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Di chi ci fidiamo ancora? Partiti in crisi, restano solo i carabinieri di Marco Coluccini U na volta si diceva che in Italia le uniche istituzioni degne di rispetto e fiducia fossero la Fiat, la Banca d’Italia ed i Carabinie- ri. Bene: la Fiat, fra globalizzazione, delocalizzazioni, avventure oltreoce- ano, guerre sante sindacali, crolli di quote di mercato, sembra aver perso lo smalto di un tempo, avvitandosi in una crisi addirittura metafora di quel- la nazionale; la Banca d’Italia, inve- ce, seppure ancor godendo di credito e prestigio indiscusso, ha subìto un appannamento d’immagine a causa delle intercettazioni (e delle condan- ne) dell’ex governatore Fazio, oltre ad apparire in gran parte svuotata dei suoi antichi poteri con l’avvento della BCE. L’unica istituzione sulla quale poter contare sembrerebbe dunque quella rappresentata dai Carabinieri - e dalle forze dell’ordine più in generale – e vien voglia di chiedersi ancora per quanto, visti i continui tagli di uomini e risorse, e considerato il rapido deca- dimento del tessuto nazionale, a tutti i livelli. Evidentemente, anche l’Arma vive immersa nel presente, in una real- tà per certi aspetti desolante, dai valori civici e morali ridotti ai minimi termi- ni; ma resta ancora un baluardo, tanto effettivo quanto percepito, al dilagare di criminalità, corruzione e malaffare. continua a pag. 11 Encomio all’Arma Per aver identificato gli autori di un omicidio mensile di informazione e cultura a diffusione gratuita - anno V - n. 3 Marzo 2012 Frascati Torna Andrea Camilleri Albano All’Ovale colori e musica Marino Apre il parcheggio Ciampino Mottola parla dell’aereoporto Grottaferrata Moretti, assessore allo Sport Ciampino Case ministeriali in vendita ALBANO L a maggioranza del sindaco Ma- rini tiene? Superato il mese di febbraio l’amministrazione co- munale di Albano ha superato il mese fatidico in cui si ardiscono le congiu- re? Ci sono nuovi assessori in arrivo? Sono queste alcune delle domande che nelle ultime settimane si pongono cittadini, giornalisti e addetti ai lavori sui destini politici del sindaco Nicola Marini e della sua maggioranza. Ales- sio Colini è il segretario dell’Unione Comunale del Partito Democratico, il partito di maggioranza relativa. Per lui i rumors politici non sono sintomo di una crisi imminente, più che altro di un confronto tra le forze di governo: «La maggioranza non è in difficoltà, piut- tosto è stato chiesto un momento di confronto e di verifica politica rispetto al programma amministrativo da parte «Il Pd è il faro della maggioranza» La crisi politica vista dal segretario comunale del Pd Alessio Colini L o scorso martedì 13 marzo il Comando della Stazione dei Carabinieri di Grottaferrata, coordinato dal luogotenente Nicola Ferrante, ha ricevuto un encomio per aver identificato gli autori di un effera- to omicidio e di un tentato omicidio, a seguito di una rissa nei pressi di un lo- cale notturno di Grottaferrata avvenuti nel gennaio del 2011. I militari, come recita la nota, hanno “evidenziato un corale impegno di tutti i componenti del Reparto con elevata professionali- tà, acume investigativo e lodevole de- dizione al servizio”. L’operazione si è Continua a pag. 11 GROTTAFERRATA Continua a pag. 24

Il Corriere Tuscolano marzo 2012

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Mensile dei Castelli Romani

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Di chi ci fidiamoancora?

Partiti in crisi,restano soloi carabinieri

di Marco Coluccini

Una volta si diceva che in Italia le uniche istituzioni degne di rispetto e fiducia fossero la

Fiat, la Banca d’Italia ed i Carabinie-ri. Bene: la Fiat, fra globalizzazione, delocalizzazioni, avventure oltreoce-ano, guerre sante sindacali, crolli di quote di mercato, sembra aver perso lo smalto di un tempo, avvitandosi in una crisi addirittura metafora di quel-la nazionale; la Banca d’Italia, inve-ce, seppure ancor godendo di credito e prestigio indiscusso, ha subìto un appannamento d’immagine a causa delle intercettazioni (e delle condan-ne) dell’ex governatore Fazio, oltre ad apparire in gran parte svuotata dei suoi antichi poteri con l’avvento della BCE. L’unica istituzione sulla quale poter contare sembrerebbe dunque quella rappresentata dai Carabinieri - e dalle forze dell’ordine più in generale – e vien voglia di chiedersi ancora per quanto, visti i continui tagli di uomini e risorse, e considerato il rapido deca-dimento del tessuto nazionale, a tutti i livelli. Evidentemente, anche l’Arma vive immersa nel presente, in una real-tà per certi aspetti desolante, dai valori civici e morali ridotti ai minimi termi-ni; ma resta ancora un baluardo, tanto effettivo quanto percepito, al dilagare di criminalità, corruzione e malaffare.

continua a pag. 11

Encomio all’ArmaPer aver identificato gli autori

di un omicidio

mensile di informazione e cultura a diffusione gratuita - anno V - n. 3 Marzo 2012

Frascati

Torna Andrea Camilleri

Albano

All’Ovale colori e musica

Marino

Apre il parcheggio

Ciampino

Mottola parla dell’aereoporto

Grottaferrata

Moretti, assessore allo Sport

Ciampino

Case ministeriali in vendita

A L B AN O

La maggioranza del sindaco Ma-rini tiene? Superato il mese di febbraio l’amministrazione co-

munale di Albano ha superato il mese fatidico in cui si ardiscono le congiu-re? Ci sono nuovi assessori in arrivo? Sono queste alcune delle domande che nelle ultime settimane si pongono cittadini, giornalisti e addetti ai lavori sui destini politici del sindaco Nicola Marini e della sua maggioranza. Ales-

sio Colini è il segretario dell’Unione Comunale del Partito Democratico, il partito di maggioranza relativa. Per lui i rumors politici non sono sintomo di una crisi imminente, più che altro di un confronto tra le forze di governo: «La maggioranza non è in difficoltà, piut-tosto è stato chiesto un momento di confronto e di verifica politica rispetto al programma amministrativo da parte

«Il Pd è il faro della maggioranza»La crisi politica vista dal segretario comunale del Pd Alessio Colini

Lo scorso martedì 13 marzo il Comando della Stazione dei Carabinieri di Grottaferrata,

coordinato dal luogotenente Nicola Ferrante, ha ricevuto un encomio per aver identificato gli autori di un effera-to omicidio e di un tentato omicidio, a seguito di una rissa nei pressi di un lo-

cale notturno di Grottaferrata avvenuti nel gennaio del 2011. I militari, come recita la nota, hanno “evidenziato un corale impegno di tutti i componenti del Reparto con elevata professionali-tà, acume investigativo e lodevole de-dizione al servizio”. L’operazione si è

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G R O T T A F E R R A T A

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

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Hanno collaboratoDebora PIERGALLINIMarco COLUCCINIMaria Grazia COLUCCINIFrancesco INTRECCIALAGLIValeria MANZOTTUSara SATTAFrancesca MARRUCCIGianfranco DI LUCAFrancesca RAGNO

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Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Il Co

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«Ottimizzare la rete degli impianti sportivi»Il programma di governo del neo Assessore Marcello Moretti

Lo scorso mercoledì 22 feb-braio Marcello Moretti è sta-to nominato assessore allo

Sport. L’augurio formulato dal Sin-daco – che ha tenuto per circa due anni questa delega “ad interim” - è stato quello di un impegno specifico in questa importante attività, per ren-dere sempre più energica ed efficace l’azione del Comune al servizio di tutta la popolazione. Cosa significa per lei questa nomi-na?Politicamente è un fatto importante, perché rappresenta la chiusura di un confronto che è andato avanti per cir-ca due anni in un partito che si anda-va formando. Il Pd è un partito giova-ne e fare un partito nuovo e mettere insieme personalità, storie e culture diverse ha creato notevoli momenti di tensione e incomprensione. Que-sti due anni di amministrazione Mori hanno comunque portato alla com-pattezza di un progetto amministra-tivo e politico ormai unitario con la conseguente assunzione di responsa-bilità da parte di tutte le componenti del partito: ci stiamo prendendo, in-sieme agli altri, la responsabilità del governo della città. Non è quindi, come qualcuno sostiene, una que-stione di caccia alle poltrone, ma è

finalmente il fatto di essere presenti e partecipi. L’essere presenti e non par-tecipi ha creato nel passato dei frain-tendimenti che fortunatamente sono stati superati. Quali sono gli obiettivi principali che si è prefisso?Innanzitutto ottimizzare la rete de-gli impianti esistenti. Mi riferisco soprattutto all’impianto sportivo della “Madonnella” che sarà com-pletamente ristrutturato e finalmente agibile: in questi ultimi anni è stato praticamente abbandonato, tanto che il bosco aveva ormai invaso comple-tamente tutta l’area. Adesso è stato interamente ripulito e in quella che era la casa del custode verrà realizza-ta una clubhouse. Intendo organizza-re una giornata dedicata interamente allo sport, invitando anche tutte le scuole. Inoltre, durante l’estate sarà adibito ai soggiorni estivi dei bambi-ni probabilmente sin da giugno e fino a settembre, a un prezzo agevolato rispetto a quelli organizzati dai priva-ti. Ritengo inoltre importante la co-stituzione di una consulta dello sport, dove assessorato e società sportive possano confrontarsi su una strategia congiunta dello sport a Grottaferrata.Che esperienza ha in campo spor-tivo?Ho già avuto nella giunta Gasbarra in Provincia il ruolo di segretario par-ticolare di due assessori che hanno ricoperto l’incarico di Sport e Gran-di eventi, Attilio Bellucci e Adriano Panatta. Precedentemente, quando Adriano Panatta era direttore degli Internazionali di tennis a Roma, ho curato tutta la parte organizzativa. Questa è l’esperienza che ho acquisi-to sul campo. In più, ho quarant’anni di attività politica sul territorio che mi hanno permesso di seguire anche le vicende dello sport che nella no-

stra città è stato un po’ troppo spesso trascurato.Cosa manca secondo lei a Grotta-ferrata?Diverse cose, però è anche vero che per una cittadina come la nostra fare più di questo è difficile. Sicuramen-te è importante riuscire a mettere le società in rete tra di loro perché at-tualmente le società sportive opera-no ognuna nel proprio settore. Inve-ce diventerebbe interessante lavorare insieme per una strategia comune, una strategia dello sport che possa essere tesa al coinvolgimento delle fasce più deboli, soprattutto verso i disabili e le classi meno abbienti,

con iniziative “ad hoc”, in modo da mettere tut-ti in condizione di fare sport.Cosa rappresenta lo sport per lei?Lo sport è un ambito importante di cresci-ta perché impegna i ragazzi non solo fi-sicamente, ma anche mentalmente. Insegna

un modo di vivere, il cameratismo, lo stare insieme, l’aiutarsi l’uno con l’altro. Questo è particolarmente vero per gli sport di squadra. È anche una disciplina. E quando i ragazzi hanno il corpo e la mente impegnati, stanno lontani da tanti vizi.Lei ha praticato qualche sport?Da giovane ho fatto un’esperienza sportiva di quattro anni di lotta greco – romana. Poi, una frattura alla spalla e le continue discussioni con la fidan-zata, hanno messo fine alla mia breve carriera sportiva.Almeno poi è diventata sua moglie?Si. Ne è valsa la pena.

M. C.

P r o f i l o

Marcello Moretti è nato a Roma nel 1942 ed è residente a Grottaferrata dal ’69. È sposato con tre figli. Ragioniere, ha svolto la sua attività lavo-

rativa come dipendente di un importante istituto bancario, percorrendo l’intera carriera fino al raggiungimento di ruoli direttivi. Ma è soprattutto nel sindacato che matura la sua coscienza sociale e il desiderio di porsi al servizio della gente. Percorre infatti tutti gradini dell’organizzazione, dalle rappresentanze di base al coordinamento nazionale. Terminata questa esperienza, si dedica con impegno al mondo del volontariato e dirigendo prima l’”Adiconsum” (Associazione di-fesa dei consumatori) e l’”Anteas Castelli” (Associazione Terza Età Attiva) poi. Ha inoltre assunto ruoli di responsabilità in ambito sportivo nella Provincia. Dopo una lunga esperienza politica sul territorio ha partecipato alla fondazio-ne del Partito Democratico. Attivo animatore della vita di sezione ha svolto – e continua a svolgere – un proficuo ruolo di mediazione tra le componenti del Pd e le forze politiche del territorio.

Marcello Moretti

Lo scorso 11 marzo è venuta a mancare Giuliana Bertuzzi.

A mammaSi rompe il legame con la ripetitività dei gesti sempre unici, con la ripetitività unica che un figlio può avere con una madre. Si rompe il filo della storia, della consapevolezza della presenza a volte stupidamente scontata. Rimane il fiato corto della vita, del tempo. Rimane l’amore di una madre per un figlio che può essere immenso, unico, protettivo, devastante per la sua assenza. Rimane il non poter dire più... mamma.

Stefano

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

Un Partito Democratico finalmente unitoParla il segretario cittadino Luca Esuperanzi

A circa due anni dall’insediamen-to della nuova Amministra-zione, facciamo il punto della

situazione con Luca Esuperanzi, segre-tario del Partito Democratico, il parti-to di maggioranza della coalizione che esprime la giunta Mori.Qual è la situazione attuale all’inter-no del Pd?Ad oggi possiamo finalmente affermare che, dopo tanto tempo, il circolo è uni-to e non ci sono più spaccature come in passato. Dopo il congresso che aveva delineato un doppio schieramento evi-denziando al contempo qualche proble-ma, ci siamo seduti ad un tavolo e ab-biamo capito che quella non era la stra-da giusta e percorribile. Abbiamo stilato un documento, votato all’unanimità, che stabiliva le regole e i riconosci-menti della minoranza anche all’interno del partito. Questo perché al di là delle

discrepanze era importante trovare dei punti comuni che ci permettessero di andare avanti. Oggi con molto orgoglio posso affermare che Grottaferrata, a differenza anche di situazioni limitrofe, vanta l’opportunità di avere un partito effettivamente unito. È stato un percorso difficile?Abbastanza, ma ci abbiamo messo tutti un po’ di buona volontà. Oggi le nostre discussioni interne sono più costruttive, abbiamo trovato dei punti di incontro che ci permettono di essere più compatti sotto alcuni profili. Si è creata una segre-teria politica, da me fortemente voluta, che fosse ovviamente di supporto al se-gretario, ma che avesse al suo interno anche una rappresentanza di entrambe le correnti. Questo per cercare di dare fon-damentalmente più forza al partito. Quali sono i vostri prossimi obiettivi?Ovviamente i percorsi da fare sono an-cora molti. Essere il primo partito di un’Amministrazione non è facile per-ché ogni giorno ci sono argomenti che cambiano lo scenario politico. Il per-corso intrapreso aveva come fine anche il riconoscimento politico della mino-ranza all’interno dell’Amministrazio-ne, cosa di fatto avvenuta con la delega allo Sport affidata a Marcello Moretti. A questo proposito vorrei puntualizzare con fermezza che questo assessorato è il semplice proseguimento di un percor-so all’interno del partito che, oltre che stabilire gli equilibri in sezione, aveva

il dovere di riportare quegli stessi equi-libri all’interno dell’Amministrazione. Non è stato quindi un mezzo per com-prare voti in Consiglio Comunale - an-che perché se così fosse lo avremmo fatto da subito, l’assessorato di Moretti non è infatti il riconoscimento a una persona ma a un progetto, a una mino-ranza che aveva diritti pari alla maggio-ranza. Questo ha creato un’alterazione degli equilibri all’interno del partito? Ad esempio ci parli degli ormai famosi cinque consiglieri.Il partito detta delle linee politiche che hanno portato al riconoscimento della minoranza nel Pd e nell’Amministra-zione e che ci siano degli scontenti - a oggi - sono solo chiacchiere. Nessuno dei cinque consiglieri – Arpaia, Basili, Bongirolami, Capulli e Consoli – ha mai manifestato qualche lamentela ne sul nome di Moretti nel sul percorso che questa nomina rappresenta, né mai hanno prospettato di ritirare il sostegno alla Giunta, anzi ne confermano totale supporto. Questi richiedono di rive-dere le procedure di lavoro all’interno del consiglio comunale e dell’Ammini-strazione, cosa che tra l’altro avevano già richiesto un po’ tutti i consiglieri. Riprogettare la metodologia di lavoro con il rispetto ognuno dei propri ruoli e trovare un metodo che sia il migliore per far viaggiare questa amministrazio-ne credo sia sempre una cosa positiva, tanto che mi sono impegnato a discutere questo argomento al più presto all’in-terno del partito. Inoltre, ultimamente il partito ha deliberato un documento che rafforza il sostegno all’Amministrazio-

ne tutta, elogiando quanto finora stato realizzato. Qual è il suo bilancio di questi due primi due anni da segretario?Non sono stati due anni facili, però vor-rei ricordare che il Pd è il primo partito di maggioranza e ha quindi maggiori doveri di altri, e problemi di equilibrio da mantenere. Detto questo, vorrei ag-giungere che sicuramente ci impegne-remo per una maggiore partecipazione di tutti gli iscritti alla vita politica del paese. In definitiva credo che Mori sia un ottimo sindaco per capacità, idee e realizzazione. Forse non abbiamo mai avuto un sindaco così. Penso che la cittadinanza sia contenta di questa Amministrazione e si renda conto del-lo sforzo che sta facendo per cercare di cambiare volto alla nostra cittadina e chi pensa che ad esempio la cultura sia qualcosa di poco importante si sbaglia. Lo sviluppo di un paese si basa soprat-tutto sulla crescita culturale e questo lo dovrebbe capire soprattutto chi pre-senta mozioni o emendamenti solo ed esclusivamente perché vuole rimanere “proprietario” di un paese dormitorio. Il Pd continuerà su questa strada, con questa Amministrazione e con l’unico intento di fare il bene per Grottafer-rata. Temi importanti come la Fiera, l’Isola ecologica e la stazione di Villa Senni sono tre segni tangibili di questa volontà di far crescere il nostro paese, visto che le passate amministrazioni non hanno potuto o non hanno voluto o non hanno saputo affrontare questi importantissimi temi con iniziative e proposte valide.

Maria Grazia Coluccini

Luca Esuperanzi

Dal 2 al 4 aprile si svolgeranno a

Riccione i campionati italiani di nuoto, cui parteciperà anche il giovane grottaferra-tese Lorenzo Pellec-chia (9.04.1996) che lo scorso 11 marzo ha conquistato il ter-zo gradino del podio nei 100 rana. Lo-renzo parteciperà ai campionati italiani di nuoto nei 200 rana con il tempo di 2.25.70 migliorando il suo precedente record che era di 2.29.34 di ben 3 se-condi e 64 centesimi. La società per cui si allena Lorenzo è la Larus nuoto (la stessa di squadra di Filippo Magnini) e la scuola che frequenta con profitto è il

Liceo Bruno Touschek di Grottaferrata. Lo-renzo si impegna molto, tutti i giorni dopo la scuola alle 14 ha giusto il tempo per un piatto di pasta della mitica “Nonna Carmela” e via agli allenamenti di 2 ore giornaliere a Roma, rientrando a casa alle 18 e tra scuola, nuoto e studio pomeridiano

ha pochissimo tempo per lo svago. A Lorenzo, che l’anno scorso ha mancato il podio per soli 60 centesimi di se-condo il podio, va il nostro più grande “in bocca al lupo” per riuscire questa volta a salire quest’anno sul gradino più alto.

S p o r t

Forza Lorenzo!

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Lo scorso sabato 3 marzo la “Pani-noteca Lele” ha festeggiato i suoi primi 10 anni. Accoglienza, tradi-

zione e buon gusto accompagnano da sem-pre questo caratteristico chiosco situato in viale San Nilo, molto apprezzato dai grot-taferratesi e dai turisti che attestano il gra-dimento per un autentico clima castellano fatto di buon cibo, buon vino e cortesia.Tanto che Lele ha deciso di bissare con l’apertura del bar “Lelecaffè”, situato sem-

pre in viale San Nilo, dove sarà possibile fare colazione, prendere un aperitivo, un gelato, gustare un panino e … molto altro sia al banco che al tavolo, con negli oc-chi il meraviglioso panorama delle Suore Francescane e nell’insieme reso particolar-mente gradevole da delle grandi immagi-ni di Grottaferrata antica. Il tutto sempre condito con accoglienza, tradizione e buon gusto che da sempre accompagna il mar-chio “Lele”.

Auguri alla paninoteca Lelee benvenuto al “Lele Caffè”

Grazie a tutti!

Il chiosco del Lele Caffè in Viale San Nilo

Maurizia, Claudio e Marta del Lele Caffè

Il Chiosco della paninoteca Lele in Viale San Nilo

Katia, Maurizia e Lele della paninoteca

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

Sacrum Facere in mostraConferenze per riflettere sul tema del sacrificio e il ruolo delle donne

Dal 24 marzo al 29 aprile pres-so la Sala Convegni dell’Ab-bazia di San Nilo a Grot-

taferrata, si terrà l’evento “Sacrum Facere”. L’iniziativa nasce grazie all’Associazione Culturale DIevent, che opera nel territorio dei Castelli Romani e sarà incentrata sul tema del sacrificio.L’evento propone una riflessione e un confronto transdisciplinare con teolo-gi, antropologi, psicologi, studiosi di scienze umane sul tema del sacrificio, divenuto quasi tabou per la coscien-za del mondo occidentale che ogni giorno in nome di nuovi dei - denaro, potere, immagine - compie sacrifici attraverso riti che hanno perso ogni riferimento religioso.Per meglio comprendere la nostra travagliata modernità dobbiamo con-frontarci con il pensiero delle grandi civiltà che ci hanno preceduto e che costituiscono le nostre radici culturali all’interno delle quali il sacrificio era il momento fondante di ogni aspetto della vita, rito interiore attraverso il quale l’uomo si trasformava a imma-gine divina.Dal sacrificio animale, alla potenzia-lità trasformativa e salvifica del sacri-ficio Cristico, elemento fondante del Cristianesimo, ai martiri che hanno esercitato le virtù in modo eroico im-

molando se stessi, è spontaneo alla fine di questo percorso porsi l’inter-rogativo: chi sono i martiri del XX secolo, testimoni attuali dell’allon-tanamento umano dal rapporto con il divino?Sono 140 milioni le donne nel mon-do vittime di abusi fisici, psicologici, sessuali, oggetto di tratta, mutilazio-ni, aborti selettivi, molestie. Si può parlare in questo caso di sacrificio?L’odio per la donna è odio nei ri-guardi della più universale di tutte le differenze da cui ogni altra forma di razzismo discende, sarebbe però un errore prospettico e miope non allar-gare i confini della riflessione anche all’uomo.Una “Grande Politica” si dovrebbe attivare, interrogare e dovrebbe di-battere dell’uomo con l’uomo, per l’uomo con altri uomini; dovrebbe investire ogni sua risorsa nella ri-cerca di strumenti educativi congrui riscrivendo su basi nuove le umane relazioni a cominciare dal recipro-co riconoscimento della dignità che spetta ad ogni individuo. Soltanto ricomponendo una realtà fatta di frammenti impazziti sparsi in un’or-rida casualità e comprendendone le motivazioni, è possibile decidere la direzione da prendere. Con tale fina-lità sono state organizzate all’interno

dell’evento conferenze e seminari che si svol-geranno nell’arco di un mese circa, con cadenza settimanale, offrendo a tutti la possibilità di compiere un viaggio finalizzato all’amplia-mento della propria co-scienza e conoscenza, grazie al lavoro di stu-diosi di altissimo livello provenienti da diverse Università ed apparte-nenti ad Associazioni Culturali come Mythos, l’Accademia di Scienze Umane e Sociali (Asus) e l’Ats Associazione Tuscolana Solidarietà. In occasione delle con-ferenze, oltre ai relatori interverranno, per allie-tare il pubblico con poe-sie dedicate alle donne, il Gruppo Lettori dell'Associazione Culturale Poggio Tulliano, il sopra-no di nazionalità coreana Ryu Eun Seon che canterà arie dalla Turandot. Nella serata inaugurale saranno pre-senti oltre all’Archimandrita Padre Emiliano Fabbricatore, rappresen-tanti delle Istituzioni locali, della Re-gione ed altre personalità del mondo

culturale. Tale progetto, inserito nella più ampia manifestazione della Fiera di Grottaferrata, è stato patrocinato dalla Regione Lazio, dall’Archiman-drita dell’Abbazia di San Nilo, dal Comune di Grottaferrata, dal Comu-ne di Rocca di Papa, dall’I.R.Vi.T. e dal Parco Castelli Romani.

Ivana Lustrissimi

SACRUM FACERE

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

Inaugurato il nuovo mercato copertoLe opinioni degli operatori commerciali, soddisfatti ma un po’ stretti

Lo scorso giovedì 1 marzo si è svolta l’inau-gurazione dell’attività del nuovo mercato co-perto di Grottaferrata. La struttura, inaugura-

ta il 25 marzo dello scorso anno, è infatti finalmente pronta ad accogliere gli operatori. All’evento hanno presenziato il sindaco Gabriele Mori e l’assessore alle attività produttive Guerisoli, oltre ad alcuni rap-presentanti dei comuni limitrofi, numerosi cittadini e gli operatori economici che, per l’occasione, han-no offerto un assaggio dei loro prodotti. Dal giorno successivo, venerdì 2 marzo, il mercato ha svolto la normale attività di vendita al pubblico con il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 13.00 e il sabato dalle 7.30 alle 13.00 e il pomeriggio dal-le 16 alle 20. È inoltre in discussione un’eventuale apertura domenicale, sempre dalle 7.30 – 13.00. A qualche giorno dall’inizio delle attività, facciamo il punto della situazione con gli operatori commerciali.

Enrico, box di alimentariAncora non va tutto come do-vrebbe. La scorsa settimana han-no chiuso il parcheggio e quindi non abbiamo lavorato e sarà così fino al 14 aprile, cioè fino a quan-do si chiuderà la Fiera. Il par-cheggio è importante, quando è chiuso non viene nessuno, siamo molto penalizzati. La struttura è

bella, ma manca un’adeguata segnaletica, cosa che il Comune ci aveva promesso: molti tirano dritto per-ché non sanno che adesso siamo qui; inoltre la sera

l’illuminazione è scarsa. Speriamo che vada avanti il progetto per la copertura, perché l’inverno si muore di freddo e l’estate di caldo e questo è vale anche per i clienti, non solo per noi.

Gabriele, box della pescheriaLa struttura è molto bella, io mi ci trovo bene e ci lavoro bene, an-che perché prendo tutto pesce fresco direttamente da

Anzio, non ho niente di conge-lato. Ho esperienza nel settore, sono stato caporeparto alla Conad sulla Tuscolana e quando ho visto che c’era la possibilità di un posto in questo mercato coperto ho pensato di fare domanda e mi sono messo in proprio. Il posto è buono, c’è un bel parcheggio che da solo vale la metà del lavoro. Grottaferrata poi è una bella piazza.

Angela, box della pescheriaA vederlo è bello, è grande; però allo stesso tempo c’è ancora molto disordine e soprattutto molta disorganizzazione.

Irma e Marisa, box dei coltivatori diretti

Sicuramente la struttura è bella, però noi produttori siamo sta-ti penalizzati. Ci hanno messo insieme perché non c’era stata alternativa. Però in due dentro un solo box stiamo stretti: il no-stro è un lavoro che comporta un certo volume, basta qualche cassetta di frutta e di verdura e

non ci entriamo più. All’inizio dovevamo essere posti al centro della struttura, però questa possibilità non è stata più realizzata e abbiamo dovuto prendere ne-cessariamente un box insieme. Vorrà dire che piano piano ci adegueremo.

Franco, box frutta e verduraNon è male come mercato perché la struttura è molto ac-cogliente, però non abbiamo possibilità di fare niente, stiamo troppo stretti, non possiamo appoggiare niente al di fuori del box, ma mica possiamo lavora-re con una cassetta sola. Hanno dato lo stesso spazio a tutte le attività, ma non siamo tutti uguali. La nostra attività ha bisogno di più spazio.

Elena e Marco, box frutta e verduraAbbiamo problemi di spazio. Noi avevamo manifestato le no-stre esigenze, compresa questa dello spazio, a tutte le ammini-strazioni - anche a quelle passate - ma non siamo mai stati ascol-tati. Parlo almeno per la mia at-tività, che è frutta e verdura e ha bisogno di tanto volume.

Manuela, box dei fioriIo sono nuova e devo dire che la struttura così aperta è un po’ par-ticolare però a me piace. Più di qualcuno si lamenta per il fatto che fa freddo, alcuni temono per quando pioverà. Io comunque mi trovo molto bene e sono sod-disfatta.

Luca, box della macelleriaÈ una cosa nuova. Ho lavorato insieme a papà – che lavora sem-pre, nel box a fianco – per diversi anni nel vecchio mercato coper-to e devo dire che una struttura nuova è sempre più bella da ve-dere. Ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi a questi nuovi spa-zi, ma piano piano ci adatteremo. Il tetto aperto in effetti crea un po’ di disagio, soprat-tutto la mattina che fa un po’ più freddo, però chiun-que entra manifesta comunque una reazione positiva. Speriamo che porti un po’ più di clienti e di lavoro in più per tutti.

Barbara e Luca, box della pasta all’uovo

La struttura è accogliente, Grot-taferrata è bellissima e ci siamo trovati a nostro agio a contratta-re con il Comune, sono stati tutti gentilissimi e bravissimi. Non trovo le parole giuste per ringra-ziare queste persone. Ci hanno seguito dall’inizio alla fine, ogni volta che ci serviva un’informa-

zione ce l’hanno fornita, come qualsiasi altra cosa, come una semplice fotocopia. In altri comuni non le fanno tutte queste gentilezze. Sono stati tutti bravis-simi, la signora Pecoraio è stata eccellente, così come la signora Giovannina.

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

412a Edizione della Fiera Nazionale Si svolgerà a Piazzale San Nilo dal 24 marzo al 1 aprile

Al via, il prossimo 24 Marzo, la 412ª edizio-ne della Fiera Nazionale di Grottaferrata; a cavallo fra storia e modernità è un appun-

tamento che ogni anno attira nella città castellana migliaia di visitatori pronti a godersi nove giorni, tra artigianato, cultura e prelibatezze enogastrono-

miche; il tutto all’interno di una suggestiva corni-ce storica e naturalistica. Quest’anno il Comune di Grottaferrata ha affidato l’organizzazione dell’even-to a Fiera di Roma, che rinnovandola nella forma e nei contenuti, ha posto le basi per un’importante

partnership che volgerà nel futuro ad un’evoluzione pur nel rispetto della tradizione. 412 anni sono un importante traguardo che va tutelato, valorizzato ma anche mantenuto sempre al passo con i tempi; a dimostrazione di ciò, parallelamente alla tradizio-nale area dedicata alla vendita di prodotti di qualità,

tipici di una fiera campionaria, un importante spazio sarà dedi-cato ad eventi culturali: “Arti e culture”, così si chiamerà, vuole essere un contenitore riservato ad iniziative socio culturali, edi-toriali e associative locali e na-zionali, con un fitto programma, ricco di presentazioni, workshop,

conferenze e laboratori organizzati in parte dalle associazioni locali e in parte dalla Fiera di Roma. Il tutto pensato per far rivivere lo spirito antico del Symposium, luogo in cui mangiare, bere fare cultu-ra e discutere di varie tematiche attuali e non.

Alcuni importanti cenni storiciLa Fiera di Grottaferrata affonda le sue origini nel Medioevo. Con la fondazione, da parte di San Nilo da Rossano, dell’Abbazia di Grottaferrata e della chiesa di Santa Maria, iniziarono a spostarsi grandi folle di fedeli in pellegrinaggio per visitare questi luoghi di culto soprattutto durante le feste religiose più importanti come quella dell’Annunciazione di Maria; il 25 marzo, si vide così la necessità di risto-rare grandi folle di persone e furono così chiamati mercanti e venditori. Con il passare degli anni e dei secoli la Fiera divenne anche un’occasione di di-vertimento, oltre che di scambio commerciale e ini-ziarono quindi a parteciparvi attori, saltimbanchi, e musici; ma la sua definitiva consacrazione avvenne nel 1966, con la decisione presa dall’ E.n.p.i (Ente Nazionale Prevenzione Infortuni) di sceglierla come luogo per la promozione di macchine agrico-le, adatte a zone collinari e scoscese, dotate di re-quisiti di particolare sicurezza e manovrabilità. Dal 1985 apparvero le prime tensostrutture e la Fiera dunque si “trasferì” dalla sua originale collocazio-ne all’ombra dell’Abbazia all’adiacente spazio del piazzale San Nilo. Nel 1996, trovò la sua attuale collocazione nell’ampio spazio di viale San Nilo, iniziando dunque un capitolo nuovo della sua storia centenaria. Dal 2011 poi ha cominciato ad ospitare un evento del culturale e legato indissolubilmente al rapporto che Grottaferrata ha con il libro e con la stampa in generale.

Informazioni

Fiera Nazionale di Grottaferrata 412° edizionePeriodo: Sabato 24 Marzo – Domenica 1 Aprile

2012Luogo: Grottaferrata, Piazzale San NiloOrario: Tutti i giorni dalle 10.00 – 21.00Ingresso: € 3 venerdì, sabato, domenica; gratuito

durante la settimana

Lo scorso mercoledì 29 febbraio è venuta a

mancare Stefanella (per tutti Stefanina) Vergati in Fiorelli. Molti concittadini la possono ricordare dietro al bancone della storica merceria del Corso, da lei gestita per mol-ti anni insieme alla mamma Rosina. Al marito Vincenzo, alla figlia Silvia e al genero Massimo vanno le nostre più sentite condoglianze.

La redazione

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

Anche quest’anno la nostra Associazione “Agenda Onlus” si

presenta agli amici con una serie di iniziative volte alla sensibilizzazione della comu-nità verso il disagio sociale in modo da sviluppare una sempre maggiore integrazio-ne delle persone con disabilità nel mondo così detto “norma-le”. La prima di queste ini-ziative nasce per aver accolto l’invito dell'Amministrazione Comunale rivolto a tutte quelle Associazioni che avesse-ro voluto proporre un progetto da esporre alla Fiera del Libro di Grottaferrata 2012. Da qui la proposta di pre-sentare ben tre libri che esprimessero non solo il disagio che le persone affette da un handicap possono avere ben-sì la forza e la voglia di queste per superare “l’ostacolo”.La presentazione dei tre libri, di cui nel seguito si pos-sono vedere le brevi recensioni, avverrà nella sala “A”, all’interno della Fiera di Grottaferrata, il pomeriggio di mercoledì 28 marzo alle 16.30. Un importante appun-tamento per i nostri amici inoltre è quello che ci vedrà martedì 27 marzo alle ore 17,30 presso la sala “B” del padiglione Fiera, insieme alla Associazione Alchimia, ad esporre le esperienze fatte lo scorso mese di novem-bre, ospiti della Amministrazione di Vandoeuvre per il progetto “Ensamble per la partecipazione”, visitando le strutture del paese transalpino dedicate all’assistenza ed al lavoro delle persone disabili. Vi attendiamo inoltre nel periodo della Fiera nel nostro Stand per maggiori infor-mazioni sui nostri programmi.

Libri presentati da “Agenda Onlus”

Oltre l’ostacolo di Lorenzo Rossetti, con Cristina Antonetti -UniversItaliaLe tappe più importanti della vita di un ragazzo di 27 anni che di fronte alla disabilità ha saputo reagire con coraggio e determinazione. Le scelte più sofferte ed i traguardi più importanti raggiunti, i momenti di luce ma anche di buio, l’apporto della famiglia e degli amici, le delusioni lavorative e le speranze per un futuro a cui guardare con ottimismo contagioso.Introduzione : Marcello Tosti e Lorenzo Rezza.Presentazione di Lorenzo Rossetti con Cristina Antonetti (curatrice). Introduce: Marcello Tosti e Lorenzo RezzaVoglia di essere felici di Marina Duccillo e Riccardo Clerico - Garcia Il libro nasce dalla volontà degli autori di far conosce-re la loro storia, una storia d’amore unica, a lieto fine nonostante le prove più dure. Queste prove si chiamano epilessia per lui, malattia di Parkinson per lei. Il lieto fine si chiama Gemma, nome scelto non a caso, dal doppio stupendo significato di pietra preziosa e di bocciolo che si apre alla vita.La fede in un Dio che è Amore e Padre e la fiducia nella vita malgrado tutto spingono Marina e Riccardo a lottare per i diritti di tutte le persone disabili, alimentano la loro voglia di collaborare e di partecipare da volontari e non da assistiti, fanno maturare in loro la consapevolezza di vivere un miracolo, il miracolo di una vita normale.Introduce: Luciana Izzi, presentano il libro: Marina Duc-cillo e Riccardo ClericoUniversal design dalla casa alla città di M. Clemen-te e T. Empler - Fondazione Giovan Battista Baroni Un ambiente è accessibile se qualsiasi persona, anche con ridotte o impedite capacità motorie, sensoriali o psico-

co gnitive, può accedervi e muoversi in sicurezza ed autonomia. Rendere un am-biente "accessibile" vuol dire, pertanto, renderlo sicu-ro, confortevole e qualitati-vamente migliore per tutti i potenziali utilizzatori. L'ac-cessibilità va quindi intesa in modo ampio come l'insieme delle caratteristiche spaziali, distributive ed organizzati-vo-gestionali in grado di as-sicurare una reale fruizione

dei luoghi e delle attrezzature da parte di chiunque. L'ac-cessibilità riguarda, quindi, il vivere quotidiano; ad essa si collegano concetti importanti come il pieno sviluppo delle capacità di ogni persona, la tutela della dignità e dei diritti personali o le pari opportunità, che interessano prima o poi tutti noi. Il semplice trascorrere del tempo modifica comunque fisiologicamente le caratteristiche

e le conseguenti esigenze di ciascuno: la vita media si va progressivamente allungando con la conseguenza che il numero di anziani nella società contemporanea è in costante aumento; i progressi della medicina hanno per-messo alla gente di sopravvivere a incidenti e malattie in passato mortali, seppur spesso riportando disabilità temporanee o permanenti. Progettare l'accessibilità vuol dire considerare non solo gli aspetti estetici e formali, ma porre al centro dell'attenzione l'essere umano e le sue peculiarità ed esigenze: il suo essere uomo o donna che evolve da bambino ad anziano e che nel corso della vita può andare incontro a cambiamenti temporanei o per-manenti e presentare caratteristiche differenti da quella "normalità" definita arbitrariamente da convenzioni che si dimostrano spesso inadeguate. Questo approccio è conosciuto come "Design for all" o "Universal Design", ossia la progettazione di spazi, ambienti ed oggetti utiliz-zabili da un ampio numero di persone a prescindere dalla loro età e capacità psicofisica.Info: [email protected]

Alberto De Angelis

Appuntamenti in… Agenda alla FieraInsieme per l’evento: “Quasi felici: dov’è l’ostacolo?”

Valentina, Alberto, Jean-Pierre e Paolo

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Swing la NuitLa canzone francese all’“Asino d’Oro”

Un’altra serata di successo quella organizzata lo scorso 28 febbraio da Tonino Tiberi dopo la “Calypso Night”. Stavolta la proposta

era la canzone francese dagli anni Trenta agli anni Settanta rivisitata in chiave Swing. Una carrellata di successi interpretati dallo chansonnier italo-francese Paul Branco per un pubblico attento e raffinato. Si andava dai grandi classici di Edith Piaf come: La vie en rose, Himne à l’amour; all’allegria di Charles Trenet (detto “le fou chantant”) con brani freschi e divertenti come Douce France, Boum!, Menil-montant, C’est si bon; e ancora pezzi famosi di Yves Montand, Charles Aznavour, Gilbert Becaud, Petite Fleur di Sydney Bechet e una versione latin-jazz di Que reste-t-il de nos amours da brividi, in duetto con la bravissima cantante brasiliana Mariangela A. Morais, che ha fatto esplodere la sala in un fragoroso e sentito applauso. Paul Branco - al suo debutto nella premiére di Swing la Nuit, alla “verde” età di 75 anni - ha sfoderato una voce dolce, profonda e coinvolgente che ha perfetta-

mente reso l’atmosfera parigina o di certi jazz club di New Orleans. Il quartetto che lo accompagnava era formato da: Tonino Tiberi (pianoforte, sax, e arran-giamenti); Tiziano Tombolato (chitarra); Toni Del Medico (contrabbasso) e Angelo Chiodo (batteria). La performance è stata ulteriormente arricchita dalla presenza dell’attrice Isabella Graffi, voce nota agli ascoltatori di “Rai Radio1” che per anni ha condotto la trasmissione “Notturno Italiano”. Isabella ha letto le traduzioni dei testi restituendone intatta la poetica, e Tonino Tiberi ha presentato, raccontando aneddoti riguardanti gli autori, le loro vite e le storie che han-no portato alla composizione delle canzoni, coinvol-gendo brillantemente il selezionato parterre che ha tenuto a battesimo lo show. La serata, svolta in un clima familiare e trascinante, ha avuto la sua degna conclusione in un gradito fuori programma da parte dell’ospite brasiliana Mariangela A. Morais che ha cantato Ragazza di Ipanema e Ah, que serà que serà, con il bravissimo chitarrista Sergio Martinelli unito-si alla band. Mariangela con le sue parole e le belle

canzoni è arrivata a toccare il cuore del pubblico, riu-scendo a trasmettere tutto il suo amore per la musica.

L e i n t e r v i s t e

Paul Branco

Paul Branco è un attore italo-francese nato a Saint-Tropez in Provenza da

genitori di origini toscane. Vive a Grotta-ferrata da una quindicina d’anni. Ha pre-so parte ad oltre 40 film, diverse piéces teatrali, molti doppiaggi, ha anche scrit-to un romanzo, un saggio sugli Indiani Nativi Americani e le sceneggiature per due nuovi film. È una persona, garbata, cortese, rara da incontrare in un’epoca fatta di gente che ama apparire più che essere.Come è arrivato a Grottaferrata?Tramite il compianto Maestro Claudio Tallino e Isabella Graffi, miei carissimi amici con i quali ero legato da anni per aver lavo-rato insieme. Mi sono trovato subito bene qui: c’è molta riserva-tezza. Poi a casa Tallino ho conosciuto Tonino che era un buon amico di Claudio e abbiamo fatto amicizia.Cosa ha provato in questo suo debutto canoro?È stato emozionante e molto carino, le persone sono state gentili e mi sembra che abbiano apprezzato la nostra interpretazione.Si riproporrà quindi?Credo di sì. Dipende da quello che organizzerà Tonino. Però devo dire che mi sono lasciato coinvolgere volentieri in questo pro-getto, con entusiasmo. Anche perché sono le canzoni della mia gioventù. Ci sono cresciuto. E mi metto a canticchiarle a casa strimpellando la mia vecchia e cara chitarra.

Tonino Tiberi

Grottaferratese doc e personaggio più che eclettico: impossibile descriverlo.

Come è nata l’idea di questa sera-ta?Era da tempo che ci pensavo, ci ho lavora-to un bel po’. Paul Branco ha una voce si-mile a quella di Henri Salvador. Qualcuno forse ricorda le sue facce buffe a “Studio Uno” negli anni Sessanta, invece era un

ottimo cantante, della Martinica Francese, faceva un latin-jazz gradevolissimo. Se n’è andato a 91 anni e fino ad un mese prima cantava il suo jazz in tournèe nei teatri di Parigi. Grandioso! Così ho voluto riproporre quelle stesse atmosfere avvalendomi della professionalità di questi bravi musicisti.Il mese scorso “Calypso Night”, adesso “Swing la Nuit”. Non pensa di inflazionarsi?Non direi, in giro si sentono sempre le stesse cose. Ho pensato di fare qualcosa di antico e di nuovo allo stesso tempo. Mi piace variare la mia proposta, esprimermi su diversi terreni. Ma vedo che piace anche alla gente. Alle volte anche più di quanto mi aspetti. E poi c’è da dire che qui all’Asino d’Oro l’atmosfera è quella giusta. Hanno sempre una programmazione musicale di elevato livello qualitativo. Grandi band.Quali sono i suoi prossimi appuntamenti?Presto una serata TuttoBattisti, con “i Numero Uno”; il 29 mar-zo torno a suonare il Calypso con Clive Riche ed Enrico Cresci, sempre strepitosi; poi il 19 aprile farò un omaggio, nel secondo anniversario della scomparsa, a quel geniaccio che era Nicola Arigliano -altro grande vecchio dello swing - con la mia mitica tribute-band “i Pinguini Impomatati”. Comun denominatore: il divertimento! Siete tutti invitati!

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continua da pag. 1Tanto per esser chiari: l’ultimo rapporto Eurispes segnala l’Arma dei Carabinieri al primo posto (con il 72.6% dei consen-si; al secondo posto la Polizia di Stato con il 66.8) nella speciale classifica del-le istituzioni maggiormente meritevoli di fiducia; inutile sottolineare, come la stessa Eurispes afferma, “un calo record della fiducia degli italiani nelle istituzio-ni” latamente intese, il che – spiace dirlo – equivale purtroppo ad un evidente crisi di autostima del Paese. Gli unici presìdi di legalità e sicurezza appaiono dunque le forze dell’ordine - seguite a distanza dalla Presidenza della Repubblica, uni-

co organo politico ancora meritevole di stima e rispetto - probabilmente perché percepiti come altro, come diversi, come corpi positivamente estranei alla malata società attuale. In particolare, l’Arma è ancor più apprezzata ed amata di Polizia e Finanza perché profondamente popo-lare, espressione della parte migliore e più positiva del nostro vissuto quotidia-no. I Carabinieri ci appaiono straordina-riamente vicini non solo perché in prima fila nella lotta al crimine; non solo per l’alto prezzo di vite umane pagate, insie-me agli altri corpi di polizia, per la dife-sa della nostra sicurezza, ma anche e so-prattutto perché, oltre ad essere presenti

capillarmente su tutto il territorio nazio-nale (a differenza delle altre forze di po-lizia, storicamente ospitate nei centri più popolosi ed importanti) sono nell’imma-ginario collettivo quanto di più vicino ci sia all’idea più nobile e positiva che l’italiano medio ha di se stesso: in so-stanza, sono un po’ come ciascuno di noi vorrebbe essere, un modello cui tendere – prova ne siano l’affetto e la simpatia con cui il pubblico segue i vari appunta-ti e marescialli periodicamente proposti dal cinema o nelle fiction. Insomma: nel disordine caotico, in un totale menefre-ghismo civile ed in completo marasma istituzionale, sapere che ci sono almeno

dei punti fermi come il Presidente del-la Repubblica o i Carabinieri è un po’ come attraversare il deserto avendo la certezza che, da qualche parte, esiste comunque un’ oasi in cui trovare rifu-gio e sicurezza. Ed ecco perché ci sono simpatici, e li amiamo: perché in fondo, se dovessimo immaginare un italiano senza difetti (certo, solo immaginare: chi non ne ha?) e tratteggiarne il profilo, la faccia che ci troveremmo davanti sa-rebbe probabilmente quella a volte ruvi-da ma sempre limpida e rassicurante di uno dei tanti marescialli Rocca che ogni giorno rischiano la vita per farci vivere in un’Italia più sicura e migliore.

Encomio all’ArmaPer aver identificato gli autori di un omicidio

conclusa con l’arresto di tre persone e un arresto per rissa, tutti convalidati dal Pm della Procura della Repubbli-ca presso il Tribunale di Velletri; suc-cessivamente, il Gip del Tribunale ha emesso nei loro confronti un’ordinan-za di custodia cautelare in carcere.Attualmente gli imputati sono dete-nuti nel carcere di Velletri, in attesa del processo che si svolgerà in Cor-te d’Assise. La cerimonia è avvenuta presso la sala Valadier della caserma “Acqua” di Piazza del Popolo a Roma, dove il comandante della legione cara-binieri del Lazio, generale di divisione Ilio Ciceri, ha consegnato gli attestati delle onorificenze concesse a 93 mili-tari e reparti della legione che si sono

distinti per atti di coraggio e per con-dotte meritorie nel corso del servizio. L’evento si è svolto alla presenza dei comandanti provinciali di Roma, La-tina, Frosinone, Viterbo e Rieti, di una rappresentanza di militari dipendenti e dell’associazione nazionale carabinie-ri in congedo, di una delegazione della rappresentanza militare e dei familiari dei premiati. Nel corso della manife-stazione sono stati consegnati una me-daglia d’argento al valore civile, con-cessa al luogotenente Antonio Iodice e un attestato di pubblica benemerenza al valore civile concesso al marescial-lo Pierluigi Trisolino. Inoltre, durante la cerimonia, sono stati consegnati 74 encomi concessi per atti speciali o me-riti particolari, tra cui quella alla Sta-

zione dei Carabinieri della nostra cittadina rappresentata dal luo-gotenente Nicola Fer-rante. La caserma dei Carabinieri di Grot-taferrata, attiva nella sede attuale dal 2003, è un importante pun-to di polizia: ospita infatti anche il nucleo operativo e ra-diomobile, comandato dal tenente Mi-chele Centola ed è molto dotata sia in termini di uomini che di mezzi. Questo perché copre un territorio abbastanza vasto: oltre ai sette comuni dei Castelli Romani si occupa anche del territorio di Tor Bella Monaca e di “Giardinetti”. Inoltre, altra importante caratteristica,

la caserma dei Carabinieri di Grot-taferrata è dotata anche del punto di contatto con il pubblico per la ricezio-ne della denuncia, un servizio fornito ventiquattrore su ventiquattro e che tratta tutti i tipi di reati, dagli omicidi ai furti, dalle liti condominiali a quelle familiari.

M.G.C.

Il comandante Nicola Ferrante riceve l’encomio dal generale Ilio Ciceri

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Un’Avis moderna e all’avanguardiaBilancio del primo anno di mandato insieme a Riccardo Tocci

A un anno dalla ripresa dell’attività dell’Avis di Grottaferrata faccia-

mo il punto della situazione con il Presidente Riccardo Tocci.Come giudica questo primo anno di attività?È andato molto bene, al di so-pra di ogni possibile previsione e per questo, per prima cosa, desidero ringraziare caldamen-te tutti i soci che durante il 2011 hanno dimostrato di cre-dere fermamente nel progetto dell’Avis. L’anno passato è stato particolarmente importante perché non appena insediati, ci siamo trovati a dover riorganizzare l’Avis dopo circa due anni di inattività.Come vi siete mossi?Inizialmente ci siamo focalizzati sulla digitalizza-

zione completa dell’anagrafe con la successiva abolizione del cartaceo, lavoro che oggi ci consente di essere un’Avis moderna e all'avanguardia. Poi, per consentire una più facile comunicazione con i cittadini abbiamo creato un sito internet (www.avisgrottaferrata.it), un gruppo Facebook e una casella e-mail ([email protected]). Infine, con un attento lavo-ro diplomatico abbiamo ripreso i contatti con i presidenti del-

le Avis limitrofe che ringrazio per l’aiuto. Questo enorme lavoro, svolto interamente durante il nostro primo mese di mandato, ci ha consentito di ripren-dere già da aprile 2011 l’attività di raccolta e assi-stenza di sangue che ha sin da subito riscosso molto successo.

Vi avvalete anche di collaborazioni esterne?Sì e sono fondamentali, come la sponsorizzazione della “Maico”, che crede nel progetto della dona-zione volontaria del sangue e che dallo scorso apri-le ha pagato tutto il materiale pubblicitario affisso ogni mese nel territorio comunale. Fondamentale anche l’aiuto dell’altro nostro sponsor, la Banca di Credito Cooperativo di Roma (Agenzia 179), che ha condiviso fin da subito il nostro progetto dandoci la possibilità di eseguire i lavori di pittura nella nostra sede. Inoltre la sala preposta alle donazioni è stata maiolicata e adeguata alle nuove normative vigenti in tema di sicurezza per i donatori. A tal proposito voglio ringraziare il donatore Francesco Putino per aver maiolicato la sala donazioni senza chiedere al-cun compenso.Quali risultati avete ottenuto riguardo alle dona-zioni?Abbiamo chiuso il 2011 con 250 soci donatori attivi e considerando che al momento del mio insedia-mento i soci iscritti erano 140, in un anno abbiamo incrementato del 71% i donatori della nostra asso-ciazione. Nel 2011 abbiamo raccolto 247 sacche di sangue, un risultato incredibile che ci fa ben sperare per il 2012. La raccolta di ottobre ha battuto ogni re-cord fatto segnare in precedenza nei 28 anni di vita dell’Avis di Grottaferrata, con la raccolta di ben 36 sacche di sangue in quattro ore.Oltre al vostro impegno, come si spiega questo successo?Ci siamo caratterizzati per una attiva presenza sul ter-ritorio: abbiamo infatti iniziato il progetto “Avis scuo-la”, partecipato ogni mese con uno stand al mercatino della terza domenica del mese - ringrazio a tal propo-sito Anna Ferretti per averci consentito di usufruire di questo spazio gratuitamente - e concluso importanti convenzioni per i nostri donatori con la Maico, con la Bcc di Roma (Agenzia 179) e con la A.s.d. Acca-demia del nuoto di Marino che potrete consultare sul nostro sito www.avisgrottaferrata.it. Inoltre abbiamo partecipato a molte iniziative e organizzato a Natale, insieme al Consiglio dei Giovani, l’evento “Natale di solidarietà”. Per onore di trasparenza, sul nostro sito internet sono visibili tutti i bilanci, affinché a tutta la cittadinanza sia data la possibilità di verificare il cor-retto uso dei nostri fondi.E per il futuro?Per il 2012 si conferma l’attività di raccolta sangue ogni quarta domenica del mese presso la nostra sede - calendario disponibile sul sito internet - inol-tre stiamo concentrando le nostre energie sul torneo di Calciotto “amici per il sangue” che intendiamo organizzare nel mese di maggio per coinvolgere il mondo dei giovani e il mondo sportivo. L'impegno da noi dimostrato durante il 2011 è stato premiato dagli organi stessi dell'Avis: posso infatti annuncia-re con grande soddisfazione che la 64° Assemblea Ordinaria Annuale dell’Avis Provinciale di Roma si svolgerà a Grottaferrata, domenica 1 aprile. L’even-to si svolgerà presso la sala conferenze dell’Abba-zia di San Nilo e sono, ovviamente, invitati tutti i cittadini.Per finire, voglio rivolgere un ringraziamento ai membri del consiglio direttivo senza il cui aiuto trovarmi a parlare qui oggi con questo bilancio non sarebbe stato possibile.

Riccardo Tocci

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C’era una volta… una ricettaRubrica di cucina

Il PancottoIniziamo con una ricetta semplice che ci riporta ai tempi in cui non si doveva butta-

re via nulla, anzi la trasformazione dei cibi o del pane, come i questo caso, nasceva proprio dal recupero do ciò che erra in avanzo, dando così vita a piatti semplici, come il “pancotto”. Molti penseranno che non c’è niente di speciale in questa ricetta, invece vi assicuro che in tanti non sanno neanche di che parliamo: io personalmente lo constato nel mio locale, servendolo come antipastino. Ebbene, pochi hanno rico-nosciuto nel delizioso “sfizio” di oggi, la “necessità” di ieri.Pancotto: ingredienti per 4 personepane in avanzo (raffermo) ½ kg circa;olio extravergine di oliva, 4 bicchieri;1 aglio;2 pomodorini;parmigiano;sale.Prendere un tegame capiente e mettere inizialmente ½ litro d’acqua, uno spicchio di aglio e due “pummidorelle” (pomodorini), sale a piacere e, ovviamente il pane. La-sciar cuocere per circa 10 – 15 minuti, aggiungendo se è il caso, ancora, 1 bicchiere d’acqua (molte amiche mi hanno detto che al posto della semplice acqua, mettono il brodo). Quando il tutto sarà diventato una poltiglia, togliere il tegame dal fuoco e prima di servire, aggiungere l’olio a crudo e a piacere parmigiano o pecorino.Questa ricetta ci è stata suggerita dalla nostra amica maria Grazia Salvati, che ci ricorda anche come questo pancotto era alimento principale anche per le donne che allattavano al seno.

Grazie a Maria Grazia

Noi del Corriere Tuscolano teniamo oggi a battesimo questa simpatica rubrica che nasce dalla collaborazione tra i lettori e una cara amica, Antonella Spalletta. Questo spazio sarà riservato alla raccolta di ricette che in molti potranno inviare alla nostra giovane cuoca tramite e-mail ([email protected] – www.trattoriamontagnola.com o allo 06 9410942) accompagnati da racconti o ricordi collegati alla realizzazione dei gustosi piatti. Una sorta di macchina del tempo alla ricerca di tradizioni cu-

linarie e abitudini che spesso diventavano delle vere e proprie aggregazioni culinarie tra parenti e amici e soprattutto momenti di famiglia importanti. Chiudiamo dando spazio alla descrizione delle due prime ricette, ricordando che è importante raccontare alle nuove generazioni come la semplicità del passato possa valorizzare i momenti futuri di vita familiare, facendoci ritrovare valori accantonati, troppe volte sottovalutati e che nel tempo hanno contribuito a unire e rendere più forti molte persone. Noi, insieme a tutti voi lettori e ad Antonella cercheremo nel nostro piccolo, attraverso questa colorata esperienza di cucina, di regalare piccole emozioni chi vuole ricordare e tramandare… scriveteci in tanti e iniziamo insieme questo viaggio!

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Baccalà in salsaIngredienti per 4 persone1 kg di baccalà a pezzi;2 cipolle;1manciata di olive nere;1 kg di pomodorini;farina q. b.;olio di semi q. b.;½ bicchiere di olio extravergine;peperoncino q. b.;prezzemolo q. b.Mettere a soffriggere in padella ½ bicchiere di olio extravergine, le 2 cipolle tagliate fine, il peperoncino e poco sale, a seconda se il baccalà è stato a bagno e quindi dissalato sufficientemente. Aggiungere i po-modorini tagliati e le olive nere. Una volta fatta la salsa, procedere con la preparazione del baccalà.Il baccalà dissalato verrà infarinato e poi fritto a parte, abbastanza do-rato e a prezzi non troppo piccoli. A questo punto uniremo il tutto e faremo insaporire per altri 10 – 15 minuti circa.Buon appetito e grazie a Luciano e Giuliana per questo gu-stoso contributo.

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano FRASCATI

Sicurezza? Un problema solo sotto elezioniL’appello del sindacato di Polizia, per un commissariato ridotto ai minimi termini

In questi ultimi mesi il commissariato di Frascati ha accusato una continua riduzione dell’organico effettivo, at-

tualmente composto da 46 operatori di polizia. Nonostante le più volte reiter-ate promesse da parte della questura di Roma, la situazione non sembra minima-mente migliorare. Per sapere come si è arrivati a questa situazione e per meglio capire cosa ciò comporta, abbiamo interv-istato l’agente Mirko Carletti, della Segreteria Provin-ciale del Silp - Cgil.A cosa è dovuta principalmente questa riduzione?Le cause sono diverse. Da una parte incidono i tagli ef-fettuati in questi ultimi tempi nella pubblica amminist-razione, dall’altro l’emergenza criminalità a Roma, che attraendo maggiormente l’attenzione mediatica e politica, sottrae risorse alla provincia. A questo si aggiungono i crescenti servizi di Ordine Pubblico, ad esempio la scorsa domenica 4 marzo, in occasione del derby Roma – Lazio

al nostro commissariato sono state richi-este quattro persone, mentre altre sette sono state assegnate alla partita locale Lupa Frascati – San Cesareo, per un totale di 11 elementi impegnati, in una giornata in cui ci sono anche i turni di riposo. Se a questi aggiungiamo gli agenti in malattia o prepensionamento, i servizi che il nostro commissariato può svolgere in circostanze come queste sono molto limitati.

Qual è l’area di vostra competenza?Il nostro commissariato ha una giurisdizione di 18 co-muni, circa 170.000 residenti, che nei periodi estivi rad-doppiano. Inoltre, la riorganizzazione degli Uffici Emer-genza e Pronto Intervento, decisa dal Questore, che ha indicato il commissariato Frascati come ufficio aperto h24 per sopperire anche alle denunce e altre necessità dei commissariati limitrofi nell’orario serale-notturno, senza però far mai pervenire quell’incremento di per-sonale, promesso in occasione della riorganizzazione,

necessario per garantire il servizio. Se a questo aggiung-iamo i tre operatori pensionati nel 2011 e mai sostituiti e i due sovrintendenti trasferiti e anche questi mai sos-tituiti, il quadro diventa desolante perché in pochi mesi l’organico, già esiguo, si è ridotto del 10%. Tra gli altri servizi che il nostro commissariato offre, poi, c’è quello di provvedere anche direttamente alla stampa dei passa-porti, offrendo così un ulteriore servizio alla cittadinan-za, senza anche in questo caso avere ricevuto il promesso incremento di personale.Come spiega questa situazione?Probabilmente a Frascati in questo momento il problema della sicurezza non è una priorità – lo è solo in campagna elettorale - ma in questo modo non siamo più in grado di sostenere i carichi di lavoro quotidiani, figuriamoci quelli straordinari che la stessa emergenza criminalità richiede e quelli dell’ordine pubblico, che le tensioni so-ciali scaturite dalla crisi economica fanno costantemente aumentare.Qual è la situazione riguardo agli strumenti lavora-tivi?Lo scorso 20 settembre abbiamo ricevuto la disposizione di riconsegnare all’ufficio automezzi le due “macchine di istituto” Alfa 159 che avevamo in dotazione, da desti-nare alle emergenze organizzative del Reparto Volanti di Roma e per le quali abbiamo ricevuto in cambio una vec-chia Marea, priva delle obbligatorie protezioni e priva di radio portatili e torce – fondamentali per la sicurezza dell’operatore. Le “macchine di istituto” – quelle col-orate, per intenderci – sono di 2 tipi: quelle standard e quelle con protezioni (vetro anteriore semiblindato, por-tiere rinforzate per essere utilizzate come ripari in caso di conflitto a fuoco, dispositivi per il trasporto dei ferma-ti) che sono le uniche abilitate al pronto intervento, come le rapine e i furti, senza le quali non possiamo intervenire perché vietato dalle circolari Ministeriali. Su un terri-torio così vasto è impensabile avere una sola macchina, peraltro vecchia, di questo tipo in dotazione: se questa è

impegnata non si può effettuare nessun altro intervento. In questo modo il nostro servizio perde di efficienza e tempestività e il nostro livello di prestazione non può es-sere chiaramente lo stesso di qualche anno fa.Quali possono essere le più gravi conseguenze di questa situazione secondo lei?In questo modo si abbassa il livello di controllo sul ter-ritorio e le nostre zone corrono il rischio di assumere caratteristiche criminali tipiche di alcune zone della per-iferia di Roma. Senza sicurezza non c’è legalità e senza legalità non c’è lo sviluppo culturale ed economico di un paese. Le istituzioni ormai considerano la sicurezza un costo da tagliare quando invece dovrebbe rappresen-tare un investimento per i servizi resi alla cittadinanza in termini di controllo e prevenzione. Gli investimenti con-creti in materia di sicurezza comprendono ovviamente il personale e se si vuole dare un segnale concreto di at-tenzione al territorio, contrastando la crescente sensazi-one di abbandono, nel prossimo mese il Questore avrà a disposizione una discreta disponibilità di uomini (ter-minerà un corso da sovrintendenti e sono previsti nuovi trasferimenti su Roma) e la possibilità concreta di poten-ziare l’organico di Frascati per dare risposte immediate a operatori e cittadini.

Mirko Carletti

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano FRASCATI

Non solo grandi ville patrizieEsempi di architettura signorile anche nel centro storico

Con l’emergere, tra il XVII e il XIX secolo, delle nuove classi sociali dell’alta bor-

ghesia finanziaria e professionale, anche la villeggiatura a Frascati e dintorni non fu più riservata all’ari-stocrazia pontificia, estendendosi a tutti quei romani abbienti che pote-vano permettersi, durante la calura estiva, un soggiorno “a quelli belli crimi imbarzimati”, secondo un ce-lebre verso del sommo poeta roma-nesco G.G. Belli.La prima zona che vide la costruzio-ne di seconde case per la classe bor-ghese fu probabilmente quella posta lungo l’asse viario oggi denominato, nei vari tratti, via San Francesco – L. Manara – B. Postorino – Grego-

riana. Oggi densamente urbanizza-ta e intensamente trafficata, l’area all’epoca si trovava al limite della campagna ed era ricca di verde.Lungo questa strada nacquero vari villini, alcuni dei quali tuttora esi-stenti; tra di essi, quello appartenu-to all’architetto Giuseppe Valadier (una delle più importanti figure dell’ambiente artistico romano), che lo acquistò nei primi anni del XIX secolo dal banchiere Giovanni Bot-toni.Pur segnalato da insigni studiosi locali come Romano Mergé e Ivan Olivetti, e recentemente oggetto di un saggio della storica dell’arte Ma-ria Barbara Guerrieri Borsoi, che tanto impegno dedica alla conoscen-za storico-artistica della nostra area, l’edificio è quasi del tutto ignoto a molti frascatani, nel senso che tutti lo hanno visto e ne conoscono l’esi-stenza, ma raramente viene notato, né si è a conoscenza delle notevoli personalità che ha ospitato.

La facciata dell’edi-ficio, lungo via Luciano Manara, mantiene ancora l’aspetto che aveva all’epoca di Valadier, tipica dell’architettu-ra romana tradizio-nale ma con qualche adattamento al gusto della transizione tra il tardo barocco e il neoclassico (pur se certamente la tinteg-giatura e la qualità dell’intonaco sono ben lontane da quel-le originali). Il basa-mento bugnato e le paraste angolari in-quadrano un’ordina-ta serie di aperture su tre livelli. L’elemen-to di maggior pregio è costituito delle

aggraziate cornici delle finestre del piano nobile, con timpani a doppio spiovente che inquadrano eleganti corone d’alloro. È molto probabile che tale aspetto non sia dovuto alla mano di Valadier, ma sia precedente a quel 1803 nel quale lo acquistò, per mantenerne la proprietà sino alla morte nel febbra-io del 1839 (che sarebbe avvenuta, secondo Mergé, proprio in questo edificio; ma il fatto non è conferma-to da altre fonti). Valadier soggiornò frequentemente nel villino, svolgen-do vari incarichi professionali per la comunità di Frascati e per altri com-mittenti locali, quali i Padri Scolopi. Domenico Seghetti gli attribuisce anche l’idea di trasformare il vec-chio giro delle mura in strada pa-noramica (via Regina Margherita) e per quanto l’intervento sia stato poi progettato e attuato da altri autori a cinquant’anni dalla morte del grande architetto, non è inverosimile che lo spunto iniziale sia dovuto proprio a

una sua intuizione. Anche il figlio di Valadier, Luigi Maria, fu architetto e lavorò per la comunità di Frasca-ti, peraltro dopo aver ceduto il vil-lino ai Padri Armeni di San Antonio Abate nel 1845; dieci anni più tardi, l’edificio fu acquistato dalla fami-glia Guerrieri che ne mantenne la proprietà sino alla Seconda Guerra Mondiale. La costruzione aveva una dépendance sul retro con un piccolo giardino e un edificio di servizio; i Guerrieri vi fecero realizzare anche un teatrino, molto caro ai frascata-ni e ricordato dalla scrittrice Clara Wells nel 1878; tutta la parte sul re-tro è stata da tempo sostituita da altri edifici. Per una singolare coinciden-za, anche tra questi proprietari vi fu un tecnico che (dopo la cessione del villino) operò per la forma urbana di Frascati: l’ing. Giuseppe Guerrieri, coautore, con i colleghi Ugo Lucchi-chenti e Luigi Lapis e con l’archi-tetto Luciano Giovannini, del Piano Regolatore Generale del comune, predisposto nel 1961 e definitiva-mente approvato nel 1967.

Claudio Baldoni(per gentile collaborazione

dell’architetto Roberto Scardella)

P r o f i l o

Claudio Baldoni, architetto, dottore di ricerca in “Inge-

gneria Edile: Architettura e Co-struzione”, nato a Roma, ha sem-pre vissuto a Frascati. Si occupa in particolare di temi riguardanti la Scienza della rappresentazione, il Rilievo e la Conservazione del Pa-trimonio Architettonico, la didatti-ca del Disegno; nella sua attività professionale e di ricerca ricorro-no frequentemente i temi relativi all’area tuscolana.

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano FRASCATI

Differenziata: via al “porta a porta”L’Assessore Roberto Mastrosanti esprime soddisfazione per il lavoro finora svolto

Ormai recuperato il breve al-lungamento dei tempi do-vuto all’emergenza neve e

risolte le problematiche connesse alla carenza di impianti di smaltimento dei rifiuti nel territorio regionale, nel Comune di Frascati si è ormai pros-simi all’estensione del servizio di raccolta differenziata all’intero ter-ritorio. Il servizio verrà svolto con le modalità del “Porta a Porta” che è universalmente riconosciuto come quella che permette di raggiungere i più alti livelli di differenziazione. L’avvio avverrà dopo le festività pasquali, e ne verrà data idonea co-municazione alla cittadinanza, con avvisi che verranno apposti anche sui vecchi cassonetti stradali che andran-no definitivamente, e senza rimpianti, in pensione.I mesi trascorsi sono stati importanti per pianificare e portare a compimen-

to le complesse attività preparatorie e ormai risulta consegnato oltre il 90% del materiale delle utenze individuali e sono in via di ultimazione anche le consegne per le utenze condominiali e commerciali.L’attività di comunicazione e distri-buzione dei contenitori e degli opu-scoli informativi, svolta in maniera analitica su ogni singola utenza, ha agevolato l’individuazione e l’emer-sione di numerose nuove utenze che aggiunta all’ulteriore attività di ac-certamento dell’evasione svolta dagli uffici, consentirà di contenere la revi-sione delle tariffe Tarsu nonostante i maggiori costi del servizio di smalti-mento rifiuti differenziato.Notevoli sono anche i risultati otte-nuti con la rafforzata attività di sor-veglianza del territorio svolta dalla amministrazione Comunale (in par-ticolare l’adozione della Ordinanza contro l’abbandono indiscriminato dei rifiuti e la migrazione da altri Co-muni) che ha consentito, soprattutto negli ultimi cinque mesi, degli im-portanti risparmi sui costi di conferi-mento in discarica dei rifiuti (rispar-

mio di oltre 50mila Euro), nonostante si sia registrato nello stesso periodo un incremento delle tariffe della di-scarica.«L’ambiente è un bene collettivo fondamentale che tutti insieme dob-biamo proteggere e conservare - di-chiara il Sindaco di Frascati Stefa-no Di Tommaso -. Per questo sono convinto che l’introduzione della raccolta differenziata su tutto il ter-ritorio comunale sia una grande op-portunità per Frascati, che garantirà una migliore qualità della vita dei cittadini e offrirà nello stesso tempo strumenti per educare le nuove ge-nerazioni al rispetto dell’ambiente. Grazie al nuovo modello di raccol-ta differenziata studiato apposita-mente insieme al Gaia e all’Ufficio Ambiente Comunale, cui ha dato un contributo importante anche la STS, possiamo avviare un circuito virtuoso per un modello di svilup-po sostenibile. È fondamentale la collaborazione dei cittadini che sono sicuro, superate le naturali problematiche iniziali, comprende-ranno l’importanza di questa scelta, diventandone pieni protagonisti. In quest’ottica vorrei ricordare anche l’importante ruolo dell’Ecosportel-lo, che permette di tenere informati i cittadini su tematiche ambientali rilevanti come l’energia pulita e so-stenibile, il risparmio e l’efficienza energetica».

“Siamo molto soddisfatti dell’attivi-tà svolta in questi mesi – dichiara l’Assessore all’Ambiente Roberto Mastrosanti - che ci ha consentito di essere ormai pronti all’estensione del servizio “Porta a Porta”. Un lavo-ro sotto molti aspetti oscuro e com-plesso del cui positivo esito devono essere ringraziati, oltre agli addetti dell’Ufficio Servizi Ambientali del Comune, anche gli operatori della STS e del Gaia. Ora il testimone pas-sa ai nostri concittadini in mano ai quali è rimesso il definitivo successo dell’iniziativa. L’Amministrazione sarà presente e vicina per la soluzione delle inevitabili difficoltà che doves-sero insorgere nella fase iniziale, ma al contempo sarà ferma e inflessibile verso coloro che dimostreranno di non volersi adeguare alle regole, a discapito dei cittadini diligenti e vir-tuosi”.

Roberto Mastrosanti

Torna Andrea CamilleriPresenta il suo nuovo libro: «Il diavolo, certamente»

Sabato 24 marzo 2012 alle ore 17 nelle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati, con ingresso

libero fino ad esaurimento posti, il gran-de scrittore Andrea Camilleri presenta il suo nuovo libro, edito da Mondadori, Il diavolo, certamente. Per l’occasione Andrea Camilleri e Piero Dorfles dialo-gano con gli studenti del Liceo Classico M.T. Cicerone di Frascati, coordinati dalla prof.ssa Teresa Barberio, e dei Licei Classico e Scientifico dell’istituto Sale-siano di Villa Sora, coordinati dalla prof.ssa Laura Ferrante e dal prof. Salvatore Mangiapane. L’evento nasce da un’idea di Gianna Clemente, Anna Lisa Gariglio e Ludovico Suppa. Intervengono Stefano

Di Tommaso, Sindaco di Frascati, Gian-paolo Senzcqua, Assessore alle Politi-che Culturali, Armanda Tavani, Asses-sore alle Politiche Educative. Riprende l’evento Rai Scuola. «Sono contento che il grande scrittore Andrea Camilleri abbia voluto tornare a Frascati per presentare il suo ultimo libro «Il diavolo,certamente» - dichiara il Sindaco Stefano Di Tomma-so –, intessendo un fitto e serrato dialogo con le scuole del territorio. Sono felice inoltre che ad accompagnare Camilleri ci sarà ancora una volta Piero Dorfles, un grande intellettuale e critico letterario, che seguiamo sempre con passione su Rai Tre. Ringrazio pertanto la mia cara concittadina Gianna Clemente, insieme a Anna Lisa Gariglio e Ludovico Suppa, che hanno ideato l’evento, l’Istituto sale-siano di Villa Sora e il Liceo Classico Ci-cerone per il lavoro svolto con i giovani studenti di Frascati».Due filosofi in lotta per il Nobel, un

partigiano tradito da un topolino, un la-dro gentiluomo, un magistrato tratto in inganno dal giallo che sta leggendo, un monsignore alle prese col più impietoso dei lapsus, un bimbo che rischia di essere ucci-so e un altro capace di sconvolgere un’in-tera comunità con le sue idee eretiche. E ancora: una ragazza che russa rumoro-samente, un’altra alle prese con il tacco spezzato della sua scarpa, una segretaria troppo zelante, una moglie ricchissima e tante, tante donne che amano. 33 racconti di 3 pagine ciascuno: 333 e non 666, per-ché questo, come tutti sanno, è il numero della Bestia, e non si discute sul fatto che mezzo diavolo sia meglio di uno intero.

In ogni racconto, il diavolo suggella la storia con il suo ine-quivocabile zampino: nel bene o nel male, a noi lettori l’ardua sen-tenza. Perché questi racconti sono percorsi da una meditazione accanita e sottile sul senso delle umane sorti, del nostro af-fannarci per mentire o per apparire, della

nostra idea di felicità; i due apologhi filo-sofici che aprono e chiudono la raccolta non sono che il disvelamento di una tra-ma che sottende tutta la narrazione. Un dettaglio luciferino può cambiare segno a una vita intera, ma proprio per questo quella vita - sembra dirci sorridendo Ca-milleri - vale sempre la pena di viverla senza risparmio.

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Condò Immobiliare, professionalità e preparazioneIl giovane titolare punta sul web e confida sulla ripresa economica

È da qualche mese che è attiva a via Matteotti 34 l’agenzia “Condò Immobiliare”. Il

titolare, Yuri Condò, ci rac-conta la sua attività.In un momento abba-stanza difficile per il mer-cato immobiliare, come pensa di caratterizzare la sua attività?In un momento difficolto-so come quello attuale cer-co di caratterizzare la mia professione di agente immobiliare puntando soprattutto sulla professionalità e sulla preparazione. In particolare ho privilegiato il web, al cartaceo, in quanto oramai è diventato il primo punto di riferimento per tutti coloro che cercano un immobile.Secondo lei il nuovo Piano casa della re-gione Lazio potrà dare impulso alla ristruttu-razione e quindi all’at-tività della compraven-dita immobiliare?Il “piano casa” dal mio punto di vista non è un grande incentivo per le com-pravendite in quanto lo è soprattutto per le ristrutturazioni. Inoltre il comune di Frascati a tal riguardo ha anche adottato delle misure restrittive, escludendo alcune zone come quelle del Pua, gli interventi approvati come strumenti speciali -va-rianti agli strumenti urbanistici - i cambi di destinazione ad uso abitativo e altri am-biti ancora.

Quanto è cambiato il mercato immobi-liare negli ultimi anni?

Molto, tanto che sono sempre di più i proprietari di immobili preferendo di gran lunga la proprietà - con relativo mutuo volon-tario ipotecario - alla loca-zione. Posso dire che molti cambiamenti sono avvenu-ti anche nell’iter delle com-pravendite in quanto è stata

fatta - giustamente - una morsa sulle mate-rie urbanistiche, catastali e giuridiche che fino al 2005 circa venivano tralasciate o interpretate secondo il caso. Oggi invece si è arrivati a una regolarità ben accurata e vincolante per le compravendite. Spesso mi trovo a comunicare in sede preventiva ai proprietari e futuri venditori (anche se

hanno acquistato l’im-mobile non da molto tempo) spese impreviste per regolarizzare ciò che non lo è ancora, come

ad esempio delle planimetrie che non ri-specchiano lo stato attuale dell’immobile, certificati di agibilità, domande in sanato-ria non ancora con permesso in sanatoria e così via.Quanto incide sul mercato immobiliare attualmente la difficoltà all’accesso al credito? Molto anzi moltissimo. Le attuali diffi-coltà da parte di aziende e persone fisi-che all’accesso del credito sono molto

incidenti sia nelle compravendite che nello sviluppo economico in generale. Sicuramente qualche anno fa le conces-sioni del tale credito da parte delle banche era molto agevolato ma non trovo in ciò una giustificazione tale da bloccare total-mente il credito oggi. Sono fiducioso per i prossimi mesi in quanto è stato effettuato

un sostanzioso stanziamento di liquidi-tà alle banche italiane da parte della Bce (Banca centrale europea) e attendo quindi fiducioso anche un sollecito del governo alle medesime banche per accelerare le tempistiche al credito con dei tassi alla portata di tutti per far ripartire i mercati, anche quello immobiliare.

Yuri Condò

Lo scorso sabato 3 marzo, in via Gio-vanni Fontana 51, è stata inaugurata “Officina 51”. “Officina 51” è sia un

luogo di esposizione di opere di pittura, ceramica e di creazioni in generale – com-prende infatti anche opere di riciclo – sia il laboratorio dove prendono forma le opere stesse. Per saperne di più ne parliamo con le titolari - nonché autrici delle creazioni esposte - Adele Pepe e Alina Pawlowska.Adele, come è nata l’idea di aprire “Officina 51”?Siamo due amiche accumunate da una grande passione:quella di creare oggetti e quadri di cui amiamo circondarci. L’idea di aprire “Officina 51” è nata proprio dalla volontà di realizzare queste opere e godercele.Come nasce una vostra opera?Tutto nasce sempre da

un’emozione. da una spontanea natura-lezza nel realizzare pezzi che ci riempio-no di gioia.

Alina, che tipo di forma-zione avete?Entrambe abbiamo per-corso le strade classiche di formazione, come corsi di ceramica di perfeziona-mento e Accademia d’Arte per poi sviluppare uno stile personale.

M.G.C.

L’arte di “Officina 51”

Adele Pepe e Alina Pawlowska

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Un 8 marzo lungo un meseFitto il calendario delle attività della Cgil

Dopo la nevicata imponente che imbiancato i Castelli, è arrivata in anticipo la prima-

vera con tutto il fermento operativo che comporta in natura e nelle attivi-tà umane. I pensionati e gli anziani, per non parlare dei “pensionandi” che sperano di ottenere la meritata pen-sione, sono al centro dell’attenzione politica e mediatica per le tante novità arrivate e in corso di approvazione: perno centrale e sostegno della vita dei loro figli e nipoti oppure dissipa-tori di risorse per il loro futuro. I con-sulenti delle Camere del Lavoro Cgil e gli operatori di accoglienza dello Spi Cgil sono al lavoro per rispondere alle domande delle numerosissime perso-ne che si rivolgono alle nostre sedi.Giovani che cercano e molto spesso hanno perso il lavoro, famiglie che tentano di avere almeno un contributo

di sostegno ad una situazione di disa-gio economico e sociale crescente, an-ziani e pensionati in cerca di certezze.Essere considerati un punto di riferi-mento è motivo di orgoglio per la fi-ducia conquistata e nello stesso tempo ci responsabilizza nel ricercare tutte le occasioni per sostenere e tutelare gli interessi individuali e generali dei nostri iscritti e dei nostri concittadini.Riprenderà a tempo pieno l’attività dei Caaf Cgil per le dichiarazioni dei redditi e per i conteggi della tassazio-ne degli immobili (Imu), oggetto di importanti riforme normative.Quindi un marzo 2012 pieno di novità anche dal punto di vista del genere.“Un 8 Marzo lungo un mese” è un ca-lendario di iniziative organizzato dal Comprensorio Spi Cgil Roma Sud, Pomezia, Castelli, al quale stanno partecipando la Lega Spi Cgil Fra-scati, Marino, Comuni Colli tuscolani come le visite presso Case di riposo per offrire a tutti gli ospiti “Un fiore per un sorriso” e in conclusione la pre-senza della segretaria nazionale dello Spi Cgil Carla Cantone al Convegno “Uno stato sociale inclusivo e di svi-luppo”, che si svolgerà il 30 marzo ad Ariccia – Palazzo Chigi, invitati gra-diti i Sindaci del territorio.

Clementina Calvani (Segretaria generale della Lega Spi Cgil Frascati, Marino, Comuni Colli

Tuscolani)

Clementina Calvani

Federcomated ed Enel han-no sottoscritto

una convenzione per favorire la riqualifi-cazione energetica per gli edifici esi-stenti. In pratica, gli interventi di riqua-lificazione sono incentivati attra-verso i Titoli di Efficienza Ener-getica, meglio conosciuti come “certificati bianchi”.La convenzione ha carattere di eccezionalità, in quanto Enel ri-conosce alla rete dei distributori italiani di materiali edili le qualità professionali e le competenze per essere protagonisti in un settore particolarmente sensibile come quello dell’efficienza energetica e della salvaguardia ambientale. Al progetto, denominato “Amico dell’ambiente”, possono parteci-pare tutti i rivenditori associati alla Federazione che ne faranno esplici-ta richiesta.Tuttavia, per illustrare le modalità di partecipazione, di raccolta re-munerazione dei certificati bian-chi, la Federazione ha organizzato inoccasione di Expoedilizia (Fiera di Roma, 22-25 marzo 2012) uno specifico seminario ripartito in 4 sessioni (due giovedì 22 e due ve-

nerdì 23), nel corso del quale le ditte inte-ressate potranno rice-vere tutte le istruzioni per diventare prota-gonisti della filiera delle costruzioni con grandissimi vantaggi in termini di immagi-

ne professionale ed aziendale, ma anche, ed in misura non seconda-ria, di carattere economico.Il workshop verrà organizzato, come sopra detto, in due giornate ed in 4 sessioni, per consentire ai rivenditori interessati di scegliere tra le varie opzioni quella che riter-ranno più compatibile con le pro-prie esigenzedi presenza in fiera.La partecipazione necessita di una iscrizione preliminare al fine di re-golare il flusso degli interessati e rendere così la formazione proficuaall’obiettivo da raggiungere, che tra l’altro darà diritto di rientrare nel ristretto gruppo dei rivendito-ri che, nell’ambito di Federcoma-ted, costituiranno il “Club amico dell’ambiente”.Nel corso del seminario verrà di-stribuito il materiali didattico con tutte le istruzioni necessarie alla partecipazione attiva al progetto.

Gianluigi Peduto, ingegnere

“Amico dell’ambiente”Workshop a Expoedilizia

Gianluigi Peduto

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano FRASCATI

Una storia di passione a colpi di fiorettoIl Frascati Scherma diventa Centro Federale

Il Frascati Scherma continua a far parlare di se. La società dei Castelli romani da anni in vetta

alle classifiche nazionali e internazio-nali con i suoi atleti di punta che non smentiscono mai la grandezza e l’im-portanza di questa realtà.Nata nel 1954 nell’oratorio della catte-drale, con il tempo e i risultati ottenuti è riuscita ad avere una palestra tutta per se, oggi diventata anche Centro Federale del Fioretto. La società è di-retta dalle sapienti mani del Presidente Paolo Molinari che, dopo aver termi-nato la sua carriera di ottimo fiorettista

si è cimentato prima nell’insegnamen-to poi nella presidenza. La troppa pas-sione e la voglia di rimanere a contatto con quello che è sempre stato il suo mondo lo hanno portato a essere il Pre-sidente di una grande realtà in conti-nuo evolversi. Parlano chiaro i numeri degli atleti iscritti: 200 soci tesserati! I primi risultati arrivano con Stefano Simoncelli, argento a Montreal, oggi direttore tecnico della società. Conti-nuano, poi, negli anni fino ad arrivare a oggi con Ilaria Salvatori e Valerio Aspromonte (atleta dell’anno) can-didati a partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012, ma anche con Marta e Luca Simoncelli, Claudia Caracciolo, Camilla Mancini, Francesco Trani, Stefano Barrera, Daniele Garozzo, Marco Ramacci (oggi tecnico) atleti, questi, del fioretto che negli anni han-no ottenuto molti risultati a livello na-zionale e internazionale e che, grazie a questi risultati, sono riusciti ad entrare nei più prestigiosi gruppi sportivi.Ma la scherma Frascati non è solo fio-retto. Infatti molti nomi di sciabolatori e spadisti si sono imposti nelle classi-fiche internazionali a partire da Andrea Aquili (oggi anche tecnico) per pro-seguire con Livia Stagni, Francesca Buccione, Federico e Alessandro Ric-cardi, Flaminia Prearo, Marco Tricari-co, Luca Iacometti e l’ultimo acquisto della società che arriva dall’Ungheria, argento alle Olimpiadi di Atene Zsolt

Nemcsik che continua a essere un grandissimo atleta ma che da un po’ ha scoperto anche il piacere di insegnare ciò che conosce alla perfezione.Nella spada il nome di Marco Pacifi-co (oggi tecnico) e del suo erede En-rico Meuti per proseguire con Andrea Meuti futura grande promessa.Alla base di tutto questo, un vivaio in continua crescita ed un gruppo di atle-ti del Gran Premio Giovanissimi che faranno parlare sicuramente di loro se-guiti e curati da un gruppo di maestri e istruttori di alto livello.Lo abbiamo già detto, i numeri ed i ri-sultati ottenuti sono talmente tanti che, il Frascati Scherma, non poteva non diventare una grande società.

D.P.

Ilaria Salvatori

Valerio Aspromonte

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

Aeroporto: continuano le polemicheLe dichiarazioni dell’Assessore Mottola sulla scottante questione

Il sedime aeroportuale del “G. B. Pa-stine” di Ciampino appartiene per un 75% al Comune di Roma e per

un 25% al territorio ciampinese. Tutta la parte che interessa la zona commerciale fa capo a Roma; la percentuale del nostro comune riguarda invece l’area a ridosso della via dei Laghi. Alla luce di queste considerazioni non c’è quindi da stupirsi se, l’indotto del secondo scalo aereo del Lazio sulla città che lo ospita, ha ben poco in termini di vantaggi economici per le attività locali; indotti diminuiti ulteriormente nel tempo, da quando so-prattutto è stata istituita una navetta che porta i passeggeri in arrivo a Ciampino direttamente a Roma Termini. Le uniche “eredità” che sembrano essere da sempre prerogativa della città ciampinese sono espresse in termini di inquinamento acu-stico e ambientale. Abbiamo incontrato l’assessore all’Ambiente di Ciampino, Sabatino Mottola, e a lui abbiamo posto delle domande su alcune delle questioni più salienti di questo periodo.Le denunce fatte all’ex Ministro dei Trasporti Matteoli dai sindaci di Ciampino e Marino hanno sortito ef-fetti?In esito alla denuncia penale al Tribuna-le dei Ministri nei confronti del Ministro dei Trasporti dell’epoca Onorevole Mat-teoli è stata aperta un’inchiesta e sono stati anche sentiti i Sindaci di Ciampino e di Marino. Allo stato attuale non è dato di sapere il risultato perché l’inchiesta è ancora aperta ma non è stata notificata alle parti alcun esito. Sul tema, oltre alla denuncia penale al Tribunale dei Mini-

stri, è stata promossa da tutti i soggetti interessati una Conferenza dei Servizi che ha portato al risultato di stabilire qual è il numero di voli e la quantità di rumo-re compatibile con la presenza dell’ae-roporto in un territorio, come quello di Ciampino, a ridosso dello scalo. In man-canza dell’attuazione di quanto stabilito della Conferenza dei Servizi, è stata fatta una diffida ad adempiere nei confronti di Enac e c’è un impegno da parte del Co-mune di Ciampino e di Marino di pro-seguire, in considerazione di una insod-disfacente risposta di Enac alla diffida. Il Comune di Ciampino, unitamente a quello di Marino, si sta attivando per pas-sare da questa diffida a un vero e proprio atto giuridico (ex articolo 700) con cui la Magistratura possa obbligare Enac ad imporre al gestore aeroportuale quanto stabilito dalla Conferenza dei Servizi. Sei anni di proteste da parte dei cittadini. Ad oggi la situazione non è cambiata, anzi, si parla di nuove rotte per le compagnie low-cost. I voli aumenteranno?I voli sono aumentati, con l’insediamento delle compagnie low-cost sull’ae-roporto di Ciampino nel corso degli anni, ed è innega-bile. Da questo picco massimo, però, non ci sono stati ulteriori aumenti. La Ryanair ha incrementato la sua attività acquistan-do gli slot lasciati liberi da EasyJet che, conseguentemente, si è trasferita sullo scalo di Fiumicino, fermo restando che c’è una quantità di voli non compatibile con la situazione effettiva della Comune di Ciampino, che è praticamente affian-cato all’Aeroporto.Arpa Lazio ha sancito che l’aeroporto è fuorilegge e le Asl hanno riconosciu-to che la popolazione si ammala. Come si può essere sordi davanti a tali allar-manti dati di fatto?Arpa Lazio ha effettuato delle misurazio-ni e ha portato il risultato di questo la-voro alla Conferenza dei Servizi e anche alle successive riunioni della Commis-sione aeroportuale. Lo studio S.e.r.a., del 2009, ha evidenziato una causa diretta tra

rumore eccessivo, ipertensione e fasti-dio, ponendo anche un interrogativo sul-le malattie respiratorie ma rimandando a ulteriori indagini. Noi non siamo sordi rispetto a questi dati, forse lo sono coloro che avrebbero dovuto già da tempo adot-tare misure di riduzione del traffico aereo su Ciampino.Da un anno doveva essere pronto lo studio epidemiologico “Samba” sulla salute dei bambini. Cosa sa dirci in merito?Lo studio “Samba” è la prosecuzione di un lavoro già fatto dal S.e.r.a., che è stato recepito all’interno della Conferenza dei Servizi. È stato avviato più di un anno fa ed è stato richiesto dalla Regione Lazio tramite l’Agenzia di Sanità Pubblica che, a sua volta, ha dato incarico di effettuare queste rilevazione alla Asl RmE, la quale

ha provveduto a raccogliere i dati. Attualmente, da informazioni

ricevute da questa struttura,

è risultato che la ricerca è in fase di ela-borazione, ossia hanno acquisito il data-base dei dati raccolti che ora però vanno elaborati per poi poter dare un risultato. Allo stato attuale, quindi, siamo in attesa e, appena ci comunicheranno l’esito, lo renderemo pubblico.I lavori per il potenziamento della pi-sta aerea stanno andando avanti. Ma se l’obiettivo deve essere quello di ri-durre i voli sullo scalo ciampinese che senso hanno oggi questi lavori?Non so dove è stata desunta la conside-razione su questi lavori che presumibil-mente servono ad incrementare l’ope-ratività dello scalo. Al momento questo scalo ha una sola pista, che è la pista 15. Presumo che siano lavori manutentivi. È chiaro comunque che AdR ha fatto sape-re, attraverso dei comunicati stampa, che c’era questa ipotesi di sviluppo dell’ae-

roporto e successivamente il trasferimen-to dei voli “Low Cost” presso un nuovo aeroscalo, che presumibilmente dovreb-be essere Viterbo. Comunque ribadisco che, se questi lavori si stanno effettuan-do, non è di nostra competenza andare a verificare come si interviene sulla pista dell’aeroporto ma, di contro, dell’Ente Vigilante Enac e del gestore AdR. Enac è un soggetto pubblico vigilato dal Mi-nistero dei Trasporti e AdR invece è una società di capitale privato che ha come scopo quello di produrre utili, insomma dovrebbe essere il soggetto controllato, ed Enac il soggetto controllante. A volte però si ha l’impressione che la cosa non sia poi così palese.Come ci si può muovere secondo lei per fare qualcosa di concreto per ri-durre i pesanti attacchi in termini am-bientali e acustici sul nostro territorio?Io credo che ci si debba muovere in più direzioni, come abbiamo fatto fino ad ora. Occorre soprattutto la mobilitazione dei cittadini, che devono continuare nel-

la loro attività di contrasto e di stimo-

lo alle Istituzioni, così come fa il Comitato per la Riduzione

dell’Impatto Ambientale dell’aero-porto. Le Istituzioni devono fare la loro parte facendosi carico di queste proble-matiche in tutte le sedi opportune. È an-che vero che, finché non ci sarà un esito giudizio favorevole della Magistratura e finché le amministrazioni pubbliche so-vraordinate ad Enac non faranno la loro parte, noi faremo in modo di continuare a chiedere il rispetto degli esiti della Con-ferenza ed a essere sempre presenti sul problema per cercare di arrivare ad una soluzione. Non dobbiamo abbandonare questa lotta e perseverare su questa stra-da. Sappiamo che il percorso della Giu-stizia è lungo, ma se siamo determinati a proseguire su questa strada prima o poi arriveranno anche i risultati. Di questo sono convinto.

Valeria Manzottu http://comitatoaeroportociampino.wor-dpress.com

Sabatino Mottola

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I c o m m e n t i

CIAMPINO

«Rischiamo di finire in mezzo a una strada»Case ministeriali in vendita. La preoccupazione degli inquilini

È da qualche tempo che diverse fami-glie residenti in

alloggi di proprietà del Ministero della Difesa, in via Mura dei Francesi 195, hanno ricevuto una lettera con la quale si chiede loro di acquistare la casa in cui vivono in affitto ormai da decenni. Gli inquilini, composti in gran parte da anziani e famiglie monoreddi-to, sostengono che il prezzo richiesto sia troppo elevato, vista anche l’impossibi-lità, per età e situazione economica, di poter accendere un mutuo. Per saperne di più, ne parliamo con Vincenzo Man-narino, uno dei primi residenti a riceve-re l’avviso di acquisto. Mannarino, oltre a essere particolarmente ferrato nella materia, è uno degli affittuari che si sta maggiormente attivando per trovare una soluzione accessibile a tutti.Ci può fare un breve riassunto della situazione?Queste case sono state ultimate nel 1978 e poi abitate in due diverse ondate, la pri-ma nel 1980 e la seconda nel 1982. Dopo sei anni il titolo scadeva, ma ci hanno autorizzato a continuare ad abitare. Poi, nel 1995, con la legge n. 724, per i “sine titulo” – cioè per la maggior parte dei residenti - il fitto da sociale è diventato un equo canone adeguato in base al red-dito. Inoltre, a chi possedeva una casa di proprietà su tutto territorio nazionale, ve-niva addebitato un 20% in più e per chi superava una certa soglia di reddito c’era addirittura un aumento del 50%. E non è finita qui.Poi cos’è successo?Nel 2010 la legge n. 66 ha stabilito un nuovo canone per il 2011 che ha compor-tato un aumento fino al 140% per tutti.

Per quanto riguarda invece le vendite, con il d.p.r. n. 90 del 15 marzo 2010, è stato stabilito un ulteriore aumento, per i “sine titu-lo”, di 200 euro mensili da sommare al reddito di ogni nucleo familiare. In questo modo ci hanno penalizzato due volte, anche perché è

sulla base di questo reddito che sarà cal-colato lo sconto sul prezzo definitivo. In definitiva, quanto verrebbero a co-stare gli alloggi?A noi hanno chiesto tra 230 e i 330 mila euro. Prezzi questi che se a prima vista possono sembrare accessibili, in realtà fanno riferimento a edifici vecchi di più di trent’anni, che non sono mai stati ri-strutturati, su cui dovremmo spendere altre cifre considerevoli: tutti gli impianti sono ormai vecchi, qualcuno nemmeno a norma.Le case del comprensorio sono tutte in vendita?No, la richiesta tocca solo quella del-la Marina e non quelle dell’Esercito e dell’Aeronautica e non tutti hanno ancora ricevuto la richiesta di acquisto. Comun-que noi siamo quasi tutte persone di una certa età, ci sono anche quattro o cinque vedove. Quasi tutti i nostri figli hanno un lavoro a tempo determinato, quindi ne-anche loro possono accendere un mutuo per noi.Quante sono le famiglie che dovrebbe-ro provvedere all’acquisto della casa?In tutto sono 129 abitazioni, di cui una quarantina occupate da giovani con il “ti-tolo” che quindi non avranno problemi ad acquistare l’alloggio, ma le rimanenti 80 finiranno – finiremo - in mezzo alla strada. Inoltre c’è anche il fatto che per il piazza-le della palazzina 10 che nella planimetria

del Comune è vincolato a parcheggio – in-fatti adesso ci sono 32 posti auto – circo-lano delle voci che verrà svenduto come semplice cortile, lasciando sprovvisti di parcheggio quegli appartamenti e causan-do un minore introito per lo Stato.Come vi state muovendo?Ci stiamo organizzando come stanno fa-cendo anche gli inquilini di altri alloggi come i nostri e che si trovano nella nostra stessa situazione, verificando cioè la re-golarità sia delle modalità dell’affitto che della vendita con degli avvocati che han-no avviato dei ricorsi. In tutta Italia sono

circa 2030 gli alloggi messi in vendita a queste condizioni. In questa situazione, gli unici inquili-ni che possono acquistare sono quelli che sono stati, o sono tuttora, destinati all’estero e non hanno lasciato l’alloggio come era previsto.L’Amministrazione sta facendo abba-stanza secondo lei?L’Amministrazione si è mossa sin da su-bito. Però temiamo tutti che non sia suf-ficiente: la casa è un bene primario e noi non possiamo correre il rischio di rima-nere senza.

Renato AlbanoTra le altre cose, in questo modo è stata creata una disparità tra cittadini perché le case situate proprio sull’altro lato della strada e acquisite dal Comune di Roma, sono state classificate come categoria A3, cioè popolare - e in-fatti i condomini di quelle case qualche anno fa le hanno tutti riscattate - mentre le nostre, che sono identiche in tutto e per tutto, sono state classificate come categoria A2, quindi residenziali, con no-tevole aggravio di prezzo.

Vincenzo NuzzoNon si rendono conto che stanno creando uno stato di grande agitazione in persone di una certa età. An-che perché non ab-biamo alternative: se avessi un’alternativa, sarei già andato via.

Come possono pensare che alla nostra età riusciamo ad accendere un mutuo?

Vito PronteraIn questa faccenda siamo tutti determinati e uniti, anche chi potrà restare infatti manife-sterà a fianco di tutti gli altri. Anche perché qualora riuscissimo ad accendere un mutuo, la rata sarebbe talmente alta che non avremmo più i sol-di per mangiare, dovremmo chiudere la cucina.

AntonellaPer noi giovani è sicu-ramente un buon in-vestimento. Ciampino è una cittadina carina, confortevole e dotata di tutti i servizi. Il pro-blema è per le persone anziane, e ce ne sono molte, che non possono accedere al mutuo e non hanno alternative.

I l p a r e r e d e l l ’ A s s e s s o r e S i s t i

Riguardo alla vendita degli alloggi del Ministero della Difesa in via Mura dei Francesi, che potrebbe in qualche

modo aggravare l’emergenza abitativa a Ciampino, abbiamo rivolto qualche domanda all’assessore alla Casa, Gabriella Sisti.L’Amministrazione comunale intende svolgere un ruolo attivo in questa vi-cenda?Un’Amministrazione Comunale che si ri-spetti non può non ascoltare le istanze e le problematiche di centinaia di nuclei familiari residenti sul proprio territorio che hanno ser-vito per anni con decoro e dignità lo Stato Italiano; lo stesso Stato che oggi ha inviato le lettere per procedere alle alienazioni degli im-mobili di proprietà del Ministero della Difesa.Gli interessati si sono già rivolti a voi

ufficialmente per ottenere un soste-gno? In che modo?Si sono rivolti a noi già due anni fa per la problematica degli aumenti dei canoni di lo-cazione gravati da copiose indennità di oc-cupazione, rendendo così la locazione non sostenibile per il costo.Cosa ha fatto finora l’Amministrazio-ne?Abbiamo partecipato a numerose riunio-ni anche con il Comune di Roma, poiché il problema delle vendite delle case militari non riguarda solo Ciampino ma anche l’Ammini-strazione Capitolina. La nostra amministra-zione ha sollevato il problema dell’età, delle condizioni di salute ed economiche di nume-rose famiglie che non riescono ad accedere ai mutui per l’acquisto poiché tutti gli Istituti di

Credito non permettono l’ac-cesso a soggetti che abbiano un’età avanzata. L’Ammini-strazione si è rivolta a tutte le sedi politiche: abbiamo scritto al Presidente Napolitano, al Presidente Monti, al Ministro della Difesa, a tutti i Ministri, al Presidente Polverini, al Pre-sidente Zingaretti, al Presidente dell’Anci. Ci ha risposto la Presidenza della Repubblica, manifestandoci la sensibilità al problema e comunicandoci che avrebbe attenzionato il Ministro della Difesa. Nel frattempo abbiamo incontrato la Presidenza della Provincia e il Ministero della Difesa manifestando tutta la nostra preoccupazione per queste famiglie a cui l’accesso al credito o non è permesso o solamente in parte. Abbiamo invece incontra-to il Direttore Generale dell’ex Inpdap con il quale stiamo predisponendo ulteriori incontri per l’emissione, per gli aventi diritto, di mu-tui a tasso agevolato. Nel frattempo ci pre-

me ricordare che la Regione Lazio e la Provincia di Roma sono ai primi posti in Italia per numero di sfratti e non possiamo permettere che ul-teriori famiglie perdano la loro abitazione. Siamo a difesa del diritto alla casa, ricordando anche che l’Italia è carente di

politiche abitative vere e poco risponde alle risoluzioni indicate dalla Commissione Euro-pea a riguardo.Quali saranno le vostre prossime mos-se?Il Capogruppo dell’Udc Elio Addessi, lo scorso mercoledì 14 marzo ha presentato in consi-glio una mozione urgente per portare all’at-tenzione della cittadinanza l’annosa proble-matica, sensibilizzando il sindaco e la giunta a programmare a brevissimo un consiglio comunale aperto a cui saranno invitati il Pre-sidente Polverini, Presidente Zingaretti, Mini-stro della Difesa, i Sindacati degli Inquilini.

Vincenzo Mannarino

Gabriella Sisti

«Difenderemo il diritto alla casa»

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

Ridimensionamento scolasticoAccettata la proroga di un anno. Intervista all’Assessore Anna Rita Fraioli

Questione del dimensiona-mento scolastico, parte seconda. Eravamo rima-

sti alla richiesta di proroga avan-zata dal Comune di Ciampino alla Provincia di Roma, in riferimento all'attuazione della legge riguar-dante la riorganizzazione della rete scolastica. La scadenza era stata fissata al 22 ottobre 2011 e, in mancanza di proposte da parte del Comune interessato, il rischio era quello di far decidere ad altre Istituzioni, esterne ed estranee alle problematiche del territorio, sul futuro dei giovani stu-denti ciampinesi. L'assessorato alla Pubblica Istruzione, nella persona dell'avvocato Anna Rita Fraioli, in seguito a vari confronti con dirigenti scolastici e parti sociali interessate, aveva stilato una lista di tre proposte che avrebbero ridisegnato la rete scolastica locale. La novità è che la Regione Lazio ha accolto la proro-

ga di un anno per attuare la legge sulla riorganizzazione della rete scolastica, accettando la prima proposta formulata dalla Giunta comunale con deliberazione nu-mero 170. La proposta in questio-ne prevede l'attribuzione formale di una parte dell'istituto Umberto Nobile al 1° circolo didattico e un'altra parte al 2° circolo, arri-vando così alla costituzione di due istituti comprensivi aventi ognuno un numero di alunni di circa 1200 studenti. Il terzo istitu-

to, già comprensivo, è quello costituito dalla Leonardo Da Vinci, al quale verrebbe ceduta la scuola elementare Paola Sarro, per raggiungere il numero di studenti ne-cessario. Ricordiamo infatti che la con la Deliberazione numero 377 del 2 settembre 2011 della Regione Lazio sulla programmazione della rete scolastica, per l’anno 2012-2013, gli istituti comprensivi, per acquisire l’au-

tonomia, devono avere di norma almeno 1000 alunni. Assessore Fraioli, la prima proposta accettata dalla Regione Lazio cosa prevede esattamente?La proposta accettata dalla Regione riguarda l’attribu-zione formale di parte della Umberto Nobile all’istituto comprensivo che farà capo alla Martin Luther King (ex 2° circolo didattico), insieme alla scuola Sabin e alla T. Rossi.L’altra parte dell’Umberto Nobile andrà a comporre il secondo nuovo comprensivo insieme alla scuola Bache-let, alla Volpicelli e alla Rodari. La Sarro, dal 2° circolo, verrà ceduta alla Leonardo Da Vinci, già istituto com-prensivo, con un numero di studenti ad oggi inferiore ai mille. In questo modo raggiungeremo 3 istituti da 1250 studenti ciascuno perché la legge prevede che questo tipo di strutture non debbano avere meno di 1000 alun-ni. Attualmente abbiamo circa 3700 alunni nelle scuole oggetto di questa riforma. Abbiamo formulato tre pro-poste, in ordine di priorità e subordinate l’una all’altra. Ci tengo a precisare che non è affatto vero, come ho letto su alcuni giornali, che abbiamo demandato la legge ad altri organi. Anzi, è proprio per non correre questo rischio che le abbiamo formulate.Si è parlato di un atto della Provincia che prevede-va per Ciampino la costituzione di una fantomatica nuova scuola. Può darci delle delucidazioni in me-rito?La Provincia ha approvato la prima proposta. La Re-gione, d’ufficio, ossia l’Assessorato alla Pubblica Istru-zione, ha avanzato una sua ipotesi su una scuola che in realtà non esiste. Sono stata più volte in Regione con il Sindaco Simone Lupi, a far presente che con questa loro proposta stavano andando oltre le norme e oltre le nostre specifiche azioni. La legge prevede che, nell’elaborare il piano di ridimensionamento scolastico, è necessario attenersi alle strutture scolastiche già esistenti sul terri-torio. A questo punto la Regione Lazio ci ha concesso la proroga. Ci tengo a precisare che questa ipotesi su una nuova fantomatica scuola, questa proposta avanzata dal-la Regione, è stata indipendente da noi e indipendente dalla Provincia.Cosa ne pensa di questa Legge riguardante il ridi-mensionamento scolastico?Non possiamo non adeguarci alle norme; adeguarci alla norma vuol dire non rimanere indietro rispetto all’offer-ta formativa. L’obiettivo è quello di formare tre istituti comprensivi di almeno 1250 alunni ciascuno. La legge ne prevede 1000, ma è meglio averne di più, nel caso di una diminuzione del numero di alunni durante l’anno. La ritengo una proposta utile e funzionale ad una mi-gliore offerta scolastica.Si potrebbe, durante questo anno di proroga, even-tualmente modificare la proposta accettata dalla Re-gione?Se non si può intervenire sull’edilizia scolastica sarà difficile trovare altre soluzioni. Noi auspichiamo di po-ter condividere la scelta con tutta la comunità. La prima proposta formulata rappresenta il 75% della popolazio-ne scolastica presente sul territorio. Il problema circa un’eventuale nuova proposta, come le dicevo, riguarda l’edilizia scolastica.Cosa comporta concretamente questa proroga?Quest’anno di proroga ci consente di riaprire una con-certazione con tutte le parti interessate per valutare bene ogni aspetto e se necessario modificarne e rivederne al-cuni passaggi. Siamo aperti ad ascoltare le esigenze di tutte le parti coinvolte perché questa è e deve essere una decisione di tutta la collettività.

Valeria Manzottu

Anna Rita Fraioli

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ilCorriere Tuscolano CIAMPINO marzo 2012

Centro Orientamento lavoroAperto lo sportello per i disoccupati

Lo scorso martedì 13 il Comune di Ciampino, Assessorato allo Sviluppo Economico e all'Occu-

pazione, ha presentato in una conferen-za stampa il Centro di Orientamento al Lavoro. Ottenuto il progetto di finanzia-mento, messo a disposizione dal Dipar-timento dei Servizi per la formazione, il lavoro e la promozione della qualità del-la vita, Politiche del lavoro e Servizi per l'Impiego della Provincia di Roma, apre il Col Ciampino. Il nuovo sportello, col-locato presso l'Urp e aperto al pubblico ogni martedì e giovedì, dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 17.00, svolgerà le principali funzioni di supporto al lavoro, in sinergia con tutta la rete integrata dei Servizi per l’Impiego (Spi) ed in stretta collaborazione con il Centro per l'Im-piego Territoriale di Frascati e di Mari-no. Presso il Col sarà possibile ricevere informazioni e orientamento su lavoro e formazione, borse di studio e concorsi, offerte di lavoro, stage e tirocini, assi-stenza nella stesura del curriculum vitae e della lettera di presentazione, consulen-ze di orientamento formativo e professio-

nale, per accompagnare nella scelta del percorso formativo e lavorativo studenti in uscita dall'obbligo scolastico, disoccu-pati e coloro che sono in cerca di prima occupazione. «Accoglienza, supporto, informazione: le tre parole chiave per il corretto svolgimento delle attività fonda-mentali del Col – ha dichiarato il Sindaco di Ciampino, Simone Lupi – Vista l'as-senza di un Centro per l'impiego sul ter-ritorio, un Centro importante per la Città, per suo il ruolo di mediatore tra le esi-genze degli utenti e le opportunità reali. Dalla compilazione di un curriculum, a suggerimenti sull'ipotesi di trovare occu-pazione all'estero o colloqui individuali e collettivi per la realizzazione di un pro-getto professionale. Credo sia indispen-sabile offrire un piccolo spazio di servizi utili a chi vuole orientarsi in un mercato del lavoro sempre più complesso ed ar-ticolato».«Un ringraziamento all'Assessorato alle Politiche del Lavoro e della Formazione della Provincia di Roma, - ha dichiarato Emanuela Gentile, Assessore allo Svi-luppo Economico e all'Occupazione, - e alla società di consulenza Ovale S.r.l., per averci dato la possibilità di aprire uno sportello che vuole essere una prio-rità dell'azione amministrativa. Un aiuto all'orientamento e all'inserimento nel mondo del lavoro e della formazione pro-fessionale, rivolto ai giovani e non solo, con l'augurio che il Centro Orientamento al Lavoro di Ciampino possa diventare un punto di riferimento per la Città».

Per le giovani impreseLa Provincia di Roma stanzia 3 milioni di euro

Lo scorso venerdì 2 marzo Pro-vincia Attiva e Unicredit S.p.a. hanno presentato alla cittadi-

nanza l’avviso pubblico per la capi-talizzazione e l’accesso al credito di imprese nel territorio provinciale.Il bando della Provincia di Roma con-sentirà di finanziare l’imprenditoria giovanile, e dunque iniziative “in-novative” delle imprese costituite da meno di 18 mesi e in cui la maggio-ranza del capitale sociale sia detenuto da giovani in età compresa tra i 18 ed i 35 anni, attraverso il fondo di tre mi-lioni di euro.Nel corso dell’incontro, tenutosi pres-so la Sala Consiliare di Ciampino, il tecnico di Provinciattiva, Andrea Mila-na, e il Dirigente di Unicredit, Roberto Del Giudice, hanno illustrato i conte-nuti dell’avviso pubblico e le modalità di presentazione delle domande per l’accesso al credito delle Imprese nella Provincia di Roma. L’Assessore alle

Attività Produttive, Emanuela Genti-le, a nome del Sindaco di Ciampino, Simone Lupi, e di tutta l’Amministra-zione, ha rivolto «un ringraziamento alla Provincia di Roma, ed in partico-lare a Provincia Attiva e a Unicredit per aver sottoposto alla cittadinanza un’iniziativa come questa importante per l’imprenditoria, soprattutto giova-nile, per il respiro e la fiducia che offre alle imprese e a sostegno dei progetti e delle idee innovative del territorio». Si ricorda che le domande potranno essere inviate tramite Pec all’indirizzo [email protected] utilizzando un’apposito sistema infor-matico di redazione, entro e non oltre Lunedì 9 aprile 2012.Per ulteriori informazioni o per con-socere gli altri quattro bandi della Provincia di Roma dedicati alle gio-vani imprese, è attivo il Numero Ver-de 800.896953, oppure visitare il sito www.provincia.roma.it.

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano ALBANO

«Il Pd è il faro della maggioranza»La crisi politica vista dal segretario comunale del Pd Alessio Colini

di alcuni esponenti della nostra stessa maggioranza. Una richiesta più che le-gittima che abbiamo tutti accolto con grande serenità e con spirito costrutti-vo. Da parte nostra c’è tutta la volontà a confrontarci e stilare una road map a medio termine. Troverà la porta chiu-

sa invece qualsiasi logica strumentale motivata esclusivamente ad ottenere una poltrona o una delega in più» chia-risce il segretario democratico.Proprio il ruolo del Partito Democra-tico sarà determinante per rilanciare l’azione di governo negli ultimi mesi infossata sulla situazione delle munici-palizzate e il ritardo nella partenza del-la raccolta differenziata, solo per citare alcune criticità: «Il Partito Democrati-co è chiamato ad essere il faro di que-sta maggioranza, il riferimento per gli altri partiti che compongono la mag-gioranza – dice Colini - Insieme ab-biamo il dovere di dare nuovo impulso all’azione di governo. Siamo pronti a farci garanti di cose che realizzeremo a breve termine per dimostrare la nostra volontà a costruire, insieme, il futuro della nostra città. Ma come ho già detto in precedenza esprimere la propria di-

sponibilità non signifi-ca cedere invece a chi ne fa solo un discorso di nomine». Proprio in questa prospettiva il Partito Democratico a metà marzo ha organizzato una conferenza pro-grammatica, una tre giorni di dibattito e condivisione: «Con-fronto e condivisione sono state le parole che ho sentito più di altre in questo periodo. Il fatto è che poi bisogna tradurre nel concreto queste volontà: da qui la necessità di incon-trarsi e ritornare a discutere, nei nostri circoli con i nostri iscritti. La conferen-za programmatica sarà l’occasione per fare il punto della situazione politica e

tracciare le linee guida per questa nuo-va fase amministrativa. La conferenza che abbiamo organizzato rappresenta il contributo concreto del Pd alla fase politica che si è aperta» ha concluso Colini.

Francesca Ragno

Alessio Colini

Il futuro dell’inceneritoreAncora un mese per conoscere la sentenza

Si dovranno aspettare ancora 30 giorni per conoscere il destino dell'impianto di termovalorizza-

zione di Albano che dovrebbe sorgere nell'attuale discarica di Roncigliano. Lo scorso 28 febbraio nell'udienza di merito del Consiglio di Stato a sor-presa c'è stato un acceso dibattimento richiesto dal legale di Manlio Cerroni che per la prima volta, in assenza dei colleghi rappresentanti di Acea e Ama ha richiesto di presentare le sue rispo-ste alle deduzioni dei comitati cittadi-ni. Daniele Castri, referente legale del comitato “No Inc” ha descritto così l'udienza davanti ai giudici di massi-ma istanza amministrativa: «Diverse, da parte nostra, le eccezioni sollevate: l'assenza d'una regolare gara d'appal-to by-passata con un decreto di pub-blica utilità per l'assegnazione diretta dell'incarico; l'uso improprio, vietato dalla Ue, di fondi pubblici destinati ad energie verdi e rinnovabili; la na-tura di prototipo industriale (il primo gassificatore al mondo raffreddato ad aria!?) dell'impianto di incenerimento; i pareri di totale contrarietà della Asl Rm-H e ai relativi dati epidemiologici

(un vero caso, permettetemi, di buona sanità!!); i recenti sversamenti di liquido assi-milabile a percolato di di-scarica diluiti nelle piogge stagionali nel fosso di Valle Caia, fosso adiacente i locali vigneti ed abitazioni civili; l'inquinamento, certifica-to recentemente dall'Arpa Lazio, della falda acquifera sottostante la discarica di

Roncigliano». Del tutto particolare la risposta dei legali di Manlio Cerroni a queste eccezioni sollevate dai riccor-renti, come riferito da Castri: «Ma, secondo voi, a eccezioni relative, in buona sostanza, al diritto dei cittadini alla salute e a un ambiente salubre, in-dipendenti, ovviamente, dalla pessima politica dell'emergenza, si può rispon-dere che i singoli cittadini ricorrenti non sono legittimati a difendere, da soli, i propri interessi, poiché delegate a farlo sono le istituzioni rappresen-tative che essi eleggono a tal fine?! Credetemi, ieri è successo!» Ora co-noscere il contenuto della sentenza definitiva emessa dalla V sezione del Consiglio di Stato si dovrà aspettare la pubblicazione prevista tra un mese per la fine di aprile. Intanto continuano le assemblee di sensibilizzazione del Co-mitato “No inc” che ha promosso una campagna di raccolta fondi per presen-tare il ricorso al Tar contro il collaudo del settimo invaso della discarica, per-ché non si combatte solo contro l’ince-neritore, ma per la tutela della salute e dell’ambiente.

Francesca Ragno

Forum Castelli RomaniParte il tour delle presentazioni

Si svolgerà ad Albano dall’8 al 10 giugno prossimi il Forum per i Castelli Romani: una tre

giorni di incontri, presentazioni, con-divisioni di idee e progetti per la tutela della valorizzazione del territorio. Un grande “contenitore” aperto a citta-dini, associazioni, imprese e a chiun-que voglia impegnarsi per migliorare la qualità della vita in un’area abitata da quasi 300mila persone distribuite in 18 Comuni. Adorganizzare la ma-nifestazione è Salviamo I Castelli Romani (Scr), associazione apartitica e senza fini di lucro, che si propone di promuovere la valorizzazione e la tutela del territorio dei Castelli Ro-mani, inteso come patrimonio di tutti e bene comune, attraverso la realiz-zazione di una Rete – il “Forum per i Castelli Romani”, appunto – che, dal basso, in un contesto libero da appartenenze, barriere ideologiche e personalismi abbia l’obiettivo pri-mario di coinvolgere cittadini e forze sociali nell’attivare la partecipazione democratica. A giugno 2011 è stato organizzato il primo “Forum per i Castelli Romani” a Palazzo Chigi di Ariccia, concepito come una tre giorni di incontri, di-battiti e scambi di esperienze relative al futuro dell’area. All’evento hanno partecipato circa 500 persone, tra cit-tadini, rappresentanti di associazioni e comitati territoriali, artisti, esponenti del mondo accademico, delle istitu-zioni e del mondo imprenditoriale. Da questi incontri hanno preso forma e sono partiti alcuni progetti, altri si

stanno definendo in questi mesi. Si è quindi deciso che il Forum diventasse un appuntamento annuale, da svolger-si di volta in volta in un diverso Co-mune della zona interessata, in modo da diffondere questa esperienza sul territorio e allargare la rete di contatti tra cittadini, associazioni, istituzioni e imprese locali. Questo è al momento il calendario de-gli incontri di presentazione del Forum 2012 (le date verranno di volta in volta confermate e potrebbero aggiungersi anche altri appuntamenti):

- Rocca di Papa: 29 marzo ore 17,30 - Sala Consiliare;

- Ariccia: 30 marzo ore 18,30 – Casa delle Associazioni;

- Albano: 2 aprile ore 17,30– Palaz-zina Vespignani;

- Rocca Priora: 12 aprile ore 16,30 — Comunità Montana;

- Velletri: 13 aprile ore 17,30 — Vil-la Bernabei;

- Lanuvio: 18 aprile ore 17,30 – Bi-blioteca Comunale;

- Marino: 20 aprile ore 19,30 — Ass.ne Punto a Capo (Via Antonio Fratti, 19 — piazza Matteotti);

- Nemi: 28 aprile ore 17,00 - Giar-dino di Diana.

Il programma dell’edizione 2012 è aper-to ai contributi di chiunque voglia con-dividere esperienze, idee, progetti e gli strumenti per realizzarli. Un punto di incontro, di arrivo e di partenza per le tante anime e potenzialità di un territorio ricchissimo di storia, cultura e bellezza.

Francesca Marrucci

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano ALBANO

Lavoro “Campeggio”L’intervento del vescovo Marcello Semeraro

È interessante, davvero, l’ac-cumulo di termini e meta-fore che da qualche tempo

aggettivano il sostantivo “lavoro”. Può essere “fisso”, o “precario”, o “flessibile”…. Da qualche tempo c’è pure il lavoro “sodato”. Nulla a che fare con biblico cammino di libera-zione dalla schiavitù dell’Egitto. Al contrario! Come acutamente annota Giorgio Triani, sociologo veronese,

il disastro semantico, tanto diffuso nel lin-guaggio quotidiano, diventa, nel caso del lavoro, addirittura tragico. Due le ragio-ni: l’allargamento del mercato mondiale con-duce a una scomparsa del lavoro; lo stesso, a motivo della sua crescente “scarsità”, rischia di trasformarsi da diritto in “bisogno” alla merce di un’implacabile valorizzazione. Alla metafora ha fatto ricorso, rifacendo-si a Zygmunt Barman, pure il Presi-dente della Cei utilizzando l’espres-sione “lavoro campeggio”. È tale in effetti quando “si va dove momen-taneamente l’industria sta meglio come se l’altro non esistesse. E per l’altro è in primo luogo da intender-si proprio il lavoratore”. Qui c’è il nodo. Lo costatiamo amaramente anche sul nostro territorio. Penso alla Sigma Tau di Pomezia, uno dei più importanti gruppi farmaceutici italiani che, solido sino a pochi mesi or sono, vede oggi in serio rischio centinaia di posti di lavoro. Nell’en-ciclica Caritas in veritate il Papa ha scritto che “il primo capitale da sal-vaguardare e valorizzare è l’uomo, la persona, nella sua integrità” (n.

25). è un criterio fon-damentale. Commenta Paolo Nusiner, diretto-re generale di Avveni-re: “Nel suo compito l’imprenditore e il di-rigente devono sempre chiedersi se ogni loro azione sia al servizio dello sviluppo integra-le della persona e, in coscienza, rispondersi onestamente”. Non è

facile, lo si sa. Sono molte, infatti, le ragioni per cui la vita di un’azien-da attraversa momenti di difficoltà. Nella crisi, però, occorre avere ben fermi alcuni valori. Nel Compendio

della dottrina sociale della Chiesa è spiegato che “la dimensione sogget-tiva del lavoro deve avere la premi-nenza su quella oggettiva, perché è quella dell’uomo stesso che compie il lavoro, determinandone la qualità e il valore più alto”.

Marcello Semeraro, vescovo

L’Articolo 18 sembra aver pre-so il sopravvento nei temi di discussione e di confronto.

Forse si dà enfasi eccessiva al dibat-tere su modalità di licenziamento soprattutto in presenza di molti che il lavoro dal quale poter essere licen-ziati non ce l’hanno. In prosecuzione di alcune riflessioni sulla crisi attuale e su un lavoro che, quando c’è, sembra essere sempre più espressione di una globalizzazione che ha reso liquida la società, l’amore, la vita stessa, come cita il Professor Zygmund Baumann, il “lavoro liquido” è provvisorio e tran-seunte come un campeggio. Si pubblica nuovamente, in versione integrale, quanto pubblicato nell’edi-toriale di marzo del mensile “Mille Strade” della Diocesi di Albano dal Vescovo Monsignor Marcello Semera-ro. Questo Giornale seguirà con atten-zione e approfondirà questo tema.

Antonella Rotondi

Mons. Marcello Semeraro

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano ALBANO

All’Ovale colori e musicaLa mostra personale della pittrice Sonia De Nicola

Sabato 31 marzo alle ore 17.30 sarà inaugurata preso l’Ovale di via San Francesco 3 la mostra personale

della pittrice Sonia De Nicola dal titolo “Colori e Musica. Quando le vibrazioni diventano ritmo i colori si trasformano in poesia”. Il vernissage sarà infatti accom-pagnato da un concerto che inizierà alle 19.30, cui seguirà un rinfresco. I dipinti saranno esposti fino al 7 aprile. Per sa-perne di più di questo particolare evento culturale ne parliamo con uno dei titolari dell’Ovale, Roberto Lanciotti.Come mai avete organizzato un even-to simile?In realtà non è la prima volta. Lo scorso maggio abbiamo già organizzato un’al-tra mostra personale, quella della pittri-ce Olimpia Mazzei. Questa esposizione

era collegata alla presentazione di due libri, “Izo” e “Cargo Vita” di Pascal De Duve (1964 – 1993), un autore belga di lingua francofona che alla fine degli anni Ottanta ha riscosso molto succes-so in Francia. Anche in quell’occasione l’evento è stato accompagnato da mu-siche e proiezioni che hanno fatto da sfondo alla lettura e all’interpretazione di alcuni brani da parte di Jean-Marie Pouget e Daniele Cenci che ci hanno aiutato nella realizzazione dell’even-to. Jean-Marie infatti, oltre a essere il traduttore e l’editore in Italia di questi due libri, ha curato nei minimi dettagli la presentazione, rendendola particolar-mente coinvolgente. Visto il successo di questa manifestazione – il locale era strapieno - abbiamo deciso di replicare.

Abbiamo sentito che c’è bisogno di cultura, che tra le persone c’è un forte de-siderio di spettacoli coin-volgenti.Cosa offrirete questa volta?Dopo l’inaugurazione della mostra della pittrice di Albano Sonia De Nico-la, seguirà un concerto dal vivo suonato da un gruppo formato da sei ele-

menti: oltre che da me alla batteria, ci saranno Cristiano Gargioli alla chitarra, Gabriele Spedicato alla tastiera, Gian-luigi Sebastiani al basso e due voci so-liste, quelle di Marina Maran e Silvio Favari: il gruppo si è costituito per que-sto evento e ancora non ha un nome. A seguire, per chi vorrà rimanere con noi sarà offerto un rinfresco. Inoltre tutti i quadri saranno corredati – è proprio il caso di dirlo – da frammenti, da brevi frasi che descrivono l’opera, ispirati dalla creatività di Maurizio Cardona.

Che musica proporrete?Un po’ di tutto. Dal jazz blues al rock, alla musica brasiliana.Un programma interessante. Cos’al-tro caratterizza la vostra attività?Il fatto che ci piace avere le persone vi-cino, altro motivo per cui organizziamo questi eventi; che ci confrontiamo con loro per tutte le cose che proponiamo, siano cornici o semplici complementi d’arredo, per renderle più consone al loro modo di essere.

M.G.C.

Maurizio Cardona e Roberto Lanciotti

C o s ’ è l ’ O v a l e

L’Ovale è un locale molto particola-re. Nato come negozio di cornici, vi si può trovare tutto quello che a

queste è collegato: stampe antiche, com-plementi d’arredo originali, quadri, mosaici nonché prodotti di nicchia come due tomi della Bibbia dell’800 illustrati da Gustave Dorè. Ma non è solo questo: è più che altro un luogo dove l’arte, in tutte le sue mani-festazioni, è palpabile, anche nei minimi dettagli e sempre in stretto contatto con il territorio. Maurizio Cardona, socio di Rober-to, ci racconta come e perché nasce l’Ovale.Quanto tempo è che avete aperto?A maggio sarà un anno. Prima di aprire questo locale con Roberto abbiamo vissuto un periodo di “sana” disoccupazione. Dopo essere infatti rimasti entrambi senza lavoro, non ci siamo fatti prendere troppo dal pani-co, anche perché abbiamo iniziato presto a lavorare, potrei dire sin da “piccoli”, quin-di non avevamo particolari preoccupazioni economiche. Naturalmente c’è stato un periodo di smarrimento, abbiamo provato a fare nuovi lavori da cui però ne uscivamo sempre insoddisfatti. Poi un giorno, dopo una vacanza insieme – ho pensato che po-teva funzionare - ho proposto a Roberto di aprire un locale insieme. Lui ci ha detto che ci doveva pensare e dopo un paio d’ore ha accettato.Avete esperienza nel campo?Roberto è ebanista da generazioni, io na-sco come ragioniere, ma ho sempre avuto

passione per l’arte in genere, tanto che mi diletto come musaicista, passione che spero di riuscire a trasmettere nei miei lavori. Oltre a fare cornici in cui mettiamo tutta la nostra esperienza, siamo anche restauratori.Quali sono state le maggiori difficoltà che avete incontrato nell’iniziare que-sta attività?Naturalmente quelle economiche. Non ap-pena abbiamo deciso di aprire l’Ovale, ci siamo resi conto che non avevamo abba-stanza soldi. Ci siamo quindi recati presso la Camera di Commercio di Roma per chiede-re un finanziamento. Ci hanno risposto che non ce n’erano ma che però c’era un bando di gara organizzato dalla Regione Lazio che avrebbe finanziato i 12 migliori progetti presentati da giovani imprenditori. Abbiamo lavorato circa un mese per otto ore al gior-no e siamo arrivati settimi: in questo modo siamo riusciti ad ottenere un finanziamento a fondo perduto a copertura di una parte della spesa sostenuta per la nostra attrezza-tura di lavoro. Oltre a quello dell’arte, que-sto è un altro messaggio che vorrei dare, soprattutto ai giovani: con la passione e le idee si possono superare anche i momenti più difficili, come quello attuale.

L’Ovale di Roberto Lanciotti Via San Francesco, 3 - Albano

Tel. 06 9320914e-mail: [email protected]

www.l-ovale.it

Parte l’Aiuto allo Studio Lo Sportello Giovane Europa di Punto a Capo Onlus

È una scelta corag-giosa quella fatta dall’Assessore

alle Politiche Giovanili di Albano Laziale, Pino Rossi e dall’Associazio-ne Punto a Capo Onlus che gestisce lo Sportello Giovane Europa, che gra-zie all’impegno dell’As-sociazione Culturale “Un amico grande grande” possono offrire a studenti e famiglie un Punto di Aiuto allo Studio.Il servizio, completamente gratuito, sarà offerto presso i locali dello Spor-tello a Palazzina Vespignani agli stu-denti delle medie superiori e sarà vol-to non solo a sostenere i ragazzi nelle difficoltà incontrate nello studio, ma anche ad un approccio che li motivi e faccia loro comprendere l’importanza di studiare.«In un periodo di crisi economica, spesso per le famiglie diventa un onere pesante aiutare i ragazzi a recuperare i debiti scolastici” afferma l’Assessore

Rossi, “Tra l’altro non riuscendo spesso a mo-tivarli concretamente a proseguire poi sulle loro gambe. Questo servizio, svolto grazie alla collabo-razione con gli insegnanti degli istituti Murialdo, Foscolo e Garrone, mira a far anche capire ai ra-

gazzi che studiare è importante, ser-ve e può garantire loro un futuro. Per questo il servizio è preceduto da un colloquio con gli stessi ragazzi, anche per capire quali sono le reali cause dei problemi scolastici. Pensiamo che un servizio come questo sia un aiuto reale, immediato ed importante che viene in-contro a tutti e che rimette istruzione e cultura al primo posto nel mondo degli adolescenti». Il servizio si svolge tutti i giovedì dalle 15,30 alle 17,30, previa prenotazione obbligatoria da effettuare al numero: 347 52 98 693 il lunedì e il mercoledì dalle 17.00 alle 18.30.

Francesca Marrucci

Pino Rossi

Sonia De Nicola è nata a Marino il 29 agosto 1957 e da 32 anni vive e lavora ad Albano.Il suo incontro con l'arte avviene all'età di 12 anni nella bottega del mae-stro Giovanni Stramaglia. Qui, nel tempo acquisisce la tecnica della pittura ad

olio e partecipa alle prime mostre. In seguito, durante gli studi presso l'Istituto d'Ar-te di Marino apprende le tecniche della tarsia pittorica e delle arti plastiche. Inizia poi a lavorare come restauratrice. Tra i lavori di maggiore rilevanza ci sono i restauri dell'altare ligneo del Settecento della chiesa di San Pietro a Trivigno (Potenza) e delle tavole in terracotta e foglia d'oro della Via Crucis della Chiesa San Filippo Neri di Cecchina. Ha prestato inoltre spesso la sua opera di restauratrice per lavori all'interno degli Istituti delle Suore Oblate di Albano e Frattocchie di Marino.

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marzo 2012ilCorriere Tuscolano ALBANO/MARINO

Albero della memoria per Otello MarrucciIl Pd ricorda i militari deportati nei campi di concentramento

Quest'anno l'iniziativa per il Gior-no della Memoria è slittata di 3 settimane a causa della neve, ma

alla fine, il 5 marzo il Pd ha organizzato un bell'incontro dedicato ad una parte un po' dimenticata dalla storia: i militari de-portati nei campi di concentramento dopo l'8 settembre.L'evento, fortemente voluto dalla Segreta-ria del Pd, Franca Silvani è iniziato presso il Parco della Pace di Cava dei Selci, dove sono stati dedicati due “Alberi della Me-moria”, uno a Primo Levi e uno a Otello Marrucci, marinese che dopo l'8 settembre, in quanto militare, fu catturato dai tedeschi e deportato a Buchenwald. Presenti all'intitolazione i parenti, i citta-dini e molti esponenti del centrosinistra marinese. L'iniziativa è proseguita a Santa Maria delle Mole, presso la sede del Pd, dove Liliana Di Ruscio, Presidente della Fni-

sm di Roma e del Lazio ha spiegato il progetto della Provincia di Roma di ricordare, con questi Alberi della Memoria, quanti, nei vari Comuni, hanno dato il loro contributo perso-nale alla storia, spesso doloroso, sen-za finire nei libri. "Il ricordo di queste figure nelle varie comunità locali" ha spiegato "si tramanda attraverso l'in-titolazione degli Alberi e una serie di pannelli con le storie di questi uomini e donne che nel loro piccolo sono sta-ti protagonisti e vittime di una storia più grande di loro".Anna Maria Casavola, autrice del libro “7 ottobre 1943. La deporta-zione dei Carabinieri romani nei la-ger nazisti”, ha aperto una finestra

su un episodio tragico e semisconosciuto della storia, quando Kappler non fidandosi dei Carabinieri che spesso disertavano o sabotavano le armi per non nuocere alla popolazione e non ubbidire ai tedeschi, in vista del rastrellamento del Ghetto del 16 ottobre, pensò bene di far deportare prima ben 2.500 Carabinieri romani ai campi di concentramento, richiamandoli persino dalle licenze, ufficiali, sottufficiali, sem-plici reclute, tutti. Alcuni di questi, portati a Bologna, non fecero mai più ritorno, e di loro non si seppe più niente, non vennero trovati neanche più i cadaveri. Rimase solo un parroco che li aveva assistiti durante la tragica prigionia che, fino alla morte, ogni anno celebrava una messa "per gli eroici Carabinieri che non si piegarono alla pre-potenza nazista".Anche Giuseppina Mellace, autrice del libro “Io, soldato del Reggimento Regi-na'”ha portato la testimonianza del suoce-

ro, anch'egli militare, catturato e deportato a Kassel, che dopo tanti anni ha raccontato alla nuora la sua prigionia. La Mellace è riuscita a ricavare da questa storia un libro dedicato ai ragazzi delle scuole di rara sen-sibilità, che mira a far riflettere i ragazzi sui grandi temi della vita messi in discus-sione dalla guerra e soprattutto per far ca-pire loro che tante cose che oggi si danno per scontate, durante la guerra non lo erano affatto, anzi, anche un morso ad una patata in un campo di concentramento poteva vo-ler dire perdere la vita e rappresentava un atto di coraggio.Infine Francesca Marrucci ha ricordato la figura del nonno, Otello Marrucci, che a 23 anni fu catturato dai tedeschi a Frascati perché, insieme ai commilitoni, si rifiutò di consegnare armi e caserma ai nazisti dopo l'8 settembre. Portato, dopo un viaggio rac-contato in un diario ancora conservato dal-la famiglia, al campo di concentramento di Buchenwald, inizia una storia di privazio-ni, dolore, fame e terribile consapevolezza dello sterminio degli ebrei. «Mio nonno mi raccontava che mentre si avvicinavano con il treno al campo già sentivano l'odo-re dell'aria che diceva chiaramente che in quei forni non si cuoceva certo il pane.» ha raccontato Francesca Marrucci. «Nel diario mio nonno annotava l'angoscia per la sua condizione, per la famiglia lasciata a casa e di cui non aveva notizie, per i corpi che proprio di fronte a dove era alloggia-to lui venivano portati ai forni. Mio non-no era sarto e viveva in una celletta con 3 compagni nell'edificio principale dove ora c'è il Museo del campo. Davanti a loro si estendevano, in salita, gli orti e in cima i forni. Mio nonno e i suoi compagni, in

quanto sarti, erano 'privilegiati' e invece di mangiare l'acqua delle patate bollite con le bucce degli ortaggi come tutti gli altri, po-tevano avere l'acqua dei cavoli bolliti per la mensa degli ufficiali. Quando si accor-sero che i cavoli venivano dagli orti lì di fronte e venivano concimati con la cenere dei forni, rifiutarono il 'lauto' pasto e tor-narono alle bucce delle patate che veniva-no portate con i camion da Weimar. Con la fame, mio nonno era arrivato a pesare 38 kg, un atto come questo è davvero una forma di coraggio e rispetto della dignità umana anche a scapito di se stessi. Il dia-rio di mio nonno si interrompe» conclude la Marrucci «quando un suo compagno si offrì di andare, al posto suo che stava male, all'accampamento inglese dove c'era la croce rossa. Tutte le sere mio nonno an-dava a mendicare bende, medicamenti per gli italiani che, insieme ai russi, erano i militari trattati peggio dai tedeschi che li consideravano vili, inetti e traditori. Quella sera, uscito il suo compagno dalla baracca, sentirono gli spari e il giorno dopo lo tro-varono appeso al filo spinato. Mio nonno rimase traumatizzato dalla morte dell'ami-co e smise di scrivere, disegnando quel filo spinato sull'ultima pagina del diario.»

F. M.

Mamma Susy e papà Alessandro Campailla

annunciano che il 24 febbraio 2012

è nata Ginevra!Auguri ai genitori,

alla famiglia e alla neonata!

Da Albano all’Australia in motoL’avventura estrema di Valter e Angelo: 23mila chilometri con le telecamere accese

Valter Ceccomarini, scuola 1965, fin da sempre appassionato delle due ruote, e dello sport, dal pu-

gilato al Krav Maga, è un libero profes-sionista e si occupa di spot pubblicitari, videoclip e servizi giornalistici in tutto il mondo. Adesso ha deciso di dedicar-si completamente alla sua principale passione: viaggiare, intraprendendo un viaggio estremo a cavallo della sua moto, verso l’Australia. L’avventura comincerà il 17 giugno, partenza da Albano Laziale, in occasione del motoraduno FMI e du-rerà 3 mesi.Com’è nata l'idea di questo viaggio?L’idea ha fatto sempre parte dei miei progetti fin da quando ero adolescente, e poi, grazie al mio lavoro, ho iniziato a conoscere il mondo e a non poterne più fare a meno. Questo progetto, in partico-lar modo, è nato parlando con un amico che ha la mia stessa passione, e insieme abbiamo deciso di tentare un viaggio in

Australia a bordo delle nostre moto. Il mio compagno di viaggio, Angelo, ap-passionato di moto come me, è entusia-smato di cimentarsi in un viaggio cosi lungo. È un ex pugile, conosce molte lingue, ed è la persona ideale con cui in-traprendere questa’avventura.Chi sosterrà economicamente il vostro viaggio?Questa è una bella domanda. Inizialmen-te si pensava di farlo a spese nostre ma facendo due conti ci siamo accorti che è un impresa costosa, soprattutto per l’im-barco delle moto in zone dove non è pos-sibile passare, tipo la Birmania.Attualmente devo ringraziare per la parte organizzativa coloro che credono in questo progetto: Romolo Priori, pre-sidente FMI (federazione motociclisti italiani Castelli Romani), il Comune di Albano Laziale e Luigi Pannone di “Su-perpann” (Ariccia) per quanto riguarda la preparazione della moto, e poi tutti gli

sponsor che ci sosterran-no. Quale sarà il vostro iti-nerario?Partenza da Albano, attra-versando l’Italia, per poi percorrere la Slovenia, i Balcani, la Grecia, la Tur-chia, l’Iran, il Pakistan, l’India e infine imbarcarsi per la Thailandia, per rag-giungere la Malaysia, e poi via nave fino in Austra-lia. Il percorso non è del tutto definitivo perché stiamo riscontrando molti problemi per attraversare la Cina, a causa dei vari permessi burocratici.Cosa pubblicherà su internet durante il vostro viaggio?Sul sito www.wandering.it posterò foto e video che io girerò durante i miei spo-stamenti.Per quanto riguarda il materiale video, al

mio rientro sicuramente farò delle punta-te che andranno in onda.Cosa farà l'ultimo giorno prima di partire?Faremo gli ultimi controlli alle moto, sistemeremo i bagagli, e personalmente passerò l'ultimo giorno insieme a tutta la mia famiglia.

Debora Piergallini

Valter Ceccomarini

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ilCorriere Tuscolano marzo 2012MARINO

Apre finalmente il nuovo parcheggio Atteso da 20 anni, c’è ancora qualcosa da sistemare

Lunedì 5 marzo il Sindaco Adria-no Palozzi è riuscito finalmente ad inaugurare un’opera che i ma-

rinesi aspettavano dal 1989: il parcheg-gio interrato di Piazzale degli Eroi. La storia di questo disgraziato lotto di terra è ben nota ai cittadini del Comune ca-stellano, che in 20 anni è stata rimpallata tra tribunali, atti giudiziari e sentenze sfavorevoli, anche per colpa dell’inca-pacità a gestire un contenzioso di questa portata da parte di un Comune che ha cambiato una decina di amministrazioni, commissariamenti inclusi, in 20 anni.Alla fine c’è riuscito Palozzi, per prima cosa riducendo il debito che il Comune aveva accumulato dalle sentenze sfavorevoli: da 15 milioni di euro a 5, già durante la sua prima consi-gliatura, riuscendo quindi a riscattare lo spazio e infine iniziando i lavori di rifaci-mento del belvedere prima, inaugurato a novembre, e ora del parcheggio sottostante.Il piazzale ha riscosso subito molto suc-cesso in specie tra le famiglie con i bam-bini che finalmente hanno un luogo dove giocare, all’aria aperta, tra il verde e con un bellissimo belvedere su Roma da-vanti. Ci ha dettola signora Angela che porta a giocare quasi ogni giorno i due nipotini: «Questo belvedere è tornato ad essere quello di una volta, anzi meglio, visto che non ci sono le macchine. Da giovane ci venivamo con i fidanzati, era bello stare qui con questo panorama. Oggi ci vengo con i miei nipoti ed è an-che più bello, altrimenti a Marino ‘sti ragazzini ma dove li dobbiamo portare? A Villa Desideri che è tutta una colata di cemento? Magari risistemassero anche quella...»E se all’inizio il parco sul piazzale ha fatto storcere il naso a molti per i po-sti auto tolti per far spazio ad un po’ di prato, l’apertura del nuovo parcheggio ancora non è riuscita a placare tutti gli animi in dissenso.Il parcheggio accoglie un totale di 240 posti auto e 40 moto, alcuni dei quali ri-servati agli abbonati, con una tariffa ini-ziale di 1 euro all’ora per il parcheggio diurno, fino ad una massimo di 6 euro. L’inaugurazione avvenuta alla presenza della Presidente della Regione Lazio Polverini è stata molto partecipata, ab-

biamo quindi raccolto pareri ed opinioni di politici e cit-tadini intervenuti all’evento. Una chiacchierata interes-sante perché sono uscite esi-genze e speranze diverse dai marinesi interpellati. Patrizia Morgantini: «È un’opera che non dico fosse scontata ma quasi per come sta operan-do questa amministrazione.

Speriamo sia anche il punto di partenza per una nuova stagione a Marino, che ci vorrebbe proprio». Tiziana Flecchia: «Finalmente anche Marino ha un par-cheggio al centro della città, ce n’era assolutamente bisogno, poi è vicino alla scuola e questo facilita anche i mo-vimenti per chi deve andare a portare e prendere i bambini due volte al giorno. Non mi disturba che sia a pagamento, i parcheggi custoditi sono a pagamento anche in tutti gli altri Comuni, l’impor-tante è che funzioni».Enrico Iozzi, consigliere comunale Pd: «Questa è senz’altro un’opera lungamen-

te attesa dai marinesi e che porterà vantag-gio ai cittadini ma anche ai commercianti. Mi auguro che sia gestita bene e non sia poi abbandonata a se stessa come spesso succede a Marino. L’unica nota negativa sono le tariffe. 1 euro può andare bene per i visitatori, ma per i marinesi bisogna stu-diare tariffe agevolate, specialmente per l’abbonamento mensile notturno. 70 euro sono troppi con la crisi che c’è e anche gli orari non vanno bene, perché alle 8 di mattina se uno non va a riprendere l’au-to comincia a pagare anche il parcheggio normale. Bisognerebbe studiare pacchetti più utili ai cittadini».Maria Marinelli: «Mi sta bene il par-cheggio, poi al centro della città, ma i prezzi no. Mio marito era interessato al parcheggio notturno, gli andrebbe anche bene fino alle 8 di mattina, tanto lui esce alle 7, ma i fine settimana? E poi 70 euro non ce le possiamo permettere franca-mente!»Marco Comandini, segretario Udc: «Un’opera utile che spero sia economi-camente sostenibile. Ci sono ancora cose da sistemare e da limare alcuni mecca-nismi che ad oggi non sembrano ancora funzionare bene, ma speriamo si risolva-no col tempo».Nonostante le polemiche nate anche su Facebook, con qualcuno che preferiva

i parcheggi agli spazi di arredo urbano per le persone, alla fine sembra che un po’ ci si sia rassegnati o meglio si sia capito che il piazzale così com’è piace ed è estremamente utile. Restano i pro-blemi con il parcheggio. Alcuni cittadini hanno segnalato dei malfunzionamenti: le macchinette automatiche per i pa-gamenti non erano tarate nella giusta maniera e facevano pagare di più del dovuto, così come la mancanza di un citofono aveva fatto sì che fosse affisso un cartello scritto a mano che chiedeva a chi doveva entrare o uscire dal par-cheggio dopo le 23,00 di telefonare ad

un numero fisso. A seguito delle proteste la Multiservizi ha sistemato le macchine automatiche e sta impiantando il nuovo citofono. Come ha sostenuto il Presi-dente Baldelli, il servizio si assesterà pian piano anche grazie alle segnalazio-ni dei cittadini. Sulle tariffe l’amministrazione comuna-le assicura: «Tariffe differenziate a fasce per i residenti saranno presto introdotte sia per i parcheggi diurni che per gli ab-bonamenti». Ora i marinesi aspettano di conoscerle e sapere come fare a usufruirne.

Francesca Marrucci

L’idea degli orti didattici dell’Asses-sore Giuseppe Bartolozzi conferma la sua validità e riscuote sempre più

successo soprattutto tra i più piccoli. Il progetto già avviato da Bartolozzi du-rante la scorsa consigliatura torna quest’anno a chiama-re in causa gli studenti ma-rinesi, in particolare quelli della scuola media Antonio Vivaldi di Santa Maria delle Mole.Dissodare, arare, seminare, curare, racco-gliere. Sono queste le azioni che gli studenti compiono giornalmente all’interno del loro Istituto scolastico in un percorso pedagogi-co di educazione e avvicinamento all’am-biente e al ruolo primario dell’agricoltura nella storia del nostro territorio, capace di collegare gli studenti alla cultura dell’ali-mentazione e alle radici della nostra storia. Sono stati gli stessi genitori e gli insegnanti delle scuole a chiedere all’amministrazione comunale di rinnovare l’esperienza di que-sto progetto, per il quale lo stesso Bartolozzi non nasconde soddisfazione: «La coltivazio-ne dell’orto, il prendersi cura con attenzione della terra che poi darà i suoi frutti, il com-piere un’attività manuale a contatto diretto con la natura è per i ragazzi fonte di gioia

e di benessere psico-fisico oltre che viatico di un’educazione ambientale e alimentare, capace di generare un forte contatto con

la terra e tutto ciò che vi nasce. Con un senso di re-sponsabilità, attenzione e cura da dedicare al terreno perché germogli, propedeu-tico alla crescita e utile per meglio affrontare i problemi quando saranno grandi. Un ringraziamento a tutti colo-ro che collaborano a questa

iniziativa». Altri progetti legati all’ambiente, all’agricoltura e all’ecosostenibilità sono in agenda dell’assessore che è sempre aperto alla collaborazione con le diverse realtà del territorio: «Ho sempre detto che sono dispo-nibile a discutere idee, progetti, proposte portate dai cittadini, dai comitati e dalle as-sociazioni. Insieme si ragiona meglio e si ri-sponde meglio alle esigenze reali della città. Sono felice che soprattutto i giovani stiano riscoprendo l’importanza dell’ambiente e della natura. Purtroppo questa sensibilità è mancata per troppo tempo, io l’ho fatta mia da sempre, perché ho sempre lavorato la campagna, la vigna. La terra ci può riservare tante sorprese e tante risorse se impariamo a rispettarla!»

Francesca Marrucci

Orti didatticiL’Assessore Bartolozzi porta avanti i suoi progetti per l’ambiente

Giuseppe Bartolozzi

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ilCorriere Tuscolano marzo 2012MARINO

Attenzione ai veleni mediaticiPer trenta denari… si perde l’anima. L’ultima fatica di Roberto Milone

Sabato 25 febbraio al Teatro Ghio-ne di Roma, il Vicedirettore di Rai 2, Roberto Milone ha pre-

sentato il suo libro “X trenta denari”, Edizione Orizzonti di luce, e davvero, nonostante il buio scenico nella sala c’era luce. Un pubblico di addetti ai lavori, giornalisti, conduttori e addetti della testata, ma non solo: anche giova-ni e gente comune per capire cosa c’era dietro ad un titolo già così carico di sen-so. Sul palco l’autore insieme a Chiara Amirante (giovane e luminosa fonda-trice della Comunità Nuovi Orizzonti), Roberto Giacobbo (più noto giorna-lista\conduttore), Ilenia Pietracalvina (giornalista di cronaca nera) e Michele Guardì (autore) in collegamento tele-fonico si sono avvicendati con le loro testimonianze per sottolineare una sola

cosa: senza l’Amore, l’Anima si perde. In che modo: nel romanzo la storia di Alice una giovanissima patita di com-puter che scopre intrecci e misfatti nel mondo dei media narrata con freschez-za ed anche ironia per capire che spes-so, molto spesso per i trenta denari del successo, del potere, dello cher a tutti costi, dell’apparire … alla fine si può perdere ciò che di più sacro abbiamo, la nostra anima. Chiara Amantini ha af-fermato la forza dell’Amore che salva, della Luce che vince la morte dell’Ani-ma, di una speranza trovata e data anche a tanti uomini e donne persi nella dro-ga, nell’odio, nella violenza ha urlato la forza di Cristo Amore. Quando non c’è Amore Ilenia Pietracalvina ha detto di aver visto la morte, la distruzione, negli occhi di assassini e di averla respirato con fatica e dispiacere nell’aria delle loro case, di avere toccato il buio. Quan-do si fanno trasmissioni senza l’Amore, senza l’affezione per ciò che si mostra o si racconta, ma si vende veleno, secon-do un progetto mediatico ben pianifica-to e quasi mai occulto, anche allora, ha detto Giacobbo, si vende la morte nel raccontare a tutti i costi il male gratuito o la violenza per la violenza. Ma il Bene è più forte: questo crede l’autore Milone e crede nella possibilità, anche in tele-visione, di poter raccontare la Verità e quei valori perduti e sempre più spes-

so celati o mal veicolati. Perché questo libro allora? A questa domanda Milone risponde che Chiara lo pre-gò, alcuni anni fa, di impe-gnarsi a fare il possibile per portare la Luce, per affer-mare secondo le sue possi-bilità, anche in un ambente dove spesso trionfa la sola immagine senza sostanza vera, come la televisione, la forza del Bene. E questo crede l’Autore e lo raccon-ta agilmente e simpatica-mente nel suo romanzo, una bella lettu-ra per svelare cosa c’è dietro lo schermo e per avere sempre la consapevolezza che se non si ha l’Amore, oltre il potere, oltre la ricchezza monetale e il successo

a tutti i costi… che sono trenta miseri denari…si perde l’Anima. Questo libro

perché ci si possa sempre chiedere, an-che quando siamo sotto bombardamen-to mediatico, se valga davvero la pena perdere l’Anima.

Antonella Rotondi

Roberto Milone

L‘avventura di Nuovi Orizzonti è iniziata nel ’91

, in Italia quando Chiara Amirante, giovane don-na appena ventenne, ha deciso di recarsi di notte alla Stazione Termini per incontrare tanti giovani che avevano fatto della strada la loro casa, en-trando in punta dei piedi nei deserti dell’umanità. Nel ’94 Chiara ha aperto a Trigoria la prima comunità di accoglien-za, dove centinaia di giovani provenienti da esperienze estreme hanno iniziato a ricostruire se stessi alla luce dell’ Amore di Cristo. La risposta di quei ragazzi alla pro-posta di vivere il Vangelo alla lettera è sta-ta davvero sorprendente ed entusiasmante. Da quella prima casa, con materassi sparsi per terra, dappertutto per accogliere il nu-mero sempre più crescente di giovani, si sono così moltiplicati i centri di accoglien-za, le equipe di strada, i centri di ascolto, le missioni nei paesi in via di sviluppo, i centri per il reinserimento lavorativo, le coopera-tive sociali, i telefoni aiuto, le case di for-mazione per i consacrati e per i sacerdoti, i gruppi di preghiera, gli spettacoli, i musical, i corsi di formazione e conoscenza di sé, le “missioni di strada”, i centri di spiritualità, le iniziative sociali di informazione, preven-zione e sensibilizzazione. Nuovi Orizzonti è un‘associazione pri-vata internazionale di fedeli, approvata dalla Santa Sede, il cui fine generale è la santità dei membri, i quali si impegnano a nutrirsi della Parola di Dio, vivendola con radicalità. Il carisma specifico è portare la gioia della risurrezione, ponendo una par-ticolare attenzione al mistero della discesa agli inferi di Gesù. L’associazione essen-do una grande famiglia attenta ai bisogni

dell’umanità, si impegna a operare nel mondo concorrendo a portare l ‘amore a chi non ha co-nosciuto l‘amore, portare la luce a chi vive nelle tenebre, portare la vita a chi è nella morte, portare la pace e l‘unità là dove c’ è angoscia e divisione e il paradiso della comu-nione con Dio a chi vive nell‘ inferno del peccato. Al fine di realizzare tutto

questo, l‘associazione provvede a svolgere, direttamene o indirettamente, mediante organismi o enti appositamente costituiti, ogni iniziativa che possa essere al servizio dell’evangelizzazione, della promozione e del recupero di persone in difficoltà.Il programma riabilitativo si svolge nei cen-tri di accoglienza residenziali che accolgo-no persone in situazioni di disagio che si impegnano nel programma di conoscenza di sé e di guarigione del cuore proposto dalla Comunità Nuovi Orizzonti. Sono due i centri presenti sul territorio. Centri residenziali entrambi femminili uno a Grottaferrata, “Casa Vita che Rinasce” l‘altro a Marino “Casa Gioia”, all’interno dei quali e sul territorio vengono svolte numerose delle attività proprie dell’ asso-ciazione enunciate sopra.A marzo si ripeterà in cattedrale il 24 marzo un’esperienza davvero unica chiamata la luce nella notte. Esperienza che vede prota-gonisti giovani che incontrano altri giovani, comunicando loro la scoperta dell’incontro con la Vita che ha fatto rinascere la propria esistenza tal volta spenta. La cattedrale ri-mane aperta fino a notte inoltrata.Vi invitiamo a visitare il sito dove potre-te trovare tutti gli appuntamenti relativi alla nostra zona: www.nuoviorizzonti.org, www.cavalieridellaluce.net

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