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N el prossimo mese di febbraio ricorre il 21° anniversario della scomparsa di Fulvia Bernardini. Già consigliere comunale si è dedicata per l’intera esistenza ai più deboli, agli emarginati, agli ultimi. Ha portato nel nostro paese la cultura del confronto, le prime iniziative in favore dell’integrazione e della socialità. Fulvia, per tutti i castelnovesi, è stata l’icona dell’accoglienza, della bontà, dell’impegno nella valorizzazione delle persone, quelle più indifese. L’istituto Baxilio, il Comune e il Cantiere Cultura hanno salutato con favore l’iniziativa proposta dalla psicologa Cristina Rinaldi: un percorso dedicato ai bambini delle scuole elementari, terze, quarte e quinte classi per costruire insieme percorsi ritmici e vocali, suonare strumenti delle tradizioni e favorire il dialogo tra le giovani generazioni. Collaboreranno all’iniziativa due musicisti: Ferruccio Demaestri e Marco Della Ratta. Gli incontri si svolgeranno a scuola ed è obbligatoria l’iscrizione perché il numero massimo dei bambini ammessi è di trenta. Gli obiettivi sono quelli di condividere le identità musicali, scoprire le tracce comuni del suono e dei suoni delle diverse culture, scoprire e condividere le musiche attraverso percorsi ritmici e vocali. Al termine di questo stage verrà organizzato un evento in primavera in cui i ragazzi si presenteranno al pubblico e sarà ricordata Fulvia attraverso immagini e letture. Sicuramente un buon modo di ricordarla con un atto concreto che le sarebbe certamente piaciuto. Gennaio 2019 - numero 1 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: www.comune.castelnuovoscrivia.al.it Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia - Direttore responsabile: Gianni Tagliani - Stampa: Tipografia Fadia Soc. Coop. il della Bassa Valle Scrivia STORIE DI DONNE Il nostro reportage sulle figure femminili castelnovesi Elisa Broggi e gli asili nido in Italia Nel 1952 lascia il suo lavoro di bancaria e crea centri per i figli delle carcerate A PAG. 7 I BOXILIO O ttima l’idea dei Beni culturali della Diocesi di mettere a disposizione nella Mostra tortonese attualmente in corso tre grandi tavole lignee dipinte dai Boxilio. E precisamente il trittico di Pozzolo (nella sede della Provincia), il polittico della Visitazione da Vigevano e il polittico di Carbonara ora in deposito a Tortona. Date e autori ben precisi: Franceschino nel 1507, Giovanni Quirico 1503 e una tripla mano (Manfredino, Franceschino e Quirico) facilmente distinguibili. Un’offerta non ampia nel mare magnum dell’opera boxiliana, ma certamente utile per far conoscere e apprezzare la pala di Carbonara, restaurata dai Gabba-Basiglio, già vista in una mostra a Venaria ma il cui rientro nella chiesa parrocchiale è ancora lontano poiché presuppone consistenti lavori da effettuarsi. Su questa mi permetto di dissentire in merito alla ipotesi (basata sulle lettere progressive del retro polittico) della mancanza di alcune figure. La Società autostrade ha iniziato la piantumazione dei reliquati autostradali e di alcuni tratti di terreni acquisiti nel proprio patrimonio dopo la costruzione della terza corsia come previsto dal progetto ambientale presentato in Conferenza dei Servizi. La Convenzione per la gestione delle stesse destinerà dei fondi al Comune per la manutenzione nel corso degli anni. A PAG. 4 Suoniamo chi siamo Il recupero delle aree verdi

il della Bassa Valle Scrivia - comune.castelnuovoscrivia.al.it · Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: . Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo

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Nel prossimo mese di febbraio ricorre il 21° anniversario della scomparsa di Fulvia Bernardini. Già consigliere

comunale si è dedicata per l’intera esistenza ai più deboli, agli emarginati, agli ultimi. Ha portato nel nostro paese la cultura del confronto, le prime iniziative in favore dell’integrazione e della socialità.Fulvia, per tutti i castelnovesi, è stata l’icona dell’accoglienza, della bontà, dell’impegno nella valorizzazione delle persone, quelle più indifese. L’istituto Baxilio, il Comune e il Cantiere Cultura hanno salutato con favore l’iniziativa proposta dalla psicologa Cristina Rinaldi: un percorso dedicato ai bambini delle scuole elementari, terze, quarte e quinte classi

per costruire insieme percorsi ritmici e vocali, suonare strumenti delle tradizioni e favorire il dialogo tra le giovani generazioni.

Collaboreranno all’iniziativa due musicisti: Ferruccio Demaestri e Marco Della Ratta. Gli incontri si svolgeranno a scuola ed è obbligatoria l’iscrizione perché il numero massimo dei bambini ammessi è di trenta.Gli obiettivi sono quelli di condividere le identità musicali, scoprire le tracce comuni del suono e dei suoni delle diverse culture, scoprire e condividere le musiche attraverso percorsi ritmici e vocali. Al termine di questo stage verrà organizzato un evento in primavera in cui i ragazzi si presenteranno al pubblico e sarà ricordata Fulvia attraverso immagini e letture. Sicuramente un buon modo di ricordarla con un atto concretoche le sarebbe certamente piaciuto.

Gennaio 2019 - numero 1 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: www.comune.castelnuovoscrivia.al.it

Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia - Direttore responsabile: Gianni Tagliani - Stampa: Tipografia Fadia Soc. Coop.

il della Bassa Valle Scrivia

STORIE DI DONNE Il nostro reportage sulle figure femminili castelnovesi

Elisa Broggi e gli asili nido in ItaliaNel 1952 lascia il suo lavoro di bancaria e crea centri per i figli delle carcerate

A PAG. 7

“ I BOXILIO

Ottima l’idea dei Beni culturali della Diocesi di mettere a disposizione nella Mostra tortonese attualmente in corso tre grandi

tavole lignee dipinte dai Boxilio. E precisamente il trittico di Pozzolo (nella sede della Provincia), il polittico della Visitazione da Vigevano e il polittico di Carbonara ora in deposito a Tortona.Date e autori ben precisi: Franceschino nel 1507, Giovanni Quirico 1503 e una tripla mano (Manfredino, Franceschino e Quirico) facilmente distinguibili.Un’offerta non ampia nel mare magnum dell’opera boxiliana, ma certamente utile per far conoscere e apprezzare la pala di Carbonara, restaurata dai Gabba-Basiglio, già vista in una mostra a Venaria ma il cui rientro nella chiesa parrocchiale è ancora lontano poiché presuppone consistenti lavori da effettuarsi. Su questa mi permetto di dissentire in merito alla ipotesi (basata sulle lettere progressive del retro polittico) della mancanza di alcune figure.

La Società autostrade ha iniziato la piantumazione dei reliquati autostradali e di alcuni tratti di terreni acquisiti nel proprio patrimonio dopo la costruzione della terza corsia come previsto dal progetto ambientale presentato in Conferenza dei Servizi. La Convenzione per la gestione delle stesse destinerà dei fondi al Comune per la manutenzione nel corso degli anni.

A PAG. 4

Suoniamo chi siamo

Il recupero delle aree verdi

Benvenuta all’arch. Paola Montagna che dal 1° gen-naio scorso sostituisce il dr. Marco Basiglio, respon-

sabile dell’ufficio tecnico 2° settore Lavori Pubblici, che è andato in pensione. Nel corso dello scambio degli auguri natalizi, al dr. Basiglio, è stata consegnata una targa a nome dei sindaci dell’Unione, Guagnini, Cereda e Tagliani. “Saluto con affetto Marco e lo ringrazio per il lungo e prestigioso lavoro al servizio del nostro paese e della Bassa Valle Scrivia. Abbiamo realizzato insieme

numerose opere che sono la migliore testimonianza dell’impegno dimostrato negli anni di amministrazione. E il testimone che lascia all’arch. Paola Montagna è sicuramente importante per carico di lavoro e progetti da realizzare”.L’occasione è stata utile per salutare anche il luogotenen-te Salvatore Fiorentino anch’esso in pensione dalla fine dell’anno. Un lungo e onorato servizio al comando della locale stazione Carabinieri. A sostituire Fiorentino il mare-sciallo Giampiero Timpa in forza come vice comandante alla stazione di Sale.Al neo comandante l’augurio e un grande in bocca al lupo per il lavoro che lo attende.

2 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2019

In colonnaDal Consiglio comunale

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale dell’anno è stata approvata la delibera che

riguarda la ricognizione delle società parteci-pate e incaricato il nuovo revisore dei conti.Poi si è provveduto alle variazioni di bilancio. Vediamo nel dettaglio i principali argomenti.

Le società partecipatePer quanto riguarda Amias Spa sono stati ri-chiesti chiarimenti in quanto è emerso come la partecipazione del Comune continui a risul-tare critica in ordine ai requisiti di fatturato e di rapporto amministratori-dipendenti. Il Comune è consapevole della strategicità della partecipazione detenuta nella società Amias Spa in virtù degli asset patrimoniali alla stessa conferiti e alla forte difficoltà a definire inter-venti di razionalizzazione della partecipazio-ne. Si ritiene tuttavia auspicabile che si supe-rino le incongruenze evidenti rispetto ai criteri succitati, anche attraverso la definizione di un possibile ruolo di Amias Spa per i Comuni soci. In questo senso, il Comune di Castelnuo-vo intende portare all’attenzione della società la necessità di individuare e approvare quan-to prima dei percorsi per colmare il contrasto con la normativa vigente.Con riferimento ad ASMT Spa si è evidenziato che, nel caso in specie, alla luce di una perdu-rante assenza di servizi gestiti dalla società per conto del Comune di Castelnuovo e della conseguente presunta insussistenza dei requi-siti di mantenimento della partecipazione ai sensi del D. Lgs. 175/2016, il Comune ritiene di dover procedere all’alienazione delle par-tecipazioni detenute nella società ASMT Spa.

Si evidenzia, inoltre, che si ritiene che la par-tecipazione di questo Ente in AMST Spa non sia funzionale all’esercizio del controllo su al-tri organismi in maniera indiretta, in quanto l’unico organismo indirettamente partecipato tramite ASMT risulta essere Gestione Am-biente S.p.A., affidatario del servizio di igiene urbana da parte del Consorzio Servizio Rifiuti.

Nomina dei revisoriCome è noto la nomina dei revisori spetta alla Prefettura di Alessandria che nel mese di di-cembre ha comunicato i tre nominativi estrat-ti dall’elenco regionale: Mainella Marco, Ga-gliardi Franco e Garola Ermanno.Il primo estratto deve essere contattato dal Comune e in caso di rinuncia o di impedi-mento alla designazione si procede nell’or-dine di estrazione. Il compenso fissato dalla legge è pari a a 5.900,00 oltre oneri fiscali e contributivi. Avendo accettato il primo estratto, il consiglio comunale ha deliberato (con la sorpresa dell’astensione della mino-ranza a fronte di un incarico a sorteggio del-la Prefettura e quindi obbligato) la nomina a Revisore unico dei conti sino al 26.12.2021, il Dott. Mainella Marco, residente in Rivoli (TO).

Variazioni di bilancioSono state portate in votazione alcune varia-zioni al bilancio. In particolare la copertura del progetto riguardante il campo da basket esterno e la compartecipazione all’acquisto di un automezzo finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.

Spettacolo natalizio nelleCase di Riposo di CastelnuovoDomenica 16 dicembre nella Casa di Riposo G.E. Balduzzi, in occasione delle feste natalizie,  sono stati festeggiati gli ospiti della struttura attraverso la rappresentazione del presepe.  Sono stati pro-prio i lavoratori che assistono gli ospiti a indossa-re gli abiti dei personaggi storici e tradizionali del presepe per far rivivere un momento di serenità e per far ritornare tutti ai tempi della propria infanzia. Tra gli spettatori sono stati numerosi  i parenti ma significativa è stata la presenza dei rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni locali. Hanno partecipato anche alcuni ospiti della struttura per disabili che ha sede a San Giuliano Nuovo accom-pagnati dai loro educatori. La direttrice Anca Pavel ha rivolto a tutti i presenti gli auguri di buone feste e ha ringraziato il personale che ha organizzato la

festa ricordando che la loro attività di assistenza alle persone anziane si ispira proprio ai valori che esprime il Natale. Al termine rinfresco per tutti e distribuzione di omaggi donati da alcune asso-ciazioni di volontariato. Giovedì  20  dicembre la rappresentazione è stata replicata anche per gli anziani della vicina RSA Castelnuovo gestita dal CISA.  Anche in questo caso gli ospiti hanno trascorso un pomeriggio in allegria ed hanno potuto brindare insieme ai loro parenti.

Anagrafe: i numeri del 2018L’ufficio demografico ha comunicato la statisti-ca dell’anno che si è concluso. La popolazione residente al 31 dicembre è di 5124 cittadini di cui 2484 maschi e 2640 femmine. Sul totale gli stranieri sono 415 così suddivisi: 155 marocchi-ni, 95 indiani, 75 rumeni. Le famiglie sono 2225. Il saldo rispetto al 2017 è negativo di 69 unità. I nati sono 27 di cui 10 maschi e 17 femmine. I nati con cittadinanza italiana sono 20, gli stra-nieri extracomunitari 7. 14 sono nati all’ospedale di Voghera, 5 a Novi Ligure, 4 ad Alessandria, 2 a Pavia, 1 a Broni e 1 in Stato non comunitario. Tra i nati una coppia di gemelli. I nati da coppie coniugate sono 17, mentre 10 da coppie non coniugate. I morti sono stati 79, 33 maschi e 46 femmine. La più anziana era una donna nata nel 1919, il più giovane sempre una donna del 1986. Rispetto allo scorso anno l’incremento è di 5 uni-tà. I matrimoni registrati sono 17: di questi solo 1 celebrato fuori dal paese. 11 con rito civile, 6 religiosi. Meno tre rispetto allo scorso anno. La cittadinanza italiana è stata ottenuta da 7 cittadi-ni di origine straniera.

In pensione Basiglio e Fiorentino:prezioso il loro servizio per la nostra comunità

3IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2019

gli alberi

Le iniziative natalizie

È il simbolo di una comunità che si riconosce nella festività del Natale

Il Presepein chiesa

Sono entrata in chiesa. Era presto: una delle porte era socchiusa perché stava-no lavorando. Al buio, l’unica luce en-

trava dalla vetrata.A loro bastava. Anche a me.La chiesa al buio acquista un fascino difficile da descrivere. Risaltano, sulle pareti, i colo-ri dei dipinti, i gesti degli angeli e dei santi, i sorrisi modesti, la veste, il nudo innocente dei bambini, il candore rigido dei marmi, l’oro delle cornici. La fragile fiammella delle candele. Quella semioscurità rende tangibile e intimo lo spazio, le volte, le vetrate di una grande chiesa vuota.La chiesa aveva un’aria nuova, ordinata, come se l’avessero ripulita per renderla pronta al Natale. Camminavo nella navata di destra, sapendo che da quella parte era già pronto il Presepio. Infatti: diviso in due parti, la Natività da sola nel raccoglimento che precede la festa, e nella nicchia successiva il popolo, la gente, il mondo. Bellissime le figure, l’intensità dei gesti, i colori; intorno alla culla coperta perché il Bambino non è ancora nato, il sorriso, il silenzio. E a un tratto la scena che si illumina: alle mie spalle è arrivato Bloise, che mi conosce, e vuole mostrarmi questo piccolo gioiello di devota manualità. Le forme acquistano ombre e colore: bellissime, in quella strana luce mai mi sono sembrate così belle e intense. Persino più grandi. Nella nicchia accanto il popolo del presepe che, se premessi un bottone, si metterebbe in movimento: invece è bello cosi a strati successivi e immobili. Un panorama di uomini, case e cose completamente immobile, pronti al gesto che li caratterizza per il quale sono stati creati dall’abilità e dalla

fantasia dell’artista. Un mondo che preme, fermato in un gesto. Pronto. Centinaia di figure occupate ai diversi mestieri, uomini e donne, ragazzi, oche, galline, asini e cavalli… l’improbabile mondo di allora che invece ci rappresenta per come noi siamo oggi. Per come saremmo, oggi, nei nostri vestiti della domenica, davanti a quella mangiatoia. Il presepe, al di là del racconto che lo determina, è una storia bellissima: che si ripete. Senza asino e senza bue, magari su una barca in cerca di un porto dove attraccare, dove depositare una donna e quel bimbo nato poche ore prima su una spiaggia. Senza asino e senza bue. Senza il popolo in festa. Senza la luce dei fari. Nel buio e nel silenzio è nato un bambino che non farà miracoli, se non quello di sopravvivere alla propria nascita. Nel silenzio e nella paura.Mentre guardavo i gesti immobili dei santi sull’altare io pensavo a quel bambino.

Elda Lanza

In tanti peri presepi in paeseAncora viva la tradizione dell’allestimento dei presepi nelle case (un esempio per tutti quello di Alberto Balduzzi) e nella chiesa.Un poco ridimensionato rispetto all’ampia struttura dello scorso anno, prosegue il presepe vivente nel cortile della canonica.Un bel colpo d’occhio e, per la gioia dei bambini, il ritorno degli animali. Un grazie sentito ai volontari (raf-figurati nella foto) per il loro im-pegno che ha preso il via da inizio ottobre.All’interno della chiesa i fratelli Renzo e Leone Basiglio, e aiutan-ti, hanno offerto il loro abituale vil-laggio, suddiviso in una cinquan-tina di ambienti, dotato di una meccanica ingegnosa.

Quando un’iniziativa viene co-piata dagli altri nei dintorni, si sa, fa sempre piacere. E

accade sempre più spesso. “Faccia-mo l’albero di Natale” con i bambini è stata ancora una volta un’edizione fortunata. Per la magnifica giornata di sole, per la partecipazione numerosa dei bambini, per l’attenzione che an-che gli adulti hanno dimostrato. Sei

Il successo dell’iniziativa in piazzagenitori e bambini con i loro addobbi

alberi addobbati con i lavori dei bambini guidati da Paola e altri volontari con il materiale offerto dalla cartoleria Cassinelli, uno allestito da Gestione Ambiente con addobbi provenienti da ma-teriali riciclabili e l’acero, nel vaso in piazza, ornato dai lavoretti dei bimbi del nido seguiti dalle loro insegnanti.

È vero che mancano due parti, ma a mio avviso non sono figure ulteriori ai fianchi, bensì la predella con varie scene e la lunetta ellittica che abitualmente sormonta il dipinto. Su alcuni articoli apparsi su giornali zonali si fa cenno alla scuola tortonese e raramente si scrive che i Boxilio erano di Castelnuovo. Sul famoso elenco anagrafico collegato alla Gabella del sale del 1463, riportato da Italo Cammarata nel libro “Il paese ritrovato”, troviamo ben 31 componenti delle famiglie De Baxilio, residenti nei quintieri di Tavernelle e Gualdonasce. Tra questi, i nomi Franciscus e Johannes, sono frequenti. Non appaiono i nomi di Manfredinus o Beltrame (nome ricorrente e quindi forse il Beltramo, fratello di Manfredino, è frutto di una piccola svista finale); ma va ricordato che gli assenti dal paese nel corso del rilevamento non venivano segnati.

A Castelnuovo esistono affreschi nel castello attribuibili a Franceschino senior e a Manfredino, la Madonna del lato nord salone degli affreschi, opera di Quirico (apparve nei restauri del 1987 la scritta “Johannes …..”) e la stupenda Madonna della Misericordia sulla controfacciata della Parrocchiale di Castelnuovo che ha molti punti in comune con quella di Vigevano del 1503. Va inoltre ricordato che ho raccolto, risalendo di alcune generazioni, la testimonianza della presenza di un affresco che si diceva essere dell’antica casa dei Basiglio a metà di via Torino. Inoltre Mauro Bertetti nei Cenni storici su Castelnuovo riporta che nel 1886 venne scoperto e distrutto un affresco dei Baxilio, raffigurante la Madonna e San Pietro nella casa di Domenico De Angelis (a metà del vicolo del castello).Ho iniziato ad occuparmi dei miei conterranei nel 1982 quando scrissi con Gennaro Pessini il mio primo libro, Gente di Castelnuovo, (la parte dedicata ai Boxilio va da pag. 115 a pag. 154) poi in Castrumnovum terra magna del 1992, nel 2005 in Storia e arte a Castelnuovo del 2005 (pagg. 129-138 / pagg. 149-164) e infine nel 2018 con Il restauro dell’arte (144-152). Per ben due volte accompagnai i miei alunni a Genova all’Accademia ligustica ove si stava restaurando il polittico di Gavi, decisamente il miglior dipinto di Manfredin de Castronovo. Nel frattempo ho scoperto due opere finite in America, un’opera di Manfredino scomparsa e finita presso privati del Novarese, l’opera e la figura del massimo discepolo dei Boxilio, ossia il castelnovese Gabriel Borghi (autore della lunetta di “Cristo in pietà” e del “tondo del Padreterno” nella sacrestia della Parrocchiale. Sue anche opere a Greenville in Carolina e al Museo Bagatti-Valsecchi (pagg. 159-161).

La vicenda della Madonna delle ghiare Nel 1984 l’antiquaria milanese Antonella Bensi scrisse ai Comuni di Castelnuovo e Pozzolo che era in possesso di una pala di Franceschino, piuttosto malmessa e priva di cimasa, ma firmata e datata, dedicata a due santi importanti per Pozzolo, ossia San Sebastiano e San Bartolomeo, una delle tre opere esposte ora a Tortona. Feci di tutto per portarla a casa, organizzai un convegno con vari Comuni, con la Regione e con Enti, con tanto di mostra sui Boxilio nel salone di Palazzo Centurione, compreso il trittico di Pozzolo. Andai avanti per un anno, ma non ottenni nulla, anzi mi scontrai con gli amministratori

pozzolesi totalmente indifferenti. Anni dopo, come d’intesa, la Bensi mi telefonò dicendomi che aveva ricevuto l’offerta di 300 milioni di lire da un museo statunitense. Ero disperato, infine, in accordo con la Soprintendente Carla Enrica Spantigati, prendemmo contatto con l’assessore Gianfranco Cuttica di Revigliasco e poi con Fabrizio

Palenzona usando come passepartout la foto ingrandita della dedica in cui certo Bartolomeo de Parenzona sub priore

della chiesa pozzolese, affida l’incarico a Franceschino di eseguire il dipinto.

Non so le motivazioni del suo interesse, fatto sta che fece ricorso al prestigioso incarico che aveva presso la Cassa di Risparmio di Torino per ottenere un forte contributo. La Provincia pagò il restauro ed ecco che ora il Franceschino è nostro, parzialmente

visibile nella sala riunioni della Provincia e ora godibile nella Mostra presso il museo diocesano.

Questo articolo nasce dal fatto che ho letto su un giornale novese che occorre riscoprire le opere dei tortonesi Bosilio.

Ma che bravi! Gli studi sulle loro opere sono in corso da tempo. E non lo dico per me, ma soprattutto per quattro persone che si sono date parecchio da fare per studiare i capolavori di questi nostri conterranei, ossia Santo Varni, Noemi Gabrielli, Carlenrica Spantigati e Angelo Dalerba.Un suggerimento finale: tempo fa accompagnai Angelo Dalerba alla sede della Fondazione di Tortona per offrire loro una sua opera già pronta, acuta, corposa e ricchissima di documentazione e di novità sulla Scuola dei Boxilio. Mai avuta risposta! Forse sarebbe opportuno riparlarne.

Antonello Brunetti

4 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2019

I Boxilio, gli studidegli ultimi 40 anni

Rione Tavernelle, (dal libro “Il paese ritrovato”) si apre un lungo elenco di Baxilio inquadrati nel 1463.

Pittori Il percorso tra i capolavori

Il trittico di Pozzolo (1507 di Franceschi-no) sfuggito nel 1994 al trasferimento in un museo statunitense.

Franceschinosenior

Franceschinojunior

GiovanniQuirico

BeltramoManfredino

5IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2019

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Con oltre cento anni di attività, il bar ristorante “La Pace” di Marco Bonifacio ha chiuso per l’ultimo

dell’anno. La possibilità di andare in pen-sione e un’attività di nicchia che si fa sem-pre più faticosa: forse più per gli inciampi burocratici, per la necessità di dover rin-novare il locale che per il resto. Ovvero il pesce di fiume, piatto incontrastato del locale. Per gustarlo, i clienti arrivano da molto lontano – ci dice Marco – che ha saputo riportare sulla tavola la tradizione della cucina di fiume. Marco appartiene alla quarta generazione di famiglia.Tutto è iniziato con il suo bisnonno, Giuseppe, che aveva a sua volta rilevato il bar-trattoria da altri ristoratori e che proponeva invece un menù a base di car-ne. Poi l’attività è passata al figlio Gino e, fino al 1985, a Francesco, il papà di Marco. “È stato mio padre a innovare il menù con la proposta del pesce” – dice Marco. Sono cresciuto sulle rive del Po, del nostro torrente Scrivia e del Sesia che mio padre conosceva bene essendo nati-vo di Caresana.Sino agli anni ottanta si andava a pesca-re e si proponeva il piatto del giorno con ciò che avevamo preso, negli ultimi tem-pi siamo passati al pesce d’allevamento. Piatti preparati meticolosamente, mate-ria prima “spinata” sempre a mano, una preparazione laboriosa che imponeva di non “prendere” più di venti clienti per sera. Con la moglie Carmen Marco ha guidato il ristorante insieme al papà e anche dopo la sua scomparsa propo-nendo trote, salmerini, tinche carpe, pesce gatto, storioni, lucci, le specialità in carpione. Ma non solo: anche il dol-ce e la frutta, rigorosamente ottenuti dai prodotti del suo orto. Come non ricorda-re, ad esempio, la frutta sciroppata del-la Pace o la torta con le marmellate dei frutti dell’orto. E dopo i tempi della Prima Guerra mon-diale, quando i soldati andavano a rifo-cillarsi in via Torino al civico 13, ora l’in-segna è stata tolta chiudendo un luogo in cui sono cresciute, giocando a biliardino, generazioni di castelnovesi che passan-do dalla porticina di servizio si infilavano nel cinema Verdi. Che se n’è andato già da decenni.

”Cucina favolosa, il cuoco è specializzato in piatti di pesce di acqua dolce semplicemente perfetti!Basti notare che nel pesce sono state asportate tutte le lische per capire fino a che punto è curata la preparazione dei piatti tutti di eccellente qualità!Il locale non è più stato rinnovato da tempo quindi se vi fermate alla forma e non alla sostanza vi perderete dei piatti eccellenti.Da provare!!!Vale la pena una deviazione!!!P.s. prenotate la sera prima.Se il cuoco non ha preparato nulla rischiate di non mangiare. Il prezzo è estremamente onesto e contenuto.

Le quattro stellenei commentidi Tripadvisor

”Siamo stati in questo bar ristorante il weekend del ponte sotto consiglio di un parente, e ne siamo rimasti estasiati!Come dicono le altre recensioni, la parte estetica lascia un pò a desiderare, ma in questi posti si va per mangiare!Il menù di pesce di fiume è davvero ottimo, gli antipasti buoni e sfiziosi davvero tutti, ma ho apprezzato due piatti in particolare, il risotto alla tinca, davvero ottimo, un’armonia di gusti azzeccata,e il filetto di salmerino al gorgonzola e tartufo, davvero buono!!!Buona anche come dessert la frutta sciroppata fatta dal titolare, e il prezzo è più che onesto!Insomma, noi stiamo già organizzando per tornarci!!!!!

La famiglia Bonifacio a caccia di lucci. Da sinistra Marco con al fianco suo papà Francesco. In mezzo a loro il nonno, Gino.

L’arte di cucinare il pesce di fiume saràun ricordo della tradizione castelnovese

Locali storici Chiude il bar ristorante “La pace”, il titolare è in pensione

Trote, salmerini, tinche, carpe, pesci gatto, rane e le specialità in carpione

Abbiamo utilizzato uno degli ultimi gior-ni di apertura del Bar Ristorante Pace. Si accede al Bar, che è il primo locale. Qui gli anziani giocavano a carte, con i bic-chieri di vino sul tavolo. Nel retro altro locale dove si mangia, con alcuni tavoli ricoperti da tovaglie di non-tessuto. E sembra di essere in quelle ampie cucine dei nostri nonni. Siamo in tre e chiedia-mo solo antipasti e secondi. Ci portano un piatto con rotolini di pesce in carpio-ne, fettine di pesce al limone e un assag-gio di frittura. Poi per secondo una trota ai ferri veramente squisita.Simpaticissimo l’approccio alle bevande «L’acqua minerale da mezzo litro non l’abbiamo, vi porto quella grande, e l’ac-qua che avanza la usiamo noi in cucina. Anche il vino non ho il mezzo litro, le porto una bottiglia, ma non si preoccupi e vedremo quanto avete lasciato».

6 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2019

Beni artistici Si è consolidata la lunetta intervenendo anche sulla copertura in piombo

Terminata la manutenzione del portale romanico

Le operazioni di restauro manutentivo si sono svolte come da progetto con un trattamento con-solidante a silicato di etile, applicato a siringa in fessura e a pennello su tutte le superfici sino a rifiu-to, con un consumo di circa 15 lt. di silicato di etile.

Dopo un mese, il tempo utile al prodotto di esple-tare le sue funzioni consolidanti, si è proceduto a ulteriori più mirati interventi di consolidamento e alla stuccatura di tutte le zone fessurate. Si è utiliz-zata una malta inorganica, cariche pozzolaniche e polveri di marmo di opportuna granulometria e cromia.Durante le fasi di consolidamento si è osservato che le lastre della copertura in piombo del portale presentavano delle fessurazioni in corrispondenza dei giunti di dilatazione, pertanto si è provveduto

ad applicare uno specifico sigillante poliuretanico.LE RACCOMANDAZIONI DEL RESTAURATORE:«Una efficace conservazione di un manufatto di tale importanza è quella di eseguire interventi ma-nutentivi con scadenze quadriennali, come indica-to dalla Soprintendenza e come avvenuto nel pe-riodo 1995-2018. Un plauso alla committenza che così facendo ha agito in modo corretto, in antitesi con la prassi del classico imponente intervento di restauro, quasi mai seguito da attenzione e manu-tenzione». A.B.

L’intervento quadriennale sulla struttura più importante del Romanico in Castelnuovo si è concluso a metà dicembre e ha riguardato il complesso del “Portale di maestro Albertus”. Due giornate di lavoro da parte di Stefano Volta di Parma e di un suo aiutante. L’autore del restauro, quello stesso che

operò nel complesso recupero del 1991, ha affermato che quanto fatto in precedenza ha resistito bene, a parte alcune piccole cadute e il distacco parziale della copertura in piombo.

Tutte le poesie edite di Gennaro PessiniIl libro

A trent’anni dalla scomparsa esce il volume che raccoglie tutte le poesie edite del nostro concittadino Gennaro Pessini nella collana “Altre scrittu-re” della PuntoAcapo Editrice.

Si tratta di una operazione culturale di grande rilievo che ha visto la collabora-zione del Direttore editoriale della casa editrice Mauro Ferrari, poeta anch’egli e critico letterario, del poeta Angelo Lumelli, del sottoscrit-

per inserirlo, uno scritto prezioso del papà sul tema della poesia.Dicevo si tratta di una operazione culturale di rilievo per la qualità della poesia di Gennaro, in parte misconosciuta, soprattutto per l’in-cedere del tempo.Ma anche di un regalo al suo paese, al territorio, oltre che alla poesia e quindi più in generale alla cultura.Un patrimonio che raccoglie appunto gli scritti pubblicati da Gennaro nei due volumi: “Sugli argini solenni” del 1980 per le edizioni dei Dioscuri di Angelo Bel-letato e “Opera su carta” del 1987 per le edizioni Corpo 10 di Milano.

Peraltro ”Sugli argini solenni” è l’intitolazione di un premio prestigioso che il Lions club Matteo Bandello, (sponsor della pubblicazione) assegna ogni biennio a castelnovesi che si siano fatti onore in qualche attività o disciplina.

lettura anche dei molti che non hanno conosciuto Gennaro e i suoi scritti.Il libro, come del resto tutti quelli di valore, è una memoria, una

augura, molti possano imbattersi e quindi fermarsi a goderne e

aprile a Milano mentre a Castelnuovo proprio nella sala Pessini, a lui dedicata dal Comune che ci ospita col Cantiere cultura, venerdì 25

gennaio 2019 alle ore 21 con gli interventi del sottoscritto, di Mauro Ferrari e Angelo Lumelli.

Gianfranco ISETTA

7IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2019

Storie di donne/2 Un omaggio alle figure femminili del nostro paese - di Antonello Brunetti

A Volta Mantovana, nel 1952, crea un centro di riferimento per decine di case-rifugio

Elisa Camilla Vittoria Broggi nasce a Castelnuovo Scrivia il 7 ottobre 1903, anche lei in via Garibaldi ove nascerà 7 anni dopo Gina Gatti, protagonista della puntata precedente.

È figlia di Guglielmo Broggi e di Leopolda Terzini. Il Broggi è cocchiere per alcuni anni del principe Giulio Centurione, possidente

terriero e proprietario di molti palazzi fra Castelnuovo e Santa Margherita.Al suo battesimo sono padrini e madrina i due figli del Centurione, ossia Vittorio (morto in giovane età in Francia) ed Elisa. Il nome della Broggi è tratto quindi dalla figlia dei feudatari di Castelnuovo e come secondo nome ha quello di Camilla, ossia Camilla Gropallo, la principessa moglie di Giulio Centurione-Scotto e madre di Vittorio, Elisa e poi Maria. Sulla sua figura non esistono notizie relative agli studi e al

momento in cui si trasferì a Milano.Elisa, con funzioni dirigenziali nel Credito italiano di piazza Cordusio, fu l’unica donna tra i fondatori del sindacato Federazione Autonoma Bancari Italiani il 19/12/1948.Sempre attenta alle tematiche sociali e ai problemi dei diversi, un po’ l’anticipazione di Fulvia Bernardini, un’altra delle castelnovesi che hanno dato tanto a chi aveva necessità, prese una decisione netta nel 1952. Vide i figli dei carcerati di Regina Coeli mendicare il rancio. In poche prigioni femminili o nei reparti delle carceri erano stati realizzati alcuni nidi scarsamente funzionanti.

I bambini potevano stare a vivere con la madre in prigione sino ai due anni. Gli altri e quelli che superavano i due anni venivano affidati ai nonni, se rintracciati e disponibili. Spesso non c’era nessuna traccia di affetto intorno a loro. Isa Broggi si prese cura di questi neonati e bambini sin dal 1952 e visse con loro.Lasciò il lavoro e allestì una casa, un asilo-nido, per ospitare e fare da mamma a quei poveri bambini. Asilo che poi ampliò, con l’aiuto di molti, con case rifugio per le sfortunate madri che uscivano dal carcere e volevano recuperare una vita normale con i figli. Mamma Isa, così veniva chiamata, poi si trasferì a Volta Mantovana ove un suo collega, Federico Traverso aveva creato un asilo nido sulle colline che fanno da corona al lago di Garda.Mamma Isa se n’è andata nel 1961. Al suo capezzale c’era anche Enzo Biagi, che più volte ne parlò e ne scrisse come della donna che più lo aveva colpito in tutta la sua vita. Il Nido proseguì sino al 1985, per trasformarsi in un’altra casa d’accoglienza, stavolta per offrire un tetto temporaneo a mamme in difficoltà, con alle spalle storie di violenza, di disagio o di prostituzione. Un settore è dedicato a bambini con forti disabilità.

«Ci è sembrato un modo per ritornare allo spirito di mamma Isa - dice Giuseppe Basso, assessore a Volta Mantovana e presidente della Fondazione -; continueremo ad aiutare dei bambini, attraverso l’ aiuto alle loro madri e ciò in case-famiglia». Di quell’asilo nido tutto particolare scrissero, oltre a Biagi, anche Indro Montanelli, Cesare Marchi, Silvio Bertoldi, Vincenzo Buonassisi. Persino il Sunday Express di Londra, il 21 agosto del 1960, gli dedicò un articolo. Grande estimatore e anche frequente visitatore fu Totò.L’ ultimo mattone, il più grande e più inatteso, è arrivato qualche anno fa, quando è stato aperto il testamento di Nella Pasini, una ex collega di lavoro di mamma Isa al Credito Italiano. Ha lasciato un patrimonio di circa un milione di euro.

Elisa Broggi, figlia del cocchiere dei Centurione,fondatrice di asili-nido per i figli delle carcerate

Isa Broggi, ritratta con una divisa e un bambino in braccio.

L’atto di battesimo nell’archivio parrocchiale di Castelnuovo.

Mamma Isa nel 1953 circondata dai “suoi” bambini.

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Persone Incontri /di Elda Lanza

Grazie, Maresciallo

Un anno fa si è ricostituita, dopo anni di inattività, la sezione Anpi di Castelnuovo-Sale. Gli iscritti complessivi sono 57 (48 Castelnuovo e 9 Sale). Sono state assunte alcune iniziative, quali una partecipazione più consistente alle celebrazioni del 25 aprile e l’adesione a momenti di incontro o di dibattito antifascista.Dal 15 gennaio sono aperte le iscrizioni per il 2019. Il piccolo contributo in denaro verrà utilizzato per occasioni di conoscenza e documentazione della lotta antifascista per un’Italia libera, repubblicana, democratica e dotata di una Costituzione che non ha pari in tutto il mondo. In particolare si segnalano tre momenti importanti, quali la presentazione di un libro del giornalista della Provincia pavese, Roberto Lodigiani, dedicato alla figura del tortonese Carlo Codevilla, alle vicende castelnovesi del 15 maggio 1921 e alle persecuzioni che colpirono parecchie nostre famiglie.Nel mese di aprile verrà offerto in sala Pessini uno spettacolo di Gianni Repetto e Roberto Paravagna, titolato “Cercando libertà fra rupe e rupe”, costituito da canti e brani recitati dedicati alla Resistenza.Promotori di queste e altre iniziative saranno i gruppi Anpi di Castelnuovo e Pontecurone in collaborazione con Cantiere cultura della Biblioteca civica.

Coordinamento sez. Anpi Castelnuovo-Sale

Proveniente da Catanzaro, salendo nella carriera da appuntato a maresciallo, con

qualche pausa lunga ad Alessandria e breve a Milano dove ha trovato Rita, che ha sposato in Calabria, folgorato dalla bellezza della piazza di Castelnuovo ha chiesto e ottenuto di fermarsi qui.Salvatore Fiorentino, dall’agosto del 1992 al 30 dicembre del 2018 è stato il tutore della legge, il responsabile dei nostri diritti e dei nostri doveri. Il Maresciallo inappuntabile, sorridente, preciso che tutti abbiamo conosciuto e che abbiamo avuto accanto ogni volta che è stato necessario.Non ho avuto molte occasioni di incontro, se non burocratiche. Mi ha sempre colpito il suo sorriso quieto, rassicurante, il tono pacato. Tutti lo ricordiamo nell’operazione contro i  rapinatori alla Cariplo, coraggiosa e razionale, conclusa con l’arresto dei malviventi all’uscita dell’Autostrada del paese. Pochi altri casi gravi, da attribuire soprattutto alla confluenza delle autostrade che legano Castelnuovo a città come Milano, Genova, Piacenza, Alessandria. Con orgoglio ricorda la bella  Mostra dell’arma in castello  del 2014: in quella occasione avevano distribuito un piccolo opuscolo semplice e chiaro per aiutare soprattutto gli anziani a difendersi dai furti e dagli imbrogli. Oggi, raccontandosi sorride, sa che ormai non tocca più a lui. Lascia un paese tranquillo, qualche furtarello, gli immigrati  inseriti, i ragazzi vivaci mai eccessivi.Ora, a 57 anni, dal 31 dicembre  è in vacanza. Progetti? Disintossicarsi dallo stress e dedicarsi alla famiglia. Ai suoi figli. Alessio, il maggiore, continuando la tradizione di famiglia, è carabiniere a Moncalieri. Mattia ha scelto la musica, un impegno di grande precisione presso i Patricola, i grandi liutai di fama mondiale. Poi l’orto, il giardino, il forno a legna per la pizza – quella alta, napoletana. Non mi convince.Siamo sicuri che sia tutto qui, gli chiedo. Allora sorride, come se fosse stato scoperto.Ho la passione della fotografia… Bruno De Faveri, grande maestro…Salutandolo so che lo ritroveremo nelle prossime mostre fotografiche in castello dove saprà distinguersi con il tono leggero di quando lo incontravamo, impeccabile nella sua divisa perfetta, nei gesti, nei toni. Il paese che all’inizio l’aveva accolto con l’abituale diffidenza e qualche rimpianto per chi l’aveva preceduto, ora sa che resterà qui, parte di noi.Grazie, Comandante!

I benefattoridella Confraternita

Le iniziative dell’ANPI

La Confraternita di San Desiderio co-munica il testo della stesura provviso-ria della lapide (definitiva nel giugno 2019) da collocare accanto al Gruppo ligneo non appena ricomposto.La Confraternita dovrà sostenere una spesa complessiva di 80.000 euro. La Fondazione San Paolo ha coperto il 50% della spesa.

- Fon dazione “Compagnia San Paolo di Torino” - Famiglia Sottotetti in memoria di Lelio - In ricordo di Laura Guagnini e Mario Ferrari, la figlia Franca - Fondazione “Cassa di Risparmio di Tortona” - Comitato “Presepe Vivente” di Castelnuovo Scrivia - Benefattore anonimo - I cugini di Sacco Marì in suo ricordo - Farmacia Incutti, iniziativa “Aiutiamo l’arte del nostro territorio” - Brunetti Dimitri - Famiglia Angeleri - Associazione “Gruppo Ambiente di Castelnuovo Scrivia” - Associazione “Lions Club Matteo Bandello” Castelnuovo - Simonelli Anna - Cattaneo Anna - Isetta Anna e Renza - Ragni Giovanna - Cantiere cultura, Concerti di Natale in “San Rocco” - Lorenzetti Claudia, in ricordo dei coniugi Lorenzetti-Iseppato - Fondazione Cassa di Risparmio di Torino - Classe 1971 in ricordo di Massimo Concaro e M. Grazia Stella.A imperitura gratitudine

Si ringraziano anche tutte le persone che a vario titolo (acquirenti, colla-boratori, sponsor) hanno contribuito al buon esito (quasi 3.500 euro) della “Lotteria di San Rocco” promossa per raccogliere ulteriori fondi per il re-stauro.

La Confraternita di San Desiderio

Riceviamo e pubblichiamo

Notizie in breveLuce votiva È in consegna in questi giorni, tramite il servizio postale, la modulistica per il pagamento della luce votiva del cimitero. Come anticipato sul numero scorso l’ufficio tecnico è a disposizione per la verifica e la correzione di eventuali errori derivanti dalla trasmissione dei dati dalla società che aveva in appalto il servizio. Il tecnico di riferimento è la geom. Carmen D’Amato (tel. 0131826565 int. 7).

Contributo Legge di Bilancio Nell’ambito della Legge di Bilancio del Governo è stato previsto un contributo per i comuni inferiori a 20 mila abitanti proporzionato sul numero degli abitanti. Il nostro Comune è nella fascia che va da 5000 a 10 mila abitanti e lo stanziamento è di 70 mila euro. La destinazione, prevista dal decreto, è alla messa in sicurezza di scuole, strade, edifici e patrimonio comunale. I lavori vanno consegnati entro il 19 maggio.

Vacanze ad Alassio Ci si può iscrivere al consueto soggiorno climatico ad Alassio organizzato dal comune presso l’Hotel Adler. Il soggiorno sarà dal 4 al 18 marzo e il 4 febbraio si apriranno le iscrizioni presso l’ufficio segreteria.