che altro a quelleche si vedono ai funerali. La ker-messe di quest’anno, invece, è statadefinita da molti osservatori “il sa-lone della riscossa” e, corroboratodai dati incoraggianti provenienti daiconti e dalle vendite delle “big three”(GM, Chrysler e Ford), un robusto“sentiment” di fiducia s’è sparsocome un contagio tra le case automo-bilistiche americane, europee e asia-tiche. L’Italia non è stata da meno, esulla stampa specializzata di casa no-stra non è mancata una ventata di ot-timismo sparsa in dosi generose.Ma da dove arrivanoquesti segnali di fiducia?Al di là delle particolarità di ciascunmercato nazionale, è bene riflettere sualcuni fatti che riguardano il mercatonella sua globalità: la “ripresa” ame-ricana è dovuta al fatto che stanno co-minciando a farsi sentire i beneficieffetti della gigantesca iniezione didenaro fresco (60 miliardi di dollari)che l’amministrazione Obama hamesso a disposizione per aiutare l’in-dustria a tener fuori la testa dall’ondadel disastro. Senza quel denaro, alposto delle “big three”, molto proba-

bilmente oggi ce nesarebbe soltanto una,o forse nessuna. L’in-dustria automobilisticamondiale e in gradodi produrre oggi 94milioni di vetturel’anno, ma il mer-cato gobale può assor-birne soltanto 64 milionicirca. In altre parole, le fab-briche possono sfornare il47% in più di macchine rispettoalla domanda, il che rappresentauno squilibrio tremendo e costo-sissimo che potrebbe essere sanatosolo nell’assai improbabile evenienzache le richieste di auto aumentasserodi quel famoso 47% oppure che l’in-dustria automobilistica si ridimensio-nasse fino a tagliare la sua produzionedel 36% (con quel che ne consegui-rebbe per le reti di vendita e di assi-

stenza) oppure da unacombinazione delledue cose. Tale squili-brio è troppo elevato

perché si possapensare di com-pensarlo conl’espansione dei

mercati automobili-stici dei Paesi emer-

genti. Già oggi questoavviene, e se non avvenisse

qualche casa avrebbe probabil-mente già portato i libri in tri-bunale, ma non basta. In ogni

caso, anche assumendo che lo svi-luppo di tali mercati rispettasse leprevisioni più rosee, resterebbeugualmente una sovracapacità pro-duttiva insostenibile a lungo termine.Ammesso che in questi mercatil’espansione si mantenga ai livelli at-tuali (il che non è affatto garantito),

essa si accompagnerebbe, esatta-mente come è già avvenuto, a un pa-rallelo aumento delle capacitàproduttive locali, il che non può por-tare ad altro che a un ulteriore au-mento dello squilibrio globale. Nonmolti lo sanno, ma il pur ricco e pro-mettente mercato cinese soffre giàoggi di un certo eccesso di produ-zione che senza dubbio aumenterà alminimo cenno di contrazione dellevendite rispetto ai livelli attuali. Seciò accadesse, potrebbe aumentare lapropensione cinese ad esportare auto,e un’ulteriore pressione aggraverebbela situazione delle fabbriche europeegià in difficoltà nel trovare acquirentiper ciò che esce dalle loro catene dimontaggio.

Ristrutturazioneobbligata

È ovvio che gli aiuti statali (americanio europei) non possono durare ineterno, poiché è illogico, e anche unpo’ immorale, che un singolo settorepur importante come quello dell’au-tomobile venga beneficiato a tempoindeterminato da sovvenzioni statalia pioggia. È poi altrettanto ovvio chenessuna industria di nessun settorepuò ritornare in salute e definirsidavvero sana fino a quando producequasi il 50% in più dei beni che ra-gionevolmente può vendere. La con-clusione è che per l’industriadell’auto la strada della ristruttura-zione è obbligata e sarà una strada du-rissima da percorrere.

MercAuto: l’ora della riscossaTorna il sorriso. Numeri incoraggianti dai conti e dalle vendite delle “big three” (GM, Chryslere Ford) e fiducia contagiosa tra le case automobilistiche americane, europee e asiatiche

5/18 FEBBRAIO 2001 ilgallo.it 17pubblicità

speciale autoilgallo.it18 5/18 FEBBRAIO 2011

Le più vendute

CITY CAR BERLINE PICCOLE BERLINE COMPATTE BERLINE MEDIE BERLINE SUPERIORI

Fiat Panda (31,8%) Fiat Grande Punto (17,4%) Fiat Bravo (11,1%) Mercedes Classe C (26,9%) BMW Serie 5 (29,3%)Fiat 500 (19,3%) Ford Fiesta (10,3%) Volkswagen Golf (18,9%) Audi A4 (14,6%) Mercedes Classe E (28,3%) Smart Fortwo (6,6%) Toyota Yaris (10,3%) Audi A3 (8,7%) BMW Serie 3 (11,4%) Volvo S 80 (11,5%)Chevrolet Matiz (6,2%) Opel Corsa (8,9%) Ford Focus (7,1%) Alfa Romeo 159 (11,2%) Chrysler Sebring (7,8%)Citroen C1(5,5%) Lancia Ypsilon (8,4%) Opel Astra (6,5%) Renault Laguna (8,2%) Lancia Thesis (5,1%)

Incentivi o no,

Autosat (Surbo) rappresenta i mar-

chi Fiat, Lancia, Alfa

Romeo e Abarth. Con

Luigi De Cillo abbiamo

analizzato i dati che ri-

guardano l’intera provincia

per il Gruppo che fa capo agli Agnelli.

“Nel 2010 è andata molto bene, anche perché ab-biamo goduto della rottamazione fino a marzo. Nelcomputo dell’anno alla fine abbiamo registrato unacontrazione ma tutto sommato prevedibile perchénel 2009 gli incentivi statali sono durati di più. Perquest’anno stimiamo un’ulteriore riduzione per ilmercato dell’auto, in generale quantificabile in unaltro 10%. Fiat di questo mercato è il marchio chedetiene la percentuale più grande (“mediamente il20-25%, nel Salento il 22% nel 2010”), quindi è am-piamente prevedibile che il calo ci toccherà in modosensibile”. Nel 2010 “per quanto riguarda la Fiat,ha avuto un bel successo la Punto Evo, ben altro cheun semplice restyling anche perché migliorata moltonel comfort e nella cura dei dettagli anche all’in-terno. Per il Biscione, invece, affascina tantissimo laGiulietta. E su questi modelli puntiamo molto ancheper il 2011 mentre per Lancia ci si aspetta moltodalla nuova Y 5 porte”.

Alla MPM Ford (Casarano e Gallipoli) sono

moderatamente soddisfatti per l’andamento del

2010. Spiega Rodolfo Ferrari: “Un po’ peggiodell’anno scorso ma era ampiamente previsto pervia della rottamazione solo fino a marzo. Ford hamantenuto la sua quota percentuale nel mercato e ilprimo posto tra i marchi stranieri sia a livello na-zionale che nella nostra zona”. Nel 2010 a tirare il

marchio Ford è stata “soprattutto la Fiesta. Alla finedell’anno sono usciti i nuovi modelli di C-Max e S-Max e tra un po’ ci saranno le tre nuove Focus. Peril 2011, incentivi o no, siamo fiduciosi. Speriamoquantomeno di pareggiare i numeri se non di in-crementare quelli dell’anno precedente. Anche per-ché Ford, comunque, dal punto di vista finanziariocontinua a proporre soluzioni allettanti”.

Concetti confermati alla Ford Mastroleo di Lucu-

gnano (Tricase): Dino Mastroleo dice che “nel 2010abbiamo registrato un calo di immatricolazionidell’1,50% rispetto al 2009. Dato tutt’altro che di-sprezzabile se si tiene conto che la rottamazione èfinita a marzo. Di contralto, è aumentato il volumed’affari dell’usato di circa il 10%”. Anche da Ma-

stroleo nel 2010 “la più richiesta è stata la Fiesta”

mentre “nel 2011 si punta molto su C-Max e sullanuova Focus”.

Il2010 è stato positivo per la

Magicar (Renault e

Dacia) di Tricase.

Così Massimo Roselli:

“Grazie alla rottamazioneabbiamo goduto di un in-cremento quantificabilein circa il 30% di immatricolazioni”. Riguardo al

modello che ha tirato di più, “sicuramente la Clio perla Renault e il Duster per la Dacia”. Per il 2011 dif-

ficilmente potrete contare sugli incentivi statali:

“Forse nel 2012… La speranza c’è sempre ma è me-glio contare solo sulle nostre forze. Ecco perché Re-nault propone una propria agevolazione checonsiste nel finanziamento a tasso zero in quattroanni”.

Vittoria De Nuzzo della Renault De Nuzzo di Ca-

sarano, cataloga il 2010 come “tutto sommato posi-tivo anche grazie alla rottamazione prolungatasifino a marzo. L’incremento si attesta intorno al+10%, con la Megane a farla da protagonista. Beneanche il marchio Dacia, su tutte il Duster”. E nel

2011? “Non potremo contare sugli incentivi, quindisperiamo di soddisfare i clienti con i nostri prodottied anche tutte le soluzioni finanziarie che Renaultpromuove”.

Gruppo Fiat: “2010 positivo” Anche per la Ford anno buono Renault e Dacia: la coppia è ok

Quando sentiamo parlare di asta ci viene in mente un

grande salone dove è possibile aggiudicarsi ottimi af-

fari. Durante l’asta, infatti, si incontrano domanda e

offerta e l’acquirente decide il prezzo a cui comprare l’og-

getto del suo desiderio. Proprio questo è successo il 18 e 19

settembre e il 20 e 21 novembre durante le prime due aste di

veicoli usati e km0 in Puglia. Teatro dell’asta è stata la sede

di Maglie di Autovillage. “Scegli la tua auto, batti il tuoprezzo!” è stato lo slogan che ha richiamato presso Autovil-

lage i tanti acquirenti e curiosi che hanno partecipato alle

aste. Le auto hanno sfilato dinanzi al pubblico che non si è

fatto scappare le ottime opportunità di acquisto che Autovil-

lage, in collaborazione con Manheim, leader mondiale nei

servizi automotive, ha saputo proporre. Nell’edizione di Set-

tembre sono state registrate 650 presenze, mentre nell’edi-

zione di novembre 1.200. In ciascuna occasione sono state

battute 200 vetture, tutte dotate di 2 anni di garanzia e 2 anni

di assicurazione furto e incendio. Sono state, queste, occa-

sioni divertenti e al contempo utili per conoscere la vasta of-

ferta di Autovillage, che propone diverse centinaia di vetture

di tutti i marchi a prezzi molto convenienti. Autovillage è un

brand del Gruppo Autosat che si occupa di vendita di auto

usate tutte con garanzia biennale. Visto il successo ottenuto

nelle due edizioni del 2010, anche quest’anno Autovillage, in

collaborazione con Manheim, ha deciso di riproporre que-

sto nuovo modo di acquistare l’auto. La prossima asta si terrà

infatti sabato 19 e domenica 20 febbraio 2011 presso la sede

di Maglie. L’asta è stata un vero successo ed è stata accolta

positivamente dal pubblico salentio perché quest’ultimo ha

saputo cogliere l’opportunità di acquistare un’auto usata non

rivolgendosi al tradizionale salone di vendita ma attraverso

l’asta, un nuovo modo di acquistare la propria autovettura,

dove ognuno è chiamato a svolgere un ruolo attivo nella fase

di determinazione del prezzo.

speciale auto5/18 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 19

Le più vendute

BERLINE LUSSO STATION WAGON SPIDER SUV MONOVOLUME

Audi A6 (32,5%) Ford Focus (14%) BMW Serie 3 (12,7%) Nissan Qashqai (13,3%) Lancia Musa (29,3%)Mercedes CLS (13,8%) Fiat Croma (12,4%) Citroen C3 Pluriel (11,9%) Toyota RAV4 (8%) Opel Meriva (28,3%) Mercedes Classe S (12,3%) VW Passat (8%) Peugeot 207 CC (11%) Fiat sedici (6,1%) Mercedes Classe A (11,5%)Audi A8 (10,2%) Opel Astra (5,9%) Mercedes SLK (7,3%) VW Tiguan (5,6%) Ford C-Max (7,8%)BMW Serie 7 (6,2%) Ford Mondeo (5,1%) Mitsubishi Colt CTZ (7,3%) BMW X3 (5%) Renault Scenic (6,2%)

l’auto regge

A Maglie il 19 e 20 febbraio.Scegli la tua auto, batti il tuo prezzo!

Autovillage:l’auto all’astaNeanche da Peugeot Sperti di

Maglie ci si strappa i ca-

pelli, anzi. Sergio Sperti:

“Nel 2010 è andata bene perchéc’era ancora la rottamazione al-meno fino a marzo. Nei succes-sivi mesi c’è stato un calo ma nelcomplesso non possiamo lamen-tarci visto che alla fine abbiamoregistrato un +6%”. Tra i modelli

più richiesti “la 207 che tirerà ilgruppo anche nel 2011”. Sugli in-

centivi statali Sperti ha una posi-

zione netta: “Non credo che perquest’anno ci saranno, anzi speroche non ci siano. Drogherebberosolo il mercato così com’è suc-cesso negli anni scorsi. E poi nelmomento che non li rinnovas-sero, sarebbe per tutti una trage-dia. Se qualche provvedimentodevono prendere, meglio che siaa lungo termine e non un pallia-tivo di pochi mesi”.

Peugeot: “Megliosenza incentivi”

pubblicitàilgallo.it20 5/18 FEBBRAIO 2001

CChhii hhaa ccoonnsseegguuiittoo llaa ppaatteennttee BB ppeerr llee aauuttoo ddaall 99ffeebbbbrraaiioo 22001111,, ppeerr uunn aannnnoo ddaall rriillaasscciioo ddeellllaalliicceennzzaa ppuuòò gguuiiddaarree ssoolloo mmaacccchhiinnee ccoonn rraapp--

ppoorrttoo ppootteennzzaa//ttaarraa ffiinnoo aa 5555 kkiilloowwaatttt//ttoonnnneellllaattaa,, eeccoommuunnqquuee ccoonn uunnaa ppootteennzzaa mmaassssiimmaa nnoonn ssuuppeerriioorreeaa 7700 kkWW.. DDooppoo ttrree aannnnii ee mmeezzzzoo ddii ttrraavvaagglliioo,, dduunnqquuee,,iill lliimmiittee ddii ppootteennzzaa ppeerr ii nneeooppaatteennttaattii èè rreeaallttàà.. IIll llii--mmiittee nnoonn ssii aapppplliiccaa aallllee aauuttoo aaddiibbiittee aall sseerrvviizziioo ddiiuunnaa ppeerrssoonnaa iinnvvaalliiddaa,, ppuurrcchhéé qquueessttaa ssiiaa aa bboorrddoo.. LLoopprreevveeddee iill nnuuoovvoo ccooddiiccee ddeellllaa ssttrraaddaa,, eemmaannaattoo aaddaaggoossttoo 22001100.. OObbiieettttiivvoo,, ffaarr ccaallaarree ggllii iinncciiddeennttii,, iimm--ppeeddeennddoo cchhee ii ggiioovvaannii ((aanncchhee ssee llaa rreeggoollaa ppuuòò rrii--gguuaarrddaarree ppeerrssoonnee ddii ooggnnii eettàà)) gguuiiddiinnoo vveeiiccoollii

ppootteennttii.. IIll lliimmiittee ddii ppootteennzzaa,, iinnttrrooddoottttoo ggiiàà nneell--ll’’eessttaattee 22000077,, nnoonn eerraa mmaaii eennttrraattoo iinn vviiggoorree,, mmaa rrii--mmaannddaattoo ddii ccoonnttiinnuuoo aattttrraavveerrssoo ppiiùù ddeeccrreettii.. IIllggoovveerrnnoo pprreennddeevvaa tteemmppoo ppeerr rriissoollvveerree uunn ppaarraaddoossssooccoonntteennuuttoo nneellllaa nnoorrmmaa:: llaa vveecccchhiiaa ffoorrmmuullaazziioonnee ((llii--mmiittee ddii 5500 kkWW//tt,, sseennzzaa aallccuunn tteettttoo ggeenneerraallee)) ccoonn--sseennttiivvaa aaii nneeooppaatteennttaattii ddii gguuiiddaarree nnuummeerroossee vveettttuurreeggrraannddii,, ppeessaannttii ee ppootteennttii;; vviieettaannddoo ddiivveerrssee ppiiccccoollee((ccoonncceeppiittee pprroopprriioo ppeerr ii rraaggaazzzzii)).. SSttoorrttuurree oorraa eellii--mmiinnaattee.. ÈÈ llaa mmaassssaa ddeellllaa vveettttuurraa iinn oorrddiinnee ddii mmaarrcciiaa((ddeeffiinniittaa ““mmaassssaa aa vvuuoottoo”” nneeii lliibbrreettttii ooddiieerrnnii)),, aauu--mmeennttaattaa ddeeii 7755 cchhiillooggrraammmmii aasssseeggnnaattii ccoonnvveennzziioo--nnaallmmeennttee aall gguuiiddaattoorree..

Neopatentati: ecco le auto che possono guidare In vigore il limite di potenza

Èquesto, infatti, il tragico bilanciodegli incidenti stradali che fune-sta ogni anno le strade italiane e

tanto dolore provoca nelle famiglie col-pite. Diminuiscono gli incidenti, masono ancora tanti, troppi i morti e feritisulle strade italiane. L’ultimo RapportoACI-ISTAT evidenzia, infatti, un calo,rispetto all’anno precedente, di sinistri(215.405; -1,6%%), morti (4.237; -10,3%) e feriti (307.258; -1,1%), ver-balizzati dalle Forze dell’Ordine.

Luglio si conferma il mese “nero”,sabato il giorno con più morti, le 18l’ora più critica. Di notte meno in-cidenti ma più pericolosi, e i week-end sono fortemente a rischio.

I giovani “under 25” sono i più colpiti.Il maggior numero di incidenti, morti eferiti si verifica sulle strade urbane, maquelli più gravi avvengono sulle ex-traurbane. Più sicure le autostrade. “Se con i dati 2010 si confermerà ladiminuzione del 10% delle vittime

sulle strade”, ha affermato il presidentedell’Automobile Club d’Italia, EnricoGelpi, “allora l’Italia centrerà l’obiet-tivo europeo con il dimezzamento deimorti rispetto al 2001. Oggi siamo de-cimi nella graduatoria internazionalecon -40,3% rispetto alla media UE

pari a -35,1. Per consolidare i risultatiserve un impegno sinergico sul pianoeducativo con l’avvio di un’offertaformativa più adeguata soprattuttoper i giovani, esposti a un rischio trevolte più alto di provocare o subire unincidente. A questa finalità risponde ilnuovo network di autoscuole ACIReady2Go, che si avvale di strumentie moduli didattici altamente innova-tivi. Il 15% dei conducenti coinvolti inun sinistro ha meno di 21 anni, quindimeno di tre anni di esperienza al vo-lante: ecco perché l’Automobile Clubd’Italia sottolinea la necessità di isti-tuire l’obbligo per i neopatentati di uncorso di guida sicura. Il nostro impe-gno per una mobilità più responsabilesi rafforza con il nuovo progetto spe-rimentale ACI per il Sociale, che pro-pone agli anziani, ai diversamenteabili e agli extracomunitari una ca-pillare attività formativa sui temi dellasicurezza stradale. Tutto ciò non puòperò prescindere dall’ammoderna-mento della rete stradale”.

Incidenti stradali: ancora troppiUna carneficina. Come se in Italia ogni anno scomparisse un paese di oltre 4mila abitanti

!!Luglio mese nero, sabato con più morti,le 18 l’ora più a rischio

speciale auto5/18 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 21

tempo liberoilgallo.it22 5/18 FEBBRAIO 2011

Tra i primi 50 che prenderanno la linea saranno sorteg-giati: due biglietti per il concerto Jazz di Andrea SabatinoQuartet (Rosario Giuliani Guest) al Teatro Illiria di Pog-giardo; una cena per una persona presso Ristorante Wisha Poggiardo ed una cena per una persona presso la Trat-toria Vardaceli di Castiglione. Cerca tra le pubblicità e in-dividua i 3 galletti “mimetizzati”. Telefona lunedì 7febbraio dalle ore 9. In palio anche: i biglietti per i Ci-nema di Gallipoli e Tricase; due consumazioni di 5 conigelato presso Roxy Bar di Lecce; due aperitivi al Bar MalGlef a Miggiano; Pizza e bevanda da Borgo Vecchio aMiggiano; un pupazzo di palloncini da Balloon Shop a Ruf-fano; un paio di occhiali per presbite offerti da Ottica Mo-derna di Tricase; due aperitivi presso Dolci Fantasie diSan Cassiano; buono sconto di euro 50 da applicare sul-l’acquisto di occhiali da sole o da vista presso Ottica Mor-ciano Tricase, Tiggiano e Castro; una bottiglia di vinoofferta da Le vigne del Salento di Salve; una pizza pressoil ristorante La Bella Vita di Carmiano.

Al cinemaAl cinema

16,30 (domenica) - 18,30 - 20,30 - 22,30

immaturi

Sala 1 17,30 - 20 - 22,30

biutiful

Sala 2 18 - 20,15 -22,25

Vallanzasca - gli angeli del male

Sala 3 17,45 - 20 - 22,15

la donna che canta

Sala 4 16,40 (sab. dom.)-18,15-20,15-22,15

i fantastici viaggi di Gulliver (3D)

Sala 1 16,30 (domenica)-18,30-20,30-22,30femmine contro maschi

Sala 2 16,30 (domenica)-18,30-20,30-22,30

qualunquemente

Sala 3 16,30 (dom.)-18,30-20,30-22,30

i fantastici viaggi di Gulliver

LECCE - CITY PLEX SANTA LUCIA

TEL. 0832/343479

in programmazione

dal 4 febbraio

GALATINA - CINEMA TARTARO

TEL. 0836/568653

GALLIPOLI - CINEMA ITALIA

TEL. 0833/568653

GALLIPOLI - CINEMA SCHIPA

TEL. 0833/568653

NON PERVENUTO

TRICASE - CINEMA MODERNO

TEL. 0833/568653

17,30 - 19,30 - 21,45immaturi

17,15 - 19,30 - 21,45qualunquemente

TRICASE - CINEMA PARADISO

TEL. 0833/568653

TROVA I GALLETTI

IL REGOLAMENTO

SURBO - THE SPACE CINEMA

TEL. 0832/254411

Sala 1 17,15 - 19,45 - 22,15femmine contro maschi

Sala 2 15,30 - 17,50 - 20,10 - 22,30

qualunquemente

Sala 3 18 - 20,15 - 22,35

che bella giornata

Sala 4 16,45 - 19,15 - 21,45femmine contro maschi

Sala 5 15,40 - 17,50 - 20 - 22,10

i fantastici viaggi di Gulliver (3D)

Sala 6 18,15 - 20,30 - 22,45

parto col folle

Sala 7 19,05 - 21,25

qualunquemente

Sala 8 17,30 - 20,05 - 22,40

immaturi

Sala 9 19,10 - 21,40

immaturi

Sala 1 16,45 (sab. dom.)-18,45-20,45-22,35femmine contro maschi

Sala 2 16,30 (sab. dom.)-18,30-20,30-22,30

immaturi

Sala 3 16,40 (sab. dom.)-18,35-20,35-22,35che bella giornata

Sala 4 16,10 (sab. dom.)-18,15-20,25-22,35il discorso del re

Sala 5 16,40 (sab. dom.)-18,40-20,40-22,35

qualunquemente

LECCE - MULTISALA MASSIMO

TEL. 0832/307433

TRICASE - CINEMA AURORA

TEL. 0833/568653

NON PERVENUTO

- settegiornisabato 5 domenica 6 martedì 8 mercoledì 9 giovedì 10 venerdì 11

mattin

apom

eriggio

sera

lunedì 7

13°

14°

16°

11°

15°

11°

11°

14°

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10°

13°

10°

11°

TELEFONA LUNEDÌ 7 DALLE ORE 9: 328/1063910 e 348/7145839

VUOI ESSERE IL PROSSIMO PERSONAGGIO? 0833/545777

NOME E COGNOME: Luca GorgoniNATO A: MaglieVIVI A: CutrofianoSEGNO ZODIACALE: Capricornola prima cosa che ti salta in mente se parliamo di...MATRIMONIO: “Per adesso niente”DIO: “Esiste”ALCOL: “Astemio”SIGARETTA: “Sono un nemico del fumo”IL LAVORO: “Tanto tanto”LA POLITICA: “Niente”LA DONNA: “La rovina dell’uomo” A LETTO: “Mattiniero” LA PRIMA VOLTA: “Non ricordo...” IN CUCINA: “Sono una buona forchetta”ALLO STADIO: “Lecce”IN UN INCUBO: “La scuola”IN UN SOGNO: “Il Lecce che si salva”

Saturno continua il suotransito in opposizionee Plutone in quadrature:pazientate. Giove nelsegno vi dà un piccoloaiuto.

La prima decade semprefavorita alla grande daPlutone in trigono. E’ ilmomento di osare, darsida fare. Gli altri sono an-cora bloccati da nettuno.

Continua il bel trigono diSaturno per molti di voi:approfittatene. Quellidella terza decade an-cora bloccati da Urano:evitate i progetti per ora.

La prima decade subi-sce l’opposizione di Plu-tone e la seconda laquadratura di Saturno:evitate progetti. Gli altrigodono del trigono diUrano e Giove. Ottimo.

Saturno continua colsuo bel sestile: ottimo.Molti altri Leoni, però,subiscono ancora l’op-posizione di Nettuno,che vi rende svogliati epoco lucidi.

Plutone favorisce in tri-gono sempre la primadecade: sotto con i pro-getti, è il momento giu-sto. Molti altri, invece,sono bloccati da Urano.

La prima decade è sem-pre con le spalle almuro a causa di Plutonein quadratura. Pazien-tate. Saturno stimola laseconda decade e Net-tuno la terza.

Prosegue Plutone in se-stile alla prima decade:datevi da fare e appro-fittatene in ogni campo.Gli altri sono invece fa-voriti da Urano.

Saturno è in sestile po-sitivo a molti Sagittari epotrebbe regalare qual-che occasione in amoree nel lavoro. La terza de-cade, invece, è bloccatada Urano

Plutone rivoluziona laprima decade e stimolaa cambiare qualcosa.Seconda decade bloc-cata da Saturno; la terzafavorita da Urano.

Continua anche per voiil bel trigono di Saturno,al quale si aggiunge ilbel sestile di Giove: ot-timo momento per il la-voro e l’amore.

Continua il potente se-stile di Plutone per laprima decade: datevi dafare. Molti altri pesci, in-vece, sono stimolati daUrano congiunto.

lloo ddiiccoonnoo llee sstteell lleedi Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.it)

dal 5 al 18

febbraio 2011 sù la cresta - il personaggio

Ariete Toro Gemelli

Cancro Leone Vergine

Bilancia Scorpione Sagittario

Capricorno Acquario Pesci

GrandiFirme

tempo libero5/18 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 23

ultimailgallo.it24 5/18 FEBBRAIO 2011